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17 APRILE 2001
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INTRODUZIONE DELL'EURO: LA COMMISSIONE STILA UN
BILANCIO DETTAGLIATO DELLO STATO DI AVANZAMENTO DEI PREPARATIVI E SEGNALA
VENTI BUONE PRATICHE
Bruxelles, 17 aprile 2001 - La comunicazione adottata
è stata presentata con l'accordo del commissario responsabile per le
imprese e la società dell'informazione, Erkki Liikanen, del commissario
responsabile per il mercato interno, Frits Bolkestein, e del commissario
responsabile per la sanità e la protezione dei consumatori, David Byrne.
Globalmente, la preparazione delle grandi imprese procede con un ritmo
soddisfacente. Ma le Pmi continuano ad essere in ritardo. Circa la metà di
esse non dispone ancora, ad esempio, di un piano d'azione per il passaggio
all'euro. Circa un'impresa su tre non si è ancora resa conto che il 1°
gennaio 2002 è il termine ultimo per funzionare totalmente in euro. Il
commissario Solbes invita al proseguimento e all'intensificazione
dell'impegno di informazione nei confronti delle Pmi. Malgrado progressi
significativi per quanto riguarda la conoscenza del calendario (il 60% dei
cittadini conosce adesso la data esatta dell'introduzione delle monete e
delle banconote), le modalità del passaggio all'euro restano poco
conosciute ed i consumatori continuano ad avere scarsa dimestichezza con la
nuova moneta. A titolo di esempio, una persona su cinque ignora che
contemporaneamente all'introduzione dell'euro avverrà il ritiro delle
vecchie unità nazionali e la maggior parte dei consumatori rivolge scarsa
attenzione alla doppia indicazione dei prezzi. La Commissione constata che
per il momento le numerose campagne di informazione hanno avuto un effetto
limitato, per via della mancanza di un reale interesse da parte del
consumatore. La situazione evolverà verosimilmente all'inizio del secondo
semestre, con la conversione anticipata delle imprese che emettono numerose
fatture, dei conti bancari e dei mezzi scritturali di pagamento,
raccomandata dalla Commissione lo scorso ottobre. Questa conversione
contribuirà ad immergere progressivamente il cittadino in un ambiente euro
e a risvegliare il suo interesse per la nuova moneta. Le amministrazioni
nazionali sono nel complesso pronte e offrono agli amministrati la
possibilità di usare l'euro in una serie piuttosto ampia di operazioni.
Tuttavia esse potrebbero svolgere un ruolo ancora più rilevante adottando
un atteggiamento più attivo con l'intento di ottenere un effetto a cascata
su tutta l'economia, ad esempio convertendo in euro gli appalti pubblici e
gli stipendi dei pubblici dipendenti. A tutt'oggi sono pochi gli Stati ad
avere imboccato questa via. Globalmente, le banche hanno applicato la
raccomandazione della Commissione dello scorso 11 ottobre. Esse attuano una
politica molto attiva di preparazione all'euro che prevede, di norma, una
transizione anticipata delle loro transazioni con i clienti. L'adattamento
dei distributori automatici di banconote nel 2002 dovrebbe essere molto
rapido, praticamente immediato, nella maggior parte degli Stati
partecipanti. Le banconote dovrebbero essere distribuite generalmente in
piccoli tagli, il che dovrebbe contribuire a ridurre i problemi di resto per
i negozi. Il cambio delle banconote nazionali in euro sarà gratuito e
illimitato nella maggior parte degli Stati partecipanti durante il periodo
di doppia circolazione. Le banche sono diventate de facto uno dei motori del
passaggio all'euro e contribuiscono attivamente alla
"euro-sensibilizzazione" degli operatori economici. Queste buone
pratiche non sono sempre trasferibili da uno Stato o da un settore
all'altro, ma presentano generalmente un interesse per la maggior parte
degli Stati partecipanti. Alcune azioni possono essere applicate prima del
1° gennaio 2002, altre durante il periodo della doppia circolazione.I
grandi magazzini dispongono di casse che permettono di calcolare il resto
anche nel caso di pagamenti combinati, mentre ciò è raro nei piccoli
esercizi commerciali per i quali la mancanza di attrezzature idonee potrebbe
complicare gravemente la gestione delle casse. Esistono sul mercato
macchinette poco costose, del formato di una calcolatrice, ma le ordinazioni
tardano. Tali strumenti sono invece indispensabili per evitare la formazione
di file nei negozi di quartiere e per rendere minimi i rischi di errore nel
dare il resto. I possibili canali di diffusione sono numerosi: camere di
commercio, banche, associazioni di commercianti, amministrazioni pubbliche.
È relativamente difficile per i commercianti valutare l'entità del proprio
fabbisogno di prealimentazione e di fondo cassa per l'inizio del 2002.
Eppure, si tratta di un'operazione fondamentale, dal momento che essi
dovranno ordinare le monete e le banconote necessarie. L'Austria, l'Irlanda
e i Paesi Bassi sono finora gli unici tre paesi ad aver elaborato e
distribuito ai commercianti piccoli software per il calcolo del fabbisogno
di prealimentazione e di fondo cassa. L'idea, concepita dai commercianti
olandesi, è relativamente facile da mettere in pratica, dal momento che i
kit hanno tutti un valore corrispondente a un importo tondo in moneta
nazionale (100 FF, 500 BEF...). Questa idea può contribuire ad ampliare i
canali abituali di distribuzione e ad accrescere il volume della
prealimentazione dei consumatori, riducendo così i problemi di spiccioli e
di resto nei primi giorni del 2002. Le autorità belghe hanno per esempio
autorizzato i datori di lavoro a concedere come prestazione sociale a
ciascun membro del loro personale un kit di monete (i costi possono essere
dedotti dall'impresa come spese professionali). Anche questa misura
accrescerà il volume della prealimentazione. Questa azione è prevista in
particolare in Germania e nei Paesi Bassi. Consentirebbe di ridurre il
taglio delle banconote utilizzate per i pagamenti nei primi giorni del
gennaio 2002 e dunque, ipso facto, di diminuire il volume del resto in euro
e di alleggerire gli oneri logistici gravanti sui commercianti. Questa
azione è prevista da parecchie grandi banche, in particolare in Belgio e
nei paesi in cui i distributori di banconote hanno quattro cassette. In
linea di massima la cassetta euro sarà attivata elettronicamente il 1°
gennaio all'ora zero, dando così il via immediatamente alla distribuzione
al pubblico di banconote in euro. Questa azione è stata attuata, ad
esempio, dalla camera di commercio di Lille, che ha incaricato alcuni
esperti di recarsi presso ciascun commerciante in ore non di punta per
spiegare le modalità del passaggio all'euro. Sarebbe utile che tali misure
venissero generalizzate, su iniziativa delle camere di commercio e
dell'artigianato o degli enti locali. Parecchi Stati, ad esempio la Francia,
il Belgio o il Lussemburgo, hanno scritto a tutte le imprese iscritte al
registro IVA per ricordare loro le scadenze e gli obblighi contabili e
fiscali da rispettare nel 2002 in occasione del passaggio all'euro. Si
tratta di una misura che può migliorare l'informazione delle imprese, in
particolare delle più piccole, e limitare le confusioni. Numerose
operazioni di simulazione, che comportano la messa in circolazione per un
periodo molto limitato di gettoni o di banconote facsimile di
"valore" equivalente all'euro, sono già state realizzate, sovente
su iniziativa delle autorità locali. Queste esperienze consentono al
consumatore di acquistare dimestichezza con i pagamenti in euro in un quadro
conviviale. È quanto avviene ad esempio nella regione di Barcellona in cui
le autorità di ciascun paese hanno invitato tutti gli operatori economici
locali a riunirsi per costituire dei gruppi locali per il controllo del
passaggio all'euro e per coordinare le iniziative di informazione sull'euro
destinate alla popolazione e alle Pmi. Questa azione è prevista ad esempio
in Belgio. Dal momento che di solito l'attività è più intensa nei primi
tre giorni dei saldi, dissociare le due scadenze consentirebbe di evitare
un'infelice coincidenza tra il culmine dell'attività commerciale ed il
periodo più difficile per la gestione del contante. Il Belgio ha già
deciso che nel 2002 le agenzie bancarie annulleranno le banconote nazionali
tramite perforazione e la Francia sta studiando una misura analoga. Sebbene
questa misura ponga alcune difficoltà tecniche (occorre ad esempio fare
attenzione che le banconote perforate non siano respinte dalle macchine di
conteggio), essa può ridurre sensibilmente i problemi di sicurezza e di
assicurazione, soprattutto se si stabilisce che solo le banche hanno la
possibilità di cambiare queste banconote presso la banca centrale. Questa
misura verrà attuata ad esempio dalla Francia. Sono possibili due formule
diverse a seconda del modo in cui funzionano le agenzie bancarie. Se esse
ritirano periodicamente il fondo cassa del commerciante accreditandolo nel
suo conto e ogni mattina forniscono al commerciante un fondo cassa standard,
è utile che le agenzie forniscano al commerciante un kit precalibrato
corrispondente ad un importo tondo in moneta nazionale. Se invece il
commerciante riceve un fondo cassa in euro di valore equivalente al fondo
cassa depositato il giorno prima, è utile che le agenzie gli forniscano un
kit per la restituzione delle monete nazionali corrispondente ad un importo
tondo in euro. Misure di questo tipo favoriscono la restituzione rapida
delle monete..Nella maggior parte delle ditte della grande distribuzione il
contante in moneta nazionale ricevuto verrà riposto in una scatola posta al
di sotto di ciascuna cassa. Se il cassiere ripone il contante nazionale in
un posto facilmente accessibile e visibile per il consumatore, alcuni dei
clienti che pagano in moneta nazionale potrebbero chiedere il resto in
moneta nazionale, il che sarebbe globalmente controproducente. Per
minimizzare i problemi di gestione delle code, occorre almeno - come
previsto da parecchie ditte di distribuzione - fare in modo che la clientela
ottenga una risposta a tutte le domande relative all'euro prima di arrivare
alle casse. Aggiungere al difficile compito di dare il resto quello di
rispondere alle domande di clienti poco informati darebbe luogo ad un
cocktail esplosivo alle casse, che potrebbe prolungare i tempi di attesa in
fila. Il periodo di doppia circolazione è di difficile gestione e può
facilmente dare adito ad errori. Per risolvere rapidamente tutte le
eventuali contestazioni della clientela, è auspicabile mettere a sua
disposizione alle casse uno strumento di conversione semplice. I
rappresentanti europei dei commercianti si sono peraltro impegnati in tal
senso nella dichiarazione comune del 2 aprile 2001. Tale misura è prevista
in particolare dalle banche olandesi e dalle casse di risparmio e banche
popolari tedesche. Consentirebbe di facilitare l'avvio del passaggio
all'euro dando il via al processo di sostituzione sin dal primo giorno.
Questa misura potrebbe inoltre rassicurare gli utenti. Se vi fossero
problemi di personale, l'accesso alle agenzie potrebbe essere eventualmente
limitato ai soli commercianti. In tutti gli Stati partecipanti, i
distributori sono la principale fonte di approvvigionamento di banconote per
i consumatori. In cinque Stati (Belgio, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi e
Austria), la totalità dei distributori fornirà euro sin dal primo giorno,
creando così le condizioni per una rapida introduzione della nuova moneta.
La rapidità del loro adattamento è un elemento essenziale per il successo
delle operazioni di transizione. Il prolungamento degli orari di apertura
durante le prime due settimane del gennaio 2002, già previsto da numerose
banche, può facilitare il buon svolgimento delle operazioni di cambio
fiduciario e limitare il volume delle banconote nazionali utilizzate per
pagare gli acquisti nei negozi (e pertanto la difficoltà di dare il resto)
Si tratta di una misura, prevista in particolare in Belgio, Spagna e
Germania, che fa anch'essa parte dell'accordo concluso il 19 febbraio 2001
tra la Commissione europea e le tre associazioni bancarie europee Unitamente
all'alimentazione dei bancomat con banconote di piccolo taglio, questo
provvedimento contribuirà a ridurre i problemi di resto. La comunicazione
sarà disponibile sul sito Internet: http://europa.eu.int/comm/economy_finance/document/euro/com2001_190/com2001_190_en.htm
MAGGIORE COLLABORAZIONE TRA MONDO ACCADEMICO E
INDUSTRIALE
Bruxelles 17 aprile 2001 - Il 17 e 18 aprile, il ministero svedese
dell'Istruzione e delle Scienze organizzerà a Karlskrona una conferenza
sulla cooperazione tra mondo accademico e mondo industriale incentrata sul
settore delle TI. La conferenza, a cui parteciperà Thomas Östros, ministro
svedese dell'Istruzione nonché attuale presidente del Consiglio
"Ricerca" dell'Unione europea, mira a stimolare il dibattito sulla
creazione di collegamenti più stretti e più saldi tra istituti di
istruzione superiore e settore imprenditoriale, con l'obiettivo di
rafforzare la competitività europea. Dimitri Corpakis, primo responsabile
scientifico della DG Ricerca della Commissione europea, terrà una
presentazione sulla cooperazione nell'ambito dei programmi quadro. Durante
la conferenza, saranno discussi diversi modelli di collaborazione tra
università e imprenditoria. La manifestazione si rivolge principalmente a
rappresentanti del mondo accademico, di quello imprenditoriale, di istituti
di ricerca industriale, di fondazioni per la ricerca e di agenzie che
ricevono finanziamenti per la ricerca. Per ulteriori informazioni http://www.eu2001.se
PRESENTATO NELLA SEDE DELLA REGIONE LOMBARDIA DI
BRUXELLES IL PIANO STRATEGICO DEL NORD MILANO ALLA PRESENZA DEL COMMISSARIO
MARIO MONTI
Martedì 17 aprile, l'Assessore Regionale alle Attività Produttive Massimo
Zanello, il Presidente di Asn, Fabio Terragni, il Sindaco di Cologno Monzese
Giuseppe Milan e il Vicesindaco di Sesto Angelo Gerosa hanno illustrato i
progetti e le potenzialità del Nord Milano, che si candida a diventare
un'area "europea" I principali progetti e strategie per lo
sviluppo economico e sociale del Nord Milano sono stato oggetto, martedì 10
aprile, di una presentazione pubblica organizzata presso la nuova sede della
Regione Lombardia a Bruxelles alla quale hanno partecipato anche il
Commissario italiano Mario Monti e l'europarlamentare Fiorella Ghilardotti.
L'iniziativa era stata organizzata dall'Agenzia Sviluppo Nord Milano con lo
scopo di promuovere fra politici, funzionari e operatori che lavorano
nell'ambito della Unione Europea il modello di sviluppo urbano sostenibile
adottato dai Comuni di Bresso, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese e Sesto
San Giovanni. Come ha spiegato il Presidente Asnm Fabio Terragni, "il
Nord Milano aspira a diventare un centro pilota di sperimentazione dei
programmi sui quali si è maggiormente focalizzata l'azione innovativa dell'Ue
e che riguardano fondamentalmente tre linee di sviluppo: innovazione e
trasferimento tecnologico, società dell'informazione, sviluppo sostenibile.
L'Asnm vorrebbe inoltre costituire un network europeo di aree regionali di
eccellenza". L'incontro di Bruxelles ha permesso ad Asnm di entrare in
contatto con rappresentati di altre regioni europee, di intensificare i
rapporti con i funzionari e membri della Commissione Europea, di conoscere
importanti associazioni e società che operano a livello comunitario. Della
delegazione facevano parte anche Maurizio Grandi, Amministratore Delegato
del Bic La Fucina; Renato Galliano, Direttore di Asnm; Diego Cotti,
Presidente dell'Associazione Imprenditori del Nord Milano; Gabriele
Pellegrini, Direttore dell'Anci Lombardia; Dino Santina, dell'Assessorato
Regionale all'Artigianato e alla Nuova Economia. All'incontro ha partecipato
anche Christian Soublens, Direttore di Eurada (Associazione Europea di
Agenzie di Sviluppo Locale). L'Assessore Regionale Massimo Zanello ha
indicato il processo di riconversione produttiva avviato nel Nord Milano
come un modello da imitare, per i successi già ottenuti sia nell'attrazione
di nuovi insediamenti, sia nella creazione di nuova occupazione, sia per lo
spirito di collaborazione istituzionale e di concertazione che lo ispira. Il
Presidente Asnm, Fabio Terragni, ha illustrato il Piano Strategico del Nord
Milano, un innovativo strumento di pianificazione di cui si sono dotati di
Comuni dell'area per promuovere lo sviluppo sostenibile del territorio e che
affronta i temi ritenuti critici: infrastrutture e servizi di trasporto,
ambiente, aree di trasformazione (ex industriali e di snodo viario),
innovazione tecnologica, cambiamenti del lavoro. Il Sindaco di Cologno
Monzese, Giuseppe Milan, ha illustrato le altre aree di collaborazione
istituzionale tra i quattro comuni come la nuova società creata per gestire
i servizi urbani a livello sovracomunale. Il Vicesindaco di Sesto Gerosa ha
sottolineato invece le potenzialità di Sesto San Giovanni e la sua
capacità per attrarre nuove attività economiche.
I DATI RIGUARDANTI I TRATTATI INTERNAZIONALI
DISPONIBILI VIA INTERNET SUL SITO DELLA FARNESINA
Roma, 17 aprile 2001 Il nuovo strumento consente al Ministero degli Esteri
di venire incontro alle esigenze di un vasto e crescente pubblico
interessato, a vario titolo, allo stato degli accordi internazionali.
Imprenditori, studenti, professori e cultori delle materie giuridiche
internazionali, avvocati, notai, magistrati, funzionari delle
amministrazioni centrali e degli enti locali, funzionari di pubblica
sicurezza e privati cittadini potranno agevolmente accedere tramite Itra ad
un vaso patrimonio di informazioni. Il nuovo servizio consente una rapida e
facile acquisizione via internet dei dati identificativi degli accordi
internazionali in vigore per l'Italia: suo sito con la 'Banca Dati Trattati'
(Itra) consultabile all'indirizzo www.esteri.it/documentazione/accordi
internazionali/Itra Tramite il sistema Itra potranno infatti agevolmente
accedere ad un vasto patrimonio di informazioni, imprenditori, studenti,
professori e cultori delle materie giuridiche internazionali, avvocati,
notai e magistrati, funzionari delle amministrazioni centrali e degli enti
locali, funzionari di pubblica sicurezza e privati cittadini.Per ogni
accordo, si rileva alla Farnesina, sono indicati, in particolare, luogo e
data della firma, data della ratifica, nonche' durata ed eventuale denuncia.
CENTRO STUDI CONFINDUSTRIA SUI DATI ISTAT RELATIVI ALLA
PRODUZIONE INDUSTRIALE A FEBBRAIO
Roma, 17 aprile 2001 - I dati Istat sulla produzione industriale a febbraio
confermano il rallentamento in atto dell'attività produttiva. Secondo
l'indagine rapida Csc per il mese di marzo, il primo trimestre dovrebbe
chiudersi con un leggero calo delle quantità prodotte che riguarda
soprattutto i beni intermedi e quelli di investimento; la diminuzione dei
beni di consumo riflette in buona misura l'andamento dei beni durevoli (tra
cui è compresa l'automobile), che si confrontano con un 2000 molto
positivo. Il rallentamento in atto riflette il deterioramento del quadro
internazionale, dal quale l'Europa non può essere immune. Negli ultimi
mesi, al peggioramento del clima di opinione delle imprese nei principali
paesi europei si è contrapposta una sostanziale tenuta della fiducia dei
consumatori, che ha beneficiato della diminuzione della disoccupazione e
delle politiche fiscali espansive varate nei principali paesi europei. Le
prospettive per i prossimi mesi dipenderanno dalla direzione di marcia che
prenderà l'economia americana, ancora in bilico tra rallentamento e
recessione, e dalla capacità della domanda interna di sostenere la crescita
in Europa. A questo proposito, per quanto riguarda l'Italia è molto
importante che le condizioni che hanno permesso la buona crescita
dell'occupazione nel 2000 (introduzione di elementi di flessibilità sul
mercato del lavoro e politiche salariali coerenti) siano mantenute e
rafforzate. Come mostra l'evoluzione economica dello scorso anno, una
crescita sostenuta e stabile della fiducia e quindi della spesa delle
famiglie può venire infatti solo da un continuo miglioramento
dell'occupazione e delle condizioni del mercato del lavoro.
L'ISVAP DIRAMA I DATI RELATIVI AI PREMI LORDI
CONTABILIZZATI NEL 2000 PER IL LAVORO DIRETTO RAMI DANNI E VITA DALLE
IMPRESE DI ASSICURAZIONE
Milano, 17 aprile 2001 - La raccolta premi effettuata dalle Imprese
nazionali e dalle Rappresentanze in Italia di Imprese extra U.E. ha
raggiunto l'importo di 67.620 milioni di Euro (130.931 miliardi di Lire),
con un incremento del 9,3%, più contenuto rispetto al 21,3% del 1999. In
termini reali l'aumento è stato del 6,6%, in rallentamento rispetto al
19,4% del 1999. L'incidenza sul Prodotto Interno Lordo (P.I.L.) della
raccolta è stata del 5,8%, in leggera crescita rispetto al 5,6% nel 1999. I
premi dei rami vita hanno continuato ad aumentare il loro peso sul
portafoglio complessivo, passando dal 57,6% del 1999 al 58,8%. L'incidenza
dei premi del ramo r.c. auto e natanti si è leggermente ridotta, risultando
essere pari al 21,1% (21,4% nel 1999). Per gli altri rami danni si registra
una incidenza del 20,1%. I premi lordi contabilizzati nei rami vita sono
stati pari a a 39.734 milioni di Euro (76.936 miliardi di Lire), con un
tasso di crescita dell'11,5% nei confronti del 1999, corrispondente, in
termini reali, all'8,8%. Pur manifestandosi un rallentamento nel ritmo di
sviluppo del settore, che aveva registrato da tempo incrementi notevoli
(34,5% nel 1999), il tasso di crescita rimane comunque elevato. L'incidenza
sul PIL dei premi vita ha manifestato un aumento apprezzabile, passando dal
3,2% del 1999 al 3,4%. Nel corso del 2000 il portafoglio ha visto mutare
sensibilmente la propria composizione: infatti, i premi del ramo I
(assicurazioni sulla vita tradizionali) hanno pesato sul totale del comparto
per il 39,8% (49% nel 1999), mentre l'incidenza della raccolta relativa al
ramo III (assicurazioni connesse a fondi, indici azionari o altri valori di
riferimento) è cresciuta dal 42,2% del 1999 al 55,8%. Il ramo V
(capitalizzazione) e gli altri rami vita (tra cui il ramo VI - gestione dei
fondi pensione) hanno inciso rispettivamente per il 3,8% e per lo 0,6% (8,2%
e 0,6% nel 1999). La ripartizione per canale distributivo dei premi vita
contabilizzati nel 2000 ha evidenziato che tramite sportelli bancari è
stato raccolto il 54,1% dei premi (52,8% nel 1999), il 26% è stato raccolto
da agenzie con mandato (26,7% nel 1999), il 10,5% da promotori finanziari
(10,4% nel 1999), l'8,4% da agenzie in economia e da gerenze (8,7% nel
1999), lo 0,9% da brokers (1,3% nel 1999) e lo 0,1% da altre forme di
vendita diretta (0,1% nel 1999). Per quanto riguarda le assicurazioni danni,
i premi lordi contabilizzati sono stati pari a 27.886 milioni di Euro
(53.995 miliardi di Lire), con un incremento del 6,2% (+7,1% nel 1999); in
termini reali la crescita è stata del 3,6%, contro il 5,5% del 1999.
L'incidenza sul P.I.L. è stata del 2,4% ed è rimasta invariata rispetto al
1999. L'88,3% del portafoglio danni è stato raccolto dalle agenzie con
mandato (89% nel 1999). Per il ramo ramo r.c. auto e natanti i premi, pari a
14.236 milioni di Euro (27.565 miliardi di Lire), hanno fatto registrare un
incremento del 7,5%, più contenuto rispetto all'incremento del 12,6% che si
era registrato nel 1999. Il 94,4% dei premi r.c. auto e natanti è stato
raccolto dalle agenzie con mandato, che risulta pertanto il canale
distributivo prevalente
ROYAL INSURANCE: I PREMI DI RIFERIMENTO NON BASTANO PER
ORIENTARSI LE TABELLE NON AIUTANO IL CONSUMATORE A INDIVIDUARE LA TARIFFA
MIGLIORE LA SOLUZIONE: CHIEDERE SEMPRE UN PREVENTIVO PERSONALIZZATO
Cinisello Balsamo, 17 aprile 2001 - I premi di riferimento pubblicati
secondo quanto disposto dalla legge 57/2001, prendono in considerazione solo
7 parametri dei 14 che Royal Insurance, compagnia di assicurazione diretta
del Gruppo Royal & SunAlliance, considera normalmente per la
formulazione del premio RC Auto. Per questa ragione la probabilità di
trovare coincidenza tra il profilo pubblicato e il reale profilo dell'utente
è bassissima. Ad esempio la legge richiede di pubblicare il profilo di un
35enne, maschio, 10 anni senza sinistri, auto 1300 a benzina (profilo C):
solo lo 0,027% dei clienti oggi presenti nel portafoglio di Royal Insurance
ha contemporaneamente queste caratteristiche. "Il sistema di calcolo
dei premi di riferimento fornisce un'informazione insufficiente al
consumatore" dichiara Eleonora Del Vento, Underwriting Manager di Royal
Insurance "perché i profili non considerano tutti gli elementi che
possono portare ulteriori sconti al guidatore prudente. I profili di
riferimento di Royal Insurance potrebbero migliorarsi del 30 o 40% per
effetto degli altri fattori di personalizzazione. Le tabelle pubblicate,
così come sono strutturate, non possono essere l'unico mezzo per
orientarsi". "Anche qualora l'utente trovasse coincidenza tra le
sue caratteristiche e quelle pubblicate" continua Eleonora Del Vento
"non ci sarebbe comunque necessariamente coincidenza tra il premio
pubblicato e quello che l'utente pagherebbe in realtà. Con la nostra
tariffa, il premio pagato dal 35nne del profilo C, su Milano varia da L.
575.380 a L. 811.392 in funzione dei km percorsi in un anno, del massimale
assicurato, degli anni di patente e così via". Ecco qualche esempio di
come può oscillare il premio di uno stesso profilo in funzione di ulteriori
fattori di personalizzazione.
|
Profilo A
|
Profilo
B
|
Profilo
C
|
Profilo
D
|
|
min
|
max
|
min
|
max
|
min
|
max
|
min
|
max
|
Milano
|
2.795
|
4.977
|
741
|
1.046
|
575
|
811
|
416
|
575
|
Roma
|
3.340
|
6.097
|
886
|
1.281
|
687
|
993
|
497
|
705
|
Napoli
|
8.677
|
17.420
|
2.303
|
3.661
|
1.786
|
2.839
|
1.293
|
2.014
|
Bologna
|
3.375
|
5.599
|
895
|
1.177
|
694
|
912
|
502
|
647
|
Torino
|
2.795
|
4.977
|
741
|
1.046
|
575
|
811
|
416
|
575
|
Clive D. Mendes, Direttore Generale dichiara "Royal
Insurance è favorevole a ogni misura che consenta di raggiungere una reale
trasparenza affinché il consumatore sia effettivamente tutelato e messo in
condizione di effettuare una scelta informata." E continua "Questa
legge focalizza l'attenzione solo sul prezzo. Certo, il prezzo è una
variabile importante nella scelta perché è una voce di spesa rilevante per
quasi tutte le famiglie italiane. Tuttavia la soddisfazione non dipende solo
dal prezzo, ma anche dal servizio ricevuto, dalle promesse mantenute. Invito
tutti gli italiani a chiedere il proprio preventivo personalizzato a più
compagnie per effettuare un confronto reale e quindi scegliere sulla base
delle condizioni di polizza, della qualità del servizio e anche del
prezzo." Royal Insurance è da sempre attenta ad entrambi questi
aspetti: il prezzo e la qualità del servizio. Grazie alle tecnologie più
avanzate è in grado di fornire il miglior prezzo agli automobilisti più
prudenti e maturi e un servizio senza confronti sul mercato: il 97% dei
clienti sono soddisfatti della Compagnia (fonte Databank). Questo risultato
è stato raggiunto anche grazie a uno strumento estremamente innovativo: la
"Carta dei Privilegi", il documento in cui Royal Insurance, unica
in Italia e in Europa, ha formalizzato i propri standard di servizio. Il
rispetto delle promesse indicate nella Carta è garantito dal pagamento di
una penale per ogni inosservanza. * Profili di riferimento legge 57/2001: a)
a) persona fisica di sesso maschile di 18 anni di età, che si assicura per
la prima volta con la formula tariffaria bonus-malus, con un massimale pari
a quello minimo previsto dalla legge vigente per un'automobile di 1.300
centimetri cubici di cilindrata, con alimentazione a benzina; b) b) persona
fisica di sesso maschile di 28 anni di età, con 8 anni di guida senza
sinistri, che si assicura con la formula tariffaria bonus-malus, con un
massimale pari a quello minimo previsto dalla legge vigente per
un'automobile di 1.300 centimetri cubici di cilindrata, con alimentazione a
benzina; c) c) persona fisica di sesso maschile di 35 anni di età, con 10
anni di guida senza sinistri, che si assicura con la formula tariffaria
bonus-malus, con un massimale pari a quello minimo previsto dalla legge
vigente per un'automobile di 1.300 centimetri cubici di cilindrata, con
alimentazione a benzina; d) d) persona fisica di sesso maschile di 40 anni
di età che si assicura con la formula tariffaria bonus-malus, con un
massimale pari a quello minimo previsto dalla legge vigente nella classe cui
corrisponde il massimo sconto per un'automobile di 1.300 centimetri cubici
di cilindrata, con alimentazione a benzina.
VENERDI' 13 FORTUNATO, CON ACCORDO SINDACALE PER
INTESABCI
Milano, 17 aprile 2001 - La firma dell'accordo tra Banca Intesa e Banca
Commerciale Italiana da una parte e le organizzazioni sindacali nazionali e
aziendali dall'altra, rappresenta una tappa fondamentale per la costruzione
di IntesaBci, il primo gruppo bancario italiano, in anticipo sulla data di
nascita ufficiale, che sarà sancita con la sottoscrizione nelle prossime
settimane dell'atto di incorporazione di Comit in Banca Intesa. L'accordo
permette di affrontare i prossimi appuntamenti in un clima di serenità per
i lavoratori e di collaborazione proficua tra azienda e rappresentanze
sindacali. E' il positivo epilogo di un confronto iniziato 5 mesi fa, e che
aveva raggiunto livelli di vero e proprio scontro con due giornate di
sciopero a fine marzo. Il confronto si era caratterizzato da subito per le
specificità "uniche" non solo per il settore bancario ma anche
per l'intero sistema di relazioni industriali del Paese: 39mila persone
coinvolte; grande diversificazione dei trattamenti e natura delle società
interessate (casse di risparmio, ex banche di interesse nazionale, etc.) con
la necessità inderogabile, per l'azienda, di garantire un buon clima di
relazioni sindacali e nel contempo conseguire nel medio periodo gli
obiettivi previsti dal business plan. L'accordo di oggi prevede tutte le
regole per la gestione del piano industriale del Gruppo IntesaBci, con
riferimento particolare ai processi di riequilibrio degli organici,
mobilità territoriale, trasferimento dei rapporti di lavoro a Intesa
Sistemi e Servizi e Intesa Gestione Crediti, e alle procedure di informativa
e confronto sindacale per la gestione dei processi di riorganizzazione.
Nell'accordo si disciplinano anche i rapporti di lavoro del personale
proveniente dalle banche incorporate e alcuni istituti applicabili a tutto
il personale di IntesaBci. I capitoli principali dell'intesa riguardano:
trattamento economico; premio aziendale; previdenza complementare;
assistenza sanitaria integrativa; confronto sul piano industriale; strumenti
e modalità di riequilibrio degli organici e di gestione delle eccedenze di
Gruppo; modalità per la gestione di operazioni di cessione di filiali;
processi di mobilità territoriale relativi ai progetti di riorganizzazione
di IntesaBci; esigenze di organico delle società del gruppo; disposizioni
per il personale conferito a Intesa Sistemi e Servizi e Intesa Gestione
Crediti; gestione delle richieste di ricollocazione nella rete; clausole
sulle garanzie occupazionali. Nelle prossime settimane le organizzazioni
sindacali indiranno una serie di assemblee del personale per l'approvazione
dell'accordo.
BANCA DELL'ARTIGIANATO E DELL'INDUSTRIA S.P.A. -
BRESCIA APPROVATO ALL'UNANIMITÀ IL BILANCIO AL 31/12/2000; NOMINATI DUE
NUOVI CONSIGLIERI
Milano, 17 aprile 2001 - Nella mattinata di sabato 7 aprile si è svolta
l'assemblea ordinaria dei Soci della Banca dell'Artigianato e dell'Industria
S.p.a. che ha approvato all'unanimità il bilancio relativo all'esercizio
2000, il primo dall'ingresso della banca nel gruppo Credito Valtellinese;
l'assemblea ha pure reintegrato il Consiglio di Amministrazione, con la
nomina ad amministratori dei signori Renato Gnutti e Marcello Gabana,
esponenti di spicco del mondo imprenditoriale bresciano. Il bilancio al
31.12.2000 evidenzia il miglioramento di tutti i profili inerenti
all'attività aziendale, anche in virtù dei positivi riflessi derivanti
dall'adozione degli standard operativi e della vasta gamma di prodotti che
qualificano l'appartenenza al Gruppo. I principali aggregati di bilancio
evidenziano la crescita generalizzata dei dati patrimoniali. La raccolta
diretta, è aumentata del 29% (quasi 50 miliardi), l'indiretta è passata da
50 i ad oltre 70 miliardi; pertanto la massa amministrata, che tiene conto
anche delle passività subordinate , si è attestata a quasi 150 miliardi,
con un incremento del 70,7%. Positivo anche l'andamento degli impieghi che
hanno raggiunto 82 miliardi. In ambito assembleare è stato altresì
comunicato ai Soci che, entro la fine di giugno verranno aperti tre nuovi
sportelli ubicati in Brescia, rispettivamente in Piazzale Arnaldo ed in via
Vittorio Veneto ed in Gussago, frazione Mandolossa, dando così concreta
attuazione al rafforzamento della presenza della B.A.I. nel territorio di
origine e di naturale sviluppo.
BANCA POPOLARE DI RHO : APPROVATO IL BILANCIO AL 31.12.
2000 E RINNOVATI GLI ORGANI SOCIALI
Milano, 17 aprile 2001 - Nella mattinata di sabato 7 aprile, alla presenza
di oltre il 93% del capitale, si è svolta l'assemblea dei Soci della Banca
Popolare di Rho SpA, che ha approvato il bilancio di esercizio e il rinnovo
degli organi sociali nonché, in sede straordinaria, il progetto di modifica
statutaria, finalizzato tra l'altro alla ridenominazione in euro del
capitale sociale. L'andamento dei fondamentali dà riscontro positivo al
processo di rilancio della Banca, incentrato sulla forte relazione con il
proprio territorio di insediamento e sul ricorso alla vasta gamma di
prodotti e servizi che qualificano l'appartenenza al gruppo: la raccolta
diretta da clientela registra un aumento del 35,1 % rispetto all'anno
precedente mentre la massa amministrata cresce del 9,3 % passando a quasi
Lit. 150 miliardi; l'ammontare dei crediti concessi alla clientela è pari
ad oltre Lit. 80,3 miliardi. L'assemblea ha anche provveduto al rinnovo del
Consiglio di Amministrazione, che risulta così composto: Giovanni Maria
Boccardo, Gino Del Marco, Angelo Garavaglia, Giulio Giampietri, Giovanni
Pagani, Giuliano Pedroli, Pierantonio Valsecchi; ridefinito anche il
Collegio Sindacale nelle persone di Matteo Diasio, Enzo Rocca e Giovanni
Licciardi. Nella prima seduta del Consiglio il dott. Garavaglia e il dott.
Pagani sono stati confermati rispettivamente nella carica di Presidente e
Vice Presidente; nella stessa seduta, il dott. Pierantonio Valsecchi è
stato inoltre nominato Amministratore Delegato della Banca.
BANKITALIA: NON CAMBIATE TUTTI INSIEME LE LIRE IN EURO
Roma, 17 aprile 2001 Come riporta il nuovo numero della newsletter
quindicinale del ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione
economica, "Dalla Lira all'Euro" - in distribuzione dalla prossima
settimana e disponibile sul portale Internet del ministero www.tesoro.it a
partire da domani, sabato 14 aprile - la Banca d'Italia chiede alle banche
di convincere i clienti a non affollarsi tutti insieme a cambiare valuta
nazionale in euro nei primi giorni del 2002; e annuncia la predisposizione
di nuovi kit di banconote, con biglietti da 5 euro, per coprire il
fabbisogno tra le confezioni di monete e i tagli superiori (da 10, 20 o 50
euro) erogabili dai bancomat. Ecco l'anticipazione del servizio: "Sarà
il secondo Capodanno nel giro di tre anni in cui le luci a Palazzo Koch,
sede della Banca d'Italia, non si spegneranno. Causa di questo nuovo tour de
force è l'euro e la sua reale entrata in circolazione che
"costringerà" a fine di quest'anno gli esperti di via Nazionale a
dover brindare nuovamente sul lavoro, a mezzanotte, l'arrivo del 2002.
"Saremo di nuovo tutti insieme e passeremo capodanno in Banca d'Italia
per la gioia di mogli e mariti come nel primo week end del change
over", ha annunciato il vicedirettore generale dell'istituto di
emissione, Antonio Finocchiaro nel corso di un recente convegno dell'Abi
sullo stato di attuazione dell'euro. Finocchiaro ha paragonato il prossimo
week end di cash changeover a quello di fine 1998-inizio 1999 quando l'euro
è diventata moneta scritturale. In quella occasione un team speciale di
circa 600 persone, con 10 esperti guidati da un membro del direttorio e da
un funzionario generale di Bankitalia, pilotò il sistema bancario e
finanziario italiano nell'era dell'euro. Ad otto mesi dall'arrivo fisico
della moneta unica europea, Finocchiaro ha puntigliosamente tracciato lo
stato dell'arte del piano del cash-changeover lanciando un messaggio ben
preciso alle banche. Queste devono fare opera di convincimento sui loro
clienti a non affollarsi tutti nei primi giorni di gennaio per
approvvigionarsi della nuova valuta e negli ultimi giorni di febbraio per
cambiare le "vecchie" lire in euro. Se non lo avessero ancora
fatto e si trovassero con contante in lire anche dopo la fine del periodo di
doppia circolazione (28 febbraio 2002), poco importa. Hanno tempo 10 anni
per farlo presso gli sportelli della Banca d'Italia. Le novità non si
fermano qui. L'esponente di Banca d'Italia ha anche annunciato la
predisposizione di nuovi kit di banconote rispetto al programma originario.
Si tratta di confezioni da 25 biglietti da 5 euro che copriranno il
"vuoto" esistente tra i kit di monete predisposti dal ministero
del Tesoro e la disponibilità di tagli superiori (10, 20 e 50 euro)
erogabili dai cash dispenser bancari, i bancomat. E ancora. Bankitalia stima
un ammontare di poco superiore ai 250 milioni di pezzi, il numero di
banconote in corso che non verranno cambiate perché distrutte, in mano ai
collezionisti o dimenticate nei cassetti poiché sono poco meno di 250
milioni di pezzi i biglietti da tempo fuori corso e non presentati per il
cambio e che probabilmente non rientreranno più nelle casse della Banca.
Debolissima, invece, se non quasi nulla, la possibilità di accogliere le
richieste dell'Abi riguardo all'invalidazione, per motivi di sicurezza,
delle banconote in lire ritirate dalla banche o dalle grosse catene
commerciali in attesa di trasferimento alla Banca d'Italia. L'annullamento
del valore delle banconote potrebbe avvenire, ha suggerito l'associazione di
palazzo Altieri, tramite punzonatura, inchiostro o altri strumenti ma via
Nazionale, come si è detto, al momento esclude tale operazione poiché i
"vecchi" biglietti devono passare l'esame, integri, delle macchine
selezionatrici per poi essere distrutte dalle macchine trituratrici.
"Non credo che ciò sia possibile", ha detto Finocchiaro
ricordando anche che l'operazione di controllo e distruzione della vecchia
valuta in circolazione avverrà in 8-12 mesi con un potenziamento delle
macchine preposte a questo lavoro con una capacità operativa pari a 2,6
miliardi di pezzi l'anno. Questo per quanto riguarda le banconote. Per le
monete ha preso l'avvio a fine marzo l'operazione del loro ritiro al ritmo
di 2.000 scatole al giorno che contengono 3.000 pezzi. Da sottolineare che
anche il Tesoro stima che una buona parte delle monete circolanti non verrà
mai ritirata perché perduta, danneggiata o dimenticata in parecchi
salvadanai. Un esempio concreto arriva dal recente ritiro dalla circolazione
delle micromonete da 50 e 100 lire perché andate fuori corso: su 800
milioni di pezzi ne sono stati ritirati solo 50 milioni. Per quanto riguarda
gli altri Paesi la preparazione all'introduzione dell'euro registra una
serie di novità. In Olanda, ad esempio, si discute sull'apertura delle
banche nel week-end di fine 2001 e sulla possibilità di un orario
prolungato per tutta la prima settimana di cash-changeover. In Austria il
ministero delle Finanze ha pubblicato una brochure diretta al cittadino sul
pagamento delle tasse. In Portogallo, invece, dove è stato introdotto il
divieto di pagamenti in valuta mista, più degli 80 per cento degli Atm
sarà rifornito di banconote euro durante il week-end 29-31 dicembre 2001.
Quanto all'Irlanda, si ritiene che il problema maggiore da affrontare sarà
quello di mischiare le valute mentre il Regno Unito, che non fa parte
dell'area euro, ha investito in comunicazione alle imprese 20 milioni di
sterline. In Belgio, inoltre, c'è un notevole aumento dei versamenti Iva e
in Germania si registra un alto grado di informazione sull'euro da parte
delle imprese di cui solo il 4 per cento, grazie a un questionario
distribuito in 25.000 copie non sa quando passare alla nuova moneta unica.
Grecia e Spagna, infine, stanno investendo molto in iniziative Euro-logo e
la Francia già da gennaio ha le bollette della luce e del gas in euro e dal
15 settembre gli stipendi degli impiegati pubblici espressi in euro mentre
le fatture già da quest'anno sono nella nuova divisa europea.
"WARRANT ASSICURAZIONI GENERALI 1991-2001"
NON ESERCITATI
Milano, 17 aprile 2001 - Il 31 marzo 2001 è scaduto il termine per
l'esercizio dei "Warrant Assicurazioni Generali 1991-2001"; sono
risultati non esercitati e sono quindi divenuti privi di validità ad ogni
effetto n. 1.788 Warrant, relativi a n. 2.164 azioni ordinarie Assicurazioni
Generali. Tali azioni saranno offerte sul Mercato Telematico Azionario della
Borsa Italiana nella riunione del 17 aprile 2001, in conformità
all'articolo 7 del Regolamento di emissione.
OPA RESIDUALE SONDEL: DETERMINAZIONE DEL PREZZO
(COMUNICATO STAMPA - MILANO, 11 APRILE 2001)
Milano, 17 aprile 2001 - La Consob ha fissato in 4,430 euro, pari a 8.578
lire, il prezzo delle azioni ordinarie di Sondel s.p.a. che saranno rilevate
da Montedison con un'opa residuale. A seguito dell'opa promossa nel periodo
2 - 20 ottobre 2000 ai sensi dell'art. 109 e dell'art. 106, comma 3, lett.
a) del Tuf, quest'ultimo relativo alla cosiddetta "opa a cascata",
e a seguito di acquisti effettuati successivamente, Montedison detiene il
98,08% del capitale ordinario Sondel, il cui flottante è ridotto all'1,92%.
Nella determinazione del prezzo dell'opa residuale sulle azioni ordinarie
Sondel è stato attribuito maggior peso al valore del patrimonio netto
rettificato a valore corrente che, per le modalità di calcolo adottate,
comprende l'andamento e le prospettive reddituali dell'emittente. Una
rilevanza inferiore è stata attribuita al parametro costituito dal prezzo
dell'opa precedente, in considerazione del giudizio di congruità espresso
dal mercato per via dell'ampia adesione alla prima offerta, e una rilevanza
ancora minore alla media delle quotazioni degli ultimi sei mesi, tenuto
conto della scarsità degli scambi. La delibera relativa all'offerta
residuale sarà disponibile sul sito www.consob.it dal giorno 12 aprile 2001
ITNET: NOMINATO NUOVO CONSIGLIO CON TOMMASO POMPEI
PRESIDENTE E CLAUDIO SFORZA AMMINISTRATORE DELEGATO
Roma, 17 aprile 2001, Il Consiglio di Amministrazione di Itnet, Internet
Service & Application Provider (Gruppo Wind), riunitosi a Roma, ha
nominato Presidente Tommaso Pompei e Amministratore Delegato Claudio Sforza.
Le nuove nomine sottolineano la rinnovata importanza che il Gruppo Wind
attribuisce a Itnet, nell'ambito della propria strategia di sviluppo
dell'offerta rivolta alle aziende, di soluzioni globali di connettività
alla Rete Internet e servizi innovativi ad alto valore aggiunto. Itnet ha
investito in modo significativo nell'ampliamento delle infrastrutture, della
catena commerciale e di marketing e può contare su un vantaggio fortemente
competitivo, grazie ad una dorsale in fibra ottica di oltre 12.000 km e ai
numerosi accordi commerciali stipulati sia a livello nazionale che
internazionale. I servizi erogati garantiscono le soluzioni più avanzate in
termini di infrastrutture, tecnologia e sicurezza.
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