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4 SETTEMBRE 2002

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ROCHE VENDE LA DIVISIONE VITAMINS & FINE CHEMICALS AL GRUPPO DSM UN ACCORDO STRATEGICO PER ENTRAMBI I GRUPPI 

Heerlen, 4 settembre 2002Il Gruppo svizzero Roche (healthcare) e l'olandese Dsm (life science products e performance materials) hanno annunciato ieri che Dsm intende acquisire la Divisione Vitamins & Fine Chemicals di Roche. Secondo quanto discusso, le due società hanno raggiunto l'accordo su aspetti sostanziali quali prezzo e termini di pagamento e sono pertanto intenzionate a sottoscrivere un contratto su base esclusiva. La Divisione del Gruppo Roche è il maggior produttore mondiale di vitamine e carotenoidi, con un fatturato 2001 pari a 3,5miliardi di Franchi Svizzeri ( € 2,4 miliardi). La divisione , che diventerà una Business Unit di Dsm , opera su scala mondiale, ha sede a Kaiseraugst (Svizzera) e occupa 7500 persone. L'importo totale della transazione è di € 2,25 miliardi . Le passività presenti e future legate al fixing del prezzo delle vitamine rimarranno a Roche . Dopo la firma del contratto e prima della chiusura definitiva, l'accordo dovrà essere approvato dalle Autorità antitrust. Franz B.Humer, Chairman e Ceo di Roche ha affermato: " Si tratta di un passo importante per Roche che intende focalizzarsi sui due pilastri ad alta tecnologia e cioè i farmaceutici e la diagnostica. Grazie alla acquisizione di Boehringer Mannheim, allo spin-off di Givaudan, alla acquisizione di una quota di maggioranza in Chugai e a un numero rilevante di altre acquisizioni e alleanze, oltre al rafforzamento della nostra attività , abbiamo chiaramente posizionato Roche come una società di primissimo piano, fortemente innovativa, operante nel settore healthcare. Humer ha così proseguito: "Siamo contenti di avere raggiunto un accordo con Dsm che, come nuovo proprietario della divisione Vitamins & Fine Chemicals risponde a tutti i requisiti che abbiamo avanzato quando abbiamo iniziato questa trattativa. La gamma di prodotti di questa Divisione, destinati al settore alimentare, zootecnico, all'industria farmaceutica e cosmetica, integra il core business di Dsm. Questo offre una base eccellente, con ottime prospettive di sviluppo e continuità anche in termini occupazionali". Per Dsm questa acquisizione rappresenta un passo importante nella realizzazione della strategia Vision 2005, presentata nel 2000 e che prevede di concentrare le attività del Gruppo sui settori life science products e performance materials. Con questa strategia, Dsm punta a raggiungere un fatturato di circa 10 miliardi di €uro entro il 2005. Dsm intende raggiungere questo fatturato sia attraverso una crescita organica sia attraverso acquisizioni. Peter Elverding , Chairman del Dsm Managing Board ha commentato: " La combinazione dei prodotti life science di Dsm e del settore Vitamins & Fine Chemicals di Roche ci consentirà di diventare il più grande fornitore al mondo per le industrie operanti nel settore Life Sciences. Disporremo di un portfolio prodotti esclusivo e coerente che ci consentirà di servire clienti nell'industria alimentare, in quella zootecnica e nel settore farmaceutico. Riteniamo che ci siano opportunità per acquisire vantaggi importanti sia per Roche che per Dsm in questi settori specifici. Inoltre, ha proseguito Elverding: " .....la combinazione delle tecnologie innovative di cui dispongono sia Dsm che la Divisione Vitamins & Fine Chemicals di Roche imprimerà una forte accelerazione all'innovazione, per esempio nel mercato degli ingredienti nutrizionali e dei functional foods. Siamo lieti di potere annunciare questa acquisizione pochi mesi dopo avere concluso il totale disinvestimento dalle attività nel settore petrolchimico. D'altro canto, questo corrisponde perfettamente alla nostra strategia Vision 2005 , e conferma un processo di trasformazione ottimale e coerente che salvaguarda anche la nostra forza finanziaria" 

LE BIOTECNOLOGIE NELL'AMBITO DEL 6PQ E LA DIMENSIONE REGIONALE 
Bruxelles, 4 settembre 2002 - Il 25 settembre si terrà a Bruxelles una conferenza sulle biotecnologie e la dimensione regionale nell'ambito del sesto programma quadro (6PQ), organizzata dalla Regione Bruxelles-Capitale, dalla Rappresentanza degli imprenditori berlinesi e dall'Agenzia viennese per lo sviluppo economico. Tale manifestazione rappresenterà un'occasione di dibattito fra i rappresentanti del mondo imprenditoriale, delle piccole e medie imprese (Pmi), degli istituti di ricerca, delle università e gli esperti della Commissione europea. Alla conferenza parteciperanno, inoltre, il commissario per la ricerca Philippe Busquin e alcuni rappresentanti di alto livello di ciascuna delle tre regioni interessate. Dopo un'analisi dei rispettivi profili regionali, per quanto concerne le biotecnologie, ed una presentazione del 6PQ e della sua priorità relativa a tale settore, i partecipanti illustreranno progetti e nuove idee. I contatti stabiliti alla conferenza potrebbero tradursi in reti di eccellenza o progetti integrati. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Pascal Goergen Tel: +32 2 233 0302 Fax: +32 2 280 0440 E-mail: pgoergen@europ.irisnet.be

DECRETO OMNIBUS: FALCONI (FIMMG) IL GOVERNO IMPARI A GOVERNARE LA SANITA' 
Milano, 4 settembre 2002 - L'approvazione del decreto omnibus in tema di sanita' delude anche i medici. Il provvedimento, volto a ridurre la spesa sanitaria attraverso i tagli sui rimborsi dei farmaci, rischia di disincentivare la ricerca nel settore e di reintrodurre una discriminante nell'accesso alle cure piu' adeguate. L'agenzia radiofonica Area ha domandato a Mario Falconi, presidente della Federazione Italiana Medici di Famiglia, cosa chiederebbe al governo perche' questo decreto, nella sua attuazione, non penalizzi i cittadini? ''Di imparare a governare. Governo significa vedere la sanita' nel suo complesso, e non solo per un settore, esiste la diagnostica ed esistono gli ospedali, mi sembra che ci sia un accanimento eccessivo verso il settore farmaci. Questo determina il fatto che potrebbe essere che il dott. Falconi spende qualcosa di piu' di farmaci della media ma magari ha una popolazione, come ho, di para e tetraplegici e di anziani e quindi dovrei avere un premio perche' ricovero poco e perche' spreco meno risorse da altre parti. Dopo un anno dalla riforma dei farmaci generici, - sostiene Falconi -''introdurre un altro tipo di riforma di questo tipo e costringere qualcuno a cambiare farmaco credo sia proprio un fatto di scarsa credibilita' del sistema.'' 

DECRETO OMNIBUS: MARIA ADELAIDE FRANCHI (FEDERASMA), TROPPE ORMAI LE INIZIATIVE PRESE SULLA PELLE DEI MALATI CRONICI
Milano, 4 settembre 2002 - Entro il 30 settembre la Commissione Unica del Farmaco, dovra' riscrivere il prontuario farmaceutico italiano sulla base del criterio costo-efficacia, per tagliare dalla fascia A i farmaci piu' costosi. L'agenzia Area ha raccolto le aspre considerazioni di Maria Adelaide Franchi dell'Associazione che tutela i diritti dei malati cronici di asma. Quello che non riusciamo a capire e' che da una parte ci sono tante iniziative che colpiscono il malato cronico: operazioni di delisting, ticket, ecc. Ora il malato cronico non e' un poveraccio di classe b, e' un essere umano normale che ha una condizione sanitaria che lo porta a sopportare non solo spese per farmaci, per ospedalizzazione, ma anche tante difficolta' nella vita quotidiana, nella vita professionale, nella vita sociale e nei bambini nella vita scolastica. Ecco quindi il fatto che si prendano decisioni sulla pelle di chi vive una malattia cronica senza una concertazione senza uno studio della situazione questo comincia ad essere inaccettabile, insopportabile, perche' queste decisione sono prese da burocrati che fanno il lavoro a tavolino, con cifre, computer e non tengono conto ne' degli aspetti umani che per noi sono prioritarie, ma nemmeno delle evoluzioni scientifiche. 

MEDINOL COMPLETA L'ISCRIZIONE DEI PAZIENTI DELLO STUDIO CLINICO NIRFLEX NEGLI STATI UNITI 
Tel Aviv, Israele, 4 settembre 2002 - Medinol Ltd., azienda leader nella tecnologia stent, ha completato la registrazione dei pazienti dello studio clinico statunitense su Nirflex , che consentira' di raccogliere informazioni sulla sicurezza e sull'efficacia di un sistema di stent premontato della prossima generazione. Undici centri di indagine hanno iscritto 201 pazienti, il tutto con quasi due mesi di anticipo sulla data prefissata. ''I nostri rivoluzionari stent coronarici e periferici Nirflex forniscono allo stesso tempo una struttura di sostegno continua e un'eccezionale flessibilita', ottimizzando cosi' le prestazioni dello stent'', ha dichiarato il dottor Judith Richter, fondatrice e direttore esecutivo di Medinol. ''Il design unico dello stent Nirflex offre numerosi vantaggi rispetto agli altri stent perche' si adatta continuamente al vaso pur garantendo un ottimo sostegno strutturale, anche quando il vaso si sposta''. Gli stent premontati Nirflex e Nirflex Royal hanno ricevuto il marchio Ce di conformita' nel marzo 2002 e sono commercializzati in Europa da una rete di distributori. Il completamento dell'iscrizione dei pazienti dello studio clinico americano e' un importante passaggio per Medinol verso l'approvazione dell'ente statunitense Fda (Food and Drugs Administration) per lo stent premontato Nirflex . ''La progettazione dello stent Nirflex rappresenta un importante progresso nella tecnologia Nir''. Le prestazioni del dispositivo in termini di aspetto e applicabilita' angiografica sono eccezionali'', ha affermato il dottor Jeffery Moses, uno dei piu' importanti ricercatori che prendono parte allo studio clinico Nirflex negli Stati Uniti''. ''L'innovazione e la competenza di Medinol continueranno ad alzare gli standard del settore e ad offrire sempre migliore assistenza a chi e' afflitto da patologie cardiovascolari e ai cardiologi di tutto il mondo''. I risultati del follow-up clinico mensile sono previsti per settembre, seguiti da un follow-up clinico semestrale. Medinol prevede di presentare una richiesta di precommercializzazione (Pma, Pre-Market Approval Application) alla Fda verso la fine del terzo trimestre 2002 e ottenere l'approvazione della Pma alla fine del primo trimestre 2003. Parallelamente Medinol sta completando un follow-up angiografico semestrale per lo studio clinico a livello mondiale Nir Top, il primo studio condotto sugli stent premontati Nirflex e Nirflex Royal di Medinol utilizzando il sistema di applicazione proprietario di Medinol. Lo studio clinico Nir Top e' stato concepito per confrontare i risultati nell'immediato e quelli a lungo termine offerti dai due prodotti. I risultati preliminari su un periodo di 30 giorni sono promettenti e saranno illustrati al convegno Transcatheter Cardiovascular Therapeutics (Tct) dal 24 al 28 settembre a Washington, Stati Uniti.
Infolink: http://www.medinol.com 

2003 ANNO EUROPEO DELLE PERSONE CON DISABILITÀ: A MILANO IL CONVEGNO "MUOVERSI" 
Milano, 4 settembre 2002 - Il 2003 sarà l'Anno Europeo delle Persone con Disabilità. Verranno realizzate molteplici iniziative - a livello nazionale ed europeo - tese a sensibilizzare le istituzioni e l'opinione pubblica verso i problemi dei disabili, che rappresentano una priorità e una sfida anche per chi opera nell'ambito dei trasporti pubblici. La Regione Lombardia e Atm, in collaborazione con la Lega per i Diritti degli Handicappati (L.E.D.H.A.), anticipano le celebrazioni del 2003 con un Convegno europeo intitolato "Muoversì - Accessibilità per tutti ai mezzi di trasporto pubblico", che si terrà nei giorni 28 e 29 novembre a Milano presso il Centro Convegni Ragno d'Oro. Al Convegno, a cui interverranno esponenti delle istituzioni europee, delle aziende del trasporto pubblico, e delle associazioni che si occupano di disabili. I dibattiti e i gruppi di lavoro avranno l'obiettivo di fare il punto sui risultati europei - normativi e pratici - in materia di accessibilità dei mezzi pubblici e di barriere architettoniche, approfondendo i temi anche per definire linee-guida comuni, grazie ad un confronto tra utenti amministratori ed imprese. 

ASSOPREVIDENZA ORGANIZZA UN SEMINARIO SUL TEMA: "LA GESTIONE PARITETICA DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE: RUOLO E PROSPETTIVE NEL CONTESTO DEL MERCATO UNICO" 
Torino, 4 settembre 2002 - L'incontro, organizzato da Assoprevidenza, si svolgerà il 12 settembre 2002 a Torino, presso la sala convegni San Paolo-Imi, in via Santa Teresa 1/d alle ore 14.30. Assoprevidenza, tra i fondatori dell'Associazione Europea delle Istituzioni Paritetiche (Aeip), intende in questo modo contribuire alla divulgazione e all'approfondimento del modello di organizzazione della previdenza complementare di ambito transnazionale elaborato dall'Aeip e già presentato alla Commissione Europea. Programma : 14,30 Apertura Sergio Corbello - Presidente Assoprevidenza; 14,45 Il modello paritetico di gestione della previdenza complementare - L'Ente Paritetico Europeo: la proposta Aei, Bruno Gabellieri - Segretario Generale Aeip; La contrattazione e la gestione paritetica degli accordi di previdenza complementare a livello transnazionale,Tiziano Treu - Docente di Diritto del lavoro presso l'Università Cattolica di Milano ; Direttive europee sui fondi pensione: stato della situazione, Raffaele Capuano - Dirigente Ministero dell'Economi. 16,00 Tavola rotonda: Il ruolo delle parti sociali nella costruzione della previdenza complementare transnazionale: Presiede: Angelo Pandolfo - Docente di Diritto della previdenza sociale presso l'Università di Roma "La Sapienza", Pierpaolo Baretta, Cisl; Giancarlo Durante , AbiI; Beniamino Lapadula, Cgil; Adriano Musi, Uil; Elio Schettino, Confindustria; Alessandro Vecchietti, Confcommercio. 17,30 Dibattito 18,00 Conclusioni: Pasquale Sandulli - Docente di Diritto del lavoro presso l'Università di Roma "La Sapienza" Per informazioni Tel 02 58322585 - E mail spot-rp@iol.it 

SELEZIONATI I 10 GRUPPI VINCITORI DEL CONCORSO "RACCONTA LA SOLIDARIETA'" ORGANIZZATO DA ADMO E IPER IN PREMIO PER I 200 "RAPPRESENTANTI DEL VALORE DELLA SOLIDARIETÀ" UNA GIORNATA DI FESTA, DIVERTIMENTO E SPERANZA AL PARCO DI MIRABILANDIA
Milano, 4 settembre 2002 - Admo, Associazione Donatori Midollo Osseo, e Finiper, società leader nella grande distribuzione e holding degli ipermercati a insegna "Iper il Paese della Grande i", hanno annunciato i nomi dei 10 gruppi vincitori del concorso "Racconta la Solidarietà". I 10 gruppi di 20 persone, fra ragazzi e accompagnatori, provenienti da varie parti d'Italia, verranno ospitati ad Imola da Admo ed Iper per la serata di premiazione, che avrà luogo il 6 settembre 2002, per poi trascorrere, il 7 settembre al Parco Divertimenti di Mirabilandia (Ra) in occasione della "Giornata del Sorriso", giornata nazionale per i donatori di midollo osseo. "Siamo molto soddisfatti dell'esito del concorso "Racconta la Solidarietà" in quanto dimostra la particolare attenzione rivolta dai bambini delle scuole elementari e medie verso questo tema" - ha dichiarato il Dr. Luigi Malini, Presidente Regionale di Admo Lombardia - "Dato l'impegno e l'entusiasmo con il quale i Centri Ricreativi e le Scuole hanno aderito alla prima edizione del concorso, contiamo di ritrovare nuove e maggiori adesioni alle prossime iniziative". Ottimi i risultati in termini di adesioni del concorso rivolto ai bambini che hanno frequentato le scuole elementari e medie nell'anno scolastico 2001/2002 e partecipanti ai Centri Ricreativi Estivi pubblici e privati nell'estate 2002. Sono stati infatti più di 400 i centri ricreativi di varie parti d'Italia che hanno partecipato all'iniziativa esprimendo il loro concetto di solidarietà attraverso componimenti scritti, disegni, filmati su videocassetta o altro. La qualità dei lavori è stata in generale molto alta e la scelta da parte della Giuria difficile e impegnativa. I dieci lavori più meritevoli selezionati e premiati sono stati realizzati dai ragazzi dei centri ricreativi delle seguenti città: Pogliano M.se (Milano): Cres Pogliano Milanese; Corbetta (Milano): Assessorato alla Pubblica Istruzione, Comune di Corbetta; Locate Triulzi (Milano): Centro diurno Estivo comunale; Appiano Gentile (Como): Centro Estivo Appiano Gentile; Olgiate Olona (Varese): Oratorio Immacolata, Parrocchia SS. Stefano e Lorenzo; Cremona: Centro Estivo Comune Cremone c/o Cooperativa Iride; Tortona (Alessandria): Comune di Tortona; Mandrogne (Alessandria): Centro Estivo Torgnon; Serravalle Scrivia (Alessandria): Centro Estivo comunale; Lanciano (Chieti): Colonia estiva di Marina di Ortona, Comune di Lanciano. 

APRE L'EDIZIONE 2002 DI OROGEMMA IN ATTESA DI "LUXURY CHINA" 
Verona, 4 settembre 2002 - Sarà il Sottosegretario di Stato al Ministero per le attività Produttive On. Stefano Stefani ad inaugurare, Sabato 7 Settembre alle ore 11 nella Sala Trissino della Fiera, l'edizione 2002 di Orogemma. Tra le autorità va sottolineata la presenza dell'Ambasciatore cinese in Italia S.E. Cheng Wendong a ricordare il prossimo progetto della Fiera di Vicenza, co-organizzatrice con la Fiera di Monaco della prima edizione di Luxury China, la nuova fiera dedicata a gioielleria, orologeria e tecnologie di produzione che si terrà a Shanghai dal 19 al 22 Settembre prossimi. A seguire la cerimonia inaugurale si terrà l'undicesima edizione del Premio per tesi di laurea sull'oreficeria promossa dagli imprenditori orafi vicentini aderenti all'Associazione Industriali provinciale per favorire gli studi sul settore ed un più costruttivo rapporto tra scuola ed industria. Grande e giustificata è l'attesa tra gli addetti ai lavori per una manifestazione che, a ridosso delle festività di fine anno, dovrà dire una parola importante sullo stato di salute del mercato. Nel bimestre aprile-maggio 2002, i consuntivi doganali segnalano infatti un aumento tendenziale pari al 3%; un aumento che - sulla base di indicazioni di operatori del settore - è proseguito nel mese di giugno. Nonostante questo recupero, nel complesso dei primi cinque mesi 2002 si nota - nei raffronti anno su anno - ancora una flessione, ridimensionata però al -4,7%, dal -10,3% del primo trimestre dell'anno. Alla luce di quanto è possibile riscontare nell'ambito di altre attività produttive del made in Italy, il settore orafo sembra aver sin qui reagito meglio di altri comparti alle incertezze che tuttora dominano la congiuntura economica mondiale. Depongono in tal senso il più contenuto calo dell'export di prodotti preziosi rispetto a quello complessivo del Paese, nonché un avanzo della bilancia commerciale del settore in ulteriore accrescimento, grazie anche alla contestuale contrazione delle importazioni (-15,8% nei primi cinque mesi del 2002). Il miglioramento relativo mostrato dall'export orafo nella scorsa primavera trae le mosse dall'accelerazione denotata dal commercio mondiale con l'inizio del 2002 (+2% circa, nei dati tendenziali del primo trimestre), dopo un anno di ininterrotta caduta. La ripresa degli scambi, in particolare, è apparsa più vigorosa di quella parallelamente presentata dalle attività produttive delle varie economie. In tale quadro, il rimbalzo congiunturale degli Stati Uniti nei primi mesi dell'anno ha ridato energia all'export orafo italiano, tenuto conto che le vendite sul mercato americano coprono oltre un terzo circa dell'intero fatturato estero del settore. I dati doganali del bimestre aprile - maggio misurano in un +18% il recupero delle esportazioni orafe sul mercato statunitense. D'altra parte, i consumi privati americani, pur tra alti e bassi, hanno manifestato nella prima parte dell'anno una dinamica moderatamente positiva, stimata tra l'altro proseguire anche nel secondo semestre del 2002. "Ritengo sia ancora prematuro poter individuare nel recupero di aprile-maggio un'inversione di tendenza in vista di una successiva ripresa - commenta il Presidente della Fiera di Vicenza Giovanni Lasagna - oppure una temporanea battuta d'arresto del trend discendente dell'export orafo nazionale. In un momento congiunturale così delicato per l'economia italiana e internazionale, un'analisi corretta necessiterebbe, infatti, di una serie più vasta di dati statistici, corredata da opportune informazioni qualitative. Direi piuttosto che anche il settore orafo, analogamente ad altri comparti del made in Italy, rimane in attesa di una schiarita definitiva del quadro congiunturale internazionale, tale da incidere positivamente sulle aspettative di breve periodo degli operatori e con esse sui livelli di attività economica del settore." 

"SAT EXPO" - SALONE NAZIONALE DELLE TELECOMUNICAZIONI DIGITALI E VIA SATELLITE - FIERA DI VICENZA, 4/7 OTTOBRE. 
Vicenza, 4 settembre 2002 - E' giunto alla 9^ edizione Sat Expo, la più prestigiosa rassegna di telecomunicazioni via satellite e di tutto ciò che ruota attorno a questo settore del quale presenta ogni anno le ultimissime novità a livello mondiale e le relative applicazioni. Sat Expo si rivolge al mercato europeo e del bacino del Mediterraneo. Le quattro componenti del mercato delle Tlc via satellite sono qui ampiamente rappresentate. Il segmento spaziale: aziende aerospaziali, carrier e operatori satellitari. Il segmento di terra: fornitori di apparecchiature per ricevere e trasmettere il segnale. L'installazione: produttori degli impianti e della componentistica, aziende di installazione. I contenuti: broadcaster e fornitori di servizi via satellite, sviluppatori di software e fornitori di soluzioni di rete, fornitori di applicazioni di business Tv. Sat Expo è un Salone unico nel suo genere in Europa non solo per i numeri ma anche per la sua completezza espositiva. A Sat Expo partecipano i carrier satellitari Eutelsat e Astra; i più importanti operatori di terra e lanciatorida Telespazio a France Telecom, dalle americane Lockheed Martin e Boeing a British Telecom: tutta lindustria manufatturiera di impianti Tv Sat; i broadcaster via satellite come Tele+, Stream, Rai/RaiSat, Sitcom e tutti i nuovi canali telematici; i principali rappresentanti dell'elettronica di consumo, dell'automazione domestica e dell'Home Cinema; i più innovativi service e content provider come Opensky, NetinSat, Tv Files; i maggiori operatori europei di Internet via satellite concentrati nella Fast Internet Area: i più importanti centri di formazione professionale e ricerca del settore come Eurosatellite, Associazione Aeranti-Corallo, Fondazione Guglielmo Marconi, Associazione Culturale Cosmo. Sat Expo presenta ogni anno una serie di appuntamenti unici divenuti irrinunciabili per gli operatori del settore: gli Hot Bird Tv Awards, gli Oscar ai migliori canali tematici digitali europei, "Pubblicità e Tv via Satellite" unico convegno in Italia in collaborazione con Upa, il lancio dei nuovi servizi dell'operatore satellitare europeo Eutelsat, la Vsat Conference per le imprese; l'Assemblea Nazionale Installatori di Eurosatellite; l'Assemblea Anaci sugli impianti Tvsat centralizzati; il convegno sui nuovi servizi multimediali a banda larga; la giornata dedicata al "distance e-learning", ilconvegno sui canali tematici in collaborazione con Eurovisioni; ilpunto sull'emittenza locale e regionale via satellite in collaborazione con Aeranti-Corallo, Isimm, ConfcommercioForum, Convegni, Tavole Rotonde - Lo stato dell'arte sugli aspetti normativi, tecnologici e i grandi temi delle Tlc vengono presentati ogni anno a Sat Expo dalla viva voce dei principali attori di questo mercato Eutelsat, Alenia Aerospazio, Telespazio, Esa, Asi, Astra, Boeing, Lockheed Martin, British Telecom, France Telecom, Hughes, Philips, Rai, Tele+ Stream sono stati i protagonisti deklka scorsa edizione.
Infolink: www.satexpo.it 

23ª BI-MU: LE MACCHINE UTENSILI SCOPRONO I VANTAGGI A TUTTO CAMPO DELL'INFRAROSSO FLIR SYSTEMS 
Milano, 4 settembre 2002 - Flir Systems ha scelto la 23ª Bi-Mu - Biennale italiana della macchina utensile (Fiera di Milano, 3-8 ottobre 2002), il più importante appuntamento fieristico dell'anno per l'industria meccanica, per presentare al grande pubblico la sua nuova ampia offerta di videocamere a raggi infrarossi, che non ha confronti sul mercato e porta queste tecnologie a livelli prestazionali finora inimmaginabili. La capacità che hanno le videocamere a infrarossi Flir Systems di rilevare all'istante - e con modalità non assolutamente invasive - immagini termiche molto dettagliate, leggendo in esse la temperatura di ogni punto e cogliendone differenze dell'ordine di centesimi di grado centigrado, le rende ideali per una molteplicità crescente di utilizzi in tutti i campi dell'industria meccanica e delle macchine utensili. Dalle differenze - seppur lievissime - delle temperature superficiali che esse sono in grado di cogliere nei singoli materiali, si può infatti dedurre ogni 'anomalia' o condizione di difformità rispetto a standard predefiniti, permettendo così ad esempio di comprendere se un componente (meccanico o elettrico) è soggetto a forte stress o è in fase di avanzata usura; oppure consentendo di rilevare se il lavoro eseguito da una macchina è perfetto, o ancora di 'testare' prodotti finiti, di studiare materiali e parti meccaniche soggette a sollecitazioni e attriti, di sorvegliare e monitorare processi di lavorazione, e così via, innescando se necessario gli opportuni interventi e automatismi per risolvere le situazioni anomale evidenziate. "I vantaggi che l'industria meccanica può trarre oggi dall'uso delle nuove videocamere all'infrarosso Flir sono enormi, sia in termini di prevenzione di guasti e incidenti, evitando in tal modo fermi macchina, danni alle persone, perdite di immagine e di competitività; sia in termini di maggior efficienza, produttività, qualità dei prodotti, e quindi di più consistenti livelli di redditività", dice Roberto Colombo, Direttore Generale Flir Systems Italia. "Tutto ciò diventa ancor più concreto e immediato grazie alle forti innovazioni introdotte in ogni particolare - tecnico, funzionale ed ergonomico - delle nuove termocamere Flir. I modelli della Serie E, ad esempio, simili nelle dimensioni e nell'aspetto a una normale torcia tascabile a batteria, grazie alla loro straordinaria flessibilità d'uso e a un costo d'accesso più che dimezzato rispetto alle termocamere a infrarossi del passato, sono destinati a diventare presto strumenti standard in dotazione a tecnici, manutentori, periti, installatori, aprendo in tal modo un mercato potenzialmente amplissimo." Oggetto di grande attenzione allo stand di Flir Systems a Bi-Mu 2002 (Pad. 23; posizione A02) saranno senz'altro le nuove videocamere a raggi infrarossi entry level Flir Thermacam Serie E, che pesano meno di 700 grammi, sono dotate di uno speciale display a colori di grande luminosità, funzionano con batterie di lunga durata e rappresentano le termocamere più piccole al mondo in grado di effettuare misurazioni di temperatura. Esse infatti rilevano immagini all'infrarosso composte da 19.200 punti, per ciascuno dei quali leggono la temperatura nell'intervallo da -20 a +900°C, con una sensibilità di 0,12°C. Ergonomiche, compatte, robuste, con un elevato grado di protezione contro polvere e acqua (Ip54), le nuove Flir Serie E sono ideali per l'uso in qualsiasi situazione e condizione ambientale. Con la loro commercializzazione, lo scenario della manutenzione predittiva è mutato a tal punto che ora spesso è sufficiente la rilevazione di un solo guasto in un impianto produttivo per ripagare l'investimento iniziale. L'utilizzo delle Flir Serie E è di una facilità elementare, e il puntatore laser integrato consente di localizzare con precisione i punti caldi evidenziati dall'immagine all'infrarosso. La memoria della videocamera consente - tramite la semplice pressione di un tasto - di salvare fino a 50 immagini in formato .Jpg con le relative misurazioni termiche. È possibile scaricare tali immagini su Pc grazie al software Thermacam Connect di Flir Systems, fornito in dotazione. Altra grande protagonista di Bi-Mu 2002 sarà la famiglia di videocamere a raggi infrarossi di fascia alta Flir Termacam Serie P. Essa mette a disposizione di tecnici e professionisti un insieme di strumenti allo stato dell'arte, ideali per la diagnosi e la manutenzione preventiva degli impianti produttivi e di tutti i loro componenti, perfettamente adatti inoltre per la ricerca e sviluppo, il collaudo, il controllo qualità, il testing e molte altre applicazioni in campo industriale. Le videocamere Flir Serie P rilevano immagini ed effettuano misurazioni termiche all'infrarosso di grande precisione e qualità, operando su un intervallo di temperatura che spazia da -40 a +2000°C, con capacità di cogliere differenze termiche inferiori a 0,08°C. Il formato portatile e compatto, il peso inferiore a 2 chili, la struttura resistente agli urti, l'elevato grado di protezione contro polvere e acqua (Ip54), fanno delle Flir Serie P strumenti progettati per le più difficili condizioni di impiego. Basate su uno speciale sensore microbolometrico non raffreddato di quarta generazione, alimentate con batterie Li-ion di lunga durata, le nuove Flir Serie P forniscono immagini con risoluzione di 320 x 240 pixel e consentono di misurare la temperatura di ciascuno dei 76.800 punti visualizzati. Le immagini (arricchite con commenti vocali) possono essere salvate in formato .Jpg nella memoria interna o venire scaricate su PC grazie al software Thermacam ( Connect di Flir Systems fornito in dotazione. Una videocamera incorporata fornisce inoltre immagini nello spettro del visibile, con una risoluzione di 640 x 480 pixel. Ciò è di grandissimo aiuto per localizzare con precisione i punti caldi individuati dalle immagini all'infrarosso. Il puntatore Laser Locatir integrato identifica esattamente l'obiettivo e consente di operare in sicurezza anche in ambienti pericolosi. Le immagini - sia a infrarossi sia visive - possono essere visualizzate a scelta sul visore monoculare della videocamera oppure su un display Lcd a colori Tft da 4", regolabile e rimovibile per facilitare l'uso della videocamera nei punti più inaccessibili. La famiglia di videocamere a infrarossi Flir Serie P comprende diversi modelli, studiati per incontrare le aspettative delle varie fasce di utilizzatori. Tra i primi a entrare in commercio c'è l'ammiraglia Flir Thermacam P60. Sono inoltre disponibili i modelli Thermacam P40, che offre la maggior parte delle funzioni della P60 a eccezione della telecamera visiva incorporata, e Thermacam P10, completa di tutte le funzionalità di rilevamento delle immagini all'infrarosso ma priva della misurazione della temperatura assoluta. Sia per la Flir Thermacam P40 che per la P10, il cliente può richiedere l'aggiornamento al modello successivo più avanzato. L'attenzione alla Bi-Mu sarà focalizzata anche sulla famiglia di videocamere a raggi infrarossi non raffreddate Flir ThermoVision 320/160, recentemente completata con nuovi modelli e ora composta da sei sistemi, identificati dalle sigle 320V, 320M, 320C e 160V, 160M, 160C. Essi sono capaci normalmente di rilevare immagini termiche e misurare temperature superficiali comprese fra -40°C e +2000°C, con una frequenza di quadro di 50 Hz. Progettate per funzionare 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, nelle più severe e avverse condizioni climatico-ambientali, le termocamere Flir ThermoVision sono inoltre predisposte per venire facilmente integrate in molteplici sistemi software e hardware, creando così soluzioni complete e tecnologicamente molto evolute per applicazioni di automazione dei processi produttivi. Arricchite dal software Labview Toolkit, le videocamere Flir ThermoVision vantano un ampio ventaglio di referenze tra le industrie meccaniche europee di primo piano, grazie alla loro capacità di sostituire efficientemente banchi di migliaia di termocoppie, realizzando un controllo ad anello chiuso dei processi automatizzati con garanzia di massima efficienza e sicurezza.

FRANCIACORTA: QUESTA È L'UVA DI CARLO MAGNO
Milano, 4 settembre 2002 - In fondo è l'antico ghiacciaio della Valcamonica che ha permesso la coltura di uva pregiata in Franciacorta. Senza il suo lavoro millenario, le morbide ondulazioni comprese tra il Sebino a nord le ultime propaggini delle Prealpi ad oriente la sponda sinistra dell'Oglio a occidente e l'ampia fascia pianeggiante a sud, forse oggi non esisterebbero. Invece i ghiacci invasero la regione, ne sconvolsero la morfologia e, una volta ritiratisi - circa diecimila anni orsono - si lasciarono alle spalle un grande e fertile anfiteatro morenico, quella che fu definito, con buona sintesi, "un'ondata di colline succedentesi variamente alle falde delle Alpi Retiche". Immaginiamolo dall'alto questo anfiteatro: l'azzurro delle acque, il verde intenso dei boschi, le tonalità più tenui dei filari d'uva che si rincorrono un po' ovunque. La Franciacorta è tutto questo. Un felice connubio tra fertilità e dolcezza del paesaggio; storia e cultura enologica, antiche dimore e vigneti. L'arte del vino segue i tempi della natura. E la Franciacorta sembra modellata su questi ritmi. La prima conferma si incontra all'uscita autostradale di Rovato; un antico torchio, attrezzo principe della vinicoltura, campeggia al centro della rotonda assediata dall'intenso traffico. Il grande attrezzo in legno, circondato da un roseto, è un chiaro avviso rivolto ai visitatori: "questa è la porta della Franciacorta, la terra del vino e del buon gusto. Trattatela come si deve" sembra ammonire. Prima di addentrarci tra colline e splendide residenze, una digressione tra mito e storia può chiarire le origini del toponimo: secondo la tradizione, il nome sarebbe legato infatti a Carlo Magno che, accampato in un paesino alle porte di Brescia dopo la conquista della città longobarda, avrebbe proclamato "petite France" le terre in cui si trovava, per tenere fede a una promessa fatta prima della battaglia: "Festeggerò San Dionigi a Parigi" aveva giurato l'Imperatore. Invece, l'assedio andò per le lunghe e Ca rlo Magno fu costretto ad aguzzare l'ingegno, inventandosi l'originale toponimo per adempiere al voto solenne. Una leggenda che gli storici non hanno mai confermato. Ecco allora un' ipotesi meno conosciuta, ma sicuramente piu' documentata, risale all'alto Medioevo quando l'opera di bonifica e di sviluppo agricolo svolta dai monaci Benedettini sulle colline del lago d' Iseo venne ricompensata dall'Imperatore con l'esenzione dai dazi negli stessi territori, le 'francae curtes', appunto. Del tutto certa anche la prima definizione geografica della regione. Gli attuali confini vennero individuati nel 1429 dalla carta toponomastica contenuta nello statuto del doge Francesco Foscari. Da allora i 18 mila ettari di terra compresi tra l'Oglio e il Sebino avrebbero assunto definitivamente il nome di Franciacorta. Questo territorio offre una sintesi perfetta tra opera dell'uomo e gestione del paesaggio. Una sintesi che trova il suo filo conduttore in quella che definiremmo la vocazione vinicola di queste terre. Forse gia' i Longobardi, e prima di loro i Romani e i Galli Genomani, scoprirono i vitigni delle colline di Franciacorta. Illustri personaggi della cultura quali Varrone, Columella, Plinio e Virgilio ne esaltarono duemila anni fa la superlativa qualita'. Nel 1570 Gerolamo Conforti, medico bresciano, elenca, un secolo prima delle famose regole fissate dall-abate Dom Perignon, il decalogo per ottenere vini 'mordaci' ovvero briosi e spumeggianti. Solo la filossera, il parassita venuto dall'America a distruggere i vigneti europei nella meta' dell'Ottocento, interrompera' questa prestigiosa tradizione, trasformando la vigna in un privilegio risrvato a pochi proprietari terrieri per farne qualche bottiglia di rosso o di bianco da bere con gli amici. Finche' verso gli anni Sessanta qualcuno penso' di riportare la vite in Franciacorta> furono gli eredi delle nobili famiglie che un tempo avevano abitato i castelli, i professionisti di citta' che li avevano ricomprati, gli industriali della ricca provincia bresciana. Chiesero aiuto agli esperti dell'Universita' di Milano, affondarono in quelle terre, rese fertili dal ghiacciaio, le radici di pregiati vitigni chardonnay, pinot bianco, pinot nero, le uve dello champagne. Ottennero vini di alta qualita'. Con un risultato che sa di sfida agli enologi d'olteralpe> a settembre 1995 il Franciacorta ha ottenuto infatti - primo tra i brut italiani - la denominazione d'origine controllata e garantita. La Franciacorta si puo' definire 'il regno delle bollicine'. Con oltre 1500 ettari di vigneti, piu' di 80 aziende vinicole presenti sul mercato (in gran parte riunite in un consorzio di tutela), una produzione di oltre 10.000 tonnellate di uva e quasi 7.500.000 bottiglie, si puo' fregiare a pieno diritto di questo titolo. Sono due i marchi di tutela> il Franciacorta Docg (denominazione di origine controllata e garantita), brut ottenuto a lenta fermentazione, simbolo dell'intera viticoltura della zona e il 'Terre di Franciacorta' Doc (denominazione di origine controllata) per garantire tutti gli altri vini > i bianchi prodotti con uve chardonnay e pinot bianco, i rossi con cabernet
franc e cabernet sauvignon. Dopo la vendemmia a mano, le uve vengono pigiate con pressatura soffice in torchi ampi. Il mosto viene lasciato fermentare fino alla primavera, quando si realizza la la cuve'e, mescolenza di vini Franciacorta, scelti dopo attente degustazioni, per ottenere le caratteristiche volute. Questa, filtratai, viene messa in bottiglie chiuse con tappo metallico, dove fermenta per tre anni. Al termine, le stesse bottiglie passano ai pupitres, dove per tre mesi vengono ruotatee inclinate. Infine la sboccatura, operazione con la quale si eliminano i lieviti esauriti, e il rabbocco con vino o brandy. Infolink> www.franciacorta.net 

INAUGURATA MOSTRA INTERNAZIONALE DEL PIZZO 
Novedrate/CO, 4 settembre 2002 - Il manufatto più piccolo è un centrino di circa 10 centimetri di diametro, realizzato in poco meno di tre settimane di lavoro. Il più grande è un copriletto di grandi dimensioni che, se prodotto dalle mani di una sola merlettaia, ha un'elaborazione che richiede quasi sei anni. Sono i due estremi della produzione artistica - circa 300 opere - esposta alla XXII esima mostra internazionale del pizzo - prima biennale, inaugurata a Novedrate (Co) dall'assessore regionale alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, Ettore A. Albertoni. La rassegna, aperta fino all'8 settembre dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 22, è ospitata presso il salone polivalente del Municipio di Novedrate. E' stata organizzata dall'amministrazione comunale e dall'associazione novedratese per la promozione del pizzo con il patrocinio ed il sostegno della Regione Lombardia - Assessorato alle Culture. Trecento i pezzi esposti e, fra questi, anche i merletti prodotti in Spagna, a Malta, Svizzera, Francia. Tra gli ospiti italiani, una cooperativa del Comune di Affida (AP) e il comitato per la promozione del Merletto di Cantù. Alle delegazioni straniere e a quelle italiane ospiti l'assessore Albertoni ha consegnato una targa ricordo da parte della giunta regionale della Lombardia. Alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti anche il prefetto di Como, Guido Palazzo Adriano, il consigliere regionale Giovanni Orsenigo, neo presidente del museo della seta di Como, il presidente della Camera di Commercio di Como, Marco Citterio, l'assessore provinciale alla Cultura, Edgardo Arosio, il sindaco di Novedrate, Serafino Grassi. L'assessore Albertoni, accogliendo una proposta avanzata da parte del sindaco Grassi ha garantito il suo interessamento per la prossima istituzione di un museo del pizzo, "Inteso non come luogo che ospita il recupero di qualcosa che è morto, ma al contrario, come centro di ricerca e di studio vivo - ha detto l'assessore regionale - in grado di entrare a far parte di un sistema in cui la cultura funziona come motore di sviluppo economico e turistico del territorio". La Lombardia, fra l'altro, detiene un primato italiano in fatto di musei: ne ospita 460. "I pizzi di Novedrate - ha aggiunto - sono il prodotto dell'arte, dell'intelligenza, della passione, dell'amore e della laboriosità delle merlettaie. Il loro mestiere antico è, come gli altri che contraddistinguono le diverse aree della Lombardia, oggetto di grande attenzione da parte del presidente Formigoni e della giunta regionale, tanto che il loro recupero è stato inserito nel piano programmatico 2000-2005". Albertoni, dopo aver ricordato come quella del 2002 nel comasco sia la stagione culturale più lunga della Lombardia con 130 manifestazioni, ha sottolineato l'esigenza di "Fare sistema con altre iniziative che esaltano il lavoro e le specificità locali, compiendo un salto di qualità nella difesa dei nostri marchi". Il modello di riferimento è il museo di arte e scultura di Ortisei, promosso dalle autorità locali, comunali e provinciali, ed ora diventato un marchio internazionale. Tra le curiosità esposte a Novedrate uno splendido tricolore che il sindaco una delegazione di cittadini intendono consegnare personalmente al presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e un "nuovo" punto, di ispirazione europea, con cui Ernestina Marelli - merlettaia e presidente dell'associazione pizzo - ha realizzato la damina che campeggia sui manifesti che promuovono la mostra. 

X CONGRESSO INTERNAZIONALE DI STUDI NUBIANI 9 14 SETTEMBRE 2002 
Roma, 4 settembre 2002 - Sotto l'alto patronato del Presidente della Repubblica si svolgerà a Roma il X Congresso Internazionale di Studi Nubiani. L'evento è organizzato con periodicità quadriennale nelle più prestigiose università e riunisce archeologi, storici dell'arte, filologi ed architetti di tutto il mondo che operano in questa regione. Il Congresso, organizzato dai membri della missione che lavora in Sudan, è un avvenimento importante nel mondo dell'archeologia ma non solo. Infatti sono presenti anche storici dell'arte e architetti. In particolare si parlerà di tutto quello che di "storico-artistico" c'è in Nubia (regione tra Egitto e Sudan). L'inaugurazione sarà nella sala della Promoteca in Campidoglio e vi parteciperanno studiosi da 5 continenti. Per l'occasione è stato attivato un sito internet realizzato interamente in linguaggio dinamico, visibile all'indirizzo: http://rmcisadu.let.uniroma1.it/nubiaconference  La Nubia - Situata a cavallo del confine Egitto Sudanese, la Nubia ha conosciuto un periodo di grandi attività di ricerca e salvataggio nei primi anni '60, ovvero nell'imminenza della costruzione della grande diga di Aswan. La formazione di un grande bacino artificiale che avrebbe sommerso un'estesa porzione di territorio, spinse l'Unesco a pianificare massicci interventi di salvaguardia. Questi ultimi hanno incrementato notevolmente le molteplici attività di indagine sul terreno, molte delle quali continuano ancora oggi. Considerata dapprima terra povera di testimonianze artistiche ed archeologiche, la Nubia si è rivelata una delle aree chiave per la comprensione dello sviluppo della storia dell'intera valle del Nilo. Per informazioni sul congresso dottor Stefano Biagetti Tel 064464517 - 335 8305828 e-mail: stefano.biagetti@tiscali.it 

CONCERTO SPECIALE "PRIMA, DURANTE E DOPO L'11 SETTEMBRE" CON LE VOCI E I SUONI PER LA PACE IN ONDA SU RADIO CLASSICA L'11 SETTEMBRE DALLE 16 ALLE 17 E DALLE 22,30 IN POI 
Milano, 4 settembre 2002 - La musica è da sempre la miglior messaggera di pace e il più valido supporto della memoria collettiva. Così, tra le innumerevoli iniziative a ricordo della tragedia dell'11 settembre nuovaiorchese, anche Radio Classica realizzerà per il suo Concerto Speciale mensile un appuntamento con le voci e i suoni della pace. In quel mercoledì 11 settembre ascolteremo quindi voci e strumenti di musicisti che, assieme a tanti altri, hanno voluto - prima, durante e dopo "l'11 settembre"- mettere la propria opera al servizio della pace, ovvero di quell'espressione di sensibilità e di intelligenza che tende a comprendere e non ad escludere, ad assimilare e non a combattere, ad amare e non ad odiare. Le Voci di "Prima" saranno quelle di suor Marie Keyrouz che canterà brani laici e religiosi delle tre religioni monoteiste cristiana, musulmana, ebraica. La Cantante Multimediale Laurie Anderson ci porterà nei giorni caldi di una New York (città dove vive e lavora) ancora con la ferita aperta: e lei (come a Chicago l'11) scelse l'azione, cioè il concerto-performance per incontrare un pubblico ancora sotto choc che riempì la Town Hall il 19 settembre... Il "Dopo" è affidato alle voci di Moni Ovadia e di Faisal Taher impegnati nei Canti per la Pace, ed alla musica di uno dei più amati ed originali compositori del nostro tempo, l'estone Arvo Part, nato proprio l'11 settembre di 67 anni fa, il cui nuovo disco in uscita in questi giorni ha un titolo che contiene la miglior risposta possibile alle minacce terroristiche e guerrafondaie che agitano i nostri giorni: Orient-Occident........ Frequenze Terrestri: Alta Brianza 93,90 - Catania 104,00 - Como 93,90 - Firenze 99,40 - Genova 101,10 - Lecco 93,90 - Milano 94,00 - Roma 89,50 - Palermo 99,50 - Verona 92,15 - Satellite: da tutte le piattaforme digitali in chiaro - Infolink: www.radioclassica.net

A BASSANO SPETTACOLI A 40 GRADI: GRAN FINALE DELLA SEZIONE "I SAPORI DEL TEATRO" CON "GRAPPALCHEMICA" 
Bassano del Grappa, 4 settembre 2002 - Gran finale della Sezione di Opera Estate Festival Veneto "I Sapori del Teatro" con "GrappAlchemica", un viaggio tra i segreti del più limpido dei distillati, uno studio-spettacolo che Antonella Cirigliano e il Gruppo teatrale Lis dedicano alla Città di Bassano. Fino al 25 agosto un'insolita rappresentazione itinerante ha portato gli spettatori all'interno di Palazzo Bonaguro - trasformato per l'occasione in un enorme alambicco - che ha accolto i visitatori accompagnandoli attraverso un inebriante percorso di distillazione. Tra magici effluvi sprigionati dalle polveri di vinaccia, avvolto da odori intensi, a contatto diretto con un mondo tattile inconsueto, il pubblico è entrato nello spettacolo diventando lui stesso protagonista e ha assaporato il gusto di un liquido trasparente come l'acqua ma forte come il fuoco : un elisir di lunga vita di antica memoria in grado di curare il corpo e di risollevare lo spirito. GrappAlchemica è uno spettacolo travolgente come un giro in giostra, divertente come una serata in grapperia con gli amici, magico come una favola d'altri tempi che invece di essere raccontata viene vissuta in prima persona. Uno spettacolo difficile da spiegare ma che sicuramente hq lasciato stupefatti tutti coloro che amano farsi sorprendere da esperienze non comuni. Il rapporto tra cibo e teatro, tanto ben descritto e rappresentato ne " Il pranzo di Babette " trova qui nuove prospettive e mentre lì lo spettatore seduto a tavola partecipa con l'ausilio del gusto, in GrappAlchemica è stato coinvolto con tutti e cinque i sensi. A partire dal giardino fino su i piani alti di Palazzo Bonaguro gli spettatori si sono mossi lungo il percorso creato dal Lis incontrando personaggi e situazioni che gli daranno modo di vedere, ascoltare, toccare, annusare e assaporare un mondo impregnato degli aromi e del gusto prepotente della grappa. Lis: Aromi, sapori, stimolazioni di canali percettivi poco utilizzati sono gli ingredienti base del linguaggio teatrale di Lis: strumenti per comporre scenari, raccontare storie e organizzare rituali. La riscoperta di sensazioni sopite diventa per lo spettatore la via di accesso alle sue memorie più intime e alle pulsioni dell'istinto; per il Lis lavorare sui cinque sensi significa attingere all'archivio inconscio che ognuno ha dentro di sé, al serbatoio di forme, colori, suoni e odori che appartengono al sogno, all'infanzia e al mito. Il Lis nasce dal singolare incontro di personalità femminili cresciute in ambiti disciplinari diversi, dal teatro alla danza e alle arti visive, e ha incentrato fin dall'esordio la sua ricerca sulla costruzione di spazi scenici penetrabili e sull'interazione fra pubblico e attori. Gli spettacoli di Lis intrecciano testi, musica dal vivo, performance e citazioni pittoriche, cercando di realizzare una fruizione teatrale a più dimensioni. Il Lis ha sede a Milano presso lo Spazio Xpò di Via Benaco 24; xpò@libero.it Infolink: www.comune.bassano.vi.it 

UNA DOPPIA PERSONALE DI GABRIELE BASILICO E SALVO APRE L'AUTUNNO DI MOSTRE DELLA GALLERIA D'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DI BERGAMO 
Bergamo, 4 settembre 2002 - Le immagini di Gabriele Basilico e i dipinti di Salvo saranno i protagonisti della mostra Paesaggio Contemporaneo. Dialoghi tra fotografia e pittura in programma dal 18 settembre al 17 novembre 2002 alla Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo. Questa doppia personale, curata dal direttore della Gamec Giacinto Di Pietrantonio, offre al pubblico la possibilità di un confronto ravvicinato tra fotografia e pittura sullo stesso tema: il paesaggio contemporaneo visto attraverso la luce, quella zenitale, metallica e contrastata di Basilico, e quella aurorale, del tramonto e notturna di Salvo. Due diversi approcci ad uno stesso soggetto, il paesaggio appunto, e i modi con cui l'uomo lo percepisce, lo immagina, lo abita e lo modifica. Gabriele Basilico (Milano, 1944) è da anni intento alla rappresentazione rigorosamente in bianco e nero del paesaggio moderno fotografato "non attraverso l'esemplarità della grande architettura dei maestri del modernismo - sottolinea Di Pietrantonio - ma, piuttosto, tramite un'azione documentaria della realtà urbana ed extraurbana di quei luoghi dove l'architettura ortogonale del moderno si è fatta anonima, disegnando non l'unicità ma la generalità del paesaggio del nostro tempo". Di questa produzione sterminata saranno esposte una serie di fotografie relative alle città di Berlino, Milano e Valencia, provenienti dalla collezione dell' Ivam (Istituto Valenciano de Arte Moderna) di Valencia a cui si aggiungono quelle che Basilico ha realizzato a Bergamo su commissione dell'Aceb (Associazione Costruttori Edili Bergamo), queste ultime visibili per la prima volta. "Di Salvo (Leonforte, Enna, 1947), della sua pittura rigorosamente a colori forti, acidi e psichedelici ho scelto - continua il curatore - solo la produzione relativa ai paesaggi con architetture: rovine classiche, moschee, chiese, stazioni, bar, paesi e città che dimostrano l'attenzione dedicata dall'artista alla possibilità di poter ancora rappresentare in pittura il paesaggio, di poterne dare una nuova immagine, di dare forma all'idea di un luogo". La ricerca sull'architettura e l'urbanistica di Gabriele Basilico inizia al termine degli anni '70 e incontra i primi riconoscimenti internazionali alla metà del decennio successivo. Commissioni pubbliche, lavori in collaborazione con enti e istituti di ricerca si combinano con una riflessione autonoma che lo porta ad essere premiato con l'Osella d'oro alla Biennale di Venezia del 1996 come miglior fotografo nel campo dell'architettura e ad esporre in sedi prestigiose come la Kunsthaus di Zurigo e il Centro Cultural de Belèm di Lisbona (1996), la Biennale di Kwanju (Korea, 1997), l'Ivam di Valencia, il Museo d'Arte Moderna di Buenos Aires. Sue opere sono presenti, tra le altre, nelle collezioni del Centre Georges Pompidou, della Fondation Cartier e della Maison Europeénne de la Photographie (Parigi), dello Stedelijk Museum (Amsterdam), del Museo d'Arte Moderna di Trento e Rovereto e del Museo National Centro de Arte Reina Sofia (Madrid). Salvo, attivo fin dagli anni '70, ha operato un precocissimo "ritorno alla pittura" dopo aver lavorato, nella prima metà di quel decennio, ad un'indagine di stampo concettuale sulle tematiche della storia, dell'immagine e della memoria attraverso fotografie, scritte, neon e incisioni su marmo. La mostra documenta, invece, il lavoro eminentemente pittorico sul quale l'artista si concentra a partire dal 1973. Oltre ad aver preso parte a Documenta 5 di Kassel (1972), alla XLI Biennale di Venezia (1984), l'artista ha avuto personali alla Gam di Bologna (1998), al Museo Boymans van Beuningen di Rotterdam e al Museo d'Arte Contemporanea di Nîmes (entrambe nel 1988), al Kunstmuseum di Lucerna (1983) e al Museo Wolfgang di Essen (1977). In contemporanea con la mostra Paesaggio Contemporaneo. Dialoghi tra fotografia e pittura, la Gamec apre le porte agli esponenti più interessanti e promettenti della giovane scena artistica internazionale attraverso il ciclo di personali ospitate nello spazio della Project Room Eldorado, per il quale gli artisti sono invitati a concepire un'opera inedita. Dopo aver accolto gli interventi di Daniele Puppi, Vedovamazzei e Adrian Paci, Eldorado presenterà, dal 18 settembre al 17 novembre 2002, la mostra personale di Sislej Xhafa dal titolo Heavy Metal. Sislej Xhafa (Peja, Kosovo 1970 - vive e lavora a New York) è uno degli artisti più significativi nel panorama internazionale e una delle voci più provocatorie nel dibattito artistico su multiculturalità e globalizzazione. Fotografia, video, installazione, performance e interventi pubblici sono gli strumenti di cui l'artista si serve per mettere in questione luoghi comuni e stereotipi del vivere contemporaneo: il suo lavoro, infatti, indaga i conflitti tra le culture, il tema della clandestinità e la dimensione politica dell'arte e dell'estetica sempre attraverso i mezzi dell'ironia e dello spiazzamento delle convenzioni. A partire dal "Padiglione Clandestino Albanese" alla Biennale di Venezia del 1997 fino ai più recenti riconoscimenti internazionali, il lavoro di Sislej Xhafa svela con estrema lucidità i paradossi della civiltà occidentale contemporanea, i conflitti tra l'Est e l'Ovest e il Sud e il Nord del mondo, il rapporto tra media, spettacolo e pregiudizi. Sue mostre personali sono state allestite alla Kunsthalle di Berna (2001), all'Istituto di Cultura Svizzero di New York (2001), alla Shugo Arts/Rice Gallery di Tokyo e alla galleria Deitch Project di New York (entrambe nel 2002). Tra le molte esposizioni collettive cui ha preso parte ricordiamo: Casino 2001 (2002) e Over the Edges (2001) entrambe allo Smak Museum di Gent (Belgio), le Biennali di Kwanju (Corea) e BIG Torino (entrambe 2002), la mostra di apertura del Palais de Tokyo (Parigi, 2002), la Biennale di Istanbul del 2001, Uniform al PS1 di New York (2001), Manifesta 3 (Lubljana, 2000). Nel 2000 ha ricevuto il Premio Querini Stampalia - Furla per la giovane arte italiana. Informazioni e prenotazioni visite guidate: tel. 035 399 528 Sezione didattica: responsabile Giovanna Brambilla Ranise, tel. 035 399 529
Infolink: www.gamec.it 

LUCI DI FINE ESTATE TEATRO PER LA STRADA E PER GLI SPAZI APERTI VALLEDORIA 1 SETTEMBRE SASSARI 6 - 7 SETTEMBRE 
Milano, 4 settembre 2002 - La manifestazione "Luci di fine estate" propone pochi ma preziosi spettacoli che figurano tra i gioielli del teatro per la strada e per gli spazi aperti europeo. Caratteristica importante della piccola rassegna, che ha toccato prima Valledoria e poi raggiungera' Sassari, e' la presenza di LES Bleus De Travail e di Cirque En Kit, due compagnie francesi affermate nel circo contemporaneo, forma multidisciplinare, che unisce teatro, arti circensi e musica, molto presente nel panorama delle arti performative in Francia. A confronto presentiamo un evento di grande effetto, ispirato alla cultura scenica orientale, realizzato da uno dei maggiori rappresentanti del teatro di gruppo in Italia, il Teatro Tascabile di Bergamo. La manifestazione, organizzata dall'Associazione Girovagando che ha curato per sette anni l'omonimo festival riconosciuto a livello internazionale per la sua qualita' e particolarita', non vuole e non puo' essere una sostituzione di Girovagando. Quest'anno per la prima volta, il pubblico sassarese, che negli anni ha seguito GIROVAGANDO per le strade e piazze di Sassari viene invitato a contribuire alla riuscita della manifestazione attraverso l'acquisto di un biglietto per lo spettacolo di cabaret circense, Deja Revue Di Cirque En Kit, che si svolgera' all'interno del Cortile di Santa Maria. Nel 1997 e nel 1999 la compagnia francese riscosse un grande successo a Sassari e in Sardegna con gli spettacoli Les Trois Bosses e Tube De Cirque. Gli spettatori, che negli anni si sono affezionati al teatro di strada, sono invitati a dimostrare il proprio apprezzamento per il lavoro svolto dalla nostra associazione e a venire a godere di questo singolare spettacolo, in cui sette artisti pazzi e naif, ironizzano su un grande mito del nostro tempo: il Cabaret. L'Associazione Girovagando, forte dell'esperienza maturata negli anni, e' impegnata anche nella realizzazione del progetto Dal Sogno alla Piazza - il teatro di strada tra la maschera e il mascheramento urbano: seminario - mostre fotografiche - multimedialita' che si svolgera' dal 30 agosto al 5 settembre a Nuoro. Tale progetto viene realizzato insieme alla seconda edizione di La Piazza dei Sogni. La compagnia navale Sardinia Ferries, da sempre molto interessata a sostenere importanti manifestazioni culturali innovative, ha garantito il suo sostegno, divenendo sponsor della manifestazione. Programma - Valledoria: Domenica, 1 settembre ore 22.00 Piazza del Comune
Les Bleus de Travail (Francia) con Sous les Pave's les Bleus -commedia circo-burlesca. Sassari: Venerdi', 6 Settembre ore 22.00 Cortile di Santa Maria Cirque En Kit (Francia) con De'ja' Revue cabaret circense Ingresso: Euro 6.-/Ridotti Euro 4. Sabato, 7 Settembre 2002 ore 22.00 Piazza Italia Teatro Tascabile Di Bergamo (Italia) con Storie del Giardini dei Peri Suite esotica per maschere da cerimonia e trampoli Per informazioni : Theatre en Vol - Ass. Girovagando Tel./ Fax 079/275705 

MERENDA AL FORUM 
Omegna, 4 settembre 2002 - In occasione della Mostra Insetto-Uomo che rimarrà visitabile al Forum di Omegna fino a novembre, è stata organizzata, domenica 25 agosto, presso il Forum, un merenda curiosa e particolare: sono stati infatti serviti insetti cucinati. Tipici della cultura orientale, considerati piatto prelibato e gustoso, gli insetti, assicurano gli esperti, oltre ad essere deliziosi da assaggiare, sono anche più nutrienti e più sani delle carni che la nostra cultura ci ha insegnato ad apprezzare. Quello del 25 agosto è un momento, all'interno delle attività legate alla mostra, singolare e curioso che stupirà in modo "gustoso" tutti coloro che interverranno. E' stata inoltre portata presso il Museo Etnografico e dello Strumento Musicale a Fiato dal 24 agosto, la mostra Frammenti d'Ecomuseo: punti di vista su un territorio, che sta ottenendo notevole successo di pubblico presso la Casa Medievale di Pettenasco. Tre professionisti dello scatto (Pasini, Finotti e Zerla), interpretano, ognuno con la propria sensibilità artistica e attraverso i dettagli ripresi nei "siti", la realtà complessa e multiforme dell'Ecomuseo. La mostra rimarrà aperta a Quarna fino al 15 settembre 2002 da martedì a domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 14 alle 18. Lunedì chiuso. Per informazioni: Forum tel. 0323-866141, fax 0323-867027, fondmaio@forumomegna.org  Ecomuseo : tel. 0323-89622, fax 0323-888621, email info.ecomuseo@lagodorta.net

CHIAVI D'ACCESSO 
Parma, 4 settembre 2002 - Si apre sabato 7 settembre presso la Galleria S. Ludovico di Parma, per concludersi il 5 ottobre, un'esposizione antologica dedicata all'opera dell'artista Germano Attolini. "Chiavi d'accesso" è il titolo, appropriato e polisemantico, della mostra, che riprende in effetti quello di una parte della notevole produzione di questo artista prematuramente scomparso pochi anni fa. Attolini, artisticamente nato alla scuola di Concetto Pozzati, aveva iniziato il suo purtroppo breve percorso artistico con lavori di intensa, espressionistica primarietà espressiva, in cui l'aspetto fortemente materico dei colori elementari era non meno significativo degli ideogrammi geometricamente imperfetti della sua prima produzione. Già in questa prima fase si avvertiva in lui il contrasto-convivenza degli opposti, l'attenzione vivissima sia per l'aspetto materico, le sostanze, i supporti, sia per l'astrazione ideale, metafisica, inesprimibile. Nella sua seconda fase, insieme con i contorni netti e precisi che ricordano molto da vicino Alberto Burri, compare infatti l'uso sapientemente studiato delle tinte e dei supporti materiali di tipo naturale o industriale quali il legno e il piombo, che innervano opere dalla struttura geometrica progressivamente più definita e, parallelamente, sempre più sfuggente. Nascono così opere che sono vere materializzazioni di simboli, rimandi enigmatici a linguaggi ignoti, presenti e assenti nello stesso tempo e nello stesso spazio. La metafisicizzazione dell'arte di Attolini avanza, paradossalmente, man mano aumenta la sua attenzione ossessivamente manuale ed artigianica per i materiali. "Germano era un Homo faber che viaggiava su un'astronave", scrive di lui Alberto Reggianini. L'ultima serie dei lavori, Bestiario, ne è infatti un esempio illuminante: nonostante l'utilizzo di supporti aridamente industriali, quali il vetro e l'alluminio, la precisione chirurgica dei contorni, nettissimi, o l'apparente, infantile elementarità dei soggetti animali, l'impressione che se ne ricava è quella dell'apertura di una porta su di un'altra dimensione, metafisica, liquida, in cui le coordinate spazio-temporali non hanno valore. Quella dell'astrazione o del sogno. In cui gli animali che si stagliano, crudi e netti, sul vetro, nei loro tratti schematici, nei loro profili da stampino per bambini, non sono aride rappresentazioni, né sono fissi, o immobili, ma sembrano ondeggiare in un liquido ipnotico, pulsare, trasformarsi proteicamente sotto i nostri occhi, fluttuare pregni di un'energia propria, ibernata, fossilizzata tra gli strati dei vari materiali, o tra gli strati diversi della coscienza dell'osservatore, simboli, segnali di una realtà altra, chiavi d'accesso, appunto, a prima vista offensivamente elementari, ma in realtà entità ridenti e polimorfiche, pretesti, affettuoso sberleffo dello spettatore, proprio della giocosa ironia con cui l'artista trasfigurava le figure in schemi concettuali, espressione stavolta serissima del suo impegno artistico ed ambientalista. La mostra è organizzata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Parma e dalla Fondazione Monte di Parma con la collaborazione della Fondazione Edison, grazie al contributo della Banca Monte di Parma e di Barilla. L'esposizione antologica, a cura di Alberto Reggianini e Cristina Pettenati, sarà aperta tutti i giorni tranne il lunedì dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, con ingresso libero. Il catalogo è edito da Mazzotta. 

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