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26 MARZO 2001

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LA COMMISSIONE EUROPEA RICHIEDE INFORMAZIONI PER DEFINIRE I CONTENUTI DEL 6PQ

Bruxelles, 26 marzo 2002 - La pubblicazione, il 20 marzo, dell'invito a presentare manifestazioni d'interesse (EoI) aiuterà la Commissione europea a definire l'elenco dei temi di ricerca da inserire nel prossimo programma quadro (6PQ) e consentirà ai proponenti di prepararsi a partecipare ai bandi, secondo quanto dichiarato dalla Commissione. Le manifestazioni d'interesse sono strumenti per raccogliere informazioni su alcuni settori di particolare interesse per la comunità della ricerca, nonché per misurare il livello di attività in campi specifici. Non vi saranno valutazioni formali delle manifestazioni d'interesse, ma la Commissione analizzerà quelle inoltrate e le pubblicherà su Internet entro luglio 2002. I proponenti possono però scegliere di chiedere che le informazioni restino riservate. Anche se non ci saranno feedback individuali, allocazioni di bilancio o specifici vantaggi competitivi per quanti invieranno una manifestazione d'interesse (infatti, la presentazione non costituisce un prerequisito per la partecipazione al 6PQ, né aumenterà le possibilità che un argomento specifico figuri in uno dei primi bandi), la Commissione ritiene che si tratterà di una buona opportunità per prepararsi a partecipare ai bandi del 6PQ. L'invio di una manifestazione d'interesse segnalerebbe l'intenzione di unirsi ad altri membri della comunità della ricerca per formare il tipo di consorzio più adeguato ai nuovi strumenti, quali le reti di eccellenza o i progetti integrati. Nel corso di una manifestazione tenutasi il 20 marzo, organizzata dalla Commissione per illustrare il funzionamento del programma in relazione alla settima priorità, "Cittadini e governance nella società della conoscenza", il dibattito ha riguardato anche il meccanismo delle manifestazioni d'interesse. Sono stati espressi timori che la riservatezza facoltativa possa svantaggiare i proponenti che non se ne avvalgono. Andrew Sors, funzionario della Commissione, ha spiegato che l'opzione della riservatezza era stata dettata dall'intento di non scoraggiare alcun gruppo eventualmente interessato dal partecipare. Alla domanda su quale strumento avrebbe impiegato la Commissione per coinvolgere maggiormente la comunità della ricerca, qualora fossero inoltrate poche manifestazioni d'interesse, il Dott. Peter Fisch della Commissione ha dichiarato che esistono molte altre fonti, quali i comitati responsabili dei programmi, i workshop e le occasioni di dialogo. "Anche se riceveremo pochi riscontri non resteremo a mani vuote", ha dichiarato, aggiungendo però che non avvalersi di tale opportunità significherebbe escludere un utile strumento di preparazione alle attività vere e proprie. "Per avere una vera e propria dimensione europea sono indispensabili partner da tutti i paesi e questo invito può rivelarsi uno dei modi per contattarli". I partecipanti alla manifestazione hanno espresso apprensioni sui nuovi strumenti che saranno utilizzati nell'ambito del 6PQ, ricevendo risposte dai rappresentanti della Commissione. Colette Renier, rispondendo alla ventilata eventualità che le reti di eccellenza diventino "gruppi chiusi", ha affermato che tale preoccupazione non è nuova. "Naturalmente, le reti di eccellenza potrebbero operare tra amici, ma non si tratta di un fenomeno recente e mi pare che potrebbe anche attenuarsi. La rete di eccellenza considera anche il livello di eccellenza del parteneriato", ha affermato. Sors ha espresso certezze in risposta ai timori che la posizione dei paesi e delle organizzazioni più piccoli possa essere minacciata dai nuovi strumenti: "La mia impressione personale è che per le entità più piccole partecipare a grandi reti sarà più facile di prima". 

GRUPPO BNL: APPROVATO IL PROGETTO DI BILANCIO 2001 PROGRESSIONE DEL RISULTATO OPERATIVO (+7,9%) 'INCREMENTO DEL MARGINE D'INTERESSE (+12,5%)
Roma, 26 marzo 2002. -Il Consiglio di Amministrazione della Banca Nazionale del Lavoro, presieduto da Luigi Abete, ha approvato il 22 marzo il bilancio consolidato di Gruppo e il progetto di bilancio della capogruppo Bnl Spa per l'anno 2001, che verrà sottoposto all'Assemblea ordinaria degli Azionisti prevista il 28 aprile prossimo alle ore 10,30 in prima convocazione e il 30 aprile alle 10,30 in seconda convocazione. Il Consiglio proporrà all'Assemblea la distribuzione alle sole azioni di risparmio di un dividendo di 0,0415 euro, pari all'8,30% del valore nominale, in pagamento a partire dal 23 maggio 2002 (stacco cedola il 20 maggio). L'esercizio 2001 si chiude per il Gruppo Bnl con un significativo consuntivo delle attività ordinarie, un risultato ancora più importante se si considera la pesante congiuntura internazionale che ha caratterizzato lo scorso anno. Infatti, prescindendo dall'impatto straordinario derivante dalle criticità argentine, il Gruppo Bnl conferma un positivo trend di crescita nella capacità di generare reddito. Il risultato lordo consolidato di gestione è infatti aumentato del 7,9% sul 2000, attestandosi a 1.255 milioni di euro. L'apporto della Capogruppo è stato di 886 milioni (+7,5%). Al raggiungimento di questo risultato ha contribuito in misura determinante la forte crescita (+12,5%) del margine d'interesse, sostenuta dalla tenuta degli spread commerciali e dal buon andamento dei volumi medi degli impieghi. Malgrado l'incerto andamento dei mercati mobiliari e la riduzione del gettito commissionale, il Gruppo BNL ha migliorato la sua posizione nel settore del risparmio gestito, in particolare nel comparto dei fondi comuni dove la raccolta netta è risultata positiva, in controtendenza rispetto ai principali competitor; questo trend positivo è confermato anche dai dati dei primi mesi del 2002. Il margine d'intermediazione ha così registrato un significativo incremento del 5,6%. Sul fronte dei costi operativi (+4,4%), un'attenta politica di contenimento delle spese orientata alla crescita del business (piano dei sistemi e sviluppo dei progetti di business), ha consentito di migliorare ulteriormente il rapporto cost/income che si attesta al 63,5% contro il 64,2% del 2000. L'utile consolidato della gestione ordinaria si attesta a 715 milioni di euro, con un incremento del 13,4%. La Banca vi ha contribuito con 613 milioni (+34%). Gli importanti risultati conseguiti nel corso del 2001 hanno consentito di fronteggiare l'aggravarsi della crisi in Argentina, dove il Gruppo è presente attraverso la holding company BNL Inversiones Argentinas SA. La necessità di far fronte al perdurare di una situazione che non consente di delineare scenari definiti ha, come noto, indotto ad adottare rigorosi provvedimenti, rafforzando i presidi di natura prudenziale: Bnl Inversiones Argentinas SA ha fatto accantonamenti per un controvalore di 527 milioni di euro; Bnl SA, la locale affiliata bancaria, aggiuntive svalutazioni prudenziali per 42 milioni di euro. Bnl SpA ha pertanto azzerato il valore della partecipazione nella Bnl Inversiones Argentinas Sa e provveduto, attraverso l'utilizzo di risorse precedentemente accantonate, alla totale svalutazione del prestito subordinato di 100 milioni di dollari Usa vantato dalla Capogruppo nei confronti della locale affiliata bancaria, Bnl Sa Buenos Aires. L'insieme di tali provvedimenti ha avuto un impatto ante imposte sul conto economico consolidato di circa 569 milioni di euro. Nel 2001, il Gruppo Bnl, al fine di poter meglio cogliere le sfide competitive lanciate dal mercato, ha avviato una serie di interventi volti a sostenere la redditività aziendale, adottando un modello organizzativo di tipo divisionale che punta a razionalizzare e ottimizzare la focalizzazione sulle diverse aree di business. In coerenza con l'assetto divisionale e nell'ottica di un'ulteriore specializzazione della struttura per segmento/mercato, Bnl ha inoltre attivato un nuovo modello organizzativo/distributivo di Area Territoriale. Tale modello, già operativo nelle aree di Milano, Lazio e Campania e presto esteso al resto del territorio, prevede una struttura snella, con elevata autonomia che ha la responsabilità della gestione commerciale, del credito e delle risorse. L'Assemblea ordinaria sarà inoltre chiamata a rinnovare il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale; è stata infine convocata l'Assemblea straordinaria nei giorni 28, 29 e 30 aprile prossimi alle 10,30 rispettivamente in prima, seconda e terza convocazione, per deliberare su alcune modifiche statutarie. 

GRUPPO CREDITO VALTELLINESE E GRUPPO CATTOLICA: RISOLTO L'ACCORDO
Milano, 26 marzo 2002. Il Gruppo Credito Valtellinese e il Gruppo Cattolica hanno risolto lo scorso 20 mARZO l'accordo siglato nel 1996, in virtù dei loro mutati piani strategici e del nuovo scenario competitivo. Le parti hanno provveduto altresì a risolvere i reciproci rapporti partecipativi: il Credito Valtellinese ha acquistato da Cattolica Assicurazioni il 5,56% del capitale della controllata Bancaperta Spa per un controvalore di 4.490.200,00 euro, il 5% del capitale del Credito Artigiano Spa per un controvalore di 20.664.052,56, pari ad un prezzo per azione di 3,66 euro, oltre a nominali 3.750.000 euro di obbligazioni convertibili Credito Artigiano 1999-2004 per complessivi 4.950.000,00 euro. Cattolica ha a sua volta acquisito dal Credito Valtellinese il 5% del capitale della controllata Risparmio & Previdenza Spa a fronte di un esborso di 2.258.625,00 euro

ONBANCA COMUNICA UN AGGIORNAMENTO SUI PROPRI DATI GESTIONALI RELATIVI ALLA PRODUZIONE DEL MESE DI FEBBRAIO 2002
Milano, 26 marzo 2002 - ONBanca, la banca multi-canale del Gruppo Bancario Banca Popolare Commercio e Industria, comunica un aggiornamento sui propri dati gestionali relativi alla produzione del mese di febbraio 2002, come da tabella che segue: 

Prodotto

Intermediazione lorda*

Intermediazione netta*

Fondi e Sicav

10.125

3.534

Gestioni Patrimoniali 
in Fondi

330

- 890

Gestioni Patrimoniali 
in Valori Mobiliari

1.506

-746

Raccolta ordini

27.160

3.580

Prodotti previdenziali

107

107

* in migliaia di Euro. Per intermediazione netta si intende la somma delle sottoscrizioni dei clienti meno la somma dei disinvestimenti. Per intermediazione lorda si intende: - In relazione a Fondi, Sicav, Gestioni Patrimoniali e Prodotti Previdenziali: la somma delle sottoscrizioni. - In relazione alla raccolta ordini: la somma degli acquisti e la somma delle vendite. Al 28 febbraio 2002 il numero dei conti correnti di ONBanca sale a 29.981. Al 28 febbraio 2002 il numero dei Promotori Finanziari effettivamente operativi risulta 236. 

CABOTO INTESABCI EMETTE 210 NUOVI COVERED WARRANT
Milano, 26 marzo 2002 - Caboto IntesaBci emetterà oggi martedì 26 marzo 2002 138 nuovi covered warrant su azioni italiane e mercoledì 27 marzo 2002 13 covered warrant sul Mib30, 18 su indici esteri (Dax, Dow Jones Industrial Av., Nasdaq100, Nikkei 225), tutti con scadenza 21 Marzo 2003, e 41 covered warrant su azioni estere con scadenze 20 Settembre e 20 Dicembre 2002. Da segnalare, in particolare, i covered warrant su azioni estere che andranno ad arricchire la gamma dei prodotti offerti da Caboto IntesaBci, tra i quali sono presenti per la prima volta numerosi warrant su azioni statunitensi. Nella scelta dei sottostanti si sono privilegiati i settori tecnologici e delle telecomunicazioni con la prospettiva che la ripresa dei mercati azionari sarà trainata proprio dai titoli che più pesantemente sono stati penalizzati negli ultimi mesi. Questa emissione è la prima realizzata da Caboto IntesaBci utilizzando il nuovo programma attivato da Borsa Italiana al fine di semplificare le procedure di quotazione, permettendo così di offrire agli investitori strike sempre aggiornati e in linea con il mercato. Per informazioni contattare il nr. verde: 800-550 350 

INTESABCI FORMAZIONE INSEGNA L'INGLESE AI CINESI CON OPERA MULTIMEDIA PER L'E-LEARNING IN MATERIE BANCARIE E FINANZIARI
Milano, 26 marzo 202 - IntesaBci Formazione e Agricultural Bank of China hanno raggiunto un accordo per la fornitura di corsi di lingua inglese applicati alle attività bancarie e finanziarie da parte della società di formazione del Gruppo IntesaBci alla banca cinese, che con oltre 60.000 sportelli, 492.000 dipendenti e 264 miliardi di dollari di attività è una delle quattro realtà più rilevanti del Paese. Partner importante dell'iniziativa è la società Opera Multimedia, operatore storico nel campo dei supporti multimediali per la formazione a distanza. L'accordo è scaturito dopo una serie di contatti avuti con le maggiori banche cinesi allo scopo di promuovere i servizi e i tools di e-learning della Corporate University del Gruppo IntesaBci, sviluppati per il mercato internazionale e, in particolar modo, per quello cinese. Il contenuto dell'accordo prevede schemi di formazione manageriale - disponibili sia nella versione tradizionale d'aula sia tramite l'e-learning sia in forma mista, certificati dal Charters Institute of Bankers di Londra - programmi di apprendimento e utilizzo della lingua inglese in tre livelli (base, intermedio e avanzato), e corsi di addestramento all'uso delle nuove tecnologie. Grande interesse è stato inoltre dimostrato per IntesaBci C@mpus, il Learning Management System realizzato dalla società di formazione italiana per l'erogazione, la gestione, il controllo e la valutazione del processo formativo in strutture bancarie e finanziarie. L'interesse del mercato bancario cinese per l'offerta formativa di IntesaBci Formazione è stato confermato dall'inusuale immediatezza nella risposta delle controparti che hanno richiesto diverse proposte commerciali per tutti i prodotti e i servizi presentati. "Dopo aver fatto ingresso sul mercato europeo con il progetto NTL per la formazione tecnologica dei cittadini comunitari a cominciare da quelli austriaci, promosso insieme a Telekom Austria e a M-Tech (la società del Gruppo finanziario facente capo alla sig.ra Sonja Kohn), la nostra società conferma, con questa apertura di mercato in Estremo Oriente, una vera vocazione internazionale e la validità della sua offerta formativa, sia per gli aspetti metodologici sia per quelli tecnologi" sottolinea Eleuterio Bombardi, amministratore delegato di IntesaBci Formazione. "Oltre allo sviluppo di attività a livello internazionale, IntesaBci Formazione intende consolidare il proprio ruolo di "main player" nel mercato domestico della formazione dove, di recente, ha avviato proficui contatti con i maggiori dirigenti della pubblica amministrazione per avviare un progetto di formazione e valorizzazione del personale statale". In questo ambito, si è svolto nei giorni scorsi a Roma a Palazzo Colonna un incontro sul tema "La riorganizzazione del settore creditizio e la riforma della Pubblica amministrazione: le politiche per la formazione nelle grandi organizzazioni" in cui la trasformazione strategica, organizzativa e culturale di IntesaBci è diventata lo spunto per un'approfondita riflessione sull'esigenza che il processo di cambiamento sia condiviso dal personale e accompagnato dalla formazione. Ne hanno discusso, oltre a Bombardi e a Gregorio De Felice, direttore studi e analisi finanziaria di IntesaBci, il direttore generale del personale e degli affari generali e amministrativi del Ministero dell'istruzione Antonio Zucaro, il Capo gabinetto del Ministro per l'innovazione e le tecnologie Andrea Mancinelli, il direttore della scuola superiore della pubblica amministrazione Angelo Maria Petroni e il vice capo di gabinetto del Ministero della Funzione pubblica, Francesco Verbaro. Nello spirito della collaborazione fra due mondi - quello della pubblica amministrazione e del credito - entrambi interessati da analoghi processi di trasformazione e cambiamento, IntesaBci ha attivato sul proprio sito istituzionale (www.intesaformazione.it) un'apposita sezione esclusivamente dedicata alla pubblica amministrazione come occasione di scambio, di informazione, di aggiornamento professionale, in cui i pubblici dirigenti potranno trovare anche corsi on-line, come quello di lingua inglese. 

BNP PARIBAS BANQUE PRIYÉE ED IL MONDO RURALE
Milano, 26 marzo 2002 - Bnp Paribas, nell'ambito di iniziative rivolte ad una sempre maggior attenzione al patrimonio dei privati, ha contribuito all'organizzazione dell' incontro-dibattito sul "Mondo rurale nella società del futuro" che si è tenuto giovedì sera 21 marzo a Milano a Palazzo Trivulzio. "Nell'era deIla new economy e delle tecnologie, il mondo rurale oggi ha un ruolo importantissimo per uno sviluppo più equilibrato della società con la sua ricchezza di tradizioni e di stili di vita che richiamano le nostre radici più autentiche". Così il Presidente della Federazione Nazionale della Proprietà Fondiaria Giuseppe Visconti ha esordito sul tema dell'incontro. Il Presidente dell'Istituto Nazionale di Sodologia Rurale Corrado Barberis ha quindi tracciato una panoramica sull'evoluzione del mondo rurale, mentre Monsignor Erminio de Scalzi, Vescovo Ausiliare di Milano, nel suo intervento ha affrontato gli aspetti etici dei mondo rurale. Ha chiuso !'incontro l'intervento di Johan Nordenfalk, Presidente di Friends of the Countrisidemeta, l'organizzazione europea dei proprietari rurali, il quale ha portato l'attenzìone sulle problematiche rurali europee e il ruolo svolto dall'organizzazione nella tutela e nella valorizzazione della proprietà agricola. 

ASSICURAZIONI GENERALI: L'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI CONVOCATA PER IL 25, 26 E 27 APRILE
Milano, 19 marzo 2002. Le Assicurazioni Generali rendono noto che è stata convocata per i giorni 25, 26 e 27 aprile prossimo, presso la sede legale a Trieste, l'Assemblea degli azionisti. In sede ordinaria l'Assemblea è convocata per l'approvazione del Bilancio relativo all'esercizio 2001 e la nomina del Collegio Sindacale. In sede straordinaria l'Assemblea è convocata per deliberare sulla modifica degli artt. 8 e 46 dello Statuto Sociale, per consentire al Consiglio di Amministrazione da un lato di proseguire l'attuazione del piano di "Stock option" iniziato nel 2001 e dall'altro di avviare uno specifico piano di assegnazione gratuita di azioni ai dipendenti, in conformità a quanto previsto dal contratto integrativo recentemente concluso. 

EDISON: MIGLIORANO I RISULTATI OPERATIVI CRESCONO I RICAVI NETTI CONSOLIDATI A 3.426 MILIONI DI EURO (+34%) L'UTILE OPERATIVO NETTO A 497 MILIONI (+2%)
Milano, 26 marzo 2002 - Il Consiglio di amministrazione della Edison, presieduto dal dottor Umberto Quadrino, si è riunito il 22 marzo a Milano ed ha esaminato i risultati dell'esercizio 2001. I ricavi netti del Gruppo hanno raggiunto i 3.426 milioni di euro con un incremento del 34% rispetto ai 2.552 milioni dell'anno precedente, grazie sia ai maggiori volumi commercializzati di gas naturale e di energia elettrica sia ai migliori prezzi medi di vendita dell'energia elettrica. Il miglioramento del margine operativo lordo, cresciuto del 5,8% a 760 milioni (718 milioni nel 2000) e dell'utile operativo netto, salito anch'esso del 2% a 497 milioni (487 milioni nell'esercizio precedente) è dovuto al contributo della nuova capacità installata, ai maggiori volumi di energia elettrica e di gas commercializzati ed alle nuove produzioni di gas in Italia ed in Egitto; ciò è stato parzialmente compensato dagli oneri legati alla fase di start-up di Edisontel e dall'andamento meno favorevole dei prezzi petroliferi di riferimento. L'utile netto consolidato è stato pari a 230 milioni (269 milioni nel 2000). La flessione è imputabile ai maggiori oneri finanziari legati agli elevati investimenti tecnici (+57% rispetto al 2000) e ai minori proventi straordinari (11 milioni nel 2001 contro 68 milioni nel 2000). Gli investimenti nel corso del 2001 hanno raggiunto i 748 milioni (476 milioni nel 2000) di cui 367 milioni nel settore dell'energia elettrica, 212 milioni nel settore idrocarburi, 167 milioni nel settore telecomunicazioni. L'indebitamento finanziario netto del Gruppo al 31.12.2000 è pari a 1.543 milioni contro i 936 milioni di fine 2000, con un rapporto debt/equity di 0,75 (era 0,42 alla fine del precedente esercizio). L'incremento dell'indebitamento è dovuto sia al già citato processo di investimenti in Italia e all'estero sia alla distribuzione agli azionisti di un dividendo straordinario pari a 368 milioni di euro, pagato nel mese di dicembre. Nel settore energia elettrica, gli investimenti sono stati destinati principalmente a rafforzare la capacità produttiva, in linea con gli obiettivi strategici del piano industriale. Nel corso dell'anno 2001 sono entrate in marcia commerciale le centrali termoelettriche di Piombino (180MW) e di Jesi (135MW), è stata potenziata la centrale di Marghera (180 MW), sono stati avviati impianti eolici per 120 MW ed è stata ultimata la centrale a ciclo combinato cogenerativo da 120 MW a Verzuolo, che è in fase di avviamento. All'estero sono state ultimate la centrale termoelettrica alimentata a gas da circa 680MW presso Sidi Krir (Alessandria d'Egitto), a cui Edison partecipa al 39%, e la centrale da 40 MW presso Haubourdin (Lille, Francia) in partnership con Dalkia. Sul piano commerciale, rispetto al 2000 le vendite sono cresciute di circa 25% sul mercato libero e il portafoglio clienti del 46% (60 grandi clienti e circa 100 consorzi per un totale di circa 2.200 aziende rifornite, rispetto ai 1.500 clienti complessivi dell'anno precedente). Nel settore idrocarburi, per ciò che riguarda lo sviluppo delle fonti di approvvigionamento, nel 2001 è stato perfezionato il contratto con RasGas (joint venture Qatar Petroleum ed ExxonMobil) per importare gas naturale dal Qatar (4,6 miliardi di metri cubi all'anno per 25 anni), è iniziata la produzione commerciale del gas naturale nella concessione di Rosetta (a largo del delta del Nilo in Egitto) e la messa a regime dei campi di Clara (off-shore adriatico). In Italia, le attività di sviluppo commerciale hanno consentito l'accesso a un bacino di utenza di oltre 300.000 clienti, attraverso gli accordi di partnership finalizzati con aziende municipalizzate in Toscana (dove è stata costituita ETA3 insieme a Coingas e Gestioni Valdichiana) e nelle Marche (dove è stata creata Prometeo in collaborazione con cinque imprese pubbliche locali). Nel settore della distribuzione, per ampliare la clientela residenziale, Edison ha perfezionato l'acquisto di Veneta Gestione Servizi Pubblici Metano Spa e ha portato al 100% la partecipazione in ArcalGas Sud Spa. Sono stati inoltre perfezionati accordi quadro con la Federazione degli Industriali del Veneto, Unindistria Treviso e Assindustria Vicenza e con l'Unione Industriale del Vercellese e della Valsesia per la fornitura congiunta di gas, energia elettrica e servizi di telecomunicazione. Nel 2001 Edison ha proseguito la sua politica di internazionalizzazione firmando con NIOC, la compagnia petrolifera di stato iraniana, un contratto esplorativo relativo al blocco Munir nel Khuzestan, una delle più importanti aree produttive del mondo e con British Gas un accordo per lo sviluppo del primo progetto integrato per l'esportazione di GNL dall'Egitto. Questo progetto prevede la realizzazione di un impianto di liquefazione di GNL a Idku, sulla costa mediterranea del paese, che consentirà l'esportazione di parte delle ingenti riserve di gas del giacimento WDDM. Tra l'altro, nel gennaio del 2002 Edison ed i suoi partner nell'iniziativa hanno firmato l'accordo per la vendita a Gaz de France di 4,7 miliardi di metri cubi di gas naturale liquefatto all'anno, per vent'anni a partire dalla metà dell'anno 2005, che coprono l'intera capacità produttiva del primo treno di liquefazione dell'impianto.Le riserve complessive di idrocarburi della Edison sono aumentate anche nel 2001, passando da 83 a 93 miliardi di metri cubi di gas equivalente. Nelle telecomunicazioni, nel 2001 EdisonTel ha sviluppato la sua presenza avviando e realizzando una serie di interventi infrastrutturali: la posa e l'accensione di 2.800 Km di dorsali trasmissive in fibra ottica di ultima generazione; l'installazione e attivazione di 28 siti (POP) che portano a 31 il numero dei siti attivi e il progressivo collegamento della propria rete alle centrali di Telecom Italia per raggiungere direttamente il cliente finale con l'avvio della liberalizzazione dell'ultimo miglio. Nel quadro degli obiettivi strategici del Gruppo, che prevedono tra l'altro il raggiungimento di una potenza installata di circa 14mila MW ed una quota del 20% del mercato libero dell'energia elettrica, si è conclusa con successo la gara per l'acquisizione da Enel di Eurogen attraverso il consorzio Edipower, cui Edison partecipa con il 40%. Grazie a questa acquisizione, Edison disporrà di una capacità aggiuntiva di circa 3.500 MW. Andamento dei settori - Energia elettrica. Nel 2001 il gruppo Edison ha commercializzato 28.419 milioni di chilowattora (kWh), l'8,6% in più rispetto ai 26.179 miliardi di kWh del 2000, grazie soprattutto alle maggiori vendite ai clienti del mercato libero per11 miliardi di kWh (circa 9 miliardi di kWh nel 2000), pari a circa il 17% di questo mercato. I ricavi vendite del settore sono ammontati a 2.378 milioni, il 23% in più rispetto ai 1.926 milioni del 2000. Il margine operativo lordo è risultato pari a 624 milioni, in sensibile aumento (+24%) rispetto ai 505 milioni del 2000. Idrocarburi. Nel 2001, Edison ha venduto più di 4,4 miliardi di metri cubi di gas, registrando un significativo incremento (+24%) rispetto all'anno precedente, grazie alle maggiori produzioni sia in Italia che all'estero e ai maggiori volumi importati. Il Gruppo ha prodotto più di 1,6 miliardi di metri cubi di gas (di cui circa 1,4 in Italia) in aumento del 27% rispetto al 2000. I ricavi vendite del settore, 1.012 milioni, sono cresciuti del 23% rispetto agli 822 milioni del 2000. Il margine operativo lordo è risultato pari a 267 milioni, in linea con quello dell'esercizio precedente. Telecomunicazioni. I ricavi vendite consolidati del settore nel 2001, primo anno di attività di Edisontel, hanno raggiunto i 62 milioni di euro, grazie anche all'acquisizione di oltre 11mila clienti. Infine, il Consiglio di Amministrazione non ha deliberato la convocazione dell'Assemblea degli Azionisti, stante l'imminente perfezionamento della fusione per incorporazione di Edison Spa in Montedison Spa, la cui efficacia è prevista a far data dal 1° maggio 2002. Il bilancio della Società sarà approvato dall'Assemblea dell'incorporante. Si ricorda che le azioni Montedison che saranno attribuite in concambio agli azionisti Edison avranno godimento 2001. 

SIRTI: IL CDA APPROVA I RISULTATI 2001 PER LA CAPOGRUPPO € 636 MILIONI DI RICAVI E € 48 MILIONI DI UTILE NETTO (RISPETTO A UNA PERDITA DI € 41 MILIONI NEL 2000)
Cassina de' Pecchi, 26 marzo 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Sirti, presieduto dal dott. Gianni Chiarva, ha approvato il 22 marzo il progetto di bilancio al 31 dicembre 2001. Come già annunciato, i risultati della capogruppo Sirti SpA mostrano un sensibile miglioramento della gestione operativa rispetto all'esercizio precedente sia a livello di ricavi (€ 636,5 milioni), con un incremento del 14%, che a livello di Mol, con un incremento in valore di ca. € 24 milioni, passando dall' 8,6% del fatturato dell'esercizio 2000 all' 11,3%. Anche il risultato operativo segna un'importante crescita passando da € 15,8 milioni del 2000 a €44,0 milioni del 2001 (+28,2 milioni). La crescita del risultato operativo è essenzialmente determinata dalla strutturale riduzione del costo del lavoro (passato dal 36,4% al 31,1% del valore della produzione nonostante un incremento del 5,3% del costo unitario pro-capite). La crescita di ricavi e margini della capogruppo è avvenuta nonostante alcuni eventi straordinari intervenuti, in particolare: · lo spin-off della Sirti Sistemi SpA, attiva nei sistemi informativi per le telecomunicazioni, reti IP e network management, che a partire da settembre 2001 è passata da divisione di Sirti SpA a società controllata al 100% ed i cui risultati del quarto trimestre escono quindi dal perimetro della capogruppo passando al consolidato; · la svalutazione del 60% dei crediti vantati verso il cliente e-via SpA, ammesso a concordato preventivo nel dicembre 2001, con un onere complessivo sul bilancio 2001 di ca. € 26 milioni. A livello di capogruppo il contributo delle consociate estere al conto economico è stato sostanzialmente neutro nonostante importanti svalutazioni legate alla subsidiary argentina, mentre alcune sopravvenienze attive afferenti alla gestione italiana hanno portato ad un risultato lordo di € 73,2 milioni con un netto di € 48,1 milioni (rispetto ad una perdita di € 41 milioni ca. dell'esercizio 2000). La posizione finanziaria netta è cresciuta raggiungendo una disponibilità netta di ca. € 100 milioni da confrontarsi con ca. € 56 milioni di fine 2000. A livello consolidato i ricavi sono stati di ca. € 909 milioni con una riduzione di ca. € 142 milioni rispetto al 2000 quasi interamente causata della cessione, con decorrenza 1.1.2001, della controllata brasiliana che nel 2000 aveva contribuito ai ricavi consolidati per ca. € 122 milioni. Crescono significativamente invece sia l'Ebitda (Mol), pari a ca. € 91 milioni nel 2001 e il risultato operativo, pari a ca. € 55 milioni (rispetto a -9,4 nel 2000). Il risultato netto, che sconta anche la difficile situazione paese della controllata argentina con una perdita di € 31 milioni, si attesta a € 16,3 milioni. Anche a livello consolidato la posizione finanziaria migliora raggiungendo una disponibilità di quasi € 32 milioni, rispetto ad un indebitamento netto di ca. € 28 a fine 2000. Il Consiglio di Amministrazione, visti i risultati più che soddisfacenti dell'esercizio 2001 e la situazione patrimoniale e finanziaria, ha deliberato di proporre all'assemblea degli azionisti - convocata per il 22 aprile 2002 - la distribuzione di un dividendo di € 0,50 per azione, con distribuzione integrale degli utili del 2001 più distribuzione parziale di riserve disponibili, per complessivi € 110 milioni. La data di stacco cedola proposta è il 29 aprile 2002 mentre la data del pagamento è il 3 maggio 2002. Il CdA ha infine proceduto alla nomina del Comitato per il Controllo interno secondo i criteri espressi dal Codice di Autodisciplina per la Corporate Governance. 

GRUPPO SEAT-PAGINE GIALLE: IL CDA APPROVA IL PROGETTO DI BILANCIO 2001 SULL'ESERCIZIO PESANO ONERI STRAORDINARI PER IL PIANO DI RIORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DEL GRUPPO. RAFFORZAMENTO DELLA MISSION DI "MEDIA COMPANY" MULTIPIATTAFORMA RICAVI: 1.957 MILIONI DI EURO (+46,9%, +2,6% A PARI PERIMETRO)
Milano, 26 marzo 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Seat Pagine Gialle (gruppo Telecom Italia), riunitosi ieri sotto la presidenza di Enrico Bondi, ha approvato, su proposta dell'amministratore delegato Paolo Dal Pino, il progetto di bilancio al 31 dicembre 2001 da sottoporre all'assemblea degli azionisti. L'anno 2001 del Gruppo Seat Pagine Gialle - Il 2001 registra ricavi e mol in crescita, ma un risultato netto in perdita a causa degli oneri straordinari, in un anno caratterizzato dal rallentamento della congiuntura economica, dal ridimensionamento delle aspettative di crescita di internet, dalla crisi della pubblicità, settore dove il gruppo Seat Pagine Gialle genera la gran parte del proprio giro d'affari. In questo scenario l'area delle Directories è cresciuta, nel 2001, di circa il 4,4% e dovrebbe confermare, anche nel 2002, il proprio carattere anticiclico con un ulteriore sviluppo dei ricavi e margini. Questo grazie alla continua innovazione di prodotto e alla efficacia delle politiche commerciali. Il 2001 è stato anche l'anno della profonda riorganizzazione e riorientamento strategico delle attività internet e delle attività televisive, che hanno gravato sui conti dell'anno. Gli interventi di razionalizzazione dovrebbero consentire un sensibile recupero di redditività per l'area internet già nel 2002 e un abbassamento del punto di pareggio per le attività televisive. Per l'esercizio in corso Seat Pagine Gialle prevede di raggiungere un risultato operativo significativamente migliore rispetto a quello dell'esercizio 2001 e di ridurre il livello dell'indebitamento finanziario consolidato a seguito della gestione e di un'attenta politica degli investimenti, sul modello della "media company multipiattaforma". I risultati consolidati del Gruppo I ricavi delle vendite e delle prestazioni raggiungono 1.957 milioni di Euro rispetto ai 1.333 milioni dell'esercizio precedente, con un incremento del 46,9%. La crescita è in gran parte attribuibile al più ampio perimetro di consolidamento, con l'inserimento delle nuove partecipazioni tra cui Consodata, Thomson Directories, Telegate, HMC (La7) e la divisione Tin.it (per 12 mesi). A perimetro di consolidamento omogeneo la crescita organica dei ricavi è stata infatti pari al 2,6%. Il margine operativo lordo, pari a 444 milioni di Euro, aumenta significativamente rispetto ai 361 milioni dell'anno precedente (+22,9 %). Il miglioramento è attribuibile alla generale opera di razionalizzazione dei costi e in particolare al miglioramento della redditività del settore Directories (pari al 50,4% dei ricavi, rispetto al 48% pro forma del 2000) e alla riduzione della perdita operativa lorda dell'area Internet, passata da 110 milioni a 61 milioni di Euro. Il Risultato operativo prima degli ammortamenti extraoperativi ammonta a 219 milioni di Euro. Il calo rispetto ai 232 milioni dell'anno precedente si spiega con l'allargamento del perimetro di consolidamento. L'aumento dell'ammortamento degli avviamenti - conseguenza delle acquisizioni effettuate nel periodo - spiega, invece, la flessione del Risultato Operativo, che ha raggiunto 31 milioni di Euro rispetto al risultato negativo di 1 milione di euro del proforma 2000 e ai 142 milioni di Euro dell'anno precedente. Le rettifiche di valore di attività finanziarie e gli oneri straordinari netti sono pari a 378 milioni di Euro e sono conseguenti, oltre alle perdite d'esercizio di partecipazioni, principalmente ad un'opera di razionalizzazione e di riorganizzazione finalizzata ad una maggiore focalizzazione delle attività e al miglioramento dell'efficienza, attraverso azioni di riorganizzazione, ristrutturazione, cessione e cessazione di attività. In particolare, nella area Internet, alla luce del piano di razionalizzazione in atto, sono stati iscritti oneri straordinari netti per 122 milioni di euro. Il risultato netto del Gruppo nel 2001 è negativo per 313 milioni di euro, contro 1 milione di euro dell'esercizio precedente. L'indebitamento finanziario netto a fine 2001 ha raggiunto 922 milioni di Euro rispetto ai 461 milioni del 2000. L'assorbimento di risorse finanziarie nel periodo è attribuibile per circa un quarto alla gestione e agli investimenti industriali e per il resto all'ampliamento del perimetro di consolidamento, all'acquisizione di partecipazioni e agli investimenti finanziari. Le aree di business - Qui di seguito i risultati delle quattro principali aree di business del Gruppo. I ricavi dell'area Directories aumentano a 1.161 milioni di euro (+4,4% sul proforma). Consistente l'incremento del numero dei clienti pubblicitari, passati da 736mila a 759mila (+3,1%), e in Italia da 647 mila a 670 mila (+3,6%). La redditività è migliorata sia nel Regno Unito che in Italia, dove hanno registrato un significativo miglioramento i margini dei prodotti multimediali, come Pagine Gialle on line. Tra i nuovi prodotti, nell'anno verrà lanciata la nuova testata Pagine Bianche, che sostituirà l'attuale Elenco Alfabetico degli abbonati di Telecom Italia e conterrà i numeri di telefono degli abbonati ai servizi di tutti i principali operatori telefonici. Nell'area internet - i cui ricavi ammontano a 145 milioni di euro (-1,2%) - la crisi del mercato pubblicitario ha colpito l'area portali e il gruppo ha provveduto ad effettuare una intensa e rapida opera di razionalizzazione delle attività. Virgilio ha consolidato la propria leadership in Italia e raddoppiato le pagine viste passate da 2,2 miliardi nel 2000 ai 3,9 miliardi dell'ultimo esercizio, mentre gli utenti unici sono aumentati da 4,9 a 6,4 milioni, con una reach del 61,3%. L'area dell'accesso ad internet (tin.it) registra neglii ultimi 45 giorni 1.800.000 utenti attivi. Grazie ai recuperi di efficienza e all'andamento positivo delle vendite di connessioni a internet di tipo ADSL (133 mila unità a fine esercizio rispetto alle circa 7.000 dell'anno precedente), il Margine operativo lordo dei servizi di accesso a internet (Isp) ha sfiorato il pareggio (con una perdita di 3 milioni di euro). Nell'area dei prodotti e servizi per ufficio - che registra un fatturato di 257 milioni di euro (+12,4%) - è stato avviato il riposizionamento strategico di Buffetti teso a fare della società un "full service provider" per le piccole e medie imprese italiane, con la modifica del mix di prodotti offerti. Di un riposizionamento strategico è stata oggetto anche La7, che ha inciso pesantemente sugli oneri straordinari. La televisione ha avviato il nuovo palinsesto che è partito il 18 marzo scorso. I ricavi dell'area televisione - pari a 85,5 milioni di euro - sono aumentati nel complesso del 4,5 per cento rispetto all'anno precedente, grazie al contributo di Mtv Italia (consolidata da maggio 2001), che trasmette ora sulle frequenze della ex Tmc2. Il bilancio di esercizio della capogruppo, Seat PG S.pA., chiude con ricavi pari a euro 1090 milioni, in crescita del 5%, un risultato operativo di euro 285 milioni (+67%) e, dopo aver scontato rettifiche di valore su partecipazioni e oneri straordinari e finanziari, chiude con una perdita di 260 milioni di euro. La posizione finanziaria netta è negativa per 291 milioni di euro. Il Consiglio di amministrazione, ringraziandoli per l'opera svolta, ha preso atto delle dimissioni rassegnate da Paolo Ainio, Gilberto Benetton e Pierpaolo Cotone e ha nominato in sostituzione i signori Carlo Bertazzo, Aldo Cappuccio ed Enrico Parazzini. L'Assemblea, che sarà convocata il 30 aprile e, per ragioni di carattere organizzativo, il 2 maggio (anziché il 3 maggio, come precedentemente comunicato), rispettivamente in prima e seconda convocazione, provvederà quindi alla nomina dei tre nuovi amministratori e al conferimento dell'incarico di revisione per il triennio 2002-2004. Il Consiglio di amministrazione inoltre ha approvato l'avvio della fase esecutiva del progetto, già annunciato lo scorso dicembre, volto all'integrazione degli attivi immobiliari Seat al fine della loro migliore valorizzazione. Sulla base delle linee guida predisposte, si prevede che tale progetto si realizzi attraverso il trasferimento, previa conclusione di una fase di riorganizzazione funzionale al progetto medesimo, dei beni in oggetto a società di nuova costituzione e il successivo apporto dei suddetti attivi ad un fondo immobiliare chiuso. 

AEM TORINO BILANCIO CONSOLIDATO 2001 ENERGIA NELLA CRESCITA I RICAVI NETTI CONSOLIDATI SUPERANO 356 MILIONI DI EURO (+35%) L'UTILE OPERATIVO NETTO RAGGIUNGE 48 MILIONI DI EURO (+19%)
Torino, 26 marzo 2002 - Il consiglio di amministrazione di Aem Torino, presieduto dal professor Franco Reviglio, riunitosi in data odierna a Torino, ha esaminato i risultati dell'esercizio 2001. Bilancio consolidato 2001 del Gruppo Aem Torino - Il valore della produzione del Gruppo AEM Torino ha superato 356 milioni di euro, con un balzo del +35% rispetto ai 265 milioni di euro dell'anno precedente, quadruplicando i tassi di incremento registrati negli anni antecedenti alla quotazione di Borsa, grazie allo sviluppo di tutte le attività del core business e ai migliori prezzi medi di vendita dell'energia elettrica. Il miglioramento del margine operativo lordo, cresciuto del 21% a 87 milioni di euro (73 milioni di euro del 2000), nonostante un prudenziale accantonamento a copertura dei possibili costi di perequazione, testimonia il grande sviluppo realizzato dal Gruppo AEM Torino nel corso del 2001, avvenuto prevalentemente per linee interne e in misura minore (2,4 milioni di euro) per linee esterne conseguente al consolidamento della controllata AES Torino. Tale risultato è stato raggiunto in uno scenario favorevole per quanto concerne il prezzo del petrolio, ma penalizzante per quanto concerne il quadro tariffario: infatti nel 2001 i tagli tariffari hanno pesato per oltre 7 milioni di euro e l'onere relativo alla penalità sulla produzione idroelettrica ha inciso negativamente per circa 26 milioni di euro. L'utile operativo netto è salito del 19% a 48 milioni di euro consentendo di raggiungere una redditività sul capitale investito operativo dell'11%, grazie alla crescita significativa registrata in tutti i settori del core business aziendale. La gestione degli oneri e proventi finanziari si alleggerisce rispetto al 2000 in misura significativa (-61%) grazie al basso indebitamento registrato in corso d'anno. La gestione straordinaria (-9 milioni di euro) risente dell'accantonamento di fondi per rischi legati a contenziosi e per rischi industriali finalizzati al contenimento dei premi assicurativi, parzialmente compensati dalla plusvalenza realizzata sul conferimento della rete di teleriscaldamento alla controllata AES Torino. L'esercizio ha chiuso con un utile netto di gruppo di circa 23 milioni di euro (+14% rispetto al 2000). L'indebitamento finanziario netto del Gruppo Aem Torino sale a fine esercizio a 167 milioni di euro (74 milioni di Euro al 31.12.2000). L'incremento è ascrivibile al consolidamento pro quota dell'indebitamento della controllata AES Torino (per 34 milioni di euro), alla realizzazione del programma di investimenti eccedenti l'autofinanziamento e a un temporaneo peggioramento del capitale circolante netto. Con l'acquisizione della rete Enel, avvenuta l'ultimo giorno del 2001 l'indebitamento netto al 31.12.2001 ha raggiunto 425 milioni di Euro e il rapporto debt/equity 0,8 (era 0,2 a fine 2000). Peraltro gli effetti economici di tale acquisizione si manifesteranno solo a partire dall'esercizio in corso. Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all'Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 0,034 euro per azione, (credito d'imposta pieno) con un aumento del 10% rispetto al 2000. Il payout corrispondente è pari a circa il 52%, in linea con il precedente esercizio. Il dividendo sarà posto in pagamento a partire dal 27 giugno 2002, contro stacco della relativa cedola il 24 giugno 2002. L'utile non distribuito contribuirà a finanziare l'importante programma di investimenti. L'Assemblea degli Azionisti è stata convocata, in sede ordinaria, presso la sede sociale di Via Bertola 48 a Torino, in prima convocazione alle ore 11 di lunedì 29 aprile 2002 ed in seconda convocazione alla stessa ora di martedì 30 aprile 2002 Nel 2001 il Gruppo Aem Torino ha compiuto passi importanti nella realizzazione del rilevante piano di crescita annunciato in occasione della quotazione di Borsa del dicembre 2000. Infatti: E' proseguito il completamento dell'impianto idroelettrico Pont Ventoux-Susa e i lavori hanno raggiunto circa l'80% della realizzazione totale. A questo impianto, è stata riconosciuta l'esistenza dei presupposti per l'incentivazione tariffaria "Cip 6", che si valuta in oltre 25 milioni di Euro l'anno, sino al 2012. Nel mese di dicembre 2001, nell'ambito del piano di sviluppo della capacità cogenerativa di Aem Torino, è stato affidato a Siemens/Fiat Engineering l'incarico di realizzare un nuovo impianto di cogenerazione a ciclo combinato nella propria centrale di Moncalieri. L'impianto avrà una potenza elettrica pari a circa 390 MW e un rendimento del 57% in assetto elettrico per un investimento di circa 190 milioni di euro. L'iter autorizzativo necessario al potenziamento del sito fino a 800 MW è in fase molto avanzata e i lavori saranno avviati nel corso dell'autunno 2002.Dal 1° gennaio 2002 il Gruppo Aem Torino ha acquisito la rete Enel di distribuzione dell'energia elettrica in Torino: tramite tale acquisizione la popolazione servita sale ad oltre 900.000 cittadini. L'operazione è stata finanziata da Banca Opi attraverso un mutuo quindicennale (con tasso fisso del 4,86%) per un importo di 260 milioni di euro. Le condizioni competitive del finanziamento confermano l'elevato merito creditizio di cui gode Aem Torino nei confronti del sistema bancario e contribuisce alla creazione del valore dell'investimento. Nel settore del gas è già operativa Aes Torino S.p.A., joint venture con Italgas costituita, in un'ottica sinergica, per la distribuzione di gas e teleriscaldamento. Tramite questa società sono previsti investimenti nel teleriscaldamento in Torino tali da consentire di espandere la quota di mercato dall'attuale 25% al 42%raggiungendo così la leadership a livello nazionale. Si è conclusa con successo la gara per l'acquisizione da Enerl di Eurogen attraverso il consorzio Edipower, cui Aem Torino partecipa con il 13,3%. Grazie a questa acquisizione, che comporta per Aem Torino un investimento dell'ordine di 120 milioni di euro, la società disporrà di una capacità aggiuntiva di circa 1.200 MW. Nel campo delle telecomunicazioni, la collegata Noicom si conferma il secondo operatore di rete fissa operante nel Nord - Ovest. E' in fase avanzata la posa della fibra ottica, da parte della controllata Aem2net. Nell'arco di quattro - cinque anni con la realizzazione delle centrali di Pont Ventoux e di Moncalieri la capacità di generazione di Aem Torino salirà a circa 2.800 MW, quintuplicando l'attuale capacità produttiva. Gli investimenti del 2001 hanno raggiunto 86 milioni di euro. Di questi 48 milioni di euro relativi al rafforzamento della capacità produttiva tramite l'impianto idroelettrico Pont Ventoux e 13 milioni di euro finalizzati al completamento della rete di teleriscaldamento Torino Sud, che costituisce una delle principali opere del settore in Europa e la più rilevante in Italia. A fine 2001 AEM Torino ha acquisito da Enel la rete urbana di distribuzione di energia elettrica per un corrispettivo di 248 milioni di euro, divenendo l'unico operatore elettrico sul territorio della città di Torino. I ricavi da energia elettrica complessivamente ammontano a 193 milioni di euro a fronte di 1.895 milioni di kWh venduti. Il consistente incremento dei ricavi rispetto al 2000 (+67%) è attribuibile oltre che all'aumento del volume di vendita di energia elettrica (pari al +5%) all'inserimento nella tariffa elettrica per il mercato vincolato della componente a copertura dei costi variabili di produzione. Le vendite ai clienti vincolati (il 46 % della città di Torino) hanno raggiunto 133 milioni di euro (+64%), mentre le vendite ai clienti idonei sono state pari a 57 milioni di euro (+110%). Cogenerazione, teleriscaldamento e gas - I ricavi da vendita di calore hanno superato 68 milioni di euro (+15%). La volumetria teleriscaldata ha raggiunto oltre 28 milioni di metri cubi, con una produzione di 1.259 GWh termici (+10%). La quota di mercato su Torino è pari a circa il 25% della volumetria riscaldabile. I ricavi di distribuzione di gas e calore, realizzati nei primi tre mesi di operatività (ottobre 2001 - dicembre 2001) dalla controllata AES Torino, ammontano a circa 29 milioni di euro, di cui 9 milioni di euro consolidati. I ricavi da prestazione di servizi hanno raggiunto 72 milioni di euro (+24%). Per l'esercizio 2002 si prevede uno sviluppo considerevole di tutte le attività legate al core business Aziendale del Gruppo AEM Torino. Particolarmente significativa sarà la crescita economica consentita dall'acquisizione della rete Enel e dallo sviluppo della joint venture Aes Torino. Entro il primo semestre 2002 saranno inoltre messi a punto i contratti inerenti le attività di trading e di vendita dell'energia elettrica e del gas consentendo così al Gruppo Aem Torino di disporre di una capacità produttiva addizionale di 1.200 MW. 

LOTTOMATICA: APPROVATO IL BILANCIO 2001: RICAVI TOTALI CONSOLIDATI A 480 MILIONI DI EURO- (+9,7%) E UTILE NETTO CONSOLIDATO A 62 MILIONI DI EURO (+26,5%) NOMINATO IL NUOVO CDA
Milano, 26 marzo 2002 - L'Assemblea degli Azionisti Lottomatica riunitasi ieri sotto la presidenza di Luigi Abete ha approvato il bilancio al 31/12/2001. Come già annunciato lo scorso 1 febbraio, Lottomatica ha chiuso l'esercizio, 2001 con risultati positivi e migliorativi rispetto alle previsioni, ottenendo ricavi totali consolidati pari a 480 milioni di Euro, in crescita dei 9,7% rispetto ai circa 437 milioni dì Euro dei 2000. L'utile netto consolidato è stato,pari a circa 62 milioni di Euro, con un incremento dei 26;5%,rispetto,ai 49 milioni di Euro dei 2000. Questi, in sintesi, i principali dati dei bilancio dell'esercizio 2001. I dati consolidati non tengono conto dell'acquisizíone dei 50% di Global Bíngo Corporation. L'Ebitda consolidato ha fatto registrare una crescita dell'1 1,2%, passando dai 164 milioni, di Euro, dei 2000 ai 183 milioni di Euro del 2001, al lordo della riciassifica del Fondo Ammortamento Finanziario per Euro 22,6 milioni. L'Ebit consolidato si è attestato a 95 milioni di Euro, a fronte degli 85 milioni di Euro dei 2000 (+11,3%). La capogruppo Lottomatica S.p.A ha realizzato ricavi totali per circa 459 milioni di Euro (+6% rispetto al 2000) ed un utile netto di circa 64 milioni di Euro (+19% rispetto al 2000). L'Assemblea degli Azionisti ha altresì deliberato la distribuzione di un dividendo lordo di 1,5 Euro per azione che verrà posto in pagamento il prossimo 25 aprile 2002. Dopo l'approvazione dei bilancio 2001, l'Assemblea degli Azionisti, presieduta da Lui,gi Abete, ha preso atto delle dimissioni dei Consiglieri, esprimendo apprezzamento per l'opera da loro svolta. L'Assemblea ha quindi nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione di Lottomatica S.p.A., che risulta così composto: Paolo Ainio, Sergio Baronci, Antonio Belloni, Rosario,Bifulco, Marco Boroli,, Dario, Cossutta, Marco Drago, Roberto Drago, Bruno Ermolli, Demetrio Mauro, Michele Marini, Michele Reinero, Marco Staderini, Antonio Tazartes, Alberto Tripi. 

GRANDI NAVI VELOCI (GRUPPO GRIMALDI): IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE HA APPROVATO I RISULTATI DELL'ESERCIZIO 2001 RICAVI DELLA GESTIONE CARATTERISTICA PER 180,9 MILIONI DI EURO (+5,2%), PROPOSTO ALL'ASSEMBLEA UN DIVIDENDO DI 0,07 EURO (LIRE 135) PER AZIONE.
Milano, 26 marzo 2002 - Ricavi della gestione caratteristica per 180,9 milioni di Euro (+5,2%), margine operativo lordo a 48,6 milioni di Euro (+11,4%), risultato operativo a 26,2 milioni di Euro (+14,1%), utile netto a 12,6 milioni di Euro (-5,3%). Proposto all'Assemblea un dividendo di 0,07 Euro (lire 135) per azione (0,069 Euro nel 2000, 130 lire). Questi in sintesi i principali dati riferiti al bilancio 2001 di Grandi Navi Veloci S.p.A. - compagnia di navigazione attiva nel trasporto di merci e passeggeri con auto al seguito nel Mediterraneo e quotata al Mercato Telematico della Borsa Italiana - approvati dal Consiglio di Amministrazione e che saranno posti all'approvazione dell'Assemblea dei soci prevista, in prima convocazione, per il 29 Aprile p.v. alle ore 12.00 sulla M/n La Superba al Ponte Assereto del Porto di Genova ed in seconda convocazione, il 6 Maggio p.v. stessa ora e luogo. Più in particolare, confrontando i dati con quelli dell'esercizio precedente risulta che i ricavi della gestione caratteristica hanno raggiunto i 180,9 milioni di Euro rispetto ai 172 milioni di Euro del 2000 (+5,2%), il margine operativo lordo sale a 48,6 milioni di Euro rispetto ai 43,6 milioni di Euro del 2000 (+11,4%). A tale risultato ha contribuito in senso favorevole anche la discesa del prezzo del combustibile dai massimi registrati nell'esercizio precedente. Il risultato operativo, pur scontando maggiori ammortamenti per circa 2,58 milioni di Euro, sale a 26,2 milioni di Euro dai 23 milioni di Euro dell'esercizio precedente (+14,1%). L'utile di competenza, al netto delle imposte, è pari a 12,6 milioni di Euro contro i 13,4 milioni di Euro del 2000 (-5,3%). Il patrimonio netto a fine esercizio ammonta a 146,6 milioni di Euro, e l'indebitamento finanziario netto risulta pari a 254,9 milioni di Euro (al lordo delle immobilizzazioni finanziarie di 20,2 milioni di Euro) a causa principalmente dell'acquisto della M/n Excellent per un valore di 93,5 milioni di Euro. Per quanto riguarda l'aspetto commerciale, i passeggeri trasportati nel corso del 2001 sono stati 957.600 unità rispetto alle 969.500 del 2000 (-1,2%), il numero delle auto al seguito è risultato 301.800 rispetto alle 306.300 del 2000 (-1,5%) ed i veicoli commerciali sono passati a 1,918 milioni di metri lineari da 1,895 milioni dell'esercizio precedente (+1,2%). L'incremento sul fronte delle merci ha pressoché compensato la leggera flessione del numero di passeggeri dovuta ad un periodo di mancato utilizzo di alcune navi nel regolare servizio traghetto a causa dell'organizzazione del G8 a Genova. Per quanto riguarda l'anno in corso, pur in presenza di una aumentata pressione competitiva, si prevede un'accelerazione della crescita del fatturato grazie all'entrata in esercizio del nuovo supertraghetto "La Superba" - consegnato il 18 marzo scorso - che nella stagione estiva effettuerà il servizio sulla rotta Genova/Olbia. Sul fronte dei costi, i nuovi e consistenti investimenti effettuati fanno prevedere significativi aumenti degli ammortamenti, degli oneri finanziari e delle altre voci di costo influenzate dall'entrata in servizio della nuova unità. A seguito dei soddisfacenti risultati conseguiti, il Consiglio di Amministrazione di Grandi Navi Veloci presieduto da Aldo Grimaldi, ha deciso di proporre all'Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,07 Euro (135 lire) per azione con stacco della cedola il 20 maggio 2002 e pagamento il 23 maggio. 

GRUPPO ZUCCHI: PUNTA SULLA MARCA E SUI PUNTI VENDITA DIRETTI FATTURATO CONSOLIDATO A 386 MILIONI DI EURO (+ 2,8%) CON UN UTILE OPERATIVO A 22,7 MILIONI DI EURO
Milano, 26 marzo 2002 - Il Consiglio di Amministrazione della Vincenzo Zucchi S.p.A., società quotata in Borsa, ha oggi esaminato i dati di bilancio consolidato 2001 che verrano sottoposti all'Assemblea dei soci, convocata per il 14 maggio prossimo in prima convocazione e per il 15 maggio in seconda convocazione. Il fatturato consolidato è stato di 385,6 milioni di Euro (375 milioni di Euro nel 2000). Su basi omogenee, escludendo la nuova controllata Dorma France S.A.S., il fatturato è risultato pressoché invariato. Le vendite fuori dall'Italia sono ammontate a 210,8 milioni di Euro pari al 54,7% del fatturato globale (53,4% nell'esercizio precedente). Gli ammortamenti dell'esercizio sono ammontati a 26,9 milioni di Euro - in aumento di 2,7 milioni di Euro rispetto al passato esercizio. L'utile operativo è risultato di 22,7 milioni di Euro (27,6 milioni di Euro nel 2000). Nell'esercizio sono stati registrati proventi straordinari netti per 1,4 milioni di Euro, contro oneri straordinari netti per 0,9 milioni di Euro nel 2000. Il risultato prima delle imposte è ammontato a 21,1 milioni di Euro (24,2 milioni di Euro nell'esercizio precedente); l'utile netto consolidato ammonta a 6,9 milioni di Euro (11,7 milioni di Euro nel 2000). Gli investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali sono ammontati a 27,5 milioni di Euro (34,7 milioni di Euro nel 2000). L'indebitamento finanziario netto consolidato ammonta al 31.12.2001 a 82,8 milioni di Euro (62,8 milioni di Euro al 31.12.2000). Gli oneri finanziari netti hanno inciso per l'1% sul fatturato (0,6% nel 2000). Il patrimonio netto del Gruppo al 31.12.2001 è di 186,4 milioni di Euro, in aumento di 19,6 milioni di Euro rispetto al 31.12.2000. "I primi dati dell'anno in corso - ha dichiarato Giordano Zucchi, presidente della Capogruppo - evidenziano un andamento positivo del fatturato consolidato, che ammontano, per i primi due mesi, a 60,5 milioni di Euro, in incremento del 5,7% rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente. Nonostante la situazione ancora difficile sul mercato francese dove per altro sono in corso operazioni di razionalizzazione, le possibilità che intravediamo negli altri Paesi europei e il potenziamento in atto nella distribuzione diretta, fanno prevedere miglioramenti nelle vendite, con un conseguente maggior assorbimento delle spese fisse. L'apertura di nuovi negozi e di shop-in-shop contribuirà inoltre a migliorare il posizionamento dei brand del Gruppo ed a meglio presentare al consumatore le nuove licenze Laura Ashley, Dorma e Souleiado. Buoni risultati potrebbero pervenire - in Europa e nel mondo - dalla licenza "Ferrari" e dal suo "Cavallino". Grande interesse ha pure riscosso alla fiera Maison e Objet di Parigi la collezione realizzata con Philippe Starck, notissimo designer francese, collezione che comprende anche prodotti complementari al tessile casa. Il tutto con l'obiettivo di alzare ulteriormente il livello delle proposte per trovare, nel mondo, nuovi sbocchi a quel "piacere dell'abitare" del quale l'Italia e l'Europa vanno fiere". La Capogruppo chiude il bilancio con un utile netto di 11,3 milioni di Euro (4,6 milioni di Euro nel 2000). Il Consiglio di Amministrazione proporrà alla prossima Assemblea la distribuzione di un dividendo di 0,25 € per le azioni ordinarie (0,25 € nell'esercizio precedente) e di 0,28 € per le azioni a risparmio (0,28 € nell'esercizio precedente) da porre in pagamento a partire dal 23 maggio 2002. 

INFERENTIA DNM: ESAMINATO IL PRECONSUNTIVO 2001 VALORE DELLA PRODUZIONE AGGREGATO A CIRCA € 65,5 MILIONI
Milano, 26 marzo 2002- Il Consiglio di Amministrazione di Inferentia Dnm, riunito il 22 marzo a Milano, ha esaminato i dati di preconsuntivo 2001. Il valore della produzione a livello aggregato, inclusi quindi i gruppi ex Dnm e FullSsix, ammonta a circa € 65,5 milioni (di cui € 27,9 milioni il gruppo ex Dnm). Tale valore, non è confrontabile con analogo dato riferito all'esercizio 2000. Il valore della produzione consolidato ammonta a € 37,7 milioni e include i dati relativi al secondo semestre dell'anno del gruppo ex Dnm (€ 9,3 milioni) e gli ultimi cinque mesi dell'anno del gruppo Fullsix (€ 5,7 milioni). Tale valore è in crescita di € 18,9 milioni (+100,5% rispetto all'esercizio precedente) per effetto dell'ampliamento del perimetro di consolidamento. L'Ebitda consolidato, al netto degli oneri straordinari derivanti dal processo di integrazione tra Inferentia e DNM e di acquisizione del gruppo Fullsix, è negativo per € 5,8 milioni (€ 2,4 milioni di competenza del gruppo ex Dnm). L'Ebitda consolidato del solo gruppo Inferentia nel 2000 era positivo per € 2,9 milioni. La posizione finanziaria netta consolidata del gruppo Inferentia Dnm al 31 dicembre 2001 è negativa per € 21,8 milioni. Considerando anche i debiti scaduti e l'indebitamento finanziario per i contratti di leasing in essere, la posizione finanziaria netta consolidata è negativa per € 27,8 milioni (negativa per € 36,6 milioni per quanto riguarda il solo gruppo ex Dnm). L'aggiornamento del budget 2002 del gruppo Inferentia Dnm è stato rinviato ad una prossima riunione del Consiglio di Amministrazione. 

HENKEL INVESTE NEL MERCATO IRANIANO DEI DETERSIVI
Milano, 25 Marzo 2002 - Il Gruppo Henkel è la prima multinazionale ad entrare nel mercato iraniano dei detersivi, fino ad ora aperto solo a produttori locali. La transazione è stata conclusa con successo grazie al benestare delle Autorità iraniane per ciò che riguarda la protezione e la promozione degli investimenti esteri. Fondata nel 1975 la Pakvash è quotata alla borsa di Teheran dal 1997. La Società produce detersivi in polvere, detersivi liquidi, saponi ed agenti abrasivi. "Entrare nel mercato iraniano dei detersivi rappresenta un vero successo. Con questa acquisizione il Gruppo Henkel sta portando avanti la propria strategia di crescita in mercati selezionati" spiega il Dr. Klaus Morwind, Executive Vice President, Divisione Detersivi. Con oltre 60 milioni di consumatori l'Iran rappresenta infatti il mercato più ampio del Medio Oriente. 

"PRESENTAZIONE CODICE ETICO AIDDA - ASSOCIAZIONE DONNE IMPRENDITRICI E DIRIGENTI D'AZIENDA " IL PRIMO CODICE ETICO DI UN'ASSOCIAZIONE IMPRENDITORIALE A LIVELLO NAZIONALE
Milano, 26 marzo 2002 - Domani 27 marzo, alle ore 10 - 13, presso il Circolo della Stampa di Corso Venezia 16 è in programma un seminario su la "Presentazione Codice etico Aidda - associazione donne imprenditrici e dirigenti d'azienda "Si tratta del primo codice etico di un'associazione imprenditoriale a livello nazionale, vi sono enunciati principi di etica che riguardano anche il rapportarsi al dialogo, nel reciproco rispetto, modalità e contenuti che possono rapportarsi anche con temi quali l'art.18 e il rispetto della flessibilità, ma anche dei diritti e della tutela dei lavoratori, il condividere valori e le modalità di applicazione, il relazionarsi senza fratture all'interno e all'esterno di una realtà associativa imprenditoriale. E' importante che sia dato rilievo all'innovativo contributo della sensibilità femminile nel mondo della gestione manageriale. Relatori : Franca Ghizzoni Imprenditrice,Presidente Aidda Lombardia;Etta Carignani Imprenditrice,Presidente Nazionale Aidda, Segretario Generale Fcem (Femmes Chefs d'Entreprise Mondiales, che raccoglie oltre 35 mila socie); Lorenzo Sacconi,Docente Università di Trento,Direttore Cele Unviversità C.Cattaneo Castellanza; Interventi e Testimoianze Francesco Alberoni,Sociologo;Guido Bonino,Presidente e Amministratorere Delegato Shell Italia SpA;Maria Teresa Brassiolo Imprenditrice Socia Aidda,Presidente Tranparency International Italia TI-It. Rosetta Sanelli,Direttore Editoriale Introduce e coordina Maria Teresa Scherillo,Sodalitas Associazione per lo sviluppo dell'Imprenditoria nel Sociale. 

KIWANIS E GIOVANI INDUSTRIALI
Milano, 26 marzo 2002 - Il Kiwanis International, giovedì 4 aprile 2002 nel salone delle riunioni del Modohotel di Piazza Medaglie d'Oro a Vercelli, dedica una serata a Youmancom.it e al marketing sociale, alla maniera dei talk show. Inizierà alle 19 per concludersi intorno alle 20,15. Simbolicamente, al termine, sarà proposto un piatto nazionale italiano: il risotto, fondamentale ogni giorno per miliardi di persone che popolano la terra e che, dopo il grano, è il cereale più diffuso. Il talk show, o se si preferisce la "tavola rotonda", sarà moderata da Riccardo Minoli, presidente dell'Unione Industriale del Vercellese e della Valsesia, dopo una brevissima introduzione di Enrico Villa, giornalista e presidente del Kiwanis vercellese , che si assumerà con le domande, anche il ruolo di stimolatore e di "provocatore". I partecipanti saranno Maurizio Cassano, presidente dei Giovani Industriali di Torino, Riccardo Franchi, presidente dei Giovani Industriali di Vercelli e Valsesia, Gianmaria Giuliani, fondatore e presidente di Youmancom, Francesco Signor, responsabile delle relazioni esterne e dell'immagine di Youmancom, i testimoni di aziende che hanno adottato la formula applicata dalla onlus conseguendo risultati positivi. Le premesse a questa iniziativa del Kiwanis con la collaborazione delle Unioni Industriali di Torino e di Vercelli e Valsesia, sono costituite da un intenso dibattito sull'etica dell'impresa e di chi opera in ambito economico nella "cornice" immensa della globalizzazione. Confindustria e i Giovani Industriali a Santa Margherita, dal 22 al 25 giugno dello scorso anno dedicarono un convegno all'argomento. E, a cura di Paolo Annunziata, Antonio Calabrò, Lucio Caracciolo ne nacque un volume (edizioni Il Mulino) intitolato "Lo sguardo dell'altro - Per una governance della Globalizzazione". Il quesito, in principio, fu: come organizzare gli aiuti secondo i principi di una buona impresa, facendo del marketing sociale ? La risposta, in scenari che tendono sempre più alla globalizzazione nell'universo immenso della povertà e del sottosviluppo che tutti vorrebbero lasciarsi alle spalle avvalendosi di iniziative concrete, non era - e non è - facile. L'Unione Europea potrebbe raggiungere, in parte, l'obiettivo investendo almeno lo 0,7% del prodotto interno lordo. E l'Italia dovrebbe andare stabilmente oltre lo 0.13% del Pil. Quest'anno il calendario delle iniziative per governare gli aiuti e il volontariato è fittissimo, in gran parte stilato o ispirato dal mondo cattolico. Il Kiwanis International - Distretto Italia, domenica 21 aprile dedicherà il "Kiwanis Day" al service "Sabbia per acqua" con lo scopo di raccogliere fondi per raggiungere l'obbiettivo di realizzare almeno 150 pozzi in Africa che, come è noto, soffre sempre più della carenza idrica e del fenomeno della desertificazione. 

CLAMOROSO: SE UNA CAUSA DURA PIU' DI 3 ANNI SI PUO' AVERE IL RISARCIMENTO DA RITARDO DELLA GIUSTIZIA
Roma, 26 marzo 2002 - La Corte d'Appello di Roma si rende nuovamente protagonista di una clamorosa sentenza. Questa volta l'argomento è rappresentato dai ritardi della giustizia. In una causa intentata dal Vicepresidente codacons, Avv. Giuseppe Ursini , in difesa di un cittadino che ha dovuto attendere 8 anni per veder concluso il proprio processo concernente un banale sinistro stradale, e contro il Ministero della Giustizia, il Giudice Dott. Osvaldo Durante, ha così sentenziato: "E' fuor di dubbio essersi trattato di una durata abnorme in considerazione dei parametri prescritti dalla Corte Internazionale secondo cui devono tenersi presenti difficoltà della controversia, comportamento delle parti e del giudice; ciò porta a ritenere che trattandosi di fattispecie priva di qualsiasi problematica di complessa valutazione, una durata ragionevole possa essere determinata nella presente fattispecie in tre anni...con conseguente eccedenza valutata in anni 5". Per quanto riguarda il danno morale richiesto dall'Avv. Ursini, il Giudice afferma che questo è "insito nel fatto stesso che la procedura si sia prolungata in modo abnorme, procurando ad ogni persona normale turbamenti, delusioni e fastidi". La sezione equa riparazione della Corte d'Appello ha quantificato in un milione di lire ad anno, il danno morale subito dal cittadino difeso dal Codacons, e ha condannato il Ministero della Giustizia al pagamento di £5.000.000.

SNAI: RICHIESTA REVISIONE DEI TERMINI DEL BANDO DI GARA CONI
Milano, 26 marzo 2002 - Snai S.p.A., il 22 marzo scorso, ha inviato all'Area Direzionale Affari Generali Appalti e Approvvigionamenti del Coni una formale richiesta di revisione dei termini della gara indetta dallo stesso Coni per la gestione dei concorsi a pronostico (Totocalcio, Totogol, Totosei, Totobingol). Snai S.p.A., come comunicato al Coni, ha rilevato nel testo del bando e nella documentazione messa a disposizione, "plurime illegittimità che affliggono l'intero impianto concorsuale e segnatamente il contratto sociale (Statuto Cinque Cerchi S.p.A.) e i rapporti fra Socio dispositore e Socio di minoranza (Patti Parasociali)". Alla luce di questo, Snai S.p.A. ha presentato formale richiesta di revisione complessiva delle norme di gara, in modo da renderle aderenti ai criteri di legittimità e accettabilità, richiedendo al tempo stesso un differimento dei termini per la presentazione delle offerte, fissati dal bando di gara nel 25 marzo 2002. In attesa di riscontri da parte del Coni, Snai S.p.A. non ha presentato la propria offerta entro i termini previsti, nonostante abbia già predisposto l'intera documentazione necessaria per la partecipazione. La documentazione, sempre in attesa di riscontri dal Coni, è stata depositata presso uno studio notarile. 

UNA RELAZIONE DELLA COMMISSIONE EVIDENZIA GLI OSTACOLI ALLA RICERCA SULLE TECNOLOGIE AMBIENTALI
Milano, 26 marzo 2002 - Secondo una nuova relazione pubblicata dalla Commissione europea, la piena valorizzazione delle tecnologie ambientali innovative e gli incentivi alla ricerca ed allo sviluppo in questo campo sono ostacolati da barriere di mercato ed istituzionali. L'ecoindustria dell'UE rappresenta un punto di forza fondamentale per la crescita economica in Europa. Tale settore ha un fatturato annuo di 180 miliardi di euro ed ha creato oltre mezzo milione di nuovi posti di lavoro negli ultimi cinque anni. Esso incide all'incirca per un terzo del mercato mondiale delle tecnologie ambientali. In aggiunta, tali tecnologie possono contribuire a scindere la crescita economica dall'impatto ambientale ed a ridurre il costo della protezione dell'ambiente, liberando risorse da impiegare in altri settori. La relazione tuttavia fa notare che "gran parte del potenziale delle tecnologie ambientali non è sfruttato a causa delle barriere di mercato ed istituzionali che ne ostacolano l'uso". In particolare, la relazione sottolinea la carenza sistematica di investimenti in tecnologie ambientali innovative, determinata dai prezzi di mercato che non riflettono il pieno valore del loro impatto ambientale. Il documento conclude che, l'azione volta a rimuovere gli ostacoli di mercato e ad adeguare i prezzi, è "fondamentale se si vuole valorizzare a pieno il potenziale delle tecnologie ambientali e fornire incentivi per ulteriori ricerche e per lo sviluppo in questo campo". La relazione dal titolo "Tecnologia ambientale per lo sviluppo sostenibile" è stata redatta dopo che il Consiglio europeo di Göteborg del giugno 2001 ha richiesto un documento che accertasse come la tecnologia ambientale può promuovere la crescita e l'occupazione. La Commissione intende dunque elaborare un piano d'azione per affrontare la questione delle barriere alla diffusione delle tecnologie ambientali e per favorire il loro sviluppo ed utilizzo. Il piano esaminerà anche le tecnologie promettenti che potrebbero essere impiegate per affrontare i principali problemi ambientali. Il commissario per l'Ambiente Margot Wallström ha dichiarato: "Collaboreremo con le parti interessate del settore industriale, della comunità della ricerca, delle ONG e dei governi, nell'ambito dell'UE e dei paesi candidati. Insieme, potremo individuare le barriere che frenano gli investimenti in tecnologia ambientale e le misure per affrontarle. Il sostegno all'innovazione, allo sviluppo ed all'utilizzo delle tecnologie ambientali fungerà da stimolo alla nostra economia ed al nostro ambiente". 

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