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21 GIUGNO 2002
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SECONDO DUE SCIENZIATI
STATUNITENSI, GLI OGM ACCRESCONO IL RISCHIO TEORICO DI ESTINZIONE
Bruxelles, 21 giugno 2002 - Secondo due ricercatori di un'università
statunitense, l'introduzione di organismi geneticamente modificati (Ogm) nelle
popolazioni di animali selvatici pone un rischio teorico di estinzione delle
specie naturali maggiore di quello finora ipotizzato. L'allarme lanciato da
William Muir e Richard Howard, docenti presso la Purdue University (Stati
Uniti), contribuisce al dibattito in corso in Europa in materia di tecnologia
delle manipolazioni genetiche. I due professori hanno utilizzato modelli
informatici ed analisi statistiche per indagare sul rischio ipotetico derivante
dall'incrocio tra Ogm e popolazioni di animali selvatici. La loro ricerca, che
individua tre nuovi scenari nei quali l'introduzione di Ogm potrebbe provocare
l'estinzione di una specie naturale, rivela che il rischio è maggiore di quanto
precedentemente supposto. Muir, professore di Zootecnia, ha dichiarato: "In
senso lato, tale ricerca spiega come effettuare la valutazione del rischio e gli
aspetti per i quali è necessario limitare ulteriormente gli Ogm". In uno
degli scenari ipotizzati, i ricercatori hanno scoperto che il rilascio di pesci
di taglia più grande, che si accoppiano con maggior successo ma vivono meno a
lungo, potrebbe condurre una specie selvatica all'estinzione in meno di 40
generazioni. Un altro scenario ha esaminato le manipolazioni genetiche che
aumentano la dimensione dei pesci maschi, con il risultato che questi si
accoppiano con più esemplari femmine e vivono più a lungo, ma diventano nel
contempo meno fertili. Si prevede che ciò provocherà l'estinzione della
popolazione di pesci selvatici in meno di 20 generazioni. I ricercatori hanno
individuato altresì scenari nei quali il gene introdotto potrebbe diffondersi
nella popolazione, senza ridurne tuttavia l'ammontare complessivo. Howard,
docente di Biologia, ha dichiarato: "Il rischio di invasione è
un'incognita nella valutazione del rischio complessivo. Vista la biologia,
possiamo soltanto affermare che il gene aumenterà nella popolazione. Non
sappiamo se ciò costituirà o meno un problema". La ricerca condotta dalla
Pardue University è parte delle indagini che l'istituto sta attualmente
svolgendo e delle attività in corso nell'ambito del programma "Biotechnology
Risk Assessment" (Valutazione del rischio biotecnologico) del dipartimento
statunitense per l'Agricoltura, mirate a valutare i rischi delle biotecnologie.
"Il consumatore acquisterà fiducia nell'utilizzo della tecnologia
transgenica soltanto se si effettuerà un esame accurato ed obiettivo dei
rischi", ha dichiarato il professor Muir.
MILANO POLO CONTINENTALE EUROPEO
PER IL "BEN- DI-SCHIENA"
Milano, 21 giugno 2002 - Risultati d'un anno d'esclusivi interventi (in mutua)
al "Galeazzi": mezz'ora d'operazione mininvasiva e uno-due giorni di
ricovero per liberarsi di altrimenti ribelli lombalgie croniche originate dai
dischi intervertebrali - Anche altri Ospedali cominciano a 'chiedere istruzioni'
per adeguarsi -Dopo l'Inghilterra sorti Centri in Germania e Olanda C'è quel
mal-di-schíena 'invadente' (e ce n'è tanto: per 3.000.000 di italiani, 455.000
in Lombardia), quello proprio alle basi/radici della schiena, quello che pervade
e invade la quotidianità della gente, quello che sedendosi addirittura
peggiora, quello che a letto magari subito sparisce però poi al risveglio,
seppur ancora distesi, è già li inesorabile, quello che sottolinea sia colpi
di tosse e i ponzamenti in toilette, quello che 'punisce' chi s'inchina a una
dama o piega in avanti a carezzare sulla testa un bambino.... Quello che - nelle
sue varie forme - i medici chiamano 'Lombalgia cronica ricorrente", "lombalgia
persistente" ovvero "dolore lombare cronico o intermittente è nella
maggior parte dei casi un dolore discogenico, innestato da alterazioni
anatomo-funzionali dei dischi intervertebrali, i `cuscinetti elastici' che fanno
da giunti cardanici fra le vertebre, garantendo la flessibilità/flessuosità/pieghevolezza
della loro/nostra colonna. Quel mal-di-schiena, insomma, che a chi gli tocca
garantisce una Bassa Qualità di Vita. Sono pazienti che hanno `provato e
proverebbero quasi tutto, pur di liberarsene, terapie più o meno
massicce/cruente e/o miracolistiche, un 'supermercato medico' ("shopping
doctor behavior") con costi diretti & indiretti tangibilmente elevati.
Ma già da un anno Milano è stata la prima città del continente europeo dove
quel mal-di-schiena viene "calorosamente accerchiato" e poi scacciato:
con un esclusivo intervento mininvasivo che viene eseguito unicamente presso la
Neurochirurgia dell'Istituto Galeazzi, quindi a spese della mutua. E l'unico ad
eseguirlo è finora il prof. Mauro Porta, al 'Galeazzi` responsabile del Centro
Terapia Dolore e Cefalea e Direttore del Dipartimento Neurologia del Policlinico
'San Marco' di BG-Zingonia. "si tratta di una tecnica percutanea - spiega
Porta - cioè una moderna metodica mininvasiva ['senza tagli'] denominata Idet (IntraDiscal
Electrothermal Therapy) eseguita in anestesia locale con un ago-catetere
specifico che viene introdotto, guidandosi 'in diretta' videoradiologica, in
regione lombare fino a raggiungere i dischi intervertebrali patologici. Qui
attraverso l'ago-catetere viene emessa una sonda flessibile che si avvolge a
spirale [ecco l'immagine di 'accerchiamento] nello spessore esterno del disco.
"A questo punto prosegue Porta - il filamento/sonda viene riscaldato fino a
90': grazie al calore il Acollante' (collagene) che tiene insieme le fibre
discali periferiche si rimodella/restaura, perché le sue molecole contraendosi
per il caldo ritrovano la propria disposizione tridimensionale in triplice elica
e si consolidano. "Questo comunque - continua Porta - è giusto il buon
inizio cui deve seguire un periodo di accurata riabilitazione di 3-6 mesi: al
paziente va ben spiegato che non deve attendersi risultati `immediati`, ma che
essi dipendono anche dalla sua collaborazione." Per almeno un mese deve
essere indossato un bustino. La guida può essere ripresa non prima di una
settimana dall'intervento, e con gradualità. Dopo 3-4 settimane va iniziata
l'adeguata riabilitazione, per rinforzare la muscolatura addominale, ma
soprattutto per correggere le eventuali `cattive abitudini' che facilmente hanno
preceduto e accompagnato il mal di schiena. Gli interventi sinora eseguiti dal
professor Porta al 1Galeazzil sono 160, con pieno successo nell'83 per cento dei
casi, e buoni risultati comunque. In 123 pazienti sono stati trattati 2-3 dischi
lombari contemporaneamente nella stessa seduta. Il " Candidato ideale
" per l'Idet è chi soffra di mal di schiena cronico/recidivante da un anno
e negli ultimi sei mesi non abbia avuto giovamento da altre possibili terapie,
ma gli resti la chirurgia ( quella invasiva...) come sola scelta.
DISPONIBILE ANCHE IN ITALIA
GLATIRAMER ACETATO DI AVENTIS, NUOVO FARMACO NON-INTERFERONE PER LA SCLEROSI
MULTIPLA
Milano, 21 giugno 2002 - Primo farmaco con meccanismo d'azione specifico per la
cura della Sclerosi Multipla Recidivante-Remittente, la forma più comune della
malattia - Principio attivo non-interferonico e non-cortisonico, inaugura una
nuova classe di farmaci - Dopo 6 anni di terapia il 69% dei pazienti sono in una
condizione stabile o migliorata rispetto all'inizio del trattamento Il Ministero
della Salute ha autorizzato anche in Italia l'innovativo farmaco per la cura
della Sclerosi Multipla Recidivante-Remittente: glatiramer acetato (Copaxone,
Aventis). Si tratta di un nuovo immunomodulatore specifico, il primo
non-interferone per il trattamento della malattia. Già disponibile in diversi
paesi europei e negli Usa, glatiramer acetato era sinora impiegato nel nostro
paese in un ristretto numero di pazienti per "uso compassionevole",
ossia ne era autorizzato l'utilizzo, sotto responsabilità del medico curante,
pur in assenza di autorizzazione al commercio. Il glatiramer acetato, già noto
come copolimero-1, è dotato di un meccanismo d'azione specifico per la
malattia, che sinora viene curata con gli interferoni-beta, farmaci
immunomodulatori caratterizzati dalla capacità di modificare le risposte
immunitarie, ma che possono anche interferire con processi che nulla hanno a che
vedere con quello autoimmunitario. Invece, la nuova molecola interagisce con i
linfociti T che hanno un'attività specifica contro gli antigeni della mielina,
inducendo una loro trasformazione da cellule che producono citochine con attività
pro-infiammatoria a cellule che producono citochine con azione di soppressione
dell'infiammazione. "La possibilità di disporre del glatiramer acetato
costituisce un importante passo in avanti per i malati di Sclerosi Multipla
Recidivante-Remittente, la forma più comune della malattia che interessa oltre
40.000 italiani," ha detto Angelo Ghezzi, responsabile del Centro Studi
Sclerosi Multipla dell'Ospedale di Gallarate, Varese. "La malattia insorge
tipicamente tra i 20 e i 40 anni e riguarda soprattutto le donne: oltre il 60%
dei malati. Colpisce la cosiddetta 'sostanza bianca' cerebrale e del midollo
spinale, con progressiva distruzione della guaina di mielina degli assoni ossia
delle fibre che collegano le cellule nervose tra loro. Ciò determina
l'interruzione o il rallentamento della trasmissione degli impulsi nervosi e
porta ad una disfunzione del sistema nervoso centrale, con gravi disturbi
neurologici: motori, sensoriali, visivi, talora anche cognitivi", ha
concluso Ghezzi. La forma recidivante-remittente è caratterizzata da un
susseguirsi di recidive (fase di malattia manifesta, nella quale progredisce la
disabilità) e di remissioni (fase di ritorno a un apparente stato di assenza di
malattia alla quale in genere segue una fase caratterizzata da progressione nel
tempo e accumulo di disabilità.) E' importante, quindi, "bloccare"
l'insorgenza degli eventi acuti al fine di prevenire la fase di progressione. I
sintomi variano a seconda della parte di sistema nervoso colpito. In una
recidiva grave il malato può, ad esempio, divenire temporaneamente cieco,
incapace di camminare, incontinente e/o soffrire di un'insopportabile sensazione
di formicolio e ogni recidiva può causare un notevole peggioramento
neurologico, con il malato che nella successiva fase di remissione si ritrova
con un maggiore grado di invalidità rispetto al periodo precedente. Secondo i
risultati degli studi clinici, in particolare di uno studio multicentrico della
durata di 6 anni, condotto su 251 malati e a tutt'oggi il più esteso svolto per
studiare gli effetti di un farmaco sulla Sclerosi Multipla, la terapia a lungo
termine con il farmaco, somministrato sottocute giornalmente alla dose di 20 mg,
riduce le recidive del 29% nel corso dei primi due anni di trattamento e nei
quattro anni successivi dimostra una chiara persistenza dell'efficacia.
"Agli effetti positivi sulle ricadute il glatiramer acetato associa anche
un'efficacia nel ridurre l'accumulo irreversibile di disabilità: dopo 6 anni di
terapia il 69% dei pazienti erano in una condizione stabile o migliorata
rispetto all'inizio del trattamento. Questi effetti positivi sulla disabilità
sembrano legati a un effetto di stimolazione dei meccanismi di riparazione del
tessuto nervoso danneggiato dalle lesioni demielinizzanti, come suggerito da un
recente studio di risonanza magnetica effettuato dall'equipe del San Raffaele.
Uno dei pregi di questa nuova terapia della sclerosi multipla e l'ottima
tollerabilità. Gli effetti avversi si limitano principalmente a occasionali
arrossamenti della cute nella sede di iniezione e non influiscono minimamente
sulle attività giornaliere dei pazienti," così ha affermato Giancarlo
Comi, Direttore della Clinica Neurologica dell'Università Vita Salute di Milano
e dell'annesso Centro di ricerca e terapia della Sclerosi Multipla. Infatti, la
terapia con il farmaco è ben accettata dai pazienti e si associa ad effetti
collaterali generalmente lievi e di breve durata: dopo 6 anni di trattamento, il
62% dei pazienti prosegue la terapia, contro percentuali nell'ordine delle poche
unità per quanto concerne la cura con l'interferone-beta.
APRE A MILANO "TIAMA",
IL NUOVO CENTRO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA AI MINORI VITTIME DI MALTRATTAMENTI
Milano, 21 giugno 2002 - E' sorto a Milano "Tiama", il nuovo centro di
assistenza per garantire sostegno psicologico ai minori vittime di
maltrattamenti. Il progetto, nato dalla collaborazione tra la fondazione Umana
Mente e l'Associazione la Strada - Asilo Mariuccia, sarà presentato alla stampa
a Milano mercoledì 26 giugno nella Biblioteca di Via Senato. Nell'occasione
verrà tracciato un quadro aggiornato sul problema dei maltrattamenti ai minori
nel capoluogo lombardo. Parteciperanno all'incontro Assunto Quadrio Aristarchi,
direttore del Centro di Psicologia Giuridica presso l'Università Cattolica del
Sacro Cuore di Milano, Walter Izzo, presidente di Asilo Mariuccia e
dell'Associazione La Strada, e Anna Venturino, segretario generale della
fondazione Umana Mente.
DANONE PRESENTA IL NUOVO VOLUME
DELLA COLLANA ITEMS "ALTERAZIONI METABOLICHE LIPIDICHE: PREVENZIONE
MULTIFATTORIALE DELL'ATEROSCHLEROSI E CONTROLLO DELLE DISLIPIDEMIE"
Milano, 21 giugno 2002 - Su questo problema ci sono sempre state infinite
discussioni e spaventose dispute, che si sono rivelate stimolanti, ma in gran
parte anche sterili. I risultati dei recenti studi hanno tuttavia dimostrato in
modo inequivocabile che la riduzione del colesterolo plasmatico riduce la
mortalità e morbosità coronarica del 30-40%. A riprova del grande interesse
sull'argomento, il colesterolo è stato citato come la "molecola più
decorata in biologia" poiché, ad iniziare dal 1928, se ne sono occupati
ben 13 premi Nobel. La decade compresa tra il 1980 ed il 1990 è densa di
avvenimenti importanti e di risultati promettenti: ci furono numerosi tentativi
di indurre una riduzione della colesterolemia attraverso la manipolazione delle
abitudini alimentari di soggetti a rischio, prendendo spunto dalle osservazioni
epidemiologiche del Seven Countries Study che avevano evidenziato un'alta
mortalità coronarica in popolazioni occidentali (Usa, Finlandia, Europa del
nord) con un alto consumo di grassi saturi ed un'elevata colesterolemia rispetto
a popolazioni del Sud Europa mediterranee che facevano un largo uso di olio
d'oliva, di vegetali o legumi. Ad eccezione di limitati episodi (nel North
Karelia in Finlandia), queste evidenze scientifiche non furono però tradotte in
campagne nazionali di miglioramento della qualità della alimentazione, né in
un interesse particolare da parte dei medici di medicina generale affaccendati
nella routine quotidiana, o dei cardiologi interamente concentrati sull'aspetto
tecnicistico ed interventistico della loro pratica. Verso la fine degli anni '90
però, negli Stati Uniti d'America cominciavano campagne dietetiche e sullo
stile di vita. Negli Usa il motivo di questo cambiamento era evidente: la
drastica riduzione del fumo di sigaretta, il miglioramento delle abitudini
alimentari e un miglior controllo della pressione arteriosa, avevano determinato
un'interruzione dell'epidemia di malattia coronarica del ventennio precedente.
Era successo qualcosa che era andato al di là dei reali atteggiamenti
preventivi dei medici di famiglia: le raccomandazioni delle Società
Scientifiche erano giunte al grande pubblico ed ai mass media, bypassando gli
operatori sanitari più lenti e restii di fronte alle novità scientifiche. Ma
nella vecchia Europa, Italia all'avanguardia, lo scetticismo impera e dilaga,
per cui si vedono guru dell'informazione con un antico retroterra scientifico
andare in televisione e sparare a zero sulle evidenze scientifiche, salvo
cambiare totalmente idea dopo 4-5 anni. Le nuove evidenze scientifiche fanno
infatti cambiare opinione anche ai più restii: primo fra tutti Michael Oliver,
un professore di cardiologia britannico molto ascoltato, che dichiarava
"Ridurre il colesterolo non riduce la mortalità", mentre oggi in due
articoli su Lancet e sul Bmj, scrive "Abbassiamo il colesterolo del
paziente, adesso" e "Le statine prevengono la malattia coronarica",
asserendo che...."quando i fatti cambiano, io cambio opinione. Voi cosa
fate?". E in questi ultimi anni i fatti sono decisamente cambiati, i dati
scientifici sull'argomento sono grandemente aumentati e la comunità scientifica
avverte la necessità di vedere riunite in un'unica opera tutte le più
aggiornate conoscenze sul problema. In risposta a tale esigenza, l'Istituto
Danone, ha voluto dedicare all'argomento il nuovo volume della collana Items. Il
volume, dal titolo "Alterazioni metaboliche lipidiche: prevenzione
multifattoriale dell'aterosclerosi e controllo delle dislipidemie" è stato
curato dal Professor Alberto Notarbartolo, Clinico Medico dell'Università di
Palermo e profondo studioso della materia, con la collaborazione di numerosi tra
i più qualificati esperti in campo nazionale. Il libro, destinato agli
operatori della salute, tratta la materia in modo completo ed esaustivo, a
partire dalle basi genetiche e biochimiche, per arrivare all'approccio clinico
con considerazioni di tipo terapeutico e comportamentale.
VERONAFIERE PRESENTA I-TEM
EXPO 2003 FIERA DI VERONA, 7-9 MAGGIO 2003 L'APPUNTAMENTO INTERNAZIONALE CON LE
TECNOLOGIE DELL'INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE PER L'IMPRESA
Milano, 21 giugno 2002 - Dal 7 al 9 maggio 2003 VeronaFiere ospita i-Tem Expo
2003, mostra convegno internazionale Business-to-Business dedicata alle
tecnologie, alle soluzioni e ai servizi di lnformation & Communication
Technology per le imprese. Alla prima edizione, i-Tem Expo si colloca nel
panorama fieristico come un evento assolutamente unico, destinato a diventare un
appuntamento imprescindibile per le aziende che cercano risposte concrete
nell'informatica, nelle tecnologie di rete e di telecomunicazione: soluzioni in
grado di migliorare i processi produttivi e l'operatività quotidiana in chiave
di maggiore efficienza, flessibilità ed efficacia. "L'Ict riparte con
l'Italia dei distretti industriali" è lo slogan di i-Tem Expo 2003:
protagonista di i-Tem è infatti I'Information & Communication Technology
traguardata attraverso i Distretti Industriali, che formano l'asse portante del
tessuto economico e produttivo nazionale. Il focus è sulle tecnologie che
rappresentano un elemento innovativo centrale per le realtà distrettuali in
relazione ai processi aziendali e al modo in cui le imprese si rapportano con il
mercato, i partner e gli interlocutori di business. La mostra convegno i-Tem
Expo prevede, accanto all'area espositiva, una tre giorni di conferenze e
seminari, i-Tem Conference, per un programma convegnistico di respiro
internazionale. Un cartellone articolato e completo, che spazia dall'analisi del
mercato Ict nei Distretti Industriali al quadro normativo di riferimento,
passando per le best practice che coniugano le tecnologie con modelli
organizzativi vincenti. Infolink: www.i-tem.it
"IKK 2002" - SALONE
INTERNAZIONALE DELLA REFRIGERAZIONE, CONDIZIONAMENTO D'ARIA E VENTILAZIONE -
NORIMBERGA, 16/18 OTTOBRE.
Milano, 21 giugno 2002 - Dopo l'edizione del 2001 ad Hannover, nel 2002 l'Ikk -
il Salone Internazionale della Refrigerazione, Condizionamento d'Aria e
Ventilazione - si tiene, in osservanza del turno fieristico, nuovamente a
Norimberga. Anche quest'anno la Ikk vuole riconfermarsi quale fiera leader del
settore. Gli ambiti di applicazione per soluzioni intelligenti nei settori
refrigerazione, condizionamento d'aria e ventilazione divengono sempre più
svariati, sia che si tratti di edifici, di processi industriali, di spazi ad uso
commerciale o di logistica. "All'Ikk al centro dell'attenzione ci sono le
novità ed i trend, uniti ad un dialogo professionale tra produttori, imprese
costruttrici di impianti, progettisti specializzati in impiantistica e gestori
grandi impianti"- sottolinea Rudolf Puetz, amministratore della
Vdkfwirtschafts und Informationsdienste Gmbh - l'ente organizzatore della Ikk.
Alla Ikk 2002, in programma al Centro Esposizioni di Norimberga dal 16 al 18
ottobre prossimi, sono attesi 800 espositori e circa 20.000 visitatori, solo
professionali. L'Ikk è un sinonimo di esposizione merceologica di prim'ordine
con una gamma mondiale di prodotti sul tema refrigerazione e condizionamento
d'aria; ma non solo: è anche la cornice ideale per attraenti manifestazioni
speciali destinate al pubblico degli addetti ai lavori. Secondo Pavillion
tematico "Rinfrescare silenziosamente". Dopo il grande successo
riscosso dalla prima edizione, viene organizzato quest'anno per la seconda volta
il pavillion sul tema "Rinfrescare Silenziosamente". Alla
presentazione, allestita dalla VDKF, dalla rivista specializzata Cci e dalla
NuernbergMesse, parteciperà una ventina di aziende. Il segmento dei
climatizzatori a parete e a soffitto fa registrare considerevoli incrementi
della quota di mercato nel settore della climatizzazione confortevole di
edifici. Il cosiddetto 'raffreddamento silenzioso' consente, di regola in
combinazione con un impianto RLT per il convogliamento ed il trattamento
dell'aria, di ottenere una temperatura gradevole all'interno di vani ad uso
abitativo o lavorativo attraverso il raffreddamento di superfici (soffitti).
Questi sistemi permettono di commutare in caso di necessità tra le funzioni di
raffreddamento/climatizzazione e quella di riscaldamento con notevoli vantaggi
dal punto di vista economico-ambientale. Investitori, architetti e progettisti
specializzati troveranno nel padiglione 3 dell'Ikk un'ampia gamma di
climatizzatori a soffitto, a parete, a "vela" per soffitti, accessori
compresi. Forum "Refrigerazione, condizionamento d'aria e ventilazione
innovativi: sistemi, componenti ed esempi soluzioni". Questo
"forum" per progettisti e costruttori di impianti presenterà
soluzioni innovative per sistemi di refrigerazione, condizionamento d'aria e
ventilazione nonchè per la rispettiva tecnica di controllo e regolazione.
Quando si parla di progettazione, installazione e manutenzione di impianti di
refrigerazione e condizionamento, i costruttori di impianti moderni sono per il
progettista gli interlocutori più idonei e competenti Verranno illustrate
diverse soluzioni modello con l'aiuto di progetti e componenti selezionati. La
tematica verrà integrata ed approfondita nel corso di una serie di relazioni e
conferenze. Riduzione di CO2 e tutela del clima grazie alle imprese
specializzate del settore refrigerazione e condizionamento d'aria. Il gruppo di
lavoro di Biv e Vdkf per pompe di calore e costruttori di impianti di
refrigerazione illustrerà all'Ikk 2002 la tecnologia delle pompe di calore come
alternativa eco-compatibile ai comuni impianti di riscaldamento Il riscaldamento
ovvero la la climatizzazione mediante pompe di calore sfruttano l'energia
rinnovabile disponibile nell'ambiente o il calore prodotto da processi tecnici.
In tal modo le pompe di calore contribuiscono alla riduzione dei consumi di
energia fossile e quindi alla diminuzione delle emissioni di anidride carbonica
durante la produzione di calore o la climatizzazione. Esempi di tecnologia
moderna delle pompe di calore presentati da impresa specializzata potranno
essere visionati nel padiglione 2. Imprese specializzate: impianti di
refrigerazione e condizionamento a moderato impatto ambientale. Il Regolamento
UE n. 2037/2000 prevede che ai sensi dell'art. 17 (cap. IV) a partire dal 1°
ottobre 2000 tutti gli impianti fissi di refrigerazione e climatizzazione con più
di 3 kg. di refrigerante (nei quali rientrano anche le pompe di calore) debbano
essere sottoposti annualmente a revisione per poter escludere eventuali perdite.
L'obbligo di revisione vale per il gestore di un impianto di questo genere Il
regolamento è vincolante in tutte le sue parti ed è immediatamente vigente in
ogni Stato membro. Il Regolamento UE è un passo nella direzione giusta in fatto
di protezione dello strato di ozono. Lo scopo è, tra gli altri, quello di
diminuire le emissioni dirette e di adoperarsi per ottenere indirettamente una
riduzione delle emissioni di CO2 grazie ad una migliore efficienza energetica
degli impianti, stabilendo requisiti minimi "armonizzati" per tutti i
Paesi UE, sia con riferimento al personale che alle imprese. Presupposto
fondamentale è l'esistenza di impianti e sistemi revisionati a dovere da
personale addestrato e competente. Tali impianti sono riconoscibili dal
"sigillo di tenuta" rilasciato dall'impresa esecutrice del controllo.
Informazioni dettagliate sul tema durante la Ikk 2002 allo stand Vdkf ( pad.2).
Refrigerazione, condizionamento d'aria e ventilazione sono presenti in pressochè
tutti gli ambiti della vita quotidiana, con applicazioni intelligenti nei più
diversi settori, dall'impiantistica ai processi industriali, dal commerciale al
logistico all'abitativo. La Ikk 2002 si prefigge di proporre "soluzioni
intelligenti per il futuro". www.nuernbergmesse.de
BMW AUTO CLUB ITALIA E
CONCESSIONARI DI VERONA CONTRIBUISCONO AL RESTAURO DELLA STORICA CASERMA
D'ARTIGLIERIA A PESCHIERA DEL GARDA.
Milano, 21 giugno 2'002 - Bmw Auto Club Italia e i concessionari Bmw di Verona
contribuiscono al restauro della Caserma d'Artiglieria di Porta Verona a
Peschiera del Garda Una cena di gala sabato 22 giugno inaugura lo storico
Edificio nell'ambito del 6° Raduno nazionale Bmw Z3 Roadster. Il rapporto tra
il marchio Bmw e Peschiera del Garda si è consolidato nel corso degli anni con
gli ormai tradizionali appuntamenti del Bmw Auto Club Italia. Un rapporto che ha
preso a cuore anche lo stato di salute del patrimonio storico e artistico del
Garda, tanto che dalla partnership tra il Comune di Peschiera, le due
concessionarie Bmw di Verona, Fimauto e Verona Motors, e il Bmw Auto Club
Italia, è scaturito un contributo importante per la ristrutturazione della
Caserma d'Artiglieria di Porta Verona a Peschiera, attraverso una elargizione di
fondi che ha permesso l'installazione dell'impianto di illuminazione
dell'edificio risorgimentale.
"INNOVAZIONE RICERCA E
AMBIENTE: OPPORTUNITÀ DI TRASFERIMENTO TECNOLOGICO PER LE PMI"
Rimini, 21 giugno 2002 - In occasione della 6° edizione della Fiera Ricicla di
Rimini (6-9 novembre 2002) l'Innovation Relay Centre Irene organizza delle
giornate di trasferimento tecnologico (Transnational Technology Transfer Day)
sulle tematiche ambientali. In particolari le offerte/richieste tecnologiche
riguarderanno le seguenti tematiche: acque; riciclaggio; gestione dei rifiuti;
aria/emissioni; suolo; energia rinnovabile; Ipp (Integrate Product Policy). La
partecipazione a un Tttd è una occasione per le aziende, istituti/enti di
ricerca, università di discutere le proprie proposte di progetti di ricerca e
sviluppo, formulare le esigenze di cooperazione scientifico-industriale,
presentare offerte e richieste tecnologiche, individuare nuove tecnologie per
implementare i processi della propria azienda, esponendo risultati e prototipi
da diffondere verso il tessuto industriale. Per partecipare agli incontri basta
compilare un modulo in cui viene descritto il profilo del proponente e
l'offerta/richiesta tecnologica che si intende presentare all'evento. Il modulo
può essere compilato direttamente on-line sul sito www.irc-irene.org/ricicla.
La scadenza per la domanda di partecipazione all'evento è il 6 settembre 2002.
I profili tecnologici pervenuti saranno raccolti in un catalogo che verrà
inviato a tutti i partecipanti, agli IRC del Gruppo Tematico Ambiente e agli
interessati che operano nel settore. Dal catalogo, di cui sarà disponibile
anche una versione on-line, sarà possibile individuare le offerte/richieste
tecnologiche di proprio interesse. Gli incontri, preventivamente organizzati, si
svolgeranno all'interno della fiera Ricicla i giorni: 7-8 novembre2002. Il Tttd
sarà preceduto il giorno 7 novembre (mattina) da un seminario internazionale:
"La politica ambientale e le tecnologie innovative : il trasferimento
tecnologico in Europa" I temi trattati saranno i seguenti: a politica
europea nel settore ambientale; Innovation Relay Center: rete europea per il
trasferimento tecnologico; Trasferimento tecnologico e cooperazione sulle
tecnologie ambientale; Fondi europei in campo ambientale per le Pmi; Ipp:
Integrated Product Policy : Elca uno strumento ambientale innovativo per le Pmi
Casi di successo di trasferimenti tecnologici in campo ambientale Informazioni:
Monica Misceo Paola Leonelli +39.051.609.8069 +39.051.609.8070 ricicla@bologna.enea.it
oppure Veneto Innovazione S.p.A. tel. + 39 041 509 30 23 e-mail irene@venetoinnovazione.it
GIOIELLI PER L'ESTATE: COLORI
AUDACI, FORME SONTUOSE, MATERIALI INNOVATIVI
Milano, 21 giugno 2002 - Anche se l'estate è la stagione più informale in
assoluto, dedicata a parei, shorts e microbikini, può diventare proprio la
stagione più adatta ad esibire gioielli e bijoux. Il corpo scoperto e
abbronzato li farà brillare in pieno. Anche i gioielli importanti in questi
mesi caldi e assolati osano un capriccio in più: colori, dimensioni,
abbinamenti insoliti. Pomellato dedica i suoi anelli a Capri, che risplende nel
rosso del corallo, nell'azzurro del turchese, nel nero setoso del jet a cui nel
Medioevo si attribuivano poteri curativi: taglio sfaccettato fino ai bordi e
accostamenti nuovi con brillanti incassati su oro bianco. Originale mix di
geometrie e di asimmetrie nella nuova collezione Recarlo che intreccia disegni
morbidi e tradizionali con forme modernissime, cromatismi forti con diamanti
brown, zaffiri blu a forma di confetto in tutte le forme possibili di fiori,
cuori, croci, cerchi. A Casa Damiani i New Trends di Alfieri & St.John
indicano anelli in oro bianco o giallo spezzati da pietre asimmetriche di
zaffiri gialli e quarzo citrino, mentre Bliss sceglie piccole gocce di brillanti
come acqua di mare sulla pelle abbronzata in collier, pendenti, orecchini. Fiori
e colori come su un prato fiorito primaverile nelle collezioni Nemo di Bibigì
Clio, che comprendono anelli, ciondoli e orecchini in oro bianco e giallo con il
fiore centrale di quattro petali in madreperla colorata, ideale per una donna
ironica e sbarazzina. Graziosissima anche "Pois", la linea di pezzi
unici di Koesia, composta da anelli, girocolli, orecchini in oro bianco,
diamanti e zaffiri blu o in oro giallo e pietre colorate come ametista e citrino
disposti a forma di pois. Il rosa è invece il colore dell'oro Eclipse per gli
anelli e le catene elegantissime arricchite da pendenti in quarzo fumé, quarzo
lilla e diamanti: uno snodarsi di fili sottili simboli di legami, ma anche di
libertà nelle lavorazioni del tutto snodabili. Una coccinella, una rana e uno
scarabeo sono i talismani porte-bonheur di Marina B. disegnati nei volumi grandi
della microfusione in argento che rende il gioiello vistoso, ma leggerissimo.
Argento martellato anche nelle forme importanti dei collier Hermès in parure
con braccialetti alti "alla schiava". Argento di una luminosità
lunare negli originali gioielli Coré disegnati da Gloria Alexandra Gallucci,
stravaganti e femminili, ispirati all'Art Nouveau nelle forme del serpente e
della foglia, con il granato rosso, l'ametista, il cristallo di rocca, l'agata.
Argento ancora in magiche forme astrali di spirali, cerchi doppi e concentrici
nei bracciali, orecchini e collane "Pianeti" di Tentazioni Ottaviani,
su cui ruotano sfere di madreperla, o pietre arancio, turchese, grigio.
Originalissime le creazioni di Federica Rettore di grande creatività
nell'accostamento inusuale di pietre semipreziose e materiali comuni in forme
fantastiche per gioielli da piede, collier-sciarpe, bracciali-arabeschi. Sceglie
un cristallo raffinatissimo invece il gioiello Lalique, che disegna l'anello
"Cabochon" e la parure "Eclat" dai colori intensi, blu
cielo, rosso, rosa, laguna o viola intenso per la versione in oro. Un cristallo
scintillante siglato dalla luce Swarovski risplende nella collezione dai colori
esuberanti, turchese, ebano e foglia d'oro, costellazioni scintillanti e
asimmetriche, i nuovi Violet tra scuro e pastello, l'Erenite nebuloso velato di
blu e verde. Un'originale fantasia decorativa ispirata alle perle di vetro
veneziane usate nella gioielleria bizantina crea venature colorate negli anelli
Dogana di Bernardaud in porcellana rifinita in oro e platino applicati a
pennello.
IL QUATTROCENTO A CAMERINO LUCE E
PROSPETTIVA NEL CUORE DELLA MARCA CAMERINO, 19 LUGLIO - 17 NOVEMBRE
Camerino, 21 giugno 2002 - Un laboratorio tanto misterioso quanto seducente del
primo Rinascimento rivive, attraverso le sue opere più rappresentative, con la
mostra Il Quattrocento a Camerino. Luce e prospettiva nel cuore della Marca, in
programma nella città marchigiana dal 19 luglio al 17 novembre. È un'occasione
straordinaria per conoscere quella che Federico Zeri considerava "la più
notevole scuola pittorica delle Marche" e scoprire la ricchezza artistica
del territorio. Della produzione figurativa fiorita a Camerino fra Tre e
Quattrocento, che tanto aveva affascinato Bernard Berenson e Roberto Longhi, la
rassegna offre la più ampia antologia con un centinaio di opere e tutti i
maggiori artisti, da Carlo da Camerino a Giovanni Angelo di Antonio, e con i
maestri di passaggio, da Luca Signorelli a Carlo Crivelli. Per il livello delle
opere raccolte e per il valore dei prestiti concessi da musei italiani e
stranieri, la mostra rappresenta non solo un importante appuntamento culturale
ma anche un avvenimento storico. Tornano infatti per la prima volta alcuni di
quelli che Zeri indicava come "i relitti del grande naufragio", i
capolavori che furono sottratti alla città prima dalle depredazioni
napoleoniche e poi da collezionisti e mercanti. Punto di arrivo di un progetto
triennale di ricerca e di studi, promosso dal Comune, la mostra si svolge a
cinquecento anni esatti dall'episodio che segnò la fine della stagione civile
che aveva reso possibile quella fioritura artistica. Nel 1502, per ordine di
Cesare Borgia, veniva strangolato con laccio di seta Giulio Cesare da Varano,
signore di Camerino, e con lui quasi tutti i maschi della famiglia. Si
concludeva con quella strage la parabola di una dinastia colta e ambiziosa e si
spegneva per sempre la voce di una scuola figurativa che aveva saputo accogliere
e rielaborare con accenti propri le novità che maturavano nei grandi centri nel
corso del Quattrocento, "un'epoca - scrive il professor Andrea de Marchi,
curatore della mostra - che vide i camerinesi protagonisti nell'adesione ad un
linguaggio prospettico e lucente, ma capace di toccare le corde di un'emotività
profonda, ora aspra ora tenera e struggente". La mostra ripercorre l'intera
vicenda di questa scuola pittorica. Si parte con le eleganze tardo-gotiche di
artisti estrosi come Carlo da Camerino e Arcangelo di Cola, per passare subito,
con una suggestiva sequenza di tavole della Crocifissione, ai primi segni della
lezione rinascimentale che a Camerino si sviluppa sotto la luce di Piero della
Francesca e di Mantegna. Si arriva così alla folgorante pittura di Giovanni
Angelo di Antonio, la cui identità, per vari indizi e sulla scorta di
recentissimi studi, insidia una gran parte delle opere tradizionalmente
riconosciute a un altro protagonista della scuola camerinese, Girolamo di
Giovanni. Nel catalogo di Giovanni Angelo di Antonio, artista al quale Zeri
dedicò nel 1961 il suo celebre saggio "Due dipinti, la filologia e un
nome", figurano alcuni fra i capolavori più noti della pittura di
Camerino, come l'Annunciazione della Pinacoteca cittadina. Il suo 'alter ego' e
socio in varie imprese è Girolamo di Giovanni, documentato alla metà del
secolo nella Padova di Donatello e del giovane Mantegna. Ma prima di Girolamo a
Padova era giunto Giovanni Boccati, altra figura di spicco della scuola di
Camerino, presente in mostra con le sue opere maggiori, tra cui la Crocifissione
di Esztergom e l'Adorazione dei magi di Helsinki. Verso la fine del '400 la
scuola di Camerino aveva esaurito il suo ciclo; di conseguenza la rassegna si
conclude con una serie di opere dipinte per le chiese della città da maestri di
passaggio. Tra queste, due grandi ritorni: da Avignone l'Ascensione di Niccolò
Alunno, da Brera la Madonna della Candeletta di Carlo Crivelli, opera
celeberrima rimasta sull'altare maggiore del duomo di Camerino dal 1491 fino
alla sottrazione napoleonica del 1811. Attorno ai quadri trova posto nella
mostra una vasta produzione artistica in cui si distinguono un gruppo di
sculture lignee con Madonne, Crocifissi e Santi e una superba sequenza di croci
astili. La mostra ha sede nel complesso conventuale di San Domenico, ma nel
percorso di visita sono comprese le architetture dello splendore varanesco, dal
Tempio della SS. Annunziata, appena restaurato e che viene riaperto al pubblico
nell'occasione, al quadriportico di Baccio Pontelli nel Palazzo Ducale, dove si
può ammirare una sala interamente affrescata da Girolamo di Giovanni che
racconta la vita di corte, un raro ciclo di pittura profana, di recente
restaurato e studiato. La mostra prosegue nel territorio con itinerari
selezionati tra rocche, castelli e chiese dove si conservano opere importanti,
come i numerosi affreschi che decorano il Santuario di Santa Maria delle Macchie
e lo spettacolare polittico di Boccati a Belforte sul Chienti.Per informazioni e
prenotazioni:0737 402309 - 402310 e.mail: ilquattrocento@unicam.it
GUZZINI & LA MULTIMATERIALITÀ:
GRANDI NOVITÀ E RICONFERMATI SUCCESSI PER L'AZIENDA ITALIANA CHE HA SAPUTO
CONIUGARE DESIGN E FUNZIONALITÀ IN TUTTO CIÒ" CHE SERVE PER TRASFORMARE
UNO SPAZIO IN UNA CASA
Milano, 21 giugno 2002 - La Fratelli Guzzini, che quest'anno festeggia i suoi
novant'anni, presenta gli ultimi nati della sua grande famiglia di articoli per
la cucina, la tavola e la casa e di riproporre linee già note che si sono
arricchite di prodotti nuovi, utili per vivere al meglio la nostra quotidianità.
Novità assolute le tre bilance pesapersone Sissy, Etty e Sandy - la prima
meccanica, le altre due elettroniche - e la bilancia da cucina elettronica Betty.
Sempre in tema di novità, sono arrivati quattro prodotti nuovi, due vassoi, un
copriformaggio e una tortiera, ad arricchire la già ampia gamma di articoli
della linea Feeling, una linea in cui la multimaterialità proposta da Fratelli
Guzzini trova una delle sue migliori espressioni. Entrata ufficiale di alcuni
nuovi articoli anche nelle fila della linea Menu, una linea che impareremo a
conoscere e ad apprezzare anche grazie al materiale informativo qui allegato. Ma
le sorprese non finiscono qui... !! Arriva l'accendifiamma Ghigò, una nuova
interpretazione del vecchio accendino con un design, un'affidabilità e una
versatilità davvero unici. E poi, Taurna, una linea di articoli in acciaio per
la casa che Fratelli Guzzini distribuisce in esclusiva in Italia. L'esperienza
di Guido Chiti, grande conoscitore della produzione di articoli casalinghi in
acciaio, lo stile e l'eleganza italiani, attribuiscono una nuova definizione di
bellezza all'acciaio conferendogli una versatilità di grande impatto visivo.
PROGETTO DIDATTICO LA FORZA
DELL'ACQUA
Milano, 21 giugno 2002 - Si è concluso con il mese di maggio 2002 il progetto
"La forza dell'acqua", organizzato dall'Ecomuseo del Lago d'Orta e
Mottarone, grazie al convinto sostegno dalla provincia del Verbano Cusio Ossola.
Il progetto è stato accolto con entusiasmo dalle scuole della provincia che
hanno aderito numerose. Dal mese di gennaio a maggio, più di seicento bambini
delle classi elementari, sono stati coinvolti in lezioni e laboratori
riguardanti il tema dell'acqua. Gli interventi effettuati sono stati tre. Nel
primo intervento in classe l'acqua è stata raccontata nei suoi aspetti più
scientifici e tecnici, scoprendo le forme che l'acqua assume nel nostro
territorio. Una parte importante della lezione ha avuto come tema lo
sfruttamento nei secoli passati dell'acqua come fonte di energia per mulini e
torchi, molto diffusi nelle attorno al lago d'Orta. La seconda lezione prevedeva
un momento più ludico e legato alla creatività dei bambini. Il patrimonio
culturale del nostro territorio è ricco di leggende e riferimenti a creature
magiche e misteriose che abitano nei pressi di fiumi, laghi o sorgenti e che,
secondo l'immaginario popolare, regolano l'equilibrio e la salute della natura.
Introdurre i bambini all'aspetto misterioso e soprannaturale dell'acqua,
significa dar loro la sensazione che l'acqua sia quasi un entità viva, che dona
vita e salute, quindi da conoscere e trattare con rispetto. Un terzo intervento
si è svolto negli appositi spazi laboratoriali allestiti dall'Ecomuseo, dove i
bambini, come piccoli scienziati, hanno studiato le caratteristiche dell'acqua e
fatto piccoli esperimenti sulle sue proprietà. A conclusione degli interventi,
le classi partecipanti hanno prodotto, numerosi materiali riguardanti le
leggende, i proverbi e i modi di dire della cultura locale relativi all'acqua.
Il materiale verrà incluso in una pubblicazione edita dall'Ecomuseo che sarà
presentata alle scuole con il nuovo anno scolastico 2002-2003. Per informazioni:
tel. 0323/89622 oppure fax 0323/888621, indirizzo email ecomuseo@lagodorta.net
DAL FUTURISMO ALL'ASTRATTISMO UN
PERCORSO D'AVANGUARDIA NELL'ARTE ITALIANA DEL PRIMO NOVECENTO ROMA, MUSEO DEL
CORSO 13 APRILE - 7 LUGLIO 2002
Roma, 21 giugno 2002 - Dalle Sorelle Fontana a Gattinoni, da Jole Veneziani a
Romeo Gigli. Il 24 giugno, con inizio alle 21, le creazioni di venticinque
stilisti italiani dell'ultimo mezzo secolo, si confronteranno con le opere
d'arte che le hanno ispirate, esposte al Museo del Corso nella grande mostra
"Dal futurismo all'astrattismo. Un percorso d'avanguardia nell'arte
italiana del primo Novecento". Ideatrice e "regista" della Serata
è Bonizza Giordani Aragno, storica della moda e del costume. A promuovere
l'evento è il Museo del Corso della Fondazione Cassa di Risparmio di Roma.
Nell'esclusivissima serata che, per ragioni di capienza e sicurezza, è
riservata ad un numero di inviti limitato, sfileranno una decina di abiti
d'autore, mentre altri saranno esposti con le opere d'arte che li hanno
ispirati. L'elenco delle firme della moda che si ispirano a Balla, Fontana e gli
altri capolavori d'arte esposti in mostra, rappresentano il gotha della storia
della grande Moda italiana: Presentando la serata, Bonizza Giordani Aragno
afferma che "E' l'abito firmato oggetto della nostra 'cultura' e soggetto
delle avanguardie artistiche il protagonista della serata, raccontato in un
evento, in cui la moda si presenta con tutta la sua vitalità seguendo il
percorso storico-critico che illustra l'origine del presente. Un'esposizione di
piccoli capolavori, espressività corporea di un'epoca che ha mutato il modo
d'intendere la moda protagonista dei mutamenti del Novecento. Si vuole tracciare
un itinerario parallelo tra arte e moda, tra armonie e dissonanze che hanno
rinnovato il linguaggio del tessuto, del taglio, della linea che da costrittiva
e complessa si aprì grazie ai futuristi e agli astrattisti a soluzioni moderne,
fino al più eclatante fenomeno con la riproduzione seriale dei capi, anticamera
del successo del Mady in Italy. Saranno le avanguardie artistiche il motore di
tanti cambiamenti con il proporre stili di vita, valori moderni causa anche dei
mutamenti del vestire. Per l'Italia l'aspetto più significativo sarà
l'intuizione e la progettazione di un abbigliamento antiborghese proposto dai
'futuristi' che ha contribuito ad avviare il processo verso la democratizzazione
della moda e contro ogni riferimento passatista. Moda come provocazione, come
dimostrazione reale che troverà nell'evento, che si articolerà in due momenti:
premessa storica del rapporto fra moda e arte nel Novecento e spettacolo. La
moda intuisce i mutamenti sociali, libera la collettività dall'autorità della
storia. La novità diventa bisogno mondano, veste il momento preciso, si
emancipa dall'influenza del passato a favore di un presente degno di rispetto.
L'abito come una tela da pittore, ed è l'artista che opera sul tessuto stampato
rendendo popolare il suo segno. Sono molti gli artisti astratti che hanno creato
forme e materie su abiti firmati, testimoni eccellenti del Novecento. Sono le
grandi firme della moda ad interpretare il messaggio cromatico e la forza del
segno da Emilio Pucci a Roberta da Camerino da Livio de Simone a Missoni, da Ken
Scott ad Albini. L'arte entra nel ciclo-moda, con i suoi mutamenti e i suoi
ammiccamenti. Usa mescolare esperimenti cromatici con forme, per rinnovare il
linguaggio dello stile da Balla a Delunay, da Fontana a Capogrossi da Dorazio a
Sanfilippo da Munari, a Vedova, da Veronesi a Osvaldo Licini, da Fausto Melotti,
a Salvatore Scarpitta, da Edgardo Mannucci a Perilli e tanti altri.
Contaminazione dei generi, esaltazione delle materie, trionfo del colore, volumi
e materie per le Sorelle Fontana, Simonetta, Fabiani, Schuberth, Carosa,
Gattinoni, Sarli, Biagiotti e Marco Coretti. Assemblaggi di capi come
partecipazione emotiva di una narrazione apparentemente indecifrabile, liberando
la moda da 'quell'ancestrale senso di colpa' per arrivare alle contaminazioni
linguistiche di Valentino, Romeo Gigli e Maurizio Galante. La formula esiste da
sempre e appartiene all'uomo 'guardare il passato per riscoprire il nuovo'
".
DIVENTA ULTRAMARATHON DESERT MAN
E PROVA LA TUA FORZA NEL DESERTO! 9 E 10 GIUGNO 2003: QUARTA EDIZIONE BOA VISTA
ULTRAMARATHON "MORRO DA AREIA".
Milano, 21 giugno 2002 - Di cosa si tratta? E' una corsa individuale a piedi,
suddivisa in due tappe da 75 km ciascuna, da percorrere a passo libero e in
completa autosufficienza alimentare. In spalla uno zaino contenente cibo e
materiale di sopravvivenza per i due giorni di gara. Si attraversa un territorio
prevalentemente desertico, a tratti pietroso, con condizioni climatiche ed
ambientali estreme ma alla fine la bellezza degli angoli sperduti e
incontaminati di Boavista ripaga gli sforzi fatti. Anche quest'anno, alla
partenza, vi erano numerosi atleti di fama internazionale, tra i quali gli
italiani Giorgio Calcaterra ed Elio Fioravanti, il marocchino Karim Mosta' la
campionessa tedesca anke molkenthin ed il francese Gerald Klaus. Dove si svolge?
A Boavista, nell'arcipelago di Capoverde, un'isola splendida per conformazione e
morfologia, situata a 600 km dalle coste del Senegal; a caratterizzarla le
tipologie di terreno presenti nei più famosi deserti del mondo: distese di
sabbia bianca, terra rossa e lava nera....... Attorno un oceano dai colori
mozzafiato. Da giugno ad ottobre si nuota con le tartarughe e da dicembre ad
aprile si assiste al passaggio delle balene che, prima di riprendere il largo,
entrano a giocare nella baia di Sal Rei, capitale dell'isola. Il numero degli
europei residenti a Boavista è in continuo aumento e le ragioni di un
cambiamento così radicale sono molteplici. Senza dubbio il desiderio di vivere
a contatto con la natura, lontano da rumori metallici e dai frenetici ritmi
cittadini. Il desiderio di lavorare quanto basta per sopravvivere e
riappropriarsi del tempo libero da dedicare agli interessi personali a lungo
trascurati. Poi la dolcezza dei bambini che si divertono giocando con tappi di
bottiglie o la dignitosa semplicità degli adulti, per i quali una stretta di
mano ha ancora oggi più valore di una qualsiasi firma. Infine, la voglia di
grandi spazi da percorrere in totale isolamento ed il deserto con quella
sensazione di libertà che ti riempie quando lo attraversi ma che diventa un
vuoto quando ne sei lontano. Pensi ancora di poter affrontare l'Ultramarathon?
Allora fai le valigie e parti ma non dimenticare il vaccino contro la "sodade",
quella strana nostalgia che prende chiunque passi da Boavista e che rende
davvero difficile il ritorno a casa . Infolink: www.runnersplanet.it/boavista
ORIOLI 3 TAPPA....MOSCA
Milano, 21 giugno 2002 - Il fascino del viaggio è anche nella sorpresa.
Lasciata Brest, mi immergo nella zelante ed antiquata Bielorussia, costellata di
posti di blocco in un'atmosfera che sa un po' troppo di imprevisto. Comincio a
pensare di aver definitivamente lasciato alle mie spalle il confortevole e
rassicurante Ovest europeo in questa mia Transiberiana. Ma, al confine con la
Russia, ecco la sorpresa. Alle frontiere si è sempre un po' inquieti. Tuttavia
i doganieri russi sembrano decisi a relegare nel passato questa cattiva
impressione. Sono accolto in un clima quasi euforico: è l'ora della partita e,
mentre controllano i nostri passaporti, ci invitano a seguire Italia-Corea nel
loro ufficio. Seguiamo il momento favorevole con il goal di Vieri su un monitor
in bianco e nero e, quando ripartiamo, siamo salutati come i favoriti del
campionato del mondo (sarà un Sms, più avanti, a disilluderci). La campagna
russa è stupenda, la strada a due corsie perfetta, il traffico ordinato. Mentre
mi avvicino rapidamente, comincio a pensare di non fare tappa a Smolensk. Il
sole è ancora alto, la mia Ducati scorre veloce e l'allegria del bicilindrico
mi carica di entusiasmo. Proseguo, deciso a raggiungere Mosca. La giornata è
lunga, ma passa in un soffio, e la moto si "beve" 1.150 km senza
accorgersene: solo le soste per qualche rublo di super. Alle porte di Mosca
incontro Philip, l'importatore russo di Ducati, che mi accoglie insieme a due
amici, anche loro su una bicilindrica. Gli incredibili colori della natura hanno
lasciato il posto al grigio della cappa di smog della metropoli, ma l'atmosfera
che accoglie la spedizione è straordinariamente amichevole. Prima di
raggiungere l'hotel facciamo un giretto. Vicino all'Università degli Studi si
danno appuntamento i "biker" moscoviti: almeno un centinaio. Passo tra
i saluti. Sono in anticipo di un giorno sulla tabella di marcia, a Mosca rimarrò
due giorni. Sono certo che ne vale la pena. Edi
PARTE IL PRIMO APPUNTAMENTO CON
LA SCUOLA DI CICLISMO YOUNG DAVIDE CASSANI - LIQUIGAS
Cervia (Ra), 21 giugno 2002 - Partirà domenica 23 giugno il primo dei due
appuntamenti con la Scuola di Ciclismo Young Davide Cassani - Liquigas. Da
domenica fino al 30 giugno i giovani iscritti alla scuola potranno, insieme a
Davide Cassani, scoprire tutti i segreti dell'andare bene in bicicletta. Davide
Cassani, ex campione di ciclismo e oggi opinionista d'eccezione, supportato da
uno staff composto da professionisti, accompagnerà i giovani iscritti (dai 10
ai 15 anni) alla scoperta di questo affascinante sport. Insegnerà loro le
regole del corretto utilizzo della bicicletta e del comportamento in strada. Non
solo "scuola", ma soprattutto tanto divertimento. I ragazzi seguiranno
le lezioni durante il pomeriggio e la mattina usciranno in bicicletta per
testare ciò che è stato loro insegnato in "classe". Tecnici e
professionisti seguiranno ogni ragazzo individualmente per migliorarne la
posizione in sella, analizzarne la postura, esaminarne la composizione corporea
per stilare un adeguato programma di alimentazione. "Non vedo l'ora di
iniziare" commenta Davide Cassani, "grazie a Liquigas siamo riusciti a
realizzare questo importante progetto. Sono curioso di vedere il grado
d'interesse dei ragazzini, come sarà la loro risposta a questa iniziativa che
ritengo essere positiva. Abbiamo le strutture adeguate per intraprenderla e
professionisti preparati. Sono certo della riuscita dello stage e in un'ancora
più alta adesione per il prossimo appuntamento". Il campione di ciclismo
ha deciso di rivolgersi ai giovani, linfa vitale di ogni attività. E Liquigas
ha raccolto la sfida con l'interessante iniziativa Young, che si inquadra
perfettamente nella strategia che si è impegnata a seguire quest'anno. Un
sodalizio quello con il ciclismo in cui Liquigas, azenda leader in Italia nella
distribuzione di g.p.l. da anni protagonista di questo sport, crede fermamente.
Società organizzatrice dell'evento è la Bvc Sport sas di Claudio Fantini, che
è anche organizzatrice di tutti gli eventi Sportur. Il secondo stage è
previsto dal 1° all' 8 settembre a Lido di Camaiore in provincia di Lucca.
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