NOTIZIARIO
MARKETPRESS
NEWS
di
LUNEDI'
18 GIUGNO 2001
pagina 1
La nostra vetrina dei
PRODOTTI
ARTIGIANALI
e' aperta... visitatela
Entrate nell'
AREA
DELLE NOVITA'
troverete esposti molti
prodotti interessanti
L'esposizione dei
PRODOTTI
PER IL LAVORO
è aperta visitatela
|
LIIKANEN SOSTIENE LA NECESSITÀ DI PROVVEDERE ALLA
DISAGGREGAZIONE DELLA RETE LOCALE CHE OSTACOLA ANCHE LA DIFFUSIONE DI
INTERNET
Bruxelles, 18 giugno 2001 - Il commissario europeo per le Imprese e la
Società dell'informazione Erkki Liikanen ha riscosso un caloroso consenso da
parte degli europarlamentari, il 12 giugno, allorché ha affermato che
potrebbero essere intraprese azioni legali contro gli Stati membri in
mancanza, entro ottobre, di progressi nell'attuazione della normativa
comunitaria sull'accesso disaggregato alla rete locale. Rivolgendosi alla
commissione per l'industria, il commercio estero, la ricerca e l'energia a
Strasburgo, Liikanen ha sottolineato che solo nove degli Stati membri hanno
provveduto alla disaggregazione dell'anello locale, nonostante la
regolamentazione europea sia entrata in vigore il 1° gennaio 2001. Tale
normativa impone l'apertura alla concorrenza dell'ultimo tratto del
collegamento tra il cliente e la rete, che spesso appartiene alla società di
telecomunicazioni non più monopolista nello Stato membro. La mancata
liberalizzazione di questo mercato ha comportato un livello dei prezzi
significativamente più alto rispetto ai paesi in cui la rete locale è stata
disaggregata. Ciò ha a sua volta ostacolato la diffusione di Internet.
Liikanen ha spiegato di comprendere che l'apertura della rete locale non
potesse avvenire da un momento all'altro, ed ha ribadito di essere
consapevole delle molte modifiche necessarie a tale conversione, comportanti
problemi di software, di collocazione e di prezzo. Ha anche sottolineato la
propria convinzione che le autorità nazionali di regolamentazione (Anr)
stanno già lavorando alla risoluzione di tali difficoltà. "A nostro parere
le autorità nazionali sono state effettivamente molto attive nell'affrontare
tali questioni", ha dichiarato. Ma Liikanen ha anche ribadito che la
normativa europea è applicabile direttamente negli Stati membri (non essendo
necessario alcun recepimento), e che ciò avrebbe dovuto comportare
un'attuazione più rapida. Ha inoltre dichiarato che uno dei motivi per cui
non sono state aperte procedure d'infrazione contro alcuni Stati membri era
che esse sarebbero state probabilmente controproducenti al momento, dato che
le Anr stanno ancora compiendo sforzi reali per risolvere la situazione. "A
nostro parere la procedura d'infrazione a questo punto distrarrebbe
l'attenzione, senza apportare benefici significativi ai nuovi entranti", ha
affermato Liikanen, precisando comunque che la valutazione cambierà qualora
"i lavori preparatori per la settima relazione sull'attuazione della
normativa, in programma ad ottobre, dimostrassero che le Anr hanno fallito
nella messa in vigore di tale normativa". Una posizione più incisiva è stata
invocata anche da alcuni europarlamentari, in particolare dall'ex relatore
della normativa, l'eurodeputato britannico Nicholas Clegg. Questi ha
affermato che gli operatori storici che puntano i piedi per rallentare
l'attuazione della normativa dovrebbero essere ammoniti del fatto che stanno
rischiando di "perdere l'ultimo treno". Clegg ha espresso la sua
preoccupazione in merito agli attuali titolari della rete che ricorrono a
pretesti tecnici per ritardare l'attuazione della normativa o che, anche
quando questa verrà applicata, riservino un trattamento preferenziale alle
loro società controllate o filiali.: Infolink:
http://forum.europa.eu.int/Public
/irc/infso/Home/main
I COMMISSARI EUROPEI SI RIUNISCONO IN OCCASIONE DI UNA CONFERENZA SULLA
RICERCA E L'AMPLIAMENTO
Bruxelles, 18 giugno 2001 - Il Presidente della Commissione europea, quattro
Commissari e 300 rappresentanti del mondo accademico e della ricerca si
riuniranno a Bruxelles il 27 e 28 giugno in occasione della conferenza
"Un'Europa ampliata per i ricercatori". La manifestazione rappresenta il
risultato di un'iniziativa congiunta di Prodi e del commissario europeo per
la Ricerca Philippe Busquin e ha lo scopo di analizzare le questioni
finanziarie, culturali, sociali e giuridiche che bisognerà affrontare per
ottenere la piena mobilità dei ricercatori in Europa. Fra gli oratori
figurano anche i commissari Diamantopoulou (Occupazione e affari sociali),
Vitorino (Giustizia e affari interni) e Reding (Istruzione e cultura). La
conferenza consentirà di ottenere importanti chiarimenti su come il proposto
Spazio europeo della ricerca (Ser) possa contribuire a stimolare
l'eccellenza scientifica. Verranno inoltre analizzati gli strumenti
disponibili in Europa per creare una società basata sulla conoscenza,
obiettivo stabilito al vertice di Lisbona durante la Presidenza portoghese.
Per informazioni : Joseph Jamar Commissione europea Dg Ricerca Tel;
+32-2-2952082 E-mail
joseph.jamarr@cec.eu.int
L'ALLEA (ALL EUROPEAN ACADEMIES) CHIEDE DI EMENDARE ALCUNI AMBITI
PRIORITARI PROPOSTI PER IL 6PQ
Bruxelles, 18 giugno 2001 - Nel documento che esprime la sua posizione in
merito alle proposte della Commissione per il prossimo programma quadro,
l'Allea ("All European Academies", ovvero la federazione che riunisce le
accademie nazionali per le scienze, le arti e le discipline umanitarie di 38
paesi europei), chiede che vengano apportati dei cambiamenti a due degli
ambiti prioritari proposti dalla Commissione, nonché una definizione più
ampia dei campi di applicazione nei settori basati sugli sviluppi
scientifici e maggiore cooperazione tra le Dg. I due ambiti prioritari
oggetto degli emendamenti proposti sono "spazio e aeronautica" e "cittadini
e governo". Per quanto riguarda il settore "spazio e aeronautica", l'Allea
chiede una maggiore focalizzazione sulla ricerca spaziale, un adeguamento
della dotazione finanziaria al fine di riflettere tale cambiamento di
indirizzo e l'inserimento delle questioni legate alla sicurezza e alle
preoccupazioni ambientali in campo aeronautico, nell'ambito di altre voci.
"Il settore aerospaziale sembra avere un carattere diverso dai cinque ambiti
finora esaminati. Il valore aggiunto europeo è giustificato principalmente
in termini di raggio d'azione", si legge nel documento. "L'interesse
nell'aeronautica non è dettato dagli sviluppi che avvengono nel campo delle
scienze fondamentali. D'altro canto, non riteniamo neppure che vi siano basi
sufficienti per attribuire all'aeronautica un grado di priorità più elevato
rispetto ad altre aree di interesse pubblico come i trasporti stradali o
ferroviari", recita il documento. Pur riconoscendo un possibile interesse
civico nella riduzione dell'impatto ambientale dell'aeronautica, l'Allea
vorrebbe che tale aspetto venisse affrontato nell'ambito del programma
relativo allo sviluppo sostenibile, il quale contempla anche il problema
delle emissioni. La ricerca in materia di sicurezza aerea "sembra
concentrarsi su un argomento troppo limitato, il quale fornisce un esiguo
contributo alla conoscenza pubblica e scientifica e non giustifica la
creazione di un'area prioritaria a sé stante", sostiene l' Allea. La
federazione suggerisce pertanto di inserire la questione della sicurezza
aeronautica nel programma del Centro comune di ricerca (Ccr). Quanto al
settore "cittadini e governo", l' Allea propone di ampliarlo, adottando la
denominazione "cittadini, comunità e qualità della vita". Sebbene condivida
il fatto che il rapporto fra cittadini ed istituzioni rappresenta una
questione di grande e naturale importanza per la società europea della
conoscenza che va profilandosi, la federazione teme che il programma possa
concentrarsi eccessivamente sugli accordi istituzionali. L' Allea condivide
pertanto una relazione dell'Accademia britannica, la quale propone una
versione riveduta del programma "Qualità della vita", che includa le
questioni legate alla partecipazione socioeconomica. "Un ampliamento del
raggio d'azione di tale ambito prioritario dovrebbe riflettersi anche nella
dotazione finanziaria", continua il documento. L' Allea apprezza l'enfasi
posta nel documento della Commissione sui tre ambiti a carattere
scientifico: la genomica, la scienza delle informazioni e la scienza dei
materiali. "Poiché si tratta di settori prioritari orientati alla ricerca di
base, il raggio di applicazione non dovrebbe essere troppo limitato". Il
documento pone l'accento sulla necessità di sostenere la ricerca di base nel
campo della genomica e della biotecnologia non solo per ciò che concerne la
salute, ma anche gli ecosistemi e l'arricchimento delle nostre conoscenze in
materia di fisiologia animale e vegetale. Il documento dell' Allea afferma
che includere questi importanti settori fra gli ambiti prioritari comporta
un rischio di confusione delle varie responsabilità. Secondo la federazione,
la ricerca in materia di servizi di pubblica utilità, sia che si tratti di
sicurezza alimentare, di problemi ambientali o di questioni diverse,
dovrebbe essere finanziata dalle Direzioni competenti e dai ministeri
nazionali. "A livello europeo è necessario intensificare lo scambio di
informazioni fra la Direzione generale della Ricerca e le altre Direzioni
generali che si occupano di settori legati allo sviluppo delle politiche, al
fine di evitare duplicazioni e mantenere un certo grado di chiarezza in
termini di responsabilità". Secondo l' Allea, le istituzioni europee
dovranno definire un sistema di rilascio del brevetto europeo più semplice e
rapido, nonché dei meccanismi fiscali a sostegno della ricerca e sviluppo.
La federazione si è espressa inoltre a favore dell'assegnazione di fondi
comunitari alla Fondazione europea della scienza (Esf), in linea con i
contributi finanziari forniti dai consigli nazionali di ricerca. "Un
sostegno di questo tipo darebbe sicuramente un ulteriore impulso alla
ricerca europea, oltre a rappresentare un mezzo per garantire una più ampia
attuazione dell'intento espresso nel memorandum esplicativo per quanto
riguarda le tematiche prioritarie alle quali l'Ue dovrà contribuire nel
quadro dei programmi di ricerca condotti congiuntamente dagli Stati membri",
sostiene l' Allea. Infolink:
http://www.allea.org
REGNO UNITO: SEMINARIO SUI PROGETTI COMUNITARI DI RICERCA
Londra, 18 giugno 2001 - L'obiettivo principale del seminario che si terrà
il 28 giugno a Cambridge (Regno Unito), sarà quello di scoprire come
funzionano i progetti di ricerca finanziati a livello comunitario e quali
sono le maggiori insidie che essi presentano. La manifestazione, organizzata
dal Centro di collegamento per l'innovazione di St John e allestita presso
la medesima struttura, esaminerà gli elementi principali che è necessario
gestire all'interno di un progetto europeo e chiarirà come evitare di
imbattersi in problemi che potrebbero alla fine condurre al fallimento. Si
presterà particolare attenzione ai contrastanti approcci culturali e ai
possibili equivoci che possono scaturire dal coinvolgimento di grandi e
piccole organizzazioni nonché di rappresentanti del settore privato e
pubblico. Per informazioni : Sue Greig Tel: +44 1480 497712 E-Mail
singleimage@compuservce.com
CONFERENZA BRITANNICA SULL'ECODESIGN
Londra, 18 giugno 2001 - L'organizzazione britannica Seeba (Associazione
delle imprese ambientaliste del Sud-Est) sta organizzando una conferenza che
si svolgerà a Londra il 28 giugno 2001. La manifestazione, intitolata "I
vantaggi concorrenziali dell'ecodesign ", si rivolge specificatamente alle
industrie manifatturiere della regione e gode del patrocinio congiunto di
Seeba, Agenzia per l'ambiente, Istituto degli ingegneri elettrotecnici,
federazione del settore dei circuiti stampati e specialisti delle strategie
dell'innovazione, Pera. Un gruppo di oratori di caratura internazionale, tra
cui il professor Ab Stevels della Philips Consumer Electronics (Paesi
Bassi), modererà discussioni su temi quali le tendenze e i fattori di spinta
che influenzano lo sviluppo di prodotti ecocompatibili, la saldatura senza
piombo, la gestione dell'ecodesign e la catena di approvvigionamento.
L'imprenditoria britannica sarà degnamente rappresentata, tra gli altri, da
esponenti di rilievo di Honda e Unipart, di cui si attendono gli interventi.
Seeba, un'iniziativa del Centro per la progettazione sostenibile presso
l'Istituto d'arte e design dell'University College (Surrey), è un club di
ecoimprese che si occupa di questioni relative alla "responsabilità del
produttore" nei settori dell'elettronica, della produzione di automobili, e
dell'imballaggio. La sua attività consiste nel prendere in considerazione
esclusivamente le esigenze delle imprese ubicate all'interno della regione,
fornendo un forum per lo scambio e la diffusione delle conoscenze. The
Centre for Sustainable Design Infolink:
http://www.cfsd.org.uk/seeba/index.htm Professor Martin Charter The
Surrey Institute of Art & Design Tel. +44-1252 892772
PARTE IL 25 GIUGNO L'OPVS DI IT WAYPREVISTO PER IL 4 LUGLIO L'INIZIO
DELLE NEGOZIAZIONI DELLE AZIONI SUL NUOVO MERCATO
Milano, 18 giugno 2001 - It Way S.p.a - società di Ravenna leader in Italia
nella distribuzione a valore aggiunto di software per l'e-business - ha
presentato oggi agli investitori istituzionali e alla stampa le modalità
dell'operazione che concerne un'Offerta Globale di massimo n. 1.661.841
azioni ed è suddivisa in un'Offerta Pubblica di Vendita e Sottoscrizione
("Offerta Pubblica") indirizzata indistintamente al pubblico in Italia di un
minimo di 500.000 azioni delle quali fino ad un massimo di n. 15.000 azioni
riservate a Dipendenti, Agenti e Collaboratori; un contestuale collocamento
privato rivolto ad Investitori Professionali Italiani ed istituzionali
esteri ad esclusione di Stati Uniti, Canada e Giappone (il "Collocamento
Istituzionale") ed un ulteriore collocamento privato di massimo n. 165.000
azioni rivolto ad un numero di soggetti inferiore a 200 nominativamente
individuati (il "Collocamento Privato"). L'Offerta Pubblica prenderà avvio
alle ore 9,00 del 25 giugno 2001 e terminerà, salvo proroga, alle ore 17.00
del 27 giugno 2001 (il "Periodo d'Offerta"). L'intervallo di prezzo
indicativo di bookbuilding è compreso tra un minimo di 24 Euro (pari a Lire
46.470) e un massimo di 30,5 Euro (pari a Lire 59.056). Il prezzo massimo
della azioni oggetto dell'Offerta Globale (il "Prezzo Massimo") verrà
comunicato in data 23 giugno 2001, mentre il prezzo definitivo (il "Prezzo
d'Offerta") sarà reso noto entro i due giorni successivi la chiusura del
Periodo d'Offerta (29 giugno 2001). Alcuni azionisti della Società hanno
concesso ai Coordinatori dell'Offerta Globale un'opzione per acquistare fino
ad un massimo di ulteriori n. 244.969 azioni, pari al 14,74% del numero
massimo delle azioni oggetto dell'Offerta Globale (l'"Opzione Greenshoe"),
da allocare presso i destinatari del Collocamento Istituzionale in caso di
allocazione superiore al quantitativo destinato allo stesso e da utilizzare,
ove ritenuto opportuno e nel rispetto della vigente normativa, per
l'attività di stabilizzazione. L'Opzione Greenshoe potrà essere esercitata
al Prezzo d'Offerta entro i 30 giorni successivi alla data di inizio delle
negoziazioni delle azioni di It Way sul Nuovo Mercato. Il numero massimo
delle azioni oggetto dell'Offerta Globale è pari a circa il 33,23% delle
azioni costituenti il capitale di It Way in caso di integrale esecuzione
dell'Offerta Globale stessa (il 38,13% nel caso di esercizio completo
dell'Opzione Greenshoe). Coordinatori dell'Offerta Globale e Co-Sponsor
nonché Responsabli del Collocamento per l'Offerta Pubblica di Vendita e
Sottoscrizione e Joint-Lead Managers del Collocamento Istituzionale sono:
Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. e Banca Akros S.p.A.; quest'ultima
svolgerà anche il ruolo di Specialista. Il Prospetto Informativo è stato
depositato presso la Consob in data 14giugno a seguito di Nulla Osta
comunicato con nota della Consob n. 1047699 del14 giugno 2001. La data
prevista di inizio delle negoziazioni è il 4 luglio prossimo.
BANCA POPOLARE DI MILANO IMPEGNATA NELL' OPERAZIONE DEXIA CREDIOP/CENTROBANCA
Milano, 18 giugno 2001 - La Banca Popolare di Bergamo-Credito Varesino, da
un lato, e la Banca Popolare di Milano, la Holding di Partecipazioni
Finanziarie Banca Popolare di Verona-Banco S. Geminiano e S.Prospero e la
Banca Popolare dell'Emilia Romagna dall'altro, hanno in corso di
perfezionamento una serie di operazioni che in sintesi, prevedono: a) la
cessione da parte di Bpb Partecipazioni (controllata al 100 per cento da
Banca Popolare di Bergamo) delle azioni e delle obbligazioni rimborsabili in
azioni pari complessivamente al 10 per cento del capitale di Dexia Crediop
S.p.A., per un Controvalore di 200 Miliardi, pari al prezzo di carico, cosi
definito: ?5.55% a Banca Popolare di Milano per un controvalore di 111,1
Miliardi; 2,54% a Holding di Partecipazioni Finanziarie Banca Popolare di
Verona-Banco Geminiano e S.Prospero per un controvalore di 50,8 Miliardi;
1,91% a Banca Popolare dell'Emilia Romagna per un controvalore 38,1
Miliardi; 10,00% 200,0 Miliardi. L'operazione sarà subordinata alle
eventuali autorizzazioni di legge. b) l'acquisto da parte di Bpb
Partecipazioni per 200 Miliardi e da parte della Banca Popolare di
Bergamo-Credito Varesino per 95 Miliardi delle partecipazioni detenute da
Banca Popolare di Milano, Holding di Partecipazioni Finanziarie Banca
Popolare di Verona-Banco Geminiano e S.Prospero e Em.Ro Popolare - Società
Finanziaria di Partecipazioni S.p.A. in Centrobanca, complessivamente pari
al 22,56 per cento del capitale, così suddivise: ?n. 42.097.900 azioni pari
al 12,53 per cento da Banca Popolare di Milano - per un controvalore di
163,85 M. n. 19.257.076 azioni, pari al 5,73 per cento da Holding di
Partecipazioni Finanziarie Banca Popolare di Verona-Banco S.Geminiano e
S.Prospero per un controvalore di 74,95 M. ?n. 14.440.057 azioni pari al
4,30 per cento da Em.Ro Popolare Società Finanziaria di Partecipazioni
S.p.A. per un controvalore di 56,2 M. n. 75.795.033 295,0 M. Con il
perfezionamento di tali operazioni, il Gruppo Banca Popolare di
Bergamo-Credito Varesino porterà la propria partecipazione in Centrobanca
dall'attuale 66,26 per cento all'88,82 per cento, per un valore di carico
che raggiungerà i 1.070,8 M. per un rapporto pari all'1,09 del patrimonio
netto di Centrobanca al 31 marzo 2001.
BORSA ITALIANA SPA HA ALLO STUDIO UN PROGETTO DI QUOTAZIONE DELLA
SOCIETA' SU UN MERCATO REGOLAMENTETO
Milano, 18 giugno 2001 - Il prgetto, che intende rispondere alle esigenze
dei partecipanti al mercato italiano, emittenti, intermediari e investitori,
verrà prossimamente sottoposto all'attenzione degli azionisti e terrà conto
dell'evoluzione dello scenario competitivo dell'exchange industry europea e
del particolare status di Borsa Italiana quale società di gestione dei
mercati regolamentati italiani.
COMPIE DUE ANNI IL NUOVO MERCATO DI BORSA ITALIANA SPA HA PERMESSO ALEL
SOCIETÀ QUOTATE DI RACCOGLIERE SUL MERCATO 4,5 MILIARDI DI EURO PER
FINANZIARE I LORO PROGETTI DI SVILUPPO
Milano, 18 giugno 2001 - Con la quotazione del ti tolo Opengate. il 17
giugno 1999 nasceva il Nuovo Mercato di Borsa Italiana. A due anni dall'avvío,
il Nuovo Mercato presenta oggi 43 socie quotate, una capitalizzazione
complessiva di 20 miliardi di euro e un controvalore medio giornaliero degli
scambi di 84 milioni di euro (gennaio-giugno 2001). Nei primi due anni le
società del Nuovo Mercato hanno raccolto complessivamente 5,1 miliardi di
euro, di cui il 92% tramite emissíone di nuove azioni; 4,5 miliardi di euro
sono stati quindi indirizzati al finanziamento dei loro investimenti per lo
sviluppo. Il Nuovo Mercato si è confermato in maggio il secondo sia per
dimensione che per scambi medi giornalieri tra i Nuovi Mercati europei, dopo
il Neuer Markt, e risulta il meno volatile (17.8%) contro una media dei
restanti mercati (30%). Le società quotate hanno presentato un tasso mediano
di crescita del fatturato dei 39% e il 54% di queste mostra un risultato in
attivo. Oltre il 30% delle società ha più che raddoppiato il fatturato a
fine 2000, Lo sviluppo delle aziende del Nuovo Mercato ha dato luogo alla
creazione di oltre 5000 nuovi posti di lavoro, con un tasso mediano di
crescita annuo del 45%. E' cresciuta la diversíficazíone a livello
settoriale che vede oggi rappresentati media, web services, internet, It
distribution, entertainement, Biotecnologie,Isp, telecom infrastructures e
high tech manufactoring, li Nuovo Mercato si è dimostrato sin dall'inizio
uno strumento fondamentale per il finanziamento delle aziende italiane
innovative e ad alto tasso di crescita e per lo sviluppo dei venture
capital, costituendo un canale efficiente per il disinvestimento delle
attività in portafoglio. Ha inoltre offerto agli investitori interessati a
diversificare su titoli ad elevato profilo di rischio-rendimento, un mercato
caratterizzato da qualità, trasparenza e liquidità, cui si può accedere
anche con investimenti contenuti e ove è possibile negoziare anche una sola
azione. Dall' inizio è stata costante la partecipazione del retail e di
investitori di elevato profilo e specializzazione: il 70% circa collocata
presso investitori istituzionali e domestici. L'interesse di intermediari,
società di consulenza e di revisione, studi legali e professionisti della
comunicazione riuniti nel network " Partnes del nuovo Mercato" che ad oggi
conta 84 Partners, ha consentito di realizzare una costostante attività di
promozione e di far conoscere " Il Nuovo Mercato " e le sue aziende sia in
Italia che all'estero. I numeri del Nuovo Mercato: capitalizzazione
complessiva di 19,9 miliardi di euro al 31 maggio 2001; scambi medi
giornalieri dalla nascita pari a 83.4 milioni di Euro, con punte che hanno
raggiunto i 1.127,7 milioni di euro (30.3.2000) fino al 25.0% (30.3.2000)
dei volumi giornalieri scambiati sul sistema telematico; 25, 9% del totale
dei contratti negoziati giornalmente sul mercato After Hours di Bit;
performance dell'Indice Numex dal lancio ( 17.6.1999) + 248,9%; il 92% delle
offerte (inclusi gli aumenti di capitale successivi al collocamento
iniziale) è costituito da azioni dinuoav emissione; flottante medio
collocato superiore al 27% ( a fronte di un minimo da regolamento del 20%)
UNION INVESTMENT: LA QUOTA DI FONDI AZIONARI RISPETTO AL PATRIMONIO
COMPLESSIVO DEI FONDI STA CRESCENDO IN TUTTA EUROPA
Francoforte, 18 giugno 2001 - "In Germania, ma anche in altri paesi
dell'Europa continentale, si rafforza la tendenza a preferire i titoli
azionari", ha affermato il Dr. Wolfgang Mansfeld, membro del Cda di
Union-Fonds-Holding Ag, nel discorso introduttivo alla conferenza che si è
tenuta a Francoforte lo scorso 8 giugno a Francoforte per la stampa
internazionale. La quota di fondi azionari rispetto al patrimonio
complessivo dei fondi sta crescendo in tutta Europa, ed è passata dal 25%
del 1995 al 35% del 2000. In Germania, alla fine del 2000, addirittura una
buona metà del patrimonio dei fondi era costituita da titoli azionari.
"Comunque, noi europei continentali abbiamo ancora molto da recuperare
rispetto agli americani", ha aggiunto Mansfeld. Dall'ulteriore
armonizzazione dei mercati dei fondi all'interno dell'Unione Europea,
Mansfeld si attende un sostegno all'attività del settore. "Una maggiore
competitività comporta naturalmente anche nuove opportunità per Union
Investment", ha proseguito. Sono previsti ulteriori passi in avanti per
l'armonizzazione, ad esempio per i fondi di fondi e per il mercato
monetario. Anche la previdenza privata, in costante crescita contribuisce a
un clima favorevole per gli investimenti sui mercati azionari europei. Con
uno sguardo al passato, Mansfeld ha proseguito: "L'esempio di Union
Investment dimostra che oggi i fondi azionari possono attirare i clienti
retail in misura sempre maggiore. Nel 2000, un anno boom, i nostri clienti
soltanto hanno investito 15,1 miliardi di euro nei nostri fondi azionari".
Nonostante le correzioni dei mercati degli ultimi mesi, la tendenza a
privilegiare i fondi azionari è proseguita. "La raccolta a fine maggio 2001
ammontava a circa 1,9 miliardi di euro - un importo ancora una volta
rilevante, soprattutto dopo le turbolenze che hanno caratterizzato le Borse
nei mesi scorsi. Ci siamo quindi trovati in una posizione chiaramente
migliore rispetto alla media europea." "Union Investment si configura
chiaramente come società di fondi di investimento in Europa, soprattutto nel
settore del credito cooperativo", ha sostenuto Mansfeld. In mercati quali
quello austriaco e italiano è stato possibile ottenere risultati
significativi grazie ad una stretta collaborazione con le banche popolari
presenti in quei paesi. "Particolarmente positivi ci sembrano soprattutto i
progressi in Italia, dove possiamo già offrire oltre 20 fondi aperti e dove
abbiamo concluso accordi di distribuzione con nove banche popolari di
primaria importanza", ha proseguito. In Austria, Union Investment propone
oltre 40 fondi aperti. Inoltre, le attività della società di fondi di
Francoforte si estendono a Lussemburgo, Spagna, Francia, Svizzera, Giappone,
Hong Kong, Svezia, Repubblica Ceca, Ungheria e Polonia. Particolarmente
promettente, secondo Mansfeld, la collaborazione con le Banques Populaires
francesi. L'attività della società di fondi Euro Action, costituita nel 1995
in Lussemburgo da Union Investment insieme al gruppo francese, è
sorprendente: i suoi fondi vengono commercializzati con successo in
Germania, Francia ed altri paesi. "Euro Action può rappresentare il modello
per una collaborazione strategica su un fronte più ampio." "Nei mercati di
fondi più nuovi e poco sviluppati costituiamo società di investimento
proprie, al fine di garantirci, insieme ai partner bancari locali, le
potenzialità di vendita presenti." Ecco come Mansfeld spiega la strategia di
investimento di Union. Questo, ad esempio, è il caso dell'Ungheria e della
Polonia. "Dato il patrimonio in fondi pro capite relativamente basso, questi
paesi offrono straordinarie possibilità di crescita", ha precisato nel
concludere il proprio intervento. La parola è poi passata a Christoph Bruns,
equity manager di Union Investment, con alle spalle una lunga esperienza
nella gestione fondi, che lo ha portato a intervenire come commentatore
economico in svariate conferenze del settore. Bruns ha inoltre scritto due
libri di successo sulla gestione del portfolio finanziario. Attualmente il
Dr. Bruns, prevede buone opportunità di acquisto sui mercati azionari. "I
titoli azionari non sono più sopravvalutati", ha infatti affermato. Nel
frattempo sono state attuate le rettifiche di mercato necessarie,
soprattutto per quanto riguarda i titoli tecnologici, e la maggior parte
degli operatori di mercato è tornata all'analisi essenziale. Questo momento
favorevole per acquistare titoli e fondi azionari è dovuto, secondo Bruns,
al minimo storico raggiunto dal tasso reale (costituto dagli interessi meno
l'inflazione). "Ci attendiamo interessi bassi anche per il futuro" ha
dichiarato. Inoltre l'abbondante provvista di liquidità delle banche
centrali ha sostenuto i mercati azionari. E' anche vero però che Bruns
prevede risultati aziendali perlopiù negativi per il secondo trimestre del
2001, ma sostiene che le Borse - quali indicatori anticipatori - avevano già
previsto questi deboli dati. In questo senso, ai titoli americani i gestori
dei fondi azionari di Union Investment preferiscono i titoli europei, con
ulteriori possibilità individuate sui mercati emergenti. Nell'ottica di un
investimento in titoli di settore, raccomanda un'ampia diversificazione.
Bruns ritiene probabile una leggera recessione negli Usa e prevede un
cambiamento della congiuntura soltanto nel quarto trimestre di quest'anno.
"La congiuntura statunitense non si è ancora ripresa dai minimi raggiunti."
Questo è quanto ha affermato riguardo allo sviluppo economico negli Stati
Uniti. Per contro, il gestore ritiene che l'Europa giochi attualmente un
ruolo di stabilizzatore della crescita e prevede, in particolare per
Eurolandia, una dinamica degli utili positiva. Le riforme fiscali effettuate
non solo in Germania, ma in numerosi altri paesi europei, hanno alleggerito
le imprese. Inoltre, sempre secondo Bruns, aumentano costantemente i Cda in
Europa per i quali lo shareholder-value non è più una parola straniera e
pertanto l'aumento del valore dell'azienda diviene uno scopo di primaria
importanza per il management. D'accordo con il Dr. Mansfeld ha convenuto che
anche l'adeguamento dei principi contabili agli standard internazionali e la
previdenza privata, a cui viene attribuita sempre maggiore importanza
contribuiscono a una maggiore trasparenza e a uno scenario favorevole in
Eurolandia. Per contro, in Giappone, nonostante l'inizio di un cambiamento
strutturale e il progresso delle riforme nelle aziende, persistono ancora al
momento dei rischi. I mercati emergenti, comunque, sono caratterizzati da un
clima prevalentemente positivo, dovuto soprattutto al fatto che la crisi
asiatica è stata nel frattempo superata e che i sistemi finanziari si sono
stabilizzati. "I paesi dell'Est europeo" ha proseguito Bruns, "sono spronati
dalla smania dei paesi riformatori per entrare a far parte dell'Unione
Europea." A conclusione della conferenza è poi intervenuto il Dr. Rolf Drees
che è a capo del Corporate Communications Department oltre ad essere
analista finanziario di Union Investment. "Nell'interesse dei nostri
investitori chiediamo alle aziende di attuare una politica di gestione che
sia favorevole agli azionisti e orientata al valore dell'azienda", ha
spiegato. "Noi siamo sempre in contatto con il management delle società per
azioni la cui performance è inferiore alla media sul lungo periodo.
Comunque, questi contatti non sempre sono sufficienti a rafforzare le nostre
aspettative nella misura necessaria. Perciò anche quest'anno chiederemo
spiegazioni al management di sei aziende selezionate, le cui quotazioni a
lungo termine arrancano dietro l'andamento del Dax o di EuroSto 0", ha così
riassunto le attività di Corporate Governance. Quest'anno in Germania i
rappresentanti di Union Investment hanno partecipato, oltre che
all'assemblea dei soci della Volkswagen, anche a quelle di Preussag e
Telekom. Entrambe le aziende coprono deficit dell'attività operativa con
proventi straordinari. All'estero i rappresentanti di Union Investment erano
presenti alle assemblee di Kpn (Paesi Bassi), Enel (Italia) e Endesa
(Spagna), le cui azioni devono essere tenute nel portfolio di Union per i
fondi orientati all'EuroSto 0. Dalla metà degli anni '90 Union si è
impegnata presso le aziende di tutta Europa per una gestione orientata al
valore. In questo periodo di tempo la performance delle azioni dell'Europa
continentale si è ripresa. Dal 1986 al 1996 l'andamento del valore delle
azioni in Germania (6,3 percento annuo), così come in Austria (5,6 percento
annuo) e in Italia (2,6 percento annuo), è stato notevolmente in ritardo
rispetto a quello di Usa (15,4 percento annuo) e Gran Bretagna (14,0
percento annuo). Per contro però, negli ultimi cinque anni, Italia (25,8
percento annuo), Spagna (23,5 percento annuo) e Germania (19,6 percento
annuo) hanno fatto registrare i più alti ricavi complessivi annui,
notevolmente superiori a quelli di Usa (14,3 percento annuo) e Gran Bretagna
(11,5 percento annuo). "Sullo sfondo della concorrenza internazionale sul
capitale è tuttavia assolutamente necessario che la redditività delle
società per azioni europee migliori ulteriormente", ha sottolineato Drees.
La pressione esercitata dai mercati dei capitali aperti per la redditività è
così forte, che nessuna azienda che desideri essere competitiva a livello
internazionale può ormai sfuggire a questa logica. Infatti solo la
redditività competitiva a livello internazionale ha garantito alle aziende
il necessario capitale di rischio grazie agli investitori. Senza una
politica di gestione orientata all'interesse dei proprietari, a lungo temine
le aziende possono addirittura veder minacciata la propria esistenza. Drees
ha così descritto il concetto di Shareholder Value :"Se una società attua
una politica di gestione orientata al valore, noi procediamo all'analisi in
base a criteri operativi e comunicativi." Oltre ad una chiara strategia
aziendale e alla concentrazione sulle attività principali, fra i criteri
operativi deve rientrare anche un compenso basato, a lungo termine, sui
profitti. "Inoltre," ha proseguito Drees, " dal management ci aspettiamo una
spiegazione dettagliata, trasparente e tempestiva della politica di gestione
e un esaustivo rendiconto settoriale." Secondo l'analista l'andamento delle
quotazioni e la responsabilità economica generale non sono in contrasto e ha
terminato il suo intervento portando a esempio un confronto fra gli Usa e la
Germania. Fra il 1986 e il 1996 le persone che hanno investito in azioni
negli Usa hanno tratto un profitto del 15,4 percento annuo grazie a un
aumento delle quotazioni e tuttavia, alla fine del 1996, la disoccupazione
era solo al 5,4 percento. Nello stesso periodo le persone che hanno
investito in azioni tedesche hanno ottenuto un ricavo complessivo solo del
6,3 percento annuo, mentre la disoccupazione era al 12,4 percento.
LA GRANDE CONVENTION FIAT AUTO "TOGETHER TO WIN' AGLI EAST END STUDIOS DI
MILANO
Milano, 18 giugno 2001 - Per la più complessa convention organizzata da Fiat
Auto, senza numero di persone coinvolte e ampiezza del programma affrontato
più grande location milanese: gli East End Studios, situati nello storico
insediamento industriale delle ex fabbriche di aeroplani Caproni in via
Mecenate In due settimane di intensi lavori, dal 1° al 14 giugno, "Together
to win" ha visto l'avvicendarsi di 9.000 partecipanti tra concessionari e
rivenditori Fiat, Lancia e Alfa Romeo provenienti da 25 paesi. All'interno
dei suggestivi ambienti di Spazio Antologico 84, Studio 76, Studio 90 e
Studio 2000 in cui si articola East End Studios, si sono svolti i lavori che
hanno visto l'alternarsi di sessioni plenarie di presentazione delle
strategie aziendali, a workshop di lavoro, alla presentazione delle prossime
novità, alle cene di gala, a momenti di intrattenimento. Una complessa e
articolata organizzazione progettata e diretta da Euphon. Il progetto
dell'allestimento con la supervisione di Enzo Manfè, ha coinvolto oltre
14.500 metri quadrati di spazi congressuali, suddivisi nei " Padiglioni" per
Fiat (Studio 2000), Alfa Romeo (Studio 76) e Lancia (84 Spazio Antologico),
collegati in un percorso insieme fisico e ideale con le quattro sale dei
workshop ( Studio 90) e le sale per le cene, i buffet e gli spettacoli. Un
allestimento puntuale ed estremamente flessibile, dove ogni padiglione è
stato in grado di trasformarsi, nel giro di poche ore per accogliere le
diverse fasi della manifestazione. Un evento, unico nel suo genere, che ha
permesso di valorizzare al massimo grado tutte le potenzialità degli East
End Studios.
UNA STRATEGIA VINCENTE PER E CONCESSIONARI FIAT, ALFA E LANCIA
Milano, 18 giugno 2001 - Nella prima quindicina di giugno Fiat Auto ha
organizzato, a Milano, con gli uomini delle proprie reti di vendita Fiat,
Lancia e Alfa Romeo un incontro che non ha precedenti per il numero di
persone coinvolte e l'ampiezza del programma affrontato. Nell'insolita
cornice degli studi cinematografici "East End Studios", infatti, si sono
avvicendati, provenienti da 25 Paesi: 1015 Concessionari Fiat, 765 Alfa e
400 Lancia. In totale, 6000 partecipanti in rappresentanza di 2180
concessionarie. Obiettivo: dare vita, per ciascuno dei tre marchi, ad un
incontro di presentazione delle strategie aziendali al quale faranno seguito
quattro workshop dedicati, rispettivamente, al brand, al prodotto, al
marketing e alla soddisfazione del cliente. E mettere, così, a punto la
strategia di sviluppo commerciale dei prossimi anni insieme con i piani
imprenditoriali (di Azienda e Concessionari) necessari a realizzarla. Da un
incontro a due vie, che ha permesso di condividere con gli uomini sul campo
ogni obiettivo e scelta competitiva, è emerso un programma di lavoro
articolato che costituisce la risposta di Fiat Auto e delle sue reti di
vendita ai cambiamenti in atto nel mondo del business in generale e in
quello dell'auto in particolare. Trasformazioni che, se da un lato
rappresentano un fattore di rischio e un inasprimento della competizione di
mercato, dall'altro si rivelano come un'opportunità commerciale e di
crescita assai vantaggiosa per chi sappia coglierla. Occasione che si rivela
tanto più interessante nel momento in cui Fiat Auto mette a disposizione di
coloro che ogni giorno la rappresentano nei confronti dei clienti, nuovi
modelli di grande impatto. Automobili belle e portatrici di idee e soluzioni
tecnologiche nuove come Lancia Thesis, Alfa 156 Gta e Sportwagon Gta, Fiat
Stilo. 1 lavori e il percorso, insieme fisico e ideale, nell'esperienza del
"brand come valore aggiunto e opportunità di business" si sono svolti
all'interno di tre suggestivi ambienti (Lancia, Alfa e Fiat), destinati a
riprodurre lo scenario nel quale - virtualmente - operano il target, il
prodotto e il marchio. Per Lancia si è trattato di una sala pensata come
spazio avvolgente, nel quale si sviluppa la metafora della strada, il
territorio naturale della concessionaria, il vero punto di contatto fisico
con il cliente (un'ideale Via dello Stile che ricorda via Condotti e Roma,
via Montenapoleone a Milano, il Fauburg St. Honorè di Parigi). E dove assume
concretezza il concetto di stile come sinonimo di moda, eleganza, piacere,
raffinatezza, attenzione ai dettagli. Proprio i valori del marchio Lancia,
insomma, che hanno preso vita su un fronte di proiezione di 40 metri di
larghezza per 4,5 di altezza, costituito da 5 schermi affiancati- A dominare
lo spazio riservato al "mondo Alfa Romeo, invece, la grande calandra di Alfa
147 (simbolo della nuova vitalità della marca) inserita al centro degli
schermi che fronteggiano la platea. Poi il palco che s'insinua tra il
pubblico, richiamando idealmente un tavolo da riunione, intorno al quale
siedono uomini dell'Azienda e Concessionari, i partner chiamati a sfidare i
propri limiti per preparare il futuro di Alfa Romeo. Tutt'intorno un
ambiente giocato sulle tinte che da sempre interpretano lo spirito del
marchio: il bianco e il nero, interpuntati di "firme" in rosso e argento.
Semplice e allegro, "friendly" e tecnologico, ecco, infine, l'universo della
marca Fiat. 1 partecipanti, seduti in una sala ad anfiteatro, hanno alle
spalle pareti geometriche che le luci pennellano di colore. Mentre davanti a
loro, su un maxi schermo lungo alcune decine di metri, prendono vita
suggestive scenografie elettroniche. Ancora una volta, l'oratore è al
centro, quasi avvolto dal suo pubblico in un dialogo continuo. Poi la
sorpresa: lo schermo si apre come un gigantesco portale. E diventa l'accesso
alla zona di esposizione retrostante che crea un effetto moltiplicatore
perché riproduce la stessa architettura della prima sala.
IL PIANETA AUTO DI FRONTE AL CAMBIAMENTO
Milano, 18 giugno 2001 - Oggi, nello scenario di un cambiamento globale che
investe aziende e mercati, Stati e individuì, domina quella che l'economista
joseph Schumpeter chiama "spirale della distruzione creativa". Vale a dire
un meccanismo che premia chì sa reagire al cambiamento stesso ed estromette
gli altri dalla sfida competitiva. Lo stesso avviene nel mondo
dell'automobile. Dove le nuove tecnologie di comunicazione e l'e-commerce
hanno dato ancora più potere al consumatore: quello di confrontare, e
decidere senza uscire di casa o dall'ufficio. Dove anche i clienti più
fedeli possono essere indecisi e cambiare idea con facilità, perché la
scelta diventa ogni giorno più ampia a causa del moltiplicarsi dei
concorrenti. Da qui la prospettiva di un drammatico aumento della
competizione a tutti i livelli: all'interno del marchio, tra marchi, con gli
operatori indipendenti e con eventuali nuovi canali di vendita come la
grande distribuzione. In questa situazione tutti i clienti (e soprattutto
quelli delle fasce élitarie) hanno modificato il loro comportamento di
acquisto. Hanno maggiori aspettative. Richiedono un alto livello di servizi.
Sono diventati molto esigenti: sia per quanto riguarda la scelta, sia in
relazione al valore del prodotto. Basta, perciò, la minima insoddisfazione
per innescare la spirale della "distruzione creativa" di Schumpeter. Il
resto lo fanno Internet con le sue mille informazioni disponibili in tempo
reale, i nuovi concorrenti, le nuove offerte, le proposte alternative. Il
rischio dunque esiste, è reale, ma non ci si può difendere con uno sconto
più alto, che aprirebbe la porta a canali dì distribuzione paralleli.
Bisogna, invece, investire sulla qualità della vendita e sulla qualità dei
servizi. t necessario fare ricorso a quelle due formidabili armi che sono:
un marchio forte e una rete di concessionari altamente professionale. Solo
la soddisfazione del cliente e la sua fedeltà, infatti, possono proteggere
costruttore e concessionari dalla spirale della distruzione di valore,
instaurando, al contrario, un circolo virtuoso. E l'altro ramo della forbice
proposta dall'economista austriaco: quella riferita alla creatività. Una
scelta che si esprime in una relazione duratura con il consumatore e porta
ad un rafforzamento dell'immagine di marca e ad una maggiore redditività. In
questa prospettiva, il cambiamento è un'opportunità che consente alle
aziende di trovare la strada del successo anche e proprio nelle situazioni
difficili. A patto che abbiano dalla loro un marchio ricco di storia, valori
chiari, una strategia vincente e siano disposte a seguire tre regole
d'oro:ascoltare il cliente, reagire, evolversi.
INTERVENTO DI ROBERTO TESTORE AMMINISTRATORE DELEGATO DI FIAT AUTO SUL
VALORE DEI MARCHI
Milano, 18 giugno 2001 - Nel corso della conferenza stampa tenutasi in
occasione della convention Fiat "Together to win" L'ing Roberto Testore,
amministratore delegato di Fiat Auto ha tenuto una relazione nel corso della
quale ha sottolineato l'impegno di mettere a punto un piano di sviluppo
commerciale e di immagine con il quale Fiat vuole raggiungere l'obiettívo di
vendere entro il prossimo triennio tre milioni di veicoli, con una solida
redditività strutturale. Alle spalle di questo nostro progetto commerciale
c'è il grande sforzo di tutta l'azienda per rispondere alle sollecitazioni
derivanti, da un mondo che cambia continuamente intorno: nei ritmi
dell'innovazione, nelle dinamiche dei mercati, nell'intensità della
competizione. Il tutto accelerato da Internet, dalla conoscenza ad ampio
raggio che i potenziali clienti si possono fare di noi e dei nostri
concorrenti. Proseguendo nel suo intervento Testore ha tracciato le linee
guida del piano industriale che Fiat Auto si è data per essere protagonista
in questo mondo si articola, come già anticipato qualche mese fa a Ginevra
in quattro direttrici. Primo: sviluppare tre marche con forte identità,
immagine e valore; secondo: procedere con rapidità sui terreno della
giobalizzazione; terzo: fare dell'accordo di collaborazione industriale con
General Motors un pilastro della competitività strutturale; quarto:
diventare leader nel nuovo mondo della mobilità, offrendo una completa
integrazione fra prodotto e servizio. Per quanto riguarda il primo punto: lo
sviluppo dei marchi significa prima di tutto innovazione di prodotto.
"Stiamo lavorando ad un programma di rafforzamento molto intenso: entro la
fine dei 2005 lanceremo 19 nuovi modelli" Ha precisato Testore ed ha quindi
proseguito sostentendo che "Siamo sicuri che questi nuovi prodotti ci
daranno grandi soddisfazioni e contribuiranno in maniera determinante ad
aumentare il successo dei marchi Fiat, Lancia e Alfa Romeo". In merito al
secondo punto: la globalizzazione è vero che Fiat subìto alcuni contraccolpi
della forte crisi che ha colpito il Sud America due anni fa ed è stato
quindi, necessario reagire con grande determinazione alle difficoltà in cui
si trova oggi l'Argentina; attualmente si avvertono le conseguenze della
crisi economica in Polonia e Turchia. E anche vero però che, dopo la
ristrutturazione profonda delle operazioni, in Brasile Fiat ha ricominciato
a raccogliere risultati positivi. Sempre in Brasile è stato avviato lo
scorso autunno la seconda fase dei progetto 178 che si basa sulla nuova
gamma della Palio, che sta ottenendo un successo al di là delle più rosee
aspettative. Fiat si attende molto anche dai prossimi lanci della nostra
world car in India ed in Cina. Sul terzo punto: l'alleanza con la Gm
l'amministratore delegato di Fiat Auto si sofferma sulla maggiore
competitività dei costi, che è, naturalmente, un fattore molto importante
per crescere sul mercato globale. "Il nostro accordo industriale con la
Generai Motors" - precisa Testore - " la cui logica, voglio ribadirlo ancora
una volta è quella di essere "alleati sui costi, ma concorrenti sui mercati
- si inserisce proprio in quest'ottica. Un'alleanza quindi molto innovativa,
unica nel suo genere. Un'alleanza che sta già portando degli ottimi
risultati in termini di sinergie, a cominciare dal terreno sul quale possono
essere più immediate: gli acquisti". Quarto ed ultimo punto: la mobilità.
Questo significa creare intorno al prodotto una rete di servizi ad alto
valore aggiunto. E' necessario cioè fornire agli utenti privati ed alle
imprese servizi di mobilità personalizzati, programmi finanziari, la
manutenzione , l'assistenza, l'informazione. E' chiaro che Fiat vuole
vendere anche la mobilità. Perché la mobilità è il futuro dell'automobile.
Il tutto verrà fatto sfruttando al massimo le potenzialità dell'information
and Communication Technology attraverso Connect, il sistema infotelematico
che già equipaggia i modelli più recenti, come Alfa 147 e Doblò. Proprio
nell'integrazione tra prodotto, servizi e nuove tecnologie ci sono basi
importanti per la crescita e per la redditività. "Ecco" - continua Testore -
" questo è il nostro piano industriale. Dobbiamo lavorare sodo per essere
sempre più competitivi, lanciando prodotti e servizi sempre più rispondenti
alle esigenze dei cliente e portare avanti, al tempo stesso, tutte le
iniziative necessarie per ridurre ulteriormente i costi. E' in questo quadro
che si collocano le azioni per il rafforzamento della rete commerciale. Uno
straordinario asset se straordinariamente preparata in mezzi, competenze, e
soprattutto se ha grinta, voglia di vincere, come tutti noi". In conclusione
l' amministratore delgato di Fiat Auto sostiene che l'automobile è
certamente una grande industria, è probabilmente il settore che più di ogni
altro mobilita risorse umane, finanziarie, tecnologiche; è insomma un motore
fondamentale dell'economia.
WATERSIDE ARMONIA E LAVORO INSIEME NELL'UFFICIO DI NUOVA GENERAZIONE
COMPLETATO L'ALLESTIMENTO DEL NUOVO QUARTIER GENERALE DI BRITISH AIRWAYS
Milano, 18 giugno 2001 - British Airways ha recentemente inaugurato la nuova
sede di "Waterside", una vera e propria cittadina immersa nel verde di una
riserva naturale di 280 acri (paragonabile in proporzione solo ai London
Kensington Gardens). Nel progetto della nuova sede, situata a Harmondsworth,
nei pressi dell'aeroporto di Heathrow, l'architetto Niels Torp ha voluto
rispecchiare la vocazione globale della compagnia aerea selezionando i
materiali in 16 paesi diversi, 12 dei quali in Europa. La pietra calcarea di
Chamesson (piccolo villaggio francese sulla Senna) della facciata
dell'edificio, i porfidi importati dal Portogallo, i ciottoli spagnoli
disseminati lungo le rive del lago sul quale sorge il complesso, gli alberi
dei boschi canadesi. Anche gli interni degli edifici testimoniano la
multietnicità del progetto: legno d'acero ed alluminio canadesi per soffitti
e pareti; anelli acustici in fibra di vetro svedesi; sedie danesi e
finlandesi; alta tecnologia giapponese; elettrodomestici italiani, svizzeri
e tedeschi. Americani i legni pregiati dalle foreste sostenibili, in pieno
rispetto dell'equilibrio dell'ecosistema, utilizzati per la pavimentazione e
gli scorrimano. E ancora, ulivi e alberi di fico ad ornare "Waterside's
Street", l'atrio della lunghezza di 175 metri nel cuore delle sei palazzine
di cui la struttura si compone. Per la realizzazione hanno lavorato 1.500
persone, 160 società di appalto e rifornitori guidate da MACE costruzioni
per un investimento complessivo di 200 milioni di sterline. Il progetto
rappresenta una forte innovazione per quanto riguarda l'utilizzo del tempo,
dello spazio e del lavoro di squadra, oltre che per lo spiccato orientamento
verso l'information technology. Il concetto di globalizzazione è evidenziato
anche dai nomi scelti per le sei palazzine: Orient, Europe, Australia,
Americans, Africa ed Asia. Ognuno degli edifici è accuratamente allestito
così da riflettere le caratteristiche del continente rappresentato, tanto
che le stesse sale riunione prendono il nome dalle relative città (Nairobi
ad esempio per "Africa", Phoenix per "Americans" e così via). Questo
progetto innovativo rappresenta un grande passo avanti nella strada per
"fondere" la vita d'ufficio con quella privata. Gli spazi progettati in modo
da permettere di lavorare in qualsiasi luogo ci dimostrano come
l'architettura e il design si siano incontrati per sviluppare il concetto di
lavoro del XXI Secolo: non si impone più all'impiegato tempi e spazi di
lavoro ma, grazie alla tecnologia, gli si permette di operare in qualsiasi
momento ovunque si trovi. Una collaborazione tra architettura e gestione
delle risorse che determina un nuovo modo di costruire, con l'obiettivo di
creare ambienti dove ufficio e privato convivano armonicamente. Waterside
rappresenta il più ampio progetto mai intrapreso da British Airways nella
direzione di un rinnovamento culturale, comportamentale e tecnologico.
Implementato grazie ad un programma motivazionale di formazione ad ampio
raggio (sono stati coinvolti gli impiegati di ogni livello), ingloba in se'
interessanti prospettive economiche. Si stima, infatti, che i benefici
derivanti dalla efficienza della forza lavoro, dalla vicinanza dei key
decision makers, dalla maggiore riduzione dei costi d'ufficio dei nuovi
metodi volti al miglioramento della produttività, garantiranno alla
compagnia aerea un risparmio pari a circa 15 milioni di sterline ogni anno.
Grandi innovazioni tecnologiche rendono Waterside tecnologicamente
all'avanguardia a partire dall'installazione di una rete interna "Intranet",
in grado di garantire un immediato e semplice accesso all'informazione,
all'introduzione di un canale televisivo, Ba-Tv, che trasmette live sul
posto di lavoro le notizie riguardanti la compagnia. E ancora, sofisticati
computer portatili e modem a disposizione dei dipendenti che in questo modo
hanno la possibilità di mettersi in contatto con Waterside da qualsiasi
luogo essi si trovino. Dal punto di vista logistico, poi, non a caso le
postazioni di lavoro non vengano assegnate personalmente ed in modo
permanente. La tecnologia ribattezzata dell' "anywhere office" fa sì,
infatti, che gli impiegati possano decidere spontaneamente da dove e quando
lavorare. All'interno di questo progetto, si crea una perfetta armonia tra
la vita lavorativa e quella privata; infatti nel complesso si trovano una
serie di strutture come supermercato, banca, agenzia di viaggi, fioraio,
centro fitness e salone di bellezza. Ogni particolare è finalizzato a
promuovere well being e valori positivi. Alla luce di questa nuova cultura
del lavoro, gli impiegati sono incoraggiati ad ottimizzare il tempo diviso
tra vita lavorativa e privata. Waterside diviene così struttura che concilia
questi aspetti dove modernità e tradizione, innovazione e classicità non si
ostacolano né si fondono. La dimensione "internazionale" del complesso è
sottolineata dalla presenza di opere d'arte e di design di livello
internazionale che abbelliscono parchi e strade, sorprendenti per fantasia e
varietà ed enfatizzano la natura globale del mercato di British Airways.
Strade, parchi, atrii costituiscono il punto focale di gravitazione di
impiegati e visitatori, divenendo luoghi di incontro e di lavoro "en plein
air" secondo le più moderne concezioni. Tutto si risolve in quella che,
forse audacemente, potremmo definire la moderna trasposizione della
aristotelica teoria antropocentrica: "Il dipendente al centro dell'universo
aziendale". Dunque, in sintesi la ricetta del successo di British Airways è:
forza lavoro altamente motivata, massima disponibilità e spirito di
collaborazione, poco spazio alle gerarchie, ottimizzazione dei rapporti
umani. Waterside, il mezzo che suggellerà tale successo nel ventunesimo
secolo. Investimento totale (palazzi e parco) 200 milioni di sterline;
Investimento in information tecnology 10 milioni di sterline; area struttura
113,31 ettari Inclusi 16,18 ettari delle costruzioni; occupanti 3.500
persone. Caratteristiche dell'information technology : Accesso individuale
ai Pc multimediali, video conferenze, e-mail; apio uso di laptop, Lan senza
fili, e-mail vocale, cellulari intelligenti per permettere di lavorare in
qualsiasi punto della struttura e del mondo.
GO ANNUNCIA IL PROFITTO OTTENUTO NEL PERIODO DI 12 MESI CONCLUSOSI IL 31
MARZO 2001 E IL MANAGEMENT BUYOUT CON L'APPOGGIO DI 3I FATTURATO DI 159.7
MILIONI DI STERLINE, CRESCITA DEL 59% RISPETTO AL 2000 UTILI PARI A 4.0
MILIONI DI STERLINE, SUPERIORI ALLE ASPETTATIVE DI BREAK EVEN
Milano, 18 giugno 2001 - Go Fly Limited, la compagnia aerea a basso costo,
nata come sussidiaria di British Airways, annuncia oggi i risultati di
bilancio per il periodo di 12 mesi conclusosi lo scorso 31 marzo 2001. Allo
stesso tempo, la compagnia annuncia il suo nuovo corso come società
indipendente, dopo l'acquisizione della stessa da parte del management -
un'operazione da 110 milioni di sterline - con il supporto di 3i, la più
grande società europea di venture capital. Il management di Go, guidato dal
Direttore Generale Barbara Cassani, resterà in carica anche dopo il
passaggio di mano della società. Il piano d'acquisto prevede che 19 Senior
Manager di Go investiranno capitali propri nella società, mentre a tutti gli
altri 750 impiegati di Go verranno offerte delle opzioni d'acquisto sulle
azioni. Ad operazione conclusa, il 221/2 % della società apparterrà ai
dipendenti della stessa. Barbara Cassani, Direttore Generale di Go, afferma:
"Siamo orgogliosi di annunciare il nostro primo anno in attivo e siamo
felici di poter proseguire in maniera indipendente, insieme a 3i. Questi
risultati dimostrano che abbiamo creato un settore d'attività molto forte in
grado di attaccare il mercato grazie al contenimento dei prezzi a fronte di
un ottimo servizio offerto. Il successo di Go è dipeso dalle persone, ecco
perché desidero offrire ad ognuna di esse la possibilità di diventarne
comproprietaria. Ora che non siamo più distratti dal processo di vendita
della società, abbiamo intenzione di concentrare tutti i nostri sforzi su
un'aggressiva strategia di crescita. Le prospettive per i nostri clienti -
così come per i nuovi proprietari - appaiono estremamente positive". Tom
Sweet-Escott, Direttore di 3i ha aggiunto: "Siamo stati positivamente
colpiti dai risultati ottenuti fino ad oggi da Go e siamo quindi felici di
poter offrire il nostro supporto ad un gruppo manageriale così determinato.
L'azienda ha grosse opportunità di affermarsi nel settore dei voli a basso
costo, un settore di per sé in forte crescita. Il fatto che 3i avesse avuto
esperienza e conoscesse bene i settori del trasporto e della logistica si è
rivelato un fattore chiave nella decisione da parte della società di
cogliere questa opportunità d'investimento, riconfermando il nostro impegno
nel campo delle grandi acquisizioni".
UN NUOVO PORTALE PER L'AEROPORTO DI VENEZIA
Venezia, 18 giugno 2001 - E-Tree, webcompany del gruppo Etnoteam, ha
realizzato il nuovo portale di Save, la Società di Gestione dell'Aeroporto
di Venezia.
www.veniceairport.it da
oggi online, è un portale ricco di servizi che permette all'utente di avere
in tempo reale tutte le informazioni "dalla a alla z" riguardanti
l'aeroporto. Numerose infatti le novità: dalla situazione dei voli in tempo
reale (arrivi, partenze, ritardi e cancellazioni), alle indicazioni per
arrivare in aeroporto (ubicazione dello scalo, servizi di trasporto da/per
l'aeroporto) , alle pagine "Lost & Found" per ricevere informazioni sul
bagaglio smarrito. Sono inoltre disponibili diverse sezioni con informazioni
utili sulle compagnie aeree, il piano di voli della stagione, i punti
vendita in aeroporto. E' possibile ricevere via Sms molti dei servizi del
portale: inviando un Sms al numero 0328-5769955 si possono avere in tempo
reale, direttamente nel proprio telefonino, tutte le notizie utili sul volo,
le indicazioni per raggiungere l'aeroporto a quelle sul bagaglio smarrito.
Prossimamente l'utente potrà anche prenotare direttamente il proprio volo e
fare il check-in via internet. E-Tree si è occupata della realizzazione del
sito sia dal punto di vista del concept grafico che di sviluppo delle
applicazioni e della system integration. Il portale si presenta con una
veste grafica sobria e professionale studiata per semplificare la
navigazione e l'utilizzo dei diversi servizi offerti: dall'homepage è
possibile accedere alle diverse sezioni del portale sia attraverso i menù di
navigazione che attraverso link diretti. Uno dei principali obiettivi da
parte della webcompany è stato quello di progettare servizi funzionali ad
alto contenuto tecnologico. Il portale, realizzato su piattaforma Atg Dynamo,
permette di progettare servizi personalizzati, generando dinamicamente le
diverse pagine del portale e integrando contenuti, grafica ed applicativi on
the fly. I servizi implementati sono personalizzati secondo le
caratteristiche degli utenti e le loro preferenze segnalate durante la fase
di registrazione. Tutti i contenuti presenti nel portale sono gestiti
attraverso un publishing tool che permette di redigere, gestire e pubblicare
in modo immediato le diverse informazioni direttamente dalla redazione del
portale. Essendo orientato ad un'audience internazionale, il sito può essere
navigato in modalità multilingua. Le procedure, sviluppate su tecnologia
Dynamo, permettono di gestire le diverse lingue, che sono e saranno
implementate, senza bisogno di ulteriori sviluppi applicativi. ."E' stato un
progetto stimolante - afferma Riccardo Donadon, Amministratore Delegato di
E-Tree - con un alto grado di innovazione, perché ci ha dato la possibilità
di integrare con successo servizi tradizionali internet con nuovi servizi di
fonia mobile. Si tratta del primo portale nel suo genere a utilizzare Sms
con servizi a valore aggiunto. Save è una realtà in continua evoluzione, con
grandi idee innovative nel settore internet-viaggi".
GRUPPO ENGINEERING: NASCE "ENGISANITÀ", JOINT VENTURE FRA IL GRUPPO
ITALIANO ED IL GRUPPO FRANCESE GFI INFORMATIQUE, CHE INCLUDE LE ATTIVITÀ DI
GFI SANITÀ (EX OLIVETTI SANITÀ) ED IL RAMO SANITÀ DI ENGINEERING.
Milano, 18 giugno 2001 - E' stata costituita oggi "Engisanità", joint
venture paritetica tra Gfi Informatique - quotata in Borsa a Parigi - e
Engineering Ingegneria Informatica - societa' leader in Italia nella
business e system integration e quotata al Nuovo Mercato dal 12 dicembre -
che include la totalità delle attività di Gfi Sanità e il ramo sanità di
Engineering. Gfi Sanità (ex Olivetti Sanità), è una filiale del Gruppo Gfi
Ois acquisita da Gfi Informatique a giugno 2000. La nuova società,
Engisanità, con un fatturato di circa 50 miliardi di lire e 310 dipendenti,
rappresenta attualmente il primo polo in Italia per la fornitura di servizi
It nel settore della sanità sia pubblica che privata. La joint venture, che
parte con una quota di mercato di oltre il 40% dei servizi It per l'area
sanità ed una penetrazione commerciale in oltre il 70% delle Asl e circa il
50% delle aziende ospedaliere, avrà un fatturato di 70 miliardi di lire
entro il 2003. Questa prima acquisizione, finanziata con le risorse raccolte
in sede di Ipo, rappresenta per il Gruppo Engineering - che negli ultimi tre
anni ha raddoppiato il fatturato - un primo significativo passo per
raggiungere l'obiettivo dei 1.000 miliardi di ricavi entro la fine del 2003.
Engineering rileverà il 50% di GFI Sanità per 15,5 miliardi di lire, mentre
ulteriori 3,6 miliardi di lire saranno versati dal Gruppo per la
ricapitalizzazione della joint venture. Parallelamente Engineering conferirà
alla nuova società il proprio ramo sanità, che a fine 2000 ha registrato un
fatturato di 8 miliardi di lire ed un utile netto pari al 6% dei ricavi.
L'impegno finanziario complessivo del Gruppo Engineering è, quindi, di circa
19 miliardi di lire, compresa la ricapitalizzazione della società per 840
milioni a valore nominale e circa 2,5 miliardi di lire a titolo di
sovrapprezzo. Sulla base dei patti parasociali sottoscritti, inoltre, ad
Engineering è stata affidata la gestione operativa della nuova società, con
potere di nomina, quindi, del presidente, dell'amministratore delegato e del
direttore generale, mentre il numero dei consiglieri sarà paritetico. Il
mercato dei servizi It per la sanità in Italia è distribuito su circa 300
strutture tra aziende Asl (196), aziende ospedaliere (97) e Policlinici
Universitari (10), ed è attualmente valutato circa 56,8 miliardi di Euro. La
spesa informatica del settore rappresenta in Italia circa l'1%, vale a dire
circa 568 milioni di Euro, rispetto al 2-3% degli altri paesi europei. Il
basso livello della spesa informatica nella sanità in Italia lascia
prevedere un sensibile incremento futuro e il settore è, di fatto, da
considerarsi strategico. Gfi Sanità, con oltre 250 dipendenti, é uno dei
protagonisti sul mercato italiano della sanità e sviluppa soluzioni
professionali per ospedali centrali e regionali, università, istituti di
ricerca, cliniche private, e può contare su oltre 600 clienti.
VOTO AGLI ITALIANI ALL'ESTERO: INTERVISTA ESCLUSIVA ALL' ONOREVOLE MIRKO
TREMAGLIA, MINISTRO PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO
Roma, 18 giugno 2001 - "Il mio primo impegno," sottolinea l'on. Mirko
Tremaglia, "è la ripresentazione della legge di attuazione per il voto degli
italiani all'estero e se fra sei o , al massimo, sette mesi, se non avrò
vinto questa battaglia, me ne vado dal Parlamento". Il magazine
www.cultureitaly.com ha effettuato in esclusiva questa intervista
all'onorevole Mirko Tremaglia, neoministro per gli italiani all'estero. Il
video e il testo dell'intervista è fruibile on line da oggi, 15 giugno. "Ci
sono tanti problemi imminenti da risolvere," spiega l'on. Mirko Tremaglia,
"Compito di questo ministero sarà fissare una vera politica per gli italiani
nel mondo. Ci sono paesi di questa civilissima Europa, dove nei ristoranti i
cartelli recitavano questo locale è vietato ai cani e agli italiani. Gli
italiani sono stati calpestati, umiliati, sfruttati, poi sono riusciti in
un'operazione di grande riscatto, conquistando ammirazione e rispetto.
Abbiamo 320 parlamentari di origine italiana sparsi nel mondo. I rapporti
con i nostri connazionali all'estero sono importanti per tutto: dalla
cultura alla politica estera, al commercio".
ELETTO IL NUOVO CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE DI COSEPURI: (CONSORZIO
TRASPORTI BOLOGNESE) ROMANO CARAVITA RICONFERMATO PRESIDENTE
Bologna, 18 giugno 2001 - A seguito delle consultazioni svoltesi nel mese di
aprile, la base associativa di Cosepuri, il Consorzio trasporti bolognese
che coinvolge 7000 imprese private del trasporto persone e cose (bus, auto,
autolinee, merci le quattro divisioni dell'azienda), ha provveduto ad
eleggere il nuovo Consiglio di Amministrazione, che resterà in carica tre
anni. Presidente è stato rieletto Romano Caravita, 65 anni, uno dei
fondatori del consorzio bolognese che, nel 2002, festeggerà trenta anni di
vita. Confermato anche Emilio Monti, 55 anni, vicepresidente uscente e
responsabile della Divisione Auto. Rieletti i consiglieri Renzo Capitani,
Pieretto Depaso e Stefano Orai (Divisione Merci); Gabriele Onofri e Santo
Ciro Panzacchi (Divisione Bus); Gennaro Brunetti e Gino Onofri, (Divisione
Auto). I nuovi consiglieri eletti sono invece Alberto Lamma, e Paolo
Tarpinelli, della Divisione Bus; Angelo Girolimetto, Roberto Nerozzi e
Gianluca Zanetti, della Divisione Auto; Giuseppe Righi, della Divisione
Merci. Il nuovo Consiglio di Amministrazione ha rivolto un caloroso
ringraziamento ai consiglieri uscenti, grazie al lavoro dei quali Cosepuri
ha conseguito risultati di rilievo, tra i quali va ricordata la
certificazione di qualità Iso 9002 e l'acquisizione del pacchetto di
maggioranza della Best Bus, poi trasformata in Ricci Bus S.p.A.
A SPACELAND I 500 CANDIDATI PER IL PRIMO EQUIPAGGIO NON GOVERNATIVO PER
LA MISSIONE SPAZIALE COSMO 2002
Milano, 18 giugno 2001 - 500 candidati senza requisiti di laurea o militari
pre-selezionati attraverso i seminari "spaceland" potranno ambire a
partecipare alla missione spaziale cosmo 2002 e volare nello spazio alla
fine delle selezioni in real tv come primo equipaggio non-governativo della
storia! Sui siti www.italiamir.org e www.valduira.com/cosmo i dettagli della
selezione del programma cosmo e del centro spaziale spaceland che sorgera'
in valsusa per selezionare i 500 finalisti, seguire la missione spaziale
cosmo 2002 ed aprire le porte dello spazio al grande pubblico! I records del
programma cosmo: prima missione spaziale sperimentale e dimostrativa al
mondo finanziata privatamente e con copertura in real tv, realizzabile entro
il 2002; prima selezione popolare al mondo di un cosmonauta civile, senza
requisiti di laurea o di esperienza militare; prima opportunita' di
partnership al mondo per il merchandising di prodotti e servizi commerciali
popolari abbinati operativamente al volo umano spaziale; primo equipaggio
spaziale non-governativo della storia; primo centro operativo e turistico
spaziale al mondo finanziato privatamente (spaceland) interattivo per
avvicinare il grande pubblico alle grandi valenze dello spazio, con ampie
ricadute culturali e socio-economiche per il territorio; prima trasmissione
in real tv al mondo per reportage di 24 ore al giorno che, grazie ad
opportune sintesi, mostreranno fasi mai viste di selezione e addestramento,
e la vita e le attivita' di uomini e donne nello spazio; possibilita' di
effettuare la prima uscita extraveicolare italiana e la terza in europa
della storia Il progetto cosmo espande il carico utile per i propri partners
della missione cosmo 2002, per una serie di esperimenti e dimostrazioni
operative in real tv che beneficieranno delle condizioni di gravita' zero
proprie del segmento russo della stazione spaziale Iss. L'obiettivo
sperimentale consiste in una immediata serie di ricadute per migliorare la
qualita' della vita sulla terra, in particolare relative a contromisure per
gravi patologie di donne ed anziani (osteoporosi) e per lo sviluppo e la
dimostrazione di servizi "vas" telefonici e sistemi tecnologici ict a
controllo vocale di interesse per il grande pubblico e di particolare
importanza per anziani e disabili fisici. Seguiranno l'impresa, fin dalle
prime tappe di addestramento in Italia previste per il prossimo autunno,
reti televisive internazionali insieme a gruppi imprenditoriali italiani per
una copertura dedicata al fine di realizzare la prima serie al mondo di real
tv spaziale con attivita' di sperimentazione e testing interattive. I
seminari "spaceland" - nell'ambito delle attivita' precursorie della
missione durante le prossime sessioni estive pre-selezioneranno 500 giovani,
scienziati e tecnici interessati a candidarsi al ruolo di secondo cosmonauta
a fianco del candidato cosmonauta ing. Carlo Viberti. Sulla base dei
protocolli tecnico-operativi firmati in ucraina dal direttivo della cosmo
con il centro ucraino responsabile di sistemi di telecomunicazione della Mir
e del segmento russo I.S.S. , la direzione tecnica ucraina conferma
l'interesse sul ruolo dell'ing. Carlo Viberti, e lo propone quale primo "foreign
science cosmonaut" privato al mondo per sperimentare un nuovo sistema di
comunicazione "wireless" basato sul progetto "voce" di italiamir, gia'
presentato alla Nasa per gestire emergenze sulla stazione spaziale.
ASTRA 2C IN ORBITA - SUCCESSO DELLA MISSIONE PROTON 12° SATELLITE ASTRA
POSIZIONATO MOMENTANEAMENTE SUI 19,2° EST
Baikonur, 18 giugno 2001 - Il satellite Astra 2C della Société Européenne
des Satellites S.A. (quotata al Luxembourg Stock Exchange : Ses e al
Frankfurt Exchange : Sdsl) è stato lanciato in orbita a bordo del vettore
russo Proton dal Cosmodrome di Baikonur (Kazakistan) oggi alle 7.49 a.m ora
locale (03.49 a.m. Cest - 01.49 a.m. Gmt). Astra 2C è il dodicesimo
satellite Ses della flotta Astra e sarà il quarto ad essere permanentemente
collocato sulla posizione orbitale di 28.2° Est. In ogni caso, fino al
lancio del satellite Astra 1K, il satellite sarà temporaneamente posizionato
sulla prima posizione Ses di 19.2° Est. Romain Bausch, Direttore Generale e
Presidente del Cda di Ses ha dichiarato: " Con l'avvicinarsi della fine del
tempo di vita di Astra 1A, con 13 anni di operazioni in orbita coronate di
successo, Ses ha deciso di posizionare Astra 2C temporaneamente a 19.2° Est.
Il dodicesimo veicolo spaziale Astra potrà così fornire una capacità
addizionale di sicurezza in linea con la pianificazione intersatellitare
pensata da Ses; ancora una volta dimostrando l'eccezionale qualità del
Sistema Satellitare Astra". Il veicolo è stato costruito dalla Boeing
Satellite Systems presso El Segundo (California). Astra 2C è un satellite di
tipo Bss 601 Hp (Hp : High Power), che può ospitare fino a 32 transponder
attivi (nei primi 5 anni, 28 in seguito) con un Twta (Travelling Wave Tube
Amplifier) che permette una potenza di 105 Watt. Il satellite è equipaggiato
con Xips (Xenon Ion Propulsion System) per le manovre di mantenimento in
orbita come pure i propulsori convenzionali bi-propellenti. Gli elementi
solari di gallio arseniuro forniscono ad Astra 2C 7 Kilowatt di energia
elettrica. Il satellite possiede anche un' antenna dal design avanzato, che
utilizza due grandi riflettori ultraleggeri progettati con tecnologia della
Boeing. Il peso del veicolo al momento del lancio è di 3.643 chilogrammi ed
è stato concepito per durata di vita di 15 anni. I servizi di lancio per
Astra 2C a bordo del razzo Proton sono stati forniti dall'International
Launch Services (Ils), la joint venture tra Lockheed Martin (Usa),
Khrunichev e Rsc Energia (Russia). Il lancio di Astra 2C segna il quinto
lancio di successo Astra su Proton. I primi tre stadi del razzo Proton hanno
portato Astra 2C ad una altitudine perigea di 179 chilometri e ad una
altitudine apogea di 215 chilometri, con un'inclinazione di 51.6°, che il
satellite ha raggiunto dopo circa 10 minuti dal decollo dal Cosmodrome di
Baikonur. 1 ora e 14 minuti dopo il decollo, il quarto stadio del vettore
Proton (Block Dm) è stato attivato per la prima volta per raggiungere
un'altitudine apogea di 35.836 chilometri. Il quarto stadio è stato attivato
per la seconda volta 6 ore e 33 minuti dopo il decollo per raggiungere
l'orbita di trasferimento. L'altitudine perigea è stata aumentata a 7.700
km. Allo stesso tempo l'inclinazione dell'orbita è stata ridotta da 51.6° a
16.0°. La separazione del satellite Astra 2C dal quarto stadio dal razzo
Proton è successo 20 minuti dopo la fine del secondo impulso. Il satellite è
stato inizialmente seguito da una stazione di controllo in Australia. Nei
giorni successivi, 5 funzioni del motore Astra 2C porteranno il satellite su
orbita geostazionaria. Il motore apogeo a bordo sarà attivato durante il 5°,
8°, 10°, 12° e 13° movimento di rivoluzione attorno alla terra. I pannelli
solari del satellite e le sue antenne di comunicazione saranno spiegati
approssimativamente 11 giorni dopo l'inizio della missione. Dopo
approfonditi test su tutti i sistemi di bordo, Astra 2C sarà temporaneamente
posizionato sulla posizione orbitale di 19.2° Est. Il satellite sarà
operativo in circa cinque settimane. Infolink:
www.ses-astra.com
www.nsab.se
www.asiasat.com
www.starone.com.br e
www.geamericom.com
IDROGENO UNA STRADA VERSO UN FUTURO SOSTENIBILE IL 25 GIUGNO
SARA'INAUGURATA LA A COMBUSTIBILE CHE PRODURRÀ IN MODO PULITO L'ENERGIA PER
ILLUMINARE E SCALDARE IL MUSEO DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA DI MILANO
Milano, 18 giugno 2001 - Il prossimo 25 giugno, in occasione dell'entrata in
funzione della cella a combustibile che produrrà in modo pulito l'energia
per illuminare e scaldare il Museo, verrà inaugurata la mostra Idrogeno: una
strada verso un futuro sostenibile. E' la prima mostra italiana
sull'idrogeno e il suo ruolo nella produzione di energia e viene realizzata
per contribuire alla diffusione della cultura sulle nuove fonti energetiche
e le tecnologie per sfruttarle. Il comitato scientifico ha raccolto
contributi internazionali tra i più aggiornati, sulla cui base sono stati
realizzati i testi. Il progetto grafico originale, realizzato da Proedi, è
stato concepito oltre che per la mostra anche per il sito Internet che il
Dipartimento Energia sta realizzando. La struttura della mostra: Cos'è
l'idrogeno; Dove si trova; Come si produce; Come si usa; Idrogeno ed
energia: le tecnologie e le esperienze nel Mondo, in Italia e a Milano.
Milano Energia Ambiente 2000 è il progetto che il Museo realizza per
rappresentare la storia e l'evoluzione della cultura scientifica e
tecnologica della produzione di energia. Al Museo Nazionale della Scienza e
della Tecnologia "Leonardo da Vinci" l'impegno culturale, scientifico,
tecnologico e ambientale trova spazio, non solo come rappresentazione di
quanto già fatto, ma come vero e proprio progetto di lavoro. Al Museo
Nazionale della Scienza e della Tecnologia - Leonardo da Vinci l'impegno
culturale, scientifico, tecnologico e ambientale trova spazio, non solo come
rappresentazione di quanto già fatto, ma come vero e proprio progetto di
lavoro. Energia Ambiente 2000 nasce dalla creatività del Museo e si sviluppa
grazie all'apporto concreto del Ministero dell'Ambiente, dell'Aem SpA di
Milano, dell'Ansaldo, di Enea e del Politecnico di Milano e di molti altri
partner che stanno raccogliendo con entusiasmo l'invito a partecipare
all'iniziativa. Energia Ambiente 2000 è il progetto che il Museo realizza
per rappresentare la storia e l'evoluzione della cultura scientifica e
tecnologica della produzione di energia. Negli ultimi cento anni si è
imparato a produrre sempre meglio energia nelle sue diverse forme; siamo
passati dalle gigantesche macchine a vapore alle celle a combustibile. Tra
la prima e l'ultima è racchiusa la storia dello sviluppo più recente e
vertiginoso della civiltà umana. Il Museo della Scienza di Milano si offre
ai suoi visitatori con questo percorso. Il progetto Energia Ambiente 2000 è
attivo da circa due anni; fino ad ora ha permesso di realizzare alcuni
importanti appuntamenti di discussione tra tecnici e tra breve vedrà le sue
prime e significative realizzazioni concrete. Il prossimo 25 giugno si terrà
l'inaugurazione della cella a combustibile che produrrà in modo pulito
l'energia per illuminare e scaldare il Museo. Da quel momento la più
significativa installazione italiana di questo tipo, alimenterà una parte
degli edifici del Museo. Contemporaneamente avverrà l'inaugurazione della
mostra sull'idrogeno come fonte energetica, che raccoglie contributi
internazionali tra i più aggiornati. Nel periodo di apertura della mostra
sono previsti alcuni incontri su argomenti specifici le cui date verranno
comunicate appena disponibili. Energia Ambiente 2000 è un progetto di ampio
respiro. In un futuro prossimo è previsto il completamento del sistema di
alimentazione energetica del Museo con l'installazione di un grande tetto
fotovoltaico e di un sistema turbo gas, realizzando un sistema dimostrativo
di generazione distribuita dell'energia; è prevista la sperimentazione e
validazione di sistemi per il riscaldamento e raffrescamento delle sale e la
realizzazione di laboratori didattici sulle fonti energetiche. Infine verrà
realizzato, utilizzando il sito Internet del Museo, un punto di riferimento
per l'informazione e l'aggiornamento sulle tematiche energetiche. Il ruolo
del Museo della Scienza e della Tecnologia è stato fino ad ora quello di
rappresentare l'evoluzione delle abilità umane nell'usare le risorse. Da ora
in poi anche la sperimentazione e la ricerca entrano a pieno titolo nelle
sale intitolate a Leonardo da Vinci. Per informazioni Dipartimento Energia e
Ambiente Responsabile: Marco Migliavacca -
migliavacca@museoscienza.org Telefono 02 48555381/2
TOYOTA INVESTE OLTRE 180 MLD SU INTERNET PER MIGLIORARE, LA VENDITA E LA
PRODUZIONE
Milano, 18 giugno 2001 - Al progetto online della Toyota, che permetterà di
trasferire e ricevere informazioni e dati più velocemente, lavoreranno
l'unità giapponese di Cisco System e la Toyota Digital Cruise. Toyota Il
maggior costruttore automobilistico giapponese investirà, infatti, 10
miliardi di yen (oltre 180 miliardi di lire) per realizzare un nuovo sistema
standard per Internet con l'obiettivo migliorare l'efficienza delle propria
produzione e delle attività di vendita e di fornitura in rete.
Pagina 1 Pagina 2
Pagina 3 Pagina
4 Pagina 5
Titoli
Home
Archivio news
|