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GIOVEDI'
18 OTTOBRE 2001
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LA PRIMA COLLEZIONE DONNA DI TIMBERLAND
Milano, 18 ottobre 2001 - Timberland, marchio diventato noto nel mondo
per i suoi famosi Boot e successivamente per la linea di calzature casual da
donna e da bambino, nonché per l'abbigliamento da uomo e unisex, completa
ora la sua offerta con una collezione donna progettata per il mercato
europeo. Adatta per una eleganza metropolitana, la nuova collezione risulta
versatile e dinamica, adatta ad essere utilizzata durante il tempo libero
sia in città sia in campagna. Linee, forme e volumi sono valorizzati dai
materiali utilizzati: filati, tessuti e pelli selezionati e scelti in base
alla qualità per capi che vengono prodotti secondo le migliori tecniche, per
garantire performance e design. Maglie, camicie, gonne, pantaloni e giacche
declinano la gamma dei toni naturali, dal bianco al grigio al marrone, o si
colorano di rosso e celeste. La collezione donna Timberland è stata pensata
per una donna che lavora, di età compresa tra i 28 e i 42 anni, dalla
personalità forte e determinata, che non si lascia influenzare dalle mode
effimere, ma si affeziona al marchio che soddisfa le sue aspettative di
eleganza, comfort e qualità. Particolarmente sensibile alle attrattive della
vita all'aria aperta, è fedele al suo stile sia nelle situazioni formali sia
in quelle informali. La presentazione e la distribuzione in Italia della
collezione vuole essere il primo passo di un piano di sviluppo
internazionale, che avviene in un momento particolarmente positivo per
l'azienda: il fatturato italiano previsto per la fine del 2001 è di circa
134 miliardi di lire (18% in più rispetto al 2000). Per il 2001 il fatturato
delle vendite della collezione donna è di 9 miliardi; per il 2002 dovrebbe
raggiungere i 20 miliardi, grazie anche a nuove politiche commerciali quali
il potenziamento dei clienti e un aumento dei punti vendita monomarca
Timberland: l'azienda ha chiuso il 2000 con 37 stores e 70 corners in
Italia, che alla fine del 2001 diventeranno rispettivamente 52 e 85.
LEE: BLU E DENIM INSCINDIBILI NELLA COLLEZIONE PRIMAVERA/ESTATE 2002
Milano, 18 ottobre 2001 - La nuova collezione Lee per la primavera/estate
2002 presenta il denim sfumato con nuovi lavaggi, proponendo diverse
tonalità che vanno dal blu acceso dell'ocean worn a quello più chiaro dello
sky worn. Fibre naturali, inserti in pelle e fantasie particolari rivisitano
diverse tendenze passate, dal rock 'n' roll anni '60 ai mitici anni '80.
Mascotte e immagini del passato diventano elementi decorativi che
attualizzano i capi, in linea con il gusto di chi ama vestire in modo
originale. Ricami e grafiche li impreziosiscono, offrendo tops e bottoms in
una vasta gamma di colori: dal blu al verde, dai rosati alle tonalità dei
gialli. Lee ritorna alle origini realizzando la linea di jeans Originals (men)
per i veri intenditori. Si tratta di riproduzioni fedeli di modelli
indossati negli Stati Uniti negli anni '40 e '50 che celebrano il passato
storico del marchio e la sua qualità di alto livello. Piccoli dettagli
ricreati con meticolosità: etichetta, bottoni, rivetti, tasche rinforzate e
denim super resistente fanno di questi jeans autentici capi da collezione.
Con la linea 101 (men) Lee reinventa il classico 5-tasche e la celebre Slim
Jacket. Gli oltre 100 anni di esperienza si vedono in ogni singolo
dettaglio: nei rivetti, nel cross stitching e soprattutto nel rinomato
tessuto left-hand denim, un'esclusività Lee introdotta nel 1960. Il
left-hand denim ha la particolarità di essere un tessuto estremamente
resistente, come il denim classico, ma molto più morbido. I 101 sono: 101Z,
jeans dal fit regolare e chiusura a zip, 101B, jeans con chiusura a bottoni
e 101J, jacket dal fit aderente. I tre capi sono disponibili in diversi
lavaggi che vanno dalle tonalità più scure a quelle più chiare dello sky
worn. Ritornano le icone del passato Lee con la linea Icons (men,women):
l'etichetta hair on hide, in cuoio non trattato, le corna ricamate a filo
giallo o evidenziate in rosso che reinterpretano la Lazy S sulla tasca
posteriore del jeans. Le impunture a doppio filo colorato blu e rosso e le
corna di toro ricamate sulla spalla della Denim Jacket sono ulteriori
dettagli che rendono unici i capi. E ancora immagini pubblicitarie del
passato e la simpatica mascotte Buddy Lee diventano grafiche su spiritose
t-shirt. E' una vera e propria linea creata per una donna che non vuole
passare inosservata Female Package, che si ispira ad una donna che non
lascia nulla al caso, che ama manifestare la propria femminilità attraverso
un abbigliamento curato nei dettagli e unico nel suo look. Il pacchetto
comprende due modelli di jeans molto originali: Stringleg, vita bassa e
gamba svasata impreziosita dai lacci in cuoio che si intrecciano
lateralmente; Strapfly, dal fit aderente, con i lacci incrociati sulla
chiusura a zip, mentre sul fondo laterale della gamba un effetto
chiaro-scuro di due diversi lavaggi. I lacci intrecciati impreziosiscono i
pantaloncini Hotlace e la Pleatskirt, gonna con piega sul davanti che crea
l'effetto chiaro-scuro. A questi si accompagnano Dressy, vestito in denim e
Coat, l'originale spolverino con cintura e impunture a zig zag lungo la
chiusura a bottoni. Non mancano sexy tops e magliette colorate che
riprendono le dei lacci in cuoio. Core (men, women, youths) è la linea più
innovativa, le cui tecniche del finissaggio ed abrasione aggiungono un tocco
d'originalità e la zip viene riscoperta come elemento creativo. Vita bassa e
gamba che si restringe sul fondo caratterizzano i nuovi modelli uomo-donna.
La novità nel mondo maschile è rappresentata da Freeburn, che si aggiunge ai
classici modelli (Seattle, Denver, Detroit, Reed, Chicago, Brooklyn). E' un
jeans a vita bassa, gamba dritta e chiusura a bottoni. La donna può invece
scegliere fra i modelli base (Felton, Cameron, Dallas, Straight, Newell,
Kiana), in denim o stretch denim e fra le due novità: Star, vita bassa,
cinta alta e gamba a zampa, oppure Monroe, in tessuto stretch denim, che
segna il ritorno per la prossima primavera/estate 2002 della gamba a
sigaretta. Il ring effect, originale gioco di contrasto fra chiaro scuro,
rifinisce il bordo dei pantaloni 3/4, della minigonna e di Wenonah, gonna
lunga con spacchi laterali. Giubbini in denim e giacche in stile collegiale
completano la gamma dei tops insieme a t-shirt a righe o quadri che
richiamano fantasie tipicamente anni '60, mentre grafiche attuali rendono
uniche felpe super lavate, il tutto in un caleidoscopio di colori.
L'abbigliamento dedicato ai bambini riprende i temi e le tendenze dei capi
disegnati per gli adulti, con un tocco di colore e brio in più che
caratterizza il mondo dei giovanissimi.
GIANMARCO LORENZI: PERSONALITÀ E RAFFINATEZZA PER LA PRIMAVERA-ESTATE
2002
Milano, 18 ottobre 2001 - Un'eleganza piena di armonia e femminilità. Uno
stile metropolitano raffinato, con tutta la sicurezza del classico moderno,
tuttavia accompagnato qua e là da un tocco di fresca originalità: sono le
calzature di Gianmarco Lorenzi, azienda marchigiana che per la prossima
stagione calda presenta punte acuminate, tacchi a spillo e lacci alla
schiava. La collezione punta sull'intramontabile nero, affiancato da una
tavolozza di luminosi colori pastello come i beige, i blu etnici, gli acqua
marina, i rosa, i verdi profondi. Scelgono anche il bianco le scarpe
Gianmarco Lorenzi, che giocano con pellami e tessuti ricamati con perline o
swarovski o con applicazioni di borchie, con vitelli, capretti lisci o
traforati e stampe su pelle o tessuto.
SWATCH MUMMIA, L'OROLOGIO SPECIALE DI HALLOWEEN
Milano, 18 ottobre 2001 - In onore dell'antica celebrazione celtica di "All
Hallow's Eve", meglio conosciuta in tutto il mondo come Halloween, Swatch
dedica lo "Swatch Special Halloween Mummia", un divertente modello in
plastica dal cinturino, perfettamente modellato, di colore scuro, che da
solo incute paura, su cui sono riprodotte le braccia di uno scheletro
ricoperte parzialmente da bende, mentre per leggere l'ora una testa di
mummia con un'espressione ansiosa appare davanti a una luna piena e alle
piramidi sullo sfondo. Un misero pezzo di benda scandisce invece le ore
assieme a una lancetta dei minuti in argento. Anche la confezione speciale
non è da meno! Per poter fare un esame completo, basta togliere
semplicemente la lastra a raggi X dalla sua busta, quindi si esamina
l'immagine ossea così come presentata in forma di scheletro. "Swatch Mummia"
giace comodamente "in pace", convenientemente sistemato sopra il suo corpo
fotogenico. E' in vendita negli Swatch store e nei rivenditori autorizzati a
52,50 Euro. Chi ama navigare può accedere al sito Internet
www.swatch.com
dove si trovano informazioni sull'azienda e le sue numerosissime gamme di
prodotti.
LA NUOVA ELEGANZA FIRMATA LINEA MARCHE
Milano, 18 ottobre 2001 - Punto di riferimento nelle collezioni calzature
Linea Marche per la primavera-estate 2002 è la definizione di una sobrietà
attenta ai segnali contemporanei. Gli ingredienti sono alta qualità,
lavorazioni precise, rifiniture molto curate, dettagli preziosi sempre molto
garbati, particolare di quel Made in Italy di alto pregio realizzato
nell'area marchigiana. Quattro sono le linee presentate : la formale Paul
May, la colorata Vic Matié, la classica Aketohn e la giovane e sportiva
O.X.S. rigorosa ma riletta in versione moderna è la collezione uomo Paul May,
che permette una libera scelta dei dettagli da accostare all'abbigliamento,
dove forme moda contrastano con dettagli tecnologici e strutture classiche
puntano sui dettagli sport. Fra i materiali trionfano la pelle, la
vacchetta, gli scamosciati, con forme e tagli squadrati, e stampe che
riproducono immagini grafiche. Urban chic per lo stile da città in
rovesciato, vacchetta tamponata con soletta in cuoio, pellami al naturale e
non trattati dall'aspetto vintage, che danno vita a modelli leggeri e
morbidi. E poi espadrillas, scarpe da barca destrutturate e modellate sul
piede, desert boots, tronchetti, polacchini, ciabatte ultraleggere, sandali.
I colori puntano sul classico del bianco e del nero e poi sui rossi, sui blu
e sulle tonalità naturali accostate in tutte le loro sfumature. E' ricca di
idee e di forme la collezione donna Vic Maté, fatta di pellami e tessuti
alternati e mixati, anche stampati a motivi sofisticati d'ispirazione
grafica, etnica e rétro. Le forme giocano con il classico di décolleté e
ciabattine dalle punte sfilate e con tacchi di tutte le altezze, ma anche
con zeppe e zeppette di gusto anni Settanta, sempre con la praticità di
suole in caucciù antiscivolo. E' il trionfo del colore: rosso, blu, avorio,
tessuti regimental, zafferano, sabbia, tabacco. Per la primavera-estate 2002
Aketohn riprende per l'uomo modelli classici e forme confortevoli cui unisce
pellami e trattamenti innovativi. Punta su scarpe chiuse, stivaletti e
ciabatte dalle linee pulite, realizzate con materiali di qualità superiore,
sia che si tratti di nappa, pelle, pitone o in spugna. Così la più classica
francesina è in pelle, ma trattata con una speciale vernice che con l'uso si
screpola e assume un aspetto vintage. Altri modelli, come i mocassini,
vengono destrutturati, tagliati e ricuciti su elastico, gli stivaletti
puntano sulla freschezza della spugna, mentre le ciabatte si trasformano in
un accessorio chic. Le proposte cromatiche prediligono i non colori e le
sfumature della terra, ma c'è anche tanto bianco, avorio, écru, con qualche
tocco di rosso, terracotta e marrone, più l'intramontabile nero. Il logo
Aketohn, all'interno delle calzature, si è fatto quasi invisibile, in
evidenza invece cinque cuciture: un nuovo simbolo grafico. Per la donna la
collezione Aketohn ha cercato invece ispirazione nello spirito ironico e
glamourous degli anni '40, realizzando modelli sofisticati, confortevoli e
spiritosamente contemporanei. Le classiche décolleté a tacco alto sono i
candida spugna, oppure in pelle trattata con una speciale vernice che con
l'uso si screpola e assume un aspetto vintage. I sandali con le zeppe,
ultraconfortevoli sia alte che basse, sono in nappa montata su elastici
oppure costruiti con una morbida fascia in camoscio naturale trattenuta da
una fibbia, utilizzata per trattenere e drappeggiare il pellame. Le forme
hanno quasi tutte una punta arrotondata e morbida, e si presentano con
tacchi a spillo, zeppe sottili o anche suole ultrapiatte per le ciabattine
più eleganti, I materiali spaziano dalla nappa al camoscio, dalla spugna al
pitone. La palette dei colori va dal bianco all'avorio, dal ruggine al testa
di moro fino al nero a volte spezzato da una fascia verde brillante. Punta
direttamente al futuro la collezione O.X.S. e presenta il nuovo modello
Driver. E' una scarpa-guanto dai colori brillanti che rimanda al concetto di
urban transport: in vitello morbidissimo o in pelle scamosciata e dipinta,
in tinta unita o bicolore, sceglie un mood sempre più accattivante, in
sintonia con il mondo dei giovani e dello sport. Una banda laterale richiama
la X del logo, il tallone è rinforzato, ma con elastici per meglio sostenere
il piede durante la camminata, mentre la suola, sagomata e piatta è in Tpu
antiusura, antiscivolo e con doppia cucitura. L'altra novità della
collezione sono le ciabatte in Eva, un materiale hi-tech leggerissimo, e
pratica gomma antiscivolo: realizzate con un unico stampo, seguono la forma
del piede e sono proposte in tante brillanti sfumature.
COLLEZIONE DONNA CALZATURE FRATELLI ROSSETTI PER L'AUTUNNO-INVERNO
2001-2002 : ESSENZA DISTILLATA DI UNA NUOVA RICERCATEZZA
Milano, 18 ottobre 2001 - Due le parole d'ordine della collezione calzature
Fratelli Rossetti: tradizione e rigore. Tutte le scarpe sembrano spogliarsi
del superfluo, alla conquista di una semplicità fatta di linee essenziali,
nelle quali si avverte lo stile di una grande scuola. La linea "Couture
Classique" riprende il taglio, lo stile accurato, le punte affusolate care
alla couture francese d'antan ed è composta da piccole décolleté slanciate
che assottigliano il piede. I colori si richiamano principalmente al nero e
al bianco, con delicate impunture che formano piccoli motivi, mascherine
traforate, roselline decorative, ma anche colori più rari quali il verde
lichene e l'azzurro avio per tronchetti e stringate appuntite, svettanti su
tacchi alti arrotondati. Presente anche il tema del bicolore - dove emergono
raffinati contrasti cromatici quali cacao e toffee, cognac e cioccolato -
che si rinnova con inserti geometrici ed effetti a sorpresa. Per la stagione
fredda il tema selleria diventa importante: vitello nocciola e impunture
sono i principali ingredienti, mentre il tacco resta sempre piuttosto alto.
Nuova anche la suola-plateau, che regala più solidità anche alle forme più
sottili. Lusso rigoroso invece per le scarpe dalle linee più maschili e
quadrate, ma con sorprendenti forme appuntite, e strategiche imbottiture,
oppure dalle punte più squadrate, con suole techno in gomma nera. Sono
stringate e polacche dalla punta affilatissima, in lucido vitello spazzolato
a specchio, di ispirazione Mods. Lo stile british viene sviluppato e
declinato in stringate dai decori traforati, in mocassini in pelle anticata
con nappette. I tacchi hanno tre altezze, per soddisfare ogni richiesta. La
sera, che brilla nei colori del bronzo e dell'oro satinato, è ricercata e
predilige tacchi vertiginosi e scultorei, laccati e metallizzati, per
sandali e décolleté che a volte portano decori in strass e piccoli motivi.
Una collezione dall'inconfondibile stile italiano, creata per una donna
femminile, decisa e professionale, che sa unire eleganza e praticità con una
classe priva di ostentazione.
COLLEZIONE FURLA PER L'AUTUNNO-INVERNO 2001-2002 : BORSE (E NON SOLO)
ALL'INSEGNA DELLA PELLICCIA
Milano, 18 otobre 2001 - Grande ritorno della pelliccia nelle collezioni
Furla per l'autunno-inverno 2001-2002. Dalla capra naturale al morbidissimo
lapin, la pelliccia diventa protagonista della collezione: proposta ora come
divertente provocazione applicata sul trolley da viaggio, ora come nota
originale nello zainetto con chiusura con pon-pon della linea Mon Amour,
oppure come effetto fashion per trasformare la shopping bag in accessorio
"cult" (linea Fur). Sempre in pelliccia anche un'ampia gamma di accessori:
dall'ombrello bordato alla spilla, dalla cintura allo strangolino che
interpretano il tema del fiore realizzati in lapin color cachemire. Furla
firma non solo borse, piccola pelletteria, orologi, ma anche uno stile di
vita. Ecco quindi la coperta in lapin, morbida, per riscaldare le fredde
serate invernali. La pelliccia è la regina incontrastata: capra naturale e
lapin sono utilizzati per la loro morbidezza e modernità, proposti sia nelle
loro nuance naturali quali cachemire, jasmine, testa di moro, grigio che in
tonalità più decise quali il curry o il mosto.
L'ULTIMA NOVITÀ DEL MARCHIO DOLOMITE
Milano, 18 otobre 2001 - Dolomite con oltre cent'anni di storia ricca di
successi sportivi - dalla conquista del K2 con Lacedelli nel lontano 1954
alle vittorie mondiali in Coppa del Mondo di sci con Pierino Gross -
rappresenta la più vecchia realtà nel comparto della calzatura sportiva in
Italia. Marchio storico, quindi, sinonimo di qualità e leader indiscusso
nella produzione di scarpe da montagna, Dolomite lancia ora sul mercato Dks,
l'originale scarpone da sci pensato e progettato per divertirsi sugli sci.
Fra le principali caratteristiche tecniche dello scarpone l'elevato
isolamento termico che preserva il calore del piede, la sua facile chiusura
e regolazione, il perfetto avvolgimento del piede, la massima facilità di
introduzione ed estrazione del piede, la presenza di un supporto laterale e
posteriore nella struttura della scarpa per una perfetta conduzione dello
sci. Frutto della tecnologia più avanzata, lo scarpone Dks offre quindi il
massimo non solo in termini di prestazione, ma anche in termini di
vestibilità e comfort, rendendolo ideale per lo sciatore moderno. Chi ama
navigare può accedere al sito Internet www.dolomite.it dove si trovano
informazioni sull'azienda e le sue numerose linee di prodotti.
CONFERENZA STAMPA IN PROVINCIA DELLE ATTIVITÀ IN PROGRAMMA PER L'AUTUNNO
DEL PARCO REGIONALE BOSCHI DI CARREGA E DEL PARCO DEL TARO
Parma, 18 ottobre 2001 - Sarà un autunno all'insegna della formazione e
della promozione quello organizzato dal Parco Regionale Boschi di Carrega e
dal Parco del Taro. I due enti, con il supporto della Provincia, sono
impegnati nella realizzazione di progetti per la promozione dei prodotti
tipici (con gli itinerari eno-gastronomici "I Sapori dei Boschi" realizzati
dal Parco nell'ambito della <Strada del Prosciutto e dei Vini dei Colli di
Parma>) e per la formazione professionale degli agricoltori nel settore del
turismo eno-gastronomico (progettati dal Parco in collaborazione con
Agriform e Parco del Taro). Queste attività saranno presentate in occasione
di una conferenza stampa prevista per oggi, 18 ottobre, alle 11 nella sala
riunioni Primo Savani della Provincia (P.le della Pace, 1). Interverranno
l'assessore provinciale ai parchi Villiam Vernazza, i Presidenti del Parco
del Taro, Mauro Conti, e del Parco dei Boschi di Carrega, Carlo Maria
Canali. Sono inoltre stati invitati a partecipare gli assessori provinciali
all'Agricoltura Albino Ivardi Ganapini e l'assessore provinciale al Turismo
Caterina Siliprandi, i responsabili dei Parchi e Riserve del territorio
provinciale, i sindaci dei Comuni di Collecchio, Giuseppe Romanini, e del
Comune di Sala Baganza, Ferdinando Cigala, il Presidente della "Strada dei
Prosciutti e dei Vini dei Colli di Parma", Mario Schianchi, i rappresentanti
di Agriform, le associazioni agricoltori e i privati che partecipano ai
corsi formativi presentati.
NEI NEGOZI MAIL BOXES ETC. LA FORTUNA "SI FA CATTURARE"
Milano, 18 ottobre 2001 - E' partito a metà ottobre presso tutti i negozi
della rete Mbe (attualmente oltre 420, su tutto il territorio nazionale) il
grande concorso d'autunno "Con Mbe catturi la fortuna" che consentirà a
clienti abituali o occasionali di portarsi a casa molti regali e di vincere
un ricco bottino di premi. Per partecipare all'iniziativa, che durerà fino
alla fine di novembre, è sufficiente effettuare presso qualsiasi negozio
Mail Boxes Etc. un acquisto minimo di 25.000 lire. Tutti i clienti
(l'incaricato dell'azienda che affida a Mbe le proprie spedizioni, il
professionista che utilizza i servizi di domiciliazione, lo studente che fa
riprodurre e fascicolare le copie delle proprie ricerche, la casalinga che
spedisce una somma di denaro con il servizio Western Union Money Transfer,
Etc., Etc.) che effettueranno l'acquisto minimo riceveranno subito in
omaggio un esclusivo porta-Cd e la cartolina di partecipazione al concorso.
Il porta-CD personalizzato Mbe-We@bank è antiurto e comodo da usare sia in
auto, che a casa o in ufficio ed è capace di contenere fino a 12 Cd. Il
monte premi è decisamente allettante e può soddisfare tanti sogni. Comprende
infatti ben 50 premi che verranno estratti al termine della iniziativa e che
vanno dal Video al plasma 42" Lg Electronics, una delle nuove meraviglie
della tecnologia dell'immagine destinato al 1° estratto, all'Home-theater
per il 2° estratto, anche questo firmato da Lg Electronics per chi vuole
avere, a casa propria, le stesse emozioni del grande schermo
cinematografico, al Dvd Lg Electronics per il 3°, a Carnet di buoni benzina
Q8 da 200.000 per gli estratti dal 4° al 50° posto. Il concorso è realizzato
con il supporto di due partner strategici di Mail Boxes Etc. e cioè We@Bank
(un'iniziativa della Banca Popolare di Milano) e Western Union (il più
grande gruppo al mondo nel settore dei trasferimenti elettronici di denaro).
A sostegno dell'iniziativa Mbe ha messo a punto una intensa campagna
radiofonica a copertura nazionale che comprende oltre 450 comunicati radio
sulle emittenti Rtl 102.5, Rds, Rmc, Radio Capital. La fortuna grazie a Mail
Boxes Etc. è a portata di mano e chi vuole metterla in gabbia può iniziare a
catturarla in uno dei numerosi Centri Mbe scegliendo l'indirizzo di quello
più vicino sul sito www.mbe.it o a
pagina 678 di Mediavideo.
NONOSTANTE LE ATTUALI DIFFICOLTÀ DEL MERCATO, GRANDE SUCCESSO DI PUBBLICO
ED ESPOSITORI PER L'EDIZIONE 2001 DI ORBIT/COMDEX EUROPE
Milano, 18 Ottobre 2001 - Dal 25 al 28 settembre scorsi si è svolta a
Basilea l'edizione 2001 del salone Orbit/Comdex Europe. Circa 65 000
visitatori professionali (di cui il 12% di nazionalità estera) hanno
visitato gli stand dei circa 1 300 espositori disposti su una superficie di
51 000 m2. Alla chiusura del salone il 60% degli spazi previsti per l' Orbit/Comdex
Europe 2002 era già stato prenotato. Nel complesso gli espositori si sono
detti molto soddisfatti sia della qualità sia del livello di competenza dei
visitatori, precisando di aver avviato nuovi contatti commerciali molto
promettenti. Walter Gammeter, responsabile del salone Orbit/Comdex Europe ha
dichiarato : " la crisi dei mercati legati alle nuove tecnologie ha
certamente fatto sentire i suoi effetti su Orbit/Comdex ma i risultati
ottenuti sono nel complesso soddisfacenti." ha poi aggiunto : " Gli
espositori hanno registrato un sensibile rialzo nella qualità dei
visitatori, benché questi siano diminuiti, in valore assoluto, rispetto
all'anno scorso." Conferenza "Connecting Leaders" : "Internet non è che
l'inizio" 320 esponenti di rilievo del mondo economico e politico hanno
preso parte, in apertura del salone, alla conferenza "Connecting Leaders"
nel corso della quale sono intervenuti, in particolare, Simon Bensasson,
Direttore della commissione europea Future Emerging Technologies, e Graham
Clark, General Manager di .Net, una iniziativa Microsoft. L'International
E-Business Congress registra un netto successo L'International E-Business
Congress ha visto, durante i tre giorni di svolgimento, circa 1 000
partecipanti provenienti da tutta Europa, con un incremento del 70% rispetto
all'edizione 2000. Tra gli intervenuti, provenienti da Svizzera, Germania,
Belgio, Danimarca, Gran Bretagna, Canada e Stati Uniti molti hanno
affrontato il tema dell' E-Fulfillment presentando strategie, visioni e
prospettive per l'universo dell'E-Business. Per l'edizione 2002, altri
partner internazionali si assoceranno a questa piattaforma di comunicazione
che gli organizzatori prevedono di sviluppare ulteriormente. La prossima
edizione di Orbit/Comdex Europe si svolgerà dal 24 al 27 settembre 2002 nei
padiglioni della Fiera di Basilea. Parallelamente al salone si terrà un
congresso internazionale dedicato ai temi riguardanti l' E-Business. Altri
argomenti quali Open Source/Linux, Wireless/Bluetooth e Asp saranno
integrati nel programma. Aggiungiamo che, a partire dal gennaio 2002, Orbit/Comdex
Europe entrerà a far parte di Eito (European Information Technology
Observatory) in qualità di Sponsor. Eito è incaricato, in particolare, di
pubblicare ogni anno un annuario esaustivo che riporterà articoli della
stampa specializzata oltre che statistiche molto dettagliate inerenti il
settore europeo delle Ict. Per ulteriori informazioni : www.eito.com Infine,
segnaliamo che dal 7 al 9 novembre 2001 si svolgerà il salone-conferenza "Content
Summit", manifestazione nata dalla fusione tra l'"Interactive Publishing
Conference" e il "Content Show" della Fiera di Basilea. Quest'anno il
Content Summit avrà luogo negli ampi spazi dello Stadthof di Zurigo-Oerlikon
(Svizzera)
CONCLUSA LA FIERA DELLA FERRAMENTA DI HONG KONG
Milano, 18 ottobre 2001 - L'Hong Kong International Hardware & Home
Improvement Fair 2001 si è conclusa da pochi giorni e nonostante abbia
registrato un calo del 26 per cento per quanto riguarda i visitatori, i
prodotti esposti sono stati considerevolmente apprezzati per la loro
qualità, innovazione e versatilità. Organizzata dall'Hong Kong Trade
Development Council e tenutasi dal 10 al 12 ottobre, la manifestazione negli
ultimi anni ha registrato un notevole sviluppo per quanto concerne
l'internazionalità degli espositori presenti. Nell'ambito della fiera sono
stati esposti numerosi articoli fra i quali ferramenta, prodotti per la
pulizia della casa, articoli per il fai-da-te, articoli per giardinaggio,
sanitari e tutto quanto espressamente fa parte del settore. La maggior parte
dei visitatori proveniva da Hong Kong (2728), seguiti dal resto dell'Asia
(568) e dall'Europa (142). Gli espositori provenivano invece dalla Cina,
dall'Europa e dagli Stati Uniti, con partecipazioni di gruppo cinesi,
tedesche, taiwanesi e britanniche, confermando così l'internazionalità
assunta dalla fiera nell'arco di pochi anni. Hong Kong esporta una vasta
gamma di articoli in questo settore e molte aziende del territorio hanno
deciso aumentato la qualità dei loro prodotti adottando l'Iso 9000. Allo
stesso tempo in vista della forte competitività le società di Hong Kong
hanno diversificato la loro produzione in modo da potere andare incontro
agli standard di richieste internazionali fra i quali, il BS britannico ed
l'Astm statunitense. Negli utlimi tempi quest'industria ha avuto un aumento
delle richieste di prodotti per il fai-da-te e per decorazioni di interni.
La caratteristica di questo tipo di industria è che dipende pesantemente
dall'importazione delle materie prime e dei semi-lavorati (praticamente
inesistenti ad Hong Kong). Mentre esistono ancora delle aziende che
producono i loro articoli ad Hong Kong, una parte consistente della loro
produzione è destinata al mercato interno. Per questo motivo le esportazioni
locali ammontano al 3 per cento delle esportazioni totali. Infolink:
http://hkhardwarefair.com
LE NUOVE FRONTIERE DELLA MECCATRONICA E DEL MOTION CONTROL A FLUIDTRANS
COMPOMAC DAL 20 AL 23 FEBBRAIO 2002
Milano, 18 ottobre 2001 - Al nastro di partenza di Fluidtrans Compomac una
lunga lista di soluzioni applicative, una lista alla quale ogni giorno si
aggiungono le sorprendenti novità che hanno per protagonista la
meccatronica. Infatti benché la tecnologia degli azionamenti e dintorni,
ovvero tutto ciò che gravita intorno alla trasmissione della potenza, abbia
ormai raggiunto un livello ottimale, vi è grande attesa tra i progettisti
che si aspettano miglioramenti non solo nelle tecnologie consolidate come la
pneumatica, l'oleoidraulica e la meccanica, ma anche nell'integrazione delle
stesse con l'elettronica e l'informatica, sempre più protagoniste nelle
applicazioni industriali. Oggi, infatti, per formulare una proposta
competitiva, il lavoro del costruttore di macchine deve essere affiancato da
un esperto di elettronica e di automazione nonché da un esperto di
meccanica. Fluidtrans Compomac, biennale internazionale delle Trasmissioni
di Potenza e Movimento, Comandi, Controlli e Progettazione, è per gli
operatori del settore una sorta di fucina della progettazione e della
trasmissione di potenza, e un osservatorio ideale per l'evoluzione dei
componenti oleoidraulici, pneumatici, meccanici, elettrici ed elettronici,
tutti orientati verso soluzioni personalizzate flessibili e complesse con
grande attenzione alla riduzione dei costi. Per sottolineare l'importanza
crescente delle nuove tecnologie, in particolare di quelle legate al Motion
Control (una sorta di "protesi" intelligente alla movimentazione degli
organi di trasmissione), verrà loro dedicato un apposito padiglione nel
quale troveranno spazio, oltre all'associazione Assiot, tutte le aziende
leader del settore. Sarà un'occasione eccezionale di aggiornamento, un
invito ad entrare a ruota libera in questa dimensione, dove sofisticati
sistemi intelligenti sono in grado di controllare, per esempio, un motore
asincrono collegato, indifferentemente, a revolver o ad encoder di diverso
tipo, secondo l'applicazione cui il sistema è destinato. Per essere più
competitivi sui mercati mondiali la formazione e l'aggiornamento continui
sono uno strumento essenziale, specialmente per gli utilizzatori di
componentistica che, come segmento finale di tutto il settore, devono avere
una visione chiara e dettagliata delle possibilità offerte dalla tecnologia.
Fluidtrans Compomac è per questo aspetto una risorsa preziosa che consente
alle aziende di programmare un contatto efficace dei propri tecnici col
livello più alto dell'innovazione. Fluidtrans Compomac è promossa da Assiot
(Associazione italiana costruttori organi di trasmissione e ingranaggi),
Assofluid (Associazione italiana dei costruttori ed operatori del settore
oleodinamico e pneumatico), Vnu Business Publications Italia e vanta il
patrocinio delle associazioni Aipi (Associazione italiana progettisti
industriali), Cetop (Comitato europeo delle associazioni dei costruttori di
ingranaggi e organi di trasmissione) e Eurotrans (Comitato europeo delle
associazioni dei costruttori di ingranaggi e organi di trasmissione) con la
partecipazione di Afisac (Associazione fabbricanti italiani e stranieri di
macchinari e apparecchiature ad aria compressa) e Aitac (Associazione
italiana trattamento aria compressa).
CONSISTENTE PARTECIPAZIONE DI OPERATORI QUALIFICATI IN FIERA MILANO LA
CHIMICA RIPARTE DA RICH-MAC 2001 DOPO UNA SETTIMA DI INCONTRI E CONFRONTI,
LA CHIMICA RITROVA LO SLANCIO
Milano, 18 ottobre 2001 Si è conclusa l'edizione 2001 di Rich•Mac, Rassegna
Internazionale della Chimica e Mostra Internazionale delle Apparecchiature
Chimiche e per Analisi, Ricerca, Controlli e Biotecnologie che per cinque
intense giornate ha visto affluire in Fiera Milano ricercatori, ingegneri,
chimici, biochimici clinici, tecnici di laboratorio, biologi, medici nonché
operatori commerciali e manager aziendali. Organizzata da Assoexpo ed Eiom,
Rich•Mac si è confermata come la manifestazione di riferimento in Europa per
il 2001, ospitando 1.272 espositori (di cui 689 stranieri, provenienti da 30
diverse nazioni) e catturando l'interesse di 30.405 visitatori qualificati
provenienti da 55 nazioni. Quello della partecipazione è uno dei dati più
significativi dell'evento, che si è svolto in concomitanza con altri saloni
collegati a Rich•Mac anche tematicamente come: mosan Eurosalute
(Mostra-Convegno su Ricerca, Tecnologia, Management per la Salute),
Expobiotech (Mostra Convegno delle Biotecnologie), Milano Energia
(Mostra-Convegno delle Tecnologie, dello Sviluppo e della Gestione
dell'Energia) e OilGas (Onshore, Offshore, Upstream, Downstream). Nel loro
complesso queste rassegne hanno dato vita ad una convention
scientifico/industriale di notevole portata che ha visto convergere in Fiera
un numero di operatori che ha sfiorato il tetto delle 40.000 presenze. Molte
le novità, nei diversi ambiti della Chimica: dall'industria al laboratorio
di ricerca, dalle tecnologie analitiche ai componenti di processo, dalla
biochimica clinica all'automazione e al controllo, dalle biotecnologie alla
protezione ambientale, all'energia: in quest'ultimo caso le proposte di Rich•Mac
si sono saldate con quanto hanno presentato i principali player del settore
a Milanoenergia 2001. Una novità interessante sul piano delle presenze
espositive è stata l'iniziativa di Federchimica e dell'Osservatorio per il
Settore Chimico del Ministero delle Attività Produttive, che hanno
organizzato Le Giornate dell'Innovazione e della Ricerca Chimica, portando
in Fiera per la prima volta l'offerta tecnologica di circa 40 Università e
Centri Pubblici di Ricerca e attivando un proficuo confronto tra Scienza e
Impresa. Particolarmente seguiti i numerosi momenti convegnistici,
organizzati con la collaborazione di organismi e associazioni quali: Fast,
Sci, Sibioc, Ifcc, Aidic, Ais, Irc Network, Apre; sono stati approfonditi e
dibattuti, con la partecipazione di oltre 1.800 congressisti, temi di grande
attualità come, tra gli altri: applicazioni delle biotecnologie, qualità e
sicurezza degli alimenti, analisi delle acque, innovazione e promozione
della ricerca nelle P.M.I. Tra le prospettive aperte da questa edizione di
Rich•Mac, vanno evidenziate le collaborazioni avviate con tre importanti
esposizioni straniere: Analitica di Sao Paolo (Brasile), ChemExpo di
Budapest, India Chem di New Delhi e Industrial Chemical Industry Fair di
Pechino che sottolineano il carattere sempre più internazionale della
manifestazione milanese e fanno prevedere un ampio coinvolgimento di
operatori e delegazioni straniere alla prossima Rich•Mac in programma per il
Novembre 2003.
SANA 2001: CRESCE L'INTERESSE INTERNAZIONALE E LA PRESENZA DEI MASSIMI
RAPPRESENTANTI DELLE ISTITUZIONI POSITIVO BILANCIO DELLA PIÙ QUALIFICATA
VETRINA INTERNAZIONALE DI PRODOTTI ECO-COMPATIBILI A ROMA DAL 7 AL 10 GIUGNO
2002.
Bologna, 18 settembre 2001 - E' un Sana sempre più internazionale e ricco di
proposte importanti quello che ha chiuso i battenti ieri, a Bologna Fiere,
dopo quattro intense giornate di contrattazioni e convegni. Il 13° Salone
Internazionale dell'Alimentazione Naturale, Salute e Ambiente è cresciuto
sia sotto il profilo dimensionale che sotto quello qualitativo. A proposito
di quest'ultimo aspetto, il dato più significativo emerso da questa
tredicesima edizione, patrocinata da Ministero dell'Ambiente e Tutela del
Territorio, è quello di una presenza sempre più attiva ed autorevole dei
massimi rappresentanti delle istituzioni. Girolamo Sirchia, Ministro della
Salute, intervenuto in occasione del convegno internazionale di apertura "La
lotta contro l'inquinamento", ha confermato la grande attenzione del Governo
per l''impatto del mondo produttivo sulla salute dei cittadini e annunciato
un potenziamento delle attività di ricerca e di comunicazione sul grande
tema della salute pubblica, un ambito rispetto al quale lo Stato cercherà di
avvalersi soprattutto di partners privati. D'altra parte, Giovanni Alemanno,
Ministro delle Politiche Agricole e Forestali, intervenendo al convegno "Il
cibo ritrovato", organizzato dalla regione Emilia Romagna in collaborazione
con il Sana, sulla rintracciabilità alimentare, ha promesso in tempi brevi
un disegno di legge che estenda a livello nazionale il sistema della
rintracciabilità. Non solo, a conferma del ruolo di "laboratorio" per tutte
le nuove proposte in tema di sostenibilità e qualità della produzione che
Sana svolge da sempre, il Ministro ha annunciato che la sede della Seconda
Conferenza Nazionale del Biologico si terrà proprio a Sana, in occasione
della prossima edizione del 5° Salone Mediterraneo dei prodotti naturali,
Alimentazione, Salute e Ambiente in programma a Roma tra il 7 e il 10 giugno
2002. Per Sana a Roma, un buon punto di partenza, dopo quattro anni di Sana
a Napoli. Sotto il profilo numerico, poi, Sana 2001 presenta numerosi
incrementi rispetto alla scorsa edizione. Sono aumentati i padiglioni (da 13
a 16) e quindi la superficie espositiva (da 70mila a 85mila metri quadrati)
di oltre il 20%. Crescono anche gli espositori (da 1.350 a 1.650, con un
incremento pari al 22%), in linea con il forte sviluppo di tutti i mercati
di riferimento. Dall'alimentazione biologica (che ha registrato un
incremento del 40% realizzando un giro d'affari di circa 2.800 miliardi) ai
prodotti tipici (che con un giro d'affari di 24mila miliardi, si candida a
fare da traino all'intero settore alimentare), dalla salute (3mila miliardi
il giro d'affari e una grande potenzialità nei 9 milioni di consumatori che
scelgono le medicine non convenzionali) all'ambiente (un giro d'affari di
1.800 miliardi, per quanto riguarda bioarchitettura e arredi ecologici che,
negli ultimi anni sono passati da una dimensione sperimentale a una di
mercato). Sempre più ampio e variegato il pubblico dei visitatori, che in
questa edizione hanno raggiunto le 100 mila presenze, confermando le attese
degli organizzatori. Un pubblico che è apparso cresciuto anche sotto il
profilo qualitativo, sempre più attento e informato anche grazie al sito
internet www.sana.it che, dal 1° settembre ad oggi, ha registrato circa
700.000 contatti da 40 paesi del mondo con un incremento del 40% rispetto al
2000. Molto significativo il forte incremento (+30%) degli operatori
stranieri presenti che, nonostante la difficile situazione dei voli e il
disagio creatosi a seguito della tragedia americana di martedì scorso, hanno
ribadito il prestigio internazionale del Salone e l'assoluto valore
qualitativo dei prodotti e delle tecnologie eco-compatibili che SANA 2001 ha
dato l'opportunità di conoscere, provare, assaggiare e comprare. Tra i
visitatori, si consolida la presenza delle famiglie, sempre più attente e
curiose verso tutte le novità eco-compatibili (e piacevolmente sorprese
dalla novità di Sanalandia, un padiglione interamente dedicato al gioco e
all'educazione ecologica dei bambini), a testimonianza che il "naturale" sta
pacificamente invadendo il nostro quotidiano, in tutti i suoi aspetti. Mai
come oggi, il mercato propone un'offerta così ampia di prodotti e strumenti
in grado di aiutarci a vivere meglio. Prodotti sempre più alla portata di
tutti, vista la massiccia presenza della grande distribuzione e il tentativo
di recuperare lo svantaggio da parte dei grandi marchi industriali. Da 13
anni principale punto di riferimento del "mondo del naturale", Sana rimane,
tuttavia, sempre aperto al suo pubblico attraverso il sito internet
www.sana.it, del quale è stata presentata una nuova release ricca di servizi
on-line per rispondere in modo sempre più puntuale alle richieste del
mercato. Prossimo appuntamento nella nuova sede di Roma, per il 5° Salone
Mediterraneo dei Prodotti Naturali, Alimentazione, Salute e Ambiente (7 - 10
giugno 2002).
NASCE IL CLUB DEL LEGNO ECOCERTIFICATO
Milano, 18 ottobre 2001 - Un club italiano per sostenere il legno con
certificato ecologico. Un'iniziativa per spingere l'Italia, primo produttore
mondiale di mobili, a imboccare in modo deciso la strada delle produzioni e
delle lavorazioni a misura di ambiente. Il Club per il legno ecocertificato
è stato creato dal Wwf. E per il lancio l'associazione ambientalista ha
scelto Sana, il tredicesimo salone internazionale dell'Alimentazione
naturale, Salute e Ambiente. In una tavola rotonda si sono trovati di
fronte, produttori di legame, trasformatori, enti di certificazione e
associazioni ambientaliste. "Wwf da più di trent'anni è impegnato nella
tutela delle foreste - ha spiegato Edoardo Isnenghi, di Wwf Italia -. Gli
sforzi hanno solo rallentato il degrado". E' stato dunque deciso di lanciare
in Italia un club per il sostegno della certificazione Fsc, un sistema di
certificazione nato a metà degli anni '90, ma che in Italia finora non era
riuscito a sfondare. "L'Italia registra un significativo ritardo nel campo
delle certificazioni ambientali - ha aggiunto Gaetano Benedetto,
responsabile relazioni istituzionali del Wwf Italia -. Si stanno oggi
diffondendo certificazione del valore relativo, quale le Iso 900 mentre
rimangono ancora limitate le Iso14001 e, soprattutto, Emas". Da qui la
scelta del Wwf di lanciare il Club per il sostegno all'ecocertifcazione del
legno. "Tra tutte le materie prime possibili forse il legno rappresenta
quella che maggiormente richiama, anche nel prodotto finito, la propria
naturalità originale. Il rapporto tra il tipo di legno, quindi di albero, di
paesaggio, di luogo di provenienza è molto più esplicito che non in altri
beni di largo consumo". Da qui la scelta di creare un club che riunisca le
realtà della filiera legno e del settore carta, che aderendo potranno
sostenere il sistema di certificazione. Il compito del club, inserito in un
network internazionale, sarà soprattutto quello di promuovere la diffusione
dei prodotti in legno con marchio di certificazione. La strada scelta dal
Wwf? Sensibilizzare i consumatori e allo stesso tempo i produttori. "Una
nuova via al rapporto con le aziende - ha spiegato Isnenghi -, teso a
favorire il dialogo tra Paesi fornitori di materie prime e Paesi che si
occupano della trasformazione". Attualmente di prodotti in legno
ecocertificati sul mercato italiano ce ne sono ben pochi. Così come ben
poche sono le realtà di ecocertificazione in questo settore: solo 11.000
ettari di foreste contro i 24 milioni di ettari in tutto il mondo, così come
limitato è il numero delle aziende di trasformazione che hanno chiesto e
ottenuto a ecocertificazione. Il settore legno in Italia attualmente viaggia
sui 73.000 miliardi di fatturato annui, con quasi 500.000 addetti, ha
ricordato Gianni Martelli di Icila, ente di certificazione creato proprio
dalle aziende del settore. Nel 2000 le esportazioni italiane in questo
settore hanno aggiunto i 24.000 miliardi, con un saldo commerciale
ampiamente positivo. "Recentemente per le aziende del settore è diventata
necessaria non solo la tradizionale certificazione di qualità, ma anche una
certificazione ambientale. Questo per mantenere la competitività sul mercato
internazionale". La certificazione forestale Fsc (Forest Steward Council) è
un marchio sorto nel '93, dopo il fallimento della Conferenza di Rio
dell'anno prima: "Lì la speranza di gettare le condizioni per un
miglioramento della situazione naufragò - ha spiegato Livio Amarei della Fsc
-. Per questo motivo un gruppo di associazioni non governative nel'93 hanno
deciso di fondare Fsc per porre un freno al degrado delle foreste mondiali
attraverso gestioni socialmente sostenibili". E' stato creato un protocollo
con dei principi internazionali a cui si devono ispirare gli standard
nazionali di applicazione. Si tratta di una certificazione a cui possono
aderire non solo le aziende forestali, di produzione del legname, ma anche
le aziende di trasformazione. In questo momento il marchio compare su oltre
tremila prodotti nel mondo.Come detto, la superficie di foreste certificate
nel mondo è di circa 24 milioni di ettari sparsi in 46 Paesi. Le aziende
certificate raggiungono invece quota 1.600. I protocolli, ha spiegato Eliseo
Antonimi dell'Università di Padova, puntano a mettere d'accordo tutela
ambientale, equità sociale ed efficienza economica. E tengono conto di una
serie di aspetti e parametri particolarmente complessi che vanno dal
rapporto con le comunità locali, ai sistemi di coltivazione, dalle strade
alle specie utilizzate, all'utilizzo di fertilizzanti biologici. Il processo
per ottenere la certificazione è stato illustrato da Franco Della Francesca
dell'istituto di certificazione Sgs. Sono previste una serie di visite in
azienda: una preliminare, una vera e propria visita ispettiva e una serie di
visite annuali per il controllo della situazione. "Il mancato rispetto anche
di uno solo dei principi fondamentali su ci si basa il certificato Fsc porta
alla non certificazione dell'azienda, che altrimenti resta valida per cinque
anni. "In Italia la certificazione ambientale nel campo del legno non si è
diffusa finora per una serie di motivi - ha spiegato -. C'è la
polverizzazione della proprietà forestale, il fatto he la certificazione non
viene percepita in modo immediato come una fonte di ritorno economico...".
Ha chiesto la certificazione ambientale Fsc '96 e da allora è rimasto
l'unico produttore italiano di legno certificato. Si tratta della Magnifica
Comunità di Fiemme, in Trentino. Sono suoi tutti gli 11.000 ettari di
foresta italiana certificata. Ed è anche uno dei pochi produttori italiani
che segue anche le fasi successive della filiera: oltre alla produzione e al
taglio, la Magnifica Comunità dispone anche di una segheria anch'essa
certificata, come ha spiegato il rappresentante della Comunità, Stefano
Cattoi. "Non abbiamo incontrato particolari difficoltà ad ottenere la
certificazione perché di fatto rispettavamo già molti dei principi previsti.
La produzione, esclusivamente di abete rosso, incontra una forte concorrenza
con Austria e Germania, che possono raggiungere costi di lavorazione
inferiore per la conformazione dei rispettivi territori". In questi anni, ha
ricordato Cattoi, la legislazione ha previsto finanziamenti speciali per le
realtà forestali certificate. Perché dunque la Magnifica Comunità di Fiemme
è rimasta l'unica realtà produttiva certificata in Italia? "Si sconta la
scarsa dinamicità del sistema produttivo. E' molto più vivace il settore
della trasformazione (dove infatti le certificazioni iniziano ad aumentare).
E poi - ha aggiunto Cattoi - c'è un problema delegato al numero degli enti
di certificazioni: se fossero molti di più si ridurrebbero probabilmente i
costi". Secondo Lorenza Colletti (Mipaf Corpo forestale), la strada dell'ecocertificazione
è utile per risolvere i problemi del settore del commercio di legname. "Si
calcola che attualmente circa un decimo del fatturato di legno mondiale è
illegale, con danni economici ed ecologici davvero consistenti. Servono
misure nazionali e internazionali. Finora le foreste del mondo
ecocertificate sono solo il 2%, ma l'ecocertificazione è certamente un
incentivo importante a un uso ecologico sostenibile del legno. Si tratta di
uno strumento nato soprattutto per proteggere le foreste tropicali ma che
può essere utile anche per quelle in limi temperati". Coop Italia ha già
deciso di aderire al nuovo club creato dal Wwf: " Come Coop - ha spiegato
Franco Cappelli - abbiamo l'obiettivo di tutelare i diritti dei consumatori
ma non a tutti i costi, cercando cioè di determinare condizioni eque per
tutti". Da qui nasce l'attenzione di vecchia data di Coop per le produzioni
biologiche, il rifiuto degli Ogm, la riduzione degli imballaggi : "Nel 2000
sabbiamo utilizzato 270 tonnellate di materiale in meno e abbiamo utilizzato
640 tonnellate di plastiche riciclate. Ora crediamo che la certificazione
Fsc sia un ottimo punto per favorire uno sviluppo sostenibile sia dal punto
di vista sociale che economico. Per questo abbiamo deciso di aderire al
Club".
UN RICCO CALENDARIO DI EVENTI E CONCORSI PER PREMIARE LA QUALITÀ E LA
RICERCA NEI SETTORI DELL'ENOGASTRONOMIA, DELL'ALTA CUCINA E DEL COCKTAIL.
PROMOSSO DA BARGIORNALE PER I PROFESSIONISTI DELL'OSPITALITÀ. STAGIONE
2001-2002
Milano, 18 ottobre 2001 - Bargiornale, rivista del Gruppo Editoriale Agepe
leader da oltre vent'anni nell'universo B.A.R. (Bar, Alberghi,
Ristorazione), presenta il ricchissimo calendario d'appuntamenti dedicati
alla premiazione dei migliori rappresentanti del mondo dell'ospitalità. Le
numerose tappe attraverso le principali città italiane dedicano prestigiosi
concorsi e premi nazionali e internazionali ai diversi settori del mondo
dell'ospitalità: eno-gastronomia, alta cucina e cocktail bar. Questi gli
eventi in calendario per la stagione 2001-2002: Il mondo dell'enogastronomia
- "Il Gualtiero Marchesi Award 2001 " Il Gualtiero Marchesi Award è il più
importante concorso nazionale dedicato alla ristorazione di qualità, che
prende il via da questo mese con lo scopo di stimolare l'abilità e la
creatività dei professionisti della cucina. Un evento d'alto profilo tecnico
e culturale, corroborato da una giuria di stelle Michelin, da una "squadra"
di sponsor di prestigio, e da una regia spettacolare che prevede una platea
di appassionati ed esponenti della stampa internazionale. I giorni 9-10-11
Novembre 2001 saranno caratterizzati da stage d'alto profilo formativo
aperti a pubblico e professionisti, con la partecipazione di grandi chef
nazionali e internazionali. Stage, educational e master tratteranno
argomenti diversi, tutti ricchi e stimolanti (cucina naturale e benessere,
la tecnica del wok, musica e cucina, tecniche tradizionali e moderne, ecc.).
I giorni dedicati all'appuntamento con la finale nazionale del concorso sono
il 12 e 13 Novembre. Finale nazionale, Expo Cts Milano, 12-13 Novembre 2001
Finale internazionale, BIT Milano, 21-22 febbraio 2002 "Wine Bar Contest
2001" Si terrà al Salone del Vino di Torino, la rassegna dedicata agli
operatori professionali e ai produttori di vini d'eccellenza, il Wine Bar
Contest 2001, uno spazio di 300 mq allestito con un moderno banco per gli
assaggi e aree workshop ed eventi. Su questo palcoscenico, arricchito da una
mostra fotografica a tema, gli esperti di Bargiornale e Vini guideranno
degustazioni e proporranno un educational con dibattito intitolato "Che cosa
è un wine bar?" e una tavola rotonda con aziende-distributori e trade dal
titolo "Comunicare il vino". In questa occasione si svolgerà la finale del
primo concorso nazionale che decreterà il Wine Bar dell'Anno. L'obiettivo è
quello di premiare i locali che meglio esprimono la nuova cultura del vino.
Finale: Salone del Vino, Lingotto di Torino, 15 novembre 2001 "La Carta
Delle Carte 2001" Giunto quest'anno alla quarta edizione, il prestigioso
concorso per la migliore Carta dei Vini premia la professionalità e
l'attenzione dei ristoranti italiani che sanno conferire giusto valore alla
proposta enologica. Il premio, promosso da Bargiornale in collaborazione con
i più prestigiosi sponsor del settore eno-gastronomico, si arricchisce
quest'anno con il riconoscimento della migliore Carta dei Distillati e degli
Olii, e di un riconoscimento speciale alla migliore promozione d'eventi
gastronomici. Finalissima: Siena, 15-16 ottobre 2001 Il mondo cocktail - "Bartime
Show 2001" E' l'evento itinerante dedicato a barmen e gestori di locali che,
anche quest'anno, rivela le tendenze della prossima stagione mostrando
filosofie e stili di consumo nei locali d'Italia. Partito da Cagliari lo
scorso 15 maggio, il Bartime Show ha toccato le principali località italiane
(Rimini, Firenze, Padova, Genova, Napoli, Palermo, Bari, Milano), alla
scoperta di nuove ispirazioni e tendenze per la stagione 2001-2002. Ultima
tappa: Roma, 17 ottobre 2001 Finalissima: novembre 2001 Il mondo della pizza
- "Pizzatime 2001" Al settore pizza e pizzerie in continua evoluzione è
riservato il concorso Pizzatime, giunto alla sua quarta edizione. Pizzatime,
ordinato quest'anno in due categorie, Pizza dell'Anno e Pizzeria dell'Anno,
è dedicato a tutti i pizzaioli e si propone di premiare le migliori proposte
in tema di creatività, gusto e abbinamenti, riservando un riconoscimento
speciale alle migliori pizzerie dell'anno. Finalissima: Parma, PizzaTech, 23
ottobre 2001 - Segreteria di Bargiornale Chiara Dossena, tel. 02.21562299
Silvia De Vizia, tel. 02.21562254
LA NAPOLI GROTTESCA DI VIVIANI
Milano, 18 ottobre 2001 - Una prima rappresentazione assoluta l'allestimento
dei "Dieci Comandamenti" scritto da Raffaele Viviani allo scoppio della
seconda guerra mondiale e terminato nel 1947. Mai portato in scena prima
d'ora, viene presentato al Teatro Strehler di Milano nell'allestimento di
Mario Martone con musiche eseguite dal vivo. Sono Dieci Comandamenti "alla
napoletana", riletti sullo sfondo terribile e grottesco della guerra che
impone le sue logiche e la sua "morale". Così Viviani e Martone ripensano le
leggi fondamentali dell'etica cristiana adattandole alle esigenze e alle
situazioni del momento storico. I dieci quadri con prologo corrispondono
alle dieci leggi, ma applicate in modo inusuale. "Non uccidere" parla di un
reduce dalla guerra che trova la moglie a letto con l'amante. "Non dire
falsa testimonianza" parla di una truffa subita da un borseggiatore
arricchito al quale viene rifilato un falso Pinturicchio. "Non rubare"
racconta la vicenda di una rapina maldestra ai danni di un poveraccio. Così
tutte le leggi fondamentali del nostro mondo subiscono una rilettura
profonda e straniante, inserite in un contesto drammatico. A dare voce e
corpo a cento personaggi sono in scena sedici bravissimi attori, oltre a due
bambini e sette musicisti. "I Dieci Comandamenti"di Raffaele Viviani e regia
di Mario Martone Teatro Strehler (tel.02/72333222) Dal 24 ottobre all'11
novembre
LA COSTRUZIONE DEL CENTRO SVIZZERO UNA MOSTRA SU QUATTRO PIANI
Milano, 18 ottobre 2001 - Si inaugura oggi e sarà aperta al pubblico fino al
30 novembre la mostra che documenta la storia della costruzione del Centro
Svizzero di piazza Cavour, uno degli edifici di maggiore rilevanza nel
panorama dell'architettura milanese. Il Centro - che con i suoi 80 metri è
stato per lunghi anni il più alto palazzo di Milano, secondo solo alla
Madonnina - si deve alla collaborazione tra l'architetto svizzero Armin
Meili ed il collega milanese Giovanni Romano (esponente del razionalismo
italiano) e rappresenta uno dei più originali contributi alla cultura
architettonica del dopoguerra. È considerato l'opera chiave di Meili,
avendone influenzato fortemente lo sviluppo artistico successivo.
L'esposizione - organizzata nell'ambito delle manifestazioni per i cinquant'anni
del Centro Svizzero - si sviluppa sulle scale dell'edificio , dall'ingresso
al terzo piano. Lungo il percorso espositivo è possibile entrare in contatto
con documenti storici inediti di grande interesse come gli studi preliminari
e le immagini del cantiere, che regalano un'affascinante spaccato della
Milano dell'epoca. L'iniziativa per la costruzione del Centro Svizzero nasce
da un club privato, la Società Svizzera, dal 1883 punto d'incontro per i
numerosi cittadini elvetici residenti in città, rimasto senza sede a causa
dei bombardamenti. La costruzione fu finanziata in gran parte dalla
Confederazione (proprietaria del Centro), e anche grazie al lascito di un
facoltoso ticinese (Pietro Chiesa) per dotare la comunità svizzera di Milano
di una propria casa. La Confederazione accettò di concedere questo
finanziamento non solo per dare un sostegno attivo alla ricostruzione della
città, ma anche per poter recuperare il debito che l'Italia aveva verso la
Svizzera per i servizi resi durante la guerra. La mostra, curata da Karin
Gimmi - storica dell'arte, Zurigo - e dallo studio Broggi & Burckhardt
architetti associati - Milano, può essere visitata gratuitamente dalle 8.00
alle 20.00, da lunedi a sabato (ingresso da Via Palestro, 2).
ALLA MOSTRA SEGNI E SOGNI DELLA TERRA SONO ARRIVATI I DISEGNI DI LEONARDO
APPARTENENTI ALLA COLLEZIONE REALE DEGLI WINDSOR
Milano, 18 ottobre 2001- Sono giunti alla mostra Segni e sogni della Terra i
meravigliosi disegni di Leonardo appartenenti alla collezione Reale di
Windsor. Le opere, che vengono esposte per la prima volta a Milano, alla
mostra che si tiene a Palazzo Reale dal 27 settembre 2001 al 6 gennaio 2002,
rappresentano la pianta di Milano, la pianta idrografica e alcuni schizzi
del territorio Lombardo. I disegni di Leonardo completano la sezione della
mostra dedicata alla scoperta del territorio vicino, curata dal Professor
Carlo Pirovano. La sezione è completamente dedicata alla rappresentazione
della città di Milano e della Lombardia, come analisi su un territorio visto
ad ingrandimento a completamento del viaggio alla scoperta dello spazio
terrestre dalle origini alla geografia delle reti, offerto dalla mostra.
Segni e sogni della Terra, attraverso i suoi 200 pezzi, espone opere di
unica bellezza che giungono dai più importanti musei nazionali ed
internazionali come il Museo di Theran, la Bibliotheque Nationale Francaise
de Paris, la British Library di Londra, Un viaggio affascinante attraverso
la cartografia e i suoi temi, dalla interpretazione mitologica, all'uso
militare e politico, alla scoperta delle nuove terre vicine e lontane, alla
strumentazione scientifica, alle carte dell'invisibile e alla modernissima
cartografia offerta dai satelliti. Gli schizzi di Leonardo, risalenti al
1508-1510, rappresentano la pianta idrografica di Milano, il territorio
bergamasco, la Val Brembana e la Val Trompia. La pianta idrografica va
collegata agli interessi ingegneristici di Leonardo per lo sfruttamento
delle forze idrauliche. L'occasione cui può riferirsi questo disegno viene
posto in relazione con i progetti di bonifica urbana per Ludovico il Moro,
intorno al 1493. Il Comitato Scientifico della mostra comprende importanti
studiosi italiani e stranieri di diverse discipline come Peter Barber,
responsabile della sezione mappe della British Library di Londra, Monique
Pellettier, grande studiosa ed esperta di storia della cartografia,
direttore del Dipartimento di carte e piante della Bibliotéque Nationale di
Parigi, Giovanni Caprara, giornalista scientifico del Corriere della Sera,
Marica Milanesi, docente del Dipartimento storico geografico dell'Università
di Pavia, Carlo Pirovano, storico dell'arte e coordinatore del Comitato
Scientifico, Umberto Eco, semiologo, Enrico Gamba, docente di Storia della
matematica presso il Dipartimento di matematica e fisica dell'Università
Cattolica di Brescia e Rudolf Scmidt, presidente dell'International
Coronelli Society di Vienna, l'istituzione che comprende tutti i maggiori
esperti internazionali di globi. 27 settembre 2001/6 gennaio 2002 Milano,
Palazzo Reale, Piazza Duomo, 12 - Milano Prevendite, prenotazione e gruppi,
scuole e visite guidate Circuito Box Tickets: 02/39322737 Prenotazioni
gruppi, scuole e visite guidate Ad Artem: Tel. 02/6597728 Fax: 02/6599269
Ellesse Promo: Tel. 06 70306080 Fax: 06 70300081 E mail:
adartem@tiscalinet.it Per ulteriori informazioni
www.deagostini.it/centenario/index.html
TRISTANO DI ROBILANT: MOSTRA DI SCULTURE
Milano, 18 ottobre 2001 - Si è inaugurata a Milano (Galleria Paolo Curti,
Via Pontaccio 19) la mostra dell'artista Tristano di Robilant. Visibile
anche sul web
www.paolocurti.com la
mostra continuerà fino al 10 Novembre ed è visitabile tutti i giorni dalle
11.00 alle 19.00 (chiusa domenica e lunedì) La scultura, ed in particolare
il bronzo, costituisce l'espressione più tipica del lavoro dell'artista. I
suoi lavori nascono spesso da modelli di pongo manipolati velocemente e
l'effetto cercato è quello di una velocità d'azione ferma nel tempo. I suoi
lavori sembrano a volte strani "giocattoli" colorati, dove l'aspetto
architettonico e quello del gioco si fondono e compenetrano. Il risultato
finale è quello di piccole, medie o grandi costruzioni dove la "scala" viene
ribaltata o interpretata, creando un senso di amichevole irrealtà: guardando
le sue sculture sembra a volte di essere nel paese di Lilliput. Il lavoro di
Tristano di Robilant conduce in mondi immaginari e, come lui stesso afferma
"ti porta a fare un turismo da poltrona, a vagare nel mondo senza muoverti
dalla tua poltrona". I soggetti sono a volte montagne di colore arancione
sulle quali poggiano, inaspettatamente, piccole palle bianche; una lisca di
pesce ingrandita su cui appoggia una architettura fantastica;
un'architettura dogon che sembra una multicolore trappola per topi. Nato a
Londra nel 1964, Tristano di Robilant vive e lavora a Roma. Oltre a numerose
collettive in Italia ed all'estero, l'artista ha esposto con mostre
personali a New York da Holly Solomon e da Lance Fung di New York e in
importanti gallerie a Berlino, Bruxelles, Zurigo.
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