CONFERENZA STAMPA SULLE CELLULE STAMINALI

MEDICINALI GENERICI SOSTITUIBILI
Roma, 6 novembre 2001 - Con riferimento alle notizie di stampa secondo le quali alcuni pazienti sarebbero stati rinviati al proprio medico a causa del fatto che i medicinali generici prescritti, integralmente rimborsabili, non erano disponibili in farmacia, il Ministero della Salute precisa quanto segue. Ai sensi dell'art. 7 del Decreto Legge 18/09/2001, n.347, qualora la farmacia non disponga del medicinale non coperto dal brevetto prescritto dal medico senza indicazione espressa della "non sostituibilità" del medicinale stesso, il farmacista è tenuto, al fine di evitare disagi per l'assistito e previa informazione, a procedere alla sostituzione con altro medicinale uguale avente il prezzo più basso, anch'esso integralmente rimborsabile.

NEL FUTURO DEI RAGAZZI MALEDUCATI A TAVOLA SOVRAPPESO, OBESITA' E RISCHI CARDIOVASCOLARI
Milano, 6 novembre 2001 In Lombardia il 38% dei ragazzi è in sovrappeso con un'elevata percentuale di obesi predisposti a gravi rischi cardiovascolari e a sviluppare patologie invalidanti: diabete, calcolosi biliare, neoplasie e problemi osteo-articolari. Il dato, preoccupante, elaborato sulla base delle statistiche regionali, è fornito dall'Associazione Amici del Centro di Cardiologia e Cardiochirurgia Angelo De Gasperis di Milano. Si tratta di un'istituzione "no profit" impegnata, da oltre vent'anni, in una serie di iniziative per la prevenzione dell'infarto, il sostegno della ricerca scientifica, contribuendo alla dotazione di attrezzature diagnostiche del Niguarda, uno dei centri di spicco a livello europeo. Di rilievo l'attività d'informazione interattiva nelle scuole di Milano e della Lombardia che ha coinvolto oltre 10 mila studenti. "L'obesità dei bambini e dei ragazzi - afferma il Ettore Vitali, Responsabile della Divisione Cardiochirurgica del De Gasperis nonché membro del Comitato scientifico dell'Associazione - è direttamente correlata a un disordine alimentare derivante dalla diffusa ignoranza delle regole basilari della corretta alimentazione. Mentre ci si preoccupa, giustamente, di insegnare le norme igieniche, come lavarsi la mani prima di toccare il cibo e i denti dopo mangiato, manca, o quanto meno è carente, un'educazione a tavola". Anche sul piano dell'esercizio fisico, indispensabile per un armonico sviluppo, osserva il dr. Franco Combi, del San Gerardo di Monza, direttore del dipartimento di Medicina Riabilitativa dell'Ospedale Bassini e responsabile del settore medico dell'Inter, "i ragazzi sono spronati allo sport non come piacere e salutare abitudine di vita , ma come corsa al denaro e al successo". Queste problematiche, sintetizzate nello slogan: "Cuore, alimentazione e sport, la cultura al gusto del benessere" saranno affrontate in un dibattito pubblico, promosso dall'Associazione Amici del Centro di Cardiologia e Cardiochirurgia Angelo De Gasperis, ospitato, nel pomeriggio di mercoledì 7 novembre, alle ore 15.15, nel salone dell'economia lombarda del Centro Congressi Cariplo, in Via Romagnosi 6 a Milano. All'incontro, aperto a tutti, in particolare a genitori e figli, interverranno esperti in dietologia, cardiologia, cardiochirurgia, medicina dello sport, nonché i responsabili dei centri di ricerca della Parmalat e dell'Area Farmacia Giuliani. Di particolare interesse le testimonianze dei campioni dello sport come Franco Baresi, dei giornalisti sportivi Bruno Pizzul e Maurizio Mosca e delle interviste del Prof. Alessandro Pellegrini e di Enrico Beruschi ad atleti, ai giocatori del Milan e dell'Inter ed a esperti di fitness. Agli intervenuti (l'ingresso è libero sino ad esaurimento dei posti disponibili) sarà consegnata la nuova guida gratuita "Cuore, alimentazione e sport" della collana edita dall'Associazione Angelo De Gasperis, realizzata con la collaborazione del Dott. Stefano Ferrari, della Dott.ssa Roberta Spiti, della Dott.ssa Elena Parolo e del Dott. Franco Combi, oltre a materiale informativo e omaggi della Giuliani Farmaceutici e Parmalat.

FILO YARNS · FIBRES · TEXTILE DESIGN · FINISHING FOR WOVEN AND KNITTED FABRICS ANALISI ECONOMICA SULL'INDUSTRIA TESSILE ITALIANA IL 2000, UN ANNO POSITIVO Milano, 6 novembre 2001 – I giorni 7, 8, 9 novembre si svolgerà a Villa Erba, via Regina, 2 a Cernobbio (Como) la sedicesima edizione di "Filo Yarns · Fibres · Textile Design · Finishing For Woven And Knitted Fabrics Collezione Primavera-Estate 2003" una manifestazione che interessa da vicino l'industria tessile e dell'abbigliamento di cui diamo di seguito un quadro dettagliato della situazione. L'industria italiana del tessile e dell'abbigliamento ha segnato, nel 2000, un incremento del 5,7% per quanto riguarda il fatturato, arrivando a quota 91.200 miliardi di lire, in piena ripresa dopo la crisi del '99, quando perse il 3%. Grazie anche alla forza del dollaro, che ha reso i nostri prodotti più competitivi, le esportazioni del tessile-abbigliamento sono cresciute lo scorso anno del 14,9% (pari a 52.371 miliardi di lire). Le importazioni sono aumentate dell'11,2%, pari a un importo di 25.507 miliardi. Il saldo positivo risulta dunque pari a 26.864 miliardi di lire, con una crescita dell'11,2% rispetto al 1999 (dati del Sistema Moda Italia - l'associazione di categoria degli imprenditori della moda e del tessile-abbigliamento). Al suo interno, estremamente positivi i risultati dell'industria laniera: nel 2000 il valore della produzione è stato pari a 11.200 miliardi di lire (+ 8%): una crescita superiore di oltre due punti a quella media dell'industria del tessile e dell'abbigliamento. L'industria serica, dopo una successione di anni negativi, ha vissuto nel 2000 una poderosa riscossa (+ 9,2% di fatturato). Per quanto riguarda l'industria dell'abbigliamento, della maglieria e della calzetteria, il fatturato, pari a 54.222 miliardi, è cresciuto del 5,7%. L'industria dei filati - In Italia si producono più di un milione di tonnellate di filati: di questi 375 mila sono utilizzati da maglifici e produttori di tessuto a maglia (180 mila tonnellate filati pettinati in lana; 90 mila tonnellate di cotone; 65 mila di fibre man made e 40 mila di lana cardata). Il 2000 è stato un anno estremamente positivo per il settore e in particolare per la produzione laniera, che ha raggiunto un export per circa 5.200 miliardi (il 37% delle esportazioni europee di filati) con un incremento del 23% rispetto all'anno precedente, a fronte di importazioni per 4.900 miliardi di lire, determinando quindi un saldo positivo della bilancia dei pagamenti di 300 miliardi di lire. Anche i filati di cotone hanno avuto un incremento di export del 15,8%, mentre i filati di fiocco sono cresciuti del 24,1% e i filati da fili continui del 27,5%. Primo semestre 2001, congiuntura più difficile - Nel primo semestre di quest'anno il filato con almeno il 50% di lana e/o peli fini per maglieria ha continuato a mantenere in crescita la propria produzione (+4,5% il tasso di variazione medio registrato). Il periodo più recente però si caratterizza per una congiuntura più difficile: la pressione delle importazioni soprattutto dalla Turchia ha aumentato i prezzi dei filati di cotone italiani e ha avuto l'effetto di comprimere i margini dei filatori. Sempre per quanto riguarda la produzione italiana di filati di lana, si è registrato un incremento delle esportazioni verso gli Stati Uniti e per quanto riguarda la filatura di lana cardata, la domanda è più sostenuta per il tessuto destinato all'abbigliamento più che per la maglia. Per quanto riguarda i fili sintetici non sono stati favoriti dal ritorno dei consumi verso le materie prime naturali. Terzo trimestre, lieve deterioramento - Tuttavia i dati più recenti, quelli cioè relativi al secondo trimestre 2001 indicano come, dopo più di un anno l'industria cotoniera liniera e della nobilitazione abbia cessato la sua crescita e sia su una posizione di stabilità, mentre la previsione del terzo trimestre indica addirittura un lieve deterioramento (-4%). In territorio negativo gli ordini (- 4% il saldo delle risposte per il mercato interno e -10% quello estero). Cresce anche se in misura non drammatica, l'utilizzo della cassa integrazione guadagni, sia ordinaria sia straordinaria. Le previsioni sull'evoluzione del settore a sei mesi sono improntate a una sostanziale stabilità e sembrano indicare che la maggior parte delle aziende indagate esclude un ulteriore deterioramento della congiuntura settoriale. L'export - Crescono le esportazioni del settore tessile che, a fronte di un aumento in valore del 17,2%, incrementa il volume del 18%. I filati sono cresciuti del 23%, i tessuti del 13,6%. Molto bene anche i filati di lana (+22,9%), i tessuti di cotone (+20%) e di lana (+15,9%). La maglieria e calzetteria insieme registrano un incremento del 9,5% in valore e del 9,3% in quantità. Nella graduatoria dei Paesi dove esportiamo di più resta al primo posto la Germania (17,3% sul totale, +6,6% annuo), seguita dalla Francia (10,8% sul totale, +8,1%) e dagli Usa (9,8% sul totale, + 25,3%). Dopo la crisi tornano a crescere i Paesi asiatici: Giappone (+16,1%), Hong Kong (+34,5%), Corea del Sud (+83,1%), Singapore (+48,3%), Thailandia e Filippine (entrambe con incrementi superiori al 60%). L'import - Aumenta sia per i filati (+28%) sia per i tessuti (+14,5%). Esuberanti i filati di lana (+46,4%) e di cotone (+30,5%), nonché i tessuti di seta (+42,6%) e di lana (+20,7%). L'aggregato maglieria-calzetteria registra un +19,6% in valore e +14,5% in quantità. Le importazioni crescono soprattutto dalla Cina (+37,9%, dopo +41,9% nel 1999), che balza al primo posto tra i fornitori con una quota sul totale del 10,1%. In forte incremento anche l'import dalla Romania (+32,8%, quarto posto in graduatoria dopo Germania e Francia), dalla Tunisia (+18,1% e quinto posto), dalla Turchia (+20,5%, sesto posto) e dall'India (+26,1% e settimo posto in classifica). Consumi moda delle famiglie italiane in crescita nel 2001-2002 - I consumi di moda delle famiglie italiane continueranno a crescere nel corso del 2001 e nel 2002: è la previsione di Sistema Moda Italia. Per la Primavera-Estate 2001 si è registrato +1,6% la quantità e +3% la spesa, mentre per l'Autunno-Inverno 2001 si prevede +1,1% la quantità, e +2,9% la spesa. Le previsioni per la Primavera/estate 2002 registrano (+1 % la quantità, +3% la spesa). Tutto questo però ha subito la drammatica battuta d'arresto dell'11 settembre. È da chiedersi a questo punto quale potrà essere la reazione e il comportamento dei consumatori di fronte all'incertezza determinata da questi eventi. La risposta a questi interrogativi influenzerà in maniera consistente il quadro macroeconomico del 2002, se si considera che proprio al buon andamento dei consumi si è finora attaccata la sostanziale tenuta dell'economia americana, in un anno peraltro in cui la domanda per beni di investimento ha subito vistose cadute. Un'indagine condotta su una cinquantina di espositori (un fatturato complessivo di circa 4 mila milioni di euro e circa 3 mila addetti) della prossima edizione di Filo, non è risultata una considerevole variazione di fatturato fra il 1999 e il 2000 per circa il 30% di loro; oltre il 60% (33 aziende) ha registrato un incremento in misura variabile, dal 2% al 30%, mentre poco più del 20% ha registrato una diminuzione e anche in questo caso in misura variabile (da -0,5% a -25%). Le previsioni circa la variazione del fatturato per l'anno in corso sono negative per circa il 16% delle aziende espositrici, in positivo per oltre il 69% e sostanzialmente stabili per le rimanenti. Oltre il 50% delle imprese prevede un incremento delle esportazioni per l'anno in corso.

TENDENZE MODA NEI CAPPOTTI AUTUNNO/INVERNO 2001
Milano, 6 novembre 2001 - Piccolo, smilzo, sciancrato oppure ampio, scivolato e morbido, il cappotto è uno dei grandi protagonisti della stagione. Sulla scia del ritorno agli anni '60 e '70, riscopriamo le silhouette di taglio sartoriale, sottolineate spesso da nervature, taschine tagliate, revers in velluto. Insomma uno stile classico rivisitato che appare ad esempio nella linea Versace Classic V2 e in Fusco, che scelgono la sagoma con doppia abbottonatura segnata in vita da cintura stretta, ravvivata particolarmente dal colore rosso squillante nei modelli Fusco. La stessa linea ammorbidita da volumi più ampi guida i modelli costruiti da Mariella Burani, da Modyva, da Brooksfield: tessuti maschili, ma caldissimi e morbidi, fluttuano sulla sagoma femminile impreziositi da colli importanti di pelliccia, che avvolgono con effetto stola. Come il velluto, la pelliccia costituisce un dettaglio diffuso a piene mani, nei manicotti, nelle sciarpe annodate, nei boa da buttare sulle spalle, nelle frange che decorano ad esempio i cappottini di Clips. Ampliando ancora le sagome, Armani, che pure sceglie il tailleur come protagonista della collezione, disegna splendide cappe di alpaca nei colori classici del cammello alternati al grigio, mentre la nuova collezione femminile Brioni che fa tesoro della sartorialità maschile, sceglie cappe di ispirazione decisamente orientale nelle spalle e nelle sovrapposizioni, ed Hermès propone una cappa lunga di cachemere costruita con tagli diagonali. Molto evidente è anche il gusto che conduce a mescolare tessuti e forme desunti dall'universo maschile per creare capi di impronta fortemente femminile. E' l'idea del man-dressing che propone classici trench e coat sagomati in tweed, in gabardine di nylon stretch, in lana bouclé nelle collezione di Gianfranco Ferré Studio, Borgofiori, Tombolini, Eggyutt, Luciano Barbera. Anche Iceberg pensa a una donna dalla personalità forte e volitiva come i tessuti che indossa, mentre Rocco Barocco spazia dal modello del classico soprabito in gabardine da investigatore al mantello peruviano. I tessuti sono protagonisti nelle collezioni di C.P.Company e di Martino Midali. La prima ricorre ad una spessa tela di cotone/acciaio e velluto coverizzato per soprabiti e spolverini, la seconda opta decisamente per la maglia morbidamente aggrovigliata in sottili cappe a matita. Decisamente suggestivi gli austeri cappotti di Simultaneous a doppio petto di taglio maschile con colli avvolgenti, ispirati alle brughiere inglesi e alle atmosfere di Cime Tempestose. Altre atmosfere esotiche echeggiano nei larghi mantelli romantici in tessuti a fiori del Teatro dei Sogni, come nelle lunghe cappe di Giuliana Cella di colori variopinti e sovrapposti che disegnano ramages e e geometrie per fondare un nuovo stile country chic.

ELOGIO DELLA SEDUZIONE: TENDENZE LINGERIE
Milano, 6 novembre 2001 - E' tutta all'insegna della sensualità la lingerie dell'autunno inverno 2001. Disegnata in tempi non sospetti, sembra oggi più che mai adatta a fugare le ombre del presente per sorridere al futuro. Dovunque trionfo di tulle, pizzi, inserti maliziosi, scollature vertiginose, dimensioni microscopiche. Originale la collezione Parah che per sedurre si ispira alla storia del costume: uno string a mezza gabbia con reggicalze che ricorda la struttura di un panier ottocentesco, una rosa ricamata sulla balza in tulle di chiara impronta rinascimentale, il reggicalze che torna in grande stile, rievocando l'erotismo di inizio secolo. Una sensualità raffinata e perversa sembra esprimersi nei pizzi sfumati che avvolgono il corpo in un bondage allusivo nella collezione La Perla, fatta di bustier, guepières sottili, stringhe peccaminose. Tulle ricamato a disegno floreale anche per il nuovissimo Wonderbra Pure, che inventa un reggiseno seducente realizzato con una tecnologia innovativa senza bisogno di ferretto e imbottiture. Una sensualità audace e ironica brilla nel Gossard Ultrabra Strip Tease che propone una scollatura vertiginosa e slip sgambatissimi giocati nel contrasto nero/fucsia del tessuto a rete con profili in passamaneria sfrangiata. Più delicata la femminilità di Jardin des Fleurs nella nuova collezione intimo donna proposta da Gallo: seducenti trame floreali a ramages ricamate in morbido tulle per modelli minimalisti e adolescenziali fino alla sottoveste/abitino. Romantica è anche la donna per la quale Triumph crea la linea Romantic Moments: profondo decolleté smerlato nel reggiseno di tulle finemente ricamato a motivi floreali, coordinato al perizoma in tulle e morbido tessuto a maglia elasticizzata. Spunti maliziosi e ironici caratterizzano le collezioni giovani La Perla Studio, Malizia by La Perla, Occhiverdi: le stampe mimetiche ispirate alla giungla e alla savana, un originale reggicalze con portacartucce in lattice, la guepière con chiusura a gancetti sul davanti, il binomio reggiseno a fascia/minigonna, un perizoma in tulle lucido rosso e nero con un pompon staccabile applicato sul retro. Nel gioco seduttivo non mancano le perfomances high-tech: trasparenze e leggerezze sono spesso realizzate in Lycra antibatterica e termoregolante, che garantisce il benessere di chi indossa i capi. Sempre molto fresca e portabile la collezione Calzedonia che punta al colore viola e ai capi scomponibili e sovrapponibili, in modo da creare splendidi completi coordinati con cappe e tute leggere da indossare per un homewear di grande effetto. Completano la gamma di proposte lingerie, da quelle più provocanti a quelle più ingenue, i capi Frette da indossare nell'intimità: top e pantaloni in satin, vestaglie ricamate, tuniche in maglia calda e leggerissima.

SCI -THOENI:"AGGIUNGIAMO UNADATA PER ABRUZZO WORLD CUP"
Milano, 6 novembre 2001 - Per il Campione del mondo Gustavo Thoeni l'Abruzzo ha tutte le carte in regola per ospitare gare mondiali di sci. "L'Abruzzo può certamente aspirare ad una nuova tappa del calendario della Coppa del mondo di sci" -ha dichiarato Thoeni- "anche aggiungendo una data a quelle già previste". Thoeni, oggi Direttore agonistico della Nazionale italiani maschile di sci, condivide il consenso con cui è stato accolto nell'ambiente sportivo la notizia della candidatura della pista del Lupo di Roccaraso, quale sede di una tappa del calendario Fis della Coppa del Mondo di sci. L'annuncio, formalizzato a Modena, nell'ambito della fiera Ski Pass, dal presidente della Fisi, Gaetano Coppi e dall'assessore al turismo della Regione Abruzzo, Massimo Desiati, e lo stesso Thoeni ha confermato: "Non conosco la nuova pista del Lupo, omologata recentemente dalla Federazione, ma Roccaraso, si. Abbiamo fatto anche una gara di Campionato Italiano in passato e il posto si presta bene. So che sono stati realizzati dei grossi investimenti in quella zona per migliorare le strutture sportive e ricettive, tutti elementi importanti per poter ospitare una manifestazione di livello internazionale come la Coppa del Mondo. E' chiaro che si deve arrivare a quella tappa con manifestazioni internazionali intermedie, in modo che nell'ambiente sportivo non si possa eccepire niente. E poi, credo, che questa possa essere un'ulteriore gara del calendario Fis della Coppa del Mondo, senza che, come una tappa, sia tolta ad altre località nazionali, inserendo una data alle tappe austriache. Tutto questo è importante per dare nuovo impulso allo sci e per il centro Italia un grande volano all'intero ambiente." L'appuntamento abruzzese è un avvenimento sportivo internazionale di notevole rilevanza che può avere per la regione più valenze. "La candidatura per l'Abruzzo/Roccaraso alla Ski World Cup è un'ideale occasione promozionale di livello internazionale, per una Regione che vuole fare del turismo l'asse portante del proprio sviluppo economico, oltre ad essere una manifestazione sportiva unica nel suo genere, che non si è mai tenuta nell'Appennino", ha dichiarato l'assessore al turismo, Massimo Desiati. La pista designata dal comitato promotore composto da Regione Abruzzo, Sci Club Roccaraso e B.S.A., è denominta del "Lupo", sul crinale del Monte Aremogna, appositamente disegnata per ospitare il campionato del mondo, rappresenta il fiore all'occhiello degli impianti esistenti, con trenta modernissimi impianti a fune, tra i quali due cabinovie esaposto, per complessivi 150 km di piste perfettamente innevate e completamente assistite dal più ampio e moderno impianto di neve programmata d'Europa, un cannone ecologico dell'ultima generazione ad alta pressione ogni 50 m. su tutte le piste, tecnologicamente avanzati. Gli stessi di Salt Lake City, prossima sede delle olimpiadi invernali.

ANTONELLA RUGGIERO IN CONCERTO AL REGIO UNA SERATA PER LA RICERCA AL TEATRO DI PARMA
Parma, 6 novembre 2001 - Il rigore delle note e la fantasia della pittura. Il bianco-nero della scienza e la magia libera di una voce. Gli opposti? Qualche volta si toccano, si attraggono senza respingersi, si incontrano in un altro luogo, ancora più magico e suggestivo. Ad esempio un concerto. Anzi, un concerto come quello che si terrà il prossimo martedì 13 novembre al Teatro Regio di Parma. La voce cristallina e suggestiva di Antonella Ruggiero, le scenografie d'arte del pittore Giò Ross, daranno vita a "I colori della musica". Una serata per la ricerca scientifica, diretta dal maestro Davide Di Gregorio, e con la partecipazione dei comici del laboratorio Zelig "Zitti&Mosca". Intorno la città, quella che abbraccia i velluti rossi dello storico tempio della lirica, ci sarà anche Verdi in questo raro fuori-programma. Saranno proprio le opere del Maestro le principali muse ispiratrici di un "dialogo fra artisti" che vedrà coinvolti da una parte i giochi pittorici di Giò Ross, e dall'altra le interpretazioni musicali che Davide Di Gregorio eseguirà insieme alla sua orchestra di fiati ed archi, sulla voce straordinaria di Antonella Ruggiero. La cantante interpreterà una serie di canzoni tratte dal suo repertorio, ma proporrà anche un'interpretazione personale di alcune arie verdiane. Il risultato non sarà solo un applauso. Il ricavato di questa serata, che nasce nell'ambito del progetto "Parma Città Giovane - Assessorato alle politiche giovanili del Comune di Parma", sarà interamente devoluto alla Facoltà di Medicina e Chirurgia di Parma, per finanziare una borsa di studio che possa permettere ad un giovane medico di recarsi all'estero per 12 mesi. Musica e scienza, arte e spettacolo: i colori della realtà e quelli della fantasia, per un sera, hanno un appuntamento importante. Per informazioni tel. 0521/218774 La prevendita dei biglietti sarà al Teatro Regio e al Mistral Set (via Repubblica n. 46/d tel. 0521/238868). Ecco i prezzi dei biglietti: palco e platea 35.000 lire; galleria con posto a sedere 20.000 lire; galleria "in piedi" 10.000 lire.

IL SUCCESSO DI MASE GENERATORS AL SALONE NAUTICO DI GENOVA
Milano, 6 novembre 2001 - Mase Generators chiude il salone di Genova in positivo. E' accaduto di nuovo e ormai si ripete da diverse edizioni del Salone, l'azienda di Cesena specializzata nella produzione di gruppi elettrogeni e particolarmente conosciuta per l'esperienza nel settore nautico, ha presentato per l'occasione numerosi nuovi modelli dalle caratteristiche ancora più interessanti ed innovative, ottenendo un successo di pubblico e di interesse da parte della clientela specializzata. Questo sottolinea ulteriormente come Mase Generators riesca sempre ad anticipare le richieste del mercato soddisfandone ampiamente tutte le esigenze. Tutta la gamma a 3000 giri dai rinnovati IS 2.5, IS 3.5, IS 5.0 e IS 9.2, alla gamma dei 1500 giri a partire dall' IS 6.5, IS 8, IS 9, IS 12, IS 16, IS 21.5, IS 25 e IS 44T è stata esposta in un ampio stand di oltre 120 mq (il cui fronte esterno era di circa 20 metri!); nell'ampio spazio espositivo sono stati presentati anche i gruppettini portatili a benzina che hanno suscitato particolare interesse negli addetti ai lavori del settore nautico. Particolarmente apprezzati, da parte degli addetti ai cantieri, il nuovo look esterno e il buon assemblaggio interno della macchina stessa. Grazie alla grande esperienza della Mase Generators nel settore nautico, la clientela intervenuta ha avuto la possibilità oltre che di prendere visione delle numerose novità, anche di chiedere e ricevere informazioni tecniche e dettagliate sulla corretta installazione e conduzione dei generatori già a bordo delle loro imbarcazioni. Nonostante il momento di crisi internazionale che ha inciso sull'affluenza dei visitatori, quest'anno Mase Generators al salone Nautico ha registrato 350 presenze circa il 20% in meno dello scorso anno causato dalla mancanza dell'arrivo di distributori e clienti stranieri; un dato perfettamente allineato con il trend del momento. Attraverso la partecipazione all'ultima edizione del salone Nautico di Genova Mase Generators sottolinea così ancora una volta il proprio successo già ampiamente consolidato non soltanto nel mercato italiano ma, grazie ad una rete capillare di distribuzione, anche in quello estero, spagnolo e americano, fino al mercato giapponese. Il settore marino rappresenta una parte importante dell'intera produzione della Mase Generators, oltre il 20% del fatturato, ed è considerato un vero fiore all'occhiello in quanto, grazie alle costanti ricerche di nuove tecnologie messe in atto dall'ufficio ricerche e sviluppo, i generatori sono sempre più affidabili e silenziosi; tutti raffreddati a liquido con scambiatore di calore; tutti insonorizzati, con cabina di design molto ricercato e agilmente accessibile per una facile manutenzione.