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12 LUGLIO 2002

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FORUM: "L'AVVENIRE DELL'EUROPA: DALLA MONETA ALLA COSTITUZIONE EUROPEA"

Bologna, 12 luglio 2002 - Dopo l'introduzione dell'euro che giunge a coronamento di uno sforzo collettivo durato dieci anni e di mezzo secolo di integrazione economica e monetaria, l'Unione europea ha rilanciato i lavori per completare anche l'integrazione politica. L'obiettivo principale della Convenzione è, infatti, quello di elaborare una proposta che tracci un quadro costituzionale per un'Europa unita e democratica. Un'Europa che dia risposte giuste alle aspettative dei cittadini europei che chiedono più presenza e trasparenza, che sappia gestire l'allargamento e che parli con una "voce sola" in politica estera. La Costituzione europea dovrà segnare la nascita dell'Europa come entità politica matura e compiuta. Una sfida che porterà l'Unione a dotarsi di una concreta politica comune in materia economica, di politica estera, di giustizia e di sicurezza. Al fine di promuovere una riflessione fra i rappresentanti delle istituzioni e la società civile, l'Ufficio per l'Italia del Parlamento europeo e la Rappresentanza in Italia della Commissione europea, in collaborazione con il quotidiano "Il Resto del Carlino" hanno organizzato il Forum: "L'avvenire dell'Europa: dalla moneta alla Costituzione europea" che avrà luogo a Bologna lunedi' 15 luglio 2002, dalle ore 15,oo alle ore 19,oo, presso l'Aula Giorgio Prodi - Piazza San Giovanni in Monte Giancarlo Mazzuca, Direttore de "Il Resto del Carlino" modererà gli interventi di Renzo Imbeni, Vicepresidente del Parlamento europeo; Gianfranco Fini, Vicepresidente del Consiglio e membro delegato per il Governo italiano nella Convenzione europea; Filadelfio Basile, membro supplente per il Senato nella Convenzione europea; Paolo Mengozzi, Giudice del Tribunale di I° Istanza della Comunità europea. Al dibattito hanno già assicurato la loro presenza: Augusto Barbera, Università di Bologna; Fausto Capelli, Direttore del Collegio Europeo di Parma; Gianfranco Pasquino, Università di Bologna; Lucia Serena Rossi, Università di Bologna; Pïer Virgilio Dastoli, Portavoce del Forum della Società civile; Sandro Bicocchi Direttore Compagnia delle Opere; Giacomo Filibeck e Samuele Pii, Convenzione europea dei Giovani; Francesco Tufarelli Direttore dell'Osservatorio sulla Convenzione europea. 

LA COMMISSIONE EUROPEA È FAVOREVOLE AD UNA MAGGIORE PARTECIPAZIONE FINANZIARIA DEI LAVORATORI ALLE IMPRESE 
Bruxelles, 12 luglio 2002. La Commissione europea ha lanciato un appello ai governi affinché migliorino le condizioni della partecipazione finanziaria dei lavoratori alle imprese attraverso forme di partecipazione azionaria, diritti d'opzione o partecipazione agli utili. È la prima volta che la Commissione propone di selezionare e rendere pubbliche le migliori prassi esistenti in questo settore, ben sviluppato in alcuni Stati membri e scarsamente in altri. L'obiettivo dell'iniziativa è facilitare alle imprese l'offerta di sistemi di partecipazione finanziaria, che garantiscano un maggiore coinvolgimento dei dipendenti nelle attività dell'impresa, permettendo ai lavoratori di trarre beneficio dall'incremento di produttività che ne risulta. La comunicazione della Commissione stabilisce i principi generali alla base dei sistemi nazionali, tenendo conto anche dei rischi messi in luce da eventi recenti come il fallimento della società Enron e propone l'istituzione di un gruppo di esperti ad alto livello incaricato di individuare gli ostacoli che si oppongono a sistemi partecipazione finanziaria di livello europeo e di formulare raccomandazioni. La Commissione intende contribuire allo sviluppo della partecipazione finanziaria nell'UE definendo i criteri dell'azione degli Stati membri in questo campo. La sig.ra Anna Diamantopoulou, Commissario per l'occupazione e gli affari sociali, ha dichiarato: "Abbiamo bisogno di un nuovo modello di impresa. I sistemi di partecipazione finanziaria dei dipendenti - azioni, diritti d'opzione e partecipazione agli utili - possono contribuirvi. La partecipazione finanziaria non dovrebbe essere limitata ai consigli d'amministrazione, ma dovrebbe essere una possibilità offerta a tutti i lavoratori. Se le regole del gioco sono chiare e trasparenti, può essere positivo sia per l'impresa che per i lavoratori stimolare l'impegno dei dipendenti ed aumentare la produttività attribuendo ai lavoratori una quota degli utili." L'approccio trilaterale - La comunicazione della Commissione tratta tre aspetti della partecipazione finanziaria: identifica i principi generali su cui si basano le politiche nazionali ed affronta i rischi potenziali dei sistemi di partecipazione finanziaria. I recenti eventi legati al fallimento di alcune imprese, come nel caso di Enron, che aveva messo in atto un sistema azionario, hanno dimostrato la necessità di analizzare i rischi. È il caso in particolare dei sistemi che fanno parte di piani pensionistici, in cui devono essere applicati i principi fondamentali sulla diversificazione dei rischi e sulla trasparenza. Propone l'istituzione di un gruppo di esperti ad alto livello per esaminare gli ostacoli transnazionali che attualmente si frappongono all'introduzione di sistemi di partecipazione finanziaria a livello europeo per le imprese con varie sedi in Europa. Questi ostacoli sono legati alle differenze fra i regimi fiscali e previdenziali e fra le pratiche amministrative e alle diversità culturali. Il gruppo presenterà raccomandazioni. Propone una serie di iniziative miranti a favorire la reciproca comprensione delle politiche e dei sistemi nazionali. In tutti gli Stati membri saranno organizzate conferenze nazionali e la Commissione darà il suo appoggio alla creazione di reti di organizzazioni nazionali. Contesto - Con il termine "partecipazione finanziaria" si designano i sistemi che associano i dipendenti di un'impresa ai suoi utili e/o risultati, in modo diretto tramite la partecipazione agli utili o in modo indiretto tramite la proprietà di azioni. Questi sistemi si collocano nell'ambito della politica sociale, perché permettono ai lavoratori di partecipare alla gestione concreta dell'impresa, ma hanno rilevanza anche in rapporto ad altre iniziative dell'UE, come quella della Commissione mirante a promuovere lo sviluppo di mercati dei capitali di rischio realmente paneuropei. In questo contesto i sistemi di partecipazione finanziaria possono contribuire notevolmente a stimolare la crescita di nuove imprese dinamiche, permettendo ai dipendenti di partecipare al capitale di nuove imprese o ad attività imprenditoriali innovative. In seguito alle sue iniziative precedenti in questo settore, la Commissione ha preannunciato nell'Agenda di politica sociale del giugno 2000 la preparazione di una comunicazione sulla promozione dei sistemi di partecipazione finanziaria e di un piano d'azione. Nel 1991 la Commissione ha presentato una relazione sulla "Promozione della partecipazione dei dipendenti agli utili e ai risultati dell'impresa" nota come relazione Pepper I (in cui Pepper sta per "Promotion of Employee Participation in Profits and Entreprise Results"). Nel 1992 il Consiglio ha adottato una raccomandazione che invita gli Stati membri a riconoscere i vantaggi potenziali dell'uso di questi sistemi per le imprese, i dipendenti e la società in generale. Nel 1997 la relazione Pepper II ha preso in esame i provvedimenti adottati dagli Stati membri per promuovere la partecipazione finanziaria. La relazione giungeva alla conclusione che nessun cambiamento sostanziale era intervenuto nell'atteggiamento generale degli Stati membri nei confronti di questi sistemi, che in metà di essi non avevano ricevuto, se non in minima misura, alcun sostegno pubblico. Successivamente il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione che invita gli Stati membri, le parti sociali e in particolare la Commissione a promuovere lo scambio di informazioni e delle migliori prassi tra i paesi e a studiare l'impatto dei sistemi di partecipazione finanziaria sull'occupazione e sulla flessibilità delle retribuzioni. 

BIPOP-CARIRE S.P.A. MODIFICA LA DENOMINAZIONE SOCIALE E DIVENTA FINECO S.P.A 
Milano, 11 luglio 2002 - L'Assemblea dei soci di Bipop-Carire S.p.A., società quotata, si e' riunita il 9 luglio 2002 a Milano in sede straordinaria e ha deliberato, a larghissima maggioranza, l'approvazione della modifica della denominazione sociale della società in Fineco S.p.A.. Fineco S.p.A. identificherà così la sub holding del Gruppo Capitalia focalizzata sull'asset management, sul life insurance, sui servizi ad alto valore aggiunto, sulle reti di distribuzione di prodotti finanziari e sulle attività di finanza on line. Fineco evoca i valori di innovazione e dinamicità e vuole caratterizzarsi per la centralità della clientela che negli ultimi anni ha manifestato nuove esigenze per la gestione dei propri investimenti finanziari. La modifica della denominazione risponde principalmente all'obiettivo di contraddistinguere la "nuova" società quotata Fineco S.p.A. da Bipop-Carire che, sempre nell'ambito del Gruppo Capitalia, continua a svolgere sul territorio l'attività bancaria tradizionale. Si avranno così due marchi: uno rappresentato da Fineco, la società quotata, attiva nel mercato del consumer banking, e l'altro, Bipop-Carire che contraddistingue le filiali bancarie. In seguito all'integrazione tra il Gruppo Bipop-Carire (ora Fineco) e il Gruppo Capitalia (già Gruppo Bancaroma), l'Assemblea straordinaria ha deliberato l'approvazione di una serie di ulteriori modifiche statutarie (articoli 2, 4, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 21, 24, 25, 26, 28) e l'abrogazione degli articoli 22 e 23 relativi ai comitati di gestione e al loro funzionamento. In particolare, le modifiche statutarie sono finalizzate a rafforzare l'azione di indirizzo del Consiglio di Amministrazione e a semplificare i meccanismi di governo societario. E' stata inoltre introdotta la possibilità di nominare un secondo vice presidente. L'Assemblea straordinaria ha infine deliberato di procedere all'annullamento delle riserve di conferimento integralmente utilizzate a parziale copertura della perdita di esercizio 2001. 

BANCO POPOLARE DI VERONA E NOVARA: UNA CONVENIENZA LUNGO OLTRE 1.300 BANCOMAT.
Verona, 12 luglio 2002 - A decorrere dal 1 luglio 2002 il Banco ha deciso l'eliminazione delle commissioni, attualmente pari a 2 euro, applicate ai prelievi effettuati, da portatori di sue carte, anche presso gli sportelli Atm della Banca Popolare di Novara Spa. Si tratta di uno uno dei benefici immediati derivanti dalla costituzione del Gruppo Bancario Banco Popolare di Verona e Novara. In pratica, tutti i titolari di carte bancomat emesse dalle Banche del Gruppo Bpvn e cioè Banco Popolare di Verona e Novara, Banca Popolare di Novara Spa e Credito Bergamasco, possono effettuare prelievi in tutta Italia senza dover pagare commissioni presso tutti gli sportelli Atm dei medesimi istituti. Nel Veneto ciò significa che i clienti della Banca Popolare di Verona possono sin da oggi effettuare prelievi a commissioni zero presso gli sportelli Atm anche della Banca Popolare di Novara Spa, e del Banco San Marco, azienda creditizia attiva soprattutto nella parte centro orientale della regione, presente nelle più note località turistiche, parte del Credito Bergamasco. In Lombardia alla rete del Credito Bergamasco si aggiunge quella della Banca Popolare di Novara Spa che copre anche le provincie piemontesi, quelle liguri e la Val d'Aosta. << In sostanza, con oltre 1.300 Atm a disposizione si possono effettuare operazioni di prelievo pressochè su tutto il territorio nazionale. >> ha dichiarato Cristiano Carrus, responsabile della divisione Retail del Banco Popolare di Verona e Novara. << Se a questi aggiungiamo i pos installati presso più di 22.500 esercizi clienti si possono ben cogliere i benefici anche per quanti sono andati o stanno per andare in vacanza, anche in termini di una maggiore sicurezza personale, dato che, se lo vorranno, non saranno obbligati ad utilizzare il contante per fare i propri acquisti in ferie presso un grande numero di esercizi convenzionati>>. Il Banco Popolare di Verona e Novara è attivo con oltre 1.130 agenzie in 15 regioni d'Italia, ben 824 comuni e 67 provincie. 

BANCA 121 LANCIA "LINEA FORTE SHIELD", UNIT LINKED A CAPITALE PROTETTO. LE NUOVE SOLUZIONI SONO SOTTOSCRIVIBILI ENTRO IL 26 LUGLIO. 
Lecce, 11 luglio 2002 - La gamma di soluzioni assicurativo-previdenziali di Banca 121 si arricchisce con Linea Forte Shield, polizza unit linked a capitale protetto emessa da Grow Life. Linea Forte Shield è sottoscrivibile fino al 26 luglio p.v. e il cliente può scegliere tra la versione Shield 5, con durata di 5 anni, e quella Shield 8, con durata di 8 anni. Entrambe le soluzioni offrono sia la protezione del capitale - con restituzione alla scadenza delle somme inizialmente investite, al netto delle spese - che la possibilità di partecipare agli eventuali incrementi di valore realizzati dai fondi interni Lfshield 5 o Lfshield 8 in cui vengono investite le somme versate. In particolare, per ogni quota sottoscritta, Linea Forte Shield 5 prevede la liquidazione alla scadenza dell'importo maggiore tra: 1) il massimo valore raggiunto dalla quota nel periodo di sottoscrizione; 2)il 60% del più alto valore raggiunto nel corso dei cinque anni del contratto; 3)il valore della quota alla scadenza. Con Linea Forte Shield 8, invece, viene corrisposto alla scadenza l'importo maggiore tra 1) il 106% del massimo valore raggiunto dalla quota nel periodo di sottoscrizione, 2) il 70% del più alto valore raggiunto nel corso del contratto, 3) il valore della quota alla scadenza. I fondi interni Lfshield 5 e Lfshield 8 investono in quote di fondi comuni d'investimento azionari, obbligazionari e monetari della famiglia "Ducato". Durante il periodo di sottoscrizione, l'investimento in fondi azionari è non superiore al 15% del valore complessivo dei fondi interni, mentre nella fase di gestione dinamica non potrà superare il 40% del valore di Lfshield 5 e il 60% di quello di Lfshield 8. La protezione del capitale è ottenuta attraverso la gestione dinamica del portafoglio, basata sull'applicazione dell'algoritmo Cppi (Costant Proportion Portfolio Insurance) e finalizzata ad ottimizzare quotidianamente l'asset del fondo interno in funzione dell'andamento dei mercati finanziari. E' previsto il versamento di un premio unico minimo di 5.000 euro. Con Shield 5 e Shield 8 sale a dieci il numero delle proposte che compongono l'offerta di bancassurance di Banca 121, realizzate da Montepaschi Vita e Grow Life, società specializzate del Gruppo Monte dei Paschi di Siena. Una gamma in continuo arricchimento, che già comprende polizze vita, polizze di previdenza individuale, unit linked, soluzioni innovative, ecc. Le soluzioni Linea Forte Shield e gli altri prodotti della linea assicurativo- previdenziale di Banca 121 sono distribuiti in tutta Italia dagli oltre 330 punti vendita (filiali e negozi finanziari) e 1.560 promotori finanziari di Banca 121. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi anche al Numero verde 800.121.121. 

PERMIRA COMUNICA IL LANCIO DI UN'OPA SUL 100% DI FERRETTI 
Milano, 11 Luglio 2002 - Permira, uno dei principali fondi di private equity europei, ha comunicato in data 9 luglio l'intenzione di lanciare un'Opa sul 100% di Ferretti, societá che produce e commercializza imbarcazioni a motore di lusso, ad un prezzo di € 4,35 per azione, per un controvalore di € 674,3 milioni. Si prevede che l'offerta possa essere avviata il prossimo agosto e concludersi il successivo settembre. Mediobanca svolgerá il ruolo di consulente finanziario dell'operazione e di sole arranger ed underwriter del finanziamento dell'acquisizione 

FINSIEL CEDE LA SUA PARTECIPAZIONE IN INFORMATICA TRENTINA (40,41%) A DELTADATOR 
Roma, 11 luglio 2002 - Finsiel (Gruppo Telecom Italia) ha siglato il 10 luglio un accordo con la società Deltadator (Gruppo Sequenza) per la cessione della quota di partecipazione del 40,41% detenuta in Informatica Trentina. Il prezzo della vendita, per n. 8.081 azioni, è pari a circa 8,7 milioni di euro con pagamento al "closing" e una plusvalenza nel bilancio consolidato Telecom Italia pari a 4 milioni di euro. Tale accordo rientra nel progetto di riorganizzazione della business unit Information Technology Mercato del Gruppo Telecom Italia. La cessione della partecipazione di minoranza in Informatica Trentina, conferma infatti la volontà della business unit Information Technology Mercato di concentrare impegno e competenze verso partecipazioni che assicurino il controllo delle attività industriali. L'accordo firmato oggi prevede inoltre la collaborazione tra il Gruppo Sequenza e Finsiel in progetti comuni indirizzati alle aree della Pubblica Amministrazione e del Credito. L'operazione è subordinata al gradimento del Consiglio di Amministrazione di Informatica Trentina. 

CDC FIRMA UN ACCORDO CON UNICREDIT BANCA - CREDITO ITALIANO PER LA FORNITURA IN ESCLUSIVA DI PRODOTTI E SERVIZI DI IT AGLI AVVOCATI ISCRITTI ALLA CASSA FORENSE. 
Milano, 12 luglio 2002 - Cdc S.p.A., società quotata al Nuovo Mercato, leader in Italia nella produzione e distribuzione di Information Technology ("It") per il segmento Consumer - Soho, con oltre 500 punti vendita ad insegna Computer Discount, Compy, Amico ed una rete di 19 Cash & Carry, ha siglato un accordo quadro con UniCredit Banca - Credito Italiano per la fornitura di reti informatiche (personal computer, server e servizi di networking) nell'ambito dell'offerta Legis, destinata agli avvocati iscritti alla Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense. Dall'accordo, che ha durata fino al 31.12.2002 ed è rinnovabile alla scadenza, Cdc S.p.A. stima di ottenere ricavi per oltre 1 milione di Euro. In particolare, l'offerta Legis, promossa da UniCredit Banca - Credito Italiano per Cassa Forense, congiuntamente con Cdc, prevede condizioni di favore per gli avvocati iscritti alla Cassa con promozioni su prodotti e servizi offerti da Cdc finalizzati alla realizzazione e all'installazione di reti Lan. Gli iscritti alla Cassa Forense potranno recarsi presso i circa 250 punti vendita di Computer Discount dislocati su tutto il territorio nazionale e richiedere preventivi personalizzati. Tra i motivi che hanno portato UniCredit Banca - Credito Italiano ad avvalersi in esclusiva di Computer Discount quale rete di distribuzione di prodotti informatici sull'intero territorio nazionale si segnalano: la capillarità distributiva dei punti vendita Cdc con copertura totale del mercato retail; le competenze tecniche e commerciali del personale dei punti vendita, in grado di offrire un servizio sempre più qualificato ai propri clienti business e Soho; il primato sul mercato italiano nella produzione di Pc desktop per il segmento consumer (anno 2001, fonte Sirmi - Idc) e la notorietà del brand Computer Discount (fonte InraDemoskopea, gennaio 2002). "La mission di Cdc S.p.A. da sempre è quella di diffondere tecnologie semplici promuovendo la penetrazione dell'informatica e contribuendo alla modernizzazione del Paese" ha ricordato Giuseppe Diomelli, Presidente e fondatore di Cdc S.p.A. "L'accordo commerciale con UniCredit Banca - Credito Italiano rappresenta un canale privilegiato per offrire i nostri prodotti e servizi per l'installazione di reti Lan agli avvocati iscritti alla Cassa Forense, favorendo così la penetrazione della nuove tecnologie presso il mondo Soho, in particolare di reti wireless e soluzioni mobile, con il recente lancio della linea di portatili autoprodotti Dex-Note, che usufruisce dell'esclusivo servizio di sostituzione immediata (swap) in caso di guasto (www.computerdiscount.it). "Tale accordo, inoltre, si inquadra nella recente strategia di Cdc di presidiare i segmenti del mercato IT, che già ha portato a siglare importanti accordi distributivi a partire dalla fine dello scorso esercizio" ha concluso Diomelli. 

LA PROVINCIA DI TRAPANI PUNTA SU INTERNET INSIEME A ITALDATA, L'ENTE PUBBLICO SICILIANO HA SVILUPPATO UN PROGETTO PER LO SVILUPPO DI FUNZIONALITÀ E SERVIZI DI BACK-OFFICE E FRONT-OFFICE, MA ANCHE LEGATI ALLE ATTIVITÀ CHE RIGUARDANO LO SPORTELLO DEL CITTADINO 
Milano, 12 luglio 2002 - L'obiettivo principale è quello di migliorare la comunicazione con il cittadino. E per raggiungerlo, la Provincia di Trapani ha puntato tutto sulle potenzialità delle nuove tecnologie, Internet in testa. Da qualche mese, infatti, è attivo un ambizioso progetto, sviluppato in collaborazione con Italdata, Gruppo Siemens Business Services, che riguarda lo sviluppo di attività e servizi connessi sia alle operazioni di back-office e di front-office, sia a quelle che riguardano lo Sportello del Cittadino. Nel primo caso, l'utente interno, accedendo a una "scrivania elettronica", può usufruire dei servizi di protocollo elettronico, gestione documentale, Internet e posta elettronica. In particolare, l'utilizzo del sistema di workflow per la gestione del flusso delle delibere consente alla Provincia siciliana di avviare un nuovo modo di operare che prevede la precisa definizione di regole e attività. Ciò significa che gli attori che prendono parte al flusso vengono guidati in modo automatico dalla lista delle attività, riducendo incertezze ed eliminando percorsi non previsti, con un notevole miglioramento della macchina burocratica in termini di qualità e di trasparenza. Sempre a livello di back-office, l'impiego della gestione documentale riduce progressivamente l'utilizzo della carta, aumentando in maniera significativa la tempestività delle informazioni e consentendo il recupero di risorse umane che, in precedenza, erano adibite a funzioni poco produttive. A livello di front-office, invece, il progetto sviluppato dalla provincia di Trapani insieme a Italdata ha previsto lo sviluppo del sito www.provincia.trapani.it ; attraverso questo nuovo canale di contatto i cittadini possono prendere visione di informazioni sull'Ente, sul suo governo, sulle attività, sui documenti e sugli atti (delibere, bandi di gara, avvisi, concorsi, ecc.); sempre attraverso lo stesso indirizzo, inoltre, è possibile trasmettere e-mail ai diversi uffici della Provincia. Quest'ultima possibilità ha potenziato l'efficacia all'esterno del sistema eliminando, o quantomeno riducendo, la necessità di frequentare "fisicamente" gli uffici dell'amministrazione. Questo strumento ha ripercussioni positive anche sugli uffici della provincia, che possono avvantaggiarsi di questa soluzione per fornire indicazioni ai cittadini, con un grande risparmio di tempo e di attività. Per quanto riguarda infine lo sportello del cittadino, attraverso un Pin che viene rilasciato in busta chiusa, ogni cittadino può verificare via Internet in modalità protetta lo stato di avanzamento del proprio procedimento e conoscere in tempo reale l'ufficio di competenza, le attività in corso, il nome, il numero di telefono e l'e-mail del responsabile che in quel momento detiene la pratica. Il sistema inoltre fornisce alla Direzione Generale, ai Dirigenti e agli Amministratori tutta una serie di informazioni utili al controllo di gestione. "Grazie a questo progetto, l'organizzazione del lavoro è stata notevolmente modificata; l'avvio in modalità informatica di pratiche e documenti precede sempre la movimentazione fisica degli stessi, con notevoli vantaggi anche durante le fasi di ricerca e consultazione dei documenti", ha spiegato Antonino Bambina, Dirigente del Settore Informatica e Statistica della Provincia di Trapani. E con notevole soddisfazione da parte dell'utenza interna: l'80% ha infatti dichiarato di gradire i nuovi servizi. In meno di tre mesi, grazie al progetto sono stati protocollati più di 22mila documenti esterni, sono stati registrati oltre 19mila atti dai settori e sono stati individuati 389 movimenti di documenti. "Il Progetto che abbiamo sviluppato in collaborazione con la Provincia di Trapani è all'avanguardia in termini di miglioramento dell'efficienza della pubblica amministrazione; non a caso è stato premiato dal Formez durante la quarta edizione del premio "Cento progetti al servizio dei cittadini"", ha aggiunto Edmondo Gnerre, direttore generale di Italdata. 

A SMAU 2002 L'ELETTRONICA DI CONSUMO SI VEDE, SI PROVA E SI COMPRA UNA SERIE DI INIZIATIVE NEL SETTORE CONSUMER CON AREE PER LA PROVA DEI PRODOTTI, UN TORNEO DI GIOCHI IN RETE CON OLTRE 1.500 POSTAZIONI, E IL PIÙ GRANDE NEGOZIO D'ELETTRONICAD'ITALIA 
Milano, 12 luglio 2002 - Smau 2002 sarà una manifestazione con più anime, e una di queste sarà sicuramente quella ispirata al mondo dell'intrattenimento su Pc in tutte le sue molteplici sfaccettature: dalla fotografia all'audio e al video, rigorosamente digitali, all'animazione e al videogame. Tecnologia e Vita Quotidiana, una delle quattro aree in cui è organizzato Smau 2002, ospiterà gli stand delle aziende più attive e dinamiche sul mercato a cui si affiancherà una mostra dedicata ai prodotti più innovativi (con diverse aree demo). Nel 2001, il mercato di riferimento dell'elettronica di consumo è cresciuto del 7%, con un valore complessivo di 3 miliardi di Euro. All'interno dell'area si svolgeranno inoltre alcuni concorsi come ad esempio quelli che premiano le aziende, per gli schermi e gli impianti audio migliori tra quelli esposti, e quelli indirizzati agli utenti, per il cinema digitale e la fotografia digitale. Il regolamento di questi concorsi sarà ben presto disponibile sul sito Smau 2002. In un'area circoscritta, all'interno del padiglione 9 trasformato per l'occasione in un'arena dell'esperienza audiovisiva e interattiva, dove centinaia di migliaia di visitatori assisteranno a Smau Ilp (Italian Lan Party), una vera e propria kermesse dedicata ai videogame durante la quale giocatori provenienti da tutta Italia si sfideranno in rete quasi a tempo pieno (dalle 10 di mattina a mezzanotte) e cercheranno anche di stabilire qualche primato da Guinness, come quello relativo al numero dei "netgamer" presenti contemporaneamente su un'unica mappa di Tribes 2. Le postazioni messe a disposizione dall'organizzazione saranno 1.500, una rete tra le più grandi del mondo di questo tipo, e a queste si aggiungeranno i numerosi Pc dei netgamer che - per l'occasione - non vorranno rinunciare in alcun modo alla loro macchina. Un'altra importante novità sarà Smau Shop, a cui sarà dedicato tutto il padiglione 21, dove - per la prima volta nella lunga storia di Smau - sarà possibile acquistare "in tempo reale" i prodotti presenti in fiera. Smau Shop rappresenta una nuova opportunità sia per gli espositori, che possono trovare un immediato ritorno in termini di visibilità e giro d'affari, sia per i visitatori, che possono acquistare subito le ultime novità disponibili sul mercato o approfittare delle offerte studiate per il periodo della manifestazione. "Mai come nel 2002, Smau sarà una manifestazione interessante sia per il mondo del business che per quello degli utenti consumer", ha commentato Antonio Emmanueli, Presidente di Smau. "La suddivisione in ambienti, ciascuna delle quali gestita secondo i criteri richiesti dal suo pubblico di riferimento, ci permette di rispondere alle esigenze sia del manager che del semplice curioso, o addirittura del netgamer più sfegatato. Nel caso dell'elettronica di consumo, la presenza di iniziative completamente nuove come Smau Ilp e Smau Shop costituisce sicuramente un ulteriore fattore di interesse per i visitatori, in aggiunta a quello tradizionale delle novità esposte dalle aziende". 

NUOVE RICHIESTE DI CONNESSIONE ALLA RETE ELETTRICA DELL'EUROPA DA PARTE DEI PAESI DELL'EST E DELLA RUSSIA 
Roma, 12 luglio 2002 - I Gestori di rete di 21 Paesi dell'Europa continentale, tra cui il Grtn, hanno discusso all'interno dell'Ucte (Unione per il Coordinamento del Trasporto di Elettricità), l'organismo che li associa, il progetto di allargamento della rete elettrica europea ai Paesi dell'Est. Gli incontri si sono svolti rispettivamente a Bratislava e Roma. Durante l'incontro romano, organizzato dal Gestore della rete, è stato discusso, in particolare, il progetto di ampliare la rete europea alle Repubbliche Baltiche, alla Romania ed alla Bulgaria. Di recente è stata poi avanzata una richiesta di interconnessione alla rete elettrica continentale da parte della Russia e dei Paesi ad essa elettricamente collegati. Per le dimensioni dei sistemi elettrici coinvolti, tale circostanza rappresenterebbe un evento unico e di straordinaria importanza. "In un mercato elettrico liberalizzato, e per di più internazionale - ha dichiarato Pier Luigi Parcu, Amministratore Delegato del Grtn - l'accesso alla reti è condizione imprescindibile per lo sviluppo degli scambi commerciali. Da questo punto di vista il Gestore della rete è ben lieto di sostenere tutte le iniziative, come queste di Bratislava e Roma, volte all'allargamento della rete europea. Oltretutto, l'ingresso dei paesi dell'Est rappresenterebbe per l'Europa e quindi anche per l'Italia la possibilità di avere ulteriore disponibilità di energia elettrica a minor costo, con ovvi vantaggi per le imprese e i consumatori. Certo i problemi tecnici sul tappeto sono molti, ma confidiamo di poterli risolvere con la collaborazione di tutti i soggetti interessati". 

DELTADATOR SIGLA UN ACCORDO CON FINSIEL (GRUPPO TELECOM ITALIA) PER ACQUISIRE LA PARTECIPAZIONE IN INFORMATICA TRENTINA (40,41%) 
Trento, 12 luglio 2002 - DeltaDator ha siglato ieri un accordo con Finsiel, società del Gruppo Telecom Italia, per acquisire la quota di partecipazione del 40,41% detenuta in Informatica Trentina. L'operazione, che al suo completamento prevederà l'acquisizione della quota di Informatica Trentina riservata al partner tecnologico, è condotta da DeltaDator insieme a partner istituzionali e imprenditoriali del Trentino Alto Adige. Il prezzo di vendita per n. 8.081 azioni è di circa 8,7 milioni di Euro. L'accordo consente a DeltaDator di rafforzare la propria presenza nel settore della Pubblica Amministrazione, che costituisce uno dei suoi core business, e di consolidare la rete di partnership con imprese regionali attive nel mercato informatico nazionale. Telecom Italia prosegue, da parte sua, il proprio progetto di riorganizzazione del settore Local Government della Business Unit Information Technology Mercato (Bu Itm), confermando la volontà di concentrare impegno e competenze in partecipazioni che assicurino il controllo delle attività industriali. L'accordo sottoscritto oggi prevede anche la collaborazione fra il Gruppo Sequenza (cui appartiene DeltaDator) e Finsiel in progetti comuni indirizzati alle aree Pubblica Amministrazione e Credito. L'operazione è subordinata all'espletamento della procedura di gradimento, statutariamente prevista, da parte del Consiglio di Amministrazione di Informatica Trentina. 

PUNTUALITA' DEI VOLI AIR FRANCE PER IL MESE DI GIUGNO 2002 
Milano, 12 luglio 2002 - Dal 1° novembre 2000, Air France diffonde regolarmente i dati relativi alla puntualità dei suoi voli. Questa diffusione si effettua mensilmente, in occasione della pubblicazione dei risultati della Compagnia. Il criterio scelto si basa sulla percentuale dei voli partiti in orario o con un ritardo inferiore ai 15 minuti, indipendentemente dalla causa del ritardo, per la totalità degli scali del network Air France. Tale criterio é comunemente utilizzato dai professionisti del trasporto aereo per misurare le performance di puntualità delle compagnie aeree, in particolare in Europa. puntualità in partenza, per il mese di giugno 2002 : 82,1 %; risultato cumulato dall'inizio dell'anno: 81,6 %. Le percentuali delle quattro principali cause di ritardo per il mese di giugno sono: cause esterne alla Compagnia: 34 %; cause interne collegate alle operazioni di handling passeggeri: 18 %; cause interne collegate alle operazioni di handling dell'aeromobile ed imbarco bagagli: 26 %; ripercussioni di ritardi dovute alle tre cause appena esposte: 22 %. Traffico per il mese di giugno 2002: Giugno 2002 Malgrado un'attività perturbata dallo sciopero europeo dei controllori aerei, il load factor rimane ad un livello elevato (78,9%); L'attività merci prosegue la sua ripresa (+5,9%). 1° Trimestre (Aprile - Giugno) Stabilità del ricavo unitario in termini di posti per chilometro offerto Attività trasporto passeggeri - Nel corso del mese di giugno, il traffico registra un calo del 5,2% per un'offerta in diminuzione dell'1,9%. L'attività a lungo e medio raggio resiste bene, mentre il traffico domestico é in netta regressione. Molteplici fattori spiegano tale performance: Un "effetto di base" sfavorevole - Nel corso del mese di giugno del 2001, Air France aveva registrato una delle migliori performance in termini di traffico con più 8,7 miliardi di Rpk (Revenue Passenger-km), con un aumento dell'11,1% rispetto a giugno del 2000. Ricordiamo che il traffico lungo raggio aveva registrato un aumento del 12,2%, quello intra-europeo del 5,3% ed il domestico del 10,7%. Un impatto dello sciopero dei controllori aerei: più di 1100 voli annullati per l'insieme del Gruppo. Inoltre, l'attività Air France é stata perturbata dallo sciopero europeo dei controllori aerei del 19 giugno. Se da una parte il 90% dei voli lungo raggio é stato assicurato, dall'altra la compagnia ha potuto effettuare solo il 10% dei collegamenti a medio raggio. Il calo del traffico imputabile a questo sciopero é dell'1,1% con un impatto negativo dello 0,3% sul traffico lungo raggio, del 3,4% sulla rete medio raggio e del 3,7% sull'attività domestica. In totale, l'attività del mese é la seguente: Offerta: - 1,9% en Ask (Available Seat-Km); Traffico: - 5,2% en Rpk (Revenue Passenger-Km); Load factor: 78,9% (-2,8 punti). Il mese di giugno conferma la progressione del ricavo unitario in termini di RPK registrata dall'inizio dell'esercizio fiscale. Il polo regionale continua a migliorare le sue performance con una progressione del load factor di 2 punti pari a 66,1%. La rete lungo raggio - Nel mese di giugno, il traffico sulla rete lungo raggio cala del 3,7% per un'offerta in diminuzione dello 0,5%. Il load factor rimane al livello elevato di 81,3% (-2,7 punti). Sull'America del Nord, l'offerta é stata ridotta dell'11,7% ed il traffico scende dell'11,4%. Il load factor progredisce di 0,4 punti a 88,2%. Sull'America Latina, il traffico scende del 4,0% per un'offerta in diminuzione del 4,5%. Il load factor guadagna 0,4 punti a 77,5%. La rete Asia, influenzata dalla Coppa del Mondo, segna una pausa con un traffico stabile (+0,4%) per un'offerta in aumento del 5,5%. Il load factor rimane alto a 80,6% (-4,1 punti). Sulla rete Africa / Medio Oriente, il traffico sale del 31,0% e l'offerta del 40,1%. Il load factor si stabilisce a 73,2%, in calo di 5,1 punti. Come per il mese scorso, la rete Caraibi / Oceano Indiano é stata influenzata dalla sospensione del collegamento su Tananarive. L'offerta é in diminuzione del 5,1% ed il traffico del 9,9%. Il load factor rimane a un livello alto: 78,4% (-4,2 punti). La rete medio raggio internazionale - Anche se la rete europea é stata perturbata dallo sciopero dei controllori aerei del 19 giugno, il load factor é soddisfacente a 72,4% (- 0,5 punti), essendo il calo del traffico del 5,4% in linea con quello dell'offerta (-4,7%). La rete medio raggio domestica - Oltre all'impatto dello sciopero dei controllori aerei, l'attività della rete domestica ha anche subito gli effetti del Tgv Méditerranée e della nuova concorrenza di Air Lib Express. A giugno del 2001, Air France aveva in particolar modo beneficiato sia della chiusura delle compagnie Aom e Air Liberté che delle difficoltà di lancio del Tgv Méditerranée. Ricordiamo che, durante giugno del 2001, il traffico domestico era salito del 10,7% rispetto a giugno del 2000. A giugno del 2002, il traffico accusa un calo del 15,8% per un'offerta in regressione del 7,3%. Il load factor perde 7,2 punti a 71,0%. Attività merci - Il mese di giugno conferma la ripresa dell'attività merci che mostra, per il terzo mese consecutivo, una progressione del traffico superiore a quella dell'offerta, rispettivamente +5,9% e +3,4%. Il load factor guadagna 1,5 punti a 64,9%. Come per il mese precedente, le regioni Asia e Africa / Medio Oriente, continuano a registrare le migliori performance. Sul 1° trimestre, il traffico progredisce del 4,7% per un'offerta in aumento del 3,3%, comportando una guadagno di 0,8 punti del load factor a 64,6%. Prospettive per il 1° trimestre - Nel primo trimestre, l'attività trasporto passeggeri ha registrato una progressione del ricavo unitario in termini di passeggero per chilometro trasportato che compensa il calo del load factor e permette una stabilità del ricavo unitario in termini di posto chilometro offerto. Inoltre, l'evoluzione dell'euro avrà un effetto favorevole sul risultato operativo del trimestre. 
Statistiche Compagnia Air France
Attività trasporto passeggeri 

Evoluzione giugno 2002/giugno 2001

Offerta

(ASK)

Traffico

(RPK)

Load factor

 

in milioni

in %

in milioni

in %

in %

variazione

Nord e Sud America

3357

-10,2%

2 878

-9,9%

85,7%

+0,2

Asia

1 750

+5,5%

1 410

+0,4%

80,6%

-4,1

Africa - Medio Oriente

1 182

+40,1%

865

+31,0%

73,2%

-5,1

Caraibi - Oceano indiano

1 654

-5,1%

1 296

-9,9%

78,4%

-4,2

Lungo raggio

7 908

-0,5%

6 426

-3,7%

81,3%

-2,7

Europa

1 502

-4,7%

1 088

-5,4%

72,4%

-0,5

Francia

1 094

-7,3%

777

-15,8%

71,0%

-7,2

Totale

10 505

-1,9%

8 290

-5,2%

78,9%

-2,8

 

1° trimestre 2002-03

Offerta

(ASK)

Traffico

(RPK)

Load factor

 

in milioni

in %

in milioni

in %

in %

variazione

Nord e Sud America

9 767

-11,3%

8 039

-9,5%

82,3%

+1,6

Asia

5 273

+4,1%

4 237

+4,7%

80,4%

+0,5

Africa - Medio Oriente

3 605

+41,9%

2 554

+29,5%

70,8%

-6,8

Caraibi - Oceano indiano

5 157

-5,3%

4 184

-10,8%

81,1%

-5,1

Lungo raggio

23 695

-1,1%

18 939

-3,0%

79,9%

-1,5

Europa

4 648

-3,9%

3 268

-4,2%

70,3%

-0,2

Francia

3 344

-3,7%

2 227

-13,6%

66,6%

-7,6

Totale

31 687

-1,8%

24 435

-4,2%

77,1%

-1,9

Attività merci

 

Offerta

(FTK)

Traffico

(RTK)

Load factor

 

in milioni

in %

in milioni

in %

in %

variazione

Giugno 2002 / giugno 2001

718

 +3,4%

466

+5,9%

64,9%

+1,5

1° trimestre 2002-03

2 143

+3,3%

1 385

+4,7%

64,6%

+0,8

Polo regionale

 

Offerta

(ASK)

Traffico

(RPK)

Load factor

 

in milioni

in %

in milioni

in %

in %

variazione

Giugno 2002 / giugno 2001

386

+14,9%

255

+18,5%

66,1%

+2,0

1° trimestre 2002-03

1 175

+19,5%

731

+21,3%

62,2%

+0,9

 

AIR DOLOMITI: A GIUGNO LOAD FACTOR ANCORA IN CRESCITA (+1,1 P.P.) 
Milano, 12 luglio 2002 - Air Dolomiti, la Compagnia regionale italiana quotata al MTA e partner di Lufthansa, diffonde i dati preliminari di traffico del mese di giugno e le valutazioni del semestre appena trascorso. 

 

 

Giugno

 

 

1° semestre 2002

 

2002

2001

Variazione %

2002

2001

Variazione %

 

 

 

 

 

 

 

Voli di Linea

 

 

 

 

 

 

Passeggeri

98.178

83.686

17,3%

479.311

408.165

17,4%

Load Factor

57,4%

56,3%

+ 1,1 p.p.

53,2%

54%

- 0,8 p.p.

Voli

3.204

2.756

16,3%

17.042

14.292

19,2%

Ore volate

5.045

4.179

20,7%

26.239

21.884

19,9%

ASK (000)

112.569

95.933

17,3%

603.211

486.445

24%

RPK (000)

64.611

53.996

19,7%

320.611

262.529

22,1%

Attività Complessiva

 

 

 

 

 

 

Voli

3.338

2.896

15,3%

17.523

15.269

14,8%

Ore volate

5.242

4.412

18,8%

26.976

23.139

16,6%

Passeggeri

102.236

88.344

 

491.689

439.822

 

 L'eccellente performance del mese di giugno palesa definitivamente il trend positivo di crescita della Compagnia, già anticipato dai risultati di maggio: passeggeri in costante aumento (+17,3%), crescita della domanda (+19,7%) superiore alla crescita dell'offerta (+17,3%) e quindi Load Factor superiore al dato dello scorso anno (+1,1 p.p.). Con il mese di giugno, infatti, Air Dolomiti incomincia a raccogliere i frutti del lungimirante piano di espansione presentato a dicembre, che si caratterizzava soprattutto per il potenziamento del piano flotta a 27 aerei previsti per il 2004 rispetto ai 21 pianificati precedentemente. Air Dolomiti è stato uno dei pochi attori dinamici dello scenario Europeo, aprendo nuovi mercati e soddisfacendo le richieste di alcuni bacini d'utenza abbandonati dai grandi vettori. Da dicembre, infatti, la Compagnia ha sviluppato costantemente la propria attività sia di feederaggio sui principali hub europei della Star Alliance che point to point

Nuovi voli

Genova - Francoforte

2 voli giornalieri

Dicembre

Bologna – Bruxelles

3 voli giornalieri

Gennaio

Venezia – Bari                   

2 voli giornalieri

Febbraio

Bologna – Bari   

2 voli giornalieri

Marzo

Verona – Madrid

1 volo giornaliero

Aprile

Napoli – Verona 

2 voli giornalieri

Giugno

Rimini – Monaco di Baviera

1 volo giornaliero

Giugno

Verona – Brindisi             

venerdì, sabato e domenica

Giugno

La Compagnia quindi vince la sfida: in contro tendenza rispetto al settore del trasporto aereo ha ampliato la propria flotta (21 aerei a giugno) ed esteso continuamente il network ed oggi viene premiata dagli ottimi risultati. Air Dolomiti, infatti, nel primo semestre ha aumentato notevolmente la capacità offerta (+24%) ricevendo dal mercato una risposta molto positiva: il traffico di linea, espresso in RPK (Revenue Passenger Kilometres) è cresciuto del 22,1%. Alcide Leali, Presidente di Air Dolomiti, commenta: "Giugno 2002 è un mese importante nella storia della Compagnia. Abbiamo trasportato quasi 100.000 passeggeri di linea registrando il sorpasso della crescita della domanda sulla crescita dell'offerta già dopo pochi mesi dall'apertura dei nuovi voli. In questo momento il settore vede le major recuperare il Load Factor solo al caro prezzo di forti riduzioni della capacità, mentre i vettori come Air Dolomiti, con modelli di business emergenti, continuano ad investire con un rapido ritorno commerciale, incrementando costantemente le proprie quote di mercato. Sempre più protagonisti del trasporto aereo internazionale ripongono la loro fiducia quindi in Air Dolomiti: dopo la consolidata partnership con Lufthansa, United e Austrian Airlines hanno esteso il loro codice ai voli di Air Dolomiti. Inoltre, coerentemente con la nostra strategia di focus sul passeggero High Yield, a pochi mesi dall'inaugurazione di Settimocielo Dream, la Business Class della Compagnia, abbiamo accelerato il progetto Customer Relationship Management (Crm) concludendo un accordo per il potenziamento del software necessario all'implementazione finale. La reazione sempre più favorevole del mercato è un segnale fondamentale della validità del nostro piano di sviluppo ed è per questo che oggi mi sento di confermare gli obiettivi prefissati per fine anno: 1.050.000 passeggeri ed il raggiungimento di un Load Factor complessivo del 55%." 

SAIPEM FIRMA IMPORTANTE CONTRATTO NELLE PERFORAZIONI MARE, STATOIL UTILIZZERÀ LO SCARABEO 5 NEL MARE DEL NORD
San Donato Milanese, 12 luglio 2002 - Importante contratto nelle perforazioni mare per Saipem, Società dell'Eni: l'accordo firmato con Statoil stabilisce che la compagnia petrolifera norvegese impiegherà per tre anni la piattaforma Scarabeo 5 nel Mare del Nord, un'area tra le più impegnative per l'industria petrolifera, sia per le severe condizioni climatiche che per le rigorose normative ambientali. Il valore del contratto è di circa 160 milioni di dollari USA (circa 1.280 milioni di corone norvegesi). Statoil ha l'opzione di prolungare l'utilizzo del mezzo della flotta Saipem per altri 16 mesi. Lo Scarabeo 5 è una piattaforma semisommergibile capace di operare fino a 1.800 metri di profondità d'acqua e di perforare fino a 9.000 metri e opera ininterrottamente dal 1990 nel settore norvegese del Mare del Nord. Il contratto è un ulteriore riconoscimento all'eccellenza tecnologica della Saipem, che offre alle compagnie petrolifere servizi di perforazione in tutto il mondo. 

GIACOMELLI SPORT ACQUISTA LONGONI SPORT 
Rimini, 12 luglio 2002 - Giacomelli Sport Group S.p.A., attraverso la propria controllata Giacomelli Sport S.p.A, acquista la catena di distribuzione di articoli sportivi concorrente Longoni Sport. Giacomelli Sport Group S.p.A. incrementa così in maniera significativa le proprie quote di mercato, diventa leader assoluto del mercato italiano ed uno dei player più importanti in Europa. Il giro di affari del Gruppo supera i 500 milioni di euro ed ha il 14,6% del mercato italiano degli articoli sportivi. Con questa acquisizione Giacomelli Sport ha oggi un'insegna leader per ciascuna fascia del mercato degli articoli sportivi in Italia, infatti il Gruppo ha sviluppato quattro diverse forme distributive: Il format Giacomelli Sport, 115 megastore in tutta Europa, presidia il mass market degli articoli sportivi, proponendo un'offerta completa ad un prezzo fortemente competitivo. Con www.giacomellisport.com il Gruppo Giacomelli è leader nel canale di vendita on-line per il mercato dello sport in Europa ed è oggi un esempio unico in Italia di un'iniziativa di vendita on line perfettamente integrata alla vendita tradizionale. Con la nuova catena Xspot, 16.000 mq di vendita entro il 2005, il Gruppo copre il segmento dei big spender, il target con il più alto livello di spesa del mercato sportivo; propone un esclusivo mix di prodotti di alto profilo qualitativo, la presenza di tutti i brand leader e la costante attenzione a cogliere tutte le tendenze del mercato. - L'acquisizione di Longoni Sport consente al Gruppo di diventare leader anche nella distribuzione di articoli per gli sport tecnici specializzati. Grazie ad un altissimo know-how sia in termini di specializzazione tecnica di prodotto che di assistenza all'acquisto, Longoni Sport è oggi il terzo operatore nel mercato della distribuzione di articoli sportivi in Italia con una rete di 22 megastore dislocati su più di 40.000 mq di superficie di vendita. Nell'esercizio chiuso al 28 febbraio 2002 il fatturato di Longoni ha superato i 132 milioni di euro, l'Ebitda è stato pari a 0,71 milioni di euro e la posizione finanziaria netta pari a -30,39 milioni di euro. L'acquisizione prevede il pagamento di un prezzo per il 100% della Longoni pari a 76.000.000 (settantaseimilioni) di euro, finanziato in gran parte con il prestito obbligazionario di 100.000.000 (centomilioni) di euro, emesso dal Gruppo Giacomelli lo scorso marzo. "L'importanza strategica dell'acquisizione di Longoni - afferma Gabriella Spada, Presidente del Gruppo Giacomelli Sport- è dovuta alle rilevanti sinergie che si sviluppano tra le due catene distributive che portano importanti vantaggi per il Gruppo Giacomelli nel suo complesso, sottraendo ai competitors italiani e stranieri un'importante occasione di crescita ". Con questa acquisizione il Gruppo Giacomelli Sport incrementa il proprio network distributivo portandolo a 139 punti vendita in tutta Europa, conferma i suoi tassi di crescita esponenziali, consolida la propria leadership assoluta nel mercato italiano e diventa player di riferimento del mercato europeo. 

EWA. NUOVI CREATIVI CERCASI 
Milano, 12 luglio 200 2- European Wool Awards è il nuovo concorso biennale promosso da Interlaine per scoprire nuovi talenti e rilanciare il mondo della lana . La lana protagonista di un concorso biennale per giovani creativi. European Wool Awards, questo è il nome del bando organizzato da Interlaine, con il patrocinio della Ue, deciso a coinvolgere più di 1.000 istituti e università di tutto il mondo. "Promuovere la lana in senso innovativo", ha dichiarato il Presidente di Interlaine, Luciano Donatelli, che poi spiega: "Questo progetto intende coinvolgere i giovani alla riscoperta di una nuova e più consapevole coscienza nei confronti della fibra più performante ed eco-oriented". Ai primi di settembre dunque, l'organizzazione, la cui sede è Milano presso il Sistema Moda Italia, distribuirà agli istituti il bando di concorso poi, la prossima primavera, avverranno le due fasi di selezioni mentre, nel giugno 2003 a Parigi, sarà la volta della finale. Per i vincitori, che saranno sei, sono in palio 70.000 euro, un trofeo e l'opportunità di fare uno stage presso le aziende del settore. Con questo concorso nasce così un grande progetto determinante sia per la ricerca di nuovi creativi, sia per la ventata di novità che porterà nel mondo della lana. 

EURO-RINCARI ? SOLTANTO UNA ILLUSIONE OTTICA PER BCE ! 
Roma, 12 luglio 2002 - Il consistente aumento dei prezzi "post-euro" che si è verificato ed è stato monitorato da tutti, perfino dalla Camera di Commercio e dall'Università di Milano, che tra dicembre ed aprile hanno registrato aumenti del 13,4 per cento dei mezzi di trasporto; del 24,7 per cento dei generi alimentari, dell'8 per cento degli alberghi;dell'11,6 per cento dei pubblici esercizi; del 10,7 della Rc Auto; ecc., per gli oligarchi monetari della Banca Centrale Europea, rappresenta soltanto una illusione ottica ! Ed i portafogli delle famiglie, che si svuotano nell'Italia e nell'Europa post-euro ad una velocità doppia rispetto alla circolazione delle valute nazionali ,sono soltanto brutti sogni di calde notti di mezza estate ! La Bce ha affermato infatti che gli euro-rincari, che non hanno avuto effetti di rilievo sull'inflazione, sono dovuti ad una cattiva percezione dei consumatori i quali, per colpa loro, danno maggiore importanza al prezzo del pane e del latte piuttosto che a quello di automobili e frigorifero. Sostiene ancora l'ineffabile Bce, che se il rialzo è notevole per le merci di tutti i giorni e ridotto per quelle che si acquistano una tantum, la gente si forma un quadro non rappresentativo del paniere ampio dei consumi da cui si ricavano le ponderazioni utilizzate per la costruzione dell'indice e pertanto dell'andamento dei prezzi. Tesi ridicole e vergognose portate avanti da istituzioni monetarie che dovrebbero essere più vicine ai cittadini: come si possono confondere i consistenti aumenti della spesa quotidiana di beni primari come i generi alimentari, i mezzi di trasporto, gli alberghi, ristoranti e pubblici esercizi, rincarati più del doppio dell'inflazione, per non parlare di tariffe obbligatorie come la Rc Auto, aumentata nel 2001 5 volte l'inflazione, con macchine e frigoriferi, acquistate una volta ogni 7/8 anni dalle famiglie? Queste tesi dell'effetto neutro sui prezzi che avrebbe avuto il cambio della moneta e della confutazione della realtà, stanno contribuendo a generare nei consumatori europei una carica di rabbia e di disagio che l'Unione Europea e le istituzioni monetarie farebbero bene a non sottovalutare: se anche oggi l'ultimo sondaggio, afferma che oltre il 90 per cento degli italiani è certo di aver subito aumenti superiori al necessario, gli stessi milioni di cittadini che hanno dato una risposta straordinaria al primo "sciopero della spesa" indetto dalle associazioni dell'Intesa. Continuare a negare l'evidenza dei fatti, rifugiandosi nei sogni, potrebbe generare un brusco risveglio. 

IVA/ACCISE: PROCEDURE D'INFRAZIONE CONTRO I PAESI BASSI, L'ITALIA E LA FRANCIA PER MANCATA APPLICAZIONE DI SENTENZE DELLA CORTE 
Bruxelles, 12 luglio 2002 - La Commissione ha deciso di inviare a tre Stati membri richieste di informazioni relative ai provvedimenti adottati per conformarsi alle sentenze della Corte europea di giustizia: ai Paesi Bassi, in seguito alla sentenza dell'8 novembre 2001 riguardante una deduzione non conforme dell'Iva per le spese dei veicoli forniti ai dipendenti; all'Italia, in seguito alla sentenza del 25 ottobre 2001 riguardante il rimborso dell'Iva per mezzo di obbligazioni; e infine alla Francia, in seguito alla sentenza del 27 febbraio 2002 riguardante l'applicazione di un prezzo minimo alle sigarette e l'imposizione differenziata fra tabacchi biondi e tabacchi bruni. Le richieste di informazioni sono costituite da lettere di ingiunzione, vale a dire la prima tappa della procedura di infrazione che può essere legata a una richiesta di sanzioni prevista dall'articolo 228 del trattato Ce, applicabile nel caso in cui uno Stato membro non comunichi i provvedimenti adottati per conformarsi a una sentenza della Corte. Paesi Bassi L'8 novembre 2001 la Corte di giustizia ha emesso una sentenza contro la normativa olandese nel quadro della causa C-338/98. La normativa in questione permette a una persona soggetta all'Iva, nel caso di un dipendente che utilizza il proprio veicolo a fini professionali e di un datore di lavoro che gli versa un'indennità compensativa, di dedurre una percentuale dell'indennità corrispondente a tutte le spese per l'uso del veicolo. La Corte ha precisato che nella misura in cui la deduzione è effettuata senza che il datore di lavoro sia il beneficiario dell'operazione, i Paesi Bassi non rispettano le condizioni di cui all'articolo 17, paragrafo 2 della sesta direttiva sull'IVA del Consiglio del 17 maggio 1977 (modificata), la quale prevede il diritto a deduzione soltanto per i beni e i servizi forniti al soggetto passivo. Italia - Il 25 ottobre 2001 la Corte di giustizia ha emesso una sentenza nel quadro della causa C-78/00. Infatti, nel corso del 1993 l'Italia non h proceduto al rimborso del credito d'imposta ai soggetti passivi ma ha deciso di emettere titoli di Stato che sono stati offerti, in modo scaglionato, ai soggetti passivi quale rimborso del loro credito IVA. Tale pratica è contraria all'articolo 18 della sesta direttiva sull'IVA, il quale prevede che il rimborso deve essere effettuato immediatamente oppure essere rimandato una sola volta nel periodo di dichiarazione successiva del soggetto passivo. Francia - Il 27 febbraio 2000 la Corte di giustizia ha emesso una sentenza nel quadro della causa C-302/00. La Francia applica un sistema che impone un prezzo minimo su tutte le sigarette vendute della stessa marca nonché un'imposizione differenziata più vantaggiosa per le sigarette brune rispetto a quelle bionde. La Corte ha ritenuto che la pratica francese contravviene sia alle direttive 95/59/CE e 92/79/CE, le quali prevedono che i fabbricanti e gli importatori fissino liberamente i prezzi di vendita dei tabacchi manufatti, sia all'articolo 90 del trattato, il quale vieta qualsiasi discriminazione fiscale fra prodotti simili a scapito dei prodotti di altri Stati membri (infatti, quasi tutte le sigarette brune vendute in Francia sono di fabbricazione nazionale, mentre le sigarette bionde sono in maggior parte importate). Gli ultimi dati sulle infrazioni in corso nei confronti di tutti gli Stati membri si trovano sul sito seguente: http://europa.eu.int/comm/secretariat_general/sgb/droit_com/index_fr.htm 

"VERSO UN'AGRICOLTURA SOSTENIBILE" LA COMMISSIONE PRESENTA LA REVISIONE INTERMEDIA DELLA POLITICA AGRICOLA EUROPEA
Bruxelles, 12 luglio 2002 Oggi la Commissione europea presenta una revisione intermedia della politica agricola comune (Pac). La Commissione è del parere che sia necessario giustificare meglio la spesa pubblica destinata al settore agricolo, la quale oltre a sostenere il reddito degli agricoltori, deve avere una contropartita più vasta in termini di qualità degli alimenti, di tutela dell'ambiente e del benessere degli animali, di salvaguardia dei paesaggi e del patrimonio culturale o infine, in termini di maggiore equilibrio e giustizia sociale. Con la presente revisione gli agricoltori saranno ormai dispensati da una serie di obblighi burocratici e saranno invece incoraggiati a produrre prodotti di elevata qualità che sono anche i più redditizi sul mercato, anziché orientare la produzione in funzione dei sussidi più elevati che potrebbero ottenere. La revisione della politica agricola comporterà considerevoli vantaggi economici per i consumatori e i contribuenti europei. Per conseguire questi obiettivi la Commissione propone di: 1) slegare completamente la produzione dagli aiuti diretti; 2) subordinare gli aiuti diretti al rispetto di norme ambientali, in materia di sicurezza alimentare, di benessere degli animali e di sicurezza sul lavoro; 3) aumentare considerevolmente gli stanziamenti comunitari a favore dello sviluppo rurale attraverso una modulazione degli aiuti diretti dalla quale saranno esentate le aziende di piccole dimensioni; 4) creare un nuovo regime di audit aziendale; 5) adottare nuove misure di sviluppo rurale intese a promuovere la produzione di qualità, la sicurezza alimentare, il benessere degli animali e a coprire i costi dell'audit aziendale. Per quanto riguarda la politica di mercato, che è un pilastro portante della Pac, la Commissione propone di: 1) portare a termine il processo di riforma per i cereali, in particolare operando l'ultima riduzione del 5% del prezzo d'intervento e attraverso nuovo sistema di protezione alle frontiere; 2) ridurre il supplemento specifico per il frumento duro e istituire un nuovo premio alla qualità; 3) ridurre il prezzo d'intervento del riso, a fronte di una compensazione; 4) modificare infine gli attuali regimi per i foraggi essiccati, le colture proteiche e la frutta a guscio. Queste proposte rispettano pienamente gli orientamenti politici e il quadro finanziario stabiliti dall'Agenda 2000 per la Pac. "Non possiamo aspettarci che le zone rurali siano prospere, che l'ambiente sia protetto, che gli animali negli allevamenti siano trattati bene e che i nostri agricoltori possano sopravvivere senza sborsare un soldo. In futuro di agricoltori riceveranno incentivi non già per produrre eccedenze, ma per rispondere alle esigenze dei cittadini, che chiedono loro cibi sicuri, prodotti di qualità, benessere per gli animali e un ambiente più sano. Nell'intento di garantire un reddito stabile per gli agricoltori, il nuovo regime non li costringerà più ad orientare la produzione in funzione dei sussidi più elevati che potrebbero ottenere e li lascerà liberi di scegliere di coltivare i prodotti o produrre le carni maggiormente richiesti sul mercato. Inoltre, saranno snellite tutte le pratiche burocratiche imposte oggi ai conduttori agricoli e alle amministrazioni nazionali. Le nostre proposte saranno vantaggiose in termini economici sia per gli agricoltori, che per i consumatori, che per i contribuenti. Il nuovo sistema agevolerà la procedura di allargamento e contribuirà a rendere la Pac maggiormente difendibile in ambito Omc; inoltre, senza creare distorsioni degli scambi internazionali, dovrebbe migliorare le opportunità offerte ai paesi in via di sviluppo ", ha affermato Franz Fischler, Commissario per l'agricoltura, lo sviluppo rurale e la pesca. I dieci obiettivi della revisione intermedia: concentrare il sostegno sulla ricompensa data agli agricoltori in cambio dei servizi che essi rendono a favore dell'ambiente, della qualità e sicurezza alimentare e del benessere degli animali; aumentare gli stanziamenti assegnati ai conduttori agricoli per una produzione maggiormente orientata al mercato e alle esigenze dei consumatori; continuare a sostenere il reddito agricolo e la sua stabilità; aiutare gli agricoltori a svolgere la loro attività senza doversi sobbarcare a pratiche burocratiche eccessive; garantire che i nostri agricoltori possano beneficiare degli sbocchi offerti dai mercati in espansione; concentrare l'attività agricola sui prodotti o sui servizi che i consumatori richiedono, senza accordare incentivi artificiali a produrre prodotti di cui i consumatori non hanno bisogno; integrare pienamente nella Pac la qualità e la sicurezza alimentare e il benessere degli animali; migliorare il rispetto delle norme vigenti in materia ambientale, riducendo gli incentivi che possono avere effetti negativi sull'ambiente e favorendo servizi più rispettosi dell'ambiente; offrire più sostegno ai sistemi agricoli tradizionali ad alto valore naturale; assumere una posizione di avanguardia nei negoziati agricoli internazionali propugnando una politica agricola moderna, positiva sia per il commercio internazionale che per i paesi in via di sviluppo. Perseguire gli obiettivi della politica agricola nei limiti dello stesso quadro finanziario...... La Commissione si rifiuta di pensare che l'agricoltura europea possa promuovere gli obiettivi che i nostri cittadini si aspettano abolendo del tutto il sostegno offertole, oppure riconsegnandola alle politiche nazionali a livello degli Stati membri, ma non condivide nemmeno l'opinione secondo cui l'agricoltura europea dovrebbe limitarsi ad un ruolo passivo di osservatore degli eventi, senza cercare una risposta politica lungimirante. Le proposte odierne scaturiscono dall'incarico affidato alla Commissione dal Consiglio europeo di Berlino di presentare una revisione intermedia dell'Agenda 2000, inserendola nel più ampio contesto del dibattito pubblico in corso sul futuro della politica agricola comune. Gli obiettivi della Pac rimangono uguali a quelli stabiliti a Berlino e confermati dal vertice europeo di Göteborg: un'agricoltura competitiva, metodi di produzione rispettosi dell'ambiente, prodotti di qualità rispondenti alle esigenze del pubblico, equo tenore di vita e stabilità del reddito per le comunità agricole, salvaguardia della diversità dei metodi di produzione agricoli, preservazione dei paesaggi e sostegno alle comunità rurali, semplificazione della politica agricola e condivisione delle responsabilità tra Commissione e Stati membri, giustificazione del sostegno attraverso l'offerta dei servizi che il pubblico si aspetta dagli agricoltori. ... Dotandosi però di nuovi strumenti per conseguirli - La presente revisione fornisce una risposta positiva alle preoccupazioni espresse dai cittadini europei sull'efficacia della Pac e affronta l'interrogativo più importante, ossia quale sia il modo migliore di sostenere l'agricoltura europea e le zone rurali europee. Allo scopo di migliorare la coerenza degli strumenti politici di cui si è dotata la Pac, la Commissione propone una serie di modifiche decisive, destinate a conseguire i seguenti obiettivi: Migliorare la competitività dell'agricoltura europea confinando l'intervento al ruolo di pura e semplice rete di sicurezza, permettendo ai produttori europei di rispondere segnali di mercato e proteggendoli dalle fluttuazioni estreme dei prezzi. Per conseguire questo obiettivo si propongono le seguenti misure di mercato. 1.1. Seminativi Nel settore dei cereali, la proposta della Commissione prevede di operare l'ultima riduzione del 5% del prezzo di intervento, di sopprimere le maggiorazioni mensili del prezzo di intervento per i cereali e l'intervento per la segala e di adeguare il sistema di protezione alle frontiere dell'UE, conformemente ai diritti e agli obblighi internazionali dell'UE. Altre misure previste in questo settore sono: riduzione del supplemento specifico a favore del frumento duro e introduzione di un premio alla qualità; riduzione del prezzo di intervento del riso che viene riportato al livello del prezzo del mercato mondiale e compensazione dei produttori di riso con un aiuto diretto; aggiustamenti nei settori dei foraggi essiccati e delle colture proteiche e un aiuto permanente per la frutta a guscio. Carni bovine - Nel settore delle carni bovine è prevista una considerevole semplificazione del sistema di erogazione degli aiuti diretti per mettere i produttori in sintonia con la domanda dei consumatori, in termini di maggiore sicurezza e qualità dei prodotti alimentari. Inoltre, vengono presentate per un dibattito politico quattro opzioni sul futuro regime di sostegno del settore lattiero-caseario. 2. Promuovere un'agricoltura sostenibile e orientata al mercato, spostando il fulcro del sostegno dal prodotto al produttore, attraverso l'introduzione di un sistema di aiuti diretti disaccoppiati per azienda, basati su riferimenti storici e subordinati alla condizionalità ecologica, vale a dire al rispetto di norme ambientali, in materia di benessere degli animali e di qualità dei prodotti alimentari. 3. Rafforzare lo sviluppo rurale trasferendo risorse dal primo al secondo pilastro della Pac attraverso l'introduzione di un regime di modulazione dinamica obbligatorio in tutta la Comunità e ampliando la portata degli attuali strumenti a favore dello sviluppo rurale in modo da includervi la promozione della qualità dei prodotti alimentari, il rispetto di norme più rigorose e il rispetto del benessere degli animali. Per maggiori informazioni sulla revisione intermedia (la proposta della Commissione, presentazione del Commissario Fischler, materiale di documentazione, ecc.) si prega di consultare il sito: http://europa.eu.int/comm/agriculture/mtr/index_en.htm La Direzione Generale dell'Agricoltura mette a disposizione del pubblico una newsletter elettronica dal titolo "Agriculture News Digest". Per abbonarsi a questo servizio gratuito si prega di consultare il sito: http://europa.eu.int/comm/agriculture/newsdigest_en.htm Descrizione dettagliata delle proposte Disaccoppiamento degli aiuti diretti - istituzione di un aiuto al reddito per azienda La Commissione propone pertanto l'introduzione di un unico aiuto disaccoppiato a sostegno del reddito per azienda. In una prima fase il nuovo aiuto, basato sui precedenti storici adattati alla situazione risultante dall'attuazione integrale dell'Agenda 2000, si applicherà ai seminativi, alle carni bovine e ovine, e inoltre alle leguminose da granella e alle patate da fecola. Saranno inglobati nel nuovo regime anche i pagamenti riveduti per il riso, il frumento duro e i foraggi essiccati. Il regime potrebbe poi essere esteso anche ad altri settori. L'erogazione dell'aiuto al reddito per azienda sarà subordinata alla condizionalità ecologica, vale a dire all'osservanza di norme ambientali e in materia di salute e benessere degli animali, nonché di sicurezza e qualità dei prodotti alimentari. Anche se, in un primo tempo, il nuovo regime non si applicherà a tutti i settori, gli agricoltori che fruiranno del nuovo pagamento disaccoppiato saranno liberi di coltivare qualunque prodotto sulla loro terra, compresi quelli ancora soggetti ad aiuti accoppiati, salvo che si tratti di produzioni esplicitamente ed eccezionalmente escluse. Naturalmente, continueranno ad applicarsi le disposizioni dei regimi accoppiati di sostegno del mercato (quote di produzione, diritti di impianto, ecc.). L'aiuto disaccoppiato al reddito per azienda sarà definito a livello di azienda. L'importo complessivo a cui un'azienda ha diritto sarà suddiviso in quote (diritti all'aiuto) per facilitare il trasferimento parziale dell'aiuto qualora sia venduta o affittata solo una parte dell'azienda. Questa impostazione semplificherà in modo considerevole il sostegno ai produttori dell'UE. Ne conseguirà un migliore orientamento dell'agricoltura al mercato, il che permetterà ai produttori di trarre pienamente vantaggio dalle opportunità di mercato fornendo i prodotti richiesti dai consumatori. Inoltre, il pagamento diretto potrà essere erogato più efficacemente sotto forma di aiuto al reddito, con conseguente miglioramento della situazione dei redditi agricoli. Infine, il disaccoppiamento non potrà che favorire l'integrazione della dimensione ambientale nell'agricoltura, grazie all'abolizione degli incentivi legati ad una specifica produzione, che sono potenzialmente dannosi per all'ambiente. Rafforzamento delle norme in materia di tutela ambientale, sicurezza alimentare, benessere degli animali, e sicurezza sul lavoro La piena erogazione dell'aiuto disaccoppiato al reddito per azienda e di altri pagamenti diretti sarà condizionata all'osservanza di tutta una serie di norme ambientali, sulla sicurezza alimentare, sul benessere degli animali, nonché sulla sicurezza degli agricoltori sul lavoro. Lo scopo di questa "condizionalità ecologica" è di favorire l'applicazione di buone pratiche agricole conferendo loro la forza di norme obbligatorie. Benché la condizionalità ecologica sia soggetta a variazioni regionali, per evitare distorsioni della concorrenza occorre una piattaforma comune che poggi su criteri di attuazione uniformi. Gli Stati membri dovranno definire ed applicare le norme in questione, attenendosi ad un quadro di riferimento comune recante i criteri essenziali di attuazione. Nei prossimi mesi la Commissione darà il via ai lavori per la definizione di un siffatto quadro di riferimento. La condizionalità ecologica sarà concepita come un pacchetto globale da applicarsi all'insieme dell'azienda, cioè alle superfici agricole utilizzate e inutilizzate. Per i terreni inutilizzati vi sarà l'obbligo di rispettare determinati criteri di gestione e di mantenere la terra in buone condizioni agronomiche. L'impostazione aziendale globale è la conseguenza logica diretta del disaccoppiamento e pone in rilievo la finalità principale della condizionalità ecologica, che è quella di sostenere l'attuazione della legislazione in materia ambientale, di sicurezza alimentare, di salute e benessere degli animali. In caso d'inadempimento di questi obblighi, i pagamenti diretti verrebbero ridotti proporzionalmente al rischio o al danno occasionato. Un nuovo regime di audit aziendale Per rispondere alle esigenze della società e aiutare gli agricoltori a conformarsi ai requisiti di un'agricoltura moderna e di alto livello qualitativo, la Commissione ritiene necessario instaurare e promuovere a livello comunitario un sistema di audit per le aziende agricole professionali, che sarà messo a punto dagli Stati membri in funzione della dimensione economica delle aziende. L'audit aziendale verterà sui flussi di materiali, sui processi seguiti dall'azienda e sulle attrezzature, in relazione alle norme in materia di ambiente, di sicurezza dei prodotti alimentari, di benessere degli animali e di sicurezza sul lavoro. Molti agricoltori e organizzazioni di produttori riconoscono la necessità di una maggiore trasparenza e di una più ampia presa di coscienza riguardo ai metodi aziendali. L'audit aziendale verrà finanziato nel quadro delle misure di sviluppo rurale. L'obiettivo di massima è quello di introdurre questo tipo di audit per tutte le aziende agricole. In un primo tempo, la Commissione propone di istituire un sistema di audit aziendale obbligatorio come uno degli elementi della condizionalità ecologica per i produttori che ricevono più di 5.000 euro all'anno di aiuti diretti. Set-aside ambientale Al fine di salvaguardare gli effetti positivi del set-aside come strumento di contenimento dell'offerta e, nello stesso tempo, potenziarne il ruolo ecologico nell'ambito del nuovo regime di sostegno disaccoppiato, la Commissione propone una misura di messa a riposo dei seminativi obbligatoria e a lungo termine (per dieci anni). Una delle condizioni imposte agli agricoltori per poter fruire dei pagamenti diretti sarà il ritiro dalla produzione, a lungo termine e senza rotazione, di una parte della superficie a seminativo della propria azienda equivalente all'attuale set-aside obbligatorio. Sostegno alle colture energetiche un "credito di carbonio" Una delle proposte della Commissione è quella di sostituire l'attuale regime obbligatorio di messa a riposo dei seminativi con un set-aside ambientale a lungo termine. Attualmente, il sostegno alle colture energetiche è offerto tramite la possibilità di impiantare colture industriali destinate alla produzione di biomasse su terreni ritirati dalla produzione. Le colture energetiche rappresentano la principale produzione non alimentare sui terreni interessati dal set-aside. La loro importanza andrà crescendo se l'uso di biocarburanti diventerà obbligatorio, come previsto nella recente comunicazione della Commissione. Tuttavia, il nuovo regime di set-aside non si presta più alla produzione di colture energetiche. La Commissione propone quindi di sostituire le attuali misure a sostegno delle colture non alimentari con un sistema di "credito di carbonio", ossia un aiuto non legato ad una coltura specifica, destinato alla produzione di colture energetiche in grado di ridurre la produzione di biossido di carbonio. Tale aiuto sarebbe complementare alle misure d'investimento e d'insediamento a titolo del "secondo pilastro" della PAC. L'aiuto, dell'ammontare di 45 euro per ettaro di coltura energetica, con una superficie massima garantita di 1,5 milioni di ettari, verrebbe corrisposto ai produttori che stipulano un contratto con un trasformatore. La superficie verrebbe ripartita tra gli Stati membri in funzione della produzione storica di colture energetiche sui terreni ritirati dalla produzione e degli accordi per la ripartizione dell'onere relativo all'impegno di riduzione del biossido di carbonio. Il regime sarà riveduto cinque anni dopo la sua entrata in vigore, alla luce dell'attuazione dell'iniziativa comunitaria sui biocarburanti. Maggiorare gli incentivi a favore di un'agricoltura e di uno sviluppo rurale sostenibile ... Un miglior equilibrio nella ripartizione del sostegno tra politica di mercato e sviluppo rurale renderà la politica agricola comune più accettabile per la società e creerà maggiori possibilità di trattare nell'ambito del secondo pilastro tematiche relative ai consumatori, all'ambiente e al benessere degli animali. Inoltre, il passaggio ai pagamenti diretti disaccoppiati, pur se riduce nell'ambito degli strumenti politici gli incentivi alla produzione dannosi per l'ambiente, può anche favorire una tendenza all'abbandono della terra in alcune zone marginali. Aumenta quindi considerevolmente l'importanza di strumenti destinati a promuovere un'agricoltura sostenibile in tutta l'UE, quali le misure agroambientali e a favore delle zone svantaggiate, nonché altre misure nell'ambito del secondo pilastro ... attraverso la modulazione dinamica Per realizzare un miglior equilibrio tra strumenti politici al fine di promuovere ulteriormente l'agricoltura e lo sviluppo rurale sostenibili, la Commissione propone di introdurre un regime di modulazione dinamica, obbligatorio per tutti gli Stati membri. Nell'ambito della modulazione dinamica tutti i pagamenti diretti, accoppiati e disaccoppiati, verranno progressivamente ridotti del 3% all'anno per raggiungere la riduzione massima del 20% stabilita dall'Agenda 2000. Si propone di introdurre una franchigia proporzionale alla situazione occupazionale di ciascuna azienda agricola. Fino a 2 unità di lavoro annue - ULA - (a tempo pieno), la franchigia ammonta a 5 000 euro. Ciò garantirà che la maggioranza delle aziende non sarà soggetta alla modulazione. Per ciascuna ULA supplementare occupata, agli Stati membri è lasciata inoltre la facoltà di concedere altri 3 000 euro. Benché siffatta franchigia garantisca la piena esenzione dalla modulazione a circa tre quarti delle aziende agricole europee, essa rappresenterà meno di un quinto degli aiuti diretti versati agli agricoltori. Previa applicazione della franchigia e della modulazione, l'importo massimo che può essere versato ad un'azienda agricola sarà di 300 000 euro. La parte degli aiuti diretti che eccede tale importo (e la franchigia) sarà messa a disposizione del secondo pilastro nello Stato membro in questione. Gli importi così risparmiati ogni anno mediante la modulazione verranno distribuiti agli Stati membri in base alla superficie agricola, all'occupazione nel settore agricolo e ad un criterio di prosperità, per rispondere ad esigenze rurali specifiche. Tale chiave di ripartizione esprime il ruolo importante dell'agricoltura nell'ambito dell'utilizzazione del suolo e della gestione territoriale nelle zone rurali. Essa consentirà una certa ridistribuzione dai paesi a produzione intensiva di cereali e bestiame ai paesi più poveri, in cui la produzione è più estensiva o montana, con effetti positivi sia per l'ambiente che in termini di coesione. I risparmi derivanti dalla fissazione del massimale verranno ridistribuiti in proporzione in ciascuno Stato membro. Secondo le prime stime, i fondi supplementari da destinare allo sviluppo rurale derivanti dalla modulazione dinamica ammonteranno nel 2005 a circa 500-600 milioni di euro e aumenteranno annualmente di un importo equivalente in concomitanza di ciascun aumento del 3% della modulazione dinamica. ... e nuove misure per migliorare il rispetto delle norme in materia di ambiente, di benessere degli animali, di sicurezza e qualità dei prodotti alimentari Le quattro misure di accompagnamento attualmente comprendono l'ambito agroambientale, le zone svantaggiate, l'imboschimento delle superfici agricole e il prepensionamento. La Commissione propone di estendere la portata delle misure di accompagnamento per rispondere meglio a preoccupazioni in materia di qualità e sicurezza alimentare, per aiutare gli agricoltori ad adeguarsi all'introduzione di norme rigorose e per promuovere la salute e il benessere degli animali. Al regolamento sullo sviluppo rurale verrà aggiunto un nuovo capitolo sulla qualità dei prodotti alimentari per incoraggiare la partecipazione degli agricoltori a regimi di certificazione e di garanzia della qualità, comprese le indicazioni geografiche e le denominazioni di origine e l'indicazione del metodo di produzione biologico. Saranno offerti incentivi alle associazioni di produttori per promuovere prodotti agricoli di questo tipo. La Commissione propone l'introduzione di un capitolo "Rispetto delle norme" per aiutare finanziariamente gli agricoltori ad adeguarsi a norme rigorose previste dalla normativa comunitaria nei settori dell'ambiente, della sicurezza alimentare, della salute e del benessere degli animali e per l'attuazione di audit aziendali. La Commissione propone di inserire nel capitolo agroambientale la possibilità di offrire pagamenti per la salute e il benessere degli animali a quegli agricoltori che si assumono impegni che vanno oltre un livello di riferimento obbligatorio conforme ai regimi agroambientali. Inoltre si propone di aumentare di 10 punti percentuali il tasso del contributo comunitario fissato per tali misure, che raggiungerebbero l'85% nelle zone dell'obiettivo 1 e il 60% in altre zone. Cereali Per l'UE, che è tra i più grandi esportatori mondiali di cereali, è importante che i prezzi sul mercato interno siano mantenuti per quanto possibile in linea con quelli dei mercati mondiali. Ciò consente di inviare segnali di mercato ai produttori UE e di continuare ad esportare senza dover ricorrere alle sovvenzioni all'esportazione. La Commissione rimane convinta della necessità di confinare l'intervento al ruolo esclusivo di rete di sicurezza, attraverso l'ultima riduzione del 5% del prezzo d'intervento, che passerebbe quindi da 101,31 euro/t a 95,35 euro/t a decorrere dalla campagna 2004/05. Tale riduzione sarà compensata come previsto nell'Agenda 2000. Inoltre, la Commissione propone di abolire le maggiorazioni mensili. Questo provvedimento semplificherebbe notevolmente la gestione del mercato e contribuirebbe alla fluidità dello stesso nel corso della campagna. Sono inoltre sorti problemi nell'attuazione pratica del regime, a causa del recente andamento del mercato. A questo proposito, la Commissione intende prendere iniziative per negoziare una modifica, nel senso della semplificazione, della protezione alle frontiere dell'UE per i cereali e il riso, il cui funzionamento, nelle attuali condizioni, è insoddisfacente e non risponde agli obiettivi del regime. Segala Se non verranno prese misure, la situazione particolarmente squilibrata del mercato della segala porterà ad un allarmante accumulo di scorte, per le quali gli sbocchi sul mercato mondiale sono molto limitati. Viste le scarse possibilità di esportazioni sovvenzionate, la Commissione propone di abolire l'intervento per la segala, un provvedimento che, in contemporanea con la riduzione del 5% del prezzo d'intervento dei cereali, dovrebbe mantenere in equilibrio i mercati dei cereali secondari. Benché a breve termine sia da prevedersi un calo del prezzo della segala, le prospettive a medio termine per i cereali sui mercati interni ed esteri dovrebbero favorire l'equilibrio anche sul mercato della segala. Frumento duro Per quanto riguarda il frumento duro, la Corte dei conti ha opinato che l'entità dei pagamenti supplementari specifici non è giustificata dal punto di vista economico e si configura come una sovraccompensazione dei produttori. Tale analisi è stata confermata da uno studio valutativo compiuto da esperti indipendenti, il quale ha evidenziato anche una serie di problemi di qualità. La Commissione propone pertanto di ridurre il supplemento specifico per il frumento duro a 250 euro/ha nelle zone tradizionali e di abolire l'aiuto specifico nelle zone di produzione consolidata. Queste modifiche verrebbero introdotte nell'arco di un periodo di tre anni. Si propone inoltre, come misura di promozione della qualità, l'introduzione di un premio specifico da corrispondersi per tonnellata di frumento duro venduto all'industria trasformatrice nel quadro di un contratto che ne specifichi i requisiti di qualità. I requisiti minimi saranno stabiliti a livello comunitario. Si propone che questo premio alla qualità sia pari a 15 euro/t e venga corrisposto a tutti i produttori europei che rispettano i suddetti requisiti. Nel complesso, queste misure garantiscono l'equilibrio del sostegno erogato nelle varie zone di produzione. Semi oleosi L'analisi non sembra mostrare segni di grave deterioramento del potenziale di produzione dell'UE per il prossimo futuro. Inoltre, la proposta riduzione del prezzo d'intervento garantito per i cereali costituirebbe un fattore favorevole in questo contesto. La Commissione non prevede quindi alcuna misura specifica. Riso Al fine di stabilizzare il mercato del riso in una prospettiva a lungo termine e in vista dell'attuazione dell'iniziativa "Tutto tranne le armi", la Commissione propone una riduzione unica del prezzo d'intervento del 50%, per arrivare a un prezzo di base di 150 euro/t per la campagna 2004/2005. Sarà introdotto un regime di ammasso privato, che verrà attivato allorché il prezzo di mercato scenderà al di sotto del prezzo di base. L'intervento in quanto rete di sicurezza sarà fissato a 120 euro/t. La riduzione globale del prezzo sarà compensata al tasso dell'88%, equivalente alla compensazione totale per i cereali stabilita dalle riforme del 1992 e dell'Agenda 2000. Si ottiene così una compensazione di 177 euro/t, inclusiva dell'attuale indennità di 52 euro/t. Di questo importo, 102 euro/t, moltiplicati per la resa fissata dalla riforma del 1995, verrebbero concessi sotto forma di aiuto al reddito erogato per azienda. I rimanenti 75 euro/t, moltiplicati per la resa fissata dalla riforma del 1995, verrebbero corrisposti come aiuto specifico alla coltura, in considerazione del ruolo della produzione risicola nelle zone umide tradizionali. Foraggi essiccati Il regime vigente per i foraggi essiccati è stato oggetto di aspre critiche, tra l'altro da parte della Corte dei conti nella relazione "Per una Politica agricola comune più verde". Benché il prodotto finito sia un mangime naturale ad alto valore nutritivo e ricco di proteine vegetali, il modo in cui è prodotto, con un elevato impiego di combustibile fossile per la disidratazione e il ricorso all'irrigazione in taluni paesi, suscita preoccupazioni. La Commissione propone perciò di sostituire il regime vigente con una dotazione di 160 milioni di euro destinata a sostenere il reddito dei coltivatori. Questa somma sarà ripartita tra gli Stati membri in proporzione alle quantità nazionali garantite (QNG) per i foraggi disidratati e quelli essiccati al sole. Gli aiuti concessi ai produttori saranno calcolati in base ai quantitativi consegnati all'industria durante un periodo di riferimento. Per facilitare la transizione, sarà mantenuto un unico regime di sostegno semplificato per i foraggi disidratati e quelli essiccati al sole, con un aiuto ridotto pari a 33 euro/t, e le rispettive QNG saranno unificate. Carni bovine Il regime di sostegno a favore delle carni bovine è tuttora caratterizzato da strumenti che non sono riusciti a scoraggiare i sistemi di produzione intensivi nella misura auspicata. La Commissione propone pertanto di disaccoppiare i pagamenti per capo e di sostituirli con un unico aiuto al reddito per azienda, basato sui diritti storici. In concomitanza con un rafforzamento della condizionalità ecologica, questa misura dovrebbe frenare l'attrattiva dell'allevamento intensivo e contribuire a ripristinare un certo equilibrio sul mercato. La Commissione intende anche rafforzare i controlli e le condizioni alle quali possono essere concesse le restituzioni all'esportazione di animali vivi. Frutta a guscio Dato l'importante ruolo svolto dalla produzione tradizionale di frutta a guscio per la salvaguardia dell'assetto ambientale, sociale e rurale in molte regioni, la Commissione propone di mantenere, semplificandolo, il regime di sostegno vigente in questo settore. Essa propone, in particolare, di sostituire le misure esistenti con un pagamento forfettario annuo di 100 euro/ha, lasciando agli Stati membri la facoltà di integrarlo con un supplemento, fino ad un massimo annuo di 109 euro/ha. La superficie massima garantita sarà di 800.000 ettari. 

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