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NEWS
di
MARTEDI'
12 FEBBRAIO 2002
pagina 4
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CORSO DI
PERFEZIONAMENTO IN COMUNICAZIONE SCIENTIFICA SUL FARMACO
Milano, 12
febbraio 2002 - Dalla collaborazione tra l'Università e il mondo del lavoro
nasce un Corso di perfezionamento in comunicazione scientifica sul farmaco.
Una comunicazione sulla salute corretta, efficace, etica e nel rispetto dei
diritti del cittadino. Organizzato dal Dipartimento di scienze
farmacologiche e dal centro studi dell'Università degli studi di Milano, è
rivolto a laureati che operano nei settori farmaceutico, sanitario e
dell'informazione che desiderano approfondire gli aspetti della
comunicazione sul farmaco rivolta al cittadino e diffusa attraverso media e
pubblicazioni aziendali. Scienziati, ricercatori e giornalisti si
occuperanno della didattica, che illustreranno gli aspetti e le
problematiche della comunicazione da un punto di vista teorico, normativo e
della gestione delle situazioni di crisi . Una serie di giornate di studio
su tematiche specifiche per la salute pubblica completa il programma di
lavoro. La durata del corso è di 50 ore alle quali se ne aggiungeranno 100
di studio personale. Le iscrizioni al corso sono aperte fino al 22 febbraio
2002. Il contributo a carico dei partecipanti è di 1291,14 euro. Per
informazioni sul corso e sulle modalità di iscrizione rivolgersi a: Dott.ssa
Flavia Bruno, Centro di comunicazione sul farmaco Università degli studi di
Milano Viale Abruzzi, 38 - 20133 Milano Telefono: 02 50317505; Fax 02
50317501; e-mail: Flavia.Bruno@unimi.it
Oppure consultando il sito
http://studenti.unimi.it/master
TELEGRAMMA
DAIMLERCHRYSLER CLASSIC FEBBRAIO 2002
Milano, 12 febbraio 2002 - 1897: Karl Benz inventa il motore Boxer Alla
ricerca di una maggiore potenza, Karl Benz inizialmente cercò di unire tra
loro due dei suoi motori monocilindrici. Dopo alcuni tentativi, nella
primavera del 1897 egli trovò la soluzione migliore nel suo "concetto
Boxer". Considerata la posizione dei cilindri contrapposti, l'inventore
definì la struttura "contromotore". La prima versione da 5 CV venne montata
alla fine dell'anno sulla vettura "Dos-à-Dos"; in seguito ne furono
realizzati ulteriori stadi evolutivi da 8, 9, 10 CV ed oltre. Nel 1900,
un'auto da corsa equipaggiata con un contromotore da 16 CV raggiunse i 70
km/h. 1912: la Mercedes da 28/50 CV è la prima automobile alla Corte
dell'Imperatore del Giappone Nel febbraio 1912, alla
Daimler-Motoren-Gesellschaft viene concesso un particolare onore: con una
vettura a trazione cardanica da 28/50 CV in versione speciale, la Casa
tedesca fornisce infatti la prima automobile per il parco veicoli
dell'Imperatore giapponese Yoshihito. La speciale edizione rappresentativa,
dotata di un motore a quattro cilindri da 7,2 litri con una potenza di 50 CV,
cambio a quattro marce e trazione cardanica alle ruote posteriori, pesa
circa 1,3 tonnellate e raggiunge una velocità massima di 80 km/h.
LA LAMA PER
METALLI SANDFLEX AFFILA I DENTI
Milano, 12 febbraio 2002 - La nuova lama per metalli Bahco Sandflex, 3906,
presenta caratteristiche di taglio e di durata decisamente superiori
rispetto alle lame precedenti. Le migliori prestazioni sono dovute alla
composizione del metallo che ha consentito di aumentare la resistenza dei
denti alle sollecitazioni. Dalle prove eseguite in laboratorio risulta
chiaramente che la nuova lama per archetti ha una durata del 35 per cento
superiore e una velocità di taglio maggiore del 20 per cento rispetto alla
concorrenza. Il marchio delle lame passa ora da Sandvik Sandflex a Bahco
Sandflex e mantiene i colori della Bahco, arancione con testo in blu e
bianco. Con il suo dorso di acciaio per molle, resistente e flessibile, ed
una dentatura in acciaio Hss altolegato, questa lama realizzata dalla Bahco
presenta ottime caratteristiche di resistenza al calore e lunga durata. I
denti della lama Sandflex sono molati di precisione e presentano una
superficie uniforme con dentatura molto affilata e quindi ottime
caratteristiche di taglio. Da una prova condotta in laboratorio risulta che
la nuova lama Sandflex è in grado di tagliare una barra di acciaio (Din
17200) del diametro di 20 mm, ad una velocità del 20 per cento superiore
rispetto a qualsiasi altra lama, sostiene Rolf Edorson, direttore marketing
della Bahco Verktyg di Enköping, Svezia. La stessa prova indica inoltre che
la durata della lama è del 35 per cento più lunga rispetto a qualsiasi altro
prodotto comparabile della concorrenza.. Sono ormai passati 30 anni da
quando la Sandflex è stata introdotta sul mercato come prima lama
bimetallica e da allora le lame hanno subito un continuo sviluppo per poter
tagliare sempre più velocemente. Con l'aiuto della Industriell
Marknadsanalys Ab (Imab), una società specializzata in indagini di mercato,
abbiamo lasciato che 50 utilizzatori professionali utilizzassero la nuova
lama Sandflex, comparandone le prestazioni con quelle dei nostri tre
maggiori concorrenti, continua Rolf Edorson. Questa indagine indipendente
conferma gli stessi risultati ottenuti in laboratorio ed è di grande
importanza per noi, dato che il giudizio è stato dato da potenziali clienti.
Le lame Sandflex sono disponibili con quattro partiture diverse, 14, 18, 24
e 32 denti per pollice (Tpi). Per i lavori su rame ed alluminio si
consigliano 14 o 18 TPI mentre per lavorare su pezzi sottili di acciaio
inossidabile e su tubi dalle pareti sottili, raccomandiamo una lama con 32
Tpi. Bahco introduce inoltre una nuova confezione dispenser con codice a
barre, per la vendita diretta. La nuova lama per archetti Sandflex è
versatile e veloce, affermano i "professionisti" che hanno partecipato ad
un'indagine indipendente; la lama riceve anche il giudizio di "elevata
sensazione di comfort".
UNA GRANDE
MOSTRA STORICA SUL CINQUECENTO CONCLUDE I FESTEGGIAMENTI DEL MILLENARIO A
GORIZIA ESPOSTA UN'INCISIONE DI OLTRE 52 METRI, ECLATANTE ESEMPIO DI
"PROPAGANDA POLITICA"
Milano, 12
febbraio 2002 - Un abile politico, pronto a servirsi di ciò che di meglio
offriva il tempo in fatto di strumenti e uomini per migliorare e,
soprattutto, diffondere tra il popolo la propria immagine. Questo era
Massimiliano I d'Asburgo, imperatore del Sacro Romano Impero, che nel 1500
ebbe la sorte di acquisire e dominare la Contea di Gorizia. Un evento che
segnò la storia della città, tanto che l'Assessorato alla Cultura del Comune
di Gorizia ha deciso di concludere i festeggiamenti del Millenario, occorsi
lungo tutto il 2001, proprio con un eccezionale evento dedicato a lui e al
suo tempo. Stiamo parlando della mostra "Divus Maximilianus" - Una Contea
per i Goriziani 1500-1619 che si svolgerà fino al 30 aprile 2002 a Gorizia.
Esposta per la prima volta in versione integrale un'incisione di oltre 52
metri raffigurante il Corteo Trionfale di Massimiliano I d'Asburgo La mostra
consta di due sezioni: la prima offre una lettura storica dell'idea di
Impero in Europa attraverso le figure di Massimiliano I d'Asburgo e del
nipote Carlo V; la seconda dà spazio ai personaggi goriziani più
significativi del Cinquecento. Centinaia le opere esposte nelle sale
principali del Castello e nella Biblioteca Statale Isontina, tra dipinti,
incisioni, libri e oggetti provenienti da importanti musei austriaci (tra
questi, Kunsthistorisches Museum, Albertina, Österreichische
Nationalbibliothek e Landesmuseum Joanneum di Graz) e collezioni pubbliche e
private italiane. Pezzo forte dell'esposizione è un'incisione di 137 tavole
- esposta per la prima volta in versione integrale - che si estende per
oltre 52 metri e che raffigura il Corteo Trionfale di Massimiliano I.
L'opera, eseguita dai più abili incisori di area tedesca - tra i quali il
Dürer, celebra le gesta dell'Imperatore asburgico e, al tempo stesso, la
grandezza dei territori a lui assoggettati, tra cui la Contea di Gorizia a
cui è dedicata una tavola. In pratica...un primo esempio di "propaganda
politica" da che era nata la stampa a caratteri mobili. E alla Biblioteca
Statale Isontina, spiccano i dipinti naturalisti su pergamena del pittore
cinquecentesco Giorgio Liberale La parte espositiva allestita nelle sale
della Biblioteca Statale Isontina si intitola "Vita culturale e religiosa" e
presenta al pubblico materiali di eccezionale interesse e rarità. Tra
questi, tre dipinti su pergamena ad opera dell'artista udinese Giorgio
Liberale, attivo a Gorizia tra la fine degli anni Quaranta e l'inizio degli
anni Settanta del Cinquecento. L'artista è noto agli studiosi naturalisti
per i suoi disegni preparatori delle più belle edizioni dei Commentari ai
cinque libri del Dioscoride, curati a Gorizia dal celebre medico naturalista
Pier Andrea Mattioli, del quale nel 2001 si è compiuto il quinto centenario
della nascita. Il Mattioli, che fu per diversi anni apprezzato e onorato
protomedico della Contea di Gorizia, venne chiamato a Praga dall'arciduca
Ferdinando ove proseguì, anche con la collaborazione del Liberale, nella
cura di numerose edizioni dei Commentari, pubblicate in varie lingue, che
costituirono una sorte di best-seller scientifico del Cinquecento. In mostra
è possibile ammirare un ritratto d'epoca di Mattioli proveniente dall'Orto
Botanico dell'Università di Pisa, oltre a una significativa campionatura
delle sue edizioni in varie lingue. Due delle pergamene del Liberale,
provenienti dalla Osterreichischenationalbibliothek di Vienna ed esposte per
la prima volta in Italia, raffiguranti un branzino ed un'aragosta, fanno
parte della raccolta di dipinti sulla fauna marina dell'Adriatico, voluta
per la Kunstkammer dall'Arciduca Ferdinando II del Tirolo e conservata nel
suo castello di Ambras. La terza pergamena, attribuita in tempi recenti al
Liberale dal conte Guglielmo Coronini Cronberg, è una rappresentazione
topografica di finissima bellezza e ampio formato raffigurante il Friuli, la
Contea di Gorizia, Trieste e l'Istria. Parte rilevante dell'allestimento è
dedicato alla vita religiosa e alla documentazione della diffusione luterana
nella Contea, con l'esposizione di rari documenti e pregevoli volumi
stampati in tedesco, italiano, latino e sloveno. Gorizia nel Cinquecento:
una città in continua evoluzione, ricca di fermenti culturali e personaggi
di spicco Ricca di fermenti culturali ed in cerca di una propria identità:
questo il ritratto di Gorizia Cinquecentesca che emerge dalla mostra
allestita a Gorizia. A quel tempo, la popolazione era poco più di 4 mila
abitanti, mezza tedesca e mezza italiana, mal vista dai vicini Veneziani e
fedelissima alla dinastia asburgica. Molto influenti erano i mercanti. A
questa categoria sociale appartenevano i Lantieri, di origine bergamasca, i
De Grazia e i Coronini. Altri goriziani famosi li troviamo tra diplomatici e
amministratori: Giovanni Cobenzl - autore di una delle letterature di
viaggio più famose dell'epoca, La relazione dall'Ambasciata della Moscovia a
Massimiliano II, Francesco Della Torre, Ruggero Tassis, Vito di Dornberg ,
Raimondo Della Torre. Per curare gli interessi degli Asburgo, molti di loro
avevano casa a Vienna, Praga e Innsbruck; ma non per questo rinunciavano ad
avere prestigiose dimore a Gorizia, che ancor oggi danno lustro alla città.
Per l'occasione, restaurate dal Comune molte opere in mostra: dai dipinti
Strassoldo alla tavola lignea del Fogolino La mostra, realizzata grazie al
contributo della Regione e della Fondazione Ca.Ri.Go, segna un altro grande
capitolo nella vita culturale di Gorizia, mettendone in luce un passato di
grande tradizione storica, civica e culturale. Che continua ancor oggi,
visto che molte delle opere in mostra sono state recuperate e restaurate per
l'occasione a spese del Comune. Sede e apertura: dal 15 dicembre 2002
Castello di Gorizia, Sala degli Stati Provinciali e Sala del Conte. Da
gennaio 2002, in aggiunta Biblioteca Statale Isontina. La mostra chiuderà il
30 aprile 2002. Orario: Castello: 9.30-18, chiuso lunedì. Biblioteca Statale
Isontina: 9.30-18.30, tutti i giorni, inclusi festivi. Catalogo: Edizioni
della Laguna. Ingresso: Castello intero lire 8 mila; ridotto lire 6 mila.
Biblioteca Statale Isontina: gratuito. Info: Comune di Gorizia, tel.
0481/383399 - Apt di Gorizia, tel. 0481/386224 - Castello, tel. 0481/535146.
www.comune.gorizia.it
www.goriziamilleanni.it
PARMA "ALZA IL
SIPARIO" SUL PIÙ GRANDE MUSEO ITALIANO DEDICATO AI BURATTINI
Milano, 12 febbraio 2002 - Questa storia vera, scritta nel grande libro dei
sogni da uomini capaci di catturare la luce delle stelle, andrebbe narrata
con l'incantata innocenza di una fiaba: "C'era una volta..." e c' è ancora,
a Parma, il teatro dei burattini. "Parma è una città che sa essere
riconoscente a chi le regala un sorriso - commenta Stefano Spagnoli,
assessore alla Cultura del Comune di Parma. Per questo l'Amministrazione
comunale ha eretto ai suoi grandi affabulatori-attori-poeti il più bel
monumento che un uomo-bambino possa desiderare". Ispirandosi proprio a una
delle due definizioni classiche del teatrino (l'altra è "baracca", da cui il
modo di dire "chiuder baracca e burattini"): il "Castello dei burattini",
dedicato a Giordano Ferrari e alla sua collezione, oggi di proprietà del
Comune, nei Musei Civici di San Paolo, in via Melloni al 3/a, che svelerà
per la prima volta tutto il suo incanto sabato 2 marzo 2002. Il professor
Remo Melloni, docente al Dams e curatore scientifico del museo ce ne dà
un'idea in cifre e contenuti: senz'altro il primo in Italia per numero di
pezzi acquisiti, ma anche per il loro valore storico, simbolico e perché no,
sentimentale. Un'area museale di circa 300 metri quadrati, uno spazio
"vivo", dove, curiosità, storia e tradizioni popolari, costume, passioni, e
risate si percepiscano come una vibrazione dell'anima. Un patrimonio di
1.500 tra marionette e burattini, 400 scenografie, 200 copioni per lo più
manoscritti e circa 400 volumi sul teatro di figura, oltre a chicche come
opere del '700 e dell'800, manifesti, locandine e oggetti di scena. Una
dotazione totale di circa 3.000 pezzi che saranno esposti a rotazione. Le
cinque stanze ospiteranno rispettivamente la commedia dell'arte, i soggetti
a tematica, le opere lombarde e quelle straniere contemporanee. Dinastie
eccellenti come quella dei Campogalliani. Scenografie come quelle dei
Concordia, acquistate dagli stessi Ferrari. Curiosità storiche: Michele
Pirolo già nel 1830 ottenne a Parma il suo primo teatro stabile di
marionette; Palazzo Ducale ostacolava gli spettacoli popolari per via della
satira contro il potere costituito, veicolata attraverso le battute
apparentemente innocenti dei "fantocci". E che dire dei piatti di scena, che
a Parma non potevano che essere autentici (vero prosciutto, veri tortelli)?
E poi i Ferrari, che stanno alla petite capitale, come Arlecchino sta a
Venezia o Pulcinella a Napoli. Ne sono diventati l'anima. Un'anima grande
che riesce a stare tutta dentro un burattino. E' una famiglia felice,
questa, che infondendo alito vitale alle sue creature di legno, si diverte
da generazioni e ha fatto divertire intere generazioni di esseri umani..
Jmmy Ferrari è figlio di Giordano e nipote del grande Italo (1877-1961), una
dinastia di geniali "acchiappasogni". Lui suona dodici strumenti, è un
abilissimo intagliatore di "fantocci", ha donato i suoi cromosomi di
burattinaio Doc a figlia e nipote e si arrabbia moltissimo quando si fa
confusione tra burattini e marionette (i burattini si manovrano solo con le
mani!) o quando si sostiene che il teatrino dei burattini è nato per i
bambini (dietro un burattino c'è la commedia dell'arte, dietro questa c'è il
popolo e dietro il popolo c'è un cuore; un bambino non ha ancora i mezzi per
capire tutto ciò ). La vita della sua famiglia è tutta un aneddoto: "Una
sera di molti anni fa, nonno dava spettacolo a Colorno, solo che il
camioncino con l'allestimento scenico e i burattini non arrivò; il teatro
era strapieno e la gente rumoreggiava. Allora non era come oggi: molti
venivano in bici o a piedi da sei o sette chilometri lontano. Nonno Italo li
informò dell' inconveniente tecnico e senza batter ciglio eseguì tutto lo
spettacolo (un'ora e mezza!) con le nude mani e le mille intonazioni vocali
che era in grado di modulare. Solo mani e voce. Li incantò tutti, erano come
ipnotizzati. Grazie alla sua strabiliante abilità tutti videro quello che
non c'era". Italo è anche il creatore di "Bargnòcla", la popolare maschera
parmigiana, l'acchiappabotte che alla fine si ribella, il simbolo della
gente dell'Oltretorrente, reso celebre da Giordano Ferrari, altro geniale
innovatore. "Papà adoperava il fosforo per i suoi effetti speciali e alcuni
suoi trucchi, che lui dava per scontati, avevano fatto impazzire il
macchinista del" Lirico" di Milano". Al "Castello dei Burattini", il 2
marzo, per vivere altre mille fiabe vere come questa. Il Castello dei
Burattini resterà aperto tutti i giorni dalle ore 9.00 alle 17.00, tranne il
lunedì. Biglietto € 2,5 intero (1,5 ridotto). Per informazioni: tel.
0521.239810 oppure Iat di Parma, tel. 0521.218889 E-mail:
castellodeiburattini@comune.parma.it
www.comune.parma.it/castellodeiburattini Dal 1° (la vigilia
dell'inaugurazione del Castello) al 16 marzo le Biblioteche Civiche di
vicolo Santa Maria 5 espongono libri e documenti posseduti dalle biblioteche
comunali d Parma sull'argomento dei burattini. La mostra è gratuita. Orari:
dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 19, venerdì e sabato dalle 9 alle 13.30.
Chiuso la domenica. Tel. 0521.218889.
FONDAZIONE
MUSEO DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA "LEONARDO DA VINCI" I PROSSIMI
APPUNTAMENTI
Milano, 12 febbraio 2002 - 21 febbraio - ore 9.30 - 17.00 - Sala Colonne
"Scienza Under 18: nuovi contesti comunicativi in ambito scientifico.
Didattica, apprendimento e comunicazione scientifica." Seminario di
presentazione e approfondimento dedicato ai docenti, realizzato in
collaborazione con l'Ufficio scolastico Regionale. L'icontro rientra
nell'appuntamento che da ormai 6 anni il Museo promuove per favorire lo
sviluppo di progetti didattici sulle scienze e il confranto tra le diverse
esperienze. La mostra dedicata ai diversi lavori e gli incontri relativi
sono previsti per l'ultima settimana di maggio. (segue comunicato) 5 e 12
marzo - ore 20.30 - Sala Colonne - primi due appuntamenti del ciclo "Sulle
spalle dei giganti: interviste ai protagonisti della scienza" a cura di
Giovanni Maria Pace, e realizzata dal Museo in collaborazione con la
Fondazione Marino Golinelli. Gli ospiti saranno rispettivamente Giovanni
Bignami (5/03) e Margherita Hack (12/03). Si tratta di una nuova iniziativa
del Museo dedicata al pubblico di ogni età, per permettere di conoscere e
incontrare alcuni dei più significativi protagonisti dell'odierna cultura
scientifica. Hanno già dato la loro adesione all'iniziativa Edoardo
Boncinelli e Luca Cavalli Sforza, con cui stiamo concordando le date degli
incontri. (segue comunicato) Fino al 15 aprile, negli orari di apertura del
Museo è possibile visitare la mostra "Una terra per l'Uomo", il cui percorso
è arricchito dagli allestimenti e dalle esperienze interattive realizzate
dal Museo (vedi comunicato allegato). "Vivere il Museo", durante tutti i
fine settimana i laboratori del Museo sono aperti a tutto il pubblico. Un
animatore seguirà adulti e ragazzi nella scoperta di esperienze scientifiche
e delle macchine di Leonardo. Tutti i sabato pomeriggio, dalle 15.00, in
Sala Musica si può vivere un esperienza unica nel suo genere: quella
dedicata al pianoforte Erard. E' uno strumento del 1831, tra i primi
costruiti con tecnologia ancora attuale. Una pianista ne spiega la
tecnologia e racconta, attraverso le note e il suono, la particolarità dello
strumento. Ideale per chi vuole scoprire come si fondono musica e
tecnologia.
I CORSI DI
ESKIMO DEL CANOA CLUB MILANO
Milano, 12 febbraio 2002 - Per tutti gli amanti della canoa, il C.C.M.
(Canoa Club Milano) rinnova il tradizionale appuntamento per i corsi di
ESKIMO che si terranno presso la Piscina Comunale di Legnano, in Viale
Gorizia 28/A nei mesi di Marzo, Aprile e Maggio 2002 tutti i giovedì di ogni
mese dalle ore 21.30 alle ore 22.30 I corsi si rivolgono sia a chi vuole
perfezionare la propria tecnica canoistica, sia a chi vuole iniziare ad
approcciare lo sport della canoa in un ambiente simpatico e sportivo. Il
costo del corso è di €40 per i soci del C.C.M. e di € 60 per i non soci:
comprende l'ingresso in piscina e l'utilizzo del materiale necessario messo
a disposizione dal Club. Per coloro che vogliono accedere alla vasca con la
propria canoa e materiale, il costo del solo ingresso in piscina è di €6 per
i soci del Club e di €8 per i non soci. L'abbonamento a tutte le 12 serate
della durata dell'iniziativa è di €60 per i soci del Club e di €80 per i non
soci. Per ulteriori informazioni e per adesioni ai corsi è possibile
contattare: Massimiliano Milani, cell. 338-2629111, e-mail:
thimallus@libero.it O
visitare il sito:
www.canoaclubmilano.org
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