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MARTEDI'
8 OTTOBRE 2002
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PER
IL LANCIO DEL SESTO PROGRAMMA QUADRO(6PQ) DELL'UNIONE EUROPEA, UNA RETE DI
CENTRI D'ECCELLENZA (RCE) PER AVERE LUNGIMIRANZA E ADATTABILITÀ AI CAMBIAMENTI
DEL MERCATO L'ESPERIENZA DEL CANADA
Bruxelles, 8 ottobre 2002 - Mentre fervono i preparativi per il lancio del sesto
programma quadro(6PQ) dell'UE, la cui enfasi è posta sui due nuovi strumenti, i
progetti integrati e le reti di eccellenza, i futuri partecipanti farebbero bene
a osservare l'esperienza del Canada nell'utilizzo di quest'ultimo meccanismo. Il
Canada utilizza le reti di eccellenza dal 1990 e la sua esperienza potrebbe
contribuire a risolvere alcuni grattacapi che hanno accompagnato l'arrivo dei
nuovi strumenti del 6PQ. Varato in Canada nel 1990, con una durata iniziale di
quattro anni, il programma è divenuto permanente nel 1998 e nel 1999 ha
beneficiato di un aumento di bilancio. Circa 22 reti ricevono un finanziamento
annuale di 77 milioni di dollari canadesi (49 milioni di euro). Le reti ricevono
fondi per un massimo di 14 anni, poiché la loro durata è di 7 anni rinnovabili
una sola volta per altri sette anni. Ogni rete viene esaminata ogni tre anni e
mezzo. "Uno dei principali motivi dell'istituzione delle reti dei centri di
eccellenza è la distribuzione della popolazione su un territorio molto
vasto", spiega Jean-Claude Gavrel, direttoredel programma. "Non
possiamo permetterci di duplicare la stessa ricerca semplicemente perché ognuno
vuole scegliere dove vivere". Inizialmente quest'approccio, tutt'altro che
assurdo, ha incontrato resistenze."Le università e i ricercatori non amano
sentirsi dire come devono condurre le proprie ricerche", afferma Gavrel. Di
norma, una rete di centri d'eccellenza (Rce) conduce ricerche su circa 15-25
progetti incentrati su un massimo di sei diverse tematiche (facenti capo ad una
macrocategoria, per esempio le Tic o l'ambiente). Nella rete lavorano dai 50 ai
60 professori provenienti da circa 20 università, un centinaio di persone
altamente qualificate nel settore e fino a 50 società. Il bilancio annuale
della rete ammonta, idealmente, a 6 milioni di dollari canadesi (3,85 milioni di
euro). La gestione delle reti avviene in modo inclusivo. I consigli di
amministrazione, costituiti dai rappresentanti delle principali parti
interessate - settore privato, Ong (organizzazioni non governative) o altri -
garantiscono che il lavoro svolto dalle reti risulti vantaggioso per il paese.
Le Rce hanno dimostrato la loro importanza nei risultati delle proprie attività.
Circa il 10 per cento delle società spin-off create dalle università canadesi
hanno qualche legame con una Rce. Queste reti, inoltre, hanno avuto un impatto
sulla legislazione del paese. A titolo di esempio, Gavrel cita il problema delle
strade e dei ponti in Canada, danneggiati dall'enorme quantità di sale
utilizzato per sciogliere la neve. "Occorre che qualcuno informi i politici
delle nuove ricerche in corso che potrebbero consentire di modificare le attuali
prassi. I ricercatori informano i Consigli [delle Rce] i quali, a loro volta,
possono convincere i politici". I rappresentanti del mondo della ricerca e
i legislatori hanno l'opportunità di scambiare opinioni anche durante incontri
mattutini, meglio noti come riunioni "bacon and eggheads". Secondo
Gavel, il successo del lavoro delle reti è determinato anche dalla risolutezza
del responsabile della ricerca, il quale deve saper dar prova di lungimiranza e
adattabilità ai cambiamenti del mercato. Poiché è previstala partecipazione
del settore privato, occorre informare le aziende del loro ruolo, diverso a
seconda del settore. Mentre l'industria delleTic (tecnologie dell'informazione e
della comunicazione) è alla costante ricerca di futuro personale, quella
biotecnologica è interessata alle possibilità offerte dalla ricerca in termini
di proprietà intellettuale. "È necessario porre l'accento sulla gestione
delle Rce", sostiene Gavrel e aggiunge: "Occorre disporre di una
struttura scientifica, confidare nel fatto che le persone accanto a voi siano
quelle giuste e, sostanzialmente, adottare gli stessi criteri dei finanziatori
di capitali di rischio: individuare l'esclusività e gestirla". http://www.nce.gc.ca
A partire dalla fine di ottobre, ilseguente sito web offrirà una nuova sezione
dedicata ai rapportiCanada-UE nel settore scientifico etecnologico: http://www.infoexport.gc.ca/science
E-GOVERNMENT
IL "VIAGGIO NELLE REGIONI" DI STANCA ARRIVA IN UMBRIA - IL MINISTRO
STANCA E IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LORENZETTI, FIRMERANNO, IN OCCASIONE
DELL'INCONTRO, IL PROTOCOLLO COSTITUTIVO DEL "CENTRO REGIONALE DI
COMPETENZA PER L'E-GOVERNMENT" -
Roma, 7 ottobre 2002 - Fa tappa in Umbria il "Viaggio nelle Regioni"
del Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, Lucio Stanca, che - dopo gli
incontri in Piemonte, Emilia Romagna, Veneto, Puglia, Basilicata, Marche,
Sicilia, Liguria, Calabria e Friuli Venezia Giulia - giunge a Perugia per il
convegno su "L'attuazione dell'e-Government nei sistemi regionali", in
programma questa mattina alle ore 9.30, presso la sede del Consiglio Regionale
dell'Umbria, Palazzo Cesaroni - sala Brugnoli. In occasione della conferenza, il
Ministro Stanca e il Presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti,
firmeranno il protocollo istitutivo del "Centro di Competenza per l'e-Government
e la Società dell'Informazione" (Crc). Il Centro avrà la funzione di
orientare e favorire lo sviluppo del Piano territoriale di azione regionale,
facilitare la partecipazione degli Enti locali ai progetti, svolgere attività
di monitoraggio e benchmarking sullo sviluppo della Società dell'Informazione
regionale. Compito del Centro sarà anche identificare nuovi progetti e
utilizzare i servizi messi a disposizione delle reti telematiche regionali. Dopo
i Crc di Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Liguria e Umbria, saranno a
breve costituiti altri nove Centri in altrettante Regioni. L'incontro di domani
giunge dopo la chiusura del bando - avvenuta il 10 giugno scorso - per la
concessione dei primi 120 milioni di euro per il co-finanziamento dei progetti
di e-Government presentati da Regioni, Province, Comuni e Comunità Montane. Il
primo bando ha riscosso un notevole interesse: il Dipartimento per l'Innovazione
e le Tecnologie ha ricevuto 415 proposte di progetto alle quali hanno
partecipato tutte le Regioni e le Province italiane, 250 Comunità Montane e
3.150 Comuni, corrispondenti a circa il 90 per cento della popolazione del
Paese. Delle proposte di progetto, 163 provengono da Regioni del Nord, 146 del
Centro e 106 da Sud e isole. L'ammontare complessivo delle richieste di
co-finanziamento è di oltre 1.200 milioni di Euro. La Commissione di
Valutazione - che decide l'assegnazione dei fondi stanziati dal Governo - ha
giudicato i progetti secondo i seguenti criteri generali: promuovere servizi a
cittadini e imprese realizzabili anche attraverso l'integrazione fra le diverse
amministrazioni; favorire progetti in compartecipazione tra più
amministrazioni; favorire la collaborazione tra settore pubblico e settore
privato. La prevalenza di progetti presentati (oltre l'80 per cento) sono
dedicati ai servizi al cittadino, e privilegiano gli "eventi":
"Essere cittadino", principalmente con servizi di Urp, Reti Civiche
che promuovono e-Democracy e partecipazione (come Forum discussione ai
cittadini) e Servizi di Trasparenza Amministrativa (stato delle pratiche
on-line); "Lavorare" con 99 progetti, di cui 54 si propongono di
sviluppare il servizio "Incontro domanda e offerta di lavoro";
"Vivere in Salute" con 89 progetti. Di questi, 66 coinvolgono Asl,
Ospedali e Istituti di cura. Inoltre sono stati presentati 25 progetti, che pur
coinvolgendo Asl, Ospedali etc. non realizzano l'evento "Vivere in
salute", ma altri eventi quali "Essere cittadino", "Andare
all'estero". L'erogazione dei Fondi per i progetti selezionati, avverrà
entro la fine di ottobre.
ABI:
AL VIA BANKPASS WEB, PRESENTATO IL NUOVO STANDARD DELLE BANCHE ITALIANE PER I
PAGAMENTI ONLINE ATTRAVERSO DIECI GRANDI BANCHE E FRUIBILE SU MOLTI SITI DI
E-COMMERCE BASTA CON I VOSTRI DATI SULLA RETE
Milano, 8 ottobre 2002 - Sicuro, semplice e flessibile. Queste le
caratteristiche chiave di Bankpass Web, il portafoglio virtuale con il quale
effettuare transazioni on-line usando sia carte di credito sia, per la prima
volta, il Pagobancomat. Il servizio, pienamente operativo dopo una prima fase di
sperimentazione, è stato presentato ieri nel corso di un incontro con la stampa
promosso da e-Committee, il comitato di coordinamento delle infrastrutture per
l'e-banking creato dalle banche italiane per il tramite dell'Abi (Associazione
bancaria italiana) nel 2000 e che oggi conta 230 banche aderenti. All'incontro,
che si è tenuto nella sede Abi di Milano, è intervenuto Giuseppe Zadra,
Direttore Generale Abi e Presidente e-Committee, affiancato da alcuni esperti e
operatori de! settore finanziario e del mercato del commercio elettronico
italiano coinvolti nell'iniziativa. Come ha affermato Giuseppe Zadra, "Bankpass
Web, per le sue caratteristiche, è destinato a diventare lo standard per II
pagamento degli acquisti su Internet e. In un prossimo futuro, delle transazioni
via telefono cellulare". Promosso dalle banche italiane per rilanciare il
mercato del commercio elettronico, Bankpass Web è oggi sottoscrivibile presso
dieci delle principali aziende di credito: Banca Crt, Banca del Piemonte, Banco
di Napoli, Caritro, Cariverona Banca, Cassamarca, Credito Italiano, CariTrieste
Banca, Rolo Banca 1473, SanPaolo Imi. Principale partner dell'iniziativa è
CartaSi, la carta di credito più diffusa in Italia con 7,5 milioni di carte in
circolazione. Una quarantina i siti di e-commerce convenzionati, per categorie
merceologiche che spaziano dagli alberghi al viaggi, dal non profit
all'alimentare, dalla telefonia all'editoria. "Bankpass Web alza il livello
di sicurezza delle transazioni, aumenta la semplicità de! processo e apre, per
la prima volta, le porte del commercio elettronico al possessori di Pagobancomat
- ha proseguito Zadra -. Una rivoluzione i cui effetti sono facilmente
comprensibili: un bacino potenziale di oltre 20 milioni di possessori di
Pagobancomat, oltre a chi già è in possesso di carte di credito, per un
sistema facile e sicuro". Più in dettaglio, Bankpass Web è un portafoglio
virtuale net quale Inserire il Pagobancomat e tutte le carte di credito che si
vuole. Grazie a questo sistema non è più necessario mettere in rete i dati
delle proprie carte, abbattendo così i rischi per la sicurezza della
transazione. Accedere al servizio è molto semplice: basta recarsi In una delle
banche aderenti e richiedere l'attivazione del waller. Una volta entrati nel
circuito basta avere a disposizione un pc, una connessione a Internet e
ricordarsi login e password per poter acquistare dò che si desidera. Nel corso
dell'incontro con la stampa è stata anche presentata la campagna pubblicitaria
di Bankpass Web. La campagna, studiata con Bgs D'Arcy e Cia: Mediaedge e
pianificata su stampa quotidiana e periodica e su Internet, prenderà il via il
14 ottobre 2002 e proseguirà per quest'anno fino al 10 dicembre, mentre per il
2003 sono previste nuove riprese della comunicazione. È stato infine appena
lanciato il sito istituzionale www.Bankpass.it
nel quale privati ed esercenti possono trovare informazioni utili e visionare
una demo sul funzionamento del nuovo sistema di pagamento on line. Aderire a
Bankpass Web offre una serie di vantaggi per consumatori ed esercenti. Per i
consumatori, il principale vantaggio è la sicurezza: con Bankpass Web, come si
è visto, il titolare non ha bisogno di mettere in rete i dati delle sue carte
di pagamento perché viene riconosciuto dal sistema grazie a un codice
identificativo. In caso invece di acquisti su siti non convenzionati, come già
accennato, si ha la possibilità di richiedere il Pan virtuale. Vengono così
drasticamente abbattuti, in entrambe le situazioni, i rischi di usi fraudolenti
di dati sensibili. Ulteriore sicurezza per i consumatori è data dal fatto che,
dietro tutto ciò, ci siano le banche italiane. Altra caratteristica chiave del
sistema è la sua semplicità: per poter effettuare transazioni tramite Bankpass
Web non è necessario avere sempre i propri strumenti di pagamento a
disposizione, basta solo ricordarsi la chiave d'accesso (login e password). Il
servizio funziona su qualunque PC collegato a Internet, senza bisogno di
periferiche o software particolari. Infine, ma non meno importante, la
flessibilità: il titolare può decidere di inserire nel proprio wallet gli
strumenti di pagamento che preferisce (carte di credito bancarie e Pagobancomat).
In futuro sarà possibile inserire altri strumenti di pagamento. Stessi
vantaggi, declinati ovviamente in modo diverso, per gli esercenti: in termini di
sicurezza, l'esercente ha la certezza di ricevere il pagamento da un titolare
noto al servizio e non gli viene riconosciuta nessuna responsabilità per
transazioni effettuate da consumatori aderenti. Bankpass Web garantisce inoltre
l'autenticazione e la non violabilità di ogni ordine online. La flessibilità,
per un esercente, si traduce nella possibilità di accettare diversi sistemi di
pagamento. Questo perché Bankpass Web gestisce, al momento, i pagamenti online
attraverso i circuiti Visa, MasterCard e PagoBancomat. Passando alla semplicità
di utilizzo, il servizio è facilmente implementabile nelle piattaforme
tecnologiche esistenti e permette una gestione semplice ed efficiente delle
transazioni, grazie a un ambiente di back office accessibile dall'area privata
del sito Istituzionale Bankpass Web. Innegabile infine, per un esercente,
l'opportunità offerta da Bankpass Web di Incremento del business: l'Immagine di
affidabilità delle banche italiane, che si fanno promotrici del servizio,
rassicura e da fiducia al consumatore, che sarà quindi invogliato ad accrescere
i suoi volumi di acquisti oniine. Agli esercenti non ancora presenti in rete,
Bankpass Web permette peraltro di allargare il proprio parco clienti tramite il
canale Internet e sviluppare il proprio posizionamento sul web. La campagna di
comunicazione promossa dalle banche porterà, peraltro, una forte visibilità al
marchio Bankpass Web e, di conseguenza, a tutti gli esercenti aderenti. La lista
degli esercenti convenzionati è, inoltre, a disposizione dei consumatori su!
sito www.Bankpass.it. Ad agevolare consumatori ed esercenti nel loro approccio a
Bankpass Web sono una serie di servizi informativi: il sito www. bankpass.it i
siti dei Psp e delle banche. In particolare, attraverso il sito di Bankpass Web
e i call center dedicati, i consumatori potranno ottenere il rendiconto degli
acquisti effettuati, le Informazioni sulle caratteristiche del servìzio e sullo
stato del walfet, le informazioni su norme e responsabilità contrattuali e un
supporto tecnico operativo in caso di difficoltà di accesso e generazione del
Pan virtuale. Il consumatore che vuole usufruire del servizio riceve, da una
delle banche aderenti, un portafoglio virtuale (wallet) nel quale inserire gli
strumenti di pagamento (carte di credito ma anche Pagobancomat) che vuole usare
per le transazioni oniine e le chiavi di accesso (login e password). Una volta
registrato, il consumatore può effettuare transazioni online con due diverse
modalità: presso gli esercenti convenzionati Bankpass Web e presso gli
esercenti non convenzionati. Nel primo caso - acquisto con esercente
convenzionato - alla conferma dell'ordine il consumatore viene rediretto al sito
Bankpass del Psp consumatore presso cui è registrato, dove inserisce logìn e
password e sceglie lo strumento con cui effettuare ii pagamento. Il Psp
consumatore comunica al Psp esercente la validità della transazione senza però
trasmettere alcun dato sensibile. Nel caso faccia acquisti su siti non
convenzionati (ad esempio negozi stranieri), il consumatore può richiedere un
numero di carta di credito virtuale "usa e getta" (il cosiddetto Pan
virtuale) creato ad hoc dai sistema. II numero virtuale muore con la transazione
o scade dopo un limite temporale fisso. A ogni acquisto effettuato, it
consumatore riceverà via e-mail una conferma dell'operazione. Il consumatore
aderente al servizio Bankpass Web è responsabile della custodia dei dati di
login e della password per accedere al servìzio. Nel caso di loro smarrimento
ne deve fare immediata comunicazione ai gestori del servizio. A interagire con
le banche (attraverso l'e-Committee) e ad affiancarle in questa iniziativa sono
i consumatori, gli esercenti e i principali operatori del settore finanziario
italiano. I consumatori aderenti sono privati che, attraverso la sottoscrizione
di uno specifico contratto presso una delle banche aderenti, sì registrano a
Bankpass Web per poter effettuare transazioni online. Gli esercenti aderenti
sono organizzazioni commerciali che vendono beni e servizi attraverso un proprio
sito Internet e che, sottoscrivendo un accordo con un soggetto autorizzato,
decidono di accettare pagamenti tramite Bankpass Web. Il ruolo chiave lo
svolgono le banche e le società interbancarie licenziatarie del marchio, che
prendono in questa sede il nome di Payment Service Provider o Psp. A loro spetta
la produzione ed erogazione del servizio in due direzioni: in termini di
gestione dei wallet e in termini di gestione dei Pos virtuali e dei relativi
servizi di back-offìce. La gestione tecnica di Bankpass Web è affidata ai
Front End Processor o Fep, partner tecnologici certificati da e-Committee e
utilizzati dal Psp per l'erogazione de) servizio. Completano il quadro tesuer e
acquirer. Gli tesuer sono I soggetti (banche e istituzioni finanziarie) che
emettono strumenti di pagamento (carte di credito, Pagobancomat) che il titolare
di un waffet Bankpass Web può inserire nello stesso. Aderendo a) servizio
Vissuer si impegna ad adeguarsi agli standard per garantire la piena
rnteroperabilità. Gli acquirer sono tè banche titolari delle licenze di
convenzionamento per i circuiti nazionali e internazionali dell'esercente che
intende aderire a Bankpass Web. Aderendo al servizio si impegnano anch'esse ad
adeguarsi agli standard per garantire la piena interoperabilità. Infolink: www.Bankpass.it
CAD
IT CON HEWLETT PACKARD HA PRESENTATO LA NUOVA PIATTAFORMA SIBAC (AUTOMAZIONE
DELL'OPERATIVITÀ FINANZIARIA E BANCARIA ) A GINEVRA, NELL'AMBITO DI SIBOS 2002
Verona, 8 ottobre 2002 In occasione dell'evento, che ha consentito a Cad It di
presentare alla comunità finanziaria internazionale i prodotti destinati anche
all'esportazione, Hewlett Packard ha messo a disposizione della società
veronese la propria rete di vendita per la distribuzione di Sibac a livello
internazionale. Cad It ha partecipato a Sibos 2002, il forum organizzato a
Ginevra da Swift per fare il punto sulle più attuali sfide tecnologiche, di
processo produttivo e di mercato che l'industria finanziaria mondiale può
affrontare solo dotandosi di sempre maggiore efficienza operativa. All'evento,
Cad It ha presentato alla comunità finanziaria internazionale due suoi prodotti
destinati anche all'esportazione. Si tratta di EasySet e di Sibac. EasySet è un
nuovo software che consente alle banche di gestire i messaggi Swift di nuova
generazione, concepiti secondo lo standard Iso 15022, che saranno utilizzati a
partire dal 16 novembre 2002. Sibac è un sistema informativo completo e
modulare realizzato secondo le più innovative tecnologie informatiche, in grado
di automatizzare completamente l'attività di banche e brokers. Prodotto sulla
piattaforma tecnologica messa a punto da Dynasty Technologies, nota società
informatica texana, Sibac è un sistema multi-piattaforma, in grado cioè di
funzionare in combinazione con diversi tipi di hardware, databases e sistemi
operativi. Proprio in considerazione di questa proprietà, che conferisce una
grande flessibilità al software, Hewlett Packard, leader mondiale nella
produzione di sistemi hardware, ha messo a disposizione di Cad It la propria
rete di vendita per la distribuzione internazionale di Sibac, segnalando
potenziali clienti alla softwarehouse veronese già nel corso di Sibos 2002.
Giampietro Magnani, amministratore delegato di Cad It, ha dichiarato:
"Grazie a Sibac siamo in grado di proporre alle istituzioni finanziarie una
soluzione d'avanguardia, che armonizza l'hardware di Hewlett Packard, la
tecnologia di Dynasty Technologies e la lunga esperienza in materia di
automazione dell'operatività finanziaria e bancaria di Cad It. L'attenzione
ricevuta dal nostro prodotto nel corso del Sibos 2002 e la collaborazione di
Hewlett Packard che ha scelto di segnalarlo ai potenziali clienti, è stata a
mio avviso un passo molto importante verso l'obiettivo della diffusione di Sibac
all'estero". Infolink: www.cadit.it
PUBBLICATI
I RISULTATI DEL QUARTO SONDAGGIO DELL'OSSERVATORIO PERMANENTE SU INTERNET
ACQUISTI E INTERNET OCCHIO AL PREZZO, CON LA GARANZIA DELLA MARCA LE
MOTIVAZIONI ALL'ACQUISTO ANALIZZATE NEL QUARTO SONDAGGIO DELL'OSSERVATORIO
PERMANENTE SU INTERNET HOPSCOTCH
Milano, 8 ottobre 2002 - Cosa influenza le scelte degli italiani al momento
dell'acquisto? Quanto incide la marca del prodotto o del servizio sulla
decisione dei consumatori? Su una base di mille intervistati, di età compresa
tra i 14 e i 70 anni, circa 7 intervistati su 10 citano spontaneamente tra gli
aspetti più importanti in un acquisto tradizionale sia il prezzo sia la qualità
del prodotto. Prezzo e qualità, dunque, tra le leve che spingono i consumatori
all' acquisto. Ma grazie a quale veicolo la qualità di un prodotto viene
percepita dai consumatori? La marca, sembrano rispondere con decisione. Infatti,
chiedendo esplicitamente agli intervistati quanta importanza attribuiscano alla
marca al momento dell'acquisto, emerge che l'80% del campione afferma di
prestare "molta o abbastanza" attenzione. La quota sale tra i più
giovani e decresce tra i navigatori e gli acquirenti abituali su Internet. Anche
davanti alla scelta tra marca e prezzo, la marca risulta vincente, anche se di
misura, rispetto al prezzo (52% contro 48%). Come cambiano questi atteggiamenti
in caso di acquisto su Internet? E' stato domandato a tutti i navigatori del
campione, anche coloro che non hanno mai effettuato acquisti online, se
ritengano più importante la marca in un acquisto tradizionale o in un acquisto
su Internet. Il risultato è che circa il 50% degli intervistati considera più
importante l'attenzione alla marca in un acquisto su Internet rispetto a un
acquisto tradizionale. Le motivazioni addotte per tale preferenza sono relative
alla sicurezza che la marca è in grado di dare in un acquisto generalmente
considerato poco sicuro come quello su Internet. Il ruolo della marca, quindi,
cresce ancora di più su Internet, in quanto questa assume anche il ruolo di
mezzo per comunicare la qualità del prodotto quando non vi è la possibilità
di "toccarlo con mano". Restringendo ulteriormente il campo e andando
ad analizzare le opinioni dei navigatori che acquistano abitualmente su
Internet, si nota che circa il 55% presta più attenzione al prezzo del prodotto
rispetto alla marca. Nonostante, quindi, l'alta considerazione della marca da
parte degli internauti, l' acquisto in rete resta associato a un'aspettativa di
vantaggio economico. "Questa ricerca conferma il valore della marca negli
acquisti, sia su Internet sia tradizionali", ha commentato Lucio Apollonj
Ghetti, presidente di Grandi Numeri. "Nonostante la ricerca del risparmio
sia ancora molto presente nelle abitudini dei consumatori, Il marchio
rappresenta la garanzia di qualità e affidabilità e condiziona fortemente le
scelte relative agli acquisti". Una curiosità, infine, relativa alla
comunicazione pubblicitaria che spinge le vendite di prodotti e servizi: il 50%
degli intervistati la considera elemento importante nella scelta d'acquisto. E
trattandosi di dichiarazioni "dirette", questo dato può sottostimare
sensibilmente la rilevanza della comunicazione a supporto di un marchio o
prodotto, poiché non ne considera l 'effetto inconscio. Un ruolo pesante,
dunque, quello che la pubblicità esercita sui consumatori al momento di
decidere come usare il loro denaro.
INTESABCI
CEDE A DEUTSCHE BANK IL 24,92% DI BANCA CARIME
Milano, 8 ottobre 2002 - E' stato raggiunto tra IntesaBci, Deutsche Bank e Banca
Popolare Commercio e Industria un accordo di natura finanziaria che ha per
oggetto la cessione, da parte di IntesaBci a Deutsche Bank, della nuda proprietà
del 24,92% di Banca Carime ancora detenuto da IntesaBci e la stipulazione, tra
Deutsche Bank e Banca Popolare Commercio e Industria, di un'opzione call (esercitabile
entro il 2006) e di un'opzione put (esercitabile nel 2006) su tale
partecipazione, a condizioni equivalenti a quelle già in essere. La cessione,
per un importo pari a circa 400 milioni di euro, apporta al conto economico
consolidato di IntesaBci una plusvalenza di circa 220 milioni di euro.
L'operazione non modifica gli impegni di Banca Popolare Commercio e Industria e
consente alla stessa il conseguimento da oggi al 2006 di un beneficio economico
il cui importo attualizzato è quantificabile in circa 15 milioni di euro. Il
perfezionamento dell'operazione è soggetto all'autorizzazione delle autorità
competenti.
W.
JAMES MCNERNEY, CEO E PRESIDENTE DEL GRUPPO 3M, PARLA DI CORPORATE GOVERNANCE
INSIEME A STEFANO MELONI E ANGELO TANTAZZI.
Milano, 8 ottobre 2002. In occasione del centenario del Gruppo 3M, W. James
McNerney Jr - Presidente e Ceo del Gruppo - è stato invitato a tenere una
lecture all'Università Bocconi, ore 18, sul tema "Corporate Governance:
quale cultura". Partecipano al dibattito, coordinato da Claudio Dematté -
Presidente Sda Bocconi - anche Stefano Meloni - Executive Vice Chairman Ferrero
International - e Angelo Tantazzi - Presidente Borsa S.p.A. Corporate Governance
intesa come attenzione alla ricerca, maggiore responsabilità al proprio
interno, trasparenza delle operazioni, snellimento delle pratiche e abolizione
di inutili burocrazie, programmi di incentivazione per il management,
valutazione corretta degli operati e, in generale, più trasparenza nel
business.
UN
SISTEMA INNOVATIVO E TRASPARENTE PER LA VALUTAZIONE DEI GESTORI E DEI FONDI
COMUNI DI INVESTIMENTO
Milano, 8 ottobre 2002 - Dal Dott. Antonio Botta il sistema innovativo e
trasparente per la valutazione dei Gestori e dei Fondi Comuni di Investimento.
L'iniziativa e' uno start-up del Dott. Antonio Botta. Il progetto e' nato dopo
una lunga esperienza in primarie istituzioni finanziarie (JP Morgan e Ing) e
come consulente in progetti di applicazioni finanziarie per istituzioni italiane
ed estere. Da un punto di vista finanziario il prodotto tratta strumenti di
investimento quali Fondi Comuni, Gestione Patrimoniale in Fondi e Folios. Il
data base proprietario copre il mercato italiano dei Fondi Comuni armonizzati
aperti ma puo' essere ampliato con altri data base. L'insieme e' composto da
piu' elementi modulari che si integrano fra di loro ma possono anche essere
usati in modo indipendente e sono operativi sia in ambiente Internet che su PC
stand-alone. Infolink: http://www.cta.it/botta/Press/it.htm
THE
ITALIAN FUND MANAGEMENT CONGRESS 2002 19- 20 - 21 NOVEMBER 2002 MILAN CONGRESSO
ITALIANO SULLA GESTIONE DEI FONDI
Milano, 8 ottobre 2002 - Fondi.it, insieme ai più importanti operatori
finanziari europei, sponsorizza per la seconda volta il congresso italiano sulla
gestione dei fondi, evento al quale prenderanno parte i principali esponenti di
banche, sim, sgr, compagnie d'assicurazione, promotori finanziari per discutere
i temi salienti di quest'anno. Scopo del convegno vuole essere quello di far
meglio comprendere ad operatori italiani e stranieri come e come non muoversi
sul mercato italiano, nonostante la situazione di congiuntura economica
sfavorevole. Come l'anno scorso i più importanti esperti sulla gestione dei
fondi prenderanno parte alle discussioni che andranno dalla corrente riforma
delle pensioni alla crescente domanda di prodotti a capitale protetto e
garantito. Nei tre giorni di congresso verranno illustrati i seguenti argomenti:
Il volto cangiante dell'industria dei fondi italiana; Prodotti e strategie in
caso di regresso economico; Alternative Investments in Italy. Infolink: www.fondi.it
http://www.ibc-financial.com/italia
SCHEDE
PRODOTTO STANDARD & POOR'S SU FONDI.IT
Milano, 8 ottobre 2002 - E' stato raggiunto un accordo tra Alfa Agency srl,
società che gestisce il sito Web "fondi.it" e Standard & Poor's,
società leader che fornisce a livello mondiale informazioni finanziarie
oggettive ed indipendenti ed effettua la valutazione di fondi d'investimento.
Tali informazioni comprensive e globali sui fondi comuni vengono gestite in
oltre 37 database che coprono più di 80.000 fondi e indici. Il nuovo database
italiano attualmente copre oltre 1219 fondi comuni italiani e più di 3229 fondi
esteri registrati e abilitati alla distribuzione in Italia. Questo attribuisce a
fondi,it un carattere di unicità rispetto agli altri siti finanziari, essendo
il primo sito in Italia a presentare le Schede prodotto e le analisi di Standard
& Poor's, e consente ai propri utenti di accedere ad informazioni più
dettagliate sui principali fondi d'investimento. fondi.it è un sito di
informazione finanziaria e di forum di discussione in particolare su argomenti
borsistici. La società intende rivolgersi al mercato finanziario del risparmio
gestito coinvolgendo tutte le società di gestione che intendono servirsi di un
portale finanziario frequentato da un considerevole numero di utenti
particolarmente disposti all'acquisto di prodotti finanziari, per vendere i
propri prodotti. La Standard & Poor's, che fa parte del gruppo McGraw-Hill,
offre a chi agisce nei mercati finanziari un servizio indipendente di
informazioni finanziarie, di analisi e di rating. Infolink: www.fondi.it
www.funds-sp.com - www.fondi-sp.it
PIONEER
INVESTMENTS: RACCOLTA NEGATIVA IN ITALIA E POSITIVA NELLE DIVISIONI ESTERE
PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENTS INIZIA A VENDERE ANCHE NEGLI STATI UNITI.
Milano, 8 ottobre 2002 - Nel corso del mese di settembre Pioneer Investments ha
ottenuto complessivamente una raccolta negativa di 456,9 milioni di Euro. Questo
dato è interamente dovuto alla divisione Italia (-664,9 milioni di Euro). Da
inizio anno la raccolta netta totale del gruppo ha raggiunto i 1.681,4 milioni
di Euro, di cui -2.058,9 dalla divisione Italia e +3.740,3 milioni di Euro dalle
divisioni estere. Il patrimonio in gestione, a seguito del forte andamento
negativo dei mercati, è sceso a 96,9 miliardi di Euro in diminuzione del 4,6%
rispetto al mese precedente. I deflussi per circa 664,9 milioni di Euro della
divisione Italia si sono concentrati soprattutto nei comparti azionari e
obbligazionari del settore retail. Leggermente negativi anche i settori
Istituzionale (-61,3 milioni di Euro) e Private Banking (-36,6 milioni di Euro).
Il comparto dei fondi comuni ha subito riscatti complessivi per 1.480,3 milioni
di Euro; di questi, 971 milioni sono dovuti ad operazioni di Asset allocation in
corso sulle Unit Linked che hanno portato ad un temporaneo disinvestimento da
fondi obbligazionari a breve termine nel mese ed il cui rientro è previsto in
ottobre. Il patrimonio della divisione Italia era pari a fine mese a 75.827,1
milioni di Euro con una diminuzione del 3,9% rispetto al mese precedente. La
divisione America, nel mese di settembre, ha ottenuto una raccolta netta
positiva pari a 87,2 milioni di Euro e dall'inizio dell'anno pari a 2.721,5
milioni di Euro. Questi risultati sono particolarmente significativi
considerando che già nel mese precedente la divisione americana aveva ottenuto
una raccolta positiva, in un contesto dell'industria USA caratterizzato da una
forte contrazione. A tutto settembre la raccolta netta è aumentata del 278,1%
rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Il patrimonio di questa
divisione, nonostante l'andamento positivo delle vendite nette, pari a 17.182,7
milioni di Euro è diminuito, a causa dell'effetto mercato, del 7,9% rispetto al
mese precedente. La divisione New Europe ha ottenuto, essenzialmente in Polonia,
flussi netti positivi per 59,8 milioni di Euro, seconda miglior performance
dall'inizio dell'anno dopo quella del mese di luglio (+118,4 milioni di Euro),
portando così il dato complessivo dall'inizio dell'anno a 338,9 milioni di
Euro. A tutto settembre la raccolta netta è aumentata del 664,8% rispetto allo
stesso periodo dell'anno precedente. Il patrimonio della divisione New Europe si
è incrementato del 5,7% rispetto al valore di fine agosto (+19,5% dall'inizio
dell'anno) raggiungendo il valore di 1.248,3 milioni di Euro. La divisione
International ha conseguito complessivamente flussi netti per 61,1 milioni di
Euro in settembre e, dall'inizio dell'anno, per 679,9 milioni di Euro
confermando così la crescita rispetto ai valori dell'anno precedente (+87,6%
anno su anno). Da segnalare la crescente importanza della Spagna. Il patrimonio
di questa divisione, pari a 2.638,9 milioni di Euro. è diminuito del 6,3%
rispetto al mese precedente a seguito dell'andamento negativo dei mercati
azionari. La raccolta di Pioneer Alternative Investment nel mese è stata
positiva per 29,7 milioni di Euro, con un progressivo da inizio anno di 184,3
milioni di Euro. Segnale particolarmente positivo per i fondi Pioneer è
l'entrata nelle piattaforme di hedge funds americane. Il patrimonio della
divisione ha raggiunto i 596,3 milioni di Euro con un incremento del 6,1%
rispetto al valore del mese precedente.
OPERAZIONE
RINASCENTE
Milano 8 ottobre 2002 - Ieri il Consiglio di Amministrazione di Eurofind S.A.
("Eurofind"), società di diritto lussemburghese (51% Ifil, 49% Auchan),
che detiene il 58,64% del capitale sociale (56,12% del capitale ordinario,
55,53% del capitale con diritto di voto e 67,75% del capitale di risparmio) di
La Rinascente S.p.A. (la "Rinascente"), ha deliberato la promozione di
un'offerta pubblica d'acquisto totalitaria volontaria su tutte le azioni
Rinascente non detenute (l"Offerta") finalizzata alla revoca delle
azioni Rinascente dalle negoziazioni sul Mercato Telematico Azionario. Il prezzo
offerto per ogni azione Rinascente acquistata in sede di Offerta sarà
rispettivamente pari a Euro 4,45 per le azioni ordinarie e privilegiate e Euro
4,15 per le azioni di risparmio. I prezzi offerti rappresentano rispettivamente
un premio del 33,3% per le azioni ordinarie, del 29,4% per le azioni
privilegiate e del 33,2% per le azioni di risparmio, rispetto ai prezzi
ufficiali di borsa del 4 ottobre 2002. La percentuale delle azioni di Rinascente
oggetto dell'Offerta sarà pari al 41,36% del capitale sociale di Rinascente e
al 44,47% del capitale con diritto di voto. Il controvalore dell'Offerta, in
caso di adesioni pari alla totalità delle azioni oggetto d'offerta, è di circa
735,4 milioni di Euro. Mediobanca e Société Générale sono consulenti
finanziari di Eurofind per l'operazione.
CARDNET
GROUP CONFERMA LE TRATTATIVE IN CORSO PER L'INGRESSO DI UN FONDO D'INVESTIMENTO
ESTERO NEL GRUPPO CARDNET.
Milano, 8 ottobre 200 2- In relazione a quanto pubblicato su alcuni organi di
stampa la Cardnet Group , il gruppo italiano leader nella progettazione,
sviluppo e personalizzazione di soluzioni informatiche per l'emissione e
gestione di Card, conferma, come già comunicato in data 23 settembre, l'
esistenza di trattative in corso per l'ingresso, entro breve termine, di un
Fondo d'investimento estero nel gruppo Cardnet. L'ingresso del nuovo partner
finanziario avverrà mediante l'acquisizione di una quota di minoranza della
Cardnet S.p.A. (la società del gruppo produttrice di smart card). Pertanto la
società informa che l'operazione non riguarderà il Capitale sociale della
società Cardnet Group S.p.A., società quotata al nuovo mercato, che non subirà
quindi nessuna variazione. La Società conferma un positivo trend di crescita
del fatturato nel primo trimestre nel nuovo esercizio.
GRUPPO
EUROP ASSISTANCE ITALIA: UTILE NETTO IN CRESCITA APPROVATA LA RELAZIONE
SEMESTRALE:. CIFRA D'AFFARI IN LINEA CON I DATI 2001, UTILE NETTO A 4,1 MILIONI
DI EURO +5,6% RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DEL 2001.
Milano, 8 ottobre 2002 - Chiuso il bilancio del primo semestre 2002, il Gruppo
Europ Assistance Italia riconferma il trend positivo degli ultimi anni con
ottime proiezioni per la chiusura dell'anno 2002, recuperando completamente la
cifra d'affari persa a seguito dell'interruzione della collaborazione con Fiat
Auto nel settore dei call center, avvenuta nel gennaio 2002, pari a ca. 25
milioni di Euro. Positivo il dato relativo all'Utile Netto, 4,1 milioni di Euro,
che vede un aumento del 5,6% in rapporto allo stesso periodo del 2001. Per
l'intero esercizio 2002 si prevede una cifra d'affari pari a 150 milioni di Euro
con un Utile Netto pari a 7,1 milioni di Euro con un aumento del 9,5% sull'anno
2001. Un risultato raggiunto in gran parte grazie alla crescita delle attività
B2B nel settore assicurativo e bancario. Importanti investimenti sono inoltre
stati dedicati allo sviluppo delle piattaforme informatiche e alla
'implementazione del progetto Dimensione Salute, il più innovativo e completo
pacchetto di prestazioni di assistenza nell'ambito sanitario con servizi come ad
esempio la Second Opinion, la telemedicina, la teleassistenza, l'assistenza
domiciliare. "Il Gruppo Europ Assistance Italia è riuscito a confermare,
anche in questo semestre congiunturalmente difficile, l'andamento positivo dei
conti dell'azienda caratteristico degli ultimi anni" ha dichiarato Mauro
Melis, Amministratore Delegato del Gruppo Europ Assistance Italia. "Non si
prevedono contraccolpi negativi nei parametri fondamentali dell'azienda, a
seguito dell'uscita di Fiat dall'azionariato di Europ Assistance Holding, per
l'anno in corso e per gli esercizi successivi" Infolink: www.europassistance.it
EMISSIONE
DI CERTIFICATI DI CREDITO DEL TESORO "ZERO COUPON"
Roma, 8 ottobre 2002 - Il Ministro dell'Economia e delle Finanze dispone
l'emissione dei seguenti certificati di credito del Tesoro "zero
coupon": Ctz 24 mesi: decorrenza : 28 giugno 2002 - settima tranche;
scadenza : 30 giugno 2004; importo nominale dell'emissione : 1.500 milioni di
euro I certificati suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille
euro, sono emessi con il sistema dell'asta marginale riferita al prezzo, senza
indicazione di prezzo base di collocamento e con esclusione delle richieste
effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione". Sono ammesse
a partecipare all'asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie,
nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento
comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti recanti l'emissione dei
suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le
domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni
richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad
un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non
inferiore a 500.000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo
inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere
superiore all'importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore
verranno accettate limitatamente all'importo medesimo. I prezzi indicati
varieranno dell'importo minimo di un centesimo di euro ed eventuali variazioni
di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione
degli operatori devono essere avanzate - entro le ore 11 del giorno
sottoindicato - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare
alla Banca d'Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità
tecniche stabilite dalla Banca d'Italia medesima e conosciute dagli operatori.
L'assegnazione dei certificati verrà effettuata, nella giornata in cui si
perfezioneranno le operazioni d'asta, al prezzo meno elevato tra quelli offerti
dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al prezzo
marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto
pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione ed il
prezzo di esclusione saranno resi noti mediante comunicato stampa. Gli operatori
partecipanti all'asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i
certificati assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di
aggiudicazione. Il regolamento dei certificati assegnati, da parte degli
operatori, verrà effettuato in via automatica tramite la procedura giornaliera
"Liquidazione titoli", al prezzo di aggiudicazione. Agli operatori
medesimi viene riconosciuta, quale compenso dell'impegno assunto di raccogliere
le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all'ammontare
nominale dei certificati assegnati - pari allo 0,20%. Il pubblico potrà
prenotare i certificati presso le suddette categorie di operatori nel giorno
sottoindicato; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine
della sottoscrizione, l'eventuale versamento di un acconto sull'importo nominale
prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà
l'importo corrispondente ai certificati assegnati, sulla base del prezzo di
aggiudicazione; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita
ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente:
prenotazione da parte del pubblico: entro il giorno 9 ottobre 2002;
presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del giorno 10 ottobre 2002;
regolamento sottoscrizione: il giorno 15 ottobre 2002. Come di consueto, gli
operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di
partecipare ai collocamenti di titoli di Stato, previsti automaticamente in via
supplementare alle aste di emissione. L'importo della tranche supplementare è
stabilito nella misura massima del 10% dell'ammontare nominale offerto. Gli
"specialisti" che non hanno partecipato all'asta di emissione non sono
ammessi al collocamento supplementare. L'assegnazione supplementare avrà luogo
al prezzo di aggiudicazione determinato nell'asta relativa alla presente
emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli
"specialisti" all'assegnazione supplementare vengono indicate nel
decreto recante l'emissione dei relativi titoli.
EMISSIONE
B.O.T.
Roma, 7 ottobre 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha disposto
un'emissione, con regolamento 15 ottobre 2002, da effettuarsi tramite asta il
giorno 10 ottobre 2002, di 9.000 milioni di Euro di B.O.T così ripartiti:
Trimestrali: importo (in ml. di Euro) 3.500, scadenza 15.01.2003, gg 92;
Annuali: importo (in ml. di Euro) 5.500, scadenza 15.10.2003, gg 365 E' da tener
presente che vengono a scadere B.O.T. per 9.000 milioni di Euro, (ml. 3.500
trimestrali e ml. 5.500 annuali). I B.O.T. sono posti all'asta con il sistema di
collocamento dell'asta competitiva e senza l'indicazione del prezzo base. I
buoni possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille Euro. Non sono
ammesse all'asta richieste senza indicazione di prezzo. I prezzi indicati dagli
operatori partecipanti alle aste dei B.O.T., espressi in termini percentuali,
possono variare, per tutte le tipologie di titoli, di un millesimo di punto
percentuale o multiplo di tale cifra. L'importo di ciascuna richiesta non può
essere inferiore ad un milione e mezzo di Euro. Il collocamento dei B.O.T. verrà
effettuato nei confronti degli operatori di cui all'art. 5 del D.M. 11 febbraio
2002. In attuazione di quanto disposto nella Sez.II - Tit. V del decreto
legislativo 24 giugno 1998, n. 213, e relative norme di attuazione, in relazione
alla dematerializzazione dei titoli di Stato, i buoni ordinari del Tesoro sono
rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. Il capitale
nominale assegnato agli operatori partecipanti all'asta verrà riconosciuto
mediante accreditamento nel relativo conto di deposito accentrato in titoli
presso la Monte Titoli S.p.A.. A fronte delle assegnazioni, gli operatori
accrediteranno i relativi importi nei conti intrattenuti con i sottoscrittori.
Le richieste di acquisto - con un massimo di tre per ciascuna tranche - dovranno
pervenire alla Banca d'Italia, esclusivamente tramite la rete nazionale
interbancaria, entro e non oltre le ore 11 del giorno 10 ottobre 2002 con
l'osservanza delle modalità stabilite negli artt. 7 e 8 del D.M. 11 febbraio
2002. Si ricorda che in caso di malfunzionamento delle apparecchiature che non
consenta l'immissione dei messaggi nella rete, le richieste di partecipazione
all'asta debbono essere inviate con modulo trasmesso via fax. Le richieste non
pervenute entro il termine stabilito di volta in volta nei decreti di emissione
non vengono prese in considerazione. Eventuali richieste sostitutive di quelle
corrispondenti già pervenute sono prese in considerazione solo se giunte entro
il termine di cui sopra, ai sensi del suindicato art. 8. Qualora le richieste di
ciascun operatore, anche complessivamente, superino l'importo offerto dal
Tesoro, esse verranno prese in considerazione a partire da quella a prezzo più
alto, fino a concorrenza dell'importo offerto. La circolazione dei B.O.T. al 30
settembre 2002 era pari a 132.135 milioni di Euro, di cui ml. 2.000 a 267 gg.,
ml. 2.000 a 234 gg., ml. 1.500 a 81 gg., ml. 11.000 trimestrali, ml. 43.885
semestrali e ml. 71.750 annuali.
GESTIRE
IL CAPITALE UMANO NELL'IMPRESA DEL NUOVO MILLENNIO B2E: NUOVE FORME DI GESTIONE,
REMUNERAZIONE E FIDELIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE
Milano, 8 ottobre 2002 - Benefit e servizi al personale come strumento per
premiare i dipendenti, incentivare e fidelizzare le risorse umane, essenziali
nel successo di un'azienda moderna. Di questo elemento strategico - ancora
troppo poco diffuso in Italia - si è discusso nel convegno B2e: il Capitale
Umano nell'Impresa del Nuovo Millennio che si è tenuto a Milano il 23 maggio e
a Roma il 12 giugno. Il Progetto B2e è stato proposto e realizzato da:
Individual Training, Gemeaz Cusin, Ing Employee Benefits, Ing Car Lease, Ipsoa
Editore, Jolly Hotels, Mercer Human Resource Consulting, Randstad, Monster
Italia. L'iniziativa è stata sviluppata anche con il patrocinio e la mediazione
degli interventi di Paolo Iacci e Roberto Savini rappresentanti
dell'Associazione Italiana per la Direzione del Personale (Aidp). Al centro
della discussione è emersa la necessità di un forte coinvolgimento della
Direzione Risorse Umane nei processi strategici per la crescita e il successo
delle Aziende italiane. Parallelamente a questa centralità di ruolo sono state
presentate soluzioni globali, integrate e sinergiche di servizi destinati al
responsabile del capitale umano, con lo scopo di dimostrare come un aumento
dell'efficienza negli strumenti di selezione, inquadramento e fidelizzazione
consenta di ottenere una sostanziale riduzione dei costi, diretti e indiretti,
conseguenti alla riduzione del turn-over. "In futuro, il valore di
un'impresa dipenderà sempre più dai suoi asset intangibili, e in particolare
dalle qualità del capitale umano a disposizione dell'imprenditore. Nasce quindi
l'esigenza di ripensare al modo di gestire e remunerare le persone, con
l'obiettivo di trattenere le risorse chiave dell'azienda e di ridurre il
turn-over, limitando costi diretti e indiretti senza però penalizzare gli
interscambi professionali", ha spiegato Dino Caprioni di Mercer Human
Resource Consulting. "Gli aspetti più importanti di questa nuova filosofia
gestionale riguardano le caratteristiche della Direzione del Personale, che dovrà
evolversi e porsi idealmente al centro delle funzioni aziendali fornendo un
supporto efficace e sempre in linea con le nuove e future esigenze per
contribuire più direttamente al successo dell'impresa. La sfida, per gli
operatori nell'area delle RU, consisterà nell'anticipare i bisogni delle
persone, avvalendosi degli strumenti e delle migliori capacità esistenti sul
mercato dei servizi alla persona." Dai lavori del convegno è emersa
l'esigenza, per le imprese, di individuare forme di gestione, remunerazione e
fidelizzazione dei propri lavoratori differenti da quelle tradizionali. La
soluzione, soprattutto per quanto riguarda remunerazione e fidelizzazione, è
rappresentata da un possibile incremento della retribuzione veicolato attraverso
i benefici aggiuntivi che sono sempre più apprezzati da azienda e lavoratore
dipendente. Questa soluzione è gradita all'azienda, perché permette di
detrarre fiscalmente una quota rilevante dei costi sostenuti e al dipendente,
perché rappresenta un significativo aumento del reddito reale grazie a una
minor spesa per prodotti o servizi (prodotti previdenziali e assistenziali,
corsi di formazione, voucher spendibili in prodotti e servizi di utilizzo
comune, auto in leasing esteso ai dipendenti, strutture congressuali e
turistiche adattate a forme miste di utilizzo professionale e di svago, ecc...).
"La diffusione di benefit e di servizi dedicati al personale dipendente in
Italia, pur essendo in aumento, è ancora limitata e, soprattutto, è
concentrata nelle imprese multinazionali di grosse dimensioni o in settori
specifici come Ict, Gdo, industria farmaceutica e consulenza. A titolo di
esempio, negli Stati Uniti, la pratica di considerare i benefit parte integrante
della remunerazione del dipendente è ormai consolidata e presenta un elevato
tasso di crescita annuo", ha dichiarato Marco Mori, responsabile marketing
di Ing Employee Benefits, nel suo intervento. L'attenzione da dedicare al
pacchetto dei benefici aggiuntivi da parte delle aziende trova una sua forte
motivazione anche nella crescente necessità di contribuire al miglioramento
della qualità della vita del dipendente, nonché di agire sull'equilibrio
vita-lavoro. I convegni hanno avuto un'alta affluenza, soprattutto di
responsabili alle politiche delle risorse umane. I questionari consegnati alla
fine degli eventi hanno consentito di analizzare il gradimento dei partecipanti.
La maggior parte dei presenti ha deciso di partecipare perché riteneva gli
argomenti interessanti e utili all'aggiornamento professionale e ha considerato
questi argomenti necessari per l'evoluzione del ruolo del gestore delle RU. E'
stata, inoltre, particolarmente apprezzata l'innovatività e l'esposizione
consequenziale degli argomenti trattati, che attraverso l'analisi
dell'organizzazione interna, le novità in materia di lavoro del Libro Bianco,
le nuove modalità di selezione, inserimento e fidelizzazione di risorse umane,
ha praticamente toccato la maggior parte dei punti focali nella gestione del
capitale umano odierna. I convegni verranno riproposti il 10 ottobre a Bologna e
il 24 ottobre a Vicenza. Chi fosse interessato o desiderasse maggiori
informazioni può contattare la segreteria organizzativa al numero 02 -
82476.291
EUROWARDS
:PREMIO EUROPEO ALLE IMPRESE
Bruxelles, 8 ottobre 2002 - È stata lanciata l'edizione 2002 del concorso
Eurowards (in precedenza denominato "Premi europei per lo spirito
imprenditoriale") rivolto agli imprenditori. Il nome del vincitore verrà
rivelato l'8 ottobre a Lussemburgo. Eurowards, gestito dallo "Spirit of
Enterprise Group", si svolge in oltre 25 paesi europei. Il concorso è
aperto alle impresedi tutti i settori ed è suddiviso in quattro categorie:
incoraggiamento, avviamento, start-up ed espansione. Eurowards, che organizza
attività destinate alle start-up, è un'associazione indipendente finanziata da
numerose istituzioni pubbliche, tra cui la Commissione europea,il Parlamento
europeo, i governi nazionali, i principali quotidiani europei e le imprese.
Infolink: http://www.firsttuesday.com/luxembourg
ENERGIA
FOTOVOLTAICA: INAUGURATO IERI A ROMA IL CONVEGNO INTERNAZIONALE 35 MILIONI DI
EURO PER IL FOTOVOLTAICO STANZIATI DAL MINISTERO DELL'AMBIENTE IN DUE ANNI, DI
CUI 13 PER I NUOVI BANDI CHE DEVONO ESSERE ANCORA PUBBLICATI. ENEL ANNUNCIA UN
ACCORDO CON PIRELLI PER SVILUPPARE IL SETTORE
Roma, 8 ottobre 2002 - Voluto dal Governo italiano, dalla Commissione Europea e
dal mondo dell'industria, l'evento organizzato da Eta (Firenze) e Wip (Monaco)
fa il punto sulla tecnologia solare come fonte di energia in Italia e nel resto
d'Europa. Dopo 14 anni si torna a parlare in Italia di fotovoltaico con un
grande livello di attenzione. Un segnale molto positivo, che fa sperare che le
barriere che finora hanno reso difficile la diffusione di questa straordinaria
fonte di energia rinnovabile possano essere superate. Gli ostacoli principali
sono i costi elevati e la carenza di risorse umane e infrastrutturali.
"Problemi che possono essere risolti attraverso l'incentivazione della
ricerca, la messa a punto di precisi piani di sviluppo, il sostegno economico
con adeguati programmi di incentivazione per enti, imprese e cittadini"
affermano un po' tutti i relatori della sessione d'apertura. "In realtà i
piani ci sono - dice Gianni Silvestrini, Presidente del comitato nazionale per
l'energia fotovoltaica -: la nuova ripartizione dei fondi destinati allo
sviluppo di questo comparto prevede l'erogazione alle regioni di 13 milioni di
euro, che sommati ai fondi precedenti fanno 35 milioni di euro messi a
disposizione in due anni per i bandi regionali". "E poi la mera
considerazione sui costi elevati è restrittiva - aggiunge Roberto Vigotti di
Enel Green Power, chairman tecnico della conferenza -, i costi andrebbero
calcolati includendo anche i risparmi in termini ambientali ed energetici
derivanti dalla diffusione di queste tecnologie. Alla fine il ritardo che stiamo
accumulando sullo sviluppo del fotovoltaico in Italia, è anche un problema
culturale. Nel "paese del sole", il sole come fonte di energia è poco
conosciuto anche a causa di una costante carenza di informazione e di stimolo
creativo in questa direzione. Quindi è auspicabile che architetti e
comunicatori contribuiscano a colmare il gap, creando le condizioni per un
mercato consumer del fotovoltaico". L'occasione è ghiotta anche per
annunciare un accordo strategico che vede coinvolti due colossi: Enel e Pirelli
infatti hanno appena dato vita a Tre (Total Renewable Energy), una società
impegnata nello sviluppo e nell'offerta di sistemi fotovoltaici, finalizzata
proprio all'innovazione ispirata al consumatore. In fondo siamo il quinto Paese
al mondo nel fotovoltaico come potenza installata, e il terreno perso negli
ultimi anni può essere recuperato, a patto che i consumatori e le imprese
trovino il giusto mercato su cui confrontarsi. Certo, siamo lontani dagli
obiettivi lanciati dalla Germania: un milioni di tetti fotovoltaici. Questo il
traguardo a cui fa riferimento Sheer Forse una delle strade per l'Europa
potrebbe essere quella di un Consorzio Europeo dei produttori di tecnologia
fotovoltaica, che consenta alle imprese di beneficiare più diffusamente degli
sforzi che necessariamente dovranno essere fatti per comunicare e far apprezzare
in maniera più "friendly" questa tecnologia. Relatori presenti: Jean
Louis Bal - Ademe; Roberto Vigotti - Enel Green Power; Mario Gamberale -
Coordinatore gruppo fonti rinnovabili Ministero Ambiente; Corrado Clini -
Direttore Generale Ministero Ambiente; Wiktor Raldow - Ricerca e Sviluppo
Direzione Generale Commissione Europea; Hermann Sheer - Membro del parlamento
tedesco, Presidente di Eurosolar; John Mogford - Bp rinnovabili; Peter Helm -
Wip Monaco, coorganizzatori della conferenza; Giorgio Palazzi - Enea Energy;
Wolfgang Palz - Direttore della conferenza. Palazzo dei congressi 7 - 11
novembre 2002
RISULTATI
DELLA RETE TEMATICA SULL'ENERGIA DEGLI OCEANI
Brighton, 8 ottobre 2002 - Il 29 ottobre si svolgerà a Brighton (Regno Unito)
una conferenza sulfuturo della ricerca e sviluppo (R&S) nel settore
dell'energia degli oceani, organizzata da una rete tematica finanziata dall'UE.
La rete tematica sull'energia delle onde è stata finanziata nell'ambito del
programma "Energia, ambiente e sviluppo sostenibile" facente parte
delquinto programma quadro. La conferenza presenterà i risultati del progetto
triennale sull'energia delle onde e delle maree, avviato nell'aprile 2000. La
rete comprende 14 organizzazioni di tutta Europa, impegnate nello studio di
un'ampia gamma di questioni correlate con l'energia delle onde e delle maree. I
risultati, che verranno presentati per la prima volta in questa conferenza,
costituiscono una panoramica completa sull'energia delle onde e delle maree.
Wave Net è nata dall'esigenza di superare la frammentazione della R&S
relativa all'energiadelle onde e delle maree. Sebbene le ricerche vengano
condotte in molti paesi dell'UE, ciò avviene per lo più in isolamento. I
membri della rete reputano che sia necessario basarsi sulle attività esistenti
nelsettore dell'energia delle onde e delle maree, costituendo una rete tematica
allo scopo di promuovere tale scambio. La conferenza si rivolge a tutti coloro
che sono interessati allo sviluppo dell'energia degli oceani: ricercatori,
sviluppatori di dispositivi, produttori di sistemi, aziende di erogazione
elettrica, enti pubblici e società operanti nel settore marino. Infolink: www.wave-energy.net/news
NUOVA
SEDE, NUOVI OBIETTIVI, NUOVO PRESIDENTE PER LA MULTISERVIZI NORD MILANO SPA
Sesto San Giovanni, 8 ottobre 2002 - I Comuni del Nord Milano (Bresso, Cinisello
Balsamo, Cologno Monzese, Sesto San Giovanni) riconfermano la volontà di
collaborare nella gestione dei servizi pubblici locali e rilanciano la
Multiservizi Nord Milano Spa. Lo scorso 23 settembre è stato infatti nominato
un nuovo Consiglio di Amministrazione con un mandato esplorativo, che scadrà il
31 gennaio 2003. Nuovo Presidente della Multiservizi è Fabio Terragni,
Amministratore Delegato dell'Agenzia Sviluppo Nord Milano. Avrà il compito di
guidare il CdA di natura strettamente tecnica (composto dal Dr Dario Gotti,
esperto di rifiuti urbani; dal Dr. Marco Strafurini, esperto di pianificazione
economico-finanziaria e dagli Avv. Giovanni Quadri e Carlo Sironi, esperti di
diritto amministrativo e societario) per un breve periodo di circa 4 mesi;
obiettivo principale del mandato ricevuto dalle Amministrazioni Comunali del
Nord Milano è individuare l'assetto organizzativo più adeguato e le attività
da svolgere. La prima priorità riguarderà la redazione di un Piano relativo
all'avvio del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. La
società, costituita nel marzo 2001 per gestire i servizi pubblici locali,
finora non ha avviato attività operative e i membri del precedente CdA si erano
recentemente dimessi per evitare possibili problemi di incompatibilità con le
cariche pubbliche ricoperte da alcuni amministratori. Da oggi la Multiservizi
Nord Milano Spa ha anche una nuova sede operativa presso Villa Mylius, Largo
Lamarmora 17, Sesto San Giovanni.
PER
I RISPARMIATORI CRESCE IL PESSIMISMO SUL BILANCIO FAMILIARE LO RIVELA L'INDICE
TRIMESTRALE DI SOLDI SETTE
Milano, 8 ottobre 2002 - Cresce il pessimismo dei risparmiatori sul futuro del
bilancio familiare, ma migliora la fiducia negli investimenti. Questa la
fotografia che emerge dall'Indice di Soldi Sette sulla fiducia dei
risparmiatori, rilevazione trimestrale sulla percezione del futuro dell'economia
da parte dell'associazione Altroconsumo. Il valore dell'Indice è in netto calo:
a giugno era pari a 103 (120,2 a marzo 2002) e a settembre è sceso a quota 96,8
- ricordiamo che l'Indice va da un minimo di 0, pessimismo assoluto, a un
massimo di 200, grande ottimismo, mentre il valore 100 indica una visione di
stabilità. Dalla rilevazione emerge una realtà molto articolata: i
risparmiatori hanno una visione moderatamente pessimista nei confronti del
futuro, e circa un quinto del campione intervistato non ha un'opinione chiara
sul futuro degli investimenti. Affiora anche un dato positivo: cresce la fiducia
degli intervistati nei confronti degli investimenti in titoli, il cui indice
generale supera i minimi di settembre, passando da 109 a 112,5. L'aumento di
fiducia è ottenuto non solo grazie agli investimenti in obbligazioni - la cui
fiducia cresce da 111,7 a 113,5 - ma anche grazie agli investimenti in azioni il
cui indice è balzato a 106 da 101,8. "Dati così contrastanti mostrano
chiaramente come i risparmiatori si sentano in mezzo a un guado, tra la
preoccupazione per il futuro e la percezione di minori margini di correzione
offerti dai mercati dopo due anni di incessante discesa", commenta Vincenzo
Somma, direttore responsabile di Soldi Sette, il settimanale di Altroconsumo
dedicato al mondo del risparmio. "L'elevata volatilità di questo periodo e
le brucianti scottature prese nei mesi passati generano ancora una certa
prudenza, ma si fa strada la consapevolezza che le azioni siano sempre più a
buon mercato", conclude Somma. La rilevazione dell'Indice di Soldi Sette
viene effettuata trimestralmente, attraverso un campione di risparmiatori,
intervistati telefonicamente sulle aspettative di evoluzione della propria
situazione finanziaria nei 12 mesi successivi.
CONFAGRICOLTURA
LOMBARDIA-EMILIA ROMAGNA: INADEGUATA LA CONTRATTAZIONE DELLE BORSE MERCI DEI
PREZZI DEI SUINI
Roma, 8 ottobre 2002 - Il sistema delle contrattazioni delle borse merci per le
quotazioni dei prezzi dei suini è inadeguato a supportare il livello degli
scambi. Lo si è rimarcato nella riunione congiunta delle Federazioni regionali
degli Allevamenti suinicoli di Confagricoltura Lombardia ed Emilia Romagna,
svoltasi oggi a Mantova. Vi è la necessità di individuare un collegamento tra
le quotazioni ed il meccanismo tecnico di valutazione delle carcasse suine. E'
auspicabile l'apertura di un confronto all'interno della filiera, ricomprendendo
la tematica relativa alla rintracciabilità delle carni. Il meccanismo di
contrattazione non soddisfa la filiera: secondo gli allevatori suinicoli di
Lombardia ed Emilia Romagna di Confagricoltura va ricercato un nuovo meccanismo
di contrattazione che superi gli equilibri all'interno delle commissioni prezzi
delle Camere di Commercio, che non rispondono alle reali esigenze; ma allo
stesso tempo è opportuno scongiurare una monopolizzazione del mercato a
vantaggio dei segmenti della filiera, cosa che di fatto annullerebbe il
principio della libera concorrenza che è alla base di una contrattazione
commerciale indipendente e di mercato. Quindi i rappresentanti degli allevatori
lombardi ed emiliano-romagnoli di Confagricoltura hanno svolto una serie di
proposte operative: è necessario mantenere la contrattazione dei prezzi dei
suini con le attuali cadenze, presso le sedi di Milano, Modena e Mantova, al
fine di evitare forme di monopolizzazione distorsive del mercato delle
contrattazioni. Propongono quindi che la chiusura del bollettino settimanale
avvenga il venerdì pomeriggio, al fine di salvaguardare il principio che la
contrattazione sia basata su un listino di apertura e di chiusura rilevato su più
piazze significative.
MILANO
CAPITALE DELLA MODA, NAPOLI CAPITALE DELLA SARTORIA: UN GEMELLAGGIO MADE IN
"ITALY"
Milano, 8 ottobre 2002 - L'assessore alla Moda, al Turismo e ai Grandi Eventi
Giovanni Bozzetti si è recato sotto il Vesuvio per concludere un gemellaggio
fra Milano, capitale della moda e Napoli, capitale della sartoria. Un
gemellaggio nel segno del Made in Italy, di una delle espressioni più
importanti e più apprezzate all'estero del nostro artigianato. "Dalla
sapienza sartoriale, dal lavoro di forbici, ago e spilli che cominciò ad
esprimere creatività non plagiate da Parigi, è nata la moda italiana -spiega
l'assessore Giovanni Bozzetti-, il cui successo ha via via superato il mondo del
"su misura" per diventare col "pret a porter" quasi
totalmente industriale. Con questo gemellaggio fra Milano capitale della moda e
Napoli capitale della sartoria, vogliamo testimoniare la grande importanza
dell'antico lavoro artigianale che costituisce il nostro capitale più prezioso,
preserva e rinnova ogni giorno la nostra identità fatta di memoria, colori,
profumi, sapori e consente al sistema moda tricolore di essere un modello
vincente in tutto il mondo". "Se vogliamo affrontare in modo vincente
-continua Bozzetti- i tempi e i ritmi della globalizzazione, è vitale riuscire
ad esportare non soltanto i nostri prodotti, ma anche la cultura da cui nascono.
Nella moda, la cultura e l'arte si fanno economia". La moda è uno dei più
importanti settori del sistema produttivo italiano e rappresenta un universo che
unisce sapientemente tradizione e innovazione, globalità e identità, progetto
e memoria, che crea nuove e preserva antiche professionalità. Si pensi
all'immenso patrimonio artistico e culturale rappresentato dalla moda milanese e
italiana. Pensiamo ai grandi nomi, ma anche alle migliaia di artigiani che
pervicacemente conservano i loro antichi segreti, i loro riti, le loro
tradizioni. Il tutto in nome della bellezza e dello stile. E' un mondo capace di
generare occupazione, benessere e ricchezza sociale. La moda e i settori ad essa
correlati (turismo, trasporti, commercio, servizi) rappresentano una delle voci
principali della nostra economia sia in termini occupazionali che di indotto
economico. Bastano solo alcuni dati: un saldo attivo di 14 miliardi di euro con
un fatturato di 48 miliardi di euro di cui il 57% d'esportazione e quasi un
milione di posti di lavoro. L'assessore Bozzetti, nel corso della tavola rotonda
moderata dal giornalista del Sole24Ore Massimiliano Finazzer Flory, ha
manifestato la necessità di "superare i provincialismi e gli egoismi
personalistici e invece di lavorare insieme in una logica di sistema per
fronteggiare la competitività globale. L'Italia per rimanere punto di
riferimento del settore moda deve farsi sistema rispettando le specificità
delle singole città: Milano come punto di riferimento per il pret a porter,
Roma per l'alta moda, Firenze per le collezioni uomo e Napoli per la sartoria.
Solo la cooperazione può rendere sempre più competitivi lo stile e l'eleganza
italiana nel mondo". Alla presenza di politici e dei rappresentanti del
mondo della moda napoletana e milanese, l'assessore Bozzetti ha ribadito la
forte rilevanza che tutto il sistema produttivo italiano del settore deve dare
ai giovani, investendo sempre più nella formazione. Gianfranco Alois, assessore
alle attività produttive della Regione Campania, e Nicola Oddati, assessore al
turismo del Comune di Napoli, hanno ringraziato l'amministrazione milanese e
hanno espresso l'augurio che si possa crescere in una logica di sinergia. In
serata, nel Cortile d'Onore di Palazzo Reale si terrà lo spettacolo
"Napoli Made in Italy" presentato da Stefano Sarcinelli e dall'ex miss
Italia Tania Zamparo nel corso del quale sfileranno i modelli delle sartorie più
celebri di Napoli e degli stilisti più noti di Milano.
STUDIARE,
FORMARSI, ESSERE VOLONTARI NELL'UNIONE EUROPEA: VERSO CRITERI COMUNI PER
L'INGRESSO E IL SOGGIORNO DEI CITTADINI DI PAESI TERZI.
Bruxelles, 7 ottobre 2002 - La Commissione europea ha approvato ieri, su
iniziativa di Antonio Vitorino, commissario per la Giustizia e gli affari
interni, con il consenso della Signora Viviane Reding, commissario per
l'Istruzione e la cultura, una proposta di direttiva relativa alle condizioni di
ingresso e di soggiorno dei cittadini di paesi terzi a fini di studio, di
formazione professionale o di volontariato. Tale proposta completa le iniziative
già presentate per quanto riguarda l'ammissione dei cittadini di paesi terzi a
fini di occupazione e di ricongiungimento familiare. La futura direttiva
agevolerà inoltre l'accoglimento degli studenti di paesi terzi nel quadro del
futuro programma Erasmus World (Cfr. IP/02/1066 del 17 luglio 2002) e la
partecipazione dei cittadini di paesi terzi in programmi quali Gioventù e
Euromed gioventù. Antonio Vitorino ha dichiarato: "La proposta approvata
oggi dalla Commissione era l'ultima che doveva essere presentata in materia di
asilo e di immigrazione al fine di rispettare gli impegni sottoscritti dal
presidente Prodi nel corso del vertice europeo di Tampere(1). Alla domanda se la
Commissione possa ora considerarsi soddisfatta del suo lavoro in tale settore e
possa limitarsi ad attendere i risultati dei dibattiti in corso al Consiglio,
rispondo in modo negativo. In realtà, ritengo che sarebbe un errore
interrompere ora il lavoro volto a conseguire un rapido consenso tra le
differenti posizioni/realtà degli Stati membri. Sono inoltre convinto che
questo sarà anche l'atteggiamento del Consiglio, come riaffermato durante il
recente vertice di Siviglia". Il commissario Vitorino ha inoltre aggiunto:
"I flussi migratori sono ormai riconosciuti da tutti, dagli uomini politici
così come dai cittadini, non tanto come un problema in sé, quanto come un
fenomeno transfrontaliero, strettamente legato alla globalizzazione che deve
essere gestita a livello dell'Unione, anche per quanto concerne il dialogo con i
paesi d'origine. Sia che si tratti di movimenti di persone con finalità di
studio, come nel caso della presente proposta, o di questioni di asilo,
d'immigrazione clandestina, d'immigrazione legale a fini d'occupazione, della
quale è stata da tempo riconosciuta la necessità, l'Europa non può
prescindere da strumenti e da strategie comuni". Il commissario Viviane
Reding ha aggiunto: "Se vogliamo fare dell'Europa un polo di eccellenza
nell'economia della conoscenza è fondamentale che le nostre università possano
attirare più studenti dei paesi terzi a livello post-laurea. Questo è uno
degli aspetti del programma Erasmus World proposto dalla Commissione. La
proposta di direttiva adottata oggi dalla Commissione è uno strumento di grande
importanza che ci aiuterà a conseguire tale obiettivo, in particolare perché
autorizza anche una certa mobilità degli studenti tra le università dei
differenti paesi dell'Unione". La proposta di direttiva è stata concepita
in modo da favorire le migrazioni a fini di formazione che sono temporanee e che
arricchiscono sia lo Stato membro di accoglienza che lo Stato terzo dal quale
proviene la persona interessata. Essa rientra nella strategia della Comunità
europea volta a rafforzare la cooperazione con i paesi terzi in materia
d'istruzione, dotandola dei mezzi necessari per fronteggiare la sfida posta
dall'internazionalizzazione dell'istruzione. La proposta distingue quattro
categorie di cittadini dei paesi terzi: studenti, alunni, tirocinanti non
remunerati e volontari. L'ammissione degli studenti riguarda in primo luogo
l'istruzione superiore in quanto si tratta del livello di studi al quale la
mobilità internazionale è più frequente. L'ammissione di tirocinanti non
remunerati a fini di formazione professionale è volta all'acquisizione di
competenze professionali in un'impresa pubblica o privata oppure in un organismo
di formazione professionale. La proposta di direttiva contiene inoltre
disposizioni atte a favorire lo scambio di alunni nell'ambito dell'istruzione
secondaria tra l'Unione europea e i paesi terzi al fine di stimolare la scoperta
della cultura europea da parte dei giovani dei paesi terzi, nonché disposizioni
per i volontari che incontrano talora difficoltà nell'ottenimento di un titolo
di soggiorno in quanto non sono né lavoratori, né studenti e non rientrano in
alcuna categoria specifica di migranti. La proposta contiene una disposizione
volta a riconoscere, a talune condizioni, agli studenti provenienti da paesi
terzi e già ammessi da uno Stato membro, un vero diritto alla mobilità negli
altri Stati membri in modo da agevolare il percorso di coloro che seguono gli
studi in più Stati membri. Essa comporta inoltre una disposizione volta a
favorire l'istituzione negli Stati membri di procedure accelerate di rilascio
dei titoli di soggiorno grazie alla firma di una convenzione tra il ministero
competente in materia di immigrazione e un istituto d'istruzione. La Commissione
ha per contro deciso di rinunciare a presentare uno strumento legislativo per
quei cittadini dei paesi terzi non coperti dalle categorie previste nelle
proposte di direttiva (ricongiungimento familiare, occupazione remunerata o
lavoro autonomo, studi, formazione professionale o volontariato): in questa fase
del ravvicinamento delle legislazioni in materia d'immigrazione l'ammissione del
numero limitato di persone che rientrano in questa categoria può essere gestita
in modo adeguato dagli Stati membri.
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