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4 SETTEMBRE 2002
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ROCHE
VENDE LA DIVISIONE VITAMINS & FINE CHEMICALS AL GRUPPO DSM UN ACCORDO
STRATEGICO PER ENTRAMBI I GRUPPI
Heerlen,
4 settembre 2002Il Gruppo svizzero Roche (healthcare) e l'olandese Dsm (life
science products e performance materials) hanno annunciato ieri che Dsm
intende acquisire la Divisione Vitamins & Fine Chemicals di Roche.
Secondo quanto discusso, le due società hanno raggiunto l'accordo su
aspetti sostanziali quali prezzo e termini di pagamento e sono pertanto
intenzionate a sottoscrivere un contratto su base esclusiva. La Divisione
del Gruppo Roche è il maggior produttore mondiale di vitamine e carotenoidi,
con un fatturato 2001 pari a 3,5miliardi di Franchi Svizzeri ( € 2,4
miliardi). La divisione , che diventerà una Business Unit di Dsm , opera su
scala mondiale, ha sede a Kaiseraugst (Svizzera) e occupa 7500 persone.
L'importo totale della transazione è di € 2,25 miliardi . Le passività
presenti e future legate al fixing del prezzo delle vitamine rimarranno a
Roche . Dopo la firma del contratto e prima della chiusura definitiva,
l'accordo dovrà essere approvato dalle Autorità antitrust. Franz B.Humer,
Chairman e Ceo di Roche ha affermato: " Si tratta di un passo
importante per Roche che intende focalizzarsi sui due pilastri ad alta
tecnologia e cioè i farmaceutici e la diagnostica. Grazie alla acquisizione
di Boehringer Mannheim, allo spin-off di Givaudan, alla acquisizione di una
quota di maggioranza in Chugai e a un numero rilevante di altre acquisizioni
e alleanze, oltre al rafforzamento della nostra attività , abbiamo
chiaramente posizionato Roche come una società di primissimo piano,
fortemente innovativa, operante nel settore healthcare. Humer ha così
proseguito: "Siamo contenti di avere raggiunto un accordo con Dsm che,
come nuovo proprietario della divisione Vitamins & Fine Chemicals
risponde a tutti i requisiti che abbiamo avanzato quando abbiamo iniziato
questa trattativa. La gamma di prodotti di questa Divisione, destinati al
settore alimentare, zootecnico, all'industria farmaceutica e cosmetica,
integra il core business di Dsm. Questo offre una base eccellente, con
ottime prospettive di sviluppo e continuità anche in termini
occupazionali". Per Dsm questa acquisizione rappresenta un passo
importante nella realizzazione della strategia Vision 2005, presentata nel
2000 e che prevede di concentrare le attività del Gruppo sui settori life
science products e performance materials. Con questa strategia, Dsm punta a
raggiungere un fatturato di circa 10 miliardi di €uro entro il 2005. Dsm
intende raggiungere questo fatturato sia attraverso una crescita organica
sia attraverso acquisizioni. Peter Elverding , Chairman del Dsm Managing
Board ha commentato: " La combinazione dei prodotti life science di Dsm
e del settore Vitamins & Fine Chemicals di Roche ci consentirà di
diventare il più grande fornitore al mondo per le industrie operanti nel
settore Life Sciences. Disporremo di un portfolio prodotti esclusivo e
coerente che ci consentirà di servire clienti nell'industria alimentare, in
quella zootecnica e nel settore farmaceutico. Riteniamo che ci siano
opportunità per acquisire vantaggi importanti sia per Roche che per Dsm in
questi settori specifici. Inoltre, ha proseguito Elverding: " .....la
combinazione delle tecnologie innovative di cui dispongono sia Dsm che la
Divisione Vitamins & Fine Chemicals di Roche imprimerà una forte
accelerazione all'innovazione, per esempio nel mercato degli ingredienti
nutrizionali e dei functional foods. Siamo lieti di potere annunciare questa
acquisizione pochi mesi dopo avere concluso il totale disinvestimento dalle
attività nel settore petrolchimico. D'altro canto, questo corrisponde
perfettamente alla nostra strategia Vision 2005 , e conferma un processo di
trasformazione ottimale e coerente che salvaguarda anche la nostra forza
finanziaria"
LE
BIOTECNOLOGIE NELL'AMBITO DEL 6PQ E LA DIMENSIONE REGIONALE
Bruxelles, 4 settembre 2002 - Il 25 settembre si terrà a Bruxelles una
conferenza sulle biotecnologie e la dimensione regionale nell'ambito del
sesto programma quadro (6PQ), organizzata dalla Regione Bruxelles-Capitale,
dalla Rappresentanza degli imprenditori berlinesi e dall'Agenzia viennese
per lo sviluppo economico. Tale manifestazione rappresenterà un'occasione
di dibattito fra i rappresentanti del mondo imprenditoriale, delle piccole e
medie imprese (Pmi), degli istituti di ricerca, delle università e gli
esperti della Commissione europea. Alla conferenza parteciperanno, inoltre,
il commissario per la ricerca Philippe Busquin e alcuni rappresentanti di
alto livello di ciascuna delle tre regioni interessate. Dopo un'analisi dei
rispettivi profili regionali, per quanto concerne le biotecnologie, ed una
presentazione del 6PQ e della sua priorità relativa a tale settore, i
partecipanti illustreranno progetti e nuove idee. I contatti stabiliti alla
conferenza potrebbero tradursi in reti di eccellenza o progetti integrati.
Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Pascal Goergen Tel: +32 2 233 0302
Fax: +32 2 280 0440 E-mail: pgoergen@europ.irisnet.be
DECRETO
OMNIBUS: FALCONI (FIMMG) IL GOVERNO IMPARI A GOVERNARE LA SANITA'
Milano, 4 settembre 2002 - L'approvazione del decreto omnibus in tema di
sanita' delude anche i medici. Il provvedimento, volto a ridurre la spesa
sanitaria attraverso i tagli sui rimborsi dei farmaci, rischia di
disincentivare la ricerca nel settore e di reintrodurre una discriminante
nell'accesso alle cure piu' adeguate. L'agenzia radiofonica Area ha
domandato a Mario Falconi, presidente della Federazione Italiana Medici di
Famiglia, cosa chiederebbe al governo perche' questo decreto, nella sua
attuazione, non penalizzi i cittadini? ''Di imparare a governare. Governo
significa vedere la sanita' nel suo complesso, e non solo per un settore,
esiste la diagnostica ed esistono gli ospedali, mi sembra che ci sia un
accanimento eccessivo verso il settore farmaci. Questo determina il fatto
che potrebbe essere che il dott. Falconi spende qualcosa di piu' di farmaci
della media ma magari ha una popolazione, come ho, di para e tetraplegici e
di anziani e quindi dovrei avere un premio perche' ricovero poco e perche'
spreco meno risorse da altre parti. Dopo un anno dalla riforma dei farmaci
generici, - sostiene Falconi -''introdurre un altro tipo di riforma di
questo tipo e costringere qualcuno a cambiare farmaco credo sia proprio un
fatto di scarsa credibilita' del sistema.''
DECRETO
OMNIBUS: MARIA ADELAIDE FRANCHI (FEDERASMA), TROPPE ORMAI LE INIZIATIVE
PRESE SULLA PELLE DEI MALATI CRONICI
Milano, 4 settembre 2002 - Entro il 30 settembre la Commissione Unica del
Farmaco, dovra' riscrivere il prontuario farmaceutico italiano sulla base
del criterio costo-efficacia, per tagliare dalla fascia A i farmaci piu'
costosi. L'agenzia Area ha raccolto le aspre considerazioni di Maria
Adelaide Franchi dell'Associazione che tutela i diritti dei malati cronici
di asma. Quello che non riusciamo a capire e' che da una parte ci sono tante
iniziative che colpiscono il malato cronico: operazioni di delisting,
ticket, ecc. Ora il malato cronico non e' un poveraccio di classe b, e' un
essere umano normale che ha una condizione sanitaria che lo porta a
sopportare non solo spese per farmaci, per ospedalizzazione, ma anche tante
difficolta' nella vita quotidiana, nella vita professionale, nella vita
sociale e nei bambini nella vita scolastica. Ecco quindi il fatto che si
prendano decisioni sulla pelle di chi vive una malattia cronica senza una
concertazione senza uno studio della situazione questo comincia ad essere
inaccettabile, insopportabile, perche' queste decisione sono prese da
burocrati che fanno il lavoro a tavolino, con cifre, computer e non tengono
conto ne' degli aspetti umani che per noi sono prioritarie, ma nemmeno delle
evoluzioni scientifiche.
MEDINOL
COMPLETA L'ISCRIZIONE DEI PAZIENTI DELLO STUDIO CLINICO NIRFLEX NEGLI STATI
UNITI
Tel Aviv, Israele, 4 settembre 2002 - Medinol Ltd., azienda leader nella
tecnologia stent, ha completato la registrazione dei pazienti dello studio
clinico statunitense su Nirflex , che consentira' di raccogliere
informazioni sulla sicurezza e sull'efficacia di un sistema di stent
premontato della prossima generazione. Undici centri di indagine hanno
iscritto 201 pazienti, il tutto con quasi due mesi di anticipo sulla data
prefissata. ''I nostri rivoluzionari stent coronarici e periferici Nirflex
forniscono allo stesso tempo una struttura di sostegno continua e
un'eccezionale flessibilita', ottimizzando cosi' le prestazioni dello
stent'', ha dichiarato il dottor Judith Richter, fondatrice e direttore
esecutivo di Medinol. ''Il design unico dello stent Nirflex offre numerosi
vantaggi rispetto agli altri stent perche' si adatta continuamente al vaso
pur garantendo un ottimo sostegno strutturale, anche quando il vaso si
sposta''. Gli stent premontati Nirflex e Nirflex Royal hanno ricevuto il
marchio Ce di conformita' nel marzo 2002 e sono commercializzati in Europa
da una rete di distributori. Il completamento dell'iscrizione dei pazienti
dello studio clinico americano e' un importante passaggio per Medinol verso
l'approvazione dell'ente statunitense Fda (Food and Drugs Administration)
per lo stent premontato Nirflex . ''La progettazione dello stent Nirflex
rappresenta un importante progresso nella tecnologia Nir''. Le prestazioni
del dispositivo in termini di aspetto e applicabilita' angiografica sono
eccezionali'', ha affermato il dottor Jeffery Moses, uno dei piu' importanti
ricercatori che prendono parte allo studio clinico Nirflex negli Stati
Uniti''. ''L'innovazione e la competenza di Medinol continueranno ad alzare
gli standard del settore e ad offrire sempre migliore assistenza a chi e'
afflitto da patologie cardiovascolari e ai cardiologi di tutto il mondo''. I
risultati del follow-up clinico mensile sono previsti per settembre, seguiti
da un follow-up clinico semestrale. Medinol prevede di presentare una
richiesta di precommercializzazione (Pma, Pre-Market Approval Application)
alla Fda verso la fine del terzo trimestre 2002 e ottenere l'approvazione
della Pma alla fine del primo trimestre 2003. Parallelamente Medinol sta
completando un follow-up angiografico semestrale per lo studio clinico a
livello mondiale Nir Top, il primo studio condotto sugli stent premontati
Nirflex e Nirflex Royal di Medinol utilizzando il sistema di applicazione
proprietario di Medinol. Lo studio clinico Nir Top e' stato concepito per
confrontare i risultati nell'immediato e quelli a lungo termine offerti dai
due prodotti. I risultati preliminari su un periodo di 30 giorni sono
promettenti e saranno illustrati al convegno Transcatheter Cardiovascular
Therapeutics (Tct) dal 24 al 28 settembre a Washington, Stati Uniti. Infolink: http://www.medinol.com
2003
ANNO EUROPEO DELLE PERSONE CON DISABILITÀ: A MILANO IL CONVEGNO
"MUOVERSI"
Milano, 4 settembre 2002 - Il 2003 sarà l'Anno Europeo delle Persone con
Disabilità. Verranno realizzate molteplici iniziative - a livello nazionale
ed europeo - tese a sensibilizzare le istituzioni e l'opinione pubblica
verso i problemi dei disabili, che rappresentano una priorità e una sfida
anche per chi opera nell'ambito dei trasporti pubblici. La Regione Lombardia
e Atm, in collaborazione con la Lega per i Diritti degli Handicappati (L.E.D.H.A.),
anticipano le celebrazioni del 2003 con un Convegno europeo intitolato
"Muoversì - Accessibilità per tutti ai mezzi di trasporto
pubblico", che si terrà nei giorni 28 e 29 novembre a Milano presso il
Centro Convegni Ragno d'Oro. Al Convegno, a cui interverranno esponenti
delle istituzioni europee, delle aziende del trasporto pubblico, e delle
associazioni che si occupano di disabili. I dibattiti e i gruppi di lavoro
avranno l'obiettivo di fare il punto sui risultati europei - normativi e
pratici - in materia di accessibilità dei mezzi pubblici e di barriere
architettoniche, approfondendo i temi anche per definire linee-guida comuni,
grazie ad un confronto tra utenti amministratori ed imprese.
ASSOPREVIDENZA
ORGANIZZA UN SEMINARIO SUL TEMA: "LA GESTIONE PARITETICA DELLA
PREVIDENZA COMPLEMENTARE: RUOLO E PROSPETTIVE NEL CONTESTO DEL MERCATO
UNICO"
Torino, 4 settembre 2002 - L'incontro, organizzato da Assoprevidenza, si
svolgerà il 12 settembre 2002 a Torino, presso la sala convegni San
Paolo-Imi, in via Santa Teresa 1/d alle ore 14.30. Assoprevidenza, tra i
fondatori dell'Associazione Europea delle Istituzioni Paritetiche (Aeip),
intende in questo modo contribuire alla divulgazione e all'approfondimento
del modello di organizzazione della previdenza complementare di ambito
transnazionale elaborato dall'Aeip e già presentato alla Commissione
Europea. Programma : 14,30 Apertura Sergio Corbello - Presidente
Assoprevidenza; 14,45 Il modello paritetico di gestione della previdenza
complementare - L'Ente Paritetico Europeo: la proposta Aei, Bruno Gabellieri
- Segretario Generale Aeip; La contrattazione e la gestione paritetica degli
accordi di previdenza complementare a livello transnazionale,Tiziano Treu -
Docente di Diritto del lavoro presso l'Università Cattolica di Milano ;
Direttive europee sui fondi pensione: stato della situazione, Raffaele
Capuano - Dirigente Ministero dell'Economi. 16,00 Tavola rotonda: Il ruolo
delle parti sociali nella costruzione della previdenza complementare
transnazionale: Presiede: Angelo Pandolfo - Docente di Diritto della
previdenza sociale presso l'Università di Roma "La Sapienza",
Pierpaolo Baretta, Cisl; Giancarlo Durante , AbiI; Beniamino Lapadula, Cgil;
Adriano Musi, Uil; Elio Schettino, Confindustria; Alessandro Vecchietti,
Confcommercio. 17,30 Dibattito 18,00 Conclusioni: Pasquale Sandulli -
Docente di Diritto del lavoro presso l'Università di Roma "La
Sapienza" Per informazioni Tel 02 58322585 - E mail spot-rp@iol.it
SELEZIONATI
I 10 GRUPPI VINCITORI DEL CONCORSO "RACCONTA LA SOLIDARIETA'"
ORGANIZZATO DA ADMO E IPER IN PREMIO PER I 200 "RAPPRESENTANTI DEL
VALORE DELLA SOLIDARIETÀ" UNA GIORNATA DI FESTA, DIVERTIMENTO E
SPERANZA AL PARCO DI MIRABILANDIA
Milano, 4 settembre 2002 - Admo, Associazione Donatori Midollo Osseo, e
Finiper, società leader nella grande distribuzione e holding degli
ipermercati a insegna "Iper il Paese della Grande i", hanno
annunciato i nomi dei 10 gruppi vincitori del concorso "Racconta la
Solidarietà". I 10 gruppi di 20 persone, fra ragazzi e accompagnatori,
provenienti da varie parti d'Italia, verranno ospitati ad Imola da Admo ed
Iper per la serata di premiazione, che avrà luogo il 6 settembre 2002, per
poi trascorrere, il 7 settembre al Parco Divertimenti di Mirabilandia (Ra)
in occasione della "Giornata del Sorriso", giornata nazionale per
i donatori di midollo osseo. "Siamo molto soddisfatti dell'esito del
concorso "Racconta la Solidarietà" in quanto dimostra la
particolare attenzione rivolta dai bambini delle scuole elementari e medie
verso questo tema" - ha dichiarato il Dr. Luigi Malini, Presidente
Regionale di Admo Lombardia - "Dato l'impegno e l'entusiasmo con il
quale i Centri Ricreativi e le Scuole hanno aderito alla prima edizione del
concorso, contiamo di ritrovare nuove e maggiori adesioni alle prossime
iniziative". Ottimi i risultati in termini di adesioni del concorso
rivolto ai bambini che hanno frequentato le scuole elementari e medie
nell'anno scolastico 2001/2002 e partecipanti ai Centri Ricreativi Estivi
pubblici e privati nell'estate 2002. Sono stati infatti più di 400 i centri
ricreativi di varie parti d'Italia che hanno partecipato all'iniziativa
esprimendo il loro concetto di solidarietà attraverso componimenti scritti,
disegni, filmati su videocassetta o altro. La qualità dei lavori è stata
in generale molto alta e la scelta da parte della Giuria difficile e
impegnativa. I dieci lavori più meritevoli selezionati e premiati sono
stati realizzati dai ragazzi dei centri ricreativi delle seguenti città:
Pogliano M.se (Milano): Cres Pogliano Milanese; Corbetta (Milano):
Assessorato alla Pubblica Istruzione, Comune di Corbetta; Locate Triulzi
(Milano): Centro diurno Estivo comunale; Appiano Gentile (Como): Centro
Estivo Appiano Gentile; Olgiate Olona (Varese): Oratorio Immacolata,
Parrocchia SS. Stefano e Lorenzo; Cremona: Centro Estivo Comune Cremone c/o
Cooperativa Iride; Tortona (Alessandria): Comune di Tortona; Mandrogne
(Alessandria): Centro Estivo Torgnon; Serravalle Scrivia (Alessandria):
Centro Estivo comunale; Lanciano (Chieti): Colonia estiva di Marina di
Ortona, Comune di Lanciano.
APRE
L'EDIZIONE 2002 DI OROGEMMA IN ATTESA DI "LUXURY CHINA"
Verona, 4 settembre 2002 - Sarà il Sottosegretario di Stato al Ministero
per le attività Produttive On. Stefano Stefani ad inaugurare, Sabato 7
Settembre alle ore 11 nella Sala Trissino della Fiera, l'edizione 2002 di
Orogemma. Tra le autorità va sottolineata la presenza dell'Ambasciatore
cinese in Italia S.E. Cheng Wendong a ricordare il prossimo progetto della
Fiera di Vicenza, co-organizzatrice con la Fiera di Monaco della prima
edizione di Luxury China, la nuova fiera dedicata a gioielleria, orologeria
e tecnologie di produzione che si terrà a Shanghai dal 19 al 22 Settembre
prossimi. A seguire la cerimonia inaugurale si terrà l'undicesima edizione
del Premio per tesi di laurea sull'oreficeria promossa dagli imprenditori
orafi vicentini aderenti all'Associazione Industriali provinciale per
favorire gli studi sul settore ed un più costruttivo rapporto tra scuola ed
industria. Grande e giustificata è l'attesa tra gli addetti ai lavori per
una manifestazione che, a ridosso delle festività di fine anno, dovrà dire
una parola importante sullo stato di salute del mercato. Nel bimestre
aprile-maggio 2002, i consuntivi doganali segnalano infatti un aumento
tendenziale pari al 3%; un aumento che - sulla base di indicazioni di
operatori del settore - è proseguito nel mese di giugno. Nonostante questo
recupero, nel complesso dei primi cinque mesi 2002 si nota - nei raffronti
anno su anno - ancora una flessione, ridimensionata però al -4,7%, dal
-10,3% del primo trimestre dell'anno. Alla luce di quanto è possibile
riscontare nell'ambito di altre attività produttive del made in Italy, il
settore orafo sembra aver sin qui reagito meglio di altri comparti alle
incertezze che tuttora dominano la congiuntura economica mondiale. Depongono
in tal senso il più contenuto calo dell'export di prodotti preziosi
rispetto a quello complessivo del Paese, nonché un avanzo della bilancia
commerciale del settore in ulteriore accrescimento, grazie anche alla
contestuale contrazione delle importazioni (-15,8% nei primi cinque mesi del
2002). Il miglioramento relativo mostrato dall'export orafo nella scorsa
primavera trae le mosse dall'accelerazione denotata dal commercio mondiale
con l'inizio del 2002 (+2% circa, nei dati tendenziali del primo trimestre),
dopo un anno di ininterrotta caduta. La ripresa degli scambi, in
particolare, è apparsa più vigorosa di quella parallelamente presentata
dalle attività produttive delle varie economie. In tale quadro, il rimbalzo
congiunturale degli Stati Uniti nei primi mesi dell'anno ha ridato energia
all'export orafo italiano, tenuto conto che le vendite sul mercato americano
coprono oltre un terzo circa dell'intero fatturato estero del settore. I
dati doganali del bimestre aprile - maggio misurano in un +18% il recupero
delle esportazioni orafe sul mercato statunitense. D'altra parte, i consumi
privati americani, pur tra alti e bassi, hanno manifestato nella prima parte
dell'anno una dinamica moderatamente positiva, stimata tra l'altro
proseguire anche nel secondo semestre del 2002. "Ritengo sia ancora
prematuro poter individuare nel recupero di aprile-maggio un'inversione di
tendenza in vista di una successiva ripresa - commenta il Presidente della
Fiera di Vicenza Giovanni Lasagna - oppure una temporanea battuta d'arresto
del trend discendente dell'export orafo nazionale. In un momento
congiunturale così delicato per l'economia italiana e internazionale,
un'analisi corretta necessiterebbe, infatti, di una serie più vasta di dati
statistici, corredata da opportune informazioni qualitative. Direi piuttosto
che anche il settore orafo, analogamente ad altri comparti del made in Italy,
rimane in attesa di una schiarita definitiva del quadro congiunturale
internazionale, tale da incidere positivamente sulle aspettative di breve
periodo degli operatori e con esse sui livelli di attività economica del
settore."
"SAT
EXPO" - SALONE NAZIONALE DELLE TELECOMUNICAZIONI DIGITALI E VIA
SATELLITE - FIERA DI VICENZA, 4/7 OTTOBRE.
Vicenza, 4 settembre 2002 - E' giunto alla 9^ edizione Sat Expo, la più
prestigiosa rassegna di telecomunicazioni via satellite e di tutto ciò che
ruota attorno a questo settore del quale presenta ogni anno le ultimissime
novità a livello mondiale e le relative applicazioni. Sat Expo si rivolge
al mercato europeo e del bacino del Mediterraneo. Le quattro componenti del
mercato delle Tlc via satellite sono qui ampiamente rappresentate. Il
segmento spaziale: aziende aerospaziali, carrier e operatori satellitari. Il
segmento di terra: fornitori di apparecchiature per ricevere e trasmettere
il segnale. L'installazione: produttori degli impianti e della
componentistica, aziende di installazione. I contenuti: broadcaster e
fornitori di servizi via satellite, sviluppatori di software e fornitori di
soluzioni di rete, fornitori di applicazioni di business Tv. Sat Expo è un
Salone unico nel suo genere in Europa non solo per i numeri ma anche per la
sua completezza espositiva. A Sat Expo partecipano i carrier satellitari
Eutelsat e Astra; i più importanti operatori di terra e lanciatorida
Telespazio a France Telecom, dalle americane Lockheed Martin e Boeing a
British Telecom: tutta lindustria manufatturiera di impianti Tv Sat; i
broadcaster via satellite come Tele+, Stream, Rai/RaiSat, Sitcom e tutti i
nuovi canali telematici; i principali rappresentanti dell'elettronica di
consumo, dell'automazione domestica e dell'Home Cinema; i più innovativi
service e content provider come Opensky, NetinSat, Tv Files; i maggiori
operatori europei di Internet via satellite concentrati nella Fast Internet
Area: i più importanti centri di formazione professionale e ricerca del
settore come Eurosatellite, Associazione Aeranti-Corallo, Fondazione
Guglielmo Marconi, Associazione Culturale Cosmo. Sat Expo presenta ogni anno
una serie di appuntamenti unici divenuti irrinunciabili per gli operatori
del settore: gli Hot Bird Tv Awards, gli Oscar ai migliori canali tematici
digitali europei, "Pubblicità e Tv via Satellite" unico convegno
in Italia in collaborazione con Upa, il lancio dei nuovi servizi
dell'operatore satellitare europeo Eutelsat, la Vsat Conference per le
imprese; l'Assemblea Nazionale Installatori di Eurosatellite; l'Assemblea
Anaci sugli impianti Tvsat centralizzati; il convegno sui nuovi servizi
multimediali a banda larga; la giornata dedicata al "distance
e-learning", ilconvegno sui canali tematici in collaborazione con
Eurovisioni; ilpunto sull'emittenza locale e regionale via satellite in
collaborazione con Aeranti-Corallo, Isimm, ConfcommercioForum, Convegni,
Tavole Rotonde - Lo stato dell'arte sugli aspetti normativi, tecnologici e i
grandi temi delle Tlc vengono presentati ogni anno a Sat Expo dalla viva
voce dei principali attori di questo mercato Eutelsat, Alenia Aerospazio,
Telespazio, Esa, Asi, Astra, Boeing, Lockheed Martin, British Telecom,
France Telecom, Hughes, Philips, Rai, Tele+ Stream sono stati i protagonisti
deklka scorsa edizione. Infolink: www.satexpo.it
23ª
BI-MU: LE MACCHINE UTENSILI SCOPRONO I VANTAGGI A TUTTO CAMPO
DELL'INFRAROSSO FLIR SYSTEMS
Milano, 4 settembre 2002 - Flir Systems ha scelto la 23ª Bi-Mu - Biennale
italiana della macchina utensile (Fiera di Milano, 3-8 ottobre 2002), il più
importante appuntamento fieristico dell'anno per l'industria meccanica, per
presentare al grande pubblico la sua nuova ampia offerta di videocamere a
raggi infrarossi, che non ha confronti sul mercato e porta queste tecnologie
a livelli prestazionali finora inimmaginabili. La capacità che hanno le
videocamere a infrarossi Flir Systems di rilevare all'istante - e con
modalità non assolutamente invasive - immagini termiche molto dettagliate,
leggendo in esse la temperatura di ogni punto e cogliendone differenze
dell'ordine di centesimi di grado centigrado, le rende ideali per una
molteplicità crescente di utilizzi in tutti i campi dell'industria
meccanica e delle macchine utensili. Dalle differenze - seppur lievissime -
delle temperature superficiali che esse sono in grado di cogliere nei
singoli materiali, si può infatti dedurre ogni 'anomalia' o condizione di
difformità rispetto a standard predefiniti, permettendo così ad esempio di
comprendere se un componente (meccanico o elettrico) è soggetto a forte
stress o è in fase di avanzata usura; oppure consentendo di rilevare se il
lavoro eseguito da una macchina è perfetto, o ancora di 'testare' prodotti
finiti, di studiare materiali e parti meccaniche soggette a sollecitazioni e
attriti, di sorvegliare e monitorare processi di lavorazione, e così via,
innescando se necessario gli opportuni interventi e automatismi per
risolvere le situazioni anomale evidenziate. "I vantaggi che
l'industria meccanica può trarre oggi dall'uso delle nuove videocamere
all'infrarosso Flir sono enormi, sia in termini di prevenzione di guasti e
incidenti, evitando in tal modo fermi macchina, danni alle persone, perdite
di immagine e di competitività; sia in termini di maggior efficienza,
produttività, qualità dei prodotti, e quindi di più consistenti livelli
di redditività", dice Roberto Colombo, Direttore Generale Flir Systems
Italia. "Tutto ciò diventa ancor più concreto e immediato grazie alle
forti innovazioni introdotte in ogni particolare - tecnico, funzionale ed
ergonomico - delle nuove termocamere Flir. I modelli della Serie E, ad
esempio, simili nelle dimensioni e nell'aspetto a una normale torcia
tascabile a batteria, grazie alla loro straordinaria flessibilità d'uso e a
un costo d'accesso più che dimezzato rispetto alle termocamere a infrarossi
del passato, sono destinati a diventare presto strumenti standard in
dotazione a tecnici, manutentori, periti, installatori, aprendo in tal modo
un mercato potenzialmente amplissimo." Oggetto di grande attenzione
allo stand di Flir Systems a Bi-Mu 2002 (Pad. 23; posizione A02) saranno
senz'altro le nuove videocamere a raggi infrarossi entry level Flir
Thermacam Serie E, che pesano meno di 700 grammi, sono dotate di uno
speciale display a colori di grande luminosità, funzionano con batterie di
lunga durata e rappresentano le termocamere più piccole al mondo in grado
di effettuare misurazioni di temperatura. Esse infatti rilevano immagini
all'infrarosso composte da 19.200 punti, per ciascuno dei quali leggono la
temperatura nell'intervallo da -20 a +900°C, con una sensibilità di 0,12°C.
Ergonomiche, compatte, robuste, con un elevato grado di protezione contro
polvere e acqua (Ip54), le nuove Flir Serie E sono ideali per l'uso in
qualsiasi situazione e condizione ambientale. Con la loro
commercializzazione, lo scenario della manutenzione predittiva è mutato a
tal punto che ora spesso è sufficiente la rilevazione di un solo guasto in
un impianto produttivo per ripagare l'investimento iniziale. L'utilizzo
delle Flir Serie E è di una facilità elementare, e il puntatore laser
integrato consente di localizzare con precisione i punti caldi evidenziati
dall'immagine all'infrarosso. La memoria della videocamera consente -
tramite la semplice pressione di un tasto - di salvare fino a 50 immagini in
formato .Jpg con le relative misurazioni termiche. È possibile scaricare
tali immagini su Pc grazie al software Thermacam Connect di Flir Systems,
fornito in dotazione. Altra grande protagonista di Bi-Mu 2002 sarà la
famiglia di videocamere a raggi infrarossi di fascia alta Flir Termacam
Serie P. Essa mette a disposizione di tecnici e professionisti un insieme di
strumenti allo stato dell'arte, ideali per la diagnosi e la manutenzione
preventiva degli impianti produttivi e di tutti i loro componenti,
perfettamente adatti inoltre per la ricerca e sviluppo, il collaudo, il
controllo qualità, il testing e molte altre applicazioni in campo
industriale. Le videocamere Flir Serie P rilevano immagini ed effettuano
misurazioni termiche all'infrarosso di grande precisione e qualità,
operando su un intervallo di temperatura che spazia da -40 a +2000°C, con
capacità di cogliere differenze termiche inferiori a 0,08°C. Il formato
portatile e compatto, il peso inferiore a 2 chili, la struttura resistente
agli urti, l'elevato grado di protezione contro polvere e acqua (Ip54),
fanno delle Flir Serie P strumenti progettati per le più difficili
condizioni di impiego. Basate su uno speciale sensore microbolometrico non
raffreddato di quarta generazione, alimentate con batterie Li-ion di lunga
durata, le nuove Flir Serie P forniscono immagini con risoluzione di 320 x
240 pixel e consentono di misurare la temperatura di ciascuno dei 76.800
punti visualizzati. Le immagini (arricchite con commenti vocali) possono
essere salvate in formato .Jpg nella memoria interna o venire scaricate su
PC grazie al software Thermacam ( Connect di Flir Systems fornito in
dotazione. Una videocamera incorporata fornisce inoltre immagini nello
spettro del visibile, con una risoluzione di 640 x 480 pixel. Ciò è di
grandissimo aiuto per localizzare con precisione i punti caldi individuati
dalle immagini all'infrarosso. Il puntatore Laser Locatir integrato
identifica esattamente l'obiettivo e consente di operare in sicurezza anche
in ambienti pericolosi. Le immagini - sia a infrarossi sia visive - possono
essere visualizzate a scelta sul visore monoculare della videocamera oppure
su un display Lcd a colori Tft da 4", regolabile e rimovibile per
facilitare l'uso della videocamera nei punti più inaccessibili. La famiglia
di videocamere a infrarossi Flir Serie P comprende diversi modelli, studiati
per incontrare le aspettative delle varie fasce di utilizzatori. Tra i primi
a entrare in commercio c'è l'ammiraglia Flir Thermacam P60. Sono inoltre
disponibili i modelli Thermacam P40, che offre la maggior parte delle
funzioni della P60 a eccezione della telecamera visiva incorporata, e
Thermacam P10, completa di tutte le funzionalità di rilevamento delle
immagini all'infrarosso ma priva della misurazione della temperatura
assoluta. Sia per la Flir Thermacam P40 che per la P10, il cliente può
richiedere l'aggiornamento al modello successivo più avanzato. L'attenzione
alla Bi-Mu sarà focalizzata anche sulla famiglia di videocamere a raggi
infrarossi non raffreddate Flir ThermoVision 320/160, recentemente
completata con nuovi modelli e ora composta da sei sistemi, identificati
dalle sigle 320V, 320M, 320C e 160V, 160M, 160C. Essi sono capaci
normalmente di rilevare immagini termiche e misurare temperature
superficiali comprese fra -40°C e +2000°C, con una frequenza di quadro di
50 Hz. Progettate per funzionare 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, nelle più
severe e avverse condizioni climatico-ambientali, le termocamere Flir
ThermoVision sono inoltre predisposte per venire facilmente integrate in
molteplici sistemi software e hardware, creando così soluzioni complete e
tecnologicamente molto evolute per applicazioni di automazione dei processi
produttivi. Arricchite dal software Labview Toolkit, le videocamere Flir
ThermoVision vantano un ampio ventaglio di referenze tra le industrie
meccaniche europee di primo piano, grazie alla loro capacità di sostituire
efficientemente banchi di migliaia di termocoppie, realizzando un controllo
ad anello chiuso dei processi automatizzati con garanzia di massima
efficienza e sicurezza.
FRANCIACORTA:
QUESTA È L'UVA DI CARLO MAGNO
Milano, 4 settembre 2002 - In fondo è l'antico ghiacciaio della Valcamonica
che ha permesso la coltura di uva pregiata in Franciacorta. Senza il suo
lavoro millenario, le morbide ondulazioni comprese tra il Sebino a nord le
ultime propaggini delle Prealpi ad oriente la sponda sinistra dell'Oglio a
occidente e l'ampia fascia pianeggiante a sud, forse oggi non esisterebbero.
Invece i ghiacci invasero la regione, ne sconvolsero la morfologia e, una
volta ritiratisi - circa diecimila anni orsono - si lasciarono alle spalle
un grande e fertile anfiteatro morenico, quella che fu definito, con buona
sintesi, "un'ondata di colline succedentesi variamente alle falde delle
Alpi Retiche". Immaginiamolo dall'alto questo anfiteatro: l'azzurro
delle acque, il verde intenso dei boschi, le tonalità più tenui dei filari
d'uva che si rincorrono un po' ovunque. La Franciacorta è tutto questo. Un
felice connubio tra fertilità e dolcezza del paesaggio; storia e cultura
enologica, antiche dimore e vigneti. L'arte del vino segue i tempi della
natura. E la Franciacorta sembra modellata su questi ritmi. La prima
conferma si incontra all'uscita autostradale di Rovato; un antico torchio,
attrezzo principe della vinicoltura, campeggia al centro della rotonda
assediata dall'intenso traffico. Il grande attrezzo in legno, circondato da
un roseto, è un chiaro avviso rivolto ai visitatori: "questa è la
porta della Franciacorta, la terra del vino e del buon gusto. Trattatela
come si deve" sembra ammonire. Prima di addentrarci tra colline e
splendide residenze, una digressione tra mito e storia può chiarire le
origini del toponimo: secondo la tradizione, il nome sarebbe legato infatti
a Carlo Magno che, accampato in un paesino alle porte di Brescia dopo la
conquista della città longobarda, avrebbe proclamato "petite France"
le terre in cui si trovava, per tenere fede a una promessa fatta prima della
battaglia: "Festeggerò San Dionigi a Parigi" aveva giurato
l'Imperatore. Invece, l'assedio andò per le lunghe e Ca rlo Magno fu
costretto ad aguzzare l'ingegno, inventandosi l'originale toponimo per
adempiere al voto solenne. Una leggenda che gli storici non hanno mai
confermato. Ecco allora un' ipotesi meno conosciuta, ma sicuramente piu'
documentata, risale all'alto Medioevo quando l'opera di bonifica e di
sviluppo agricolo svolta dai monaci Benedettini sulle colline del lago d'
Iseo venne ricompensata dall'Imperatore con l'esenzione dai dazi negli
stessi territori, le 'francae curtes', appunto. Del tutto certa anche la
prima definizione geografica della regione. Gli attuali confini vennero
individuati nel 1429 dalla carta toponomastica contenuta nello statuto del
doge Francesco Foscari. Da allora i 18 mila ettari di terra compresi tra
l'Oglio e il Sebino avrebbero assunto definitivamente il nome di
Franciacorta. Questo territorio offre una sintesi perfetta tra opera
dell'uomo e gestione del paesaggio. Una sintesi che trova il suo filo
conduttore in quella che definiremmo la vocazione vinicola di queste terre.
Forse gia' i Longobardi, e prima di loro i Romani e i Galli Genomani,
scoprirono i vitigni delle colline di Franciacorta. Illustri personaggi
della cultura quali Varrone, Columella, Plinio e Virgilio ne esaltarono
duemila anni fa la superlativa qualita'. Nel 1570 Gerolamo Conforti, medico
bresciano, elenca, un secolo prima delle famose regole fissate dall-abate
Dom Perignon, il decalogo per ottenere vini 'mordaci' ovvero briosi e
spumeggianti. Solo la filossera, il parassita venuto dall'America a
distruggere i vigneti europei nella meta' dell'Ottocento, interrompera'
questa prestigiosa tradizione, trasformando la vigna in un privilegio
risrvato a pochi proprietari terrieri per farne qualche bottiglia di rosso o
di bianco da bere con gli amici. Finche' verso gli anni Sessanta qualcuno
penso' di riportare la vite in Franciacorta> furono gli eredi delle
nobili famiglie che un tempo avevano abitato i castelli, i professionisti di
citta' che li avevano ricomprati, gli industriali della ricca provincia
bresciana. Chiesero aiuto agli esperti dell'Universita' di Milano,
affondarono in quelle terre, rese fertili dal ghiacciaio, le radici di
pregiati vitigni chardonnay, pinot bianco, pinot nero, le uve dello
champagne. Ottennero vini di alta qualita'. Con un risultato che sa di sfida
agli enologi d'olteralpe> a settembre 1995 il Franciacorta ha ottenuto
infatti - primo tra i brut italiani - la denominazione d'origine controllata
e garantita. La Franciacorta si puo' definire 'il regno delle bollicine'.
Con oltre 1500 ettari di vigneti, piu' di 80 aziende vinicole presenti sul
mercato (in gran parte riunite in un consorzio di tutela), una produzione di
oltre 10.000 tonnellate di uva e quasi 7.500.000 bottiglie, si puo' fregiare
a pieno diritto di questo titolo. Sono due i marchi di tutela> il
Franciacorta Docg (denominazione di origine controllata e garantita), brut
ottenuto a lenta fermentazione, simbolo dell'intera viticoltura della zona e
il 'Terre di Franciacorta' Doc (denominazione di origine controllata) per
garantire tutti gli altri vini > i bianchi prodotti con uve chardonnay e
pinot bianco, i rossi con cabernet franc
e cabernet sauvignon. Dopo
la vendemmia a mano, le uve vengono pigiate con pressatura soffice in torchi
ampi. Il mosto viene lasciato fermentare fino alla primavera, quando si
realizza la la cuve'e, mescolenza di vini Franciacorta, scelti dopo attente
degustazioni, per ottenere le caratteristiche volute. Questa, filtratai,
viene messa in bottiglie chiuse con tappo metallico, dove fermenta per tre
anni. Al termine, le stesse bottiglie passano ai pupitres, dove per tre mesi
vengono ruotatee inclinate. Infine la sboccatura, operazione con la quale si
eliminano i lieviti esauriti, e il rabbocco con vino o brandy. Infolink>
www.franciacorta.net
INAUGURATA
MOSTRA INTERNAZIONALE DEL PIZZO
Novedrate/CO, 4 settembre 2002 - Il manufatto più piccolo è un centrino di
circa 10 centimetri di diametro, realizzato in poco meno di tre settimane di
lavoro. Il più grande è un copriletto di grandi dimensioni che, se
prodotto dalle mani di una sola merlettaia, ha un'elaborazione che richiede
quasi sei anni. Sono i due estremi della produzione artistica - circa 300
opere - esposta alla XXII esima mostra internazionale del pizzo - prima
biennale, inaugurata a Novedrate (Co) dall'assessore regionale alle Culture,
Identità e Autonomie della Lombardia, Ettore A. Albertoni. La rassegna,
aperta fino all'8 settembre dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 22, è ospitata
presso il salone polivalente del Municipio di Novedrate. E' stata
organizzata dall'amministrazione comunale e dall'associazione novedratese
per la promozione del pizzo con il patrocinio ed il sostegno della Regione
Lombardia - Assessorato alle Culture. Trecento i pezzi esposti e, fra
questi, anche i merletti prodotti in Spagna, a Malta, Svizzera, Francia. Tra
gli ospiti italiani, una cooperativa del Comune di Affida (AP) e il comitato
per la promozione del Merletto di Cantù. Alle delegazioni straniere e a
quelle italiane ospiti l'assessore Albertoni ha consegnato una targa ricordo
da parte della giunta regionale della Lombardia. Alla cerimonia di
inaugurazione sono intervenuti anche il prefetto di Como, Guido Palazzo
Adriano, il consigliere regionale Giovanni Orsenigo, neo presidente del
museo della seta di Como, il presidente della Camera di Commercio di Como,
Marco Citterio, l'assessore provinciale alla Cultura, Edgardo Arosio, il
sindaco di Novedrate, Serafino Grassi. L'assessore Albertoni, accogliendo
una proposta avanzata da parte del sindaco Grassi ha garantito il suo
interessamento per la prossima istituzione di un museo del pizzo,
"Inteso non come luogo che ospita il recupero di qualcosa che è morto,
ma al contrario, come centro di ricerca e di studio vivo - ha detto
l'assessore regionale - in grado di entrare a far parte di un sistema in cui
la cultura funziona come motore di sviluppo economico e turistico del
territorio". La Lombardia, fra l'altro, detiene un primato italiano in
fatto di musei: ne ospita 460. "I pizzi di Novedrate - ha aggiunto -
sono il prodotto dell'arte, dell'intelligenza, della passione, dell'amore e
della laboriosità delle merlettaie. Il loro mestiere antico è, come gli
altri che contraddistinguono le diverse aree della Lombardia, oggetto di
grande attenzione da parte del presidente Formigoni e della giunta
regionale, tanto che il loro recupero è stato inserito nel piano
programmatico 2000-2005". Albertoni, dopo aver ricordato come quella
del 2002 nel comasco sia la stagione culturale più lunga della Lombardia
con 130 manifestazioni, ha sottolineato l'esigenza di "Fare sistema con
altre iniziative che esaltano il lavoro e le specificità locali, compiendo
un salto di qualità nella difesa dei nostri marchi". Il modello di
riferimento è il museo di arte e scultura di Ortisei, promosso dalle
autorità locali, comunali e provinciali, ed ora diventato un marchio
internazionale. Tra le curiosità esposte a Novedrate uno splendido
tricolore che il sindaco una delegazione di cittadini intendono consegnare
personalmente al presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e un
"nuovo" punto, di ispirazione europea, con cui Ernestina Marelli -
merlettaia e presidente dell'associazione pizzo - ha realizzato la damina
che campeggia sui manifesti che promuovono la mostra.
X
CONGRESSO INTERNAZIONALE DI STUDI NUBIANI 9 14 SETTEMBRE 2002
Roma, 4 settembre 2002 - Sotto l'alto patronato del Presidente della
Repubblica si svolgerà a Roma il X Congresso Internazionale di Studi
Nubiani. L'evento è organizzato con periodicità quadriennale nelle più
prestigiose università e riunisce archeologi, storici dell'arte, filologi
ed architetti di tutto il mondo che operano in questa regione. Il Congresso,
organizzato dai membri della missione che lavora in Sudan, è un avvenimento
importante nel mondo dell'archeologia ma non solo. Infatti sono presenti
anche storici dell'arte e architetti. In particolare si parlerà di tutto
quello che di "storico-artistico" c'è in Nubia (regione tra
Egitto e Sudan). L'inaugurazione sarà nella sala della Promoteca in
Campidoglio e vi parteciperanno studiosi da 5 continenti. Per l'occasione è
stato attivato un sito internet realizzato interamente in linguaggio
dinamico, visibile all'indirizzo: http://rmcisadu.let.uniroma1.it/nubiaconference
La Nubia - Situata a cavallo del confine Egitto Sudanese, la Nubia ha
conosciuto un periodo di grandi attività di ricerca e salvataggio nei primi
anni '60, ovvero nell'imminenza della costruzione della grande diga di Aswan.
La formazione di un grande bacino artificiale che avrebbe sommerso un'estesa
porzione di territorio, spinse l'Unesco a pianificare massicci interventi di
salvaguardia. Questi ultimi hanno incrementato notevolmente le molteplici
attività di indagine sul terreno, molte delle quali continuano ancora oggi.
Considerata dapprima terra povera di testimonianze artistiche ed
archeologiche, la Nubia si è rivelata una delle aree chiave per la
comprensione dello sviluppo della storia dell'intera valle del Nilo. Per
informazioni sul congresso dottor Stefano Biagetti Tel 064464517 - 335
8305828 e-mail: stefano.biagetti@tiscali.it
CONCERTO
SPECIALE "PRIMA, DURANTE E DOPO L'11 SETTEMBRE" CON LE VOCI E I
SUONI PER LA PACE IN ONDA SU RADIO CLASSICA L'11 SETTEMBRE DALLE 16 ALLE 17
E DALLE 22,30 IN POI
Milano, 4 settembre 2002 - La musica è da sempre la miglior messaggera di
pace e il più valido supporto della memoria collettiva. Così, tra le
innumerevoli iniziative a ricordo della tragedia dell'11 settembre
nuovaiorchese, anche Radio Classica realizzerà per il suo Concerto Speciale
mensile un appuntamento con le voci e i suoni della pace. In quel mercoledì
11 settembre ascolteremo quindi voci e strumenti di musicisti che, assieme a
tanti altri, hanno voluto - prima, durante e dopo "l'11
settembre"- mettere la propria opera al servizio della pace, ovvero di
quell'espressione di sensibilità e di intelligenza che tende a comprendere
e non ad escludere, ad assimilare e non a combattere, ad amare e non ad
odiare. Le Voci di "Prima" saranno quelle di suor Marie Keyrouz
che canterà brani laici e religiosi delle tre religioni monoteiste
cristiana, musulmana, ebraica. La Cantante Multimediale Laurie Anderson ci
porterà nei giorni caldi di una New York (città dove vive e lavora) ancora
con la ferita aperta: e lei (come a Chicago l'11) scelse l'azione, cioè il
concerto-performance per incontrare un pubblico ancora sotto choc che riempì
la Town Hall il 19 settembre... Il "Dopo" è affidato alle voci di
Moni Ovadia e di Faisal Taher impegnati nei Canti per la Pace, ed alla
musica di uno dei più amati ed originali compositori del nostro tempo, l'estone
Arvo Part, nato proprio l'11 settembre di 67 anni fa, il cui nuovo disco in
uscita in questi giorni ha un titolo che contiene la miglior risposta
possibile alle minacce terroristiche e guerrafondaie che agitano i nostri
giorni: Orient-Occident........ Frequenze Terrestri: Alta Brianza 93,90 -
Catania 104,00 - Como 93,90 - Firenze 99,40 - Genova 101,10 - Lecco 93,90 -
Milano 94,00 - Roma 89,50 - Palermo 99,50 - Verona 92,15 - Satellite: da
tutte le piattaforme digitali in chiaro - Infolink: www.radioclassica.net
A
BASSANO SPETTACOLI A 40 GRADI: GRAN FINALE DELLA SEZIONE "I SAPORI DEL
TEATRO" CON "GRAPPALCHEMICA"
Bassano del Grappa, 4 settembre 2002 - Gran finale della Sezione di Opera
Estate Festival Veneto "I Sapori del Teatro" con "GrappAlchemica",
un viaggio tra i segreti del più limpido dei distillati, uno
studio-spettacolo che Antonella Cirigliano e il Gruppo teatrale Lis dedicano
alla Città di Bassano. Fino al 25 agosto un'insolita rappresentazione
itinerante ha portato gli spettatori all'interno di Palazzo Bonaguro -
trasformato per l'occasione in un enorme alambicco - che ha accolto i
visitatori accompagnandoli attraverso un inebriante percorso di
distillazione. Tra magici effluvi sprigionati dalle polveri di vinaccia,
avvolto da odori intensi, a contatto diretto con un mondo tattile
inconsueto, il pubblico è entrato nello spettacolo diventando lui stesso
protagonista e ha assaporato il gusto di un liquido trasparente come l'acqua
ma forte come il fuoco : un elisir di lunga vita di antica memoria in grado
di curare il corpo e di risollevare lo spirito. GrappAlchemica è uno
spettacolo travolgente come un giro in giostra, divertente come una serata
in grapperia con gli amici, magico come una favola d'altri tempi che invece
di essere raccontata viene vissuta in prima persona. Uno spettacolo
difficile da spiegare ma che sicuramente hq lasciato stupefatti tutti coloro
che amano farsi sorprendere da esperienze non comuni. Il rapporto tra cibo e
teatro, tanto ben descritto e rappresentato ne " Il pranzo di Babette
" trova qui nuove prospettive e mentre lì lo spettatore seduto a
tavola partecipa con l'ausilio del gusto, in GrappAlchemica è stato
coinvolto con tutti e cinque i sensi. A partire dal giardino fino su i piani
alti di Palazzo Bonaguro gli spettatori si sono mossi lungo il percorso
creato dal Lis incontrando personaggi e situazioni che gli daranno modo di
vedere, ascoltare, toccare, annusare e assaporare un mondo impregnato degli
aromi e del gusto prepotente della grappa. Lis: Aromi, sapori, stimolazioni
di canali percettivi poco utilizzati sono gli ingredienti base del
linguaggio teatrale di Lis: strumenti per comporre scenari, raccontare
storie e organizzare rituali. La riscoperta di sensazioni sopite diventa per
lo spettatore la via di accesso alle sue memorie più intime e alle pulsioni
dell'istinto; per il Lis lavorare sui cinque sensi significa attingere
all'archivio inconscio che ognuno ha dentro di sé, al serbatoio di forme,
colori, suoni e odori che appartengono al sogno, all'infanzia e al mito. Il
Lis nasce dal singolare incontro di personalità femminili cresciute in
ambiti disciplinari diversi, dal teatro alla danza e alle arti visive, e ha
incentrato fin dall'esordio la sua ricerca sulla costruzione di spazi
scenici penetrabili e sull'interazione fra pubblico e attori. Gli spettacoli
di Lis intrecciano testi, musica dal vivo, performance e citazioni
pittoriche, cercando di realizzare una fruizione teatrale a più dimensioni.
Il Lis ha sede a Milano presso lo Spazio Xpò di Via Benaco 24; xpò@libero.it
Infolink: www.comune.bassano.vi.it
UNA
DOPPIA PERSONALE DI GABRIELE BASILICO E SALVO APRE L'AUTUNNO DI MOSTRE DELLA
GALLERIA D'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DI BERGAMO
Bergamo, 4 settembre 2002 - Le immagini di Gabriele Basilico e i dipinti di
Salvo saranno i protagonisti della mostra Paesaggio Contemporaneo. Dialoghi
tra fotografia e pittura in programma dal 18 settembre al 17 novembre 2002
alla Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo. Questa doppia
personale, curata dal direttore della Gamec Giacinto Di Pietrantonio, offre
al pubblico la possibilità di un confronto ravvicinato tra fotografia e
pittura sullo stesso tema: il paesaggio contemporaneo visto attraverso la
luce, quella zenitale, metallica e contrastata di Basilico, e quella
aurorale, del tramonto e notturna di Salvo. Due diversi approcci ad uno
stesso soggetto, il paesaggio appunto, e i modi con cui l'uomo lo
percepisce, lo immagina, lo abita e lo modifica. Gabriele Basilico (Milano,
1944) è da anni intento alla rappresentazione rigorosamente in bianco e
nero del paesaggio moderno fotografato "non attraverso l'esemplarità
della grande architettura dei maestri del modernismo - sottolinea Di
Pietrantonio - ma, piuttosto, tramite un'azione documentaria della realtà
urbana ed extraurbana di quei luoghi dove l'architettura ortogonale del
moderno si è fatta anonima, disegnando non l'unicità ma la generalità del
paesaggio del nostro tempo". Di questa produzione sterminata saranno
esposte una serie di fotografie relative alle città di Berlino, Milano e
Valencia, provenienti dalla collezione dell' Ivam (Istituto Valenciano de
Arte Moderna) di Valencia a cui si aggiungono quelle che Basilico ha
realizzato a Bergamo su commissione dell'Aceb (Associazione Costruttori
Edili Bergamo), queste ultime visibili per la prima volta. "Di Salvo (Leonforte,
Enna, 1947), della sua pittura rigorosamente a colori forti, acidi e
psichedelici ho scelto - continua il curatore - solo la produzione relativa
ai paesaggi con architetture: rovine classiche, moschee, chiese, stazioni,
bar, paesi e città che dimostrano l'attenzione dedicata dall'artista alla
possibilità di poter ancora rappresentare in pittura il paesaggio, di
poterne dare una nuova immagine, di dare forma all'idea di un luogo".
La ricerca sull'architettura e l'urbanistica di Gabriele Basilico inizia al
termine degli anni '70 e incontra i primi riconoscimenti internazionali alla
metà del decennio successivo. Commissioni pubbliche, lavori in
collaborazione con enti e istituti di ricerca si combinano con una
riflessione autonoma che lo porta ad essere premiato con l'Osella d'oro alla
Biennale di Venezia del 1996 come miglior fotografo nel campo
dell'architettura e ad esporre in sedi prestigiose come la Kunsthaus di
Zurigo e il Centro Cultural de Belèm di Lisbona (1996), la Biennale di
Kwanju (Korea, 1997), l'Ivam di Valencia, il Museo d'Arte Moderna di Buenos
Aires. Sue opere sono presenti, tra le altre, nelle collezioni del Centre
Georges Pompidou, della Fondation Cartier e della Maison Europeénne de la
Photographie (Parigi), dello Stedelijk Museum (Amsterdam), del Museo d'Arte
Moderna di Trento e Rovereto e del Museo National Centro de Arte Reina Sofia
(Madrid). Salvo, attivo fin dagli anni '70, ha operato un precocissimo
"ritorno alla pittura" dopo aver lavorato, nella prima metà di
quel decennio, ad un'indagine di stampo concettuale sulle tematiche della
storia, dell'immagine e della memoria attraverso fotografie, scritte, neon e
incisioni su marmo. La mostra documenta, invece, il lavoro eminentemente
pittorico sul quale l'artista si concentra a partire dal 1973. Oltre ad aver
preso parte a Documenta 5 di Kassel (1972), alla XLI Biennale di Venezia
(1984), l'artista ha avuto personali alla Gam di Bologna (1998), al Museo
Boymans van Beuningen di Rotterdam e al Museo d'Arte Contemporanea di Nîmes
(entrambe nel 1988), al Kunstmuseum di Lucerna (1983) e al Museo Wolfgang di
Essen (1977). In contemporanea con la mostra Paesaggio Contemporaneo.
Dialoghi tra fotografia e pittura, la Gamec apre le porte agli esponenti più
interessanti e promettenti della giovane scena artistica internazionale
attraverso il ciclo di personali ospitate nello spazio della Project Room
Eldorado, per il quale gli artisti sono invitati a concepire un'opera
inedita. Dopo aver accolto gli interventi di Daniele Puppi, Vedovamazzei e
Adrian Paci, Eldorado presenterà, dal 18 settembre al 17 novembre 2002, la
mostra personale di Sislej Xhafa dal titolo Heavy Metal. Sislej Xhafa (Peja,
Kosovo 1970 - vive e lavora a New York) è uno degli artisti più
significativi nel panorama internazionale e una delle voci più provocatorie
nel dibattito artistico su multiculturalità e globalizzazione. Fotografia,
video, installazione, performance e interventi pubblici sono gli strumenti
di cui l'artista si serve per mettere in questione luoghi comuni e
stereotipi del vivere contemporaneo: il suo lavoro, infatti, indaga i
conflitti tra le culture, il tema della clandestinità e la dimensione
politica dell'arte e dell'estetica sempre attraverso i mezzi dell'ironia e
dello spiazzamento delle convenzioni. A partire dal "Padiglione
Clandestino Albanese" alla Biennale di Venezia del 1997 fino ai più
recenti riconoscimenti internazionali, il lavoro di Sislej Xhafa svela con
estrema lucidità i paradossi della civiltà occidentale contemporanea, i
conflitti tra l'Est e l'Ovest e il Sud e il Nord del mondo, il rapporto tra
media, spettacolo e pregiudizi. Sue mostre personali sono state allestite
alla Kunsthalle di Berna (2001), all'Istituto di Cultura Svizzero di New
York (2001), alla Shugo Arts/Rice Gallery di Tokyo e alla galleria Deitch
Project di New York (entrambe nel 2002). Tra le molte esposizioni collettive
cui ha preso parte ricordiamo: Casino 2001 (2002) e Over the Edges (2001)
entrambe allo Smak Museum di Gent (Belgio), le Biennali di Kwanju (Corea) e
BIG Torino (entrambe 2002), la mostra di apertura del Palais de Tokyo
(Parigi, 2002), la Biennale di Istanbul del 2001, Uniform al PS1 di New York
(2001), Manifesta 3 (Lubljana, 2000). Nel 2000 ha ricevuto il Premio Querini
Stampalia - Furla per la giovane arte italiana. Informazioni e prenotazioni
visite guidate: tel. 035 399 528 Sezione didattica: responsabile Giovanna
Brambilla Ranise, tel. 035 399 529 Infolink:
www.gamec.it
LUCI
DI FINE ESTATE TEATRO PER LA STRADA E PER GLI SPAZI APERTI VALLEDORIA 1
SETTEMBRE SASSARI 6 - 7 SETTEMBRE
Milano, 4 settembre 2002 - La manifestazione "Luci di fine estate"
propone pochi ma preziosi spettacoli che figurano tra i gioielli del teatro
per la strada e per gli spazi aperti europeo. Caratteristica importante
della piccola rassegna, che ha toccato prima Valledoria e poi raggiungera'
Sassari, e' la presenza di LES Bleus De Travail e di Cirque En Kit, due
compagnie francesi affermate nel circo contemporaneo, forma
multidisciplinare, che unisce teatro, arti circensi e musica, molto presente
nel panorama delle arti performative in Francia. A confronto presentiamo un
evento di grande effetto, ispirato alla cultura scenica orientale,
realizzato da uno dei maggiori rappresentanti del teatro di gruppo in
Italia, il Teatro Tascabile di Bergamo. La manifestazione, organizzata
dall'Associazione Girovagando che ha curato per sette anni l'omonimo
festival riconosciuto a livello internazionale per la sua qualita' e
particolarita', non vuole e non puo' essere una sostituzione di Girovagando.
Quest'anno per la prima volta, il pubblico sassarese, che negli anni ha
seguito GIROVAGANDO per le strade e piazze di Sassari viene invitato a
contribuire alla riuscita della manifestazione attraverso l'acquisto di un
biglietto per lo spettacolo di cabaret circense, Deja Revue Di Cirque En
Kit, che si svolgera' all'interno del Cortile di Santa Maria. Nel 1997 e nel
1999 la compagnia francese riscosse un grande successo a Sassari e in
Sardegna con gli spettacoli Les Trois Bosses e Tube De Cirque. Gli
spettatori, che negli anni si sono affezionati al teatro di strada, sono
invitati a dimostrare il proprio apprezzamento per il lavoro svolto dalla
nostra associazione e a venire a godere di questo singolare spettacolo, in
cui sette artisti pazzi e naif, ironizzano su un grande mito del nostro
tempo: il Cabaret. L'Associazione Girovagando, forte dell'esperienza
maturata negli anni, e' impegnata anche nella realizzazione del progetto Dal
Sogno alla Piazza - il teatro di strada tra la maschera e il mascheramento
urbano: seminario - mostre fotografiche - multimedialita' che si svolgera'
dal 30 agosto al 5 settembre a Nuoro. Tale progetto viene realizzato insieme
alla seconda edizione di La Piazza dei Sogni. La compagnia navale Sardinia
Ferries, da sempre molto interessata a sostenere importanti manifestazioni
culturali innovative, ha garantito il suo sostegno, divenendo sponsor della
manifestazione. Programma - Valledoria: Domenica, 1 settembre ore 22.00
Piazza del Comune Les Bleus de Travail (Francia) con Sous les Pave's les
Bleus -commedia circo-burlesca. Sassari: Venerdi', 6 Settembre ore 22.00 Cortile di Santa
Maria Cirque
En Kit (Francia) con De'ja' Revue cabaret circense Ingresso:
Euro 6.-/Ridotti Euro 4. Sabato, 7 Settembre 2002 ore 22.00 Piazza Italia
Teatro Tascabile Di Bergamo (Italia) con Storie del Giardini dei Peri Suite
esotica per maschere da cerimonia e trampoli Per informazioni : Theatre en
Vol - Ass. Girovagando Tel./ Fax 079/275705
MERENDA
AL FORUM
Omegna, 4 settembre 2002 - In occasione della Mostra Insetto-Uomo che rimarrà
visitabile al Forum di Omegna fino a novembre, è stata organizzata,
domenica 25 agosto, presso il Forum, un merenda curiosa e particolare: sono
stati infatti serviti insetti cucinati. Tipici della cultura orientale,
considerati piatto prelibato e gustoso, gli insetti, assicurano gli esperti,
oltre ad essere deliziosi da assaggiare, sono anche più nutrienti e più
sani delle carni che la nostra cultura ci ha insegnato ad apprezzare. Quello
del 25 agosto è un momento, all'interno delle attività legate alla mostra,
singolare e curioso che stupirà in modo "gustoso" tutti coloro
che interverranno. E' stata inoltre portata presso il Museo Etnografico e
dello Strumento Musicale a Fiato dal 24 agosto, la mostra Frammenti d'Ecomuseo:
punti di vista su un territorio, che sta ottenendo notevole successo di
pubblico presso la Casa Medievale di Pettenasco. Tre professionisti dello
scatto (Pasini, Finotti e Zerla), interpretano, ognuno con la propria
sensibilità artistica e attraverso i dettagli ripresi nei "siti",
la realtà complessa e multiforme dell'Ecomuseo. La mostra rimarrà aperta a
Quarna fino al 15 settembre 2002 da martedì a domenica dalle 10.30 alle
12.30 e dalle 14 alle 18. Lunedì chiuso. Per informazioni: Forum tel.
0323-866141, fax 0323-867027, fondmaio@forumomegna.org
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CHIAVI
D'ACCESSO
Parma, 4 settembre 2002 - Si apre sabato 7 settembre presso la Galleria S.
Ludovico di Parma, per concludersi il 5 ottobre, un'esposizione antologica
dedicata all'opera dell'artista Germano Attolini. "Chiavi
d'accesso" è il titolo, appropriato e polisemantico, della mostra, che
riprende in effetti quello di una parte della notevole produzione di questo
artista prematuramente scomparso pochi anni fa. Attolini, artisticamente
nato alla scuola di Concetto Pozzati, aveva iniziato il suo purtroppo breve
percorso artistico con lavori di intensa, espressionistica primarietà
espressiva, in cui l'aspetto fortemente materico dei colori elementari era
non meno significativo degli ideogrammi geometricamente imperfetti della sua
prima produzione. Già in questa prima fase si avvertiva in lui il
contrasto-convivenza degli opposti, l'attenzione vivissima sia per l'aspetto
materico, le sostanze, i supporti, sia per l'astrazione ideale, metafisica,
inesprimibile. Nella sua seconda fase, insieme con i contorni netti e
precisi che ricordano molto da vicino Alberto Burri, compare infatti l'uso
sapientemente studiato delle tinte e dei supporti materiali di tipo naturale
o industriale quali il legno e il piombo, che innervano opere dalla
struttura geometrica progressivamente più definita e, parallelamente,
sempre più sfuggente. Nascono così opere che sono vere materializzazioni
di simboli, rimandi enigmatici a linguaggi ignoti, presenti e assenti nello
stesso tempo e nello stesso spazio. La metafisicizzazione dell'arte di
Attolini avanza, paradossalmente, man mano aumenta la sua attenzione
ossessivamente manuale ed artigianica per i materiali. "Germano era un
Homo faber che viaggiava su un'astronave", scrive di lui Alberto
Reggianini. L'ultima serie dei lavori, Bestiario, ne è infatti un esempio
illuminante: nonostante l'utilizzo di supporti aridamente industriali, quali
il vetro e l'alluminio, la precisione chirurgica dei contorni, nettissimi, o
l'apparente, infantile elementarità dei soggetti animali, l'impressione che
se ne ricava è quella dell'apertura di una porta su di un'altra dimensione,
metafisica, liquida, in cui le coordinate spazio-temporali non hanno valore.
Quella dell'astrazione o del sogno. In cui gli animali che si stagliano,
crudi e netti, sul vetro, nei loro tratti schematici, nei loro profili da
stampino per bambini, non sono aride rappresentazioni, né sono fissi, o
immobili, ma sembrano ondeggiare in un liquido ipnotico, pulsare,
trasformarsi proteicamente sotto i nostri occhi, fluttuare pregni di
un'energia propria, ibernata, fossilizzata tra gli strati dei vari
materiali, o tra gli strati diversi della coscienza dell'osservatore,
simboli, segnali di una realtà altra, chiavi d'accesso, appunto, a prima
vista offensivamente elementari, ma in realtà entità ridenti e
polimorfiche, pretesti, affettuoso sberleffo dello spettatore, proprio della
giocosa ironia con cui l'artista trasfigurava le figure in schemi
concettuali, espressione stavolta serissima del suo impegno artistico ed
ambientalista. La mostra è organizzata dall'Assessorato alla Cultura del
Comune di Parma e dalla Fondazione Monte di Parma con la collaborazione
della Fondazione Edison, grazie al contributo della Banca Monte di Parma e
di Barilla. L'esposizione antologica, a cura di Alberto Reggianini e
Cristina Pettenati, sarà aperta tutti i giorni tranne il lunedì dalle 10
alle 13 e dalle 16 alle 19, con ingresso libero. Il catalogo è edito da
Mazzotta.
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