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28 MARZO 2001

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DA GOVERNO.IT UNA RICERCA SUI LETTORI DEL WEB

Roma, 28 marzo 2001 - Se avete all'incirca 40 anni, siete maschi con una buona posizione nella vostra professione e vivete a Roma, Milano, oppure in una piccola citta' italiana, se navigate in internet tutti i giorni da piu' di un anno e lo seguite da casa o dal lavoro, se leggete giornalmente un quotidiano e guardate al massimo un'ora e mezza di televisione al giorno, se oltre a questo avete un buon titolo di studio... siete un tipico lettore di "Notizie dal Governo" che in questo numero riporta i risultati del primo questionario istituzionale su internet. Complessivamente sono arrivati oltre 1200 commenti, molti sono complimenti o ringraziamenti. In pratica i lettori di " Notizie dal Governo" per tre quarti sono uomini (76%). La tendenza ad una predominanza maschile è ancora più accentuata nella newsletter che nella popolazione italiana di internet, dove in ogni caso i naviganti uomini sono il 66% rispetto al 34% di donne. L'età dei lettori della newsletter è mediamente più elevata di quella degli utenti italiani di internet di circa 10 anni. I lettori hanno soprattutto un'età compresa tra i 35 e i 54 anni, ossia un arco di tempo pressoché corrispondente al periodo di vita lavorativo, infatti il 73% svolge un'attività professionale. Quasi la totalità dei lettori della newsletter dispone di titoli di studio medio alti: il 33,6 % è laureato, 9,5% per cento ha addirittura una specializzazione post laurea e il 46,7% un diploma di scuola media superiore. Le regioni più rappresentate dai lettori della newsletter sono quelle del Nord, una piccola percentuale dei lettori però (il 2%) ci segue dall'estero. Sono particolarmente rappresentate le piccole città con meno di 100.000 abitanti o le metropoli che hanno più di mezzo milione di abitanti, i casi intermedi sono meno frequenti. Identikit dei lettori - I lettori per tre quarti sono uomini (76%). La tendenza ad una predominanza maschile è ancora più accentuata nella newsletter che nella popolazione italiana di internet, dove in ogni caso i naviganti uomini sono il 66% rispetto al 34% di donne. L'età dei lettori della newsletter è mediamente più elevata di quella degli utenti italiani di internet di circa 10 anni. I lettori hanno soprattutto un'età compresa tra i 35 e i 54 anni, ossia un arco di tempo pressoché corrispondente al periodo di vita lavorativo, infatti il 73% svolge un'attività professionale. Quasi la totalità dei lettori della newsletter dispone di titoli di studio medio alti: il 33,6 % è laureato, 9,5% per cento ha addirittura una specializzazione post laurea e il 46,7% un diploma di scuola media superiore. Le regioni più rappresentate dai lettori della newsletter sono quelle del Nord, una piccola percentuale dei lettori però (il 2%) ci segue dall'estero. Sono particolarmente rappresentate le piccole città con meno di 100.000 abitanti o le metropoli che hanno più di mezzo milione di abitanti, i casi intermedi sono meno frequenti. Professioni dei lettori- Commercianti o medici, impiegati o informatici, militari o professori: i mestieri dei lettori della newsletter sono distribuiti in tutte le professioni, con una percentuale non trascurabile di studenti e pensionati. Il pubblico della newsletter "Notizie Dal Governo" e del sito www.governo.it, diversamente da quanto ci si poteva aspettare, non è limitato ad un'utenza di "addetti ai lavori", anzi, la maggior parte dei lettori proviene dal settore privato e non dal pubblico. I ruoli professionali predominanti sono di livello medio-alto: dirigenti, docenti, imprenditori e tecnici specializzati insieme superano la metà dei casi. Utilizzo di internet - I navigatori che hanno scelto la newsletter non sono dei novellini del web. Il 41% dei lettori si collega ad internet da oltre un anno e il 32 per cento da più di tre anni, soprattutto da casa o dall'ufficio. In ogni caso il 65% legge un quotidiano tutti i giorni e alla Tv dedica in media da una a due ore al giorno. Il collegamento ad internet avviene per esigenze di informazione, documentazione o per lavoro: al tempo libero sul web si dedica solo il 15% dei lettori e agli acquisti solo il 4 per cento. Opinioni sulla newsletter - Promossa a pieni voti la newsletter con un 92% di giudizi positivi: il 46% la considera buona, il 44% buona o eccellente. L'85 per cento dei lettori vorrebbe delle newsletter tematiche, anche se gli argomenti desiderati sono molteplici: a parte una leggera predominanza per i temi economici (il 22% vorrebbe che le newsletter parlassero di economia e lavoro), percentuali significative di preferenza vanno a numerosi altri temi: pubblica amministrazione, famiglia, leggi, ambiente, trasporti, Europa, sanità, scuola. Opinioni sul sito - Molto favorevole il giudizio al sito con il 52% di giudizi buoni e il 38% molto buono o eccellente. I provvedimenti, la newsletter e i dossier tematici sono le sezioni del sito preferite da oltre la metà dei lettori, mentre i servizi più richiesti sono quelli legati alla normativa, la documentazione e l'attualità. Commenti e suggerimenti dei lettori - Sono arrivati oltre 1200 commenti, molti sono complimenti o ringraziamenti. La maggior parte dei commenti riguardano suggerimenti su come rendere più accessibili i documenti normativi del governo e degli enti locali. I lettori chiedono banche dati accessibili ma anche servizi di interpretazione e reperimento delle leggi. Altri servizi richiesti sono: newsletter tematiche o più frequenti e più interattività. Diversi commenti riguardano la grafica, gli aspetti tecnici del sito, il motore di ricerca, i links.Lo studio della Bocconi è stato condotto su un campione di 20.000 individui e i risultati sono poi stati generalizzati con riferimento ad una popolazione italiana di utenti over 18 pari a 11.845.000 (25% della popolazione italiana over 18).

MINISTERO DEL TESORO: NUOVO SITO INTERNET, ATTENZIONE A UTENTI E SPORTELLI PER CITTADINI E IMPRESE
Roma, 28 marzo 2001 - Il sito internet del Ministero del Tesoro da oggi cambia pelle per rivolgersi sempre piu' alle esigenze degli utenti. Il nuovo portale e' stato 'battezzato' oggi alla presenza, tra gli altri, del ministro Vincenzo Visco e di presidente e amministratore delegato della Consip (la concessionaria per i servizi informatici del ministero) Fortunato Cocco e Roberto Falavolti. Il portale si arricchisce di funzioni interattive ed e' particolarmente attento alle esigenze degli utenti con quattro sportelli dedicati a cittadini, imprese, pubblica amministrazione e media. Il nuovo portale internet del ministero, consultabile da oggi, e' stato illustrato nel corso di una conferenza stampa, presente il ministro Vincenzo Visco. La filosofia del nuovo sito nato da una profonda rivisitazione anche grafica del vecchio sito www.tesoro.it, hanno spiegato i tecnici del Tesoro, e' quella di rispondere alle esigenze dell'utenza piu' che a quella dello stesso dicastero di presentare se stesso. ''E' un lavoro apprezzabile - ha detto Visco -, un'altra dimostrazione e conferma dell'attenzione che poniamo all'applicazione delle nuove tecnologie nella Pubblica Amministrazione''. Il sito e' destinato ad integrarsi con quello del Ministero delle Finanze quando entrera' in funzione, con la prossima legislatura, il Ministero unico dell'Economia. Il sito vuole essere uno strumento interattivo di informazione e servizio: la nuova filosofia, precisano al Tesoro, ha condizionato le scelte grafiche, dei colori, dei simboli, del linguaggio, nella direzione di un colloquio aperto, semplice e trasparente per rispondere alle esigenze di ogni tipologia di utente. La pagina di benvenuto e' divisa in 4 spicchi fondamentali: in alto a sinistra gli ingressi alle 4 aree tematiche (cittadino, imprese, P.A., sudi e media), i percorsi di navigazione suggeriti; in basso a sinistra l'angolo istituzionale; in alto a destra la ''vetrina'', cioe' le aree tematiche di maggior rilievo in quel momento; al centro il 'primo piano' per i temi di attualita'; infine gli 'ultimi arrivi', dove scorrono gli ultimi tre inserimenti in ordine temporale nel sito. Nello sportello dedicato ai cittadini possono trovare informazioni utili i giovani che cercano lavoro o vogliono andare a studiare all'estero, un anziano che aspetta la pensione, oppure chi cerca un aiuto economico per avviare una attivita' o chi e' intenzionato ad investire in titoli di Stato. Nella sezione 'impresa' ci sono notizie per chi vuole investire utilizzando i finanziamenti per lo sviluppo, o per gli imprenditori che devono traghettare la loro azienda nell'euro, oppure per coloro che vogliono conoscere le leggi o le agevolazioni. Lo sportello 'P.A' interessa che uffici pubblici centrali e periferici. Contiene tutte le informazione per gli acquisti on line, per la formazione del personale, per utilizzare le iniziative di sviluppo territoriale. Una sezione speciale 'Studi&Media' e' dedicata ai giornalisti, che hanno accesso alle banche dati, agli archivi dei documenti, alle pubblicazioni periodiche. E' anche possibile per i giornalisti prenotare la ricezione dei comunicati stampa direttamente nella casella di posta elettronica. Nel 2000 il sito del Tesoro ha avuto oltre 20 milioni di contatti (9.000 quelli medi giornalieri a dicembre), e la nuova iniziativa, sotto il profilo della presenza in Rete della P.A., parte da una posizione di autorevolezza: 9.160 documenti, 25.000 pagine web, 14.250 immagini, 15 banche dati, 10 negozi elettronici. Infine, per i curiosi e' possibile anche navigare nel Palazzo.

LOYOLA DE PALACIO, VICEPRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA, SARA' A GENOVA VENERDI'6 APRILE
Bruxelles, 28 marzo 2001 - La Commissione europea ha presentato il 14 febbraio una proposta di direttiva sull'accesso al mercato dei servizi portuali. Finalità del provvedimento è istituire regole certe e procedure aperte e trasparenti per l'accesso a questi servizi. La direttiva è accompagnata da una Comunicazione sul rafforzamento della qualità dei servizi portuali e da una relazione sulle attuali prassi di finanziamento dei porti e di riscossione dei diritti portuali nell'UE, nonché da una breve rassegna delle regole Ce sulla trasparenza dei flussi finanziari pubblici e degli aiuti di Stato di cui beneficiano i porti. La Commissaria Loyola de Palacio, ha osservato al riguardo: "I porti europei sono un perno essenziale per gli scambi intra ed extracomunitari. In futuro i nostri porti saranno chiamati a svolgere un ruolo più incisivo nel tentativo di incanalare un sempre maggior volume di merci e di passeggeri verso il trasporto marittimo, notoriamente più rispettoso dell'ambiente e meno congestionato, e anche per incoraggiare i trasporti intermodali e renderli più convenienti". La commissaria ha inoltre ribadito che: "È venuto il momento, nell'interesse degli operatori, delle pubbliche autorità e dei consumatori, di disporre di regole precise sull'accesso al mercato dei servi portuali; ovviamente, non faremo alcuna concessione sugli elevati livelli di sicurezza nei porti che abbiamo avuto fino ad oggi". Un nuovo contesto - Il ruolo cruciale che i porti svolgono nel commercio dell'Unione europea è evidente: basta pensare che il 70% di tutti gli scambi con i paesi terzi passa per i porti. Il trasporto marittimo a corto raggio lungo le coste della Comunità e dei paesi vicini muove qualcosa come un terzo di tutte le merci, con tendenza all'aumento. Per assecondare l'ulteriore e positivo sviluppo dei trasporti marittimi occorre rendere i porti ancor più efficienti. I servizi portuali (in particolare, movimentazione dei carichi, rimorchio, ormeggio, pilotaggio e i servizi ai passeggeri) sono di capitale importanza per il funzionamento dei porti. Nel loro insieme rappresentano una grossa parte delle spese di approdo delle navi merci e passeggeri. Il settore dei servizi portuali ha vissuto in questi ultimi anni profonde trasformazioni che sono tuttora in atto. Mentre in passato un solo fornitore di servizi, in posizione monopolistica - in molti casi di proprietà o controllato dallo Stato - era la regola, oggi si assiste all'ascesa di operatori privati sempre più competitivi che hanno ridotto l'area del settore pubblico. Di qui un miglioramento della qualità dei servizi e un calo dei prezzi per effetto della più intensa concorrenza: un'evoluzione generalmente positiva che ha reso più attraenti i porti per il settore privato. Questa linea di tendenza - benché incoraggiante e bene accolta - non si manifesta dappertutto con la stessa intensità, per quanto varie normative fondamentali della Comunità (libera prestazione dei servizi, diritto di stabilimento, regole di concorrenza) trovino già applicazione nei porti; ad esempio, queste norme consentono già oggi ai fornitori di servizi di accedere al mercato dei servizi portuali, ancorché in realtà questo diritto non venga sempre esercitato in modo soddisfacente. Quando l'imperfetta applicazione di queste norme comunitarie è riconducibile a determinate caratteristiche specifiche di un porto, come lo spazio limitato, è opportuno dettare regole certe ed eque sull'accesso ai servizi portuali, dando a tutti i potenziali prestatori di servizi eque possibilità di competere. Una nuova cornice normativa - La proposta di direttiva si impernia essenzialmente sui seguenti punti: a) Norme generali - Le procedure devono diventare trasparenti, non discriminatorie, obiettive e proporzionate. Questi sani principi di buona amministrazione investono tutti i settori in cui un'autorità (di norma l'autorità portuale) prende decisioni; p. es., si devono fissare determinati requisiti professionali per i fornitori di servizi? In tal caso, quali? Deve essere limitato il numero dei fornitori di servizi? In tal caso, perché? Con quali modalità si decide di limitare il loro numero? Chi lo fa? E per quanto tempo? Quali sono i criteri di selezione? La Commissione propone che ciascun candidato alla prestazione di servizi portuali, sia esso soggetto di diritto pubblico o privato, debba avere pari ed eque possibilità di entrare a far parte del settore dei servizi portuali (che oggi è in espansione) e che la parità di condizioni debba essere garantita ed esercitata in modo visibile, grazie a regole chiare e a procedure trasparenti. b) Specificità locali - Le specificità locali, con particolare riguardo ai profili ambientali e di sicurezza, devono essere tenute nella dovuta considerazione, ma non devono costituire un pretesto per ridurre o eliminare la concorrenza. In tal modo si riconosce che uno dei punti di forza dei porti comunitari risiede nella loro diversità. La Commissione non intende assolutamente armonizzare il funzionamento dei porti, la loro struttura, le loro regole interne, e neppure imporre loro un determinato assetto proprietario (pubblico, privato o misto). Ovviamente, occorrono risposte locali a peculiarità locali, sotto il profilo della sicurezza e dell'ambiente. Ciò va fatto all'interno di una cornice di regole comuni che garantisca la salvaguardia dei diritti dei servizi e la concorrenza. c) Numero dei prestatori di servizi - Nei porti che non restringono il numero dei fornitori di servizi l'incidenza della proposta della Commissione sarà molto limitata, tanto che la maggior parte delle sue disposizioni neppure si applicherà in tali scali, essendo già stato realizzato l'obiettivo principale della direttiva (un migliore accesso ai potenziali fornitori di servizi). Il numero dei fornitori di servizi portuali può essere limitato in presenza di vincoli di spazio o di capacità disponibile o, in relazione ai servizi tecnici nautici (pilotaggio, rimorchio e ormeggio) alla sicurezza del traffico marittimo. Questo principio concilia un diritto già esistente, quello del prestatore di servizi portuali di offrire propri servizi, con il fatto che molti porti sono soggetti a vincoli geografici o risentono di problemi di sicurezza specifici che rendono impossibile un accesso illimitato alla fornitura dei servizi. Ma in quest'ultimo caso la direttiva detta regole chiare per evitare abusi: la limitazione del numero di fornitori di servizi deve essere l'eccezione anziché la regola. Lo scopo essenziale dell'iniziativa della Commissione appare con particolare chiarezza nell'area della movimentazione del carico; qui la regola generale è che, per ciascuna categoria di carico, devono essere autorizzati almeno due prestatori di servizi. Tuttavia, la Commissione è cosciente che del fatto che in alcune situazioni può non essere commercialmente fattibile far effettuare le operazioni da due prestatori di servizi. Ovviamente, la proposta della Commissione non intende mettere a rischio la redditività delle imprese, ma indica semplicemente che ciascuna situazione può essere affrontata e risolta in modo diverso. d) Altri obblighi - In conformità con il diritto comunitario, la Commissione ribadisce che il fornitore di servizi portuali può impiegare il personale che egli stesso ha scelto. L'obiettivo della proposta della Commissione (incrementare l'efficienza dei porti europei) presuppone infatti che il prestatore di servizi portuali possa esercitare il proprio diritto di scelta, salvo restando peraltro il rispetto della legislazione sociale vigente. È consentita l'autoassistenza e gli operatori che la forniscono non debbono essere trattati né più sfavorevolmente né più favorevolmente di altri fornitori di servizi analoghi. L'autoassistenza (autoproduzione) è la situazione in cui l'utilizzatore di un porto fornisce a se stesso una o più categorie di servizi portuali (ad es. le società che gestiscono navi traghetto possono effettuare da sole le operazioni di carico e scarico). In realtà, non esiste alcuna ragione per cui l'autoassistenza non debba, di norma, essere autorizzata qualora gli operatori ritengano di poter pervenire ad un migliore e più efficiente utilizzo delle loro risorse. Le autorità portuali non possono mantenere la loro posizione di privilegio. In molti casi dette autorità esercitano una doppia funzione: quella di ente gestore del porto e quella di fornitore di servizi portuali. La Commissione non intende restringere le funzioni di gestione di cui le autorità portuali sono titolari; tuttavia, nell'ipotesi in cui l'autorità portuale sia attiva sul piano commerciale, l'equità nei confronti degli altri fornitori di servizi vuole che l'autorità portuale non occupi una posizione privilegiata; in altri termini, ad essa dev'essere assicurata parità di diritti e non supremazia nei confronti dei suoi concorrenti commerciali. Qualora desideri competere con altri prestatori di servizi, l'autorità portuale non dovrà più essere in condizione di scegliersi i propri concorrenti; questo in base al semplice principio per cui le autorità portuali non possono essere in pari tempo giudici e parti interessate. In futuro, quindi, gli Stati membri dovranno designare un terzo organo che funga da giudice imparziale. Il testo completo della proposta di direttiva si trova all'indirizzo: http://europa.eu.int/eur-lex/it/com/pdf/2001/it_501PC0035.pdf  Per informazioni: Rappresentanza a Milano della Commissione europea Corso Magenta 59, 20123 Milano, tel. 02 4675 141 fax 02 4818 543 E-mail antmil@cec.eu.int  http://www.uemilano.it 

MEDIASETONLINE.COM IL "VORTAL" TELEVISIVO DI MEDIASET
Milano, 28 marzo 2001 - Mediasetonline www.mediasetonline.com  è il sito di intrattenimento di derivazione televisiva del Gruppo Mediaset e vuole diventare il punto di riferimento per l'intrattenimento e l'informazione in Italia. Al suo interno, completamente rinnovato nella grafica e nei contenuti, è possibile trovare tutto quello che Mediaset significa nel mondo della televisione: informazioni, approfondimenti, giochi, schede dettagliate per ogni artista e trasmissione e soprattutto Il Cerchio, una vasta community che apre le porte della TV con tante iniziative dedicate all'interattività. Mediaset Online è naturalmente anche il punto di partenza per esplorare i siti di Canale 5, Italia 1 e Retequattro, delle trasmissioni e degli artisti, per immergersi senza limiti nel mondo della televisione e viverlo dall'interno. L'informazione è garantita dalla nuova testata Tgcom, che realizza il quarto TG Mediaset all'indirizzo www.tgcom.it, e dal sito del Tg5 (www.tg5.it). Mediaset Online raggruppa 10.000 pagine complessive e 400 schede aggiornate su artisti e trasmissioni. Tgcom dedica all'informazione oltre 3.000 pagine, centinaia di servizi video sempre online e una redazione di 20 giornalisti guidata da Enrico Mentana ed Emilio Carelli. La vasta scelta dei contenuti e delle possibilità di navigazione è disponibile già dalla Home Page, sviluppata in collaborazione con Bibop Research, per orientarsi facilmente attraverso i diversi livelli del sito a seconda dei propri interessi: Tgcom, il telegiornale Mediaset pensato per la Rete, ha uno spazio per mostrare i servizi di punta e gli aggiornamenti di Borsa la Guida Tv permette di effettuare ricerche approfondite fra i programmi televisivi di tutte le reti nazionali per tutta la settimana (solo per le reti Mediaset, è possibile ricercare un programma per categoria, data, fascia oraria, canale o titolo e accedere a tutte le informazioni sulla trasmissione e sui personaggi ad essa collegati grazie a schede dettagliate) i "da non perdere", "news Tv" e "celebrities" sono il punto di partenza per sapere tutto del mondo dello spettacolo, grazie ad anticipazioni, gossip, curiosità sempre aggiornate e soprattutto ad un archivio di informazioni complete nato per soddisfare anche i fans più curiosi la pagina dei personaggi è una miniera di informazioni su ogni artista legato ai programmi Mediaset, con link alla sua scheda personale e nei casi in cui è presente al suo sito ufficiale. Sono presenti anche le reti tematiche digitali di Mediaset, a cui è dedicata una pagina: Happy Channel (il canale del buonumore in onda su D+), Comedy Life (la TV del cuore, tutta al femminile, nel bouquet Stream), Duel Tv (dedicata al genere action, sempre su Stream) e l'ultima novità Mt Channel La Macchina del Tempo, nato dall'esperienza della trasmissione di Alessandro Cecchi Paone e trasmesso da Stream. Il vero spirito di Mediaset Online si esprime nel Cerchio, la comunità virtuale dei navigatori appassionati di Tv, realizzata con la collaborazione tecnica di Etnoteam che ha integrato le tecnologie più avanzate disponibili sul mercato. Il Cerchio presenta una panoramica completa di tutte le iniziative interattive (forum, chat e videochat, sondaggi ecc.) e documenta la vita dei "web club" dedicati alle trasmissioni cult, per sapere sempre chi si può incontrare sulla Rete, da Daria Bignardi ai protagonisti delle soap più famose a Enrico Mentana, ed essere sempre al corrente di tutte le iniziative dedicate a questo nuovo modo di vivere la Tv. Per renderlo più semplice possibile, l'accesso a "il Cerchio" e a tutti i siti di Mediasetonline avviene attraverso un unico processo di registrazione e di autenticazione (single sign on). I servizi in Tv permettono di richiedere autografi, partecipare a provini, proporsi per partecipare alle trasmissioni e viverle in prima persona Il resto dei sito è dedicato all'intrattenimento in senso più ampio e comprende classifiche, news e servizi dal mondo della musica e del cinema, senza dimenticare il portale giochi, realizzato in collaborazione con Winsome, il primo vero sito italiano di svago e divertimento che permette di sfidare riflessi, memoria, concentrazione con tantissime sfide sempre nuove e originali. Oltre agli irrinunciabili gadget come salvaschermo e e-card, il portale giochi, grazie al sistema Chipsy di raccolta punti accessibile con una semplice registrazione, offre ai più bravi e fortunati premi giornalieri e settimanali (lettori Cd, orologi, computer palmari) e un super premio finale (una Smart). Da Mediaset Online si può naturalmente accedere ai siti di Canale 5, Italia 1 e Retequattro, collegati a loro volta ai siti delle singole trasmissioni, ognuno dei quali è curato da una redazione che lo aggiorna costantemente e studia nuovi modi e nuove iniziative per renderla più vicina al pubblico di appassionati.

MSN (MICROSOFT) INAUGURA MEDIACENTER, IL NUOVO SERVIZIO RIVOLUZIONA LO STUDIO, LA PIANIFICAZIONE E LA REALIZZAZIONE DELLE CAMPAGNE ONLINE DA PARTE DELLE AGENZIE PUBBLICITARIE E DEI MEDIA BUYER ANCHE A LIVELLO INTERNAZIONALE
Milano, 28 marzo 2001 - Msn, il network consumer di Microsoft più visitato in Europa, annuncia l'apertura in Italia di Msn MediaCenter (raggiungibile all'indirizzo http://mediacenter.msn.it  a partire dalla fine di aprile): un servizio interattivo per programmare campagne online ad hoc in modo semplice e completo. Con MediaCenter sarà possibile conoscere su quali canali di Msn sia più appropriato investire, disporre di informazioni sui prodotti, sui singoli investimenti pubblicitari, ritagliare con precisione il messaggio da indirizzare al segmento di mercato desiderato grazie all'audience profiler, definendo così con precisione e accuratezza il proprio piano media sia a livello locale che internazionale. Msn MediaCenter fornisce ai professionisti dei settore un supporto costante in tutte le fasi dei processo, dallo studio e dalla pianificazione delle campagne fino alla loro attuazione e valutazione. Basato su ricerche indipendenti condotte da Ac Nielsen/NetRatings, il nuovo servizio di Msn consente agli operatori dei settore di dare vita a media brief completi permettendo loro di lavorare in modo trasparente. Msn MediaCenter sarà "la nuova casa" sul Web per chi si occupa di media, la prima risorsa totalmente dedicata al mondo della pubblicità online in grado di fornire ai media planner dati demográfici completi sui target d'utenza. L'obiettivo di Msn è permettere agli "spender" di realizzare campagne su misura in ognuno dei 16 mercati nei quali MedìaCenter sarà attivo. Oltre a usufruire di informazioni relative alla pianificazione e di opportunità presenti all'interno dei network, è stata approntata la sezione Net Academy, una fonte di riferimento interattiva, una risorsa completa dove trovare statistiche, analisi, suggerimenti e i consigli degli esperti più famosi dei settore, cui si affiancano risultati di ricerche e sondaggi indipendenti. Tra i principali servizi offerti da Msn MediaCenter figurano: - Msn Audience Profiler - un sistema automatico, semplice ed efficace che, grazie ai dati forniti da Ac Nielsen/NetRatings, consente ai pubblicitari di pianificare campagne online ad hoc raggiungendo il target di riferimento, attraverso i canali più appropriati. Msn Worldwide - presenta informazioni relative alle opportunità pubblicitarie esistenti su ogni Canale Msn e sull'intero Newtwork, consultandole nella propria lingua. General lnformation - una risorsa informativa completa con ricerche indipendenti e rubriche sul mondo della pubblicità online. Dettagli sulle proposte pubblicitarie offerte da Msn e consigli su come raggiungere al meglio gli obiettivi delle proprie campagne. Net Academy - una vetrina di suggerimenti, studi e consigli dei maggiori esperti di pubblicità sui principali temi dei momento trasferendo agli utenti una visione quanto più completa possibile di questo settore. Stefano Maruzzi - Country Manager di Msn Italia - commenta: "L'obiettivo di Msn MediaCenter è di diventare il punto di riferimento online per tutti i protagonisti dei settore pubblicitario, proponendosi come la risorsa che combina ricerche di mercato e conoscenze specializzate con le innumerevoli opportunità che il network Msn è in grado di offrire. MediaCenter punta soprattutto a coniugare un servizio clienti efficace con l'esperienza tecnologica di Msn". "Siamo di fronte a una vera a propria rivoluzione, poiché nessun altro network ha mai offerto prima d'ora una soluzione tanto pratica e intuitiva per la pianificazione delle campagne advertising e marketing su scala internazionale, ed è naturale che una simile iniziativa sia stata proposta proprio dal più importante Network in Europa. E' negli obiettivi di Msn collaborare in modo proficuo e duraturo con i professionisti della pubblicità ed è per questo che le strategie e gli investimenti futuri di MSN sono orientati al lungo periodo. Msn MediaCenter costituisce un'ulteriore prova dei totale impegno di MSN nei confronti dello sviluppo della pubblicità online", conclude Stefano Maruzzi.

VISA CARD:168 MILIONI DI EURO INVESTITI PER INCENTIVARE LA MIGRAZIONE AL CHIP PREVISTO UN RISPARMIO DI 700 MILIONI DI EURO SULLE PERDITE DOVUTE A FRODI
Milano, 28 marzo 2001 -Il Board di Visa Regione Eu ha deliberato un programma europeo di incentivazione della migrazione dalla banda magnetica al chip, che prevede un investimento di 168 milioni di Euro, grazie al quale ci si aspetta di ridurre drasticamente il fenomeno delle frodi. "Ci aspettiamo, entro dicembre 2004, di avere in Europa 180 milioni di carte Visa e Visa Electron dotate di microchip Emv" così ha commentato Davide Steffanini, Vice President, Relationship Management, Visa Eu. "In tutto il mondo la preoccupazione per le perdite causate dalle frodi è in continuo aumento: Visa prevede che, accelerando la migrazione dalla banda magnetica al chip, si potranno risparmiare oltre 700 milioni di Euro di perdite su frodi". Il piano, che contempla una serie di iniziative dedicate ai soci di Visa (Issuer banche che emettono carte Visa - Acquirer - banche degli esercenti che accettano carte Visa), agli esercenti e ai partner tecnologici, per incentivare l'emissione e l'accettazione di carte con microchip oltre che la produzione di POS (i terminali installati presso gli esercizi commerciali) dedicati. Più in dettaglio si prevedono: incentivi finanziari alle banche per ogni carta con microchip emessa; assistenza alle banche acquirer, ai fornitori di POS e alla grande distribuzione per promuovere la sostituzione dei terminali tradizionali con quelli dotati di lettore di chip; migrazione prioritaria per gli esercenti che mostrano un livello di frodi superiore alla media. "Visa considera il chip - ha proseguito Davide Steffanini - il migliore strumento per combattere l'incremento delle frodi e, con questo investimento, vuole dare al mercato un chiaro segnale delle proprie intenzioni e di quelle delle banche associate per l'eliminazione delle frodi con carte di pagamento In Italia le prime applicazioni del microchip partiranno nel prossimi mesi e Visa si potrà basare sulle esperienze già acquisite in Europa. In Francia, ad esempio, Carte Bancaire ha recentemente annunciato un accordo con i dettaglianti per accelerare i tempi della migrazione mentre nel Regno Unito, dove esistono già 8,5 milioni di carte con microchip, ci si aspetta entro i prossimi 2 anni di avere l'80% delle carte dotate della nuova tecnologia. Una tecnologia che, oltre a rendere le carte più sicure, aprirà la strada ai pagamenti di piccolo e piccolissimo importo. Inoltre la migrazione al microcircuito trasformerà le attuali carte Visa in strumenti multi applicazione che potranno gestire, oltre alle normali funzioni di pagamento e di prelevamento, anche programmi di fidelizzazione, sistemi di autenticazione elettronica, sistemi di gestione dei dati e qualunque altro servizio basato su chip che le banche vorranno offrire ai propri titolari di carte.

TELERISCALDAMENTO - AES SPA: RAGGIUNTO L'ACCORDO
Torino, 28 marzo 2001 - Aem Torino e Italgas comunicano di aver raggiunto l'intesa per il conferimento delle attività relative alla rete di teleriscaldamento (oggi Aem Torino) ed alla rete di distribuzione del gas nella città di Torino (oggi Italgas) nella società congiunta Aes (Azienda Energia e Servizi). La Società sarà partecipata da Aem Torino per il 51% e da Italgas per il 49 %: il consolidamento nel bilancio di Aem e Italgas avverrà in proporzione alle rispettive quote di partecipazione. Scopo della Società congiunta è la gestione integrata e lo sviluppo delle attività di rete nel campo dell'energia inizialmente nel territorio di Torino. Aes disporrà di una delle principali reti integrate di distribuzione di calore e gas in Italia, e svilupperà importanti investimenti nella rete di teleriscaldamento, oggi di circa 220 chilometri, e nella rete del gas, oggi di circa 1300 chilometri. La rete di teleriscaldamento raggiungerà nell'arco di cinque anni la lunghezza di circa 350 chilometri. Nei prossimi sei mesi saranno perfezionate le procedure per l'avvio operativo della Società, che avrà un organico di oltre 400 persone, la sede in Torino e un fatturato iniziale di circa 150 miliardi di lire. Il Presidente sarà designato da Aem Torino e il Direttore Generale sarà designato da Italgas. Le attività di vendita di calore e gas metano restano di pertinenza rispettivamente di Aem Torino e Italgas. Un gruppo di lavoro congiunto sta già lavorando per studiare possibili nuovi accordi nell'area delle attività di vendita al cliente finale. Soddisfazione per il raggiungimento dell'accordo è stata espressa dai vertici delle due Società, Franco Reviglio e Alberto Meomartini: "Un passo importante per avere nuova efficienza nelle attività di rete, per integrare competenze ed asset a vantaggio dei clienti e degli azionisti. E' l'inizio di una collaborazione che ci auguriamo possa essere estesa ad altre attività di servizio, in una logica di mercato".

BILANCIO RECORD PER LE FIERE DI PARMA L'ESERCIZIO 2000 SI È CHIUSO CON UN FATTURATO DI OLTRE 41 MILIARDI
Parma, 28 marzo - E' un bilancio record quello archiviato dalle Fiere di Parma. L'esercizio 2000, infatti, si è chiuso con un fatturato di oltre 41 miliardi pari ad un incremento del 17% sul 1998 (anno di possibile confronto omogeneo per la presenza del salone biennale Cibus) e un utile netto consolidato di oltre 2,6 miliardi. Particolarmente importante il cash flow salito a 7,4 miliardi con un incremento del 57% sul 1998. "E' il migliore risultato nella storia dell'Ente Fieristico", sottolinea il presidente delle Fiere di Parma Domenico Barili." Un risultato ancora più importante se si tiene conto dell'indotto, calcolato in poco meno di 700 miliardi di lire, il 50% dei quali riversati sul territorio cittadino", Lo scorso anno le manifestazioni organizzate nel quartiere fieristico di Parma hanno visto la presenza di 400 mila visitatori e di 6.540 espositori, il 7% dei quali provenienti da 90 nazioni estere. I risultati di bilancio denotano un buon andamento della produttività e dell'efficienza. E' particolarmente indicativo che l'Ente Fiere di Parma vantino il più alto indice di redditività pro capite dell'intero panorama fieristico nazionale. Si tratta di progessi di rilievo se si pensa che sono stati raggiunti in un contesto fortemente competitivo come è quello dei quartieri e dei saloni fieristici. Sono positivi anche i primi risultati derivati dall'utilizzo della struttura polifunzionale PalaCassa che, oltre ad ospitare eventi di grande prestigio per la città, si sta rivelando una struttura di rilievo economico. Gli investimenti sostenuti per il PalaCassa negli esercizi 1999-2000 e parte del 2001 ammontano a più di 12 miliardi di lire, di cui 5 miliardi elargiti dalla Regione Emilia-Romagna e stornati dal Comune dal programma di Verdi Festival. Da notare, inoltre, il rafforzamento del ruolo internazionale delle Fiere di Parma con la firma, avvenuta lo scorso settembre, del primo accordo di collaborazione con il leader tedesco di eventi fieristici, P. E. Shall GmbH, per l'organizzazione di Motek Italy, cui ha fatto seguito, pochi giorni fa, il secondo accordo per Control Italy: due importanti eventi del comparto meccanico e del controllo di qualità già presenti in Germania. Il Presidente Barili ha delineato per il futuro dell'Ente importanti linee strategiche ed ha espresso per il management viva soddisfazione per il lavoro svolto.

BANCA DI BERGAMO: ACCORDO PER LA CESSIONE DELLA QUOTA DI UNICREDIT A VENETO BANCA E AGLI AZIONISTI DI MINORANZA
Milano, 28 marzo 2001 -UniCredito Italiano, Veneto Banca e gli Azionisti di Minoranza hanno siglato gli accordi per la cessione dell'intera quota di UniCredit (90,34%) in Banca di Bergamo. A Veneto Banca verrà ceduta una quota del 60%. Gli Azionisti di Minoranza, già titolari di una quota pari al 10%, acquisiranno da UniCredit circa il 30% della Banca di Bergamo, portando la propria partecipazione al 40%. L'operazione - che comunque è subordinata all'approvazione della Banca d'Italia - comporterà l'ingresso della Banca di Bergamo nel gruppo Bancario Veneto Banca

UNICREDIT BANCA MOBILIARE E IL SOLE 24 ORE LANCIANO UN NUOVO EMERGING MARKET INDEX DENOMINATO SOLE UBM EMI
Milano, 28 marzo 2001 - UniCredit Banca Mobiliare (Ubm), in collaborazione con Il Sole 24 Ore, lancia un nuovo benchmark obbligazionario denominato Sole Ubm Emi - in breve Suemi - che si propone come indice di riferimento per la definizione delle performance sul mercato dei titoli emessi da Paesi Emergenti per debiti sovrani denominati in euro. Suemi Global è un indice composto da un paniere selezionato iniziale di 63 titoli obbligazionari in euro emessi da Paesi Emergenti, pesati con la capitalizzazione di mercato, che presentano tra le altre le seguenti caratteristiche principali: ammontare almeno pari a 250 milioni di euro; vita residua dei titoli non inferiore a un anno; cedola a tasso fisso. Suemi è stato composto considerando, alla data di lancio, titoli espressione del rischio sovrano appartenenti a questi Paesi: Argentina, Brasile, Colombia, Croazia, Ungheria, Giamaica, Lettonia, Libano, Lituania, Malesia, Messico, Filippine, Polonia, Romania, Slovacchia, Sud Africa, Turchia, Ucraina, Uruguay, Venezuela. Questo insieme potrà ampliarsi per effetto di emissioni da parte di paesi emergenti attualmente privi di posizioni debitorie in euro. Oltre all'insieme dei sotto-indici per i Paesi sopra elencati, vengono pubblicati: un indice globale a larga capitalizzazione (Suemi Global Large), due indici di area (Suemi Latin e Non Latin) e tre indici di duration (Suemi da 1 a 3 anni di vita residua, da 3 a 7 anni di vita residua e con più di 7 anni di vita residua). Gli indici sono quotati giornalmente dall' 1 marzo ed in tempo reale dal 15 marzo scorso sulla pagina Reuters Uemindex. Da inizio aprile inoltre Bloomberg renderà disponibile una pagina con codice Uemi anch'essa per le quotazioni in tempo continuo. La composizione di Suemi viene ridefinita il 25 di ogni mese, escludendo in quella data i titoli che non hanno più i requisiti richiesti e inserendo i nuovi titoli in possesso delle caratteristiche richieste. Suemi è un indice dinamico, infatti i cash flow generati dal pagamento delle cedole vengono automaticamente reinvestiti nell'indice stesso. Con questo nuovo indice Ubm ha voluto creare un parametro di riferimento per investitori istituzionali e risparmiatori che detengono portafogli finanziari dedicati ai Mercati Emergenti. La ricerca Ubm, inoltre, attraverso il sito http://www.ubm.it/research  continuerà a proporre agli investitori, oltre all'attuale database storico già offerto per altri indici di mercato targati Ubm, approfondimenti analitici e di supporto all'operatività su tali mercati ad elevato profilo di rischio. Alla base di tali sviluppi è l'importante innovazione offerta dalla quotazione del benchmark in tempo continuo.

MISURE ADOTTATE IN FRANCIA PER AFFRONTARE IL PROBLEMA DELLA BSE
Milano 28 marzo 2001 La diffusione della Bse tra i bovini di tutto il continente europeo ha indotto i vari paesi a rendere note le misure con cui hanno fronteggiato il problema. La Francia in particolare si è distinta per tempestività e scrupolosità di fronte al rischio dell'infezione. La produzione francese ha un ruolo chiave all'interno dell'Unione Europea, sia dal punto di vista numerico che qualitativo. Infatti il patrimonio zootecnico bovino francese, che conta più di venti milioni di capi (di cui quattromilioni e duecentomila nutrici, quattromilioni e quattrocentomila vacche da latte), ripartiti in 26 razze riconosciute (il patrimonio bovino è rappresentato principalmente da Prim'Holstein per il 32%, Charolaise per il 23%, Limousine per il 10%) la pone al primo posto come produttore di carne dell'Unione. La Francia ha esportato nel 1999 circa un milione e trecentomila capi di oltre 80 Kg di peso ( per oltre il 75% verso l'Italia e per il 18% verso la Spagna). La produzione francese di carne bovina è rappresentata da un milione e mezzo di tonnellate di carne di manzo, pari a 4 milioni e trecentomila capi (il 48% vacche, il 28% tori, il 16% scottone e l'8% buoi) e da 250 mila tonnellate di carne di Vitello pari a due milioni di capi. L'esportazione francese di carne bovina refrigerata all'interno dell'Unione Europea (253 mila tonnellate nel 1999) è andata per il 32% in Italia, per il 28% in Grecia, per il 20% in Germania, per il 7% in Portogallo, per il 4% nei Paesi Bassi, per il 3,5% in Belgio e per il 3% in Spagna. Il ruolo della Francia all'interno del mercato bovino europeo trae origine dalla sua tradizione agricola e dall'impegno nella qualità della produzione agricola francese che, per quanto riguarda la carne bovina, si è concretizzata nella selezione e nel miglioramento genetico delle razze, contraddistinte da un forte potenziale produttivo e da marcate capacità di adattamento. Tracciabilità. Da più di venti anni la Francia possiede un affidabile sistema di identificazione obbligatoria dei bovini, rafforzato dalla normativa del 1998. Due anelli auricolari certificati, che riportano un numero di identificazione, vengono apposti all'animale entro sette giorni dalla nascita. I dati identificativi dell'animale sono registrati nel registro dei bovini dell'azienda agricola: il "passaporto del bovino", editato da una banca dati, accompagna ogni bovino di qualsiasi età in circolazione in Francia. Ogni evento (nascita, ingresso, uscita, ecc.) viene segnalato da proprietari e commercianti all'EDE entro sette giorni, queste informazioni vengono trascritte in una rete informatica che alimenta il database nazionale, garantendo il follow-up in tempo reale di ogni animale, di cui è possibile ottenere garanzie sull'identità, stato sanitario e su tutti i suoi movimenti. La trasformazione delle carni avviene solo in strutture controllate e conformi alle direttive dell'Unione Europea. Garanzia sanitaria. Anticipando le prescrizioni europee e internazionali, la Francia si è dotata di una rete di sorveglianza epidemiologica; severi controlli sanitari vengono effettuati regolarmente; questo ha permesso, per esempio, alla Francia di essere riconosciuta a livello comunitario ufficialmente indenne da leucosi bovina e da tubercolosi bovina. Inoltre prima di ogni spedizione di bovini vivi, deve essere rilasciato un certificato sanitario dalle autorità ufficiali. Tutto ciò combinato con il sistema di tracciabilità dei capi di bestiame prima descritta, consente un accurato controllo delle condizioni di ogni singolo capo e offre una garanzia di sicurezza particolare per l'esportazione. della qualità e della sicurezza della produzione animale Sin dall'inizio della vicenda Bse, la Francia ha sempre preso misure restrittive sulla base dei pareri scientifici più recenti, dando priorità alla protezione della salute pubblica. Basta ricordare il divieto delle farine animali (eccetto le proteine derivate dal latte, dagli ovoprodotti e dai pesci) nell'alimentazione dei bovini sin dal 1990; il ritiro e la distruzione del Materiale a Rischio Specifico, dei cadaveri e delle parti di carcasse giudicate improprie al consumo all'ispezione veterinaria, sin dal 1996; il divieto di tutte le farine di origine animale, eccettuate le proteine del latte, dall'alimentazione dei bovini sin dal 1996; l'avvio di un programma di ricerca sulla malattia basato sulla realizzazione di oltre 48000 test rapidi sin dal giugno 2000. Spesso le misure prese in Francia sono poi state estese al livello comunitario; questo si é anche verificato più recentemente, con il divieto dell'utilizzo delle farine animali nell'alimentazione di tutti gli animali o il ritiro della colonna vertebrale su bovini di più di un anno che sono stati anticipati dalla Francia onde dare garanzie supplementari al consumatore. I capi di bestiame bovino importati dalla Francia sono controllati dal sistema veterinario francese e la loro origine è controllabile grazie al sistema francese di tracciabilità che registra per ogni capo ogni passaggio dalla nascita fino all'esportazione. La carne di produzione francese importata in Italia proviene da animali di meno di trenta mesi di età o, se di età superiore, da animali sottoposti, con risultato favorevole, ai cosiddetti test rapidi anti BSE. La carne francese destinata all'esportazione è soggetta alle stesse misure di prevenzione e di controllo applicate agli animali e alla carne destinata al consumo sul mercato nazionale. F.D.Scotti

PREMIO ARCHIMEDE: DALL'IDEA ALL'IMPRESA
Milano, 28 marzo 2001 - E' stata presentata al Palazzo Affari ai Giureconsulti la seconda edizione italiana del "Premio Archimede", un riconoscimento che premia il miglior progetto d'impresa ideato da un giovane imprenditore. Questo premio è nato da un'idea del Gruppo Mazars Italia (filiale della multinazionale francese attiva nel settore della consulenza e revisione) ed è patrocinato dai Giovani Imprenditori di Confindustria, da Sviluppo Italia (Ministero del Tesoro), da Formaper (Azienda Speciale Ccia di Milano), dal Sumi (Facoltà di Economia di Torino) e dalla Federazione Nazionale Cavalieri del Lavoro, in collaborazione con il Corriere della Sera-Corriere Lavoro, Ciaoweb, Banca Popolare di Milano, Ddm, Etf Group e Fidia. Il premio è rivolto a: neo-imprenditori di età inferiore a 35 anni che hanno ideato un progetto imprenditoriale, avviato non prima del 1° gennaio 2001; studenti universitari, di età inferiore ai 30 anni - in questo caso viene premiata l'idea più brillante, non obbligatoriamente da realizzare. Requisito preferenziale per essere ammessi al premio è il contenuto innovativo del progetto proposto, con particolare attenzione al suo livello di reazzibilità e di compatibilità tra previsioni economiche e occupazionali. Una prima selezione delle domande di partecipazione, presentate entro il 30 giugno 2001, verrà effettuata da Mazars. Ai selezionati verrà richiesto di inviare entro il 15 luglio il "business plan" dettagliato del progetto. La seconda fase di selezione, che si concluderà in tale data, verrà effettuata da parte di una apposita Giuria composta da autorevoli personaggi dell'imprenditorialità. Il primo classificato, per la categoria neo-imprenditori, otterrà i seguenti premi: un venture capital di 50 milioni di lire, pari a 25.826 Euro, sotto forma di partecipazione al capitale di rischio della sua impresa; assistenza contabile, giuridica e fiscale gratuita all'impresa per la durata di un anno da parte dei professionisti del Gruppo Mazars; la formazione,attraverso la partecipazione gratuita ai corsi della scuola impenditorialità Formaper. I primi due classificati, per la categoria Studenti, otterranno invece i seguenti premi: borsa di studio di 5 milioni di lire (Euro 2.583); stage di tre mesi da svolgere presso una società del Gruppo Mazars o presso un'azienda promotrice del premio; rimborso spese mensile di 1 milione di lire (Euro 516) per il periodo dello stage. "Il Gruppo Mazars a livello internazionale - ha dichiarato Dario Guerini, presidente di Gnost, società di consulenza direzionale del Gruppo Mazars Italia - è da sempre orientata a favorire lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali gestite da giovani. Il nostro valore aggiunto, come società di servizi professionali a diffusione globale, sta nell'offrire ai progetti italiani più meritevoli la possibilità di inserirsi in un circuito internazionale di incontro e di comunicazione tra neo-imprenditori di diverse nazionalità" Le informazioni possono essere richieste via e-mail: premio.archimede@mazars.it  La comunicazione inerente al Premio Archimede sono a cura dell'agenzia Below srl di Milano, partner della società di comunicazione integrata Chiara & Associati. e-mail: below@below.it  

BILANCIO PIU' CHE POSITIVO PER MITEXPO.COM BUSINESS E COMMERCE
Padova, 28 marzo 2001 - Ha chiuso, domenica 25 marzo, a quota 9mila operatori il salone delle tecnologie informatiche per le Pmi, aperto alla Fiera di Padova da giovedi' 22. Un successo per Veneto Innovazione e PadovaFiere, 9mila visitatori a mitexpo.com/business@commerce  co-organizzatori della rassegna, che in essa hanno investito ingenti risorse umane e finanziarie, affiancati da Sun Microsystems Italia, Sole 24Ore e Sole24ore NordEst, Arthur Andersen, Club TI Fida. I quattro giorni di manifestazione, infatti, oltre alla parte commerciale, allestita su 12mila metri quadri e formata da 150 espositori - aziende e imprese di Ict, privati, associazioni di categoria - hanno visto lo svolgimento di una ampia parte congressuale, con oltre 70 relatori di prestigio, ampia varieta' di tematiche affrontate, coinvolgimento di enti e istituzioni pubbliche, banche e imprese e collaborazioni internazionali. Tra gli altri, molto seguiti i convegni sulle problematiche legali, sulle offerte e soluzioni bancarie per il Web e sul cablaggio del territorio. Tra le novita' presentate, forte interesse per la relazione, commissionata da Veneto Innovazione all'Osservatorio Tedis della Venice International Unversity, intitolata ''Rapporto sulle tecnologie di rete nei distretti industriali''. Uno spaccato sull'uso delle tecnologie informatiche nelle Pmi del Nord Italia, che ha evidenziato notevoli difficolta' nell'impiego e nell'aggiornamento informatico da parte delle aziende. Altre segnalazioni importanti sono giunte dal meeting della Wta, World Teleport Association, cui hanno partecipano, tra gli stranieri, anche venti giapponesi, nel corso del quale si e' annunciato il collegamento tra Atene e Padova mediante un cavo in fibra ottica diretto al Mediterraneo Orientale. Significativa opportunita' per le aziende italiane e' arrivata anche dalla videoconferenza con la Georgia Tech University, nel corso della quale e' stata presentata Supercomm 2001, la piu' importante fiera americana di settore. Alle nostre imprese, grazie all'Ice di Roma, e' infatti offerta la possibilita' di partecipare gratuitamente alla rassegna Usa (a carico aziendale solo viaggio e soggiorno). Di spessore completamente diverso, ma non per questo meno seguita, la tavola rotonda su ''Il diavolo in rete: chiesa, codice e costume di fronte al fenomeno chat'', tenutasi giovedi', cui ha partecipato, fra gli altri, don Oreste Benzi della Comunita' Giovanni XXIII e l'avvocato internazionalista Wilma Viscardini Dona'. Nel corso del convegno di domenica sui servizi alle imprese offerti dalle associazioni di categoria, a chiusura del Salone, Antonello Busetto dell'Osservatorio Permanente per il Commercio Elettronico del Ministero dell'Industria, Commercio, Agricoltura e Artigianato, ha ricordato l'impegno concreto da parte del Governo a favore dell'innovazione informatica. ''Nella Finanziaria 2000 sono state predisposte alcune importanti novita': in particolare, stanziamenti per il credito formativo degli studenti e per l'acquisto del computer per i diciottenni. Ampio spazio anche alla realizzazione di progetti afferenti l'innovazione informatica per gruppi di aziende che si consorziano in questo senso. Il mercato tecnologico italiano ICT - prosegue Busetto - e' in rapida espansione. Basti pensare che, oggi, e' a +12.8%, il piu' alto a livello europeo e americano. Facile il confronto con il 12.9% del mercato mondiale. Nel giro di un paio d'anni, le PMI italiane connesse a Internet e che sfrut! teranno tale strumento per lavoro, commercio e ricerca informazioni, saranno 2.200.000, quasi il doppio rispetto al 2000, con una crescita del 54%''.

PUBBLICATI I RISULTATI DELLA RICERCA DI KPMG CONSULTING SULL'E-RETAIL FINANCE IN ITALIA TWICE TRA I PRIMI TRE OPERATORI ONLINE IN TERMINI DI QUOTE DI MERCATO PER VOLUMI INTERMEDIATI
Milano, 28 marzo 2001 Sono stati resi noti i risultati della ricerca sull'e-retail finance in Italia, condotta semestralmente da Kmpg Consulting, dove si rileva che l'andamento negativo delle Borse nel corso del secondo semestre 2000, ha sicuramente modificato il profilo e l'operatività degli utenti o line, ma non ha frenato l'adesione al servizio bancario via internet. Alla fine di dicembre 2000 infatti gli utenti di servizi finanziari online erano 1.050.000, di questi la metà circa (550.000) hanno un conto online dove effettuano solo operazioni bancarie, mentre 500.000 clienti dispongono di un conto titoli online dove realizzano operazioni di trading. Kpmg stima per quest'anno una crescita di circa 900.000 nuovi conti correnti di trade e 2 milioni e mezzo di conti bancari online. Lo scorso anno è stato intermediato online circa il 9% dell'intera operatività di Borsa Italiana (considerando il Mta e il Mot ed escludendo l'operatività in conto proprio degli intermediari). Il rapporto di Kpmg evidenzia una forte concentrazione: il 58% dell'intero intermediato è ripartito tra tre principali operatori: Fineco, Directa e Twice - in particolare, il rapporto sottolinea che Twice si posiziona al terzo posto pur avendo avviato l'attività solo all'inizio del 2000.

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