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19 SETTEMBRE 2002
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CANCRO,
ENDEMIE, MEDICINA MOLECOLARE, MA SOPRATTUTTO INTERNET
Rimini, 19 settembre 2002 - Una ricerca inedita dell'Istituto Superiore di Sanità
sulla relazione fumo/cancro, la denuncia di una pericolosa endemia ignorata dal
mondo sanitario benché assai diffusa in Italia e soprattutto nel nord Italia,
gli eccezionali progressi della medicina molecolare, le anemie portate dalla
società multietnica, le nuove possibilità per il rapporto laboratorio-paziente
offerte da Internet. Riuniti a Rimini per la seconda volta in di tre anni, gli
oltre 2000 specialisti di Medicina di Laboratorio italiani affrontano da ieri
una serie di formidabili problemi al convegno Medlab 2002 (17 - 20 settembre)
organizzato dall'Associazione Microbiologi Clinici (Amcli) e dalla Società di
Biochimica Clinica e di Biologia Molecolare Clinica (Sibioc) che celebrano,
nella circostanza, rispettivamente il 31° e il 34° congresso. Ma presentando
oggi alla stampa il programma del congresso, i vertici delle due associazioni
hanno approfittato della presenza del Sottosegretario alla Salute Cesare Cursi
per insistere sulle straordinarie prestazioni ormai consentite ai laboratori
dall'elettronica e dalle reti telematiche e per chiedere la modifica della legge
che impone una firma manuale di tutti i risultati delle analisi. "Occorre
adeguare la norma al progresso tecnico", ha spiegato il presidente di
Sibioc, il professor Massimo Tocchini dell'Azienda Ospedaliera Umberto 1 di
Ancona, "Ormai sono i processi stessi del laboratorio che garantiscono la
sicurezza delle analisi.La firma potrebbe rappresentare ormai una perdita di
tempo in un contesto in cui la rapidità di trasmissione dei dati può
migliorare il trattamento del paziente critico". "Del resto,
soprattutto nei Paesi più avanzati l'organizzazione sanitaria è sempre più
influenzata dalla rivoluzione digitale e dall'utilizzo di Internet", ha
aggiunto il presidente del congresso Sibioc, il professor Pierangelo Bonini,
direttore del Dipartimento di Medicina di Laboratorio dell'Istituto scientifico
San Raffaele, "E si avvicina dunque il giorno in cui anche in Italia sarà
routine per i nostri laboratori collegarsi con pazienti e medici curanti. Un
rapporto praticamente impossibile se le analisi dovessero essere tutte firmate
con la penna". Il professor Bruce Friedman dell'Università del Michigan ha
peraltro presentato oggi a Medlab una relazione sui progressi della sanità
telematica negli Stati Uniti. E il pre-requisito delle molte innovazioni
organizzative citate è in effetti la de-burocratizzazione delle procedure. Il
presidente di Amcli, il professor Enrico Magliano, direttore del Laboratorio di
Microbiologia dell'ospedale Niguarda di Milano, ha invece sottolineato uno dei
problemi più emergenti che riguardano l'intera sanità pubblica, ovvero la
presenza sempre più inquietante di infezioni rare e inedite in Italia legate
all'immigrazione (tubercolosi atipiche, parassitosi intestinali, malattie a
trasmissione sessuale e nuovi genotipi di epatite). Magliano ha inoltre
presentato il progetto telematico di educazione continua (lezioni a distanza con
un tutor) realizzato dall'Amcli a favore degli operatori geograficamente
svantaggiati. "L'obiettivo, "ha detto il professore, "è di
seguire le indicazioni della nuova legge che prevede per tutti gli operatori
l'obbligo di effettuare un aggiornamento ogni anno, controllato con acquisizione
di crediti formativi certificati dal ministero della Salute". E in caso di
guerra con Saddam e di Italia sotto l'attacco di armi batteriologice? "I
microbiologi clinici italiani", ha spiegato Magliano, "sono inseriti
in una rete di sorveglianza per la diagnostica rapida coordinata dall'Istituto
superiore di sanità attraverso protocolli scritti e approvati dall'Istituto
Superiore di Sanità e dall'Amcli. Questi protocolli prevedono un intervento
diagnostico rapidissimo con una qualificazione dei vari livelli di laboratorio.
In particolare ci riferiamo a peste, carbonchio, tularemia, vaiolo". A
questo proposito il sottosegretario Cursi ha ricordato anche la rete di
laboratori batteriologici predisposta dal ministero della Salute destinata ora a
infittirsi con l'iniziativa dell'Istituto Superiore di Sanità. Cursi ha inoltre
individuato come serio problema sanitario le malattie correlate
all'immigrazione. "Ma il problema oggi più importante", ha concluso,
"è quello degli anziani. In Italia il 25% della popolazione ha oltre 65
anni e ciò ci pone di fronte a una situazione quanto mai complicata per
assicurare a questa massa crescente di persone le cure e l'assistenza
necessarie".
COSÌ
LA SANITÀ ITALIANA AFFRONTA LA RIVOLUZIONE DIGITALE E INTANTO LO SPECIALISTA
FRIEDMAN SPIEGA A MEDLAB I PROGRESSI DEL MODELLO AMERICANO
Rimini, 19 settembre 200 2- L'ultimo caso è della settimana scorsa. Cento
medici generici di Firenze si sono riuniti in cooperativa per dialogare via
computer con gli specialisti dell'ospedale di Careggi, un'iniziativa destinata a
essere presto allargata agli 800 medici di famiglia del comprensorio con
l'obiettivo di scambiare informazioni in tempo reale con le cliniche e i
laboratori. Iniziative analoghe sono state avviate a Milano e Roma e un po' in
tutta Italia. L'attività sanitaria, e più specificamente quella del
laboratorio clinico, sta facendo i conti con la rivoluzione digitale. Non siamo
ancora al dialogo diretto via web tra paziente e laboratorio, ma non ne siamo
neppure lontani. Negli Stati Uniti questo estremo modello organizzativo è
invece già in fase di avanzata sperimentazione. E intervenendo oggi al
congresso Medlab 2002, in corso fino a venerdì al Palacongressi di Rimini, il
professor Bruce A. Friedman, docente di patologia alla Medical School
dell'Università del Michigan, ha tracciato il quadro avveniristico di una
medicina più a misura di paziente grazie all'elettronica e ai progressi delle
reti telematiche. La medicina di domani (e anche di oggi) sarà in effetti
sempre più caratterizzata da una accessibilità facile e da una comunicazione
in tempo reale tra chi fornisce il servizio medico e l'utente finale. Nel caso
della Medicina di Laboratorio, nella realtà dei Paesi più avanzati sotto il
profilo della Rete vi è un sempre più intenso uso di Internet da parte dei
medici curanti per prescrizioni di analisi ai loro pazienti, ritiro dei
risultati e anche guide di scelta delle analisi e guide interpretative. Anche il
paziente sta cambiando le proprie abitudini e, sulla scorta di una cultura
divulgativa medica sempre più diffusa ha accesso sempre più facile
all'informazione sanitaria ed è spesso portato a rivolgersi al medico curante
(medico di base/medico specialista) in termini interlocutori sempre più
critici: perché non mi fa questa analisi? Qual è statisticamente la mia
prognosi? Perché non mi prescrive il farmaco X o l'esame Y? La Medicina di
Laboratorio evidentemente gioca un ruolo molto importante in questo campo anche
in termini di Medicina Preventiva (diagnosi di malattia prima dell'esordio
clinico) e di Medicina Predittiva (diagnosi di rischio di malattia basata
soprattutto sul progresso della Genetica). "In Italia", spiega il
presidente del congresso SIBioC, il professor Pierangelo Bonini, direttore a
Milano del Dipartimento di Medicina di Laboratorio dell'Istituto scientifico San
Raffaele e docente di biochimica clinica alla Statale di Milano e all'Università
Vita e salute del San Raffaele, "la cultura della Rete e della rivoluzione
digitale è certamente meno estesa che negli Stati Uniti. Cominciano però a
esserci anche nel nostro Paese esperienze concrete di comunicazione sempre più
intensa via Internet tra il laboratorio clinico, il medico curante e il
paziente. Tutto ciò aiuterà a selezionare meglio le richieste di analisi e a
orientare in modo più proficuo le scelte di politica sanitaria. Per questo
motivo la relazione di Friedman rappresenta un momento di confronto tra la realtà
di un Paese molto sviluppato sotto l'aspetto tecnologico e un Paese, come il
nostro, forse più attento ai bisogni sanitari, ma meno Internet-oriented".
I
NUMERI DELLA PANCREATITE CRONICA IN ITALIA PRESENTATI I DATI DELLA PRIMA
INDAGINE ITALIANA: UN TERZO DEI PAZIENTI SONO DONNE, ALCOL E FUMO SOLO DELLE
CONCAUSE. LA PREDISPOSIZIONE GENETICA UNA POSSIBILE RISPOSTA ALLA MALATTIA
Milano, 19 settembre 2002 - La pancreatite cronica cambia volto: non più una
malattia "al maschile"; alcol e fumo solo delle concause; il
patrimonio genetico dei pazienti una strada da percorrere per capire i
meccanismi della malattia. Lo rivela lo studio Pancroinf-Aisp, il primo progetto
di raccolta dati sulla pancreatite cronica realizzato in territorio nazionale
con il sostegno di Solvay Pharma. Lo studio, unico nel suo genere nell'ambito
delle malattie del pancreas, si è avvalso di un sistema computerizzato con
l'obiettivo di raccogliere e valutare le informazioni in maniera sistematica. 1
dati, presentati oggi, alla vigilia del XXVI Congresso Nazionale
dell'Associazione Italiana Studio Pancreas (Aisp) che si tiene a Roma dal 19 al
21 settembre 2002, sono il risultato di un'analisi dettagliata di una patologia
difficile quanto poco conosciuta. "Il progetto Pancroinf - afferma Giorgio
Cavallini, Direttore della Cattedra di Gastroenterologia dell'Università di
Verona e coordinatore del progetto - ha arruolato ben 383 pazienti in 20 centri
ospedalieri e universitari distribuiti in tutta Italia al fine di definire per
la prima volta gli aspetti epidemiologici, diagnostici, clinici e terapeutici
della pancreatite cronica, una grave malattia degenerativa del pancreas di cui
sino ad ora non esistevano dati a livello nazionale". In letteratura si
indicano da 20-30 nuovi casi per 100.000 abitanti all'anno. In Italia si calcola
che ogni anno circa 15.000 nuovi pazienti vengono colpiti da pancreatite
cronica. La prevalenza è stimata intorno ai 200.000 casi. 1 risultati dello
studio mettono in evidenza che è cambiato il rapporto tra il numero degli
uomini e delle donne colpiti da questa patologia. Mentre nel passato era di 3 a
1 oggi è di 2 a I. Il suo esordio avviene per oltre la metà dei casi tra i 30
e i 60 anni, con un picco di incidenza tra i 40 e i 50 anni per gli uomini e tra
i 20 e i 30 anni per le donne. Contrariamente al passato il ruolo dell'alcol e
del fumo è risultato molto più limitato. Infatti, solo il 33% degli uomini
colpiti da patologia dichiarano di consumare quotidianamente più di un litro di
vino e solo il 23% di fumare più di 20 sigarette al giorno; le donne si
dichiarano astemie per il 70% e non fumatrici per il 60%. Tra i fattori
eziologici associati alla malattia sono stati frequentemente riscontrati una
patologia ostruttiva della papilla di Vater secondaria a patologia biliare
(33%), distrofia cistica della parete duodenale (7%), l'auto-immunità (6%) e
cause ereditarie (5%). Nel 23% dei pazienti non è stato possibile riconoscere
nessun fattore eziologico associato alla malattia. "Una sistematica
classificazione dei pazienti - precisa Cavallini - ci ha permesso di capire come
nell'ambito di questa complessa e oscura malattia rientrino fattori eterogenei.
Nei pazienti arruolati con Pancroinf esistono, per esempio, sostanziali
differenze tra i due sessi, sia per ciò che riguarda l'età d'esordio, molto
precoce nelle donne, sia per ciò che concerne i comportamenti a rischio come l'assunzíone
di alcol e fumo. Se, infatti, gli uomini colpiti dalla pancreatite fanno
comunque maggior consumo di alcol e sigarette, le donne sono in prevalenza
astemie e non fumatrici. Ciò significa che alcol e fumo da sempre indicati come
cause primarie della pancreatite cronica sono da considerarsi solo come
cofattori e potrebbero avere un impatto diverso a seconda del sesso del
paziente." Che cosa genera allora la pancreatite cronica? 'T ruolo della
predisposizione genetica nello sviluppo del danno al pancreas - afferma Calogero
Surrenti, Presidente della Società Italiana di Gastroenterologia - è senza
dubbio una fra le più importanti acquisizioni della pancreatologia negli ultimi
anni. L'identificazione di una mappa genetica è la chiave che favorirà la
selezione dei soggetti a rischio di malattia e ciò che permetterà di
intervenire efficacemente in modo preventivo. In questo senso andranno gli
sforzi della gastroenterologia sforzi nel prossimo futuro". "Allo
scopo di studiare le mutazioni genetiche che potrebbero essere responsabili
della pancreatite cronica - conclude Valerio Di Carlo, Direttore della Cattedra
di Chirurgia Generale, Università Vita Salute, S. Raffaele di Milano - è stato
messo a punto un protocollo di studio che valuterà nei futuri pazienti
arruolati con Pancroinf la mutazione di 4 geni coinvolti nella patogenesi della
pancreatite cronica". Lo studio Pancroínf-Aisp è stato realizzato con il
contributo di Solvay Pharma, azienda leader nella produzione di enzimi
pancreatici, terapia d'elezione per pazienti con insufficienza pancreatica.
RISULTATI
E PROSPETTIVE DELLO STUDIO ITALIANO SULLA PANCREATITE CRONICA
Milano, 19 settembre 2002 - Lo Studio PanCroInf` può essere considerato a tutti
gli effetti uno studio assolutamente unico e originale nel suo genere essendo la
prima analisi dettagliata e informatizzata di una patologia difficile quanto
poco conosciuta. PanCroInf, partito nel 2001, ha coinvolto 20 centri ospedalieri
distribuiti su tutto il territorio nazionale. Sono stati arruolati
complessivamente 491 pazienti di cui sono stati valutati 383 casi, correttamente
compilati. 1 risultati, anche se ancora preliminari, sono di estremo interesse
in quanto, mancando in letteratura dati rappresentativi della realtà italiana
della malattia, sono una prima fotografia della pancreatite cronica in Italia.
Epidemiologia - Dei 383 pazienti arruolati, il 69% era costituito da uomini.
L'età media dei pazienti alla nostra osservazione è stato di 54.1 ± 14.7
anni. La durata media di malattia è stata di circa dieci anni, risultando
pertanto l'età media all'insorgenza del primo episodio di pancreatite di 45 ±
14.1 anni. Tuttavia, un dato interessante viene anche dall'universo femminile.
Il 31% dei pazienti arruolati, infatti, è costituito da donne. Questo dato può
considerarsi significativo in quanto la pancreatite cronica è sempre stata
considerata una patologia al "maschile". E' un dato ancora più
interessante se si considera che l'età d'esordio di questa patologia tra le
donne è più bassa rispetto a quella degli uomini. Se infatti negli uomini la
malattia si manifesta tra i 30 e i 59 anni, con un picco di insorgenza tra i 41
e i 50, nelle donne si manifesta tra i 26 e i 61 anni (l'età media è 43,9 ±
17.3), con un picco di insorgenza tra i 21 e i 30 anni (più di un quarto del
campione considerato). Sintomatologia - Lo studio ha fornito inoltre ulteriori
informazioni sulla sintomatologia. Infatti, oltre alla classica comparsa del
dolore di tipo pancreatico, che si manifesta nel 57% dei casi, si è reso noto
che la dispepsia (ovvero la difficoltà di digestione) nel 32% e il dimagramento
nel 29% possono risultare campanelli di allarme che non devono essere trascurati
quando si valutano i pazienti. Ai sintomi già elencati si aggiungono le
alterazioni dell'alvo (26%), la comparsa di diabete (10%) ed ittero (9%). Cause
- Per ciò che concerne le cause, la pancreatite cronica sembrerebbe
caratterizzarsi per un'eterogeneità di fattori in grado di determinarla, anche
se l'abuso di alcol e fumo continuano ad avere un ruolo di accelerazione del
processo infiammatorio del pancreas. Tuttavia, anche per ciò che concerne
questo argomento, alcol e fumo, esistono significative differenze tra uomini e
donne. Infatti, mentre gli uomini colpiti dalla patologia, solo per un 20%
dichiarano di non consumare alcol e di non fumare, le donne colpite da
pancreatite cronica dichiarano di essere astemie circa nel 70% dei casi e non
fumatrici (60%) Fattori Eziologici - Tra i fattori eziologici associati alla
pancreatite cronica, sono stati più frequentemente riscontrati, oltre
all'alcolico (33% dei pazienti), una patologia ostruttiva della papilla di Vater
secondaria a patologia biliare (33%), mentre meno frequentemente sono state
riconosciute quali cause di malattia la distrofia cistica della parete duodenale
(7%), l'autoimmunità (6%) e le cause ereditarie (5%). Quest'ultimo dato ci
spinge a credere che, se sottoposto ad un sistematico monitoraggio, potrebbe
rivelare risvolti interessanti. Nel 23% dei pazienti non è stato possibile
riconoscere alcun fattore eziologico associato alla malattia. La patologia più
frequentemente riscontrata nei pazienti affetti da pancreatite cronica èstata
la litiasi biliare (32% dei casi) e più di un terzo dei pazienti (38%) è stato
sottoposto a colecistectomia. Insufficienza esocrina (maldigestione) è stata
evidenziata nel 22% dei pazienti mentre quella endocrina (diabete) nel 28%.
Calcificazioni pancreatiche, segno peculiare di pancreatite cronica, sono state
documentate nella metà dei pazienti (50%). Si è ricorsi a chirurgia
pancreatica nel 32% dei pazienti, mentre una larga parte dei pazienti (41%) è
stata sottoposta a terapia endoscopica (sfinterotomia biliare e/o pancreatica).
Nell'8% dei pazienti è stata diagnosticata la presenza di "pancreas
divisum", una malformazione anatomica rara nella popolazione generale, che
probabilmente rappresenta la causa di malattia. Mutazioni genetiche -
Recentemente sono state segnalate alcune mutazioni genetiche che potrebbero
essere responsabili della pancreatite cronica, tra le quali una mutazione minore
del gene della fibrosi cistica che è quella più frequentemente osservata. Allo
scopo di studiare queste mutazioni e valutare la loro reale incidenza nei
pazienti affetti da pancreatite cronica, grazie al progetto PanCroInf è stato
messo a punto un protocollo di studio che valuterà nei futuri pazienti
arruolati nello studio la presenza di mutazioni sui 4 geni coinvolti nella
patogenesi della pancreatite cronica (gene della fibrosi cistica, del
tripsinogeno cationico, dell'inibitore pancreatico secretorio della tripsina e
della citocheratina 8). Conclusioni - Alla luce dei dati raccolti grazie al
progetto PanCroInf possiamo affermare che la pancreatite cronica è una
patologia che colpisce sia uomini che donne anche se con sostanziali differenze
per ciò che attiene all'età di esordio della malattia e per ciò che riguarda
i comportamenti (consumo di alcol e fumo). La sintomatologia dolorosa non è
l'unica caratteristica clinica della pancreatite cronica. Una diagnosi più
accurata si rende quindi necessaria anche quando il paziente non presenta il
classico dolore pancreatico ma solo dimagrimento e dispepsia. E' stato
ridimensionato inoltre il peso che l'abuso alcolico e il tabagismo hanno sempre
avuto nell'eziologia della malattia ed è stata individuata una predisposizione
genetica individuale che potrà essere un elemento fondamentale per
l'individuazione dei soggetti più a rischio e per determinare una strategia di
prevenzione.
PROGETTO
PANCROINF-AISP: IL PERCHÉ DI UN PROGETTO INFORMATIZZATO
Milano, 19 settembre 2002 - La pancreatite cronica è un processo infiammatorio
cronico del pancreas a carattere evolutivo che progressivamente distrugge la
ghiandola, determinando un'insufficienza di produzione di enzimi digestivi, con
comparsa di maldigestione, e di insulina, con comparsa di diabete che necessita
della somministrazione di insulina. Negli ultimi anni si sono scoperte alcune
forme di pancreatite cronica, prime fra tutte quelle secondarie ad alterazioni
geniche, ma anche quelle di tipo auto-immunitario, di tipo ostruttivo, associate
ad alcol etc., che hanno reso necessaria l'esecuzione di studi clinici, miranti
ad una migliore conoscenza clinica delle differenti forme di malattia.
L'attuazione di studi epidemiologici di questo tipo è molto difficile per
numerosi motivi, innanzitutto per l'investimento economico necessario, ma anche
perché richiede una perfetta organizzazione tra i centri partecipanti oltre che
parecchio tempo da dedicarvi. Anche l'aspetto scientifico tuttavia non è di
secondaria importanza, dal momento che ènecessaria una corretta classificazione
della malattia, un'attenta valutazione clinica, l'esecuzione di indagini
strumentali e studi genetici appropriati, un follow-up di lunga durata,
sufficientemente lungo da permettere lo studio dell'evoluzione della malattia e
la comparsa delle complicanze tardive, in primis l'adenocarcinoma pancreatico.
Tenendo conto di tutti questi aspetti, è nato il progetto nazionale denominato
PanCroInfAisp, patrocinato dalla Associazione Italiana per lo Studio del
Pancreas (Aisp) e con il sostegno di Solvay Pharma, che ha lo scopo di
evidenziare le caratteristiche epidemiologiche, cliniche, radiologiche della
pancreatite cronica e di valutare la tipologia di trattamento (medico,
chirurgico od endoscopico) in Italia. Hanno aderito a questo studio inizialmente
(nel 2001) 9 centri, a cui si sono aggiunti dall'inizio di quest'anno altri 11
centri, distribuiti su tutto il territorio nazionale. Sono stati arruolati circa
400 pazienti e si prevede di arruolarne circa 1000 entro due anni. 1 dati
relativi a questi primi pazienti verranno presentati al prossimo Congresso
Italiano dell'Associazione Italiana per lo Studio del Pancreas, che si terrà a
Roma il 19.9.2002. 1 risultati di questo studio, unico nel suo genere, potranno
mettere in luce gli aspetti ancora oscuri di una malattia tuttora di difficile
inquadramento nosografico e con molteplici opzioni terapeutiche, ancora non ben
codificate.
IRRITAZIONI
CUTANEE: L'OTTIMO RIMEDIO DI EUCERIN
Milano 19 settembre 2002 - E' tipico dei soggetti con pelle sensibile avvertire
una fastidiosa sensazione di bruciore, pizzicore o prurito cutaneo, soprattutto
localizzato al volto, che spesso appare arrossato. Infatti la pelle chiara, di
fototipo I o 2, porta facilmente alla dermatite. Questa sgradevole sensazione
emerge in seguito a stimoli di varia natura, per lo più ambientali come il
freddo il caldo, oppure il contatto con lana o tessuti ruvidi. Più
frequentemente, però insorge in seguito all'applicazione di prodotti cosmetici
o detergenti come creme, saponi ecc. Statisticamente, i soggetti più colpiti
sono di sesso femminile. Per trattare efficacemente la pelle sensibile, la
Ricerca Dermocosmetica Eucerin ha messo a punto una specifica Linea di prodotti,
Eucerin Viso Pelle Sensibile, che risponde in modo valido all'esigenza della
pelle sensibile. Normalmente, in Occidente l'incidenza della pelle sensibile è
circa del 10%, mentre nei Paesi asiatici, specialmente in Giappone, arriva al
20-30% delle donne. Questo si può spiegare con il fatto che le donne hanno una
maggior cura del proprio volto rispetto ai soggetti maschi, e utilizzano un
numero maggiore di prodotti specifici. La sensibilità cutanea, inoltre, è
maggiormente presente nei Paesi più industrializzati rispetto a quelli del
Terzo Mondo. Nell'esperienza clinica, si evidenzia che la sensibilità cutanea
non dà un riscontro visibile o un segno clinico evidente, ma è una sensazione
soggettiva e non facilmente dimostrabile. Fino a qualche tempo fa, questi
soggetti venivano scarsamente considerati dalla classe medica e definiti come
ipocondriaci. Gran parte dei soggetti con pelle sensibile presentano alterazioni
della barriera cutanea, altri invece devono soltanto imparare a scegliere i
prodotti specifici per la propria pelle. In Italia l'incidenza delle dermatiti
allergiche da contatto (Dac) da cosmetici arriva al 20% di tutte le dermopatie
allergiche da contatto. La DAt da cosmetici è causata soprattutto da profumi,
conservanti ed eccipienti. i pazienti con cute sensibile possono anche andare
incontro a sensibilizzazione allergica, peggiorandone in tal modo la prognosi.
E' quindi importante l'utilizzo di cosmetici opportunamente formulati.
Normalmente si usano idratanti o sostituti del film idrolipidico cutaneo)
detergenti specifici e prodotti emollienti. Per i soggetti con sensibilità
cutanea la Ricerca Dermocosmetida Eucerin ha messo a punto la nuova linea
Eucerin Viso Pelle Sensibile (di pulizia, idratazione, nutrizione e antirughe),
caratterizzata da formulazioni specifiche e ad elevata tollerabilità. La
formulazione è a base di idroalanina, Ceramide 3, Biotina, Coenzima Q10 e
Proreti no lo.
IOME:
INCONTRO CON I DOCENTI E PRESENTAZIONE DEI CORSI
Milano, 19 settembre 2002 - Sabato 21 settembre 2002 alle ore 10.00 I.O.M.E.
(Istituto Orientale di Medicina Energetica - www.iomeitalia.org
presenterà a Milano, in Via Copernico 9, le attività didattiche per l'anno
2002-2003. I.O.M.E. ,associazione culturale per la diffusione della conoscenza
dell'antico massaggio cinese TuiNa e più in generale di ogni forma di medicina
naturale, ha tra i propri obiettivi primari la valorizzazione dal punto di vista
tecnico, culturale e deontologico della professionalità dell'operatore TuiNa e
la tutela degli interessi fondamentali dell'utente. La scuola definisce un iter
formativo per tutti gli operatori veramente qualificante e instaura e favorisce
la massima interazione tra medici occidentali, medici agopuntori e terapisti
manuali creando un'ampia sinergia tra tutti gli operatori di tecniche manuali
anche di natura diversa. IOME propone Corsi triennali per Operatore di TuiNa con
master clinico al quarto anno, rivolti non solo a chi già pratica nel settore,
ma anche a tutti coloro che desiderano avvicinarsi al mondo della medicina
tradizionale cinese: i corsi sono rivolti ad operatori sanitari e non (massofisioterapisti,
infermieri, operatori shiatsu, medici, naturopati ecc.). Nell'incontro di sabato
21 settembre verranno presentati anche i nuovi corsi monotematici che quest'anno
verteranno sui seguenti argomenti: TuiNa, MTC e cellulite - Simbolismo del corpo
- Martelletto della salute - Fitoterapia e oli essenziali - Meridiani curiosi e
visceri straordinari - Dietetica cinese - Training autogeno - QiGong: energia e
armonia - Il cinese medico, corso introduttivo - I Ching. L'incontro di sabato
21 settembre è aperto a tutti e la partecipazione è gratuita.
IL
42° SALONE NAUTICO INTERNAZIONALE A GENOVA DAL 5 AL 13 OTTOBRE + 18,5% PER
L'INDUSTRIA NAUTICA ITALIANA NEL 2001, CLIMA DI ATTESA PER IL 2002 IN CRESCITA
L'ESPOSIZIONE IN ACQUA, I SERVIZI PER IL TURISMO NAUTICO E L'AMBIENTE COMPLETANO
L'OFFERTA PER I VISITATORI
Milano, 19 settembre 2002 - Con l'anticipo di una settimana rispetto alle
tradizionali date il 42° Salone Nautico Internazionale si svolgerà a Genova da
sabato 5 a domenica 13 ottobre. La manifestazione, organizzata da Fiera di
Genova e Ucina - l'associazione nazionale di categoria dell'industria nautica da
diporto - è stata presentata stamattina a Milano dal commissario della Fiera di
Genova Giancarlo Strada, dal Presidente di Ucina Paolo Vitelli e da Roberto
Urbani e Lorenzo Pollicardo, rispettivamente Segretari Generali di Fiera e Ucina.
Al termine della presentazione ufficiale sono intervenuti l'Assessore alla
Mobilità e Traffico del Comune di Genova Arcangelo Merella e il Direttore della
sede ligure della Rai Victor Balestreri. Il Salone è oggi una tra le più
qualificate e apprezzate manifestazioni nel panorama internazionale. E' una
rassegna completa che parte dai super yacht - segmento di mercato dove l'Italia
detiene la leadership mondiale da oltre 3 anni - e dalle imbarcazioni a motore
medie e piccole e arriva, passando da barche a vela, gommoni, gozzi e pilotine
agli accessori, ai motori e alle strumentazioni con un corredo fatto di
attrezzature per la pesca, abbigliamento, accessori, strumentazioni e servizi. I
numeri, per quanto risulta ai primi di settembre, sono sostanziosi: più di 1470
espositori con partecipazioni estere da più di 35 Paesi, più di 1900
imbarcazioni con un sensibile aumento di quelle ormeggiate nelle due Marine e
nelle darsene a sfiorare le circa 180 unità. Il tutto su una superficie
espositiva di 280mila mq che si sviluppa su quattro padiglioni di cui tre
multipiano, ampie aree all'aperto, due Marine e la nuova tensostruttura. La
novità strutturale di quest'anno è infatti "Piazza del Mare", una
tensostruttura da 9mila metri quadrati di superficie - la più grande mai
realizzata in Italia - affacciata su Marina Uno. Si presenta con un profilo
alare che si abbassa sul mare e durante il Salone Nautico ospiterà imbarcazioni
a motore sopra i 10 metri dei più prestigiosi cantieri italiani e stranieri.
L'industria italiana, che ha consolidato la posizione di primo produttore
europeo e secondo nel mondo dopo gli Stati Uniti, nel 2001 ha fatto registrare
un incremento medio del valore della produzione del 18,5% sintetizzabile con il
valore di contributo al Pil diretto che sfiora i 1.800 milioni di Euro. Per
quanto riguarda la produzione delle imbarcazioni da diporto nel 2001 si è
raggiunto il valore di 1.388 milioni di euro. Complessivamente l'export è
cresciuto del 29%, raggiungendo i 1.087 milioni di Euro ed è positivo anche il
dato dell'occupazione che raggiunge le 15mila unità. Dalla consapevolezza di
essere un'industria forte ma ancora troppo sbilanciata verso l'export, nasce la
necessità della valorizzazione del mercato interno che può offrire, grazie
alla bellezza di oltre 8.000 km di coste, grandi possibilità di sviluppo. Per
il 2002, dall'analisi del campione Ucina, si rileva che nei primi sei mesi è in
atto un assestamento dei valori di crescita tali da far ritenere che il secondo
semestre sarà quello che potrà definire la tendenza, per oggi stimabile tra il
5 e il 10%. In questo contesto congiunturale diventa oggi ancora più attuale
l'esigenza espressa dall'Associazione di categoria di accelerare l'iter di
approvazione della legge quadro, già definita in un disegno di legge sul quale
Governo e maggioranza sono fortemente impegnati. Per quanto riguarda lo sviluppo
del turismo nautico in Italia resta sempre da colmare il gap infrastrutturale di
porti e approdi. I dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
parlano chiaro: su un totale di 94.759 posti barca esistenti nel nostro Paese
solo 38.117 sono disponibili al Sud e nelle isole: il problema a volte non è
tanto nella mancanza di strutture quanto nella loro incompletezza o scarsa
utilizzazione. La possibilità di acquistare la barca in leasing usufruendo
dell'applicazione di un'aliquota IVA ridotta in base alla lunghezza
dell'imbarcazione e quindi del suo utilizzo al di fuori delle acque territoriali
è il frutto dell'ultima grande novità normativa che pone l'Italia al passo con
la nautica europea vincendo la concorrenza della proposta francese. Il Salone
rappresenterà il banco di prova per questo strumento concreto di sviluppo per
la nautica nel nostro Paese, al fine di interrompere l'esodo di immatricolazioni
italiane e attrarne di nuove dall'estero. Il Salone si conferma sempre più una
grande occasione per esporre novità, per quanto riguarda le imbarcazioni di
nuova concezione risultano essere a oggi 350, ma non saranno meno quelle
presenti negli altri settori. Ma il compito della manifestazione è anche di
dare risalto e spessore ai servizi per i diportisti - settore dove Ucina
intravede ottime possibilità di sviluppo per l'occupazione - e a due componenti
essenziali affinché andar per mare entri veramente a far parte delle abitudini
degli italiani: promozione del turismo nautico e rispetto dell'ambiente. La
prima significativa novità riguarda la creazione a Mondoinvela - il settore
interamente dedicato alla vela e alla promozione degli sport nautici - di una
nuova "Piazzetta dei porti" che racchiuderà l'insieme di proposte per
il turismo nautico sugli 8mila chilometri di coste italiane: dalle marine ai più
affascinanti itinerari per pianificare una crociera in barca. La seconda novità
è dedicata al fenomeno emergente del leasing: davanti al padiglione C saranno
presenti nella "Leasing Arcade" i principali operatori del settore in
Italia, offrendo al diportisti un'ampia gamma di possibilità. Saranno invece le
aree marine protette le protagoniste della terza novità che, grazie alla
partecipazione del Ministero dell'Ambiente, troveranno spazio nel piazzale
d'ingresso di Levante e consentiranno di far conoscere questo grande patrimonio
naturale costiero italiano e di ottenere preziose informazioni per la
navigazione. Novità per i gommoni, che occuperanno tutto il padiglione D
(dedicato in particolare alle versioni package: imbarcazione + motore), porzione
del padiglione B1 e la ormai tradizionale Piazzetta davanti a Fieracongressi. Il
settore dei pontili e dei carrelli - questi ultimi oggetto di un'attesa
semplificazione normativa - sarà posizionato nelle adiacenti aree all'aperto
sul lato mare del padiglione D, offrendo così ai visitatori la possibilità di
effettuare un acquisto "chiavi in mano". Sempre il padiglione B1
segnerà il ritorno dell'accessoriato per la vela mentre si confermano le
attrezzature per la pesca sportiva in galleria, e nel B2 una parte delle
imbarcazioni a vela. Acquista sempre più peso la parte espositiva in acqua e
per la prima volta saranno ormeggiate imbarcazioni su ogni lato di Marina Uno
anche in corrispondenza della "Piazza del Mare" e in prossimità del
ponte galleggiante. Inoltre sarà utilizzata per le piccole imbarcazioni la
prima darsena di ponente sotto il Fieracongressi. In attesa del previsto
ampliamento delle Marine, che farà del Salone di Genova il più grande del
mondo, restano confermate le altre suddivisioni merceologiche e il sistema di
percorsi circolari esterni basato sulla realizzazione dei due ponti in legno e
del ponte galleggiante, che facilitano la visita della manifestazione e, con le
passeggiate sopraelevate, ne esaltano le caratteristiche di panoramicità. Una
particolare attenzione è stata dedicata a Mondoinvela che si presenterà in una
veste totalmente rinnovata e troverà nel Teatro del Mare, scenograficamente
allestito di fronte a Marina Due, il punto di aggregazione e di grande visibilità
per tutte le iniziative legate agli sport nautici e in particolare quest'anno
alla Louis Vuitton Cup che avrà inizio ad Auckland pochi giorni prima
dell'inizio del Salone: dalle regate su maxi-schermo agli incontri con i
campioni e i personaggi dello sport. Dallo studio realizzato nel Teatro del
Mare, Raisport sarà infatti impegnata già a partire dal 27 settembre con il
lancio da Genova della Louis Vuitton Cup in collegamento con Auckland, dal 30
settembre con le regate del primo "round robin", con due speciali
"Salone" sabato 5 e sabato 12 ottobre e una striscia quotidiana di
un'ora su Raisport satellite dal 7 all'11 ottobre. A completare il quadro la
piscina ventilata del Punto Mare Giovani con un fitto calendario di eventi
coordinati dalla Federazione Italiana Vela: dalle prove su Optimist, Equipe,
Aloha e Windglider alla 5° edizione della regata "Modelvela" per
barche a vela radiocomandate, a cui si aggiungono gli incontri con gli atleti
della vela olimpica, dai grandi campioni ai volti nuovi, aspettando Atene 2004,
le premiazioni delle regate d'altura Middle Sea Race, Roma per tutti e Giraglia
con la presentazione del programma 2003, incontri con i circoli velici e un
incontro sul ruolo della Fiv nella formazione dei componenti dei consorzi di
Coppa America. Le iniziative della Federazione Italiana Canottaggio che
coinvolgeranno ogni giorno studenti e giovani atleti diventeranno spettacolo
sabato 12 con il Grand Prix di indoor rowing , quadrangolare tra Italia, Gran
Bretagna, Germania e Danimarca. Come lo scorso anno Sail Academy, la prima
scuola di vela a utilizzare imbarcazioni di classe Coppa America, sarà presente
in Marina 2 con tre scafi: Moro di Venezia III, Kanza e Mighty Mary che saranno
utilizzate per regate dimostrative . Il secondo sabato si svolgerà la quarta
edizione della Maratona nautica del Salone di Genova, una grande festa della
vela aperta a tutti organizzata in collaborazione con la Fiv, con premi per
tutti i partecipanti offerti dagli espositori. La domenica conclusiva la sezione
di Genova-Sestri della Lega Navale Italiana organizzerà la "Regata
internazionale Salone Nautico" riservata alla categoria Optimist per
ragazzi e ragazze tra i 9 e i 14 anni. Lo Yacht Club Italiano ospiterà dal 4
all'11 ottobre il campionato europeo della classe olimpica Star. L'evento,
inserito nel calendario ufficiale del Salone Nautico Internazionale, vede,
confermate ad oggi, la partecipazione di 93 equipaggi di assoluto livello
mondiale in rappresentanza di 23 nazioni. Saranno infatti presenti i migliori
esponenti europei della classe e campioni del calibro di Iain Percy (l'inglese
vincitore del titolo iridato 2002 e , nel 2000 vincitore della medaglia d'oro
alle Olimpiadi di Sidney nel 2000 con il Finn), lo statunitense Mark Reynolds
(campione del mondo nel 1995 e nel 2000 e vincitore di tre medaglie olimpiche:
l'argento a Seoul nel 1988, l'oro a Barcellona nel '92 e a Sidney nel 2000) e
Peter Bromby delle Bermuda, sesto classificato al mondiale di quest'anno e
quarto ai Giochi di Sidney. Le giornate di lunedì 7 e martedì 8 ottobre
saranno dedicate in particolare agli operatori professionali nell'ambito di Tech
Trade, il grande settore dedicato all'accessoriato e alla pesca nella prima e
seconda galleria del padiglione S e nella prima galleria del padiglione B. Nel
2001 gli operatori accreditati sono stati 6mila, e l'attenzione riscontrata in
questi mesi fanno prevedere un altro successo. In collaborazione con l'Ice -
Istituto Italiano per il Commercio Estero - è stata organizzata una Missione di
operatori stranieri per favorire i contatti con mercati di sicuro interesse
quali: Nord America, Europa e bacino del Mediterraneo, Australia. Intenso il
calendario dei dibattiti e degli incontri sulle più importanti tematiche di
settore. Tra gli argomenti sul tappeto il progetto di sviluppo della portualità
turistica nel Mezzogiorno, le modalità di utilizzo del leasing nautico, mentre
le nuove normative in materia di emissioni gassose e sonore saranno illustrate
in un contesto internazionale da esponenti della Commissione Europea. Ucina in
collaborazione con il Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati presenteranno i
risultati di una ricerca svolta da Abacus sull'atteggiamento dei diportisti nei
confronti dell'ambiente. Il catalogo del Salone sarà in vendita nei punti
informazione e negli info-point Ucina e potrà essere scaricato a partire dal 5
ottobre dai due siti Internet www.salonenautico-online.it e www.ucina.net La
"Nautica in cifre", il volume che raccoglie i dati statistici
dell'industria italiana e del mercato per l'anno 2001, sarà presentata presso
l' Ucina Club alla stampa italiana sabato 5 ottobre alle ore 17 e alla stampa
straniera domenica 6 ottobre alle 9.30 . Per la prima volta debutterà "Ucina.TV",
un canale televisivo digitale dedicato ai produttori associati a Ucina visibile
sul portale www.ucina.net Il centro
servizi del padiglione C è il punto di riferimento per visitatori e espositori:
sportelli bancari, agenzie di viaggio, noleggio auto, sportello postale, centro
fotocopie, fotografo. Presso la reception del portale di Levante saranno in
funzione il guardaroba, l'edicola dei giornali, gli uffici della Polizia
Municipale, e la biglietteria dell'Amt. Nel piazzale d'ingresso del quartiere
fieristico la città di Genova, la Regione Liguria daranno il benvenuto ai
visitatori del Salone. L'accogliente spazio multifunzionale offrirà
informazioni pratiche per i turisti nello spazio "Genova Informa"
coordinato dalla Camera di Commercio, una panoramica sui programmi e le
iniziative in vista del 2004, anno in cui Genova sarà capitale europea della
cultura e uno spaccato espositivo dedicato alle produzioni artigianali, alla
pesca professionale e alle tecnologie ambientali liguri. Per una fruizione più
semplice e comoda da parte del pubblico i punti ristorazione esterni sono stati
distribuiti in tutte le principali aree e sono naturalmente confermati i bar, i
self-service e i ristoranti all'interno dei padiglioni. Proprio in questi giorni
il Comune di Genova e Genova Parcheggi stanno mettendo a punto un piano posteggi
e trasporti per agevolare i visitatori del Salone. Saranno disponibili circa
6.500 posti auto, a una distanza percorribile facilmente a piedi, con mezzi di
trasporto pubblico o in battello via mare. Oltre ai posteggi dei piazzali
antistanti la Fiera, al nuovo parcheggio sopraelevato nell'area delle
Riparazioni Navali, e i parcheggi del centro città, nei fine settimana corso
Italia, Piazza Tommaseo e Acquasola, saranno in funzione Calata Gadda (zona
Porto Antico), Ponte Parodi e San Benigno, adeguatamente collegati con linee bus
e (o) i battelli di Alimar e Cooperativa Battellieri. Confermata la zona di
sosta per i camper in viale Caviglia. L'Amt potenzierà le linee degli autobus
che transitano in zona Fiera, istituirà la linea speciale (KC barrato) e in
accordo con Genova Parcheggi consentirà di utilizzare il ticket di sosta come
biglietto di viaggio per tre persone per raggiungere il Salone Nautico e
ritornare al parcheggio. Implementate la segnaletica speciale Salone, la
messaggistica variabile, gli infopark e i comunicati su traffico e situazione
parcheggi su Radio Babboleo. I possessori di telefonini con tecnologia
appropriata potranno collegarsi a wap.Genova.traffico.it o a www.genovatraffico.it
Un servizio navetta gratuito di otto pullman realizzato in collaborazione con la
Camera di Commercio collegherà il quartiere fieristico con le stazioni
ferroviarie di Principe e Brignole, l'aeroporto e i principali alberghi del
centro città. Istituito anche un servizio speciale "shopping" sul
circuito Fiera-via XX settembre-via Roma-via XXV aprile-Fiera. Il 6 ottobre sarà
una domenica ecologica ricca di spettacoli e iniziativa, ma proprio per
agevolare i visitatori del Salone la chiusura del traffico sarà limitata a via
XX Settembre e sarà in funzione un servizio navetta realizzato in
collaborazione con l'Ascom. L'Acquario di Genova, presente al Salone con una
vasca espositiva, offre ai possessori del biglietto d'ingresso del Salone la
possibilità di entrare all'Acquario al prezzo speciale di 10,5 Euro (10 Euro
per i titolari di tessera espositore). Le novità più importanti di quest'anno
sono la piccola delfina nata il 22 agosto scorso e la nuova vasca dei barracuda.
La conferenza stampa di apertura del 42° Salone Nautico Internazionale è in
programma venerdì 4 ottobre alle ore 12,15 con anticipo per radio e tv alle
11.30. L'ingresso, dalla reception di piazzale Kennedy, sarà aperto dalle ore
10 così come la sala stampa del padiglione C. Per l'occasione i giornalisti
potranno posteggiare in piazzale Kennedy negli spazi designati. La cerimonia
inaugurale è fissata alle ore 9.30 di sabato 5 ottobre. Giovedì 10 ottobre
alle ore 12,30 Fiera di Genova e Ucina illustreranno l'edizione 2003 del
"BoMa: mostra mercato dell'usato nautico e del natante nuovo" che
presenterà significative novità in termini espositivi e di filosofia. Il
Salone sarà aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18.30. Il biglietto d'ingresso
costerà 12 euro, 9 euro il ridotto. Ingresso gratuito per i bambini fino a 6
anni. Le comitive composte da un numero minimo di 30 persone potranno acquistare
al momento dell'ingresso il biglietto a prezzo ridotto. Disponibile a richiesta
il braccialetto valido per il rientro in giornata. Tre saranno gli ingressi al
Salone: dal portale di Levante di piazzale Kennedy , dalle Riparazioni Navali
(Marina 2), mentre una biglietteria sarà allestita in banchina per i visitatori
in arrivo con i battelli. Prevendita su internet sul sito www.bestticket.it
con consegna biglietti direttamente presso la reception. Per la prima volta sarà
possibile l'ingresso per i cani, ovviamente a guinzaglio e provvisti di
museruola, per i quali sono state previste aree wc attrezzate. Infolink: www.salonenautico-online.it
AL
MICAM AUTUNNO 2002 SI RINNOVA L'APPUNTAMENTO CON LA COLLEZIONE DI SCARPE
GIUGIARO DESIGN
Milano, 19 settembre 2002 - Anche nell'edizione autunnale del Micam Shoe Event,
le scarpe Giugiaro Design si potranno ammirare in Fiera a Milano (pad. 14/1
stand E17/19) dal 19 al 22 settembre 2002. Oltre all'ormai consolidata Linea
Bobo, un basic sportivo con il caratteristico fondo Giugiaro Design
personalizzato - nella versione uomo - e con il fondo zeppa nella versione
donna, la Collezione P/E 2003 si arricchisce di soluzioni nuove e interessanti
sia per l'impiego dei materiali sia per la proposta dei colori. Giugiaro Design
e Dribbling hanno creato 6 nuove linee per soddisfare le esigenze di un pubblico
sempre più attento alle tendenze moda dettate da quest'accessorio. Alle
collezioni Bobo e Manua, prettamente dedicate all'uomo, si aggiungono un modello
stile barca - con l'abbinamento di tre materiali: tela tecnica, camoscio
idrorepellente e vitello - e un modello sfilato in punta, in pelle sfoderata e
in doppio materiale nabuk/canvas. Inoltre viene presentato in anteprima un
infradito "da mare" con suola in microporosa. La gamma colori riflette
la stagione e quindi i toni sono molto solari quali sabbia, corda, ecru ma anche
i classici cognac, cuoio e blu. Per l'infradito sono stati studiati abbinamenti
a contrasto quali testa di moro/bianco e grigio/rosso. Per quanto riguarda le
novità unisex saranno presentate: un modello con lacci e tagli innovativi - nei
materiali camoscio idrorepellente/tessuto traspirante e vitello morbidissimo con
microforature - ed un sandalo stile trekking con velcro in vacchetta invecchiata
e naturale nei colori testa di moro e cuoio. Non resta quindi che fare un salto
al Micam Shoe Event per ammirare tutte le anticipazioni di un'estate da
trascorrere in compagnia di un paio di comode e accattivanti calzature Giugiaro
Design!
DAL 21 AL 29 SETTEMBRE PRESSO IL POLO FIERISTICO DI MONZA LA 57ª
EDIZIONE DELLA MOSTRA DELL'ARREDAMENTO CON LA PREFETTURA DI KYOTO OSPITE
UFFICIALE
Monza, 19 settembre 2002 - La risposta del mondo artigiano e delle
piccole e medie imprese alla globalizzazione dei mercati segue due linee ormai
consolidate: tradizione e innovazione. Tradizione significa il recupero del
lavoro artigiano di un territorio sia nei suoi materiali sia negli oggetti con
una evidente esaltazione della manualità, patrimonio universale del settore
artigiano. Declinare il termine innovazione è più complesso ed è la vera
sfida dei prossimi anni. Significa alta tecnologia con un ammodernamento delle
tecniche di produzione, ma anche nuovo design per incontrare il gusto del
pubblico di consumatori e, infine, attenzione al marketing e alle nuove tendenze
di mercato. Componenti "visibili" e "non visibili" del
lavoro che si materializzano in prodotti particolarmente belli, sicuri e
rispettosi dell'ambiente. Mia, vetrina del mondo artigiano e delle piccole e
medie imprese, ha iniziato una decina di anni fa un percorso di promozione delle
nuove tendenze nel settore della casa sia per quanto riguarda l'arredamento in
senso proprio sia per il complemento d'arredo. Per questa 57ª edizione, il cui
slogan recita appunto Idee & Forme per le Nuove Tendenze, sono stati
individuati due settori che le ricerche di mercato danno in costante crescita e
che non si possono più considerare semplici nicchie. La casa ecologica si
mostra nei suoi elementi costitutivi: i prodotti biocompatibili ed
ecosostenibili, rispettosi dell'uomo e dell'ambiente. Ormai raggiunta
l'affidabilità e la sicurezza, una nuova attenzione è dedicata al design che
risponde ora ai criteri del bello secondo la tradizione del "made in Italy"
ed intende naturalmente rivolgersi ad un pubblico più vasto. La scelta di
presentare singoli prodotti vuole sottolineare come questo settore sia ormai
diventato "maturo" con una completa e diffusa filiera dal produttore
al rivenditore al pubblico di consumatori. Il successo del complemento d'arredo,
sia in Mia sia in Mia Primavera, non è più una novità. Anzi, i Percorsi
dell'artigianato si possono ormai considerare un "viaggio" che i
visitatori mostrano di apprezzare e di...."aspettarsi". E per la 57ª
edizione di Mia il viaggio è...molto lungo con la presenza della Prefettura di
Kyoto, Giappone, per la prima volta in Italia, con il suo artigianato molto
ricco, vario nei materiali e dalla millenaria tradizione. Pezzi unici che
rispondono totalmente ai nuovi spazi che il prodotto artigiano si è conquistato
e che si sono recentemente rinnovati in termini di restyling. D'altra parte
Kyoto e la sua Prefettura sono considerati da tutti i giapponesi il "cuore
antico" del Paese del Sol Levante e i prodotti artigiani della zona possono
vantarsi di un marchio, la dicitura Kyo, segno di distinzione e di prestigio.
Accanto a questi spazi non va dimenticato che il cuore antico e pulsante di Mia
è l'arredamento a 360° e i 15.000 mq. di esposizione sono una grande vetrina
di tutti i locali delle nostre case, di tutti gli stili ma con una costante che
rappresenta un valore aggiunto: la qualità. Innovazione e tradizione, dunque,
nelle molteplici sfaccettature ma anche in una continuità che rende sempre
riconoscibile il prodotto per poter affrontare le nuove sfide del mercato
globalizzato con una nuova mentalità vincente. Una dimostrazione
"pratica" viene dal distretto artigiano di Serrastretta, in Calabria,
considerato la capitale meridionale della sedia. Una antica tradizione che si è
rinnovata ed è presente sul mercato internazionale e ...con una selezione anche
alla 57ª Mia. Per questo una serie di convegni accompagna nei nove giorni la 57ª
Mia: eventi pensati per "fare il punto della situazione", per
discutere gli aspetti economici, culturali, legislativi di varie problematiche,
centrali per il mondo artigiano. Con l'ottica di offrire un servizio alle
imprese artigiane e con una immediata e pratica ricaduta sul consumatore finale
e sui suoi stili di vita. All'incontro di lunedì 23 settembre, dal titolo:
Incidere sulle pubblica amministrazione per orientarla verso i bisogni delle
imprese, è presente l'on. Giuseppe Galati, Sottosegretario alle Attività
Produttive. Infine un "invito" a festeggiare l'Anno Internazionale
delle Montagne, naturalmente con uno sguardo privilegiato a quel grande
serbatoio che è ancora oggi l'artigianato delle valli montane. Alcuni pezzi
significativi dei materiali "storici" degli artigiani "di alta
quota" e un ricco corredo fotografico accompagneranno i visitatori in un
piccolo viaggio....fra sentieri poco conosciuti ma ricchissimi di tradizione.
UN
PROGETTO CHE LEGA GLI ARTIGIANI LOMBARDI E DELLA PREFETTURA DI KYOTO
Monza, 19
settembre 2002 - Il mondo globalizzato è anche il mondo del confronto tra realtà
artigiane che fino a pochi decenni fa operavano separatamente. La presenza di
realtà artigiane straniere in Mia è una "consolidata abitudine"
dagli anni Sessanta e spesso proprio nei suoi padiglioni hanno fatto la loro
prima comparsa in Italia nazioni che allora si affacciavano sul mercato
internazionale. Da cinque anni la scelta di Mia si è indirizzata verso singole
regioni di nazioni estere che per vocazione e storia presentano un artigianato
ricco, vario e moderno. Anche in questo caso si deve registrare la presenza per
la prima volta in Italia di alcune regioni che hanno spesso avviato un proficuo
scambio con i nostri artigiani. Non si deve porre l'accento solo sull'aspetto
commerciale, pur importante, ma capire che la valenza culturale di questi
confronti è un plus non calcolabile in termini quantitativi ma indispensabile
per la crescita dell'artigianato lombardo, il primo per in Italia. La
collaborazione con la regione di Kyoto, antica capitale del Giappone e ancora
oggi "cuore" dell'artigianato del Paese del Sol Levante, rappresenta
un ulteriore salto di qualità. Per i soggetti coinvolti e per la durata degli
eventi. Infatti l'accordo di collaborazione coinvolge l'Ente Mostre di Monza e
Brianza, organizzatore di Mia e di Mia Primavera, da parte italiana e, per il
Giappone, la Fondazione per la promozione dell'arte e dell'artigianato di Kyoto,
la Task Traditional Art School of Kyoto, e l'Arc International of Kyoto. Il
settore di intervento è principalmente quello dell'arredamento e saranno
coinvolte anche le scuole di arte applicate delle rispettive regioni.
L'obiettivo naturalmente è trovare nuove possibilità di mercato e affrontare
meglio le possibilità e le richieste del mercato internazionale. Il primo
evento si è realizzato alla 9ª Mia Primavera dello scorso mese di marzo con
uno spazio, molto gradito dal pubblico, con una rassegna di pezzi unici della
Task Traditional Art School of Kyoto. In occasione della 57ª Mia si
"allargano" lo spazio geografico e quello espositivo con la presenza
di alcuni maestri artigiani della Prefettura di Kyoto: la rassegna comprende
opere legate alla tradizione, che evidenziano le lavorazioni tipiche dell'area
ma che si sono rinnovate nel design per affrontare il gusto di un pubblico vasto
di consumatori. Nel corso del 2003 sono infine previsti due altri eventi: 1) la
presenza di una selezione di opere di maestri artigiani lombardi a Kyoto nei
mesi di aprile e maggio; 2) nel mese di aprile, in occasione del Salone del
mobile internazionale, negli eventi Fuorisalone e in una sede milanese
prestigiosa una rassegna di progetti per una casa del futuro dal titolo
Lombardia Design & Kyoto Design.
IN INGLESE "JAPAN" VUOL DIRE
LACCA UNA CULTURA ANTICA DI 1500 ANNI DAL LUNGO E PAZIENTE PROCEDIMENTO MANUALE
Monza, 19 settembre 2002 . L'Urushi-Kogei, arte artigiana delle lacche, è una
cultura che vanta una tradizione di ben 1500 anni. La fama mondiale raggiunta da
questa lavorazione è tale che in inglese si usa il termine "japan"
proprio per indicare la lacca. L'urushi è una lacca naturale ottenuta dalla
linfa raffinata dell'albero a foglie caduche chiamato appunto urushi. La sua
lucidità è stabile sia agli acidi sia agli alcali con un'ottima resistenza
all'umidità e all'usura del tempo. Gli oggetti di artigianato in legno laccato
a multistrati con l'urushi sono chiamati shikki. Vassoi, scatole, ciotole e
altri vasellami giapponesi sono conosciuti in tutto il mondo per la loro
raffinatezza. Se tutti possiamo ammirare la perfezione della lavorazione, la
lucentezza della laccatura, la precisione delle finiture, pochi sanno quale
lungo e paziente lavoro porta a questi oggetti. Fasi codificate da una lunga
tradizione e che richiedono sempre l'intervento di più artigiani: una sola
persona infatti non potrebbe completare il ciclo di lavorazione. Le fasi:
Kijzukuri - creazione della struttura in legno essicato per un anno in ambiente
esterno e un altro anno in ambiente interno. Le forme possono essere: ad angoli
(kakumono) e in questo caso si tagliano e incollano strati di legno; curvate (magemono)
in cui gli strati sono incurvati a vapore e poi incollati; tonde (marumono)
ricavate da pezzi interi di legno torniti. Kijigatame - assorbimento della lacca
pura urushi nella struttura in legno con la paletta hera. Nunokise - copertura
della struttura in legno con il tessuto ricoperto con lacca pura kiurushi.
Nunokezuri - appiattimento delle parti eccessive sovrapposte di tessuto. Ippenji
- primo passaggio con la paletta hera della lacca pura kiurushi mischiata con
polvere di pietra jinoko per rinforzare la superficie. Togi - lucidatura della
superficie con una pietra abrasiva. Nihenji - secondo passaggio con la paletta
hera. Togi - altra lucidatura con una pietra abrasiva. Sanbenji - terzo
passaggio con la paletta hera. Mesuri - passaggio con la paletta hera della
lacca pura Kiurushi mischiata con polvere di terra tonoko per ottenere la
lisciatura della superficie. Togi - lucidatura ad acqua con pietra abrasiva fino
ad ottenere una superficie liscia omogenea. Nakanuri - passaggio con la paletta
hera della lacca distillata di alta qualità urushi. Togi - lucidatura ad acqua
con pietra abrasiva e carbone. Konakanuri - ripetizione del procedimento
nakanuri. Togi - altra lucidatura ad acqua con pietra abrasiva e carbone.
Fukiage - pulitura delle impronte, delle polveri e dei grassi. Uwanuri -
passaggio della vernice di finitura con la paletta hera e il pennello hake.
Essicatura di 6 ore a 20°C in ambiente con 70% di umidità. L'essicazione
completa termina in un mese. Mia rimane aperta al pubblico dal lunedì al venerdì
dalle ore 18.00 alle ore 23.00, sabato e domenica dalle ore 10.30 alle ore 23.00
IL PADIGLIONE DI HONG KONG SI TRASFERISCE NELLE NUOVE STRUTTURE DI ZURIGO
DURANTE LA FIERA DI BASILEA
Milano, 19 settembre 2002 - Quando la fiera di
Basilea, considerata la maggiore manifestazione al mondo nel settore degli
articoli di gioielleria e orologeria, si trasferirà a Zurigo il prossimo anno,
saranno presenti oltre 300 produttori di orologi e articoli di gioielleria di
Hong Kong. Le ultime creazioni di Hong Kong verranno presentate all'Hong Kong
Pavilion nella nuova struttura di Zurigo dedicata alla manifestazione. L'Hong
Kong Trade Development Council (Tdc), organo ufficiale per la promozione
commerciale che organizza le attività del padiglione, è impegnato a
pubblicizzare l'evento e invitare buyers di alto livello provenienti da tutto il
mondo. La fiera si terrà contemporaneamente in due luoghi a Basilea e a Zurigo,
dal 3 al 10 aprile 2003. A Basilea verranno esposti articoli di gioielleria e
orologi di marca, mentre Zurigo ospiterà circa 15 padiglioni dedicati a vari
paesi, tra cui Francia, Italia, Svizzera, Spagna e Russia. Il direttore della
fiera, William Devine, ha dichiarato che il concetto "One Show, Two
Locations" mira a una chiara segmentazione degli espositori, che a loro
volta attireranno acquirenti dalle esigenze sempre più specifiche e di alto
livello. Secondo questa nuova struttura, l'Hong Kong Pavilion continuerà a
essere il padiglione più vasto, coprendo un'area di oltre 6.000 metri quadrati
- un aumento di superficie di oltre il 20% rispetto al 2002. Owen Chi, Director
of Product Promotion del Tdc, ha confermato che sono state ricevute dalla sede
del Council circa 320 domande di adesione. Quest'anno l'Hong Kong Pavilion era
composto da 314 espositori. "Il numero di domande di adesione è
incoraggiante", ha affermato Chi. "Dopo una serie di incontri con il
Tdc, l'organizzatore della fiera ha promesso di offrire un servizio di trasporti
adeguato e di incrementare i propri sforzi di marketing. I potenziali espositori
hanno mostrato fiducia nel debutto della Hall of Universe in occasione
dell'evento di Zurigo, firmando la propria partecipazione alla fiera. Molti di
loro hanno chiesto spazi espositivi due o persino tre volte più grandi".
Chi ha aggiunto che 13 società di Hong Kong hanno richiesto di essere presenti
negli stand di marca sulla superficie fieristica di Basilea. "Siamo
fiduciosi che alcune società che soddisfano i criteri di selezione adottati
dall'ente organizzatore e potranno esporre a Basilea. Il Tdc darà a queste
società il proprio sostegno dal punto di vista della progettazione e della
costruzione degli stand individuali; inoltre promuoverà i marchi di Hong Kong
grazie al nostro accurato programma di marketing". Le autorità fieristiche
hanno assicurato che verranno offerte navette regolari da e verso le fiere di
Basilea e Zurigo durante la manifestazione. "Oltre a ottenere un notevole
sconto sull'affitto degli stand, il Tdc ha negoziato con gli organizzatori, la
migliore sistemazione per l'Hong Kong Pavilion", ha affermato Chi. "Il
Tdc coopererà con gli organizzatori della fiera per quanto riguarda la
pubblicità e la ricerca di buyers per la fiera di Zurigo". La Universal
Jewellery Design Centre Limited, che partecipa dal 1987, ha richiesto di esporre
sia negli stand di Basilea che di Zurigo. Danny Kwan, Executive Director della
societa', ha affermato che Basilea è una delle migliori piattaforme commerciali
per lanciare i propri prodotti e incontrare nuovi clienti. "È come
spargere sementi. Nonostante i contratti firmati in loco rappresentino solo un
decimo del nostro utile annuale, molti nuovi clienti diventeranno col tempo
partner a lungo termine". Bob Chong, Managing Director di Chung Nam Watch
Co. Ltd., ha affermato: "Questa manifestazione svolge un ruolo
indispensabile nel mercato degli articoli di gioielleria e dell'orologeria.
Grazie alla risistemazione di tutti i padiglioni nazionali a Zurigo, è
importante che il Tdc rafforzi i propri progetti pubblicitari". Con il
sostegno entusiastico dei produttori di Hong Kong per l'Hong Kong Pavilion, il
Tdc organizzerà un massiccio programma pubblicitario per la fiera di Zurigo. Il
programma dell'iniziativa è il seguente: Informare gli acquirenti di tutto il
mondo sulla risistemazione dell'Hong Kong Pavilion attraverso messaggi e-mail;
Sulla base della banca dati e la rete mondiale del Tdc, identificare acquirenti
internazionali di alto livello. Invitarli con incentivi come ad esempio
sponsorizzazioni di hotel. Organizzare conferenze stampa oltreoceano e lanciare
campagne pubblicitarie su larga scala in importanti fiere commerciali e riviste
internazionali. Organizzare un'esposizione degli articoli di gioielleria e
orologeria di Hong Kong per attirare gli acquirenti a visitare l'Hong Kong
Pavilion di Zurigo. Organizzare l'accoglienza degli acquirenti e sfilate di moda
nell'Hong Kong Pavilion per tutto il periodo della fiera. Subito dopo l'Italia,
Hong Kong è il secondo esportatore di articoli di gioielleria del mondo. È
anche il secondo esportatore di orologi, subito dopo la Svizzera. Nel primo
semestre del 2002, le esportazioni totali di articoli di gioielleria e
orologeria di Hong Kong sono state pari a 808 milioni di US$ e 2.158 milioni di
US$ rispettivamente.
A MODA IN TESSUTO & ACCESSORI ERANO PRESENTI 19.872
OPERATORI DI SETTORE INTERVENUTI
Milano, 19 settembre 2002 - Martedì 17
settembre si è conclusa la 38a Edizione di Moda In tessuto & accessori,
Fiera internazionale che ha presentato agli operatori di settore e alla stampa
internazionale le collezioni autunno/inverno 2003/2004 prodotte dalle più
importanti aziende europee del tessile/abbigliamento. I 19.872 operatori di
settore intervenuti hanno espresso soddisfazione per la facilità di visita
della manifestazione, che per la prima volta si è svolta nei padiglioni 9, 10,
11, 22, 23 di Fiera Milano. All'interno di questi padiglioni, disposti su un
unico livello e ben collegati tra loro da passaggi interni ed esterni, le 454
aziende presenti hanno occupato una superficie netta complessiva di 16.000 mq.
In particolare è stata apprezzata la collocazione dell'Area Immagine, allestita
in prossimità della Reception, in quanto ha permesso agli operatori di avere un
primo approccio di scoperta dei prodotti esposti, rappresentando, così, un
fondamentale momento di lavoro. Allo stesso modo, le 454 aziende europee
espositrici (353 italiane e 101 straniere) hanno confermato il grado di
soddisfazione in termini di qualità dei contatti avuti, start up per importanti
business futuri. Moda In si conferma essere la più importante manifestazione
italiana del settore. Dei 19.872 operatori, infatti, 15.280 provengono dal
nostro Paese, mentre sono stati 4.592 gli operatori provenienti dai principali
paesi di tutto il mondo, con un incremento del 22% rispetto all'edizione di
febbraio scorso. In valore assoluto si è registrato un incremento del 6%
rispetto alla scorsa edizione primaverile e un leggero decremento rispetto
all'edizione autunnale del 2001. Max Dubini, Presidente di S.I.Tex, dichiara
che: "In termini di visitatori la risposta è molto positiva. Possiamo
affermare con certezza che c'è ripresa rispetto alla scorsa edizione di
febbraio. Il desiderio di ripresa è stato palpabile già dalle prime ore di
apertura della manifestazione, ciò è stato dimostrato dalle numerose presenze
di visitatori all'interno degli stand dei nostri espositori e dalla conseguente
attività di business. Sicuramente c'è un'inversione di tendenza rispetto al
calo registrato durante l'edizione di febbraio e ci auguriamo che questa nuovo
trend di crescita in termini di visitatori sia l'inizio della tanto attesa
ripresa del settore tessile e, naturalmente, della nostra manifestazione".
Aggiunge, infine, a proposito delle edizioni future della manifestazione:
"le date di Moda In per il 2003 non sono ancora state confermate anche se
stiamo cercando di posizionarci nelle date abituali della prima decade di
febbraio per la presentazione delle collezioni primavera/estate 2004".
A
BOLOGNA I BUS SONO SENZA BARRIERE L'AZIENDA TRASPORTI ATC PRESENTA TRE NOVITA'
PER I NON VEDENTI
Bologna, 19 settembre 2002 - L'Atc di Bologna supera le
barriere e per la prima volta in Italia sperimenta un sistema che unisce le
nuove tecnologie alle esigenze dei cittadini piu' deboli, creando un sistema di
accesso ai servizi dell'azienda trasporti per i non vedenti. Il tris di novita'
e' stato presentato oggi a Com-P.A., il Salone della Comunicazione pubblica e
dei servizi al cittadino in corso fino a venerdi' al quartiere fieristico di
Bologna. I tre progetti sono stati illustrati dal presidente dell'Atc, Maurizio
Agostini, e dai rappresentanti del Movimento Apostolico Ciechi (Mac) e
dell'Unione Italiana Ciechi (Uic). L'Atc ha co-prodotto, in collaborazione con
l'azienda Aesys, un sistema di informazione per i non vedenti alle fermate dei
bus. L'azienda sfrutta il sistema di telecontrollo della rete di cui si e'
dotata tra le prime in Italia, che permette la gestione in tempo reale degli
autobus in servizio. In centrale operativa la posizione dei mezzi e' aggiornata
istante per istante e un software, dotato di un algoritmo di previsione, e' in
grado di stimare il tempo di arrivo del mezzo ad una determinata fermata. Dalla
centrale operativa le informazioni di previsione sono inviate via cavo alla
fermata, pronte per essere visualizzate sul pannello o diffuse con i dispositivi
speciali per i non vedenti. Nelle pensiline, poi, e' collocato un
radiotrasmettitore fisso che contiene tutte le informazioni sui tempi d'attes! a
dei bus. Il cittadino non vedente avra' in tasca una radioricevente portatile
che consentira' l'ascolto dei messaggi dell'area in cui si trova la fermata. L'Atc
ha acquistato per ora una cinquantina di radio, che verranno distribuite dalla
Uic. Il non vedente quindi dovra' solo schiacciare il pulsante della sua radio
per ascoltare le informazioni sui tempi d'attesa del bus che sta aspettando. Il
trasmettitore fisso si chiama ''VerbaVOX-T'' ed e' omologato alle norme europee.
Sono dotate del dispositivo fisso 85 fermate dell'autobus, ma presto
diventeranno 150. La seconda novita' riguarda il sito internet dell'Atc
(www.atc.bo.it) che e' stato arricchito di servizi a cui possono accedere anche
i non vedenti. I messaggi vengono convertiti nel linguaggio Braille per chi e'
dotato dell'apposita tastiera, oppure vengono trasformati in messaggi vocali. Il
Braille, infine, e' utilizzato anche per le guide che riportano i percorsi e le
fermate delle linee urbane e suburbane: due fascicoli che saranno a disposizione
delle associazioni che tutelano i non vedenti. Infine, continuano i progetti di
Atc per migliorare l'accesso ai bus per i cittadini disabili, attraverso i mezzi
a pianale ribassato, senza gradini, quasi a livello del suolo. Il sistema e'
realizzato grazie allo ''kneeling'' (inginocchiamento), il dispositivo presente
sui nuovi bus che, all'apertura delle porte, si inclinano di qualche centimetro
verso destra, agevolando la salita dei passeggeri.
DAEWOO :MERCATO E MODELLO.
BUONE PROSPETTIVE FUTURE PER LA KALOS IN UN SEGMENTO IN CRESCITA L'ITALIA È IL
MAGGIORE MERCATO EUROPEO PER QUESTO SEGMENTO LA COMMERCIALIZZAZIONE DELLA NUOVA
DAEWOO KALOS SUI MERCATI EUROPEI AVRÀ INIZIO NEL SETTEMBRE 2002
Bellagio, 18
settembre 2002 - Design esclusivo, ottimo rapporto qualità/prezzo, ottime
caratteristiche di guida, eccellente utilizzazione dello spazio: questi i punti
di forza della nuova Daewoo Kalos, ma non gli unici a conferire alla nuova
compatta buone prospettive di successo. Il lancio del modello in Europa coincide
con l'espansione della sua fascia di mercato, il segmento B, che dal 1999 al
2001 è cresciuto di circa l'11%, pari a 420.000 unità. Nel 2001 circa 4,3
milioni di europei hanno acquistato un'auto di questa categoria. Con una quota
pari al 27% delle vendite totali, il segmento B è uno dei più importanti del
mercato e i volumi relativi al primo semestre 2002 indicano un'ulteriore
crescita. Secondo gli esperti di marketing, i motivi di questi risultati
positivi sono il cambio generazionale di modelli già esistenti e largamente
venduti e, in secondo luogo, il debutto di un buon numero di nuovi modelli
inediti. Ora quest'ultimo gruppo si arricchisce di un ulteriore candidato molto
promettente: Daewoo Kalos. In Corea del Sud, dove la sua commercializzazione è
iniziata a maggio, è già un modello di successo con circa 3.000 esemplari
venduti ogni mese. Un risultato davvero eccellente in un mercato che, con quasi
1,2 milioni di immatricolazioni all'anno (dati 2000) è dell'ordine di grandezza
di quello spagnolo. E, nonostante i sudcoreani preferiscano le carrozzerie a tre
volumi, la bella versione a due volumi ha raggiunto la metà delle vendite della
Kalos berlina. Kalos è prodotta negli stabilimenti di Bupyong, situati tra
Seoul e la città portuale di Incheon. Le auto più piccole svolgono un ruolo
importante anche nell'offerta Daewoo sul mercato sudcoreano: nei primi mesi del
2002 la simpatica Matiz e la Lanos, insieme hanno fruttato il 49 % delle vendite
di Daewoo sul mercato nazionale. I due modelli hanno avuto un successo ancora
maggiore in Europa, dove hanno raggiunto una quota pari al 79 % delle vendite
del marchio. Le auto del segmento B hanno una clientela molto differenziata in
Europa. Mentre al nord tendono a essere utilizzate da donne, svolgendo quindi il
ruolo di seconda auto, nelle nazioni dell'Europa meridionale spesso
rappresentano l'unica vettura di una giovane famiglia. Differenze confermate
dalle cifre di vendita: il mercato più grande nel 2001 è stato quello italiano
con circa 914.000 immatricolazioni in questa categoria, seguito da Francia
(750.000 unità), Gran Bretagna (675.500) e Germania (521.500). Gli esperti di
marketing della Daewoo si aspettano una ripartizione analoga delle vendite di
Kalos nei singoli Paesi. La Kalos, alla quale Daewoo assicura una garanzia di
tre anni, è dotata di un brillante motore a benzina 1.4 da 61 kW/83 CV e cambio
manuale a cinque rapporti.
INTERVISTA A ERHARD L. (HARDY) SPRANGER, PRESIDENTE
PER L'EUROPA DEL NUOVO GRUPPO GM DAEWOO AUTO & TECHNOLOGY
Bellagio 19
settembre 2002 - "Un interessante rapporto qualità/prezzo rivolto a una
clientela evoluta" Il lancio sul mercato della Kalos di fatto coincide con
l'esordio della GM Daewoo Auto & Technology. Abbiamo parlato con il
responsabile europeo Erhard L. (Hardy) Spranger. Kalos si inserisce nei piani
futuri della nuova azienda? Spranger: Con la sua linea attraente e
inconfondibile Kalos è l'ambasciatrice ideale per un marchio che inizia una
nuova avventura. Già la sorella più piccola, Matiz, con le sue linee originali
e attraenti, anche queste opera dell'Italdesign, offriva una vivace alternativa
alla monotonia estetica delle vetture più piccole. Il design spiccatamente
originale continuerà ad essere uno dei caratteri distintivi della Daewoo.
Questo ci aiuterà nella nostra strategia di crescita facendo sì che le nostre
auto attraggano l'attenzione e siano percepite come una famiglia omogenea. Quali
sono le altre caratteristiche di base del marchio? Spranger: Con l'eccellente
rapporto qualità/prezzo ci rivolgiamo al target di quelli che descriverei come
'Smart Shopper', acquirenti intelligenti. Persone che non sono disposte a pagare
di più senza ricevere in cambio un controvalore concreto. Clienti che non
puntano necessariamente al puro risparmio, ma che sono in cerca di un prodotto
relativamente economico, maturo, sicuro e affidabile, dall'elevato controvalore
e con un design che lo distingua dalla concorrenza. La General Motors si è
rivolta alla Casa coreana per soddisfare, con un marchio affidabile, le esigenze
di questo tipo di acquirenti e allo stesso tempo di avere una testa di ponte
nell'importante mercato asiatico. Quali sono invece i vantaggi che Daewoo trae
dal coinvolgimento del gruppo automobilistico americano? Spranger: Il potenziale
è enorme. Siamo nella fase di valutazione delle diverse possibilità. Le
sinergie nelle vendite, in particolare nell'Europa dell'Est, e la collaborazione
tecnica con gli altri marchi e partner europei di General Motors sono solo due
di questi aspetti. Il fatto che Daewoo, grazie a questa partecipazione, abbia di
nuovo un futuro rappresenta inoltre un'enorme motivazione per i dipendenti. In
molti colloqui con i colleghi coreani ed europei della Daewoo ho notato un
atteggiamento di grande impegno e coinvolgimento, qualcosa che io definirei
"passione per il marchio". Lei ha già lavorato in Giappone e
Singapore per Opel e General Motors. E' stata un'esperienza importante per la
sua posizione attuale quando si tratta di mediare tra le culture manageriali
asiatiche e occidentali? Spranger: Questa esperienza è ovviamente d'aiuto nel
lavoro di tutti i giorni. Ma le differenze nella gestione delle trattative non
sono più così enormi come pensa la gente. In quanto azienda orientata alle
esportazioni, Daewoo si è ormai aperta al mondo già da tempo. E il design
europeo dei nostri modelli è molto apprezzato nel mercato nazionale coreano
dove è un'importante caratteristica distintiva. Questo rende facile per noi
sostenere che le richieste dei mercati europei debbano essere tenute in alta
considerazione nello sviluppo di nuovi modelli. Erhard L. Spranger è nato in
Austria l'11 novembre 1942 e ha studiato Filosofia e Giurisprudenza alle
università di Vienna e Ginevra. Nel 1963 ha iniziato la sua carriera presso
General Motors (GM) in qualità di specialista nella promozione delle vendite.
Spranger ha acquisito familiarità con i mercati automobilistici asiatici e la
mentalità dell'Estremo Oriente nei periodi in cui è stato direttore della
filiale di vendita Opel a Tokyo e quindi responsabile delle vendite e marketing
General Motors a Singapore. Dal maggio del 2002 è a capo del team incaricato di
costituire la GM Daewoo Auto & Technology Company Europe con sede a Zurigo.
Erhard L. Spranger è sposato e ha due figli. E' appassionato di auto e dedica
il suo tempo libero a collezionare libri sulla storia austriaca e giocando
occasionalmente a tennis. Con il suo stile vivace e sportivo, la nuova Daewoo
Kalos porta aria nuova e stile mediterraneo nella categoria delle utilitarie. La
linea attraente è scaturita dagli studi torinesi dell'Italdesign. Daewoo
continua quindi la collaborazione di successo con il celebre team di Giorgetto
Giugiaro che già aveva conferito alla Matiz (1998) la sua inconfondibile linea
d'ispirazione europea. Giugiaro e i componenti del centro stile coreano hanno
continuato lo sviluppo dei più piccoli dettagli estetici a partire dalla prima
apparizione pubblica della Kalos, avvenuta al Salone Internazionale dell'Auto di
Parigi nell'autunno del 2000 come concept car, passando poi per il prototipo
presentato al Salone dell'Automobile di Ginevra nel marzo 2002, fino al modello
definitivo di serie. Il risultato finale è un quadro di perfetta armonia.
Sbalzi cortissimi (81 cm davanti, 49 dietro), linea del tetto molto alta, linea
di cintura che si innalza lievemente verso la parte posteriore e gli angoli
evidenti della coda conferiscono a Kalos proporzioni equilibrate e armoniose
insieme a uno sfruttamento eccellente dello spazio. I passaruota pronunciati,
dall'aspetto "muscoloso", e la profonda scalfatura nella parte
inferiore delle porte che descrive dinamicamente una curva secca verso il basso
davanti alle ruote posteriori, sono altre caratteristiche estetiche salienti. Il
terzo finestrino laterale supplementare non solo apre una nuova visuale ai
passeggeri, ma dà slancio alla parte posteriore, conferendole un aspetto
luminoso oltre alla netta impressione di disporre di interni spaziosi e
confortevoli. Una sensazione rafforzata dai profili neri dei finestrini che,
visti lateralmente, hanno l'aspetto di una superficie vetrata continua. L'ampio
lunotto posteriore esalta ulteriormente l'atmosfera luminosa e accogliente degli
interni alleggerendo contemporaneamente la parte posteriore dell'auto. Questa
unione di elevata funzionalità e design elegante è una caratteristica della
Daewoo Kalos. I paraurti ad assorbimento d'urto e le fasce sottoporta sono
verniciati in tinta carrozzeria ed è possibile avere gli specchietti
retrovisori esterni nello stesso colore. Per la versione SX sono disponibili
ancora più eleganti finiture interne. L'innovativa tecnologia utilizzata per i
fari della Kalos offre un'altra caratteristica estetica originale. I proiettori
anteriori sono realizzati con vetro trasparente, mentre gli indicatori di
direzione, orizzontali, sono posti come delle palpebre sotto la stessa
copertura. Un altro aspetto che colpisce nell'osservare il frontale è l'armonia
con la quale il paraurti e la griglia cromata confluiscono nel cofano. I gruppi
ottici posteriori hanno un'insolita forma esagonale e sono suddivisi in modo
chiaro e geometrico in luci di stop e di posizione (rosse), indicatori di
direzione e luce di retromarcia (bianchi). La targa si trova sul portellone tra
i due gruppi ottici e, con la sua forma rettangolare, genera un netto contrasto
con le luci posteriori dal taglio inclinato. Le forme dinamiche si conciliano
bene anche con il flusso d'aria, come dimostra il Cx di 0,35 della nuova Daewoo.
Con la superficie frontale di 2,13 mq, molto elevata per la categoria e dovuta
all'altezza della vettura e alla conseguente generosità dell'altezza interna,
Kalos presenta un valore di riferimento per la resistenza aerodinamica di 0,74.
Molti particolari sono stati ulteriormente rifiniti grazie ai test nella
galleria del vento per ottimizzare il flusso d'aria esterno; l'utilizzo di
un'antenna da tetto inclinata invece di una verticale, ad esempio, contribuisce,
così come le maniglie delle porte a filo della carrozzeria, alle buone doti
aerodinamiche.
INTERVISTA A GIORGETTO GIUGIARO, FONDATORE E PRESIDENTE DI
ITALDESIGN-GIUGIARO S.P.A. "VOLEVAMO TRACCIARE NUOVE STRADE IN TERMINI DI
DESIGN"
Bellagio 19 settembre 2002 - Anche l'interno, come la carrozzeria
esterna, è stato progettato dall'Italdesign Giugiaro. Con il fondatore
dell'azienda, Giorgetto Giugiaro, abbiamo parlato della collaborazione con il
centro stile Daewoo e del più recente modello della Casa coreana. Collabora con
Daewoo da sette anni. Cosa pensa del marchio, come lo vede? Giugiaro: Dal mio
punto di vista, Daewoo è un marchio molto ambizioso proiettato verso un nuovo
futuro. Ha una gamma di modelli interessanti e il coraggio di ricominciare su
nuove basi sul mercato europeo. Rispetto ad altre auto di questo segmento, Kalos
è davvero sorprendente. Perché questa enfasi sull'esclusività del design?
Giugiaro: Quando l'abbiamo disegnata, volevamo creare un'alternativa alle linee
convenzionali e tracciare nuove strade in termini di design. Eravamo riusciti a
sviluppare questo concetto con Matiz, un caso eccezionale in questa classe di
auto. Era perfettamente naturale, quindi, che puntassimo di nuovo a un'auto
inconfondibile. E comunque anche le specifiche Daewoo richiedevano l'esclusività
in termini di design. Cos'è in particolare che dà alla Kalos quell'umore
mediterraneo? Non sono i singoli dettagli ma il quadro d'insieme, le sue linee
pulite e decise. Kalos ha delle linee semplici ma potenti e, grazie agli sbalzi
molto corti, delle proporzioni particolarmente armoniose. Ha, insomma,
"quel certo non so che". Di quali caratteristiche del design esterno
è particolarmente fiero? La forma della carrozzeria è unica perché l'auto è
relativamente corta, ma allo stesso tempo molto più alta delle concorrenti
della stessa classe. Sono queste proporzioni a rendere Kalos così attraente.
Una caratteristica tipica del design è il terzo finestrino laterale che
conferisce più luminosità, volume e lunghezza. Un'altra soluzione originale è
data dai proiettori anteriori con gli indicatori di direzione posizionati subito
sotto. E quali sono le caratteristiche principali del design interno? Abbiamo
utilizzato molti elementi rotondi, per esempio nelle maniglie interne delle
porte, nei motivi della tappezzeria delle porte e nella strumentazione. In
questo modo abbiamo ripreso il linguaggio di design che avevamo introdotto con
Matiz. Giorgetto Giugiaro è nato il 7 agosto del 1938 a Garessio (CN). Fu
l'ingegner Dante Giacosa, il leggendario capo della progettazione Fiat, a
scoprire nel 1955 le sue doti per il design di auto e a offrirgli un impiego.
Dopo aver lavorato per Nuccio Bertone (1959 - 1965) e Ghia (1965 - 1967),
Giugiaro, insieme ad Aldo Mantovani, ha fondato nel febbraio del 1968 la ditta
Italdesign. Fino ad oggi Giugiaro e i suoi collaboratori hanno progettato oltre
100 modelli di serie di cui finora sono stati prodotti 40 milioni di esemplari.
Il primo contatto con Daewoo risale al febbraio 1994. Lanos, lanciata in Europa
nel 1997, è stato il primo modello del marchio disegnato dall'azienda italiana,
ma l'enorme potenziale creativo di questa collaborazione era già stato
dimostrato al Salone di Ginevra del 1995 con la concept car sportiva Bucrane: il
coupé con porte ad ali di gabbiano rimovibili è stato progettato dall'Italdesign
sulla base di componenti meccanici Daewoo. Giorgetto Giugiaro è sposato e ha
due figli, Fabrizio e Laura. Entrambi hanno ereditato il talento paterno:
Fabrizio è Styling Director presso Italdesign, mentre Laura è amministratore
delegato di Giugiaro Design, un ramo dell'azienda specializzato in design
industriale.
MERCEDES-BENZ ACTROS: TECNOLOGIA E SICUREZZA SENSORE DI PROSSIMITÀ
TELLIGENT SISTEMA ANTISBANDAMENTO PER L'ACTROS
Roma, 19 settembre 2002 - L'Actros,
grazie al massiccio utilizzo dell'elettronica al servizio del comfort e della
sicurezza, e dei sistemi Can Bus è stato fin dal suo lancio (1996) riconosciuto
come il truck tecnologicamente più avanzato. Oggi rafforza il suo primato, con
una serie di sistemi di assistenza alla guida, unici nel panorama dei veicoli
industriali, che supportano il conducente e tutelano la sicurezza attiva e
passiva sulla strada. Sensore di prossimità Telligent - Il sensore di prossimità
Telligent assicura che la distanza dal veicolo che precede rimanga costante. Il
sistema Telligent rileva il tratto di strada antistante il veicolo fino a 150 m,
registra le distanze tra i mezzi e ne analizza le variazioni. La centralina
elettronica del veicolo decelera mediante il freno di servizio e quello
supplementare, e accelera mediante la funzione Tempomat senza che il conducente
debba intervenire. Questo sistema permette di avere una migliore qualità di
guida specialmente in situazioni di traffico intenso: essendo infatti integrato
al sistema frenante Telligent ed abbinato al freno motore, permette al veicolo
di adeguare la sua velocità alle condizioni del traffico. Quando il traffico
davanti al veicolo si dirada, il Tempomat riprende l'andatura precedente, fino a
che non viene raggiunta nuovamente la velocità impostata dal conducente. Anche
la situazione di un ostacolo improvviso in mezzo alla carreggiata viene gestita
in modo ottimale: l'azionamento dell'impianto frenante avviene con il minimo
ritardo, ma solo fino al 20% della potenza frenate complessiva; in caso ci si
trovi in situazioni in cui sia necessario più del 20% della forza frenante, si
dovrà intervenire direttamente sul pedale del freno. La regolazione della
distanza Telligent può essere impiegata tra i 15 e gli 89 km/h e la distanza
dal veicolo che precede può essere impostata dal conducente nel rispetto delle
indicazioni previste dalla legge. Sistema Antisbandamento per l'Actros - Con il
sistema Antisbandamento viene introdotto per la prima volta su un veicolo
industriale un sistema di elaborazione elettronica a video. Il compito di questo
sistema (disponibile a richiesta per l'Actros) è quello di avvisare il
conducente quando esiste la tendenza ad un involontario allontanamento dalla
corsia di marcia. Il dispositivo è costituito da una microcamera, collocata
dietro il parabrezza, che rileva la posizione dell'autocarro rispetto alle linee
di mezzeria e di fine carreggiata segnalando, ove una di queste fosse
oltrepassata, la situazione di potenziale pericolo mediante un apposito segnale
acustico e visivo. L'allarme acustico è rappresentato da un forte rumore
caratteristico che viene emesso dal lato critico attraverso gli altoparlanti
dell'autoradio. Il sistema viene tarato all'accensione del veicolo sulle linee
di guida della carreggiata con una certa tolleranza, e funziona a partire da 60
Km/h. Il Telligent Stability Control - Il Sistema Telligent Stability Control è
disponibile, da aprile del 2001 sul mercato italiano, per i trattori stradali
Mercedes-Benz della gamma Actros. Questa è la prima volta che tale sistema di
sicurezza, familiare con il nome Esp sulle vetture Mercedes-Benz, viene
installato sui veicoli industriali. Il Telligent Stability Control riconosce in
anticipo condizioni potenziali di instabilità, per esempio il rischio di
sbandamenti o slittamenti, e li contrasta intervenendo in maniera specifica sul
sistema frenante. Il veicolo rimane controllabile e stabile perfino durante
difficili manovre rivolte ad evitare ostacoli, situazioni di pericolo su curve o
autostrade con fondo scivoloso percorse a velocità eccessiva. Telligent
Stability Control utilizza i componenti del sistema frenante Telligent, con
l'aggiunta di sensori e di avanzati software sviluppati appositamente. La
funzione del Telligent Stability Control (Tsc) controlla costantemente i
parametri del veicolo pronta ad intervenire in qualsiasi situazione di rischio
potenziale. Nell'ambito delle situazioni fisicamente possibili, il sistema
corregge sia gli errori di guida che i movimenti di sbandamento, laddove il
conducente avrebbe avuto poche possibilità per riportare il veicolo in corsa.
Il controllo logico del Tsc utilizza l'Abs e l'Asr già integrati nel sistema
frenante Telligent, insieme ad altri sensori che sono fondamentali per la
rilevazione dei movimenti del veicolo e delle intenzioni del guidatore. I valori
misurati sono: l'angolo delle ruote sterzanti, l'accelerazione trasversale, il
rateo d'imbardata, la velocità delle ruote e la pressione di frenata.
Utilizzando queste informazioni, la centralina elettronica calcola i valori di
riferimento per il veicolo in quella precisa situazione. Il monitoraggio
continuo e dinamico attraverso un costante raffronto fra i dati calcolati in
precedenza e quelli attuali consente di tenere sotto controllo, in ogni istante,
le condizioni di marcia del veicolo. Se il veicolo devia dalla "linea
ideale" specificata dai valori di riferimento, il sistema interviene
immediatamente e lo riporta in condizioni di sicurezza applicando la frenata ad
una o più ruote a seconda delle necessità, oppure agendo sulla velocità
tramite il motore compatibilmente con la situazione in corso. Un significativo
punto di forza del sistema Telligent Stability Control è costituito dalla
rapidità di intervento. Il sistema registra l'imbardata ed interviene
automaticamente applicando il freno in una frazione di secondo - se l'asse
posteriore sterza troppo in caso di una curva presa ad alta velocità, per
esempio, Telligent Stability Control frena la ruota anteriore posta sul lato
esterno alla curva finche il movimento di slittamento non si riduce. La forza
frenante contrasta la rotazione critica e stabilizza il veicolo. Allo stesso
tempo la trazione laterale sull'asse sterzante viene incrementata tramite lo
specifico adattamento della coppia. Un'altra funzione del Tsc che è specifica
per i veicoli industriali, provvede alla protezione contro il ribaltamento, una
tipica situazione di rischio, specialmente su autostrade con superfici
scivolose. Il Controllo della stabilità al ribaltamento è stato appositamente
sviluppato per far fronte a tali problemi. La continua valutazione dei dati
disponibili nel Telligent Stability Control e nel Sistema frenante Telligent
permette di determinare l'approssimarsi del punto di ribaltamento di un veicolo
e quindi di prevenire il ribaltamento attraverso l'opportuno controllo della
potenza erogata dal motore. Insieme all'Abs, all'Asr ed all'automazione
dell'azionamento del cambio (Eps e successivamente Telligent), i sistemi di
assistenza quali il Telligent Stability Control sono altre pietre miliari nella
campagna svolta dall'azienda leader mondiale nei veicoli commerciali,
DaimlerChrysler, per incrementare la sicurezza attiva dei clienti stessi ma
anche degli altri utenti della strada. Il sistema aiuta il guidatore a dominare
situazioni critiche con sicurezza, anche in occasione di traffico intenso.
Impianto di condizionamento indipendente - La grande novità per un comfort
assoluto nell'ambito della guida di un veicolo industriale è l'impianto di
condizionamento indipendente dal motore. Mercedes-Benz ha introdotto per la
prima volta sul mercato un dispositivo che permette di erogare aria condizionata
a motore spento per un periodo di 8 ore: durante la marcia infatti, l'impianto
di condizionamento del veicolo produce più freddo di quello che mediamente
serve. Il "freddo" in eccesso viene convogliato in un accumulatore,
rimanendo a disposizione in casi necessari, come ad esempio in caso di
pernottamento nella cabina del veicolo durante i mesi estivi. Regolazione
antirollìo Telligent - Sul telaio dei veicoli industriali il comfort e la
sicurezza sono due concetti difficili da conciliare. Gli ammortizzatori
tradizionali, con le loro curve caratteristiche ben definite per i livelli di
trazione e di pressione, non sono in grado di soddisfare le molteplici esigenze
imposte dall'uso quotidiano. Nella marcia normale dovrebbero avere una risposta
decisamente più "morbida", mentre in curva e nelle accelerazioni
trasversali (ad esempio durante rapidi cambi di corsia o brusche frenate)
dovrebbero essere più "rigidi" per poter garantire una sicurezza
maggiore. Un molleggio in grado di reagire correttamente alla situazione viene
offerto dalla regolazione antirollìo Telligent (a richiesta) per i cassonati
delle Serie Actros. Il sistema è in grado di regolare automaticamente la
rigidità del molleggio in base alla situazione di marcia ed alle
caratteristiche del manto stradale. La soluzione tecnica che consente una marcia
poco soggetta al rollìo è costituita da sensori che rilevano i movimenti
verticali sugli assi anteriore e posteriore, la pressione frenante, le
condizioni di carico, i movimenti dell'acceleratore e la velocità.
L'elettronica centrale di regolazione rileva, analizza e trasmette questi valori
sotto forma di impulsi di comando agli ammortizzatori dotati di una valvola a
gestione elettrica. La curva caratteristica degli ammortizzatori varia nell'arco
di millisecondi consentendo così al veicolo di reagire immediatamente. La
sicurezza ed il comfort di marcia, nonché la protezione del carico, ne
risultano migliorati e al tempo stesso vengono ridotte usura dei pneumatici,
sollecitazione stradale ed usura di altri componenti. Questo accorgimento
tecnico è particolarmente indicato per determinati utilizzi ove l'assetto del
veicolo è particolarmente importante come ad esempio utilizzi di carico gravosi
e non uniformi o trasporto di materiali delicati.
AL FONTANILE A PIEDI NUDI NEI
TINI PER LA FESTA DELLA VENDEMMIA
Gandosso (Bergamo), 19 settembre 2002 - Al
Fontanile, la struttura di accoglienza immersa nella piccola e tranquilla valle
dove sorge la Cantina Tallarini, inizieranno nel tardo pomeriggio di venerdì 20
settembre le celebrazioni in onore della regina indiscussa della stagione
autunnale, la vendemmia. Fervono i preparativi per una festa in grande stile, un
evento che vuole far riscoprire la magia di un vecchio rito agreste che va
predendosi con la memoria degli anziani, soppiantato dai moderni metodi di
raccolta e spremitura dell'uva. "Abbiamo pensato di organizzare questa
manifestazione - afferma Vincenzo Tallarini, fondatore e presidente dell'omonima
azienda - per rilanciare uno degli appuntamenti fondamentali della vita rurale,
riproponendolo nella forma più tradizionale possibile e dando risalto alla sua
connotazione gioiosa. Sarà un'ottima occasione per vivere la vendemmia come era
fino a qualche generazione fa, quando anche le donne e i bambini affiancavano
gli uomini nei campi e pigiavano i grappoli appena colti accompagnandosi con
danze e canti popolari". Tutto prenderà inizio alle 19.00 con la pigiatura
delle uve; a piedi nudi in due grossi tini, proprio come nella più antica
usanza contadina, i partecipanti potranno contribuire alla spremitura degli
acini da cui verranno ricavati gli ottimi vini della maison calepina; seguirà,
alle 20.30, la cena sotto il pergolato che ombreggia la cantina; un prelibato
menù interamente a base di uva per rifocillare i corpi dagli "sforzi"
della pigiatura. Sarà possibile gustare un soffice fagottino di pasta fillo
alle verdure con marmellata d'uva e cosciotto di agnello affumicato in casa, cui
seguirà una foiade all'impasto d'uva con ragù d'anatra e finferli,
accompagnato dal più tipico piatto della cucina bergamasca, i casoncelli, ma in
una variante più originale, all'uva con burro montato. Per secondo, un tenero
medaglione al filetto di maiale con grappa e uva. "Dulcis in fundo",
concluderà la cena la croccante sfogliata di fichi con salsa all'uva cotta nel
Valcalepio. Tutto sarà abbondantemente annaffiato dagli eccellenti vini
dell'azienda Tallarini. La cena verrà allietata dalle poesie dialettali e dalle
canzoni popolari del più noto cantastorie bergamasco, Luciano Ravasio, che
prenderà la parola in tre diversi momenti della serata per spiegare e
interpretare alcuni motivi tipici del folklore orobico. Il costo complessivo
della serata è di € 39. Per partecipare alla Festa della Vendemmia è
necessario prenotare entro il 17 settembre telefonando a Il Fontanile,
035/834003.
IN OCCASIONE DI "STREET FOOD" 2° EDIZIONE DEL FESTIVAL
INTERNAZIONALE DEL CIBO DI STRADA (28-29 SETTEMBRE 2002) MOSTRA FOTOGRAFICA A
CURA DI CHEF KUMALÉ E DEL FOTOREPORTER MICHELE D'OTTAVIO
Cesena, 19 settembre
2002 - Verrà presentata in anteprima la mostra fotografica allestita con 20
pannelli in grande formato con immagini del fotoreporter Michele D'Ottavio
(L'Espresso - Il Venerdì di Repubblica) e dal giornalista gastronomade Chef
Kumalé in Marocco, Tunisia, Turchia, Cina e Sri Lanka. Semplice nella
preparazione, fortemente legato alle tradizioni del territorio a cui appartiene,
il cibo di strada è probabilmente la più "onesta" tra le diverse
forme di offerta gastronomica, quella meno soggetto all'influenza di mode
passeggere, quella che maggiormente consente di leggere la storia (non solo
gastronomica) di una città, di un paese e dei suoi abitanti. Dalle rive del
Mediterraneo la tradizione del cibo di strada si è estesa col tempo a tutti
quei luoghi del pianeta in cui il clima e lo sviluppo delle relazioni sociali ne
consentivano la realizzazione. E' per questo che noi oggi ritroviamo una
tradizione del cibo di strada nel vicino come nel lontano Oriente, in Africa
come in America Latina, per non parlare dei paesi "nuovi" come
l'Australia e gli Stati Uniti che hanno assorbito e fatto propri i più diversi
cibi di strada importati in seguito alle diverse ondate immigratorie. E' in una
"fase storica" come quella che stiamo vivendo - dove il confronto tra
culture diverse si presenta come una condizione necessaria prima ancora che come
una scelta e in cui tornano alla ribalta molti dei tradizionali valori della
"civiltà del cibo" - che il tema del cibo di strada rivela tutta la
sua attualità. L'ultimo week end di settembre il centro storico di Cesena si
prepara così ad accogliere numerose "isole gastronomiche" nelle quali
sarà possibile degustare i cibi di strada di diverse regioni italiane (Romagna,
Toscana, Sicilia. Puglia, Campania) e di alcuni paesi ospiti (Provenza, Tunisia,
Turchia, Grecia, Messico). Il Festival nasce da un progetto di Leisure Lab, è
promosso dall'Amministrazione Provinciale di Forlì-Cesena e dal Comune di
Cesena, è organizzato da Confesercenti Cesenate, Slow Food e Conservatoire des
Cuisines Méditerranéennes, in collaborazione con la Camera di Commercio di
Forlì - Cesena. Venerdì 27 settembre alle ore 17 In Piazza Almerici a Cesena
CONTO ALLA ROVESCIA PER IL DOPPIO CONCERTO DI IAN ANDERSON E ANDREA GRIMINELLI
IL LEGGENDARIO FLAUTISTA ROCK INGLESE E IL GRANDE FLAUTISTA CLASSICO ITALIANO SI
ESIBIRANNO PER LA PRIMA VOLTA CON L'ORCHESTRA DEL TEATRO REGIO DI PARMA
Parma,
19 settembre 2002 - Conto alla rovescia per i due concerti-evento che Ian
Anderson , l'uomo che ha reso popolare il flauto nel mondo del rock guidando i
leggendari Jethro Tull e Andrea Griminelli, il giovane flautista italiano che sa
stare con disinvoltura al fianco di Pavarotti, Zubin Mehta o Sting, terranno la
prossima settimana in Emilia, giovedì 26 al Teatro Regio di Parma e venerdì 27
al Carisport di Cesena, accompagnati dall'orchestra del Teatro Regio di Parma
diretta da Danilo Rossi, prima viola della Scala di Milano. I due unici
appuntanti a livello europeo, imperniati su un inedito viaggio musicale
intitolato "Da Bach ai Jethro Tull". si terranno fra una settimana,
rispettivamente, giovedì 26 al Teatro Regio di Parma (dove il loggione è già
esaurito e sono rimasti liberi ancora solo pochi posti) e venerdì 27 al
Carisport di Cesena (per la prevendita è attivo il circuito nazionale Ticket
One). Ideato da Itullians, il fan club italiano dei Jethro Tull (gruppo di rock
"colto" inglese, sulle scene dal 1968, oltre 60 milioni di copie
vendute), e da GlobArt di Reggio Emilia, il doppio concerto "Da Bach ai
Jethro Tull" si sviluppa in due parti: una più classica, nella quale sarà
Anderson ad essere ospite di Griminelli, ed una legata alla musica dei Jethro
Tull, rivisitata con partiture orchestrali e impreziosita dagli interventi di
Griminelli al flauto. Insieme all'Orchestra del Teatro Regio, nata dal Parma
Opera Ensemble, gruppo cameristico specializzato nel repertorio lirico e ben
noto nel panorama musicale internazionale, sarà sul palco un trio
"rock" composto da Andy Giddings (tastiere), James Duncan
(percussioni) e Kit Morgan (chitarra e basso), a testimonianza di una volontà
precisa di contaminare emozioni differenti, proprio come facevano i Jethro Tull
quando, negli anni Settanta, eseguivano in concerto il secondo movimento della
Nona sinfonia di Beethoven. Se Griminelli ha dimostrato spesso di saper unire la
sensibilità interpretativa dei classici ad una visione della musica più aperta
alle influenze di ogni genere, per Ian Anderson questi concerti rappresentano il
coronamento di un lungo "corteggiamento" alla musica classica. Già
nel 1969, infatti, il suo flauto contaminò la celebre Bourrée di Bach
mostrando come generi diversi potessero trovare un equilibrio nuovo sulla spinta
della fantasia e della sperimentazione. Negli anni Anderson ha affinato la sua
tecnica flautistica che, dall'approssimazione sperimentale degli esordi, è
maturata in una consapevolezza stilistica molto personale. Infolink:
www.itullians.com
CONCERTO DE: "I
FISARMONICISTI CITTA' DI VARESE"
Milano, 19 settembre 200 2- La Banca di
Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate e l'A.V.I.S. di Busto Garolfo
in occasione del 35° anno di fondazione hanno organizzato per Sabato 21
Settembre 2002, ore 21,00 un concerto con "I fisarmonicisti citta' di
varese" direttore: Chiara Luoni, presso l'Auditorium "Don G. Besana"
via Manzoni 50, Busto Garolfo. Nel corso della serata sarà ricordato
l'anniversario con una cerimonia ufficiale. L'ingresso è libero
SPEEDO E LE
RAGAZZE DELL'ORIZZONTE CATANIA OSPITI D'ONORE A MILANO DELLA LR ZONE DELLA
RINASCENTE DI PIAZZA DUOMO
Milano 19 settembre 2002 - Per oggi Speedo, marchio
leader mondiale nella produzione di costumi e accessori per il nuoto, in
collaborazione con Lr_Zone, La Rinascente Milano P.zza Duomo, via S. Radegonda
3, ha organizzato un pomeriggio evento riservato a tutti gli appassionati di
discipline e natatorie. Dalle 18.00 alle 19:00 le stelle dell'Orizzonte Catania,
la squadra di pallanuoto femminile, sponsorizzata dal marchio anglo australiano,
che nel suo palmares vanta ben 4 coppe dei campioni, 11 scudetti. Protagonisti
di questo fan day saranno le atlete di punta della squadra siciliana: Giusy
Malato, grande attaccante, capitano dell'Orizzonte e della nazionale, Cristiana
Conti, attualmente il miglior portiere del mondo, e l'attaccante Maddalena
Musumeci. Le ragazze d'oro della pallanuoto saranno a disposizione di tutti
coloro che vorranno incontrarli per rispondere alle loro domande, firmare
autografi e distribuire omaggi. Speedo conferma così, ancora una volta, la
volontà di essere vicino a tutti coloro che amano e praticano gli sport in
acqua, a tutti i livelli, non solo sviluppando i migliori prodotti tecnici
disponibili sul mercato e aiutando le performance sportive con costumi e
accessori all'avanguardia, ma anche portando i suoi uomini immagine a incontrare
quanti amano queste discipline, che tanta soddisfazione stanno regalando allo
sport italiano. Nel corso della sua storia, Speedo ha portato nel nuoto
competitivo continue innovazioni tecnologiche che hanno testimoniato l'estrema
attenzione dell'azienda verso le più diverse soluzioni per chi pratica sport in
acqua a tutti i livelli, dai più piccoli ai grandi campioni internazionali. Dal
famoso costume 'Aquablade', dominatore delle Olimpiadi di Atlanta del 1996, al
celebre 'Fast.skin' , il costume integrale da competizione che imita la pelle
dello squalo. Nuotatori di fama mondiale hanno indossato questo rivoluzionario
costume alle Olimpiadi di Sydney 2000, dove gli atleti Speedo hanno conquistato
l'83 per cento delle medaglie, 13 record mondiali e 33 record olimpici. La
sponsorizzazione tecnica, da parte di Speedo, del plurimedagliato Massimiliano
Rosolino, come anche di atleti emergenti quali Andrea Righi e Luisa Striani,
ospite d'eccezione del fan day presso Lr_Zone La Rinascente Milano P.zza Duomo,
e di prestigiose squadre di pallanuto, come l'Orizzonte Catania, conferma
l'interesse della famosa azienda a collaborare e a sostenere club e atleti
italiani.
MILANOCHEPEDALA : 27° EDIZIONE DOMENICA 22 SETTEMBRE 2002
PARTECIPAZIONE GRATUITA IN OCCASIONE DEL "EUROPEAN CAR FREE DAY" -
"GIORNATA EUROPEA SENZA AUTO".
Milano 19 settembre 2002 Domenica 22
settembre 2002, "European Car Free Day" - "Giornata europea senza
auto", si svolgerà la 27° edizione della Milanochepedala, passeggiata in
bicicletta lungo le vie della città, organizzata dall'Associazione Sportiva
Turbolento Veloclub Milano, nell'occasione a partecipazione gratuita. Rivolta a
sensibilizzare chi vive e si muove quotidianamente a Milano ad utilizzare la
propria città nel rispetto di una pacifica convivenza e nel più corretto
equilibrio tra le esigenze di tutti, Milanochepedala, ha aderito a "ai fil
gud philosophy", nuova ispirazione di vita lanciata in primavera dalla
Stramilano e, come tradizione, organizzerà una serie di interessanti iniziative
collaterali nel Villaggio d'arrivo. Ritornano infatti Ghisalandia, alla scoperta
dell'Educazione Stradale insieme alla Polizia Municipale; la Scuola di Mountain
Bike, in collaborazione con la Scuola Nazionale; il Raduno Dei Tricicli, gara su
3 prove, velocità sui 10 mt, gimcana e percorso vigilato, per i bambini delle
Scuole Materne; Amici di Bici, la raccolta di biciclette da bambino dimesse, ma
funzionanti, destinate a diventare nuove compagne di giochi di altri ragazzini.
Il programma della giornata prevede il ritrovo e la formazione del plotone alle
ore 10, alle 11 la partenza e l'inizio delle attività nel villaggio, alle 12.15
circa l'arrivo del plotone, alle 16.30 la chiusura del villaggio. Principali
attrattive sono Ghisalandia, la Scuola di educazione Stradale della Polizia
Municipale, la scuola di mountainbike per un primo approccio con la guida
tecnica e con l'uso del cambio, e il 3° raduno dei tricicli. Organizzata con il
patrocinio del Consiglio di Zona 1, del Comune, della Provincia e della Regione
Lombardia, e sempre in collaborazione con l'Associazione Nazionale Atleti
Azzurri d'Italia, ideatrice dell'evento nel 1975, Milanochepedala vede il
supporto di Atala, 80 anni di esperienza, innovazione e salute Nel Mondo Delle
Due Ruote, In Qualità Di Sponsor Principale E Degli Sponsor Breuil, Cervinia e
Valtournanche; Ras, Assicurazione Ufficiale; Aem Energia; Bnl e Centrale del
Latte-Granarolo. Per quanto riguarda la comunicazione da sottolineare gli
accordi con Rds, Radio Dimensione Suono; Vivimilano, settimanale del Corriere
della Sera, e con Buongiorno.it, Società di direct marketing multimediale.
Varie quest'anno le iniziative benefiche legate all'evento: in favore dell'Avis
Milano, importante realtà locale, verrà destinato l'intero ricavato ottenuto
dalla vendita, domenica mattina presso il Villaggio, della tradizionale T-shirt
Ufficiale (cad. 2,50 €), un passo importante nella sensibilizzazione alla
donazione. Presente alla conferenza stampa, in qualità di testimonial Avis,
Federica Panicucci. All'Associazione Italiana Mielolesi andrà il ricavato dalla
vendita di campanelli donati da Atala, Main Sponsor di questa giornata.
L'iniziativa, il cui motto è "1 Euro per sentirci bene" servirà a
raccogliere fondi per questa associazione, che dal 1997 ha l'obiettivo di
promuovere senza fini di lucro la raccolta di fondi da destinare alla ricerca
scientifica, che mira a far guarire le lesioni del midollo spinale, e fornire
assistenza ai disabili in precarie condizioni economiche. Interpretazioni
creative dello spirito della Milanochepedala da parte dei ragazzi di 5° E e 5°
F dei corsi di grafica dell'anno scolastico 2001/02 dell'Itcs Erasmo da
Rotterdam, che hanno inventato liberamente il poster della manifestazione. Tanti
e a volte sorprendenti i risultati, tutti accomunati dall'idea di libertà,
indipendenza e agilità che la bicicletta comunica. Ore 10-16.30 In P.za
Castello, partenza, arrivo e Villaggio con tante iniziative per grandi e
piccoli. Per Avis Milano il ricavato della vendita delle nuove T-shirt.
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