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12 LUGLIO 2002
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FORUM:
"L'AVVENIRE DELL'EUROPA: DALLA MONETA ALLA COSTITUZIONE EUROPEA"
Bologna,
12 luglio 2002 - Dopo l'introduzione dell'euro che giunge a coronamento di
uno sforzo collettivo durato dieci anni e di mezzo secolo di integrazione
economica e monetaria, l'Unione europea ha rilanciato i lavori per
completare anche l'integrazione politica. L'obiettivo principale della
Convenzione è, infatti, quello di elaborare una proposta che tracci un
quadro costituzionale per un'Europa unita e democratica. Un'Europa che dia
risposte giuste alle aspettative dei cittadini europei che chiedono più
presenza e trasparenza, che sappia gestire l'allargamento e che parli con
una "voce sola" in politica estera. La Costituzione europea dovrà
segnare la nascita dell'Europa come entità politica matura e compiuta. Una
sfida che porterà l'Unione a dotarsi di una concreta politica comune in
materia economica, di politica estera, di giustizia e di sicurezza. Al fine
di promuovere una riflessione fra i rappresentanti delle istituzioni e la
società civile, l'Ufficio per l'Italia del Parlamento europeo e la
Rappresentanza in Italia della Commissione europea, in collaborazione con il
quotidiano "Il Resto del Carlino" hanno organizzato il Forum:
"L'avvenire dell'Europa: dalla moneta alla Costituzione europea"
che avrà luogo a Bologna lunedi' 15 luglio 2002, dalle ore 15,oo alle ore
19,oo, presso l'Aula Giorgio Prodi - Piazza San Giovanni in Monte Giancarlo
Mazzuca, Direttore de "Il Resto del Carlino" modererà gli
interventi di Renzo Imbeni, Vicepresidente del Parlamento europeo;
Gianfranco Fini, Vicepresidente del Consiglio e membro delegato per il
Governo italiano nella Convenzione europea; Filadelfio Basile, membro
supplente per il Senato nella Convenzione europea; Paolo Mengozzi, Giudice
del Tribunale di I° Istanza della Comunità europea. Al dibattito hanno già
assicurato la loro presenza: Augusto Barbera, Università di Bologna; Fausto
Capelli, Direttore del Collegio Europeo di Parma; Gianfranco Pasquino,
Università di Bologna; Lucia Serena Rossi, Università di Bologna; Pïer
Virgilio Dastoli, Portavoce del Forum della Società civile; Sandro Bicocchi
Direttore Compagnia delle Opere; Giacomo Filibeck e Samuele Pii, Convenzione
europea dei Giovani; Francesco Tufarelli Direttore dell'Osservatorio sulla
Convenzione europea.
LA
COMMISSIONE EUROPEA È FAVOREVOLE AD UNA MAGGIORE PARTECIPAZIONE FINANZIARIA
DEI LAVORATORI ALLE IMPRESE
Bruxelles, 12 luglio 2002. La Commissione europea ha lanciato un appello ai
governi affinché migliorino le condizioni della partecipazione finanziaria
dei lavoratori alle imprese attraverso forme di partecipazione azionaria,
diritti d'opzione o partecipazione agli utili. È la prima volta che la
Commissione propone di selezionare e rendere pubbliche le migliori prassi
esistenti in questo settore, ben sviluppato in alcuni Stati membri e
scarsamente in altri. L'obiettivo dell'iniziativa è facilitare alle imprese
l'offerta di sistemi di partecipazione finanziaria, che garantiscano un
maggiore coinvolgimento dei dipendenti nelle attività dell'impresa,
permettendo ai lavoratori di trarre beneficio dall'incremento di produttività
che ne risulta. La comunicazione della Commissione stabilisce i principi
generali alla base dei sistemi nazionali, tenendo conto anche dei rischi
messi in luce da eventi recenti come il fallimento della società Enron e
propone l'istituzione di un gruppo di esperti ad alto livello incaricato di
individuare gli ostacoli che si oppongono a sistemi partecipazione
finanziaria di livello europeo e di formulare raccomandazioni. La
Commissione intende contribuire allo sviluppo della partecipazione
finanziaria nell'UE definendo i criteri dell'azione degli Stati membri in
questo campo. La sig.ra Anna Diamantopoulou, Commissario per l'occupazione e
gli affari sociali, ha dichiarato: "Abbiamo bisogno di un nuovo modello
di impresa. I sistemi di partecipazione finanziaria dei dipendenti - azioni,
diritti d'opzione e partecipazione agli utili - possono contribuirvi. La
partecipazione finanziaria non dovrebbe essere limitata ai consigli
d'amministrazione, ma dovrebbe essere una possibilità offerta a tutti i
lavoratori. Se le regole del gioco sono chiare e trasparenti, può essere
positivo sia per l'impresa che per i lavoratori stimolare l'impegno dei
dipendenti ed aumentare la produttività attribuendo ai lavoratori una quota
degli utili." L'approccio trilaterale - La comunicazione della
Commissione tratta tre aspetti della partecipazione finanziaria: identifica
i principi generali su cui si basano le politiche nazionali ed affronta i
rischi potenziali dei sistemi di partecipazione finanziaria. I recenti
eventi legati al fallimento di alcune imprese, come nel caso di Enron, che
aveva messo in atto un sistema azionario, hanno dimostrato la necessità di
analizzare i rischi. È il caso in particolare dei sistemi che fanno parte
di piani pensionistici, in cui devono essere applicati i principi
fondamentali sulla diversificazione dei rischi e sulla trasparenza. Propone
l'istituzione di un gruppo di esperti ad alto livello per esaminare gli
ostacoli transnazionali che attualmente si frappongono all'introduzione di
sistemi di partecipazione finanziaria a livello europeo per le imprese con
varie sedi in Europa. Questi ostacoli sono legati alle differenze fra i
regimi fiscali e previdenziali e fra le pratiche amministrative e alle
diversità culturali. Il gruppo presenterà raccomandazioni. Propone una
serie di iniziative miranti a favorire la reciproca comprensione delle
politiche e dei sistemi nazionali. In tutti gli Stati membri saranno
organizzate conferenze nazionali e la Commissione darà il suo appoggio alla
creazione di reti di organizzazioni nazionali. Contesto - Con il termine
"partecipazione finanziaria" si designano i sistemi che associano
i dipendenti di un'impresa ai suoi utili e/o risultati, in modo diretto
tramite la partecipazione agli utili o in modo indiretto tramite la proprietà
di azioni. Questi sistemi si collocano nell'ambito della politica sociale,
perché permettono ai lavoratori di partecipare alla gestione concreta
dell'impresa, ma hanno rilevanza anche in rapporto ad altre iniziative
dell'UE, come quella della Commissione mirante a promuovere lo sviluppo di
mercati dei capitali di rischio realmente paneuropei. In questo contesto i
sistemi di partecipazione finanziaria possono contribuire notevolmente a
stimolare la crescita di nuove imprese dinamiche, permettendo ai dipendenti
di partecipare al capitale di nuove imprese o ad attività imprenditoriali
innovative. In seguito alle sue iniziative precedenti in questo settore, la
Commissione ha preannunciato nell'Agenda di politica sociale del giugno 2000
la preparazione di una comunicazione sulla promozione dei sistemi di
partecipazione finanziaria e di un piano d'azione. Nel 1991 la Commissione
ha presentato una relazione sulla "Promozione della partecipazione dei
dipendenti agli utili e ai risultati dell'impresa" nota come relazione
Pepper I (in cui Pepper sta per "Promotion of Employee Participation in
Profits and Entreprise Results"). Nel 1992 il Consiglio ha adottato una
raccomandazione che invita gli Stati membri a riconoscere i vantaggi
potenziali dell'uso di questi sistemi per le imprese, i dipendenti e la
società in generale. Nel 1997 la relazione Pepper II ha preso in esame i
provvedimenti adottati dagli Stati membri per promuovere la partecipazione
finanziaria. La relazione giungeva alla conclusione che nessun cambiamento
sostanziale era intervenuto nell'atteggiamento generale degli Stati membri
nei confronti di questi sistemi, che in metà di essi non avevano ricevuto,
se non in minima misura, alcun sostegno pubblico. Successivamente il
Parlamento europeo ha adottato una risoluzione che invita gli Stati membri,
le parti sociali e in particolare la Commissione a promuovere lo scambio di
informazioni e delle migliori prassi tra i paesi e a studiare l'impatto dei
sistemi di partecipazione finanziaria sull'occupazione e sulla flessibilità
delle retribuzioni.
BIPOP-CARIRE
S.P.A. MODIFICA LA DENOMINAZIONE SOCIALE E DIVENTA FINECO S.P.A
Milano, 11 luglio 2002 - L'Assemblea dei soci di Bipop-Carire S.p.A., società
quotata, si e' riunita il 9 luglio 2002 a Milano in sede straordinaria e ha
deliberato, a larghissima maggioranza, l'approvazione della modifica della
denominazione sociale della società in Fineco S.p.A.. Fineco S.p.A.
identificherà così la sub holding del Gruppo Capitalia focalizzata sull'asset
management, sul life insurance, sui servizi ad alto valore aggiunto, sulle
reti di distribuzione di prodotti finanziari e sulle attività di finanza on
line. Fineco evoca i valori di innovazione e dinamicità e vuole
caratterizzarsi per la centralità della clientela che negli ultimi anni ha
manifestato nuove esigenze per la gestione dei propri investimenti
finanziari. La modifica della denominazione risponde principalmente
all'obiettivo di contraddistinguere la "nuova" società quotata
Fineco S.p.A. da Bipop-Carire che, sempre nell'ambito del Gruppo Capitalia,
continua a svolgere sul territorio l'attività bancaria tradizionale. Si
avranno così due marchi: uno rappresentato da Fineco, la società quotata,
attiva nel mercato del consumer banking, e l'altro, Bipop-Carire che
contraddistingue le filiali bancarie. In seguito all'integrazione tra il
Gruppo Bipop-Carire (ora Fineco) e il Gruppo Capitalia (già Gruppo
Bancaroma), l'Assemblea straordinaria ha deliberato l'approvazione di una
serie di ulteriori modifiche statutarie (articoli 2, 4, 11, 12, 13, 14, 15,
16, 17, 18, 19, 21, 24, 25, 26, 28) e l'abrogazione degli articoli 22 e 23
relativi ai comitati di gestione e al loro funzionamento. In particolare, le
modifiche statutarie sono finalizzate a rafforzare l'azione di indirizzo del
Consiglio di Amministrazione e a semplificare i meccanismi di governo
societario. E' stata inoltre introdotta la possibilità di nominare un
secondo vice presidente. L'Assemblea straordinaria ha infine deliberato di
procedere all'annullamento delle riserve di conferimento integralmente
utilizzate a parziale copertura della perdita di esercizio 2001.
BANCO
POPOLARE DI VERONA E NOVARA: UNA CONVENIENZA LUNGO OLTRE 1.300 BANCOMAT.
Verona, 12 luglio 2002 - A decorrere dal 1 luglio 2002 il Banco ha deciso
l'eliminazione delle commissioni, attualmente pari a 2 euro, applicate ai
prelievi effettuati, da portatori di sue carte, anche presso gli sportelli
Atm della Banca Popolare di Novara Spa. Si tratta di uno uno dei benefici
immediati derivanti dalla costituzione del Gruppo Bancario Banco Popolare di
Verona e Novara. In pratica, tutti i titolari di carte bancomat emesse dalle
Banche del Gruppo Bpvn e cioè Banco Popolare di Verona e Novara, Banca
Popolare di Novara Spa e Credito Bergamasco, possono effettuare prelievi in
tutta Italia senza dover pagare commissioni presso tutti gli sportelli Atm
dei medesimi istituti. Nel Veneto ciò significa che i clienti della Banca
Popolare di Verona possono sin da oggi effettuare prelievi a commissioni
zero presso gli sportelli Atm anche della Banca Popolare di Novara Spa, e
del Banco San Marco, azienda creditizia attiva soprattutto nella parte
centro orientale della regione, presente nelle più note località
turistiche, parte del Credito Bergamasco. In Lombardia alla rete del Credito
Bergamasco si aggiunge quella della Banca Popolare di Novara Spa che copre
anche le provincie piemontesi, quelle liguri e la Val d'Aosta. << In
sostanza, con oltre 1.300 Atm a disposizione si possono effettuare
operazioni di prelievo pressochè su tutto il territorio nazionale. >>
ha dichiarato Cristiano Carrus, responsabile della divisione Retail del
Banco Popolare di Verona e Novara. << Se a questi aggiungiamo i pos
installati presso più di 22.500 esercizi clienti si possono ben cogliere i
benefici anche per quanti sono andati o stanno per andare in vacanza, anche
in termini di una maggiore sicurezza personale, dato che, se lo vorranno,
non saranno obbligati ad utilizzare il contante per fare i propri acquisti
in ferie presso un grande numero di esercizi convenzionati>>. Il Banco
Popolare di Verona e Novara è attivo con oltre 1.130 agenzie in 15 regioni
d'Italia, ben 824 comuni e 67 provincie.
BANCA
121 LANCIA "LINEA FORTE SHIELD", UNIT LINKED A CAPITALE PROTETTO.
LE NUOVE SOLUZIONI SONO SOTTOSCRIVIBILI ENTRO IL 26 LUGLIO.
Lecce, 11 luglio 2002 - La gamma di soluzioni assicurativo-previdenziali di
Banca 121 si arricchisce con Linea Forte Shield, polizza unit linked a
capitale protetto emessa da Grow Life. Linea Forte Shield è sottoscrivibile
fino al 26 luglio p.v. e il cliente può scegliere tra la versione Shield 5,
con durata di 5 anni, e quella Shield 8, con durata di 8 anni. Entrambe le
soluzioni offrono sia la protezione del capitale - con restituzione alla
scadenza delle somme inizialmente investite, al netto delle spese - che la
possibilità di partecipare agli eventuali incrementi di valore realizzati
dai fondi interni Lfshield 5 o Lfshield 8 in cui vengono investite le somme
versate. In particolare, per ogni quota sottoscritta, Linea Forte Shield 5
prevede la liquidazione alla scadenza dell'importo maggiore tra: 1) il
massimo valore raggiunto dalla quota nel periodo di sottoscrizione; 2)il 60%
del più alto valore raggiunto nel corso dei cinque anni del contratto; 3)il
valore della quota alla scadenza. Con Linea Forte Shield 8, invece, viene
corrisposto alla scadenza l'importo maggiore tra 1) il 106% del massimo
valore raggiunto dalla quota nel periodo di sottoscrizione, 2) il 70% del più
alto valore raggiunto nel corso del contratto, 3) il valore della quota alla
scadenza. I fondi interni Lfshield 5 e Lfshield 8 investono in quote di
fondi comuni d'investimento azionari, obbligazionari e monetari della
famiglia "Ducato". Durante il periodo di sottoscrizione,
l'investimento in fondi azionari è non superiore al 15% del valore
complessivo dei fondi interni, mentre nella fase di gestione dinamica non
potrà superare il 40% del valore di Lfshield 5 e il 60% di quello di
Lfshield 8. La protezione del capitale è ottenuta attraverso la gestione
dinamica del portafoglio, basata sull'applicazione dell'algoritmo Cppi (Costant
Proportion Portfolio Insurance) e finalizzata ad ottimizzare quotidianamente
l'asset del fondo interno in funzione dell'andamento dei mercati finanziari.
E' previsto il versamento di un premio unico minimo di 5.000 euro. Con
Shield 5 e Shield 8 sale a dieci il numero delle proposte che compongono
l'offerta di bancassurance di Banca 121, realizzate da Montepaschi Vita e
Grow Life, società specializzate del Gruppo Monte dei Paschi di Siena. Una
gamma in continuo arricchimento, che già comprende polizze vita, polizze di
previdenza individuale, unit linked, soluzioni innovative, ecc. Le soluzioni
Linea Forte Shield e gli altri prodotti della linea assicurativo-
previdenziale di Banca 121 sono distribuiti in tutta Italia dagli oltre 330
punti vendita (filiali e negozi finanziari) e 1.560 promotori finanziari di
Banca 121. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi anche al
Numero verde 800.121.121.
PERMIRA
COMUNICA IL LANCIO DI UN'OPA SUL 100% DI FERRETTI
Milano, 11 Luglio 2002 - Permira, uno dei principali fondi di private equity
europei, ha comunicato in data 9 luglio l'intenzione di lanciare un'Opa sul
100% di Ferretti, societá che produce e commercializza imbarcazioni a
motore di lusso, ad un prezzo di € 4,35 per azione, per un controvalore di
€ 674,3 milioni. Si prevede che l'offerta possa essere avviata il prossimo
agosto e concludersi il successivo settembre. Mediobanca svolgerá il ruolo
di consulente finanziario dell'operazione e di sole arranger ed underwriter
del finanziamento dell'acquisizione
FINSIEL
CEDE LA SUA PARTECIPAZIONE IN INFORMATICA TRENTINA (40,41%) A DELTADATOR
Roma, 11 luglio 2002 - Finsiel (Gruppo Telecom Italia) ha siglato il 10
luglio un accordo con la società Deltadator (Gruppo Sequenza) per la
cessione della quota di partecipazione del 40,41% detenuta in Informatica
Trentina. Il prezzo della vendita, per n. 8.081 azioni, è pari a circa 8,7
milioni di euro con pagamento al "closing" e una plusvalenza nel
bilancio consolidato Telecom Italia pari a 4 milioni di euro. Tale accordo
rientra nel progetto di riorganizzazione della business unit Information
Technology Mercato del Gruppo Telecom Italia. La cessione della
partecipazione di minoranza in Informatica Trentina, conferma infatti la
volontà della business unit Information Technology Mercato di concentrare
impegno e competenze verso partecipazioni che assicurino il controllo delle
attività industriali. L'accordo firmato oggi prevede inoltre la
collaborazione tra il Gruppo Sequenza e Finsiel in progetti comuni
indirizzati alle aree della Pubblica Amministrazione e del Credito.
L'operazione è subordinata al gradimento del Consiglio di Amministrazione
di Informatica Trentina.
CDC
FIRMA UN ACCORDO CON UNICREDIT BANCA - CREDITO ITALIANO PER LA FORNITURA IN
ESCLUSIVA DI PRODOTTI E SERVIZI DI IT AGLI AVVOCATI ISCRITTI ALLA CASSA
FORENSE.
Milano, 12 luglio 2002 - Cdc S.p.A., società quotata al Nuovo Mercato,
leader in Italia nella produzione e distribuzione di Information Technology
("It") per il segmento Consumer - Soho, con oltre 500 punti
vendita ad insegna Computer Discount, Compy, Amico ed una rete di 19 Cash
& Carry, ha siglato un accordo quadro con UniCredit Banca - Credito
Italiano per la fornitura di reti informatiche (personal computer, server e
servizi di networking) nell'ambito dell'offerta Legis, destinata agli
avvocati iscritti alla Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense.
Dall'accordo, che ha durata fino al 31.12.2002 ed è rinnovabile alla
scadenza, Cdc S.p.A. stima di ottenere ricavi per oltre 1 milione di Euro.
In particolare, l'offerta Legis, promossa da UniCredit Banca - Credito
Italiano per Cassa Forense, congiuntamente con Cdc, prevede condizioni di
favore per gli avvocati iscritti alla Cassa con promozioni su prodotti e
servizi offerti da Cdc finalizzati alla realizzazione e all'installazione di
reti Lan. Gli iscritti alla Cassa Forense potranno recarsi presso i circa
250 punti vendita di Computer Discount dislocati su tutto il territorio
nazionale e richiedere preventivi personalizzati. Tra i motivi che hanno
portato UniCredit Banca - Credito Italiano ad avvalersi in esclusiva di
Computer Discount quale rete di distribuzione di prodotti informatici
sull'intero territorio nazionale si segnalano: la capillarità distributiva
dei punti vendita Cdc con copertura totale del mercato retail; le competenze
tecniche e commerciali del personale dei punti vendita, in grado di offrire
un servizio sempre più qualificato ai propri clienti business e Soho; il
primato sul mercato italiano nella produzione di Pc desktop per il segmento
consumer (anno 2001, fonte Sirmi - Idc) e la notorietà del brand Computer
Discount (fonte InraDemoskopea, gennaio 2002). "La mission di Cdc
S.p.A. da sempre è quella di diffondere tecnologie semplici promuovendo la
penetrazione dell'informatica e contribuendo alla modernizzazione del
Paese" ha ricordato Giuseppe Diomelli, Presidente e fondatore di Cdc
S.p.A. "L'accordo commerciale con UniCredit Banca - Credito Italiano
rappresenta un canale privilegiato per offrire i nostri prodotti e servizi
per l'installazione di reti Lan agli avvocati iscritti alla Cassa Forense,
favorendo così la penetrazione della nuove tecnologie presso il mondo Soho,
in particolare di reti wireless e soluzioni mobile, con il recente lancio
della linea di portatili autoprodotti Dex-Note, che usufruisce
dell'esclusivo servizio di sostituzione immediata (swap) in caso di guasto
(www.computerdiscount.it). "Tale accordo, inoltre, si inquadra nella
recente strategia di Cdc di presidiare i segmenti del mercato IT, che già
ha portato a siglare importanti accordi distributivi a partire dalla fine
dello scorso esercizio" ha concluso Diomelli.
LA
PROVINCIA DI TRAPANI PUNTA SU INTERNET INSIEME A ITALDATA, L'ENTE PUBBLICO
SICILIANO HA SVILUPPATO UN PROGETTO PER LO SVILUPPO DI FUNZIONALITÀ E
SERVIZI DI BACK-OFFICE E FRONT-OFFICE, MA ANCHE LEGATI ALLE ATTIVITÀ CHE
RIGUARDANO LO SPORTELLO DEL CITTADINO
Milano, 12 luglio 2002 - L'obiettivo principale è quello di migliorare la
comunicazione con il cittadino. E per raggiungerlo, la Provincia di Trapani
ha puntato tutto sulle potenzialità delle nuove tecnologie, Internet in
testa. Da qualche mese, infatti, è attivo un ambizioso progetto, sviluppato
in collaborazione con Italdata, Gruppo Siemens Business Services, che
riguarda lo sviluppo di attività e servizi connessi sia alle operazioni di
back-office e di front-office, sia a quelle che riguardano lo Sportello del
Cittadino. Nel primo caso, l'utente interno, accedendo a una "scrivania
elettronica", può usufruire dei servizi di protocollo elettronico,
gestione documentale, Internet e posta elettronica. In particolare,
l'utilizzo del sistema di workflow per la gestione del flusso delle delibere
consente alla Provincia siciliana di avviare un nuovo modo di operare che
prevede la precisa definizione di regole e attività. Ciò significa che gli
attori che prendono parte al flusso vengono guidati in modo automatico dalla
lista delle attività, riducendo incertezze ed eliminando percorsi non
previsti, con un notevole miglioramento della macchina burocratica in
termini di qualità e di trasparenza. Sempre a livello di back-office,
l'impiego della gestione documentale riduce progressivamente l'utilizzo
della carta, aumentando in maniera significativa la tempestività delle
informazioni e consentendo il recupero di risorse umane che, in precedenza,
erano adibite a funzioni poco produttive. A livello di front-office, invece,
il progetto sviluppato dalla provincia di Trapani insieme a Italdata ha
previsto lo sviluppo del sito www.provincia.trapani.it ; attraverso questo
nuovo canale di contatto i cittadini possono prendere visione di
informazioni sull'Ente, sul suo governo, sulle attività, sui documenti e
sugli atti (delibere, bandi di gara, avvisi, concorsi, ecc.); sempre
attraverso lo stesso indirizzo, inoltre, è possibile trasmettere e-mail ai
diversi uffici della Provincia. Quest'ultima possibilità ha potenziato
l'efficacia all'esterno del sistema eliminando, o quantomeno riducendo, la
necessità di frequentare "fisicamente" gli uffici
dell'amministrazione. Questo strumento ha ripercussioni positive anche sugli
uffici della provincia, che possono avvantaggiarsi di questa soluzione per
fornire indicazioni ai cittadini, con un grande risparmio di tempo e di
attività. Per quanto riguarda infine lo sportello del cittadino, attraverso
un Pin che viene rilasciato in busta chiusa, ogni cittadino può verificare
via Internet in modalità protetta lo stato di avanzamento del proprio
procedimento e conoscere in tempo reale l'ufficio di competenza, le attività
in corso, il nome, il numero di telefono e l'e-mail del responsabile che in
quel momento detiene la pratica. Il sistema inoltre fornisce alla Direzione
Generale, ai Dirigenti e agli Amministratori tutta una serie di informazioni
utili al controllo di gestione. "Grazie a questo progetto,
l'organizzazione del lavoro è stata notevolmente modificata; l'avvio in
modalità informatica di pratiche e documenti precede sempre la
movimentazione fisica degli stessi, con notevoli vantaggi anche durante le
fasi di ricerca e consultazione dei documenti", ha spiegato Antonino
Bambina, Dirigente del Settore Informatica e Statistica della Provincia di
Trapani. E con notevole soddisfazione da parte dell'utenza interna: l'80% ha
infatti dichiarato di gradire i nuovi servizi. In meno di tre mesi, grazie
al progetto sono stati protocollati più di 22mila documenti esterni, sono
stati registrati oltre 19mila atti dai settori e sono stati individuati 389
movimenti di documenti. "Il Progetto che abbiamo sviluppato in
collaborazione con la Provincia di Trapani è all'avanguardia in termini di
miglioramento dell'efficienza della pubblica amministrazione; non a caso è
stato premiato dal Formez durante la quarta edizione del premio "Cento
progetti al servizio dei cittadini"", ha aggiunto Edmondo Gnerre,
direttore generale di Italdata.
A
SMAU 2002 L'ELETTRONICA DI CONSUMO SI VEDE, SI PROVA E SI COMPRA UNA SERIE
DI INIZIATIVE NEL SETTORE CONSUMER CON AREE PER LA PROVA DEI PRODOTTI, UN
TORNEO DI GIOCHI IN RETE CON OLTRE 1.500 POSTAZIONI, E IL PIÙ GRANDE
NEGOZIO D'ELETTRONICAD'ITALIA
Milano, 12 luglio 2002 - Smau 2002 sarà una manifestazione con più anime,
e una di queste sarà sicuramente quella ispirata al mondo
dell'intrattenimento su Pc in tutte le sue molteplici sfaccettature: dalla
fotografia all'audio e al video, rigorosamente digitali, all'animazione e al
videogame. Tecnologia e Vita Quotidiana, una delle quattro aree in cui è
organizzato Smau 2002, ospiterà gli stand delle aziende più attive e
dinamiche sul mercato a cui si affiancherà una mostra dedicata ai prodotti
più innovativi (con diverse aree demo). Nel 2001, il mercato di riferimento
dell'elettronica di consumo è cresciuto del 7%, con un valore complessivo
di 3 miliardi di Euro. All'interno dell'area si svolgeranno inoltre alcuni
concorsi come ad esempio quelli che premiano le aziende, per gli schermi e
gli impianti audio migliori tra quelli esposti, e quelli indirizzati agli
utenti, per il cinema digitale e la fotografia digitale. Il regolamento di
questi concorsi sarà ben presto disponibile sul sito Smau 2002. In un'area
circoscritta, all'interno del padiglione 9 trasformato per l'occasione in
un'arena dell'esperienza audiovisiva e interattiva, dove centinaia di
migliaia di visitatori assisteranno a Smau Ilp (Italian Lan Party), una vera
e propria kermesse dedicata ai videogame durante la quale giocatori
provenienti da tutta Italia si sfideranno in rete quasi a tempo pieno (dalle
10 di mattina a mezzanotte) e cercheranno anche di stabilire qualche primato
da Guinness, come quello relativo al numero dei "netgamer"
presenti contemporaneamente su un'unica mappa di Tribes 2. Le postazioni
messe a disposizione dall'organizzazione saranno 1.500, una rete tra le più
grandi del mondo di questo tipo, e a queste si aggiungeranno i numerosi Pc
dei netgamer che - per l'occasione - non vorranno rinunciare in alcun modo
alla loro macchina. Un'altra importante novità sarà Smau Shop, a cui sarà
dedicato tutto il padiglione 21, dove - per la prima volta nella lunga
storia di Smau - sarà possibile acquistare "in tempo reale" i
prodotti presenti in fiera. Smau Shop rappresenta una nuova opportunità sia
per gli espositori, che possono trovare un immediato ritorno in termini di
visibilità e giro d'affari, sia per i visitatori, che possono acquistare
subito le ultime novità disponibili sul mercato o approfittare delle
offerte studiate per il periodo della manifestazione. "Mai come nel
2002, Smau sarà una manifestazione interessante sia per il mondo del
business che per quello degli utenti consumer", ha commentato Antonio
Emmanueli, Presidente di Smau. "La suddivisione in ambienti, ciascuna
delle quali gestita secondo i criteri richiesti dal suo pubblico di
riferimento, ci permette di rispondere alle esigenze sia del manager che del
semplice curioso, o addirittura del netgamer più sfegatato. Nel caso
dell'elettronica di consumo, la presenza di iniziative completamente nuove
come Smau Ilp e Smau Shop costituisce sicuramente un ulteriore fattore di
interesse per i visitatori, in aggiunta a quello tradizionale delle novità
esposte dalle aziende".
NUOVE
RICHIESTE DI CONNESSIONE ALLA RETE ELETTRICA DELL'EUROPA DA PARTE DEI PAESI
DELL'EST E DELLA RUSSIA
Roma, 12 luglio 2002 - I Gestori di rete di 21 Paesi dell'Europa
continentale, tra cui il Grtn, hanno discusso all'interno dell'Ucte (Unione
per il Coordinamento del Trasporto di Elettricità), l'organismo che li
associa, il progetto di allargamento della rete elettrica europea ai Paesi
dell'Est. Gli incontri si sono svolti rispettivamente a Bratislava e Roma.
Durante l'incontro romano, organizzato dal Gestore della rete, è stato
discusso, in particolare, il progetto di ampliare la rete europea alle
Repubbliche Baltiche, alla Romania ed alla Bulgaria. Di recente è stata poi
avanzata una richiesta di interconnessione alla rete elettrica continentale
da parte della Russia e dei Paesi ad essa elettricamente collegati. Per le
dimensioni dei sistemi elettrici coinvolti, tale circostanza
rappresenterebbe un evento unico e di straordinaria importanza. "In un
mercato elettrico liberalizzato, e per di più internazionale - ha
dichiarato Pier Luigi Parcu, Amministratore Delegato del Grtn - l'accesso
alla reti è condizione imprescindibile per lo sviluppo degli scambi
commerciali. Da questo punto di vista il Gestore della rete è ben lieto di
sostenere tutte le iniziative, come queste di Bratislava e Roma, volte
all'allargamento della rete europea. Oltretutto, l'ingresso dei paesi
dell'Est rappresenterebbe per l'Europa e quindi anche per l'Italia la
possibilità di avere ulteriore disponibilità di energia elettrica a minor
costo, con ovvi vantaggi per le imprese e i consumatori. Certo i problemi
tecnici sul tappeto sono molti, ma confidiamo di poterli risolvere con la
collaborazione di tutti i soggetti interessati".
DELTADATOR
SIGLA UN ACCORDO CON FINSIEL (GRUPPO TELECOM ITALIA) PER ACQUISIRE LA
PARTECIPAZIONE IN INFORMATICA TRENTINA (40,41%)
Trento, 12 luglio 2002 - DeltaDator ha siglato ieri un accordo con Finsiel,
società del Gruppo Telecom Italia, per acquisire la quota di partecipazione
del 40,41% detenuta in Informatica Trentina. L'operazione, che al suo
completamento prevederà l'acquisizione della quota di Informatica Trentina
riservata al partner tecnologico, è condotta da DeltaDator insieme a
partner istituzionali e imprenditoriali del Trentino Alto Adige. Il prezzo
di vendita per n. 8.081 azioni è di circa 8,7 milioni di Euro. L'accordo
consente a DeltaDator di rafforzare la propria presenza nel settore della
Pubblica Amministrazione, che costituisce uno dei suoi core business, e di
consolidare la rete di partnership con imprese regionali attive nel mercato
informatico nazionale. Telecom Italia prosegue, da parte sua, il proprio
progetto di riorganizzazione del settore Local Government della Business
Unit Information Technology Mercato (Bu Itm), confermando la volontà di
concentrare impegno e competenze in partecipazioni che assicurino il
controllo delle attività industriali. L'accordo sottoscritto oggi prevede
anche la collaborazione fra il Gruppo Sequenza (cui appartiene DeltaDator) e
Finsiel in progetti comuni indirizzati alle aree Pubblica Amministrazione e
Credito. L'operazione è subordinata all'espletamento della procedura di
gradimento, statutariamente prevista, da parte del Consiglio di
Amministrazione di Informatica Trentina.
PUNTUALITA'
DEI VOLI AIR FRANCE PER IL MESE DI GIUGNO 2002
Milano, 12 luglio 2002 - Dal 1° novembre 2000, Air France diffonde
regolarmente i dati relativi alla puntualità dei suoi voli. Questa
diffusione si effettua mensilmente, in occasione della pubblicazione dei
risultati della Compagnia. Il criterio scelto si basa sulla percentuale dei
voli partiti in orario o con un ritardo inferiore ai 15 minuti,
indipendentemente dalla causa del ritardo, per la totalità degli scali del
network Air France. Tale criterio é comunemente utilizzato dai
professionisti del trasporto aereo per misurare le performance di puntualità
delle compagnie aeree, in particolare in Europa. puntualità in partenza,
per il mese di giugno 2002 : 82,1 %; risultato cumulato dall'inizio
dell'anno: 81,6 %. Le percentuali delle quattro principali cause di ritardo
per il mese di giugno sono: cause esterne alla Compagnia: 34 %; cause
interne collegate alle operazioni di handling passeggeri: 18 %; cause
interne collegate alle operazioni di handling dell'aeromobile ed imbarco
bagagli: 26 %; ripercussioni di ritardi dovute alle tre cause appena
esposte: 22 %. Traffico per il mese di giugno 2002: Giugno 2002 Malgrado
un'attività perturbata dallo sciopero europeo dei controllori aerei, il
load factor rimane ad un livello elevato (78,9%); L'attività merci prosegue
la sua ripresa (+5,9%). 1° Trimestre (Aprile - Giugno) Stabilità del
ricavo unitario in termini di posti per chilometro offerto Attività
trasporto passeggeri - Nel corso del mese di giugno, il traffico registra un
calo del 5,2% per un'offerta in diminuzione dell'1,9%. L'attività a lungo e
medio raggio resiste bene, mentre il traffico domestico é in netta
regressione. Molteplici fattori spiegano tale performance: Un "effetto
di base" sfavorevole - Nel corso del mese di giugno del 2001, Air
France aveva registrato una delle migliori performance in termini di
traffico con più 8,7 miliardi di Rpk (Revenue Passenger-km), con un aumento
dell'11,1% rispetto a giugno del 2000. Ricordiamo che il traffico lungo
raggio aveva registrato un aumento del 12,2%, quello intra-europeo del 5,3%
ed il domestico del 10,7%. Un impatto dello sciopero dei controllori aerei:
più di 1100 voli annullati per l'insieme del Gruppo. Inoltre, l'attività
Air France é stata perturbata dallo sciopero europeo dei controllori aerei
del 19 giugno. Se da una parte il 90% dei voli lungo raggio é stato
assicurato, dall'altra la compagnia ha potuto effettuare solo il 10% dei
collegamenti a medio raggio. Il calo del traffico imputabile a questo
sciopero é dell'1,1% con un impatto negativo dello 0,3% sul traffico lungo
raggio, del 3,4% sulla rete medio raggio e del 3,7% sull'attività
domestica. In totale, l'attività del mese é la seguente: Offerta: - 1,9%
en Ask (Available Seat-Km); Traffico: - 5,2% en Rpk (Revenue Passenger-Km);
Load factor: 78,9% (-2,8 punti). Il mese di giugno conferma la progressione
del ricavo unitario in termini di RPK registrata dall'inizio dell'esercizio
fiscale. Il polo regionale continua a migliorare le sue performance con una
progressione del load factor di 2 punti pari a 66,1%. La rete lungo raggio -
Nel mese di giugno, il traffico sulla rete lungo raggio cala del 3,7% per
un'offerta in diminuzione dello 0,5%. Il load factor rimane al livello
elevato di 81,3% (-2,7 punti). Sull'America del Nord, l'offerta é stata
ridotta dell'11,7% ed il traffico scende dell'11,4%. Il load factor
progredisce di 0,4 punti a 88,2%. Sull'America Latina, il traffico scende
del 4,0% per un'offerta in diminuzione del 4,5%. Il load factor guadagna 0,4
punti a 77,5%. La rete Asia, influenzata dalla Coppa del Mondo, segna una
pausa con un traffico stabile (+0,4%) per un'offerta in aumento del 5,5%. Il
load factor rimane alto a 80,6% (-4,1 punti). Sulla rete Africa / Medio
Oriente, il traffico sale del 31,0% e l'offerta del 40,1%. Il load factor si
stabilisce a 73,2%, in calo di 5,1 punti. Come per il mese scorso, la rete
Caraibi / Oceano Indiano é stata influenzata dalla sospensione del
collegamento su Tananarive. L'offerta é in diminuzione del 5,1% ed il
traffico del 9,9%. Il load factor rimane a un livello alto: 78,4% (-4,2
punti). La rete medio raggio internazionale - Anche se la rete europea é
stata perturbata dallo sciopero dei controllori aerei del 19 giugno, il load
factor é soddisfacente a 72,4% (- 0,5 punti), essendo il calo del traffico
del 5,4% in linea con quello dell'offerta (-4,7%). La rete medio raggio
domestica - Oltre all'impatto dello sciopero dei controllori aerei,
l'attività della rete domestica ha anche subito gli effetti del Tgv Méditerranée
e della nuova concorrenza di Air Lib Express. A giugno del 2001, Air France
aveva in particolar modo beneficiato sia della chiusura delle compagnie Aom
e Air Liberté che delle difficoltà di lancio del Tgv Méditerranée.
Ricordiamo che, durante giugno del 2001, il traffico domestico era salito
del 10,7% rispetto a giugno del 2000. A giugno del 2002, il traffico accusa
un calo del 15,8% per un'offerta in regressione del 7,3%. Il load factor
perde 7,2 punti a 71,0%. Attività merci - Il mese di giugno conferma la
ripresa dell'attività merci che mostra, per il terzo mese consecutivo, una
progressione del traffico superiore a quella dell'offerta, rispettivamente
+5,9% e +3,4%. Il load factor guadagna 1,5 punti a 64,9%. Come per il mese
precedente, le regioni Asia e Africa / Medio Oriente, continuano a
registrare le migliori performance. Sul 1° trimestre, il traffico
progredisce del 4,7% per un'offerta in aumento del 3,3%, comportando una
guadagno di 0,8 punti del load factor a 64,6%. Prospettive per il 1°
trimestre - Nel primo trimestre, l'attività trasporto passeggeri ha
registrato una progressione del ricavo unitario in termini di passeggero per
chilometro trasportato che compensa il calo del load factor e permette una
stabilità del ricavo unitario in termini di posto chilometro offerto.
Inoltre, l'evoluzione dell'euro avrà un effetto favorevole sul risultato
operativo del trimestre.
Statistiche Compagnia Air France Attività
trasporto passeggeri
Evoluzione giugno 2002/giugno 2001
|
Offerta
(ASK)
|
Traffico
(RPK)
|
Load factor
|
|
in milioni
|
in
%
|
in
milioni
|
in
%
|
in
%
|
variazione
|
Nord
e Sud America
|
3357
|
-10,2%
|
2
878
|
-9,9%
|
85,7%
|
+0,2
|
Asia
|
1
750
|
+5,5%
|
1
410
|
+0,4%
|
80,6%
|
-4,1
|
Africa
- Medio Oriente
|
1
182
|
+40,1%
|
865
|
+31,0%
|
73,2%
|
-5,1
|
Caraibi
- Oceano indiano
|
1
654
|
-5,1%
|
1
296
|
-9,9%
|
78,4%
|
-4,2
|
Lungo
raggio
|
7
908
|
-0,5%
|
6
426
|
-3,7%
|
81,3%
|
-2,7
|
Europa
|
1
502
|
-4,7%
|
1
088
|
-5,4%
|
72,4%
|
-0,5
|
Francia
|
1
094
|
-7,3%
|
777
|
-15,8%
|
71,0%
|
-7,2
|
Totale
|
10
505
|
-1,9%
|
8
290
|
-5,2%
|
78,9%
|
-2,8
|
1°
trimestre 2002-03
|
Offerta
(ASK)
|
Traffico
(RPK)
|
Load
factor
|
|
in
milioni
|
in
%
|
in
milioni
|
in
%
|
in
%
|
variazione
|
Nord
e Sud America
|
9
767
|
-11,3%
|
8
039
|
-9,5%
|
82,3%
|
+1,6
|
Asia
|
5
273
|
+4,1%
|
4
237
|
+4,7%
|
80,4%
|
+0,5
|
Africa
- Medio Oriente
|
3
605
|
+41,9%
|
2
554
|
+29,5%
|
70,8%
|
-6,8
|
Caraibi
- Oceano indiano
|
5
157
|
-5,3%
|
4
184
|
-10,8%
|
81,1%
|
-5,1
|
Lungo
raggio
|
23
695
|
-1,1%
|
18
939
|
-3,0%
|
79,9%
|
-1,5
|
Europa
|
4
648
|
-3,9%
|
3
268
|
-4,2%
|
70,3%
|
-0,2
|
Francia
|
3
344
|
-3,7%
|
2
227
|
-13,6%
|
66,6%
|
-7,6
|
Totale
|
31
687
|
-1,8%
|
24
435
|
-4,2%
|
77,1%
|
-1,9
|
Attività merci
|
Offerta
(FTK)
|
Traffico
(RTK)
|
Load factor
|
|
in milioni
|
in %
|
in milioni
|
in %
|
in %
|
variazione
|
Giugno 2002 / giugno 2001
|
718
|
+3,4%
|
466
|
+5,9%
|
64,9%
|
+1,5
|
1° trimestre 2002-03
|
2 143
|
+3,3%
|
1 385
|
+4,7%
|
64,6%
|
+0,8
|
Polo
regionale
|
Offerta
(ASK)
|
Traffico
(RPK)
|
Load
factor
|
|
in
milioni
|
in
%
|
in
milioni
|
in
%
|
in
%
|
variazione
|
Giugno
2002 / giugno 2001
|
386
|
+14,9%
|
255
|
+18,5%
|
66,1%
|
+2,0
|
1°
trimestre 2002-03
|
1
175
|
+19,5%
|
731
|
+21,3%
|
62,2%
|
+0,9
|
AIR
DOLOMITI: A GIUGNO LOAD FACTOR ANCORA IN CRESCITA (+1,1 P.P.)
Milano, 12 luglio 2002 - Air Dolomiti, la Compagnia regionale italiana
quotata al MTA e partner di Lufthansa, diffonde i dati preliminari di
traffico del mese di giugno e le valutazioni del semestre appena trascorso.
|
|
Giugno
|
|
|
1° semestre 2002
|
|
2002
|
2001
|
Variazione %
|
2002
|
2001
|
Variazione %
|
|
|
|
|
|
|
|
Voli di Linea
|
|
|
|
|
|
|
Passeggeri
|
98.178
|
83.686
|
17,3%
|
479.311
|
408.165
|
17,4%
|
Load Factor
|
57,4%
|
56,3%
|
+ 1,1 p.p.
|
53,2%
|
54%
|
- 0,8 p.p.
|
Voli
|
3.204
|
2.756
|
16,3%
|
17.042
|
14.292
|
19,2%
|
Ore volate
|
5.045
|
4.179
|
20,7%
|
26.239
|
21.884
|
19,9%
|
ASK (000)
|
112.569
|
95.933
|
17,3%
|
603.211
|
486.445
|
24%
|
RPK (000)
|
64.611
|
53.996
|
19,7%
|
320.611
|
262.529
|
22,1%
|
Attività Complessiva
|
|
|
|
|
|
|
Voli
|
3.338
|
2.896
|
15,3%
|
17.523
|
15.269
|
14,8%
|
Ore volate
|
5.242
|
4.412
|
18,8%
|
26.976
|
23.139
|
16,6%
|
Passeggeri
|
102.236
|
88.344
|
|
491.689
|
439.822
|
|
L'eccellente performance del mese di giugno
palesa definitivamente il trend positivo di crescita della Compagnia, già
anticipato dai risultati di maggio: passeggeri in costante aumento (+17,3%),
crescita della domanda (+19,7%) superiore alla crescita dell'offerta
(+17,3%) e quindi Load Factor superiore al dato dello scorso anno (+1,1 p.p.).
Con il mese di giugno, infatti, Air Dolomiti incomincia a raccogliere i
frutti del lungimirante piano di espansione presentato a dicembre, che si
caratterizzava soprattutto per il potenziamento del piano flotta a 27 aerei
previsti per il 2004 rispetto ai 21 pianificati precedentemente. Air
Dolomiti è stato uno dei pochi attori dinamici dello scenario Europeo,
aprendo nuovi mercati e soddisfacendo le richieste di alcuni bacini d'utenza
abbandonati dai grandi vettori. Da dicembre, infatti, la Compagnia ha
sviluppato costantemente la propria attività sia di feederaggio sui
principali hub europei della Star Alliance che point to point
Nuovi
voli
|
Genova
- Francoforte
|
2
voli giornalieri
|
Dicembre
|
Bologna
– Bruxelles
|
3
voli giornalieri
|
Gennaio
|
Venezia
– Bari
|
2
voli giornalieri
|
Febbraio
|
Bologna
– Bari
|
2
voli giornalieri
|
Marzo
|
Verona
– Madrid
|
1
volo giornaliero
|
Aprile
|
Napoli
– Verona
|
2
voli giornalieri
|
Giugno
|
Rimini
– Monaco di Baviera
|
1
volo giornaliero
|
Giugno
|
Verona
– Brindisi
|
venerdì,
sabato e domenica
|
Giugno
|
La
Compagnia quindi vince la sfida: in contro tendenza rispetto al settore del
trasporto aereo ha ampliato la propria flotta (21 aerei a giugno) ed esteso
continuamente il network ed oggi viene premiata dagli ottimi risultati. Air
Dolomiti, infatti, nel primo semestre ha aumentato notevolmente la capacità
offerta (+24%) ricevendo dal mercato una risposta molto positiva: il
traffico di linea, espresso in RPK (Revenue Passenger Kilometres) è
cresciuto del 22,1%. Alcide Leali, Presidente di Air Dolomiti, commenta:
"Giugno 2002 è un mese importante nella storia della Compagnia.
Abbiamo trasportato quasi 100.000 passeggeri di linea registrando il
sorpasso della crescita della domanda sulla crescita dell'offerta già dopo
pochi mesi dall'apertura dei nuovi voli. In questo momento il settore vede
le major recuperare il Load Factor solo al caro prezzo di forti riduzioni
della capacità, mentre i vettori come Air Dolomiti, con modelli di business
emergenti, continuano ad investire con un rapido ritorno commerciale,
incrementando costantemente le proprie quote di mercato. Sempre più
protagonisti del trasporto aereo internazionale ripongono la loro fiducia
quindi in Air Dolomiti: dopo la consolidata partnership con Lufthansa,
United e Austrian Airlines hanno esteso il loro codice ai voli di Air
Dolomiti. Inoltre, coerentemente con la nostra strategia di focus sul
passeggero High Yield, a pochi mesi dall'inaugurazione di Settimocielo
Dream, la Business Class della Compagnia, abbiamo accelerato il progetto
Customer Relationship Management (Crm) concludendo un accordo per il
potenziamento del software necessario all'implementazione finale. La
reazione sempre più favorevole del mercato è un segnale fondamentale della
validità del nostro piano di sviluppo ed è per questo che oggi mi sento di
confermare gli obiettivi prefissati per fine anno: 1.050.000 passeggeri ed
il raggiungimento di un Load Factor complessivo del 55%."
SAIPEM
FIRMA IMPORTANTE CONTRATTO NELLE PERFORAZIONI MARE, STATOIL UTILIZZERÀ LO
SCARABEO 5 NEL MARE DEL NORD
San Donato Milanese, 12 luglio 2002 - Importante contratto nelle
perforazioni mare per Saipem, Società dell'Eni: l'accordo firmato con
Statoil stabilisce che la compagnia petrolifera norvegese impiegherà per
tre anni la piattaforma Scarabeo 5 nel Mare del Nord, un'area tra le più
impegnative per l'industria petrolifera, sia per le severe condizioni
climatiche che per le rigorose normative ambientali. Il valore del contratto
è di circa 160 milioni di dollari USA (circa 1.280 milioni di corone
norvegesi). Statoil ha l'opzione di prolungare l'utilizzo del mezzo della
flotta Saipem per altri 16 mesi. Lo Scarabeo 5 è una piattaforma
semisommergibile capace di operare fino a 1.800 metri di profondità d'acqua
e di perforare fino a 9.000 metri e opera ininterrottamente dal 1990 nel
settore norvegese del Mare del Nord. Il contratto è un ulteriore
riconoscimento all'eccellenza tecnologica della Saipem, che offre alle
compagnie petrolifere servizi di perforazione in tutto il mondo.
GIACOMELLI
SPORT ACQUISTA LONGONI SPORT
Rimini, 12 luglio 2002 - Giacomelli Sport Group S.p.A., attraverso la
propria controllata Giacomelli Sport S.p.A, acquista la catena di
distribuzione di articoli sportivi concorrente Longoni Sport. Giacomelli
Sport Group S.p.A. incrementa così in maniera significativa le proprie
quote di mercato, diventa leader assoluto del mercato italiano ed uno dei
player più importanti in Europa. Il giro di affari del Gruppo supera i 500
milioni di euro ed ha il 14,6% del mercato italiano degli articoli sportivi.
Con questa acquisizione Giacomelli Sport ha oggi un'insegna leader per
ciascuna fascia del mercato degli articoli sportivi in Italia, infatti il
Gruppo ha sviluppato quattro diverse forme distributive: Il format
Giacomelli Sport, 115 megastore in tutta Europa, presidia il mass market
degli articoli sportivi, proponendo un'offerta completa ad un prezzo
fortemente competitivo. Con www.giacomellisport.com il Gruppo Giacomelli è
leader nel canale di vendita on-line per il mercato dello sport in Europa ed
è oggi un esempio unico in Italia di un'iniziativa di vendita on line
perfettamente integrata alla vendita tradizionale. Con la nuova catena Xspot,
16.000 mq di vendita entro il 2005, il Gruppo copre il segmento dei big
spender, il target con il più alto livello di spesa del mercato sportivo;
propone un esclusivo mix di prodotti di alto profilo qualitativo, la
presenza di tutti i brand leader e la costante attenzione a cogliere tutte
le tendenze del mercato. - L'acquisizione di Longoni Sport consente al
Gruppo di diventare leader anche nella distribuzione di articoli per gli
sport tecnici specializzati. Grazie ad un altissimo know-how sia in termini
di specializzazione tecnica di prodotto che di assistenza all'acquisto,
Longoni Sport è oggi il terzo operatore nel mercato della distribuzione di
articoli sportivi in Italia con una rete di 22 megastore dislocati su più
di 40.000 mq di superficie di vendita. Nell'esercizio chiuso al 28 febbraio
2002 il fatturato di Longoni ha superato i 132 milioni di euro, l'Ebitda è
stato pari a 0,71 milioni di euro e la posizione finanziaria netta pari a
-30,39 milioni di euro. L'acquisizione prevede il pagamento di un prezzo per
il 100% della Longoni pari a 76.000.000 (settantaseimilioni) di euro,
finanziato in gran parte con il prestito obbligazionario di 100.000.000
(centomilioni) di euro, emesso dal Gruppo Giacomelli lo scorso marzo.
"L'importanza strategica dell'acquisizione di Longoni - afferma
Gabriella Spada, Presidente del Gruppo Giacomelli Sport- è dovuta alle
rilevanti sinergie che si sviluppano tra le due catene distributive che
portano importanti vantaggi per il Gruppo Giacomelli nel suo complesso,
sottraendo ai competitors italiani e stranieri un'importante occasione di
crescita ". Con questa acquisizione il Gruppo Giacomelli Sport
incrementa il proprio network distributivo portandolo a 139 punti vendita in
tutta Europa, conferma i suoi tassi di crescita esponenziali, consolida la
propria leadership assoluta nel mercato italiano e diventa player di
riferimento del mercato europeo.
EWA.
NUOVI CREATIVI CERCASI
Milano, 12 luglio 200 2- European Wool Awards è il nuovo concorso biennale
promosso da Interlaine per scoprire nuovi talenti e rilanciare il mondo
della lana . La lana protagonista di un concorso biennale per giovani
creativi. European Wool Awards, questo è il nome del bando organizzato da
Interlaine, con il patrocinio della Ue, deciso a coinvolgere più di 1.000
istituti e università di tutto il mondo. "Promuovere la lana in senso
innovativo", ha dichiarato il Presidente di Interlaine, Luciano
Donatelli, che poi spiega: "Questo progetto intende coinvolgere i
giovani alla riscoperta di una nuova e più consapevole coscienza nei
confronti della fibra più performante ed eco-oriented". Ai primi di
settembre dunque, l'organizzazione, la cui sede è Milano presso il Sistema
Moda Italia, distribuirà agli istituti il bando di concorso poi, la
prossima primavera, avverranno le due fasi di selezioni mentre, nel giugno
2003 a Parigi, sarà la volta della finale. Per i vincitori, che saranno
sei, sono in palio 70.000 euro, un trofeo e l'opportunità di fare uno stage
presso le aziende del settore. Con questo concorso nasce così un grande
progetto determinante sia per la ricerca di nuovi creativi, sia per la
ventata di novità che porterà nel mondo della lana.
EURO-RINCARI
? SOLTANTO UNA ILLUSIONE OTTICA PER BCE !
Roma, 12 luglio 2002 - Il consistente aumento dei prezzi
"post-euro" che si è verificato ed è stato monitorato da tutti,
perfino dalla Camera di Commercio e dall'Università di Milano, che tra
dicembre ed aprile hanno registrato aumenti del 13,4 per cento dei mezzi di
trasporto; del 24,7 per cento dei generi alimentari, dell'8 per cento degli
alberghi;dell'11,6 per cento dei pubblici esercizi; del 10,7 della Rc Auto;
ecc., per gli oligarchi monetari della Banca Centrale Europea, rappresenta
soltanto una illusione ottica ! Ed i portafogli delle famiglie, che si
svuotano nell'Italia e nell'Europa post-euro ad una velocità doppia
rispetto alla circolazione delle valute nazionali ,sono soltanto brutti
sogni di calde notti di mezza estate ! La Bce ha affermato infatti che gli
euro-rincari, che non hanno avuto effetti di rilievo sull'inflazione, sono
dovuti ad una cattiva percezione dei consumatori i quali, per colpa loro,
danno maggiore importanza al prezzo del pane e del latte piuttosto che a
quello di automobili e frigorifero. Sostiene ancora l'ineffabile Bce, che se
il rialzo è notevole per le merci di tutti i giorni e ridotto per quelle
che si acquistano una tantum, la gente si forma un quadro non
rappresentativo del paniere ampio dei consumi da cui si ricavano le
ponderazioni utilizzate per la costruzione dell'indice e pertanto
dell'andamento dei prezzi. Tesi ridicole e vergognose portate avanti da
istituzioni monetarie che dovrebbero essere più vicine ai cittadini: come
si possono confondere i consistenti aumenti della spesa quotidiana di beni
primari come i generi alimentari, i mezzi di trasporto, gli alberghi,
ristoranti e pubblici esercizi, rincarati più del doppio dell'inflazione,
per non parlare di tariffe obbligatorie come la Rc Auto, aumentata nel 2001
5 volte l'inflazione, con macchine e frigoriferi, acquistate una volta ogni
7/8 anni dalle famiglie? Queste tesi dell'effetto neutro sui prezzi che
avrebbe avuto il cambio della moneta e della confutazione della realtà,
stanno contribuendo a generare nei consumatori europei una carica di rabbia
e di disagio che l'Unione Europea e le istituzioni monetarie farebbero bene
a non sottovalutare: se anche oggi l'ultimo sondaggio, afferma che oltre il
90 per cento degli italiani è certo di aver subito aumenti superiori al
necessario, gli stessi milioni di cittadini che hanno dato una risposta
straordinaria al primo "sciopero della spesa" indetto dalle
associazioni dell'Intesa. Continuare a negare l'evidenza dei fatti,
rifugiandosi nei sogni, potrebbe generare un brusco risveglio.
IVA/ACCISE:
PROCEDURE D'INFRAZIONE CONTRO I PAESI BASSI, L'ITALIA E LA FRANCIA PER
MANCATA APPLICAZIONE DI SENTENZE DELLA CORTE
Bruxelles, 12 luglio 2002 - La Commissione ha deciso di inviare a tre Stati
membri richieste di informazioni relative ai provvedimenti adottati per
conformarsi alle sentenze della Corte europea di giustizia: ai Paesi Bassi,
in seguito alla sentenza dell'8 novembre 2001 riguardante una deduzione non
conforme dell'Iva per le spese dei veicoli forniti ai dipendenti;
all'Italia, in seguito alla sentenza del 25 ottobre 2001 riguardante il
rimborso dell'Iva per mezzo di obbligazioni; e infine alla Francia, in
seguito alla sentenza del 27 febbraio 2002 riguardante l'applicazione di un
prezzo minimo alle sigarette e l'imposizione differenziata fra tabacchi
biondi e tabacchi bruni. Le richieste di informazioni sono costituite da
lettere di ingiunzione, vale a dire la prima tappa della procedura di
infrazione che può essere legata a una richiesta di sanzioni prevista
dall'articolo 228 del trattato Ce, applicabile nel caso in cui uno Stato
membro non comunichi i provvedimenti adottati per conformarsi a una sentenza
della Corte. Paesi Bassi L'8 novembre 2001 la Corte di giustizia ha emesso
una sentenza contro la normativa olandese nel quadro della causa C-338/98.
La normativa in questione permette a una persona soggetta all'Iva, nel caso
di un dipendente che utilizza il proprio veicolo a fini professionali e di
un datore di lavoro che gli versa un'indennità compensativa, di dedurre una
percentuale dell'indennità corrispondente a tutte le spese per l'uso del
veicolo. La Corte ha precisato che nella misura in cui la deduzione è
effettuata senza che il datore di lavoro sia il beneficiario
dell'operazione, i Paesi Bassi non rispettano le condizioni di cui
all'articolo 17, paragrafo 2 della sesta direttiva sull'IVA del Consiglio
del 17 maggio 1977 (modificata), la quale prevede il diritto a deduzione
soltanto per i beni e i servizi forniti al soggetto passivo. Italia - Il 25
ottobre 2001 la Corte di giustizia ha emesso una sentenza nel quadro della
causa C-78/00. Infatti, nel corso del 1993 l'Italia non h proceduto al
rimborso del credito d'imposta ai soggetti passivi ma ha deciso di emettere
titoli di Stato che sono stati offerti, in modo scaglionato, ai soggetti
passivi quale rimborso del loro credito IVA. Tale pratica è contraria
all'articolo 18 della sesta direttiva sull'IVA, il quale prevede che il
rimborso deve essere effettuato immediatamente oppure essere rimandato una
sola volta nel periodo di dichiarazione successiva del soggetto passivo.
Francia - Il 27 febbraio 2000 la Corte di giustizia ha emesso una sentenza
nel quadro della causa C-302/00. La Francia applica un sistema che impone un
prezzo minimo su tutte le sigarette vendute della stessa marca nonché
un'imposizione differenziata più vantaggiosa per le sigarette brune
rispetto a quelle bionde. La Corte ha ritenuto che la pratica francese
contravviene sia alle direttive 95/59/CE e 92/79/CE, le quali prevedono che
i fabbricanti e gli importatori fissino liberamente i prezzi di vendita dei
tabacchi manufatti, sia all'articolo 90 del trattato, il quale vieta
qualsiasi discriminazione fiscale fra prodotti simili a scapito dei prodotti
di altri Stati membri (infatti, quasi tutte le sigarette brune vendute in
Francia sono di fabbricazione nazionale, mentre le sigarette bionde sono in
maggior parte importate). Gli ultimi dati sulle infrazioni in corso nei
confronti di tutti gli Stati membri si trovano sul sito seguente: http://europa.eu.int/comm/secretariat_general/sgb/droit_com/index_fr.htm
"VERSO
UN'AGRICOLTURA SOSTENIBILE" LA COMMISSIONE PRESENTA LA REVISIONE
INTERMEDIA DELLA POLITICA AGRICOLA EUROPEA
Bruxelles, 12 luglio 2002 Oggi la Commissione europea presenta una revisione
intermedia della politica agricola comune (Pac). La Commissione è del
parere che sia necessario giustificare meglio la spesa pubblica destinata al
settore agricolo, la quale oltre a sostenere il reddito degli agricoltori,
deve avere una contropartita più vasta in termini di qualità degli
alimenti, di tutela dell'ambiente e del benessere degli animali, di
salvaguardia dei paesaggi e del patrimonio culturale o infine, in termini di
maggiore equilibrio e giustizia sociale. Con la presente revisione gli
agricoltori saranno ormai dispensati da una serie di obblighi burocratici e
saranno invece incoraggiati a produrre prodotti di elevata qualità che sono
anche i più redditizi sul mercato, anziché orientare la produzione in
funzione dei sussidi più elevati che potrebbero ottenere. La revisione
della politica agricola comporterà considerevoli vantaggi economici per i
consumatori e i contribuenti europei. Per conseguire questi obiettivi la
Commissione propone di: 1) slegare completamente la produzione dagli aiuti
diretti; 2) subordinare gli aiuti diretti al rispetto di norme ambientali,
in materia di sicurezza alimentare, di benessere degli animali e di
sicurezza sul lavoro; 3) aumentare considerevolmente gli stanziamenti
comunitari a favore dello sviluppo rurale attraverso una modulazione degli
aiuti diretti dalla quale saranno esentate le aziende di piccole dimensioni;
4) creare un nuovo regime di audit aziendale; 5) adottare nuove misure di
sviluppo rurale intese a promuovere la produzione di qualità, la sicurezza
alimentare, il benessere degli animali e a coprire i costi dell'audit
aziendale. Per quanto riguarda la politica di mercato, che è un pilastro
portante della Pac, la Commissione propone di: 1) portare a termine il
processo di riforma per i cereali, in particolare operando l'ultima
riduzione del 5% del prezzo d'intervento e attraverso nuovo sistema di
protezione alle frontiere; 2) ridurre il supplemento specifico per il
frumento duro e istituire un nuovo premio alla qualità; 3) ridurre il
prezzo d'intervento del riso, a fronte di una compensazione; 4) modificare
infine gli attuali regimi per i foraggi essiccati, le colture proteiche e la
frutta a guscio. Queste proposte rispettano pienamente gli orientamenti
politici e il quadro finanziario stabiliti dall'Agenda 2000 per la Pac.
"Non possiamo aspettarci che le zone rurali siano prospere, che
l'ambiente sia protetto, che gli animali negli allevamenti siano trattati
bene e che i nostri agricoltori possano sopravvivere senza sborsare un
soldo. In futuro di agricoltori riceveranno incentivi non già per produrre
eccedenze, ma per rispondere alle esigenze dei cittadini, che chiedono loro
cibi sicuri, prodotti di qualità, benessere per gli animali e un ambiente
più sano. Nell'intento di garantire un reddito stabile per gli agricoltori,
il nuovo regime non li costringerà più ad orientare la produzione in
funzione dei sussidi più elevati che potrebbero ottenere e li lascerà
liberi di scegliere di coltivare i prodotti o produrre le carni maggiormente
richiesti sul mercato. Inoltre, saranno snellite tutte le pratiche
burocratiche imposte oggi ai conduttori agricoli e alle amministrazioni
nazionali. Le nostre proposte saranno vantaggiose in termini economici sia
per gli agricoltori, che per i consumatori, che per i contribuenti. Il nuovo
sistema agevolerà la procedura di allargamento e contribuirà a rendere la
Pac maggiormente difendibile in ambito Omc; inoltre, senza creare
distorsioni degli scambi internazionali, dovrebbe migliorare le opportunità
offerte ai paesi in via di sviluppo ", ha affermato Franz Fischler,
Commissario per l'agricoltura, lo sviluppo rurale e la pesca. I dieci
obiettivi della revisione intermedia: concentrare il sostegno sulla
ricompensa data agli agricoltori in cambio dei servizi che essi rendono a
favore dell'ambiente, della qualità e sicurezza alimentare e del benessere
degli animali; aumentare gli stanziamenti assegnati ai conduttori agricoli
per una produzione maggiormente orientata al mercato e alle esigenze dei
consumatori; continuare a sostenere il reddito agricolo e la sua stabilità;
aiutare gli agricoltori a svolgere la loro attività senza doversi
sobbarcare a pratiche burocratiche eccessive; garantire che i nostri
agricoltori possano beneficiare degli sbocchi offerti dai mercati in
espansione; concentrare l'attività agricola sui prodotti o sui servizi che
i consumatori richiedono, senza accordare incentivi artificiali a produrre
prodotti di cui i consumatori non hanno bisogno; integrare pienamente nella
Pac la qualità e la sicurezza alimentare e il benessere degli animali;
migliorare il rispetto delle norme vigenti in materia ambientale, riducendo
gli incentivi che possono avere effetti negativi sull'ambiente e favorendo
servizi più rispettosi dell'ambiente; offrire più sostegno ai sistemi
agricoli tradizionali ad alto valore naturale; assumere una posizione di
avanguardia nei negoziati agricoli internazionali propugnando una politica
agricola moderna, positiva sia per il commercio internazionale che per i
paesi in via di sviluppo. Perseguire gli obiettivi della politica agricola
nei limiti dello stesso quadro finanziario...... La Commissione si rifiuta
di pensare che l'agricoltura europea possa promuovere gli obiettivi che i
nostri cittadini si aspettano abolendo del tutto il sostegno offertole,
oppure riconsegnandola alle politiche nazionali a livello degli Stati
membri, ma non condivide nemmeno l'opinione secondo cui l'agricoltura
europea dovrebbe limitarsi ad un ruolo passivo di osservatore degli eventi,
senza cercare una risposta politica lungimirante. Le proposte odierne
scaturiscono dall'incarico affidato alla Commissione dal Consiglio europeo
di Berlino di presentare una revisione intermedia dell'Agenda 2000,
inserendola nel più ampio contesto del dibattito pubblico in corso sul
futuro della politica agricola comune. Gli obiettivi della Pac rimangono
uguali a quelli stabiliti a Berlino e confermati dal vertice europeo di Göteborg:
un'agricoltura competitiva, metodi di produzione rispettosi dell'ambiente,
prodotti di qualità rispondenti alle esigenze del pubblico, equo tenore di
vita e stabilità del reddito per le comunità agricole, salvaguardia della
diversità dei metodi di produzione agricoli, preservazione dei paesaggi e
sostegno alle comunità rurali, semplificazione della politica agricola e
condivisione delle responsabilità tra Commissione e Stati membri,
giustificazione del sostegno attraverso l'offerta dei servizi che il
pubblico si aspetta dagli agricoltori. ... Dotandosi però di nuovi
strumenti per conseguirli - La presente revisione fornisce una risposta
positiva alle preoccupazioni espresse dai cittadini europei sull'efficacia
della Pac e affronta l'interrogativo più importante, ossia quale sia il
modo migliore di sostenere l'agricoltura europea e le zone rurali europee.
Allo scopo di migliorare la coerenza degli strumenti politici di cui si è
dotata la Pac, la Commissione propone una serie di modifiche decisive,
destinate a conseguire i seguenti obiettivi: Migliorare la competitività
dell'agricoltura europea confinando l'intervento al ruolo di pura e semplice
rete di sicurezza, permettendo ai produttori europei di rispondere segnali
di mercato e proteggendoli dalle fluttuazioni estreme dei prezzi. Per
conseguire questo obiettivo si propongono le seguenti misure di mercato.
1.1. Seminativi Nel settore dei cereali, la proposta della Commissione
prevede di operare l'ultima riduzione del 5% del prezzo di intervento, di
sopprimere le maggiorazioni mensili del prezzo di intervento per i cereali e
l'intervento per la segala e di adeguare il sistema di protezione alle
frontiere dell'UE, conformemente ai diritti e agli obblighi internazionali
dell'UE. Altre misure previste in questo settore sono: riduzione del
supplemento specifico a favore del frumento duro e introduzione di un premio
alla qualità; riduzione del prezzo di intervento del riso che viene
riportato al livello del prezzo del mercato mondiale e compensazione dei
produttori di riso con un aiuto diretto; aggiustamenti nei settori dei
foraggi essiccati e delle colture proteiche e un aiuto permanente per la
frutta a guscio. Carni bovine - Nel settore delle carni bovine è prevista
una considerevole semplificazione del sistema di erogazione degli aiuti
diretti per mettere i produttori in sintonia con la domanda dei consumatori,
in termini di maggiore sicurezza e qualità dei prodotti alimentari.
Inoltre, vengono presentate per un dibattito politico quattro opzioni sul
futuro regime di sostegno del settore lattiero-caseario. 2. Promuovere
un'agricoltura sostenibile e orientata al mercato, spostando il fulcro del
sostegno dal prodotto al produttore, attraverso l'introduzione di un sistema
di aiuti diretti disaccoppiati per azienda, basati su riferimenti storici e
subordinati alla condizionalità ecologica, vale a dire al rispetto di norme
ambientali, in materia di benessere degli animali e di qualità dei prodotti
alimentari. 3. Rafforzare lo sviluppo rurale trasferendo risorse dal primo
al secondo pilastro della Pac attraverso l'introduzione di un regime di
modulazione dinamica obbligatorio in tutta la Comunità e ampliando la
portata degli attuali strumenti a favore dello sviluppo rurale in modo da
includervi la promozione della qualità dei prodotti alimentari, il rispetto
di norme più rigorose e il rispetto del benessere degli animali. Per
maggiori informazioni sulla revisione intermedia (la proposta della
Commissione, presentazione del Commissario Fischler, materiale di
documentazione, ecc.) si prega di consultare il sito: http://europa.eu.int/comm/agriculture/mtr/index_en.htm
La Direzione Generale dell'Agricoltura mette a disposizione del pubblico una
newsletter elettronica dal titolo "Agriculture News Digest". Per
abbonarsi a questo servizio gratuito si prega di consultare il sito: http://europa.eu.int/comm/agriculture/newsdigest_en.htm
Descrizione dettagliata delle proposte Disaccoppiamento degli aiuti diretti
- istituzione di un aiuto al reddito per azienda La Commissione propone
pertanto l'introduzione di un unico aiuto disaccoppiato a sostegno del
reddito per azienda. In una prima fase il nuovo aiuto, basato sui precedenti
storici adattati alla situazione risultante dall'attuazione integrale
dell'Agenda 2000, si applicherà ai seminativi, alle carni bovine e ovine, e
inoltre alle leguminose da granella e alle patate da fecola. Saranno
inglobati nel nuovo regime anche i pagamenti riveduti per il riso, il
frumento duro e i foraggi essiccati. Il regime potrebbe poi essere esteso
anche ad altri settori. L'erogazione dell'aiuto al reddito per azienda sarà
subordinata alla condizionalità ecologica, vale a dire all'osservanza di
norme ambientali e in materia di salute e benessere degli animali, nonché
di sicurezza e qualità dei prodotti alimentari. Anche se, in un primo
tempo, il nuovo regime non si applicherà a tutti i settori, gli agricoltori
che fruiranno del nuovo pagamento disaccoppiato saranno liberi di coltivare
qualunque prodotto sulla loro terra, compresi quelli ancora soggetti ad
aiuti accoppiati, salvo che si tratti di produzioni esplicitamente ed
eccezionalmente escluse. Naturalmente, continueranno ad applicarsi le
disposizioni dei regimi accoppiati di sostegno del mercato (quote di
produzione, diritti di impianto, ecc.). L'aiuto disaccoppiato al reddito per
azienda sarà definito a livello di azienda. L'importo complessivo a cui
un'azienda ha diritto sarà suddiviso in quote (diritti all'aiuto) per
facilitare il trasferimento parziale dell'aiuto qualora sia venduta o
affittata solo una parte dell'azienda. Questa impostazione semplificherà in
modo considerevole il sostegno ai produttori dell'UE. Ne conseguirà un
migliore orientamento dell'agricoltura al mercato, il che permetterà ai
produttori di trarre pienamente vantaggio dalle opportunità di mercato
fornendo i prodotti richiesti dai consumatori. Inoltre, il pagamento diretto
potrà essere erogato più efficacemente sotto forma di aiuto al reddito,
con conseguente miglioramento della situazione dei redditi agricoli. Infine,
il disaccoppiamento non potrà che favorire l'integrazione della dimensione
ambientale nell'agricoltura, grazie all'abolizione degli incentivi legati ad
una specifica produzione, che sono potenzialmente dannosi per all'ambiente.
Rafforzamento delle norme in materia di tutela ambientale, sicurezza
alimentare, benessere degli animali, e sicurezza sul lavoro La piena
erogazione dell'aiuto disaccoppiato al reddito per azienda e di altri
pagamenti diretti sarà condizionata all'osservanza di tutta una serie di
norme ambientali, sulla sicurezza alimentare, sul benessere degli animali,
nonché sulla sicurezza degli agricoltori sul lavoro. Lo scopo di questa
"condizionalità ecologica" è di favorire l'applicazione di buone
pratiche agricole conferendo loro la forza di norme obbligatorie. Benché la
condizionalità ecologica sia soggetta a variazioni regionali, per evitare
distorsioni della concorrenza occorre una piattaforma comune che poggi su
criteri di attuazione uniformi. Gli Stati membri dovranno definire ed
applicare le norme in questione, attenendosi ad un quadro di riferimento
comune recante i criteri essenziali di attuazione. Nei prossimi mesi la
Commissione darà il via ai lavori per la definizione di un siffatto quadro
di riferimento. La condizionalità ecologica sarà concepita come un
pacchetto globale da applicarsi all'insieme dell'azienda, cioè alle
superfici agricole utilizzate e inutilizzate. Per i terreni inutilizzati vi
sarà l'obbligo di rispettare determinati criteri di gestione e di mantenere
la terra in buone condizioni agronomiche. L'impostazione aziendale globale
è la conseguenza logica diretta del disaccoppiamento e pone in rilievo la
finalità principale della condizionalità ecologica, che è quella di
sostenere l'attuazione della legislazione in materia ambientale, di
sicurezza alimentare, di salute e benessere degli animali. In caso
d'inadempimento di questi obblighi, i pagamenti diretti verrebbero ridotti
proporzionalmente al rischio o al danno occasionato. Un nuovo regime di
audit aziendale Per rispondere alle esigenze della società e aiutare gli
agricoltori a conformarsi ai requisiti di un'agricoltura moderna e di alto
livello qualitativo, la Commissione ritiene necessario instaurare e
promuovere a livello comunitario un sistema di audit per le aziende agricole
professionali, che sarà messo a punto dagli Stati membri in funzione della
dimensione economica delle aziende. L'audit aziendale verterà sui flussi di
materiali, sui processi seguiti dall'azienda e sulle attrezzature, in
relazione alle norme in materia di ambiente, di sicurezza dei prodotti
alimentari, di benessere degli animali e di sicurezza sul lavoro. Molti
agricoltori e organizzazioni di produttori riconoscono la necessità di una
maggiore trasparenza e di una più ampia presa di coscienza riguardo ai
metodi aziendali. L'audit aziendale verrà finanziato nel quadro delle
misure di sviluppo rurale. L'obiettivo di massima è quello di introdurre
questo tipo di audit per tutte le aziende agricole. In un primo tempo, la
Commissione propone di istituire un sistema di audit aziendale obbligatorio
come uno degli elementi della condizionalità ecologica per i produttori che
ricevono più di 5.000 euro all'anno di aiuti diretti. Set-aside ambientale
Al fine di salvaguardare gli effetti positivi del set-aside come strumento
di contenimento dell'offerta e, nello stesso tempo, potenziarne il ruolo
ecologico nell'ambito del nuovo regime di sostegno disaccoppiato, la
Commissione propone una misura di messa a riposo dei seminativi obbligatoria
e a lungo termine (per dieci anni). Una delle condizioni imposte agli
agricoltori per poter fruire dei pagamenti diretti sarà il ritiro dalla
produzione, a lungo termine e senza rotazione, di una parte della superficie
a seminativo della propria azienda equivalente all'attuale set-aside
obbligatorio. Sostegno alle colture energetiche un "credito di
carbonio" Una delle proposte della Commissione è quella di sostituire
l'attuale regime obbligatorio di messa a riposo dei seminativi con un
set-aside ambientale a lungo termine. Attualmente, il sostegno alle colture
energetiche è offerto tramite la possibilità di impiantare colture
industriali destinate alla produzione di biomasse su terreni ritirati dalla
produzione. Le colture energetiche rappresentano la principale produzione
non alimentare sui terreni interessati dal set-aside. La loro importanza
andrà crescendo se l'uso di biocarburanti diventerà obbligatorio, come
previsto nella recente comunicazione della Commissione. Tuttavia, il nuovo
regime di set-aside non si presta più alla produzione di colture
energetiche. La Commissione propone quindi di sostituire le attuali misure a
sostegno delle colture non alimentari con un sistema di "credito di
carbonio", ossia un aiuto non legato ad una coltura specifica,
destinato alla produzione di colture energetiche in grado di ridurre la
produzione di biossido di carbonio. Tale aiuto sarebbe complementare alle
misure d'investimento e d'insediamento a titolo del "secondo
pilastro" della PAC. L'aiuto, dell'ammontare di 45 euro per ettaro di
coltura energetica, con una superficie massima garantita di 1,5 milioni di
ettari, verrebbe corrisposto ai produttori che stipulano un contratto con un
trasformatore. La superficie verrebbe ripartita tra gli Stati membri in
funzione della produzione storica di colture energetiche sui terreni
ritirati dalla produzione e degli accordi per la ripartizione dell'onere
relativo all'impegno di riduzione del biossido di carbonio. Il regime sarà
riveduto cinque anni dopo la sua entrata in vigore, alla luce
dell'attuazione dell'iniziativa comunitaria sui biocarburanti. Maggiorare
gli incentivi a favore di un'agricoltura e di uno sviluppo rurale
sostenibile ... Un miglior equilibrio nella ripartizione del sostegno tra
politica di mercato e sviluppo rurale renderà la politica agricola comune
più accettabile per la società e creerà maggiori possibilità di trattare
nell'ambito del secondo pilastro tematiche relative ai consumatori,
all'ambiente e al benessere degli animali. Inoltre, il passaggio ai
pagamenti diretti disaccoppiati, pur se riduce nell'ambito degli strumenti
politici gli incentivi alla produzione dannosi per l'ambiente, può anche
favorire una tendenza all'abbandono della terra in alcune zone marginali.
Aumenta quindi considerevolmente l'importanza di strumenti destinati a
promuovere un'agricoltura sostenibile in tutta l'UE, quali le misure
agroambientali e a favore delle zone svantaggiate, nonché altre misure
nell'ambito del secondo pilastro ... attraverso la modulazione dinamica Per
realizzare un miglior equilibrio tra strumenti politici al fine di
promuovere ulteriormente l'agricoltura e lo sviluppo rurale sostenibili, la
Commissione propone di introdurre un regime di modulazione dinamica,
obbligatorio per tutti gli Stati membri. Nell'ambito della modulazione
dinamica tutti i pagamenti diretti, accoppiati e disaccoppiati, verranno
progressivamente ridotti del 3% all'anno per raggiungere la riduzione
massima del 20% stabilita dall'Agenda 2000. Si propone di introdurre una
franchigia proporzionale alla situazione occupazionale di ciascuna azienda
agricola. Fino a 2 unità di lavoro annue - ULA - (a tempo pieno), la
franchigia ammonta a 5 000 euro. Ciò garantirà che la maggioranza delle
aziende non sarà soggetta alla modulazione. Per ciascuna ULA supplementare
occupata, agli Stati membri è lasciata inoltre la facoltà di concedere
altri 3 000 euro. Benché siffatta franchigia garantisca la piena esenzione
dalla modulazione a circa tre quarti delle aziende agricole europee, essa
rappresenterà meno di un quinto degli aiuti diretti versati agli
agricoltori. Previa applicazione della franchigia e della modulazione,
l'importo massimo che può essere versato ad un'azienda agricola sarà di
300 000 euro. La parte degli aiuti diretti che eccede tale importo (e la
franchigia) sarà messa a disposizione del secondo pilastro nello Stato
membro in questione. Gli importi così risparmiati ogni anno mediante la
modulazione verranno distribuiti agli Stati membri in base alla superficie
agricola, all'occupazione nel settore agricolo e ad un criterio di prosperità,
per rispondere ad esigenze rurali specifiche. Tale chiave di ripartizione
esprime il ruolo importante dell'agricoltura nell'ambito dell'utilizzazione
del suolo e della gestione territoriale nelle zone rurali. Essa consentirà
una certa ridistribuzione dai paesi a produzione intensiva di cereali e
bestiame ai paesi più poveri, in cui la produzione è più estensiva o
montana, con effetti positivi sia per l'ambiente che in termini di coesione.
I risparmi derivanti dalla fissazione del massimale verranno ridistribuiti
in proporzione in ciascuno Stato membro. Secondo le prime stime, i fondi
supplementari da destinare allo sviluppo rurale derivanti dalla modulazione
dinamica ammonteranno nel 2005 a circa 500-600 milioni di euro e
aumenteranno annualmente di un importo equivalente in concomitanza di
ciascun aumento del 3% della modulazione dinamica. ... e nuove misure per
migliorare il rispetto delle norme in materia di ambiente, di benessere
degli animali, di sicurezza e qualità dei prodotti alimentari Le quattro
misure di accompagnamento attualmente comprendono l'ambito agroambientale,
le zone svantaggiate, l'imboschimento delle superfici agricole e il
prepensionamento. La Commissione propone di estendere la portata delle
misure di accompagnamento per rispondere meglio a preoccupazioni in materia
di qualità e sicurezza alimentare, per aiutare gli agricoltori ad adeguarsi
all'introduzione di norme rigorose e per promuovere la salute e il benessere
degli animali. Al regolamento sullo sviluppo rurale verrà aggiunto un nuovo
capitolo sulla qualità dei prodotti alimentari per incoraggiare la
partecipazione degli agricoltori a regimi di certificazione e di garanzia
della qualità, comprese le indicazioni geografiche e le denominazioni di
origine e l'indicazione del metodo di produzione biologico. Saranno offerti
incentivi alle associazioni di produttori per promuovere prodotti agricoli
di questo tipo. La Commissione propone l'introduzione di un capitolo
"Rispetto delle norme" per aiutare finanziariamente gli
agricoltori ad adeguarsi a norme rigorose previste dalla normativa
comunitaria nei settori dell'ambiente, della sicurezza alimentare, della
salute e del benessere degli animali e per l'attuazione di audit aziendali.
La Commissione propone di inserire nel capitolo agroambientale la possibilità
di offrire pagamenti per la salute e il benessere degli animali a quegli
agricoltori che si assumono impegni che vanno oltre un livello di
riferimento obbligatorio conforme ai regimi agroambientali. Inoltre si
propone di aumentare di 10 punti percentuali il tasso del contributo
comunitario fissato per tali misure, che raggiungerebbero l'85% nelle zone
dell'obiettivo 1 e il 60% in altre zone. Cereali Per l'UE, che è tra i più
grandi esportatori mondiali di cereali, è importante che i prezzi sul
mercato interno siano mantenuti per quanto possibile in linea con quelli dei
mercati mondiali. Ciò consente di inviare segnali di mercato ai produttori
UE e di continuare ad esportare senza dover ricorrere alle sovvenzioni
all'esportazione. La Commissione rimane convinta della necessità di
confinare l'intervento al ruolo esclusivo di rete di sicurezza, attraverso
l'ultima riduzione del 5% del prezzo d'intervento, che passerebbe quindi da
101,31 euro/t a 95,35 euro/t a decorrere dalla campagna 2004/05. Tale
riduzione sarà compensata come previsto nell'Agenda 2000. Inoltre, la
Commissione propone di abolire le maggiorazioni mensili. Questo
provvedimento semplificherebbe notevolmente la gestione del mercato e
contribuirebbe alla fluidità dello stesso nel corso della campagna. Sono
inoltre sorti problemi nell'attuazione pratica del regime, a causa del
recente andamento del mercato. A questo proposito, la Commissione intende
prendere iniziative per negoziare una modifica, nel senso della
semplificazione, della protezione alle frontiere dell'UE per i cereali e il
riso, il cui funzionamento, nelle attuali condizioni, è insoddisfacente e
non risponde agli obiettivi del regime. Segala Se non verranno prese misure,
la situazione particolarmente squilibrata del mercato della segala porterà
ad un allarmante accumulo di scorte, per le quali gli sbocchi sul mercato
mondiale sono molto limitati. Viste le scarse possibilità di esportazioni
sovvenzionate, la Commissione propone di abolire l'intervento per la segala,
un provvedimento che, in contemporanea con la riduzione del 5% del prezzo
d'intervento dei cereali, dovrebbe mantenere in equilibrio i mercati dei
cereali secondari. Benché a breve termine sia da prevedersi un calo del
prezzo della segala, le prospettive a medio termine per i cereali sui
mercati interni ed esteri dovrebbero favorire l'equilibrio anche sul mercato
della segala. Frumento duro Per quanto riguarda il frumento duro, la Corte
dei conti ha opinato che l'entità dei pagamenti supplementari specifici non
è giustificata dal punto di vista economico e si configura come una
sovraccompensazione dei produttori. Tale analisi è stata confermata da uno
studio valutativo compiuto da esperti indipendenti, il quale ha evidenziato
anche una serie di problemi di qualità. La Commissione propone pertanto di
ridurre il supplemento specifico per il frumento duro a 250 euro/ha nelle
zone tradizionali e di abolire l'aiuto specifico nelle zone di produzione
consolidata. Queste modifiche verrebbero introdotte nell'arco di un periodo
di tre anni. Si propone inoltre, come misura di promozione della qualità,
l'introduzione di un premio specifico da corrispondersi per tonnellata di
frumento duro venduto all'industria trasformatrice nel quadro di un
contratto che ne specifichi i requisiti di qualità. I requisiti minimi
saranno stabiliti a livello comunitario. Si propone che questo premio alla
qualità sia pari a 15 euro/t e venga corrisposto a tutti i produttori
europei che rispettano i suddetti requisiti. Nel complesso, queste misure
garantiscono l'equilibrio del sostegno erogato nelle varie zone di
produzione. Semi oleosi L'analisi non sembra mostrare segni di grave
deterioramento del potenziale di produzione dell'UE per il prossimo futuro.
Inoltre, la proposta riduzione del prezzo d'intervento garantito per i
cereali costituirebbe un fattore favorevole in questo contesto. La
Commissione non prevede quindi alcuna misura specifica. Riso Al fine di
stabilizzare il mercato del riso in una prospettiva a lungo termine e in
vista dell'attuazione dell'iniziativa "Tutto tranne le armi", la
Commissione propone una riduzione unica del prezzo d'intervento del 50%, per
arrivare a un prezzo di base di 150 euro/t per la campagna 2004/2005. Sarà
introdotto un regime di ammasso privato, che verrà attivato allorché il
prezzo di mercato scenderà al di sotto del prezzo di base. L'intervento in
quanto rete di sicurezza sarà fissato a 120 euro/t. La riduzione globale
del prezzo sarà compensata al tasso dell'88%, equivalente alla
compensazione totale per i cereali stabilita dalle riforme del 1992 e
dell'Agenda 2000. Si ottiene così una compensazione di 177 euro/t,
inclusiva dell'attuale indennità di 52 euro/t. Di questo importo, 102
euro/t, moltiplicati per la resa fissata dalla riforma del 1995, verrebbero
concessi sotto forma di aiuto al reddito erogato per azienda. I rimanenti 75
euro/t, moltiplicati per la resa fissata dalla riforma del 1995, verrebbero
corrisposti come aiuto specifico alla coltura, in considerazione del ruolo
della produzione risicola nelle zone umide tradizionali. Foraggi essiccati
Il regime vigente per i foraggi essiccati è stato oggetto di aspre
critiche, tra l'altro da parte della Corte dei conti nella relazione
"Per una Politica agricola comune più verde". Benché il prodotto
finito sia un mangime naturale ad alto valore nutritivo e ricco di proteine
vegetali, il modo in cui è prodotto, con un elevato impiego di combustibile
fossile per la disidratazione e il ricorso all'irrigazione in taluni paesi,
suscita preoccupazioni. La Commissione propone perciò di sostituire il
regime vigente con una dotazione di 160 milioni di euro destinata a
sostenere il reddito dei coltivatori. Questa somma sarà ripartita tra gli
Stati membri in proporzione alle quantità nazionali garantite (QNG) per i
foraggi disidratati e quelli essiccati al sole. Gli aiuti concessi ai
produttori saranno calcolati in base ai quantitativi consegnati
all'industria durante un periodo di riferimento. Per facilitare la
transizione, sarà mantenuto un unico regime di sostegno semplificato per i
foraggi disidratati e quelli essiccati al sole, con un aiuto ridotto pari a
33 euro/t, e le rispettive QNG saranno unificate. Carni bovine Il regime di
sostegno a favore delle carni bovine è tuttora caratterizzato da strumenti
che non sono riusciti a scoraggiare i sistemi di produzione intensivi nella
misura auspicata. La Commissione propone pertanto di disaccoppiare i
pagamenti per capo e di sostituirli con un unico aiuto al reddito per
azienda, basato sui diritti storici. In concomitanza con un rafforzamento
della condizionalità ecologica, questa misura dovrebbe frenare l'attrattiva
dell'allevamento intensivo e contribuire a ripristinare un certo equilibrio
sul mercato. La Commissione intende anche rafforzare i controlli e le
condizioni alle quali possono essere concesse le restituzioni
all'esportazione di animali vivi. Frutta a guscio Dato l'importante ruolo
svolto dalla produzione tradizionale di frutta a guscio per la salvaguardia
dell'assetto ambientale, sociale e rurale in molte regioni, la Commissione
propone di mantenere, semplificandolo, il regime di sostegno vigente in
questo settore. Essa propone, in particolare, di sostituire le misure
esistenti con un pagamento forfettario annuo di 100 euro/ha, lasciando agli
Stati membri la facoltà di integrarlo con un supplemento, fino ad un
massimo annuo di 109 euro/ha. La superficie massima garantita sarà di
800.000 ettari.
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