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APPROVATI I PROVVEDIMENTI CHE AVVIANO LA LEGGE DEI "100 GIORNI"

Roma, 29 giugno 2001 - La Presidenza del Consiglio dei Ministri comunica: il Consiglio dei Ministri si è riunito ieri, alle ore 11,20 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente, Silvio Berlusconi. Segretario, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza, Gianni Letta. Il Consiglio ha approvato, su proposta del Ministro dell'Economia e delle Finanze, i provvedimenti che avviano la legge "cento giorni". Si tratta di un complesso ed articolato insieme di misure concentrate sul settore produttivo e volte al rilancio dell'economia italiana, rilancio che avviene nel rispetto dei vincoli determinati dagli obiettivi del contenimento dell'inflazione e dell'equilibrio della finanza pubblica. Con questa prima legge il Governo punta a sbloccare fattori economici fondamentali nella strategia dello sviluppo: lavoro, capitali, infrastrutture, tecnologia. L'effetto prodotto sui conti pubblici sarà conseguentemente un effetto di ritorno positivo. L'impatto sulla crescita si manifesterà subito attraverso la positiva influenza che i provvedimenti eserciteranno sulle aspettative di imprese e cittadini, sui loro piani e progetti di attività e di lavoro. In particolare il Consiglio dei Ministri ha approvato: 1. il contratto di lavoro europeo, che recepisce la direttiva dell'Unione in materia di contratto di lavoro a tempo determinato e prende atto dell'accordo sottoscritto nel maggio scorso da un numero significativo di parti sociali. Il contratto rovescia l'impostazione tradizionale per cui "è tutto vietato salvo ciò che è permesso". Il lavoro a tempo determinato e quello a tempo indeterminato avranno d'ora in poi parità di status giuridico, nel rispetto di un preciso catalogo di garanzie. Per prevenire abusi è stabilita una durata massima totale per le sole ipotesi di proroga dei contratti con termine iniziale inferiore a tre anni. Sono previsti forti incentivi alla formazione; 2. il piano di emersione dall'economia sommersa, che rappresenta un investimento sul futuro del Paese. Sono previsti incentivi fiscali e contributivi che crescono in misura proporzionale al volume di lavoro che viene fatto emergere. Sull'area dell'economia che resta sommersa si concentrerà viceversa un programma straordinario di accertamenti; 3. le misure per la detassazione degli utili reinvestiti in beni strumentali (Tremonti bis). Le misure danno impulso all'economia e lanciano un ponte verso la riforma fiscale. Rispetto alla "dual income tax" (Dit) attualmente in vigore il campo di applicazione è più "nell'economia" ed è esteso agli investimenti in capitale umano, attraverso la detassazione degli investimenti in formazione e aggiornamento professionale, mentre la platea dei soggetti beneficiati si allarga ai lavoratori autonomi, alle banche e alle assicurazioni. Analisi recenti indicano una forte caduta del dinamismo imprenditoriale del Paese. La legge assicurerà subito una forte ripresa degli investimenti su tutto il territorio nazionale; 4. la Legge Obiettivo, che è uno strumento essenziale per il rilancio delle infrastrutture e la modernizzazione del sistema, le cosiddette grandi opere. Ogni anno verranno identificati i progetti di realizzazioni infrastrutturali nella Legge Finanziaria . La legge obiettivo consentirà di superare tutti gli ostacoli giuridici e, quindi, di realizzare concretamente e velocemente i progetti . Le opere non si limiteranno alla rete viaria, ma anche all'ampliamento di porti e aeroporti e allo sviluppo di sistemi di collegamento informatico. Esse saranno finanziate prevalentemente dal capitale e dall'iniziativa privata; 5. le misure per la New Economy. Per evitare che la bassa capitalizzazione societaria ostacoli la nascita di imprese innovative basate sullo sviluppo di idee, viene introdotta la possibilità di sottoscrivere il capitale sociale con uno strumento del tutto nuovo: una polizza assicurativa ad hoc. La proprietà delle invenzioni realizzate nelle università e nei laboratori di ricerca, inoltre, sarà restituita agli inventori che avranno il diritto di registrarle a loro nome. Alle Università e ai laboratori di ricerca competerà una quota significativa dei guadagni ottenuti dagli inventori; 6. le disposizioni per la delega al Governo in materia di riforma del diritto societario. La riforma persegue l'obiettivo di favorire la nascita, la crescita e la competitività delle imprese, favorendo l'accesso ai mercati interni e internazionali dei capitali, e quello di definire con precisione i compiti degli organi sociali e di semplificare la disciplina. La riforma della legislazione societaria riprende i temi già discussi in Parlamento nel corso della passata legislatura, conformemente a quanto previsto nel disegno di legge delega al Governo per l'attuazione del nuovo diritto societario (A.C. 7123); 7. le misure per la liberalizzazione delle ristrutturazioni immobiliari. Sarà possibile ristrutturare internamente gli edifici, rispettando volumi e facciate, con una semplice denuncia di inizio di attività. I controlli formali saranno ridotti, quelli sostanziali incrementati; 8. le misure per la semplificazione fiscale. E' soppressa una serie di adempimenti contabili e fiscali inutili, dalle dichiarazioni periodiche dell'Iva alla vidimazione dei registri, dal versamento delle imposte a Ferragosto alla soppressione sostanziale della dichiarazione dei sostituti d'imposta per un ammontare totale annuo di oltre 190 milioni di adempimenti; 9. le misure per la soppressione di adempimenti burocratici inutili a carico delle imprese. Vengono snellite e semplificate le norme contenute nel Decreto 22/97 per la gestione dei rifiuti, riducendo il numero delle imprese tenute ad alcuni obblighi e selezionando i soggetti per quanto riguarda la denuncia annuale; 10. le misure per la riorganizzazione dell'Amministrazione finanziaria. Le funzioni statali in materia di giochi, scommesse e concorsi a premi vengono ricondotte ad una struttura unitaria, che verrà individuata e disciplinata da un apposito regolamento; 11. le misure per la soppressione dell'imposta sulle donazioni e sulle successioni. Oltre ad eliminare una tassa datata rispetto alla crescente dematerializzazione della ricchezza e a creare le condizioni per un possibile rientro di capitali dall'estero, la soppressione libererà risorse amministrative destinabili ad altri più efficaci impieghi. Il Consiglio ha poi approvato, su proposta del Ministro dell'Economia e delle Finanze, Tremonti, i disegni di legge relativi al Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per il 2000 e quello recante disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno 2001. Il primo disegno di legge (Rendiconto 2000) prende atto dei risultati conseguiti l'anno scorso nell'evoluzione dei conti pubblici, con il raggiungimento dei rapporti deficit - PIL dell'1,5 percento e debito-PIL intorno al 110 percento. In tale contesto, i risultati del bilancio statale, nei termini "parificati" dalla Corte dei conti il 27 giugno scorso unitamente al conto del patrimonio dello Stato, costituiscono una componente del complessivo conto delle pubbliche Amministrazioni, al quale sono riferiti i confronti internazionali anche in sede Eurostat. Il saldo netto da finanziare in termini di competenza si attesta al livello di 12.600 miliardi, mentre il risparmio pubblico passa a 71.500 miliardi. Il secondo disegno di legge riguarda l'assestamento del bilancio di previsione per il 2001, i cui risultati non possono considerarsi definitivi, in quanto non scontano risultati della verifica in corso sui conti pubblici né il gettito dell'autotassazione estiva. I risultati differenziali in termini di competenza mostrano un peggioramento: il saldo netto da finanziare per la parte di competenza passa da 73.800 a 83.400 miliardi; ciò per effetto di una previsione di minor gettito di entrate per 6.500 miliardi e maggiori spese per interessi solo in parte compensati da un taglio alle spese correnti, che porta ad una minore spesa complessiva per oltre 1.000 miliardi. Quanto alla cassa, il peggioramento è ancora più marcato, recando un incremento di circa 20.000 miliardi rispetto alla previsione della legge di bilancio. Per cercare di far fronte, ancorché parzialmente, a tali peggioramenti, e per seguire - anticipando così parzialmente il risultato della verifica dei conti pubblici - i rilievi della UE, che impongono politiche di riduzione della spesa pubblica, si è provveduto a contenere gli oneri di natura corrente (sui quali, occorre ricordare, grava l'incremento della spesa per interessi sul debito pubblico, circa 4.800 miliardi), operando un "taglio" del 10 percento delle spese per consumi intermedi non aventi natura obbligatoria, che ha colpito tutte le Amministrazioni, con esclusione delle sole Forze di polizia. Scelta che occorre inquadrare nell'ambito del principio di doverosa prudenza che informa la politica economica del Governo. Sono stati poi approvati i seguenti provvedimenti d'urgenza: su proposta del Ministro Tremonti: un decreto-legge che proroga al 30 settembre 2001: il termine per immettere al consumo i quantitativi di biodiesel esenti da accisa; le accise agevolate sui prodotti petroliferi; l'esenzione da accisa per il gasolio impiegato nelle serre agricole; la riduzione del 40 per cento dell'accisa sul metano per uso industriale; la riduzione (lire 100.000 per mille litri) dell'accisa sul gasolio per autotrazione in favore degli autotrasportatori; l'ulteriore riduzione del prezzo dei combustibili per riscaldamento in particolari zone; l'ulteriore sconto per ogni chilowattora di calore fornito da reti di teleriscaldamento alimentato con biomasse o energia geotermica; il mantenimento delle attuali tariffe differenziate del metano per uso civili. Il decreto consente anche la presentazione in via telematica delle dichiarazioni periodiche per l'Iva 2001. Viene poi differita al 1° gennaio 2002 la fase relativa al corrente anno per l'adeguamento alla media europea del prezzo dei medicinali, mentre slittano al 1° settembre prossimo le nuove modalità di rimborso ai farmacisti dei medicinali stessi. Infine, viene differita di dodici mesi l'applicazione del contributo unificato per l'iscrizione a ruolo di atti giudiziari; su proposta del Ministro Lunardi: un decreto-legge per prorogare, fino al 31 dicembre prossimo, la sospensione degli sfratti per particolari categorie (famiglie con ultrasessantacinquenni o con handicappati gravi) nei comuni ad alta tensione abitativa (per esempio: Napoli, Roma, Torino, etc. e comuni limitrofi); un decreto-legge che proroga al 31 dicembre 2001 il termine per l'emanazione di un regolamento per disciplinare l'accesso alla professione di autotrasportatore. Con l'occasione viene confermata la vigenza della precedente normativa e sono anche precisati i requisiti per l'accesso alla professione, in un quadro di liberalizzazione del sistema autorizzativi che decolla da 1° luglio. Viene infine prevista una norma di interpretazione autentica, secondo un impegno sottoscritto ieri dal Ministro con le Associazioni di categoria; su proposta del Ministro Martino, d'intesa con i Ministri Ruggiero e Scajola: un decreto-legge che proroga al 31 dicembre 2001 la partecipazione italiana con militari e civili, a missioni internazionali di pace ( Macedonia, Albania, ex Jugoslavia, Kosovo, Hebron, Etiopia, Eritrea). Fino alla medesima data viene anche autorizzata la prosecuzione dei nostri programmi di sostegno delle Forze di polizia albanesi; su proposta del Ministro Moratti: un decreto-legge relativo al personale scolastico (precari) che assolve alle seguenti finalità: 1. salvaguardare il meccanismo degli scaglioni confermando la prima e seconda fascia e accorpando la terza e la quarta in un'unica fascia. La soluzione valorizza il merito, conservando una precedenza esclusivamente per coloro che avevano i requisiti prescritti dalla normativa previgente all'entrata in vigore della legge n.124/99; è prevista una salvaguardia per coloro che abbiano già avuto la nomina in ruolo; 2. prevedere che le integrazioni delle graduatorie successive alla prima da effettuare regolarmente con cadenza annuale sulla cui base verranno effettuate le immissioni in ruolo e l'assegnazione delle supplenze a partire dall'anno scolastico 2002/2003, avvengano " a pettine", inserendo via, via coloro che maturano i requisiti nella graduatoria permanente; 3. prevedere "a regime" la valutazione del servizio prestato nelle scuole non statali parificate dal 1° settembre 2000 con eguale punteggio rispetto al servizio prestato nelle scuole statali. I criteri attuali prevedono un punteggio dimezzato per il servizio prestato nelle scuole non statali; questo criterio va mantenuto nella fase transitoria; 4. prevedere che tutte le operazioni di gestione del personale di ruolo siano completate entro il 31 luglio di ciascun anno. Per l'anno scolastico 2001/2002 il termine è fissato al 31 agosto; 5. prevedere che dal 1° agosto di ciascun anno siano i dirigenti scolastici ad effettuare le nomine attuali. Per l'anno scolastico 2001/2002, la competenza passerà ai dirigenti scolastici dal 1° settembre. Il Consiglio ha poi iniziato l'esame del disegno di legge annuale per la semplificazione ed il riordino normativo. Il Ministro per la Funzione Pubblica è stato quindi autorizzato ad esprimere parere favorevole sull'accordo per l'interpretazione autentica di due disposizioni dei contratti collettivi nazionali per il personale del comparto Scuola. E' stato anche prorogato al 30 giugno 2002, su proposta del Ministro Scajola lo stato d'emergenza per i comuni delle province di Roma, Siena e Grosseto colpiti dagli eventi sismici dell'aprile 2000, allo scopo di completare gli interventi di ripristino e salvaguardia. Sono state poi adottate le seguenti deliberazioni: su proposta del Presidente del Consiglio: nomina a Commissario straordinario del Governo per l'attuazione del decentramento amministrativo, fino al 31 dicembre 2001, del consigliere di Stato dott.ssa Maria Grazia Cappugi; nomina del dott. Giovanni Magliaro a componente del Cnel su designazione dell'Unione Generale del Lavoro (Ugl) e in rappresentanza dei lavoratori dipendenti del settore industria; su proposta del Ministro della Difesa: nomina del generale di squadra aerea Sandro Ferracuti a Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica ; su proposta del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali: conferimento al dirigente di I^ fascia del ruolo unico dott. Carmelo Rocca dell'incarico di Segretario generale del Ministero dei Beni e delle attività culturali. Il Consiglio, infine, su proposta del Ministro per gli Affari Regionali, La Loggia ha esaminato talune leggi regionali a norma dell'art. 127 della Costituzione.

UN'AUDIZIONE PUBBLICA METTE IN LUCE OPINIONI CONTRASTANTI SUL 6° PROGRAMMA QUADRO ( 6PQ )
Bruxelles, 29 giugno 2001 - Gli esperti invitati dalla commissione per l'industria del Parlamento europeo a partecipare a un'audizione pubblica sul sesto programma quadro (6Pq) per la ricerca e sviluppo hanno espresso un ampio ventaglio di opinioni, alcune critiche rispetto alla validità di parti del programma. Il relatore del Parlamento europeo, l'eurodeputato francese Gérard Caudron, ha posto l'accento sulla necessità di mantenere vivo il dibattito fra gli scienziati e i cittadini europei, nonché di garantire una transizione lineare dal quinto al sesto programma quadro. Ad alimentare le discussioni più vivaci sono stati gli interventi del primo e dell'ultimo esperto. Il dott. Freek Heidekamp della "Tno Strategy and Research Planning" dei Paesi Bassi ha parlato dei vantaggi offerti dalla genomica e dalle biotecnologie nel campo della salute, mentre la dottoressa. Mae-Wan Ho dell'"Institute of Science in Society" del Regno Unito ha sostenuto l'opposto. I due esperti hanno espresso una sostanziale divergenza d'opinione sul modo di gestire la scienza. Il dott. Heidekamp ha incarnato la visione tradizionale secondo cui la ricerca scientifica tende verso un modello riduzionista, segue un programma frutto dell'inerzia delle sue stesse scoperte ed è mossa prevalentemente da interessi economici. In questo modello, la responsabilità sociale è mediata principalmente dai politici e dagli azionisti. Pertanto, egli si è dichiarato sostanzialmente soddisfatto delle proposte per il 6Pq. Al contrario, la dottoressa Wan Ho ha sostenuto che la domanda sulla responsabilità sociale del 6Pq non è stata neppure posta e che i cittadini hanno avuto una limitatissima voce in capitolo nella decisione della struttura del programma. Di conseguenza, l'Ue sovvenziona la ricerca aziendale in settori come il nucleare e la tecnologia Ogm, ambiti che forse non rispondono all'interesse pubblico, e ciò non piace affatto agli europei. La dottoressa Wan Ho ha affermato inoltre che la natura stessa degli strumenti proposti (reti di eccellenza e progetti integrati che prevedono partenariati fra pubblico e privato) va a beneficio dell'attività scientifica dei grandi gruppi ed esclude le minoranze dissenzienti che portano avanti una ricerca innovativa a fini non commerciali. L'alternativa proposta dalla dottoressa Wan Ho è quella di potenziare la ricerca sull'agricoltura biologica e l'elaborazione di un modello olistico di assistenza sanitaria. I rappresentanti delle grandi aziende scientifiche presenti all'audizione non hanno condiviso pienamente questo punto di vista. È stato ribattuto, infatti, che l'UE è in ritardo rispetto agli Stati Uniti in termini di spesa per la ricerca: a fronte dei 2.000 milioni di euro che la Commissione propone di investire nel periodo 2002-2006 a favore della genomica e delle biotecnologie nel campo della salute, il governo federale degli Stati Uniti stanzia, per lo stesso settore, una dotazione annuale di bilancio pari a 700 milioni di euro. I partecipanti hanno concordato sulla necessità di porre maggiore enfasi sulla medicina preventiva e di considerare attentamente i potenziali rischi delle biotecnologie, fra cui la produzione involontaria di super virus. La relazione compilata da Gérard Caudron verrà probabilmente adottata dalla commissione parlamentare il prossimo settembre od ottobre e messa al voto in sessione plenaria ad ottobre o novembre.

IL CONSIGLIO "RICERCA" AVALLA LE PRIORITÀ PER IL 6PQ PROPOSTE DALLA COMMISSIONE EUROPEA
Lussemburgo, 29 giugno 2001 - I Ministri europei della Ricerca, riuniti in Consiglio il 26 giugno a Lussemburgo, hanno approvato le priorità per il prossimo programma quadro proposte dalla Commissione europea. I Ministri hanno altresì concordato di intraprendere azioni in materia di scienza e società, donne e scienza e biotecnologie, affermando che anche la mobilità dei ricercatori deve costituire una priorità. "I Ministri della Ricerca dell'Ue hanno convenuto oggi che l'Unione europea deve concentrare i propri sforzi di ricerca in sette ambiti: biotecnologie, nonotecnologie, spazio e aeronautica, sicurezza alimentare, sviluppo sostenibile e cittadini e governo in un'Europa basata sulla conoscenza. Siamo inoltre concordi sulla necessità di aumentare significativamente le risorse necessarie a promuovere una maggiore mobilità per i ricercatori in Europa", ha dichiarato il presidente del Consiglio "Ricerca" Thomas Östros, al termine della riunione. I Ministri della Ricerca hanno incaricato la Commissione di elaborare un piano d'azione sul rafforzamento dei legami tra scienza e società, da presentare entro la fine del 2001. Il Consiglio ha esortato gli Stati membri a trovare nuovi metodi per stimolare il dialogo tra scienza e società, un dialogo incentrato sui risultati di ricerca, i loro ambiti di applicazione e tutte le questioni etiche che possono scaturire dalla ricerca. Il Consiglio "Ricerca" ha adottato una risoluzione sulla promozione della partecipazione delle donne all'interno della comunità di ricerca. I Ministri hanno deciso di invitare sia gli Stati membri che la Commissione ad intensificare gli sforzi volti ad aumentare la percentuale di donne incaricate di attuare e gestire programmi di ricerca, nonché di elaborare statistiche disaggregate in base al sesso e di sviluppare indicatori per rendere più efficace il monitoraggio degli sviluppi relativi alle pari opportunità nel campo della cooperazione europea in materia di ricerca. Alla riunione, la Commissione ha fornito informazioni su un piano d'azione per un intervento dell'UE in materia di biotecnologie, così come richiesto dal Consiglio europeo di Stoccolma nel marzo di quest'anno. Il piano riguarderà la ricerca biotecnologica, lo sviluppo industriale e gli aspetti etici delle biotecnologie. La relazione finale verrà presentata a Barcellona nel marzo del 2002. Questo è stato l'ultimo Consiglio "Ricerca" presieduto da Thomas Östros, in rappresentanza della Presidenza svedese. "I dibattiti odierni mostrano come gli Stati membri siano ampiamente concordi sui principi fondamentali della ricerca nell'UE. Durante la Presidenza svedese, il Consiglio ha condotto un'approfondita discussione, creando dei buoni presupposti per il proseguimento degli sforzi. Abbiamo gettato una solida base per la decisione finale prevista per il 2002", ha affermato Thomas Östros.

TAGLI DEL TASSO D'INTERESSE NEGLI USA A PARTIRE DAL 27 GIUGNO 2001 COMMENTO DI WASSILI PAPAS - UNION INVESTMENT
Milano, 29 giugno 2001 - Ieri il Federal Reserve Board ha tagliato i tassi d'interesse per la sesta volta a partire dall'inizio dell'anno. Con il 3.75 % si è ora toccato il livello più basso dal 1994. Visti i dati economici così deboli tutti questa manovra era ampiamente attesa dagli operatori del settore, ma la riduzione di un quarto di punto percentuale è stata inferiore a quelle che erano le principali attese del mercato finanziario. Riteniamo che questo lasci spazio ad un altro passo verso un allentamento del credito entro la fine dell'estate, se entro tale periodo la situazione economica non avesse ancora fatto registrare sostanziali miglioramenti. A breve termine quindi il taglio operato dalla Federal Reserve potrebbe avere effetti solo marginali sui mercati. Nel corso dell'ultimo trimestre del 2001, dopo che la politica fiscale e monetaria avrà fatto sentire i suoi effetti, ci aspettiamo una stabilizzazione dell'economia statunitense, anche se riteniamo altamente improbabile che nel prossimo futuro gli Stati Uniti vedano il riemergere di elevati tassi di crescita del Pil e dei profitti delle grosse corporate come si è invece verificato negli ultimi anni.

HEDGE FUND CONFERENCE: ORGANIZZATA DA BORSA ITALIANA LA CONFERENZA INTERNAZIONALE SULL'INDUSTRIA DEGLI HEDGE FUND CHE POTRANNO ESSERE TRATATTI ANCHE VIA INTERNET
Milano, 29 giugno 2001 - Presentare al sistema finanziario italiano e internazionale le nuove opportunità offerte dalla nascita in Italia di un'industria degli Hedge Fund: questo l'obiettivo dei convegno organizzato oggi da Borsa Italiana. La nascita dei primi Hedge Fund domestici - regolamentati e autorizzati dalla Banca d'Italia - crea per il mercato finanziario italiano una nuova e interessante opportunità di investimento e di business. Borsa Italiana ritiene importante sostenere lo start up di una Hedge Fund industry in Italia, in linea con il relativo processo autorizzativo di Banca d'Italia. Gli Hedge Fund sono infatti tra i maggiori liquidity provider su molti mercati e costituiscono un referente sempre più importante per i mercati borsistici. Proporsi come interlocutori privilegiati di questi, fondi, che tradizionalmente rappresentano tra le migliori skills e il maggior grado di sofisticazione, consentirà a Borsa Italiana di cogliere i trend dei mercato per offrire nuovi prodotti e servizi all'avanguardia in campo finanziario. Lo sviluppo di un' industria domestica degli Hedge Fund consentirà, inoltre, di "trattenere"' i migliori fund managers italiani e di attrarre Hedge Fund esteri che potrebbero utilizzare l'Italia come piattaforma per là distribuzione dei loro fondi in Europa. Con l'introduzione degli Hedge Fund, il mercato italiano potrà beneficiare di: l.Maggiore stabilità dei volumi di trading - Attualmente gli investitori sul nostro mercato, sia individuali che istituzionali, seguono strategie di investimento fortemente correlate con l'andamento dei mercato. Gli Hedge Fund, invece, si propongono di ottenere un rendimento assoluto relativamente a una volatilità media annua predeterminata e perseguono tale obiettivo attraverso strategie di non correlazione ai mercati; operano quindi prevalentemente in controtendenza, non condizionati dalla direzione rialzista o ribassista dei mercato. In questo senso sono in grado di garantire volumi di trading più stabili, anche in presenza di un mercato inflessione. 2.Crescita dei volumi di trading - Lo sviluppo di una Hedge Fund índustry domestica sarà guidato da gestori di provenienza italiana, le cui skills si indirizzeranno in prevalenza verso i prodotti quotati sul mercato nazionale dove possono vantare una maggior conoscenza rispetto a gestori esteri. Il turnover medio dei fondi Iong short equity o equity hedge, che presentano strategie più vicine alla realtà dei nostro mercato, è di circa 24-25 volte rispetto a un massimo di 5 dei tradizionali fondi comuni azionari. Tale turnover consentirebbe a Borsa Italiana di aumentare significativamente la liquidità sui titoli quotati. Gli Hedge Fund sono in genere anche grandi utilizzatori di prodotti derivati. 3.Maggiore efficienza dei mercato - La presenza di operatori che possono andare short e che operano con strategie e logiche non tradizionali ha riflessi positivi sul mercato, in particolare sulla liquidità e sul pricing degli strumenti quotati. 4 Offerta di servizi - Le Borse possono offrire servizi ad alto valore aggiunto agli Hedge Fund, in particolare per quanto riguarda i servizi di Controparte Centrale. Infatti, il rischio di credito relativo alla controparte è molto importante per l'attività degli Hedge Fund, per i quali il costo delle linee di credito può essere molto elevato. Infine nel corso della presentazione, che si è svolta presso il rinnovato " Teatro Dal Verme" si è parlato anche dell'utilizzo di Internet con gli Hedge Fund, ebbene, tramite l'web è possibile collegarsi con la sede centrale che a disposizione degli investitori una notevole base dati riguardanti sia i rendimenti , che la valutazione del rischio e non ultimo Internet verrà utilizzato anche per sollecitare le vendite. Attualmente tutto il personale è al corrente della situazione ed è in grado di accedere ai dati e' garantire che prime dell'acquisto siano state date tutte le informazioni in merito all'andamento degli Hedge Fund.

EMISSIONE OBBLIGAZIONARIA DA 700 MILIONI DI EURO COMPLETATA CON SUCCESSO LA PRIMA OPERAZIONE DI CARTOLARIZZAZIONE DI BOLLETTE TELEFONICHE
Roma, 29 giugno 2001 - Telecom Italia comunica che si è conclusa con successo la prima emissione di obbligazioni Asset Backed Securities (o cartolarizzate) garantite da bollette telefoniche per complessivi € 700 milioni, attraverso la società TI Securitisation Vehicle. Si tratta della prima emissione di questo tipo mai effettuata da un operatore telefonico in Europa. La richiesta degli investitori, ben superiore all'offerta, ha permesso di fissare i margini dell'operazione a livelli inferiori rispetto alle indicazioni iniziali, attestandosi su 19, 27 e 34 punti base sopra l'Euribor rispettivamente sulle tranches di € 100 milioni a 18 mesi, di € 150 milioni a 3 anni e di € 450 milioni a 5 anni. La domanda dei titoli, emessi a tasso variabile e contraddistinti da un rating di AAA/Aaa/AAA di Fitch, Moody's e Standard & Poor's, è pervenuta dall'Italia per circa il 20% dell'ammontare complessivo e per il restante 80% dall'estero, in particolare da Spagna, Francia, Regno Unito e Germania. L'operazione di cartolarizzazione prevede un meccanismo vendita di crediti già esistenti relativi a servizi resi alla clientela residenziale, affari e top di Telecom Italia Wireline Services (Tiws), con possibilità di includere anche quelli di analoga tipologia vantati verso la Pubblica Amministrazione. In particolare, questa prima emissione si basa sul flusso di crediti generato dai clienti residenziali, pari a circa 21 milioni di linee. Telecom Italia è stata assistita in questa operazione da BNP Paribas e WestLB, in qualità di lead managers e arrangers e, da Finanziaria Internazionale, in qualità di arranger. L'emissione, che rientra in un Programma di complessivi € 2 miliardi, si inserisce nel piano di rifinanziamento a medio-lungo termine dell'indebitamento del Gruppo Telecom Italia, consentendo di avvicinare nuove tipologie di investitori e di conseguire finanziamenti a costi contenuti. Massimo S. Brunelli, Cfo di Telecom Italia, ha detto: "Abbiamo costruito un'operazione complessa e innovativa che il mercato ha dimostrato di apprezzare e che ci ha permesso di selezionare investitori di elevata qualità. L'alta percentuale di domanda dall'estero conferma il giudizio positivo che a livello internazionale esiste sui risultati del Gruppo Telecom e sulla sua strategia finanziaria, tesa a consolidare la struttura del debito."

BANCA DI ROMA, INTESABCI, SANPAOLOIMI: STIPULATO ACCORDO PARASOCIALE PER PARTECIPAZIONI IN MONTEDISON
Milano, 29 giugno 2001 - Banca di Roma, IntesaBci e SanpaoloIMI hanno stipulato oggi un accordo parasociale finalizzato alla valorizzazione delle partecipazioni detenute in Montedison. L'ammontare complessivo delle partecipazioni conferite al patto - pari al 13,12% circa del capitale ordinario della Montedison - verrà quindi gestito in modo coordinato ed unitario dalle tre banche, che si sono impegnate a trovare soluzioni comuni, in particolare per l'eventuale vendita delle azioni. L'accordo - il cui contenuto verrà reso pubblico nei modi e nei termini previsti dalle norme vigenti - si caratterizza inoltre per: · un patto di preventiva consultazione riguardo ad ogni decisione rilevante che concerna le azioni conferite dalle parti, al fine di coordinare anche la manifestazione del diritto di voto nelle assemblee Montedison, · il coordinamento negoziale e strategico riguardo alla gestione delle partecipazioni conferite al patto, · la durata, stabilita originariamente in 12 mesi e tacitamente prorogabile per identico periodo.

805 MILIONI DI EURO PER SCALA 3, LA QUARTA OPERAZIONE PUBBLICA DI SYNTHETIC SECURITIZATION PER INTESABCI
Milano, 29 giugno 2001 - IntesaBci ha lanciato una nuova operazione di cartolarizzazione sintetica su un portafoglio di credit derivatives per un importo nominale di 805 milioni di euro, denominata Scala Synthetic 3 ("Scala 3"). Scala 3 è la quarta operazione pubblica di cartolarizzazione sintetica lanciata da IntesaBci dopo Scala 1 nel novembre 1999, Scala Synthetic 2 nel dicembre 2000 e Leonardo nel maggio 2001. Le synthetic securitizations costituiscono la terza generazione di strutture di cartolarizzazione in quanto, con l'utilizzo dei credit derivatives, evitano il trasferimento fisico del sottostante portafoglio, trasferendo unicamente il rischio creditizio e consentendo di liberare capitale economico, regolamentare ed ampliare i margini operativi. Il portafoglio cartolarizzato con questa nuova operazione è composto da 80 credit default swaps, relativi a società internazionali dell'Europa Occidentale, degli Stati Uniti e dell'Australia tutte dotate di un rating investment-grade assegnato da Moody's e/o Standard & Poor's. La qualità creditizia è particolarmente elevata, infatti il rating medio ponderato in base ai criteri di Moody's è A3. Con questa operazione IntesaBci compra protezione, tramite credit derivatives, da Scala Synthetic 3 Plc, uno Special Purpose Vehicle ("SPV") domiciliato in Irlanda, sulla perdita del portafoglio che eccede il primo 2,4%, fino al massimo del 7,7% della perdita complessiva. La parte residua del rischio viene coperta in forma unfunded con un credit default swap. A sua volta, lo SPV cartolarizza tali rischi di credito emettendo obbligazioni (Notes) per un valore complessivo di circa 42,7 milioni di euro. Le obbligazioni emesse dal veicolo vengono vendute ad investitori istituzionali in base alle seguenti tranches: Classe A Notes (A/A1) di 27,2 mln di euro (3,4%) ad un rendimento pari a Euribor + 120 punti base p.a. Classe B Notes (Bbb+/A3) di 5 milioni di euro (0,6%) ad un rendimento pari a Euribor + 180 punti base p.a. Classe C Notes (Baa3) di ca. 10,5 milioni di euro (1,3%) ad un rendimento pari a Euribor + 300 punti base p.a. IntesaBci ha agito in qualità di Arranger. Caboto Gruppo IntesaBci ha partecipato in qualità di Lead Manager.

ASSEMBLEA DI CREDEMHOLDING APPROVA IL BILANCIO 2000 RIDENOMINATO IL CAPITALE SOCIALE IN EURO
Milano, 29 giugno 2001 - Gli azionisti di Credemholding si sono riuniti ieri 28 giugno 2001 in Assemblea Ordinaria e Straordinaria. In sede ordinaria l'Assemblea ha approvato il bilancio 2000. L'utile netto individuale è pari a 58,2 miliardi (34,2 miliardi nel 1999); il dividendo per azione è stato deliberato in Lire 3.500 (2.500 Lire nel 1999,) per un monte dividendi complessivo di 51,3 miliardi (32,6 nel 1999); al "Fondo facoltativo di riserva straordinaria" sono invece stati accantonati 6,9 miliardi. L'utile netto consolidato ammonta a 197,6 miliardi (57,6 miliardi nel 1999). Sono inoltre state confermate le regole fissate dalla precedente Assemblea in merito alle modalità di utilizzo del "Fondo acquisto azioni proprie", correlando il prezzo delle azioni Credemholding al prezzo del titolo Credem quotato in Borsa. Il numero dei componenti il Consiglio di Amministrazione è stato determinato in 13, rinnovando per il triennio 2001/2003 il mandato agli Amministratori in scadenza e nominando nuovo Consigliere il Dr. Benedetto Renda (Consigliere in Credito Emiliano). In sede straordinaria l'Assemblea ha approvato tra l'altro la ridenominazione in Euro, con effetto dal 1.8.2001, delle 14.647.868 azioni ordinarie, rappresentanti il capitale sociale di Lire 73.239.340.000. In particolare è stato deliberato l'aumento gratuito del capitale sociale mediante l'utilizzo della riserva disponibile "Sovrapprezzi di emissione". Il valore nominale unitario di ciascuna azione viene aumentato da Lire 5.000 a Lire 5.808,81, con contestuale ridenominazione in 3 Euro e conseguente determinazione in 43.943.604 Euro del capitale sociale complessivo. Per quanto riguarda le previsioni di utile netto consolidato di Credito Emiliano per l'esercizio in corso, le stesse si attestano a 138 milioni di Euro.

PROGRAMMA TRIMESTRALE DI EMISSIONE III TRIMESTRE 2001
Roma, 29 giugno 2001 Il Ministero dell'Economia e delle Finanze, Dipartimento del Tesoro, annuncia che nel terzo trimestre del 2001 saranno emesse le seguenti tipologie di titoli: Btp 1/7/2001 - 2004 cedola 4,50% Ammontare Minimo 7,5 miliardi di Euro; Btp 1/9/2001 - 1/3/2007(cedola da comunicare) Ammontare Minimo 8 miliardi di Euro; Cct 1/9/2001 - 2008 Ammontare Minimo 8 miliardi di Euro L'ammontare minimo si riferisce all'intera emissione, ovvero al valore che il circolante del titolo dovrà necessariamente raggiungere prima di essere sostituito da una nuova emissione sulla stessa scadenza. Si ricorda che la data di godimento dei nuovi titoli può non coincidere con quella di regolamento della prima tranche emessa. Nel corso del prossimo trimestre, inoltre, saranno offerte ulteriori tranche dei seguenti titoli: Btp 1/2/2001 - 1/8/2011 cedola 5,25%; Btp 1/11/1999 - 1/5/2031 cedola 6%; Cct 1/8/2000 - 2007; Ctz 15/6/2001 - 16/6/2003 Nel corso del III trimestre 2001, il Ministero dell'Economia si riserva, infine, la facoltà di offrire nuovi titoli oltre a quelli summenzionati, nonché di riproporre ulteriori tranche di altri titoli già in essere.

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