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5 SETTEMBRE 2002
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LA COMMISSIONE
EUROPEA RAZIONALIZZA IL PROCESSO DI COORDINAMENTO DELLE POLITICHE ECONOMICHE E
PER L'OCCUPAZIONE NELL'UE
Bruxelles, 5 settembre 2002 Per assicurare una conduzione più coerente ed
efficace delle politiche, la Commissione europea ha convenuto di razionalizzare
i cicli annuali di coordinamento delle politiche economiche e per l'occupazione.
La Commissione orienterà il coordinamento delle politiche verso una prospettiva
a medio e lungo termine, in linea con la strategia avviata a Lisbona e
completata a Göteborg, e metterà l'accento sull'attuazione delle politiche ed
i risultati concreti. Le relazioni di valutazione dell'attuazione degli
indirizzi di massima per le politiche economiche, della strategia europea per
l'occupazione e della strategia per il mercato interno saranno presentate
simultaneamente a gennaio. Successivamente, in aprile, dopo il Consiglio europeo
di primavera, la Commissione proporrà contemporaneamente degli indirizzi per le
politiche economiche e a favore dell'occupazione destinati agli Stati membri. La
sincronizzazione di questi processi rafforzerà il coordinamento delle politiche
nel loro insieme al fine di accrescere il potenziale di crescita economica
dell'UE e di intensificare l'azione volta a conseguire la piena occupazione
entro l'anno 2010. La razionalizzazione sarà avviata immediatamente in vista
del Consiglio europeo della primavera 2003, dando così una risposta tempestiva
e credibile alla richiesta del Consiglio europeo di Barcellona. "Un
efficace coordinamento delle politiche è essenziale per stimolare la crescita
economica e la creazione di occupazione - hanno dichiarato Pedro Solbes ed Anna
Diamantopoulou, commissari rispettivamente responsabili degli Affari finanziari
ed economici e dell'Occupazione e degli affari sociali. "Questi
miglioramenti sposteranno più sul medio termine la prospettiva della conduzione
delle politiche e daranno maggior rilievo all'effettiva attuazione delle
politiche e quindi ai risultati concreti per i cittadini europei in termini di
occupazione e di prosperità. Una maggiore trasparenza, una più forte coerenza
delle politiche e un maggiore impegno di tutti gli interessati agevoleranno i
progressi verso il conseguimento degli ambiziosi obiettivi economici che l'UE si
è posta a Lisbona. Siamo impegnati a fare la nostra parte nel realizzare
l'obiettivo di diventare l'economia basata sulla conoscenza più competitiva e
dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile
con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale". L'UE
ha sviluppato un quadro esauriente di coordinamento delle politiche, che
comprende in particolare gli indirizzi di massima per le politiche economiche e
la strategia europea per l'occupazione, che include a sua volta gli orientamenti
per l'occupazione e le relative raccomandazioni. Tuttavia il diverso calendario
del ciclo annuale dei due processi e l'aggiunta nel corso degli anni di nuovi
elementi ad hoc hanno complicato, presumibilmente in modo poco razionale, il
processo di coordinamento. Il vertice di Barcellona ha chiesto un miglioramento
del coordinamento, che le modifiche ora convenute dalla Commissione si
propongono appunto di realizzare. La Commissione ha delineato un progetto di
razionalizzazione del ciclo di coordinamento delle politiche. Essa rifletterà
ancora sul modo di inserire nel modello proposto altri processi, in particolare
il processo aperto di coordinamento nel settore della protezione sociale, che
raggruppa attualmente i temi dell'inclusione sociale e delle pensioni. Le
principali modifiche introdotte dalla Commissione sono le seguenti: Un ciclo di
coordinamento delle politiche a livello UE più efficace e più chiaramente
articolato La Commissione organizzerà i processi di coordinamento esistenti
intorno a pochi momenti chiave, per rendere il ciclo di coordinamento più
trasparente ed intelligibile e aumentarne dunque la visibilità e l'impatto. Gli
elementi principali sono: Il 'pacchetto di valutazione dell'attuazione'
(gennaio) La Commissione presenterà le conclusioni del suo esame
dell'attuazione degli indirizzi impartiti a livello UE nella forma di un
pacchetto di relazioni di valutazione, insieme e a sostegno della sua relazione
di primavera al Consiglio europeo di primavera dedicato alle questioni
economiche e sociali. Il 'pacchetto di valutazione', che comprenderà la
relazione sull'attuazione degli indirizzi di massima per le politiche
economiche, il progetto di relazione comune sull'occupazione e la relazione
sull'attuazione della strategia per il mercato interno, conterrà una
valutazione particolareggiata delle misure di attuazione delle varie politiche.
La 'relazione di primavera', dal canto suo, rimarrà il contributo strategico
della Commissione al Consiglio europeo di primavera. Esso continuerà ad
evidenziare i principali problemi e a presentare le priorità politiche
strategiche della Commissione per l'UE. Il 'pacchetto di raccomandazioni'
(aprile) Sulla base degli indirizzi politici generali impartiti dal Consiglio
europeo di primavera, la Commissione definirà e presenterà le sue proposte per
le misure da prendere nei vari settori in un 'pacchetto di raccomandazioni'
comprendenti gli indirizzi di massima per le politiche economiche, gli
orientamenti per l'occupazione e le raccomandazioni per l'occupazione. Dopo che
il pacchetto sarà stato esaminato dal Parlamento europeo e dalle competenti
formazioni del Consiglio, il Consiglio europeo di giugno trarrà le conclusioni
politiche. Infine le competenti formazioni del Consiglio adotteranno formalmente
gli indirizzi di massima per le politiche economiche, gli orientamenti per
l'occupazione e le raccomandazioni per l'occupazione. Una maggiore efficacia La
Commissione intende anche migliorare ulteriormente l'efficacia del coordinamento
delle politiche a livello UE. I due principali cambiamenti proposti a tal fine
sono i seguenti: Porre l'accento più sul medio termine nell'elaborazione degli
indirizzi politici - Orientare più verso il medio termine la strategia
economica e in materia di occupazione dell'UE rafforzerà il carattere
strategico degli indirizzi di massima per le politiche economiche e della
strategia europea per l'occupazione. Si assicurerà così la stabilità degli
indirizzi politici dell'UE e si faciliterà un efficace monitoraggio
dell'attuazione. Se il 'pacchetto di raccomandazioni' continuerà ad essere
presentato ogni anno, esso assumerà un più chiaro orientamento verso il medio
termine e sarà di norma completamente rivisto solo ogni tre anni. Negli anni
intermedi, ci si limiterà ad apportare gli adattamenti richiesti
dall'evoluzione dell'economia e dai progressi realizzati sotto il profilo
dell'attuazione. Nel complesso l'orientamento più strategico dovrebbe
accrescere la visibilità, la prevedibilità e l'impatto degli indirizzi
politici a livello UE. Miglioramento della coerenza delle politiche - La
coerenza del 'pacchetto di raccomandazioni ' sarà migliorata specificando più
chiaramente le questioni da trattare nei vari strumenti. Pur mantenendo il ruolo
centrale degli indirizzi di massima per le politiche economiche per il
coordinamento delle politiche economiche e il ruolo più specifico degli
orientamenti per l'occupazione nella definizione dei principi e delle modalità
di coordinamento delle politiche in materia di occupazione, in piena coerenza
con gli indirizzi di massima, la complementarità degli strumenti sarà
migliorata ed i messaggi politici di base risulteranno rafforzati.
GRUPPO
GENERALI: DANNI PER 90 MILIONI DI EURO DALLE ALLUVIONI IN EUROPA
Milano, 5 settembre 2002 - In relazione alle gravi alluvioni che hanno colpito
gran parte dell'Europa, il Gruppo Generali comunica che, sulla base degli
elementi disponibili, l'esposizione netta del Gruppo dovrebbe ammontare a circa
90 milioni di euro, dei quali circa 50 milioni in Germania.
TIM: CARLO
BUORA NOMINATO PRESIDENTE IL CDA APPROVA I RISULTATI DEL 1° SEMESTRE 2002
GRUPPO TIM RISULTATO OPERATIVO: 1.684 MILIONI DI EURO, + 4,1% UTILE NETTO
CONSOLIDATO DI SPETTANZA DELLA CAPOGRUPPO TIM IN AUMENTO E PARI A : 1.295
MILIONI DI EURO, +79,9%
Milano, 5 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Tim (Gruppo
Telecom Italia), in apertura di riunione ha preso atto delle dimissioni di
Enrico Bondi dalla carica di presidente e da membro del consiglio di
amministrazione e ha cooptato come amministratore, in sua sostituzione, Enrico
Parazzini rivolgendo ad Enrico Bondi un vivo ringraziamento per il lavoro
svolto. Il CdA ha quindi deliberato di conferire la carica di presidente a Carlo
Orazio Buora, già vicepresidente della società, conferendogli le stesse
deleghe già attribuite ad Enrico Bondi e quella di vicepresidente al
consigliere Gianni Mion, munito della firma sociale e della rappresentanza
legale in caso di assenza o impedimento del presidente. Il CdA di Tim,
presieduto da Carlo Buora, ha approvato ieri, su proposta dell´Amministratore
Delegato Marco De Benedetti, la relazione semestrale al 30 giugno 2002. Nel 1°
semestre 2002 i ricavi del Gruppo Tim sono pari a 5.185 milioni di euro, con una
crescita del 5,2% rispetto allo stesso periodo del 2001 (4.930 milioni di euro).
Tale crescita raggiunge l'8,8% se depurata dalla svalutazione dei tassi di
cambio medi avvenuta nel periodo giugno 2001- giugno 2002 per il Brasile ed il
Venezuela. Il Margine Operativo Lordo (Mol) è pari a 2.488 milioni di euro e
registra un aumento del 4,7% rispetto allo stesso periodo del 2001 (2.376
milioni di euro); al netto della suddetta svalutazione dei tassi di cambio medi,
l'incremento del Mol è pari al 6,7%. L´incidenza del MOL sui ricavi totali è
del 48% (48,2% nel 1° primo semestre 2001). Il Risultato Operativo è pari a
1.684 milioni di euro e registra una crescita del 4,1% rispetto al 1° semestre
2001 (1.617 milioni di euro). L´utile consolidato del periodo di spettanza
della Capogruppo Tim è pari a 1.295 milioni di euro e ha registrato un
incremento, rispetto al 1° semestre 2001, del 79,9% quando era pari a 720
milioni di euro. A tale risultato hanno contribuito per 647 milioni di euro le
plusvalenze straordinarie derivanti dalla cessione delle quote di minoranza
negli operatori Bouygues Télécom e Mobilkom Austria. Gli investimenti del
Gruppo Tim ammontano a 646 milioni di euro contro 3.464 milioni di euro del 1°semestre
2001, caratterizzato da notevoli investimenti effettuati nel 2001 per le licenze
di telecomunicazioni e lo sviluppo delle partecipate estere. Nel 1° semestre
2002 gli investimenti si sono concentrati principalmente nell´ambito
tecnologico e nel potenziamento della rete. In particolare, gli investimenti
industriali sono pari a 583 milioni di euro e gli investimenti finanziari sono
pari a 63 milioni di euro. Il free cash flow operativo (Risultato
Operativo+Ammortamenti-Investimenti Industriali-Variazione del Capitale
Circolante), pari a 1.556 milioni di euro, evidenzia un miglioramento di 913
milioni di euro rispetto al primo semestre 2001 per effetto dell´incremento del
risultato operativo (+4,1%) e del minor livello degli investimenti effettuati
nel primo semestre 2002 rispetto allo stesso periodo del 2001. L´indebitamento
finanziario netto ammonta a 614 milioni di euro con una diminuzione, rispetto al
31 dicembre 2001, pari a 918 milioni di euro dopo il pagamento di dividendi per
2.022 milioni di euro. Al significativo miglioramento ha contribuito, tra
l'altro, per circa 1.500 milioni di euro, l´incasso del prezzo di cessione
delle partecipazioni in Bouygues Télécom e in Mobilkom Austria. Al 30 giugno
2002 il numero delle linee mobili del Gruppo TIM è pari a circa 36,4 milioni
(escluse le linee mobili di Bouygues Télécom, del gruppo Mobilkom Austria ed
Amena), segnando un incremento del 15,2% rispetto al dato omogeneo al 30 giugno
2001 (31,6 milioni). Il personale del Gruppo Tim è pari a 17.137 unità con un
incremento di 416 unità rispetto al 31 dicembre 2001. Tim S.p.A. - Nel 1°
semestre 2002 i ricavi raggiungono i 4.190 milioni di euro, a fronte dei 4.011
milioni di euro del 1° semestre 2001, con una crescita del 4,5%. I ricavi da
servizi a valore aggiunto (Vas) pari a 333 milioni di euro aumentano di oltre il
40% rispetto al 1° semestre 2001. Il Margine Operativo Lordo (Mol) si attesta a
2.182 milioni di euro con una crescita rispetto al 1° semestre 2001 del 4,6%
(2.086 milioni di euro). Il rapporto del MOL sui ricavi totali è pari al 52,1%
(52% nel primo semestre 2001). Il Risultato Operativo ammonta a 1.613 milioni di
euro e presenta una diminuzione dell'1,5% (1.638 milioni di euro nel primo
semestre 2001) principalmente per effetto di due fenomeni: l´ammortamento ai
fini fiscali della licenza UMTS, avviato a gennaio 2002, e la revisione dei
criteri contabili relativi agli ammortamenti tecnici. L´utile netto del periodo
è pari a 982 milioni di euro (1.152 milioni di euro nell'analogo periodo del
2001) con un´incidenza del 23,4% sui ricavi totali (28,7% nel primo semestre
2001). La riduzione, pari al 14,8%, è dovuta principalmente alla maggiore
incidenza delle imposte. Gli investimenti ammontano in totale a 1.031 milioni di
euro, di cui 256 milioni per investimenti industriali e 775 milioni per
investimenti finanziari in favore di società controllate. L´indebitamento
finanziario netto risulta pari a 495 milioni di euro. Tim, con circa 24,2
milioni di linee al 30 giugno 2002 (+6,9% rispetto al 30 giugno 2001), conferma
la sua posizione di leader nel mercato domestico. Risultati al 30 giugno 2002
delle principali controllate e collegate estere del Gruppo Tim Società
controllate America Latina Brasile (cambio medio real/euro 0,456291808) - Gruppo
Tim Brasil I primi sei mesi del 2002 mostrano una positiva evoluzione delle
attività del Gruppo Tim Brasil. In particolare si segnala che i tre operatori
GSM di Tim Brasil sono ormai in procinto di raggiungere la piena operatività in
attesa dell´autorizzazione ad operare da parte degli organismi di controllo del
mercato telefonico brasiliano. I ricavi consolidati di Tim Brasil, pari a 1.288
milioni di reais, sono cresciuti del 19,7% rispetto al 1° semestre 2001
principalmente grazie all´espansione del traffico, determinato dall´incremento
del numero dei clienti (+13%), registrato dalle società già operative (Tele
Celular Sul, Tele Nordeste Celular e Tim Maxitel) e alla crescita delle tariffe
di interconnessione. Il Margine Operativo Lordo consolidato, pari a 440 milioni
di reais, aumenta del 2,8% rispetto al periodo precedente e sconta gli oneri
sostenuti per le tre società GSM in start-up (Portale Sao Paulo, Portale Rio
Norte, TIM Celular Centro Sul). Il Risultato Operativo consolidato, pari a 53
milioni di reais, presenta un incremento del 65,6% rispetto al 1° semestre
2001, essenzialmente per i minori stanziamenti ai fondi svalutazione crediti e
per la riduzione degli ammortamenti del periodo, per il contenimento degli
investimenti focalizzati al mantenimento dell'efficienza attuale della rete, in
attesa dell'operatività del servizio GSM. In dettaglio i principali risultati
delle società operative del Gruppo Tim Brasil: Il Gruppo Tele Nordeste Celular,
che gestisce i servizi di rete mobile nella regione nord-orientale del Brasile,
ha conseguito nel 1° semestre 2002 ricavi per 469 milioni di reais con un
incremento pari al 10,4% rispetto all´analogo periodo del 2001. Il Margine
Operativo Lordo (MOL) si attesta a 247 milioni di reais, con un incremento pari
al 25,4% rispetto al 1° semestre 2001. L´incidenza del MOL sui ricavi è pari
al 52,7% (46,4% nel 1° semestre 2001). Il Risultato Operativo, pari a 121
milioni di reais, segna un incremento del 37,5% rispetto al 1° semestre 2001.
Il Gruppo Tele Celular Sul, che gestisce i servizi di rete mobile nella regione
sud del Brasile, ha conseguito, nel 1° semestre 2002, ricavi per 466 milioni di
reais con un incremento pari al 20,4% rispetto all´analogo periodo del 2001. Il
Margine Operativo Lordo (Mol) è pari a 216 milioni di reais, con un incremento
pari al 21,3% rispetto al 1° semestre 2001. L´incidenza del MOL sui ricavi è
pari al 46,4% (46% nel 1° semestre 2001). Il Risultato Operativo, pari a 94
milioni di reais, segna un incremento del 17,5% rispetto al 1° semestre 2001.
Il Gruppo Tim Maxitel, che gestisce i servizi di telefonia mobile nelle zone di
Minas Gerais, Bahia e Sergipe, ha conseguito, nel 1° semestre 2002, ricavi per
357 milioni di reais con un incremento pari al 33,7% rispetto all´analogo
periodo del 2001. Il Margine Operativo Lordo (Mol) e´ pari a 136 milioni di
reais con un incremento pari al 115,9% rispetto all´analogo periodo del 2001. L´incidenza
del MOL sui ricavi è pari al 38,1% (23,6% nel 1° semestre 2001). Il Risultato
Operativo risulta pari a 25 milioni di reais contro un risultato operativo
negativo nel 1° semestre 2001 (-37 milioni di reais). Peru´ (cambio medio
nuevo sol/euro 0,321931590) Tim Perù ha iniziato la propria attività nel
gennaio 2001. Nel 1° semestre 2002 ha conseguito ricavi per 112 milioni di
nuevo soles rispetto ai 33 milioni di nuevo soles dell´analogo periodo del
2001. Il Margine Operativo Lordo (MOL) è pari a -70 milioni di nuevo soles
contro i -88 milioni di nuevo soles del 1° semestre 2001. Il Risultato
Operativo è pari a -122 milioni di nuevo soles, contro -109 milioni dell´analogo
periodo del 2001. Essendo la società operativa da poco più di un anno, e
quindi ancora in piena fase di start up, il MOL ed il risultato operativo
restano negativi. Venezuela (cambio puntuale bolivar/euro 0,000741088) Nel 1°
semestre 2002 Corporacion Digitel ha conseguito ricavi per 111.486 milioni di
bolivares con un incremento pari al 59,7% rispetto all´analogo periodo del 2001
(69.816 milioni di bolivares). Il Margine Operativo Lordo (MOL) è pari a 22.433
milioni di bolivares contro i 4.848 milioni di bolivares del 1° semestre 2001.
L´incidenza del MOL sui ricavi è pari al 20,1%, rispetto al 6,9% registrato
nel 1° semestre 2001. Il Risultato Operativo e´ pari a 2.590 milioni di
bolivares contro i -7.122 milioni di bolivares del 1° semestre 2001. Europa
Grecia Nel 1° semestre 2002 il Gruppo Stet Hellas ha conseguito ricavi per 304
milioni di euro (+21,1% rispetto all´analogo periodo del 2001). Il Margine
Operativo Lordo (Mol) è pari a 109 milioni di euro (+28,2%) con un´incidenza
del MOL sui ricavi pari al 35,9% rispetto al 33,9% registrato nel 1° semestre
2001. Il Risultato Operativo è pari a 53 milioni di euro con un incremento del
26,2% rispetto al 1° semestre 2001. Nel mese di agosto Tim, attraverso Tim
International, ha acquisito il 17,45% di Stet Hellas da Verizon diventando così
l'unico socio industriale della società con una quota complessiva dell'81,4%.
Società collegate (consolidate con il metodo del patrimonio netto) Turchia
(cambio puntuale lira turca/euro 0,000000641) Is Tim è diventata operativa a
fine marzo del 2001. Nel 1° semestre 2002 la Società ha conseguito ricavi per
51.674 miliardi di lire turche. Il Margine Operativo Lordo (Mol) e´ pari a
-89.331 miliardi di lire turche. Il Risultato Operativo e´ pari a -306.558
miliardi di lire turche. Scelte innovative di corporate governance In linea con
la scelta di rafforzare le proprie regole di Corporate Governance rendendole
ancora più moderne, efficienti ed allineate con le best practices
internazionali, il Consiglio di Amministrazione di TIM ha inoltre approvato una
serie di principi di comportamento circa le modalità di realizzazione delle
operazioni con parti correlate, in primis gli amministratori e i sindaci, ivi
comprese le operazioni infragruppo. Tali principi di comportamento sono volti in
particolare a garantire un'effettiva correttezza e trasparenza procedurale e
sostanziale in materia, assicurando nel contempo una piena
corresponsabilizzazione dell'intero Consiglio di Amministrazione nelle relative
deliberazioni. Nello stesso tempo sono state formalizzate, con apposita
procedura, regole interne per la raccolta e la comunicazione al Collegio
Sindacale - ai sensi dell'art. 150, comma 1, T.U.F. - delle più ampie
informazioni inerenti alle operazioni con parti correlate, le operazioni di
maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale, nonché quelle atipiche o
inusuali. Le procedure e i principi di cui sopra saranno reperibili sul sito www.tim.it
a partire dal prossimo 6 settembre.
SEAT
PG:NOMINATO PRESIDENTE RICCARDO PERISSICH. APPROVATI I RISULTATI DEL PRIMO
SEMESTRE 2002 MIGLIORANO I RISULTATI ECONOMICO-FINANZIARI · CONFERMATO MOL
POSITIVO NELL'AREA INTERNET RICAVI CONSOLIDATI 871 MILIONI DI EURO (+ 5,5%
RISPETTO AL 1° SEMESTRE 2001)
Milano, 5 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Seat Pagine Gialle
(Gruppo Telecom Italia) in apertura di riunione ha preso atto delle dimissioni
di Enrico Bondi dalla carica di Presidente e da membro del consiglio di
amministrazione e ha cooptato in sua sostituzione Riccardo Perissich, che è
stato altresì nominato Presidente, rivolgendo a Enrico Bondi un vivo
ringraziamento per il lavoro svolto. Il CdA ha quindi approvato i risultati del
Gruppo per il primo semestre dell'esercizio 2002. In un contesto congiunturale
particolarmente difficile, caratterizzato da una contrazione superiore al 4% del
mercato pubblicitario in Italia, i ricavi consolidati superano gli 870 milioni
di euro con un incremento del 5,5% rispetto al primo semestre del 2001*, che
corrisponde a una crescita del 2,6% a parità di perimetro di consolidamento.
Nel corso del semestre l'azione del management è stata finalizzata a migliorare
l'efficienza, a razionalizzare la struttura e le attività e a sviluppare le
sinergie tra le diverse aree di business. Tutte le aree infatti, a partire da
Internet, hanno raggiunto un margine operativo lordo positivo, l'unica eccezione
è l'area della televisione, dove prosegue l'azione di razionalizzazione e
rilancio. Il margine operativo lordo consolidato è cresciuto raggiungendo i 209
milioni di euro, con un incremento del 46%, rispetto ai 143 milioni del periodo
gennaio-giugno 2001*, e un'incidenza sui ricavi pari al 24% circa (17% nel primo
semestre 2001). Il risultato operativo lordo consolidato, prima
dell'ammortamento del goodwill si attesta a circa 108 milioni di euro (+113%
rispetto al primo semestre 2001*). Anche il risultato operativo è positivo per
19 milioni di euro, contro una perdita di 42 milioni di euro del primo semestre
del 2001*. Per l'intero esercizio è previsto un significativo miglioramento
operativo rispetto all'anno precedente con una ulteriore accelerazione nella
seconda parte dell'anno, grazie anche alla stagionalità dell'Area Directories
che genera nel secondo semestre più del 60% dei ricavi. Dopo avere scontato
oneri finanziari netti per 43 milioni di euro, il conto economico consolidato
del semestre si chiude con un risultato ante imposte negativo per 40 milioni di
euro con un deciso miglioramento rispetto al 1° sem. 2001 in cui la perdita
ammontava a 98 milioni di euro e con una perdita netta di competenza del gruppo
di 14 milioni di euro (77 milioni nel 1° sem. 2001). Il free cash flow
operativo raggiunge nel periodo 122 milioni di euro (-258 milioni di euro nel
primo semestre 2001) e contribuisce in maniera determinante alla riduzione dell'
indebitamento finanziario netto consolidato, sceso a 784 milioni di euro
rispetto ai 922 milioni di euro a fine 2001. E' proseguita l'opera di
razionalizzazione delle strutture societarie del gruppo con la riduzione del
numero delle società partecipate operative da oltre 200 a 143. Nel corso del
primo semestre, dopo la cessione di Mondus sono state dismesse alcune
partecipazioni nel settore Internet. Successivamente alla chiusura del semestre,
nei mesi di luglio e agosto, sono state perfezionate la vendita di Datahouse e
della partecipazione detenuta nel fondo chiuso Wisequity. Gli effetti finanziari
di queste ultime cessioni saranno riflessi nella seconda parte dell'esercizio.
Alla fine del semestre il personale del gruppo si è ridotto passando da 9.264
unità del 31 dicembre 2001, a 8.300 . *Il conto economico del primo semestre
2001 è stato riclassificato per adeguarlo allo schema adottato dal gruppo
Telecom Italia, ricomprendendo tra i costi operativi alcuni oneri di natura non
ricorrente in precedenza contabilizzati al di sotto del risultato operativo. Per
effetto dell'adozione del nuovo schema, il margine operativo lordo consolidato
del primo semestre 2001 è pertanto pari a 143,5 milioni di euro (rispetto ai
151,4 riportati nella semestrale 2001 del Gruppo Seat Pagine Gialle), il
risultato operativo prima del goodwill raggiunge 50,7 milioni di euro (contro 64
milioni) e il risultato operativo è negativo per 41,8 milioni di euro (contro
una perdita di 32,6 milioni). Tali differenze, trattandosi di una mera
riclassifica all'interno del conto economico, hanno trovato precisa
compensazione in minori oneri finanziari e in minori oneri per componenti
straordinari. Seat Pagine Gialle S.p.A. Seat Pg S.p.A. chiude il primo semestre
2002 con ricavi pari a 459 milioni di euro (+5,2 % rispetto al primo semestre
2001). Il margine operativo lordo è pari a 209 milioni di euro in crescita del
17,7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, con una incidenza sui
ricavi del 45,3 % (40,6 % nel primo semestre 2001). Il risultato operativo, pari
a oltre 100 milioni di euro, cresce del 30,7% ( 77 milioni di euro nel primo
semestre 2001), mentre il risultato netto è negativo per 8 milioni di euro (nel
primo semestre 2001 la perdita era stata di 64 milioni di euro). L'andamento
delle Aree di Business - In un mercato pubblicitario ancora in difficoltà,
l'area delle Directories raggiunge nel semestre ricavi per circa 456 milioni di
euro con una crescita del 4,6% rispetto allo stesso periodo del 2001 e un
significativo miglioramento dei margini di redditività, che a livello di MOL
crescono dal 46 al 51%. Particolarmente importante è la crescita di Pagine
Gialle On Line e dei nuovi prodotti commercializzati, oltre all'aumento del 5,8%
dei ricavi di Thomson, in buona misura legato allo sviluppo della base clienti.
L'opera di razionalizzazione delle attività Internet e lo sviluppo dei servizi
Adsl hanno permesso all'area di conseguire un margine operativo lordo positivo
(circa 1 milione di euro nell'intero semestre) per il secondo trimestre
consecutivo, nonostante le spese pubblicitarie sostenute per il lancio della
nuova gamma dei prodotti di accesso a Internet. Seat è l'unico operatore
Internet quotato in Italia ad aver raggiunto questo risultato. In termini
omogenei (tenuto conto che alcune società dismesse o in via di cessione sono
state escluse dal perimetro del 2002) i ricavi sono sostanzialmente stabili
rispetto a quelli del primo semestre 2001 e si attestano a 66 milioni di euro. A
fine giugno, gli utenti attivi a 45 giorni hanno raggiunto 1,98 milioni (274mila
dei quali abbonati ai servizi Adsl), mentre è stata avviata con risultati
preliminari soddisfacenti la commercializzazione di Virgilio Presenza e Pg Net,
i nuovi prodotti che offrono spazio a pagamento sul motore di ricerca di
Virgilio. I ricavi dell' area Office Products & Services (Gruppo Buffetti)
sono pari nel semestre a 147 milioni di euro con un incremento del 16% rispetto
al primo semestre del 2001 (in termini omogenei la crescita è del 12% circa),
mentre quelli dell' area Televisione (La7-Mtv Italia) raggiungono euro 41
milioni (+8%), quelli dell'area Directory Assistance 79 milioni (-3,9%) e quelli
della Business Information 80 milioni (+25% per effetto del più ampio perimetro
di consolidamento). Il Consiglio di Amministrazione, in linea con la scelta
della Capogruppo di rafforzare le proprie Regole di Corporate Governance
rendendole ancora più efficienti ed allineate con le best practices
internazionali e alle nuove regole richieste dall'Autorità di mercato, ha
approvato una serie di principi di comportamento circa le modalità di
realizzazione delle operazioni con parti correlate, in primis gli amministratori
e i sindaci, ivi comprese le operazioni infragruppo. Tali principi di
comportamento sono volti in particolare a garantire un'effettiva correttezza e
trasparenza procedurale e sostanziale in materia, assicurando nel contempo una
piena corresponsabilizzazione dell'intero Consiglio di Amministrazione nelle
relative deliberazioni. Nello stesso tempo sono state formalizzate, con apposita
procedura, regole interne per la raccolta e la comunicazione al Collegio
Sindacale -ai sensi dell'art. 150, comma 1, T.U.F.- delle più ampie
informazioni inerenti alle operazioni con parti correlate, le operazioni di
maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale, nonché quelle atipiche o
inusuali.Infolink: www.seat.it.
SANPAOLO IMI:
SEGNALI DI RIPRESA NEL SECONDO TRIMESTRE IL CALO DELLE COMMISSIONI COMPENSATO
DALLA CRESCITA DI ALTRE COMPONENTI DI RICAVO
Torino, 5 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Sanpaolo Imi ha
approvato la relazione sull'andamento del Gruppo nel secondo trimestre 2002: si
tratta dei primi risultati che consolidano integralmente i dati di Cardine
Banca, la cui fusione in Sanpaolo Imi ha avuto efficacia giuridica a partire dal
1° giugno, ma i cui effetti fiscali e contabili decorrono dal 1° gennaio 2002
1 . In un contesto di mercato molto difficile il Gruppo Sanpaolo Imi ha saputo
contrastare l'inevitabile flessione dei flussi commissionali con una crescita
delle altre componenti di ricavo e realizzare pertanto nel trimestre un aumento
di tutti i margini reddituali rispetto al primo trimestre dell'anno. A tale
risultato ha contribuito anche il nuovo mix di business del Gruppo risultante
dalla fusione con il Gruppo Cardine che presenta una minor esposizione alla
volatilità dei mercati e dei servizi finanziari ed una maggiore componente
legata all'intermediazione bancaria. Il margine di intermediazione del secondo
trimestre si attesta a 1.902 milioni di euro in crescita rispetto ai 1.757 dello
scorso marzo. Il risultato di gestione sale a 704 milioni di euro rispetto ai
604 realizzati nel primo trimestre. L'utile ordinario trimestrale risulta pari a
504 milioni di euro, in crescita rispetto ai 407 milioni dei primi tre mesi del
2002. Infine, l'utile netto del secondo trimestre si attesta a 324 milioni di
euro, rispetto al risultato del primo trimestre, pari a 277 milioni di euro.
L'inversione di tendenza rispetto al primo trimestre non è stata comunque
sufficiente a riportare i risultati reddituali sui livelli dell'analogo periodo
dello scorso esercizio, caratterizzato ancora da ben diversi andamenti
macroeconomici. Il confronto dei primi due trimestri del 2002 rispetto alla
semestrale 2001 pro-forma mostra infatti ancora variazioni negative ma in
tendenziale miglioramento rispetto al confronto su base annua del primo
trimestre: la flessione del margine di intermediazione passa dal 6,8% al 5,5%,
il calo del risultato di gestione si riduce dal 18,0% al 14,8%, mentre la
contrazione dell'utile ordinario diminuisce dal 26,5% al 15,9%. Più in
particolare, la flessione delle commissioni nette dell'1,3% rispetto al primo
trimestre è imputabile alla componente di servizi da risparmio gestito e alla
caduta dei corsi azionari che ha determinato una significa svalutazione delle
masse in gestione ed una ricomposizione delle attività finanziarie della
clientela verso forme di investimento a minor contenuto azionario e con minori
margini reddituali. Da sottolineare tuttavia la tenuta delle quote di mercato e
la capacità di reazione del Gruppo: a fronte di una svalutazione degli stock di
risparmio gestito di oltre 7 miliardi di euro da inizio anno, la raccolta netta
nel semestre è stata pari a circa 1,5 miliardi di euro, grazie al significativo
contributo della componente assicurativa (4,1 miliardi di euro di raccolta netta
nel semestre, che confermano la leadership del Gruppo nel settore bancassurance)
e alla positiva raccolta fondi delle reti Cardine e del Banco di Napoli. Le
masse gestite a fine giugno si attestano quindi a circa 133 miliardi di euro. In
crescita il risparmio amministrato: nel semestre il comparto ha registrato un
flusso netto di 4,3 miliardi di euro, in gran parte riconducibile alla Rete
Sanpaolo e a Banca Fideuram, che ha portato la consistenza complessiva a 88,9
miliardi di euro. Complessivamente, di fronte ad un trend negativo e ad una
forte volatilità di mercato e ad una parallela crescente esigenza di protezione
del risparmio, il Gruppo ha risposto da un lato con prodotti di natura
assicurativa previdenziale o a capitale garantito, volti ad un allungamento
dell'orizzonte di investimento, dall'altro con nuovi prodotti per la gestione
della liquidità. Il margine di interesse del secondo trimestre risulta pari a
953 milioni di euro, in crescita del 2,8% rispetto al dato dei primi tre mesi
(pari a 927 milioni di euro) grazie da un lato ad un buon andamento delle masse,
interessate al loro interno da una significativa ricomposizione, e dall'altro
alla stabilizzazione dei tassi e dei relativi spread. In particolare, la
raccolta diretta, pari a 136,7 miliardi di euro - e in crescita dello 0,9% da
marzo, dell'1,4% da inizio anno e del 4,5% su base annua - ha visto una forte
dinamica della componente a breve, che ha anche beneficiato dei rientri di
capitali ricollegabili allo "scudo fiscale". 1 Al fine di fornire un
riferimento omogeneo, sono stati ricostruiti dati pro-forma a perimetro di
consolidamento costante per tutto il 2001 e per il primo trimestre 2002 al quale
fanno riferimento tutte le variazioni andamentali. Gli impieghi a clientela,
pari a circa 124 miliardi di euro e in leggera flessione (-1,7% rispetto a marzo
e -0,8% rispetto a inizio anno), hanno viceversa visto una significativa
dinamica dei crediti a medio-lungo termine e, in particolare, dei mutui-casa
alle famiglie e dei finanziamenti ad enti pubblici o per progetti
infrastrutturali. Positiva anche la dinamica dei profitti da operazioni
finanziarie, pari a 125 milioni di euro (+48,8% rispetto al primo trimestre), i
quali hanno beneficiato, oltre che dell'attività tipica sui mercati finanziari,
del collocamento nel trimestre di titoli strutturati per rispondere alle
crescenti esigenze della clientela retail di combinare protezione del capitale e
rendimenti minimi garantiti con la possibilità di beneficiare di possibili
miglioramenti dei mercati borsistici. Significativo è stato anche nel trimestre
il contributo dei dividendi su partecipazioni e degli utili delle società
valutate al patrimonio netto, pari nel trimestre a 136 milioni di euro, rispetto
ai 49 milioni di euro del primo trimestre. Si tratta di una posta importante in
quanto include il risultato netto delle compagnie vita del Gruppo, la quota
parte degli utili di banche con le quali vi sono rapporti di collaborazione
strategica - come Cr Firenze e Cr Forlì - nonché i dividendi del portafoglio
partecipativo, che vengono in gran parte corrisposti nel secondo trimestre. Sul
fronte dei costi, le spese amministrative, pari a 1.177 milioni di euro,
nonostante il leggero aumento rispetto al trimestre precedente sono in linea con
gli oneri sostenuti nello scorso esercizio. In particolare le spese per il
personale, pari a 722 milioni di euro, mostrano un aumento del +3,3% sul primo
trimestre in gran parte riconducibile al rinnovo del contratto collettivo;
tuttavia, se rapportate al secondo trimestre dello scorso esercizio, più
omogeneo in termini di competenze contrattuali, risultano in flessione di circa
il 3%. Per quello che riguarda le altre spese amministrative, è proseguita la
politica di razionalizzazione e riduzione degli oneri ordinari per fare spazio a
nuovi progetti, soprattutto volti ad accelerare i processi di integrazione in
corso. Gli accantonamenti e rettifiche nette su crediti e immobilizzazioni
finanziarie, pari a 157 milioni di euro, sono stati sostanzialmente in linea con
quelli del primo trimestre, mentre mostrano un calo significativo rispetto alla
media sia annua sia semestrale dello scorso esercizio. Da sottolineare il
mantenimento di un buon livello di qualità del portafoglio crediti: le
sofferenze nette sono risultate pari a 1.420 milioni di euro, mentre le partite
incagliate nette sono uguali a 1.439, con un'incidenza sul portafoglio crediti
rispettivamente dell'1,1% e dell'1,2%, invariata rispetto a fine 2001. I crediti
netti verso i paesi considerati a rischio ammontano a fine giugno a 90 milioni
di euro, in calo rispetto ai 114 milioni di euro di fine anno. La solidità
finanziaria del Gruppo è confermata dagli indici di solvibilità: a fine giugno
il Total capital ratio è stimabile 2 intorno al 10% e il Tier 1 ratio intorno
al 7%, al di sopra dei limiti richiesti dalle autorità di vigilanza e in linea
con le migliori prassi internazionali. Il Gruppo annette grande importanza alla
solidità patrimoniale ed è attivamente impegnato sia nel mantenimento di
adeguati livelli di capitalizzazione sia nel pronto recepimento degli sviluppi
regolamentari a livello internazionale. Le prospettive operative e reddituali
per il resto del 2002 risultano ancora fortemente condizionate dall'andamento
dei mercati. In particolare, le prospettive del risparmio gestito e del relativo
flusso di commissioni sono legate all'evoluzione delle borse internazionali e
alla possibilità di ristabilire sul mercato un clima di fiducia oggi fortemente
compromesso. Il Gruppo sta tuttavia mettendo in essere significative azioni su
prodotti e servizi che da un lato possano meglio rispondere alle esigenze dei
risparmiatori e dall'altro consentano di ridurre la volatilità dei flussi
commissionali. Le altre attività del Gruppo, che rappresentano oltre il 60% del
margine di intermediazione non sono influenzate direttamente dai trend
borsistici, ma la loro evoluzione futura è legata all'andamento dell'economia
reale e dei tassi di interesse: i risultati del trimestre, in cui tali
componenti sono in tendenziale recupero, consentono tuttavia un cauto ottimismo.
Contestualmente, saranno perseguite tutte le azioni di razionalizzazione e
contenimento mirato dei costi per migliorare l'efficienza operativa senza
pregiudicare investimenti per lo sviluppo. Nel trimestre sono stati completati
con successo tutti i passaggi relativi alla fusione di Cardine Banca in Sanpaolo
Imi, la cui piena efficacia giuridica decorre dal 1° giugno 2002. Inoltre, nel
corso del trimestre sono state intraprese le azioni atte a conseguire le
previste sinergie e cogliere le opportunità offerte dall'integrazione: sulla
base di un master plan definito a inizio anno, si è proceduto ad una
ristrutturazione dell'assetto organizzativo del Gruppo e sono stati avviati i
cantieri operativi ritenuti prioritari. In particolare è stato dato un forte
impulso alla Macchina Operativa Integrata (Moi) a servizio di tutte le reti
bancarie domestiche ed è stato completato l'accentramento operativo delle
attività di tesoreria, funding a medio-lungo termine e gestione del portafoglio
di proprietà, sulla base di un modello di finanza accentrata di Gruppo.
BANKA KOPER:
PRIMO SEMESTRE IN CRESCITA DEL 27% LA QUARTA BANCA DELLA SLOVENIA VANTA UN ROE
ANTE-IMPOSTE ANNUALIZZATO DEL 23%
Torino, 5 settembre 2002 - Banka Koper, l'istituto di credito sloveno del quale
dallo scorso mese di marzo il Gruppo Sanpaolo Imi detiene una quota
partecipativa del 62,1%, ha chiuso il primo semestre del 2002 con un utile ante
imposte di 13,4 milioni di euro, in crescita dell'80% rispetto ai primi sei mesi
del 2001. Alla crescita del risultato, al quale corrisponde un Roe annualizzato
ante imposte del 23%, hanno anche contribuito alcuni cambiamenti nei principi
contabili locali, al netto dei quali la crescita sarebbe stata del 27%. Sotto il
profilo operativo la banca ha realizzato nei primi sei mesi dell'anno una
crescita dell'11% negli asset (1,2 miliardi di euro), del 12% nella raccolta
(0,9 miliardi) e del 7% negli impieghi (0,5 miliardi). Alla fine dello scorso
mese di giugno l'assemblea di Banka Koper ha integrato il board della banca
introducendovi alcuni uomini di Sanpaolo Imi Giuseppe Cuccurese in qualità di
Presidente, Paolo Haim, Carlo Moretti e Flavio Gianetti come Consiglieri.
Nell'ambito del management opera, in qualità di vice presidente, Corrado
Casalino. Banka Koper, il cui titolo è quotato presso la Borsa di Lubiana, è
la quarta banca slovena per totale attivo. Fortemente radicata nella ricca
regione costiera dell'Istria, è presente in tutta la Slovenia con una rete di
38 filiali. Banca universale il cui core business è costituito dal commercial
banking, è all'avanguardia nel Paese per ciò che concerne i prodotti e i
servizi di tipo innovativo nonché particolarmente attiva nei business delle
carte di credito e della banca elettronica.
BANCA 121 E
API-ANONIMA PETROLI ITALIANA, SIGLATO ACCORDO DI CO-MARKETING E CO-BRANDING.
CROSS-MERCHANDISING, COMUNICAZIONE INTEGRATA ON-OFF LINE E PARTNERSHIP PER I
PROGRAMMI DI FIDELIZZAZIONE.
Milano, 5 settembre 2002 - Banca 121 (Gruppo Mps) e api-anonima petroli italiana
hanno raggiunto un accordo per lo sviluppo di attività e iniziative di
co-marketing e co-branding, finalizzate al raggiungimento di obiettivi
commerciali e di immagine. L'intesa prevede, tra l'altro, la partecipazione di
Banca 121 ai programmi di fidelizzazione promossi dalla compagnia petrolifera e
collegati alla carta elettronica di collezionamento apiCard. In particolare,
nell'ambito della campagna promozionale 2003, Banca 121 riserverà a tutti i
titolari di apiCard uno sconto del 50% sul canone di Conto 121 Club, il conto
con la formula "tutto compreso" disponibile nelle versioni Light,
Silver e Gold. Grazie all'accordo, inoltre, api riserverà ai correntisti di
Banca 121, possessori della fidelity card api, l'accredito di un
"bonus" di 5 punti una tantum e altre agevolazioni per l'accumulo dei
punti. L'intesa comprende anche un programma articolato di attività di
comunicazione sul punto vendita (cross-merchandising), che interesseranno sia la
rete commerciale di Banca 121 che quella di api, composta da circa 1.600
stazioni di servizio in tutta Italia. Più in particolare, Banca 121 sarà
presente presso le stazioni api con materiale pubblicitario dedicato. Presso i
punti di vendita di Banca 121, invece, api potrà distribuire i cataloghi della
campagna promozionale e materiale promo-informativo relativo ai propri prodotti
e servizi e ad altre iniziative congiunte. L'accordo prevede anche l'utilizzo
combinato del sito di Banca 121 e di quello dedicato alle promozioni api, con
presenza di link e schede informative su proposte ed iniziative specifiche
indirizzate ai rispettivi target di clientela. In un'ottica di gestione
integrata del communication mix, le iniziative congiunte saranno adeguatamente
valorizzate anche attraverso l'invio di messaggi alla clientela. "L'accordo
con api - spiega Giampietro Gennaioli, direttore generale di Banca 121 - va
oltre il puro abbinamento tra marchi e punta a sperimentare concrete sinergie
operative, attraverso iniziative di co-marketing e co-branding di ampio respiro,
con ricadute commerciali potenzialmente molto interessanti".
"Riteniamo che l'accordo con Banca 121- spiega Ugo Brachetti Peretti, vice
presidente esecutivo di api - sia una operazione di co-marketing innovativa, che
mira a sfruttare la forte sovrapposizione di punti di vendita tra le due
aziende. Questo genererà sicuramente un aumento di valore dell'offerta per i
rispettivi clienti, con ricadute positive sulla customer retention".
api-anonima petroli italiana è una compagnia petrolifera interamente italiana
ed integrata nel ciclo produttivo. Possiede una rete di 1600 stazioni di
servizio ed ha intrapreso con forza un deciso orientamento verso una logica di
Customer Relationship Management. Attraverso l'implementazione di programmi
fidelity veicolati con smart card, oggi l'api è in grado di interagire con i
propri clienti in modo estremamente efficace, creando relazioni di valore. Ha
implementato progetti di internet marketing, integrandoli con l'attività di Crm,
assumendo sempre più il connotato di una azienda customer centrica.
BANCA FIDEURAM
: RACCOLTA NETTA TOTALE PARI A 93 MILIONI DI EURO IN LUGLIO.RACCOLTA NETTA
ASSICURATIVA: 247 MILIONI DI EURO. NUOVA PRODUZIONE ASSICURATIVA: 162 MILIONI DI
EURO.
Roma, 5 settembre 2002 - A luglio la raccolta netta totale di Banca Fideuram
(fondi e gestioni, assicurazioni, titoli e conti correnti) è stata positiva per
93 milioni di euro. Nel mese di luglio la raccolta netta del risparmio gestito
(fondi, gestioni patrimoniali, assicurazioni vita) ha registrato un saldo
negativo per 238 milioni di euro. Al suo interno è da segnalare la raccolta
netta assicurativa, positiva per 247 milioni di euro. Le polizze vita hanno
complessivamente incassato a luglio premi per 288 milioni di euro. In
particolare la nuova produzione assicurativa ha registrato un saldo positivo di
162 milioni di euro. Per il periodo gennaio-luglio 2002, la nuova produzione è
stata di 1,36 miliardi di euro, in crescita del 144,8 % rispetto allo stesso
periodo di un anno fa. A luglio il saldo complessivo del risparmio non gestito
è stato positivo per 331 milioni di euro, grazie ad una raccolta netta di 463
milioni di euro sul fronte dei titoli. Al 31 luglio le masse totali di risparmio
gestito (fondi, gestioni e assicurazioni) erano pari a 33,98 miliardi di euro.
Il patrimonio dei fondi comuni di Banca Fideuram, incluse le gestioni
patrimoniali, ammontava a 26,16 miliardi di euro. Al suo interno, le gestioni
patrimoniali si sono attestate a 12,97 miliardi di euro. A fine luglio il totale
delle masse amministrate da Banca Fideuram era di 46,97 miliardi di euro. Al 31
luglio 2002 i private banker 1 di Banca Fideuram erano 3.542, a cui vanno
aggiunti 124 produttori assicurativi per un totale di 3.666 professionisti. In
allegato sono riportate le tabelle relative a raccolta netta, masse amministrate
e dimensioni della rete relative a luglio 2002.
BPVN -
CESSIONE IMPRESOL
Milano, 5 settembre 2002 - In data 1 agosto 2002 si è perfezionata la procedura
di cessione di Impresol, societá immobiliare del Gruppo Banco Popolare di
Verona e Novara, annunciata lo scorso 18 giugno, a favore di Deutsche Bank Real
Estate Private Equity Group, GE Capital Investment Holding e Bonaparte S.p.A.
(Gruppo Zumino), previa scissione di una parte di Impresol in una societá di
nuova costituzione. Mediobanca ha agito in qualitá di advisor finanziario del
Banco Popolare di Verona e Novara.
GRUPPO MONDO
TV: ESERCITATO DIRITTO D'OPZIONE RELATIVO ALL'AUMENTO DI CAPITALE DELLA TEDESCA
MIM MONDO IGEL MEDIA AG PER UN TOTALE DI 635.000 EURO. IN CRESCITA I RISULTATI
ECONOMICO-FINANZIARI DELLA SOCIETÀ TEDESCA NEI PRIMI 8 MESI DEL 2002.
Amburgo, 5 settembre 2002 - Il Gruppo Mondo Tv - primario operatore in Europa
nella creazione e distribuzione di "cartoons" per la Tv, il cinema ed
i settori correlati - ha esercitato in data odierna, per la quota di propria
competenza, il diritto d'opzione relativo all'aumento di capitale della società
tedesca Mim Mondo Igel Media Ag il quale era stato deliberato dall'Assemblea
degli azionisti dello scorso 18 luglio 2002. Mondo Tv S.p.A. detiene oggi (e
quindi precedente all'aumento di capitale in questione) una quota pari al 45,34%
del capitale sociale della società tedesca. Con tale operazione, che riguarda
635.000 azioni di nuova emissione per un investimento totale di 635.000 Euro,
Mondo Tv rafforza pertanto il proprio coinvolgimento nella società e la
presenza sul mercato tedesco, contribuendo allo sviluppo dell'attività della
partecipata e ponendo le basi per un più intenso sfruttamento della "library"
sul mercato dell'animazione più importante d'Europa. L'Assemblea degli
azionisti della società tedesca aveva inoltre approvato il cambio della
denominazione sociale dalla precedente "Igel Media Ag" nell'attuale
"Mim Mondo Igel Media Ag" a conferma del significativo e crescente
legame tra le due società. Il positivo e continuo sviluppo di Mim Mondo Igel
Media Ag è testimoniato anche dai risultati economico-finanziari dei primi otto
mesi del 2002 che presentano un giro d'affari di circa 1,63 milioni di Euro
(0,11 milioni di Euro nel 2001) ed un Ebitda positivo per circa 0,5 milioni di
Euro, rispetto ad un valore negativo di circa 1,83 milioni di Euro nel 2001. Mim
Mondo Igel Media Ag, inoltre, grazie a rapporti di business in corso relativi ad
un contratto di co-produzione a lungo termine, prevede uno sviluppo ulteriore
dei ricavi e della redditività già nel quarto trimestre di quest'anno: per
l'intero esercizio 2002 si prevede infatti un Ebitda positivo e, se verrà
concluso il contratto suddetto, un risultato netto vicino al pareggio.
ESAOTE - NULLA
OSTA CONSOB ALL'OFFERTA PROMOSSA DA BRACCO BIOMED
Milano, 5 settembre 2002 - In data 8 agosto 2002, la Consob ha rilasciato il
nulla osta alla pubblicazione del documento informativo relativo all´Offerta
Pubblica di Acquisto sul 100% del capitale sociale di Esaote S.p.A. promossa da
Bracco Biomed S.p.A. (Gruppo Bracco) in data 23 luglio 2002. Mediobanca ha agito
in qualitá di advisor di Esaote rilasciando, a favore del Consiglio di
Amministrazione, una Financial Fairness Opinion al fine esclusivo della
valutazione dell´Offerta Pubblica di Acquisto.
BANCA POPOLARE
DI SONDRIO: PRIMO SEMESTRE 2002: RISULTATI PATRIMONIALI ED ECONOMICI IN ASCESA;
NUOVI IMPORTANTI INSEDIAMENTI E ACQUISIZIONI. UTILE NETTO DI PERIODO EURO
23.244.730, PIÙ 10,97%.
Sondrio, 5 settembre 2002 - Il Consiglio di amministrazione della Banca Popolare
di Sondrio ha oggi esaminato e approvato la situazione patrimoniale ed economica
aziendale del primo semestre 2002, sottoposta a revisione contabile limitata da
Andersen spa. L'utile netto di periodo si afferma a euro 23.244.730, in crescita
del 10,97% rispetto alla prima metà dell'esercizio scorso. La raccolta da
clientela segna euro 15.832 milioni, più 2,52%, di cui euro 6.356 milioni
attengono alla diretta, con un aumento, rimarchevole, del 27,50% ed euro 9.476
milioni all'indiretta, in diminuzione, ai valori nominali, del 9,39%. Nella
componente diretta si distingue - insieme al segmento conti correnti, che
riflette il concreto aumento del numero di rapporti - la voce prestiti
obbligazionari, più 18,29%, segno dell'accresciuta volontà dei risparmiatori
di ridurre i rischi connessi agli investimenti. Quanto alla raccolta indiretta,
il comparto continua inevitabilmente a risentire, nelle diverse forme, della
prolungata e consistente fase negativa dei mercati azionari. Gli impieghi
economici per cassa si affermano a euro 5.796 milioni, con un progresso del
17,33%, che conferma la volontà della banca di favorire, nelle aree
d'insediamento, la crescita delle economie locali - con particolare riguardo
alle famiglie e alle piccole e medie imprese -, svolgendo quindi appieno la
funzione di banca popolare strettamente legata al territorio. In costante
evidenza la voce mutui ipotecari, in crescita del 22,61% a euro 1.291 milioni.
Gli impieghi di firma si attestano a euro 1.375 milioni, in linea con lo stesso
periodo del passato esercizio. Il livello delle sofferenze nette, pari all'1,17%
dell'erogato, percentuale ben al di sotto della media di sistema, afferma la
qualità del credito. Relativamente al conto economico, il margine d'interesse
riflette l'espansione degli aggregati patrimoniali e si accresce dell'11,72% a
euro 105 milioni, mentre quello d'intermediazione sale del 6,65% a euro 153
milioni; i proventi netti da servizi, pari al 31,20% del predetto margine,
risentono della ridotta attività di raccolta ordini e dei servizi connessi al
comparto finanziario, fisiologicamente riconducibili, come innanzi accennato,
all'andamento negativo del comparto azionario. Il risultato lordo di gestione,
che sconta l'aumento delle spese amministrative connesso alla decisa espansione
territoriale e al conseguente rafforzamento della struttura centrale, è in
linea con lo stesso periodo dell'anno precedente a euro 67 milioni. Dopo gli
ammortamenti, le rettifiche, gli accantonamenti e le imposte, si perviene al
predetto utile netto di euro 23.244.730. L'articolazione territoriale
dell'istituto si è arricchita, nel semestre, di sei nuove filiali, cui se ne
sono aggiunte altre tre il 1° luglio ultimo scorso. Il totale delle dipendenze
è quindi ora di 172. Nello specifico, sono stati avviati gli stabilimenti di:
Carate Brianza, le agenzie 1 di Monza e 21 di Milano, all'interno del
Politecnico, in quella provincia; Cantù e Menaggio nel comasco, Busto Arsizio
nel varesotto; Mantova; Cremona; Piacenza. La Banca Popolare di Sondrio - a
conferma della volontà, da tempo perseguita, di essere banca regionale - è ora
direttamente presente, insieme a pochissimi altri istituti di credito e unica
"popolare", in tutti i capoluoghi di provincia della Lombardia. Nella
seconda parte dell'esercizio sono previste nuove aperture. Quanto ai servizi di
cassa, la Banca Popolare di Sondrio si è aggiudicata - in qualità di capofila
di un raggruppamento temporaneo di imprese cui partecipano la Banca Popolare di
Cremona e la Banca di Piacenza - quello a favore del Politecnico di Milano,
ateneo di rilevanza mondiale, che si aggiunge alle altre università,
altrettanto prestigiose, che da tempo si sono affidate all'istituto: Bocconi,
San Pio V, Pontificia Lateranense, Insubria. Relativamente alle casse di
previdenza professionale, la Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza a
favore dei Ragionieri e Periti Commerciali e l'Ente Nazionale di Previdenza ed
Assistenza per gli Psicologi, si sono aggiunti alle numerose Istituzioni della
specie che la banca gestisce. Infine, degna di nota, l'acquisizione del servizio
di cassa della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Lecco.
La controllata elvetica Banca Popolare di Sondrio (Suisse) SA prosegue nello
sviluppo dell'operatività e si appresta - dopo l'apertura della rappresentanza
di Zurigo, piazza di interesse mondiale - a ulteriormente ampliare, nella
seconda parte dell'anno, l'articolazione territoriale. La "Suisse"
conta a oggi undici filiali in quattro cantoni e due rappresentanze, tra le
quali Monte-Carlo nel Principato di Monaco. Nell'ambito dell'attività culturale
dell'istituto, ha suscitato notevole interesse l'opera editoriale "Vilfredo
Pareto (1848-1923) - l'Uomo e lo Scienziato", a cura del dottor Gavino
Manca e con la prefazione del signor Governatore della Banca d'Italia dottor
Antonio Fazio. Il volume è stato presentato a Sondrio lo scorso 22 giugno nel
corso di un qualificato convegno al quale hanno partecipato alcuni degli
autorevoli autori dell'opera. La controllata Pirovano Stelvio spa ha avviato la
stagione sciistica con un soddisfacente aumento delle presenze, grazie al
continuo affinamento dell'offerta e alle favorevoli condizioni meteorologiche.
Degno di nota, per la qualità dei contenuti, il sito internet completamente
rinnovato www.pirovano.it. L'Amministrazione ha preso atto del consistente
accrescimento del corpo sociale, attestatosi a oltre 105.000 unità, circa 7.000
in più rispetto al 30 giugno 2001. A chiusura dei lavori, il Consiglio ha
rivolto espressioni di apprezzamento e di gratitudine ai 2.033 Dipendenti del
Gruppo bancario.
CREDITO
VALTELLINESE: OPERAZIONE SUL CAPITALE
Sondrio, 5 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione del Credito
Valtellinese S.c. a r.l. - avvalendosi della facoltà concessa dall'art. 12
dello Statuto sociale - ha deliberato l'annullamento di 1.000.000 di azioni
proprie in portafoglio (pari al 1,87% del capitale) al prezzo medio di carico di
8,49 euro. La delibera è stata assunta nel rispetto dell'apposita delega
conferita dall'Assemblea ordinaria dei Soci al Consiglio di Amministrazione in
tema di azioni proprie.
CREDITO
SICILIANO: PRIMA "SEMESTRALE" OTTENUTA LA CERTIFICAZIONE DI QUALITÀ
Acireale 5 settembre 2002. Il Consiglio di Amministrazione del Credito
Siciliano, banca del Gruppo Credito Valtellinese, ha approvato la situazione
semestrale dei conti al 30/6/2002. E' la prima semestrale del Credito Siciliano,
costituito nel corso del primo semestre 2002 a seguito della fusione per
incorporazione della Banca Popolare Santa Venera S.p.A. e della Leasingroup
S.p.A. nella Banca Regionale Sant'Angelo S.p.A.; l'operazione di fusione ha
avuto decorrenza dal 1 gennaio 2002, mentre dal 1 luglio 2002 il Credito
Siciliano ha acquisito le filiali della Cassa San Giacomo S.p.A., ed è divenuta
l'unica banca di riferimento del Gruppo bancario Credito Valtellinese in
Sicilia, operante con 130 filiali e 850 Dipendenti. Le componenti di Stato
Patrimoniale e di Conto Economico al 30/6/2002 vengono pertanto raffrontate con
i dati rilevati dal bilancio pro-forma costituito dall'insieme dei bilanci delle
società oggetto dell'operazione di fusione. La raccolta globale pari a 2.484
milioni di euro (+ 0,9% rispetto al dicembre 2001), raggruppa 1.609,3 milioni di
euro di raccolta diretta (-2% rispetto a dicembre 2001) e 875 milioni di euro di
componente indiretta (+ 6,84% rispetto al 31/12/2001). Si sottolinea che
rispetto al 30/06/2001 ambedue le componenti sono in incremento, rispettivamente
del 5,30% la prima e del 6,45% la seconda. Gli impieghi alla Clientela
confermano un trend positivo, a testimonianza dell'attività svolta dalla Banca
per lo sviluppo economico della regione, e si attestano a 1.111,3 milioni di
euro segnando una crescita del 5,12% rispetto al 31/12/2001. La qualità degli
affidamenti concessi è confermata dal miglioramento della percentuale delle
sofferenze sugli impieghi, che è pari al 11,34%. Relativamente ai dati
economici, il margine di intermediazione, influenzato dal contributo positivo
dell'attività finanziaria e dagli altri proventi netti, passa da 61,7 a 62,8
milioni di euro (+1,8% rispetto al 30/6/2001). I costi di gestione, pari a 44,3
milioni di euro, registrano una lieve crescita (+2,5%). L'utile delle attività
ordinarie, al netto di ammortamenti, rettifiche e accantonamenti, è pari a 854
mila euro, mentre l'utile netto di periodo, al netto delle componenti
straordinarie (positive per 355 mila euro), dell'utilizzo del fondo per rischi
bancari generali (600 mila euro) e delle imposte dell'esercizio (1,8 milioni di
euro), si attesta a 9 mila euro. Il Credito Siciliano sta operando per
dispiegare la propria capacità commerciale e di servizio all'economia
regionale. Nel solco di tale impegno e della tradizione di attività nel campo
dei sistemi di qualità del Gruppo Credito Valtellinese, lo scorso luglio l'ente
certificatore della qualità - Cisqcert - ha certificato anche al Credito
Siciliano la conformità alla norma "Uni En Iso 9001"; tale
riconoscimento qualifica il Credito Siciliano quale prima, ed attualmente unica,
banca siciliana ad avere ottenuto tale certificazione di qualità.
DMAIL GROUP
SPA, AZIENDA QUOTATA AL NUOVO MERCATO, HA AVVIATO LO STUDIO DI UN PROGETTO DI
NUOVA ORGANIZZAZIONE SOCIETARIA.
Firenze, 5 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione della società,
riunitosi 27 agosto a Firenze, ha infatti dato incarico al Presidente Joaquim
Soares e all'Amministratore Delegato Gianluigi Viganò di presentare un piano di
razionalizzazione dell'attuale struttura delle partecipazioni. L'obiettivo
strategico del piano sarà di assicurare le più efficaci condizioni di sviluppo
dei due business attuali di Dmail Group, quello storico delle vendite
multicanale multiprodotto e quello, più recente, dell'editoria, garantendo al
contempo maggior chiarezza agli investitori. A questo scopo, il progetto che sarà
portato al vaglio del CdA potrà prevedere anche ipotesi di accorciamento della
struttura di controllo e di scissione societaria. Attualmente, Dmail Group opera
infatti nel settore delle vendite multicanale multiprodotto (vendita a distanza
attraverso catalogo sia cartaceo che on-line, attraverso i propri siti internet,
nonché tramite negozi sia propri che di terzi) e nel settore editoriale nato
con l'acquisizione di Bloomberg Investimenti e consolidato con l'acquisto del
network di giornali locali Gidiemme Stampa.
BAYERISCHE
VITA PRESENTA "PIANO PREVIDENZIALE BAYERISCHE"
Milano, 5 settembre 2002 - Dal 2 settembre 2002, la famiglia dei prodotti
previdenziali di Bayerische Vita si arricchisce di un nuovo componente: il
"Piano Previdenziale Bayerische". Distribuito in esclusiva su tutto il
territorio nazionale dalla rete network marketing Ssi - Star Service
International, il "Piano Previdenziale Bayerische" si affianca al
"Piano Pensionistico Bayerische". Il "Piano Previdenziale
Bayerische" è un prodotto assicurativo che consente la costituzione di un
capitale al termine del contratto, convertibile in una rendita vitalizia (esente
da imposte) che si configura come una vera e propria integrazione dei
trattamenti previdenziali dei sottoscrittori. Il "Piano Previdenziale
Bayerische" è, in linea con la filosofia della Compagnia, un sistema
integrato di protezione che abbina alla costituzione di una rendita o di un
capitale (a scelta del Cliente) una serie di garanzie che spaziano dal rimborso
delle spese mediche per ricovero all'assicurazione di importanti somme a
disposizione degli assicurati per i casi di invalidità permanente da infortunio
o malattia. Flessibile nella durata e nei metodi di accantonamento del
risparmio, il "Piano Previdenziale Bayerische" gode dei benefici
fiscali previsti dalla Legge per le quote di premio versato relative alle
coperture caso morte ed invalidità permanente, e beneficia di uno speciale
bonus del 20% del capitale maturato a scadenza, che premia la fedeltà del
Cliente.
NASCERÀ LA
PRIMA COMPAGNIA ASSICURATIVA ITALIANA NEL RAMO VITA CON UNA QUOTA DI MERCATO
SUPERIORE ALL'8% PER RACCOLTA PREMI TORO ASSICURAZIONI S.P.A. - FINECO S.P.A. :
INTEGRAZIONE DELLE ATTIVITA' ASSICURATIVE VITA TRADIZIONALI E DI BANCASSURANCE
Roma, Milano, Torino 5 settembre 2002 - I consigli di amministrazione di
Capitalia S.p.A., Fineco S.p.A. e Toro Assicurazioni S.p.A. hanno approvato una
lettera d'intenti relativa ad un progetto di integrazione delle rispettive
attività nel settore delle assicurazioni vita , finalizzato alla costituzione
di un polo assicurativo leader in Italia sia per dimensioni sia per
diversificazione di canali distributivi. Il progetto, subordinato
all'ottenimento delle autoriz zazioni di legge, prevede in particolare che
Fineco (Gruppo Bancario Capitalia ) e Toro parteciperanno in misura paritetica
ad una nuova società nella quale confluiranno le attività vita delle società
del Gruppo Toro (Toro, Nuova Tirrena, Lloyd Italico Vita e Augusta Vita), di
Fineco (Cisalpina Previdenza) e Roma Vita, società già in joint-venture tra
Fineco e Gruppo Toro. Le regole di Corporate Governance relative alla nuova
società, gli ulteriori diritti e obblighi delle parti e gli accordi di
collaborazione commerciale prenderanno, come riferimento, quelli già adottati
da Roma Vita. E' obiettivo delle parti che le operazioni finalizzate
all'integrazione siano sottoposte per l'approvazione alle assemblee delle società
coinvolte entro la fine del 2002. Il progetto è finalizzato alla creazione
della prima società assicurativa italiana nel ramo vita in termini di premi
raccolti, integrando il modello produttivo della bancassurance con quello
dell'assicurazione vita tradizionale e favorendo un ulteriore sviluppo del
business grazie all'offerta di servizi innovativi tramite canali di vendita
complementari ed integrati. Dall'integrazione nascerà infatti un polo
assicurativo unico in Italia, con una capacità di raccolta di oltre 3.800
milioni di Euro di premi nel 2001, pari ad una quota di mercato dell'8,2%, ed un
modello distributivo multicanale che potrà avvalersi di circa 1.100 agenti
delle reti assicurative di Toro, di 2.900 promotori finanziari di Fineco e dei
2.100 sportelli bancari del Gruppo Capitalia . Così unificando le forze
distributive il Gruppo Toro ed il Gruppo Bancario Capitalia intendono proporre
una gamma completa di prodotti finanziario-assicurativi, idonei a soddisfare le
esigenze degli oltre 5 milioni di clienti potenziali della nuova realtà. Gli
advisors dell'operazione sono Fox-Pitt, Kelton per Toro e Mcc per Fineco.
DIGITAL BROS:
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE HA APPROVATO IL PROGETTO DI BILANCIO AL 30
GIUGNO 2002. IL FATTURATO DEL GRUPPO È PARI A 21,465 MILIONI DI EURO, IN
CRESCITA DI CIRCA IL 52% RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DEL 2001.
Milano, 5 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Digital Bros,
gruppo di digital entertainment quotato al Nuovo Mercato della Borsa Italiana,
ha approvato, in data 27 agosto 2002, il progetto di bilancio al 30 giugno 2002,
l'esercizio è riferito al periodo gennaio-giugno 2002 a seguito della
variazione della data di chiusura dell'esercizio dal 31/12/2001 al 30/06/2002
approvata dall'Assemblea in data 19 aprile 2002. I ricavi del Gruppo sono pari a
21,465 milioni di Euro in crescita di circa il 52% rispetto ai 14,181 milioni di
Euro realizzati nello stesso periodo del 2001. L'Ebitda consolidato è
migliorato di 2.144 migliaia di Euro passando da meno 2.447 migliaia di Euro del
I semestre 2001 agli attuali meno 303 migliaia di Euro. La vivacità del mercato
dei videogiochi, già evidenziata nel corso del I trimestre, è proseguita nel
corso del II trimestre 2002. In particolare il fatturato della capogruppo,
impegnata nel settore della distribuzione italiana di videogiochi, è aumentato
di 7.791 migliaia di Euro dai 12.738 migliaia di Euro del I semestre 2001 agli
attuali 20.529 migliaia di Euro con una crescita percentuale di quasi il 60%. Il
segmento della distribuzione di software per console, da sempre core business di
Digital Bros Spa, cresce nel periodo di riferimento del 69%. Fermo restando le
caratteristiche di stagionalità delle attività del Gruppo che tradizionalmente
registrano maggiori vendite nel II semestre, la capogruppo Digital Bros Spa
chiude l'esercizio relativo ai soli primi sei mesi dell'anno in pareggio a
livello di Ebit in miglioramento di 1.056 migliaia di Euro. Raphael Galante,
Amministratore Delegato Digital Bros Spa ha commentato: "Il risultato
estremamente positivo del periodo inizia a confermare la validità delle nostre
scelte strategiche ed organizzative e ci rende fiduciosi sul raggiungimento dei
nostri obiettivi del raddoppio del fatturato e del pareggio a livello
consolidato per l'anno in corso. I prodotti selezionati che verranno distribuiti
in esclusiva nel corso del periodo di fine anno, che per il nostro settore
rappresenta il culmine delle vendite, permetteranno al Gruppo di crescere in
misura superiore ad un mercato che sarà ulteriormente stimolato da attese di
ribasso dei prezzi delle console"..Il Gruppo Digital Bros, quotato sul
Nuovo Mercato dal 20 ottobre 2000, è uno dei primi in Europa con un'offerta
integrata di contenuti di Digital Entertainment prodotti e diffusi sia on-line
(Internet), che on-air (Tv Digitale Satellitare) e off-line (distribuzione ai
rivenditori di prodotti multimediali).
RYANAIR
DICHIARA UN AUMENTO DEGLI UTILI RECORD PER IL lo TRIMESTRE CRESCITA DEL TRAFFICO
DEL 38%. AUMENTO DEGLI UTILI DEL 68%
Milano, 5 settembre 2002 - Ryanair, la principale compagnia aerea "1ow
fare" in Europa, ha dichiarato il più consistente aumento degli utili per
il l' trimestre (chiuso al 30 giugno 2002) mai registrato finora. Durante il
trimestre il traffico passeggeri è aumentato del 38% attestandosi a 3,54
milioni di unità (primo trimestre nella storia di Ryanair nel quale sia stato
trasportato 1 milione di persone al mese), aumento derivante principalmente
dall'ulteriore riduzione del 7% delle tariffe medie. I proventi complessivi
hanno messo a segno una crescita del 29% passando a 194,3 milioni di euro,
mentre le spese di gestione sono aumentate solo del 22% raggiungendo 148,9
milioni di euro; con un balzo del 68%, nettamente superiore alle previsioni, gli
utili salgono così a quota 39,0 milioni di euro. Tabella sintetica dei
risultati (Gaap irlandesi) in euro Fine -trimestre 30 giugno 2001 30 giugno 2002
% incremento Passeggeri 2,56m 3,54m 38% Fattore di carico 77% 83% 7% Ricavi
Eur150,8m Eur194,3m 29% Utili al netto delle imposte EUR23,2m EUR39,Om 68% EPS
di base (EuroCent) 3,21c 5,16C 61% Annunciando i risultati raggiunti, Michael
O'Leary, Ceo di Ryanair, ha commentato come segue. "Questo aumento record
degli utili trimestrali di Ryanair costituisce ìl risultato diretto degli
elementi chiave del nostro modello esclusivo dì tariffe a basso costo:
innanzitutto una forte crescita del traffico in tutti i nostri mercati, siano
essi nuovi o preesistenti; in secondo luogo una gestione dei costi rigorosamente
disciplinata, e infine la traduzione dei costi contenuti in tariffe più basse
per i nostri clienti. "La crescita del traffico nel l° trimestre è stata
strepitosa, con fattori di carico elevati su tutte le 10 rotte da e per la
nostra nuova base tedesca di Frankfurt Hahn e 8 nuove rotte da e per London
Stansted. Anche i mercati preesistenti hanno registrato una forte crescita
laddove abbiamo destinato aeromobili di dimensioni superori o aumentato la
frequenza dei voli. Nel corso del trimestre i fattori di carico medi sono
passati dal 77% all'83%. "Nonostante la forte crescita registrata, Ryanair
continua ad adottare una politica dei costì estremamente rigorosa. Le spese di
gestione hanno registrato un aumento nettamente meno apprezzabile (+22%)
rispetto ai ricavi (+29%). Il fatto che i costi legati a marketing e
distribuzione siano calati dell'11 % nel corso di un trimestre caratterizzato
dalla promozione della nostra nuova base in Germania e di oltre 20 nuove rotte,
testimonia ancora una volta la validità dell'esclusiva formula a tariffa
ridotta di Ryanair nell'Europa continentale. Nonostante le riserve di Lufthansa
(che persiste nella convinzione che le tariffe ridotte non possano avere
successo in Germania), Ryanair vanta fattori di carico superrori all' 80% sulle
10 rotte da e per Frankfurt Hahn e prevede di continuare a espandersi in questo
mercato, nel quale oggi rappresenta la prima compagnia aerea a taríffa ridotta.
" I tumultuosì eventi che si sono succeduti nel settore aeronautico negli
ultimi 12 mesi hanno senz'altro spianato la strada a nuove opportunità di
crescita. Ryanair, compagnia leader sul mercato dei voli a tariffa ridotta in
Europa, è un passo avanti rispetto alla concorrenza con tariffe medie di oltre
il 50% più basse rispetto a quelle applicate da Easyjet/Go. Continua, nel
frattempo, la nostra notevole crescita organica e possiamo vantare una serie di
opportunità di nuove rotte e nuove basi. Prevediamo di inaugurare almeno una
nuova base all'anno in Europa per i prossimi 3-4 anni mettendo a segno una
crescita a ritmo controllato e regolato a beneficio dei nostri clienti,
azionisti e del personale in forza alla compagnia. "Alla luce di tutte
queste opportunità, Ryanair ha concordato con Boeíng la conversione degli
ordini di 3 dei 50 aeromobili da opzioni rolling a ordini definitivi nella
primavera dei 2003 (per un totale di 1,3 nuovi velivoli in consegna entro
l'estate del 2003). Questi nuovi ordini definitivi consentiranno a Ryanair di
crescere a un ritmo lievemente più elevato - pari al 30% - per i prossimi due
anni, fino a sfiorare la soglia dei 20 milioni di passeggeri nel 2003/2004.
Grazie alle nuove consegne, Ryanair inizierà a ritirare i primi velivoli Boeing
737-200 con un anno di anticipo rispetto al previsto (2003) e il resto sarà
ritirato nell'arco di un periodo dì quattro anni fino al 2006, anno in cui
Ryanair disporrà della flotta di aeromobili più giovane in Europa.
"Accogliamo con particolare favore l'iniziativa del nuovo Ministro dei
Trasporti irlandese di procedere alla costruzione, a Dublino, di un terminal a
basso costo provvisorio in attesa di ricevere, nel frattempo, valide proposte
per un secondo terminal. - ci auguriamo più competitivo -presso l'aeroporto dí
Dublino. Questa iniziativa aprirà finalmente le porte alla concorrenza nel
settore aeroportuale irlandese, con conseguente riduzione dei prezzi e
miglioramento delle strutture per ì turisti e i consumatori irlandesi. Se il
Ministro vorrà procedere effettivamente all' introduzione di un ambiente
concorrenziale, Ryanair prevede di lanciare una vasta gamma di nuovi itinerari a
tariffa ridotta tra l'Irlanda e l'Europa continentale, iniziativa in grado di
creare potenzialmente migliaia di nuovi posti di lavoro e inoltre di portare
all' Irlanda milioni di nuovi visitatori tutto l'anno. " Il costante
successo di Ryanair non sarebbe possibile senza la performance e il contributo
straordinari dei nostri 1,700 collaboratori. Siamo la compagnia aerea più
produttiva in Europa e continuiamo a offrire ai clienti un servizio eccellente
all'insegna dell'efficienza e della disponibilità, tutti fattori che ci
consentono dì mantenere elevato il nostro livello di "repeat busines".
Permettetemi dunque di ringraziare di cuore tutti coloro che hanno contribuito
alla straordinaria performance dello scorso trimestre". "Infine, un
invito alla prudenza. Abbiamo registrato, certo, un primo trimestre estremamente
positivo, ma non dobbiamo dimenticare che l'eccezionale crescita degli utili va
attribuita in gran parte all'effetto dei costi sostenuti nel l° trimestre dello
scorso anno in relazione al lancio di diverse nuove rotte, mentre quest'anno le
spese legate a tali attività sono state sostenute nel trimestre precedente
(vale a dire il 4° gen-mar02). Nel 2° trimestre, quindi, non ripeteremo il
risultato di una crescita dell'utile netto pari al 68%, e per quanto riguarda il
futuro prevediamo, per il resto dell'anno, una crescita degli utili in linea con
le tendenze precedenti. Come sempre mi permetto di invitare investitori e
analisti ad adottare un atteggiamento di prudenza nel considerare le prospettive
di Ryanair, atteggiamento che d'altronde continuerà a costituire parte
integrante della nostra stessa politica aziendale."
AIR FRANCE UN
ANNO DOPO L'11 SETTEMBRE 2001 : BILANCIO E PROSPETTIVE
Parigi, 5 settembre 2002 - Gli attentati dell'11 settembre 2001 hanno sconvolto
il trasporto aereo mondiale. Air France, come del resto i suoi concorrenti, è
stata investita in pieno da questa catastrofe. Tuttavia, sotto l'impulso del
Presidente Spinetta, il Comitato Esecutivo di Air France ha tentato, per quanto
possibile, di essere al tempo stesso reattivo e rapido, ma anche di rimanere
prudente, evitando di prendere decisioni affrettate che potevano comunque
attendere. Questa modalità di gestione della crisi ha consentito a Air France
di evitare il peggio. Un anno è trascorso, a che punto è la compagnia? Questo
documento traccia un bilancio delle misure adottate in quattro grandi settori:
sicurezza, sociale, finanze e programma e fa il punto della situazione attuale.
Sicurezza In seguito agli attentati dell'11 settembre, Air France ha
immediatamente adottato misure atte a rafforzare la sicurezza dei suoi voli.
Queste rispondono e vanno oltre le norme decise dalle autorità aeronautiche
nazionali ed internazionali. ?Conteggio sistematico dei passeggeri a bordo dei
voli Air France; ?Controlli accentuati tramite presentazione sistematica di un
documento d'identità sia al momento del check in che dell'imbarco; ?Pattuglie
permanenti con veicolo lato pista a Orly-Ovest e Cdg, così come negli altri sei
maggiori aeroporti francesi per la sorveglianza degli aeromobili; controlli
aleatori sullo staff; ?Decisione di Air France di estendere alla quasi totalità
degli aeroporti francesi ove la compagnia é presente, un sistema altamente
efficace denominato "Srb", - Sistema automatico di riconciliazione
bagaglio / passeggero -, già operativo da due anni nell'hub di Roissy-Cdg,
Controllo dell'identità dei membri dell'equipaggio; accesso alle zone riservate
tramite i check point, dotati di metal detectors, dedicati ai passeggeri, o, a
Roissy-Cdg e Orly, attraverso un accesso specifico; ?Provviste a bordo e
rifornimenti vari: verifica e impiombatura dei contenitori prima del
trasferimento a bordo; ?Presenza, a bordo di alcuni voli, di agenti di sicurezza
specialisti in arti marziali, incaricati in priorità di sorvegliare l'accesso
al cockpit e di neutralizzare eventuali aggressori. Air France è la prima
compagnia al mondo, dopo gli avvenimenti dell'11 settembre, ad aver fornito una
risposta adeguata ed immediata a questa nuova minaccia: infatti, il primo volo
decollato venerdì 14 settembre a destinazione di Atlanta, aveva un agente di
sicurezza a bordo. Da quel momento, le autorità di alcuni paesi (tra cui gli
Stati Uniti) hanno deciso di imbarcare, a bordo di alcuni voli delle loro
compagnie, gli "Sky Marshals";?Rinforzo delle porte dei cockpit (vedi
allegato) Infine, dal 2 aprile 2002 e su richiesta delle autorità francesi:?I
passeggeri diretti negli Stati Uniti e a Tel Aviv devono compilare un
questionario approfondito prima del check-in. Le domande sono state definite
dalle autorità e tale dispositivo é applicato da una società specializzata.
Per quanto concerne la gestione del programma e della flotta, sistemi altamente
efficaci hanno permesso di adeguare le capacità praticamente in tempo reale.
Infatti, il traffico ed il load factor vengono resi noti ogni mattina per il
giorno precedente e i risultati della compagnia solo tre giorni dopo, rete per
rete, rotta per rotta. Le informazioni vengono riportate sotto forma di grafici
che presentano giorno per giorno le curve dell'offerta, del traffico e degli
introiti. Questo dispositivo ha consentito una gestione ottimale della compagnia
durante la crisi. La flotta - Il 18 settembre 2001, Air France decide di ridurre
la sua capacità e di anticipare l'uscita di un certo numero di aeromobili,
permettendo così di velocizzare la politica di razionalizzazione della flotta:
Uscita anticipata di 5 Airbus A310-200 e ritiro di un Boeing B747 Cargo
nell'ottobre 2001; Uscita anticipata di 4 Airbus A310-300 tra l'ottobre del 2001
e la prima metà di gennaio 2002; Uscita di 4 Boeing B747-200 (2 classici e 2
combinati) all'inizio dell'estate 2002; Uscita di 3 Airbus A321 al termine del
loro contratto di leasing, alla fine dell'inverno 2001-2001; Riduzione da 300 a
400 milioni di euro degli investimenti sulla flotta, sostituendo gli acquisti
con leasing operativi. Air France decide inoltre, alla stessa data, di
sospendere tutte le operazioni di one-off leasing. A livello globale il
programma di acquisti di aeromobili non è stato modificato. La riorganizzazione
della rete Air France Anche in questo settore, reattività e capacità di
adattamento hanno costituito il fondamento per l'elaborazione dei programmi
inverno 2001/2002 ed estate 2002. Ancora prima degli eventi dell'11 settembre,
Air France aveva adeguato i suoi collegamenti all'evoluzione della congiuntura
economica, riducendo la sua offerta laddove la domanda diminuiva per
ridistribuirla laddove il traffico era più consistente. Dopo l'11 settembre, il
programma si è evoluto considerevolmente, per adeguarsi alla situazione di
crisi nella quale si è ritrovato l'intero settore. In totale, l'offerta Air
France, per l'inverno 2001-2001 che ha seguito l'11 settembre, è rimasta
stabile rispetto all'inverno precedente, mentre si prevedeva una crescita del
7%. Sulle reti del Medio-Oriente e America del Nord, le più colpite dalla
crisi, Air France ha fortemente ridotto la sua offerta, rispettivamente del 27%
e del 25%, rispetto a quanto previsto prima della crisi. Nonostante tale
consistente diminuzione, non é stato tuttavia chiuso alcuno scalo (fatta
eccezione per Abu Dhabi a favore di collegamenti migliori con Dubai). Tutte le
destinazioni nord - americane sono state mantenute, eccetto Dallas, il cui
collegamento continua ad essere effettuato via Atlanta con coincidenze sui voli
Delta, nel quadro dell'alleanza SkyTeam. La riduzione dell'offerta si è
tradotta, fin dall'inverno, in una diminuzione delle frequenze (laddove la
compagnia proponeva due voli quotidiani, Air France ne ha soppresso uno come nel
caso di Boston, Miami e Washington) o nell'utilizzo di aeromobili di minor
capacità (su Houston e New York per esempio). Questa scelta riflette la volontà
di beneficiare dell'efficienza dell'hub di Roissy-Cdg, rimanendo presenti su
tutti i mercati, inclusi quelli abbandonati dalla concorrenza. La struttura
equilibrata della rete Air France ha consentito di ridistribuire i mezzi
sottratti in questi due settori su altre regioni del mondo, meno esposte alla
crisi, principalmente l'Africa, i Caraibi e l'Oceano Indiano. In termini di
ricavi, la parola d'ordine è stata quella di fare tutto il possibile per
evitare una guerra delle tariffe ed il crollo dei prezzi, come si era verificato
per le crisi precedenti. L'evoluzione delle prenotazioni è stata seguita giorno
per giorno. La stagione estiva, che ha avuto inizio il 31 marzo 2002, riprende
le principali innovazioni del programma invernale, proponendo un'offerta stabile
rispetto all'estate 2001 (-0,3% in termini di posti/chilometri offerti) ma
ridistribuita per adeguarsi alla domanda: in diminuzione sull'America e sul
Medio-Oriente a favore dell'Africa, Caraibi ed Oceano Indiano. Per il prossimo
programma invernale 2002-2003, Air France prevede una ripresa della crescita
verso l'America del Nord (ripresa dei voli bi-quotidiani sospesi l'anno scorso).
L'offerta verrà peraltro modulata per quanto concerne l'Africa, per tener conto
del ritorno della concorrenza, scomparsa dopo l'11 settembre (Sabena, Swissair,
difficoltà di Air Afrique), mantenendo tuttavia la maggior parte dei voli
diretti esistenti. Sociale Smentendo le analisi di attori ed osservatori del
settore, Air France annuncio' con tempestività che non avrebbe effettuato alcun
licenziamento (ricordiamo che sono stati persi 200.000 posti di lavoro nel
mondo, sia presso le compagnie aeree che i fornitori). Air France scelse di non
optare per la cassa integrazione ma decise, il 18 settembre 2001, a titolo
cautelativo, di sospendere le assunzioni previste, di non rinnovare i contratti
a tempo determinato e di destinare gli effettivi ai bisogni prioritari della
società. Nel marzo del 2002, le nuove prospettive consentono alla compagnia di
riprendere progressivamente le assunzioni. Revisione degli investimenti Nel
novero delle misure annunciate il 18 settembre 2001, Air France decide : di
procedere ad un riesame generale e dettagliato degli investimenti della società;
di ridurre le spese per tutto ciò che non è collegato alla sicurezza,
all'operativo ed alla qualità del prodotto fornito ai clienti della compagnia.
Sono state poste in atto 220 misure di adeguamento aventi come obiettivo il
risparmio di 122 milioni di euro sulle spese correnti. Inoltre, sono previsti
anche tagli per 170 milioni di euro su altri investimenti al di fuori della
flotta. In totale (tenendo conto dei risparmi realizzati in termini di
finanziamento della flotta - vedi Flotta -), il livello degli investimenti del
gruppo è stato ricondotto da 1,9 a 1,4 milioni di euro, per un risparmio di più
di 500 milioni di euro rispetto al budget. Costi in termini di sicurezza ed
assicurazione Il costo aggiuntivo annuale legato alle spese per la sicurezza
rappresenta all'incirca 50-60 milioni di euro. La voce assicurazione è passata,
nel corso dell'esercizio 2001-2002, da 40 a 85 milioni di euro. Ricordiamo che
gli assicuratori hanno deciso di istituire un premio addizionale di 1,25 $ per
passeggero trasportato per una copertura massima di 50 milioni di dollari. Oltre
questa somma il rischio è a carico dello Stato, al quale Air France paga 0,70 $
per passeggero trasportato. Contributi statali Le misure aggiuntive in materia
di sicurezza adottate dopo gli attentati dell'11 settembre sono state finanziate
dallo Stato per una somma pari a 24 milioni di euro. In più, sono stati versati
alla compagnia 28,6 milioni di euro, a titolo di compensazione per la chiusura
dello spazio aereo americano dall'11 al 14 settembre 2001. In totale, gli
indennizzi ammontano a 52,6 milioni di euro per l'esercizio 2001-2002. Risultati
di Air France Air France ha potuto presentare risultati positivi per l'esercizio
2001-2002 (pubblicati a fine maggio) Un risultato operativo di 235 milioni di
euro; Un risultato netto di competenza del Gruppo di 153 milioni di euro; Un
dividendo netto di 10 centesimi di euro (15 centesimi per credito d'imposta) I
risultati positivi di Air France, allorché la maggior parte delle compagnie
hanno annunciato pesanti perdite, dimostrano l'adeguatezza delle strategie
adottate sopra descritte. Gli atouts di Air France per superare la crisi: Un hub
potente ed efficace La potenza dell'hub di Air France a Roissy-Cdg, vera e
propria piattaforma di coincidenze a livello mondiale, è stata determinante. Se
il traffico point-to-point è stato fortemente penalizzato a seguito della crisi
dell'11 settembre (-3,5% per l'esercizio 2001-2002) la progressione del numero
di passeggeri in coincidenza ha compensato tale perdita (+ 5,4% per l'esercizio
2001-2002). Queste cifre mostrano il ruolo ammortizzatore dell'hub, arma
essenziale nei periodi di ristrutturazione, dal momento che la chiusura di linee
dirette da parte di concorrenti di Air France porta passeggeri in coincidenza a
Roissy-Cdg. Una rete equilibrata La distribuzione della rete Air France si è
rivelata essenziale per far fronte alla crisi. Il suo equilibrio, associato alla
flessibilità della flotta, ha consentito di spostare la capacità sulle rotte
meno toccate dalla crisi dell'11 settembre. Un'alleanza forte Un altro elemento
importante che ha consentito alla compagnia di resistere meglio rispetto alla
concorrenza è la forza della sua alleanza SkyTeam. Nel gennaio 2002, il
dipartimento americano dei trasporti (Dot) ha concesso l'immunità antitrust per
le linee transatlantiche a 4 partner dell'alleanza: Air France, Alitalia, Csa
Czech Airline e Delta. Inoltre, il 28 giugno 2002, Air France, Alitalia, Csa
Czech Airlines, Delta Air Lines e Korean Air hanno ottenuto l'immunità
antitrust per le linee transpacifiche. I partner di SkyTeam possono così
armonizzare le loro tariffe, gli orari ed i servizi verso l'Atlantico del Nord
ed il Nord del Pacifico. L'ottimizzazione delle reti dei partner americano,
asiatico ed europei dell'alleanza si tradurrà in tariffe più competitive per
alcune destinazioni. SkyTeam diventa così la prima alleanza aerea globale a
beneficiare di una situazione molto favorevole sui due assi portanti del
trasporto aereo mondiale. A seguito degli attentati dell'11 settembre 2001, le
autorità delle aviazioni civili americana e mondiale hanno deciso l'adozione di
misure che mirano essenzialmente a rinforzare le porte dei cockpit Una prima
fase rende obbligatoria la chiusura a chiave delle porte dei cockpit. Tali
misure saranno obbligatorie per tutte le compagnie aeree che sorvolano o sono
dirette negli Stati Uniti a decorrere dal 20 agosto 2002. Tale misura si applica
anche agli aeromobili in partenza e a destinazione di Israele. Air France,
conformemente alle disposizioni di questa prima fase, ha equipaggiato le porte
dei cockpit dei suoi aeromobili, a lungo e medio raggio, a destinazione di
Israele. Questi lavori sono stati effettuati in collaborazione con la Dgac e con
le organizzazioni di categoria della compagnia. La Dgac ha dato l'autorizzazione
all'installazione delle attrezzature e all'utilizzo del sistema. Il costo totale
dell'investimento consacrato a questa prima fase ammonta a circa 500.000 euro.
Le modifiche tecniche sono state realizzate dalla direzione della Manutenzione
di Air France. La seconda fase avrà inizio nell'aprile 2003 per gli aerei che
sorvolano o che hanno come destinazione il territorio americano: gli aerei
dovranno essere obbligatoriamente equipaggiati con porte di cockpit definite
secondo norme precise in termini di resistenza, rinforzo ecc. Inoltre, l'Oaci
dovrebbe rendere obbligatoria l'applicazione di queste norme "Fase 2"
sulla totalità dei voli a partire da novembre 2003. Naturalmente Air France
adotterà tutte le misure necessarie per conformarsi a tali nuove norme.
ALITALIA:
ARRIVA IL BOEING 777-200 ER AVVIATO IL PIANO DI RILANCIO
Roma, 5 settembre 2002 - Alitalia ha preso i in consegna il 26 agosto il suo
primo aeromobile Boeing 777-200 ER: scelta importante nella strategia di
rilancio della Compagnia e nello sviluppo flotta, come annunciato nel programma
investimenti definito dal piano industriale. Il nuovo Boeing 777-200 ER,
denominato Taormina, verrà consegnato all'Amministratore Delegato di Alitalia,
Francesco Mengozzi, con una cerimonia ufficiale negli stabilimenti di Everett
presso Seattle. L'arrivo del nuovo aeromobile è previsto per il prossimo 27
Agosto a Roma Fiumicino. La scelta del nuovo B777 rappresenta un'ulteriore prova
della ferma intenzione di Alitalia a sviluppare nuovi prodotti e servizi verso
una sempre più ampia integrazione di network con i partner di SkyTeam. Il nuovo
aeromobile costituisce il fulcro del network di lungo raggio. Alitalia impiegherà
il nuovo Boeing per destinazioni come New York, Buenos Aires e Tokyo. L'entrata
in flotta del 777-200 ER è il punto di partenza verso una razionalizzazione
tesa a limitare le tipologie di aeromobili impiegate nelle tratte
intercontinentali. Il nuovo B777-200ER è un aeromobile a risparmio energetico
in grado di limitare i consumi ed ottimizzare il rendimento in modo tale da
rimanere al passo con i cambiamenti e riuscire a crescere in maniera sempre più
competitiva. È dotato delle tecnologie più avanzate e soddisfa i più rigorosi
criteri in materia di riduzione del rumore. Il nuovo aereo è in linea con la
politica di Alitalia per la salvaguardia dell'ambiente. Il Boeing 777-200 ER
presenta dimensioni minori rispetto a quelle dei tradizionali 747-200 impiegati
fino all'anno scorso da Alitalia. Il numero dei posti disponibili in classe
economica si è ridotto in confronto al Boeing 747-200 mentre aumenta l'offerta
e lo spazio nei posti in classe "Magnifica". Le soluzioni di cabina
adottate per il B777 Alitalia sono orientate a favorire il massimo comfort ai
passeggeri. La Classe Magnifica del B777-200ER offre 42 poltrone in pelle,
disposte su 7 file distanziate di un metro e 53 cm. La Classe Economica è
invece composta da 249 poltrone, disposte in file di 9 poltrone e distanziate di
circa 79 cm. Tutte le poltrone sono dotate di video individuali per la visione
di programmi secondo la formula "on demand", per dare la possibilità
a ciascun passeggero di accedere ad una programmazione personalizzata fino ad un
massimo di 60 programmi di intrattenimento. La dimensione degli schermi video è
di 9 pollici in classe Magnifica e 6,5 pollici in classe Economica. La gestione
dei programmi selezionati avviene attraverso un pannello di comando alloggiato
nel bracciolo e che svolge anche la funzione di telefono. Inoltre il sistema è
predisposto per gestire i più avanzati sistemi interattivi, quali posta
elettronica e accesso Internet. Per realizzare una cabina passeggeri più
"spaziosa" e funzionale i galleys (zone di servizio) sono state
allocati nella parte anteriore per il servizio di classe Magnifica e nella parte
posteriore per la classe Economica. Il comfort del personale di volo è
assicurato dalla presenza di due distinti vani riposo, entrambi alloggiati nella
parte superiore della cabina. Il vano riposo dei piloti è situato
immediatamente a ridosso della cabina di pilotaggio ed è dotato di due letti,
due poltrone ed un bagno. Quello per gli assistenti di volo è invece situato in
corrispondenza della zona centrale della cabina ed è dotato di otto letti e due
poltrone. Il Boeing 777-200ER Alitalia può trasportare fino a 291 passeggeri,
dispone di un serbatoio 171.000 litri di carburante ed ha un'autonomia di 7.730
miglia/14,316km. Alitalia ha ordini fermi per la consegna di 6 Boeing 777-200 ER
entro il 2003 e diritti di opzione per altri 6. I 777-200 ER fanno parte della
conversione di un ordine effettuato nell'anno 2000. Sono equipaggiati con motori
General Electric ed il valore si aggira sui 180 milioni di Euro.
ENI: NUOVA
SCOPERTA NELL'OFFSHORE DELLA TUNISIA
San Donato Milanese, 4 settembre - Eni ha concluso con successo la perforazione
del pozzo esplorativo "Baraka South East 1" nell'offshore della
Tunisia, a circa 100 chilometri a Sud-Est di Tunisi. Il pozzo, perforato in
circa 90 metri d'acqua, ha raggiunto la profondità di oltre 2300 metri. Durante
i test di produzione sono stati prodotti 4600 barili di olio al giorno di alta
qualità: si tratta del più elevato volume di greggio prodotto nell'offshore
tunisino con un pozzo perforato verticalmente. Si stanno ora completando gli
studi per lo sviluppo e la messa in produzione del giacimento in cui sarà
impiegata la tecnologia Fpso (Floating Production Storage Offloading) L'Eni
opera in Tunisia dal 1961. Attraverso la consociata Agip Tunisia B.V. e la
Società mista paritetica Sitep gestisce "El Borma", il più grande
giacimento a olio del Paese che fu scoperto negli anni Sessanta ed è ancora
oggi in produzione.
CALCOLO DELLA
TASSA SUL RUMORE DEGLI AEREI CIVILI
Strasburgo, 5 settembre 2002 - La commissione ambiente ha approvato con 32 voti
a favore, 9 contrari e un'astensione la relazione tecnica di Hans Blokland (Edd,
Nl) sulla definizione di criteri comuni di classificazione delle emissioni
sonore degli aerei civili (utili per calcolare la tassa sul rumore applicata
negli aeroporti e concepita per promuovere l'impiego di aerei meno rumorosi). Le
modifiche adottate in commissione sulla proposta di direttiva mirano ad
estendere la gamma di decibel che è alla base del meccanismo di calcolo della
tassa, in modo che 'gli aerei più rumorosi paghino di più'. Occorre poi
modulare la tassa sul rumore, differenziandola a seconda delle fasce orarie e
classificando gli aerei in base ai livelli di rumore misurati in situ, in
prossimità degli aeroporti, in modo da rispecchiare le reali condizioni di
operatività e quindi l'inquinamento acustico effettivamente percepito dalle
persone che vivono nelle vicinanze. La scadenza di applicazione del sistema di
tassa sul rumore da parte degli Stati membri è stata rinviata dal 1° aprile
2003 al 1° aprile 2004.
AIRBUS SCEGLIE
IBM PER OTTIMIZZARE I SISTEMI E RIDURRE I COSTI E LANCIA IL CENTRO COMPETENZE
DEDICATO ALL'ENTERPRISE APPLICATION INTEGRATION
Segrate, 5 settembre 2002. Dopo il completamento di una serie di fusioni e
accordi commerciali, Airbus, il produttore leader nel comparto dell'aviazione
civile, ha lanciato in collaborazione con Ibm, il centro competenze Airbus Eai (Enterprise
Application Integration). Questo permetterà alle due società di collegare
efficacemente i processi di business di unità operative distinte. Attraverso
l'integrazione delle applicazioni It, Airbus punta a ottenere importanti
benefici in termini di costi ed efficienza organizzativa eliminando le
sovrapposizioni e riducendo il numero di passaggi necessari per arrivare alla
consegna di un prodotto. La soluzione Ibm fornisce un struttura informatica
avanzata che consente di abbattere le spese associate alla manutenzione e
all'evoluzione dei sistemi. Il primo progetto ha riguardato l'integrazione di
due grandi comparti all'interno dei sistemi It di Airbus: le applicazioni per il
fulfilment e le fonti principali di dati aeronautici. Il sistema Pdm (Product
Data Management) realizzato è in grado di archiviare e trasmettere i dati
relativi a qualsiasi componente e revisione, attraverso un'unica interfaccia
utente. Ciò significa un aumento della produttività, minori tempi di reazione
ai cambiamenti e una maggiore capacità di consultazione e distribuzione delle
informazioni. Ibm ha il compito di progettare e sviluppare il software
enterprise CrossWorlds versione 4.1 nell'ambito di un accordo di licenza
triennale, a cui si sono aggiunti diversi servizi di implementazione.
L'architettura, l'integrazione e i benefici operativi del progetto si estendono
all'intera organizzazione di Airbus. Durante la prima fase, Ibm si concentrerà
sull'integrazione delle applicazioni "backbone" interne, come i
sistemi di informazioni business ed Erp (Enterprise Resource Planning), con i
sistemi legacy. Successivamente il progetto verrà ampliato per permettere
l'integrazione dei partner esterni e degli scenari business-to- business.
"Il settore aerospaziale è impegnato nel metabolizzare i radicali
cambiamenti conseguenti un'epoca di consolidamenti e collaborazioni sempre più
diffuse", ha affermato Raul Cosio, General Manager, Global Aerospace,
Defense and Discrete Manufacturing Industry di Ibm "Ibm collabora con
Airbus per utilizzare al meglio l'enterprise intelligence esistente con
l'obiettivo di collegare efficacemente i dati legacy alle funzioni strategiche
tramite strumenti application-to-application avanzati come le soluzioni di
integrazione business Ibm CrossWorlds. Una volta che le varie divisioni
disporranno di un quadro più completo delle informazioni complessivamente
disponibili, sarà loro possibile proiettarsi all'esterno condividendo tali
informazioni con clienti e partner per un'integrazione efficace dei processi
nell'ambito dell'extended enterprise".
GRUPPO
STEFANEL VENDUTO IMMOBILE NON STRUMENTALE
Ponte di Piave, 4 settembre 2002 - Si è perfezionata la vendita per un valore
di Euro 10,4 milioni, oltre all'Iva, di un immobile comprensivo di attrezzature
funzionali di proprietà della Stefanel S.p.A. ritenuto non strategico per
l'attività aziendale e, che come tale, la Società ha ritenuto opportuno di
cedere a terzi, mantenendone, tuttavia, la disponibilità a mezzo contratto di
locazione a valori di mercato. Si informa che l'operazione risulta effettuata
con parti correlate in quanto l'acquirente è il Presidente, tramite una propria
società. L'operazione, dopo l'esame delle perizie redatte sia ad una primaria
società di consulenza che da un Studio Tecnico locale, è stata approvata
all'unanimità dal Consiglio di Amministrazione della Stefanel S.p.A. riunitosi
in data 30 luglio 2002 con l'astensione dei consiglieri Giuseppe Stefanel, Tito
Berna ed Elisa Lorenzon, in quanto in potenziale conflitto di interessi.
L'operazione si configura come rilevante in quanto permetterà al Gruppo
Stefanel di beneficiare sin dal prossimo bilancio semestrale di importanti
plusvalenze quantificabili in Euro 8,4 milioni a livello consolidato. Questo
aspetto risulta ancora più significativo in presenza di un contesto economico
generale non positivo che ha visto anche il Gruppo registrare nel primo semestre
dell'esercizio e, quindi relativamente alla collezione P/E 2002, delle
performance inferiori alle proprie aspettative.
GIACOMELLI
SPORT GROUP INAUGURA IL 23° MEGASTORE DI LONGONI SPORT RAGGIUNGENDO 146 PUNTI
VENDITA IN EUROPA
Rimini, 5 settembre 2002 - Giacomelli Sport Group S.p.A., leader assoluto della
distribuzione sportiva in Italia e player di riferimento in Europa, dopo
l'acquisizione a luglio 2002 della catena Longoni Sport, prosegue la sua
strategia di espansione con l'apertura, giovedì 5 settembre, del 23° megastore
Longoni Sport a Montano Lucino (Como), all'interno dell'importante area del
Centro Commerciale "La Porta D'europa". "Con l'apertura di questo
megastore nell' importante area commerciale Lombarda, il Gruppo Giacomelli Sport
consolida la leadership sul mercato Italiano anche nel settore degli sport
tecnici specializzati" - afferma Gabriella Spada, Presidente di Giacomelli
Sport Group. Il nuovo negozio ad insegna Longoni Sport, è un grande megastore
con una superficie totale di vendita che supera i 1.700 mq, dedicato interamente
agli appassionati dello sport professionale che vogliono prodotti sportivi
specializzati: ampi reparti a tema, dove le discipline sono trattate ed esposte
in modo tecnico, una grande offerta di tutte le migliori marche tecniche e i
prezzi competitivi del Gruppo Giacomelli Sport. L' assistenza all'acquisto è
assicurata da personale altamente qualificato composto da uno staff di oltre 20
persone che garantiscono un ottimo servizio al cliente con i laboratori
specializzati per lo sci, ciclo, calzature, subacquea dedicati al montaggio e la
manutenzione delle attrezzature sportive. Con questa nuova apertura il Gruppo
Giacomelli Sport raggiunge i 146 punti vendita in tutta Europa con oltre 180.000
mq. di superficie di vendita. L'obiettivo del Gruppo è quello di consolidare le
quote di mercato italiano e di incrementare le proprie quote di mercato a
livello europeo creando un significativo blocco alla crescita dei competitors
italiani e stranieri.
DISACCORDO SUL
RUOLO DELL'ENERGIA RINNOVABILE AL VERTICE DELLA TERRA
Johannesburg , 5 settembre 2002 - Il Vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile
si è concluso con l'adozione di un documento che invita i paesi ad agire
"con un senso di urgenza" per incrementare sostanzialmente l'utilizzo
delle energie rinnovabili, ma non ha fissato obiettivi in materia. La decisione,
frutto di alcune intense negoziazioni tenutesi durante un periodo di sette mesi,
ha rappresentato in larga misura un compromesso fra le grandi nazioni
esportatrici di petrolio e quelle desiderose di rafforzare l'impegno a
sviluppare le energie rinnovabili, in particolare l'Ue. Prima di intervenire
alla conferenza, il primo ministro britannico Tony Blair ha espresso la
convinzione che le tecnologie delle energie rinnovabili potrebbero persuadere il
gruppo di pressione per i combustibili fossili ed i paesi che condividono le
opinioni di quest'ultimo, che le energie rinnovabili possono non solo giovare
all'ambiente, ma anche costituire un settore redditizio. Egli ha messo in luce
le nuove ricerche che il Regno Unito ha intenzione di svolgere sulle tecnologie
della pila a combustibile, nonché sulle turbine eoliche offshore, sulla
trasformazione dei rifiuti domestici e sull'energia maremotrice. Blair ha
aggiunto che avrebbe discusso con i membri del G8 (i sette paesi più ricchi del
mondo e la Russia) il ruolo della scienza e della tecnologia per il
raggiungimento di obiettivi specifici, in particolare quelli del protocollo di
Kyoto. "Scienza e tecnologia sono la chiave della questione. Naturalmente,
abbiamo anche bisogno della volontà politica. Tuttavia, sarebbe utile che i
paesi scettici riguardo ai vantaggi delle misure contro il cambiamento
climatico, indicassero le modalità per risolvere questa questione", ha
dichiarato Blair. "Dobbiamo operare un cambiamento nei nostri modi di
pensare la scienza e la tecnologia, strumenti capaci di.stimolare la crescita
economica e proteggere l'ambiente". Il risultato delle negoziazioni del
Vertice della Terra su un maggiore utilizzo delle energie rinnovabili è già
stato definito da taluni un successo. "La questione relativa alla
definizione di un obiettivo per le energie rinnovabili era un traguardo utile.
Tuttavia, la realtà è che con azioni risolute possiamo incrementare
l'industria dell'energia rinnovabile fino al punto in cui essa raggiunge la
massa critica per sostenere la concorrenza con l'energia generata da
combustibili fossili", ha affermato Nitin Desai, segretario generale del
Vertice. Il segretario di Stato britannico per l'Ambiente, Margaret Beckett, ha
espresso altresì un giudizio positivo su questa conclusione: "Il risultato
complessivo di questo Vertice di Johannesburg è veramente straordinario.
Dovevamo giocare al meglio le nostre carte, per raggiungere il miglior accordo
possibile, e lo abbiamo fatto. Sono certa che i posteri si ricorderanno di
questo Vertice e diranno che abbiamo iniziato un nuovo cammino". I gruppi
ambientalisti sono meno soddisfatti dell'accordo, per il quale auspicavano la
definizione di obiettivi precisi e di un calendario, al fine di incoraggiare la
diffusione di energie rinnovabili quali l'eolica e la solare. Tra gli scettici
nei confronti di un maggiore utilizzo delle energie rinnovabili figurano alcuni
paesi dell'Africa. Il ministro sudafricano dell'Ambiente, Valli Moosa, ha
dichiarato che obiettivi vincolanti per l'utilizzo delle energie rinnovabili
rappresenterebbero un lusso da paese ricco. Il testo definitivo dovrà ora
essere approvato formalmente nel corso di una seduta plenaria. Infolink: http://www.johannesburgsummit.org
SEMINARIO
SULL'ENERGIA RINNOVABILE
Riga, 5 settembre 2002 - Un seminario dedicato ad un utilizzo più ampio delle
energie rinnovabili negli Stati baltici si terrà il 10 e 11 ottobre a Riga
(Lettonia). Il seminario è sponsorizzato in collaborazione con l'ufficio Taiex
della Commissione europea, Fti Consulting, il governo svedese, la Climate
Technology Initiative (Cti - iniziativa tecnologica per il clima), l'Agenzia
internazionale per l'energia (Aie), la National Association of Regulatory
Utility Commissioners (Naruc) e la Energy regulators regional association (Erra
- Associazione regionale delle autorità di regolamentazione in campo
energetico). La conferenza comprende sessioni sulle fonti di energia
rinnovabile, nonché su temi quali le tecnologie del settore, le questioni
normative, il cambiamento climatico e gli insegnamenti tratti dall'esperienza a
livello mondiale. Per ulteriori informazioni rivolgersi al partner regionale
Ekodoma inviando un'e-mail a: ekodoma@ekodoma.lv
MICROSOFT
PROGETTO DOCENTE: AL VIA LE ISCRIZIONI
Milano, 5 settembre 2002 - Dal 2 settembre i docenti delle scuole medie
superiori possono iscriversi al nuovo corso di formazione interamente on line
realizzato da Microsoft in collaborazione con Il Ministero dell'Istruzione,
dell'Università e della Ricerca 5.000 insegnanti delle scuole medie superiori
di tutta Italia avranno la possibilità di approfondire le proprie competenze
tecnologiche ed esplorare nuove modalità di insegnamento grazie a Microsoft
Progetto Docente. L'iniziativa, promossa da Microsoft in collaborazione con Il
Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, ha l'obiettivo di
diffondere la conoscenza informatica nel mondo scolastico e di migliorare la
qualità e l'efficienza delle attività didattiche. Dal 2 al 30 settembre 2002
è possibile iscriversi a Progetto Docente compilando il modulo pubblicato sul
sito Apprendere in Rete (www.apprendereinrete.it). La selezione avverrà sulla
base di un test di ingresso - 15 domande multiple di informatica di base - e di
criteri oggettivi (iscrizione completata in modo corretto, copertura geografica,
materia di insegnamento). Partecipando all'iniziativa, completamente gratuita,
gli insegnanti potranno sfruttare le potenzialità di apprendimento offerte
dall'ambiente di e-learning, caratterizzato da un'interfaccia semplice,
intuitiva e di facile navigazione. Il corso, della durata di 3 settimane,
richiede un impegno di circa un'ora e mezza al giorno ed è strutturato in 8
moduli suddivisi in un livello base e uno intermedio. I docenti partecipanti
riceveranno, al termine del percorso formativo, un kit di prodotti composto da
Microsoft Office XP Professional e Microsoft Publisher 2002 versione Education.
Progetto Docente è realizzato sulla piattaforma e-learning di Elea,
completamente basata su tecnologia server Microsoft .Net (Microsoft Windows 2000
Server, Microsoft Sql Server 2000 e Microsoft Internet Information Server),
sfrutta le potenzialità offerte da Internet per dar vita a un nuovo modello di
formazione altamente interattivo e dinamico.Infolink: www.apprendereinrete.it
IBM ORGANIZZA
GLI E-BUSINESS DAYS PER 30 LAUREANDI PER IL QUARTO ANNO CONSECUTIVO IBM
ORGANIZZA UN'INIZIATIVA PENSATA PER FAR CONOSCERE MEGLIO AI GIOVANI LE
POTENZIALITÀ E LE DINAMICHE DELLA NETWORK ECONOMY.
Milano, 5 settembre 2002 - Si tratta di un workshop residenziale, realizzato in
modo divertente e interattivo, che si basa su casi di studio e simulazioni.
L'edizione di quest'anno si terrà presso il Centro di Formazione Ibm di
Novedrate (Como) il 29, 30 e 31 ottobre 2002. L'iniziativa è rivolta a 30
laureandi delle facoltà di Ingegneria, Informatica, Fisica, Matematica o
Economia che completeranno i loro studi entro il 31/12/2003. Sarà effettuata
una selezione sulle migliori candidature. La partecipazione è gratuita e Ibm
sosterrà le spese di viaggio delle persone selezionate. Chi è interessato a
partecipare può inviare il proprio curriculum vitae entro il 16/10/2002 al
seguente indirizzo citando nel soggetto il riferimento "e-days 2002"
e-mail: CV@it.ibm.com La e-mail deve
obbligatoriamente contenere il curriculum vitae scritto per esteso. Per ragioni
di sicurezza la e-mail non deve avere alcun tipo di file allegato (.doc, .txt,
ecc.). E' opportuno specificare nel curriculum vitae la media dei voti e la data
prevista di laurea. I partecipanti selezionati da Ibm Italia riceveranno un
telegramma con tutti i dettagli logistici.
SPETTA AGLI
STATI MEMBRI VIETARE LE 'VENDITE SOTTOCOSTO
Strasburgo, 5 settembre 2002 - Approvando con 342 voti favorevoli, 158 contrari
e 55 astensioni la relazione di Eduard Beysen(Eldr, B),il Parlamento accoglie la
proposta dell'Esecutivo di armonizzare le regole sulla promozione delle vendite
in tutti gli Stati membri (come gli omaggi, gli sconti o la partecipazione a
giochi), facilitando così la libera circolazione dei beni e dei servizi a
vantaggio dei consumatori e delle piccole imprese. Attualmente la molteplicità
delle forme di promozione autorizzate dagli Stati membri impedisce al
consumatore di sfruttare i benefici della trasparenza transfrontaliera dei
prezzi, che è il risultato del commercio elettronico e dell'introduzione
dell'euro. Il gioco d'azzardo non è però autorizzato come forma di promozione
commerciale ed è escluso dalla proposta, poiché regolato da altre norme
comunitarie. I deputati hanno adottato degli emendamenti per lasciare agli Stati
membri la possibilità di decidere sull'eventualità di vietare gli sconti sui
prodotti a prezzo fisso e le vendite sottocosto (ossia a un prezzo inferiore al
costo reale sostenuto dal rivenditore). In tali casi, infatti, non si
tratterebbe di una forma di promozione commerciale ma di una pratica commerciale
anticoncorrenziale e pertanto, in virtù del principio di sussidiarietà, di
competenza dei governi nazionali. Un altro emendamento permette agli Stati
membri di restringere o vietare gli sconti prima dei saldi stagionali, nella
convinzione che ciò non solo favorirà gli interessi dei consumatori, ma
contribuirà anche ad evitare le pratiche commerciali scorrette e a rafforzare
la concorrenza. Alcuni emendamenti, infine, rafforzano e rendono più chiaro il
testo, fissando al 1° gennaio 2005 l'entrata in vigore del regolamento, in
anticipo di un anno rispetto alla proposta iniziale.
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