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29 MARZO 2002

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RICERCATORI DEL SAN RAFFAELE SCOPRONO "L'INTERRUTTORE" CHE REGOLA LA MOLTIPLICAZIONE DELLE CELLULE STAMINALI DEL CERVELLO

Milano, 29 marzo 200 2- Nel cervello di ognuno di noi esiste una preziosa ma esigua riserva, costituita da cellule staminali adulte, su cui si fondano le speranze per poter un giorno curare gravi malattie neurodegenerative, tra cui l'Alzheimer e il morbo di Parkinson. Una delle strade che i ricercatori stanno seguendo è infatti quella di isolare queste cellule e trapiantarle di nuovo nel cervello, dopo averle moltiplicate in provetta e dopo aver corretto eventuali difetti genetici o di attivarle in loco. Queste procedure presentano però diversi ostacoli tecnici, tra cui la difficoltà di fare moltiplicare le cellule staminali adulte fuori dall'organismo. Sarà forse più facile utilizzare queste importanti cellule grazie al lavoro di un gruppo di ricercatori -finanziati dal Ministero della Sanità, da BMW Italia, dalla Fondazione Agarini e da Telethon- guidati da Rossella Galli e Angelo Vescovi, dello Stem Cell Research Institute del San Raffaele di Milano. I ricercatori, il cui lavoro verrà pubblicato nel numero di Aprile dell'importante rivista Development*, hanno individuato per la prima volta un "interruttore" genetico che accende/spegne la proliferazione delle cellule staminali nervose adulte. Regolando questo interruttore, gli stessi ricercatori sono riusciti a migliorare decisamente l'efficienza con cui queste cellule si possono coltivare in provetta. L'interruttore si chiama Emx-2 ed è noto da tempo come gene-chiave nello sviluppo del cervello durante la vita embrionale, ma la sua funzione a livello cellulare era rimasta fino ad ora ignota. Gli studiosi hanno scoperto che nelle cellule staminali adulte Emx-2 funziona come un vero e proprio interruttore biologico: quando il gene è "spento" le cellule staminali sono infatti in grado di moltiplicarsi in modo rapido; al contrario, quando il gene viene "acceso" le cellule cominciano a differenziarsi, cioè a trasformarsi in cellule piu' mature che presentano una ridotta capacità di proliferare. "Si tratta di un sistema di sicurezza necessario per queste cellule staminali perché impedisce loro di moltiplicarsi in modo incontrollato nel cervello. Allo stesso tempo, però, questo freno limita la possibilità di coltivare le stesse cellule fuor dall'organismo o di attivarle all'interno del cervello" - spiega Vescovi. Per ovviare a questo limite i ricercatori del San Raffaele hanno così spento il gene Emx-2 in cellule staminali adulte del cervello, cosa che ha permesso loro di aumentare di moltissime volte il numero di cellule ottenute in provetta. "Finora abbiamo applicato il sistema solo a cellule di roditori, ma nuovi dati in via di pubblicazione ( o piu' recenti) dimostrano molto chiaramente che lo stesso meccanismo funziona anche in cellule umane, spiegano i ricercatori. Lo stesso gruppo di ricerca aveva suscitato scalpore tre mesi fa per aver scoperto, sempre grazie ad una ricerca finanziata da Telethon, una fonte inaspettata e facilmente accessibile di cellule staminali nel peduncolo olfattivo, una zona del cervello situata proprio dietro al naso http://www.telethon.it/ricerca/dettaglio_successi.asp?id=284  Quest'ultimo risultato apre la strada verso un utilizzo più efficiente di queste cellule staminali adulte, particolarmente da bulbo olfattivo umano adulto. "Il nostro è chiaramente uno studio di base che non avrà applicazioni pratiche a breve termine- avverte Vescovi - ma pensiamo che questo importante risultato aprirà la strada all'identificazione di molti altri interruttori che regolano la moltiplicazione delle cellule cerebrali di riserva". Rossella Galli et al.: Emx2 Regulates the Proliferation of Stem Cells of the Adult Mammalian Central Nervous System. Development, vol 129 (7), Aprile 2002

LA FONDAZIONE EUROPEA PUBBLICA UN BANDO DI GARA PER LA RICERCA
Bruxelles, 29 marzo 2002 - La Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro intende avviare un nuovo progetto di ricerca sulle malattie e sull'inclusione, il quale studierà il modo di incoraggiare l'inclusione sociale ed economica di coloro che sono affetti da malattie fisiche e mentali di lunga durata. In questa sede, con il termine "malattie" si fa riferimento sia alle malattie sia alle disabilità (fisiche o mentali) croniche. In questa fase di sviluppo, il primo intervento consisterà nel: preparare un glossario di concetti fondamentali non superiore alle 10 pagine; individuare e raccogliere documenti e dati esistenti, nonché produrre una sintesi degli studi e della documentazione sulla portata e sulla natura dei problemi incontrati dalle persone affette da malattie e disabilità croniche; la sintesi verterà in particolare sui nessi tra le malattie (secondo la definizione di cui sopra) e l'esclusione o l'inclusione sociale; la relazione dovrà avere una lunghezza inferiore alle 35 pagine, esclusi gli allegati; presentare una panoramica delle pertinenti politiche pubbliche europee, nazionali e regionali, nonché delle misure connesse per l'inclusione sociale ed economica delle persone colpite da malattie e disabilità, con un particolare accento sulle misure di inserimento e permanenza nel mercato del lavoro; la relazione non dovrà superare le 50 pagine; - contribuire ai lavori per una tavola rotonda; presentare una proposta per le attività future della Fondazione (non più di 10 pagine). I dati da raccogliere ed analizzare dovranno riguardare l'UE e gli Stati membri. La proposta relativa alle attività future dovrà avere una più ampia portata europea, considerando anche la situazione dei paesi candidati. Per informazioni : Inma Kinsella , Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro , Wyattville Road , Loughlinstown , IRL-Dublino 18 , Fax: +353 1 282 6456/4209 , E-mail: imk@eurofound.eu.int  Termine ultimo per la richiesta del capitolato d'appalto: 26-04-2002. Termine ultimo per la presentazione delle offerte: 30-04-2002. Prima di rivolgersi alla Commissione, consultare il bando originale, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale delle Comunità GU n. S 61-047161 del 26-03-2002, pag. 73 

COSE' L' EMICRANIA

Milano, 29 marzo 2002 - L'emicrania è una delle forme più comuni di cefalea: si manifesta in almeno il 10% della popolazione generale. Si possono distinguere fondamentalmente due tipi di emicrania: quella con aurea e quella senza. L'emicrania Senza Aura. E quella più frequente: in essa rientrano circa l'80% degli episodi. t caratterizzata da attacchi di mal di testa frequenti - che possono durare da qualche ora a tre giorni - di solito unilaterali con dolore pulsante - d'intensità moderata o forte - che peggiora con l'attività fisica. Il paziente durante le crisi può manifestare intolleranza e fastidio alla luce e ai rumori e avere episodi di nausea o vomito. Irritabilità, malumore e depressione possono essere le spie d'allarme che segnalano l'inizio di una crisi. Nel sesso femminile, circa il 60% dei casi di emicrania senza aura l'insorgenza tende a essere circoscritta in un periodo vicino o sovrapponibile al ciclo mestruale. L'emicrania Con Aura E' quella che un tempo veniva definita emicrania classica o complicata. Si tratta di una cefalea idiopatica che si caratterizza per la presenza di attacchi unilaterali con sintomi neurologici che normalmente si sviluppano 5-20 minuti prima dell'attacco e perdurano per non più di 60 minuti (aura). In questi casi la cefalea viene preceduta da disturbi visivi o ancora da deformazioni illusionionalí della struttura degli oggetti. In altre varianti dell'aura si manifestano invece parstesie o ipostesie unilaterali. Le cause dell' emicrania - Le cause dell'emicrania non sono ancora del tutto chiare e diverse ipotesi circa la sua origine sono tuttora allo studio. Classicamente l'emicrania è considerata un disturbo di origine vascolare. Secondo questa teoria, durante un attacco emicranico si verifica una costrizione dei vasi arteriosi con conseguente riduzione nell'apporto di sangue in particolari aree cerebrali. Questa fase corrisponde all'aura emicranica è seguita da una fase di dilatazione dei vasi sanguigni che può causare la sensazione di male alla testa. Secondo una delle teorie più accreditate dai ricercatori circa l'origine dell'emicrania, i soggetti che ne soffrono avrebbero un sistema nervoso più vulnerabile nei confronti dei repentini cambiamenti (sia interni all'organismo, che ambientali) rispetto a quelli che non soffrono di mal di testa emicranico. Durante l'attacco di emicrania, cambiamenti nell'attività del cervello provocherebbero un'infiammazione intorno ai vasi sanguigni con irritazione di alcuni terminali nervosi. Secondo l'ipotesi neurogena, l'emicrania sarebbe causata in primo luogo da alterazioni di tipo nervoso di cui gli scompensi vascolari sarebbero una conseguenza. Nonostante esistano diverse possibili cause scatenanti e il meccanismo causale dell'emicrania non sia ancora del tutto chiaro, ciò che provoca l'insorgenza del dolore durante un attacco sembra essere una momentanea variazione nella circolazione sanguigna extracerebrale. Ricerche ancora in corso stanno valutando l'importanza di fattori ereditari e genetici nell'origine delle cefalee primarie e in particolare dell'emicrania. Sono stati, invece, chiaramente identificati numerosi fattori scatenanti responsabili dell'insorgere degli attacchi. In particolare nelle donne giocano un ruolo spesso fondamentale le variazioni ormonali che si verificano in corrispondenza del ciclo mestruale, della menopausa o in seguito all'uso di contraccettivi orali. Si calcola che circa il 60% degli attacchi di emicrania femminili siano indotti da variazioni ormonali. Fattori scatenanti e sintomi dell'emicrania - La conoscenza dei fattori scatenanti è di fondamentale importanza affinché sia la cura, sia la prevenzione dell'emicrania risultino efficaci. Riuscire a mettere in relazione un determinato evento con il verificarsi di una crisi emicranica, infatti, permette di imparare a evitare o correggere eventuali comportamenti sconvenienti. Fattori scatenanti - Lo stress - sia emotivo, sia fisico - rappresenta uno dei più importanti fattori scatenanti per l'emicrania. In questo caso, a differenza di quanto si verifica per la cefalea tensiva, gli attacchi di mal di testa si manifestano quando la situazione stressante che li ha provocati è ormai terminata. Anche il cibo può essere un fattore scatenante. Abitudini alimentari scorrette, infatti, possono favorire gli attacchi di emicrania. Bere troppo vino, mangiare troppo cioccolato, rimpinzarsi di insaccati o di formaggi stagionati, sgranocchiare frutta secca sono tutti "peccati di gola" che possono indurre crisi emicraniche nei soggetti predisposti. Possono scatenare l'emicrania anche alcuni fattori ambientali come le variazioni climatiche, l'altitudine, l'eccessiva esposizione al sole e l'inquinamento Odori e rumori giocano anch'essi un ruolo importante.. Un profumo troppo intenso o un rumore assordante possono funzionare da fattori scatenanti nelle persone predisposte. Infine l'ereditarietà, soprattutto quando materna, è considerata uno dei principali fattori predisponenti. I sintomi - L'attacco di emicrania può essere associato a vari disturbi quali nausea, inappetenza, intolleranza al rumore (fonofobia), brividi, pallore e vomito. Altri sintomi, che interessano la capacità visiva e si manifestano con diversa entità, possono essere la riduzione del campo visivo e l'annebbiamento della vista. Gli attacchi di emicrania a volte sono "preannunciati" da una serie di disturbi che si ripresentano con regolarità prima di ogni crisi: sono i cosiddetti sintomi prodromici. I principali sono: irritabilità, stanchezza, sonnolenza e tendenza a cambiare umore. Nel caso dell'emicrania con aura, gli attacchi sono "preannunciati" da una serie di disturbi che si ripresentano con regolarità prima di ogni crisi: si tratta dell'aura, che può dare disturbi visivi (offuscamento, perdita di parte del campo visivo, flash), alterazioni della sensibilità (formicolii alla mano) o di altro tipo (disturbi della coscienza, squilibrio). Le forme di mal di testa - Mal di testa è un'espressione generica con la quale si definiscono patologie molto diverse fra loro. Sono state individuate tredici forme di cefalea (termine scientifico con cui si indica il mal di testa) suddivise a loro volta in primarie e secondarie, con oltre novanta diverse "sottocategorie". Caratteristiche fondamentali per la classificazione dei vari tipi di cefalea sono: qualità, intensità, ciclicità del dolore e la sua modalità di insorgenza. Cefalee Primarie - Sono tutte quelle che non dipendono da alcuna malattia in atto, cioè sono autonome e presentano dolori o disturbi locali e/o malessere generale. Di queste fanno parte: L'emicrania. Si manifesta con un dolore pulsante di intensità media o forte, che può colpire una sola parte del cranio - ma può essere localizzato alla nuca o essere diffuso - della durata variabile da poche ore fino a tre giorni. Può essere preceduta da sintomi visivi chiamati aura (annebbiamenti della vista, comparsa di lampi colorati) e accompagnata da nausea, vomito, insofferenza alla luce (fotofobia) e ai suoni (fonofobia). Il mal di testa di tipo "emicranico" quasi sempre peggiora con l'attività fisica, anche lieve, come ad esempio camminare. La Cefalea Tensiva. E' un mal di testa che sorge lentamente e provoca un dolore oppressivo, a "casco", che coinvolge tutta la testa. Questo a volte è accompagnato da nausea. Rispetto all'emicrania, l'intensità del dolore è minore. La cefalea tensiva può essere episodica o cronica, se il dolore è presente per più di 180 giorni all'anno o 15 al mese. La Cefalea A Grappolo. Caratterizzata da un dolore intenso, simile a un coltello piantato dietro l'occhio, che penetra fino al cervello. Colpisce prevalentemente gli uomini e interessa un solo lato del volto. Il dolore può essere associato ad un arrossamento di un occhio, con lacrimazione e congestione nasale. Le crisi possono durare dai 15 ai 180 minuti, susseguirsi più volte al giorno e per periodi di 30-40 giorni consecutivi. Le rare donne che soffrono di cefalea a grappolo (chiamata anche la cefalea del suicidio) dichiarano che l'intensità del dolore è superiore a quella del parto. Cefalee Secondarie - Sono il sintomo di una malattia in atto e la loro frequenza si aggira intorno al 15-20% di tutti i casi di cefalea persistente. Diagnosticarle con precisione è indispensabile poiché migliorano o guariscono soltanto se viene individuata e rimossa1a malattia di cui sono la manifestazione. Tra le malattie in grado di scatenare la cefalea ci sono l'ipertensione arteriosa, l'insufficienza epatica, renale o polmonare, le anemie, le intossicazioni acute o croniche, le malattie delle ossa e delle articolazioni del cranio e del collo (l'artrosi cervicale), le malattie degli occhi (come il glaucoma o lo strabismo) e del naso (le sinusiti), le malattie della bocca e dei denti (specie la carie), della gola (faringiti, bronchiti), delle orecchie (le otiti) e le difficoltà digestive. Abbastanza frequente è anche la cefalea da abuso di analgesici. Cenni Epidemiologici - E' stata definita- la malattia che non uccide ma che non fa vivere. Tra il 60% e il 90% della popolazione ha almeno un attacco di emicrania nell'arco di un anno. Solo il 10% per cento dichiara nei sondaggi di non avere mai sofferto nel corso della propria vita. Circa 6.000.000 di italiani sono afflitti da questo disturbo in questo momento. La maggior parte (circa 3/4) sono donne. Benché l'emicrania sia uno dei motivi di pìù frequente consultazione del medico, è stato calcolato che una minoranza di chi ne soffre si rivolge al proprio medico per cercare aiuto, mentre solo il 16% consulta uno specialista. Il 50% degli attacchi dì cui i pazienti sono vittime sono forti e totalmente disabilitanti, il 44% di moderata intensità, mentre solo il 6% si possono definire lievi. Studi epidemiologici recenti dimostrano che il fenomeno emicrania può essere paragonato ad un iceberg, la cui la parte visibile rappresenta i casi correttamente diagnosticati e quella sommersa rappresenta i soggetti che non si sono mai rivolti a un medico o che, pur avendolo fatto, non hanno ricevuto un corretto inquadramento diagnostico. Ciò spiega perché la maggior parte degli emicranici ricorre all'automedicazione assumendo analgesici da banco per curare il proprio mal di testa. Negli Stati Uniti la spesa annuale pro capite per il trattamento dell' emicrania è compresa fra i 200 e gli 800 dollari (400.000-1.600.000 lire), mentre in Italia la cifra spesa ogni anno per acquistare farmaci contro il mal di testa si aggira sui 2.000 miliardi di lire. Un mal di testa al femminile - La cefalea è da sempre considerata una malattia prevalentemente femminile. Le differenze col sesso maschile compaiono dopo la pubertà, anche se non sono così marcate. Nelle donne i fenomeni che hanno a che fare con modificazione nei livelli ematici delle gonadotropine e degli ormoni sessuali steroidi appaiono strettamente legati al fenomeno cefalea: quindi le mestruazioni, la gravidanza, la menopausa e l'uso dei contraccettivi sono strettamente correlati con lo scoppio di crisi di mal di testa. Ben due terzi delle donne riferiscono che quello del ciclo mestruale è un periodo che condiziona i loro attacchi di mal di testa. Nella maggior parte dei casi l'emicrania non colpisce solo nel giorno dell'inizio del ciclo stesso ma caratterizza tutto il periodo che precede la comparsa delle mestruazioni. Le cause sono da ricercarsi nella brusca caduta del tasso degli estrogeni dopo alcuni giorni di loro elevato livello in circolo. Questa ipotesi è confermata dai dati relativi a donne in menopausa sottoposte a terapia estrogenica che riferiscono un aumento della frequenza e dell'intensità degli attacchi emicranici in corrispondenza della sospensione temporanea della terapia. Il mal di testa legato al ciclo mestruale è fastidioso e difficile da combattere. Questa forma di emicrania tende ad essere refrattaria a qualsiasi terapia profilattica e anche ai farmaci sintomatici. Per giunta il mal di testa non necessariamente termina con lo scomparire delle mestruazioni: all'inizio della menopausa ben il 47% delle donne soffre di un peggioramento degli attacchi. Una "soluzione" sembra essere la gravidanza durante la quale, in ben il 70% delle pazienti, le crisi scompaiono del tutto. Un sollievo però solo temporaneo: dopo il parto e a partire dalla prima settimana, a causa del rapido declino dei tassi ormonali, l'emicrania tende a ricomparire con le caratteristiche precedenti. I costi sociali - Una recente indagine condotta in Italia (nota come Studio Meteor) ha calcolato i costi diretti e indiretti dell'emicrania in circa 3 miliardi e mezzo di euro all'anno. 1 costi diretti - che comprendono visite mediche, diagnosi, ricoveri, farmaci, cura e prevenzione -sono stati valutati in 2 miliardi di euro. 1 costi indiretti, calcolati su una popolazione di circa 50 milioni di abitanti, ammontano a 12 milioni di giornate lavorative sacrificate all'emicrania a causa dell'assenza o della ridotta efficacia sul lavoro durante l'attacco. Se si prende in considerazione il singolo individuo che soffre di emicrania, tra costi diretti e indiretti, nel corso di un anno la spesa ammonta a 600 euro. Il costo "reale" dell'emicrania pesa notevolmente sull'economia in quanto malattia tipica dell'età produttiva. Una considerevole porzione di emicranici perde almeno un giorno di lavoro all'anno e molti si recano al lavoro sotto l'effetto di analgesici, in condizioni di reale menomazione psicofisica. Secondo alcuni studi, 113 delle donne e 1/4 degli uomini che soffrono di emicrania perdono l'equivalente di 6-20 giorni di lavoro all'anno. Ne consegue che l'emicrania rappresenta non solo una grossa limitazione per chi ne è colpito ma anche un problema rilevante per l'intera comunità.

SARÀ ASSEGNATO IN OCCASIONE DI CIBUS 2002 PER LA PRIMA VOLTA A PARMA IL "LEONE D'ORO" CHE PREMIA I MIGLIORI OLII DEL MONDO
Milano, 29 marzo 2002 - Il "Leone d'Oro dei Mastri Oleari", il massimo premio internazionale che dal 1987 viene assegnato ai migliori olii extra vergini d'oliva del mondo, a partire da quest'anno viene abbinato a Cibus, il marchio delle Fiere di Parma sinonimo dei più prestigiosi appuntamenti internazionali del settore agroalimentare. Il "leone d'Oro 2002" sarà assegnato in occasione di Cibus, la più importante manifestazione italiana del settore, in programma a Parma dal 9 al 13 maggio mentre la premiazione del prossimo anno avverrà in occasione di Cibus Mediterraneo, la rassegna organizzata dalle Fiere di Parma nei padiglioni della Fiera del Levante, a Bari. "La decisione di alternare come sedi del concorso le città di Parma e di Bari", spiega Flavio Zaramella, presidente della corporazione dei Mastri Oleari, "è maturata, oltre che dall'esigenza di corrispondere coerentemente all'accresciuta rilevanza internazionale del premio, per realizzare anche un più stretto collegamento con le realtà territoriali più impegnate nella produzione e commercializzazione olivicola". Al Concorso "Leone d'Oro dei Mastri Oleari" di quest'anno, patrocinato dal Ministero delle Politiche Agricole e dalle più importanti associazioni professionali del comparto, possono partecipare aziende di tutto il mondo con olii dell'ultima raccolta 2001-2002. Ai primi classificati per ciascuna delle tre categorie: fruttato delicato, medio e intenso, verrà assegnato il trofeo "Leone d'Oro dei Mastri Oleari" che riproduce graficamente il leone rampante del rinascimentale sodalizio che regolava "l'arte degli oliandoli" e, agli altri migliori classificati, verrà rilasciato un "Diploma di Gran Menzione". Nel regolamento di quest'anno sono state introdotte le nuove norme del Consiglio Oleicolo Internazionale per l'analisi sensoriale - che garantiscono un più preciso profilo dei prodotti e, soprattutto, una maggiore oggettività dei giudizi - e quelle I.S.O. per regolamentare le procedure. La Giuria è composta da 12 giudici, panel leaders ed esperti internazionali fra cui il rappresentante di Gran Bretagna, Germania e Spagna.

CAVIT: LA COOPERATIVA TRENTINA PRESENTA A VINITALY (VERONA. 11/15 APRILE) TRENTINO DOC QUATTRO VICARIATI, UN NUOVO PRODOTTO FRUTTO DELLA VENDEMMIA 1998
Milano, 29 marzo 2002 - Cavit, la cooperativa trentina che annovera oltre 5.400 soci, presenta a Vinitaly - la più importante Fiera enologica a livello internazionale - il nuovo Trentino Doc Rosso Quattro Vicariati - vendemmia 1998. E' l'ultimo nato in casa Cavit: si tratta di un "uvaggio bordolese", di elevata qualità, che proviene dal felice connubio di Cabernet e Merlot e invecchia in botti di pregiato rovere. Queste caratteristiche conferiscono al prodotto grande personalità a, tal punto che le bottiglie sono numerate e la produzione è limitata. Trentino Doc Rosso Quattro Vicariati - vendemmia 1998 è un vino che consente di "riscoprire" il Trentino come terra vocata non solo per la produzione di vini bianchi e spumanti: l'eleganza e la complessità di questo prodotto testimoniano la passione, la cultura e la tradizione dell'enologia di questa regione, anche per i vini rossi. La qualità e le caratteristiche organolettiche di questo prodotto sono presentati in una bottiglia classica e con un "vestito" elegante e strettamente legato alla storia della terra da cui nasce. Come tutti, i grandi vini rossi Quattro Vicariati - avrà, oltre, al formato classico, un formato Magnum in cassetta di legno, che permette al prodotto esprimere al meglio le sue doti qualitative. A Vinitaly, inoltre, Cavit presenta, completo rinnovo della "veste" della Linea Frizzanti, composta dal Prime Rose (bianco e rosato) e dal Mueller Thurgau, che punta sulla freschezza e sull'eleganza. In particolare la cooperativa trentina ha creato per Múller Thurgau frizzante un'immagine fresca e sobria, ideale sia in famiglia, sia al ristorante e in generale nel consumo "fuori casa". La Fiera di Verona sarà, -inoltre l'occasione per Cavit di illustrare i risultati dei progetto Il Maso: un progetto viticolo ed enologico frutto di anni di studio e di lavoro di agronomi ed enologi dell'azienda trentina e dell'Islituto San Michele all'Adige. Il progetto è attualmente in corso in 13 cantine disIocate su tutto il territorio trentino, e mira, con una serie di strategie viticole ed enologiche che interagiscono tra loro, alla creazione di prodotti particolari e di altissima qualità. In collaborazione con le cantine associate sono state individuati i vigneti, più idonei per lo sviluppo del progetto: microclima, terreno ed esposizione sono le variabili di scelta delle zone viticole, alle quali segue un'ulteriore cernita dei grappoli migliori della produzione dei vigneti prescelti. L'obiettivo è quello di ottenere la, migliore materia, prima,, presupposto indispensabile per. la,realizzazione di un prodotto di qualità. Le uve raccolte vengono, in seguito, portate a vinificare, presso le Cantine Associate, dove i tecnici di Cavit hanno il compito di valorizzare la materia prima con le migliori tecniche vinicole. La vinificazione è eseguita secondo i dettami della tradizione. e, - infine, un - gruppo. di esperti assaggiatori darà il benestare affinché il vino sia proposto al consumatore come "Il Maso". Responsabile del Progetto è Anselmo Martini, noto enologo, da 26 anni in Cavit, coadiuvato dagli enologi Carlo Corino e Andrea Faustini per la parte enologica e dall'agronomo Fabrizio Moitard per la parte viticola e da Luciano Rappo, esperto in analisi sensoriale,, Questo ambizioso progetto è reso possibile dalla natura cooperativistica dell'azienda: l'ampiezza del territorio vitivinicolo (quasi il 70% del territorio trentino) e il numero di viticoltori associati (oltre 5.400) garantiscono un'ampia possibilità di selezione della zone più vocate e un, forte lavoro di gruppo; tutto ciò permette, infine, di lavorare tutti insieme per raggiungere, più velocemente, lo stesso obiettivo, ovvero creare vini innovativi di alta qualità. La qualità, dunque, non, è una prerogativa esclusiva delle piccole realtà vitivinicole, (come, spesso, erroneamente si crede). Il progetto "Il Maso" mira, infatti, a dimostrare che le aziende di grandi dimensioni hanno più mezzi e maggiori possibilità per lavorare sulla ricerca e sulla qualità dei vini. Oltre a quanto già annunciato Cavit ha in fase di elaborazione altri progetti, importanti,che riconfermano l'azienda tra le più innovative e all'avanguardia nel panorama enologico italiano. L'appuntamento per scoprire tutte le novità della cooperativa trentina e degustare i nuovi prodotti In anteprima è a Vinlitaly, Padiglione 2 dei Trentino Stand B8.

MASSICCIA PRESENZA DI HONG KONG AL MIDO 2002
Milano, 29 marzo2002 - L'Hong Kong Trade development Council sarà presente con 70 società di Hong Kong al Padiglione 16 Salone II, sarà la più grande delegazione straniera presente alla manifestazione. Gli espositori che metteranno in vetrina tutte le novità provenienti dal territorio, saranno raccolti sotto l'unica egida dell'ente governativo per la promozione del commercio estero e dei servizi di Hong Kong. L'ufficio di Milano, diretto da Angela Alfarano, ha inoltre organizzato una sfilata di occhiali di Hong Kong che avrà luogo in concomitanza con la manifestazione ad orari e giorni prestabiliti ed esclusivamente su invito personalizzato. Le sfilate saranno tre al giorno, dal 3 al 5 Maggio, alle 11.30, 15.00 e 16.30. Al termine della sfilata principale, che avrà luogo il 4 Maggio alle ore 16.00, verrà organizzato anche un cocktail dove saranno presenti aziende provenienti da tutto il mondo oltre alla stampa di settore. L'Hong Kong Trade Development Council, che partecipa al Mido dal 1988, è presente alla manifestazione anche con uno stand per promuovere l'Hong Kong Optical Fair 2002 che avrà luogo dal 6 all' 8 novembre prossimi nell'ambito dell'avveniristico Hong Kong Convention & Exhibition Centre. La fiera che è considerata la maggiore del settore in Asia vedrà la presenza di oltre 380 espositori provenienti da tutto il mondo. dislocata su di un'area totale di oltre 17,000 metri quadrati, la fiera co-organizzata dall'Hong Kong optical Manufacturers Association, metterà in vetrina una vasta gamma di prodotti fra i quali lenti ed occhiali, lenti a contatto, montature, parti ed accessori, macchinari, design, tecnologia, portaocchiali, materiali per imballaggio, servizi e pubblicazioni.

DOPO L'ITALIAN BAJA, EDI ORIOLI SCENDE DI NUOVO IN PISTA SU UNA QUATTRO RUOTE PER IL RALLY DI TUNISIA (5-14 APRILE) A BORDO DELLA NISSAN PATROL DEL TEAM TECNOSPORT-GILETTI
Milano, 29 marzo 2002 - Dopo una performance di tutto rispetto all'ultima edizione dell'Italian Baja, Edi Orioli correrà per il team Tecnosport Italia in occasione del prossimo Rally di Tunisia, parte del circuito Coppa del Mondo Tout Terrain che si terrà ad aprile. Piazzandosi in 9° posizione assoluta all'Italian Baja, a bordo di una Nissan Patrol, Edi ha dimostrato, che la sua passione per le auto non è solo una passione ma ha dato del filo da torcere anche su quattro ruote, stando alle calcagna dei preferiti Jean Louis Schlesser e al team ufficiale Mitsubishi. Al Rally di Tunisia, Edi si presenterà con il compagno navigatore Graziano Pelanconi, esperto Dakariano e insieme saliranno nuovamente a bordo della robusta Nissan Patrol Gr Y61 4500cc, appositamente preparata dalla Tecnosport Italia, team con cui il "re del deserto" vinse l'Italian Baja del '93. Teatro del Rally Optic 2002 sarà il deserto della Tunisia, un terreno che Edi conosce bene e un tracciato che potrebbe regalare al team un grande risultato. Come tutti gli anni, la presentazione della gara e, l'imbarco per il continente africano, si terrà a Nizza il 5 aprile per poi snodarsi in sette tappe, all'estremo sud della Tunisia che sarà il teatro di emozionanti performance, tipiche dei grandi rally africani. Il deserto farà senz'altro emergere la preparazione e la grande esperienza di Orioli, fattori che gli altri piloti faranno bene a non sottovalutare.

SPORTARTE MITO E GESTO NELL'ARTE E NELLO SPORT IN ITALIA 1900-1950
Milano, 29 marzo 2002 - Con la mostra "Sportarte. Mito e gesto nell'arte e nello sport in Italia 1900-1950" (30 marzo - 20 ottobre 2002) il Comune di Predappio propone un'ulteriore tappa nel percorso intrapreso da alcuni anni e incentrato sulla storia del Novecento, prendendo in esame il tema dello sport che proprio nella prima metà del XX secolo, anche grazie all'apporto decisivo delle arti figurative, si affermò come fenomeno di massa La mostra, a cura di Massimo Cirulli e Maurizio Scudiero, propone un percorso reso ancor più interessante dalla bellezza delle circa 55 opere esposte: dipinti e sculture dei più grandi artisti del Novecento italiano (da Carrà a Depero, da Sironi a Thayhat, da Mancioli a Mino Rosso) e manifesti pubblicitari realizzati in occasione di grandi appuntamenti sportivi. L'inizio del secolo XX è caratterizzato dai coloratissimi manifesti murali che oscillano tra uno stile simbolico-allegorico ed i primi tentativi di art-nouveau, fatti di accese tinte piatte e linea di contorno. Ne sono esempio, nel primo caso, il Concorso Ginnastico di Varese, di Galli (1909) e, nel secondo, la pubblicità per i Magazzini Mele, di Laskoff (1905), nel quale due sollevatori di peso sono intenti a sollevare la parola "Oggi". I futuristi, in particolare, tenderanno a leggere il gesto atletico nelle sue componenti di "dinamismo plastico", secondo le teorie boccioniane, e questo ben oltre la morte del grande futurista (1916). Ad esempio, Tullio Crali, futurista della terza generazione, ci offre del tema dell'ostacolista un'interpretazione lungo "linee-forza" che riducono la visione ad un complesso di coni e triangoli dinamici. Ivano Gambini, invece, mantiene l'immagine ad un livello di maggiore leggibilità, e ne suggerisce il moto, il "volo sopra l'ostacolo" operando con una sorta di vibrazione cromatica che circonda la figura dell'atleta. Giampiero Mughini, co-autore del catalogo di questa mostra scrive nel suo saggio "Da Mario Sironi a Enrico Prampolini, da Thayat a Fortunato Depero, tutti i futuristi sono come ipnotizzati dai corpi che si slanciano e dai nuovi strumenti che permettono all'uomo una maggiore velocità e un maggior ardire, dall'auto all'aeroplano. "Velocità! Velocità! Velocità" è la parola d'ordine del fondatore del futurismo e dei suoi seguaci ". Il periodo storico analizzato e la scelta dell'argomento portano nuovi elementi alla riflessione e al dibattito sulla società dei primi cinquant'anni del Novecento. In questo periodo si verificò una larga diffusione dello sport che fu spontanea, organizzata e anche imposta per vari motivi: svago, controllo sociale, salute, spettacolo. Pratica inizialmente elitaria, riservata ai ceti privilegiati, che trovava i propri spazi negli ambienti delle classi borghesi e militari e successivamente negli oratori e nelle prime forme di associazionismo popolare, lo sport divenne fra le due guerre un fenomeno di massa, utilizzato in tal senso dalla propaganda e dalla strategia di controllo sociale del regime mussoliniano, per poi trasformarsi in strumento della politica del consenso che passava anche attraverso le strutture del Dopolavoro e delle organizzazioni giovanili nelle quali si prestava anche alla disciplina pre-militare. L'ultima porzione della mostra è riservata all'immediato dopoguerra, con la ricostruzione della società italiana dalle macerie del secondo conflitto mondiale e la nascita dello sport democratico e popolare, lo "sport di tutti".Il catalogo della mostra contiene la riproduzione a colori di tutte le opere esposte e saggi di Maria Grazia Diana, Giampiero Mughini, Stefano Pivato e Maurizio Scudiero. Il progetto di fare di Predappio un luogo di cultura, avviato a partire dalla metà degli anni '90, ha dato vita ad importanti iniziative: il recupero e l'utilizzazione a fini espositivi della Casa Natale Mussolini nel 1999, l'analisi di alcuni strumenti utilizzati dalla propaganda del regime fascista come le cartoline postali nel 1999, l'architettura e l'urbanistica nel 2000. Nel 2002, oltre alla mostra, vi sarà in autunno un altro momento fondamentale di questo percorso, quando, nel corso di un convegno al quale parteciperanno storici e studiosi di fama nazionale ed internazionale, verrà istituito il "Centro di studi sulla crisi delle democrazie fra le due guerre del Novecento".

LA NATURA, L'ARTE, LA MERAVIGLIA MUSEO NATURALISTICO DI VILLA BEATRICE SUL MONTE GEMOLA E MUSEO GEOPALEONTOLOGICO DI CAVA BOMBA 30 MARZO - 2 GIUGNO 2002
Milano, 29 marzo 2002 - Due dei più suggestivi Musei scientifici del Veneto, inseriti nella verde cornice del Parco dei Colli Euganei ospitano dal 30 marzo al 2 giugno ventuno grandi esponenti dell'arte contemporanea italiana ed internazionale. L'occasione è offerta dalla mostra La Natura, l'Arte, la Meraviglia, allestita al Museo Naturalistico di Villa Beatrice sul Monte Gemola e al Museo Geopaleontologico di Cava Bomba, a cura di Walter Guadagnini e promossa dall'Assessorato alle Politiche Culturali e all'Identità Veneta della Regione del Veneto e dalla Fondazione Bevilacqua La Masa in collaborazione con la Provincia di Padova e con gli altri Musei che hanno dato vita al progetto. "La Natura, l'Arte, la Meraviglia", che aveva già avuto un'anteprima al Museo di Storia Naturale di Verona, sarà ospitata, dopo Montebelluna e Vicenza in quella che promette di essere la tappa più unica dal punto di vista dell'ambientazione e contestualizzazione delle opere d'arte contemporanea che renderà unico questo intervento espositivo. La mostra itinerante si concluderà, infine a Venezia, nella sede espositiva della Fondazione Bevilacqua La Masa (giugno-luglio 2002). Nell'area del Parco dei Colli Euganei, questi due musei meritano una visita non solo per le collezioni che propongo ma anche per i luoghi e gli edifici che li ospitano. Il Museo Naturalistico di Villa Beatrice è situato, alla sommità del Monte Gemola, nella seicentesca Villa Beatrice d'Este ricavata da un convento medioevale. Il museo è dedicato alla flora e alla fauna dei Colli Euganei e presenta collezioni costituite espressamente a fini museali, frutto di ricerche sul territorio. Il Museo Geopaleontologico di Cava Bomba ha sede in un'antica fornace di calce ristrutturata e resa visitabile nella ricostruzione dell'intero ciclo produttivo. Espone i pesci fossili rinvenuti sulle pendici del monte Cinto (Cretaceo) ed una serie di importanti collezioni di minerali e rocce pervenute al Museo grazie a donazioni private. L'iniziativa assai singolare, mira a creare un confronto-dialogo fra le raccolte scientifiche di alcuni musei di storia naturale e il genio creativo degli artisti contemporanei secondo lo spirito delle antiche Wunderkammer, le camere delle meraviglie, dove trovano luogo tutti i "Tesori" della natura e dell'arte, in una interazione diretta. Fra gli artisti coinvolti: Giovanni Anselmo, Michele Bazzana, Ricardo Brey, Alighiero Boetti, Luca Caccioni, Claudio Costa, Riccardo De Marchi, Jean Fabre, Joan Fontcuberta, Piero Gilardi, Innocente, Ben Jakober, Anish Kapoor, Nino Longobardi, Eliseo Mattiacci, Maurizio Nannucci, Claudio Parmiggiani, Beatrice Pasquali, Maurizio Pellegrin, Anne e Patrick Poirier. Tra le opere esposte si segnalano "Trecento milioni di anni" di Giovanni Anselmo, storica opera del 1969; le cinquanta fotografie del ciclo "Fauna" di Joan Foncuberta, straordinario "falso" fotografico dedicato all'immaginaria spedizione di un altrettanto immaginario naturalista, inedite in Italia; il grande "Senza Titolo", anch'esso inedito, di Ricardo Brey, uno dei principali protagonisti della rinascita dell'arte cubana alla metà degli anni Ottanta, oggi stabilmente attivo in Europa, che da sempre lavora sulle forze presenti nel mondo animale; l'installazione "Coro" di Nino Longobardi, artista oggi nuovamente al centro dell'attenzione critica italiana dopo le mostre alla Galleria Civica di Modena e al Museo Archeologico di Napoli; uno storico "Mare" in poliuretano di Piero Gilardi; due straordinari lavori di Claudio Costa, artista che ha sempre lavorato sul rapporto tra arte, antropologia, scienza e la loro museificazione; il "Taccuino dell'archeologo" di Anne e Patrick Poirier, poetica rivisitazione della giornata di lavoro di una delle figure centrali nella nascita dei musei; una "Mappa" di Alighiero Boetti, che andrà a sostituire una "vera" mappa geografica presente in una delle sale del Museo; la "Montagna" di Anish Kapoor, quasi un parallelo artistico ai numerosi plastici del territorio che caratterizzano ogni museo di storia naturale. Particolarmente significativa è poi la presenza di Jan Fabre, non solo perché la sua sagoma rivestita di coleotteri riprende - ancora una volta in chiave immaginaria - un elemento tipico del Museo, ma anche perché Fabre è nipote di uno dei maggiori naturalisti belgi e, dunque la sua figura appare come il trait d'union ideale tra questi diversi campi del sapere. Infine merita di essere sottolineato come ben 6 artisti presenti (Bazzana, Caccioni, De Marchi, Innocente, Pasquali e Pellegrin) realizzeranno un'opera appositamente per questa occasione, agendo all'interno degli spazi espositivi, mettendosi in diretta relazione con i materiali conservarti nel Museo. "L'ipotesi espositiva prevede - afferma Walter Guadagnini - un vero e proprio rimescolamento delle carte, le opere d'arte contemporanea a fianco dei materiali del museo sono segnali che dovrebbero risultare sorprendenti e stimolati per il pubblico, invitato a modificare le proprie abitudini visive, sia che si tratti del pubblico abituale del Museo, sia che si tratti del pubblico abituale dell'arte contemporanea. In questa logica espositiva, inoltre, la natura del museo, - nonché il percorso stesso delle collezioni - non viene assolutamente stravolta, ma solamente forzata a esplicitare elementi che comunque fanno parte della sua conformazione e storia". Il catalogo verrà edito al termine della mostra, poiché tutte le opere verranno fotografate sul luogo, così da rendere esplicito il carattere particolare e davvero unico dell'evento. Inaugurazione per entrambe le sedi a Villa Beatrice il 30 marzo alle ore 11.00 Per Informazioni: Fondazione Bevilacqua La Masa, tel. 041 5207797 fax 041 5208955

HOCKEY PISTA - CAMPIONATO DI A1 - A2
Si gioca sabato 30 marzo il campionato nazionale di serie A1 di Hockey Pista con la disputa parziale della 18° giornata, in quanto alcune gare sono rinviate per l'impegno della Nazionale Under 23 che parteciperà alla Coppa Latina in Portogallo dal 28 marzo al 1 aprile, in serie A2 e B si gioca la 12° giornata, questo il programma e gli arbitri designati: 

Campionato A1 18°  Giornata 30/03/2002

Gare

Ora

Arbitro

Etruria Follonica

Emporio Armadi Estel Thiene

20.45

Bonuccelli

Sia Bassano Hockey

Francoli Novara

21.00

Post.3/4 Carmazzi

Gimat Modena

Amatori Reggio E

21.00

Post.2/4 Rotelli

Faizane Breganze

Marzotto Valdagno

21.00

Post.2/4 Guadagnin

Campolongo Salerno

Gemata Trissino

18.00

Piccininni

Prato Ecoambiente **

Beck’s Forte Dei Marmi

18.00

Andrisani

 

 

 

 

 

*** Sintesi Rai Sport Satellite Giovedi 28/03/2002

Giudice Sportivo Gare Del 23/03/2002

Nessun Provvedimento

Campionato A2 12° Giornata 30/03/2002

Gare Girone A

Ora

Arbitro

Tfl Montebello

Smart Hit Gorizia

20.45

Gadaleta

Amatori Vercelli

Gma Opel Rot.Ca Novara

21.00

Post.3/4 Fermi

Vaccari Montecchio Prec.No

Amatori Valdagno

20.45

Giombetti

Telealtitalia Novara

As Sandrigo

21.00

Post.2/4 Cosci

Zoppas Pordenone

Berti Auto Bassano

20.45

Montaruli

Gare Girone B

Ora

Arbitro

Gsh Giovinazzo

Coserplast Matera

21.00

Post.2/4 Barbarisi

Axa Ass.Ni Seregno

Amatori Lodi

20.45

Babboni

Cgc Viareggio

Promove Molfetta

20.45

Simonini

United Symbol La Mela

Syntofarm Suzzara

18.00

Stella

Off.Ne Monzesi Castiglione

Ash Viareggio

21.00

Post.9/4 Bisacco

 

 

 

 

 

 

Giudice Sportivo Gare Del 23/03/2002

A Carico Di Atleti

Gara Del 23/03/2002 Roller Suzzara – Hc Seregno Girone B

Ritiro Della Tessera Federale (Radiazione) All’atleta Russo Donato Per Aver Aggredito L’arbitro Con Il Bastone E Averlo Colpito Con Un Pugno In Pieno Volto
3 Giornate Di Squalifica A Baffelli Pierangelo (Am Lodi);
2 Giornate Di Squalifica A Fiorentino (Giovinazzo)
1 Giornata Di Squalifica A Di Lernia (Molfetta).

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