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GIOVEDI'
18 OTTOBRE  2001

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LA PRIMA COLLEZIONE DONNA DI TIMBERLAND

Milano, 18 ottobre 2001 - Timberland, marchio diventato noto nel mondo per i suoi famosi Boot e successivamente per la linea di calzature casual da donna e da bambino, nonché per l'abbigliamento da uomo e unisex, completa ora la sua offerta con una collezione donna progettata per il mercato europeo. Adatta per una eleganza metropolitana, la nuova collezione risulta versatile e dinamica, adatta ad essere utilizzata durante il tempo libero sia in città sia in campagna. Linee, forme e volumi sono valorizzati dai materiali utilizzati: filati, tessuti e pelli selezionati e scelti in base alla qualità per capi che vengono prodotti secondo le migliori tecniche, per garantire performance e design. Maglie, camicie, gonne, pantaloni e giacche declinano la gamma dei toni naturali, dal bianco al grigio al marrone, o si colorano di rosso e celeste. La collezione donna Timberland è stata pensata per una donna che lavora, di età compresa tra i 28 e i 42 anni, dalla personalità forte e determinata, che non si lascia influenzare dalle mode effimere, ma si affeziona al marchio che soddisfa le sue aspettative di eleganza, comfort e qualità. Particolarmente sensibile alle attrattive della vita all'aria aperta, è fedele al suo stile sia nelle situazioni formali sia in quelle informali. La presentazione e la distribuzione in Italia della collezione vuole essere il primo passo di un piano di sviluppo internazionale, che avviene in un momento particolarmente positivo per l'azienda: il fatturato italiano previsto per la fine del 2001 è di circa 134 miliardi di lire (18% in più rispetto al 2000). Per il 2001 il fatturato delle vendite della collezione donna è di 9 miliardi; per il 2002 dovrebbe raggiungere i 20 miliardi, grazie anche a nuove politiche commerciali quali il potenziamento dei clienti e un aumento dei punti vendita monomarca Timberland: l'azienda ha chiuso il 2000 con 37 stores e 70 corners in Italia, che alla fine del 2001 diventeranno rispettivamente 52 e 85.

LEE: BLU E DENIM INSCINDIBILI NELLA COLLEZIONE PRIMAVERA/ESTATE 2002
Milano, 18 ottobre 2001 - La nuova collezione Lee per la primavera/estate 2002 presenta il denim sfumato con nuovi lavaggi, proponendo diverse tonalità che vanno dal blu acceso dell'ocean worn a quello più chiaro dello sky worn. Fibre naturali, inserti in pelle e fantasie particolari rivisitano diverse tendenze passate, dal rock 'n' roll anni '60 ai mitici anni '80. Mascotte e immagini del passato diventano elementi decorativi che attualizzano i capi, in linea con il gusto di chi ama vestire in modo originale. Ricami e grafiche li impreziosiscono, offrendo tops e bottoms in una vasta gamma di colori: dal blu al verde, dai rosati alle tonalità dei gialli. Lee ritorna alle origini realizzando la linea di jeans Originals (men) per i veri intenditori. Si tratta di riproduzioni fedeli di modelli indossati negli Stati Uniti negli anni '40 e '50 che celebrano il passato storico del marchio e la sua qualità di alto livello. Piccoli dettagli ricreati con meticolosità: etichetta, bottoni, rivetti, tasche rinforzate e denim super resistente fanno di questi jeans autentici capi da collezione. Con la linea 101 (men) Lee reinventa il classico 5-tasche e la celebre Slim Jacket. Gli oltre 100 anni di esperienza si vedono in ogni singolo dettaglio: nei rivetti, nel cross stitching e soprattutto nel rinomato tessuto left-hand denim, un'esclusività Lee introdotta nel 1960. Il left-hand denim ha la particolarità di essere un tessuto estremamente resistente, come il denim classico, ma molto più morbido. I 101 sono: 101Z, jeans dal fit regolare e chiusura a zip, 101B, jeans con chiusura a bottoni e 101J, jacket dal fit aderente. I tre capi sono disponibili in diversi lavaggi che vanno dalle tonalità più scure a quelle più chiare dello sky worn. Ritornano le icone del passato Lee con la linea Icons (men,women): l'etichetta hair on hide, in cuoio non trattato, le corna ricamate a filo giallo o evidenziate in rosso che reinterpretano la Lazy S sulla tasca posteriore del jeans. Le impunture a doppio filo colorato blu e rosso e le corna di toro ricamate sulla spalla della Denim Jacket sono ulteriori dettagli che rendono unici i capi. E ancora immagini pubblicitarie del passato e la simpatica mascotte Buddy Lee diventano grafiche su spiritose t-shirt. E' una vera e propria linea creata per una donna che non vuole passare inosservata Female Package, che si ispira ad una donna che non lascia nulla al caso, che ama manifestare la propria femminilità attraverso un abbigliamento curato nei dettagli e unico nel suo look. Il pacchetto comprende due modelli di jeans molto originali: Stringleg, vita bassa e gamba svasata impreziosita dai lacci in cuoio che si intrecciano lateralmente; Strapfly, dal fit aderente, con i lacci incrociati sulla chiusura a zip, mentre sul fondo laterale della gamba un effetto chiaro-scuro di due diversi lavaggi. I lacci intrecciati impreziosiscono i pantaloncini Hotlace e la Pleatskirt, gonna con piega sul davanti che crea l'effetto chiaro-scuro. A questi si accompagnano Dressy, vestito in denim e Coat, l'originale spolverino con cintura e impunture a zig zag lungo la chiusura a bottoni. Non mancano sexy tops e magliette colorate che riprendono le dei lacci in cuoio. Core (men, women, youths) è la linea più innovativa, le cui tecniche del finissaggio ed abrasione aggiungono un tocco d'originalità e la zip viene riscoperta come elemento creativo. Vita bassa e gamba che si restringe sul fondo caratterizzano i nuovi modelli uomo-donna. La novità nel mondo maschile è rappresentata da Freeburn, che si aggiunge ai classici modelli (Seattle, Denver, Detroit, Reed, Chicago, Brooklyn). E' un jeans a vita bassa, gamba dritta e chiusura a bottoni. La donna può invece scegliere fra i modelli base (Felton, Cameron, Dallas, Straight, Newell, Kiana), in denim o stretch denim e fra le due novità: Star, vita bassa, cinta alta e gamba a zampa, oppure Monroe, in tessuto stretch denim, che segna il ritorno per la prossima primavera/estate 2002 della gamba a sigaretta. Il ring effect, originale gioco di contrasto fra chiaro scuro, rifinisce il bordo dei pantaloni 3/4, della minigonna e di Wenonah, gonna lunga con spacchi laterali. Giubbini in denim e giacche in stile collegiale completano la gamma dei tops insieme a t-shirt a righe o quadri che richiamano fantasie tipicamente anni '60, mentre grafiche attuali rendono uniche felpe super lavate, il tutto in un caleidoscopio di colori. L'abbigliamento dedicato ai bambini riprende i temi e le tendenze dei capi disegnati per gli adulti, con un tocco di colore e brio in più che caratterizza il mondo dei giovanissimi.

GIANMARCO LORENZI: PERSONALITÀ E RAFFINATEZZA PER LA PRIMAVERA-ESTATE 2002
Milano, 18 ottobre 2001 - Un'eleganza piena di armonia e femminilità. Uno stile metropolitano raffinato, con tutta la sicurezza del classico moderno, tuttavia accompagnato qua e là da un tocco di fresca originalità: sono le calzature di Gianmarco Lorenzi, azienda marchigiana che per la prossima stagione calda presenta punte acuminate, tacchi a spillo e lacci alla schiava. La collezione punta sull'intramontabile nero, affiancato da una tavolozza di luminosi colori pastello come i beige, i blu etnici, gli acqua marina, i rosa, i verdi profondi. Scelgono anche il bianco le scarpe Gianmarco Lorenzi, che giocano con pellami e tessuti ricamati con perline o swarovski o con applicazioni di borchie, con vitelli, capretti lisci o traforati e stampe su pelle o tessuto.

SWATCH MUMMIA, L'OROLOGIO SPECIALE DI HALLOWEEN
Milano, 18 ottobre 2001 - In onore dell'antica celebrazione celtica di "All Hallow's Eve", meglio conosciuta in tutto il mondo come Halloween, Swatch dedica lo "Swatch Special Halloween Mummia", un divertente modello in plastica dal cinturino, perfettamente modellato, di colore scuro, che da solo incute paura, su cui sono riprodotte le braccia di uno scheletro ricoperte parzialmente da bende, mentre per leggere l'ora una testa di mummia con un'espressione ansiosa appare davanti a una luna piena e alle piramidi sullo sfondo. Un misero pezzo di benda scandisce invece le ore assieme a una lancetta dei minuti in argento. Anche la confezione speciale non è da meno! Per poter fare un esame completo, basta togliere semplicemente la lastra a raggi X dalla sua busta, quindi si esamina l'immagine ossea così come presentata in forma di scheletro. "Swatch Mummia" giace comodamente "in pace", convenientemente sistemato sopra il suo corpo fotogenico. E' in vendita negli Swatch store e nei rivenditori autorizzati a 52,50 Euro. Chi ama navigare può accedere al sito Internet
www.swatch.com dove si trovano informazioni sull'azienda e le sue numerosissime gamme di prodotti.

LA NUOVA ELEGANZA FIRMATA LINEA MARCHE
Milano, 18 ottobre 2001 - Punto di riferimento nelle collezioni calzature Linea Marche per la primavera-estate 2002 è la definizione di una sobrietà attenta ai segnali contemporanei. Gli ingredienti sono alta qualità, lavorazioni precise, rifiniture molto curate, dettagli preziosi sempre molto garbati, particolare di quel Made in Italy di alto pregio realizzato nell'area marchigiana. Quattro sono le linee presentate : la formale Paul May, la colorata Vic Matié, la classica Aketohn e la giovane e sportiva O.X.S. rigorosa ma riletta in versione moderna è la collezione uomo Paul May, che permette una libera scelta dei dettagli da accostare all'abbigliamento, dove forme moda contrastano con dettagli tecnologici e strutture classiche puntano sui dettagli sport. Fra i materiali trionfano la pelle, la vacchetta, gli scamosciati, con forme e tagli squadrati, e stampe che riproducono immagini grafiche. Urban chic per lo stile da città in rovesciato, vacchetta tamponata con soletta in cuoio, pellami al naturale e non trattati dall'aspetto vintage, che danno vita a modelli leggeri e morbidi. E poi espadrillas, scarpe da barca destrutturate e modellate sul piede, desert boots, tronchetti, polacchini, ciabatte ultraleggere, sandali. I colori puntano sul classico del bianco e del nero e poi sui rossi, sui blu e sulle tonalità naturali accostate in tutte le loro sfumature. E' ricca di idee e di forme la collezione donna Vic Maté, fatta di pellami e tessuti alternati e mixati, anche stampati a motivi sofisticati d'ispirazione grafica, etnica e rétro. Le forme giocano con il classico di décolleté e ciabattine dalle punte sfilate e con tacchi di tutte le altezze, ma anche con zeppe e zeppette di gusto anni Settanta, sempre con la praticità di suole in caucciù antiscivolo. E' il trionfo del colore: rosso, blu, avorio, tessuti regimental, zafferano, sabbia, tabacco. Per la primavera-estate 2002 Aketohn riprende per l'uomo modelli classici e forme confortevoli cui unisce pellami e trattamenti innovativi. Punta su scarpe chiuse, stivaletti e ciabatte dalle linee pulite, realizzate con materiali di qualità superiore, sia che si tratti di nappa, pelle, pitone o in spugna. Così la più classica francesina è in pelle, ma trattata con una speciale vernice che con l'uso si screpola e assume un aspetto vintage. Altri modelli, come i mocassini, vengono destrutturati, tagliati e ricuciti su elastico, gli stivaletti puntano sulla freschezza della spugna, mentre le ciabatte si trasformano in un accessorio chic. Le proposte cromatiche prediligono i non colori e le sfumature della terra, ma c'è anche tanto bianco, avorio, écru, con qualche tocco di rosso, terracotta e marrone, più l'intramontabile nero. Il logo Aketohn, all'interno delle calzature, si è fatto quasi invisibile, in evidenza invece cinque cuciture: un nuovo simbolo grafico. Per la donna la collezione Aketohn ha cercato invece ispirazione nello spirito ironico e glamourous degli anni '40, realizzando modelli sofisticati, confortevoli e spiritosamente contemporanei. Le classiche décolleté a tacco alto sono i candida spugna, oppure in pelle trattata con una speciale vernice che con l'uso si screpola e assume un aspetto vintage. I sandali con le zeppe, ultraconfortevoli sia alte che basse, sono in nappa montata su elastici oppure costruiti con una morbida fascia in camoscio naturale trattenuta da una fibbia, utilizzata per trattenere e drappeggiare il pellame. Le forme hanno quasi tutte una punta arrotondata e morbida, e si presentano con tacchi a spillo, zeppe sottili o anche suole ultrapiatte per le ciabattine più eleganti, I materiali spaziano dalla nappa al camoscio, dalla spugna al pitone. La palette dei colori va dal bianco all'avorio, dal ruggine al testa di moro fino al nero a volte spezzato da una fascia verde brillante. Punta direttamente al futuro la collezione O.X.S. e presenta il nuovo modello Driver. E' una scarpa-guanto dai colori brillanti che rimanda al concetto di urban transport: in vitello morbidissimo o in pelle scamosciata e dipinta, in tinta unita o bicolore, sceglie un mood sempre più accattivante, in sintonia con il mondo dei giovani e dello sport. Una banda laterale richiama la X del logo, il tallone è rinforzato, ma con elastici per meglio sostenere il piede durante la camminata, mentre la suola, sagomata e piatta è in Tpu antiusura, antiscivolo e con doppia cucitura. L'altra novità della collezione sono le ciabatte in Eva, un materiale hi-tech leggerissimo, e pratica gomma antiscivolo: realizzate con un unico stampo, seguono la forma del piede e sono proposte in tante brillanti sfumature.

COLLEZIONE DONNA CALZATURE FRATELLI ROSSETTI PER L'AUTUNNO-INVERNO 2001-2002 : ESSENZA DISTILLATA DI UNA NUOVA RICERCATEZZA
Milano, 18 ottobre 2001 - Due le parole d'ordine della collezione calzature Fratelli Rossetti: tradizione e rigore. Tutte le scarpe sembrano spogliarsi del superfluo, alla conquista di una semplicità fatta di linee essenziali, nelle quali si avverte lo stile di una grande scuola. La linea "Couture Classique" riprende il taglio, lo stile accurato, le punte affusolate care alla couture francese d'antan ed è composta da piccole décolleté slanciate che assottigliano il piede. I colori si richiamano principalmente al nero e al bianco, con delicate impunture che formano piccoli motivi, mascherine traforate, roselline decorative, ma anche colori più rari quali il verde lichene e l'azzurro avio per tronchetti e stringate appuntite, svettanti su tacchi alti arrotondati. Presente anche il tema del bicolore - dove emergono raffinati contrasti cromatici quali cacao e toffee, cognac e cioccolato - che si rinnova con inserti geometrici ed effetti a sorpresa. Per la stagione fredda il tema selleria diventa importante: vitello nocciola e impunture sono i principali ingredienti, mentre il tacco resta sempre piuttosto alto. Nuova anche la suola-plateau, che regala più solidità anche alle forme più sottili. Lusso rigoroso invece per le scarpe dalle linee più maschili e quadrate, ma con sorprendenti forme appuntite, e strategiche imbottiture, oppure dalle punte più squadrate, con suole techno in gomma nera. Sono stringate e polacche dalla punta affilatissima, in lucido vitello spazzolato a specchio, di ispirazione Mods. Lo stile british viene sviluppato e declinato in stringate dai decori traforati, in mocassini in pelle anticata con nappette. I tacchi hanno tre altezze, per soddisfare ogni richiesta. La sera, che brilla nei colori del bronzo e dell'oro satinato, è ricercata e predilige tacchi vertiginosi e scultorei, laccati e metallizzati, per sandali e décolleté che a volte portano decori in strass e piccoli motivi. Una collezione dall'inconfondibile stile italiano, creata per una donna femminile, decisa e professionale, che sa unire eleganza e praticità con una classe priva di ostentazione.

COLLEZIONE FURLA PER L'AUTUNNO-INVERNO 2001-2002 : BORSE (E NON SOLO) ALL'INSEGNA DELLA PELLICCIA
Milano, 18 otobre 2001 - Grande ritorno della pelliccia nelle collezioni Furla per l'autunno-inverno 2001-2002. Dalla capra naturale al morbidissimo lapin, la pelliccia diventa protagonista della collezione: proposta ora come divertente provocazione applicata sul trolley da viaggio, ora come nota originale nello zainetto con chiusura con pon-pon della linea Mon Amour, oppure come effetto fashion per trasformare la shopping bag in accessorio "cult" (linea Fur). Sempre in pelliccia anche un'ampia gamma di accessori: dall'ombrello bordato alla spilla, dalla cintura allo strangolino che interpretano il tema del fiore realizzati in lapin color cachemire. Furla firma non solo borse, piccola pelletteria, orologi, ma anche uno stile di vita. Ecco quindi la coperta in lapin, morbida, per riscaldare le fredde serate invernali. La pelliccia è la regina incontrastata: capra naturale e lapin sono utilizzati per la loro morbidezza e modernità, proposti sia nelle loro nuance naturali quali cachemire, jasmine, testa di moro, grigio che in tonalità più decise quali il curry o il mosto.

L'ULTIMA NOVITÀ DEL MARCHIO DOLOMITE
Milano, 18 otobre 2001 - Dolomite con oltre cent'anni di storia ricca di successi sportivi - dalla conquista del K2 con Lacedelli nel lontano 1954 alle vittorie mondiali in Coppa del Mondo di sci con Pierino Gross - rappresenta la più vecchia realtà nel comparto della calzatura sportiva in Italia. Marchio storico, quindi, sinonimo di qualità e leader indiscusso nella produzione di scarpe da montagna, Dolomite lancia ora sul mercato Dks, l'originale scarpone da sci pensato e progettato per divertirsi sugli sci. Fra le principali caratteristiche tecniche dello scarpone l'elevato isolamento termico che preserva il calore del piede, la sua facile chiusura e regolazione, il perfetto avvolgimento del piede, la massima facilità di introduzione ed estrazione del piede, la presenza di un supporto laterale e posteriore nella struttura della scarpa per una perfetta conduzione dello sci. Frutto della tecnologia più avanzata, lo scarpone Dks offre quindi il massimo non solo in termini di prestazione, ma anche in termini di vestibilità e comfort, rendendolo ideale per lo sciatore moderno. Chi ama navigare può accedere al sito Internet www.dolomite.it dove si trovano informazioni sull'azienda e le sue numerose linee di prodotti.

CONFERENZA STAMPA IN PROVINCIA DELLE ATTIVITÀ IN PROGRAMMA PER L'AUTUNNO DEL PARCO REGIONALE BOSCHI DI CARREGA E DEL PARCO DEL TARO
Parma, 18 ottobre 2001 - Sarà un autunno all'insegna della formazione e della promozione quello organizzato dal Parco Regionale Boschi di Carrega e dal Parco del Taro. I due enti, con il supporto della Provincia, sono impegnati nella realizzazione di progetti per la promozione dei prodotti tipici (con gli itinerari eno-gastronomici "I Sapori dei Boschi" realizzati dal Parco nell'ambito della <Strada del Prosciutto e dei Vini dei Colli di Parma>) e per la formazione professionale degli agricoltori nel settore del turismo eno-gastronomico (progettati dal Parco in collaborazione con Agriform e Parco del Taro). Queste attività saranno presentate in occasione di una conferenza stampa prevista per oggi, 18 ottobre, alle 11 nella sala riunioni Primo Savani della Provincia (P.le della Pace, 1). Interverranno l'assessore provinciale ai parchi Villiam Vernazza, i Presidenti del Parco del Taro, Mauro Conti, e del Parco dei Boschi di Carrega, Carlo Maria Canali. Sono inoltre stati invitati a partecipare gli assessori provinciali all'Agricoltura Albino Ivardi Ganapini e l'assessore provinciale al Turismo Caterina Siliprandi, i responsabili dei Parchi e Riserve del territorio provinciale, i sindaci dei Comuni di Collecchio, Giuseppe Romanini, e del Comune di Sala Baganza, Ferdinando Cigala, il Presidente della "Strada dei Prosciutti e dei Vini dei Colli di Parma", Mario Schianchi, i rappresentanti di Agriform, le associazioni agricoltori e i privati che partecipano ai corsi formativi presentati.

NEI NEGOZI MAIL BOXES ETC. LA FORTUNA "SI FA CATTURARE"
Milano, 18 ottobre 2001 - E' partito a metà ottobre presso tutti i negozi della rete Mbe (attualmente oltre 420, su tutto il territorio nazionale) il grande concorso d'autunno "Con Mbe catturi la fortuna" che consentirà a clienti abituali o occasionali di portarsi a casa molti regali e di vincere un ricco bottino di premi. Per partecipare all'iniziativa, che durerà fino alla fine di novembre, è sufficiente effettuare presso qualsiasi negozio Mail Boxes Etc. un acquisto minimo di 25.000 lire. Tutti i clienti (l'incaricato dell'azienda che affida a Mbe le proprie spedizioni, il professionista che utilizza i servizi di domiciliazione, lo studente che fa riprodurre e fascicolare le copie delle proprie ricerche, la casalinga che spedisce una somma di denaro con il servizio Western Union Money Transfer, Etc., Etc.) che effettueranno l'acquisto minimo riceveranno subito in omaggio un esclusivo porta-Cd e la cartolina di partecipazione al concorso. Il porta-CD personalizzato Mbe-We@bank è antiurto e comodo da usare sia in auto, che a casa o in ufficio ed è capace di contenere fino a 12 Cd. Il monte premi è decisamente allettante e può soddisfare tanti sogni. Comprende infatti ben 50 premi che verranno estratti al termine della iniziativa e che vanno dal Video al plasma 42" Lg Electronics, una delle nuove meraviglie della tecnologia dell'immagine destinato al 1° estratto, all'Home-theater per il 2° estratto, anche questo firmato da Lg Electronics per chi vuole avere, a casa propria, le stesse emozioni del grande schermo cinematografico, al Dvd Lg Electronics per il 3°, a Carnet di buoni benzina Q8 da 200.000 per gli estratti dal 4° al 50° posto. Il concorso è realizzato con il supporto di due partner strategici di Mail Boxes Etc. e cioè We@Bank (un'iniziativa della Banca Popolare di Milano) e Western Union (il più grande gruppo al mondo nel settore dei trasferimenti elettronici di denaro). A sostegno dell'iniziativa Mbe ha messo a punto una intensa campagna radiofonica a copertura nazionale che comprende oltre 450 comunicati radio sulle emittenti Rtl 102.5, Rds, Rmc, Radio Capital. La fortuna grazie a Mail Boxes Etc. è a portata di mano e chi vuole metterla in gabbia può iniziare a catturarla in uno dei numerosi Centri Mbe scegliendo l'indirizzo di quello più vicino sul sito www.mbe.it  o a pagina 678 di Mediavideo.

NONOSTANTE LE ATTUALI DIFFICOLTÀ DEL MERCATO, GRANDE SUCCESSO DI PUBBLICO ED ESPOSITORI PER L'EDIZIONE 2001 DI ORBIT/COMDEX EUROPE
Milano, 18 Ottobre 2001 - Dal 25 al 28 settembre scorsi si è svolta a Basilea l'edizione 2001 del salone Orbit/Comdex Europe. Circa 65 000 visitatori professionali (di cui il 12% di nazionalità estera) hanno visitato gli stand dei circa 1 300 espositori disposti su una superficie di 51 000 m2. Alla chiusura del salone il 60% degli spazi previsti per l' Orbit/Comdex Europe 2002 era già stato prenotato. Nel complesso gli espositori si sono detti molto soddisfatti sia della qualità sia del livello di competenza dei visitatori, precisando di aver avviato nuovi contatti commerciali molto promettenti. Walter Gammeter, responsabile del salone Orbit/Comdex Europe ha dichiarato : " la crisi dei mercati legati alle nuove tecnologie ha certamente fatto sentire i suoi effetti su Orbit/Comdex ma i risultati ottenuti sono nel complesso soddisfacenti." ha poi aggiunto : " Gli espositori hanno registrato un sensibile rialzo nella qualità dei visitatori, benché questi siano diminuiti, in valore assoluto, rispetto all'anno scorso." Conferenza "Connecting Leaders" : "Internet non è che l'inizio" 320 esponenti di rilievo del mondo economico e politico hanno preso parte, in apertura del salone, alla conferenza "Connecting Leaders" nel corso della quale sono intervenuti, in particolare, Simon Bensasson, Direttore della commissione europea Future Emerging Technologies, e Graham Clark, General Manager di .Net, una iniziativa Microsoft. L'International E-Business Congress registra un netto successo L'International E-Business Congress ha visto, durante i tre giorni di svolgimento, circa 1 000 partecipanti provenienti da tutta Europa, con un incremento del 70% rispetto all'edizione 2000. Tra gli intervenuti, provenienti da Svizzera, Germania, Belgio, Danimarca, Gran Bretagna, Canada e Stati Uniti molti hanno affrontato il tema dell' E-Fulfillment presentando strategie, visioni e prospettive per l'universo dell'E-Business. Per l'edizione 2002, altri partner internazionali si assoceranno a questa piattaforma di comunicazione che gli organizzatori prevedono di sviluppare ulteriormente. La prossima edizione di Orbit/Comdex Europe si svolgerà dal 24 al 27 settembre 2002 nei padiglioni della Fiera di Basilea. Parallelamente al salone si terrà un congresso internazionale dedicato ai temi riguardanti l' E-Business. Altri argomenti quali Open Source/Linux, Wireless/Bluetooth e Asp saranno integrati nel programma. Aggiungiamo che, a partire dal gennaio 2002, Orbit/Comdex Europe entrerà a far parte di Eito (European Information Technology Observatory) in qualità di Sponsor. Eito è incaricato, in particolare, di pubblicare ogni anno un annuario esaustivo che riporterà articoli della stampa specializzata oltre che statistiche molto dettagliate inerenti il settore europeo delle Ict. Per ulteriori informazioni : www.eito.com Infine, segnaliamo che dal 7 al 9 novembre 2001 si svolgerà il salone-conferenza "Content Summit", manifestazione nata dalla fusione tra l'"Interactive Publishing Conference" e il "Content Show" della Fiera di Basilea. Quest'anno il Content Summit avrà luogo negli ampi spazi dello Stadthof di Zurigo-Oerlikon (Svizzera)

CONCLUSA LA FIERA DELLA FERRAMENTA DI HONG KONG
Milano, 18 ottobre 2001 - L'Hong Kong International Hardware & Home Improvement Fair 2001 si è conclusa da pochi giorni e nonostante abbia registrato un calo del 26 per cento per quanto riguarda i visitatori, i prodotti esposti sono stati considerevolmente apprezzati per la loro qualità, innovazione e versatilità. Organizzata dall'Hong Kong Trade Development Council e tenutasi dal 10 al 12 ottobre, la manifestazione negli ultimi anni ha registrato un notevole sviluppo per quanto concerne l'internazionalità degli espositori presenti. Nell'ambito della fiera sono stati esposti numerosi articoli fra i quali ferramenta, prodotti per la pulizia della casa, articoli per il fai-da-te, articoli per giardinaggio, sanitari e tutto quanto espressamente fa parte del settore. La maggior parte dei visitatori proveniva da Hong Kong (2728), seguiti dal resto dell'Asia (568) e dall'Europa (142). Gli espositori provenivano invece dalla Cina, dall'Europa e dagli Stati Uniti, con partecipazioni di gruppo cinesi, tedesche, taiwanesi e britanniche, confermando così l'internazionalità assunta dalla fiera nell'arco di pochi anni. Hong Kong esporta una vasta gamma di articoli in questo settore e molte aziende del territorio hanno deciso aumentato la qualità dei loro prodotti adottando l'Iso 9000. Allo stesso tempo in vista della forte competitività le società di Hong Kong hanno diversificato la loro produzione in modo da potere andare incontro agli standard di richieste internazionali fra i quali, il BS britannico ed l'Astm statunitense. Negli utlimi tempi quest'industria ha avuto un aumento delle richieste di prodotti per il fai-da-te e per decorazioni di interni. La caratteristica di questo tipo di industria è che dipende pesantemente dall'importazione delle materie prime e dei semi-lavorati (praticamente inesistenti ad Hong Kong). Mentre esistono ancora delle aziende che producono i loro articoli ad Hong Kong, una parte consistente della loro produzione è destinata al mercato interno. Per questo motivo le esportazioni locali ammontano al 3 per cento delle esportazioni totali. Infolink:
http://hkhardwarefair.com

LE NUOVE FRONTIERE DELLA MECCATRONICA E DEL MOTION CONTROL A FLUIDTRANS COMPOMAC DAL 20 AL 23 FEBBRAIO 2002
Milano, 18 ottobre 2001 - Al nastro di partenza di Fluidtrans Compomac una lunga lista di soluzioni applicative, una lista alla quale ogni giorno si aggiungono le sorprendenti novità che hanno per protagonista la meccatronica. Infatti benché la tecnologia degli azionamenti e dintorni, ovvero tutto ciò che gravita intorno alla trasmissione della potenza, abbia ormai raggiunto un livello ottimale, vi è grande attesa tra i progettisti che si aspettano miglioramenti non solo nelle tecnologie consolidate come la pneumatica, l'oleoidraulica e la meccanica, ma anche nell'integrazione delle stesse con l'elettronica e l'informatica, sempre più protagoniste nelle applicazioni industriali. Oggi, infatti, per formulare una proposta competitiva, il lavoro del costruttore di macchine deve essere affiancato da un esperto di elettronica e di automazione nonché da un esperto di meccanica. Fluidtrans Compomac, biennale internazionale delle Trasmissioni di Potenza e Movimento, Comandi, Controlli e Progettazione, è per gli operatori del settore una sorta di fucina della progettazione e della trasmissione di potenza, e un osservatorio ideale per l'evoluzione dei componenti oleoidraulici, pneumatici, meccanici, elettrici ed elettronici, tutti orientati verso soluzioni personalizzate flessibili e complesse con grande attenzione alla riduzione dei costi. Per sottolineare l'importanza crescente delle nuove tecnologie, in particolare di quelle legate al Motion Control (una sorta di "protesi" intelligente alla movimentazione degli organi di trasmissione), verrà loro dedicato un apposito padiglione nel quale troveranno spazio, oltre all'associazione Assiot, tutte le aziende leader del settore. Sarà un'occasione eccezionale di aggiornamento, un invito ad entrare a ruota libera in questa dimensione, dove sofisticati sistemi intelligenti sono in grado di controllare, per esempio, un motore asincrono collegato, indifferentemente, a revolver o ad encoder di diverso tipo, secondo l'applicazione cui il sistema è destinato. Per essere più competitivi sui mercati mondiali la formazione e l'aggiornamento continui sono uno strumento essenziale, specialmente per gli utilizzatori di componentistica che, come segmento finale di tutto il settore, devono avere una visione chiara e dettagliata delle possibilità offerte dalla tecnologia. Fluidtrans Compomac è per questo aspetto una risorsa preziosa che consente alle aziende di programmare un contatto efficace dei propri tecnici col livello più alto dell'innovazione. Fluidtrans Compomac è promossa da Assiot (Associazione italiana costruttori organi di trasmissione e ingranaggi), Assofluid (Associazione italiana dei costruttori ed operatori del settore oleodinamico e pneumatico), Vnu Business Publications Italia e vanta il patrocinio delle associazioni Aipi (Associazione italiana progettisti industriali), Cetop (Comitato europeo delle associazioni dei costruttori di ingranaggi e organi di trasmissione) e Eurotrans (Comitato europeo delle associazioni dei costruttori di ingranaggi e organi di trasmissione) con la partecipazione di Afisac (Associazione fabbricanti italiani e stranieri di macchinari e apparecchiature ad aria compressa) e Aitac (Associazione italiana trattamento aria compressa).

CONSISTENTE PARTECIPAZIONE DI OPERATORI QUALIFICATI IN FIERA MILANO LA CHIMICA RIPARTE DA RICH-MAC 2001 DOPO UNA SETTIMA DI INCONTRI E CONFRONTI, LA CHIMICA RITROVA LO SLANCIO
Milano, 18 ottobre 2001 Si è conclusa l'edizione 2001 di Rich•Mac, Rassegna Internazionale della Chimica e Mostra Internazionale delle Apparecchiature Chimiche e per Analisi, Ricerca, Controlli e Biotecnologie che per cinque intense giornate ha visto affluire in Fiera Milano ricercatori, ingegneri, chimici, biochimici clinici, tecnici di laboratorio, biologi, medici nonché operatori commerciali e manager aziendali. Organizzata da Assoexpo ed Eiom, Rich•Mac si è confermata come la manifestazione di riferimento in Europa per il 2001, ospitando 1.272 espositori (di cui 689 stranieri, provenienti da 30 diverse nazioni) e catturando l'interesse di 30.405 visitatori qualificati provenienti da 55 nazioni. Quello della partecipazione è uno dei dati più significativi dell'evento, che si è svolto in concomitanza con altri saloni collegati a Rich•Mac anche tematicamente come: mosan Eurosalute (Mostra-Convegno su Ricerca, Tecnologia, Management per la Salute), Expobiotech (Mostra Convegno delle Biotecnologie), Milano Energia (Mostra-Convegno delle Tecnologie, dello Sviluppo e della Gestione dell'Energia) e OilGas (Onshore, Offshore, Upstream, Downstream). Nel loro complesso queste rassegne hanno dato vita ad una convention scientifico/industriale di notevole portata che ha visto convergere in Fiera un numero di operatori che ha sfiorato il tetto delle 40.000 presenze. Molte le novità, nei diversi ambiti della Chimica: dall'industria al laboratorio di ricerca, dalle tecnologie analitiche ai componenti di processo, dalla biochimica clinica all'automazione e al controllo, dalle biotecnologie alla protezione ambientale, all'energia: in quest'ultimo caso le proposte di Rich•Mac si sono saldate con quanto hanno presentato i principali player del settore a Milanoenergia 2001. Una novità interessante sul piano delle presenze espositive è stata l'iniziativa di Federchimica e dell'Osservatorio per il Settore Chimico del Ministero delle Attività Produttive, che hanno organizzato Le Giornate dell'Innovazione e della Ricerca Chimica, portando in Fiera per la prima volta l'offerta tecnologica di circa 40 Università e Centri Pubblici di Ricerca e attivando un proficuo confronto tra Scienza e Impresa. Particolarmente seguiti i numerosi momenti convegnistici, organizzati con la collaborazione di organismi e associazioni quali: Fast, Sci, Sibioc, Ifcc, Aidic, Ais, Irc Network, Apre; sono stati approfonditi e dibattuti, con la partecipazione di oltre 1.800 congressisti, temi di grande attualità come, tra gli altri: applicazioni delle biotecnologie, qualità e sicurezza degli alimenti, analisi delle acque, innovazione e promozione della ricerca nelle P.M.I. Tra le prospettive aperte da questa edizione di Rich•Mac, vanno evidenziate le collaborazioni avviate con tre importanti esposizioni straniere: Analitica di Sao Paolo (Brasile), ChemExpo di Budapest, India Chem di New Delhi e Industrial Chemical Industry Fair di Pechino che sottolineano il carattere sempre più internazionale della manifestazione milanese e fanno prevedere un ampio coinvolgimento di operatori e delegazioni straniere alla prossima Rich•Mac in programma per il Novembre 2003.

SANA 2001: CRESCE L'INTERESSE INTERNAZIONALE E LA PRESENZA DEI MASSIMI RAPPRESENTANTI DELLE ISTITUZIONI POSITIVO BILANCIO DELLA PIÙ QUALIFICATA VETRINA INTERNAZIONALE DI PRODOTTI ECO-COMPATIBILI A ROMA DAL 7 AL 10 GIUGNO 2002.
Bologna, 18 settembre 2001 - E' un Sana sempre più internazionale e ricco di proposte importanti quello che ha chiuso i battenti ieri, a Bologna Fiere, dopo quattro intense giornate di contrattazioni e convegni. Il 13° Salone Internazionale dell'Alimentazione Naturale, Salute e Ambiente è cresciuto sia sotto il profilo dimensionale che sotto quello qualitativo. A proposito di quest'ultimo aspetto, il dato più significativo emerso da questa tredicesima edizione, patrocinata da Ministero dell'Ambiente e Tutela del Territorio, è quello di una presenza sempre più attiva ed autorevole dei massimi rappresentanti delle istituzioni. Girolamo Sirchia, Ministro della Salute, intervenuto in occasione del convegno internazionale di apertura "La lotta contro l'inquinamento", ha confermato la grande attenzione del Governo per l''impatto del mondo produttivo sulla salute dei cittadini e annunciato un potenziamento delle attività di ricerca e di comunicazione sul grande tema della salute pubblica, un ambito rispetto al quale lo Stato cercherà di avvalersi soprattutto di partners privati. D'altra parte, Giovanni Alemanno, Ministro delle Politiche Agricole e Forestali, intervenendo al convegno "Il cibo ritrovato", organizzato dalla regione Emilia Romagna in collaborazione con il Sana, sulla rintracciabilità alimentare, ha promesso in tempi brevi un disegno di legge che estenda a livello nazionale il sistema della rintracciabilità. Non solo, a conferma del ruolo di "laboratorio" per tutte le nuove proposte in tema di sostenibilità e qualità della produzione che Sana svolge da sempre, il Ministro ha annunciato che la sede della Seconda Conferenza Nazionale del Biologico si terrà proprio a Sana, in occasione della prossima edizione del 5° Salone Mediterraneo dei prodotti naturali, Alimentazione, Salute e Ambiente in programma a Roma tra il 7 e il 10 giugno 2002. Per Sana a Roma, un buon punto di partenza, dopo quattro anni di Sana a Napoli. Sotto il profilo numerico, poi, Sana 2001 presenta numerosi incrementi rispetto alla scorsa edizione. Sono aumentati i padiglioni (da 13 a 16) e quindi la superficie espositiva (da 70mila a 85mila metri quadrati) di oltre il 20%. Crescono anche gli espositori (da 1.350 a 1.650, con un incremento pari al 22%), in linea con il forte sviluppo di tutti i mercati di riferimento. Dall'alimentazione biologica (che ha registrato un incremento del 40% realizzando un giro d'affari di circa 2.800 miliardi) ai prodotti tipici (che con un giro d'affari di 24mila miliardi, si candida a fare da traino all'intero settore alimentare), dalla salute (3mila miliardi il giro d'affari e una grande potenzialità nei 9 milioni di consumatori che scelgono le medicine non convenzionali) all'ambiente (un giro d'affari di 1.800 miliardi, per quanto riguarda bioarchitettura e arredi ecologici che, negli ultimi anni sono passati da una dimensione sperimentale a una di mercato). Sempre più ampio e variegato il pubblico dei visitatori, che in questa edizione hanno raggiunto le 100 mila presenze, confermando le attese degli organizzatori. Un pubblico che è apparso cresciuto anche sotto il profilo qualitativo, sempre più attento e informato anche grazie al sito internet www.sana.it che, dal 1° settembre ad oggi, ha registrato circa 700.000 contatti da 40 paesi del mondo con un incremento del 40% rispetto al 2000. Molto significativo il forte incremento (+30%) degli operatori stranieri presenti che, nonostante la difficile situazione dei voli e il disagio creatosi a seguito della tragedia americana di martedì scorso, hanno ribadito il prestigio internazionale del Salone e l'assoluto valore qualitativo dei prodotti e delle tecnologie eco-compatibili che SANA 2001 ha dato l'opportunità di conoscere, provare, assaggiare e comprare. Tra i visitatori, si consolida la presenza delle famiglie, sempre più attente e curiose verso tutte le novità eco-compatibili (e piacevolmente sorprese dalla novità di Sanalandia, un padiglione interamente dedicato al gioco e all'educazione ecologica dei bambini), a testimonianza che il "naturale" sta pacificamente invadendo il nostro quotidiano, in tutti i suoi aspetti. Mai come oggi, il mercato propone un'offerta così ampia di prodotti e strumenti in grado di aiutarci a vivere meglio. Prodotti sempre più alla portata di tutti, vista la massiccia presenza della grande distribuzione e il tentativo di recuperare lo svantaggio da parte dei grandi marchi industriali. Da 13 anni principale punto di riferimento del "mondo del naturale", Sana rimane, tuttavia, sempre aperto al suo pubblico attraverso il sito internet www.sana.it, del quale è stata presentata una nuova release ricca di servizi on-line per rispondere in modo sempre più puntuale alle richieste del mercato. Prossimo appuntamento nella nuova sede di Roma, per il 5° Salone Mediterraneo dei Prodotti Naturali, Alimentazione, Salute e Ambiente (7 - 10 giugno 2002).

NASCE IL CLUB DEL LEGNO ECOCERTIFICATO
Milano, 18 ottobre 2001 - Un club italiano per sostenere il legno con certificato ecologico. Un'iniziativa per spingere l'Italia, primo produttore mondiale di mobili, a imboccare in modo deciso la strada delle produzioni e delle lavorazioni a misura di ambiente. Il Club per il legno ecocertificato è stato creato dal Wwf. E per il lancio l'associazione ambientalista ha scelto Sana, il tredicesimo salone internazionale dell'Alimentazione naturale, Salute e Ambiente. In una tavola rotonda si sono trovati di fronte, produttori di legame, trasformatori, enti di certificazione e associazioni ambientaliste. "Wwf da più di trent'anni è impegnato nella tutela delle foreste - ha spiegato Edoardo Isnenghi, di Wwf Italia -. Gli sforzi hanno solo rallentato il degrado". E' stato dunque deciso di lanciare in Italia un club per il sostegno della certificazione Fsc, un sistema di certificazione nato a metà degli anni '90, ma che in Italia finora non era riuscito a sfondare. "L'Italia registra un significativo ritardo nel campo delle certificazioni ambientali - ha aggiunto Gaetano Benedetto, responsabile relazioni istituzionali del Wwf Italia -. Si stanno oggi diffondendo certificazione del valore relativo, quale le Iso 900 mentre rimangono ancora limitate le Iso14001 e, soprattutto, Emas". Da qui la scelta del Wwf di lanciare il Club per il sostegno all'ecocertifcazione del legno. "Tra tutte le materie prime possibili forse il legno rappresenta quella che maggiormente richiama, anche nel prodotto finito, la propria naturalità originale. Il rapporto tra il tipo di legno, quindi di albero, di paesaggio, di luogo di provenienza è molto più esplicito che non in altri beni di largo consumo". Da qui la scelta di creare un club che riunisca le realtà della filiera legno e del settore carta, che aderendo potranno sostenere il sistema di certificazione. Il compito del club, inserito in un network internazionale, sarà soprattutto quello di promuovere la diffusione dei prodotti in legno con marchio di certificazione. La strada scelta dal Wwf? Sensibilizzare i consumatori e allo stesso tempo i produttori. "Una nuova via al rapporto con le aziende - ha spiegato Isnenghi -, teso a favorire il dialogo tra Paesi fornitori di materie prime e Paesi che si occupano della trasformazione". Attualmente di prodotti in legno ecocertificati sul mercato italiano ce ne sono ben pochi. Così come ben poche sono le realtà di ecocertificazione in questo settore: solo 11.000 ettari di foreste contro i 24 milioni di ettari in tutto il mondo, così come limitato è il numero delle aziende di trasformazione che hanno chiesto e ottenuto a ecocertificazione. Il settore legno in Italia attualmente viaggia sui 73.000 miliardi di fatturato annui, con quasi 500.000 addetti, ha ricordato Gianni Martelli di Icila, ente di certificazione creato proprio dalle aziende del settore. Nel 2000 le esportazioni italiane in questo settore hanno aggiunto i 24.000 miliardi, con un saldo commerciale ampiamente positivo. "Recentemente per le aziende del settore è diventata necessaria non solo la tradizionale certificazione di qualità, ma anche una certificazione ambientale. Questo per mantenere la competitività sul mercato internazionale". La certificazione forestale Fsc (Forest Steward Council) è un marchio sorto nel '93, dopo il fallimento della Conferenza di Rio dell'anno prima: "Lì la speranza di gettare le condizioni per un miglioramento della situazione naufragò - ha spiegato Livio Amarei della Fsc -. Per questo motivo un gruppo di associazioni non governative nel'93 hanno deciso di fondare Fsc per porre un freno al degrado delle foreste mondiali attraverso gestioni socialmente sostenibili". E' stato creato un protocollo con dei principi internazionali a cui si devono ispirare gli standard nazionali di applicazione. Si tratta di una certificazione a cui possono aderire non solo le aziende forestali, di produzione del legname, ma anche le aziende di trasformazione. In questo momento il marchio compare su oltre tremila prodotti nel mondo.Come detto, la superficie di foreste certificate nel mondo è di circa 24 milioni di ettari sparsi in 46 Paesi. Le aziende certificate raggiungono invece quota 1.600. I protocolli, ha spiegato Eliseo Antonimi dell'Università di Padova, puntano a mettere d'accordo tutela ambientale, equità sociale ed efficienza economica. E tengono conto di una serie di aspetti e parametri particolarmente complessi che vanno dal rapporto con le comunità locali, ai sistemi di coltivazione, dalle strade alle specie utilizzate, all'utilizzo di fertilizzanti biologici. Il processo per ottenere la certificazione è stato illustrato da Franco Della Francesca dell'istituto di certificazione Sgs. Sono previste una serie di visite in azienda: una preliminare, una vera e propria visita ispettiva e una serie di visite annuali per il controllo della situazione. "Il mancato rispetto anche di uno solo dei principi fondamentali su ci si basa il certificato Fsc porta alla non certificazione dell'azienda, che altrimenti resta valida per cinque anni. "In Italia la certificazione ambientale nel campo del legno non si è diffusa finora per una serie di motivi - ha spiegato -. C'è la polverizzazione della proprietà forestale, il fatto he la certificazione non viene percepita in modo immediato come una fonte di ritorno economico...". Ha chiesto la certificazione ambientale Fsc '96 e da allora è rimasto l'unico produttore italiano di legno certificato. Si tratta della Magnifica Comunità di Fiemme, in Trentino. Sono suoi tutti gli 11.000 ettari di foresta italiana certificata. Ed è anche uno dei pochi produttori italiani che segue anche le fasi successive della filiera: oltre alla produzione e al taglio, la Magnifica Comunità dispone anche di una segheria anch'essa certificata, come ha spiegato il rappresentante della Comunità, Stefano Cattoi. "Non abbiamo incontrato particolari difficoltà ad ottenere la certificazione perché di fatto rispettavamo già molti dei principi previsti. La produzione, esclusivamente di abete rosso, incontra una forte concorrenza con Austria e Germania, che possono raggiungere costi di lavorazione inferiore per la conformazione dei rispettivi territori". In questi anni, ha ricordato Cattoi, la legislazione ha previsto finanziamenti speciali per le realtà forestali certificate. Perché dunque la Magnifica Comunità di Fiemme è rimasta l'unica realtà produttiva certificata in Italia? "Si sconta la scarsa dinamicità del sistema produttivo. E' molto più vivace il settore della trasformazione (dove infatti le certificazioni iniziano ad aumentare). E poi - ha aggiunto Cattoi - c'è un problema delegato al numero degli enti di certificazioni: se fossero molti di più si ridurrebbero probabilmente i costi". Secondo Lorenza Colletti (Mipaf Corpo forestale), la strada dell'ecocertificazione è utile per risolvere i problemi del settore del commercio di legname. "Si calcola che attualmente circa un decimo del fatturato di legno mondiale è illegale, con danni economici ed ecologici davvero consistenti. Servono misure nazionali e internazionali. Finora le foreste del mondo ecocertificate sono solo il 2%, ma l'ecocertificazione è certamente un incentivo importante a un uso ecologico sostenibile del legno. Si tratta di uno strumento nato soprattutto per proteggere le foreste tropicali ma che può essere utile anche per quelle in limi temperati". Coop Italia ha già deciso di aderire al nuovo club creato dal Wwf: " Come Coop - ha spiegato Franco Cappelli - abbiamo l'obiettivo di tutelare i diritti dei consumatori ma non a tutti i costi, cercando cioè di determinare condizioni eque per tutti". Da qui nasce l'attenzione di vecchia data di Coop per le produzioni biologiche, il rifiuto degli Ogm, la riduzione degli imballaggi : "Nel 2000 sabbiamo utilizzato 270 tonnellate di materiale in meno e abbiamo utilizzato 640 tonnellate di plastiche riciclate. Ora crediamo che la certificazione Fsc sia un ottimo punto per favorire uno sviluppo sostenibile sia dal punto di vista sociale che economico. Per questo abbiamo deciso di aderire al Club".

UN RICCO CALENDARIO DI EVENTI E CONCORSI PER PREMIARE LA QUALITÀ E LA RICERCA NEI SETTORI DELL'ENOGASTRONOMIA, DELL'ALTA CUCINA E DEL COCKTAIL. PROMOSSO DA BARGIORNALE PER I PROFESSIONISTI DELL'OSPITALITÀ. STAGIONE 2001-2002
Milano, 18 ottobre 2001 - Bargiornale, rivista del Gruppo Editoriale Agepe leader da oltre vent'anni nell'universo B.A.R. (Bar, Alberghi, Ristorazione), presenta il ricchissimo calendario d'appuntamenti dedicati alla premiazione dei migliori rappresentanti del mondo dell'ospitalità. Le numerose tappe attraverso le principali città italiane dedicano prestigiosi concorsi e premi nazionali e internazionali ai diversi settori del mondo dell'ospitalità: eno-gastronomia, alta cucina e cocktail bar. Questi gli eventi in calendario per la stagione 2001-2002: Il mondo dell'enogastronomia - "Il Gualtiero Marchesi Award 2001 " Il Gualtiero Marchesi Award è il più importante concorso nazionale dedicato alla ristorazione di qualità, che prende il via da questo mese con lo scopo di stimolare l'abilità e la creatività dei professionisti della cucina. Un evento d'alto profilo tecnico e culturale, corroborato da una giuria di stelle Michelin, da una "squadra" di sponsor di prestigio, e da una regia spettacolare che prevede una platea di appassionati ed esponenti della stampa internazionale. I giorni 9-10-11 Novembre 2001 saranno caratterizzati da stage d'alto profilo formativo aperti a pubblico e professionisti, con la partecipazione di grandi chef nazionali e internazionali. Stage, educational e master tratteranno argomenti diversi, tutti ricchi e stimolanti (cucina naturale e benessere, la tecnica del wok, musica e cucina, tecniche tradizionali e moderne, ecc.). I giorni dedicati all'appuntamento con la finale nazionale del concorso sono il 12 e 13 Novembre. Finale nazionale, Expo Cts Milano, 12-13 Novembre 2001 Finale internazionale, BIT Milano, 21-22 febbraio 2002 "Wine Bar Contest 2001" Si terrà al Salone del Vino di Torino, la rassegna dedicata agli operatori professionali e ai produttori di vini d'eccellenza, il Wine Bar Contest 2001, uno spazio di 300 mq allestito con un moderno banco per gli assaggi e aree workshop ed eventi. Su questo palcoscenico, arricchito da una mostra fotografica a tema, gli esperti di Bargiornale e Vini guideranno degustazioni e proporranno un educational con dibattito intitolato "Che cosa è un wine bar?" e una tavola rotonda con aziende-distributori e trade dal titolo "Comunicare il vino". In questa occasione si svolgerà la finale del primo concorso nazionale che decreterà il Wine Bar dell'Anno. L'obiettivo è quello di premiare i locali che meglio esprimono la nuova cultura del vino. Finale: Salone del Vino, Lingotto di Torino, 15 novembre 2001 "La Carta Delle Carte 2001" Giunto quest'anno alla quarta edizione, il prestigioso concorso per la migliore Carta dei Vini premia la professionalità e l'attenzione dei ristoranti italiani che sanno conferire giusto valore alla proposta enologica. Il premio, promosso da Bargiornale in collaborazione con i più prestigiosi sponsor del settore eno-gastronomico, si arricchisce quest'anno con il riconoscimento della migliore Carta dei Distillati e degli Olii, e di un riconoscimento speciale alla migliore promozione d'eventi gastronomici. Finalissima: Siena, 15-16 ottobre 2001 Il mondo cocktail - "Bartime Show 2001" E' l'evento itinerante dedicato a barmen e gestori di locali che, anche quest'anno, rivela le tendenze della prossima stagione mostrando filosofie e stili di consumo nei locali d'Italia. Partito da Cagliari lo scorso 15 maggio, il Bartime Show ha toccato le principali località italiane (Rimini, Firenze, Padova, Genova, Napoli, Palermo, Bari, Milano), alla scoperta di nuove ispirazioni e tendenze per la stagione 2001-2002. Ultima tappa: Roma, 17 ottobre 2001 Finalissima: novembre 2001 Il mondo della pizza - "Pizzatime 2001" Al settore pizza e pizzerie in continua evoluzione è riservato il concorso Pizzatime, giunto alla sua quarta edizione. Pizzatime, ordinato quest'anno in due categorie, Pizza dell'Anno e Pizzeria dell'Anno, è dedicato a tutti i pizzaioli e si propone di premiare le migliori proposte in tema di creatività, gusto e abbinamenti, riservando un riconoscimento speciale alle migliori pizzerie dell'anno. Finalissima: Parma, PizzaTech, 23 ottobre 2001 - Segreteria di Bargiornale Chiara Dossena, tel. 02.21562299 Silvia De Vizia, tel. 02.21562254

LA NAPOLI GROTTESCA DI VIVIANI
Milano, 18 ottobre 2001 - Una prima rappresentazione assoluta l'allestimento dei "Dieci Comandamenti" scritto da Raffaele Viviani allo scoppio della seconda guerra mondiale e terminato nel 1947. Mai portato in scena prima d'ora, viene presentato al Teatro Strehler di Milano nell'allestimento di Mario Martone con musiche eseguite dal vivo. Sono Dieci Comandamenti "alla napoletana", riletti sullo sfondo terribile e grottesco della guerra che impone le sue logiche e la sua "morale". Così Viviani e Martone ripensano le leggi fondamentali dell'etica cristiana adattandole alle esigenze e alle situazioni del momento storico. I dieci quadri con prologo corrispondono alle dieci leggi, ma applicate in modo inusuale. "Non uccidere" parla di un reduce dalla guerra che trova la moglie a letto con l'amante. "Non dire falsa testimonianza" parla di una truffa subita da un borseggiatore arricchito al quale viene rifilato un falso Pinturicchio. "Non rubare" racconta la vicenda di una rapina maldestra ai danni di un poveraccio. Così tutte le leggi fondamentali del nostro mondo subiscono una rilettura profonda e straniante, inserite in un contesto drammatico. A dare voce e corpo a cento personaggi sono in scena sedici bravissimi attori, oltre a due bambini e sette musicisti. "I Dieci Comandamenti"di Raffaele Viviani e regia di Mario Martone Teatro Strehler (tel.02/72333222) Dal 24 ottobre all'11 novembre

LA COSTRUZIONE DEL CENTRO SVIZZERO UNA MOSTRA SU QUATTRO PIANI
Milano, 18 ottobre 2001 - Si inaugura oggi e sarà aperta al pubblico fino al 30 novembre la mostra che documenta la storia della costruzione del Centro Svizzero di piazza Cavour, uno degli edifici di maggiore rilevanza nel panorama dell'architettura milanese. Il Centro - che con i suoi 80 metri è stato per lunghi anni il più alto palazzo di Milano, secondo solo alla Madonnina - si deve alla collaborazione tra l'architetto svizzero Armin Meili ed il collega milanese Giovanni Romano (esponente del razionalismo italiano) e rappresenta uno dei più originali contributi alla cultura architettonica del dopoguerra. È considerato l'opera chiave di Meili, avendone influenzato fortemente lo sviluppo artistico successivo. L'esposizione - organizzata nell'ambito delle manifestazioni per i cinquant'anni del Centro Svizzero - si sviluppa sulle scale dell'edificio , dall'ingresso al terzo piano. Lungo il percorso espositivo è possibile entrare in contatto con documenti storici inediti di grande interesse come gli studi preliminari e le immagini del cantiere, che regalano un'affascinante spaccato della Milano dell'epoca. L'iniziativa per la costruzione del Centro Svizzero nasce da un club privato, la Società Svizzera, dal 1883 punto d'incontro per i numerosi cittadini elvetici residenti in città, rimasto senza sede a causa dei bombardamenti. La costruzione fu finanziata in gran parte dalla Confederazione (proprietaria del Centro), e anche grazie al lascito di un facoltoso ticinese (Pietro Chiesa) per dotare la comunità svizzera di Milano di una propria casa. La Confederazione accettò di concedere questo finanziamento non solo per dare un sostegno attivo alla ricostruzione della città, ma anche per poter recuperare il debito che l'Italia aveva verso la Svizzera per i servizi resi durante la guerra. La mostra, curata da Karin Gimmi - storica dell'arte, Zurigo - e dallo studio Broggi & Burckhardt architetti associati - Milano, può essere visitata gratuitamente dalle 8.00 alle 20.00, da lunedi a sabato (ingresso da Via Palestro, 2).

ALLA MOSTRA SEGNI E SOGNI DELLA TERRA SONO ARRIVATI I DISEGNI DI LEONARDO APPARTENENTI ALLA COLLEZIONE REALE DEGLI WINDSOR
Milano, 18 ottobre 2001- Sono giunti alla mostra Segni e sogni della Terra i meravigliosi disegni di Leonardo appartenenti alla collezione Reale di Windsor. Le opere, che vengono esposte per la prima volta a Milano, alla mostra che si tiene a Palazzo Reale dal 27 settembre 2001 al 6 gennaio 2002, rappresentano la pianta di Milano, la pianta idrografica e alcuni schizzi del territorio Lombardo. I disegni di Leonardo completano la sezione della mostra dedicata alla scoperta del territorio vicino, curata dal Professor Carlo Pirovano. La sezione è completamente dedicata alla rappresentazione della città di Milano e della Lombardia, come analisi su un territorio visto ad ingrandimento a completamento del viaggio alla scoperta dello spazio terrestre dalle origini alla geografia delle reti, offerto dalla mostra. Segni e sogni della Terra, attraverso i suoi 200 pezzi, espone opere di unica bellezza che giungono dai più importanti musei nazionali ed internazionali come il Museo di Theran, la Bibliotheque Nationale Francaise de Paris, la British Library di Londra, Un viaggio affascinante attraverso la cartografia e i suoi temi, dalla interpretazione mitologica, all'uso militare e politico, alla scoperta delle nuove terre vicine e lontane, alla strumentazione scientifica, alle carte dell'invisibile e alla modernissima cartografia offerta dai satelliti. Gli schizzi di Leonardo, risalenti al 1508-1510, rappresentano la pianta idrografica di Milano, il territorio bergamasco, la Val Brembana e la Val Trompia. La pianta idrografica va collegata agli interessi ingegneristici di Leonardo per lo sfruttamento delle forze idrauliche. L'occasione cui può riferirsi questo disegno viene posto in relazione con i progetti di bonifica urbana per Ludovico il Moro, intorno al 1493. Il Comitato Scientifico della mostra comprende importanti studiosi italiani e stranieri di diverse discipline come Peter Barber, responsabile della sezione mappe della British Library di Londra, Monique Pellettier, grande studiosa ed esperta di storia della cartografia, direttore del Dipartimento di carte e piante della Bibliotéque Nationale di Parigi, Giovanni Caprara, giornalista scientifico del Corriere della Sera, Marica Milanesi, docente del Dipartimento storico geografico dell'Università di Pavia, Carlo Pirovano, storico dell'arte e coordinatore del Comitato Scientifico, Umberto Eco, semiologo, Enrico Gamba, docente di Storia della matematica presso il Dipartimento di matematica e fisica dell'Università Cattolica di Brescia e Rudolf Scmidt, presidente dell'International Coronelli Society di Vienna, l'istituzione che comprende tutti i maggiori esperti internazionali di globi. 27 settembre 2001/6 gennaio 2002 Milano, Palazzo Reale, Piazza Duomo, 12 - Milano Prevendite, prenotazione e gruppi, scuole e visite guidate Circuito Box Tickets: 02/39322737 Prenotazioni gruppi, scuole e visite guidate Ad Artem: Tel. 02/6597728 Fax: 02/6599269 Ellesse Promo: Tel. 06 70306080 Fax: 06 70300081 E mail:
adartem@tiscalinet.it Per ulteriori informazioni www.deagostini.it/centenario/index.html

TRISTANO DI ROBILANT: MOSTRA DI SCULTURE
Milano, 18 ottobre 2001 - Si è inaugurata a Milano (Galleria Paolo Curti, Via Pontaccio 19) la mostra dell'artista Tristano di Robilant. Visibile anche sul web
www.paolocurti.com la mostra continuerà fino al 10 Novembre ed è visitabile tutti i giorni dalle 11.00 alle 19.00 (chiusa domenica e lunedì) La scultura, ed in particolare il bronzo, costituisce l'espressione più tipica del lavoro dell'artista. I suoi lavori nascono spesso da modelli di pongo manipolati velocemente e l'effetto cercato è quello di una velocità d'azione ferma nel tempo. I suoi lavori sembrano a volte strani "giocattoli" colorati, dove l'aspetto architettonico e quello del gioco si fondono e compenetrano. Il risultato finale è quello di piccole, medie o grandi costruzioni dove la "scala" viene ribaltata o interpretata, creando un senso di amichevole irrealtà: guardando le sue sculture sembra a volte di essere nel paese di Lilliput. Il lavoro di Tristano di Robilant conduce in mondi immaginari e, come lui stesso afferma "ti porta a fare un turismo da poltrona, a vagare nel mondo senza muoverti dalla tua poltrona". I soggetti sono a volte montagne di colore arancione sulle quali poggiano, inaspettatamente, piccole palle bianche; una lisca di pesce ingrandita su cui appoggia una architettura fantastica; un'architettura dogon che sembra una multicolore trappola per topi. Nato a Londra nel 1964, Tristano di Robilant vive e lavora a Roma. Oltre a numerose collettive in Italia ed all'estero, l'artista ha esposto con mostre personali a New York da Holly Solomon e da Lance Fung di New York e in importanti gallerie a Berlino, Bruxelles, Zurigo.

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