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21 MAGGIO  2001

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LA COMMISSIONE PROPONE UNA STRATEGIA PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Bruxelles, 21 maggio 2001 - La Commissione europea ha proposto una strategia per lo sviluppo sostenibile riguardante la promozione dell'innovazione tecnologica e, nel contempo, ha invitato il Consiglio europeo di Göteborg, in programma il prossimo giugno, ad adottare misure urgenti volte a migliorare la qualità della vita. La strategia della Commissione a favore dello sviluppo sostenibile consta di tre parti. La prima riguarda la promozione dell'innovazione tecnologica ed il rafforzamento della partecipazione della società civile e dell'industria al processo decisionale, unitamente all'attuazione di misure volte a rendere le future decisioni politiche più coerenti ed efficaci. In occasione dell'imminente riesame delle politiche comuni, lo sviluppo sostenibile dovrà rappresentare l'argomento di maggiore interesse. La seconda parte riguarda la definizione di una serie di obiettivi e provvedimenti a livello comunitario, per affrontare le principali sfide connesse con lo sviluppo sostenibile che non sono state considerate nella strategia messa a punto a Lisbona: cambiamento climatico, rischi per la salute pubblica, esaurimento delle risorse naturali, congestione del traffico e problemi relativi all'utilizzo del territorio. Nella terza ed ultima parte, la Commissione suggerisce le tappe da percorrere dopo il vertice di Goteborg, allo scopo di concretizzare gli interventi e fare il punto sui progressi compiuti. Il presidente della Commissione Romano Prodi, nell'annunciare la strategia comunitaria, ha dichiarato: "Lo sviluppo sostenibile non è una scelta, bensì un imperativo. Dobbiamo fare tutto il possibile, anche se ciò comporta alcuni sacrifici nel periodo di cambiamento e di transizione". La Commissione intende organizzare una tavola rotonda sullo sviluppo sostenibile, alla quale parteciperanno 10 esperti indipendenti appartenenti a varie discipline, i quali riferiranno direttamente al presidente Prodi.

LA COOPERAZIONE ENERGETICA UE-RUSSIA COMPRENDERÀ ANCHE LA RICERCA

Bruxelles, 21 maggio 2001 - Il trasferimento tecnologico e l'introduzione di tecnologie energetiche efficienti e rispettose dell'ambiente sono due fra le questioni principali che figurano sull'elenco delle misure previste per realizzare la cooperazione energetica tra l'Unione europea e la Federazione russa, che sono state discusse il 17 maggio in occasione del "Dialogo sull'energia". L'incontro ha evidenziato una serie di proposte e di problemi da affrontare, molti dei quali richiedono riforme di mercato. Alcuni altri necessitano però di ricerche e scambi di informazioni sulle migliori pratiche, per migliorare l'ecocompatibilità dell'uso dell'energia ed aumentare l'efficienza energetica. "Il dialogo energetico è sulla buona strada.i settori di cooperazione sono stati discussi in modo aperto e pragmatico", ha affermato il commissario per l'Energia e i Trasporti Loyola de Palacio. Si tratta di un passo importante per entrambe le parti, visto che, secondo le previsioni, nei prossimi 20 o 30 anni la dipendenza energetica dell'Ue passerà dall'attuale 50 per cento al 70 per cento e la Russia, dal canto suo, prevede di avere bisogno, nei prossimi 20 anni, di investimenti nella propria industria energetica per un ammontare di circa 670 miliardi di euro. Anche il Consiglio europeo di Göteborg ha affrontato la questione della sostenibilità nel settore dell'energia e terrà conto delle raccomandazioni formulate dal Consiglio "Industria ed Energia", tenutosi a Bruxelles il 14 e 15 maggio. Nel corso di tale incontro, i ministri per l'Energia europei hanno adottato una risoluzione sull'integrazione delle questioni ambientali e dello sviluppo sostenibile nella politica energetica. La risoluzione evidenzia la necessità di continuare a concentrarsi sulle strategie di efficienza energetica, soprattutto alla luce dell'aumento previsto nel consumo di combustibili fossili. È necessario continuare a sostenere le strategie di efficienza energetica, così come la promozione delle energie rinnovabili, l'istituzione di un sistema per lo scambio dei diritti di emissione, la realizzazione di un progetto pilota relativo ai certificati verdi scambiabili e la supervisione delle sovvenzioni degli Stati membri per il settore energetico. Le conclusioni dell'incontro hanno inoltre evidenziato la funzione trainante che la Commissione europea deve esercitare nell'attuare tali misure, accanto ai governi degli Stati membri, che svolgono già il ruolo di regolatori.

I MINISTRI DELL'INDUSTRIA APPROVANO IL PROGRAMMA DEL DOPO CECA

Bruxelles, 21 maggio 2001 - I ministri dell'Industria e dell'Energia hanno approvato il trasferimento del programma di ricerca della Comunità europea del carbone e dell'acciaio (Ceca) in un nuovo programma di ricerca per il settore, dopo lo scioglimento della Ceca previsto per il mese di luglio 2002. Il Consiglio "Industria", riunitosi il 15 maggio, ha approvato le attività finanziarie previste dopo la scadenza del trattato CECA che 50 anni fa ha gettato le basi dell'Ue. Lars Rekke, presidente del Consiglio "Industria", ha affermato: "A seguito delle decisioni adottate, l'esperienza acquisita nell'attuale programma verrà trasferita al nuovo programma di ricerca nel settore del carbone e dell'acciaio, che avrà inizio nell'estate 2002. L'importo indicativo che sarà trasferito alla Ce ammonta a 1,6 miliardi di euro ed i proventi verranno stanziati per ricerche future". Il Consiglio non può adottare formalmente tali decisioni prima che il trattato di Nizza venga ratificato dagli Stati membri ed il Parlamento europeo sia autorizzato ad esprimere il proprio parere. Tuttavia, ora le questioni in sospeso sono state risolte; pertanto il Consiglio potrà adottare le decisioni non appena saranno soddisfatti i requisiti formali.

L'EURO E GLI ITALIANI SECONDO "EUROBAROMETRO"

Roma, 21 maggio 2001 - Gli italiani sanno abbastanza dell'Euro e credono, più di quanto non facciano gli abitanti degli altri 11 Paesi, che i vantaggi siano superiori agli inconvenienti e che usando l'Euro si sentiranno più europei. Più gradito che negli altri Paesi è poi il logo di garanzia dei commercianti che l'Italia ha nei giorni scorsi deciso di rilanciare. Queste alcune delle indicazioni di maggior rilievo che vengono dalla lettura dell'eurobarometro, il rapporto che la Gallup elabora per conto dell'Unione europea, a 227 giorni dall'entrata in circolazione della moneta unica. Ecco alcune percentuali sui livelli di conoscenza riscontrati (tra parentesi la media europea). la data esatta di entrata in circolazione (1.01.2002): 67% (58); l'euro emesso nel nostro Paese è immediatamente utilizzabile in tutti i Paesi che l'hanno adottato: 73% (78); il periodo di doppia circolazione (per l'Italia va dal 1.01.2002 al 28.02.2002) 9% (10); quanto vale esattamente un euro (1936,27 lire): 41% (50); con il margine di errore dell'1% la percentuale sale al 46% (60); i commercianti, ove possibile, daranno subito il resto in euro :44% (57); pensa di avere qualche difficoltà d'uso: 57% (51); ha paura di abusi sui prezzi 63% (61); è favorevole a un logo di garanzia dei commercianti 78% (67); -ritiene utile che vicino alla cassa per i primi tempi si metta un apparecchio che dia la doppia indicazione del prezzo, in euro e in lire: 87% (78); a chi chiedereste più volentieri aiuto: 46% alle banche (61); in famiglia 17% (14); ad altri 13% (13); fate affidamento sull'aiuto delle autorità locali: 59% (57); quando useremo l'euro al posto della valuta nazionale ci sentiremo senza dubbio un po' più europei di adesso: 57% (46); credete che l'Euro porterà vi porterà personalmente più vantaggi che svantaggi? Sì 48% (44); gli italiani che non credono ai vantaggi sono il 43% (44), quelli che non danno risposta o non hanno opinione in merito il 9% (12). Ecco alcune rilevazioni riferite alle opinioni del complesso dei cittadini europei sulle conseguenze prevedibili: l'euro sarà una moneta internazionale, come il dollaro:59%; contribuirà a stabilizzare i prezzi: 57%; favorirà la crescita economica dei 12 Paesi dell'area euro: 55%; ridurrà le differenze di sviluppo delle 12 Nazioni: 42%; contribuirà alla creazione di posti di lavoro: 28%

IL SECONDO NUMERO DI "QCS NEWS"

Roma, 21 maggio 2001 - Il secondo numero di "Qcs news", il mensile del ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione economica, è da oggi disponibile sul sito Internet www.tesoro.it In questo numero: Mezzogiorno, un futuro senza tasse - Fino al 2006, grazie al credito d'imposta, niente tributi per chi investe nelle aree depresse del Paese. Programmazione sotto la lente Analizzare la spesa '94-'99 per migliorare l'utilizzo dei nuovi fondi; Occupazione: strategie integrate I programmi europei coincidono con le politiche del lavoro italiane

CONFINDUSTRIA: ALLARME PER INGRESSO DEL MONOPOLISTA FRANCESE EDF IN MONTEDISON

Roma, 21 maggio 2001 - La notizia che il monopolista pubblico francese Edf ha acquisito direttamente una quota del 3,97% del capitale Montedison è la conferma del rischio che si costituisca un monopolio di dimensione europea della produzione e vendita di energia elettrica, a grave danno del sistema industriale non solo italiano e delle pmi. Confindustria guarda con allarme a forme di eccessiva concentrazione in un settore strategico come quello dell'energia a scapito della liberalizzazione, in particolare a causa della disomogeneità dei tempi e dei livelli di apertura dei singoli mercati nazionali. Diversamente dalla Francia, paese in cui la produzione e il mercato elettrico sono rimasti appannaggio esclusivo del monopolista Edf, che è tra l'altro un ente di Stato e non una società quotata, l'Italia sta avviando una politica di liberalizzazione dei mercati dell'energia essenziale per ridare competitività al sistema produttivo nazionale, che sopporta costi per l'energia elettrica e il gas tra i più elevati in Europa. Con l'avvio del mercato elettrico, in poco più di un anno, circa 7.000 imprese italiane, molte delle quali raggruppate in consorzi di acquisto, sono diventate libere di scegliere da chi comprare l'energia elettrica e il gas, con risparmi rilevanti sui prezzi di acquisto di questi input strategici della produzione. Confindustria auspica che si sviluppino condizioni di effettiva competizione nel mercato europeo dell'energia senza regressi dovuti ad effetti esterni. E' fondamentale ricordare che tra il nostro paese e la Francia, nazione ove persistono tuttora situazioni monopolistiche sia nel settore dell'elettricità sia in quello del gas già più volte stigmatizzate dall'Unione Europea, non sussistono le benché minime condizioni di reciprocità. Tanto più che nessun operatore italiano o straniero può acquisire quote del capitale della società pubblica francese. Confindustria aveva già evidenziato il rischio, nel suo documento di Parma, che situazioni del genere si potessero verificare.

MEDIOFACTORING: IN FORTE CRESCITA I RISULTATI TRIMESTRALI + 34% IL TURNOVER A QUASI 13 MILA MILIARDI
Milano, 21 maggio 2001. Il consiglio di amministrazione di Mediofactoring, riunitosi sotto la presidenza di Enrico Fusi, ha esaminato ed approvato i dati relativi alla gestione del primo trimestre dell'anno, che confermano il positivo trend di crescita della societa' del Gruppo IntesaBci. L'attivita' commerciale, che da sempre privilegia l'offerta di servizi ad alto valore aggiunto, e' risultata in forte espansione e, in particolare, il turnover ha raggiunto 12.797 miliardi (+34% rispetto al primo trimestre 2000) mentre il volume dei finanziamenti erogati alla clientela si e' incrementato del 37%; in continua espansione anche l'attivita' a livello internazionale. Il margine d'intermediazione complessivo e' stato pari a 54,3 miliardi e positiva risulta essere anche l'evoluzione dei costi operativi con un rapporto cost/income trimestrale sceso al 32,7%. L'utile netto di periodo e' stato pari a 14,3 miliardi (+8,2% sul consuntivo), con un Roe annuo del 23,5% che si incrementa di oltre un punto percentuale sul dato del primo trimestre del 2000. In data 30 aprile ultimo scorso, in esecuzione di quanto previsto dal modello organizzativo del Gruppo IntesaBci, sono state acquisite le attivita' factoring di Comit Factoring SpA mediante conferimento del relativo ramo d'azienda. Al servizio di questa operazione, il capitale sociale e' stato aumentato a 103,3 miliardi (53,33 milioni di euro). L'organico della societa' e' ora composto da 376 unita'. A partire dal prossimo 1° luglio, Mediofactoring passera' alla fase due dell'euro avendo gia' predisposto e definito i necessari programmi per la conversione di tutta la prassi operativa alla nuova moneta di conto. E', inoltre, in fase di avanzata realizzazione il trasferimento in ambiente web dei report a disposizione dei clienti, mentre sono allo studio progetti di partecipazione a portali web esterni al Gruppo per poter sfruttare al meglio le opportunita' offerte dal business-to-business. Infolink: http://www.intesabci.it

BNL: PRIMO TRIMESTRE 2001 L'UTILE NETTO CONSOLIDATO CRESCE DEL 19,3%

Roma, 21 maggio 2001. - Il Consiglio di Amministrazione di Bnl, riunitosi lo scorso 14 maggio a Roma sotto la presidenza di Luigi Abete, ha approvato la relazione relativa ai conti del Gruppo* nel primo trimestre dell'anno. L'utile netto consolidato, in aumento del 19,3% rispetto al 31 marzo 2000, raggiunge i 216 miliardi di Lire (112 milioni di Euro), nonostante l'accantonamento di 45,4 miliardi effettuato dalla capogruppo Bnl a seguito della svalutazione della partecipazione in Blu. L'utile della gestione ordinaria si attesta a 370 miliardi (191 milioni di Euro), il 15,4% in più rispetto ai 320 miliardi del marzo 2000. Il margine d'interesse riscontra un forte aumento (+16,5%) e raggiunge i 925 miliardi (478 milioni di Euro) contro i 794 rilevati nel primo trimestre 2000. L'incremento è dovuto in primo luogo ai maggiori volumi medi intermediati (+10% circa) e in parte ai più modesti flussi registrati nell'analogo periodo dello scorso anno rispetto alla media dell'intero esercizio 2000. I proventi netti da servizi - pari a 813 miliardi, con un incremento del 6,8% - determinano un progresso dell'11,8% del margine d'intermediazione che tocca i 1.738 miliardi (897 milioni di Euro). Nell'ambito dei precitati proventi, le commissioni nette aumentano del 6,6% portandosi a 600 miliardi e i profitti da operazioni finanziarie mostrano un significativo progresso del 49,9%, attestandosi a 177 miliardi. I costi operativi, comprensivi degli ammortamenti, ammontano a 1.014 miliardi, con un incremento del 5,9% rispetto a marzo 2000. Tale crescita è dovuta prevalentemente ai programmati investimenti effettuati nell'area dei sistemi e delle tecnologie informatiche e verrà in buona parte riassorbita nel corso dell'esercizio. Il rapporto cost/income si riduce di oltre 3 punti percentuali, passando dal 61,6% di marzo 2000 al 58,3%. Il risultato lordo di gestione cresce del 21,1% rispetto al primo trimestre 2000 e raggiunge i 724 miliardi (374 milioni di Euro). Il totale delle rettifiche e degli accantonamenti al netto delle riprese di valore ammonta a 354 miliardi contro i 278 di fine marzo 2000. Sotto il profilo patrimoniale, i primi tre mesi dell'anno sono stati caratterizzati da una sostanziale tenuta della raccolta da clientela, comprensiva di quella diretta e indiretta, attestatasi globalmente a circa 278mila miliardi (+0,6% rispetto a dicembre 2000). La raccolta diretta ammonta a 103.041 miliardi, con un incremento del 1,6% rispetto al 31 dicembre scorso e del 6,6% su marzo 2000. La raccolta indiretta si attesta sui medesimi livelli di fine 2000 raggiungendo i circa 175mila miliardi. Il segmento del risparmio gestito risente dell'andamento generale di sistema, collocandosi a 56mila miliardi (-3,1% sul dato del 31 dicembre 2000), mentre il risparmio amministrato aumenta dell'1,6% a 119mila miliardi. Gli impieghi verso clienti**, al netto delle svalutazioni per previsioni di perdita, toccano i 126.359 miliardi (65.259 milioni di Euro) con un incremento del 2,2% su fine 2000. La qualità del credito è ulteriormente migliorata con un indice di copertura delle posizioni di dubbio realizzo (sofferenze + incagli) che sale di 1,3 punti percentuali su dicembre 2000, attestandosi al 44,8%. In particolare, il totale di queste posizioni, al netto delle svalutazioni, diminuisce dell'1,3% portandosi a 6.538 miliardi.

BANCA DI ROMA APPROVA TRIMESTRALE AL 31 MARZO 2001 MIGLIORA LA STRUTTURA DEI COSTI (-1,1%) E LA SITUAZIONE RETTIFICHE NETTE SU CREDITI (-12,3%)

Roma, 21 maggio 2001. Il Consiglio d'Amministrazione della Banca di Roma, nella riunione del 14 scorso, ha esaminato le risultanze della relazione trimestrale al 31 marzo 2001 dalla quale emerge un utile lordo consolidato di Gruppo pari a 218 miliardi. Rispetto all'analogo periodo 2000, si registra un miglioramento della struttura dei costi operativi (-1,1%) e della situazione crediti: le rettifiche nette su crediti calano infatti del 12,3%. Diminuisce il margine di intermediazione (-11,9%) che, per effetto di una generalizzata negativa congiuntura di mercato, passa da 2.115 mld del 1 Trimestre 2000 a 1.863 del 1 Trimestre 2001. L'analogo periodo 2000 fu caratterizzato, infatti, da una congiuntura eccezionalmente positiva con ricavi da commissioni extraperformance nel risparmio gestito, nonché da utili da negoziazione titoli e commissioni su raccolta amministrata. I risultati consolidati del 1 Trimestre 2001 sono stati sensibilmente influenzati dal negativo andamento del mercato mobiliare: ne hanno risentito gli utili da negoziazione, le performance dei fondi comuni e del risparmio gestito, nonché le commissioni correlate a questi settori operativi. L'inversione di tendenza che sta caratterizzando i mercati finanziari induce a ritenere che tale negativa congiuntura possa considerarsi avviata a soluzione..2 In dettaglio: Il margine di interesse ammonta a 1.061 miliardi in flessione del -4,3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Sul dato incide negativamente il margine interbancario che risente sia del rialzo dei tassi di mercato, sia dell'ampliamento dello sbilancio netto; il contributo dell'intermediazione con clientela è invece in crescita. Sulla contrazione del margine di interesse, il Gruppo ha in corso una politica di mirato sviluppo commerciale nonché di consistenti smobilizzi nei settori delle sofferenze, immobili e partecipazioni che, si prevede, darà positivi risultati in tempi brevi. La raccolta da clientela si attesta sui 143.193 miliardi (+2,3%) inclusi i prestiti subordinati. Gli impieghi con la clientela sono pari a 142.728 miliardi (+7,4%); le sofferenze nette a 11.798 miliardi (11.073 miliardi al 31 marzo 2000; 11.583 miliardi al 31 dicembre 2000) e rappresentano l'8,3% degli impieghi, percentuale invariata rispetto al 31 marzo 2000. Il margine di intermediazione è pari a 1.863 miliardi contro 2.115 miliardi dei primi tre mesi del 2000 (-11,9%). Le commissioni nette ammontano a 497 miliardi, in diminuzione del 26,3% rispetto all'analogo periodo del 2000. Tale risultato è attribuibile principalmente al trend delle commissioni da risparmio gestito che risentono della mancanza di commissioni di performance. Il patrimonio gestito complessivo del Gruppo è pari a 55.233 miliardi 1 (-1,4% rispetto a marzo 2000). E' da sottolineare che la quota di mercato dei fondi comuni (comprensivi delle GPF) passa da 4,28% di marzo 2000 a 4,62% a marzo 2001. Al 31 marzo 2001 il peso delle GPF è pari al 26% del totale risparmio gestito; i fondi bilanciati ed azionari sono pari al 37,3% del totale fondi. Le commissioni da bancassicurazione sono in crescita. La raccolta premi delle reti del Gruppo ammonta a 898 miliardi nei primi tre mesi e presenta un andamento positivo in relazione agli 836 miliardi del primo trimestre 2000. Gli altri proventi netti sono pari a 179 miliardi (+14,2%). I profitti da operazioni finanziarie si attestano a 100 miliardi, in diminuzione del -27,9% rispetto all'analogo periodo del 2000, influenzati, come detto, dall'andamento dei mercati finanziari. I costi operativi sono in diminuzione dell'1,1%, per effetto di una contrazione sia del costo del personale (- 1,4%), sia delle altre spese amministrative (-1,7%) a riprova dell'attenzione che il Gruppo pone a questo tema. Il Risultato lordo di gestione è pari a 492 miliardi e diminuisce di 236 miliardi rispetto al 31 marzo 2000. Le rettifiche e gli accantonamenti sono pari a 297 miliardi (-6,7% rispetto a marzo 2000). In particolare, va sottolineato positivamente che le rettifiche di valore su crediti, al netto delle riprese di valore, sono pari a 272 miliardi, in miglioramento del 12,3%. L'utile netto si attesta a 79 miliardi a fronte di 208 miliardi del 1° trimestre dell'anno precedente. 1 Patrimonio gestito di pertinenza delle reti del Gruppo e/o riferibile a SGR del Gruppo, esclusa la liquidità sulle gestioni patrimoniali..3 Banca Di Roma S.p.A. - Le principali grandezze patrimoniali mostrano positivi incrementi su base annua. Significativa la crescita degli impieghi a clientela (9.400 miliardi in più) con una variazione di oltre il 10 per cento. Passando poi ad esaminare i principali dati di conto economico, il margine di interesse ammonta a 674 miliardi. Nel confronto con i risultati dei primi tre mesi del 2000 rielaborati pro-forma si rileva una flessione del 4,2%. Per quanto concerne il comparto dei servizi si richiama quanto detto commentando il consolidato circa gli opposti andamenti dei mercati mobiliari nel primo trimestre del 2001 confrontato con lo stesso periodo del 2000. Ciò ha comportato che nei primi tre mesi le commissioni nette sono diminuite del 25%. Considerando l'intero comparto costituito dalle commissioni, dai profitti da operazioni finanziarie , dai dividendi e dagli altri proventi, la diminuzione si riduce al 16.5%. Il margine di intermediazione si attesta a 1.300 miliardi, in flessione del 10,6% nei confronti del risultato di fine marzo 2000. I costi operativi risultano sostanzialmente stabili su base annua (+0,5%). In particolare: le spese per il personale sono pari a 523 miliardi (+2,2%); le altre spese amministrative sono pari a 292 miliardi (-3,0%); le rettifiche di valore su immobilizzazioni immateriali e materiali si attestano a 77 miliardi (+3,1%). Le rettifiche di valore e gli accantonamenti riguardano: rettifiche nette su crediti per 250 miliardi e su immobilizzazioni finanziarie per 7 miliardi oltre ad accantonamenti per rischi ed oneri per 10 miliardi. L'utile netto si è attestato a 87 miliardi e si raffronta con i 195 miliardi del 1° trimestre 2000. Banco di Sicilia S.p.A. - Con riferimento ai risultati economici, i primi tre mesi del 2000 registrano un utile netto di 37 miliardi, da ritenere senz'altro soddisfacente in confronto a quello riferito al corrispondente periodo del 2000 (20 miliardi); la crescita è stata dell'87%. Il margine di intermediazione al 31 marzo 2001 risulta pari a 393 miliardi, in diminuzione rispetto ai 406 miliardi del 31 marzo 2000 (-3,1%). Esso risente della diminuzione del margine di interesse e delle commissioni nette. Il risultato lordo di gestione al 31 marzo 2001 risulta pari a 91 miliardi , anche per effetto della recente cessione di sportelli alla Banca Carige, rispetto ai 75 miliardi del 31 marzo 2000 (+22%), grazie a costi operativi in sensibile flessione (-29 miliardi). Le rettifiche nette di valore e gli accantonamenti ammontano a 40 miliardi sostanzialmente in linea con il dato dello scorso anno (43 miliardi ). L'utile delle attività ordinarie presenta un ottimo risultato; esso è pari a 51 miliardi, in crescita del 64% rispetto ai 31 miliardi di marzo 2000..4 Mediocredito Centrale - I risultati economici dei primi tre mesi del 2001 registrano un utile netto di 36 miliardi, con una crescita del 16,8% rispetto ai 31 miliardi del primo trimestre 2000. Il margine di interesse ammonta a 44 miliardi, in diminuzione rispetto ai 58 miliardi al 31 marzo 2000. Il margine di intermediazione risulta pari a 82 miliardi di lire (84 miliardi nel primo trimestre 2000). I dividendi, le commissioni e gli altri proventi netti sono pari a 38 miliardi (27 miliardi a fine marzo 2000) con una crescita del 40,7% da giudicare senz'altro positivamente. Considerando i costi operativi, pari a 40 miliardi (39 miliardi del primo trimestre 2000), il risultato lordo di gestione si attesta a 42 miliardi, rispetto ai 46 miliardi del 31 marzo 2000 (-7,5%). Il saldo degli accantonamenti, rettifiche e riprese di valore su crediti ed immobilizzazioni finanziarie risulta positivo per 9 miliardi e conduce ad un risultato della gestione ordinaria di 51 miliardi, in crescita rispetto ai 45 miliardi del primo trimestre 2000 (+15%).

I MERCATI DELL'EUROPA CENTRO-ORIENTALE OPPORTUNITÀ OFFERTE ALLA CLIENTELA CORPORATE DALL'ACCORDO BPM-RZB

Milano, 21 maggio 2001 - Nel dicembre scorso, con l'obiettivo primario di prestare assistenza agli operatori economici attivi nelle rispettive aree di competenza, è stato siglato un accordo di cooperazione fra Banca Popolare di Milano (Bpm) e Raiffeisen Zentralbank Oesterreich Ag di Vienna (Rzb) Un'occasione per i clienti della Banca Popolare di Milano che potranno avvalersi dell'ampia rete di sportelli di cui la Rzb dispone nei paesi dell'Europa Centro-Orientale, godendo di condizioni favorevoli e di assistenza da parte di personale particolarmente qualificato. Per accedere a questo servizio devono contattare la loro agenzia Bpm che, a seconda delle necessità, li metterà in contatto con lo specialista più indicato. L'intesa raggiunta con RZB si inquadra nella strategia estera di Bpm, che ha già sottoscritto accordi similari in Francia, con il Crédit Mutuel, in Spagna con la Caixa di Barcellona e in Germania con la Stadtsparkasse Koeln di Colonia. Anche grazie a questa politica, tesa a favorire l'attività internazionale della clientela, il giro d'affari estero della Bpm si è incrementato nel 2000 del 32,37% (importo del negoziato commerciale) rispetto all'anno precedente. Rzb, istituto centrale delle casse rurali e artigiane austriache (Banche Raiffeisen), ha sempre avuto come vocazione l'attività internazionale che, come tipico delle banche viennesi, è stata prevalentemente rivolta verso i paesi dell' Est Europa. Tale caratteristica si è ulteriormente affermata in questi recenti anni e il Gruppo ora dispone di una estesa presenza nella regione, circa 200 sportelli, oltre a filiali e rappresentanze nei principali centri finanziari del mondo. Mercoledì 23 maggio 2001- Sala delle Colonne - Banca Popolare di Milano - via San Paolo 12 "I Mercati dell'Europa Centro-Orientale Opportunità offerte alla clientela corporate dall'accordo Bpm-Rzb: ore 9.00 registrazione dei partecipanti; ore 9.30 interventi: Ernesto Paolillo, Direttore Generale, Banca Popolare di Milano Franz Englhofer, Direttore Clientela Corporate Multinazionale, Rzb Austria, Vienna "L'Operatività Corporate Multinazionale nei Paesi dell'Europa Centro-Orientale". Herbert Maier, Direttore Istituzioni Finanziarie (Banche Collegate), Rzb Austria, Vienna "La Rete Rzb nell'Europa Centro-Orientale: Strategia e Prospettive di Sviluppo" Oswald Brandstetter, Capo del Settore Internazionale, Tatra Banka, Bratislava "Possibilità di finanziamento, servizi bancari avanzati e incentivi agli investimenti nella Repubblica Slovacca". Anton Straka, Responsabile "Vendor Finance" e Clientela Corporate Multinazionale, Raiffeisen Leasing Intern. Vienna "Leasing e "Vendor Finance" nei paesi dell'Europa Centro -Orientale". Marcello De Vivo, Senior Manager Corporate Banking Internazionale, Raiffeisenbank a.s., Praga "Aspetti specifici dell'attività imprenditoriale nella Repubblica Ceca". Thomas Tolazzi, Assistant Vice President Division Clientela Corporate Internazionale, Raiffeisen Bank Romania, Bucarest "Opportunità di finanziamenti e investimenti in Romania". Maurizio Uggeri, Direttore Ufficio di Rappresentanza di Milano, RZB Austria "L'attività di supporto in Italia". Maurizio Fumagalli, Direttore Finanziario, Gruppo Candy Case study: L'esperienza della Candy nei paesi dell'Europa Centro-Orientale. Moderatore: Enrico Bernasconi, Direttore Area Affari Internazionali, Banca Popolare di Milano. Il pomeriggio sarà riservato ad incontri bilaterali tra le aziende e i vari oratori (è gradita una prenotazione preventiva) per domande e discussioni su punti specifici inerenti gli investimenti nell'Est Europa. E' previsto un servizio di traduzione simultanea. Per informazioni e adesioni - Banca Popolare di Milano: e-mail: relazioni.esterne@bpm.it - fax 02 7700 2310 - tel. 02 7700 2309

LUFTHANSA LA CRESCITA DEI COSTI DEL CARBURANTE RIDUCE GLI UTILI DEL PRIMO TRIMESTRE 2001

Milano, 21 maggio 2001 - Nonostante la crescita del traffico e l'aumento del 15 per cento dei ricavi a 3,632 miliardi di euro, il Gruppo Lufthansa ha registrato nel primo trimestre del 2001 una diminuzione degli utili passando da 99 milioni di euro nel primo trimestre 2000 a 5 milioni di euro nello stesso periodo del 2001. La riduzione è imputabile all'aumento del costo del carburante e all'incremento dei costi operativi. Nonostante la strategia di "fuel hedging" adottata dalla compagnia, i costi operativi durante il primo trimestre sono aumentati del 43,1 per cento raggiungendo i 121 milioni di euro. I risultati finanziari sono stati influenzati anche da spese straordinarie relative allo sviluppo delle attività di Lufthansa su internet. Gli utili delle attività operative sono scesi a 24 milioni di euro con una diminuzione del 75.8 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Non è al momento possibile prevedere i risultati 2001 a causa delle incertezze relative all'economia americana e alle sue possibili ripercussioni in Europa. Inoltre soltanto dopo la risoluzione della controversia con i piloti, sarà possibile delineare un quadro più preciso. Nel caso in cui la vertenza sindacale venga risolta in tempi brevi, Lufthansa prevede di poter raggiungere un risultato operativo in linea con quello del 2000. I risultati del primo trimestre delle consociate del Gruppo non sono risultati omogenei, in parte a causa di modifiche contabili tra Lufthansa Linee Aeree e Lufthansa Technik. Lufthansa Linee Aeree Germaniche ha chiuso il primo trimestre 2001 con una perdita di 36 milioni di euro rispetto all'utile di 60 milioni di euro registrato nello stesso periodo del 2000, mentre Lufthansa CityLine ha raggiunto un utile di 6 milioni di euro dopo aver raggiunto il break-even nel 2000. Lufthansa Cargo ha registrato utili per 8 milioni di euro al di sotto del record ottenuto lo scorso anno con 35 milioni di euro. Lufthansa Technik ottiene un ottimo risultato con utili che hanno raggiunto i 19 milioni di euro rispetto a 1 milione di euro del primo trimestre 2000. Il Gruppo Lsg la consociata che opera nel settore del catering, ha registrato nel 2001 una perdita di 8 milioni di euro in linea con lo stesso trimestre del 2000, mentre C&N Tourist (Tout Operator) e LufthansaSystem hanno diminuito leggermente i loro risultati rispetto al 2000. GlobeGround (la consociata che si occupa dei servizi di terra) registra per la prima volta un utile pari a 1 milioni di euro rispetto alla perdita di 3 milioni di euro in linea con il 2000

CONVENZIONE TRA L'ICE E L'ASSOCIAZIONE LOMBARDA CONSORZI EXPORT CHE CONSENTIRÀ DI USUFRUIRE UNA SERIE DI IMPORTANTI AGEVOLAZIONI SUI SERVIZI EROGATI DALL'ISTITUTO

Milano, 21 maggio 2001. Alce, l'Associazione Lombarda Consorzi Esportazione e l'Ice, Istituto Italiano Commercio Estero hanno firmato recentente presso la sede milanese di quest'ultimo una convenzione che consentirà ai 25 consorzi associati Alce, che rappresentano a loro volta circa 2000 Pmi lombarde, di usufruire una serie di importanti agevolazioni sui servizi erogati dall'Istituto. L'accordo, che fa seguito ad una già proficua collaborazione tra i due Enti, conferma il ruolo dei Consorzi export nel contesto del sistema operativo dell'internazionalizzazione delle Pmi italiane, e ne sottolinea l'importanza della presenza sul territorio, impegnando Alce e i consorzi associati, nel compito di promuovere e diffondere i servizi Ice nella regione lombarda, con particolare riferimento ai servizi realizzati internamente dall'Istituto (con il coinvolgimento cioè della struttura dei vari desk sparsi nel mondo, quali ricerche di mercato, ricerca e selezione business partner, organizzazione incontri d'affari, servizi promozionali, mailing mirati, ecc.). La convenzione prevede che ai Consorzi associati Alce siano praticate consistenti agevolazioni sui servizi forniti dall'Ice, servizi che, a partire dal corrente mese di maggio 2001, sono strutturati sotto forma di Carta servizi "a punti". "Questa convenzione - ha dichiarato Enrico Marcora, Presidente di Alce - implicherà non solamente la concessione reciproca di condizioni di particolare favore, bensì anche procedure particolari e accelerate, scambio di informazioni, promozione sul territorio da parte dei Consorzi e la costituzione di una commissione per l'ampliamento e il miglioramento operativo dei contenuti dell'accordo: è una vera e propria "scelta di campo" alla quale auguro la migliore fortuna." Soddisfatto anche il Presidente Ice, Fabrizio Onida: "Mi auguro che la firma di questa convenzione sia il primo passo verso la nascita di una serie di collaborazioni tra l'Ice e le realtà economiche locali allo scopo di migliorare l'intesa già esistente tra l'Istituto e le Pmi ."

MINIFIB: "NO-ACTION LETTER" DELLA CFTC ALLA BORSA ITALIANA IL CONTRATTO MINIFIB SUL MIB30 PUÒ ORA ESSERE OFFERTO E VENDUTO ANCHE NEGLI STATÍ UNITI

Milano, 21 maggio 2001 - La Cftc (U.S. Commodities Futures Trading Commission), l'Autorìtà statunitense di controllo dei mercato dei futures, ha rilasciato lo scorso 16 maggio a Borsa Italiana la "no-action letter*" per l'offerta e la vendita sul mercato statunitense dei mínifib il contratto futures sul MIB30 di Borsa Italiana dedicato all'investitore retail. Raffaele Jerusalmi, Responsabile del Mercato dei derivati (Idem) di Borsa Italiana, ha così commentato "L'autorizzazione della Cftc costituisce un ulteriore passo avanti nel processo di lnternazionalízzazione deì mercati e dei prodotti di Borsa Italiana. Adesso sarà possìbile per i nostri clienti offrire il minifib negli Usa attraverso intermediari autorìzzati e consentire agli investitori americani di comprare il nostro prodotto così come di effettuare anche arbitraggi tra il mini-S&P o il mini-Nasdaq e il minifib". Il minifib, primo contratto futures europeo progettato per l'investitore individuale, è stato lanciato da Borsa Italiana lo scorso 3 luglío e ha realizzato in meno di un anno scambì complessivi per 33,9 miliardi di euro di controvalore e 781.331 contratti standard. La media giornalíera degli scambi è cresciuta dei 37% passando da 132,2 milioni di euro dell'anno 2000 a 181,6 milioni di euro neì primi mesi dei 2001. Quella relativa al numero di contratti standard scambiati è salita dei 59%, passando daì 2.822 del 2000 ai 4.499 dei 2001. L'Idem il mercato dei derivati azíonari di Borsa Italiana ha raggiunto lo scorso 20 aprile il nuovo record storico per numero dì contratti standard scambiati in un giorno, registrando un numero complessivo di 142.433 contrattì standard (109.997 di opzioni su azioni., 12.241 di opzìonì sul Mib30f 15.422 di futures sul Mib30 e 4.773 di minifib). I prodotti dell'Idem di Borsa italiana sono cínque e tutti,tranne il futures sul Midex, hanno la no-actíon letter per gli Stati Uniti: Fib30: Futures sull'indice Mib30, il prodotto di maggior successo del mercato Idem che si posiziona come quarto contratto futures europeo per controvalore o minifib, Futures sull'Indice Midex, Opzioni sull'indíce Mib30, Stock options su 33 titoli azionari * ai sensi della normatíva statunitense con la no-action letter l'Ufficio Legale della Cftc esprime il parere che l'offerta e la vendita di un determìnato strumento finanziario negli Stati Uniti non darà adito ad alcuna azìone da parte della Commissione stessa nei confronti dei richíedente., sulla base delle Sezioni 2(a)(1)(C)/iv) 4(a) e 12(e) del Commodity Exchange Act.

STAR IL PROSSIMO 2 LUGLIO IL PASSAGGIO DI NUOVE SOCIETA
Milano, 21 maggio 2001 -Borsa Italiana comunica che il prossimo trasferimento al segmento Star delle società comprese nel segmento di Borsa ordinario, che richiedano la qualifica di Star e che rispettino le condizioni previste dal Regolamento., è previsto per il 2 Luglio 2001. Star, il nuovo segmento dei mercato di Borsa dedicato alle società con alti requisiti, è stato avviato il 2 aprile scorso con 20 società: Banca Popolare dell'Etruria e dei Lazio, Brembo, Centrale dei Latte di Torino, Csp International, Ducati Motor Holding, Erg, Ferrettì, Interpump Group, Irce, La Doria, Manuli Rubber Industries, Mariella Buraní Fashion Group, Mirato, Navigazìone Montanari, Recordati, Reno De Medicí, Sabaf, Saes Getters, Targettì Sankey, Terme Demaniali di Acqui. 1 dati relativi al primo mese di attività dei segmento Star segnalano, in presenza di scambi sostanzialmente stabili sul mercato di Borsa, una crescita nelia media giornaliera degli scambi sia per controvalore (+14% rispetto alla media dei primo trimestre), sia per numero di contratti (+13%). La media giornaliera degli scambi è stata pari a 9,2 milioni di euro, mentre la capítalizzazione delle società quotate è risultata a fine aprile parì a 5.103 millanì di euro (+ 1,7% rispetto alla fine di marzo). L'analísi dei singoli segmentì conferma come, la liquidità delle azioni Star sia cresciuta più di quella delle società del segmento ordinario; quest'ultimo ha infatti visto crescere i contratti dei solo 2% e diminuire il controvalore del 10% rispetto al periodo gennaío-marzo. L'osservazione della volatílítà dei titoli evídenzia inoltre come l'avvio del segmento sia coinciso con una riduzione della volatilità media delle azioni Star dal 29,0% (prìmo trimestre) al 19,4% (aprile), che risulta più marcata dì quella riferita all'indice generale del mercato (scesa leggermente dal 17,2% al 16,6%) e ai titoli del segmento ordinario (passata dal 31,4% al 25,7%).

VIAGGI DEL VENTAGLIO: IL 21 MAGGIO PARTE L'OFFERTA PUBBLICA DI SOTTOSCRIZIONE

Milano, 21 maggio 2001 - Parte oggi l'Offerta Pubblica di Sottoscrizione (Ops) delle azioni I Viaggi del Ventaglio S.p.A., il tour operator leader in Italia nella gestione e commercializzazione dei villaggi turistici e al secondo posto assoluto tra gli operatori dei settore. L'offerta si concluderà il 23 maggio. Il relativo Prospetto Informativo è stato depositato presso la Consob in data 11 maggio 2001, a seguito dei Nulla Osta comunicato con nota n. 1035357, del 10 maggio 2001. Banca Imi agisce in qualità di Sponsor, Global Coordinatore Responsabile dei Collocamento. L'operazione consiste in un'Offerta Globale di massime 9.150.000 azioni ordinarie, pari al 28,15% del capitale della Società, del valore nominale di 1 Euro ciascuna, aventi godimento 1 novembre 2000. L'Offerta Pubblica di Sottoscrizione riguarderà un minimo di n. 2.287.500 azioni, pari al 25% dell'Offerta Globale, di cui una tranche di massime 228.500 azioni riservata ai clienti ImiWeb. Il lotto minimo di adesione sarà di 500 azioni. Un contestuale Collocamento Privato sarà riservato ad investitori professionali italiani e istituzionali esteri, con esclusione degli investitori di S ' tati Uniti, Giappone e Canada. Un ulteriore collocamento privato di un massimo di 915.000 azioni sarà rivolto ad un numero di soggetti inferiore a 200 indicati a discrezione del Consiglio di Amministrazione della Società. Il range indicativo di valorizzazione delle azioni della Società risulta compreso tra un minimo di 4,2 Euro e un massimo di 5 Euro per azione. Tale valorizzazione non è comunque vincolante ai fini della definizione dei Prezzo Massimo e del Prezzo di Offerta che saranno resi noti, rispettivamente, entro il giorno precedentente l'avvio dell'offerta ed entro due giorni dal termine della stessa. Al termine dell'operazione, e dopo l'eventuale integrale esercizio dell'opzione di Greenshoe pari a massime 1.310.057 azioni, il flottante sul mercato sarà al massimo pari al 32% del capitale sociale. L'ammissione alle negozíazioni sul Mercato Telematico Azionario (Mta) delle azioni, è stata disposta dalla Borsa Italiana con delibera n. 1656 del 4 maggio 2001. "Viaggi del Ventaglio prosegue in un percorso di crescita forte, che l'ha vista affermarsi decisamente sul mercato italiano e internazionale - ha dichiarato Bruno Colombo, Presidente e fondatore de I Viaggi dei Ventaglio - Con la quotazione in Borsa, potremo rafforzare la nostra leadership nel core business (la gestione e la commercializzazìone dei villaggi n.d.r), espandere l'attività di tour operating generalista ampliando la gamma di prodotti, migliorare il coefficiente dì riempímento delle strutture ed aumentare, il grado di integrazione con la rete distributiva ".

BANCA POPOLARE DI MILANO - FISSATE LE CONDIZIONI DEFINITIVE DELL'AUMENTO DI CAPITALE

Milano, 21 maggio 2001 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Milano, riunitosi l'11 maggio 2001, ha fissato i termini e le condizioni definitive dell'aumento di capitale in opzione, nell'ambito dei range deliberati dal Consiglio stesso lo scorso 24 aprile 2001. L'offerta, per una raccolta complessiva di Euro 466.451.152,20 (pari a circa Lire 903,2 miliardi) comporterà l'emissione di n. 112.397.868 azioni ordinarie della Banca Popolare di Milano da nominali Euro 3 cadauna ed aventi le stesse caratteristiche di quelle già in circolazione, da offrire in opzione ai portatori delle azioni ordinarie Bpm e delle obbligazioni del prestito obbligazionario 'Banca Popolare di Milano Partial Coupon 1998-2008 convertibile subordinato' nel rapporto di 9 nuove azioni ordinarie, con godimento 1° gennaio 2001, ogni 25 azioni e/o obbligazioni convertibili possedute, al prezzo di Euro 4,15 per ogni nuova azione, comprensivo del sovrapprezzo. I diritti di opzione dovranno essere esercitati dal 21 maggio 2001 all'8 giugno 2001 e saranno negoziabili in Borsa dal 21 maggio al 31 maggio 2001. L'offerta in opzione è assistita da una garanzia promossa da Mediobanca, Banca Popolare di Milano e Banca d'Intermediazione Mobiliare Imi e diretta da Mediobanca.

OBBLIGAZIONI CARRARO INTERNATIONAL S.A. 7%, 2001-2006

Milano, 21 maggio 2001 - Carraro International S.A., società lussemburghese del Gruppo Carraro, ha emesso sull'Euromercato un prestito obbligazionario dell'ammontare pari a 100 milioni di Euro. L'operazione, realizzata da Mediobanca - Banca di Credito Finanziario S.p.A. (Bookrunner) e da Natexis Banques Populaires in qualità di Lead Managers, si è conclusa con una domanda di sottoscrizione che ha superato l'offerta di titoli dell'emittente. L'importo del prestito è pari a 100 milioni di Euro con un prezzo di emissione del 99,99%; le obbligazioni frutteranno, a partire dal 29 Maggio 2001, un interesse annuo del 7% con scadenza il 29 Maggio 2006. I titoli saranno quotati alla Borsa di Lussemburgo. Obiettivo dell'operazione è il consolidamento del debito del Gruppo Carraro, a conclusione di un rilevante ciclo di acquisizioni e investimenti finalizzati a completare l'espansione internazionale (Germania, Corea del Sud, India, Stati Uniti, Argentina e Polonia) e ad allargare ulteriormente la gamma produttiva in segmenti di mercato particolarmente dinamici. Carraro è un gruppo multinazionale leader mondiale nei sistemi di trasmissione per veicoli su strada e fuoristrada, con una presenza in 9 paesi e un fatturato consolidato nel 2000 di 733,5 miliardi di lire. Il Gruppo progetta, produce e commercializza sistemi per l'autotrazione destinati a trattori agricoli, macchine movimento terra, macchine per la movimentazione materiali, veicoli commerciali leggeri e automobili. Il Gruppo, la cui holding Carraro S.p.A. è quotata alla Borsa Italiana dal 1995, ha sede a Campodarsego (Padova), impiega 2100 addetti - di cui 1300 in Italia - ed ha insediamenti produttivi in Italia, India, Polonia, Argentina, Corea e Stati Uniti, oltre a filiali commerciali in Turchia e Giappone.

VITTORIO, MASSIMILIANO E SAMANTHA TABACCHI LANCIANO UN'OPA SU SAFILO

Milano, 21 maggio 2001 - Vittorio, Massimiliano e Samantha Tabacchi che detengono, direttamente e indirettamente, anche attraverso Fimit Spa, il 70% circa del capitale sociale Safilo, hanno raggiunto un accordo per effetto del quale - decaduti i patti parasociali esistenti tra gli azionisti Fimit - lanceranno un'offerta pubblica di acquisto obbligatoria sulla totalità delle azioni ordinarie Safilo in circolazione. Il controvalore dell'operazione, che ha come obiettivo la revoca dalla quotazione delle azioni Safilo al fine di procedere ad una riorganizzazione del gruppo, è di 750 mld. circa. Gli offerenti sono assistiti da Mediobanca in qualità di consulente finanziario.

APPROVATO IL PROSPETTO PER L'OPAS SU ENIRO CHE PARTIRA' DAL 18 MAGGIO

Milano, 21 maggio 2001 - Il prospetto di Seat Pagine Gialle, riguardante l'OPAS indirizzata agli azionisti e ai possessori di warrant di Eniro, è stato registrato e approvato dall'Organo di vigilanza svedese. Il periodo di offerta partirà il 18 maggio per concludersi il 12 giugno 2001. Il pagamento dovrebbe iniziare il 26 giugno 2001, purchè si siano verificate le condizioni dell'offerta. Comunque Seat si riserva il diritto di estendere il periodo di accettazione e di postporre la data del pagamento. Il prospetto di Seat, con una completa descrizione dell'offerta e delle condizioni, sarà distribuito a tutti gli azionisti Eniro e sarà comunque disponibile presso le direzioni Seat e Eniro, rispettivamente a Torino e a Stoccolma, e presso le banche di investimento Enskilda Securities a Stoccolma e Lehman Brothers International Sim a Milano.

CONCLUSA L'OFFERTA PUBBLICA DI ACQUISTO RESIDUALE DI SEAT PAGINE GIALLE SULLE AZIONI ORDINARIE BUFFETTI I RISULTATI DEL PRIMO TRIMESTRE DEL GRUPPO BUFFETTI

Milano, 21 maggio 2001 - Si è conclusa l'Offerta Pubblica di Acquisto Residuale (Opar) promossa da Seat Pagine Gialle S.p.A. ai sensi dell'art.108 del D.Lgs. n.58/1998, in seguito all'Offerta Pubblica di Acquisto e Scambio ("Opas") volontaria sulla totalità delle azioni in circolazione. L'Offerta - relativa alle azioni ordinarie della Gruppo Buffetti S.p.A. non possedute direttamente da Seat Pagine Gialle S.p.A. alla data di inizio dell'Offerta (ovvero 1.689.950 azioni ordinarie, corrispondenti al 3,718% del capitale sociale della Gruppo Buffetti) - si è conclusa in data 11 maggio 2001, con l'adesione di 1.415.346 azioni, pari all'83,751% delle azioni oggetto dell'Offerta e al 3,114% del capitale sociale della Gruppo Buffetti S.p.A. Seat detiene, pertanto, 45.175.396 azioni, pari al 99,396% del capitale sociale della Gruppo Buffetti S.p.A. Seat, di conseguenza, acquisterà entro quattro mesi dalla chiusura dell'Offerta (ossia entro l'11 settembre 2001) le azioni residue (pari a 274.604) ad un prezzo che sarà fissato da un esperto nominato dal Presidente del Tribunale di Roma. Borsa Italiana S.p.A. ha disposto la revoca dalla quotazione ufficiale di Borsa delle azioni Gruppo Buffetti S.p.A. a decorrere dal 17 maggio 2001.

HSBC ASSET MANAGEMENT(EUROPE) SI SVILUPPA IN ITALIA

Milano, 21 maggio 2001 - Hsbc Asset Management ha avviato lo sviluppo europeo attraverso la creazione di un team in Italia. Il team dedicato all'attività di Asset Management, che sarà sotto la responsabilità di Hsbc Asset Management (Europe) Sa, avrà sede a Milano dove il Gruppo è già attivo nelle seguenti aree di business: corporate investment banking, private banking, treasury and capital markets. Hsbc Asset Management in Italia sarà composta da Manfredi Catella, nominato membro del comitato europeo del Gruppo Hsbc Asset Management Europe con l'incarico di assistere il Gruppo nella definizione delle politiche strategiche di sviluppo in Europa e nel coordinamento dell'operazione di strat up dell'attività italiana di Hsbc Asset Management, Matteo Pardi, Senior Manager e responsabile del team italiano, Rossella Rugginenti, responsabile marketing e comunicazione, Roberto Citarella, responsabile vendite e Luigi Terruzzi, responsabile operations e nuovi progetti. Questa struttura avrà come obiettivo lo sviluppo dei prodotti e servizi dell'asset management sia per la clientela istituzionale sia retail. Le gamme prodotto che verranno inizialmente proposte sul mercato italiano saranno le Sicav di diritto lussemburghese Hgif (Global Investment Funds) e Exatis. Hsbc Asset Management Hsbc Asset Management è la divisione globale per i servizi di gestione patrimoniale per il Gruppo Hsbc. La struttura organizzativa di Hsbc Asset Management è composta da 1.401 dipendenti, di cui 240 tra analisti e gestori che operano attraverso 10 centri di gestione nel cuore dei mercati: New York, Vancouver, Buenos Aires, San Paolo, Parigi, Londra, Hong Kong SAR, Tokyo, Singapore e Melbourne. Al 31 Marzo 2001 il patrimonio gestito di era di oltre 260.000 miliardi di lire (satellite funds compresi) 3: Hsbc Holdings plc Oggi il Gruppo vanta una presenza capillare in 79 nazioni con oltre 6.500 uffici. Hsbc è la seconda banca al mondo in termini di capitalizzazione con 111,2 miliardi di dollari al 31/03/2001

DEUTSCHE BANK E POSTE ITALIANE LANCIANO IL NUOVO MUTUO BANCOPOSTA
Milano, 21 maggio 2001 - Deutsche Bank, attraverso la propria divisione specializzata nel credito al consumo Prestitempo, ha siglato un accordo con Poste Italiane per la distribuzione di mutui per l'acquisto e la ristrutturazione di immobili di uso abitativo, che saranno a disposizione della clientela BancoPosta presso gli uffici postali abilitati (oltre sette mila dei circa 14 mila uffici presenti sul territorio italiano). Deutsche Bank mette a disposizione dei clienti di BancoPosta, con reddito fisso e l'accredito dello stipendio in conto, tre diverse tipologie di mutuo: a tasso fisso, con durata da cinque a 15 anni; a tasso variabile, con durata da cinque a 30 anni; a tasso misto, con durata da 10 a 30 anni, e con la possibilità di rinegoziare il mutuo allo scadere dei cinque o 10 anni. I tassi sono determinati dai parametri Irs, per il tasso fisso, o Euribor tre mesi, per il tasso variabile, più uno spread di 1,20 punti percentuali. I mutui finanziano, per l'acquisto, fino al 75% del valore dell'immobile, e per la ristrutturazione, fino al 50%. Le spese di istruttoria e di perizia sono complessivamente di 500 mila lire e il tempo di erogazione è inferiore ai 15 giorni. Con il mutuo BancoPosta, Deutsche Bank amplia la sua collaborazione con Poste Italiane recentemente avviata con la realizzazione delle carte di credito e del prestito personale BancoPosta. "L'accordo con Poste Italiane nasce dalla capacità di Deutsche Bank di fornire il know how e le soluzioni per gestire sistemi di credito e di pagamento evoluti", ha spiegato Gianni Testoni, amministratore delegato di Deutsche Bank Spa, "Deutsche Bank è infatti il primo operatore italiano nella realizzazione in outsourcing di servizi e prodotti personalizzati, come per esempio, carte di credito o finanziamenti". Prestitempo, divisione del Gruppo Deutsche Bank Spa, è uno dei principali operatori bancari italiani nel settore del credito al consumo con 3.145 miliardi di prestiti erogati nel 2000 (+ 26% rispetto all'esercizio precedente) ed oltre 800 mila clienti finanziati.

BIPOP CONFERMA OFFERTE DI ACQUISTO DI AZIMUT

Brescia, 18 maggio 2001 In una nota diffusa dal gruppo bancario Bresciano vengono confermate offerte di acquisto di Azimut da controparti domestiche e internazionali. Nella nota si fa presente che verranno valutate la loro coerenza con lo sviluppo del business plan del gruppo, con le aspettative di mercato e in alternativa alla quotazione di Azimut stessa. La fase è vissuta in estrema armonia con il management di Azimut.

GRUPPO BUFFETTI. I RISULTATI DEL PRIMO TRIMESTRE 2001 UN UTILE NETTO CHE AUMENTA DEL 27% PORTANDOSI A 4,9 MILIARDI DI LIRE (2,5 MILIONI DI EURO)

Milano, 21 maggio 2001 - Ricavi totali per oltre 126 miliardi di lire (65 milioni di Euro) - in crescita del 24% rispetto al primo trimestre 2000 - e un utile netto che aumenta del 27% portandosi a 4,9 miliardi di lire (2,5 milioni di Euro). Sono questi i principali risultati della relazione trimestrale al 31 marzo 2001, approvata dal Consiglio di Amministrazione di Gruppo Buffetti. L'incremento delle vendite - che ha portato i ricavi a superare quota 126 miliardi di lire - ha interessato tutti i canali di vendita, con crescite nella rete Buffetti (+7,3%), nel "Direct to Business" (+9,4%) e nel mercato indipendente (+55%), contribuendo in quest'ultimo anche il consolidamento del Gruppo Incas acquisito nel corso dell'esercizio 2000. L'utile netto consolidato si è attestato a 4,9 miliardi di lire (2,5 milioni di Euro). in significativa crescita rispetto allo stesso periodo dell'esercizio 2000. L'indebitamento finanziario è salito dai 140 miliardi di lire (72 milioni di Euro) del 31 dicembre 2000 ai 147 (76 milioni di Euro) del 31 marzo 2001. Buffetti è la maggior realtà italiana nella distribuzione di prodotti e soluzioni per l'ufficio, con un Network di oltre 1.200 punti di vendita in franchising, che offrono una gamma ampia nei settori della modulistica, dell'editoria professionale, dell'informatica, oltre ai più tradizionali prodotti di cancelleria e per l'archivio. E' inoltre rivenditore di prodotti e servizi di telefonia ed infine propone qualificati articoli di pelletteria per l'ufficio con i marchi Pieffe e Full Time.

LA MERLONI ELETTRODOMESTICI HA AVVIATO UNA SERIE DI INCONTRI CON GLI ANALISTI FINANZIARI

Milano, 21 maggio 2001 - La Merloni Elettrodomestici ha avviato una serie di incontri con gli analisti finanziari. Il road show con gli analisti ha l'obiettivo di illustrare le strategie della società e i risultati finanziari ottenuti da Merloni Elettrodomestici nel 2000 e nel primo trimestre 2001.

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