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12 FEBBRAIO 2001
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TEKTRONIX
VINCE IL PREMIO "STRUMENTI DI MISURA DA STUDIO PER LA TELEVISIONE"
DELLA RIVISTA BROADCAST & PRODUCTION
Milano,
12 Febbraio, 2001-: Tektronix, Inc. (Nyse:Tek), azienda leader nella
fornitura di una vasta gamma di soluzioni, specifiche dell'applicazione, per
operazioni di monitoraggio, misura e test video, ha annunciato di aver vinto
il primo premio nella categoria "Strumenti di misura da studio per la
televisione" nell'ambito dell'iniziativa "Broadcast &
Production Awards 2000". L'oscilloscopio per il monitoraggio di segnali
serial component Wfm601m Tektronix è stato scelto da dieci importanti
ingegneri di broadcast italiani tra altre soluzioni presentate.
L'oscilloscopio analogico waveform 1751A Tektronix si è aggiudicato il
secondo premio, mentre l'oscilloscopio audio digitale 764, anch'esso
Tektronix, il terzo. Ai giurati è stato chiesto di scegliere in ordine di
preferenza quelli che consideravano i tre migliori prodotti dell'anno della
categoria. Sono stati assegnati dieci punti alle prime scelte, sei alle
seconde, e due alle terze; il risultato finale è stato ottenuto sommando
tali punteggi. "I prodotti che Tektronix fornisce ai propri clienti
consentono loro di misurare, monitorare e generare segnali video in banda
base in modo accurato ed affidabile da oltre 50 anni. Siamo molto contenti
di aver ricevuto per le nostre soluzioni di test un tale riconoscimento del
settore dalla rivista Broadcast & Production", dichiara Gerald
Ostheimer, vicepresidente di Tektronix Europe Operations. "Questo
riconoscimento sottolinea la forza e l'importanza dei nostri sistemi di
misura video e audio per l'intera comunità di broadcast. L'innovativa serie
di oscilloscopi per segnali serial component WFM601 Tektronix forniscono una
soluzione completa per esigenze di applicazione complesse all'interno del
mercato, in forte sviluppo, della misura e del monitoraggio di video
digitale serial component". Tektronix ha inoltre ottenuto altre tre
nomination, una per ciascuna di queste tre categorie: strumenti di misura da
studio per la radio, strumenti di misura RF per la radio e strumenti RF per
la televisione. L'elenco dei prodotti che si sono aggiudicati i premi sono
stati pubblicati nel numero di dicembre della rivista Broadcast and
Production, l'edizione italiana di Radio World & Tv Technology. Gli
oscilloscopi waveform sono in grado di fornire informazioni sulla fedeltà
di un segnale video e sono gli strumenti più largamente usati per il
monitoraggio delle prestazioni e la manutenzione dei sistemi video e delle
apparecchiature video nelle strutture di post produzione, nelle operazioni
di broadcast e negli impianti produttivi. L'oscilloscopio waveform Wfm601M
Tektronix viene usato per effettuare verifiche sui segnali digitali serial
component dalla sorgente al luogo di destinazione in una gamma completa di
ambienti di test che comprendono monitoraggio operativo e soluzioni tecniche
di test, installazione e manutenzione. Il Wfm601M accetta un flusso di dati
serial component, analizza il flusso di dati per valutarne la conformità a
standard accettati e indica qualsiasi errore di dati verificatosi durante la
trasmissione del segnale.
ANTEA
INCARICATA DI SEGUIRE LA COMUNICAZIONE FINANZIARIA DI GRANAROLO S.P.A. IN
VISTA DELLA PROSSIMA QUOTAZIONE IN BORSA
Milano, 12 febbraio 2001 - In una nota diffusa Antea, agenzia di relazioni
stampa, informa di aver ricevuto l'incarico di seguire la comunicazione
finanziaria di Granarolo S.p.A. in vista della prossima quotazione in Borsa.
L'attività di comunicazione sarà realizzata in sinergia con la società
bolognese Homina che da tempo segue la comunicazione istituzionale di
Granarolo
LA
NUOVA CAMPAGNA PUBBLICITARIA CONTINENTAL: UNA RELAZIONE D'AMORE (SEGRETA?)
TRA L'UOMO E LA SUA AUTO
Milano, 12 febbraio 2001 - Nello spot internazionale che andrà in onda a
partire dall'11 Febbraio in tutti i Paesi europei, Continental - azienda
leader nella produzione di pneumatici - mette "a nudo" la
relazione segreta (ma non troppo) tra la maggior parte degli uomini e la
propria automobile (anche se nella scelta hanno molta importanza le donne)
Lo spot pubblicitario racconta il rapporto appassionato che ogni
automobilista ha con la sua macchina, liberando quelle sensazioni inebrianti
di libertà, personalità, mobilità e sicurezza che si prova guidandola.
Guidare l'auto è come lasciarsi trascinare nel turbine irresistibile della
passione d'amore: basta godere dell'emozione. Un'emozione che però, alla
guida come in amore, deve essere sicura. Questo il messaggio centrale: nella
romantica storia d'amore tra l'uomo e la sua auto non può esserci spazio
per quella sensazione sgradevole di non viaggiare sicuri. I pneumatici
Continental danno sicurezza all'amore. La casa tedesca, intanto, presenterà
a Barcellona la prossima settimana un nuovo pneumatico con particolare
battistrada ("a zampa di gatto" pare sia la definizione) In
Italia, appuntamento a Misano il 5 aprile. Particolare attenzione viene dato
dalla Continental all'aspetto ecologico dei pneumatici nel quale la casa è
da tempo impegnata ed è allo studio un nuovo tipo di pneumatico con uso di
particolari "mescole" in questo senso.
ISEO
SERRATURE NUOVO SPONSOR DEL PROCESSO DI BISCARDI PREMIA LA MIGLIOR PARATA
DELLA DOMENICA
Milano, 12 febbraio 2001. Iseo Serrature, società bresciana leader nel
settore della sicurezza passiva, approda su Tmc come sponsor de Il Precesso
di Biscardi, la trasmissione calcistica condotta da Aldo Biscardi in onda
ogni lunedì in prima serata. La sponsorizzazione coprirà tutto il girone
di ritomo - dal l2 febbraio al 18 giugno - e avrà come tema la sicurezza
della porta: quella dì casa protetta da Iseo e quella del campo di calcio
difesa dal portiere. E' per questo infatti che Iseo Serrature, la sicurezza
che non ammette errori, lancerà all'interno della trasmissione un concorso
clic permetterà al pubblico di votare la più bella parata della domenica.
Alla fine del campionato verrà premiata la parata più votata e quindi il
miglior portiere dell'anno. Inoltre l'appuntamento al sondaggio "Vota
la miglior parata della domenica" sarà rinnovato sulla Gazzetta dello
Sport ogni lunedì nella pagina dei servizi relativi al calcio. Ancora una
volta la sponsorizzazione è per Iseo Serrature, uno strumento strategico
nell'ambito delle attivita di comunicazione e marketing tese a dare
visibilità al marchio e ai valori del Gruppo. . "Il nostro obiettivo
è quello di aumentare il livello di notorietà del marchio coerentemente al
valore effettivo dei prodotti di Iseo Serrature. E' infatti fondamentale
rafforzare il link tra il brand e i prodotti, Iseo "non è solo un
lago" ma è Iseo Serrature, una delle maggiori aziende italiane nel
settore delle serrature e delle chiusure in generale che offre sicurezza e
serenità sia al trade che al consumatore finale", commenta Pascal
Leclercq, responsabile marketing e comunicazione del Gruppo Iseo. In
occasione della sponsorizzazione, Iseo Serrature ha ideato un nuovo spot
istituzionale focalizzato sull'armonia e sul design della chiave Iseo che
con estrema facilità incontra la serratura in un connubio ideale di
sicurezza. Contemporaneamente alla presenza su Tmc verrà rilanciata la
campagna pubblicitaria dello scorso anno confermata grazie al successo
riscosso tra il pubblico di riferimento. Ma non mancano le novità, Fra le
immagini della campagna, "Present'Arm", "Guardate negli occhi
la sicurezza", "Nel lago di Iseo ci sono pesci che non abboccano
mai", compariranno anche quelle relative alla sponsorizzazione. Per
quanto riguarda invece la campagna radiofonica, Sandro Ciotti lascia il
posto al nuovo testimonial, Don Lurio, che scandirà lo slogan: "Quando
Iseo apre, apre - Quando Iseo chiude, chiude".
RIMINI
APRE LE PORTE ALLA CREATIVITA' NEL MAGGIO 2001, PRESSO LA NUOVA FIERA DI
RIMINI, SI INAUGURERA' LA 1° EDIZIONE DI RECLAMEXPO', SALONE DELLA
CREATIVITA', COMUNICAZIONE E BUSINESS
Milano, 12 febbraio 2001 - Nel maggio 2001, presso la Nuova Fiera di Rimini,
si inaugurera' la 1^edizione di Reclamexpo', salone della creativita',
comunicazione e business A partire dal maggio 2001 il panorama fieristico
italiano si arricchira' di un'innovativa manifestazione fieristica, che
avra' per oggetto il marketing e la comunicazione aziendale. L'idea di
Reclamexpo', cosi' si chiamera' il nuovo salone della creativita',
comunicazione e business, che si terra' dal 24 al 26 maggio 2001, e' nata
con l'intento di concentrare l'attenzione su argomenti di sempre maggior
interesse ed ai quali fino ad ora non era mai stata dedicata una
manifestazione in Italia. Attraverso le numerose presenze espositive e la
ricca attivita' seminariale, Reclamexpo'' si prefigge di ricoprire tutti i
campi del marketing aziendale: dal mercato delle sponsorizzazioni alle nuove
tendenze nel settore pubblicitario, dalla comunicazione on-line all'e-commerce
e alla logistica, dalle nuove strategie di marketing settoriale all'analisi
della figura del comunicatore nell'era di internet. Punto di riferimento per
gli operatori del settore, Reclamexpo'' sara' anche un'occasione per dare
vita a nuove possibilita' di business, oltreche' per aprire un dibattito
costruttivo per la crescita e l'immagine aziendale, attraverso una serie di
seminari specialistici organizzati in collaborazione con Hemingway S.r.l.,
che vedranno coinvolti i maggiori esperti del settore. Il programma dei
seminari e i moduli per le iscrizioni sono disponibili sul sito http://www.reclamexpo.com
WORKSHOP
SICUREZZA NEGLI OSPEDALI: SICUREZZA PER GLI OPERATORI SANITARI E SICUREZZA
PER I PAZIENTI
Milano, 12 febbraio 2001 Il 27 febbraio si terrà a Roma, alle ore 10,
presso "The Westing Excelsior" un workshop in cui si discuterà di
sicurezza negli ospedali: sicurezza per gli operatori sanitari e sicurezza
per i pazienti. Si tratterà, in sintesi, il tema della prevenzione e
dell'esposizione occupazionale al rischio biologico in ambito sanitario.
Durante la giornata di lavoro, che ha ottenuto il Patrocinio dell'Ispesl, di
Cgil, Uil e di molti altri autorevoli Istituti ed Associazioni, verrà
presentato il documento "Rischio biologico e punture accidentali negli
Operatori Sanitari" realizzato dal Gruppo di Studio "phase"
(People for Healthcare Administration, Safety end Efficiency) ed edito dalle
Edizioni Lauri. Il volume rappresenta la sintesi dì due anni dì intenso
lavoro e tratta temi di particolare rilevanza per chi opera in ambito
sanitario: dalla approfondita interpretazione giuridica dei ruoli e delle
responsabilità, alla progettazione dei sistema aziendale per la gestione
della prevenzione; dalla metodologìa per la valutazione dei rischi alla
raccolta aggiornata delle informazioni e dei dati dei registro Siroh-Epinet;
dall'approccio alla formazione degli Operatori Sanitari alle procedure di
valutazione, acquisizione e verifica dei dispositivo medici di sicurezza. Il
Gruppo di Studio "phase" e l'Editore hanno pensato che la
pubblicazione di questo lavoro potesse rappresentare l'occasione propizia
per organizzare una giornata di studio e di confronto riservata ad
autorevoli esponenti dì tutte le componenti (professionali, istituzionali,
politiche e sociali) e media interessati a queste tematiche.
DIABETE:
FOCUS SUL FATTORE DI RISCHIO SOMMERSO IMPORTANZA DELL'IPERGLICEMIA
POST-PRANDIALE
Milano, 12 febbraio 2001 - Nello scorso mese di marzo, la Sid - Società
Italiana di Diabetologia - ha promosso una Consensus Conference, svoltasi a
Mantova (24 - 25 marzo 2000). In quella occasione sono state recepite le
linee giuda dell'ADA (American Diabetes Association), che stabiliscono che
il valore soglia della glicemia a digiuno (almeno 8 ore dall'ultimo pasto)
per porre la diagnosi di diabete sia uguale o superiore a 126 mg/dl. È
invece considerato normale un valore di glicemia a digiuno inferiore a 110
mg/dl. Sempre a Mantova è stata richiamata l'attenzione su un altro
parametro (oltre alla consueta emoglobina glicata, HbA1c), che sempre di più
sta assumendo il ruolo di protagonista nella diagnosi e nel controllo del
diabete: la glicemia post-prandiale. Tanto è vero che di glicemia
post-prandiale si è dibattuto a lungo sia in occasione del successivo
Congresso Nazionale Sid (Bari, maggio 2000), sia di quello della società
europea EASD (Gerusalemme, settembre 2000) e, infine, un gruppo di esperti
nazionali è giunto alla formulazione del Documento di Consenso
"Compenso glicemico e malattia cardiovascolare nel diabete mellito di
tipo 2: oltre la glicemia a digiuno e l'emoglobina glicata" (Il Diabete
12/3: 215-219, 2000; Issn: 0394-901X), che suggerisce la massima attenzione
del medico per tutti i parametri glicemici, inclusa, quindi, la glicemia
post-prandiale, non sempre valutata a dovere. E ciò, in pratica,
rappresenta un passo in avanti significativo, verso la riduzione di quelle
gravi complicanze cardiovascolari intimamente connesse con il diabete,
soprattutto di tipo 2. Ma vediamo il perché. Il controllo della glicemia
post-prandiale - Innanzitutto esiste un'ampia quota d'individui (si stima da
1 a 2 soggetti su 100) nei quali la glicemia a digiuno è pressoché
normale, o compresa tra 110 e 126 mg/dl, mentre sono notevolmente alterati i
valori glicemici dopo i pasti. Si tratta di iperglicemia isolata
post-prandiale, una condizione assimilabile al diabete classico, perché
conduce negli anni alle medesime complicanze. In questi casi solo la
misurazione della glicemia post-prandiale permette di individuare i soggetti
a rischio e quindi di effettuare una diagnosi precoce. Oltre a ciò occorre
tenere in considerazione che in quasi tutti i paesi europei le consuetudini
alimentari prevedono 3 pasti al giorno. Pertanto, la popolazione trascorre
in fase di digiuno solo poche ore al giorno, e principalmente la notte. Per
mentre per la maggior parte della propria vita ognuno di noi è in fase
post-prandiale. E' stato calcolato, infatti, che, dopo ogni pasto, la fase
post-prandiale vera e propria duri dalle 3 alle 4 ore e a questa segue una
fase di assorbimento di circa 5-6 ore. Esistono numerose evidenze
scientifiche che dimostrano quanto l'iperglicemia post-prandiale sia
strettamente correlata all'insorgenza di complicanze micro- e
macro-vascolari. Inoltre, alcuni studi hanno suggerito che l'iperglicemia
prandiale è un fattore di rischio indipendente per le malattie
cardiovascolari e raddoppia il rischio di mortalità. In particolare, il
recente Studio Decode (Glucose tolerance and mortality: comparison of Who
and Ada diagnostic criteria, The Lancet 1999), condotto su oltre 22.000
soggetti appartenenti ad una popolazione generale, seguiti per una media di
7.3 anni, ha dimostrato come la misurazione della glicemia 2 ore dopo carico
orale di glucosio sia predittiva della mortalità anche in soggetti non
diabetici e come essa sia correlata al rischio cardiovascolare in modo più
stretto rispetto ai valori della glicemia a digiuno. A tutti gli effetti,
l'iperglicemia post-prandiale si può quindi definire un fattore di rischio
"sommerso", perché ancora non sufficientemente indagato ai fini
della diagnosi e del trattamento della malattia diabetica. La regolazione
della glicemia post-prandiale - In condizioni fisiologiche, la glicemia
post-prandiale è controllata dalla normale secrezione di insulina da parte
delle cellule beta del pancreas. Ciò avviene con andamento bifasico: si ha,
infatti, già all'inizio del pasto una prima fase rapida, che tende ad
esaurirsi nel giro di 10-15 minuti, seguita da una fase successiva più
accentuata e persistente. Ed è proprio la fase rapida quella maggiormente
importante. Infatti, essa è in grado di influenzare tutto il meccanismo
dell'omeostasi glucidica, regolando i livelli di glicemia e conseguentemente
dell'insulina nel sangue (insulinemia). Nei soggetti affetti da diabete di
tipo 2, la fase di secrezione rapida è compromessa. Ciò comporta, quindi,
un sostanziale incremento della glicemia post-prandiale (picchi glicemici
post-prandiali), che influenza a sua volta l'aumento dell'insulinemia.
Entrambi questi fattori sono alla base di una serie di alterazioni
metaboliche che, a lungo andare, provocano le complicanze tipiche della
malattia. I picchi glicemici post-prandiali - I livelli di glicemia
oscillano costantemente nel sangue: salgono quando introduciamo carboidrati,
e comunque normalmente durante i pasti, e scendono come effetto della
secrezione di insulina, che favorisce l'utilizzo del glucosio da parte
dell'organismo. In soggetti adulti sani, l'aumento fisiologico della
glicemia dopo il pasto è controbilanciata dalla fase rapida di secrezione
insulinica, che ne ripristina i livelli normali. Nei soggetti affetti da
diabete di tipo 2 manca questa risposta e il glucosio in eccesso (dopo un
pasto) non è metabolizzato in maniera sufficientemente rapida. Si
determinano, così, i picchi glicemici post-prandiali. Perché i picchi
glicemici post-prandiali risultano pericolosi? Numerosi studi hanno
dimostrato che i picchi glicemici post-prandiali sono un importante fattore
di rischio per le complicanze diabetiche. Recenti studi indicano, inoltre,
come la tossicità acuta dei picchi glicemici sia un fattore di rischio
indipendente, per la morbilità e la mortalità cardiovascolari. I picchi
possono anche predisporre le cellule e i tessuti a danni da iperglicemia e
sono associati a nefropatie, retinopatie, neuropatie, aterosclerosi e
infarto miocardico. In altre parole, quindi, poiché nei primi stadi del
diabete viene a mancare la fase rapida della secrezione insulinica, il suo
ripristino è un obiettivo importante del trattamento del diabete tipo 2.
Questo perché proprio la fase rapida di aumento dell'insulinemia è in
grado di assicurare un migliore controllo della glicemia post-prandiale ed
evita la comparsa dei picchi post-prandiali, ritardando l'insorgenza delle
complicanze associate alla malattia. La misurazione dell'iperglicemia
post-prandiale
FUMO
DI SIGARETTA, PATOLOGIE VASCOLARI E DISFUNZIONE ERETTILE
Milano, 12 febbraio 2001 Il fumo di sigaretta è stato descritto come un
fattore di rischio indipendente nello sviluppo di lesioni aterosclerotiche
delle arterie pudende interne e cavernose di giovani impotenti. Nel gruppo
dei pazienti del Mmas il fumo di sigaretta esacerbava il rischio di
impotenza associato alle malattie cardiovascolari ed ai farmaci. La D.E. è
associata anche all'età. Nei soggetti tra i 40 e i 70 anni la probabilità
di impotenza completa si triplicava dal 5 al 15%col progredire dell'età
mentre la probabilità di una disfunzione erettile minima si raddoppiava
(dal 17 al 34%). L'associazione tra la disfunzione erettile causata
dall'invecchiamento e certi fattori di rischio è enormemente amplificata
nei fumatori. Nei soggetti con cardiopatia sotto trattamento la probabilità
di impotenza completa può arrivare al 56% tra i fumatori contro il 21% tra
i non fumatori. Tra gli ipertesi in terapia farmacologi, quelli che fumavano
avevano un'alta probabilità (20%) di impotenza completa mentre i non
fumatori (8.5%) erano comparabili, da questo punto di vista, con la
popolazione generale (9.6%). Anche l'effetto negativo dei farmaci
sull'erezione era ingigantito dal fumo perché , nella stessa fascia di età,
i soggetti sotto terapia cardiologia avevano un'incidenza del 14% (i non
fumatori) contro il 41% (fumatori). I pazienti sotto terapia
anti-ipertensiva passavano dal 7.5 al 21% e quelli trattati con
vasodilatatori dal 21 al 52% a seconda che fossero fumatori o non fumatori.
La probabilità di impotenza tra i fumatori non è mai associata al numero
di sigarette fumate. Nessuna variazione fu notata tra i soggetti esposti al
fumo passivo. In un piccolo gruppo di pazienti l'Npt mostrava notevoli
miglioramenti nei pazienti che avevano smesso di fumare da almeno 24 ore.
Jeremy e Mikhailidis nel 1986 dimostrarono che estratti del fumo di
sigaretta possono inibire la sintesi peniena delle prostaglandine e che
questa inibizione esercitata sui tessuti penieni dal fumo di sigaretta
andava a sommarsi all'inibizione dei prostanoidi esercitata dal diabete
mellito. Hirshchowitz nel 1992 dimostrò che il fumo di sigaretta
antagonizzava il flusso ematico penieno causando una vasocostrizione acuta.
Quest'effetto era giustificato da una ridotta tensione arteriosa di ossigeno
che danneggiava la sintesi di NO e la risposta peniena. Fumo di sigaretta ed
Aterosclerosi - Le prime manifestazioni cliniche del fumo di sigaretta sono
il pallore e la ridotta temperatura alle estremità, determinate dalla
stimolazione simpatica prodotta dalla nicotina. Aumentano anche, mentre si
fuma, il vasospasmo e l'aggregazione piastrinica. La nicotina infatti fa
aumentare l'adesività piastrinica e il fumo di sigarette le fa anche
aderire alle cellule endoteliali arteriose. Un effetto ulteriore è causato
dal monossido di carbonio che induce policitemia. Nella maggior parte dei
casi sono comunque effetti reversibili perché il vasospasmo, la viscosità
ematica e le modificazioni dell'ematocrito rientrano nei parametri normali
già dopo 10-12 giorni mentre i livelli di fibrinogeno, l'adesività
piastrinica ed il tempo di sopravvivenza piastrinica richiedono almeno tre
anni per ritornare agli stessi livelli dei non fumatori. Purvis nel 1996 ha
presentato un elegante studio sulla risposta peniena al test della
farmacoiniezione con PGE1 e/o con fentolamina-papaverina correlando la
risposta erettile all'età, alla durata della D.E., alla qualità delle
erezioni spontanee, al consumo di sigarette e all'uso di medicinali. Sprouse
nel 1992 scrisse che la prevenzione della D.E. sarebbe diventata un capitolo
molto importante nella medicina del nuovo secolo e che le modificazioni
dello stile di vita, dell'alimentazione, l'eliminazione del fumo di
sigaretta e la ridotta assunzione di alcolici avrebbero migliorato non solo
la funzione peniena ma tutte le funzioni dell'organismo. Il nostro gruppo (Ledda
e Belcaro 1996) valutò il microcircolo penieno nei fumatori impotenti
studiando il flusso ematico penieno ed il microcircolo in 26 forti fumatori
(più di 15 sigarette al giorno) con età media di 46.6 anni e con un indice
brachio-penieno di 0.79 (range 0.72-0.87) mentre fumavano. I valori
flussimetrici microcircolatori furono valutati mediante flussometri
laser-doppler dopo un giorno e dopo quattro settimane di astensione dal fumo
e dieci minuti dopo aver fumato una sigaretta. Il flusso medio dopo quattro
settimane senza fumare era significativamente più alto (0.54 ml/min). Il
flusso microcircolatorio medio 10 minuti dopo aver fumato una sigaretta era
significativamente più basso (0.32 ml/min) rispetto ai valori ottenuti dopo
un giorno di astinenssione dal fumo (0.46 ml/min): Allo stesso tempo i
valori flussimetrici ottenuti mediante un eco-color-doppler ed una
pletismografia erano notevolmente migliori dopo 4 settimane di astensione
dal fumo. I valori del PBI nello stesso lasso din tempo passavano da 0.75 a
0.92. Tutto questo ci fa concludere che la rimozione del fumo di sigaretta
(presente nel 75% dei soggetti giunti alla nostra osservazione per D.E.)
debba essere la "first-line therapy" della D.E. ed è, nel
contempo, una delle più importanti possibilità di prevenire l'aterosclerosi.
Tutti gli studi epidemiologici condotti sulla prevalenza e sull'incidenza
della D.E. hanno confermato una stretta correlazione tra la disfunzione
erettile e la malattia cardiovascolare. Entrambe queste condizioni hanno gli
stessi fattori di rischio: fumo di sigaretta, dislipidemia, ipertensione e
diabete mellito. Anche l'età incide sia sulla D.E. che sulla malattia
vascolare. Negli ultimi anni il concetto di "andropausa" sta
rapidamente facendosi largo e viene sempre più accettato. La sindrome
"andropausa" comprende depressione, aumentata irritabilità,
insonnia, diminuita libido, disfunzione erettile e disturbi
cognitivo-comportamentali in associazione ad un declino del livello di
testosterone libero. I livelli ematici di testosterone sono condizionati da
variabili che includono una ridotta per fusione testicolare, fattori
genetici, il body-mass-index, lo stress, il fumo di sigaretta e
l'arteriosclerosi. A sua volta la diminuzione dei livelli di testosterone è
associata ad uno sfavorevole profilo lipidico e alla progressione dell'arterosclerosi.
Bassi livelli plasmatici di testosterone sono una caratteristica comune nei
pazienti con coronaropatia e con vasculopatia periferica. E' stata anche
documentata una correlazione inversa tra la mancanza di testosterone ed il
grado di aterosclerosi coronaria. Il testosterone è anche un ormone
vasoattivo che induce vasorilassamento arterioso attraverso vari meccanismi
, alcuni dei quali possono essere NO-dipendenti (come dimostrato anche nei
corpi cavernosi). E' comunque evidente che i fattori cardiovascolari di
rischio sono predittivi sia di malattia cardiovascolare che di D.E.. E'
anche evidente che una alterata funzione endoteliale riduca notevolmente
l'efficacia delle varie opzioni terapeutiche oggi disponibili. Anche l'Oms
ha enfatizzato la necessità di modificare lo stile di vita perché ciò
rappresenta la prima terapia sia della malattia cardiovascolare che della
disfunzione erettile
INTERVISTA
COL GINOCCHIO: IL PROGRESSO NE AUMENTA L'USURA E I RISCHI, MA IL PROGRESSO
SCIENTIFICO NE INSEGNA L'USO MIGLIORE E IL PROGRESSO TECNOLOGICO CI FORNISCE
I "RICAMBI AUTORIZZATI': ANCHE A 80 ANNI E PURE IN MUTUA
Milano, 12 febbraio 2001 - Parliamo di ginocchio, articolazione tanto
importante nella "macchina uomo", quanto sottoposta ad usure tanto
sistematiche (quanto insospettate) per le continue sollecitazioni che
subisce quotidianamente: fornendo l'ennesimo esempio di quanto siamo
abituati a non accorgerci di tutto ciò che funziona bene nel nostro
organismo, sino a quando non vi si verifichi qualche problema. E' cosi che
spesso tendiamo ad esasperare l'utilizzo delle nostre strutture portanti -
come anche, ginocchia o caviglie - senza tener conto dello
"stress" fisiologico al quale sono già sottoposte nella normale
routine di ogni giorno. Infatti è giusto un dolore improvviso, inaspettato,
che ci fa magari zoppicare "senza cause apparenti"' o traumatiche,
ma é poi la persistenza del disturbo che ci fa preoccupare: solo allora ci
appare importante il consiglio di uno specialista per scoprire e rimuoverne
le cause. Ma noi possiamo fare molto anche da soli per evitare danni alle
nostre ginocchia. Certo è che il Progresso ha migliorato e continuerà a
migliorare la qualità della nostra vita, ma se un nostro ginocchio ci
potesse parlare, probabilmente si lamenterebbe di essere obbligato a
rimanere troppo a lungo piegato, ad esempio mentre restiamo seduti alla
scrivania per gran parte della giornata, o per le ripetute sollecitazioni di
azione/reazione sulla pedaliera dell,'auto nel traffico cittadino, od ancora
per lo sforzo di salire e scendere da gradini disagevoli come quelli di
treni, tram e autobus italiani. Eppure pensate a quante volte siamo portati
a ripetere sempre gli stessi movimenti con inevitabile anomala usura delle
articolazioni: persino quando cerchiamo di scaricare la tensione quotidiana
attraverso attività sportive, spesso -il nostro ginocchio si lamenterebbe
di come Viene sollecitato senza una adeguata preparazione o gradualità
nello sforzo. Basti pensare a tutti í traumi e distorsioni occasionali
durante partite di tennis, o di calcio, così diffusamente praticati a
Livello amatoriale, ma troppo spesso dimenticando che alla base del buon uso
e buona resistenza di una articolazione importante e complessa come il
ginocchio vi è anzitutto una buona preparazione fisica generale e muscolare
in particolare. Inoltre, le possibili lesioni funzionari delle nostre
articolazioni, sono legate anche all'età: prima dei 45 anni nel ginocchio
prevalgono le rotture dei legamenti e dei menischi, mentre invece le
sofferenze delle cartilagini risultano limitate e comunque collegabili a
traumatismi. Dopo i 45 anni al contrario è più probabile l'instaurarsi di
dolori cronicamente progressivi e limitazioni funzionari legati a fenomeni
degenerativi ed artrosici che, nei casi più gravi, portano ad interventi
chirurgici di sostituzione delle articolazioni malate mediante protesi,
fortunatamente sempre più affidabili. Ricordiamo quindi di fare tutto il
possibile per prolungare al massimo la durata delle cartilagini delle nostre
ginocchia, cominciando fin da giovani a rendercene conto e occuparcene:
prima che i problemi si facciano sentire. Cercando cosi di mantenere un tono
muscolare adeguato, ma senza. esasperare l'esercizio fisico/sportivo con
attività eccessivamente traumatiche. Inoltre non trascuriamo l'importanza
dell'alimentazione, che dovrebbe sempre consentire di mantenere l'organismo
ben idratato ed in equilibrio ponderale, evitando di far sopportare alle
articolazioni un peso eccessivo, che altrimenti non potrà che contribuire
ad usurarle e progressivamente a deformarle. E' pur vero che non possiamo
comunque ridurre tutto ad un costante atteggiamento di prevenzione: alla
maggior parte di noi è difficile negare il piacere di una partita a pallone
fra amici, di godersi una giornata di sci, o del "relax" che
possiamo ottenere da qualunque attività fisica praticata con soddisfazione.
Può quindi capitare un incidente, anche se crediamo di aver fatto tutto il
possibile per evitarlo, oppure la nostra struttura fisica risulta
particolarmente suscettibile (per caratteristiche di 'fabbrica' o di usura)
a patologie articolari del ginocchio: in questi casi è giocoforza ricorrere
al medico specialista, quanto meno sapendo che la moderna chirurgia
ortopedica è in grado di risolvere la maggior parte dei problemi. A questo
punto è però importante affidarsi possibilmente a strutture e
professionisti competenti: ad esempio è statisticamente sempre più giovane
l'età dei pazientí che devono sottoporsi ad intervento chirurgico di
sostituzione protesica del ginocchio, non solo per esiti traumatici da
incidente o per artrosi invalidante, ma addirittura a causa cu trattamenti
chirurgici di per sè semplici, ma eseguiti mediante maldestra artroscocopia.
Infattí in caso di artroscopie inadeguate ed inutilmente ripetute, la mano
di un chirurgo poco esperto può purtroppo causare danni cartilaginei
rapidamente irreversibili al ginocchio. In tutti i casi la sostituzione
della parte malata dell'articolazione è sempre possibile o con una protesi
parziale, chiamata "monocompartimentale" perché sostituisce solo
una parte del ginocchio malato, o con una protesi "totale" dotata
spesso anche di menischi artificiali mobili: il progresso fa correre al
ginocchio qualche rischio in più, ma ci fornisce anche protesi tanto
raffinate, da essere veri e propri "ricambi autorizzati. Anche a 80
anni, anche in Mutua.
MERCATI
PER GOURMET
Milano, 12 febbraio 2001 - L'immagine dei mercati alimentari all'aperto
viene solitamente associata a scenari caldi da Mediterraneo e dintorni.
Eppure anche la continentale Germania possiede una grande quantità di
mercati assai vivaci e piacevoli da visitare in ogni stagione. Ne è
testimone, per esempio, il Viktualienmarkt di Monaco di Baviera, autentico
crocevia di gourmet che qui trovano, oltre alle classiche specialità
bavaresi come i würstel in mille variazioni, spezie rare, primizie,
formaggi francesi di prima qualità e vini pregiati. Un altro mercato tra lo
chic e il popolare-etnico è quello berlinese che si tiene nella
Winterfeldtplatz, al quale ogni martedì e venerdì fa da contrappunto il
caratteristico Türkenmarkt (mercato dei turchi) sulle rive del
Landwehrkanal, tripudio di profumi, costumi e sapori orientali. Amburgo,
all'estremo nord, può vantare il Fischmarkt, il mercatino del pesce che si
tiene la domenica mattina in riva all'Elba; un luogo molto caratteristico,
famoso per i venditori di anguille che decantano a gran voce la loro
mercanzia. Ad Augsburg lo Stadtmarkt sull'omonima piazza è animato da
contadini che vendono personalmente i loro prodotti, un posto ideale per
assaggiare salumi e formaggi della tradizione bavarese. Molto belli per lo
scenario architettonico che li circonda anche i mercati alimentari di Erfurt
in Turingia, dell'anseatica Lubecca, di Friburgo nella Foresta Nera e di Lüneburg,
roccaforte sull'antica Via del sale. A Weimar il mercato alimentare ha tra
le sue specialità graziose trecce di cipolline da appendere in cucina.
Info: Germania Turismo, tel. 02-84744444, fax 02-2820807, C. P.10009, 20110
Milano-Isola, e-mail: gntomil@d-z-t.com
BERLINO:
OTTO SECOLI DI GIOVINEZZA
Milano, 12 febbraio 2001 - La più importante destinazione della Germania
turistica, si estende su una superficie di circa 900 kmq, vuoi dire 9 volte
quella di Parigi. Oltre 3,4 milioni di persone vivono nella metropoli
tedesca, che è formata da 12 Bezirke (quartieri) ad amministrazione
autonoma, con propri municipi, mercati ecc. La spiegazione di questo
fenomeno è nello sviluppo storico di Berlino, nata, nel 1920, come "Grossberlin",
dall'unificazione di 8 città, 59 comuni di campagna e 27 quartieri rurali.
"Una città costretta ad un continuo divenire" : è forse questa
la più comune ed azzeccata definizione che viene assegnata alla città di
Berlino. Infatti, un tempo capitale della Prussia e successivamente capitale
culturale degli Anni Venti, oggi porta d'accesso verso l'Europa dell'Est, la
metropoli tedesca sta affrontando la sua ennesima rinascita. Berlino fu
nominata e documentata, per la prima volta, nel 1237. Con i suoi otto secoli
non ancora compiuti, la capitale tedesca è piuttosto giovane rispetto a
tante altre metropoli europee, ma non ha eguali per ricchezza di vissuto e
per i colpi inferti dal destino. Divisa in due già dalla nascita, in
Berlino e Coelln, i due nuclei originari, ancora divisa in due dopo la
seconda guerra mondiale; splendore e miseria, tolleranza e terrore, ingegno
e tirannia, bellezza e banalità hanno segnato Berlino nel corso dei secoli.
Qui hanno regnato principi, rè ed imperatori; menti eccelse hanno
arricchito il mondo della cultura e della scienza, senza però riuscire a
impedire guerre e dittature. Con la caduta del "Muro", il 9
novembre 1989, per Berlino è cominciata una nuova era, le cui più
importanti tappe sono rappresentate dalla riunificazione della Germania, nel
1990, dalla scelta di Benino come vecchia e nuova capitale tedesca, nel
1991, e dal trasferimento di governo e parlamento nello storico centro della
città, conclusosi nel 1999. Divisa e isolata per decenni, Berlino sta
risorgendo: giovane e dinamica, appassionata e seducente più che mai. A chi
volesse intraprendere un viaggio nel tempo, alla scoperta della capitale
tedesca, raccomandiamo la straordinaria esposizione, che riscuote successo
ormai dal 24 giugno scorso, presso il Kudamm-Karree, in Kurfurstendamm
207-208. Sotto il titolo "A Story of Berlin", viene proposta, su 4
livelli e circa 6.000 mq, un eccezionale evento multimediale che, in oltre
20 tappe, illustra quasi 800 anni di storia cittadina. L'ospite parte per
un'escursione, sotto e sopra terra, iniziando il percorso da un bunker
atomico per concluderlo a 70 metri d'altezza con una splendida panoramica
sulla capitale. 26 stanze tematiche presentano in ordine cronologico i
momenti più significativi della storia berlinese, dalla sua fondazione come
centro commerciale, attraverso gli sviluppi come residenza prussiana fino
alla Berlino odierna, una metropoli degli estremi, luogo d'incontro delle
culture e città più veloce del mondo. Non mancano certo i riferimenti agli
anni bui del nazionalsocialismo, alla Guerra Fredda, alla caduta del Muro ed
alle visioni della "Repubblica Berlinese". L'esposizione è
aperta, ogni giorno, dalle ore 10 alle ore 20; di sabato fino alle ore 22.
L'UNGHERIA
ALLA BIT DI MILANO
Milano, 12 febbraio 2001 - Il 2001 in Ungheria sarà l'anno del turismo
attivo, a cui saranno dedicati anche i nuovi opuscoli dell'Ente del Turismo
Ungherese, l'edizione italiana sarà presentata proprio in occasione della
Bit. Ecco alcuni dei temi principali: acque rigeneranti e curative, pesca
sportiva, itinerari in bicicletta e in canoa, golf e trekking. Si
ringiovanisce anche lo stand dell'Ungheria, mostrando un aspetto più
moderno e tecnologico rispetto agli anni precedenti. Quest'anno si è
cercato di migliorare soprattutto la funzionalità dello spazio espositivo,
la riuscita di tale impresa è dimostrata dal prestigioso premio "Thè
Best Stand For Doing Business" vinto alla Wtm 2000 di Londra. Anche per
quanto riguarda l'attrazione, quest'anno l'Ungheria si stacca per un po'
dalle sue tradizioni millennarie. Presenterà il Sig. Handtuch Mihàly,
barman di fama mondiale nella preparazione di cocktails, il quale offrirà
naturalmente le sue specialità ai visitatori.
SAN
VALENTINO: CLARENCE PRESENTA LA FESTA DELL"AMORE PIU" BELLA DEL
WEB! GADGET CLARENCIANI E LETTERE D'AMORE PER FAR FELICI GLI INNAMORATI
Milano, 12 febbraio 2001- Clarence www.clarence.com
presenta il più bel S.Valentino della storia dei web! Regali
originali firmati Clarence e biglietti d'auguri personalizzati recapitati
direttamente dall'angelo di Internet. Milioni di innamorati cominciamo a
entrare in crisi per l'ansia da regalo? Ci pensa Clarence, con stelline,
cioccolatini e rose rosse, e un'idea nuova e originale che sta già
conquistando i cuori agitati dei web. Una straordinaria serie di Sms con le
più belle frasi d"amore e tante suonerie per regalare una colonna
sonora alla passione, le esclusive fiashcards e le nuove cartoline di San
Valentino sono disponibili e gratuiti per tutti gli utenti; di Clarence. E
per chi ha voglia di un regalo particolare, basta entrare in Clarence shop:
magliette, felpe, cappellini, zaini e tutto quanto fa Clarence, potrà
essere acquistato via Internet e recapitato direttamente alla propria metà,
accompagnato da un'irresistibile lettera d'amore, da una fotografia e da
tutto quello che si desidera. Clarence shop è l'unico aperto 24 ore su 24,
perché nessuno clarenciano innamorato resti senza regalo per la sua
Valentina! Ma nel giorno di festa e dell'esplosione amorosa, Clarence pensa
anche ai cuori solitari: per questo c"è Spraydate, la piazza virtuale
di Clarence fatta apposta per far incontrare le anime gemelle, fare amicizia
e flirtare sul web.
GIOCO
TELEFONICO PER SAN VALENTINO ''CHE UNISCE LA COPPIA''
Milano, 12 febbraio 2001 - Per partecipare al gioco, riservato ai clienti
Blu2, sara' sufficiente registrasi sul sito internet www.blu.it oppure chiamare il numero gratuito 4466: si riceveranno cosi'
sul cellulare messaggi di testo che guideranno alla conquista dei premi.
Infatti,in occasione di San Valentino, Blu lancia il primo concorso
telefonico ''che unisce la coppia'', con premi come viaggi e ricariche di
50.000 lire (Iva inclusa) di traffico telefonico. Contemporaneamente, viene
lanciata l'opzione Blu2 Express, che consente di chiamare il numero scelto a
180 lire piu' Iva al minuto senza scatto alla risposta, ed inviare Sms a 100
lire piu' Iva. Sia Blu2 che Blu2 Express, dal 10 a 28 febbraio si potranno
attivare gratuitamente.
SAN
VALENTINO NEL MONDO: TANTI MODI PER DIRE 'TI AMO' PICCOLO VADEMECUM PER IL
'VIAGGIATORE INNAMORATO'
Milano, 12 febbraio 2001 - Cupido, come Babbo Natale, parla tante lingue
diverse. In ogni Paese, in ogni regione del mondo ci sono segni e tradizioni
locali che esprimono il sentimento universale dell'amore. Ecco alcuni
suggerimenti per trovare sempre le parole... e il regalo giusto, per un San
Valentino 'internazionale'. Germania ? 'Ich liebe dich' Nel giorno di San
Valentino, in Germania, gli innamorati si scambiano biglietti, piccoli
regali e fiori. Non ci sono particolari tradizioni per esprimere il
reciproco amore, ma una cena romantica o un locale con musica soft hanno
sempre il loro effetto. Gran Bretagna ? 'I love you' Gli ammiratori segreti
sembrano essere una tradizione tipica della Gran Bretagna, dove i messaggi
romantici, i biglietti e i fiori vengono inviati in modo del tutto anonimo.
A partire dallo scorso anno, l'invio di biglietti elettronici e di messaggi
online sta ottenendo molto successo. Olanda ? 'Ik hou van je' Come in molti
altri Paesi, il giorno di San Valentino in Olanda e' vissuto con una
particolare atmosfera romantica che comporta cene a lume di candela e una
grande quantita' di fiori. Gli innamorati si scambiano regali davvero
personali, a testimonianza del loro forte sentimento d'amore. Anche in
Olanda, le persone innamorate spediscono biglietti anonimi al proprio amato.
Qualche vota decidono di rivelarsi e qualche volta invece rimangono
nell'anonimato per sempre. Uno dei doni tradizionali piu' diffusi e' una
liquirizia a forma di cuore. Spagna ? 'Te quiero' In Spagna la tradizione
piu' diffusa per il giorno di San Valentino e' far recapitare un mazzo di
rose rosse, passionali come solo gli spagnoli sanno essere, alla persona
amata. Anche nella sempre piu' tecnologica Spagna, la nuova tendenza tra i
giovani innamorati e' l'invio di un biglietto via posta elettronica. Stati
Uniti ? 'I love you' Negli Stati Uniti il giorno di San Valentino viene
festeggiato indistintamente da tutte le generazioni. Anche i bambini,
infatti, il 14 febbraio si scambiano piccoli biglietti che riportano
soggetti graziosi e simpatici raffiguranti personaggi dei cartoni animati
come i Pokemon, o Hello Kitty. I cioccolatini, i fiori e i gioielli sono i
regali piu' tradizionali, ma anche gli americani hanno iniziato a scambiarsi
doni piu' utili e personali, come CD, libri, oggetti e suppellettili per la
casa. E' tradizione che la notte di San Valentino gli innamorati organizzino
una cena romantica, a lume di candela, con la tavola apparecchiata nel modo
piu' accurato e una profusione di fragole e champagne. Svezia ? 'Jag älskar
dig' Sebbene in Svezia il 14 febbraio non sia una festa tradizionale, molte
persone spediscono biglietti di San Valentino e regalano fiori o
cioccolatini ai propri innamorati. Sempre piu' commune, nel freddo Nord,
l'usanza di regalarsi una vacanza al sole dei Tropici.
SAN
VALENTINO AL TRUSSARDI MARINO ALLA SCALA
Milano, 12 febbraio 2001 - In occasione della festa di San Valentino, il
giorno 14 febbraio, il Ristorante Cafeteria Marino alla Scala, esclusivo
ristorante nel cuore di Milano con vista su Piazza della Scala, propone una
cena a lume di candela ed offrirà ai suoi ospiti un omaggio Trussardi
Marino alla Scala. San Valentino 2??1: Menu del 14 febbraio: Aperitivo con
flute di Champagne con ostrica; Sushi di riso e tonno; Crostino di granchio
e sedano rapa. Sfogliatina di foie gras in salsa di ribes e aceto balsamico;
Riso mantecato con canestrelli e asparagi; Scaloppa di branzino selvaggio
con carciofi e tartufo nero; Sorbetto al mandarino e frutto della passione;
Mousse di cioccolato con cialda di zucchero, salsa al lampone. Caffè e
piccola pasticceria Per informazioni Tel 02/80688201 o al numero di fax
02/80688287. cafeteria@trussardi.it
IL
NUOVO OMEGA DE VILLE CON SCAPPAMENTO CO-AXIAL " UNA RIVOLUZIONE
DELL'ARTE OROLOGIERA
Milano, 12 febbraio 2001 - Dopo anni di studi intensivi e di stretta
collaborazione con il maestro orologiaio britannico George Danieis, Omega è
orgogliosa di presentare un'autentica rivoluzione Dell'arte orologiera: il
nuovo Omega De Ville con scappamento Co-Axial. Rispetto ai modelli con
scappamento tradizionale, l'innovativo principio alla base di questa
entusiasmante innovazione offre concreti vantaggi. Durante i suoi
centocinquant'anni di storia, il marchio Omega si è sempre contraddistinto
per dinamismo ed apertura a nuove, rivoluzionarie idee. Uno dei primi esempi
di questa filosofia consiste nel procedimento introdotto al fine di produrre
lo straordinario calibro a 19 linee, progettato nel 1894. L'idea si rivelò
doppiamente rivoluzionaria: per la prima volta, i componenti prodotti
risultavano completamente intercambiabili e gli stessi modelli finiti
venivano prodotti utilizzando un procedimento cosidetto di
"assemblaggio per fasi", simile ad una moderna catena di
montaggio. Il calibro risultante, battezzato Omega, servi da prototipo per
la produzione di orologi particolarmente precisi dal prezzo estremamente
concorrenziale, che avrebbero contribuito a fare di Omega il principale
produttore svizzero del settore orologiero. Durante la prima metà del
ventesimo secolo, la produzione venne dominata dai cronometri da taschino di
produzione Omega, affiancati da quelli da polso con l'arrivo, nel 1938, del
famoso calibro da 30 mm. Ne! 1964, i cronometri Omega si aggiudicarono i due
terzi dei certificati di cronometro emessi in Svizzera. Il considerevole
successo conseguito dai modelli Omega dipende senza dubbio dalla reputazione
del marchio, considerato impareggiabile quanto a precisione. Omega può
infatti vantare ben settantadue record mondiali di precisione, compreso
quello, tuttora imbattuto, conseguito nel 1936 in tutte le categorie presso
l'osservatorio Kew-Teddington di Londra con un punteggio di 97,8 su 100. A
questa reputazione Omega deve inoltre la propria invidiabile tradizione nei
settore del cronometraggio sportivo. Nel 1932, la casa svizzera è stata
infatti la prima società a venire nominata cronometrista ufficiale di tutte
le discipline otimpiche, un privilegio concessole in tutto ventun volte
durante il secolo scorso. Omega sì vide aggiudicare un ulteriore
riconoscimento del proprio ruolo d'avanguardia nel 1952, quando le venne
assegnata l'Olympic Cross of Merit per gli "straordinari servizi
prestati al mondo dello sport" dopo aver conseguito un altro risultato
d'eccezione: la creazione di Omega Time Recorder, il primo coronografo
elettronico al quarzo in grado di registrare tempi con una precisione di un
millesimo di secondo. Del resto, Omega non fa che riconfermarsi
all'avanguardia del settore del cronometraggio sportivo: il record mondiale
più recente risale al 2000 quando, per la prima volta, il nuovo sistema
"Live Timing" di produzione Omegatiming ha consentito agli
appassionati di accedere via Internet, in tempo reale, ai risultati delle
gare di nuoto. Il nuovo modello De Ville con scappamento Co-Axia! non poteva
che essere if frutto della tradizione Omega, da oltre centocinquant'anni
all'avanguardia dell'arte orologiera e cronometrica, li fulcro del nuovo
scappamento consiste in una doppia ruota di scappamento Co-Axiai ed in
un'ancora di nuova concezione, caratterizzata da tré leve in rubino. Questa
nuova tecnologia riduce l'attrito sperimentato dailo scappamento ed
incr-ementa la precisione a (ungo termine dell'orologio, con conseguente
allungarsi degli intervalli di manutenzione: una qualità sottiìneata dalla
garanzia triennale che accompagna il nuovo, esclusivo modello. L'orologio,
disponibile nelle versioni in oro giallo 18 carati o acciaio, è
caratterizzato da linee classiche ispirate a rinomati modelli Omega degli
anni '50 ed allo straordinario orologio Centrai Tourbillon del 1994. La
purezza di linee della cassa interamente lucidata è accentuata dalla forma
delle anse, ispirata al prestigioso stile anni '50. Un elemento d'epoca
parti col armente affascinante è costituito dall'esclusivo bracciale in
metallo, simile a quello di cui erano equipaggiati i famosi modelli Omega
Constellation di allora: costituito da minuti tasselli di intricata
manifattura e caratterizzato da maglie centrali satinate che contrastano con
la finitura lucida dei bordi, offre a chi lo indossa un comfort senza pari.
L'orologio è disponibile anche nella versione dotata di cinturino in
alligatore sagomato e dai bordi laminati, con fìbbia déployante a finitura
lucida in oro 18 carati o acciaio. L'eleganza dei modelli in oro giallo è
valorizzata da quadranti blu od argento, mentre le versioni in acciaio
dispongono di quadranti neri od in rutenio. II quadrante è bombato,
caratterizzato da una sezione centrale rialzata di 0,35 mm e da un lego
Omega in rilievo, indici in rilievo sfaccettati nonché lancette delle ore
Alpha-style e dei minuti a foglia, dotate di inserti luminescenti al fine di
garantire la massima visibilità notturna. I modelli dotati di quadrante in
tinte più chiare sono ulteriormente valorizzati da una lancetta dei secondi
realizzata in acciaio brunito. A proteggerli, un vetro zaffiro antigraffio
con trattamento multistrato antiriflesso all'interno. Il nuovo De Ville con
scappamento Co-Axial è disponibile in tré versioni diverse. Al modello
standard Automatic Chronometer con movimento Omega calibro 2500 si
affiancano modelli dotati di indicatore dell'autonomia di carica al 6 e
contatore dei piccoli secondi al 9 (calibro Omega 2627) e di lancetta
centrale 24 ore e ghiera 24 ore per la consultazione dì un secondo fuso
orario (calibro Omega 2628). Ciascun movimento è un cronometro a carica
automatica dotato di certificato COSC (Contròie Officiel Suisse des Chronomètres),
fìnitura guilloché, decorazione a cótes de Genève, ponti lucidati e
smussati, superfici rodiate ed incisioni dorate. Ciascun orologio dispone di
un'autonomia di carica di 44 ore ed è impermeabile fino a 100 metri di
profondità. Per informazioni al pubblico: tel 02/575971 - www.omegawatches.com
NITESCRIBE
TRANSLUCENTE, LA PENNA CHE ILLUMINA LE IDEE
Milano, 12 febbraio 2001 - "NiteScribe", la geniale penna luminosa
unica nel suo genere, si veste di nuovi colori translucenti per aggiungere
all'accurato design quel glamour che la rende ancora più desiderabile. Luma
Inc. ha infatti pensato a quanti, pur amando computer e tecnologia, non
sanno fare a meno dei "vecchi e cari", insostituibili oggetti,
come ad esempio la penna. Vi è mai capitato di svegliarvi di notte con
un'idea che volete subito mettere nero su bianco volendo evitare il flash di
una lampadina, o comunque di dover scrivere senza avere fonti di luce?
"NiteScribe Translucente" con un semplice 'clic' aziona un potente
led luminoso che rischiara l'area di scrittura. E' utilissima anche per
studenti, personale sanitario, lavoratori notturni e per quanti altri usi
vengano in mente. Realizzata con comoda impugnatura ergonomica è
disponibile in rosso, giallo e blu e funziona con due batterie a pastiglia a
corredo. "NiteScribe Translucente" è in vendita presso
cartolerie, articoli da regalo e negozi di illuminazione a £.14.900.
DA
MISIS STRAORDINARI GIOIELLI IN ARGENTO
Milano, 12 febbraio 2001 - "Misis", azienda vicentina nata nel
1986, produce e commercializza gioielli in argento. L'azienda si è
sviluppata rapidamente non solo nel mercato italiano, ma anche in quello
internazionale, avvalendosi di una crescente rete di agenti e partecipando
alle principali fiere del settore. E' stato inoltre da poco allestito uno
show room nel centro di Madrid, una conquista ulteriore che dimostra
l'ascesa costante di "Misis". Per lo scorso Macef "Misis"
ha creato una collezione di gioielli che fanno dell'essenzialità la loro
forza, una collezione in cui la creatività trae spunto dall'arte e
dall'architettura. Lo spessore decorativo è racchiuso nelle forme create
con cura artigianale, ma assolutamente prive di elementi ridondanti. Tutti i
gioielli, realizzati interamente in argento 925, hanno forme sia classiche
che moderne che riescono a soddisfare le differenti esigenze di un pubblico
femminile sempre più pretenzioso. "Misis", per questo, è da
sempre un'azienda attenta ai mutamenti della moda. Questo le ha permesso di
fornire sempre degli accessori che completino l'abbigliamento,
impreziosendolo e personalizzandolo. La collezione è molto ampia e
presenta, accanto ai modelli basici e sempre attuali, dei gioielli sfiziosi
e di tendenza. Orecchini-lance, anelli-scudo, collane-catene che
abbelliscono la schiena nuda e bracciali-manette sono i protagonisti di
questa collezione molto allegra e vivace. In linea con le tendenze della
moda vengono proposti gioielli impreziositi da pietre colorate di differenti
tipologie: pietre naturali come l'acquamarina, il quarzo rutilato,
l'ametista vengono utilizzate per decorare anelli, ciondoli e bracciali. Non
mancano inoltre le pietre sintetiche quali strass e zirconi da cui nascono
anelli, bracciali e spille di grande effetto. A completare la collezione
anche gioielli decorati con perle non solo bianche ma anche colorate. "Misis"
ha creato una collezione di gioielli straordinari che vestono con eleganza
la nuova donna, moderna e attuale. Gli argenti di "Misis"
rappresentano quel qualcosa in più che personalizza il look di ogni donna.
Per ulteriori informazioni: Misis srl, Via dell'Edilizia 58, 36100 Vicenza -
tel. 0444-961334, fax 0444-964261, e-mail misis@prof.it
BREIL
STONES:"CHI HA PECCATO INDOSSI LA PRIMA PIETRA LA TRASGRESSIONE IN UN
GIOIELLO
Milano, 12 febbraio 2001 Breil, leader nel settore dell'orologeria, lancia
un'importante sfida del mercato e presenta Breil Stones, la sua prima linea
di gioielli. La grande vitalità e la potente energia che il marchio ha da
sempre comunicato sono sapientemente espresse dai materiali e dalle forme
dell'intera linea. Protagonista assoluto è l'acciaio, con la sua
espressione di modernità graffiante, con il senso di forza che la materia
stessa comunica, con il suo colore affascinante che esprime un'energia
estremamente diretta. Quasi a voler rafforzare la scelta dei materiale
primario, anche le pietre utilizzate hanno la lucentezza dei metallo: il
grigio deciso dell'ematite, la dolce trasparenza della labradorite, o la
luminosità dei diamanti. la collezione, si sviluppa in quattro linee che
esprimono le due anime di Breil: da una parte la freddezza e la
determinazione, simboleggiate dalle linee Steel Blast e Steel Clouds,
dall'altra il calore e la sensualità che ritroviamo in Steel Lights e Steel
Magnolia. La forte personalità delle creazioni è data, quindi, dai
contrasti che la caratterizzano: nei tratti e nel design, dove si
intrecciano linee sinuose e linee squadrate. La lavorazione, che per le
sabbiature e le spazzolature dei metallo evidenze il contrasto tra il lucido
e l'opaco di un gioiello moderno rifinito ancora manualmente. Inoltre
l'accostamento dei materiali, dove, in alcuni pezzi, il forte carattere
dell'acciaio si attenua e lascia il posto alla purezza delle pietre. Con
Breil Stones, l'azienda ha voluto coniugare materia, forma ed essenza in
modo che insieme potessero esprimere la modernità, la ricercatezza e la
qualità di un marchio leader. Una scelta audace che rispecchia l'immagine
trasgressiva di Breil, sempre in anticipo sui tempi. Il lancio della
collezione sarà sopportato da un'importante campagna stampa pianificata
sulle principali testate con una maggiore concentrazione nel periodo
natalizio. La testimonial, Carré Otis, rispecchia pienamente l'immagine
della donna Breil Stones come simbolo di una femminilità che si muove al
passo coi tempi, e che si caratterizza per la sua forte personalità ma
anche per la sua bellezza e seduzione, trasgressione, ironia e peccato. Una
scelta, anche questa, in linea con l'immagine dinamica e glamour
dell'azienda. La collezione Breil Stones verrà presentata alla stampa
internazionale in occasione della fiera di Basilea a Marzo e sarà
disponibile a partire da aprile nelle migliori gioiellerie.
"EVVIVA"
AL MACEF DI MILANO DOVE FORMA E COLORE DIVENTANO I PROTAGONISTI ASSOLUTI
Milano, 12 febbraio 2001. Evviva, realtà specializzata nella vendita al
dettaglio di articoli da regalo e per lista nozze, è stata presente al
Macef con un catalogo che comprendeva oltre 600 prodotti disponibili in
diverse varianti di colore. La società si è presentata all'edizione di
primavera della principale mostra internazionale dedicata al settore degli
articoli per la casa e da regalo con un assortimento davvero ricco di novità.
Tra queste merita una particolare attenzione la linea denominata Retrò.
Nata dal restyling di prodotti ispirati agli anni '50 '60, Retrò è una
serie nuovissima che comprende due biciclette in acciaio e midollino (una da
uomo, l'altra da donna), una bilancia da cucina disponibile in sei colori e
una macchina da caffè. Oltre a Retrò, naturalmente Evviva ha presentato al
Macef l'intera gamma di articoli che fanno parte del suo catalogo
ricchissimo di novità. Tutti caratterizzati da un design esclusivo, i
prodotti sono catalogati nelle seguenti linee: Amici: comprende oggetti che
aiutano la vita quotidiana nella casa (lo spremiagrumi, il batticarne, il
tostapane, la bilancia, i cavatappi, il frullatore, il posacenere).
Amicissimi: si tratta degli stessi prodotti della serie Amici riproposti
all'interno di una linea completa nei colori Evviva (nero, crema e bianco).
Arianna: include oggetti per la casa (il porta CD, il porta tovaglioli, il
porta spezie, il porta riviste, etc.) realizzati in filo d'acciaio. Break:
identifica la sedia regista in lega di alluminio, il tavolo e le sedie in
acciaio e plastica coloratissima, oltre agli sgabelli bar interamente
realizzati in acciaio. Evvetro: in questa linea la trasparenza del vetro è
unita a forme che evocano esotismo per una casa e una tavola trendy. Funny
World: consiste in una rivisitazione giocosa di quelli che sono i prodotti
base del catalogo Evviva. Fantasia: è la linea legata a oggetti (come il
cavatappi, il tritaghiaccio, lo spremiagrumi, etc.) proposti con forme e
colori molto originali. Futura: comprende diversi articoli in acciaio dalle
forme innovative (il cavatappi, il portabiancheria, il set da cucina, lo
spremiagrumi, il tostapane, etc.). Happy Colour: in questa linea rientrano
porta oggetti in plastica colorata semitrasparente per un tocco di brio e
allegria in ogni stanza della casa. Happy Forest: include oggetti per la
tavola dal design particolare: i segna posto, i porta frutta, le tovagliette
americane, i porta tovaglioli, etc. In piedi: vi appartengono i porta
bottiglia, i porta tovaglioli e altri porta oggetti che hanno come base
d'appoggio una coppia di piedoni. Olimpo: comprende il tritaghiaccio
elettronico professionale, i ventilatori, la bilancia pesapersone, le
bilance da cucina in acciaio, etc: prodotti lineari che pur nella loro
semplicità evocano nel design le forme della classicità. Penguin: ne fanno
parte oggetti per la tavola che presentano una silhouette simile a un
pinguino, come il cavatappi, il set olio e aceto, il set sale e pepe, i
tappi per bottiglie, etc.. Travelling: sono le borse e le valigie concepite
per uomini e donne al passo coi tempi. Trolley: contraddistingue i carrelli
da cucina e da bagno in plastica e acciaio, sinonimo di funzionalità.
SALON
DU MEUBLE DE PARIS UNA EDIZIONE MOLTO POSITIVA
Milano, 12 febbraio 2001 - Oltre 43.0000 acquirenti ed arredatori,
professionisti venuti da più di 100 Paesi. La partenza del periodo dei
saldi non sembra aver impedito ai francesi di andare al Salone del Mobile di
Parigi, perchè si è registrata una progressione del 2,2% di questi ultimi.
In quanto agli acquirenti stranieri erano il 5,7% in più che nel gennaio
2000. Eccetto la zona Asia di cui la partecipazione è stata stabile nel
2001 - il Salone ha registrato una diminuzione dei visitatori venuti da
Taiwan, una stabilità di quelli dal Giappone, un aumento del 45% dei Cinesi
- l'insieme delle zone geografiche è in crescita. Il Salon du Meuble de
Paris ha registrato un sviluppo spettacolare su certi Paesi e più
particolarmente la Russia (+33%) e gli Stati Uniti (+32%) ma anche l'Europa
dell'Est +18%; l'Africa +10%, il Medio Oriente +17% particolarmente Turchia
ed Emirati Per qunato riguarda l'Europa in complesso aumento del 5% -
stabile il numero di visitatori dall'Italia, in aumento gli Inglesi (+21%),
gli Spagnoli (+15%) e gli Olandesi (+31%). Buone già da ora le prospettive
per il prossimo Salon du Meuble de Paris nel gennaio 2002.
FLORMART/MIFLOR
Milano, 12 febbraio 2001 - dal 16 al 18 febbraio alla Fiera di Padova c'è
Flormart/Miflor, il Salone Internazionale del florovivaismo organizzato da
Fiera Milano e Padova Fiere (orario 9-18). A A Padova 450 espositori su
50.0000 metri quadrati (+20% rispetto al 2000) presenteranno le novità
florovivaistiche primaverili. Tra le iniziative più importanti segnaliamo:
- venerdì 16 febbraio: Il Premio "La città per il verde" ai
Comuni Italiani che si sono distinti nella gestione del verde pubblico e del
territorio. - sabato 17 febbraio: Convegno "La costruzione del
Paesaggio in Olanda" - Istituto Universitario di Architettura di
Venezia.
UN
TANDEM FIERISTICO FORTE: A+A ED ENVITEC IN CONTEMPORANEA NEL MAGGIO 2001 A
DUESSELDORF
Milano, 12 febbraio 2001 - L'offerta più completa per la tutela ambientale
in combinazione con la sicurezza e la tutela della salute sul lavoro. Dal 14
al 17 maggio con le due manifestazioni (Sicurezza sul lavoro + medicina del
lavoro), la Messe Duesseldorf presenterà una duplice Fiera Internazionale
sui temi tutela dell'ambiente, sicurezza e salute sul lavoro. Si possono
reperire immagini ed informazioni sul sito www.a-und-a.org e www.envitec.de
. In Italia Honegger Promotion tel 02 4779141 fax 02 48953748 info@andarperfiere.it
www.andarperfiere.it
CHAGALL
:UNA GRANDE ANTOLOGICA A LUGANO LUGANO, MUSEO D'ARTE MODERNA 8 MARZO - 1
LUGLIO 2001
Milano, 12 febbraio 2001 - Per la primavera 2001 il Museo d'Arte Moderna di
Lugano sta organizzando una nuova grande mostra, che fa seguito a quelle di
Edvard Munch (1998), Amedeo Modigliani (1999), Ernst Ludwig Kirchner (2000),
particolarmente apprezzate dal pubblico e dagli intenditori. L'attenzione è
questa volta puntata su Marc Chagall (Vitebsk 1887 - Saint-Paul-de-Vence
1985) con una rassegna che si configura come una antologia completa
dell'arte del maestro russo, fatto questo assolutamente unico, se si pensa
che tutte le più recenti mostre imperniate su Chagall ne hanno privilegiato
solo periodi e capitoli limitati. L'esposizione al Museo d'Arte Moderna di
Lugano presenterà infatti al primo e al secondo piano oltre 80 dipinti su
tela, dai primi anni russi (1908-1910) fino all'ultima produzione francese
(1960-1980). L'esposizione prevede come consuetudine un percorso cronologico
con momenti tematici singoli, che permettono di cogliere tutte le influenze
e le trasformazioni, e distinguere così i principali capitoli iconografici
chagalliani. Il terzo piano è invece interamente dedicato alla produzione
su carta: non incisioni o litografie, ma opere originali (circa una
quarantina di esemplari) che, tra acquerelli, guazzi e disegni, integrano,
evidenziando gli aspetti più immediati della sua ricerca, la produzione
pittorica proposta nei piani precedenti. Eccezionalmente sarà possibile
ammirare anche alcuni esempi della produzione scultorea di Chagall.
Accompagnerà la mostra un catalogo edito da Skira in due versioni (italiano
e tedesco) con riproduzioni a colori di tutte le opere e saggi dei più
importanti studiosi dell'opera del grande maestro, tra i quali figurano, con
il curatore Rudy Chiappini, Nicoletta Misler, Ziva Amishai-Maisels,
Gianfranco Bruno, Sylvie Forestier, Arturo Carlo Quintavalle, Jean-Michel
Foray, Viviane Tarenne e Flaminio Gualdoni. Particolare cura è inoltre
posta alle schede di commento alle opere, affidate a Sylvie Forestier, Françoise
Rossini-Paquet e Elisabeth Pacoud-Rème, e alla biografia e agli apparati,
curati da Barbara Paltenghi. Il percorso espositivo - "L'arte di
mettere insieme colori contrastanti equilibrandone i rapporti reciproci, e
di creare le forme più semplici possibili": questo è l'unico
insegnamento che Léon Bakst, insegnante alla scuola Zvantseva, trasmette ai
suoi allievi, e che Marc Chagall cerca, in ogni modo, di far proprio. Le
prime sale dell'esposizione ci fanno assaporare il clima di quegli anni
(1908-1910) - che potremmo definire "dell'apprendistato chagalliano"-
attraverso alcune delle prime "arditezze pittoriche" dell'artista,
caratterizzate da movimenti fluenti e flessuosi, ritmi incalzanti, ma
soprattutto colori brillanti, puri, energici, fauve, audacemente accostati.
Le sale successive, proseguendo il percorso cronologico raccolgono opere
realizzate nell'arco di quattro anni (1910-1914), forse da considerarsi i più
decisivi e risolutivi per l'artista e la sua arte. Nell'agosto 1910,
infatti, Chagall lascia la "sua" Russia, per approdare a Parigi,
dove scopre una "prodigiosa luce-libertà" aleggiare attorno alle
persone. Ne è affascinato e incuriosito. Nonostante dominino nella Parigi
di quegli anni Futurismo, Fauvismo, Cubismo e differenti effervescenze
pittoriche, l'artista, pur attingendovi per arricchire il proprio linguaggio
figurativo, sfugge a qualsiasi tentativo di teorizzazione e categorizzazione.
Chagall prende l'avvio da vissuti quotidiani e ricordi personali, e il
risultato finale è più un luogo poetico, una realtà altra, onirica, che
una trasposizione oggettiva vera e propria. Il 1914 è per Chagall un anno
particolarmente importante: la sua fama inizia a precederlo nella cerchia
degli artisti e nel milieu intellettuale di Parigi; comincia a vendere
alcune opere; partecipa a importanti collettive a Parigi e ad Amsterdam, ed
è protagonista della prima sua mostra a Berlino. È approfittando di questo
ultimo viaggio berlinese, che torna, nel 1914, a Vitebsk, dove la
dichiarazione di guerra lo costringerà a fermarsi per otto anni, fino al
1922. Nuovamente in patria realizza un numero impressionante di quelli che
definisce "suoi documenti": ritratti familiari e paesaggi legati
alla terra tanto amata, riuscendo a manifestare l'abilità e la padronanza
del colore acquisita negli anni parigini. L'arte della memoria non abbandona
Chagall nemmeno quando nel 1922 lascia la Russia per fare ritorno a Parigi.
Anzi, non appena scopre che gran parte delle opere lasciatevi in precedenza
sono andate perse, si dedica freneticamente a riprodurle, replicarle e a
fare di uno stesso soggetto più versioni, modificandone ovviamente lo
stile. È sempre di questi anni la scoperta di un particolarissimo gusto per
una natura esuberante e luminosa (forse legata ai paesaggi della Francia
mediterranea), che si manifesta nella serie dei bouquets, "fatti"
di una materia spessa, quasi tattile. "I fiori?...non li posso veder
morire, per questo li metto sulla tela, e così, vivono un po' più a
lungo" Nel 1930 Chagall accetta l'incarico, da parte di Ambroise
Vollard, editore parigino, di illustrare la Bibbia; lavoro per il quale
ritiene opportuno un viaggio alla scoperta della Palestina. Contrariamente
alle sue abitudini, nel momento in cui si trova in quel paesaggio, dalla
morfologia così insolita, arso e brullo, e al tempo stesso ricco di una
luce spirituale e magica, sente il desiderio di lavorare all'aperto. Negli
anni a seguire, avvenimenti altamente drammatici (il volgersi del nazismo,
le leggi antisemite e la conseguente distruzione di alcune sue opere),
aggiungono nuovi temi, gravi e tristi, al già vasto repertorio chagalliano.
La Révolution, grande composizione iniziata nel 1937 e alla quale lavorerà
a lungo, è opera premonitrice dei tragici avvenimenti degli anni a seguire.
Successivamente sarà smembrata, dando vita al celebre trittico Résistance-Résurrection-Libération
a cui l'artista lavorerà separatamente. Comune a tutte e tre è la presenza
di Cristo martire, cui fanno da contorno rabbini, ribelli armati della
rivoluzione sovietica, uomini, donne, vecchi e bambini, musicanti,
ballerini, acrobati e saltimbanchi simbolo di quell'intero popolo
perseguitato a cui appartiene Chagall stesso. Il 1939 segna la fine di
un'epoca. Con l'avvento della seconda guerra mondiale la famiglia Chagall
deve abbandonare Parigi; è il maggio 1941 quando Marc, Bella, Ida e ben
1500 chili di opere "impacchettate", si imbarcano alla volta degli
Stati Uniti, dove Chagall incontra non solo il brulichio newyorchese, ma
soprattutto gli squillanti e intensissimi rossi messicani. "Tutto è
divenuto tenebra": queste poche parole rivelano il profondo dolore di
Chagall di fronte alla morte dell'adorata Bella, avvenuta il 2 settembre del
1944. Dopo un lungo periodo di inattività (si racconta che volse le tele al
muro per molti mesi), tuttavia, la sua energia non va esaurendosi; al
contrario. Tornato in Francia si cimenta in una serie particolarmente ricca
di opere a carattere biblico. Fin dalla tenera età, Chagall ha imparato,
attraverso insegnamenti religiosi, ad andare oltre l'apparenza e cogliere il
legame d'amore che unisce ogni cosa. È questa capacità di trascendere che
sembra aver spinto l'artista a farsi, in un certo qual modo, messaggero di
contenuti religiosi. Il tutto attraverso quel linguaggio muto, fatto di
gialli brillanti, rossi vibranti e verdi intensi. "Forse esiste un
altro occhio, un'altra vita, un occhio di un altro genere, e posto altrove,
non dove siamo abituati a trovarlo...": questa è la chiave di lettura
per le tele raccolte nelle ultime sale, che abbracciano un ampio lasso di
tempo: dal 1956 fino agli ultimi anni della produzione chagalliana; da
quelle "nuovamente" a carattere biblico ad altre nuovamente legate
ai ritratti di vita familiare. Il terzo e ultimo piano dell'esposizione
offre una mirabile raccolta di acquerelli, gouaches e disegni su carta,
all'incirca una quarantina di esemplari. Questo gruppo risulta
particolarmente rappresentativo, e in considerazione del fatto che ci
troviamo davanti a degli "unicum", la raccolta assume carattere di
straordinarietà. È un po' come ripercorrere i primi due piani della
mostra, entrando nello studio dell'artista e guardando con quegli stessi
occhi "primordiali" con i quali Chagall coglieva un segno, un
oggetto, un volto. Museo d'Arte Moderna di Lugano Tel.+41.91.8007206,
fax.+41.91.8007497
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