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MARTEDI'
5 FEBBRAIO 2002

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IL CES PROPONE LA CREAZIONE DI UNA RETE PANEUROPEA D'INFORMAZIONE IN MATERIA DI COMMERCIO ELETTRONICO PER LE PMI

Bruxelles, 5 febbraio 2002 - Nel commentare la comunicazione della Commissione europea, dal titolo "Aiutare le Pmi a convertirsi ai sistemi digitali", il Comitato economico e sociale (Ces) europeo ha proposto la creazione di una rete paneuropea d'informazione per le Pmi (imprese di piccole e medie dimensioni), che adottano le soluzioni offerte dal commercio elettronico. La comunicazione intende dare impulso al piano d'azione "eEurope" ed accelerare la realizzazione dei programmi che aiuteranno le Pmi ad accedere alle attività commerciali su Internet. Il documento comprende le seguenti azioni: valutazione comparata delle strategie nazionali e regionali a sostegno del commercio elettronico; migliore accesso all'informazione e raccolta dei feedback ai fini dell'adozione delle politiche; promozione della sensibilizzazione; fornitura di un meccanismo di garanzia sui prestiti per le Pmi; creazione di un gruppo di sorveglianza nel settore delle Tic (tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni). Il parere del Ces contiene anche un invito a fornire alle Pmi maggiori informazioni sui vantaggi offerti dalla conversione ai sistemi digitali, ad aumentare i finanziamenti a livello europeo, a formare in maniera più adeguata il personale ed i proprietari delle Pmi ed a definire un quadro legale e normativo migliore, che risponda alle esigenze delle Pmi in materia di commercio elettronico a livello nazionale, europeo ed internazionale. Nel documento si fa anche richiesta di dati comparativi aggiornati per la valutazione delle azioni, nonché per la misurazione dello sviluppo e dell'assorbimento di know-how da parte delle Pmi. Il Ces propone di costituire una rete paneuropea strutturata d'informazione, di cui facciano parte gli Eurosportelli (Euro Info Centres), i Centri di collegamento per l'innovazione (Innovation Relay Centres), le organizzazioni rappresentative e le camere di commercio. La rete dovrebbe fornire informazioni di contenuto giuridico e regolamentare, nonché provvedere a raccogliere e distribuire il materiale necessario, creando nel contempo per le Pmi un servizio di sostegno specializzato in commercio elettronico. La rete dovrebbe ovviare alla mancanza di informazioni a disposizione delle Pmi, che il Ces ritiene sia un grave problema. "È necessario modificare gli obiettivi e la filosofia dell'informazione destinata alle Pmi, poiché finora non ha dato i risultati sperati. Dal momento che queste società si fondano essenzialmente sullo sforzo individuale dei loro proprietari e di un personale non molto numeroso, occorre persuadere in modo assai concreto i proprietari dei reali e sensibili vantaggi pratici", stabilisce il parere del Ces. Il Ces propone di aumentare i finanziamenti e di incentivare gli investimenti nel settore delle nuove tecnologie e del commercio elettronico e suggerisce l'adozione di incentivi specifici per il settore bancario, affinché questo promuova lo sviluppo del commercio elettronico nelle Pmi, attraverso il finanziamento diretto ed immediato degli appositi strumenti. Il parere afferma che la mancanza di finanziamenti a livello europeo, scoraggia l'adozione delle soluzioni offerte dal commercio elettronico e che, nei casi in cui tali finanziamenti esistono, si avverte l'esigenza di una programmazione adeguata e di un utilizzo più razionale delle risorse. Il Ces è preoccupato per il divario esistente fra il numero di Pmi che utilizzano il commercio elettronico in Europa, in confronto al dato degli Usa e di alcuni paesi del Sud-Est asiatico. Il Comitato ritiene che le azioni "Go Digital" della Commissione "si muovano nella giusta direzione", ma lamenta che i tempi sono eccessivamente lunghi e non "tengono in debito conto la natura urgente e pressante dei problemi che le Pmi si trovano ad affrontare, in relazione alla tecnologia digitale". Il documento appoggia le idee contenute nella comunicazione della Commissione, richiedendo nel contempo misure maggiori, ma riconosce che anche le stesse Pmi sono in parte responsabili di colmare il divario digitale nei confronti delle loro controparti statunitensi e del Sud-Est asiatico. "Il Ces ritiene che lo spirito fortemente conservatore e la mancanza della cultura necessaria, che caratterizzano un gran numero di Pmi, costituiscono un ostacolo molto serio, che ritarda e limita gli sforzi e le azioni da intraprendere con estrema urgenza", enuncia il parere del Ces. Il documento dichiara che le Pmi hanno la tendenza a reagire con molta lentezza alle sfide proposte dalla nuova era, o non reagiscono affatto, "anche se gli imprenditori dovrebbero essere sempre vigili e flessibili. Il presupposto essenziale affinché una Pmi possa modernizzarsi ed evolvere fino a divenire parte della nuova economia, è il cambiamento delle sue strutture organizzative", conclude il Ces.

UNA CONFERENZA IN ITALIA ESAMINA IL RUOLO DI INTERNET NELLE AMMINISTRAZIONI LOCALI
Milano, 5 febbraio 2002 - La conferenza "Eisco 2002" sul tema "I portali Internet e la riorganizzazione delle amministrazioni locali e regionali in Europa" si svolgerà a Cagliari (Italia) dal 27 al 29 maggio 2002. La manifestazione è organizzata dalla rete Elanet, sotto il patrocinio della Regione Sardegna e della DG Società dell'informazione della Commissione europea. Essa analizzerà questioni quali l'e-government, l'e-democracy e l'innovazione tecnologica per le economie locali. La conferenza esaminerà anche i nuovi approcci nel settore della ricerca europea, compreso il ruolo del sesto programma quadro (6PQ) di ricerca. Fra gli oratori figurano i rappresentanti della DG Società dell'informazione e delle associazioni delle amministrazioni locali e regionali. Elanet (Rete telematica europea degli enti locali) opera sotto la supervisione del Cemr (Consiglio dei comuni e delle regioni d'Europa). Le sue attività si concentrano sull'attuazione, a livello regionale e locale, delle misure in favore della società dell'informazione. A tutt'oggi, la rete riunisce i rappresentanti di 19 paesi europei, compresi i 15 Stati membri dell'Ue. Infolink:
http://www.eisco2002.org

ICONMEDIALAB TRA LE 30 MIGLIORI AZIENDE ITALIANE PER QUALITÀ DELL'AMBIENTE ORGANIZZATIVO
Milano, 5 Febbraio 2002 - IconMedialab, leader europeo nella consulenza e nella realizzazione di progetti e-Business, riceve oggi, in occasione del 1° Simposio Nazionale sul clima organizzativo delle aziende 2001, il riconoscimento per essersi classificata tra le 30 migliori aziende in Italia per la qualità dell'ambiente organizzativo e lavorativo. Per la prima volta in Italia, il Great Place to Work Institute, organizzazione specializzata nello studio e nella consulenza finalizzata al miglioramento della qualità dell'ambiente di lavoro, ha condotto un'indagine di questo tipo e con le medesime modalità utilizzate da anni sia negli Stati Uniti che in altri paesi europei e asiatici. L'indagine, i cui risultati sono stati pubblicati dal Sole 24 Ore, è stata realizzata con il patrocinio di alcune associazioni territoriali e di Confindustria. La valutazione della qualità dell'ambiente organizzativo si basa su un'analisi metodologica, consolidatasi attraverso lo studio dei dati raccolti somministrando test specifici ai lavoratori, e sull'esperienza più che ventennale maturata all'estero operando con questa tipologia di ricerche. L'indagine del Great Place to Work Institute si fonda sullo studio delle relazioni che intercorrono tra il singolo individuo (lavoratore) e le tre componenti dell'organizzazione (azienda): il management aziendale, il lavoro svolto, i colleghi. La prima relazione è caratterizzata dal livello di fiducia reciproca esistente tra il management e l'individuo, la seconda dal livello di orgoglio maturato dal dipendente - legato a molteplici aspetti, che vanno dalla qualità del lavoro all'immagine dell'azienda, alla sua responsabilità sociale - , la terza dal senso di appartenenza al team e dai rapporti interpersonali tra colleghi. "La ragione fondamentale che ha spinto IconMedialab a partecipare a questa iniziativa - dichiara Marco Tosi, Amministratore Delegato di IconMedialab Italia - è legata al fatto che per essere competitivi sul mercato è necessario che le aziende possano contare su professionisti di valore, talenti che è necessario saper innanzitutto "attrarre" e, successivamente, "trattenere", ponendo particolare attenzione alla qualità dell'ambiente di lavoro. IconMedialab, infatti, è da sempre un'entusiasta sostenitrice dell'assioma: migliore è la vita dei lavoratori, maggiore è il successo economico dell'impresa". Tra gli aspetti più importanti che hanno contraddistinto l'inserimento di IconMedialab tra le 30 aziende giudicate migliori rispetto alla qualità dell'ambiente organizzativo: il forte coinvolgimento professionale, generato da un profondo senso di appartenenza al team di lavoro, dalla disponibilità verso i propri colleghi e dalla soddisfazione nello sviluppare soluzioni dagli standard qualitativi elevati; la notevole responsabilizzazione dei dipendenti da parte del management.

DOPO IL SUCCESSO DI SCREEN, INIZIANO 3 NUOVI PROGETTI FSE PER 2 MILIONI E 173 MILA EURO CEDCAMERA IN PRIMA LINEA PER LA FORMAZIONE TECNOLOGICA ALLE PICCOLE/MEDIE IMPRESE
Milano, 5 febbraio 2002. CedCamera, l'azienda speciale di Servizi informativi della Camera di Commercio di Milano, confermando uno dei suoi compiti istituzionali - cioè aiutare associazioni di categoria, piccole e medie imprese, artigiani, commercianti, professionisti e lavoratori autonomi di fronte al problema di un utilizzo adeguato e proficuo delle nuove tecnologie informatiche - annuncia l'avvio di 3 progetti Fse - Fondo Sociale Europeo rivolti a 560 Pmi Lombarde: Fides (la privacy, la sicurezza e la firma digitale); Coppi (l'avvio di una iniziativa commerciale su Internet); Fair (il lavoro remoto e distribuito). Si parla molto di opportunità offerte dall'economia digitale e di qualità delle Pmi lombarde, ma ci si occupa poco di come consentire a queste aziende di mantenersi aggiornate in modo efficace ed economico di fronte a tecnologie in continua evoluzione. CedCamera già nel 2000 si è posta il problema e ha sviluppato con il progetto Screen un programma didattico per l'alfabetizzazione di 500 Pmi lombarde nell'utilizzo di Internet, con lezioni in aula miste a tecniche innovative come la formazione a distanza e l'utilizzo di "tutor" presso le aziende. Questa esperienza, i temi innovativi trattati e la figura dei "Tutor per l'assistenza personalizzata alle Pmi" di fatto un ulteriore progetto per la formazione di giovani all'imprenditoria nell'area dei servizi alle imprese sviluppato all'interno dei progetti Fse sopra citati - sono stati certamente valori che hanno consentito a CedCamera di candidare con successo Fides, Coppi e Fair per la richiesta di supporto alla Regione Lombardia. "Con l'assegnazione dei finanziamenti FSE ai nostri 3 progetti - dichiara Massimo Sordi, Presidente di CedCamera, l'azienda speciale di Servizi informativi della Camera di Commercio di Milano è stata riconosciuta nei fatti la validità del lavoro svolto da CedCamera in questi anni nell'ambito dei programmi con finanziamento pubblico. Sono altresì convinto che l'attualità dei temi da noi proposti: sicurezza informatica, e-Business, commercio elettronico e telelavoro, argomento quest'ultimo più volte citato in questi giorni per i problemi ambientali che affliggono molte città italiane, più la multicanalità del metodo formativo - prosegue Sordi - saranno ben apprezzati dai destinatari di riferimento per cui ci aspettiamo ragionevolmente di avere una richiesta di partecipazione superiore ai 560 posti disponibili". Descrizione progetti - Fides ("Firma Digitale E Sicurezza") si rivolge a 300 imprese per approfondire gli aspetti alla base di una iniziativa di e-Business tra imprese che, se trascurati, ne minano l'efficacia. La conservazione degli archivi aziendali, i dati sensibili, la normativa sulla privacy e gli adempimenti conseguenti, la sicurezza dei sistemi informativi aziendali sia dal punto di vista fisico che organizzativo, le problematiche della sicurezza in Internet, la cifratura dei dati e l'utilizzo della firma digitale per garantire riservatezza e integrità delle informazioni, sono gli argomenti trattati. Alle aziende partecipanti verranno forniti strumenti per la rilevazione dei dati sensibili e per l'analisi della sicurezza aziendale, una SmartCard della Camera di Commercio di Milano con il relativo lettore, oltre al software necessario per dare applicazione concreta ai temi oggetto del corso. Coppi ("Commercio On-line Per Piccole Imprese") si rivolge a 100 imprese per affrontare gli aspetti strutturali di una iniziativa di e-Commerce. La logistica, i pagamenti, i portali generalisti e di settore, la comunicazione, come non entrare in concorrenza con gli altri canali di vendita già attivi, come scegliere i prodotti da vendere in rete, come implementare praticamente un negozio su Internet sono gli argomenti trattati. Alle aziende partecipanti verrà fornito in uso, per il periodo del progetto, uno spazio per attivare e mantenere operativo, con il supporto di specialisti, un sito Web per le vendite on-line. Fair ("Formazione alle Applicazioni Remote") si rivolge a 160 dipendenti di imprese per analizzare le tematiche del telelavoro e del lavoro remoto. L'organizzazione del lavoro, le modalità di controllo, i rapporti tra lavoratore e responsabile, le competenze e gli strumenti di base necessari per operare in modo corretto indipendentemente dal luogo fisico sono cambiati. L'impresa distribuita, le nuove forme flessibili di lavoro, le collaborazioni esterne, il telelavoro sono gli argomenti trattati. Verrà affrontata l'attività di preparazione di una impresa ad un progetto di telelavoro, usufruendo anche dell'esperienza diretta di Cedcamera che oggi annovera il telelavoro tra gli strumenti contrattuali ordinari. Il progetto Fair è condotto in associazione temporanea di impresa con Excellent Sas di Michele Bonomo & C., che vanta una consolidata esperienza sui temi del lavoro remoto. Infolink:
http://fides.mi.camcom.it http://coppi.mi.camcom.it http://fair.mi.camcom.it http://www.cedcamera.com

FSE NEW OPPORTUNITIES IN THE EASTERN EUROPEAN MARKETS BY A. KARPOV - FUND MANAGER OF UNION INVESTMENT
Milano, 5 febbraio 2002 - The economic slowdown in the European Union and in the United States had some negative effect on the Eastern European economies, but the average growth rates of these countires remained above the EU levels. Hungary, Poland and Czech Republic are belonging to the frontrunners in the EU accesion talks, finishing already 23, 18 and 21 chapters from the total of 29. These countries are expected to finish talks in 2002 and join the EU between 2004 and 2005. Hungary reached the highest GDP growth with 4% in the first 9 month of 2001 and it also should be close to 4% for the whole year. The economy was negatively influenced by the slowdown in the EU, as almost 50% of the Hungarian GDP made by the export to EU countries. In contrast, household consumption has held up relatively well on the back of by 10% increasing real wages. The fiscal situation is well under control and the government is set to achieve its deficit target of around 3,4% of Gdp. In May the National Bank of Hungary abolished the previous crawling peg system, and introduced a wide (+/- 15%) floating regime. The Huf appreciated this change and has fluctuated between 6% and 12% on the strong side of the middle of the band. Inflation declined from an above 10% level to 6,8% in December, which was driven mainly by a strengthening Huf, a slowing food price increase and declining energy prices. The NBH cut interest rates bei 200 bp paralell with the declining inflation and with the interest policy of the European Union, which stimulated the Stock Exchange. As a result of the relatively good macro environment, the Budapest Stock Exchange had the best performance in Central-Eastern Europe and closed the year 2% higher. The GDP growth in the Czech Republic remained also healty and is expected to reach around 3.5% for the full year of 2001. The main negative factor was the weakening export to the European Union, which was partially offset by strong foreign investment and increasing consumer demand. The state budget deficit will finish this year close to 4.5% of GDP, while the balance of the entire public sector is expected to post a gap of almost 8,3% of GDP. To cover the deficit the cabinet privatised Komercni Bank and partially the energy sector, but some privatisation tenders failed and now the time schedule seems to be very thight before the elections in mid 2002. Despite declining energy prices, inflation came above plan and so room for rate cuts was limited. The PX50 index closed 5% lower in 2001. The Gdp growth in Poland will be just around 1.5% in 2001, which was not only negatively influenced by the slowdown in the EU but high real interest rates, high unemployment (16,8% in November), low real wages growth also depressed the domestic demand and therefore the Gdp growth. The real interest rates remained high despite the totally 750 bps rate cuts to 11,5% as Cpi declined through the year (due to strong Pln, declining energy and food prices) and was 3,6% in December. The increased budget deficit target of 3,9% of Gdp will also be difficult to meet. he political situation was also unstable due to the elections in September and due to the first fights within the new coalition which combines the pragmatic centre-left Sld party with the populist Peasants, who are antireform, suspicious of the EU and foreigners in general, and would prefer to raise taxes rather than restrain spending to control the budget deficit. On issues including privatisation and foreign access to land ownership (in the EU accesion talks), stresses will be evident in the coalition, but should not be fatal. All these negative factors depressed the Warsaw Stock Exchange, which was the worst performing market of East European, closing more than 13% down in 2001. We expect that Gdp growth will improve in Eastern Europe only in the second half of 2002 which should come from increasing export activities to the European Union. Increased government spendings in Hungary and in the Czech Republic are expected before the elections (middle of the year) which together with the consumer spending should keep these economies on track in the first half of 2002. The economic growth should remain the lowest in Poland as the already relatively big budget deficit won´t allow the government to stimulate the economy through significant spendings, and furtner increasing unemployment (above 17%) should also depress consumer demand. We expect a GDP growth of 3,8% for 2002 in Hungary, 3,2% in the Czech Republic and 2,5% in Poland. The elections in the two countries will increase the risks of these equity markets, but according to the current polls and the programs of the parties, we don´t expect any major shift in the economic policy. Due to the increased governemt spendings we expect a slight increase in the budget deficits, which will be covered by privatisation revenues in Poland and in the Czech Republic. We expect a further strengthening of the Eastern European currencies in the first half of 2002, which together with a declining energy prices should push inflation further down in the first half of 2002. In the second half however increasing economic activity and domestic demand should result in increasing Cpi figures. We expect the biggest Cpi drop in Hungary (helped also by food prices), from 6,8% at the end of 2001 to 5,3% at the end of 2002, which should allow another 200 bps rate cut in the whole year. Cpi in Poland and in the Czech Republic should improve just marginally for the whole year to appr 3,5% as CPI in these countries was also quite low (around 4%) at the end of 2001. We expect further rate cuts also in Poland (appr 350 bps, mainly in the first half), as real interest rates are still the highest (7%), however further aggressive rate cuts could be only implemented if new debt does not exceed Pln 40bn. In the Czech Republic no rate cut is expected. As economic conditions seem to remain the best in Hungary, we keep our overweight position. We remain underweight in Poland. However if economic conditions improve we are ready to increase the weighting of the country. We remain underweight in the Czech Republic as privatisation stories and share overhang should depress the market. On a sector basis, we maintain our overweight position in the banking sector. The valuation of the banking market is still low and we believe that this sector will be the main beneficary of the convergence. Our top pick in the sector is Otp, which is the dominant Hungarian retail bank. The earnings growth driver should come from the increasing domestic lending business (especially mortgage lending) and from the increasing fee and comission income. We also like the Czech banks (Komercni Banka and Ceska Sporitelna). Komercni Banka was privatised in the second half of 2001 and as a result of the restructuring process made by Societe Generale, the new strategic investor, we see a big upside potential. We are underweight in Polish banks, which seems to be overvalued, except the biggest retail bank, Bank Pekao. The company has a good management and through its restucturing process the share is still attractive. We are neutral in the Pharma sector, but being slightly overweight in Richter and Egis, the two Hungarian generic producers. The growth driver at both companies should come through a very strong export to the Cis, but domestic and European exports should also remain healthy. The overall growth rate of these companies should be above 10% in the coming years, despite a slight decline in margins due to the expected strenghtening of the Huf. We are overweight in IT sector, due to our overweight position in the Polish Computerland and Prokom. The computerisation in Poland is quite low relative to the European average, so IT spendings are expected to pick up in the comming years, before Poland joining the EU. We believe that Prokom and Computerland have the highest quality in the sector, having the best chance to win the big tenders in the public sector (health care) and in the private sectors (banking, telecom and energy). We are overweight in the energy sector. In Eastern Europe our top pick is Mol, the Hungarian Oil and Gas company, which should improve its profitability significantly with the decline of the energy prices. Mol is also a significant player in the regional consolidation, which should also imporve efficiency on the long term. The company has a good management and an attractive valuation. We are underweight in Telecoms. The liberalisation in these markets has just started now, but penetration in these countries is relativly high. It means that growth rates in the fixed line business could be flat and competition should depress margins. Growth is expected only in the mobile business as mobile penetration still offers some upside potential. Within the Central-European fixed line operators, we are overweight in the Hungarian incumbent Matav, which has a dominant position in the fixed line market (appr 70% market share) and is well prepared for the liberalisation, which means that only small market share loss and margin erosion is expected. Matav also has a 100% stake in the largest Hungarian Mobile Phone Company (Westel), where we expect to see more than 10% revenue growth and a significant margin improvement. The valuation of the company is attractive compared to other Eastern European fixed line operators. Russia was the best performing market in 2001. Outlook for 2002 is bright also. Top down: Economic growth could be 3-4% (on of the highest in the region) Inflation is under control, Economic reform start to pay off , Potential for reforms is further huge. Bottom up :Corporate governance will improve further, Business models are getting more clear and transparent, Cheap valuation. We think that year 2002 will stay under restructuring line in Russia, therefore we do prefer restructuring stories in each sector: Oil/Gas: Lukoil , Utilities: Rao Ues. Further our top pick are: Yukos (oil), region small utilities and wireline Telcos, second tier companies from metall and consumer sector. We think the oil price envorinment will stay very volatile this year because the discussion between Russia and Opec will reopen latest in april, Russia increases export capacity by launching Baltic pipeline by the end of 2002, some Russian oil companies upgraded their production targets for 2002 ( two digit),but we do live in different world right now (different geo-political situation)and therefore we think that Russia and Opec will find a solution. But in between the oil price will stay very volatile and this situation will create good buying opportunities in Russia.

MONTEDISON: L'INIZIATIVA SAI ALL'ESAME DEL CDA
Milano, 5 febbraio 2002-Con riferimento alle notizie di stampa riguardo a recenti iniziative di Sai Spa, Montedison precisa che: 1) con lettera in data 2 febbraio 2002 Sai spa ha proposto a Montedison spa "quali acquirenti delle n. 85,5 milioni di azioni ordinarie La Fondiaria Assicurazioni spa gli investitori J.P. Morgan Securities Limited, Interbanca spa e Francesco Micheli". La proposta è accompagnata da tre promesse di acquisto indirizzate a Sai e aventi per oggetto ciascuna una frazione della intera quota di n. 85,5 milioni di azioni ordinarie Fondiaria possedute da Montedison. A fronte di ciò, Sai ha dichiarato di attendere pronta restituzione della caparra a suo tempo versata a Montedison con le modalità specificate dai promittenti. 2) Ieri Montedison ha fatto pervenire copia di tale documentazione a Toro Assicurazioni per le valutazioni del caso, riservandosi ogni valutazione e conseguente determinazione. 3) Il consiglio di amministrazione di Montedison è stato convocato per oggi 5 febbraio alle ore 18 per esaminare e discutere l'iniziativa di Sai Spa e per assumere le conseguenti determinazioni.

GRANDI NAVI VELOCI S.P.A. (GRUPPO GRIMALDI): POSITIVO IL FATTURATO PRECONSUNTIVO DELL'ESERCIZIO 2001. FATTURATO CARATTERISTICO 2001 A 180,7 MILIONI DI EURO (350 MILIARDI DI LIRE) IN PROGRESSO DEL 5,2%
Milano, 5 febbraio 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Grandi Navi Veloci S.p.A. - compagnia di navigazione attiva nel trasporto di merci e passeggeri con auto al seguito nel Mediterraneo e quotata al Mercato Telematico della Borsa Italiana S.p.A. - presieduto da Aldo Grimaldi si è riunito per prendere in esame i dati preconsuntivi relativi all'intero esercizio 2001. L'anno si è chiuso con un trasportato di 957.600 passeggeri (-1,2%) e 1.918.400 metri lineari di veicoli commerciali (+1,2%). L'incremento sul fronte delle merci ha pressoché compensato la leggera flessione del numero di passeggeri dovuta ad un periodo di mancato utilizzo di alcune navi nel regolare servizio traghetto a causa dell'organizzazione del G8 a Genova. L'incremento delle tariffe, nonché il noleggio di due unità alla Presidenza del Consiglio, hanno permesso al fatturato di collocarsi, per l'intero anno, al livello previsto di circa 180,7 milioni di Euro, in progresso del 5,2% rispetto all'esercizio precedente. Per quanto riguarda l'esercizio in corso, la Società prevede un progresso percentuale del fatturato a due cifre, anche grazie all'entrata in servizio, nel mese di marzo, del nuovo supertraghetto "La Superba" che permetterà - insieme alla nave gemella la cui consegna è prevista nella primavera del 2003 - di mantenere la leadership nel segmento "cruise-ferry" di lusso in cui essa opera. La Direzione rileva che è in corso un aumento della pressione competitiva rispetto agli anni precedenti, e ciò stimolerà la Società ad un impiego delle risorse ancora più incisivo per mantenere la leadership acquisita. I dati di bilancio saranno comunicati entro la fine di marzo 2002.

EDREAMS, TEMPO DI BILANCI CONSUNTIVO 2001 E PREVISIONI 2002 DI JAMES HARE, PRESIDENTE DI EDREAMS
Milano, 5 gennaio 2002 - eDreams conferma la sua leadership in Italia nel mercato delle vacanze e dei viaggi on line nonostante gli scompensi nelle vendite dell'ultimo trimestre 2001 legati alla crisi che ha coinvolto l'intero settore del turismo all'indomani dell'attentato alle Twin Towers. Superata la fase critica immediatamente successiva all'11 settembre in cui si è registrato un calo delle vendite del 30-35% rispetto al previsto, a fine anno - precisamente nella seconda metà di dicembre - eDreams ha sperimentato una netta inversione di tendenza in quanto a prenotazioni. Il miglioramento della situazione è stato il prodotto di un cambiamento nei fattori esterni e di alcune misure interne alla società, come conferma James Hare, Presidente eDreams: "Già nell'ultimo quadrimestre del 2001 eDreams aveva introdotto iniziative strategiche rivolte al taglio dei costi. Dal punto di vista finanziario, eravamo quindi più preparati rispetto ad altri concorrenti ad affrontare un periodo di crisi". Il successo è confermato dai numeri. Nel 2001 eDreams ha registrato vendite per 8,7 milioni di Euro con un numero di acquisti triplicato rispetto all'anno precedente e una crescita nel numero di visitatori unici dell'85%. Ad oggi, gli utenti registrati hanno superato la soglia di 450.000. A questo si aggiunge il successo dei progetti più recenti. L'obiettivo fissato per il 2001 relativamente a Club eDreams è stato ampiamente raggiunto: 85 agenzie hanno aderito a oggi al programma di affiliazione che, anche in questo inizio anno 2002, continua a incontrare il favore della rete vendita. Parallelamente, è in crescita l'interesse da parte di numerose aziende (tour operator, altri siti, ecc.) per le tecnologie create da eDreams per la prenotazione di pacchetti on line. E per il futuro? eDreams punta a consolidare la sua leadership in entrambi i mercati grazie ai suoi punti di forza: eDreams Club: eDreams va incontro alle esigenze di quei consumatori che preferiscono prenotare le vacanze attraverso le loro agenzie di fiducia e, visto il crescente successo dell'iniziativa, continuerà a offrire alle agenzie di viaggi tradizionali un programma di affiliazione che mette a disposizione strumenti nuovi per consultare e prenotare i prodotti turistici dei tour operator just in time in periodi di bassa e soprattutto di alta stagione (quando è più difficile trovare disponibilità). Web services differenziati: eDreams mette a disposizione di tour operator e siti web il proprio know how nel campo della presentazione e vendita di pacchetti turistici via Internet. Si tratta di un'area in cui l'azienda ha investito notevoli risorse che gli hanno permesso di creare un sistema di prenotazione e ricerca che rappresenta oggi sul mercato la miglior combinazione possibile tra vari fattori quali prezzo, disponibilità, ricchezza descrittiva e di immagini, facilità d'uso.

MANDARINA DUCK: FATTURATO 2001 + 20 % E UTILI RADDOPPIATI
Milano, 5 febbraio 2002 - Il Gruppo Finduck, la holding che opera nei settori pelletteria, abbigliamento e accessori con i marchi Mandarina Duck e Lamarthe, ha registrato nel 2001 un incremento del 20%, portando il fatturato consolidato a 200 miliardi e gli Utili (Ebitda) a 25 miliardi, raddoppiati rispetto al 2000. L'anno si è chiuso con il miglior dicembre in termini di vendite nella storia del marchio Mandarina Duck. L'ingresso nella gioielleria, con la prima linea in vendita dall'autunno scorso, rappresenta, insieme alla partnerhip con Seiko per la produzione di orologi, il nuovo settore di intervento per il 2002. I primi orologi saranno in vendita da marzo. La rete di vendita dei negozi monomarca si è estesa ad altre 14 città, portando a oltre 120 il totale dei negozi esclusivi. Il gruppo occupa 500 dipendenti e supera, con l'indotto, il migliaio di addetti. 1.700.000 sono i pezzi prodotti nel corso dell'anno. "La crescita di fatturato e di risultato - dichiara il direttore generale Marco Bizzarri - è la conseguenza di scelte coerenti sia in ambito distributivo, con uno spostamento sempre più marcato verso la distribuzione monomarca, sia in ambito di prodotto, dove la recente forte dinamicità di offerta si accompagna ai buoni risultati delle linee storiche". Usa: Dopo i fatti dell'11 settembre, i venti di guerra rendono cauti ma non frenano i progetti di Mandarina Duck, che prevedeva nell'immediato l'ingresso in forze sul mercato statunitense. Lo sbarco è semplicemente rimandato, nell'attesa di esaminare la crisi dei consumi in atto. Lamarthe: Obiettivi raggiunti anche per Lamarthe, il marchio francese acquisito da Mandarina a fine 1996, che per il 2001 registra un fatturato pari a 30 miliardi, raggiunto grazie al consolidamento dei mercati europei ed allo sviluppo negli USA e in Asia. La previsione per il 2002 è di 37miliardi. Distribuzione: Mandarina Duck ridefinisce l'immagine della propria distribuzione, creando, accanto ai 120 negozi esclusivi e ai punti vendita flag già aperti a Bologna, Venezia, Barcellona e Mosca (in apertura nelle principali città europee e nei più importanti aeroporti), grandi negozi immagine nelle capitali mondiali: già aperti a Parigi e Londra, in apertura a Berlino e Roma (primavera del 2002, 400 mq posti su tre piani, in Via Borgognona).

AUSTRIAN AIRLINES GROUP 8,5 MILIONI DI PASSEGGERI NEL 2001
Milano, 5 febbraio 2002 - In un anno, il 2001, estremamente difficile per il trasporto aereo mondiale, Austrian Airlines Group (Austrian Airlines, Tyrolean Airways, Lauda Air e Rheintalflug) ha totalizzato un risultato pressoché invariato rispetto all'anno precedente: 8.548.243 di passeggeri trasportati (-0,1 %). Rispetto alla cifra totale, 7.175.048 passeggeri (+ 2,8 %) hanno usufruito di servizi di linea. Per il traffico charter, l'offerta ha subito una riduzione (in posti per chilometro/Ask) del 16,6 % con il trasporto di 1.373.195 passeggeri. Grazie ad adeguamenti dei prodotti, mirati a far fronte al calo della domanda dopo l'11 settembre 2001, Austrian Airlines Group è riuscito a mantenere il loadfactor dei voli di linea al livello dell'anno scorso (68,6 %). Anche se il risultato complessivo rimane quasi invariato rispetto all'anno 2000, nei singoli settori del traffico di linea si sono verificati sviluppi marcatamente divergenti. Mentre gli effetti negativi degli attentati dell'11 settembre 2001si sono fatti sentire in particolare sui voli da e per l'Europa occidentale (- 7,2 %), l'America del nord ( - 2,9 %) ed il Medio Oriente (- 3,6 %), il traffico per l'Europa dell'Est, in cui per tradizione Austrian Airlines Group occupa una posizione ben consolidata, ha fatto registrare un tasso di crescita superiore alla media (+ 11,6%).
Risultato del traffico per il mese di dicembre 2001 in dettaglio

PRESTAZIONI DEL TRAFFICO Voli di linea Voli charter Totale
Gennaio - dicembre 2001 (cumulato) 01-12/01 +/- % a.p. 01-12/01 +/- % a.p. 01-12/01 +/- % a.p.
AUSTRIAN AIRLINES GROUP (Austrian Airlines + Tyrolean Airways + Lauda Air + Rheintalflug)
Passeggeri trasportati 000 7.175 +2,8 1.373 -12,8 8.548 -0,1
Km/posti offerti (ASK) in milioni 20.516,0 -2,2 3.595,1 -16,6 24.111,1 -4,7
Km/passeggeri trasportati (RPK) in milioni 14.082,3 -2,2 2.835,0 -17,7 16.917,4 -5,2
Load factor passeggeri % 68,6 +0,0 P. 78,9 -1,0 P. 70,2 -0,4 P.
Km/tonnellate offerte (ATK) in milioni 2.835,6 -0,8 403,0 -24,2 3.238,6 -4,5
Km/tonnellate trasportate (RTK) in milioni 1.808,7 -4,5 274,9 -19,3 2.083,6 -6,8
Fattore di carico merci in peso % 63,8 -2,5 P. 68,2 +4,1 P. 64,3 -1,6 P.

 

PRESTAZIONI DEL TRAFFICO Voli di linea Voli charter Totale
Dicembre 2001 12/2001 +/- % a.p. 12/2001 +/- % a.p. 12/2001 +/- % a.p.
AUSTRIAN AIRLINES GROUP (Austrian Airlines + Tyrolean Airways + Lauda Air + Rheintalflug)
Passeggeri trasportati 000 500 -3,7 32 -23,3 532 -5,1
Km/posti offerti (ASK) in milioni 1.377,6 -18,1 207,8 +4,3 1.585,4 -15,7
Km/passeggeri trasportati (RPK) in milioni 885,2 -17,5 151,2 +2,6 1.036,4 -15,1
Load factor - fattore di carico passeggeri % 64,3 +0,5 P. 72,8 -1,2 P. 65,4 +0,5 P.
Km/tonnellate offerte (ATK) in milioni 186,3 -19,9 24,7 +5,5 211,0 -17,5
Km/tonnellate trasportate (RTK) in milioni 114,6 -17,0 14,7 +6,7 129,4 -14,8
Fattore di carico merci in peso % 61,5 +2,1 P. 59,6 +0,7 P. 61,3 +2,0 P.

 

PRESTAZIONI DEL TRAFFICO Voli di linea Voli charter Totale
4° trimestre 2001 (ott. – dic. cumulato) 10-12/01 +/- % a.p. 10-12/01 +/- % a.p. 10-12/01 +/- % a.p.
AUSTRIAN AIRLINES GROUP (Austrian Airlines + Tyrolean Airways + Lauda Air + Rheintalflug)
Passeggeri trasportati 000 1.646 -5,1 166 -20,3 1.813 -6,7
Km/posti offerti (ASK) in milioni 4.567,8 -12,7 713,2 -4,5 5.281,0 -11,7
Km/passeggeri trasportati (RPK) in milioni 2.800,8 -19,9 515,3 -9,5 3.316,1 -18,5
Load factor - fattore di carico passeggeri % 61,3 -5,6 P. 72,2 -4,0 P. 62,8 -5,3 P.
Km/tonnellate offerte (ATK) in milioni 619,0 -13,3 84,1 -5,9 703,1 -12,5
Km/tonnellate trasportate (RTK) in milioni 369,4 -20,5 50,5 -8,1 419,9 -19,2
Fattore di carico merci in peso % 59,7 -5,4 P. 60,0 -1,5 P. 59,7 -5,0 P.

 


DISPONIBILE PER GLI AGENTI SABRE CONNECTED IL SERVIZIO CLAIM-IT PER MERIDIANA.
Milano, 5 febbraio 2002 - Sabre è il primo Gds ad offrire alle Agenzie di viaggi il servizio Claim-it per Meridiana. Con Claim-it l'Agente può evitare la duplicazione dei Passenger Records (Pnr), riducendo significativamente i tempi di lavoro, e disporre di una più sicura ed accurata gestione delle informazioni e dei servizi richiesti in precedenza dal passeggero a Meridiana. L'Agente di Viaggi potrà inoltre modificare o integrare ulteriori richieste utilizzando la stessa scheda di prenotazione. La funzionalità interattiva Claim-it è infine particolarmente gradita al mercato agenziale per la dimostrata efficienza nelle comunicazioni con la Compagnia Aerea ed una maggiore ottimizzazione dei carichi di lavoro dei Booking Offices. Sabre è leader mondiale nella tecnologia, distribuzione e gestione di servizi destinati al settore del turismo. Con sede a Dallas/Fort Worth (Texas), la società opera in 45 paesi ed impiega circa 5.500 dipendenti. Sabre detiene una partecipazione del 70% in Travelocity.com (Nasdaq: Tvly), il più importante sito B2C per la vendita di viaggi online ed è proprietaria di GetThere, leader mondiale nella fornitura di sistemi di prenotazione on line rivolti al business. Sabre è quotata al New York Stock Exchange (Nyse:Tsg). Ulteriori informazioni sono disponibili sui siti
www.sabre.it e www.sabre.com

INCONTRI SUL PIANETA, UN VOCABOLARIO DI IDEE PER IL NUOVO SECOLO L'INIZIATIVA DI FORMAZIONE E COMUNICAZIONE RIVOLTA AL MANAGEMENT DI AZIENDE E ISTITUZIONI PENSATA PER IL 2002
Milano, 5 febbraio 2002 - Esistono molti modi di affrontare la complessità. C'è chi la ignora fino a quando non gli ostacola il cammino, chi la affronta con timore, chi sta a guardare attendendo che qualcuno faccia qualcosa, per seguire la scia. Quando si è a un livello aziendale in cui le decisioni vanno prese in prima persona, aspettare le mosse degli altri non è mai consigliabile. Lo scenario internazionale si complica irrimediabilmente, il mondo cambia e spesso le azioni da progettare, per assecondare il cambiamento ed evitare di restare indietro, sono estremamente complicate. Capire la complessità, guardarla da diversi punti di vista, può allora diventare l'unica strategia possibile. Per questo Isvor Knowledge System, in collaborazione con il Center for Business Innovation (Cbi) Network Italy (Cap Gemini Ernst & Young), ha pensato di offrire al management di aziende e istituzioni italiane un'iniziativa di formazione e comunicazione innovativa e particolare. Incontri sul Pianeta: un vocabolario di idee per il nuovo secolo è un progetto che ha come obiettivo la diffusione e l'esplorazione di linguaggi, conoscenze, approcci significativi per potersi muovere con una consapevolezza nuova, approfondita e allargata. Il percorso disegnato da "Incontri Sul Pianeta" consiste nell'affrontare insieme ad alcuni dei massimi protagonisti del dibattito internazionale, cinque temi unici nel loro genere e quanto mai vari, ma sempre centrati sui multiformi processi di globalizzazione e cambiamento planetario oggi in atto, per acquisire una visione d'insieme il più possibile chiara e condivisa di ciò che succede intorno a noi. Chi sono i protagonisti: Stan Davis (Senior Research Fellow del Cap Gemini Ernst & Young [CBI] di Boston) nell'incontro Lezioni dal futuro presenta le sue analisi lucide, lungimiranti e sorprendenti dei cambiamenti in atto nel sistema economico. Luigi Luca Cavalli Sforza (professore emerito di genetica alla Stanford University, California) spiega l'utilizzo creativo della ricerca genetica applicata all'evoluzione e alla storia della nostra specie in Unità e diversità della specie umana: genetica, linguistica e migrazioni. Paul Krugman (docente di Economics and International Affairs alla Princeton University) condivide la sua straordinaria capacità di divulgazione della scienza economica di cui è uno dei più brillanti esponenti ne I nuovi paradigmi economici. Bertrand Badie (docente di Scienze Politiche a Parigi e politologo) presenta lo studio delle mutazioni che il concetto politico di territorio ha subito nel corso della storia moderna in Stato e sovranità. Felipe Fernandez-Armesto (docente di storia moderna all'Università di Oxford) propone la sua visione chiara e brillante di una vera storia planetaria che interconnetta apporti e vicende delle varie aree del mondo nell'ultimo incontro, Mondi discontinui. Valori ed esperienze cognitive nella storia della civilizzazione. Dopo la conferenza introduttiva dei relatori sarà dato ampio spazio al dibattito a cui parteciperà un gruppo scelto di discussant provenienti dal mondo degli affari italiano e dal mondo accademico. Durante alcuni degli incontri sarà predisposto un collegamento in videoconferenza con gli Stati Uniti da dove Chris Meyer (direttore del CBI della Cap Gemini Ernst & Young di Boston) e Stuart Kauffman (uno dei pionieri della nuova scienza della complessità) interverranno al dibattito. Parallelamente verranno attivati un sito e un forum via web con accesso riservato ai partecipanti all'iniziativa, che diventeranno così parte integrante e attori di una vera e propria comunità di interesse, condividendo idee, informazioni e materiale esclusivo, interpellando direttamente gli esperti e i protagonisti dei cinque incontri. Gli eventi si svolgeranno nel corso del 2002, in successione a Torino (Centro Incontri Marentino) e a Roma (Sala Giunta della sede di Confindustria). Per informazioni e iscrizioni agli eventi in programma, gli interessati possono rivolgersi alle Segreterie Organizzative: Isvor Knowledge System - Torino - Tel 011.68.65.774 / Fax 011.68.65.406 e-mail:
baldovin@isvor.it - www.iks.isvor.it Cbi Network Italy - Roma - Tel 06.36.210.258 / Fax 06.36.210.699 e-mail: it.cbini@capgemini.it - www.it.cgey.com

ALTROCONSUMO SUI DATI ISTAT : L'AUMENTO DEI PREZZI DOPO L'INTRODUZIONE DELL'EURO HA INFLUITO NEGATIVAMENTE SULL'INFLAZIONE
Milano, 5 febbraio 2002 - Secondo Altroconsumo, associazione indipendente di consumatori, l'impegno della grande e piccola distribuzione di tenere stabili i prezzi è stato in parte disatteso: l'aumento dei prezzi al consumo riscontrato dopo l'entrata in circolazione dell'Euro ha già notevolmente influito sull'inflazione. I dati diffusi dall'istat (+ 0,5% complessivo mensile; +2,4% negli ultimi 12 mesi) lo confermano: sembrano rassicuranti, ma non lo sono affatto, anzi destano non poche preoccupazioni. Nel periodo dicembre 2001 - gennaio 2002 i prezzi di generi alimentari e bevande analcoliche, quelli dei servizi sanitari e per la salute e i prezzi di ristoranti, alberghi ed esercizi pubblici hanno subìto una variazione percentuale superiore all'1%. Un dato veramente sconcertante se si pensa che è riferito al tasso di inflazione mensile e che è il doppio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (dicembre 2000 - gennaio 2001). Le spese sanitarie sono aumentate nell'ultimo mese di ben l'1,4%, contro il 2% degli ultimi 12 mesi: a determinare questo dato è anche l'incremento del 2,4% del prezzo dei farmaci, già oltre la media europea, come ha dichiarato anche il Ministro Sirchia. Il dato riferito ai trasporti sembrerebbe confortante (-0,3%): ma questo risultato è influenzato dalla diminuzione del prezzo dei biglietti aerei che nasconde gli aumenti del trasporto pubblico urbano di alcune città. Altroconsumo chiede di vigilare affinché questa propensione all'aumento dei prezzi non dilaghi anche in altri settori. Se questo non avverrà nei prossimi mesi la situazione negativa dell'inflazione potrebbe aggravarsi.

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