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GIOVEDI'
19 SETTEMBRE 2002
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FONDO
DI SOLIDARIETÀ UE: UN NUOVO STRUMENTO FINANZIARIO CHE CONSENTIRÀ DI
INTERVENIRE RAPIDAMENTE NEI CASI DI INONDAZIONI E ALTRE CALAMITÀ,
INDIPENDENTEMENTE DAI FONDI STRUTTURALI
Bruxelles, 19 settembre 2002 - La Commissione europea ha presentato ieri una
proposta di regolamento recante modalità di attuazione del Fondo di solidarietà
dell'Unione europea. Si tratta di un nuovo strumento finanziario che consentirà
di intervenire rapidamente nei casi di inondazioni e altre calamità,
indipendentemente dai fondi strutturali. Esso sarà a disposizione sia degli
Stati membri dell'UE, sia dei paesi con cui sono in corso negoziati di adesione.
Si propone che l'importo massimo finanziabile annualmente da questo fondo sia di
almeno 500 milioni di euro nel 2002, da portarsi successivamente a 1 miliardo di
euro. Il Consiglio dei ministri e il Parlamento europeo devono ora pronunciarsi
sul regolamento e sulla dotazione da assegnare a questo fondo. Nel commentare la
proposta, il Presidente della Commissione Romano Prodi ha dichiarato: "in
un'Unione sempre più vasta e senza frontiere, la gente si aspetta solidarietà
dalle istanze europee, una solidarietà che si esprima in maniera rapida ed
efficace. Le catastrofi di quest'estate, senza precedenti nella storia recente,
potrebbero ripetersi in futuro. Molte persone hanno perso la vita,
l'infrastruttura di intere regioni è andata persa e il patrimonio naturale e
culturale è rimasto gravemente danneggiato." Dopo aver presentato il testo
al Collegio, il Commissario Michel Barnier, preposto alla politica regionale e a
cui fa capo questo nuovo fondo, ha aggiunto: "Il Fondo di solidarietà
dell'Unione europea rappresenta la soluzione idonea nei casi in cui è
necessario mobilitare soccorsi urgenti. Ma in primo luogo occorre migliorare la
prevenzione, la gestione dei rischi e la cooperazione interregionale ed
internazionale. Il Fondo di solidarietà, che sarà chiamato ad intervenire in
maniera urgente, sarà complementare ai fondi strutturali." Con la proposta
di regolamento del Consiglio, la Commissione prospetta l'istituzione un nuovo
Fondo di solidarietà dell'Unione europea, destinato a soccorrere le regioni
colpite da gravi catastrofi naturali, tecnologiche ed ambientali. E' considerata
grave una catastrofe che provoca danni stimati a oltre 1 miliardo di euro o
superiori allo 0,5% del Pil di tale Stato. Inoltre, in circostanze eccezionali,
potrà essere considerata come beneficiaria una parte sostanziale della
popolazione di una regione o Stato che sia stata colpita dalla catastrofe. Il
Fondo di solidarietà ha come missione di fornire assistenza finanziaria
immediata per aiutare le popolazioni, le regioni e i paesi colpiti a ritornare
alla normalità nel minor tempo possibile. La portata del suo intervento sarà
pertanto limitata alle necessità più urgenti, mentre la ricostruzione a lungo
termine delle infrastrutture e delle attività economiche sarà lasciata ad
altri strumenti. L'aiuto dell'UE deve integrare gli sforzi dei paesi colpiti. Il
Fondo di solidarietà fornirà aiuto per: il ripristino immediato delle
infrastrutture e delle attrezzature nei settori dell'elettricità, delle
condutture idriche e fognarie, delle telecomunicazioni, dei trasporti, della
sanità e dell'istruzione; l'alloggio temporaneo dei sinistrati e
l'organizzazione dei servizi di soccorso destinati a soddisfare le necessità
immediate della popolazione; la salvaguardia delle infrastrutture di sicurezza,
quali argini; lo sgombero e la pulizia delle aree naturali danneggiate. I
finanziamenti verrebbero erogati su richiesta dello Stato colpito, sulla base di
una convenzione conclusa tra la Commissione europea e il paese beneficiario.
L'esecuzione dell'aiuto, in particolare la selezione dei singoli progetti, sarà
di competenza del paese e delle regioni interessate. Va rilevato altresì che i
fondi strutturali potranno anch'essi intervenire nelle zone colpite, allo scopo
di sovvenzionare, per esempio, interventi di ricostruzione a medio termine. In
questo contesto, la Commissione collaborerà strettamente con la Banca europea
per gli investimenti (Bei).
AL
COM.P.A. DI BOLOGNA TAGLIO DEL NASTRO CON IL PRESIDENTE DELLA CAMERA PIER
FERDINANDO CASINI ALLO STAND DELL'ARMA DEI CARABINIERI LASCIA LE IMPRONTE CON IL
MINISTRO LA LOGGIA
Bologna, 19 settembre 200 2- ''E' giusto che ogni cittadino dia le proprie
impronte. Quindi lo fa anche il Presidente della Camera, che non e' un cittadino
speciale''. Con queste parole Pier Ferdinando Casini, Presidente della Camera
dei Deputati, ha lasciato ieri mattina la ''firma'' della sua mano nella
macchina elettronica portata dai Carabinieri a Com-P.A., il Salone della
Comunicazione Pubblica e dei Servizi al Cittadino, che ha aperto oggi i battenti
a Bologna. Casini ha tagliato il nastro d'inaugurazione del Salone alle 10:
quindi ha fatto un giro tra gli stand accompagnato da Enrico La Loggia, Ministro
per gli Affari Istituzionali, Gerardo Mombelli, presidente dell'Associazione
''Comunicazione Pubblica'' (promotrice di Com-P.A.) e dai rappresentanti delle
istituzioni locali. Proprio a La Loggia Casini ha ceduto il posto alla macchina
''rileva-impronte'': ''Non vorrei- ha scherzato il Presidente della Camera- che
quelli di Forza Italia non diano le loro impronte''. Il Presidente della Camera
come prima tappa si e' fermato allo stand di Camera e Senato: tra i banchi,
riprodotti in miniatura, i ragazzi delle scuole medie superiori che partecipano
al Progetto Scuola di Com-P.A. Il ''tour'' di Casini e' proseguito verso lo
spazio espositivo della Polizia di Stato, dove ha ammirato un vero e proprio
elicottero, e verso lo stand dell'Esercito. Casini, originario di Bologna, ha
anche parlato della squadra del cuore: ''Questo Bologna e' grande, questo
Bologna e' immenso. Ero all'estero per la prima partita di campionato, ma ho
pianto quando mi hanno detto che aveva segnato Cruz''.
FRATTINI
E STANCA IL 19 SETTEMBRE ALLA SECONDA GIORNATA DI COM-P.A 2002
Bologna, 19 settembre 2002 - Oggi i ministri Franco Frattini (Funzione Pubblica)
e Lucio Stanca (Innovazione e Tecnologie) saranno ospiti della nona edizione di
Com-P.A., il Salone della comunicazione pubblica e dei servizi al cittadino, che
si tiene a Bologna dal 18 al 20 settembre. Il Ministro Frattini partecipera' a
due incontri. Il primo, alle 13, su ''Istituzioni e cittadini: un dialogo
possibile?'', per la presentazione della ricerca nazionale promossa
dall'Associazione Comunicazione Pubblica realizzata dall'Istituto C. Cattaneo.
Il secondo, alla 14.30, ''Lo stato di attuazione della legge 150'', riguarda la
discussione dei dati di una seconda ricerca promossa dal Dipartimento della
Funzione Pubblica e dall'Associazione Comunicazione Pubblica. Al Ministro Stanca
sara' affidata la conclusione dei lavori del convegno ''Comunicazione Pubblica e
nuove tecnologie: strategie, opportunita' e servizi'', che si apre alle ore 12.
MICROSOFT
E HP PRESENTANO L'EGOVERNMENT COMPETENCE CENTER CON L'OBIETTIVO DI TRASFERIRE
GRATUITAMENTE ALLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI LOCALI E ALLE AZIENDE IT CHE
OPERANO NELLA PA IL KNOW HOW TECNOLOGICO
Milano, 19 settembre 2002 - Nell'ambito dell'iniziativa eGovernment .Net per
l'Italia, avviata per contribuire all'attuazione del Piano di Azione promosso
dal Ministero per l'Innovazione e le Tecnologie, Microsoft ha realizzato - in
collaborazione con Hp - un Competence Center che supportera' le Pal nel processo
di innovazione tecnologica delle Amministrazioni. All'interno della struttura,
consulenti ed esperti tecnologici forniranno gratuitamente ai responsabili degli
enti pubblici locali e agli operatori IT che si rivolgono a questo mercato le
competenze e gli skill necessari per realizzare in piena autonomia progetti di
eGovernment facilmente replicabili. ''Per raggiungere in breve tempo gli
standard di innovazione tecnologica auspicati dal Governo e' estremamente
importante promuovere la conoscenza tecnologica e progettuale dell'eGovernment
presso i piccoli e medi enti locali, attraverso attivita' e iniziative di
formazione e consulenza mirate, in grado di rispondere alle esigenze di queste
realta''', ha dichiarato Alessandro Adamo, Industry Business Manager per la
Pubblica Amministrazione di Microsoft Italia. ''Per questo motivo, Microsoft ha
inaugurato l'eGovernment Competence Center, una struttura in cui gli operatori
del settore potranno ricevere supporto concreto per implementare progetti di
eGovernment''. ''Ci auguriamo che l'iniziativa, oltre a riaffermare l'impegno di
HP in ambito eGovernment, possa contribuire al processo di innovazione della
Pubblica Amministrazione nel nostro Paese'', ha dichiarato Maurizio Pio,
Marketing Manager Pubblica Amministrazione Locale di Hewlett-Packard Italiana.
''Presso l'eGovernment Competence Center, Hp rendera' disponibili le proprie
tecnologie, le soluzioni e i servizi su piattaforma .Net, trasferendo il proprio
know how e favorendo lo sviluppo tecnologico dei diversi enti locali''. Da
sempre, Microsoft e HP riservano un'attenzione particolare al problema dello
skill gap. Il programma del Competence Center e' orientato a fornire agli
operatori IT delle Amministrazioni locali formazione e consulenza sulle
soluzioni, infrastrutture e prodotti che compongono le varie tipologie di
progetti eGovernment. Grazie a questa iniziativa, gli operatori potranno sia
partecipare a momenti di incontro tenuti da consulenti sulle principali
tematiche dell'eGovernment che utilizzare gli strumenti messi a disposizione dal
laboratorio. Infine, durante lo sviluppo del progetto sara' possibile ricevere
una consulenza specifica per le esigenze e le problematiche incontrate. L'eGovernment
Competence Center, operativo da ottobre, si articolera' in due strutture, una a
Milano e una a Roma, che avranno il compito di proporre alle piccole e medie
amministrazioni un piano formativo di alto livello e un'assistenza nella
realizzazione di progetti replicabili basati su tecnologia Microsoft .Net e
sulle soluzioni e servizi HP. Tali progetti, a garanzia della massima
flessibilita' di utilizzo, scalabilita' e affidabilita', saranno conformi alla
normativa italiana e saranno realizzati attraverso l'utilizzo di standard
Internet aperti quali Xml. I servizi che offrira' l'eGovernment Competence
Center sono: servizio di Advising: per permettere di individuare la soluzione
tecnologica piu' adatta alle esigenze di ciascun ente pubblico. Il servizio
comprende un'analisi delle problematiche in essere presso l'ente, anche
attraverso delle dimostrazioni tecniche che affrontano problemi analoghi, la
fornitura di documentazione e un'attivita' di consulenza; servizio di Training,
che prevede una serie di seminari tematici di una giornata per un aggiornamento
sui diversi prodotti e soluzioni tecnologiche per lo sviluppo dell'eGovernment;
servizio di Consulting: per aiutare gli enti pubblici ad impostare e realizzare
progetti di eGovernment fornendo una analisi tecnologica personalizzata;
servizio di Community, che ha l'obiettivo di creare una comunita' di utenti e
addetti ai lavori per favorire lo scambio reciproco di informazioni e
conoscenze. Tutti i servizi offerti dal Competence Center saranno completamente
gratuiti. Questa iniziativa promossa da Microsoft e Hp e' finalizzata a
permettere alle amministrazioni locali di realizzare progetti e applicazioni
secondo una logica di replicabilita' e di trasferire agli operatori It della Pal
il know how tecnologico necessario per attuare le linee guida del Governo.
Infolink: http://www.egovcenter.it http://www.microsoft.com/italy/pa/
AZIENDE
ITALIANE: LA LEADERSHIP? UNA QUESTIONE DI VALORI 1000 "CONSULENTI"
D'ECCEZIONE AFFIANCANO DEMOSKOPEA PER DEFINIRE INSIEME I VALORI SU CUI SI FONDA
LA LEADERSHIP DELL'AZIEND
Milano, 19 settembre 2002. Sono 18 i valori chiave individuati dagli italiani
come elemento di valutazione delle aziende e dei loro prodotti. Diciotto valori
che caratterizzano la leadership di un'azienda e il suo posizionamento
d'immagine nel mercato competitivo e che saranno oggetto della ricerca di
Demoskopea "City-Largo Pubblico", volta a rilevare l'immagine delle
aziende presso i consumatori. E' di Demoskopea, dunque, la paternità di questi
risultati emersi nell'ambito di una ricerca sul consumatore che l'Istituto ha
realizzato durante il mese di marzo. 1.000 interviste (condotte su un campione
di età compresa tra i 14 e i 79 anni, rappresentativo dell'intera popolazione
italiana) per delineare i fattori chiave della leadership trasversali a tutti i
settori : l'opinione degli italiani ha così contributo a rendere più completo
il progetto di ricerca "City-Largo Pubblico", che verrà avviato nel
prossimo mese di settembre. Ma qual è il carattere di un leader? Ama la fama?
E' un presenzialista? Parla spesso di sé? Proprio come per gli individui, anche
le aziende leader devono avere un carattere forte e deciso: solidità
finanziaria, capacità competitiva, dinamicità ed efficienza, sono alcuni degli
elementi in base ai quali gli italiani ritengono sia giusto stimare il primato
dell'azienda all'interno del suo comparto, elementi che consentono di avere un
preciso posizionamento della propria azienda e delle aree di miglioramento.
Individuati all'interno di 10 macroaree distinte d'indagine (stato economico,
capacità competitiva, organizzazione, tradizione, servizi e prodotti,
attenzione al cliente, personale, attività di comunicazione, attività
promozionali e prezzi), i 18 valori permettono di delineare il carattere
dell'azienda, identificandone le performances in termini di leadership. Ma come
sono stati identificati i 18 valori chiave? Agli italiani è stato chiesto qual
è, a loro avviso, l'azienda leader dei diversi settori e quali le
caratteristiche che la rendono tale. Gli intervistati hanno risposto con modalità
"aperta", esprimendo a ruota libera le proprie opinioni, che sono
state poi analizzate dai ricercatori e sintetizzate per raggiungere i 18 items.
Ecco quindi come dall'indagine emerge come i criteri di definizione della
leadership assumano pesi diversi a seconda dei mercati: la tradizione/esperienza
è un valore chiave nel settore alimentare (citata dal 39% degli intervistati) e
nell'editoria (31%), ma diventa poco rilevante, ad esempio, nell'abbigliamento
(solo 9%), le cui aziende vengono valutate principalmente sulla base della
qualità dei prodotti (78%). Se la capacità di farsi notare e imporsi nel
mercato è un elemento primario nella valutazione delle aziende del comparto
farmaceutico (37%), la qualità dei prodotti si dimostra invece un elemento
determinante nella valutazione delle aziende che producono beni destinati a
durare nel tempo, come gli elettrodomestici (77%). Aspetti imprescindibili nella
valutazione di un'azienda leader nel settore bancario sono tutti gli elementi
che fungono da rassicurazione: l'affidabilità e la serietà dell'azienda (28%)
e le risorse patrimoniali (19%), poco rilevanti invece per la maggior parte
degli altri settori . La comunicazione riveste un ruolo decisivo relativamente
ai prodotti per la pulizia della casa (31,6%). Ma per questi ultimi la partita
si gioca anche a suon di sconti e promozioni, e l'elemento prezzo condiziona
fortemente il giudizio degli italiani. La qualità del management, infine, è
ritenuta un punto fermo, soprattutto nel settore delle emittenti radiotelevisive
(10,2%). Il pensiero degli italiani, dunque, emerge chiaramente: per essere
leader oggi non basta più solamente offrire dei buoni prodotti, ma è
necessario anche essere serie e affidabili, comunicare e promuoversi, essere
orientate al cliente, innovare, ma mantenere al contempo un forte legame con la
tradizione. Il tutto attraverso un personale disponibile e un management di
qualità. Le aziende? Irrilevanti, vincenti, perdenti e vulnerabili. E' questa
la tipizzazione ottenuta grazie all'analisi combinata del livello di gradimento
dell'azienda e della capacità di stimolare l'acquisto, elementi fondamentali
della ricerca City-Largo Pubblico. Le aziende potranno così valutare la propria
capacità di trasformare il generico gradimento del consumatore in propensione
all' acquisto. Oggi, grazie all'analisi delle caratteristiche della leadership,
le aziende potranno ottenere un panorama esaustivo non solo della forza del
proprio marchio, ma anche dei motivi che la determinano. Tradizionalmente il
concetto di leader implicava una predominanza di un elemento all'interno del suo
gruppo di riferimento. La ricerca Demoskopea ha invece evidenziato come sia
cambiato il senso della parola leader, perlomeno nel mondo delle aziende:
infatti, la leadership di un'azienda non è veicolata solo dai suoi elementi
strutturali (la più grossa, quella che fattura di più, che vende più
prodotti), ma si basa su una serie articolata di elementi (sono 18 i criteri
della leadership identificati da Demoskopea). Pertanto nel mondo delle aziende ,
all'interno di ogni settore ci possono essere più leader, a seconda dei diversi
valori che vengono loro attribuiti. Più leader, con caratteristiche e
posizionamenti diversi, tutti in grado di veicolare il concetto di leadership.
Questo concetto ha forti implicazioni per le aziende: qualora un'azienda intenda
introdursi in un mercato in cui c'è già un leader, sarà fondamentale capire
quale è il posizionamento del competitor e su quali valori si basa per
identificare altri indicatori di leadership che potranno essere
"veicolati". Facciamo un po' di esempi: La leadership nei diversi
settori - Nel settore dell'abbigliamento c'è una leadership diffusa: le aziende
ritenute leader dagli italiani sono numerose: Benetton; Armani; Levi's;
Valentino; Max Mara; Gucci. ma per motivi diversi che non riguardano
necessariamente i volumi, articolandosi piuttosto sulla diversa percezione dei
prodotti. Benetton è vincente per la sua diffusione, mentre Armani, ad esempio,
si connota sia grazie alla capacità innovativa sia alla qualità dei suoi
prodotti. A Gucci è, invece, riconosciuta una forte tradizione ed esperienza.
Diverso il caso delle assicurazioni. Le Assicurazioni Generali sono leader per
le loro dimensioni, abbastanza sovrapposte a Ras e Ina. Sai invece viene
considerata leader per la ampiezza e diversificazione dei prodotti proposti,
mentre Unipol viene considerata leader per la cura del cliente e per l'innovatività
dei prodotti che offre. Nel mondo della Automobili Fiat è considerata leader
per la sua diffusione/ presenza, mentre la leadership di Mercedes deriva dalla
qualità dei prodotti. Nel settore bancario Unicredito e banca Intesa Bci sono
entrambe leader per i propri livelli di diffusione, mentre a Mediolanum viene
riconosciuto un ruolo di leader per l'innovazione dei prodotti. Nell'area del
personal care più leader connotati in modo nettamente diverso: L'Oreal per il
peso e la qualità della propria comunicazione, Chanel per la qualità dei
propri prodotti, Pupa perché lavora sugli elementi del prezzo (convenienza dei
prodotti). Mondadori è ritenuta il leader del settore editoria per la sua
importanza, mentre Rizzoli è leader per la capacità di mettere a punto
prodotti per tutti/ adatti alle diverse esigenze. Treccani per la qualità dei
suoi prodotti. Nel settore degli elettrodomestici ( beni destinati a durare )la
qualità dei prodotti è un elemento particolarmente importante, su cui Aeg lo
definisce la propria leadership , mentre il posizionamento di Ariston è
vincente grazie alla sua comunicazione. Per la telefonia mobile Tim è leader
grazie ad elementi importanti quali la tradizione e la diffusione, ma Omnitel
incarna i valori del leader nell'area della capacità innovativa. Lo stesso
fenomeno si trova fra le emittenti televisive Rai e Mediaset/Fininvest sono
co-leader. La prima nata -Rai- è ritenuta leader per la sua tradizione, mentre
a Mediaset è riconosciuta una maggiore capacità innovativa e una migliore cura
dei propri clienti. City è il sistema integrato di analisi della Corporate
Image che, ideato dall'Istituto di Ricerca Demoskopea, rappresenta un importante
strumento informativo per chi è responsabile dell'immagine aziendale e delle
relazioni esterne. City monitora, infatti, l'immagine delle aziende e la loro
capacità di comunicare, articolandosi su quattro pubblici e strutturandosi in
altrettanti moduli di ricerca: CityLargo Pubblico, City Giornalisti, City-Parlamentari,
City-Classe dirigente. Grazie alle indagini City e alla loro modularità, che
consente una fruizione personalizzata del monitoraggio, le aziende potranno
integrare le informazioni raccolte dai diversi pubblici e convalidare così le
proprie strategie di comunicazione. City-Largo Pubblico misura la
"forza" del marchio/company name, attraverso la verifica di quanto
l'azienda sia riuscita a capitalizzare in termini di familiarità, di
"empatia" , di capacità ad invogliare l'acquisto dei propri prodotti
e servizi presso la popolazione. Consente quindi di comprendere: il
posizionamento dell'azienda nel panorama delle aziende italiane ; il
posizionamento dell'azienda rispetto ai suoi competitors diretti; il ranking
delle aziende italiane per familiarità ed empatia; il livello di appetibilità
dei prodotti e servizi offerti. Permette inoltre di verificare il profilo delle
aziende in assoluto e rispetto alle caratteristiche attese di ogni settore
(ideale di mercato ): Utilizzando una lista di "valori" chiave della
leadership trasversali a tutti i settori è in grado di definire : le
caratteristiche peculiari del leader di ogni specifico mercato; il
posizionamento delle aziende del settore e i gap con l'ideale di riferimento (il
profilo delle aziende ottenuto attribuendo la stessa batteria di caratteristiche
utilizzata nella definizione del leader). La lista dei valori utilizzata, che è
stata definita grazie ad una preliminare verifica quali-quantitativa, verte
sugli elementi cardine della valutazione di un'azienda presso il consumatore: lo
stato economico; la capacità competitiva; la capacità di gestione
organizzazione; la tradizione; i servizi/ oi prodotti; l'attenzione al cliente;
il personale; le attività di comunicazione; i prezzi/le tariffe; le attività
promozionali; Descrizione dell'indagine: l'analisi sarà condotta su un campione
di 1000 individui di età compresa tra i 14 e i 79 anni, rappresentativo della
popolazione italiana; verranno valutate 100 aziende; la rilevazione avverrà
attraverso Shuttle Bus, l'omnibus personale di Demoskopea; le aziende da
rilevare saranno suddivise in 3 gruppi omogenei e ogni intervistato valuterà 1
gruppo di aziende (33 casi circa).
A
ROMA LA PRESENTAZIONE DEL "BILANCIO SOCIALE" DEL CREDITO COOPERATIVO.
TUTELA AMBIENTALE, MICROCREDITO, LOTTA ALL'EMARGINAZIONE ED ALL'USURA I CAMPI
D'AZIONE DELLE BANCHE LOCALI
Roma, 19 settembre 2002 - Viene presentato oggi a Roma (Palazzo Rospigliosi, Via
XXIV Maggio, 43 con inizio alle ore 9.30) il "Bilancio Sociale e di
Missione" consolidato delle 470 Banche di Credito Cooperativo e Casse
Rurali italiane. E' questo il primo e unico bilancio sociale di categoria
dell'industria bancaria italiana, in grado di certificare la capillare azione
che le Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali (con 3.100 sportelli in
tutta Italia) svolgono ogni giorno a favore di comunità locali, famiglie,
piccole e medie imprese. In particolare, saranno presentati domani i progetti e
le realizzazioni relativi ad una serie di iniziative, tra le quali la tutela
ambientale, il "microcredito" a favore dei paesi in via di sviluppo,
l'integrazione dei lavoratori immigrati, la lotta all'emarginazione sociale ed
al fenomeno dell'usura. Nel 2001 sono state censite oltre 45 mila iniziative di
carattere sociale che, ovunque in Italia, hanno visto elargire oltre 55 milioni
di euro a favore delle comunità locali, con una crescita dell'8% sull'anno
precedente. All'incontro di Roma, che sarà coordinato dal Direttore editoriale
di "Vita", Riccardo Bonacina, parteciperanno i principali esponenti
delle organizzazioni partner del Credito Cooperativo; di aziende di successo
cresciute e consolidatesi grazie ad una "Bcc"; numerosi rappresentanti
del mondo economico, sociale, imprenditoriale.
NUOVA
IMPORTANTE OPERAZIONE DI FINANZA INNOVATIVA CONCLUSA DA ANSWERS SPA CON MPS
MERCHANT. ANSWERS, CON DUE ACQUISIZIONI E L'INGRESSO DI UN PARTNER FINANZIARIO
NEL PROPRIO CAPITALE
Firenze, 19 settembre 2002 - Answers S.p.A., società operante dal '99 che offre
servizi di Crm (customer relationship management), call center e consulenza alle
imprese, ha concluso il suo programma di acquisizioni in Toscana nell'ambito di
un'operazione che ha visto intervenire Mps Merchant come advisor, collocando
un'importante quota del capitale dell'azienda nel fondo chiuso Centroinvest
gestito da S.I.C.I. - Sviluppo Imprese Centro Italia s.g.r. S.p.A. Questo
programma di crescita consente ad Answers di ampliare la gamma di servizi di Crm,
sia nell'ambito front office che nel back office e ne rafforza la posizione
quale azienda leader nell'esternalizzazione (outsourcing) dei servizi alle
imprese. Il nuovo modello di servizi di Crm portato avanti da Answers è in
grado di gestire i clienti contemporaneamente "con la voce e con i
dati": con il front e il back office. L'ingresso di un partner finanziario
che compie un'operazione di private equity verso un'azienda della nuova
economia, nel periodo dell'Internet sboom, dà autorevolezza al piano
industriale di Answers e rende più credibile il progetto di impresa
dell'imprenditore Salvatore Leggiero e del suo team. Le acquisizioni effettuate
- entrambe in Toscana - riguardano la società Audiotex ed il gruppo Cetom. La
Audiotex s.r.l. ha sede a Pistoia, è nata nel '95, fornisce servizi di call
center, customer care ed è specializzata in risposte automatiche (Ivr based) e
linee telefoniche con pagamento a consumo (pay x use). La Audiotex da lavoro ad
una ventina di persone e faceva capo all'imprenditore Marzio Cialdi. Il
fatturato 2001 è di 1.700.000 Euro, con bilanci in attivo. Il gruppo Cetom, con
sedi a Firenze e Pisa, è costituito da 4 società presenti da 25 anni sul
mercato del back office per le banche, conta oltre 100 dipendenti a faceva capo
agli imprenditori Diano Carlesi e Alfredo Pasquinelli. Il gruppo Cetom è
specializzato nella gestione elettronica dei documenti, nella digitalizzazione e
nell'archiviazione delle banche dati. Il fatturato 2001 è di oltre 4.000.000
Euro, con bilanci in attivo. Entrambe le acquisizioni sono state fatte in parte
cash ed in parte in concambio azionario (gli imprenditori della Cetom Carlesi e
Pasquinelli sono entrati nella compagine della Answers ciascuno con il 5%,
mentre Cialdi della Audiotex con il 3%). Mps Merchant, la banca d'affari del
Gruppo Monte dei Paschi di Siena, specializzata nell'offerta alle imprese di
finanziamenti a medio termine, ordinari ed agevolati, ed in finanza innovativa
(di cui è appena stata approvata una semestrale che conferma il forte trend di
crescita, con valori tutti in deciso incremento), è stata advisor
dell'operazione, che ha portato alla sottoscrizione del capitale, nella misura
del 23%, da parte di S.I.C.I. , la società di gestione del risparmio che fa
capo alla stessa Mps Merchant, a Fidi Toscana, alla Cassa di Risparmio di
Firenze e ad Iccri- Banca Federale Europea. Big Answers (la holding Answers)
nasce con un preciso piano industriale, al termine di un triennio che ha portato
alla conquista di una fetta di mercato dell'outsourcing, conquistando importanti
commesse in ambito nazionale: Chl, Cdc, Tecnodiffusione, Safilo, Fornari, Il
Sole 24 Ore, Danone... e multinazionale: Henkel, H3G, Motorola, Royal Insurance,
Suez... L'ingresso di un partner finanziario consente oggi un'adeguata
capitalizzazione del gruppo e del progetto. Answers S.p.A. offre servizi di
consulenza, call center e Crm alle imprese che vogliono riorganizzare i loro
processi su base Cliente-centrica. Answers utilizza sistemi informatici
proprietari. Fa capo all'imprenditore Salvatore Leggiero ed ha sedi a Firenze e
Milano. Entro fine settembre è prevista l'apertura della sede di Palermo: si
tratta dell'integrazione di una struttura di call center che già opera con il
marchio Kalliope che annovera tra i suoi clienti la Amat (Azienda dei Trasporti
Urbani di Palermo) e che nel tempo darà spazio a servizi di back office. Nel
2002 Big Answers conta di avere un giro d'affari superiore ai 10.000.000 di euro
con un Mol positivo del 15%. Big Answers ha in progetto di dare un assetto
stabile alla nuova organizzazione attraverso corsi di formazione interna ed
investimenti per l'innovazione tecnologica. L'attuale divisione It (Information
Technology) sarà infatti distaccata per costituire un'apposita branch in grado
di sviluppare nuovi prodotti e servizi per le aziende all'interno del Gruppo e
per il mercato. Il piano industriale prevede un'importante crescita dimensionale
grazie all'ingresso di nuove commesse con un occhio sempre pronto a cogliere le
opportunità nel mercato delle acquisizioni in Italia. "Dopo un lungo road
show - ha commentato Salvatore Leggiero, Presidente di Answers - ci siamo
orientati verso investitori istituzionali che sanno apprezzare progetti di
impresa basati su modelli di business e strategie credibili, con una grande
attenzione ai fondamentali e alla capacità di generare profitto per gli
azionisti. Il neo-nominato Consiglio di Amministrazione, che ho l'onore di
presiedere, è formato dal dott. Leonardo Zamparella, dal dott. Marco Maria
Samoggia, dall'ing. Gian Pietro Benedetti e dal dott. Guido Mori: siamo un team
affiatato che ha competenze complementari; lavoreremo insieme con senso di
responsabilità verso i Clienti, i collaboratori, i dipendenti, i partner e i
fornitori. Ci impegniamo verso gli azionisti a lavorare per il valore e
raddoppiare il giro d'affari entro tre anni."
PER
IL MONDO INSURANCE RAMO VITA: INSIS LIFE È LA SOLUZIONE INNOVATIVA PER LE
ASSICURAZIONI, SVILUPPATA SU TECNOLOGIA ORACLE, IN GRADO DI GARANTIRE IL
MIGLIORE TIME TO MARKET
Milano, 19 settembre 2002 - Gruppo Met, una delle più significative realtà
italiane nell'ambito delle società di Information & Communication
Technology, conferma la sua presenza nel mercato assicurativo, ramo vita, con un
prodotto destinato a favorire il rinnovamento del settore per le sue
caratteristiche avanzate. Oracle, la principale società al mondo di software
per le imprese, ha messo a disposizione la propria piattaforma tecnologica
Oracle9i Database e Application Server per dotare Insis Life di un'architettura
tecnologica innovativa, sicura e scalabile, completamente basata su Internet.
Insis Life è infatti un sistema informativo completo, integrato e modulare, che
consente un innovativo supporto alle compagnie di assicurazione nei processi
gestionali tipici del ramo vita. Massimizzare la capacità di essere presenti
sul mercato con offerte e pacchetti qualitativamente evoluti è ormai un must
per il comparto assicurativo. Il mondo delle assicurazioni è fortemente mutato
in questi anni, si è arricchito di nuovi player e di una concorrenza crescente
che usa le soluzioni IT come leva strategica competitiva. Insis Life,
interamente sviluppato su tecnologia Oracle, è in grado di rispondere alle
nuove esigenze del settore. L'intera catena di processo, dall'anagrafe centrale
all'emissione e gestione di prodotti, dal tariffario ai canali di vendita e la
gestione dei contratti, sarà gestibile con Insis Life nel modo più immediato e
semplice, con una netta riduzione del time to market. "In uno scenario così
articolato - commenta Giuseppe Merlino, Direttore Generale di Met -, l'efficacia
sul mercato si misura sempre più in una capacità di marketing e di relazione
con il cliente in termini di risposta alle necessità con una forte
ottimizzazione di costi e di tempi. Questo presuppone inevitabilmente una
efficienza interna, con un controllo di gestione attento e puntuale. Insis Life
consente elaborazioni ad hoc e una personalizzazione costante e condivisa delle
soluzioni assicurative, grazie alla sua impronta fortemente parametrica".
Insis Life, interamente sviluppato su tecnologia Oracle, 9i Database e 9i
Application Server, è modulare e organizzato su una scala di parametri che
consentono una precisa definizione del pacchetto. Il sistema, multipiattaforma,
ha un'architettura client/server ed è disponibile anche in versione Web-based
con architettura a tre livelli. "In Italia il mercato dei prodotti
assicurativi sta vivendo una fase di profondo cambiamento", ribadisce
Carmelo Leonardis, Vice President Public Sector & Financial Services Oracle
Italia. "Ciò ha comportato la trasformazione di un settore consolidato e
tradizionale in un business molto complesso che, per evolvere, deve
necessariamente passare attraverso un processo di razionalizzazione
organizzativa e innovazione tecnologica. Con questo approccio Oracle si sta
proponendo al mondo assicurativo, non solo per fornire tecnologia ma per
proporre soluzioni che consentano l'attuazione del cambiamento ed è questa la
cornice in cui inquadrare la collaborazione con Gruppo Met." "Insis
Life è una vera rivoluzione per il mondo assicurativo. E' la prima volta -
afferma Mauro Zaninelli, responsabile della Business Unit Insurance di Met - che
una soluzione consente un approccio così semplice e rapido per la gestione
dell'intera catena del valore. Con Insis Life le assicurazioni possono decidere
di lanciare un nuovo prodotto, settare il pricing e costruire il pacchetto in
tempi strettissimi, rendendolo immediatamente disponibile e accessibile a tutto
il canale. Un vantaggio competitivo straordinario, se pensiamo a come sono
cambiate le assicurazioni in questi anni".
L'ASSOCIAZIONE
DEI PRODUTTORI DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI ACCOGLIE CON DISAPPUNTO LE
DISPOSIZIONI PREVISTE DAL DDL MARZANO
Milano, 19 settembre 2002 - Aper - Associazione dei Produttori di Energia da
fonti Rinnovabili ha accolto con sorpresa e disappunto le disposizioni previste
dal DdL Marzano approvato da Consiglio dei Ministri del 13 settembre 2002.
Ancora una volta il Governo ha dato prova di non avere compreso l'importanza
della promozione della produzione di energia pulita per il raggiungimento non
solo degli obiettivi di Kyoto ma in generale della sostenibilità energetica. La
fissazione al 3% dell'incremento annuale della quota di obbligo di produzione di
energia rinnovabile non solo non consentirà di raggiungere gli obiettivi
volontariamente accettati dall'Italia in sede Europea di raggiungere al 2012 un
contributo totale del 22 % di energia da rinnovabili al soddisfacimento del
fabbisogno energetico del Paese ma non sarà neanche sufficiente a raggiungere
quanto previsto dal Libro Bianco per l'energia approvato dal Cipe. Ma la cosa
che più sorprende e lascia perplessi sulla politica del Governo nel settore è
l'inclusione della miscela acqua carbone tra le fonti energetiche beneficiarie
del meccanismo di promozione. Questa inclusione, certamente frutto di un'attenta
opera di lobbying da parte di qualche rappresentante di specifici interessi,
oltre a ulteriormente ridurre l'efficacia del meccanismo apre la via
all'inclusione di altre fonti non rinnovabili e ci espone al ridicolo nella
comunità internazionale. Qualsiasi fonte non rinnovabile rischia di depredare
la già insufficiente quota di obbligo che è alla base del meccanismo di
promozione. Una volta reintrodotto con la miscela acqua carbone il concetto solo
italiano di "fonte assimilata alle rinnovabili" si ripropone
l'imbroglio che ha portato al fallimento del Cip 6 ed a destinare i fondi pagati
dagli utenti per le rinnovabili a finanziare gli impianti convenzionali a ciclo
combinato. Ci diranno domani, con appositi decreti, che sono assimilati alle
rinnovabili anche i residui industriali, il gas marginale e tutte le altre
risorse che la fantasia e la capacità dei lobbisti riuscirà a promuovere. E
tutto questo in una Europa in cui la definizione di fonte rinnovabile è stato
oggetto di approfondite e accese discussioni che hanno portato, per esempio, ad
escludere i rifiuti solidi urbani non di origine biologica. Ancora una volta in
Italia le rinnovabili vengono usate per coprire interessi che di rinnovabile
hanno solo la costanza con cui vengono promossi.
LA
COMMISSIONE EUROPEA AUTORIZZA UN AIUTO A FAVORE DI VAUXHALL (GENERAL MOTORS) A ELLESMERE
PORT (REGNO UNITO)
Bruxelles, 19 settembre 2002 La Commissione europea ha adottato una decisione
positiva condizionale riguardo al previsto aiuto regionale per un investimento
di Vauxhall Motors Ltd., una controllata britannica dell'americana General
Motors, nello stabilimento di Ellesmere Port nel Cheshire. Dopo un'attenta
indagine ai sensi delle norme UE sugli aiuti all'industria automobilistica, la
Commissione ha concluso di poter autorizzare i 10 milioni di sterline (circa
15,92 milioni di euro) che le autorità britanniche intendono accordare come
aiuto regionale. Il governo del Regno Unito ha argomentato che i sussidi erano
necessari per compensare i costi più elevati sostenuti da Vauxhall per aver
investito a Ellesmere Port piuttosto che in Belgio, località alternativa, fra
l'altro per i costi più alti di formazione della manodopera. La Commissione ha
convenuto su questo fatto, ma ha chiarito che il Regno Unito non può accordare
altri aiuti alla formazione per lo stesso progetto a norma dello specifico
regolamento comunitario relativo agli aiuti alla formazione. Nell'agosto del
2001 le autorità del Regno Unito hanno notificato alla Commissione l'intenzione
di accordare aiuti regionali per 10 milioni di sterline a favore di un
investimento di Vauxhall Motors a Ellesmere Port. L'obiettivo di tale
investimento è quello di riattrezzare lo stabilimento automobilistico esistente
trasformandolo da un impianto di produzione per un unico modello a un impianto
di produzione per due modelli, con la capacità di fabbricare al tempo stesso
sia modelli Astra che nuovi modelli Vectra. L'importo totale degli investimenti
ammissibili agli aiuti è stato calcolato a 156,198 milioni di sterline, il che
porta l'intensità dell'aiuto notificato al 6,4%. L'impianto di Ellesmere Port
è situato in una regione assistita ai sensi dell'articolo 87, paragrafo 3,
lettera c) del trattato, con un massimale regionale fissato al 15% in
equivalente sovvenzione netto. Il Regno Unito ha dichiarato che il progetto
salvaguarderebbe 771 posti di lavoro alla Vauxhall Motors. Secondo il Regno
Unito, la società madre General Motors Europe ha preso in considerazione, in
alternativa, due siti per il progetto, ossia Ellesmere Port e lo stabilimento di
Anversa in Belgio che attualmente produce il modello Astra. Poiché la
Commissione nutriva dubbi sulla compatibilità dell'aiuto con le specifiche
norme in materia di aiuti di Stato applicabili all'industria automobilistica, e
per dare alle autorità britanniche cosi' come a tutti i terzi interessati la
possibilità di presentare osservazioni, il 23 gennaio 2002 essa ha deciso di
avviare il procedimento di indagine formale in materia di aiuti di Stato. Non
sono tuttavia pervenute osservazioni di terzi interessati. Conformemente alla
disciplina comunitaria degli aiuti di Stato all'industria automobilistica, la
Commissione deve assicurare che ogni aiuto concesso in questo settore sia al
tempo stesso necessario e proporzionale. Per quanto riguarda la necessità
dell'aiuto, la società beneficiaria deve dimostrare chiaramente di possedere
un'alternativa economicamente valida per l'ubicazione del suo progetto. In altri
termini, il progetto deve essere "mobile" e l'aiuto deve essere
necessario per la sua realizzazione nel sito previsto. Sulla base dei documenti
ricevuti la Commissione ha concluso che lo stabilimento di Anversa (Belgio) era
effettivamente stato preso in considerazione da General Motors ed è
un'alternativa economicamente valida, e che l'aiuto era necessario per la
realizzazione del progetto a Ellesmere Port. Per valutare la proporzionalità
dell'aiuto viene svolta un'"analisi costi/benefici", che serve a
mettere a confronto i costi che l'investitore dovrà sostenere per realizzare il
proprio progetto nella regione interessata con quelli che dovrebbe sostenere per
un progetto identico in un sito alternativo. È così possibile determinare gli
specifici svantaggi regionali del progetto. L'aiuto non può superare né il
massimale per gli aiuti regionali applicabile ai nuovi investimenti nell'area
interessata, né lo svantaggio regionale emerso dall'analisi costi/benefici. Nel
progetto in questione, l'analisi costi/benefici ha messo a confronto i costi del
progetto a Ellesmere Port con quelli del sito alternativo di Anversa. L'intensità
finale dello svantaggio regionale, cioè i costi supplementari derivanti
dall'ubicazione della produzione a Ellesmere Port invece che ad Anversa, sono
risultati pari al 10,7%, cioè inferiori al massimale per gli aiuti regionali.
Poiché l'aiuto regionale previsto rappresenta un'intensità del 6,4% rispetto
al costo totale dell'investimento, e rispetta cosi' entrambi i massimali, la
Commissione ha concluso che esso è conforme alle disposizioni della disciplina
comunitaria degli aiuti di Stato all'industria automobilistica. La Commissione
ha di conseguenza deciso che la proposta di aiuto regionale è compatibile col
trattato, e ha dato la sua autorizzazione. La Commissione ha tuttavia adottato
una decisione condizionale. Conformemente alla disciplina comunitaria degli
aiuti all'industria automobilistica, gli svantaggi per i quali sono concesse
altre forme di aiuto con finalità diversa (ad esempio gli aiuti alla
formazione) non possono essere presi in considerazione nel calcolo della
proporzionalità dell'aiuto (analisi costi/benefici). Poiché nell'analisi
costi/benefici è già stato preso in considerazione lo svantaggio del costo
della formazione, la Commissione ha deciso di adottare una decisione
condizionale che stabilisce che nessun altro, specifico aiuto alla formazione può
essere concesso al progetto.
UNISYS
SI AGGIUDICA UN CONTRATTO DA 36 MILIONI DI DOLLARI CON LA GENERAL SERVICES
ADMINISTRATION
Milano, 19 settembre 2002 - Unisys Corporation (Nyse: Uis) si è aggiudicata una
commessa da parte del Federal Technology Service (Fts), l'ufficio federale dei
servizi tecnologici della General Services Administration (Gsa)
l'amministrazione dei servizi generali del Governo degli Stati Uniti. La
commessa, del valore di 36 milioni di dollari Usa e della durata di sette anni,
attesta le competenze di Unisys nell'ambito della Systems Integration. La
General Services Administration aiuta le agenzie federali a migliorare i servizi
al pubblico, offrendo soluzioni di comprovata validità, servizi di acquisizione
e politiche di gestione. La soluzione Unisys doterà Fts di una valida
infrastruttura It che gli consentirà di avere una panoramica globale dei
partner, dei clienti e delle operazioni commerciali, e contribuirà alla
riduzione dei costi, al miglioramento della customer satisfaction e
all'incremento del vantaggio competitivo. Questa commessa, assegnata tramite un
contratto Id/Iq (indefinite delivery/indefinite quantity) da parte della Gsa
Millennia, prevede che l'aggiudicatario si occupi dell'intero progetto, dallo
sviluppo alla realizzazione, attraverso varie operazioni, interventi di
manutenzione e potenziamento del sistema. La commessa rientra nell'ambito di
un'iniziativa di trasformazione economica e di Systems Integration, tesa a
modernizzare le strutture di Fts con una soluzione capace di integrare i
programmi nazionali e regionali con i distributori e i clienti, attraverso un
sistema di pianificazione delle risorse aziendali (Erp) su base Internet.
Attraverso un portale unificato, Fts sarà in grado di interconnettere le
proprie operazioni a livello nazionale, a vantaggio dei 30.000 utenti che si
avvarranno di questa nuova tecnologia. "Il rapporto di lunga data
instaurato con Gsa è stato sempre fonte di benefici reciproci - ha affermato
Ira Kirsch, President Us Federal Governement Group di Unisys - Questa
acquisizione strategica rafforza la nostra posizione di provider di soluzioni
enterprise per il governo americano e ci consente di mettere a frutto la nostra
esperienza in questo campo per aiutare Fts a trasformare il proprio
business". Unisys è la prima azienda ad essersi aggiudicata questa
commessa; tra i partner si annoverano Pwc Consulting, fornitore di servizi
globali di tecnologia e consulenza gestionale, Sap, fornitore di applicazioni
aziendali leader a livello mondiale e TechFlow Inc., una piccola azienda di
riconosciuto successo che sviluppa soluzioni di e-business. Fts coordina le
operazioni del governo federale nell'ambito della semplificazione dei processi
di business e dell'adozione di un approccio su base web che pone al centro il
cittadino, ed è basato su un flusso di informazioni unificato. Fts rinnova il
proprio impegno a favore del servizio pubblico e garantisce l'utilizzo della
migliore tecnologia presente sul mercato. Tutto questo, unito all'esperienza
nella scelta delle tecnologie e a una profonda conoscenza dei meccanismi
governativi, rende Fts un partner qualificato al quale le agenzie si possono
rivolgere per affrontare la sfida e adeguarsi al mondo digitale.
GLOBALVALUE
COMPIE UN ANNO RISULTATI POSITIVI PER LA SOCIETÀ NATA DALLA JOINT VENTURE TRA
IBM E FIAT
Milano, 19 settembre 2002 - Costituita nel luglio 2001 dalla joint venture
strategica tra Ibm Italia e Business Solutions - Gruppo Fiat, Globalvalue
traccia oggi un quadro dei risultati e dei successi ottenuti nel primo anno di
attività. Nonostante la difficile situazione che il mercato ha vissuto nel
2001, Globalvalue ha saputo trarre il massirno vantaggio dal mix dì competenze
ed esperienze maturate da Ibm e dal Gruppo Fiat. Gli obiettivi di business sono
stati raggiunti attraverso un elevato livello di- servizio modellato sulle
esigenze dei clienti. Con circa 6000 clienti ed un fatturato di oltre 700 W nei
primi dodici mesi di attività, Globalvalue rappresenta oggi un punto di
riferimento nel panorama italiano dei servizi informatici. Globalvalue è una
tra le più importanti aziende italiane di servizi in area Erp e fornisce
consulenza e servizi sulle più diffuse piattaforme di mercato. Al gruppo
Globalvalue appartengono Proxima, il maggior partner italiano di Jdedwards Sap
Italia Consulting che, al Sapphire 2002 di Lisbona, si è classificata come H
miglior partner europeo di Sap, Acg laboratorio delle Acg di Ibm e Intesa leader
in applicazioni di e-business. Nell'Application Management Services, Globalvalue,
unendo l'esperienza maturata dal Gruppo Fiat nel settore industriale alle
competenze tecnologiche di Ibm, ha sviluppato forti competenze nella
realizzazione e gestione di soluzioni in ambienti complessi. Globalvalue è
anche uno dei più grandi ed avanzati Data Center in Europa, e uno dei
principali poli di outsourcing di Ibm, come risulta dalla rilevazione di Gartner
Group, fatta su circa 250 centri in Europa. Disponendo di 7 mainframe, 2500
server, gestisce milioni di transazioni al giorno e 250.000 job batch/giorno per
45.000 punti di lavoro in rete. Nell'immediato futuro Globalvalue si concentrerà
sul consolidamento del brand - che sosterrà nei prossimi mesi anche con una
campagna di advertising - e sulla crescita del proprio share sul mercato
"open", dove opera in sinergia con Ibm Global Services. L'offerta
continuerà ad essere arricchita con particolare focus sulle soluzioni "end
to end" per garantire un supporto davvero globale allo sviluppo dell'intero
processo aziendale, offrendo livelli di servizio sempre più sofisticati e
profittevoli. Globalvalue intende continuare ad investire sulle risorse umane,
vero e proprio asset alla base del successo della joint venture, con programmi dì
formazione interna ("GlobalValue Institute") particolarmente ricchi ed
innovativi.
GIACOMELLI
SPORT GROUP SpA: + 8% LE VENDITE A PARITA' IN ITALIA NEL MESE DI AGOSTO
Rimini, 19 settembre 2002 - Il Gruppo Giacomelli Sport, leader assoluto della
distribuzione di articoli sportivi in Italia e nell'Europa dell'Est (apre oggi a
Varsavia il 20° punto vendita Giacomelli Sport in Polonia), comunica che nel
mese di agosto è proseguito il trend positivo delle vendite già comunicato per
il mese di luglio. In particolare in Italia le vendite sono cresciute per il
marchio Giacomelli Sport del 14% (8% a parità di superficie di vendita) e per
il marchio Longoni Sport del 13% (8% a parità di superficie di vendita).
Complessivamente nel corso del mese di agosto il Gruppo Giacomelli Sport ha
realizzato ricavi di vendita pari a 33 milioni di euro, l'87% in più rispetto
all'agosto dello scorso anno. "L'andamento delle vendite nei mesi di luglio
e agosto, in linea con le nostre attese, è per noi un risultato molto
importante, ottenuto senza ricorrere ad una riduzione del margine
commerciale" dichiara il Presidente Gabriella Spada; "Nelle prossime
settimane comunicheremo ai nostri azionisti la data di presentazione del piano
industriale che illustrerà le modalità operative con cui il Gruppo intende
perseguire le linee strategiche annunciate lo scorso luglio 2002 ". Il
Gruppo Giacomelli parteciperà all'evento "Star Company Presentations"
organizzato da Borsa Italia a Londra il prossimo 20 settembre.
ANTONELLO
VEDOVATO NOMINATO PRESIDENTE DI EDULIFE
Milano, 19 settembre 2002 - Il 2002 è, un anno di grandi evoluzioni e passi
importanti per Edulife, società dedicata al supporto ai processi di formazione
che dall' armonia al rispetto della persona e tecnologia ha fatto la propria
missione Infatti, dopo il consolidamento Dell' organizzazione commerciale e la
trasformazione in S.p,A. del maggio scorso, Edulife si prepara ad affrontare i
nuovi scenari competitivi del mercato della formazione mettendo in atto una
riorganizzazione dirigenziale che ha portato alla nomina a Presidente di
Antonello Vedovato, già A.D. della Società. Antonello Vedovato succede a
Giorgio Vianson che continuerà a portare il suo prezioso contributo in Edulife
assumendo la responsabilità dell'attività di formazione di sostegno e appoggio
al crescente team della Società, La carica di Amministratore Delegato è stata
assunta da Francesco Trecate, già Chief Operating Officer della Società.
ARTHUR
D. LITTLE: CORRADO FALETTI NUOVO SENIOR MANAGER ENTRA A FAR PARTE DEL FINANCIAL
SERVICES GROUP
Milano, 19 settembre 2002 - Corrado Faletti fa il suo ingresso come Senior
Manager in Arthur D. Little S.p.A., una delle più importanti società di
consulenza strategica, collaborando direttamente con Francesco Zaini, Partner
responsabile del Financial Services Group Nel suo ruolo contribuirà in maniera
qualificata allo sviluppo della società nel settore Financial Institutions,
tramite la realizzazione di progetti strategici innovativi e di iniziative
legate alla ricerca di nuovi modelli che permettano l'ottimizzazione delle linee
di business per gli intermediari finanziari. Professore presso la Facoltà di
Economia dell'Università di Bergamo, dove è titolare del corso di Commercio
Elettronico, insegna anche E-Business strategy nei Master di specializzazione
che la stessa Università organizza in collaborazione con la comunità europea.
Inizia la propria carriera professionale presso la sede di Bergamo della Cariplo
per passare nel 1994 al Credito Bergamasco dove ricopre inizialmente la carica
di Responsabile dei Servizi di Banca Telematica e successivamente, in qualità
di ViceDirettore centrale, quella di Capo progetto per lo sviluppo della Banca
Virtuale. Nel 2000 entra in Banca Aletti come Responsabile della Banca Virtuale
(Aletti e-Bank) dove assume la diretta responsabilità della gestione dei canali
distributivi e di tutte le aree organizzative coinvolte nel progetto di
start-up. Nel 2001 entra a far parte del Financial Institution Group di una
primaria società di consulenza, dove, per alcune tra le principali banche
italiane ed estere, segue progetti riguardanti la ristrutturazione dei canali
distributivi e delle linee di business, l'integrazione dei processi di commercio
elettronico con la catena distributiva, il riposizionamento strategico di
mercato, il disegno strategico per la rete di promotori, la divisionalizzazione
ed i sistemi di Governance, la revisione dei crediti e la creazione di
metodologie per la gestione delle risorse umane. Ha maturato ottime competenze
nella gestione delle pubbliche amministrazioni ricevendo incarichi di consulenza
organizzativa e di ristrutturazione; in tale ambito ha applicato sistemi di
analisi di processo aziendale ottenendo un efficiente metodo di valutazione
delle performances. È autore di numerose pubblicazioni tra le quali "La
Banca Virtuale e le nuove opportunità di business" nel 1999, "I
Canali distributivi delle Banche: una nuova geografia di business" nel 2000
e "Marketing Strategico" nel 1997.
CAMPARI
MIXX, IL NUOVO READY TO DRINK A MARCHIO CAMPARI
Milano, 19 settembre 2002 - Nasce Campari Mixx, il nuovo prodotto con cui il
Gruppo Campari fa il suo ingresso nell'innovativa categoria dei Ready To Drink
in Italia. Campari Mixx è una bevanda rinfrescante a base di Campari dal sapore
piacevolmente fruttato, a bassa gradazione (6,5% di alcol), e con un gusto ed un
packaging rivoluzionari. Rivolgendosi a un pubblico giovane, maschile e
femminile, innovativo e aperto a nuove esperienze di gusto, Campari Mixx, da
bere direttamente dalla bottiglia, è un'alternativa di tendenza alla birra e si
adatta a molteplici occasioni di consumo nell'arco della giornata. Disponibile
in bottiglie da 275 mi, Campari Mixx si distingue per il packagíng unico e di
forte impatto estetico, costituito da un rivestimento a copertura totale rosso
metallizzato. La forte riconoscibilità dei brand Campari si fonde con
l'originale presenza delle due 'V' in una nuova e inconfondibile firma, Campari
Mixx. "Abbiamo voluto cogliere l'opportunità di inserirci nel mercato
italiano dei Ready To Drink che esprime potenzialità di crescita molto
interessanti. Questa nuova categoria di prodotti ha già raggiunto dimensioni e
tassi di crescita notevoli in alcuni mercati internazionali e, in particolare,
negli Stati Uniti dove il Gruppo Campari è gíà presente con Skyy Blue, uno
dei Ready To Drink leader di mercato" ha affermato Marco Perelli-Cippo, Ceo
di Campari. "Grazie a Campari Mixx, siamo in grado di differenziare
ulteriormente il nostro portafoglio nel mercato italiano, posizionandoci
strategicamente in un segmento emergente e diverso da quello tradizionale di
Camparí", ha aggiunto. Campari Míxx, la cui distribuzione è iniziata nel
corso dell'estate, sarà disponibile inizialmente nei mercati italiano e
svizzero, con l'obiettivo di raggiungere un volume di 10 mifioni di bottiglie
per la fine dei 2002 e oltre 25 milioni di bottiglie nel 2003. A partire dal 22
settembre, il lancio di Campari Mixx sarà supportato da una massiccia campagna
pubblicitaria che prevede una programmazione su tutte le maggiori emittenti
televisive e nelle sale cinematografiche. Un'imponente campagna affissione
statica e dinamica e una vasta attività promozionale nei punti di vendita e nei
locali di tendenza nelle principali città italiane completeranno l'attività di
lancio di Campari Mixx. La categoria dei Ready To Drínk si è sviluppata agli
inizi degli anni '80 in Australia e successivamente in Giappone, ed ha vissuto
nell'ultimo decennio una notevole espansione. In particolare, i Paesi
maggiormente interessati dalle recenti crescite sono stati Gran Bretagna e Stati
Uniti. L'Europa è considerata un mercato emergente e con forti potenzialità.
Nonostante la scarsità di statistiche sull'industria, data la recente
esplosione della categoria, il mercato dei Ready To Drínk risuita essere pari a
1,5% dei mercato globale della birra ed a 12% dei mercato dei premíum spíríts*.
Principali caratteristiche dei Rtd: Bassa gradazione alcolica (4 - 6,50); Base
fruttata/agrumata; Packaging: bottiglietta monodose; Target consumatori: giovani
con un età compresa tra i 18 ed i 30 anni, di entrambi i Sessi; Modalità di
consumo: direttamente dalla bottiglia ed in diverse occasioni nell'arco della
Giornata; Moderna alternativa alla birra. Alcuni fattori chiave dei mercato:
Mercato giovane con elevate potenzialità di crescita; Grande supporto
pubblicitario; Sfruttamento dei canali distributivi della birra; Impatti
Positivi sui volumi e sull'immagine della marca ombrello.
LA
PRIMA STAGIONE DI ZOCCAI OROLOGI
Milano, 19 settembre 2002- Il 2002 è un anno importante per Zoccai Gioielli:
oltre a confermare il trend di crescita, sancisce la nascita di Zoccai Orologi,
la nuova linea che completa la collezione di gioielli. Design italiano e
movimento svizzero in una collezione di orologi gioiello, sofisticata ed
originale che gioca con le sfumature, dalle tonalità pastello ai toni più
decisi del rosso, verde, giallo, nero e blu. Una collezione unisex, giovane e
trendy, che invita a scegliere il proprio orologio in libertà, secondo gusti ed
affinità. L'ampia gamma di modelli proposti prevede forme rettangolari o
quadrate, cassa in acciaio waterproof, quadranti in madreperla e cinturini in
pelle stampata coccodrillo, cornici semplici o arricchite da pietre preziose o
semipreziose. Prezzi da 190,00 a 4.000,00 Euro.
QUELLI CHE FANNO LE SCARPE AI MILANESI... OGNI
GIORNO OGNI ABITANTE DI MACERATA "FABBRICA" ALMENO UN PAIO DI SCARPE OGNI ANNO QUASI OGNI MILANESE COMPRA
UN PAIO DI SCARPE DI MACERATA.
Milano, 19 settembre 2002. Forse non tutti i milanesi sanno di avere una stretta
relazione con Macerata: a partire dalle scarpe. E ogni anno quasi ogni milanese
torna a casa dal negozio con una scatola di scarpe di fattura maceratese. Dalla
provincia marchigiana arrivano i nomi più noti come le Tods, Nazareno Gabrielli
e nella pelletteria Poltrona Frau. Che sono solo la punta dell'iceberg: le oltre
1.650 imprese con più di 15.600 addetti da Macerata vestono con comfort ed
eleganza i piedi dei milanesi. Basti pensare che il 15% della produzione
nazionale di scarpe e pelletteria si concentra proprio a Macerata e due addetti
su cinque nella provincia lavorano nel settore, contro l'1,6% di Milano e una
media italiana del 5,5%, secondo i dati dichiarati dalle stesse imprese al
registro della Camera di Commercio. Col risultato che nella sola Macerata
lavorano tanti addetti nel settore quanti in tutta la Lombardia. Si tratta di
imprese più grandi della media nazionale, con 9,4 persone rispetto alle 3,6
milanesi, 7,7 in Italia. Una macchina, secondo un'elaborazione del Lab-Mim della
Camera di commercio di Milano su stime della Confindustria di Macerata, che
foggia ogni anno 70 milioni di paia di scarpe, quasi una su 5 in Italia (il
17,5%) e ne manda 50 milioni in tutto il mondo. Solo dopo avere invaso il
mercato italiano con 20 milioni di paia di scarpe: tra i clienti preferiti
soprattutto i lombardi che se ne comprano 5 milioni e i milanesi che ogni 12
mesi si concedono 2,5 milioni di nuove scarpe. A Macerata, insomma, ogni
abitante (compresi neonati ed anziani) fabbrica in media 450 paia di scarpe
all'anno, 1,2 al giorno. Ecco perché tra le imprese maceratesi che hanno una
seconda sede in Italia una su undici ha scelto Milano. E a Milano non poteva
mancare una presenza istituzionale marchigiana per supportare le piccole e medie
imprese: oggi è stata inaugurata alla Camera di Commercio di Milano la nuova
location di Milano a servizio delle aziende maceratesi. L'iniziativa è promossa
da Ex - It, azienda speciale della Camera di Commercio di Macerata. La nuova
sede è presso la Camera di Commercio di Milano a palazzo affari ai
Giureconsulti, in piazza Mercanti 2 (mm Duomo), Tel 02/85155871 e
tel.0733/234467. Milano e Macerata: insieme per affari. Milano è meta prescelta
delle imprese maceratesi: quasi una su 11 (98, l'8,6%) di quelle che sono
presenti con una seconda sede in Italia (1.143) apre proprio a Milano. Non vale
il contrario: a Milano ci sono 46 unità locali di imprese con sede a Macerata.
Una presenza limitata: sono 42.867 le unità locali di imprese milanesi in tutta
Italia La scarpa in Italia viene dal centro. Per la produzione di calzature in
Italia è in testa la Toscana, con 7.463 imprese (29% sul totale italiano),
seguita dalle Marche con 4.895 (19%), dal Veneto (3195, 12%), dalla Campania
(2762, 11%) e dalla Lombardia (2734, 10%). Per i grossisti prevale la Campania
(709, 29%), seguita dalle Marche (312, 13%) e dalla Lombardia (256, 11%). Prima
per il numero di negozi di calzature la Campania (2603, 13%), seguita dalla
Lombardia (2313, 12%): nettamente a distanza le Marche, che producono più per
esportare, con solo 456 negozi (2% in Italia). Diffusa poi soprattutto nel
Mezzogiorno la vendita ambulante: 541, l'11%, sono in Campania e 490, il 10%, in
Puglia. Ma anche in Lombardia (632, 13%) e Piemonte (417, 9%). ...in Lombardia.
A Milano si concentra la produzione (1322 imprese, il 48% lombardo), l'ingrosso
(127, 50%), gli ambulanti (295, 47%), i negozi (996, 43%). Segue nella
produzione Pavia (17%), Brescia (12%), Varese (10%). Per l'ingrosso seconda in
Lombardia è Pavia, col 15%, seguita da Brescia col 12%. Più numerosi i negozi
a Brescia (14%), Bergamo (9%), Varese (8%) e gli ambulanti a Brescia (10%),
Pavia (9%) e Varese (9%). ... nelle Marche. Prima per la produzione Ascoli
Piceno con 2969 imprese, il 61% regionale, seguita da Macerata con 1655, il 34%
(6,3% nazionale). Anche l'ingrosso si trova soprattutto ad Ascoli (65%
regionale) e a Macerata (30%). Mentre per i negozi prima è Ancona col 30%,
seguita da Pesaro e Urbino (25%) e Ascoli e Macerata arrivano agli ultimi posti
col 23% ciascuna, mostrando così la limitata destinazione dei prodotti per il
consumo interno. Decisamente più diffusi gli ambulanti ad Ascoli (32%
regionale) e Macerata (29%). Gli addetti. Quasi la metà degli addetti del
settore in tutta Italia si concentra in Toscana (23%) e nelle Marche (21%),
soprattutto ad Ascoli (12%) e Macerata (8%). Arriva poi il Veneto col 19%. In
Lombardia troviamo l'8%: in tutta la regione lavorano tanti addetti quanti nella
sola Macerata. Anche perché il 40,7% dei dipendenti dichiarati dalle imprese di
Macerata lavora proprio nelle calzature, contro l'1,6% di Milano e una media
italiana del 5,5%. Si tratta di imprese più grandi della media nazionale, con
9,4 persone rispetto alle 3,6 milanesi, 7,7 in Italia.
Il settore delle calzature in Italia –
elaborazione Camera di Commercio di Milano su dati del registro delle
imprese attraverso il Lab Mim
|
Ingrosso
|
Negozi
|
Ambulanti
|
Produttori
|
%produttori
|
%ingrosso
|
%negozi
|
%ambulanti
|
ABRUZZI
|
31
|
488
|
131
|
736
|
3%
|
1%
|
3%
|
3%
|
BASILICATA
|
5
|
241
|
19
|
31
|
0%
|
0%
|
1%
|
0%
|
CALABRIA
|
52
|
835
|
125
|
133
|
1%
|
2%
|
4%
|
3%
|
CAMPANIA
|
709
|
2.603
|
541
|
2.762
|
11%
|
29%
|
13%
|
11%
|
EMILIA-ROMAGNA
|
118
|
1.459
|
383
|
1.210
|
5%
|
5%
|
8%
|
8%
|
FRIULI-VENEZIA GIULIA
|
19
|
389
|
84
|
111
|
0%
|
1%
|
2%
|
2%
|
LAZIO
|
93
|
1.761
|
316
|
459
|
2%
|
4%
|
9%
|
7%
|
LIGURIA
|
34
|
735
|
148
|
149
|
1%
|
1%
|
4%
|
3%
|
LOMBARDIA
|
256
|
2.313
|
632
|
2.734
|
10%
|
11%
|
12%
|
13%
|
MARCHE
|
312
|
456
|
181
|
4.895
|
19%
|
13%
|
2%
|
4%
|
MOLISE
|
4
|
103
|
11
|
22
|
0%
|
0%
|
1%
|
0%
|
PIEMONTE
|
74
|
1.255
|
417
|
367
|
1%
|
3%
|
6%
|
9%
|
PUGLIA
|
183
|
1.386
|
490
|
1.158
|
4%
|
8%
|
7%
|
10%
|
SARDEGNA
|
18
|
511
|
122
|
118
|
0%
|
1%
|
3%
|
3%
|
SICILIA
|
117
|
1.502
|
366
|
347
|
1%
|
5%
|
8%
|
8%
|
TOSCANA
|
200
|
1.356
|
430
|
7.463
|
29%
|
8%
|
7%
|
9%
|
TRENTINO-ALTO ADIGE
|
13
|
348
|
69
|
67
|
0%
|
1%
|
2%
|
1%
|
UMBRIA
|
20
|
339
|
37
|
152
|
1%
|
1%
|
2%
|
1%
|
VALLE D'AOSTA
|
0
|
51
|
3
|
8
|
0%
|
0%
|
0%
|
0%
|
VENETO
|
179
|
1.228
|
301
|
3.195
|
12%
|
7%
|
6%
|
6%
|
TOTALE
|
2.437
|
19.359
|
4.806
|
26.117
|
100%
|
100%
|
100%
|
100%
|
Il
settore delle calzature in Lombardia – elaborazione
Camera di Commercio di Milano su dati del registro delle imprese attraverso il
Lab Mim
|
Ingrosso
|
Negozi
|
Ambulanti
|
Produzione
|
%ingrosso
|
% negozi
|
% ambulanti
|
% produzione
|
BERGAMO
|
15
|
214
|
41
|
102
|
6%
|
9%
|
6%
|
4%
|
BRESCIA
|
31
|
324
|
65
|
333
|
12%
|
14%
|
10%
|
12%
|
COMO
|
7
|
110
|
22
|
54
|
3%
|
5%
|
3%
|
2%
|
CREMONA
|
2
|
77
|
33
|
38
|
1%
|
3%
|
5%
|
1%
|
LECCO
|
4
|
56
|
19
|
41
|
2%
|
2%
|
3%
|
1%
|
LODI
|
1
|
43
|
10
|
20
|
0%
|
2%
|
2%
|
1%
|
MANTOVA
|
11
|
105
|
28
|
64
|
4%
|
5%
|
4%
|
2%
|
MILANO
|
127
|
996
|
295
|
1.322
|
50%
|
43%
|
47%
|
48%
|
PAVIA
|
38
|
140
|
60
|
477
|
15%
|
6%
|
9%
|
17%
|
SONDRIO
|
1
|
60
|
3
|
5
|
0%
|
3%
|
0%
|
0%
|
VARESE
|
19
|
188
|
56
|
278
|
7%
|
8%
|
9%
|
10%
|
TOTALE
|
256
|
2.313
|
632
|
2.734
|
100%
|
100%
|
100%
|
100%
|
LE
AZIENDE AD ALTA CRESCITA TRIPLICANO I POSTI DI LAVORO 43 AZIE3NDE ITALIANE NELA
GRADUATORIA DELLE 500 IMPRESE CON MAGGIORE CRESCITA IN EUROPA.
Milano, 19 settembre 2002 Growthplus la voce degli imprenditori europei, è
un'associazione di alto profilo che riunisce le aziende più dinamiche in Europa
e gli imprenditori che favoriscono un'elevata crescita della propria azienda.
Growthplus ha lo scopo di promuovere l'imprenditoria europea e consigliare le
istituzioni in modo da favorire la creazione di un ambiente idoneo alla crescita
delle aziende. Cinquecento tra le imprse con maggiore crescita in Europa hanno
creato 277.000 posti di lavor, triplicando il numero del persona negli ultimi
cinque anni. Le4 43 aziende italiano in graduatoria hanno creato 22.594 posti di
lavoro, per una media di 525 posti per aizienda. Questi son oalcuni dei dati
chiave sulla graduatoria delle 500 aziende con l amaggior escrescita in Europa
nel 2002 rilasciate ieri a Milnao da Growthplus. Nonostante la recente flessione
economica, queste aziende guidate da imprenditori dinamici continuano a crescere
e a creare nuovi posti di lavoro. Tre quarti delle aziende italiane in lista (
32 ) hanno effettivamente sostenuto una crescita per se anni consecutivi ( a
partire dal 1995) e uno straordinario 23% di queste per otto anni consecutivi (
a partire dal 1993), una crescita notevolmente più alta dlela media paneuropea
che si è atte4stata sul 16,8%. Più della medtà di queste 500 aziende possono
essere considerate piccole imprese che impiegavano meno di 100 persone
all'inizio del priodo di questa ricerca (1996). Queste aiziende si sono rivelate
delle imprse a crescita veloce, con un aumento medio di 111 posti di lavoro per
azienda all'anno. Non solo queste aziende hanno aumentato il proprio personale
ad un tasso costante del 23%, ma hanno anche triplicato il fatturato
complessivo, crescende da 21.1 miliardi di Euro a 67.3 miliardi di Euro con un
tasso di crescita medio annuale del 26%. Il finanziamento di queta costante
crescita è per la maggior parte privato. Solo il 36% delle aziende nella
graduatoria delle 500 aziende incluse nell'elenco europeo del 2003 sono quotate
in borsa, rispetto al 42% delle 500 aziende elencate nel 2001. L'azienda leader
per crescita in Italia à la Permasteelisa S.p.A: di San Vendemmiano che ha
raggiunto il 32 esimo posto in Europa ed è cresciuta dal 1.068 dipendenti nel
1996 a 4.145 alla fine del 2001, una crescita di 3077 posti di lavoro con una
media di 615 all'anno. Non solo la Permasteelisa si è qualificata tra le
aziende con la crescita più rapida in Europa per questa edizione dlele 500
Europee del 2002, ma si è qualificata sin dal primo elenco pubblicato nel 1996,
mostrando una crescita costante per 10 anni consecutivi a partire dal 1991.
Infolink: www.growthplus.org
VARATA
LA NORMA EUROPEA PER GARANTIRE LA QUALITA' DELL'ACQUA POTABILE DAL 2004
DIMEZZATO IL LIMITE DI PIOMBO AMMESSO NELL'ACQUA POTABILE
Milano, 19 settembre 2002. La qualità dell'acqua potabile e le norme Europee
per garantirla ai cittadini stanno avanzando nel percorso verso il 25 dicembre
2013. Tale giorno rappresenta il momento a partire dal quale i limiti di piombo
permessi nell'acqua potabile scenderanno ai 10 microgrammi per litro,
quantitativo consigliato a tutela della salute umana dall'Organizzazione
Mondiale della Sanità. La Direttiva Europea sull'acqua per il consumo umano, la
98/83/CE, ha stabilito infatti che il limite massimo di piombo presente
nell'acqua che beviamo, attualmente pari a 50 microgrammi per litro, scenda a 25
microgrammi per litro dal 25 dicembre 2003 fino al 25 dicembre 2013, data in cui
si raggiungerà il limite più basso di 10. I rubinetti delle nostre case sono
fabbricati in ottone, che rilascia piombo nell'acqua. La tecnologia di
depiombatura, sviluppata e brevettata da Ruvaris (azienda a rete leader nel
settore rubinetti verdi), permette la realizzazione di rubinetti non inquinanti.
L'iter per arrivare a garantire tali parametri passa attraverso il lavoro della
Commissione Europea e degli Stati Membri volto a sviluppare l'Eas ( European
Acceptance Scheme) per i prodotti da costruzione in contatto con l'acqua
potabile; ciò in quanto è provato che i maggiori responsabili della presenza
di metalli pesanti nell'acqua sono proprio i prodotti quali rubinetti, valvole e
condotte ove l'acqua staziona prima di fuoriuscire nelle nostre case. Quanto
questo tema interessi l'industria italiana è nei numeri di questa industria, in
particolare quella che produce rubinetti e valvole in ottone: 600 aziende
piccole e medie, che producendo nei distretti di Lombardia, Piemonte e Toscana,
detengono oltre il 50 % del mercato europeo del settore. Quando l'insieme delle
procedure necessarie per accettare un prodotto sul mercato europeo saranno
definite attraverso l'EAS, quel prodotto potrà dotarsi della marcatura Ce/Eas
ed essere immesso sul mercato, garantendo il cittadino rispetto all'accettabilità
del prodotto stesso. Due importanti appuntamenti sono previsti nelle prossime
settimane, volti ad avanzare in tale processo. Il primo riguarda il convegno
internazionale che si terrà l'1 e 2 ottobre ad Amsterdam dal titolo " Ce/Eas
quasi una realtà" ( programma sul sito www.acquatech-rai.com Il Convegno,
organizzato dal Ministero per l'Ambiente Olandese, rappresenta un'occasione per
fare il punto, attraverso il contributo dei massimi esperti europei che stanno
lavorando all' Eas, sui vari aspetti da definire, primo fra tutti i test ai
quali sottoporre i prodotti destinati al contatto con l'acqua potabile. Secondo
appuntamento, in Germania ad Ulm il 7 e 8 ottobre, è quello del gruppo di
lavoro Europeo denominato Cen/Tc 164wg3 Ahg5, che sta lavorando alla definizione
delle procedure di prova a cui sottoporre i prodotti metallici, quali rubinetti
e valvole . Tale gruppo, ove sono presenti i rappresentanti dei principali
laboratori Europei attivi nel settore acque, vede presente anche l'industria
italiana della rubinetteria, attraverso l'amministratore di Ruvaris, Paolo
Marenco. Ruvaris è la società di ricerca e sviluppo nata nel 1998 dai
distretti industriali suddetti, con l'obiettivo di realizzare l'innovazione
richiesta ai produttori di rubinetteria sanitaria dai mercati internazionali.
Infatti, la ricerca oggi necessaria per rispondere alla competizione
internazionale non può essere lasciata all'iniziativa dei singoli produttori
italiani, anche a causa delle ridotte dimensioni degli stessi, ma richiede
l'impegno di soggetti specializzati. Ruvaris presenterà in tale occasione la
proposta di test breve sui prodotti in corso di elaborazione con i
rappresentanti di Grohe, primo produttore europeo di rubinetti. Le aziende
italiane stanno già oggi anticipando l'arrivo della norma Europea. Alcuni
produttori di rubinetti e valvole di ottone (Signorini di Firenze, Greiner di
Lumezzane) lanciano in questi mesi sul mercato il "rubinetto verde" e
la " valvola verde": prodotti cioè che garantiscono, già oggi, un
rilascio di piombo nell'acqua potabile inferiore ai 10 microgrammi litro,
appunto il limite che sarà legge in Europa a partire dal 25 dicembre 2013.
VIA
IL PIOMBO DAI RUBINETTI. L'AZIENDA A RETE RUVARIS LANCIA IL RUBINETTO
"VERDE"
Milano, 19 settembre 2002. E' noto a pochi, soprattutto in Europa, che i
rubinetti in ottone, normalmente installati nelle nostre case e uffici,
contengono piombo in una percentuale compresa tra lo 0.5 e il 3 per cento. Il
piombo è un contaminante che non potendo essere eliminato dall'organismo, nel
tempo si accumula e manifesta la sua tossicità già da concentrazioni minime di
80-100 microgrammi per litro nel sangue. E' particolarmente pericoloso per i
bambini il cui rischio primario è la compromissione dello sviluppo psicofisico.
E' dimostrato in laboratorio che l'acqua attraversando un rubinetto nuovo porta
con sé percentuali di piombo di gran lunga superiori al limite massimo
consigliato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (10 microgrammi per ogni
litro d'acqua). Da un rubinetto nuovo destinato a normale uso civile, per almeno
10 giorni, esce acqua contenente picchi massimi di piombo che variano tra
100-120 microgrammi/litro che, lentamente con l'uso, scende per assestarsi a
livelli accettabili solo dopo qualche mese. La tecnologia di depiombatura,
sviluppata e brevettata da Ruvaris, azienda a rete di Pogno (Novara), formata da
6 imprese leader nel settore dei rubinetti per acqua potabile, permette la
realizzazione di rubinetti che rilasciano piombo nell'acqua entro i limiti
consigliati dall'Oms. Da una recente indagine a campione (5.000 intervistati in
Italia) sviluppata da Ruvaris, il 90% degli intervistati ha dichiarato che
acquisterebbe il rubinetto verde e il 40% lo comprerebbe anche se costasse il
doppio del rubinetto normale. Ecco quindi un'operazione che, oltre a tutelare la
salute del cittadino, porterebbe benefici all'industria del settore, in un
momento di mercato non particolarmente florido per i prodotti tradizionali. Il
rubinetto è generalmente commercializzato cromato, e ciò lo fa ritenere ai più
fabbricato in acciaio inossidabile. In realtà oltre il 95 % dei rubinetti
costruiti nel mondo è di ottone, e non esistono, allo stato attuale altri
materiali per questa applicazione in grado di reggere il confronto sia per
qualità che per prezzo. Nella lega di ottone (rame e zinco) di cui è fatto il
rubinetto, il piombo, essendo insolubile, si dispone in superficie, un po' come
l'olio nell'acqua: quando l'acqua attraversa il rubinetto per scendere nel
bicchiere o nella pentola ha un effetto lavaggio sul piombo. La rubinetteria è
un settore trainante per l'Italia: 6.203 mil € la produzione 2001, con 2.542
mil di € di esportazioni, 14.734 addetti e investimenti in corso per circa 200
mil €. Il 12,3% delle aziende italiane nel settore rubinetti ha meno di un
anno di vita. Il 53% ha più di 11 anni di vita. Questo dato, su fonte Anima,
evidenzia che le aziende continuano a nascere anche grazie alla mobilità del
personale tipica dei distretti industriali italiani. Le aziende italiane
rappresentano il 25% della produzione europea del settore, seconde soltanto alle
aziende tedesche che rappresentano il 43%. "I dati suddetti osserva Paolo
Marenco, amministratore delegato di Ruvaris - confermano la necessità per
l'industria italiana di mantenere un elevato tasso di innovazione del prodotto,
sia per contrastare la capacità di investimento in ricerca di grandi
multinazionali del mondo occidentale, che per vincere la concorrenza a basso
prezzo dei produttori emergenti di Paesi in forte sviluppo, quale la Cina".
"Mentre l'innovazione del design, autentico punto di forza del prodotto
italiano anche nel settore della rubinetteria sanitaria, - continua Marenco - è
raggiungibile dalle singole aziende attraverso la propria originale creatività,
l'innovazione di prodotto richiede investimenti in ricerca e sviluppo che
possono essere effettuati più facilmente da diversi produttori in modo
condiviso, riducendo i costi relativi." "Il caso Ruvaris rappresenta
una risposta in tal senso nata dai distretti lombardi e piemontesi per
affrontare i problemi connessi all'innovazione del materiale ottone. "Sono
già diversi i produttori che stanno preparando il lancio del Rubinetto Verde(r)
anche in Italia. Nei prossimi mesi - conclude Marenco - dai segnali di forte
accettazione provenienti dai consumatori, c'è da attendersi una corsa dei
produttori verso questo prodotto ecologico." L'industria italiana è leader
nella produzione di rubinetti e valvole in ottone per acqua potabile in Europa
con 1110 aziende (fonte Cerved) concentrate nelle Provincie di Brescia, Novara e
Vercelli, ma con presenze di qualità anche in Toscana e in Emilia Romagna. E'
da questa posizione di leadership che l'industria produttrice, rappresentata da
sei Aziende tra le più innovative, ha deciso di allearsi per studiare e
risolvere il problema del piombo nell'acqua potabile, anticipando vincoli
normativi che imporranno ai produttori di rubinetterie europei e non, in un
futuro ormai prossimo, sistemi che rendano l'acqua potabile esente da piombo,
vincoli per altro già presenti in Stati Uniti, Canada e Australia. Ruvaris
costituita nel 1998, ha prodotto e perfezionato in soli 2 anni una tecnologia,
denominata Ruveco, brevettata negli Stati Uniti ed in Europa di "lavaggio
del rubinetto finito prima della vendita" che limita allo stesso il
rilascio nell'acqua potabile di un livello di piombo assolutamente in linea con
quanto richiesto dall'Oms e dalle norme americane già dall'inizio del suo
utilizzo. E' una tecnologia che, quando sarà applicata diffusamente
dall'industria italiana, le permetterà di mantenere la leadership, e al nostro
paese di essere esempio di sensibilità su un problema centrale quale quello
della qualità dell'acqua per consumo umano. Una sensibilizzazione del cittadino
sulla possibilità di utilizzare rubinetti e valvole verdi, già venduti in Usa,
Canada e Australia, spingerà l'industria ad adeguare il proprio prodotto a
quanto consigliato per la salute dall'Oms, conferendo un plus
"ecologico" al prodotto stesso, senza aspettare che siano le Norme ad
imporlo per legge anche in Europa. Infolink: www.ruvaris.it
IL
MONDO IN MANO AI GIOVANI CON INTERCULTURA RIAPRONO LE ISCRIZIONI AL CONCORSO PER
I PROGRAMMI INTERCULTURA 2003. PRIMA DATA DI SCADENZA 10 NOVEMBRE.
Milano, 19 settembre 2002 - Riaprono le iscrizioni ai programmi di Intercultura,
l'associazione che dal 1946 promuove scambi interculturali tra studenti di tutto
il mondo e che, superando le diffidenze suscitate dal ricordo dell'11 settembre
2001, registra dati da record per il 2002 e si prepara a confermare il valore
della sua attività per il 2003. 672, 382, 230, 3: ecco alcuni numeri di
Intercultura 2002. 672 sono i giovani che hanno deciso di trascorrere un periodo
della loro vita all'estero, 382 per un intero anno, 230 negli Stati Uniti e 3,
per la prima volta, in Cina. Le destinazioni che Intercultura offre ai giovani
italiani sono numerose: dallo storico sodalizio di scambi con i paesi nord
americani e europei a nuove interessanti e stimolanti proposte in paesi come
Russia, Sud Africa, Honduras, Argentina, Hong Kong e da quest'anno la Cina. Il
valore dell'esperienza è però lo stesso: il confronto con stili di vita e di
pensiero diversi insegna a non giudicare senza conoscere, ad aprirsi alla
ricchezza di questa diversità per diventare non solo adulti ma donne e uomini
coscienti, sensibili, tolleranti, in grado di contribuire alla realizzazione di
un futuro di pace. Questa è la mission cui da sempre lavora Intercultura. In
molti credono in questo tipo di esperienza: genitori, insegnanti, aziende che
offrono ogni anno borse di studio e i giovani che per primi ne hanno compreso e
condiviso il valore e l'importanza per la propria crescita personale e per
costruire le basi per il proprio futuro professionale. Anche il rettore
dell'Università Bocconi, Carlo Secchi, ex studente Intercultura nel 1960/61,
oggi ne riconosce l'immutato valore: "Occorre saper comprendere nuove realtà
e cogliere le opportunità di cui è ricca... oggi sembrano ancor più di
fondamentale importanza per la formazione dei giovani esperienze come quelle
promosse da Intercultura." Il 10 Novembre è il termine per candidarsi al
concorso Intercultura e per ottenere una borsa di studio offerta da aziende o
dall'associazione stessa. Intercultura infatti offre da sempre borse di studio
che variano secondo la fascia di reddito di appartenenza, dando così a tutti i
giovani la possibililità di partire. Gli studenti nati tra il 1° gennaio 1986
e il 30 giugno 1988 possono iscriversi tramite il sito, compilando l'apposito
form, o inviando, presso la sede centrale di Intercultura a Colle Val D'Elsa, il
modulo cartaceo disponibile presso le segreterie delle scuole superiori e gli
uffici informagiovani. E' importante ricordare che il periodo di soggiorno
all'estero non comporta la perdita dell'anno scolastico poiché lo studente
insieme al proprio corpo docente definisce le modalità di recupero e di
rinserimento. Intecultura assiste i borsisti prima, durante e dopo l'esperienza
interculturale, preparandoli con incontri orientativi, seguendoli durante il
soggiorno con l'aiuto di assistenti con una personale esperienza con
l'associazione e con giornate volte ad agevolare il loro rinserimento al loro
rientro. Per informazioni: AFS Intercultura, Via Gracco del Secco, 100 - 53034
Colle di Val D'Elsa - SI Tel. 0577-900011 Fax 0577-920948 e-mail segreteria@intercultura.it
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