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GIOVEDI'
4 APRILE 2002
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A
POCHI GIORNI DALL'ADOZIONE FORMALE DEL NOME DI DOMINIO ".EU" LE PIÙ
GRANDI SOCIETÀ MONDIALI NON SONO PRONTE PER IL COMMERCIO ELETTRONICO IN
EUROPA
Bruxelles,
4 aprile 2002 - Da parte del Consiglio "Telecomunicazioni", uno
studio dell'Apco ha rivelato che quasi nessuno dei siti web delle 50 più
grandi società mondiali è pronto a trattare affari in Europa. Lo studio
afferma che solo la metà delle maggiori società mondiali ha risposto a
richieste e-mail d'informazioni sulle loro attività in Europa, entro una
settimana, e che la maggior parte dei siti web aziendali appartenenti alle
50 più grandi società non comunica in nessun'altra lingua al di fuori
dell'inglese. Inoltre meno di un terzo di queste società ha indicato sul
sito web aziendale il numero di telefono della propria sede responsabile per
l'Europa. Lo studio è giunto altresì alla conclusione che l'Europa sta
diventando sempre più una "società di partner", uno dei motivi
per cui la Commissione ha proposto un nome di dominio ".eu". Il
nuovo dominio dovrebbe promuovere il commercio elettronico europeo,
permettendo ad una nuova generazione di siti web di operare a livello
commerciale in tutta Europa. Infolink: http://www.digitalvigilance.com
IL
COMITATO ECONOMICO E SOCIALE INVOCA UNO STATUTO PER LE PMI
Bruxelles, 4 aprile 2002 - Il Comitato economico e sociale (Ces) ha lanciato
un appello per la creazione di uno statuto societario europeo mirato
specificamente alle piccole e medie imprese (Pmi). In un parere di propria
iniziativa, adottato il 21 marzo, il Comitato sostiene che uno statuto per
le piccole imprese "promuoverebbe l'imprenditorialità e la creazione
delle nuove attività economiche, e costituirebbe un incentivo ai
partenariati transnazionali all'interno del mercato unico". Uno statuto
societario europeo per le Pmi offrirebbe un contesto giuridico più chiaro
alle piccole imprese attive a livello europeo. Il Comitato ritiene che uno
statuto specificamente rivolto alle piccole imprese sia necessario per
evitare una discriminazione rispetto allo statuto della società europea,
mirato alle società di maggiori dimensioni. Secondo il Ces lo statuto
dovrebbe costituire un riferimento imprenditoriale di livello puramente
europeo, indipendente dalla legislazione nazionale.
FABBISOGNO
SETTORE STATALE - MARZO 2002
Roma, 3 aprile 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica
che nel mese di marzo 2002 si è registrato un fabbisogno del settore
statale di circa 15.000 milioni di euro, a fronte di un fabbisogno di 11.925
milioni di euro di marzo 2001. Nel primo trimestre del 2002 si è dunque
registrato complessivamente un fabbisogno di circa 22.800 milioni di euro,
mentre nell'analogo periodo del 2001 si era avuto un fabbisogno pari a
17.335 milioni di euro. Il peggioramento del fabbisogno del primo trimestre
2002 rispetto a quello dell'analogo periodo del 2001 appare sostanzialmente
riconducibile ai seguenti fattori: debole andamento dell'economia nei primi
tre mesi del 2002; sfasamenti temporali di incassi e pagamenti di bilancio;
peggioramento del saldo dei flussi con l'Unione Europea per 1.700 milioni di
euro; tempistica di alcune operazioni già previste dalla legge finanziaria
la cui realizzazione è programmata per i prossimi mesi (ad esempio la
vendita degli immobili).
APPROVATI
I BILANCI DELLE SOCIETÀ WINTERTHUR IN ITALIA RACCOLTA PREMI CONSOLIDATA A
1.778 MILIONI DI EURO (+15%); RADDOPPIA L'UTILE DI WINTERTHUR ASSICURAZIONI
(75,4 MIL. €)
Milano, 4 aprile 2002 - I consigli di amministrazione delle società del
Gruppo Winterthur Italia (Winterthur Assicurazioni e Winterthur Vita) hanno
approvato il bilancio 2001. La raccolta premi consolidata è stata di 1.778
milioni € (+15,1%); gli utili complessivi ammontano a 76,4 milioni €
(+31%). Fabrizio Rindi, presidente delle due società, ha espresso grande
soddisfazione perché "oggi constatiamo che i rilevanti investimenti
effettuati a partire dal '96, quando iniziò la nostra fusione societaria,
hanno permesso di ottenere ottimi risultati che confermano e migliorano le
già buone performance del 2000. La crescita della raccolta premi nel vita,
l'efficienza gestionale e la qualità del portafoglio danni sono gli
elementi di maggior rilievo dell'esercizio 2001. Oggi siamo un gruppo
medio-grande che ha l'ambizione di voler competere con i leader del settore.
Lo faremo attraverso un ulteriore rafforzamento della crescita organica e,
qualora si presentino occasioni favorevoli, con acquisizioni mirate o
accordi di partnership che siano in linea con i nostri obiettivi di
sviluppo". Winterthur Assicurazioni - La società ha consolidato i già
positivi risultati dell'esercizio precedente e ha mostrato ulteriori
progressi sul fronte della redditività e dell'efficienza. L'incremento
dell'utile, che è passato da 36,7 a 75,4 milioni € (+105,4%) è stato
ottenuto grazie soprattutto a: 1) un miglioramento della gestione tecnica,
frutto a sua volta dell'aumento della raccolta premi, passata da 1.157 a
1.228 milioni €, e della diminuzione del costo totale dei sinistri (sceso
da 908 a 892 milioni €); 2) una positiva gestione degli investimenti,
nonostante l'andamento negativo dei mercati finanziari, con utili in
crescita dell'11% anche per effetto delle plusvalenze nette conseguite; 3)
il contenimento delle spese di gestione che evidenziano una diminuzione
dell'incidenza sui premi (da 25,8% a 25,5%) nonostante i costi sostenuti per
alcuni progetti speciali. Gestione tecnica. Ha fatto registrare nel suo
complesso un utile di 124 milioni € (era stato di 37 nell'esercizio
precedente). Raccolta premi. E' cresciuta del 6,1%, con performance positive
in tutti i rami principali. Nei rami Auto, che rappresentano circa il 65%
del portafoglio danni della società, la crescita è stata del 4,7% ed è
stata conseguita attraverso un'elevata personalizzazione delle tariffe. Lo
sviluppo dei rami Infortuni (+5,5%) e Malattia (+17,5%) è avvenuto grazie
soprattutto all'acquisizione di nuovi affari. Negli altri rami danni
particolare sottolineatura merita la crescita della Rc Generale (+15%) e
quella del ramo Incendio (+9,5%). Sinistri. Il carico dei sinistri
dell'esercizio si è ridotto dell'1,7%, con un miglioramento attribuibile in
particolare al positivo andamento dei rami Auto, dove l'efficace lavoro
svolto in fase di assunzione dei rischi ha permesso di abbassare la
frequenza. E' cresciuto a livelli molto superiori all'inflazione il costo
medio pagato dei sinistri nell'Auto (+10%) mentre si è ridotto del 3%
quello del totale rami danni. Il rapporto sinistri/premi complessivo è
migliorato dall'80,2% al 75,8%.. Investimenti. Sono passati da 1.922 a 2.100
milioni € con una redditività sul portafoglio pari a 5,5% (6,6% con i
proventi da negoziazione straordinaria) Spese di gestione. Nonostante i
costi sostenuti per alcuni importanti progetti speciali (il completamento
della piattaforma tecnologica e l'avvio di WinCall, il call center per la
gestione dei sinistri) l'incremento delle spese nel 2001 è stato contenuto
al 4,6%. Ciò ha permesso di ridurre il rapporto ai premi dal 25,8% al
25,5%. Combined ratio. E' migliorata, passando dal 104,2% del 2000 al 98%
del 2001. R.O.E. Con un return on equity del 28,7% (era del 16,2% nel 2000)
Winterthur Assicurazioni si conferma una delle compagnie danni più
redditizie del mercato italiano. Fabrizio Rindi, che di Winterthur
Assicurazioni è anche amministratore delegato, parlando delle strategie di
sviluppo del 2002 ha affermato che "la nostra è una delle compagnie più
moderne ed avanzate del mercato sotto il profilo tecnologico, in grado di
elaborare prodotti sempre più in linea con le esigenze dei clienti e di
avviare iniziative innovative sul fronte della distribuzione, affidate a
NewWin, ex Multiass, compagnia recentemente acquisita dal Gruppo Generali, e
che ora gestisce Advenia (prodotti e servizi per il mondo ecclesiastico) e
Intersicura (joint-venture con Inter per offrire polizze ad hoc ai tifosi
nerazzurri). Per cogliere tutte le opportunità di cross selling sui propri
clienti, la compagnia ha inoltre costituito Winterthur Sim, una società che
distribuirà prodotti finanziari e che inizierà ad operare a breve
attraverso promotori finanziari in agenzia". Winterthur Vita - Per la
società il 2001 ha segnato un anno importante sotto il profilo della
crescita, con un significativo incremento del 42% della raccolta premi,
passata da 386,8 a 549,5 milioni €. Sul risultato finale, in utile per 1,1
milioni € rispetto ai 21,6 del 2000, ha influito in modo determinante la
diminuzione dei proventi da investimenti, frutto dell'andamento dei mercati
borsistici, in particolare nell'ultimo trimestre dell'anno. I fatti salienti
del 2001, oltre alla già accennata crescita dei premi, sono costituiti da:
1) un significativo cambiamento del mix della raccolta, dove i prodotti di
tipo tradizionale hanno fatto registrare un tasso di crescita del 94%, cui
si è contrapposto il rallentamento dei prodotti unit e index linked; 2) una
positiva riduzione della concentrazione delle vendite, con una buona tenuta
del canale agenziale ed un forte aumento da parte dei Personal Banker di
Credit Suisse Italy; 3) la riduzione delle spese di gestione; 4) le buone
performance delle gestioni separate; 5) il contenimento del fenomeno dei
riscatti. Raccolta premi. E' cresciuta del 42%, superando le previsioni di
inizio anno e la "barriera" dei 1.000 miliardi di Lire (ha
raggiunto i 1.064 mld). Tale performance è stata resa possibile in
particolare dall'exploit dei prodotti "tradizionali" a premio
unico, passati da 55 a 279,5 milioni €, che hanno costituito a fine anno
oltre la metà (50,8%) delle polizze in portafoglio. Le vendite delle
polizze unit e index-linked hanno invece scontato la volatilità e le
turbolenze dei mercati finanziari e la nuova raccolta si è attestata a
quota 121,9 milioni € rispetto ai 176 milioni del precedente esercizio.
Distribuzione. Oltre al profondo cambiamento del mix di portafoglio, l'altro
rilevante elemento di novità del 2001 è avvenuto sotto il profilo della
distribuzione. Il canale agenziale continua a costituire un pilastro
fondamentale per la Compagnia (con il 61,2% dei premi emessi complessivi) ma
si è registrato uno straordinario aumento delle vendite da parte dei
Personal Banker di Credit Suisse Italy che, con 180 milioni € di nuova
raccolta (contro i 29 del 2000), sono arrivati ad una quota del 32,7% sul
totale.. Spese di gestione. Sono fortemente diminuite da 43 milioni a 34,6
milioni €, per un duplice effetto: da un lato minori costi di acquisizione
legati ad un diverso mix della nuova raccolta, dall'altro maggiori costi
amministrativi per l'introduzione di nuovi progetti finalizzati ad una più
efficace operatività della compagnia. L'incidenza delle spese sui premi è
passata dall'11,1% del 2000 al 6,2% del 2001. Gestione finanziaria. Il
rendimento medio delle gestioni separate (6,7%) è stato particolarmente
soddisfacente. In particolare il fondo Vita In, con un rendimento dell'8%
lordo, ha evidenziato una performance che lo pone al top delle classifiche
ad oggi stilate. Pagamenti. Il totale, pari a 218,4 milioni €, è
sostanzialmente in linea con i 216,9 dell'anno precedente e ha beneficiato
di una positiva riduzione del fenomeno dei riscatti, passati da 142,6
milioni € a 127,5 milioni €. Giovanni Bossi, Ceo di Winterthur Vita,
giudica il 2001 "un anno importante per lo sviluppo della compagnia,
anche alla luce di importanti progressi conseguiti sul piano dell'efficacia
gestionale. L'eccezionale crescita della raccolta ci conforta sotto il
profilo delle caratteristiche qualitative dei nostri prodotti e delle
potenzialità distributive. Nel corso del 2002 cercheremo di migliorare
ulteriormente le nostre performance e di accrescere la nostra quota di
mercato, riservando ovviamente una marcata attenzione allo sviluppo della
profittabilità".
RAS:
UTILE NETTO 402 MILIONI DI EURO (+5%) DIVIDENDI 2001: ORDINARIE 0,37 EURO
(+19%); RISPARMIO 0,40 EURO (+18%)
Milano, 4 aprile 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Ras, riunitosi il
28 marzo sotto la presidenza di Giuseppe Vita, ha esaminato il bilancio
della Capogruppo e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2001.
All'Assemblea convocata per il 29 aprile 2002 sarà proposta la
distribuzione di un dividendo di 0,37 euro per le azioni ordinarie (+19%
rispetto al 2000) e di 0,40 euro per le risparmio (+18%), da porsi in
pagamento a partire dal 23 maggio 2002 con stacco della cedola in data 20
maggio 2002. Il payout ratio passa, a livello consolidato, dal 59% del 2000
al 68% del 2001. Redditività 2001 - Nel 2001 il risultato operativo (prima
delle rettifiche di valore) è stato di 880 milioni di euro, in crescita del
21,2% rispetto ai 727 milioni di euro del 2000. Il risultato ordinario
dell'esercizio 2001 si è attestato a 634 milioni di euro (+7,6%, se
confrontato con i 589 milioni dell'anno precedente). Nel 2001 l'utile netto
consolidato ha raggiunto 402 milioni di euro, in crescita del 5% rispetto ai
383 milioni di euro del 2000. Per la Capogruppo il risultato operativo è
passato dai 478 milioni di euro del 2000 ai 737 milioni di fine 2001, con un
aumento del 54,2%. Il risultato ordinario (al netto delle rettifiche di
valore) si è attestato a 684 milioni di euro rispetto ai 440 milioni del
2000, con una crescita del 55,5%. L'utile netto di Ras SpA ha raggiunto i
581 milioni di euro (era di 307 milioni nel 2000), con un incremento
dell'89,3%. Andamento 2001 per aree di business - La raccolta premi
consolidata ha toccato i 12.805 milioni di euro, +17,9% rispetto a quella
dell'esercizio precedente (10.862 milioni di euro). I premi Vita hanno
raggiunto i 6.631 milioni di euro (+29,7%), con un'accelerazione nell'ultimo
trimestre (+67,3% rispetto allo stesso periodo del 2000). In Italia i premi
Vita sono aumentati del 34,5%, a quota 4.997 milioni di euro (erano 3.714
milioni a fine 2000). Rilevante l'apporto della bancassurance che ha
prodotto una raccolta di 3.420 milioni di euro (+57,9%). Particolarmente
buono l'andamento dei premi Vita nel quarto trimestre 2001 (+81% rispetto
allo stesso periodo dell'anno precedente). Il risultato tecnico Vita è
passato da 216 milioni di euro a 105 milioni di euro, una flessione
imputabile all'effetto dei mercati finanziari..A livello consolidato i premi
Danni hanno registrato una crescita del 7,4% a 6.174 milioni di euro (erano
5.751 milioni al 31 dicembre 2000). Alla fine dell'esercizio 2001, il
risultato tecnico Danni è passato da -432 milioni di euro a -268 milioni di
euro. Il combined ratio (rapporto percentuale tra costo dei sinistri, spese
di distribuzione e altri oneri sui premi) è passato dal 106,8% al 105,6%.
Tale miglioramento è attribuibile a tutti i paesi, e in particolare
all'Italia e alla Spagna. Per l'Italia Ras SpA ha registrato un combined
ratio del 104,4% (era 105,5% nel 2000), grazie all'effetto congiunto della
diminuzione della frequenza sinistri, dello sblocco delle tariffe Rc auto e
della selezione del portafoglio messo in atto dalla Compagnia a partire dal
'98. Per quanto riguarda gli altri paesi, la Spagna ha registrato un
miglioramento del combined ratio dal 104,7% del 2000 al 99,5% del 2001,
dovuto all'aumento delle tariffe attuato nel corso degli ultimi due anni.
L'Austria è passata dal 117,6% al 110,1% e continua nella politica di
riforma del portafogli avviata nel corso del 2000. Nei servizi finanziari,
malgrado una congiuntura particolarmente sfavorevole, il patrimonio gestito
e amministrato da Ras si è attestato al 31 dicembre 2001 a 11.402 milioni
di euro (11.780 nel 2000). In particolare il solo patrimonio gestito è
ammontato a 10.525 milioni di euro (11.032 nel 2000), con un aumento della
quota di mercato sul sistema fondi comuni dall'1,88% del 2000 all'1,90% del
2001. I flussi netti di raccolta sono stati positivi per 511 milioni di
euro, in un mercato che complessivamente ha registrato un saldo positivo di
553 milioni di euro. Al 31 dicembre 2001 il numero dei promotori finanziari
era pari a 2.024, in crescita del 23% rispetto ai 1.645 di fine 2000. Dati
patrimoniali - Nel 2001 gli investimenti hanno raggiunto i 32.502 milioni di
euro (31.184 milioni nel 2000). Le plusvalenze non realizzate su titoli
quotati sono passate dai 2.869 milioni di euro di fine 2000 ai 1.774 milioni
di euro del 31 dicembre 2001 (erano 1.596 milioni al 30 settembre 2001). Le
rettifiche di valore portate a conto economico sono state di 246 milioni di
euro (138 milioni di euro a fine 2000). Le riserve tecniche nette sono
passate da 30.113 milioni di euro del 2000 a 34.544 del 2001. Il patrimonio
netto consolidato di pertinenza del gruppo è aumentato a 4.352 milioni di
euro del 2001 dai 4.162 milioni di euro del 2000. Prospettive 2002 - "I
dati disponibili sull'andamento del 2002", ha detto Mario Greco,
Amministratore Delegato di Ras, "ci portano a prevedere un
significativo aumento della redditività sia per quanto attiene alle
previsioni di risultato operativo che di utile netto, a conferma dei target
indicati nel piano triennale". Al 25 marzo 2002 Ras ha raccolto tramite
il canale agenti e promotori premi di nuova produzione pari a 67,2 milioni
di euro, con una crescita del 33,6% rispetto al 31 marzo 2001. Al 22 marzo
2002 i flussi netti di raccolta di risparmio gestito ammontavano a 258,9
milioni di euro con una crescita del 56% rispetto al 31 marzo 2001
GRUPPO
CRF: UTILE NETTO CONSOLIDATO A 93,4 MILIONI DI EURO LA RACCOLTA TOTALE
CRESCE DEL 1,4% (25.167 MILIONI DI EURO)
Firenze, 4 aprile 2002 - Il Consiglio di Amministrazione della Cassa di
Risparmio di Firenze, presieduto da Aureliano Benedetti, ha approvato il 25
marzo il progetto di bilancio d'esercizio della società ed il bilancio
consolidato per l'anno 2001 presentati dal Direttore Generale Lino
Moscatelli ed ha preso atto dell'ulteriore consolidamento del Gruppo che
oggi conta 416 sportelli ed una nuova rete di promotori finanziari già
presente sul territorio con 9 spazi finanziari e 45 promotori. Il risultato
in termini di utile netto consolidato è stato pari a Euro 93,4 milioni,
stabile rispetto al 2000 nonostante il non favorevole contesto di mercato.
Il margine di interesse, al netto dei dividendi, risulta pari a 559,4
milioni di Euro, in crescita di circa il 10%. Il margine di intermediazione
(920 milioni di Euro) è salito del 2,7%. Grazie ad una forte azione di
presidio dei costi operativi il risultato di gestione si attesta a Euro
289,2 milioni (+1,8%). L'andamento del mercato avrebbe potuto penalizzare in
modo marcato il risultato economico ma, la struttura del Gruppo Banca CR
Firenze ha consentito di contenerne gli effetti. In particolare, ad una
riduzione degli utili da operazioni finanziarie e di quelli della
partecipata Eptaconsors (asset management) ha fatto fronte l'incremento
degli utili di Findomestic Banca e la forte crescita della raccolta netta
del risparmio gestito che hanno contenuto la flessione della voce
commissioni ed altri proventi netti nello 0,9%. L'utile netto della
Capogruppo risulta pari a 84,9 milioni di Euro, in crescita del 6,3%. Il Roe
risulta pari al 13,7% che diventa 11,3% se si tiene conto dell'ammortamento
delle differenze positive di consolidamento (goodwill). La raccolta totale
ammonta a 25.167 milioni di Euro, in crescita dell'1,4%. La raccolta
diretta, 11.058 milioni di Euro, è cresciuta del 2,2%. All'interno della
indiretta (+0,8%), il risparmio gestito è cresciuto del 14,4% a 8.047
milioni. La grande capacità di vendita della rete filiali e la qualità dei
prodotti offerti è ulteriormente sottolineata dall'andamento della raccolta
nel risparmio gestito il cui flusso netto di conferimenti è stato di 1.400
milioni di Euro. Nel dettaglio i fondi crescono del 37,4% e le riserve
tecniche legate ai prodotti assicurativi del 17,7%. Gli impieghi alla
clientela risultano pari a 11.455 milioni di Euro con un incremento del
3,9%; le sofferenze nette scendono a 197 milioni (-2,1%) con un indice di
copertura del 52%; lo stesso indice sugli incagli è del 19,7%. Il rapporto
sofferenze nette/impieghi netti si fissa a 1,7%. Il progetto di bilancio
2001 della Banca Cr Firenze Spa e la proposta di distribuzione del dividendo
verranno portati all'approvazione dell'Assemblea degli azionisti il prossimo
29 Aprile. Sotto il profilo degli investimenti strategici spicca l'acquisto
di un'ulteriore quota in Findomestic Banca che ha portato il Gruppo a
detenerne il 50% del capitale sociale mentre il restante 50% è detenuto da
Cetelem S.a. del Gruppo Bnp Paribas. La società fiorentina, leader nel
credito al consumo, ha chiuso il 2001 con un utile netto di 50,2 milioni di
Euro (+61%) ed un Roe di oltre il 23%. Nel mese di Aprile è nata Cr Firenze
Gestion Internationale S.a. (80% Cr Firenze, 20% Sanpaolo Imi), con sede a
Lussemburgo, che gestisce il fondo multicomparto Giotto Lux, prodotto di
punta del risparmio gestito di Gruppo. Prosegue l'impegno per una generosa
politica dei dividendi: il Cda ha deciso di proporre all'Assemblea un
dividendo di Euro 0,052 per azione con un pay-out ratio di oltre il 66%. La
data di pagamento proposta è il 23 Maggio 2002 (stacco cedola il 20 Maggio
2002).
CREDITO
VALTELLINESE : ACQUISTO AZIONI DELLA BANCA REGIONALE SANT'ANGELO
Sondrio, 4 aprile 2002 - Il Credito Valtellinese S.c. a r.l. ha formalizzato
in data odierna l'acquisto dalla Banca Popolare Sant'Angelo S.c. a r.l. di
n. 999.900 azioni della Banca Regionale Sant'Angelo S.p.A., pari al 22,43%
del capitale sociale, per un importo complessivo di euro 35.373.462,3. Tale
operazione rientra nel complessivo progetto di riorganizzazione delle
partecipazioni del Gruppo bancario Credito Valtellinese in Sicilia che
porterà alla nascita di un'unica forte realtà bancaria del Gruppo sul
territorio siciliano. A seguito dell'operazione, il Credito Valtellinese
S.c. a r.l. e la controllata Credito Artigiano S.p.A. detengono,
rispettivamente, il 22,43% e il 76,94% della Banca Regionale Sant'Angelo, e
pertanto, complessivamente, il 99,37% del suo capitale sociale.
ACI,
COMPAQ E GEMPLUS LANCIANO ANCHE IN ITALIA LA PRIMA SOLUZIONE SMARTCARD A
BASSO COSTO PER LA BANCA DI MEDIE DIMENSIONI
Milano, 4 aprile 2002 - Aci Worldwide, Compaq Computer e Gemplus
International S.A. lanciano la prima soluzione facile, veloce e a basso
costo per far migrare le banche di medie dimensioni verso la tecnologia Emv
SmartCard. Si chiama "Emv Easy" il sistema sviluppato
congiuntamente dalle tre aziende, per allineare le banche ai sistemi di
transazione e di sicurezza già adottati dai principali istituti bancari
mondiali e secondo gli standard Europay, MasterCard e Visa. "La
partnership tra Aci, Compaq e Gemplus", afferma l'Ing. Gianfranco
Botti, General Manager di Aci Worldwide (Italia), "dà un forte impulso
a un ampio segmento di mercato che rischiava di rimanere indietro. La nostra
soluzione guiderà le banche di medie dimensioni nella migrazione obbligata
verso la tecnologia Emv e ridurrà i tempi di apprendimento con il supporto
di team qualificati messi a disposizione dalle tre compagnie. Con una forte
attenzione ai costi, alla semplicità e alla velocità di implementazione,
gli utenti adotteranno il nuovo sistema prima di quanto possano
aspettarsi." Studiato per banche che emettono fino a 750.000 carte di
credito/debito e che possono sostenere fino a 20 transazioni al secondo, il
sistema Emv Easy riduce i rischi di contraffazione e incoraggia il business
legato alle carte di credito con conseguente crescita dei profitti. Di
facile e veloce implementazione, Emv Easy abbassa le barriere d'ingresso nel
mercato dei pagamenti elettronici e, con la sua formula "pacchettizata",
garantisce il miglior rapporto qualità/prezzo oggi disponibile sul mercato.
"Per la prima volta", commenta Enrico Ivaldi, Direttore della
Divisione Enterprise Business & Solutions Group di Compaq Computer
Italia, "anche banche più piccole avranno accesso alla migliore
tecnologia, potendo così fornire un livello di sicurezza e prestazioni che,
finora, sono stati esclusiva degli istituti finanziari più potenti."
"Il progetto Emv Easy", prosegue Sophie Escand, Direttore
Marketing Gemplus per l'area Finanza, "è in linea con le soluzioni
Gemplus, che puntano a ridurre i costi e i tempi di implementazione
nell'adozione della tecnologia Emv. Il pacchetto Emv Easy prevede ad esempio
un servizio completo di consulenza e implementazione per accompagnare i
nostri clienti nel processo di cambiamento. Potranno così distinguersi dai
concorrenti per essere fra i primi a emettere SmartCard." Note tecniche
su Emv Easy - La soluzione comprende: Il server NonStop Himalaya, che
include processori hardware criptografici su cui girano software Emv
compatibili con Eft, fornito da Compaq; Il software Base24 Eft, che include
il simulatore Emv, fornito da Aci Emv Chip Card Gemviision (per utenti Visa)
o GemShare (per utenti Europay/Mastercard), forniti da Gemplus
INCARD
POTENZIA LA PROPRIA GAMMA DI SMART CARD LANCIANDO LA NUOVA SIM CARD MOKARD
JAVA CRYPTO. CHE OFFRE AL MERCATO DEI MOBILECOMMERCE LA SICUREZZA DELLA
CRITTOGRAFIA
Milano, 4 aprile 2002 - Incard, azienda leader nel settore delle carte a
microprocessore, lancia Mokard Java Crypto una nuova Sim che, basata su
linguaggio Java, rappresenta lo stato dell'arte dal punto di vista
tecnologico; sia per l'aspetto hardware sia per quel che concerne la
conformità agli standard normativi Java. Mokard Java Crypto, una versione
potenziata della smart card Mokard 64K, risponde alle attuali richieste dì
mercato in materia di sicurezza dei dati, attraverso un sistema
crittografico che li rende illeggibili a chi non è autorizzato ad accedervi
e utilizzarli. La conformità agli standard Sun Microsystems, Etsi 3Gpp e la
compatibilità agli standard Sun Compatíbily Rit, rende Mokard Java Sim
completamente interoperabile. Questo significa che le applicazioni potranno
essere istallate o aggiornate direttamente sulla Sim in qualunque momento
tramite il protocollo cosidetto "over the air". "Mokard Java
Crypto - ha dichiarato Simone Cavallo, Amministratore delegato di Incard -
ci permette di offrire mercato le caratteristiche di sicurezza richieste in
questo momento. Se il mercato dei mobile-commerce non è ancora decollato
questo dipende dalla poco fiducia degli utenti nell' affidare gli estremi
della propria carta di credito alla rete". "La nostra mission - ha
continuato Cavallo - è quella di offrire un contributo importante nel
garantire agli utenti, un ambiente operativo sicuro e affidabile per
svolgere qualsiasi modalità di utilizzo dati e voce sia per l'uso privato
che business". 'Siamo inoltre orgogliosi - ha concluso Cavallo - di
poter affermare che Mokard Java Crypto è la prima, e attualmente l'unica,
Java card ad aver superato con successo il test di conformità di Sun
Microsytems."
I
PRINCIPALI RISULTATI DELLA TERZA RIUNIONE DEL (COMMITTEE OF EUROPEAN
SECURITIES REGULATORS ) CESR
Milano, 4 aprile 2002 - La terza riunione del Committee of European
Securities Regulators (Cesr), cui partecipa anche la Consob, ha avuto luogo
a Parigi il 14 marzo 2002. Nel corso di tale riunione, il Cesr ha approvato
il documento "Un regime europeo per la protezione dell'investitore:
l'armonizzazione delle regole di condotta" (Ref. Cesr/01-014d). Questo
fornisce un insieme di Standards e Rules armonizzati per la protezione
dell'investitore al dettaglio nelle seguenti aree: regole generali di
comportamento, informazioni da fornire ai clienti, informazioni da acquisire
dai clienti ("know your customer") e obblighi di diligenza,
contratti con la clientela, norme per la prestazione dei servizi di
negoziazione (compresi gli standard di best execution) e di gestione di
portafogli individuali. Il regime per gli operatori professionali e per le
controparti, nonché i criteri per la categorizzazione degli investitori,
saranno oggetto di ulteriori considerazioni da parte del Cesr. Il Cesr ha
approvato inoltre il documento "Stabilizzazione e riparto, un approccio
europeo per la vigilanza" (Ref. Cesr/02-020b). Questo documento
fornisce standard armonizzati per le pratiche di stabilizzazione nel
contesto di un'offerta pubblica nonché un regime informativo armonizzato ed
alcuni principi di base relativi al processo di riparto. Tale lavoro non è
stato elaborato su mandato formale della Commissione Europea nel contesto
della proposta di Direttiva su Insider dealing e market manipulation, o
della proposta di Direttiva sui Prospetti. Tuttavia, tali standard potranno
rappresentare un rilevante contributo per qualsiasi futuro lavoro che
dovesse essere intrapreso sugli stessi temi. I documenti citati saranno
pubblicati sul sito internet del Cesr, www.europefesco.org . Il Cesr
continuerà a contribuire ai lavori in corso avviati dalla Commissione
Europea per la revisione della Direttiva sui Servizi di investimento (Dsi).
Il lavoro sulla regolamentazione degli Alternative Trading System (Ats's) è
prossimo alla conclusione. Il Cesr ha inoltre deciso di istituire un Gruppo
di esperti sulla Trasparenza ed efficienza del mercato, con un mandato ad
esplorare le interazioni tra quattro elementi: trasparenza, formazione dei
prezzi, best execution e struttura dei mercati secondari. Claes Norgren,
Direttore generale della Swedish Finansinspektionen, presiederà il gruppo.
Un rapporto preliminare è atteso per la riunione del Cesr del prossimo
giugno. Il Cesr ha ricevuto dalla Commissione Europea due richieste di
parere su possibili misure attuative di disposizioni contenute nella
proposta di Direttiva sul Market abuse e nella proposta di Direttiva sui
Prospetti. Per preparare tali lavori sono stati istituiti due Gruppi di
esperti: un Gruppo di esperti sul market abuse, presieduto da Stavros
Thomadakis, Presidente della Hellenic Capital Market Commission; un Gruppo
di esperti sui prospetti, presieduto dal Prof. Fernando Teixeira dos Santos,
Presidente della Portuguese Comissão do Mercado de Valores Mobiliarios (Cmvm).
Le richieste di parere possono essere consultate nel sito internet del Cesr
(sezione Consultative Papers) e dovrebbero essere intese come una prima
richiesta di contributi a tutte le parti interessate. Fatta salva la
consultazione finale con la Commissione Europea, il Parlamento dell'Unione
Europea e l'European Securities Committee, il Cesr ha deciso di istituire un
panel ad alto livello per la consultazione dei partecipanti al mercato, con
un numero limitato di membri designati a titolo personale. Sarà compito del
panel: fornire commenti sul modo in cui il Cesr sta esercitando il suo
ruolo, in particolare nel porre in atto la sua "Dichiarazione pubblica
sulle pratiche di consultazione"; assistere il Comitato nella
definizione delle priorità; segnalare al Cesr le incoerenze normative nel
Mercato Unico e le più significative evoluzioni del settore finanziario. Si
prevede che i membri del panel saranno nominati entro il giugno 2002. In
vista dell'imminente presidenza danese dell'Unione, la prossima riunione del
Cesr avrà luogo a giugno a Copenhagen.
CONSOB:
A PROPOSITO DELLA SENTENZA DEL TAR DEL LAZIO DEPOSITATA IL 27 FEBBRAIO 2002
Milano, 4 aprile 2002 - La Commissione prende atto con rispetto della
sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio che annulla la
delibera della Consob del 30 ottobre 2001 e il successivo provvedimento
dell'8 gennaio 2002. Nota, peraltro, che l'annullamento disposto dal Tar del
Lazio concerne il procedimento e la motivazione del provvedimento della
Consob, relativo al controllo solitario di Pirelli spa su Olimpia e al
controllo di fatto di Olimpia su Olivetti spa. La Commissione si riserva
ogni ulteriore valutazione quando saranno rese note le motivazioni della
sentenza.
FINANZIAMENTO
OPA DE AGOSTINI SU LOTTOMATICA
Milano, 4 aprile 2002 - Si è chiusa il 2 aprile con successo la prima fase
della sindacazione del finanziamento a medio-lungo termine di complessivi
Euro 650 milioni, organizzato ed inizialmente sottoscritto da BNP Paribas,
Lehman Brothers International (Europe) e Mediobanca - Banca di Credito
Finanziario S.p.A., per finanziare l'offerta pubblica di acquisto lanciata
dal Gruppo De Agostini tramite la controllata Tyche S.p.A. sulle azioni di
Lottomatica S.p.A. nello scorso mese di febbraio. Tyche S.p.A. è
controllata tramite la holding FinEuroGames S.à.r.l., della quale il Gruppo
De Agostini detiene il 76,84% e il 23,16 % è detenuto da Investitori
Associati III. Hanno aderito all'operazione, in qualità di Arranger, Banca
di Roma S.p.A., Banca Nazionale del Lavoro S.p.A., Banca Popolare Commercio
e Industria S.c.r.l., Banca Popolare di Novara S.c.r.l. e Unicredit Banca
Mobiliare S.p.A., banche di relazione del Gruppo De Agostini. Lottomatica,
con sede a Roma, è a capo di un gruppo operativo in Italia e all'estero nel
mercato dei giochi, dei servizi automatizzati ai cittadini ed alle imprese e
dei servizi di biglietteria. Dal 1993 gestisce, su concessione del Ministero
delle Finanze, il gioco del Lotto, di cui ha realizzato la completa
automazione attraverso la creazione di una rete di collegamento on-line. Per
il Gruppo De Agostini si tratta di un investimento industriale di lungo
periodo che rientra in una politica di diversificazione in settori diversi
dalle proprie attività tradizionali; De Agostini intende inoltre
valorizzare pienamente gli asset esistenti attraverso la creazione di
sinergie tra le due società e diffondere nuovi servizi e giochi al grande
pubblico tramite la rete esistente. I Mandated Lead Arranger, che hanno
raccolto l'interesse da parte di diverse banche italiane ed estere, hanno in
programma di lanciare la fase di sindacazione generale nella prima decade
del prossimo mese di aprile.
CONFERIMENTO
IMMOBILI GENERALI E ALLEANZA
Milano, 4 aprile 2002 - In data 1 aprile 2002 ha avuto effetto il
conferimento dei rami d'azienda immobiliari in Italia (relativi
principalmente a immobili non strumentali) di Assicurazioni Generali e di
Alleanza Assicurazioni nella società controllata Genimmobil. L'operazione
di conferimento ha per oggetto immobili per un valore complessivo di mercato
di circa 4.600 milioni di euro. L'atto di conferimento è stato stipulato in
data 10 gennaio 2002, a seguito dell'approvazione dell'operazione da parte
del Consiglio di Amministrazione di Assicurazioni Generali e Alleanza
Assicurazioni il 13 settembre 2002 e dall'Assemblea Straordinaria di
Genimmobil il 12 ottobre 2001. Mediobanca è advisor dell'operazione.
LA
TECNOLOGIA COMPAQ PER IL SISTEMA DI ADDESTRAMENTO DEL PIÙ AVANZATO AEREO
MILITARE DEL MONDO SIGLATO CON EADS UN ACCORDO DI 25 ANNI DA 26 MILIONI DI
DOLLARI (29,5 MILIONI DI EURO) PER EUROFIGHTER
Milano, 4 aprile 2002 - Compaq ha annunciato di aver siglato un contratto
della durata di 25 anni con European Aeronautic Defence and Space Company (Eads).
Compaq fornirà alla principale società aerospaziale europea 32 sistemi ad
alte prestazioni AlphaServer GS160 e numerosi server ProLiant che verranno
impiegati per la simulazione di avveniristici sistemi di armamento e di
controllo dell'Eurofighter, il più avanzato aereo da combattimento del
mondo. Inoltre Compaq metterà a disposizione la sua competenza per la
gestione e il supporto dei sistemi. I sistemi di simulazione dell'armamento
verranno installati in 32 località con sede in Inghilterra, in Germania, in
Italia e in Spagna come supporto all'addestramento per gli equipaggi degli
Eurofighter. Compaq fornirà, implementerà e gestirà le operazioni dei
sistemi AlphaServer con sistema operativo Tru64 Unix e dei server Proliant
basati su Intel. I sistemi AlphaServer di Compaq saranno utilizzati per host
computing, i server ProLiant invece svilupperanno l'ambiente del software.
Attraverso Compaq Global Services, inoltre, i servizi saranno disponibili
presso le sedi in cui sono stati installati i sistemi. Torsten Zinn,
direttore senior presso la divisione business di Eads e responsabile del
velivolo militare, ha dichiarato: "La scelta di intraprendere una
collaborazione a lungo termine con Compaq è per noi strategica, le
tecnologie IT cambieranno infatti radicalmente nel corso dei prossimi 25
anni, periodo che corrisponde esattamente alla durata del progetto
Eurofighter. Siamo sicuri che Compaq sarà in grado di gestire questo
cambiamento garantendo la funzionalità e la qualità delle prestazioni nel
tempo". Bob Haslam, direttore di Eurofighter GmbH, ha aggiunto:
"Il programma Eurofighter è della massima importanza per le capacità
di difesa dell'Europa e va a rafforzare ulteriormente la sicurezza
dell'Unione Europea in linea con quanto necessario in questo periodo di
grande incertezza. Il successo del programma Eurofighter dipende dai partner
coinvolti e la tecnologia AlphaServer di Compaq fornisce la basi per un
continuo sviluppo anche in futuro".
SABIC
RILEVA LE ATTIVITÀ PETROLCHIMICHE DI DSM
Milano, 4 aprile 2002 - Dsm e Sabic, il maggiore produttore petrolchimico
del Medio Oriente, hanno raggiunto un accordo in merito all'acquisizione da
parte di Sabic delle attività petrolchimiche di Dsm. La transazione
comprende il trasferimento di tutte le azioni delle imprese facenti capo a
Dsm Petrochemicals (Dpc), delle relative partecipazioni di Dpc nonché delle
attività di vendita e delle disponibilità tecnologiche, dei brevetti e dei
marchi interessati. Una volta conclusa,la transazione avrà effetto
retroattivo a partire dal 1 gennaio 2002. Dsm e Sabic prevedono che la
conclusione formale della transazione (il c.d. "closing") avverrà
intorno al 30 giugno 2002. La transazione prevede un importo totale di Eur
2,250 mld, di cui la prima metà verrà versata al momento della conclusione
e la seconda metà 4 anni e mezzo dopo il closing. Dsm rapporterà il
ricavato netto della cessione (net present value) a partire dalla data di
conclusione dell'operazione , sulla base del valore contante. In conformità
alle vigenti disposizioni di legge è stato richiesto ai Consigli d'Azienda
un parere in merito a questa transazione. Ove necessario,sono state
informate anche le associazioni sindacali e di categoria. Inoltre, la
cessione comporta anche l'approvazione delle Autorità garanti della
concorrenza e del mercato della Ue. Probabilmente la transazione dovrà
essere segnalata anche alle Autorità garanti della concorrenza e del
mercato dei paesi non appartenenti alla Ue. Nella transazione Dsm è stata
assistita da Credit Suisse First Boston, mentre JP Morgan Chase ha svolto
attività di consulenza per Sabic. Con questa acquisizione Sabic compie un
importante passo avanti nella implementazione della propria strategia
finalizzata alla crescita dell'azienda verso un ruolo di global player di
primo piano nel settore petrolchimico. La transazione vede un'ascesa di
Sabic dalla 22a all'11a posizione nel ranking mondiale dell'industria
petrolchimica e fa sì che Sabic divenga rispettivamente la terza e la
quarta azienda mondiale nel ramo del polietilene e del polipropilene.
Mohamed H. Al-Mady, Vicepresidente e Managing Director del Consiglio di
Amministrazione di Sabic ha dichiarato: "Questa è una grande
opportunità per la nostra azienda. L'acquisizione delle attività
petrolchimiche di Dsm rappresenta per Sabic un ottimo passo sia in chiave
strategica sia in chiave economica. In tal modo veniamo a occupare una
solida posizione di partenza all'interno del mercato europeo e poniamo le
basi per la realizzazione degli obiettivi di Sabic di divenire un leader
mondiale del settore. La fusione di gruppi manageriali, di reparti di
ricerca e sviluppo e di personale competente realizzata attraverso la
acquisizione non ha pari nel mondo industriale. Tutto ciò rappresenta una
buona notizia per i nostri clienti e i nostri fornitori e sta a significare
continuità e opportunità di crescita per le attività di produzione
petrolchimiche in Europa". Con la vendita delle proprie attività
petrolchimiche Dsm dà consistenza alla strategia formulata alla fine del
2000 e finalizzata allo sviluppo dell'azienda nella direzione di una
specialty company focalizzata sui prodotti biotecnologici e chimici di
elevata qualità destinati all'industria life science e ai materiali di
altissima qualità(Vision 2005: Focus and Value). Peter Elverding,
presidente del Consiglio di Amministrazione di Dsm, ha commentato
"Questa transazione rientra perfettamente nella nostra strategia
'Vision 2005: Focus and Value'. Sabic è un'azienda molto forte e molto
impegnata nel settore petrolchimico. Nel corso degli anni Dsm Petrochemicals
ha dato un ottimo contributo a Dsm e sono convinto che con questa
transazione lo sviluppo futuro di questa unità sia assicurato. Adesso Dsm
si concentrerà sull'ulteriore implementazione della strategia 'Vision 2005:
Focus and Value' ". Nel 2001 Dsm Petrochemicals ha realizzato un giro
di affari pari a EUR 2,4 mld e vende ogni anno circa 2,6 mln di tonnellate
di polimeri, soprattutto in Europa. La prevista cessione delle attività
petrolchimiche di Dsm a Sabic ha come oggetto principalmente Dsm
Hydrocarbons B.V, Dsm Polyethylenes B.V, Dsm Polypropylenes B.V.(tutte con
sede nei Paesi Bassi), Dsm Polyolefine GmbH (Dpo, Germania) , nonché Dsm
Hydrocarbons Americas Inc e Dsm Polypropylenes North America Inc.(con sede
negli Stati Uniti). In previsione della cessione tali attività erano già
state inglobate dal 1 gennaio 2001 nel Gruppo Dsm Petrochemicals (Dpc).
Oltre alle attività succitate nelle previste operazioni di cessione
rientrano anche le interessenze di Dsm in Dsm Transport Maatschappij (Dtm
Pipelines) e la rete di canalizzazione integrata presente nell'Europa
nord-occidentale (Arg e Pall) nonché diverse partecipazioni di Dpc in Cina
e in Malesia. Nella cessione sono incluse anche tutte le disponibilità
tecnologiche interessate nonché le attività della licenziataria
controllata Stamicarbon per Dpc e le attività che vengono espletate in
maniera pressoché totale per Dsm Petrochemicals dai reparti di supporto di
Dsm, quali le attività di Dsm Research inerenti la petrolchimica e le
attività di vendita in Belgio, Danimarca, Francia, Spagna, Italia,
Germania, nel Regno Unito e in Turchia che hanno luogo esclusivamente a uso
di Dpc, nonché Dsm Sales International. In totale saranno circa 2300 i
dipendenti di Dsm che passeranno a Sabic. Presso Dpc lavorano circa 2060
persone, di cui circa 1530 a Geleen (Paesi Bassi) e 530 a Gelsenkirchen
(Germania). Le attività delle altre unità di Dsm che operano
esclusivamente per conto di Dpc interessano circa 220 persone. I dipendenti
di Dpc a Geleen verranno assorbiti di diritto da una nuova società,
denominata De Petrochemicals Limburg B.V. Il contratto collettivo di lavoro
attualmente vigente per Dsm Limburg B.V. rimarrà in vigore per tutta la sua
durata (fino al 1 aprile 2003), ad eccezione di alcune disposizioni che sono
direttamente connesse a Dsm N.V., quali per es. il piano di partecipazione
agli utili annuali legato al risultato e la normativa aziendale per l'
acquisto di opzioni da parte dei dipendenti Durante la concertazione con le
associazioni sindacali verrà ricercata la possibilità di trovare
alternative adeguate. Per quanto riguarda la sede di Gelsenkirchen il datore
di lavoro (soggetto giuridico) Dsm Polyolefine GmbH rimarrà invariato; le
azioni della società vengono trasferite a Sabic. Tale trasferimento non
comporterà alcuna modifica delle condizioni di lavoro attualmente in
vigore. Ciò vale anche per quanto attiene il passaggio a Sabic di quei
dipendenti di Dsm che al momento non espletano attività lavorative
all'interno di Dpc o di Dpo. La transazione avrà come effetto una forte
partnership tra Dsm e Sabic. Soprattutto nella sede di Geleen i partner
dipenderanno l'uno dall'altro per quanto riguarda la fornitura di materie
prime, di prodotti, di servizi e di utilities. Dsm opera in tutto il mondo
nel mercato dei prodotti life science,nei materiali di alto profilo e nei
prodotti chimici industriali. Dsm ha un giro d'affari di Eur 8 mld e conta
22.000 dipendenti a livello mondiale (dati relativi al 31 dicembre 2001),
attivi in oltre 100 sedi. In molte delle proprie attività Dsm è un'azienda
di primissimo piano nella "élite industriale mondiale". La
strategia del gruppo è focalizzata sulla realizzazione di un giro di affari
che si attesti su circa Eur 10 mld nel 2005. Almeno l'80 % di tale giro di
affari verrà realizzato con le cosiddette specialties, prodotti
biotecnologici e chimici di elevata qualità per l'industria life science e
materiali di alto profilo qualitativo. La strategia "Vision 2005"
imprimerà una accelerazione alle operazioni, già avviate in precedenza, di
concentrazione su posizioni mondiali di leadership in attività a più
elevato valore aggiunto, su una forte crescita e su risultati più stabili.
Il ricavato della cessione delle attività petrolchimiche di Dsm verrà
impiegato per acquisizioni nei segmenti specialty della chimica, come già
comunicato nel 2000 al momento dell'ufficializzazione della nuova strategia.
Allora Dsm indicò che i disinvestimenti e le acquisizioni previsti non
sarebbero probabilmente avvenuti contemporaneamente. Questo potrebbe
verificarsi in questo caso. Dsm attribuisce massima importanza al fatto che
si segua la direzione tracciata nella strategia "Vision 2005" e
che venga completato il processo di trasformazione messo in atto. Per questo
il ricavato della cessione delle attività petrolchimiche verrà dato in
gestione alla controllata , denominata Dsm Vision 2005 B.V. Anche il
ricavato dei disinvestimenti in Ebn (Energie Beheer Nederland) verrà dato,
in linea di massima, in gestione a questa società. La società Dsm Vision
2005 B.V. emetterà azioni privilegiate per una Fondazione privilegiata. Per
numerose delibere societarie, tra cui rientra anche l'utilizzo dei fondi
dati in gestione alla società , per scopi diversi da quelli sanciti nella
strategia "Vision 2005", sarà necessaria l'autorizzazione di
questa Fondazione. In qualità di Amministratori della Fondazione verranno
nominati 3 membri del Consiglio di amministrazione e 3 membri del Collegio
sindacale di Dsm. Questa istituzione avrà una durata limitata , pari alla
durata dell'implementazione della strategia, vale a dire al massimo fino
alla fine del 2005. Sabic, la maggiore impresa petrolchimica del Medio
Oriente, ha sede a Riad (Arabia Saudita) ed è stata fondata nel 1976. In
quell'anno il Governo saudita decise di utilizzare come materia prima per la
produzione di sostanze chimiche e di polimeri gli idrocarburi gassosi
liberatisi durante l'estrazione del petrolio. Il 70 % delle azioni di Sabic
è in mano al Governo dell'Arabia Saudita, mentre il restante 30% è
detenuto da privati sauditi e di altri paesi del Consiglio di Cooperazione
del Golfo. Le attività di Sabic sono organizzate in Strategic Business
Units (SBU), le quali si articolano su cinque Industry Groups: Basic
Chemicals, Polymers, Intermediates, Fertilizers e Metals. In Arabia Saudita
Sabic dispone di due grandi sedi industriali (Al-Jubail e Yanbu) dotate di
16 impianti di produzione su scala mondiale. Una parte di questi vengono
gestiti in collaborazione con partner multinazionali come Exxon Mobil, Shell,
Fortum, Ecofuel/ENI e Mitsubishi Chemicals. Oltre a questo Sabic detiene
anche partecipazioni in altri tre impianti di produzione nel Bahrein. Negli
ultimi 16 anni la capacità di produzione totale di Sabic è aumentata
notevolmente fino a raggiungere i 35 mln di mt annue nel 2001. Sabic occupa
in tutto il mondo circa 14.500 dipendenti, per la maggior parte situati in
Arabia Saudita. Nel 2001 l'azienda ha realizzato un giro di affari di circa
SR 29 mld (EUR 8,9 mld) e un utile netto di circa SR 1,8 mld (Eur 550 mln).
ASSOLOMBARDA:
FEBBRAIO 2002: PROSEGUE LA RIPRESA DELLE INDUSTRIE MANIFATTURIERE MILANESI
GLI IMPRENDITORI MILANESI PREFIGURANO UN'EVOLUZIONE FAVOREVOLE DELL'ECONOMIA
ITALIANA PER I PROSSIMI MESI.
Milano, 28 marzo 2002 - Queste sono le principali indicazioni emerse dalla
consueta Indagine Congiunturale Rapida condotta dal Centro Studi
Assolombarda su un campione di circa trecento imprese manifatturiere. Di
seguito viene sinteticamente commentato il trend fatto segnare dagli
indicatori considerati nell'indagine, supportato da una visualizzazione
grafica delle serie storiche dei saldi tra opposte indicazioni di tipo
qualitativo sia destagionalizzati (depurati cioè degli effetti legati alla
durata e alla composizione dei mesi*), sia di lungo periodo (ciclo-trend). I
dati grezzi sulla produzione industriale hanno fatto registrare un saldo
positivo tra opposte indicazioni pari al +24%. A livello settoriale, è
stato soprattutto il comparto alimentare a far registrare le migliori
performance; viceversa, la crescita è più contenuta nel comparto
elettronico. Le previsioni fornite dagli imprenditori per i prossimi 3-4
mesi hanno fatto segnare un saldo positivo del 25%. Il saldo
destagionalizzato ha fatto registrare il + 15,03%. È continuata a febbraio
la crescita della domanda interna: il saldo relativo agli ordini interni è
stato del +17%. Anche in questo caso, il settore alimentare ha fatto
rilevare l'andamento più sostenuto e, al contrario, l'elettronica quello più
cedente. Gli imprenditori si sono dichiarati ottimisti sullo scenario a
breve: il saldo sulle previsioni relative agli ordinativi interni ha fatto
registrare il +27%. Il saldo destagionalizzato ha fatto segnare il +16,92%.
Positiva la situazione anche sul fronte della domanda estera: il saldo
registrato è stato del +9%. Gli unici settori che hanno segnalato una
diminuzione della domanda estera sono stati l'alimentare e la metallurgia.
Il saldo sullo scenario previsivo a breve ha fatto registrare un +25%,
mentre quello destagionalizzato è risultato pari allo 0,51%. Gli
imprenditori milanesi hanno segnalato una crescita marcata per il fatturato
interno: il saldo registrato è stato pari al +23%. Solo il comparto
elettronico ha fatto registrare un saldo negativo, mentre il comparto
alimentare ha segnalato l'incremento più elevato. Il saldo
destagionalizzato è risultato pari al +11,30%. Le imprese hanno segnalato
in crescita anche la situazione relativa al fatturato estero: il saldo
registrato è stato pari al +17%. Metallurgia, elettronica ed alimentare
sono stati gli unici comparti che hanno segnalato un decremento. Il saldo
destagionalizzato è stato 5,72%. È risultata meno negativa la situazione
relativa all'occupazione dipendente: il saldo è stato pari al -5%. I
settori che hanno fatto registrare saldi positivi sono il chimico-gomma, la
meccanica e il sistema moda. È continuato il trend di progressivo
miglioramento del clima di fiducia: il saldo registrato è stato, infatti,
pari al +13%. Questa situazione è risultata omogenea e ha riguardato tutti
i comparti settoriali e le classi dimensionali oggetto d'indagine.
BILANCIO
2001 GRUPPO WEBEGG: CRESCE IL FATTURATO CONSOLIDATO (+18%)
Milano, 4 aprile 2002 L¹Assemblea ordinaria degli azionisti di Webegg
(gruppo Olivetti Telecom Italia) ha approvato il bilancio di Webegg S.p.A.,
per l¹esercizio 2001, chiuso con un fatturato di 39.1 milioni di euro ed un
risultato di gestione di circa 900 mila euro. Dopo il risultato di gestione,
sono stati spesati nell'anno oneri straordinari di IPO per circa 2 milioni
di euro. La società presenta un patrimonio netto pari a 65.4 milioni di
euro e una disponibilità finanziaria netta pari a 21.9 milioni di euro. L¹Assemblea
ha anche esaminato il bilancio consolidato 2001 del Gruppo Webegg,
caratterizzato da un patrimonio netto di 67.8 milioni di euro e una
disponibilità finanziaria netta di 30.3 milioni di euro; le risultanze
economiche evidenziano un fatturato pari a 91.7 milioni di euro rispetto ad
un consolidato pro-forma 2000 di 74.9 milioni di euro (+ 18%) e un risultato
di gestione pari a 7.5 milioni di euro. Il Gruppo Webegg
(www.gruppowebegg.it), con circa 800 addetti a marzo 2002, e sedi a Milano,
Torino, Bologna, Roma e uffici a San Francisco, indirizza , attraverso un
approccio multidisciplinare, la consulenza strategica per il posizionamento
delle aziende in Rete, integrando soluzioni proprie e derivanti dal suo
network di partnership con società leader a livello mondiale. Partner
principali del Gruppo Webegg sono: Applix, Digital Think, Kana, Documentum,
Fame, Leading Market Technologies, Misys, Plumtree, Siebel, Sybase.
PROGRAMMA
ESTATE 2002: AIR FRANCE CARGO AUMENTA L'OFFERTA DELL'8,5 %
Milano, 4 aprile 2002 - Air France Cargo ha lanciato il nuovo programma
estivo 2002 il 31 marzo scorso. Rispetto al programma estivo 2001, l'offerta
di Air France Cargo, espressa in tonnellate chilometro offerte, risulta
essere in aumento dell'8,5%, di cui +9,8% per i voli misti (merci nelle
stive degli aeromobili passeggeri) e +7,3% sui voli cargo. L'offerta sugli
Stati Uniti é stata migliorata grazie a: un'ottava frequenza cargo
settimanale su New York-JFK, una settima frequenza cargo settimanale su
Chicago. I due voli settimanali su Houston sono stati mantenuti. Inoltre é
stata aumentata la capacità sulle Antille, con 2 frequenze cargo
settimanali invece di una su Fort-de-France e Pointe-à-Pitre. Sull'America
latina, Air France Cargo punta sulla stabilità dell'offerta, con 5 voli
settimanali su Città del Messico, 2 voli settimanali su San Paulo, Buenos
Aires, Montevideo e 1 volo settimanale su Bogotà. In Estremo-Oriente, Air
France Cargo aumenta sensibilmente le frequenze sulla Cina, con un 3° volo
settimanale su Shanghai e un 6° volo settimanale su Hong Kong. Sul
Giappone, la capacità é stata mantenuta con 4 voli settimanali su Tokyo e
1 volo settimanale su Osaka. Verso l'India, Air France Cargo propone, senza
cambiamenti rispetto all'estate scorsa, 2 voli settimanali su Delhi e 1 volo
settimanale su Mumbaï. Il collegamento su Madras passa invece da 3 a 2 voli
a settimana. Sul resto dell'Asia, Air France Cargo collega, con aeromobili
cargo, Bangkok 3 volte a settimana, Singapore e Seoul con 2 voli
settimanali. Mentre su Taipei Air France Cargo sospende il collegamento ma
propone due voli a settimana su questa destinazione grazie ad un accordo con
Eva Air che consente di disporre di una capacità di 40 tonnellate sugli
Md11 di questa compagnia. La crescita dell'offerta sull'Africa é
significativa, sia grazie all'aumento della capacità degli aeromobili
passeggeri (con l'arrivo degli Airbus A330) che al mantenimento degli
aeromobili cargo. In tal modo, per essere in grado di rispondere alla forte
domanda del mercato, Air France assicura il collegamento settimanale di 7
città dell'Africa dell'Ovest e Centrale con un A300B4 cargo della compagnia
olandese Farnair: Abidjan, Bamako, Bangui, N'Djamena, Niamey, Ouagadougou,
Port-Harcourt. Il collegamento di Dakar é mantenuto con 4 voli settimanali
in B747-200F di Air France Cargo. Infine, sempre un B747-200F assicura il
collegamento dell'Africa dell'Est su Dar-es-Salam, Djibouti, Entebbe e 4
voli settimanali su Nairobi. La rete Africa é completata, sul Maghreb, da 3
voli settimanali su Casablanca con un A300B4 della Farnair e da 2 voli
settimanali su Tunisi (invece di 1) in B737F della compagnia Aigle Azur. Per
quanto riguarda l'oceano Indiano, Air France Cargo offre, ogni settimana, 4
voli cargo su Réunion e 2 voli su Antananarivo e Mauritius. Infine, verso
il Medio-Oriente, la capacità su Beyrouth é stata notevolmente aumentata
grazie alla sostituzione dell'A310 con un B777. Le altre destinazioni di
questa regione sono state mantenute con, in particolare modo, Jeddah e Doha
(1 frequenza settimanale), Dhahran e Koweit (2 frequenze settimanali). I
nuovi B747-400Erf (Extended Range Freighter) saranno messi in servizio a
partire dal prossimo ottobre 2002.
NUOVI
ORARI PER I VOLI DI LINEA SIGLATI AZZURRAAIR VERSO LE PIÙ IMPORTANTI CITTÀ
EUROPEE, IN CODE SHARE CON ALITALIA.
Bergamo, 4 aprile 2002 In seguito al nuovo accordo di code-.share con
Alitalia- che vede Azzurraair di nuovo protagonista nel settore dei voli di
linea internazionali, è stato definito il nuovo orario dei voli europei
siglati ZS, valido dal 31 marzo al 26 ottobre 2002. Fiore all'occhiello del
timetable sono i voli che collegano Malpensa alle città di Oporto, Bilbao e
Salonicco. Azzurraair, infatti, è l'unico vettore a disporre di un rolo
senza scali intermedi per raggiungere queste tre località. Malpensa-Oporto:
10.30- 12.15; Malpensa-Bilbao: 19.55-21.15; Malpensa-Salonicco: 13-40-17.15
oppure 20.20 - 23.55. Tutti i collegamenti vengono effettuati
quotidianamente da Malpensa - andata e ritorno- Oporto. Bilbao, Amburgo e
Stoccolma sono servite una volta al giorno. Mentre Salonicco e Copenhagen
due volte al giorno. Va ricordato, inoltre, che la compagnia aerea privata
mantiene. con grande successo. il volo e la linea che da diversi anni
collega lo scalo di Bergamo Orio al Serio a Roma. Gli orari particolarmente
vantaggiosi sono : Bergamo-Roma 07.15-08.20 (escluso domenica)- Roma-Bergamo
19.05-20.10 (escluso sabato).
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SEMINAR" IL PRIMO WORKSHOP GRATUITO PER IMPARARE A OTTIMIZZARE LE
PROPRIE RISORSE PERSONALI
Milano, 4 aprile 2002 - Hrd Training Group, società leader in Italia nella
formazione, terrà presso la sua sede di Milano in C.so XXII Marzo 19 "Energy
Seminar", il primo workshop gratuito per imparare a ottimizzare le
proprie risorse personali. Il seminario, previsto per il giorno 9 aprile
alle ore 10.00, avrà una durata di tre ore nell'arco delle quali sarà
possibile imparare a migliorare l'approccio personale alle più importanti
situazioni della vita professionale e privata. I principali argomenti del
corso: Come comunicare efficacemente con se stessi e con gli altri; Come
gestire lo stress: sfera di coinvolgimento, influenza e controllo; Come
gestire i propri stati d'animo e costruire l'energia fisica per mettere in
pratica le cose apprese. Per iscrizioni: Inviare propri dati (nome-azienda-ruolo-tel)
all' indirizzo e-mail g.lostimolo@hrdonline.it
L'AUSTRIA
LANCIA IL PIÙ GRANDE PROGETTO GLOBALE DI RICERCA EUROPEA DEL 2002 L'ITALIA
CONTRIBUISCE ALLA RICERCA ADERENDO AL PROGETTO "GLOBAL CLIMATIC WIND
TUNNEL"
Vienna, 4 aprile 2002 - L'Austrian Business Agency, l'agenzia austriaca di
assistenza e consulenza per investitori stranieri, ha annunciato il lancio
di quattro grandi programmi di ricerca che interessano diversi settori
industriali. Questi progetti, a tecnologia avanzata, completano la serie di
centri di ricerca europei e globali fondati da alcune multinazionali in
Austria, per esempio nel campo delle biotecnologie (Boehringer Ingelheim,
Roche, Baxter, Novartis, Eli Lilly), dell'elettronica (Sony, Ericsson,
Siemens, IBM) o nel settore automobilistico (BMW, GM/Opel, Magna,
Bombardier-Rotax). Tre grandi aziende italiane, Ansaldo, Breda e Firema,
hanno aderito al progetto Global Climatic Wind Tunnel. Nella seconda metà
del 2002 inizierà l'attività Rail Tec Arsenal, la più grande ed avanzata
galleria climatica del vento, nata per testare gli effetti di condizioni
climatiche estreme sulle prestazioni, sicurezza e comodità, di aerei,
treni, metropolitane, automobili e altri sistemi e componenti di veicoli.
Questo nuovo centro globale per la simulazione climatica, che ha richiesto
un'investimento di più di 70 milioni di Euro, è una società
pubblico-privata guidata dall'Arsenal Research, una società di ricerca
austriaca che si occupa di innovazioni nel campo delle ferrovie, per il TGV,
l'Eurostar e ICE. I principali produttori di materiale rotabile hanno
puntato su questo progetto, tra cui Siemens e Adtranz (Germania), Alstom
(Francia), Ansaldo, Breda e Firema (Italia) come anche Bombardier Rotax
(Canada). Molti hanno insediato i rispettivi centri europei di competenza
nell'attività ferroviaria in Austria, come Siemens (unità di alimentazione
nel settore ferroviario), Bombardier (vetture metropolitane) and Adtranz
(motori elettrici). 100 milioni di Euro per il Programma di Ricerca
Austriaco Genoma A metà del 2002, verrà avviato il progetto di ricerca che
rientra nel Programma di Ricerca Austriaco sul Genoma (GEN-AU) che prevede
un investimento di 100 milioni di Euro nei prossimi nove anni e che sarà
integrato nel programma di ricerche "Co-Gene" dell'Unione Europea.
Il Consiglio Austriaco per la Ricerca e la Tecnologia dello Sviluppo,
insieme a esperti internazionali, è nella fase finale di approvazione dei
primi progetti nati per stimolare e supportare la ricerca di base sul genoma
e sul post-genoma, che ha come scopo la ricerca di nuove terapie mediche e
processi produttivi nelle biotecnologie e in chimica. Allo stesso tempo,
Gen-Au servirà come un catalizzatore per i nuovi brevetti austriaci,
spin-off, prodotti e start-up. Il Centro formazione di Vienna per l'Anti-Desease
Effort Europeo in Africa La Vienna School of Clinical Research, un centro
internazionale di formazione fondato nel 2001 per corsi post-laurea a
dottori e ricercatori biomedici in Africa, nel Medio Oriente e nel Centro ed
Est Europa, ha recentemente firmato un accordo per servire come centro di
formazione europeo per un ambizioso programma da 200 milioni di Euro,
finanziato dall'Unione Europea. L'istituzione che coordinerà la formazione
e la preparazione dei dottori e dei ricercatori che partecipano al Edctp -
the European & Developing Countries Clinical Trial Program - mira a
promuovere le ricerche cliniche studiate per combattere le principali
malattie connesse con la povertà (Aids, tubercolosi e malaria) che
affliggono l'Africa. 300 milioni di Euro per il Centro Europeo Neutron
Scattering Austron, un centro di eccellenza internazionale per la ricerca è
attualmente in fase di studio e verrà probabilmente lanciato nel prossimo
futuro in Austria. Il progetto sarà focalizzato sull'analisi della materia
con la tecnica della dispersione di neutroni, una tecnica essenziale per
sviluppare nuovi materiali, prodotti e processi in campi come ingegneria,
biotecnologia, scienze naturali, biologia ed elettronica. Austron è un
progetto multinazionale congiunto che include 300 ricercatori con un
investimento di più di 300 milioni di Euro, aperto alla cooperazione con
diverse nazioni del Centro ed Est Europa come Italia, Svizzera e Turchia. Il
centro di ricerca, ideato per colmare le lacune conoscitive sui neutroni,
sarà incluso nelle reti globali di ricerca come l'European Spallation
Source, la Spallation Neutro Source negli Usa, il Japanese Joint Project e
il Research Reactor Munich II. René Siegl, amministratore delegato dell'Austrian
Business Agency, afferma: "Questi progetti, insieme alla continua
fiducia di importanti multinazionali nell'Austria come business location,
sottolineano il riconoscimento internazionale sempre più vasto per le
grandi capacità di ricerca e sviluppo gestite dall'Austria".
L'avanzata infrastruttura tecnologica austriaca comprende 300 reti e gruppi
industriali high-tech, parchi tecnologici e industriali all'avanguardia,
2000 istituti di ricerca e sviluppo, centri d'innovazione e istruzione
superiore. Inoltre il primo laboratorio certificato al mondo per misurare il
livello di radionuclide nell'aria, uno strumento chiave per l'attuazione e
il rispetto del Ctbt, il trattato internazionale sui test atomici, è stato
aperto all'interno del Centro di Ricerche Austriaco Seibersdorf alla fine
del 2001. Nel 2001 record di investimenti in Austria supportati da Austrian
Business Agency Austria Business Agency offre gratuitamente ai potenziali
investitori una vasta gamma di servizi di consulenza e assistenza nello
sviluppo di progetti al fine di accelerare il loro ingresso nel mercato
austriaco. Nel 2001, Aba ha ottenuto risultati da record fornendo il suo
supporto a 120 aziende straniere, di cui 7 italiane, per un volume totale di
investimenti di circa 590,95 milioni di Euro , il 6,7% in più rispetto al
2000. Attualmente, ABA fornisce consulenza a 265 società potenzialmente
interessate ad investire in Austria.
NAPOLI
PREMIA IL DESIGN
Milano, 4 aprile 2002 - Al termine di una gara internazionale
l'amministrazione partenopea ha scelto il progetto di arredo urbano che
l'accompagnerà nel prossimo futuro. Questa scelta rappresenta una svolta
che, nel suo ambito non è azzardato definire epocale. Napoli infatti è la
prima città italiana per la quale è stato progettato un sistema d'arredo
urbano tagliato su misura per il suo clima, la sua cultura, la sua gente.
Fino ad ora la maggior parte dei "pubblici arredi" sono stati
pensati per essere prodotti in serie a basso costo e per funzionare in
qualsiasi città: stessi pali, stessi cartelli, stessi orologi, stesse
fioriere, stessi cestini... su cui, al massimo, viene applicato lo specifico
stemma cittadino. Se è vero che Bari non è come Baltimora, e Parigi è
diversa da Palermo, che ogni città ha un'anima e una storia, appare sensato
dire che l'arredo urbano deve cercare un dialogo con esse. È quanto ha
fatto la Jolly Pubblicità progettando per Napoli una serie di manufatti
realizzati con una qualità costruttiva riconosciuta a livello dei nostri
acclamati vicini del Nord Europa, connotata però da soluzioni, colori,
forme e materiali pensati per vivere insieme a un popolo che ama stare
all'aperto e che reinventa di continuo il proprio modo di esistere. Il
progetto è un lavoro in team fra uno specialista del settore, l'architetto
Paolo Casti e uno studio di fama internazionale, l'Atelier degli architetti
Alessandro e Francesco Mendini. Il sistema di arredi "a misura di
Napoli" si basa su quattro linee guida: unicità, funzionalità,
sicurezza, inserimento ecologico e armonico nell'ambiente. A loro volta le
linee guida si esprimono in tre linguaggi: forma, colore, materiali e vivono
in ognuno dei 12 elementi base che danno vita alla serie, dai grandi
impianti per le affissioni, alle paline con orologio, ai cestini-anfora per
i rifiuti. Gli elementi di spicco del progetto sono due: il sistema di
attacco al suolo per 'i pali a stelo' e la colonna con bussola. L'innesto a
terra è una novità, un'idea brevettata che l'arch. Casti covava da qualche
anno e che finalmente è riuscito a mettere in atto: di un'hardware'
indipendente, a forma di cilindro metallico inserito nel suolo per circa
quaranta centimetri in modo da garantire stabilità al manufatto senza
interferire con i sottoservizi. In superficie resta visibile un disco dorato
che sembra una grande moneta. Il foro è grande come la spina del
'palo-software' che in questo modo può essere sfilato e agevolare anche
l'eventuale sostituzione del manufatto: un orologio, per esempio, può
essere cambiato con un cestino o con un parapedonale e in caso di rimozione
il foro sarà tappato in attesa di essere riutilizzato. La colonna a 'totem'
propone la sintesi di quattro funzionalità: panchina, infosystem, bussola e
barometro. Si tratta di una seduta circolare composta da dodici conci di
marmo rosso che bloccano a terra la colonna. Al centro svetta un cilindro
costituito da tre pannelli retro-illuminati, raccordati e separati da
elementi in alluminio. Sulla struttura di alluminio è posta una bussola che
orienta gli astanti rispetto ai punti cardinali, ai venti e al paesaggio.
Nessuna bussola è uguale all'altra in quanto la combinazione degli elementi
varia a seconda di dove viene posto il totem. Per ognuno di essi sarà
quindi realizzata una grafica speciale. Sopra la bussola sta una calotta
semisferica trasparente e colorata. La nota cromatica muta in relazione alle
previsioni meteo variando con una gamma di sfumature: dal rosso del cattivo
tempo fino all'azzurro di quello buono. Questa 'mutazione' cromatica avviene
attraverso un barometro digitale che elabora i parametri di umidità e
pressione traducendoli in segnali informatici, a loro volta trasformati in
frequenze cromatiche, convogliate verso l'alto da un proiettore che illumina
la superficie interna della calotta. Altro punto di forza è la palina
orologio. Il palo a stelo è di alluminio e sembra sfidare i principi della
statica con il suo punto d'appoggio rastremato che va a innestarsi in un
cilindro metallico inserito nel suolo in maniera permanente.
AILOG
PROMUOVE A PARMA UN CONVEGNO PER DISCUTERE E APPROFONDIRE LE TEMATICHE
DELL'ORGANIZZAZIONE DEL TRASPORTO MERCI IN ITALIA
Milano, 4 aprile 2002. - Ailog (Associazione Italiana di Logistica e di
Supply Chain Management) in collaborazione con il Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti e con l'Unione Parmense degli Industriali
organizza a Parma il 17 maggio p.v. un convegno dal titolo: "Dalla
nuova logistica la chiave per risolvere il problema del trasporto". Al
convegno sarà presente portando una testimonianza concreta sui nuovi
orientamenti e sulle strategie più attuali il Ministro delle Infrastrutture
e dei Trasporti Pietro Lunardi. Al tavolo sono invitati istituzioni,
operatori di settore e aziende leader italiane. La sede parmense si trova
presso l'Auditorium-Centro Congressi Cariparma e Piacenza, via La Spezia,
138/A-località Cavagnari; la formula di partecipazione è gratuita e aperta
i soci Ailog. "Ancora una volta - afferma Giorgio Maggiali, Presidente
Ailog, - vogliamo affrontare un argomento di grande attualità focalizzato
sull'utilizzo intelligente delle attuali infrastrutture per evitare in
futuro paralisi totali delle merci." "Sappiamo - ricorda Maggiali
- che il trasporto delle merci rappresenta oggi un grosso problema,
soprattutto ove si pensi alla elevatissima percentuale di mezzi che
viaggiano sulle strade. L'approccio tradizionale ha sempre privilegiato
soluzioni dirette quali per esempio la costruzione di nuove vie di traffico,
l'adozione di orari differenziati, la modernizzazione degli automezzi, etc.
Con il Convegno di Parma del 17 maggio, intendiamo fornire ed evidenziare
un'ulteriore possibilità per migliorare la situazione dei trasporti.
Storicamente i trasporti hanno rappresentato il più importante braccio
operativo della logistica, ora si rende necessario invertire il
ragionamento: non è più la logistica che ha bisogno del trasporto, ma è
il trasporto che, per funzionare meglio, ha bisogno di una nuova logistica.
Si tratta di una logistica di "canale" che sempre più le imprese
stanno cercando di mettere in pratica. Questo apparente paradosso verrà
approfondito e discusso anche con il Ministro Lunardi, nostro ospite al
Convegno." Infolink: www.ailog.it
COAL
ENTRA IN INTERDIS
Milano, 4 aprile 2002 . Con l'obiettivo di migliorare ulteriormente le
condizioni d'acquisto per sostenere la sempre maggiore concorrenza di grandi
gruppi italiani e stranieri e per rispondere con sofisticate strategie di
marketing alle molteplici esigenze della propria clientela, la cooperativa
Coal di Camerano (Ancona), ha scelto il modello vincente di Interdis, uno
dei più innovativi gruppi della Distribuzione Organizzata in Italia. La
decisone dei soci Coal di aderire al gruppo Interdis è stata assunta dopo
una attenta analisi comparata delle più importanti organizzazioni della
distribuzione italiana. La Coal soc. coop. a r.l. è un centro distributivo
che conta 320 punti vendita (66 Supermercati, 102 Superette, 142 Negozi
Tradizionali ed 10 Discount) ed e¹ presente con i propri punti vendita
nelle Marche, Abruzzo, Umbria, Romagna e Lazio. Nel 2001 ha sviluppato un
fatturato alla vendita di oltre 210 milioni di Euro ai quali vanno aggiunti
altri 56 milioni di Euro derivanti dalla controllata Dea Market che opera
nel settore Cash & Carry. "Per Coal questa operazione è
sicuramente importante al fine di acquisire nuovi soci/affiliati e competere
nel lungo periodo con performance eccellenti sul territorio", spiega
Claudio Verdecchia, Presidente della Cooperativa. "Inoltre, con l'aiuto
dei servizi della Sede Centrale, potremo sempre più affinare la capacità
di fidelizzare in termini cognitivi i consumatori di tutti i nostri punti di
vendita. Con questo ulteriore nuovo ingresso, Interdis inizia il nuovo anno
con 21 imprese associate per un totale di 2.591 punti di vendita ed una
superficie di vendita pari a 1.044.123 mq. Il fatturato del 2001,
considerando le nuove aperture, si e¹ chiuso con un incremento del 4,8%,
pari a 4.051 milioni di Euro. Interdis a fine 2001 ha inoltre aderito alla
supercentrale Mecades (Metro, Sintesi-Despar, Sisa) che l¹ha proiettata tra
i grandi della distribuzione italiana con un fatturato di circa 12 miliardi
di Euro ed una quota di mercato grocery del 12,3% (Acnielsen Gnlc Gennaio
2002).
PORTO
DI GENOVA: TRAFFICI GENNAIO/FEBBRAIO 2002
Genova, 4 aprile 2002 - Il traffico contenitori nei primi due mesi dell'anno
è stato di 226.921 teu (-6,5%) così suddivisi: VTte 122.267 (-6,1%), Sech
38.929 (-10,5%), Messina 36.226 (-12,9%) altri terminal (Grimaldi, Genoa
Metal Terminal, Rebora e Grendi) 17.617 (+5,8%) e Multipurpose 11.882
(+10,9%) Da osservare che il rallentamento nel traffico contenitori è
passato dal -10% del mese di gennaio al -6,5% di febbraio con un recupero di
4 punti e dalle prime indicazioni ricevute tale inversione di tendenza potrà
essere consolidato dal prossimo mese di marzo. Si assiste inoltre ad un
aumento, sempre nel mese di febbraio, del traffico contenitori pieni con
oltre 5 mila teu rispetto al mese di gennaio mentre il traffico dei vuoti
rimane stabile. Nel bimestre la movimentazione dei teu pieni è stata di
166.149 teu e 60.772 dei vuoti. Il traffico convenzionale, grazie alle
639.945 tonn. (+3,7%) movimentate a febbraio, chiude il bimestre con
1.265.365 tonn.(+0,9%) In particolare risultano fortemente in attivo i
seguenti terminal: Forest (prodotti della foresta) con 22.336 tonn.(+8,4%),
Terminal Frutta con 32.652 tonn.(+100,9%), Terminal Messina solo per la
merce varia con 38.816 tonn.(+5,1%), Genoa Metal Terminal 29.351 tonn.(+108,7%)
e Terminal Rebora con 6.680 tonn.(+7%) Nel comparto delle materie prime il
Terminal Rinfuse di ponte San Giorgio ha movimentato nel periodo
gennaio-febbraio 420.114 tonn.(+9,8%), il Porto Petroli 3.367.934 tonn.
(+2,7%) mentre per le Acciaierie di Cornigliano si ha una diminuzione del
10,3% (928.445 tonn.) In forte aumento il numero delle navi arrivate con
1.147 unità (+9,8%) per una stazza lorda di 20.461.622 tonn.(+6,8%) Il
traffico passeggeri nei due mesi è stato di 146.602 unità (-7,7%) di cui
132.115 (-10,5%) nel terminal traghetti e 14.487 unità (+28%) nel t5raffico
croceristico. I carri ferroviari arrivati e partiti carichi sono stati nel
bimestre 22.310 (-8,14%) di cui 13.428 (-15%) nel porto storico e 8.882 al
Vte (+5%) Il traffico complessivo nel periodo gennaio/febbraio è stato di
8.363.810 tonn.(-1,6%)
UN'INDAGINE
EVIDENZIA INCOMPRENSIONI TRA SCIENZA E SOCIETÀ
Bruxelles, 4 aprile 2002 - L'opinione pubblica si aspetta troppo dagli
scienziati, i quali non sono molto abili nel trasmettere il loro messaggio.
Queste sono due delle conclusioni cui è giunta un'indagine svolta nel Regno
Unito da Mori (Market and opinion research international), la quale mette in
rilievo il divario nella percezione della scienza tra l'opinione pubblica e
la comunità scientifica. Secondo l'indagine, il 61 per cento dell'opinione
pubblica si aspetta che la scienza "fornisca garanzie al 100 per cento
sulla sicurezza della medicina", ma gli scienziati sostengono che non
possono né dovrebbero fornire tali garanzie. Dall'altro lato, la difficoltà
degli scienziati nel gestire la pubblicizzazione del proprio lavoro è
dimostrata dal fatto che solo il sette per cento di essi considera
spontaneamente i media un gruppo con cui è importante comunicare. I due
terzi circa degli scienziati hanno ammesso di non aver parlato ai media
nell'ultimo anno. L'opinione pubblica ha inoltre sostenuto che gli
scienziati devono migliorare le loro capacità comunicative. Circa l'85 per
cento del pubblico ha affermato che gli scienziati dovrebbero migliorare il
modo in cui comunicano i risultati delle proprie ricerche al pubblico
attraverso i media. Ciò è particolarmente importante, in quanto il 90 per
cento degli intervistati fa affidamento sui media per le informazioni
scientifiche ed il 65 per cento ha indicato specificamente la televisione
come fonte di informazione. Nonostante l'evidente divario tra l'opinione
pubblica e la comunità scientifica, il pubblico sostiene ancora ampiamente
la scienza. Circa l'87 per cento degli intervistati ha affermato che la
scienza ha un impatto positivo sulla società e solo il tre per cento non è
d'accordo. I risultati dell'indagine sono serviti a sottolineare l'esigenza
di creare centri che mettano in contatto il pubblico, i media e la comunità
scientifica. Uno di questi centri, il "Science Media Centre",
inaugurato il 2 aprile nel Regno Unito, ha lo scopo di rendere la scienza più
accessibile al pubblico ed i media più accessibili agli scienziati. Il
centro è stato istituito da scienziati consapevoli dell'esigenza di
trasmettere meglio i risultati del loro lavoro e di ottenere un maggior
interesse e sostegno da parte del pubblico. Fiona Fox, responsabile del
nuovo centro, ha dichiarato: "Da un lato l'opinione pubblica sembra non
comprendere bene il modo in cui la scienza lavora e dall'altro molti
scienziati hanno difficoltà simili nell'intrattenere rapporti con i
media". Infolink: http://www.sciencemediacentre.org
LE
ONG EUROPEE REAGISCONO ALLE NUOVE RICERCHE SULLE COLTURE GM
Bruxelles, 4 aprile 2002 - A seguito di nuovi risultati della ricerca
pubblicati dall'Agenzia europea dell'Ambiente (Aea), tre Ong (organizzazioni
non governative) ambientaliste hanno rivolto un appello ai governi degli
Stati membri ed alla Commissione europea per impedire che nell'Ue vengano
coltivate varietà geneticamente modificate (Gm) della barbabietola da
zucchero e della colza. Secondo Greenpeace, Amici della terra e l'Ufficio
europeo per l'ambiente, le nuove ricerche confermano che, se in Europa
venissero coltivate le varietà Gm a fini commerciali, esisterebbe un forte
rischio di contaminazione delle colture non Gm. Tale rischio non sarebbe
controllabile, in particolare per la colza e la barbabietola, hanno
dichiarato le Ong ambientaliste. In Francia, ricerche recenti svolte
dall'Istituto nazionale per la ricerca agronomica (Inra) hanno rivelato che
il gene inserito nella colza resistente ai diserbanti è stato riscontrato
in una pianta infestante affine, il rafano selvatico, che poi fiorisce
sviluppando una resistenza ai diserbanti. Per tale motivo il governo
francese ha proibito nel 1998 l'uso della varietà GM della colza sul suolo
francese. Secondo la relazione di ricerca dell'Aea sulla "rilevanza del
flusso di geni tramite trasferimento del polline", citata dalle tre Ong
ambientaliste, "anche la colza può essere definita ad alto rischio in
termini di flusso di geni da coltura a coltura, nonché dalla specie
coltivata alle piante affini selvatiche". Le tre Ong evidenziano il
fatto che le varietà Gm non hanno attraversato uno sviluppo evolutivo,
ossia non si sono sviluppate in un dato ecosistema circondate dai propri
predatori naturali. Sono più resistenti ai predatori naturali oppure ai
parassiti. Dato che si trovano in vantaggio rispetto alle varietà naturali
locali, queste ultime potrebbero scomparire in futuro, portando ad una
diminuzione della biodiversità. Le implicazioni della relazione dell'Aea,
secondo le Ong, sono che la coltivazione della colza e della barbabietola Gm
non dovrebbe essere consentita nell'Ue, e che la Commissione europea e gli
Stati membri dovrebbero prendere misure per sospendere le varie
autorizzazioni già concesse per la colza Gm. Le tre Ong hanno invocato il
"principio cautelativo" per questo caso, un principio che, come
esse sottolineano, è iscritto nel Trattato dell'Ue, "al fine di
impedire danni irreversibili all'agricoltura ed alla biodiversità
dell'Europa".
IL
SISTEMA ALIMENTARE IN EUROPA: LE STRATEGIE E LE PRESTAZIONI UN OSSERVATORIO
SULL'INDUSTRIA ALIMENTARE EUROPEA REALIZZATO DA CECCARELLI PIMS E ASSOCIATI,
SOCIETÀ DI CONSULENZA DI DIREZIONE E STRATEGIA D'IMPRESA
Milano, 4 aprile 2002 - L'industria alimentare europea è la prima al mondo
con un numero di dipendenti pari a 2.6 milioni di unità (in 26.000 aziende)
e un fatturato 2000 di circa 650 miliardi di euro. I prodotti alimentari
europei sono esportati soprattutto negli Stati Uniti con una quota del 20%
seguiti da Giappone, 8.2% e Svizzera, 6.3%. In Italia l'industria alimentare
rappresenta il terzo settore economico, dopo il Metalmeccanico e il
Tessile-Abbigliamento. Un ruolo di primo piano è rappresentato dall'export,
dove il primato assoluto è detenuto dal comparto enologico che rappresenta
circa un quarto delle esportazioni di tutto il food and drink italiano. La
Comunità Europea accoglie circa 65% dell'export agroalimentare italiano e
il paese leader è la Germania. Negli anni 2000 e 2001 l'industria
alimentare italiana ha evidenziato tassi di crescita inferiori rispetto agli
anni precedenti e in controtendenza rispetto alla produzione industriale.
L'appiattimento della curva produttiva può essere in parte spiegato con il
rallentamento dei consumi interni determinato probabilmente da un
progressivo superamento, da parte delle famiglie, della spesa per i bisogni
primari a favore di spese differenti come quelle per i viaggi e il tempo
libero. Il "percorso virtuoso" che porta le imprese al successo -
L'industria, in un momento di stagnazione dei consumi, deve concentrarsi
soprattutto sull'innovazione di prodotto, sulla qualità percepita e sulla
differenziazione delle variabili prodotto, comunicazione e promozione. Si
deve attuare, quindi, un "percorso virtuoso" che porti l'impresa a
rafforzare la propria posizione competitiva e a crescere in un mercato
maturo come l'alimentare. La segmentazione consente di concentrarsi su
porzioni definite di mercato (quelle più attrattive per l'azienda)
focalizzandovi lo sforzo innovativo. L'innovazione può avvenire, oltre che
con il lancio di nuovi prodotti, con l'adozione di nuove tecniche
produttive, nuove tipologie di confezionamento (ad es.: il settore dei
surgelati con l'introduzione dei piatti pronti) o con l'aggiunta di nuovi
contenuti di servizio al prodotto (ad es.: Autogrill ha avviato un rapporto
di collaborazione con i produttori di arance siciliane per la fornitura del
prodotto e delle macchine spremitrici in modo da offrire spremute fresche).
La crescente concorrenza tra produttori e la forte conflittualità con la
grande distribuzione, impongono alle imprese una politica volta ad aumentare
la qualità percepita del proprio prodotto. Le imprese che forniscono una
qualità percepita relativa superiore ai concorrenti possono godere di
molteplici vantaggi: una maggiore fedeltà del cliente; un maggior numero di
acquisti ripetuti, una minore vulnerabilità alla guerra dei prezzi e minori
costi di marketing e la conquista di nuovi clienti
"insoddisfatti". Ne consegue un incremento della quota di mercato
e un aumento della produttività. Il futuro: valorizzare la tipicità dei
prodotti - Le imprese alimentari devono porre una particolare attenzione
nella difesa della autenticità dei prodotti tipici italiani. Il patrimonio
dei sapori tipici può, infatti, diventare l'ingrediente base della crescita
economica di molte aree depresse della penisola. Inoltre, alla valenza sul
comparto agroalimentare va sommato l'effetto su tutto l'indotto: non più
solo cibi da assaggiare ma un autentico motivo di richiamo per i nuovi
turisti del gusto, o food trotter, che si spingono in regioni e luoghi fino
ad ora mai considerati. Questo fenomeno, inoltre, è in netta controtendenza
con il processo di globalizzazione culturale e gastronomica in atto da
alcuni anni. I prodotti tipici e tradizionali, dunque, si confermano una
scelta produttiva vincente che deve essere sostenuta da servizi efficaci e
un consolidamento dell'organizzazione culturale, economica, commerciale del
patrimonio di tipicità del nostro Paese.
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