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18 GIUGNO  2001

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LIIKANEN SOSTIENE LA NECESSITÀ DI PROVVEDERE ALLA DISAGGREGAZIONE DELLA RETE LOCALE CHE OSTACOLA ANCHE LA DIFFUSIONE DI INTERNET

Bruxelles, 18 giugno 2001 - Il commissario europeo per le Imprese e la Società dell'informazione Erkki Liikanen ha riscosso un caloroso consenso da parte degli europarlamentari, il 12 giugno, allorché ha affermato che potrebbero essere intraprese azioni legali contro gli Stati membri in mancanza, entro ottobre, di progressi nell'attuazione della normativa comunitaria sull'accesso disaggregato alla rete locale. Rivolgendosi alla commissione per l'industria, il commercio estero, la ricerca e l'energia a Strasburgo, Liikanen ha sottolineato che solo nove degli Stati membri hanno provveduto alla disaggregazione dell'anello locale, nonostante la regolamentazione europea sia entrata in vigore il 1° gennaio 2001. Tale normativa impone l'apertura alla concorrenza dell'ultimo tratto del collegamento tra il cliente e la rete, che spesso appartiene alla società di telecomunicazioni non più monopolista nello Stato membro. La mancata liberalizzazione di questo mercato ha comportato un livello dei prezzi significativamente più alto rispetto ai paesi in cui la rete locale è stata disaggregata. Ciò ha a sua volta ostacolato la diffusione di Internet. Liikanen ha spiegato di comprendere che l'apertura della rete locale non potesse avvenire da un momento all'altro, ed ha ribadito di essere consapevole delle molte modifiche necessarie a tale conversione, comportanti problemi di software, di collocazione e di prezzo. Ha anche sottolineato la propria convinzione che le autorità nazionali di regolamentazione (Anr) stanno già lavorando alla risoluzione di tali difficoltà. "A nostro parere le autorità nazionali sono state effettivamente molto attive nell'affrontare tali questioni", ha dichiarato. Ma Liikanen ha anche ribadito che la normativa europea è applicabile direttamente negli Stati membri (non essendo necessario alcun recepimento), e che ciò avrebbe dovuto comportare un'attuazione più rapida. Ha inoltre dichiarato che uno dei motivi per cui non sono state aperte procedure d'infrazione contro alcuni Stati membri era che esse sarebbero state probabilmente controproducenti al momento, dato che le Anr stanno ancora compiendo sforzi reali per risolvere la situazione. "A nostro parere la procedura d'infrazione a questo punto distrarrebbe l'attenzione, senza apportare benefici significativi ai nuovi entranti", ha affermato Liikanen, precisando comunque che la valutazione cambierà qualora "i lavori preparatori per la settima relazione sull'attuazione della normativa, in programma ad ottobre, dimostrassero che le Anr hanno fallito nella messa in vigore di tale normativa". Una posizione più incisiva è stata invocata anche da alcuni europarlamentari, in particolare dall'ex relatore della normativa, l'eurodeputato britannico Nicholas Clegg. Questi ha affermato che gli operatori storici che puntano i piedi per rallentare l'attuazione della normativa dovrebbero essere ammoniti del fatto che stanno rischiando di "perdere l'ultimo treno". Clegg ha espresso la sua preoccupazione in merito agli attuali titolari della rete che ricorrono a pretesti tecnici per ritardare l'attuazione della normativa o che, anche quando questa verrà applicata, riservino un trattamento preferenziale alle loro società controllate o filiali.: Infolink: http://forum.europa.eu.int/Public
/irc/infso/Home/main

I COMMISSARI EUROPEI SI RIUNISCONO IN OCCASIONE DI UNA CONFERENZA SULLA RICERCA E L'AMPLIAMENTO
Bruxelles, 18 giugno 2001 - Il Presidente della Commissione europea, quattro Commissari e 300 rappresentanti del mondo accademico e della ricerca si riuniranno a Bruxelles il 27 e 28 giugno in occasione della conferenza "Un'Europa ampliata per i ricercatori". La manifestazione rappresenta il risultato di un'iniziativa congiunta di Prodi e del commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin e ha lo scopo di analizzare le questioni finanziarie, culturali, sociali e giuridiche che bisognerà affrontare per ottenere la piena mobilità dei ricercatori in Europa. Fra gli oratori figurano anche i commissari Diamantopoulou (Occupazione e affari sociali), Vitorino (Giustizia e affari interni) e Reding (Istruzione e cultura). La conferenza consentirà di ottenere importanti chiarimenti su come il proposto Spazio europeo della ricerca (Ser) possa contribuire a stimolare l'eccellenza scientifica. Verranno inoltre analizzati gli strumenti disponibili in Europa per creare una società basata sulla conoscenza, obiettivo stabilito al vertice di Lisbona durante la Presidenza portoghese. Per informazioni : Joseph Jamar Commissione europea Dg Ricerca Tel; +32-2-2952082 E-mail
joseph.jamarr@cec.eu.int

L'ALLEA (ALL EUROPEAN ACADEMIES) CHIEDE DI EMENDARE ALCUNI AMBITI PRIORITARI PROPOSTI PER IL 6PQ
Bruxelles, 18 giugno 2001 - Nel documento che esprime la sua posizione in merito alle proposte della Commissione per il prossimo programma quadro, l'Allea ("All European Academies", ovvero la federazione che riunisce le accademie nazionali per le scienze, le arti e le discipline umanitarie di 38 paesi europei), chiede che vengano apportati dei cambiamenti a due degli ambiti prioritari proposti dalla Commissione, nonché una definizione più ampia dei campi di applicazione nei settori basati sugli sviluppi scientifici e maggiore cooperazione tra le Dg. I due ambiti prioritari oggetto degli emendamenti proposti sono "spazio e aeronautica" e "cittadini e governo". Per quanto riguarda il settore "spazio e aeronautica", l'Allea chiede una maggiore focalizzazione sulla ricerca spaziale, un adeguamento della dotazione finanziaria al fine di riflettere tale cambiamento di indirizzo e l'inserimento delle questioni legate alla sicurezza e alle preoccupazioni ambientali in campo aeronautico, nell'ambito di altre voci. "Il settore aerospaziale sembra avere un carattere diverso dai cinque ambiti finora esaminati. Il valore aggiunto europeo è giustificato principalmente in termini di raggio d'azione", si legge nel documento. "L'interesse nell'aeronautica non è dettato dagli sviluppi che avvengono nel campo delle scienze fondamentali. D'altro canto, non riteniamo neppure che vi siano basi sufficienti per attribuire all'aeronautica un grado di priorità più elevato rispetto ad altre aree di interesse pubblico come i trasporti stradali o ferroviari", recita il documento. Pur riconoscendo un possibile interesse civico nella riduzione dell'impatto ambientale dell'aeronautica, l'Allea vorrebbe che tale aspetto venisse affrontato nell'ambito del programma relativo allo sviluppo sostenibile, il quale contempla anche il problema delle emissioni. La ricerca in materia di sicurezza aerea "sembra concentrarsi su un argomento troppo limitato, il quale fornisce un esiguo contributo alla conoscenza pubblica e scientifica e non giustifica la creazione di un'area prioritaria a sé stante", sostiene l' Allea. La federazione suggerisce pertanto di inserire la questione della sicurezza aeronautica nel programma del Centro comune di ricerca (Ccr). Quanto al settore "cittadini e governo", l' Allea propone di ampliarlo, adottando la denominazione "cittadini, comunità e qualità della vita". Sebbene condivida il fatto che il rapporto fra cittadini ed istituzioni rappresenta una questione di grande e naturale importanza per la società europea della conoscenza che va profilandosi, la federazione teme che il programma possa concentrarsi eccessivamente sugli accordi istituzionali. L' Allea condivide pertanto una relazione dell'Accademia britannica, la quale propone una versione riveduta del programma "Qualità della vita", che includa le questioni legate alla partecipazione socioeconomica. "Un ampliamento del raggio d'azione di tale ambito prioritario dovrebbe riflettersi anche nella dotazione finanziaria", continua il documento. L' Allea apprezza l'enfasi posta nel documento della Commissione sui tre ambiti a carattere scientifico: la genomica, la scienza delle informazioni e la scienza dei materiali. "Poiché si tratta di settori prioritari orientati alla ricerca di base, il raggio di applicazione non dovrebbe essere troppo limitato". Il documento pone l'accento sulla necessità di sostenere la ricerca di base nel campo della genomica e della biotecnologia non solo per ciò che concerne la salute, ma anche gli ecosistemi e l'arricchimento delle nostre conoscenze in materia di fisiologia animale e vegetale. Il documento dell' Allea afferma che includere questi importanti settori fra gli ambiti prioritari comporta un rischio di confusione delle varie responsabilità. Secondo la federazione, la ricerca in materia di servizi di pubblica utilità, sia che si tratti di sicurezza alimentare, di problemi ambientali o di questioni diverse, dovrebbe essere finanziata dalle Direzioni competenti e dai ministeri nazionali. "A livello europeo è necessario intensificare lo scambio di informazioni fra la Direzione generale della Ricerca e le altre Direzioni generali che si occupano di settori legati allo sviluppo delle politiche, al fine di evitare duplicazioni e mantenere un certo grado di chiarezza in termini di responsabilità". Secondo l' Allea, le istituzioni europee dovranno definire un sistema di rilascio del brevetto europeo più semplice e rapido, nonché dei meccanismi fiscali a sostegno della ricerca e sviluppo. La federazione si è espressa inoltre a favore dell'assegnazione di fondi comunitari alla Fondazione europea della scienza (Esf), in linea con i contributi finanziari forniti dai consigli nazionali di ricerca. "Un sostegno di questo tipo darebbe sicuramente un ulteriore impulso alla ricerca europea, oltre a rappresentare un mezzo per garantire una più ampia attuazione dell'intento espresso nel memorandum esplicativo per quanto riguarda le tematiche prioritarie alle quali l'Ue dovrà contribuire nel quadro dei programmi di ricerca condotti congiuntamente dagli Stati membri", sostiene l' Allea. Infolink:
http://www.allea.org

REGNO UNITO: SEMINARIO SUI PROGETTI COMUNITARI DI RICERCA
Londra, 18 giugno 2001 - L'obiettivo principale del seminario che si terrà il 28 giugno a Cambridge (Regno Unito), sarà quello di scoprire come funzionano i progetti di ricerca finanziati a livello comunitario e quali sono le maggiori insidie che essi presentano. La manifestazione, organizzata dal Centro di collegamento per l'innovazione di St John e allestita presso la medesima struttura, esaminerà gli elementi principali che è necessario gestire all'interno di un progetto europeo e chiarirà come evitare di imbattersi in problemi che potrebbero alla fine condurre al fallimento. Si presterà particolare attenzione ai contrastanti approcci culturali e ai possibili equivoci che possono scaturire dal coinvolgimento di grandi e piccole organizzazioni nonché di rappresentanti del settore privato e pubblico. Per informazioni : Sue Greig Tel: +44 1480 497712 E-Mail
singleimage@compuservce.com

CONFERENZA BRITANNICA SULL'ECODESIGN
Londra, 18 giugno 2001 - L'organizzazione britannica Seeba (Associazione delle imprese ambientaliste del Sud-Est) sta organizzando una conferenza che si svolgerà a Londra il 28 giugno 2001. La manifestazione, intitolata "I vantaggi concorrenziali dell'ecodesign ", si rivolge specificatamente alle industrie manifatturiere della regione e gode del patrocinio congiunto di Seeba, Agenzia per l'ambiente, Istituto degli ingegneri elettrotecnici, federazione del settore dei circuiti stampati e specialisti delle strategie dell'innovazione, Pera. Un gruppo di oratori di caratura internazionale, tra cui il professor Ab Stevels della Philips Consumer Electronics (Paesi Bassi), modererà discussioni su temi quali le tendenze e i fattori di spinta che influenzano lo sviluppo di prodotti ecocompatibili, la saldatura senza piombo, la gestione dell'ecodesign e la catena di approvvigionamento. L'imprenditoria britannica sarà degnamente rappresentata, tra gli altri, da esponenti di rilievo di Honda e Unipart, di cui si attendono gli interventi. Seeba, un'iniziativa del Centro per la progettazione sostenibile presso l'Istituto d'arte e design dell'University College (Surrey), è un club di ecoimprese che si occupa di questioni relative alla "responsabilità del produttore" nei settori dell'elettronica, della produzione di automobili, e dell'imballaggio. La sua attività consiste nel prendere in considerazione esclusivamente le esigenze delle imprese ubicate all'interno della regione, fornendo un forum per lo scambio e la diffusione delle conoscenze. The Centre for Sustainable Design Infolink: http://www.cfsd.org.uk/seeba/index.htm Professor Martin Charter The Surrey Institute of Art & Design Tel. +44-1252 892772

PARTE IL 25 GIUGNO L'OPVS DI IT WAYPREVISTO PER IL 4 LUGLIO L'INIZIO DELLE NEGOZIAZIONI DELLE AZIONI SUL NUOVO MERCATO
Milano, 18 giugno 2001 - It Way S.p.a - società di Ravenna leader in Italia nella distribuzione a valore aggiunto di software per l'e-business - ha presentato oggi agli investitori istituzionali e alla stampa le modalità dell'operazione che concerne un'Offerta Globale di massimo n. 1.661.841 azioni ed è suddivisa in un'Offerta Pubblica di Vendita e Sottoscrizione ("Offerta Pubblica") indirizzata indistintamente al pubblico in Italia di un minimo di 500.000 azioni delle quali fino ad un massimo di n. 15.000 azioni riservate a Dipendenti, Agenti e Collaboratori; un contestuale collocamento privato rivolto ad Investitori Professionali Italiani ed istituzionali esteri ad esclusione di Stati Uniti, Canada e Giappone (il "Collocamento Istituzionale") ed un ulteriore collocamento privato di massimo n. 165.000 azioni rivolto ad un numero di soggetti inferiore a 200 nominativamente individuati (il "Collocamento Privato"). L'Offerta Pubblica prenderà avvio alle ore 9,00 del 25 giugno 2001 e terminerà, salvo proroga, alle ore 17.00 del 27 giugno 2001 (il "Periodo d'Offerta"). L'intervallo di prezzo indicativo di bookbuilding è compreso tra un minimo di 24 Euro (pari a Lire 46.470) e un massimo di 30,5 Euro (pari a Lire 59.056). Il prezzo massimo della azioni oggetto dell'Offerta Globale (il "Prezzo Massimo") verrà comunicato in data 23 giugno 2001, mentre il prezzo definitivo (il "Prezzo d'Offerta") sarà reso noto entro i due giorni successivi la chiusura del Periodo d'Offerta (29 giugno 2001). Alcuni azionisti della Società hanno concesso ai Coordinatori dell'Offerta Globale un'opzione per acquistare fino ad un massimo di ulteriori n. 244.969 azioni, pari al 14,74% del numero massimo delle azioni oggetto dell'Offerta Globale (l'"Opzione Greenshoe"), da allocare presso i destinatari del Collocamento Istituzionale in caso di allocazione superiore al quantitativo destinato allo stesso e da utilizzare, ove ritenuto opportuno e nel rispetto della vigente normativa, per l'attività di stabilizzazione. L'Opzione Greenshoe potrà essere esercitata al Prezzo d'Offerta entro i 30 giorni successivi alla data di inizio delle negoziazioni delle azioni di It Way sul Nuovo Mercato. Il numero massimo delle azioni oggetto dell'Offerta Globale è pari a circa il 33,23% delle azioni costituenti il capitale di It Way in caso di integrale esecuzione dell'Offerta Globale stessa (il 38,13% nel caso di esercizio completo dell'Opzione Greenshoe). Coordinatori dell'Offerta Globale e Co-Sponsor nonché Responsabli del Collocamento per l'Offerta Pubblica di Vendita e Sottoscrizione e Joint-Lead Managers del Collocamento Istituzionale sono: Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. e Banca Akros S.p.A.; quest'ultima svolgerà anche il ruolo di Specialista. Il Prospetto Informativo è stato depositato presso la Consob in data 14giugno a seguito di Nulla Osta comunicato con nota della Consob n. 1047699 del14 giugno 2001. La data prevista di inizio delle negoziazioni è il 4 luglio prossimo.

BANCA POPOLARE DI MILANO IMPEGNATA NELL' OPERAZIONE DEXIA CREDIOP/CENTROBANCA
Milano, 18 giugno 2001 - La Banca Popolare di Bergamo-Credito Varesino, da un lato, e la Banca Popolare di Milano, la Holding di Partecipazioni Finanziarie Banca Popolare di Verona-Banco S. Geminiano e S.Prospero e la Banca Popolare dell'Emilia Romagna dall'altro, hanno in corso di perfezionamento una serie di operazioni che in sintesi, prevedono: a) la cessione da parte di Bpb Partecipazioni (controllata al 100 per cento da Banca Popolare di Bergamo) delle azioni e delle obbligazioni rimborsabili in azioni pari complessivamente al 10 per cento del capitale di Dexia Crediop S.p.A., per un Controvalore di 200 Miliardi, pari al prezzo di carico, cosi definito: ?5.55% a Banca Popolare di Milano per un controvalore di 111,1 Miliardi; 2,54% a Holding di Partecipazioni Finanziarie Banca Popolare di Verona-Banco Geminiano e S.Prospero per un controvalore di 50,8 Miliardi; 1,91% a Banca Popolare dell'Emilia Romagna per un controvalore 38,1 Miliardi; 10,00% 200,0 Miliardi. L'operazione sarà subordinata alle eventuali autorizzazioni di legge. b) l'acquisto da parte di Bpb Partecipazioni per 200 Miliardi e da parte della Banca Popolare di Bergamo-Credito Varesino per 95 Miliardi delle partecipazioni detenute da Banca Popolare di Milano, Holding di Partecipazioni Finanziarie Banca Popolare di Verona-Banco Geminiano e S.Prospero e Em.Ro Popolare - Società Finanziaria di Partecipazioni S.p.A. in Centrobanca, complessivamente pari al 22,56 per cento del capitale, così suddivise: ?n. 42.097.900 azioni pari al 12,53 per cento da Banca Popolare di Milano - per un controvalore di 163,85 M. n. 19.257.076 azioni, pari al 5,73 per cento da Holding di Partecipazioni Finanziarie Banca Popolare di Verona-Banco S.Geminiano e S.Prospero per un controvalore di 74,95 M. ?n. 14.440.057 azioni pari al 4,30 per cento da Em.Ro Popolare Società Finanziaria di Partecipazioni S.p.A. per un controvalore di 56,2 M. n. 75.795.033 295,0 M. Con il perfezionamento di tali operazioni, il Gruppo Banca Popolare di Bergamo-Credito Varesino porterà la propria partecipazione in Centrobanca dall'attuale 66,26 per cento all'88,82 per cento, per un valore di carico che raggiungerà i 1.070,8 M. per un rapporto pari all'1,09 del patrimonio netto di Centrobanca al 31 marzo 2001.

BORSA ITALIANA SPA HA ALLO STUDIO UN PROGETTO DI QUOTAZIONE DELLA SOCIETA' SU UN MERCATO REGOLAMENTETO
Milano, 18 giugno 2001 - Il prgetto, che intende rispondere alle esigenze dei partecipanti al mercato italiano, emittenti, intermediari e investitori, verrà prossimamente sottoposto all'attenzione degli azionisti e terrà conto dell'evoluzione dello scenario competitivo dell'exchange industry europea e del particolare status di Borsa Italiana quale società di gestione dei mercati regolamentati italiani.

COMPIE DUE ANNI IL NUOVO MERCATO DI BORSA ITALIANA SPA HA PERMESSO ALEL SOCIETÀ QUOTATE DI RACCOGLIERE SUL MERCATO 4,5 MILIARDI DI EURO PER FINANZIARE I LORO PROGETTI DI SVILUPPO
Milano, 18 giugno 2001 - Con la quotazione del ti tolo Opengate. il 17 giugno 1999 nasceva il Nuovo Mercato di Borsa Italiana. A due anni dall'avvío, il Nuovo Mercato presenta oggi 43 socie quotate, una capitalizzazione complessiva di 20 miliardi di euro e un controvalore medio giornaliero degli scambi di 84 milioni di euro (gennaio-giugno 2001). Nei primi due anni le società del Nuovo Mercato hanno raccolto complessivamente 5,1 miliardi di euro, di cui il 92% tramite emissíone di nuove azioni; 4,5 miliardi di euro sono stati quindi indirizzati al finanziamento dei loro investimenti per lo sviluppo. Il Nuovo Mercato si è confermato in maggio il secondo sia per dimensione che per scambi medi giornalieri tra i Nuovi Mercati europei, dopo il Neuer Markt, e risulta il meno volatile (17.8%) contro una media dei restanti mercati (30%). Le società quotate hanno presentato un tasso mediano di crescita del fatturato dei 39% e il 54% di queste mostra un risultato in attivo. Oltre il 30% delle società ha più che raddoppiato il fatturato a fine 2000, Lo sviluppo delle aziende del Nuovo Mercato ha dato luogo alla creazione di oltre 5000 nuovi posti di lavoro, con un tasso mediano di crescita annuo del 45%. E' cresciuta la diversíficazíone a livello settoriale che vede oggi rappresentati media, web services, internet, It distribution, entertainement, Biotecnologie,Isp, telecom infrastructures e high tech manufactoring, li Nuovo Mercato si è dimostrato sin dall'inizio uno strumento fondamentale per il finanziamento delle aziende italiane innovative e ad alto tasso di crescita e per lo sviluppo dei venture capital, costituendo un canale efficiente per il disinvestimento delle attività in portafoglio. Ha inoltre offerto agli investitori interessati a diversificare su titoli ad elevato profilo di rischio-rendimento, un mercato caratterizzato da qualità, trasparenza e liquidità, cui si può accedere anche con investimenti contenuti e ove è possibile negoziare anche una sola azione. Dall' inizio è stata costante la partecipazione del retail e di investitori di elevato profilo e specializzazione: il 70% circa collocata presso investitori istituzionali e domestici. L'interesse di intermediari, società di consulenza e di revisione, studi legali e professionisti della comunicazione riuniti nel network " Partnes del nuovo Mercato" che ad oggi conta 84 Partners, ha consentito di realizzare una costostante attività di promozione e di far conoscere " Il Nuovo Mercato " e le sue aziende sia in Italia che all'estero. I numeri del Nuovo Mercato: capitalizzazione complessiva di 19,9 miliardi di euro al 31 maggio 2001; scambi medi giornalieri dalla nascita pari a 83.4 milioni di Euro, con punte che hanno raggiunto i 1.127,7 milioni di euro (30.3.2000) fino al 25.0% (30.3.2000) dei volumi giornalieri scambiati sul sistema telematico; 25, 9% del totale dei contratti negoziati giornalmente sul mercato After Hours di Bit; performance dell'Indice Numex dal lancio ( 17.6.1999) + 248,9%; il 92% delle offerte (inclusi gli aumenti di capitale successivi al collocamento iniziale) è costituito da azioni dinuoav emissione; flottante medio collocato superiore al 27% ( a fronte di un minimo da regolamento del 20%)

UNION INVESTMENT: LA QUOTA DI FONDI AZIONARI RISPETTO AL PATRIMONIO COMPLESSIVO DEI FONDI STA CRESCENDO IN TUTTA EUROPA
Francoforte, 18 giugno 2001 - "In Germania, ma anche in altri paesi dell'Europa continentale, si rafforza la tendenza a preferire i titoli azionari", ha affermato il Dr. Wolfgang Mansfeld, membro del Cda di Union-Fonds-Holding Ag, nel discorso introduttivo alla conferenza che si è tenuta a Francoforte lo scorso 8 giugno a Francoforte per la stampa internazionale. La quota di fondi azionari rispetto al patrimonio complessivo dei fondi sta crescendo in tutta Europa, ed è passata dal 25% del 1995 al 35% del 2000. In Germania, alla fine del 2000, addirittura una buona metà del patrimonio dei fondi era costituita da titoli azionari. "Comunque, noi europei continentali abbiamo ancora molto da recuperare rispetto agli americani", ha aggiunto Mansfeld. Dall'ulteriore armonizzazione dei mercati dei fondi all'interno dell'Unione Europea, Mansfeld si attende un sostegno all'attività del settore. "Una maggiore competitività comporta naturalmente anche nuove opportunità per Union Investment", ha proseguito. Sono previsti ulteriori passi in avanti per l'armonizzazione, ad esempio per i fondi di fondi e per il mercato monetario. Anche la previdenza privata, in costante crescita contribuisce a un clima favorevole per gli investimenti sui mercati azionari europei. Con uno sguardo al passato, Mansfeld ha proseguito: "L'esempio di Union Investment dimostra che oggi i fondi azionari possono attirare i clienti retail in misura sempre maggiore. Nel 2000, un anno boom, i nostri clienti soltanto hanno investito 15,1 miliardi di euro nei nostri fondi azionari". Nonostante le correzioni dei mercati degli ultimi mesi, la tendenza a privilegiare i fondi azionari è proseguita. "La raccolta a fine maggio 2001 ammontava a circa 1,9 miliardi di euro - un importo ancora una volta rilevante, soprattutto dopo le turbolenze che hanno caratterizzato le Borse nei mesi scorsi. Ci siamo quindi trovati in una posizione chiaramente migliore rispetto alla media europea." "Union Investment si configura chiaramente come società di fondi di investimento in Europa, soprattutto nel settore del credito cooperativo", ha sostenuto Mansfeld. In mercati quali quello austriaco e italiano è stato possibile ottenere risultati significativi grazie ad una stretta collaborazione con le banche popolari presenti in quei paesi. "Particolarmente positivi ci sembrano soprattutto i progressi in Italia, dove possiamo già offrire oltre 20 fondi aperti e dove abbiamo concluso accordi di distribuzione con nove banche popolari di primaria importanza", ha proseguito. In Austria, Union Investment propone oltre 40 fondi aperti. Inoltre, le attività della società di fondi di Francoforte si estendono a Lussemburgo, Spagna, Francia, Svizzera, Giappone, Hong Kong, Svezia, Repubblica Ceca, Ungheria e Polonia. Particolarmente promettente, secondo Mansfeld, la collaborazione con le Banques Populaires francesi. L'attività della società di fondi Euro Action, costituita nel 1995 in Lussemburgo da Union Investment insieme al gruppo francese, è sorprendente: i suoi fondi vengono commercializzati con successo in Germania, Francia ed altri paesi. "Euro Action può rappresentare il modello per una collaborazione strategica su un fronte più ampio." "Nei mercati di fondi più nuovi e poco sviluppati costituiamo società di investimento proprie, al fine di garantirci, insieme ai partner bancari locali, le potenzialità di vendita presenti." Ecco come Mansfeld spiega la strategia di investimento di Union. Questo, ad esempio, è il caso dell'Ungheria e della Polonia. "Dato il patrimonio in fondi pro capite relativamente basso, questi paesi offrono straordinarie possibilità di crescita", ha precisato nel concludere il proprio intervento. La parola è poi passata a Christoph Bruns, equity manager di Union Investment, con alle spalle una lunga esperienza nella gestione fondi, che lo ha portato a intervenire come commentatore economico in svariate conferenze del settore. Bruns ha inoltre scritto due libri di successo sulla gestione del portfolio finanziario. Attualmente il Dr. Bruns, prevede buone opportunità di acquisto sui mercati azionari. "I titoli azionari non sono più sopravvalutati", ha infatti affermato. Nel frattempo sono state attuate le rettifiche di mercato necessarie, soprattutto per quanto riguarda i titoli tecnologici, e la maggior parte degli operatori di mercato è tornata all'analisi essenziale. Questo momento favorevole per acquistare titoli e fondi azionari è dovuto, secondo Bruns, al minimo storico raggiunto dal tasso reale (costituto dagli interessi meno l'inflazione). "Ci attendiamo interessi bassi anche per il futuro" ha dichiarato. Inoltre l'abbondante provvista di liquidità delle banche centrali ha sostenuto i mercati azionari. E' anche vero però che Bruns prevede risultati aziendali perlopiù negativi per il secondo trimestre del 2001, ma sostiene che le Borse - quali indicatori anticipatori - avevano già previsto questi deboli dati. In questo senso, ai titoli americani i gestori dei fondi azionari di Union Investment preferiscono i titoli europei, con ulteriori possibilità individuate sui mercati emergenti. Nell'ottica di un investimento in titoli di settore, raccomanda un'ampia diversificazione. Bruns ritiene probabile una leggera recessione negli Usa e prevede un cambiamento della congiuntura soltanto nel quarto trimestre di quest'anno. "La congiuntura statunitense non si è ancora ripresa dai minimi raggiunti." Questo è quanto ha affermato riguardo allo sviluppo economico negli Stati Uniti. Per contro, il gestore ritiene che l'Europa giochi attualmente un ruolo di stabilizzatore della crescita e prevede, in particolare per Eurolandia, una dinamica degli utili positiva. Le riforme fiscali effettuate non solo in Germania, ma in numerosi altri paesi europei, hanno alleggerito le imprese. Inoltre, sempre secondo Bruns, aumentano costantemente i Cda in Europa per i quali lo shareholder-value non è più una parola straniera e pertanto l'aumento del valore dell'azienda diviene uno scopo di primaria importanza per il management. D'accordo con il Dr. Mansfeld ha convenuto che anche l'adeguamento dei principi contabili agli standard internazionali e la previdenza privata, a cui viene attribuita sempre maggiore importanza contribuiscono a una maggiore trasparenza e a uno scenario favorevole in Eurolandia. Per contro, in Giappone, nonostante l'inizio di un cambiamento strutturale e il progresso delle riforme nelle aziende, persistono ancora al momento dei rischi. I mercati emergenti, comunque, sono caratterizzati da un clima prevalentemente positivo, dovuto soprattutto al fatto che la crisi asiatica è stata nel frattempo superata e che i sistemi finanziari si sono stabilizzati. "I paesi dell'Est europeo" ha proseguito Bruns, "sono spronati dalla smania dei paesi riformatori per entrare a far parte dell'Unione Europea." A conclusione della conferenza è poi intervenuto il Dr. Rolf Drees che è a capo del Corporate Communications Department oltre ad essere analista finanziario di Union Investment. "Nell'interesse dei nostri investitori chiediamo alle aziende di attuare una politica di gestione che sia favorevole agli azionisti e orientata al valore dell'azienda", ha spiegato. "Noi siamo sempre in contatto con il management delle società per azioni la cui performance è inferiore alla media sul lungo periodo. Comunque, questi contatti non sempre sono sufficienti a rafforzare le nostre aspettative nella misura necessaria. Perciò anche quest'anno chiederemo spiegazioni al management di sei aziende selezionate, le cui quotazioni a lungo termine arrancano dietro l'andamento del Dax o di EuroSto 0", ha così riassunto le attività di Corporate Governance. Quest'anno in Germania i rappresentanti di Union Investment hanno partecipato, oltre che all'assemblea dei soci della Volkswagen, anche a quelle di Preussag e Telekom. Entrambe le aziende coprono deficit dell'attività operativa con proventi straordinari. All'estero i rappresentanti di Union Investment erano presenti alle assemblee di Kpn (Paesi Bassi), Enel (Italia) e Endesa (Spagna), le cui azioni devono essere tenute nel portfolio di Union per i fondi orientati all'EuroSto 0. Dalla metà degli anni '90 Union si è impegnata presso le aziende di tutta Europa per una gestione orientata al valore. In questo periodo di tempo la performance delle azioni dell'Europa continentale si è ripresa. Dal 1986 al 1996 l'andamento del valore delle azioni in Germania (6,3 percento annuo), così come in Austria (5,6 percento annuo) e in Italia (2,6 percento annuo), è stato notevolmente in ritardo rispetto a quello di Usa (15,4 percento annuo) e Gran Bretagna (14,0 percento annuo). Per contro però, negli ultimi cinque anni, Italia (25,8 percento annuo), Spagna (23,5 percento annuo) e Germania (19,6 percento annuo) hanno fatto registrare i più alti ricavi complessivi annui, notevolmente superiori a quelli di Usa (14,3 percento annuo) e Gran Bretagna (11,5 percento annuo). "Sullo sfondo della concorrenza internazionale sul capitale è tuttavia assolutamente necessario che la redditività delle società per azioni europee migliori ulteriormente", ha sottolineato Drees. La pressione esercitata dai mercati dei capitali aperti per la redditività è così forte, che nessuna azienda che desideri essere competitiva a livello internazionale può ormai sfuggire a questa logica. Infatti solo la redditività competitiva a livello internazionale ha garantito alle aziende il necessario capitale di rischio grazie agli investitori. Senza una politica di gestione orientata all'interesse dei proprietari, a lungo temine le aziende possono addirittura veder minacciata la propria esistenza. Drees ha così descritto il concetto di Shareholder Value :"Se una società attua una politica di gestione orientata al valore, noi procediamo all'analisi in base a criteri operativi e comunicativi." Oltre ad una chiara strategia aziendale e alla concentrazione sulle attività principali, fra i criteri operativi deve rientrare anche un compenso basato, a lungo termine, sui profitti. "Inoltre," ha proseguito Drees, " dal management ci aspettiamo una spiegazione dettagliata, trasparente e tempestiva della politica di gestione e un esaustivo rendiconto settoriale." Secondo l'analista l'andamento delle quotazioni e la responsabilità economica generale non sono in contrasto e ha terminato il suo intervento portando a esempio un confronto fra gli Usa e la Germania. Fra il 1986 e il 1996 le persone che hanno investito in azioni negli Usa hanno tratto un profitto del 15,4 percento annuo grazie a un aumento delle quotazioni e tuttavia, alla fine del 1996, la disoccupazione era solo al 5,4 percento. Nello stesso periodo le persone che hanno investito in azioni tedesche hanno ottenuto un ricavo complessivo solo del 6,3 percento annuo, mentre la disoccupazione era al 12,4 percento.

LA GRANDE CONVENTION FIAT AUTO "TOGETHER TO WIN' AGLI EAST END STUDIOS DI MILANO
Milano, 18 giugno 2001 - Per la più complessa convention organizzata da Fiat Auto, senza numero di persone coinvolte e ampiezza del programma affrontato più grande location milanese: gli East End Studios, situati nello storico insediamento industriale delle ex fabbriche di aeroplani Caproni in via Mecenate In due settimane di intensi lavori, dal 1° al 14 giugno, "Together to win" ha visto l'avvicendarsi di 9.000 partecipanti tra concessionari e rivenditori Fiat, Lancia e Alfa Romeo provenienti da 25 paesi. All'interno dei suggestivi ambienti di Spazio Antologico 84, Studio 76, Studio 90 e Studio 2000 in cui si articola East End Studios, si sono svolti i lavori che hanno visto l'alternarsi di sessioni plenarie di presentazione delle strategie aziendali, a workshop di lavoro, alla presentazione delle prossime novità, alle cene di gala, a momenti di intrattenimento. Una complessa e articolata organizzazione progettata e diretta da Euphon. Il progetto dell'allestimento con la supervisione di Enzo Manfè, ha coinvolto oltre 14.500 metri quadrati di spazi congressuali, suddivisi nei " Padiglioni" per Fiat (Studio 2000), Alfa Romeo (Studio 76) e Lancia (84 Spazio Antologico), collegati in un percorso insieme fisico e ideale con le quattro sale dei workshop ( Studio 90) e le sale per le cene, i buffet e gli spettacoli. Un allestimento puntuale ed estremamente flessibile, dove ogni padiglione è stato in grado di trasformarsi, nel giro di poche ore per accogliere le diverse fasi della manifestazione. Un evento, unico nel suo genere, che ha permesso di valorizzare al massimo grado tutte le potenzialità degli East End Studios.

UNA STRATEGIA VINCENTE PER E CONCESSIONARI FIAT, ALFA E LANCIA
Milano, 18 giugno 2001 - Nella prima quindicina di giugno Fiat Auto ha organizzato, a Milano, con gli uomini delle proprie reti di vendita Fiat, Lancia e Alfa Romeo un incontro che non ha precedenti per il numero di persone coinvolte e l'ampiezza del programma affrontato. Nell'insolita cornice degli studi cinematografici "East End Studios", infatti, si sono avvicendati, provenienti da 25 Paesi: 1015 Concessionari Fiat, 765 Alfa e 400 Lancia. In totale, 6000 partecipanti in rappresentanza di 2180 concessionarie. Obiettivo: dare vita, per ciascuno dei tre marchi, ad un incontro di presentazione delle strategie aziendali al quale faranno seguito quattro workshop dedicati, rispettivamente, al brand, al prodotto, al marketing e alla soddisfazione del cliente. E mettere, così, a punto la strategia di sviluppo commerciale dei prossimi anni insieme con i piani imprenditoriali (di Azienda e Concessionari) necessari a realizzarla. Da un incontro a due vie, che ha permesso di condividere con gli uomini sul campo ogni obiettivo e scelta competitiva, è emerso un programma di lavoro articolato che costituisce la risposta di Fiat Auto e delle sue reti di vendita ai cambiamenti in atto nel mondo del business in generale e in quello dell'auto in particolare. Trasformazioni che, se da un lato rappresentano un fattore di rischio e un inasprimento della competizione di mercato, dall'altro si rivelano come un'opportunità commerciale e di crescita assai vantaggiosa per chi sappia coglierla. Occasione che si rivela tanto più interessante nel momento in cui Fiat Auto mette a disposizione di coloro che ogni giorno la rappresentano nei confronti dei clienti, nuovi modelli di grande impatto. Automobili belle e portatrici di idee e soluzioni tecnologiche nuove come Lancia Thesis, Alfa 156 Gta e Sportwagon Gta, Fiat Stilo. 1 lavori e il percorso, insieme fisico e ideale, nell'esperienza del "brand come valore aggiunto e opportunità di business" si sono svolti all'interno di tre suggestivi ambienti (Lancia, Alfa e Fiat), destinati a riprodurre lo scenario nel quale - virtualmente - operano il target, il prodotto e il marchio. Per Lancia si è trattato di una sala pensata come spazio avvolgente, nel quale si sviluppa la metafora della strada, il territorio naturale della concessionaria, il vero punto di contatto fisico con il cliente (un'ideale Via dello Stile che ricorda via Condotti e Roma, via Montenapoleone a Milano, il Fauburg St. Honorè di Parigi). E dove assume concretezza il concetto di stile come sinonimo di moda, eleganza, piacere, raffinatezza, attenzione ai dettagli. Proprio i valori del marchio Lancia, insomma, che hanno preso vita su un fronte di proiezione di 40 metri di larghezza per 4,5 di altezza, costituito da 5 schermi affiancati- A dominare lo spazio riservato al "mondo Alfa Romeo, invece, la grande calandra di Alfa 147 (simbolo della nuova vitalità della marca) inserita al centro degli schermi che fronteggiano la platea. Poi il palco che s'insinua tra il pubblico, richiamando idealmente un tavolo da riunione, intorno al quale siedono uomini dell'Azienda e Concessionari, i partner chiamati a sfidare i propri limiti per preparare il futuro di Alfa Romeo. Tutt'intorno un ambiente giocato sulle tinte che da sempre interpretano lo spirito del marchio: il bianco e il nero, interpuntati di "firme" in rosso e argento. Semplice e allegro, "friendly" e tecnologico, ecco, infine, l'universo della marca Fiat. 1 partecipanti, seduti in una sala ad anfiteatro, hanno alle spalle pareti geometriche che le luci pennellano di colore. Mentre davanti a loro, su un maxi schermo lungo alcune decine di metri, prendono vita suggestive scenografie elettroniche. Ancora una volta, l'oratore è al centro, quasi avvolto dal suo pubblico in un dialogo continuo. Poi la sorpresa: lo schermo si apre come un gigantesco portale. E diventa l'accesso alla zona di esposizione retrostante che crea un effetto moltiplicatore perché riproduce la stessa architettura della prima sala.

IL PIANETA AUTO DI FRONTE AL CAMBIAMENTO
Milano, 18 giugno 2001 - Oggi, nello scenario di un cambiamento globale che investe aziende e mercati, Stati e individuì, domina quella che l'economista joseph Schumpeter chiama "spirale della distruzione creativa". Vale a dire un meccanismo che premia chì sa reagire al cambiamento stesso ed estromette gli altri dalla sfida competitiva. Lo stesso avviene nel mondo dell'automobile. Dove le nuove tecnologie di comunicazione e l'e-commerce hanno dato ancora più potere al consumatore: quello di confrontare, e decidere senza uscire di casa o dall'ufficio. Dove anche i clienti più fedeli possono essere indecisi e cambiare idea con facilità, perché la scelta diventa ogni giorno più ampia a causa del moltiplicarsi dei concorrenti. Da qui la prospettiva di un drammatico aumento della competizione a tutti i livelli: all'interno del marchio, tra marchi, con gli operatori indipendenti e con eventuali nuovi canali di vendita come la grande distribuzione. In questa situazione tutti i clienti (e soprattutto quelli delle fasce élitarie) hanno modificato il loro comportamento di acquisto. Hanno maggiori aspettative. Richiedono un alto livello di servizi. Sono diventati molto esigenti: sia per quanto riguarda la scelta, sia in relazione al valore del prodotto. Basta, perciò, la minima insoddisfazione per innescare la spirale della "distruzione creativa" di Schumpeter. Il resto lo fanno Internet con le sue mille informazioni disponibili in tempo reale, i nuovi concorrenti, le nuove offerte, le proposte alternative. Il rischio dunque esiste, è reale, ma non ci si può difendere con uno sconto più alto, che aprirebbe la porta a canali dì distribuzione paralleli. Bisogna, invece, investire sulla qualità della vendita e sulla qualità dei servizi. t necessario fare ricorso a quelle due formidabili armi che sono: un marchio forte e una rete di concessionari altamente professionale. Solo la soddisfazione del cliente e la sua fedeltà, infatti, possono proteggere costruttore e concessionari dalla spirale della distruzione di valore, instaurando, al contrario, un circolo virtuoso. E l'altro ramo della forbice proposta dall'economista austriaco: quella riferita alla creatività. Una scelta che si esprime in una relazione duratura con il consumatore e porta ad un rafforzamento dell'immagine di marca e ad una maggiore redditività. In questa prospettiva, il cambiamento è un'opportunità che consente alle aziende di trovare la strada del successo anche e proprio nelle situazioni difficili. A patto che abbiano dalla loro un marchio ricco di storia, valori chiari, una strategia vincente e siano disposte a seguire tre regole d'oro:ascoltare il cliente, reagire, evolversi.

INTERVENTO DI ROBERTO TESTORE AMMINISTRATORE DELEGATO DI FIAT AUTO SUL VALORE DEI MARCHI
Milano, 18 giugno 2001 - Nel corso della conferenza stampa tenutasi in occasione della convention Fiat "Together to win" L'ing Roberto Testore, amministratore delegato di Fiat Auto ha tenuto una relazione nel corso della quale ha sottolineato l'impegno di mettere a punto un piano di sviluppo commerciale e di immagine con il quale Fiat vuole raggiungere l'obiettívo di vendere entro il prossimo triennio tre milioni di veicoli, con una solida redditività strutturale. Alle spalle di questo nostro progetto commerciale c'è il grande sforzo di tutta l'azienda per rispondere alle sollecitazioni derivanti, da un mondo che cambia continuamente intorno: nei ritmi dell'innovazione, nelle dinamiche dei mercati, nell'intensità della competizione. Il tutto accelerato da Internet, dalla conoscenza ad ampio raggio che i potenziali clienti si possono fare di noi e dei nostri concorrenti. Proseguendo nel suo intervento Testore ha tracciato le linee guida del piano industriale che Fiat Auto si è data per essere protagonista in questo mondo si articola, come già anticipato qualche mese fa a Ginevra in quattro direttrici. Primo: sviluppare tre marche con forte identità, immagine e valore; secondo: procedere con rapidità sui terreno della giobalizzazione; terzo: fare dell'accordo di collaborazione industriale con General Motors un pilastro della competitività strutturale; quarto: diventare leader nel nuovo mondo della mobilità, offrendo una completa integrazione fra prodotto e servizio. Per quanto riguarda il primo punto: lo sviluppo dei marchi significa prima di tutto innovazione di prodotto. "Stiamo lavorando ad un programma di rafforzamento molto intenso: entro la fine dei 2005 lanceremo 19 nuovi modelli" Ha precisato Testore ed ha quindi proseguito sostentendo che "Siamo sicuri che questi nuovi prodotti ci daranno grandi soddisfazioni e contribuiranno in maniera determinante ad aumentare il successo dei marchi Fiat, Lancia e Alfa Romeo". In merito al secondo punto: la globalizzazione è vero che Fiat subìto alcuni contraccolpi della forte crisi che ha colpito il Sud America due anni fa ed è stato quindi, necessario reagire con grande determinazione alle difficoltà in cui si trova oggi l'Argentina; attualmente si avvertono le conseguenze della crisi economica in Polonia e Turchia. E anche vero però che, dopo la ristrutturazione profonda delle operazioni, in Brasile Fiat ha ricominciato a raccogliere risultati positivi. Sempre in Brasile è stato avviato lo scorso autunno la seconda fase dei progetto 178 che si basa sulla nuova gamma della Palio, che sta ottenendo un successo al di là delle più rosee aspettative. Fiat si attende molto anche dai prossimi lanci della nostra world car in India ed in Cina. Sul terzo punto: l'alleanza con la Gm l'amministratore delegato di Fiat Auto si sofferma sulla maggiore competitività dei costi, che è, naturalmente, un fattore molto importante per crescere sul mercato globale. "Il nostro accordo industriale con la Generai Motors" - precisa Testore - " la cui logica, voglio ribadirlo ancora una volta è quella di essere "alleati sui costi, ma concorrenti sui mercati - si inserisce proprio in quest'ottica. Un'alleanza quindi molto innovativa, unica nel suo genere. Un'alleanza che sta già portando degli ottimi risultati in termini di sinergie, a cominciare dal terreno sul quale possono essere più immediate: gli acquisti". Quarto ed ultimo punto: la mobilità. Questo significa creare intorno al prodotto una rete di servizi ad alto valore aggiunto. E' necessario cioè fornire agli utenti privati ed alle imprese servizi di mobilità personalizzati, programmi finanziari, la manutenzione , l'assistenza, l'informazione. E' chiaro che Fiat vuole vendere anche la mobilità. Perché la mobilità è il futuro dell'automobile. Il tutto verrà fatto sfruttando al massimo le potenzialità dell'information and Communication Technology attraverso Connect, il sistema infotelematico che già equipaggia i modelli più recenti, come Alfa 147 e Doblò. Proprio nell'integrazione tra prodotto, servizi e nuove tecnologie ci sono basi importanti per la crescita e per la redditività. "Ecco" - continua Testore - " questo è il nostro piano industriale. Dobbiamo lavorare sodo per essere sempre più competitivi, lanciando prodotti e servizi sempre più rispondenti alle esigenze dei cliente e portare avanti, al tempo stesso, tutte le iniziative necessarie per ridurre ulteriormente i costi. E' in questo quadro che si collocano le azioni per il rafforzamento della rete commerciale. Uno straordinario asset se straordinariamente preparata in mezzi, competenze, e soprattutto se ha grinta, voglia di vincere, come tutti noi". In conclusione l' amministratore delgato di Fiat Auto sostiene che l'automobile è certamente una grande industria, è probabilmente il settore che più di ogni altro mobilita risorse umane, finanziarie, tecnologiche; è insomma un motore fondamentale dell'economia.

WATERSIDE ARMONIA E LAVORO INSIEME NELL'UFFICIO DI NUOVA GENERAZIONE COMPLETATO L'ALLESTIMENTO DEL NUOVO QUARTIER GENERALE DI BRITISH AIRWAYS
Milano, 18 giugno 2001 - British Airways ha recentemente inaugurato la nuova sede di "Waterside", una vera e propria cittadina immersa nel verde di una riserva naturale di 280 acri (paragonabile in proporzione solo ai London Kensington Gardens). Nel progetto della nuova sede, situata a Harmondsworth, nei pressi dell'aeroporto di Heathrow, l'architetto Niels Torp ha voluto rispecchiare la vocazione globale della compagnia aerea selezionando i materiali in 16 paesi diversi, 12 dei quali in Europa. La pietra calcarea di Chamesson (piccolo villaggio francese sulla Senna) della facciata dell'edificio, i porfidi importati dal Portogallo, i ciottoli spagnoli disseminati lungo le rive del lago sul quale sorge il complesso, gli alberi dei boschi canadesi. Anche gli interni degli edifici testimoniano la multietnicità del progetto: legno d'acero ed alluminio canadesi per soffitti e pareti; anelli acustici in fibra di vetro svedesi; sedie danesi e finlandesi; alta tecnologia giapponese; elettrodomestici italiani, svizzeri e tedeschi. Americani i legni pregiati dalle foreste sostenibili, in pieno rispetto dell'equilibrio dell'ecosistema, utilizzati per la pavimentazione e gli scorrimano. E ancora, ulivi e alberi di fico ad ornare "Waterside's Street", l'atrio della lunghezza di 175 metri nel cuore delle sei palazzine di cui la struttura si compone. Per la realizzazione hanno lavorato 1.500 persone, 160 società di appalto e rifornitori guidate da MACE costruzioni per un investimento complessivo di 200 milioni di sterline. Il progetto rappresenta una forte innovazione per quanto riguarda l'utilizzo del tempo, dello spazio e del lavoro di squadra, oltre che per lo spiccato orientamento verso l'information technology. Il concetto di globalizzazione è evidenziato anche dai nomi scelti per le sei palazzine: Orient, Europe, Australia, Americans, Africa ed Asia. Ognuno degli edifici è accuratamente allestito così da riflettere le caratteristiche del continente rappresentato, tanto che le stesse sale riunione prendono il nome dalle relative città (Nairobi ad esempio per "Africa", Phoenix per "Americans" e così via). Questo progetto innovativo rappresenta un grande passo avanti nella strada per "fondere" la vita d'ufficio con quella privata. Gli spazi progettati in modo da permettere di lavorare in qualsiasi luogo ci dimostrano come l'architettura e il design si siano incontrati per sviluppare il concetto di lavoro del XXI Secolo: non si impone più all'impiegato tempi e spazi di lavoro ma, grazie alla tecnologia, gli si permette di operare in qualsiasi momento ovunque si trovi. Una collaborazione tra architettura e gestione delle risorse che determina un nuovo modo di costruire, con l'obiettivo di creare ambienti dove ufficio e privato convivano armonicamente. Waterside rappresenta il più ampio progetto mai intrapreso da British Airways nella direzione di un rinnovamento culturale, comportamentale e tecnologico. Implementato grazie ad un programma motivazionale di formazione ad ampio raggio (sono stati coinvolti gli impiegati di ogni livello), ingloba in se' interessanti prospettive economiche. Si stima, infatti, che i benefici derivanti dalla efficienza della forza lavoro, dalla vicinanza dei key decision makers, dalla maggiore riduzione dei costi d'ufficio dei nuovi metodi volti al miglioramento della produttività, garantiranno alla compagnia aerea un risparmio pari a circa 15 milioni di sterline ogni anno. Grandi innovazioni tecnologiche rendono Waterside tecnologicamente all'avanguardia a partire dall'installazione di una rete interna "Intranet", in grado di garantire un immediato e semplice accesso all'informazione, all'introduzione di un canale televisivo, Ba-Tv, che trasmette live sul posto di lavoro le notizie riguardanti la compagnia. E ancora, sofisticati computer portatili e modem a disposizione dei dipendenti che in questo modo hanno la possibilità di mettersi in contatto con Waterside da qualsiasi luogo essi si trovino. Dal punto di vista logistico, poi, non a caso le postazioni di lavoro non vengano assegnate personalmente ed in modo permanente. La tecnologia ribattezzata dell' "anywhere office" fa sì, infatti, che gli impiegati possano decidere spontaneamente da dove e quando lavorare. All'interno di questo progetto, si crea una perfetta armonia tra la vita lavorativa e quella privata; infatti nel complesso si trovano una serie di strutture come supermercato, banca, agenzia di viaggi, fioraio, centro fitness e salone di bellezza. Ogni particolare è finalizzato a promuovere well being e valori positivi. Alla luce di questa nuova cultura del lavoro, gli impiegati sono incoraggiati ad ottimizzare il tempo diviso tra vita lavorativa e privata. Waterside diviene così struttura che concilia questi aspetti dove modernità e tradizione, innovazione e classicità non si ostacolano né si fondono. La dimensione "internazionale" del complesso è sottolineata dalla presenza di opere d'arte e di design di livello internazionale che abbelliscono parchi e strade, sorprendenti per fantasia e varietà ed enfatizzano la natura globale del mercato di British Airways. Strade, parchi, atrii costituiscono il punto focale di gravitazione di impiegati e visitatori, divenendo luoghi di incontro e di lavoro "en plein air" secondo le più moderne concezioni. Tutto si risolve in quella che, forse audacemente, potremmo definire la moderna trasposizione della aristotelica teoria antropocentrica: "Il dipendente al centro dell'universo aziendale". Dunque, in sintesi la ricetta del successo di British Airways è: forza lavoro altamente motivata, massima disponibilità e spirito di collaborazione, poco spazio alle gerarchie, ottimizzazione dei rapporti umani. Waterside, il mezzo che suggellerà tale successo nel ventunesimo secolo. Investimento totale (palazzi e parco) 200 milioni di sterline; Investimento in information tecnology 10 milioni di sterline; area struttura 113,31 ettari Inclusi 16,18 ettari delle costruzioni; occupanti 3.500 persone. Caratteristiche dell'information technology : Accesso individuale ai Pc multimediali, video conferenze, e-mail; apio uso di laptop, Lan senza fili, e-mail vocale, cellulari intelligenti per permettere di lavorare in qualsiasi punto della struttura e del mondo.

GO ANNUNCIA IL PROFITTO OTTENUTO NEL PERIODO DI 12 MESI CONCLUSOSI IL 31 MARZO 2001 E IL MANAGEMENT BUYOUT CON L'APPOGGIO DI 3I FATTURATO DI 159.7 MILIONI DI STERLINE, CRESCITA DEL 59% RISPETTO AL 2000 UTILI PARI A 4.0 MILIONI DI STERLINE, SUPERIORI ALLE ASPETTATIVE DI BREAK EVEN
Milano, 18 giugno 2001 - Go Fly Limited, la compagnia aerea a basso costo, nata come sussidiaria di British Airways, annuncia oggi i risultati di bilancio per il periodo di 12 mesi conclusosi lo scorso 31 marzo 2001. Allo stesso tempo, la compagnia annuncia il suo nuovo corso come società indipendente, dopo l'acquisizione della stessa da parte del management - un'operazione da 110 milioni di sterline - con il supporto di 3i, la più grande società europea di venture capital. Il management di Go, guidato dal Direttore Generale Barbara Cassani, resterà in carica anche dopo il passaggio di mano della società. Il piano d'acquisto prevede che 19 Senior Manager di Go investiranno capitali propri nella società, mentre a tutti gli altri 750 impiegati di Go verranno offerte delle opzioni d'acquisto sulle azioni. Ad operazione conclusa, il 221/2 % della società apparterrà ai dipendenti della stessa. Barbara Cassani, Direttore Generale di Go, afferma: "Siamo orgogliosi di annunciare il nostro primo anno in attivo e siamo felici di poter proseguire in maniera indipendente, insieme a 3i. Questi risultati dimostrano che abbiamo creato un settore d'attività molto forte in grado di attaccare il mercato grazie al contenimento dei prezzi a fronte di un ottimo servizio offerto. Il successo di Go è dipeso dalle persone, ecco perché desidero offrire ad ognuna di esse la possibilità di diventarne comproprietaria. Ora che non siamo più distratti dal processo di vendita della società, abbiamo intenzione di concentrare tutti i nostri sforzi su un'aggressiva strategia di crescita. Le prospettive per i nostri clienti - così come per i nuovi proprietari - appaiono estremamente positive". Tom Sweet-Escott, Direttore di 3i ha aggiunto: "Siamo stati positivamente colpiti dai risultati ottenuti fino ad oggi da Go e siamo quindi felici di poter offrire il nostro supporto ad un gruppo manageriale così determinato. L'azienda ha grosse opportunità di affermarsi nel settore dei voli a basso costo, un settore di per sé in forte crescita. Il fatto che 3i avesse avuto esperienza e conoscesse bene i settori del trasporto e della logistica si è rivelato un fattore chiave nella decisione da parte della società di cogliere questa opportunità d'investimento, riconfermando il nostro impegno nel campo delle grandi acquisizioni".

UN NUOVO PORTALE PER L'AEROPORTO DI VENEZIA
Venezia, 18 giugno 2001 - E-Tree, webcompany del gruppo Etnoteam, ha realizzato il nuovo portale di Save, la Società di Gestione dell'Aeroporto di Venezia.
www.veniceairport.it da oggi online, è un portale ricco di servizi che permette all'utente di avere in tempo reale tutte le informazioni "dalla a alla z" riguardanti l'aeroporto. Numerose infatti le novità: dalla situazione dei voli in tempo reale (arrivi, partenze, ritardi e cancellazioni), alle indicazioni per arrivare in aeroporto (ubicazione dello scalo, servizi di trasporto da/per l'aeroporto) , alle pagine "Lost & Found" per ricevere informazioni sul bagaglio smarrito. Sono inoltre disponibili diverse sezioni con informazioni utili sulle compagnie aeree, il piano di voli della stagione, i punti vendita in aeroporto. E' possibile ricevere via Sms molti dei servizi del portale: inviando un Sms al numero 0328-5769955 si possono avere in tempo reale, direttamente nel proprio telefonino, tutte le notizie utili sul volo, le indicazioni per raggiungere l'aeroporto a quelle sul bagaglio smarrito. Prossimamente l'utente potrà anche prenotare direttamente il proprio volo e fare il check-in via internet. E-Tree si è occupata della realizzazione del sito sia dal punto di vista del concept grafico che di sviluppo delle applicazioni e della system integration. Il portale si presenta con una veste grafica sobria e professionale studiata per semplificare la navigazione e l'utilizzo dei diversi servizi offerti: dall'homepage è possibile accedere alle diverse sezioni del portale sia attraverso i menù di navigazione che attraverso link diretti. Uno dei principali obiettivi da parte della webcompany è stato quello di progettare servizi funzionali ad alto contenuto tecnologico. Il portale, realizzato su piattaforma Atg Dynamo, permette di progettare servizi personalizzati, generando dinamicamente le diverse pagine del portale e integrando contenuti, grafica ed applicativi on the fly. I servizi implementati sono personalizzati secondo le caratteristiche degli utenti e le loro preferenze segnalate durante la fase di registrazione. Tutti i contenuti presenti nel portale sono gestiti attraverso un publishing tool che permette di redigere, gestire e pubblicare in modo immediato le diverse informazioni direttamente dalla redazione del portale. Essendo orientato ad un'audience internazionale, il sito può essere navigato in modalità multilingua. Le procedure, sviluppate su tecnologia Dynamo, permettono di gestire le diverse lingue, che sono e saranno implementate, senza bisogno di ulteriori sviluppi applicativi. ."E' stato un progetto stimolante - afferma Riccardo Donadon, Amministratore Delegato di E-Tree - con un alto grado di innovazione, perché ci ha dato la possibilità di integrare con successo servizi tradizionali internet con nuovi servizi di fonia mobile. Si tratta del primo portale nel suo genere a utilizzare Sms con servizi a valore aggiunto. Save è una realtà in continua evoluzione, con grandi idee innovative nel settore internet-viaggi".

GRUPPO ENGINEERING: NASCE "ENGISANITÀ", JOINT VENTURE FRA IL GRUPPO ITALIANO ED IL GRUPPO FRANCESE GFI INFORMATIQUE, CHE INCLUDE LE ATTIVITÀ DI GFI SANITÀ (EX OLIVETTI SANITÀ) ED IL RAMO SANITÀ DI ENGINEERING.
Milano, 18 giugno 2001 - E' stata costituita oggi "Engisanità", joint venture paritetica tra Gfi Informatique - quotata in Borsa a Parigi - e Engineering Ingegneria Informatica - societa' leader in Italia nella business e system integration e quotata al Nuovo Mercato dal 12 dicembre - che include la totalità delle attività di Gfi Sanità e il ramo sanità di Engineering. Gfi Sanità (ex Olivetti Sanità), è una filiale del Gruppo Gfi Ois acquisita da Gfi Informatique a giugno 2000. La nuova società, Engisanità, con un fatturato di circa 50 miliardi di lire e 310 dipendenti, rappresenta attualmente il primo polo in Italia per la fornitura di servizi It nel settore della sanità sia pubblica che privata. La joint venture, che parte con una quota di mercato di oltre il 40% dei servizi It per l'area sanità ed una penetrazione commerciale in oltre il 70% delle Asl e circa il 50% delle aziende ospedaliere, avrà un fatturato di 70 miliardi di lire entro il 2003. Questa prima acquisizione, finanziata con le risorse raccolte in sede di Ipo, rappresenta per il Gruppo Engineering - che negli ultimi tre anni ha raddoppiato il fatturato - un primo significativo passo per raggiungere l'obiettivo dei 1.000 miliardi di ricavi entro la fine del 2003. Engineering rileverà il 50% di GFI Sanità per 15,5 miliardi di lire, mentre ulteriori 3,6 miliardi di lire saranno versati dal Gruppo per la ricapitalizzazione della joint venture. Parallelamente Engineering conferirà alla nuova società il proprio ramo sanità, che a fine 2000 ha registrato un fatturato di 8 miliardi di lire ed un utile netto pari al 6% dei ricavi. L'impegno finanziario complessivo del Gruppo Engineering è, quindi, di circa 19 miliardi di lire, compresa la ricapitalizzazione della società per 840 milioni a valore nominale e circa 2,5 miliardi di lire a titolo di sovrapprezzo. Sulla base dei patti parasociali sottoscritti, inoltre, ad Engineering è stata affidata la gestione operativa della nuova società, con potere di nomina, quindi, del presidente, dell'amministratore delegato e del direttore generale, mentre il numero dei consiglieri sarà paritetico. Il mercato dei servizi It per la sanità in Italia è distribuito su circa 300 strutture tra aziende Asl (196), aziende ospedaliere (97) e Policlinici Universitari (10), ed è attualmente valutato circa 56,8 miliardi di Euro. La spesa informatica del settore rappresenta in Italia circa l'1%, vale a dire circa 568 milioni di Euro, rispetto al 2-3% degli altri paesi europei. Il basso livello della spesa informatica nella sanità in Italia lascia prevedere un sensibile incremento futuro e il settore è, di fatto, da considerarsi strategico. Gfi Sanità, con oltre 250 dipendenti, é uno dei protagonisti sul mercato italiano della sanità e sviluppa soluzioni professionali per ospedali centrali e regionali, università, istituti di ricerca, cliniche private, e può contare su oltre 600 clienti.

VOTO AGLI ITALIANI ALL'ESTERO: INTERVISTA ESCLUSIVA ALL' ONOREVOLE MIRKO TREMAGLIA, MINISTRO PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO
Roma, 18 giugno 2001 - "Il mio primo impegno," sottolinea l'on. Mirko Tremaglia, "è la ripresentazione della legge di attuazione per il voto degli italiani all'estero e se fra sei o , al massimo, sette mesi, se non avrò vinto questa battaglia, me ne vado dal Parlamento". Il magazine www.cultureitaly.com ha effettuato in esclusiva questa intervista all'onorevole Mirko Tremaglia, neoministro per gli italiani all'estero. Il video e il testo dell'intervista è fruibile on line da oggi, 15 giugno. "Ci sono tanti problemi imminenti da risolvere," spiega l'on. Mirko Tremaglia, "Compito di questo ministero sarà fissare una vera politica per gli italiani nel mondo. Ci sono paesi di questa civilissima Europa, dove nei ristoranti i cartelli recitavano questo locale è vietato ai cani e agli italiani. Gli italiani sono stati calpestati, umiliati, sfruttati, poi sono riusciti in un'operazione di grande riscatto, conquistando ammirazione e rispetto. Abbiamo 320 parlamentari di origine italiana sparsi nel mondo. I rapporti con i nostri connazionali all'estero sono importanti per tutto: dalla cultura alla politica estera, al commercio".

ELETTO IL NUOVO CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE DI COSEPURI: (CONSORZIO TRASPORTI BOLOGNESE) ROMANO CARAVITA RICONFERMATO PRESIDENTE
Bologna, 18 giugno 2001 - A seguito delle consultazioni svoltesi nel mese di aprile, la base associativa di Cosepuri, il Consorzio trasporti bolognese che coinvolge 7000 imprese private del trasporto persone e cose (bus, auto, autolinee, merci le quattro divisioni dell'azienda), ha provveduto ad eleggere il nuovo Consiglio di Amministrazione, che resterà in carica tre anni. Presidente è stato rieletto Romano Caravita, 65 anni, uno dei fondatori del consorzio bolognese che, nel 2002, festeggerà trenta anni di vita. Confermato anche Emilio Monti, 55 anni, vicepresidente uscente e responsabile della Divisione Auto. Rieletti i consiglieri Renzo Capitani, Pieretto Depaso e Stefano Orai (Divisione Merci); Gabriele Onofri e Santo Ciro Panzacchi (Divisione Bus); Gennaro Brunetti e Gino Onofri, (Divisione Auto). I nuovi consiglieri eletti sono invece Alberto Lamma, e Paolo Tarpinelli, della Divisione Bus; Angelo Girolimetto, Roberto Nerozzi e Gianluca Zanetti, della Divisione Auto; Giuseppe Righi, della Divisione Merci. Il nuovo Consiglio di Amministrazione ha rivolto un caloroso ringraziamento ai consiglieri uscenti, grazie al lavoro dei quali Cosepuri ha conseguito risultati di rilievo, tra i quali va ricordata la certificazione di qualità Iso 9002 e l'acquisizione del pacchetto di maggioranza della Best Bus, poi trasformata in Ricci Bus S.p.A.

A SPACELAND I 500 CANDIDATI PER IL PRIMO EQUIPAGGIO NON GOVERNATIVO PER LA MISSIONE SPAZIALE COSMO 2002
Milano, 18 giugno 2001 - 500 candidati senza requisiti di laurea o militari pre-selezionati attraverso i seminari "spaceland" potranno ambire a partecipare alla missione spaziale cosmo 2002 e volare nello spazio alla fine delle selezioni in real tv come primo equipaggio non-governativo della storia! Sui siti www.italiamir.org e www.valduira.com/cosmo i dettagli della selezione del programma cosmo e del centro spaziale spaceland che sorgera' in valsusa per selezionare i 500 finalisti, seguire la missione spaziale cosmo 2002 ed aprire le porte dello spazio al grande pubblico! I records del programma cosmo: prima missione spaziale sperimentale e dimostrativa al mondo finanziata privatamente e con copertura in real tv, realizzabile entro il 2002; prima selezione popolare al mondo di un cosmonauta civile, senza requisiti di laurea o di esperienza militare; prima opportunita' di partnership al mondo per il merchandising di prodotti e servizi commerciali popolari abbinati operativamente al volo umano spaziale; primo equipaggio spaziale non-governativo della storia; primo centro operativo e turistico spaziale al mondo finanziato privatamente (spaceland) interattivo per avvicinare il grande pubblico alle grandi valenze dello spazio, con ampie ricadute culturali e socio-economiche per il territorio; prima trasmissione in real tv al mondo per reportage di 24 ore al giorno che, grazie ad opportune sintesi, mostreranno fasi mai viste di selezione e addestramento, e la vita e le attivita' di uomini e donne nello spazio; possibilita' di effettuare la prima uscita extraveicolare italiana e la terza in europa della storia Il progetto cosmo espande il carico utile per i propri partners della missione cosmo 2002, per una serie di esperimenti e dimostrazioni operative in real tv che beneficieranno delle condizioni di gravita' zero proprie del segmento russo della stazione spaziale Iss. L'obiettivo sperimentale consiste in una immediata serie di ricadute per migliorare la qualita' della vita sulla terra, in particolare relative a contromisure per gravi patologie di donne ed anziani (osteoporosi) e per lo sviluppo e la dimostrazione di servizi "vas" telefonici e sistemi tecnologici ict a controllo vocale di interesse per il grande pubblico e di particolare importanza per anziani e disabili fisici. Seguiranno l'impresa, fin dalle prime tappe di addestramento in Italia previste per il prossimo autunno, reti televisive internazionali insieme a gruppi imprenditoriali italiani per una copertura dedicata al fine di realizzare la prima serie al mondo di real tv spaziale con attivita' di sperimentazione e testing interattive. I seminari "spaceland" - nell'ambito delle attivita' precursorie della missione durante le prossime sessioni estive pre-selezioneranno 500 giovani, scienziati e tecnici interessati a candidarsi al ruolo di secondo cosmonauta a fianco del candidato cosmonauta ing. Carlo Viberti. Sulla base dei protocolli tecnico-operativi firmati in ucraina dal direttivo della cosmo con il centro ucraino responsabile di sistemi di telecomunicazione della Mir e del segmento russo I.S.S. , la direzione tecnica ucraina conferma l'interesse sul ruolo dell'ing. Carlo Viberti, e lo propone quale primo "foreign science cosmonaut" privato al mondo per sperimentare un nuovo sistema di comunicazione "wireless" basato sul progetto "voce" di italiamir, gia' presentato alla Nasa per gestire emergenze sulla stazione spaziale.

ASTRA 2C IN ORBITA - SUCCESSO DELLA MISSIONE PROTON 12° SATELLITE ASTRA POSIZIONATO MOMENTANEAMENTE SUI 19,2° EST
Baikonur, 18 giugno 2001 - Il satellite Astra 2C della Société Européenne des Satellites S.A. (quotata al Luxembourg Stock Exchange : Ses e al Frankfurt Exchange : Sdsl) è stato lanciato in orbita a bordo del vettore russo Proton dal Cosmodrome di Baikonur (Kazakistan) oggi alle 7.49 a.m ora locale (03.49 a.m. Cest - 01.49 a.m. Gmt). Astra 2C è il dodicesimo satellite Ses della flotta Astra e sarà il quarto ad essere permanentemente collocato sulla posizione orbitale di 28.2° Est. In ogni caso, fino al lancio del satellite Astra 1K, il satellite sarà temporaneamente posizionato sulla prima posizione Ses di 19.2° Est. Romain Bausch, Direttore Generale e Presidente del Cda di Ses ha dichiarato: " Con l'avvicinarsi della fine del tempo di vita di Astra 1A, con 13 anni di operazioni in orbita coronate di successo, Ses ha deciso di posizionare Astra 2C temporaneamente a 19.2° Est. Il dodicesimo veicolo spaziale Astra potrà così fornire una capacità addizionale di sicurezza in linea con la pianificazione intersatellitare pensata da Ses; ancora una volta dimostrando l'eccezionale qualità del Sistema Satellitare Astra". Il veicolo è stato costruito dalla Boeing Satellite Systems presso El Segundo (California). Astra 2C è un satellite di tipo Bss 601 Hp (Hp : High Power), che può ospitare fino a 32 transponder attivi (nei primi 5 anni, 28 in seguito) con un Twta (Travelling Wave Tube Amplifier) che permette una potenza di 105 Watt. Il satellite è equipaggiato con Xips (Xenon Ion Propulsion System) per le manovre di mantenimento in orbita come pure i propulsori convenzionali bi-propellenti. Gli elementi solari di gallio arseniuro forniscono ad Astra 2C 7 Kilowatt di energia elettrica. Il satellite possiede anche un' antenna dal design avanzato, che utilizza due grandi riflettori ultraleggeri progettati con tecnologia della Boeing. Il peso del veicolo al momento del lancio è di 3.643 chilogrammi ed è stato concepito per durata di vita di 15 anni. I servizi di lancio per Astra 2C a bordo del razzo Proton sono stati forniti dall'International Launch Services (Ils), la joint venture tra Lockheed Martin (Usa), Khrunichev e Rsc Energia (Russia). Il lancio di Astra 2C segna il quinto lancio di successo Astra su Proton. I primi tre stadi del razzo Proton hanno portato Astra 2C ad una altitudine perigea di 179 chilometri e ad una altitudine apogea di 215 chilometri, con un'inclinazione di 51.6°, che il satellite ha raggiunto dopo circa 10 minuti dal decollo dal Cosmodrome di Baikonur. 1 ora e 14 minuti dopo il decollo, il quarto stadio del vettore Proton (Block Dm) è stato attivato per la prima volta per raggiungere un'altitudine apogea di 35.836 chilometri. Il quarto stadio è stato attivato per la seconda volta 6 ore e 33 minuti dopo il decollo per raggiungere l'orbita di trasferimento. L'altitudine perigea è stata aumentata a 7.700 km. Allo stesso tempo l'inclinazione dell'orbita è stata ridotta da 51.6° a 16.0°. La separazione del satellite Astra 2C dal quarto stadio dal razzo Proton è successo 20 minuti dopo la fine del secondo impulso. Il satellite è stato inizialmente seguito da una stazione di controllo in Australia. Nei giorni successivi, 5 funzioni del motore Astra 2C porteranno il satellite su orbita geostazionaria. Il motore apogeo a bordo sarà attivato durante il 5°, 8°, 10°, 12° e 13° movimento di rivoluzione attorno alla terra. I pannelli solari del satellite e le sue antenne di comunicazione saranno spiegati approssimativamente 11 giorni dopo l'inizio della missione. Dopo approfonditi test su tutti i sistemi di bordo, Astra 2C sarà temporaneamente posizionato sulla posizione orbitale di 19.2° Est. Il satellite sarà operativo in circa cinque settimane. Infolink:
www.ses-astra.com www.nsab.se www.asiasat.com www.starone.com.br e www.geamericom.com

IDROGENO UNA STRADA VERSO UN FUTURO SOSTENIBILE IL 25 GIUGNO SARA'INAUGURATA LA A COMBUSTIBILE CHE PRODURRÀ IN MODO PULITO L'ENERGIA PER ILLUMINARE E SCALDARE IL MUSEO DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA DI MILANO
Milano, 18 giugno 2001 - Il prossimo 25 giugno, in occasione dell'entrata in funzione della cella a combustibile che produrrà in modo pulito l'energia per illuminare e scaldare il Museo, verrà inaugurata la mostra Idrogeno: una strada verso un futuro sostenibile. E' la prima mostra italiana sull'idrogeno e il suo ruolo nella produzione di energia e viene realizzata per contribuire alla diffusione della cultura sulle nuove fonti energetiche e le tecnologie per sfruttarle. Il comitato scientifico ha raccolto contributi internazionali tra i più aggiornati, sulla cui base sono stati realizzati i testi. Il progetto grafico originale, realizzato da Proedi, è stato concepito oltre che per la mostra anche per il sito Internet che il Dipartimento Energia sta realizzando. La struttura della mostra: Cos'è l'idrogeno; Dove si trova; Come si produce; Come si usa; Idrogeno ed energia: le tecnologie e le esperienze nel Mondo, in Italia e a Milano. Milano Energia Ambiente 2000 è il progetto che il Museo realizza per rappresentare la storia e l'evoluzione della cultura scientifica e tecnologica della produzione di energia. Al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci" l'impegno culturale, scientifico, tecnologico e ambientale trova spazio, non solo come rappresentazione di quanto già fatto, ma come vero e proprio progetto di lavoro. Al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia - Leonardo da Vinci l'impegno culturale, scientifico, tecnologico e ambientale trova spazio, non solo come rappresentazione di quanto già fatto, ma come vero e proprio progetto di lavoro. Energia Ambiente 2000 nasce dalla creatività del Museo e si sviluppa grazie all'apporto concreto del Ministero dell'Ambiente, dell'Aem SpA di Milano, dell'Ansaldo, di Enea e del Politecnico di Milano e di molti altri partner che stanno raccogliendo con entusiasmo l'invito a partecipare all'iniziativa. Energia Ambiente 2000 è il progetto che il Museo realizza per rappresentare la storia e l'evoluzione della cultura scientifica e tecnologica della produzione di energia. Negli ultimi cento anni si è imparato a produrre sempre meglio energia nelle sue diverse forme; siamo passati dalle gigantesche macchine a vapore alle celle a combustibile. Tra la prima e l'ultima è racchiusa la storia dello sviluppo più recente e vertiginoso della civiltà umana. Il Museo della Scienza di Milano si offre ai suoi visitatori con questo percorso. Il progetto Energia Ambiente 2000 è attivo da circa due anni; fino ad ora ha permesso di realizzare alcuni importanti appuntamenti di discussione tra tecnici e tra breve vedrà le sue prime e significative realizzazioni concrete. Il prossimo 25 giugno si terrà l'inaugurazione della cella a combustibile che produrrà in modo pulito l'energia per illuminare e scaldare il Museo. Da quel momento la più significativa installazione italiana di questo tipo, alimenterà una parte degli edifici del Museo. Contemporaneamente avverrà l'inaugurazione della mostra sull'idrogeno come fonte energetica, che raccoglie contributi internazionali tra i più aggiornati. Nel periodo di apertura della mostra sono previsti alcuni incontri su argomenti specifici le cui date verranno comunicate appena disponibili. Energia Ambiente 2000 è un progetto di ampio respiro. In un futuro prossimo è previsto il completamento del sistema di alimentazione energetica del Museo con l'installazione di un grande tetto fotovoltaico e di un sistema turbo gas, realizzando un sistema dimostrativo di generazione distribuita dell'energia; è prevista la sperimentazione e validazione di sistemi per il riscaldamento e raffrescamento delle sale e la realizzazione di laboratori didattici sulle fonti energetiche. Infine verrà realizzato, utilizzando il sito Internet del Museo, un punto di riferimento per l'informazione e l'aggiornamento sulle tematiche energetiche. Il ruolo del Museo della Scienza e della Tecnologia è stato fino ad ora quello di rappresentare l'evoluzione delle abilità umane nell'usare le risorse. Da ora in poi anche la sperimentazione e la ricerca entrano a pieno titolo nelle sale intitolate a Leonardo da Vinci. Per informazioni Dipartimento Energia e Ambiente Responsabile: Marco Migliavacca -
migliavacca@museoscienza.org Telefono 02 48555381/2

TOYOTA INVESTE OLTRE 180 MLD SU INTERNET PER MIGLIORARE, LA VENDITA E LA PRODUZIONE
Milano, 18 giugno 2001 - Al progetto online della Toyota, che permetterà di trasferire e ricevere informazioni e dati più velocemente, lavoreranno l'unità giapponese di Cisco System e la Toyota Digital Cruise. Toyota Il maggior costruttore automobilistico giapponese investirà, infatti, 10 miliardi di yen (oltre 180 miliardi di lire) per realizzare un nuovo sistema standard per Internet con l'obiettivo migliorare l'efficienza delle propria produzione e delle attività di vendita e di fornitura in rete.

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