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CANCRO, ENDEMIE, MEDICINA MOLECOLARE, MA SOPRATTUTTO INTERNET

Rimini, 19 settembre 2002 - Una ricerca inedita dell'Istituto Superiore di Sanità sulla relazione fumo/cancro, la denuncia di una pericolosa endemia ignorata dal mondo sanitario benché assai diffusa in Italia e soprattutto nel nord Italia, gli eccezionali progressi della medicina molecolare, le anemie portate dalla società multietnica, le nuove possibilità per il rapporto laboratorio-paziente offerte da Internet. Riuniti a Rimini per la seconda volta in di tre anni, gli oltre 2000 specialisti di Medicina di Laboratorio italiani affrontano da ieri una serie di formidabili problemi al convegno Medlab 2002 (17 - 20 settembre) organizzato dall'Associazione Microbiologi Clinici (Amcli) e dalla Società di Biochimica Clinica e di Biologia Molecolare Clinica (Sibioc) che celebrano, nella circostanza, rispettivamente il 31° e il 34° congresso. Ma presentando oggi alla stampa il programma del congresso, i vertici delle due associazioni hanno approfittato della presenza del Sottosegretario alla Salute Cesare Cursi per insistere sulle straordinarie prestazioni ormai consentite ai laboratori dall'elettronica e dalle reti telematiche e per chiedere la modifica della legge che impone una firma manuale di tutti i risultati delle analisi. "Occorre adeguare la norma al progresso tecnico", ha spiegato il presidente di Sibioc, il professor Massimo Tocchini dell'Azienda Ospedaliera Umberto 1 di Ancona, "Ormai sono i processi stessi del laboratorio che garantiscono la sicurezza delle analisi.La firma potrebbe rappresentare ormai una perdita di tempo in un contesto in cui la rapidità di trasmissione dei dati può migliorare il trattamento del paziente critico". "Del resto, soprattutto nei Paesi più avanzati l'organizzazione sanitaria è sempre più influenzata dalla rivoluzione digitale e dall'utilizzo di Internet", ha aggiunto il presidente del congresso Sibioc, il professor Pierangelo Bonini, direttore del Dipartimento di Medicina di Laboratorio dell'Istituto scientifico San Raffaele, "E si avvicina dunque il giorno in cui anche in Italia sarà routine per i nostri laboratori collegarsi con pazienti e medici curanti. Un rapporto praticamente impossibile se le analisi dovessero essere tutte firmate con la penna". Il professor Bruce Friedman dell'Università del Michigan ha peraltro presentato oggi a Medlab una relazione sui progressi della sanità telematica negli Stati Uniti. E il pre-requisito delle molte innovazioni organizzative citate è in effetti la de-burocratizzazione delle procedure. Il presidente di Amcli, il professor Enrico Magliano, direttore del Laboratorio di Microbiologia dell'ospedale Niguarda di Milano, ha invece sottolineato uno dei problemi più emergenti che riguardano l'intera sanità pubblica, ovvero la presenza sempre più inquietante di infezioni rare e inedite in Italia legate all'immigrazione (tubercolosi atipiche, parassitosi intestinali, malattie a trasmissione sessuale e nuovi genotipi di epatite). Magliano ha inoltre presentato il progetto telematico di educazione continua (lezioni a distanza con un tutor) realizzato dall'Amcli a favore degli operatori geograficamente svantaggiati. "L'obiettivo, "ha detto il professore, "è di seguire le indicazioni della nuova legge che prevede per tutti gli operatori l'obbligo di effettuare un aggiornamento ogni anno, controllato con acquisizione di crediti formativi certificati dal ministero della Salute". E in caso di guerra con Saddam e di Italia sotto l'attacco di armi batteriologice? "I microbiologi clinici italiani", ha spiegato Magliano, "sono inseriti in una rete di sorveglianza per la diagnostica rapida coordinata dall'Istituto superiore di sanità attraverso protocolli scritti e approvati dall'Istituto Superiore di Sanità e dall'Amcli. Questi protocolli prevedono un intervento diagnostico rapidissimo con una qualificazione dei vari livelli di laboratorio. In particolare ci riferiamo a peste, carbonchio, tularemia, vaiolo". A questo proposito il sottosegretario Cursi ha ricordato anche la rete di laboratori batteriologici predisposta dal ministero della Salute destinata ora a infittirsi con l'iniziativa dell'Istituto Superiore di Sanità. Cursi ha inoltre individuato come serio problema sanitario le malattie correlate all'immigrazione. "Ma il problema oggi più importante", ha concluso, "è quello degli anziani. In Italia il 25% della popolazione ha oltre 65 anni e ciò ci pone di fronte a una situazione quanto mai complicata per assicurare a questa massa crescente di persone le cure e l'assistenza necessarie".

COSÌ LA SANITÀ ITALIANA AFFRONTA LA RIVOLUZIONE DIGITALE E INTANTO LO SPECIALISTA FRIEDMAN SPIEGA A MEDLAB I PROGRESSI DEL MODELLO AMERICANO
Rimini, 19 settembre 200 2- L'ultimo caso è della settimana scorsa. Cento medici generici di Firenze si sono riuniti in cooperativa per dialogare via computer con gli specialisti dell'ospedale di Careggi, un'iniziativa destinata a essere presto allargata agli 800 medici di famiglia del comprensorio con l'obiettivo di scambiare informazioni in tempo reale con le cliniche e i laboratori. Iniziative analoghe sono state avviate a Milano e Roma e un po' in tutta Italia. L'attività sanitaria, e più specificamente quella del laboratorio clinico, sta facendo i conti con la rivoluzione digitale. Non siamo ancora al dialogo diretto via web tra paziente e laboratorio, ma non ne siamo neppure lontani. Negli Stati Uniti questo estremo modello organizzativo è invece già in fase di avanzata sperimentazione. E intervenendo oggi al congresso Medlab 2002, in corso fino a venerdì al Palacongressi di Rimini, il professor Bruce A. Friedman, docente di patologia alla Medical School dell'Università del Michigan, ha tracciato il quadro avveniristico di una medicina più a misura di paziente grazie all'elettronica e ai progressi delle reti telematiche. La medicina di domani (e anche di oggi) sarà in effetti sempre più caratterizzata da una accessibilità facile e da una comunicazione in tempo reale tra chi fornisce il servizio medico e l'utente finale. Nel caso della Medicina di Laboratorio, nella realtà dei Paesi più avanzati sotto il profilo della Rete vi è un sempre più intenso uso di Internet da parte dei medici curanti per prescrizioni di analisi ai loro pazienti, ritiro dei risultati e anche guide di scelta delle analisi e guide interpretative. Anche il paziente sta cambiando le proprie abitudini e, sulla scorta di una cultura divulgativa medica sempre più diffusa ha accesso sempre più facile all'informazione sanitaria ed è spesso portato a rivolgersi al medico curante (medico di base/medico specialista) in termini interlocutori sempre più critici: perché non mi fa questa analisi? Qual è statisticamente la mia prognosi? Perché non mi prescrive il farmaco X o l'esame Y? La Medicina di Laboratorio evidentemente gioca un ruolo molto importante in questo campo anche in termini di Medicina Preventiva (diagnosi di malattia prima dell'esordio clinico) e di Medicina Predittiva (diagnosi di rischio di malattia basata soprattutto sul progresso della Genetica). "In Italia", spiega il presidente del congresso SIBioC, il professor Pierangelo Bonini, direttore a Milano del Dipartimento di Medicina di Laboratorio dell'Istituto scientifico San Raffaele e docente di biochimica clinica alla Statale di Milano e all'Università Vita e salute del San Raffaele, "la cultura della Rete e della rivoluzione digitale è certamente meno estesa che negli Stati Uniti. Cominciano però a esserci anche nel nostro Paese esperienze concrete di comunicazione sempre più intensa via Internet tra il laboratorio clinico, il medico curante e il paziente. Tutto ciò aiuterà a selezionare meglio le richieste di analisi e a orientare in modo più proficuo le scelte di politica sanitaria. Per questo motivo la relazione di Friedman rappresenta un momento di confronto tra la realtà di un Paese molto sviluppato sotto l'aspetto tecnologico e un Paese, come il nostro, forse più attento ai bisogni sanitari, ma meno Internet-oriented".

I NUMERI DELLA PANCREATITE CRONICA IN ITALIA PRESENTATI I DATI DELLA PRIMA INDAGINE ITALIANA: UN TERZO DEI PAZIENTI SONO DONNE, ALCOL E FUMO SOLO DELLE CONCAUSE. LA PREDISPOSIZIONE GENETICA UNA POSSIBILE RISPOSTA ALLA MALATTIA
Milano, 19 settembre 2002 - La pancreatite cronica cambia volto: non più una malattia "al maschile"; alcol e fumo solo delle concause; il patrimonio genetico dei pazienti una strada da percorrere per capire i meccanismi della malattia. Lo rivela lo studio Pancroinf-Aisp, il primo progetto di raccolta dati sulla pancreatite cronica realizzato in territorio nazionale con il sostegno di Solvay Pharma. Lo studio, unico nel suo genere nell'ambito delle malattie del pancreas, si è avvalso di un sistema computerizzato con l'obiettivo di raccogliere e valutare le informazioni in maniera sistematica. 1 dati, presentati oggi, alla vigilia del XXVI Congresso Nazionale dell'Associazione Italiana Studio Pancreas (Aisp) che si tiene a Roma dal 19 al 21 settembre 2002, sono il risultato di un'analisi dettagliata di una patologia difficile quanto poco conosciuta. "Il progetto Pancroinf - afferma Giorgio Cavallini, Direttore della Cattedra di Gastroenterologia dell'Università di Verona e coordinatore del progetto - ha arruolato ben 383 pazienti in 20 centri ospedalieri e universitari distribuiti in tutta Italia al fine di definire per la prima volta gli aspetti epidemiologici, diagnostici, clinici e terapeutici della pancreatite cronica, una grave malattia degenerativa del pancreas di cui sino ad ora non esistevano dati a livello nazionale". In letteratura si indicano da 20-30 nuovi casi per 100.000 abitanti all'anno. In Italia si calcola che ogni anno circa 15.000 nuovi pazienti vengono colpiti da pancreatite cronica. La prevalenza è stimata intorno ai 200.000 casi. 1 risultati dello studio mettono in evidenza che è cambiato il rapporto tra il numero degli uomini e delle donne colpiti da questa patologia. Mentre nel passato era di 3 a 1 oggi è di 2 a I. Il suo esordio avviene per oltre la metà dei casi tra i 30 e i 60 anni, con un picco di incidenza tra i 40 e i 50 anni per gli uomini e tra i 20 e i 30 anni per le donne. Contrariamente al passato il ruolo dell'alcol e del fumo è risultato molto più limitato. Infatti, solo il 33% degli uomini colpiti da patologia dichiarano di consumare quotidianamente più di un litro di vino e solo il 23% di fumare più di 20 sigarette al giorno; le donne si dichiarano astemie per il 70% e non fumatrici per il 60%. Tra i fattori eziologici associati alla malattia sono stati frequentemente riscontrati una patologia ostruttiva della papilla di Vater secondaria a patologia biliare (33%), distrofia cistica della parete duodenale (7%), l'auto-immunità (6%) e cause ereditarie (5%). Nel 23% dei pazienti non è stato possibile riconoscere nessun fattore eziologico associato alla malattia. "Una sistematica classificazione dei pazienti - precisa Cavallini - ci ha permesso di capire come nell'ambito di questa complessa e oscura malattia rientrino fattori eterogenei. Nei pazienti arruolati con Pancroinf esistono, per esempio, sostanziali differenze tra i due sessi, sia per ciò che riguarda l'età d'esordio, molto precoce nelle donne, sia per ciò che concerne i comportamenti a rischio come l'assunzíone di alcol e fumo. Se, infatti, gli uomini colpiti dalla pancreatite fanno comunque maggior consumo di alcol e sigarette, le donne sono in prevalenza astemie e non fumatrici. Ciò significa che alcol e fumo da sempre indicati come cause primarie della pancreatite cronica sono da considerarsi solo come cofattori e potrebbero avere un impatto diverso a seconda del sesso del paziente." Che cosa genera allora la pancreatite cronica? 'T ruolo della predisposizione genetica nello sviluppo del danno al pancreas - afferma Calogero Surrenti, Presidente della Società Italiana di Gastroenterologia - è senza dubbio una fra le più importanti acquisizioni della pancreatologia negli ultimi anni. L'identificazione di una mappa genetica è la chiave che favorirà la selezione dei soggetti a rischio di malattia e ciò che permetterà di intervenire efficacemente in modo preventivo. In questo senso andranno gli sforzi della gastroenterologia sforzi nel prossimo futuro". "Allo scopo di studiare le mutazioni genetiche che potrebbero essere responsabili della pancreatite cronica - conclude Valerio Di Carlo, Direttore della Cattedra di Chirurgia Generale, Università Vita Salute, S. Raffaele di Milano - è stato messo a punto un protocollo di studio che valuterà nei futuri pazienti arruolati con Pancroinf la mutazione di 4 geni coinvolti nella patogenesi della pancreatite cronica". Lo studio Pancroínf-Aisp è stato realizzato con il contributo di Solvay Pharma, azienda leader nella produzione di enzimi pancreatici, terapia d'elezione per pazienti con insufficienza pancreatica.

RISULTATI E PROSPETTIVE DELLO STUDIO ITALIANO SULLA PANCREATITE CRONICA
Milano, 19 settembre 2002 - Lo Studio PanCroInf` può essere considerato a tutti gli effetti uno studio assolutamente unico e originale nel suo genere essendo la prima analisi dettagliata e informatizzata di una patologia difficile quanto poco conosciuta. PanCroInf, partito nel 2001, ha coinvolto 20 centri ospedalieri distribuiti su tutto il territorio nazionale. Sono stati arruolati complessivamente 491 pazienti di cui sono stati valutati 383 casi, correttamente compilati. 1 risultati, anche se ancora preliminari, sono di estremo interesse in quanto, mancando in letteratura dati rappresentativi della realtà italiana della malattia, sono una prima fotografia della pancreatite cronica in Italia. Epidemiologia - Dei 383 pazienti arruolati, il 69% era costituito da uomini. L'età media dei pazienti alla nostra osservazione è stato di 54.1 ± 14.7 anni. La durata media di malattia è stata di circa dieci anni, risultando pertanto l'età media all'insorgenza del primo episodio di pancreatite di 45 ± 14.1 anni. Tuttavia, un dato interessante viene anche dall'universo femminile. Il 31% dei pazienti arruolati, infatti, è costituito da donne. Questo dato può considerarsi significativo in quanto la pancreatite cronica è sempre stata considerata una patologia al "maschile". E' un dato ancora più interessante se si considera che l'età d'esordio di questa patologia tra le donne è più bassa rispetto a quella degli uomini. Se infatti negli uomini la malattia si manifesta tra i 30 e i 59 anni, con un picco di insorgenza tra i 41 e i 50, nelle donne si manifesta tra i 26 e i 61 anni (l'età media è 43,9 ± 17.3), con un picco di insorgenza tra i 21 e i 30 anni (più di un quarto del campione considerato). Sintomatologia - Lo studio ha fornito inoltre ulteriori informazioni sulla sintomatologia. Infatti, oltre alla classica comparsa del dolore di tipo pancreatico, che si manifesta nel 57% dei casi, si è reso noto che la dispepsia (ovvero la difficoltà di digestione) nel 32% e il dimagramento nel 29% possono risultare campanelli di allarme che non devono essere trascurati quando si valutano i pazienti. Ai sintomi già elencati si aggiungono le alterazioni dell'alvo (26%), la comparsa di diabete (10%) ed ittero (9%). Cause - Per ciò che concerne le cause, la pancreatite cronica sembrerebbe caratterizzarsi per un'eterogeneità di fattori in grado di determinarla, anche se l'abuso di alcol e fumo continuano ad avere un ruolo di accelerazione del processo infiammatorio del pancreas. Tuttavia, anche per ciò che concerne questo argomento, alcol e fumo, esistono significative differenze tra uomini e donne. Infatti, mentre gli uomini colpiti dalla patologia, solo per un 20% dichiarano di non consumare alcol e di non fumare, le donne colpite da pancreatite cronica dichiarano di essere astemie circa nel 70% dei casi e non fumatrici (60%) Fattori Eziologici - Tra i fattori eziologici associati alla pancreatite cronica, sono stati più frequentemente riscontrati, oltre all'alcolico (33% dei pazienti), una patologia ostruttiva della papilla di Vater secondaria a patologia biliare (33%), mentre meno frequentemente sono state riconosciute quali cause di malattia la distrofia cistica della parete duodenale (7%), l'autoimmunità (6%) e le cause ereditarie (5%). Quest'ultimo dato ci spinge a credere che, se sottoposto ad un sistematico monitoraggio, potrebbe rivelare risvolti interessanti. Nel 23% dei pazienti non è stato possibile riconoscere alcun fattore eziologico associato alla malattia. La patologia più frequentemente riscontrata nei pazienti affetti da pancreatite cronica èstata la litiasi biliare (32% dei casi) e più di un terzo dei pazienti (38%) è stato sottoposto a colecistectomia. Insufficienza esocrina (maldigestione) è stata evidenziata nel 22% dei pazienti mentre quella endocrina (diabete) nel 28%. Calcificazioni pancreatiche, segno peculiare di pancreatite cronica, sono state documentate nella metà dei pazienti (50%). Si è ricorsi a chirurgia pancreatica nel 32% dei pazienti, mentre una larga parte dei pazienti (41%) è stata sottoposta a terapia endoscopica (sfinterotomia biliare e/o pancreatica). Nell'8% dei pazienti è stata diagnosticata la presenza di "pancreas divisum", una malformazione anatomica rara nella popolazione generale, che probabilmente rappresenta la causa di malattia. Mutazioni genetiche - Recentemente sono state segnalate alcune mutazioni genetiche che potrebbero essere responsabili della pancreatite cronica, tra le quali una mutazione minore del gene della fibrosi cistica che è quella più frequentemente osservata. Allo scopo di studiare queste mutazioni e valutare la loro reale incidenza nei pazienti affetti da pancreatite cronica, grazie al progetto PanCroInf è stato messo a punto un protocollo di studio che valuterà nei futuri pazienti arruolati nello studio la presenza di mutazioni sui 4 geni coinvolti nella patogenesi della pancreatite cronica (gene della fibrosi cistica, del tripsinogeno cationico, dell'inibitore pancreatico secretorio della tripsina e della citocheratina 8). Conclusioni - Alla luce dei dati raccolti grazie al progetto PanCroInf possiamo affermare che la pancreatite cronica è una patologia che colpisce sia uomini che donne anche se con sostanziali differenze per ciò che attiene all'età di esordio della malattia e per ciò che riguarda i comportamenti (consumo di alcol e fumo). La sintomatologia dolorosa non è l'unica caratteristica clinica della pancreatite cronica. Una diagnosi più accurata si rende quindi necessaria anche quando il paziente non presenta il classico dolore pancreatico ma solo dimagrimento e dispepsia. E' stato ridimensionato inoltre il peso che l'abuso alcolico e il tabagismo hanno sempre avuto nell'eziologia della malattia ed è stata individuata una predisposizione genetica individuale che potrà essere un elemento fondamentale per l'individuazione dei soggetti più a rischio e per determinare una strategia di prevenzione.

PROGETTO PANCROINF-AISP: IL PERCHÉ DI UN PROGETTO INFORMATIZZATO
Milano, 19 settembre 2002 - La pancreatite cronica è un processo infiammatorio cronico del pancreas a carattere evolutivo che progressivamente distrugge la ghiandola, determinando un'insufficienza di produzione di enzimi digestivi, con comparsa di maldigestione, e di insulina, con comparsa di diabete che necessita della somministrazione di insulina. Negli ultimi anni si sono scoperte alcune forme di pancreatite cronica, prime fra tutte quelle secondarie ad alterazioni geniche, ma anche quelle di tipo auto-immunitario, di tipo ostruttivo, associate ad alcol etc., che hanno reso necessaria l'esecuzione di studi clinici, miranti ad una migliore conoscenza clinica delle differenti forme di malattia. L'attuazione di studi epidemiologici di questo tipo è molto difficile per numerosi motivi, innanzitutto per l'investimento economico necessario, ma anche perché richiede una perfetta organizzazione tra i centri partecipanti oltre che parecchio tempo da dedicarvi. Anche l'aspetto scientifico tuttavia non è di secondaria importanza, dal momento che ènecessaria una corretta classificazione della malattia, un'attenta valutazione clinica, l'esecuzione di indagini strumentali e studi genetici appropriati, un follow-up di lunga durata, sufficientemente lungo da permettere lo studio dell'evoluzione della malattia e la comparsa delle complicanze tardive, in primis l'adenocarcinoma pancreatico. Tenendo conto di tutti questi aspetti, è nato il progetto nazionale denominato PanCroInfAisp, patrocinato dalla Associazione Italiana per lo Studio del Pancreas (Aisp) e con il sostegno di Solvay Pharma, che ha lo scopo di evidenziare le caratteristiche epidemiologiche, cliniche, radiologiche della pancreatite cronica e di valutare la tipologia di trattamento (medico, chirurgico od endoscopico) in Italia. Hanno aderito a questo studio inizialmente (nel 2001) 9 centri, a cui si sono aggiunti dall'inizio di quest'anno altri 11 centri, distribuiti su tutto il territorio nazionale. Sono stati arruolati circa 400 pazienti e si prevede di arruolarne circa 1000 entro due anni. 1 dati relativi a questi primi pazienti verranno presentati al prossimo Congresso Italiano dell'Associazione Italiana per lo Studio del Pancreas, che si terrà a Roma il 19.9.2002. 1 risultati di questo studio, unico nel suo genere, potranno mettere in luce gli aspetti ancora oscuri di una malattia tuttora di difficile inquadramento nosografico e con molteplici opzioni terapeutiche, ancora non ben codificate.

IRRITAZIONI CUTANEE: L'OTTIMO RIMEDIO DI EUCERIN
Milano 19 settembre 2002 - E' tipico dei soggetti con pelle sensibile avvertire una fastidiosa sensazione di bruciore, pizzicore o prurito cutaneo, soprattutto localizzato al volto, che spesso appare arrossato. Infatti la pelle chiara, di fototipo I o 2, porta facilmente alla dermatite. Questa sgradevole sensazione emerge in seguito a stimoli di varia natura, per lo più ambientali come il freddo il caldo, oppure il contatto con lana o tessuti ruvidi. Più frequentemente, però insorge in seguito all'applicazione di prodotti cosmetici o detergenti come creme, saponi ecc. Statisticamente, i soggetti più colpiti sono di sesso femminile. Per trattare efficacemente la pelle sensibile, la Ricerca Dermocosmetica Eucerin ha messo a punto una specifica Linea di prodotti, Eucerin Viso Pelle Sensibile, che risponde in modo valido all'esigenza della pelle sensibile. Normalmente, in Occidente l'incidenza della pelle sensibile è circa del 10%, mentre nei Paesi asiatici, specialmente in Giappone, arriva al 20-30% delle donne. Questo si può spiegare con il fatto che le donne hanno una maggior cura del proprio volto rispetto ai soggetti maschi, e utilizzano un numero maggiore di prodotti specifici. La sensibilità cutanea, inoltre, è maggiormente presente nei Paesi più industrializzati rispetto a quelli del Terzo Mondo. Nell'esperienza clinica, si evidenzia che la sensibilità cutanea non dà un riscontro visibile o un segno clinico evidente, ma è una sensazione soggettiva e non facilmente dimostrabile. Fino a qualche tempo fa, questi soggetti venivano scarsamente considerati dalla classe medica e definiti come ipocondriaci. Gran parte dei soggetti con pelle sensibile presentano alterazioni della barriera cutanea, altri invece devono soltanto imparare a scegliere i prodotti specifici per la propria pelle. In Italia l'incidenza delle dermatiti allergiche da contatto (Dac) da cosmetici arriva al 20% di tutte le dermopatie allergiche da contatto. La DAt da cosmetici è causata soprattutto da profumi, conservanti ed eccipienti. i pazienti con cute sensibile possono anche andare incontro a sensibilizzazione allergica, peggiorandone in tal modo la prognosi. E' quindi importante l'utilizzo di cosmetici opportunamente formulati. Normalmente si usano idratanti o sostituti del film idrolipidico cutaneo) detergenti specifici e prodotti emollienti. Per i soggetti con sensibilità cutanea la Ricerca Dermocosmetida Eucerin ha messo a punto la nuova linea Eucerin Viso Pelle Sensibile (di pulizia, idratazione, nutrizione e antirughe), caratterizzata da formulazioni specifiche e ad elevata tollerabilità. La formulazione è a base di idroalanina, Ceramide 3, Biotina, Coenzima Q10 e Proreti no lo.

IOME: INCONTRO CON I DOCENTI E PRESENTAZIONE DEI CORSI
Milano, 19 settembre 2002 - Sabato 21 settembre 2002 alle ore 10.00 I.O.M.E. (Istituto Orientale di Medicina Energetica - www.iomeitalia.org  presenterà a Milano, in Via Copernico 9, le attività didattiche per l'anno 2002-2003. I.O.M.E. ,associazione culturale per la diffusione della conoscenza dell'antico massaggio cinese TuiNa e più in generale di ogni forma di medicina naturale, ha tra i propri obiettivi primari la valorizzazione dal punto di vista tecnico, culturale e deontologico della professionalità dell'operatore TuiNa e la tutela degli interessi fondamentali dell'utente. La scuola definisce un iter formativo per tutti gli operatori veramente qualificante e instaura e favorisce la massima interazione tra medici occidentali, medici agopuntori e terapisti manuali creando un'ampia sinergia tra tutti gli operatori di tecniche manuali anche di natura diversa. IOME propone Corsi triennali per Operatore di TuiNa con master clinico al quarto anno, rivolti non solo a chi già pratica nel settore, ma anche a tutti coloro che desiderano avvicinarsi al mondo della medicina tradizionale cinese: i corsi sono rivolti ad operatori sanitari e non (massofisioterapisti, infermieri, operatori shiatsu, medici, naturopati ecc.). Nell'incontro di sabato 21 settembre verranno presentati anche i nuovi corsi monotematici che quest'anno verteranno sui seguenti argomenti: TuiNa, MTC e cellulite - Simbolismo del corpo - Martelletto della salute - Fitoterapia e oli essenziali - Meridiani curiosi e visceri straordinari - Dietetica cinese - Training autogeno - QiGong: energia e armonia - Il cinese medico, corso introduttivo - I Ching. L'incontro di sabato 21 settembre è aperto a tutti e la partecipazione è gratuita.

IL 42° SALONE NAUTICO INTERNAZIONALE A GENOVA DAL 5 AL 13 OTTOBRE + 18,5% PER L'INDUSTRIA NAUTICA ITALIANA NEL 2001, CLIMA DI ATTESA PER IL 2002 IN CRESCITA L'ESPOSIZIONE IN ACQUA, I SERVIZI PER IL TURISMO NAUTICO E L'AMBIENTE COMPLETANO L'OFFERTA PER I VISITATORI
Milano, 19 settembre 2002 - Con l'anticipo di una settimana rispetto alle tradizionali date il 42° Salone Nautico Internazionale si svolgerà a Genova da sabato 5 a domenica 13 ottobre. La manifestazione, organizzata da Fiera di Genova e Ucina - l'associazione nazionale di categoria dell'industria nautica da diporto - è stata presentata stamattina a Milano dal commissario della Fiera di Genova Giancarlo Strada, dal Presidente di Ucina Paolo Vitelli e da Roberto Urbani e Lorenzo Pollicardo, rispettivamente Segretari Generali di Fiera e Ucina. Al termine della presentazione ufficiale sono intervenuti l'Assessore alla Mobilità e Traffico del Comune di Genova Arcangelo Merella e il Direttore della sede ligure della Rai Victor Balestreri. Il Salone è oggi una tra le più qualificate e apprezzate manifestazioni nel panorama internazionale. E' una rassegna completa che parte dai super yacht - segmento di mercato dove l'Italia detiene la leadership mondiale da oltre 3 anni - e dalle imbarcazioni a motore medie e piccole e arriva, passando da barche a vela, gommoni, gozzi e pilotine agli accessori, ai motori e alle strumentazioni con un corredo fatto di attrezzature per la pesca, abbigliamento, accessori, strumentazioni e servizi. I numeri, per quanto risulta ai primi di settembre, sono sostanziosi: più di 1470 espositori con partecipazioni estere da più di 35 Paesi, più di 1900 imbarcazioni con un sensibile aumento di quelle ormeggiate nelle due Marine e nelle darsene a sfiorare le circa 180 unità. Il tutto su una superficie espositiva di 280mila mq che si sviluppa su quattro padiglioni di cui tre multipiano, ampie aree all'aperto, due Marine e la nuova tensostruttura. La novità strutturale di quest'anno è infatti "Piazza del Mare", una tensostruttura da 9mila metri quadrati di superficie - la più grande mai realizzata in Italia - affacciata su Marina Uno. Si presenta con un profilo alare che si abbassa sul mare e durante il Salone Nautico ospiterà imbarcazioni a motore sopra i 10 metri dei più prestigiosi cantieri italiani e stranieri. L'industria italiana, che ha consolidato la posizione di primo produttore europeo e secondo nel mondo dopo gli Stati Uniti, nel 2001 ha fatto registrare un incremento medio del valore della produzione del 18,5% sintetizzabile con il valore di contributo al Pil diretto che sfiora i 1.800 milioni di Euro. Per quanto riguarda la produzione delle imbarcazioni da diporto nel 2001 si è raggiunto il valore di 1.388 milioni di euro. Complessivamente l'export è cresciuto del 29%, raggiungendo i 1.087 milioni di Euro ed è positivo anche il dato dell'occupazione che raggiunge le 15mila unità. Dalla consapevolezza di essere un'industria forte ma ancora troppo sbilanciata verso l'export, nasce la necessità della valorizzazione del mercato interno che può offrire, grazie alla bellezza di oltre 8.000 km di coste, grandi possibilità di sviluppo. Per il 2002, dall'analisi del campione Ucina, si rileva che nei primi sei mesi è in atto un assestamento dei valori di crescita tali da far ritenere che il secondo semestre sarà quello che potrà definire la tendenza, per oggi stimabile tra il 5 e il 10%. In questo contesto congiunturale diventa oggi ancora più attuale l'esigenza espressa dall'Associazione di categoria di accelerare l'iter di approvazione della legge quadro, già definita in un disegno di legge sul quale Governo e maggioranza sono fortemente impegnati. Per quanto riguarda lo sviluppo del turismo nautico in Italia resta sempre da colmare il gap infrastrutturale di porti e approdi. I dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti parlano chiaro: su un totale di 94.759 posti barca esistenti nel nostro Paese solo 38.117 sono disponibili al Sud e nelle isole: il problema a volte non è tanto nella mancanza di strutture quanto nella loro incompletezza o scarsa utilizzazione. La possibilità di acquistare la barca in leasing usufruendo dell'applicazione di un'aliquota IVA ridotta in base alla lunghezza dell'imbarcazione e quindi del suo utilizzo al di fuori delle acque territoriali è il frutto dell'ultima grande novità normativa che pone l'Italia al passo con la nautica europea vincendo la concorrenza della proposta francese. Il Salone rappresenterà il banco di prova per questo strumento concreto di sviluppo per la nautica nel nostro Paese, al fine di interrompere l'esodo di immatricolazioni italiane e attrarne di nuove dall'estero. Il Salone si conferma sempre più una grande occasione per esporre novità, per quanto riguarda le imbarcazioni di nuova concezione risultano essere a oggi 350, ma non saranno meno quelle presenti negli altri settori. Ma il compito della manifestazione è anche di dare risalto e spessore ai servizi per i diportisti - settore dove Ucina intravede ottime possibilità di sviluppo per l'occupazione - e a due componenti essenziali affinché andar per mare entri veramente a far parte delle abitudini degli italiani: promozione del turismo nautico e rispetto dell'ambiente. La prima significativa novità riguarda la creazione a Mondoinvela - il settore interamente dedicato alla vela e alla promozione degli sport nautici - di una nuova "Piazzetta dei porti" che racchiuderà l'insieme di proposte per il turismo nautico sugli 8mila chilometri di coste italiane: dalle marine ai più affascinanti itinerari per pianificare una crociera in barca. La seconda novità è dedicata al fenomeno emergente del leasing: davanti al padiglione C saranno presenti nella "Leasing Arcade" i principali operatori del settore in Italia, offrendo al diportisti un'ampia gamma di possibilità. Saranno invece le aree marine protette le protagoniste della terza novità che, grazie alla partecipazione del Ministero dell'Ambiente, troveranno spazio nel piazzale d'ingresso di Levante e consentiranno di far conoscere questo grande patrimonio naturale costiero italiano e di ottenere preziose informazioni per la navigazione. Novità per i gommoni, che occuperanno tutto il padiglione D (dedicato in particolare alle versioni package: imbarcazione + motore), porzione del padiglione B1 e la ormai tradizionale Piazzetta davanti a Fieracongressi. Il settore dei pontili e dei carrelli - questi ultimi oggetto di un'attesa semplificazione normativa - sarà posizionato nelle adiacenti aree all'aperto sul lato mare del padiglione D, offrendo così ai visitatori la possibilità di effettuare un acquisto "chiavi in mano". Sempre il padiglione B1 segnerà il ritorno dell'accessoriato per la vela mentre si confermano le attrezzature per la pesca sportiva in galleria, e nel B2 una parte delle imbarcazioni a vela. Acquista sempre più peso la parte espositiva in acqua e per la prima volta saranno ormeggiate imbarcazioni su ogni lato di Marina Uno anche in corrispondenza della "Piazza del Mare" e in prossimità del ponte galleggiante. Inoltre sarà utilizzata per le piccole imbarcazioni la prima darsena di ponente sotto il Fieracongressi. In attesa del previsto ampliamento delle Marine, che farà del Salone di Genova il più grande del mondo, restano confermate le altre suddivisioni merceologiche e il sistema di percorsi circolari esterni basato sulla realizzazione dei due ponti in legno e del ponte galleggiante, che facilitano la visita della manifestazione e, con le passeggiate sopraelevate, ne esaltano le caratteristiche di panoramicità. Una particolare attenzione è stata dedicata a Mondoinvela che si presenterà in una veste totalmente rinnovata e troverà nel Teatro del Mare, scenograficamente allestito di fronte a Marina Due, il punto di aggregazione e di grande visibilità per tutte le iniziative legate agli sport nautici e in particolare quest'anno alla Louis Vuitton Cup che avrà inizio ad Auckland pochi giorni prima dell'inizio del Salone: dalle regate su maxi-schermo agli incontri con i campioni e i personaggi dello sport. Dallo studio realizzato nel Teatro del Mare, Raisport sarà infatti impegnata già a partire dal 27 settembre con il lancio da Genova della Louis Vuitton Cup in collegamento con Auckland, dal 30 settembre con le regate del primo "round robin", con due speciali "Salone" sabato 5 e sabato 12 ottobre e una striscia quotidiana di un'ora su Raisport satellite dal 7 all'11 ottobre. A completare il quadro la piscina ventilata del Punto Mare Giovani con un fitto calendario di eventi coordinati dalla Federazione Italiana Vela: dalle prove su Optimist, Equipe, Aloha e Windglider alla 5° edizione della regata "Modelvela" per barche a vela radiocomandate, a cui si aggiungono gli incontri con gli atleti della vela olimpica, dai grandi campioni ai volti nuovi, aspettando Atene 2004, le premiazioni delle regate d'altura Middle Sea Race, Roma per tutti e Giraglia con la presentazione del programma 2003, incontri con i circoli velici e un incontro sul ruolo della Fiv nella formazione dei componenti dei consorzi di Coppa America. Le iniziative della Federazione Italiana Canottaggio che coinvolgeranno ogni giorno studenti e giovani atleti diventeranno spettacolo sabato 12 con il Grand Prix di indoor rowing , quadrangolare tra Italia, Gran Bretagna, Germania e Danimarca. Come lo scorso anno Sail Academy, la prima scuola di vela a utilizzare imbarcazioni di classe Coppa America, sarà presente in Marina 2 con tre scafi: Moro di Venezia III, Kanza e Mighty Mary che saranno utilizzate per regate dimostrative . Il secondo sabato si svolgerà la quarta edizione della Maratona nautica del Salone di Genova, una grande festa della vela aperta a tutti organizzata in collaborazione con la Fiv, con premi per tutti i partecipanti offerti dagli espositori. La domenica conclusiva la sezione di Genova-Sestri della Lega Navale Italiana organizzerà la "Regata internazionale Salone Nautico" riservata alla categoria Optimist per ragazzi e ragazze tra i 9 e i 14 anni. Lo Yacht Club Italiano ospiterà dal 4 all'11 ottobre il campionato europeo della classe olimpica Star. L'evento, inserito nel calendario ufficiale del Salone Nautico Internazionale, vede, confermate ad oggi, la partecipazione di 93 equipaggi di assoluto livello mondiale in rappresentanza di 23 nazioni. Saranno infatti presenti i migliori esponenti europei della classe e campioni del calibro di Iain Percy (l'inglese vincitore del titolo iridato 2002 e , nel 2000 vincitore della medaglia d'oro alle Olimpiadi di Sidney nel 2000 con il Finn), lo statunitense Mark Reynolds (campione del mondo nel 1995 e nel 2000 e vincitore di tre medaglie olimpiche: l'argento a Seoul nel 1988, l'oro a Barcellona nel '92 e a Sidney nel 2000) e Peter Bromby delle Bermuda, sesto classificato al mondiale di quest'anno e quarto ai Giochi di Sidney. Le giornate di lunedì 7 e martedì 8 ottobre saranno dedicate in particolare agli operatori professionali nell'ambito di Tech Trade, il grande settore dedicato all'accessoriato e alla pesca nella prima e seconda galleria del padiglione S e nella prima galleria del padiglione B. Nel 2001 gli operatori accreditati sono stati 6mila, e l'attenzione riscontrata in questi mesi fanno prevedere un altro successo. In collaborazione con l'Ice - Istituto Italiano per il Commercio Estero - è stata organizzata una Missione di operatori stranieri per favorire i contatti con mercati di sicuro interesse quali: Nord America, Europa e bacino del Mediterraneo, Australia. Intenso il calendario dei dibattiti e degli incontri sulle più importanti tematiche di settore. Tra gli argomenti sul tappeto il progetto di sviluppo della portualità turistica nel Mezzogiorno, le modalità di utilizzo del leasing nautico, mentre le nuove normative in materia di emissioni gassose e sonore saranno illustrate in un contesto internazionale da esponenti della Commissione Europea. Ucina in collaborazione con il Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati presenteranno i risultati di una ricerca svolta da Abacus sull'atteggiamento dei diportisti nei confronti dell'ambiente. Il catalogo del Salone sarà in vendita nei punti informazione e negli info-point Ucina e potrà essere scaricato a partire dal 5 ottobre dai due siti Internet www.salonenautico-online.it e www.ucina.net La "Nautica in cifre", il volume che raccoglie i dati statistici dell'industria italiana e del mercato per l'anno 2001, sarà presentata presso l' Ucina Club alla stampa italiana sabato 5 ottobre alle ore 17 e alla stampa straniera domenica 6 ottobre alle 9.30 . Per la prima volta debutterà "Ucina.TV", un canale televisivo digitale dedicato ai produttori associati a Ucina visibile sul portale www.ucina.net  Il centro servizi del padiglione C è il punto di riferimento per visitatori e espositori: sportelli bancari, agenzie di viaggio, noleggio auto, sportello postale, centro fotocopie, fotografo. Presso la reception del portale di Levante saranno in funzione il guardaroba, l'edicola dei giornali, gli uffici della Polizia Municipale, e la biglietteria dell'Amt. Nel piazzale d'ingresso del quartiere fieristico la città di Genova, la Regione Liguria daranno il benvenuto ai visitatori del Salone. L'accogliente spazio multifunzionale offrirà informazioni pratiche per i turisti nello spazio "Genova Informa" coordinato dalla Camera di Commercio, una panoramica sui programmi e le iniziative in vista del 2004, anno in cui Genova sarà capitale europea della cultura e uno spaccato espositivo dedicato alle produzioni artigianali, alla pesca professionale e alle tecnologie ambientali liguri. Per una fruizione più semplice e comoda da parte del pubblico i punti ristorazione esterni sono stati distribuiti in tutte le principali aree e sono naturalmente confermati i bar, i self-service e i ristoranti all'interno dei padiglioni. Proprio in questi giorni il Comune di Genova e Genova Parcheggi stanno mettendo a punto un piano posteggi e trasporti per agevolare i visitatori del Salone. Saranno disponibili circa 6.500 posti auto, a una distanza percorribile facilmente a piedi, con mezzi di trasporto pubblico o in battello via mare. Oltre ai posteggi dei piazzali antistanti la Fiera, al nuovo parcheggio sopraelevato nell'area delle Riparazioni Navali, e i parcheggi del centro città, nei fine settimana corso Italia, Piazza Tommaseo e Acquasola, saranno in funzione Calata Gadda (zona Porto Antico), Ponte Parodi e San Benigno, adeguatamente collegati con linee bus e (o) i battelli di Alimar e Cooperativa Battellieri. Confermata la zona di sosta per i camper in viale Caviglia. L'Amt potenzierà le linee degli autobus che transitano in zona Fiera, istituirà la linea speciale (KC barrato) e in accordo con Genova Parcheggi consentirà di utilizzare il ticket di sosta come biglietto di viaggio per tre persone per raggiungere il Salone Nautico e ritornare al parcheggio. Implementate la segnaletica speciale Salone, la messaggistica variabile, gli infopark e i comunicati su traffico e situazione parcheggi su Radio Babboleo. I possessori di telefonini con tecnologia appropriata potranno collegarsi a wap.Genova.traffico.it o a www.genovatraffico.it  Un servizio navetta gratuito di otto pullman realizzato in collaborazione con la Camera di Commercio collegherà il quartiere fieristico con le stazioni ferroviarie di Principe e Brignole, l'aeroporto e i principali alberghi del centro città. Istituito anche un servizio speciale "shopping" sul circuito Fiera-via XX settembre-via Roma-via XXV aprile-Fiera. Il 6 ottobre sarà una domenica ecologica ricca di spettacoli e iniziativa, ma proprio per agevolare i visitatori del Salone la chiusura del traffico sarà limitata a via XX Settembre e sarà in funzione un servizio navetta realizzato in collaborazione con l'Ascom. L'Acquario di Genova, presente al Salone con una vasca espositiva, offre ai possessori del biglietto d'ingresso del Salone la possibilità di entrare all'Acquario al prezzo speciale di 10,5 Euro (10 Euro per i titolari di tessera espositore). Le novità più importanti di quest'anno sono la piccola delfina nata il 22 agosto scorso e la nuova vasca dei barracuda. La conferenza stampa di apertura del 42° Salone Nautico Internazionale è in programma venerdì 4 ottobre alle ore 12,15 con anticipo per radio e tv alle 11.30. L'ingresso, dalla reception di piazzale Kennedy, sarà aperto dalle ore 10 così come la sala stampa del padiglione C. Per l'occasione i giornalisti potranno posteggiare in piazzale Kennedy negli spazi designati. La cerimonia inaugurale è fissata alle ore 9.30 di sabato 5 ottobre. Giovedì 10 ottobre alle ore 12,30 Fiera di Genova e Ucina illustreranno l'edizione 2003 del "BoMa: mostra mercato dell'usato nautico e del natante nuovo" che presenterà significative novità in termini espositivi e di filosofia. Il Salone sarà aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18.30. Il biglietto d'ingresso costerà 12 euro, 9 euro il ridotto. Ingresso gratuito per i bambini fino a 6 anni. Le comitive composte da un numero minimo di 30 persone potranno acquistare al momento dell'ingresso il biglietto a prezzo ridotto. Disponibile a richiesta il braccialetto valido per il rientro in giornata. Tre saranno gli ingressi al Salone: dal portale di Levante di piazzale Kennedy , dalle Riparazioni Navali (Marina 2), mentre una biglietteria sarà allestita in banchina per i visitatori in arrivo con i battelli. Prevendita su internet sul sito www.bestticket.it  con consegna biglietti direttamente presso la reception. Per la prima volta sarà possibile l'ingresso per i cani, ovviamente a guinzaglio e provvisti di museruola, per i quali sono state previste aree wc attrezzate. Infolink:
www.salonenautico-online.it

AL MICAM AUTUNNO 2002 SI RINNOVA L'APPUNTAMENTO CON LA COLLEZIONE DI SCARPE GIUGIARO DESIGN
Milano, 19 settembre 2002 - Anche nell'edizione autunnale del Micam Shoe Event, le scarpe Giugiaro Design si potranno ammirare in Fiera a Milano (pad. 14/1 stand E17/19) dal 19 al 22 settembre 2002. Oltre all'ormai consolidata Linea Bobo, un basic sportivo con il caratteristico fondo Giugiaro Design personalizzato - nella versione uomo - e con il fondo zeppa nella versione donna, la Collezione P/E 2003 si arricchisce di soluzioni nuove e interessanti sia per l'impiego dei materiali sia per la proposta dei colori. Giugiaro Design e Dribbling hanno creato 6 nuove linee per soddisfare le esigenze di un pubblico sempre più attento alle tendenze moda dettate da quest'accessorio. Alle collezioni Bobo e Manua, prettamente dedicate all'uomo, si aggiungono un modello stile barca - con l'abbinamento di tre materiali: tela tecnica, camoscio idrorepellente e vitello - e un modello sfilato in punta, in pelle sfoderata e in doppio materiale nabuk/canvas. Inoltre viene presentato in anteprima un infradito "da mare" con suola in microporosa. La gamma colori riflette la stagione e quindi i toni sono molto solari quali sabbia, corda, ecru ma anche i classici cognac, cuoio e blu. Per l'infradito sono stati studiati abbinamenti a contrasto quali testa di moro/bianco e grigio/rosso. Per quanto riguarda le novità unisex saranno presentate: un modello con lacci e tagli innovativi - nei materiali camoscio idrorepellente/tessuto traspirante e vitello morbidissimo con microforature - ed un sandalo stile trekking con velcro in vacchetta invecchiata e naturale nei colori testa di moro e cuoio. Non resta quindi che fare un salto al Micam Shoe Event per ammirare tutte le anticipazioni di un'estate da trascorrere in compagnia di un paio di comode e accattivanti calzature Giugiaro Design! 

DAL 21 AL 29 SETTEMBRE PRESSO IL POLO FIERISTICO DI MONZA LA 57ª EDIZIONE DELLA MOSTRA DELL'ARREDAMENTO CON LA PREFETTURA DI KYOTO OSPITE UFFICIALE 
Monza, 19 settembre 2002 - La risposta del mondo artigiano e delle piccole e medie imprese alla globalizzazione dei mercati segue due linee ormai consolidate: tradizione e innovazione. Tradizione significa il recupero del lavoro artigiano di un territorio sia nei suoi materiali sia negli oggetti con una evidente esaltazione della manualità, patrimonio universale del settore artigiano. Declinare il termine innovazione è più complesso ed è la vera sfida dei prossimi anni. Significa alta tecnologia con un ammodernamento delle tecniche di produzione, ma anche nuovo design per incontrare il gusto del pubblico di consumatori e, infine, attenzione al marketing e alle nuove tendenze di mercato. Componenti "visibili" e "non visibili" del lavoro che si materializzano in prodotti particolarmente belli, sicuri e rispettosi dell'ambiente. Mia, vetrina del mondo artigiano e delle piccole e medie imprese, ha iniziato una decina di anni fa un percorso di promozione delle nuove tendenze nel settore della casa sia per quanto riguarda l'arredamento in senso proprio sia per il complemento d'arredo. Per questa 57ª edizione, il cui slogan recita appunto Idee & Forme per le Nuove Tendenze, sono stati individuati due settori che le ricerche di mercato danno in costante crescita e che non si possono più considerare semplici nicchie. La casa ecologica si mostra nei suoi elementi costitutivi: i prodotti biocompatibili ed ecosostenibili, rispettosi dell'uomo e dell'ambiente. Ormai raggiunta l'affidabilità e la sicurezza, una nuova attenzione è dedicata al design che risponde ora ai criteri del bello secondo la tradizione del "made in Italy" ed intende naturalmente rivolgersi ad un pubblico più vasto. La scelta di presentare singoli prodotti vuole sottolineare come questo settore sia ormai diventato "maturo" con una completa e diffusa filiera dal produttore al rivenditore al pubblico di consumatori. Il successo del complemento d'arredo, sia in Mia sia in Mia Primavera, non è più una novità. Anzi, i Percorsi dell'artigianato si possono ormai considerare un "viaggio" che i visitatori mostrano di apprezzare e di...."aspettarsi". E per la 57ª edizione di Mia il viaggio è...molto lungo con la presenza della Prefettura di Kyoto, Giappone, per la prima volta in Italia, con il suo artigianato molto ricco, vario nei materiali e dalla millenaria tradizione. Pezzi unici che rispondono totalmente ai nuovi spazi che il prodotto artigiano si è conquistato e che si sono recentemente rinnovati in termini di restyling. D'altra parte Kyoto e la sua Prefettura sono considerati da tutti i giapponesi il "cuore antico" del Paese del Sol Levante e i prodotti artigiani della zona possono vantarsi di un marchio, la dicitura Kyo, segno di distinzione e di prestigio. Accanto a questi spazi non va dimenticato che il cuore antico e pulsante di Mia è l'arredamento a 360° e i 15.000 mq. di esposizione sono una grande vetrina di tutti i locali delle nostre case, di tutti gli stili ma con una costante che rappresenta un valore aggiunto: la qualità. Innovazione e tradizione, dunque, nelle molteplici sfaccettature ma anche in una continuità che rende sempre riconoscibile il prodotto per poter affrontare le nuove sfide del mercato globalizzato con una nuova mentalità vincente. Una dimostrazione "pratica" viene dal distretto artigiano di Serrastretta, in Calabria, considerato la capitale meridionale della sedia. Una antica tradizione che si è rinnovata ed è presente sul mercato internazionale e ...con una selezione anche alla 57ª Mia. Per questo una serie di convegni accompagna nei nove giorni la 57ª Mia: eventi pensati per "fare il punto della situazione", per discutere gli aspetti economici, culturali, legislativi di varie problematiche, centrali per il mondo artigiano. Con l'ottica di offrire un servizio alle imprese artigiane e con una immediata e pratica ricaduta sul consumatore finale e sui suoi stili di vita. All'incontro di lunedì 23 settembre, dal titolo: Incidere sulle pubblica amministrazione per orientarla verso i bisogni delle imprese, è presente l'on. Giuseppe Galati, Sottosegretario alle Attività Produttive. Infine un "invito" a festeggiare l'Anno Internazionale delle Montagne, naturalmente con uno sguardo privilegiato a quel grande serbatoio che è ancora oggi l'artigianato delle valli montane. Alcuni pezzi significativi dei materiali "storici" degli artigiani "di alta quota" e un ricco corredo fotografico accompagneranno i visitatori in un piccolo viaggio....fra sentieri poco conosciuti ma ricchissimi di tradizione. 

UN PROGETTO CHE LEGA GLI ARTIGIANI LOMBARDI E DELLA PREFETTURA DI KYOTO 
Monza, 19 settembre 2002 - Il mondo globalizzato è anche il mondo del confronto tra realtà artigiane che fino a pochi decenni fa operavano separatamente. La presenza di realtà artigiane straniere in Mia è una "consolidata abitudine" dagli anni Sessanta e spesso proprio nei suoi padiglioni hanno fatto la loro prima comparsa in Italia nazioni che allora si affacciavano sul mercato internazionale. Da cinque anni la scelta di Mia si è indirizzata verso singole regioni di nazioni estere che per vocazione e storia presentano un artigianato ricco, vario e moderno. Anche in questo caso si deve registrare la presenza per la prima volta in Italia di alcune regioni che hanno spesso avviato un proficuo scambio con i nostri artigiani. Non si deve porre l'accento solo sull'aspetto commerciale, pur importante, ma capire che la valenza culturale di questi confronti è un plus non calcolabile in termini quantitativi ma indispensabile per la crescita dell'artigianato lombardo, il primo per in Italia. La collaborazione con la regione di Kyoto, antica capitale del Giappone e ancora oggi "cuore" dell'artigianato del Paese del Sol Levante, rappresenta un ulteriore salto di qualità. Per i soggetti coinvolti e per la durata degli eventi. Infatti l'accordo di collaborazione coinvolge l'Ente Mostre di Monza e Brianza, organizzatore di Mia e di Mia Primavera, da parte italiana e, per il Giappone, la Fondazione per la promozione dell'arte e dell'artigianato di Kyoto, la Task Traditional Art School of Kyoto, e l'Arc International of Kyoto. Il settore di intervento è principalmente quello dell'arredamento e saranno coinvolte anche le scuole di arte applicate delle rispettive regioni. L'obiettivo naturalmente è trovare nuove possibilità di mercato e affrontare meglio le possibilità e le richieste del mercato internazionale. Il primo evento si è realizzato alla 9ª Mia Primavera dello scorso mese di marzo con uno spazio, molto gradito dal pubblico, con una rassegna di pezzi unici della Task Traditional Art School of Kyoto. In occasione della 57ª Mia si "allargano" lo spazio geografico e quello espositivo con la presenza di alcuni maestri artigiani della Prefettura di Kyoto: la rassegna comprende opere legate alla tradizione, che evidenziano le lavorazioni tipiche dell'area ma che si sono rinnovate nel design per affrontare il gusto di un pubblico vasto di consumatori. Nel corso del 2003 sono infine previsti due altri eventi: 1) la presenza di una selezione di opere di maestri artigiani lombardi a Kyoto nei mesi di aprile e maggio; 2) nel mese di aprile, in occasione del Salone del mobile internazionale, negli eventi Fuorisalone e in una sede milanese prestigiosa una rassegna di progetti per una casa del futuro dal titolo Lombardia Design & Kyoto Design. 

IN INGLESE "JAPAN" VUOL DIRE LACCA UNA CULTURA ANTICA DI 1500 ANNI DAL LUNGO E PAZIENTE PROCEDIMENTO MANUALE 
Monza, 19 settembre 2002 . L'Urushi-Kogei, arte artigiana delle lacche, è una cultura che vanta una tradizione di ben 1500 anni. La fama mondiale raggiunta da questa lavorazione è tale che in inglese si usa il termine "japan" proprio per indicare la lacca. L'urushi è una lacca naturale ottenuta dalla linfa raffinata dell'albero a foglie caduche chiamato appunto urushi. La sua lucidità è stabile sia agli acidi sia agli alcali con un'ottima resistenza all'umidità e all'usura del tempo. Gli oggetti di artigianato in legno laccato a multistrati con l'urushi sono chiamati shikki. Vassoi, scatole, ciotole e altri vasellami giapponesi sono conosciuti in tutto il mondo per la loro raffinatezza. Se tutti possiamo ammirare la perfezione della lavorazione, la lucentezza della laccatura, la precisione delle finiture, pochi sanno quale lungo e paziente lavoro porta a questi oggetti. Fasi codificate da una lunga tradizione e che richiedono sempre l'intervento di più artigiani: una sola persona infatti non potrebbe completare il ciclo di lavorazione. Le fasi: Kijzukuri - creazione della struttura in legno essicato per un anno in ambiente esterno e un altro anno in ambiente interno. Le forme possono essere: ad angoli (kakumono) e in questo caso si tagliano e incollano strati di legno; curvate (magemono) in cui gli strati sono incurvati a vapore e poi incollati; tonde (marumono) ricavate da pezzi interi di legno torniti. Kijigatame - assorbimento della lacca pura urushi nella struttura in legno con la paletta hera. Nunokise - copertura della struttura in legno con il tessuto ricoperto con lacca pura kiurushi. Nunokezuri - appiattimento delle parti eccessive sovrapposte di tessuto. Ippenji - primo passaggio con la paletta hera della lacca pura kiurushi mischiata con polvere di pietra jinoko per rinforzare la superficie. Togi - lucidatura della superficie con una pietra abrasiva. Nihenji - secondo passaggio con la paletta hera. Togi - altra lucidatura con una pietra abrasiva. Sanbenji - terzo passaggio con la paletta hera. Mesuri - passaggio con la paletta hera della lacca pura Kiurushi mischiata con polvere di terra tonoko per ottenere la lisciatura della superficie. Togi - lucidatura ad acqua con pietra abrasiva fino ad ottenere una superficie liscia omogenea. Nakanuri - passaggio con la paletta hera della lacca distillata di alta qualità urushi. Togi - lucidatura ad acqua con pietra abrasiva e carbone. Konakanuri - ripetizione del procedimento nakanuri. Togi - altra lucidatura ad acqua con pietra abrasiva e carbone. Fukiage - pulitura delle impronte, delle polveri e dei grassi. Uwanuri - passaggio della vernice di finitura con la paletta hera e il pennello hake. Essicatura di 6 ore a 20°C in ambiente con 70% di umidità. L'essicazione completa termina in un mese. Mia rimane aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 18.00 alle ore 23.00, sabato e domenica dalle ore 10.30 alle ore 23.00 

IL PADIGLIONE DI HONG KONG SI TRASFERISCE NELLE NUOVE STRUTTURE DI ZURIGO DURANTE LA FIERA DI BASILEA 
Milano, 19 settembre 2002 - Quando la fiera di Basilea, considerata la maggiore manifestazione al mondo nel settore degli articoli di gioielleria e orologeria, si trasferirà a Zurigo il prossimo anno, saranno presenti oltre 300 produttori di orologi e articoli di gioielleria di Hong Kong. Le ultime creazioni di Hong Kong verranno presentate all'Hong Kong Pavilion nella nuova struttura di Zurigo dedicata alla manifestazione. L'Hong Kong Trade Development Council (Tdc), organo ufficiale per la promozione commerciale che organizza le attività del padiglione, è impegnato a pubblicizzare l'evento e invitare buyers di alto livello provenienti da tutto il mondo. La fiera si terrà contemporaneamente in due luoghi a Basilea e a Zurigo, dal 3 al 10 aprile 2003. A Basilea verranno esposti articoli di gioielleria e orologi di marca, mentre Zurigo ospiterà circa 15 padiglioni dedicati a vari paesi, tra cui Francia, Italia, Svizzera, Spagna e Russia. Il direttore della fiera, William Devine, ha dichiarato che il concetto "One Show, Two Locations" mira a una chiara segmentazione degli espositori, che a loro volta attireranno acquirenti dalle esigenze sempre più specifiche e di alto livello. Secondo questa nuova struttura, l'Hong Kong Pavilion continuerà a essere il padiglione più vasto, coprendo un'area di oltre 6.000 metri quadrati - un aumento di superficie di oltre il 20% rispetto al 2002. Owen Chi, Director of Product Promotion del Tdc, ha confermato che sono state ricevute dalla sede del Council circa 320 domande di adesione. Quest'anno l'Hong Kong Pavilion era composto da 314 espositori. "Il numero di domande di adesione è incoraggiante", ha affermato Chi. "Dopo una serie di incontri con il Tdc, l'organizzatore della fiera ha promesso di offrire un servizio di trasporti adeguato e di incrementare i propri sforzi di marketing. I potenziali espositori hanno mostrato fiducia nel debutto della Hall of Universe in occasione dell'evento di Zurigo, firmando la propria partecipazione alla fiera. Molti di loro hanno chiesto spazi espositivi due o persino tre volte più grandi". Chi ha aggiunto che 13 società di Hong Kong hanno richiesto di essere presenti negli stand di marca sulla superficie fieristica di Basilea. "Siamo fiduciosi che alcune società che soddisfano i criteri di selezione adottati dall'ente organizzatore e potranno esporre a Basilea. Il Tdc darà a queste società il proprio sostegno dal punto di vista della progettazione e della costruzione degli stand individuali; inoltre promuoverà i marchi di Hong Kong grazie al nostro accurato programma di marketing". Le autorità fieristiche hanno assicurato che verranno offerte navette regolari da e verso le fiere di Basilea e Zurigo durante la manifestazione. "Oltre a ottenere un notevole sconto sull'affitto degli stand, il Tdc ha negoziato con gli organizzatori, la migliore sistemazione per l'Hong Kong Pavilion", ha affermato Chi. "Il Tdc coopererà con gli organizzatori della fiera per quanto riguarda la pubblicità e la ricerca di buyers per la fiera di Zurigo". La Universal Jewellery Design Centre Limited, che partecipa dal 1987, ha richiesto di esporre sia negli stand di Basilea che di Zurigo. Danny Kwan, Executive Director della societa', ha affermato che Basilea è una delle migliori piattaforme commerciali per lanciare i propri prodotti e incontrare nuovi clienti. "È come spargere sementi. Nonostante i contratti firmati in loco rappresentino solo un decimo del nostro utile annuale, molti nuovi clienti diventeranno col tempo partner a lungo termine". Bob Chong, Managing Director di Chung Nam Watch Co. Ltd., ha affermato: "Questa manifestazione svolge un ruolo indispensabile nel mercato degli articoli di gioielleria e dell'orologeria. Grazie alla risistemazione di tutti i padiglioni nazionali a Zurigo, è importante che il Tdc rafforzi i propri progetti pubblicitari". Con il sostegno entusiastico dei produttori di Hong Kong per l'Hong Kong Pavilion, il Tdc organizzerà un massiccio programma pubblicitario per la fiera di Zurigo. Il programma dell'iniziativa è il seguente: Informare gli acquirenti di tutto il mondo sulla risistemazione dell'Hong Kong Pavilion attraverso messaggi e-mail; Sulla base della banca dati e la rete mondiale del Tdc, identificare acquirenti internazionali di alto livello. Invitarli con incentivi come ad esempio sponsorizzazioni di hotel. Organizzare conferenze stampa oltreoceano e lanciare campagne pubblicitarie su larga scala in importanti fiere commerciali e riviste internazionali. Organizzare un'esposizione degli articoli di gioielleria e orologeria di Hong Kong per attirare gli acquirenti a visitare l'Hong Kong Pavilion di Zurigo. Organizzare l'accoglienza degli acquirenti e sfilate di moda nell'Hong Kong Pavilion per tutto il periodo della fiera. Subito dopo l'Italia, Hong Kong è il secondo esportatore di articoli di gioielleria del mondo. È anche il secondo esportatore di orologi, subito dopo la Svizzera. Nel primo semestre del 2002, le esportazioni totali di articoli di gioielleria e orologeria di Hong Kong sono state pari a 808 milioni di US$ e 2.158 milioni di US$ rispettivamente. 

A MODA IN TESSUTO & ACCESSORI ERANO PRESENTI 19.872 OPERATORI DI SETTORE INTERVENUTI 
Milano, 19 settembre 2002 - Martedì 17 settembre si è conclusa la 38a Edizione di Moda In tessuto & accessori, Fiera internazionale che ha presentato agli operatori di settore e alla stampa internazionale le collezioni autunno/inverno 2003/2004 prodotte dalle più importanti aziende europee del tessile/abbigliamento. I 19.872 operatori di settore intervenuti hanno espresso soddisfazione per la facilità di visita della manifestazione, che per la prima volta si è svolta nei padiglioni 9, 10, 11, 22, 23 di Fiera Milano. All'interno di questi padiglioni, disposti su un unico livello e ben collegati tra loro da passaggi interni ed esterni, le 454 aziende presenti hanno occupato una superficie netta complessiva di 16.000 mq. In particolare è stata apprezzata la collocazione dell'Area Immagine, allestita in prossimità della Reception, in quanto ha permesso agli operatori di avere un primo approccio di scoperta dei prodotti esposti, rappresentando, così, un fondamentale momento di lavoro. Allo stesso modo, le 454 aziende europee espositrici (353 italiane e 101 straniere) hanno confermato il grado di soddisfazione in termini di qualità dei contatti avuti, start up per importanti business futuri. Moda In si conferma essere la più importante manifestazione italiana del settore. Dei 19.872 operatori, infatti, 15.280 provengono dal nostro Paese, mentre sono stati 4.592 gli operatori provenienti dai principali paesi di tutto il mondo, con un incremento del 22% rispetto all'edizione di febbraio scorso. In valore assoluto si è registrato un incremento del 6% rispetto alla scorsa edizione primaverile e un leggero decremento rispetto all'edizione autunnale del 2001. Max Dubini, Presidente di S.I.Tex, dichiara che: "In termini di visitatori la risposta è molto positiva. Possiamo affermare con certezza che c'è ripresa rispetto alla scorsa edizione di febbraio. Il desiderio di ripresa è stato palpabile già dalle prime ore di apertura della manifestazione, ciò è stato dimostrato dalle numerose presenze di visitatori all'interno degli stand dei nostri espositori e dalla conseguente attività di business. Sicuramente c'è un'inversione di tendenza rispetto al calo registrato durante l'edizione di febbraio e ci auguriamo che questa nuovo trend di crescita in termini di visitatori sia l'inizio della tanto attesa ripresa del settore tessile e, naturalmente, della nostra manifestazione". Aggiunge, infine, a proposito delle edizioni future della manifestazione: "le date di Moda In per il 2003 non sono ancora state confermate anche se stiamo cercando di posizionarci nelle date abituali della prima decade di febbraio per la presentazione delle collezioni primavera/estate 2004". 

A BOLOGNA I BUS SONO SENZA BARRIERE L'AZIENDA TRASPORTI ATC PRESENTA TRE NOVITA' PER I NON VEDENTI 
Bologna, 19 settembre 2002 - L'Atc di Bologna supera le barriere e per la prima volta in Italia sperimenta un sistema che unisce le nuove tecnologie alle esigenze dei cittadini piu' deboli, creando un sistema di accesso ai servizi dell'azienda trasporti per i non vedenti. Il tris di novita' e' stato presentato oggi a Com-P.A., il Salone della Comunicazione pubblica e dei servizi al cittadino in corso fino a venerdi' al quartiere fieristico di Bologna. I tre progetti sono stati illustrati dal presidente dell'Atc, Maurizio Agostini, e dai rappresentanti del Movimento Apostolico Ciechi (Mac) e dell'Unione Italiana Ciechi (Uic). L'Atc ha co-prodotto, in collaborazione con l'azienda Aesys, un sistema di informazione per i non vedenti alle fermate dei bus. L'azienda sfrutta il sistema di telecontrollo della rete di cui si e' dotata tra le prime in Italia, che permette la gestione in tempo reale degli autobus in servizio. In centrale operativa la posizione dei mezzi e' aggiornata istante per istante e un software, dotato di un algoritmo di previsione, e' in grado di stimare il tempo di arrivo del mezzo ad una determinata fermata. Dalla centrale operativa le informazioni di previsione sono inviate via cavo alla fermata, pronte per essere visualizzate sul pannello o diffuse con i dispositivi speciali per i non vedenti. Nelle pensiline, poi, e' collocato un radiotrasmettitore fisso che contiene tutte le informazioni sui tempi d'attes! a dei bus. Il cittadino non vedente avra' in tasca una radioricevente portatile che consentira' l'ascolto dei messaggi dell'area in cui si trova la fermata. L'Atc ha acquistato per ora una cinquantina di radio, che verranno distribuite dalla Uic. Il non vedente quindi dovra' solo schiacciare il pulsante della sua radio per ascoltare le informazioni sui tempi d'attesa del bus che sta aspettando. Il trasmettitore fisso si chiama ''VerbaVOX-T'' ed e' omologato alle norme europee. Sono dotate del dispositivo fisso 85 fermate dell'autobus, ma presto diventeranno 150. La seconda novita' riguarda il sito internet dell'Atc (www.atc.bo.it) che e' stato arricchito di servizi a cui possono accedere anche i non vedenti. I messaggi vengono convertiti nel linguaggio Braille per chi e' dotato dell'apposita tastiera, oppure vengono trasformati in messaggi vocali. Il Braille, infine, e' utilizzato anche per le guide che riportano i percorsi e le fermate delle linee urbane e suburbane: due fascicoli che saranno a disposizione delle associazioni che tutelano i non vedenti. Infine, continuano i progetti di Atc per migliorare l'accesso ai bus per i cittadini disabili, attraverso i mezzi a pianale ribassato, senza gradini, quasi a livello del suolo. Il sistema e' realizzato grazie allo ''kneeling'' (inginocchiamento), il dispositivo presente sui nuovi bus che, all'apertura delle porte, si inclinano di qualche centimetro verso destra, agevolando la salita dei passeggeri. 

DAEWOO :MERCATO E MODELLO. BUONE PROSPETTIVE FUTURE PER LA KALOS IN UN SEGMENTO IN CRESCITA L'ITALIA È IL MAGGIORE MERCATO EUROPEO PER QUESTO SEGMENTO LA COMMERCIALIZZAZIONE DELLA NUOVA DAEWOO KALOS SUI MERCATI EUROPEI AVRÀ INIZIO NEL SETTEMBRE 2002 
Bellagio, 18 settembre 2002 - Design esclusivo, ottimo rapporto qualità/prezzo, ottime caratteristiche di guida, eccellente utilizzazione dello spazio: questi i punti di forza della nuova Daewoo Kalos, ma non gli unici a conferire alla nuova compatta buone prospettive di successo. Il lancio del modello in Europa coincide con l'espansione della sua fascia di mercato, il segmento B, che dal 1999 al 2001 è cresciuto di circa l'11%, pari a 420.000 unità. Nel 2001 circa 4,3 milioni di europei hanno acquistato un'auto di questa categoria. Con una quota pari al 27% delle vendite totali, il segmento B è uno dei più importanti del mercato e i volumi relativi al primo semestre 2002 indicano un'ulteriore crescita. Secondo gli esperti di marketing, i motivi di questi risultati positivi sono il cambio generazionale di modelli già esistenti e largamente venduti e, in secondo luogo, il debutto di un buon numero di nuovi modelli inediti. Ora quest'ultimo gruppo si arricchisce di un ulteriore candidato molto promettente: Daewoo Kalos. In Corea del Sud, dove la sua commercializzazione è iniziata a maggio, è già un modello di successo con circa 3.000 esemplari venduti ogni mese. Un risultato davvero eccellente in un mercato che, con quasi 1,2 milioni di immatricolazioni all'anno (dati 2000) è dell'ordine di grandezza di quello spagnolo. E, nonostante i sudcoreani preferiscano le carrozzerie a tre volumi, la bella versione a due volumi ha raggiunto la metà delle vendite della Kalos berlina. Kalos è prodotta negli stabilimenti di Bupyong, situati tra Seoul e la città portuale di Incheon. Le auto più piccole svolgono un ruolo importante anche nell'offerta Daewoo sul mercato sudcoreano: nei primi mesi del 2002 la simpatica Matiz e la Lanos, insieme hanno fruttato il 49 % delle vendite di Daewoo sul mercato nazionale. I due modelli hanno avuto un successo ancora maggiore in Europa, dove hanno raggiunto una quota pari al 79 % delle vendite del marchio. Le auto del segmento B hanno una clientela molto differenziata in Europa. Mentre al nord tendono a essere utilizzate da donne, svolgendo quindi il ruolo di seconda auto, nelle nazioni dell'Europa meridionale spesso rappresentano l'unica vettura di una giovane famiglia. Differenze confermate dalle cifre di vendita: il mercato più grande nel 2001 è stato quello italiano con circa 914.000 immatricolazioni in questa categoria, seguito da Francia (750.000 unità), Gran Bretagna (675.500) e Germania (521.500). Gli esperti di marketing della Daewoo si aspettano una ripartizione analoga delle vendite di Kalos nei singoli Paesi. La Kalos, alla quale Daewoo assicura una garanzia di tre anni, è dotata di un brillante motore a benzina 1.4 da 61 kW/83 CV e cambio manuale a cinque rapporti. 

INTERVISTA A ERHARD L. (HARDY) SPRANGER, PRESIDENTE PER L'EUROPA DEL NUOVO GRUPPO GM DAEWOO AUTO & TECHNOLOGY 
Bellagio 19 settembre 2002 - "Un interessante rapporto qualità/prezzo rivolto a una clientela evoluta" Il lancio sul mercato della Kalos di fatto coincide con l'esordio della GM Daewoo Auto & Technology. Abbiamo parlato con il responsabile europeo Erhard L. (Hardy) Spranger. Kalos si inserisce nei piani futuri della nuova azienda? Spranger: Con la sua linea attraente e inconfondibile Kalos è l'ambasciatrice ideale per un marchio che inizia una nuova avventura. Già la sorella più piccola, Matiz, con le sue linee originali e attraenti, anche queste opera dell'Italdesign, offriva una vivace alternativa alla monotonia estetica delle vetture più piccole. Il design spiccatamente originale continuerà ad essere uno dei caratteri distintivi della Daewoo. Questo ci aiuterà nella nostra strategia di crescita facendo sì che le nostre auto attraggano l'attenzione e siano percepite come una famiglia omogenea. Quali sono le altre caratteristiche di base del marchio? Spranger: Con l'eccellente rapporto qualità/prezzo ci rivolgiamo al target di quelli che descriverei come 'Smart Shopper', acquirenti intelligenti. Persone che non sono disposte a pagare di più senza ricevere in cambio un controvalore concreto. Clienti che non puntano necessariamente al puro risparmio, ma che sono in cerca di un prodotto relativamente economico, maturo, sicuro e affidabile, dall'elevato controvalore e con un design che lo distingua dalla concorrenza. La General Motors si è rivolta alla Casa coreana per soddisfare, con un marchio affidabile, le esigenze di questo tipo di acquirenti e allo stesso tempo di avere una testa di ponte nell'importante mercato asiatico. Quali sono invece i vantaggi che Daewoo trae dal coinvolgimento del gruppo automobilistico americano? Spranger: Il potenziale è enorme. Siamo nella fase di valutazione delle diverse possibilità. Le sinergie nelle vendite, in particolare nell'Europa dell'Est, e la collaborazione tecnica con gli altri marchi e partner europei di General Motors sono solo due di questi aspetti. Il fatto che Daewoo, grazie a questa partecipazione, abbia di nuovo un futuro rappresenta inoltre un'enorme motivazione per i dipendenti. In molti colloqui con i colleghi coreani ed europei della Daewoo ho notato un atteggiamento di grande impegno e coinvolgimento, qualcosa che io definirei "passione per il marchio". Lei ha già lavorato in Giappone e Singapore per Opel e General Motors. E' stata un'esperienza importante per la sua posizione attuale quando si tratta di mediare tra le culture manageriali asiatiche e occidentali? Spranger: Questa esperienza è ovviamente d'aiuto nel lavoro di tutti i giorni. Ma le differenze nella gestione delle trattative non sono più così enormi come pensa la gente. In quanto azienda orientata alle esportazioni, Daewoo si è ormai aperta al mondo già da tempo. E il design europeo dei nostri modelli è molto apprezzato nel mercato nazionale coreano dove è un'importante caratteristica distintiva. Questo rende facile per noi sostenere che le richieste dei mercati europei debbano essere tenute in alta considerazione nello sviluppo di nuovi modelli. Erhard L. Spranger è nato in Austria l'11 novembre 1942 e ha studiato Filosofia e Giurisprudenza alle università di Vienna e Ginevra. Nel 1963 ha iniziato la sua carriera presso General Motors (GM) in qualità di specialista nella promozione delle vendite. Spranger ha acquisito familiarità con i mercati automobilistici asiatici e la mentalità dell'Estremo Oriente nei periodi in cui è stato direttore della filiale di vendita Opel a Tokyo e quindi responsabile delle vendite e marketing General Motors a Singapore. Dal maggio del 2002 è a capo del team incaricato di costituire la GM Daewoo Auto & Technology Company Europe con sede a Zurigo. Erhard L. Spranger è sposato e ha due figli. E' appassionato di auto e dedica il suo tempo libero a collezionare libri sulla storia austriaca e giocando occasionalmente a tennis. Con il suo stile vivace e sportivo, la nuova Daewoo Kalos porta aria nuova e stile mediterraneo nella categoria delle utilitarie. La linea attraente è scaturita dagli studi torinesi dell'Italdesign. Daewoo continua quindi la collaborazione di successo con il celebre team di Giorgetto Giugiaro che già aveva conferito alla Matiz (1998) la sua inconfondibile linea d'ispirazione europea. Giugiaro e i componenti del centro stile coreano hanno continuato lo sviluppo dei più piccoli dettagli estetici a partire dalla prima apparizione pubblica della Kalos, avvenuta al Salone Internazionale dell'Auto di Parigi nell'autunno del 2000 come concept car, passando poi per il prototipo presentato al Salone dell'Automobile di Ginevra nel marzo 2002, fino al modello definitivo di serie. Il risultato finale è un quadro di perfetta armonia. Sbalzi cortissimi (81 cm davanti, 49 dietro), linea del tetto molto alta, linea di cintura che si innalza lievemente verso la parte posteriore e gli angoli evidenti della coda conferiscono a Kalos proporzioni equilibrate e armoniose insieme a uno sfruttamento eccellente dello spazio. I passaruota pronunciati, dall'aspetto "muscoloso", e la profonda scalfatura nella parte inferiore delle porte che descrive dinamicamente una curva secca verso il basso davanti alle ruote posteriori, sono altre caratteristiche estetiche salienti. Il terzo finestrino laterale supplementare non solo apre una nuova visuale ai passeggeri, ma dà slancio alla parte posteriore, conferendole un aspetto luminoso oltre alla netta impressione di disporre di interni spaziosi e confortevoli. Una sensazione rafforzata dai profili neri dei finestrini che, visti lateralmente, hanno l'aspetto di una superficie vetrata continua. L'ampio lunotto posteriore esalta ulteriormente l'atmosfera luminosa e accogliente degli interni alleggerendo contemporaneamente la parte posteriore dell'auto. Questa unione di elevata funzionalità e design elegante è una caratteristica della Daewoo Kalos. I paraurti ad assorbimento d'urto e le fasce sottoporta sono verniciati in tinta carrozzeria ed è possibile avere gli specchietti retrovisori esterni nello stesso colore. Per la versione SX sono disponibili ancora più eleganti finiture interne. L'innovativa tecnologia utilizzata per i fari della Kalos offre un'altra caratteristica estetica originale. I proiettori anteriori sono realizzati con vetro trasparente, mentre gli indicatori di direzione, orizzontali, sono posti come delle palpebre sotto la stessa copertura. Un altro aspetto che colpisce nell'osservare il frontale è l'armonia con la quale il paraurti e la griglia cromata confluiscono nel cofano. I gruppi ottici posteriori hanno un'insolita forma esagonale e sono suddivisi in modo chiaro e geometrico in luci di stop e di posizione (rosse), indicatori di direzione e luce di retromarcia (bianchi). La targa si trova sul portellone tra i due gruppi ottici e, con la sua forma rettangolare, genera un netto contrasto con le luci posteriori dal taglio inclinato. Le forme dinamiche si conciliano bene anche con il flusso d'aria, come dimostra il Cx di 0,35 della nuova Daewoo. Con la superficie frontale di 2,13 mq, molto elevata per la categoria e dovuta all'altezza della vettura e alla conseguente generosità dell'altezza interna, Kalos presenta un valore di riferimento per la resistenza aerodinamica di 0,74. Molti particolari sono stati ulteriormente rifiniti grazie ai test nella galleria del vento per ottimizzare il flusso d'aria esterno; l'utilizzo di un'antenna da tetto inclinata invece di una verticale, ad esempio, contribuisce, così come le maniglie delle porte a filo della carrozzeria, alle buone doti aerodinamiche. 

INTERVISTA A GIORGETTO GIUGIARO, FONDATORE E PRESIDENTE DI ITALDESIGN-GIUGIARO S.P.A. "VOLEVAMO TRACCIARE NUOVE STRADE IN TERMINI DI DESIGN" 
Bellagio 19 settembre 2002 - Anche l'interno, come la carrozzeria esterna, è stato progettato dall'Italdesign Giugiaro. Con il fondatore dell'azienda, Giorgetto Giugiaro, abbiamo parlato della collaborazione con il centro stile Daewoo e del più recente modello della Casa coreana. Collabora con Daewoo da sette anni. Cosa pensa del marchio, come lo vede? Giugiaro: Dal mio punto di vista, Daewoo è un marchio molto ambizioso proiettato verso un nuovo futuro. Ha una gamma di modelli interessanti e il coraggio di ricominciare su nuove basi sul mercato europeo. Rispetto ad altre auto di questo segmento, Kalos è davvero sorprendente. Perché questa enfasi sull'esclusività del design? Giugiaro: Quando l'abbiamo disegnata, volevamo creare un'alternativa alle linee convenzionali e tracciare nuove strade in termini di design. Eravamo riusciti a sviluppare questo concetto con Matiz, un caso eccezionale in questa classe di auto. Era perfettamente naturale, quindi, che puntassimo di nuovo a un'auto inconfondibile. E comunque anche le specifiche Daewoo richiedevano l'esclusività in termini di design. Cos'è in particolare che dà alla Kalos quell'umore mediterraneo? Non sono i singoli dettagli ma il quadro d'insieme, le sue linee pulite e decise. Kalos ha delle linee semplici ma potenti e, grazie agli sbalzi molto corti, delle proporzioni particolarmente armoniose. Ha, insomma, "quel certo non so che". Di quali caratteristiche del design esterno è particolarmente fiero? La forma della carrozzeria è unica perché l'auto è relativamente corta, ma allo stesso tempo molto più alta delle concorrenti della stessa classe. Sono queste proporzioni a rendere Kalos così attraente. Una caratteristica tipica del design è il terzo finestrino laterale che conferisce più luminosità, volume e lunghezza. Un'altra soluzione originale è data dai proiettori anteriori con gli indicatori di direzione posizionati subito sotto. E quali sono le caratteristiche principali del design interno? Abbiamo utilizzato molti elementi rotondi, per esempio nelle maniglie interne delle porte, nei motivi della tappezzeria delle porte e nella strumentazione. In questo modo abbiamo ripreso il linguaggio di design che avevamo introdotto con Matiz. Giorgetto Giugiaro è nato il 7 agosto del 1938 a Garessio (CN). Fu l'ingegner Dante Giacosa, il leggendario capo della progettazione Fiat, a scoprire nel 1955 le sue doti per il design di auto e a offrirgli un impiego. Dopo aver lavorato per Nuccio Bertone (1959 - 1965) e Ghia (1965 - 1967), Giugiaro, insieme ad Aldo Mantovani, ha fondato nel febbraio del 1968 la ditta Italdesign. Fino ad oggi Giugiaro e i suoi collaboratori hanno progettato oltre 100 modelli di serie di cui finora sono stati prodotti 40 milioni di esemplari. Il primo contatto con Daewoo risale al febbraio 1994. Lanos, lanciata in Europa nel 1997, è stato il primo modello del marchio disegnato dall'azienda italiana, ma l'enorme potenziale creativo di questa collaborazione era già stato dimostrato al Salone di Ginevra del 1995 con la concept car sportiva Bucrane: il coupé con porte ad ali di gabbiano rimovibili è stato progettato dall'Italdesign sulla base di componenti meccanici Daewoo. Giorgetto Giugiaro è sposato e ha due figli, Fabrizio e Laura. Entrambi hanno ereditato il talento paterno: Fabrizio è Styling Director presso Italdesign, mentre Laura è amministratore delegato di Giugiaro Design, un ramo dell'azienda specializzato in design industriale. 

MERCEDES-BENZ ACTROS: TECNOLOGIA E SICUREZZA SENSORE DI PROSSIMITÀ TELLIGENT SISTEMA ANTISBANDAMENTO PER L'ACTROS
Roma, 19 settembre 2002 - L'Actros, grazie al massiccio utilizzo dell'elettronica al servizio del comfort e della sicurezza, e dei sistemi Can Bus è stato fin dal suo lancio (1996) riconosciuto come il truck tecnologicamente più avanzato. Oggi rafforza il suo primato, con una serie di sistemi di assistenza alla guida, unici nel panorama dei veicoli industriali, che supportano il conducente e tutelano la sicurezza attiva e passiva sulla strada. Sensore di prossimità Telligent - Il sensore di prossimità Telligent assicura che la distanza dal veicolo che precede rimanga costante. Il sistema Telligent rileva il tratto di strada antistante il veicolo fino a 150 m, registra le distanze tra i mezzi e ne analizza le variazioni. La centralina elettronica del veicolo decelera mediante il freno di servizio e quello supplementare, e accelera mediante la funzione Tempomat senza che il conducente debba intervenire. Questo sistema permette di avere una migliore qualità di guida specialmente in situazioni di traffico intenso: essendo infatti integrato al sistema frenante Telligent ed abbinato al freno motore, permette al veicolo di adeguare la sua velocità alle condizioni del traffico. Quando il traffico davanti al veicolo si dirada, il Tempomat riprende l'andatura precedente, fino a che non viene raggiunta nuovamente la velocità impostata dal conducente. Anche la situazione di un ostacolo improvviso in mezzo alla carreggiata viene gestita in modo ottimale: l'azionamento dell'impianto frenante avviene con il minimo ritardo, ma solo fino al 20% della potenza frenate complessiva; in caso ci si trovi in situazioni in cui sia necessario più del 20% della forza frenante, si dovrà intervenire direttamente sul pedale del freno. La regolazione della distanza Telligent può essere impiegata tra i 15 e gli 89 km/h e la distanza dal veicolo che precede può essere impostata dal conducente nel rispetto delle indicazioni previste dalla legge. Sistema Antisbandamento per l'Actros - Con il sistema Antisbandamento viene introdotto per la prima volta su un veicolo industriale un sistema di elaborazione elettronica a video. Il compito di questo sistema (disponibile a richiesta per l'Actros) è quello di avvisare il conducente quando esiste la tendenza ad un involontario allontanamento dalla corsia di marcia. Il dispositivo è costituito da una microcamera, collocata dietro il parabrezza, che rileva la posizione dell'autocarro rispetto alle linee di mezzeria e di fine carreggiata segnalando, ove una di queste fosse oltrepassata, la situazione di potenziale pericolo mediante un apposito segnale acustico e visivo. L'allarme acustico è rappresentato da un forte rumore caratteristico che viene emesso dal lato critico attraverso gli altoparlanti dell'autoradio. Il sistema viene tarato all'accensione del veicolo sulle linee di guida della carreggiata con una certa tolleranza, e funziona a partire da 60 Km/h. Il Telligent Stability Control - Il Sistema Telligent Stability Control è disponibile, da aprile del 2001 sul mercato italiano, per i trattori stradali Mercedes-Benz della gamma Actros. Questa è la prima volta che tale sistema di sicurezza, familiare con il nome Esp sulle vetture Mercedes-Benz, viene installato sui veicoli industriali. Il Telligent Stability Control riconosce in anticipo condizioni potenziali di instabilità, per esempio il rischio di sbandamenti o slittamenti, e li contrasta intervenendo in maniera specifica sul sistema frenante. Il veicolo rimane controllabile e stabile perfino durante difficili manovre rivolte ad evitare ostacoli, situazioni di pericolo su curve o autostrade con fondo scivoloso percorse a velocità eccessiva. Telligent Stability Control utilizza i componenti del sistema frenante Telligent, con l'aggiunta di sensori e di avanzati software sviluppati appositamente. La funzione del Telligent Stability Control (Tsc) controlla costantemente i parametri del veicolo pronta ad intervenire in qualsiasi situazione di rischio potenziale. Nell'ambito delle situazioni fisicamente possibili, il sistema corregge sia gli errori di guida che i movimenti di sbandamento, laddove il conducente avrebbe avuto poche possibilità per riportare il veicolo in corsa. Il controllo logico del Tsc utilizza l'Abs e l'Asr già integrati nel sistema frenante Telligent, insieme ad altri sensori che sono fondamentali per la rilevazione dei movimenti del veicolo e delle intenzioni del guidatore. I valori misurati sono: l'angolo delle ruote sterzanti, l'accelerazione trasversale, il rateo d'imbardata, la velocità delle ruote e la pressione di frenata. Utilizzando queste informazioni, la centralina elettronica calcola i valori di riferimento per il veicolo in quella precisa situazione. Il monitoraggio continuo e dinamico attraverso un costante raffronto fra i dati calcolati in precedenza e quelli attuali consente di tenere sotto controllo, in ogni istante, le condizioni di marcia del veicolo. Se il veicolo devia dalla "linea ideale" specificata dai valori di riferimento, il sistema interviene immediatamente e lo riporta in condizioni di sicurezza applicando la frenata ad una o più ruote a seconda delle necessità, oppure agendo sulla velocità tramite il motore compatibilmente con la situazione in corso. Un significativo punto di forza del sistema Telligent Stability Control è costituito dalla rapidità di intervento. Il sistema registra l'imbardata ed interviene automaticamente applicando il freno in una frazione di secondo - se l'asse posteriore sterza troppo in caso di una curva presa ad alta velocità, per esempio, Telligent Stability Control frena la ruota anteriore posta sul lato esterno alla curva finche il movimento di slittamento non si riduce. La forza frenante contrasta la rotazione critica e stabilizza il veicolo. Allo stesso tempo la trazione laterale sull'asse sterzante viene incrementata tramite lo specifico adattamento della coppia. Un'altra funzione del Tsc che è specifica per i veicoli industriali, provvede alla protezione contro il ribaltamento, una tipica situazione di rischio, specialmente su autostrade con superfici scivolose. Il Controllo della stabilità al ribaltamento è stato appositamente sviluppato per far fronte a tali problemi. La continua valutazione dei dati disponibili nel Telligent Stability Control e nel Sistema frenante Telligent permette di determinare l'approssimarsi del punto di ribaltamento di un veicolo e quindi di prevenire il ribaltamento attraverso l'opportuno controllo della potenza erogata dal motore. Insieme all'Abs, all'Asr ed all'automazione dell'azionamento del cambio (Eps e successivamente Telligent), i sistemi di assistenza quali il Telligent Stability Control sono altre pietre miliari nella campagna svolta dall'azienda leader mondiale nei veicoli commerciali, DaimlerChrysler, per incrementare la sicurezza attiva dei clienti stessi ma anche degli altri utenti della strada. Il sistema aiuta il guidatore a dominare situazioni critiche con sicurezza, anche in occasione di traffico intenso. Impianto di condizionamento indipendente - La grande novità per un comfort assoluto nell'ambito della guida di un veicolo industriale è l'impianto di condizionamento indipendente dal motore. Mercedes-Benz ha introdotto per la prima volta sul mercato un dispositivo che permette di erogare aria condizionata a motore spento per un periodo di 8 ore: durante la marcia infatti, l'impianto di condizionamento del veicolo produce più freddo di quello che mediamente serve. Il "freddo" in eccesso viene convogliato in un accumulatore, rimanendo a disposizione in casi necessari, come ad esempio in caso di pernottamento nella cabina del veicolo durante i mesi estivi. Regolazione antirollìo Telligent - Sul telaio dei veicoli industriali il comfort e la sicurezza sono due concetti difficili da conciliare. Gli ammortizzatori tradizionali, con le loro curve caratteristiche ben definite per i livelli di trazione e di pressione, non sono in grado di soddisfare le molteplici esigenze imposte dall'uso quotidiano. Nella marcia normale dovrebbero avere una risposta decisamente più "morbida", mentre in curva e nelle accelerazioni trasversali (ad esempio durante rapidi cambi di corsia o brusche frenate) dovrebbero essere più "rigidi" per poter garantire una sicurezza maggiore. Un molleggio in grado di reagire correttamente alla situazione viene offerto dalla regolazione antirollìo Telligent (a richiesta) per i cassonati delle Serie Actros. Il sistema è in grado di regolare automaticamente la rigidità del molleggio in base alla situazione di marcia ed alle caratteristiche del manto stradale. La soluzione tecnica che consente una marcia poco soggetta al rollìo è costituita da sensori che rilevano i movimenti verticali sugli assi anteriore e posteriore, la pressione frenante, le condizioni di carico, i movimenti dell'acceleratore e la velocità. L'elettronica centrale di regolazione rileva, analizza e trasmette questi valori sotto forma di impulsi di comando agli ammortizzatori dotati di una valvola a gestione elettrica. La curva caratteristica degli ammortizzatori varia nell'arco di millisecondi consentendo così al veicolo di reagire immediatamente. La sicurezza ed il comfort di marcia, nonché la protezione del carico, ne risultano migliorati e al tempo stesso vengono ridotte usura dei pneumatici, sollecitazione stradale ed usura di altri componenti. Questo accorgimento tecnico è particolarmente indicato per determinati utilizzi ove l'assetto del veicolo è particolarmente importante come ad esempio utilizzi di carico gravosi e non uniformi o trasporto di materiali delicati. 

AL FONTANILE A PIEDI NUDI NEI TINI PER LA FESTA DELLA VENDEMMIA 
Gandosso (Bergamo), 19 settembre 2002 - Al Fontanile, la struttura di accoglienza immersa nella piccola e tranquilla valle dove sorge la Cantina Tallarini, inizieranno nel tardo pomeriggio di venerdì 20 settembre le celebrazioni in onore della regina indiscussa della stagione autunnale, la vendemmia. Fervono i preparativi per una festa in grande stile, un evento che vuole far riscoprire la magia di un vecchio rito agreste che va predendosi con la memoria degli anziani, soppiantato dai moderni metodi di raccolta e spremitura dell'uva. "Abbiamo pensato di organizzare questa manifestazione - afferma Vincenzo Tallarini, fondatore e presidente dell'omonima azienda - per rilanciare uno degli appuntamenti fondamentali della vita rurale, riproponendolo nella forma più tradizionale possibile e dando risalto alla sua connotazione gioiosa. Sarà un'ottima occasione per vivere la vendemmia come era fino a qualche generazione fa, quando anche le donne e i bambini affiancavano gli uomini nei campi e pigiavano i grappoli appena colti accompagnandosi con danze e canti popolari". Tutto prenderà inizio alle 19.00 con la pigiatura delle uve; a piedi nudi in due grossi tini, proprio come nella più antica usanza contadina, i partecipanti potranno contribuire alla spremitura degli acini da cui verranno ricavati gli ottimi vini della maison calepina; seguirà, alle 20.30, la cena sotto il pergolato che ombreggia la cantina; un prelibato menù interamente a base di uva per rifocillare i corpi dagli "sforzi" della pigiatura. Sarà possibile gustare un soffice fagottino di pasta fillo alle verdure con marmellata d'uva e cosciotto di agnello affumicato in casa, cui seguirà una foiade all'impasto d'uva con ragù d'anatra e finferli, accompagnato dal più tipico piatto della cucina bergamasca, i casoncelli, ma in una variante più originale, all'uva con burro montato. Per secondo, un tenero medaglione al filetto di maiale con grappa e uva. "Dulcis in fundo", concluderà la cena la croccante sfogliata di fichi con salsa all'uva cotta nel Valcalepio. Tutto sarà abbondantemente annaffiato dagli eccellenti vini dell'azienda Tallarini. La cena verrà allietata dalle poesie dialettali e dalle canzoni popolari del più noto cantastorie bergamasco, Luciano Ravasio, che prenderà la parola in tre diversi momenti della serata per spiegare e interpretare alcuni motivi tipici del folklore orobico. Il costo complessivo della serata è di € 39. Per partecipare alla Festa della Vendemmia è necessario prenotare entro il 17 settembre telefonando a Il Fontanile, 035/834003.

IN OCCASIONE DI "STREET FOOD" 2° EDIZIONE DEL FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL CIBO DI STRADA (28-29 SETTEMBRE 2002) MOSTRA FOTOGRAFICA A CURA DI CHEF KUMALÉ E DEL FOTOREPORTER MICHELE D'OTTAVIO 
Cesena, 19 settembre 2002 - Verrà presentata in anteprima la mostra fotografica allestita con 20 pannelli in grande formato con immagini del fotoreporter Michele D'Ottavio (L'Espresso - Il Venerdì di Repubblica) e dal giornalista gastronomade Chef Kumalé in Marocco, Tunisia, Turchia, Cina e Sri Lanka. Semplice nella preparazione, fortemente legato alle tradizioni del territorio a cui appartiene, il cibo di strada è probabilmente la più "onesta" tra le diverse forme di offerta gastronomica, quella meno soggetto all'influenza di mode passeggere, quella che maggiormente consente di leggere la storia (non solo gastronomica) di una città, di un paese e dei suoi abitanti. Dalle rive del Mediterraneo la tradizione del cibo di strada si è estesa col tempo a tutti quei luoghi del pianeta in cui il clima e lo sviluppo delle relazioni sociali ne consentivano la realizzazione. E' per questo che noi oggi ritroviamo una tradizione del cibo di strada nel vicino come nel lontano Oriente, in Africa come in America Latina, per non parlare dei paesi "nuovi" come l'Australia e gli Stati Uniti che hanno assorbito e fatto propri i più diversi cibi di strada importati in seguito alle diverse ondate immigratorie. E' in una "fase storica" come quella che stiamo vivendo - dove il confronto tra culture diverse si presenta come una condizione necessaria prima ancora che come una scelta e in cui tornano alla ribalta molti dei tradizionali valori della "civiltà del cibo" - che il tema del cibo di strada rivela tutta la sua attualità. L'ultimo week end di settembre il centro storico di Cesena si prepara così ad accogliere numerose "isole gastronomiche" nelle quali sarà possibile degustare i cibi di strada di diverse regioni italiane (Romagna, Toscana, Sicilia. Puglia, Campania) e di alcuni paesi ospiti (Provenza, Tunisia, Turchia, Grecia, Messico). Il Festival nasce da un progetto di Leisure Lab, è promosso dall'Amministrazione Provinciale di Forlì-Cesena e dal Comune di Cesena, è organizzato da Confesercenti Cesenate, Slow Food e Conservatoire des Cuisines Méditerranéennes, in collaborazione con la Camera di Commercio di Forlì - Cesena. Venerdì 27 settembre alle ore 17 In Piazza Almerici a Cesena 

CONTO ALLA ROVESCIA PER IL DOPPIO CONCERTO DI IAN ANDERSON E ANDREA GRIMINELLI IL LEGGENDARIO FLAUTISTA ROCK INGLESE E IL GRANDE FLAUTISTA CLASSICO ITALIANO SI ESIBIRANNO PER LA PRIMA VOLTA CON L'ORCHESTRA DEL TEATRO REGIO DI PARMA 
Parma, 19 settembre 2002 - Conto alla rovescia per i due concerti-evento che Ian Anderson , l'uomo che ha reso popolare il flauto nel mondo del rock guidando i leggendari Jethro Tull e Andrea Griminelli, il giovane flautista italiano che sa stare con disinvoltura al fianco di Pavarotti, Zubin Mehta o Sting, terranno la prossima settimana in Emilia, giovedì 26 al Teatro Regio di Parma e venerdì 27 al Carisport di Cesena, accompagnati dall'orchestra del Teatro Regio di Parma diretta da Danilo Rossi, prima viola della Scala di Milano. I due unici appuntanti a livello europeo, imperniati su un inedito viaggio musicale intitolato "Da Bach ai Jethro Tull". si terranno fra una settimana, rispettivamente, giovedì 26 al Teatro Regio di Parma (dove il loggione è già esaurito e sono rimasti liberi ancora solo pochi posti) e venerdì 27 al Carisport di Cesena (per la prevendita è attivo il circuito nazionale Ticket One). Ideato da Itullians, il fan club italiano dei Jethro Tull (gruppo di rock "colto" inglese, sulle scene dal 1968, oltre 60 milioni di copie vendute), e da GlobArt di Reggio Emilia, il doppio concerto "Da Bach ai Jethro Tull" si sviluppa in due parti: una più classica, nella quale sarà Anderson ad essere ospite di Griminelli, ed una legata alla musica dei Jethro Tull, rivisitata con partiture orchestrali e impreziosita dagli interventi di Griminelli al flauto. Insieme all'Orchestra del Teatro Regio, nata dal Parma Opera Ensemble, gruppo cameristico specializzato nel repertorio lirico e ben noto nel panorama musicale internazionale, sarà sul palco un trio "rock" composto da Andy Giddings (tastiere), James Duncan (percussioni) e Kit Morgan (chitarra e basso), a testimonianza di una volontà precisa di contaminare emozioni differenti, proprio come facevano i Jethro Tull quando, negli anni Settanta, eseguivano in concerto il secondo movimento della Nona sinfonia di Beethoven. Se Griminelli ha dimostrato spesso di saper unire la sensibilità interpretativa dei classici ad una visione della musica più aperta alle influenze di ogni genere, per Ian Anderson questi concerti rappresentano il coronamento di un lungo "corteggiamento" alla musica classica. Già nel 1969, infatti, il suo flauto contaminò la celebre Bourrée di Bach mostrando come generi diversi potessero trovare un equilibrio nuovo sulla spinta della fantasia e della sperimentazione. Negli anni Anderson ha affinato la sua tecnica flautistica che, dall'approssimazione sperimentale degli esordi, è maturata in una consapevolezza stilistica molto personale.
Infolink: www.itullians.com 

CONCERTO DE: "I FISARMONICISTI CITTA' DI VARESE" 
Milano, 19 settembre 200 2- La Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate e l'A.V.I.S. di Busto Garolfo in occasione del 35° anno di fondazione hanno organizzato per Sabato 21 Settembre 2002, ore 21,00 un concerto con "I fisarmonicisti citta' di varese" direttore: Chiara Luoni, presso l'Auditorium "Don G. Besana" via Manzoni 50, Busto Garolfo. Nel corso della serata sarà ricordato l'anniversario con una cerimonia ufficiale. L'ingresso è libero 

SPEEDO E LE RAGAZZE DELL'ORIZZONTE CATANIA OSPITI D'ONORE A MILANO DELLA LR ZONE DELLA RINASCENTE DI PIAZZA DUOMO
Milano 19 settembre 2002 - Per oggi Speedo, marchio leader mondiale nella produzione di costumi e accessori per il nuoto, in collaborazione con Lr_Zone, La Rinascente Milano P.zza Duomo, via S. Radegonda 3, ha organizzato un pomeriggio evento riservato a tutti gli appassionati di discipline e natatorie. Dalle 18.00 alle 19:00 le stelle dell'Orizzonte Catania, la squadra di pallanuoto femminile, sponsorizzata dal marchio anglo australiano, che nel suo palmares vanta ben 4 coppe dei campioni, 11 scudetti. Protagonisti di questo fan day saranno le atlete di punta della squadra siciliana: Giusy Malato, grande attaccante, capitano dell'Orizzonte e della nazionale, Cristiana Conti, attualmente il miglior portiere del mondo, e l'attaccante Maddalena Musumeci. Le ragazze d'oro della pallanuoto saranno a disposizione di tutti coloro che vorranno incontrarli per rispondere alle loro domande, firmare autografi e distribuire omaggi. Speedo conferma così, ancora una volta, la volontà di essere vicino a tutti coloro che amano e praticano gli sport in acqua, a tutti i livelli, non solo sviluppando i migliori prodotti tecnici disponibili sul mercato e aiutando le performance sportive con costumi e accessori all'avanguardia, ma anche portando i suoi uomini immagine a incontrare quanti amano queste discipline, che tanta soddisfazione stanno regalando allo sport italiano. Nel corso della sua storia, Speedo ha portato nel nuoto competitivo continue innovazioni tecnologiche che hanno testimoniato l'estrema attenzione dell'azienda verso le più diverse soluzioni per chi pratica sport in acqua a tutti i livelli, dai più piccoli ai grandi campioni internazionali. Dal famoso costume 'Aquablade', dominatore delle Olimpiadi di Atlanta del 1996, al celebre 'Fast.skin' , il costume integrale da competizione che imita la pelle dello squalo. Nuotatori di fama mondiale hanno indossato questo rivoluzionario costume alle Olimpiadi di Sydney 2000, dove gli atleti Speedo hanno conquistato l'83 per cento delle medaglie, 13 record mondiali e 33 record olimpici. La sponsorizzazione tecnica, da parte di Speedo, del plurimedagliato Massimiliano Rosolino, come anche di atleti emergenti quali Andrea Righi e Luisa Striani, ospite d'eccezione del fan day presso Lr_Zone La Rinascente Milano P.zza Duomo, e di prestigiose squadre di pallanuto, come l'Orizzonte Catania, conferma l'interesse della famosa azienda a collaborare e a sostenere club e atleti italiani. 

MILANOCHEPEDALA : 27° EDIZIONE DOMENICA 22 SETTEMBRE 2002 PARTECIPAZIONE GRATUITA IN OCCASIONE DEL "EUROPEAN CAR FREE DAY" - "GIORNATA EUROPEA SENZA AUTO".
  Milano 19 settembre 2002 Domenica 22 settembre 2002, "European Car Free Day" - "Giornata europea senza auto", si svolgerà la 27° edizione della Milanochepedala, passeggiata in bicicletta lungo le vie della città, organizzata dall'Associazione Sportiva Turbolento Veloclub Milano, nell'occasione a partecipazione gratuita. Rivolta a sensibilizzare chi vive e si muove quotidianamente a Milano ad utilizzare la propria città nel rispetto di una pacifica convivenza e nel più corretto equilibrio tra le esigenze di tutti, Milanochepedala, ha aderito a "ai fil gud philosophy", nuova ispirazione di vita lanciata in primavera dalla Stramilano e, come tradizione, organizzerà una serie di interessanti iniziative collaterali nel Villaggio d'arrivo. Ritornano infatti Ghisalandia, alla scoperta dell'Educazione Stradale insieme alla Polizia Municipale; la Scuola di Mountain Bike, in collaborazione con la Scuola Nazionale; il Raduno Dei Tricicli, gara su 3 prove, velocità sui 10 mt, gimcana e percorso vigilato, per i bambini delle Scuole Materne; Amici di Bici, la raccolta di biciclette da bambino dimesse, ma funzionanti, destinate a diventare nuove compagne di giochi di altri ragazzini. Il programma della giornata prevede il ritrovo e la formazione del plotone alle ore 10, alle 11 la partenza e l'inizio delle attività nel villaggio, alle 12.15 circa l'arrivo del plotone, alle 16.30 la chiusura del villaggio. Principali attrattive sono Ghisalandia, la Scuola di educazione Stradale della Polizia Municipale, la scuola di mountainbike per un primo approccio con la guida tecnica e con l'uso del cambio, e il 3° raduno dei tricicli. Organizzata con il patrocinio del Consiglio di Zona 1, del Comune, della Provincia e della Regione Lombardia, e sempre in collaborazione con l'Associazione Nazionale Atleti Azzurri d'Italia, ideatrice dell'evento nel 1975, Milanochepedala vede il supporto di Atala, 80 anni di esperienza, innovazione e salute Nel Mondo Delle Due Ruote, In Qualità Di Sponsor Principale E Degli Sponsor Breuil, Cervinia e Valtournanche; Ras, Assicurazione Ufficiale; Aem Energia; Bnl e Centrale del Latte-Granarolo. Per quanto riguarda la comunicazione da sottolineare gli accordi con Rds, Radio Dimensione Suono; Vivimilano, settimanale del Corriere della Sera, e con Buongiorno.it, Società di direct marketing multimediale. Varie quest'anno le iniziative benefiche legate all'evento: in favore dell'Avis Milano, importante realtà locale, verrà destinato l'intero ricavato ottenuto dalla vendita, domenica mattina presso il Villaggio, della tradizionale T-shirt Ufficiale (cad. 2,50 €), un passo importante nella sensibilizzazione alla donazione. Presente alla conferenza stampa, in qualità di testimonial Avis, Federica Panicucci. All'Associazione Italiana Mielolesi andrà il ricavato dalla vendita di campanelli donati da Atala, Main Sponsor di questa giornata. L'iniziativa, il cui motto è "1 Euro per sentirci bene" servirà a raccogliere fondi per questa associazione, che dal 1997 ha l'obiettivo di promuovere senza fini di lucro la raccolta di fondi da destinare alla ricerca scientifica, che mira a far guarire le lesioni del midollo spinale, e fornire assistenza ai disabili in precarie condizioni economiche. Interpretazioni creative dello spirito della Milanochepedala da parte dei ragazzi di 5° E e 5° F dei corsi di grafica dell'anno scolastico 2001/02 dell'Itcs Erasmo da Rotterdam, che hanno inventato liberamente il poster della manifestazione. Tanti e a volte sorprendenti i risultati, tutti accomunati dall'idea di libertà, indipendenza e agilità che la bicicletta comunica. Ore 10-16.30 In P.za Castello, partenza, arrivo e Villaggio con tante iniziative per grandi e piccoli. Per Avis Milano il ricavato della vendita delle nuove T-shirt. 

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