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MAL DI TESTA: UNA NUOVA DIAGNOSI PER CHI NE SOFFRE OGNI GIORNO 

Roma, 27 settembre 2002 - E' una specie di goccia cinese, un tormento di cui soffre il 4% della popolazione italiana, vale a dire 2 milioni di italiani che hanno quasi ogni giorno terribili mal di testa. Ora per loro arriva una nuova speranza, grazie a una scoperta del Prof. Aldo Quattrone, Direttore dell'Istituto di Scienze Neurologiche del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Cosenza nonché della Clinica Neurologica dell'Università di Catanzaro. Il ricercatore non solo ha individuato un'altra causa della cefalea cronica quotidiana primaria, come si chiama in termini scientifici questa grave forma di mal di testa, ma ha scoperto anche come fare a diagnosticarla precocemente. "Le vere cause della cefalea cronica quotidiana - spiega il Prof. Quattrone, che ha pubblicato i risultati del suo studio su Neurology, la più prestigiosa rivista americana di neurologia clinica - sono ancora sconosciute, tant'è che la malattia viene comunemente attribuita a stress o depressione. Ora però abbiamo scoperto, per la prima volta al mondo, che un numero considerevole di persone, circa 1 su 20, a cui è stata diagnosticata una cefalea cronica quotidiana ha in realtà una trombosi cronica delle vene del cervello, che determina un'ipertensione intracranica: la vera causa della cefalea, che richiede una cura del tutto particolare". Il grande interesse di questa ricerca deriva inoltre dal fatto che essa dimostra come mediante la risonanza magnetica venosa - un esame innocuo e rapido in grado di sostituire la ben più dolorosa puntura lombare - sia possibile riconoscere, in mani esperte, quei soggetti con mal di testa cronico che hanno in realtà una trombosi venosa cerebrale. Diagnosticare tempestivamente questi pazienti è fondamentale perché la maggior parte di loro ha un'ipertensione endocranica che deve essere immediatamente curata. Quanto alla cura, secondo lo scienziato del Cnr "i farmaci tradizionalmente usati per la cefalea cronica quotidiana nei pazienti con trombosi venosa cerebrale sono inutili se non addirittura dannosi, perché tendono ad aumentare il peso corporeo; e proprio l'obesità ne costituisce il principale fattore di rischio. La corretta terapia - conclude Quattrone - è rappresentata dunque soprattutto dalla perdita di peso, dall'uso di farmaci che impediscono la coagulazione del sangue e, nei casi gravi, dall'angioplastica con applicazione di uno stent nei seni venosi cerebrali ostruiti" 

LA CAMERA APPROVA IL DISEGNO DI LEGGE SUI BREVETTI BIOTECH ASSOBIOTEC: NEL RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA BREVETTI LO STRUMENTO PER FAR RIPARTIRE LA RICERCA BIOTECNOLOGICA 
Milano, 26 settembre 2002 - ''Voglio innanzitutto riconoscere l'enorme lavoro svolto dalle Commissioni e dall'Aula della Camera nell'approfondimento dei temi, spesso delicati, del brevetto biotech. Grazie a questo lavoro si è potuto oggi arrivare, come in occasione dell'approvazione della Direttiva Brevetti da parte del Parlamento Europeo nel 1998, ad un testo equilibrato che ha trovato il consenso, molto ampio e condiviso, di diversi gruppi politici''. Così Sergio Dompé, Presidente di Assobiotec, l'Associazione Nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie, che fa parte di Federchimica, commenta l'approvazione, da parte della Camera, del Disegno di legge n. 2031-ter sulla protezione giuridica delle invenzioni biotecnologiche. "La nuova normativa rappresenta un grande contributo per le piccole e medie imprese italiane e per gli enti pubblici, come le università, che in questi anni si sono impegnati nella ricerca biotecnologica" aggiunge Dompé. ''L'augurio è che ora il Senato, facendo tesoro del lavoro già svolto dalla Camera, possa rapidamente portare a compimento l'iter per la definitiva approvazione della delega. Ciò contribuirà, anche nel nostro Paese, a ricreare quel clima non ostile agli investimenti in ricerca che porterà anche l'Italia ad esprimere le proprie competenze e capacità di innovazione che potrebbero renderla protagonista, al pari degli altri Paesi dell'UE, nell'importante sfida per migliorare la salute e la qualità della vita di tutti i cittadini'' conclude Dompé. 

LA COMMISSIONE EFFETTUA UNA RICERCA SULLA PREVENZIONE DELL'OSTEOPOROSI 
Bruxelles, 27 settembre 2002 - Il Centro comune di ricerca (Ccr) della Commissione europea si appresta ad effettuare uno studio ad ampio raggio per migliorare la diagnosi ed il controllo dell'osteoporosi, patologia che provoca l'indebolimento osseo. La stragrande maggioranza degli individui affetti dalla malattia sono donne, con un aumento del rischio in età avanzata. Alimentazione ed anamnesi familiare possono essere altresì fattori predisponenti. Le conseguenze dell'osteoporosi influiscono gravemente, oltre che sui malati stessi, anche sull'economia dell'UE. "Le fratture rappresentano la complicanza più seria dell'osteoporosi ed in particolare le fratture dell'anca e della colonna vertebrale", ha spiegato il commissario per la Ricerca Philippe Busquin. Le fratture dell'anca "possono causare invalidità prolungate o permanenti e ridurre la qualità della vita. I costi ospedalieri per le sole fratture dell'anca hanno superato nel 1999 la cifra di 3.500 milioni di euro nell'UE". Considerata la percentuale della popolazione comunitaria degli ultraottantenni, destinata a triplicare nei prossimi 50 anni, si è ritenuto necessario intervenire. A tal fine, è stato istituito "Osteodiet", un progetto finanziato dall'Ue volto ad esaminare un nuovo metodo che utilizza i traccianti isotopici per valutare l'impatto dell'alimentazione sulla perdita di calcio nelle ossa. Tale tecnica sarà confrontata con le misurazioni della densità minerale ossea ed i metodi fondati sull'utilizzo di marcatori biochimici, al fine di valutarne l'efficacia. È già in corso uno studio su un gruppo di donne di Zurigo (Svizzera). Il vantaggio del nuovo metodo basato sui traccianti è che quest'ultimo può individuare i cambiamenti del metabolismo osseo in meno di due mesi, fattore che, se consideriamo i due anni impiegati dalle attuali tecniche, rappresenta un significativo progresso. Milioni di persone nell'UE soffrono di osteoporosi, ma molti vengono a conoscenza delle proprie condizioni soltanto dopo aver subito una frattura. Per tale motivo, un metodo a basso costo e di facile utilizzo per la diagnosi dell'osteoporosi ed il controllo della qualità ossea consentirebbe di individuare i pazienti ad alto rischio ed adottare misure adeguate per ridurre la probabilità di fratture. L'obiettivo della ricerca del Ccr sull'osteoporosi è di favorire l'attuazione di tale metodo. Infolink:
http://www.jrc.cec.eu.int/

GLI EUROPARLAMENTARI DISCUTONO LA RICERCA SUGLI OGM 
Bruxelles, 27 settembre 2002 - I membri della commissione per l'ambiente del Parlamento europeo hanno espresso le proprie opinioni sulla ricerca in materia di Ogm durante un dibattito sulla normativa proposta per il movimento transfrontaliero degli organismi geneticamente modificati (Ogm). Aprendo il dibattito, il commissario per l'Ambiente Margot Wallström ha dichiarato che l'UE ha il dovere di introdurre misure volte a tutelare la salute umana nei paesi in via di sviluppo, nonché di fornire un quadro di riferimento per il commercio internazionale degli Ogm. Entrando nello specifico della ricerca sugli Ogm, gli europarlamentari hanno largamente accettato l'esigenza di proseguire gli studi, e alcuni di essi hanno fatto pressione per aumentare i finanziamenti comunitari destinati ai nuovi programmi. La tedesca Renate Sommer ha invece espresso prudenza, riconoscendo la necessità di effettuare controlli sulle sperimentazioni, tuttavia ha avvertito che un approccio troppo restrittivo "spingerebbe gli scienziati ad abbandonare l'Europa, trasferendo le loro attività in altri paesi". L'europarlamentare belga Dirk Sterckx si è spinto oltre, chiedendo misure per facilitare il proseguimento della ricerca. Secondo il deputato, che ha messo in guardia contro gli effetti di procedure burocratiche superflue, "bisognerebbe incoraggiare la ricerca, riducendo al minimo gli ostacoli". Queste opinioni sono state ribadite dall'europarlamentare scozzese John Purvis. Il deputato ha sottolineato l'importanza dell'industria biotecnologica, dichiarando che "occorre sostenere i programmi di ricerca in ambiti come lo sviluppo degli Ogm, se si vuole che l'Ue raggiunga l'obiettivo fissato a Lisbona, ossia diventare l'economia più dinamica al mondo". In risposta al dibattito, il commissario Wallström ha assunto una linea più prudente, sottolineando che "i benefici delle nuove biotecnologie devono essere sempre commisurati all'obiettivo di conservare e migliorare la biodiversità e la salute umana". 

GLI EURODEPUTATI CHIEDONO UN DIVIETO IMMEDIATO DELLA COMMERCIALIZZAZIONE DI COSMETICI TESTATI SUGLI ANIMALI 
Bruxelles, 27 settembre 2002 - Il 24 settembre, il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione urgente a seguito della proposta della Commissione di rinviare il divieto di commercializzazione dei prodotti cosmetici testati sugli animali. Gli europarlamentari hanno esortato a ritirare la decisione che, hanno affermato, contraddice le norme della Commissione stessa. La risoluzione ha inoltre esortato gli Stati membri ad imporre il divieto di commercializzazione degli esperimenti sugli animali e ha chiesto loro di non appoggiare la bozza di provvedimenti proposta dalla Commissione. "È semplicemente inaccettabile che la Commissione cerchi di sfuggire al rispetto delle sue stesse leggi. Il Parlamento ha dichiarato con estrema chiarezza di voler porre fine della commercializzazione dei prodotti testati sugli animali, in un lasso di tempo che assicuri la tutela della salute umana", ha dichiarato l'eurodeputato britannico John Bowis. La Commissione ha sostenuto che il rinvio del divieto è necessario a causa della mancanza di metodi alternativi per la sperimentazione dei prodotti cosmetici. 

LA 1° ASSEMBLEA DEGLI AMMINISTRATORI DELLA MONTAGNA ITALIANA AL 39° SALONE EUROPEO DELLA MONTAGNA 
Torino, 27 settembre 2002 - Il 39° Salone Europeo della Montagna in programma al Lingotto Fiere dal 10 al 13 ottobre ospiterà i lavori della 1° Assemblea degli Amministratori della Montagna Italiana, organizzati dall'Uncem (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani) e dal Comitato Italiano per il 2002 Anno Internazionale delle Montagne. L'assise, che si svolgerà dal 10 al 12 ottobre prossimi presso il Cinema Pathé del Lingotto di Torino, rappresenterà il seguito ideale agli Stati Generali della Montagna 2001: un'occasione importante per approfondire temi politici, giuridici e socio-economici relativi all'ambiente montano. Di particolare rilievo gli ospiti presenti nella tre giorni torinese, a confermare come il 2002, proclamato Anno Internazionale delle Montagne dall'Assemblea Generale dell'ONU, debba segnare un punto di partenza verso una nuova concezione del territorio montano anche sotto il profilo istituzionale e macroeconomico. I lavori si apriranno con un messaggio di saluto del Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, e con il benvenuto di Sergio Chiamparino, Sindaco di Torino, Mercedes Bresso, Presidente della Provincia di Torino, ed Enzo Ghigo, Presidente della Regione Piemonte. La prima giornata di convegni sarà dedicata all'analisi e al dibattito su un'importante studio del Censis dal titolo "Il Pil della Montagna: il valore aggiunto dell'azienda-Italia". Lo studio, commissionato dall'Uncem, sarà presentato all'Assemblea dal Presidente del Censis, Giuseppe De Rita, e sarà affiancato dagli interventi di Enrico Borghi, presidente Uncem, e del Sen. Enrico La Loggia, Ministro per gli Affari Regionali. La seconda giornata verterà attorno al tema "La montagna e l'Europa: il binomio del futuro", con la relazione dell'Onorevole Luciano Caveri, Presidente del Comitato italiano per il 2002 Anno Internazionale delle Montagne. Nella stessa giornata saranno presentati alcuni progetti a favore delle montagne finanziati dalla Comunità Europea, accompagnati da un messaggio di saluto del Presidente della Commissione Europea, Romano Prodi. Nella stessa giornata sarà presentata la nuova legge per la montagna, in itinere presso le istituzioni nazionali. In merito, interverrà anche l'Onorevole Gianni Alemanno, Ministro per le Politiche Agricole e Forestali. Chiuderà i lavori la discussione giuridica sulle comunità montane quale nuovo ente locale nella Costituzione italiana, con la relazione di Stelio Mangiameli, Ordinario di Diritto Costituzionale all'Università di Teramo. Il secondo anno di collaborazione tra il Lingotto Fiere S.p.A. e l'Uncem sottolinea, una volta di più, la necessità per tutti gli operatori del settore a trovare spazi di convergenza verso lo sviluppo sostenibile dell'ambiente montano: per una montagna sempre più moderna e competitiva. www.salonedellamontagna.it 

DOPO JOHANNESBURG L'ITALIA AMBIENTALISTA GUARDA A CARRARA IN PROGRAMMA AD ARIAMBIENTE ANCHE LA CONFERENZA SULLA BONIFICA DEI PORTI 
Milano, 27 settembre 2002 - A poche settimane dalla conferenza mondiale di Johannesburg l'Italia legata ai problemi dell'ecologia guarda a Carrara per fare i conti con i propri guai in occasione dei Saloni Ariambiente e Mareambiente dedicati alla qualità dell'aria e dell'acqua (10/12 ottobre). Tra gli obiettivi, ovviamente, quelli segnalati nel protocollo di Kyoto e riconfermati in Sud Africa. E l'appuntamento si annuncia con un rilievo tale che anche la Commissione Europea sarà presente con il Programma EuroAir 2002. Mostra di prodotti e servizi, ma anche laboratorio d'idee, il Salone è organizzato da Carrarafiere con il patrocinio del Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, oltre a quello della Regione Toscana, promotrice e protagonista attraverso l'Area qualità dell'aria e Rischi industriali. Tra i collaboratori una serie di prestigiosi soggetti pubblici e privati: Enea, Ises, Anpa, Arpat, Euro Servizi Veneto, Elettra 2000, Uniaria, Issi (Istituto per lo Sviluppo Sostenibile). Alle spalle, il contributo prezioso del Comune di Carrara, della Provincia e della Camera di Commercio di Massa Carrara, della Cassa di Risparmio di Carrara. Media partner è il quotidiano economico Italia Oggi. Tra le autorità annunciate i sottosegretari all'ambiente Francesco Nucara e Roberto Tortoli, il parlamentare europeo Guido Sacconi (Commissione ambiente), l'assessore toscano Tommaso Franci, sindaci, responsabili di enti portuali, di associazioni ambientaliste, delle grandi imprese del settore, dei più prestigiosi istituti di ricerca. "Il salone", spiegano del resto Luigi Danesi e Paris Mazzanti, presidente e direttore di Carrarafiere, "è subito diventato un momento centrale del dibattito politico e scientifico. Si tratta di un'iniziativa riservata al mondo delle imprese, ma anche ai comportamenti diffusi, di tutti noi che contribuiamo a inquinare con le nostre auto, moto, impianti di riscaldamento, imbarcazioni grandi e piccole". La parte espositiva è divisa in cinque macrosettori dedicati ai diversi aspetti produttivi dell'industria, agli ambienti (collettività, abitazioni, uffici, strutture ricettive), ai centri urbani (controllo e soluzioni per il traffico), alle attrezzature marittime e portuali e alla meteorologia (prodotti e servizi per la climatologia e la meteorologia applicata, telerilevamento). La new entry più prestigiosa è senz'altro quella della Commissione Europea con il suo Euroservizi Veneto, l'ufficio italiano per la Cooperazione Economica e Sviluppo Industriale, che porterà a Carrara il Programma d'Azione Cee Al-Invest Euroair 2002 schierando 40 operatori dei principali Paesi dell'Unione e dell'America Latina pronti a incontrarsi con i nostri imprenditori per discutere di partnership e scambi tecnologici. Oltre 1200 gli appuntamenti di lavoro previsti. Ariambiente e Mareambiente hanno entrambe uno specifico programma di convegni e iniziative. La Regione Toscana organizzerà, ad esempio, una Conferenza regionale sulla qualità dell'Aria. "Ariambiente é importante per misurarci con le decisioni di Johannesburg", dice l'assessore Franci, "La Toscana non è ancora in linea con il piano fissato 10 anni fa a Rio de Janeiro e poi ratificato a Kyoto, ma Carrara cade a pennello per analizzare meglio programmi e strategie destinati a centrare gli obiettivi entro il 2010". Quanto al Forum italiano sull'Idrogeno riferirà sui progressi del motore a idrogeno che prima o poi sostituirà diesel e benzine. Lamma e Nimbus affronteranno invece i problemi della tropicalizzazione del clima. E Euromobility presenterà un convegno sui Mobility manager e la bicicletta. In calendario, nella circostanza, la premiazione dei vincitori del Primo Premio Nazionale Città Amiche della Bicicletta promosso dalle associazioni ambientaliste e assegnato a Brescia, Correggio e Parco del Gigante. Altro appuntamento di serie A è il convegno sulla bonifica delle acque portuali organizzato nel quadro di Marembiente con Icram, Arpa e Issi tra i protagonisti. Da Genova a Salerno, da Livorno a Civitavecchia, da La Spezia al porto dei marmi di Carrara partecipano alcune tra le più importanti autorithy portuali insieme a molte imprese interessate al traffico marittimo. Problema di straordinaria complessità, la bonifica dei porti è peraltro una delle condizioni per la realizzazione delle autostrade del mare destinate ad alleggerire il traffico su gomma e, dunque, l'inquinamento del territorio. Infolink: www.ariambiente.com 

DAEWOO AL MONDAL DE L'AUTOMOBILE DI PARIGI 200 NOVITÀ: L'ACCATTIVANTE KALOS E L'ELEGANTE EVANDA 
Parigi, 27 settembre 200 2- Due modelli interamente nuovi - Kalos, nuova concorrente nel settore delle utilitarie, ed Evanda, elegante berlina di classe superiore - segnano l'inizio di una nuova era per Daewoo. Al Mondial de l'Automobile di Parigi (28 settembre - 13 ottobre), il costruttore sudcoreano presenta al pubblico la sua gamma completa, dalla piccola Matiz alla monovolume Tacuma. La compatta Kalos a due volumi appena introdotta sul mercato europeo è la madrina della classica versione berlina con carrozzeria a tre volumi, a quattro porte, che viene invece presentata alla stampa per la prima volta proprio durante la kermess parigina. Kalos berlina è in mostra nello stand Daewoom, sito nella Sala 3 del Parc des Expositions, accanto a un'altra esordiente di rango, la nuova Daewoo Evanda, che sostituisce la Leganza nel segmento delle berline di classe superiore. Per ulteriori informazioni sui modelli Daewoo esposti a Parigi, vedi i seguenti documenti in questa cartella stampa. Kalos: un'originale due volumi che apre la strada alla classica berlina; Evanda: eleganza italiana per una berlina spaziosa; Matiz: una "piccola" di successo grande dentro; Tacuma: comfort e praticità in un monovolume versatile. Kalos: un'originale due volumi che apre la strada alla classica berlina: La nuova 3 volumi ha un bagagliaio da 320 litri ; Un brillante 1.4 da 61 kW/83 CV; Buon rapporto qualità/prezzo e ricca dotazione di serie. Con il suo stile originale firmato Giorgietto Giugiaro (Italdesign), la nuova Daewoo Kalos si distingue nettamente dalle altre utilitarie che affollano le strade europee. Oltre a linee originali e accattivanti, Kalos vanta un abitacolo spazioso, elevati livelli di comfort, doti di maneggevolezza e tenuta di strada ottimali e un eccellente rapporto qualità/prezzo. Kalos debutta proprio in questi giorni sul mercato europeo con il modello a due volumi mentre la più classica berlina a tre volumi sarà in vendita in Spagna e Ungheria a partire da ottobre per approdare nel resto d'Europa all'inizio del 2003. La tre volumi, come normalmente percepita nei mercati mediterranei, ricoprirà il ruolo di auto per la famiglia. Lunga 4,24 metri, la versione berlina di Kalos è circa 36 centimetri più lunga della due volumi. Qui sotto un breve riassunto delle dimensioni principali: Interni: tanto spazio e attacchi "intelligenti" Isofix per i seggiolini dei bambini Grazie all'altezza insolita (1.495 mm) e alla misura del passo tra le maggiori della categoria (2,48 metri), entrambi i modelli possono comodamente ospitare cinque persone. L'altezza di 955 millimetri dal piano del sedile anteriore non ha rivali nel segmento. Tutti i posti sono dotati di cinture di sicurezza a tre punti di ancoraggio. Il fissaggio di un seggiolino al divano posteriore è davvero un gioco da bambini grazie alla semplicità del sistema Isofix. I robusti attacchi per i seggiolini Isofix sono nascosti da piccole cerniere nella parte posteriore dei due sedili esterni. Il sedile posteriore dei due modelli è abbattibile separatamente nella proporzione 60:40; l'intero divano può essere ripiegato in avanti (di serie) per creare un vano di carico di ben 735 litri (standard VDA). Tecnologia: motore brillante, telaio specifico per le condizioni europee Kalos garantisce una guida divertente con qualsiasi configurazione di carrozzeria grazie ad un brillante 4 cilindri da 1.4 litri a benzina, con potenza di 61 kW/83 CV e coppia massima di 123 Nm a 3.000 giri/min per una velocità massima di 170 km/h. Cambio a 5 marce, trazione anteriore, scatto da 0 a 100 km/h in 13,3 secondi e consumo medio nel ciclo combinato di 7,5 litri/100 km sono le altre caratteristiche di Kalos in tutte le versioni. Le moderne sospensioni della nuova Kalos - montanti McPherson anteriori, ponte semirigido al retrotreno - e la moderna geometria del telaio, con passo lungo e ampie carreggiate, formano una combinazione ideale per sicurezza e comfort. I tecnici Daewoo hanno messo a punto l'assetto, per adattarlo alle condizioni di guida europee, sulle piste di prova inglesi del MIRA (Motor Industry Research Association). L'assistenza del servosterzo, di serie, è inversamente proporzionale al regime del motore e quindi unisce la precisione nella guida veloce alla leggerezza in manovra. Equipaggiamento: volante regolabile, alzacristalli elettrici e altro ancora I nuovi modelli offrono un eccellente valore a fronte di un costo d'acquisto contenuto. Pur avendo un prezzo di listino contenuto, già la versione base SE ha di serie diverse dotazioni relative al comfort, tra le quali il volante regolabile in inclinazione, gli alzacristalli elettrici anteriori, il parabrezza colorato e il sintonizzatore RDS con lettore di audiocassette e quattro altoparlanti. Non mancano dettagli pratici come il pratico vano a fessura per i biglietti del pedaggio autostradale e le ricevute del parcheggio, posizionato a sinistra del cruscotto, numerosi vani portaoggetti e gli utili portabicchieri. In più, la versione SX dispone di fendinebbia anteriori, alzacristalli elettrici posteriori, chiusura centralizzata, sedile guida regolabile in altezza e un simpatico tavolo da picnic estraibile alloggiato sullo schienale del sedile anteriore destro. Anche sul piano della sicurezza, Kalos è ben equipaggiata di serie; tuttavia il livello di sicurezza può essere incrementato su tutte le versioni e i tipi di carrozzeria con optional come l'ABS e gli airbag per il passeggero e laterali. Daewoo applica una garanzia di tre anni ai nuovi modelli Kalos. Evanda: eleganza italiana per una berlina spaziosa - Una berlina media che sostituirà la Leganza in Europa dall'autunno 2002;Motore da due litri e 131 CV disponibile con trasmissione automatica; Generosa dotazione di serie per un eccellente rapporto valore/prezzo La nuova Daewoo Evanda unisce il dinamismo all'eleganza. È una berlina a quattro porte che sarà in vendita in alcuni mercati europei a partire da ottobre 2002, dopo la sua presentazione al Salone di Parigi. Evanda conferma la volontà e il continuo lavoro di Daewoo per rinnovare la sua gamma in Europa. Dimensioni generose (4.770 mm di lunghezza, 1.815 mm in larghezza e 1.440 mm in altezza), design di classe, elevato comfort di marcia e una dotazione di serie estremamente completa sono le caratteristiche salienti della nuova ammiraglia Daewoo. Le linee eleganti di Evanda sono scaturite dalle matite del team Italdesign che fa capo a Giorgetto Giugiaro. Gli elementi stilistici originali comprendono i parafanghi bombati, la linea di cintura molto pronunciata e le cornici nere dei finestrini. Anteriormente, spiccano le due coppie di fari anteriori circolari protetti da un vetro trasparente e le nervature decise del cofano motore che conducono lo sguardo alla griglia cromata anteriore. Un interno molto spazioso ricco di vani e tasche Rispetto alla Leganza, la vettura che l'ha preceduta, Evanda è cresciuta di dieci centimetri in lunghezza (4.770 mm) e di tre centimetri nel passo (2.700 mm) garantendo una volumetria degli interni superiore alla media e, in particolare, uno spazio a disposizione delle gambe dei passeggeri posteriori decisamente comfortevole. Anche il vano bagagli trae vantaggio dall'aumento delle dimensioni e ora può ospitare 420 litri (VDA). Il divano posteriore, ripiegabile asimmetricamente, può accogliere oggetti lunghi. Gli interni bicolore, nero e grigio, si presentano di elevato livello e i vari alloggiamenti e vani portaoggetti consentono di riporre oggetti e documenti consentendone la facile reperibilità e facilitando il mantenimento dell'ordine. Il cruscotto con consolle a due livelli ospita un piccolo alloggiamento per biglietti e ricevute nonché un vano portamonete e uno spazio adatto ad ospitare gli occhiali da sole che possono rivelarsi utili durante i viaggi. Gli schienali posteriori dispongono di tasche portacarte mentre un comodo bracciolo ripiegabile nel divano posteriore garantisce comfort ai passeggeri in caso di lunga percorrenza. Infine, anteriormente e posteriormente sono presenti due portabicchieri. Tutti e cinque i sedili hanno gli appoggiatesta e cinture di sicurezza a tre punti di ancoraggio. Il pacchetto di sicurezza è completato da airbag anteriori e laterali e da pretensionatori e limitatori di forza per le cinture. Un quattro cilindri 2.0 da 96 kW/131 CV fluido e silenzioso Evanda, a trazione anteriore, è spinta da un motore 2.0 litri a quattro cilindri che eroga 96 kW/131 cv a 5.400 giri/min. La coppia massima di 181 Nm è sviluppata a 4.200 giri/min. Basamento e testata sono in alluminio e le 16 valvole sono comandate da due assi a camme in testa. I progettisti hanno posto particolare cura nello sviluppo del sistema di supporti idraulici che sorreggono il gruppo motore cambio al fine di ridurre le vibrazioni. Lo smorzamento ottenuto e l'eccezionale attenuazione del rumore sono merito di una serie di interventi effettuati sulla scatola filtro aria e sulla marmitta posteriore del sistema di scarico atti ad ottimizzare l'isolamento. Il volume di questi due componenti è stato decisamente aumentato rispetto alla Leganza. Con il cambio manuale 5 marce, Evanda tocca i 200 km/h di velocità massima e accelera da 0 a 100 km/h in 10,7 secondi. Con un consumo nel ciclo combinato di 9,1 litri di benzina per 100 km, questo motore a quattro valvole per cilindro si dimostra anche parco. Un nuovo cambio automatico a quattro rapporti della ZF, azienda tedesca specializzata in questo tipo trasmissioni, è disponibile a richiesta: si tratta di un'unità moderna, gestita elettronicamente e capace di adattarsi allo stile del guidatore e al tipo di percorso. Un autotelaio moderno per un comfort eccellente ed elevati margini di sicurezza Il telaio della Daewoo Evanda è tecnicamente allo stato dell'arte e garantisce una marcia confortevole e sicura. Anteriormente sono presenti montanti McPherson mentre il retrotreno si avvale di una raffinata sospensione multilink. Cuscinetti in gomma isolano la carrozzeria dalle sospensioni per filtrare ulteriormente le vibrazioni. Evanda è equipaggiata di serie con quattro freni a disco, gli anteriori autoventilanti, e con un moderno ABS a quattro canali. A richiesta questo sistema può essere integrato dal controllo della trazione. Il servosterzo SSPS (Speed Sensitive Power Steering, Servosterzo sensibile alla velocità) garantisce grande maneggevolezza è una precisione costante all'aumentare della velocità. Ben equipaggiata: aria condizionata di serie e molto di più Evanda è disponibile nelle versioni SX e CDX. Come è consuetudine, Daewoo ha previsto livelli di equipaggiamento molto completi fin dalla versione base SX che dispone, tra le tante dotazioni standard, di sedile guida regolabile in altezza, alzacristalli elettrici anteriori e posteriori, chiusura centralizzata con telecomando, aria condizionata e cristalli atermici. Il modello superiore CDX in più presenta cerchi in lega da 15", autoradio RDS con caricatore CD integrato e sei altoparlanti, climatizzatore con ricircolo automatico e filtro combinato, sedile guida regolabile elettricamente con memoria per otto differenti regolazioni. L'elenco degli optional comprende interni in pelle, inserti in radica, specchietto interno antiabbagliamento e comandi al volante per il sistema audio. Matiz: una "piccola" di successo grande dentro: Linea simpatica ed elegante firmata da Giugiaro ; Motore di 800 cc, economico e brillante, da 38 kW/51 CV; Grande sensazione di spaziosità grazie all'altezza interna. Con il suo design attraente, Matiz ha conquistato il cuore di molti acquirenti di piccole utilitarie in tutto il mondo. Da quando è stata introdotta sul mercato, nel 1998, più di 500mila persone in tutta Europa hanno deciso che Daewoo Matiz era l'auto che faceva per loro: una vera ovazione per il team Italdesign guidato dal suo fondatore Giorgetto Giugiaro, che ha dato alla simpatica city car con cinque porte il suo stile unico con particolari originali come i fari anteriori "a bottone". A parte il suo charme, ci sono molte ragioni pratiche per acquistare il mini-monovolume Matiz come l'abitabilità davvero generosa per la categoria, il prezzo interessante e la garanzia di tre anni. I bassi costi di manutenzione sono un altro argomento convincente: in Germania, per esempio, è in classe assicurativa 11, la categoria più bassa (e quindi più economica) esistente. Matiz, a trazione anteriore, ha un brillante motore 796 cc da 38 kW/51 CV. Accoppiato a un cambio manuale a 5 rapporti, questa unità a tre cilindri accelera Matiz da 0 a 100 km/h in 17,0 secondi e la porta a una velocità massima di 142 km/h. Nonostante queste buone prestazioni, la piccola Daewoo, che pesa circa 800 kg, è molto economica dei consumi richiedendo solo 6,1 litri di benzina per 100 chilometri nel ciclo combinato. Il serbatoio da 38 litri consente quindi un'autonomia superiore ai 600 chilometri. Il motore soddisfa le regole Euro 3 in materia di emissioni. Interno spazioso e vano di carico flessibile Grazie alle dimensioni molto contenute, Daewoo Matiz è estremamente maneggevole, caratteristica fondamentale nel traffico urbano. Con la sua lunghezza esterna di 3.495 mm e il diametro di sterzata di 9 metri esatti, può sfruttare anche posteggi molto piccoli. Grazie ad un uso dello spazio estremamente razionale, questa piccola cinque posti dispone di un abitacolo relativamente grande che dà una piacevole sensazione di spazio e ariosità. Matiz è la migliore della sua categoria per altezza interna dal piano del sedile: rispettivamente 995 e 962 mm per i posti anteriori e posteriori. Il design moderno dell'abitacolo e i piacevoli tessuti del rivestimento offrono ai passeggeri un'atmosfera accogliente, mentre i portabicchieri nella consolle centrale e il portamonete rendono più facile mantenere l'ordine all'interno dell'auto. Il bagagliaio ha una capacità di 167 litri (standard VDA). Nelle versioni SE ed SE plus, il divano posteriore sdoppiabile può essere ripiegato per trasportare oggetti lunghi. Con l'intero sedile ripiegato la capacità di carico cresce fino a 624 litri. Una maniglia all'esterno del portellone e una fascia in plastica antigraffio sul bordo sul paraurti facilitano le operazioni di carico e scarico preservando anche la carrozzeria. Autotelaio moderno e ampia scelta di equipaggiamenti In caso di incidente, gli occupanti sono protetti dalla scocca ottimizzata per resistere agli urti e dai moderni sistemi di ritenuta: cinture di sicurezza con pretensionatore e fino a due airbag anteriori. Le caratteristiche di sicurezza del moderno autotelaio, con schema McPherson all'avantreno e ponte semirigido al retrotreno, possono essere incrementate a richiesta con il sistema frenante ABS. Matiz è piccola fuori ma grande dentro e non difetta assolutamente di dotazioni. I tre allestimenti disponibili - S, SE e SE Plus - possono avere equipaggiamenti relativi al comfort, alcuni dei quali di serie, abitualmente riservati a vetture di categoria superiore. Tra questi il servosterzo, l'aria condizionata, gli alzacristalli elettrici anteriori, la chiusura centralizzata, il tetto apribile e l'autoradio con il caricatore CD. Tacuma: Comfort e praticità in un monovolume versatile: Spazio per cinque passeggeri oppure 1.847 litri per i bagagli. Scelta tra due motori a benzina da 1.6 e 2.0 litri da 104 e 121 CV; Di serie una varietà di vani, scomparti ed ogni genere di dotazioni per il comfort. I monovolume compatti sono di moda. Nessun'altra categoria di veicoli è cresciuta così rapidamente nei mercati dell'Europa occidentale negli ultimi anni. Ricerche di mercato prevedono vendite quintuplicate: dalle 250.000 unità del 1998 a 1,3 milioni nel 2005. Il motivo dell'eccezionale popolarità di questi modelli è chiaro prendendo in considerazione le qualità della stessa Daewoo Tacuma. Un'auto che offre eccezionale versatilità per le esigenze della famiglia, vanta eccellenti dotazioni di serie e offre un eccellente rapporto qualità/prezzo. Lunga 4.350 mm, Tacuma ha la stessa impronta a terra di una station wagon tradizionale, ma è molto più versatile grazie a un'altezza esterna di 1.580 mm, la possibilità di variare la configurazione dei sedili e la grande attenzione ai dettagli utili nella vita quotidiana. La funzionalità non va a scapito dell'eleganza: Pininfarina, artefice di Daewoo Tacuma, ha conferito a questo monovolume un aspetto moderno e originale. Elementi di design caratteristici sono la linea inferiore dei finestrini laterali, che si rialza verso la parte posteriore con una curva netta, e i due evidenti rilievi sulla fiancata. I tre sedili posteriori indipendenti permettono un utilizzo flessibile degli interni Tacuma è dotata di tre sedili posteriori indipendenti che offrono molte possibilità di configurazione in più rispetto al divano unico. Ogni sedile può essere ripiegato separatamente, spinto in avanti a filo dei sedili anteriori oppure completamente rimosso. Con cinque persone a bordo, si possono trasportare 347 litri di bagagli mentre, togliendo tutti i sedili posteriori, si arriva a 1.847 litri, una capacità da veicolo commerciale. Sistemi di trasporto da applicare alle barre portatutto (di serie) e alla parte posteriore dell'abitacolo, oltre a un gancio di traino, sono solo alcuni esempi dell'ampia gamma di optional studiati per migliorare ulteriormente le qualità di Tacuma come mezzo per il tempo libero. Molti dettagli pratici evidenziano il lavoro svolto dal team di progettazione per quanto riguarda le soluzioni utili nella vita quotidiana a bordo: il vano porta occhiali nel padiglione, i portabicchieri alloggiati nella consolle centrale e nei braccioli dei sedili posteriori, i tavolinetti estraibili dietro i sedili anteriori e le prese 12 Volt nella parte posteriore dell'abitacolo e nel bagagliaio sono solo alcuni esempi. Un'altra caratteristica utile presente nel modello top, la 2.0 CDX, è la possibilità di ruotare di 180° il sedile del passeggero anteriore, che così può trovarsi di fronte ai passeggeri posteriori creando una piacevole zona salotto o un comodo appoggio in più. Motore 1.6 o 2.0 con cambio manuale o automatico Tacuma è disponibile con due moderni motori a benzina a quattro valvole per cilindro, doppio asse a camme in testa ed omologazione Euro 3: il parco 1.6 da 77 kW/104 CV o il potente 2.0 da 89 kW/121 CV. In alternativa al cambio a cinque marce di serie, il motore di cilindrata maggiore, a richiesta, può essere equipaggiato con la trasmissione automatica prodotta dalla tedesca ZF: un cambio allo stato dell'arte con gestione elettronica e un programma di cambiata capace di adattarsi allo stile di guida del conducente. La velocità massima è compresa tra 167 km/h (1.6) e 180 km/h (2.0 con cambio manuale), dati che sottolineano come queste auto da famiglia molto spaziose si prestino bene ai lunghi trasferimenti autostradali. I consumi variano tra 8,3 e 9,0 l/100 km nel ciclo combinato. Elevati standard di sicurezza con ABS e doppio airbag di serie Quando si è trattato di mettere a punto l'autotelaio - con sospensioni a ruote indipendenti tipo McPherson davanti e ponte semirigido posteriore - il team di progettazione ha chiesto la collaborazione dei preparatissimi tecnici della Porsche. L'ABS di serie con distribuzione elettronica della forza frenante tra i due assi assicura una frenata di grande efficacia. La scocca, robusta e ottimizzata per assorbire gli urti, garantisce la migliore protezione possibile agli occupanti. Sia la parte anteriore sia la parte posteriore di Tacuma nascondono speciali zone di deformazione per dissipare l'energia dell'impatto. L'auto si è comportata comunque molto bene in oltre 300 crash test effettuati da Daewoo grazie soprattutto al sofisticato progetto del frontale, con i suoi tre elementi principali di assorbimento dei carichi, e il doppio telaio ausiliario posteriore a forma di scala. Tutte le versioni di Tacuma hanno di serie il doppio airbag anteriore, cinque appoggiatesta regolabili e cinture di sicurezza a tre punti per i sedili esterni. Tre livelli di allestimento con ricche dotazioni di serie Perfino il modello base, la Tacuma 1.6 SX, ha dotazioni che normalmente si trovano nel listino degli optional in questa categoria di vetture. Tra queste, i fendinebbia, le barre portatutto, la chiusura centralizzata, i cristalli azzurrati, il sedile guida con regolazione lombare, il volante regolabile in profondità e gli alzacristalli elettrici anteriori e posteriori. Il livello intermedio di allestimento, 1.6 SX Plus, è equipaggiato di serie anche con l'aria condizionata, mentre la 2.0 CDX, il modello top della gamma, annovera tra le dotazioni standard il sedile del passeggero anteriore ruotabile di 180°, la chiusura centralizzata con telecomando, l'interno con inserti in radica e i cerchi in lega leggera. 

SUZUKI AL MONDIAL DE L'AUTOMOBILE DI PARIGI 2002 
Parigi, 27 settembre 2002 - Il Mondial de l'Automobile di Parigi 2002 inizierà con le giornate stampa di giovedì 26 e venerdì 27 settembre prossimi, per proseguire dal 28 settembre al 13 ottobre per il pubblico. Suzuki sarà presente allo Stand n° 324, padiglione 3/C con tutti i modelli attualmente in produzione: la nuova Alto, Liana, Ignis, Wagon R+, Jimny, Vitara, Grand Vitara e XL-7. Inoltre, saranno esposte la Ignis Super 1600 protagonista nel Junior WRC e le concept car GSX-R/4 e, in prima mondiale, Concept-S. Giovedì 26 settembre c' e' stata una conferenza sulle strategie di Suzuki in Europa e sul progetto Concept-S. La Concept-S è una dinamica concept car dal temperamento sportivo racchiuso in una carrozzeria compatta. È stata studiata e realizzata in collaborazione con designer torinesi che le hanno conferito una forte personalità espressa dalla forma del cofano motore e dalle particolari linee del profilo laterale. Con 3650 mm di lunghezza per 1730 mm di larghezza, fianchi muscolosi e ruote in lega da 18", la Concept-S ispira immediatamente sensazioni di sicurezza e stabilità. Il design originale è caratterizzato dai cristalli avvolgenti e dai corti sbalzi anteriori e posteriori. Gli interni, dalle linee arrotondate e con un forte temperamento sportivo, sono impreziositi dal cruscotto ispirato alle ali di un biplano e dai montanti in alluminio dal sapore motociclistico. La Concept-S adotta un potente motore a 4 cilindri in linea aspirato da 1600 cm³, 16V con doppio albero a camme in testa, interamente in alluminio. Trazione integrale permanente e cambio sequenziale "MTA" a sei marce completano l'anima sportiva che sfrutta, inoltre, le soluzioni messe a punto con la Ignis nel Junior WRC (Campionato Mondiale Rally) nella classe Super 1600. Il sistema "Advanced Navigation System" guida a destinazione i passeggeri utilizzando il percorso ottenuto in precedenza da Internet o via e-mail, mentre il riconoscimento delle impronte digitali imposta automaticamente le preferenze relative alla gestione del motore e delle sospensioni. Il sistema può anche essere usato per scaricare, memorizzare e scambiare file musicali in formato MP3. Chiave elettronica, ricezione e trasmissione e-mail e comandi al volante per la maggior parte delle funzioni (compreso il freno a mano) completano l'avveniristica dotazione della Concept-S. Le impostazioni di climatizzazione e sistema audio sono riportate su un display al centro della plancia, soluzione già adottata dal prototipo GSX-R/4, anch'esso in esposizione a Parigi. Il messaggio che Suzuki vuole trasmettere con le sue concept car è legato all'utilizzo delle tecnologie al servizio dell'utente. In futuro trascorreremo sempre più tempo seduti al volante delle nostre vetture e Suzuki intende rendere questa permanenza il più confortevole possibile. La Concept-S così, oltre a definire le nuove linee guida per lo sviluppo del design dei modelli futuri di Suzuki, è caratterizzata da soluzioni che potremmo ritrovare, nei prossimi anni, anche sulla produzione di grande serie. 

IL DESIGN CARTIER VISTO DA ETTORE SOTTSASS MILANO, PALAZZO REALE, 11 OTTOBRE 2002 - 12 GENNAIO 2003 
Milano, 27 settembre 2003 - L'esposizione "Il design Cartier visto da Ettore Sottsass" presenta per la prima volta a Milano dall'11 ottobre 2002 al 12 gennaio 2003 parte della "Collection Art de Cartier" nella cornice d'eccezione di Palazzo Reale, sotto la direzione artistica del grande architetto e designer Ettore Sottsass. La "Collection Art de Cartier" riunisce in una straordinaria raccolta, unica nel suo genere, gioielli, orologi, pendole e accessori, realizzati dal celebre gioielliere francese in oltre 150 anni di storia. Alcune di queste creazioni preziose, che testimoniano due secoli di alta gioielleria, ma anche d'arte e di costume, sono state esposte in grandi mostre storiche dedicate a Cartier da musei di prestigio internazionale come l'Ermitage di San Pietroburgo, il Metropolitan Museum of Art di New York, il British Museum di Londra, il Petit Palais di Parigi. La mostra, già inaugurata con successo presso il Vitra Design Museum di Berlino, offre al pubblico una selezione di oltre 200 opere fra diademi, spille, collier, anelli e bracciali, orologi, strumenti di scrittura, accessori (portasigarette, vanity case, ecc.), appartenenti a diversi periodi della storia della Maison Cartier, che documentano non soltanto l'importanza culturale e simbolica del gioiello, ma anche il senso del design che presiede alla sua creazione. Le opere in mostra sono state scelte dallo stesso Sottsass in base ad una visione inedita e suggestiva, secondo criteri intuitivi e personali che, trascendendo il dato temporale, così come i valori legati alla pura preziosità dell'oggetto, hanno evidenziato legami misteriosi e profondi fra materiali, stili e colori. Ogni opera viene sapientemente esaltata nella sua unicità e bellezza dalla collocazione in grandi vetrine-tempio, sottratta alla dimensione spazio-temporale e definita dalla luce come misteriosa apparizione. Al di là della tradizionale visione storicistica, l'esposizione propone audacemente una riflessione sulla funzione del design, che in questi capolavori di gioielleria si esprime con particolare purezza e libertà, nonché sull'interazione suggestiva fra gioiello, corpo e natura. Fra i pezzi più straordinari e celebri la Pendola Misteriosa Elefante, creata per il maharagià di Nawanagar, il collier Tutti Frutti appartenuto a Daisy Fellowes, l'occhialino Pantera della duchessa di Windsor: opere che hanno segnato la storia della grande gioielleria e che non smettono oggi di incantare per la loro bellezza senza tempo e maestria esecutiva. Il design delle creazioni di gioielleria documenta ai più alti livelli l'eleganza dello stile ghirlanda, la raffinatezza dell'astrazione geometrica e del classicismo art déco, passando per tutti i motivi cari alle arti decorative del Novecento, da quelli orientaleggianti ai floreali, fino al tema animalier declinato da Cartier con particolare originalità e sapienza. Nell'ambito della mostra vengono presentati, inoltre, un film dedicato al savoir-faire della maison parigina, gli ingrandimenti dei più significativi disegni preparatori e una curiosa "galleria di ritratti", dove appaiono alcuni celebri clienti Cartier, da Elisabetta del Belgio alla duchessa di Windsor a Gloria Swanson, che indossano le più preziose creazioni realizzate dal gioielliere per il bel mondo internazionale. www.comune.milano.it La mostra "Il Design Cartier visto da Ettore Sottsass", evento di grande rilievo culturale e artistico, già ospitato con successo dal Vitra Design Museum di Berlino, è una sorta di viaggio che il grande architetto e designer Ettore Sottsass ci invita a fare in quel patrimonio di arte, cultura e design che è la storia di Cartier. Essa costituisce anche l'occasione per Milano per manifestare la propria stima, simpatia e gratitudine a Ettore Sottsass, il grande artista che con la sua opera ha consolidato il ruolo che la nostra città svolge nel mondo sul piano del design e della creatività. Questo appuntamento presenta un patrimonio di eccellenza testimoniato dalla "Collection Art de Cartier", una raccolta delle più importanti creazioni preziose realizzate dal grande gioielliere francese nei suoi oltre 150 anni di attività, che rappresentano un capitolo importante nella storia delle arti applicate e del costume. All'interno di questa collezione unica nel suo genere Ettore Sottsass ha scelto gli oggetti più significativi, valorizzandoli e interpretandoli con la sua personalissima visione. Le opere esposte assumono così il valore di simboli assoluti di un'epoca e di una sensibilità, invitandoci ad una riflessione sulla bellezza degli oggetti che esula da ogni carattere di sfarzo ed esibizione per diventare simbolo della tensione dell'uomo verso la dimensione estetica della vita. 

ATMOSFERE COLONIALI PER LA PRIMAVERA/ESTATE 2003 DI CANTARELLI 
Milano, 27 settembre 200 2- Cantarelli: righe aromatizzate per il "chiodo" di garofano. Palme, bambù, papiri: sahariane, abiti alla Karen Blixen e lini sabbiati. Cantarelli punta sull'eleganza intramontabile delle atmosfere coloniali. E nel Giardino dell'hotel Diana trasformato in un mercato di Zanzibar, tra capi in rigati/aromatizzati dai colori della cannella, del curry e dello zafferano, la griffe lancia un neologismo del guardaroba: il "chiodo" di garofano. Non già l'omonima spezia. Bensì, un blazer di lino con la forma lineare del classico chiodo di pelle e una fantasia tinta coi chiodi di garofano. Una nuova colorazione che dona al capo il "profumo" più tipico dell'isola di Zanzibar. Hotel Diana, Milano, 28 settembre 2002 ore 16,30 

AL TEATRO NAZIONALE DI MILANO CARUSO LA STORIA DI UN MITO IN SCENA FINO AL 20 OTTOBRE LA COMMEDIA MUSICALE IN DUE TEMPI "CARUSO: LA STORIA DI UN MITO" CON KATIA RICCIARELLI E GIAN LUCA TERRANOVA 
Milano, 27 settembre 2002 - Dalla collaborazione tra Rolando D"Angeli ed Enzo Sanny nasce la Blues Brothers Company; dalla penna di Gian Luca Terranova esce un copione interessante sulla vita di un tenore che tutto il mondo invidia all'Italia; con la voce dello stesso Terranova e di Katia Ricciarelli quel copione diventa musica; la musica si trasforma in un progetto interessante che racconta la storia dei tenore più famoso al mondo, Caruso. Mettete insieme tutto quello che avete letto fino a questo punto, date un'energica mescolata ed ecco che avete ottenuto "Caruso - la storia di un mito", uno spettacolo che toccherà i maggiori teatri dei Belpaese e di tutto il mondo per raccontare e far sognare come solo i musical sono in grado di fare. Con i musical sono state raccontate favole, storie di mostri, di gatti randagi e di giovani studenti innamorati. Ma che cos'è un musical? L'arte di raccontare attraverso le musiche popolari una storia... E cosa meglio della vita di un tenore potrebbe essere raccontato con la musica? Quale migliore strumento per raccontare alla gente quanto è stato grande un italiano per il mondo e quanto curiosa e stimolante è la storia di un giovane napoletano, povero e sfortunato che grazie alla propria voce riscattò le sue sorti. "A Caruso sarebbe piaciuto. Descritto come ammalato di nostalgia da cento aneddoti mielosi. Caruso fu invece un genio anche perché seppe sfidare il nuovo e mescolare i generi musicali. Cantò nell'imbuto e fece dischi quando i suoi colleghi avevano paura della nuova invenzione, temendo che distorcesse la voce. Caruso azzardò. Da solo creò l'industria del disco e l'utilizzò per estendere la sua gloria. Erede della nobile tradizione dei posteggiatori, misurati nel gesto, impose uno stile di recitazione asciutta, del tutto originale, nel tempo in cui dive e divi svenivano in scena se solo sentivano dire "ti amo". Fu il grande tenore lirico di sempre, ma adorò le canzoni napoletane, apprezzò la romanza e la canzone leggera. Seppe cogliere ogni suggestione della modernità. Ebbe una concezione democratica del dono di quella voce straordinaria: cantò con una dizione chiarissima, in modo che tutti capissero le parole; cantò anche per i non intellettuali. Ecco perché un musical sulla sua vita - un musical, spettacolo di largo consumo, ma che pur consente raffinatezze - gli sarebbe piaciuto. L'ha scritto per intero, musica e parole, Gian Luca Terranova, che a Caruso rassomiglia perfino fisicamente ed è giusto che lo reincarni in palcoscenico. E' il frutto di una passione di lunga durata, nonostante la giovane età, perché Gian Luca, come Caruso, lavora molto e prende il lavoro come incarico da non tradire mai. La protagonista femminile è Katia Ricciarelli, un grande personaggio della scena lirica, che per giunta - fate il confronto con le foto d'epoca - ha lo stesso viso chiaro, la stessa graziosa presenza di Dorothy Benjamin, la giovane moglie americana del tenore. Da Napoli a New York e ritorno, il musical racconta la vita di un uomo, con rispetto affettuoso. Quanti hanno partecipato al progetto si sono mossi tutti sulla stessa onda. Lo spettacolo colma anche un vuoto di memoria, in questa nostra terra di amnesie." Libretto e musiche di G. L. Terranova, Suono e arrangiamenti di F. M. Colasanti, scene di Aldo De Lorenzo, Costumi di Santuzza Calì, regia di Filippo Crivelli. Infolink: www.teatronazionale.com 

PESCARA, NASCE LA ADOZIONE LETTERARIA 
Pescara, 27 settembre 2002 - Per promuovere la cultura anche nei piccoli paesi, 46 Comuni del Pescarese "adotteranno" altrettanti poeti, narratori e saggisti. La singolare iniziativa è dell'assessorato alla Cultura della Provincia di Pescara, che pubblicherà 500 copie di ogni volume scelto. Le opere saranno presentate con una cerimonia in ciascun Comune, che "adotterà" così ufficialmente il proprio autore. "Questo progetto - affermato lo stesso Roselli - rappresenta un'opportunità preziosa, perché risponde all'esigenza di individuare, sul territorio, scrittori che non sempre ricevono il riconoscimento di un'ampia divulgazione e promozione, e nello stesso tempo aprire le porte anche dei centri più piccoli alla cultura". Il concorso "Adottiamo uno scrittore in ogni paese" si articola in tre sezioni: poesia, narrativa e saggistica generale. I termini per la partecipare scadranno il prossimo 18 ottobre: il bando di concorso con il relativo regolamento possono essere consultati sul sito internet dell'ente, all'indirizzo www.provincia.pescara.it. Venti delle 500 opere pubblicate saranno donate a ciascuno dei vincitori: questi ultimi, da parte loro, cederanno alla Provincia a titolo gratuito i diritti di edizione e di utilizzazione economica dell'opera, per la durata di tre anni. La commissione giudicatrice che sceglierà le 46 opere è composta da Renato Minore, Franco Trequadrini, Umberto Piersanti, Francesco Marroni e Marco Tornar: la giuria potrà invitare alcuni autori anche direttamente. I lavori dei vincitori saranno tutti presentati nel corso di una manifestazione pubblica. 

AL VIA "NASCITA NUOVE MUSE" 
Seregno, 27 settembre 2002 - Quando le arti risuonano l'una nell'altra, ne emergono le origini comuni, le energie ispirative originarie che prendono forme differenti in relazione alle modalità espressive che le animano. Nasce da questa consapevolezza il percorso artistico-letterario-drammaturgico dal titolo "Nascita nuove muse" che va in scena a Seregno a partire dal 19 settembre. La kermesse si struttura attraverso una serie di eventi centrati sul dialogo tra diverse arti: musica, letteratura, immagini, teatro e poesia. Diversi artisti collaboreranno, con le loro specifiche tecniche, per sviluppare un discorso corale di riflessione, o provocazione, sull'arte, il suo significato, la sua capacità di aiutare gli uomini a comunicare tra loro. Nel ciclo di appuntamenti in programma fino al 4 ottobre, le varie performance artistiche utilizzeranno la poesia, la musica, il teatro. Alla manifestazione parteciperanno artisti tra i più eterogenei, autori, musicisti, teatranti, poeti attivi da molti anni nell'area della "poesia sonora" in una rassegna dove la teoria e la prassi creativa andranno a braccetto. Artisti invitati: Poesia: Alda Merini, Alberto Casiraghi, Vincenzo Costantino "Chinasky", Roberto Dossi, Massimo Arrigoni, Giuseppe Marchetti, Paolo Ornaghi, Gabriele Turati, Lorenzo Andrea Paolo Balducci, Anna Orietti, Musica: Alessandro Aloni, Folco Orselli, Vincenzo Zitello 19 settembre Ore 21.00 - Cinema Roma Via Umberto I, 14 Vincenzo Zitello e Massimo Arrigoni "Poetrybeat" Concerto-reading di poesia per voce ed arpa Un omaggio alla poetica della Beat Generation 21 settembre Ore 18.00 - Biblioteca Civica E.Pozzoli Via C.Colombo, 16/24 Alberto Casiraghy Presentazione della casa editrice Pulcinoelefante Reading di poesie ed aforismi tratti da "Canto a metà voce" di Roberto Dossi 27 settembre Ore 21.00 - Auditorium Scuole Don Milani Via Carroccio, 51 Chinaski Reading di poesie di Vincenzo Costantino "Chinaski" con musiche di Folco Orselli Viandante "Poesia Tumulto e Suono" Spettacolo di contaminazione delle arti 4 ottobre Ore 21.00 - Sala Monsignor Gandini Via XXIV Maggio Alda Merini La poesia lineare Lettura di poesie ed aforismi Per informazioni Direzione Artistica: Paolo Ornaghi Contatti: email obiuan25@yahoo.com  3497775752 

CENTRO BRUNO MUNARI AL MUBA 
Milano, 27 settembre 2002 - Per iniziativa di Muba, Museo dei Bambini di Milano, e di ABM, Associazione Bruno Munari, l'8 ottobre 2002 viene inaugurato il primo nucleo del "Centro Bruno Munari al Muba", che propone alle scuole e alle famiglie alcuni laboratori creativi didattici realizzati dall'artista per i bambini. L'approccio di Bruno Munari ha già trovato una importante applicazione presso musei, scuole, biblioteche e centri privati, sia in Italia che all'estero. Ora deve trovare spazio presso il Museo dei Bambini a Milano, città dove Bruno Munari ha vissuto e lavorato, realizzando i primi laboratori all'interno della Pinacoteca di Brera già dal 1977. Il Centro, che prende avvio presso la Scuola media Rinaldi (via Mosso, cancello rosso) adiacente al Parco Trotter, grazie ad un finanziamento della Fondazione Cariplo, è destinato a svilupparsi e completarsi, arricchendosi di altre attività ed iniziative e ponendosi in futuro come un punto di riferimento per la promozione e la diffusione del metodo Bruno Munari. Dall'8 ottobre al 15 dicembre 2002 saranno aperti sei Laboratori Bruno Munari: Tecniche di base: imparare le tecniche dei formati, dei collage, dei segni, delle textures... Libri: costruire libri piccolissimi e grandissimi, libri illeggibili, libri gioiello, libri da viaggio. Plurisensoriale: sperimentare con i cinque sensi le caratteristiche dei vari materiali e creare composizioni, libri, giochi tattili. Natura: guardare la natura con sguardo attento per scoprire come sono fatte le cose e reinventarle in modo creativo. Multimediale: comporre quadri di luce, creare nuove immagini di colore e materie, realizzare disegni originali con strumenti tecnologici. Ceramica: rielaborare secondo un linguaggio ludico e creativo le tecniche di lavorazione della ceramica. "Un bambino creativo è un bambino felice" ha detto Bruno Munari. I laboratori proposti da Abm si presentano quindi come luoghi di creatività, di scoperta, di approfondimento attraverso il gioco, ma anche di incontro educativo, di formazione e collaborazione . L'obiettivo è sviluppare la conoscenza plurisensoriale, l'osservazione della natura e delle opere d'arte, la sperimentazione di materiali, strumenti e tecniche, attraverso " il gioco come scoperta" , secondo il principio del "fare insieme per capire" e del "non dir cosa fare, ma come fare", per stimolare la creatività, per favorire la libera espressione, per imparare a osservare la realtà con tutti i sensi e conoscere di più. Per informazioni: Muba Tel 02 43980402 

GRAND BAR...GRAND JAZZ TUTTI I MERCOLEDÌ AL ST. REGIS GRAND HOTEL DI ROMA 
Roma, 27 settembre 2002 - A partire dal 2 ottobre 2002 al St. Regis Grand di Roma torna "Mercoledì Jazz", la rassegna musicale dedicata a tutti gli amanti del jazz, che già lo scorso inverno ha riscosso successo: ogni settimana, il mercoledì dalle ore 22 alle 24, presso "Le Grand Bar" sarà possibile ascoltare dal vivo la musica di artisti di livello internazionale. Ad inaugurare la stagione, mercoledì 2 ottobre, i "Big Night Jive": cocktail musicale esplosivo dal sapore italiano, swing e jazz. I musicisti dallo stile di Louis Prima, proporranno una serie di brani dai mille colori per stimolare il ballo ed il divertimento e suoneranno anche il 4 dicembre. Inoltre, a riscaldare l'atmosfera autunnale, ci sarà la calda voce di "Elena Paoletti Quartet", discendente dell'intramontabile Ella Fitzgerald, in concerto il 9 ottobre, il 6 novembre e l'11 dicembre. Il 16 ottobre, il 20 novembre ed il 18 dicembre, è di scena "Rita del Piano Quartet", la voce swing per eccellenza che vanta prestigiose collaborazioni con i migliori jazzisti italiani quali Romano Mussolini, Lino Patrone e Carlo Loffredo, che farà rivivere le atmosfere musicali degli anni '40 e '50. Unico grande appuntamento il 23 ottobre con la "Red Pellini Gang", che con le sue note ricreerà fedelmente le atmosfere musicali dell'America degli anni '20, emulando quei gruppi di musicisti bianchi che suonavano a New York e a Chicago. Il 30 ottobre ed il 27 novembre suonerà, poi, il "Revelation Quartet", nato grazie all'iniziativa di Alessandro Marchionni, noto sassofonista, il quale, per la sua band, si è ispirato al celeberrimo baritono americano Gerry Mulligan, che negli anni '50 creò una formula musicale innovativa: un quartetto senza pianoforte, composto solo da sax, baritono, tromba, contrabbasso e batteria. Il 13 novembre è la volta di Emanuele Urso, definito dai media "Re dello swing". Brillante clarinettista, nonchè direttore di un'elegante orchestra, suonerà il repertorio di Benny Goodman nei suoi più grandi e significativi arrangiamenti. Altri artisti si susseguiranno, poi, nel corso del 2003. Per informazioni e prenotazioni (ingresso libero) Massimo Azzurro, Lobby Manager, tel.06.47092740. 

CAMPIONATO EUROPEO JUNIORES HOCKEY PISTA A FOLLONICA AZZURRINI A FORZA SETTE: BATTUTA LA GERMANIA LA SPAGNA GUIDA LA CLASSIFICA DAVANTI AL PORTOGALLO, TERZA L'ITALIA 
Follonica, 27 settembre 2002 Ai Campionati Europei Juniores di Follonica, gli azzurrini di Raul Micheli si riscattano dopo il K.O. con la Spagna battendo per 7-0 la Germania, con tre gol di Cocco, due di Perdoncin, ed uno di Marco Motaran e Saitta. In classifica, la Spagna è al comando a punteggio pieno con 8 punti, due in più del Portogallo che però ha già osservato il turno di riposo; terza l'Italia a quota quattro. Il titolo viene assegnato con la formula del girone all'italiana; sabato 28 Settembre la conclusione. Dopo il confronto-verità con il Portogallo di questa sera alle ore 21,30, domani l'Italia affronterà la Francia. I risultati: 4° Giornata: Svizzera - Inghilterra 6-0; Spagna - Francia 6-0; Italia - Germania 7-0. La classifica: Spagna 8; Portogallo 6; Italia e Svizzera 4; Inghilterra 2; Germania e Francia 0. 

HOCKEY: CAMPIONATO EUROPEO FOLLONICA - GIORNATA NR. 05 NOTE TECNICHE RELATIVE AGLI INCONTRI DISPUTATI 26/09/2002
Milano, 27 settembre 2002 - Inghilterra - Francia: 1-1 (0-1) Marcatori: Pt. Guilbert 1',39''; St. Taylor 13',06''; Inghilterra: Howes; (Morrison); Brown; Oaten; Zachariav; Wadsworth; Sims; Taylor; Jackson.B; Jackson.; Francia: Guillardeau; (Rainterau); Furstenberger; Delannoy; Guillen; Laborde; Huvelin; Lars; Guilbert; Lucas; Arbitro: Emidio Jorge (Po) / Braccia Antonio (It). Svizzera - Germania: 3-0 (1-0) Marcatori: Pt. Hirschi 1',57''; St. Muller '9''; Munger 1'1''; Svizzera: Hauert; (Cavadini); Wirth; Rollin; Muller; Re; Munger; Grassi; Brentini; Hirschi; Germania: Laux; (Bauckloh); Schluter; Bender; Stephan; Pahlke; Wochnik; Guertler; Pfeil; Schinkowski; Arbitro: Podevin Antoine (Fr) / Bisacco Alberto (It). Italia - Portogallo: 4-2 (3-1) Marcatori: Pt. Novais '9''; Cocco 1'1''; Cocco 1'4''; Cocco 1'8''; St. Perdoncin 5',2''; Martins '8''; Italia: Motaran.S; (Passolunghi); Motaran.D; Saitta; Matassi; Motaran.M; Salvarani; Cocco; Civa; Perdoncin; Portogallo: Santos; (Coelho); Neves; Martins; Pinto; Novais; Ramos; Moreira; Silva; Resende; Arbitro: Martinez Teresa (Sp) / Lenh Martin (Dh). Classifica Generale Spagna: 8 Portogallo: 6 Italia: 6 Svizzera: 6 Inghilterra: 3 Francia: 1 Germania: 0. Classifica Marcatori Silva Jorge: 8 Torra Marc: 7 Adroher Jordi: 7 Motaran.D Davide: 6 Cocco Mattia: 6 Neves Valter: 5 Novais David: 5 Perdoncin Giovanni: 4 Re Cleto: 4 Carbo Jordi: 4 Pinto Vitor: 3 Moreira Andre: 3 

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