NOTIZIARIO
MARKETPRESS
NEWS
di
MERCOLEDI'
14 NOVEMBRE 2001
pagina 1
La nostra vetrina dei
PRODOTTI
ARTIGIANALI
e' aperta... visitatela
Entrate nell'
AREA
DELLE NOVITA'
troverete esposti molti
prodotti interessanti
L'esposizione dei
PRODOTTI
PER IL LAVORO
è aperta visitatela
(* symbolcopyright c Comunitè
europee,2001 http://www.cordis.lu ) |
SOSTEGNO ALLE IMPRESE E INNOVAZIONE: QUESTI SECONDO LIIKANEN GLI
ELEMENTI CHIAVE PER IL SETTORE IMPRENDITORIALE EUROPEO
Bruxelles, 14 novembre 2001 - Il ruolo delle reti di sostegno alle
imprese in Europa ha acquistato un'importanza ancora maggiore alla luce
dell'imminente rallentamento economico e degli eventi dell'11 settembre.
Questo è il parere del commissario per le Imprese e la Società
dell'informazione Erkki Liikanen. "È più che mai importante mirare alla
competitività. Lo spirito imprenditoriale e le politiche per l'innovazione
fanno parte di questo impegno", ha dichiarato Liikanen in occasione della
conferenza degli Euro-Info-Centres (Eic), tenutasi l'8 novembre. Egli ha
evidenziato come, nel corso degli ultimi dieci anni, le reti di sostegno
alle imprese europee abbiano già svolto un ruolo essenziale per lo sviluppo
del settore imprenditoriale europeo, in particolare delle piccole e medie
imprese (Pmi), ed ha poi aggiunto: "Facciamo affidamento su questo impegno
continuo per accrescere il sostegno a favore delle aziende europee". I 300
centri, dislocati in 37 paesi, sono già stati di importanza fondamentale nel
preparare le imprese al passaggio all'euro, aiutando le aziende nel settore
del commercio elettronico, agendo in qualità di intermediari per la ricerca
di partner e procedendo rapidamente nei preparativi per il processo di
ampliamento. Aumentare ulteriormente l'efficienza di tali reti deve tuttavia
rimanere un obiettivo, afferma Liikanen. Egli ha inoltre dichiarato che si
potrebbe garantire una maggiore coerenza se le imprese fossero certe di
poter avere accesso alle informazioni necessarie da qualsiasi punto di
contatto e se le reti si impegnassero a lavorare insieme e non in
competizione l'una con l'altra. Inoltre, il Commissario ha ricordato che la
Commissione europea sta incentrando la propria politica per le imprese su
tre aspetti fondamentali: incoraggiare le imprese ad affrontare i rischi e
stimolare lo spirito d'impresa, creare un ambiente aziendale dinamico e
imperniato sull'innovazione, nonché garantire l'effettivo accesso al mercato
interno. Ha quindi aggiunto che il prossimo sarà un anno importante per le
imprese europee: verrà creata una piattaforma elettronica comune per tutte
le reti di sostegno alle imprese e si terrà la prossima conferenza generale
degli Eic, prevista per il giugno 2002 a Oulu (Finlandia).
IL PARLAMENTO EUROPEO METTERÀ AI VOTI GLI EMENDAMENTI ALLE PROPOSTE DEL
6PQ
Bruxelles, 14 nvoembre 2001 - Oggi il Parlamento europeo metterà ai voti 600
emendamenti alle proposte della Commissione riguardanti il sesto programma
quadro (6PQ), in seguito alla richiesta avanzata dalla commissione
europarlamentare per l'industria e la ricerca. Gli emendamenti proposti,
contenuti in due relazioni, saranno presentati dall'eurodeputato francese,
nonché presidente della commissione per l'industria e la ricerca, Gérard
Caudron. La prima relazione dedicata al 6PQ rientra nell'ambito della
procedura di codecisione; la seconda relativa al 6PQ dell'Euratom rientra
nell'ambito della procedura di consultazione. La commissione del Parlamento
europeo raccomanda agli eurodeputati di approvare il bilancio di 16,270
miliardi di euro destinati al 6PQ, ma auspica una ridistribuzione del
medesimo, tra cui uno stanziamento del 15 per cento a favore delle piccole e
medie imprese (PMI). La commissione propone inoltre di modificare la
struttura complessiva del programma quadro, che sarà composto di un
programma globale articolato in otto sottosezioni, ovvero le aree tematiche
prioritarie. La commissione sottolinea che la ricerca condotta nell'ambito
del 6PQ dovrà concentrarsi su settori con un evidente "valore aggiunto
europeo". Nella relazione, Gérard Caudron mette in risalto l'importanza
dello stanziamento di fondi a favore di alcune priorità, quali, ad esempio,
le misure volte ad incoraggiare la ricerca di base e la promozione della
mobilità dei ricercatori. Ciò comporta l'eliminazione degli ostacoli
esistenti e l'introduzione di incentivi per favorire il rientro dei
ricercatori europei che si sono temporaneamente trasferiti al di fuori dell'Ue.
La commissione auspica inoltre la partecipazione delle donne alla ricerca e
l'inclusione dei paesi candidati.
ASSEGNAZIONE DELL'ETICHETTA "E-GOVERNMENT" AI SERVIZI DELLA PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE ON LINE
Bruxelles, 14 novembre 2001 - L'etichetta "e-Government" sarà assegnata a 60
servizi della pubblica amministrazione on line nel corso della conferenza "e-Government:
dalla politica alla pratica", organizzata congiuntamente dalla Commissione
europea e dalla Presidenza belga, che si terrà a Bruxelles il 29 e 30
novembre. I servizi selezionati sono stati scelti da un team di esperti
indipendenti tra 282 proposte inoltrate dagli Stati membri dell'Ue, dai
paesi dell'Efta (Associazione europea di libero scambio), dai paesi
candidati e da paesi extraeuropei quali il Brasile, il Canada e gli Stati
Uniti. I 60 servizi, 45 dei quali saranno esposti alla conferenza, sono
stati selezionati in base a criteri quali la qualità della loro
interattività con gli utenti, l'accessibilità e la disponibilità, l'impatto
e la trasferibilità del servizio. "Le amministrazioni trasparenti ed
interattive riducono la distanza tra i cittadini ed il governo. È giunto il
momento di passare dalle idee alla pratica", ha dichiarato il commissario
europeo per le Imprese e la società dell'informazione Erkki Liikanen. "Una
volta conseguita l'interattività autentica, diventerà possibile una riforma
di grande portata dei servizi pubblici. La pubblica amministrazione
diventerà più efficiente. I costosi metodi precedenti di fornitura dei
servizi saranno sostituiti da servizi progettati e mirati con maggiore
accuratezza, che permetteranno importanti risparmi ed un aumento
dell'efficienza". Il commissario Liikanen parteciperà alla conferenza,
unitamente ai ministri belgi della Pubblica amministrazione e delle
Telecomunicazioni Luc Van den Bossche e Rik Daems. Con l'assegnazione
dell'etichetta "e-Government", la Commissione e la Presidenza belga
intendono pubblicizzare le migliori prassi correnti ed i loro vantaggi
pratici, incoraggiandone in tal modo lo sviluppo per realizzare parte del
piano d'azione "e-Europe", adottato a giugno del 2000. Per ulteriori
informazioni sulla conferenza consultare il seguente indirizzo web:
http://europa.eu.int/information_society/eeurope/egovconf/index_en.htm
Per ulteriori informazioni sul piano d'azione "e-Europe"consultare il
seguente indirizzo web:
http://europa.eu.int/information_society/eeurope/index_en.htm
NASCE IL BANCO POPOLARE DI VERONA E NOVARA IL 7° GRUPPO BANCARIO ITALIANO
Verona, 14 novembre 2001 I Consigli di Amministrazione di Banca Popolare di
Novara ("Bpn") e di Banca Popolare di Verona - Banco S. Geminiano e S.
Prospero ("Bpvr") hanno deliberato all'unanimità di avviare la fusione dei
due istituti per dar vita al Banco Popolare di Verona e Novara, 7° gruppo
bancario italiano, forte di una capillare presenza distributiva (1.116
sportelli, dei quali l'89% nel Nord Italia) e di un ampio bacino di
clientela retail e piccole/medie imprese (oltre 3 milioni di clienti).
Valenza industriale e principali dimensioni operative - L'integrazione delle
due banche è un'operazione ad elevata valenza strategica che darà origine ad
un gruppo multicanale a base pluriregionale in grado di presidiare tutte le
aree di business con marchi affermati. La Nuova Banca rappresenta una
opportunità unica di creazione di valore per i Soci, i clienti ed i
dipendenti: compatibilità dei modelli di business: entrambi i gruppi si
rivolgono ad una clientela di privati e piccole medie imprese e dispongono,
di conseguenza, di 'fabbriche prodotto' integrabili, in grado di rafforzare
la gamma di prodotti e servizi offerti; complementarità territoriale ed
elevata penetrazione dei mercati serviti: le reti distributive sono del tipo
"a maglie strette" e sono dislocate su territori contigui, complementari
sotto il profilo geografico ed economico. Al di fuori delle aree di origine,
la Nuova Banca potrà contare su una presenza selezionata in aree di
particolare interesse strategico. Una stima preliminare conduce ad
individuare in circa 50 il numero massimo di sportelli in sovrapposizione
(meno del 4% del totale); aumento dell'efficienza operativa: l'incremento
della dimensione operativa, unito ad un riallineamento alle best practice
dei due Gruppi, rappresenta l'opportunità per realizzare significativi
risparmi di costo e per migliorare sensibilmente l'efficienza operativa;
ottimizzazione della struttura di capitale: l'integrazione, al termine di
alcune operazioni straordinarie in via di realizzazione (cartolarizzazione
di crediti non performing e, in misura minore, di crediti in bonis, cessione
di immobili prevalentemente non strumentali e di asset non strategici e
distribuzione preventiva di dividendo straordinario da parte di Bpn ai
propri soci), evidenzierà un grado di patrimonalizzazione adeguato alle
dimensioni e al profilo di rischio dell'attività svolta; miglioramento della
qualità dell'attivo: in seguito alla cartolarizzazione effettuata da Bpn,
l'aggregato si presenterà con una qualità dell'attivo superiore alla media
del sistema; management : la Nuova Banca si avvarrà dell'esperienza di un
management giovane, dinamico, complementare ed orientato alla creazione di
valore. Sulla base di una stima preliminare, si prevede di conseguire
dall'integrazione sinergie lorde per un totale pari a 145 mln di Euro
(sinergie nette di 87 mln nel 2005 a regime). Tali sinergie deriveranno da
maggior ricavi per Euro 54 mln (sinergie nette di 32 mln) e da minori costi
per Euro 91 mln (sinergie nette di 55 mln). Sulla base dei dati al 30 giugno
2001, la Nuova Banca sarà caratterizzata dalle seguenti dimensioni
operative: 1.116 sportelli, l'89% dei quali concentrati nel Nord (6° gruppo
in Italia); 3.000.000 di clienti, prevalentemente privati e piccole-medie
imprese; 31 mld di Euro di impieghi a clientela ordinaria (7° gruppo); 33
mld di Euro di raccolta diretta (7° gruppo); 26 mld di Euro di risparmio
gestito (8° gruppo); 159 mln di Euro di utile netto (6° gruppo); 3,3 mld di
capitalizzazione di borsa (7° gruppo, alla chiusura del 12 novembre 2001).
BANCO POPOLARE DI VERONA E NOVARA PROFILO SOCIETARIO DELL'OPERAZIONE E
CORPORATE GOVERNANCE
Verona, 14 novembre 2001 - L'integrazione avverrà attraverso la fusione di
entrambe le banche in una società cooperativa di nuova costituzione avente
la natura di banca popolare che assumerà la denominazione di "Banco Popolare
di Verona e Novara", avrà sede in Verona e svolgerà la funzione sia di
capogruppo quotata sia di banca operativa. Contestualmente alla fusione
verrà deliberato lo scorporo della parte dell'azienda bancaria Bpn
costituita dalla rete degli sportelli ubicati nelle zone di presenza
storica, a favore di una società per azioni interamente posseduta dalla
capogruppo e denominata "Banca Popolare di Novara SpA ". Il piano
industriale assicurerà la valorizzazione delle risorse di Gruppo disponibili
a Novara e Verona prevedendo in particolare l'ubicazione in Novara di
importanti società di prodotto e di servizio, nonché di business strategici
per il nuovo Gruppo. Lo scorporo delle attività che fanno capo alla nuova
Banca Popolare di Novara è concepito in modo da rafforzare le sinergie
attraverso una valorizzazione del radicamento territoriale nelle prospettive
di sviluppo della nuova Banca Popolare di Novara S.p.a. Il Consiglio di
Amministrazione del Banco Popolare di Verona e Novara sarà formato da venti
Consiglieri, di cui sette scelti tra personalità di provenienza delle aree
di radicamento storico di Bpn. Presidente sarà l'attuale Presidente di Bpvr
Carlo Fratta Pasini, Vice Presidente vicario l'attuale Presidente di Bpn
Siro Lombardini, Amministratore Delegato l'attuale Direttore Generale di
Bpvr Fabio Innocenzi e Direttore Generale l'attuale Amministratore Delegato
di Bpn Piero Montani. Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare
di Novara sarà costituito prevalentemente da personalità dell'area storica e
tra esse da Consiglieri già impegnati nell'amministrazione. Presidente sarà
l'attuale Presidente della Bpn e Amministratore Delegato l'attuale
Amministratore Delegato della Bpn. Condizioni finanziarie - Le condizioni
finanziarie per la realizzazione della fusione, che sono soggette ad una
successiva due diligence, prevedono: i) preventiva distribuzione di
dividendo straordinario di Bpn agli attuali soci Bpn nella misura di Euro
1,5 per ciascuna azione Bpn fino ad un massimo di complessivi Euro 411,1
milioni; ii) rapporto di concambio individuato in 1 azione del Banco
Popolare di Verona e Novara ogni azione Bpvr ed 1 azione del Banco Popolare
ogni due azioni Bpn. Tali condizioni finanziarie ipotizzano l'integrale
conversione del prestito obbligazionario convertibile Bpn il mancato
esercizio dei warrant Bpn in circolazione e la mancata conversione del
prestito obbligazionario convertibile Bpvr. In caso di parziale o integrale
esercizio dei warrant il rapporto di concambio verrà modificato in modo da
far sì che i soci Bpn nel loro complesso ricevano lo stesso numero di azioni
di Banco Popolare che avrebbero avuto diritto di ricevere in caso di mancato
esercizio dei warrant. Conseguentemente, verrà aumentata la misura della
distribuzione delle riserve di un importo pari ai versamenti effettuati a
seguito dell'esercizio dei warrant stessi. La composizione del capitale post
fusione sarà rappresentata per il 63% circa da azioni detenute da ex
azionisti Bpvr e per il 37% circa da azioni detenute da ex azionisti Bpn.
Tempistica dell'operazione - Il progetto prevede i seguenti momenti
fondamentali: 13 novembre 2001: approvazione da parte dei Consigli di
Amministrazione del protocollo di intesa per il progetto di fusione; 14
novembre 2001: presentazione dell'operazione al mercato; entro gennaio 2002:
approvazione da parte dei Consigli di Amministrazione del progetto di
fusione; entro marzo 2002: assemblee straordinarie per l'approvazione di
fusione e atto costitutivo del Banco Popolare; assemblea ordinaria Bpn per
l'approvazione della distribuzione di dividendo straordinario; entro aprile
2002: esecuzione della fusione. Il progetto è soggetto all'autorizzazione di
Banca d'Italia e degli altri organi di vigilanza. Consulenti finanziari
dell'operazione sono Mediobanca per Bpn e Morgan Stanley per Bpvr. Ulteriori
e più approfonditi contenuti del progetto verranno comunicati nel corso di
una conferenza stampa prevista per oggi, mercoledì 14 novembre alle ore
12.00 presso il Circolo della Stampa di Milano, Corso Venezia 16.
OLIVETTI: IL CDA APPROVA LA TRIMESTRALE AL 30/9/2001 E RECEPISCE LE
SVALUTAZIONI STRAORDINARIE DAL GRUPPO TELECOM ITALIA RICAVI CONSOLIDATI:
24.435 MILIONI DI EURO (+9,4%) RISULTATO NETTO ANTE AMMORTAMENTO TELECOM
ITALIA: - 1.206 MILIONI DI EURO RISULTATO NETTO: - 2.180 MILIONI DI EURO
Milano, 14 novembre 2001 Il Consiglio di Amministrazione di Olivetti ha
approvato ieri la relazione trimestrale al 30 settembre 2001. I ricavi netti
consolidati ammontano per i primi nove mesi del 2001 a 24.435 milioni di
euro (di cui 23.550 milioni attribuibili al Gruppo Telecom Italia) con un
incremento del 9,4% rispetto ai primi 9 mesi dell' anno precedente. I costi
di gestione e gli altri oneri netti ricorrenti sono stati di 20.111 milioni
di euro (di cui 18.133 milioni attribuibili al Gruppo Telecom Italia) e
includono 974 milioni di ammortamento dell'avviamento di consolidamento
derivante dall'acquisizione di Telecom Italia. Il risultato ante proventi e
oneri non ricorrenti, interessi e imposte è positivo per 4.324 milioni di
euro, pari al 17,7% dei ricavi ed è lievemente superiore ai primi nove mesi
del 2000, nonostante il significativo aumento (di 644 milioni di euro) degli
ammortamenti su avviamenti contabilizzati nell'esercizio in corso. Ante tali
ammortamenti la descritta redditività sul fatturato risulta del 24,7%, in
aumento di 0,9 punti percentuali rispetto all'analogo periodo dell'anno
precedente. I proventi non ricorrenti sono pari a 553 milioni di euro, di
cui la maggior parte (465 milioni) realizzati dal Gruppo Telecom Italia e
derivano principalmente da cessione di partecipazioni, dal sovrapprezzo
incassato da Lottomatica con la quotazione in Borsa, dalla riduzione della
multa inflitta a Tim dall'Autorità Garante della Concorrenza e
precedentemente integralmente accantonata a bilancio. Gli oneri non
ricorrenti, pari a 2.090 milioni di euro, sono attribuibili al Gruppo
Telecom Italia per 2.047 milioni, per la maggior parte (1.607 milioni)
derivanti da stanziamenti di natura straordinaria operati su avviamenti
contabilizzati in esercizi precedenti e sul valore di partecipazioni in
società all'estero, in coerenza con le linee strategiche recentemente
delineate. Il risultato ante interessi e imposte (Ebit) è dunque positivo
per 2.787 milioni di euro, pari all'11,4% dei ricavi. I proventi netti da
partecipazioni (74 milioni di euro) concernono dividendi da Società
controllate e collegate e plusvalenze dalla cessione di partecipazioni. Gli
interessi passivi e gli altri oneri finanziari netti ammontano
complessivamente a 1.938 milioni di euro (di cui 1.246 milioni del Gruppo
Telecom Italia), con un aumento di 675 milioni rispetto ai primi nove mesi
del 2000 principalmente derivante dalla maggiore esposizione finanziaria
media del Gruppo Telecom Italia. Le rettifiche di valore di attività
finanziarie presentano un saldo negativo di 1.424 milioni di euro, di cui
1.051 milioni relativi a Telecom Italia, dovuti principalmente alla quota di
competenza del Gruppo nel risultato di società controllate e collegate
valutate con il metodo del patrimonio netto, alla quota di ammortamento
dell'avviamento di consolidamento e alla valutazione alle quotazioni di
mercato dei titoli non classificati tra le immobilizzazioni finanziarie. Le
imposte sul reddito sono state stimate in 1.245 milioni di euro, di cui
1.223 milioni attribuibili al Gruppo Telecom Italia. Il risultato
consolidato netto di pertinenza del Gruppo Olivetti è negativo per 2.180
milioni di euro; ante ammortamento dell'avviamento derivante
dall'acquisizione di Telecom Italia, la perdita consolidata si riduce a
1.206 milioni. Al 30 settembre 2001 il patrimonio netto totale del Gruppo
Olivetti è pari a 26.840 milioni di euro (12.014 milioni dopo la quota
spettante agli azionisti di minoranza); era 28.912 milioni di euro al 30
giugno 2001 (13.242 milioni dopo la quota spettante agli azionisti di
minoranza). Sempre al 30 settembre 2001 l'indebitamento finanziario netto
del Gruppo Olivetti è pari a 42.282 milioni di euro, in aumento di 371
milioni rispetto al 30 giugno 2001 e di 4.758 milioni rispetto al 31
dicembre 2000. Quest'ultimo incremento deriva dal fabbisogno del Gruppo
Telecom Italia (5.478 milioni di euro, inclusa la variazione del perimetro
di consolidamento), parzialmente compensato dalla riduzione dell'
indebitamento finanziario delle altre Società del Gruppo Olivetti (720
milioni). L'aumento dell'indebitamento è stato essenzialmente generato dagli
investimenti di Telecom Italia in ambito internazionale (Turchia, Brasile,
Cile e Grecia) e dalla distribuzione a terzi di dividendi per circa 2,5
miliardi di euro da parte di società del Gruppo. Il Gruppo Olivetti nel
trimestre luglio-settembre 2001 I ricavi consolidati sono stati di 8.246
milioni di euro (per 7.961 milioni generati dal Gruppo Telecom Italia). I
costi di gestione e gli altri oneri netti ricorrenti ammontano a 6.734
milioni di euro (di cui 6.076 milioni del Gruppo Telecom Italia) e includono
325 milioni dell'ammortamento dell'avviamento derivante dall' acquisizione
di Telecom Italia. Il risultato ante proventi e oneri non ricorrenti,
interessi e imposte è positivo per 1.512 milioni di euro, pari al 18,3% dei
ricavi. I proventi non ricorrenti sono pari a 70 milioni di euro, e gli
oneri non ricorrenti sono 1.757 milioni di euro, per la maggior parte
derivanti dal Gruppo Telecom Italia, a seguito degli stanziamenti di natura
straordinaria effettuati in coerenza con le nuove linee strategiche del
Gruppo. Il risultato ante interessi e imposte (Ebit) è dunque negativo per
175 milioni di euro. I proventi da partecipazioni sono pari a 12 milioni di
euro. Gli interessi passivi e gli altri oneri finanziari netti presentano un
saldo negativo di 702 milioni di euro, di cui 452 milioni attribuibili al
Gruppo Telecom Italia. Le rettifiche di valore di attività finanziarie
presentano un saldo negativo per 467 milioni di euro, attribuibile per 278
milioni al Gruppo Telecom Italia. Le imposte sono state stimate in 19
milioni di euro, e si riferiscono per 13 milioni di euro al Gruppo Telecom
Italia, che beneficia degli effetti delle svalutazioni straordinarie delle
partecipate estere. Il risultato consolidato netto del trimestre,
pesantemente influenzato da componenti negative non ricorrenti, dopo le
imposte e dopo la quota di risultato di pertinenza degli azionisti di
minoranza è negativo per 1.093 milioni di euro (perdita di 768 milioni di
euro ante ammortamento dell' avviamento dall'acquisizione di Telecom
Italia). La Capogruppo Olivetti S.p.A. - Olivetti S.p.A. nel periodo
gennaio-settembre 2001 ha registrato un risultato netto negativo per 898
milioni di euro, risultato che include 717 milioni di euro di oneri
finanziari netti e 111 milioni di euro di svalutazioni di partecipazioni.
Tale risultato non riflette dividendi da Telecom Italia S.p.A. (che
deriveranno dall'esercizio 2001) e relativi crediti d'imposta, che saranno
contabilizzati per competenza il 31 dicembre prossimo. Nel terzo trimestre
il risultato netto è stato negativo per 249 milioni. Al 30 settembre 2001 il
patrimonio netto della Società è pari a 13.715 milioni di Euro (13.957
milioni al 30 giugno 2001) e l'indebitamento finanziario netto è di 17.518
milioni di Euro (17.421 al 30 giugno 2001). Evoluzione prevedibile della
gestione nell'esercizio 2001 - Il risultato consolidato prevedibile nel
quarto trimestre del Gruppo Olivetti, ante ammortamento dell'avviamento per
l'acquisizione di Telecom e considerati sia gli effetti positivi del credito
d'imposta derivante dalla assunzione per maturazione di dividendi che
potranno essere distribuiti nel prossimo esercizio da Telecom Italia S.p.A.
e sia l' attuale ripresa dei mercati azionari, dovrebbe essere positivo,
tuttavia non in misura tale da assorbire la perdita dei primi nove mesi
dell' esercizio, caratterizzata in particolare dalle svalutazioni
straordinarie di avviamenti e partecipazioni effettuate nel terzo trimestre.
Il risultato della Capogruppo Olivetti S.p.A. dell'intero esercizio 2001
dipenderà - come per gli ultimi due esercizi - dall'ammontare dei dividendi
da Telecom Italia
OMNITEL VODAFONE: ANCORA SEMESTRE RECORD AL 30 SETTEMBRE RICAVI A EURO
2.837 MILIONI (+ 17%), EBITDA +27% A EURO 1.399 MILIONI. CLIENTI A QUOTA
16,6 MILIONI
Milano, 14 novembre 2001 - In relazione ai dati comunicati nell'ambito della
presentazione alla stampa e alla comunità finanziaria dei risultati del
Gruppo Vodafone, per il periodo dal 1 Aprile 2001 al 30 Settembre 2001, per
comodità si trasmette una sintesi del comunicato. Gli importi dei ricavi e
dell' Ebitda (redatti in conformità ai principi contabili inglesi), sono
stati calcolati trasformandoli in Euro e riproporzionando al 100% i valori
del comunicato Vodafone. "I risultati di Omnitel Vodafone al 30 settembre
2001 confermano l'ottimo andamento dell'azienda, con un miglioramento di
tutti i principali indicatori economico finanziari. I ricavi totali del
periodo ammontano a 2.837 milioni di euro con un incremento del 17% rispetto
allo stesso periodo del 2000. Ebitda (utili prima degli oneri finanziari,
ammortamenti e tasse), è salito a 1.399 milioni di Euro (+ 27%) trainato da
maggiori ricavi e da un sensibile aumento del margine operativo passato dal
45% al 49% in percentuale dei ricavi totali ed al 52% in percentuale dei
ricavi da servizi. Il miglioramento del margine è ottenuto grazie alla
crescita dei ricavi ed alla continua attenzione al controllo dei costi. Nel
semestre Omnitel Vodafone ha rafforzato la propria posizione di mercato
aumentando la propria base clienti a oltre 16.6 milioni con una crescita del
22%. Omnitel Vodafone ha mantenuto il proprio impegno teso al miglioramento
della qualità del servizio ai clienti, focalizzandosi in particolare sui
clienti che utilizzano maggiormente i servizi a valore aggiunto e i dati. In
un mercato caratterizzato da una forte competitivita' e da una alta
penetrazione della telefonia mobile, Omnitel Vodafone ha lanciato iniziative
di fidelizzazione della propria clientela attraverso il programma OmniOne
che premia sia i clienti in abbonamento sia i clienti con carte prepagate.
Il churn rate totale (tasso di abbandono dei clienti) é passato dal 14% nei
12 mesi al 31 marzo 2001 al 17% nei 12 mesi al 30 settembre, registrando una
diminuzione del tasso di abbandono sugli abbonamenti dal 18% al 16%, mentre
è cresciuto sulle prepagate dal 13% al 17%. L'Arpu totale annualizzato è
passato da 338 Euro a marzo 2001 a 332 Euro, mentre quello relativo al solo
segmento degli abbonamenti é aumentato da 735 a 757 Euro. Il trend di
diminuzione dell'Arpu sta rallentando significativamente grazie alla
stabilizzazione del traffico voce per Sim ed all'aumento dei ricavi dati che
hanno beneficiato del lancio, nel periodo in questione, di nuovi servizi. La
media dei costi di acquisizione per cliente si e' attestata intorno ai 38
Euro in ulteriore diminuzione rispetto ai 40 Euro registrati al 30 settembre
2000. Omnitel Vodafone conferma la crescita dei ricavi per Sms e dati. La
penetrazione dei servizi basati sull'utilizzo di Sms ha raggiunto il 49%
della clientela. Nei 12 mesi al 30 settembre 2001, la percentuale del
fatturato dati e Sms ha raggiunto il 7,3 % dei ricavi da servizi (6,2% al 31
marzo 2001). Nel solo mese di settembre 2001 i ricavi per traffico dati e
Sms hanno rappresentato l'8,8% dei ricavi da servizi. Grazie alla
progressiva disponibilità di terminali, durante il semestre Omnitel Vodafone
ha lanciato il servizio Gpfs per il mercato "consumer" affiancandolo al
servizio "corporate", già disponibile. Il lancio commerciale dell'Umts
rimane previsto per la seconda metà del 2002."
SANPAOLO IMI: NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2001 UN UTILE NETTO CONSOLIDATO DI
993 MILIONI DI EURO FLESSIONE DELL'UTILE NETTO CONTENUTA ALL'1,2% RISPETTO
AI 1.005 MILIONI DI EURO DELL'ANALOGO PERIODO DEL 2000
Torino, 14 novembre 2001 - A fronte di uno scenario esterno in progressivo
deterioramento, Sanpaolo Imi chiude i primi tre trimestri del 2001 con un
utile netto consolidato di 993 milioni di Euro, in flessione dell'1,2%
rispetto al risultato dei primi nove mesi dell'esercizio precedente. Ne ha
preso atto il Consiglio di Amministrazione, riunitosi oggi a Torino per
esaminare i conti del Gruppo al 30 settembre. Il margine di interesse si è
attestato, nei primi nove mesi del 2001, a 2.091 milioni di Euro,
presentando una flessione dell'1,1% rispetto all'analogo periodo del 2000,
una riduzione peraltro interamente ascrivibile a fattori non riferibili alla
dinamica operativa ordinaria, prescindendo dai quali il livello del margine
sarebbe risultato sostanzialmente in linea con quello relativo ai primi tre
trimestri dello scorso anno. Per quanto riguarda la raccolta diretta, dopo
un andamento cedente osservato nei mesi di luglio e agosto, la provvista da
clientela ha registrato a settembre un flusso incrementale di 3,7 miliardi
di Euro. La consistenza dell'aggregato complessivo si è attestata al termine
del terzo trimestre a 103,2 miliardi di Euro, in calo dello 0,9% da fine
2000 e dello 0,5% rispetto a fine settembre 2000. Sul versante dell'attivo,
gli impieghi netti a clientela del Gruppo (escluse le sofferenze ed i
finanziamenti alla SGA, società nella quale sono stati trasferiti i crediti
problematici del Banco di Napoli) si sono attestati alla fine del terzo
trimestre del 2001 a 92,5 miliardi di Euro, evidenziando una riduzione del
2,6% rispetto ad inizio anno ed un aumento del 2% su base annua. Sul margine
di intermediazione, in riduzione del 4,1%, hanno invece influito soprattutto
i minori proventi commissionali, scesi a 1.952 milioni di Euro, il 7,8% in
meno rispetto ai primi nove mesi del 2000; il calo è riconducibile all'area
del risparmio gestito e dell'intermediazione mobiliare. La caduta dei corsi
azionari, accentuatasi nel mese di settembre, ha infatti avuto un rilevante
impatto sulla raccolta indiretta del Gruppo, determinando nel terzo
trimestre una contrazione degli stock di risparmio gestito e di quello
amministrato di 16,2 miliardi di Euro. Le attività finanziarie della
clientela, nel loro complesso, sono così scese a 289,4 miliardi di Euro,
evidenziando una diminuzione del 6,5% su base annua e del 4,8% da inizio
anno. In particolare la consistenza del risparmio gestito si è attestata a
fine settembre a 118,2 miliardi di Euro, con una riduzione dell'8,3% da fine
2000 e del 10,4% sui dodici mesi. Nel corso del terzo trimestre, nonostante
le difficoltà dei mercati finanziari, il Gruppo ha realizzato una raccolta
netta di gestito positiva, pari a 370 milioni di Euro, che ha portato a 3
miliardi di Euro il flusso netto da inizio anno. Per contro gli stock hanno
subito nel terzo trimestre del 2001 una performance negativa per 9,8
miliardi di Euro, di cui 5,1 miliardi concentrati nel mese di settembre; la
svalutazione complessiva del comparto da inizio anno è stata di 13,7
miliardi di Euro. Sempre nell'ambito del risparmio gestito, le riserve
tecniche vita hanno continuato a crescere, rappresentando una delle forme di
investimento preferite dalla clientela. L'incremento del terzo trimestre,
pari a 491 milioni di Euro, ha portato la consistenza a 14,4 miliardi di
Euro, con un aumento del 15,7% da inizio anno e del 22,9% rispetto a fine
settembre 2000. Le spese amministrative del Gruppo dei primi tre trimestri
del 2001 hanno evidenziato una variazione percentuale dello 0,6% rispetto
all'analogo periodo del 2000, in decelerazione dall'1,8% registrato nel
primo semestre dell'esercizio in corso. Ciò grazie alle azioni di
contenimento strutturale dei costi avviate nella prima parte dell'anno con
l'obiettivo di mantenere le spese amministrative del 2001 stabili sui
livelli registrati nell'esercizio precedente. Gli accantonamenti e le
rettifiche nette su crediti e immobilizzazioni finanziarie si sono
attestati, nei primi nove mesi del 2001, a 390 milioni di Euro, con un
incremento del 3,7% rispetto all'analogo periodo del 2000. A fine settembre
2001 i crediti problematici netti del Gruppo hanno registrato una
diminuzione del 16,8% da inizio anno e del 32,4% sui dodici mesi. In quest'ambito,
in particolare, è da notare che il peso delle sofferenze nette sugli
impieghi netti a clientela è sceso allo 0,9%, a fronte dell'1% registrato a
fine 2000 e dell'1,2% di fine settembre 2000; la percentuale di copertura
delle sofferenze, tenendo conto anche degli stralci fiscali, è risultata
pari al 75,8%. In relazione a quanto sopra indicato, i primi nove mesi
dell'anno in corso evidenziano un utile ordinario di 1.125 milioni di Euro,
in calo del 19,3% rispetto all'analogo periodo del 2000, ed un utile
straordinario di 348 milioni di Euro (-3,6%); i proventi straordinari
comprendono in particolare 228 milioni di Euro riconducibili alla
plusvalenza determinata dalla cessione della quota del 6,2% detenuta da NHS
nel capitale Montedison. Negli ultimi mesi dell'anno in corso non sono
attesi significativi segnali di miglioramento dello scenario esterno, che
dovrebbe continuare ad essere connotato da un'elevata volatilità e da una
dinamica economica riflessiva. In questa ipotesi le prospettive di
evoluzione dei risultati del Gruppo appaiono condizionate da uno sviluppo
dei ricavi prevedibilmente ancora contenuto, cui si contrappone una più
favorevole dinamica dei costi a seguito delle azioni di contenimento
adottate. Principali linee d'azione ed iniziative del trimestre Nel corso
del terzo trimestre del 2001 il Gruppo Sanpaolo Imi ha realizzato importanti
progressi nell'azione di rafforzamento del posizionamento competitivo sul
mercato italiano ed europeo: la definizione di un'ipotesi di integrazione
con il Gruppo Cardine Banca, nato dalla fusione tra le Casse Venete e la
Cassa di Risparmio di Bologna, una realtà creditizia di rilievo nelle
regioni dell'Italia Nord Orientale, dove opera attraverso una rete
costituita da 815 sportelli; la sottoscrizione, con il Gruppo francese
Caisse des Dépôts et Consignations, di un accordo di collaborazione che
fissa le linee guida relative alla collaborazione industriale e commerciale
e che definisce i reciproci impegni in termini di investimenti
partecipativi. Sulla base di queste intese il Gruppo Cdc ha già acquisito
una quota del 2% di Sanpaolo Imi e quest'ultimo, entro fine anno, acquisirà
a sua volta un'interessenza nell'ordine del 5% in Cdc Ixis, l'investment
bank del Gruppo Cdc; la definizione di un accordo per il lancio di
un'Offerta Pubblica di Acquisto su Banca Koper, la quarta banca slovena per
total assets, un'operazione che assume particolare rilevanza anche alla luce
della possibile integrazione con Cardine, la cui clientela imprenditoriale,
concentrata nell'Italia Nord Orientale, è orientata ad intensificare gli
scambi commerciali verso i mercati dell'Europa dell'Est. Parallelamente
Sanpaolo Imi ha sviluppato con determinazione le iniziative, progettate nei
mesi precedenti, mirate alla razionalizzazione della struttura ed al
contenimento strutturale dei costi. Nel corso della riunione di oggi il
Consiglio di Amministrazione ha inoltre deciso di affidare a JPMorgan Chase
e a Goldman Sachs l'incarico di supportare l'Organo deliberante, in qualità
di advisor finanziari, relativamente all'operazione di integrazione fra il
Gruppo Sanpaolo Imi e il Gruppo Cardine.
CREMONINI: NEL 3° TRIMESTRE RICAVI TOTALI CONSOLIDATI A 390,7 MILIONI DI
EURO (+1,6% SUL 2000) E RISULTATO OPERATIVO CONSOLIDATO A 18,5 MILIONI DI
EURO (+7,2%)
Castelvetro di Modena, 14 novembre 2001 - Cremonini S.p.A. ha chiuso il
terzo trimestre 2001 con ricavi totali consolidati pari a 390,7 milioni di
Euro contro i 384,6 milioni di Euro del terzo trimestre dell'anno
precedente, con una crescita dell'1,6%. In crescita anche il margine
operativo lordo consolidato, che si è attestato nel trimestre a 30,2 milioni
di Euro rispetto ai 29,2 milioni di Euro dello stesso periodo del 2000
(+3,2%). Il risultato operativo consolidato è stato pari a 18,5 milioni di
Euro rispetto ai 17,3 milioni di Euro del 2000 (+7,2% Tali risultati
confermano il continuo trend di crescita dei settori della ristorazione e
della distribuzione al foodservice ed evidenziano la netta ripresa del
settore della produzione, che ha fatto registrare un significativo aumento
della marginalità rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Il
margine operativo lordo del settore della produzione è, infatti, passato da
10,6 milioni Euro del 3° trimestre 2000 a 11,5 milioni di Euro dello stesso
periodo del 2001, con un incremento dell'8,1%. Il risultato operativo è
cresciuto del 21,4%, passando da 4,3 milioni di Euro a 5,2 milioni di Euro,
a conferma del completo superamento degli effetti della crisi Bse sui
risultati del Gruppo. I ricavi consolidati dei primi nove mesi dell'anno
sono stati di 1.028,1 milioni di Euro, sostanzialmente in linea rispetto ai
1.043,2 milioni di Euro dei primi nove mesi dell'esercizio precedente. Nello
stesso periodo il margine operativo lordo consolidato è stato pari a 64,3
milioni di Euro (70,8 milioni di Euro nel 2000) ed il risultato operativo
consolidato è stato di 28,9 milioni di Euro (36,1 milioni di Euro nel 2000).
Tra le aree di attività del Gruppo, il comparto della ristorazione, in linea
con i piani strategici di sviluppo, ha fatto registrare una crescita
particolarmente significativa: sono stati infatti conseguiti ricavi per
131,3 milioni di Euro, pari ad un incremento del 60% rispetto all'esercizio
precedente. Tale incremento è da attribuire prevalentemente agli effetti del
consolidamento dell'attività di Momentum Services L.t.d., società che
gestisce i servizi di ristorazione a bordo dei treni che attraversano il
tunnel sotto la Manica. Anche l'area della distribuzione al foodservice è
risultata in crescita con un incremento dei ricavi del 10,6% rispetto ai
primi nove mesi del 2000, attestandosi a 482,2 milioni di Euro. Nel settore
produzione i ricavi si sono attestati a 433,2 milioni di Euro nei primi nove
mesi del 2001 a fronte dei 540,7 al 30 settembre 2000; tale flessione deriva
dal forte calo delle vendite registrato nel 1° trimestre 2001, periodo in
cui si sono concentrati gli effetti della crisi BSE, e alla generale
riduzione dei prezzi medi della carne bovina. Questi, in sintesi, i
principali dati relativi al 3° trimestre 2001, approvati dal Consiglio di
Amministrazione di Cremonini S.p.A a Castelvetro di Modena. Cremonini, con
oltre 4.300 dipendenti, è uno dei più importanti gruppi alimentari in
Europa, con attività focalizzate in tre aree di business: produzione,
distribuzione al foodservice e ristorazione. Il Gruppo, con ricavi totali
per 1.388,7 milioni di Euro nel 2000, è leader assoluto in Italia nella
produzione di carni bovine e prodotti trasformati a base di carne, nella
distribuzione al foodservice e nella ristorazione a bordo treno e nelle
stazioni ferroviarie.
DATALOGIC: APPROVATA DAL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA SOCIETÀ LA
RELAZIONE AL 30 SETTEMBRE 2001. NEI PRIMI 9 MESI DEL 2001, UN MARGINE
OPERATIVO LORDO PARI A 11,7 MILIONI EURO, AL NETTO DI 7,7 MILIONI DI EURO
Bologna, 14 novembre 2001: Il Consiglio di Amministrazione di Datalogic SpA
ha approvato i dati al 30 Settembre 2001. Nei primi 9 mesi dell'anno, la
società ha archiviato ricavi di vendita pari a 81,9 milioni di Euro (di cui
22,2 milioni relativi al 3° trimestre), registrando rispetto allo stesso
periodo del 2000 e malgrado la non certo buona congiuntura internazionale,
un incremento dei ricavi dell' 8% (-4% relativamente al 3° trimestre).
Coerentemente con la spiccata attitudine internazionale del business della
società bolognese, ben oltre l'87 % del fatturato al 30.09.2001 è stato
conseguito all'estero. Il Mol - Margine Operativo Lordo nel periodo è stato
pari a lire 11,7 milioni di Euro (di cui 2,4 milioni registrati nel 3°
trimestre), dato che corrisponde al 14,3% dei ricavi complessivi (10,7% nel
3° trimestre). Nel corso dei 9 mesi sono stati realizzati ed interamente
spesati investimenti volti a supportare i processi di crescita della Società
all'interno dei vari segmenti di mercato; in particolare sono stati
effettuati investimenti nell'area di Ricerca e Sviluppo per oltre 7,7
milioni di Euro (di cui circa 2,2 milioni sostenuti nel 3° trimestre), un
importo superiore di oltre l'80% rispetto al dato registrato nello stesso
periodo dell'esercizio precedente. Dal punto di vista patrimoniale la
società al 30.09.2001 presenta una posizione finanziaria netta positiva di
circa 24,7 milioni di Euro (era 26,4 milioni al 30 Giugno 2001).
L'Amministratore Delegato della società, Roberto Tunioli dichiara: "Il
consolidamento delle posizioni di leadership acquisite dalla società nei
vari segmenti di riferimento prosegue a ritmi incessanti. In particolare,
abbiamo grossi motivi di soddisfazione da recenti accordi di fornitura a
leader di mercato come Poste Italiane, che rappresentano un'ulteriore
dimostrazione della validità delle scelte strategiche effettuate dal gruppo.
L'ampia gamma di prodotti Datalogic comprende sia dispositivi di lettura di
codici a barre manuali che scanner fissi ed è in grado di soddisfare ogni
esigenza applicativa. Da oltre 25 anni, i prodotti Datalogic si distinguono
per l'alta tecnologia, la cura del design e l'elevato grado di affidabilità.
Attraverso 12 società commerciali operanti in tutto il mondo e la propria
rete di Partner, Datalogic è in grado di soddisfare le esigenze di supporto
informativo e logistico dei più grandi player del mercato dei trasporti (Deutche
Post, Dhl, Ups, etc.)
RADIANT GAMMA COLOR ITALIA E ITALIA MUSICA RADIO MONTEBENI (RADIO)
ENTRANO NEL SISTEMA POLIGRAFICI EDITORIALE S.P.A.
Milano, 14 novembre 2001 - L'Editrice Il Giorno, appartenente al Gruppo
Poligrafici Editoriale S.p.A., ha raggiunto un accordo preliminare con due
società rappresentate dal Sig. Loriano Bessi, noto imprenditore radiofonico,
per la cessione delle partecipazioni Radiant S.p.A. - Gamma Color Italia
S.r.l. e Italia Musica Radio Montebeni S.r.l., operanti nel settore della
radiodiffusione. Il trasferimento avverrà il 14/12/2001. Il prezzo stabilito
è di Lire 22 miliardi (crediti e debiti uguali a zero) e la plusvalenza
emergente Lire 13,5 miliardi.
APPROVATI I RISULTATI TRIMESTRALI DEL GRUPPO AISOFTW@RE CONFERMA DELLA
CRESCITA DELL'AREA BANCARIA (+204%) E MEDICALE (+65%) NEI PRIMI 9 MESI
DELL'ANNO E POSITIVO RISULTATO DELL'AREA PROGETTI (+10%); DELIBERATO UN
NUOVO PIANO DI STOCK OPTION
Milano, 14 novembre 2001- Il Consiglio di Amministrazione di Aisoftw@re,
tenutosi in data odierna, ha deliberato in merito ad una serie di punti
all'ordine del giorno sui quali vengono forniti, di seguito, maggiori
dettagli. Piano di aggregazione societaria- Il Consiglio di Amministrazione
ha dato l'avvio, come annunciato nei mesi scorsi, al piano di focalizzazione
societario attraverso: Il raggruppamento in un'unica società delle attività
della Business Unit Medical Solutions e quelle di Program Srl; Il
raggruppamento in due società, una dedicata ai Progetti ed una dedicata alle
Human Resources Management, delle attività delle Business Unit Advanced
Software Systems e delle società controllate in tale area. Questa nuova
organizzazione societaria consentirà ad Aisoftw@re di acquisire una maggiore
caratterizzazione proponendosi sul mercato con un assetto adeguato ai
settori strategici di riferimento ed alle nuove dimensioni di Gruppo.
Relazione Terzo Trimestre 2001 (rapporto non certificato) Aisoftw@re SpA :
Incremento del 15% dei ricavi nel terzo trimestre della Capogruppo Aisoftw@re
SpA, passati da L. 3.430 milioni (1,77 milioni di Euro) nel 2000 a L. 3.940
milioni (2,03 milioni di Euro) nel 2001; Nei primi nove mesi, i ricavi della
Capogruppo Aisoftw@re S.p.A. crescono del 68%, passando da L. 7.036 milioni
(3,63 milioni di Euro) nel 2000 a L. 11.837 milioni (6,11 milioni di Euro)
nel 2001; L'Ebitda di Aisoftw@re SpA nei primi nove mesi è passato da un
valore negativo di L. 2.930 milioni nel 2000 (1,51 milioni di Euro) ad un
valore positivo di L. 202 milioni (0,10 milioni di Euro), con un margine che
passa dal -29% del 2000 al +1% del 2001 rispetto al totale valore della
produzione; Gruppo Aisoftw@re A livello consolidato, i ricavi del terzo
trimestre 2001 si attestano a L. 12.354 milioni (6,38 milioni di Euro)
rispetto a L. 7.470 milioni (3,86 milioni di Euro) dell'anno precedente con
un incremento pari al 65%; Nei primi nove mesi, i ricavi consolidati
crescono del 32%, passando da L. 24.203 milioni (12,49 milioni di Euro) nel
2000 a L. 31.976 milioni (16,51 milioni di Euro) nel 2001; L' Ebitda del
Gruppo AISoftw@re si attesta ad un valore negativo di L.285 milioni (0,14
milioni di Euro) nel 2001 rispetto a L. 728 milioni (0,37 milioni di Euro)
dei primi nove mesi del 2000, con un margine che passa dal 3% del 2000 al
-0,8% del 2001 rispetto al totale valore della produzione; Forte incremento
della Business Area Banking & Insurance, cresciuta nei ricavi del 204% nei
primi nove mesi del 2001 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno;
Forte incremento della Business Area Medical Solutions, cresciuta nei ricavi
del 65% nei primi nove mesi del 2001 rispetto al 2000, Positivo risultato
nei primi nove mesi del 2001 della Business Area Advanced Software Systems,
che ha registrato un aumento dei ricavi del 10% rispetto al corrispondente
periodo dello scorso anno; Acquisito il rimanente 36% della controllata SE
Informatica Srl, che ha portato Aisoftw@re S.p.A. al controllo del 100%
della stessa; Perfezionata l'acquisizione del 49,3% di StockAcademy da parte
della controllata Infusion. La sensibile crescita registrata nell'ambito
delle risorse umane - il solo personale dipendente è passato dal 30 Giugno
al 30 Settembre 2001 da 321 a 377 unità pari ad una crescita del 17% - è uno
degli elementi che testimoniano i positivi effetti ottenuti dall'incisiva
attività di espansione della struttura perseguita da AISoftw@re nel periodo
in oggetto. Contestualmente alle acquisizioni societarie effettuate nel
corso dell'ultimo trimestre, AISoftw@re ha messo in atto specifici piani di
marketing e di ottimizzazione dei costi a livello di Gruppo. Si rafforza
ulteriormente l'andamento positivo della Business Area Banking & Insurance
già anticipato alla fine del primo semestre 2001; questo dato conferma la
validità dell'offerta dei prodotti Global Credit Management e Global Finance
Management. La Business Area Medical Solutions prosegue il trend di crescita
già iniziato nel secondo trimestre 2001 grazie al successo sul mercato dei
prodotti software per la gestione delle immagini radiologiche. La Business
Area Advanced Software Systems, di cui fanno parte: Odx (100%), Se
Informatica (100%), Itaca (60%), Program (60%), Farm (60%), Labornet Sistemi
(60%) e Knowledge Stones (100%), ha fatto registrare un positivo incremento
del 10% dei ricavi. Tale crescita è dovuta principalmente al riflesso della
ristrutturazione avviata nel primo semestre 2001. Sono state in particolare
indirizzate e focalizzate singole offerte di ciascuna società al fine di
evitare duplicazioni di prodotti e servizi in portafoglio in vista di una
ristrutturazione societaria.
SABAF: VENDITE +33%, REDDITO OPERATIVO +38% NEL TERZO TRIMESTRE
Milano, 14 novembre 2001 - Si è riunito ieri a Lumezzane il Consiglio di
Amministrazione di Sabaf S.p.A. per esaminare i risultati consolidati del
Gruppo nel terzo trimestre e nei primi nove mesi del 2001. In un quadro
macroeconomico caratterizzato da una situazione di crescente incertezza, nel
terzo trimestre il gruppo Sabaf ha pienamente confermato la dinamica di
accelerazione nelle vendite già parzialmente avviata nel corso del secondo
trimestre. L'aggressiva strategia commerciale adottata dal gruppo ha
manifestato appieno gli effetti attesi nel periodo in esame: sono state
conquistate nuove quote di mercato in tutte le aree geografiche e su tutte
le famiglie di prodotto. Il fatturato del terzo trimestre è di 20,3 milioni
di euro, in crescita del 33,4% rispetto allo stesso periodo del 2000 (15,2
milioni di euro). A parità di area di consolidamento, la crescita è di circa
il 22%. Il valore aggiunto del periodo è di 9,0 milioni di euro (7,2 milioni
di euro nel terzo trimestre 2000, +24,9%); l'incidenza sul fatturato scende
dal 47,4% al 44,4%, a seguito dell'incremento dei costi delle materie prime,
già rilevato negli altri trimestri dell'esercizio in corso, e dell'effetto
diluitivo del consolidamento di Faringosi Hinges. Il margine operativo lordo
è in crescita del 31% e il reddito operativo prima dell'ammortamento
dell'avviamento è in crescita del 38,1% a 3,5 milioni di euro (2,5 milioni
di euro nel terzo trimestre 2000). Il reddito operativo risulta in
miglioramento anche in termini relativi, passando dal 16,5% del terzo
trimestre 2000 al 17,1% del terzo trimestre 2001. Tra le componenti non
operative del periodo si segnalano oneri finanziari netti per 243.000 euro,
a seguito del diverso rapporto mezzi di terzi /mezzi propri, la svalutazione
di azioni proprie per 247.000 euro e uno stanziamento straordinario di
500.000 euro legato ad una vertenza legale in corso. Di conseguenza, l'utile
ante imposte del trimestre si attesta a 2,3 milioni di euro, contro i 2,4
milioni di euro del terzo trimestre 2000 (-4,8%). Al 30 settembre 2001 la
situazione finanziaria, che non ha subito variazioni rilevanti rispetto al
30 giugno, evidenzia immobilizzazioni nette per 62,9 milioni di euro e un
capitale circolante netto di 15,0 milioni di euro, finanziati da un
patrimonio netto consolidato di 55,8 milioni di euro e da un indebitamento
finanziario netto di 11,6 milioni di euro. Successivamente al 30 settembre
non si segnalano eventi significativi. Il Gruppo non ha rilevato
contraccolpi evidenti dopo l'11 settembre e conferma l'obiettivo di
fatturato di 87 milioni di euro per fine anno e l'attesa di un miglioramento
della redditività operativa nell'ultimo trimestre. Reply S.p.A: Prosegue la
crescita di Reply nel terzo trimestre 2001 con aumento significativo di
tutti i valori economici.Fatturato consolidato per 42,2 Milioni di Euro,
Milano, 14 novembre 2001 Il terzo trimestre del 2001 si è concluso per Reply
S.p.A. (Milano, Nuovo Mercato: Rey), oggi uno dei principali Gruppi italiani
operanti nel settore dell'E-business, con un significativo aumento di tutti
i principali valori economici aziendali. Questo è, in sintesi, il dato che
emerge dall'esame della terza relazione trimestrale approvata oggi a Torino
dal Consiglio di Amministrazione della società. " I risultati che abbiamo
realizzato in questo trimestre - ha commentato il Presidente di Reply Mario
Rizzante al termine del Consiglio di Amministrazione - sono stati molto
positivi e confermano ancora una volta la capacità di crescita del Gruppo,
nonché di sviluppo e consolidamento del business in tutti i segmenti di
mercato in cui Reply è presente." Nei primi nove mesi del 2001 Reply ha
registrato fatturato consolidato per 42,2 Milioni di Euro di ricavi ( +81%
rispetto al corrispondente valore 2000), Margine Operativo Lordo per 7,6
Milioni di Euro, Risultato Operativo per 5,8 Milioni di Euro, pari a 6,5
milioni di Euro prima dell'ammortamento dei costi di quotazione. Notevole la
crescita dei margini di periodo: Margine Operativo Lordo pari a 2,7 Milioni
di Euro (18,3% dei ricavi) e Risultato Operativo pari a 2,0 Milioni di Euro
(13,8% dei ricavi). Il Risultato Operativo prima dell'ammortamento dei costi
di quotazione è pari a 2,2 Milioni di Euro (15,4% dei ricavi). La posizione
finanziaria netta al 30 settembre 2001 è pari a 17 Milioni di Euro. " L'alta
qualità dei servizi Reply, la forte competenza sulle tecnologie innovative -
ha continuato Mario Rizzante - unite ad una price performance ottimale, sono
state e ancora di più saranno un asset strategico per i nostri clienti che,
in una situazione difficile come l'attuale, devono comunque realizzare
progetti innovativi in aree strategiche quali ad esempio il Crm, il Mobile e
la Multicanalità, aumentare la sicurezza sia delle reti che dei sistemi
informativi e stabilire relazioni di partnership con i fornitori." Fondato
nel giugno del 1996 il Gruppo Reply ha oggi sedi a Milano, Roma e Torino ed
opera con un a struttura a rete di società, ciascuna specializzata per linea
di offerta, e circa 600 dipendenti. Le attività del Gruppo si concentrano
nelle aree dell' e-business consulting (consulenza strategica, organizzativa
e di processo), dell' e-business communication (comunicazione multimediale e
servizi ci web-marketing) e dell' e-business implementation (progettazione e
implementazione di sistemi internet, portali, siti web e sistemi e-commerce).
Il Gruppo Reply ha inoltre sviluppato sistemi di software proprietario e
stipulato parallelamente significativi accordi di collaborazione con alcuni
dei maggiori "software vendor" mondiali. Il Gruppo Reply è quotato al Nuovo
Mercato di Borsa Italiana dal 6 dicembre 2000.
CHL S.P.A.: APPROVATI DAL CDA I DATI DELLA TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE
2001. CONTINUANO A CRESCERE I PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI: L'EBITDA
MIGLIORA DEL 60% RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DELL'ANNO PRECEDENTE
Milano, 14 novembre 2001 - Chl, leader in Italia nell'e-commerce, chiude il
terzo trimestre 2001 con significativi miglioramenti dei margini e
importanti incrementi degli indicatori del sito. L'Ebitda è stato pari a
-6,9 milioni di Euro rispetto ai -17,1 milioni di Euro dei primi nove mesi
dell'anno precedente, con un miglioramento del 60%, nonostante il fatturato
consolidato sia passato dai 60,1 milioni di Euro al 30 settembre 2000 ai
50,2 milioni di Euro al 30 settembre 2001. Il trend positivo si registra
anche a livello di Ebit, che passa a -10,9 milioni di Euro dai - 19,1
milioni di Euro del 2000, con un miglioramento del 43%. I risultati
raggiunti confermano la validità del percorso di crescita della società ed
il valore delle strategie del management anche in una situazione di mercato
difficile. In costante aumento tutti gli indicatori del sito. Gli iscritti
sono passati dalle 505.000 unità dei primi nove mesi del 2000 a oltre
670.000 unità nello stesso periodo del 2001. Nello stesso periodo il numero
dei clienti che hanno effettuato acquisti sul sito di Chl è stato di oltre
234.000 unità, in crescita del 46% rispetto ai 160.000 clienti dello stesso
periodo dell'anno precedente. La vetrina virtuale di Chl propone circa 5.500
prodotti di oltre 70 aziende e i clienti possono contare su 44 Popitt e 350
punti Mail Boxes distribuiti su tutto il territorio nazionale. Questi, in
sintesi, i principali dati relativi al 3° trimestre 2001, approvati dal
Consiglio di Amministrazione di Chl S.p.A a Firenze. Chl, la società leader
dell'e-commerce in Italia e una delle principali in Europa, ha da tempo
aggregato risorse interne ed esterne di spessore internazionale per offrire
un servizio completo alle aziende che desiderano fare e-commerce: dalla
creazione di un listino e di un sito online, alla logistica, alla consegna,
al pagamento e al post vendita attraverso la rete di presenza fisica sul
territorio. L'esperienza e l'infrastruttura Chl sono oggi a disposizione di
aziende terze, attraverso la soluzione Twoasp
www.twoasp.com
il servizio Chl che, in meno di tre mesi, può approntare e gestire in
outsourcing tutte le attività necessarie all'e-commerce, inclusi punti di
consegna e assistenza.
GRANITI FIANDRE: IL FATTURATO CONSOLIDATO AL 30 SETTEMBRE 2001, HA
RAGGIUNTO 205,3 MiLIARDI DI LIRE IN CRESCITA DEL 13,7% RISPETTO AL 2000
Milano, 14 novembre 2001 - I risultati confermano la validità della
strategia aziendale che punta come nel passato al prodotto di alta di gamma
in un'offerta combinata di prodotti e servizi, caratteristica unica nel
mercato delle lastre di grès porcellanato tecnico per soluzioni
architettoniche di prestigio alternative ai marmi e graniti di cava. Il
fatturato consolidato al 30 settembre 2001, ha raggiunto 205,3 miliardi di
lire mi crescita del 13,7% rispetto al 2000; nel terzo trimestre 2001 i
volumi di fatturato, pur caratterizzati da un fenomeno fisiologico di
stagionalità per i limitati livelli di attività del mese di agosto, hanno
confermato i trend di crescita evidenziati nel primo semestre. Dall'analisi
dei ricavi a settembre 2001 si evidenzia il positivo risultato nel mercato
statunitense, dove la controllata Trans Ceramica Ltd ha confermato ì trend
dì crescita già evidenziati nei precedenti trimestri 2001, raggiungendo un
fatturato di oltre 33 miliardi di lire superiore del 27,1% rispetto
all'esercizio precedente; risultato ampiamente soddisfacente sia in volumi
che in marginalità in controtendenza rispetto allo sviluppo dell'economia e
del settore edilizio Usa. Tale successo convalida la strategia individuata
di un insediamento produttivo ìn loco che, oltre ad un evidente vantaggio
logistico, esprime, in particolare, un vantaggio economico in termini di
risparmio di costi, di trasporto e tasse all'importazione, quantificabile in
una percentuale di circa il 30% del prezzo di vendita Nel mese di luglio è
stata infatti costituita la Granitifiandre Usa Inc. con un capitale di
quattro milioni di Usd, società che gestirà la prevista espansione
produttiva sul mercato americano. E' stato acquisito per un valore di 6,25
milioni di Usd (compresi glì oneri di adattamento e sistemazione), il
terreno a Crossville, Tennessee, sul quale sorgerà il nuovo stabilimento
americano con una capacità produttiva annua a regime di oltre sei milioni di
metri quadrati. Positivo è stato anche il mercato europeo nel quale hanno
evidenziato importanti tassi di crescita la Germania, l'Inghilterra e la
Russia e dove la Francia si conferma come primo mercato di sbocco. In
particolare lo sviluppo in Germania (13% di incremento sull'esercizio
precedente) rìsulta in controtendenza con l'andamento dell'economia e del
settore edilizio del paese consentendoci di ribadire quanto detto sopra per
il mercato statunitense. Anche in questo caso, infatti, è previsto un
insediamento produttivo in loco a Vetschau nel Land del Brandeburgo con una
capacità produttiva annua di sei milioni di metri quadrati. Nel mese di
ottobre è stata avviata la costruzione dello stabilimento ed è stata posata
la prima pietra; l’impianto sarà operativo entro il 2002 e consentirà una
produzione di tre milioni di metri quadrati già nel 2003. Risultati positivi
hanno evidenziato anche i ricavi per servizi complementari, quali la posa,
che contribuiscono a creare valore aggiunto all'offerta in un concetto di
servizio "chiavi in mano" ed i ricavi generati dalla divisione Granitech.
Quest'ultima, costituita alla fine dello scorso esercizio, è attiva nel
settore delle pareti ventilate e pavimenti sopraelevati ed ha sviluppato un
fatturato di 3,5 miliardi di lire. Anche la neoacquisita Hydrodesign, leader
nel settore della lavorazione delle lastre di porcellanato in termini di
taglio e di composizione di elementi figurativi, sta rispettando i trend di
crescita previsti, contribuendo così all'ottima marginalità evidenziata nel
periodo. Si segnala che Bedel Paris acquisita ad inizio settembre ha
iniziato ad operare nei modi e tempi previsti con un risultato economico
positivo già nel primo mese di attività. Risultano ottimi i dati al 30
settembre 2001 relativi alla marginalità sia lorda che operativa (al netto
degli oneri di quotazione); anche il terzo trimestre dell'esercizio,
fisiologicamente caratterizzato da un effetto di stagionalità, ha
contribuito al mantenimento di alti livelli di redditività. Significativo
evidenziare inoltre come il risultato ante imposte e quote dei terzi sia
sostanzialmente allineato a quello dell'intero esercizio 2000. L'analisi dei
costi operativi evidenzia, in particolare, la sempre elevata incidenza dei
costi energetici che presentano ancora un trend crescente con un incremento
dei costi medi unitari rispetto al corrispondente periodo 2000, del 27%
circa per il metano e del 20% circa per l'energia elettrica. A tale
andamento ha fatto fronte un incremento dei prezzi medi di vendita per metro
quadrato ed un'attenta gestione dei costi in particolare di promozione e di
marketing. La posizione finanziaria netta ha beneficiato dell'aumento di
capitale sociale conseguente all'avvenuta quotazione della società e
l'autofinanziamento aziendale ha consentito di sostenere gli investimenti in
immobilizzazioni materiali e finanziarie del periodo senza incidere sulla
stessa. Fatti di rilievo successivi alla chiusura del trimestre - Tra gli
aspetti maggiormente significativi si segnala l'avvenuto perfezionamento di
un importante contratto di fornitura con il Gruppo Saint Gobain destinata al
mercato olandese attraverso la controllata Raáb Karcher Bouwstoffen. Il
contratto ha un valore complessivo di oltre 45 miliardi di lire e prevede
inoltre che l'esposizione dei prodotti Granitifiandre sia nella parte più
prestigíosa e visibile delle 20 più importanti sale mostra della società
olandese. Con riferimento inoltre all'importante commessa acquisita nel mese
di settembre per il rinnovo dell' aeroporto diCalgary - Canada, se segnala
l' avvenuta spedizione di una prima tranche di oltre 15.000 mq di prodotti
Kashmire Wite della collezione Geologica. Infine è stata fissat per il 21
novembre 2001 l'apertura del primo megastore ( oltre 800 mq di esposizione)
in via Gregorio VII a Roma zona di maggiore prestigio. Tale iniziativa è
stata perfezionata con un accordi franchising con il primario distributore
operante su Roma e prevede un contratto di fornitura di 7,7 mld di lire.
CORDIS RENDE PIÙ FACILE L'ACCESSO AGLI INCUBATORI EUROPEI DI IMPRESE
Bruxelles, 14 novembre 2001 - Cordis, il servizio d'informazione in materia
di ricerca e sviluppo della Commissione europea, lancia un nuovo servizio
web che offre informazioni sugli incubatori europei di imprese. Gli
incubatori di imprese forniscono un ambiente propizio per le aziende di
recente creazione, aiutandole a lanciare e sviluppare le proprie attività.
Essi mettono a disposizione edifici modulari, strutture condivise, sostegno
manageriale e servizi di backup, aumentando in tal modo le opportunità di
una crescita di successo. Il nuovo servizio dà accesso diretto ad oltre 500
incubatori di imprese in Europa, con i relativi indirizzi, nomi delle
persone da contattare, dati chiave sulle attività svolte, nonché link ai
servizi web locali. Entro breve il servizio accoglierà oltre 800
organizzazioni, comprese quelle dei paesi associati. Questo servizio fa
parte della sezione "Assistenza agli innovatori" del sito web di Cordis, che
mira ad agevolare le organizzazioni nel capire, partecipare ed
avvantaggiarsi delle misure di politica dell'innovazione. Altri indirizzi
utili sono inoltre disponibili nella banca dati Contatti, che è uno
strumento utile per localizzare ed individuare i contatti importanti a
livello nazionale, ottenere informazioni da reti specializzate oppure
mettersi in contatto diretto con funzionari o membri di comitati
responsabili dei programmi di ricerca.
http://www.cordis.lu/incubators Indicazioni aggiuntive
sono disponibili all'indirizzo:
http://europa.eu.int/comm/enterprise/bi
HENKEL HA ANNUNCIATO CHE LA VENDITA DELLA SUA DIVISIONE CHIMICA (COGNIS)
È STATA CONFERMATA
Düsseldorf, 14 Novembre 2001 -Il 12 Settembre 2001, Henkel aveva stretto un
accordo per la vendita della Divisione Chimica Cognis con un consorzio di
investitori costituito da Permira (conosciuta come Schroder Ventures Europe),
GS Capital Partners e Schroder Venture Life Sciences. Henkel, a seguito dei
tragici eventi accaduti negli Stati Uniti ed alla conseguente agitazione nei
mercati finanziari mondiali, aveva concesso agli investitori il diritto di
recedere dal contratto entro l'11 Novembre 2001. Gli investitori hanno
deciso di non esercitare questo diritto. L'accordo sarà concluso
definitivamente il 30 Novembre. Data la situazione economica mondiale, le
parti hanno concordato che l'importo della transazione sarà modificato da
2.6 a 2.5 miliardi di euro. "Siamo lieti che la nostra fiducia negli
investitori e nella conclusione dell'accordo sia stata premiata nonostante
le evidenti difficoltà economiche nel panorama mondiale." ha dichiarato il
Dott. Ulrich Lehner, Presidente e Ceo del Gruppo Henkel. "Abbiamo raggiunto
il nostro obiettivo di offrire a Cognis un futuro e ai suoi dipendenti
prospettive interessanti. La vendita di Cognis aumenterà la nostra
flessibilità economica per realizzare acquisizioni ed assicurare nel lungo
periodo una crescita al Gruppo." Henkel: risultati dei primi nove mesi del
2001 - Nei primi nove mesi del 2001, il Gruppo Henkel ha prodotto vendite
per 10 miliardi di euro con un incremento del 6.1% rispetto a quelle
dell'anno precedente (9.4 miliardi di euro). Valutato in 679 milioni di
euro, il profitto operativo (Ebit) è sceso del 3,6% rispetto al 2000 (704
milioni di euro). Il ritorno sul capitale investito (Roce) è stato del 13%.
L'utile netto d'esercizio per i primi tre quarti dell'anno è stato di 365
milioni di euro con un incremento rispetto allo scorso anno (359 milioni di
euro) del 1,7%. Gli utili per azione sono aumentati del 2,2% a 2.33 euro
(2.28 euro nell'anno scorso). Deciso il programma di ristrutturazione - A
causa del debole sviluppo del mercato mondiale, la Direzione di Henkel Kgaa
ha definito i principi del suo programma di ristrutturazione. Il programma è
finalizzato a rafforzare la competitività della Società attraverso un taglio
dei costi di produzione, vendita, distribuzione ed amministrazione. Punto
centrale di queste misure sarà la specializzazione e la completa o parziale
chiusura di alcuni siti produttivi. Business non redditizi saranno chiusi o
diversamente sviluppati. In aggiunta ai già previsti 70-80 milioni di euro,
Henkel intende mettere a disposizione circa 300 milioni di euro per attuare
le misure di ristrutturazione previste nel 2002 e 2003. In previsione, il
risparmio annuale derivante da questa operazione ammonterà a 130 milioni di
euro. Per raggiungere questo obiettivo sarà necessario un taglio di circa
2.500-3.000 dipendenti dei 60.400 attuali. Henkel fornirà i dettagli del
programma nelle prossime settimane, dopo aver definito le diverse misure e
terminato le consultazioni con le rappresentanze sindacali, tenendo in
considerazione la regolamentazione specifica di ogni singolo Paese. "Quando
abbiamo fissato i nostri obiettivi per l'anno in corso, le prospettive del
mondo economico erano diverse. Il programma di ristrutturazione garantirà un
forte posizionamento del Gruppo Henkel a lungo termine anche in circostanze
economiche estremamente difficoltose", ha dichiarato il Dott. Ulrich Lehner.
Previsioni - A causa dell'imprevedibile situazione economica mondiale, una
previsione sull'andamento dell'ultimo trimestre dell'anno risulta difficile.
La situazione per la Divisione Adesivi e la Divisione Igiene Industriale e
Istituzionale/Surface Technologies resta incerta, mentre ci si aspetta uno
sviluppo nel business dei prodotti di marca. Per la fine del 2001 il
profitto operativo potrebbe subire una flessione del 5-7%. L'utile netto
d'esercizio e gli utili per azione avranno una lieve contrazione rispetto
all'anno precedente. Questa previsione non tiene però in considerazione
l'apporto positivo derivante dalla transazione relativa alla vendita della
Divisione chimica Cognis.
NASCE IL CONSORZIO TORREFATTORI CAFFE' BAR
Milano, 14 novembre 2001 - Si è costituito lo scorso 11 novembre il
Consorzio Torrefattori Caffè Bar alla cui persidenza è stato chiamato Pier
Carlo Bisio Il Consorzio rappresenta in Italia 11 aziende di Torrefattori,
che producono e distribuiscono caffè con marchio Grancaffè nel canale
Ho.Re.Ca: Classico Caffè Circi Srl - Commerciale Mokador Srl - Costadoro
SpA- Guglielmo SpA - Jesi Caffè Srl - Jolly Caffè SpA - Milani SpA - Quarta
Caffè SpA - Romcaffè Srl - Torrefattori Associati SpA (con il marchio
Rostkafè) - S. Passalacqua SpA I Torrefattori del Consorzio, leader nelle
loro regioni, consentono una copertura quasi nazionale (escluso il
Triveneto). Sul mercato Horeca si posizionano globalmente al secondo posto
per volumi di vendita (con una quota di mercato di circa il 5,7%). Il
fatturato consolidato nel 2000 è di oltre 82 miliardi. Il marchio "Consorzio
Torrefattori Caffè Bar" è stato depositato nel 1990 e sempre nello stesso
anno la confezione che contraddistingueva la miscela top delle aziende
consorziate, distribuita nel canale bar, oltre al marchio con la tazza
fumante, recava lo slogan "Qualità garantita dal Consorzio Torrefattori
Caffè Bar" più il marchio della singola Azienda, in pratica un sigillo di
garanzia. Nel 1991 nasce "Pianeta Caffè" e nel 1996 il Consorzio diventa
editore del suddetto house organ. Nel 1993 si arriva al Grancaffè: viene
depositato il marchio che contraddistingue la pregiata miscela prodotta dal
Consorzio per il canale Horeca, consentendo un'immagine di prodotto
unificato. Ciascun Consorziato nella composizione della miscela Grancaffè
deve impiegare esclusivamente caffè di ottima qualità, seguendo dei
parametri ben precisi nell'acquisto di caffè crudo. La miscela Grancaffè,
pur rispettando un preciso capitolato che impone di utilizzare caffè delle
medesime varietà, origini geografiche e qualità, e che prevede accurati
controlli eseguiti da laboratori esterni specializzati, permette alle
Aziende produttrici, in base alla loro lunga esperienza nella regione in cui
sono leader, di calibrare in modo diverso la tostatura di caffè e la
composizione delle miscele, in modo da incontrare perfettamente i gusti dei
consumatori di ogni zona geografica.
AUTOSTRADE: ACCORDO CON CLEAR CHANNEL COMMUNICATIONS PER LA
PUBBLICITA'NELLE AREE DI SERVIZIO È PREVISTA PER I RICAVI DELLA PUBBLICITÀ
UNA CRESCITA DAGLI ATTUALI 7 MILIARDI ANNUI A CIRCA 40
Milano. 14 novembre 2001- Il Gruppo Autostrade ha siglato un importante
accordo con Clear Channel Communications, leader mondiale nel settore della
pubblicità. L'accordo consente al Gruppo Autostrade (3.121 km, il 56% della
rete nazionale a pedaggio) di entrare in un circuito internazionale per
massimizzare il valore del network autostradale, incrementare gli introiti,
standardizzare le esposizioni pubblicitarie e migliorare l'immagine. Oggetto
dell'accordo con Clear Channel, rappresentato in Italia da Jolly Pubblicità
S.p.A. è l'aumento della tipologia e del numero dei cartelli nelle 240 aree
di servizio del Gruppo Autostrade, che contribuiranno a far aumentare gli
introiti da pubblicità. Per i ricavi prodotti in questa specifica area di
business (aree di servizio e pertinenze autostradali) si prevede nell'arco
del prossimo quinquennio un incremento dagli attuali 7 miliardi a circa 40,
con l'introduzione di innovative forme degli spazi espositivi. Nel piano è
prevista l'installazione nelle 40 aree ad elevati contatti - nel 2000 sono
stati oltre 1,5 mld i contatti lungo l'intera rete del Gruppo - di nuovi
mezzi innovativi nella tecnologia (cartelli con pubblicitá scroller,
impianti elettronicicon pubblicità dinamica, ecc.) e nella forma. In queste
aree sono inoltre previste altre forme di arredo sponsorizzato che
permetteranno un migliore utilizzo delle strutture esistenti. Il Gruppo
Clear Channel Communications - che figura tra le prime 10 Società con
migliore performance al Nyse negli ultimi dieci anni -opera in 45 paesi nei
settori della Radio (1350 emittenti), TV (19 emittenti), luoghi di
spettacolo (120 punti), pubblicità esterna (750 mila impianti in città,
aeroporti, metropolitane, ferrovie) e arredo urbano. Nel nostro Paese opera
con la Jolly Pubblicità S.p.A. di Milano (110 mld di fatturato nel 2000) e
con il marchio commerciale Italy Outdoor Media Company, recentemente
costituito.
SG ASSET MANAGEMENT ITALIA SGR PRESENTA SG VENTAGLIO FONDO DIFONDI CON
TRE COMPARTI INTERNET USATA SOLO COME CANALE DI SERVIZIO ALLA CLIENTELA
Milano, 14 novembre 2001 - Sg Asset Management Italia Sgr presenta il fondo
di fondi Sg Ventaglio, il primo prodotto gestito direttamente dalla società
dall'ottenimento dell'autorizzazione a operare come Sgr di diritto italiano
nel maggio 2001. Sg Ventaglio è un fondo di fondi di diritto italiano che
investe in quote di fondi comuni o di Sicav delle principali società di
gestione internazionali, presenta. tre comparti (Struttura Prudente,
Struttura Bilanciata e Struttura Aggressiva) con profilo di rischio
/rendimento predefinito e ha una soglia di ingresso di 1.500 euro. La
politica di investimento dei tre comparti di Sg Ventaglio si basa
principalmente sugli indirizzi di strategia definiti nell'ambito dei
comitati di investimento del gruppo Sg Asset Management. La scelta dei fondi
utilizzati nei tre comparti di Sg Ventaglio è effettuata grazie a un
approfondito processo di analisi qualitativa e quantitativa dei singoli
prodotti, beneficiando dell'esperienza maturata da Sg Asset Management di
Parigi nella gestione dei prodotti multimanager. I portafogli cosi
determinati sono quindi soggetti a verifiche settimanali che possono
condurre a ulteriori modifiche tattiche dell'asset allocation per
ottimizzare la struttura in funzione delle evoluzioni di breve periodo dei
mercati finanziari. I tre comparti di ' Sg Ventaglio sono Struttura Prudente
(azioni max. 30%), Struttura Bilanciata, (azioni comprese tra 40 e 60%) e
Struttura Aggressiva (azioni max. 90%) e possono essere sottoscritti in
un'unica soluzione, con un versamento iniziale minimo di 1.500 euro e
versamenti successivi di 500 euro. E' previsto anche un piano di accumulo (Pac)
con un primo versamento non inferiore a 1.200 euro e versamenti successivi
per importi minimi di 100 euro o multipli. Per la distribuzione di Sg
Ventaglio sono stati conclusi accordi con otto tra banche e Sim. Le
commissioni annuali di gestione su SG Ventaglio sono pari all' 1% per il
comparto prudente, all'1,2% per il comparto bilanciato e all'1,4% per quello
aggressivo. Le commissioni di sottoscrizione variano dal 3% allo 0,5%
all'aumentare dell'importo sottoscritto. Non sono previste commissioni di
performance né di uscita e gli switch tra i comparti sono sempre possibili e
gratuiti. "Sg Ventaglio nasce dall'esigenza di fornire anche agli
investitori italiani un prodotto finanziario di diversificazione e
facilmente accessibile, ma caratterizzato al tempo stesso da una gestione
professionale, efficiente e dinamica che combina l'esperienza e la
competenza di Sg.Asset Management, il primo gestore europeo e il secondo
gestore mondiale nei fondi di fondi", ha spiegato Cristiano Busnardo,
amministratore delegato di Sg Asset Management Italia Sgr. Per quanto
riguarda il web lo stesso Busnardo ha confermato la volontà da parte
dell'azienda di usare la rete solo come strumento di assistenza on-line per
la clientela e non per il trading che avverrà nei canali tradizionali. Sg
Asset Management Italia Sgr (Gruppo Socìété Générale), ha ottenuto
l'autorizzazione a operare come Sgr di diritto italiano nel maggio 2001
Oltre al fondo di fondi Sg Ventaglio, il Gruppo Sgam commercializza in
Italia 38 comparti della Sicav lussemburghese Sogelux Fund, distribuita
attraverso una rete esterna di banche e Sim e utilizzata nei portafogli di
numerose gestioni patrimoniali in fondi e di fondi di fondi. Per la
clientela istituzionale Sg Asset Management gestisce anche mandati
discrezionali per istituti di credito, fondi pensione, fondi .comuni
d'investimento e fondi assicurativi a gestione separata, Per informazioni su
Sg Ventaglio è possibile contattare il servizio clienti di Sg Asset
Management Italia Sgr al numero 02/72604.1
TUNISIA PROSPETTIVE D'AFFARI E OPPORTUNITÀ DI INVESTIMENTO
Padova, 14 novembre 2001- La Camera di Commercio, il Centro Estero del
Veneto e la Fipa Tunisia, organizzano per giovedì 29 novembre 2001, a
partire dalle ore 9.00, presso l'Hotel Sheraton di Padova il convegno:
Tunisia "Prospettive d'affari e opportunità di investimento" per
approfondire la conoscenza del Paese e le opportunità d'affari offerte dal
mercato tunisino. L'iniziativa sarà così articolata: al mattino: un
seminario di presentazione del Paese; al pomeriggio: incontri d'affari tra
imprese italiane e tunisine ed incontri con i relatori. Per informazioni
http://www.pd.camcom.it/Cciaa/Servizi.nsf/Casistiche/30EACBB85D
935DCCC1256A93003326D7?Opendocument
Pagina 1 Pagina 2
Pagina 3
Pagina
4 Pagina 5
Pagina 6
Titoli
Home
Archivio news
|