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14 NOVEMBRE 2001

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SOSTEGNO ALLE IMPRESE E INNOVAZIONE: QUESTI SECONDO LIIKANEN GLI ELEMENTI CHIAVE PER IL SETTORE IMPRENDITORIALE EUROPEO

Bruxelles, 14 novembre 2001 - Il ruolo delle reti di sostegno alle imprese in Europa ha acquistato un'importanza ancora maggiore alla luce dell'imminente rallentamento economico e degli eventi dell'11 settembre. Questo è il parere del commissario per le Imprese e la Società dell'informazione Erkki Liikanen. "È più che mai importante mirare alla competitività. Lo spirito imprenditoriale e le politiche per l'innovazione fanno parte di questo impegno", ha dichiarato Liikanen in occasione della conferenza degli Euro-Info-Centres (Eic), tenutasi l'8 novembre. Egli ha evidenziato come, nel corso degli ultimi dieci anni, le reti di sostegno alle imprese europee abbiano già svolto un ruolo essenziale per lo sviluppo del settore imprenditoriale europeo, in particolare delle piccole e medie imprese (Pmi), ed ha poi aggiunto: "Facciamo affidamento su questo impegno continuo per accrescere il sostegno a favore delle aziende europee". I 300 centri, dislocati in 37 paesi, sono già stati di importanza fondamentale nel preparare le imprese al passaggio all'euro, aiutando le aziende nel settore del commercio elettronico, agendo in qualità di intermediari per la ricerca di partner e procedendo rapidamente nei preparativi per il processo di ampliamento. Aumentare ulteriormente l'efficienza di tali reti deve tuttavia rimanere un obiettivo, afferma Liikanen. Egli ha inoltre dichiarato che si potrebbe garantire una maggiore coerenza se le imprese fossero certe di poter avere accesso alle informazioni necessarie da qualsiasi punto di contatto e se le reti si impegnassero a lavorare insieme e non in competizione l'una con l'altra. Inoltre, il Commissario ha ricordato che la Commissione europea sta incentrando la propria politica per le imprese su tre aspetti fondamentali: incoraggiare le imprese ad affrontare i rischi e stimolare lo spirito d'impresa, creare un ambiente aziendale dinamico e imperniato sull'innovazione, nonché garantire l'effettivo accesso al mercato interno. Ha quindi aggiunto che il prossimo sarà un anno importante per le imprese europee: verrà creata una piattaforma elettronica comune per tutte le reti di sostegno alle imprese e si terrà la prossima conferenza generale degli Eic, prevista per il giugno 2002 a Oulu (Finlandia).

IL PARLAMENTO EUROPEO METTERÀ AI VOTI GLI EMENDAMENTI ALLE PROPOSTE DEL 6PQ
Bruxelles, 14 nvoembre 2001 - Oggi il Parlamento europeo metterà ai voti 600 emendamenti alle proposte della Commissione riguardanti il sesto programma quadro (6PQ), in seguito alla richiesta avanzata dalla commissione europarlamentare per l'industria e la ricerca. Gli emendamenti proposti, contenuti in due relazioni, saranno presentati dall'eurodeputato francese, nonché presidente della commissione per l'industria e la ricerca, Gérard Caudron. La prima relazione dedicata al 6PQ rientra nell'ambito della procedura di codecisione; la seconda relativa al 6PQ dell'Euratom rientra nell'ambito della procedura di consultazione. La commissione del Parlamento europeo raccomanda agli eurodeputati di approvare il bilancio di 16,270 miliardi di euro destinati al 6PQ, ma auspica una ridistribuzione del medesimo, tra cui uno stanziamento del 15 per cento a favore delle piccole e medie imprese (PMI). La commissione propone inoltre di modificare la struttura complessiva del programma quadro, che sarà composto di un programma globale articolato in otto sottosezioni, ovvero le aree tematiche prioritarie. La commissione sottolinea che la ricerca condotta nell'ambito del 6PQ dovrà concentrarsi su settori con un evidente "valore aggiunto europeo". Nella relazione, Gérard Caudron mette in risalto l'importanza dello stanziamento di fondi a favore di alcune priorità, quali, ad esempio, le misure volte ad incoraggiare la ricerca di base e la promozione della mobilità dei ricercatori. Ciò comporta l'eliminazione degli ostacoli esistenti e l'introduzione di incentivi per favorire il rientro dei ricercatori europei che si sono temporaneamente trasferiti al di fuori dell'Ue. La commissione auspica inoltre la partecipazione delle donne alla ricerca e l'inclusione dei paesi candidati.

ASSEGNAZIONE DELL'ETICHETTA "E-GOVERNMENT" AI SERVIZI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE ON LINE
Bruxelles, 14 novembre 2001 - L'etichetta "e-Government" sarà assegnata a 60 servizi della pubblica amministrazione on line nel corso della conferenza "e-Government: dalla politica alla pratica", organizzata congiuntamente dalla Commissione europea e dalla Presidenza belga, che si terrà a Bruxelles il 29 e 30 novembre. I servizi selezionati sono stati scelti da un team di esperti indipendenti tra 282 proposte inoltrate dagli Stati membri dell'Ue, dai paesi dell'Efta (Associazione europea di libero scambio), dai paesi candidati e da paesi extraeuropei quali il Brasile, il Canada e gli Stati Uniti. I 60 servizi, 45 dei quali saranno esposti alla conferenza, sono stati selezionati in base a criteri quali la qualità della loro interattività con gli utenti, l'accessibilità e la disponibilità, l'impatto e la trasferibilità del servizio. "Le amministrazioni trasparenti ed interattive riducono la distanza tra i cittadini ed il governo. È giunto il momento di passare dalle idee alla pratica", ha dichiarato il commissario europeo per le Imprese e la società dell'informazione Erkki Liikanen. "Una volta conseguita l'interattività autentica, diventerà possibile una riforma di grande portata dei servizi pubblici. La pubblica amministrazione diventerà più efficiente. I costosi metodi precedenti di fornitura dei servizi saranno sostituiti da servizi progettati e mirati con maggiore accuratezza, che permetteranno importanti risparmi ed un aumento dell'efficienza". Il commissario Liikanen parteciperà alla conferenza, unitamente ai ministri belgi della Pubblica amministrazione e delle Telecomunicazioni Luc Van den Bossche e Rik Daems. Con l'assegnazione dell'etichetta "e-Government", la Commissione e la Presidenza belga intendono pubblicizzare le migliori prassi correnti ed i loro vantaggi pratici, incoraggiandone in tal modo lo sviluppo per realizzare parte del piano d'azione "e-Europe", adottato a giugno del 2000. Per ulteriori informazioni sulla conferenza consultare il seguente indirizzo web:
http://europa.eu.int/information_society/eeurope/egovconf/index_en.htm Per ulteriori informazioni sul piano d'azione "e-Europe"consultare il seguente indirizzo web: http://europa.eu.int/information_society/eeurope/index_en.htm

NASCE IL BANCO POPOLARE DI VERONA E NOVARA IL 7° GRUPPO BANCARIO ITALIANO
Verona, 14 novembre 2001 I Consigli di Amministrazione di Banca Popolare di Novara ("Bpn") e di Banca Popolare di Verona - Banco S. Geminiano e S. Prospero ("Bpvr") hanno deliberato all'unanimità di avviare la fusione dei due istituti per dar vita al Banco Popolare di Verona e Novara, 7° gruppo bancario italiano, forte di una capillare presenza distributiva (1.116 sportelli, dei quali l'89% nel Nord Italia) e di un ampio bacino di clientela retail e piccole/medie imprese (oltre 3 milioni di clienti). Valenza industriale e principali dimensioni operative - L'integrazione delle due banche è un'operazione ad elevata valenza strategica che darà origine ad un gruppo multicanale a base pluriregionale in grado di presidiare tutte le aree di business con marchi affermati. La Nuova Banca rappresenta una opportunità unica di creazione di valore per i Soci, i clienti ed i dipendenti: compatibilità dei modelli di business: entrambi i gruppi si rivolgono ad una clientela di privati e piccole medie imprese e dispongono, di conseguenza, di 'fabbriche prodotto' integrabili, in grado di rafforzare la gamma di prodotti e servizi offerti; complementarità territoriale ed elevata penetrazione dei mercati serviti: le reti distributive sono del tipo "a maglie strette" e sono dislocate su territori contigui, complementari sotto il profilo geografico ed economico. Al di fuori delle aree di origine, la Nuova Banca potrà contare su una presenza selezionata in aree di particolare interesse strategico. Una stima preliminare conduce ad individuare in circa 50 il numero massimo di sportelli in sovrapposizione (meno del 4% del totale); aumento dell'efficienza operativa: l'incremento della dimensione operativa, unito ad un riallineamento alle best practice dei due Gruppi, rappresenta l'opportunità per realizzare significativi risparmi di costo e per migliorare sensibilmente l'efficienza operativa; ottimizzazione della struttura di capitale: l'integrazione, al termine di alcune operazioni straordinarie in via di realizzazione (cartolarizzazione di crediti non performing e, in misura minore, di crediti in bonis, cessione di immobili prevalentemente non strumentali e di asset non strategici e distribuzione preventiva di dividendo straordinario da parte di Bpn ai propri soci), evidenzierà un grado di patrimonalizzazione adeguato alle dimensioni e al profilo di rischio dell'attività svolta; miglioramento della qualità dell'attivo: in seguito alla cartolarizzazione effettuata da Bpn, l'aggregato si presenterà con una qualità dell'attivo superiore alla media del sistema; management : la Nuova Banca si avvarrà dell'esperienza di un management giovane, dinamico, complementare ed orientato alla creazione di valore. Sulla base di una stima preliminare, si prevede di conseguire dall'integrazione sinergie lorde per un totale pari a 145 mln di Euro (sinergie nette di 87 mln nel 2005 a regime). Tali sinergie deriveranno da maggior ricavi per Euro 54 mln (sinergie nette di 32 mln) e da minori costi per Euro 91 mln (sinergie nette di 55 mln). Sulla base dei dati al 30 giugno 2001, la Nuova Banca sarà caratterizzata dalle seguenti dimensioni operative: 1.116 sportelli, l'89% dei quali concentrati nel Nord (6° gruppo in Italia); 3.000.000 di clienti, prevalentemente privati e piccole-medie imprese; 31 mld di Euro di impieghi a clientela ordinaria (7° gruppo); 33 mld di Euro di raccolta diretta (7° gruppo); 26 mld di Euro di risparmio gestito (8° gruppo); 159 mln di Euro di utile netto (6° gruppo); 3,3 mld di capitalizzazione di borsa (7° gruppo, alla chiusura del 12 novembre 2001).

BANCO POPOLARE DI VERONA E NOVARA PROFILO SOCIETARIO DELL'OPERAZIONE E CORPORATE GOVERNANCE
Verona, 14 novembre 2001 - L'integrazione avverrà attraverso la fusione di entrambe le banche in una società cooperativa di nuova costituzione avente la natura di banca popolare che assumerà la denominazione di "Banco Popolare di Verona e Novara", avrà sede in Verona e svolgerà la funzione sia di capogruppo quotata sia di banca operativa. Contestualmente alla fusione verrà deliberato lo scorporo della parte dell'azienda bancaria Bpn costituita dalla rete degli sportelli ubicati nelle zone di presenza storica, a favore di una società per azioni interamente posseduta dalla capogruppo e denominata "Banca Popolare di Novara SpA ". Il piano industriale assicurerà la valorizzazione delle risorse di Gruppo disponibili a Novara e Verona prevedendo in particolare l'ubicazione in Novara di importanti società di prodotto e di servizio, nonché di business strategici per il nuovo Gruppo. Lo scorporo delle attività che fanno capo alla nuova Banca Popolare di Novara è concepito in modo da rafforzare le sinergie attraverso una valorizzazione del radicamento territoriale nelle prospettive di sviluppo della nuova Banca Popolare di Novara S.p.a. Il Consiglio di Amministrazione del Banco Popolare di Verona e Novara sarà formato da venti Consiglieri, di cui sette scelti tra personalità di provenienza delle aree di radicamento storico di Bpn. Presidente sarà l'attuale Presidente di Bpvr Carlo Fratta Pasini, Vice Presidente vicario l'attuale Presidente di Bpn Siro Lombardini, Amministratore Delegato l'attuale Direttore Generale di Bpvr Fabio Innocenzi e Direttore Generale l'attuale Amministratore Delegato di Bpn Piero Montani. Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Novara sarà costituito prevalentemente da personalità dell'area storica e tra esse da Consiglieri già impegnati nell'amministrazione. Presidente sarà l'attuale Presidente della Bpn e Amministratore Delegato l'attuale Amministratore Delegato della Bpn. Condizioni finanziarie - Le condizioni finanziarie per la realizzazione della fusione, che sono soggette ad una successiva due diligence, prevedono: i) preventiva distribuzione di dividendo straordinario di Bpn agli attuali soci Bpn nella misura di Euro 1,5 per ciascuna azione Bpn fino ad un massimo di complessivi Euro 411,1 milioni; ii) rapporto di concambio individuato in 1 azione del Banco Popolare di Verona e Novara ogni azione Bpvr ed 1 azione del Banco Popolare ogni due azioni Bpn. Tali condizioni finanziarie ipotizzano l'integrale conversione del prestito obbligazionario convertibile Bpn il mancato esercizio dei warrant Bpn in circolazione e la mancata conversione del prestito obbligazionario convertibile Bpvr. In caso di parziale o integrale esercizio dei warrant il rapporto di concambio verrà modificato in modo da far sì che i soci Bpn nel loro complesso ricevano lo stesso numero di azioni di Banco Popolare che avrebbero avuto diritto di ricevere in caso di mancato esercizio dei warrant. Conseguentemente, verrà aumentata la misura della distribuzione delle riserve di un importo pari ai versamenti effettuati a seguito dell'esercizio dei warrant stessi. La composizione del capitale post fusione sarà rappresentata per il 63% circa da azioni detenute da ex azionisti Bpvr e per il 37% circa da azioni detenute da ex azionisti Bpn. Tempistica dell'operazione - Il progetto prevede i seguenti momenti fondamentali: 13 novembre 2001: approvazione da parte dei Consigli di Amministrazione del protocollo di intesa per il progetto di fusione; 14 novembre 2001: presentazione dell'operazione al mercato; entro gennaio 2002: approvazione da parte dei Consigli di Amministrazione del progetto di fusione; entro marzo 2002: assemblee straordinarie per l'approvazione di fusione e atto costitutivo del Banco Popolare; assemblea ordinaria Bpn per l'approvazione della distribuzione di dividendo straordinario; entro aprile 2002: esecuzione della fusione. Il progetto è soggetto all'autorizzazione di Banca d'Italia e degli altri organi di vigilanza. Consulenti finanziari dell'operazione sono Mediobanca per Bpn e Morgan Stanley per Bpvr. Ulteriori e più approfonditi contenuti del progetto verranno comunicati nel corso di una conferenza stampa prevista per oggi, mercoledì 14 novembre alle ore 12.00 presso il Circolo della Stampa di Milano, Corso Venezia 16.

OLIVETTI: IL CDA APPROVA LA TRIMESTRALE AL 30/9/2001 E RECEPISCE LE SVALUTAZIONI STRAORDINARIE DAL GRUPPO TELECOM ITALIA RICAVI CONSOLIDATI: 24.435 MILIONI DI EURO (+9,4%) RISULTATO NETTO ANTE AMMORTAMENTO TELECOM ITALIA: - 1.206 MILIONI DI EURO RISULTATO NETTO: - 2.180 MILIONI DI EURO Milano, 14 novembre 2001 Il Consiglio di Amministrazione di Olivetti ha approvato ieri la relazione trimestrale al 30 settembre 2001. I ricavi netti consolidati ammontano per i primi nove mesi del 2001 a 24.435 milioni di euro (di cui 23.550 milioni attribuibili al Gruppo Telecom Italia) con un incremento del 9,4% rispetto ai primi 9 mesi dell' anno precedente. I costi di gestione e gli altri oneri netti ricorrenti sono stati di 20.111 milioni di euro (di cui 18.133 milioni attribuibili al Gruppo Telecom Italia) e includono 974 milioni di ammortamento dell'avviamento di consolidamento derivante dall'acquisizione di Telecom Italia. Il risultato ante proventi e oneri non ricorrenti, interessi e imposte è positivo per 4.324 milioni di euro, pari al 17,7% dei ricavi ed è lievemente superiore ai primi nove mesi del 2000, nonostante il significativo aumento (di 644 milioni di euro) degli ammortamenti su avviamenti contabilizzati nell'esercizio in corso. Ante tali ammortamenti la descritta redditività sul fatturato risulta del 24,7%, in aumento di 0,9 punti percentuali rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente. I proventi non ricorrenti sono pari a 553 milioni di euro, di cui la maggior parte (465 milioni) realizzati dal Gruppo Telecom Italia e derivano principalmente da cessione di partecipazioni, dal sovrapprezzo incassato da Lottomatica con la quotazione in Borsa, dalla riduzione della multa inflitta a Tim dall'Autorità Garante della Concorrenza e precedentemente integralmente accantonata a bilancio. Gli oneri non ricorrenti, pari a 2.090 milioni di euro, sono attribuibili al Gruppo Telecom Italia per 2.047 milioni, per la maggior parte (1.607 milioni) derivanti da stanziamenti di natura straordinaria operati su avviamenti contabilizzati in esercizi precedenti e sul valore di partecipazioni in società all'estero, in coerenza con le linee strategiche recentemente delineate. Il risultato ante interessi e imposte (Ebit) è dunque positivo per 2.787 milioni di euro, pari all'11,4% dei ricavi. I proventi netti da partecipazioni (74 milioni di euro) concernono dividendi da Società controllate e collegate e plusvalenze dalla cessione di partecipazioni. Gli interessi passivi e gli altri oneri finanziari netti ammontano complessivamente a 1.938 milioni di euro (di cui 1.246 milioni del Gruppo Telecom Italia), con un aumento di 675 milioni rispetto ai primi nove mesi del 2000 principalmente derivante dalla maggiore esposizione finanziaria media del Gruppo Telecom Italia. Le rettifiche di valore di attività finanziarie presentano un saldo negativo di 1.424 milioni di euro, di cui 1.051 milioni relativi a Telecom Italia, dovuti principalmente alla quota di competenza del Gruppo nel risultato di società controllate e collegate valutate con il metodo del patrimonio netto, alla quota di ammortamento dell'avviamento di consolidamento e alla valutazione alle quotazioni di mercato dei titoli non classificati tra le immobilizzazioni finanziarie. Le imposte sul reddito sono state stimate in 1.245 milioni di euro, di cui 1.223 milioni attribuibili al Gruppo Telecom Italia. Il risultato consolidato netto di pertinenza del Gruppo Olivetti è negativo per 2.180 milioni di euro; ante ammortamento dell'avviamento derivante dall'acquisizione di Telecom Italia, la perdita consolidata si riduce a 1.206 milioni. Al 30 settembre 2001 il patrimonio netto totale del Gruppo Olivetti è pari a 26.840 milioni di euro (12.014 milioni dopo la quota spettante agli azionisti di minoranza); era 28.912 milioni di euro al 30 giugno 2001 (13.242 milioni dopo la quota spettante agli azionisti di minoranza). Sempre al 30 settembre 2001 l'indebitamento finanziario netto del Gruppo Olivetti è pari a 42.282 milioni di euro, in aumento di 371 milioni rispetto al 30 giugno 2001 e di 4.758 milioni rispetto al 31 dicembre 2000. Quest'ultimo incremento deriva dal fabbisogno del Gruppo Telecom Italia (5.478 milioni di euro, inclusa la variazione del perimetro di consolidamento), parzialmente compensato dalla riduzione dell' indebitamento finanziario delle altre Società del Gruppo Olivetti (720 milioni). L'aumento dell'indebitamento è stato essenzialmente generato dagli investimenti di Telecom Italia in ambito internazionale (Turchia, Brasile, Cile e Grecia) e dalla distribuzione a terzi di dividendi per circa 2,5 miliardi di euro da parte di società del Gruppo. Il Gruppo Olivetti nel trimestre luglio-settembre 2001 I ricavi consolidati sono stati di 8.246 milioni di euro (per 7.961 milioni generati dal Gruppo Telecom Italia). I costi di gestione e gli altri oneri netti ricorrenti ammontano a 6.734 milioni di euro (di cui 6.076 milioni del Gruppo Telecom Italia) e includono 325 milioni dell'ammortamento dell'avviamento derivante dall' acquisizione di Telecom Italia. Il risultato ante proventi e oneri non ricorrenti, interessi e imposte è positivo per 1.512 milioni di euro, pari al 18,3% dei ricavi. I proventi non ricorrenti sono pari a 70 milioni di euro, e gli oneri non ricorrenti sono 1.757 milioni di euro, per la maggior parte derivanti dal Gruppo Telecom Italia, a seguito degli stanziamenti di natura straordinaria effettuati in coerenza con le nuove linee strategiche del Gruppo. Il risultato ante interessi e imposte (Ebit) è dunque negativo per 175 milioni di euro. I proventi da partecipazioni sono pari a 12 milioni di euro. Gli interessi passivi e gli altri oneri finanziari netti presentano un saldo negativo di 702 milioni di euro, di cui 452 milioni attribuibili al Gruppo Telecom Italia. Le rettifiche di valore di attività finanziarie presentano un saldo negativo per 467 milioni di euro, attribuibile per 278 milioni al Gruppo Telecom Italia. Le imposte sono state stimate in 19 milioni di euro, e si riferiscono per 13 milioni di euro al Gruppo Telecom Italia, che beneficia degli effetti delle svalutazioni straordinarie delle partecipate estere. Il risultato consolidato netto del trimestre, pesantemente influenzato da componenti negative non ricorrenti, dopo le imposte e dopo la quota di risultato di pertinenza degli azionisti di minoranza è negativo per 1.093 milioni di euro (perdita di 768 milioni di euro ante ammortamento dell' avviamento dall'acquisizione di Telecom Italia). La Capogruppo Olivetti S.p.A. - Olivetti S.p.A. nel periodo gennaio-settembre 2001 ha registrato un risultato netto negativo per 898 milioni di euro, risultato che include 717 milioni di euro di oneri finanziari netti e 111 milioni di euro di svalutazioni di partecipazioni. Tale risultato non riflette dividendi da Telecom Italia S.p.A. (che deriveranno dall'esercizio 2001) e relativi crediti d'imposta, che saranno contabilizzati per competenza il 31 dicembre prossimo. Nel terzo trimestre il risultato netto è stato negativo per 249 milioni. Al 30 settembre 2001 il patrimonio netto della Società è pari a 13.715 milioni di Euro (13.957 milioni al 30 giugno 2001) e l'indebitamento finanziario netto è di 17.518 milioni di Euro (17.421 al 30 giugno 2001). Evoluzione prevedibile della gestione nell'esercizio 2001 - Il risultato consolidato prevedibile nel quarto trimestre del Gruppo Olivetti, ante ammortamento dell'avviamento per l'acquisizione di Telecom e considerati sia gli effetti positivi del credito d'imposta derivante dalla assunzione per maturazione di dividendi che potranno essere distribuiti nel prossimo esercizio da Telecom Italia S.p.A. e sia l' attuale ripresa dei mercati azionari, dovrebbe essere positivo, tuttavia non in misura tale da assorbire la perdita dei primi nove mesi dell' esercizio, caratterizzata in particolare dalle svalutazioni straordinarie di avviamenti e partecipazioni effettuate nel terzo trimestre. Il risultato della Capogruppo Olivetti S.p.A. dell'intero esercizio 2001 dipenderà - come per gli ultimi due esercizi - dall'ammontare dei dividendi da Telecom Italia

OMNITEL VODAFONE: ANCORA SEMESTRE RECORD AL 30 SETTEMBRE RICAVI A EURO 2.837 MILIONI (+ 17%), EBITDA +27% A EURO 1.399 MILIONI. CLIENTI A QUOTA 16,6 MILIONI
Milano, 14 novembre 2001 - In relazione ai dati comunicati nell'ambito della presentazione alla stampa e alla comunità finanziaria dei risultati del Gruppo Vodafone, per il periodo dal 1 Aprile 2001 al 30 Settembre 2001, per comodità si trasmette una sintesi del comunicato. Gli importi dei ricavi e dell' Ebitda (redatti in conformità ai principi contabili inglesi), sono stati calcolati trasformandoli in Euro e riproporzionando al 100% i valori del comunicato Vodafone. "I risultati di Omnitel Vodafone al 30 settembre 2001 confermano l'ottimo andamento dell'azienda, con un miglioramento di tutti i principali indicatori economico finanziari. I ricavi totali del periodo ammontano a 2.837 milioni di euro con un incremento del 17% rispetto allo stesso periodo del 2000. Ebitda (utili prima degli oneri finanziari, ammortamenti e tasse), è salito a 1.399 milioni di Euro (+ 27%) trainato da maggiori ricavi e da un sensibile aumento del margine operativo passato dal 45% al 49% in percentuale dei ricavi totali ed al 52% in percentuale dei ricavi da servizi. Il miglioramento del margine è ottenuto grazie alla crescita dei ricavi ed alla continua attenzione al controllo dei costi. Nel semestre Omnitel Vodafone ha rafforzato la propria posizione di mercato aumentando la propria base clienti a oltre 16.6 milioni con una crescita del 22%. Omnitel Vodafone ha mantenuto il proprio impegno teso al miglioramento della qualità del servizio ai clienti, focalizzandosi in particolare sui clienti che utilizzano maggiormente i servizi a valore aggiunto e i dati. In un mercato caratterizzato da una forte competitivita' e da una alta penetrazione della telefonia mobile, Omnitel Vodafone ha lanciato iniziative di fidelizzazione della propria clientela attraverso il programma OmniOne che premia sia i clienti in abbonamento sia i clienti con carte prepagate. Il churn rate totale (tasso di abbandono dei clienti) é passato dal 14% nei 12 mesi al 31 marzo 2001 al 17% nei 12 mesi al 30 settembre, registrando una diminuzione del tasso di abbandono sugli abbonamenti dal 18% al 16%, mentre è cresciuto sulle prepagate dal 13% al 17%. L'Arpu totale annualizzato è passato da 338 Euro a marzo 2001 a 332 Euro, mentre quello relativo al solo segmento degli abbonamenti é aumentato da 735 a 757 Euro. Il trend di diminuzione dell'Arpu sta rallentando significativamente grazie alla stabilizzazione del traffico voce per Sim ed all'aumento dei ricavi dati che hanno beneficiato del lancio, nel periodo in questione, di nuovi servizi. La media dei costi di acquisizione per cliente si e' attestata intorno ai 38 Euro in ulteriore diminuzione rispetto ai 40 Euro registrati al 30 settembre 2000. Omnitel Vodafone conferma la crescita dei ricavi per Sms e dati. La penetrazione dei servizi basati sull'utilizzo di Sms ha raggiunto il 49% della clientela. Nei 12 mesi al 30 settembre 2001, la percentuale del fatturato dati e Sms ha raggiunto il 7,3 % dei ricavi da servizi (6,2% al 31 marzo 2001). Nel solo mese di settembre 2001 i ricavi per traffico dati e Sms hanno rappresentato l'8,8% dei ricavi da servizi. Grazie alla progressiva disponibilità di terminali, durante il semestre Omnitel Vodafone ha lanciato il servizio Gpfs per il mercato "consumer" affiancandolo al servizio "corporate", già disponibile. Il lancio commerciale dell'Umts rimane previsto per la seconda metà del 2002."

SANPAOLO IMI: NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2001 UN UTILE NETTO CONSOLIDATO DI 993 MILIONI DI EURO FLESSIONE DELL'UTILE NETTO CONTENUTA ALL'1,2% RISPETTO AI 1.005 MILIONI DI EURO DELL'ANALOGO PERIODO DEL 2000
Torino, 14 novembre 2001 - A fronte di uno scenario esterno in progressivo deterioramento, Sanpaolo Imi chiude i primi tre trimestri del 2001 con un utile netto consolidato di 993 milioni di Euro, in flessione dell'1,2% rispetto al risultato dei primi nove mesi dell'esercizio precedente. Ne ha preso atto il Consiglio di Amministrazione, riunitosi oggi a Torino per esaminare i conti del Gruppo al 30 settembre. Il margine di interesse si è attestato, nei primi nove mesi del 2001, a 2.091 milioni di Euro, presentando una flessione dell'1,1% rispetto all'analogo periodo del 2000, una riduzione peraltro interamente ascrivibile a fattori non riferibili alla dinamica operativa ordinaria, prescindendo dai quali il livello del margine sarebbe risultato sostanzialmente in linea con quello relativo ai primi tre trimestri dello scorso anno. Per quanto riguarda la raccolta diretta, dopo un andamento cedente osservato nei mesi di luglio e agosto, la provvista da clientela ha registrato a settembre un flusso incrementale di 3,7 miliardi di Euro. La consistenza dell'aggregato complessivo si è attestata al termine del terzo trimestre a 103,2 miliardi di Euro, in calo dello 0,9% da fine 2000 e dello 0,5% rispetto a fine settembre 2000. Sul versante dell'attivo, gli impieghi netti a clientela del Gruppo (escluse le sofferenze ed i finanziamenti alla SGA, società nella quale sono stati trasferiti i crediti problematici del Banco di Napoli) si sono attestati alla fine del terzo trimestre del 2001 a 92,5 miliardi di Euro, evidenziando una riduzione del 2,6% rispetto ad inizio anno ed un aumento del 2% su base annua. Sul margine di intermediazione, in riduzione del 4,1%, hanno invece influito soprattutto i minori proventi commissionali, scesi a 1.952 milioni di Euro, il 7,8% in meno rispetto ai primi nove mesi del 2000; il calo è riconducibile all'area del risparmio gestito e dell'intermediazione mobiliare. La caduta dei corsi azionari, accentuatasi nel mese di settembre, ha infatti avuto un rilevante impatto sulla raccolta indiretta del Gruppo, determinando nel terzo trimestre una contrazione degli stock di risparmio gestito e di quello amministrato di 16,2 miliardi di Euro. Le attività finanziarie della clientela, nel loro complesso, sono così scese a 289,4 miliardi di Euro, evidenziando una diminuzione del 6,5% su base annua e del 4,8% da inizio anno. In particolare la consistenza del risparmio gestito si è attestata a fine settembre a 118,2 miliardi di Euro, con una riduzione dell'8,3% da fine 2000 e del 10,4% sui dodici mesi. Nel corso del terzo trimestre, nonostante le difficoltà dei mercati finanziari, il Gruppo ha realizzato una raccolta netta di gestito positiva, pari a 370 milioni di Euro, che ha portato a 3 miliardi di Euro il flusso netto da inizio anno. Per contro gli stock hanno subito nel terzo trimestre del 2001 una performance negativa per 9,8 miliardi di Euro, di cui 5,1 miliardi concentrati nel mese di settembre; la svalutazione complessiva del comparto da inizio anno è stata di 13,7 miliardi di Euro. Sempre nell'ambito del risparmio gestito, le riserve tecniche vita hanno continuato a crescere, rappresentando una delle forme di investimento preferite dalla clientela. L'incremento del terzo trimestre, pari a 491 milioni di Euro, ha portato la consistenza a 14,4 miliardi di Euro, con un aumento del 15,7% da inizio anno e del 22,9% rispetto a fine settembre 2000. Le spese amministrative del Gruppo dei primi tre trimestri del 2001 hanno evidenziato una variazione percentuale dello 0,6% rispetto all'analogo periodo del 2000, in decelerazione dall'1,8% registrato nel primo semestre dell'esercizio in corso. Ciò grazie alle azioni di contenimento strutturale dei costi avviate nella prima parte dell'anno con l'obiettivo di mantenere le spese amministrative del 2001 stabili sui livelli registrati nell'esercizio precedente. Gli accantonamenti e le rettifiche nette su crediti e immobilizzazioni finanziarie si sono attestati, nei primi nove mesi del 2001, a 390 milioni di Euro, con un incremento del 3,7% rispetto all'analogo periodo del 2000. A fine settembre 2001 i crediti problematici netti del Gruppo hanno registrato una diminuzione del 16,8% da inizio anno e del 32,4% sui dodici mesi. In quest'ambito, in particolare, è da notare che il peso delle sofferenze nette sugli impieghi netti a clientela è sceso allo 0,9%, a fronte dell'1% registrato a fine 2000 e dell'1,2% di fine settembre 2000; la percentuale di copertura delle sofferenze, tenendo conto anche degli stralci fiscali, è risultata pari al 75,8%. In relazione a quanto sopra indicato, i primi nove mesi dell'anno in corso evidenziano un utile ordinario di 1.125 milioni di Euro, in calo del 19,3% rispetto all'analogo periodo del 2000, ed un utile straordinario di 348 milioni di Euro (-3,6%); i proventi straordinari comprendono in particolare 228 milioni di Euro riconducibili alla plusvalenza determinata dalla cessione della quota del 6,2% detenuta da NHS nel capitale Montedison. Negli ultimi mesi dell'anno in corso non sono attesi significativi segnali di miglioramento dello scenario esterno, che dovrebbe continuare ad essere connotato da un'elevata volatilità e da una dinamica economica riflessiva. In questa ipotesi le prospettive di evoluzione dei risultati del Gruppo appaiono condizionate da uno sviluppo dei ricavi prevedibilmente ancora contenuto, cui si contrappone una più favorevole dinamica dei costi a seguito delle azioni di contenimento adottate. Principali linee d'azione ed iniziative del trimestre Nel corso del terzo trimestre del 2001 il Gruppo Sanpaolo Imi ha realizzato importanti progressi nell'azione di rafforzamento del posizionamento competitivo sul mercato italiano ed europeo: la definizione di un'ipotesi di integrazione con il Gruppo Cardine Banca, nato dalla fusione tra le Casse Venete e la Cassa di Risparmio di Bologna, una realtà creditizia di rilievo nelle regioni dell'Italia Nord Orientale, dove opera attraverso una rete costituita da 815 sportelli; la sottoscrizione, con il Gruppo francese Caisse des Dépôts et Consignations, di un accordo di collaborazione che fissa le linee guida relative alla collaborazione industriale e commerciale e che definisce i reciproci impegni in termini di investimenti partecipativi. Sulla base di queste intese il Gruppo Cdc ha già acquisito una quota del 2% di Sanpaolo Imi e quest'ultimo, entro fine anno, acquisirà a sua volta un'interessenza nell'ordine del 5% in Cdc Ixis, l'investment bank del Gruppo Cdc; la definizione di un accordo per il lancio di un'Offerta Pubblica di Acquisto su Banca Koper, la quarta banca slovena per total assets, un'operazione che assume particolare rilevanza anche alla luce della possibile integrazione con Cardine, la cui clientela imprenditoriale, concentrata nell'Italia Nord Orientale, è orientata ad intensificare gli scambi commerciali verso i mercati dell'Europa dell'Est. Parallelamente Sanpaolo Imi ha sviluppato con determinazione le iniziative, progettate nei mesi precedenti, mirate alla razionalizzazione della struttura ed al contenimento strutturale dei costi. Nel corso della riunione di oggi il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deciso di affidare a JPMorgan Chase e a Goldman Sachs l'incarico di supportare l'Organo deliberante, in qualità di advisor finanziari, relativamente all'operazione di integrazione fra il Gruppo Sanpaolo Imi e il Gruppo Cardine.

CREMONINI: NEL 3° TRIMESTRE RICAVI TOTALI CONSOLIDATI A 390,7 MILIONI DI EURO (+1,6% SUL 2000) E RISULTATO OPERATIVO CONSOLIDATO A 18,5 MILIONI DI EURO (+7,2%)
Castelvetro di Modena, 14 novembre 2001 - Cremonini S.p.A. ha chiuso il terzo trimestre 2001 con ricavi totali consolidati pari a 390,7 milioni di Euro contro i 384,6 milioni di Euro del terzo trimestre dell'anno precedente, con una crescita dell'1,6%. In crescita anche il margine operativo lordo consolidato, che si è attestato nel trimestre a 30,2 milioni di Euro rispetto ai 29,2 milioni di Euro dello stesso periodo del 2000 (+3,2%). Il risultato operativo consolidato è stato pari a 18,5 milioni di Euro rispetto ai 17,3 milioni di Euro del 2000 (+7,2% Tali risultati confermano il continuo trend di crescita dei settori della ristorazione e della distribuzione al foodservice ed evidenziano la netta ripresa del settore della produzione, che ha fatto registrare un significativo aumento della marginalità rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Il margine operativo lordo del settore della produzione è, infatti, passato da 10,6 milioni Euro del 3° trimestre 2000 a 11,5 milioni di Euro dello stesso periodo del 2001, con un incremento dell'8,1%. Il risultato operativo è cresciuto del 21,4%, passando da 4,3 milioni di Euro a 5,2 milioni di Euro, a conferma del completo superamento degli effetti della crisi Bse sui risultati del Gruppo. I ricavi consolidati dei primi nove mesi dell'anno sono stati di 1.028,1 milioni di Euro, sostanzialmente in linea rispetto ai 1.043,2 milioni di Euro dei primi nove mesi dell'esercizio precedente. Nello stesso periodo il margine operativo lordo consolidato è stato pari a 64,3 milioni di Euro (70,8 milioni di Euro nel 2000) ed il risultato operativo consolidato è stato di 28,9 milioni di Euro (36,1 milioni di Euro nel 2000). Tra le aree di attività del Gruppo, il comparto della ristorazione, in linea con i piani strategici di sviluppo, ha fatto registrare una crescita particolarmente significativa: sono stati infatti conseguiti ricavi per 131,3 milioni di Euro, pari ad un incremento del 60% rispetto all'esercizio precedente. Tale incremento è da attribuire prevalentemente agli effetti del consolidamento dell'attività di Momentum Services L.t.d., società che gestisce i servizi di ristorazione a bordo dei treni che attraversano il tunnel sotto la Manica. Anche l'area della distribuzione al foodservice è risultata in crescita con un incremento dei ricavi del 10,6% rispetto ai primi nove mesi del 2000, attestandosi a 482,2 milioni di Euro. Nel settore produzione i ricavi si sono attestati a 433,2 milioni di Euro nei primi nove mesi del 2001 a fronte dei 540,7 al 30 settembre 2000; tale flessione deriva dal forte calo delle vendite registrato nel 1° trimestre 2001, periodo in cui si sono concentrati gli effetti della crisi BSE, e alla generale riduzione dei prezzi medi della carne bovina. Questi, in sintesi, i principali dati relativi al 3° trimestre 2001, approvati dal Consiglio di Amministrazione di Cremonini S.p.A a Castelvetro di Modena. Cremonini, con oltre 4.300 dipendenti, è uno dei più importanti gruppi alimentari in Europa, con attività focalizzate in tre aree di business: produzione, distribuzione al foodservice e ristorazione. Il Gruppo, con ricavi totali per 1.388,7 milioni di Euro nel 2000, è leader assoluto in Italia nella produzione di carni bovine e prodotti trasformati a base di carne, nella distribuzione al foodservice e nella ristorazione a bordo treno e nelle stazioni ferroviarie.

DATALOGIC: APPROVATA DAL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA SOCIETÀ LA RELAZIONE AL 30 SETTEMBRE 2001. NEI PRIMI 9 MESI DEL 2001, UN MARGINE OPERATIVO LORDO PARI A 11,7 MILIONI EURO, AL NETTO DI 7,7 MILIONI DI EURO
Bologna, 14 novembre 2001: Il Consiglio di Amministrazione di Datalogic SpA ha approvato i dati al 30 Settembre 2001. Nei primi 9 mesi dell'anno, la società ha archiviato ricavi di vendita pari a 81,9 milioni di Euro (di cui 22,2 milioni relativi al 3° trimestre), registrando rispetto allo stesso periodo del 2000 e malgrado la non certo buona congiuntura internazionale, un incremento dei ricavi dell' 8% (-4% relativamente al 3° trimestre). Coerentemente con la spiccata attitudine internazionale del business della società bolognese, ben oltre l'87 % del fatturato al 30.09.2001 è stato conseguito all'estero. Il Mol - Margine Operativo Lordo nel periodo è stato pari a lire 11,7 milioni di Euro (di cui 2,4 milioni registrati nel 3° trimestre), dato che corrisponde al 14,3% dei ricavi complessivi (10,7% nel 3° trimestre). Nel corso dei 9 mesi sono stati realizzati ed interamente spesati investimenti volti a supportare i processi di crescita della Società all'interno dei vari segmenti di mercato; in particolare sono stati effettuati investimenti nell'area di Ricerca e Sviluppo per oltre 7,7 milioni di Euro (di cui circa 2,2 milioni sostenuti nel 3° trimestre), un importo superiore di oltre l'80% rispetto al dato registrato nello stesso periodo dell'esercizio precedente. Dal punto di vista patrimoniale la società al 30.09.2001 presenta una posizione finanziaria netta positiva di circa 24,7 milioni di Euro (era 26,4 milioni al 30 Giugno 2001). L'Amministratore Delegato della società, Roberto Tunioli dichiara: "Il consolidamento delle posizioni di leadership acquisite dalla società nei vari segmenti di riferimento prosegue a ritmi incessanti. In particolare, abbiamo grossi motivi di soddisfazione da recenti accordi di fornitura a leader di mercato come Poste Italiane, che rappresentano un'ulteriore dimostrazione della validità delle scelte strategiche effettuate dal gruppo. L'ampia gamma di prodotti Datalogic comprende sia dispositivi di lettura di codici a barre manuali che scanner fissi ed è in grado di soddisfare ogni esigenza applicativa. Da oltre 25 anni, i prodotti Datalogic si distinguono per l'alta tecnologia, la cura del design e l'elevato grado di affidabilità. Attraverso 12 società commerciali operanti in tutto il mondo e la propria rete di Partner, Datalogic è in grado di soddisfare le esigenze di supporto informativo e logistico dei più grandi player del mercato dei trasporti (Deutche Post, Dhl, Ups, etc.)

RADIANT GAMMA COLOR ITALIA E ITALIA MUSICA RADIO MONTEBENI (RADIO) ENTRANO NEL SISTEMA POLIGRAFICI EDITORIALE S.P.A.
Milano, 14 novembre 2001 - L'Editrice Il Giorno, appartenente al Gruppo Poligrafici Editoriale S.p.A., ha raggiunto un accordo preliminare con due società rappresentate dal Sig. Loriano Bessi, noto imprenditore radiofonico, per la cessione delle partecipazioni Radiant S.p.A. - Gamma Color Italia S.r.l. e Italia Musica Radio Montebeni S.r.l., operanti nel settore della radiodiffusione. Il trasferimento avverrà il 14/12/2001. Il prezzo stabilito è di Lire 22 miliardi (crediti e debiti uguali a zero) e la plusvalenza emergente Lire 13,5 miliardi.

APPROVATI I RISULTATI TRIMESTRALI DEL GRUPPO AISOFTW@RE CONFERMA DELLA CRESCITA DELL'AREA BANCARIA (+204%) E MEDICALE (+65%) NEI PRIMI 9 MESI DELL'ANNO E POSITIVO RISULTATO DELL'AREA PROGETTI (+10%); DELIBERATO UN NUOVO PIANO DI STOCK OPTION
Milano, 14 novembre 2001- Il Consiglio di Amministrazione di Aisoftw@re, tenutosi in data odierna, ha deliberato in merito ad una serie di punti all'ordine del giorno sui quali vengono forniti, di seguito, maggiori dettagli. Piano di aggregazione societaria- Il Consiglio di Amministrazione ha dato l'avvio, come annunciato nei mesi scorsi, al piano di focalizzazione societario attraverso: Il raggruppamento in un'unica società delle attività della Business Unit Medical Solutions e quelle di Program Srl; Il raggruppamento in due società, una dedicata ai Progetti ed una dedicata alle Human Resources Management, delle attività delle Business Unit Advanced Software Systems e delle società controllate in tale area. Questa nuova organizzazione societaria consentirà ad Aisoftw@re di acquisire una maggiore caratterizzazione proponendosi sul mercato con un assetto adeguato ai settori strategici di riferimento ed alle nuove dimensioni di Gruppo. Relazione Terzo Trimestre 2001 (rapporto non certificato) Aisoftw@re SpA : Incremento del 15% dei ricavi nel terzo trimestre della Capogruppo Aisoftw@re SpA, passati da L. 3.430 milioni (1,77 milioni di Euro) nel 2000 a L. 3.940 milioni (2,03 milioni di Euro) nel 2001; Nei primi nove mesi, i ricavi della Capogruppo Aisoftw@re S.p.A. crescono del 68%, passando da L. 7.036 milioni (3,63 milioni di Euro) nel 2000 a L. 11.837 milioni (6,11 milioni di Euro) nel 2001; L'Ebitda di Aisoftw@re SpA nei primi nove mesi è passato da un valore negativo di L. 2.930 milioni nel 2000 (1,51 milioni di Euro) ad un valore positivo di L. 202 milioni (0,10 milioni di Euro), con un margine che passa dal -29% del 2000 al +1% del 2001 rispetto al totale valore della produzione; Gruppo Aisoftw@re A livello consolidato, i ricavi del terzo trimestre 2001 si attestano a L. 12.354 milioni (6,38 milioni di Euro) rispetto a L. 7.470 milioni (3,86 milioni di Euro) dell'anno precedente con un incremento pari al 65%; Nei primi nove mesi, i ricavi consolidati crescono del 32%, passando da L. 24.203 milioni (12,49 milioni di Euro) nel 2000 a L. 31.976 milioni (16,51 milioni di Euro) nel 2001; L' Ebitda del Gruppo AISoftw@re si attesta ad un valore negativo di L.285 milioni (0,14 milioni di Euro) nel 2001 rispetto a L. 728 milioni (0,37 milioni di Euro) dei primi nove mesi del 2000, con un margine che passa dal 3% del 2000 al -0,8% del 2001 rispetto al totale valore della produzione; Forte incremento della Business Area Banking & Insurance, cresciuta nei ricavi del 204% nei primi nove mesi del 2001 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; Forte incremento della Business Area Medical Solutions, cresciuta nei ricavi del 65% nei primi nove mesi del 2001 rispetto al 2000, Positivo risultato nei primi nove mesi del 2001 della Business Area Advanced Software Systems, che ha registrato un aumento dei ricavi del 10% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno; Acquisito il rimanente 36% della controllata SE Informatica Srl, che ha portato Aisoftw@re S.p.A. al controllo del 100% della stessa; Perfezionata l'acquisizione del 49,3% di StockAcademy da parte della controllata Infusion. La sensibile crescita registrata nell'ambito delle risorse umane - il solo personale dipendente è passato dal 30 Giugno al 30 Settembre 2001 da 321 a 377 unità pari ad una crescita del 17% - è uno degli elementi che testimoniano i positivi effetti ottenuti dall'incisiva attività di espansione della struttura perseguita da AISoftw@re nel periodo in oggetto. Contestualmente alle acquisizioni societarie effettuate nel corso dell'ultimo trimestre, AISoftw@re ha messo in atto specifici piani di marketing e di ottimizzazione dei costi a livello di Gruppo. Si rafforza ulteriormente l'andamento positivo della Business Area Banking & Insurance già anticipato alla fine del primo semestre 2001; questo dato conferma la validità dell'offerta dei prodotti Global Credit Management e Global Finance Management. La Business Area Medical Solutions prosegue il trend di crescita già iniziato nel secondo trimestre 2001 grazie al successo sul mercato dei prodotti software per la gestione delle immagini radiologiche. La Business Area Advanced Software Systems, di cui fanno parte: Odx (100%), Se Informatica (100%), Itaca (60%), Program (60%), Farm (60%), Labornet Sistemi (60%) e Knowledge Stones (100%), ha fatto registrare un positivo incremento del 10% dei ricavi. Tale crescita è dovuta principalmente al riflesso della ristrutturazione avviata nel primo semestre 2001. Sono state in particolare indirizzate e focalizzate singole offerte di ciascuna società al fine di evitare duplicazioni di prodotti e servizi in portafoglio in vista di una ristrutturazione societaria.

SABAF: VENDITE +33%, REDDITO OPERATIVO +38% NEL TERZO TRIMESTRE
Milano, 14 novembre 2001 - Si è riunito ieri a Lumezzane il Consiglio di Amministrazione di Sabaf S.p.A. per esaminare i risultati consolidati del Gruppo nel terzo trimestre e nei primi nove mesi del 2001. In un quadro macroeconomico caratterizzato da una situazione di crescente incertezza, nel terzo trimestre il gruppo Sabaf ha pienamente confermato la dinamica di accelerazione nelle vendite già parzialmente avviata nel corso del secondo trimestre. L'aggressiva strategia commerciale adottata dal gruppo ha manifestato appieno gli effetti attesi nel periodo in esame: sono state conquistate nuove quote di mercato in tutte le aree geografiche e su tutte le famiglie di prodotto. Il fatturato del terzo trimestre è di 20,3 milioni di euro, in crescita del 33,4% rispetto allo stesso periodo del 2000 (15,2 milioni di euro). A parità di area di consolidamento, la crescita è di circa il 22%. Il valore aggiunto del periodo è di 9,0 milioni di euro (7,2 milioni di euro nel terzo trimestre 2000, +24,9%); l'incidenza sul fatturato scende dal 47,4% al 44,4%, a seguito dell'incremento dei costi delle materie prime, già rilevato negli altri trimestri dell'esercizio in corso, e dell'effetto diluitivo del consolidamento di Faringosi Hinges. Il margine operativo lordo è in crescita del 31% e il reddito operativo prima dell'ammortamento dell'avviamento è in crescita del 38,1% a 3,5 milioni di euro (2,5 milioni di euro nel terzo trimestre 2000). Il reddito operativo risulta in miglioramento anche in termini relativi, passando dal 16,5% del terzo trimestre 2000 al 17,1% del terzo trimestre 2001. Tra le componenti non operative del periodo si segnalano oneri finanziari netti per 243.000 euro, a seguito del diverso rapporto mezzi di terzi /mezzi propri, la svalutazione di azioni proprie per 247.000 euro e uno stanziamento straordinario di 500.000 euro legato ad una vertenza legale in corso. Di conseguenza, l'utile ante imposte del trimestre si attesta a 2,3 milioni di euro, contro i 2,4 milioni di euro del terzo trimestre 2000 (-4,8%). Al 30 settembre 2001 la situazione finanziaria, che non ha subito variazioni rilevanti rispetto al 30 giugno, evidenzia immobilizzazioni nette per 62,9 milioni di euro e un capitale circolante netto di 15,0 milioni di euro, finanziati da un patrimonio netto consolidato di 55,8 milioni di euro e da un indebitamento finanziario netto di 11,6 milioni di euro. Successivamente al 30 settembre non si segnalano eventi significativi. Il Gruppo non ha rilevato contraccolpi evidenti dopo l'11 settembre e conferma l'obiettivo di fatturato di 87 milioni di euro per fine anno e l'attesa di un miglioramento della redditività operativa nell'ultimo trimestre. Reply S.p.A: Prosegue la crescita di Reply nel terzo trimestre 2001 con aumento significativo di tutti i valori economici.Fatturato consolidato per 42,2 Milioni di Euro, Milano, 14 novembre 2001 Il terzo trimestre del 2001 si è concluso per Reply S.p.A. (Milano, Nuovo Mercato: Rey), oggi uno dei principali Gruppi italiani operanti nel settore dell'E-business, con un significativo aumento di tutti i principali valori economici aziendali. Questo è, in sintesi, il dato che emerge dall'esame della terza relazione trimestrale approvata oggi a Torino dal Consiglio di Amministrazione della società. " I risultati che abbiamo realizzato in questo trimestre - ha commentato il Presidente di Reply Mario Rizzante al termine del Consiglio di Amministrazione - sono stati molto positivi e confermano ancora una volta la capacità di crescita del Gruppo, nonché di sviluppo e consolidamento del business in tutti i segmenti di mercato in cui Reply è presente." Nei primi nove mesi del 2001 Reply ha registrato fatturato consolidato per 42,2 Milioni di Euro di ricavi ( +81% rispetto al corrispondente valore 2000), Margine Operativo Lordo per 7,6 Milioni di Euro, Risultato Operativo per 5,8 Milioni di Euro, pari a 6,5 milioni di Euro prima dell'ammortamento dei costi di quotazione. Notevole la crescita dei margini di periodo: Margine Operativo Lordo pari a 2,7 Milioni di Euro (18,3% dei ricavi) e Risultato Operativo pari a 2,0 Milioni di Euro (13,8% dei ricavi). Il Risultato Operativo prima dell'ammortamento dei costi di quotazione è pari a 2,2 Milioni di Euro (15,4% dei ricavi). La posizione finanziaria netta al 30 settembre 2001 è pari a 17 Milioni di Euro. " L'alta qualità dei servizi Reply, la forte competenza sulle tecnologie innovative - ha continuato Mario Rizzante - unite ad una price performance ottimale, sono state e ancora di più saranno un asset strategico per i nostri clienti che, in una situazione difficile come l'attuale, devono comunque realizzare progetti innovativi in aree strategiche quali ad esempio il Crm, il Mobile e la Multicanalità, aumentare la sicurezza sia delle reti che dei sistemi informativi e stabilire relazioni di partnership con i fornitori." Fondato nel giugno del 1996 il Gruppo Reply ha oggi sedi a Milano, Roma e Torino ed opera con un a struttura a rete di società, ciascuna specializzata per linea di offerta, e circa 600 dipendenti. Le attività del Gruppo si concentrano nelle aree dell' e-business consulting (consulenza strategica, organizzativa e di processo), dell' e-business communication (comunicazione multimediale e servizi ci web-marketing) e dell' e-business implementation (progettazione e implementazione di sistemi internet, portali, siti web e sistemi e-commerce). Il Gruppo Reply ha inoltre sviluppato sistemi di software proprietario e stipulato parallelamente significativi accordi di collaborazione con alcuni dei maggiori "software vendor" mondiali. Il Gruppo Reply è quotato al Nuovo Mercato di Borsa Italiana dal 6 dicembre 2000.

CHL S.P.A.: APPROVATI DAL CDA I DATI DELLA TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE 2001. CONTINUANO A CRESCERE I PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI: L'EBITDA MIGLIORA DEL 60% RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DELL'ANNO PRECEDENTE
Milano, 14 novembre 2001 - Chl, leader in Italia nell'e-commerce, chiude il terzo trimestre 2001 con significativi miglioramenti dei margini e importanti incrementi degli indicatori del sito. L'Ebitda è stato pari a -6,9 milioni di Euro rispetto ai -17,1 milioni di Euro dei primi nove mesi dell'anno precedente, con un miglioramento del 60%, nonostante il fatturato consolidato sia passato dai 60,1 milioni di Euro al 30 settembre 2000 ai 50,2 milioni di Euro al 30 settembre 2001. Il trend positivo si registra anche a livello di Ebit, che passa a -10,9 milioni di Euro dai - 19,1 milioni di Euro del 2000, con un miglioramento del 43%. I risultati raggiunti confermano la validità del percorso di crescita della società ed il valore delle strategie del management anche in una situazione di mercato difficile. In costante aumento tutti gli indicatori del sito. Gli iscritti sono passati dalle 505.000 unità dei primi nove mesi del 2000 a oltre 670.000 unità nello stesso periodo del 2001. Nello stesso periodo il numero dei clienti che hanno effettuato acquisti sul sito di Chl è stato di oltre 234.000 unità, in crescita del 46% rispetto ai 160.000 clienti dello stesso periodo dell'anno precedente. La vetrina virtuale di Chl propone circa 5.500 prodotti di oltre 70 aziende e i clienti possono contare su 44 Popitt e 350 punti Mail Boxes distribuiti su tutto il territorio nazionale. Questi, in sintesi, i principali dati relativi al 3° trimestre 2001, approvati dal Consiglio di Amministrazione di Chl S.p.A a Firenze. Chl, la società leader dell'e-commerce in Italia e una delle principali in Europa, ha da tempo aggregato risorse interne ed esterne di spessore internazionale per offrire un servizio completo alle aziende che desiderano fare e-commerce: dalla creazione di un listino e di un sito online, alla logistica, alla consegna, al pagamento e al post vendita attraverso la rete di presenza fisica sul territorio. L'esperienza e l'infrastruttura Chl sono oggi a disposizione di aziende terze, attraverso la soluzione Twoasp
www.twoasp.com il servizio Chl che, in meno di tre mesi, può approntare e gestire in outsourcing tutte le attività necessarie all'e-commerce, inclusi punti di consegna e assistenza.

GRANITI FIANDRE: IL FATTURATO CONSOLIDATO AL 30 SETTEMBRE 2001, HA RAGGIUNTO 205,3 MiLIARDI DI LIRE IN CRESCITA DEL 13,7% RISPETTO AL 2000
Milano, 14 novembre 2001 - I risultati confermano la validità della strategia aziendale che punta come nel passato al prodotto di alta di gamma in un'offerta combinata di prodotti e servizi, caratteristica unica nel mercato delle lastre di grès porcellanato tecnico per soluzioni architettoniche di prestigio alternative ai marmi e graniti di cava. Il fatturato consolidato al 30 settembre 2001, ha raggiunto 205,3 miliardi di lire mi crescita del 13,7% rispetto al 2000; nel terzo trimestre 2001 i volumi di fatturato, pur caratterizzati da un fenomeno fisiologico di stagionalità per i limitati livelli di attività del mese di agosto, hanno confermato i trend di crescita evidenziati nel primo semestre. Dall'analisi dei ricavi a settembre 2001 si evidenzia il positivo risultato nel mercato statunitense, dove la controllata Trans Ceramica Ltd ha confermato ì trend dì crescita già evidenziati nei precedenti trimestri 2001, raggiungendo un fatturato di oltre 33 miliardi di lire superiore del 27,1% rispetto all'esercizio precedente; risultato ampiamente soddisfacente sia in volumi che in marginalità in controtendenza rispetto allo sviluppo dell'economia e del settore edilizio Usa. Tale successo convalida la strategia individuata di un insediamento produttivo ìn loco che, oltre ad un evidente vantaggio logistico, esprime, in particolare, un vantaggio economico in termini di risparmio di costi, di trasporto e tasse all'importazione, quantificabile in una percentuale di circa il 30% del prezzo di vendita Nel mese di luglio è stata infatti costituita la Granitifiandre Usa Inc. con un capitale di quattro milioni di Usd, società che gestirà la prevista espansione produttiva sul mercato americano. E' stato acquisito per un valore di 6,25 milioni di Usd (compresi glì oneri di adattamento e sistemazione), il terreno a Crossville, Tennessee, sul quale sorgerà il nuovo stabilimento americano con una capacità produttiva annua a regime di oltre sei milioni di metri quadrati. Positivo è stato anche il mercato europeo nel quale hanno evidenziato importanti tassi di crescita la Germania, l'Inghilterra e la Russia e dove la Francia si conferma come primo mercato di sbocco. In particolare lo sviluppo in Germania (13% di incremento sull'esercizio precedente) rìsulta in controtendenza con l'andamento dell'economia e del settore edilizio del paese consentendoci di ribadire quanto detto sopra per il mercato statunitense. Anche in questo caso, infatti, è previsto un insediamento produttivo in loco a Vetschau nel Land del Brandeburgo con una capacità produttiva annua di sei milioni di metri quadrati. Nel mese di ottobre è stata avviata la costruzione dello stabilimento ed è stata posata la prima pietra; l’impianto sarà operativo entro il 2002 e consentirà una produzione di tre milioni di metri quadrati già nel 2003. Risultati positivi hanno evidenziato anche i ricavi per servizi complementari, quali la posa, che contribuiscono a creare valore aggiunto all'offerta in un concetto di servizio "chiavi in mano" ed i ricavi generati dalla divisione Granitech. Quest'ultima, costituita alla fine dello scorso esercizio, è attiva nel settore delle pareti ventilate e pavimenti sopraelevati ed ha sviluppato un fatturato di 3,5 miliardi di lire. Anche la neoacquisita Hydrodesign, leader nel settore della lavorazione delle lastre di porcellanato in termini di taglio e di composizione di elementi figurativi, sta rispettando i trend di crescita previsti, contribuendo così all'ottima marginalità evidenziata nel periodo. Si segnala che Bedel Paris acquisita ad inizio settembre ha iniziato ad operare nei modi e tempi previsti con un risultato economico positivo già nel primo mese di attività. Risultano ottimi i dati al 30 settembre 2001 relativi alla marginalità sia lorda che operativa (al netto degli oneri di quotazione); anche il terzo trimestre dell'esercizio, fisiologicamente caratterizzato da un effetto di stagionalità, ha contribuito al mantenimento di alti livelli di redditività. Significativo evidenziare inoltre come il risultato ante imposte e quote dei terzi sia sostanzialmente allineato a quello dell'intero esercizio 2000. L'analisi dei costi operativi evidenzia, in particolare, la sempre elevata incidenza dei costi energetici che presentano ancora un trend crescente con un incremento dei costi medi unitari rispetto al corrispondente periodo 2000, del 27% circa per il metano e del 20% circa per l'energia elettrica. A tale andamento ha fatto fronte un incremento dei prezzi medi di vendita per metro quadrato ed un'attenta gestione dei costi in particolare di promozione e di marketing. La posizione finanziaria netta ha beneficiato dell'aumento di capitale sociale conseguente all'avvenuta quotazione della società e l'autofinanziamento aziendale ha consentito di sostenere gli investimenti in immobilizzazioni materiali e finanziarie del periodo senza incidere sulla stessa. Fatti di rilievo successivi alla chiusura del trimestre - Tra gli aspetti maggiormente significativi si segnala l'avvenuto perfezionamento di un importante contratto di fornitura con il Gruppo Saint Gobain destinata al mercato olandese attraverso la controllata Raáb Karcher Bouwstoffen. Il contratto ha un valore complessivo di oltre 45 miliardi di lire e prevede inoltre che l'esposizione dei prodotti Granitifiandre sia nella parte più prestigíosa e visibile delle 20 più importanti sale mostra della società olandese. Con riferimento inoltre all'importante commessa acquisita nel mese di settembre per il rinnovo dell' aeroporto diCalgary - Canada, se segnala l' avvenuta spedizione di una prima tranche di oltre 15.000 mq di prodotti Kashmire Wite della collezione Geologica. Infine è stata fissat per il 21 novembre 2001 l'apertura del primo megastore ( oltre 800 mq di esposizione) in via Gregorio VII a Roma zona di maggiore prestigio. Tale iniziativa è stata perfezionata con un accordi franchising con il primario distributore operante su Roma e prevede un contratto di fornitura di 7,7 mld di lire.

CORDIS RENDE PIÙ FACILE L'ACCESSO AGLI INCUBATORI EUROPEI DI IMPRESE
Bruxelles, 14 novembre 2001 - Cordis, il servizio d'informazione in materia di ricerca e sviluppo della Commissione europea, lancia un nuovo servizio web che offre informazioni sugli incubatori europei di imprese. Gli incubatori di imprese forniscono un ambiente propizio per le aziende di recente creazione, aiutandole a lanciare e sviluppare le proprie attività. Essi mettono a disposizione edifici modulari, strutture condivise, sostegno manageriale e servizi di backup, aumentando in tal modo le opportunità di una crescita di successo. Il nuovo servizio dà accesso diretto ad oltre 500 incubatori di imprese in Europa, con i relativi indirizzi, nomi delle persone da contattare, dati chiave sulle attività svolte, nonché link ai servizi web locali. Entro breve il servizio accoglierà oltre 800 organizzazioni, comprese quelle dei paesi associati. Questo servizio fa parte della sezione "Assistenza agli innovatori" del sito web di Cordis, che mira ad agevolare le organizzazioni nel capire, partecipare ed avvantaggiarsi delle misure di politica dell'innovazione. Altri indirizzi utili sono inoltre disponibili nella banca dati Contatti, che è uno strumento utile per localizzare ed individuare i contatti importanti a livello nazionale, ottenere informazioni da reti specializzate oppure mettersi in contatto diretto con funzionari o membri di comitati responsabili dei programmi di ricerca.
http://www.cordis.lu/incubators Indicazioni aggiuntive sono disponibili all'indirizzo: http://europa.eu.int/comm/enterprise/bi

HENKEL HA ANNUNCIATO CHE LA VENDITA DELLA SUA DIVISIONE CHIMICA (COGNIS) È STATA CONFERMATA
Düsseldorf, 14 Novembre 2001 -Il 12 Settembre 2001, Henkel aveva stretto un accordo per la vendita della Divisione Chimica Cognis con un consorzio di investitori costituito da Permira (conosciuta come Schroder Ventures Europe), GS Capital Partners e Schroder Venture Life Sciences. Henkel, a seguito dei tragici eventi accaduti negli Stati Uniti ed alla conseguente agitazione nei mercati finanziari mondiali, aveva concesso agli investitori il diritto di recedere dal contratto entro l'11 Novembre 2001. Gli investitori hanno deciso di non esercitare questo diritto. L'accordo sarà concluso definitivamente il 30 Novembre. Data la situazione economica mondiale, le parti hanno concordato che l'importo della transazione sarà modificato da 2.6 a 2.5 miliardi di euro. "Siamo lieti che la nostra fiducia negli investitori e nella conclusione dell'accordo sia stata premiata nonostante le evidenti difficoltà economiche nel panorama mondiale." ha dichiarato il Dott. Ulrich Lehner, Presidente e Ceo del Gruppo Henkel. "Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo di offrire a Cognis un futuro e ai suoi dipendenti prospettive interessanti. La vendita di Cognis aumenterà la nostra flessibilità economica per realizzare acquisizioni ed assicurare nel lungo periodo una crescita al Gruppo." Henkel: risultati dei primi nove mesi del 2001 - Nei primi nove mesi del 2001, il Gruppo Henkel ha prodotto vendite per 10 miliardi di euro con un incremento del 6.1% rispetto a quelle dell'anno precedente (9.4 miliardi di euro). Valutato in 679 milioni di euro, il profitto operativo (Ebit) è sceso del 3,6% rispetto al 2000 (704 milioni di euro). Il ritorno sul capitale investito (Roce) è stato del 13%. L'utile netto d'esercizio per i primi tre quarti dell'anno è stato di 365 milioni di euro con un incremento rispetto allo scorso anno (359 milioni di euro) del 1,7%. Gli utili per azione sono aumentati del 2,2% a 2.33 euro (2.28 euro nell'anno scorso). Deciso il programma di ristrutturazione - A causa del debole sviluppo del mercato mondiale, la Direzione di Henkel Kgaa ha definito i principi del suo programma di ristrutturazione. Il programma è finalizzato a rafforzare la competitività della Società attraverso un taglio dei costi di produzione, vendita, distribuzione ed amministrazione. Punto centrale di queste misure sarà la specializzazione e la completa o parziale chiusura di alcuni siti produttivi. Business non redditizi saranno chiusi o diversamente sviluppati. In aggiunta ai già previsti 70-80 milioni di euro, Henkel intende mettere a disposizione circa 300 milioni di euro per attuare le misure di ristrutturazione previste nel 2002 e 2003. In previsione, il risparmio annuale derivante da questa operazione ammonterà a 130 milioni di euro. Per raggiungere questo obiettivo sarà necessario un taglio di circa 2.500-3.000 dipendenti dei 60.400 attuali. Henkel fornirà i dettagli del programma nelle prossime settimane, dopo aver definito le diverse misure e terminato le consultazioni con le rappresentanze sindacali, tenendo in considerazione la regolamentazione specifica di ogni singolo Paese. "Quando abbiamo fissato i nostri obiettivi per l'anno in corso, le prospettive del mondo economico erano diverse. Il programma di ristrutturazione garantirà un forte posizionamento del Gruppo Henkel a lungo termine anche in circostanze economiche estremamente difficoltose", ha dichiarato il Dott. Ulrich Lehner. Previsioni - A causa dell'imprevedibile situazione economica mondiale, una previsione sull'andamento dell'ultimo trimestre dell'anno risulta difficile. La situazione per la Divisione Adesivi e la Divisione Igiene Industriale e Istituzionale/Surface Technologies resta incerta, mentre ci si aspetta uno sviluppo nel business dei prodotti di marca. Per la fine del 2001 il profitto operativo potrebbe subire una flessione del 5-7%. L'utile netto d'esercizio e gli utili per azione avranno una lieve contrazione rispetto all'anno precedente. Questa previsione non tiene però in considerazione l'apporto positivo derivante dalla transazione relativa alla vendita della Divisione chimica Cognis.

NASCE IL CONSORZIO TORREFATTORI CAFFE' BAR
Milano, 14 novembre 2001 - Si è costituito lo scorso 11 novembre il Consorzio Torrefattori Caffè Bar alla cui persidenza è stato chiamato Pier Carlo Bisio Il Consorzio rappresenta in Italia 11 aziende di Torrefattori, che producono e distribuiscono caffè con marchio Grancaffè nel canale Ho.Re.Ca: Classico Caffè Circi Srl - Commerciale Mokador Srl - Costadoro SpA- Guglielmo SpA - Jesi Caffè Srl - Jolly Caffè SpA - Milani SpA - Quarta Caffè SpA - Romcaffè Srl - Torrefattori Associati SpA (con il marchio Rostkafè) - S. Passalacqua SpA I Torrefattori del Consorzio, leader nelle loro regioni, consentono una copertura quasi nazionale (escluso il Triveneto). Sul mercato Horeca si posizionano globalmente al secondo posto per volumi di vendita (con una quota di mercato di circa il 5,7%). Il fatturato consolidato nel 2000 è di oltre 82 miliardi. Il marchio "Consorzio Torrefattori Caffè Bar" è stato depositato nel 1990 e sempre nello stesso anno la confezione che contraddistingueva la miscela top delle aziende consorziate, distribuita nel canale bar, oltre al marchio con la tazza fumante, recava lo slogan "Qualità garantita dal Consorzio Torrefattori Caffè Bar" più il marchio della singola Azienda, in pratica un sigillo di garanzia. Nel 1991 nasce "Pianeta Caffè" e nel 1996 il Consorzio diventa editore del suddetto house organ. Nel 1993 si arriva al Grancaffè: viene depositato il marchio che contraddistingue la pregiata miscela prodotta dal Consorzio per il canale Horeca, consentendo un'immagine di prodotto unificato. Ciascun Consorziato nella composizione della miscela Grancaffè deve impiegare esclusivamente caffè di ottima qualità, seguendo dei parametri ben precisi nell'acquisto di caffè crudo. La miscela Grancaffè, pur rispettando un preciso capitolato che impone di utilizzare caffè delle medesime varietà, origini geografiche e qualità, e che prevede accurati controlli eseguiti da laboratori esterni specializzati, permette alle Aziende produttrici, in base alla loro lunga esperienza nella regione in cui sono leader, di calibrare in modo diverso la tostatura di caffè e la composizione delle miscele, in modo da incontrare perfettamente i gusti dei consumatori di ogni zona geografica.

AUTOSTRADE: ACCORDO CON CLEAR CHANNEL COMMUNICATIONS PER LA PUBBLICITA'NELLE AREE DI SERVIZIO È PREVISTA PER I RICAVI DELLA PUBBLICITÀ UNA CRESCITA DAGLI ATTUALI 7 MILIARDI ANNUI A CIRCA 40
Milano. 14 novembre 2001- Il Gruppo Autostrade ha siglato un importante accordo con Clear Channel Communications, leader mondiale nel settore della pubblicità. L'accordo consente al Gruppo Autostrade (3.121 km, il 56% della rete nazionale a pedaggio) di entrare in un circuito internazionale per massimizzare il valore del network autostradale, incrementare gli introiti, standardizzare le esposizioni pubblicitarie e migliorare l'immagine. Oggetto dell'accordo con Clear Channel, rappresentato in Italia da Jolly Pubblicità S.p.A. è l'aumento della tipologia e del numero dei cartelli nelle 240 aree di servizio del Gruppo Autostrade, che contribuiranno a far aumentare gli introiti da pubblicità. Per i ricavi prodotti in questa specifica area di business (aree di servizio e pertinenze autostradali) si prevede nell'arco del prossimo quinquennio un incremento dagli attuali 7 miliardi a circa 40, con l'introduzione di innovative forme degli spazi espositivi. Nel piano è prevista l'installazione nelle 40 aree ad elevati contatti - nel 2000 sono stati oltre 1,5 mld i contatti lungo l'intera rete del Gruppo - di nuovi mezzi innovativi nella tecnologia (cartelli con pubblicitá scroller, impianti elettronicicon pubblicità dinamica, ecc.) e nella forma. In queste aree sono inoltre previste altre forme di arredo sponsorizzato che permetteranno un migliore utilizzo delle strutture esistenti. Il Gruppo Clear Channel Communications - che figura tra le prime 10 Società con migliore performance al Nyse negli ultimi dieci anni -opera in 45 paesi nei settori della Radio (1350 emittenti), TV (19 emittenti), luoghi di spettacolo (120 punti), pubblicità esterna (750 mila impianti in città, aeroporti, metropolitane, ferrovie) e arredo urbano. Nel nostro Paese opera con la Jolly Pubblicità S.p.A. di Milano (110 mld di fatturato nel 2000) e con il marchio commerciale Italy Outdoor Media Company, recentemente costituito.

SG ASSET MANAGEMENT ITALIA SGR PRESENTA SG VENTAGLIO FONDO DIFONDI CON TRE COMPARTI INTERNET USATA SOLO COME CANALE DI SERVIZIO ALLA CLIENTELA
Milano, 14 novembre 2001 - Sg Asset Management Italia Sgr presenta il fondo di fondi Sg Ventaglio, il primo prodotto gestito direttamente dalla società dall'ottenimento dell'autorizzazione a operare come Sgr di diritto italiano nel maggio 2001. Sg Ventaglio è un fondo di fondi di diritto italiano che investe in quote di fondi comuni o di Sicav delle principali società di gestione internazionali, presenta. tre comparti (Struttura Prudente, Struttura Bilanciata e Struttura Aggressiva) con profilo di rischio /rendimento predefinito e ha una soglia di ingresso di 1.500 euro. La politica di investimento dei tre comparti di Sg Ventaglio si basa principalmente sugli indirizzi di strategia definiti nell'ambito dei comitati di investimento del gruppo Sg Asset Management. La scelta dei fondi utilizzati nei tre comparti di Sg Ventaglio è effettuata grazie a un approfondito processo di analisi qualitativa e quantitativa dei singoli prodotti, beneficiando dell'esperienza maturata da Sg Asset Management di Parigi nella gestione dei prodotti multimanager. I portafogli cosi determinati sono quindi soggetti a verifiche settimanali che possono condurre a ulteriori modifiche tattiche dell'asset allocation per ottimizzare la struttura in funzione delle evoluzioni di breve periodo dei mercati finanziari. I tre comparti di ' Sg Ventaglio sono Struttura Prudente (azioni max. 30%), Struttura Bilanciata, (azioni comprese tra 40 e 60%) e Struttura Aggressiva (azioni max. 90%) e possono essere sottoscritti in un'unica soluzione, con un versamento iniziale minimo di 1.500 euro e versamenti successivi di 500 euro. E' previsto anche un piano di accumulo (Pac) con un primo versamento non inferiore a 1.200 euro e versamenti successivi per importi minimi di 100 euro o multipli. Per la distribuzione di Sg Ventaglio sono stati conclusi accordi con otto tra banche e Sim. Le commissioni annuali di gestione su SG Ventaglio sono pari all' 1% per il comparto prudente, all'1,2% per il comparto bilanciato e all'1,4% per quello aggressivo. Le commissioni di sottoscrizione variano dal 3% allo 0,5% all'aumentare dell'importo sottoscritto. Non sono previste commissioni di performance né di uscita e gli switch tra i comparti sono sempre possibili e gratuiti. "Sg Ventaglio nasce dall'esigenza di fornire anche agli investitori italiani un prodotto finanziario di diversificazione e facilmente accessibile, ma caratterizzato al tempo stesso da una gestione professionale, efficiente e dinamica che combina l'esperienza e la competenza di Sg.Asset Management, il primo gestore europeo e il secondo gestore mondiale nei fondi di fondi", ha spiegato Cristiano Busnardo, amministratore delegato di Sg Asset Management Italia Sgr. Per quanto riguarda il web lo stesso Busnardo ha confermato la volontà da parte dell'azienda di usare la rete solo come strumento di assistenza on-line per la clientela e non per il trading che avverrà nei canali tradizionali. Sg Asset Management Italia Sgr (Gruppo Socìété Générale), ha ottenuto l'autorizzazione a operare come Sgr di diritto italiano nel maggio 2001 Oltre al fondo di fondi Sg Ventaglio, il Gruppo Sgam commercializza in Italia 38 comparti della Sicav lussemburghese Sogelux Fund, distribuita attraverso una rete esterna di banche e Sim e utilizzata nei portafogli di numerose gestioni patrimoniali in fondi e di fondi di fondi. Per la clientela istituzionale Sg Asset Management gestisce anche mandati discrezionali per istituti di credito, fondi pensione, fondi .comuni d'investimento e fondi assicurativi a gestione separata, Per informazioni su Sg Ventaglio è possibile contattare il servizio clienti di Sg Asset Management Italia Sgr al numero 02/72604.1

TUNISIA PROSPETTIVE D'AFFARI E OPPORTUNITÀ DI INVESTIMENTO
Padova, 14 novembre 2001- La Camera di Commercio, il Centro Estero del Veneto e la Fipa Tunisia, organizzano per giovedì 29 novembre 2001, a partire dalle ore 9.00, presso l'Hotel Sheraton di Padova il convegno: Tunisia "Prospettive d'affari e opportunità di investimento" per approfondire la conoscenza del Paese e le opportunità d'affari offerte dal mercato tunisino. L'iniziativa sarà così articolata: al mattino: un seminario di presentazione del Paese; al pomeriggio: incontri d'affari tra imprese italiane e tunisine ed incontri con i relatori. Per informazioni
http://www.pd.camcom.it/Cciaa/Servizi.nsf/Casistiche/30EACBB85D
935DCCC1256A93003326D7?Opendocument

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