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MERCOLEDI'
13 MARZO 2002

pagina 4

 

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MESSAGGIO VIDEO DI SIRCHIA SU LEA E LISTE DI ATTESA INAUGURA NUOVO PORTALE: MINISTEROSALUTE.IT
Roma, 13 marzo 2002 - Il Ministero della Salute informa che da oggi è attivo il nuovo portale del Dicastero www.ministerosalute.it  progettato come uno strumento di dialogo con i cittadini. Il Ministro, Girolamo Sirchia, lo ha inaugurato rivolgendosi per la prima volta agli utenti con un messaggio video, in cui parla di Livelli essenziali d'assistenza, liste d'attesa, sanità pubblica.

IL BENESSERE DEGLI ANIMALI HA UN IMPATTO SUI RISULTATI SCIENTIFICI
Bruxelles, 13 marzo 2002 - Mentre la Commissione europea si accinge a redigere una proposta sui modi di migliorare le condizioni di vita per le cavie da laboratorio, nuove ricerche hanno dimostrato che per questi animali tali miglioramenti determinano modifiche a livello comportamentale e psicologico, le quali, a loro volta, hanno un impatto sui risultati degli esperimenti scientifici. Nonostante nessuno abbia ancora addotto questa scoperta come motivo per non migliorare la qualità di vita degli animali da laboratorio, i ricercatori dovranno invece essere consapevoli dei nuovi effetti sui risultati della ricerca e tenerne conto al momento di interpretare i loro esperimenti. Secondo le direttive dell'UE, diversi animali richiedono forme differenti di arricchimento. Per esempio, i topi devono disporre di materiale per costruirsi il nido, mentre per i porcellini d'India sono necessari dei nascondigli. "L'ambiente dovrebbe essere più composito: questo è arricchimento", ha dichiarato Vera Baumans del Karolinska Institute di Stoccolma, la quale è inoltre membro del gruppo di lavoro europeo che elabora raccomandazioni in materia di roditori e conigli. Emma Hockly dell'Università di Oxford (Regno Unito) ha studiato gli effetti dell'arricchimento sui roditori portatori di un gene che provoca una forma della malattia di Huntington. I topi sono stati tenuti nelle tre seguenti condizioni: in gabbie standard, in gabbie munite di un tubo di cartone e in compagnia di altri topi in una gabbia più grande contenente una ruota, dei giocattoli, un tubo e del cibo. In un esperimento per il coordinamento motorio, i topi della gabbia "arricchita" si sono comportati molto meglio dei topi delle gabbie standard. "In tutti gli esperimenti dove viene misurato il comportamento, è necessaria una severa normalizzazione delle condizioni ambientali", ha dichiarato la Hockly. "Perfino un piccolissimo cambiamento nell'ambiente circostante può avere enormi ripercussioni". Infolink:
http://www.newscientist.com

BAXTER SCEGLIE L'AUSTRIA PER IL SUO NUOVO ED AVANZATISSIMO CENTRO PER LA PRODUZIONE DI VACCINI
Milano, 13 marzo 2002 - L'Austrian Business Agency, l'agenzia governativa per la promozione degli investimenti stranieri in Austria, ha annunciato ieri l'investimento di 200 milioni di Euro di Baxter Intenational Inc (Nyse: Bax) per l'apertura in Austria di un nuovo centro all'avanguardia per la produzione di vaccini ricombinanti derivati dalla coltura di cellule. Il centro, nei pressi di Vienna, consentirà alla società di espandere in modo significativo in Europa, dall'inizio del 2004, la propria capacità produttiva del vaccino e di provvedere al lancio commerciale su larga scala di InfluJect. Renè Siegl, amministratore delegato di Austrian Business Agency, a questo proposito ha detto: "La scelta di Baxter dimostra ancora una volta le forti potenzialità che l'Austria offre agli investitori come location per l'installazione di nuovi centri produttivi e di ricerca. In particolar modo, in questo caso l'Austria si è distinta tra business location d'eccezione come quelle americane, europee ed asiatiche". "Per una società bio-tech quale Baxter impegnata nella ricerca e nella produzione farmaceutica è molto importante poter attingere, per i propri laboratori, ad una forza lavoro altamente specializzata e ottimamente formata quale quella offerta dall'Austria" - ha aggiunto Gordon H. Busenbark, vice presidente di Baxter. - "Sono rimasto favorevolmente impressionato dal supporto e dalla cooperazione che Baxter ha ricevuto dal Governo e dalle agenzie governative che si sono dimostrate molto flessibili, veloci ed orientate all'obiettivo comune". A Krems (Austria), a circa 50 chilometri ad ovest di Vienna, Baxter inizierà subito i lavori di costruzione di un centro di 14.350 metri quadrati, che sarà fornito di due strutture produttive, una delle quali sarà dedicata alla produzione del vaccino anti-influenzale InfluJect. Una volta completato ed ottenute le necessarie autorizzazioni, il centro austriaco si avvarrà di circa 300 professionisti scientifici e tecnici, e sarà in grado di produrre il vaccino InfluJect ed una serie di altri vaccini ricombinanti derivati dalla coltura di cellule.

 ANALYTICA 2002: FOCUS SULLA LIFE SCIENCE. A MONACO DI BAVIERA PRESENTATE TUTTE LE NOVITÀ IN FATTO DI RICERCA MEDICA E FARMACOLOGICA, BIOTECNOLOGIE E DIAGNOSTICA, INGEGNERIA AMBIENTALE, COSMETICA, CHIMICA DEGLI ALIMENTI, TECNICHE DI LABORATORIO E CONTROLLO DELLA QUALITÀ.
Verona, 13 Marzo 2002 - Al via la 18° edizione di Analytica 2002, il Salone Internazionale di Analisi, Tecniche di laboratorio, Biotecnologie e Diagnostica, che si terrà dal 23 al 26 aprile presso il nuovo Centro Fieristico di Monaco di Baviera, la città diventata il punto di riferimento europeo per le nuove tecnologie. Oltre 30.000 visitatori, provenienti da 40 paesi del mondo, incontreranno più di 1.000 espositori, tra cui 344 del settore dell'Analisi, 311 del settore delle Biotecnologie, 290 del settore delle Tecniche e Strumenti di Laboratorio e 28 dei settori delle Tecniche di misurazione e Controllo della qualità. Rispetto alle passate edizioni la presenza di operatori stranieri continua ad aumentare e quella italiana è quasi raddoppiata dal 2000 al 2002. Saranno, infatti, ben 380 gli espositori stranieri, provenienti da 32 Paesi con prevalenza di Gran Bretagna-56, Stati Uniti-53, Svizzera-26, Benelux-23, Scandinavia-19, Italia-18, Francia-16 e Spagna-13, oltre ad una modesta, ma comunque significativa rappresentanza di Paesi asiatici, tra cui Cina, Korea, Singapore e Taiwan. Un trend di crescita, dunque, ma la grande novità di questa edizione sarà il focus sulle Biotecnologie e Life Science, applicate alla medicina, alla zootecnia, all'agricoltura e all'ambiente. <<Siamo convinti - afferma Joachim Ensslin, Direttore Generale del Nuovo Centro Fieristico di Monaco di Baviera - che le Biotecnologie influenzeranno il futuro dell'economia mondiale e dell'umanità. Analytica 2002 ha scelto, allora, di focalizzarsi su questo settore per esserne la piattaforma di comunicazione più autorevole. Sono quasi 550, infatti, in Germania le aziende specializzate nell'industria delle biotecnologie e ben 311 saranno presenti ad Analityca 2002, dove occuperanno una superficie di 15.000 metri quadrati. Rispetto alle precedenti edizioni abbiamo avuto un incremento di espositori del settore superiore al 100% a significare che Analytica sta diventando davvero per tutti gli operatori delle Biotecnologie il punto di riferimento principale per ricevere nuovi impulsi e tenersi aggiornati >>. Il settore delle biotecnologie è un business emergente. Infatti, nel 2000 a livello mondiale valeva circa 60 miliardi di dollari e la previsione per il 2005 è che arrivi a valere 150 miliardi di dollari. Anche in Italia i dati parlano chiaro: 2,8 miliardi di dollari nel 2000 e la previsione per il 2005 è di 7 miliardi di dollari (Fonte: Il Sole 24 Ore). Le biotecnologie, applicate alla medicina, all'agricoltura, alla zootecnia e all'ambiente, consentiranno di proteggere più efficacemente la salute dell'uomo, potranno aiutare a ridurre la fame del mondo e a risanare l'ambiente. Grazie a queste tecniche, sarà, infatti, possibile diagnosticare sempre più precocemente malattie, come il cancro e l'Aids, si potranno raggiungeranno nuove frontiere nel campo del trapianto d'organi, sarà possibile la coltivazione di terreni aridi o troppo salati, aumentare la quantità di raccolto e ridurre le perdite dovute ad infestazioni di parassiti ed, infine, si potranno degradare alcune sostanze inquinanti ed estrarre minerali dal suolo. Lo spazio espositivo totale di Analytica 2002, che si estende su ben 60.000 metri quadrati, è stato diviso in tre principali categorie: Analisi (Padiglioni C1;C2): apparecchi per l'analisi strumentale, cromatografi, spettroscopi, microscopi ed elaborazione ottica delle immagini. Tecniche di laboratorio (Padiglioni B1;B2): apparecchi tecnici e macchine per laboratorio, data system per laboratorio e documentazione, tecnica e arredamento da laboratorio, reagenti e prodotti chimici. Biotecnolgie/Diagnostica (Padiglioni B2;B3): Medicina e Diagnostica, apparecchi per biotecnologia, bioinformatica, preparati biochimici, tecniche di laboratorio per biotecnologia e life science. Inoltre, per la prima volta, ad Analytica 2002 saranno dedicati spazi espositivi anche per il controllo della qualità e le tecniche di misura e collaudo per mostrare gli ultimi prodotti e servizi in fatto di controlli industriali di qualità, prove sui materiali e sulle loro proprietà. Gli eventi collaterali - Oltre ad Analitica 2002, i visitatori potranno partecipare gratuitamente anche ad "Analytica Conference", il punto di incontro della ricerca mondiale, che si terrà presso il Centro Congressi di Monaco (ICM) e sarà organizzato, come nelle passate edizioni, da tre associazioni scientifiche: la German Chemical Society (Gdch), l'Association for Biochemistry and Molecular Biology (GBM) e la German Association for Clinical Chemistry (Dgkc). Ben vent'otto convegni, suddivisi in dodici sessioni plenarie, si svolgeranno nell'arco di tre giorni (dal 23 al 25 aprile) con lo scopo di colmare il gap tra il mondo della ricerca scientifica e quello delle applicazioni industriali. Inoltre, nel corso di oltre 140 lezioni, esperti di fama internazionale presenteranno le ultime scoperte sui metodi di analisi, l'Analisi biochimica, la Diagnostica medica di laboratorio e le Biotecnologie. Da non perdere anche "Analytica Forum", che si svolgerà al padiglione B3 e avrà lo scopo di mettere in comunicazione la ricerca, l'industria, la finanza, la politica ed il commercio. Le tematiche andranno dall'e-commerce e portali Internet all'Information Tecnologies, dalla globalizzazione alle joint-ventures, mentre 45 lezioni saranno dedicate ai nuovi metodi di analisi, dai Biochips, ovvero microchips biologici ai Lab-on-chip automatici e robot da laboratorio. E, infine, da non dimenticare la Mostra Speciale sulla Life Science, che sarà allestita presso il padiglione B2.

IN FIERA L'EDIZIONE 2002 DI `EXPO DEI SAPORI' UNA INIZIATIVA PROMOSSA DA EXPOCTS E GE.FI
Milano, 13 marzo 2002 - La manifestazione "Expo dei Sapori" in programma a Fiera Milano dal 14 al 19 novembre, presenta una alleanza inedita tra due protagonisti delle rassegne fieristiche: Expocts, spa dell'Unione del Commercio e Ge.Fi., ente specializzato della Compagnia delle Opere. Gli obiettivi. Il Salone dell'enogastronomia e dei prodotti tipici locali ha due obiettivi. Il primo deve permettere, ai piccoli esercizi che vogliono migliorare la qualità della loro offerta ed ai numerosi locali di tendenza che stanno prendendo piede nelle grandi e piccole città italiane, di conoscere ed apprezzare i prodotti alimentari genuini, quelli regionali ma anche quelli che arrivano da altre realtà europee. Prodotti promossi dai consorzi, dai piccoli artigiani del gusto, dalle innumerevoli realtà locali che, in molti casi, non dispongono di una rete di vendita o di sviluppo adeguata. L'altro obiettivo, tutto rivolto ai consumatori, sempre più attenti al mercato alimentare, è rilanciare i prodotti di qualità, mettendo in stretto contatto la rete distributiva dei piccoli esercizi, diffusa sul territorio, a portata di mano, proprio coi consumatori finali. La manifestazione. "Expo dei Sapori" il salone dell'enogastronomia e dei prodotti tipici locali, è in programma a Fiera Milano (porta Carlo Magno) dal 14 al 19 novembre 2002, nei padiglioni 13/1, 18, 19, 20/1, 22, 23. Gli orari: per gli operatori, nei giorni 14, 15, 18 dalle ore 10 alle 18 e il 19 dalle 10 alle 15; per il pubblico il 15 dalle 18 alle 23; il 16 e il 17 dalle 10 alle 23. L'ingresso è gratuito. "Expo dei Sapori" è un evento unico nel panorama delle manifestazioni fieristiche alimentari e nasce per valorizzare il patrimonio enogastronomico di qualità e dei prodotti tipici dei piccoli produttori, delle imprese agricole, dei coltivatori diretti e dei consorzi. L'orizzonte della manifestazione è internazionale e rappresenta una possibilità di riscoperta e promozione delle migliori tradizioni e dei sapori più originali provenienti dall'Italia e dal mondo. La manifestazione vuole creare utili occasioni di contatto tra produttori e ed esercenti, distributori, ristoratori, gestori di locali qualificati, consumatori. Tra gli obiettivi l'esigenza di ricreare un rapporto di fiducia tra produttori e consumatori dopo gli episodi più recenti, come il caso della Bse, che hanno messo in dubbio l'origine e la qualità dei prodotti alimentari. Con l'intento di favorire la domanda di prodotti agroalimentari genuini "Expo dei Sapori" stimola la collaborazione tra produttori di qualità selezionati ed i commercianti di prossimità, che vivono a contatto dei consumatori, nei quartien cittadini. All'interno della manifestazione trovano spazio i produttori più qualificati ed una selezione di ristoratori in grado di soddisfare le esigenze enogastronomiche dei visitatori. Sono previsti anche gli appuntamenti con gli operatori, per approfondire i temi della qualità e del gusto. Alla rassegna "Expo dei Sapori" sono ammesse numerose merceologie; dai vini all'agriturismo ed ai servizi connessi, dalle bevande analcoliche alle carni, dalle confetture alle conserve, dai distillati e liquori ai dolci e dolciumi, le produzioni di caffè, dai formaggi ai funghi e tartufi, dagli insaccati al miele agli olii e aceti, dalla pasta alla pizza, dai prodotti biologici e naturali ai prodotti ittici, dai prodotti ortofrutticoli a quelli della panificazione, dai prodotti tipici locali al riso, dai sottaceti ai surgelati, tutti gli altri prodotti enogastronomici, per finire con gli infusi e le tisane. Sono ammesse ad esporre le imprese agricole, i coltivatori diretti, le imprese artigiane, le società di servizi legate ad attività agrituristiche, i prodotti alimentari di qualità, i consorzi, gli enti pubblici e privati che presentano i prodotti di coltivatori e agricoltori, import ed export dei prodotti enogastronomici. Chi fosse interessato a partecipare all"Expo dei Sapori" può rivolgersi a Gefi, tel. 02 31911911/56, e-mail:
sapori@enter.it

BRERA INCONTRA
Milano, 13 marzo 2002 - La Soprintendenza per il Patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Milano organizza una serie di conferenze dedicate ai problemi di restauro ed ampliamento di sedi museali ospitate in palazzi storici, nonché delle eventuali nuove soluzioni espositive e di riallestimento delle collezioni in essi conservate.Con queste conferenze si illustreranno progetti particolarmente significativi, completati o in via di ultimazione, cercando soprattutto di esplicitarne il "dietro le quinte", cioè i nodi problematici affrontati (amministrativi, tecnico-museografici, museologici) e la metodologia seguita per risolverli. Proprio a questo scopo si è scelto di invitare sia storici dell'arte sia architetti, per offrire una pluralità di punti di vista nella soluzione di problemi comuni. Il ciclo avrà cadenza mensile e si concluderà a giugno. 13 Marzo 2002, ore 17.30 Francesco Dal Co, Direttore del Dipartimento di storia dell'architettura, Istituto Universitario di Architettura di Venezia, Carlo Scarpa: l'arte del porgere. Milano, Palazzo di Brera, Via Brera 28. Sala Teatro (Aula 10) dell'Accademia di Belle Arti di Brera. Il terzo intervento del ciclo è dedicato a Carlo Scarpa: l'arte del porgere, presentato da Francesco Dal Co, Direttore del Dipartimento di storia dell'architettura, Istituto Universitario di Architettura di Venezia. Carlo Scarpa (Venezia 1906 - Sendai, Giappone 1978) inizia la sua attività sul finire degli ani Venti; è amico dei pittori Carrà, Casorati, Martini e dei giovani architetti razionalisti. Decisivo, al punto di rappresentare un capitolo autonomo nella storia dell'architettura del Novecento, è il suo contributo nel campo della museografia, dalle sistemazioni di Palazzo Abatellis a Palermo (1953-54) a Castelvecchio a Verona (dal 1956; 1961-64). Il metodo di Scarpa è fatto di dedizione assoluta e di un'attenzione straordinaria per ogni aspetto e dettaglio dei progetti, i cui tempi di esecuzione erano sempre molto dilatati. L'attività di Scarpa è presentata da Francesco Dal Co, professore di storia dell'architettura a Venezia e presso l'Accademia di Architettura dell'Università della Svizzera Italiana. Ha insegnato alla Yale University ed è stato direttore del settore Architettura della Biennale di Venezia. Dirige la rivista "Casabella" ed è direttore scientifico della divisione Architettura di Electa. Per questa casa editrice Dal Co ha curato l'imponente monografia dedicata all'architetto veneziano stampata per la prima volta nel 1984 e riproposta nel 2001 con una nuova veste grafica. Il ciclo, di cui si allega il programma, è stato reso possibile grazie al contributo della Fondazione Corriere della Sera, dell'Associazione degli Amici di Brera e dei Musei Milanesi e alla collaborazione dell'Accademia di Belle Arti di Brera e dell'Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere. Alla fine di ogni conferenza seguirà un dibattito presieduto da Alessandra Mottola Molfino, Direttore Generale del Settore Cultura, Musei e Mostre del Comune di Milano.

TEATRO ARSENALE: ARPA DI SERA, BELCANTO SI SPERA
Milano, 13 marzo 2002 - Scherzare, deridere, dissacrare, giocare. E' la medicina dell'arte e della vita con cui Arturo Brachetti ha conquistato il mondo, espugnando totalmente Parigi, capitale internazionale dello spettacolo. L'incontro con Valenta, raro caso di arpista maschio, gli ha suggerito questo lavoro che è un gioco ironico sulla musica colta e sulla tradizione del bel canto, col desiderio di dimostrare che la musica classica non è di per sé noiosa, ma se ciò accade è perché, come dice Jessica Rabbit, "la disegnano così!". Note di Brachetti e Valenta 47...morto che parla! Sì, ma 47 sono anche le corde dell'arpa, colorate di giallo, rosso e blu come i fiori di primavera. Solo che nessuno lo sa (tutti invece sanno che i tasti del piano sono banalmente bianchi e neri - che tristezza). Già...Nessuno conosce l'arpa, come del resto pochi conoscono la musica classica. E li si riconosce: di nero vestiti, impettiti, pallidi e smunti. E seri, seriiiissimi...Ma per loro la musica - scusate, la Musica - è un piacere o no? E chi lo sa? Tanto si addormentano all'alzarsi del sipario e si svegliano con gli applausi. Guai però a riconoscere che si sono annoiati un pochino o che non hanno capito una parola di quello che i cantanti hanno urlato in scena! Viene da chiedersi: la musica classica è veramente così noiosa? La risposta è: NO! Viene presentata in maniera noiosa. Ci si dimentica che nel '700 e nell'800 si andava a teatro per mangiare, giocare a carte, conoscersi (nei palchi, anche in senso biblico) e, all'occorrenza, per ascoltare l'aria di bravura del castrato o della primadonna. Inoltre, andando a scartabellare tra gli spartiti dei grandi del passato, si scopre che erano loro i primi a prendersi gioco dell'arte dei suoni e di se stessi. Chi erano costoro e quali le loro opere? Andate alla voce "Ringraziamenti speciali" e lo scoprirete. In questo piccolo concerto/spettacolo a due si assiste ad una singolar tenzone tra un Arpista maschio e una Cantante che si combattono a suon di battute (musicali e verbali), senza risparmiare niente e nessuno. Il programma musicale, talvolta serio e talvolta ironico, diviene pretesto per un divertissement di/a/da/in/con/su/per/tra/fra 400 anni di musica, musicisti, librettisti, tutta quella gente strampalata che popola i teatri. Il pubblico vedrà due musicisti "scesi dal pero in terra a miracol mostrare" usare in modo un tantino insolito i 12 suoni (tra toni e semitoni, tasti neri e tasti bianchi, corde gialle, rosse e blu) di cui la Natura li ha forniti. Gli illustri compositori vanno da Haendel a Porter, da Puccini ai Queen. Vedete, noi italiani, per il fatto che abbiamo inventato il Melodramma, siamo troppo seriosi. Basta andare oltralpe per scoprire che i francesi, i tedeschi e gli inglesi sono più furbi e hanno afferrato il concetto. Per loro i verbi suonare e giocare hanno una sola voce, rispettivamente jouer, spielen e to play. Quindi: Jouons de la musique, Spielen wir mit der Musik, Let's play with music! Insomma...in musica tutti insieme appassionatamente! Musica da camera - ed altre facezie - per una Cantante (lirica ma non troppo) e un Arpista (senza apostrofo) di Arturo Brachetti e Vittorio Valenta, con Vittorio Valenta e Silvia Testoni, regia Arturo Brachetti, produzione AssembleaTeatro di Torino. 3-4-5 aprile 2002 Prenotazioni e informazioni: da lunedì al venerdì ore 15/19 presso il Teatro Arsenale, via C. Correnti 11 - Milano - tel. 028321999 / 028375896 - 24/24h tel. 028321999 (segreteria telefonica). www.teatroarsenale.org - e-mail:
Teatro@teatroarsenale.org

IL GIARDINO RINNOVATO PARMA, PARCO DUCALE
Parma. Il 19 aprile 2002 il Parco Ducale verrà ufficialmente inaugurato a conclusione di una campagna di restauro che, per importanza, organicità e dimensione, è da annoverarsi tra i più significativi interventi su "Monumenti Verdi" degli ultimi anni in Europa.Più di nove i miliardi di spesa, sette dei quali messi a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Parma, 460 nuovi alberi piantati, 180 abbattuti perché irrecuperabili, 600 tra platani ed ippocastani curati con "flebo" contro i lepidotteri, circa 6.000 nuove piante di carpino e acero campestre messe a dimora per ricomporre più di 6 chilometri di siepi, 26 mila metri quadri di nuovo prato e 45 mila di prato rigenerato oltre a 5.374 metri quadri di prato all'inglese.In più, una nuova illuminazione (su modello antico) e strade di servizio, impianti d'irrigazione e deflusso delle acque, piste ciclabili, ricostituzione dei viali scomparsi e il recupero degli straordinari edifici storici compresi nell'area del Parco, dalle Serre Comunali e degli Aranci, al prezioso Palazzetto Eucherio Sanvitale, al Tempietto d'Arcadia, tutti restaurati e resi funzionali quali sedi di attività di servizio o manifestazioni. Statue, vasi, piedistalli, compresi i capolavori del Boudard, sono stati restaurati e, dove necessario, sostituiti con copie. Il progetto di questo non facile insieme di interventi di restauro porta la "firma" dall'architetto Massimo Iori del Comune di Parma con la collaborazione dell'architetto Paola Cavallini. Al loro fianco hanno lavorato, per la parte botanica, l'Università di Parma, l'Ufficio Verde Pubblico del Comune, l'agronomo Laura Gatti e la società Demetra; la consulenza storica è stata assicurata dall'Ufficio Patrimonio Artistico del Comune di Parma e dall'architetto Carlo Mambriani.Un restauro di questa portata su un monumento di tale importanza presenta non pochi problemi metodologici e scientifici. Per questo, progettisti e consulenti sono stati supportati da un comitato scientifico internazionale composto da Bruno Adorni, Carmen Feliù, Susanna Braga, Vincenzo Cazzato, Maria Augusta Favali, Lucia Fornari Schianchi, Elio Garzillo, Giovanni Godi, Domenico Luciani, Carlo Mambriani e Monique Mosser.In Europa i giardini alla francese nel cuore della città sono pochissimi: quello di Parma è senz'altro uno dei più belli e documentati. Il suo impianto, progettato oltre duecento anni fa per i Duchi Borbone Parma da Ennemond Alexandre Petitot, è rimasto quasi inalterato fino ad ora. La limpidezza del disegno, la sua proporzione ed armonia, rischiavano però di perdersi per sempre, a causa del degrado degli ultimi decenni. Triplice l'obiettivo del progetto di restauro: ripristinare il disegno tracciato dal Petitot, corrotto dalla crescita incontrollata del verde e dall'incuria; sistemare il verde abbattendo alberi pericolanti, curando quelli malati e mettendo a dimora nuove piante; rendere fruibile, secondo le esigenze di oggi ma nel rispetto dovuto alla storia, il Parco Ducale che è il principale polmone verde del centro storico di Parma. Ad essere interessata dall'intervento è stata l'intera superficie del Parco: l'étoile a est, il transetto centrale, di cui è stato ricomposto il disegno a "quinconce" (allineamento geometrico degli alberi in tutte le direzioni) e la zona della peschiera. Per esaltare il disegno tracciato dal Petitot, il Parco è stato ristrutturato intervenendo sul verde e sul tracciato della pavimentazione. Questa, realizzata in materiale compatto per una superficie di 80.100 mq, è stata interamente rifatta pensando al Parco come zona riservata al passeggio pedonale nel cuore della città. Per le biciclette è stata invece progettata un'apposita pista ciclabile asfaltata che collega tutte le entrate, cingendo il Giardino a sud, a ovest e a nord, fino all'ingresso del Teatro al Parco. Rispetto al disegno originale, la superficie destinata a prato è molto maggiore, ben 26.000 mq di nuovo prato e 45.000 mq di prato rigenerato, in vista della fruizione da parte del grande pubblico e si è provveduto a piantare 460 nuovi alberi (tigli, ippocastani, platani e querce) mentre circa 180 piante sono state abbattute per ragioni di sicurezza. Un percorso di più di 6 km di siepi di carpino e acero campestre si snoda nel Giardino a foggia di palissade, ossia alte spalliere verdi ritmate da alberi ad alto fusto.Gli edifici storici come le Serre Comunali e degli Aranci, il Palazzetto Eucherio Sanvitale, il Tempietto d'Arcadia sono stati restaurati e destinati a punti di ritrovo per il pubblico o a sedi espositive. Mentre gli elementi scultorei come statue, vasi e piedistalli, opere settecentesche di Jean Baptiste Boudard, sono stati restaurati e salvaguardati con la sostituzione di copie al posto degli originali. L'illuminazione è stata anch'essa rinnovata con oltre 160 lampioni (su disegno antico) installati in tutto il Parco e pensata altresì in funzione della valorizzazione delle statue e di alcuni alberi monumentali grazie a fasci di luce dal suolo.Grazie alla somma di tutti questi interventi, lo splendido gioiello, prezioso polmone verde della città, è stato recuperato alla "dignità ducale".

BIENNALE D'ARTE CONTEMPORANEA DEL LAGO MAGGIORE RASMA TEDESCHI VERZASCONI VICENTINI
Milano, 13 marzo 2002 - Il Civico Museo Parisi Valle di Maccagno con la prima mostra dell'anno intende aprirsi al contemporaneo con l'occhio rivolto in particolare al territorio: il territorio ampio che si affaccia sul Lago Maggiore e che può essere schematizzato in quattro realtà, riferibili alle tre province italiane di Varese, Novara e Verbano-Cusio-Ossola e al Canton Ticino, territorio svizzero che lambisce almeno due delle province suddette e si affaccia con esse sul lago. Una proposta transregionale per un verso e transfrontaliera per un altro, che ha l'ambizione di mettere in dialogo esperienze diverse selezionando con cadenza biennale 4 artisti (uno per ciascun ambito territoriale) cui dedicare una mostra che intende essere l'intreccio di 4 singole personali. L'attenzione è puntata quindi sulla produzione recente degli artisti selezionati con una presentazione che non intende separare le singole proposte, ma fare in modo che, anche nella pratica, esse possono dialogare fra loro. Gli artisti scelti per questa prima edizione della Biennale sono Giorgio Vicentini di Induno Olona (Va), Franco Rasma di Gattico (No), Valerio Tedeschi di Mergozzo (Vb) e Marco Massimo Verzasconi di Gerra Piano (Canton Ticino). Con questa scelta il Comitato tecnico-culturale del Museo ha voluto dare voce a esperienze tra loro molto diverse, ma sicuramente qualificate, che mostrano la vitalità creativa di una regione "di periferia" che però mantiene contatti fondamentali con la ricerca artistica che si sviluppa sia a sud che a nord, sia in Italia che in Svizzera, e che appare inserita a pieno titolo in una proposta artistica globale, per cui i confini sono pure linee virtuali. La mostra è accompagnata da un catalogo, a cura di Luigi Cavadini, che presenta i lavori dei quattro artisti. Maccagno (Va), Civico Museo Parisi Valle, via Leopoldo Giampaolo 1 - Inaugurazione: domenica 24 marzo, ore 16.00

ARTURO BONFANTI 1906-1978 ANTOLOGICA
Milano, 13 marzo 2002 - La Pinacoteca Casa Rusca di Locarno dedica la mostra di primavera ad Arturo Bonfanti (Bergamo 1905-1978), inaugurando con essa un ciclo di esposizioni dedicate ad artisti che hanno frequentato assiduamente il Canton Ticino. Bonfanti vi incontrò a più riprese Arp e Nicholson, con cui aveva instaurato ottimi rapporti nei suoi viaggi a Parigi e a Londra, ma soprattutto vi realizzò buona parte della sua produzione grafica nell'Atelier Lafranca di Locarno. La mostra intende ricostruire i vari momenti della sua esperienza artistica e prende quindi le mosse da opere di chiara figuratività per poi soffermarsi sui lavori in cui appare evidente la tensione verso una semplificazione formale, da cui matura la lunga stagione astratta, che si sviluppa dagli anni Quaranta in poi, fondata su una composizione in cui sono protagonisti in pari grado la linea, la superficie e il colore. Queste tre "risorse elementari" sono gestite da Bonfanti con grande rigore e con altrettanto senso lirico: "a nessuna - scriveva Willy Rotzler nella bella monografia pubblicata da Alfieri nel 1979, un anno appena dopo la morte dell'artista - viene data la preferenza; piuttosto egli cerca di impiegare il più possibile ognuna d'esse come una forma pura, intensa e perfetta. In ogni caso ... egli sempre considera ognuna d'esse come una funzione delle altre. La linea è in rapporto con la superficie, la superficie richiede - per la sua dimensione e sagoma - un certo colore. Viceversa, il colore definisce la collocazione e l'importanza della superficie...". L'esposizione, che fa seguito ad una importante rassegna tenuta all'Institut Mathildenhöhe di Darmstadt nell'estate 2001, è la prima vera antologica di Bonfanti proposta in uno spazio pubblico in ambito culturale italiano e bisogna risalire agli anni 1991-1992 per ritrovare un'altra presentazione ampia e articolata della sua produzione che fu ospitata dal Kunsthaus di Zug, dal Musée Jenisch di Vevey, dal Musée municipal di Cholet e dal Kunstverein di Ludwigshafen. Inoltre, per la prima volta, viene presentata al pubblico tutta la produzione scultorea di Bonfanti, all'interno di un itinerario espositivo che intreccia l'opera dipinta con i disegni e le opere plastiche in un singolare confronto che permette di valutare anche il processo creativo dell'artista. Un bel nucleo di opere della mostra sono state rintracciate in collezioni ticinesi, testimonianza, questa, dell'attenzione che all'opera di Bonfanti fu dedicata in Svizzera già negli anni dei suoi ripetuti soggiorni di lavoro. Una sezione della rassegna proporrà infine una scelta di opere grafiche (litografie, acquetinte, acqueforti, rilievi) tutte realizzata proprio a Locarno, ivi compreso il Livre à voir con pagine a rilievo accompagnate e commentate da "caractères en liberté" (caratteri in libertà). La mostra, curata da Luigi Cavadini e accompagnata da un catalogo in cui sono riprodotte tutte le opere esposte, si inaugura sabato 23 marzo e resterà aperta fino al 30 giugno tutti i giorni, escluso lunedì, con orario continuato dalle 10 alle 17. Locarno, Pinacoteca Casa Rusca, Piazza S. Antonio Tel. (0041) 91 7563185/70

ORIOLI AL DECIMO COMPLEANNO DELL'ITALIAN BAJA
Milano, 13 Marzo 2001 - Chi pensava che Edi Orioli avesse chiuso con i motori si sbagliava di grosso. Il noto rider friulano inforcherà nuovamente il casco e la tuta, ma per correre in macchina. Teatro del suo ritorno sarà l'Italian Baja, gara che, quest'anno, aprirà la Coppa del Mondo Tout Terrain al posto della Parigi-Dakar. Il gradito rientro di Edi Orioli sugli sterrati al volante di un fuoristrada è una brillante candelina sulla torta di compleanno della manifestazione pordenonese: questa edizione, la decima per esattezza, coincide anche con l'unica partecipazione di Orioli alla gara in qualità di driver. Nell'agosto del 1993, infatti, il "re del deserto" vinse alla guida di una Mercedes TE Raid, a fianco del navigatore Maurizio Dominella. Quest'anno, proprio come allora, Orioli correrà per il team Tecnosport Italia. A cambiare saranno però il mezzo, una Nissan Patrol Gr Y61 di 4500 cc, molto performante con cui, c'è da giurarci, il pilota darà del filo da torcere ai suoi avversari in coppia con e il compagno navigatore Graziano Pelanconi, esperto Dakariano. Ad onor del vero, comunque, Orioli non è nuovo alla guida di macchine sportive. Alcuni anni fa, infatti, partecipò con discreto successo a qualche gara di Campionato Italiano Rally ottenendo dei lusinghieri piazzamenti. Ciò aumenta le possibilità che Edi, alla sua seconda Baja alla guida di un quattro ruote, bissi il precedente successo ottenuto sui greti del Cellina-Meduna.

ECOMUSEO DEL LAGO D'ORTA E MOTTARONE: MOSTRE DAL 16 MARZO FINO AL 1 MAGGIO
Milano,13 marzo 2002 - Sabato 16 marzo alle ore 17 si inaugura presso la Fondazione Museo Arti e Industria Forum di Omegna (Vb) la mostra Industria, Arte e Artigianato. Il percorso della mostra si articola in realtà in tre distinte sezioni che rappresentano ciascuna un capitolo delle attività produttive locali. Si inizia con l'Industria rappresentata dalla mostra-mercato dal titolo "Ne vedrete di tutti i colori" della Irmel, azienda omegnese fondata nel 1945, il cui tratto specifico è quello di produrre accessori per la casa e la cucina dotati al tempo stesso di colore e fantasia, ma anche sobrietà nelle linee essenziali e originali. La mostra rimarrà aperta fino al 1° maggio e sino ad allora sarà possibile conoscere la storia dell'azienda, gli stili e i colori nati dalla fantasia dei designer e si potranno anche acquistare i prodotti a prezzi scontati presso il Forum Shop. Il percorso tocca poi il tema dell'Arte, il cui rappresentante sarà il pittore Federico Dell'Agnese nella Mostra retrospettiva di Pittura-Opere dal 1990 al 1995. Pittore e compositore di Vacciago (No), che nelle tecniche e nei modi espressivi si ispira all'arte classica filtrata da una sensibilità del tutto personale, Dell'Agnese si è dedicato sin da giovanissimo alla ricerca della poesia del colore, attraverso l'uso diretto di sostanze vegetali o minerali come la polvere di lapislazzulo, lacche e lamine d'oro. Come afferma Gian Giorgio Massara le sue opere "appaiono come tersa interpretazione di un mondo urbano che sconfina nella favola...elaborate in un ampio spazio temporale, scaturite da un sicuro presupposto grafico e affidate, ora dopo ora, alla fantasia". Le opere del pittore rimarranno esposte presso il Forum di Omegna fino al 14 aprile. Il terzo tema l'Artigianato mostra le porcellane di Wilma Cerutti. Diplomata al Liceo Artistico "Modigliani" di Novara, la Cerutti è docente di grafica pubblicitaria presso l'Ateneo di Milano, una della più prestigiose scuole di design italiane. Numerose sono state le mostre che l'hanno vista coinvolta in Italia e all'estero, fra cui quelle di Dusseldorf e Colonia che hanno raccolto consensi di pubblico e critica. Al Forum verranno esposte una sessantina di lavori che testimoniano della sua ultraventennale attività di artista. Vassoi, vasi, tazze o piattini, che appaiono animati da un'intima freschezza e fantasia attraverso esplosioni di luce e colore, sono emblematici di una ricerca attraverso tutti gli stili della storia della porcellana: cinese, figurativo e moderno, che non lasciano lo spettatore indifferente al fascino e all'incanto di questi oggetti moderni e senza tempo. Le porcellane rimarranno esposte fino al 1° maggio. Gli orari di apertura sono: da lunedì a sabato 10,30-12,30 e 15,00-19,00; domenica 15,00-19,00. Prezzo d'ingresso per tutte le mostre 2,50 euro - 1,50 euro ridotto. Per ulteriori informazioni Ecomuseo: tel. 0323-89622, fax 0323-888621; email ecomuseo@lagodorta.net. Fondazione Museo Arti e Industria Forum: tel.0323-866141; sito internet
www.forumomegna.org

IL COMBO FARANGO SUONA CON CARLO MAVER E JOE PISTO
Milano, 13 marzo 2002 - Questa volta "il gruppo più farango del mondo" salirà sul palco del Container Club con due musicisti di grande talento e creatività: Carlo Maver, bandoneon e flauto traverso, che ha pubblicato recentemente il suo primo lavoro discografico composto di tanghi e jazz, e Joe Pisto, notevole cantante e chitarrista con grandi e importanti collaborazioni
(l'ex Platters Roy Roby, Arthur Miles, Francesco Guccini). Il concerto sarà il risultato di un lavoro di superamento del repertorio stesso del Combo Farango per dare vita ad un'esperienza musicale nuova, anche libera e sentimentale. Un piccolo culto. Giulio Oliverio al piano, Max D'Adda alla batteria, Luca Bandini al contrabbasso, Grazia Negro voce e tromba e Michele Vietri voce: sono i componenti del Combo. Mercoledì 13 marzo al Container (via dello stallo 7 - BO) ore 22 infolink: www.ilcombofarango.it

VOLO A VELA: CAMPIONATI REGIONALI RINVIATE LE GARE DI VALDELLATORRE (TO) PROVA DI APERTURA DEL CAMPIONATO REGIONI OCCIDENTALI (CROC) E QUELLA DI NORMA (LT) VALEVOLE PER IL CAMPIONATO REGIONALE ITALIA CENTRALE (CRIC).
Milano, 13 marzo 2002 - Nonostante le apparenti ottime condizioni della giornata non si è stati in grado di garantire una prevalenza dei venti dai quadranti sud-occidentali. Le deboli raffiche di vento da nord che si presentavano a tratti hanno fatto pensare che la situazione potesse risultare poco sicura per i piloti in volo; il coordinatore di gara Luciano Gallo ha optato per il rinvio della gara anche se alcuni piloti hanno lungamente protestato. Stessa decisione presa dal direttore di gara a Norma per la prova di apertura del Campionato Regionale Centro Italia: le condizioni meteo previste erano "borderline", poteva uscire una giornata spettacolare con zero vento e termiche favolose (Norma è protetta dai venti dal quadrante Nordorientale di una certa intensità) o poteva degenerare. Purtroppo si è verificata la seconda ipotesi, dopo i briefing in decollo alle 12:30 una breve pioggia ha suggerito agli organizzatori del V.L. Norma di rinunciare alla manche senza frapporre altro tempo. Unica prova effettuata è stata quella ad Albino, con decollo dal monte Rena, all'imboccatura della val Seriana; 90 piloti presenti per la prima prova del Campionato Lombardo di Parapendio. Giornata di sole splendente ma con un leggero vento da nord a raffiche che rendeva rischioso il volo. Man mano, con il crescere dell'irraggiamento solare, la situazione è poi migliorata fino a consentire lo svolgimento di una gara di 18,5 km dall'elevata componente tecnica. Hanno vinto la prova, per la classe Sport Gabriel Sibille del D.C. Laveno e per la classe Standard Fabrizio Baroni del Para Team Alta Tensione. La prossima settimana avranno inizio anche il Campionato Friulano e quello Tosco-Emiliano.
www.fivl.it

RED BULL GIANTS OF VULCANO
Milano, 13 marzo 2002 - Se tornando indietro nel tempo si pensasse a Eolo, Efesto, Nettuno e Diana cacciatrice, si potrebbe comprendere come Vulcano abbia colpito poeti,naviganti e storici. Dominata da un vulcano silenzioso ma sempre attivo, l'isola è la prima che si incontra venendo da Milazzo (12 miglia). Già nota ai greci e ai romani, che la consacrarono al dio del fuoco, veniva considerata isola sacra. In questo storico scenario, immersi nel fascino di Vulcano, si svolgerà il 27 Aprile 2002 la 1° edizione del "Red Bull Giants of Vulcano". Forza fisica e resistenza dovranno sicuramente accompagnare gli 80 atleti che si cimenteranno in una staffetta(Corsa in salita, Parapendio, Kajak e Mountain Bike saranno le 4 discipline) che, prendendo spunto dalle mitiche gesta degli dei, vedrà gli elementi della natura Acqua, Aria, Fuoco e Terra contro l'uomo. La gara inizierà con la corsa in salita sul vulcano. La partenza è prevista dal Porto di Levante, ci si incamminerà per la strada per Piano e dopo 150 mt vi è un sentiero che conduce al cratere. La salita, inizialmente agevole, proseguirà con tornanti tra rocce rossastre e piante di ginestra. Diventando, poi, il sentiero irregolare, la corsa si farà più impegnativa. Salendo di quota il paesaggio svelerà tutte le isole allo sguardo, fino ad arrivare all'orlo del cratere che mostrerà la distesa azzurra del mare e allo stesso tempo i sibili,il calore e il fumo di una montagna attiva. Da qui inizia la discesa verso valle dove il dio del fuoco Vulcano lascerà i nostri atleti ad Eolo, dio del vento. A 481 mt dal livello del mare partiranno in volo i piloti, decollando dal Monte Saraceno. Voleranno fino alla spiaggia nera (ovest) che rappresenta sia il traguardo finale per il parapendio sia il punto di partenza delle canoe. La difficoltà tecnica di tale discesa non ne oscura la spettacolarità . Questo volo apre agli occhi un panorama senza eguali: la veduta dei coni delle altre isole e il blu immenso del mare prenderanno il posto del vulcano che silenzioso tornerà protagonista come approdo per gli atleti in arrivo. Se il soffio di Eolo sarà favorevole gli atleti proseguiranno cercando la clemenza di Nettuno che guiderà i canoisti verso la parte finale del percorso. Dalla spiaggia nera di sabbia vulcanica finissima (Porto di Ponente),fra lo Scoglio delle Sirene e Punta scogghittu, partirà il tragitto che sondandosi per 8 km vedrà i canoisti impegnati nella sfida contro il mare. Sarà la Pietralunga, piccolo buco al centro di uno scoglio vicino all'isola di Lipari, a segnare il punto dal quale si farà ritorno verso l'isola. Raggiunta la costa un ulteriore sforzo sarà richiesto alla forza dell'uomo prima di incontrare Diana cacciatrice: gli atleti dovranno trasportare le canoe fino a 30 mt di dislivello per iniziare il rush finale verso il traguardo. Questa parte del percorso vedrà la Mountain Bike protagonista. Il percorso si allungherà per 30 km prevedendo la salita al Monte Saraceno e la discesa al Porto di Levante che sarà l'arrivo della gara. Il tragitto condurrà i nostri atleti fino alla vetta del Monte Saraceno, dove arriveranno con le bike in spalla, e proseguirà discendendo fino a Gelso, quindi fino al livello del mare. La contrada di Gelso, lontana dal cratere attivo, è quella più ricca di vegetazione e anche la prima ad essere stata abitata. Durante il tracciato potranno incontrarsi le caratteristiche casette eoliane. Attraversando una discesa sterrata si arriverà alla strada principale da dove con lo sguardo rivolto al Faraglione e con l'acre odore di zolfo si arriverà al Porto di Levante per tagliare il traguardo di questa mitica staffetta . Non resta che attendere il 27 Aprile per la prima edizione del Red Bull Giants of Volcano e per scoprire chi riuscirà ad aggiudicarsi il titolo di Gigante del Vulcano dominando con la propria forza la Natura incontrastata che regna su questa magica isola.Email dariodigraziano@yahoo.com

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