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26 MARZO 2001

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SECONDO UN'EURODEPUTATA, NEL CYBERSPAZIO C'È POSTO ANCHE PER I PAESI ACP (AFRICA, CARAIBI, PACIFICO)

Bruxelles, 26 marzo 2001 - Nel corso di un'assemblea parlamentare paritetica tra l'Ue e i paesi Acp (Africa, Caraibi, Pacifico), l'Unione europea è stata esortata ad assistere i paesi in via di sviluppo, affinché possano istituire i propri sistemi di comunicazione. L'europarlamentare tedesca Karin Junker ha dichiarato all'assemblea parlamentare paritetica che la cooperazione per lo sviluppo tra i paesi Acp e l'Ue deve avere per obiettivo l'elaborazione di una strategia comune, in vista di colmare il divario digitale tra i paesi del nord e del sud del mondo. "Il fatto è che nel cyberspazio c'è posto anche per i paesi in via di sviluppo e perciò è giusto aiutarli", ha dichiarato l'eurodeputata. La Junker ha presentato una relazione nella quale illustra come le tecnologie dell'informazione e della comunicazione possano apportare benefici alla società, citando a titolo di esempio le reti sanitarie su Internet, l'apprendimento a distanza e le informazioni ambientali. I parlamentari dei paesi Acp hanno apprezzato tale analisi, chiedendo tuttavia che vengano avanzate proposte concrete sulle modalità di assistenza dell'Ue. L'europarlamentare svedese Anders Wijkman ha chiesto la definizione di un approccio simile all'iniziativa "eEurope" dell'Ue, domandando per quale motivo le tecnologie dell'informazione non siano contemplate nella strategia della Commissione europea in materia di sviluppo. La Junker ha sottolineato che non esiste una formula standard per introdurre le comunicazioni globali nei paesi Acp. Mentre l'Africa lotta contro l'analfabetismo e l'inadeguatezza delle infrastrutture, le piccole isole del Pacifico affrontano problemi in materia di comunicazioni. I Caraibi, d'altro canto, hanno il vantaggio della diffusa conoscenza dell'inglese e della presenza di collegamenti via cavo. Nel frattempo, l'Ue beneficia della manodopera qualificata nel settore delle TI importata dai paesi in via di sviluppo come l'India.

PRIVACY IN INTERNET: INTERVENTO GOVERNATIVO O AUTOREGOLAMENTAZIONE?

Milano, 26 marzo 2001 - Una ricerca commissionata da Ncr Teradata e presentata a Cebit2001 evidenzia differenze" transatlantiche": la grande maggioranza degli utenti tedeschi è favorevole ad un intervento governativo; al contrario, gli americani preferiscono l'autoregolamentazione, Più dei due terzi degli americani non desidera un coinvolgimento governativo con nuove norme nella difesa della privacy in Internet, preferendo l'autoregolamentazione dell'industria. Invece in Germania, in base all'indagine condotta da Teradata, divisione di Ncr che si occupa di Crm e Datawarehousing, solo un terzo della popolazione è a favore di un'autoregolamentazione e preferirebbe che il governo si facesse carico del controllo della privacy on line. Il sondaggio è stato condotto per conto di Teradata da BuzzBack, società Usa di ricerche online ed è stata presentata alla stampa nella prima giornata del CeBit di Hannover. Entrambe le nazioni sono molto coinvolte sulla questione della privacy: un numero pari ai due terzi (67%) degli americani "pensa molto alla privacy" mentre naviga in Internet, ma sono ancora di più i tedeschi (84%) che se ne preoccupano. "Se le multinazionali sono serie nel fare business on line, ignorano i problemi della privacy a loro rischio e pericolo" dice Werner Sülzer, vice president di Teradata per Europa, Medio Oriente e Africa (Emea). "Malgrado le differenze sull'autoregolamentazione e sull'intervento del governo, la nostra ed altre ricerche mostrano che la gente è coinvolta sulla privacy, sia in Internet sia offline. Gli utenti si aspettano che le aziende agiscano per costruire un rapporto di fiducia con i loro clienti e che per questo rispettino la loro privacy". BuzzBack ha condotto delle ricerche quantitative su 300 utenti Internet americani e tedeschi all'inizio di marzo di quest'anno. Sono stati scelti gruppi rappresentativi di venti utenti per ogni nazione per un maggior approfondimento degli argomenti. Oltre a confermare l'importanza di ottenere la fiducia degli utenti, l'indagine ha rivelato che la maggioranza sia degli americani sia dei tedeschi interpellati è disposta a dare informazioni personali allo scopo di avere un servizio più personalizzato (56% dei tedeschi; 80% degli americani). Una maggioranza considerevole di persone in entrambe le nazioni dichiara che più esplicite garanzie sulla sicurezza delle informazioni personali li incoraggerebbe ad acquistare prodotti o servizi dai siti Web (79% degli americani; 62% dei tedeschi). Altri risultati della ricerca indicano che: Oltre un terzo di entrambi i gruppi ha speso più di 500 dollari (1000 marchi) on line durante gli ultimi 12 mesi, con un maggior acquisto di Cd musicali, computer e software, libri e vestiti. Oltre i due terzi di entrambi i gruppi passano dalle 10 alle 50 ore la settimana in Internet, con la maggioranza che afferma di visitare frequentemente nuovi siti Web. Malgrado il loro interesse per il problema della privacy on line, solo il 19% degli americani, rispetto al 28% dei tedeschi, afferma di leggere sempre gli avvisi dei siti Web relativi alla privacy. Mentre il 62% degli americani e il 50% dei tedeschi sostiene di leggere gli avvisi "ogni tanto". Ciononostante il posizionamento degli avvisi sulla privacy all'interno dei siti incoraggia la fiducia dei clienti, secondo oltre il 75% dei tedeschi e degli americani. La maggioranza degli intervistati sostiene che le aziende che associano servizi di customer knowledge sia online sia offline, forniscono "un vantaggio che rende la mia vita più facile" (il 56% dei tedeschi e il 60% degli americani). Comunque il 44% dei tedeschi ed il 40% degli americani è preoccupato dal fatto che le aziende abbiano troppe informazioni su di loro.

RELIGIONE E INTERNET: PRUDENZA PER EX-VOTO E SUPPLICHE AI SANTI

Milano, 26 marzo 2001 - In merito all'invio di ex voto il Sir , l'agenzia dei settimanali cattolici promossa dalla Cei, invita a stare attenti ai ''rischi'' di tali pratiche. Oggi, infatti, l'invio anche di suppliche ai santi su Internet e' ormai una realta' accettata da santuari e ordini religiosi. Ma se il ricorso a queste espressioni ''e' legittimo'' bisogna stare attenti anche alle problematiche che può sollevare. Questa pratica e' ormai attuata in diversi luoghi di culto: ad esempio presso il santuario di sant'Antonio da Padova che dal giugno scorso ha attivato un apposito servizio di e-mail per inviare suppliche. Anche i gesuiti hanno attivato un sito per San Giuseppe Moscati mentre per il beato Pier Giorgio Frassati, in occasione del centenario della nascita (6 aprile 1901) la parrocchia di san Domenico di Salerno ha ideato un'iniziativa per celebrare l'evento in rete attraverso una preghiera che radunera' contemporaneamente i giovani di tutto il mondo. Sulla questione l'agenzia ha interpellato padre Stefano De Fiores, presidente dell'Associazione mariologica interdisciplinare italiana, il quale ha indicato due rischi possibili, quello del ''lucro'' e quello di esaltare il santo a scapito di Cristo. Fare quindi attenzione a non entrare nel lucro accendendo candele a pagamento: il commercio e' si' una componente dei santuari, ma non deve intaccare il rapporto interpersonale di fede. Nel secondo caso il mariologo lo ha indicato nel mettere in primo piano il santo e tra parentesi Cristo: il ricorso a queste espressioni e' legittimo, ma il problema si crea se si perde la relazione interpersonale' utilizzando Internet come una mediazione presso il santo.

FIRMATA A MILANO, LA CONVENZIONE TRA CDC 1085 E COMPAGNIA DELLE OPERE CHE PERMETTERÀ DI OFFRIRE AGLI ASSOCIATI SOLUZIONI INTEGRATE DI TELEFONIA E INTERNET
Milano, 26 marzo 2001 - Cdc 1085 e Compagnia delle Opere hanno concluso Venerdì scorso un accordo per la fornitura di servizi integrati di telefonia e Internet a condizioni vantaggiose alle 15.000 aziende aderenti all'Associazione. L'iniziativa è incentrata sull'offerta business di Cdc 1085, che prevede: 1085 Business, il servizio di telefonia, 1085 InterSpeed, la connessione ad Internet veloce e di qualità con 20 kbps di banda configurata, e 1085 Contatto Verde, il servizio di numero verde. Queste proposte si configurano come particolarmente adatte alle aziende di piccole e medie dimensioni per le quali Compagnia delle Opere rappresenta un importante punto di riferimento. Si caratterizzano infatti per la totale assenza di costi fissi, quali costi di attivazione, canoni, scatti alla risposta e costi minimi per le varie tipologie di chiamate, e prevedono tariffe particolarmente competitive basate unicamente sugli effettivi secondi di conversazione e connessione. Gli associati che intendono sottoscrivere l'offerta 1085 Business entro il 31 maggio potranno inoltre beneficiare di una speciale promozione con tariffe ancora più vantaggiose. Alle aziende associate verrà proposta inoltre l'opzione gratuita "Ovunque Sei" per i servizi 1085 Business e 1085 InterSpeed che consente di telefonare e collegarsi ad Internet da qualsiasi numero di rete fissa (compresi i telefoni pubblici) addebitando il costo delle chiamate in fattura. Questa opzione, molto utile per coloro che si trovano spesso fuori ufficio o viaggiano per lavoro, è attivabile in modo semplice chiamando il Servizio Clienti e richiedendo il relativo codice Pin. Oltre al controllo on-line della spesa telefonica disponibile per tutti i clienti Cdc 1085, alle aziende associate a Compagnia delle Opere viene offerto fino al 31 dicembre 2001 a titolo gratuito Torn@conto, l'innovativo servizio sempre on-line che permette di visualizzare il dettaglio di tutte le chiamate e di verificare il proprio profilo di traffico attraverso report completi e personalizzabili. Anche Torn@conto è disponibile sul sito www.cdc1085.it, con accesso tramite password. Numerose le attività in programma per promuovere l'accordo: oltre alla partecipazione a eventi mirati, quale la recentissima Assemblea Nazionale di Compagnia delle Opere che ha avuto Cdc 1085 tra i principali sponsor, alla presenza sul sito Internet www.cdo.it  dove gli associati potranno verificare le condizioni a loro riservate, Cdc 1085 promuoverà incontri presso le sedi locali di Compagnia delle Opere e realizzerà iniziative di direct mailing e telemarketing. Cdc 1085 punta su un'offerta completa voce, dati, Internet e servizi a valore aggiunto, supportata da una rete di 16 centrali a tecnologia digitale. Si propone di soddisfare le aspettative della clientela su tutto il territorio nazionale, realizzando una forte integrazione con i prodotti Cdc e i servizi Interfree e garantendo al consumatore vantaggi economici e facilità d'impiego. Si rivolge a un potenziale di 10 milioni di utenti appartenenti al mondo delle famiglie alto spendenti, ai professionisti e alle aziende, grazie alla rete commerciale costituita da oltre 440 punti vendita del Gruppo Cdc e dai 1085 eBusiness Partner. L'Associazione Compagnia delle Opere promuove e tutela la possibilità di dignitosa presenza delle persone nel contesto sociale e il lavoro di tutti, nonché la presenza di opere ed imprese nella società, favorendo una concezione del mercato e delle sue regole in grado di comprendere e rispettare la persona in ogni suo aspetto, dimensione e momento della vita. Si presenta come punto di aggregazione per le piccole e medie imprese e le organizzazioni non profit, mettendo a disposizione servizi, rapporti e convenzioni, favorendo la nascita di collaborazioni fra imprese, enti, etc. E' presente sul territorio nazionale con 33 sedi locali e 20 rappresentanze all'estero. L'universo degli associati comprende ad oggi 15.000 imprese associate e circa 200.000 persone fisiche.

DA UNA RICERCA DELLA CAMERA DI COMMERCIO EMERGE CHE A MILANO: L'ESERCITO DEI VOLONTARI SORPASSA QUELLO DELLA FINANZA E APPRODA SU INTERNET
Milano, 26 marzo 2001 - Attive 4.215 organizzazioni nella provincia (ad esempio, le imprese dell'abbigliamento sono 3.575 e quelle dell'intermediazione monetaria e finanziaria 3.18 1), di cui 2.413 nel Comune di Milano. Le organizzazioni non profit presenti nell'area metropolitana milanese sono 4.215 - più di una ogni mille abitanti. Grazie a questo risultato il settore non profit supera il settore dell'abbigliamento (3.575 imprese operanti nella Provincia), dell'intemediazione monetaria e finanziaria (3.181 imprese), e raggiunge quasi quello dell'editoria e stampa (4.911 imprese). Il 57% (2.413) di queste organizzazioni è presente a Milano città. Tra i comuni nella Provincia, spiccano: Monza (153), Sesto San Giovanni (68), Cinisello Balsamo (53), Rho (49), Legnano (46) e Cemusco sul Naviglio (38). Rimane però forte il legame con l'amministrazione pubblica: il 57,4% delle entrate delle imprese nonprofit deriva infatti da fonte pubblica (il 53,3% sotto forma di contratti e convenzioni; il 4,1% sotto, forma di contributi a fondo perduto), mentre solo il 42,6% da fonte privata. Emerge da un'indagine della Camera di Corrunercio di Milano sul settore non profit. E il no profit deve affrontare una nuova sfida: quella della comunicazione Non si può più limitarsi a risvolgere un servizio, ma occorre anche promuovere una nuova cultura del servizio alla persona e del volontario in genere. Di questo si è parlato a Palazzo Affari ai Giureconsulti durante il convegno dal titolo "Comunicare il no profìt" organizzato dalla Provincia di Milano, dall'Aem e dalla Fondazione Humanitas con il Patrocinio della Camera di Commercio di Milano. Il convegno è stato aperto dal saluto del Presidente della Provincia, Ombretta Colli e dal Presidente della Camera di Commercio di Milano Carlo Sangalli. Ai lavori hanno partecipato, tra gli altri, Giuseppe Marzullo Assessore Provinciale alla Fonnazione Professionale, don Antonio Mazzi, Foridazione Exodus, Susanna Bucci, dell'Attività Culturali ed Editoriali del Comitato Italiano per l'Unicef, Dario W. Rivolta, Deputato al Parlamento e Giuliana Bossi Rocca, Fondazione Humanitas. "Quella del volontariato- ha dichiarato Roberto Pesa, consigliere della Camera di Commercio di Milano - è una realtà che ha saputo in questi ultimi anni rafforzarsi sempre più e diventare protagonista attiva della nostra vita e della nostra società. Bisogna quindi con decisione superare quella vecchia mentalità che ha spesso confinato il mondo del no profit nell'emergenza, nei sottoscala della vìta sociale, Per farlo diventare invece un vero protagonista. La creazione dell'Authority sul volontariato e una crescente sensibilità da parte del mondo delle istituzioni vanno, bisogna riconoscerlo, in questa direzione. Ma è solamente il primo passo. Per crescere, il terzo settore ha bisogno infatti di una sempre maggiore autonomia. E questa passa attraverso una minore dipendenza dal finanziamento pubblico. Ma è altrettanto importante che il popolo del non profit sia costituito sempre di più da persone professionalmente preparate. Inoltre occorre imparare a promuovere la cultura del servizio attraverso una corretta comunicazione e l'utilizzo anche delle nuove tecnologie che sono a disposizione come per esempio l'uso di internet. E questo perché le imprese e le organizzazioni non iprofit e di volontariato devo essere realtà vive e "contagiose".

CRESCONO NEL 2000 LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE ITALIANE. MA TRA LE START UP DI NEW ECONOMY SOLO 2 SU 10 SOPRAVVIVONO PRESENTATO IL "PREMIO ARCHIMEDE" DEDICATO AI NEO-IMPRENDITORI
Milano, 26 marzo 2001. Nel 2000 le piccole e medie imprese italiane che hanno iniziato la loro attività sono state 366.340 (nel 1999 erano 340.997). Quelle che hanno invece cessato la loro attività sono state 253.740 (nel 1999 erano 249.943), con un tasso di crescita del 2,49% rispetto al 1999. La vita media delle start up di new economy è ancora molto bassa. La metà non raggiunge l'anno di vita e meno di un quarto supera i tre anni di attività. Questi i dati salienti che emergono dalla ricerca elaborata da Mazars, su fonte Infocamere e Politecnico di Milano, sulla nati-mortalità delle piccole e medie imprese italiane nel 2000. Secondo uno studio pubblicato dal Centre for European Reform e dei dati della Commissione Europea il nostro paese risulta nel gruppo di testa, seguiti dalla Gran Bretagna, nel campo della creazione d'impresa, data la forte tradizione di impresa fàffiliare, piccola e media. "Questi dati - commenta Federico Baldeschi Oddi, Partner di Mazars e responsabile dell'iniziativa sono positivi perchè indicano una maggiore vitalità dei tessuto imprenditoriale. La rigidità del sistema di norme e regolamenti che gravano però sull'impresa spiega perchè in Italia nascono così tante piccole imprese che non riescono a trasformarsi in grandi aziende". "Mazars, - continua Baldeschi - prendendo spunto da questi dati, ho voluto verfflcare se non ci fossero altre ragioni che consentissero di abbattere il numero delle cessazioni, valorizzando ancora di più la capacità di rischio dei giovani, aiutandoli a superare meglio i primi anni di esistenza della loro azienda che è il periodo con i maggiori livelli di mortalità". E' stata presentata inoltre a Milano la seconda edizione italiana del "Premio Archimede", un premio al miglior progetto d'impresa ideato da un neo-imprenditore scelto da una Giuria composta da importanti personaggi del mondo dell'economia, delle istituzioni e della cultura del nostro Paese. Il promotore defl'iniziativa è il Gruppo Mazars Italia, branch italiana dell'omonino gruppo multinazionale, leader nella revisione contabile e nella consulenza direzionale e presente in oltre 50 paesi del mondo, con undici sedi operative e oltre 250 professionisti. "Per consentire un più agevole e sicuro decollo nel nuovo progetto imprenditoriale - ha affermato Baldeschí Oddi - Mazars ritiene strategico fornire alla neo-impresa non solo un aiuto economico sotto forma di partecipazione al capitale di rischio, ma anche una continua assistenza riguardo tutte le problematiche amnúnistrative, contabili e fiscali per la durata di un anno". " A consuntivo, guardando i risultati imprenditoriali ottenuti negli ultinú nove mesi dal vincitore, categoria Neoimprenditori, del concorso dello scorso anno, - ha proseguito il partner di Mazars Italia - si è notato che la neo azienda vincitrice può trarre beneficio non solo da una evidente maggiore capitalizzazione conseguente al premio in denaro vinto, ma anche e specialmente dall'offerta di un tutoring di qualità e da una maggiore visibilità che l'imprenditore può ottenere sul suo mercato di riferimento. Proprio da questi fattori egli acquisisce una sicurezza psicologica ed una maturità manageriale che gli consentono di superare con maggiore facilità il periodo più delicato di esistenza della sua impresa. Le vicende vissute negli ultimi nove mesi dai due vincitori della categoria Studenti, dimostrano come l'aiuto di cui necessitano per emergere non è solo economico ma specialmente di visibilità verso l'esterno e di una maggiore conoscenza delle strutture preposte dallo Stato per aiutarli nel dare vita all'impresa sognata" Del resto i dati in possesso di Mazars Italia per le aziende della new economy confermano che senza adeguato accompagnamento consulenziale e finanziario il 50% delle start up non raggiunge il primo anno di vita, il 77% non arriva a due anni di età e solo il restante 23% si consolida fino a superare i 3 anni di attività. Questi dati secondo Mazars migliorano sensibilmente nel caso che l'azienda venga accompagnata fin dall'inizio della sua attività da presenze professionali qualificate sia sotto il profilo orgarúzzativo e fiscale sia sotto quello finanziario e commerciale. Il premio, patrocinato dai Giovani Imprenditori di Confindustria, Sviluppo Italia, da Formaper Azienda Speciale della Camera di Commercio di Mlano, da Sumi - Facoltà di Economia di Torino e dalla Federazione Nazionale Cavalieri del Lavoro, con la collaborazione de Il Corriere della SeraCorriere Lavoro, Ciaoweb, Banca Popolare di Milano, Etf Group, Ddm e Fidia, offrire a migliaia di giovani imprenditori una grande occasione per valorizzare adeguatamente le loro potenzialità di innovazione, intraprendenza e lo spirito d'impresa. Il prenùo è rivolto a: Neo-imprenditori di età inferiore a 35 anni che hanno ideato un progetto imprenditoriale, avviato non prima del 1' gennaio 2001. Studenti universitari , di età inferiore ai 30 anni; in questo caso viene prenfiata l'idea più brillante, non obbligatoriamente da realizzare. Requisito preferenziale per essere ammessi al prerrúo è il contenuto innovativo del progetto proposto, con particolare attenzione al suo livello di realizzabilità e di compatibilità tra previsioni economiche e occupazionali. Una prima selezione delle domande di partecipazione presentate entro il 30 giugno 2001 verrà effettuata da Mazars. Ai selezionati verrà richiesto di inviare entro il 15 luglio il business plan dettagliato del progetto. La seconda fase di selezione, che si concluderà il 15 luglio del 200 1, verrà effettuata da parte di una apposita Giuria composta da autorevoli personaggi del mondo imprenditoriale italiano. Il primo classificato, per la categoria neo~imprenditori, selezionato dalla Giuria otterrà i seguenti premi: un venture capital di 50 milioni di lire italiane, pari a 25.826,45 Euro, sotto forma di partecipazione al capitale di rischio della sua impresa; assistenza contabile, giuridica e fiscale gratuita all'impresa per la durata di un anno da parte dei professionisti Mazars; la formazione, attraverso la partecipazione gratuita ai corsi della scuola di imprenditorialità del Formaper. I primi 2 classificati, per la categoria Studenti, otterranno invece i seguenti premi: borsa di studio di 5 milioni di lire italiane, pari a 2.582,65 Euro -stage di 3 mesi da svolgere presso una società del Gruppo Mazars o presso un azienda promotrice del premio; rimborso spese mensile di 1 milione di lire italiane (516,63 Euro) per il periodo dello stage. " Il Gruppo Mazars a livello internazionale - ha dichiarato Dario Guerini, Presidente di Gnosis, società di Consulenza Direzionale del Gruppo Mazars Italia - è da sempre orientata a favorire lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali gestite da giovani." "Il nostro valore aggiunto, come società di servizi professionali a diffusione globale, sta nell'offiire ai progetti italiani più meritevoli la possibilità di inserirsi in un circuito internazionale di incontro e di comunicazione tra neo-imprenditori di diverse nazionalità - ha concluso Guerini" Tutte le attività di comunicazione inerenti al Premío Archimede sono a cura dell'agenzia Below Srl di Milano, partner della società di comunicazione integrata Chiara &Associati. Per inoltrare le candidature bisogna collegarsi entro il 30 giugno 2001 al sito internet: www.premioarchimede.it, dove sono disponibili anche tutte le informazioni sul concorso e sul regolamento, e compilare debitamente le schede di adesione. Le informazioni possono essere richieste via E-mail all'indirizzo premio.archimede@mazars.it La selezione da parte della Giuria si concluderà il 15 luglio 2001.La premiazione dei vincitori avverrà in una prestigiosa sede a Milano entro la fine del settembre 2001.

LOCAL TELCOS 2001 LA SFIDA DELL'UNBUNDLING.LOCAL 4 O INCONTRO ANNUALE SULLE STRATEGIE DI ACCESSO AL CLIENTE NELLE TELECOMUNICAZIONI
Milano, 26 marzo 2001 - Organizzato da Busacca & Associati consulenti di direzione ed organizzazione Martedì 27 marzo alle ore 9 a Milano presso l' Excelsior Hotel Gallia si terrà "Local Telcos "4 o Incontro Annuale sulle Strategie di Accesso al Clientenelle Telecomunicazioni. Con la liberalizzazione dell'ultimo miglio il mercato italiano delle telecomunicazioni fisse si presenta quest'anno come una delle aree più dinamiche del settore. Per rispecchiare questo rinnovato scena-rio, in cui cresce la competizione tra gli operatori e aumenta l'offerta di servizi a valore aggiunto, l'edizione 2001 di Local Telcos si propone di approfondire attraverso una serie di tavole rotonde il ruolo e le strategie dei diversi operatori. Integralmente curato dagli specialisti di Busacca & Associati -società di consulenza di direzione operante in Italia e specializzata nel settore delle telecomunicazioni - Local Telcos 2001 vuole rappresentare un importante punto di riferimento nell'intero pano-rama italiano del settore. Local Telcos 2001, convegno totalmente indipendente e privo di sponsor, costituisce un autorevole appun-tamento per tutti i maggiori operatori italiani del settore e un osservatorio privilegiato per tutti coloro che desiderano assistere in prima persona ai cambiamenti in atto nel settore. Local Telcos 2001 fornisce una panoramica a 360 gradi sui temi in discussione, utilizzando ottica, linguaggio e approcci propri del marketing dei beni e servizi ad elevato contenuto tecnologico. Analizzando il settore dal punto di vista tecnico, normativo e di mercato, e proponendo una serie di tavole rotonde che mettono a confronto le strategie dei diversi operatori, l'evento si rivolge indifferentemente a tutto il personale operativo, commerciale e di pianificazione delle aziende del settore (fornitori di tecnologie, gestori di servizi, carrier, reseller...) nonchè ai soggetti interessati a comprendere come le evoluzioni del settore possono contribuire allo sviluppo del business. Con la liberalizzazione del mercato dell'accesso e l'unbundling del local loop gli utenti finali possono (e sempre più po-tranno) scegliere tra una vasta gamma di soluzioni offerte dai diversi operatori. L'innovazione tecnologica in questo tratto di rete ha pertanto assunto un ruolo decisivo nell'evoluzione dell'intero mercato delle telecomunicazioni. ?Quali le soluzioni tecnologiche di accesso già oggi disponibili e quale la loro evoluzione nel breve e medio termine? ?In che misura queste soluzioni tecnologiche possono essere tra loro complementari piuttosto che alternative e come si confrontano in termini di funzionalità, flessibilità, evolvibilità e costo? ?Che relazioni vi possono essere tra soluzioni tecnologiche adottate e tipologia di servizi offerti? ?Quali le prospettive di ritorno per i singoli operatori anche in funzione dei diversi modelli di business possibili? Queste citate sono solo alcune delle tematiche che verranno trattate nel corso dell'incontro al quale hanno dato la loro adesione: Gabriele Altini, Teti; Marco Barbieri, Albacom; Antonino Busacca, Busacca & Associati; Vincenzo D'Ambrosio, Colt Telecom; Arturo Danesi, Lts; Adriano De Luca, Noicom; Raffaele Giarda, Baker & Mckenzie; Mario Gelmini, Telecom Italia; Pier Luigi Guerra, Eplanet; Pietro Labriola, Infostrada; Maurizio Marchetta, Edisontel; Michele Morganti, Siemens Icn; Riccardo Negro, Lombardiacom; Stefano Parisse, Fastweb; Massimo Sabatini, Tiscali; Massimo Scarcello, Cities On Line; Francesco Sciannamea, Global One; Roberto Saviane, Cdc 1085; Edoardo Verduci, Atlanet; Gianluigi Vignola, Gts Italia; Fulvio Zubiani, Worldcom. I risultati dei sondaggi saranno messi a disposizione dei partecipanti sul sito www.busacca.it 

NEW ECONOMY: TIME INVITA A GUARDARE OLTRE L'ORSO. ZETESIS (BANCA INTESA) UNICA AZIENDA ITALIANA CITATA CHE HA DECISO DI QUOTARSI IN BORSA
Milano, 26 marzo. 2001 - Time della scorsa settimana ha dedicato la copertina al tema del crollo dei mercati sostenendo che la recessione degli Stati Uniti non è ancora certa e che i fondamentali dell'economia sono ancora buoni. Il settimanale statunitense dedica anche un servizio sui mercati europei che mostrano segnali più incoraggianti rispetto agli Usa, a cominciare dalla disoccupazione in calo ovunque. Un altro segnale di ottimismo è la difficoltà a reperire risorse competenti nella new economy: Alessandro Ponti, Presidente di Zetesis, unico italiano tra gli intervistati, spiega brevemente che "da una segretaria di direzione in su non si riesce a trovare gente". Zetesis S.p.A, oggi a capo del Gruppo Zetesis, nasce nel 1985 per operare nel mercato dell'informatica e dell'Information Technology come System Integrator (networking, system integrator, Cad, ecc.). Dal 1996 ha cominciato ad operare in Internet con la Divisione E-business. Alla fine del 1999 Banca Intesa ha acquisito una quota del 17,65% di Zetesis, con un'opzione per salire al 23%. Oggi Zetesis, agendo anche in qualità di Nasp (Network Application Service Provider), si offre come partner ideale per soluzioni strategiche nella creazione di virtual shop, mall, marketplace, mercati verticali B2B facendo leva sulla creazione di "business community" e generando start up partecipate dalla capogruppo (come Hospitalia.it, Buygreen.it, Portale della musica, E-condominio.it, Hay-net: sono società operative responsabili di altrettanti Marketplace B2B e B2C). Zetesis ha da poco inaugurato la nuova sede a Vimodrone, alle porte di Milano, con una superficie di oltre 3.000 mq. Ha un centinaio di dipendenti e prevede per l'anno in corso un fatturato di circa 38 mld (il bilancio 2000, in chiusura, ne stima circa 18). Alessandro Ponti ha fondato l'azienda e ne è Presidente. Giuseppe Sannicolò è l'Ad. I membri del Cda sono Giuliano Venturi (Edisontel), Stefano Bennati (Banca Intesa Private Equity) e Severino Meregalli (Università Bocconi). Nell'ultima riunione del 2000 il Cda ha deliberato l'avvio del processo di quotazione della società.

BANCA INTESA: CONGIUNTURA NORD-EST LA SITUAZIONE CONGIUNTURALE NEL PRIMO TRIMESTRE 2001

Milano, 26 marzo 2001 - Il 2000 è stato un anno molto dinamico per l'economia del Nord-Est. Al rafforzamento del settore manifatturiero, si sono affiancati notevoli progressi nell'edilizia e nel terziario. Per il secondo anno consecutivo, è aumentato più della media nazionale il tasso di natalità delle imprese di costruzione e delle attività terziarie, in particolare di servizio alle imprese. L'analisi delle variabili creditizie mostra, inoltre, tassi di crescita degli impieghi superiori a quelli medi nazionali, con uno spiccato differenziale positivo soprattutto nel settore dell'edilizia. · Il protrarsi di segnali di minor vivacità e di prospettive non particolarmente brillanti relativamente al contesto internazionale ha reso però più incerto lo scenario congiunturale di inizio anno, soprattutto per il settore manifatturiero. Il Nord-Est, che esporta una quota rilevante della propria produzione industriale, appare particolarmente esposto all'evoluzione del commercio mondiale. Analogamente a quanto segnalato a livello nazionale, nella seconda metà del 2000 gli indicatori qualitativi dell'area nord-orientale hanno incominciato a manifestare un progressivo minor dinamismo. Pur mantenendosi su livelli ancora positivi, sia l'indicatore coincidente, che aggiorna la situazione del ciclo della produzione sino a gennaio 2001, sia il leading indicator, che anticipa l'andamento dell'attività industriale sino alla fine del primo trimestre, hanno evidenziato un graduale rallentamento dei ritmi di crescita rispetto ai livelli molto elevati raggiunti nella prima metà del 2000. La componente della domanda che gli imprenditori giudicano in maggior rallentamento è quella degli ordini provenienti dal mercato nazionale. In questo caso il saldo tra le risposte positive e negative, in forte aumento sino al secondo trimestre del 2000 si è velocemente ridimensionato diventando negativo a inizio 2001. Anche le valutazioni del portafoglio degli ordini esteri sono diventate meno ottimistiche ma si mantengono relativamente migliori, anche per quanto riguarda le prospettive a breve termine. La tendenza potrebbe però mutare di segno per gli effetti indotti dallo scenario internazionale che sta diventando meno favorevole rispetto alle attese di soli pochi mesi fa.

ECONOMIA ITALIANA: SI E' CHIUSO BENE IL 2000 MA SI ADDENSANO NUBI NEI PRIMI MESI DEL 2001

Milano, 26 marzo 2001 - Il 2000 è stato un anno buono per l'economia italiana, come per il resto d'Europa. Le stime diffuse il primo di marzo dall'Istat indicano una crescita del Prodotto interno lordo del 2.9 per cento. E' il tasso più elevato degli ultimi cinque anni, inferiore però, anche se di poco, a quello dei principali nostri partner europei: in Germania e in Francia il Pil è cresciuto rispettivamente del 3.1 e 3.2 per cento. Alla crescita del 2000 hanno contribuito i consumi nazionali per 2 punti percentuali (di cui 1.7 la spesa delle famiglie residenti), gli investimenti fissi lordi per 1.2 punti percentuali, le esportazioni nette per 0.6 punti, mentre la variazione delle scorte ha fornito un contributo negativo di circa un punto percentuale. Dal punto di vista della formazione del prodotto, la crescita è stata sostenuta soprattutto dal settore dei servizi il cui valore aggiunto è aumentato del 3 per cento, minore il contributo dell'industria in senso stretto e delle costruzioni, negativo è risultato invece il contributo del settore dell'agricoltura che ha registrato una diminuzione del valore aggiunto del 2.1 per cento. La buona performance dell'economia italiana è descritta anche dall'analisi dei dati di produzione industriale. Il profilo trimestrale in corso d'anno mostra un andamento in salita seppur con diverse velocità. Ad un primo semestre di forte accelerazione è seguito infatti un terzo trimestre in cui i livelli medi di attività si sono mantenuti sostanzialmente stabili rispetto al trimestre precedente, l'aumento è infatti marginale pari allo 0.2 per cento. Negli ultimi mesi dell'anno l'attività industriale ha però nuovamente recuperato vivacità e la produzione è tornata a mostrare ritmi di crescita analoghi a quelli della scorsa primavera portando i livelli di attività ai massimi degli ultimi anni. L'indice destagionalizzato di produzione industriale in novembre è aumentato dell'1.1 per cento sul mese precedente e in dicembre il tasso di crescita mensile si è raddoppiato (+2.2 per cento) portando i livelli di attività medi nel quarto trimestre a quota 109.8, superiori dell'1.3 per cento a quelli del trimestre precedente. In media d'anno le quantità prodotte sono aumentate del 3.2 per cento rispetto al 1999, ma la produzione media giornaliera, quella corretta per tener conto del diverso numero di giorni lavorativi presenti nei due anni (cinque in meno nel 2000) è cresciuta del 4.8 per cento. Alla luce di quanto segnalato dagli indici di produzione industriale, il 2000 ha trasmesso all'anno nuovo un'eredità positiva di un punto e mezzo percentuale. Il dato di gennaio 2001 e le anticipazioni dell'indicatore ref.irs relative ai due mesi successivi indicano però un rallentamento della crescita. Per gennaio l'Istat ha comunicato un arretramento, rispetto al dato molto elevato di dicembre, dell'indice destagionalizzato di quasi due punti percentuali, mentre le stime ref.irs, elaborate sulla base dei consumi elettrici, segnalano un ulteriore lieve ridimensionamento dei livelli di attività in febbraio e un recupero in marzo. Se queste anticipazioni verranno confermate dai dati Istat, rispetto al quarto trimestre del 2000 la produzione industriale, nella media dei primi tre mesi dell'anno, ridurrebbe solo marginalmente i livelli di attività (Gr. 1). Gli indicatori qualitativi di domanda e produzione Isae hanno incominciato a denunciare un indebolimento della fase congiunturale, anticipando un rallentamento dei ritmi di crescita dell'attività industriale, già nel corso dei mesi estivi. Anche il leading indicator ref.irs del ciclo della produzione, pur mantenendosi nella fascia dei dati positivi presenta da più mesi ormai un profilo discendente, segnalando che la crescita si sta progressivamente indebolendo.

CONFINDUSTRIA: CENTRO STUDI, LIEVE AUMENTO CONGIUNTURALE DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE SECONDO L'INDAGINE CONGIUNTURALE RAPIDA DI MARZO 2001

Roma, 26 marzo 2001 - Le indicazioni fornite dal panel di aziende industriali del Centro Studi Confindustria, nel mese di marzo, evidenziano, nei confronti del febbraio 2001, un lieve incremento (+0,5%) dell'indice medio giornaliero della produzione industriale, depurato della componente stagionale. Tale risultato viene dopo le flessioni registrate nei due mesi precedenti: in gennaio (-1,8% rispetto agli elevati livelli di dicembre) e in febbraio (-0,6%) nei confronti del mese precedente. In termini tendenziali, l'indice di marzo della produzione industriale corretto per il numero di giornate lavorative (una in meno rispetto al marzo 2000) registra un aumento del 2,8% (-0,7% la variazione dell'indice "grezzo"). Variazioni positive si sono verificate nell'ambito dei beni di consumo, dove la crescita si è concentrata sui beni semidurevoli e su quelli non durevoli, e tra i beni d'investimento per macchine e apparecchi. Nella media del primo trimestre di quest'anno, si rileva una stabilizzazione della produzione media giornaliera sui livelli conseguiti negli ultimi tre mesi del 2000 (-0,3%). Nel confronto tendenziale, invece, la produzione giornaliera del primo trimestre presenta una crescita del 2,6% (+2% la variazione dell'indice grezzo). Le vendite di prodotti manufatti riferite alle aziende del panel CSC, in marzo, denotano un incremento, in termini reali, del 3,9% sullo stesso mese del 2000. Le vendite sul mercato nazionale, nel mese in questione, sono aumentate del 3,8%, quelle sui mercati esteri del 4,1%, risultando in progressiva decelerazione nel tasso di crescita tendenziale. Nel mese di marzo, il flusso di nuovi ordinativi acquisiti dalle aziende che lavorano su commessa è aumentato del 2,6% nei confronti dello stesso mese dell'anno precedente. A livello settoriale, indicazioni positive particolarmente consistenti si registrano soprattutto per le imprese operanti nel settore tessile-abbigliamento ed in quello della lavorazione dei minerali non metalliferi.

GUCCI GROUP N.V. ANNOUNCES RECORD FINANCIAL RESULTS FOR THE FOURTH QUARTER AND THE FULL YEAR 2000

Amsterdam, The Netherlands, March 26, 2001: Gucci Group N.V. (Nyse: Guc; Euronext Amsterdam: Gcci.As) today (march 22) announces results for the fourth quarter and the full year ending January 31, 2001. Gucci group highlights: Full year revenues up 83% to US$ 2,258.5 million; fourth quarter revenues up 54% to US$ 615.9 million; Full year operating profit before goodwill and trademark amortization up 49% to US$ 408.4 million; fourth quarter operating profit before goodwill and trademark amortization up 24% to US$ 108.8 million; Full year net income of US$ 336.7 million; Full year fully diluted net income per share before goodwill and trademark amortization up 12% to US$ 3.94 (US$ 3.53 in 1999); Diluted net income per share at US$ 3.31; Group retail network expanded to 202 directly operated stores from 158 in 1999; Gucci Group brand portfolio recently expanded with the addition of Alexander McQueen, Bédat & C° and Bottega Veneta; Gucci division highlights: Full year revenues approach US$ 1.5 billion (US$ 1,494 million) an increase of 26% over 1999; Full year operating profit before goodwill and trademark amortization reaches US$ 403.7 million (27% of revenues), an increase of 39% over 1999; February 2001 retail sales up 29% on a constant currency basis. Outlook: Management increases its estimate for 2001 Group revenues to Us$ 2.6 billion, reflecting recent acquisitions; Management believes Gucci Division can increase revenues at least 10% in 2001; Management confirms its estimate for 2001 fully diluted net income per share ("Eps") of US$ 3.40; Management increases its estimate of 2001 Eps excluding goodwill and trademark amortization to US$ 4.35 (previously estimated at US$ 4.25); Domenico De Sole, President & Chief Executive Officer of Gucci Group N.V. commented: "I am truly delighted with the Group's record results and accomplishments in 2000. In one year, we achieved our objective to become a leading multi-brand luxury goods group that includes some of the finest names in the industry. The Gucci brand performance was simply spectacular with revenues approaching US$ 1.5 billion and operating profit before goodwill and trademark amortisation hitting an unprecedented US$ 404 million, a 27% margin. YSL Beauté, Sergio Rossi and Boucheron all contributed positively to Group operating profit before goodwill and trademark amortisation last year. The rapid restructuring of Yves Saint Laurent has laid the foundation for profitable future growth. We see exciting opportunities through excellent management of our current companies as well as targeted acquisitions." Gucci Division Revenues: The exceptional fourth quarter performance, a 26.2% advance in revenues to US$ 441.8 million driven by double digit sales increases in each major market and across most product categories, demonstrated once again Gucci's continued well balanced development and appeal to customers worldwide. Retail sales, up 26.9% on a constant currency basis to US$ 321.2 million in the fourth quarter, advanced at a double digit pace in all major markets, with outstanding strength seen in Europe and Japan. On a constant currency basis, fourth quarter retail sales rose 47% in Asia excluding Japan, 40% in Europe, 23% in Japan, and 14% in North America. At January 31, 2001, Gucci's directly-operated stores numbered 143, representing a selling surface area of approximately 370,000 square feet. Strong sales to US department stores and European specialty stores propelled the increase of wholesale revenue 27.5% to US$ 54.7 million in the fourth quarter, notwithstanding our continuing program to limit the number of wholesale points of sale through franchisee repurchases and the reduction in duty free points of sale throughout 2000. Gucci's recent extraordinary performance in leather goods continued unabated in the fourth quarter as sales of handbags, luggage and small leather goods increased 36%, 92%, and 47%, respectively. The 30.2% advance in ready-to-wear sales in the fourth quarter was led by a more than 43% increase in women's apparel turnover, testimony to the brand's growing strength as a ready-to-wear house. Strong demand for contemporary design merchandise increased jewelry sales 18.3% in the final quarter of 2000. The weak Swiss franc-US dollar exchange rate and tighter control over distribution affected Timepieces revenues, which were US$ 52.8 million in fourth quarter 2000 compared to US$ 56.6 million in the same period of 1999. On a constant currency basis, Gucci Timepieces distribution sales decreased 1.9% in the fourth quarter but advanced 4.7% in full year 2000. Margins: Gucci achieved record earnings in full year 2000: the gross profit reached US$ 1,027.8 million (68.8% margin), while the operating profit before goodwill and trademark amortization increased 39% to US$ 403.7 million (27.0% margin). Timepieces realized an extraordinary operating margin before goodwill and trademark amortization of 44% in 2000. The further strengthening of an already robust gross margin (71.7% in fourth quarter 2000; 69.9% in fourth quarter 1999) reflected continued outstanding levels of full price sell-through, strong retail sales and advantageous product mix (above average growth from high margin leather goods). The substantial gain in the operating margin before goodwill and trademark amortization (30.1% in fourth quarter 2000; 26.3% in fourth quarter 1999) owed to both the more robust gross margin and cost control, as operating expenses as a proportion of revenues declined to 41.6% in fourth quarter 2000 from 43.6% in fourth quarter 1999. General and administrative expenses declined to 12.1% of revenues in fourth quarter 2000 from 13.6% in fourth quarter 1999, while store expenses as a percentage of retail sales fell to 28.3% from 30.2% in the corresponding periods. Ysl Beauté Revenues: Ysl Beauté revenues, US$ 116.9 million in fourth quarter 2000 (US$ 140.0 million in fourth quarter 1999) were affected by Euro depreciation and the elimination of "grey market" sales. On a constant Euro-US dollar exchange rate basis, division sales declined 6% in the fourth quarter and were flat for the full year. Management considers this performance commendable in light of termination of US$ 23 million of sales to mass market agents and "grey market" retailers in 2000. Yves Saint Laurent fragrance sales declined in the fourth quarter and full year as a result of the restrictive sales policy, but the tighter distribution has already improved Yves Saint Laurent's relationship with the trade and is expected to lead to revenue growth and profit improvement over time. Management re-launched Opium in Fall 2000 with a powerful advertising campaign, and as a result the fragrance was again one of the top five selling perfumes in France late last year. Yves Saint Laurent make-up, on the back of excellent performance from mascara and lipstick, registered 23% Euro-denominated sales growth in 2000. Roger & Gallet reinforced its position in the French toiletries market, having increased total sales 16% in the fourth quarter and 17% in the full year on a Euro denominated basis. Margins: On the back of restructuring and rigorous cost control and despite the US$ 23 million in foregone revenue, YSL Beauté achieved its key operating objective, an 8.0 % operating margin before goodwill and trademark amortization in 2000, up from 5.6% in 1999. Moreover, the operating margin of the three core brands (Yves Saint Laurent; Oscar de la Renta; Roger & Gallet) representing 87% of total revenues, exceeded 11%. Yves Saint Laurent : Yves Saint Laurent full year revenues, US$ 97.0 million, included approximately US$ 31 million in retail sales, US$ 33 million in wholesale turnover and US$ 33 million in royalty income. Full year operating losses before goodwill and trademark amortization were US$ 15 million. At January 31, 2001, Yves Saint Laurent's directly-operated stores numbered 28. In 2000, Gucci Group made tremendous strides in transforming Yves Saint Laurent from a disparate collection of licenses and products into a high quality luxury business. The Company put in place a new and experienced management team, reduced license contracts to 62 from 167, acquired at a reasonable cost the production and distribution rights to strategically significant product categories (women's ready-to-wear; shoes; watches and jewelry), consolidated women's ready-to-wear production from three factories into one, reduced headcount substantially, debuted a new store format, introduced new leather goods and shoe collections and re-launched the core ready-to-wear with the presentation of Tom Ford's Spring/Summer 2001 women's and men's ready-to-wear collections. These accomplishments have laid the foundation for the future success of Yves Saint Laurent. Sergio Rossi: Full year revenues, US$ 69.5 million, included US$ 20 million in retail sales and US$ 48.5 million in wholesale turnover. At January 31, 2001, Sergio Rossi's directly-operated stores numbered 19. Strong demand for the women's collections, especially Fall/Winter, and the introduction of a cruise collection, drove both retail and wholesale sales in 2000. On a constant currency basis, and excluding the Japanese business (consolidated July 1, 2000), retail sales advanced 26.3% in 2000. Wholesale turnover, excluding sales of third party brands, increased 27% in 2000. The significantly improved operating margin before goodwill and trademark amortization (12.0% in 2000; 8% in 1999) derived from excellent full-price sell-through, strong demand for high price-point merchandise and operating leverage in the directly owned stores. Boucheron: Boucheron (consolidated July 1, 2000) contributed US$ 65.6 million to Group turnover, including approximately US$ 19 million in retail sales, in 2000. In the fourth quarter Boucheron revenues were US$ 26.3 million, including US$ 8 million in retail sales. The company launched a new woman's fragrance, Initial, in France and the United States in the Fall, and sell-out, especially in the United States, has been strong. The division's operating margin before goodwill and trademark amortization was approximately 7% in the July 2000 - January 2001 period. Corporate Expenses : Unallocated corporate expenses amounted to US$ 35 million for full year 2000. For the fourth quarter unallocated expenses were US$ 22 million. This included US$ 4.5 million which had been charged to the operating divisions in the first nine months but which have been reclassified as corporate expenses based on the Group's revised management and operating structure as well as US$ 9 million of accruals for bonuses and non-recurring items. Non-operating Items: Restructuring charges at Yves Saint Laurent, YSL Beauté and other newly acquired businesses were US$ 23.7 million (US$ 16.4 million net of tax) in the fourth quarter and US$ 88.7 million (US$ 57.7 million net of tax) for full year 2000. Total restructuring charges at the Yves Saint Laurent companies exceeded management's previously forecast expectations. This was in part due to unexpected employee departures which management believes will provide cost savings beyond those previously forecast. Management does not expect to sustain further significant restructuring charges in relation to YSL Beauté or Yves Saint Laurent. Goodwill and trademark amortization was US$ 24.7 million (US$ 18.8 million net of tax) for the fourth quarter and US$ 83.2 million (US$ 62.6 million net of tax) for full year 2000. Net financial income of US$ 40.7 million in the fourth quarter represented a 7.7% gross annualized yield on the Group's cash position over the quarter. The Group's effective tax rate for the full year, 11.7%, reflected a 23% effective tax rate on the Group operating profit, a 4% effective tax rate on financial income and the current and deferred tax benefits from restructuring expenses and trademark amortization. Net Income Per Share: Fully diluted net income per share amounted to US$ 3.31 in 2000, compared to US$ 3.48 in 1999. Excluding goodwill and trademark amortization, fully diluted net income per share increased 12% to US$ 3.94 in 2000 from US$ 3.53 in 1999. 2001 Outlook - Based on the Company's approved budget and the expected results of recently acquired businesses, management expects Gucci Group in 2001 to generate revenues of approximately US$ 2.6 billion (compared to the previously communicated estimate of US$ 2.5 billion) and an operating margin before goodwill and trademark amortization of approximately US$ 440 million. Management's expectations for Group 2001 results assume Gucci division revenue growth of at least 10% and operating margin before goodwill and trademark amortization of at least 25%. For YSL Beauté, management believes that further rejuvenation of the Yves Saint Laurent name, including the planned major launch of the new YSL fragrance in second half 2001, will drive division sales growth, while continued cost control will increase the operating margin before goodwill and trademark amortization to 9% in 2001. For Yves Saint Laurent, management expects the development of new product lines, the roll-out of a retail store network and a planned aggressive communications campaign will contribute to an operating loss before goodwill and trademark amortization estimated to be US$ 50 million in 2001. Management believes these investments will constitute the platform for the brand's future success and expects a significant improvement of the operating performance in 2002. Based on these assumptions, management confirms its previously published belief that the Group can achieve fully diluted net income per share of approximately US$ 3.40 in 2001. In addition, management believes that excluding goodwill and trademark amortization (estimated to be US$ 0.95 per share) fully diluted net income per share can increase approximately 11% to US$ 4.35 in 2001. Gucci Group N.V. is one of the world's leading multi-brand luxury goods companies. Through the Gucci, Yves Saint Laurent, Sergio Rossi, Boucheron, Roger & Gallet, Bottega Veneta, Alexander McQueen and BÉDAT & Cº brands, it designs, produces and distributes high-quality personal luxury goods, including ready-to-wear, handbags, luggage, small leather goods, shoes, timepieces, jewelry, ties and scarves, eyewear, perfume, cosmetics and skincare products. The Group directly operates stores in major markets throughout the world and wholesales products through franchise stores, duty free boutiques and leading department and specialty stores. The shares of Gucci Group N.V. are listed on the New York Stock Exchange and on the Euronext Amsterdam Stock Exchange. Under the safe harbor provisions to the U.S. Private Securities Litigation Reform Act of 1995, the Company cautions investors that any forward-looking statements of projections made by the Company, including those made in this document, are subject to risks and uncertainties that may cause actual results to differ materially from those projected. Factors that may affect the Company's operations are discussed in the Company's Annual Report on Form 20-F for 1999, as amended, filed with the U.S. Securities and Exchange Commission.

ALLEANZA GRUPPO MPS E GRUPPO UNIPOL

Siena, 26 marzo 2001 - Facendo seguito ai comunicati stampa dei giorni 15, 16 febbraio u.s relativi al progetto di alleanza a livello industriale e commerciale tra il Gruppo Mps ed il Gruppo Unipol si rende noto che in data odierna (22 marzo) il Consiglio di Amministrazione della Banca Monte dei Paschi di Siena, presieduto dal Prof. Pier Luigi Fabrizi, ha deliberato di sottoscrivere il contratto preliminare per l'acquisto di n. 226.800.000 azioni Finsoe Spa, pari al 20% del capitale di Finsoe Spa., sulla base di un prezzo di lit. 1.350 per azione (corrispondente ad un investimento massimo di circa 306 miliardi di lire). La sottoscrizione sarà subordinata all'ottenimento delle necessarie autorizzazioni. In seguito alla suddetta operazione la quota detenuta dal Gruppo Mps nel capitale di Finsoe Spa -società che detiene il controllo di Unipol Assicurazioni Spa - salirà al 25,6%. Tale acquisizione rappresenta il primo passo per la realizzazione di un progetto mirato alla creazione di una partnership bancaria - assicurativa atta a favorire il rafforzamento dei due Gruppi nello scenario competitivo nazionale, nonchè l'ottenimento di significative sinergie attraverso lo scambio di know how e lo sviluppo di iniziative di cross selling riferibili ad una base di circa 9 milioni di clienti.

ACCORDO BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA SPA BANCA AGRICOLA MANTOVANA SPA

Siena, 26 marzo 2001 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Monte dei Paschi di Siena SpA ("Bmps"), presieduto dal Prof. Pier Luigi Fabrizi, e il Consiglio di Amministrazione della Banca Agricola Mantovana SpA ("Bam"), presieduto dal Cav. Lav. Dr. Piermaria Pacchioni, hanno in data odierna affrontato l'esame degli sviluppi dell'Accordo Quadro stipulato tra le due banche in data 13.11.98, constatando con soddisfazione come abbiano già avuto piena applicazione, nei termini previsti, molte previsioni dell'Accordo Quadro stesso. Fra queste si ricorda, oltre al lancio ed alla conclusione positiva dell'Offerta Pubblica di Acquisto preventiva sul 70% delle Azioni e delle obbligazioni Bam in circolazione alla data dell'Accordo Quadro, alla trasformazione di Bam in società per azioni ed al nuovo assetto statutario della società (deliberati questi ultimi dall'assemblea straordinaria della società in data 20 febbraio 1999), anche le operazioni di incorporazione in Bam di proprie controllate e la costituzione della Fondazione destinata al perseguimento di fini benefici e di assistenza ed utilità sociale, culturale ed artistica a favore della comunità mantovana. Affrontando poi l'argomento relativo all'ipotesi dell'aggregazione Bam/Banca Toscana e alla previsione della costituzione di una holding tra dette due società, i Consigli di Amministrazione di Bmps e Bam, nel confermare la comune volontà di raggiungere gli obiettivi dell'Accordo Quadro, hanno concordato sull'opportunità, per un migliore perseguimento degli obiettivi stessi, di non dare luogo all'aggregazione Bam-Banca Toscana. Ciò in quanto tale aggregazione è ritenuta superata dalle modificazioni nel frattempo intervenute (i) sia sul piano esterno, relativo all'evolversi dell'articolazione del sistema bancario nel suo complesso, con conseguente prospettiva di ulteriori operazioni di acquisizione e/o partnership, (ii) sia sul piano interno, per l'espansione del perimetro del Gruppo bancario Mps già intervenuta successivamente all'acquisizione da parte di Bmps del controllo di Bam in conseguenza sia dell'acquisizione della partecipazione di controllo in Banca 121 SpA, sia dell'acquisizione di significative partecipazioni di minoranza in altre banche che, non essendo controllate, non fanno formalmente parte del gruppo ma che, per i vincoli partecipativi e gli accordi commerciali in essere, hanno comunque stretti rapporti operativi con Bmps. I Consigli quindi hanno autorizzato la stipulazione tra le due banche di una modifica dell'Accordo Quadro nella quale si preveda di non dare luogo all'aggregazione Bam/Bt e quindi alla costituzione della holding tra dette due banche (con ciò non trovando ovviamente più applicazione le relative previsioni, contenute nell'Accordo Quadro, riguardanti il piano industriale e l'assetto di vertice della holding e di Bam-post Aggregazione) e si configuri il nuovo Consiglio di Amministrazione di Bam, in scadenza e da eleggersi dalla prossima assemblea, come composto da n. 15 membri, di cui almeno 7, tra cui nominare il Presidente, da scegliersi tra persone residenti o domiciliate nella provincia di Mantova e nelle altre province indicate nello stesso Accordo Quadro, ovvero tra esponenti dell'economia mantovana. Restano ferme tutte le altre previsioni dell'Accordo Quadro, tra le quali in particolare l'impegno assunto da Bmps a riconoscere agli azionisti di Bam che abbiano aderito all'Opa un diritto a vendere il 50% delle azioni ordinarie che in sede di riparto fossero state restituite agli azionisti aderenti in quanto eccedenti il quantitativo oggetto dell'Opa (la "Put"). La scadenza dell'Accordo Quadro resta quella originariamente fissata e cioè il 15 marzo 2002.

BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA SPA BANCA AGRICOLA MANTOVANA SPA: AZIONARIO DI BANCA C. STEINHAUSLIN E C.

Siena, 26 marzo 2001 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Monte dei Paschi di Siena SpA ("Bmps"), presieduto dal Prof. Pier Luigi Fabrizi, e il Consiglio di Amministrazione della Banca Agricola Mantovana SpA ("Bam"), presieduto dal Cav. Lav. Dott. Piermaria Pacchioni, hanno in data odierna (22 marzo) deliberato rispettivamente l'acquisto e la cessione dell'intero pacchetto azionario di Banca C. Steinhauslin e C. SpA di Firenze rappresentato da n. 1.240.000 azioni ordinarie del valore nominale unitario di 5 euro. Il prezzo complessivo dell'operazione è stato determinato in Lire 160 miliardi, salvo gli eventuali aggiustamenti conseguenti alla attività di due diligence programmata e concordata tra le parti. Il trasferimento del pacchetto, che avverrà in tempi brevi, conferma e rafforza il ruolo della banca fiorentina quale centro di eccellenza di private-banking in coerenza con il Piano Industriale del Gruppo.

CONVOCAZIONE ASSEMBLEA BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA S.p.A.

Siena, 26 marzo 2001 - L'Assemblea della Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. è stata convocata, sia in sede ordinaria che straordinaria, per il giorno 30 aprile 2001 alle ore 10,00 presso i locali di proprietà della Banca, posti in Siena, Viale Mazzini 23, in seconda convocazione per il giorno 2 maggio 2001, stessa ora e stesso luogo, con il seguente ordine del giorno - Parte ordinaria: 1. Bilancio di esercizio al 31.12.2000; relazione degli amministratori sulla gestione; relazione della società di revisione; relazione del Collegio Sindacale: deliberazioni relative. Bilancio consolidato al 31.12.2000. 2. Deliberazioni in ordine all'acquisto e vendita di azioni proprie ex articoli 2357 e 2357 ter del Codice Civile. 3. Nomina, per gli esercizi 2001 e 2002, di un membro del Consiglio di Amministrazione. Determinazione del relativo compenso ai sensi dell'art. 27, comma 1, dello statuto sociale. 4. Stipula di una polizza sanitaria per gli Amministratori ed i Sindaci. Parte straordinaria 1. Aumento gratuito di capitale, ai sensi dell'art. 2442 del Codice Civile e modifica dell'art. 6 dello statuto sociale. 2. Conversione del capitale sociale in Euro e modifica dell'art. 6 dello statuto sociale. 3. Modifica dell'art. 14, comma 1, dello statuto sociale. 4. Sedi secondarie: istituzione e variazione di indirizzo. Inoltre viene reso noto che è stata convocata anche l'Assemblea speciale degli azionisti di risparmio della Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. per il giorno 30 aprile 2001 alle ore 16,00 presso i locali di proprietà della Banca, posti in Siena, Viale Mazzini 23in seconda convocazione per il giorno 2 maggio 2001, stessa ora e stesso luogo, chiamata ad approvare la delibera proposta all'assemblea straordinaria relativa alla conversione del capitale sociale in Euro e modifica dell'art. 6 dello statuto sociale

QUALITÀ NEI SERVIZI DI TESORERIA E CASSA PER LE BANCHE DEL GRUPPO CREDITO VALTELLINESE

Milano, 26 marzo 2001 - Il 14 marzo 2001 il Comitato Tecnico di Certificazione del Cisq Cert, organismo appartenente alla Federazione Cisq (Certificazione Italiana Sistemi Qualità), ha confermato che i Servizi di Tesoreria per enti pubblici e privati erogati dal Credito Valtellinese e dal Credito Artigiano rispettano gli standard definiti dalla norma internazionale Uni En Iso 9002. Il Gruppo Credito Valtellinese gestisce i servizi di tesoreria e di cassa per più di 250 enti di ogni tipo assicurando una gestione professionale dei fondi, una corretta contabilizzazione, un puntuale rispetto degli adempimenti. A tal fine sono state recentemente adottate nuove applicazioni software dedicate alla operatività del comparto, che consentono di effettuare le attività di incasso e pagamento per conto dell'ente presso ogni dipendenza della banca. Avendo ben presenti i nuovi scenari evolutivi nel campo dell'informatica e della comunicazione, un sempre maggior rilievo viene prestato all'attività di erogazione dei servizi di tesoreria e di cassa via Internet. Nell'ambito di banc@perta, la linea di servizi internet del Gruppo, è già possibile da parte di un ente trasmettere per via telematica i propri flussi finanziari, nonché visualizzare i dati contabili di propria pertinenza (stato dei mandati, delle reversali, dei capitoli di bilancio, saldo contabile, ecc.) accedendo direttamente alla base dati della procedura di tesoreria. La certificazione ottenuta si inserisce nel solco della tradizione, ormai consolidata nel Gruppo Credito Valtellinese, che pone la qualità come obiettivo strategico fondamentale in un'ottica di soddisfacimento delle esigenze dei clienti. Offrire al mercato un servizio di qualità, con l'attestazione di un ente esterno autorevole, continua ad essere per le società del Gruppo un impegno di assoluta priorità.

BANCA GENERALI COMPLETA L'INTEGRAZIONE CON PRIME E CHIUDE IL 2000 CON RISULTATI MOLTO POSITIVI

Trieste, 26 marzo 2001 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Generali si è riunito il 21 marzo 2001, sotto la presidenza del Dott. Gianfranco Gutty, per approvare il bilancio dell'esercizio 2000. Il 2000 è stato un anno di importanti trasformazioni, culminate con la fusione di Prime S.p.A. in Banca Generali: un passo determinante verso quell'assetto definitivo che sarà raggiunto quest'anno e che permetterà alla Banca di svolgere pienamente il suo ruolo di grande rilievo nell'ambito delle strategie di sviluppo del Gruppo Generali. La fusione di Prime rientra infatti nel progetto più ampio volto a creare una forte struttura distributiva multicanale imperniata su Banca Generali che si propone come fornitore di prodotti bancari distribuiti dai promotori finanziari del Gruppo (Prime Consult Sim, INA Sim e Altinia Sim), dalle reti agenziali (Alleanza, Generali e Ina) e dal canale diretto (Internet e telefono). Nello stesso tempo la Banca svolge un'opera di coordinamento delle reti per la distribuzione di un'ampia gamma di prodotti finanziari forniti da Generali Asset Management Sgr. Nell'esercizio 2000 la raccolta diretta ha raggiunto 517 miliardi di Lire (+596% rispetto al '99), dei quali 480 miliardi rappresentati da conti correnti dei circa 30 mila clienti. La raccolta indiretta si è attestata intorno ai 1.000 miliardi (+ 47%), cui si aggiungono 36 mila miliardi dell'attività di custodia titoli infragruppo. La crescita dei servizi di trading on line ha portato il volume dell'intermediato complessivo sulla raccolta ordini a 4.552 miliardi (764 miliardi nel '99). Per i più significativi indicatori di risultato, il confronto con il 1999 è stato effettuato sulla base di un bilancio pro-forma che ha aggregato i dati di Prime e di Banca Generali. Il margine d'interesse si è attestato su 86,4 miliardi (+ 63%) ed il margine d'intermediazione su 117,6 miliardi (+ 52,7%); il risultato di gestione è stato di 72,3 miliardi (+ 50%). L'utile netto, anche per effetto delle consistenti plusvalenze dovute alla cessione di partecipazioni da parte della controllata Prime, è salito a 251 miliardi; il patrimonio netto è pari a 474,2 miliardi. A livello consolidato, con la controllata Prime Consult Sim, il risultato netto ha raggiunto 270 miliardi. Nell'anno in corso verrà rafforzata la gestione di finanza captive nei confronti delle società del Gruppo e ancor più sviluppata l'attività tendente alla progressiva evoluzione delle reti distributive verso il ruolo di consulenti a 360 gradi per soddisfare tutte le necessità della clientela. La strategia di marketing prevede un'offerta ad hoc di prodotti bancari per ciascuna rete (prodotti con brand della rete, servizi specializzati, packaging di prodotti/servizi, emissioni obbligazionarie) e una segmentazione della clientela in modo da rivolgere un'offerta specifica di prodotti finanziari per ogni fascia di investitori. Tale politica è già stata avviata affidando la fascia alta della clientela alla rete di Prime Consult, che oggi conta circa 700 promotori e un patrimonio in gestione di circa 10 mila miliardi. Per rafforzare ulteriormente questo posizionamento di Prime Consult, nei giorni scorsi è stata avviata un'iniziativa congiunta con Bsi (l'Istituto elvetico del Gruppo Generali) nel settore del private banking.

POPOLARE SANTA VENERA: PRESENTE A TRECASTAGNI DA LUNEDI' 26 MARZO IN PIAZZA MARCONI, 30

Milano, 26 marzo 2001 - Apre lunedì 26 marzo a Trecastagni in Piazza Guglielmo Marconi, 30 un nuovo sportello della Banca Popolare Santa Venera - Gruppo Credito Valtellinese - che prosegue così la sua sistematica crescita capillare sul territorio della provincia etnea. Anche nella nuova filiale la Clientela avrà la possibilità, oltre ai tradizionali servizi bancari e assicurativi, di operare con i più innovativi servizi on-line di Bancaperta. La Popolare Santa Venera, rispondendo alle esigenze del territorio in cui agisce, opererà anche a Trecastagni con un orario di sportello che si prolunga fino alle 15,50 del pomeriggio.

CONCLUSA LA PROVA DI SELEZIONE PER IL CORSO CISCO-CCNA DELLA LOCAL ACADEMY FONDAZIONE CREDITO VALTELLINESE

Milano, 26 marzo 20001 - Il giorno 19 marzo si è svolta presso il Centro di Formazione del Credito Valtellinese di Tresivio la prova di accertamento dei requisiti previsti per l'ammissione al Corso Cisco promosso dalla Local Academy della Fondazione Credito Valtellinese finalizzato alla formazione di figure professionali in grado di configurare e amministrare reti di telecomunicazioni aziendali e pubbliche. Hanno partecipato n. 35 candidati. La prova di ammissione si è basata sull'esecuzione di un test di quesiti in lingua inglese finalizzati ad accertare il possesso dei requisiti di informatica di base oltre che le conoscenze della lingua inglese. Sono risultati idonei n. 30 candidati (di cui 12 disoccupati e 18 occupati). Considerando che la frequenza massima prevista è di 15 partecipanti per corso e che, in conseguenza di tale limitazione, si sarebbe determinata l'esclusione dal progetto formativo di un numero elevato di candidati comunque idonei, la Fondazione ha ritenuto di prospettare a tutti gli idonei che rimarrebbero esclusi dall'iniziativa, la possibilità di partecipazione ad una seconda edizione del corso, di identico contenuto del primo. Anche per tale edizione la Fondazione, per i candidati non occupati, si assume l'onere dei maggiori costi relativi alla quota di partecipazione mantenendo l'importo di 2 milioni, con la possibilità di attivare il finanziamento a rientro fido@perto di pari importo a quello della quota a tasso agevolato. Per gli occupati l'importo della quota sarà invece allineato a quello più favorevole praticato dalle Local Academy Cisco in Italia. Il calendario dei corsi è articolato in 280 ore di lezione, suddivise in 7 mesi, di cui 100 di laboratorio e 180 di formazione d'aula. Durante il corso si terranno altresì degli stages presso aziende per l'approfondimento degli aspetti applicativi e favorire gli sbocchi occupazionali ai partecipanti disoccupati. Le date di avvio corso sono previste per i1 1° corso per il giorno 9 aprile, per il 2°, il giorno 20 aprile.

POLIGRAFICA S. FAUSTINO: LO SVILUPPO DELLE ATTIVITA' LEGATE AL NEW BUSINESS (PSFONLINE, E-COMMERCE E WEB CONSULTING) HA IMPEGNATO IL GRUPPO IN INVESTIMENTI NON ANCORA CORRELATI A SIGNIFICATIVI RICAVI

Milano, 26 marzo 2001 Si è riunito il, 23 marzo 2001, sotto la presidenza del Sig. Alberto Frigoli, il Consiglio di Amministrazione di Poligrafica S.Faustino S.p.A. ed ha approvato il progetto di bilancio al 31 dicembre 2000, corredato dal bilancio consolidato di gruppo al 31 dicembre 2000. Si riportano i principali indicatori economici relativi all'intero esercizio 2000 non ancora assoggettati a revisione contabile da parte della Società di Revisione e verifica del Collegio Sindacale. Il bilancio consolidato, diversamente dalle situazioni infrannuali presentate nel corso dell'esercizio, non include nell'integrazione globale Antea S.r.l., partecipata al 50%, in quanto per la stessa sono in corso avanzate trattative per l'ingresso di nuovi soci, con una contestuale significativa diluizione dell'attuale quota di partecipazione. I ricavi consolidati sono stati pari a Lire 54.201 milioni (Euro 27,99 milioni) con un incremento del 9% rispetto all'esercizio 1999 (lire 49.834 milioni, Euro 25,74 milioni). Il personale mediamente occupato nell'esercizio è stato pari a 258 unità (era mediamente pari a 245 unità nel 1999). Il margine operativo lordo è stato pari a Lire 3.497 milioni (Euro 1,81 milioni) in diminuzione rispetto al precedente esercizio (lire 5.160 milioni, Euro 2,66 milioni) a fronte del significativo incremento del costo del personale (+16,5%) e dei servizi (+18,4%), in particolare per le lavorazioni esterne. Dopo ammortamenti e svalutazioni pari a Lire 3.022 milioni (Euro 1,56 milioni), aumentati del 37,4% rispetto al 1999 (lire 2.200 milioni, Euro 1,13 milioni), il risultato operativo risulta pari a Lire 475 milioni (Euro 0,25 milioni) rispetto a lire 2.960 milioni (Euro 1,53 milioni) del 1999. Il risultato prima delle imposte è stato pari a Lire 47 milioni (Euro 0,02 milioni). A seguito del significativo carico di imposte, il risultato netto è negativo di lire 770 milioni (Euro 0,4 milioni) mentre era pari a Lire 1.337 milioni (Euro 0,69 milioni) nel 1999. Il cash flow è stato pari a Lire 2.151 milioni (Euro 1,11 milioni) in diminuzione del 37% rispetto all'esercizio precedente (lire 3.440 milioni , Euro 1,78 milioni). La situazione patrimoniale del gruppo evidenzia un patrimonio netto consolidato pari a Lire 24.382 milioni (Euro 12,59 milioni). La posizione finanziaria netta è negativa di lire 7.157 milioni (Euro 3,69 milioni) a fronte dell'assunzione di finanziamenti a copertura di significativi investimenti effettuati durante l'anno. I risultati della capogruppo Poligrafica S. Faustino S.p.A. presentano ricavi pari a Lire 53.737 milioni (Euro 27,75 milioni), in crescita dell'8% rispetto al 1999. Il costo del personale, pari a Lire 11.123 milioni (Euro 5,74 milioni), si è incrementato del 15% rispetto al 1999, a seguito della politica di potenziamento di risorse specializzate. Il margine operativo lordo è stato pari a Lire 3.275 milioni (Euro 1,69 milioni), con una riduzione del 29% rispetto al 1999. Dopo ammortamenti e svalutazioni pari a Lire 2.573 milioni (Euro 1,33 milioni), in crescita del 38% rispetto al 1999, il risultato operativo è pari a Lire 702 milioni (Euro 0,36 milioni). Il risultato prima delle imposte è pari a Lire 274 milioni (Euro 0,14 milioni). Il risultato netto è negativo per Lire 376 milioni (Euro 0,19 milioni). Il cash flow è pari a Lire 2.097 milioni (Euro 1,08 milioni) rispetto a lire 3.440 milioni (Euro 1,78) del 1999. La situazione patrimoniale di Poligrafica S.Faustino S.p.A. evidenzia un patrimonio netto pari a Lire 25.020 milioni (Euro 12,92 milioni) e una posizione finanziaria netta passiva pari a Lire 7.226 milioni (Euro 3,73 milioni). "L'esercizio appena concluso - ha commentato Alberto Frigoli Presidente di Poligrafica S. Faustino S.p.a - è stato caratterizzato dalla transizione dell'attività tradizionale verso le nuove tecnologie. Le linee strategiche di sviluppo di Poligrafica S.Faustino sono orientate alla continua implementazione del progetto Psfonline (acceleratasi con l'acquisizione di Inevision), alla crescita dell'attività di web consulting tramite una business unit dedicata (Mediattiva) e all'evoluzione di Bb S.r.l. nel commercio elettronico. Quest'ultima ha rifocalizzato da B2C a B2B il modello di business maturato con l'esperienza nel progetto Casarossi, attraverso una nuova proposta rivolta al mondo delle tipografie, degli studi grafici e delle agenzie pubblicitarie".

IL GRUPPO COMDIRECT ANNUNCIA UN PROFITTO AL LORDO DI IMPOSTE PARI A 25,6 MILIONI DI EURO PER L'ESERCIZIO 2000

Milano, 26 marzo 2001 -Il gruppo comdirect ha registrato nel 2000 un profitto al lordo di imposte pari complessivamente a 25,6 milioni di Euro. Il reddito netto per l'esercizio del 2000 è stato di 2,7 milioni di Euro. Il risultato positivo, ottenuto nonostante gli investimenti sostanziali realizzati per la creazione di filiali estere, è stato determinato dalla solida situazione degli utili di comdirect bank AG, che è stata in grado di incrementare il suo profitto al lordo di 46,4 milioni di Euro (+223%) passando a 67,2 milioni di Euro (nel 1999: 20,8 milioni di Euro)Con un totale di 577.000 clienti al 31 dicembre 2000, ivi compresi 539.000 clienti con conti titoli, comdirect ha conservato la sua posizione di maggiore broker online in Germania e in Europa. In Germania, comdirect ha acquisito circa 298.000 nuovi clienti (+108%) nell'anno 2000. Le filiali estere della banca hanno acquisito circa 2.200 nuovi clienti. Avendo ottenuto circa 300.000 nuovi clienti, comdirect ha quindi realizzato il maggior aumento, in relazione al numero di clienti, nella storia dell'azienda. Anche le cifre relative agli ordini sono sostanzialmente cresciute nell'anno passato. Il numero di ordini di titoli realizzato dal gruppo è salito a 6,4 milioni dai 3,9 milioni del 1999 fino a raggiungere i 10,3 milioni nel 2000: si è realizzato quindi un aumento del 164 per cento. Il fatturato relativo ai titoli è aumentato a 36,6 miliardi di Euro nell'esercizio 2000, crescendo del 132 per cento rispetto al totale di 15,8 miliardi dell'anno precedente. I depositi e i depositi a custodia totali (portafoglio e volume del deposito) sono aumentati da 8,9 miliardi di Euro alla fine del 1999 fino a 10,2 miliardi di Euro al 31 dicembre 2000 (+15%) nonostante la forte riduzione, in alcuni casi, del prezzo delle azioni durante la seconda parte dell'ultimo anno. I sostanziali volumi di crescita realizzati nel settore dei titoli in Germania hanno determinato una migliore situazione di comdirect in relazione agli utili. Il reddito al netto delle commissioni realizzato dalle transazioni di brokerage online è salito da 77,3 milioni di Euro a 190,9 milioni di Euro, registrando un aumento di 113,6 milioni di Euro (+147%). Il reddito al netto degli interessi prima delle provvigioni è cresciuto del 156 per cento passando da 35,2 milioni di Euro a 57,7 milioni di Euro nell'esercizio 2000. Le spese amministrative dell'intero gruppo hanno raggiunto un totale di 221 milioni di Euro rispetto agli 85,4 milioni di Euro del 1999. L'aumento del 159 per cento è stato principalmente determinato dalla crescita del volume di affari di comdirect e dalle attività di espansione in Europa del gruppo stesso. Il numero dei dipendenti nel gruppo è cresciuto da 761 a 1.536 nell'esercizio 2000 (+102%).

MILANO ASSICURAZIONI: UTILE LORDO A 31 MLD

Milano, 26 marzo 2001 - . L'esaurimento della possibilita' di utilizzare le perdite fiscali pregresse ha portato l'utile netto a 211,7 mld, sostanzialmente in linea con l'esercizio precedente 210,4 mld. Il tax rate ha raggiunto il 31,76% contro oneri tributari praticamente nulli nel '99. Si e' quindi chiuso con un utile lordo di 310,1 mld l'esercizio 2000 della Milano Assicurazioni, l'incremento è stato del 47% rispetto ai 210,5 mld conseguiti nell'anno precedente

TELESPAZIO: BILANCIO CONSOLIDATO CON FATTURATO DI 728 MLD, UN RISULTATO OPERATIVO DELLA GESTIONE CORRENTE DI 54 MLD E UN UTILE NETTO DI 23,5 MLD

Milano, 26 marzo 2001 - Il Consiglio di Amministrazione di Telespazio (Gruppo Telecom Italia) ha approvato il progetto di bilancio relativo all'esercizio 2000. La società ha evidenziato un importante miglioramento della propria attività raggiungendo un Valore della Produzione di 710 mld (+4,5% rispetto al '99), e un Risultato Netto di 22,2 miliardi (1 mld nel 1999). Il risultato della gestione operativa corrente ha raggiunto 87,7 mld (85 mld nel '99), mentre le componenti straordinarie sono state complessivamente pari a -29 mld (-97 mld nel '99). L'indebitamento finanziario si è attestato a 235 miliardi rispetto ai 194 dell'esercizio precedente. Gli investimenti sono stati pari a 255 mld di cui oltre 170 nel progetto Astrolink e sono stati finanziati dalla gestione corrente e dalla dismissione di attività non strategiche. Il trend positivo è confermato dal bilancio consolidato che presenta un fatturato di 728 mld, un risultato operativo della gestione corrente di 54 mld e un utile netto di 23,5 mld. Nel corso del 2000 Telespazio ha confermato il proprio ruolo di primaria importanza in ambito nazionale e internazionale nel mercato dei sistemi spaziali ed ha acquisito sempre maggiore rilievo nel disegno delle missioni spaziali, nei servizi di lancio e trasferimento in orbita dei satelliti (Leop) con il successo della missione Sicral e l'importante coinvolgimento nei progetti internazionali quali Astrolink, il programma Galileo per un sistema europeo di navigazione satellitare globale, la costellazione Cosmo-SkyMed per l'osservazione della terra, Srtm, Artemis e Fires. Telespazio ha inoltre costituito la Jv con l'Asi e-Geos destinata allo sviluppo del settore dell'osservazione della Terra in ambito europeo. Nel Mercato "Media & Communication" Telespazio ha confermato la propria posizione di leadership nel mercato italiano con l'offerta di servizi ai principali broadcaster (Rai, Mediaset, Telepiù-D+, Stream, Cnn, Eurosport). Il Giubileo, le Olimpiadi, i Campionati Europei di Calcio, il Festival Internazionale del Cinema di Venezia sono solo alcuni degli eventi per i quali Telespazio ha assicurato la diretta televisiva nel corso dell'anno 2000. La società prevede inoltre di sviluppare le attività internazionali in America Latina con iniziative mirate ai mercati dell'Argentina e del Brasile.

NOMINATO IL CONSIGLIO DI SUPERVISIONE DI EUTELSAT S. A.

Milano, 26 marzo 2001 - Eutelsat rende noto che i componenti del Consiglio di Supervisione di Eutelsat S. A., la nuova azienda privata che dal 2 luglio prossimo assorbirà le attività di Eutelsat, sono stati eletti questa settimana dalla Conferenza dei Firmatari, ossia dagli investitori dell'attuale Organizzazione Internazionale. I 15 membri del Consiglio di Supervisione, elettivi, durano in carica tre anni. La loro prima elezione si è svolta con adeguato anticipo rispetto alle prossime scadenze, così da consentire alla nuova Eutelsat S. A. di essere completamente operativa a partire dal suo primo giorno di vita. Il Consiglio è uno dei due organi che reggeranno il timone della nuova compagnia. Il secondo organo del nuovo governo d'impresa, il Direttorio composto da quattro membri, sarà nominato a maggio dal Consiglio di Supervisione. Durante la sua prima riunione, svoltasi la mattina del 22 marzo nella sede parigina di Eutelsat, il Consiglio di Supervisione ha eletto al proprio interno il presidente, Jean-Jacques Damlamian (Direttore Esecutivo del Ramo Sviluppo di France Telecom) ed il vicepresidente, Maurizio Cappelli (Direttore della Divisione Servizi di Diffusione e Multimediali di Telespazio). Gli altri 13 Supervisori in carica sono: Boris Antoniuk, Direttore Generale e Presidente di RSCC, Compagnia Russa per le Comunicazioni via Satellite; Enzo Badalotti, Amministratore Delegato di Telespazio; Jean-Marie Culpin, Direttore Strategia e Pianificazione delle Reti Satellitari di France Telecom; Imre Duro, Direttore Tecnico di Hunsat; Wieslaw Dzierzak, Direttore del Centro Servizi Satellitari di Telekomunikacja Polska Sat; Olivier Froissart, Vicepresidente del Dipartimento Fusioni e Acquisizioni, France Telecom (Cogecom); Jan Geldmacher, Vicepresidente Esecutivo per le Reti Internazionali e Joint Venture di Deutsche Telekom; Andrew Gibson, Capo Dipartimento Investimenti Satellitari di British Telecom; Lorenzo Morretta, Capo Dipartimento Partecipazioni Internazionali di Telecom Italia; Hannes Peintinger, Capo Dipartimento Reti Internazionali e Comunicazioni Satellitari di Telekom Austria; Antonio F. Santos Mendes, Consulente Senior per le Organizzazioni Internazionali, i Servizi di Telecomunicazione e la Pianificazione Reti di Cprm; Jeremy Simons, Capo Dipartimento Investimenti Consortili di British Telecom; Mark Smith, Direttore Broadcast e Comunicazioni Satellitari, British Telecom. La trasformazione della persona giuridica di Eutelsat in azienda privata aumenterà il suo potenziale quanto a capacità di diversificazione e dinamicità sul mercato del broadcast, della banda larga, dei servizi mobili e altri. Conseguentemente alla privatizzazione, il processo decisionale risulterà semplificato e renderà più agevole lo sviluppo dell'attività, facendo leva su servizi ben affermati e aumentando i canali di distribuzione. Entro due anni dalla creazione di Eutelsat S. A. si terrà inoltre una prima offerta pubblica di vendita. Subito dopo l'elezione dei Supervisori, il direttore generale di Eutelsat, Giuliano Berretta, ha commentato: "La nomina del Consiglio di Supervisione di Eutelsat S. A. tre mesi prima del trasferimento delle attività dell'Organizzazione dimostra il forte sostegno da parte dei firmatari. E' una testimonianza inequivocabile del loro impegno ad assicurare che saremo presto in grado di trarre tutti i benefici che il nuovo assetto aziendale porterà, per assicurare la nostra crescita complessiva e sfruttare le nuove opportunità di mercato. Mi aspetto che la straordinaria esperienza che il Consiglio apporterà all'azienda alimenterà una nuova, stimolante fase di sviluppo".

IL BUSINESS PLAN ATLANET AD APRILE, IN BORSA A LUNGO TERMINE E NESSUNA INTENZIONE DI COMPRARE BLU

Milano, 26 marzo 2001 - Atlanet Nata a fine 2000 dalla fusione delle attivita' di Fiat nelle tlc (Telexis) e dell'intesa tra Acea e la spagnola Telefonica è una societa' attiva nella telefonia fissa controllata da Fiat-Ifil, Acea e Telefonica (e azionista al 12% del consorzio Ipse) presentera' il 'business plan' a meta' aprile. Lo ha annunciato l'amministratore delegato, Pier Francesco Di Giuseppe, a margine di un convegno sul cablaggio allo SmauComm. Di Giuseppe, inoltre, sostiene che la società vuole presentare un piano - congiuntamente ai risultati dei primi tre mesi. Al momento vi è un riscontro positivo sotto il profilo degli ordini.Per quanto riguarda la quotazione essa rientra nei piani aziendali ma lungo termine. Per quanto riguarda lo scontro con Telecom sulle condizioni di accesso all'Xdsl (internet veloce), per Di Giuseppe il no del Tar alla richiesta di sospensiva ''non e' pregiudiziale alla decisione che verra' presa sul merito''. L'udienza e' fissata al 1° aprile. Atlanet (presente a Roma e Torino) operera' soprattutto sul fronte dei servizi a valore aggiunto. Sempre a margine del convegno Smau. Di Giuseppe ha ribadito che ''come Atlanet non esiste alcuna intenzione di comprare Blu perche' a nostra mission e' sul fisso'', e in merito ha annunciato che non appena Ipse sara' in grado di operare compiutamente partira' la ''sinergia di offerta commerciale fisso-mobile che ha indotto Atlanet ad acquisire il 12% della societa' presieduta da Pierluigi Celli''

III EDIZIONE 'E-BUSINESS AWARD' - FONDAZIONE IG STUDENTS SOSTIENE IL CONCORSO PROMUOVENDO LA PARTECIPAZIONE DELLE IMPRESE 'IN LABORATORIO

Milano, 26 marzo 2001 - Suggellata da un clic la partnership che, anche per questa terza edizione di www.e-businessaward.com, unira' il concorso organizzato da Assolombarda - Gruppo Giovani Imprenditori, Ibm, Sole 24 Ore e Sviluppo Italia, con il patrocinio del Ministero della Pubblica Istruzione e del Ministero dell'Industria del Commercio e dell'Artigianato alla Fondazione Ig students, www.igstudents.it, che nel corso dei suoi tre anni di attivita' ha continuato a favorire il raccordo tra il mondo degli studi e quello del lavoro. Attraverso un'esperienza di apprendimento del tipo "learning by doing", IG students mira a far emergere vocazioni, sviluppare competenze, costruire le premesse culturali e professionali, perché tra i giovani si crei il senso dell'autonomia personale e dell'alternativa lavorativa. Affinita' elettive quindi con l'e-business award, la cui filosofia e' proprio quella di incentivare tra i giovani di eta' compresa tra 16 e 35 anni lo sviluppo di nuove imprese e nuove idee innovative per l'attivita' didattica utilizzando Internet. Il concorso e-business award e' in perfetta linea e sintonia con IG students, che promuove attivita' e iniziative specifiche per gli studenti (fra i 16 e i 26 anni) delle scuole medie superiori e delle universita' ai quali, da quest'anno in particolare, l'e-business award ha dedicato una categoria di partecipazione ad hoc, definita Progetti e-business dalla Scuola. Gli organizzatori concorso si attendono, dall'esperienza diretta degli studenti, idee e visioni sull'attivita' didattica del futuro basate sulla tecnologia Internet. In questa sezione del concorso sono ammessi i progetti presentati da classi, scuole o professori insieme a gruppi di studenti, per un massimo di tre progetti per istituto. Il programma Ig students e' stato ideato per offrire agli studenti delle scuole medie superiori e delle universita' un'esperienza formativa pratica e concreta: sotto la supervisione dei docenti, gli studenti-imprenditori possono creare e gestire una vera e propria Impresa "in laboratorio" che opera concretamente, producendo e vendendo beni e servizi, per la durata di un anno scolastico/accademico (10 mesi). In particolare, nell'ambito delle cosiddette Imprese "in laboratorio", IG students si fa sostenitore del concorso e-business award promuovendo la partecipazione e l'iscrizione dei progetti che devono avvenire entro il 30 aprile 2001. Premi Per i vincitori di questa edizione del concorso e-business award, sono in palio premi inediti e d'eccezione. Per il primo classificato nella categoria Neo Imprese, IBM si fa carico dell'identificazione di un soggetto - quale un Venture Capitalist - potenzialmente interessato al finanziamento dell'idea e dell'organizzazione di un primo incontro fra il premiato e il soggetto identificato durante il quale le due parti direttamente valuteranno la possibilita' di sviluppo del progetto di finanziamento. Il primo classificato della categoria Business Plan avra' diritto a una intera giornata, Assessment Day, con un team di consulenti direttamente presso il cosiddetto Centre for Ibm e-business Innovation. Durante l'incontro, il vincitore ricevera' la consulenza di esperti di e-business strategy, copywriting, art direction, web design, multimedia, production, IT architecture, IT Specialist e, con un'analisi approfondita del business plan del progetto, insieme saranno definiti gli obiettivi dell'iniziativa Internet, i passi progettuali e le risorse critiche da coinvolgere per la realizzazione. Inoltre, i vincitori di ciascuna categoria avranno diritto a premi che comprendono: personal computer ThinkPad e WorkPad, Publicity ai progetti, ViaVoice, software teamwork QuickPlace Lotus, servizi di ricerca del personale e visibilita' dei progetti su Carrier@24, stesura di un Profilo di cooperazione per tutti i paesi CEE a cura di A.C.E. (Agence de Communication Européenne), stage di 3 mesi presso la redazione di Virgilio, master di 5 settimane preso Sviluppo Italia, stage di 3 mesi nell'area Marketing & Communications presso E-Loft. L'iscrizione e la presentazione delle proposte e dei materiali a supporto si effettuano esclusivamente compilando il modulo predisposto nel sito: www.e-businessaward.com. Le iscrizioni si chiuderanno il 30 aprile 2001. Ulteriori informazioni possono essere richieste via e-mail scrivendo a: info@e-businessaward.com 

ADUC: (ASSOCIAZIONE PER I DIRITTI DEGLI UTENTI E CONSUMATORI) AVVIATO IL NUOVO SITO SULLA GESTIONE DEL RISPARMIO

Milano, 26 marzo 2001 - Sul portale dell'Aduc, (Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori) e' disponibile il nuovo sito ''Fonti di investimento'' che raccoglie i comunicati dell'associazione sulla gestione del risparmio http://www.aduc.it/fondi . Lo rende noto l'Aduc. Il sito raccoglie i comunicati degli ultimi tre anni. In periodo di mutui che tornano ad essere condizionati dallo Stato, usura che imperversa, banche e bancoposta non all'altezza della domanda del mercato, è sembrato importante per l'Aduc dare un contributo all'informazione dei consumatori, aiutandoli nella lettura delle loro osservazioni e iniziative.L'esigenza di dare un migliore ordine di presentazione e lettura ai comunicati (che comunque erano gia' presenti nello specifico archivio del portale), é maturata proprio in questi primi mesi del 2001, dopo che é emerso in modo eclatante il flop dei vari gestori dei fondi che, indipendentemente dalla qualità dei loro servizi, hanno continuato e continuano a lucrare sulle loro incapacità di gestire i risparmi che gli investitori hanno loro affidato.

DECOLLANO IN POSTA LE TRANSAZIONI VIA INTERNET. A GENNAIO IL SITO INTERNET DI POSTE ITALIANE SUPERA I 100.000 UTENTI E I 2 MILIARDI DI LIRE AL MESE DI TRANSAZIONI

Roma, 26 marzo 2001 - A gennaio il sito Internet di Poste Italiane www.poste.it ha superato i 100.000 utenti registrati. Di questi, oltre 30.000 sono gli utenti di BancoPostaonline che accedono via Internet al proprio conto corrente BancoPosta costituendo così una delle maggiori comunità di utenti di servizi di Internet Banking in Italia. Tra i vari servizi presenti sul sito web di Poste Italiane, il servizio "Bollettino", che consente di pagare via Internet le bollette dei principali servizi di pubblica utilità (luce, acqua, gas, telefono) e il canone Rai ha fatto registrare il maggior successo, con oltre 10.000 bollettini pagati online in un mese. Inoltre, il sito www.poste.it ha realizzato transazioni per un valore di oltre 2 miliardi/mese, con un trend che ha visto triplicare il valore rispetto al mese precedente. Al successo di "Bollettino" hanno contribuito due novità. Da gennaio è possibile pagare anche con carta di credito Visa e MasterCard, al costo di 4.000 lire a bollettino (1.200 lire vanno a Poste Italiane, 2.800 ai gestori delle carte di credito) oltre che con addebito diretto sul proprio conto BancoPosta al costo di 1.000 lire a bollettino. Inoltre è stata introdotta la possibilità di pagare il Canone Rai che, da solo, a gennaio ha portato il 40% del volume di bollettini pagati sul sito Internet di Poste Italiane. L'elenco delle aziende e dei numeri di conto corrente postale per i quali è possibile pagare online è disponibile sul sito Internet di Poste Italiane e comprende, fra le altre, Enel, Telecom, Tim, Tiscali, Wind, Infostrada, Acea, Italgas , Tele+ e Rai. Per accedere al servizio "Bollettino" è necessario registrarsi al sito: un telegramma comunicherà il codice di attivazione che consente di utilizzare tutti i servizi di www.poste.it. Oltre all'accesso al servizio "Bollettino", sul sito Internet di Poste Italiane è possibile registrarsi a Postemail (il servizio di posta elettronica gratuito per ogni cittadino), mandare Telegrammi (con il servizo Telegramma Online), inviare lettere (con Interposta), accedere al proprio conto BancoPosta (con BancoPostaonline), verificare lo stato di spedizione di Posta Raccomanda e Posta Celere (con il servizio Dovequando). Sul sito Internet di Poste Italiane è inoltre possibile trovare il CAP di qualsiasi località italiana, conoscere indirizzo, orari di apertura e servizi offerti negli oltre 14.000 uffici postali. Tutti i servizi di www.poste.it, che fanno del sito un vero e proprio ufficio postale on line, sono stati sviluppati a partire dal 2000 da Postecom, società al 100% di Poste Italiane.

LA STRADA AGFA PER L'E-BUSINESS OFFRE AI SUOI CLIENTI LA POSSIBILITÀ DI ENTRARE NEL DINAMICO MERCATO DELL'E-IMAGING

Milano, 26 marzo 2001 - Che cosa chiederà in futuro il consumatore al mercato dell'imaging? Internet è oggi più accessibile e popolare che mai. Internet offre un ulteriore canale di vendita ed una piattaforma di comunicazione per il mercato dell'imaging, che si trova oggi di fronte ad un radicale cambiamento. La domanda sempre più crescente di fotocamere digitali e scanner ha fatto scendere il prezzo ad un livello così accessibile che ha portato ad un boom di vendita, con relativo aumento di interesse per i servizi imaging su internet. Dopo la sua prima esperienza nell'e-business, la società ha realizzato che i tempi sono maturi per muoversi in questo mercato in forte crescita e di conseguenza ha creato una nuova Divisione di E-Business, che riferisce direttamente al Responsabile della Divisione Consumer Imaging. La Divisione E-Business è responsabile in tutto il mondo per tutti i prodotti e servizi basati su Consumer Imaging Internet. Non solo Agfa ha alle spalle più di 100 anni di provata esperienza nell'imaging, ma dispone anche di un network di vendita internazionale in grado di amministrare abilmente e globalmente transazioni di e-business in tempo reale. Il marchio Agfa è fortemente conosciuto ed apprezzato ed è sinonimo di competenza in tutti i settori di mercato dell'imaging con una profonda conoscenza sia hardware che software. Il Gruppo inoltre ha siglato e sigla accordi di cooperazione con altri giganti dell'industria sia nei settori dell'old economy che in quelli della new economy. I prodotti di e-business Agfa vengono commercializzati con il marchio Agfanet, marchio in grado di offrire strumenti e soluzioni di business personalizzati. Sin dal suo lancio due anni fa, molti prodotti e servizi sono stati installati e attivati con successo, altri seguiranno a breve. Agfanet ha già ricevuto numerosi premi dalla stampa europea per la sua qualità, selezione e presentazione. Già 9.000 rivenditori da 17 paesi sono associati all' Agfanet Dealer Locator, chiara conferma che i rivenditori di tutto il mondo sono convinti dell'opportunità e dei benefici che Agfanet può offrire loro. Agfanet Print Service risponde alla crescente domanda di stampe di elevata qualità su carta fotografica da immagini digitali. Agfanet Print Service fornisce il software Agfanet Print Service Client, un software per utenti finali per l'immissione di ordini via internet e Agfanet Print Service Order Manager, un software che consente ai laboratori di trattare facilmente questi ordini. Il servizio beneficia di molti siti, da www.agfanet.com, alla home page del dealer, al client software su tutti gli attuali scanner e fotocamere digitali Agfa, ai siti dei partner. Agfanet Print Service Client Software può essere scaricato gratuitamente e l'iter dell'ordine viene poi completato offline prima di essere inviato ai laboratori via internet, in modo rapido, semplice e a costo effettivo. Il laboratorio viene dotato dell'affidabile, veloce ed efficiente software Agfanet Print Service Order Manager, disponibile anche in versione personalizzata, collegabile a tutta l'attuale serie di laboratori Agfa. Il laboratorio può assicurarsi un'ulteriore opportunità di guadagno con Agfanet Print Service e può solo trarre benefici dall'aumento di ordini generato dalla promozione che Agfa fa di questo servizio attraverso il client software su fotocamere digitali e scanner, attraverso i suoi siti e quelli dei partner. Al sito www.dealers.agfanet.com Agfa fornisce ai suoi rivenditori un "pacchetto" di facile utilizzo per offrire ai loro clienti (consumatori finali) una gamma di prodotti ed un servizio individuale e personalizzato. In questa piattaforma extranet, cioè Agfanet Dealer Area, il dealer può registrarsi sul Dealer Locator, un motore di ricerca per il consumatore finale ed in più può crearsi un suo proprio sito. Un prossimo stadio sarà quello di offrire al dealer uno strumento per cui egli potrà realizzare un suo proprio negozio di e-commerce attraverso il suo sito. Un altro essenziale strumento di vendita per i dealer è Agfanet t e-box, una stazione per l'ordine di stampe, di facile uso, che accetta tutti i supporti di data storage. Il rivenditore può dunque offrire ai suoi clienti orientati al digitale un ulteriore servizio e quindi incoraggiare la loro fedeltà. www.agfanet.com è il popolare centro photo shopping online, di grande attrazione per i fotoamatori di tutto il mondo ed unico per la sua varietà e i suoi contenuti. Esso offre al consumatore finale numerosi ed esclusivi servizi, come ad esempio una newsletter mensile, con informazioni da tutto il mondo dell'imaging, concorsi fotografici con premi significativi, esposizione di foto..... Agfa lavora costantemente e con successo "dietro le quinte" per assicurarsi proficue partnership. Come conseguenza Agfanet assicura una più larga base di consumatori finali grazie ad un aumento della distribuzione e ad un più ampio accesso ai suoi servizi, il tutto con eccezionali lanci promozionali, chiave del successo nell'e-businss. L'attuale gamma di prodotti e servizi Agfanet è sicuramente completa. Agfa E-Business riconosce la costante necessità di una gamma flessibile di prodotti e servizi che possa essere ampliata e strutturata di volta in volta per rispondere al meglio alle nuove richieste del mercato.

SU INTERNET E' POSSIBILE CALCOLARE VALORE RIMBORSO DEI BUONI FRUTTIFERI

Roma, 26 marzo 2001 - Un comunicato delle Poste Italiane spiega che - accedendo alla pagina del sito dedicata ai buoni fruttiferi e dopo aver specificato la tipologia del buono, l' importo sottoscritto, la data di emissione e la data del rimborso - in pochi istanti sara' calcolato il valore del rimborso, sia al lordo sia al netto della ritenuta fiscale. Da oggi, quindi, e' possibile conoscere subito il valore di rimborso dei buoni fruttiferi postali in modo piu' semplice e veloce, collegandosi cioe' al sito internet www.poste.it. I buoni postali fruttiferi, emessi dalla Cassa depositi e prestiti e distribuiti da Poste Italiane, hanno sempre avuto una grande diffusione tra i risparmiatori grazie ai rendimenti garantiti, la possibilita' di vendita in qualsiasi momento senza rischio di variazione del prezzo e nessun costo di sottoscrizione, gestione e incasso. Attualmente sono circa 80 milioni i buoni fruttiferi postali in possesso delle famiglie italiane, per un valore di quasi 230.000 miliardi di lire, distinti in buoni ordinari e buoni a termine.

DUE SEMINARI INAZ ALL'11° INCOTNRO ANNUALE RISORSE UMANE E ORGANIZZAZIONE
Milano, 26 marzo 2001 - Inaz è presente all'11 Incontro Annuale Risorse Umane e Organizzazione che sisvolgerà il 28 e 29 marzo a Palazzo delle Stelline Corso Magenta, 61, Milano con due seminari nei quali verranno presentate le novità più interessanti per la gestione del personale in azienda. Dal software paghe alla gestione integrata delle risorse umane Il 28 marzo dalle 16.30 alle 17.30 (Sala H) si parlerà di gestione integrata delle risorse umane. Il valore di un¹azienda è dato dalle competenze delle persone che vi operano, questo aspetto rappresenta la nuova sfida delle aziende che possono contare anche su soluzioni che permettono di collegare i processi di amministrazione del personale con quelli della gestione delle risorse umane. Soluzioni che permettono di far condividere strumenti ed informazioni con lo scopo di fare evolvere la risorsa umana e metterne in luce le potenzialità. Il nuovo approccio all'Outsourcing dell¹amministrazione del personale Il 29 marzo dalle 16.30 alle 17.30 (sala M) il tema proposto riguarda il nuovo approccio all¹Outsourcing dell¹amministrazione del personale che permette alle medie imprese italiane di focalizzare tutte le risorse sul core-business dell¹azienda. L¹Outosourcing in tempi di new economy si configura come un Sourcing Strategico.

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