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21 GIUGNO 2002

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SECONDO DUE SCIENZIATI STATUNITENSI, GLI OGM ACCRESCONO IL RISCHIO TEORICO DI ESTINZIONE

Bruxelles, 21 giugno 2002 - Secondo due ricercatori di un'università statunitense, l'introduzione di organismi geneticamente modificati (Ogm) nelle popolazioni di animali selvatici pone un rischio teorico di estinzione delle specie naturali maggiore di quello finora ipotizzato. L'allarme lanciato da William Muir e Richard Howard, docenti presso la Purdue University (Stati Uniti), contribuisce al dibattito in corso in Europa in materia di tecnologia delle manipolazioni genetiche. I due professori hanno utilizzato modelli informatici ed analisi statistiche per indagare sul rischio ipotetico derivante dall'incrocio tra Ogm e popolazioni di animali selvatici. La loro ricerca, che individua tre nuovi scenari nei quali l'introduzione di Ogm potrebbe provocare l'estinzione di una specie naturale, rivela che il rischio è maggiore di quanto precedentemente supposto. Muir, professore di Zootecnia, ha dichiarato: "In senso lato, tale ricerca spiega come effettuare la valutazione del rischio e gli aspetti per i quali è necessario limitare ulteriormente gli Ogm". In uno degli scenari ipotizzati, i ricercatori hanno scoperto che il rilascio di pesci di taglia più grande, che si accoppiano con maggior successo ma vivono meno a lungo, potrebbe condurre una specie selvatica all'estinzione in meno di 40 generazioni. Un altro scenario ha esaminato le manipolazioni genetiche che aumentano la dimensione dei pesci maschi, con il risultato che questi si accoppiano con più esemplari femmine e vivono più a lungo, ma diventano nel contempo meno fertili. Si prevede che ciò provocherà l'estinzione della popolazione di pesci selvatici in meno di 20 generazioni. I ricercatori hanno individuato altresì scenari nei quali il gene introdotto potrebbe diffondersi nella popolazione, senza ridurne tuttavia l'ammontare complessivo. Howard, docente di Biologia, ha dichiarato: "Il rischio di invasione è un'incognita nella valutazione del rischio complessivo. Vista la biologia, possiamo soltanto affermare che il gene aumenterà nella popolazione. Non sappiamo se ciò costituirà o meno un problema". La ricerca condotta dalla Pardue University è parte delle indagini che l'istituto sta attualmente svolgendo e delle attività in corso nell'ambito del programma "Biotechnology Risk Assessment" (Valutazione del rischio biotecnologico) del dipartimento statunitense per l'Agricoltura, mirate a valutare i rischi delle biotecnologie. "Il consumatore acquisterà fiducia nell'utilizzo della tecnologia transgenica soltanto se si effettuerà un esame accurato ed obiettivo dei rischi", ha dichiarato il professor Muir.

MILANO POLO CONTINENTALE EUROPEO PER IL "BEN- DI-SCHIENA"
Milano, 21 giugno 2002 - Risultati d'un anno d'esclusivi interventi (in mutua) al "Galeazzi": mezz'ora d'operazione mininvasiva e uno-due giorni di ricovero per liberarsi di altrimenti ribelli lombalgie croniche originate dai dischi intervertebrali - Anche altri Ospedali cominciano a 'chiedere istruzioni' per adeguarsi -Dopo l'Inghilterra sorti Centri in Germania e Olanda C'è quel mal-di-schíena 'invadente' (e ce n'è tanto: per 3.000.000 di italiani, 455.000 in Lombardia), quello proprio alle basi/radici della schiena, quello che pervade e invade la quotidianità della gente, quello che sedendosi addirittura peggiora, quello che a letto magari subito sparisce però poi al risveglio, seppur ancora distesi, è già li inesorabile, quello che sottolinea sia colpi di tosse e i ponzamenti in toilette, quello che 'punisce' chi s'inchina a una dama o piega in avanti a carezzare sulla testa un bambino.... Quello che - nelle sue varie forme - i medici chiamano 'Lombalgia cronica ricorrente", "lombalgia persistente" ovvero "dolore lombare cronico o intermittente è nella maggior parte dei casi un dolore discogenico, innestato da alterazioni anatomo-funzionali dei dischi intervertebrali, i `cuscinetti elastici' che fanno da giunti cardanici fra le vertebre, garantendo la flessibilità/flessuosità/pieghevolezza della loro/nostra colonna. Quel mal-di-schiena, insomma, che a chi gli tocca garantisce una Bassa Qualità di Vita. Sono pazienti che hanno `provato e proverebbero quasi tutto, pur di liberarsene, terapie più o meno massicce/cruente e/o miracolistiche, un 'supermercato medico' ("shopping doctor behavior") con costi diretti & indiretti tangibilmente elevati. Ma già da un anno Milano è stata la prima città del continente europeo dove quel mal-di-schiena viene "calorosamente accerchiato" e poi scacciato: con un esclusivo intervento mininvasivo che viene eseguito unicamente presso la Neurochirurgia dell'Istituto Galeazzi, quindi a spese della mutua. E l'unico ad eseguirlo è finora il prof. Mauro Porta, al 'Galeazzi` responsabile del Centro Terapia Dolore e Cefalea e Direttore del Dipartimento Neurologia del Policlinico 'San Marco' di BG-Zingonia. "si tratta di una tecnica percutanea - spiega Porta - cioè una moderna metodica mininvasiva ['senza tagli'] denominata Idet (IntraDiscal Electrothermal Therapy) eseguita in anestesia locale con un ago-catetere specifico che viene introdotto, guidandosi 'in diretta' videoradiologica, in regione lombare fino a raggiungere i dischi intervertebrali patologici. Qui attraverso l'ago-catetere viene emessa una sonda flessibile che si avvolge a spirale [ecco l'immagine di 'accerchiamento] nello spessore esterno del disco. "A questo punto prosegue Porta - il filamento/sonda viene riscaldato fino a 90': grazie al calore il Acollante' (collagene) che tiene insieme le fibre discali periferiche si rimodella/restaura, perché le sue molecole contraendosi per il caldo ritrovano la propria disposizione tridimensionale in triplice elica e si consolidano. "Questo comunque - continua Porta - è giusto il buon inizio cui deve seguire un periodo di accurata riabilitazione di 3-6 mesi: al paziente va ben spiegato che non deve attendersi risultati `immediati`, ma che essi dipendono anche dalla sua collaborazione." Per almeno un mese deve essere indossato un bustino. La guida può essere ripresa non prima di una settimana dall'intervento, e con gradualità. Dopo 3-4 settimane va iniziata l'adeguata riabilitazione, per rinforzare la muscolatura addominale, ma soprattutto per correggere le eventuali `cattive abitudini' che facilmente hanno preceduto e accompagnato il mal di schiena. Gli interventi sinora eseguiti dal professor Porta al 1Galeazzil sono 160, con pieno successo nell'83 per cento dei casi, e buoni risultati comunque. In 123 pazienti sono stati trattati 2-3 dischi lombari contemporaneamente nella stessa seduta. Il " Candidato ideale " per l'Idet è chi soffra di mal di schiena cronico/recidivante da un anno e negli ultimi sei mesi non abbia avuto giovamento da altre possibili terapie, ma gli resti la chirurgia ( quella invasiva...) come sola scelta.

DISPONIBILE ANCHE IN ITALIA GLATIRAMER ACETATO DI AVENTIS, NUOVO FARMACO NON-INTERFERONE PER LA SCLEROSI MULTIPLA
Milano, 21 giugno 2002 - Primo farmaco con meccanismo d'azione specifico per la cura della Sclerosi Multipla Recidivante-Remittente, la forma più comune della malattia - Principio attivo non-interferonico e non-cortisonico, inaugura una nuova classe di farmaci - Dopo 6 anni di terapia il 69% dei pazienti sono in una condizione stabile o migliorata rispetto all'inizio del trattamento Il Ministero della Salute ha autorizzato anche in Italia l'innovativo farmaco per la cura della Sclerosi Multipla Recidivante-Remittente: glatiramer acetato (Copaxone, Aventis). Si tratta di un nuovo immunomodulatore specifico, il primo non-interferone per il trattamento della malattia. Già disponibile in diversi paesi europei e negli Usa, glatiramer acetato era sinora impiegato nel nostro paese in un ristretto numero di pazienti per "uso compassionevole", ossia ne era autorizzato l'utilizzo, sotto responsabilità del medico curante, pur in assenza di autorizzazione al commercio. Il glatiramer acetato, già noto come copolimero-1, è dotato di un meccanismo d'azione specifico per la malattia, che sinora viene curata con gli interferoni-beta, farmaci immunomodulatori caratterizzati dalla capacità di modificare le risposte immunitarie, ma che possono anche interferire con processi che nulla hanno a che vedere con quello autoimmunitario. Invece, la nuova molecola interagisce con i linfociti T che hanno un'attività specifica contro gli antigeni della mielina, inducendo una loro trasformazione da cellule che producono citochine con attività pro-infiammatoria a cellule che producono citochine con azione di soppressione dell'infiammazione. "La possibilità di disporre del glatiramer acetato costituisce un importante passo in avanti per i malati di Sclerosi Multipla Recidivante-Remittente, la forma più comune della malattia che interessa oltre 40.000 italiani," ha detto Angelo Ghezzi, responsabile del Centro Studi Sclerosi Multipla dell'Ospedale di Gallarate, Varese. "La malattia insorge tipicamente tra i 20 e i 40 anni e riguarda soprattutto le donne: oltre il 60% dei malati. Colpisce la cosiddetta 'sostanza bianca' cerebrale e del midollo spinale, con progressiva distruzione della guaina di mielina degli assoni ossia delle fibre che collegano le cellule nervose tra loro. Ciò determina l'interruzione o il rallentamento della trasmissione degli impulsi nervosi e porta ad una disfunzione del sistema nervoso centrale, con gravi disturbi neurologici: motori, sensoriali, visivi, talora anche cognitivi", ha concluso Ghezzi. La forma recidivante-remittente è caratterizzata da un susseguirsi di recidive (fase di malattia manifesta, nella quale progredisce la disabilità) e di remissioni (fase di ritorno a un apparente stato di assenza di malattia alla quale in genere segue una fase caratterizzata da progressione nel tempo e accumulo di disabilità.) E' importante, quindi, "bloccare" l'insorgenza degli eventi acuti al fine di prevenire la fase di progressione. I sintomi variano a seconda della parte di sistema nervoso colpito. In una recidiva grave il malato può, ad esempio, divenire temporaneamente cieco, incapace di camminare, incontinente e/o soffrire di un'insopportabile sensazione di formicolio e ogni recidiva può causare un notevole peggioramento neurologico, con il malato che nella successiva fase di remissione si ritrova con un maggiore grado di invalidità rispetto al periodo precedente. Secondo i risultati degli studi clinici, in particolare di uno studio multicentrico della durata di 6 anni, condotto su 251 malati e a tutt'oggi il più esteso svolto per studiare gli effetti di un farmaco sulla Sclerosi Multipla, la terapia a lungo termine con il farmaco, somministrato sottocute giornalmente alla dose di 20 mg, riduce le recidive del 29% nel corso dei primi due anni di trattamento e nei quattro anni successivi dimostra una chiara persistenza dell'efficacia. "Agli effetti positivi sulle ricadute il glatiramer acetato associa anche un'efficacia nel ridurre l'accumulo irreversibile di disabilità: dopo 6 anni di terapia il 69% dei pazienti erano in una condizione stabile o migliorata rispetto all'inizio del trattamento. Questi effetti positivi sulla disabilità sembrano legati a un effetto di stimolazione dei meccanismi di riparazione del tessuto nervoso danneggiato dalle lesioni demielinizzanti, come suggerito da un recente studio di risonanza magnetica effettuato dall'equipe del San Raffaele. Uno dei pregi di questa nuova terapia della sclerosi multipla e l'ottima tollerabilità. Gli effetti avversi si limitano principalmente a occasionali arrossamenti della cute nella sede di iniezione e non influiscono minimamente sulle attività giornaliere dei pazienti," così ha affermato Giancarlo Comi, Direttore della Clinica Neurologica dell'Università Vita Salute di Milano e dell'annesso Centro di ricerca e terapia della Sclerosi Multipla. Infatti, la terapia con il farmaco è ben accettata dai pazienti e si associa ad effetti collaterali generalmente lievi e di breve durata: dopo 6 anni di trattamento, il 62% dei pazienti prosegue la terapia, contro percentuali nell'ordine delle poche unità per quanto concerne la cura con l'interferone-beta.

APRE A MILANO "TIAMA", IL NUOVO CENTRO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA AI MINORI VITTIME DI MALTRATTAMENTI
Milano, 21 giugno 2002 - E' sorto a Milano "Tiama", il nuovo centro di assistenza per garantire sostegno psicologico ai minori vittime di maltrattamenti. Il progetto, nato dalla collaborazione tra la fondazione Umana Mente e l'Associazione la Strada - Asilo Mariuccia, sarà presentato alla stampa a Milano mercoledì 26 giugno nella Biblioteca di Via Senato. Nell'occasione verrà tracciato un quadro aggiornato sul problema dei maltrattamenti ai minori nel capoluogo lombardo. Parteciperanno all'incontro Assunto Quadrio Aristarchi, direttore del Centro di Psicologia Giuridica presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Walter Izzo, presidente di Asilo Mariuccia e dell'Associazione La Strada, e Anna Venturino, segretario generale della fondazione Umana Mente.

DANONE PRESENTA IL NUOVO VOLUME DELLA COLLANA ITEMS "ALTERAZIONI METABOLICHE LIPIDICHE: PREVENZIONE MULTIFATTORIALE DELL'ATEROSCHLEROSI E CONTROLLO DELLE DISLIPIDEMIE"
Milano, 21 giugno 2002 - Su questo problema ci sono sempre state infinite discussioni e spaventose dispute, che si sono rivelate stimolanti, ma in gran parte anche sterili. I risultati dei recenti studi hanno tuttavia dimostrato in modo inequivocabile che la riduzione del colesterolo plasmatico riduce la mortalità e morbosità coronarica del 30-40%. A riprova del grande interesse sull'argomento, il colesterolo è stato citato come la "molecola più decorata in biologia" poiché, ad iniziare dal 1928, se ne sono occupati ben 13 premi Nobel. La decade compresa tra il 1980 ed il 1990 è densa di avvenimenti importanti e di risultati promettenti: ci furono numerosi tentativi di indurre una riduzione della colesterolemia attraverso la manipolazione delle abitudini alimentari di soggetti a rischio, prendendo spunto dalle osservazioni epidemiologiche del Seven Countries Study che avevano evidenziato un'alta mortalità coronarica in popolazioni occidentali (Usa, Finlandia, Europa del nord) con un alto consumo di grassi saturi ed un'elevata colesterolemia rispetto a popolazioni del Sud Europa mediterranee che facevano un largo uso di olio d'oliva, di vegetali o legumi. Ad eccezione di limitati episodi (nel North Karelia in Finlandia), queste evidenze scientifiche non furono però tradotte in campagne nazionali di miglioramento della qualità della alimentazione, né in un interesse particolare da parte dei medici di medicina generale affaccendati nella routine quotidiana, o dei cardiologi interamente concentrati sull'aspetto tecnicistico ed interventistico della loro pratica. Verso la fine degli anni '90 però, negli Stati Uniti d'America cominciavano campagne dietetiche e sullo stile di vita. Negli Usa il motivo di questo cambiamento era evidente: la drastica riduzione del fumo di sigaretta, il miglioramento delle abitudini alimentari e un miglior controllo della pressione arteriosa, avevano determinato un'interruzione dell'epidemia di malattia coronarica del ventennio precedente. Era successo qualcosa che era andato al di là dei reali atteggiamenti preventivi dei medici di famiglia: le raccomandazioni delle Società Scientifiche erano giunte al grande pubblico ed ai mass media, bypassando gli operatori sanitari più lenti e restii di fronte alle novità scientifiche. Ma nella vecchia Europa, Italia all'avanguardia, lo scetticismo impera e dilaga, per cui si vedono guru dell'informazione con un antico retroterra scientifico andare in televisione e sparare a zero sulle evidenze scientifiche, salvo cambiare totalmente idea dopo 4-5 anni. Le nuove evidenze scientifiche fanno infatti cambiare opinione anche ai più restii: primo fra tutti Michael Oliver, un professore di cardiologia britannico molto ascoltato, che dichiarava "Ridurre il colesterolo non riduce la mortalità", mentre oggi in due articoli su Lancet e sul Bmj, scrive "Abbassiamo il colesterolo del paziente, adesso" e "Le statine prevengono la malattia coronarica", asserendo che...."quando i fatti cambiano, io cambio opinione. Voi cosa fate?". E in questi ultimi anni i fatti sono decisamente cambiati, i dati scientifici sull'argomento sono grandemente aumentati e la comunità scientifica avverte la necessità di vedere riunite in un'unica opera tutte le più aggiornate conoscenze sul problema. In risposta a tale esigenza, l'Istituto Danone, ha voluto dedicare all'argomento il nuovo volume della collana Items. Il volume, dal titolo "Alterazioni metaboliche lipidiche: prevenzione multifattoriale dell'aterosclerosi e controllo delle dislipidemie" è stato curato dal Professor Alberto Notarbartolo, Clinico Medico dell'Università di Palermo e profondo studioso della materia, con la collaborazione di numerosi tra i più qualificati esperti in campo nazionale. Il libro, destinato agli operatori della salute, tratta la materia in modo completo ed esaustivo, a partire dalle basi genetiche e biochimiche, per arrivare all'approccio clinico con considerazioni di tipo terapeutico e comportamentale.

 VERONAFIERE PRESENTA I-TEM EXPO 2003 FIERA DI VERONA, 7-9 MAGGIO 2003 L'APPUNTAMENTO INTERNAZIONALE CON LE TECNOLOGIE DELL'INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE PER L'IMPRESA
Milano, 21 giugno 2002 - Dal 7 al 9 maggio 2003 VeronaFiere ospita i-Tem Expo 2003, mostra convegno internazionale Business-to-Business dedicata alle tecnologie, alle soluzioni e ai servizi di lnformation & Communication Technology per le imprese. Alla prima edizione, i-Tem Expo si colloca nel panorama fieristico come un evento assolutamente unico, destinato a diventare un appuntamento imprescindibile per le aziende che cercano risposte concrete nell'informatica, nelle tecnologie di rete e di telecomunicazione: soluzioni in grado di migliorare i processi produttivi e l'operatività quotidiana in chiave di maggiore efficienza, flessibilità ed efficacia. "L'Ict riparte con l'Italia dei distretti industriali" è lo slogan di i-Tem Expo 2003: protagonista di i-Tem è infatti I'Information & Communication Technology traguardata attraverso i Distretti Industriali, che formano l'asse portante del tessuto economico e produttivo nazionale. Il focus è sulle tecnologie che rappresentano un elemento innovativo centrale per le realtà distrettuali in relazione ai processi aziendali e al modo in cui le imprese si rapportano con il mercato, i partner e gli interlocutori di business. La mostra convegno i-Tem Expo prevede, accanto all'area espositiva, una tre giorni di conferenze e seminari, i-Tem Conference, per un programma convegnistico di respiro internazionale. Un cartellone articolato e completo, che spazia dall'analisi del mercato Ict nei Distretti Industriali al quadro normativo di riferimento, passando per le best practice che coniugano le tecnologie con modelli organizzativi vincenti. Infolink:
www.i-tem.it

"IKK 2002" - SALONE INTERNAZIONALE DELLA REFRIGERAZIONE, CONDIZIONAMENTO D'ARIA E VENTILAZIONE - NORIMBERGA, 16/18 OTTOBRE.
Milano, 21 giugno 2002 - Dopo l'edizione del 2001 ad Hannover, nel 2002 l'Ikk - il Salone Internazionale della Refrigerazione, Condizionamento d'Aria e Ventilazione - si tiene, in osservanza del turno fieristico, nuovamente a Norimberga. Anche quest'anno la Ikk vuole riconfermarsi quale fiera leader del settore. Gli ambiti di applicazione per soluzioni intelligenti nei settori refrigerazione, condizionamento d'aria e ventilazione divengono sempre più svariati, sia che si tratti di edifici, di processi industriali, di spazi ad uso commerciale o di logistica. "All'Ikk al centro dell'attenzione ci sono le novità ed i trend, uniti ad un dialogo professionale tra produttori, imprese costruttrici di impianti, progettisti specializzati in impiantistica e gestori grandi impianti"- sottolinea Rudolf Puetz, amministratore della Vdkfwirtschafts und Informationsdienste Gmbh - l'ente organizzatore della Ikk. Alla Ikk 2002, in programma al Centro Esposizioni di Norimberga dal 16 al 18 ottobre prossimi, sono attesi 800 espositori e circa 20.000 visitatori, solo professionali. L'Ikk è un sinonimo di esposizione merceologica di prim'ordine con una gamma mondiale di prodotti sul tema refrigerazione e condizionamento d'aria; ma non solo: è anche la cornice ideale per attraenti manifestazioni speciali destinate al pubblico degli addetti ai lavori. Secondo Pavillion tematico "Rinfrescare silenziosamente". Dopo il grande successo riscosso dalla prima edizione, viene organizzato quest'anno per la seconda volta il pavillion sul tema "Rinfrescare Silenziosamente". Alla presentazione, allestita dalla VDKF, dalla rivista specializzata Cci e dalla NuernbergMesse, parteciperà una ventina di aziende. Il segmento dei climatizzatori a parete e a soffitto fa registrare considerevoli incrementi della quota di mercato nel settore della climatizzazione confortevole di edifici. Il cosiddetto 'raffreddamento silenzioso' consente, di regola in combinazione con un impianto RLT per il convogliamento ed il trattamento dell'aria, di ottenere una temperatura gradevole all'interno di vani ad uso abitativo o lavorativo attraverso il raffreddamento di superfici (soffitti). Questi sistemi permettono di commutare in caso di necessità tra le funzioni di raffreddamento/climatizzazione e quella di riscaldamento con notevoli vantaggi dal punto di vista economico-ambientale. Investitori, architetti e progettisti specializzati troveranno nel padiglione 3 dell'Ikk un'ampia gamma di climatizzatori a soffitto, a parete, a "vela" per soffitti, accessori compresi. Forum "Refrigerazione, condizionamento d'aria e ventilazione innovativi: sistemi, componenti ed esempi soluzioni". Questo "forum" per progettisti e costruttori di impianti presenterà soluzioni innovative per sistemi di refrigerazione, condizionamento d'aria e ventilazione nonchè per la rispettiva tecnica di controllo e regolazione. Quando si parla di progettazione, installazione e manutenzione di impianti di refrigerazione e condizionamento, i costruttori di impianti moderni sono per il progettista gli interlocutori più idonei e competenti Verranno illustrate diverse soluzioni modello con l'aiuto di progetti e componenti selezionati. La tematica verrà integrata ed approfondita nel corso di una serie di relazioni e conferenze. Riduzione di CO2 e tutela del clima grazie alle imprese specializzate del settore refrigerazione e condizionamento d'aria. Il gruppo di lavoro di Biv e Vdkf per pompe di calore e costruttori di impianti di refrigerazione illustrerà all'Ikk 2002 la tecnologia delle pompe di calore come alternativa eco-compatibile ai comuni impianti di riscaldamento Il riscaldamento ovvero la la climatizzazione mediante pompe di calore sfruttano l'energia rinnovabile disponibile nell'ambiente o il calore prodotto da processi tecnici. In tal modo le pompe di calore contribuiscono alla riduzione dei consumi di energia fossile e quindi alla diminuzione delle emissioni di anidride carbonica durante la produzione di calore o la climatizzazione. Esempi di tecnologia moderna delle pompe di calore presentati da impresa specializzata potranno essere visionati nel padiglione 2. Imprese specializzate: impianti di refrigerazione e condizionamento a moderato impatto ambientale. Il Regolamento UE n. 2037/2000 prevede che ai sensi dell'art. 17 (cap. IV) a partire dal 1° ottobre 2000 tutti gli impianti fissi di refrigerazione e climatizzazione con più di 3 kg. di refrigerante (nei quali rientrano anche le pompe di calore) debbano essere sottoposti annualmente a revisione per poter escludere eventuali perdite. L'obbligo di revisione vale per il gestore di un impianto di questo genere Il regolamento è vincolante in tutte le sue parti ed è immediatamente vigente in ogni Stato membro. Il Regolamento UE è un passo nella direzione giusta in fatto di protezione dello strato di ozono. Lo scopo è, tra gli altri, quello di diminuire le emissioni dirette e di adoperarsi per ottenere indirettamente una riduzione delle emissioni di CO2 grazie ad una migliore efficienza energetica degli impianti, stabilendo requisiti minimi "armonizzati" per tutti i Paesi UE, sia con riferimento al personale che alle imprese. Presupposto fondamentale è l'esistenza di impianti e sistemi revisionati a dovere da personale addestrato e competente. Tali impianti sono riconoscibili dal "sigillo di tenuta" rilasciato dall'impresa esecutrice del controllo. Informazioni dettagliate sul tema durante la Ikk 2002 allo stand Vdkf ( pad.2). Refrigerazione, condizionamento d'aria e ventilazione sono presenti in pressochè tutti gli ambiti della vita quotidiana, con applicazioni intelligenti nei più diversi settori, dall'impiantistica ai processi industriali, dal commerciale al logistico all'abitativo. La Ikk 2002 si prefigge di proporre "soluzioni intelligenti per il futuro".
www.nuernbergmesse.de

BMW AUTO CLUB ITALIA E CONCESSIONARI DI VERONA CONTRIBUISCONO AL RESTAURO DELLA STORICA CASERMA D'ARTIGLIERIA A PESCHIERA DEL GARDA.
Milano, 21 giugno 2'002 - Bmw Auto Club Italia e i concessionari Bmw di Verona contribuiscono al restauro della Caserma d'Artiglieria di Porta Verona a Peschiera del Garda Una cena di gala sabato 22 giugno inaugura lo storico Edificio nell'ambito del 6° Raduno nazionale Bmw Z3 Roadster. Il rapporto tra il marchio Bmw e Peschiera del Garda si è consolidato nel corso degli anni con gli ormai tradizionali appuntamenti del Bmw Auto Club Italia. Un rapporto che ha preso a cuore anche lo stato di salute del patrimonio storico e artistico del Garda, tanto che dalla partnership tra il Comune di Peschiera, le due concessionarie Bmw di Verona, Fimauto e Verona Motors, e il Bmw Auto Club Italia, è scaturito un contributo importante per la ristrutturazione della Caserma d'Artiglieria di Porta Verona a Peschiera, attraverso una elargizione di fondi che ha permesso l'installazione dell'impianto di illuminazione dell'edificio risorgimentale.

"INNOVAZIONE RICERCA E AMBIENTE: OPPORTUNITÀ DI TRASFERIMENTO TECNOLOGICO PER LE PMI"
Rimini, 21 giugno 2002 - In occasione della 6° edizione della Fiera Ricicla di Rimini (6-9 novembre 2002) l'Innovation Relay Centre Irene organizza delle giornate di trasferimento tecnologico (Transnational Technology Transfer Day) sulle tematiche ambientali. In particolari le offerte/richieste tecnologiche riguarderanno le seguenti tematiche: acque; riciclaggio; gestione dei rifiuti; aria/emissioni; suolo; energia rinnovabile; Ipp (Integrate Product Policy). La partecipazione a un Tttd è una occasione per le aziende, istituti/enti di ricerca, università di discutere le proprie proposte di progetti di ricerca e sviluppo, formulare le esigenze di cooperazione scientifico-industriale, presentare offerte e richieste tecnologiche, individuare nuove tecnologie per implementare i processi della propria azienda, esponendo risultati e prototipi da diffondere verso il tessuto industriale. Per partecipare agli incontri basta compilare un modulo in cui viene descritto il profilo del proponente e l'offerta/richiesta tecnologica che si intende presentare all'evento. Il modulo può essere compilato direttamente on-line sul sito www.irc-irene.org/ricicla. La scadenza per la domanda di partecipazione all'evento è il 6 settembre 2002. I profili tecnologici pervenuti saranno raccolti in un catalogo che verrà inviato a tutti i partecipanti, agli IRC del Gruppo Tematico Ambiente e agli interessati che operano nel settore. Dal catalogo, di cui sarà disponibile anche una versione on-line, sarà possibile individuare le offerte/richieste tecnologiche di proprio interesse. Gli incontri, preventivamente organizzati, si svolgeranno all'interno della fiera Ricicla i giorni: 7-8 novembre2002. Il Tttd sarà preceduto il giorno 7 novembre (mattina) da un seminario internazionale: "La politica ambientale e le tecnologie innovative : il trasferimento tecnologico in Europa" I temi trattati saranno i seguenti: a politica europea nel settore ambientale; Innovation Relay Center: rete europea per il trasferimento tecnologico; Trasferimento tecnologico e cooperazione sulle tecnologie ambientale; Fondi europei in campo ambientale per le Pmi; Ipp: Integrated Product Policy : Elca uno strumento ambientale innovativo per le Pmi Casi di successo di trasferimenti tecnologici in campo ambientale Informazioni: Monica Misceo Paola Leonelli +39.051.609.8069 +39.051.609.8070 ricicla@bologna.enea.it  oppure Veneto Innovazione S.p.A. tel. + 39 041 509 30 23 e-mail
irene@venetoinnovazione.it

GIOIELLI PER L'ESTATE: COLORI AUDACI, FORME SONTUOSE, MATERIALI INNOVATIVI
Milano, 21 giugno 2002 - Anche se l'estate è la stagione più informale in assoluto, dedicata a parei, shorts e microbikini, può diventare proprio la stagione più adatta ad esibire gioielli e bijoux. Il corpo scoperto e abbronzato li farà brillare in pieno. Anche i gioielli importanti in questi mesi caldi e assolati osano un capriccio in più: colori, dimensioni, abbinamenti insoliti. Pomellato dedica i suoi anelli a Capri, che risplende nel rosso del corallo, nell'azzurro del turchese, nel nero setoso del jet a cui nel Medioevo si attribuivano poteri curativi: taglio sfaccettato fino ai bordi e accostamenti nuovi con brillanti incassati su oro bianco. Originale mix di geometrie e di asimmetrie nella nuova collezione Recarlo che intreccia disegni morbidi e tradizionali con forme modernissime, cromatismi forti con diamanti brown, zaffiri blu a forma di confetto in tutte le forme possibili di fiori, cuori, croci, cerchi. A Casa Damiani i New Trends di Alfieri & St.John indicano anelli in oro bianco o giallo spezzati da pietre asimmetriche di zaffiri gialli e quarzo citrino, mentre Bliss sceglie piccole gocce di brillanti come acqua di mare sulla pelle abbronzata in collier, pendenti, orecchini. Fiori e colori come su un prato fiorito primaverile nelle collezioni Nemo di Bibigì Clio, che comprendono anelli, ciondoli e orecchini in oro bianco e giallo con il fiore centrale di quattro petali in madreperla colorata, ideale per una donna ironica e sbarazzina. Graziosissima anche "Pois", la linea di pezzi unici di Koesia, composta da anelli, girocolli, orecchini in oro bianco, diamanti e zaffiri blu o in oro giallo e pietre colorate come ametista e citrino disposti a forma di pois. Il rosa è invece il colore dell'oro Eclipse per gli anelli e le catene elegantissime arricchite da pendenti in quarzo fumé, quarzo lilla e diamanti: uno snodarsi di fili sottili simboli di legami, ma anche di libertà nelle lavorazioni del tutto snodabili. Una coccinella, una rana e uno scarabeo sono i talismani porte-bonheur di Marina B. disegnati nei volumi grandi della microfusione in argento che rende il gioiello vistoso, ma leggerissimo. Argento martellato anche nelle forme importanti dei collier Hermès in parure con braccialetti alti "alla schiava". Argento di una luminosità lunare negli originali gioielli Coré disegnati da Gloria Alexandra Gallucci, stravaganti e femminili, ispirati all'Art Nouveau nelle forme del serpente e della foglia, con il granato rosso, l'ametista, il cristallo di rocca, l'agata. Argento ancora in magiche forme astrali di spirali, cerchi doppi e concentrici nei bracciali, orecchini e collane "Pianeti" di Tentazioni Ottaviani, su cui ruotano sfere di madreperla, o pietre arancio, turchese, grigio. Originalissime le creazioni di Federica Rettore di grande creatività nell'accostamento inusuale di pietre semipreziose e materiali comuni in forme fantastiche per gioielli da piede, collier-sciarpe, bracciali-arabeschi. Sceglie un cristallo raffinatissimo invece il gioiello Lalique, che disegna l'anello "Cabochon" e la parure "Eclat" dai colori intensi, blu cielo, rosso, rosa, laguna o viola intenso per la versione in oro. Un cristallo scintillante siglato dalla luce Swarovski risplende nella collezione dai colori esuberanti, turchese, ebano e foglia d'oro, costellazioni scintillanti e asimmetriche, i nuovi Violet tra scuro e pastello, l'Erenite nebuloso velato di blu e verde. Un'originale fantasia decorativa ispirata alle perle di vetro veneziane usate nella gioielleria bizantina crea venature colorate negli anelli Dogana di Bernardaud in porcellana rifinita in oro e platino applicati a pennello.

IL QUATTROCENTO A CAMERINO LUCE E PROSPETTIVA NEL CUORE DELLA MARCA CAMERINO, 19 LUGLIO - 17 NOVEMBRE
Camerino, 21 giugno 2002 - Un laboratorio tanto misterioso quanto seducente del primo Rinascimento rivive, attraverso le sue opere più rappresentative, con la mostra Il Quattrocento a Camerino. Luce e prospettiva nel cuore della Marca, in programma nella città marchigiana dal 19 luglio al 17 novembre. È un'occasione straordinaria per conoscere quella che Federico Zeri considerava "la più notevole scuola pittorica delle Marche" e scoprire la ricchezza artistica del territorio. Della produzione figurativa fiorita a Camerino fra Tre e Quattrocento, che tanto aveva affascinato Bernard Berenson e Roberto Longhi, la rassegna offre la più ampia antologia con un centinaio di opere e tutti i maggiori artisti, da Carlo da Camerino a Giovanni Angelo di Antonio, e con i maestri di passaggio, da Luca Signorelli a Carlo Crivelli. Per il livello delle opere raccolte e per il valore dei prestiti concessi da musei italiani e stranieri, la mostra rappresenta non solo un importante appuntamento culturale ma anche un avvenimento storico. Tornano infatti per la prima volta alcuni di quelli che Zeri indicava come "i relitti del grande naufragio", i capolavori che furono sottratti alla città prima dalle depredazioni napoleoniche e poi da collezionisti e mercanti. Punto di arrivo di un progetto triennale di ricerca e di studi, promosso dal Comune, la mostra si svolge a cinquecento anni esatti dall'episodio che segnò la fine della stagione civile che aveva reso possibile quella fioritura artistica. Nel 1502, per ordine di Cesare Borgia, veniva strangolato con laccio di seta Giulio Cesare da Varano, signore di Camerino, e con lui quasi tutti i maschi della famiglia. Si concludeva con quella strage la parabola di una dinastia colta e ambiziosa e si spegneva per sempre la voce di una scuola figurativa che aveva saputo accogliere e rielaborare con accenti propri le novità che maturavano nei grandi centri nel corso del Quattrocento, "un'epoca - scrive il professor Andrea de Marchi, curatore della mostra - che vide i camerinesi protagonisti nell'adesione ad un linguaggio prospettico e lucente, ma capace di toccare le corde di un'emotività profonda, ora aspra ora tenera e struggente". La mostra ripercorre l'intera vicenda di questa scuola pittorica. Si parte con le eleganze tardo-gotiche di artisti estrosi come Carlo da Camerino e Arcangelo di Cola, per passare subito, con una suggestiva sequenza di tavole della Crocifissione, ai primi segni della lezione rinascimentale che a Camerino si sviluppa sotto la luce di Piero della Francesca e di Mantegna. Si arriva così alla folgorante pittura di Giovanni Angelo di Antonio, la cui identità, per vari indizi e sulla scorta di recentissimi studi, insidia una gran parte delle opere tradizionalmente riconosciute a un altro protagonista della scuola camerinese, Girolamo di Giovanni. Nel catalogo di Giovanni Angelo di Antonio, artista al quale Zeri dedicò nel 1961 il suo celebre saggio "Due dipinti, la filologia e un nome", figurano alcuni fra i capolavori più noti della pittura di Camerino, come l'Annunciazione della Pinacoteca cittadina. Il suo 'alter ego' e socio in varie imprese è Girolamo di Giovanni, documentato alla metà del secolo nella Padova di Donatello e del giovane Mantegna. Ma prima di Girolamo a Padova era giunto Giovanni Boccati, altra figura di spicco della scuola di Camerino, presente in mostra con le sue opere maggiori, tra cui la Crocifissione di Esztergom e l'Adorazione dei magi di Helsinki. Verso la fine del '400 la scuola di Camerino aveva esaurito il suo ciclo; di conseguenza la rassegna si conclude con una serie di opere dipinte per le chiese della città da maestri di passaggio. Tra queste, due grandi ritorni: da Avignone l'Ascensione di Niccolò Alunno, da Brera la Madonna della Candeletta di Carlo Crivelli, opera celeberrima rimasta sull'altare maggiore del duomo di Camerino dal 1491 fino alla sottrazione napoleonica del 1811. Attorno ai quadri trova posto nella mostra una vasta produzione artistica in cui si distinguono un gruppo di sculture lignee con Madonne, Crocifissi e Santi e una superba sequenza di croci astili. La mostra ha sede nel complesso conventuale di San Domenico, ma nel percorso di visita sono comprese le architetture dello splendore varanesco, dal Tempio della SS. Annunziata, appena restaurato e che viene riaperto al pubblico nell'occasione, al quadriportico di Baccio Pontelli nel Palazzo Ducale, dove si può ammirare una sala interamente affrescata da Girolamo di Giovanni che racconta la vita di corte, un raro ciclo di pittura profana, di recente restaurato e studiato. La mostra prosegue nel territorio con itinerari selezionati tra rocche, castelli e chiese dove si conservano opere importanti, come i numerosi affreschi che decorano il Santuario di Santa Maria delle Macchie e lo spettacolare polittico di Boccati a Belforte sul Chienti.Per informazioni e prenotazioni:0737 402309 - 402310 e.mail:
ilquattrocento@unicam.it

GUZZINI & LA MULTIMATERIALITÀ: GRANDI NOVITÀ E RICONFERMATI SUCCESSI PER L'AZIENDA ITALIANA CHE HA SAPUTO CONIUGARE DESIGN E FUNZIONALITÀ IN TUTTO CIÒ" CHE SERVE PER TRASFORMARE UNO SPAZIO IN UNA CASA
Milano, 21 giugno 2002 - La Fratelli Guzzini, che quest'anno festeggia i suoi novant'anni, presenta gli ultimi nati della sua grande famiglia di articoli per la cucina, la tavola e la casa e di riproporre linee già note che si sono arricchite di prodotti nuovi, utili per vivere al meglio la nostra quotidianità. Novità assolute le tre bilance pesapersone Sissy, Etty e Sandy - la prima meccanica, le altre due elettroniche - e la bilancia da cucina elettronica Betty. Sempre in tema di novità, sono arrivati quattro prodotti nuovi, due vassoi, un copriformaggio e una tortiera, ad arricchire la già ampia gamma di articoli della linea Feeling, una linea in cui la multimaterialità proposta da Fratelli Guzzini trova una delle sue migliori espressioni. Entrata ufficiale di alcuni nuovi articoli anche nelle fila della linea Menu, una linea che impareremo a conoscere e ad apprezzare anche grazie al materiale informativo qui allegato. Ma le sorprese non finiscono qui... !! Arriva l'accendifiamma Ghigò, una nuova interpretazione del vecchio accendino con un design, un'affidabilità e una versatilità davvero unici. E poi, Taurna, una linea di articoli in acciaio per la casa che Fratelli Guzzini distribuisce in esclusiva in Italia. L'esperienza di Guido Chiti, grande conoscitore della produzione di articoli casalinghi in acciaio, lo stile e l'eleganza italiani, attribuiscono una nuova definizione di bellezza all'acciaio conferendogli una versatilità di grande impatto visivo.

PROGETTO DIDATTICO LA FORZA DELL'ACQUA
Milano, 21 giugno 2002 - Si è concluso con il mese di maggio 2002 il progetto "La forza dell'acqua", organizzato dall'Ecomuseo del Lago d'Orta e Mottarone, grazie al convinto sostegno dalla provincia del Verbano Cusio Ossola. Il progetto è stato accolto con entusiasmo dalle scuole della provincia che hanno aderito numerose. Dal mese di gennaio a maggio, più di seicento bambini delle classi elementari, sono stati coinvolti in lezioni e laboratori riguardanti il tema dell'acqua. Gli interventi effettuati sono stati tre. Nel primo intervento in classe l'acqua è stata raccontata nei suoi aspetti più scientifici e tecnici, scoprendo le forme che l'acqua assume nel nostro territorio. Una parte importante della lezione ha avuto come tema lo sfruttamento nei secoli passati dell'acqua come fonte di energia per mulini e torchi, molto diffusi nelle attorno al lago d'Orta. La seconda lezione prevedeva un momento più ludico e legato alla creatività dei bambini. Il patrimonio culturale del nostro territorio è ricco di leggende e riferimenti a creature magiche e misteriose che abitano nei pressi di fiumi, laghi o sorgenti e che, secondo l'immaginario popolare, regolano l'equilibrio e la salute della natura. Introdurre i bambini all'aspetto misterioso e soprannaturale dell'acqua, significa dar loro la sensazione che l'acqua sia quasi un entità viva, che dona vita e salute, quindi da conoscere e trattare con rispetto. Un terzo intervento si è svolto negli appositi spazi laboratoriali allestiti dall'Ecomuseo, dove i bambini, come piccoli scienziati, hanno studiato le caratteristiche dell'acqua e fatto piccoli esperimenti sulle sue proprietà. A conclusione degli interventi, le classi partecipanti hanno prodotto, numerosi materiali riguardanti le leggende, i proverbi e i modi di dire della cultura locale relativi all'acqua. Il materiale verrà incluso in una pubblicazione edita dall'Ecomuseo che sarà presentata alle scuole con il nuovo anno scolastico 2002-2003. Per informazioni: tel. 0323/89622 oppure fax 0323/888621, indirizzo email
ecomuseo@lagodorta.net

DAL FUTURISMO ALL'ASTRATTISMO UN PERCORSO D'AVANGUARDIA NELL'ARTE ITALIANA DEL PRIMO NOVECENTO ROMA, MUSEO DEL CORSO 13 APRILE - 7 LUGLIO 2002
Roma, 21 giugno 2002 - Dalle Sorelle Fontana a Gattinoni, da Jole Veneziani a Romeo Gigli. Il 24 giugno, con inizio alle 21, le creazioni di venticinque stilisti italiani dell'ultimo mezzo secolo, si confronteranno con le opere d'arte che le hanno ispirate, esposte al Museo del Corso nella grande mostra "Dal futurismo all'astrattismo. Un percorso d'avanguardia nell'arte italiana del primo Novecento". Ideatrice e "regista" della Serata è Bonizza Giordani Aragno, storica della moda e del costume. A promuovere l'evento è il Museo del Corso della Fondazione Cassa di Risparmio di Roma. Nell'esclusivissima serata che, per ragioni di capienza e sicurezza, è riservata ad un numero di inviti limitato, sfileranno una decina di abiti d'autore, mentre altri saranno esposti con le opere d'arte che li hanno ispirati. L'elenco delle firme della moda che si ispirano a Balla, Fontana e gli altri capolavori d'arte esposti in mostra, rappresentano il gotha della storia della grande Moda italiana: Presentando la serata, Bonizza Giordani Aragno afferma che "E' l'abito firmato oggetto della nostra 'cultura' e soggetto delle avanguardie artistiche il protagonista della serata, raccontato in un evento, in cui la moda si presenta con tutta la sua vitalità seguendo il percorso storico-critico che illustra l'origine del presente. Un'esposizione di piccoli capolavori, espressività corporea di un'epoca che ha mutato il modo d'intendere la moda protagonista dei mutamenti del Novecento. Si vuole tracciare un itinerario parallelo tra arte e moda, tra armonie e dissonanze che hanno rinnovato il linguaggio del tessuto, del taglio, della linea che da costrittiva e complessa si aprì grazie ai futuristi e agli astrattisti a soluzioni moderne, fino al più eclatante fenomeno con la riproduzione seriale dei capi, anticamera del successo del Mady in Italy. Saranno le avanguardie artistiche il motore di tanti cambiamenti con il proporre stili di vita, valori moderni causa anche dei mutamenti del vestire. Per l'Italia l'aspetto più significativo sarà l'intuizione e la progettazione di un abbigliamento antiborghese proposto dai 'futuristi' che ha contribuito ad avviare il processo verso la democratizzazione della moda e contro ogni riferimento passatista. Moda come provocazione, come dimostrazione reale che troverà nell'evento, che si articolerà in due momenti: premessa storica del rapporto fra moda e arte nel Novecento e spettacolo. La moda intuisce i mutamenti sociali, libera la collettività dall'autorità della storia. La novità diventa bisogno mondano, veste il momento preciso, si emancipa dall'influenza del passato a favore di un presente degno di rispetto. L'abito come una tela da pittore, ed è l'artista che opera sul tessuto stampato rendendo popolare il suo segno. Sono molti gli artisti astratti che hanno creato forme e materie su abiti firmati, testimoni eccellenti del Novecento. Sono le grandi firme della moda ad interpretare il messaggio cromatico e la forza del segno da Emilio Pucci a Roberta da Camerino da Livio de Simone a Missoni, da Ken Scott ad Albini. L'arte entra nel ciclo-moda, con i suoi mutamenti e i suoi ammiccamenti. Usa mescolare esperimenti cromatici con forme, per rinnovare il linguaggio dello stile da Balla a Delunay, da Fontana a Capogrossi da Dorazio a Sanfilippo da Munari, a Vedova, da Veronesi a Osvaldo Licini, da Fausto Melotti, a Salvatore Scarpitta, da Edgardo Mannucci a Perilli e tanti altri. Contaminazione dei generi, esaltazione delle materie, trionfo del colore, volumi e materie per le Sorelle Fontana, Simonetta, Fabiani, Schuberth, Carosa, Gattinoni, Sarli, Biagiotti e Marco Coretti. Assemblaggi di capi come partecipazione emotiva di una narrazione apparentemente indecifrabile, liberando la moda da 'quell'ancestrale senso di colpa' per arrivare alle contaminazioni linguistiche di Valentino, Romeo Gigli e Maurizio Galante. La formula esiste da sempre e appartiene all'uomo 'guardare il passato per riscoprire il nuovo' ".

DIVENTA ULTRAMARATHON DESERT MAN E PROVA LA TUA FORZA NEL DESERTO! 9 E 10 GIUGNO 2003: QUARTA EDIZIONE BOA VISTA ULTRAMARATHON "MORRO DA AREIA".
Milano, 21 giugno 2002 - Di cosa si tratta? E' una corsa individuale a piedi, suddivisa in due tappe da 75 km ciascuna, da percorrere a passo libero e in completa autosufficienza alimentare. In spalla uno zaino contenente cibo e materiale di sopravvivenza per i due giorni di gara. Si attraversa un territorio prevalentemente desertico, a tratti pietroso, con condizioni climatiche ed ambientali estreme ma alla fine la bellezza degli angoli sperduti e incontaminati di Boavista ripaga gli sforzi fatti. Anche quest'anno, alla partenza, vi erano numerosi atleti di fama internazionale, tra i quali gli italiani Giorgio Calcaterra ed Elio Fioravanti, il marocchino Karim Mosta' la campionessa tedesca anke molkenthin ed il francese Gerald Klaus. Dove si svolge? A Boavista, nell'arcipelago di Capoverde, un'isola splendida per conformazione e morfologia, situata a 600 km dalle coste del Senegal; a caratterizzarla le tipologie di terreno presenti nei più famosi deserti del mondo: distese di sabbia bianca, terra rossa e lava nera....... Attorno un oceano dai colori mozzafiato. Da giugno ad ottobre si nuota con le tartarughe e da dicembre ad aprile si assiste al passaggio delle balene che, prima di riprendere il largo, entrano a giocare nella baia di Sal Rei, capitale dell'isola. Il numero degli europei residenti a Boavista è in continuo aumento e le ragioni di un cambiamento così radicale sono molteplici. Senza dubbio il desiderio di vivere a contatto con la natura, lontano da rumori metallici e dai frenetici ritmi cittadini. Il desiderio di lavorare quanto basta per sopravvivere e riappropriarsi del tempo libero da dedicare agli interessi personali a lungo trascurati. Poi la dolcezza dei bambini che si divertono giocando con tappi di bottiglie o la dignitosa semplicità degli adulti, per i quali una stretta di mano ha ancora oggi più valore di una qualsiasi firma. Infine, la voglia di grandi spazi da percorrere in totale isolamento ed il deserto con quella sensazione di libertà che ti riempie quando lo attraversi ma che diventa un vuoto quando ne sei lontano. Pensi ancora di poter affrontare l'Ultramarathon? Allora fai le valigie e parti ma non dimenticare il vaccino contro la "sodade", quella strana nostalgia che prende chiunque passi da Boavista e che rende davvero difficile il ritorno a casa . Infolink:
www.runnersplanet.it/boavista

ORIOLI 3 TAPPA....MOSCA
Milano, 21 giugno 2002 - Il fascino del viaggio è anche nella sorpresa. Lasciata Brest, mi immergo nella zelante ed antiquata Bielorussia, costellata di posti di blocco in un'atmosfera che sa un po' troppo di imprevisto. Comincio a pensare di aver definitivamente lasciato alle mie spalle il confortevole e rassicurante Ovest europeo in questa mia Transiberiana. Ma, al confine con la Russia, ecco la sorpresa. Alle frontiere si è sempre un po' inquieti. Tuttavia i doganieri russi sembrano decisi a relegare nel passato questa cattiva impressione. Sono accolto in un clima quasi euforico: è l'ora della partita e, mentre controllano i nostri passaporti, ci invitano a seguire Italia-Corea nel loro ufficio. Seguiamo il momento favorevole con il goal di Vieri su un monitor in bianco e nero e, quando ripartiamo, siamo salutati come i favoriti del campionato del mondo (sarà un Sms, più avanti, a disilluderci). La campagna russa è stupenda, la strada a due corsie perfetta, il traffico ordinato. Mentre mi avvicino rapidamente, comincio a pensare di non fare tappa a Smolensk. Il sole è ancora alto, la mia Ducati scorre veloce e l'allegria del bicilindrico mi carica di entusiasmo. Proseguo, deciso a raggiungere Mosca. La giornata è lunga, ma passa in un soffio, e la moto si "beve" 1.150 km senza accorgersene: solo le soste per qualche rublo di super. Alle porte di Mosca incontro Philip, l'importatore russo di Ducati, che mi accoglie insieme a due amici, anche loro su una bicilindrica. Gli incredibili colori della natura hanno lasciato il posto al grigio della cappa di smog della metropoli, ma l'atmosfera che accoglie la spedizione è straordinariamente amichevole. Prima di raggiungere l'hotel facciamo un giretto. Vicino all'Università degli Studi si danno appuntamento i "biker" moscoviti: almeno un centinaio. Passo tra i saluti. Sono in anticipo di un giorno sulla tabella di marcia, a Mosca rimarrò due giorni. Sono certo che ne vale la pena. Edi

PARTE IL PRIMO APPUNTAMENTO CON LA SCUOLA DI CICLISMO YOUNG DAVIDE CASSANI - LIQUIGAS
Cervia (Ra), 21 giugno 2002 - Partirà domenica 23 giugno il primo dei due appuntamenti con la Scuola di Ciclismo Young Davide Cassani - Liquigas. Da domenica fino al 30 giugno i giovani iscritti alla scuola potranno, insieme a Davide Cassani, scoprire tutti i segreti dell'andare bene in bicicletta. Davide Cassani, ex campione di ciclismo e oggi opinionista d'eccezione, supportato da uno staff composto da professionisti, accompagnerà i giovani iscritti (dai 10 ai 15 anni) alla scoperta di questo affascinante sport. Insegnerà loro le regole del corretto utilizzo della bicicletta e del comportamento in strada. Non solo "scuola", ma soprattutto tanto divertimento. I ragazzi seguiranno le lezioni durante il pomeriggio e la mattina usciranno in bicicletta per testare ciò che è stato loro insegnato in "classe". Tecnici e professionisti seguiranno ogni ragazzo individualmente per migliorarne la posizione in sella, analizzarne la postura, esaminarne la composizione corporea per stilare un adeguato programma di alimentazione. "Non vedo l'ora di iniziare" commenta Davide Cassani, "grazie a Liquigas siamo riusciti a realizzare questo importante progetto. Sono curioso di vedere il grado d'interesse dei ragazzini, come sarà la loro risposta a questa iniziativa che ritengo essere positiva. Abbiamo le strutture adeguate per intraprenderla e professionisti preparati. Sono certo della riuscita dello stage e in un'ancora più alta adesione per il prossimo appuntamento". Il campione di ciclismo ha deciso di rivolgersi ai giovani, linfa vitale di ogni attività. E Liquigas ha raccolto la sfida con l'interessante iniziativa Young, che si inquadra perfettamente nella strategia che si è impegnata a seguire quest'anno. Un sodalizio quello con il ciclismo in cui Liquigas, azenda leader in Italia nella distribuzione di g.p.l. da anni protagonista di questo sport, crede fermamente. Società organizzatrice dell'evento è la Bvc Sport sas di Claudio Fantini, che è anche organizzatrice di tutti gli eventi Sportur. Il secondo stage è previsto dal 1° all' 8 settembre a Lido di Camaiore in provincia di Lucca.

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