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13 MARZO 2002
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IN
PREPARAZIONE DEL CONSIGLIO DI BARCELLONA, PRODI FA APPELLO AD ULTERIORI SVILUPPI
PER REALIZZARE LA SOCIETÀ DELLA CONOSCENZA
Bruxelles, 13 marzo 2002 - Il presidente della Commissione europea Romano Prodi
ha invitato gli Stati membri dell'UE a concentrare i loro sforzi sulla ricerca,
l'innovazione e le tecnologie di frontiera, al fine di raggiungere l'obiettivo
fissato al vertice di Lisbona di fare dell'Europa la società della conoscenza
più competitiva al mondo. In una lettera, redatta nell'ambito dei preparativi
del Consiglio europeo di Barcellona in programma nel marzo 2002, Prodi ha
dichiarato che, a tre anni dal lancio del programma di Lisbona, resta ancora
molto da fare per promuovere la creazione dello Spazio europeo della conoscenza,
realizzabile attraverso l'istituzione di collegamenti tra l'istruzione, la
ricerca e l'innovazione. "Dobbiamo promuovere maggiori investimenti nella
ricerca soprattutto da parte dalle aziende e trovare un modo per garantire che
le buone idee vengano trasformate in prodotti e servizi innovativi", ha
dichiarato Prodi. "L'Unione europea - ha proseguito - deve inoltre
incoraggiare i propri scienziati e le proprie aziende a porsi all'avanguardia
delle tecnologie di frontiera, attraverso la promozione delle scienze biologiche
e delle tecnologie pulite". Il presidente Prodi si è inoltre espresso a
favore di azioni volte a ridurre "il divario" che intercorre tra
l'annuncio delle politiche e la loro concreta applicazione. Egli ha riferito
che, quest'estate, la Commissione pubblicherà un piano d'azione per affrontare
la questione, unitamente al Libro bianco sulla governance europea.
CONFERENZA
INTERNAZIONALE E-GOVERNMENT PER LO SVILUPPO IL MINISTRO LUCIO STANCA,PRESENTERÀ
UFFICIALMENTE IL PIANO INTERNAZIONALE DI E-GOVERNMENT PER LO SVILUPPO ELABORATO
DAL GOVERNO ITALIANO
Roma, 13 marzo 2002 - La Presidenza del Consiglio dei Ministri annuncia che il
10 e 11 aprile prossimi si svolgerà a Palermo, Palazzo dei Normanni, la
Conferenza Internazionale E-government per lo sviluppo organizzata dal Governo
italiano in collaborazione con le Nazioni Unite. All'incontro partecipano
ministri e delegazioni di alto livello provenienti da tutto il mondo, membri di
organizzazioni internazionali non governative nonché imprese italiane e
straniere. In questa occasione il Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie
Lucio Stanca, che presiederà i lavori della Conferenza, presenterà
ufficialmente il Piano Internazionale di e-government per lo sviluppo elaborato
dal Governo italiano. Il Presidente del Consiglio On. Silvio Berlusconi chiuderà
i lavori della Conferenza, con un intervento previsto per il giorno 11 Aprile,
alla presenza dei capi di Stato di un primo gruppo di Paesi con i quali l'Italia
avvierà progetti concreti di applicazione delle tecnologie dell'informazione e
della comunicazione per lo sviluppo dell'efficienza e la trasparenza delle loro
Pubbliche Amministrazioni.
TREMONTI:
NESSUN BENEFICIO PERSONALE DALLA RIFORMA FISCALE
Roma, 12 marzo 2002 - In merito alle affermazioni dell'Onorevole Vincenzo Visco
sulla riforma fiscale presentata dal Governo, il Ministero dell'Economia e delle
Finanze rende nota la seguente dichiarazione del Ministro Giulio Tremonti:
"Nel corso di questa legislatura il Governo intende varare e varerà la
riforma fiscale. Per quanto mi riguarda nel corso della stessa legislatura
svolgerò il mio lavoro di Ministro, senza altri emolumenti se non quello (autoridotto)
derivante dal mio incarico. Dunque con uno stipendio inferiore a quello
percepito dall'On. Visco. Non vedo quali benefici personali mi discendano
insomma dalla riforma. Una riforma che, deludendo forse l'On. Visco, partirà
dal basso e non dall'alto".
ROLO
BANCA: VIA LIBERA ALLA FUSIONE CON UNICREDITO ITALIANO PREVISTA NEL PIANO DI
RIORGANIZZAZIONE DEL GRUPPO UNICREDITO ITALIANO
Milano, 13 marzo 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Rolo Banca 1473,
riunitosi ieri, ha approvato all'unanimità il progetto di fusione per
incorporazione di Rolo Banca 1473 in UniCredito Italiano, nell'ambito
dell'operazione di ristrutturazione del Gruppo, denominata "Progetto
S3", che interessa anche Banca Crt, Cariverona, Cassamarca, Caritro, Cr
Trieste e Credit Carimonte. Il disegno di riorganizzazione societaria del Gruppo
UniCredito prevede che le attività bancarie legate alla clientela delle società
che verranno incorporate siano immediatamente scorporate in una banca unica e, a
far data dal 1 gennaio 2003, da tale banca unica, vengano create tre banche
nazionali specializzate per segmento (corporate, private, retail) che faranno
capo alla Divisione Banche Italia della Capogruppo UniCredito Italiano. Il
Consiglio di Amministrazione ha approvato il rapporto di concambio, fissato in
3,8 azioni UniCredito Italiano per ogni azione Rolo Banca 1473, in ciò
supportato anche dalla relazione predisposta dall'Advisor Lehman Brothers, che
ha assistito la società. Il Consiglio di Amministrazione di Rolo Banca 1473 ha
pertanto deliberato di convocare l'Assemblea Straordinaria per sottoporre agli
azionisti il citato progetto, dando mandato al Presidente di fissarne la data.
L'operazione è subordinata all'ottenimento delle necessarie autorizzazioni
dell'Autorità di Vigilanza.
UNICREDITO:
APPROVATO IL PROGETTO DI BILANCIO CONSOLIDATO 2001 DI GRUPPO MARGINE
D'INTERMEDIAZIONE + 7,2% UTILE NETTO A 1.454 MILIONI DI EURO (+ 4,2%) VIA LIBERA
ALLA RIORGANIZZAZIONE DELLE BANCHE "FEDERATE" E ALLA FUSIONE CON ROLO
BANCA 1473
Milano, 13 marzo 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di UniCredito Italiano
ha approvato oggi il progetto di bilancio consolidato 2001 di Gruppo. L'utile
netto di pertinenza del Gruppo, pur in un contesto economico più sfavorevole,
è risultato pari a 1.454 milioni di euro, mostrando una crescita del 4,2%
rispetto al 2000 (1.395 milioni). Il ROE, anche a seguito di una maggiore
patrimonializzazione del Gruppo, si assesta al 18% (19,2% nel 2000).
Riaggiungendo all'utile le rettifiche di valore sugli avviamenti di competenza
del Gruppo (242 milioni di euro nel 2001 e 103 milioni nel 2000) e gli
accantonamenti straordinari relativi alla "Legge Ciampi" (113 milioni
di euro nel 2000 di pertinenza degli esercizi '98 e '99), il Roe risulta pari al
21,0%, rispetto al 22,2% del 2000. L'utile netto per azione è pari a 28
centesimi di euro come nel 2000. Al netto delle rettifiche su avviamenti e della
"Ciampi", sale a 33 centesimi, contro i 32 centesimi dell'esercizio
2000. Il numero di azioni tiene già conto di quelle che verranno emesse al
servizio dell'OPS Zagrebacka Banka. Il patrimonio netto per azione si porta a
1,89 euro (1,72 a fine 2000), su un totale di 5.131.100.779 azioni. La
composizione del Gruppo non ha registrato variazioni significative nel corso
dell'anno, se non per la cessione di Fiditalia, società specializzata nel
credito al consumo (con impieghi pari all'1,74% del consolidato a fine 2000),
avvenuta in prossimità della chiusura d'esercizio. Un ulteriore fattore che
influenza per alcune voci di conto economico i confronti con l'anno precedente
è dato dall'acquisizione del Gruppo Pioneer, i cui risultati, nell'attuale
configurazione, vengono consolidati dal 23 ottobre 2000, data di perfezionamento
dell'operazione. Ciò comporta, oltre alla non omogeneità delle rettifiche su
avviamenti tra gli ultimi due esercizi, anche una limitata comparabilità per le
voci dei proventi da intermediazione e diversi e dei costi operativi, che viene
peraltro sostanzialmente riassorbita a livello di risultato di gestione Grazie
alla diversificazione della fonte dei ricavi il Gruppo è stato in grado di
proteggere la crescita della redditività in presenza di uno scenario economico
e finanziario in deterioramento nella ultima parte dell'anno. Il risultato di
gestione, infatti, si è riportato sopra i livelli dell'esercizio precedente
(+3,5%), raggiungendo i 4.726 milioni di euro. Il margine d'intermediazione è
cresciuto del 7,2%. Il margine d'interesse ha raggiunto i 5.049 milioni di euro
nell'intero esercizio, un livello superiore del 6,4% a quello conseguito nel
2000. Alla base del miglioramento vi è la significativa crescita dei volumi
medi intermediati (+7% circa, grazie ad una situazione di inizio 2001 già
superiore di circa il 5% rispetto alla media 2000), i cui effetti positivi sono
stati in parte compensati da una più onerosa struttura patrimoniale conseguente
all'aumento delle immobilizzazioni e delle passività subordinate, in presenza
di un andamento dei tassi sostanzialmente neutrale. I proventi da
intermediazione e diversi sono la componente del risultato di gestione che più
è progredita nell'ultima parte dell'esercizio; nel complesso tali proventi si
attestano a 4.940 milioni di euro, con un incremento dell'8,1% sull'anno
precedente. Le commissioni nette registrano una riduzione dell'1,4% rispetto
all'anno precedente, per effetto della flessione del comparto dei servizi di
amministrazione e gestione tradizionale del risparmio. Tale flessione è stata
in parte compensata dalla crescita delle commissioni su prodotti di risparmio
gestito a più elevato valore aggiunto (gestioni patrimoniali a capitale
protetto e prodotti assicurativi) e dai significativi incrementi registrati
dalle commissioni sull'attività creditizia e sui servizi di incasso e
pagamento. I profitti su operazioni finanziarie confermano invece il brillante
andamento in atto ormai da più esercizi, con un incremento del 46,2% sull'anno
precedente, dovuto principalmente alla crescente dinamica dell'attività per la
gestione dei rischi della clientela corporate sviluppata da UBM. Il complesso
dei costi operativi raggiunge i 5.263 milioni di euro, con un aumento del 7,2%
su basi omogenee (cioè eliminando l'effetto dei diversi periodi di
consolidamento del Gruppo Pioneer), e del 10,8% sui dati contabili. In
particolare le spese del personale si incrementano del 6,2% su basi omogenee,
per il potenziamento degli apparati commerciali e dei settori dell'investment
banking e dell'asset management, oltre che per gli effetti delle tabelle
contrattuali e degli adeguamenti della componente variabile legati ai favorevoli
risultati dell'esercizio precedente. La dinamica delle altre spese
amministrative (+7,6% su basi omogenee), è spiegata in particolare
dall'andamento dei costi connessi con lo sviluppo e la riorganizzazione del
Gruppo, quali le spese di consulenza, le spese di viaggio, anche per la crescita
all'estero, ed i fitti passivi, legati anche allo sviluppo della rete. Il Cost/Income
ratio si porta al 52,7% (51% nel 2000). Su basi omogenee, ossia depurando dai
ricavi e dai costi l'effetto dei diversi periodi di consolidamento del Gruppo
Pioneer, la differenza tra i due esercizi è meno marcata (51,5% nel 2001; 50,7%
nel 2000). La formazione dell'utile netto - I maggiori accantonamenti e
rettifiche di valore rispetto all'anno precedente (nel complesso 1.514 milioni
di euro, rispetto ai 1.381 milioni del 2000) portano l'utile ordinario a 3.212
milioni, sopra i livelli dell'anno precedente. A tale risultato si perviene
tenendo conto di: Rettifiche di valore su avviamenti per 277 milioni di euro
(115 milioni nell'anno precedente) di cui circa 150 milioni relativi al Gruppo
Pioneer e circa 70 milioni al Gruppo Pekao; Accantonamenti a fondi rischi ed
oneri per 257 milioni (330 milioni nel corrispondente periodo dell'anno
precedente) di cui 96 milioni (comprensivi della quota di terzi) a fronte di un
possibile annullamento delle agevolazioni fiscali previste dal D.Lgs.153/99
(Legge Ciampi); Rettifiche di valore su crediti e accantonamenti per garanzie e
impegni, al netto delle riprese, per 796 milioni di euro, oltre a 57 milioni
accantonati a fondo rischi su crediti. Nel complesso 853 milioni di euro contro
i 903 milioni del 2000; Rettifiche nette di valore su immobilizzazioni
finanziarie per 127 milioni di euro (33 milioni del 2000), in buona parte
relative ai titoli immobilizzati. Alla formazione dell'utile lordo concorrono
risultati straordinari per 231 milioni di euro, contro i 100 dell'anno
precedente, dei quali 115 su cessione di partecipazioni (40 Montedison, 24
Fiditalia), circa 50 per imposte anticipate. Dopo le imposte sul reddito per
1.484 milioni, l'assegnazione dell'utile a terzi per 500 milioni, e tenuto conto
della variazione di 5 milioni del Fondo rischi bancari generali, si perviene
all'utile netto consolidato di pertinenza di UniCredit di 1.454 milioni di euro,
in crescita del 4,2% rispetto ai 1.395 milioni del 2000. Gli impieghi - Per il
sistema bancario italiano l'esercizio appena trascorso è stato caratterizzato
da un progressivo rallentamento della domanda di credito, soprattutto nella
componente a breve termine che risente maggiormente dell'andamento dell'attività
produttiva. Tale dinamica è stata condivisa anche dalle banche italiane del
Gruppo che, nel complesso, hanno mantenuto la quota di mercato di poco inferiore
ai livelli di fine anno precedente (10,64% a fine 2000 e 10,52% a fine 2001). Il
complesso dei crediti verso clientela ha raggiunto a fine anno un livello di
oltre 117.600 milioni di euro, con un incremento del 2,1% nei dodici mesi. Tale
incremento è stato limitato, oltre che dall'uscita di Fiditalia dall'area di
consolidamento, anche da cessioni di crediti già in bilancio 2000 per circa
3.000 milioni di euro, connesse con le operazioni di securitisation di crediti
in bonis effettuate nel periodo, e da minori operazioni finanziarie di pronti
contro termine. Al netto di tali fattori l'aggregato registra infatti una
crescita di circa il 6,7% su dicembre 2000, grazie soprattutto al contributo
delle banche della Nuova Europa, che crescono del 16,4%, mentre quelle italiane
realizzano un incremento del 5%. La qualità del credito si è mantenuta elevata
e favorevolmente posizionata rispetto al Sistema: in base ai dati segnalati alla
Banca d'Italia il rapporto tra sofferenze lorde e impieghi delle unità operanti
in Italia del Gruppo è infatti pari a fine dicembre al 2,81% contro il 4,69%
del Sistema. Il complesso dei crediti dubbi verso clientela registra una
riduzione rispetto a dicembre 2000, anche per effetto di un'operazione di
securitisation di crediti in sofferenza, sia in valore assoluto, passando da
3.850 a 3.806 milioni di euro ai valori di bilancio, che in rapporto al totale
dei crediti, 3,24% a fine 2001 contro il 3,34% di fine anno precedente.
L'esposizione verso Paesi a rischio (in totale 138 milioni di euro) e verso
clienti con rapporti critici (quale Enron) risulta di dimensioni limitate. La
raccolta - In un mercato nel quale la raccolta delle banche italiane ha
registrato una significativa accelerazione nell'ultima parte dell'anno, come
conseguenza dell'aumentata avversione al rischio della clientela, il Gruppo
mantiene la quota di mercato dei depositi sui livelli di fine 2000 (10,07%
rispetto al 10,14% di dicembre 2000), a fronte di una riduzione di quella sullo
stock di obbligazioni e di pronti contro termine, forme tecniche la cui dinamica
è maggiormente correlata a quella della raccolta indiretta. Tali andamenti, che
nel complesso determinano una riduzione della quota dal 10,41% al 9,79%, sono
infatti anche da porre in relazione allo sviluppo del comparto del risparmio
gestito, che ha consentito di realizzare un incremento della quota di mercato
nei fondi d'investimento, passata, in termini di patrimonio netto, dal 13,33% di
fine 2000 al 13,56% del dicembre scorso. A livello consolidato la raccolta
diretta supera i 127 mila milioni di euro (+7,9% su fine anno precedente), per
effetto di un incremento sia dei debiti verso clientela (+10%), sostenuti
dall'apporto delle banche della Nuova Europa (+16,8%), sia dei debiti
rappresentati da titoli (+2,8%), alimentati da CD emessi dalle filiali estere.
La raccolta indiretta, ai valori di mercato, si mantiene di poco sopra i livelli
di fine 2000 (circa 222 mila milioni di euro), pur in presenza di un andamento
ancora non favorevole dei mercati azionari. In tale contesto il mantenimento
dello stock di raccolta indiretta è stato realizzato anche grazie
all'innovazione di prodotto (lancio prodotti a capitale garantito), ed è la
risultante di una leggera crescita della componente amministrata (+1,7%), a
fronte di una contenuta flessione (-1,1%) di quella gestita, che risente
maggiormente dell'andamento delle quotazioni. Il complesso della massa
amministrata della clientela sfiora pertanto i 350 mila milioni di euro, un
livello di circa 10 mila milioni superiore a quello di fine 2000, con un
incremento del 2,9% su base annua. Il patrimonio e la struttura - Il patrimonio
netto di pertinenza del Gruppo si attesta al 31 dicembre 2001 a 9.535 milioni di
euro, contro gli 8.644 milioni di euro di fine esercizio precedente.
L'incremento è attribuibile all'utile di periodo, il cui effetto è stato in
parte compensato dai dividendi dell'esercizio 2000 distribuiti nel corso
dell'anno. A fine esercizio il Gruppo disponeva di un organico di 63.576
dipendenti, di una rete di 3.998 succursali bancarie e di 1.774 promotori.
Rispetto a fine anno precedente il numero dei dipendenti diminuisce di 1.548
unità, grazie alla riduzione conseguita dalla Divisione Banche Estere, mentre
la rete distributiva evidenzia un aumento di 67 sportelli e di 78 promotori.
L'offerta su Zagrebacka banka - Il Consiglio di Amministrazione di UniCredit ha
confermato, nella sua seduta odierna ed in ottemperanza al disposto dell'art.
2343 del Codice Civile, le valutazioni contenute nella relazione redatta, ai
sensi del medesimo citato articolo, dal perito nominato dal Tribunale di Genova,
stime aventi ad oggetto le azioni Zagrebacka banka conferite nell'ambito
dell'Offerta Pubblica di Acquisto e Scambio (OPAS) promossa nelle settimane
scorse. UniCredito Italiano comunica che, avvenuta la predetta conferma,
l'offerta è divenuta efficace e gli azionisti e detentori di GDR di Zagrebacka
banka riceveranno il corrispettivo, rappresentato da cassa ed azioni UniCredit,
entro il 14 marzo p.v. Le nuove azioni emesse sono pari a 84.670.661. Inoltre,
in ottemperanza alla normativa croata sulle offerte pubbliche, UniCredit
lancera' un'offerta per cassa per la restante quota di capitale sociale con
diritto di voto non attualmente posseduta da UniCredito Italiano e Allianz, pari
al 20% circa. UniCredito Italiano sta finalizzando, con la Commissione di Borsa
croata (Crosec), i contenuti della predetta OPA, che stima di promuovere venerdì,
15 marzo 2002, al prezzo di 238,57 USD per azione, con un esborso stimato
complessivo di circa 130 milioni di dollari. Riorganizzazione delle banche
"federate" e fusione con Rolo Banca 1473 - Nell'ambito del disegno di
riorganizzazione societaria in 3 banche di segmento, il Consiglio di
Amministrazione di UniCredito Italiano ha approvato nella seduta odierna il
progetto di fusione per incorporazione in UniCredito Italiano di Rolo Banca
1473, Credit Carimonte, Banca CRT, Cariverona, Cassamarca, Caritro, Cr Trieste.
Secondo le linee del citato disegno, le attività bancarie legate alla clientela
delle società incorporate verranno immediatamente scorporate in una banca unica
e, successivamente da tale banca unica verranno enucleate, il 1 gennaio 2003, le
tre banche nazionali specializzate (segmento corporate, private e retail) che
faranno capo alla Divisione Banche Italia della Capogruppo. Nell'ambito del
predetto progetto, il Consiglio di Amministrazione di UniCredit ha approvato,
sulla base dei dati e delle informazioni disponibili, i seguenti rapporti di
concambio: 3,80 azioni UniCredit (Uci) per ogni azione ordinaria Rolo Banca;
0,68 azioni Uci per ogni azione ordinaria Credit Carimonte; 5,35 azioni Uci per
ogni azione ordinaria Cariverona; 0,75 azioni Uci per ogni azione ordinaria e
risparmio Caritro; 3,82 azioni Uci per ogni azione ordinaria Cr Trieste. Il
Consiglio di Amministrazione di UniCredit ha, pertanto, deliberato di convocare
l'Assemblea Straordinaria - dando mandato al Presidente di fissarne le date in
concomitanza con le adunanze dell'Assemblea Ordinaria chiamata ad approvare il
bilancio di esercizio 2001 - per sottoporre ai Soci, previo ottenimento delle
prescritte autorizzazioni dell'Autorità di Vigilanza, il citato progetto ed, in
particolare, la proposta di un aumento di capitale di massimi Euro
564.365.740,50, mediante emissione di massime 1.128.731.481 azioni ordinarie da
nominali Euro 0,50 cadauna, al servizio del concambio delle azioni delle società
che verranno incorporate. Alla medesima Assemblea Straordinaria verrà
sottoposta una modifica dello Statuto Sociale ai fini di consentire la
destinazione di una parte degli utili di esercizio a iniziative di carattere
sociale, assistenziale e culturale. L'ammontare, che non potrà eccedere l'1%
dell'utile netto dell'esercizio e non potrà comunque superare i 10 milioni di
euro, verrebbe annualmente deliberato dall'Assemblea Ordinaria in sede di
approvazione del bilancio. Infine all'Assemblea Straordinaria verrà sottoposto
il conferimento di una delega al Consiglio di Amministrazione per un aumento di
capitale di massimi 17,5 milioni di euro riservato all'esercizio di diritti di
sottoscrizione da assegnarsi nel corrente anno ad appartenenti al top management
di UniCredit e delle altre banche e società del Gruppo. Si stima che il piano
di stock option coinvolgerà circa 350 persone con l'assegnazione di un massimo
di 35 milioni di diritti. Tali diritti, non cedibili, saranno esercitabili
trascorsi almeno diciotto mesi dalla loro assegnazione subordinatamente al
raggiungimento dell'obiettivo di Roe di Gruppo relativo all'esercizio 2003, ad
un prezzo pari al valore normale dell'azione ordinaria (media dei trenta giorni
precedenti) al momento dell'assegnazione delle opzioni.
CASSA
DI RISPARMIO DI FOLIGNO S.P.A. (GRUPPO INTESABCI) APPROVATO IL BILANCIO 2001:
UTILE A 3,39 MILIONI DI EURO (+86%)
Foligno, 13 marzo 2002. Il Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio
di Foligno (Gruppo IntesaBci), presieduto dal Dott. Denio D'Ingecco, ha
esaminato ed approvato la proposta di bilancio 2001, presentata dal Direttore
Generale, Maurizio Parisini. Il totale della raccolta da clientela ha superato i
1.353 milioni di euro (+2,52%), di cui 638 milioni di diretta e 715 milioni di
indiretta. Gli impieghi a clientela ammontano ad oltre 525 milioni di euro
(+1%), con un'incidenza delle sofferenze, al netto delle svalutazioni, dello
0,06%, a conferma della qualità del portafoglio crediti. Per quanto concerne le
principali poste del conto economico, il margine di interesse ha raggiunto i
27,9 milioni di euro, mettendo a segno una crescita del 10,24% rispetto al 2000.
Il margine di intermediazione ammonta a 39,2 milioni (+2,53%). Il controllo
rigoroso delle spese amministrative ha positivamente inciso sul livello dei
costi operativi, che si sono ridotti di oltre l'11%, migliorando sensibilmente
l'indice di efficienza. Il rendiconto economico della banca ha fatto segnare un
utile netto di oltre 3,39 milioni di euro, in crescita dell'86,28% rispetto
all'esercizio precedente. Al 31 dicembre 2001 la rete commerciale della banca,
con l'apertura nel mese di novembre della filiale di Spello (Pg), era composta
da 33 sportelli; l'organico era costituito da 279 dipendenti.
MEDIOFACTORING(GRUPPO
INTESABCI)BILANCIO 2001 CRESCONO I VOLUMI (+31%) L'UTILE NETTO SFIORA I 30
MILIONI DI EURO
Milano, 13 marzo 2002. Il Consiglio di amministrazione di Mediofactoring (Gruppo
IntesaBci), riunitosi sotto la presidenza di Enrico Fusi, ha esaminato e
approvato il bilancio al 31 dicembre 2001, che evidenzia un utile netto di 29,8
milioni di euro, in crescita di oltre il 4% rispetto ai 28,5 milioni registrati
nel 2000. Malgrado il contesto congiunturale particolarmente difficile, i volumi
operativi (turnover) hanno superato i 27,7 miliardi di euro e segnano un
incremento del 31% rispetto all'anno precedente, con oltre 5,6 miliardi di nuovi
finanziamenti alla clientela (+39% rispetto al 2000); risultati questi che hanno
consentito a Mediofactoring di consolidare la propria posizione in tutte le
classifiche di settore e di confermarsi come primo operatore nel mercato
italiano del factoring. In particolare, i volumi riguardanti l'attività
internazionale hanno evidenziato un notevole sviluppo (+86% rispetto al 2000),
determinato dall'espansione dell'operatività in regime di libera prestazione di
servizi in diversi Paesi dell'Unione Europea. Nel corso dell'esercizio, la
società ha inoltre affrontato una serie di attività straordinarie, quali
l'integrazione del ramo d'azienda di Comit Factoring, il potenziamento
tecnologico del sistema informativo e la realizzazione di un portale web che ora
consente alla clientela di acquisire tempestivamente e in modo standardizzato
tutte le informazioni concernenti il proprio rapporto. Nonostante questi
impegni, Mediofactoring é riuscita ad operare un ulteriore contenimento dei
costi operativi, facendo registrare a fine anno un rapporto cost/income pari al
32,4% (ca il 33% del 2000).
LUFTHANSA
ANNUNCIA I RISULTATI FINANZIARI PRELIMINARI PER IL 2001 L'UTILE OPERATIVO HA
RAGGIUNTO I 20 MILIONI DI EURO. NON SONO PREVISTI DIVIDENDI. WOLFGANG MAYRHUBER
NOMINATO VICE PRESIDENTE.
Milano, 13 marzo 2002 - Lufthansa ha annunciato i risultati finanziari
preliminari relativi al 2001 che hanno registrato un utile operativo di 20
milioni di euro. "Nonostante il settore del trasporto aereo abbia
registrato perdite in decine di miliardi di euro, Lufthansa ha raggiunto
l'obiettivo ambizioso di chiudere l'anno in attivo. La strategia da noi adottata
ha dimostrato la propria efficacia. Continueremo pertanto su questa linea per
cercare di uscire rafforzati da questa crisi" ha affermato Jürgen Weber
Presidente e Ceo di Lufthansa. Ieri il Comitato di Supervisione ha nominato
Wolfgang Mayrhuber Vice Presidente con decorrenza 1° aprile 2002. "La
decisione del Comitato di Supervisione mostra l'impegno a mantenere e rafforzare
in futuro la nostra posizione di leader nel settore. Wolfgang Mayrhuber gode
della mia completa fiducia e di quella del Consiglio d'Amministrazione" ha
dichiarato Jürgen Weber. Wolfgang Mayrhuber è membro del Consiglio di
Amministrazione della Deutsche Lufthansa AG dal 1° gennaio 2001 ed è
responsabile operativo della divisione passeggeri. Gli attacchi terroristici e
il rallentamento dell'economia mondiale hanno avuto ripercussioni negative sullo
scorso anno finanziario. Il risultato è stato un utile operativo ben al disotto
degli 1,04 miliardi di euro, registrati l'anno precedente. Modifiche
nell'assetto delle società consolidate nei risultati di gruppo, hanno sospinto
il fatturato del 10%, a 16,7 miliardi di euro. Non tenendo conto dei cambiamenti
nelle società consolidate, il giro d'affari risulta leggermente inferiore a
quello del 2000 (15,2 miliardi di euro nel 2000). Ammortamenti straordinari per
circa 500 milioni di euro e accantonamenti su perdite contingenti per 180
milioni di euro nel settore del catering oltre agli interessi passivi hanno
portato a una perdita di 754 milioni di euro nelle attività ordinarie (+1,2
miliardi di euro nel 2000). La perdita del Gruppo per il 2001 si è attestata a
591 milioni di euro (689 milioni di euro nel 2000). Il Comitato Esecutivo e di
Supervisione hanno pertanto deciso di non procedere al pagamento dei dividendi
agli azionisti per il 2001 (0,60 euro per azione nel 2000).
AIR
DOLOMITI VOLA NEL CUORE DELLA SPAGNA: FINALMENTE UN COLLEGAMENTO DIRETTO VERONA
- MADRID
Milano, 13 marzo 2002 - Da lunedì 8 aprile 2002 Air Dolomiti, la Compagnia
regionale italiana partner di Lufthansa e quotata al Mta, offre da il primo
collegamento diretto giornaliero Verona - Madrid - Verona. Il volo, operato
esclusivamente con i nuovi aeromobili jet Bombardier CRJ 200er, ha i seguenti
orari in collaborazione con Lufthansa:
Verona - Madrid
12345-7 12.00/14.15
-----6-
13.30/15.50
Madrid - Verona
12345-7 14.45/17.05
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d'utenza veronese può ora raggiungere la capitale spagnola in modo veloce e
comodo, beneficiando di tutti i vantaggi dell'aeroporto scaligero: ottimale
ubicazione, facilità di parcheggio, efficienza e rapidità delle operazioni di
accettazione ed imbarco. Madrid, sita nel cuore della penisola iberica, è il
centro delle attività economiche e culturali della Spagna e rappresenta una
affascinante meta turistica grazie alla sua architettura e al forte rispetto
delle tradizione della gente che la abita. Per festeggiare il nuovo volo e
permettere a tutti i passeggeri di gustare la divertente atmosfera madrilena,
Air Dolomiti ha ideato un conveniente pacchetto volo + 2 pernottamenti a Euro
280 + tasse. Il pacchetto è comprensivo di volo andata e ritorno, alloggio in
albergo (categoria turistica, prima colazione inclusa) con minimo di permanenza
il sabato notte. Con questa nuova offerta per Madrid Air Dolomiti si conferma la
Compagnia di riferimento per i passeggeri in partenza da Bergamo a Vicenza con
destinazione Spagna: il nuovo volo, infatti, si aggiunge alle tre frequenze
giornaliere da Verona per Barcellona che consentono ottimali coincidenze con i
voli Spanair, Compagnia del network Star Alliance. L'accordo con il vettore
prevede interessanti tariffe per numerose destinazioni spagnole. Alcuni esempi:
Bilbao a 260 Euro a/r + tax, Malaga a 269 Euro a/r + tax, Las Palmas a 361 Euro
a/r + tax, Palma de Mallorca a 305 Euro a/r + tax, Tenerife a 370 Euro a/r + tax.
Le tariffe sono soggette a condizioni e disponibilità dei posti: per
informazioni contattare il Customer Service Air Dolomiti al numero verde 800
013366 oppure visitare il sito www.airdolomiti.it
GRUPPO
CREMONINI: DATI PREVISIONALI RELATIVI ALL'ESERCIZIO 2003.
Milano, 13 marzo 2002 - Il Gruppo Cremonini prevede di realizzare nel 2003 un
fatturato pari a circa 1.600 milioni di Euro, un Ebitda pari all'8% del
fatturato, Ebit pari al 5% e Utile ante imposte pari al 2,5% del fatturato. Tali
dati, comunicati durante la presentazione del Gruppo agli analisti, in occasione
dell'evento organizzato da Borsa S.p.A. per il segmento Star, vengono
confermati.
CREMONINI
S.P.A.: ACQUISISCE LA GESTIONE DELLA RISTORAZIONE NELLA STAZIONE DI GENOVA
PRINCIPE. FATTURATO PREVISTO PARI A 15 MILIONI DI EURO IN 6 ANNI.
Milano, 13 marzo 2002 - Cremonini S.p.A. ha acquisito la gestione di tutti i
servizi di ristorazione del buffet di stazione di Genova Principe. L'area di
ristorazione dello scalo ferroviario svilupperà un fatturato complessivo di
circa 15 milioni di Euro in 6 anni. Con l'ingresso a Genova Principe salgono a
6, su un totale di 13, le Grandi Stazioni gestite in Italia da Cremonini. Il
Gruppo Cremonini è presente complessivamente in 26 stazioni ferroviarie
italiane e grazie al know how e alle competenze maturate con successo in questo
settore, si conferma leader con una quota di mercato del 35,3%. " Con
questa nuova acquisizione" - dichiara Vincenzo Cremonini Amministratore
Delegato della Cremonini S.p.A - " continua la strategia di espansione del
nostro Gruppo nel mercato della ristorazione in concessione mirata ad aumentare
la presenza di Cremonini nelle stazioni ferroviarie e negli aeroporti. " La
Divisione Ristorazione di Cremonini S.p.A, che serve complessivamente 60 milioni
di clienti con oltre 2.100 dipendenti, nel 2001 ha realizzato ricavi totali per
176,1 milioni di Euro in crescita del 19,4% rispetto al 2000. Cremonini, con
oltre 4.300 dipendenti, è uno dei più importanti gruppi alimentari in Europa,
con attività focalizzate in tre aree di business: distribuzione al foodservice,
produzione e ristorazione. Il Gruppo, con ricavi totali per 1.364,9 milioni di
Euro nel 2001, è leader assoluto in Italia nella commercializzazione e
distribuzione di prodotti alimentari al foodservice, nella produzione di carni
bovine e prodotti trasformati a base di carne nonché nella ristorazione a bordo
treno e nelle stazioni ferroviarie.
PROGETTI
DI FUSIONE UNICREDITO ITALIANO
Milano, 13 marzo 2002 - In data 11 marzo 2002 il Consiglio di Amministrazione di
UniCredito Italiano ha approvato il progetto di fusione per incorporazione di
Rolo Banca 1473, Credit Carimonte, Cassa di Risparmio di Torino, Cassa di
Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona Banca, Cassa di Risparmio della
Marca Trevigiana, Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto e Cassa di Risparmio
di Trieste Banca nella Capogruppo. L'Assemblea straordinaria degli azionisti
chiamata ad approvare il progetto di fusione verrà convocata presumibilmente
tra fine aprile e inizio maggio. Sulla base dell'attuale corso di Borsa di
UniCredito, il valore di mercato dell'entità aggregata è nell'ordine dei 29
miliardi di Euro (incluse le azioni emesse al servizio dell'Opoas su Zagrebacka
Banka). Mediobanca è advisor di UniCredito Italiano per la fusione con Rolo
Banca 1473 e con Credit Carimonte.
BANCA
POPOLARE DI NOVARA - BANCA POPOLARE DI VERONA-BANCO S.GEMINIANO E S.PROSPERO
Milano, 13 marzo 2002 - In data 9 marzo 2002, le Assemblee straordinarie degli
azionisti della Banca Popolare di Novara e della Banca Popolare di Verona (in
seconda convocazione per entrambe le banche) hanno approvato il progetto di
fusione per unione (prima operazione di questo tipo in Italia), tra i due
istituti. Il progetto di fusione era stato approvato dai Consigli di
Amministrazione delle due banche il 26 gennaio 2002. Il valore di mercato della
nuova entità è nell'ordine di 5 miliardi di Euro sulla base degli attuali
corsi di borsa. Mediobanca è advisor finanziario della Banca Popolare di
Novara.
DYNAMO
EVIDENZIA OGNI SEI MESI LE AZIONI MIGLIORI PER GLI INVESTITORI
Milano, 13 marzo 2002 - Gli investitori fai-da-te incontrano prodotti finanziari
sempre più complessi e mercati sempre più imprevedibili. Le banche del Gruppo
UniCredito Italiano si sono date una missione precisa: semplificare. Il
risultato è Dinamo. E' un certificato collegato ad un portafoglio di 10 azioni
selezionate in base a due diversi criteri scelti dall'investitore: Value, per
chi preferisce l'analisi fondamentale; Momentum, per chi fa riferimento
all'analisi quantitativa. Dynamo rende quindi la tecnica dello stock picking
accessibile a tutti gli investitori, anche a coloro che non possono dedicare
tempo all'analisi finanziaria. L'investimento minimo è pari ad un Dynamo, circa
10 Euro. Può essere acquistato o venduto come una qualsiasi azione e, per di più,
in un orario esteso dalle 9 alle 22, sul mercato elettronico Tlx. Dynamo è
dinamico. E' uno strumento capace di adattarsi ai mutamenti di mercato. Ogni sei
mesi le azioni del portafoglio vengono riselezionate, così da
"evidenziare" sempre e solo quelle più coerenti con lo scenario di
mercato e lo stile di investimento scelto. Attualmente Dynamo Value è collegato
a Axa, Basf, Bnp Paribas, DaimlerChrysler, Deutsche Bank, E.On, Eni, France
Telecom, Société Générale, Vivendi; Dynamo Momentum a Ahold, Aventis, BNP
Paribas, Carrefour, E.On, Eni, Sanofi Synthelabo, Suez, Totalfina Elf, Unilever.
La prossima riselezione avverrà il 2 luglio. . Tutto quello che occorre per
investire in Dynamo è contenuto in un comodo Kit: brochure analitica, schede
delle società collegate in quel momento al Dynamo, calendario delle
negoziazioni, possibilità di usufruire di servizi esclusivi come le newsletter
dedicate. Così da offrire la massima informazione e trasparenza. A marzo partirà
un roadshow per presentare Dynamo nelle città degli investitori. E' possibile
negoziare Dynamo presso Banca Crt, Caritro, Cariverona, Cassamarca, Credito
Italiano, Crtrieste, Rolo Banca, Xelion. Un'importante campagna pubblicitaria
stampa e radio comunicherà il nuovo strumento finanziario, con il supporto di
un numero speciale di MyMoney e di inserti sui periodici finanziari.
DIRECTA
SIM INCONTRA I TRADER A VERONA
Torino, 13 marzo 2002. Directa Sim, il primo broker online in Italia, incontra
per la prima volta i trader giovedì 21 marzo a Verona, presso il Grand Hotel,
in C.so Porta Nuova 105. L'incontro avrà inizio alle ore 14.45 e si concluderà
alle ore 17.30. Lo scopo è quello di presentare al pubblico i servizi di
Directa, rivolti principalmente ai day trader. L'incontro prevede un
collegamento sia al mercato italiano che ai mercati Usa, durante il quale
saranno illustrati gli sviluppi della piattaforma di tol quali stop loss,
multibook e il programma Visual Trader integrato con il Flash Trading. La
partecipazione al seminario è gratuita, le iscrizioni sono aperte e saranno
accettate fino a esaurimento dei posti disponibili. Gli interessati possono
chiedere ulteriori informazioni ed iscriversi contattando Directa allo
011.53.01.01.Infolink: www.directa.it
"MULTIMANAGER
UNIT LINKED": LA NUOVA UNIT LINKED DI LOMBARD INTERNATIONAL ASSURANCE NATA
DALLA COLLABORAZIONE CON ARCA E FRANK RUSSELL
Milano, 13 marzo 2002 - Lombard International Assurance, Compagnia di
Assicurazione con sede in Lussemburgo, ha avviato a partire dal 20 febbraio il
collocamento di Multimanager Unit-Linked, una nuova polizza unit linked creata
in collaborazione con Arca Sgr e Frank Russell Company. In particolare, Arca Sgr
e Frank Russell Company hanno contribuito alla realizzazione del prodotto
creando i portafogli di investimento in base al metodo di diversificazione
MultiAsset MultiStyle Multimanager che le Sicav Frank Russell offrono oggi in
Italia per i prodotti ArcaCinqueStelle e ArcaMultiFondo. Multimanager Unit
Linked è una polizza assicurativa Vita Intera a premio unico, che offre al
sottoscrittore tutti i vantaggi di una polizza vita e la possibilità di
investire in cinque comparti di investimento internazionali in base al proprio
profilo di rischio/rendimento, dispensandolo dalla scelta in prima persona dell'asset
allocation ottimale tra le centinaia di Fondi e Sicav presenti sul mercato. Il
rendimento di Multimanager Unit Linked sarà pari al 100% del rendimento del
comparto di investimento scelto dal sottoscrittore: Comparto A: Conservativo;
Comparto B: Moderato Conservativo; Comparto C: Bilanciato; Comparto D: Moderato
Dinamico; Comparto E: Dinamico. Il premio minimo e l'investimento minimo
aggiuntivo sono pari rispettivamente a €50.000 e €15.000. E' possibile
effettuare gratuitamente 4 switch all'anno tra un comparto e l'altro. La
commissione di sottoscrizione della polizza è pari al 2%, mentre le spese di
gestione sono pari all'1% annuo. Il contraente può riscattare in qualsiasi
momento la polizza: il valore riconosciuto sarà pari al valore corrente delle
quote detenute, meno un costo dello 0,1625% trimestrale, per ogni trimestre
mancante al compimento dei 5 anni. In caso di premorienza dell'Assicurato, la
Polizza garantisce il pagamento di una somma pari al 102,5% del valore corrente
dei comparti di investimento. Tale capitale non è soggetto ad alcuna tassa di
successione. Per ulteriori informazioni: Michelangelo Avello - Pasquale Iovine
Tel.+39 02 5744 3405 Fax +39 02 5744 2242 Investor Relations Bayerische Vita
S.p.A. - Via Pampuri, 13 - 20141 Milano E-mail: ir@bbv.it Website: www.bbv.it
BAYERISCHE
VITA S.P.A : APPROVATO DAL CDA IL PROGETTO DI BILANCIO 2001 PROPOSTA LA
DISTRIBUZIONE DI UN DIVIDENDO DI €0,08 AD AZIONE
Milano, 13 marzo 2002- Il Consiglio di Amministrazione di Bayerische Vita S.p.A.,
società appartenente al gruppo assicurativo tedesco Ergo Versicherungsgruppe,
riunitosi ieri in serata ha approvato il progetto integrale di bilancio al 31
dicembre 2001. Sono stati confermati i risultati preliminari già comunicati lo
scorso 15 febbraio: in particolare è ribadito il nuovo record storico della
raccolta a €682 milioni, con una crescita del 5% rispetto al 2000. La nuova
produzione a premi annui si è attestata a €131 milioni, in flessione rispetto
ai circa €209 milioni del 2000. Tali volumi hanno comunque consentito a
Bayerische Vita di affermarsi quale leader dei nuovi Piani Pensionistici
Individuali con una quota di mercato superiore al 33%. I nuovi premi unici sono
stati pari a circa €31 milioni contro i circa €35 del 2000. L'incidenza
delle spese generali sui premi emessi lordi è stata pari al 3%, risultando
lievemente superiore a quella evidenziata nel 2000, pari al 2,5%, principalmente
a seguito del rafforzamento della struttura organizzativa e dell'implementazione
dell'It. L'utile d'esercizio ammonta a €16,95 milioni, al netto delle
rettifiche di valore sugli investimenti, degli accantonamenti a fondi rischi e
delle imposte di competenza. Al termine dell'esercizio 2001 il portafoglio
investimenti di Bayerische Vita S.p.A. è pari a €2.197 milioni, in crescita
del 31% rispetto al 31 dicembre 2000. Il Return on Equity (Roe) è pari al
10,1%, rispetto al 17% del 2000, tenuto conto dell'aumento di capitale dello
scorso novembre. Il Roe calcolato su base omogenea sarebbe pari al 15%. Il
Consiglio d'Amministrazione della Compagnia ha altresì deliberato un dividendo
pari a circa €0,08 per azione (leggermente superiore al dividendo 2000 pari a
circa €0,077). Detto dividendo verrà messo in pagamento in data 9 maggio p.v.
FINANZIAMENTI
E INNOVAZIONE VIA E-MAIL CON F1RST
Milano, 13 marzo 2002 - Tutte le informazioni sui contributi regionali,
nazionali ed europei a favore di innovazione, ricerca e sviluppo tecnologico
direttamente sul computer, via e-mail. E' il servizio gratuito offerto dalla
newsletter elettronica F1rst, realizzata dalla nuova Aster-Scienza Tecnologia
Impresa per il mondo delle aziende, degli enti di ricerca, degli istituti di
credito, degli enti locali e delle università dell'Emilia-Romagna. Ogni
settimana gli utenti di F1rst ricevono un notiziario sintetico e tempestivo che
ciascun lettore può personalizzare selezionando, al momento dell'iscrizione, i
temi e i settori di proprio interesse. La newsletter riporta per ogni notizia
titolo, breve abstract, fonte, data e link al sito F1rst per un eventuale
approfondimento. Tutte le informazioni sintetizzate nella mail infatti sono
disponibili on line sul sito F1rst www2.aster.it/first dove è possibile
iscriversi alla mailing list della newsletter. Su sito è possibile inoltre
reperire schede illustrative sui programmi di finanziamento nei settori ricerca
e sviluppo, innovazione e trasferimento tecnologico, formazione e risorse umane
e cooperazione tecnologica internazionale, link e documentazione (normativa,
bandi di gara, documenti di lavoro e formulari). Per cercare ciò che fa al caso
proprio è disponibile inoltre un motore di ricerca che aiuta a selezionare le
opportunità più interessanti. Il servizio First, che è già molto apprezzato
da alcune migliaia di utenti, è stato ora ulteriormente potenziato dalla Nuova
Aster, il consorzio tra le quattro Università dell‚Emilia-Romagna (Bologna,
Ferrara, Modena e Reggio Emilia, Parma), il Cnr, l‚Enea, la Regione attraverso
Ervet, Unioncamere e le principali associazioni imprenditoriali. L'invio della
newsletter avviene almeno una volta alla settimana, ma novità particolarmente
rilevanti vengono segnalate immediatamente agli utenti. Per facilitare
imprenditori e ricercatori nell'individuazione delle linee di finanziamento più
interessanti in ambito regionale, nazionale e comunitario, lo staff di F1rst
offre inoltre agli utenti anche servizi di assistenza personalizzata ed
assistenza tecnica per la presentazione di domande di finanziamento agli organi
competenti. Lo staff di F1rst è a disposizione anche di associazioni di
categoria, intermediari, consulenti, che possono utilizzare il sistema che è
alla base di F1rst per informare i propri clienti e/o associati sulle ultime
novità relative ai finanziamenti comunitari, nazionali e regionali. Per
ulteriori chiarimenti si può contattare la redazione first@aster.it
AL
VIA IL 15 MARZO "SEAMASTER", MASTER IN ECONOMIA, POLITICHE E DIRITTO
DEL MARE SARÀ IL PRIMO CORSO DEI GENERE IN ITALIA E CONTERÀ SU UNA MASSICCIA
PRESENZA FEMMINILE
Milano, 13 marzo 2002 Prenderà il via il 15 marzo "Seamaster" il
primo Master in Economia, Politiche e Diritto dei Mare presso l'Università di
Malta, Link Campus a Roma, cofinanziato dalla Regione Lazio, su proposta dello
Ial Roma e Lazio, e dall'Unione europea, con il patrocinio di Ipsema -l'Istituto
per la previdenza del settore marittimo - e Confitarma - Confederazione Italiana
Armatori - che con lo staff universitario ne ha curato l'intera progettazione e
la struttura didattica. "Nonostante il nostro sia un Paese di
"Navigatori" - ha affermato Giovanni Montanari, Presidente della
Confitarma, durante la conferenza stampa svoltasi oggi a Roma - è la prima
volta che in Italia viene istituito un corso dedicato interamente allo shipping,
così come già avviene nei principali paesi marittimi europei. 1n Italia - ha
sottolineato Gian Maria Fara, Presidente dell'Ipsema - esiste la grande
contraddizione di un paese a forte locazione marinara, che può trovare nel mare
una forte prospettiva economica, ma che non riesce a darsi una politica seria e
coerente in grado di valorizzare le enormi prospettive economiche ed
occupazionali 'La Link Campus - University of Malta - ha aggiunto il Presidente
Vincenzo Scotti- attraverso questo master, avviato nel Lazio, intende attivare
un dipartimento di studi dedicato allo shipping ed al suo indotto. Con il
progetto Seamaster ci prefiggiamo di formare nuove professionalità in un
settore tanto importante per l'economia dei nostro Paese, quanto poco
approfondito in ambito universitario e formativo in genere". Al corso
parteciperanno gratuitamente laureati e diplomati disoccupati, selezionati in
base alle domande pervenute a seguito dei bando pubblicato nel mese di dicembre
2001. "Il bando prevedeva il limite di iscrizione a 20 laureati e 5
diplomati - ha continuato il presidente Scotti - ma date le numerose richieste
abbiamo richiesto alla Regione Lazio di ampliare 9 numero dei partecipanti a 32,
provenienti praticamente da tutte le regioni italiane." Da sottolineare
l'elevata partecipazione della componente femminile degli iscritti: 19 ragazze,
pari 60% del totale, seguiranno i corsi del Seamaster" a conferma del
grande impulso delle donne verso un mondo imprenditoriale, come quello
marittimo, tradizionalmente maschile. Il corso prevede un impegno formativo
complessivo di 700 ore (324 ore d'aula, 96 di esercitazioni, 40 di project work)
e uno stage conclusivo di 240 ore da svolgere a tempo pieno presso aziende dei
comparto marítbmo. In dicembre, al termine dei corso, si svolgeranno gli esami
necessari per il conseguimento del relativo diploma. Seamaster propone un
progetto formativo che avvicina le risorse dei mondo accademico alle esperienze
delle imprese operanti nei settore dello shipping internazionale, nella
consapevolezza che le maggiori questioni che si pongono a quanti operano nel
comparto richiedono ìí contributo di diverse discipline per essere comprese
appieno. Il corpo docente è quindi formato da: professori universitari
specializzati in economia marittima e diritto dei trasporti, imprenditori e
dirigenti di importanti società, nonché direttori generali delle associazioni
dei settore (armamento, cantieristica, diporto, pesca, porti), dirigenti e
funzionari dei Ministeri delle infrastrutture e trasporli e dell' economia e
delle finanze, agenti marittimi e spedizionieri, avvocati marittimisti,
assicuratori, operatori della logistica integrata. Gli obiettivi di Seamaster
sono stati illustrati da Luca Sisto, dirigente Confotarma e da Vincenzo Rori,
direttore dello Ial, rispettivamente direttore e coordinatore organizzativo dei
progetto: Rendere visibili le vie marittime: il nostro Paese, circondato da
8.000 chilometri di coste, può utilizzare maggiormente e meglio il trasporto
via mare. Si attende ormai da troppo tempo quello sviluppo annunciato attraverso
le cosiddette autostrade dei mare. Contribuire ad aumentare la conoscenza
teorica e pratica di un settore tanto strategico per l'economia di una nazione,
quanto difficilmente apprezzabile per i non addetti. Il settore marittimo conta
circa 300.000 occupati (diretti e indiretti) e genera un Pil di oltre 22
miliardi di Euro. Avvicinare i giovani studiosi al mare, all'economia ed ai
mercati sottostanti, ad diritto ed alle regole dei navigare, alla comprensione
delle scelte in tema di politica dei trasporti finora compiute ed alla
progettazione di future e più coraggiose decisioni da parte dei Governo e dei
Parlamento. Tutto ciò coniugando, in un contesto organico l'insegnamento
teorico di alcune discipline con la viva testimonianza di chi opera nei settore
marittimo. Centro motore dei progetto resta, comunque, la necessìtà di
accrescere la cultura marittima in tutti coloro che si avvicinano, per caso o
per passione, ai mondo dei lavoro ed alle professioni "di terra"
legate al mare, valorizzando adeguatamente tali professionalità in Italia.
LA
PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO !!! REFERTO
PSICOGRAFICO IN AIUTO AL MANAGER DELLE RISORSE UMANE
Milano, 13 marzo 2002 - Sono sufficienti trenta righe manoscritte per ottenere
"l'analisi" approfondita delle inclinazioni e capacità attitudinali,
per selezionare, valutare, creare percorsi dì carriera e perseguire con maggior
sicurezza gli obiettivi aziendali Agata Geraci, psicologa, grafologa dei Centro
di Ricerche Psicologiche di Milano e consulente del tribunale, ha messo a punto
il metodo di analisi Graf, basato su dati e tabelle standard, frutto del lavoro
di molti anni di ricerca su migliaia di casi. L'analisi psicograrica Graf è
parzialmente eseguita tramite un software che effettua le misurazioni tecniche dì
tutti i segni grafici presenti nel manoscritto predisposto su carta non rigata e
scannerizzato, Successìvamente ha luogo l'analisi vera e propria e la stesura
dei referto psicografico curati dalla Dottoressa Agata Geraci. A seconda delle
-necessità del richiedente, analisi preassunzione, o valutazione periodica
lungo il percorso di carriera prestabilito, il numero delle caratteristiche
analizzate può variare da un minimo dì dieci a oltre conto, spaziando tra
creatività, determinazione, affidabilità, rigore metodologico, ottimismo,
capacità organizzativa, onestà, socialità e cosi via. " La grafologia è
lo studio del significato delle modificazioni che il soggetto apporta al modello
calligrafico appreso a scuola " - afferma Agata Geraci - "Inoltre
quando si scrive, il sistema nervoso imprime alla penna nove stimoli al secondo
e 550 al minuto ed è impossibile controllarli tutti con la ragione e con la
volontà ". E aggiunge: le grandi aziende e le importanti società di
consulenza e selezione del personale ricorrono abitualmente ai test della
scrittura perché danno risultati che superanodi gran lunga i risultati forniti
dai normali test attitudinali o di personalità In un'epoca altamente
tecnologica e scarsamente manuale, la grafologia è ancora uno strumento di
analisi molto efficace non solo per la gestione delle risorse umane aziendali,
ma anche per orientare i gjovaní ad un percorso formativo e di carriera
coerente con la loro personalità. Infolink: www.grafcrp.com
DENTI
PRESENTA DIMISSIONI DALLA DMAIL.IT
Milano, 13 marzo 200 2- Dopo solo qualche giorno dalla presentazione del
bilancio l'amministratore delegato di Dmail.it ha presentato le proprie
dimissioni dalla carica ricoperta nella societa'. Denti ha inoltre ceduto
integralmente la propria partecipazione detenuta in Banfort Consultadoria e
Servicoes Ltd. Lo comunica, in una nota, la stessa azienda attiva nelle vendite
multicanale multiprodotto e quotata al Nuovo Mercato.
DADA:
MODIFICATI I TERMINI DELL'ACQUISIZIONE DI CLARENCE
Firenze, 13 marzo 2002 - Dada S.p.A. comunica di aver modificato i termini
dell'accordo per l'acquisizione di Clarence S.r.l., siglato e comunicato al
mercato in data 1 agosto 2001. Con i nuovi accordi l'operazione per
l'acquisizione di un ulteriore 96% delle quote di Clarence, di cui Dada già
possiede il 2%, sarà così regolata: - Il 75% della società in conferimento a
fronte di un'emissione di 558.600 azioni di Dada S.p.A. rinvenienti da un
apposito aumento di capitale da deliberarsi nella Assemblea Straordinaria del 26
aprile; - Il 21% in cessione a fronte di una somma in contanti variabile al
raggiungimento di determinati obiettivi, da corrispondere frazionatamente entro
il febbraio 2005. Il controvalore dell'operazione, alla luce dell'attuale valore
del titolo Dada potrà variare fino ad un massimo di circa 9,2 milioni di Euro
al raggiungimento dei massimi obiettivi. Le azioni Dada S.p.A. a servizio
dell'acquisizione saranno vincolate con una clausola di indisponibilità (lock-up)
per un periodo massimo di 3 anni. Il C.d.A. di Dada riunito ieri ha convocato
l'assemblea straordinaria dei soci per il giorno 26 aprile con all'ordine del
giorno l'approvazione dei conferimenti relativi alle operazioni Clarence e
Sconti.it
FOCUS
SULLE PRINCIPALI SOCIETÀ VINICOLE ITALIANE Milano, 13 marzo 2002 - Mediobanca:
Focus sulle principali società vinicole italiane (periodo 1996-2001)
scaricabile dal sito dell'Ufficio Studi www.mbres.it
IL
DISTRETTO DIGITALE-MULTIMEDIALE A BOLOGNA È REALTÀ
Milano, 13 marzo 2002 - Presentati martedì 12 marzo 2002, nella sala Rossa di
palazzo Malvezzi, i risultati dell'indagine promossa dall'assessorato
provinciale alle Attività produttive, in accordo con Regione Emilia-Romagna,
Comune di Bologna, Camera di commercio, Università degli studi (i partner
pubblici aderenti al Patto per il lavoro). Erano presenti tra gli altri gli
assessori all'economia della Provincia, Nerio Bentivogli, e della Regione,
Duccio Campagnoli, il professor Bruno Riccò dell'Università di Bologna,
Roberto Calari in rappresentanza della Camera di commercio. Obiettivi
dell'indagine erano: conoscere e rappresentare dimensione e potenziale delle
aziende del settore, per la definizione delle relative strategie di ulteriore
sviluppo del tessuto imprenditoriale e del territorio. L'Indagine (condotta fra
luglio 2001 e gennaio 2002) ha rilevato, fra gli altri, i seguenti dati: 9.46%
il costante trend di crescita negli ultimi dieci anni, per le oltre 3.400
aziende censite (+11.04% nel 2000). Buona la competitività sul mercato
nazionale, vista la prevalenza di relazioni delle aziende intervistate (45%),
rispetto al mercato regionale (29%). L'espansione, in questi ultimi anni,
dell'economia di rete ha fatto sì che si moltiplicassero a livello nazionale i
Distretti produttivi legati al 'mondo del Digitale'. Secondo i dati Federcomin
(Federazione Nazionale Imprese di Telecomunicazioni-Radiotelevisione-Informatica-Confindustria)
si contano circa 80 distretti a livello nazionale (tra emergenti, consolidati e
a base locale). La cosiddetta rivoluzione digitale, che si va affermando come
forza trainante di un nuovo tessuto produttivo, sollecita con forza una visione
sempre più evoluta e politiche sempre più finalizzate. "L'Assessorato
alle Attività Produttive - Provincia di Bologna, in collaborazione con Regione
Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Camera di Commercio, Università degli Studi,
ha promosso l'Indagine i cui risultati presentiamo oggi" ha esordito Nerio
Bentivogli - Assessore alle Attività produttive e sviluppo economico del
territorio - "con l'obiettivo di conoscere al meglio e valutare la realtà
del Distretto Digitale-Multimediale di Bologna. Possiamo oggi affermare che si
tratta di una realtà consolidata, anche a livello nazionale, che ha registrato
un costante trend di crescita (9.46%) negli ultimi dieci anni del numero delle
aziende. Una realtà per la quale investire, quindi, con la definizione di
politiche industriali mirate. Crediamo che il nostro territorio, uno dei più
avanzati in Europa, possa mantenersi sul fronte dello sviluppo, con il concorso
di tutti gli attori, pubblici e privati, ciascuno per le proprie
competenze". Pieno sostegno all'iniziativa della Provincia è arrivato
dall'assessore regionale Duccio Campagnoli, che ha invitato a passare "dal
virtuale al reale" aggiungendo che la Regione è disponibile ad aiutare la
nascita di un Distretto "fisico" per le imprese che operano in
particolare nel comparto cine, audio, visivo. "Il significato e la portata
di: dati, informazioni, riflessioni forniti da tutti gli interlocutori coinvolti
nell'Indagine (imprenditori ed esperti) - hanno aggiunto Bentivogli e Campagnoli
- forniscono un contributo ed un supporto per le decisioni che i diversi
soggetti istituzionali e della 'comunità degli affari' assumeranno nei prossimi
mesi, per lo sviluppo dell'economia, del lavoro e delle imprese nella nostra
provincia." "L'Indagine è stata articolata su tre distinti livelli
informativi"(Scheda Tecnica - in allegato), hanno detto Rolando Gualerzi,
Senior Partner Gmprgroup, e Pietro Rinaldi, ricercatore della stessa società
che ha curato l'Indagine: rielaborazione d analisi dati Information Bank -
Camera di Commercio di Bologna; indagine di opinione su un campione di 50
aziende attive sul territorio; colloqui 'in profondità' con 8 Opinion Maker; I
tre distinti livelli informativi hanno consentito di rilevare, tra gli altri,
risultati-aspetti quali (Sintesi dei risultati, in allegato): numero di aziende
presenti (3.438) e loro trend di crescita, sulla base dei dati Cciaa; fatturato
aziende intervistate (costante incremento indice di crescita del settore); aree
di intervento, prodotto, servizio e sviluppo delle aziende intervistate (le
aziende private rappresentano il 60%; le aziende pubbliche il 24%; i consumatori
finali l'11%; altro 5%); evoluzione dei rapporti con altre aziende; forze e
debolezze percepite rispetto ad opportunità e minacce del mercato. I principali
macro-settori in cui operano le 3.438 aziende del Distretto sono:
comunicazione/marketing/finanziario/commercio (26%); prodotti hardware (21%);
prodotti software e contenuti (18%); cine-video-audio (10%); editoria hi-tech e
grafica (10%), Tlc (5%), impianti elettrici (5%); formazione (3%); fiere (2%).
Gli strumenti individuati, dalle aziende intervistate, come più importanti per
competere nel settore Digitale-Multimediale sono, nell'ordine: formazione (63%),
marketing (59%), informazione sui mercati (57%), credito (55%). Mentre i
principali vincoli individuati per lo sviluppo delle aziende sono: debolezza
commerciale (51%) ed elevati costi di investimento (36%). Il 58% delle aziende
intervistate dichiara di avere difficoltà nel reperire personale qualificato.
Secondo gli opinion maker, i settori destinati ad un principale sviluppo sono:
prodotti software e contenuti; telecomunicazioni; formazione; marketing e
comunicazione. Le priorità di intervento rilevate sono: le modalità di
collaborazione e di integrazione interaziendale (basate proprio sulle tecnologie
della comunicazione); la facilitazione dell'autoimprenditorialità e del
networking; l'integrazione delle risorse del territorio; lo sviluppo di grandi
imprese-con ruolo di guida-collante; l'attrazione di risorse umane; istruzione e
formazione professionale; circuito dinamico fra Impresa-Università-Centri di
Ricerca. "I risultati e le riflessioni illustrati" - ha concluso
l'Assessore Bentivogli - "sono un contributo per strategie, azioni e
strumenti per l'ulteriore consolidamento e per lo sviluppo di questa nuova
generazione di esperienze e culture imprenditoriali. È inoltre in fase di
valutazione di fattibilità la costituzione di un Osservatorio Permanente, che
consenta di seguire nel tempo l'andamento del fenomeno e fornisca la 'misura dei
risultati' delle azioni che ciascuno avrà attuato."
GEORGE
BILICIC JOINS LAZARD AS MANAGING DIRECTOR
Milan, March 13, 2002 - Lazard announced that George W. Bilicic, Jr. has joined
the firm as Managing Director. Bruce Wasserstein, Head of Lazard, said, "With
George's appointment, Lazard adds one of the leading bankers in the energy and
power industry, reinforcing our position in this important global sector."
George Bilicic said, "In today's complex and dynamic energy and power
industry, companies need the quality, objective advice that Lazard is uniquely
positioned to provide. I am excited to join Lazard and look forward to building
upon the invaluable experience I gained at both Merrill Lynch and Cravath."
Mr. Bilicic has more than a decade of experience advising corporate clients with
a focus on mergers and acquisitions. Most recently, he has represented, among
others, RWE in its purchase of American Water Works Co. and Duke Energy in its
acquisition of Westcoast Energy. In the past he has worked with Consolidated
Edison in its acquisition of Orange and Rockland Utilities, its proposed merger
with Northeast Utilities, the divestiture of its fossil fuel generation plants
and the sale of its nuclear power plant. Mr. Bilicic also worked with FPL in its
merger with Entergy and RWE in its acquisition of Thames Water. Prior to joining
Lazard, Mr. Bilicic served as a managing director for mergers and acquisitions
at Merrill Lynch, with a focus on the energy and power industry. Before joining
Merrill Lynch, Mr. Bilicic was a partner at Cravath, Swaine & Moore, where
he headed the law firm's utility and power practice. Mr Bilicic received a B.A.
from DeSales University and a J.D. from Georgetown University. Lazard, the
world's preeminent advisory investment bank, is present in 15 countries
throughout the world. Lazard provides international financial advisory services
and global transaction execution to corporations, partnerships, institutions,
governments, and individuals. Services include mergers and acquisitions, asset
management, capital markets execution, real estate investment banking, and
alternative investment management.
STATISTICI PROVVISORI RELATIVI ALLE CONSEGNE A CLIENTI DI
I DATI AUTOVEICOLI COMMERCIALI FINO A 3,5 TONN.
Milano, 13 marzo 2002 L'Anfia e l'Unrae comunicano statistici provvisori
relativi alle consegne a clienti di i dati autoveicoli commerciali fino a 3,5
tonn. di p.t.t., per il mese di gennaio e per i primi due mesi dell'anno 2002
forniti dalle Case co- struttrici e importatrici loro Associate.
marche
|
febbraio
|
gennaio/febbraio
|
volumi
|
var.
|
percentuali
|
volumi
|
|
var.
|
percentuali
|
2002
|
2001
|
%
|
2002
|
2001
|
2002
|
2001
|
%
|
2002
|
2001
|
|
BREMACH
|
26
|
13
|
100,00
|
0,14
|
0,07
|
41
|
30
|
36,67
|
0,11
|
0,09
|
FIAT AUTO
|
7186
|
7036
|
2,13
|
39,40
|
39,68
|
13993
|
13423
|
4,25
|
38,66
|
38,71
|
IVECO
|
1877
|
1591
|
17,98
|
10,29
|
8,97
|
3288
|
2884
|
14,01
|
9,08
|
8,32
|
PIAGGIO
|
498
|
310
|
60,65
|
2,73
|
1,75
|
758
|
604
|
25,50
|
2,09
|
1,74
|
ALTRE NAZIONALI
|
78
|
117
|
-33,33
|
0,43
|
0,66
|
150
|
212
|
-29,25
|
0,41
|
0,61
|
|
|
|
|
|
TOTALE NAZIONALI
|
9665
|
9067
|
6,60
|
52,99
|
51,14
|
18230
|
17153
|
6,28
|
50,36
|
49,47
|
|
|
|
|
CITROEN
|
617
|
646
|
-4,49
|
3,38
|
3,64
|
1289
|
1240
|
3,95
|
3,56
|
3,58
|
DAEWOO
|
43
|
249
|
-82,73
|
0,24
|
1,40
|
134
|
569
|
-76,45
|
0,37
|
1,64
|
DAIHATSU
|
28
|
0
|
-
|
0,15
|
0,00
|
46
|
0
|
-
|
0,13
|
0,00
|
FORD
|
1418
|
1327
|
6,86
|
7,77
|
7,48
|
2943
|
2599
|
13,24
|
8,13
|
7,50
|
HYUNDAI
|
257
|
369
|
-30,35
|
1,41
|
2,08
|
529
|
775
|
-31,74
|
1,46
|
2,24
|
ISUZU
|
42
|
93
|
-54,84
|
0,23
|
0,52
|
137
|
185
|
-25,95
|
0,38
|
0,53
|
KIA
|
21
|
0
|
-
|
0,12
|
0,00
|
30
|
0
|
-
|
0,08
|
0,00
|
LAND
ROVER
|
31
|
28
|
10,71
|
0,17
|
0,16
|
59
|
52
|
13,46
|
0,16
|
0,15
|
MAZDA
|
37
|
36
|
2,78
|
0,20
|
0,20
|
75
|
77
|
-2,60
|
0,21
|
0,22
|
MERCEDES
|
1048
|
1060
|
-1,13
|
5,75
|
5,98
|
2335
|
2180
|
7,11
|
6,45
|
6,29
|
MITSUBISHI
|
540
|
565
|
-4,42
|
2,96
|
3,19
|
1085
|
1212
|
-10,48
|
3,00
|
3,50
|
NISSAN
|
1121
|
1307
|
-14,23
|
6,15
|
7,37
|
2085
|
2488
|
-16,20
|
5,76
|
7,18
|
OPEL
|
553
|
367
|
50,68
|
3,03
|
2,07
|
1163
|
798
|
45,74
|
3,21
|
2,30
|
PEUGEOT
|
556
|
453
|
22,74
|
3,05
|
2,55
|
1045
|
914
|
14,33
|
2,89
|
2,64
|
RENAULT
ITALIA
|
1548
|
1172
|
32,08
|
8,49
|
6,61
|
3339
|
2461
|
35,68
|
9,22
|
7,10
|
RENAULT
TRUCKS
|
125
|
234
|
-46,58
|
0,69
|
1,32
|
427
|
454
|
-5,95
|
1,18
|
1,31
|
SEAT
|
42
|
64
|
-34,38
|
0,23
|
0,36
|
101
|
137
|
-26,28
|
0,28
|
0,40
|
SKODA
|
0
|
4
|
-100,00
|
0,00
|
0,02
|
0
|
12
|
-100,00
|
0,00
|
0,03
|
SUZUKI
|
15
|
18
|
-16,67
|
0,08
|
0,10
|
29
|
37
|
-21,62
|
0,08
|
0,11
|
TATA
|
95
|
121
|
-21,49
|
0,52
|
0,68
|
214
|
224
|
-4,46
|
0,59
|
0,65
|
TOYOTA
|
82
|
124
|
-33,87
|
0,45
|
0,70
|
136
|
178
|
-23,60
|
0,38
|
0,51
|
VOLKSWAGEN
|
356
|
427
|
-16,63
|
1,95
|
2,41
|
766
|
928
|
-17,46
|
2,12
|
2,68
|
|
|
|
|
TOTALE IMPORTATE
|
8575
|
8664
|
-1,03
|
47,01
|
48,86
|
17967
|
17520
|
2,55
|
49,64
|
50,53
|
|
|
|
|
TOTALE MERCATO
|
18240
|
17731
|
2,87
|
100,00
|
100,00
|
36197
|
34673
|
4,40
|
100,00
|
100,00
|
|
|
|
E IN AZIENDA IL SCIUR BRAMBILLA CEDE IL POSTO A MISTER
EURO
Milano, 13 marzo 2002. Coprono i settori di attività più disparati: dal
commercio all'ingrosso di surgelati alla compravendita di immobili, dalla tavola
calda all'agenzia di viaggi, dalle pulizie al facchinaggio, alle investigazioni
private. Alla loro guida, imprenditori dai nomi in massima parte italiani, ma
anche indiani, spagnoli, cinesi, mediorientali. Sono le imprese che, in omaggio
all'Unione europea, hanno voluto inserire, nelle rispettive ragioni sociali, la
parola Euro. Emerge da un'indagine realizzata dall'Euro Info Centre, l'azienda
speciale della Camera di Commercio di Milano sui dati del registro delle
imprese. Un piccolo esercito di Euro Cantieri, Euro Trasporti, Euro Bar, Euro
Trading, Euro Foto, o, molto semplicemente, Euro 2002, di dimensioni allo stato
attuale ancora modeste, ma che appare avviato sulla strada di una crescita non
indifferente. Tanto che, a Milano, le imprese targate Euro hanno già
conquistato un primato di tutto rispetto battendo, per 201 a 169, le
"colleghe" forti del più classico dei cognomi imprenditoriali
meneghini: Brambilla. Un bel record, tuttavia (almeno per ora) limitato al
capoluogo lombardo: se infatti si considera la provincia milanese nel suo
complesso (Milano inclusa), la parte del leone torna a farla il
"vecchio" Brambilla, con 784 imprese contro 393. Analogamente, in
tutta la Lombardia, le aziende targate Brambilla sono 1.155, mentre quelle
targate Euro ammontano a 782. E, comunque, non è la nostra la regione che, allo
stato attuale, fa registrare il maggior numero di imprese contrassegnate dalla
parola Euro: al primo posto della classifica c'è il Lazio, con 855 aziende,
seguito dalla Campania (839) e quindi dalla Lombardia. Nelle ultime posizioni,
la Basilicata (58), il Molise (40) e la Valle d'Aosta (16). Complessivamente, in
tutta Italia, le imprese che hanno deciso di chiamarsi Euro sono 6.229. Ma,
tornando a Milano, se da un lato il cognome Brambilla sembra defilarsi, almeno
in tema di nomi di imprese, davanti all'avanzata della parola Euro
(abbreviazione del nome Europa o dell'aggettivo europeo?), dall'altro
quest'ultima non sembra, almeno per ora, avere molte probabilità di vittoria
contro un'altra classica, anzi classicissima componente delle ragioni sociali
meneghine: Milano, appunto. Nel capoluogo, le aziende contraddistinte dal nome
stesso della città sono 1.177, e passano a 1.527 se si considera anche la
provincia. Un'ultima annotazione. Delle 201 imprese milanesi targate Euro, 119
(quasi il 60%) hanno la ragione sociale espressa completamente in inglese. Un
must per un'azienda davvero europea.
DA UNA RICERCA DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI MILANO
CERCASI EXTRACOMUNITARIO. OFFRESI 150.000 POSTI DI LAVORO LA DOMANDA PIÙ ALTA
IN LOMBARDIA: 33.294 NUOVE ASSUNZIONI PREVISTE. TRA LE MAGGIORI CITTÀ: MILANO,
ROMA, TORINO, BOLOGNA
Milano, 13 marzo 2002 - Sempre più ricercati gli extracomunitari. Ne vorrebbero
quasi 150.000 le imprese italiane, soprattutto piccole e medie. Soprattutto da
Milano, che ne domanda 16.465, il 10% del totale nazionale. Per lavori meno
qualificati, come la raccolta dei rifiuti, ma anche tra gli infermieri,
muratori, installatori. Il terzo settore ha più bisogno degli industriali: ben
il 65% delle richieste di lavoro extracomunitario arriva da qui. E tra le
professioni con maggiore richiesta c'è il cuoco, il barista, ma anche il
cameriere. Mentre banche e assicurazioni preferiscono ancora gli indigeni.
Seguono Roma (9.032 nuove assunzioni), Torino (6.733) Vicenza (5.438), Brescia
(4.193 nuove assunzioni), Bologna (4.631). I dati sono stati elaborati dalla
Camera di Commercio di Milano sulla base del rapporto "Learning by
programming" sui fabbisogni professionali delle imprese italiane e la
politica di programmazione dei flussi migratori, di Unioncamere - Fondazione Ismu
presentato questa mattina in Camera di Commercio. "Il fenomeno
dell'immigrazione va governato tenendo conto delle richieste delle imprese - ha
commentato Carlo Sangalli, Presidente della Camera di Commercio di Milano e di
Unioncamere, l'Unione nazionale delle Camere di Commercio -. E le imprese
lombarde nel 2001 hanno previsto oltre 33.000 assunzioni di extracomunitari, di
cui la metà solo a Milano. In questo modo Milano si conferma la piazza italiana
che assorbe più lavoro di extracomunitari". "Come Camera di Commercio
di Milano - ha detto Sangalli - abbiamo attivato attraverso le 66 Camere di
Commercio italiane all'estero una rete che permette di avere nei Paesi d'origine
i dati delle richieste delle imprese lombarde e della provincia di Milano. Così
da poter assicurare un'immigrazione accompagnata da un lavoro sicuro e quindi da
più facile integrazione". Il quadro complessivo in Italia. Sono
398.982 i lavoratori extracomunitari in Italia, di cui il 33% nel nord ovest, il
27,3% al centro e il 26% al nord-est, il 13,6% nel Sud e nelle isole. Un flusso
annuale in forte crescita, dai 125.000 immigati nel '91 ai 166.000 nel '97: il
secondo Paese in Europa dopo la Germania con 285.000 ingressi nel '98 e dati
molto più bassi nel Regno Unito (42.000, in Francia 16.000, in Spagna 23.000).
Il 30% viene dall'Europa dell'est, il 24% dall'Africa del nord, il 20% dall'Asia
orientale, il 14% dall'Africa centro-sud e il 5,5% dall'America del sud. Il
fabbisogno di personale proveniente da paesi extracomunitari da parte delle
imprese italiane nel 2001 è di 149.468 unità, pari al 21% delle assunzioni
complessive. Un dato che arriva al 26,4% nel Nord-Est (49.655 assunzioni
previste), mentre si ferma al 20,3% nel Centro (26.672 assunzioni), al 21,3% nel
Nord Ovest (48.707), e al 14,8% nel Sud e Isole (24.434). Per quanto riguarda i
comparti, l'industria concorre al fenomeno con oltre 75.123 assunzioni (pari al
21,7% delle nuove assunzioni previste nel settore), seguita dai servizi (74.345
assunzioni, pari al 20,3% del totale). Oltre il 53% dei lavoratori stranieri è
destinato a imprese con meno di 50 dipendenti. Oltre il 45,3% delle imprese,
infine, ritengono necessaria una formazione dei lavoratori extracomunitari. La
Lombardia. Con 33.294 assunzioni di extracomunitari previste (14.837
nell'industria e 18.457 nei servizi), i dati confermano la Lombardia come prima
regione italiana per ricorso a manodopera straniera (la richiesta di
extracomunitari per le aziende lombare nel 2001 è pari al 22,3% del dato
nazionale). In due anni tale domanda è cresciuta di ben il 22,3%, la terza
maggiore crescita in Italia, subito dopo la Basilicata (+32,5%) e la Puglia
(+25%). L'incidenza di questo tipo di avviamenti sul complesso delle nuove
assunzioni è in linea con il valore medio nazionale (il 21,7%; 21,3%
nell'industria e 22,1% nei servizi). Il 41,3% delle assunzioni è prevista in
imprese con meno di 50 addetti (60,5% nel solo settore industriale). Tra gli
assunti extracomunitari il 41,5% ha già una precedente esperienza lavorativa,
mentre il 56% necessita di una formazione specifica per il nuovo lavoro, quelli
senza esperienza sono il 58,5%. Infine, il 27,8% ha meno di 25 anni. Le province
italiane: prima Milano. A Milano sono previste 16.465 assunzioni di lavoratori
extracomunitari, il più alto valore assoluto per l'Italia (pari all'11% del
totale degli extracomunitari assunti in Italia). Seguono Roma (9.032 nuove
assunzioni), Torino (6.733) Vicenza (5.438) Bologna (4.631). La seconda città
lombarda è Brescia (4.193 nuove assunzioni), seguita da Bergamo (3.165). Se però
si considera il peso delle assunzioni di extracomunitari sul totale delle
assunzioni previste, Milano, con una percentuale del 21,1%, è in linea con il
dato nazionale e regionale. Ai primi posti si collocano invece le province di:
Parma (37%), Vicenza (31,5%), Modena (31%), Treviso (28%) e Bologna (26%). Le
province lombarde con la più alta propensione a ricorrere a manodopera
"d'importazione" sono invece: Mantova (29%), Cremona (28%), Lecco e
Pavia (25%). Milano: la domanda di extracomunitari nell'industria. Per quanto
riguarda l'industria, a Milano, con 4.863 richieste di extracomunitari, si
segnala il primato delle macchine elettriche ed elettroniche (1.095) e delle
costruzioni (1.003) pari al 22% del totale delle nuove assunzioni previste per i
due settori, seguito dall'industria dei metalli (592 avviamenti; pari al 16,5%),
dal settore editoria (462 assunzioni; pari al 22%). Nell'estrazione dei minerali
la quota di lavoratori extracomunitari richiesti sul totale raggiunge quasi il
40%. Milano: la domanda di extracomunitari nei servizi. Nel settore dei servizi,
a Milano, con 11.602 richieste di assunzioni, il primato spetta al comparto
alberghi, ristoranti e servizi turistici (3.100 nuove assunzioni, pari al 42%
del totale delle nuove assunzioni nel comparto). Segue il comparto dei servizi
operativi e altri servizi alle imprese (2.493 nuove assunzioni, pari al 39,4%
del totale delle nuove assunzioni nel comparto), seguita dal comparto
commerciale (1.329 assunzioni, pari addirittura al 46,9%) e quello dei trasporti
e attività postali (1.190 assunzioni, pari al 28%). Molto basso il ricorso di
questo tipo di manodopera da parte del credito e assicurazioni (solo 175
assunzioni, pari al 5,2% del totale). Milano: le figure professionali. Per
quanto riguarda le singole figure professionali ricoperte dagli extracomunitari,
prevalgono i lavori non qualificati: spiccano gli addetti ai servizi di pulizia
e raccolta rifiuti (il 62,4% delle nuove assunzioni complessive è costituito
infatti da cittadini stranieri) e il magazziniere (57%). Tra i tecnici
prevalgono gli infermieri (38,1%); tra le professioni relative
all'amministrazione e gestione troviamo il magazziniere (il 31,8%); tra le
professioni relative alle vendite e ai servizi per la famiglie abbiamo i
camerieri e operatori di mensa (45,4%), baristi e cuochi (35%); tra gli operai
specializzati prevalgono gli addetti all'igiene e alla pulizia (48,5%), gli
installatori (35%) ed i muratore (35%). Per quanto riguarda gli impianti
industriali è il settore plastico pronto ad accogliere più immigrati (40%).
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