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13 SETTEMBRE 2002

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MARIO MONTI COMMISSARIO EUROPEA ALLA CONCORRENZA LOTTA CONTRO I CARTELLI INTERVIENE ALL'EMAC

Bruxelles, 13 settembre 2002 - Di seguito riportiamo un riassunto dell'intervento che il Prof. Mario Monti Commissario Europea alla Concorrenza sulla Lotta contro I cartelli : "La lotta contro i cartelli è stata oggetto un'accresciuta priorità a partire dalla fine del 1998. Da quel momento, la Commissione ha fatto in modo che maggiori risorse fossero messe in opera: un'unità dedita alla lotta contro i cartelli è stata costituita ed il numero di funzionari che si occupano esclusivamente dell'istruttoria dei casi di cartello è stato raddoppiato negli ultimi tre anni. Questo fatto, insieme con l'introduzione di metodologie di management più flessibili ed efficaci, e con il successo del programma di clemenza spiegano perché il 2001 sia stato un anno da primato, sia in termini di numero di casi in cui la Commissione ha adottato una decisione finale che nell'ammontare delle ammende inflitte. Nel 2001, infatti, sono state concluse 10 indagini su altrettanti cartelli, con un totale di 61 imprese coinvolte. Alcuni di questi cartelli erano realmente internazionali come quello delle Vitamine, mentre altri hanno interessato unicamente il mercato europeo. Le suddette decisioni mostrano inoltre la varietà dei settori industriali che sono stati oggetto di indagine da parte della Commissione, come per esempio quelli dei prodotti chimici, delle banche, delle linee aeree, della birra o dell'industria cartaria. L'ammontare complessivo delle ammende inflitte nel 2001 ha superato 1,8 miliardi di Euro. La Commissione si sforzerà di mantenere la stessa attività in futuro. In particolare, il nostro obiettivo è di consolidare i buoni risultati ottenuti nell'anno 2001 e di intensificare ulteriormente la lotta contro i cartelli. In particolare, sono lieto di annunciare che all'interno della Dir. Gen Concorrenza è stata istituita una seconda unità preposta alla lotta ai cartelli: si tratta di un considerevole aumento di risorse dedicate. Le previsioni per il 2002 indicano una stabilizzazione dei risultati raggiunti nel 2001, almeno per quanto riguarda il numero di decisioni. Nella prima parte dell'anno in corso, la Commissione ha già adottato tre decisioni e circa cinque o sei altre dovrebbero essere approvate entro la fine dell'anno. Inoltre, le Comunicazione di addebiti (che costituiscono l'avvio di una procedura formale) previste per i prossimi mesi fanno pensare ad un numero di decisioni paragonabile anche per il 2003. Questo crescente numero di risultati da un lato deriva da una parte dall'aumento delle risorse messo in opera dal 1998 fino ad oggi. D'altra parte, questo risultato è anche dovuto al programma di clemenza, lanciato per la prima volta nel 1996 ed ora recentemente rinnovato con la decisione dello scorso mese di febbraio 2002. Il programma di clemenza - Detto programma si é rivelato un formidabile strumento per incoraggiare le imprese a collaborare con la Commissione. Questo non solo permette di scoprire un cartello specifico ma, in generale, il solo timore che un membro del cartello possa rivolgersi alle autorità ed ottenere l'immunità tende a destabilizzare l'attività del cartello stesso. Dal 1996, su un totale di 24 decisioni finali con ammende, in 17 casi le imprese hanno collaborato con la Commissione nel quadro di questo programma. In tutto, più di 80 imprese hanno collaborato con la Commissione. Tenuto conto di questo tasso notevole di richieste di clemenza e di susseguenti decisioni, appare certo che il messaggio della Commissione al mondo imprenditoriale sia stato sentito e preso sul serio. Inoltre, molti Stati membri, tra cui la Germania, la Francia, il Regno Unito, l'Irlanda, hanno recentemente adottato i loro propri programmi di clemenza. Altri Stati membri esaminano le possibilità di fare altrettanto. L'esperienza, tuttavia, ha mostrato che il programma di clemenza poteva essere migliorato in alcuni aspetti. I principali cambiamenti rispetto al passato programma stanno nel fatto che le imprese che collaborano anche dopo l'avvio dell'istruttoria possono ancora beneficiare dell'immunità completa e nel fatto che la Commissione indicherà rapidamente ed in modo formale se l'impresa può attendersi di ottenere l'immunità completa o no in funzione della rilevanza del suo contributo alle indagini. In questo modo, con il nuovo programma, è più facile ottenere l'immunità completa e c'è una maggiore sicurezza giuridica a beneficio del richiedente. Questo nuovo strumento è molto promettente. Dal 14 febbraio scorso, data di pubblicazione della nuova Comunicazione sulla Gazzetta Ufficiale, circa 10 nuove domande di immunità totale sono già state presentate alla Commissione. Il fatto che sia successo in soli cinque mesi è senza precedenti. Va sottolineato che il programma di clemenza non è l'unico strumento di lotta contro i cartelli. La Commissione dovrebbe anche essere in grado di scoprire i cartelli sulla base della sue proprie capacità investigative. A questo fine, stiamo lavorando, sulla base del "pacchetto" modernizzazione, per migliorare e rendere ancora più efficace gli strumenti investigativi a disposizione della Commissione in vista di massimizzare l'individuazione dei cartelli e la dissuasione nei confronti delle imprese. L'evoluzione delle ammende - Vorrei ora affrontare brevemente la questione delle ammende. Tra il 1969, quando la prima decisione in materia di cartelli è stata approvata, ed il 2001, la Commissione ha adottato 57 decisioni contro cartelli segreti. Le ammende ammontavano complessivamente a 3,3 miliardi di Euro. Dal 1996, in seguito alla prima Comunicazione sulla clemenza, al 2001 incluso, la Commissione ha adottato 24 decisioni riguardanti quasi 160 imprese per un ammontare complessivo di ammende pari a di 2,8 miliardi di Euro. Nel solo 2001, l'insieme delle ammende comminate ha superato 1,8 miliardi di Euro. Quest'ammontare supera l'importo globale delle ammende inflitte dalla Commissione europea nell'intero periodo precedente, cioè tra la creazione della Comunità europea e l'anno 2000! Inoltre, il 2001 ha visto le più alte ammende mai comminate ad imprese individuali: ad Hoffman La Roche è stata inflitta un'ammenda pari a 462 milioni di Euro per il suo ruolo negli otto cartelli sulle Vitamine, ad Arjo Wiggins Appleton è stata comminata una multa di 184 milioni di Euro nel caso della carta autocopiante, che è stata l'ammenda più alta mai inflitta per una singola infrazione unica. Questi dati mostrano chiaramente che la Commissione ha per politica di accrescere la propria attività contro i cartelli, aumentando contemporaneamente il livello delle ammende al fine di ottenere un effetto veramente dissuasivo sulle imprese. Lo scopo di tali considerevoli ammende è infatti di assicurarsi che le imprese siano disincentivate dall'aderire a qualsiasi tipo di accordo o di pratiche concordate illegali.

FREEDOMLAND PRESENTA IL T-GOVERNMENT: LA TV INTERATTIVA PER I SERVIZI DI PUBBLICA UTILITA'
Bologna, 13 settembre 2002 - Freedomland partecipa al Com-P.A. 2002 (Bologna, 18/20 settembre, Pad. 20, stand A3), Salone della Pubblica Amministrazione e dei Servizi al cittadino, per presentare le proprie soluzioni di T-Government. Forte del know how consolidato in oltre tre anni di attivita' nel mercato della Interactive Tv, Freedomland si propone infatti come partner ideale per le pubbliche amministrazioni decise a cogliere le opportunita' della governance digitale. Freedomland ha infatti sviluppato un modello di TV interattiva grazie al quale e' possibile portare ogni genere di servizio di pubblica utilita' sulla Tv di casa, che ancora oggi e' lo strumento piu' utilizzato dagli italiani. In altre parole, grazie alle applicazioni realizzate da Freedomland, il ''divario digitale'' (digital divide) che ancora e' presente in Italia relativamente all'accesso alla rete puo' essere superato sfruttando le potenzialita' dell'apparecchio televisivo. Tra le recenti attivita', Freedomland puo' vantare iniziative in diversi campi, dal T-Government, al T-Banking e al T-Health, anche attraverso una vasta gamma di piattaforme tecnologiche: dalla teleassistenza via Interactive TV dei pazienti diabetici con il Centro di Bioingegneria e Informatica Medica dell'Universita' di Pavia allo sviluppo di servizi al cittadino per la televisione digitale terrestre (sportello virtuale ICI, teleprenotazione visite specialistiche, ecc.) in collaborazione con Philips. Inoltre, dopo il recente accordo con Alenia Spazio, Freedomland sta attrezzando nella sua sede milanese un Centro servizi satellitare che permettera' di fornire servizi interattivi attraverso la piattaforma SkyPlexNet (business Tv, programmi e palinsesti interattivi e personalizzati), particolarmente adatti alle esigenze di comunicazione delle pubbliche amministrazioni. Infolink:
http://www.freedomland.net

GRUPPO WEBEGG AL COMPA TAVOLA ROTONDA SULLE TECNOLOGIE INTEGRATE PER LA PA
Milano, 13 settembre 2002 Il Gruppo Webegg partecipa al Compa, salone della comunicazione pubblica e dei servizi al cittadino che si terrà a Bologna nei giorni 18-19-20 settembre con uno stand (Padiglione 20 - B32) e una tavola rotonda. Il 20 settembre alle ore 12.30 (Padiglione Polivalente Sala C) Antonio Puggioni, Business Consultant del Gruppo Webegg, interverrà sul tema ³Amministrazione in rete: tecnologie integrate per servizi innovativi³ ponendo l¹accento su Intranet, Extranet, Internet come esigenze strategiche da soddisfare per tutti gli enti della Pubblica Amministrazione. La Rete è infatti un mezzo importante sia per accrescere la produttività del lavoro all¹interno degli uffici pubblici, sia per migliorare la qualità dei servizi al cittadino e alle imprese. Le esperienze più recenti nelle quali il Gruppo Webegg ha attivamente operato in ambito di PA sono: Provincia Autonoma di Trento; Piano Telematico Regione Calabria; provincia di Torino, Regione Valle d¹Aosta; Università di Bari; Università di Benevento; Università di Bologna; Ministero dell¹Agricoltura; Regione Liguria.

BANCA CENTRALE EUROPEA (BCE): TASSO MINIMO DI OFFERTA
Bruxelles, 13 settembre 2002 - Nella riunione di ieri il Consiglio direttivo della Bce ha deciso che il tasso minimo di offerta applicato alle operazioni di rifinanziamento principali e i tassi d'interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi overnight rimarranno invariati rispettivamente al 3,25%, al 4,25% e al 2,25%.

CONFERMATO IL "PREMIO DI ASSUNZIONE"
Roma, 12 settembre 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che è intenzione del Governo confermare il "premio di assunzione", assicurandone nel contempo la copertura reale. Il "premio di assunzione" è uno strumento corretto ed efficace. Introdotto per la prima volta dal primo Governo Berlusconi, nel 1994, ha poi avuto diverse forme di applicazione. Quella attuale ha caratteristiche positive, in termini di funzionamento, ma critiche per i conti pubblici. Ciò per la semplice ragione che l'attuale meccanismo è stato introdotto con una copertura essenzialmente virtuale. Le risorse necessarie per il finanziamento del "premio di assunzione" saranno reperite con la prossima Legge Finanziaria, a partire dalla salvaguardia dei diritti acquisiti - nel quadro di una generale ristrutturazione dei meccanismi di sostegno allo sviluppo - in applicazione del Patto per l'Italia. Nell'immediato, per risolvere l'emergenza relativa al mese di luglio, viene disposto per atto amministrativo lo slittamento del termine previsto per i "recuperi fiscali", in attesa dei nuovi provvedimenti legislativi.

IL GENERALE JEAN NOMINATO CONSIGLIERE PER GLI AFFARI INTERNAZIONALI DEL MINISTRO
Roma, 12 settembre 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che il Generale di Corpo d'Armata in congedo Carlo Jean è stato nominato Consigliere per gli affari internazionali del Ministro Giulio Tremonti. Jean ha ricoperto molteplici incarichi istituzionali, tra cui: dal 1988 al 1990 è stato Direttore del Centro Militare di Studi Strategici; dal 1990 al 1992 è stato Consigliere Militare del Presidente della Repubblica Francesco Cossiga; dal 1994 al 1997 è stato Presidente del centro Alti Studi per la Difesa; dal 1997 al 2001 è stato rappresentante Personale del Presidente in esercizio dell'Ocse per l'attuazione degli accordi di pace di Dayton in Bosnia-Erzegovina, Croazia e Repubblica Federale di Jugoslavia. Laureato in Scienze Politiche, Jean è docente di Studi Strategici alla Luiss, è Presidente del Centro Studi di Geopolitica Economica-Associazione Guido Carli, è Presidente Onorario dell'Inter University Committee on Security Studies (Css) in Bosnia Erzegovina. Cavaliere di Gran Croce O.M.R.I è insignito della Medaglia d'oro di Ghandi onorificenza per il suo operato in favore della prevenzione dei conflitti in Medio Oriente e nei Balcani.

ENEL: IL CDA APPROVA LE LINEE GUIDA DEL NUOVO PIANO INDUSTRIALE ED I RISULTATI DEL PRIMO SEMESTRE 2002
Milano, 13 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione dell'Enel, riunitosi ieri sotto la presidenza di Piero Gnudi, ha esaminato ed approvato le principali linee guida per il piano strategico e industriale e la relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2002. Le principali linee guida per il futuro piano industriale prevedono una focalizzazione sul core business dell'energia (elettricità e gas), un riesame delle diversificazioni fin qui effettuate e una costante attenzione agli obiettivi di recupero di efficienza. Le opportunità di crescita saranno attentamente valutate e prese in considerazione solo se strategicamente rilevanti e profittevoli di per sé. Area Generazione ed Energy management Leadership nei costi - Crescita internazionale Migliorare il mix di combustibili passando dall'attuale 50% al 75% di mirata capacità idroelettrica, alimentata con combustibili a basso costo (carbone, orimulsion) e ad alta efficienza (cicli combinati alimentati a gas naturale). Questo comporterà una riduzione del costo di produzione, sotto il livello dei Espansione internazionale: valutare selettivamente le(nuovi entranti. opportunità, scegliendo solo quelle già di per sé capaci di generare utili: nei Paesi europei che offrono possibilità di gestione integrata dell'energia; nella penisola iberica, dove Enel è già presente; nell'Europa centrale e dell'Est, partecipando con il proprio specifico know how "storico" ai processi di privatizzazione degli operatori pubblici di energia elettrica; in tutto il mondo, nel campo delle energie rinnovabili dove Enel è già leader con 2.500 MW Enel già oggi è(di capacità e i margini sono alti. Reti Più qualità meno costi tra i più efficienti operatori in Italia nella gestione di reti per l'elettricità e per il gas sia nei costi sia nella qualità del servizio; nel 2001 è stato l'unico premiato per aver superato gli obiettivi di qualità posti dal regolatore. Le sinergie nella distribuzione di elettricità e gas porteranno La liberalizzazione(migliori benefici. Mercato Pronti alla libera competizione dei mercati dell'energia è una grande opportunità Enel può contare su un brand molto forte, su una organizzazione commerciale articolata sul territorio, su un'offerta combinata di gas e di elettricità ai clienti non vincolati. Wind sta Telecomunicazioni Difendere l'investimento, valutare tutte le opzioni uscendo dalla fase di start up, che è stato un successo. Cresce cinque volte più velocemente del mercato ed ha innovato il mercato con nuovi servizi come gli Mms La number portability e l'unbundling local loop offrono e il Video on mobile ulteriori possibilità di crescita nel mercato italiano, che resta tra i più Enel sosterrà Wind fino a che raggiungerà l'indipendenza interessanti d'Europa finanziaria, che si prevede entro un biennio. Allora valuterà tutte le opzioni per massimizzare il suo investimento, nell'interesse dei propri azionisti. Servizi Rifocalizzare - Semplificare Tutte le attività che non rientrano nel core business o nelle telecomunicazioni sono state accorpate in un'unica area e riportano direttamente all'Ad, in una prospettiva di semplificazione del modello di business. "Intendiamo concentrare le nostre risorse - ha dichiarato l'amministratore delegato, Paolo Scaroni - nel mestiere che sappiamo fare bene: l'energia, sia l'elettricità sia il gas. Faremo tutti gli investimenti necessari per ridurre i nostri costi e migliorare l'efficienza, con l'obiettivo di diventare il produttore più competitivo del mercato italiano. Vogliamo crescere all'estero, ma solo se le opportunità che ci si presenteranno saranno strategicamente coerenti ed economicamente attraenti. Crediamo che Wind possa raggiungere l'indipendenza finanziaria in circa 2 anni e la sosterremo fino a quel momento. Poi, in uno scenario che ci auguriamo più favorevole, valuteremo tutte le opzioni. Enel continuerà a generare un considerevole flusso di cassa che sarà utilizzato nell'esclusivo interesse dei nostri azionisti. In un settore ad alta intensità di capitale come il nostro è importante mantenere un solido equilibrio patrimoniale ed è nostra intenzione confermare la politica dei dividendi fin qui effettuata. Sono convinto che la nuova strategia - ha concluso Scaroni - darà ritorni molto interessanti per i nostri azionisti" rRsultati consolidati del primo semestre 2002 La richiesta di energia elettrica in Italia è aumentata nel primo semestre 2002 del 2,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente e si attesta su 155,1 TWh. L'energia trasportata sulla rete di distribuzione dell'Enel è pari a 126,5 Twh in leggera flessione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (126,9 Twh) per effetto della cessione delle reti metropolitane di Roma e Torino. I volumi totali venduti da Enel nel corso del primo semestre 2002 sul mercato vincolato sono risultati pari a 82,1 Twh (90,6 TWh nei primi sei mesi del 2001). Tale riduzione, pari al 9,4%, è attribuibile alla cessione delle reti urbane di Roma e Torino ed alla progressiva apertura del mercato libero. Le vendite del Gruppo Enel sul mercato libero sono state di 14,7 Twh (+12,7% rispetto al primo semestre 2001), con una quota di mercato di circa un terzo. La produzione netta di Enel nel periodo è stata pari a 76,4 Twh, rispetto ai 77,7 Twh del primo semestre del 2001, al netto delle dismissioni. La componente idroelettrica è scesa del 31% a causa della minore disponibilità idrica e si è attestata a 13,5 Twh, rispetto ai 19,6 Twh del primo semestre 2001. Per un confronto omogeneo con i dati del primo semestre 2001, questi ultimi sono rappresentati pro-forma ed escludono Elettrogen e Valgen, cedute nel corso del 2001, mentre includono Infostrada dal 1° gennaio 2001. I ricavi, pari a 14.404 milioni di euro, sono in lieve calo rispetto a quelli del primo semestre 2001 (-2,4%). I maggiori ricavi delle telecomunicazioni, delle attività internazionali e del gas compensano parzialmente la riduzione dei ricavi dell'energia elettrica, dovuta principalmente alla flessione dei prezzi dei combustibili e alla riduzione delle tariffe. Il margine operativo lordo (Ebitda) ammonta a 3.869 milioni di euro contro i 4.380 dello stesso periodo dello scorso anno (-11,7%). La diminuzione va attribuita principalmente alla cancellazione del bonus sulle tariffe di generazione, alla diversa dinamica del rimborso dei costi per il combustibile, all'ulteriore riduzione delle tariffe di distribuzione, alla contrazione della componente idroelettrica, nonché al minor apporto di partite non ricorrenti per 201 milioni di euro. Tali impatti sono parzialmente compensati dal miglioramento del margine operativo di Wind, che passa a 232 milioni di euro dai -118 milioni di euro nello stesso periodo dell'anno precedente e da risparmi sui costi per circa 130 milioni di euro. Il Risultato Operativo (EBIT) è pari a 1.448 milioni di euro (1.991 milioni di euro del primo semestre 2001). La contrazione, in termini assoluti, è in linea con quella del margine operativo lordo. I maggiori ammortamenti del settore telecomunicazioni (+116 milioni di euro) legati all'espansione della rete e quelli delle attività internazionali (+71 milioni di euro per l'acquisizione di Viesgo) sono stati compensati (-235 milioni di euro) dagli effetti del trattamento dei contributi di allacciamento considerati dal 2002 interamente di competenza dell'esercizio in cui sono fatturati. Gli accantonamenti crescono di 47 milioni di euro. Partite straordinarie. I proventi di natura straordinaria sono pari a 2.459 milioni di euro, di cui 2.340 milioni di euro rappresentano la plusvalenza per la vendita di Eurogen. Gli oneri straordinari ammontano a 1.915 milioni di euro e includono 1.511 milioni di euro dovuti alla svalutazione dell'avviamento di Wind e 404 milioni di euro per oneri diversi, di cui 223 milioni di euro per incentivi all'esodo del personale. La svalutazione di Wind deriva da una stima prudenziale del valore del business telecomunicazioni, anche alla luce dei recenti andamenti dei mercati del settore. Imposte sul reddito. Il ridotto carico fiscale del periodo è determinato dalla tassazione ad aliquota ridotta della plusvalenza sulla cessione di Eurogen oltre al rilascio dell'eccedenza del fondo imposte differite relative a tale partecipata, nonché ai benefici legati alla Tremonti bis. L'utile netto si attesta a 1.375 milioni di euro, in crescita del 41,3% circa rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La situazione patrimoniale consolidata registra un patrimonio netto complessivo pari a 20.274 milioni di euro (21.109 milioni di euro a fine dicembre 2001) e un indebitamento finanziario netto pari a 23.932 milioni di euro (21.930 milioni di euro a fine 2001), per effetto principalmente del pagamento del dividendo da parte della Capogruppo e dell'imposta sull'affrancamento delle riserve da ammortamenti anticipati, versata dalle principali controllate. L'incidenza dell'indebitamento sul patrimonio netto a fine periodo è di 1,18 a fronte di un valore di 1,04 di fine 2001 e di 1,3 al 30 giugno 2001. Gli investimenti complessivi (attività materiali e immateriali) del primo semestre 2002 sono pari a 2.271 milioni di euro (2.190 milioni di euro nel primo semestre 2001). I dipendenti del Gruppo al 30 giugno 2002 sono 73.068, in crescita di 407 unità rispetto alla fine del 2001. L'incremento è determinato dalla variazione del perimetro operativo (+1.469 dipendenti) per l'acquisizione di Camuzzi e Viesgo e la cessione di Eurogen, compensata da cessazioni nette per 1.062 unità. Risultati dell'Enel s.p.a. nel primo semestre 2002 I ricavi del semestre, rappresentati principalmente da vendite a società del Gruppo, sono pari a 1.029 milioni di euro, a fronte di 2.284 milioni di euro nei primi sei mesi del 2001, per effetto della graduale riduzione delle attività operative facenti capo direttamente ad Enel Spa. I dividendi riferiti agli utili conseguiti dalle società controllate nell'esercizio 2001 (comprensivi del credito d'imposta e al netto dell'acconto già ricevuto nel 2001), sono pari a 779 milioni di euro. I proventi straordinari netti sono pari a 2.933 milioni di euro, di cui 2.901 milioni di euro rappresentati dalla plusvalenza generata dalla cessione di Eurogen e calcolata sul valore civilistico della partecipazione. Le svalutazioni di partecipazioni ammontano a 4.436 milioni di euro, di cui 4.221 milioni di euro relativi a Enel Investment Holding BV, che detiene il 38,725% di Wind a seguito del conferimento del 100% di Infostrada alla Wind stessa. Pertanto il valore di libro di Wind in Enel Investment Holding BV riflette la parte più rilevante dell'avviamento corrisposto dal Gruppo Enel per le acquisizioni effettuate nel settore Tlc. L'adeguamento di tale valore a quello risultante dalla stima prudenziale che tiene conto dell'andamento dei mercati ha comportato una svalutazione, in capo a Enel Investment Holding BV, di 3.733 milioni di euro. Il risultato netto del semestre è stato di 11 milioni di euro, rispetto ai 328 milioni di euro nell'analogo periodo del 2001. Il patrimonio netto della Capogruppo a fine semestre risulta pari a 11.178 milioni di euro e l'indebitamento finanziario netto è pari a 5.891 milioni di euro. Alle ore 14,00, presso la sede della Borsa Italiana, si è tenuta una presentazione per analisti finanziari e investitori alla quale seguirà una conferenza stampa. L'evento è stato trasmesso in diretta su internet nel sito www.enel.it Il materiale a supporto di tale presentazione è disponibile nel sito, sezione Investor relations.

BENETTON: UTILE NETTO IN CRESCITA A 60 MILIONI DI EURO SIGNIFICATIVO IL MIGLIORAMENTO DEI MARGINI DEL SETTORE SPORTIVO
Ponzano, 13 settembre 2002 - Crescita dell'utile, fatturato in lieve calo e autofinanziamento in aumento: sono questi i risultati più significativi del Gruppo Benetton nel primo semestre 2002, approvati ieri dal Consiglio di Amministrazione. Il primo semestre 2002 presenta ricavi consolidati pari a 1.002 milioni di euro, in calo del quattro per cento rispetto all'analogo periodo del 2001 (1.044 milioni di euro). Il dato è stato influenzato dalla riorganizzazione del settore sportivo che, a fronte di un atteso calo del fatturato per circa 22 milioni di euro, ha prodotto un sensibile miglioramento dell'efficienza aziendale e dei margini del comparto. Nel corso del primo semestre dell'anno, inoltre, è stata ceduta la società del settore manifatturiero Color Service (Gruppo Olimpias) che aveva contribuito per circa 10 milioni di euro al fatturato del Gruppo. L'utile netto del primo semestre è salito a 60 milioni di euro, dai 54 milioni di euro registrati nei primi sei mesi del 2001, grazie al già citato miglioramento dell'efficienza aziendale e dei margini del settore sportivo. Il margine lordo industriale è pari a oltre 453 milioni di euro da 447 del primo semestre 2001; il risultato operativo, pari a 135 milioni di euro, si attesta al 13,5 per cento del fatturato. L'autofinanziamento generato nei primi sei mesi dell'anno è di 188 milioni di euro, in crescita di 22 milioni di euro dall'analogo periodo del 2001. Nel primo semestre dell'anno sono stati pagati dividendi per complessivi 75 milioni di euro e sono stati effettuati investimenti per oltre 85 milioni di euro per il potenziamento delle attività commerciali e degli impianti produttivi. L'indebitamento netto è sceso a 702 milioni di euro, dai 754 milioni del medesimo periodo dell'anno precedente. La previsione per il fine anno è di ridimensionamento al di sotto dei livelli di fine 2001 (640 milioni di euro). Per il fine anno, tenuto conto dell'andamento negativo dei consumi nel panorama internazionale, si prevedono ricavi in linea con quelli conseguiti nel 2001 e utili netti in moderata crescita.

CREDEM: PRIMO SEMESTRE: PRODUZIONE RACCOLTA NETTA DI PERIODO 2.400 MILIONI DI EURO (+32,4%), RACCOLTA COMPLESSIVA A 45.421 MILIONI DI EURO (+1,4%), IMPIEGHI:8.741 MILIONI DI EURO (+20,6%) E MARGINE DI INTERMEDIAZIONE A 395 MILIONI DI EURO (+2,5%)
Milano, 13 settembre 2002 - Primo semestre: Produzione raccolta netta di periodo 2.400 milioni di Euro (+32,4%), raccolta complessiva a 45.421 milioni di Euro (+1,4%), impieghi 8.741 milioni di Euro (+20,6%) e margine di intermediazione a 395 milioni di Euro (+2,5%). Utile netto consolidato 64,5 milioni di Euro. Approvato il piano 2002/2005. Il Consiglio di Amministrazione di Credem ha approvato oggi la relazione semestrale consolidata 2002. Il Gruppo Il "margine di intermediazione" consolidato ha raggiunto i 395 mln E, in crescita del 2,5% rispetto ai 385,2 del 1° semestre 2001. Il "margine dei servizi" passa da 243 a 261 mln E, mentre il "margine finanziario" si è attestato a 133 mln E (142 nel 1° semestre 2001). L'utile netto consolidato, pari a 64,5 mln E (66 milioni al giugno 2001) conferma l'andamento reddituale del Gruppo. La raccolta complessiva raggiunge i 45.421 mln E, rispetto ai 44.784 del 6/2001, con un incremento dell'1,4%. Al netto dei pronti contro termine, l'incremento della raccolta è del 5,8% circa. Più in dettaglio la raccolta diretta, in progresso del 5,1% a 11.233 mln E, evidenzia un forte incremento del comparto obbligazionario (+58% escludendo le emissioni, complessivamente pari a 733 mln di E, oggetto di "collocamento in esclusiva" sulle Poste Italiane), sostenuto sia dall'emissione di strumenti con capitale a rendimento minimo garantito da parte di Credembanca, sia dall'intensificarsi dell'attività di Abaxbank. La raccolta indiretta, 34.188 mln E (34.093 al 6/2001), ha evidenziato flussi estremamente positivi sebbene abbia inevitabilmente risentito dell'andamento dei mercati azionari che hanno influenzato in modo particolare la "gestita". La produzione netta di periodo ha registrato un +32,4% (2.400 mln di E). Tale aggregato ha beneficiato anche del rientro dei capitali dall'estero connesso allo "Scudo Fiscale". L'offerta del risparmio gestito è stata ulteriormente potenziata attraverso nuovi prodotti: Gespat Blu (gestione patrimoniale a capitale garantito), 2 nuove linee di gestioni patrimoniali bilanciate area Euro, l'Equity Linked di Azuritalia e diversi piani di accumulo. In un semestre caratterizzato da un generale rallentamento della crescita della domanda di credito, gli impieghi verso la clientela (al netto dei pronti contro termine) hanno registrato una crescita del 20,6%, per un controvalore pari ad 8.741 mln E (7.248 al 6/2001). Positivi anche i dati delle sofferenze nette che si sono attestate allo 0,2%, in linea con l'esercizio precedente ed ampiamente inferiori alla media di sistema. Al 30 giugno 2002 il Gruppo si articola in 435 filiali, 33 Centri Imprese, 46 Negozi Finanziari, 4.785 dipendenti e 747 promotori finanziari con mandato. Credembanca ha chiuso il semestre con un positivo andamento delle masse: la raccolta (+3,8%) ha raggiunto i 36.456 mln E (35.109 al 6/2001), mentre gli impieghi (+22,3%), sono passati a 8.001 mln E (6.540 al 6/2001). Il margine servizi ha fatto registrare un contenuto ma significativo incremento, da 134 mln di E del giugno 2001 a 140 nel semestre in esame. Si evidenziano, in particolar modo, i progressi delle commissioni connesse al collocamento di fondi comuni e Sicav (+15%), alla distribuzione di prodotti assicurativi (+9,8%), ai servizi di incasso e pagamento (+32,7%) ed al banking tradizionale (+13,6%). I costi operativi sono aumentati del 9%. L'aumento delle spese generali, peraltro allineato alla pianificazione aziendale è principalmente correlato al potenziamento e alla razionalizzazione in corso delle reti commerciali. Il confronto su base annua, per tale voce certamente più lineare e significativo, segnala un incremento nell'ordine del 6%. L'utile netto si è attestato a 65,1 mln di E. Questo dato si caratterizza per il ridimensionamento del contributo (-39,2%) delle partecipazioni di controllo più esposte al negativo andamento dei mercati azionari. Il piano 2002/2005 Il piano prevede al 2005 che la raccolta complessiva raggiunga i 65.000 mln di E e gli impieghi superino i 15.000. Questi incrementi corrispondono ad un tasso di crescita su base annua (Cagr) rispettivamente del 10% e del 18%. Contestualmente, è prevista una riduzione del cost/income, dall'attuale 62% al 55%. Tale riduzione, unitamente al raggiungimento dei volumi sopra citati consente di proiettare l'utile netto consolidato 2005 a 220 milioni di Euro. Il ROE atteso è di oltre il 20%. Le linee guida del piano indicano un aggressivo sviluppo territoriale tramite il potenziamento della rete distributiva, il rafforzamento del posizionamento sul segmento "private", unitamente al forte impulso della propositività commerciale verso il credito "retail", mantenendo costante la tradizionale qualità degli impieghi. Il piano verrà illustrato in dettaglio alla comunità finanziaria il prossimo 18 settembre alle ore 15.30 presso Borsa Italiana SpA, piazza degli Affari 6, Milano.

GRUPPO CREMONINI: RICAVI CONSOLIDATI A 740 MILIONI DI EURO (+16,1%) NEL PRIMO SEMESTRE 2002. PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI CONSOLIDATI IN CRESCITA: EBITDA A 46 MILIONI DI EURO (+34,9%) E EBIT A 19,5 MILIONI DI EURO (+88,4%).
Castelvetro di Modena, 13 settembre 2002 - Il Gruppo Cremonini ha chiuso il primo semestre 2002 con risultati economico-finanziari positivi sia in termini di fatturato che di redditività rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Migliorano tutti i principali indicatori economici consolidati: i ricavi totali hanno raggiunto i 740 milioni di Euro, in crescita del 16,1% rispetto ai 637,4 milioni di Euro del 1° semestre 2001. L'Ebitda si è attestato a 46 milioni di Euro contro i 34,1 milioni di Euro dello stesso periodo dell'esercizio precedente (+34,9%), mentre l'Ebit ammonta a 19,5 milioni di Euro contro i 10,4 milioni di Euro del 1° semestre 2001 (+88,4%). Il risultato della gestione caratteristica è migliorato di 12,3 milioni di Euro, passando da - 9,6 milioni di Euro nel 1° semestre 2001 a + 2,7 milioni di Euro nel periodo in esame. Anche il risultato ante imposte ha registrato un incremento di 12,3 milioni di Euro, passando da una perdita di 11,8 milioni di Euro al 30 giugno 2001 ad un utile di 0,5 milioni di Euro nel 1° semestre 2002. I positivi risultati del semestre permettono di prevedere una altrettanto positiva chiusura dell'esercizio. Continuano a crescere i volumi di vendita del settore della produzione, che ha conseguito ricavi totali per 361,6 milioni di Euro, in aumento del 31,8% rispetto ai 274,4 milioni di Euro del 1° semestre 2001. Il margine operativo lordo ha raggiunto nel semestre 20,2 milioni di Euro, rispetto ai 7,8 milioni di Euro al 30 giugno 2001 (+159,6%), mentre il risultato operativo si è attestato a 6,3 milioni di Euro contro i - 4,8 milioni di Euro del 1° semestre 2001. Il settore della distribuzione registra un incremento dei ricavi del 4,8%, passando dai 288,6 milioni di Euro del 1° semestre 2001 ai 302,4 milioni di Euro del periodo in esame. Il margine operativo lordo ha raggiunto i 17,9 milioni di Euro, in aumento del 14,9% rispetto ai 15,6 milioni di Euro del 1° semestre 2001, ed il risultato operativo si è attestato a 11,8 milioni di Euro, con un incremento del 23% rispetto ai 9,6 milioni di Euro dello stesso periodo dell'esercizio precedente. Anche il settore della ristorazione ha fatto registrare positive performance, con ricavi pari a 90,3 milioni di Euro, in crescita del 5,5% rispetto agli 85,5 milioni di Euro del 1° semestre 2001. Il margine operativo lordo, pari a 9 milioni di Euro, è in linea con i 9,7 milioni di Euro del 1° semestre 2001, mentre il risultato operativo si è attestato a 5,7 milioni di Euro contro i 6,9 milioni di Euro dello stesso periodo dell'esercizio precedente. Questi, in sintesi, i principali dati contenuti nella relazione semestrale al 30/6/2002, approvata oggi a Castelvetro di Modena dal Consiglio di Amministrazione di Cremonini S.p.A.. Cremonini, con oltre 4.300 dipendenti, è uno dei più importanti gruppi alimentari in Europa, con attività focalizzate in tre aree di business: distribuzione al foodservice, produzione e ristorazione. Il Gruppo, con ricavi totali per 1.364,9 milioni di Euro nel 2001, è leader assoluto in Italia nella commercializzazione e distribuzione al foodservice di prodotti alimentari e nella produzione di carni bovine e prodotti trasformati a base di carne. Ha, inoltre, una presenza rilevante nel settore della ristorazione e, in particolare, la leadership in Italia nella ristorazione a bordo treno e nelle stazioni ferroviarie.

OPA BRACCO BIOMED SU ESAOTE: SUPERATA LA SOGLIA DEL 66.66% DEL CAPITALE ESAOTE
Genova, 13 settembre 2002 - In relazione all'andamento dell'Offerta Pubblica di Acquisto in corso sulle 46.998.000 azioni ordinarie di Esaote S.p.A., la società informa di avere ricevuto in data odierna un comunicato dell'Offerente, Bracco Biomed S.p.A., nel quale si rende noto quanto segue: "Milano, 12 settembre 2002 - Bracco Biomed SpA (Gruppo Bracco) ha comunicato oggi che le adesioni all'Offerta Pubblica di Acquisto volontaria lanciata dalla stessa Bracco Biomed SpA sulla totalità delle azioni ordinarie di Esaote SpA, portano il Gruppo Bracco, che già deteneva il 60,076%, a superare il 66,66% del capitale totale di Esaote. Con il superamento di tale soglia, che avviene a 8 giorni dall'avvio dell'OPA (2 settembre), sussistono pertanto già le condizioni perché l'assemblea straordinaria di Esaote possa eventualmente deliberare la fusione tra Esaote SpA e Bracco Biomed SpA, società non quotata, ciò che condurrebbe al venir meno della quotazione. In caso di fusione, gli azionisti di Esaote assenti o dissenzienti alla relativa delibera avranno la facoltà di recedere, ottenendo il rimborso delle proprie azioni, secondo il prezzo medio di borsa dell'ultimo semestre. Si ricorda che Bracco Biomed offre un prezzo di Euro 5,165 per azione, che rappresenta un premio del 15,2% sul prezzo ufficiale di borsa dell'ultimo giorno di quotazione (11 luglio 2002) prima del lancio dell'OPA, un premio del 22,4% sulla media aritmetica ponderata dei prezzi del mese 11 giugno-10 luglio, e un premio del 37,5% sulla media aritmetica ponderata dei prezzi dell'anno 11 luglio 2001-10 luglio 2002. Qualora al termine dell'offerta Bracco Biomed venisse a detenere più del 90% del capitale di Esaote, non ricostituirà il flottante e promuoverà un'offerta pubblica di acquisto residuale, con ciò raggiungendo l'obiettivo di delisting di Esaote, senza la necessità di effettuare alcuna operazione di fusione. L'offerta, che non è soggetta a condizioni, terminerà venerdì 4 ottobre 2002. L'obiettivo perseguito con la promozione dell'OPA è quello di procedere all'acquisto di un numero di azioni sufficiente a consentire l'esclusione dalle negoziazioni sul relativo mercato, al fine di conseguire una maggiore flessibilità operativa e finanziaria, anche nell'ottica di una eventuale quotazione della capogruppo Bracco SpA."

GRUPPO MARCOLIN PRIMO SEMESTRE 2002: LA CRESCITA CONTINUA I RICAVI DELLE VENDITE NEI PRIMI SEI MESI SONO SALITI A 89,6 MLN DI EURO GRAZIE ANCHE AI POSITIVI RISULTATI REALIZZATI DA MARCOLIN USA
Longarone, 13 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione, riunito nel quartier generale di Longarone (BL) sotto la guida del Presidente Giovanni Marcolin Coffen ha approvato la relazione semestrale al 30 giugno 2002 che ha registrato un'apprezzabile crescita del fatturato salito a 89,6 mln di euro, +7,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L'andamento delle vendite ha visto un incremento sia sul mercato domestico sia su quello europeo, grazie a una politica di marketing decisamente aggressiva che ha portato il consumatore finale a preferire occhiali by Marcolin. Viene confermato il trend favorevole per le linee "D&G Dolce e Gabbana Eyewear" e "Roberto Cavalli Eyewear" che hanno fatto registrare un incremento dei fatturati a due cifre percentuali. Con riferimento a Marcolin Usq il turnover è passato da 30,4 mln di euro al 30/06/2001 a 34,1 mln di euro al 30/06/2002, con un incremento del 12%. Il buon andamento delle vendite negli Stati Uniti ha determinato un miglioramento dei principali indicatori di bilancio della filiale americana, con un Ebitda salito a 1,6 mln di euro. A tale risultato ha contribuito anche l'efficace opera di riorganizzazione aziendale e commerciale che ha interessato tutte le attività svolte dal Gruppo in Nord America, successivamente all'acquisizione di Creative Optics Inc. La capogruppo Marcolin S.p.A. ha aumentato il valore del proprio fatturato a 37,2 mln di euro (33,5 mln di euro al 30/06/2001) con un incremento del + 11%. Il periodo in esame ha visto l'utile ante imposte attestarsi a quota 3,5 mln di euro (5,6 mln di euro al 30/06/2001) ed l'Ebitda consolidato a quota 9,9 mln di euro (10,9 mln di euro al 30/06/2001), valori influenzati da una minore marginalità delle vendite per effetto della sempre più aggressiva politica commerciale attuata dai principali player del settore. La posizione finanziaria netta rimane sostanzialmente stabile rispetto al 31/12/2001 a quota 35,8 mln di euro. A margine della riunione l'Amministratore Delegato Cirillo Marcolin, commentando positivamente i dati della semestrale ha affermato: "L'analisi dei dati relativi al primo semestre 2002 e al fatturato realizzato dal Gruppo nel corso dei mesi di luglio ed agosto, nonostante uno scenario economico ancora incerto, confermano l'apprezzamento del mercato nei confronti dei prodotti commercializzati da Marcolin e ci permette di proseguire fiduciosamente nell'opera di riorganizzazione e di ricerca della massima efficienza gestionale".

"I VIAGGI DEL VENTAGLIO" APPROVA IL TERZO TRIMESTRE 2002 FORTE INCREMENTO (+10,8%) DEL VALORE DELLA PRODUZIONE DEL TERZO TRIMESTRE CHE SI ATTESTA A € 168 MILIONI
Milano, 13 Settembre 2002: il Consiglio di Amministrazione di I Viaggi del Ventaglio S.p.A. <VVE.MI>, riunitosi ieri sotto la guida del Presidente Bruno Virginio Colombo, ha approvato i risultati del terzo trimestre dell'esercizio 2001/2002 conclusosi al 31 Luglio 2002. Grazie all'ottimo andamento delle vendite di quest'ultimo trimestre, maggio-luglio 2002, che ha registrato un aumento del valore della produzione del 10,8%, attestandosi a € 168 milioni, è stato recuperato gran parte del divario, conseguente i fatti dell'11 settembre, rispetto alle vendite dei primi nove mesi dell'esercizio precedente. La progressione delle prenotazioni nei mesi di settembre e ottobre (+15%) ed il soddisfacente mese di agosto (+ 13%) fanno ritenere che il volume d'affari a fine esercizio possa risultare superiore a quello dell'esercizio precedente. I risultati reddituali a livello di Ebit e di Ebt, rispettivamente pari a € - 1,2 milioni e a € - 4,3 milioni, sono migliorati rispetto al III trimestre 2001 di € 0,8 milioni e € 1,2 milioni. Sensibile anche il miglioramento degli oneri finanziari netti del III trimestre, pari a €2,7 milioni (-15,6%). Complessivamente, nei primi nove mesi, gli oneri finanziari sono stati pari a € 8,9 milioni diminuendo del 13,7% rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente, grazie alla migliorata posizione finanziaria netta del Gruppo. Il risultato ante imposte del trimestre è stato pari a € - 4,3 milioni contro gli € -5,5 milioni del terzo trimestre 2001, con un miglioramento di € 1,2 milioni. Il risultato prima delle imposte di Gruppo del periodo novembre 2001-luglio 2002, influenzato dalla fortissima stagionalità che concentra in maniera particolare i margini nel successivo mese di agosto, è pari a circa € - 38 milioni, di € 9,3 milioni superiore al passato esercizio. La posizione finanziaria netta al 31 luglio 2002 è pari a € -81,3 milioni, migliorata di € 38,6 milioni rispetto agli € -119,9 milioni del 31 luglio 2001 e di € 10,1 milioni rispetto ai € -91,4 milioni al 30 aprile 2002 (primo semestre): il Gruppo ha saldi attivi netti nei confronti degli Istituti di Credito per 21 milioni di Euro, mentre l'indebitamento è sostanzialmente costituito dall'Eurobond per 100 milioni di euro emesso il 15 maggio.."Questo trimestre conferma il nostro ottimismo nel ritenere chiuso il periodo più critico, che ha risentito dell'influenza negativa degli avvenimenti dell'undici settembre- commenta il Presidente Bruno Colombo - ed i risultati dell'ultimo trimestre confermeranno questa tendenza soprattutto nel forte recupero della marginalità che consentirà di limitare in maniera consistente il risultato negativo del primo semestre".

LA COMMISSIONE EUROPEA COSTITUIRÀ UN GRUPPO DI ESPERTI DI ALTO LIVELLO SULLE TECNOLOGIE DELL'IDROGENO E DELLA PILA A COMBUSTIBILE
Bruxelles, 13 settembre 202 - Il commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin ha annunciato l'imminente costituzione di un gruppo di esperti di alto livello sulle tecnologie dell'idrogeno e della pila a combustibile. L'idrogeno potrebbe essere una fonte di energia pulita per il 21° secolo. Esso è in grado di alimentare autovetture e centrali di generazione elettrica e può sostituire qualsiasi fonte di elettricità, dalle batterie dei telefoni cellulari ai motori degli autobus. Il gruppo incoraggerà lo sviluppo e l'utilizzo delle tecnologie dell'idrogeno e della pila a combustibile e definirà una strategia in materia di tecnologia dell'idrogeno a livello comunitario, che conduca alla creazione di una piattaforma industriale dell'idrogeno. Il gruppo comprenderà direttori di rinomati centri europei di ricerca, produttori di sistemi e componenti della pila a combustibile, rappresentanti di società e servizi pubblici attivi nel settore energetico, di aziende automobilistiche e dei trasporti pubblici. "L'idrogeno segna una rivoluzione nel modo di produrre e immagazzinare l'energia", ha dichiarato Busquin. "Finora, nella "civiltà del combustibile fossile", abbiamo tentato di raggiungere un compromesso fra l'esigenza di favorire la crescita economica e garantire nel contempo che la stessa eserciti un impatto minimo sull'ambiente". "Tuttavia, gli Stati membri ed il settore industriale non possono attuare questa rivoluzione da soli", ha proseguito il Commissario. "Gli sforzi non sono concentrati, le risorse si disperdono ed i costi sono estremamente elevati. Occorre un maggiore impegno a livello comunitario per semplificare e far convergere in modo coerente le diverse iniziative. Il gruppo di esperti di alto livello ci aiuterà a raggiungere questo ambizioso obiettivo". L'idrogeno può essere direttamente utilizzato nei processi di combustione alla stregua della benzina e del gas naturale, ma le pile a combustibile rappresentano la tecnologia più promettente per l'impiego dell'idrogeno nella produzione elettrica. L'idrogeno può essere ottenuto da numerose fonti energetiche primarie: attraverso il trattamento dei combustibili fossili o dei biocombustibili, oppure tramite l'elettrolisi dell'acqua utilizzando l'elettricità generata da fonti di energia rinnovabile come quella solare, eolica, delle onde o maremotrice. L'idrogeno può quindi fungere da collegamento nel passaggio da un'economia basata sull'energia ottenuta da combustibili fossili ad un'economia maggiormente basata sull'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. Attualmente, le tecnologie dell'idrogeno sono ancora costose e non esiste un'infrastruttura di distribuzione simile a quella dei combustibili fossili. L'idrogeno è stato finora utilizzato come carburante nelle applicazioni aerospaziali, ma sono in fase di sviluppo veicoli elettrici nonché sistemi per la produzione di calore ed elettricità che prevedono l'utilizzo della pila a combustibile. Gli ingegneri stanno considerando perfino la possibilità di realizzare aerei, treni e navi ad idrogeno. Con l'aumento dell'utilizzo di energia, la tecnologia dell'idrogeno potrebbe rappresentare altresì una fonte di approvvigionamento energetico più sicura. Il settore dei trasporti presenta la più alta tendenza alla crescita del consumo energetico, con un aumento del 16 per cento previsto entro il 2010. Il trasporto su strada incide nel contempo per quasi un quarto delle emissioni di biossido di carbonio. La tecnologia europea dell'idrogeno e della pila a combustibile è attualmente frammentata, risentendo della congiuntura regionale o nazionale. Se da un lato l'importo totale dei fondi comunitari investiti in questo settore di ricerca è stimato fra i 50 ed i 60 milioni di euro all'anno, dall'altro tale dato rappresenta un terzo della somma investita negli USA ed un quarto della spesa del Giappone. Si auspica che una strategia comunitaria di ricerca tecnologica nel settore della pila a combustibile e dell'idrogeno raggiunga una "massa critica" e migliori l'efficacia degli aiuti pubblici dell'UE. È probabile che il gruppo collabori con la Commissione alla redazione di un'agenda strategica di ricerca. Infolink:
http://europa.eu.int/comm/research/energy/nn/nn_rt_hy3_en.htm

LA COMMISSIONE EUROPEA AUTORIZZA CONTRATTI PER LA FORNITURA DI GAS STIPULATI TRA WINGAS, FORNITORE TEDESCO ALL'INGROSSO DI GAS, E EDF-TRADING
Bruxelles, 12 settembre 2002 La Commissione europea ha autorizzato due contratti in base ai quali Edf Trading, un'impresa avente sede nel Regno Unito, fornirà gas a Wingas, fornitore tedesco all'ingrosso di gas, per un periodo di dieci anni prorogabile di ulteriori cinque anni. L'autorizzazione è stata accordata dopo che le imprese hanno acconsentito a modificare i contratti notificati in maniera che non sia ostacolata la fornitura da parte di Edf Trading ad altri grossisti al confine tedesco. La decisione dimostra che contratti a lungo termine per la fornitura di gas all'ingrosso possono essere compatibili con la normativa europea in materia di concorrenza. Commentando la decisione il commissario per la concorrenza, Mario Monti, ha sottolineato: "La decisione dimostra che la Commissione non si oppone ai contratti a lungo termine per la fornitura di gas in quanto tali. Questi contratti hanno svolto un ruolo importante in passato per la sicurezza delle forniture in Europa e con ogni probabilità continueranno a farlo in futuro. Tali contratti, tuttavia, non devono contenere clausole di non concorrenza e non devono provocare gravi effetti di chiusura del mercato". I contratti notificati alla Commissione europea prevedono la fornitura a Wingas di due miliardi di metri cubici di gas all'anno per un periodo di 10 anni (a partire dal 1998/1999) che può essere prorogato di ulteriori cinque anni. Wingas è un'impresa comune tra la tedesca Basf e il produttore russo di gas Gazprom. I volumi forniti in base ai contratti corrispondono a circa il 20% degli acquisti totali annuali di Wingas e a poco più del 2% del consumo totale annuale di gas in Germania. I contratti, che risalgono al 1996, hanno suscitato inizialmente preoccupazioni sotto il profilo della concorrenza a causa dell'esistenza di un meccanismo che riduceva i volumi acquistati da Wingas nel caso in cui Edf Trading vendesse gas nel principale territorio rifornito da Wingas. Al riguardo la Commissione ha osservato che il meccanismo non si sarebbe applicato alle vendite effettuate da Edf Trading a fornitori storici tedeschi, come Ruhrgas che opera nel territorio di fornitura di Wingas, mentre le vendite di Edf Trading a nuove imprese entrate nel mercato tedesco non erano sufficientemente esentate. A seguito di discussioni tra le parti e la Commissione, le imprese hanno proposto di modificare i contratti. Il nuovo meccanismo prevede che Edf Trading possa vendere a tutti i fornitori all'ingrosso, siano essi storici o entrati recentemente nel mercato, al confine tedesco e crea così condizioni paritarie. Alla luce di tale modifica la Commissione ha potuto autorizzare i contratti di fornitura di gas notificati. La Commissione ha anche tenuto conto del fatto che i contratti notificati non impediscono a Wingas di acquistare gas da altre fonti.

NUOVA NOMINA IN ENERGIT CREATA UNA NUOVA FIGURA DIRIGENZIALE: ANTONIO CORDA È IL NUOVO DIRETTORE MARKETING & SALES
Milano, 13 settembre 2002 - Sull'onda di un incremento del 51% dei risultati commerciali conseguiti nell'ultimo semestre (al 30 giugno 2002 la società ha registrato ricavi pari a 8.715.766 euro), Energit, azienda attiva nel settore dell'energia, delle telecomunicazioni e dei servizi Internet, ha rafforzato la propria struttura nominando Antonio Corda Direttore Marketing & Sales. In questo nuovo ruolo, Corda avrà la responsabilità di coordinare le attività del team marketing e commerciale. Antonio Corda, 41 anni, approda in Energit dopo avere aiutato diverse aziende leader nel settore delle telecomunicazioni a raggiungere importanti traguardi di business. Nel 2001 con il ruolo di Managing Director di Ttyl As Italy, Application Service Provider internet controllato dall'operatore norvegese Telenor, ha sviluppato il canale diretto dell'azienda mediante una rete di partnership commerciali, posizonando i servizi sul segmento business mobile italiano. Dal 1996 al 2001 ha lavorato presso Infostrada Spa dove, in qualità di Responsabile Commerciale Relazioni e Business Internazionali, ha creato la più importante infrastruttura di trasporto internazionale e gestito il business dello scambio di traffico internazionale voce/internet. In precedenza, sempre in Infostrada, ha ricoperto il ruolo di Marketing Product Manager per Servizi Satellitari e Call Center. Significativa è stata inoltre l'esperienza maturata dal 1994 al 1996 nella Direzione Information Technology di Omnitel Pronto Italia, durante la quale ha appreso come gestire, in un business start-up estremamente rapido, la creazione e la fornitura di servizi verso aree di clienti business e consumer. Antonio Corda è laureato in Scienze dell'Informazione presso l'Università di Pisa e ha conseguito un Master in Economia Aziendale presso la Scuola Superiore di Perfezionamento S. Anna di Pisa. "Nei primi sei mesi del 2002 Energit ha consolidato il proprio sviluppo commerciale in ogni suo ramo d'attività, confermando la validità del modello di business e le potenzialità di crescita. L'espansione della nostra azienda in un mercato in continua evoluzione, con una gestione orientata ai costi e al profitto, congiuntamente ad un deciso incremento della base di utenti serviti e del numero di servizi e prodotti offerti, necessita della figura di Antonio Corda per raggiungere in tempi rapidi obbiettivi sempre più ambiziosi, sia commerciali sia di sviluppo del brand", ha dichiarato Luigi Filippini, Presidente e Amministratore Delegato di Energit. Infolink:
www.energit.it

BNL MULTISERVIZI METTE AL SICURO I PROPRI DATI LA SOCIETÀ DEL GRUPPO BNL OTTIENE LA CERTIFICAZIONE PER LA SICUREZZA DI GESTIONE DELLE INFORMAZIONI BS 7799-2:1999
Roma, 13 settembre 2002 - Bnl Multiservizi, società del Gruppo BNL specializzata nei temi della sicurezza aziendale e firma digitale, annuncia l'ottenimento del certificato Bs 7799-2:1999, relativamente alla progettazione ed alla erogazione di servizi di Certification Authority. L'adeguamento allo standard Bs 7799 garantisce la salvaguardia di integrità, riservatezza, disponibilità delle informazioni aziendali che costituiscono un asset che deve essere protetto da una serie di minacce fisiche e logiche, per garantire la continuità del business e minimizzare le eventuali perdite della non-sicurezza. Con l'ottenimento della certificazione Bs 7799-2:1999 la Bnl Multiservizi si è impegnata a progettare, implementare e gestire un sistema di gestione integrato sicurezza e qualità, confermando quindi, l'attenzione particolare da sempre riservata alla sicurezza aziendale concepita dunque come un processo e non un prodotto. È proprio attraverso la creazione di questo sistema integrato che l'azienda ha definito processi legati alla sicurezza, specificandone ruoli, responsabilità, procedure formali (sia per l'operatività aziendale che per la gestione delle emergenze) e canali di comunicazione. L'iter procedurale, iniziato nel dicembre 2001 si è concluso nel luglio 2002 con ottenimento del certificato The Information Security Management System (Isms) rilasciato dall'istituto Dnv Italia e valido per Analysis, Design, Development, Maintenance and Provision of C.A. Services. Bs 7799: lo standard per la sicurezza delle informazioni Cos'è ? Lo standard Bs 7799 è la risposta data a livello internazionale per sviluppare e implementare precise modalità di gestione della sicurezza che migliorassero lo scambio di informazioni e le relazioni interaziendali. Il problema sicurezza è stato affrontato fin dal 1995 (norma BS7799), ed è sfociando nella definizione della linea guida Iso/Iec 17799 del 1 Dicembre 2000. Lo standard è composto da due parti: Bs 7799- Prima Parte elenca le "best practice" necessarie per implementare un programma per la Sicurezza delle Informazioni; Bs 7799- Seconda Parte descrive lo schema certificativo attraverso il quale definire le regole base per un sistema di gestione della sicurezza e di controlli applicabili. La norma introduce nel campo della sicurezza il concetto di "Sistema di Gestione", uno strumento mutuato dal mondo della qualità che permette di tenere sotto controllo (in modo sistematico e nel tempo) i processi legati alla sicurezza, tramite la definizione di ruoli, responsabilità, di procedure formali (sia per l'operatività aziendale che per la gestione delle emergenze) e di canali di comunicazione. Un Sistema di Gestione della Sicurezza delle Informazioni (SGSI) efficiente ed efficace permette all'organizzazione di: mantenersi aggiornata su nuove minacce e vulnerabilità, e prenderle in considerazione in modo sistematico; trattare incidenti e perdite, in ottica di prevenzione e di miglioramento continuo del sistema; sapere quando policy e procedure non sono implementate, in tempo utile per prevenire danni; implementare politiche e procedure di primaria importanza, in accordo con le "best practice" e le politiche di risk management adottate. I principii - La norma Bs 7799-2: 1999 affronta il problema sicurezza ad alto livello, indipendente dalla tecnologia, concentrandosi principalmente sulla gestione della sicurezza. Si sviluppa in 10 sezioni principali, identificando per ciascuna gli obiettivi dei controlli (ove il termine "controllo" va inteso in senso lato come "strumento di gestione") e i controlli stessi da implementare: 1. Politica di sicurezza; 2. Organizzazione per la sicurezza; 3. Controllo e classificazione delle risorse; 4. Sicurezza del personale; 5. Sicurezza materiale e ambientale; 6. Gestione operativa e comunicazione; 7. Controllo degli accessi; 8. Sviluppo e manutenzione dei sistemi; 9. Gestione della business continuità; 10. Conformità. Milano www.dnv.it 
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AUSTRIAN AIRLINES CON LE TARIFFE SPECIALI DI AUSTRIAN AIRLINES OGNI WEEKEND DIVENTA UN VIAGGIO DA CONSUMARE... "FRESCO AL BANCO"!
Milano, 13 settembre 2002 - Austrian Airlines aggiorna il mercato dei "Last Minute" con "Fresco al banco", un'offerta promozionale che ogni giovedì a partire dal 19 settembre 2002, a tempo indeterminato, garantirà prezzi imbattibili su voli weekend nelle più belle città europee. Si annuncia un caldo autunno per Austrian Airlines, sebbene la nuova promozione lanciata proprio a partire dal 19 settembre 2002 si chiami "Fresco al banco"! Con questa serie di offerte, la compagnia aerea austriaca introduce un nuovo concetto di vendita "Last Minute", in cui l'occasione di partire per una città europea deve essere colta al volo e consumata "fresca". Si tratta di tariffe speciali con le quali è possibile acquistare un'Offerta della Settimana, ovvero un volo weekend a tariffe davvero competitive, per raggiungere destinazioni ogni volta nuove. Il volo per Vienna, ad esempio costa solo € 119, mentre per altre città, tra cui Londra, Budapest, Varsavia, Stoccolma, Copenaghen, Praga e tante altre si parte dal prezzo di € 129 per arrivare a € 179, a seconda della destinazione. Essendo un prodotto "fresco", ogni promozione "Fresco al banco" ha una scadenza: l'offerta è valida a partire dal giovedì di pubblicazione fino al mercoledì successivo. Il viaggio è da godersi nel weekend successivo alla chiusura della vendita, con partenza a scelta tra venerdì e sabato e con ritorno tra sabato, domenica e lunedì. Le partenze dall'Italia si effettuano da Milano, Verona, Venezia, Bologna, Firenze e Roma, tutte via Vienna, con tariffe di Economy Class che non includono le tasse aeroportuali e i supplementi di sicurezza. La promozione è soggetta a restrizioni particolari e disponibilità posti.

L'11 SETTEMBRE "NERO" DELL'AVIAZIONE ITALIANA SECONDO I MEDIA. UNA MALEDETTA "VOGLIA DI EMERGENZA"
Rozzano, 13 Settembre 2002 - Milano 11 settembre: Linate, 12,55. Un bireattore Cessna Citation austriaco atterra sulla pista in direzione Nord. L¹unico raccordo disponibile si trova a destra, un po' prima del termine pista; gli altri sono stati chiusi in attesa del rifacimento della segnaletica, che era stata trovata inadeguata dopo l'incidente dell'Ottobre 2001. I piloti, sono avvertiti, e lasciano correre l'aereo sulla pista. Però sbagliano: tengono troppo alta la velocità frenano tardi e superano il raccordo di qualche metro; si fermano, girano l'aereo di 180°; ridanno motore e rullano sulla pista in direzione opposta. È l'ora di punta e per far fronte al traffico intenso, i controllori riducono al minimo la separazione fra i voli. In questa situazione, però, uno sbaglio si paga con la perdita dello spazio necessario per fare atterrare in sicurezza il prossimo aereo. C'è una sola soluzione possibile: la manovra di "mancato avvicinamento", che è prevista e indicata in tutte le cartine di atterraggio. I controllori fanno tutto il possibile per evitare che il volo AZ 2050 un MD 80 proveniente da Roma, debba compiere la manovra: chiedono al Cessna di accelerare il rullaggio contropista e al comandante dell'MD 80 di ridurre la velocità alla minima di avvicinamento. Ma il margine diventa troppo stretto: alla distanza di 1,25 miglia nautiche (2,3 chilometri) dall'inizio della pista e alla quota di 450 piedi (140 metri), all'MD 80 viene chiesto di "riattaccare" ridare cioè ai motori la potenza di decollo e seguire la procedura di "mancato avvicinamento", che in pochi minuti lo riporterà ad allinearsi con la pista per l'atterraggio. Ciò avviene felicemente. Ci si chiede: perché allora tutti quei titoloni allarmistici sui giornali e quelle radio e telecronache con rievocazione di questa e quella tragedia dell'aria? Si è trattato di un evento assolutamente normale che se non ci fosse stata a bordo una giornalista Rai sarebbe forse passato inosservato. Ma c'è dell'altro. Ancora a Fiumicino, intorno alle 17, qualcuno nota i mezzi antincendio schierati lungo una pista. Dopo pochi minuti atterra un MD 80 della Meridiana, dopo il decollo da Verona Villafranca, l'equipaggio ha notato l'accensione della spia che indica l'eccessiva riduzione dello spessore del battistrada di uno dei due pneumatici del carrello anteriore. Non è un problema grave: il pilota porta l'aereo a terra con precisione, toccando sulle ruote principali in assetto cabrato, "tenendo su" il muso fino a che la velocità si riduce a meno di 100 chilometri orari. Non si tratta proprio di routine, ma ogni pilota che si rispetti è in grado di farlo. Eppure, tutti i media hanno gridato all'emergenza. Per rimpolpare le cronache, si aggiunge poi un episodio accaduto nella notte fra il 6 e il 7 settembre '02: a Malpensa un Boeing 747 cargo, quand'era a meno di due chilometri dalla pista, ha ricevuto l'ordine di riprendere immediatamente quota, perché una squadra di tecnici intenta a ispezionare le luci di mezzeria della pista non avrebbe fatto in tempo a uscirne. Sul fatto è in corso un'inchiesta, che evidenzierebbe come causa principale un equivoco nelle comunicazioni radio fra la torre di controllo e il mezzo, i cui occupanti non erano in grado di avvistare l'aereo, poiché esso arrivava alle loro spalle. Di fatti del genere ne accadono decine al giorno negli aeroporti di tutto il mondo, e in particolare dove il traffico è più intenso, e perciò più regolamentato e controllato. L'organizzazione di assistenza al volo esiste appositamente perché tutto ciò possa avvenire in sicurezza. Ma questo, evidentemente, non fa cronaca.

CONVEGNO ASSOPREVIDENZA: NEI PAESI DELL'UNIONE VI SONO ORMAI LE CONDIZIONI PER COSTITUIRE FONDI PENSIONE CHE OPERINO IN UN ORIZZONTE SOVRANAZIONALE
Torino, 12 settembre 2002 - Tiziano Treu, Beniamino Lapadula, Pierpaolo Baretta, Raffaele Capuano tra i relatori al Seminario organizzato da Assoprevidenza giovedì 12 settembre 2002 ''La gestione paritetica della previdenza complementare: ruolo e prospettive nel contesto del mercato unico" Nei paesi dell'Unione vi sono ormai le condizioni per costituire fondi pensione che operino in un orizzonte sovranazionale. I lavoratori di una stessa azienda, o comparto, devono avere la possibilità di fruire di una uniforme copertura pensionistica complementare a prescindere dal Paese dell'Unione dove sono chiamati ad operare '' La realizzazione di enti di previdenza complementare di ambito europeo, impostati secondo un modello di gestione paritetico, è un'imprescindibile necessità per il mercato del lavoro dell'Europa unita'' è il messaggio di Sergio Corbello, presidente di Assoprevidenza Nell'ambito del Forum delle Pensioni il 17 dicembre 2001 è stato presentato ufficialmente alla Commissione Europea il modello di organizzazione della previdenza complementare transnazionale promosso dall'AEIP (Associazione Europea delle Istituzioni Paritetiche) su specifica iniziativa di Assoprevidenza, membro fondatore dell'Aeip medesima. Si tratta di un progetto globale che vuole offrire uno schema di protezione sociale complementare di tipo allargato per dare una dimensione europea alla gestione collettiva della previdenza complementare. In base al modello paritetico presentato l'accordo aziendale, di gruppo, di categoria o interprofessionale che ieri si stipulava sulla base di una legislazione nazionale diviene un accordo a geometria variabile in funziona dell'estensione geografica del campo di attività delle aziende coinvolte e dello statuto del personale beneficiario dell'accordo. L'imprenditoria di tutti i paesi deve adeguarsi ad una realtà economica e sociale europea senza più confini. Sia le aziende che i lavoratori hanno un interesse comune alla coerenza dei sistemi dei sistemi di protezione sociale quale che sia il Paese in cui hanno sede gli stabilimenti, le filiali o le società di uno stesso imprenditore. Il modello paritetico di gestione della previdenza complementare consente ad ogni singola azienda di garantire ai propri lavoratori uniformi condizioni previdenziali anche se questi, nel corso della propria vita lavorativa, si spostano in diversi Paesi dell'Unione Europea. Il modello paritetico valorizza al massimo la volontà collettiva che emerge dalla contrattazione, rispettando la sovranità delle scelte delle parti sociali in merito al contenuto della copertura pensionistica complementare. Allo stesso tempo garantisce il rispetto delle legislazioni nazionali, in particolare per quel che riguarda la normativa sociale e il diritto del lavoro. Il modello paritetico non scavalca le forme organizzative nazionali, ma persegue il loro coordinamento, operando all'interno degli strumenti giuridici già esistenti e cercando di adattarli al nuovo obiettivo.

AVVICENDAMENTO AL VERTICE DELL'ASA DISTRIBUZIONE DI PRODOTTI IT ITALIA. CORRADO COLLI NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO DI OPENGATE S.P.A.
Malnate, 11 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione della controllata Opengate S.p.A. società attiva nella distribuzione di prodotti informatici, riunitosi in data odierna, ha preso atto delle dimissioni rassegnate da Claudio Antoniotto, Amministratore Delegato della società, per motivi personali. Su proposta dello stesso Claudio Antoniotto e di Pietro Pozzobon, Presidente di Opengate S.p.A., è stato nominato Amministratore Delegato Corrado Colli, già Consigliere, mentre Umberto Ronzoni, membro del Comitato esecutivo in Opengate Group S.p.A., è stato nominato Amministratore per cooptazione. Corrado Colli, laureato in Scienze Politiche, 35 anni, ha ricoperto con successo, nell'ambito del commerciale e del marketing, incarichi di responsabilità, sia in Italia che all'estero, lavorando sempre a stretto contatto con i vertici del Gruppo. Tale scelta organizzativa consentirà un maggior presidio nel comparto dell'informatica permettendo a Corrado Colli di focalizzare Opengate S.p.A. sulla distribuzione di prodotti e servizi informatici, mentre Claudio Antoniotto, mantenendo l'incarico di Amministratore Delegato della controllata J.Soft, società leader in Italia nella distribuzione di software, contribuirà alla realizzazione del progetto di rifocalizzazione che Opengate Group intende attuare nell'Asa It. "Accetto con orgoglio ed entusiasmo questo incarico in quanto credo nelle potenzialità di Opengate S.p.A. nella distribuzione IT." - ha affermato Corrado Colli - "Credo che gli sforzi per recuperare un ruolo di leadership nel mercato informatico debbano passare attraverso azioni incisive ed immediate. Le priorità individuate sono: migliorare la relazione ed il servizio verso i clienti, garantire ai nostri fornitori qualità e stabilità nella partnership, rendere fruibili i servizi di società del Gruppo Opengate ai rivenditori informatici e recuperare competitività migliorando le performance economico finanziarie".

L'ENTRATA DI TAIWAN NELLA OMC INNESCA NUOVE OPPORTUNITÀ PER LE SOCIETÀ DI HONG KONG
Milano, 13 settembre 2002 - Dopo la sua entrata nella Omc nel gennaio di quest'anno Taiwan è entrata in un'era di maggiore apertura economica e liberalizzazione e la tendenza si delinea in modo positivo per le società di Hong Kong; questo è quanto dichiara il rapporto del Trade Development Council pubblicato oggi (3 settembre). Il Chief Economist del Tdc, Edward Leung, ha affermato: "I recenti cambiamenti nelle politiche del commercio e degli investimenti di Taiwan contribuiscono a rafforzare i rapporti economici bilaterali tra Hong Kong e Taiwan". Secondo il programma delle concessioni pubblicato dal Board of Foreign Trade di Taiwan, le tariffe delle principali fonti di esportazione di Hong Kong, compresi articoli da viaggio, per la casa, orologi, giochi e giocattoli, elettrodomestici e attrezzature audio-video saranno ridotte entro il 2004 e il 2006. Leung ha dichiarato: "I beni di consumo coprono solo il 9% delle importazioni di Taiwan. La riduzione delle tariffe come conseguenza dell'entrata di Taiwan nella Omc potrebbe contribuire a stimolare l'appetito di questa città nei confronti delle merci di importazione da Hong Kong". Nel primo semestre del 2002, Taiwan costituiva il sesto mercato di esportazione di Hong Kong per estensione con esportazioni toltali ammontanti a 2 miliardi di Us$. Le esportazioni di Hong Kong verso Taiwan consistevano principalmente in semiconduttori, apparecchiature di telecomunicazione, macchinari elettrici e componenti elettroniche. In conseguenza all'entrata nella Omc, Taiwan consente il commercio diretto tra le società di Taiwanese e le loro controparti sul continente. Inoltre Taiwan taglia la sua lunga lista di importazioni "vietate" di merci di origine continentale. Come risultato delle modifiche apportate alle politiche di Taiwan qualcosa è cambiato dal 15 febbraio di quest'anno, più prodotti di origine continentale possono essere importati sul mercato. Molti articoli, come ad esempio biancheria per la casa, tendaggi e altri articoli di arredamento ora sono "permessi". Alcuni articoli tessili sono passati da "permessi con riserva" a "permessi". Il rapporto sottolinea che il settore delle calzature ha vissuto il maggiore grado di distensione. Leung ha detto: "I produttori di Hong Kong, la cui produzione solitamente viene eseguita sul continente, avranno più facile accesso al mercato di Taiwan". Le società di Hong Kong trarranno anche vantaggio dai cambiamenti nei modelli di consumo di Taiwan. Secondo il rapporto, i consumatori di Taiwan preferiscono la comodità di fare le loro spese in un unico grande magazzino. Dal momento che le società di Hong Kong sono già ben rappresentate nei grandi magazzini di Taiwan e molti marchi di media categoria come Hang Ten, Esprit, Giordano, U2, Bossini, Baleno, Just Gold, Sa Sa godono di un buon successo, lo sviluppo di grandi magazzini nei prossimi anni a Taiwan darà vita a immense opportunità commerciali per le società di Hong Kong. Secondo il rapporto, diverse restrizioni sugli investimenti oltremare, come ad esempio un limite di 50 milioni di US$ per gli investimenti individuali nel continente, sono state rimosse. Taiwan ha cambiato la sua politica "nessuna fretta, molta pazienza" in "apertura attiva, gestione efficace" che incoraggerà il flusso di maggiori investimenti di Taiwan sul continente. D'altro canto, gli investimenti a Taiwan delle società collegate al continente è stato gradualmente liberato dalle restrizioni durate così a lungo. Leung ha affermato: "Le restrizioni negli investimenti oltremare hanno limitato la piena integrazione delle tre economie cinesi. L'aumento degli investimenti oltremare, che passino per Hong Kong o no, porterà a un incremento nella domanda di servizi di Hong Kong". Le banche che hanno sede a Hong Kong hanno recentemente incrementato le proprie attività a Taiwan per rispondere alle crescenti necessità finanziarie oltremare delle società di Taiwan derivanti dai loro maggiori investimenti sul continente. Anche questo è un risultato della liberalizzazione del settore dei servizi di Taiwan. Non esistono più le principali barriere normative che ostacolavano l'entrata di istituzioni finanziarie straniere. Secondo il rapporto, l'attesa firma del Wto Agreement on Government Procurement (Gpa - accordo sugli appalti pubblici) porterà all'apertura di progetti di acquisizione da parte di organi governativi e imprese statali di appalti stranieri. Ci si aspetta che tali progetti raggiungano i 7 miliardi di US$ su base annua. Il governo di Taiwan ora tende a utilizzare più infrastrutture del tipo Build-Operate-Transfer (Bot). Dal momento che molte società locali di Taiwan vorrebbero partecipare a progetti Bot governativi insieme a partner stranieri, Hong Kong, un centro nevralgico per gli integratori di infrastrutture, è ben posizionata per offrire la necessaria esperienza tecnica e finanziaria.

IL RAPPORTO DEL TDC DELINEA I PROFILI DELLE INDUSTRIE CREATIVE DI HONG KONG
Milano, 13 settembre 2002 - Un rapporto del Trade Development Council (Tdc) pubblicato il 5 settembre ha delineato i profili di 13 industrie creative di Hong Kong e ha studiato il loro contributo all'occupazione, le esportazioni e il PIL di Hong Kong. Joseph Tsang, Assistant Chief Economist del Tdc, ha affermato: "Il contributo delle industrie creative alle economie industrializzate viene riconosciuto con sempre maggiori riscontri. Speriamo che il rapporto fornisca i fatti, i dati e le informazioni di sfondo necessari a facilitare il futuro sviluppo e la futura promozione di queste industrie". Secondo il rapporto le industrie creative hanno prodotto complessivamente oltre 90.000 posti di lavoro e il 3,7% dell'intera occupazione di Hong Kong nel marzo 2002. Nel 2000 hanno esportato un totale di 10 miliardi di Hk$ in servizi, pari al 3,1% delle esportazioni totali di servizi (o lo 0,5% delle esportazioni totali di merci e servizi insieme). Nello stesso anno queste industrie hanno contribuito per circa il 2% al Pil di Hong Kong (circa 25 miliardi di Hk$). Tsang ha dichiarato: "Oltre a rappresentare una forza economia di per sé, le industrie creative sono importanti fornitori di impulsi creativi per le altre attività economiche, sostenendo il ruolo di Hong Kong come centro commerciale e finanziario internazionale". Facendo un confronto a livello internazionale, le industrie creative di Hong Kong sono attualmente minori in rapporto all'economia generale rispetto a Regno Unito (7,9% del PIL e 4,1% dell'occupazione), Australia (3,3% del Pil e 3,7% dell'occupazione) e Nuova Zelanda (3,1% del Pil e 3,6% dell'occupazione). Tsang ha affermato: "Sebbene le nostre industrie creative siano meno in rapporto all'economia generale, Hong Kong viene considerato dai più un centro creativo dell'Asia. "I nostri film d'azione e "Canto-pop" hanno già conquistato lo status di marchio nei mercati dell'intrattenimento nella regione. Anche le nostre industrie di pubblicità, architettura e design godono di un vantaggio rispetto ai concorrenti regionali in termini di creatività". Secondo il rapporto, i servizi It, il publishing e l'advertising rappresentano tre delle maggiori industrie creative di Hong Kong in termini di occupazione e valore aggiunto. Il rapporto del Tdc utilizza la definizione del Regno Unito e definisce le industrie creative come "industrie che hanno la loro origine nella creatività, nelle capacità e nel talento individuali e che mostrano un potenziale di ricchezza e creazione di lavoro attraverso la generazione e lo sfruttamento della proprietà intellettuale". Secondo questa definizione, le principali industrie creative di Hong Kong comprendono: pubblicità, architettura, arte e antiquariato, fumetti, design, moda, cinema, televisione, software per giochi, musica, arti figurative, publishing, software e servizi IT. Il rapporto ha sottolineato come le industrie creative sono strettamente interconnesse. Nel caso di Hong Kong, lo scambio di idee creative è comune tra le industrie di cinema, televisione, fumetti e software per giochi. Da esperienze internazionali, il rapporto evidenzia che l'istruzione e la formazione, la promozione delle esportazioni, l'accesso a fonti finanziarie, le convergenze digitali e la cultura creativa sono essenziali per alimentare lo sviluppo di industrie creative. Tsang ha dichiarato: "Da prove empiriche, le industrie creative fioriscono in città e paesi con una forte cultura creativa. Promuovere una cultura creativa non è solamente una questione educativa. Qui entra in gioco una più ampia questione di politiche sociali". Nel periodo 2001/2002, il Tdc ha organizzato oltre 30 eventi promozionali collegati alle industrie creative.
I progetti flagship includono: "Hong Kong At Cannes 2002", "Hong Kong Fashion Week", "Hong Kong Fashion Extravaganza at CHIC", "Hong Kong Information Infrastructure Expo and Conference" e "Hong Kong International Film & TV Market (Filmart)". Nel gennaio 2003 il Tdc ospiterà una nuova fiera - "World Boutique, Hong Kong" per promuovere la moda e il design dei prodotti tipici dello stile di vita di Hong Kong.

PROMOSSE LE AZIENDE CHE COMUNICANO GLI OBIETTIVI FUTURI DAL 44,8% DEI GIOVANI TALENTI UNA TENDENZA DI MERCATO CHE EMERGE DALL'OSSERVATORIO PERMANENTE SUI GRADUATES DI CESOP COMMUNICATION
Milano 13 settembre 2002 - Cesop Communication - società di consulenza specializzata nello sviluppo di strategie di Employer Branding, con le quali è in grado di supportare le aziende nella pianificazione di azioni mirate, che consentano di costruire e sviluppare il marchio aziendale sia sul mercato interno (retention) che sul mercato esterno del lavoro (recruiting) - comunica la prima tendenza importante, emersa dall'Osservatorio Permanente sui Graduates, relativa al tipo di informazioni che i giovani talenti desiderano conoscere per avere un quadro chiaro e completo dell'immagine delle aziende, di loro interesse. In uno scenario di mercato in continua evoluzione, dove il vero vantaggio competitivo delle imprese è costituito dalle risorse umane, diventa fondamentale per le realtà imprenditoriali comunicare in modo coerente con l'identità aziendale e in sintonia con il target di riferimento, al fine di attrarre e fidelizzare i laureati ad alto potenziale che per l'azienda rappresentano i migliori talenti.Le attuali politiche di reclutamento delle aziende sono orientate, sia in termini di attrattività del target che di qualità delle risorse umane, alla sola diffusione del brand aziendale. Cesop Communication suggerisce, in linea con gli obiettivi di crescita, innovazione e professionalità delle aziende, di procedere in senso inverso; ovvero rivedere e reinterpretare il brand aziendale in funzione dei diversi bisogni dei neolaureati. In tal senso, i risultati ottenuti, a indagine terminata, condotta dal Dott. Giuseppe Caliccia, responsabile della Divisione Graduates and employee research di Cesop Communication, mostrano come i 2461 intervistati abbiano una chiara visione degli elementi che giudicano decisivi ai fini della scelta dell'azienda da contattare.Dalle loro risposte emerge, infatti, una realtà che merita attenzione. Le seguenti variabili: "gli obiettivi futuri dell'azienda" (44,8%), "la cultura aziendale" (44,2%) e "le opportunità di formazione" (44%) si attestano ai primi posti nel gradimento del campione, che si dimostra perciò più ricettivo nei confronti di strategie di reclutamento che enfatizzano tali aspetti, difficilmente imitabili ed eguagliabili dalla concorrenza. Da una prima lettura dei dati di frequenza, si potrebbe interpretare come una chiara volontà dei neolaureati di identificarsi con la mission delle aziende in cui lavoreranno, di partecipare al raggiungimento degli obiettivi futuri con la loro preparazione e di evolversi di pari passo con la crescita aziendale. Inoltre, mediante l'analisi bivariata e multivariata, si ottengono interessanti indizi, tali da far riflettere i gruppi industriali riguardo alla localizzazione geografica delle proprie politiche di informazione, relative al reclutamento. Infatti, la tipologia di neolaureati attratti dal futuro politico-strategico dell'azienda è presente tendenzialmente al centro nord, mentre i colleghi del sud, in particolar modo quelli che hanno conseguito il titolo con voti alti, sono maggiormente interessati a conoscere la retribuzione, la tipologia contrattuale e le possibilità di carriera offerte dalle aziende. Il dato descrive l'esigenza di una maggiore concretezza del rapporto di lavoro per i neolaureati del meridione, che vivono da troppo tempo una difficile situazione occupazionale, ma mostra anche, alle aziende che intendono rapportarsi ai loro potenziali collaboratori, fondamentali linee guida per ottimizzare i piani di reclutamento, da attuare nelle diverse aree geografiche.

18 BORSE DI STUDIO OFFERTE DA BANCALAVORO PER I NUOVI MASTER DEL CENTRO STUDI COMUNICARE L'IMPRESA
Milano, 13 settembre 2002 - Bancalavoro informa che sono in fase di realizzazione tre nuovi progetti formativi organizzati dal Centro Studi Comunicare l'Impresa: Master in Management Distributivo Il settore della grande distribuzione è in costante crescita e richiede sempre più spesso professionalità adeguatamente formate. L'entrata massiccia dei gruppi stranieri ha modificato radicalmente lo scenario del settore, incrementando un trend di crescita che si riflette direttamente sulle opportunità occupazionali per centinaia di giovani. Sia Auchan, con l'apertura di nuovi ipermercati in Puglia, Campania e Sicilia, sia il Gruppo Ferri con la creazione del nuovo grande polo logistico di Rutigliano (BA) per il quale sono previste 1000 nuove assunzioni, si muovono in questa direzione, sostenendo il Master in un ottica di ricerca di personale specializzato. Master in Selezione e Gestione delle Risorse Umane La qualità delle risorse umane e lo sviluppo del management rappresentano gli elementi caratterizzanti di ogni impresa operante nell'attuale scenario economico e finanziario, essendo diventati aspetti imprescindibili come leva strategica e aziendale. Il lavoro interinale sta anche creando occasioni di lavoro a tempo indeterminato per molti laureati e diplomati, spesso senza precedenti esperienze nel settore. Il quadro che scaturisce da queste dinamiche rende indispensabile, alla luce delle necessità attuali, disporre di risorse umane di elevata professionalità pronte ad affrontare le nuove sfide della concorrenza. Vai al bando completo Master in Marketing e Comunicazione d'Impresa I fenomeni di globalizzazione dei mercati stanno portando ad una trasformazione radicale delle figure professionali e di middle management richieste dal mercato del lavoro. Ciò in relazione alle crescenti esigenze di professionalità da parte delle imprese della new economy e alle necessità di adeguamento dei processi produttivi delle aziende appartenenti alla old economy con il conseguente utilizzo di nuovi strumenti legati ad Internet. Il Master, la cui dodicesima edizione si terrà a Treviso, ha la finalità di formare e preparare figure professionali che siano all'altezza della nuova cultura aziendale, che si muovano agevolmente tra pianificazione del marketing e funzione della comunicazione, che sviluppino le relazioni pubbliche promuovendo un'immagine positiva dell'azienda, rispondendo alle nuove esigenze del mercato del lavoro. Per concorrere alle numerose borse di studio disponibili occorre inviare il proprio CV entro il 23 settembre p.v. specificando il Master di interesse. Sono previsti contributi spese viaggio per la giornata di selezione E-mail:mailto: info@bancalavoro.com   Sito internet: http://www.bancalavoro.com 

STANNO PER CHIUDERSI LE ISCRIZIONI ALLA SCUOLA POLITECNICA DI DESIGN
Milano, 13 settembre 2002 - La prima libera università italiana di Design sta per chiudere le iscrizioni ai Master e ai corsi per l'anno accademico 2002/2003. Per i corsi Basico la Spd propone due orientamenti: Visual Design e Product-Interior Design, mentre la Formazione Avanzata (Master) si articola in cinque aree didattiche, dal design di prodotto e degli spazi, alla comunicazione visiva: Industrial Design, Car e Transportation Design, Interior Design, Visual Design e Web Design, il Master più recente, che ha introdotto in Italia insegnamenti come la web usability e il Concept Design, interessanti contributi all'architettura della rete. I corsi e i Master hanno durata annuale, da ottobre a giugno, per un totale di 640 ore di lezione (20 ore la settimana) oltre ai workshop, incontri, seminari e attività di laboratorio. I requisiti per i corsi sono una laurea non specifica o diploma di scuola superiore con una forte motivazione ad operare nel settore del design o della comunicazione visiva; per accedere ai Master è invece richiesta una laurea specifica (Architettura, Ingegneria, Accademia delle belle arti o equivalenti) o una solida esperienza professionale maturata nel campo di interesse. Il costo di entrambe le proposte formative, corsi e Master, è di 6.250,00 Euro + IVA. Per le candidature inviare curriculum a: visentin@scuoladesign.com  oppure inviare a Scuola Politecnica di Design, Viale Monza 259 - 20126 Milano. Tel. +39 02 2576 551 sito internet
www.scuoladesign.com

SOS CONSUMATORI UTENTI: GLI ITALIANI SCIOPERANO CON LA SPESA GIA DA TEMPL MEGLIO ALTRE INIZIATIVE
Roma, 13 settembre 2002 - Gli Italiani lo sciopero degli acquisti lo fanno già da tempo e non è certo un fatto positivo per l'insieme della economia. Lo fanno da quando con l'introduzione dell'Euro e altre iniziative di una buona fetta di commercianti ,hanno alzato i prezzi al consumo in maniera significatica. Lo dimostrano anche i sondaggi on line del nostro sito www.sosconsumatori.it che attestano come i consumatori ritengano che ci sono stati aumenti al 40% superiori al 10% . Ora non è certo uno sciopero di alcune associazioni ,sciopero fra l'altro che rischia di essere "troppo politico" che si puo' pensare di combattere l'inflazione,anzi proprio questo continua denuncia sui media ha generato inevitabilmente un incremento del fenomeno. Sos consumatori non è certo fra le associazioni che dicono che occorra fare andare male l'economia per poi dire ecco vedete sono loro ,non lo abbiamo fatto con i precedenti governi né lo facciamo ora. Il vero problema è che bisogna ottenere dei risultati concreti .Ci pareva di capire che il Ministro Marzano avesse ottenuto il blocco di alcune tariffe ,quelle derivanti direttamente dallo Stato e controllabili dal Governo e questo ci è parso un buon inizio .Crediamo che l'Istat debba essere piu' trasparente e ci sembra di capire che si vada in questa direzione Ora occorre che siano i comuni e gli enti locali a dare il loro contributo al contenimento delle tariffe che ricordiamo pesano per un terzo nella tasca dei consumatori . Nei privati ribadiamo la conquista maggiore è bloccare le RCA ristabilendo il principio di una vera concorrenza e qui l'ostacolo è la Unione Europea verso cui dovremmo manifestare con decisione ,perché in realtà in questo campo in Italia non c'è concorrenza ed i prezzi sono aumentati anche del 40% in pochi anni ,una vergogna. Sos consumatori di Telefono Blu indica ai consumatori di contenere la spesa tutti i giorni ,scegliendo in ogni modo il luogo dove si trova a meno prezzo la merce ed è contraria ad accordi con categorie economiche al fine di promuovere il negozio di uno piuttosto che l'altro . Continua a raccogliere denuncie ,non anonime ,dando gli strumenti ai singoli consumatori per operare le denuncie stessa collegandosi al sito
www.sosconsumatori.it/categorie/iniziative.htm

PRESENTAZIONE DEL "CONVEGNO NAZIONALE DI POLIZIA LOCALE. MOSTRA DELLE TECNOLOGIE E DEI PRODOTTI" (RICCIONE 18/21 SETTEMBRE 2002)
Riccione, 13 settembre 2002 - La conferenza stampa presenterà l'edizione 2002 del "Convegno Nazionale di Polizia Locale", che si terrà a Riccione, la sua sede storica, dal 18 al 21 settembre prossimi. A completamento della manifestazione, organizzata da Maggioli Fiere & Congressi e promossa da Anci, la Mostra delle tecnologie e dei prodotti, con le ultime novità del mercato, ed una superficie espositiva di oltre 1200 mq. praticamente raddoppiata rispetto all'edizione 2001. L'approccio articolato e trasversale del Convegno rende con grande efficacia la complessità della Polizia Locale, un dispiegamento di forze pari a 65.000 su tutto il territorio nazionale, le cui competenze e professionalità investono numerosi ambiti: sicurezza stradale, sicurezza ambientale, prevenzione incendi, edilizia. Con circa 1500 visitatori iscritti nell'anno 2001, il Convegno di Riccione si consolida, dopo più di vent'anni dalla sua prima edizione, quale punto di riferimento più autorevole per polizie municipali, amministratori comunali e tutti i soggetti aventi a vario titolo competenza in materia di "polizia locale".Tra i temi principali trattati nel corso del Convegno, le novità normative e la riforma del settore in atto e le tematiche professionali più interessanti per attualità e problematiche operative. La giornata inaugurale, alla presenza del Ministro dell'Interno, On. Giuseppe Pisanu, del Presidente dell'Anci Leonardo Domenici e di altre Autorità istituzionali e locali si apre, in particolare, con una Tavola Rotonda sulla Legge Quadro nazionale 65/86 e sull'esigenza di un ulteriore aggiornamento normativo. Verrà presentato, a questo proposito, ufficialmente il documento di indirizzo proposto da Anci e dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni e Province Autonome approvato nel giugno 2002. L'analisi del settore proposta dai relatori, in qualità di esperti dei vari ambiti di riferimento ma anche e soprattutto di 'addetti ai lavori', è rivolta in modo trasversale agli aspetti tecnici, pratici ed operativi per l'aggiornamento professionale dei partecipanti e la definizione di modalità operative e metodi di riferimento per l'attività quotidiana di gestione dei servizi e del personale. Nuovo Codice della strada e Sicurezza Stradale avranno un momento di particolare approfondimento giovedì 19 settembre. Durante la giornata verranno presentate relazioni sulla nuova Riforma del Codice e sul Piano Nazionale per la sicurezza stradale, che, entro un più ampio progetto europeo, è finalizzato alla riduzione del 40% degli incidenti stradali nei prossimi 10 anni attraverso interventi e provvedimenti ad ampio spettro (viabilità, segnaletica, prevenzione e controllo). Sono state previste, inoltre, quest'anno, sessioni speciali di approfondimento dedicate a materie specifiche, quali la Sicurezza Ambientale, la Prevenzione Incendi e le nuove forme di associazione e unione fra Comuni per la gestione dei servizi, in particolare di Polizia Locale. Interverranno alla conferenza stampa: Daniele Imola, (Sindaco di Riccione); Loretta Villa, (Vicesindaco e Assessore alla Polizia Municipale di Riccione); Paolo Maggioli, (Amministratore Delegato di Maggioli S.p.A.); Giuseppe De Carlo, Responsabile del Comitato Scientifico del Convegno. Infolink:
www.convegnoriccione.it

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