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22 MARZO  2001

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COLMARE IL "DIVARIO DI INNOVAZIONE" IN RUSSIA

Milano, 22 marzo 2001 - L'1 e il 2 marzo si sono riuniti ad Helsinki funzionari di governo, scienziati e rappresentanti del mondo delle imprese provenienti dalla Russia, nonché da diversi paesi membri e non membri dell'Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), allo scopo di esaminare il quadro relativo all'innovazione in Russia. La conferenza è stata organizzata dall'Ocse, dal ministero del Commercio e dell'Industria finlandese, dalla "Civilian R&D Foundation" degli Stati Uniti, dall'Intas e dal ministero dell'Industria, della Scienza e delle Tecnologie della Federazione russa. Durante la conferenza, i partecipanti provenienti da Canada, Francia, Germania, Ungheria, Israele, Italia, Corea, Regno Unito e Stati Uniti, nonché dai nuovi Stati indipendenti (Nsi) hanno discusso delle possibilità di rafforzare il contributo della scienza e della tecnologia all'innovazione e alla crescita in Russia. Il "divario di innovazione" in Russia potrebbe ampliarsi se non verranno varate le necessarie riforme istituzionali, al fine di collegare le infrastrutture di innovazione emergenti al sistema scientifico e allo sviluppo di un mercato interno, hanno concluso i delegati. Il sistema di innovazione in Russia si sta sviluppando in modo frammentario, concordano i convenuti. Inoltre, prevalgono le rigidità istituzionali, nonché le inefficienze e le distorsioni nel finanziamento e nei risultati della R&S, retaggio dell'Unione sovietica. Gli incentivi agli investimenti e all'innovazione, così come gli incentivi per le piccole imprese innovative sono essenziali, hanno concluso i partecipanti alla conferenza, i quali hanno affermato che i governi devono svolgere un ruolo attivo ma circoscritto nel promuovere l'innovazione. Uno dei loro compiti dovrebbe essere quello di stimolare ulteriormente l'assunzione di impegni fra gli istituti pubblici di ricerca e l'industria. Secondo i messaggi di strategia indicati dalla conferenza, è necessario concentrare i finanziamenti sulle strozzature nel sistema di innovazione. "I governi devono evitare di istituire strutture di sostegno 'colossali' e mantenere invece una combinazione flessibile di programmi che dovranno essere valutati, raffrontati e adattati", si legge nei documenti della conferenza. Inoltre, hanno concordato i delegati, sarà necessario porre l'accento sulla definizione di diritti di proprietà intellettuale forti e stabili, mobilitando il patrimonio di risorse umane della Russia e aumentando la percentuale di fondi interni destinati all'innovazione e all'imprenditoria. Dal 1991 l'UE sostiene il processo di riforma economica e democratica in Russia, stanziando circa 200 milioni di euro all'anno nell'ambito del programma Tacis (assistenza tecnica). Tali fondi vengono erogati attraverso programmi nazionali, regionali e programmi composti da piccoli progetti.

GRUPPO MEDIASET BILANCIO CONSOLIDATO 2000 MARCO GIORDANI NUOVO CONSIGLIERE DI AMMINISTRAZIONE 4.576,5 MILIARDI RICAVI NETTI (+15,4%) - 819,9 MILIARDI UTILE NETTO (+24,9%)

Cologno Monzese (Mi), 22 marzo 2001- Il Consiglio di Amministrazione di Mediaset, riunitosi lo scorso 20 marzo sotto la Presidenza di Fedele Confalonieri, ha approvato il progetto di bilancio di esercizio di Mediaset S.p.A. ed esaminato il bilancio consolidato dei Gruppo Mediaset al 31 dicembre 2000. Nel 2000 il Gruppo Mediaset ha conseguito risultati economici in decisa crescita, confermando gli ottimi risultati economici e finanziari che hanno contraddistinto gli esercizi precedenti. L'ulteriore miglioramento dei margini è stato favorito dall'ottimo andamento dei ricavi pubblicitari televisivi, la cui è stata dei 12,2%. Il CdA ha preso atto con soddisfazione dei brillante andamento degli ascolti televisivi delle tre reti televisive nella stagione in corso. In particolare, Canale 5 è la prima rete italiana. L'ottimo andamento dell'esercizio 2000 è sintetizzato nei seguenti risultati: i ricavi netti consolidati hanno raggiunto i 4.576,5 miliardi, in crescita dei 15,4% rispetto ai 3.966,9 miliardi di lire dell'anno precedente. li significativo aumento dei ricavi netti dei Gruppo è dovuto all'espansione dei complesso dei ricavi televisivi. In particolare: - I ricavi pubblicitari hanno raggiunto i 4.776,2 miliardi di lire, con un incremento di 518,2 miliardi di lire. I ricavi da vendita di spot hanno registrato un andamento estremamente sostenuto: + 12,2% Gli altri ricavi dell'attività televisiva hanno registrato una significativa crescita per effetto dei maggiori ricavi pubblicitari nei confronti di società appartenenti al Gruppo Fininvest e dei ricavi generati dalla vendita dei diritti alla pay tv. Nell'anno 2000 hanno registrato una forte accelerazione anche i ricavi generati da attività multimediali, attribuibili alla distribuzione di due nuovi canali e al forte incremento della raccolta pubblicitaria legata ad Internet sia per i siti di proprietà (Mediaset Online e i siti delle tre reti televisive) che su siti terzi. I costi operativi sono passati da 1.695,5 miliardi a 1.948,6 miliardi di lire, con un incremento di 253 miliardi di lire, di cui 130,6 miliardi di lire relativi agli effetti dei consolidamento proporzionale dei gruppo Epsilon. Il margine operativo lordo (Ebitda) ha segnato una crescita dei 15,7%, passando da 2.271,4 miliardi dell'esercizio 1999 a 2.627,9 miliardi al 31 dicembre 2000. Il risultato operativo (Ebit) è salito a 1.338,9 miliardi di lire rispetto ai 1.084,7 miliardi di lire dell'anno precedente, con un incremento dei 23,4% pari a 254,2 miliardi . Sull' andamento dei risultato operativo ha inciso l'incremento degli ammortamenti dei diritti, prevalentemente dovuto al maggior costo sostenuto dall'inizio della stagione 199912000 per la nuova edizione della Champions League. Da segnalare che una parte di tali maggiori ammortamenti sono stati recuperati attraverso la vendita dei diritti pay a Stream. La redditività operativa rispetto al fatturato cresce in maniera significativa, raggiungendo in termini omogenei (al netto cioè dell'effetto derivante dal consolidamento dei 50% del gruppo Epsilon) l'eccezionale livello dei 30,1% (27,3% al 31/12/1999). Il risultato pre-imposte risulta pari a 1.254,6 miliardi in crescita dei 10,5% rispetto ai 1.134,9 miliardi di lire conseguiti nel 1999, in presenza di oneri legati alla valutazione di posizioni in valuta, operazioni finanziarie su titoli e azioni proprie e dei maggior risultato complessivamente generato dalle partecipazioni. L'utile netto dei Gruppo Mediaset è salito a 819,9 miliardi di lire con un aumento dei 24,9% rispetto ai 656,7 miliardi dell'anno precedente. Per quanto riguarda la situazione patrimoniale, si evidenze che la posizione finanziaria netta è passata da 339,9 miliardi dei 31 dicembre 1999 a 242,7 miliardi di lire dei 31 dicembre 2000. La variazione dei livello di liquidità, pur in presenza dei consistente flusso di cassa prodotto dalla gestione corrente, va posta principalmente in relazione ai consistenti esborsi connessi agli investimenti partecipativi, pari circa a 200 miliardi di lire. Publitalia 80 ha ottenuto nel corso dell'esercizio 2000 risultati decisamente positivi e in sensibile incremento rispetto al 1999. I ricavi pubblicitari televisivi della concessionaria hanno raggiunto i 4.776,2 miliardi di lire con un incremento di 518,2 miliardi rispetto all'anno precedente. Le tre reti Canale 5, Italia 1 e Retequattro hanno ottenuto nel corso dell'anno risultati record d'ascolto. Nella media della giornata le reti Mediaset hanno raggiunto il 43,4% di share, che rappresenta il dato più elevato conseguito dal 1995, nonostante eventi sportivi di massimo rilievo come i Campionati europei di calcio e i Giochi Olimpici trasmessi dalla Rai tra giugno e settembre. I risultati conseguiti nell'ultima parte dell'anno sono ancora più positivi: a ottobre le reti Mediaset ottengono complessivamente il 45,3%, mentre sia a novembre che a dicembre sorpassano il diretto concorrente, confermando una share superiore al 45%. La leadership acquisita nei confronti dei competitor pubblico è confermata dagli ascolti dei primi due mesi dell'anno 2001. Il 2000 è stato un anno eccezionale soprattutto per Canale 5 che guadagna nelle 24 ore ben 1,3 punti rispetto al 1999, ottenendo una share media pari al 22,5% la più elevata degli ultimi 14 anni. Nell'autunno 2000, inoltre, Canale 5 è diventata prima rete italiana in prime time con il 26,4 %di share distanziando di due punti Rai l. In gennaio e febbraio 2001 il primato è ulteriormente confermato. Mediadigit è la società dei gruppo che presidia le attività relative ai new media (canali temetici, internet, teletext) con l'obiettivo di sviluppare le opportunità di sinergia e brand extension rispetto al tradizionale core business localizzato sul prodotto televisivo, realizzando contenuti veicolabili sulle diverse piattaforme. Attraverso il portale verticale Mediaset Online e i siti delle tre reti, Mediadigit sta sviluppando una strategia di progressiva integrazione tra televisione e lnternet soprattutto nell'area informazione e nell'intrattenimento. Oltre alle versioni on line di Passaparola e dei Tg5, che hanno ottenuto un immediato successo, nel marzo 2001 è stato lanciato in rete Tgcom, quarta testata giornalistica Mediaset e nuova versione dell'informazione web di Mediaset Online. Nel corso dell'anno 2000 il gruppo Telecinco (di cui il Gruppo Mediaset ha una quota dei 40%) ha continuato la sua straordinaria crescita migliorando l'eccellente performance già registrata nel 1999. La reddítività operativa ha raggiunto il 39,6% (rispetto al 31,6% dell'anno precedente), l'utile operativo pari a 40,2 miliardi di pesetas (circa 468 miliardi di lire), è cresciuto dell' 49,3% rispetto al 1999. L'utile netto ha raggiunto i 25,7 miliardi di pesetas (circa 299 miliardi di lire) con un incremento dell' 40% rispetto al 1999. La capogruppo Mediaset S.p.A. chiude l'esercizio 2000 con un utile netto di 618,8 miliardi di lire, dopo aver effettuato ammortamenti e svalutazioni per 599,2 miliardi di lire ed accantonamenti per imposte di 302,6 miliardi di lire. Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all'Assemblea degli Azionisti, che si terrà il 9 aprile prossimo, un dividendo per azione di 465 lire, in aumento dei 31% rispetto al dividendo dei 1999, con messa in pagamento il giorno 24 maggio 2001 e stacco cedola il giorno 21 maggio 2001 (cedola n. 5). L'andamento della raccolta pubblicitaria televisiva, nel primo bimestre dei 2001, si conferma in linea con gli obiettivi di crescita dei 6%, superiore a quello dei mercato di riferimento. Nel primi due mesi dei 2001, le reti Mediaset hanno ottenuto risultati di ascolto nelle 24 ore pari al 44,7%, con una crescita di 2,2 punti rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Il Consiglio di Amministrazione ha cooptato in Consiglio il dottor Marco Giordani, Chief Financial Officer dei Gruppo. Il Consiglio di Amministrazione, proseguendo nell'opera di attuazione del Codice di autodisciplina elaborato dal Comitato per la Corporate Governance delle Societa' Quotate sotto gli auspici della Borsa Italiana S.p.A. (c.d. Codice Preda), gia' avviata lo scorso anno, ha approvato il proprio "Codice di Autodisciplina" che recepisce i principi aspiratori dei Codice Preda, principi ai quali Mediaset aveva gia' espresso la propria adesione come riferito nella comunicazione dei 28 marzo 2000. Il Codice di Autodisciplina di Mediaset si conforma al Codice Preda tenendo conto degli assetti organizzativi e delle attribuzioni di poteri della società che, in particolare, prevedono l'attribuzione di poteri individuali di gestione nonchè l'attribuzione di competenze e poteri al Comitato Esecutivo ed inoltre l'assegnazione ad un amministratore della responsabilità' dei controllo interno. Il Codice di autodisciplina di Mediaset verrà messo a disposizione dei pubblico unicamente ai documenti relativi al Bilancio al 31.12.2000, sottoposti all'approvazione dell'assemblea degli azionisti che si terra' il prossimo 9 aprile.

BANCA POPOLARE COMMERCIO E INDUSTRIA OBIETTIVI DI REDDITIVITA' E DI EFFICIENZA OPERATIVA: NEL 2003 ROE AL 19% E COST/INCOME AL 52%
Milano, 2001 - Nella riunione del 19 Marzo 2001, il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare Commercio e Industria S.c.a r.l. ("Bpci"), presieduto dal Dott. Giuseppe Vigorelli ha approvato il Piano Industriale 2001-2003 (il "Piano") che definisce le linee guida e le iniziative volte a perseguire gli obiettivi strategici del Gruppo, anche alla luce del prossimo perfezionamento dell'acquisizione di Banca Carime S.p.A. ("Carime"). In particolare, le linee di sviluppo strategico di Bpci per il triennio 2001-2003 sono rivolte a: Il consolidamento della presenza in Italia nelle aree territoriali di riferimento seguendo un modello multi-regionale. L'integrazione con forte razionalizzazione delle strutture dei costi delle diverse società del Gruppo per migliorare i livelli di efficienza complessiva e di redditività. Mantenimento di elevati standard di qualità del credito. La continua attenzione rivolta all'innovazione di prodotto e alla specializzazione nei servizi a elevato valore aggiunto per la gestione del risparmio, e la costante attenzione alla qualità del servizio attraverso l'innovazione tecnologica. Nel concreto, il Piano identifica direttrici operative finalizzate al raggiungimento di tali obiettivi, individuando le politiche e le modalità di sviluppo gestionale per il prossimo triennio riferite a ciascuna delle società del Gruppo. A livello consolidato, il Piano prevede il raggiungimento degli obiettivi di redditività e di efficienza grazie allo sfruttamento delle sinergie derivanti dall'integrazione delle società del Gruppo. Osservando le diverse componenti dei ricavi operativi, per quanto riguarda il margine di interesse, il Piano prevede l'attuazione di una politica di sviluppo equilibrato degli impieghi, coerentemente con il mantenimento di adeguati livelli di ratios patrimoniali e dell'attuale elevata qualità dell'attivo. Per quanto riguarda Carime, la politica degli impieghi assumerà una connotazione prudenziale e sarà in particolare orientata ad incrementare la penetrazione nel mondo imprenditoriale e nel segmento medio-alto di clientela secondo una strategia coerente di Gruppo. Il Piano prevede che la crescita dei ricavi operativi del Gruppo possa avvenire anche attraverso un'attenta politica di sviluppo commerciale finalizzata all'ottenimento di un incremento nei volumi di raccolta indiretta, con particolare riferimento alla componente gestita. In tale ottica, verrà dato ulteriore impulso allo sviluppo delle attività di private banking, sia attraverso l'apertura di unità di private banking in nuove piazze, sia mediante il contestuale rafforzamento degli insediamenti esistenti. Determinante per la crescita dei volumi e dei ricavi sarà anche la commercializzazione dei prodotti e servizi del Gruppo nei territori di riferimento di Carime. Nel rispetto dell'identità e della cultura locale, BPCI intende, infatti, proporre nei territori di operatività di Carime il proprio modello di business, incentrato sull'offerta di servizi sofisticati a elevato valore aggiunto. Tale iniziativa potrà consentire l'accesso a nuovi mercati locali caratterizzati da un elevato potenziale di sviluppo e, al contempo, da una pressione competitiva meno accentuata rispetto alle aree del Nord Italia. Il trasferimento di prodotti e servizi di qualità potrà moltiplicare inoltre le opportunità di cross-selling. Alla crescita dei volumi contribuiranno anche il rafforzamento della rete di promotori finanziari, lo sviluppo di nuovi accordi commerciali e il perfezionamento del canale delle comunità virtuali, attraverso OnBanca, che si attende, pertanto un incremento del numero di clienti diretti e di conseguenza del livello dei volumi intermediati. L'ottimizzazione della struttura dei costi costituisce un obiettivo prioritario per il raggiungimento di più elevati livelli di redditività, nonché il miglioramento del ROE. Sotto tale profilo, l'intervento è mirato, da una parte, alla razionalizzazione della struttura dei sistemi informativi di Gruppo, dall'altra al conseguimento di risparmi di costo in relazione alle spese per il personale, attraverso una complessiva integrazione e razionalizzazione della struttura organizzativa e degli organici. Relativamente all'assetto organizzativo, i principali interventi evidenziati dal Piano nell'arco del triennio riguardano: L'unificazione e integrazione del sistema informativo in un'unica struttura di Gruppo al fine di aumentare l'automazione delle transazioni e di conseguenza il livello di efficienza dei servizi offerti. Integrazione delle attività di back office a livello di Gruppo al fine di conseguire la massima efficienza operativa, garantendo un livello di servizio elevato ed omogeneo per tutte le realtà del Gruppo. La riconversione di parte del personale verso funzioni commerciali e la rilocalizzazione di filiali con basso potenziale di sviluppo. La razionalizzazione delle strutture organizzative e dei processi operativi di Gruppo è rivolta al raggiungimento di un più elevato grado di efficienza in termini di organici. Tale razionalizzazione si tradurrà, in particolare, in processi di riqualificazione dell'organico miranti all'integrazione e alla valorizzazione delle culture delle singole realtà. Con riguardo a Carime, il ridimensionamento delle strutture è concepito nell'ottica della salvaguardia dei livelli occupazionali e sarà accompagnato da un articolato piano di riqualificazione professionale volto alla ricollocazione del personale in servizi a più alto valore aggiunto (attività di front office), dall'inserimento di nuove risorse e da politiche di incentivazione del personale. Il Piano prevede investimenti per l'implementazione del Progetto Multi-canale, volto a fornire servizi innovativi all'attuale clientela delle banche del Gruppo. Con la realizzazione di tale progetto, infatti la clientela del Gruppo potrà accedere a prodotti e servizi personalizzati tramite una molteplicità di canali (tra gli altri, oltre alle tradizionali reti di dipendenze, l'internet banking, il telephone banking, i promotori finanziari) e, al contempo, potrà beneficiare di un'offerta più ampia, comprensiva dell'intera gamma dei prodotti e servizi distribuiti da ciascuna delle diverse società del Gruppo. Nell'ambito di tale contesto, ONBanca, grazie al proprio know-how tecnologico, svolgerà il ruolo di polo per lo sviluppo dell'operatività internet a servizio di tutte le banche del Gruppo. In termini di struttura finanziaria, infine, l'obiettivo del Piano prevede il mantenimento di una struttura equilibrata e livelli adeguati di patrimonializzazione. Il Piano è finalizzato al conseguimento di un Roe target 2003 pari al 19% (calcolato come utile rettificato per la quota annuale di ammortamento del goodwill su patrimonio contabile medio annuo). Tale positiva evoluzione della redditività del Gruppo potrà essere raggiunta, oltre che attraverso l'incremento del margine di intermediazione come riflesso di una positiva evoluzione dei ricavi da servizi, anche grazie alla sostanziale contrazione del rapporto cost/income (calcolato come rapporto tra spese per il personale ed altre amministrative e margine di intermediazione al netto dei profitti da operazioni finanziarie) che, negli obiettivi del management, sarà pari al 52% nel 2003. In conformità alla delega conferita dall'Assemblea in data 3 febbraio u.s., il Consiglio di Amministrazione di Bpci ha stabilito il periodo di conversione anticipata "una tantum" delle obbligazioni "Banca Popolare Commercio e Industria 1,5% 1999/2004 convertibile subordinato" (il "Prestito Convertibile"). La conversione sarà possibile a partire dal 30 marzo 2001 fino al 30 aprile 2001 compreso. Le azioni di compendio avranno godimento dal 1° gennaio 2001 e a coloro che avranno esercitato la facoltà di conversione verrà corrisposto il rateo di interessi maturato fino alla data del 31 dicembre 2000. Le azioni di compendio saranno assegnate a coloro che avranno esercitato la facoltà di conversione il giorno del closing (pagamento e consegna dei titoli) dell'aumento di capitale deliberato dall'Assemblea Straordinaria del 3 febbraio u.s. ovvero il 30 maggio 2001, qualora la data del closing fosse successiva. Le date della conversione facoltativa sono state determinate dal Consiglio di Amministrazione di Bpci in modo tale da lasciare aperto, a beneficio dei possessori del Prestito Convertibile, un adeguato periodo per la conversione, ed allo stesso tempo consentire una più agevole riuscita dell'aumento di capitale che avrà luogo successivamente alla scadenza del termine per la conversione.

BANCA DEL GOTTARDO: RISULTATO ANNUALE POSITIVO CON UNA CRESCITA DEGLI UTILI A DUE CIFRE - ESPANSIONE AMBIZIOSA IN SVIZZERA E ALL'ESTERO

Milano, 22 marzo 2001 - Con un aumento dell'utile netto consolidato dell'11,2% a 159,5 milioni di franchi svizzeri, la Banca del Gottardo, appartenente al gruppo Rentenanstalt/Swiss Life, ha conseguito risultati di assoluto rilievo nel 2000. Il reddito netto d'esercizio si attesta a 594,4 milioni di franchi (1999: 520,2 milioni), con un aumento del 14,3%. Con l'acquisizione della Westdeutsche Landesbank (Schweiz) AG e la costituzione della Banca del Gottardo Italia SpA, l'istituto bancario specializzato nel Private Banking ha concretizzato i piani di espansione annunciati nel precedente esercizio. In occasione della conferenza stampa annuale del 21 marzo, tenutasi presso la sede centrale dell'istituto a Lugano, il presidente della direzione generale, Marco Netzer, ha rilevato i risultati estremamente positivi ottenuti dall'istituto ticinese operante a livello domestico ed internazionale. In questo contesto è stato fatto riferimento anche agli ambiziosi piani di espansione del gruppo Banca del Gottardo. Nel periodo in rassegna l'utile netto è cresciuto dell'11,2%, portandosi da 143,4 milioni di franchi dell'esercizio precedente a 159,5 milioni. L'utile lordo, dal canto suo, è salito da 270,8 milioni di franchi nel 1999 a 293,3 milioni. Complessivamente, il gruppo Banca del Gottardo ha conseguito un reddito netto di 594,4 milioni di franchi (1999: 520,2 milioni di franchi), con un incremento del 14,3 %. La crescita del 15,8% dei proventi per commissioni costituisce un risultato decisamente superiore alle attese ed è da ricondurre essenzialmente agli introiti della gestione patrimoniale, in aumento del 34,6%. Il portafoglio crediti è migliorato sensibilmente durante l'esercizio in rassegna, da un punto di vista sia qualitativo che quantitativo. Con un totale di 3,8 miliardi di franchi al 31 dicembre 2000, i prestiti ai clienti sono aumentati di 352 milioni di franchi rispetto al 1999. "Pur essendo orientati prevalentemente verso le attività di Private Banking, manteniamo comunque un occhio di riguardo nei confronti dell'economia locale, che sosteniamo fattivamente", afferma Marco Netzer. Il rendimento netto da interessi è aumentato di ben 26,1% portandosi a 170,8 milioni di franchi, ciò che è da ricondurre da un lato alla politica monetaria più restrittiva adottata dalle principali banche centrali, e dall'altro a una gestione particolarmente oculata della struttura di bilancio. D'altro canto, il risultato da operazioni di negoziazione è sceso del 27,7% rispetto ai dati estremamente positivi dell'anno precedente. Il motivo risiede principalmente nelle modeste opportunità di trading offerte dai mercati azionari. Soprattutto i risultati della seconda metà dell'anno hanno ridimensionato i buoni risultati ottenuti nel primo semestre. I proventi da operazioni su divise sono aumentati del 3,4% durante l'esercizio trascorso. Dal profilo dei costi, la creazione di 197 nuovi posti di lavoro, la messa a disposizione delle necessarie infrastrutture e la continua espansione del gruppo hanno inevitabilmente comportato un incremento dei costi. Rispetto al 1999, questi ultimi sono infatti aumentati del 20,7%, da 249,4 milioni di franchi a 301,1 milioni. Complessivamente, la massa amministrata per conto dei propri clienti è aumentata del 17%, per cui, alla fine dell'esercizio, il volume globale dei patrimoni gestiti dall'istituto ha raggiunto 43,4 miliardi di franchi. L'acquisizione netta di averi della clientela nel segmento Private Banking della casa madre è stata di oltre il 3% della massa totale gestita. Durante l'esercizio in rassegna, la somma di bilancio del gruppo Banca del Gottardo è aumentata del 6,9%, attestandosi a 13,6 miliardi di franchi. Di questi, i fondi propri (prima della distribuzione degli utili) ammontano a 1,06 miliardi di franchi; nonostante questo aumento del 4,7%, il Return on Equity (Roe) è progredito, raggiungendo il 15,4% (contro il 15% del 1999). Durante l'esercizio, notevoli investimenti hanno interessato l'ampliamento delle attività operative sia in Svizzera che all'estero. Con l'acquisizione della Westdeutsche Landesbank (Schweiz) AG, che il 31 marzo 2001 sarà integrata completamente nella succursale zurighese, la Banca del Gottardo ha compiuto un deciso passo all'insegna di un rafforzamento della propria posizione a nord del Gottardo. La presenza sudamericana della Gottardo è stata rafforzata con l'apertura di un ufficio di rappresentanza a Buenos Aires. Per agevolare il piazzamento di fondi di investimento è stata costitutita la Banque du Gothard (Luxembourg) SA. La costituzione della Banca del Gottardo Italia SpA (con sede a Bergamo e una succursale a Milano), così come l'aumento del pacchetto societario nella Valor Vermögensverwaltung GmbH, Vienna, rappresentano due pilastri importanti nel processo di espansione di una presenza on-shore in diversi paesi europei. Il 1. aprile 2001, la Valor GmbH verrà ridenominata Gottardo Asset Management. Per garantire prestazioni di mercato qualitativamente ineccepibili, la Banca del Gottardo si è dotata di una nuova struttura organizzativa che permette di prendere le proprie decisioni più rapidamente e nel miglior modo possibile. In questo contesto si è proceduto ad una rielaborazione degli statuti e del regolamento amministrativo. Secondo Marco Netzer: "I prossimi anni saranno all'insegna del cliente". Durante l'esercizio trascorso sono stati promossi diversi progetti per la creazione e l'ampliamento di centri di competenza specifici nei settori della gestione patrimoniale, dei fondi d'investimento, del Financial Planning e dell'Investment Banking. La gamma di servizi e prodotti è stata estesa considerevolmente grazie all'ampliamento dei modelli d'investimento (profili di rischio) e al completamento dei prodotti relativi ai fondi d'investimento e agli strumenti derivati. In ogni settore, particolare attenzione viene prestata, già da parecchio tempo, alla Compliance/Due Diligence. Con la sottoscrizione dei "Wolfsberg Principles" la Banca del Gottardo continua a ribadire il rispetto inequivocabile dell'obbligo di diligenza.

MONTE DEI PASCHI PRESENTA I NUOVI SERVIZI PER OPERARE IN BANCA E BORSA

Roma, 22 marzo 2001 - Si chiamano Pashilhome, Paschilntel, PaschilnRete, Paschi Avvisa e PaschilnCommerce e sono i nuovi canali presentati ieri da Monte dei Paschi di Siena . Grazie a questi servizi si potranno effettuare operazioni bancarie e di borsa semplicemente ed in tutta sicurezza, tramite computer, telefono fisso e cellulare Gsm. Scenario della presentazione è stato Smau Comm Mediterraneo 2001, l'annuale vetrina quest'anno dedicata a Telecomunicazioni, Internet Networking e Broadcasting rivolta ad imprenditori ed utenti della 'nuova' generazione

IBM SVILUPPA UN DISPOSITIVO DI DIAGNOSTICA PER SUPPORTARE LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE NELLA TRANSIZIONE VERSO LA NUOVA MONETA
Milano, 22 marzo 2001 - Restano solo 300 giorni prima della scadenza del 1 gennaio 2002, termine entro il quale tutte le aziende che si trovano all'interno della cossidetta euro-zone, le loro procedure e i loro sistemi devono essere pronti ad accogliere l'entrata in vigore dell'euro. Per molte società, è solo nel momento stesso in cui esse iniziano a focalizzarsi sui dettagli del progetto di conversione IT, che la portata e lo scopo di tale progetto divengono del tutto evidenti. Il passaggio all'euro è senza dubbio una sfida per molte società, in special modo per le piccole e medie imprese (Pmi) che non se ne sono occupate molto fino ad oggi e che invece vedono i cambiamenti introdotti dall'euro influire su tutte le funzioni aziendali: acquisti, vendite, finanza, contabilità, relazioni cliente/fornitore, risorse umane e così via. A oggi, meno del 2% delle piccole aziende ha convertito il proprio sistema all'euro; in media, potrebbero necessitare di soli tre mesi per completare il progetto, mentre per le medie imprese si devono mettere in conto 12 mesi; molte hanno appena cominciato e l'operazione è a rischio. Ibm, in collaborazione con i propri partner, ha messo a punto un dispositivo di diagnostica per supportare le piccole e medie imprese nella loro migrazione verso la nuova moneta. Disponibile sul sito www.euro-diagnostic.com, il nuovo dispositivo è operativo in Francia, Germania, Italia e Spagna e una versione in lingua inglese è attualmente in fase di sviluppo. Il tool di diagnostica consente alle piccole e medie imprese di comprendere nel dettaglio l'impatto che l'euro avrà sul loro business e le migliori modalità per affrontarlo. Attraverso tale dispositivo, le aziende possono valutare le sfide e le opportunità offerte dall'introduzione dell'euro; stimare lo stato di avanzamento del progetto stesso, così come valutare la sensibilità del proprio business e delle proprie attività alla nuova moneta. Ibm ha tratto vantaggio dalla propria esperienza con le piccole e medie imprese unitamente alle più avanzate tecnologie per sviluppare una metologia che consenta ai clienti di prepararsi alla nuova moneta. Fino ad oggi, questo genere di procedura ha dato ottimi risultati con centinaia di clienti, aiutandoli non solo a ottenere con successo la conversione all'euro, ma anche a pianificare come meglio sfruttare l'introduzione della moneta unica per trarre vantaggio da nuove opportunità di business. L'introduzione dell'euro fornisce infatti alle piccole e medie imprese interessanti opportunità di business cross-border attraverso l'apertura a nuovi mercati locali e l'accesso a nuovi clienti che, altrimenti, le Pmi non avrebbero la possibilità di approcciare. Infolink www.ibm.com/euro 

PIONEER: DA OGGI CON IL PROTOCOLLO DI AUTONOMIA ASSOGESTIONI

Milano, 22 marzo 2001 - Pioneer Global Asset Management aderisce al protocollo di autonomia recentemente emanato da Assogestioni. Lo ha deliberato oggi il Consiglio di Amministrazione della Società internazionale di risparmio gestito del Gruppo UniCredit che ha dato la delega all'amministratore delegato Fabio Innocenzi di proporre al Consiglio, entro due mesi, il relativo piano di lavoro. Il Consiglio prevede già la partecipazione di due amministratori indipendenti (Francesco Taranto e Franco Bruni) ai quali se ne aggiungerà, nei prossimi mesi, un terzo di nazionalità non italiana. Ai consiglieri indipendenti è stato dato il compito di supervisionare il piano sull'adozione del protocollo che sarà presentato dall'amministratore delegato. Con duecentotrentamila miliardi di lire in gestione, di cui oltre il 50% in azioni, e 160 fondi comuni, Pioneer Global Asset Management si posiziona al primo posto in Italia nell'asset management e al terzo in Europa tra i grandi gestori di fondi.

BNL: RICCARDO LUPI NUOVO RESPONSABILE DELLA DIREZIONE FINANZA UN PROFESSIONISTA GIOVANE CON ESPERIENZA INTERNAZIONALE PER UNA STRUTTURA DI TIPO "GLOCALE"

Roma, 22 marzo 2001. Riccardo Lupi è il nuovo responsabile della Direzione Finanza di Bnl, la struttura che si occupa di garantire la gestione operativa dei rischi finanziari della Banca e del Gruppo, l'operatività sui mercati domestici e internazionali e la realizzazione dei prodotti finanziari: a tal fine, Lupi ha il compito di favorire lo sviluppo di sinergie con la strategica piazza finanziaria di Londra. La Direzione inoltre coordina funzionalmente e supervisiona le attività di risparmio gestito di Bnl Gestioni Sgr oltre a quelle di Lavoro Bank AG e di Servizio Italia Spa. La Direzione Finanza ha avviato un processo di trasformazione volto a innalzare ulteriormente gli standard di governance ed il profilo di orientamento al cliente con la personalizzazione dei prodotti offerti sulla propensione rischio/rendimento di ciascun segmento di clientela. Riccardo Lupi, 42 anni, direttore centrale, è in Bnl dall'82 dove ha seguito un percorso di formazione interna che lo ha portato a operare in diverse sedi italiane della Banca. All'estero ha lavorato presso la sede Bnl di Singapore ed è stato direttore delle filiali di Hong Kong e Londra. A Roma ha guidato l'Ufficio Tesoreria e Cambi e successivamente ha assistito l'amministratore delegato nella gestione ad interim della Direzione Finanza. E' membro dei consigli di amministrazione di Bnl Gestioni Sgr, Borsa Italiana, E-Mid, nonché del Supervisory Board di Lavoro Bank Overseas N.V. Curaçao. Forte della sua esperienza internazionale, Riccardo Lupi guiderà una struttura con spiccato carattere "glocale" che, attraverso insediamenti locali, è un vero e proprio network capace di operare su scala internazionale globale. La Direzione Finanza, con i suoi circa 260 addetti, ha infatti anche il coordinamento operativo delle sale di Londra, New York e Singapore, le quali con oltre 50 operatori assicurano sui mercati la gestione di prodotti e servizi nell'arco delle 24 ore; gestisce le posizioni di tesoreria e di rischio di mercato connesse alle attività della Banca e del Gruppo, ottimizzandone i flussi finanziari e gestendone operativamente la liquidità; fornisce inoltre assistenza a vari segmenti di clientela nella loro attività di business e di intermediazione sul mercato. La Direzione Finanza si occupa anche di predisporre strutture e servizi di finanza ad alto valore aggiunto per il settore delle imprese e delle istituzioni e redige ricerche e servizi informativi. Tra questi, il Morning Call Bnl, una dettagliata analisi quotidiana su azioni, obbligazioni, tassi e cambi, corredata di news e attualmente consultabile liberamente sul sito www.bnl.it. La Direzione organizza inoltre incontri periodici tra analisti ed esperti di prodotto di Bnl e responsabili finanziari dei grandi clienti della Banca; prepara ricerche sintetiche sui principali titoli azionari europei e gestisce in tempo reale le contrattazioni in cambi, attraverso un avanzato sistema telematico.

AIR DOLOMITI (LUFTHANSA): SI QUOTA IN BORSA E CON IL NUOVO SITO DIVENTA " WEB ORIENTED"

Milano, 22 marzo 2001 - Air Dolomiti inizia ad operare nel 1991, momento in cui in Italia vige una situazione di monopolio" nel campo del trasporto aereo. Viene costituita nel 1989 dal Gruppo Leali come scelta di diversificazione in previsione della liberalizzazione del mercato aereo in Europa. A seguito di un'attenta analisi, sceglie di inserirsi ed operare nel segmento del trasporto aereo interregionale, segmento considerato in quel momento "minore" o di "nicchia", con l'obiettivo di sviluppare collegamenti diretti in Europa dagli aeroporti di città d'affari o turistiche di media dimensione abitativa, non servite ancora dai grandi vettori, ponendo particolare attenzione a frequenze, orari e qualità del servizio. La mission aziendale che Air Dolomiti sceglie sin dalla nascita è "diventare la prima compagnia regionale italiana di respiro europeo". Air Dolonúti si caratterizza per una cultura d'impresa aeronautica distintiva nel settore: l'obiettivo è di affermarsi da subito come compagnia seria, efficiente, affidabile, di qualità. Il target della Compagnia è stato da subito individuato nel passeggero business, difficile da soddisfare ma coerente con la scelta imprenditoriale di differenziazione tutta orientata ad un approccio al mercato in termini di qualità. Il mercato di riferimento iniziale è il Nord - Est italiano, un bacino di fondamentale importanza dal punto di vista dello sviluppo economico. Per raggiungere tali obiettivi Air Dolomiti si è dotata di un'ampia organizzazione tecnico/operativa: una propria struttura di manutenzione, un centro di addestramento ed una flotta composta da aeromobili nuovi e di ultima generazione. La Compagnia, inoltre, ha sviluppato una politica commerciale incisiva a livello internazionale ed ha creato una filosofia di marketing innovativo per assicurare un servizio di altissima qualità. Air Dolomiti individua da subito nelle alleanze una fondamentale strategia di sviluppo: ciò che allora sembrava quasi impossibile per un piccolo vettore appena nato si è rivelata invece un'intuizione assolutamente lungimirante. La prima collaborazione si concretizza con l'accordo con Crossair sui collegamenti Italia Svizzera. Contemporaneamente alla collaborazione con Crossair, Air Dolomiti nel 1993 stringe un accordo commerciale con Lufthansa sul collegamento Trieste - Monaco di Baviera: il primo passo della futura alleanza. Il rapporto tra le due compagnie si è evoluto con l'accordo siglato nell'autunno del 1994, grazie al quale Air Dolomiti è diventata "Partner of Lufthansa", e si è rafforzato ulteriormente il 22 settembre 1999 con l'acquisizione da parte di Lufthansa del 26% del capitale di Air Dolomiti. Lufthansa ha individuato in Air Dolomiti il partner ideale sul mercato italiano per le sue caratteristiche di serietà, affidabilità e qualità, nell'ambito della sua politica di alleanze per affrontare id mercato globale. Un accordo che ha consentito ad Air Dolomiti di entrare a far parte della più importante rete mondiale, la Star Alliance, ed estendere ai propri passeggeri i molteplici vantaggi come un network esteso e capillare, le migliori condizioni tariffarie ed il programma a premi Miles & More. Air Dolomiti ha inaugurato nel 1996 "Settimocielo", il marchio dell'ospitalità e dell'accoglienza a bordo, con il quale la Compagnia si propone come ambasciatrice dello stile e del gusto italiani nel cieli d'Europa. A "Settimocielo" sono stati attribuiti cinque premi internazionali per l'innovazione e la qualità: il "Gold Mercury Award 1996" assegnato da Ifc - the International Flight Catering Association - per l'innovazione e qualità del prodotto di bordo; due "Emerald Awards 1997" conferiti da Onboard Services Magazine per filosofia del servizio di bordo e per i materiali catering; due "SUphire Award", assegnati sempre da Onboard Services Magazine, nella categoria servizio di bordo per gli "Eventi di Settimocielo" (1998) e per "I sette sapori italiani" (2001). La qualità totale del servizio offerto da Air Dolomiti è riconosciuta dal mercato e dal settore, con assegnazione di premi internazionali e riscontri assai positivi da parte dei passeggeri e degli altri operatori. Nel 1998 Air Dolomiti ha ricevuto il premio "1998 Atr Award for Excellence" da parte del Consorzio Europeo AI(R) per i migliori risultati in termini di standard qualitativi complessivi, I' "Attestato di Eccellenza per la Customer Satisfaction" attribuito da Arthur Andersen/Il Sole 24 Ore ed il "Premio Icarus" promosso dalla rivista di business travel Turismo d'Affari quale migliore Compagnia Aerea Regionale operante in Italia. Ad Air Dolomiti è stato assegnato il "1998/99 Era Airline of the Year Award" quale migliore Compagnia aerea regionale europea dell'anno, attribuito da Era - the European Regions Airline Association: il massimo riconoscimento del settore, che premia l'attività globale della Compagnia. Il 22 giugno 1999 è stato conferito ad Air Dolomiti il "Customer Satisfaction Award 1999" Der il settore Servizi. Il premio, istituito da Arthur Andersen e Il Sole 24 Ore, è stato assegnato ad Air Dolomiti per essersi particolarmente distinta per impegno e metodo nell'attenzione al cliente, dimostrando di aver compreso e presidiato con efficacia i punti fondamentali della "customer satisfaction". Oggi Air Dolomiti, nell'anno del suo 10' anniversario, può affermare di essere "la storia di un successo italiano in Europa", una "case history" studiata a livello universitario ed un benchmark trainante del settore. Air Dolomiti ha definito un piano triennale di crescita con l'obiettivo di espandere il proprio network internazionale grazie all'introduzione in flotta dei nuovi Regional Jet. In particolare la Compagnia intende sviluppare nuovi collegamenti point to point verso le capitali europee ed incrementare l'attività di feederaggio sui principali hub europei della Star Alliance. La quotazione in Borsa consentirà l'attuazione di tali programmi ed una forte affermazione a livello istituzionale sia sul mercato finanziario che sul pubblico. In particolare la quotazione in Borsa avverrà nel corso del 2001, Banca Imi è Sponsor, Global Coordinator e Responsabile dei Collocarnento. Vi sarà quindi un aumento di capitale tramite nuove azioni pari al 20% del capitale sociale ed una possibile vendita di azioni per un mimo pari ad un ulteriore 5% del capitale sociale Il 27 aprile dello scorso anno Air Dolomiti ha firmato con Bombardier un contratto per sei aeromobili Jet Canadair, 3 come ordine fermo e 3 in opzione. Pochissimi giorni fa è stato consegnato il primo dei tre Crj-200 da 50 posti che entreranno in flotta entro la Primavera. Congiuntamente alla prima consegna Air Dolonùti ha convertito l'opzione per gli altri jet in un ordine fermo che ammonta a 66 milioni di Usd, per ulteriori 3 Crj-200: due verranno consegnati entro la primavera del 2002 ed il terzo entro la primavera del 2003. Air Dolomiti è cliente lancio per l'Italia dei Regional jet Canadair e la 12a Compagnia europea ad inserire questo aeromobile in flotta. L'offerta di Air Dolomiti può considerarsi globale grazie agli oltre 300 collegamenti offerti in Europa e nel mondo via Francoforte e Monaco di Baviera, il secondo hub di Lufthansa. Questo aeroporto è lo scalo più moderno d'Europa con oltre 20 milioni di passeggeri transitati nel 2000 e che si appresta, in sinergia con Lufthansa, a raddoppiare la capacità nei prossimi tre anni. Air Dolomiti è la terza compagnia aerea operante su questo per l'attività svolta, con 318 voli settimanali da e per numerose città italiane. Il 25 marzo 2001, inoltre, Air Dolomiti inaugura il collegamento Verona - Vienna -Verona, operato in collaborazione con Austrian Airlines. Questa nuova destinazione è molto importante per il network di Air Dolomiti, che offre così da Verona tre tra i maggiori hub europei della Star Alliance (Vienna, Monaco e Francoforte). Con l'avvio dell'operativo estivo 2001 Air Dolomiti porta a 600 il numero dei voli di linea effettuati settimanalmente. Consapevole del continuo cambiamento degli scenari competitivi e delle potenzialità offerte dal web, Air Dolomiti ha avviato un progetto che ha avuto inizio con la creazione di un nuovo sito interattivo www.airdolomiti.it  che consente alla Compagnia di sviluppare nuovi canali di vendita on line e di offrire ai propri passeggeri servizi sempre più personalizzati. Con questo progetto integrato Air Dolomiti intende divenire la Prima compagnia aerea regionale italiana "Web Oriented" in tutte le sue componenti: obiettivi Portafoglio prodotti comunicazione, ma soprattutto mentalità. Un ruolo fondamentale è svolto dal Customer Service Center di Air Dolomiti, che si occuperà della vendita diretta, On-line e telefonica. Perfettamente integrato nella gestione del processo di e-commerce, fornisce tutti i servizi della compagnia, la quale sta trasformando il classico call center in una unità realmente innovativa.

LA DEUTSCHE BUNDESBANK SCEGLIE RSA SECURITY PER GARANTIRE LA SICUREZZA DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLE TRANSAZIONI ELETTRONICHE IN EURO

Milano, 22 marzo 2001 - Rsa Security, la multinazionale specializzata in soluzioni per la sicurezza elettronica, ha annunciato che la Deutsche Bundesbank userà le sue soluzioni di autenticazione SecurId per proteggere le comunicazioni con i moduli di informazione e controllo del nuovo sistema di gestione dei pagamenti elettronici in euro Rtgsplus (Real Time Gross Settlement System). Questa scelta rappresenta una conferma di fiducia di Deutsche Bundesbank, già cliente della società americana, nei confronti di RSA Security, le cui soluzioni di e-security sono già state adottate con successo da numerosi istituti di credito in Germania e in altri Paesi europei. Altri elementi che hanno contribuito a questa decisione sono la facilità d'uso e la scalabilità che i prodotti di Rsa Security garantiscono. Il nuovo sistema di gestione di grosse transazioni elettroniche in euro Rtgsplus è la risposta della Deutsche Bundesbank alle nuove esigenze e all'evoluzione dello scenario dei pagamenti in Europa. Rtgsplus fornisce non solo funzioni innovative per la gestione dei pagamenti, ma anche informazioni in tempo reale e la possibilità di modificare in modo interattivo tutti i parametri di controllo via browser. Le istituzioni finanziarie richiedono la massima sicurezza del sistema per tutte le transazioni che avvengono tramite Rtgsplus. Ogni istituto di credito o società di investimenti dei paesi appartenenti all'unione monetaria europea è legalmente autorizzato ad accedere direttamente al sistema, mentre le banche degli altri paesi possono partecipare indirettamente. Il sistema di pagamento Rtgsplus dovrebbe essere operativo a partire dal 3 settembre 2001. Cos'è Rtgsplus, il nuovo sistema di regolamento lordo in tempo reale con risparmio della liquidità della Deutsche Bundesbank La Deutsche Bundesbank ha sviluppato un nuovo sistema di pagamento in euro, in collaborazione con il sistema bancario, che sostituirà i vecchi sistemi di pagamento e li integrerà in un sistema unico, nuovo e innovativo. I cambiamenti nello scenario europeo dei pagamenti, insieme con le nuove opportunnità, in particolare per i grandi istituti di credito, hanno spinto la Deutsche Bundesbank a ridisegnare il suo portfolio in pagamenti di grande valore e ad offrire servizi innovativi sulla base di standard definiti a livello internazionale. Il sistema garantisce risparmi di liquidità, il regolamento lordo sicuro in tempo reale, funzionalità avanzate ed elevata affidabilità. Infolink: www.rsasecurity.com

ISVAP:INDAGINE A CAMPIONE SULLE VARIAZIONI DELLE TARIFFE RCA
Roma, 22 marzo 2001 - L'Isvap ha effettuato un'indagine a campione sulle variazioni delle tariffe R.C.A. nei 19 capoluoghi di regione e nelle province di Trento e Bolzano. L'indagine ha riguardato le tariffe relativamente ad utenti assicurati aventi profili standard comuni (40enne e 21enne maschio, auto con benzina 1.300 cc., massimale unico L. mld. 1,5). Le compagnie del campione sono state 24 con un peso di mercato di oltre l'83%: sono ricomprese tutte le grandi compagnie, quasi tutte le medie e alcune piccole. Le classi considerate sono state per il 40enne quella di massimo sconto e quella di ingresso e, per il 21enne, quella di ingresso. Il periodo di confronto è relativo a due anni (2001/1999) per i contratti rinnovati in classe di massimo sconto e ciò in considerazione del periodo di "blocco" del premio e ad un anno (2001/2000) per i nuovi contratti assegnati in classe di ingresso per i quali è stata presa in considerazione la tariffa vigente al momento dell'entrata in vigore del blocco. Con l'entrata in vigore della nuova legge le compagnie saranno obbligate a presentare in Aprile le tariffe relative a nove profili tariffari. Tali dati ufficiali verranno successivamente messi a disposizione del Paese. Dall'indagine a campione è emerso quanto segue: 1. Le compagnie hanno adottato - sia nella classe di massimo sconto che in quella di ingresso - comportamenti largamente differenziati. L'indagine ne dà conto con grandi dettagli: vengono segnalati gli intervalli di incremento medio per compagnia calcolato sulla base dei premi applicati per l'insieme delle province; il numero e la grandezza delle compagnie per ogni intervallo; la quota complessiva di mercato per ogni intervallo. Per quanto concerne la classe di massimo sconto per il 40enne, si è riscontrato che sono applicati, nell'arco di due anni, incrementi medi compresi tra il 2% ed il 9% da imprese che rappresentano una quota di mercato nazionale nel ramo rcauto pari al 23,2%, mentre praticano aumenti medi compresi tra il 9% e il 15% compagnie con una quota di mercato del 13,7%. Incrementi medi tra il 15% ed il 30% sono praticati da imprese con quota di mercato pari al 29,8%, mentre le compagnie che praticano gli aumenti medi maggiori, che si collocano oltre il 30%, rappresentano il 16,4% del mercato. Nella classe di ingresso gli incrementi medi per il 40enne e 21enne variano (per un anno) tra 0 e 9% ed un massimo di oltre il 30% (all. n. 1). 2. L'indagine ha preso in considerazione (per gli stessi soggetti e per le stesse classi di merito) anche i valori assoluti delle tariffe massime e minime per ogni città capoluogo di regione. Tale confronto fa emergere considerevoli differenze tra le tariffe nell'ambito di ciascuna città e tra città e città. In taluni casi si è potuto riscontrare una invariabilità della tariffa o una sua riduzione, a dimostrazione della forte diversificazione delle scelte tariffarie effettuate dalle singole compagnie. Nell'ambito di ciascuna città le differenze variano da circa L. 160.000 ad oltre L. 550.000 (classe di massimo sconto, 40enne); da circa L. 600.000 a circa L. 2.200.000 (classe di ingresso, 40enne). Le tariffe minime variano da città a città da L. 400.000 a circa L. 800.000, le massime da L. 560.000 a circa L. 1.300.000 (classe di massimo sconto, 40enne); nella classe di ingresso (40enne) le tariffe minime variano da circa L. 1.070.000 a poco più di L. 2.200.000; le massime da L. 1.670.000 a L. 4.175.000; nella classe di ingresso (21enne) le tariffe minime variano da circa L. 1.200.000 a circa L. 2.800.000; le tariffe massime variano da poco meno di L. 2.700.000 a poco meno di L. 6.000.000 (all. n. 2). 3. L'Istituto ha inoltre indicato in modo dettagliato, per ogni città, numero delle imprese, loro dimensione e loro quota di mercato complessiva relativamente alle distinte classi di premio applicate (all. n. 3). 4. Con tale indagine l'Isvap ha inteso accrescere il livello di trasparenza del mercato R.C.A., nella linea intrapresa dal legislatore con la legge sulla apertura e regolazione dei mercati. Le rilevanti differenze riscontrate tra le varie imprese oggetto del campione devono spingere i consumatori ad effettuare gli opportuni raffronti tra i prezzi offerti allo scopo di scegliere gli operatori più convenienti. Un maggior tasso di mobilita' degli assicurati appare necessario: perché consente di usufruire dei Vantaggi Concorrenziali e, al tempo stesso, costituisce un importante fattore propulsore per il miglioramento del mercato. La legge consente oggi un utilizzo più agevole della disdetta rispetto al passato. Al fine di valutare l'impatto effettivo netto che le variazioni sopraindicate potranno avere sui singoli assicurati, occorrerà tener conto che circa il 50% degli automobilisti godrà del passaggio alla classe migliore (non avendo fatto sinistri): ciò comporterà il beneficio di uno sconto medio valutabile mediamente ed indicativamente intorno al 5 %. Per contro, circa il 10% degli automobilisti subirà, per aver provocato incidenti e per il conseguente passaggio alle classi peggiori, un ulteriore onere aggiuntivo nell'ordine del 10%. Infine, l'indagine ha consentito di focalizzare, per diverse imprese, situazioni meritevoli di approfondimento. Su tali situazioni l'Istituto ha già avviato le necessarie verifiche.

SERVIZIO TUTELA DEL CONSUMATORE: PRINCIPI "CORNICE" PER UNA CORRETTA INFORMATIVA DEI CONSUMATORI IN MATERIA DI R.C.AUTO
1) Con il monitoraggio dei premi R.C.auto l'Isvap intende accrescere lo "Standard di trasparenza" del mercato R.C.auto, nella linea intrapresa dal legislatore con la legge sulla apertura e regolazione dei mercati; 2) L'Istituto rende noti i risultati dell'indagine sui prezzi per far conoscere le rilevanti differenze riscontrate tra le varie imprese oggetto del campione (24 compagnie rappresentative di oltre l'80% del mercato), orientare i consumatori ad effettuare opportuni raffronti tra i prezzi offerti e scegliere gli operatori più convenienti; 3) La conoscenza delle differenze emerse nei prezzi costituisce il necessario presupposto per rendere più efficace la concorrenza tra le imprese. 4) Il consumatore deve superare la tradizionale vischiosità che lo lega al suo assicuratore per ricercare il prodotto - premio e condizioni di polizza - più confacente alle sue esigenze: ciò deve valere per i massimali di garanzia R.C.auto ritenuti più congrui, per la verifica della esistenza nella polizza delle condizioni di esclusione e rivalsa, per la conoscenza della partecipazione dell'impresa prescelta agli accordi esistenti in materia di indennizzo diretto (Cid) e tamponamenti multipli, per una attenta valutazione delle garanzie accessorie alla R.C.auto (incendio/furto, tutela giudiziaria, copertura per gli atti vandalici ecc.). 5) Un maggior tasso di mobilita' degli assicurati è quindi necessario perchè consente di usufruire dei vantaggi concorrenziali e al tempo stesso costituisce un importante fattore propulsore della concorrenza stessa. 6) Le disdette contrattuali sono oggi rese più agevoli dalla norma che consente agli assicurati di dare disdetta con lettera raccomandata o con fax , anche all'ultimo momento, nei confronti di quelle imprese che hanno presentato aumenti superiori al tasso di inflazione programmato, e ciò faciliterà naturalmente la mobilità degli assicurati; nei confronti invece di quelle imprese che risultassero aver aumentato i premi in misura inferiore rispetto al tasso di inflazione programmato, le disdette vanno inoltrate, anche a mezzo telefax, almeno trenta giorni prima della scadenza così come è stabilito dalla legge di regolazione dei mercati. 7) Resta confermato l'obbligo per le imprese di dare comunicazione per iscritto ai propri assicurati delle variazioni di premio che intendono applicare alla scadenza del contratto, come stabilito dall'Isvap con la circolare n. 235 del gennaio 1995. L'assicurato può comunicare all'assicuratore, 30 giorni prima della scadenza del contratto, la propria volontà di non accettare il premio propostogli. Per quelle imprese che hanno scelto di informare la clientela tramite la pubblicizzazione dei premi nelle agenzie, gli assicurati sono liberi di disdire il contratto al momento della sua scadenza anche se l'aumento del premio fosse inferiore al tasso di inflazione programmato. 8) In caso di disdetta, che può essere esercitata come contrattualmente previsto sia dall'assicuratore che dall'assicurato, la garanzia non opera nel periodo di "tolleranza" di 15 giorni successivi alla scadenza del contratto, il quale pertanto cessa di avere efficacia il giorno stesso della scadenza. 9) Una maggiore trasparenza nei prezzi sarà assicurata dai "premi annuali di riferimento" che debbono per legge essere resi noti agli utenti tramite appositi "opuscoli o altro materiale pubblicitario" messo a disposizione degli assicurati entro novanta giorni dall'entrata in vigore della legge. 10) La legge rafforza, prevedendo specifiche sanzioni pecuniarie, l'obbligo per le imprese r.c.auto di rendere visibili agli utenti nei punti vendita le tariffe adottate e le condizioni contrattuali praticate, obbligo già a suo tempo previsto dall'Isvap con propria circolare. Tariffe e condizioni debbono altresì essere rese visibili nell'ambito dei sistemi informativi telematici.

L'ANIA INVITA A UNA LETTURA ATTENTA DELL'ANALISI DELLE TARIFFE R.C. AUTO DIFFUSE DALL'ISVAP
Roma, 22 marzo 2001 - "Dall'analisi delle tariffe Rc auto diffusa dall' Isvap risulta evidente - ha commentato il presidente dell'Ania Alfonso Desiata - che esistono almeno tre elementi chiave di valutazione dei dati raccolti : 1. Per circa l'88% degli assicurati - quelli che non hanno provocato incidenti - gli aumenti saranno sensibilmente inferiori a quelli rilevati . 2. Gli aumenti più consistenti saranno concentrati soprattutto su circa il 10% degli assicurati: quelli che hanno provocato incidenti. 3. Lo sblocco delle tariffe consentirà nuovamente la libera concorrenza e quindi darà la possibilità agli assicurati di scegliere l'offerta più conveniente". L'Ania sottolinea che è superficiale considerare aumenti oscillanti tra il 2 e il 30% come alcune agenzie di stampa hanno oggi titolato. Con l'obiettivo di contribuire alla lettura di dati complessi, l'ANIA fa presente che l'Autorità di controllo ha messo a confronto i dati 1999-2001 relativi ad un assicurato che si è trovato in questi anni nella stessa classe di merito. Di fatto si tratta di una situazione oggettivamente non realistica. In concreto una persona che negli ultimi due anni non ha provocato incidenti si troverà con un premio superiore mediamente del 7% rispetto al 2000 ma inferiore rispetto a quanto pagato nel 1999. Ogni anno circa 40 milioni di assicurati cambiano classe di merito (la classificazione del premio applicato anno dopo anno sulla base del 'comportamento' dell'assicurato). Chi ha provocato incidenti - circa il 12% degli assicurati - sale in classi di premio più elevato, mentre chi non ha causato incidenti - circa l' 88% - scenderà nelle classi più basse. In questo modo l'assicurato beneficia di significative riduzioni di premio che mitigano l'aumento generale delle tariffe, dovuto alla costante crescita del costo degli incidenti. Ecco perché occorre effettuare un confronto dinamico, ossia che tenga conto di queste variazioni. In sintesi, il vero confronto sulle tariffe RC auto è da verificare singolo caso per singolo caso, in funzione del comportamento dell'assicurato e delle sue caratteristiche (tipo di veicolo, residenza, professione, età e sesso). In conclusione l'Ania ribadisce come lo sblocco delle tariffe riporti il mercato assicurativo a condizioni di naturale concorrenza, con tariffe differenziate e l'assoluta libertà per l'assicurato di scegliere la polizza che ritiene essere per lui più conveniente.

R.C. AUTO NUOVI DATI ANIA

Milano, 22 marzo 2001 - Per misurare il reale andamento del prezzo dell'assicurazione r.c. auto o si attendono i risultati di bilancio, che evidenziano le variazioni da un anno all'altro dei premi effettivamente incassati dalle compagnie, o si debbono effettuare monitoraggi di tipo dinamico, che prendono in considerazioni assicurati-tipo e li seguono nel tempo, verificando l'evoluzione del loro premio in funzione della sinistrosità. Sul presupposto che un soggetto che si è assicurato due anni fa non si troverà oggi mai nella stessa classe di merito originaria e ipotizzando che lo stesso assicurato non abbia causato sinistri negli ultimi due anni (ciò avviene per il 90% degli assicurati), è possibile seguire l'evoluzione reale del suo premio. Nella tabella fornita si evidenzia, su un campione di imprese pari a oltre il 50% del mercato, che i premi medi che verranno applicati a tale tipologia di assicurato, a partire dalla cessazione del blocco, risultano pressoché invariati o addirittura in riduzione rispetto al 1999.

AUTO: BMW AD IDROGENO NEL CENTRO DI MILANO BMW GROUP PRESENTA ALLE AUTORITÀ ED AL MONDO SCIENTIFICO LA FLOTTA AD IDROGENO ED IL PROGRAMMA CLEAN ENERGY

Milano, 22 marzo 2001 - E'stata presentata ieri a Milano al ministro dell'ambiente on.le Wilier Bordon. al presidente della regione Lombardia on.le Roberto Formigoni ed alle altre autorità intervenute la flotta di vetture Bmw ad idrogeno liquido in occasione della terza tappa dei Bmw Clean Energy World Tour. Questo singolare giro dei mondo è partito dal Dubai a fine Gennaio ed è giunto, all'inizio di marzo, a Bruxelles dove il progetto Bmw per l'auto ad emissioni zero ha ottenuto il sostegno dei commissario europeo per il traffico e l'energia signora Loyola de Paiacio e da Klaus Toepfer, direttore dell'United Nations Environment Programme. Dopo Milano, le prossime tappe saranno Tokyo e Los Angeles. Con questa iniziativa Bmw, che per prima al mondo ha ' realizzato in serie una flotta di berline ad idrogeno liquido che hanno già percorso oltre 100.000 chilometri, intende promuovere l'adozione su larga scala di questo vettore di energia in grado di garantire un apporto determinante per l'abbattimento totale delle emissioni di anidride carbonica. Dalla sua combustione si ottiene, infatti, soltanto vapore acqueo e le auto spinte da questo propellente possono essere definite autenticamente Z.E.V.(Zero Emission Vehicies). Alla conferenza stampa hanno preso parte, oltre al ministro ed al presidente della regione, il direttore della divisione tecnologie energetiche avanzate dell'Enea prof.Raffaele Velione, ed il manager di British Petroleum Michael Jones, partner di Bmw in questa attività di sensibilizzazione dei mondo politico, dei media e dell'opinione pubblica. Nel corso dell'evento il presidente ed amministratore delegato di Bmw Italia S.p.A. Fausto Gardoni ed il presidente dell'A.E.M. S.p.A. Giuliano Zuccoli, hanno sottoscritto una lettera di intenti che ha lo scopo di vedere realizzata, a Milano, la prima stazione di servizio italiana per l'idrogeno, la seconda in Europa dopo quella installata a Monaco di Baviera e già funzionante dallo scorso anno. Il dott.Burkhard Goeschel, membro dei consiglio di amministrazione e responsabile per la ricerca e lo sviluppo dei Bmw Group, ha dichiarato che "il Gruppo Bmw con i suoi veicoli all'idrogeno è come spesso succede - all'avanguardia e può essere considerato un precursore dei suo tempo. Il futuro dell'idrogeno, dei quale i nostri ingegneri si stanno occupando intensamente da oltre vent'anni, è sempre più vicino'. Ha poi spiegato la scelta di Milano quale terza tappa delle cinque su cui si articola il tour aggiungendo che "Proprio qui a Milano l'era dell'idrogeno è più vicina che altrove poiché vi è la prima centrale europea a celle di combustibile che produce energia dall'idrogeno; questa energia che ha alimentato, per un lungo periodo, le case dei milanesi. E' mia ferma convinzione che un giorno viaggeremo da Monaco a Milano con le nostre auto ad idrogeno, percorrendo il primo tratto di un sistema ideale di European Hydrogen Highways". Ha concluso con una previsione: "il Gruppo Bmw prevede che, nei prossimi anni, i centri di erogazione dell'idrogeno continueranno ad aumentare in Europa, grazie anche alle intenzioni della Unione Europea la cui linea politica - come ha dichiarato la vicepresidente della Commissione Europea signora Loyola de Palacio - è in accordo con l'industria automobilistica e l'industria dell'energia europee per preparare il terreno all'impiego di combustibili alternativi, compreso l'idrogeno".

BMW ITALIA ED AEM INSIEME PER REALIZZARE A MILANO LA PRIMA STAZIONE DI SERVIZIO PER L'EROGAZIONE DI IDROGENO

Milano, 22 marzo 2001 Il mondo dell'ìdrogeno prende forma: con la città di Milano, terza tappa dei CleanEnergy WoridTour 2001, un'altra metropoli europea costruirà presto la sua prima stazione di servizio per l'idrogeno. Un accordo in tal senso è stato infatti raggiunto tra la multiutility milanese per l'energia Aem SpA - con la sua controllata Zincar (Zero Impatto non Carbonio) e la Bmw in occasione dei CleanEnergy WorldTour 2001, ospite della metropoli dell'italia settentrionale. Il CleanEnergy WorldTour è un'iniziativa globale dei gruppo Bmw per l'introduzione dell'idrogeno quale energia dei futuro. La Bmw è stata infatti la prima azienda automobilistica a livello internazionale che ha realizzato, con la 750hL, una prima mini serie di limousine azionate a idrogeno. La città di Milano si distingue come una delle più attive città italiane nella lotta per la riduzione delle emissioni di C02 e punta, per il futuro, sull'idrogeno come fonte di energia. Dalla fine degli anni Ottanta Milano è dotata di un impianto a celle a combustibile progettato, realizzato e messo in esercizio dalla Aem SpA che, utilizzando l'idrogeno, ha prodotto all'interno delle celle a combustibile, l'energia elettrica per i milanesi. Sui terreni di tale impresa sorgerà anche la prima stazione di servizio per l'idrogeno in Italia. Ciò consentirà l'ingresso di un'altra grande città europea nel futuro mondo dell'idrogeno. Fino ad oggi infatti, solo due città, Amburgo e Monaco, dispongono di stazioni di servizio per l'idrogeno. La prima stazione di servizio robotizzata e completamente automatizzata dei mondo, realizzata a Monaco su iniziativa e con il supporto dei gruppo Bmw, ha nel frattempo dimostrato la sua perfetta funzionalità nell'attività quotidiana. Con il CleanEnergy WorldTour, il gruppo Bmw si propone di presentare all'attenzione internazionale la tecnologia estremamente progredita dell'idrogeno illustrandone sia gli innegabili vantaggi, sia i compiti che ancora restano da affrontare in tale settore. Il Tour tocca cinque città in quattro continenti proponendo temi di volta in volta diversi ma sempre asati sull'idrogeno. il punto di partenza è stato Dubai, dove si è parlato della produzione di energia rinnovabile. La manifestazione è stata patrocinata dal capo dei governo, lo sceicco Mohammed Bin Rashid Al Maktoum, che ha mostrato un grande interesse per i progetti presentati dal gruppo Bmw. Il ministro per l'informazione e la Cultura, Maggior Generale sultano 0. B. Al Suweidi, ha quindi presentato un imponente programma di ricerca, per il quale è stato previsto un budget di 46 miliardi , nel cui ambito la produzione di energia dall'energia solare occupa un posto di grande rilievo. La seconda tappa è stata la capitale europea Bruxelles dove il Prof. Dr. Ing. Joachim Milberg, Presidente del Consiglio di Amministrazione della Bmw Ag, ha rivolto un pressante appello ai politici europei: "Se il conseguimento di una mobilità finalmente compatibile con l'ambiente è un obiettivo dichiarato della politica europea, avremo assolutamente bisogno dei sostegno di tale politica fino al giorno in cui il carburante ecologico si sarà definitivamente affermato sul mercato internazionale". L'impegno della Bmw a Bruxelles è stato inoltre sopportato da Klaus Tópfer, Direttore dei United Nations Environment Programme (Unep - Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente), e dalla sig.ra Loyola de Paiacio, Commissario europeo per il traffico e l'energia. Al grande interesse che il CleanEnergy WoridTour 2001 riscuote in tutto il mondo si aggiunge ora anche un ambito riconoscimento internazionale: L' "Energy Giobe", un busto in bronzo dei valore di 10.000 Euro assegnato a progetti che contribuiscono in modo determinante al risparmio energetico e allo sfruttamento di energie rinnovabili. Il premio istituito in Austria, per il quale si sono presentati 1230 concorrenti di 83 Paesi dei mondo, viene assegnato da una giuria di esperti internazionali a cinque diverse categorie. Il gruppo Bmw è stato l'unico costruttore automobilistico a conseguire lo speciale premio assegnato alle tecnologie dei futuro come riconoscimento dell'impegno dei gruppo nel settore della CleanEnergy. La BMW è il leader internazionale nello sviluppo di veicoli azionati a idrogeno. Nel Maggio dei 2000 è stato presentato, con una flotta di 15 Bmw 750hL, il primo veicolo di serie a idrogeno dei mondo che ha quindi dato il via al processo di espansione dell'idrogeno come energia dei futuro. Azionati a idrogeno, i veicoli emettono solo vapore acqueo. Ciò consente quindi di eliminare sia le sostanze nocive per l'aria, sia le emissioni di C02, un gas pesantemente responsabile dei cosidetto effetto serra. La 750hL viene azionata da un motore alternativo a combustione interna adattato all'idrogeno. Basato sul motore a dodici cilindri della produzione di serie, il veicolo può essere alimentato anche a benzina, con evidente riferimento all'attuale carenza di infrastrutture per l'alimentazione a idrogeno. Con tale realizzazione, la Bmw punta ad una tecnologia del futuro senza compromessi. Nel frattempo, la flotta di 15 veicoli Bmw a idrogeno ha già percorso oltre 1 00.000 chilometri senza problemi. Anche per quanto riguarda la sicurezza il gruppo Bmw ha già svolto un lavoro preliminare particolarmente approfondito e, con accurati studi analitici, diversi esperimenti di laboratorio, varie prove effettuate direttamente sul campo e in numerosi Crashtest ha chiaramente anticipato ciò che potrebbe verificarsi, in futuro, nel rapporto quotidiano con l'idrogeno inteso come fonte di energia. Risultato: il rapporto con l'idrogeno non è più pericoloso ma è semplicemente diverso dal rapporto che siamo abituati ad avere con la benzina. Con la bp e la Linde, due aziende leader nello sviluppo dell'idrogeno si sono unite al CleanEnergy WoridTour 2001. La bp è particolarmente impegnata nella lotta per la riduzione delle emissioni di C02 e promuove l'adozione dell'idrogeno come unica soluzione effettivamente percorribile per un'energia dei futuro dalla disponibilità pressoché illimitata. Nell'ambito dei programma Idrogeno per 10 città, avviato dalla Commissione europea, la bp parteciperà attivamente alla realizzazione di altre cinque stazioni di servizio per l'idrogeno. Dal canto suo, la Linde non si presenta solo come partner dei gruppo Bmw per lo sviluppo dei sistemi di rifornimento dei combustibile ma fornisce anche l'idrogeno liquido e gli impianti di rifornimento necessari al CleanEnergy WorldTour 2001. Le altre tappe dei WorldTour ci porteranno, a Luglio, fino a Los Angeles. Il rientro della flotta a Berlino è previsto per Ottobre 2001.

ACCORDO DI PARTNERSHIP TRA ASSOCIAZIONE INTEL E IN/ARCH
Milano, 22 marzo 2001 - Associazione Intel e IN/ARCH, l'Istituto Nazionale di Architettura, hanno raggiunto un accordo di partenariato relativo sia alla prossima edizione del Premio Intel Design, che si svolgerà nell'ambito di Intel 2001 (23-27 Maggio), sia ai prossimi premi nazionali In/Arch Il Premio Intel Design si tiene nell'ambito di Intel la rassegna internazionale di elettrotecnica e illuminazione. Le categorie del premio sono tre: innovazione rispetto agli standard del mercato; tecnologie del prodotto e processo produttivo; design. Una Giuria internazionale sceglie i prodotti più significativ e, per ogni categoria, quelli ritenuti migliori, dedicando particolare attenzione anche alle caratteristiche di eco-compatibilità. I prodotti selezionati vengono esposti durante i giorni della manifestazione. Il Presidente della Giuria è Augusto Morello, che è anche Presidente della Triennale di Milano e dell'icsid (International Council of Societies of Industrial Design). I Premi nazionali In/Arch sono finalizzati alla promozione della qualità degli interventi di trasformazione del territorio La loro particolarità consiste nel coinvolgimento di una vasta gamma di interessi culturali, civili, professionali, considerando il valore dell'opera costruita come il frutto della partecipazione di soggetti diversi: dal committente agli imprenditori, ai produttori di componenti oltre che, naturalmente, ai progettisti. Questo approccio risulta di particolare attualità oggi che le trasformazioni del territorio, in tutte le loro forme, sono diventate sempre più l'esito di un processo complesso ed articolato che vede la partecipazione di diversi soggetti. Allo stesso modo i nuovi Premi Nazionali In/Arch intendono rinnovare la loro attenzione al mondo dei mass media ed alla loro capacità di contribuire alla diffusione e conoscenza del tema della qualità dei nostri ambienti di vita. L'accordo tra Associazione Intel e In/Arch si prefigge di diffondere maggiormente la cultura della qualità dell'architettura con particolare riguardo alle tecnologie elettrotecniche ed illuminotecniche. Per lo stesso motivo Associazione Intel ha raggiunto un'intesa anche con Elda (European Lighting Designer's Association) per promuovere il World Light Show, la rassegna internazionale di illuminazione che si tiene nell'ambito di Intel -World Light Show - Milano, 23/27 Maggio 2001.

I VINI DI LOMBARDIA PROTAGONISTI AL VINITALY 2001 IL 'GRANDE CUORE' DI UN VINO LOMBARDO AIUTA LA FONDAZÌONE CHRISTIAAN BARNARD
Milano, 22 marzo 2001 Saranno oltre 160, rispetto alle 130 del 2000, le azienda vitivinicole lombarde che presenteranno la ultime novità enologiche alla 35ma edizione di Vinitaly, Salone Internazionale dei Vino e dei Distillati, che si terrà e Veronafiere dal 5 al 9 aprile 2001. La massiccia partecipazione dei produttori lombardì è stata promossa e gestita congiuntamente da As.Co.Vi.Lo. - Associazione Consorzi Tutela Vini Lombardia Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia. L'intero Padiglione 14 del Vinitaiy 2001, con una superficie espositiva netta di 2.750 mq., sarà dedicato alla produzione enologica di qualità della Lombardia. Sponsor ufficiale del Padiglione è il Consorzio Tutela Grana Padano L'iniziativa è stata presentata a Milano nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato Viviana Beccalossi, Vice Presidente della Regione Lombardia nonché Assessore all'Agricoltura, Vittorio Ruffinazzi, Presidente di As.Co.Vi.Lo. e Renato Sozzani in rappresentanza di Unioncamere Lombardia. Da Cape Town (Sudafrica) è intervenuto il Professor Christiaan Barnard, celebre cardiochiturgo che nel 1967 effettuò il primo trapianto di cuore su un essere umano, il quale ha confermato le importanti proprietà terapeutiche di un moderato consumo di vino, con particolare riguardo alle qualità preventive nei confronti delle malattie cardiovascolari, e ha presentato una grande iniziativa di solidarietà realizzata grazie ad un vino lombardo che porta il suo nome. Nel corso del suo intervento Viviana Beccalossì (Regiono Lombardia) ha detto: "Sono felice di dare l'avvio alla partecipazione lombarda a questa 35' edizione di Vinitaly- ha detto Beccalossi un'edizione che vede l'adesione di tutta la produzione enologica di qualità della Lombardia, anche della Franciacorta, in un unico padiglione. Sono molto lieta di questa scelta, che vuol dare un'impronta ancora più forte del passato alla presenza della Regione Lombardia e dei suoi operatori all'importante manifestazione di Verona. Il consumo del vino nel mondo sta vivendo un momento favorevole, confermato dal bilancio positivo delle esportazione sul mercati esteri La stretegia della "qualítà" che la Regione sta conducendo per il comparto agroalimentare in tutto le sue Vivaci diramazioni produttive, ci ha condotto, tra l'altro, a questo importante risultato: unire le produzione di tutte le sei Province vitivinicole lombarde a denominazione d'origine (Pavia, Sondrio, Bergamo, Brescia, Mantova, Milano, in un' evento di rilievo, come Vínítaly, che consente di presentarle ad un così ampio pubblico di operatori. "La partecípozíone al Vinitaly - ha proseguito Beccolossi - fa parte di une serie di iniziative che la Regione Lombardia sostiene nel comparto vitivinicolo, come la realizzazione de 'Le Strade dei Vini e dei Sapori", la partecipazione ad altre fiere ed eventi del settore, il riconoscimento di contributi ai principali consorzí di tutelo dei vini lombarda, ed altre misure di contribuzione per lo Sviluppo delle cantine ed miglioramento dell'intero sistema vitivinicolo" Inoltre si sta operando per acconsentire l'accesso ai benefici della riforma europea del settore attraverso la costituzione dell'inventario vitivinicolo. Tutte queste azioni della Regione sono mirate ad un unico scopo: dare visibilità in Italia ed all'estero alla ricca produzione vitivinicola lombarda, valorizzando al meglio il lavoro degli operatori del territorio" Nel corso dell'incontro è intervenuto anche Renato Sozzoni membro del direttivo Unioncamere Lombardia il quale ha ricordato che : " La produzione vinicola lombarda è caratterizzata da diverse peculiarità positive: essa si esprime, in primo luogo, attraverso un'ampia varietà di vini. Grazie alla ricchezza del territorio, del clima e della cultura enologica lombarda, si ottiene un bouquet di vini unico. Tale varietà è inoltre caratterizzata da un'elevata qualità, caratteristica costante della nostra regione, che si esprime attraverso ben 14 denominazioni di origine controllata (Doc) e 2 controllate a garantite ( Docg). La valorizzazione della presenza delle aziende lombarde al Vinitaly, rientra nella collaborazione tra Regione e Unioncamere Lombardia che si concretizza attraverso accordi quadro e convenzioni per lo sviluppo di iniziative congiunte di promozione e valorizzazione del comparto agricolo lombardo. Vinitaly è la manifestazione di riferimento per l'intero settore delel produzioni vinicole, a livellonazionale ed internazionale. Parteciparvi significa cogliere un'occasione unica e altamente qualificata per mostrarsi all'intero mercato. Il progetto che ha portato ad una presenta così importante dei " Vini di Lombardia" al Vinitaly 2001 è stato realizzato grazie ad un intesa particolarmente significativa tra aziende ed istituzioni. Se, come siamo certi, verranno raggiunti gli obiettivi programmati, l'operazione assumerà un aspetto particolarmente significativo e confermerà la validità di questo metodo di lavoro basato sulla collaborazione" . A sua volta Vittorio Ruffinazzi, presidente di As. Co. Vi. Lo., ha ribadito che " Vinitaly 2001, importantissima vetrina mondiale del settore vincolo, vede la nostra regione compatta nella presentazione di un'offerta completa ed unitaria dei " vini di Lombardia. Il notevole successo ottenuto nella pasasta edizione ha attirato quest'anno nel Padiglione Lombardia di Vinitaly un numero crescente di produttori appartenenti ai consorzi nostri associati che, lo voglio ricordare, sono: Il Consorzio Tutela Oltrepò Pavese; L'Ente Vini Bresciani; Il consorzio Tutela Vini Valtellina; il Consorzio Provinciale per la Tutela dei Vini Mantovani; il Consorzio Tutela Valcalepio; Il Consorzio Volontario Vino Doc San Colombiano. Sotto il tetto comune del Padiglione Lombardia partecipano quest'anno anche i produttori della Franciacorta ." " Obiettivo primario di As. Co. Vi. Lo. - ha aggiunto Ruffinazzi - è quello di promuovere e valorizzare la produzione vinicola lombarda di qualità, all'intento di portarla ad essere la futura protagonista sia sui mercati nazionali che su quelli esteri, dove già si riscontra un grande interesse perla migliore produzione della nostra regione". Per quanto riguarda la vendemmia del 2000 va detto che la lombardia vitivinicola è in costante crescita qualitativa e competitiva. Il processo diqualificazione sempre più attento dell'enologia lombarda appare evidente valutando soprattuttola percentuale di vini a Denominazione di origine controllata ( Doc) e a Denominazione di origine controllata e garantita (Docg, che si avvicina al 60% del totale di produzione regionale e si attesta sull8% a livello nazionale. La vendemmia 2000 è risultata leggermente inferiore per quantità rispetto all'anno precedente, con una produzione di vino che supera dipoco il milione e 350 mila ettolitri ( -8,6% rispetto al 1999), ma con quasi 750 mila ettolitri di vini e Docg e con punte di qualità decisamente eccellenti. Il giro d'affari aggregato del settore vitivinicolo in Lombardia è pari a circa 1.000 miliardi di lire, con un totale di quasi 17.500 addetti.

SAMSUNG INTENDE DISTRIBUIRE I PRODOTTI INTEL NETSTRUCTURE
Assago (Milano), 22 marzo 2001 - Intel Corporation ha annunciato che Samsung Electronics intende distribuire i prodotti Intel NetStructure con il marchio Samsung in Corea. Inoltre, in futuro le due aziende potrebbero ampliare la loro collaborazione per consentire a Samsung di integrare le proprie tecnologie in questi prodotti e sviluppare in modo proattivo data center per l'e-Business e soluzioni per le comunicazioni convergenti. "L'annuncio di Samsung rappresenta un altro esempio dei progressi che siamo riusciti a realizzare con il nostro piano di collaborazione con gli Oem operanti nell'area Asia-Pacifico", ha affermato Daniel Louppe, Director del Communications Products Group di Intel per l'area Asia-Pacifico. "Da quando abbiamo annunciato la nostra decisione di passare dalla vendita dei prodotti con marchio Intel NetStructure ad un modello di business in cui forniamo gli elementi di base e i sistemi per le comunicazioni agli Oem nostri clienti, diversi Oem hanno annunciato l'intenzione di occuparsi della vendita della linea di prodotti NetStructure. Abbiamo intrapreso questa direzione nel tentativo di espandere la distribuzione dei prodotti Intel NetStructure, che hanno registrato un notevole successo, e questo modello si e' dimostrato efficace. La collaborazione con fornitori leader come Samsung offrira' maggiori possibilita' ai nostri clienti di sviluppare e offrire soluzioni complete di e-Business". "Samsung Electronics fornisce da molto tempo prodotti per server ai principali service provider delle comunicazioni e ai data center per Internet", ha commentato Jong-Yong Yoon, Ceo e Vice Chairman di Samsung Electronics. "Grazie a questo impegno con Intel, Samsung sara' in grado di offrire soluzioni globali per i data center per Internet attraverso la rete di distribuzione aziendale oltre che tramite alcuni dei canali di distribuzione Intel presenti in Corea". Samsung e' il secondo Oem dell'area Asia-Pacifico ad annunciare l'intenzione di distribuire i prodotti Intel NetStructure. La firma dell'accordo preliminare con Samsung fa seguito ad un accordo simile annunciato da poco con la società cinese Lang Chao. La linea di prodotti Intel NetStructure e' destinata a fornire apparecchiature di rete e dispositivi per Internet ampiamente affidabili e scalabili, che aggiungono intelligenza alle reti di computer per garantire transazioni di e-Business più veloci e affidabili. Da quando è stata introdotta la famiglia di prodotti Intel NetStructure, a febbraio 2000, Intel ha presentato oltre 30 dispositivi per i data center. A novembre dello scorso anno Intel ha comunicato a clienti, fornitori e dipendenti la propria decisione di trasformare il proprio modello di business, per passare dalla vendita diretta di prodotti con marchio Intel NetStructure a service provider, distributori e rivenditori ad un modello in cui fornisce gli elementi di base per le comunicazioni a vari livelli di integrazione agli Oem. Gli Oem che hanno annunciato l'intenzione di rivendere i prodotti NetStructure nell'area Asia-Pacifico comprendono Hp e Compaq, Fujitsu, Nec e Hitachi in Giappone e Lang Chao in Cina. Samsung è l'Oem che ha annunciato più di recente la decisione di incorporare la tecnologia Intel NetStructure nella propria linea di prodotti.

APRE MITEXPO.COM/BUSINESS@COMMERCE IL SALONE DELLE TECNOLOGIE INFORMATICHE ALLA FIERA DI PADOVA
Padova 22 marzo 2001 Apre oggi Mitexpo.com/business@commerce, salone dell'informatica e della comunicazione per l'impresa, organizzato da Veneto Innovazione e PadovaFiere, alla Fiera di Padova fino a domenica 25. La manifestazione ha in programma un'intensa parte congressuale, alla quale si affianca la parte espositiva, che vede la partecipazione di 150 espositori su 12mila metri quadri (padiglione 5). ''Questi dati sono un segnale molto significativo: in un momento cosi' difficile per la New Economy, infatti - afferma Giancarlo Ferretto, presidente di Veneto Innovazione - la proposta di Mitexpo.com/business@commerce si pone come preciso punto di riferimento per il settore, e in particolare per il Nordest, che, ancora una volta, si dimostra attento e veloce nell'interpretazione dei cambiamenti, come dimostra la ricerca da noi commissionata all'Osservatorio Tedis della Venice International University''. La rassegna e' co-promossa da Sun Microsystems Italia, Sole24Ore e Sole 24Ore Nordest, Arthur Andersen, Club TI e Associazione Commercio Elettronico Italia. Il programma del 22 marzo - mattino: Sala Carraresi, ore 9.30, ''Scenari della New Economy in Italia e nel Nordest - la transizione verso la New Economy delle piccole e medie imprese'', coordinata da Giancarlo Ferretto, presidente di Veneto Innovazione, previsti gli interventi di Giustina Mistrello Destro, sindaco di Padova, Vittorio Casarin, presidente della Provincia di Padova. Moderatore Maurizio Caiaffa, giornalista de Il Sole24Ore Internet e le aziende italiane: dalle grandi illusioni alle grandi opportunita' - Carlo Alberto Carnevale Maffe' - SDA Bocconi Le piccole imprese italiane e il commercio elettronico - Daniele Gerundino - MATE/Forrester Research Il Nord Est e la sfida di Internet - Stefano Micelli - Tedis (che alle ore 14 incontrera' la stampa sul ''Rapporto sulle tecnologie di rete nei distretti industriali''). Pomeriggio - sala Carraresi, ore 14.30 - 18: ''Tecnologie e sistemi dei portali B2B'' Da impresa a impresa.com: i passi per il successo - Giorgio Bramati - SUN Microsystems Italia i-Force: la comunita' di partner per le soluzioni in rete - Rita Barbati - SUN Microsystems Italia L'architettura di supporto alle soluzioni in rete - Sergio Boso - SUN Microsystems Italia S.p.A. L'ecosistema come modello vincente di business - Andrea Scianna - Cisco Systems Italy Infrastrutture e sistemi per e-procurement: il ruolo del NASP - Joy Marino - I.NET S.p.A. Sala Palladio, ore 14.30 - 18: ''Internet Regulation e problematiche legali connesse all'e-commerce'' Chairman: Massimo Maresca - Coordinatore Comitato Internet Presidenza Consiglio dei Ministri La registrazione dei nomi e domini sotto il .it, regole in vigore, gestione delle dispute, elementi di confronto con altri TLD - Stefano Trumpy - Naming Authority Italiana di Internet Come rappresentare gli interessi delle Local Internet Communities; il ruolo di ISOC e la complementarita' con ICANN - Mario Chiari - ISOC Conflitto tra marchi e nomi di dominio - Massimiliano Mostardini - Andersen Legal Contratti e e-commerce - Stefano Beghi - Andersen Legal Firma digitale, privacy e sicurezza dei dati - Luigi Neirotti - Andersen Legal Profili della fiscalita' diretta ed indiretta del commercio elettronico -Umberto Zagarese e Andrea Battera - Andersen Legal Reati informatici: i reali pericoli per le aziende - Gianluca Pomante - Studio associato Cecchetti-Montani-Vedova Sala Estensi, ore 15.30 ''Il diavolo in rete: chiesa, codice, costume di fronte al fenomeno chat'', tavola rotonda con don Oreste Benzi della Comunita' Papa Giovanni XXIII, il sociologo Sabino Acquaviva, lo psichiatra Luigi Pavan, l'avvocato Wilma Dona' Viscardini, il giornalista e scrittore Marco Gasperetti, Paola Taveggia responsabile della Community Ciaoweb. E' previsto un collegamento alla chat di Ciaoweb in collaborazione con il sito http://www.padovando.it  Mitexpo.com/business@commerce  salone dell'informatica e della comunicazione per l'impresa, Fiera di Padova, 22/25 marzo 2001, orario: 9.30/18, domenica: 9.30/13, ingresso gratuito riservato agli operatori

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