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I COMMISSARI EUROPEI ESAMINERANNO L'IMPATTO
DELL'ECONOMIA ELETTRONICA
Bruxelles, 23 febbraio 2001 - Il 1° e 2 marzo si terrà
a Bruxelles una conferenza dedicata all'impatto potenziale dell'economia
elettronica sulle imprese e sulle politiche comunitarie, con la
partecipazione del presidente della Commissione europea Romano Prodi, del
commissario per le Imprese Erkki Liikanen e del commissario per le Questioni
economiche e monetarie Pedro Solbes. La manifestazione si propone di
facilitare la comprensione dei mutamenti apportati dalle tecnologie digitali
nell'economia e delle loro implicazioni per l'elaborazione delle politiche.
Oltre ai Commissari ed al personale della Commissione, parteciperanno alla
conferenza circa 200 eminenti personalità fra cui industriali,
imprenditori, rappresentanti dei consumatori ed accademici. Vari seminari
analizzeranno l'impatto delle tecnologie digitali su diversi settori
industriali e dei servizi, ed esamineranno le implicazioni per
l'elaborazione delle politiche, in particolare in relazione al mercato
interno. Sempre più imprese si stanno preparando alla e-economy, anche se
la portata dei cambiamenti futuri non è ancora del tutto chiara. L'auspicio
è che la conferenza faciliterà la comprensione dell'impatto dell'economia
elettronica sui settori industriali e dei servizi selezionati, permettendo
di elaborare una prospettiva di ampio respiro in relazione ai nuovi sviluppi
economici, con una particolare attenzione per i cambiamenti strutturali.
ACCOLTE CON FAVORE LE NUOVE SEVERE MISURE IN MATERIA DI
OGM
Bruxelles, 23 febbraio 2001 - Nell'Unione europea sono ora in vigore le
"leggi più severe in materia di Ogm" (organismi geneticamente
modificati), secondo l'eurodeputato che ha svolto il controllo sull'iter
della proposta di normativa approvata dal Consiglio e dal Parlamento, in
giornate consecutive, nel mese di febbraio. David Bowe, l'eurodeputato del
Regno Unito incaricato dell'iter parlamentare della proposta di normativa,
ha affermato che grazie ai nuovi orientamenti l'Europa detiene "la
legislazione più severa al mondo" in materia di Ogm. Anche il
commissario per l'Ambiente Margot Wallström ed il commissario per la Salute
e la Tutela dei consumatori David Byrne hanno accolto con favore
l'approvazione della nuova direttiva. Byrne ha sostenuto che tale normativa
rappresenta "un importante punto di partenza per la successiva
legislazione in materia di utilizzo degli Ogm negli alimenti, nei mangimi e
nelle sementi". Secondo il commissario Wallström l'adozione della
direttiva costituisce "il primo passo fondamentale nel processo grazie
al quale il pubblico ed il mercato torneranno ad avere fiducia" nelle
nuove tecnologie utilizzate negli Ogm. La direttiva approvata (90/220/Cee)
stabilisce, per un decennio, le procedure di autorizzazione all'utilizzo di
colture e di alimenti geneticamente modificati ed accoglie misure
riguardanti la salute umana, l'etichettatura e il monitoraggio delle
colture. Tale direttiva segue la moratoria de facto dell'Unione europea
sull'autorizzazione di tutti i nuovi prodotti geneticamente modificati a
partire dal mese di giugno 1999.
IN RETE GLI ITALIANI TUTTI "CANDIDATI
PREMIER" MILIONI DI CYBER-NAVIGATORI ONLINE SI IMPROVVISANO
"ALLENATORI DELLA POLITICA"
Milano, 23 febbraio 2001 - Dalle chat a tema dei Nuovi Socialisti al
Web-galateo dei Ds, passando per "Somario", il forum dei
Democratici, ora la community degli elettori interagisce online creando di
fatto il primo esempio di "democrazia dal basso". Più del 60% dei
principali siti politici offre infatti ai cybernauti la possibilità di far
sentire la propria voce sul Web. Questo è quanto emerge dallo studio di Web
Cam di Eta Meta, il primo Osservatorio sulla campagna elettorale online,
realizzato per Italia Oggi. Per quanto riguarda la "Casa delle Libertà"
il 66% dei siti dello schieramento propone un proprio forum. Di fatto solo
il Pri ( www.pri.it ) e la Lega
Nord ( www.leganord.org ) non
contengono aree di discussione a tema. Il sito-portale di Forza Italia ( www.forza-italia.it
), presenta in home page la sezione "E tu che ne pensi?", area
interamente dedicata al confronto online con i cyber-navigatori. Forza
Italia utilizza l'area di interazione per fidelizzare i simpatizzanti del
partito e della "Casa delle Libertà" proponendo tematiche più
politiche e di "velata" critica nei confronti della Sinistra.
Alleanza Nazionale ( www.alleanza-nazionale.it
), contrappone all'ampia offerta interattiva proposta ai cyber-navigatori un
latitante riscontro da parte degli utenti stessi. Nella sezione "Forum
Tematici" sono proposti, da una parte, argomenti di carattere generale
come droga, criminalità, famiglia e quant'altro, dall'altra, un'intera
sezione dedicata a temi regionali. Sicuramente emblematica la scelta dei
Socialisti ( www.socialisti.net
). Nell'"Area Discussione", oltre alla "chat a tema",
sono presenti una serie di dibattiti a cui si può partecipare attivamente,
previo però versamento di 50.000 lire per la registrazione ai servizi di
community. I socialisti scelgono dunque una via "pecunaria" che si
discosta notevolmente sia dalle scelte condotte dai colleghi di coalizione,
sia dall'assodato concetto di gratuità che è ormai universalmente
riconosciuto come criterio distintivo di Internet. Come rileva Web Cam di
Eta Meta è invece il 57% dei siti del Centro-Sinistra che utilizza lo
strumento di interazione del forum con le defezioni dei Popolari ( www.popolari.it
), dei Comunisti Italiani ( www.comunisti-italiani.it
) e di Rinnovamento Italiano ( www.rinnovamento.it
). Nella community dei Democratici di Sinistra ( www.dsonline.it
), si discute infatti di temi più istituzionali come "Il partito"
o "spazi giovanili" per arrivare ad argomenti decisamente più di
nicchia come "Africa" e "Donneuropa". Per evitare poi
che il dibattito politico, per quanto animato, possa degenerare, a tutti gli
internauti viene fornito un link denominato "Leggi la netiquette":
un vero e proprio galateo del cybernauta con consigli pratici e norme di
buona educazione per discutere online. Il candidato premier Francesco
Rutelli d'altra parte presenta nel suo sito personale ( www.rutelli2001.it
) una vasta ed aggiornata area dedicata al dialogo e all'interazione con i
cybernauti. Cliccando su "Forum e domande" è possibile conoscere
l'opinione del leader della coalizione sulle principali tematiche politiche
e sociali e soprattutto proporre il proprio punto di vista rispondendogli
direttamente online. Nel sito dei Democratici per l'Ulivo ( www.democraticiperlulivo.it
) è presente un vero e proprio "ambiente telematico"
dell'asinello denominato "Somario". All'interno i navigatori
interessati e i cyber militanti del partito possono scambiare opinioni e
discutere tutelati dalla presenza di un moderatore.
POCO PIU' DI 300 GIORNI ALL'ORA X IL RUOLO STRATEGICO
DELLE BANCHE NEL SUCCESSO DELLA NUOVA VALUTA EUROPEA UN RAPPORTO DI IBM
DELINEA LE STRATEGIE E I PERCORSI PER LA GESTIONE OTTIMALE DELLA TRANSIZIONE
ALLA MONETA UNICA
Segrate, 23 febbraio 2001 - L'introduzione dell'Euro, la moneta unica
europea, che avverra' ufficialmente l'1 gennaio 2002, non ha precedenti per
il volume di denaro coinvolto: saranno coniati 50,26 miliardi di monete e
stampati 14,5 miliardi di banconote. Ibm mette a disposizione un rapporto
dal titolo: "Managing the Introduction of Euro Notes and Coins. It's
more than small change" che, attraverso l'analisi delle diverse
procedure, fornisce molte informazioni di base. Dall'avvio del piano per
l'introduzione della nuova moneta, Ibm, grazie ai propri consulenti, ha
aiutato oltre 500 grandi imprese europee tra cui molte istituzioni
finanziarie. Il rapporto evidenzia, inoltre, l'approccio di project
management di Ibm a supporto dei clienti nelle fasi di change-over, in
particolare nei settori del credito e della distribuzione. "La
transizione verso la nuova moneta unica ha creato per gli istituti di
credito, la necessita' di sviluppare nuove competenze nell'ambito del
project e del risk management", ha dichiarato Filippo D'Arpa, Country
Euro Representative, Ibm Italia. "Questo tipo di evento non ammette
possibilita' di errore e, anche se il cambiamento di valuta e' stato
percepito principalmente come problema logistico, in pratica il numero delle
attivita' coinvolte lo ha reso un progetto molto complesso con un certo
numero di potenziali rischi. Lo scopo del nostro studio e' quello di
condividere le migliori competenze e procedure, per contribuire a
semplificare il percorso", ha continuato D'Arpa. Entro il 2002 gli
istituti bancari sono tenuti non solo a gestire la conversione della valuta,
ma anche a trasformare tutti i conti dei clienti in Euro, provvedendo
contemporaneamente a diffondere un programma di comunicazione e di
informazione agli utenti. "Riteniamo che il progetto di conversione
all'Euro, compresa l'introduzione effettiva della moneta unica, abbia un
grado di complessita' superiore del 50% rispetto a qualsiasi altro programma
finora intrapreso", ha affermato Flavio Ramella, capo del progetto Euro
di Banca Intesa, Italia. Il rapporto completo e' consultabile all'indirizzo http://www.ibm.com/industries/financialservices
o all'indirizzo http://www.ibm.com/euro
LETTERA DI INTENTI TRA AEM E SIEMENS INFORMATICA PER
UNA PARTNERSHIP NEL SETTORE DELL'IT PER LE UTILITIES
Milano, 23 febbraio 2001. Aem S.p.A. e Siemens Informatica S.p.A., Società
di Servizi e Soluzioni nell'area dell'electronic e mobile business, hanno
oggi siglato una lettera d'intenti nella quale viene prevista una
partnership per l'approfondimento di un progetto che ha un duplice
obiettivo. Da un lato, fornire soluzioni e servizi di Information Technology
al mercato ed in particolare ad imprese operanti nel settore delle utilities;
dall'altro, garantire alle società del gruppo Aem l'affidabilità e
l'accuratezza dei servizi informatici elaborativi ed applicativi,
ampliandone la gamma ed incrementandone il valore aggiunto. "Questa
ipotesi di accordo rappresenta una delle primissime iniziative tra una
società operante nel settore dei servizi di pubblica utilità come Aem e
una realtà industriale qual è Siemens Informatica, - ha dichiarato
Valentino Bravi, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Siemens
Informatica S.p.A.. "Questa iniziativa è maggiormente focalizzata sul
mercato delle utilities, contesto nel quale l'attenzione si sta
progressivamente spostando verso l'erogazione non tanto e non solo di
energia, gas o acqua, quanto di veri e propri servizi al cittadino".
"E' un accordo importante - ha sottolineato Giuliano Zuccoli,
Presidente di Aem S.p.A. - che segna un altro passo avanti di Aem sulla
strada di alleanze industriali con partner forti e solidi, e con grande
potenzialità di sviluppo. In particolare per questa iniziativa - ha
aggiunto Zuccoli - il potenziale mercato di riferimento è composto da quasi
7.000 operatori. In questo contesto, l'alleanza con Siemens Informatica si
indirizzerà essenzialmente verso le realtà di grandi e medie dimensioni. A
queste offriremo un insieme di soluzioni e servizi integrati e collaudati,
in grado di soddisfare le esigenze specifiche di ogni operatore".
IL GRUPPO DE' LONGHI CONQUISTA KENWOOD APPLIANCES PLC:
A TRE GIORNI DAL LANCIO DELL'OPA LE ADESIONI SUPERANO IL 53%
Milano, 23 febbraio 2001 - De' Longhi, già leader mondiale negli apparecchi
per riscaldamento e condizionamento free-standing, punta alla leadership
europea anche nel settore della cottura, preparazione ed elaborazione di
cibi. A tre giorni dall'offerta sul London Stock Exchange, Il gruppo
italiano De' Longhi - leader mondiale nel settore del riscaldamento e della
climatizzazione domestica free-standing e tra i leader europei negli
apparecchi per la cottura e l'elaborazione dei cibi - ha conquistato la
britannica Kenwood Appliances plc raggiungendo il 53% del capitale. L' Opa
amichevole sul 100% del capitale di Kenwood Appliances plc era stata
lanciata venerdì 16 febbraio a 100 pence per azione, corrispondente a una
valutazione complessiva del capitale di Kenwood Appliances plc di oltre 140
miliardi di lire (45,9 milioni di sterline) valevole per un periodo di 21
giorni. Al momento del lancio dell'Opa, il Consiglio di Amministrazione di
Kenwood si è espresso all'unanimità in favore dell'Offerta, raccomandando
l'adesione agli azionisti della società e sottolineando l'apporto in
termini di creazione di valore che l'unione con il gruppo italiano avrebbe
portato al marchio inglese. Kenwood Appliances plc - che produce e
commercializza a livello internazionale apparecchi elettrici per la cottura,
il trattamento dei cibi e la preparazione di bevande calde, thè e caffè
con il marchio Kenwood e articoli per la pulizia della casa e lo stiro con
il marchio Ariete - ha fatturato nell'esercizio di 12 mesi chiuso al 31
marzo 2000 circa 450 miliardi di lire, con un utile ante imposte di circa 9
miliardi. De' Longhi e Kenwood presentano un'elevato grado di
complementarietà sia a livello di produzione, sia di gamma offerta che di
presenza geografica a livello internazionale. L'unione dei due gruppi
consentirà infatti a De' Longhi, già leader mondiale negli apparecchi per
riscaldamento e condizionamento free-standing, di raggiungere la leadership
europea anche nel settore della cottura, preparazione ed elaborazione di
cibi. Kenwood Appliances è specializzata nella produzione e
commercializzazione di prodotti per la preparazione dei cibi, in particolare
con il noto robot multifunzione da cucina Kenwood Chef nonché nei bollitori
da thè, mercato in forte crescita in Europa, con i quali realizza quasi il
50% del proprio fatturato. Dal canto suo, De' Longhi è leader affermato nel
segmento della cottura dei cibi e la preparazione del caffè con prodotti
spesso unici e innovativi quali il famoso forno Sfornatutto e la fruggitrice
Friggimeglio. Infine, lo sfruttamento delle sinergie produttive, commerciali
e distributive consentirà un miglioramento dell'efficienza e della
redditività del nuovo Gruppo. De' Longhi è un gruppo industriale privato
controllato dalla famiglia De' Longhi di Treviso; è leader mondiale nel
settore del riscaldamento e della climatizzazione domestica free-standing,
tra i principali operatori nel riscaldamento e condizionamento industriale
fisso e tra i leader europei negli apparecchi per la cottura e
l'elaborazione dei cibi. Nel 1999 la De' Longhi SpA ha fatturato, dati
consolidati, 1.136 miliardi di lire con un utile ante imposte di 67 miliardi
di lire. A livello esteso, il Gruppo De' Longhi - che opera a livello
internazionale con i marchi De' Longhi, Climaveneta, e in ambito nazionale
anche Simac Ariagel e Supercalor - ha raggiunto nel 1999 un fatturato
consolidato di 1.400 miliardi di lire con un utile ante imposte di 90
miliardi. Il 50% del fatturato è realizzato con 8 prodotti leader a livello
internazionale e tutte le linee di business hanno conosciuto negli ultimi
anni tassi di crescita a due cifre. Il Gruppo vanta una presenza commerciale
capillare con filiali e distributori in tutto il mondo e una quota di
esportazione che negli ultimi anni ha raggiunto circa il 70%. Con nove
stabilimenti, specializzati per linee di attività, il Gruppo De' Longhi
occupa circa 3.400 dipendenti.
ANDALA CAMBIA NOME E DIVENTA H3G INVESTIMENTI IN
INFRASTRUTTURE PER 8.000 MILIARDI DI LIRE (4 MID CIRCA DI EURO) ENTRO IL
2006.PREVISTE 1.800 ASSUNZIONI E LA REALIZZAZIONE DI 2.000 SITI ENTRO IL
LANCIO COMMERCIALE (PRIMO SEMESTRE 2002)
Milano, 23 febbraio 2001 - Andala da oggi ha un nuovo nome: si chiamerà
infatti H3G la società partecipata da Hutchison Whampoa. Cir, S. Paolo Imi,
Bmi. Hdp. Gemina e Tiscali, che lo scorso 24 ottobre ha vinto una delle
cinque licenze Umts italiane. Vincenzo Novari e Christian Salbaing,
Amministratori Delegati di H3G, presentando ai media il nuovo nome e il logo
della società, hanno illustrato a Milano il piano d'impresa dell'azienda.
Per sviluppare la propria presenza nel business del radiomobile di terza
generazione. H3G - che ha acquisito la licenza Umts con un'offerta di 6.300
miliardi di Lire - ha programmato un piano di investimenti di 8.000 miliardi
di Lire (4 miliardi circa di euro) in 5 anni, cui farà riscontro, tra
occupazione diretta e indotto, la creazione di 20 mila nuovi posti di
lavoro, per il 60% nel centro-sud. Entro il lancio commerciale, in programma
per il 1° semestre del 2002, l'organico di H3G raggiungerà le 1.800 unità.
Gli investimenti sulle risorse umane toccheranno complessivamente circa i
2.180 miliardi di Lire (1.090 milioni circa di euro) entro il 2005, a
testimonianza della centralità delle persone nell'ambito del progetto H3G.
La società, che avrà il suo quartier generale a Milano e la direzione
generale tecnica a Roma, si articolerà su 6 direzioni regionali per
l'implementazione della rete (Milano, Roma, Genova, Verona. Firenze e Bari)
e, in una prima fase, su 6 contact center (Milano. Roma, Genova, Cagliari,
Bari e Palermo). Altre sedi tecniche saranno localizzate a Bologna, Padova,
Napoli, Palermo e Torino. Nel biennio 2001-2002, H3G investirà più di
2.000 miliardi di lire (circa un miliardo di euro) nelle tecnologie di rete
e nei sistemi informatici: quella di H3G sarà così la prima rete wireless
a banda larga "Full /P" in Italia, ovvero la prima rete
radiomobile interamente a commutazione di pacchetto, realizzata secondo lo
stesso standard tecnologico che è alla base della rete Internet. Anche il
sistema di billing sarà il primo in Italia pensato per integrare
tariffazione a pacchetto e tariffazione a servizi, unendo la fatturazione a
bit con quella a tempo. I 2.000 siti di cui è programmata la realizzazione
entro il lancio commerciale garantiranno, sin dall'inizio, un servizio di
altissima qualità (384 kbps) nelle principali aree metropolitane. Entro un
anno dal lancio, la copertura toccherà il 72% della popolazione, per poi
estendersi progressivamente sino al 97% nel 2005. I ricavi previsti
supereranno i 1.000 miliardi di Lire (500 milioni circa di euro) nel 2003,
per arrivare - nei piani della società - a 8.000 miliardi di Lire (4
miliardi di euro) nel 2010. Nel frattempo, H3G ha ufficializzato
l'acquisizione in esclusiva dei diritti Umts di Juventus, Milan, Bari,
Salernitana e Genoa, creando il primo nucleo della propria offerta di
contenuti e servizi alla base delle nuove catene del valore del mondo Umts.
A partire dal lancio commerciale del servizio, i clienti Umts di H3G
potranno vedere sul display del loro terminale i goal segnati in casa delle
loro squadre del cuore in near live, ovvero entro 1 minuto dalla
realizzazione della marcatura: si tratta di un bacino di 21 milioni di
tifosi. Alla fine della partita, saranno inoltre disponibili gli highlight
dell'incontro, con i goal e le azioni di gioco più significative. Sul
fronte della pubblicità H3G ha annunciato il dimensionamento del budget per
il biennio 2001-2002: 300 miliardi di Lire circa (150 milioni di euro), e
l'agenzia incaricata, Bates Italia. "H3G si presenta come una realtà
di persone e di business del tutto nuova per il mercato italiano e tra le più
innovative nel mercato europeo. Sarà infatti un mobile multimedia operator
al 100% Umts, completamente focalizzato sui servizi multimediali di terza
generazione. Insomma, il primo esemplare in Italia di una specie in via di
affermazione, l'operatore mobile di terza generazione, e non l'adattamento
di una specie già esistente.- ha dichiarato Vincenzo Novari -. Puntiamo ad
essere i primi in Italia a portare al mercato di massa servizi e contenuti
per i terminali mobili 3G: videotelefonia, Internet mobile, musica e
immagini." "La presenza di H3G in Italia rappresenta un pilastro
della strategia internazionale del gruppo Hutchison Whampoa nelle
telecomunicazioni, che punta direttamente sullo sviluppo dell'Umts in 4
mercati-chiave dell'Europa: oltre all'Italia, il Regno Unito, l'Austria e la
Svezia." - ha concluso Christian Salbaing.
NEL 2000 FATTURATO RECORD A 1.966 MILIARDI DI LIRE
(+60%) PER COLT LANCERÀ FRA BREVE IN ITALIA IL SERVIZIO SHDSL "ULTIMO
MIGLIO" A BANDA LARGA
Milano, 23 febbraio 2001 - Fatturato record di 1.966 miliardi di lire (+
60%) nel 2000 per Colt, leader europeo nei servizi di telecomunicazione e
Internet a larga banda per aziende. Il gruppo ha registrato lo scorso anno
un Ebitda (utile prima delle tasse e degli ammortamenti) positivo per 24,9
miliardi di lire, investendo circa 2.000 miliardi di lire. A fine dicembre,
Colt aveva cassa e risorse liquide per oltre 4.900 miliardi di lire. Colt
gestisce una rete europea di circa 20.000 chilometri, che collega 27 fra le
maggiori città europee cablate, fra le quali Milano, Roma e Torino, e 12
Internet Solution Centre, di cui uno a Milano, operativo dal luglio 2000. A
fine dicembre, Colt aveva collegato 5.800 edifici e la rete in fibra ottica
nelle città cablate è stata estesa a 3.000 chilometri. "Nel
2001", ha annunciato Peter Manning, Presidente & Chief Executive
Officer di Colt, "saranno operative altre 5 reti cittadine in fibra
ottica, portando a 32 il totale delle città cablate: Copenaghen, L'Aia,
Lisbona, Manchester e Valencia. Apriremo, inoltre, altri 10 Internet
Solution Centre, portando a 108.000 metri quadrati la superficie per i
servizi di hosting e housing". "Nel 2000, Colt ha rafforzato la
propria presenza in Italia con l'apertura della rete di Torino e di Roma e
dell'Internet Solution Centre di Milano", afferma Achille De Tommaso,
amministratore delegato di Colt per l'Italia, "Oggi contiamo su una
rete di 1.500 chilometri e 3 città cablate: Milano, Roma e Torino.
Complessivamente abbiamo oltre 2.000 clienti serviti con un'ampia gamma di
servizi: dai circuiti cittadini, nazionali e internazionali alla banda
larghissima ad 1 Gigabit al secondo". Colt lancerà fra breve in Italia
il servizio Shdsl "ultimo miglio" a banda larga, diretto
all'utenza affari, che permette di avere contemporaneamente, su una stessa
linea telefonica tradizionale, 16 conversazioni e l'accesso ad Internet ad 1
Megabit al secondo, senza dover più pagare il canone a Telecom Italia. Il
rivoluzionario servizio di Voice over Dsl (Vodsl), moltiplica di 32 volte la
portata del tradizionale doppino telefonico, elevandola da 64 Kilobit a 2
Megabit al secondo. Colt firmerà a breve il contratto con Telecom Italia
per l'ultimo miglio e collegherà in fibra ottica 50 centrali a Milano, Roma
e Torino, con un bacino potenziale di 100.000 clienti business.
RECORD DI INVESTIMENTI ESTERI DIRETTI IN AUSTRIA IL
VOLUME GLOBALE TRIPLICATO NEL 2000 FINO A 17.426 MILIARDI DI LIRE (9
MILIARDI DI EURO)
Vienna, 23 febbraio 2001. La somma degli investimenti esteri diretti ha
raggiunto in Austria, nel 2000, il livello massimo di tutta la storia del
Paese. Più che triplicati rispetto all'anno precedente, gli investimenti
sono balzati dai 5.112 miliardi di lire (2,64 miliardi di Euro) del 1999 ai
17.426 miliardi di lire (9 miliardi di Euro) del 2000, secondo i dati appena
pubblicati dalla Banca Nazionale Austriaca. "L'Austria è al vertice
delle business location in Europa. Gli investitori esteri sono attratti
dall'ampio spettro di vantaggi competitivi offerti dal Paese e dalle
sistematiche misure di liberalizzazione compiute in questi anni",
afferma René Siegl, Amministratore Delegato di Austrian Business Agency,
l'agenzia governativa per la promozione degli investimenti esteri. Questa
impennata degli investimenti esteri diretti è stata innescata
dall'acquisizione della Banca Austria, il maggiore Istituto di credito del
Paese, da parte della tedesca HypoVereinsbank. Al contempo alcune grandi
multinazionali come Bmw, Boehringer Ingelheim, Magna International, MAN,
Opel, Philips e Sony annunciavano nuovi impegnativi investimenti per
intensificare in Austria la produzione o le strutture di ricerca e sviluppo.
Per il quarto anno di seguito, all'inizio di quest'anno, Austrian Business
Agency ha annunciato risultati record. Nel 2000 Aba ha collaborato con le
agenzie regionali di promozione degli investimenti per assicurare consulenza
professionale e servizi di supporto a 132 imprese straniere. Sommando gli
investimenti effettuati nell'ambito di competenza di ABA si raggiunge il
livello di 1.073 miliardi di lire (554 milioni di Euro) nel 2000: il doppio
rispetto ai 536 miliardi di lire (277 milioni di Euro) del 1999.
CONTINUA IL TREND DI CRESCITA DI BRAINWARE IL FATTURATO
PASSA DAGLI 8,4 MILIARDI DI LIRE DEL '99 AGLI 11 DEL 2000. APERTURA AI
MERCATI SVIZZERI
Milano, 23 febbraio 2001 - Continua il trend positivo per Brainware, azienda
italiana attiva nel settore della Business Intelligence, che porta il
proprio fatturato dagli 8,4 miliardi di lire del '99 agli 11 del 2000, con
una previsione di crescita del 25% per il 2001. Nel corso del 2000 Brainware
ha concluso importanti trattative con nuovi clienti (tra cui: Ferrovie dello
Stato, Diesel, Zuegg, Dolce&Gabbana, Maggiore, Elsag Gruppo Finmeccanica...)
e, oltre alla volontà di accreditarsi come uno dei principali protagonisti
del mercato italiano della BI, l'azienda si è orientata verso una
progressiva apertura ai mercati europei, iniziando dalla vicina Svizzera,
dove Brainware conta già referenze come Jti (Japan Tabacco International),
Danzas, Bally e SwissAir. Brainware ha consolidato rapporti di
collaborazione con Arthur Andersen e Kpmg, per lo sviluppo di rilevanti
progetti. Ha inoltre siglato un accordo di partnership con Controller
Akademie, società di formazione manageriale, allo scopo di integrare
nell'ambito del processo decisionale, strumenti e soluzioni applicativi con
aspetti formativi e culturali. Brainware, che conta oggi oltre 250 clienti,
si propone alle aziende come partner nella progettazione e realizzazione di
soluzioni nel settore della Business Intelligence e del Facility Management.
E' distributore unico in Italia dei prodotti Comshare, azienda leader nel
settore della BI e di Datastream, uno dei protagonisti mondiali nel settore
dell'Asset Management e dei Sistemi Informatizzati per la gestione della
manutenzione. Alcune delle società che hanno scelto Brainware: Moda: Gucci;
Salvatore Ferragamo; Fendi; Largo Consumo: Galbani; Perfetti;
Banche/finanziario: Banca Euromobiliare; Monte dei Paschi;
Chimico-farmaceutico: Merck Sharp & Dohme; Chiesi Farmaceutici; Grande
Distribuzione: Coop; Gs; Servizi: Grandi Stazioni; Università Cattolica.
IL GRUPPO ITALDESIGN-GIUGIARO SI RAFFORZA SUL MERCATO
EUROPEO ATTRAVERSO ACQUISIZIONI E ALLEANZE STRATEGICHE
Torino, 23 febbraio 2001 - Il Gruppo Italdesign-Giugiaro prosegue con
successo la propria strategia di crescita attraverso acquisizioni e alleanze
strategiche, per servire al meglio la clientela internazionale con una gamma
di servizi sempre più integrati e una forte presenza locale. Per quanto
riguarda il mercato italiano, il Gruppo ha rilevato il 70% del capitale
sociale di 3 E - European Engineering Enterprise S.r.l. di Beinasco
(Torino), che offre servizi di engineering per i settori automobilistico e
dell'industrial design. La Società, con cui il Gruppo torinese ha già
collaborato nel recente passato, è stata avviata nel primo semestre del
2000 e, ad oggi, dispone di circa 40 tecnici specializzati nella
progettazione di veicoli prodotti in grande serie e di vetture sportive con
esperienze specifiche nelle tecnologie del carbonio, nella progettazione
ferroviaria, nautica ed aeronautica. Tale operazione rientra nella strategia
perseguita da Italdesign-Giugiaro di dotarsi di un sistema di aziende in
grado di gestire progetti "chiavi in mano" in autonomia e che
possano fornire un adeguato supporto alla casa madre nei momenti di maggiori
richieste dal mercato. Con l'obiettivo di rafforzare ulteriormente la
propria presenza nel mercato francese, che nel 2000 ha rappresentato circa
il 20% del valore della produzione consolidato, il Gruppo costituirà nei
prossimi giorni la Idg Italdesign-Gallizio in partnership con Arrigo
Gallizio, nome ben noto nel settore della modellazione e della realizzazione
prototipale, che deterrà una partecipazione del 30% nella società. La IDG
Italdesign-Gallizio avrà sede a Buc, hinterland di Parigi, nelle immediate
vicinanze dei centri tecnici di Renault, Peugeot e Citroen e sarà operativa
dal mese di maggio, con un'offerta di servizi di modellazione e di
prototipazione per le case automobilistiche francesi. La Francia sarà
inoltre il primo mercato in cui sarà attivo l'accordo di collaborazione
sottoscritto recentemente da Italdesign-Giugiaro con il gruppo industriale
Magnetto attivo nella trasformazione dell'acciaio, nella produzione di ruote
e nello stampaggio ed assemblaggio di componenti in lamiera per il settore
Automotive, con stabilimenti in Italia, Francia, Polonia e nei Paesi
dell'alleanza Mercusor. L'accordo tra i due Gruppi torinesi mira a fornire
ai costruttori automobilistici un servizio altamente integrato, che
comprende da un lato lo sviluppo del prodotto, le costruzioni prototipali e
la sperimentazione - competenze di Italdesign-Giugiaro - e dall'altro
l'ingegneria di produzione, la costruzione degli stampi e delle attrezzature
e la produzione di scocche complete - competenze di Magnetto. In futuro, la
collaborazione potrà estendersi anche ad altre aree geografiche. Tali
iniziative, pur rivestendo una notevole valenza strategica per il
rafforzamento del Gruppo, comportano un impegno finanziario di entità
contenuta e compatibile con il cash flow generato da Italdesign-Giugiaro.
IL GRUPPO CIT DIVENTA SOGGETTO PROMOTORE DI UNA
"CABINA DI REGÌA" DELL'INDUSTRIA TURISTICA ITALIANA
Milano, 23 febbraio 2001 - L'industria turistica italiana deve trovare un
momento di aggregazione e di concertazione in termini propositivi e dotarsi
di una strategia globale per tutelare sia la realtà imprenditoriale
italiana, sia l'interesse nazionale finalizzato alla valorizzazione del
prodotto e del marchio Italia in Europa e nel mondo. Questa è la premessa e
la macro analisi che hanno guidato il Gruppo Cit nella proposta del
"Club di Milano", una realtà che si pone nei confronti del
mercato come tavolo di sintesi della realtà di settore per colmare, in
termini progettuali ed operativi, un deficit strutturale ed imprenditoriale
che non può essere colmato nè dalle associazioni di categoria, che
svolgono un ruolo fondamentale ma con finalità diverse, nè dagli Enti che
coprono una fascia importantissima ma che non possono, per la loro natura,
essere imprenditori ed operativi in termini diretti. Il "Club di
Milano" ha come obiettivo primario la formazione di un tavolo
propositivo di indirizzo, in cui deve avvenire un processo di presa di
coscienza, di analisi e di proposta per l'affermazione nel turismo come
realtà industriale, nel senso lato, e dell'imprenditorialità nel turismo
come vera dimensione industriale e nazionale con tutti i diritti, derivanti
da questa centralità di ruolo. Il "Club di Milano" vuole divenire
la "cabina di regìa" del settore : non è quindi una realtà
difensiva, ma propositiva e di prospettiva. Non è un organismo sindacale di
categoria, ma realtà imprenditoriale tesa alla creazione di potenzialità
ed al consolidamento delle aziende in chiave di mercato. Le esigenze a cui
risponde il "Club di Milano" sono quindi di area (mercato Italia e
offerta di prodotto Italia) e di settore (strutturale economica di business
e di strategia). Il "Club di Milano" si dovrà confrontare con una
prima definizione strategica e dovrà dare una prima risposta: quale futuro
per l'industria turistica italiana. ll "Club di Milano" dovrà
sapere dialogare sia con la classe politica che con la realtà economica e
sociale del Paese per affermare il ruolo dell'industria turistica come vero
motore dell'economia Itaiana Le risposte che dovranno dare gli imprenditori
al mercato ed al Paese riguarderanno anche la formazione specialistica degli
addetti
ETNOTEAM ANNUNCIA UN ACCORDO DI PARTNERSHIP CON
INFOVISTA
Milano, 23 febbraio 2001 - Etnoteam, tra i principali fornitori in Italia di
soluzioni per Internet e le Telecomunicazioni, annuncia di aver siglato un
accordo di partnership con InfoVista, uno dei principali fornitori mondiali
di soluzioni software per il Service Level Management (Slm). Una gestione
efficiente dei livelli di servizio delle applicazioni di e-Business è
oramai considerata una delle ragioni di successo o di fallimento delle
iniziative promosse sulla rete. Etnoteam, grazie all'accordo con InfoVista,
potrà offrire soluzioni che garantiscono un monitoraggio sempre più
efficiente e accurato di tutte le attività di e-Business, indipendentemente
dalla complessità o dimensione dell'infrastruttura, ovvero di garantire il
livello richiesto di prestazioni, di continuità e di funzionalità.
"Questo accordo con InfoVista ci consente di ampliare e completare
sempre più la nostra offerta" afferma Ornella Fouillouze, Direttore
Generale Telecomunicazioni e Media di Etnoteam "InfoVista è un partner
ideale in quanto leader nelle problematiche di Slm e per le caratteristiche
vincenti dell'architettura della sue soluzioni, quali la scalabilità e
l'apertura" . "La vasta esperienza di Etnoteam nel settore di
Internet e delle Telecomunicazioni" commenta Julien Dahan, VP European
Operations di InfoVista "combinata con la sua capacità di sostenere i
progetti più complessi, contribuirà significativamente allo sviluppo delle
soluzioni di InfoVista in Italia".
PRECISAZIONI SU FINSOE SPA E BANCA MONTE PASCHI SIENA
SPA
Siena, 23 febbraio2001 - Con riferimento alle informazioni fornite con il
precedente comunicato emesso in pari data relativo all'accordo siglato tra
Bmps Spa e Finsoe SpA concernente un progetto di alleanza industriale e
commerciale tra il Gruppo Mps ed il Gruppo Unipol, si precisa che per le
indicate operazioni societarie le parti hanno convenuto che: il
rafforzamento della partecipazione detenuta da Unipol Assicurazioni SpA in
Banca Monte dei Paschi di Siena SpA fino alla soglia dell'1,99% possa
avvenire nei tempi e con le modalità ritenuti opportuni dalle parti stesse
e non ancora definiti; l'incremento per un ulteriore 20% della quota
attualmente detenuta dal Gruppo Mps nel capitale di Finsoe SpA sia
effettuato ad un prezzo che verrà determinato di comune accordo sulla base
dei consueti parametri di valutazione.
MONTEDISON: IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ESAMINA I
DATI PRELIMINARI DELL'ESERCIZIO 2000 CRESCONO I RICAVI (+13,6%) E IL MARGINE
OPERATIVO LORDO (+3%) CONSOLIDATI
Milano, 21 febbraio 2001 - Il consiglio di amministrazione della Montedison
Spa, riunitosi il 21 febbraio a Milano sotto la presidenza del cav. del lav.
dott. Luigi Lucchini, ha esaminato i dati preliminari del Gruppo per
l'esercizio 2000. Nel corso dell'esercizio Montedison ha realizzato una
serie di operazioni straordinarie che hanno apportato significative
modifiche al proprio assetto societario e industriale. Principali tra
queste: · la cessione di Calcemento International, cui faceva capo il
gruppo Heracles, operante nel settore del cemento; l'incorporazione di
Calcemento Spa in Compart Spa (ora Montedison Spa); l'opa effettuata da
Compart Spa su Montedison Spa e la successiva incorporazione di quest'ultima
in Compart Spa che ha assunto il nome di Montedison Spa; l'acquisizione del
35% di Dieci srl che ha lanciato un'opa su Cartiere Burgo Spa arrivando a
detenere più del 98% del capitale; la cessione di Ducros Sa operante nel
settore del pepe, erbe e spezie; le offerte pubbliche sulle azioni Falck e
Sondel che hanno portato all'acquisizione del controllo del Gruppo Falck
operante prevalentemente nel settore dell'energia; l'acquisizione da parte
di Falck Spa, attraverso Leonardo Holding Sa di cui la stessa Falck possiede
il 31%, del 93,6% di Aeroporti di Roma; la cessione del 20% di Ausimont a
terzi; la cessione di alcune attività immobiliari; la fusione per
incorporazione di Falck Spa in Montedison Spa che è stata approvata dai
consigli di amministrazione delle due società e che sarà sottoposta
all'approvazione delle rispettive assemblee convocate per la fine del
corrente mese. I risultati preliminari - I ricavi netti del Gruppo sono pari
a 14.260 milioni di euro, in aumento (+13,6%) rispetto al 1999 grazie ad una
crescita di tutti i settori ad eccezione delle costruzioni navali. Il
margine operativo lordo ammonta a 1.592 milioni di euro, in aumento (+3%)
rispetto al 1999, ed è pari all'11,2% dei ricavi netti contro il 12,3% del
1999. L'utile operativo netto subisce una diminuzione dai 747 milioni di
euro del 1999 (6% dei ricavi netti) ai 735 milioni di euro del 2000 (5,2%
dei ricavi netti). Il miglioramento dei risultati è più evidente se il
confronto con l'esercizio precedente viene effettuato escludendo le attività
dismesse, come indicato dal principio contabile internazionale Ias 35: i
ricavi netti aumentano del 18,4%, il margine operativo lordo del 10,5% e
l'utile operativo netto dell'8,5%. Ad eccezione delle aree Costruzioni
Navali e Chimica per la salute, tutte le altre attività del Gruppo
migliorano i propri risultati rispetto al 1999. Sul margine operativo lordo
del Gruppo gravano gli oneri sostenuti per le operazioni straordinarie e i
costi di avviamento delle telecomunicazioni e del trattamento delle acque,
ammontanti complessivamente a circa 70 milioni di euro e interamente spesati
nell'esercizio. L'opa sulla ex-Montedison ha inoltre determinato un aumento
degli ammortamenti di 21 milioni di euro dovuti all'ammortamento della
differenza tra il prezzo pagato e il patrimonio netto acquisito (cosiddetta
"differenza da consolidamento"). Per lo stesso motivo le offerte
pubbliche Falck e Sondel, conclusesi nel mese di ottobre 2000, hanno
comportato maggiori ammortamenti per 5 milioni di euro, calcolati per 3
mesi. Le cause citate hanno complessivamente gravato sull'utile operativo
netto del Gruppo per circa 95 milioni di euro. L'utile operativo netto non
comprende eventuali svalutazioni della "differenza da
consolidamento" relativa all'amido Usa, pari a circa 102 milioni di
euro, di cui si era già fatta menzione nella relazione semestrale al 30
giugno 2000, per la quale sono tuttora in corso valutazioni da parte di
Eridania Béghin-Say. Andamento dei settori - Nell'Agroindustria (ricavi
netti pari a 9.913 milioni di euro in aumento dell'8,6% rispetto al 1999,
margine operativo lordo pari a 679 milioni di euro, +5,3% rispetto al 1999),
i segnali di ripresa e di miglioramento della congiuntura delle differenti
attività del gruppo, già registrati nel corso dell'anno, si sono
consolidati nell'ultima parte dell'esercizio: rialzo delle quotazioni dello
zucchero, ripresa delle vendite di prodotti amilacei in Europa,
miglioramento dei margini di triturazione, andamento positivo delle vendite
di oli di semi su alcuni mercati e, inoltre, dalla ripresa della domanda
nella maggior parte dei mercati nei quali il gruppo è presente. Solamente
l'attività "Amido e Derivati" negli Stati Uniti ha risentito di
condizioni ancora molto sfavorevoli sul mercato americano, dove i primi
segnali di ripresa sono apparsi solamente all'inizio del 2001. Provimi
(nutrizione animale) ha proseguito la politica di espansione nei mercati
mondiali con alcune importanti acquisizioni negli Stati Uniti, nella
Repubblica Ceca, Paesi Bassi e in Danimarca. Il consiglio di amministrazione
di Eridania Béghin-Say ha avviato nel novembre 2000 un progetto per la
scissione della società in quattro nuove società quotate in Borsa operanti
nei seguenti settori: zucchero e derivati; amido e derivati; trasformazione
oleaginose, oli alimentari, proteine e lecitine; nutrizione animale. Il
consiglio di amministrazione di Eridania Béghin-Say del 6 febbraio 2001 ha
preso atto dell'avanzamento del progetto. Allo stato attuale, gli elementi
presentati al consiglio confermano l'interesse del progetto e i vantaggi
attesi, anche se resta ancora da verificare l'ottimizzazione di alcuni
aspetti. Come previsto, il consiglio dovrebbe prendere una decisione
definitiva in occasione della riunione del 13 marzo 2001. L'area della
Chimica del fluoro e dei perossidi ha realizzato un'espansione dei ricavi
netti (+17% rispetto al 1999) e del margine operativo lordo (+27,7% rispetto
al 1999), trainati dal successo dei prodotti a più elevate prestazioni in
importanti mercati in fase espansiva quali l'elettronico e
l'automobilistico, beneficiando anche del rafforzamento del dollaro e dello
yen rispetto all'euro. Nel settore Energia, i ricavi netti della Edison,
pari a 2.540 milioni di euro sono risultati in crescita del 64% rispetto al
1999, grazie soprattutto ai maggiori volumi di energia elettrica e di gas
naturale importati e venduti ed ai migliori prezzi di vendita, anche per
l'andamento dei prezzi internazionali del petrolio. In aumento anche il
margine operativo lordo, pari a 717 milioni di euro (+10,8% rispetto al
1999). In calo i ricavi delle Costruzioni navali. Nella Chimica per la
salute aumentano i ricavi ma non gli utili. Per entrambe le attività, ciò
è dovuto al persistere della debolezza dei mercati di riferimento;
miglioramenti sono attesi dagli interventi di riorganizzazione interna e
dalla ricerca di nuovi prodotti / mercati. L'Ingegneria ha conseguito ricavi
netti per 670 milioni di euro in aumento del 14,7% rispetto al 1999 e un
margine operativo lordo di 45 milioni di euro, anch'esso in aumento (+7,1%)
rispetto al 1999. Il portafoglio ordini di Tecnimont a fine 2000 è pari a
circa 440 milioni di euro. Nei primi mesi del 2001 si aggiungono cinque
nuove rilevanti commesse in Iran del valore complessivo di circa 500 milioni
di euro che portano il portafoglio ordini a circa 900 milioni di euro. Il
Gruppo Falck, acquisito nel corso dell'anno, è presente per tre mesi e ha
conseguito in questo periodo ricavi netti pari a 205 milioni di euro e un
margine operativo lordo di 63 milioni di euro. Il Gruppo La Fondiaria
Assicurazioni, valutato con il metodo del patrimonio netto, ha evidenziato
nella raccolta premi del lavoro diretto un incremento di circa l'8% nei rami
danni ed una leggera flessione nei rami vita. Indebitamento finanziario
netto - L'indebitamento finanziario netto del Gruppo passa da 3.187 milioni
di euro al 31 dicembre 1999 a 7.887 milioni di euro al 31 dicembre 2000, con
un aumento quindi di 4.700 milioni di euro che trova la sua principale
origine nelle operazioni straordinarie effettuate nel corso dell'esercizio:
· Vendita Ducros (incasso + debiti finanziari ceduti) 410 milioni di euro;
Vendita Calcemento International (incasso + debiti fin. ceduti) 711 milioni
di euro; Opa Montedison e acquisti sul mercato(3.165) milioni di euro; Opa
Falck, Sondel e acquisti sul mercato (984) milioni di euro; Cessione 20%
della controllante di Ausimont 96 milioni di euro; Consolidamento del Gruppo
Falck (745) milioni di euro; Pagamenti per vertenze chiuse (153) milioni di
euro; · Aumento capitale sociale Dieci Srl (54); milioni di euro; Altri
investimenti in partecipazioni(470) milioni di euro; Totale (4.354) milioni
di euro. Il flusso di cassa derivante dalla gestione operativa, pur in
miglioramento rispetto all'esercizio precedente, è insufficiente a
finanziare i rilevanti investimenti oltreché il fabbisogno della gestione
finanziaria. Investimenti - Complessivamente, considerando sia gli
investimenti tecnici che immateriali, sia gli acquisti di partecipazioni, il
Gruppo Montedison ha investito nel 2000 circa 6.430 milioni di euro contro
1.442 milioni di euro nel 1999, di cui: circa 950 milioni in investimenti
tecnici (+15%), circa 60 milioni in immobilizzazioni immateriali (+54%),
circa 5.420 milioni in partecipazioni (579 milioni nel 1999) di cui 3.165
per l'opa e gli acquisti di azioni Montedison e 984 milioni per le offerte
pubbliche e gli acquisti di azioni Falck e Sondel. Gli investimenti in
partecipazioni includono l'indebitamento finanziario acquisito, pari a circa
770 milioni di euro (18 milioni di euro nel 1999), di cui 745 milioni
relativi all'indebitamento del Gruppo Falck. I principali investimenti
tecnici effettuati nell'anno hanno riguardato: nell'Agroindustria, il
potenziamento della capacità produttiva dell'amideria di Sas Van Gent
(Paesi Bassi), la ristrutturazione dell'impianto di Hammond (Stati Uniti)
sempre nell'amido, il potenziamento della capacità produttiva di proteine e
lecitine nell'impianto di Aahrus (Danimarca) e in alcune unità produttive
negli Stati Uniti, nonché l'acquisizione di un impianto per la lavorazione
di semi oleosi a New Bremen (Stati Uniti); nell'Energia, la costruzione
delle nuove centrali termoelettriche a cogenerazione di Terni, di Jesi (An),
di Piombino (Li) e di Haubourdin (Francia), nonché lo sviluppo della rete
di telecomunicazioni. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato
la convocazione per i giorni 9, 10 e 11 aprile 2001, rispettivamente in
prima, seconda e terza convocazione, alle ore 9,30 in Milano, Foro
Buonaparte 31, dell'assemblea speciale dei portatori di azioni di risparmio
non convertibili, per la nomina del rappresentante comune.
L'ISVAP HA DETTATO LE DISPOSIZIONI PER LA
DETERMINAZIONE DEL RENDIMENTO PREVEDIBILE DELLE ATTIVITÀ RAPPRESENTATIVE
DELLE RISERVE TECNICHE PER LE IMPRESE DI ASSICURAZIONE ESERCENTI I RAMI VITA
Roma, 23 febbraio 2001 - Con provvedimento n.1801 del 21 febbraio 2001 - in
corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana -
l'ISVAP ha dettato le disposizioni per la determinazione del rendimento
prevedibile delle attività rappresentative delle riserve tecniche per le
imprese di assicurazione esercenti i rami vita, come previsto dall'art.25,
comma 12, del d.lgs. 17 marzo 1995, n. 174 (G.U. 18 maggio 1995, n. 114) di
attuazione della direttiva 92/96/Cee in materia di assicurazione diretta
sulla vita. Una rigorosa valutazione delle riserve tecniche, e dei connessi
rischi finanziari, consente di garantire gli assicurati con riguardo alla
sussistenza delle risorse di loro spettanza. La nuova normativa ha come
obiettivo di garantire gli assicurati non solo con riferimento ad un dato
momento (garanzia statica) bensì in modo dinamico attraverso un controllo
permanente (2 volte l'anno) dell'andamento dei rendimenti degli investimenti
confrontati con le garanzie finanziarie prestate agli assicurati.
L'eventuale insufficienza derivante dalle previsioni di minore redditività
dovrà dar luogo ad un accantonamento di Riserva Integrativa a garanzia
degli assicurati, come previsto dalla legge. L'Istituto ha individuato la
metodologia ed i criteri che devono essere adottati da parte delle imprese,
per una adeguata e prudente valutazione delle riserve tecniche a fronte
degli impegni assunti in termini di garanzia finanziaria, indicando gli
elementi minimi sui quali deve basarsi la valutazione. In questo modo è
stato formalizzato un quadro unitario di riferimento per tutte le imprese in
grado di garantire l'obiettività delle analisi effettuate ed il rispetto
dei criteri di prudenza stabiliti dalla normativa di settore. La valutazione
dei rischi finanziari deve essere effettuata attraverso un'analisi integrata
degli investimenti e degli impegni assunti propria dell'ottica di gestione
di Asset Liability Management che così viene per la prima volta
formalizzata anche nella normativa assicurativa italiana. Sarà cura delle
imprese di attrezzarsi sempre più ed al meglio con la professionalità
necessaria per affrontare gli importanti compiti cui sono chiamate nella
gestione del ramo vita.
GIAMPAOLO BRUGNOLI NOMINATO DIRETTORE GENERALE DI INA
Milano, 23 febbraio 2001 - Febbraio 2001 - Il Consiglio di Amministrazione
di Ina, riunito a Roma il 20 febbraio 2001, ha nominato direttore generale
il dott. Giampaolo Brugnoli. Il dott. Brugnoli, che ricopre analoga
posizione in seno alle Assicurazioni Generali, mantiene anche le cariche di
amministratore delegato di Assitalia e di vicepresidente di Generali Vita.
FEBBRAIO 2001 - APPROVATA LA RISTRUTTURAZIONE DELL'INA
Roma, 23 febbraio 2001 - I Consigli di Amministrazione della Assicurazioni
Generali e dell'Ina, riunitisi a Roma il 20 febbraio 2001, hanno approvato,
per quanto di rispettiva competenza, le linee guida di una operazione di
ristrutturazione societaria che prevede il conferimento - da parte dell'Ina
, in una società appositamente costituita ed il cui capitale sarà
interamente detenuto dall'Ina stessa - dell'attività assicurativa
"Vita" nella sua globalità di funzioni tecniche, gestionali ed
amministrative e, successivamente, la fusione per incorporazione della
medesima società conferente nella controllante Assicurazioni Generali. Il
conferimento avrà per oggetto, in particolare, le riserve tecniche, gli
attivi a copertura delle stesse, gli altri attivi e passivi correlati ed
ulteriori attivi netti sufficienti a garantire alla società conferitaria la
copertura del fabbisogno di margine di solvibilità. L'operazione, che
consente la piena focalizzazione della missione dell'Ina sul core business
"Vita" mantenendo autonome le sue caratteristiche di rete e di
prodotto, si inquadra nel più ampio disegno strategico di riassetto del
Gruppo Generali sul mercato italiano finalizzato, come noto, a
razionalizzare ed integrare le singole strutture organizzative e societarie
sia di affari sia di servizi comuni. Tale disegno, già in fase di avanzata
attuazione con l'avvio o l'implementazione delle attività delle società
"Gruppo Generali Liquidazioni Danni", "Gruppo Generali
Servizi", "Generali Sgr", "Gruppo Generali
Immobiliare" e "Generali Vita", permetterà di ottimizzare
ulteriormente i processi aziendali sviluppando sinergie operative ed
economie di costi con la migliore utilizzazione delle risorse e della loro
professionalità. Le operazioni di conferimento e di fusione saranno
completate entro il corrente esercizio e saranno soggette, nelle diverse
fasi attuative, alle autorizzazioni di legge e regolamentari. La nuova
Compagnia "Vita" manterrà la propria sede in Roma, nell'attuale
ubicazione.
INA: POSITIVE PREVISIONI PER I RISULTATI DELL'ESERCIZIO
2000 PREMI CONSOLIDATI: 86.000 MILIARDI (+17% RISPETTO AL '99) UTILE
CONSOLIDATO: PREVISTO SENSIBILMENTE SUPERIORE A QUELLO DEL '99
Roma, 23 febbraio 2001 - Il Consiglio di Amministrazione delle Assicurazioni
Generali riunito a Roma il 20 febbraio 2001 ha esaminato le prime
indicazioni sull'esercizio 2000. I premi raccolti dalla Capogruppo ammontano
a 14.000 miliardi di lire con un incremento superiore all'11%. Nel lavoro
diretto italiano si registra una buona progressione nel ramo vita, che
raggiunge i 4.600 miliardi (+12%); nei rami danni i premi ammontano a circa
3.900 miliardi (+ 3,5%). La sinistralità netta nel lavoro diretto danni in
Italia presenta un leggero miglioramento. L'incidenza globale dei costi si
è ulteriormente ridotta. Gli investimenti della Capogruppo raggiungono i
68.850 miliardi, con una crescita di circa il 26%. I redditi ordinari
superano i 3.600 miliardi. Gli utili realizzati attraverso la cessione di
titoli ed immobili sono superiori a quelli dell'esercizio precedente ed
ammontano a quasi 2.000 miliardi. A fine esercizio il portafoglio dei titoli
quotati presentava una plusvalenza latente di circa 16.000 miliardi. Il
miglioramento dei risultati tecnici e l'intensa attività di negoziazione
finanziaria che ha consentito di realizzare consistenti plusvalenze
permettono di prevedere un risultato finale migliore di quello del
precedente esercizio. Il Consiglio di Amministrazione, tenuto conto delle
ridotte dimensioni e delle moderate prospettive future, ha autorizzato la
vendita della partecipazione di controllo di una società operante in
Argentina nel settore dei fondi pensione, ad un prezzo di 75 milioni di
dollari. I premi consolidati del Gruppo Generali ammontano a circa 86.000
miliardi, con una crescita del 17% (a condizioni omogenee oltre il 7%, +10%
nel solo ramo vita che rappresenta il 62% della raccolta). Le azioni
intraprese ed i risultati conseguiti permettono di confermare le previsioni
di un utile consolidato sensibilmente superiore a quello dello scorso
esercizio. Il Consiglio ha inoltre approvato la relazione dell'apposito
Comitato consiliare per l'implementazione del Codice di autodisciplina ed ha
pertanto deliberato di costituire il "Comitato per il controllo
interno" e il "Comitato per le remunerazioni". Ha altresì
deliberato alcune proposte di modifica del regolamento assembleare, nonché
un regolamento interno per la gestione dei dati e delle informazioni
price-sensitive.
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