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19 SETTEMBRE  2002

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FONDO DI SOLIDARIETÀ UE: UN NUOVO STRUMENTO FINANZIARIO CHE CONSENTIRÀ DI INTERVENIRE RAPIDAMENTE NEI CASI DI INONDAZIONI E ALTRE CALAMITÀ, INDIPENDENTEMENTE DAI FONDI STRUTTURALI

Bruxelles, 19 settembre 2002 - La Commissione europea ha presentato ieri una proposta di regolamento recante modalità di attuazione del Fondo di solidarietà dell'Unione europea. Si tratta di un nuovo strumento finanziario che consentirà di intervenire rapidamente nei casi di inondazioni e altre calamità, indipendentemente dai fondi strutturali. Esso sarà a disposizione sia degli Stati membri dell'UE, sia dei paesi con cui sono in corso negoziati di adesione. Si propone che l'importo massimo finanziabile annualmente da questo fondo sia di almeno 500 milioni di euro nel 2002, da portarsi successivamente a 1 miliardo di euro. Il Consiglio dei ministri e il Parlamento europeo devono ora pronunciarsi sul regolamento e sulla dotazione da assegnare a questo fondo. Nel commentare la proposta, il Presidente della Commissione Romano Prodi ha dichiarato: "in un'Unione sempre più vasta e senza frontiere, la gente si aspetta solidarietà dalle istanze europee, una solidarietà che si esprima in maniera rapida ed efficace. Le catastrofi di quest'estate, senza precedenti nella storia recente, potrebbero ripetersi in futuro. Molte persone hanno perso la vita, l'infrastruttura di intere regioni è andata persa e il patrimonio naturale e culturale è rimasto gravemente danneggiato." Dopo aver presentato il testo al Collegio, il Commissario Michel Barnier, preposto alla politica regionale e a cui fa capo questo nuovo fondo, ha aggiunto: "Il Fondo di solidarietà dell'Unione europea rappresenta la soluzione idonea nei casi in cui è necessario mobilitare soccorsi urgenti. Ma in primo luogo occorre migliorare la prevenzione, la gestione dei rischi e la cooperazione interregionale ed internazionale. Il Fondo di solidarietà, che sarà chiamato ad intervenire in maniera urgente, sarà complementare ai fondi strutturali." Con la proposta di regolamento del Consiglio, la Commissione prospetta l'istituzione un nuovo Fondo di solidarietà dell'Unione europea, destinato a soccorrere le regioni colpite da gravi catastrofi naturali, tecnologiche ed ambientali. E' considerata grave una catastrofe che provoca danni stimati a oltre 1 miliardo di euro o superiori allo 0,5% del Pil di tale Stato. Inoltre, in circostanze eccezionali, potrà essere considerata come beneficiaria una parte sostanziale della popolazione di una regione o Stato che sia stata colpita dalla catastrofe. Il Fondo di solidarietà ha come missione di fornire assistenza finanziaria immediata per aiutare le popolazioni, le regioni e i paesi colpiti a ritornare alla normalità nel minor tempo possibile. La portata del suo intervento sarà pertanto limitata alle necessità più urgenti, mentre la ricostruzione a lungo termine delle infrastrutture e delle attività economiche sarà lasciata ad altri strumenti. L'aiuto dell'UE deve integrare gli sforzi dei paesi colpiti. Il Fondo di solidarietà fornirà aiuto per: il ripristino immediato delle infrastrutture e delle attrezzature nei settori dell'elettricità, delle condutture idriche e fognarie, delle telecomunicazioni, dei trasporti, della sanità e dell'istruzione; l'alloggio temporaneo dei sinistrati e l'organizzazione dei servizi di soccorso destinati a soddisfare le necessità immediate della popolazione; la salvaguardia delle infrastrutture di sicurezza, quali argini; lo sgombero e la pulizia delle aree naturali danneggiate. I finanziamenti verrebbero erogati su richiesta dello Stato colpito, sulla base di una convenzione conclusa tra la Commissione europea e il paese beneficiario. L'esecuzione dell'aiuto, in particolare la selezione dei singoli progetti, sarà di competenza del paese e delle regioni interessate. Va rilevato altresì che i fondi strutturali potranno anch'essi intervenire nelle zone colpite, allo scopo di sovvenzionare, per esempio, interventi di ricostruzione a medio termine. In questo contesto, la Commissione collaborerà strettamente con la Banca europea per gli investimenti (Bei).

AL COM.P.A. DI BOLOGNA TAGLIO DEL NASTRO CON IL PRESIDENTE DELLA CAMERA PIER FERDINANDO CASINI ALLO STAND DELL'ARMA DEI CARABINIERI LASCIA LE IMPRONTE CON IL MINISTRO LA LOGGIA
Bologna, 19 settembre 200 2- ''E' giusto che ogni cittadino dia le proprie impronte. Quindi lo fa anche il Presidente della Camera, che non e' un cittadino speciale''. Con queste parole Pier Ferdinando Casini, Presidente della Camera dei Deputati, ha lasciato ieri mattina la ''firma'' della sua mano nella macchina elettronica portata dai Carabinieri a Com-P.A., il Salone della Comunicazione Pubblica e dei Servizi al Cittadino, che ha aperto oggi i battenti a Bologna. Casini ha tagliato il nastro d'inaugurazione del Salone alle 10: quindi ha fatto un giro tra gli stand accompagnato da Enrico La Loggia, Ministro per gli Affari Istituzionali, Gerardo Mombelli, presidente dell'Associazione ''Comunicazione Pubblica'' (promotrice di Com-P.A.) e dai rappresentanti delle istituzioni locali. Proprio a La Loggia Casini ha ceduto il posto alla macchina ''rileva-impronte'': ''Non vorrei- ha scherzato il Presidente della Camera- che quelli di Forza Italia non diano le loro impronte''. Il Presidente della Camera come prima tappa si e' fermato allo stand di Camera e Senato: tra i banchi, riprodotti in miniatura, i ragazzi delle scuole medie superiori che partecipano al Progetto Scuola di Com-P.A. Il ''tour'' di Casini e' proseguito verso lo spazio espositivo della Polizia di Stato, dove ha ammirato un vero e proprio elicottero, e verso lo stand dell'Esercito. Casini, originario di Bologna, ha anche parlato della squadra del cuore: ''Questo Bologna e' grande, questo Bologna e' immenso. Ero all'estero per la prima partita di campionato, ma ho pianto quando mi hanno detto che aveva segnato Cruz''.

FRATTINI E STANCA IL 19 SETTEMBRE ALLA SECONDA GIORNATA DI COM-P.A 2002
Bologna, 19 settembre 2002 - Oggi i ministri Franco Frattini (Funzione Pubblica) e Lucio Stanca (Innovazione e Tecnologie) saranno ospiti della nona edizione di Com-P.A., il Salone della comunicazione pubblica e dei servizi al cittadino, che si tiene a Bologna dal 18 al 20 settembre. Il Ministro Frattini partecipera' a due incontri. Il primo, alle 13, su ''Istituzioni e cittadini: un dialogo possibile?'', per la presentazione della ricerca nazionale promossa dall'Associazione Comunicazione Pubblica realizzata dall'Istituto C. Cattaneo. Il secondo, alla 14.30, ''Lo stato di attuazione della legge 150'', riguarda la discussione dei dati di una seconda ricerca promossa dal Dipartimento della Funzione Pubblica e dall'Associazione Comunicazione Pubblica. Al Ministro Stanca sara' affidata la conclusione dei lavori del convegno ''Comunicazione Pubblica e nuove tecnologie: strategie, opportunita' e servizi'', che si apre alle ore 12.

 MICROSOFT E HP PRESENTANO L'EGOVERNMENT COMPETENCE CENTER CON L'OBIETTIVO DI TRASFERIRE GRATUITAMENTE ALLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI LOCALI E ALLE AZIENDE IT CHE OPERANO NELLA PA IL KNOW HOW TECNOLOGICO
Milano, 19 settembre 2002 - Nell'ambito dell'iniziativa eGovernment .Net per l'Italia, avviata per contribuire all'attuazione del Piano di Azione promosso dal Ministero per l'Innovazione e le Tecnologie, Microsoft ha realizzato - in collaborazione con Hp - un Competence Center che supportera' le Pal nel processo di innovazione tecnologica delle Amministrazioni. All'interno della struttura, consulenti ed esperti tecnologici forniranno gratuitamente ai responsabili degli enti pubblici locali e agli operatori IT che si rivolgono a questo mercato le competenze e gli skill necessari per realizzare in piena autonomia progetti di eGovernment facilmente replicabili. ''Per raggiungere in breve tempo gli standard di innovazione tecnologica auspicati dal Governo e' estremamente importante promuovere la conoscenza tecnologica e progettuale dell'eGovernment presso i piccoli e medi enti locali, attraverso attivita' e iniziative di formazione e consulenza mirate, in grado di rispondere alle esigenze di queste realta''', ha dichiarato Alessandro Adamo, Industry Business Manager per la Pubblica Amministrazione di Microsoft Italia. ''Per questo motivo, Microsoft ha inaugurato l'eGovernment Competence Center, una struttura in cui gli operatori del settore potranno ricevere supporto concreto per implementare progetti di eGovernment''. ''Ci auguriamo che l'iniziativa, oltre a riaffermare l'impegno di HP in ambito eGovernment, possa contribuire al processo di innovazione della Pubblica Amministrazione nel nostro Paese'', ha dichiarato Maurizio Pio, Marketing Manager Pubblica Amministrazione Locale di Hewlett-Packard Italiana. ''Presso l'eGovernment Competence Center, Hp rendera' disponibili le proprie tecnologie, le soluzioni e i servizi su piattaforma .Net, trasferendo il proprio know how e favorendo lo sviluppo tecnologico dei diversi enti locali''. Da sempre, Microsoft e HP riservano un'attenzione particolare al problema dello skill gap. Il programma del Competence Center e' orientato a fornire agli operatori IT delle Amministrazioni locali formazione e consulenza sulle soluzioni, infrastrutture e prodotti che compongono le varie tipologie di progetti eGovernment. Grazie a questa iniziativa, gli operatori potranno sia partecipare a momenti di incontro tenuti da consulenti sulle principali tematiche dell'eGovernment che utilizzare gli strumenti messi a disposizione dal laboratorio. Infine, durante lo sviluppo del progetto sara' possibile ricevere una consulenza specifica per le esigenze e le problematiche incontrate. L'eGovernment Competence Center, operativo da ottobre, si articolera' in due strutture, una a Milano e una a Roma, che avranno il compito di proporre alle piccole e medie amministrazioni un piano formativo di alto livello e un'assistenza nella realizzazione di progetti replicabili basati su tecnologia Microsoft .Net e sulle soluzioni e servizi HP. Tali progetti, a garanzia della massima flessibilita' di utilizzo, scalabilita' e affidabilita', saranno conformi alla normativa italiana e saranno realizzati attraverso l'utilizzo di standard Internet aperti quali Xml. I servizi che offrira' l'eGovernment Competence Center sono: servizio di Advising: per permettere di individuare la soluzione tecnologica piu' adatta alle esigenze di ciascun ente pubblico. Il servizio comprende un'analisi delle problematiche in essere presso l'ente, anche attraverso delle dimostrazioni tecniche che affrontano problemi analoghi, la fornitura di documentazione e un'attivita' di consulenza; servizio di Training, che prevede una serie di seminari tematici di una giornata per un aggiornamento sui diversi prodotti e soluzioni tecnologiche per lo sviluppo dell'eGovernment; servizio di Consulting: per aiutare gli enti pubblici ad impostare e realizzare progetti di eGovernment fornendo una analisi tecnologica personalizzata; servizio di Community, che ha l'obiettivo di creare una comunita' di utenti e addetti ai lavori per favorire lo scambio reciproco di informazioni e conoscenze. Tutti i servizi offerti dal Competence Center saranno completamente gratuiti. Questa iniziativa promossa da Microsoft e Hp e' finalizzata a permettere alle amministrazioni locali di realizzare progetti e applicazioni secondo una logica di replicabilita' e di trasferire agli operatori It della Pal il know how tecnologico necessario per attuare le linee guida del Governo. Infolink: http://www.egovcenter.it 
http://www.microsoft.com/italy/pa/

AZIENDE ITALIANE: LA LEADERSHIP? UNA QUESTIONE DI VALORI 1000 "CONSULENTI" D'ECCEZIONE AFFIANCANO DEMOSKOPEA PER DEFINIRE INSIEME I VALORI SU CUI SI FONDA LA LEADERSHIP DELL'AZIEND
Milano, 19 settembre 2002. Sono 18 i valori chiave individuati dagli italiani come elemento di valutazione delle aziende e dei loro prodotti. Diciotto valori che caratterizzano la leadership di un'azienda e il suo posizionamento d'immagine nel mercato competitivo e che saranno oggetto della ricerca di Demoskopea "City-Largo Pubblico", volta a rilevare l'immagine delle aziende presso i consumatori. E' di Demoskopea, dunque, la paternità di questi risultati emersi nell'ambito di una ricerca sul consumatore che l'Istituto ha realizzato durante il mese di marzo. 1.000 interviste (condotte su un campione di età compresa tra i 14 e i 79 anni, rappresentativo dell'intera popolazione italiana) per delineare i fattori chiave della leadership trasversali a tutti i settori : l'opinione degli italiani ha così contributo a rendere più completo il progetto di ricerca "City-Largo Pubblico", che verrà avviato nel prossimo mese di settembre. Ma qual è il carattere di un leader? Ama la fama? E' un presenzialista? Parla spesso di sé? Proprio come per gli individui, anche le aziende leader devono avere un carattere forte e deciso: solidità finanziaria, capacità competitiva, dinamicità ed efficienza, sono alcuni degli elementi in base ai quali gli italiani ritengono sia giusto stimare il primato dell'azienda all'interno del suo comparto, elementi che consentono di avere un preciso posizionamento della propria azienda e delle aree di miglioramento. Individuati all'interno di 10 macroaree distinte d'indagine (stato economico, capacità competitiva, organizzazione, tradizione, servizi e prodotti, attenzione al cliente, personale, attività di comunicazione, attività promozionali e prezzi), i 18 valori permettono di delineare il carattere dell'azienda, identificandone le performances in termini di leadership. Ma come sono stati identificati i 18 valori chiave? Agli italiani è stato chiesto qual è, a loro avviso, l'azienda leader dei diversi settori e quali le caratteristiche che la rendono tale. Gli intervistati hanno risposto con modalità "aperta", esprimendo a ruota libera le proprie opinioni, che sono state poi analizzate dai ricercatori e sintetizzate per raggiungere i 18 items. Ecco quindi come dall'indagine emerge come i criteri di definizione della leadership assumano pesi diversi a seconda dei mercati: la tradizione/esperienza è un valore chiave nel settore alimentare (citata dal 39% degli intervistati) e nell'editoria (31%), ma diventa poco rilevante, ad esempio, nell'abbigliamento (solo 9%), le cui aziende vengono valutate principalmente sulla base della qualità dei prodotti (78%). Se la capacità di farsi notare e imporsi nel mercato è un elemento primario nella valutazione delle aziende del comparto farmaceutico (37%), la qualità dei prodotti si dimostra invece un elemento determinante nella valutazione delle aziende che producono beni destinati a durare nel tempo, come gli elettrodomestici (77%). Aspetti imprescindibili nella valutazione di un'azienda leader nel settore bancario sono tutti gli elementi che fungono da rassicurazione: l'affidabilità e la serietà dell'azienda (28%) e le risorse patrimoniali (19%), poco rilevanti invece per la maggior parte degli altri settori . La comunicazione riveste un ruolo decisivo relativamente ai prodotti per la pulizia della casa (31,6%). Ma per questi ultimi la partita si gioca anche a suon di sconti e promozioni, e l'elemento prezzo condiziona fortemente il giudizio degli italiani. La qualità del management, infine, è ritenuta un punto fermo, soprattutto nel settore delle emittenti radiotelevisive (10,2%). Il pensiero degli italiani, dunque, emerge chiaramente: per essere leader oggi non basta più solamente offrire dei buoni prodotti, ma è necessario anche essere serie e affidabili, comunicare e promuoversi, essere orientate al cliente, innovare, ma mantenere al contempo un forte legame con la tradizione. Il tutto attraverso un personale disponibile e un management di qualità. Le aziende? Irrilevanti, vincenti, perdenti e vulnerabili. E' questa la tipizzazione ottenuta grazie all'analisi combinata del livello di gradimento dell'azienda e della capacità di stimolare l'acquisto, elementi fondamentali della ricerca City-Largo Pubblico. Le aziende potranno così valutare la propria capacità di trasformare il generico gradimento del consumatore in propensione all' acquisto. Oggi, grazie all'analisi delle caratteristiche della leadership, le aziende potranno ottenere un panorama esaustivo non solo della forza del proprio marchio, ma anche dei motivi che la determinano. Tradizionalmente il concetto di leader implicava una predominanza di un elemento all'interno del suo gruppo di riferimento. La ricerca Demoskopea ha invece evidenziato come sia cambiato il senso della parola leader, perlomeno nel mondo delle aziende: infatti, la leadership di un'azienda non è veicolata solo dai suoi elementi strutturali (la più grossa, quella che fattura di più, che vende più prodotti), ma si basa su una serie articolata di elementi (sono 18 i criteri della leadership identificati da Demoskopea). Pertanto nel mondo delle aziende , all'interno di ogni settore ci possono essere più leader, a seconda dei diversi valori che vengono loro attribuiti. Più leader, con caratteristiche e posizionamenti diversi, tutti in grado di veicolare il concetto di leadership. Questo concetto ha forti implicazioni per le aziende: qualora un'azienda intenda introdursi in un mercato in cui c'è già un leader, sarà fondamentale capire quale è il posizionamento del competitor e su quali valori si basa per identificare altri indicatori di leadership che potranno essere "veicolati". Facciamo un po' di esempi: La leadership nei diversi settori - Nel settore dell'abbigliamento c'è una leadership diffusa: le aziende ritenute leader dagli italiani sono numerose: Benetton; Armani; Levi's; Valentino; Max Mara; Gucci. ma per motivi diversi che non riguardano necessariamente i volumi, articolandosi piuttosto sulla diversa percezione dei prodotti. Benetton è vincente per la sua diffusione, mentre Armani, ad esempio, si connota sia grazie alla capacità innovativa sia alla qualità dei suoi prodotti. A Gucci è, invece, riconosciuta una forte tradizione ed esperienza. Diverso il caso delle assicurazioni. Le Assicurazioni Generali sono leader per le loro dimensioni, abbastanza sovrapposte a Ras e Ina. Sai invece viene considerata leader per la ampiezza e diversificazione dei prodotti proposti, mentre Unipol viene considerata leader per la cura del cliente e per l'innovatività dei prodotti che offre. Nel mondo della Automobili Fiat è considerata leader per la sua diffusione/ presenza, mentre la leadership di Mercedes deriva dalla qualità dei prodotti. Nel settore bancario Unicredito e banca Intesa Bci sono entrambe leader per i propri livelli di diffusione, mentre a Mediolanum viene riconosciuto un ruolo di leader per l'innovazione dei prodotti. Nell'area del personal care più leader connotati in modo nettamente diverso: L'Oreal per il peso e la qualità della propria comunicazione, Chanel per la qualità dei propri prodotti, Pupa perché lavora sugli elementi del prezzo (convenienza dei prodotti). Mondadori è ritenuta il leader del settore editoria per la sua importanza, mentre Rizzoli è leader per la capacità di mettere a punto prodotti per tutti/ adatti alle diverse esigenze. Treccani per la qualità dei suoi prodotti. Nel settore degli elettrodomestici ( beni destinati a durare )la qualità dei prodotti è un elemento particolarmente importante, su cui Aeg lo definisce la propria leadership , mentre il posizionamento di Ariston è vincente grazie alla sua comunicazione. Per la telefonia mobile Tim è leader grazie ad elementi importanti quali la tradizione e la diffusione, ma Omnitel incarna i valori del leader nell'area della capacità innovativa. Lo stesso fenomeno si trova fra le emittenti televisive Rai e Mediaset/Fininvest sono co-leader. La prima nata -Rai- è ritenuta leader per la sua tradizione, mentre a Mediaset è riconosciuta una maggiore capacità innovativa e una migliore cura dei propri clienti. City è il sistema integrato di analisi della Corporate Image che, ideato dall'Istituto di Ricerca Demoskopea, rappresenta un importante strumento informativo per chi è responsabile dell'immagine aziendale e delle relazioni esterne. City monitora, infatti, l'immagine delle aziende e la loro capacità di comunicare, articolandosi su quattro pubblici e strutturandosi in altrettanti moduli di ricerca: CityLargo Pubblico, City Giornalisti, City-Parlamentari, City-Classe dirigente. Grazie alle indagini City e alla loro modularità, che consente una fruizione personalizzata del monitoraggio, le aziende potranno integrare le informazioni raccolte dai diversi pubblici e convalidare così le proprie strategie di comunicazione. City-Largo Pubblico misura la "forza" del marchio/company name, attraverso la verifica di quanto l'azienda sia riuscita a capitalizzare in termini di familiarità, di "empatia" , di capacità ad invogliare l'acquisto dei propri prodotti e servizi presso la popolazione. Consente quindi di comprendere: il posizionamento dell'azienda nel panorama delle aziende italiane ; il posizionamento dell'azienda rispetto ai suoi competitors diretti; il ranking delle aziende italiane per familiarità ed empatia; il livello di appetibilità dei prodotti e servizi offerti. Permette inoltre di verificare il profilo delle aziende in assoluto e rispetto alle caratteristiche attese di ogni settore (ideale di mercato ): Utilizzando una lista di "valori" chiave della leadership trasversali a tutti i settori è in grado di definire : le caratteristiche peculiari del leader di ogni specifico mercato; il posizionamento delle aziende del settore e i gap con l'ideale di riferimento (il profilo delle aziende ottenuto attribuendo la stessa batteria di caratteristiche utilizzata nella definizione del leader). La lista dei valori utilizzata, che è stata definita grazie ad una preliminare verifica quali-quantitativa, verte sugli elementi cardine della valutazione di un'azienda presso il consumatore: lo stato economico; la capacità competitiva; la capacità di gestione organizzazione; la tradizione; i servizi/ oi prodotti; l'attenzione al cliente; il personale; le attività di comunicazione; i prezzi/le tariffe; le attività promozionali; Descrizione dell'indagine: l'analisi sarà condotta su un campione di 1000 individui di età compresa tra i 14 e i 79 anni, rappresentativo della popolazione italiana; verranno valutate 100 aziende; la rilevazione avverrà attraverso Shuttle Bus, l'omnibus personale di Demoskopea; le aziende da rilevare saranno suddivise in 3 gruppi omogenei e ogni intervistato valuterà 1 gruppo di aziende (33 casi circa).

A ROMA LA PRESENTAZIONE DEL "BILANCIO SOCIALE" DEL CREDITO COOPERATIVO. TUTELA AMBIENTALE, MICROCREDITO, LOTTA ALL'EMARGINAZIONE ED ALL'USURA I CAMPI D'AZIONE DELLE BANCHE LOCALI
Roma, 19 settembre 2002 - Viene presentato oggi a Roma (Palazzo Rospigliosi, Via XXIV Maggio, 43 con inizio alle ore 9.30) il "Bilancio Sociale e di Missione" consolidato delle 470 Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali italiane. E' questo il primo e unico bilancio sociale di categoria dell'industria bancaria italiana, in grado di certificare la capillare azione che le Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali (con 3.100 sportelli in tutta Italia) svolgono ogni giorno a favore di comunità locali, famiglie, piccole e medie imprese. In particolare, saranno presentati domani i progetti e le realizzazioni relativi ad una serie di iniziative, tra le quali la tutela ambientale, il "microcredito" a favore dei paesi in via di sviluppo, l'integrazione dei lavoratori immigrati, la lotta all'emarginazione sociale ed al fenomeno dell'usura. Nel 2001 sono state censite oltre 45 mila iniziative di carattere sociale che, ovunque in Italia, hanno visto elargire oltre 55 milioni di euro a favore delle comunità locali, con una crescita dell'8% sull'anno precedente. All'incontro di Roma, che sarà coordinato dal Direttore editoriale di "Vita", Riccardo Bonacina, parteciperanno i principali esponenti delle organizzazioni partner del Credito Cooperativo; di aziende di successo cresciute e consolidatesi grazie ad una "Bcc"; numerosi rappresentanti del mondo economico, sociale, imprenditoriale.

NUOVA IMPORTANTE OPERAZIONE DI FINANZA INNOVATIVA CONCLUSA DA ANSWERS SPA CON MPS MERCHANT. ANSWERS, CON DUE ACQUISIZIONI E L'INGRESSO DI UN PARTNER FINANZIARIO NEL PROPRIO CAPITALE
Firenze, 19 settembre 2002 - Answers S.p.A., società operante dal '99 che offre servizi di Crm (customer relationship management), call center e consulenza alle imprese, ha concluso il suo programma di acquisizioni in Toscana nell'ambito di un'operazione che ha visto intervenire Mps Merchant come advisor, collocando un'importante quota del capitale dell'azienda nel fondo chiuso Centroinvest gestito da S.I.C.I. - Sviluppo Imprese Centro Italia s.g.r. S.p.A. Questo programma di crescita consente ad Answers di ampliare la gamma di servizi di Crm, sia nell'ambito front office che nel back office e ne rafforza la posizione quale azienda leader nell'esternalizzazione (outsourcing) dei servizi alle imprese. Il nuovo modello di servizi di Crm portato avanti da Answers è in grado di gestire i clienti contemporaneamente "con la voce e con i dati": con il front e il back office. L'ingresso di un partner finanziario che compie un'operazione di private equity verso un'azienda della nuova economia, nel periodo dell'Internet sboom, dà autorevolezza al piano industriale di Answers e rende più credibile il progetto di impresa dell'imprenditore Salvatore Leggiero e del suo team. Le acquisizioni effettuate - entrambe in Toscana - riguardano la società Audiotex ed il gruppo Cetom. La Audiotex s.r.l. ha sede a Pistoia, è nata nel '95, fornisce servizi di call center, customer care ed è specializzata in risposte automatiche (Ivr based) e linee telefoniche con pagamento a consumo (pay x use). La Audiotex da lavoro ad una ventina di persone e faceva capo all'imprenditore Marzio Cialdi. Il fatturato 2001 è di 1.700.000 Euro, con bilanci in attivo. Il gruppo Cetom, con sedi a Firenze e Pisa, è costituito da 4 società presenti da 25 anni sul mercato del back office per le banche, conta oltre 100 dipendenti a faceva capo agli imprenditori Diano Carlesi e Alfredo Pasquinelli. Il gruppo Cetom è specializzato nella gestione elettronica dei documenti, nella digitalizzazione e nell'archiviazione delle banche dati. Il fatturato 2001 è di oltre 4.000.000 Euro, con bilanci in attivo. Entrambe le acquisizioni sono state fatte in parte cash ed in parte in concambio azionario (gli imprenditori della Cetom Carlesi e Pasquinelli sono entrati nella compagine della Answers ciascuno con il 5%, mentre Cialdi della Audiotex con il 3%). Mps Merchant, la banca d'affari del Gruppo Monte dei Paschi di Siena, specializzata nell'offerta alle imprese di finanziamenti a medio termine, ordinari ed agevolati, ed in finanza innovativa (di cui è appena stata approvata una semestrale che conferma il forte trend di crescita, con valori tutti in deciso incremento), è stata advisor dell'operazione, che ha portato alla sottoscrizione del capitale, nella misura del 23%, da parte di S.I.C.I. , la società di gestione del risparmio che fa capo alla stessa Mps Merchant, a Fidi Toscana, alla Cassa di Risparmio di Firenze e ad Iccri- Banca Federale Europea. Big Answers (la holding Answers) nasce con un preciso piano industriale, al termine di un triennio che ha portato alla conquista di una fetta di mercato dell'outsourcing, conquistando importanti commesse in ambito nazionale: Chl, Cdc, Tecnodiffusione, Safilo, Fornari, Il Sole 24 Ore, Danone... e multinazionale: Henkel, H3G, Motorola, Royal Insurance, Suez... L'ingresso di un partner finanziario consente oggi un'adeguata capitalizzazione del gruppo e del progetto. Answers S.p.A. offre servizi di consulenza, call center e Crm alle imprese che vogliono riorganizzare i loro processi su base Cliente-centrica. Answers utilizza sistemi informatici proprietari. Fa capo all'imprenditore Salvatore Leggiero ed ha sedi a Firenze e Milano. Entro fine settembre è prevista l'apertura della sede di Palermo: si tratta dell'integrazione di una struttura di call center che già opera con il marchio Kalliope che annovera tra i suoi clienti la Amat (Azienda dei Trasporti Urbani di Palermo) e che nel tempo darà spazio a servizi di back office. Nel 2002 Big Answers conta di avere un giro d'affari superiore ai 10.000.000 di euro con un Mol positivo del 15%. Big Answers ha in progetto di dare un assetto stabile alla nuova organizzazione attraverso corsi di formazione interna ed investimenti per l'innovazione tecnologica. L'attuale divisione It (Information Technology) sarà infatti distaccata per costituire un'apposita branch in grado di sviluppare nuovi prodotti e servizi per le aziende all'interno del Gruppo e per il mercato. Il piano industriale prevede un'importante crescita dimensionale grazie all'ingresso di nuove commesse con un occhio sempre pronto a cogliere le opportunità nel mercato delle acquisizioni in Italia. "Dopo un lungo road show - ha commentato Salvatore Leggiero, Presidente di Answers - ci siamo orientati verso investitori istituzionali che sanno apprezzare progetti di impresa basati su modelli di business e strategie credibili, con una grande attenzione ai fondamentali e alla capacità di generare profitto per gli azionisti. Il neo-nominato Consiglio di Amministrazione, che ho l'onore di presiedere, è formato dal dott. Leonardo Zamparella, dal dott. Marco Maria Samoggia, dall'ing. Gian Pietro Benedetti e dal dott. Guido Mori: siamo un team affiatato che ha competenze complementari; lavoreremo insieme con senso di responsabilità verso i Clienti, i collaboratori, i dipendenti, i partner e i fornitori. Ci impegniamo verso gli azionisti a lavorare per il valore e raddoppiare il giro d'affari entro tre anni."

PER IL MONDO INSURANCE RAMO VITA: INSIS LIFE È LA SOLUZIONE INNOVATIVA PER LE ASSICURAZIONI, SVILUPPATA SU TECNOLOGIA ORACLE, IN GRADO DI GARANTIRE IL MIGLIORE TIME TO MARKET
Milano, 19 settembre 2002 - Gruppo Met, una delle più significative realtà italiane nell'ambito delle società di Information & Communication Technology, conferma la sua presenza nel mercato assicurativo, ramo vita, con un prodotto destinato a favorire il rinnovamento del settore per le sue caratteristiche avanzate. Oracle, la principale società al mondo di software per le imprese, ha messo a disposizione la propria piattaforma tecnologica Oracle9i Database e Application Server per dotare Insis Life di un'architettura tecnologica innovativa, sicura e scalabile, completamente basata su Internet. Insis Life è infatti un sistema informativo completo, integrato e modulare, che consente un innovativo supporto alle compagnie di assicurazione nei processi gestionali tipici del ramo vita. Massimizzare la capacità di essere presenti sul mercato con offerte e pacchetti qualitativamente evoluti è ormai un must per il comparto assicurativo. Il mondo delle assicurazioni è fortemente mutato in questi anni, si è arricchito di nuovi player e di una concorrenza crescente che usa le soluzioni IT come leva strategica competitiva. Insis Life, interamente sviluppato su tecnologia Oracle, è in grado di rispondere alle nuove esigenze del settore. L'intera catena di processo, dall'anagrafe centrale all'emissione e gestione di prodotti, dal tariffario ai canali di vendita e la gestione dei contratti, sarà gestibile con Insis Life nel modo più immediato e semplice, con una netta riduzione del time to market. "In uno scenario così articolato - commenta Giuseppe Merlino, Direttore Generale di Met -, l'efficacia sul mercato si misura sempre più in una capacità di marketing e di relazione con il cliente in termini di risposta alle necessità con una forte ottimizzazione di costi e di tempi. Questo presuppone inevitabilmente una efficienza interna, con un controllo di gestione attento e puntuale. Insis Life consente elaborazioni ad hoc e una personalizzazione costante e condivisa delle soluzioni assicurative, grazie alla sua impronta fortemente parametrica". Insis Life, interamente sviluppato su tecnologia Oracle, 9i Database e 9i Application Server, è modulare e organizzato su una scala di parametri che consentono una precisa definizione del pacchetto. Il sistema, multipiattaforma, ha un'architettura client/server ed è disponibile anche in versione Web-based con architettura a tre livelli. "In Italia il mercato dei prodotti assicurativi sta vivendo una fase di profondo cambiamento", ribadisce Carmelo Leonardis, Vice President Public Sector & Financial Services Oracle Italia. "Ciò ha comportato la trasformazione di un settore consolidato e tradizionale in un business molto complesso che, per evolvere, deve necessariamente passare attraverso un processo di razionalizzazione organizzativa e innovazione tecnologica. Con questo approccio Oracle si sta proponendo al mondo assicurativo, non solo per fornire tecnologia ma per proporre soluzioni che consentano l'attuazione del cambiamento ed è questa la cornice in cui inquadrare la collaborazione con Gruppo Met." "Insis Life è una vera rivoluzione per il mondo assicurativo. E' la prima volta - afferma Mauro Zaninelli, responsabile della Business Unit Insurance di Met - che una soluzione consente un approccio così semplice e rapido per la gestione dell'intera catena del valore. Con Insis Life le assicurazioni possono decidere di lanciare un nuovo prodotto, settare il pricing e costruire il pacchetto in tempi strettissimi, rendendolo immediatamente disponibile e accessibile a tutto il canale. Un vantaggio competitivo straordinario, se pensiamo a come sono cambiate le assicurazioni in questi anni".

L'ASSOCIAZIONE DEI PRODUTTORI DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI ACCOGLIE CON DISAPPUNTO LE DISPOSIZIONI PREVISTE DAL DDL MARZANO
Milano, 19 settembre 2002 - Aper - Associazione dei Produttori di Energia da fonti Rinnovabili ha accolto con sorpresa e disappunto le disposizioni previste dal DdL Marzano approvato da Consiglio dei Ministri del 13 settembre 2002. Ancora una volta il Governo ha dato prova di non avere compreso l'importanza della promozione della produzione di energia pulita per il raggiungimento non solo degli obiettivi di Kyoto ma in generale della sostenibilità energetica. La fissazione al 3% dell'incremento annuale della quota di obbligo di produzione di energia rinnovabile non solo non consentirà di raggiungere gli obiettivi volontariamente accettati dall'Italia in sede Europea di raggiungere al 2012 un contributo totale del 22 % di energia da rinnovabili al soddisfacimento del fabbisogno energetico del Paese ma non sarà neanche sufficiente a raggiungere quanto previsto dal Libro Bianco per l'energia approvato dal Cipe. Ma la cosa che più sorprende e lascia perplessi sulla politica del Governo nel settore è l'inclusione della miscela acqua carbone tra le fonti energetiche beneficiarie del meccanismo di promozione. Questa inclusione, certamente frutto di un'attenta opera di lobbying da parte di qualche rappresentante di specifici interessi, oltre a ulteriormente ridurre l'efficacia del meccanismo apre la via all'inclusione di altre fonti non rinnovabili e ci espone al ridicolo nella comunità internazionale. Qualsiasi fonte non rinnovabile rischia di depredare la già insufficiente quota di obbligo che è alla base del meccanismo di promozione. Una volta reintrodotto con la miscela acqua carbone il concetto solo italiano di "fonte assimilata alle rinnovabili" si ripropone l'imbroglio che ha portato al fallimento del Cip 6 ed a destinare i fondi pagati dagli utenti per le rinnovabili a finanziare gli impianti convenzionali a ciclo combinato. Ci diranno domani, con appositi decreti, che sono assimilati alle rinnovabili anche i residui industriali, il gas marginale e tutte le altre risorse che la fantasia e la capacità dei lobbisti riuscirà a promuovere. E tutto questo in una Europa in cui la definizione di fonte rinnovabile è stato oggetto di approfondite e accese discussioni che hanno portato, per esempio, ad escludere i rifiuti solidi urbani non di origine biologica. Ancora una volta in Italia le rinnovabili vengono usate per coprire interessi che di rinnovabile hanno solo la costanza con cui vengono promossi.

LA COMMISSIONE EUROPEA AUTORIZZA UN AIUTO A FAVORE DI VAUXHALL (GENERAL MOTORS) A ELLESMERE PORT (REGNO UNITO)
Bruxelles, 19 settembre 2002 La Commissione europea ha adottato una decisione positiva condizionale riguardo al previsto aiuto regionale per un investimento di Vauxhall Motors Ltd., una controllata britannica dell'americana General Motors, nello stabilimento di Ellesmere Port nel Cheshire. Dopo un'attenta indagine ai sensi delle norme UE sugli aiuti all'industria automobilistica, la Commissione ha concluso di poter autorizzare i 10 milioni di sterline (circa 15,92 milioni di euro) che le autorità britanniche intendono accordare come aiuto regionale. Il governo del Regno Unito ha argomentato che i sussidi erano necessari per compensare i costi più elevati sostenuti da Vauxhall per aver investito a Ellesmere Port piuttosto che in Belgio, località alternativa, fra l'altro per i costi più alti di formazione della manodopera. La Commissione ha convenuto su questo fatto, ma ha chiarito che il Regno Unito non può accordare altri aiuti alla formazione per lo stesso progetto a norma dello specifico regolamento comunitario relativo agli aiuti alla formazione. Nell'agosto del 2001 le autorità del Regno Unito hanno notificato alla Commissione l'intenzione di accordare aiuti regionali per 10 milioni di sterline a favore di un investimento di Vauxhall Motors a Ellesmere Port. L'obiettivo di tale investimento è quello di riattrezzare lo stabilimento automobilistico esistente trasformandolo da un impianto di produzione per un unico modello a un impianto di produzione per due modelli, con la capacità di fabbricare al tempo stesso sia modelli Astra che nuovi modelli Vectra. L'importo totale degli investimenti ammissibili agli aiuti è stato calcolato a 156,198 milioni di sterline, il che porta l'intensità dell'aiuto notificato al 6,4%. L'impianto di Ellesmere Port è situato in una regione assistita ai sensi dell'articolo 87, paragrafo 3, lettera c) del trattato, con un massimale regionale fissato al 15% in equivalente sovvenzione netto. Il Regno Unito ha dichiarato che il progetto salvaguarderebbe 771 posti di lavoro alla Vauxhall Motors. Secondo il Regno Unito, la società madre General Motors Europe ha preso in considerazione, in alternativa, due siti per il progetto, ossia Ellesmere Port e lo stabilimento di Anversa in Belgio che attualmente produce il modello Astra. Poiché la Commissione nutriva dubbi sulla compatibilità dell'aiuto con le specifiche norme in materia di aiuti di Stato applicabili all'industria automobilistica, e per dare alle autorità britanniche cosi' come a tutti i terzi interessati la possibilità di presentare osservazioni, il 23 gennaio 2002 essa ha deciso di avviare il procedimento di indagine formale in materia di aiuti di Stato. Non sono tuttavia pervenute osservazioni di terzi interessati. Conformemente alla disciplina comunitaria degli aiuti di Stato all'industria automobilistica, la Commissione deve assicurare che ogni aiuto concesso in questo settore sia al tempo stesso necessario e proporzionale. Per quanto riguarda la necessità dell'aiuto, la società beneficiaria deve dimostrare chiaramente di possedere un'alternativa economicamente valida per l'ubicazione del suo progetto. In altri termini, il progetto deve essere "mobile" e l'aiuto deve essere necessario per la sua realizzazione nel sito previsto. Sulla base dei documenti ricevuti la Commissione ha concluso che lo stabilimento di Anversa (Belgio) era effettivamente stato preso in considerazione da General Motors ed è un'alternativa economicamente valida, e che l'aiuto era necessario per la realizzazione del progetto a Ellesmere Port. Per valutare la proporzionalità dell'aiuto viene svolta un'"analisi costi/benefici", che serve a mettere a confronto i costi che l'investitore dovrà sostenere per realizzare il proprio progetto nella regione interessata con quelli che dovrebbe sostenere per un progetto identico in un sito alternativo. È così possibile determinare gli specifici svantaggi regionali del progetto. L'aiuto non può superare né il massimale per gli aiuti regionali applicabile ai nuovi investimenti nell'area interessata, né lo svantaggio regionale emerso dall'analisi costi/benefici. Nel progetto in questione, l'analisi costi/benefici ha messo a confronto i costi del progetto a Ellesmere Port con quelli del sito alternativo di Anversa. L'intensità finale dello svantaggio regionale, cioè i costi supplementari derivanti dall'ubicazione della produzione a Ellesmere Port invece che ad Anversa, sono risultati pari al 10,7%, cioè inferiori al massimale per gli aiuti regionali. Poiché l'aiuto regionale previsto rappresenta un'intensità del 6,4% rispetto al costo totale dell'investimento, e rispetta cosi' entrambi i massimali, la Commissione ha concluso che esso è conforme alle disposizioni della disciplina comunitaria degli aiuti di Stato all'industria automobilistica. La Commissione ha di conseguenza deciso che la proposta di aiuto regionale è compatibile col trattato, e ha dato la sua autorizzazione. La Commissione ha tuttavia adottato una decisione condizionale. Conformemente alla disciplina comunitaria degli aiuti all'industria automobilistica, gli svantaggi per i quali sono concesse altre forme di aiuto con finalità diversa (ad esempio gli aiuti alla formazione) non possono essere presi in considerazione nel calcolo della proporzionalità dell'aiuto (analisi costi/benefici). Poiché nell'analisi costi/benefici è già stato preso in considerazione lo svantaggio del costo della formazione, la Commissione ha deciso di adottare una decisione condizionale che stabilisce che nessun altro, specifico aiuto alla formazione può essere concesso al progetto.

UNISYS SI AGGIUDICA UN CONTRATTO DA 36 MILIONI DI DOLLARI CON LA GENERAL SERVICES ADMINISTRATION
Milano, 19 settembre 2002 - Unisys Corporation (Nyse: Uis) si è aggiudicata una commessa da parte del Federal Technology Service (Fts), l'ufficio federale dei servizi tecnologici della General Services Administration (Gsa) l'amministrazione dei servizi generali del Governo degli Stati Uniti. La commessa, del valore di 36 milioni di dollari Usa e della durata di sette anni, attesta le competenze di Unisys nell'ambito della Systems Integration. La General Services Administration aiuta le agenzie federali a migliorare i servizi al pubblico, offrendo soluzioni di comprovata validità, servizi di acquisizione e politiche di gestione. La soluzione Unisys doterà Fts di una valida infrastruttura It che gli consentirà di avere una panoramica globale dei partner, dei clienti e delle operazioni commerciali, e contribuirà alla riduzione dei costi, al miglioramento della customer satisfaction e all'incremento del vantaggio competitivo. Questa commessa, assegnata tramite un contratto Id/Iq (indefinite delivery/indefinite quantity) da parte della Gsa Millennia, prevede che l'aggiudicatario si occupi dell'intero progetto, dallo sviluppo alla realizzazione, attraverso varie operazioni, interventi di manutenzione e potenziamento del sistema. La commessa rientra nell'ambito di un'iniziativa di trasformazione economica e di Systems Integration, tesa a modernizzare le strutture di Fts con una soluzione capace di integrare i programmi nazionali e regionali con i distributori e i clienti, attraverso un sistema di pianificazione delle risorse aziendali (Erp) su base Internet. Attraverso un portale unificato, Fts sarà in grado di interconnettere le proprie operazioni a livello nazionale, a vantaggio dei 30.000 utenti che si avvarranno di questa nuova tecnologia. "Il rapporto di lunga data instaurato con Gsa è stato sempre fonte di benefici reciproci - ha affermato Ira Kirsch, President Us Federal Governement Group di Unisys - Questa acquisizione strategica rafforza la nostra posizione di provider di soluzioni enterprise per il governo americano e ci consente di mettere a frutto la nostra esperienza in questo campo per aiutare Fts a trasformare il proprio business". Unisys è la prima azienda ad essersi aggiudicata questa commessa; tra i partner si annoverano Pwc Consulting, fornitore di servizi globali di tecnologia e consulenza gestionale, Sap, fornitore di applicazioni aziendali leader a livello mondiale e TechFlow Inc., una piccola azienda di riconosciuto successo che sviluppa soluzioni di e-business. Fts coordina le operazioni del governo federale nell'ambito della semplificazione dei processi di business e dell'adozione di un approccio su base web che pone al centro il cittadino, ed è basato su un flusso di informazioni unificato. Fts rinnova il proprio impegno a favore del servizio pubblico e garantisce l'utilizzo della migliore tecnologia presente sul mercato. Tutto questo, unito all'esperienza nella scelta delle tecnologie e a una profonda conoscenza dei meccanismi governativi, rende Fts un partner qualificato al quale le agenzie si possono rivolgere per affrontare la sfida e adeguarsi al mondo digitale.

GLOBALVALUE COMPIE UN ANNO RISULTATI POSITIVI PER LA SOCIETÀ NATA DALLA JOINT VENTURE TRA IBM E FIAT
Milano, 19 settembre 2002 - Costituita nel luglio 2001 dalla joint venture strategica tra Ibm Italia e Business Solutions - Gruppo Fiat, Globalvalue traccia oggi un quadro dei risultati e dei successi ottenuti nel primo anno di attività. Nonostante la difficile situazione che il mercato ha vissuto nel 2001, Globalvalue ha saputo trarre il massirno vantaggio dal mix dì competenze ed esperienze maturate da Ibm e dal Gruppo Fiat. Gli obiettivi di business sono stati raggiunti attraverso un elevato livello di- servizio modellato sulle esigenze dei clienti. Con circa 6000 clienti ed un fatturato di oltre 700 W nei primi dodici mesi di attività, Globalvalue rappresenta oggi un punto di riferimento nel panorama italiano dei servizi informatici. Globalvalue è una tra le più importanti aziende italiane di servizi in area Erp e fornisce consulenza e servizi sulle più diffuse piattaforme di mercato. Al gruppo Globalvalue appartengono Proxima, il maggior partner italiano di Jdedwards Sap Italia Consulting che, al Sapphire 2002 di Lisbona, si è classificata come H miglior partner europeo di Sap, Acg laboratorio delle Acg di Ibm e Intesa leader in applicazioni di e-business. Nell'Application Management Services, Globalvalue, unendo l'esperienza maturata dal Gruppo Fiat nel settore industriale alle competenze tecnologiche di Ibm, ha sviluppato forti competenze nella realizzazione e gestione di soluzioni in ambienti complessi. Globalvalue è anche uno dei più grandi ed avanzati Data Center in Europa, e uno dei principali poli di outsourcing di Ibm, come risulta dalla rilevazione di Gartner Group, fatta su circa 250 centri in Europa. Disponendo di 7 mainframe, 2500 server, gestisce milioni di transazioni al giorno e 250.000 job batch/giorno per 45.000 punti di lavoro in rete. Nell'immediato futuro Globalvalue si concentrerà sul consolidamento del brand - che sosterrà nei prossimi mesi anche con una campagna di advertising - e sulla crescita del proprio share sul mercato "open", dove opera in sinergia con Ibm Global Services. L'offerta continuerà ad essere arricchita con particolare focus sulle soluzioni "end to end" per garantire un supporto davvero globale allo sviluppo dell'intero processo aziendale, offrendo livelli di servizio sempre più sofisticati e profittevoli. Globalvalue intende continuare ad investire sulle risorse umane, vero e proprio asset alla base del successo della joint venture, con programmi dì formazione interna ("GlobalValue Institute") particolarmente ricchi ed innovativi.

GIACOMELLI SPORT GROUP SpA: + 8% LE VENDITE A PARITA' IN ITALIA NEL MESE DI AGOSTO
Rimini, 19 settembre 2002 - Il Gruppo Giacomelli Sport, leader assoluto della distribuzione di articoli sportivi in Italia e nell'Europa dell'Est (apre oggi a Varsavia il 20° punto vendita Giacomelli Sport in Polonia), comunica che nel mese di agosto è proseguito il trend positivo delle vendite già comunicato per il mese di luglio. In particolare in Italia le vendite sono cresciute per il marchio Giacomelli Sport del 14% (8% a parità di superficie di vendita) e per il marchio Longoni Sport del 13% (8% a parità di superficie di vendita). Complessivamente nel corso del mese di agosto il Gruppo Giacomelli Sport ha realizzato ricavi di vendita pari a 33 milioni di euro, l'87% in più rispetto all'agosto dello scorso anno. "L'andamento delle vendite nei mesi di luglio e agosto, in linea con le nostre attese, è per noi un risultato molto importante, ottenuto senza ricorrere ad una riduzione del margine commerciale" dichiara il Presidente Gabriella Spada; "Nelle prossime settimane comunicheremo ai nostri azionisti la data di presentazione del piano industriale che illustrerà le modalità operative con cui il Gruppo intende perseguire le linee strategiche annunciate lo scorso luglio 2002 ". Il Gruppo Giacomelli parteciperà all'evento "Star Company Presentations" organizzato da Borsa Italia a Londra il prossimo 20 settembre.

ANTONELLO VEDOVATO NOMINATO PRESIDENTE DI EDULIFE
Milano, 19 settembre 2002 - Il 2002 è, un anno di grandi evoluzioni e passi importanti per Edulife, società dedicata al supporto ai processi di formazione che dall' armonia al rispetto della persona e tecnologia ha fatto la propria missione Infatti, dopo il consolidamento Dell' organizzazione commerciale e la trasformazione in S.p,A. del maggio scorso, Edulife si prepara ad affrontare i nuovi scenari competitivi del mercato della formazione mettendo in atto una riorganizzazione dirigenziale che ha portato alla nomina a Presidente di Antonello Vedovato, già A.D. della Società. Antonello Vedovato succede a Giorgio Vianson che continuerà a portare il suo prezioso contributo in Edulife assumendo la responsabilità dell'attività di formazione di sostegno e appoggio al crescente team della Società, La carica di Amministratore Delegato è stata assunta da Francesco Trecate, già Chief Operating Officer della Società.

ARTHUR D. LITTLE: CORRADO FALETTI NUOVO SENIOR MANAGER ENTRA A FAR PARTE DEL FINANCIAL SERVICES GROUP
Milano, 19 settembre 2002 - Corrado Faletti fa il suo ingresso come Senior Manager in Arthur D. Little S.p.A., una delle più importanti società di consulenza strategica, collaborando direttamente con Francesco Zaini, Partner responsabile del Financial Services Group Nel suo ruolo contribuirà in maniera qualificata allo sviluppo della società nel settore Financial Institutions, tramite la realizzazione di progetti strategici innovativi e di iniziative legate alla ricerca di nuovi modelli che permettano l'ottimizzazione delle linee di business per gli intermediari finanziari. Professore presso la Facoltà di Economia dell'Università di Bergamo, dove è titolare del corso di Commercio Elettronico, insegna anche E-Business strategy nei Master di specializzazione che la stessa Università organizza in collaborazione con la comunità europea. Inizia la propria carriera professionale presso la sede di Bergamo della Cariplo per passare nel 1994 al Credito Bergamasco dove ricopre inizialmente la carica di Responsabile dei Servizi di Banca Telematica e successivamente, in qualità di ViceDirettore centrale, quella di Capo progetto per lo sviluppo della Banca Virtuale. Nel 2000 entra in Banca Aletti come Responsabile della Banca Virtuale (Aletti e-Bank) dove assume la diretta responsabilità della gestione dei canali distributivi e di tutte le aree organizzative coinvolte nel progetto di start-up. Nel 2001 entra a far parte del Financial Institution Group di una primaria società di consulenza, dove, per alcune tra le principali banche italiane ed estere, segue progetti riguardanti la ristrutturazione dei canali distributivi e delle linee di business, l'integrazione dei processi di commercio elettronico con la catena distributiva, il riposizionamento strategico di mercato, il disegno strategico per la rete di promotori, la divisionalizzazione ed i sistemi di Governance, la revisione dei crediti e la creazione di metodologie per la gestione delle risorse umane. Ha maturato ottime competenze nella gestione delle pubbliche amministrazioni ricevendo incarichi di consulenza organizzativa e di ristrutturazione; in tale ambito ha applicato sistemi di analisi di processo aziendale ottenendo un efficiente metodo di valutazione delle performances. È autore di numerose pubblicazioni tra le quali "La Banca Virtuale e le nuove opportunità di business" nel 1999, "I Canali distributivi delle Banche: una nuova geografia di business" nel 2000 e "Marketing Strategico" nel 1997.

CAMPARI MIXX, IL NUOVO READY TO DRINK A MARCHIO CAMPARI
Milano, 19 settembre 2002 - Nasce Campari Mixx, il nuovo prodotto con cui il Gruppo Campari fa il suo ingresso nell'innovativa categoria dei Ready To Drink in Italia. Campari Mixx è una bevanda rinfrescante a base di Campari dal sapore piacevolmente fruttato, a bassa gradazione (6,5% di alcol), e con un gusto ed un packaging rivoluzionari. Rivolgendosi a un pubblico giovane, maschile e femminile, innovativo e aperto a nuove esperienze di gusto, Campari Mixx, da bere direttamente dalla bottiglia, è un'alternativa di tendenza alla birra e si adatta a molteplici occasioni di consumo nell'arco della giornata. Disponibile in bottiglie da 275 mi, Campari Mixx si distingue per il packagíng unico e di forte impatto estetico, costituito da un rivestimento a copertura totale rosso metallizzato. La forte riconoscibilità dei brand Campari si fonde con l'originale presenza delle due 'V' in una nuova e inconfondibile firma, Campari Mixx. "Abbiamo voluto cogliere l'opportunità di inserirci nel mercato italiano dei Ready To Drink che esprime potenzialità di crescita molto interessanti. Questa nuova categoria di prodotti ha già raggiunto dimensioni e tassi di crescita notevoli in alcuni mercati internazionali e, in particolare, negli Stati Uniti dove il Gruppo Campari è gíà presente con Skyy Blue, uno dei Ready To Drink leader di mercato" ha affermato Marco Perelli-Cippo, Ceo di Campari. "Grazie a Campari Mixx, siamo in grado di differenziare ulteriormente il nostro portafoglio nel mercato italiano, posizionandoci strategicamente in un segmento emergente e diverso da quello tradizionale di Camparí", ha aggiunto. Campari Míxx, la cui distribuzione è iniziata nel corso dell'estate, sarà disponibile inizialmente nei mercati italiano e svizzero, con l'obiettivo di raggiungere un volume di 10 mifioni di bottiglie per la fine dei 2002 e oltre 25 milioni di bottiglie nel 2003. A partire dal 22 settembre, il lancio di Campari Mixx sarà supportato da una massiccia campagna pubblicitaria che prevede una programmazione su tutte le maggiori emittenti televisive e nelle sale cinematografiche. Un'imponente campagna affissione statica e dinamica e una vasta attività promozionale nei punti di vendita e nei locali di tendenza nelle principali città italiane completeranno l'attività di lancio di Campari Mixx. La categoria dei Ready To Drínk si è sviluppata agli inizi degli anni '80 in Australia e successivamente in Giappone, ed ha vissuto nell'ultimo decennio una notevole espansione. In particolare, i Paesi maggiormente interessati dalle recenti crescite sono stati Gran Bretagna e Stati Uniti. L'Europa è considerata un mercato emergente e con forti potenzialità. Nonostante la scarsità di statistiche sull'industria, data la recente esplosione della categoria, il mercato dei Ready To Drínk risuita essere pari a 1,5% dei mercato globale della birra ed a 12% dei mercato dei premíum spíríts*. Principali caratteristiche dei Rtd: Bassa gradazione alcolica (4 - 6,50); Base fruttata/agrumata; Packaging: bottiglietta monodose; Target consumatori: giovani con un età compresa tra i 18 ed i 30 anni, di entrambi i Sessi; Modalità di consumo: direttamente dalla bottiglia ed in diverse occasioni nell'arco della Giornata; Moderna alternativa alla birra. Alcuni fattori chiave dei mercato: Mercato giovane con elevate potenzialità di crescita; Grande supporto pubblicitario; Sfruttamento dei canali distributivi della birra; Impatti Positivi sui volumi e sull'immagine della marca ombrello.

LA PRIMA STAGIONE DI ZOCCAI OROLOGI
Milano, 19 settembre 2002- Il 2002 è un anno importante per Zoccai Gioielli: oltre a confermare il trend di crescita, sancisce la nascita di Zoccai Orologi, la nuova linea che completa la collezione di gioielli. Design italiano e movimento svizzero in una collezione di orologi gioiello, sofisticata ed originale che gioca con le sfumature, dalle tonalità pastello ai toni più decisi del rosso, verde, giallo, nero e blu. Una collezione unisex, giovane e trendy, che invita a scegliere il proprio orologio in libertà, secondo gusti ed affinità. L'ampia gamma di modelli proposti prevede forme rettangolari o quadrate, cassa in acciaio waterproof, quadranti in madreperla e cinturini in pelle stampata coccodrillo, cornici semplici o arricchite da pietre preziose o semipreziose. Prezzi da 190,00 a 4.000,00 Euro.

 QUELLI CHE FANNO LE SCARPE AI MILANESI... OGNI GIORNO OGNI ABITANTE DI MACERATA "FABBRICA" ALMENO UN PAIO DI SCARPE OGNI ANNO QUASI OGNI MILANESE COMPRA UN PAIO DI SCARPE DI MACERATA.
Milano, 19 settembre 2002. Forse non tutti i milanesi sanno di avere una stretta relazione con Macerata: a partire dalle scarpe. E ogni anno quasi ogni milanese torna a casa dal negozio con una scatola di scarpe di fattura maceratese. Dalla provincia marchigiana arrivano i nomi più noti come le Tods, Nazareno Gabrielli e nella pelletteria Poltrona Frau. Che sono solo la punta dell'iceberg: le oltre 1.650 imprese con più di 15.600 addetti da Macerata vestono con comfort ed eleganza i piedi dei milanesi. Basti pensare che il 15% della produzione nazionale di scarpe e pelletteria si concentra proprio a Macerata e due addetti su cinque nella provincia lavorano nel settore, contro l'1,6% di Milano e una media italiana del 5,5%, secondo i dati dichiarati dalle stesse imprese al registro della Camera di Commercio. Col risultato che nella sola Macerata lavorano tanti addetti nel settore quanti in tutta la Lombardia. Si tratta di imprese più grandi della media nazionale, con 9,4 persone rispetto alle 3,6 milanesi, 7,7 in Italia. Una macchina, secondo un'elaborazione del Lab-Mim della Camera di commercio di Milano su stime della Confindustria di Macerata, che foggia ogni anno 70 milioni di paia di scarpe, quasi una su 5 in Italia (il 17,5%) e ne manda 50 milioni in tutto il mondo. Solo dopo avere invaso il mercato italiano con 20 milioni di paia di scarpe: tra i clienti preferiti soprattutto i lombardi che se ne comprano 5 milioni e i milanesi che ogni 12 mesi si concedono 2,5 milioni di nuove scarpe. A Macerata, insomma, ogni abitante (compresi neonati ed anziani) fabbrica in media 450 paia di scarpe all'anno, 1,2 al giorno. Ecco perché tra le imprese maceratesi che hanno una seconda sede in Italia una su undici ha scelto Milano. E a Milano non poteva mancare una presenza istituzionale marchigiana per supportare le piccole e medie imprese: oggi è stata inaugurata alla Camera di Commercio di Milano la nuova location di Milano a servizio delle aziende maceratesi. L'iniziativa è promossa da Ex - It, azienda speciale della Camera di Commercio di Macerata. La nuova sede è presso la Camera di Commercio di Milano a palazzo affari ai Giureconsulti, in piazza Mercanti 2 (mm Duomo), Tel 02/85155871 e tel.0733/234467. Milano e Macerata: insieme per affari. Milano è meta prescelta delle imprese maceratesi: quasi una su 11 (98, l'8,6%) di quelle che sono presenti con una seconda sede in Italia (1.143) apre proprio a Milano. Non vale il contrario: a Milano ci sono 46 unità locali di imprese con sede a Macerata. Una presenza limitata: sono 42.867 le unità locali di imprese milanesi in tutta Italia La scarpa in Italia viene dal centro. Per la produzione di calzature in Italia è in testa la Toscana, con 7.463 imprese (29% sul totale italiano), seguita dalle Marche con 4.895 (19%), dal Veneto (3195, 12%), dalla Campania (2762, 11%) e dalla Lombardia (2734, 10%). Per i grossisti prevale la Campania (709, 29%), seguita dalle Marche (312, 13%) e dalla Lombardia (256, 11%). Prima per il numero di negozi di calzature la Campania (2603, 13%), seguita dalla Lombardia (2313, 12%): nettamente a distanza le Marche, che producono più per esportare, con solo 456 negozi (2% in Italia). Diffusa poi soprattutto nel Mezzogiorno la vendita ambulante: 541, l'11%, sono in Campania e 490, il 10%, in Puglia. Ma anche in Lombardia (632, 13%) e Piemonte (417, 9%). ...in Lombardia. A Milano si concentra la produzione (1322 imprese, il 48% lombardo), l'ingrosso (127, 50%), gli ambulanti (295, 47%), i negozi (996, 43%). Segue nella produzione Pavia (17%), Brescia (12%), Varese (10%). Per l'ingrosso seconda in Lombardia è Pavia, col 15%, seguita da Brescia col 12%. Più numerosi i negozi a Brescia (14%), Bergamo (9%), Varese (8%) e gli ambulanti a Brescia (10%), Pavia (9%) e Varese (9%). ... nelle Marche. Prima per la produzione Ascoli Piceno con 2969 imprese, il 61% regionale, seguita da Macerata con 1655, il 34% (6,3% nazionale). Anche l'ingrosso si trova soprattutto ad Ascoli (65% regionale) e a Macerata (30%). Mentre per i negozi prima è Ancona col 30%, seguita da Pesaro e Urbino (25%) e Ascoli e Macerata arrivano agli ultimi posti col 23% ciascuna, mostrando così la limitata destinazione dei prodotti per il consumo interno. Decisamente più diffusi gli ambulanti ad Ascoli (32% regionale) e Macerata (29%). Gli addetti. Quasi la metà degli addetti del settore in tutta Italia si concentra in Toscana (23%) e nelle Marche (21%), soprattutto ad Ascoli (12%) e Macerata (8%). Arriva poi il Veneto col 19%. In Lombardia troviamo l'8%: in tutta la regione lavorano tanti addetti quanti nella sola Macerata. Anche perché il 40,7% dei dipendenti dichiarati dalle imprese di Macerata lavora proprio nelle calzature, contro l'1,6% di Milano e una media italiana del 5,5%. Si tratta di imprese più grandi della media nazionale, con 9,4 persone rispetto alle 3,6 milanesi, 7,7 in Italia. 

Il settore delle calzature in Italia –  elaborazione Camera di Commercio di Milano su dati del registro delle imprese attraverso il Lab Mim

 

Ingrosso

Negozi

Ambulanti

Produttori

%produttori

%ingrosso

%negozi

%ambulanti

ABRUZZI

31

488

131

736

3%

1%

3%

3%

BASILICATA

5

241

19

31

0%

0%

1%

0%

CALABRIA

52

835

125

133

1%

2%

4%

3%

CAMPANIA

709

2.603

541

2.762

11%

29%

13%

11%

EMILIA-ROMAGNA

118

1.459

383

1.210

5%

5%

8%

8%

FRIULI-VENEZIA GIULIA

19

389

84

111

0%

1%

2%

2%

LAZIO

93

1.761

316

459

2%

4%

9%

7%

LIGURIA

34

735

148

149

1%

1%

4%

3%

LOMBARDIA

256

2.313

632

2.734

10%

11%

12%

13%

MARCHE

312

456

181

4.895

19%

13%

2%

4%

MOLISE

4

103

11

22

0%

0%

1%

0%

PIEMONTE

74

1.255

417

367

1%

3%

6%

9%

PUGLIA

183

1.386

490

1.158

4%

8%

7%

10%

SARDEGNA

18

511

122

118

0%

1%

3%

3%

SICILIA

117

1.502

366

347

1%

5%

8%

8%

TOSCANA

200

1.356

430

7.463

29%

8%

7%

9%

TRENTINO-ALTO ADIGE

13

348

69

67

0%

1%

2%

1%

UMBRIA

20

339

37

152

1%

1%

2%

1%

VALLE D'AOSTA

0

51

3

8

0%

0%

0%

0%

VENETO

179

1.228

301

3.195

12%

7%

6%

6%

TOTALE

2.437

19.359

4.806

26.117

100%

100%

100%

100%

 

Il settore delle calzature in Lombardia –  elaborazione Camera di Commercio di Milano su dati del registro delle imprese attraverso il Lab Mim

 

Ingrosso

Negozi

Ambulanti

Produzione

%ingrosso

% negozi

% ambulanti

% produzione

BERGAMO

15

214

41

102

6%

9%

6%

4%

BRESCIA

31

324

65

333

12%

14%

10%

12%

COMO

7

110

22

54

3%

5%

3%

2%

CREMONA

2

77

33

38

1%

3%

5%

1%

LECCO

4

56

19

41

2%

2%

3%

1%

LODI

1

43

10

20

0%

2%

2%

1%

MANTOVA

11

105

28

64

4%

5%

4%

2%

MILANO

127

996

295

1.322

50%

43%

47%

48%

PAVIA

38

140

60

477

15%

6%

9%

17%

SONDRIO

1

60

3

5

0%

3%

0%

0%

VARESE

19

188

56

278

7%

8%

9%

10%

TOTALE

256

2.313

632

2.734

100%

100%

100%

100%

LE AZIENDE AD ALTA CRESCITA TRIPLICANO I POSTI DI LAVORO 43 AZIE3NDE ITALIANE NELA GRADUATORIA DELLE 500 IMPRESE CON MAGGIORE CRESCITA IN EUROPA.
Milano, 19 settembre 2002 Growthplus la voce degli imprenditori europei, è un'associazione di alto profilo che riunisce le aziende più dinamiche in Europa e gli imprenditori che favoriscono un'elevata crescita della propria azienda. Growthplus ha lo scopo di promuovere l'imprenditoria europea e consigliare le istituzioni in modo da favorire la creazione di un ambiente idoneo alla crescita delle aziende. Cinquecento tra le imprse con maggiore crescita in Europa hanno creato 277.000 posti di lavor, triplicando il numero del persona negli ultimi cinque anni. Le4 43 aziende italiano in graduatoria hanno creato 22.594 posti di lavoro, per una media di 525 posti per aizienda. Questi son oalcuni dei dati chiave sulla graduatoria delle 500 aziende con l amaggior escrescita in Europa nel 2002 rilasciate ieri a Milnao da Growthplus. Nonostante la recente flessione economica, queste aziende guidate da imprenditori dinamici continuano a crescere e a creare nuovi posti di lavoro. Tre quarti delle aziende italiane in lista ( 32 ) hanno effettivamente sostenuto una crescita per se anni consecutivi ( a partire dal 1995) e uno straordinario 23% di queste per otto anni consecutivi ( a partire dal 1993), una crescita notevolmente più alta dlela media paneuropea che si è atte4stata sul 16,8%. Più della medtà di queste 500 aziende possono essere considerate piccole imprese che impiegavano meno di 100 persone all'inizio del priodo di questa ricerca (1996). Queste aiziende si sono rivelate delle imprse a crescita veloce, con un aumento medio di 111 posti di lavoro per azienda all'anno. Non solo queste aziende hanno aumentato il proprio personale ad un tasso costante del 23%, ma hanno anche triplicato il fatturato complessivo, crescende da 21.1 miliardi di Euro a 67.3 miliardi di Euro con un tasso di crescita medio annuale del 26%. Il finanziamento di queta costante crescita è per la maggior parte privato. Solo il 36% delle aziende nella graduatoria delle 500 aziende incluse nell'elenco europeo del 2003 sono quotate in borsa, rispetto al 42% delle 500 aziende elencate nel 2001. L'azienda leader per crescita in Italia à la Permasteelisa S.p.A: di San Vendemmiano che ha raggiunto il 32 esimo posto in Europa ed è cresciuta dal 1.068 dipendenti nel 1996 a 4.145 alla fine del 2001, una crescita di 3077 posti di lavoro con una media di 615 all'anno. Non solo la Permasteelisa si è qualificata tra le aziende con la crescita più rapida in Europa per questa edizione dlele 500 Europee del 2002, ma si è qualificata sin dal primo elenco pubblicato nel 1996, mostrando una crescita costante per 10 anni consecutivi a partire dal 1991. Infolink:
www.growthplus.org

VARATA LA NORMA EUROPEA PER GARANTIRE LA QUALITA' DELL'ACQUA POTABILE DAL 2004 DIMEZZATO IL LIMITE DI PIOMBO AMMESSO NELL'ACQUA POTABILE
Milano, 19 settembre 2002. La qualità dell'acqua potabile e le norme Europee per garantirla ai cittadini stanno avanzando nel percorso verso il 25 dicembre 2013. Tale giorno rappresenta il momento a partire dal quale i limiti di piombo permessi nell'acqua potabile scenderanno ai 10 microgrammi per litro, quantitativo consigliato a tutela della salute umana dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. La Direttiva Europea sull'acqua per il consumo umano, la 98/83/CE, ha stabilito infatti che il limite massimo di piombo presente nell'acqua che beviamo, attualmente pari a 50 microgrammi per litro, scenda a 25 microgrammi per litro dal 25 dicembre 2003 fino al 25 dicembre 2013, data in cui si raggiungerà il limite più basso di 10. I rubinetti delle nostre case sono fabbricati in ottone, che rilascia piombo nell'acqua. La tecnologia di depiombatura, sviluppata e brevettata da Ruvaris (azienda a rete leader nel settore rubinetti verdi), permette la realizzazione di rubinetti non inquinanti. L'iter per arrivare a garantire tali parametri passa attraverso il lavoro della Commissione Europea e degli Stati Membri volto a sviluppare l'Eas ( European Acceptance Scheme) per i prodotti da costruzione in contatto con l'acqua potabile; ciò in quanto è provato che i maggiori responsabili della presenza di metalli pesanti nell'acqua sono proprio i prodotti quali rubinetti, valvole e condotte ove l'acqua staziona prima di fuoriuscire nelle nostre case. Quanto questo tema interessi l'industria italiana è nei numeri di questa industria, in particolare quella che produce rubinetti e valvole in ottone: 600 aziende piccole e medie, che producendo nei distretti di Lombardia, Piemonte e Toscana, detengono oltre il 50 % del mercato europeo del settore. Quando l'insieme delle procedure necessarie per accettare un prodotto sul mercato europeo saranno definite attraverso l'EAS, quel prodotto potrà dotarsi della marcatura Ce/Eas ed essere immesso sul mercato, garantendo il cittadino rispetto all'accettabilità del prodotto stesso. Due importanti appuntamenti sono previsti nelle prossime settimane, volti ad avanzare in tale processo. Il primo riguarda il convegno internazionale che si terrà l'1 e 2 ottobre ad Amsterdam dal titolo " Ce/Eas quasi una realtà" ( programma sul sito www.acquatech-rai.com Il Convegno, organizzato dal Ministero per l'Ambiente Olandese, rappresenta un'occasione per fare il punto, attraverso il contributo dei massimi esperti europei che stanno lavorando all' Eas, sui vari aspetti da definire, primo fra tutti i test ai quali sottoporre i prodotti destinati al contatto con l'acqua potabile. Secondo appuntamento, in Germania ad Ulm il 7 e 8 ottobre, è quello del gruppo di lavoro Europeo denominato Cen/Tc 164wg3 Ahg5, che sta lavorando alla definizione delle procedure di prova a cui sottoporre i prodotti metallici, quali rubinetti e valvole . Tale gruppo, ove sono presenti i rappresentanti dei principali laboratori Europei attivi nel settore acque, vede presente anche l'industria italiana della rubinetteria, attraverso l'amministratore di Ruvaris, Paolo Marenco. Ruvaris è la società di ricerca e sviluppo nata nel 1998 dai distretti industriali suddetti, con l'obiettivo di realizzare l'innovazione richiesta ai produttori di rubinetteria sanitaria dai mercati internazionali. Infatti, la ricerca oggi necessaria per rispondere alla competizione internazionale non può essere lasciata all'iniziativa dei singoli produttori italiani, anche a causa delle ridotte dimensioni degli stessi, ma richiede l'impegno di soggetti specializzati. Ruvaris presenterà in tale occasione la proposta di test breve sui prodotti in corso di elaborazione con i rappresentanti di Grohe, primo produttore europeo di rubinetti. Le aziende italiane stanno già oggi anticipando l'arrivo della norma Europea. Alcuni produttori di rubinetti e valvole di ottone (Signorini di Firenze, Greiner di Lumezzane) lanciano in questi mesi sul mercato il "rubinetto verde" e la " valvola verde": prodotti cioè che garantiscono, già oggi, un rilascio di piombo nell'acqua potabile inferiore ai 10 microgrammi litro, appunto il limite che sarà legge in Europa a partire dal 25 dicembre 2013.

VIA IL PIOMBO DAI RUBINETTI. L'AZIENDA A RETE RUVARIS LANCIA IL RUBINETTO "VERDE"
Milano, 19 settembre 2002. E' noto a pochi, soprattutto in Europa, che i rubinetti in ottone, normalmente installati nelle nostre case e uffici, contengono piombo in una percentuale compresa tra lo 0.5 e il 3 per cento. Il piombo è un contaminante che non potendo essere eliminato dall'organismo, nel tempo si accumula e manifesta la sua tossicità già da concentrazioni minime di 80-100 microgrammi per litro nel sangue. E' particolarmente pericoloso per i bambini il cui rischio primario è la compromissione dello sviluppo psicofisico. E' dimostrato in laboratorio che l'acqua attraversando un rubinetto nuovo porta con sé percentuali di piombo di gran lunga superiori al limite massimo consigliato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (10 microgrammi per ogni litro d'acqua). Da un rubinetto nuovo destinato a normale uso civile, per almeno 10 giorni, esce acqua contenente picchi massimi di piombo che variano tra 100-120 microgrammi/litro che, lentamente con l'uso, scende per assestarsi a livelli accettabili solo dopo qualche mese. La tecnologia di depiombatura, sviluppata e brevettata da Ruvaris, azienda a rete di Pogno (Novara), formata da 6 imprese leader nel settore dei rubinetti per acqua potabile, permette la realizzazione di rubinetti che rilasciano piombo nell'acqua entro i limiti consigliati dall'Oms. Da una recente indagine a campione (5.000 intervistati in Italia) sviluppata da Ruvaris, il 90% degli intervistati ha dichiarato che acquisterebbe il rubinetto verde e il 40% lo comprerebbe anche se costasse il doppio del rubinetto normale. Ecco quindi un'operazione che, oltre a tutelare la salute del cittadino, porterebbe benefici all'industria del settore, in un momento di mercato non particolarmente florido per i prodotti tradizionali. Il rubinetto è generalmente commercializzato cromato, e ciò lo fa ritenere ai più fabbricato in acciaio inossidabile. In realtà oltre il 95 % dei rubinetti costruiti nel mondo è di ottone, e non esistono, allo stato attuale altri materiali per questa applicazione in grado di reggere il confronto sia per qualità che per prezzo. Nella lega di ottone (rame e zinco) di cui è fatto il rubinetto, il piombo, essendo insolubile, si dispone in superficie, un po' come l'olio nell'acqua: quando l'acqua attraversa il rubinetto per scendere nel bicchiere o nella pentola ha un effetto lavaggio sul piombo. La rubinetteria è un settore trainante per l'Italia: 6.203 mil € la produzione 2001, con 2.542 mil di € di esportazioni, 14.734 addetti e investimenti in corso per circa 200 mil €. Il 12,3% delle aziende italiane nel settore rubinetti ha meno di un anno di vita. Il 53% ha più di 11 anni di vita. Questo dato, su fonte Anima, evidenzia che le aziende continuano a nascere anche grazie alla mobilità del personale tipica dei distretti industriali italiani. Le aziende italiane rappresentano il 25% della produzione europea del settore, seconde soltanto alle aziende tedesche che rappresentano il 43%. "I dati suddetti osserva Paolo Marenco, amministratore delegato di Ruvaris - confermano la necessità per l'industria italiana di mantenere un elevato tasso di innovazione del prodotto, sia per contrastare la capacità di investimento in ricerca di grandi multinazionali del mondo occidentale, che per vincere la concorrenza a basso prezzo dei produttori emergenti di Paesi in forte sviluppo, quale la Cina". "Mentre l'innovazione del design, autentico punto di forza del prodotto italiano anche nel settore della rubinetteria sanitaria, - continua Marenco - è raggiungibile dalle singole aziende attraverso la propria originale creatività, l'innovazione di prodotto richiede investimenti in ricerca e sviluppo che possono essere effettuati più facilmente da diversi produttori in modo condiviso, riducendo i costi relativi." "Il caso Ruvaris rappresenta una risposta in tal senso nata dai distretti lombardi e piemontesi per affrontare i problemi connessi all'innovazione del materiale ottone. "Sono già diversi i produttori che stanno preparando il lancio del Rubinetto Verde(r) anche in Italia. Nei prossimi mesi - conclude Marenco - dai segnali di forte accettazione provenienti dai consumatori, c'è da attendersi una corsa dei produttori verso questo prodotto ecologico." L'industria italiana è leader nella produzione di rubinetti e valvole in ottone per acqua potabile in Europa con 1110 aziende (fonte Cerved) concentrate nelle Provincie di Brescia, Novara e Vercelli, ma con presenze di qualità anche in Toscana e in Emilia Romagna. E' da questa posizione di leadership che l'industria produttrice, rappresentata da sei Aziende tra le più innovative, ha deciso di allearsi per studiare e risolvere il problema del piombo nell'acqua potabile, anticipando vincoli normativi che imporranno ai produttori di rubinetterie europei e non, in un futuro ormai prossimo, sistemi che rendano l'acqua potabile esente da piombo, vincoli per altro già presenti in Stati Uniti, Canada e Australia. Ruvaris costituita nel 1998, ha prodotto e perfezionato in soli 2 anni una tecnologia, denominata Ruveco, brevettata negli Stati Uniti ed in Europa di "lavaggio del rubinetto finito prima della vendita" che limita allo stesso il rilascio nell'acqua potabile di un livello di piombo assolutamente in linea con quanto richiesto dall'Oms e dalle norme americane già dall'inizio del suo utilizzo. E' una tecnologia che, quando sarà applicata diffusamente dall'industria italiana, le permetterà di mantenere la leadership, e al nostro paese di essere esempio di sensibilità su un problema centrale quale quello della qualità dell'acqua per consumo umano. Una sensibilizzazione del cittadino sulla possibilità di utilizzare rubinetti e valvole verdi, già venduti in Usa, Canada e Australia, spingerà l'industria ad adeguare il proprio prodotto a quanto consigliato per la salute dall'Oms, conferendo un plus "ecologico" al prodotto stesso, senza aspettare che siano le Norme ad imporlo per legge anche in Europa. Infolink:
www.ruvaris.it

IL MONDO IN MANO AI GIOVANI CON INTERCULTURA RIAPRONO LE ISCRIZIONI AL CONCORSO PER I PROGRAMMI INTERCULTURA 2003. PRIMA DATA DI SCADENZA 10 NOVEMBRE.
Milano, 19 settembre 2002 - Riaprono le iscrizioni ai programmi di Intercultura, l'associazione che dal 1946 promuove scambi interculturali tra studenti di tutto il mondo e che, superando le diffidenze suscitate dal ricordo dell'11 settembre 2001, registra dati da record per il 2002 e si prepara a confermare il valore della sua attività per il 2003. 672, 382, 230, 3: ecco alcuni numeri di Intercultura 2002. 672 sono i giovani che hanno deciso di trascorrere un periodo della loro vita all'estero, 382 per un intero anno, 230 negli Stati Uniti e 3, per la prima volta, in Cina. Le destinazioni che Intercultura offre ai giovani italiani sono numerose: dallo storico sodalizio di scambi con i paesi nord americani e europei a nuove interessanti e stimolanti proposte in paesi come Russia, Sud Africa, Honduras, Argentina, Hong Kong e da quest'anno la Cina. Il valore dell'esperienza è però lo stesso: il confronto con stili di vita e di pensiero diversi insegna a non giudicare senza conoscere, ad aprirsi alla ricchezza di questa diversità per diventare non solo adulti ma donne e uomini coscienti, sensibili, tolleranti, in grado di contribuire alla realizzazione di un futuro di pace. Questa è la mission cui da sempre lavora Intercultura. In molti credono in questo tipo di esperienza: genitori, insegnanti, aziende che offrono ogni anno borse di studio e i giovani che per primi ne hanno compreso e condiviso il valore e l'importanza per la propria crescita personale e per costruire le basi per il proprio futuro professionale. Anche il rettore dell'Università Bocconi, Carlo Secchi, ex studente Intercultura nel 1960/61, oggi ne riconosce l'immutato valore: "Occorre saper comprendere nuove realtà e cogliere le opportunità di cui è ricca... oggi sembrano ancor più di fondamentale importanza per la formazione dei giovani esperienze come quelle promosse da Intercultura." Il 10 Novembre è il termine per candidarsi al concorso Intercultura e per ottenere una borsa di studio offerta da aziende o dall'associazione stessa. Intercultura infatti offre da sempre borse di studio che variano secondo la fascia di reddito di appartenenza, dando così a tutti i giovani la possibililità di partire. Gli studenti nati tra il 1° gennaio 1986 e il 30 giugno 1988 possono iscriversi tramite il sito, compilando l'apposito form, o inviando, presso la sede centrale di Intercultura a Colle Val D'Elsa, il modulo cartaceo disponibile presso le segreterie delle scuole superiori e gli uffici informagiovani. E' importante ricordare che il periodo di soggiorno all'estero non comporta la perdita dell'anno scolastico poiché lo studente insieme al proprio corpo docente definisce le modalità di recupero e di rinserimento. Intecultura assiste i borsisti prima, durante e dopo l'esperienza interculturale, preparandoli con incontri orientativi, seguendoli durante il soggiorno con l'aiuto di assistenti con una personale esperienza con l'associazione e con giornate volte ad agevolare il loro rinserimento al loro rientro. Per informazioni: AFS Intercultura, Via Gracco del Secco, 100 - 53034 Colle di Val D'Elsa - SI Tel. 0577-900011 Fax 0577-920948 e-mail
segreteria@intercultura.it

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