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5 SETTEMBRE 2002

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LA COMMISSIONE EUROPEA RAZIONALIZZA IL PROCESSO DI COORDINAMENTO DELLE POLITICHE ECONOMICHE E PER L'OCCUPAZIONE NELL'UE

Bruxelles, 5 settembre 2002 Per assicurare una conduzione più coerente ed efficace delle politiche, la Commissione europea ha convenuto di razionalizzare i cicli annuali di coordinamento delle politiche economiche e per l'occupazione. La Commissione orienterà il coordinamento delle politiche verso una prospettiva a medio e lungo termine, in linea con la strategia avviata a Lisbona e completata a Göteborg, e metterà l'accento sull'attuazione delle politiche ed i risultati concreti. Le relazioni di valutazione dell'attuazione degli indirizzi di massima per le politiche economiche, della strategia europea per l'occupazione e della strategia per il mercato interno saranno presentate simultaneamente a gennaio. Successivamente, in aprile, dopo il Consiglio europeo di primavera, la Commissione proporrà contemporaneamente degli indirizzi per le politiche economiche e a favore dell'occupazione destinati agli Stati membri. La sincronizzazione di questi processi rafforzerà il coordinamento delle politiche nel loro insieme al fine di accrescere il potenziale di crescita economica dell'UE e di intensificare l'azione volta a conseguire la piena occupazione entro l'anno 2010. La razionalizzazione sarà avviata immediatamente in vista del Consiglio europeo della primavera 2003, dando così una risposta tempestiva e credibile alla richiesta del Consiglio europeo di Barcellona. "Un efficace coordinamento delle politiche è essenziale per stimolare la crescita economica e la creazione di occupazione - hanno dichiarato Pedro Solbes ed Anna Diamantopoulou, commissari rispettivamente responsabili degli Affari finanziari ed economici e dell'Occupazione e degli affari sociali. "Questi miglioramenti sposteranno più sul medio termine la prospettiva della conduzione delle politiche e daranno maggior rilievo all'effettiva attuazione delle politiche e quindi ai risultati concreti per i cittadini europei in termini di occupazione e di prosperità. Una maggiore trasparenza, una più forte coerenza delle politiche e un maggiore impegno di tutti gli interessati agevoleranno i progressi verso il conseguimento degli ambiziosi obiettivi economici che l'UE si è posta a Lisbona. Siamo impegnati a fare la nostra parte nel realizzare l'obiettivo di diventare l'economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale". L'UE ha sviluppato un quadro esauriente di coordinamento delle politiche, che comprende in particolare gli indirizzi di massima per le politiche economiche e la strategia europea per l'occupazione, che include a sua volta gli orientamenti per l'occupazione e le relative raccomandazioni. Tuttavia il diverso calendario del ciclo annuale dei due processi e l'aggiunta nel corso degli anni di nuovi elementi ad hoc hanno complicato, presumibilmente in modo poco razionale, il processo di coordinamento. Il vertice di Barcellona ha chiesto un miglioramento del coordinamento, che le modifiche ora convenute dalla Commissione si propongono appunto di realizzare. La Commissione ha delineato un progetto di razionalizzazione del ciclo di coordinamento delle politiche. Essa rifletterà ancora sul modo di inserire nel modello proposto altri processi, in particolare il processo aperto di coordinamento nel settore della protezione sociale, che raggruppa attualmente i temi dell'inclusione sociale e delle pensioni. Le principali modifiche introdotte dalla Commissione sono le seguenti: Un ciclo di coordinamento delle politiche a livello UE più efficace e più chiaramente articolato La Commissione organizzerà i processi di coordinamento esistenti intorno a pochi momenti chiave, per rendere il ciclo di coordinamento più trasparente ed intelligibile e aumentarne dunque la visibilità e l'impatto. Gli elementi principali sono: Il 'pacchetto di valutazione dell'attuazione' (gennaio) La Commissione presenterà le conclusioni del suo esame dell'attuazione degli indirizzi impartiti a livello UE nella forma di un pacchetto di relazioni di valutazione, insieme e a sostegno della sua relazione di primavera al Consiglio europeo di primavera dedicato alle questioni economiche e sociali. Il 'pacchetto di valutazione', che comprenderà la relazione sull'attuazione degli indirizzi di massima per le politiche economiche, il progetto di relazione comune sull'occupazione e la relazione sull'attuazione della strategia per il mercato interno, conterrà una valutazione particolareggiata delle misure di attuazione delle varie politiche. La 'relazione di primavera', dal canto suo, rimarrà il contributo strategico della Commissione al Consiglio europeo di primavera. Esso continuerà ad evidenziare i principali problemi e a presentare le priorità politiche strategiche della Commissione per l'UE. Il 'pacchetto di raccomandazioni' (aprile) Sulla base degli indirizzi politici generali impartiti dal Consiglio europeo di primavera, la Commissione definirà e presenterà le sue proposte per le misure da prendere nei vari settori in un 'pacchetto di raccomandazioni' comprendenti gli indirizzi di massima per le politiche economiche, gli orientamenti per l'occupazione e le raccomandazioni per l'occupazione. Dopo che il pacchetto sarà stato esaminato dal Parlamento europeo e dalle competenti formazioni del Consiglio, il Consiglio europeo di giugno trarrà le conclusioni politiche. Infine le competenti formazioni del Consiglio adotteranno formalmente gli indirizzi di massima per le politiche economiche, gli orientamenti per l'occupazione e le raccomandazioni per l'occupazione. Una maggiore efficacia La Commissione intende anche migliorare ulteriormente l'efficacia del coordinamento delle politiche a livello UE. I due principali cambiamenti proposti a tal fine sono i seguenti: Porre l'accento più sul medio termine nell'elaborazione degli indirizzi politici - Orientare più verso il medio termine la strategia economica e in materia di occupazione dell'UE rafforzerà il carattere strategico degli indirizzi di massima per le politiche economiche e della strategia europea per l'occupazione. Si assicurerà così la stabilità degli indirizzi politici dell'UE e si faciliterà un efficace monitoraggio dell'attuazione. Se il 'pacchetto di raccomandazioni' continuerà ad essere presentato ogni anno, esso assumerà un più chiaro orientamento verso il medio termine e sarà di norma completamente rivisto solo ogni tre anni. Negli anni intermedi, ci si limiterà ad apportare gli adattamenti richiesti dall'evoluzione dell'economia e dai progressi realizzati sotto il profilo dell'attuazione. Nel complesso l'orientamento più strategico dovrebbe accrescere la visibilità, la prevedibilità e l'impatto degli indirizzi politici a livello UE. Miglioramento della coerenza delle politiche - La coerenza del 'pacchetto di raccomandazioni ' sarà migliorata specificando più chiaramente le questioni da trattare nei vari strumenti. Pur mantenendo il ruolo centrale degli indirizzi di massima per le politiche economiche per il coordinamento delle politiche economiche e il ruolo più specifico degli orientamenti per l'occupazione nella definizione dei principi e delle modalità di coordinamento delle politiche in materia di occupazione, in piena coerenza con gli indirizzi di massima, la complementarità degli strumenti sarà migliorata ed i messaggi politici di base risulteranno rafforzati.

GRUPPO GENERALI: DANNI PER 90 MILIONI DI EURO DALLE ALLUVIONI IN EUROPA
Milano, 5 settembre 2002 - In relazione alle gravi alluvioni che hanno colpito gran parte dell'Europa, il Gruppo Generali comunica che, sulla base degli elementi disponibili, l'esposizione netta del Gruppo dovrebbe ammontare a circa 90 milioni di euro, dei quali circa 50 milioni in Germania.

TIM: CARLO BUORA NOMINATO PRESIDENTE IL CDA APPROVA I RISULTATI DEL 1° SEMESTRE 2002 GRUPPO TIM RISULTATO OPERATIVO: 1.684 MILIONI DI EURO, + 4,1% UTILE NETTO CONSOLIDATO DI SPETTANZA DELLA CAPOGRUPPO TIM IN AUMENTO E PARI A : 1.295 MILIONI DI EURO, +79,9%
Milano, 5 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Tim (Gruppo Telecom Italia), in apertura di riunione ha preso atto delle dimissioni di Enrico Bondi dalla carica di presidente e da membro del consiglio di amministrazione e ha cooptato come amministratore, in sua sostituzione, Enrico Parazzini rivolgendo ad Enrico Bondi un vivo ringraziamento per il lavoro svolto. Il CdA ha quindi deliberato di conferire la carica di presidente a Carlo Orazio Buora, già vicepresidente della società, conferendogli le stesse deleghe già attribuite ad Enrico Bondi e quella di vicepresidente al consigliere Gianni Mion, munito della firma sociale e della rappresentanza legale in caso di assenza o impedimento del presidente. Il CdA di Tim, presieduto da Carlo Buora, ha approvato ieri, su proposta dell´Amministratore Delegato Marco De Benedetti, la relazione semestrale al 30 giugno 2002. Nel 1° semestre 2002 i ricavi del Gruppo Tim sono pari a 5.185 milioni di euro, con una crescita del 5,2% rispetto allo stesso periodo del 2001 (4.930 milioni di euro). Tale crescita raggiunge l'8,8% se depurata dalla svalutazione dei tassi di cambio medi avvenuta nel periodo giugno 2001- giugno 2002 per il Brasile ed il Venezuela. Il Margine Operativo Lordo (Mol) è pari a 2.488 milioni di euro e registra un aumento del 4,7% rispetto allo stesso periodo del 2001 (2.376 milioni di euro); al netto della suddetta svalutazione dei tassi di cambio medi, l'incremento del Mol è pari al 6,7%. L´incidenza del MOL sui ricavi totali è del 48% (48,2% nel 1° primo semestre 2001). Il Risultato Operativo è pari a 1.684 milioni di euro e registra una crescita del 4,1% rispetto al 1° semestre 2001 (1.617 milioni di euro). L´utile consolidato del periodo di spettanza della Capogruppo Tim è pari a 1.295 milioni di euro e ha registrato un incremento, rispetto al 1° semestre 2001, del 79,9% quando era pari a 720 milioni di euro. A tale risultato hanno contribuito per 647 milioni di euro le plusvalenze straordinarie derivanti dalla cessione delle quote di minoranza negli operatori Bouygues Télécom e Mobilkom Austria. Gli investimenti del Gruppo Tim ammontano a 646 milioni di euro contro 3.464 milioni di euro del 1°semestre 2001, caratterizzato da notevoli investimenti effettuati nel 2001 per le licenze di telecomunicazioni e lo sviluppo delle partecipate estere. Nel 1° semestre 2002 gli investimenti si sono concentrati principalmente nell´ambito tecnologico e nel potenziamento della rete. In particolare, gli investimenti industriali sono pari a 583 milioni di euro e gli investimenti finanziari sono pari a 63 milioni di euro. Il free cash flow operativo (Risultato Operativo+Ammortamenti-Investimenti Industriali-Variazione del Capitale Circolante), pari a 1.556 milioni di euro, evidenzia un miglioramento di 913 milioni di euro rispetto al primo semestre 2001 per effetto dell´incremento del risultato operativo (+4,1%) e del minor livello degli investimenti effettuati nel primo semestre 2002 rispetto allo stesso periodo del 2001. L´indebitamento finanziario netto ammonta a 614 milioni di euro con una diminuzione, rispetto al 31 dicembre 2001, pari a 918 milioni di euro dopo il pagamento di dividendi per 2.022 milioni di euro. Al significativo miglioramento ha contribuito, tra l'altro, per circa 1.500 milioni di euro, l´incasso del prezzo di cessione delle partecipazioni in Bouygues Télécom e in Mobilkom Austria. Al 30 giugno 2002 il numero delle linee mobili del Gruppo TIM è pari a circa 36,4 milioni (escluse le linee mobili di Bouygues Télécom, del gruppo Mobilkom Austria ed Amena), segnando un incremento del 15,2% rispetto al dato omogeneo al 30 giugno 2001 (31,6 milioni). Il personale del Gruppo Tim è pari a 17.137 unità con un incremento di 416 unità rispetto al 31 dicembre 2001. Tim S.p.A. - Nel 1° semestre 2002 i ricavi raggiungono i 4.190 milioni di euro, a fronte dei 4.011 milioni di euro del 1° semestre 2001, con una crescita del 4,5%. I ricavi da servizi a valore aggiunto (Vas) pari a 333 milioni di euro aumentano di oltre il 40% rispetto al 1° semestre 2001. Il Margine Operativo Lordo (Mol) si attesta a 2.182 milioni di euro con una crescita rispetto al 1° semestre 2001 del 4,6% (2.086 milioni di euro). Il rapporto del MOL sui ricavi totali è pari al 52,1% (52% nel primo semestre 2001). Il Risultato Operativo ammonta a 1.613 milioni di euro e presenta una diminuzione dell'1,5% (1.638 milioni di euro nel primo semestre 2001) principalmente per effetto di due fenomeni: l´ammortamento ai fini fiscali della licenza UMTS, avviato a gennaio 2002, e la revisione dei criteri contabili relativi agli ammortamenti tecnici. L´utile netto del periodo è pari a 982 milioni di euro (1.152 milioni di euro nell'analogo periodo del 2001) con un´incidenza del 23,4% sui ricavi totali (28,7% nel primo semestre 2001). La riduzione, pari al 14,8%, è dovuta principalmente alla maggiore incidenza delle imposte. Gli investimenti ammontano in totale a 1.031 milioni di euro, di cui 256 milioni per investimenti industriali e 775 milioni per investimenti finanziari in favore di società controllate. L´indebitamento finanziario netto risulta pari a 495 milioni di euro. Tim, con circa 24,2 milioni di linee al 30 giugno 2002 (+6,9% rispetto al 30 giugno 2001), conferma la sua posizione di leader nel mercato domestico. Risultati al 30 giugno 2002 delle principali controllate e collegate estere del Gruppo Tim Società controllate America Latina Brasile (cambio medio real/euro 0,456291808) - Gruppo Tim Brasil I primi sei mesi del 2002 mostrano una positiva evoluzione delle attività del Gruppo Tim Brasil. In particolare si segnala che i tre operatori GSM di Tim Brasil sono ormai in procinto di raggiungere la piena operatività in attesa dell´autorizzazione ad operare da parte degli organismi di controllo del mercato telefonico brasiliano. I ricavi consolidati di Tim Brasil, pari a 1.288 milioni di reais, sono cresciuti del 19,7% rispetto al 1° semestre 2001 principalmente grazie all´espansione del traffico, determinato dall´incremento del numero dei clienti (+13%), registrato dalle società già operative (Tele Celular Sul, Tele Nordeste Celular e Tim Maxitel) e alla crescita delle tariffe di interconnessione. Il Margine Operativo Lordo consolidato, pari a 440 milioni di reais, aumenta del 2,8% rispetto al periodo precedente e sconta gli oneri sostenuti per le tre società GSM in start-up (Portale Sao Paulo, Portale Rio Norte, TIM Celular Centro Sul). Il Risultato Operativo consolidato, pari a 53 milioni di reais, presenta un incremento del 65,6% rispetto al 1° semestre 2001, essenzialmente per i minori stanziamenti ai fondi svalutazione crediti e per la riduzione degli ammortamenti del periodo, per il contenimento degli investimenti focalizzati al mantenimento dell'efficienza attuale della rete, in attesa dell'operatività del servizio GSM. In dettaglio i principali risultati delle società operative del Gruppo Tim Brasil: Il Gruppo Tele Nordeste Celular, che gestisce i servizi di rete mobile nella regione nord-orientale del Brasile, ha conseguito nel 1° semestre 2002 ricavi per 469 milioni di reais con un incremento pari al 10,4% rispetto all´analogo periodo del 2001. Il Margine Operativo Lordo (MOL) si attesta a 247 milioni di reais, con un incremento pari al 25,4% rispetto al 1° semestre 2001. L´incidenza del MOL sui ricavi è pari al 52,7% (46,4% nel 1° semestre 2001). Il Risultato Operativo, pari a 121 milioni di reais, segna un incremento del 37,5% rispetto al 1° semestre 2001. Il Gruppo Tele Celular Sul, che gestisce i servizi di rete mobile nella regione sud del Brasile, ha conseguito, nel 1° semestre 2002, ricavi per 466 milioni di reais con un incremento pari al 20,4% rispetto all´analogo periodo del 2001. Il Margine Operativo Lordo (Mol) è pari a 216 milioni di reais, con un incremento pari al 21,3% rispetto al 1° semestre 2001. L´incidenza del MOL sui ricavi è pari al 46,4% (46% nel 1° semestre 2001). Il Risultato Operativo, pari a 94 milioni di reais, segna un incremento del 17,5% rispetto al 1° semestre 2001. Il Gruppo Tim Maxitel, che gestisce i servizi di telefonia mobile nelle zone di Minas Gerais, Bahia e Sergipe, ha conseguito, nel 1° semestre 2002, ricavi per 357 milioni di reais con un incremento pari al 33,7% rispetto all´analogo periodo del 2001. Il Margine Operativo Lordo (Mol) e´ pari a 136 milioni di reais con un incremento pari al 115,9% rispetto all´analogo periodo del 2001. L´incidenza del MOL sui ricavi è pari al 38,1% (23,6% nel 1° semestre 2001). Il Risultato Operativo risulta pari a 25 milioni di reais contro un risultato operativo negativo nel 1° semestre 2001 (-37 milioni di reais). Peru´ (cambio medio nuevo sol/euro 0,321931590) Tim Perù ha iniziato la propria attività nel gennaio 2001. Nel 1° semestre 2002 ha conseguito ricavi per 112 milioni di nuevo soles rispetto ai 33 milioni di nuevo soles dell´analogo periodo del 2001. Il Margine Operativo Lordo (MOL) è pari a -70 milioni di nuevo soles contro i -88 milioni di nuevo soles del 1° semestre 2001. Il Risultato Operativo è pari a -122 milioni di nuevo soles, contro -109 milioni dell´analogo periodo del 2001. Essendo la società operativa da poco più di un anno, e quindi ancora in piena fase di start up, il MOL ed il risultato operativo restano negativi. Venezuela (cambio puntuale bolivar/euro 0,000741088) Nel 1° semestre 2002 Corporacion Digitel ha conseguito ricavi per 111.486 milioni di bolivares con un incremento pari al 59,7% rispetto all´analogo periodo del 2001 (69.816 milioni di bolivares). Il Margine Operativo Lordo (MOL) è pari a 22.433 milioni di bolivares contro i 4.848 milioni di bolivares del 1° semestre 2001. L´incidenza del MOL sui ricavi è pari al 20,1%, rispetto al 6,9% registrato nel 1° semestre 2001. Il Risultato Operativo e´ pari a 2.590 milioni di bolivares contro i -7.122 milioni di bolivares del 1° semestre 2001. Europa Grecia Nel 1° semestre 2002 il Gruppo Stet Hellas ha conseguito ricavi per 304 milioni di euro (+21,1% rispetto all´analogo periodo del 2001). Il Margine Operativo Lordo (Mol) è pari a 109 milioni di euro (+28,2%) con un´incidenza del MOL sui ricavi pari al 35,9% rispetto al 33,9% registrato nel 1° semestre 2001. Il Risultato Operativo è pari a 53 milioni di euro con un incremento del 26,2% rispetto al 1° semestre 2001. Nel mese di agosto Tim, attraverso Tim International, ha acquisito il 17,45% di Stet Hellas da Verizon diventando così l'unico socio industriale della società con una quota complessiva dell'81,4%. Società collegate (consolidate con il metodo del patrimonio netto) Turchia (cambio puntuale lira turca/euro 0,000000641) Is Tim è diventata operativa a fine marzo del 2001. Nel 1° semestre 2002 la Società ha conseguito ricavi per 51.674 miliardi di lire turche. Il Margine Operativo Lordo (Mol) e´ pari a -89.331 miliardi di lire turche. Il Risultato Operativo e´ pari a -306.558 miliardi di lire turche. Scelte innovative di corporate governance In linea con la scelta di rafforzare le proprie regole di Corporate Governance rendendole ancora più moderne, efficienti ed allineate con le best practices internazionali, il Consiglio di Amministrazione di TIM ha inoltre approvato una serie di principi di comportamento circa le modalità di realizzazione delle operazioni con parti correlate, in primis gli amministratori e i sindaci, ivi comprese le operazioni infragruppo. Tali principi di comportamento sono volti in particolare a garantire un'effettiva correttezza e trasparenza procedurale e sostanziale in materia, assicurando nel contempo una piena corresponsabilizzazione dell'intero Consiglio di Amministrazione nelle relative deliberazioni. Nello stesso tempo sono state formalizzate, con apposita procedura, regole interne per la raccolta e la comunicazione al Collegio Sindacale - ai sensi dell'art. 150, comma 1, T.U.F. - delle più ampie informazioni inerenti alle operazioni con parti correlate, le operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale, nonché quelle atipiche o inusuali. Le procedure e i principi di cui sopra saranno reperibili sul sito www.tim.it  a partire dal prossimo 6 settembre.

SEAT PG:NOMINATO PRESIDENTE RICCARDO PERISSICH. APPROVATI I RISULTATI DEL PRIMO SEMESTRE 2002 MIGLIORANO I RISULTATI ECONOMICO-FINANZIARI · CONFERMATO MOL POSITIVO NELL'AREA INTERNET RICAVI CONSOLIDATI 871 MILIONI DI EURO (+ 5,5% RISPETTO AL 1° SEMESTRE 2001)
Milano, 5 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Seat Pagine Gialle (Gruppo Telecom Italia) in apertura di riunione ha preso atto delle dimissioni di Enrico Bondi dalla carica di Presidente e da membro del consiglio di amministrazione e ha cooptato in sua sostituzione Riccardo Perissich, che è stato altresì nominato Presidente, rivolgendo a Enrico Bondi un vivo ringraziamento per il lavoro svolto. Il CdA ha quindi approvato i risultati del Gruppo per il primo semestre dell'esercizio 2002. In un contesto congiunturale particolarmente difficile, caratterizzato da una contrazione superiore al 4% del mercato pubblicitario in Italia, i ricavi consolidati superano gli 870 milioni di euro con un incremento del 5,5% rispetto al primo semestre del 2001*, che corrisponde a una crescita del 2,6% a parità di perimetro di consolidamento. Nel corso del semestre l'azione del management è stata finalizzata a migliorare l'efficienza, a razionalizzare la struttura e le attività e a sviluppare le sinergie tra le diverse aree di business. Tutte le aree infatti, a partire da Internet, hanno raggiunto un margine operativo lordo positivo, l'unica eccezione è l'area della televisione, dove prosegue l'azione di razionalizzazione e rilancio. Il margine operativo lordo consolidato è cresciuto raggiungendo i 209 milioni di euro, con un incremento del 46%, rispetto ai 143 milioni del periodo gennaio-giugno 2001*, e un'incidenza sui ricavi pari al 24% circa (17% nel primo semestre 2001). Il risultato operativo lordo consolidato, prima dell'ammortamento del goodwill si attesta a circa 108 milioni di euro (+113% rispetto al primo semestre 2001*). Anche il risultato operativo è positivo per 19 milioni di euro, contro una perdita di 42 milioni di euro del primo semestre del 2001*. Per l'intero esercizio è previsto un significativo miglioramento operativo rispetto all'anno precedente con una ulteriore accelerazione nella seconda parte dell'anno, grazie anche alla stagionalità dell'Area Directories che genera nel secondo semestre più del 60% dei ricavi. Dopo avere scontato oneri finanziari netti per 43 milioni di euro, il conto economico consolidato del semestre si chiude con un risultato ante imposte negativo per 40 milioni di euro con un deciso miglioramento rispetto al 1° sem. 2001 in cui la perdita ammontava a 98 milioni di euro e con una perdita netta di competenza del gruppo di 14 milioni di euro (77 milioni nel 1° sem. 2001). Il free cash flow operativo raggiunge nel periodo 122 milioni di euro (-258 milioni di euro nel primo semestre 2001) e contribuisce in maniera determinante alla riduzione dell' indebitamento finanziario netto consolidato, sceso a 784 milioni di euro rispetto ai 922 milioni di euro a fine 2001. E' proseguita l'opera di razionalizzazione delle strutture societarie del gruppo con la riduzione del numero delle società partecipate operative da oltre 200 a 143. Nel corso del primo semestre, dopo la cessione di Mondus sono state dismesse alcune partecipazioni nel settore Internet. Successivamente alla chiusura del semestre, nei mesi di luglio e agosto, sono state perfezionate la vendita di Datahouse e della partecipazione detenuta nel fondo chiuso Wisequity. Gli effetti finanziari di queste ultime cessioni saranno riflessi nella seconda parte dell'esercizio. Alla fine del semestre il personale del gruppo si è ridotto passando da 9.264 unità del 31 dicembre 2001, a 8.300 . *Il conto economico del primo semestre 2001 è stato riclassificato per adeguarlo allo schema adottato dal gruppo Telecom Italia, ricomprendendo tra i costi operativi alcuni oneri di natura non ricorrente in precedenza contabilizzati al di sotto del risultato operativo. Per effetto dell'adozione del nuovo schema, il margine operativo lordo consolidato del primo semestre 2001 è pertanto pari a 143,5 milioni di euro (rispetto ai 151,4 riportati nella semestrale 2001 del Gruppo Seat Pagine Gialle), il risultato operativo prima del goodwill raggiunge 50,7 milioni di euro (contro 64 milioni) e il risultato operativo è negativo per 41,8 milioni di euro (contro una perdita di 32,6 milioni). Tali differenze, trattandosi di una mera riclassifica all'interno del conto economico, hanno trovato precisa compensazione in minori oneri finanziari e in minori oneri per componenti straordinari. Seat Pagine Gialle S.p.A. Seat Pg S.p.A. chiude il primo semestre 2002 con ricavi pari a 459 milioni di euro (+5,2 % rispetto al primo semestre 2001). Il margine operativo lordo è pari a 209 milioni di euro in crescita del 17,7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, con una incidenza sui ricavi del 45,3 % (40,6 % nel primo semestre 2001). Il risultato operativo, pari a oltre 100 milioni di euro, cresce del 30,7% ( 77 milioni di euro nel primo semestre 2001), mentre il risultato netto è negativo per 8 milioni di euro (nel primo semestre 2001 la perdita era stata di 64 milioni di euro). L'andamento delle Aree di Business - In un mercato pubblicitario ancora in difficoltà, l'area delle Directories raggiunge nel semestre ricavi per circa 456 milioni di euro con una crescita del 4,6% rispetto allo stesso periodo del 2001 e un significativo miglioramento dei margini di redditività, che a livello di MOL crescono dal 46 al 51%. Particolarmente importante è la crescita di Pagine Gialle On Line e dei nuovi prodotti commercializzati, oltre all'aumento del 5,8% dei ricavi di Thomson, in buona misura legato allo sviluppo della base clienti. L'opera di razionalizzazione delle attività Internet e lo sviluppo dei servizi Adsl hanno permesso all'area di conseguire un margine operativo lordo positivo (circa 1 milione di euro nell'intero semestre) per il secondo trimestre consecutivo, nonostante le spese pubblicitarie sostenute per il lancio della nuova gamma dei prodotti di accesso a Internet. Seat è l'unico operatore Internet quotato in Italia ad aver raggiunto questo risultato. In termini omogenei (tenuto conto che alcune società dismesse o in via di cessione sono state escluse dal perimetro del 2002) i ricavi sono sostanzialmente stabili rispetto a quelli del primo semestre 2001 e si attestano a 66 milioni di euro. A fine giugno, gli utenti attivi a 45 giorni hanno raggiunto 1,98 milioni (274mila dei quali abbonati ai servizi Adsl), mentre è stata avviata con risultati preliminari soddisfacenti la commercializzazione di Virgilio Presenza e Pg Net, i nuovi prodotti che offrono spazio a pagamento sul motore di ricerca di Virgilio. I ricavi dell' area Office Products & Services (Gruppo Buffetti) sono pari nel semestre a 147 milioni di euro con un incremento del 16% rispetto al primo semestre del 2001 (in termini omogenei la crescita è del 12% circa), mentre quelli dell' area Televisione (La7-Mtv Italia) raggiungono euro 41 milioni (+8%), quelli dell'area Directory Assistance 79 milioni (-3,9%) e quelli della Business Information 80 milioni (+25% per effetto del più ampio perimetro di consolidamento). Il Consiglio di Amministrazione, in linea con la scelta della Capogruppo di rafforzare le proprie Regole di Corporate Governance rendendole ancora più efficienti ed allineate con le best practices internazionali e alle nuove regole richieste dall'Autorità di mercato, ha approvato una serie di principi di comportamento circa le modalità di realizzazione delle operazioni con parti correlate, in primis gli amministratori e i sindaci, ivi comprese le operazioni infragruppo. Tali principi di comportamento sono volti in particolare a garantire un'effettiva correttezza e trasparenza procedurale e sostanziale in materia, assicurando nel contempo una piena corresponsabilizzazione dell'intero Consiglio di Amministrazione nelle relative deliberazioni. Nello stesso tempo sono state formalizzate, con apposita procedura, regole interne per la raccolta e la comunicazione al Collegio Sindacale -ai sensi dell'art. 150, comma 1, T.U.F.- delle più ampie informazioni inerenti alle operazioni con parti correlate, le operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale, nonché quelle atipiche o inusuali.Infolink: www.seat.it.

SANPAOLO IMI: SEGNALI DI RIPRESA NEL SECONDO TRIMESTRE IL CALO DELLE COMMISSIONI COMPENSATO DALLA CRESCITA DI ALTRE COMPONENTI DI RICAVO
Torino, 5 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Sanpaolo Imi ha approvato la relazione sull'andamento del Gruppo nel secondo trimestre 2002: si tratta dei primi risultati che consolidano integralmente i dati di Cardine Banca, la cui fusione in Sanpaolo Imi ha avuto efficacia giuridica a partire dal 1° giugno, ma i cui effetti fiscali e contabili decorrono dal 1° gennaio 2002 1 . In un contesto di mercato molto difficile il Gruppo Sanpaolo Imi ha saputo contrastare l'inevitabile flessione dei flussi commissionali con una crescita delle altre componenti di ricavo e realizzare pertanto nel trimestre un aumento di tutti i margini reddituali rispetto al primo trimestre dell'anno. A tale risultato ha contribuito anche il nuovo mix di business del Gruppo risultante dalla fusione con il Gruppo Cardine che presenta una minor esposizione alla volatilità dei mercati e dei servizi finanziari ed una maggiore componente legata all'intermediazione bancaria. Il margine di intermediazione del secondo trimestre si attesta a 1.902 milioni di euro in crescita rispetto ai 1.757 dello scorso marzo. Il risultato di gestione sale a 704 milioni di euro rispetto ai 604 realizzati nel primo trimestre. L'utile ordinario trimestrale risulta pari a 504 milioni di euro, in crescita rispetto ai 407 milioni dei primi tre mesi del 2002. Infine, l'utile netto del secondo trimestre si attesta a 324 milioni di euro, rispetto al risultato del primo trimestre, pari a 277 milioni di euro. L'inversione di tendenza rispetto al primo trimestre non è stata comunque sufficiente a riportare i risultati reddituali sui livelli dell'analogo periodo dello scorso esercizio, caratterizzato ancora da ben diversi andamenti macroeconomici. Il confronto dei primi due trimestri del 2002 rispetto alla semestrale 2001 pro-forma mostra infatti ancora variazioni negative ma in tendenziale miglioramento rispetto al confronto su base annua del primo trimestre: la flessione del margine di intermediazione passa dal 6,8% al 5,5%, il calo del risultato di gestione si riduce dal 18,0% al 14,8%, mentre la contrazione dell'utile ordinario diminuisce dal 26,5% al 15,9%. Più in particolare, la flessione delle commissioni nette dell'1,3% rispetto al primo trimestre è imputabile alla componente di servizi da risparmio gestito e alla caduta dei corsi azionari che ha determinato una significa svalutazione delle masse in gestione ed una ricomposizione delle attività finanziarie della clientela verso forme di investimento a minor contenuto azionario e con minori margini reddituali. Da sottolineare tuttavia la tenuta delle quote di mercato e la capacità di reazione del Gruppo: a fronte di una svalutazione degli stock di risparmio gestito di oltre 7 miliardi di euro da inizio anno, la raccolta netta nel semestre è stata pari a circa 1,5 miliardi di euro, grazie al significativo contributo della componente assicurativa (4,1 miliardi di euro di raccolta netta nel semestre, che confermano la leadership del Gruppo nel settore bancassurance) e alla positiva raccolta fondi delle reti Cardine e del Banco di Napoli. Le masse gestite a fine giugno si attestano quindi a circa 133 miliardi di euro. In crescita il risparmio amministrato: nel semestre il comparto ha registrato un flusso netto di 4,3 miliardi di euro, in gran parte riconducibile alla Rete Sanpaolo e a Banca Fideuram, che ha portato la consistenza complessiva a 88,9 miliardi di euro. Complessivamente, di fronte ad un trend negativo e ad una forte volatilità di mercato e ad una parallela crescente esigenza di protezione del risparmio, il Gruppo ha risposto da un lato con prodotti di natura assicurativa previdenziale o a capitale garantito, volti ad un allungamento dell'orizzonte di investimento, dall'altro con nuovi prodotti per la gestione della liquidità. Il margine di interesse del secondo trimestre risulta pari a 953 milioni di euro, in crescita del 2,8% rispetto al dato dei primi tre mesi (pari a 927 milioni di euro) grazie da un lato ad un buon andamento delle masse, interessate al loro interno da una significativa ricomposizione, e dall'altro alla stabilizzazione dei tassi e dei relativi spread. In particolare, la raccolta diretta, pari a 136,7 miliardi di euro - e in crescita dello 0,9% da marzo, dell'1,4% da inizio anno e del 4,5% su base annua - ha visto una forte dinamica della componente a breve, che ha anche beneficiato dei rientri di capitali ricollegabili allo "scudo fiscale". 1 Al fine di fornire un riferimento omogeneo, sono stati ricostruiti dati pro-forma a perimetro di consolidamento costante per tutto il 2001 e per il primo trimestre 2002 al quale fanno riferimento tutte le variazioni andamentali. Gli impieghi a clientela, pari a circa 124 miliardi di euro e in leggera flessione (-1,7% rispetto a marzo e -0,8% rispetto a inizio anno), hanno viceversa visto una significativa dinamica dei crediti a medio-lungo termine e, in particolare, dei mutui-casa alle famiglie e dei finanziamenti ad enti pubblici o per progetti infrastrutturali. Positiva anche la dinamica dei profitti da operazioni finanziarie, pari a 125 milioni di euro (+48,8% rispetto al primo trimestre), i quali hanno beneficiato, oltre che dell'attività tipica sui mercati finanziari, del collocamento nel trimestre di titoli strutturati per rispondere alle crescenti esigenze della clientela retail di combinare protezione del capitale e rendimenti minimi garantiti con la possibilità di beneficiare di possibili miglioramenti dei mercati borsistici. Significativo è stato anche nel trimestre il contributo dei dividendi su partecipazioni e degli utili delle società valutate al patrimonio netto, pari nel trimestre a 136 milioni di euro, rispetto ai 49 milioni di euro del primo trimestre. Si tratta di una posta importante in quanto include il risultato netto delle compagnie vita del Gruppo, la quota parte degli utili di banche con le quali vi sono rapporti di collaborazione strategica - come Cr Firenze e Cr Forlì - nonché i dividendi del portafoglio partecipativo, che vengono in gran parte corrisposti nel secondo trimestre. Sul fronte dei costi, le spese amministrative, pari a 1.177 milioni di euro, nonostante il leggero aumento rispetto al trimestre precedente sono in linea con gli oneri sostenuti nello scorso esercizio. In particolare le spese per il personale, pari a 722 milioni di euro, mostrano un aumento del +3,3% sul primo trimestre in gran parte riconducibile al rinnovo del contratto collettivo; tuttavia, se rapportate al secondo trimestre dello scorso esercizio, più omogeneo in termini di competenze contrattuali, risultano in flessione di circa il 3%. Per quello che riguarda le altre spese amministrative, è proseguita la politica di razionalizzazione e riduzione degli oneri ordinari per fare spazio a nuovi progetti, soprattutto volti ad accelerare i processi di integrazione in corso. Gli accantonamenti e rettifiche nette su crediti e immobilizzazioni finanziarie, pari a 157 milioni di euro, sono stati sostanzialmente in linea con quelli del primo trimestre, mentre mostrano un calo significativo rispetto alla media sia annua sia semestrale dello scorso esercizio. Da sottolineare il mantenimento di un buon livello di qualità del portafoglio crediti: le sofferenze nette sono risultate pari a 1.420 milioni di euro, mentre le partite incagliate nette sono uguali a 1.439, con un'incidenza sul portafoglio crediti rispettivamente dell'1,1% e dell'1,2%, invariata rispetto a fine 2001. I crediti netti verso i paesi considerati a rischio ammontano a fine giugno a 90 milioni di euro, in calo rispetto ai 114 milioni di euro di fine anno. La solidità finanziaria del Gruppo è confermata dagli indici di solvibilità: a fine giugno il Total capital ratio è stimabile 2 intorno al 10% e il Tier 1 ratio intorno al 7%, al di sopra dei limiti richiesti dalle autorità di vigilanza e in linea con le migliori prassi internazionali. Il Gruppo annette grande importanza alla solidità patrimoniale ed è attivamente impegnato sia nel mantenimento di adeguati livelli di capitalizzazione sia nel pronto recepimento degli sviluppi regolamentari a livello internazionale. Le prospettive operative e reddituali per il resto del 2002 risultano ancora fortemente condizionate dall'andamento dei mercati. In particolare, le prospettive del risparmio gestito e del relativo flusso di commissioni sono legate all'evoluzione delle borse internazionali e alla possibilità di ristabilire sul mercato un clima di fiducia oggi fortemente compromesso. Il Gruppo sta tuttavia mettendo in essere significative azioni su prodotti e servizi che da un lato possano meglio rispondere alle esigenze dei risparmiatori e dall'altro consentano di ridurre la volatilità dei flussi commissionali. Le altre attività del Gruppo, che rappresentano oltre il 60% del margine di intermediazione non sono influenzate direttamente dai trend borsistici, ma la loro evoluzione futura è legata all'andamento dell'economia reale e dei tassi di interesse: i risultati del trimestre, in cui tali componenti sono in tendenziale recupero, consentono tuttavia un cauto ottimismo. Contestualmente, saranno perseguite tutte le azioni di razionalizzazione e contenimento mirato dei costi per migliorare l'efficienza operativa senza pregiudicare investimenti per lo sviluppo. Nel trimestre sono stati completati con successo tutti i passaggi relativi alla fusione di Cardine Banca in Sanpaolo Imi, la cui piena efficacia giuridica decorre dal 1° giugno 2002. Inoltre, nel corso del trimestre sono state intraprese le azioni atte a conseguire le previste sinergie e cogliere le opportunità offerte dall'integrazione: sulla base di un master plan definito a inizio anno, si è proceduto ad una ristrutturazione dell'assetto organizzativo del Gruppo e sono stati avviati i cantieri operativi ritenuti prioritari. In particolare è stato dato un forte impulso alla Macchina Operativa Integrata (Moi) a servizio di tutte le reti bancarie domestiche ed è stato completato l'accentramento operativo delle attività di tesoreria, funding a medio-lungo termine e gestione del portafoglio di proprietà, sulla base di un modello di finanza accentrata di Gruppo.

BANKA KOPER: PRIMO SEMESTRE IN CRESCITA DEL 27% LA QUARTA BANCA DELLA SLOVENIA VANTA UN ROE ANTE-IMPOSTE ANNUALIZZATO DEL 23%
Torino, 5 settembre 2002 - Banka Koper, l'istituto di credito sloveno del quale dallo scorso mese di marzo il Gruppo Sanpaolo Imi detiene una quota partecipativa del 62,1%, ha chiuso il primo semestre del 2002 con un utile ante imposte di 13,4 milioni di euro, in crescita dell'80% rispetto ai primi sei mesi del 2001. Alla crescita del risultato, al quale corrisponde un Roe annualizzato ante imposte del 23%, hanno anche contribuito alcuni cambiamenti nei principi contabili locali, al netto dei quali la crescita sarebbe stata del 27%. Sotto il profilo operativo la banca ha realizzato nei primi sei mesi dell'anno una crescita dell'11% negli asset (1,2 miliardi di euro), del 12% nella raccolta (0,9 miliardi) e del 7% negli impieghi (0,5 miliardi). Alla fine dello scorso mese di giugno l'assemblea di Banka Koper ha integrato il board della banca introducendovi alcuni uomini di Sanpaolo Imi Giuseppe Cuccurese in qualità di Presidente, Paolo Haim, Carlo Moretti e Flavio Gianetti come Consiglieri. Nell'ambito del management opera, in qualità di vice presidente, Corrado Casalino. Banka Koper, il cui titolo è quotato presso la Borsa di Lubiana, è la quarta banca slovena per totale attivo. Fortemente radicata nella ricca regione costiera dell'Istria, è presente in tutta la Slovenia con una rete di 38 filiali. Banca universale il cui core business è costituito dal commercial banking, è all'avanguardia nel Paese per ciò che concerne i prodotti e i servizi di tipo innovativo nonché particolarmente attiva nei business delle carte di credito e della banca elettronica.

BANCA 121 E API-ANONIMA PETROLI ITALIANA, SIGLATO ACCORDO DI CO-MARKETING E CO-BRANDING. CROSS-MERCHANDISING, COMUNICAZIONE INTEGRATA ON-OFF LINE E PARTNERSHIP PER I PROGRAMMI DI FIDELIZZAZIONE.
Milano, 5 settembre 2002 - Banca 121 (Gruppo Mps) e api-anonima petroli italiana hanno raggiunto un accordo per lo sviluppo di attività e iniziative di co-marketing e co-branding, finalizzate al raggiungimento di obiettivi commerciali e di immagine. L'intesa prevede, tra l'altro, la partecipazione di Banca 121 ai programmi di fidelizzazione promossi dalla compagnia petrolifera e collegati alla carta elettronica di collezionamento apiCard. In particolare, nell'ambito della campagna promozionale 2003, Banca 121 riserverà a tutti i titolari di apiCard uno sconto del 50% sul canone di Conto 121 Club, il conto con la formula "tutto compreso" disponibile nelle versioni Light, Silver e Gold. Grazie all'accordo, inoltre, api riserverà ai correntisti di Banca 121, possessori della fidelity card api, l'accredito di un "bonus" di 5 punti una tantum e altre agevolazioni per l'accumulo dei punti. L'intesa comprende anche un programma articolato di attività di comunicazione sul punto vendita (cross-merchandising), che interesseranno sia la rete commerciale di Banca 121 che quella di api, composta da circa 1.600 stazioni di servizio in tutta Italia. Più in particolare, Banca 121 sarà presente presso le stazioni api con materiale pubblicitario dedicato. Presso i punti di vendita di Banca 121, invece, api potrà distribuire i cataloghi della campagna promozionale e materiale promo-informativo relativo ai propri prodotti e servizi e ad altre iniziative congiunte. L'accordo prevede anche l'utilizzo combinato del sito di Banca 121 e di quello dedicato alle promozioni api, con presenza di link e schede informative su proposte ed iniziative specifiche indirizzate ai rispettivi target di clientela. In un'ottica di gestione integrata del communication mix, le iniziative congiunte saranno adeguatamente valorizzate anche attraverso l'invio di messaggi alla clientela. "L'accordo con api - spiega Giampietro Gennaioli, direttore generale di Banca 121 - va oltre il puro abbinamento tra marchi e punta a sperimentare concrete sinergie operative, attraverso iniziative di co-marketing e co-branding di ampio respiro, con ricadute commerciali potenzialmente molto interessanti". "Riteniamo che l'accordo con Banca 121- spiega Ugo Brachetti Peretti, vice presidente esecutivo di api - sia una operazione di co-marketing innovativa, che mira a sfruttare la forte sovrapposizione di punti di vendita tra le due aziende. Questo genererà sicuramente un aumento di valore dell'offerta per i rispettivi clienti, con ricadute positive sulla customer retention". api-anonima petroli italiana è una compagnia petrolifera interamente italiana ed integrata nel ciclo produttivo. Possiede una rete di 1600 stazioni di servizio ed ha intrapreso con forza un deciso orientamento verso una logica di Customer Relationship Management. Attraverso l'implementazione di programmi fidelity veicolati con smart card, oggi l'api è in grado di interagire con i propri clienti in modo estremamente efficace, creando relazioni di valore. Ha implementato progetti di internet marketing, integrandoli con l'attività di Crm, assumendo sempre più il connotato di una azienda customer centrica.

BANCA FIDEURAM : RACCOLTA NETTA TOTALE PARI A 93 MILIONI DI EURO IN LUGLIO.RACCOLTA NETTA ASSICURATIVA: 247 MILIONI DI EURO. NUOVA PRODUZIONE ASSICURATIVA: 162 MILIONI DI EURO.
Roma, 5 settembre 2002 - A luglio la raccolta netta totale di Banca Fideuram (fondi e gestioni, assicurazioni, titoli e conti correnti) è stata positiva per 93 milioni di euro. Nel mese di luglio la raccolta netta del risparmio gestito (fondi, gestioni patrimoniali, assicurazioni vita) ha registrato un saldo negativo per 238 milioni di euro. Al suo interno è da segnalare la raccolta netta assicurativa, positiva per 247 milioni di euro. Le polizze vita hanno complessivamente incassato a luglio premi per 288 milioni di euro. In particolare la nuova produzione assicurativa ha registrato un saldo positivo di 162 milioni di euro. Per il periodo gennaio-luglio 2002, la nuova produzione è stata di 1,36 miliardi di euro, in crescita del 144,8 % rispetto allo stesso periodo di un anno fa. A luglio il saldo complessivo del risparmio non gestito è stato positivo per 331 milioni di euro, grazie ad una raccolta netta di 463 milioni di euro sul fronte dei titoli. Al 31 luglio le masse totali di risparmio gestito (fondi, gestioni e assicurazioni) erano pari a 33,98 miliardi di euro. Il patrimonio dei fondi comuni di Banca Fideuram, incluse le gestioni patrimoniali, ammontava a 26,16 miliardi di euro. Al suo interno, le gestioni patrimoniali si sono attestate a 12,97 miliardi di euro. A fine luglio il totale delle masse amministrate da Banca Fideuram era di 46,97 miliardi di euro. Al 31 luglio 2002 i private banker 1 di Banca Fideuram erano 3.542, a cui vanno aggiunti 124 produttori assicurativi per un totale di 3.666 professionisti. In allegato sono riportate le tabelle relative a raccolta netta, masse amministrate e dimensioni della rete relative a luglio 2002.

BPVN - CESSIONE IMPRESOL
Milano, 5 settembre 2002 - In data 1 agosto 2002 si è perfezionata la procedura di cessione di Impresol, societá immobiliare del Gruppo Banco Popolare di Verona e Novara, annunciata lo scorso 18 giugno, a favore di Deutsche Bank Real Estate Private Equity Group, GE Capital Investment Holding e Bonaparte S.p.A. (Gruppo Zumino), previa scissione di una parte di Impresol in una societá di nuova costituzione. Mediobanca ha agito in qualitá di advisor finanziario del Banco Popolare di Verona e Novara.

GRUPPO MONDO TV: ESERCITATO DIRITTO D'OPZIONE RELATIVO ALL'AUMENTO DI CAPITALE DELLA TEDESCA MIM MONDO IGEL MEDIA AG PER UN TOTALE DI 635.000 EURO. IN CRESCITA I RISULTATI ECONOMICO-FINANZIARI DELLA SOCIETÀ TEDESCA NEI PRIMI 8 MESI DEL 2002.
Amburgo, 5 settembre 2002 - Il Gruppo Mondo Tv - primario operatore in Europa nella creazione e distribuzione di "cartoons" per la Tv, il cinema ed i settori correlati - ha esercitato in data odierna, per la quota di propria competenza, il diritto d'opzione relativo all'aumento di capitale della società tedesca Mim Mondo Igel Media Ag il quale era stato deliberato dall'Assemblea degli azionisti dello scorso 18 luglio 2002. Mondo Tv S.p.A. detiene oggi (e quindi precedente all'aumento di capitale in questione) una quota pari al 45,34% del capitale sociale della società tedesca. Con tale operazione, che riguarda 635.000 azioni di nuova emissione per un investimento totale di 635.000 Euro, Mondo Tv rafforza pertanto il proprio coinvolgimento nella società e la presenza sul mercato tedesco, contribuendo allo sviluppo dell'attività della partecipata e ponendo le basi per un più intenso sfruttamento della "library" sul mercato dell'animazione più importante d'Europa. L'Assemblea degli azionisti della società tedesca aveva inoltre approvato il cambio della denominazione sociale dalla precedente "Igel Media Ag" nell'attuale "Mim Mondo Igel Media Ag" a conferma del significativo e crescente legame tra le due società. Il positivo e continuo sviluppo di Mim Mondo Igel Media Ag è testimoniato anche dai risultati economico-finanziari dei primi otto mesi del 2002 che presentano un giro d'affari di circa 1,63 milioni di Euro (0,11 milioni di Euro nel 2001) ed un Ebitda positivo per circa 0,5 milioni di Euro, rispetto ad un valore negativo di circa 1,83 milioni di Euro nel 2001. Mim Mondo Igel Media Ag, inoltre, grazie a rapporti di business in corso relativi ad un contratto di co-produzione a lungo termine, prevede uno sviluppo ulteriore dei ricavi e della redditività già nel quarto trimestre di quest'anno: per l'intero esercizio 2002 si prevede infatti un Ebitda positivo e, se verrà concluso il contratto suddetto, un risultato netto vicino al pareggio.

ESAOTE - NULLA OSTA CONSOB ALL'OFFERTA PROMOSSA DA BRACCO BIOMED
Milano, 5 settembre 2002 - In data 8 agosto 2002, la Consob ha rilasciato il nulla osta alla pubblicazione del documento informativo relativo all´Offerta Pubblica di Acquisto sul 100% del capitale sociale di Esaote S.p.A. promossa da Bracco Biomed S.p.A. (Gruppo Bracco) in data 23 luglio 2002. Mediobanca ha agito in qualitá di advisor di Esaote rilasciando, a favore del Consiglio di Amministrazione, una Financial Fairness Opinion al fine esclusivo della valutazione dell´Offerta Pubblica di Acquisto.

BANCA POPOLARE DI SONDRIO: PRIMO SEMESTRE 2002: RISULTATI PATRIMONIALI ED ECONOMICI IN ASCESA; NUOVI IMPORTANTI INSEDIAMENTI E ACQUISIZIONI. UTILE NETTO DI PERIODO EURO 23.244.730, PIÙ 10,97%.
Sondrio, 5 settembre 2002 - Il Consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Sondrio ha oggi esaminato e approvato la situazione patrimoniale ed economica aziendale del primo semestre 2002, sottoposta a revisione contabile limitata da Andersen spa. L'utile netto di periodo si afferma a euro 23.244.730, in crescita del 10,97% rispetto alla prima metà dell'esercizio scorso. La raccolta da clientela segna euro 15.832 milioni, più 2,52%, di cui euro 6.356 milioni attengono alla diretta, con un aumento, rimarchevole, del 27,50% ed euro 9.476 milioni all'indiretta, in diminuzione, ai valori nominali, del 9,39%. Nella componente diretta si distingue - insieme al segmento conti correnti, che riflette il concreto aumento del numero di rapporti - la voce prestiti obbligazionari, più 18,29%, segno dell'accresciuta volontà dei risparmiatori di ridurre i rischi connessi agli investimenti. Quanto alla raccolta indiretta, il comparto continua inevitabilmente a risentire, nelle diverse forme, della prolungata e consistente fase negativa dei mercati azionari. Gli impieghi economici per cassa si affermano a euro 5.796 milioni, con un progresso del 17,33%, che conferma la volontà della banca di favorire, nelle aree d'insediamento, la crescita delle economie locali - con particolare riguardo alle famiglie e alle piccole e medie imprese -, svolgendo quindi appieno la funzione di banca popolare strettamente legata al territorio. In costante evidenza la voce mutui ipotecari, in crescita del 22,61% a euro 1.291 milioni. Gli impieghi di firma si attestano a euro 1.375 milioni, in linea con lo stesso periodo del passato esercizio. Il livello delle sofferenze nette, pari all'1,17% dell'erogato, percentuale ben al di sotto della media di sistema, afferma la qualità del credito. Relativamente al conto economico, il margine d'interesse riflette l'espansione degli aggregati patrimoniali e si accresce dell'11,72% a euro 105 milioni, mentre quello d'intermediazione sale del 6,65% a euro 153 milioni; i proventi netti da servizi, pari al 31,20% del predetto margine, risentono della ridotta attività di raccolta ordini e dei servizi connessi al comparto finanziario, fisiologicamente riconducibili, come innanzi accennato, all'andamento negativo del comparto azionario. Il risultato lordo di gestione, che sconta l'aumento delle spese amministrative connesso alla decisa espansione territoriale e al conseguente rafforzamento della struttura centrale, è in linea con lo stesso periodo dell'anno precedente a euro 67 milioni. Dopo gli ammortamenti, le rettifiche, gli accantonamenti e le imposte, si perviene al predetto utile netto di euro 23.244.730. L'articolazione territoriale dell'istituto si è arricchita, nel semestre, di sei nuove filiali, cui se ne sono aggiunte altre tre il 1° luglio ultimo scorso. Il totale delle dipendenze è quindi ora di 172. Nello specifico, sono stati avviati gli stabilimenti di: Carate Brianza, le agenzie 1 di Monza e 21 di Milano, all'interno del Politecnico, in quella provincia; Cantù e Menaggio nel comasco, Busto Arsizio nel varesotto; Mantova; Cremona; Piacenza. La Banca Popolare di Sondrio - a conferma della volontà, da tempo perseguita, di essere banca regionale - è ora direttamente presente, insieme a pochissimi altri istituti di credito e unica "popolare", in tutti i capoluoghi di provincia della Lombardia. Nella seconda parte dell'esercizio sono previste nuove aperture. Quanto ai servizi di cassa, la Banca Popolare di Sondrio si è aggiudicata - in qualità di capofila di un raggruppamento temporaneo di imprese cui partecipano la Banca Popolare di Cremona e la Banca di Piacenza - quello a favore del Politecnico di Milano, ateneo di rilevanza mondiale, che si aggiunge alle altre università, altrettanto prestigiose, che da tempo si sono affidate all'istituto: Bocconi, San Pio V, Pontificia Lateranense, Insubria. Relativamente alle casse di previdenza professionale, la Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza a favore dei Ragionieri e Periti Commerciali e l'Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Psicologi, si sono aggiunti alle numerose Istituzioni della specie che la banca gestisce. Infine, degna di nota, l'acquisizione del servizio di cassa della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Lecco. La controllata elvetica Banca Popolare di Sondrio (Suisse) SA prosegue nello sviluppo dell'operatività e si appresta - dopo l'apertura della rappresentanza di Zurigo, piazza di interesse mondiale - a ulteriormente ampliare, nella seconda parte dell'anno, l'articolazione territoriale. La "Suisse" conta a oggi undici filiali in quattro cantoni e due rappresentanze, tra le quali Monte-Carlo nel Principato di Monaco. Nell'ambito dell'attività culturale dell'istituto, ha suscitato notevole interesse l'opera editoriale "Vilfredo Pareto (1848-1923) - l'Uomo e lo Scienziato", a cura del dottor Gavino Manca e con la prefazione del signor Governatore della Banca d'Italia dottor Antonio Fazio. Il volume è stato presentato a Sondrio lo scorso 22 giugno nel corso di un qualificato convegno al quale hanno partecipato alcuni degli autorevoli autori dell'opera. La controllata Pirovano Stelvio spa ha avviato la stagione sciistica con un soddisfacente aumento delle presenze, grazie al continuo affinamento dell'offerta e alle favorevoli condizioni meteorologiche. Degno di nota, per la qualità dei contenuti, il sito internet completamente rinnovato www.pirovano.it. L'Amministrazione ha preso atto del consistente accrescimento del corpo sociale, attestatosi a oltre 105.000 unità, circa 7.000 in più rispetto al 30 giugno 2001. A chiusura dei lavori, il Consiglio ha rivolto espressioni di apprezzamento e di gratitudine ai 2.033 Dipendenti del Gruppo bancario.

CREDITO VALTELLINESE: OPERAZIONE SUL CAPITALE
Sondrio, 5 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione del Credito Valtellinese S.c. a r.l. - avvalendosi della facoltà concessa dall'art. 12 dello Statuto sociale - ha deliberato l'annullamento di 1.000.000 di azioni proprie in portafoglio (pari al 1,87% del capitale) al prezzo medio di carico di 8,49 euro. La delibera è stata assunta nel rispetto dell'apposita delega conferita dall'Assemblea ordinaria dei Soci al Consiglio di Amministrazione in tema di azioni proprie.

CREDITO SICILIANO: PRIMA "SEMESTRALE" OTTENUTA LA CERTIFICAZIONE DI QUALITÀ
Acireale 5 settembre 2002. Il Consiglio di Amministrazione del Credito Siciliano, banca del Gruppo Credito Valtellinese, ha approvato la situazione semestrale dei conti al 30/6/2002. E' la prima semestrale del Credito Siciliano, costituito nel corso del primo semestre 2002 a seguito della fusione per incorporazione della Banca Popolare Santa Venera S.p.A. e della Leasingroup S.p.A. nella Banca Regionale Sant'Angelo S.p.A.; l'operazione di fusione ha avuto decorrenza dal 1 gennaio 2002, mentre dal 1 luglio 2002 il Credito Siciliano ha acquisito le filiali della Cassa San Giacomo S.p.A., ed è divenuta l'unica banca di riferimento del Gruppo bancario Credito Valtellinese in Sicilia, operante con 130 filiali e 850 Dipendenti. Le componenti di Stato Patrimoniale e di Conto Economico al 30/6/2002 vengono pertanto raffrontate con i dati rilevati dal bilancio pro-forma costituito dall'insieme dei bilanci delle società oggetto dell'operazione di fusione. La raccolta globale pari a 2.484 milioni di euro (+ 0,9% rispetto al dicembre 2001), raggruppa 1.609,3 milioni di euro di raccolta diretta (-2% rispetto a dicembre 2001) e 875 milioni di euro di componente indiretta (+ 6,84% rispetto al 31/12/2001). Si sottolinea che rispetto al 30/06/2001 ambedue le componenti sono in incremento, rispettivamente del 5,30% la prima e del 6,45% la seconda. Gli impieghi alla Clientela confermano un trend positivo, a testimonianza dell'attività svolta dalla Banca per lo sviluppo economico della regione, e si attestano a 1.111,3 milioni di euro segnando una crescita del 5,12% rispetto al 31/12/2001. La qualità degli affidamenti concessi è confermata dal miglioramento della percentuale delle sofferenze sugli impieghi, che è pari al 11,34%. Relativamente ai dati economici, il margine di intermediazione, influenzato dal contributo positivo dell'attività finanziaria e dagli altri proventi netti, passa da 61,7 a 62,8 milioni di euro (+1,8% rispetto al 30/6/2001). I costi di gestione, pari a 44,3 milioni di euro, registrano una lieve crescita (+2,5%). L'utile delle attività ordinarie, al netto di ammortamenti, rettifiche e accantonamenti, è pari a 854 mila euro, mentre l'utile netto di periodo, al netto delle componenti straordinarie (positive per 355 mila euro), dell'utilizzo del fondo per rischi bancari generali (600 mila euro) e delle imposte dell'esercizio (1,8 milioni di euro), si attesta a 9 mila euro. Il Credito Siciliano sta operando per dispiegare la propria capacità commerciale e di servizio all'economia regionale. Nel solco di tale impegno e della tradizione di attività nel campo dei sistemi di qualità del Gruppo Credito Valtellinese, lo scorso luglio l'ente certificatore della qualità - Cisqcert - ha certificato anche al Credito Siciliano la conformità alla norma "Uni En Iso 9001"; tale riconoscimento qualifica il Credito Siciliano quale prima, ed attualmente unica, banca siciliana ad avere ottenuto tale certificazione di qualità.

DMAIL GROUP SPA, AZIENDA QUOTATA AL NUOVO MERCATO, HA AVVIATO LO STUDIO DI UN PROGETTO DI NUOVA ORGANIZZAZIONE SOCIETARIA.
Firenze, 5 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione della società, riunitosi 27 agosto a Firenze, ha infatti dato incarico al Presidente Joaquim Soares e all'Amministratore Delegato Gianluigi Viganò di presentare un piano di razionalizzazione dell'attuale struttura delle partecipazioni. L'obiettivo strategico del piano sarà di assicurare le più efficaci condizioni di sviluppo dei due business attuali di Dmail Group, quello storico delle vendite multicanale multiprodotto e quello, più recente, dell'editoria, garantendo al contempo maggior chiarezza agli investitori. A questo scopo, il progetto che sarà portato al vaglio del CdA potrà prevedere anche ipotesi di accorciamento della struttura di controllo e di scissione societaria. Attualmente, Dmail Group opera infatti nel settore delle vendite multicanale multiprodotto (vendita a distanza attraverso catalogo sia cartaceo che on-line, attraverso i propri siti internet, nonché tramite negozi sia propri che di terzi) e nel settore editoriale nato con l'acquisizione di Bloomberg Investimenti e consolidato con l'acquisto del network di giornali locali Gidiemme Stampa.

BAYERISCHE VITA PRESENTA "PIANO PREVIDENZIALE BAYERISCHE"
Milano, 5 settembre 2002 - Dal 2 settembre 2002, la famiglia dei prodotti previdenziali di Bayerische Vita si arricchisce di un nuovo componente: il "Piano Previdenziale Bayerische". Distribuito in esclusiva su tutto il territorio nazionale dalla rete network marketing Ssi - Star Service International, il "Piano Previdenziale Bayerische" si affianca al "Piano Pensionistico Bayerische". Il "Piano Previdenziale Bayerische" è un prodotto assicurativo che consente la costituzione di un capitale al termine del contratto, convertibile in una rendita vitalizia (esente da imposte) che si configura come una vera e propria integrazione dei trattamenti previdenziali dei sottoscrittori. Il "Piano Previdenziale Bayerische" è, in linea con la filosofia della Compagnia, un sistema integrato di protezione che abbina alla costituzione di una rendita o di un capitale (a scelta del Cliente) una serie di garanzie che spaziano dal rimborso delle spese mediche per ricovero all'assicurazione di importanti somme a disposizione degli assicurati per i casi di invalidità permanente da infortunio o malattia. Flessibile nella durata e nei metodi di accantonamento del risparmio, il "Piano Previdenziale Bayerische" gode dei benefici fiscali previsti dalla Legge per le quote di premio versato relative alle coperture caso morte ed invalidità permanente, e beneficia di uno speciale bonus del 20% del capitale maturato a scadenza, che premia la fedeltà del Cliente.

NASCERÀ LA PRIMA COMPAGNIA ASSICURATIVA ITALIANA NEL RAMO VITA CON UNA QUOTA DI MERCATO SUPERIORE ALL'8% PER RACCOLTA PREMI TORO ASSICURAZIONI S.P.A. - FINECO S.P.A. : INTEGRAZIONE DELLE ATTIVITA' ASSICURATIVE VITA TRADIZIONALI E DI BANCASSURANCE
Roma, Milano, Torino 5 settembre 2002 - I consigli di amministrazione di Capitalia S.p.A., Fineco S.p.A. e Toro Assicurazioni S.p.A. hanno approvato una lettera d'intenti relativa ad un progetto di integrazione delle rispettive attività nel settore delle assicurazioni vita , finalizzato alla costituzione di un polo assicurativo leader in Italia sia per dimensioni sia per diversificazione di canali distributivi. Il progetto, subordinato all'ottenimento delle autoriz zazioni di legge, prevede in particolare che Fineco (Gruppo Bancario Capitalia ) e Toro parteciperanno in misura paritetica ad una nuova società nella quale confluiranno le attività vita delle società del Gruppo Toro (Toro, Nuova Tirrena, Lloyd Italico Vita e Augusta Vita), di Fineco (Cisalpina Previdenza) e Roma Vita, società già in joint-venture tra Fineco e Gruppo Toro. Le regole di Corporate Governance relative alla nuova società, gli ulteriori diritti e obblighi delle parti e gli accordi di collaborazione commerciale prenderanno, come riferimento, quelli già adottati da Roma Vita. E' obiettivo delle parti che le operazioni finalizzate all'integrazione siano sottoposte per l'approvazione alle assemblee delle società coinvolte entro la fine del 2002. Il progetto è finalizzato alla creazione della prima società assicurativa italiana nel ramo vita in termini di premi raccolti, integrando il modello produttivo della bancassurance con quello dell'assicurazione vita tradizionale e favorendo un ulteriore sviluppo del business grazie all'offerta di servizi innovativi tramite canali di vendita complementari ed integrati. Dall'integrazione nascerà infatti un polo assicurativo unico in Italia, con una capacità di raccolta di oltre 3.800 milioni di Euro di premi nel 2001, pari ad una quota di mercato dell'8,2%, ed un modello distributivo multicanale che potrà avvalersi di circa 1.100 agenti delle reti assicurative di Toro, di 2.900 promotori finanziari di Fineco e dei 2.100 sportelli bancari del Gruppo Capitalia . Così unificando le forze distributive il Gruppo Toro ed il Gruppo Bancario Capitalia intendono proporre una gamma completa di prodotti finanziario-assicurativi, idonei a soddisfare le esigenze degli oltre 5 milioni di clienti potenziali della nuova realtà. Gli advisors dell'operazione sono Fox-Pitt, Kelton per Toro e Mcc per Fineco.

DIGITAL BROS: IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE HA APPROVATO IL PROGETTO DI BILANCIO AL 30 GIUGNO 2002. IL FATTURATO DEL GRUPPO È PARI A 21,465 MILIONI DI EURO, IN CRESCITA DI CIRCA IL 52% RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DEL 2001.
Milano, 5 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Digital Bros, gruppo di digital entertainment quotato al Nuovo Mercato della Borsa Italiana, ha approvato, in data 27 agosto 2002, il progetto di bilancio al 30 giugno 2002, l'esercizio è riferito al periodo gennaio-giugno 2002 a seguito della variazione della data di chiusura dell'esercizio dal 31/12/2001 al 30/06/2002 approvata dall'Assemblea in data 19 aprile 2002. I ricavi del Gruppo sono pari a 21,465 milioni di Euro in crescita di circa il 52% rispetto ai 14,181 milioni di Euro realizzati nello stesso periodo del 2001. L'Ebitda consolidato è migliorato di 2.144 migliaia di Euro passando da meno 2.447 migliaia di Euro del I semestre 2001 agli attuali meno 303 migliaia di Euro. La vivacità del mercato dei videogiochi, già evidenziata nel corso del I trimestre, è proseguita nel corso del II trimestre 2002. In particolare il fatturato della capogruppo, impegnata nel settore della distribuzione italiana di videogiochi, è aumentato di 7.791 migliaia di Euro dai 12.738 migliaia di Euro del I semestre 2001 agli attuali 20.529 migliaia di Euro con una crescita percentuale di quasi il 60%. Il segmento della distribuzione di software per console, da sempre core business di Digital Bros Spa, cresce nel periodo di riferimento del 69%. Fermo restando le caratteristiche di stagionalità delle attività del Gruppo che tradizionalmente registrano maggiori vendite nel II semestre, la capogruppo Digital Bros Spa chiude l'esercizio relativo ai soli primi sei mesi dell'anno in pareggio a livello di Ebit in miglioramento di 1.056 migliaia di Euro. Raphael Galante, Amministratore Delegato Digital Bros Spa ha commentato: "Il risultato estremamente positivo del periodo inizia a confermare la validità delle nostre scelte strategiche ed organizzative e ci rende fiduciosi sul raggiungimento dei nostri obiettivi del raddoppio del fatturato e del pareggio a livello consolidato per l'anno in corso. I prodotti selezionati che verranno distribuiti in esclusiva nel corso del periodo di fine anno, che per il nostro settore rappresenta il culmine delle vendite, permetteranno al Gruppo di crescere in misura superiore ad un mercato che sarà ulteriormente stimolato da attese di ribasso dei prezzi delle console"..Il Gruppo Digital Bros, quotato sul Nuovo Mercato dal 20 ottobre 2000, è uno dei primi in Europa con un'offerta integrata di contenuti di Digital Entertainment prodotti e diffusi sia on-line (Internet), che on-air (Tv Digitale Satellitare) e off-line (distribuzione ai rivenditori di prodotti multimediali).

RYANAIR DICHIARA UN AUMENTO DEGLI UTILI RECORD PER IL lo TRIMESTRE CRESCITA DEL TRAFFICO DEL 38%. AUMENTO DEGLI UTILI DEL 68%
Milano, 5 settembre 2002 - Ryanair, la principale compagnia aerea "1ow fare" in Europa, ha dichiarato il più consistente aumento degli utili per il l' trimestre (chiuso al 30 giugno 2002) mai registrato finora. Durante il trimestre il traffico passeggeri è aumentato del 38% attestandosi a 3,54 milioni di unità (primo trimestre nella storia di Ryanair nel quale sia stato trasportato 1 milione di persone al mese), aumento derivante principalmente dall'ulteriore riduzione del 7% delle tariffe medie. I proventi complessivi hanno messo a segno una crescita del 29% passando a 194,3 milioni di euro, mentre le spese di gestione sono aumentate solo del 22% raggiungendo 148,9 milioni di euro; con un balzo del 68%, nettamente superiore alle previsioni, gli utili salgono così a quota 39,0 milioni di euro. Tabella sintetica dei risultati (Gaap irlandesi) in euro Fine -trimestre 30 giugno 2001 30 giugno 2002 % incremento Passeggeri 2,56m 3,54m 38% Fattore di carico 77% 83% 7% Ricavi Eur150,8m Eur194,3m 29% Utili al netto delle imposte EUR23,2m EUR39,Om 68% EPS di base (EuroCent) 3,21c 5,16C 61% Annunciando i risultati raggiunti, Michael O'Leary, Ceo di Ryanair, ha commentato come segue. "Questo aumento record degli utili trimestrali di Ryanair costituisce ìl risultato diretto degli elementi chiave del nostro modello esclusivo dì tariffe a basso costo: innanzitutto una forte crescita del traffico in tutti i nostri mercati, siano essi nuovi o preesistenti; in secondo luogo una gestione dei costi rigorosamente disciplinata, e infine la traduzione dei costi contenuti in tariffe più basse per i nostri clienti. "La crescita del traffico nel l° trimestre è stata strepitosa, con fattori di carico elevati su tutte le 10 rotte da e per la nostra nuova base tedesca di Frankfurt Hahn e 8 nuove rotte da e per London Stansted. Anche i mercati preesistenti hanno registrato una forte crescita laddove abbiamo destinato aeromobili di dimensioni superori o aumentato la frequenza dei voli. Nel corso del trimestre i fattori di carico medi sono passati dal 77% all'83%. "Nonostante la forte crescita registrata, Ryanair continua ad adottare una politica dei costì estremamente rigorosa. Le spese di gestione hanno registrato un aumento nettamente meno apprezzabile (+22%) rispetto ai ricavi (+29%). Il fatto che i costi legati a marketing e distribuzione siano calati dell'11 % nel corso di un trimestre caratterizzato dalla promozione della nostra nuova base in Germania e di oltre 20 nuove rotte, testimonia ancora una volta la validità dell'esclusiva formula a tariffa ridotta di Ryanair nell'Europa continentale. Nonostante le riserve di Lufthansa (che persiste nella convinzione che le tariffe ridotte non possano avere successo in Germania), Ryanair vanta fattori di carico superrori all' 80% sulle 10 rotte da e per Frankfurt Hahn e prevede di continuare a espandersi in questo mercato, nel quale oggi rappresenta la prima compagnia aerea a taríffa ridotta. " I tumultuosì eventi che si sono succeduti nel settore aeronautico negli ultimi 12 mesi hanno senz'altro spianato la strada a nuove opportunità di crescita. Ryanair, compagnia leader sul mercato dei voli a tariffa ridotta in Europa, è un passo avanti rispetto alla concorrenza con tariffe medie di oltre il 50% più basse rispetto a quelle applicate da Easyjet/Go. Continua, nel frattempo, la nostra notevole crescita organica e possiamo vantare una serie di opportunità di nuove rotte e nuove basi. Prevediamo di inaugurare almeno una nuova base all'anno in Europa per i prossimi 3-4 anni mettendo a segno una crescita a ritmo controllato e regolato a beneficio dei nostri clienti, azionisti e del personale in forza alla compagnia. "Alla luce di tutte queste opportunità, Ryanair ha concordato con Boeíng la conversione degli ordini di 3 dei 50 aeromobili da opzioni rolling a ordini definitivi nella primavera dei 2003 (per un totale di 1,3 nuovi velivoli in consegna entro l'estate del 2003). Questi nuovi ordini definitivi consentiranno a Ryanair di crescere a un ritmo lievemente più elevato - pari al 30% - per i prossimi due anni, fino a sfiorare la soglia dei 20 milioni di passeggeri nel 2003/2004. Grazie alle nuove consegne, Ryanair inizierà a ritirare i primi velivoli Boeing 737-200 con un anno di anticipo rispetto al previsto (2003) e il resto sarà ritirato nell'arco di un periodo dì quattro anni fino al 2006, anno in cui Ryanair disporrà della flotta di aeromobili più giovane in Europa. "Accogliamo con particolare favore l'iniziativa del nuovo Ministro dei Trasporti irlandese di procedere alla costruzione, a Dublino, di un terminal a basso costo provvisorio in attesa di ricevere, nel frattempo, valide proposte per un secondo terminal. - ci auguriamo più competitivo -presso l'aeroporto dí Dublino. Questa iniziativa aprirà finalmente le porte alla concorrenza nel settore aeroportuale irlandese, con conseguente riduzione dei prezzi e miglioramento delle strutture per ì turisti e i consumatori irlandesi. Se il Ministro vorrà procedere effettivamente all' introduzione di un ambiente concorrenziale, Ryanair prevede di lanciare una vasta gamma di nuovi itinerari a tariffa ridotta tra l'Irlanda e l'Europa continentale, iniziativa in grado di creare potenzialmente migliaia di nuovi posti di lavoro e inoltre di portare all' Irlanda milioni di nuovi visitatori tutto l'anno. " Il costante successo di Ryanair non sarebbe possibile senza la performance e il contributo straordinari dei nostri 1,700 collaboratori. Siamo la compagnia aerea più produttiva in Europa e continuiamo a offrire ai clienti un servizio eccellente all'insegna dell'efficienza e della disponibilità, tutti fattori che ci consentono dì mantenere elevato il nostro livello di "repeat busines". Permettetemi dunque di ringraziare di cuore tutti coloro che hanno contribuito alla straordinaria performance dello scorso trimestre". "Infine, un invito alla prudenza. Abbiamo registrato, certo, un primo trimestre estremamente positivo, ma non dobbiamo dimenticare che l'eccezionale crescita degli utili va attribuita in gran parte all'effetto dei costi sostenuti nel l° trimestre dello scorso anno in relazione al lancio di diverse nuove rotte, mentre quest'anno le spese legate a tali attività sono state sostenute nel trimestre precedente (vale a dire il 4° gen-mar02). Nel 2° trimestre, quindi, non ripeteremo il risultato di una crescita dell'utile netto pari al 68%, e per quanto riguarda il futuro prevediamo, per il resto dell'anno, una crescita degli utili in linea con le tendenze precedenti. Come sempre mi permetto di invitare investitori e analisti ad adottare un atteggiamento di prudenza nel considerare le prospettive di Ryanair, atteggiamento che d'altronde continuerà a costituire parte integrante della nostra stessa politica aziendale."

AIR FRANCE UN ANNO DOPO L'11 SETTEMBRE 2001 : BILANCIO E PROSPETTIVE
Parigi, 5 settembre 2002 - Gli attentati dell'11 settembre 2001 hanno sconvolto il trasporto aereo mondiale. Air France, come del resto i suoi concorrenti, è stata investita in pieno da questa catastrofe. Tuttavia, sotto l'impulso del Presidente Spinetta, il Comitato Esecutivo di Air France ha tentato, per quanto possibile, di essere al tempo stesso reattivo e rapido, ma anche di rimanere prudente, evitando di prendere decisioni affrettate che potevano comunque attendere. Questa modalità di gestione della crisi ha consentito a Air France di evitare il peggio. Un anno è trascorso, a che punto è la compagnia? Questo documento traccia un bilancio delle misure adottate in quattro grandi settori: sicurezza, sociale, finanze e programma e fa il punto della situazione attuale. Sicurezza In seguito agli attentati dell'11 settembre, Air France ha immediatamente adottato misure atte a rafforzare la sicurezza dei suoi voli. Queste rispondono e vanno oltre le norme decise dalle autorità aeronautiche nazionali ed internazionali. ?Conteggio sistematico dei passeggeri a bordo dei voli Air France; ?Controlli accentuati tramite presentazione sistematica di un documento d'identità sia al momento del check in che dell'imbarco; ?Pattuglie permanenti con veicolo lato pista a Orly-Ovest e Cdg, così come negli altri sei maggiori aeroporti francesi per la sorveglianza degli aeromobili; controlli aleatori sullo staff; ?Decisione di Air France di estendere alla quasi totalità degli aeroporti francesi ove la compagnia é presente, un sistema altamente efficace denominato "Srb", - Sistema automatico di riconciliazione bagaglio / passeggero -, già operativo da due anni nell'hub di Roissy-Cdg, Controllo dell'identità dei membri dell'equipaggio; accesso alle zone riservate tramite i check point, dotati di metal detectors, dedicati ai passeggeri, o, a Roissy-Cdg e Orly, attraverso un accesso specifico; ?Provviste a bordo e rifornimenti vari: verifica e impiombatura dei contenitori prima del trasferimento a bordo; ?Presenza, a bordo di alcuni voli, di agenti di sicurezza specialisti in arti marziali, incaricati in priorità di sorvegliare l'accesso al cockpit e di neutralizzare eventuali aggressori. Air France è la prima compagnia al mondo, dopo gli avvenimenti dell'11 settembre, ad aver fornito una risposta adeguata ed immediata a questa nuova minaccia: infatti, il primo volo decollato venerdì 14 settembre a destinazione di Atlanta, aveva un agente di sicurezza a bordo. Da quel momento, le autorità di alcuni paesi (tra cui gli Stati Uniti) hanno deciso di imbarcare, a bordo di alcuni voli delle loro compagnie, gli "Sky Marshals";?Rinforzo delle porte dei cockpit (vedi allegato) Infine, dal 2 aprile 2002 e su richiesta delle autorità francesi:?I passeggeri diretti negli Stati Uniti e a Tel Aviv devono compilare un questionario approfondito prima del check-in. Le domande sono state definite dalle autorità e tale dispositivo é applicato da una società specializzata. Per quanto concerne la gestione del programma e della flotta, sistemi altamente efficaci hanno permesso di adeguare le capacità praticamente in tempo reale. Infatti, il traffico ed il load factor vengono resi noti ogni mattina per il giorno precedente e i risultati della compagnia solo tre giorni dopo, rete per rete, rotta per rotta. Le informazioni vengono riportate sotto forma di grafici che presentano giorno per giorno le curve dell'offerta, del traffico e degli introiti. Questo dispositivo ha consentito una gestione ottimale della compagnia durante la crisi. La flotta - Il 18 settembre 2001, Air France decide di ridurre la sua capacità e di anticipare l'uscita di un certo numero di aeromobili, permettendo così di velocizzare la politica di razionalizzazione della flotta: Uscita anticipata di 5 Airbus A310-200 e ritiro di un Boeing B747 Cargo nell'ottobre 2001; Uscita anticipata di 4 Airbus A310-300 tra l'ottobre del 2001 e la prima metà di gennaio 2002; Uscita di 4 Boeing B747-200 (2 classici e 2 combinati) all'inizio dell'estate 2002; Uscita di 3 Airbus A321 al termine del loro contratto di leasing, alla fine dell'inverno 2001-2001; Riduzione da 300 a 400 milioni di euro degli investimenti sulla flotta, sostituendo gli acquisti con leasing operativi. Air France decide inoltre, alla stessa data, di sospendere tutte le operazioni di one-off leasing. A livello globale il programma di acquisti di aeromobili non è stato modificato. La riorganizzazione della rete Air France Anche in questo settore, reattività e capacità di adattamento hanno costituito il fondamento per l'elaborazione dei programmi inverno 2001/2002 ed estate 2002. Ancora prima degli eventi dell'11 settembre, Air France aveva adeguato i suoi collegamenti all'evoluzione della congiuntura economica, riducendo la sua offerta laddove la domanda diminuiva per ridistribuirla laddove il traffico era più consistente. Dopo l'11 settembre, il programma si è evoluto considerevolmente, per adeguarsi alla situazione di crisi nella quale si è ritrovato l'intero settore. In totale, l'offerta Air France, per l'inverno 2001-2001 che ha seguito l'11 settembre, è rimasta stabile rispetto all'inverno precedente, mentre si prevedeva una crescita del 7%. Sulle reti del Medio-Oriente e America del Nord, le più colpite dalla crisi, Air France ha fortemente ridotto la sua offerta, rispettivamente del 27% e del 25%, rispetto a quanto previsto prima della crisi. Nonostante tale consistente diminuzione, non é stato tuttavia chiuso alcuno scalo (fatta eccezione per Abu Dhabi a favore di collegamenti migliori con Dubai). Tutte le destinazioni nord - americane sono state mantenute, eccetto Dallas, il cui collegamento continua ad essere effettuato via Atlanta con coincidenze sui voli Delta, nel quadro dell'alleanza SkyTeam. La riduzione dell'offerta si è tradotta, fin dall'inverno, in una diminuzione delle frequenze (laddove la compagnia proponeva due voli quotidiani, Air France ne ha soppresso uno come nel caso di Boston, Miami e Washington) o nell'utilizzo di aeromobili di minor capacità (su Houston e New York per esempio). Questa scelta riflette la volontà di beneficiare dell'efficienza dell'hub di Roissy-Cdg, rimanendo presenti su tutti i mercati, inclusi quelli abbandonati dalla concorrenza. La struttura equilibrata della rete Air France ha consentito di ridistribuire i mezzi sottratti in questi due settori su altre regioni del mondo, meno esposte alla crisi, principalmente l'Africa, i Caraibi e l'Oceano Indiano. In termini di ricavi, la parola d'ordine è stata quella di fare tutto il possibile per evitare una guerra delle tariffe ed il crollo dei prezzi, come si era verificato per le crisi precedenti. L'evoluzione delle prenotazioni è stata seguita giorno per giorno. La stagione estiva, che ha avuto inizio il 31 marzo 2002, riprende le principali innovazioni del programma invernale, proponendo un'offerta stabile rispetto all'estate 2001 (-0,3% in termini di posti/chilometri offerti) ma ridistribuita per adeguarsi alla domanda: in diminuzione sull'America e sul Medio-Oriente a favore dell'Africa, Caraibi ed Oceano Indiano. Per il prossimo programma invernale 2002-2003, Air France prevede una ripresa della crescita verso l'America del Nord (ripresa dei voli bi-quotidiani sospesi l'anno scorso). L'offerta verrà peraltro modulata per quanto concerne l'Africa, per tener conto del ritorno della concorrenza, scomparsa dopo l'11 settembre (Sabena, Swissair, difficoltà di Air Afrique), mantenendo tuttavia la maggior parte dei voli diretti esistenti. Sociale Smentendo le analisi di attori ed osservatori del settore, Air France annuncio' con tempestività che non avrebbe effettuato alcun licenziamento (ricordiamo che sono stati persi 200.000 posti di lavoro nel mondo, sia presso le compagnie aeree che i fornitori). Air France scelse di non optare per la cassa integrazione ma decise, il 18 settembre 2001, a titolo cautelativo, di sospendere le assunzioni previste, di non rinnovare i contratti a tempo determinato e di destinare gli effettivi ai bisogni prioritari della società. Nel marzo del 2002, le nuove prospettive consentono alla compagnia di riprendere progressivamente le assunzioni. Revisione degli investimenti Nel novero delle misure annunciate il 18 settembre 2001, Air France decide : di procedere ad un riesame generale e dettagliato degli investimenti della società; di ridurre le spese per tutto ciò che non è collegato alla sicurezza, all'operativo ed alla qualità del prodotto fornito ai clienti della compagnia. Sono state poste in atto 220 misure di adeguamento aventi come obiettivo il risparmio di 122 milioni di euro sulle spese correnti. Inoltre, sono previsti anche tagli per 170 milioni di euro su altri investimenti al di fuori della flotta. In totale (tenendo conto dei risparmi realizzati in termini di finanziamento della flotta - vedi Flotta -), il livello degli investimenti del gruppo è stato ricondotto da 1,9 a 1,4 milioni di euro, per un risparmio di più di 500 milioni di euro rispetto al budget. Costi in termini di sicurezza ed assicurazione Il costo aggiuntivo annuale legato alle spese per la sicurezza rappresenta all'incirca 50-60 milioni di euro. La voce assicurazione è passata, nel corso dell'esercizio 2001-2002, da 40 a 85 milioni di euro. Ricordiamo che gli assicuratori hanno deciso di istituire un premio addizionale di 1,25 $ per passeggero trasportato per una copertura massima di 50 milioni di dollari. Oltre questa somma il rischio è a carico dello Stato, al quale Air France paga 0,70 $ per passeggero trasportato. Contributi statali Le misure aggiuntive in materia di sicurezza adottate dopo gli attentati dell'11 settembre sono state finanziate dallo Stato per una somma pari a 24 milioni di euro. In più, sono stati versati alla compagnia 28,6 milioni di euro, a titolo di compensazione per la chiusura dello spazio aereo americano dall'11 al 14 settembre 2001. In totale, gli indennizzi ammontano a 52,6 milioni di euro per l'esercizio 2001-2002. Risultati di Air France Air France ha potuto presentare risultati positivi per l'esercizio 2001-2002 (pubblicati a fine maggio) Un risultato operativo di 235 milioni di euro; Un risultato netto di competenza del Gruppo di 153 milioni di euro; Un dividendo netto di 10 centesimi di euro (15 centesimi per credito d'imposta) I risultati positivi di Air France, allorché la maggior parte delle compagnie hanno annunciato pesanti perdite, dimostrano l'adeguatezza delle strategie adottate sopra descritte. Gli atouts di Air France per superare la crisi: Un hub potente ed efficace La potenza dell'hub di Air France a Roissy-Cdg, vera e propria piattaforma di coincidenze a livello mondiale, è stata determinante. Se il traffico point-to-point è stato fortemente penalizzato a seguito della crisi dell'11 settembre (-3,5% per l'esercizio 2001-2002) la progressione del numero di passeggeri in coincidenza ha compensato tale perdita (+ 5,4% per l'esercizio 2001-2002). Queste cifre mostrano il ruolo ammortizzatore dell'hub, arma essenziale nei periodi di ristrutturazione, dal momento che la chiusura di linee dirette da parte di concorrenti di Air France porta passeggeri in coincidenza a Roissy-Cdg. Una rete equilibrata La distribuzione della rete Air France si è rivelata essenziale per far fronte alla crisi. Il suo equilibrio, associato alla flessibilità della flotta, ha consentito di spostare la capacità sulle rotte meno toccate dalla crisi dell'11 settembre. Un'alleanza forte Un altro elemento importante che ha consentito alla compagnia di resistere meglio rispetto alla concorrenza è la forza della sua alleanza SkyTeam. Nel gennaio 2002, il dipartimento americano dei trasporti (Dot) ha concesso l'immunità antitrust per le linee transatlantiche a 4 partner dell'alleanza: Air France, Alitalia, Csa Czech Airline e Delta. Inoltre, il 28 giugno 2002, Air France, Alitalia, Csa Czech Airlines, Delta Air Lines e Korean Air hanno ottenuto l'immunità antitrust per le linee transpacifiche. I partner di SkyTeam possono così armonizzare le loro tariffe, gli orari ed i servizi verso l'Atlantico del Nord ed il Nord del Pacifico. L'ottimizzazione delle reti dei partner americano, asiatico ed europei dell'alleanza si tradurrà in tariffe più competitive per alcune destinazioni. SkyTeam diventa così la prima alleanza aerea globale a beneficiare di una situazione molto favorevole sui due assi portanti del trasporto aereo mondiale. A seguito degli attentati dell'11 settembre 2001, le autorità delle aviazioni civili americana e mondiale hanno deciso l'adozione di misure che mirano essenzialmente a rinforzare le porte dei cockpit Una prima fase rende obbligatoria la chiusura a chiave delle porte dei cockpit. Tali misure saranno obbligatorie per tutte le compagnie aeree che sorvolano o sono dirette negli Stati Uniti a decorrere dal 20 agosto 2002. Tale misura si applica anche agli aeromobili in partenza e a destinazione di Israele. Air France, conformemente alle disposizioni di questa prima fase, ha equipaggiato le porte dei cockpit dei suoi aeromobili, a lungo e medio raggio, a destinazione di Israele. Questi lavori sono stati effettuati in collaborazione con la Dgac e con le organizzazioni di categoria della compagnia. La Dgac ha dato l'autorizzazione all'installazione delle attrezzature e all'utilizzo del sistema. Il costo totale dell'investimento consacrato a questa prima fase ammonta a circa 500.000 euro. Le modifiche tecniche sono state realizzate dalla direzione della Manutenzione di Air France. La seconda fase avrà inizio nell'aprile 2003 per gli aerei che sorvolano o che hanno come destinazione il territorio americano: gli aerei dovranno essere obbligatoriamente equipaggiati con porte di cockpit definite secondo norme precise in termini di resistenza, rinforzo ecc. Inoltre, l'Oaci dovrebbe rendere obbligatoria l'applicazione di queste norme "Fase 2" sulla totalità dei voli a partire da novembre 2003. Naturalmente Air France adotterà tutte le misure necessarie per conformarsi a tali nuove norme.

ALITALIA: ARRIVA IL BOEING 777-200 ER AVVIATO IL PIANO DI RILANCIO
Roma, 5 settembre 2002 - Alitalia ha preso i in consegna il 26 agosto il suo primo aeromobile Boeing 777-200 ER: scelta importante nella strategia di rilancio della Compagnia e nello sviluppo flotta, come annunciato nel programma investimenti definito dal piano industriale. Il nuovo Boeing 777-200 ER, denominato Taormina, verrà consegnato all'Amministratore Delegato di Alitalia, Francesco Mengozzi, con una cerimonia ufficiale negli stabilimenti di Everett presso Seattle. L'arrivo del nuovo aeromobile è previsto per il prossimo 27 Agosto a Roma Fiumicino. La scelta del nuovo B777 rappresenta un'ulteriore prova della ferma intenzione di Alitalia a sviluppare nuovi prodotti e servizi verso una sempre più ampia integrazione di network con i partner di SkyTeam. Il nuovo aeromobile costituisce il fulcro del network di lungo raggio. Alitalia impiegherà il nuovo Boeing per destinazioni come New York, Buenos Aires e Tokyo. L'entrata in flotta del 777-200 ER è il punto di partenza verso una razionalizzazione tesa a limitare le tipologie di aeromobili impiegate nelle tratte intercontinentali. Il nuovo B777-200ER è un aeromobile a risparmio energetico in grado di limitare i consumi ed ottimizzare il rendimento in modo tale da rimanere al passo con i cambiamenti e riuscire a crescere in maniera sempre più competitiva. È dotato delle tecnologie più avanzate e soddisfa i più rigorosi criteri in materia di riduzione del rumore. Il nuovo aereo è in linea con la politica di Alitalia per la salvaguardia dell'ambiente. Il Boeing 777-200 ER presenta dimensioni minori rispetto a quelle dei tradizionali 747-200 impiegati fino all'anno scorso da Alitalia. Il numero dei posti disponibili in classe economica si è ridotto in confronto al Boeing 747-200 mentre aumenta l'offerta e lo spazio nei posti in classe "Magnifica". Le soluzioni di cabina adottate per il B777 Alitalia sono orientate a favorire il massimo comfort ai passeggeri. La Classe Magnifica del B777-200ER offre 42 poltrone in pelle, disposte su 7 file distanziate di un metro e 53 cm. La Classe Economica è invece composta da 249 poltrone, disposte in file di 9 poltrone e distanziate di circa 79 cm. Tutte le poltrone sono dotate di video individuali per la visione di programmi secondo la formula "on demand", per dare la possibilità a ciascun passeggero di accedere ad una programmazione personalizzata fino ad un massimo di 60 programmi di intrattenimento. La dimensione degli schermi video è di 9 pollici in classe Magnifica e 6,5 pollici in classe Economica. La gestione dei programmi selezionati avviene attraverso un pannello di comando alloggiato nel bracciolo e che svolge anche la funzione di telefono. Inoltre il sistema è predisposto per gestire i più avanzati sistemi interattivi, quali posta elettronica e accesso Internet. Per realizzare una cabina passeggeri più "spaziosa" e funzionale i galleys (zone di servizio) sono state allocati nella parte anteriore per il servizio di classe Magnifica e nella parte posteriore per la classe Economica. Il comfort del personale di volo è assicurato dalla presenza di due distinti vani riposo, entrambi alloggiati nella parte superiore della cabina. Il vano riposo dei piloti è situato immediatamente a ridosso della cabina di pilotaggio ed è dotato di due letti, due poltrone ed un bagno. Quello per gli assistenti di volo è invece situato in corrispondenza della zona centrale della cabina ed è dotato di otto letti e due poltrone. Il Boeing 777-200ER Alitalia può trasportare fino a 291 passeggeri, dispone di un serbatoio 171.000 litri di carburante ed ha un'autonomia di 7.730 miglia/14,316km. Alitalia ha ordini fermi per la consegna di 6 Boeing 777-200 ER entro il 2003 e diritti di opzione per altri 6. I 777-200 ER fanno parte della conversione di un ordine effettuato nell'anno 2000. Sono equipaggiati con motori General Electric ed il valore si aggira sui 180 milioni di Euro.

ENI: NUOVA SCOPERTA NELL'OFFSHORE DELLA TUNISIA
San Donato Milanese, 4 settembre - Eni ha concluso con successo la perforazione del pozzo esplorativo "Baraka South East 1" nell'offshore della Tunisia, a circa 100 chilometri a Sud-Est di Tunisi. Il pozzo, perforato in circa 90 metri d'acqua, ha raggiunto la profondità di oltre 2300 metri. Durante i test di produzione sono stati prodotti 4600 barili di olio al giorno di alta qualità: si tratta del più elevato volume di greggio prodotto nell'offshore tunisino con un pozzo perforato verticalmente. Si stanno ora completando gli studi per lo sviluppo e la messa in produzione del giacimento in cui sarà impiegata la tecnologia Fpso (Floating Production Storage Offloading) L'Eni opera in Tunisia dal 1961. Attraverso la consociata Agip Tunisia B.V. e la Società mista paritetica Sitep gestisce "El Borma", il più grande giacimento a olio del Paese che fu scoperto negli anni Sessanta ed è ancora oggi in produzione.

CALCOLO DELLA TASSA SUL RUMORE DEGLI AEREI CIVILI
Strasburgo, 5 settembre 2002 - La commissione ambiente ha approvato con 32 voti a favore, 9 contrari e un'astensione la relazione tecnica di Hans Blokland (Edd, Nl) sulla definizione di criteri comuni di classificazione delle emissioni sonore degli aerei civili (utili per calcolare la tassa sul rumore applicata negli aeroporti e concepita per promuovere l'impiego di aerei meno rumorosi). Le modifiche adottate in commissione sulla proposta di direttiva mirano ad estendere la gamma di decibel che è alla base del meccanismo di calcolo della tassa, in modo che 'gli aerei più rumorosi paghino di più'. Occorre poi modulare la tassa sul rumore, differenziandola a seconda delle fasce orarie e classificando gli aerei in base ai livelli di rumore misurati in situ, in prossimità degli aeroporti, in modo da rispecchiare le reali condizioni di operatività e quindi l'inquinamento acustico effettivamente percepito dalle persone che vivono nelle vicinanze. La scadenza di applicazione del sistema di tassa sul rumore da parte degli Stati membri è stata rinviata dal 1° aprile 2003 al 1° aprile 2004.

AIRBUS SCEGLIE IBM PER OTTIMIZZARE I SISTEMI E RIDURRE I COSTI E LANCIA IL CENTRO COMPETENZE DEDICATO ALL'ENTERPRISE APPLICATION INTEGRATION
Segrate, 5 settembre 2002. Dopo il completamento di una serie di fusioni e accordi commerciali, Airbus, il produttore leader nel comparto dell'aviazione civile, ha lanciato in collaborazione con Ibm, il centro competenze Airbus Eai (Enterprise Application Integration). Questo permetterà alle due società di collegare efficacemente i processi di business di unità operative distinte. Attraverso l'integrazione delle applicazioni It, Airbus punta a ottenere importanti benefici in termini di costi ed efficienza organizzativa eliminando le sovrapposizioni e riducendo il numero di passaggi necessari per arrivare alla consegna di un prodotto. La soluzione Ibm fornisce un struttura informatica avanzata che consente di abbattere le spese associate alla manutenzione e all'evoluzione dei sistemi. Il primo progetto ha riguardato l'integrazione di due grandi comparti all'interno dei sistemi It di Airbus: le applicazioni per il fulfilment e le fonti principali di dati aeronautici. Il sistema Pdm (Product Data Management) realizzato è in grado di archiviare e trasmettere i dati relativi a qualsiasi componente e revisione, attraverso un'unica interfaccia utente. Ciò significa un aumento della produttività, minori tempi di reazione ai cambiamenti e una maggiore capacità di consultazione e distribuzione delle informazioni. Ibm ha il compito di progettare e sviluppare il software enterprise CrossWorlds versione 4.1 nell'ambito di un accordo di licenza triennale, a cui si sono aggiunti diversi servizi di implementazione. L'architettura, l'integrazione e i benefici operativi del progetto si estendono all'intera organizzazione di Airbus. Durante la prima fase, Ibm si concentrerà sull'integrazione delle applicazioni "backbone" interne, come i sistemi di informazioni business ed Erp (Enterprise Resource Planning), con i sistemi legacy. Successivamente il progetto verrà ampliato per permettere l'integrazione dei partner esterni e degli scenari business-to- business. "Il settore aerospaziale è impegnato nel metabolizzare i radicali cambiamenti conseguenti un'epoca di consolidamenti e collaborazioni sempre più diffuse", ha affermato Raul Cosio, General Manager, Global Aerospace, Defense and Discrete Manufacturing Industry di Ibm "Ibm collabora con Airbus per utilizzare al meglio l'enterprise intelligence esistente con l'obiettivo di collegare efficacemente i dati legacy alle funzioni strategiche tramite strumenti application-to-application avanzati come le soluzioni di integrazione business Ibm CrossWorlds. Una volta che le varie divisioni disporranno di un quadro più completo delle informazioni complessivamente disponibili, sarà loro possibile proiettarsi all'esterno condividendo tali informazioni con clienti e partner per un'integrazione efficace dei processi nell'ambito dell'extended enterprise".

GRUPPO STEFANEL VENDUTO IMMOBILE NON STRUMENTALE
Ponte di Piave, 4 settembre 2002 - Si è perfezionata la vendita per un valore di Euro 10,4 milioni, oltre all'Iva, di un immobile comprensivo di attrezzature funzionali di proprietà della Stefanel S.p.A. ritenuto non strategico per l'attività aziendale e, che come tale, la Società ha ritenuto opportuno di cedere a terzi, mantenendone, tuttavia, la disponibilità a mezzo contratto di locazione a valori di mercato. Si informa che l'operazione risulta effettuata con parti correlate in quanto l'acquirente è il Presidente, tramite una propria società. L'operazione, dopo l'esame delle perizie redatte sia ad una primaria società di consulenza che da un Studio Tecnico locale, è stata approvata all'unanimità dal Consiglio di Amministrazione della Stefanel S.p.A. riunitosi in data 30 luglio 2002 con l'astensione dei consiglieri Giuseppe Stefanel, Tito Berna ed Elisa Lorenzon, in quanto in potenziale conflitto di interessi. L'operazione si configura come rilevante in quanto permetterà al Gruppo Stefanel di beneficiare sin dal prossimo bilancio semestrale di importanti plusvalenze quantificabili in Euro 8,4 milioni a livello consolidato. Questo aspetto risulta ancora più significativo in presenza di un contesto economico generale non positivo che ha visto anche il Gruppo registrare nel primo semestre dell'esercizio e, quindi relativamente alla collezione P/E 2002, delle performance inferiori alle proprie aspettative.

GIACOMELLI SPORT GROUP INAUGURA IL 23° MEGASTORE DI LONGONI SPORT RAGGIUNGENDO 146 PUNTI VENDITA IN EUROPA
Rimini, 5 settembre 2002 - Giacomelli Sport Group S.p.A., leader assoluto della distribuzione sportiva in Italia e player di riferimento in Europa, dopo l'acquisizione a luglio 2002 della catena Longoni Sport, prosegue la sua strategia di espansione con l'apertura, giovedì 5 settembre, del 23° megastore Longoni Sport a Montano Lucino (Como), all'interno dell'importante area del Centro Commerciale "La Porta D'europa". "Con l'apertura di questo megastore nell' importante area commerciale Lombarda, il Gruppo Giacomelli Sport consolida la leadership sul mercato Italiano anche nel settore degli sport tecnici specializzati" - afferma Gabriella Spada, Presidente di Giacomelli Sport Group. Il nuovo negozio ad insegna Longoni Sport, è un grande megastore con una superficie totale di vendita che supera i 1.700 mq, dedicato interamente agli appassionati dello sport professionale che vogliono prodotti sportivi specializzati: ampi reparti a tema, dove le discipline sono trattate ed esposte in modo tecnico, una grande offerta di tutte le migliori marche tecniche e i prezzi competitivi del Gruppo Giacomelli Sport. L' assistenza all'acquisto è assicurata da personale altamente qualificato composto da uno staff di oltre 20 persone che garantiscono un ottimo servizio al cliente con i laboratori specializzati per lo sci, ciclo, calzature, subacquea dedicati al montaggio e la manutenzione delle attrezzature sportive. Con questa nuova apertura il Gruppo Giacomelli Sport raggiunge i 146 punti vendita in tutta Europa con oltre 180.000 mq. di superficie di vendita. L'obiettivo del Gruppo è quello di consolidare le quote di mercato italiano e di incrementare le proprie quote di mercato a livello europeo creando un significativo blocco alla crescita dei competitors italiani e stranieri.

DISACCORDO SUL RUOLO DELL'ENERGIA RINNOVABILE AL VERTICE DELLA TERRA
Johannesburg , 5 settembre 2002 - Il Vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile si è concluso con l'adozione di un documento che invita i paesi ad agire "con un senso di urgenza" per incrementare sostanzialmente l'utilizzo delle energie rinnovabili, ma non ha fissato obiettivi in materia. La decisione, frutto di alcune intense negoziazioni tenutesi durante un periodo di sette mesi, ha rappresentato in larga misura un compromesso fra le grandi nazioni esportatrici di petrolio e quelle desiderose di rafforzare l'impegno a sviluppare le energie rinnovabili, in particolare l'Ue. Prima di intervenire alla conferenza, il primo ministro britannico Tony Blair ha espresso la convinzione che le tecnologie delle energie rinnovabili potrebbero persuadere il gruppo di pressione per i combustibili fossili ed i paesi che condividono le opinioni di quest'ultimo, che le energie rinnovabili possono non solo giovare all'ambiente, ma anche costituire un settore redditizio. Egli ha messo in luce le nuove ricerche che il Regno Unito ha intenzione di svolgere sulle tecnologie della pila a combustibile, nonché sulle turbine eoliche offshore, sulla trasformazione dei rifiuti domestici e sull'energia maremotrice. Blair ha aggiunto che avrebbe discusso con i membri del G8 (i sette paesi più ricchi del mondo e la Russia) il ruolo della scienza e della tecnologia per il raggiungimento di obiettivi specifici, in particolare quelli del protocollo di Kyoto. "Scienza e tecnologia sono la chiave della questione. Naturalmente, abbiamo anche bisogno della volontà politica. Tuttavia, sarebbe utile che i paesi scettici riguardo ai vantaggi delle misure contro il cambiamento climatico, indicassero le modalità per risolvere questa questione", ha dichiarato Blair. "Dobbiamo operare un cambiamento nei nostri modi di pensare la scienza e la tecnologia, strumenti capaci di.stimolare la crescita economica e proteggere l'ambiente". Il risultato delle negoziazioni del Vertice della Terra su un maggiore utilizzo delle energie rinnovabili è già stato definito da taluni un successo. "La questione relativa alla definizione di un obiettivo per le energie rinnovabili era un traguardo utile. Tuttavia, la realtà è che con azioni risolute possiamo incrementare l'industria dell'energia rinnovabile fino al punto in cui essa raggiunge la massa critica per sostenere la concorrenza con l'energia generata da combustibili fossili", ha affermato Nitin Desai, segretario generale del Vertice. Il segretario di Stato britannico per l'Ambiente, Margaret Beckett, ha espresso altresì un giudizio positivo su questa conclusione: "Il risultato complessivo di questo Vertice di Johannesburg è veramente straordinario. Dovevamo giocare al meglio le nostre carte, per raggiungere il miglior accordo possibile, e lo abbiamo fatto. Sono certa che i posteri si ricorderanno di questo Vertice e diranno che abbiamo iniziato un nuovo cammino". I gruppi ambientalisti sono meno soddisfatti dell'accordo, per il quale auspicavano la definizione di obiettivi precisi e di un calendario, al fine di incoraggiare la diffusione di energie rinnovabili quali l'eolica e la solare. Tra gli scettici nei confronti di un maggiore utilizzo delle energie rinnovabili figurano alcuni paesi dell'Africa. Il ministro sudafricano dell'Ambiente, Valli Moosa, ha dichiarato che obiettivi vincolanti per l'utilizzo delle energie rinnovabili rappresenterebbero un lusso da paese ricco. Il testo definitivo dovrà ora essere approvato formalmente nel corso di una seduta plenaria. Infolink: http://www.johannesburgsummit.org

SEMINARIO SULL'ENERGIA RINNOVABILE
Riga, 5 settembre 2002 - Un seminario dedicato ad un utilizzo più ampio delle energie rinnovabili negli Stati baltici si terrà il 10 e 11 ottobre a Riga (Lettonia). Il seminario è sponsorizzato in collaborazione con l'ufficio Taiex della Commissione europea, Fti Consulting, il governo svedese, la Climate Technology Initiative (Cti - iniziativa tecnologica per il clima), l'Agenzia internazionale per l'energia (Aie), la National Association of Regulatory Utility Commissioners (Naruc) e la Energy regulators regional association (Erra - Associazione regionale delle autorità di regolamentazione in campo energetico). La conferenza comprende sessioni sulle fonti di energia rinnovabile, nonché su temi quali le tecnologie del settore, le questioni normative, il cambiamento climatico e gli insegnamenti tratti dall'esperienza a livello mondiale. Per ulteriori informazioni rivolgersi al partner regionale Ekodoma inviando un'e-mail a: ekodoma@ekodoma.lv

MICROSOFT PROGETTO DOCENTE: AL VIA LE ISCRIZIONI
Milano, 5 settembre 2002 - Dal 2 settembre i docenti delle scuole medie superiori possono iscriversi al nuovo corso di formazione interamente on line realizzato da Microsoft in collaborazione con Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca 5.000 insegnanti delle scuole medie superiori di tutta Italia avranno la possibilità di approfondire le proprie competenze tecnologiche ed esplorare nuove modalità di insegnamento grazie a Microsoft Progetto Docente. L'iniziativa, promossa da Microsoft in collaborazione con Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, ha l'obiettivo di diffondere la conoscenza informatica nel mondo scolastico e di migliorare la qualità e l'efficienza delle attività didattiche. Dal 2 al 30 settembre 2002 è possibile iscriversi a Progetto Docente compilando il modulo pubblicato sul sito Apprendere in Rete (www.apprendereinrete.it). La selezione avverrà sulla base di un test di ingresso - 15 domande multiple di informatica di base - e di criteri oggettivi (iscrizione completata in modo corretto, copertura geografica, materia di insegnamento). Partecipando all'iniziativa, completamente gratuita, gli insegnanti potranno sfruttare le potenzialità di apprendimento offerte dall'ambiente di e-learning, caratterizzato da un'interfaccia semplice, intuitiva e di facile navigazione. Il corso, della durata di 3 settimane, richiede un impegno di circa un'ora e mezza al giorno ed è strutturato in 8 moduli suddivisi in un livello base e uno intermedio. I docenti partecipanti riceveranno, al termine del percorso formativo, un kit di prodotti composto da Microsoft Office XP Professional e Microsoft Publisher 2002 versione Education. Progetto Docente è realizzato sulla piattaforma e-learning di Elea, completamente basata su tecnologia server Microsoft .Net (Microsoft Windows 2000 Server, Microsoft Sql Server 2000 e Microsoft Internet Information Server), sfrutta le potenzialità offerte da Internet per dar vita a un nuovo modello di formazione altamente interattivo e dinamico.Infolink: www.apprendereinrete.it

IBM ORGANIZZA GLI E-BUSINESS DAYS PER 30 LAUREANDI PER IL QUARTO ANNO CONSECUTIVO IBM ORGANIZZA UN'INIZIATIVA PENSATA PER FAR CONOSCERE MEGLIO AI GIOVANI LE POTENZIALITÀ E LE DINAMICHE DELLA NETWORK ECONOMY.
Milano, 5 settembre 2002 - Si tratta di un workshop residenziale, realizzato in modo divertente e interattivo, che si basa su casi di studio e simulazioni. L'edizione di quest'anno si terrà presso il Centro di Formazione Ibm di Novedrate (Como) il 29, 30 e 31 ottobre 2002. L'iniziativa è rivolta a 30 laureandi delle facoltà di Ingegneria, Informatica, Fisica, Matematica o Economia che completeranno i loro studi entro il 31/12/2003. Sarà effettuata una selezione sulle migliori candidature. La partecipazione è gratuita e Ibm sosterrà le spese di viaggio delle persone selezionate. Chi è interessato a partecipare può inviare il proprio curriculum vitae entro il 16/10/2002 al seguente indirizzo citando nel soggetto il riferimento "e-days 2002" e-mail: CV@it.ibm.com  La e-mail deve obbligatoriamente contenere il curriculum vitae scritto per esteso. Per ragioni di sicurezza la e-mail non deve avere alcun tipo di file allegato (.doc, .txt, ecc.). E' opportuno specificare nel curriculum vitae la media dei voti e la data prevista di laurea. I partecipanti selezionati da Ibm Italia riceveranno un telegramma con tutti i dettagli logistici.

SPETTA AGLI STATI MEMBRI VIETARE LE 'VENDITE SOTTOCOSTO
Strasburgo, 5 settembre 2002 - Approvando con 342 voti favorevoli, 158 contrari e 55 astensioni la relazione di Eduard Beysen(Eldr, B),il Parlamento accoglie la proposta dell'Esecutivo di armonizzare le regole sulla promozione delle vendite in tutti gli Stati membri (come gli omaggi, gli sconti o la partecipazione a giochi), facilitando così la libera circolazione dei beni e dei servizi a vantaggio dei consumatori e delle piccole imprese. Attualmente la molteplicità delle forme di promozione autorizzate dagli Stati membri impedisce al consumatore di sfruttare i benefici della trasparenza transfrontaliera dei prezzi, che è il risultato del commercio elettronico e dell'introduzione dell'euro. Il gioco d'azzardo non è però autorizzato come forma di promozione commerciale ed è escluso dalla proposta, poiché regolato da altre norme comunitarie. I deputati hanno adottato degli emendamenti per lasciare agli Stati membri la possibilità di decidere sull'eventualità di vietare gli sconti sui prodotti a prezzo fisso e le vendite sottocosto (ossia a un prezzo inferiore al costo reale sostenuto dal rivenditore). In tali casi, infatti, non si tratterebbe di una forma di promozione commerciale ma di una pratica commerciale anticoncorrenziale e pertanto, in virtù del principio di sussidiarietà, di competenza dei governi nazionali. Un altro emendamento permette agli Stati membri di restringere o vietare gli sconti prima dei saldi stagionali, nella convinzione che ciò non solo favorirà gli interessi dei consumatori, ma contribuirà anche ad evitare le pratiche commerciali scorrette e a rafforzare la concorrenza. Alcuni emendamenti, infine, rafforzano e rendono più chiaro il testo, fissando al 1° gennaio 2005 l'entrata in vigore del regolamento, in anticipo di un anno rispetto alla proposta iniziale.

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