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27 SETTEMBRE 2002
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MAL
DI TESTA: UNA NUOVA DIAGNOSI PER CHI NE SOFFRE OGNI GIORNO
Roma,
27 settembre 2002 - E' una specie di goccia cinese, un tormento di cui
soffre il 4% della popolazione italiana, vale a dire 2 milioni di italiani
che hanno quasi ogni giorno terribili mal di testa. Ora per loro arriva una
nuova speranza, grazie a una scoperta del Prof. Aldo Quattrone, Direttore
dell'Istituto di Scienze Neurologiche del Consiglio Nazionale delle Ricerche
di Cosenza nonché della Clinica Neurologica dell'Università di Catanzaro.
Il ricercatore non solo ha individuato un'altra causa della cefalea cronica
quotidiana primaria, come si chiama in termini scientifici questa grave
forma di mal di testa, ma ha scoperto anche come fare a diagnosticarla
precocemente. "Le vere cause della cefalea cronica quotidiana - spiega
il Prof. Quattrone, che ha pubblicato i risultati del suo studio su
Neurology, la più prestigiosa rivista americana di neurologia clinica -
sono ancora sconosciute, tant'è che la malattia viene comunemente
attribuita a stress o depressione. Ora però abbiamo scoperto, per la prima
volta al mondo, che un numero considerevole di persone, circa 1 su 20, a cui
è stata diagnosticata una cefalea cronica quotidiana ha in realtà una
trombosi cronica delle vene del cervello, che determina un'ipertensione
intracranica: la vera causa della cefalea, che richiede una cura del tutto
particolare". Il grande interesse di questa ricerca deriva inoltre dal
fatto che essa dimostra come mediante la risonanza magnetica venosa - un
esame innocuo e rapido in grado di sostituire la ben più dolorosa puntura
lombare - sia possibile riconoscere, in mani esperte, quei soggetti con mal
di testa cronico che hanno in realtà una trombosi venosa cerebrale.
Diagnosticare tempestivamente questi pazienti è fondamentale perché la
maggior parte di loro ha un'ipertensione endocranica che deve essere
immediatamente curata. Quanto alla cura, secondo lo scienziato del Cnr
"i farmaci tradizionalmente usati per la cefalea cronica quotidiana nei
pazienti con trombosi venosa cerebrale sono inutili se non addirittura
dannosi, perché tendono ad aumentare il peso corporeo; e proprio l'obesità
ne costituisce il principale fattore di rischio. La corretta terapia -
conclude Quattrone - è rappresentata dunque soprattutto dalla perdita di
peso, dall'uso di farmaci che impediscono la coagulazione del sangue e, nei
casi gravi, dall'angioplastica con applicazione di uno stent nei seni venosi
cerebrali ostruiti"
LA
CAMERA APPROVA IL DISEGNO DI LEGGE SUI BREVETTI BIOTECH ASSOBIOTEC: NEL
RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA BREVETTI LO STRUMENTO PER FAR RIPARTIRE LA
RICERCA BIOTECNOLOGICA
Milano, 26 settembre 2002 - ''Voglio innanzitutto riconoscere l'enorme
lavoro svolto dalle Commissioni e dall'Aula della Camera
nell'approfondimento dei temi, spesso delicati, del brevetto biotech. Grazie
a questo lavoro si è potuto oggi arrivare, come in occasione
dell'approvazione della Direttiva Brevetti da parte del Parlamento Europeo
nel 1998, ad un testo equilibrato che ha trovato il consenso, molto ampio e
condiviso, di diversi gruppi politici''. Così Sergio Dompé, Presidente di
Assobiotec, l'Associazione Nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie,
che fa parte di Federchimica, commenta l'approvazione, da parte della
Camera, del Disegno di legge n. 2031-ter sulla protezione giuridica delle
invenzioni biotecnologiche. "La nuova normativa rappresenta un grande
contributo per le piccole e medie imprese italiane e per gli enti pubblici,
come le università, che in questi anni si sono impegnati nella ricerca
biotecnologica" aggiunge Dompé. ''L'augurio è che ora il Senato,
facendo tesoro del lavoro già svolto dalla Camera, possa rapidamente
portare a compimento l'iter per la definitiva approvazione della delega. Ciò
contribuirà, anche nel nostro Paese, a ricreare quel clima non ostile agli
investimenti in ricerca che porterà anche l'Italia ad esprimere le proprie
competenze e capacità di innovazione che potrebbero renderla protagonista,
al pari degli altri Paesi dell'UE, nell'importante sfida per migliorare la
salute e la qualità della vita di tutti i cittadini'' conclude Dompé.
LA
COMMISSIONE EFFETTUA UNA RICERCA SULLA PREVENZIONE DELL'OSTEOPOROSI
Bruxelles, 27 settembre 2002 - Il Centro comune di ricerca (Ccr) della
Commissione europea si appresta ad effettuare uno studio ad ampio raggio per
migliorare la diagnosi ed il controllo dell'osteoporosi, patologia che
provoca l'indebolimento osseo. La stragrande maggioranza degli individui
affetti dalla malattia sono donne, con un aumento del rischio in età
avanzata. Alimentazione ed anamnesi familiare possono essere altresì
fattori predisponenti. Le conseguenze dell'osteoporosi influiscono
gravemente, oltre che sui malati stessi, anche sull'economia dell'UE.
"Le fratture rappresentano la complicanza più seria dell'osteoporosi
ed in particolare le fratture dell'anca e della colonna vertebrale", ha
spiegato il commissario per la Ricerca Philippe Busquin. Le fratture
dell'anca "possono causare invalidità prolungate o permanenti e
ridurre la qualità della vita. I costi ospedalieri per le sole fratture
dell'anca hanno superato nel 1999 la cifra di 3.500 milioni di euro
nell'UE". Considerata la percentuale della popolazione comunitaria
degli ultraottantenni, destinata a triplicare nei prossimi 50 anni, si è
ritenuto necessario intervenire. A tal fine, è stato istituito "Osteodiet",
un progetto finanziato dall'Ue volto ad esaminare un nuovo metodo che
utilizza i traccianti isotopici per valutare l'impatto dell'alimentazione
sulla perdita di calcio nelle ossa. Tale tecnica sarà confrontata con le
misurazioni della densità minerale ossea ed i metodi fondati sull'utilizzo
di marcatori biochimici, al fine di valutarne l'efficacia. È già in corso
uno studio su un gruppo di donne di Zurigo (Svizzera). Il vantaggio del
nuovo metodo basato sui traccianti è che quest'ultimo può individuare i
cambiamenti del metabolismo osseo in meno di due mesi, fattore che, se
consideriamo i due anni impiegati dalle attuali tecniche, rappresenta un
significativo progresso. Milioni di persone nell'UE soffrono di osteoporosi,
ma molti vengono a conoscenza delle proprie condizioni soltanto dopo aver
subito una frattura. Per tale motivo, un metodo a basso costo e di facile
utilizzo per la diagnosi dell'osteoporosi ed il controllo della qualità
ossea consentirebbe di individuare i pazienti ad alto rischio ed adottare
misure adeguate per ridurre la probabilità di fratture. L'obiettivo della
ricerca del Ccr sull'osteoporosi è di favorire l'attuazione di tale metodo.
Infolink: http://www.jrc.cec.eu.int/
GLI
EUROPARLAMENTARI DISCUTONO LA RICERCA SUGLI OGM
Bruxelles, 27 settembre 2002 - I membri della commissione per l'ambiente del
Parlamento europeo hanno espresso le proprie opinioni sulla ricerca in
materia di Ogm durante un dibattito sulla normativa proposta per il
movimento transfrontaliero degli organismi geneticamente modificati (Ogm).
Aprendo il dibattito, il commissario per l'Ambiente Margot Wallström ha
dichiarato che l'UE ha il dovere di introdurre misure volte a tutelare la
salute umana nei paesi in via di sviluppo, nonché di fornire un quadro di
riferimento per il commercio internazionale degli Ogm. Entrando nello
specifico della ricerca sugli Ogm, gli europarlamentari hanno largamente
accettato l'esigenza di proseguire gli studi, e alcuni di essi hanno fatto
pressione per aumentare i finanziamenti comunitari destinati ai nuovi
programmi. La tedesca Renate Sommer ha invece espresso prudenza,
riconoscendo la necessità di effettuare controlli sulle sperimentazioni,
tuttavia ha avvertito che un approccio troppo restrittivo "spingerebbe
gli scienziati ad abbandonare l'Europa, trasferendo le loro attività in
altri paesi". L'europarlamentare belga Dirk Sterckx si è spinto oltre,
chiedendo misure per facilitare il proseguimento della ricerca. Secondo il
deputato, che ha messo in guardia contro gli effetti di procedure
burocratiche superflue, "bisognerebbe incoraggiare la ricerca,
riducendo al minimo gli ostacoli". Queste opinioni sono state ribadite
dall'europarlamentare scozzese John Purvis. Il deputato ha sottolineato
l'importanza dell'industria biotecnologica, dichiarando che "occorre
sostenere i programmi di ricerca in ambiti come lo sviluppo degli Ogm, se si
vuole che l'Ue raggiunga l'obiettivo fissato a Lisbona, ossia diventare
l'economia più dinamica al mondo". In risposta al dibattito, il
commissario Wallström ha assunto una linea più prudente, sottolineando che
"i benefici delle nuove biotecnologie devono essere sempre commisurati
all'obiettivo di conservare e migliorare la biodiversità e la salute
umana".
GLI
EURODEPUTATI CHIEDONO UN DIVIETO IMMEDIATO DELLA COMMERCIALIZZAZIONE DI
COSMETICI TESTATI SUGLI ANIMALI
Bruxelles, 27 settembre 2002 - Il 24 settembre, il Parlamento europeo ha
adottato una risoluzione urgente a seguito della proposta della Commissione
di rinviare il divieto di commercializzazione dei prodotti cosmetici testati
sugli animali. Gli europarlamentari hanno esortato a ritirare la decisione
che, hanno affermato, contraddice le norme della Commissione stessa. La
risoluzione ha inoltre esortato gli Stati membri ad imporre il divieto di
commercializzazione degli esperimenti sugli animali e ha chiesto loro di non
appoggiare la bozza di provvedimenti proposta dalla Commissione. "È
semplicemente inaccettabile che la Commissione cerchi di sfuggire al
rispetto delle sue stesse leggi. Il Parlamento ha dichiarato con estrema
chiarezza di voler porre fine della commercializzazione dei prodotti testati
sugli animali, in un lasso di tempo che assicuri la tutela della salute
umana", ha dichiarato l'eurodeputato britannico John Bowis. La
Commissione ha sostenuto che il rinvio del divieto è necessario a causa
della mancanza di metodi alternativi per la sperimentazione dei prodotti
cosmetici.
LA
1° ASSEMBLEA DEGLI AMMINISTRATORI DELLA MONTAGNA ITALIANA AL 39° SALONE
EUROPEO DELLA MONTAGNA
Torino, 27 settembre 2002 - Il 39° Salone Europeo della Montagna in
programma al Lingotto Fiere dal 10 al 13 ottobre ospiterà i lavori della 1°
Assemblea degli Amministratori della Montagna Italiana, organizzati dall'Uncem
(Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani) e dal Comitato Italiano per
il 2002 Anno Internazionale delle Montagne. L'assise, che si svolgerà dal
10 al 12 ottobre prossimi presso il Cinema Pathé del Lingotto di Torino,
rappresenterà il seguito ideale agli Stati Generali della Montagna 2001:
un'occasione importante per approfondire temi politici, giuridici e
socio-economici relativi all'ambiente montano. Di particolare rilievo gli
ospiti presenti nella tre giorni torinese, a confermare come il 2002,
proclamato Anno Internazionale delle Montagne dall'Assemblea Generale
dell'ONU, debba segnare un punto di partenza verso una nuova concezione del
territorio montano anche sotto il profilo istituzionale e macroeconomico. I
lavori si apriranno con un messaggio di saluto del Presidente della
Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, e con il benvenuto di Sergio Chiamparino,
Sindaco di Torino, Mercedes Bresso, Presidente della Provincia di Torino, ed
Enzo Ghigo, Presidente della Regione Piemonte. La prima giornata di convegni
sarà dedicata all'analisi e al dibattito su un'importante studio del Censis
dal titolo "Il Pil della Montagna: il valore aggiunto dell'azienda-Italia".
Lo studio, commissionato dall'Uncem, sarà presentato all'Assemblea dal
Presidente del Censis, Giuseppe De Rita, e sarà affiancato dagli interventi
di Enrico Borghi, presidente Uncem, e del Sen. Enrico La Loggia, Ministro
per gli Affari Regionali. La seconda giornata verterà attorno al tema
"La montagna e l'Europa: il binomio del futuro", con la relazione
dell'Onorevole Luciano Caveri, Presidente del Comitato italiano per il 2002
Anno Internazionale delle Montagne. Nella stessa giornata saranno presentati
alcuni progetti a favore delle montagne finanziati dalla Comunità Europea,
accompagnati da un messaggio di saluto del Presidente della Commissione
Europea, Romano Prodi. Nella stessa giornata sarà presentata la nuova legge
per la montagna, in itinere presso le istituzioni nazionali. In merito,
interverrà anche l'Onorevole Gianni Alemanno, Ministro per le Politiche
Agricole e Forestali. Chiuderà i lavori la discussione giuridica sulle
comunità montane quale nuovo ente locale nella Costituzione italiana, con
la relazione di Stelio Mangiameli, Ordinario di Diritto Costituzionale
all'Università di Teramo. Il secondo anno di collaborazione tra il Lingotto
Fiere S.p.A. e l'Uncem sottolinea, una volta di più, la necessità per
tutti gli operatori del settore a trovare spazi di convergenza verso lo
sviluppo sostenibile dell'ambiente montano: per una montagna sempre più
moderna e competitiva. www.salonedellamontagna.it
DOPO
JOHANNESBURG L'ITALIA AMBIENTALISTA GUARDA A CARRARA IN PROGRAMMA AD
ARIAMBIENTE ANCHE LA CONFERENZA SULLA BONIFICA DEI PORTI
Milano, 27 settembre 2002 - A poche settimane dalla conferenza mondiale di
Johannesburg l'Italia legata ai problemi dell'ecologia guarda a Carrara per
fare i conti con i propri guai in occasione dei Saloni Ariambiente e
Mareambiente dedicati alla qualità dell'aria e dell'acqua (10/12 ottobre).
Tra gli obiettivi, ovviamente, quelli segnalati nel protocollo di Kyoto e
riconfermati in Sud Africa. E l'appuntamento si annuncia con un rilievo tale
che anche la Commissione Europea sarà presente con il Programma EuroAir
2002. Mostra di prodotti e servizi, ma anche laboratorio d'idee, il Salone
è organizzato da Carrarafiere con il patrocinio del Ministro dell'Ambiente
e della Tutela del Territorio, oltre a quello della Regione Toscana,
promotrice e protagonista attraverso l'Area qualità dell'aria e Rischi
industriali. Tra i collaboratori una serie di prestigiosi soggetti pubblici
e privati: Enea, Ises, Anpa, Arpat, Euro Servizi Veneto, Elettra 2000,
Uniaria, Issi (Istituto per lo Sviluppo Sostenibile). Alle spalle, il
contributo prezioso del Comune di Carrara, della Provincia e della Camera di
Commercio di Massa Carrara, della Cassa di Risparmio di Carrara. Media
partner è il quotidiano economico Italia Oggi. Tra le autorità annunciate
i sottosegretari all'ambiente Francesco Nucara e Roberto Tortoli, il
parlamentare europeo Guido Sacconi (Commissione ambiente), l'assessore
toscano Tommaso Franci, sindaci, responsabili di enti portuali, di
associazioni ambientaliste, delle grandi imprese del settore, dei più
prestigiosi istituti di ricerca. "Il salone", spiegano del resto
Luigi Danesi e Paris Mazzanti, presidente e direttore di Carrarafiere,
"è subito diventato un momento centrale del dibattito politico e
scientifico. Si tratta di un'iniziativa riservata al mondo delle imprese, ma
anche ai comportamenti diffusi, di tutti noi che contribuiamo a inquinare
con le nostre auto, moto, impianti di riscaldamento, imbarcazioni grandi e
piccole". La parte espositiva è divisa in cinque macrosettori dedicati
ai diversi aspetti produttivi dell'industria, agli ambienti (collettività,
abitazioni, uffici, strutture ricettive), ai centri urbani (controllo e
soluzioni per il traffico), alle attrezzature marittime e portuali e alla
meteorologia (prodotti e servizi per la climatologia e la meteorologia
applicata, telerilevamento). La new entry più prestigiosa è senz'altro
quella della Commissione Europea con il suo Euroservizi Veneto, l'ufficio
italiano per la Cooperazione Economica e Sviluppo Industriale, che porterà
a Carrara il Programma d'Azione Cee Al-Invest Euroair 2002 schierando 40
operatori dei principali Paesi dell'Unione e dell'America Latina pronti a
incontrarsi con i nostri imprenditori per discutere di partnership e scambi
tecnologici. Oltre 1200 gli appuntamenti di lavoro previsti. Ariambiente e
Mareambiente hanno entrambe uno specifico programma di convegni e
iniziative. La Regione Toscana organizzerà, ad esempio, una Conferenza
regionale sulla qualità dell'Aria. "Ariambiente é importante per
misurarci con le decisioni di Johannesburg", dice l'assessore Franci,
"La Toscana non è ancora in linea con il piano fissato 10 anni fa a
Rio de Janeiro e poi ratificato a Kyoto, ma Carrara cade a pennello per
analizzare meglio programmi e strategie destinati a centrare gli obiettivi
entro il 2010". Quanto al Forum italiano sull'Idrogeno riferirà sui
progressi del motore a idrogeno che prima o poi sostituirà diesel e
benzine. Lamma e Nimbus affronteranno invece i problemi della
tropicalizzazione del clima. E Euromobility presenterà un convegno sui
Mobility manager e la bicicletta. In calendario, nella circostanza, la
premiazione dei vincitori del Primo Premio Nazionale Città Amiche della
Bicicletta promosso dalle associazioni ambientaliste e assegnato a Brescia,
Correggio e Parco del Gigante. Altro appuntamento di serie A è il convegno
sulla bonifica delle acque portuali organizzato nel quadro di Marembiente
con Icram, Arpa e Issi tra i protagonisti. Da Genova a Salerno, da Livorno a
Civitavecchia, da La Spezia al porto dei marmi di Carrara partecipano alcune
tra le più importanti autorithy portuali insieme a molte imprese
interessate al traffico marittimo. Problema di straordinaria complessità,
la bonifica dei porti è peraltro una delle condizioni per la realizzazione
delle autostrade del mare destinate ad alleggerire il traffico su gomma e,
dunque, l'inquinamento del territorio. Infolink: www.ariambiente.com
DAEWOO
AL MONDAL DE L'AUTOMOBILE DI PARIGI 200 NOVITÀ: L'ACCATTIVANTE KALOS E
L'ELEGANTE EVANDA
Parigi, 27 settembre 200 2- Due modelli interamente nuovi - Kalos, nuova
concorrente nel settore delle utilitarie, ed Evanda, elegante berlina di
classe superiore - segnano l'inizio di una nuova era per Daewoo. Al Mondial
de l'Automobile di Parigi (28 settembre - 13 ottobre), il costruttore
sudcoreano presenta al pubblico la sua gamma completa, dalla piccola Matiz
alla monovolume Tacuma. La compatta Kalos a due volumi appena introdotta sul
mercato europeo è la madrina della classica versione berlina con
carrozzeria a tre volumi, a quattro porte, che viene invece presentata alla
stampa per la prima volta proprio durante la kermess parigina. Kalos berlina
è in mostra nello stand Daewoom, sito nella Sala 3 del Parc des Expositions,
accanto a un'altra esordiente di rango, la nuova Daewoo Evanda, che
sostituisce la Leganza nel segmento delle berline di classe superiore. Per
ulteriori informazioni sui modelli Daewoo esposti a Parigi, vedi i seguenti
documenti in questa cartella stampa. Kalos: un'originale due volumi che apre
la strada alla classica berlina; Evanda: eleganza italiana per una berlina
spaziosa; Matiz: una "piccola" di successo grande dentro; Tacuma:
comfort e praticità in un monovolume versatile. Kalos: un'originale due
volumi che apre la strada alla classica berlina: La nuova 3 volumi ha un
bagagliaio da 320 litri ; Un brillante 1.4 da 61 kW/83 CV; Buon rapporto
qualità/prezzo e ricca dotazione di serie. Con il suo stile originale
firmato Giorgietto Giugiaro (Italdesign), la nuova Daewoo Kalos si distingue
nettamente dalle altre utilitarie che affollano le strade europee. Oltre a
linee originali e accattivanti, Kalos vanta un abitacolo spazioso, elevati
livelli di comfort, doti di maneggevolezza e tenuta di strada ottimali e un
eccellente rapporto qualità/prezzo. Kalos debutta proprio in questi giorni
sul mercato europeo con il modello a due volumi mentre la più classica
berlina a tre volumi sarà in vendita in Spagna e Ungheria a partire da
ottobre per approdare nel resto d'Europa all'inizio del 2003. La tre volumi,
come normalmente percepita nei mercati mediterranei, ricoprirà il ruolo di
auto per la famiglia. Lunga 4,24 metri, la versione berlina di Kalos è
circa 36 centimetri più lunga della due volumi. Qui sotto un breve
riassunto delle dimensioni principali: Interni: tanto spazio e attacchi
"intelligenti" Isofix per i seggiolini dei bambini Grazie
all'altezza insolita (1.495 mm) e alla misura del passo tra le maggiori
della categoria (2,48 metri), entrambi i modelli possono comodamente
ospitare cinque persone. L'altezza di 955 millimetri dal piano del sedile
anteriore non ha rivali nel segmento. Tutti i posti sono dotati di cinture
di sicurezza a tre punti di ancoraggio. Il fissaggio di un seggiolino al
divano posteriore è davvero un gioco da bambini grazie alla semplicità del
sistema Isofix. I robusti attacchi per i seggiolini Isofix sono nascosti da
piccole cerniere nella parte posteriore dei due sedili esterni. Il sedile
posteriore dei due modelli è abbattibile separatamente nella proporzione
60:40; l'intero divano può essere ripiegato in avanti (di serie) per creare
un vano di carico di ben 735 litri (standard VDA). Tecnologia: motore
brillante, telaio specifico per le condizioni europee Kalos garantisce una
guida divertente con qualsiasi configurazione di carrozzeria grazie ad un
brillante 4 cilindri da 1.4 litri a benzina, con potenza di 61 kW/83 CV e
coppia massima di 123 Nm a 3.000 giri/min per una velocità massima di 170
km/h. Cambio a 5 marce, trazione anteriore, scatto da 0 a 100 km/h in 13,3
secondi e consumo medio nel ciclo combinato di 7,5 litri/100 km sono le
altre caratteristiche di Kalos in tutte le versioni. Le moderne sospensioni
della nuova Kalos - montanti McPherson anteriori, ponte semirigido al
retrotreno - e la moderna geometria del telaio, con passo lungo e ampie
carreggiate, formano una combinazione ideale per sicurezza e comfort. I
tecnici Daewoo hanno messo a punto l'assetto, per adattarlo alle condizioni
di guida europee, sulle piste di prova inglesi del MIRA (Motor Industry
Research Association). L'assistenza del servosterzo, di serie, è
inversamente proporzionale al regime del motore e quindi unisce la
precisione nella guida veloce alla leggerezza in manovra. Equipaggiamento:
volante regolabile, alzacristalli elettrici e altro ancora I nuovi modelli
offrono un eccellente valore a fronte di un costo d'acquisto contenuto. Pur
avendo un prezzo di listino contenuto, già la versione base SE ha di serie
diverse dotazioni relative al comfort, tra le quali il volante regolabile in
inclinazione, gli alzacristalli elettrici anteriori, il parabrezza colorato
e il sintonizzatore RDS con lettore di audiocassette e quattro altoparlanti.
Non mancano dettagli pratici come il pratico vano a fessura per i biglietti
del pedaggio autostradale e le ricevute del parcheggio, posizionato a
sinistra del cruscotto, numerosi vani portaoggetti e gli utili
portabicchieri. In più, la versione SX dispone di fendinebbia anteriori,
alzacristalli elettrici posteriori, chiusura centralizzata, sedile guida
regolabile in altezza e un simpatico tavolo da picnic estraibile alloggiato
sullo schienale del sedile anteriore destro. Anche sul piano della
sicurezza, Kalos è ben equipaggiata di serie; tuttavia il livello di
sicurezza può essere incrementato su tutte le versioni e i tipi di
carrozzeria con optional come l'ABS e gli airbag per il passeggero e
laterali. Daewoo applica una garanzia di tre anni ai nuovi modelli Kalos.
Evanda: eleganza italiana per una berlina spaziosa - Una berlina media che
sostituirà la Leganza in Europa dall'autunno 2002;Motore da due litri e 131
CV disponibile con trasmissione automatica; Generosa dotazione di serie per
un eccellente rapporto valore/prezzo La nuova Daewoo Evanda unisce il
dinamismo all'eleganza. È una berlina a quattro porte che sarà in vendita
in alcuni mercati europei a partire da ottobre 2002, dopo la sua
presentazione al Salone di Parigi. Evanda conferma la volontà e il continuo
lavoro di Daewoo per rinnovare la sua gamma in Europa. Dimensioni generose
(4.770 mm di lunghezza, 1.815 mm in larghezza e 1.440 mm in altezza), design
di classe, elevato comfort di marcia e una dotazione di serie estremamente
completa sono le caratteristiche salienti della nuova ammiraglia Daewoo. Le
linee eleganti di Evanda sono scaturite dalle matite del team Italdesign che
fa capo a Giorgetto Giugiaro. Gli elementi stilistici originali comprendono
i parafanghi bombati, la linea di cintura molto pronunciata e le cornici
nere dei finestrini. Anteriormente, spiccano le due coppie di fari anteriori
circolari protetti da un vetro trasparente e le nervature decise del cofano
motore che conducono lo sguardo alla griglia cromata anteriore. Un interno
molto spazioso ricco di vani e tasche Rispetto alla Leganza, la vettura che
l'ha preceduta, Evanda è cresciuta di dieci centimetri in lunghezza (4.770
mm) e di tre centimetri nel passo (2.700 mm) garantendo una volumetria degli
interni superiore alla media e, in particolare, uno spazio a disposizione
delle gambe dei passeggeri posteriori decisamente comfortevole. Anche il
vano bagagli trae vantaggio dall'aumento delle dimensioni e ora può
ospitare 420 litri (VDA). Il divano posteriore, ripiegabile
asimmetricamente, può accogliere oggetti lunghi. Gli interni bicolore, nero
e grigio, si presentano di elevato livello e i vari alloggiamenti e vani
portaoggetti consentono di riporre oggetti e documenti consentendone la
facile reperibilità e facilitando il mantenimento dell'ordine. Il cruscotto
con consolle a due livelli ospita un piccolo alloggiamento per biglietti e
ricevute nonché un vano portamonete e uno spazio adatto ad ospitare gli
occhiali da sole che possono rivelarsi utili durante i viaggi. Gli schienali
posteriori dispongono di tasche portacarte mentre un comodo bracciolo
ripiegabile nel divano posteriore garantisce comfort ai passeggeri in caso
di lunga percorrenza. Infine, anteriormente e posteriormente sono presenti
due portabicchieri. Tutti e cinque i sedili hanno gli appoggiatesta e
cinture di sicurezza a tre punti di ancoraggio. Il pacchetto di sicurezza è
completato da airbag anteriori e laterali e da pretensionatori e limitatori
di forza per le cinture. Un quattro cilindri 2.0 da 96 kW/131 CV fluido e
silenzioso Evanda, a trazione anteriore, è spinta da un motore 2.0 litri a
quattro cilindri che eroga 96 kW/131 cv a 5.400 giri/min. La coppia massima
di 181 Nm è sviluppata a 4.200 giri/min. Basamento e testata sono in
alluminio e le 16 valvole sono comandate da due assi a camme in testa. I
progettisti hanno posto particolare cura nello sviluppo del sistema di
supporti idraulici che sorreggono il gruppo motore cambio al fine di ridurre
le vibrazioni. Lo smorzamento ottenuto e l'eccezionale attenuazione del
rumore sono merito di una serie di interventi effettuati sulla scatola
filtro aria e sulla marmitta posteriore del sistema di scarico atti ad
ottimizzare l'isolamento. Il volume di questi due componenti è stato
decisamente aumentato rispetto alla Leganza. Con il cambio manuale 5 marce,
Evanda tocca i 200 km/h di velocità massima e accelera da 0 a 100 km/h in
10,7 secondi. Con un consumo nel ciclo combinato di 9,1 litri di benzina per
100 km, questo motore a quattro valvole per cilindro si dimostra anche
parco. Un nuovo cambio automatico a quattro rapporti della ZF, azienda
tedesca specializzata in questo tipo trasmissioni, è disponibile a
richiesta: si tratta di un'unità moderna, gestita elettronicamente e capace
di adattarsi allo stile del guidatore e al tipo di percorso. Un autotelaio
moderno per un comfort eccellente ed elevati margini di sicurezza Il telaio
della Daewoo Evanda è tecnicamente allo stato dell'arte e garantisce una
marcia confortevole e sicura. Anteriormente sono presenti montanti McPherson
mentre il retrotreno si avvale di una raffinata sospensione multilink.
Cuscinetti in gomma isolano la carrozzeria dalle sospensioni per filtrare
ulteriormente le vibrazioni. Evanda è equipaggiata di serie con quattro
freni a disco, gli anteriori autoventilanti, e con un moderno ABS a quattro
canali. A richiesta questo sistema può essere integrato dal controllo della
trazione. Il servosterzo SSPS (Speed Sensitive Power Steering, Servosterzo
sensibile alla velocità) garantisce grande maneggevolezza è una precisione
costante all'aumentare della velocità. Ben equipaggiata: aria condizionata
di serie e molto di più Evanda è disponibile nelle versioni SX e CDX. Come
è consuetudine, Daewoo ha previsto livelli di equipaggiamento molto
completi fin dalla versione base SX che dispone, tra le tante dotazioni
standard, di sedile guida regolabile in altezza, alzacristalli elettrici
anteriori e posteriori, chiusura centralizzata con telecomando, aria
condizionata e cristalli atermici. Il modello superiore CDX in più presenta
cerchi in lega da 15", autoradio RDS con caricatore CD integrato e sei
altoparlanti, climatizzatore con ricircolo automatico e filtro combinato,
sedile guida regolabile elettricamente con memoria per otto differenti
regolazioni. L'elenco degli optional comprende interni in pelle, inserti in
radica, specchietto interno antiabbagliamento e comandi al volante per il
sistema audio. Matiz: una "piccola" di successo grande dentro:
Linea simpatica ed elegante firmata da Giugiaro ; Motore di 800 cc,
economico e brillante, da 38 kW/51 CV; Grande sensazione di spaziosità
grazie all'altezza interna. Con il suo design attraente, Matiz ha
conquistato il cuore di molti acquirenti di piccole utilitarie in tutto il
mondo. Da quando è stata introdotta sul mercato, nel 1998, più di 500mila
persone in tutta Europa hanno deciso che Daewoo Matiz era l'auto che faceva
per loro: una vera ovazione per il team Italdesign guidato dal suo fondatore
Giorgetto Giugiaro, che ha dato alla simpatica city car con cinque porte il
suo stile unico con particolari originali come i fari anteriori "a
bottone". A parte il suo charme, ci sono molte ragioni pratiche per
acquistare il mini-monovolume Matiz come l'abitabilità davvero generosa per
la categoria, il prezzo interessante e la garanzia di tre anni. I bassi
costi di manutenzione sono un altro argomento convincente: in Germania, per
esempio, è in classe assicurativa 11, la categoria più bassa (e quindi più
economica) esistente. Matiz, a trazione anteriore, ha un brillante motore
796 cc da 38 kW/51 CV. Accoppiato a un cambio manuale a 5 rapporti, questa
unità a tre cilindri accelera Matiz da 0 a 100 km/h in 17,0 secondi e la
porta a una velocità massima di 142 km/h. Nonostante queste buone
prestazioni, la piccola Daewoo, che pesa circa 800 kg, è molto economica
dei consumi richiedendo solo 6,1 litri di benzina per 100 chilometri nel
ciclo combinato. Il serbatoio da 38 litri consente quindi un'autonomia
superiore ai 600 chilometri. Il motore soddisfa le regole Euro 3 in materia
di emissioni. Interno spazioso e vano di carico flessibile Grazie alle
dimensioni molto contenute, Daewoo Matiz è estremamente maneggevole,
caratteristica fondamentale nel traffico urbano. Con la sua lunghezza
esterna di 3.495 mm e il diametro di sterzata di 9 metri esatti, può
sfruttare anche posteggi molto piccoli. Grazie ad un uso dello spazio
estremamente razionale, questa piccola cinque posti dispone di un abitacolo
relativamente grande che dà una piacevole sensazione di spazio e ariosità.
Matiz è la migliore della sua categoria per altezza interna dal piano del
sedile: rispettivamente 995 e 962 mm per i posti anteriori e posteriori. Il
design moderno dell'abitacolo e i piacevoli tessuti del rivestimento offrono
ai passeggeri un'atmosfera accogliente, mentre i portabicchieri nella
consolle centrale e il portamonete rendono più facile mantenere l'ordine
all'interno dell'auto. Il bagagliaio ha una capacità di 167 litri (standard
VDA). Nelle versioni SE ed SE plus, il divano posteriore sdoppiabile può
essere ripiegato per trasportare oggetti lunghi. Con l'intero sedile
ripiegato la capacità di carico cresce fino a 624 litri. Una maniglia
all'esterno del portellone e una fascia in plastica antigraffio sul bordo
sul paraurti facilitano le operazioni di carico e scarico preservando anche
la carrozzeria. Autotelaio moderno e ampia scelta di equipaggiamenti In caso
di incidente, gli occupanti sono protetti dalla scocca ottimizzata per
resistere agli urti e dai moderni sistemi di ritenuta: cinture di sicurezza
con pretensionatore e fino a due airbag anteriori. Le caratteristiche di
sicurezza del moderno autotelaio, con schema McPherson all'avantreno e ponte
semirigido al retrotreno, possono essere incrementate a richiesta con il
sistema frenante ABS. Matiz è piccola fuori ma grande dentro e non difetta
assolutamente di dotazioni. I tre allestimenti disponibili - S, SE e SE Plus
- possono avere equipaggiamenti relativi al comfort, alcuni dei quali di
serie, abitualmente riservati a vetture di categoria superiore. Tra questi
il servosterzo, l'aria condizionata, gli alzacristalli elettrici anteriori,
la chiusura centralizzata, il tetto apribile e l'autoradio con il caricatore
CD. Tacuma: Comfort e praticità in un monovolume versatile: Spazio per
cinque passeggeri oppure 1.847 litri per i bagagli. Scelta tra due motori a
benzina da 1.6 e 2.0 litri da 104 e 121 CV; Di serie una varietà di vani,
scomparti ed ogni genere di dotazioni per il comfort. I monovolume compatti
sono di moda. Nessun'altra categoria di veicoli è cresciuta così
rapidamente nei mercati dell'Europa occidentale negli ultimi anni. Ricerche
di mercato prevedono vendite quintuplicate: dalle 250.000 unità del 1998 a
1,3 milioni nel 2005. Il motivo dell'eccezionale popolarità di questi
modelli è chiaro prendendo in considerazione le qualità della stessa
Daewoo Tacuma. Un'auto che offre eccezionale versatilità per le esigenze
della famiglia, vanta eccellenti dotazioni di serie e offre un eccellente
rapporto qualità/prezzo. Lunga 4.350 mm, Tacuma ha la stessa impronta a
terra di una station wagon tradizionale, ma è molto più versatile grazie a
un'altezza esterna di 1.580 mm, la possibilità di variare la configurazione
dei sedili e la grande attenzione ai dettagli utili nella vita quotidiana.
La funzionalità non va a scapito dell'eleganza: Pininfarina, artefice di
Daewoo Tacuma, ha conferito a questo monovolume un aspetto moderno e
originale. Elementi di design caratteristici sono la linea inferiore dei
finestrini laterali, che si rialza verso la parte posteriore con una curva
netta, e i due evidenti rilievi sulla fiancata. I tre sedili posteriori
indipendenti permettono un utilizzo flessibile degli interni Tacuma è
dotata di tre sedili posteriori indipendenti che offrono molte possibilità
di configurazione in più rispetto al divano unico. Ogni sedile può essere
ripiegato separatamente, spinto in avanti a filo dei sedili anteriori oppure
completamente rimosso. Con cinque persone a bordo, si possono trasportare
347 litri di bagagli mentre, togliendo tutti i sedili posteriori, si arriva
a 1.847 litri, una capacità da veicolo commerciale. Sistemi di trasporto da
applicare alle barre portatutto (di serie) e alla parte posteriore
dell'abitacolo, oltre a un gancio di traino, sono solo alcuni esempi
dell'ampia gamma di optional studiati per migliorare ulteriormente le qualità
di Tacuma come mezzo per il tempo libero. Molti dettagli pratici evidenziano
il lavoro svolto dal team di progettazione per quanto riguarda le soluzioni
utili nella vita quotidiana a bordo: il vano porta occhiali nel padiglione,
i portabicchieri alloggiati nella consolle centrale e nei braccioli dei
sedili posteriori, i tavolinetti estraibili dietro i sedili anteriori e le
prese 12 Volt nella parte posteriore dell'abitacolo e nel bagagliaio sono
solo alcuni esempi. Un'altra caratteristica utile presente nel modello top,
la 2.0 CDX, è la possibilità di ruotare di 180° il sedile del passeggero
anteriore, che così può trovarsi di fronte ai passeggeri posteriori
creando una piacevole zona salotto o un comodo appoggio in più. Motore 1.6
o 2.0 con cambio manuale o automatico Tacuma è disponibile con due moderni
motori a benzina a quattro valvole per cilindro, doppio asse a camme in
testa ed omologazione Euro 3: il parco 1.6 da 77 kW/104 CV o il potente 2.0
da 89 kW/121 CV. In alternativa al cambio a cinque marce di serie, il motore
di cilindrata maggiore, a richiesta, può essere equipaggiato con la
trasmissione automatica prodotta dalla tedesca ZF: un cambio allo stato
dell'arte con gestione elettronica e un programma di cambiata capace di
adattarsi allo stile di guida del conducente. La velocità massima è
compresa tra 167 km/h (1.6) e 180 km/h (2.0 con cambio manuale), dati che
sottolineano come queste auto da famiglia molto spaziose si prestino bene ai
lunghi trasferimenti autostradali. I consumi variano tra 8,3 e 9,0 l/100 km
nel ciclo combinato. Elevati standard di sicurezza con ABS e doppio airbag
di serie Quando si è trattato di mettere a punto l'autotelaio - con
sospensioni a ruote indipendenti tipo McPherson davanti e ponte semirigido
posteriore - il team di progettazione ha chiesto la collaborazione dei
preparatissimi tecnici della Porsche. L'ABS di serie con distribuzione
elettronica della forza frenante tra i due assi assicura una frenata di
grande efficacia. La scocca, robusta e ottimizzata per assorbire gli urti,
garantisce la migliore protezione possibile agli occupanti. Sia la parte
anteriore sia la parte posteriore di Tacuma nascondono speciali zone di
deformazione per dissipare l'energia dell'impatto. L'auto si è comportata
comunque molto bene in oltre 300 crash test effettuati da Daewoo grazie
soprattutto al sofisticato progetto del frontale, con i suoi tre elementi
principali di assorbimento dei carichi, e il doppio telaio ausiliario
posteriore a forma di scala. Tutte le versioni di Tacuma hanno di serie il
doppio airbag anteriore, cinque appoggiatesta regolabili e cinture di
sicurezza a tre punti per i sedili esterni. Tre livelli di allestimento con
ricche dotazioni di serie Perfino il modello base, la Tacuma 1.6 SX, ha
dotazioni che normalmente si trovano nel listino degli optional in questa
categoria di vetture. Tra queste, i fendinebbia, le barre portatutto, la
chiusura centralizzata, i cristalli azzurrati, il sedile guida con
regolazione lombare, il volante regolabile in profondità e gli
alzacristalli elettrici anteriori e posteriori. Il livello intermedio di
allestimento, 1.6 SX Plus, è equipaggiato di serie anche con l'aria
condizionata, mentre la 2.0 CDX, il modello top della gamma, annovera tra le
dotazioni standard il sedile del passeggero anteriore ruotabile di 180°, la
chiusura centralizzata con telecomando, l'interno con inserti in radica e i
cerchi in lega leggera.
SUZUKI
AL MONDIAL DE L'AUTOMOBILE DI PARIGI 2002
Parigi, 27 settembre 2002 - Il Mondial de l'Automobile di Parigi 2002
inizierà con le giornate stampa di giovedì 26 e venerdì 27 settembre
prossimi, per proseguire dal 28 settembre al 13 ottobre per il pubblico.
Suzuki sarà presente allo Stand n° 324, padiglione 3/C con tutti i modelli
attualmente in produzione: la nuova Alto, Liana, Ignis, Wagon R+, Jimny,
Vitara, Grand Vitara e XL-7. Inoltre, saranno esposte la Ignis Super 1600
protagonista nel Junior WRC e le concept car GSX-R/4 e, in prima mondiale,
Concept-S. Giovedì 26 settembre c' e' stata una conferenza sulle strategie
di Suzuki in Europa e sul progetto Concept-S. La Concept-S è una dinamica
concept car dal temperamento sportivo racchiuso in una carrozzeria compatta.
È stata studiata e realizzata in collaborazione con designer torinesi che
le hanno conferito una forte personalità espressa dalla forma del cofano
motore e dalle particolari linee del profilo laterale. Con 3650 mm di
lunghezza per 1730 mm di larghezza, fianchi muscolosi e ruote in lega da
18", la Concept-S ispira immediatamente sensazioni di sicurezza e
stabilità. Il design originale è caratterizzato dai cristalli avvolgenti e
dai corti sbalzi anteriori e posteriori. Gli interni, dalle linee
arrotondate e con un forte temperamento sportivo, sono impreziositi dal
cruscotto ispirato alle ali di un biplano e dai montanti in alluminio dal
sapore motociclistico. La Concept-S adotta un potente motore a 4 cilindri in
linea aspirato da 1600 cm³, 16V con doppio albero a camme in testa,
interamente in alluminio. Trazione integrale permanente e cambio sequenziale
"MTA" a sei marce completano l'anima sportiva che sfrutta,
inoltre, le soluzioni messe a punto con la Ignis nel Junior WRC (Campionato
Mondiale Rally) nella classe Super 1600. Il sistema "Advanced
Navigation System" guida a destinazione i passeggeri utilizzando il
percorso ottenuto in precedenza da Internet o via e-mail, mentre il
riconoscimento delle impronte digitali imposta automaticamente le preferenze
relative alla gestione del motore e delle sospensioni. Il sistema può anche
essere usato per scaricare, memorizzare e scambiare file musicali in formato
MP3. Chiave elettronica, ricezione e trasmissione e-mail e comandi al
volante per la maggior parte delle funzioni (compreso il freno a mano)
completano l'avveniristica dotazione della Concept-S. Le impostazioni di
climatizzazione e sistema audio sono riportate su un display al centro della
plancia, soluzione già adottata dal prototipo GSX-R/4, anch'esso in
esposizione a Parigi. Il messaggio che Suzuki vuole trasmettere con le sue
concept car è legato all'utilizzo delle tecnologie al servizio dell'utente.
In futuro trascorreremo sempre più tempo seduti al volante delle nostre
vetture e Suzuki intende rendere questa permanenza il più confortevole
possibile. La Concept-S così, oltre a definire le nuove linee guida per lo
sviluppo del design dei modelli futuri di Suzuki, è caratterizzata da
soluzioni che potremmo ritrovare, nei prossimi anni, anche sulla produzione
di grande serie.
IL
DESIGN CARTIER VISTO DA ETTORE SOTTSASS MILANO, PALAZZO REALE, 11 OTTOBRE
2002 - 12 GENNAIO 2003
Milano, 27 settembre 2003 - L'esposizione "Il design Cartier visto da
Ettore Sottsass" presenta per la prima volta a Milano dall'11 ottobre
2002 al 12 gennaio 2003 parte della "Collection Art de Cartier"
nella cornice d'eccezione di Palazzo Reale, sotto la direzione artistica del
grande architetto e designer Ettore Sottsass. La "Collection Art de
Cartier" riunisce in una straordinaria raccolta, unica nel suo genere,
gioielli, orologi, pendole e accessori, realizzati dal celebre gioielliere
francese in oltre 150 anni di storia. Alcune di queste creazioni preziose,
che testimoniano due secoli di alta gioielleria, ma anche d'arte e di
costume, sono state esposte in grandi mostre storiche dedicate a Cartier da
musei di prestigio internazionale come l'Ermitage di San Pietroburgo, il
Metropolitan Museum of Art di New York, il British Museum di Londra, il
Petit Palais di Parigi. La mostra, già inaugurata con successo presso il
Vitra Design Museum di Berlino, offre al pubblico una selezione di oltre 200
opere fra diademi, spille, collier, anelli e bracciali, orologi, strumenti
di scrittura, accessori (portasigarette, vanity case, ecc.), appartenenti a
diversi periodi della storia della Maison Cartier, che documentano non
soltanto l'importanza culturale e simbolica del gioiello, ma anche il senso
del design che presiede alla sua creazione. Le opere in mostra sono state
scelte dallo stesso Sottsass in base ad una visione inedita e suggestiva,
secondo criteri intuitivi e personali che, trascendendo il dato temporale,
così come i valori legati alla pura preziosità dell'oggetto, hanno
evidenziato legami misteriosi e profondi fra materiali, stili e colori. Ogni
opera viene sapientemente esaltata nella sua unicità e bellezza dalla
collocazione in grandi vetrine-tempio, sottratta alla dimensione
spazio-temporale e definita dalla luce come misteriosa apparizione. Al di là
della tradizionale visione storicistica, l'esposizione propone audacemente
una riflessione sulla funzione del design, che in questi capolavori di
gioielleria si esprime con particolare purezza e libertà, nonché
sull'interazione suggestiva fra gioiello, corpo e natura. Fra i pezzi più
straordinari e celebri la Pendola Misteriosa Elefante, creata per il
maharagià di Nawanagar, il collier Tutti Frutti appartenuto a Daisy
Fellowes, l'occhialino Pantera della duchessa di Windsor: opere che hanno
segnato la storia della grande gioielleria e che non smettono oggi di
incantare per la loro bellezza senza tempo e maestria esecutiva. Il design
delle creazioni di gioielleria documenta ai più alti livelli l'eleganza
dello stile ghirlanda, la raffinatezza dell'astrazione geometrica e del
classicismo art déco, passando per tutti i motivi cari alle arti decorative
del Novecento, da quelli orientaleggianti ai floreali, fino al tema
animalier declinato da Cartier con particolare originalità e sapienza.
Nell'ambito della mostra vengono presentati, inoltre, un film dedicato al
savoir-faire della maison parigina, gli ingrandimenti dei più significativi
disegni preparatori e una curiosa "galleria di ritratti", dove
appaiono alcuni celebri clienti Cartier, da Elisabetta del Belgio alla
duchessa di Windsor a Gloria Swanson, che indossano le più preziose
creazioni realizzate dal gioielliere per il bel mondo internazionale.
www.comune.milano.it La mostra "Il Design Cartier visto da Ettore
Sottsass", evento di grande rilievo culturale e artistico, già
ospitato con successo dal Vitra Design Museum di Berlino, è una sorta di
viaggio che il grande architetto e designer Ettore Sottsass ci invita a fare
in quel patrimonio di arte, cultura e design che è la storia di Cartier.
Essa costituisce anche l'occasione per Milano per manifestare la propria
stima, simpatia e gratitudine a Ettore Sottsass, il grande artista che con
la sua opera ha consolidato il ruolo che la nostra città svolge nel mondo
sul piano del design e della creatività. Questo appuntamento presenta un
patrimonio di eccellenza testimoniato dalla "Collection Art de Cartier",
una raccolta delle più importanti creazioni preziose realizzate dal grande
gioielliere francese nei suoi oltre 150 anni di attività, che rappresentano
un capitolo importante nella storia delle arti applicate e del costume.
All'interno di questa collezione unica nel suo genere Ettore Sottsass ha
scelto gli oggetti più significativi, valorizzandoli e interpretandoli con
la sua personalissima visione. Le opere esposte assumono così il valore di
simboli assoluti di un'epoca e di una sensibilità, invitandoci ad una
riflessione sulla bellezza degli oggetti che esula da ogni carattere di
sfarzo ed esibizione per diventare simbolo della tensione dell'uomo verso la
dimensione estetica della vita.
ATMOSFERE
COLONIALI PER LA PRIMAVERA/ESTATE 2003 DI CANTARELLI
Milano, 27 settembre 200 2- Cantarelli: righe aromatizzate per il
"chiodo" di garofano. Palme, bambù, papiri: sahariane, abiti alla
Karen Blixen e lini sabbiati. Cantarelli punta sull'eleganza intramontabile
delle atmosfere coloniali. E nel Giardino dell'hotel Diana trasformato in un
mercato di Zanzibar, tra capi in rigati/aromatizzati dai colori della
cannella, del curry e dello zafferano, la griffe lancia un neologismo del
guardaroba: il "chiodo" di garofano. Non già l'omonima spezia.
Bensì, un blazer di lino con la forma lineare del classico chiodo di pelle
e una fantasia tinta coi chiodi di garofano. Una nuova colorazione che dona
al capo il "profumo" più tipico dell'isola di Zanzibar. Hotel
Diana, Milano, 28 settembre 2002 ore 16,30
AL
TEATRO NAZIONALE DI MILANO CARUSO LA STORIA DI UN MITO IN SCENA FINO AL 20
OTTOBRE LA COMMEDIA MUSICALE IN DUE TEMPI "CARUSO: LA STORIA DI UN
MITO" CON KATIA RICCIARELLI E GIAN LUCA TERRANOVA
Milano, 27 settembre 2002 - Dalla collaborazione tra Rolando D"Angeli
ed Enzo Sanny nasce la Blues Brothers Company; dalla penna di Gian Luca
Terranova esce un copione interessante sulla vita di un tenore che tutto il
mondo invidia all'Italia; con la voce dello stesso Terranova e di Katia
Ricciarelli quel copione diventa musica; la musica si trasforma in un
progetto interessante che racconta la storia dei tenore più famoso al
mondo, Caruso. Mettete insieme tutto quello che avete letto fino a questo
punto, date un'energica mescolata ed ecco che avete ottenuto "Caruso -
la storia di un mito", uno spettacolo che toccherà i maggiori teatri
dei Belpaese e di tutto il mondo per raccontare e far sognare come solo i
musical sono in grado di fare. Con i musical sono state raccontate favole,
storie di mostri, di gatti randagi e di giovani studenti innamorati. Ma che
cos'è un musical? L'arte di raccontare attraverso le musiche popolari una
storia... E cosa meglio della vita di un tenore potrebbe essere raccontato
con la musica? Quale migliore strumento per raccontare alla gente quanto è
stato grande un italiano per il mondo e quanto curiosa e stimolante è la
storia di un giovane napoletano, povero e sfortunato che grazie alla propria
voce riscattò le sue sorti. "A Caruso sarebbe piaciuto. Descritto come
ammalato di nostalgia da cento aneddoti mielosi. Caruso fu invece un genio
anche perché seppe sfidare il nuovo e mescolare i generi musicali. Cantò
nell'imbuto e fece dischi quando i suoi colleghi avevano paura della nuova
invenzione, temendo che distorcesse la voce. Caruso azzardò. Da solo creò
l'industria del disco e l'utilizzò per estendere la sua gloria. Erede della
nobile tradizione dei posteggiatori, misurati nel gesto, impose uno stile di
recitazione asciutta, del tutto originale, nel tempo in cui dive e divi
svenivano in scena se solo sentivano dire "ti amo". Fu il grande
tenore lirico di sempre, ma adorò le canzoni napoletane, apprezzò la
romanza e la canzone leggera. Seppe cogliere ogni suggestione della modernità.
Ebbe una concezione democratica del dono di quella voce straordinaria: cantò
con una dizione chiarissima, in modo che tutti capissero le parole; cantò
anche per i non intellettuali. Ecco perché un musical sulla sua vita - un
musical, spettacolo di largo consumo, ma che pur consente raffinatezze - gli
sarebbe piaciuto. L'ha scritto per intero, musica e parole, Gian Luca
Terranova, che a Caruso rassomiglia perfino fisicamente ed è giusto che lo
reincarni in palcoscenico. E' il frutto di una passione di lunga durata,
nonostante la giovane età, perché Gian Luca, come Caruso, lavora molto e
prende il lavoro come incarico da non tradire mai. La protagonista femminile
è Katia Ricciarelli, un grande personaggio della scena lirica, che per
giunta - fate il confronto con le foto d'epoca - ha lo stesso viso chiaro,
la stessa graziosa presenza di Dorothy Benjamin, la giovane moglie americana
del tenore. Da Napoli a New York e ritorno, il musical racconta la vita di
un uomo, con rispetto affettuoso. Quanti hanno partecipato al progetto si
sono mossi tutti sulla stessa onda. Lo spettacolo colma anche un vuoto di
memoria, in questa nostra terra di amnesie." Libretto e musiche di G.
L. Terranova, Suono e arrangiamenti di F. M. Colasanti, scene di Aldo De
Lorenzo, Costumi di Santuzza Calì, regia di Filippo Crivelli. Infolink: www.teatronazionale.com
PESCARA,
NASCE LA ADOZIONE LETTERARIA
Pescara, 27 settembre 2002 - Per promuovere la cultura anche nei piccoli
paesi, 46 Comuni del Pescarese "adotteranno" altrettanti poeti,
narratori e saggisti. La singolare iniziativa è dell'assessorato alla
Cultura della Provincia di Pescara, che pubblicherà 500 copie di ogni
volume scelto. Le opere saranno presentate con una cerimonia in ciascun
Comune, che "adotterà" così ufficialmente il proprio autore.
"Questo progetto - affermato lo stesso Roselli - rappresenta
un'opportunità preziosa, perché risponde all'esigenza di individuare, sul
territorio, scrittori che non sempre ricevono il riconoscimento di un'ampia
divulgazione e promozione, e nello stesso tempo aprire le porte anche dei
centri più piccoli alla cultura". Il concorso "Adottiamo uno
scrittore in ogni paese" si articola in tre sezioni: poesia, narrativa
e saggistica generale. I termini per la partecipare scadranno il prossimo 18
ottobre: il bando di concorso con il relativo regolamento possono essere
consultati sul sito internet dell'ente, all'indirizzo
www.provincia.pescara.it. Venti delle 500 opere pubblicate saranno donate a
ciascuno dei vincitori: questi ultimi, da parte loro, cederanno alla
Provincia a titolo gratuito i diritti di edizione e di utilizzazione
economica dell'opera, per la durata di tre anni. La commissione giudicatrice
che sceglierà le 46 opere è composta da Renato Minore, Franco Trequadrini,
Umberto Piersanti, Francesco Marroni e Marco Tornar: la giuria potrà
invitare alcuni autori anche direttamente. I lavori dei vincitori saranno
tutti presentati nel corso di una manifestazione pubblica.
AL
VIA "NASCITA NUOVE MUSE"
Seregno, 27 settembre 2002 - Quando le arti risuonano l'una nell'altra, ne
emergono le origini comuni, le energie ispirative originarie che prendono
forme differenti in relazione alle modalità espressive che le animano.
Nasce da questa consapevolezza il percorso
artistico-letterario-drammaturgico dal titolo "Nascita nuove muse"
che va in scena a Seregno a partire dal 19 settembre. La kermesse si
struttura attraverso una serie di eventi centrati sul dialogo tra diverse
arti: musica, letteratura, immagini, teatro e poesia. Diversi artisti
collaboreranno, con le loro specifiche tecniche, per sviluppare un discorso
corale di riflessione, o provocazione, sull'arte, il suo significato, la sua
capacità di aiutare gli uomini a comunicare tra loro. Nel ciclo di
appuntamenti in programma fino al 4 ottobre, le varie performance artistiche
utilizzeranno la poesia, la musica, il teatro. Alla manifestazione
parteciperanno artisti tra i più eterogenei, autori, musicisti, teatranti,
poeti attivi da molti anni nell'area della "poesia sonora" in una
rassegna dove la teoria e la prassi creativa andranno a braccetto. Artisti
invitati: Poesia: Alda Merini, Alberto Casiraghi, Vincenzo Costantino "Chinasky",
Roberto Dossi, Massimo Arrigoni, Giuseppe Marchetti, Paolo Ornaghi, Gabriele
Turati, Lorenzo Andrea Paolo Balducci, Anna Orietti, Musica: Alessandro
Aloni, Folco Orselli, Vincenzo Zitello 19 settembre Ore 21.00 - Cinema Roma
Via Umberto I, 14 Vincenzo Zitello e Massimo Arrigoni "Poetrybeat"
Concerto-reading di poesia per voce ed arpa Un omaggio alla poetica della
Beat Generation 21 settembre Ore 18.00 - Biblioteca Civica E.Pozzoli Via
C.Colombo, 16/24 Alberto Casiraghy Presentazione della casa editrice
Pulcinoelefante Reading di poesie ed aforismi tratti da "Canto a metà
voce" di Roberto Dossi 27 settembre Ore 21.00 - Auditorium Scuole Don
Milani Via Carroccio, 51 Chinaski Reading di poesie di Vincenzo Costantino
"Chinaski" con musiche di Folco Orselli Viandante "Poesia
Tumulto e Suono" Spettacolo di contaminazione delle arti 4 ottobre Ore
21.00 - Sala Monsignor Gandini Via XXIV Maggio Alda Merini La poesia lineare
Lettura di poesie ed aforismi Per informazioni Direzione Artistica: Paolo
Ornaghi Contatti: email obiuan25@yahoo.com
3497775752
CENTRO
BRUNO MUNARI AL MUBA
Milano, 27 settembre 2002 - Per iniziativa di Muba, Museo dei Bambini di
Milano, e di ABM, Associazione Bruno Munari, l'8 ottobre 2002 viene
inaugurato il primo nucleo del "Centro Bruno Munari al Muba", che
propone alle scuole e alle famiglie alcuni laboratori creativi didattici
realizzati dall'artista per i bambini. L'approccio di Bruno Munari ha già
trovato una importante applicazione presso musei, scuole, biblioteche e
centri privati, sia in Italia che all'estero. Ora deve trovare spazio presso
il Museo dei Bambini a Milano, città dove Bruno Munari ha vissuto e
lavorato, realizzando i primi laboratori all'interno della Pinacoteca di
Brera già dal 1977. Il Centro, che prende avvio presso la Scuola media
Rinaldi (via Mosso, cancello rosso) adiacente al Parco Trotter, grazie ad un
finanziamento della Fondazione Cariplo, è destinato a svilupparsi e
completarsi, arricchendosi di altre attività ed iniziative e ponendosi in
futuro come un punto di riferimento per la promozione e la diffusione del
metodo Bruno Munari. Dall'8 ottobre al 15 dicembre 2002 saranno aperti sei
Laboratori Bruno Munari: Tecniche di base: imparare le tecniche dei formati,
dei collage, dei segni, delle textures... Libri: costruire libri
piccolissimi e grandissimi, libri illeggibili, libri gioiello, libri da
viaggio. Plurisensoriale: sperimentare con i cinque sensi le caratteristiche
dei vari materiali e creare composizioni, libri, giochi tattili. Natura:
guardare la natura con sguardo attento per scoprire come sono fatte le cose
e reinventarle in modo creativo. Multimediale: comporre quadri di luce,
creare nuove immagini di colore e materie, realizzare disegni originali con
strumenti tecnologici. Ceramica: rielaborare secondo un linguaggio ludico e
creativo le tecniche di lavorazione della ceramica. "Un bambino
creativo è un bambino felice" ha detto Bruno Munari. I laboratori
proposti da Abm si presentano quindi come luoghi di creatività, di
scoperta, di approfondimento attraverso il gioco, ma anche di incontro
educativo, di formazione e collaborazione . L'obiettivo è sviluppare la
conoscenza plurisensoriale, l'osservazione della natura e delle opere
d'arte, la sperimentazione di materiali, strumenti e tecniche, attraverso
" il gioco come scoperta" , secondo il principio del "fare
insieme per capire" e del "non dir cosa fare, ma come fare",
per stimolare la creatività, per favorire la libera espressione, per
imparare a osservare la realtà con tutti i sensi e conoscere di più. Per
informazioni: Muba Tel 02 43980402
GRAND
BAR...GRAND JAZZ TUTTI I MERCOLEDÌ AL ST. REGIS GRAND HOTEL DI ROMA
Roma, 27 settembre 2002 - A partire dal 2 ottobre 2002 al St. Regis Grand di
Roma torna "Mercoledì Jazz", la rassegna musicale dedicata a
tutti gli amanti del jazz, che già lo scorso inverno ha riscosso successo:
ogni settimana, il mercoledì dalle ore 22 alle 24, presso "Le Grand
Bar" sarà possibile ascoltare dal vivo la musica di artisti di livello
internazionale. Ad inaugurare la stagione, mercoledì 2 ottobre, i "Big
Night Jive": cocktail musicale esplosivo dal sapore italiano, swing e
jazz. I musicisti dallo stile di Louis Prima, proporranno una serie di brani
dai mille colori per stimolare il ballo ed il divertimento e suoneranno
anche il 4 dicembre. Inoltre, a riscaldare l'atmosfera autunnale, ci sarà
la calda voce di "Elena Paoletti Quartet", discendente
dell'intramontabile Ella Fitzgerald, in concerto il 9 ottobre, il 6 novembre
e l'11 dicembre. Il 16 ottobre, il 20 novembre ed il 18 dicembre, è di
scena "Rita del Piano Quartet", la voce swing per eccellenza che
vanta prestigiose collaborazioni con i migliori jazzisti italiani quali
Romano Mussolini, Lino Patrone e Carlo Loffredo, che farà rivivere le
atmosfere musicali degli anni '40 e '50. Unico grande appuntamento il 23
ottobre con la "Red Pellini Gang", che con le sue note ricreerà
fedelmente le atmosfere musicali dell'America degli anni '20, emulando quei
gruppi di musicisti bianchi che suonavano a New York e a Chicago. Il 30
ottobre ed il 27 novembre suonerà, poi, il "Revelation Quartet",
nato grazie all'iniziativa di Alessandro Marchionni, noto sassofonista, il
quale, per la sua band, si è ispirato al celeberrimo baritono americano
Gerry Mulligan, che negli anni '50 creò una formula musicale innovativa: un
quartetto senza pianoforte, composto solo da sax, baritono, tromba,
contrabbasso e batteria. Il 13 novembre è la volta di Emanuele Urso,
definito dai media "Re dello swing". Brillante clarinettista,
nonchè direttore di un'elegante orchestra, suonerà il repertorio di Benny
Goodman nei suoi più grandi e significativi arrangiamenti. Altri artisti si
susseguiranno, poi, nel corso del 2003. Per informazioni e prenotazioni
(ingresso libero) Massimo Azzurro, Lobby Manager, tel.06.47092740.
CAMPIONATO
EUROPEO JUNIORES HOCKEY PISTA A FOLLONICA AZZURRINI A FORZA SETTE: BATTUTA
LA GERMANIA LA SPAGNA GUIDA LA CLASSIFICA DAVANTI AL PORTOGALLO, TERZA L'ITALIA
Follonica, 27 settembre 2002 Ai Campionati Europei Juniores di Follonica,
gli azzurrini di Raul Micheli si riscattano dopo il K.O. con la Spagna
battendo per 7-0 la Germania, con tre gol di Cocco, due di Perdoncin, ed uno
di Marco Motaran e Saitta. In classifica, la Spagna è al comando a
punteggio pieno con 8 punti, due in più del Portogallo che però ha già
osservato il turno di riposo; terza l'Italia a quota quattro. Il titolo
viene assegnato con la formula del girone all'italiana; sabato 28 Settembre
la conclusione. Dopo il confronto-verità con il Portogallo di questa sera
alle ore 21,30, domani l'Italia affronterà la Francia. I risultati: 4°
Giornata: Svizzera - Inghilterra 6-0; Spagna - Francia 6-0; Italia -
Germania 7-0. La classifica: Spagna 8; Portogallo 6; Italia e Svizzera 4;
Inghilterra 2; Germania e Francia 0.
HOCKEY:
CAMPIONATO EUROPEO FOLLONICA - GIORNATA NR. 05 NOTE TECNICHE RELATIVE AGLI
INCONTRI DISPUTATI 26/09/2002
Milano, 27 settembre 2002 - Inghilterra - Francia: 1-1 (0-1) Marcatori: Pt.
Guilbert 1',39''; St. Taylor 13',06''; Inghilterra: Howes; (Morrison); Brown;
Oaten; Zachariav; Wadsworth; Sims; Taylor; Jackson.B; Jackson.; Francia:
Guillardeau; (Rainterau); Furstenberger; Delannoy; Guillen; Laborde; Huvelin;
Lars; Guilbert; Lucas; Arbitro: Emidio Jorge (Po) / Braccia Antonio (It).
Svizzera - Germania: 3-0 (1-0) Marcatori: Pt. Hirschi 1',57''; St. Muller
'9''; Munger 1'1''; Svizzera: Hauert; (Cavadini); Wirth; Rollin; Muller; Re;
Munger; Grassi; Brentini; Hirschi; Germania: Laux; (Bauckloh); Schluter;
Bender; Stephan; Pahlke; Wochnik; Guertler; Pfeil; Schinkowski; Arbitro:
Podevin Antoine (Fr) / Bisacco Alberto (It). Italia - Portogallo: 4-2 (3-1)
Marcatori: Pt. Novais '9''; Cocco 1'1''; Cocco 1'4''; Cocco 1'8''; St.
Perdoncin 5',2''; Martins '8''; Italia: Motaran.S; (Passolunghi); Motaran.D;
Saitta; Matassi; Motaran.M; Salvarani; Cocco; Civa; Perdoncin; Portogallo:
Santos; (Coelho); Neves; Martins; Pinto; Novais; Ramos; Moreira; Silva;
Resende; Arbitro: Martinez Teresa (Sp) / Lenh Martin (Dh). Classifica
Generale Spagna: 8 Portogallo: 6 Italia: 6 Svizzera: 6 Inghilterra: 3
Francia: 1 Germania: 0. Classifica Marcatori Silva Jorge: 8 Torra Marc: 7
Adroher Jordi: 7 Motaran.D Davide: 6 Cocco Mattia: 6 Neves Valter: 5 Novais
David: 5 Perdoncin Giovanni: 4 Re Cleto: 4 Carbo Jordi: 4 Pinto Vitor: 3
Moreira Andre: 3
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