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28 MARZO 2001
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DA GOVERNO.IT UNA RICERCA SUI LETTORI DEL WEB
Roma, 28 marzo 2001 - Se avete all'incirca 40 anni,
siete maschi con una buona posizione nella vostra professione e vivete a
Roma, Milano, oppure in una piccola citta' italiana, se navigate in internet
tutti i giorni da piu' di un anno e lo seguite da casa o dal lavoro, se
leggete giornalmente un quotidiano e guardate al massimo un'ora e mezza di
televisione al giorno, se oltre a questo avete un buon titolo di studio...
siete un tipico lettore di "Notizie dal Governo" che in questo
numero riporta i risultati del primo questionario istituzionale su internet.
Complessivamente sono arrivati oltre 1200 commenti, molti sono complimenti o
ringraziamenti. In pratica i lettori di " Notizie dal Governo" per
tre quarti sono uomini (76%). La tendenza ad una predominanza maschile è
ancora più accentuata nella newsletter che nella popolazione italiana di
internet, dove in ogni caso i naviganti uomini sono il 66% rispetto al 34%
di donne. L'età dei lettori della newsletter è mediamente più elevata di
quella degli utenti italiani di internet di circa 10 anni. I lettori hanno
soprattutto un'età compresa tra i 35 e i 54 anni, ossia un arco di tempo
pressoché corrispondente al periodo di vita lavorativo, infatti il 73%
svolge un'attività professionale. Quasi la totalità dei lettori della
newsletter dispone di titoli di studio medio alti: il 33,6 % è laureato,
9,5% per cento ha addirittura una specializzazione post laurea e il 46,7% un
diploma di scuola media superiore. Le regioni più rappresentate dai lettori
della newsletter sono quelle del Nord, una piccola percentuale dei lettori
però (il 2%) ci segue dall'estero. Sono particolarmente rappresentate le
piccole città con meno di 100.000 abitanti o le metropoli che hanno più di
mezzo milione di abitanti, i casi intermedi sono meno frequenti. Identikit
dei lettori - I lettori per tre quarti sono uomini (76%). La tendenza ad una
predominanza maschile è ancora più accentuata nella newsletter che nella
popolazione italiana di internet, dove in ogni caso i naviganti uomini sono
il 66% rispetto al 34% di donne. L'età dei lettori della newsletter è
mediamente più elevata di quella degli utenti italiani di internet di circa
10 anni. I lettori hanno soprattutto un'età compresa tra i 35 e i 54 anni,
ossia un arco di tempo pressoché corrispondente al periodo di vita
lavorativo, infatti il 73% svolge un'attività professionale. Quasi la
totalità dei lettori della newsletter dispone di titoli di studio medio
alti: il 33,6 % è laureato, 9,5% per cento ha addirittura una
specializzazione post laurea e il 46,7% un diploma di scuola media
superiore. Le regioni più rappresentate dai lettori della newsletter sono
quelle del Nord, una piccola percentuale dei lettori però (il 2%) ci segue
dall'estero. Sono particolarmente rappresentate le piccole città con meno
di 100.000 abitanti o le metropoli che hanno più di mezzo milione di
abitanti, i casi intermedi sono meno frequenti. Professioni dei lettori-
Commercianti o medici, impiegati o informatici, militari o professori: i
mestieri dei lettori della newsletter sono distribuiti in tutte le
professioni, con una percentuale non trascurabile di studenti e pensionati.
Il pubblico della newsletter "Notizie Dal Governo" e del sito
www.governo.it, diversamente da quanto ci si poteva aspettare, non è
limitato ad un'utenza di "addetti ai lavori", anzi, la maggior
parte dei lettori proviene dal settore privato e non dal pubblico. I ruoli
professionali predominanti sono di livello medio-alto: dirigenti, docenti,
imprenditori e tecnici specializzati insieme superano la metà dei casi.
Utilizzo di internet - I navigatori che hanno scelto la newsletter non sono
dei novellini del web. Il 41% dei lettori si collega ad internet da oltre un
anno e il 32 per cento da più di tre anni, soprattutto da casa o
dall'ufficio. In ogni caso il 65% legge un quotidiano tutti i giorni e alla
Tv dedica in media da una a due ore al giorno. Il collegamento ad internet
avviene per esigenze di informazione, documentazione o per lavoro: al tempo
libero sul web si dedica solo il 15% dei lettori e agli acquisti solo il 4
per cento. Opinioni sulla newsletter - Promossa a pieni voti la newsletter
con un 92% di giudizi positivi: il 46% la considera buona, il 44% buona o
eccellente. L'85 per cento dei lettori vorrebbe delle newsletter tematiche,
anche se gli argomenti desiderati sono molteplici: a parte una leggera
predominanza per i temi economici (il 22% vorrebbe che le newsletter
parlassero di economia e lavoro), percentuali significative di preferenza
vanno a numerosi altri temi: pubblica amministrazione, famiglia, leggi,
ambiente, trasporti, Europa, sanità, scuola. Opinioni sul sito - Molto
favorevole il giudizio al sito con il 52% di giudizi buoni e il 38% molto
buono o eccellente. I provvedimenti, la newsletter e i dossier tematici sono
le sezioni del sito preferite da oltre la metà dei lettori, mentre i
servizi più richiesti sono quelli legati alla normativa, la documentazione
e l'attualità. Commenti e suggerimenti dei lettori - Sono arrivati oltre
1200 commenti, molti sono complimenti o ringraziamenti. La maggior parte dei
commenti riguardano suggerimenti su come rendere più accessibili i
documenti normativi del governo e degli enti locali. I lettori chiedono
banche dati accessibili ma anche servizi di interpretazione e reperimento
delle leggi. Altri servizi richiesti sono: newsletter tematiche o più
frequenti e più interattività. Diversi commenti riguardano la grafica, gli
aspetti tecnici del sito, il motore di ricerca, i links.Lo studio della
Bocconi è stato condotto su un campione di 20.000 individui e i risultati
sono poi stati generalizzati con riferimento ad una popolazione italiana di
utenti over 18 pari a 11.845.000 (25% della popolazione italiana over 18).
MINISTERO DEL TESORO: NUOVO SITO INTERNET, ATTENZIONE A
UTENTI E SPORTELLI PER CITTADINI E IMPRESE
Roma, 28 marzo 2001 - Il sito internet del Ministero del Tesoro da oggi
cambia pelle per rivolgersi sempre piu' alle esigenze degli utenti. Il nuovo
portale e' stato 'battezzato' oggi alla presenza, tra gli altri, del
ministro Vincenzo Visco e di presidente e amministratore delegato della
Consip (la concessionaria per i servizi informatici del ministero) Fortunato
Cocco e Roberto Falavolti. Il portale si arricchisce di funzioni interattive
ed e' particolarmente attento alle esigenze degli utenti con quattro
sportelli dedicati a cittadini, imprese, pubblica amministrazione e media.
Il nuovo portale internet del ministero, consultabile da oggi, e' stato
illustrato nel corso di una conferenza stampa, presente il ministro Vincenzo
Visco. La filosofia del nuovo sito nato da una profonda rivisitazione anche
grafica del vecchio sito www.tesoro.it, hanno spiegato i tecnici del Tesoro,
e' quella di rispondere alle esigenze dell'utenza piu' che a quella dello
stesso dicastero di presentare se stesso. ''E' un lavoro apprezzabile - ha
detto Visco -, un'altra dimostrazione e conferma dell'attenzione che poniamo
all'applicazione delle nuove tecnologie nella Pubblica Amministrazione''. Il
sito e' destinato ad integrarsi con quello del Ministero delle Finanze
quando entrera' in funzione, con la prossima legislatura, il Ministero unico
dell'Economia. Il sito vuole essere uno strumento interattivo di
informazione e servizio: la nuova filosofia, precisano al Tesoro, ha
condizionato le scelte grafiche, dei colori, dei simboli, del linguaggio,
nella direzione di un colloquio aperto, semplice e trasparente per
rispondere alle esigenze di ogni tipologia di utente. La pagina di benvenuto
e' divisa in 4 spicchi fondamentali: in alto a sinistra gli ingressi alle 4
aree tematiche (cittadino, imprese, P.A., sudi e media), i percorsi di
navigazione suggeriti; in basso a sinistra l'angolo istituzionale; in alto a
destra la ''vetrina'', cioe' le aree tematiche di maggior rilievo in quel
momento; al centro il 'primo piano' per i temi di attualita'; infine gli
'ultimi arrivi', dove scorrono gli ultimi tre inserimenti in ordine
temporale nel sito. Nello sportello dedicato ai cittadini possono trovare
informazioni utili i giovani che cercano lavoro o vogliono andare a studiare
all'estero, un anziano che aspetta la pensione, oppure chi cerca un aiuto
economico per avviare una attivita' o chi e' intenzionato ad investire in
titoli di Stato. Nella sezione 'impresa' ci sono notizie per chi vuole
investire utilizzando i finanziamenti per lo sviluppo, o per gli
imprenditori che devono traghettare la loro azienda nell'euro, oppure per
coloro che vogliono conoscere le leggi o le agevolazioni. Lo sportello 'P.A'
interessa che uffici pubblici centrali e periferici. Contiene tutte le
informazione per gli acquisti on line, per la formazione del personale, per
utilizzare le iniziative di sviluppo territoriale. Una sezione speciale
'Studi&Media' e' dedicata ai giornalisti, che hanno accesso alle banche
dati, agli archivi dei documenti, alle pubblicazioni periodiche. E' anche
possibile per i giornalisti prenotare la ricezione dei comunicati stampa
direttamente nella casella di posta elettronica. Nel 2000 il sito del Tesoro
ha avuto oltre 20 milioni di contatti (9.000 quelli medi giornalieri a
dicembre), e la nuova iniziativa, sotto il profilo della presenza in Rete
della P.A., parte da una posizione di autorevolezza: 9.160 documenti, 25.000
pagine web, 14.250 immagini, 15 banche dati, 10 negozi elettronici. Infine,
per i curiosi e' possibile anche navigare nel Palazzo.
LOYOLA DE PALACIO, VICEPRESIDENTE DELLA COMMISSIONE
EUROPEA, SARA' A GENOVA VENERDI'6 APRILE
Bruxelles, 28 marzo 2001 - La Commissione europea ha presentato il 14
febbraio una proposta di direttiva sull'accesso al mercato dei servizi
portuali. Finalità del provvedimento è istituire regole certe e procedure
aperte e trasparenti per l'accesso a questi servizi. La direttiva è
accompagnata da una Comunicazione sul rafforzamento della qualità dei
servizi portuali e da una relazione sulle attuali prassi di finanziamento
dei porti e di riscossione dei diritti portuali nell'UE, nonché da una
breve rassegna delle regole Ce sulla trasparenza dei flussi finanziari
pubblici e degli aiuti di Stato di cui beneficiano i porti. La Commissaria
Loyola de Palacio, ha osservato al riguardo: "I porti europei sono un
perno essenziale per gli scambi intra ed extracomunitari. In futuro i nostri
porti saranno chiamati a svolgere un ruolo più incisivo nel tentativo di
incanalare un sempre maggior volume di merci e di passeggeri verso il
trasporto marittimo, notoriamente più rispettoso dell'ambiente e meno
congestionato, e anche per incoraggiare i trasporti intermodali e renderli
più convenienti". La commissaria ha inoltre ribadito che: "È
venuto il momento, nell'interesse degli operatori, delle pubbliche autorità
e dei consumatori, di disporre di regole precise sull'accesso al mercato dei
servi portuali; ovviamente, non faremo alcuna concessione sugli elevati
livelli di sicurezza nei porti che abbiamo avuto fino ad oggi". Un
nuovo contesto - Il ruolo cruciale che i porti svolgono nel commercio
dell'Unione europea è evidente: basta pensare che il 70% di tutti gli
scambi con i paesi terzi passa per i porti. Il trasporto marittimo a corto
raggio lungo le coste della Comunità e dei paesi vicini muove qualcosa come
un terzo di tutte le merci, con tendenza all'aumento. Per assecondare
l'ulteriore e positivo sviluppo dei trasporti marittimi occorre rendere i
porti ancor più efficienti. I servizi portuali (in particolare,
movimentazione dei carichi, rimorchio, ormeggio, pilotaggio e i servizi ai
passeggeri) sono di capitale importanza per il funzionamento dei porti. Nel
loro insieme rappresentano una grossa parte delle spese di approdo delle
navi merci e passeggeri. Il settore dei servizi portuali ha vissuto in
questi ultimi anni profonde trasformazioni che sono tuttora in atto. Mentre
in passato un solo fornitore di servizi, in posizione monopolistica - in
molti casi di proprietà o controllato dallo Stato - era la regola, oggi si
assiste all'ascesa di operatori privati sempre più competitivi che hanno
ridotto l'area del settore pubblico. Di qui un miglioramento della qualità
dei servizi e un calo dei prezzi per effetto della più intensa concorrenza:
un'evoluzione generalmente positiva che ha reso più attraenti i porti per
il settore privato. Questa linea di tendenza - benché incoraggiante e bene
accolta - non si manifesta dappertutto con la stessa intensità, per quanto
varie normative fondamentali della Comunità (libera prestazione dei
servizi, diritto di stabilimento, regole di concorrenza) trovino già
applicazione nei porti; ad esempio, queste norme consentono già oggi ai
fornitori di servizi di accedere al mercato dei servizi portuali, ancorché
in realtà questo diritto non venga sempre esercitato in modo soddisfacente.
Quando l'imperfetta applicazione di queste norme comunitarie è
riconducibile a determinate caratteristiche specifiche di un porto, come lo
spazio limitato, è opportuno dettare regole certe ed eque sull'accesso ai
servizi portuali, dando a tutti i potenziali prestatori di servizi eque
possibilità di competere. Una nuova cornice normativa - La proposta di
direttiva si impernia essenzialmente sui seguenti punti: a) Norme generali -
Le procedure devono diventare trasparenti, non discriminatorie, obiettive e
proporzionate. Questi sani principi di buona amministrazione investono tutti
i settori in cui un'autorità (di norma l'autorità portuale) prende
decisioni; p. es., si devono fissare determinati requisiti professionali per
i fornitori di servizi? In tal caso, quali? Deve essere limitato il numero
dei fornitori di servizi? In tal caso, perché? Con quali modalità si
decide di limitare il loro numero? Chi lo fa? E per quanto tempo? Quali sono
i criteri di selezione? La Commissione propone che ciascun candidato alla
prestazione di servizi portuali, sia esso soggetto di diritto pubblico o
privato, debba avere pari ed eque possibilità di entrare a far parte del
settore dei servizi portuali (che oggi è in espansione) e che la parità di
condizioni debba essere garantita ed esercitata in modo visibile, grazie a
regole chiare e a procedure trasparenti. b) Specificità locali - Le
specificità locali, con particolare riguardo ai profili ambientali e di
sicurezza, devono essere tenute nella dovuta considerazione, ma non devono
costituire un pretesto per ridurre o eliminare la concorrenza. In tal modo
si riconosce che uno dei punti di forza dei porti comunitari risiede nella
loro diversità. La Commissione non intende assolutamente armonizzare il
funzionamento dei porti, la loro struttura, le loro regole interne, e
neppure imporre loro un determinato assetto proprietario (pubblico, privato
o misto). Ovviamente, occorrono risposte locali a peculiarità locali, sotto
il profilo della sicurezza e dell'ambiente. Ciò va fatto all'interno di una
cornice di regole comuni che garantisca la salvaguardia dei diritti dei
servizi e la concorrenza. c) Numero dei prestatori di servizi - Nei porti
che non restringono il numero dei fornitori di servizi l'incidenza della
proposta della Commissione sarà molto limitata, tanto che la maggior parte
delle sue disposizioni neppure si applicherà in tali scali, essendo già
stato realizzato l'obiettivo principale della direttiva (un migliore accesso
ai potenziali fornitori di servizi). Il numero dei fornitori di servizi
portuali può essere limitato in presenza di vincoli di spazio o di
capacità disponibile o, in relazione ai servizi tecnici nautici
(pilotaggio, rimorchio e ormeggio) alla sicurezza del traffico marittimo.
Questo principio concilia un diritto già esistente, quello del prestatore
di servizi portuali di offrire propri servizi, con il fatto che molti porti
sono soggetti a vincoli geografici o risentono di problemi di sicurezza
specifici che rendono impossibile un accesso illimitato alla fornitura dei
servizi. Ma in quest'ultimo caso la direttiva detta regole chiare per
evitare abusi: la limitazione del numero di fornitori di servizi deve essere
l'eccezione anziché la regola. Lo scopo essenziale dell'iniziativa della
Commissione appare con particolare chiarezza nell'area della movimentazione
del carico; qui la regola generale è che, per ciascuna categoria di carico,
devono essere autorizzati almeno due prestatori di servizi. Tuttavia, la
Commissione è cosciente che del fatto che in alcune situazioni può non
essere commercialmente fattibile far effettuare le operazioni da due
prestatori di servizi. Ovviamente, la proposta della Commissione non intende
mettere a rischio la redditività delle imprese, ma indica semplicemente che
ciascuna situazione può essere affrontata e risolta in modo diverso. d)
Altri obblighi - In conformità con il diritto comunitario, la Commissione
ribadisce che il fornitore di servizi portuali può impiegare il personale
che egli stesso ha scelto. L'obiettivo della proposta della Commissione
(incrementare l'efficienza dei porti europei) presuppone infatti che il
prestatore di servizi portuali possa esercitare il proprio diritto di
scelta, salvo restando peraltro il rispetto della legislazione sociale
vigente. È consentita l'autoassistenza e gli operatori che la forniscono
non debbono essere trattati né più sfavorevolmente né più favorevolmente
di altri fornitori di servizi analoghi. L'autoassistenza (autoproduzione) è
la situazione in cui l'utilizzatore di un porto fornisce a se stesso una o
più categorie di servizi portuali (ad es. le società che gestiscono navi
traghetto possono effettuare da sole le operazioni di carico e scarico). In
realtà, non esiste alcuna ragione per cui l'autoassistenza non debba, di
norma, essere autorizzata qualora gli operatori ritengano di poter pervenire
ad un migliore e più efficiente utilizzo delle loro risorse. Le autorità
portuali non possono mantenere la loro posizione di privilegio. In molti
casi dette autorità esercitano una doppia funzione: quella di ente gestore
del porto e quella di fornitore di servizi portuali. La Commissione non
intende restringere le funzioni di gestione di cui le autorità portuali
sono titolari; tuttavia, nell'ipotesi in cui l'autorità portuale sia attiva
sul piano commerciale, l'equità nei confronti degli altri fornitori di
servizi vuole che l'autorità portuale non occupi una posizione
privilegiata; in altri termini, ad essa dev'essere assicurata parità di
diritti e non supremazia nei confronti dei suoi concorrenti commerciali.
Qualora desideri competere con altri prestatori di servizi, l'autorità
portuale non dovrà più essere in condizione di scegliersi i propri
concorrenti; questo in base al semplice principio per cui le autorità
portuali non possono essere in pari tempo giudici e parti interessate. In
futuro, quindi, gli Stati membri dovranno designare un terzo organo che
funga da giudice imparziale. Il testo completo della proposta di direttiva
si trova all'indirizzo: http://europa.eu.int/eur-lex/it/com/pdf/2001/it_501PC0035.pdf
Per informazioni: Rappresentanza a Milano della Commissione europea Corso
Magenta 59, 20123 Milano, tel. 02 4675 141 fax 02 4818 543 E-mail antmil@cec.eu.int
http://www.uemilano.it
MEDIASETONLINE.COM IL "VORTAL" TELEVISIVO DI
MEDIASET
Milano, 28 marzo 2001 - Mediasetonline www.mediasetonline.com
è il sito di intrattenimento di derivazione televisiva del Gruppo Mediaset
e vuole diventare il punto di riferimento per l'intrattenimento e
l'informazione in Italia. Al suo interno, completamente rinnovato nella
grafica e nei contenuti, è possibile trovare tutto quello che Mediaset
significa nel mondo della televisione: informazioni, approfondimenti,
giochi, schede dettagliate per ogni artista e trasmissione e soprattutto Il
Cerchio, una vasta community che apre le porte della TV con tante iniziative
dedicate all'interattività. Mediaset Online è naturalmente anche il punto
di partenza per esplorare i siti di Canale 5, Italia 1 e Retequattro, delle
trasmissioni e degli artisti, per immergersi senza limiti nel mondo della
televisione e viverlo dall'interno. L'informazione è garantita dalla nuova
testata Tgcom, che realizza il quarto TG Mediaset all'indirizzo
www.tgcom.it, e dal sito del Tg5 (www.tg5.it). Mediaset Online raggruppa
10.000 pagine complessive e 400 schede aggiornate su artisti e trasmissioni.
Tgcom dedica all'informazione oltre 3.000 pagine, centinaia di servizi video
sempre online e una redazione di 20 giornalisti guidata da Enrico Mentana ed
Emilio Carelli. La vasta scelta dei contenuti e delle possibilità di
navigazione è disponibile già dalla Home Page, sviluppata in
collaborazione con Bibop Research, per orientarsi facilmente attraverso i
diversi livelli del sito a seconda dei propri interessi: Tgcom, il
telegiornale Mediaset pensato per la Rete, ha uno spazio per mostrare i
servizi di punta e gli aggiornamenti di Borsa la Guida Tv permette di
effettuare ricerche approfondite fra i programmi televisivi di tutte le reti
nazionali per tutta la settimana (solo per le reti Mediaset, è possibile
ricercare un programma per categoria, data, fascia oraria, canale o titolo e
accedere a tutte le informazioni sulla trasmissione e sui personaggi ad essa
collegati grazie a schede dettagliate) i "da non perdere",
"news Tv" e "celebrities" sono il punto di partenza per
sapere tutto del mondo dello spettacolo, grazie ad anticipazioni, gossip,
curiosità sempre aggiornate e soprattutto ad un archivio di informazioni
complete nato per soddisfare anche i fans più curiosi la pagina dei
personaggi è una miniera di informazioni su ogni artista legato ai
programmi Mediaset, con link alla sua scheda personale e nei casi in cui è
presente al suo sito ufficiale. Sono presenti anche le reti tematiche
digitali di Mediaset, a cui è dedicata una pagina: Happy Channel (il canale
del buonumore in onda su D+), Comedy Life (la TV del cuore, tutta al
femminile, nel bouquet Stream), Duel Tv (dedicata al genere action, sempre
su Stream) e l'ultima novità Mt Channel La Macchina del Tempo, nato
dall'esperienza della trasmissione di Alessandro Cecchi Paone e trasmesso da
Stream. Il vero spirito di Mediaset Online si esprime nel Cerchio, la
comunità virtuale dei navigatori appassionati di Tv, realizzata con la
collaborazione tecnica di Etnoteam che ha integrato le tecnologie più
avanzate disponibili sul mercato. Il Cerchio presenta una panoramica
completa di tutte le iniziative interattive (forum, chat e videochat,
sondaggi ecc.) e documenta la vita dei "web club" dedicati alle
trasmissioni cult, per sapere sempre chi si può incontrare sulla Rete, da
Daria Bignardi ai protagonisti delle soap più famose a Enrico Mentana, ed
essere sempre al corrente di tutte le iniziative dedicate a questo nuovo
modo di vivere la Tv. Per renderlo più semplice possibile, l'accesso a
"il Cerchio" e a tutti i siti di Mediasetonline avviene attraverso
un unico processo di registrazione e di autenticazione (single sign on). I
servizi in Tv permettono di richiedere autografi, partecipare a provini,
proporsi per partecipare alle trasmissioni e viverle in prima persona Il
resto dei sito è dedicato all'intrattenimento in senso più ampio e
comprende classifiche, news e servizi dal mondo della musica e del cinema,
senza dimenticare il portale giochi, realizzato in collaborazione con
Winsome, il primo vero sito italiano di svago e divertimento che permette di
sfidare riflessi, memoria, concentrazione con tantissime sfide sempre nuove
e originali. Oltre agli irrinunciabili gadget come salvaschermo e e-card, il
portale giochi, grazie al sistema Chipsy di raccolta punti accessibile con
una semplice registrazione, offre ai più bravi e fortunati premi
giornalieri e settimanali (lettori Cd, orologi, computer palmari) e un super
premio finale (una Smart). Da Mediaset Online si può naturalmente accedere
ai siti di Canale 5, Italia 1 e Retequattro, collegati a loro volta ai siti
delle singole trasmissioni, ognuno dei quali è curato da una redazione che
lo aggiorna costantemente e studia nuovi modi e nuove iniziative per
renderla più vicina al pubblico di appassionati.
MSN (MICROSOFT) INAUGURA MEDIACENTER, IL NUOVO SERVIZIO
RIVOLUZIONA LO STUDIO, LA PIANIFICAZIONE E LA REALIZZAZIONE DELLE CAMPAGNE
ONLINE DA PARTE DELLE AGENZIE PUBBLICITARIE E DEI MEDIA BUYER ANCHE A
LIVELLO INTERNAZIONALE
Milano, 28 marzo 2001 - Msn, il network consumer di Microsoft più visitato
in Europa, annuncia l'apertura in Italia di Msn MediaCenter (raggiungibile
all'indirizzo http://mediacenter.msn.it
a partire dalla fine di aprile): un servizio interattivo per programmare
campagne online ad hoc in modo semplice e completo. Con MediaCenter sarà
possibile conoscere su quali canali di Msn sia più appropriato investire,
disporre di informazioni sui prodotti, sui singoli investimenti
pubblicitari, ritagliare con precisione il messaggio da indirizzare al
segmento di mercato desiderato grazie all'audience profiler, definendo così
con precisione e accuratezza il proprio piano media sia a livello locale che
internazionale. Msn MediaCenter fornisce ai professionisti dei settore un
supporto costante in tutte le fasi dei processo, dallo studio e dalla
pianificazione delle campagne fino alla loro attuazione e valutazione.
Basato su ricerche indipendenti condotte da Ac Nielsen/NetRatings, il nuovo
servizio di Msn consente agli operatori dei settore di dare vita a media
brief completi permettendo loro di lavorare in modo trasparente. Msn
MediaCenter sarà "la nuova casa" sul Web per chi si occupa di
media, la prima risorsa totalmente dedicata al mondo della pubblicità
online in grado di fornire ai media planner dati demográfici completi sui
target d'utenza. L'obiettivo di Msn è permettere agli "spender"
di realizzare campagne su misura in ognuno dei 16 mercati nei quali
MedìaCenter sarà attivo. Oltre a usufruire di informazioni relative alla
pianificazione e di opportunità presenti all'interno dei network, è stata
approntata la sezione Net Academy, una fonte di riferimento interattiva, una
risorsa completa dove trovare statistiche, analisi, suggerimenti e i
consigli degli esperti più famosi dei settore, cui si affiancano risultati
di ricerche e sondaggi indipendenti. Tra i principali servizi offerti da Msn
MediaCenter figurano: - Msn Audience Profiler - un sistema automatico,
semplice ed efficace che, grazie ai dati forniti da Ac Nielsen/NetRatings,
consente ai pubblicitari di pianificare campagne online ad hoc raggiungendo
il target di riferimento, attraverso i canali più appropriati. Msn
Worldwide - presenta informazioni relative alle opportunità pubblicitarie
esistenti su ogni Canale Msn e sull'intero Newtwork, consultandole nella
propria lingua. General lnformation - una risorsa informativa completa con
ricerche indipendenti e rubriche sul mondo della pubblicità online.
Dettagli sulle proposte pubblicitarie offerte da Msn e consigli su come
raggiungere al meglio gli obiettivi delle proprie campagne. Net Academy -
una vetrina di suggerimenti, studi e consigli dei maggiori esperti di
pubblicità sui principali temi dei momento trasferendo agli utenti una
visione quanto più completa possibile di questo settore. Stefano Maruzzi -
Country Manager di Msn Italia - commenta: "L'obiettivo di Msn
MediaCenter è di diventare il punto di riferimento online per tutti i
protagonisti dei settore pubblicitario, proponendosi come la risorsa che
combina ricerche di mercato e conoscenze specializzate con le innumerevoli
opportunità che il network Msn è in grado di offrire. MediaCenter punta
soprattutto a coniugare un servizio clienti efficace con l'esperienza
tecnologica di Msn". "Siamo di fronte a una vera a propria
rivoluzione, poiché nessun altro network ha mai offerto prima d'ora una
soluzione tanto pratica e intuitiva per la pianificazione delle campagne
advertising e marketing su scala internazionale, ed è naturale che una
simile iniziativa sia stata proposta proprio dal più importante Network in
Europa. E' negli obiettivi di Msn collaborare in modo proficuo e duraturo
con i professionisti della pubblicità ed è per questo che le strategie e
gli investimenti futuri di MSN sono orientati al lungo periodo. Msn
MediaCenter costituisce un'ulteriore prova dei totale impegno di MSN nei
confronti dello sviluppo della pubblicità online", conclude Stefano
Maruzzi.
VISA CARD:168 MILIONI DI EURO INVESTITI PER INCENTIVARE
LA MIGRAZIONE AL CHIP PREVISTO UN RISPARMIO DI 700 MILIONI DI EURO SULLE
PERDITE DOVUTE A FRODI
Milano, 28 marzo 2001 -Il Board di Visa Regione Eu ha deliberato un
programma europeo di incentivazione della migrazione dalla banda magnetica
al chip, che prevede un investimento di 168 milioni di Euro, grazie al quale
ci si aspetta di ridurre drasticamente il fenomeno delle frodi. "Ci
aspettiamo, entro dicembre 2004, di avere in Europa 180 milioni di carte
Visa e Visa Electron dotate di microchip Emv" così ha commentato
Davide Steffanini, Vice President, Relationship Management, Visa Eu.
"In tutto il mondo la preoccupazione per le perdite causate dalle frodi
è in continuo aumento: Visa prevede che, accelerando la migrazione dalla
banda magnetica al chip, si potranno risparmiare oltre 700 milioni di Euro
di perdite su frodi". Il piano, che contempla una serie di iniziative
dedicate ai soci di Visa (Issuer banche che emettono carte Visa - Acquirer -
banche degli esercenti che accettano carte Visa), agli esercenti e ai
partner tecnologici, per incentivare l'emissione e l'accettazione di carte
con microchip oltre che la produzione di POS (i terminali installati presso
gli esercizi commerciali) dedicati. Più in dettaglio si prevedono:
incentivi finanziari alle banche per ogni carta con microchip emessa;
assistenza alle banche acquirer, ai fornitori di POS e alla grande
distribuzione per promuovere la sostituzione dei terminali tradizionali con
quelli dotati di lettore di chip; migrazione prioritaria per gli esercenti
che mostrano un livello di frodi superiore alla media. "Visa considera
il chip - ha proseguito Davide Steffanini - il migliore strumento per
combattere l'incremento delle frodi e, con questo investimento, vuole dare
al mercato un chiaro segnale delle proprie intenzioni e di quelle delle
banche associate per l'eliminazione delle frodi con carte di pagamento In
Italia le prime applicazioni del microchip partiranno nel prossimi mesi e
Visa si potrà basare sulle esperienze già acquisite in Europa. In Francia,
ad esempio, Carte Bancaire ha recentemente annunciato un accordo con i
dettaglianti per accelerare i tempi della migrazione mentre nel Regno Unito,
dove esistono già 8,5 milioni di carte con microchip, ci si aspetta entro i
prossimi 2 anni di avere l'80% delle carte dotate della nuova tecnologia.
Una tecnologia che, oltre a rendere le carte più sicure, aprirà la strada
ai pagamenti di piccolo e piccolissimo importo. Inoltre la migrazione al
microcircuito trasformerà le attuali carte Visa in strumenti multi
applicazione che potranno gestire, oltre alle normali funzioni di pagamento
e di prelevamento, anche programmi di fidelizzazione, sistemi di
autenticazione elettronica, sistemi di gestione dei dati e qualunque altro
servizio basato su chip che le banche vorranno offrire ai propri titolari di
carte.
TELERISCALDAMENTO - AES SPA: RAGGIUNTO L'ACCORDO
Torino, 28 marzo 2001 - Aem Torino e Italgas comunicano di aver raggiunto
l'intesa per il conferimento delle attività relative alla rete di
teleriscaldamento (oggi Aem Torino) ed alla rete di distribuzione del gas
nella città di Torino (oggi Italgas) nella società congiunta Aes (Azienda
Energia e Servizi). La Società sarà partecipata da Aem Torino per il 51% e
da Italgas per il 49 %: il consolidamento nel bilancio di Aem e Italgas
avverrà in proporzione alle rispettive quote di partecipazione. Scopo della
Società congiunta è la gestione integrata e lo sviluppo delle attività di
rete nel campo dell'energia inizialmente nel territorio di Torino. Aes
disporrà di una delle principali reti integrate di distribuzione di calore
e gas in Italia, e svilupperà importanti investimenti nella rete di
teleriscaldamento, oggi di circa 220 chilometri, e nella rete del gas, oggi
di circa 1300 chilometri. La rete di teleriscaldamento raggiungerà
nell'arco di cinque anni la lunghezza di circa 350 chilometri. Nei prossimi
sei mesi saranno perfezionate le procedure per l'avvio operativo della
Società, che avrà un organico di oltre 400 persone, la sede in Torino e un
fatturato iniziale di circa 150 miliardi di lire. Il Presidente sarà
designato da Aem Torino e il Direttore Generale sarà designato da Italgas.
Le attività di vendita di calore e gas metano restano di pertinenza
rispettivamente di Aem Torino e Italgas. Un gruppo di lavoro congiunto sta
già lavorando per studiare possibili nuovi accordi nell'area delle
attività di vendita al cliente finale. Soddisfazione per il raggiungimento
dell'accordo è stata espressa dai vertici delle due Società, Franco
Reviglio e Alberto Meomartini: "Un passo importante per avere nuova
efficienza nelle attività di rete, per integrare competenze ed asset a
vantaggio dei clienti e degli azionisti. E' l'inizio di una collaborazione
che ci auguriamo possa essere estesa ad altre attività di servizio, in una
logica di mercato".
BILANCIO RECORD PER LE FIERE DI PARMA L'ESERCIZIO 2000
SI È CHIUSO CON UN FATTURATO DI OLTRE 41 MILIARDI
Parma, 28 marzo - E' un bilancio record quello archiviato dalle Fiere di
Parma. L'esercizio 2000, infatti, si è chiuso con un fatturato di oltre 41
miliardi pari ad un incremento del 17% sul 1998 (anno di possibile confronto
omogeneo per la presenza del salone biennale Cibus) e un utile netto
consolidato di oltre 2,6 miliardi. Particolarmente importante il cash flow
salito a 7,4 miliardi con un incremento del 57% sul 1998. "E' il
migliore risultato nella storia dell'Ente Fieristico", sottolinea il
presidente delle Fiere di Parma Domenico Barili." Un risultato ancora
più importante se si tiene conto dell'indotto, calcolato in poco meno di
700 miliardi di lire, il 50% dei quali riversati sul territorio
cittadino", Lo scorso anno le manifestazioni organizzate nel quartiere
fieristico di Parma hanno visto la presenza di 400 mila visitatori e di
6.540 espositori, il 7% dei quali provenienti da 90 nazioni estere. I
risultati di bilancio denotano un buon andamento della produttività e
dell'efficienza. E' particolarmente indicativo che l'Ente Fiere di Parma
vantino il più alto indice di redditività pro capite dell'intero panorama
fieristico nazionale. Si tratta di progessi di rilievo se si pensa che sono
stati raggiunti in un contesto fortemente competitivo come è quello dei
quartieri e dei saloni fieristici. Sono positivi anche i primi risultati
derivati dall'utilizzo della struttura polifunzionale PalaCassa che, oltre
ad ospitare eventi di grande prestigio per la città, si sta rivelando una
struttura di rilievo economico. Gli investimenti sostenuti per il PalaCassa
negli esercizi 1999-2000 e parte del 2001 ammontano a più di 12 miliardi di
lire, di cui 5 miliardi elargiti dalla Regione Emilia-Romagna e stornati dal
Comune dal programma di Verdi Festival. Da notare, inoltre, il rafforzamento
del ruolo internazionale delle Fiere di Parma con la firma, avvenuta lo
scorso settembre, del primo accordo di collaborazione con il leader tedesco
di eventi fieristici, P. E. Shall GmbH, per l'organizzazione di Motek Italy,
cui ha fatto seguito, pochi giorni fa, il secondo accordo per Control Italy:
due importanti eventi del comparto meccanico e del controllo di qualità
già presenti in Germania. Il Presidente Barili ha delineato per il futuro
dell'Ente importanti linee strategiche ed ha espresso per il management viva
soddisfazione per il lavoro svolto.
BANCA DI BERGAMO: ACCORDO PER LA CESSIONE DELLA QUOTA
DI UNICREDIT A VENETO BANCA E AGLI AZIONISTI DI MINORANZA
Milano, 28 marzo 2001 -UniCredito Italiano, Veneto Banca e gli Azionisti di
Minoranza hanno siglato gli accordi per la cessione dell'intera quota di
UniCredit (90,34%) in Banca di Bergamo. A Veneto Banca verrà ceduta una
quota del 60%. Gli Azionisti di Minoranza, già titolari di una quota pari
al 10%, acquisiranno da UniCredit circa il 30% della Banca di Bergamo,
portando la propria partecipazione al 40%. L'operazione - che comunque è
subordinata all'approvazione della Banca d'Italia - comporterà l'ingresso
della Banca di Bergamo nel gruppo Bancario Veneto Banca
UNICREDIT BANCA MOBILIARE E IL SOLE 24 ORE LANCIANO UN
NUOVO EMERGING MARKET INDEX DENOMINATO SOLE UBM EMI
Milano, 28 marzo 2001 - UniCredit Banca Mobiliare (Ubm), in collaborazione
con Il Sole 24 Ore, lancia un nuovo benchmark obbligazionario denominato
Sole Ubm Emi - in breve Suemi - che si propone come indice di riferimento
per la definizione delle performance sul mercato dei titoli emessi da Paesi
Emergenti per debiti sovrani denominati in euro. Suemi Global è un indice
composto da un paniere selezionato iniziale di 63 titoli obbligazionari in
euro emessi da Paesi Emergenti, pesati con la capitalizzazione di mercato,
che presentano tra le altre le seguenti caratteristiche principali:
ammontare almeno pari a 250 milioni di euro; vita residua dei titoli non
inferiore a un anno; cedola a tasso fisso. Suemi è stato composto
considerando, alla data di lancio, titoli espressione del rischio sovrano
appartenenti a questi Paesi: Argentina, Brasile, Colombia, Croazia,
Ungheria, Giamaica, Lettonia, Libano, Lituania, Malesia, Messico, Filippine,
Polonia, Romania, Slovacchia, Sud Africa, Turchia, Ucraina, Uruguay,
Venezuela. Questo insieme potrà ampliarsi per effetto di emissioni da parte
di paesi emergenti attualmente privi di posizioni debitorie in euro. Oltre
all'insieme dei sotto-indici per i Paesi sopra elencati, vengono pubblicati:
un indice globale a larga capitalizzazione (Suemi Global Large), due indici
di area (Suemi Latin e Non Latin) e tre indici di duration (Suemi da 1 a 3
anni di vita residua, da 3 a 7 anni di vita residua e con più di 7 anni di
vita residua). Gli indici sono quotati giornalmente dall' 1 marzo ed in
tempo reale dal 15 marzo scorso sulla pagina Reuters Uemindex. Da inizio
aprile inoltre Bloomberg renderà disponibile una pagina con codice Uemi
anch'essa per le quotazioni in tempo continuo. La composizione di Suemi
viene ridefinita il 25 di ogni mese, escludendo in quella data i titoli che
non hanno più i requisiti richiesti e inserendo i nuovi titoli in possesso
delle caratteristiche richieste. Suemi è un indice dinamico, infatti i cash
flow generati dal pagamento delle cedole vengono automaticamente reinvestiti
nell'indice stesso. Con questo nuovo indice Ubm ha voluto creare un
parametro di riferimento per investitori istituzionali e risparmiatori che
detengono portafogli finanziari dedicati ai Mercati Emergenti. La ricerca Ubm,
inoltre, attraverso il sito http://www.ubm.it/research
continuerà a proporre agli investitori, oltre all'attuale database storico
già offerto per altri indici di mercato targati Ubm, approfondimenti
analitici e di supporto all'operatività su tali mercati ad elevato profilo
di rischio. Alla base di tali sviluppi è l'importante innovazione offerta
dalla quotazione del benchmark in tempo continuo.
MISURE ADOTTATE IN FRANCIA PER AFFRONTARE IL PROBLEMA
DELLA BSE
Milano 28 marzo 2001 La diffusione della Bse tra i bovini di tutto il
continente europeo ha indotto i vari paesi a rendere note le misure con cui
hanno fronteggiato il problema. La Francia in particolare si è distinta per
tempestività e scrupolosità di fronte al rischio dell'infezione. La
produzione francese ha un ruolo chiave all'interno dell'Unione Europea, sia
dal punto di vista numerico che qualitativo. Infatti il patrimonio
zootecnico bovino francese, che conta più di venti milioni di capi (di cui
quattromilioni e duecentomila nutrici, quattromilioni e quattrocentomila
vacche da latte), ripartiti in 26 razze riconosciute (il patrimonio bovino
è rappresentato principalmente da Prim'Holstein per il 32%, Charolaise per
il 23%, Limousine per il 10%) la pone al primo posto come produttore di
carne dell'Unione. La Francia ha esportato nel 1999 circa un milione e
trecentomila capi di oltre 80 Kg di peso ( per oltre il 75% verso l'Italia e
per il 18% verso la Spagna). La produzione francese di carne bovina è
rappresentata da un milione e mezzo di tonnellate di carne di manzo, pari a
4 milioni e trecentomila capi (il 48% vacche, il 28% tori, il 16% scottone e
l'8% buoi) e da 250 mila tonnellate di carne di Vitello pari a due milioni
di capi. L'esportazione francese di carne bovina refrigerata all'interno
dell'Unione Europea (253 mila tonnellate nel 1999) è andata per il 32% in
Italia, per il 28% in Grecia, per il 20% in Germania, per il 7% in
Portogallo, per il 4% nei Paesi Bassi, per il 3,5% in Belgio e per il 3% in
Spagna. Il ruolo della Francia all'interno del mercato bovino europeo trae
origine dalla sua tradizione agricola e dall'impegno nella qualità della
produzione agricola francese che, per quanto riguarda la carne bovina, si è
concretizzata nella selezione e nel miglioramento genetico delle razze,
contraddistinte da un forte potenziale produttivo e da marcate capacità di
adattamento. Tracciabilità. Da più di venti anni la Francia possiede un
affidabile sistema di identificazione obbligatoria dei bovini, rafforzato
dalla normativa del 1998. Due anelli auricolari certificati, che riportano
un numero di identificazione, vengono apposti all'animale entro sette giorni
dalla nascita. I dati identificativi dell'animale sono registrati nel
registro dei bovini dell'azienda agricola: il "passaporto del
bovino", editato da una banca dati, accompagna ogni bovino di qualsiasi
età in circolazione in Francia. Ogni evento (nascita, ingresso, uscita,
ecc.) viene segnalato da proprietari e commercianti all'EDE entro sette
giorni, queste informazioni vengono trascritte in una rete informatica che
alimenta il database nazionale, garantendo il follow-up in tempo reale di
ogni animale, di cui è possibile ottenere garanzie sull'identità, stato
sanitario e su tutti i suoi movimenti. La trasformazione delle carni avviene
solo in strutture controllate e conformi alle direttive dell'Unione Europea.
Garanzia sanitaria. Anticipando le prescrizioni europee e internazionali, la
Francia si è dotata di una rete di sorveglianza epidemiologica; severi
controlli sanitari vengono effettuati regolarmente; questo ha permesso, per
esempio, alla Francia di essere riconosciuta a livello comunitario
ufficialmente indenne da leucosi bovina e da tubercolosi bovina. Inoltre
prima di ogni spedizione di bovini vivi, deve essere rilasciato un
certificato sanitario dalle autorità ufficiali. Tutto ciò combinato con il
sistema di tracciabilità dei capi di bestiame prima descritta, consente un
accurato controllo delle condizioni di ogni singolo capo e offre una
garanzia di sicurezza particolare per l'esportazione. della qualità e della
sicurezza della produzione animale Sin dall'inizio della vicenda Bse, la
Francia ha sempre preso misure restrittive sulla base dei pareri scientifici
più recenti, dando priorità alla protezione della salute pubblica. Basta
ricordare il divieto delle farine animali (eccetto le proteine derivate dal
latte, dagli ovoprodotti e dai pesci) nell'alimentazione dei bovini sin dal
1990; il ritiro e la distruzione del Materiale a Rischio Specifico, dei
cadaveri e delle parti di carcasse giudicate improprie al consumo
all'ispezione veterinaria, sin dal 1996; il divieto di tutte le farine di
origine animale, eccettuate le proteine del latte, dall'alimentazione dei
bovini sin dal 1996; l'avvio di un programma di ricerca sulla malattia
basato sulla realizzazione di oltre 48000 test rapidi sin dal giugno 2000.
Spesso le misure prese in Francia sono poi state estese al livello
comunitario; questo si é anche verificato più recentemente, con il divieto
dell'utilizzo delle farine animali nell'alimentazione di tutti gli animali o
il ritiro della colonna vertebrale su bovini di più di un anno che sono
stati anticipati dalla Francia onde dare garanzie supplementari al
consumatore. I capi di bestiame bovino importati dalla Francia sono
controllati dal sistema veterinario francese e la loro origine è
controllabile grazie al sistema francese di tracciabilità che registra per
ogni capo ogni passaggio dalla nascita fino all'esportazione. La carne di
produzione francese importata in Italia proviene da animali di meno di
trenta mesi di età o, se di età superiore, da animali sottoposti, con
risultato favorevole, ai cosiddetti test rapidi anti BSE. La carne francese
destinata all'esportazione è soggetta alle stesse misure di prevenzione e
di controllo applicate agli animali e alla carne destinata al consumo sul
mercato nazionale. F.D.Scotti
PREMIO ARCHIMEDE: DALL'IDEA ALL'IMPRESA
Milano, 28 marzo 2001 - E' stata presentata al Palazzo Affari ai
Giureconsulti la seconda edizione italiana del "Premio Archimede",
un riconoscimento che premia il miglior progetto d'impresa ideato da un
giovane imprenditore. Questo premio è nato da un'idea del Gruppo Mazars
Italia (filiale della multinazionale francese attiva nel settore della
consulenza e revisione) ed è patrocinato dai Giovani Imprenditori di
Confindustria, da Sviluppo Italia (Ministero del Tesoro), da Formaper
(Azienda Speciale Ccia di Milano), dal Sumi (Facoltà di Economia di Torino)
e dalla Federazione Nazionale Cavalieri del Lavoro, in collaborazione con il
Corriere della Sera-Corriere Lavoro, Ciaoweb, Banca Popolare di Milano, Ddm,
Etf Group e Fidia. Il premio è rivolto a: neo-imprenditori di età
inferiore a 35 anni che hanno ideato un progetto imprenditoriale, avviato
non prima del 1° gennaio 2001; studenti universitari, di età inferiore ai
30 anni - in questo caso viene premiata l'idea più brillante, non
obbligatoriamente da realizzare. Requisito preferenziale per essere ammessi
al premio è il contenuto innovativo del progetto proposto, con particolare
attenzione al suo livello di reazzibilità e di compatibilità tra
previsioni economiche e occupazionali. Una prima selezione delle domande di
partecipazione, presentate entro il 30 giugno 2001, verrà effettuata da
Mazars. Ai selezionati verrà richiesto di inviare entro il 15 luglio il
"business plan" dettagliato del progetto. La seconda fase di
selezione, che si concluderà in tale data, verrà effettuata da parte di
una apposita Giuria composta da autorevoli personaggi
dell'imprenditorialità. Il primo classificato, per la categoria
neo-imprenditori, otterrà i seguenti premi: un venture capital di 50
milioni di lire, pari a 25.826 Euro, sotto forma di partecipazione al
capitale di rischio della sua impresa; assistenza contabile, giuridica e
fiscale gratuita all'impresa per la durata di un anno da parte dei
professionisti del Gruppo Mazars; la formazione,attraverso la partecipazione
gratuita ai corsi della scuola impenditorialità Formaper. I primi due
classificati, per la categoria Studenti, otterranno invece i seguenti premi:
borsa di studio di 5 milioni di lire (Euro 2.583); stage di tre mesi da
svolgere presso una società del Gruppo Mazars o presso un'azienda
promotrice del premio; rimborso spese mensile di 1 milione di lire (Euro
516) per il periodo dello stage. "Il Gruppo Mazars a livello
internazionale - ha dichiarato Dario Guerini, presidente di Gnost, società
di consulenza direzionale del Gruppo Mazars Italia - è da sempre orientata
a favorire lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali gestite da
giovani. Il nostro valore aggiunto, come società di servizi professionali a
diffusione globale, sta nell'offrire ai progetti italiani più meritevoli la
possibilità di inserirsi in un circuito internazionale di incontro e di
comunicazione tra neo-imprenditori di diverse nazionalità" Le
informazioni possono essere richieste via e-mail: premio.archimede@mazars.it
La comunicazione inerente al Premio Archimede sono a cura dell'agenzia Below
srl di Milano, partner della società di comunicazione integrata Chiara
& Associati. e-mail: below@below.it
BILANCIO PIU' CHE POSITIVO PER MITEXPO.COM BUSINESS E
COMMERCE
Padova, 28 marzo 2001 - Ha chiuso, domenica 25 marzo, a quota 9mila
operatori il salone delle tecnologie informatiche per le Pmi, aperto alla
Fiera di Padova da giovedi' 22. Un successo per Veneto Innovazione e
PadovaFiere, 9mila visitatori a mitexpo.com/business@commerce
co-organizzatori della rassegna, che in essa hanno investito ingenti risorse
umane e finanziarie, affiancati da Sun Microsystems Italia, Sole 24Ore e
Sole24ore NordEst, Arthur Andersen, Club TI Fida. I quattro giorni di
manifestazione, infatti, oltre alla parte commerciale, allestita su 12mila
metri quadri e formata da 150 espositori - aziende e imprese di Ict,
privati, associazioni di categoria - hanno visto lo svolgimento di una ampia
parte congressuale, con oltre 70 relatori di prestigio, ampia varieta' di
tematiche affrontate, coinvolgimento di enti e istituzioni pubbliche, banche
e imprese e collaborazioni internazionali. Tra gli altri, molto seguiti i
convegni sulle problematiche legali, sulle offerte e soluzioni bancarie per
il Web e sul cablaggio del territorio. Tra le novita' presentate, forte
interesse per la relazione, commissionata da Veneto Innovazione
all'Osservatorio Tedis della Venice International Unversity, intitolata
''Rapporto sulle tecnologie di rete nei distretti industriali''. Uno
spaccato sull'uso delle tecnologie informatiche nelle Pmi del Nord Italia,
che ha evidenziato notevoli difficolta' nell'impiego e nell'aggiornamento
informatico da parte delle aziende. Altre segnalazioni importanti sono
giunte dal meeting della Wta, World Teleport Association, cui hanno
partecipano, tra gli stranieri, anche venti giapponesi, nel corso del quale
si e' annunciato il collegamento tra Atene e Padova mediante un cavo in
fibra ottica diretto al Mediterraneo Orientale. Significativa opportunita'
per le aziende italiane e' arrivata anche dalla videoconferenza con la
Georgia Tech University, nel corso della quale e' stata presentata Supercomm
2001, la piu' importante fiera americana di settore. Alle nostre imprese,
grazie all'Ice di Roma, e' infatti offerta la possibilita' di partecipare
gratuitamente alla rassegna Usa (a carico aziendale solo viaggio e
soggiorno). Di spessore completamente diverso, ma non per questo meno
seguita, la tavola rotonda su ''Il diavolo in rete: chiesa, codice e costume
di fronte al fenomeno chat'', tenutasi giovedi', cui ha partecipato, fra gli
altri, don Oreste Benzi della Comunita' Giovanni XXIII e l'avvocato
internazionalista Wilma Viscardini Dona'. Nel corso del convegno di domenica
sui servizi alle imprese offerti dalle associazioni di categoria, a chiusura
del Salone, Antonello Busetto dell'Osservatorio Permanente per il Commercio
Elettronico del Ministero dell'Industria, Commercio, Agricoltura e
Artigianato, ha ricordato l'impegno concreto da parte del Governo a favore
dell'innovazione informatica. ''Nella Finanziaria 2000 sono state
predisposte alcune importanti novita': in particolare, stanziamenti per il
credito formativo degli studenti e per l'acquisto del computer per i
diciottenni. Ampio spazio anche alla realizzazione di progetti afferenti
l'innovazione informatica per gruppi di aziende che si consorziano in questo
senso. Il mercato tecnologico italiano ICT - prosegue Busetto - e' in rapida
espansione. Basti pensare che, oggi, e' a +12.8%, il piu' alto a livello
europeo e americano. Facile il confronto con il 12.9% del mercato mondiale.
Nel giro di un paio d'anni, le PMI italiane connesse a Internet e che sfrut!
teranno tale strumento per lavoro, commercio e ricerca informazioni, saranno
2.200.000, quasi il doppio rispetto al 2000, con una crescita del 54%''.
PUBBLICATI I RISULTATI DELLA RICERCA DI KPMG CONSULTING
SULL'E-RETAIL FINANCE IN ITALIA TWICE TRA I PRIMI TRE OPERATORI ONLINE IN
TERMINI DI QUOTE DI MERCATO PER VOLUMI INTERMEDIATI
Milano, 28 marzo 2001 Sono stati resi noti i risultati della ricerca sull'e-retail
finance in Italia, condotta semestralmente da Kmpg Consulting, dove si
rileva che l'andamento negativo delle Borse nel corso del secondo semestre
2000, ha sicuramente modificato il profilo e l'operatività degli utenti o
line, ma non ha frenato l'adesione al servizio bancario via internet. Alla
fine di dicembre 2000 infatti gli utenti di servizi finanziari online erano
1.050.000, di questi la metà circa (550.000) hanno un conto online dove
effettuano solo operazioni bancarie, mentre 500.000 clienti dispongono di un
conto titoli online dove realizzano operazioni di trading. Kpmg stima per
quest'anno una crescita di circa 900.000 nuovi conti correnti di trade e 2
milioni e mezzo di conti bancari online. Lo scorso anno è stato
intermediato online circa il 9% dell'intera operatività di Borsa Italiana
(considerando il Mta e il Mot ed escludendo l'operatività in conto proprio
degli intermediari). Il rapporto di Kpmg evidenzia una forte concentrazione:
il 58% dell'intero intermediato è ripartito tra tre principali operatori:
Fineco, Directa e Twice - in particolare, il rapporto sottolinea che Twice
si posiziona al terzo posto pur avendo avviato l'attività solo all'inizio
del 2000.
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