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16 MAGGIO 2001

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SIMMENTHAL: LA PRIMA CERTIFICAZIONE ITALIANA DELLA CARNE IN SCATOLA: METODI E CRITERI PER GARANTIRE LA SICUREZZA DEI CONSUMATORI ATTRAVERSO LA QUALITÀ DEGLI INGREDIENTI

Milano, 16 maggio 2001 - Approda alla terza edizione l'impegno di Simmenthal in ambito nutrizionale. L'azienda, leader nel campo della carne in scatola, anche quest'anno ha messo a punto un progetto di informazione nutrizionale, con il preciso obiettivo di fornire al consumatore strumenti e informazioni per nutrirsi in modo equilibrato, e con l'intento di aiutare chiunque, anche senza una preparazione scientifica, a mettere a punto un proprio modo di alimentarsi fra gusto, qualità ed equilibrio. Precisi elementi per migliorare la propria qualità di vita. Come punto di partenza del progetto, Simmenthal ha ottenuto, prima carne in scatola in Italia, la certificazione dell'Ente Internazionale Bvqi, che attesta la provenienza della propria carne in scatola, unicamente da tagli selezionati di muscolo rosso* di bovino con l'aggiunta di gelatina realizzata con ingredienti naturali di origine vegetale*. La verifica delle componenti muscolari presenti nel prodotto finito viene effettuata tramite esame istologico condotto da un Dipartimento Universitario della Facoltà di Veterinaria. Per creare un ponte fra un progetto così scientificamente strutturato e le reali esigenze della vita di tutti i giorni, l'Azienda ha deciso di mettere a fuoco un preciso trend alimentare, una nuova consuetudine che sembra arrivare dai Paesi del Nord ma è ormai radicata abitudine in alcune fasce di popolazione: il piatto unico, ma con "base" diversa, quella che utilizza pasta o riso come elemento portante. Ottima soluzione e punto d'incontro fra le nostre tradizioni alimentari e le esigenze della vita moderna, il piatto unico sembra fare la parte del leone sulle tavole degli italiani, sia in casa che fuori casa. Quale soluzione migliore, allora, cercare di definire tutti gli aspetti di questa nuova tendenza e cercare di dare maggiori informazioni ed elementi utili per destreggiarsi fra suggerimenti ed improvvisazioni! E, ovviamente per creare piatti unici che salvaguardino il nostro equilibrio oltre che il nostro tempo. Il prof. Oliviero Sculati, Direttore dell'Unità di Nutrizione del Dipartimento di Prevenzione Asl di Brescia, ha coordinato scientificamente il progetto, chiamando a dare il proprio contributo il Prof. Carlo Cannella, Professore Ordinario di Scienze dell'Alimentazione Università degli Studi di Roma "La Sapienza", e il Prof. Michelangelo Giampietro, Dipartimento di Medicina Istituto di Scienza dello Sport, Coni. Entrambi hanno messo a punto indicazioni e menù facilmente attuabili per preparare una serie di piatti unici che soddisfino il fabbisogno nutritivo di uomini, donne e sportivi, nel rispetto dell'equilibrio fra carboidrati, proteine e quant'altro abbisogna al corpo umano. I suggerimenti che i nutrizionisti hanno fornito nel progetto, rappresentano quanto di più valido e di più semplice sia stato ultimamente definito in questo campo per i piatti unici, tenendo conto delle indicazioni dei Larn (Livelli di Assunzione Raccomandati di Energia e Nutrienti per la popolazione italiana), strumento istituzionale di riferimento. Simmenthal, sempre attenta ai cambiamenti di abitudini, da anni si fa portavoce di una nuova qualità della vita, mettendo a punto una serie di progetti legati all'equilibrio alimentare. Ricordiamo le ricerche sulla proprietà e i valori nutritivi della carne in scatola Simmenthal, fatte realizzare nel 1999. Sempre nel 1999 il prof. Ermanno Lanzola (Direttore del Centro Ricerche sulla Nutrizione Umana e la Dietetica dell'Università degli Studi di Pavia) e il Prof. Michelangelo Giampietro (Dipartimento di Medicina Istituto di Scienza dello Sport, Coni) hanno studiato una serie di menù ad hoc per soddisfare i fabbisogni nutrizionali di uomini, donne, adolescenti, sportivi e non, divisi per fasce di età e per attività lavorativa svolta. Nel 2000 è stato messo a punto, a cura del Prof. Oliviero Sculati, il Girequilibrio, una sorta di regolo girevole per l'automisurazione delle porzioni di cibo e suggerimenti di ricette equilibrate, mentre il Prof. Italo Vantini (Università degli Studi di Verona) ha studiato i diversi aspetti della digeribilità della carne in scatola Simmenthal confrontata a quella delle preparazioni più usuali di carne bovina.

IL NUOVO PIATTO: FRA SICUREZZA ALIMENTARE E NUOVI STILI DI VITA
Milano, 16 maggio 2001 - Percorrendo gli ultimi 10 anni di rilevazione dei consumi alimentari delle popolazioni italiane possiamo tracciare due scenari prevalenti. Uno è quello reperibile nelle abitudini alimentari delle grandi città, l'altro nella maggior parte dei piccoli centri. Ambedue sono caratterizzati da modifiche dello stile alimentare rispetto alla decade precedente: gli italiani mangiano quantitativamente meno di prima e per molti versi peggio. Se esaminiamo la struttura della giornata alimentare nelle grandi città è più frequente che sia la cena il pasto più importante in termini di energia contenuta e quantità di cibo ( o la cena più dopocena), essendo spesso il pasto del mezzogiorno ridotto a un panino o ad uno schema di fast food. Solo chi ha a disposizione una mensa, ricorre alla classica sequenza: primo + secondo + contorno + pane + frutta. Anche in mensa però una larga parte dei soggetti soprattutto di sesso femminile, sceglie un primo o un secondo, con contorno e/o frutta. La struttura dei pasti delle molte casalinghe che non hanno la famiglia a pranzo è abbastanza simile a quella di chi "mangia svelto": concentra il tempo di preparazione per il pasto della sera. Idem se entrambi i genitori lavorano. Per una buona parte degli italiani che vive nei centri più piccoli è il pasto del mezzogiorno quello di maggior importanza. Ma anche in queste aree si vanno modificando gli schemi classici. Possiamo riassumere così la situazione dei pasti: "Classico": I° piatto, secondo, contorno, pane, frutta, acqua, vino. Prima evoluzione: Primo + contorno (a volte con pane o frutta), acqua. oppure Secondo + contorno + pane (a volte frutta), acqua. Seconda evoluzione: I° piatto + frutta o secondo + contorno e acqua. Nei pasti fuori casa: Mensa: situazione paragonabile al classico, per chi ha un lavoro che impegna fisicamente. Mensa: situazione simile a evoluzione A o B, per chi ha lavori sedentari Pizza o focaccia o panini + acqua o bibita. Insalatona mista (ad esempio con uova, tonno, formaggio) + acqua. Primo piatto con acqua o bibita. Le porzioni dei cibi preparati sono state in qualche caso ridotte progressivamente e altre sono state incrementate. Le porzioni di pasta delle giovani donne infatti (anche nel centro sud) hanno subito riduzioni importanti dai 120 / 150 gr, si è progressivamente arrivati a 80 - 100 gr. Si sono ridotti al lumicino i consumi dei legumi. Anche le quantità dei grassi aggiunti ai cibi hanno subito una riduzione, ma hanno subito un incremento notevole attraverso i consumi di dolci o di cibi preconfezionati, ad esempio anche nel pane. Spesso chi prepara un piatto "tradizionale" di pasta, trova comodo invece che preparare un contorno di verdure cotte o crude di sostituirlo con un più "veloce" frutto. Se questa persona fa anche una colazione "virtuale" (ad esempio caffè o the, e brioche o biscotti) e cena con una porzione di pesce e verdura, si crea il problema di sopperire ad un risicato apporto proteico. In misura a volte importante per adolescenti o giovani soggetti ed in misura comunque seria anche per gli altri adulti. Infatti assegnando ad una classica colazione circa10 g di apporto proteico, quello medio di ogni pasto principale non dovrebbe essere inferiore ai 20 - 25 gr per i soggetti di sesso femminile e ai 25 - 35 gr per i maschi. L'integrazione proteica di un piatto di pasta condito con pomodoro e basilico va operato sistematicamente con cibi ricchi in proteine. I dietologi ed i nutrizionisti concordano su una riduzione dei consumi eccessivi di cibi ricchi in proteine ma non nell'eccesso opposto. Il concetto di piatto unico è sicuramente interessante per la praticità e velocità di preparazione ma la pasta o il riso da soli ( un piatto di pasta o riso apporta dagli 8 ai 10 g di proteine) o con vegetali che non siano ricchi in proteine non è sufficiente a soddisfare i criteri di una alimentazione sana. Vi sono due altri aspetti del concetto attuale di piatto unico da tenere in considerazione: Il primo è che si pensa al piatto unico soltanto in termini di integrazione (proteica) con legumi: pasta e fagioli, riso e piselli, pasta e ceci, etc. e si trascura il fatto che l'integrazione qualitativa di queste proteine può essere ottenuta anche con cibi di origine animale, dal formaggio ai frutti di mare, dalla carne dei tradizionali ragù a pochi cubetti di prosciutto, dalle uova alle sarde o agli sgombri e così via. Oggi possiamo scegliere delle integrazioni dei primi piatti anche a modesto contenuto di grasso, seguendo una intelligente strategia per coniugare la digeribilità con un apporto calorico ridotto. L'altro elemento è quello quantitativo: per raggiungere quei 20 - 25 g di proteine utili nel caso dell'aggiunta di legumi bisognerà aggiungere almeno 125 g di fagioli (circa mezza scatola) per integrare altri 8 g di proteine. Una cucchiaiata di parmigiano completerà il piatto o potremo scegliere una porzione di verdure come di spinaci o cavolfiori per completare l'apporto proteico. Saranno invece sufficienti 40 - 50 g di un ragù di carni magre (circa una cucchiaiata colma) o una confezione piccola di carne in scatola per raggiungere l'equilibrio utile. E non solo se si fa un insalata di pasta ma può essere sfruttato anche per le preparazioni a caldo quando si abbia l'avvertenza di intiepidire all'ultimo momento (e non ricuocere!) il contenuto della scatoletta. In questi casi una porzione di verdura cruda e un frutto completeranno il pasto adeguatamente. Sostanzialmente si va incontro ad un dimezzamento delle porzioni utili del classico secondo piatto operando una integrazione che ha anche altri vantaggi. Il tempo di digeribilità del pasto e la durata della sazietà. Sul primo aspetto influisce la scelta di carne magra e l'utilizzo di poco olio di condimento a crudo; sul secondo si evitano crisi di fame dopo 2 -3 ore dalla fine del pasto, cosa che in genere predispone al consumo di snack, spesso ricchi di grassi di scarsa qualità. Un nuovo concetto "piatto unico" può diventare un indirizzo di consumo intelligente e sano, cioè capace di coniugare valori di buona composizione nutrizionale di alta capacità, saziante; di non eccessivo apporto calorico e di praticità nella preparazione.

I NUOVI BOCCONCINI DI MOZZARELLA FRESCA DI LACTALIS LOCATELLI
Milano, 15 maggio 2001 Lactalis Locatelli lancia nel mercato formaggi i nuovi bocconcini di Mozzarella Fresca. Proposti in una confezione con 8 mozzarelle da 30g l'una, i nuovi Bocconcini Locatelli sono un formato famigliare che ben si presta a dosaggi di consumo personalizzati. Con i bocconcini di Mozzarella Fresca, Locatelli ha voluto proporre ai consumatori un prodotto di qualità: i bocconcini non contengono conservanti e possiedono un sensibile sapore di latte, dato dalla presenza dei fermenti lattici vivi. Sono perciò ideali per fresche e fantasiose insalate estive, per arricchire piatti freddi e rispondono perfettamente alle esigenze di chi ricerca gusto e naturalezza. Sulla base della confezione poi, una ricetta suggerita da Locatelli per gustare i Bocconcini Freschi. Una particolare attenzione è stata rivolta al packaging. Il restyling ha dato un forte impatto grafico al logo Locatelli. Questo, assieme agli elementi che richiamano la qualità (la coccarda) e l'italianità (il tricolore), sottolinea sempre di più l'impegno di una grande azienda lattiero-casearia che vuole dimostrare ancora una volta di fare le cose per bene.La vaschetta in plastica poi, oltre a garantire una migliore conservazione dei bocconcini grazie al coperchio richiudibile, veicola al consumatore la giusta percezione di un prodotto di qualità. I bocconcini freschi completano la gamma Locatelli nel mercato della mozzarella a fermentazione tradizionale. Dopo il bicchiere di 150g e la busta 200g per il banco taglio, Lactalis Locatelli soddisfa con i bocconcini 8x30g e la tris 3x125g (un'altra novità del 2001) le esigenze di tutti i consumatori e dei suoi partner della distribuzione. Il prezzo indicativo per la confezione Bocconcini di Mozzarella Fresca di Lactalis Locatelli è di Lire 5.540. Valori Nutrizionali medi per 100g di prodotto: Valore energetico Kcal 231, Kj 960; Proteine 18,0 g; Carboidrati 0.4 g; Grassi 17.5 g; Calcio400 mg (12,5 % )

GUSTO E LEGGEREZZA: MOZZARELLA LIGHT DI LACTALIS LOCATELLI
Milano, 16 maggio 2001 - Lactalis Locatelli presenta la nuova mozzarella Light, un prodotto leggero con il gusto del buon latte italiano. Frutto dell'impegno che Lactalis Locatelli profonde da sempre per soddisfare le esigenze dei consumatori, la nuova Mozzarella Light si inscrive in un mercato non grandissimo, ma di sicuro interesse (in crescita del 7,7% a volume - dati IRI AT02/01 - AT02/00). La mozzarella Light Locatelli contiene, nei suoi 100g, solo l'8% di grassi: in assoluto il valore più basso della sua categoria. Prodotta esclusivamente con latte italiano, associa alla leggerezza il sapore di un prodotto di qualità realizzato con l'aggiunta di fermenti lattici vivi. Anche il formato è unico nel suo genere: 100g di prodotto, ottimo per chi fa attenzione all'alimentazione, ma anche per i singles e per consumi monouso. La Mozzarella Light Locatelli è ideale per la realizzazione di piatti estivi, sia freschi che caldi, sempre facili da preparare. La confezione in bicchiere, unica nel segmento light, è stata pensata da Locatelli per evidenziare ancor più le qualità del prodotto ed, in particolare, la leggerezza. Sulla base del restyling dell'intera gamma, Locatelli ha creato per la Light un bicchiere satinato dall'impattante colore rosa. Il bicchiere, oltre a migliorare la resa visiva a scaffale, facilita la conservazione domestica del prodotto assicurando ai consumatori una mozzarella sempre fresca. Il costo indicativo della nuova Mozzarella Light Locatelli è di 2.390 Lire

GIUNTA ALL'OTTAVA EDIZIONE LA RASSEGNA GASTRONOMICO-CULTURALE FUNGHI DI PRIMAVERA 2001
Milano, 12 maggio 2001 - "A tavola con i funghi dei Re e dei Papi". Si tratta di una manifestazione in cui sarà possibile degustare piatti antichi e nuovi con funghi di primavera, ingredienti preferiti dai cuochi delle mense nobili del Rinascimento. Sedici ghiotte ed interessanti serate gastronomiche dal Trentino alla Sicilia. Per quel che riguarda il calendario e' disponibile sul sito www.donadini.com

RIAPRE A MILANO IL DIANA GARDEN HOT
Milano 16 maggio 2001 - Dopo lo strepitoso successo dello scorso anno, riapre il Diana Garden Hot. Grazie ad un restyling completo che lo ha reso ancora più magico ed accattivante il magnifico giardino dell'Hotel Sheraton Diana Majestic ha saputo reinterpretare, sposando la formula dell'aperitivo, suggestioni provenienti da capitali quali New York, Londra e Parigi dove l'arte di vivere l'albergo senza la valigia fa tendenza. Idea guida nel concept dell'arredo è l'evocazioni di atmosfere lontane nel tempo e nello spazio che si fondono in un originale melting pot di stili e generi diversi. Un vero e proprio Garden Lounge accogliente e riservato, immerso in una calda ed incantata atmosfera di luci soffuse e candele in cui tappeti dai colori orientali si accostano a confortevoli letti, kilim e soffici sedute capitonné. Il concept di Antonio Coppola, per dieci anni stretto collaboratore creativo di Romeo Gigli e la realizzazione di Patrizia Bianco, che vanta una decennale esperienza nel coordinamento di eventi moda e sfilate, hanno dato vita ad un disegno armonico in cui i diversi elementi dialogano tra loro. Il progetto, unico nel suo genere, è stato realizzato in collaborazione con Hot, lifestyle magazine on line, da cui il nuovo nome del giardino. Le atmosfere del Diana Garden Hot rivivranno sul web www.hot.it con bacheche interattive e free sms. Il connubio perfetto tra tradizione e tecnologia è rinforzato dalla presenza del marchio Sony che ha creato degli angoli d'intrattenimento totale ad alta definizione audio e video. Contributo fondamentale alla dinamicità del progetto è stato inoltre quello dato da Ing Direct, azienda giovane ed innovativa che con Conto Arancio è stata in grado di sdrammatizzare un prodotto finanziario rendendolo accessibile e comprensibile a tutti, un vero e proprio argomento da salotto. La perfetta sintonia tra lusso e mondanità, tra storia e contemporaneità è stata una felice intuizione del giovane ed intraprendente direttore del Diana Valeriano Antonioli, sposata, perseguita e concretizzata grazie al supporto di Chicco Como, affermato opinion leader milanese, che vanta un solido background culturale nelle pubbliche relazioni e nella creazione di eventi di alto livello. F.D.Scotti

SALMOIRAGHI & VIGANO': NASCE LA NUOVA FILIALE TEDESCA
Milano, 16 maggio 2001 - E' nata S&V Optik, filiale tedesca del Gruppo Salmoiraghi & Viganò, catena di ottica leader in Italia. La presenza sul mercato tedesco è iniziata lo scorso 3 maggio con l'apertura del primo negozio a Darmstadt, a sud di Francoforte, e verrà rafforzata dall'apertura di altri 2 negozi entro la fine del mese. Luca Citroni, Direttore Acquisti e I.T. di Salmoiraghi & Viganò, è stato nominato Amministratore Delegato per la Germania. La nuova società S&V Optik avrà la sua sede operativa a Colonia. Luca Citroni vanta una profonda conoscenza del mercato della distribuzione dell'ottica grazie all'esperienza pluriennale acquisita all'interno dell'Azienda. La carriera in Salmoiraghi & Viganò comincia nel 1987 come Direttore di Punto Vendita. Negli anni successivi ha ricoperto man mano le posizioni di Responsabile Marketing e Direttore Acquisti e Information Technology, contribuendo fortemente agli importanti risultati conseguiti nel corso degli ultimi esercizi.

A MILANO IL PRIMO NEGOZIO SOLARIS IN ITALIA
Milano 16 maggio 2001 Con una superficie di 45 metri quadrati e più di 1100 occhiali da sole esposti di oltre 70 marche diverse, Solaris apre le sue porte ai milanesi a partire da sabato 28 aprile 2001. Solaris, il primo specialista francese di occhiali da sole, filiale del gruppo Grandvision (GrandOptical, Générale d'Optique, Vision Express, Prima Visione, Photo Service, un totale di 1000 negozi tra 15 Paesi), ha aperto il primo negozio nell'ottobre 1994 secondo un concetto semplice e allo stesso tempo efficace. Il cliente ha accesso diretto al prodotto e la possibilità di provare liberamente quanti modelli vuole, aiutato da un personale specializzato. Sempre all'avanguardia e aperta alle nuove tendenze, Solaris è presente dove nasce la moda. Stagione dopo stagione, SOLARIS seleziona i modelli più moderni e innovativi tra più di settanta marchi, privilegiando stilisti e creatori (Chanel, Dior, Polo Ralph Lauren, Chloé, ...) ma anche altri marchi reputati valori sicuri (Ray Ban, Carrera, Vuarnet, ...) e marchi specializzati negli occhiali per la protezione dai raggi solari. Il negozio aperto a Milano in Piazza Duomo 31 é curato in ogni particolare, disegnato e realizzato da Frederic Turpin e Imaad Rahmouni, due giovani e famosi architetti che hanno realizzato progetti per i migliori ristoranti, hotel, negozi ed edifici di Parigi, Francia, Svizzera e Russia (La Maison Blanche - uno dei ristoranti di Parigi più alla moda, Banca Rothschild, Yves Rocher, show room Peugeot e Renault). Il soffitto alto oltre cinque metri permette di "giocare" con ritmo e dinamicità con tutte le marche esposte, di dedicare loro lo spazio necessario e soprattutto permette ai clienti di poter provare in piena libertà tutti gli occhiali che desiderano. Le pareti del negozio sono, infatti, un vero e proprio "mosaico" creato dalle marche più varie ed esclusive di occhiali da sole. I clienti che entreranno nel nuovo negozio Solaris potranno essere seguiti ed aiutati nella loro scelta da un team specializzato composto da nove persone, in grado non solo di poter dare i migliori consigli sul grado di protezione della lente dell'occhiale, ma anche sulle ultime tendenze moda. Dal design essenziale e minimalista, dove gli elementi che risaltano principalmente sono la pietra ed il legno laccato, il negozio Solaris di Milano segna l'evoluzione dei negozi Solaris in Europa, rispettando però sempre il principio dei libero accesso e della libera prova.

RIEVOCAZIONE DEL MITICO TRONCHETTO DI OSCAR WILDE NELLA COLLEZIONE UOMO AUTUNNO-INVERNO 2001-2002 DI SUTOR MANTELLASSI
Milano, 16 maggio 2001 - Ispirandosi al raffinato estetismo di Oscar Wilde, Sutor Mantellassi propone, per il prossimo inverno, il tronchetto che lo scrittore irlandese era solito indossare nei rinomati circoli letterari parigini. E' un modello realizzato in pellami bicolore, nero/grigio o marrone/cuoio, impreziosito da bottoni in osso e asole cucite a mano. Così si rinnova la linea Benchmade di Sutor Mantellassi, che completa la collezione con modelli in coccodrillo, particolarmente morbido grazie ad una concia e tintura in botte ed una lucidatura finale a cera. Le punte diventano più sfilate e tutta la linea si caratterizza per la firma usomano, impressa a fuoco su una suola arricchita di piccoli chiodi in ottone, battuti manualmente sulla punta per salvaguardare, nel tempo, la "vita" della scarpa. Destinata ad un uomo più sportivo è, invece, la collezione Aria, realizzata per la prima volta con pellami preziosi come lo struzzo, nei colori arancione, blu e verde, con cuciture in contrasto, lacci in corda ed un fondo classico o in micro con battistrada in gomma e la punta iniettata in cuoio. Nuove proposte per la Walking, le scarpe leggerissime e confortevoli che possono essere indossate anche con abiti più formali. E la valigeria, le cartelle e la piccola pelletteria il prossimo inverno saranno presentate in cuoio granito e vitello liscio abbinati tra di loro. (AB)

FILA COLLEZIONE LIFESTYLE - LA VITA COME MOVIMENTO, COME AZIONE, COME ESERCIZIO QUOTIDIANO
Milano, 16 maggio 2001 - Dallo sport alla vita di ogni giorno il passo è veramente breve. Questa è appunto la filosofia di Fila e i suoi argomenti sono libertà, passione e innovazione. La collezione Lifestyle trae spunto dal know-how tecnico dello sport attivo, visto e mediato attraverso le esigenze e i gusti dello stile urbano. Il risultato è una linea che, attraverso il design, la scelta di materiali tecnici e di dettagli di grande funzionalità, riesce a interpretare perfettamente le nuove esigenze di libertà e praticità. Non solo nel momento dello sport, ma in ogni occasione della vita in cui si deve scendere in campo e mettersi in gioco. La collezione si completa poi una ricca scelta di accessori coordinati che vanno dai cappelli, proposti in numerosissime varianti di taglio e materiali, alle calze, dalle borse ai marsupi fino agli zaini monospalla, soluzioni ideali per muoversi e spostarsi in piena libertà e con la massima praticità.

IO SI BY SCAVIA IL LUSSO QUOTIDIANO - NUOVO PRODOTTO, NUOVA STRATEGIA AZIENDALE
Milano, 16 maggio 2001 - Io Si by Scavia - nuova linea di gioielleria - è innanzitutto garanzia di elevati standard di fattura e design, in totale coerenza con i parametri stilistici e qualitativi della casa madre. Gioielli pensati per un target di riferimento che, oltre a coincidere con quello della tradizionale clientela Scavia, si estende ad un'audienee decisamente più vasta ed eterogenea. L'ideale femminile cui la maison s'ispira è un donna dinamica, decisa e sicura di sé. Capricciosa a volte. Ma sempre affascinante e seducente. Espressione di un nuovo modo di essere, la nuova linea rappresenta il glamour contemporaneo. Si declina in una gamma di proposte inedite, accessibili al pubblico in un range-price compreso tra i 2.000 e i 12.000 US $, con un'ampia scelta tra i 2.000 ed i 6.000. La distribuzione, di respiro internazionale, è stata affrontata con rigore selettivo, puntando esclusivamente ai cinquecento migliori gioiellieri del mondo ed optando per due importatori di consolidata esperienza per gli Stati Uniti ed il Giappone. Una strategia che prevede non solo l'offerta di un prodotto esclusivo, ma anche di un servizio completo ed impeccabile. In un'ottica di perfezione interpretativa, lo spirito del brand viene infatti declinato in ogni genere di supporto destinato al punto vendita, mirando all'instaurazione di un rapporto diretto e fidato tra 10 Si by Scavia ed il gioielliere. (AB)

JOY PARMALAT: LE FASI DI PREPARAZIONE DELLO YOGURT INDUSTRIALE
Milano, 16 maggio 2001 - Lancio dello yogurt Joy della Parmalat, in diversi gusti. Nella produzione industriale dello Yogurt vengono introdotte colture di batteri in determinate quantità di latte, con un periodo di incubazione di 4-6 ore a temperatura costante di circa 40-44 gradi C. L'elevata temperatura è necessaria ai batteri per scindere la grossa molecola di lattosio in molecole più piccole (glucosio e galattosio); i fermenti lattici ricavano energia e generano come prodotto di metabolismo l'acido lattico. Le principali fasi di produzione industriale di Yogurt sono le seguenti: correzione del residuo secco mediante concentrazione del latte tramite evaporazione; omogeneizzazione del latte, ovvero frantumazione meccanica dei globuli di grasso onde evitare il loro affioramento spontaneo (crema); pastorizzazione del latte; riscaldamento del latte a temperatura di 40-44 gradi C; aggiunta di coltura batterica selezionata; acidificazione per incubazione del prodotto in 4-6 ore; eventuale aggiunta di preparato di frutta pastorizzata; inscatolamento dello Yogurt in contenitori asettici; conservazione frigorifera a temperatura da 0 a 4 gradi C; consumazione del prodotto entro e non oltre i 42 giorni. La consumazione del prodotto deve avvenire non oltre i 42 giorni, infatti dopo tale periodo il numero di microrganismi presenti nel prodotto inizia a diminuire drasticamente.

L'INTEGRAZIONE CON MULTICENTRUM DI WHITEHALL - UNA NUOVA ENERGIA PIENA DI VITA
Milano, 16 maggio 2001 - Le persone che praticano regolare attività fisica e sportiva sono in costante aumento, grazie anche alle campagne di sensibilizzazione sui benefici dello sport per la salute. Purtroppo, le abitudini alimentari, influenzate dallo stress della frenetica vita quotidiana, inducono spesso ad errori che, in chi pratica sport, possono determinare stati subcarenziali di questo o quell'elemento. Multicentrum, l'integratore completo ed equilibrato, garantisce un adeguato apporto di vitamine e minerali, anche dove vi sia una relativa carenza nella dieta. Essendo privo di effetti collaterali, può essere assunto regolarmente da chi pratica sport senza rischio di sovradosaggio, nella posologia consigliata. Con l'utilizzo di Multicentrum, anche chi pratica sport si garantisce un apporto di antiossidanti e vitamine dei gruppo B' sufficienti a raggiungere il completo benessere e a sfruttare al meglio gli effetti benefici di una regolare attività fisica. Inoltre, i dati in letteratura sono concordi nel sostenere che, in presenza di carenze nutrizionali e stati subcarenziali che si possono verificare negli sportivi, la supplementazione sia consigliatile laddove sia difficile adeguare la dieta. Pertanto, Multicentrum può essere consigliato tranquillamente agli sportivi quale integratore quotidiano. Contiene ben 31 elementi, 13 vitamine e 18 minerali indispensabili per il mantenimento del benessere psico-fisico. Tutte le vitamine idrosolubili e liposolubili; tutti i minerali implicati nei processi metabolici con azione plastica e/o catalitica; il gruppo delle vitamine (A,C,E) e dei minerali (selenio, rame, zinco) con azione antiossidante che disattiva i temibili radicali liberi.

PODOVIS SVELA I SEGRETI DELLA RIFLESSOLOGIA DEL PIEDE
Milano, 16 maggio 2001 - Presentata la linea di prodotti Podovis, presso il Centro Mida per lo studio, lo sviluppo e l'applicazione della riflessologia del piede. Il massaggio riflessologico, per mezzo di stimolazioni su diversi punti del piede "come bottoni magici", ottiene e favorisce la funzionalità di tutti i tessuti del corpo, compreso il sistema nervoso. La pressione esercitata sulla zona riflessa, trasmette messaggi al cervello stimolandolo a intervenire sugli organi, sistemi ed apparati coinvolti nella sofferenza, affinchè le risorse disponibili nel corpo vengano liberate, restituendo un certo stato di benessere. I piedi contano migliaia di terminazioni nervose che hanno estesi collegamenti, tramite il midollo spinale ed il cervello, con tutto il corpo. I prodotti Podovis derivano le loro virtù benefiche dalle alghe marine ricche di sali minerali e vitamine (A.B.C.D.,E,K) e di amminoacidi. Le alghe marroni sono potenti stimolatori metabolici, mineralizzanti e reidratanti; le rosse migliorano la calcificazione ossea, ridonando energia ed aiutano l'esfoliazione; le blu rigenerano i tessuti, aumentando la fluidità delle membrane cellulari, combattono le infiammazioni e stimolano il metabolismo, reidratando.

CHE FRUTTO METTO SULLE LABBRA ? NOVITA LABELLO
Milano, 16 maggio 2001 - Pesca, arancia, fragola e ciliegia, c'è solo l'imbarazzo delle scelta, per i nuovi gusti che si aggiungono alle referenze della linea Labello, vere golosità in fatto di protezione e di bellezza. Basta un velo leggerissimo per proteggere le labbra, idratarle durante una passeggiata all'aria aperta. Le labbra sono una parte del corpo particolarmente delicata perché, essendo prive della naturale protezione fornita alla pelle dallo stato corneo e dalle ghiandole sebacee, risultano più esposte agli effetti dannosi di fredoo, sole e vento. Dermatologicamente testate e prive di conservanti, le nuove formule di Labello, marchio storico della protezione e della idratazione delle labbra. offrono una gamma completa di ben nove soluzioni. In versione stick sono in vendita nei migliori supermercati e ipermercati.

MOMENTI DI RELAX NELLA COLLEZIONE OCEANO DI TUPPERWARE
Milano, 16 maggio 2001 - Lancio della linea bagno "Oceano". Portasapone, Portaspazzolini, Bicchieri con supporto, Ganci Multifix Bianchi, in una luminosa tonalità azzurra e verde. I contenitori del marchio Tupperware, non sono pensati solo per contenere ma soprattutto per conservare. E per farlo nel migliore dei modi Tupperware suggerisce, attraverso le dimostrazioni, i contenitori, i materiali e i sigilli più adatti per ogni esigenza: per il frigorifero, per il freezer, per la dispensa o per il servizio in tavola. Tupperware vende i propri prodotti esclusivamente attraverso le Dimostrazioni a Domicilio. Inoltre, con gli utensili da cucina, la linea microonde e il nuovissimo Ultra Pius, Tupperware diventa indispensabile anche nelle fasi di preparazione e cottura. Per l'acquisto dei prodotti Tupperware, per saperne di più sull'attività di Dimostratrice, o semplicemente per conoscere quali sono le migliori modalità per la conservazione di ciascun alimento, contattare, senza impegno, il Numero Verde 800/821053. (AB)

MARMO COMPREX, PROPRIO COME IL MARMO - DA' LA SENSAZIONE TATTILE DELLA PIETRA E NE RIPRODUCE FEDELMENTE L'ASPETTO ESTETICO E CROMATICO
Milano, 16 maggio 2001 - Come nell'abbigliamento pelli e pellicce artificiali, alternative a quelle naturali, godono di un certo apprezzamento, nel settore dei materiali per la costruzione edile, i "parquet" artificiali stanno ricevendo consensi dal mercato, come pure gli infissi realizzati con prodotti che simulano il legno. Si richiedono caratteristiche d'uso che i prodotti naturali spesso non riescono a garantire e la sensibilità per il rispetto della natura induce a pensare ai danni apportati sfruttandola. Marmo Comprex è un marchio creato nel '99 per la produzione e commercializzazione di un nuovo prodotto. E' una perfetta riproduzione del marmo, esattamente uguale a quello disponibile in natura, ma con migliori caratteristiche tecniche: superficie antimacchia; resistenza agli urti; resistenza agli acidi; perfetta planarità della superficie; elevata resistenza a flessione e abrasione. Marmo Comprex nasce da una profonda ricerca tecnologica che, oltre a un eccellente risultato estetico, raggiunge i seguenti obiettivi: il prodotto, costituito da un impasto in gres porcellanato, è sottoposto a trattamenti termici ad alta temperatura (1250°) eliminando qualsiasi possibilità di rilascio di sostanze contaminanti; la stessa formulazione dell'impasto è caratterizzata da una totale assenza di piombo e ferro; la compenetrazione di ossidi micronizzati, ottenuta attraverso la fusione della parte superiore dei supporto, conferisce al prodotto un'assoluta impermeabilità e l'assenza di microporosità, tipiche degli impasti in gres porcellanato; la natura della struttura chimica offre valori molto bassi di conduttività elettrica e quindi un'assoluta sicurezza rispetto alle cariche elettrostatiche; in caso di incendio, il prodotto garantisce livelli di assoluta eccellenza, sia in caso di contatto accidentale, che in situazioni ambientali in cui è presente la fiamma viva. Prodotto industriale ma ecologico, Marmo Comprex è regolato da normative tra le più restrittive al mondo, per un completo rispetto dell'ambiente. Un perfetto binomio di estetica e funzionalità in risposta alle esigenze di un consumatore attento anche alle logiche progettuali della bioarchitettura. Con Marmo Comprex si può apprezzare "solo il bello del marmo": il prodotto non ha infatti bisogno di cera e non necessita di un trattamento specifico antimacchia e, grazie alla sua superficie vetrificata, offre le più ampie garanzie di resistenza agli agenti detergenti e di estrema pulibilità.

E' POSSIBILE ACCENDERE UNA FIAMMA CON L'ACQUA ? SI CON HYDROPOWER L'INNOVATIVO SCALDABAGNO DELLA JUNKERS ( GRUPPO BOSCH)
Milano, 16 maggio 2001 - Un po' di storia, osservando la storia dei marchio Junkers ci si accorge come da sempre l'intento dei ricercatori sia stato quello di fornire soluzioni realmente efficaci per colui che utilizza ogni giorno il prodotto: il cliente finale. L'evoluzione dei prodotto, secondo Junkers, nasce infatti dalla precisa volontà di soddisfare appieno le diverse esigenze dell'utilizzatore. Ecco perché Junkers è sempre stata prima in fatto di innovazione. Nel 1968 Junkers è il primo produttore ad introdurre l'accensione piezoelettrica, una grande comodità per l'utente, che consente di evitare l'utilizzo di fiammiferi come unico mezzo per accendere il proprio scaldabagno. Un altro importante passo è stato compiuto nel 1994, quando Junkers, ancora una volta per primo, introduce sui propri scaldabagni l'accensione elettronica alimentata a batterie, evitando così agli utenti di compiere il caratteristico gesto meccanico di pressione sul tasto dei piezo per accendere l'apparecchio ed eliminando la fiammella pilota che, sino ad allora, rimaneva sempre accesa. L'unico impegno era quello di dover cambiare le batterie una volta scariche. Oggi grazie ai continui sforzi ed investimenti in Ricerca e Sviluppo Junkers ha voluto rendere la vita ancora più comoda realizzando "HydroPower", il primo scaldabagno a gas che utilizza la sola forza dell'acqua per accendersi. Junkers presenta in novità mondiale ed in anteprima per l'Italia, questo eccezionale prodotto che, ancora una volta, conferma la supremazia tecnologica dell'azienda. L'idea all'origine di HydroPower è semplice e geniale al tempo stesso: grazie ad un rivoluzionario generatore idrodinamico è possibile accendere lo scaldabagno HydroPower con la sola forza dell'acqua corrente. Basta infatti aprire il rubinetto defl'acqua calda per azionare una turbina interna all'apparecchio in grado di generare la corrente elettrica necessaria per l'accensione dei bruciatore. Il vantaggio è evidente ed immediato: una volta collegato aH'impianto e per tutta la durata dei suo ciclo di vita, lo scaldabagno HydroPower non richiede più, per il suo esercizio, alcun intervento da parte dell'utente. Basta aprire ogni volta il rubinetto per godere immediatamente di acqua calda a volontà ed a temperatura costante. Oltre a questa grande comodità, questo scaldabagno consente inoltre di risparmiare sino al 25% di consumo di gas all'anno rispetto ad uno scaldabagno tradizionale che invece ha la fiammella pilota sempre accesa! Il piacevole design e l'estrema silenziosità di HydroPower consentono un ottimale inserimento in qualsiasi contesto abitativo. Semplice, discreto ed estremamente silenzioso: quasi ci si dimentica di averlo! Junkers, leader europeo nella produzione di scaldabagni istantanei a gas, soddisfa le norme di massima sicurezza attraverso 3 sistemi di controllo incorporati nell'apparecchio quali: il sensore scarico fumi, il limitatore della temperatura ed il controllo a ionizzazione di fiamma. HydroPower, grazie alle sue specifiche tecniche, si posizionerà sul mercato tra i prodotti "top di gamma - nel segmento Camera Aperta" con un prezzo di listino al pubblico (IVA inclusa) variabile da Lire 942.000 a Lire 1.392.000, a seconda dei modello da 11, 14 o 18 litri. HydroPower sarà disponibile presso i migliori grossisti e rivenditori idrotermosanitari

BOSCH AMPLIA E DIVERSIFICATA LA PRODUZIONE
Milano, 16 maggio 2001 - Il marchio Bosch è noto in tutto il mondo per la sua ampia e diversificata produzione ed è ovunque sinonimo di Equipaggiamenti Elettrici ed Elettronici per Veicoli, Beni di consumo durevole quali Elettroutensili, Elettrodomestici, Termotecnica e Sistemi di Sicurezza, nonché Macchine da Imballaggio e Tecnica d'Automazione. Quest'ultima Divisione è stata sensibilmente ampliata. Dal lo maggio, infatti, èdiventata operativa la nuova società Bosch Rexroth Ag, nella quale confluiranno le attività di Mannesmann Rexroth AG insieme alle attività Bosch della Tecnica di Automazione. Nella Tecnica di Automazione, Bosch realizzerà un fatturato di 7,5 miliardi di DM con circa 26.000 dipendenti. Il Gruppo Bosch opera a livello mondiale con un fatturato di circa 61 miiiardi di DM nel 2000 ed è attualmente uno dei maggiori Gruppi industriali della Repubblica Federale di Germania. Oggi il Gruppo occupa circa 195.000 dipendenti, la metà dei quali in Germania., L'operatività avviene tramite società affiliate ed a partecipazione per un totale di circa 250 distribuite in 48 Paesi. Le unità produttive, invece, sono 190 di cui 145 al di fuori della Germania. Obiettivi primari dei Gruppo Bosch sono lo sviluppo, la produzione e la vendita di prodotti ad elevato standard tecnico. Per conservare la leadership tecnologica Bosch ha investito nel 2000 circa 4 miliardi di Dm, occupando ben 18.000 tra ricercatori, ingegneri e tecnici in tutto il mondo. Il Gruppo Bosch si differenzia dalle altre aziende non solo per l'ampiezza e la varietà della gamma di prodotti offerti, ma anche per il suo assetto giuridico societario. Dai giugno 1964 Bosch si annovera tra le maggiori Fondazioni Industriali in Germania. La Fondazione Robert Bosch rispecchia la volontà dei fondatore di operare per scopi di pubblica utilità. Circa il 92% dei capitale sociale di Robert Bosch GmbH appartiene alla Fondazione, che riceve una parte degli utili. Sino alla fine dei 1999 la Fondazione Robert Bosch ha stanziato ca. 900 milioni di Dm per scopi di pubblica utilità. Nel settore dell'assistenza e della ricerca medica, la Fondazione Robert Bosch gestisce tre istituti a Stoccarda: l'Ospedale Robert Bosch, l'istituto di Clinica Farmacologica Dr. Margarete Fischer Bosch e l'istituto di Storia della Medicina. La Fondazione Robert Bosch sviluppa programmi innovativi, concorsi e supporta singoli progetti nei settori che promuovono la tutela della salute, la comprensione tra i popoli, l'assistenza sociale, la formazione e l'educazione, L'arte e la cultura, le scienze morali, sociali e naturali.

MISTER MAGIC: TRATTAMENTO ANTI-CALCARE PER LAVASTOVIGLIE
Milano 16 maggio 2001 - Mister Magic è la linea di prodotti specifici che assicurano la freschezza quotidiana negli ambienti domestici e di lavoro, risolvendo in modo deciso e pratico gli inconvenienti grandi e piccoli: un ambiente umido, un frigorifero da pulire e "deodorare", una lavastoviglie "fresca e brillante". In tutti questi casi è necessario affidarsi ad uno specialista come Mister Magic che garantisce il piacere della naturalità e il benessere della freschezza. La lavastoviglie è l'elettrodomestico che più di tutti richiede una cura e un'attenzione specifica L'ausilio indispensabile di Mister Magic, trattamento anti-calcare per lavastoviglie è il perfetto complemento per la cura integrale di questo prezioso elettrodomestico. Utilizzato ogni mese, Mister Magic Trattamento Anticalcare per Lavastoviglie è in grado di preservare l'originale brillantezza della lavastoviglie nuova. In più contribuisce notevolmente alla manutenzione di tutte le sue parti interne. La funzionalità del Trattamento Anticalcare è garantita dalla speciale formula all'acido citrico, un elemento naturale di origine vegetale, che ha il potere di eliminare il calcare dell'acqua che ad ogni lavaggio si deposita su tutte le superfici interne, sui meccanismi e soprattutto sul delicato dispositivo a serpentina. Mister Magic Trattamento anticalcare per Lavastoviglie è totalmente biologico per poter rispettare l'ambiente al più alto livello ecologico F.D.Scotti

AL SALONE DI BARCELLONA CON LA FORZA DI TRE MARCHI PRESTIGIOSI FIAT, LANCIA E ALFA ROMEO AL 31° SALONE INTERNAZIONALE DELL'AUTOMOBILE DI BARCELLONA
Torino, 16 maggio 2001 - La forza di un marchio automobilistico è tutta nella storia, nella tradizione che rappresenta e al tempo stesso nella sua attualità e vitalità. Nella capacità, cioè, di reinterpretare quel patrimonio di conoscenze e di valori secondo le esigenze dei clienti di oggi e di domani. Coerenti con questo principio, Fiat, Lancia e Alfa Romeo al Salone di Barcellona espongono modelli che interpretano lo spirito di ognuna di queste celebri "firme" alle quali si devono alcune delle più belle vetture di tutti i tempi e tanta parte dell'evoluzione dell'automobile. Le tre marche di Fiat Auto si presentano come protagoniste del mercato, dove portano inedite idee stilistiche, soluzioni tecnologiche avanzate e in definitiva nuovi standard di qualità, comfort e sicurezza con i quali tutti i migliori concorrenti dovranno confrontarsi. Con Fiat Stilo, la vettura grazie alla quale il marchio Fiat, già leader nei segmenti A e B, intende imporsi anche nella fascia di mercato delle medie compatte. Un modello che, com'è nei cromosomi della Marca, gioca la carta della sostanza: nel design nuovo e pieno di grinta, nella ricchezza delle dotazioni, nella tecnologia sofisticata, nel carattere unico e coinvolgente, ma declinato attraverso le distinte personalità di una 3 porte disinvolta ed aggressiva e di una 5 porte funzionale ed elegante. Con Lancia Thesis, berlina di lusso in cui la qualità, la sicurezza, il comfort e la tecnologia sono al vertice, come è richiesto ad un'ammiraglia. E che anche nel ristretto numero delle vetture da sogno si distingue per quel fascino in più che da sempre caratterizza le automobili dei progettisti italiani, maestri di disegno e cultori delle forme raffinate. Con Alfa 147, "L'Auto dell'anno 2001", compatta di prestigio, giovane, dinamica e adatta a gente che gira il mondo e vuole cambiare il mondo. La vettura che, grazie al Connect, prima nel mercato, ha offerto all'automobilista la possibilità di viaggiare in un modo nuovo: restando sempre in contatto con il mondo esterno e con i servizi che questo offre. Tre prodotti, dunque, che chiariscono meglio e più delle parole la differente personalità di tre marchi indipendenti, ognuno dei quali si rivolge ad una precisa fascia di mercato e ad una ben identificata clientela, della quale interpreta gusti ed esigenze. Fiat, infatti, è il Marchio della sostanza, della simpatia e delle soluzioni ingegnose, pensate per le necessità di tutti i giorni. Alfa Romeo è la Marca del dinamismo e della voglia di agire, quella che - con vetture come la 156, la Sportwagon, la 166 e ora la 147 - ha reinventato il concetto di sportività. Divenuta, così, emozione di guidare, unita al piacere di vivere a bordo di un'auto d'élite. A Lancia è stato affidato il compito d'interpretare l'essenza dell'Italian Style, creando vetture che si caratterizzano per esclusività, fascino e innovazione tecnologica. È una spiccata distinzione di caratteri nata dalla diversa storia delle tre Marche e dai valori che hanno rappresentato nel corso della loro lunga esistenza: più di cent'anni per Fiat e oltre 90 per Lancia e Alfa Romeo. Differenza che significa ricchezza se vista nella prospettiva dell'unico Gruppo di cui oggi fanno parte. A Fiat Auto, infatti, i tre marchi assicurano l'opportunità di mettere in campo una strategia commerciale forte e articolata. Capace non solo di rispondere, in un determinato momento, alle richieste di clienti con necessità e gusti lontani tra loro, ma anche di seguire il medesimo acquirente durante tutta la sua vita di guidatore. Facilitandone l'approccio con l'auto grazie al Marchio Fiat, da sempre imbattibile nel proporre vetture "facili" e compatte capaci di sdrammatizzare il problema della prima vettura nella simpatia, nell'alto controvalore e nell'intelligenza di soluzioni di grande funzionalità. E offrendo, in seguito, all'automobilista soluzioni diverse. Ancora Fiat, con vetture pensate per la famiglia e le sue mutevoli esigenze come la Multipla, per chi con l'auto lavora, come la Marea Weekend e per chi ama le provocazioni del futuro, come la nuovissima Stilo. Oppure Alfa, la naturale evoluzione in chiave sportiva e di status per chi negli anni del successo professionale sceglie la velocità e il dinamismo di vetture come la 147 e la 156 approdando ad Alfa 166. O ancora con Lancia, simbolo di prestigio e di eleganza italiana con modelli come Lybra e Thesis ai quali si rivolgono coloro che sono arrivati al vertice della carriera. Tanti prodotti diversi, dunque, che si trasformano in altrettante leve commerciali per conquistare e mantenere nel tempo la fiducia del maggior patrimonio di qualunque costruttore: i suoi clienti.

PRESENTATO L'ELENCO FMI DELLE MOTO ESENTI DALLA TASSA DI POSSESSO
Roma, 16 maggio 2001 - Scatterà a breve l'esenzione dalla tassa di possesso per i motoveicoli di interesse storico di età compresa fra i venti e i trenta anni d'età. La Federazione Motociclistica Italiana ha infatti inviato al Ministero delle Finanze l'elenco dei motoveicoli, di età compresa tra i venti e i trenta anni, che, per il loro particolare interesse storico e collezionistico, possono essere esentati dal pagamento della tassa di proprietà restando assoggettati unicamente a una tassa di circolazione di 20.000 lire da pagare nel caso in cui si decida di usare la moto su strada. Ricordiamo che la Fmi è stata chiamata a redigere questo elenco dall'articolo 63 della legge 342/00 del 21/XI/2000 (meglio conosciuta come Collegato alla Finanziaria 2000), che ha disposto l'abolizione della tassa di proprietà per i motoveicoli a partire dal trentesimo anno di età e per quelli che ne abbiano compiuti venti, se presenti in un elenco redatto dalla Federazione Motociclistica Italiana (e dall'Asi) che ne certifichi "l' interesse storico e collezionistico". L'elenco proposto, proprio in ossequio ai dettami della Legge è svincolato da ogni obbligo associativo e riguarda tutti i mezzi corrispondenti ai modelli indicati attualmente in circolazione in Italia. La tassa di circolazione può essere pagata con conto corrente postale, oppure nelle tabaccherie o nelle agenzie di pratiche auto abilitate, proprio come avveniva per il pagamento del bollo. Sulla causale va scritto "esente dal pagamento della tassa di proprietà, ex art. 63 legge 342/2000". Per la Fmi si tratta di un traguardo importante dopo l'incoraggiamento dato al legislatore per l'emanazione di una legge volta a preservare i mezzi più anziani, in qualunque stato essi si trovino, affinché il proprietario possa conservarli per poi essere pronto, un giorno, a restaurarli. L'elenco presentato dalla Fmi è il risultato di un ampio lavoro operato dal Comitato Tecnico Moto d'Epoca, composto da membri con specifiche competenze nel settore e con una vasta conoscenza nell'ambito dell'industria motociclistica dal dopoguerra in poi, un gruppo di lavoro costituito appositamente per verificare le caratteristiche particolari di ogni modello prodotto e commercializzato negli anni in questione. L'idea generale che ha informato il lavoro è stata quella di selezionare un numero di motoveicoli che lungo il periodo di produzione si siano distinti in quanto - secondo quanto recita il comma 2 dell'art. 63 della legge in oggetto - costruiti specificamente per le competizioni, costruiti a scopo di ricerca tecnica o estetica, o per il particolare interesse storico o collezionistico in ragione del loro rilievo industriale, sportivo, estetico o di costume. In altri termini, sono stati selezionati i mezzi più significativi nel panorama industriale, innovativi dal punto di vista tecnico, estetico, o di mercato. Naturalmente un occhio di riguardo è stato riservato all'industria italiana, che da sempre si è distinta nel mondo per la propria produzione, in campo agonistico con Mv Agusta, Benelli, Laverda (famosi i suoi modelli di avanguardia), nel settore turistico-sportivo con Guzzi, Morini e Ducati, per arrivare alla Vespa, meritevole di aver motorizzato gran parte degli italiani del primo dopoguerra. Senza tuttavia tralasciare i marchi stranieri che hanno fatto storia. L'elenco (allegato in coda), sarà aggiornato ogni anno. Elenco modelli motoveicoli di interesse storico e collezionistico individuati sulla base di quanto previsto dalla legge 342/2000 - art. 63 - comma 2 (aggiornato al 15 gennaio 2001) Anni 1972 - 1981 - Aermacchi: Ss 125, Gt 350, Tv 350, Ss 350. Ancillotti: Rg Sachs 50 / 125. Aspes: Hopi Regolarita' 125. Benelli: Ss 125, Ss 250, 4 Cil. 250, Tornado 650, Tornado S 650, Tornado S2 650, Sei 750. Beta: Camoscio 48, Gs 125, Gs 250. Bmw: R 50 500, R 60/5 600, R 75/5 750. Bsa: B 25 250, B 50 Ss 500, A 50 500, A 65 Firebird 650, A 65 Thunderbolt 650, A 65 Lightning 650, A 75 Rocket 3 750. Bultaco: Alpina 250, Frontera 250, Matador 250, Sherpa 250, Montadero 360. Cz: S 125, S 175. Ducati: Desmo Mark 3 350, Scrambler 250 / 350 / 450, Mh Replica 900, Gt 750, S 750, Ss 750, Rt Desmo 450. Fantic Motor: Rg 125, Trial 125 / 200. Garelli: Gulp 48. Gilera: Arcore 125 / 150, Regol. Casa 124, Regol. Compet. 124 / 175. Gori: Rg 50, Rg 125. Guazzoni: Matta 50. Hercules: Gs 50 / 100 / 125, Military 125, Wankel 2000. Honda: Cb Four 350, Cb Four 500, Cb X 6 Cil. 1000. Husquarna: Vr 250. Italjet: Mustang 50. Jawa: Six Days 250 / 350. Kawasaki: H 1 B 500, H 2 A 750, Z 1 900. Ktm: Penton 125, Gs 125 / 175, Gs 250. Laverda: Chot 250, Sfc 750, 3 C 1000. Maico: Gs 250, Gs 501. Malanca: Testa Rossa 50. Mazzilli: Gs 100 / 125. Mondial: Record 48. Montesa: Cota 250, Cappra 125 / 250. Morini: Corsarino 50, Corsaro Regolarita' 100 / 125 / 160, Country 125, Corsaro 150, G.T. 350, Sport 350. Motobecane: Lt 125. Motobi: Ss 250, Tornado 650. Moto Guzzi: Dingo Gt 50, Stornello 125, Stornello 160, Nuovo Falcone 500, California 750 / 850, V 7 Special, V 7 Sport 750, Le Mans 850. Munch: Gt/S 1200. Mv Agusta: Sport 125, Gts 125, Gt 150, S 150, Sport 350, Scrambler 350, Ipotesi 350, Gt 750, Sport 750, Turismo Disco 750. Mz: Gs Six Days 250 / 350. Norton: Commando Fastback 750, Commando Interstate 750, Commando H. Rider 750, Commando S / Ss 750, Commando Pr 750, Commando Roadster 750, Commando Roadster 850. Ossa: Enduro 250, Trial 250. Piaggio: Vespa R 50, Vespa Special 50, Vespa Elestar 50, Vespa S 50, Vespa Primavera 125, Vespa Et 3 125, Vespa Gt 125, Vespa Gtr 125, Vespa Ts 125, Vespa Sprint 150, Vespa Sprint Veloce 150, Vespa Rally 180, Vespa Rally 200. Puch: Mc 125 / 175. Rond Sachs: Rg 125. Suzuki: Gt 380, Titan 500, Wankel R E 5, Gt 750. Swm: Six Days 100 / 125, Silver Vase 250. Testi: Grand Prix 50. Triumph: Daytona 500, Thunderbolt 500 / T 100, Tr 6, Tr 6 Tiger 600, T / 120 Bonneville 650, Tr 7 Tiger 750, Bonneville 750, T 150 Trident 750, Hurricane T 150 V 750. Yamaha: X S1 - Xs 2 - Xs 3 (650. Zundapp: Scrambler 100, Gs 125.

A TEATRO: "VARIETÁ", SPETTACOLO DI MARIONETTE
Milano, 16 maggio 2001 - La musica al servizio delle marionette e le marionette al servizio della musica: fu questa la geniale intuizione di Vittorio Podrecca che per il repertorio 'leggero' dei suoi Piccoli creò "Varietà", vero e proprio spettacolo-collage che attinge alle più diverse tradizioni culturali e musicali del Novecento. "Varietà" è uno spettacolo unico nel panorama teatrale internazionale ed è difficilmente etichettabile con un genere specifico: è teatro di figura, ma è anche musical, cabaret, teatro danza. Fin dal suo debutto ha ottenuto unanimi riconoscimenti di pubblico e di critica ed è stato replicato con enorme successo in tutto il mondo. Lo compongono numeri musicali tra i più divertenti e fantasiosi del repertorio dei "Piccoli" (così Vittorio Podrecca chiamava affettuosamente le sue creature di pezza, legno e fili): da una sofferentissima cantante lirica che intona una sonata assieme ad un paziente pianista, a sorprendenti numeri da circo, ai quadri musicali quali l'Orchestra viennese e l'Orchestra jazz, da una coloratissima, infernale "Notte sul Monte Calvo" di Musorgskij a una struggente "Morte del cigno", vero e proprio capolavoro di tecnica del movimento di una marionetta. I numeri classici si alternano a momenti di contemporaneità che Podrecca inserì nello spettacolo attingendo spesso ai generi musicali e alle tradizioni del folklore dei paesi visitati nel corso delle lunghe tournée all'estero. I "Piccoli di Podrecca", nati nel 1914, hanno attraversato il Novecento registrandone inquietudini e mode, innovazioni e avvenimenti, suscitando l'entusiasmo di adulti e bambini e l'ammirazione di personaggi famosi come Silvio D'Amico, Eleonora Duse, Charlie Chaplin. Il loro straordinario e inesauribile successo continua anche nel nuovo millennio grazie al Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia che dal 1979 si è impegnato a recuperare, restaurare e riprendere la produzione dei numerosi spettacoli in repertorio che la morte di Podrecca, avvenuta nel 1956, rischiava di archiviare e disperdere definitivamente. Lo spettacolo "Varietà", presentato dalla celebre compagnia di marionette "I Piccoli di Podrecca", è in scena al Teatro Carcano di Milano (Corso di Porta Romana 63 - tel. 02-55181377 / 02-55181362) da giovedì 17 a sabato 19 maggio. Biglietto: £.50.000/38.500. Orario: ore 20.45. Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito Internet www.teatrocarcano.com

MOSTRA STORICA DEI GIOIELLI DI LOUIS COMFORT TIFFANY PER CELEBRARE IL 150° ANNIVERSARIO DELLA NASCITA (1848-1933)
Milano, 16 maggio 2001 - In memoria di Louis Comfort Tiffany, uno dei grandi stilisti del Ventesimo secolo, Tiffany & Co. presenta una mostra dei magnifici gioielli da lui disegnati per la società, fondata nel 1837 dal padre Charles Lewis Tiffany. L'esposizione "I gioielli di Louis Comfort Tiffany: un'esplorazione del colore, della natura e dell'esotico" si terrà fino al 9 giugno 2001 presso la sede di Tiffany & Co. in via della Spiga 19/A. I pezzi esposti sono tutti tratti dagli Archivi della società, che contengono una delle più vaste collezioni di gioielli di Louis Comfort Tiffany esistenti al mondo. Gli oggetti forniscono una panoramica completa dell'amore dell'artista per il colore, della sua passione per le culture esotiche e dell'ispirazione tratta dalla natura. Louis Comfort Tiffany prediligeva le pietre opache o traslucide, in sintonia con i colori smorzati dei suoi disegni e con il vetro piombato tecnicamente brillante che aveva creato nel suo laboratorio, The Tiffany Studios. La sua ricerca sui colori è riccamente rappresentata dalla spilla "Mughal", con un opale nero australiano utilizzato come contrappunto allo splendore delle piume di pavone, e dalla collana "Esclavage", con uno straordinario berillo giallo, zirconi blu e granati demantoidi. Entrambi gli oggetti illustrano la gamma tonale completa di queste magnifiche pietre. Louis Comfort Tiffany era anche profondamente influenzato dalle culture esotiche e durante i suoi viaggi in Europa e in Nord Africa aveva raccolto una vasta collezione di oggetti d'arte. Alcuni dettagli di questi sorprendenti motivi sono presenti in molti dei suoi gioielli, come una collana di perline d'ispirazione egizia e alcuni pezzi ispirati alle arti del subcontinente indiano. Nella natura, Louis Comfort Tiffany trovava una fonte inesauribile di modelli, che traduceva in un suo linguaggio artistico personale. La mostra abbonda di pietre luminose e di oro combinato con la tecnica innovativo dello smalto. Alcuni esempi sono la spilla "Bittersweet" con opali di fuoco messicani e smalto "champlevé", una tecnica in cui il disegno viene intagliato nel metallo e riempito con smalto in polvere, e la collana "Rose Window" con zaffiri rosa, minuscole perle e smalto plique-à-jour che imita il vetro colorato. Altri motivi ispirati alla natura sono quelli della spilla "Grapevine", con il grande zaffiro "vine" bene in evidenza su una base smaltata di foglie di vite e acini, la spilla "Nasturtiums" con serpentino, smalto e oro, il flacone da profumo "Laurel Leaf' in vetro Favrile Tiffany, sormontato da foglie di alloro in oro, e la spilla "Vine" con lapislazzuli, smalto e oro, un superbo esempio di manualità e maestria nella smaltatura. Le creazioni di Louis Comfort Tiffany si vendevano al piano principale del negozio Tiffany & Co. nella Quinta Avenue e nella Trentasettesima Strada. Alla morte di Charles Lewis Tiffany nel 1902, Louis Comfort Tiffany fu nominato direttore artistico della società. In questa nuova funzione costituì il reparto Gioielli Artistici Tiffany, dove venivano realizzati i suoi gioielli innovativi con smalto. Gli Archivi di Tiffany & Co. conservano le creazioni di uno dei più grandi gioiellieri e argentieri del mondo. La collezione comprende straordinari esempi del design di Louis Comfort Tiffany e della grande abilità artigianale delle sue creazioni, che hanno fatto la storia della società. Si possono poi ammirare altri oggetti che riflettono il costante interesse di Louis Comfort Tiffany per gli stili dell'arte' di culture più lontane ed esotiche. (AB)

CON DODO PROMESSE D'ORO A PIAZZA DI SIENA
Milano, 16 maggio 2001 - Nella prestigiosa cornice dello CSIO di Roma, sabato 26 maggio, si presenta un'occasione importante per i giovani azzurri del Team Nazionale Pony. Tutto questo grazie alla sponsorizzazione da parte del marchio DoDo di Pomellato, partner della Federazione Italiana Sport Equestri. Ancora una volta in questo 2001, DoDo di Pomellato si affianca ai piccoli grandi cavalieri dei pony, divenendo anche partner ufficiale della Federazione Italiana Sport Equestri con un emozionante e grande clou previsto a fine dicembre, a Genova, in occasione di Ponylandia. La ribalta è vicinissima ed è quella della cornice magica di Piazza di Siena, a Roma, che sabato 26 maggio ospita il primo appuntamento internazionale (Grand Prix) previsto dallo speciale calendario "DoDo". Un'occasione importante per 18 giovani promesse dell'equitazione azzurra che grazie all'intervento di DoDo possono frequentare le più prestigiose piazze agonistiche, gareggiare, vincere e conquistare sul campo l'interesse del grande pubblico o anche solo provare l'emozione della competizione. Ecco i magnifici 18 cavalieri azzurrini che scenderanno in campo a Piazza di Siena, nell'ambito dello CSIO di Roma (24-27 maggio), e che si confronteranno sui salti del Grand Prix (a barrage) sotto gli occhi attenti del tecnico azzurro Gianluca Palmizi, per una giornata indimenticabile di sport: Lisa De Coi (Little Rocky); Mattia De Luca (Arcantus); Barbara Calcagni (Helvin); Simone Coata (Jasmin); Clio Boni (Atlanta); Alessandro Callioni (Elliot); Luca Tartaglione (Berrei Quarrag Baroness); Matteo Pace (Koheilan V); Clara Sella (Combe Negre); Carola Fantini (Heerk's Fresco); Miriam Di Traglia (The Last Change); Valentina Correnti (Red Pepper); Domitillla Lenzi (Drumcullen Suzy); Silvia Albanese (Little Switch); Vanessa Ambrosetti (Mountian Mouse); Andrea Antonini (Crazy Duck); Ginevra De Amicis (Classic Melody); Roberta Torchia (Kenzo). Sono le promesse della giovane equitazione che cresce: per un Gran Premio DoDo che vale davvero oro. Infolink: http://www.fise.it

ANTICA PERSIA I CAPOLAVORI DEL MUSEO NAZIONALE DI TEHRAN E LA RICERCA ITALIANA IN IRAN 31 MAGGIO - 29 LUGLIO 2001 Roma, 16 maggio 2001 - Nel 1956 Roma inaugurò la prima mostra di arte persiana nelle sale che nel 1958 avrebbero ospitato il Museo Nazionale d'Arte Orientale, appena istituito; dopo 45 anni tornano nello stesso Museo i capolavori del Museo Nazionale di Tehran. Si tratta senza dubbio della manifestazione culturale più importante del 2001, ospitata in Italia, non solo per la presenza di oggetti mai esposti all'Estero, ma per il significato politico che l'iniziativa riveste: si tratta infatti dei primi oggetti che il Museo Nazionale di Tehran invia ad una esposizione in Occidente, dall'inizio della rivoluzione Islamica. La mostra "Antica Persia. I capolavori del Museo Nazionale di Tehran e la ricerca italiana in Iran" comprende 178 oggetti in terracotta, bronzo, argento, oro, vetro, pietra, che illustrano la cultura dell'Altopiano iranico dalla Preistoria al Periodo Islamico (5500 a.C. - X secolo d.C.). La variegata cultura iranica delle fasi più antiche (Periodo Neolitico, Calcolitico, Età del Bronzo) è illustrata da ceramiche policrome e figurine in terracotta ed in alabastro, provenienti dai maggiori centri archeologici dell'Altopiano che forniscono un quadro esaustivo della cultura locale influenzata da un lato da quella mesopotamica (Iran Occidentale) e dall'altro da quella dell'Asia centrale (Iran Orientale), conferendo il ruolo di crocevia commerciale che l'Altopiano rivestirà anche nelle epoche più tarde. Tra i materiali presenti di notevole interesse risultano sei esemplari provenienti dal centro urbano di Shahr-i Sokhta (Sistan), centro scavato negli anni '70 dalla Missione Archeologica Italiana dell'Isiao (già Ismeo), di cui una parte del materiale archeologico è stato consegnato dalle autorità persiane, a seguito di accordo culturale, all'Italia in deposito permanente al Museo Nazionale d'Arte Orientale. Il Periodo del Ferro (1450-550 a.C.), una delle fasi culturali più importanti per la presenza sull'altopiano delle prime culture indro-iraniche, e per il ruolo primario che la regione riveste nella lotta tra Assiria, Urartu ed Elam, è illustrato dagli importanti rinvenimenti necropolari del Gilan (Marlik Tepe) di Hasanlu e del cosiddetto Tesoro di Ziwiych con un piccolo lotto di avori incisi, considerati lavori originali assiri dell'Viii secolo a.C. e un bracciale maschile in oro a terminazione leonina. La sezione dedicata agli Imperi Archemenide, Pratico e Sasanide comprende importanti materiali in ceramica invetriata e numerosi oggetti in argento, portati alla luce alla fine degli anni '90 in Iran meridionale (Fars). Particolarmente importanti i due frammenti di rilievo provenienti da Persepolis, un gruppo di sculture pratiche ed alcuni vetri sasanidi. Completa la mostra un piccolo lotto di ceramiche invetriate, di metalli e di vetri islamici, datati al X secolo a.C.. Il catalogo della mostra "Antica Persia. I capolavori del Museo Nazionale di Tehran e la ricerca italiana in Iran", si configura come una pubblicazione particolare. Non si tratta del solito catalogo relativo ad una manifestazione culturale di grande richiamo come può essere una mostra che presenta per la prima volta dopo trent'anni dall'inizio della Rivoluzione khomeinista una scelta dei capolavori di arte persiana conservati nel più importante Museo archeologico dell'Iran, ma anche di un omaggio all'attività italiana all'estero in campo culturale. La prima parte del volume, riguarda l'attività archeologica e di restauro promossa dal prof. Giuseppe Tucci, isigne orientalista e Presidente dell'allora Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente (Ismeo, oggi Islao) negli anni '60 in Iran. I saggi infatti si focalizzano da un lato sull'attività archeologica italiana nella regione orientale che hanno portato alla scoperta di un importante città protostorica nel Sistan iranico (Shahr-i Sokhta), della prima città di epoca storica (Dahan.i Ghulaman, Periodo Archemenide) nella stessa regione, oltre a numerose ricognizioni di superficie che hanno individuato importanti centri di cultura partica e sasanide, dall'altro l'attività di restauro di importantissimi centri quali nel Fars Persepolis, la capitale Archemenide, uno dei più importanti monumenti dell'antichità dove il programma culturale e politico della dinastia che diede vita al primo impero universale trova sua cornice più monumentale, e Isfahan che ha comportato anche attività archeologica nell'importante moschea di Masjid-Jami. La seconda parte del catalogo invece illustra la storia culturale dell'Altopiano, e fa da cornice storico-artistica ai 178 oggetti presentati da Museo Nazionale di Tehran, e alle collezioni permanenti di arte iranica del Museo Nazionale d'Arte Orientale, in parte inseriti nell'apparato illustrativo. La variegata cultura iranica delle fasi più antiche (Neolitico, Calcolitico, Età del Bronzo) è illustrata da due saggi dedicati rispettivamente alle culture arcaiche dell'Iran occidentale e dell'Iran orientale, che gravitavano rispettivamente verso la Mesopotamia e verso l'Asia centrale. Intorno al 1800 a.C. i centri delle culture del Bronzo vengono distrutti o abbandonati e la cultura urbana ricomincia intorno al 1450 a.C. con una nuova cultura ceramica ed una nuova urbanizzazione i cui elementi architettonici testimoniano influssi da aree esterne all'Altopiano. Inizia così una delle fasi culturali più importanti: l'Età del Ferro che vede da un lato l'arrivo delle nuove popolazioni indo-iraniche (Medi e Persiani) e dall'altro il sorgere a nord della potenza urartea che porrà fine allo sviluppo culturale dell'importante centro di Hasanlu, i cui materiali archeologici testimoniano un fiorente commercio tra l'Asia centrale (perle di ambra) e l'Occidente (avori neo assiri e nord siriani) e le campagne militari assire condotte verso le regioni nord occidentali del paese per il controllo delle vie carovaniere. Il saggio riguarda la variegata cultura dell'Iran nord occidentale in questa fase ed il nascere di una importante produzione in metallo nota come "bronzi del Luristan". L'avvento degli Archemenidi unifica per la prima volta il paese e le regioni confinanti dal Mediterraneo all'Indo nel primo impero universale dell'antichità, sconfitto soltanto da Alessandro Magno, che muore senza aver potuto vedere realizzato il sogno di unificare in un unico popolo iranici ed ellenistici. Il suo impero minato da profondi disordini non sopravvisse al fondatore e fu in breve conquistato da un popolo nomade, noto come Parti. La loro cultura, a lungo interpretata come un ritorno ad un'arte popolare è stata oggi rivalutata grazie agli studi e ai ritrovamenti archeologici che hanno interessato l'intera regione iranica. Il ritorno all'arte aulica dell'impero avviene sotto la dinastia sasanide che riannoda i legami interrotti dall'avvento partico con la dinastia archemenide. Lo scontro tra i due imperi d'occidenti (Roma ) e d'Oriente (sasanidi) nel III secolo porta alla sconfitta di Roma e viene celebrato da numerosi rilievi rupestri dell'Iran sud occidentale. Il ricordo di tale evento in periodo tardo antico costantiniano produrrà nuovi frutti artistici in campo architettonico e nelle arti minori testimoniando ancora una volta la vitalità dell'arte iranica pre-islamica che elaborerà motivi e tecniche dell'arte sasanide. Antica Persia. I tesori del Museo Nazionale di Tehran e la ricerca italiana in Iran, Roma, Museo Nazionale d'Arte Orientale (Palazzo Brancaccio), Via Merulana n. 248, dal 31 maggio al 29 luglio 2001. Mostra realizzata sotto l'alto patronato del Presidente della Repubblica Italiana, Carlo Azeglio Ciampi e del Presidente della Repubblica Islamica dell'Iran, Seyyed Mohammed Khatami. Enti promotori: Ministero per gli Affari Esteri, Ambasciata d'Italia nella Repubblica Islamica d'Iran. Mostra a cura di: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Museo Nazionale d'Arte Orientale, Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente. Organizzazione per i Beni Culturali della Repubblica Islamica d'Iran, Ministero della Cultura e della Guida Islamica della Repubblica Islamica d'Iran, Museo Nazionale d'Iran - Tehran, Istituto Culturale dell'Ambasciata della repubblica Islamica d'Iran in Italia. Catalogo: Edizioni de Luca. Per informazioni: Museo Nazionale d'Arte Orientale tel. 06.4874415 - 06.4875077

MILANO TORNA A ESSERE PROTAGONISTA NELL'ARTE CONTEMPORANEA. NEL 2002 SI CONCLUDERANNO I LAVORI DI RECUPERO DELLA STRUTTURA DEI GASOMETRI AEM DELLA BOVISA, DESTINATI A OSPITARE IL MUSEO DEL PRESENTE
Milano, 16 maggio 2001 - Come anteprima dello storico evento, dal 19 maggio al 16 settembre 2001, al Pac e alla Triennale, la grande mostra Milano Europa 2000. Fine secolo . I semi del futuro farà il punto sullo stato dell'arte in Europa alla fine del XX secolo. La mostra, realizzata dal Comune di Milano - Settore Musei e Mostre su consulenza di Giorgio de Marchis autore del progetto e del regolamento, coordinata da Alessandra Mottola Molfino e Lucia Matino, coinvolge venti Paesi europei, per ciascuno dei quali è stato nominato un curatore: Austria (curatore Edelbert Köb), Belgio (Bart Cassiman e Catherine De Croës), Danimarca (Gavin Jantjes), Finlandia (Maria Hirvi), Francia (Dominique Stella), Germania (Ulrich Krempel), Gran Bretagna (Jonathan Watkins), Islanda (Thorgeir Olafsson), Italia (Sandra Pinto), Norvegia (Gavin Jantjes), Olanda (Kees van Twist), Polonia (Olga Malá), Portogallo (Alexandre Melo), Repubblica Ceca (Olga Malá), Russia (Leonid Bazhanov), Spagna (Santiago Olmo), Svezia (Gavin Jantjes), Svizzera (Michelle Nicol), Ungheria (György Szûcs), territori della ex Yugoslavia (Zdenka Badovinac). Per questo appuntamento internazionale i curatori hanno autonomamente selezionato, in totale, 120 artisti nati dopo il 1950, tra i più rappresentativi dei loro Paesi, con opere prodotte dopo il 1980, secondo le condizioni dettate dal regolamento della rassegna, allestite senza separazioni nazionali in una coralità di stili, temi e poetiche in un panorama variegato e appassionante. A Milano si potranno così vedere, nella varietà delle scelte curatoriali, gli esiti del lavoro delle due ultime generazioni di artisti europei, e si potrà capire se la loro produzione sia o meno espressione di un linguaggio comune, di un'identificazione culturale che possa dirsi "europea". La mostra, destinata a diventare l'appuntamento periodico di Milano con l'arte contemporanea internazionale, sarà anche la prima occasione per acquistare opere destinate alla collezione permanente del museo che verrà realizzato nei gasometri Aem della Bovisa. Il Comune di Milano ha stanziato 200.000 Euro, di cui 150.000 saranno investiti nell'acquisizione di opere per la nuova collezione, e 50.000 riservati al Premio Milano - Museo del Presente. Alla scelta dell'opera vincitrice del premio concorrerà anche il voto del pubblico, affiancato a quello di una giuria di milanesi illustri. Inoltre la mostra, allestita al Pac e alla Triennale "luoghi deputati" e ormai storici della ricerca sul contemporaneo, supera i limiti di queste sedi fisiche con opere che coinvolgono la città (fuochi d'artificio d'artista, un autobus di linea trasformato in White Bus, originali cartelloni pubblicitari) ed una serie di eventi (visite alle gallerie private, incontri, convegni e serate speciali) che costituiscono l'humus sul quale sta prendendo corpo il grande progetto del riadattamento dei gasometri Aem nella zona ex industriale del quartiere della Bovisa, dove nascerà il Museo del Presente. Milano europa 2000. Fine secolo i semi del futuro è dunque un'occasione nodale nel nuovo rapporto che la città sta riallacciando con l'arte contemporanea: una mostra e, insieme, un premio; una grande collettiva, ma anche l'avvio della collezione di un museo che verrà. Milano Europa 2000. Fine secolo i semi del futuro, Milano, PAC Padiglione d'Arte Contemporanea (via Palestro 14) e Palazzo della Triennale (v.le Alemagna 6) Dal 19 maggio al 16 settembre 2001, orario: 10.00-20.00, giovedì 10.00-23.00, lunedì chiuso Per informazioni Ufficio Progetto Bovisa, tel. 02/76398173, fax 02/76398165, e-mail: mostre@milano.artecontemporanea.org  Infolink: www.milano.artecontemporanea.org

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