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16 GENNAIO 2002
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europee,2001 http://www.cordis.lu ) |
I PRINCIPALI ESPONENTI DELL'IMPRENDITORIA CHIEDONO ALLA
PRESIDENZA SPAGNOLA MAGGIORE ATTENZIONE PER L'INNOVAZIONE
Bruxelles, 16 gennaio 2002 - Secondo quanto afferma l'Unice (Unione delle
confederazioni europee dell'industria e dei datori di lavoro), l'innovazione
e l'imprenditoria sono due degli elementi che richiedono maggiore attenzione
durante la Presidenza spagnola. L'organizzazione ha espresso questo parere
in una lettera aperta dell'11 gennaio indirizzata al primo ministro spagnolo
José María Aznar. La lettera era mirata a sensibilizzare la Presidenza
spagnola sul fatto che il vertice di Barcellona a primavera dovrà svolgere
un'azione catalizzatrice, per portare avanti le riforme e le misure promesse
al vertice di Lisbona del marzo 2000. La risoluzione di Lisbona si proponeva
di fare dell'Europa l'economia basata sulla conoscenza più dinamica e
competitiva al mondo. "Questa promessa, fatta due anni fa dai leader
dell'UE, non è stata mantenuta", recita la lettera dell' Unice. "Ci
preoccupa il fatto che il dieci per cento della legislazione comunitaria
mirata all'apertura dei mercati sia stata semplicemente disattesa a livello
nazionale[...] Siamo già stati delusi dalla mancata realizzazione di uno dei
primi passi concreti: l'adozione del brevetto comunitario. Auspichiamo
fermamente una maggiore volontà politica per superare gli interessi
nazionali". La lettera espone sei ambiti nei quali l' Unice ritiene
indispensabili ulteriori progressi, a partire dall'innovazione e
dall'imprenditoria, per le quali l'organizzazione afferma l'esigenza di un
quadro legislativo volto a ridurre gli oneri amministrativi gravanti sulle
piccole e medie imprese (Pmi). Altri settori per i quali l' Unice ha
invocato maggiore attenzione sono: la flessibilità dei mercati del lavoro e
la disponibilità di competenze; le infrastrutture di base; i servizi
finanziari; il mercato interno e lo sviluppo sostenibile. In questo
contesto, l'organizzazione esorta a liberalizzare ulteriormente i servizi
nei settori dell'energia, del trasporto postale e delle telecomunicazioni,
nonché ad applicare in misura più ampia le direttive sul mercato interno e
le azioni mirate. Nella lettera si chiede inoltre sostegno alle imprese per
la realizzazione della base di competenze, sia tramite il miglioramento
dell'istruzione fondamentale, sia permettendo alle imprese di "sviluppare le
attitudini della propria forza lavoro". L'agenda del vertice di Barcellona
prevede già di affrontare alcune delle questioni menzionate dall' Unice.
L'obiettivo principale della lettera è quello di dare un nuovo slancio al
processo avviato a Lisbona. "Nel difficile contesto attuale, l'Ue, che
rappresenta la seconda maggiore economia al mondo, dovrebbe poter agire come
motore della crescita economica, ma finora non è riuscita a realizzare il
proprio potenziale", si legge nel documento. La lettera inoltre accoglie
favorevolmente l'inserimento dei paesi candidati nel processo di Lisbona. È
significativo il fatto che essa, per la prima volta nei 50 anni di storia
dell'organizzazione, rechi le firme di tutti i presidenti delle
confederazioni Unice degli Stati membri dell'Ue. Inolink:
http://www.unice.be
CONSIDERAZIONI OPERATIVE SUI TITOLI FINANZIARI: ALLA LUCE DELLA RIFORMA
SULLA TASSAZIONE DEL REDDITO D'IMPRESA
Milano, 16 gennaio 2002 - Il mercato azionario nel corso del 2002 potrebbe
risultare di particolare interesse per le holding di partecipazione in
particolare e per i titoli finanziari in generale, in quanto il Ministro
dell'Economia Giulio Tremonti ha previsto una riforma del Sistema Fiscale
italiano. L'impatto sull'andamento delle quotazioni dei nuovi criteri di
imposizione fiscale sui redditi non è da sottovalutare, fermo restando che
gli effetti intermini di sgravi fiscali si eserciteranno nel medio-lungo
termine, visto che l'applicazione della riforma non partirà prima del 2003.
Il nuovo disegno del fisco italiano è improntato al raggiungimento di
obiettivi destinati a una semplificazione e riduzione della pressione
fiscale e ad un avvicinamento della legislazione degli altri Paesi
dell'Unione Europea. Sul piano generale il riordino dei criteri di
tassazione del reddito di impresa sarà ispirato al graduale abbandono dell'Irap
e della Dit (Dual Incombe Tax), all'unificazione e abbassamento
dell'aliquota sul reddito di impresa (al 33%). Tra le modifiche più
significative che verranno introdotte è da segnalare il nuovo trattamento
dei redditi da partecipazioni, che sarà basato sui principi dell'esenzione e
della neutralità. In particolare non saranno più tassate le plusvalenze
sulla cessione di partecipazioni, non verranno più tassati i dividendi in
capo alla società che li percepisce e non saranno più deducibili le
minusvalenze da realizzo e le svalutazioni di partecipazioni. Il risultato
potrebbe essere quello di un ritorno di interesse sulle holding e sui titoli
finanziaria. È interessante osservare l'impatto della futura riforma
fiscale, a livello di simulazione, sul valore e sulle relative quotazioni
delle società holding. In Economia Aziendale il calcolo del valore delle
società holding e dei titoli finanziari viene determinato sommando al valore
del patrimonio netto contabile le plus e le minusvalenze teoriche sulle
partecipazioni. Quest'ultima componente viene espressa al netto del relativo
effetto fiscale teorico (pari al 19% per le partecipazioni qualificate), che
emergerebbe in ipotesi di cessione dell'asset. La nuova normativa, azzerando
l'imposizione fiscale sulle plusvalenze realizzate con la cessione di
partecipazioni, determina automaticamente un innalzamento dei valori delle
holding, visto che nel calcolo non si deve più contemplare l'emergere di un
effetto fiscale sulle plus/minusvalenze latenti. Al fine di fornire un
aggiornamento sulla valutazione delle holding e di individuare il potenziale
apprezzamento rispetto ai precedenti criteri di determinazione
dell'aggregato, ricalcolato i patrimoni delle holding alla luce delle novità
fiscali (vedi tabella allegata con dati aggiornati al 21 dicembre 2001). È
interessante notare il beneficio che ne scaturirebbe in ipotesi di riforma
fiscale. Per ottenere questi risultati si è eliminato l'effetto fiscale
sulle plusvalenze teoriche al netto delle perdite recuperate, ottenendo così
un valore più alto e, di conseguenza, un miglior valore (a premio o a
sconto) della società rispetto al valore dato dal mercato. Nell'ultima
colonna è appunto indicato il beneficio (in percentuale per ogni singola
holding. L'effetto notizia avrà sicuramente un impatto determinante
sull'andamento in Borsa dei titoli delle holding di partecipazione e
l'esempio in Germania ne è una conferma. Bisogna infatti ricordare che, il
23 gennaio del 1999, quando il governo tedesco annunciò la rivoluzione
fiscale, i titoli coinvolti reagirono con un rialzo del 15% circa e la Borsa
di Francoforte guadagnò il 4,5% in una sola seduta. E l'effetto della
riforma non coinvolge solo le holding finanziarie, ma anche tutte quelle
società che hanno partecipazioni di tipo non strategico. Il soggetto ideale
per beneficiare dei prossimi stravolgimenti fiscali è Mediobanca. Un
argomento questo che non manca di creare dissensi nel mondo finanziario.
Secondo l'esclusione della tassazione delle plusvalenze latenti sulle
partecipazioni qualificate stabilita dall'art. 4, comma 2, lettera c) del
Disegno di Legge, determina sicuramente un impatto psicologico che potrebbe
far pensare all'incremento delle quotazioni delle holding finanziarie, ma
questo può accadere se si presuppone un'informazione imperfetta. E questo
perché, nelle ipotesi in cui l'operatore di Borsa sia invece conscio del
fatto che per ogni plusvalenza detassata corrisponde un incremento di utili
della holding che, se distribuito, determina un'imposizione sostitutiva in
capo ai soci sugli utili distribuiti (che in passato non era dovuta), la sua
scelta di investimento, se non stimolata da altre aspettative, non dovrebbe
propendere per questi titoli. Forse l'impatto maggiore sulle quotazioni è
determinato dalla decisione di vendita delle azioni del gruppo dalle quali è
conseguito la plusvalenza o meglio l'aspettativa del realizzo della
plusvalenza. Fino a oggi è rimasto in vigore un sistema eterogeneo di
tassazione delle rendite da attività finanziarie attraverso l'uso di una
doppia aliquota (12,5% e 27%). Il testo di Legge preannuncia la convergenza
del regime fiscale sui redditi da attività finanziarie su quello proprio dei
titoli del Debito Pubblico. L'uniformazione del regime di tassazione delle
rendite finanziare, potrebbe per esempio aiutare le banche a contenere gli
effetti della compressione degli spread ordinari, riducendo lievemente il
costo della raccolta dalla clientela. Infine tra i provvedimenti di delega
approvati dal Governo e inseriti nella Legge Finanziaria rientra anche
quello riguardante la previdenza. La novità maggiore è rappresentata dalla
fine delle liquidazioni: diverrà infatti obbligatorio versare il Trattamento
di Fine Rapporto ai Fondi Pensione. Per il lavoratore sarà quindi solo
possibile scegliere se conferire il Tfr a un Fondo Chiuso o Aperto. Da
questo discende l'aspetto più promettente per le Compagnie Assicurative,
ossia la totale equiparazione tra categorie dei Fondi, non garantita
dall'attuale normativa.
ROADSHOW DI ENI PER COMUNICARE AD ANALISTI E COMUNITÀ FINANZIARIA I PIANI
DI ESPANSIONE FUTURA
Milano, 16 gennaio. E' iniziato da Milano il "roadshow" Eni che ha
annunciato, per bocca dell'Amministratore Delegato Vittorio Mincato e di
tutto lo staff dirigenziale, un piano molto incisivo per incrementare la
produzione di gas e petrolio e per nuovi investimenti nella ricerca
tecnologica. Mincato ha affermato: " La nostra situazione finanziaria ci
permette di essere sul mercato per cogliere tutte le opportunità che si
presentassero, ovviamente a condizioni convenienti". La produzione aumenterà
di un 6% all'anno, senza nuove acquisizioni, e ammonterà a più di 1.7
milioni di barili equivalenti al giorno entro il 2005, diversi punti
percentuali in più rispetto ai programmi annunciati dalle altre maggiori
compagnie petrolifere mondiali. Dopo il 2005, Eni progetta di avere in
produzione un campo petrolifero in Kazakhistan che molti analisti ritengono
uno dei maggiori al mondo, con riserve stimate tra 20 e 60 miliardi di
barili. Mincato ha anche detto che Eni pensa di concludere entro Marzo la
vendita della Divisione Petrochimica alla Società Saudi Basic Industries
Corp., che avrà la maggioranza attraverso una joint venture con la società
italiana. Eni aumenterà anche gli investimenti in tecnologie che
permetteranno di estrarre petrolio e gas in accque molto profonde e di
ricuperare del gas da aree che al momento non sono utilizzabili.
www.eni.it
OPA SULLE AZIONI DI RISPARMIO DEL BANCO DI NAPOLI L'OFFERTA, CHE DOVREBBE
ESSERE LANCIATA ENTRO MARZO, SARÀ DI 1,30 EURO PER AZIONE
Torino, 16 gennaio 2002 - Sanpaolo Imi procederà ad un'Offerta Pubblica di
Acquisto delle azioni di risparmio in circolazione, escluse quelle già
possedute da Sanpaolo volontaria, ai sensi degli artt. 102 e seguenti del
DLgs 24/2/1998 n.58, sulle azioni di risparmio non convertibili del Banco di
Napoli, società della quale già detiene la totalità del capitale ordinario.
E' quanto ha stabilito il Consiglio di Amministrazione della Banca nella
riunione odierna, nell'ambito della quale sono stati definiti il prezzo e le
condizioni dell'operazione. L'Offerta, che si prevede possa avere inizio
entro il prossimo mese di marzo, avrà ad oggetto la totalità Imi, le quali
rappresentano lo 0,85% circa del capitale di risparmio. Il corrispettivo
unitario, che sarà pari a euro1,30 per azione, configura un premio del 6%
circa rispetto alla media dei prezzi dell'azione registrati nel corso degli
ultimi quindici giorni e del 16% circa rispetto a quella riferita agli
ultimi tre mesi. L'impegno finanziario a servizio dell'Offerta sarà pari a €
165 milioni e sarà finanziato con mezzi propri. Condizione di efficacia
dell'Offerta sarà il raggiungimento di una soglia di adesioni che consenta,
tenuto conto delle azioni già detenute da Sanpaolo Imi, di pervenire ad una
partecipazione almeno pari alla maggioranza assoluta del capitale di
risparmio. L'operazione, che conferma la volontà di Sanpaolo Imi di puntare
sulla crescita del Banco di Napoli nell'ottica di una sempre più ampia
integrazione nell'ambito del Gruppo, appare altresì coerente con le
aspettative di mercato.
UNICREDITO ITALIANO : VIA LIBERA AL PROGETTO DI RIARTICOLAZIONE
SOCIETARIA E ORGANIZZATIVA - FUSIONE CON ROLO BANCA 1473 SINERGIE LORDE PER
720 MILIONI DI EURO L'ANNO
Milano, 16 gennaio 2002 - Il CdA di UniCredito Italiano, riunitosi nel
pomeriggio del 14 gennaio a Milano, ha approvato all'unanimità il progetto
di riorganizzazione delle sette banche commerciali operanti in Italia
(Credito Italiano, Rolo Banca 1473, Cariverona, Banca Crt, Cassamarca,
Caritro, Crtrieste) in tre nuove banche nazionali specializzate per segmento
di clientela: retail, corporate e private banking. Secondo le linee del
progetto, denominato S3 (tre segmenti, appunto), nel Giugno 2002 tutte le
banche verranno fuse in UniCredito Italiano e immediatamente scorporate in
una banca unica; successivamente, nel Dicembre 2002, da tale banca unica
verranno create le tre banche nazionali specializzate che faranno capo alla
Divisione Banche Italia della Capogruppo. La riorganizzazione dell'attività
per segmenti di mercato nasce dalla volontà di avviare una ulteriore fase di
sviluppo del Gruppo dopo il completamento, con pieno successo, del Piano
Industriale 1998-2001. La nuova organizzazione porrà UniCredit in una
posizione d'avanguardia nei modelli organizzativi e societari e consentirà,
grazie alla focalizzazione per segmento delle strutture, di migliorare
ulteriormente il livello e la qualità del servizio alla clientela. Il fatto
che oggi il Gruppo disponga di un'unica piattaforma informatica e che tutte
le banche federate abbiano adottato un identico modello organizzativo e
commerciale agevolerà in misura consistente la realizzazione di S3. Il
modello federale adottato dal Gruppo ha permesso di valorizzare il
radicamento territoriale e le competenze specialistiche distintive delle
singole banche, garantendo contestualmente unitarietà di indirizzo
strategico ed efficienza operativa. Con la riorganizzazione fortemente
innovativa approvata oggi, UniCredit intende migliorare il servizio alla
clientela senza allentare il rapporto con i territori di riferimento delle
banche federate. Obiettivo, questo, che passerà attraverso l'ulteriore
sviluppo e valorizzazione delle competenze professionali interne. A Milano
avranno sede la Capogruppo e le società controllate già oggi presenti nella
città, mentre la banca corporate avrà sede a Verona, quella private a Torino
e la banca retail a Bologna. A Treviso, Trento e Trieste verranno dislocati
nuovi servizi di supporto allo sviluppo dei tre segmenti. Il progetto
contribuirà al raggiungimento dei seguenti obiettivi al 2004: 1) utile netto
di 3 miliardi di Euro, a cui corrisponde una crescita media annua degli
utili per azione del 15% tra il 2000 e il 2004; 2) rapporto fra costi e
ricavi al 44% dal 51% nel 2000. A regime, cioè a fine 2004, il progetto
genererà sinergie lorde pari a 720 milioni di Euro l'anno, per il 65% da
maggiori ricavi e per il 35% da minori costi. Ai fini della fusione, in
presenza di quote di terzi di Rolo Banca 1473 pari al 59,6% circa, di cui
parte detenute da CreditCarimonte, e di altre quote di minoranza relative a
Cariverona, Caritro e Crtrieste, il CdA ha ritenuti congrui, sulla base dei
dati e delle informazioni disponibili, i seguenti rapporti di concambio:
3,80 azioni UniCredit (Uci) per ogni azione Rolo Banca; 0,68 azioni Uci per
ogni azione CreditCarimonte; 5,35 azioni Uci per ogni azione Cariverona;
0,75 azioni Uci per ogni azione Caritro; 3,82 azioni Uci per ogni azione
Crtrieste. Tali rapporti, che ad oggi comporterebbero l'emissione di 1,13
miliardi di nuove azioni UniCredit per un valore nominale di 565 milioni di
Euro, dovranno essere definitivamente determinati - e confermati ai sensi di
legge - nell'ambito del progetto di fusione che verrà deliberato dai CdA
delle società interessate e sottoposto alle assemblee dei soci nella
primavera del 2002. L'aumento di capitale comporterà, agli attuali prezzi di
Borsa, un incremento della capitalizzazione di UniCredit di circa 5 miliardi
di Euro. In considerazione dei vincoli decisionali derivanti dagli accordi
già esistenti con Carimonte Holding per la gestione di Rolo Banca, destinati
ad estinguersi naturalmente per effetto della fusione della banca nella
Capogruppo, UniCredit, consapevole dell'importanza che il nuovo consiglio
sia espressione coerente del suo azionariato post fusione, verificherà in
sede assembleare la disponibilità degli azionisti a chiamare a far parte del
proprio consiglio tre membri designati da Carimonte Holding, di cui uno con
la carica di Vice Presidente. L'operazione è naturalmente subordinata
all'ottenimento delle necessarie autorizzazioni dell'Autorità di Vigilanza.
I dettagli del progetto S3 verranno presentati agli analisti finanziari,
alla stampa e ai sindacati dei lavoratori Martedi 18 a Milano e Mercoledi 19
a Londra.
LORENZO ASTOLFI NUOVO RESPONSABILE DELLE ATTIVITA' DI WESTLB PANMURE IN
ITALIA LA MERCHANT BANK È SPECIALIZZATA IN FINANZA PER LA CRESCITA DELLE
IMPRESE
Milano-Londra, 16 gennaio 2002 - Lorenzo Astolfi è il nuovo responsabile
delle attivitá di WestLB Panmure in Italia. Lorenzo Astolfi subentra a
Silvio Conforti, che ha lasciato WestLB Panmure per intraprendere nuove
attività in campo imprenditoriale. Laureato in economia aziendale, 36 anni,
Astolfi è in WestLb Panmure dal 1999 in qualità di responsabile Equity
Capital Markets per l'Italia. In precedenza ha lavorato in Banca Leonardo
(ex Afv-Milla &Co) e in Kpmg Corporate Finance. WestLb Panmure è la merchant
bank del gruppo Westdeutsche Landesbank (quarta istituzione bancaria
tedesca) specializzata in finanza per la crescita delle imprese; con 800
consulenti specializzati nei settori a più alta crescita in Germania, Gran
Bretagna, Francia e Italia, WestLB Panmure è leader in Europa nei settori
M&A e nelle quotazioni ai nuovi mercati. Il gruppo WestLB, con un attivo di
oltre 400 miliardi di euro, è l'undicesima banca europea; conta più di
11.500 addetti in 35 paesi nel mondo.
RAPPORTO ANNUALE 2001 ASSOSIM: DIFFUSI I DATI DI NEGOZIAZIONE DEGLI
ASSOCIATI SUI MERCATI MOBILIARI
Milano 16 gennaio 2002 - Sulla base dei dati sui volumi di negoziazione nei
mercati mobiliari elaborati per il 2001, il Rapporto Annuale Assosim
evidenzia quanto segue: Il comparto azioni, che comprende Mta e Mercato
Ristretto, evidenzia al primo posto Euromobiliare Sim, seguita da Caboto
Holding Sim e Banca Imi.. Nel Nuovo Mercato la maggiore quota di mercato è
detenuta da Fin-Eco Sim, seguita da Caboto Holding Sim e Centrosim. Nel Mot
è prima Nuovi Investimenti Sim, con Uniprof Sim al secondo posto e Caboto
Holding Sim. Sul Mcw il primo intermediario è Trading Lab Banca, seguita da
Citibank International e Twice Sim. Nel Trading After Hours al primo posto
si rileva Fin-eco Sim, seguita da Banca Intermobiliare d'Investimenti e
Gestioni e Caboto Holding Sim. Sull'Idem per quanto riguarda i Futures sul
Mib 30, la maggiore quota di mercato è detenuta da Eptasim, seguita da
Dresdner Kleinwort Wasserstein Securities Sim e Banca Imi; sulle opzioni
Isoalfa troviamo al primo posto Euromobiliare Sim, seguita da Banca Imi e
Giubergia Ubs Warburg Sim. Con riferimento invece al comparto Minifib
troviamo al primo posto Nuovi Investimenti Sim, seguita da Banca Sella e
Eptasim; infine per il comparto relativo alle Opzioni sul Mib 30 si rileva
che la prima posizione è saldamente occupata da Dresdner Kleinwort
Wasserstein Securities Sim ed al secondo e terzo posto, rispettivamente,
Banca Imi e Banca Sella. Nella classifica generale dei singoli intermediari
esteri, considerando non solo le succursali di Sim e banche estere, ma anche
gli intermediari di diritto italiano controllati da soggetti esteri, primo è
Giubergia Ubs Warburg Sim sul comparto azioni e Dresdner Kleinwort
Wasserstein Securities Sim sul comparto Fib 30. Passando all'analisi dei
dati di negoziazione per i gruppi, escludendo pertanto gli intermediari che
non appartengono ad alcun gruppo, i primi tre sul comparto azioni sono,
rispettivamente, Intesa BCI (Caboto Sim ed Intesa Bci), San Paolo Imi (Banca
Imi ed Imiweb Bank) e Credem (Euromobiliare Sim ed Abaxbank). Sul fronte dei
derivati, prendendo in considerazione il comparto Fib 30, la situazione si
presenta come segue: primo è il gruppo San Paolo Imi, seguito dal gruppo
Banca Sella (Banca Sella, Gestnord Intermediazione Sim e Sella Capital
Markets Sim) e dal gruppo Unicredito (Ubm, Rolo Banca, Cariverona Banca e
Trading Lab Banca). Sul fronte dei gruppi esteri, si conferma la leadership
del Gruppo Societé Generale (Sg Paris e Sg Securities Milano) al primo posto
sui comparti azioni e fib30, seguita, sul segmento Azioni, dal Gruppo
Deutsche Bank (Deutsche Bank Ag London e Deutsche Bank Sim) e da Bnp Paribas
Equities Sim, mentre per il segmento Fib 30 al secondo posto troviamo
Giubergia Ubs Warburg Sim seguita da Citibank International. A livello di
sistema per quanto concerne l'operatività sui mercati regolamentati,
rispetto al 2000, nel segmento Azioni si rileva una diminuzione del 23% dei
volumi intermediati e del 20% del numero di operazioni, in contro tendenza
ai due principali segmenti dei derivati dove il segmento Fib 30 registra un
incremento del 20% del numero di operazioni ed il segmento Isoalfa subisce
un incremento del 42% del numero dei contratti scambiati. Di particolare
interesse risulta essere il grado di concentrazione (benchmarch il comparto
"Azioni") delle prime tre associate pari al 16%, dove si evidenzia una
decisa diminuzione se confrontato coi dati del 1999 (20%) e del 2000 (19%);
tale tendenza risulta inoltre confermata dalle rilevazioni sul grado di
concentrazione delle prime dieci associate, che è passato dal 44% del 2000
al 41% nel 2001.
DATI DI NEGOZIAZIONE ASSOSIM -2001 Classifica dei primi dieci
intermediari ASSOSIM nei comparti "azioni" e "fib 30"
AZIONI
|
2001 |
2000 |
Variaz. % |
Rank 2000 |
EUROMOBILIARE
SIM |
5,58% |
5,35% |
0,23% |
4 |
CABOTO HOLDING
SIM** |
5,44% |
6,54% |
-1,10% |
1 |
BANCA IMI
|
5,34% |
6,04% |
-0,70% |
3 |
INTERMONTE
SECURITIES SIM |
5,00% |
6,44% |
-1,44% |
2 |
GIUBERGIA UBS
WARBURG SIM |
3,53% |
3,13% |
0,40% |
8 |
BANCA LEONARDO |
3,36% |
3,32% |
0,04% |
6 |
DEUTSCHE BANK
SIM |
3,16% |
3,16% |
0,00% |
7 |
BNP PARIBAS
EQUITIES ITALIA |
3,07% |
1,20% |
1,87% |
23 |
CAI CHEUVREUX
ITALIA SIM |
3,02% |
2,82% |
0,20% |
11 |
EPTASIM SIM |
2,94% |
2,27% |
0,67% |
14 |
FIB30
Società |
2001 |
2000 |
Variazione % |
Rank 2000 |
EPTASIM SIM |
11,76% |
11,82% |
-0,06% |
2 |
DRESDNER KLEINW.
WASSER. SEC. SIM |
9,83% |
3,44% |
6,39% |
7 |
BANCA IMI |
7,43% |
12,32% |
-4,89% |
1 |
BANCA SELLA |
5,25% |
1,27% |
3,98% |
19 |
BANCA AKROS
|
4,40% |
5,69% |
-1,29% |
3 |
FIN-ECO SIM
|
3,55% |
4,72% |
-1,17% |
4 |
TWICE SIM
|
2,55% |
0,39% |
2,16% |
32 |
UNICREDIT BANCA
MOBILIARE |
2,48% |
4,24% |
-1,76% |
5 |
SG SECURITIES
MILANO |
2,44% |
2,62% |
-0,18% |
9 |
EUROMOBILIARE
SIM |
2,42% |
2,88% |
-0,46% |
8 |
Classifica dei primi dieci "GRUPPI" di intermediari ASSOSIM nei comparti
"AZIONI" e "FIB 30"
SOCIETA’ |
AZIONI |
|
SOCIETA’ |
FIB 30 |
GRUPPO INTESA
BCI: CABOTO HOLDING SIM + INTESA BCI |
6,58% |
|
EPTASIM SIM |
11,76% |
GRUPPO SAN
PAOLO IMI: BANCA IMI + IMIWEB BANK |
6,05% |
|
DRESDNER
KLEINWORT WASSERSTEIN SEC. SIM |
9,83% |
GRUPPO CREDEM:
EUROMOBILIARE SIM + ABAXBANK |
5,88% |
|
GRUPPO SAN
PAOLO IMI: BANCA IMI + IMIWEB BANK |
8,64% |
GRUPPO MONTE
PASCHI: INTERMONTE SECURITIES SIM + BANCA 121 |
5,46% |
|
GRUPPO BANCA
SELLA: BANCA SELLA + GESTNORD INTERMED. SIM + SELLA CAPITAL
MARKETS SIM |
7,98% |
GRUPPO
SOCIETE GENERALE: SG PARIS + SG SECURITIES MILANO |
3,74% |
|
GRUPPO
UNICREDITO: UNICREDIT BANCA MOBILIARE + ROLO BANCA 1473 + TRADING
LAB BANCA |
4,87% |
GIUBERGIA UBS
WARBURG SIM |
3,63% |
|
GRUPPO BANCA
POPOLARE DI MILANO: BANCA AKROS + BANCA POPOLARE DI MILANO |
4,86% |
GRUPPO BANCA
SELLA: BANCA SELLA + SELLA CAP. MARKETS SIM + GESTNORD
INTERMEDIAZIONE SIM |
3,55% |
|
GRUPPO INTESA
BCI: CABOTO HOLDING SIM + INTESA BCI |
4,15% |
BANCA LEONARDO |
3,43% |
|
FIN-ECO SIM
|
3,55% |
GRUPPO
DEUTSCHE BANK: DEUTSCHE BANK AG LONDON + DEUTSCHE BANK SIM |
3,26% |
|
GRUPPO CREDEM:
EUROMOBILIARE SIM + ABAXBANK |
3,02% |
GRUPPO BANCA
POPOLARE DI MILANO: BANCA AKROS + BANCA POPOLARE MILANO |
3,16% |
|
GRUPPO
SOCIETE GENERALE: SG PARIS + SG SECURITIES SIM |
2,90% |
OPENGATE GROUP S.P.A.: IL C.D.A. HA APPROVATO LA PRIMA TRIMESTRALE
2001-2002 L'UTILE ANTE IMPOSTE DI PERIODO È PARI A 2,6 MILIONI DI EURO
Milano, 16 gennaio 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Opengate Group
S.p.A., - leader nei settori della distribuzione e produzione di prodotti
informatici, nella fornitura di servizi IT nell'e-business, nella logistica
e nella distribuzione del materiale elettrico - ha approvato la situazione
relativa al primo trimestre dell'anno 2001-2002 (settembre-novembre) che,
nonostante gli eventi negativi dell'inizio del periodo, mostra una sensibile
crescita nei principali indicatori economici rispetto ai dati di chiusura
dell'esercizio. Nonostante la congiuntura di mercato negativa registratasi
nel corso del mese di settembre, le vendite consolidate, anche per effetto
della variazione intercorsa sul perimetro di consolidamento, registrano un
incremento superiore al 30% rispetto al medesimo periodo dell'esercizio
precedente raggiungendo quota Euro 300,3 milioni. Anche il valore aggiunto,
in linea con l'incidenza sul valore della produzione realizzata nel medesimo
periodo dello scorso esercizio, risulta in crescita rispetto al 5,6%
riferito al 31 agosto 2001, raggiungendo il 6,8% pari a quota Euro 20,9
milioni. La crescita del valore aggiunto conferma la validità del modello di
business del Gruppo che grazie ad una efficace politica di diversificazione
è in grado di sostenere importanti tassi di crescita dimensionali,
garantendo nel contempo un deciso incremento del valore creato. Il primo
trimestre si chiude con un deciso miglioramento, rispetto ai dati di
chiusura, della redditività operativa lorda (Ebitda) che passa dal 2,9% (al
31/08/2001) al 3,6% (+24%) raggiungendo Euro 11,1 milioni sebbene in leggera
flessione rispetto al dato del novembre 2000. Il reddito operativo (Ebit)
ammonta € 6,3 milioni mostrando un sensibile aumento e passando dal 1,3% (al
31/08/2001) all'attuale 2 %. Questo dato si mostra particolarmente
significativo in considerazione della quota di ammortamento del goodwill
spesata nel corso di questo primo trimestre, pari a Euro 2,6 milioni, che se
considerata porterebbe ad un Ebit Adj di circa Euro 8,9 milioni. Decisamente
positiva, nonostante non siano ancora state realizzate alcune operazioni di
dismissione immobiliare previste dal management, la riduzione
dell'indebitamento finanziario che registra una riduzione del 6,15% passando
dai € 260 milioni di fine esercizio agli attuali € 238 milioni, contraendosi
pertanto in un solo trimestre di ben Euro 14 milioni. Pietro Pozzobon - Ceo
di Opengate Group S.p.A. - ha commentato positivamente i risultati
raggiunti: "L'andamento del periodo, nonostante la congiuntura verificatasi
all'inizio del trimestre per i tragici fatti dell'11 settembre, risulta
positivo e in linea alle aspettative. Lo scostamento verificatosi a
settembre è stato recuperato. Pertanto, la società mantiene le proprie
previsioni circa la gestione ed i risultati economici futuri." In seguito
allo scorporo del ramo d'azienda, avvenuto ai primi di settembre, della
distribuzione di prodotti informatici e della modifica inerente la
denominazione sociale della capogruppo, da Opengate S.p.A. a Opengate Group
S.p.A., è stata ridefinita la struttura societaria. La capogruppo Opengate
Group S.p.A., a seguito di detto conferimento, non svolge piu' direttamente
alcuna attività operativa se non nei confronti delle società controllate in
forma di direzione strategica, controllo e coordinamento; i dati di periodo
non sono pertanto rappresentativi della reale situazione economico
finanziaria della Capogruppo né sono confrontabili con quelli dei periodi
precedenti. "La riduzione dell'indebitamento finanziario emersa in questo
trimestre - commenta Stefano Perboni Cfo Opengate Group S.p.A.- è in linea
con la strategia di miglioramento della struttura finanziaria del Gruppo.
Sono già state poste in essere le operazioni necessarie per ridurre
ulteriormente l'indebitamento del Gruppo: il cash flow positivo generato
dalla gestione, il miglioramento della rotazione del capitale circolante e
la cessione di immobilizzazioni ritenute non strategiche, garantiranno il
raggiungimento degli obiettivi prefissati." Il Gruppo Opengate S.p.A.,
principale protagonista italiano nella distribuzione di prodotti
informatici, è oggi un'impresa multibusiness che occupa un ruolo di
protagonista anche nei mercati della logistica, dell'e-business, dei servizi
e della distribuzione dei materiali elettrici (in Italia). Il Gruppo ha
chiuso l'esercizio 2000/2001 (sett. 2000 - ago. 2001) con un fatturato di
circa 1 miliardo di Euro (oltre 1,1 miliardi di Euro pro-forma), con oltre
1200 dipendenti e 100 sedi.
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI CHL ESAMINA I DATI PREVISIONALI RELATIVI
ALL'ESERCIZIO 2001, APPROVA BUDGET 2002, PIANO PREVISIONALE 2002 / 2004 E
FISSA TERMINI E CONDIZIONI DELL'AUMENTO DI CAPITALE
Firenze, 16 gennaio 2002 - Previsioni relative all'esercizio 2001 Nel corso
dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2001, Chl traendo vantaggio dal
consolidamento della posizione di riferimento nel mercato, ha adottato una
politica volta all'aumento della redditività anziché alla crescita dei
volumi delle vendite, migliorando conseguentemente il margine operativo ante
ammortamenti ed altri accantonamenti (Ebitda) rispetto al precedente
esercizio. Chl, nell'ottica di valorizzare ulteriormente i servizi resi ai
fornitori e produttori (cd. Brand) dei beni e servizi disponibili sul sito
www.chl.it ha modificato i rapporti contrattuali con gli stessi, riducendo
in tal modo il rischio relativo ai prodotti resi. A tale riguardo, i dati
previsionali relativi all'esercizio 2001 evidenziano ricavi delle vendite e
delle prestazioni di servizi nell'ordine di circa 65 milioni di Euro, in
diminuzione di circa il 23% rispetto ai corrispondenti ricavi pari a oltre
84 milioni di Euro dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2000; un margine
operativo ante ammortamenti ed altri accantonamenti (Ebitda) negativo per
circa 9 milioni di Euro, in miglioramento di oltre il 60% rispetto all'
Ebitda negativo per oltre 23 milioni di Euro dell'esercizio chiuso al 31
dicembre 2000. Inoltre, la perdita operativa (Ebit) prevista per l'esercizio
chiuso al 31 dicembre 2001 è pari a circa 15,5 milioni di Euro, in
diminuzione, seppur in misura percentuale inferiore rispetto a quanto
comunicato in corso d'anno, di circa il 43% rispetto alla perdita operativa
(Ebit) pari a oltre 27 milioni di Euro dell'esercizio chiuso al 31 dicembre
2000. Inoltre, il Consiglio di Amministrazione di Chl ha esaminato la
situazione finanziaria della Società alla data del 15 dicembre 2001. Al 15
dicembre 2001, la situazione finanziaria della Società presenta una
esposizione debitoria a breve termine nei confronti del sistema creditizio
pari a circa 13,6 milioni di Euro ed un'esposizione debitoria complessiva
nei confronti del sistema creditizio pari a circa 16,6 milioni di Euro. La
tabella che segue illustra la posizione finanziaria netta di Chl al 15
dicembre 2001. Dati in migliaia di Euro 15 dicembre 2001
Dati
in migliaia di Euro |
15 dicembre 2001 |
Debiti verso banche a
breve termine |
(13.557) |
Disponibilità liquide |
1.927 |
Attività finanziarie non
immobilizzate |
|
Posizione finanziaria
netta a breve termine |
(11.630) |
Finanziamenti a
medio-lungo termine |
(3.013) |
Totale posizione
finanziaria netta |
(14.643) |
1 I dati contenuti nella tabella sono al netto degli oneri finanziari,
spese e commissioni maturate nell'ultimo trimestre 2001 e di eventuali
operazioni non contabilizzate dalle banche alla data del 15 dicembre 2001.
Si segnala, infine, che sulla base delle rilevazioni interne compiute
direttamente dalla società, nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre
2001, Chl ha registrato una significativa crescita dei due principali
indicatori del sito www.chl.it: al 31 dicembre 2001 gli utenti registrati
(ossia i soggetti che hanno trasmesso a Chl i propri dati identificativi e
che di conseguenza hanno la possibilità di usufruire dei servizi disponibili
sul sito www.chl.it) sono pari a circa 740.000, in crescita di oltre il 35%
rispetto al 31 dicembre 2000; i clienti (ossia gli utenti registrati che
hanno effettuato almeno un acquisto sul sito www.chl.it) sono pari a circa
250.000, in crescita di oltre il 31% rispetto al 31 dicembre 2000. Inoltre,
il Consiglio di Amministrazione di Chl ha approvato il budget dell'esercizio
2002 che prevede ricavi complessivi delle vendite e delle prestazioni
nell'ordine di circa 82 milioni di Euro, di cui oltre 2 milioni di Euro
derivanti dall'attività di E-Commerce Services, un margine operativo ante
ammortamenti ed altri accantonamenti (Ebidta) negativo per circa 2 milioni
di Euro, una perdita operativa (Ebit) nell'ordine di circa 6 milioni di Euro
e un'incidenza della perdita operativa sul fatturato intorno al 7%. Le
previsioni relative all'esercizio 2002 sono state formulate sulla base di
diverse assunzioni contenute nel piano industriale approvato dal Consiglio
di Amministrazione, tra cui ricavi da E-Commerce Services pari a oltre 2
milioni di Euro, un numero di clienti di E-Commerce pari a circa 300.000 e
un numero di iscritti al sito www.chl.it pari a circa 900.000. Con
riferimento all'esercizio 2002, il management della Società intende
proseguire nella strategia di sviluppo di Chl, continuando a privilegiare il
miglioramento dei margini rispetto alla crescita dei volumi delle vendite,
in particolare attraverso il consolidamento della propria posizione
nell'attività di E-Commerce, il rafforzamento dell'attività di E-Commerce
Services nonché l'espansione della presenza sul territorio con l'apertura di
nuovi punti di presenza (c.d. Popitt). Il piano previsionale 2002 - 2004
approvato dal Consiglio di Amministrazione prevede che il punto di pareggio
a livello di cash flow e di margine operativo ante ammortamenti ed altri
accantonamenti (Ebidta) sia raggiungibile con un fatturato complessivo pari
a circa 110 milioni di Euro, di cui 105 milioni di Euro derivanti
dall'attività di E-Commerce e 5 milioni di Euro dall'attività di E-Commerce
Services, un numero di clienti dell'E-Commerce pari a circa 370.000 e un
numero di iscritti al sito www.chl.it pari a circa 1.100.000. Infine, il
piano previsionale prevede che il punto di pareggio a livello di risultato
netto potrà essere conseguito a seguito dell'incremento dei fattori indicati
di circa il 30/40 %. Sulla base dell'andamento economico e gestionale della
Società, delle stime a disposizione del Consiglio di Amministrazione e del
buon esito dell'aumento di capitale deliberato dal Consiglio di
Amministrazione, lo stesso prevede che il punto di pareggio a livello di
cash flow e a livello di margine operativo ante ammortamenti ed altri
accantonamenti (Ebidta) non potranno essere raggiunti prima della chiusura
dell'esercizio 2003 e che il punto di pareggio a livello di utili non potrà
essere raggiunto prima della chiusura dell'esercizio 2004. Ieri il Consiglio
di Amministrazione di Chl S.p.A. ha fissato i termini e le condizioni
dell'aumento di capitale deliberato in data 2 gennaio 2002, nella misura
massima di circa 16,6 milioni di Euro. Il Consiglio di Amministrazione ha
deliberato di fissare il prezzo di emissione nella misura di Euro 3,80 per
azione; le azioni saranno offerte in opzione agli azionisti di Chl S.p.A.
nel rapporto di n. 3 azioni ogni n. 4 azioni ordinarie Chl possedute. E'
prevista l'emissione di n. 4.348.797 azioni per un controvalore complessivo
di Euro 16.525.429. E' previsto che l'offerta in opzione ai soci abbia
inizio il 21 gennaio 2002, successivamente al deposito del prospetto
informativo relativo all'aumento di capitale, per concludersi il giorno 11
febbraio 2002. Le risorse dell'aumento di capitale sociale verranno
impiegate per coprire le perdite e rafforzare la situazione patrimoniale e
finanziaria di Chl, nella prospettiva del mantenimento della continuità
aziendale, per ridurre l'indebitamento complessivo, per consolidare
l'attività di E-Commerce, per sostenere la gestione operativa corrente e per
finanziare il perseguimento della strategia di sviluppo della società. In
relazione a tale aumento di capitale, Stefano Bargagni, Ugo Bolla, Paolo
Bargagni, Fernando Franchi (soci fondatori di Chl) e Starrange S.A. hanno
manifestato l'intenzione di esercitare i diritti d'opzione a loro
complessivamente spettanti alla data di inizio del periodo d'offerta, pari
al 38,18% del capitale sociale, e a sottoscrivere parte delle azioni
relative ai diritti di opzione rimasti inoptati anche successivamente
all'offerta dei diritti di opzione nel Nuovo Mercato ai sensi dell'articolo
2441, terzo comma, del Codice Civile. Chl ha, inoltre, affidato ad IntesaBci
S.p.A. l'incarico di promuovere, organizzare e dirigere un consorzio di
garanzia per la eventuale sottoscrizione delle azioni relative ai diritti di
opzione rimasti inoptati anche successivamente all'offerta dei diritti di
opzione nel Nuovo Mercato ai sensi dell'articolo 2441, terzo comma, del
Codice Civile. IntesaBci S.p.A., sulla base di tale incarico, sta
finalizzando la costituzione del consorzio di garanzia.
STRATEGIA AIR DOLOMITI A BOLOGNA: DIVENTARE IL VETTORE REGIONALE DI
RIFERIMENTO
Milano, 16 gennaio 2002 - Alcide Leali, Presidente di Air Dolomiti, durante
la conferenza odierna presso l'aeroporto Marconi di Bologna annuncia la
strategia di sviluppo della Compagnia dallo scalo emiliano. Air Dolomiti,
leader del settore regionale italiano e partner di Lufthansa, in
controtendenza rispetto all'andamento del settore vede accelerata la propria
crescita grazie alla sua validità strategica e solidità economica. La
capacità di sfruttare agilmente le nuove opportunità competitive consente
alla Compagnia di incrementare la propria presenza sui mercati più pregiati.
"L'obiettivo di Air Dolomiti a Bologna nel medio termine" - ha commentato il
Presidente - "è diventare il vettore regionale di riferimento nei
collegamenti internazionali, in collaborazione con Lufthansa ed i vettori
della Star Alliance. Per rafforzare la presenza della Compagnia sull'area è
stato definito un piano di sviluppo fino al 2004, del quale il primo step è
stata l'apertura il 07 gennaio del volo trigiornaliero per Bruxelles,
nevralgico cuore europeo. Con l'operativo estivo l'offerta sarà incrementata
con l'inaugurazione del collegamento giornaliero con Bari, la riapertura del
volo stagionale per Alghero ed il miglioramento degli orari dei voli per
Monaco di Baviera, in collaborazione con Lufthansa. Nel 2003 Air Dolomiti
intende posizionare sullo scalo emiliano un altro Jet Canadair Crj-200 per
offrire nuovi collegamenti internazionali ed un ulteriore aeromobile Atr per
rafforzare l'attività di feederaggio su Monaco di Baviera e sviluppare il
mercato domestico. Per garantire la massima efficienza operativa, entro il
2004 Air Dolomiti si attrezzerà di una propria base tecnico-operativa presso
lo scalo Marconi. Air Dolomiti, partner di Lufthansa dal 1994, svolge un
ruolo strategico all'interno della Star Alliance, la più grande alleanze
globale, che si candida così come Network internazionale di riferimento
anche a Bologna." Alberto Clô, Presidente dell'Aeroporto G. Marconi, ha
sottolineato l'affinità tra Sab e Air Dolomiti sulla qualità del servizio
che caratterizza le politiche sia del Vettore che dell'Aeroporto di Bologna
ed è funzionale al segmento business sul quale Air Dolomiti intende operare.
AIR DOLOMITI CONQUISTA GLI USA CON DUE MASSIMI RICONOSCIMENTI DI QUALITÀ
Milano, 16 gennaio 2002 - Venerdì 11 gennaio 2002, Orlando - Florida: Air
Dolomiti è insignita di due prestigiosi Diamond Award, i massimi
riconoscimenti assegnati da Onboard Services Magazine, la più autorevole
rivista del settore. Alcide Leali, Presidente di Air Dolomiti ha così
commentato questo ennesimo successo: "I continui riconoscimenti ricevuti in
tutto il mondo confermano le scelte strategiche attuate dalla Compagnia e la
soddisfazione dei nostri passeggeri. Ancora una volta è stata premiata
l'intensa attività di Air Dolomiti, da sempre impegnata nel proporre un
servizio unico ed innovativo. Siamo fieri di rappresentare un modello
organizzativo forte ed efficace e di essere il vettore di riferimento a
livello mondiale per l'Italia. Raggiungere mete così prestigiose in Usa,
mercato dove non siamo presenti, superando realtà del calibro di Delta,
Usairways e Rio Sul (il regionale di Varig) rappresenta un traguardo per Air
Dolomiti e per tutta l'imprenditoria italiana. Nonostante il momento
delicato per il settore, oggi, ci sentiamo ancor più determinati a
sviluppare i progetti futuri e mantenere un grande impegno verso continue
innovazioni delle quali il primo passo sarà Settimocielo Dream, la nuova
business class di Air Dolomiti". È stato premiato il programma "Le Quattro
Stagioni" firmato Settimocielo by Air Dolomiti, il noto marchio dello stile
dell'ospitalità a bordo. Il programma si è caratterizzato dall'alternanza
stagionale dei menù e dal cambio, puntuale con il calendario, delle divise
delle assistenti di volo. Con "Le Quattro Stagioni" a Settimocielo by Air
Dolomiti sono state riconosciute la migliore qualità a livello mondiale
nella categoria "Foodservice" e la massima raffinatezza ed eleganza nel
mondo nella categoria "Uniform". In 11 anni di attività Air Dolomiti ha
ricevuto 12 tra i massimi riconoscimenti internazionali sia per la qualità
del servizio offerto che per lo stile dell'accoglienza a bordo firmata
Settimocielo: questi riconoscimenti collocano la Compagnia quale vettore di
riferimento in termini qualitativi per il trasporto regionale nel mondo.
ALITALIA: RIUNIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Milano, 16 gennaio 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Alitalia,
riunitosi il 14 gennaio sotto la presidenza del dottor Fausto Cereti, ha
esaminato il quadro delle relazioni sindacali inerenti il Piano industriale
2002-2003. In tale ambito l'Amministratore Delegato dottor Francesco
Mengozzi ha informato del prossimo avvio formale delle procedure previste
dagli articoli 4 e 24 della legge 223/1991, che - come raccomandato dal
Consiglio di Amministrazione - sarà preceduto da ulteriori urgenti contatti
a livello istituzionale. Alitalia, non rientrando nell'ambito di
applicazione della disciplina degli ammortizzatori sociali previsti per il
settore dell'industria, precisa che l'adempimento delle formalità previste
dalla legge 223/1991 costituisce obbligo giuridico necessario per poter
accedere all'istituto dei contratti di solidarietà, strumento normativo
previsto per esuberi transitori di personale.
AUSTRIAN AIRLINES PROMOZIONE STRAORDINARIA: VIENNA , ARTE E PIACERE
Milano, 16 gennaio 2002 - La cittá, in abito invernale, Vi invita a visitare
il nuovo Quartiere dei Musei (una delle 10 aree museali piú importanti del
mondo), i suoi prestigiosi boulevards, castelli fiabeschi come Schönbrunn o
Belvedere, parchi e giardini storici. Ma imperdibili sono anche i sapori che
Vienna può offrire: è d'obbligo una visita ai celeberrimi Caffé viennesi,
alle trattorie tradizionali, cosí come ai ristoranti e discoteche all'ultima
moda! Promozione straordinaria: Vienna, Arte e Piacere a partire da Eur 234
Il pacchetto include voli di linea a/r e una notte in albergo (categoria
turistica con prima colazione inclusa). Partenze da Milano, Venezia,
Bologna, Verona, Firenze e Roma. Supplemento da Bologna, Venezia e Firenze
di Eur 30 a persona. L'offerta è valida per partenze fino al 23 marzo 2002.
Minimo di partecipanti : 2 adulti Riduzione bambini e costo per
pernottamenti aggiuntivi, su richiesta presso le agenzie di viaggio. Tasse
aeroportuali e quota d'iscrizione sono escluse dal pacchetto. Non è
possibile acquistare solo il trasporto aereo; è necessario trascorrere a
Vienna la notte tra sabato e domenica. L'offerta è soggetta a restrizioni e
disponibilità posti. La promozione è realizzata in collaborazione con:
Alpitour, Francorosso, Caldana, King Holidays, Hotelplan, La 5 Viaggi,
Meridiano, Modern Viaggi, Talenti, Touring Club, Wolff Viaggi Il pacchetto
puó essere acquistato presso tutte le agenzie di viaggio o chiamando i
seguenti numeri : Nord Italia : 02 80663095 Centro - Sud Italia: 06 65684014
Infolink:
www.austrianairlines.it
LA TECNOLOGIA FERROVIARIA ITALIANA CONQUISTA LA COREA
Milano, 16 gennaio 2002 - Sarà il Roger1000 della MerMec di Monopoli (Bari)
a diagnosticare lo stato dei binari dell'alta velocità coreana. La MerMec,
dopo una battaglia ricca di colpi di scena, è riuscita ad aggiudicarsi la
gara per la costruzione di una rivoluzionaria macchina diagnostica, in grado
di analizzare le condizioni della linea ferroviaria che ospiterà i treni ad
alta velocità Ktx, il corrispondente del francese Tgv prodotto dalla Alstom.
La macchina, del valore di 10 milioni di euro, è il vanto dell'azienda
pugliese. "Si tratta del Roger 1000, un vero e proprio concentrato di
tecnologia", spiega Vito Pertosa, amministratore delegato della Mermec, "che
può percorrere la linea ferrata ad una velocità di oltre 180 km all'ora
analizzando durante il suo percorso tutti i parametri dello stato del
binario e della rete elettrica aerea". Con l'arrivo di queste macchine
diagnostiche di nuova generazione i moderni e veloci treni dovrebbero
ridurre notevolmente quei guasti inaspettati causati da problemi alla rete e
la MerMec è l'unica azienda italiana, e una delle tre al mondo, in grado di
produrre una tecnologia simile. E non è tutto perché la MerMec, oltre ad
analizzare la linea con il suo Roger1000, ha vinto anche un'altra importante
commessa indetta dalla Khrc (Korean High Speed Railway Authority). "In joint
venture con altre due società francesi", continua Pertosa, "forniremo anche
dei moderni sistemi di misura da installare proprio sul treno Ktx rilevando
fino a 350 Km/h". Mermec è tra le principali industrie meccaniche al mondo
specializzate nella costruzione di mezzi diagnostici per linee ferroviarie.
La MerMec, che ha sede a Monopoli (Bari), è nata nel 1969 come officina
meccanica e ha subito una vera e propria accelerata nell'ultimo decennio,
quando ne ha preso le redini Vito Pertosa, figlio del fondatore e attuale
amministratore delegato. La società, infatti, si è prima specializzata nella
costruzione di mezzi per la manutenzione delle linee ferroviarie, diventando
uno dei principali fornitori delle Ferrovie dello Stato e poi, con
importanti investimenti nelle attività di ricerca, soprattutto in campo
elettronico (svolte sia all'interno che in partnership con i principali
laboratori italiani), è passata anche alla diagnostica. Con i suoi mezzi
tecnologici è presente sui principali mercati mondiali, dalla Grecia al Perù,
dalla Spagna ad Hong Kong, dal Sud Africa alla Norvegia. Proprio in quest'ultimo
paese, da circa un anno, circola il Roger1000, il mezzo più avanzato
prodotto fino ad ora dalla MerMec. Si tratta di una motrice che misura e
controlla tutti i parametri della linea ferroviaria e, in alcuni casi,
ripara automaticamente gli eventuali danni. Una macchina diagnostica che ha
stabilito anche il record mondiale di velocità su rotaia nel suo settore:
245 Km/h in traino e 181 Km/h da sola. E sempre in Norvegia, da novembre
2001 la società italiana si è aggiudicata la manutenzione del mezzo e
l'intera gestione dei dati fino al 2006. Da qualche anno inoltre, la società
meccanica ha allargato la sua area di influenza al settore elettronico e, in
particolare, alle applicazioni del laser nell'industria, diventando partner
dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) per la ricerca sulle tecniche laser per
la ricostruzione tridimensionale della cella di lavoro di un robot sulla
stazione spaziale internazionale. Alla MerMec, certificata Uni En Iso 9001
fin dal 1994, prestano la loro opera oltre 100 persone, delle quali 30 sono
ingegneri.
EUROLANDIA, RECORD DI TRANSAZIONI CON CARTE MASTERCARD E MAESTRO GRAZIE
ALL'EURO
Milano, 16 gennaio 2002 - "Il passaggio all'utilizzo dell'euro è stato molto
più veloce in tutta Europa di quanto ci aspettassimo, con circa il 75% dei
pagamenti effettuati in euro nei primi otto giorni di vita della nuova
moneta", afferma Dominique Bichut, responsabile della divisione euro di
Europay International (circuito di pagamento con i marchi Maestro per le
carte di debito e MasterCard per quelle di credito), "come pure è stato
superiore alle previsioni il ricorso alla moneta elettronica per i
pagamenti. Nella prima settimana", continua Bichut, "abbiamo processato più
di 5 milioni di transazioni, con un aumento medio del 50% rispetto allo
stesso periodo dello scorso anno, imputabile esclusivamente all¹arrivo dell¹euro,
a cui si aggiunge una percentuale del 30% di incremento di carattere
fisiologico". Le rilevazioni di Europay indicano inoltre che l¹Austria e la
Germania guidano la classifica dei prelievi dagli sportelli automatizzati (Atm),
con una media rispettivamente di 245 e di 240 euro. "Anche in Italia abbiamo
assistito a un notevole incremento nel ricorso alla moneta elettronica per i
pagamenti", afferma Paolo Bortolotto, key account manager di Europay e
responsabile della divisione euro in Italia, "avendo registrato un aumento
complessivo del numero delle transazioni del 60%, di cui la metà dovuto
all’arrivo dell'euro e la metà alla crescita del business. Inoltre",
aggiunge Bortolotto, "la crescita del 30% grazie all¹euro, riguarda per il
10% le transazioni Atm e per il 20% le transazioni tramite Pos". Inoltre, i
titolari che hanno utilizzato le carte Europay per i prelievi o per i
pagamenti tramite Pos sono ricorsi subito alla nuova moneta, in quanto più
del 90% delle transazioni sono risultate in euro. Considerando queste prime
rilevazioni e il fatto che pagare con le carte è più semplice, elimina il
problema dei calcoli, della gestione delle monetine e del rischio di
falsificazioni, Europay prevede che per l¹anno in corso si assisterà a un
incremento di circa il 50% nell'utilizzo delle carte in Italia.
EDS ITALIA: CARLO DE FOCATIIS ALLA GUIDA DEL BPM IL BUSINESS PROCESS
MANAGEMENT CRESCERÀ DEL 16,4% ENTRO IL 2003
Milano, 16 gennaio 2002 - Eds ha annunciato che Carlo de Focatiis è stato
nominato Direttore della linea di business Bpm di Eds Italia. In questo
ruolo de Focatiis ha la responsabilità della gestione e dello sviluppo dei
servizi di gestione dei processi aziendali (Business Process management) con
un focus particolare nel payroll, nella gestione della liquidazione dei
sinistri, nei servizi di roaming per la telefonia cellulare, nel Crm e nella
gestione integrata del back office per differenti settori di mercato. La
struttura Bpm di Eds Italia rappresenta una realtà rilevante nel frammentato
mercato italiano del Bpm (6 miliardi di dollari nel 2001, con un carg del
16,4 % nel periodo 2000-2003, secondo studi di settore). Entrato in Eds
Italia nel 1995, ha precedentemente lavorato in Ibm (1987-1995) nel team
commerciale del Ministero di Grazia e Giustizia e Alitalia. Ha, fra l'altro,
attivato la nuova rete di trasmissione dati delle agenzie di viaggio
italiane in collaborazione con Telecom Italia, ha concluso il contratto di
outsourcing dei sistemi informativi della Cit Viaggi S.p.A e della rete di
trasmissione dati di un'importante Istituzione Vaticana.
STAGE FORMATIVI PRESSO IL MINISTERO AFFARI ESTERI
Milano, 16 gennaio 2002 - L'Università degli Studi di Torino informa che è
stato pubblicato il nuovo bando per l'anno 2002 relativo al Programma di
Tirocini Ministero Affari Esteri - Università Italiane. Tale iniziativa
consente a studenti laureandi o neo-laureati dell'Università di Torino di
effettuare dei periodi di formazione-lavoro presso il Mae, le sue
rappresentanze diplomatiche, gli uffici consolari, le rappresentanze
permanenti presso le organizzazioni internazionali e gli Istituti di Cultura
e di poter approfondire la formazione personale tramite la sperimentazione e
la comprensione di logiche e sistemi di relazione propri del mondo
produttivo. La proposta si rivolge agli studenti iscritti all'ultimo anno di
corso, che abbiano superato il 70% degli esami previsti dal piano di studi
con una media non inferiore a 27/30, ma anche a laureati, che abbiano
conseguito il titolo di studio da non oltre 18 mesi, con una votazione
minima di 100/110. La scadenza per la raccolta delle proposte di
candidatura, da parte degli uffici competenti dell'Ateneo Torinese, è
fissata al 4 febbraio 2002. Per qualsiasi informazione si prega di
rivolgersi a: 1- Sezione Relazioni Internazionali Tel. + 39 011
670.2486/2955/2457 Fax + 39 011 670.2453 e-mail:
crui_mae@rettorato.unito.it web site:
http://hal9000.cisi.unito.it/wf/ATENEO/Area-Ricer/Sezione-Re/Unit
oper1/Rapporti/tirocini.htm 2- CRUI: web site:
http://www.crui.it/tirocini/index.html
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