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9 OTTOBRE  2002

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LA FINANZIARIA 2003
Roma, 9 ottobre 2002 - La manovra per il 2003 e' ispirata a realizzare gli obiettivi del rigore di bilancio, dello sviluppo economico del Paese e dell'equita' sociale, nel rispetto del Patto per l'Italia e del Patto di stabilita' e crescita europeo. L'entita' della manovra e' pari a 20 miliardi di euro e consentira' di portare nel 2003 l'indebitamento netto della P.A. all'1,5% del Pil, rispetto al 2,1% del 2002. Infolink:
http://www.governo.it/sez_dossier_nuovi/finanziaria2003/index.html

RIFORMA DEL DIRITTO SOCIETARIO
Roma, 9 ottobre 2002 - Il ministero della Giustizia ha pubblicato sul proprio sito Web il testo del decreto legislativo per la riforma organica della disciplina delle societa' di capitali e delle societa' cooperative in attuazione della delega, conferita al Governo dalla legge 3 ottobre 2001, n.366. Il provvedimento,approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 30 settembre scorso, riguarda la disciplina delle societa' di capitali in generale, ed in particolare delle societa' a responsabilita' limitata, delle societa' per azioni, delle societa' cooperative, del bilancio, delle trasformazioni, fusioni, scissioni, dello scioglimento, liquidazione e cancellazione di societa', nonche' degli illeciti penali ed amministrativi riguardanti le societa' commerciali. Infolink:
http://www.giustizia.it/dis_legge/dlgs_proc_dir_societario.htm

FISCO: PRENOTAZIONE APPUNTAMENTI VIA INTERNET
Roma, 9 ottobre 2002 - L'Agenzia delle Entrate ha attivato, presso 49 uffici locali, una nuova procedura che consente ai contribuenti di prenotare, tramite internet, un colloquio con un funzionario dell'Agenzia per ricevere chiarimenti e informazioni su, per esempio, avvisi bonari, cartelle di pagamento, agevolazioni ed esenzioni in favore dei disabili, compilazione e trasmissione telematica del modello ''Unico Persone fisiche''. Per fissare un appuntamento e' sufficiente collegarsi al sito www.agenziaentrate.it e, una volta individuato l'ufficio di riferimento, visualizzare la sua agenda elettronica con le date e gli orari disponibili e scegliere tra essi quelli piu' comodi. Infolink:
http://www.agenziaentrate.it/servizi/cup/index.htm

IL MINISTERO DELLE FINANZE ED IN PARTICOLARE L'AGENZIA DELLE ENTRATE STANNO OTTENENDO OTTIMI RISULTATI CON I SERVIZI FISCALI ON LINE SPECIE AVUTO RIFERIMENTO ALLA PRESENTAZIONE TELEMATICA DELLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI, AL VERSAMENTO DELLE IMPOSTE ED ANCHE ALLA REGISTRAZIONE DEGLI AFFITTI ON LINE.
Roma, 9 ottobre 2002 - Autentico boom delle dichiarazioni dei redditi on line che hanno consentito all'Agenzia delle Entrate di raggiungere quest'anno ben 530.000 documenti (370.000 le dichiarazioni) scambiati via Internet tra fisco e contribuenti da gennaio a meta' settembre 2002, andando al di la' delle previsioni contenute nel contratto tra Agenzia e Ministero delle Finanze che prevedeva 500.000 atti per l'intero atto. Molto positivo il bilancio anche per le registrazioni degli affitti on line (23.000 atti) e dei contratti di acquisto (14.000 atti). Il fisco telematico e' stato sempre uno dei punti di forza del Ministero delle Finanze in versione tecnologica ed un modello per le altre pubbliche amministrazioni presenti on line. Difatti secondo anche le ultime disposizioni del nuovo Ministero per l'Innovazione e le Tecnologie (basta vedere la direttiva del Presidente del Consiglio per la conoscenza e l'uso del dominio internet ".gov.it") i vari siti della P.A. non devono solo garantire la qualita' dell'informazione, ma anche l'interattivita' della stessa che consenta di sfruttare al massimo le potenzialita' della Rete attraverso non solo la consultazione, ma anche la partecipazione dell'utente a determinati procedimenti, sia in fase di ricerca che nell'utilizzo stesso dell'informazione. Alcuni siti della P.A. su sollecitazione del nuovo Ministero stanno gia' mettendo in pratica questo modo nuovo di concepire l'utilizzo di Internet, ma bisogna sottolineare che il Ministero delle Finanze ed in particolare l'Agenzia delle Entrate  www.agenziaentrate.it   si trovano molto avanti ed hanno raggiunto quel salto di qualita' che ha consentito di ottenere un effettivo aumento e miglioramento dei servizi disponibili in rete, cosi' da rendere quest'ultima appetibile per quanti siano interessati a prestazioni a valore aggiunto, vale a dire senza code agli sportelli, senza spostarsi da casa, con possibilita' di verifica costante dello stato delle pratiche, di avvalersi di sistemi di pagamento elettronico ecc. In particolare negli ultimi tempi la nascita della Agenzia delle Entrate ha consentito di ottimizzare e razionalizzare i servizi disponibili in rete ed all'indirizzo http://www.agenziaentrate.it/modulistica/dichiarazione/2002/novita_unico.htm  e' possibile ottenere tutti gli strumenti per presentare la dichiarazione dei redditi on line quali le novita' dell'Unico 2002, il software necessario per la compilazione della dichiarazione, i modelli, tutti i suggerimenti necessari ecc. Collegandosi poi al sito http://fisconline.agenziaentrate.it/  e' possibile presentare le dichiarazioni, versare le imposte e consultare i dati fiscali di interesse direttamente da casa.

OSSERVATORIO STRATEGICO 2002 DI SISTEMA ROMA "STATO DELLE REGOLE E TECNOCRAZIA, SNODI DEL CAMBIAMENTO" AUTORITÀ ED ORGANISMI DI CONTROLLO: QUADRO DI SCENARIO SERVONO ISTITUZIONI DEMOCRATICAMENTE RICONOSCIUTE, UN "SENATO DELLE GARANZIE"
Roma, 9 ottobre 2002 - Il sistema delle autorità e degli organismi di controllo vigente in Italia zoppica, è una sorta di democrazia incompiuta. Nel momento in cui lo scenario economico e sociale del nostro Paese sta vivendo profondi mutamenti, anche in relazione all'integrazione europea e alla globalizzazione dei mercati, questo non consente allo Stato di avere a pieno regime le indispensabili funzioni di regolazione e di controllo dei fenomeni connessi all'articolato e complesso processo del cambiamento in atto, mentre la Pubblica Amministrazione è priva di un vitale giunto cardanico tra le disposizioni per la modernizzazione del Paese e la "macchina" burocratica. È la sintesi dell'"Osservatorio Strategico" che il Sistema Roma quest'anno ha dedicato alla radiografia dello stato delle regole e agli organismi di controllo, avvalendosi degli Istituti B&C Ricerche di Marketing ed Eu.R.E.S. Ricerche Economiche e Sociali ed in collaborazione con la Provincia di Roma, la Camera di Commercio e il Comitato Piccola Industria dell'Uir. Alla vigilia di un convegno su questo delicato tema, Gennaro Moccia, presidente di Sistema Roma e Vicepresidente dell'Unione Industriali di Roma, illustrando alla stampa il rapporto ha riconosciuto che "la creazione di strutture in qualche modo "terze" e indipendenti dall'Esecutivo ha risposto all'esigenza di un rafforzamento della autonomia e imparzialità dal potere politico", ma ha pure sottolineato che "quello che emerge è la mancanza di un quadro normativo unitario e omogeneo alla base della costituzione delle diverse Authority. Non esiste, infatti, una legge che disciplini gli aspetti comuni di questo fenomeno giuridico; né il legislatore, al momento della loro istituzione, ha seguito un modello unico prestabilito. Ciò è assolutamente improrogabile per distinguere in principio nei fatti le Autorità dalle Agenzie tecniche e di supporto". Questa omogeneità, del resto, è ancora più cogente in uno scenario in cui "è il Mercato che tira lo Stato per la giacchetta, invitandolo ad una trasformazione. Il Mercato chiama lo Stato a gran voce perché tra i due è il più forte, consapevole della propria estensione globale, ma anche della propria capacità di attrazione, di espansione verticale", ha aggiunto Moccia auspicando che nel legame Stato-Comunità, una sorta di "contratto tra i cittadini e le istituzioni", e nell'ambito di una "nuova architettura istituzionale", le Authority trovino una loro coesione e omogeneità "in una istituzione democraticamente riconosciuta, una sorta di "Senato delle Garanzie", un "Senatus popolusque", che sorga proprio lì accanto al Foro, nel cuore della città". Il presidente di Sistema Roma ha quindi rilevato che dall'Osservatorio Strategico emerge come "nell'assenza di una sintesi istituzionale, che porta alla attuale divisione, debba essere il Parlamento a trovare una strada politica e costituzionale" alle problematiche poste. Sarebbe l'occasione non solo per omogeneizzare la normativa delle Authority, ma anche per introdurre concreti e pragmatici miglioramenti alla situazione attuale, "segnata tra l'altro dal limite dello strumento sanzionatorio, risultato non di rado inefficace a produrre cambiamenti nel comportamento degli operatori e di scarso potere deterrente nei suoi contenuti economici". Non solo, ma sono pure state lamentate "difficoltà di azione e manovra delle Autorità legate alla mediazione interistituzionale con i "poteri forti"". In sostanza - ha affermato Moccia citando il rapporto - "le misure adottate dagli organismi, le sanzioni da essi applicate, non sempre appaiono sufficienti a modificare i comportamenti dei soggetti sanzionati, in particolare di fronte agli interessi forti del mercato". Le stesse Autorità non hanno nascosto "la sproporzione tra mezzi a disposizione e obiettivi da raggiungere, anomalia che non ha impedito il perseguimento delle finalità e l'osservanza delle funzioni". Insomma servono "interventi volti ad implementare le dotazioni umane e finanziarie, per potenziare l'attività delle Authority in termini essenzialmente quantitativi, ampliandone le capacità di risposta". Infine, dalle molte autorevoli interviste contenute nell'"Osservatorio Strategico", emerge anche "una diffusa domanda di una maggiore partecipazione e coinvolgimento delle associazioni e categorie di utenti nei processi decisionali delle Authority". È sulla base di questo dettagliato check-up sullo "Stato delle regole e tecnocrazia" che giovedì 10 ottobre (ore 14:30) nel Complesso Monumentale del San Michele a Ripa Grande si svolgerà un convegno dell' "Osservatorio Strategico". Partendo dalla relazione del suo presidente, Gennaro Moccia, si svilupperanno le testimonianze di Lucio Francario, presidente della Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione; Alessandro Luciano, commissario dell'Autorità per le Comunicazioni; Gaetano Rasi, garante dell'Autorità per la protezione dei dati personali. Seguirà un confronto sui "Cambiamenti tra sistema comunitario e sistema locale", con gli interventi di Silvano Moffa, presidente della Provincia di Roma; Franco Frattini, ministro per la Funzione Pubblica; Enrico Letta, già Ministro delle Attività Produttive. Le conclusioni saranno tratte da Andrea Mondello, presidente della Camera di Commercio della Capitale

NET ECONOMY : COME È ANDATO IL 2° TRIMESTRE DEL 2002
Torino, 9 ottobre 2002 - Sanpaolo Imi Imprese, grazie agli aggiornamenti forniti da Mate, società di ricerca specializzata sull'e-business, si affida ai Net Indicatori per spiegare la complessità dell' evoluzione della Net economy in Italia. Grafici semplici e di comprensione immediata in grado di descrivere il grado di sviluppo del nuovo mercato, di trimestre in trimestre. Le difficoltà macroeconomiche di matrice internazionale continuano ad incidere sulla Net Economy ritardandone la ripresa, attesa già nel corso del primo semestre del 2002. Dal crollo dello scorso settembre i listini si sono un pò ripresi, ma i prezzi sono ancora lontani dai massimi. Le imprese mostrano un atteggiamento più realistico e, dato che i budget sono sempre più limitati e la crescita più lenta, tendono a razionalizzare gli investimenti in nuove tecnologie guardando ai ritorni economici. Un cambiamento di rotta radicale rispetto all'euforia tecnologica degli anni '90 . Il segmento consumer, che ormai ha raggiunto il livello di saturazione dopo le crescite a due cifre degli anni scorsi, sia in termini di connettività che di telefonia mobile, ha assunto un atteggiamento di look and wait. In Italia gli utenti unici hanno raggiunto quota 34 milioni. I grandi portali generalisti, che mantengono le posizioni più alte nelle classifica dei siti più visitati, punteranno sempre più sui servizi a pagamento (ha cominciato per primo Yahoo! ), poiché il modello della free-Internet , basato sull'on line advertising, non ha dato i frutti sperati. Il passaggio dal "free" al "fee" dipenderà dalla capacità di aggiungere valore rispetto agli altri canali, e quindi la disponibilità da parte delle persone a pagare per la fruizione di servizi internet. Molti portali si apprestano dunque a fornire alcuni servizi a pagamento, dietro abbonamento o a consumo, a patto che questi siano davvero a valore aggiunto, e continuando ad offrire una certa dose di servizi free. Con questo modello, le grandi testate di informazione e la televisione stanno facendo il loro ingresso in internet. Nel complesso, quindi , una nuova consapevolezza e un approccio qualitativo caratterizzano questa fase, tanto da indurre ad abbandonare il prefisso New, per parlare piuttosto di Net Economy: un'economia sì legata all'utilizzo delle nuove tecnologie e della Rete, ma sempre basata sui modelli della Old Economy (business plan, ROI, strategie di marketing ..). Anche se a breve non sono attesi grandi cambiamenti, per il "salto" di qualità delle dot.com si deve attendere la diffusione della banda larga, resa possibile dal progressivo abbassamento dei prezzi dell'offerta. Essa consentirà la sempre maggiore introduzione di servizi a valore aggiunto di terza generazione che dovrebbero rivivacizzare la domanda. L'ultimo aggiornamento, al secondo trimestre 2002, dei Net Indicatori è on line sul sito
www.sanpaoloimi.com/imprese

IL 14 E IL 15 NOVEMBRE PROSSIMI SI TERRA' A PARIGI UNA IMPORTANTISSIMA CONFERENZA A LIVELLO MONDIALE PER CAPIRE MEGLIO QUALI SIANO LE RELAZIONI FRA LE LEGGI VIGENTI E IL "DIGITAL BUSINESS".
Parigi, 9 ottobre 2002 - Annunciata come un evento di grande rilevanza, si terra' a Parigi il 14 e il 15 novembre prossimi una conferenza internazionale - organizzata dalla Computer Law Association - che affrontera' i rapporti intercorrenti fra le leggi emanate nell'ambito della Information Technology e il c.d. "digital business". Un nutrito gruppo di esperti in materia cerchera' di mettere in luce tutte le implicazioni giuridico-economiche che costellano il mondo del cyberspazio. Il meeting, dunque, avra' lo scopo non solo di indicare quale sia lo stato dell'arte in questa materia, ma anche di capire quali siano le strade migliori da intraprendere per garantire una completa disciplina giuridica del fenomeno Internet. Gli esperti invitati a partecipare analizzeranno temi quali: brevetti; domain names; copyright e Digital Millennium Copyright Act; e-commerce; Digital Rights Management; ecc. Infolink:
www.claparis2002.com

ACCELERAZIONE PER L'INTEGRAZIONE FRA LE BANCHE DEL GRUPPO AL VIA UN PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE CHE OLTRE LE RETI SANPAOLO, BANCO NAPOLI E CARDINE TOCCHERÀ ANCHE IL SETTORE OPERE PUBBLICHE E QUELLO DELL'ATTIVITÀ ESATTORIALE
Torino, 9 ottobre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Sanpaolo Imi riunitosi ieri a Torino, ha approvato all'unanimità il progetto di razionalizzazione delle reti Sanpaolo, Banco di Napoli e Cardine. Nei prossimi giorni sono previste altre riunioni degli Organi Societari per le delibere formali. Il progetto si basa sul modello già sperimentato dalla rete Sanpaolo, focalizzato per segmenti di clientela corrispondenti a specifiche strutture operative per il mercato retail e Poe (Piccoli Operatori Economici), il mercato private e il mercato delle imprese. Per realizzare pienamente questo modello sono previste le seguenti iniziative: -fusione per incorporazione del Banco di Napoli in Sanpaolo Imi: l'operazione, che sarà deliberata nei prossimi giorni, sarà seguita da un'integrazione delle strutture territoriali e dalla successiva enucleazione di una Direzione Territoriale Sud delle attività e delle filiali retail e Poe (Piccoli Operatori Economici) del Banco e della rete Sanpaolo operanti nel Sud; -scorporo della Direzione Territoriale Sud nel Nuovo Banco di Napoli: l'operazione prevista ad avvenuto completamento del processo di unificazione (attualmente in corso) dei sistemi informatici, prevede la costituzione di una società con sede a Napoli che sarà la sola banca del Gruppo operante nel mercato retail e Poe nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata e Calabria; -accelerazione del processo di integrazione con Cardine Finanziaria, in particolare attraverso l'accentramento nella Capogruppo entro il 2003 delle funzioni di supporto (Moi e Logistica) di Cardine Finanziaria, nell'ottica di conseguire sin dalla prima fase i necessari benefici in termini di economia di scala e di scopo. Attività relative al finanziamento delle Oopp e infrastrutture - Tutte le attività rivolte al finanziamento delle opere delle amministrazioni, delle aziende pubbliche e delle infrastrutture verranno concentrate in Banca Opi. Grazie alla concentrazione dell'attività svolta dal Banco di Napoli nel comparto, i crediti di Banca Opi verso la clientela verrebbero a raggiungere circa 16 miliardi di euro, il che determinerebbe la nascita del maggiore operatore italiano, destinato a crescere ulteriormente con il successivo apporto dell'operatività di Cardine. Banca OPI avrà una sede principale a Roma ed una secondaria a Napoli, in considerazione della grande importanza che il finanziamento delle opere infrastrutturali riveste per il Mezzogiorno. Attività esattoriali - Il progetto prevede infine la concentrazione sulla Esaban di Napoli non solo delle attività oggi svolte dal Banco di Napoli nelle province di Napoli e Caserta, ma anche di tutta l'attività esattoriale svolta dalle varie società del Gruppo: Sanpaolo Riscossioni Genova, Sanpaolo Riscossioni Prato, Gerico (concessionaria delle province di Bologna, Venezia, Padova, Rovigo e Gorizia). Saranno richieste alle Autorità di Vigilanza tutte le necessarie autorizzazioni.

UNICREDITO ITALIANO : OGGI CDA STRAORDINARIO SU ONBANCA
Milano, 9 ottobre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di UniCredito Italiano è stato convocato in via straordinaria per deliberare soltanto in merito al completamento del processo di acquisizione di OnBanca - mediante un'operazione di fusione - deliberato il 25 luglio 2002. Nessuna modifica delle condizioni economiche verrà proposta al CdA.

GLI INVESTIMENTI ITALIANI IN AUSTRIA: ALCUNE CASE-HISTORIES DI SUCCESSO
Vienna, 9 ottobre 2002 - I rapporti economici tra Italia e Austria stanno diventando sempre più importanti. Nonostante la recessione economica mondiale, un elevato numero di aziende italiane tra cui Fiat, Generali, Merloni, Pirelli e Autostrade, continuano a dimostrare la propria fiducia verso l'Austria come business location, strategicamente ideale per l'espansione verso il Centro ed Est Europa. Le esportazioni italiane in Austria hanno raggiunto quest'anno i 5,6 miliardi di Euro, crescendo del 5,31% rispetto al 2000 e rappresentando il 7,14 % circa dei beni importati nel paese (l'11% dai paesi dell'UE). 1/12 (il 14,09% UE; l'8,61% del totale) delle esportazioni austriache è diretta in Italia (6,4 miliardi di Euro; 6,04% in più rispetto al 2000), facendo del nostro paese uno tra i principali partner commerciali dell'Austria. Gli investimenti italiani in Austria nel 2001 sono stati di 111,95 milioni di Euro, il 18 % del totale degli investimenti stranieri verso l'Austria lo scorso anno. L'industria alimentare rappresenta uno dei principali settori chiave per gli investimenti italiani in Austria. In questi giorni Parmalat, maggior produttore mondiale di latte Uht, ha stretto un accordo commerciale con la Nöm (principale gruppo lattiero-caseario austriaco) con un giro di affari di 235 milioni di Euro, che prevede una partecipazione azionaria del 25% ed un'opzione a rilevare la maggioranza. Parmalat, con il suo fatturato di oltre 7.800 milioni di Euro, punta così ad un potenziamento dei rapporti commerciali sia con l'Austria sia con i vicini paesi dell'Est. Nei primi mesi del 2002 Barilla ha aperto una filiale in Austria con compiti di controllo diretto su tutta la distribuzione austriaca. Nel 2001 Lavazza, maggior distributore di caffè espresso in Austria, ha inaugurato a Vienna un moderno Training Center presso il quale si tengono corsi sulla storia del caffè, sui metodi di produzione e per le diverse attività attinenti alla vendita e distribuzione dei prodotti. Segafredo, ha in Austria il proprio quartier generale per i paesi dell'Est Europa quali Ungheria, Repubblica Ceca, Croazia e Slovenia. Anche nel settore della ristorazione sono di recente stati fatti forti investimenti. All'interno di un progetto di espansione a livello europeo, infatti, la società Autogrill ha previsto lo stanziamento di 22 milioni di Euro e l'impiego di 400 persone c.a. per l'ampliamento delle stazioni Autogrill in tutto il paese austriaco. Nel settore automotive, Fiat ha recentemente pianificato investimenti per 10 milioni di Euro, in un progetto che prevede l'apertura di un nuovo training center a Vienna. La società Autostrade ha recentemente siglato a Vienna un contratto decennale con la Asfinag (ente austriaco per la gestione del sistema stradale ed autostradale) per la realizzazione e gestione di un sistema di telepedaggio per i mezzi pesanti sulla rete austriaca; l'iniziativa prevede un sistema di pagamento dinamico del pedaggio basato su tecnologia a microonde. Il progetto, per cui è previsto un investimento di circa 300 milioni di Euro, sarà finanziato in project financing. Tra le maggiori aziende figura anche Merloni che nel 2001 ha inaugurato una nuova base commerciale a Zeltweg e punta ad una crescita del 10% nel medio termine. Un fattore chiave che spiega e favorisce gli investimenti italiani in Austria è costituito dalla sua posizione strategica che funge da collegamento per i mercati del Centro ed Est Eurpoa. Tra le aziende che hanno valutato e creduto in questa opportunità, vi è il gruppo Generali, che ha istituito il suo quartier generale a Vienna per il mercato del Centro ed Est Europa (nello specifico Ungheria, Repubblica Ceca, Slovenia, Slovacchia, Polonia, Romania e Croazia). Anche Pirelli, presente in Austria da oltre 30 anni, ha di recente istituito il suo quartier generale a Vienna che gestisce, oltre a quello austriaco, i mercati dell'Ungheria, della Repubblica Ceca e della Slovacchia. In questi ultimi anni gli investitori internazionali hanno dimostrato una sempre crescente fiducia nei confronti dell'Austria, che, come dimostra il World Competitivness Yearbook 2002, risulta essere leader mondiale per la qualità della vita, per la sicurezza dei cittadini, con un basso tasso di criminalità e per le ottime infrastrutture energetiche e sanitarie. Tra i principali fattori di valutazione per la scelta dell'Austria come business location, vi sono l'elevata qualificazione dei dipendenti dovuta all'ottimo sistema scolastico, le diverse agevolazioni fiscali, il basso tasso di disoccupazione, la motivazione dei dipendenti; un semplice accesso ai mercati finanziari stranieri, una legislazione sulla libera concorrenza e crediti sull'esportazione e assicurazione, la parificazione delle società straniere con quelle nazionali con la possibilità di accedere ai mercati finanziari locali; la protezione di brevetti e diritti d'autore. "Gli investitori internazionali hanno chiaramente dimostrato la loro propensione nel scegliere l'Austria come business location, da quando l'Austria è diventata membro dell'Unione Europea e ha messo in atto l'implementazione di una riforma estensiva e misure di liberalizzazione. La scalata dell'Austria nella classifica mondiale conferma questo trend", afferma René Siegl, Amministratore Delegato di Austrian Business Agency (Aba).

VERSO L'ANNUAL MEETING DELLA BANCA INTERAMERICANA DI SVILUPPO - MILANO 2003 SUDAMERICA: 137 MILIONI DI DOLLARI PER CHI INVESTE MILANO - SUD AMERICA: L'EXPORT SI RIDUCE DI UN TERZO
Milano, 9 ottobre 2002. E' in diminuzione l'interscambio tra Milano e il centro e sud America nell'ultimo anno: le esportazioni crescono del 3,8% nel 2001, un dato più basso della crescita media pari al 7,8% e le importazioni si riducono del 5,7%, contro una crescita media del 2,9%. Un andamento che si aggrava nei primi sei mesi di quest'anno: l'export milanese verso centro e sud America si riduce di quasi un terzo (-31,6%) e l'import dell'1,2%. Dati che risentono della situazione internazionale dopo l'11 settembre e delle difficoltà economiche nel continente sudamericano. Difficoltà a fronte delle quali nascono iniziative di sostegno delle organizzazioni internazionali, come quelle promosse dalla Banca Interamericana di Sviluppo: le imprese italiane hanno ottenuto 137 milioni di dollari nel 2001 per progetti di sviluppo nell'area. E oggi si è tenuto un seminario per aiutare le imprese ad aggiornarsi sulle opportunità di affari in America Latina/Caraibi. Con l'obiettivo di conoscere le attività della Bid, il più grande istituto multilaterale finanziario presente in quest'area, e della sua Società Internazionale per gli Investimenti (IIC). Nel corso della giornata sono state illustrate le procedure per accedere al finanziamento dei progetti e per la richiesta di contratti Bid e IIC per fornitori di beni, lavori e servizi. Sono stati forniti chiarimenti su norme e regole del procurement, su come accedere ai trust funds italiani e analizzati casi concreti di progetti finanziati da Bid e IIC. L'incontro è organizzato da Promos - azienda Speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali e dal Ministero dell'Economia e delle Finanze in collaborazione con il "Comitato Promotore Milano Bid 2003", in previsione del meeting annuale dei Governatori della Banca Interamericana di Sviluppo in programma a Milano nel marzo 2003 (Annual Meeting Milano BID 2003). "Questo incontro rappresenta una tappa verso l'Annual meeting della Banca Interamericana di Sviluppo a Milano nel 2003. Un'opportunità per le imprese che possono sfruttare questa occasione e proporsi sul mercato sudamericano - sostiene Bruno Ermolli, presidente di Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per l'internazionalizzazione -. Un mercato in una fase difficile, in cui diventa ancora più importante la nostra iniziativa a favore delle imprese che operano in questi Paesi. Con servizi di assistenza anche personalizzata, grazie ai nostri sportelli presenti in America Latina e allo sportello a Milano della Banca Inter Americana di Sviluppo. Ma anche un servizio teso a cogliere le opportunità proposte dagli organismi multilaterali per partecipare al processo di sviluppo di una regione con grandi potenzialità come quella sudamericana". Le istituzioni del Gruppo Bid. Creata nel dicembre 1959 con il proposito di contribuire allo sviluppo economico e sociale dei paesi dell'America Latina e dei Caraibi, la Banca Interamericana di Sviluppo (Bid), con sede a Washington, rappresenta la più grande e antica istituzione di sviluppo multilaterale a carattere regionale. I suoi compiti istituzionali sono la riduzione della povertà, lo sviluppo delle infrastrutture sociali, il sostegno allo sviluppo del settore privato, il finanziamento dell'assistenza tecnica per la preparazione e l'esecuzione dei progetti e dei programmi di sviluppo. In America Latina l'ammontare delle operazioni della Bid è superiore a quello erogato dalla Banca Mondiale, e nell'ultimo anno è stato di circa 8 miliardi di dollari (dopo il picco di quasi 11 miliardi raggiunto nel 1998 in seguito alla partecipazione della Banca ai pacchetti di emergenza per far fronte agli effetti delle crisi finanziarie). Oltre alla Banca vera e propria, fanno parte del Gruppo della Banca Interamericana di Sviluppo anche la Società Interamericana d'Investimento (IIC) e il Fondo Multilaterale d'Investimento (Mif). L'Italia e la Bid. L'Italia è membro della Bid dal 1977 e partecipa al capitale della Banca con una quota dell'1,89 per cento, pari a quella di Francia, Germania e Spagna. L'Italia ha aderito formalmente all'IIC nel 1988 (con una quota del 3,07 per cento) e al Mif (di cui però sono membri solo 27 paesi) nei primi mesi del 2000 (con un contributo "slegato" di 30 milioni di dollari, su un totale di 1,3 miliardi). Nel 1992, per rafforzare le sinergie tra il nostro settore imprenditoriale e quello latino-americano, offrendo quindi maggiori opportunità alle imprese italiane, il Ministero degli Affari Esteri ha istituito due fondi fiduciari di cooperazione tecnica periodicamente rifinanziati; il Ministero del Tesoro ha istituito in seno al Fondo Multilaterale di Investimento un fondo fiduciario del valore di 6 miliardi di lire, volto a finanziare consulenti italiani (individui o imprese) per la preparazione di progetti del Mif. I risultati per l'Italia. Le imprese italiane hanno ricevuto, nel corso del 2001, pagamenti per circa 137 milioni di dollari, corrispondenti ad una quota del 2,1 per cento delle erogazioni della Banca in beni e servizi. Nella graduatoria dei paesi non beneficiari, l'Italia occupa, cumulativamente (dall'ingresso nella banca dei Paesi non-regionali) la seconda posizione dopo gli Stati Uniti.

LA COMMISSIONE EUROPEA AUTORIZZA ACCORDI PER LA RISCOSSIONE A "SPORTELLO UNICO" DEI DIRITTI SULLA MUSICA TRASMESSA VIA INTERNET DA TV E RADIO
Bruxelles, 9 ottobre 2002 - Una esenzione antitrust concessa dalla Commissione europea introdurrà una maggiore concorrenza per le imprese televisive e radiofoniche europee che trasmettono contemporaneamente show musicali su Internet. Grazie alle nuove norme, le emittenti potranno richiedere una licenza a "sportello unico" alle agenzie che riscuotono le royalty per le trasmissioni su Internet nella maggior parte delle diciotto nazioni che compongono lo Spazio economico europeo (See), sostituendo l'attuale sistema secondo il quale devono ottenere una licenza da ciascuna società nazionale di amministrazione e di riscossione dei diritti di copyright. Il nuovo sistema favorirà la concorrenza tra le imprese che riscuotono le royalty per conto dell'industria discografica, in particolare in termini di tariffe praticate. Il Commissario responsabile della concorrenza, Mario Monti, ha commentato la decisione dichiarando: "La creazione di un vero mercato per il cosiddetto "simulcasting" apporterà vantaggi sia per i consumatori che per i titolari dei diritti. I consumatori potranno avere accesso ai propri programmi musicali radiofonici e/o televisivi preferiti praticamente da qualsiasi parte del mondo. Nel contempo, il quadro realizzato garantirà il pagamento adeguato dei diritti". Si tratta della prima decisione della Commissione sull'amministrazione e la concessione di licenze di copyright collettive per lo sfruttamento commerciale di opere musicali su Internet. Negli ultimi anni le emittenti radiofoniche e televisive hanno iniziato a diffondere i propri programmi per il pubblico europeo via Internet, oltre alle tradizionali trasmissioni terrestri o via cavo. Questo sistema, detto simulcasting (diffusione simultanea), prevede che le emittenti ottengano licenze internazionali dai titolari dei diritti sulle opere musicali. È necessario notare che le emittenti operano tradizionalmente su base nazionale o regionale con licenze territoriali di copyright limitate. Vista la sua natura globale, Internet rappresenta dunque una nuova sfida per quanto riguarda l'acquisizione di questi diritti. Il caso in questione è stato avviato da una notifica presentata dalla International Federation of the Phonographic Industry (Ifpi), la Federazione internazionale dell'industria discografica. La notifica è stata fatta a nome delle società di gestione del copyright delle imprese discografiche. Non riguarda dunque i diritti d'autore, riscossi da agenzie diverse. L'accordo notificato intende facilitare la creazione di una nuova categoria di licenze di copyright con una portata multi-territoriale, tenendo conto della natura globale di Internet. Maggiore scelta e migliore concorrenza sui prezzi A seguito delle osservazioni della Commissione, le società di riscossione hanno accettato di concedere licenze a "sportello unico" che coprano tutti i territori nei quali la società locale di produzione discografica sia parte dell'accordo. Di fatto l'accordo interessa l'intero territorio del See (che raggruppa i 15 Stati UE più Norvegia, Islanda e Liechtenstein), ad eccezione della Spagna e della Francia. L'accordo comprende anche società dell'Europa centrale e orientale, dell'Asia, del Sud America, dell'Australia e della Nuova Zelanda. Ciò significa che, anziché essere costrette a richiedere una licenza alla società di riscossione locale in ciascun paese nel quale si può avere accesso alle loro trasmissioni Internet, le emittenti il cui segnale sia originato in uno Stato membro del See potranno, per la prima volta, rivolgersi alla società di riscossione con sede nel See di loro scelta per la licenza del simulcasting. In questo modo si svilupperà la concorrenza tra le imprese See che concedono queste nuove licenze multi-territoriali, contribuendo dunque al completamento del mercato unico europeo. Le parti si sono inoltre impegnate ad aumentare la trasparenza per quanto riguarda le tariffe applicate per una licenza di copyright. Entro la fine del 2003 verrà presentata alla Commissione una serie di proposte, volte a scindere i diritti di copyright dalle spese richieste per coprire i costi di amministrazione delle licenze di ciascuna società. I due elementi verranno identificati separatamente al momento di concedere la licenza. In questo modo, le emittenti televisive e radiofoniche potranno individuare le società più efficienti nel SEE e richiedere le licenze alle società che le offrono al costo più basso. Le licenze comprenderanno anche gli elenchi di tutte le società che partecipano all'accordo.

ADHESION DE LA COMMUNAUTE EUROPEENNE A EUROCONTROL : VERS UN CIEL UNIQUE PANEUROPEEN
Bruxelles, le 9 octobre 2002 Les plénipotentiaires des trente et un États membres d'Eurocontrol et la Communauté européenne, représentée par le vice-président de la Commission européenne et par le président du Conseil des transports de l'Union européenne, ont signé aujourd'hui le protocole sur l'adhésion de la Communauté européenne à Eurocontrol lors d'une conférence diplomatique qui a eu lieu au siège de l'organisation à Bruxelles, sous la présidence de Mme Isabelle Durant, ministre belge de la mobilité. La signature du protocole d'adhésion a été le point d'orgue de négociations approfondies, qui ont commencé il y a deux ans, après qu'on eut reconnu qu'il fallait assurer la cohérence entre les modalités de travail et les fonctions des deux organisations dans les questions relatives au transport aérien en Europe. Cette adhésion a été rendue possible par l'engagement et la détermination de toutes les parties concernées. L'adhésion de la Communauté européenne (Ce) à Eurocontrol est un moment crucial dans l'histoire des transports aériens européens. Elle ouvre de grandes perspectives pour l'amélioration du cadre réglementaire de la gestion du trafic aérien européen (Atm). Cet événement va accélérer le processus de ratification de la convention d' Eurocontrol révisée et facilitera la bonne mise en œuvre de l'initiative "Ciel unique" à une échelle paneuropéenne. Mme Loyola de Palacio, vice-président de la Commission européenne, a souligné l'importance de cette adhésion: "La contribution de la Communauté à Eurocontrol sera extrêmement importante et permettra de nouvelles synergies avec cette organisation, sur la base d'une forte coordination entre les États membres de l'Union européenne. Elle fraiera également la voie à la réalisation dans de bonnes conditions du projet de ciel unique européen, qui ne peut se passer de l'expertise d' Eurocontrol Mme de Palacio a également déclaré qu'elle souhaite que "l'événement d'aujourd'hui élimine les obstacles à la ratification et à l'entrée en vigueur de la convention d' Eurocontrol révisée, dont toutes les parties intéressées du secteur des transports aériens ont un besoin urgent". M. Victor M. Aguado, directeur général d' Eurocontrol, a déclaré quant à lui qu'il s'agissait d'une journée historique pour la gestion du trafic aérien en Europe: "Nous nous félicitons de l'adhésion de la Communauté européenne à notre organisation. C'est une étape importante sur la voie de l'amélioration de la situation du trafic aérien en Europe, qui en a bien besoin. En qualité de membre d' Eurocontrol, la Communauté européenne renforcera notre capacité de mettre en œuvre des programmes paneuropéens convenus au bénéfice de tout le secteur de l'aviation".

POSTE ITALIANE: RISULTATI DEL PRIMO SEMESTRE 2002 IL MARGINE OPERATIVO LORDO PASSA DA 277 MILIONI DI EURO A 344 MILIONI DI EURO,IN SIGNIFICATIVA CRESCITA DEL 24.4%.
Roma, 9 ottobre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA, riunitosi oggi sotto la presidenza del professor Enzo Cardi, ha approvato la relazione sulla gestione del primo semestre 2002. Il Gruppo Poste Italiane, sulla base delle nuova mission e delle linee programmatiche del piano di sviluppo 2003-2005, presentate dal neo-amministratore delegato Massimo Sarmi al CdA del 2 agosto scorso, intende accelerare il completamento del processo di risanamento e avviare rapidamente la nuova fase di riposizionamento strategico. I ricavi totali di Poste Italiane S.p.A. passano da 3.616 milioni di Euro del 30 giugno 2001 ai 3.673 milioni di Euro del 30 giugno 2002, in crescita del 1.6%. I costi operativi rimangono sostanzialmente invariati a 3.329 milioni di Euro, con un forte aumento dei costi sostenuti per l'ammodernamento e l'efficientamento dei servizi offerti e per il lancio di nuovi prodotti. Il Margine Operativo Lordo passa da 277 milioni di Euro a 344 milioni di Euro,in significativa crescita del 24.4%. Il Risultato Operativo Netto segna una contenuta flessione del 2.8%, passando dai 114 milioni di euro del primo semestre 2001 a 111 milioni di euro, per effetto di un aumento di ammortamenti e accantonamenti per 71 milioni di Euro, finalizzati essenzialmente all'ammodernamento delle infrastrutture ICT e alla ristrutturazione tesa al recupero delle sinergie fra le società del Gruppo. La crescita degli investimenti ha riguardato principalmente la "Nuova Rete Logistica", il restyling e l'informatizzazione degli uffici postali e la realizzazione degli impianti di Tracking e Tracing per la tracciatura della corrispondenza. Gli Oneri Finanziari Netti si decrementano di 19 milioni di Euro passando dai 65 milioni di Euro del 30 giugno 2001 ai 46 milioni di Euro nel primo semestre 2002. Nel corso del semestre sono stati incassati i dividendi percepiti da Poste Vita (47 milioni di Euro) e da Europa Gestioni Immobiliari (5 milioni di Euro). I crediti vantati verso la Pubblica Amministrazione (pari a 2.900 milioni di Euro) rappresentano la componente principale dell'attuale posizione finanziaria. Il primo semestre 2002 chiude con un risultato netto negativo di 62 milioni di Euro, che si confronta con un risultato omogeneo del primo semestre 2001 negativo per 44 milioni di Euro. Peraltro il risultato è così fissato nel semestre per una scelta prudenziale di non attribuire ai ricavi l'equivalente dell'importo riscosso nel 2001, per le tariffe agevolate praticate al mondo dell'Editoria e del non profit, che in parte (per 33 milioni di Euro di competenza del semestre) non è ancora formalmente coperto dal contributo dello Stato. Il riconoscimento, che appare doveroso, alla Società della copertura per le agevolazioni praticate consentirà, ricorrendo gli altri fattori positivi di crescita industriale presenti nella semestrale, di concludere l'esercizio con un risultato finale in miglioramento rispetto all'esercizio precedente pur in presenza di significativi investimenti intrapresi. Diversamente l'azienda subirebbe sui propri conti fattori esterni non attribuibili alla gestione industriale della stessa. L'amministratore delegato di Poste Italiane, Massimo Sarmi, ha così commentato: "I risultati del primo semestre confermano la necessità per l'azienda di dare ulteriore impulso al completamento del processo di risanamento. Sono state avviate azioni di riposizionamento strategico al fine di accrescere rapidamente la redditività del Gruppo: l'obiettivo, secondo quanto contenuto nel nuovo Piano Industriale, è di raggiungere entro il 2005 un Ebit pari a 1,2 miliardi di Euro, riducendo, al contempo, in maniera significativa i contributi richiesti allo Stato per il servizio universale. Poste Italiane si collocherà, per redditività e per qualità dei servizi, tra le migliori aziende postali europee. Stiamo puntando, infatti, ad un importante sviluppo dei ricavi in aree di servizi ad alto valore aggiunto avvalendoci, a tale scopo, di quanto di meglio offerto dalla tecnologia ICT, anche per far fronte all'inevitabile saturazione di alcuni dei mercati tradizionali, sempre più esposti alla concorrenza e ai business sostitutivi. Proseguiremo, inoltre, sulla strada del recupero di efficienza incrementando le sinergie fra le divisioni e le società del Gruppo". Il Presidente del Consiglio di Amministrazione, Enzo Cardi, ha commentato: "Il Consiglio ha valutato positivamente i risultati economici presentati dall'Amministratore Delegato Massimo Sarmi, sottolineando il valore della crescita dei ricavi e quella particolarmente significativa del margine della gestione industriale. Si tratta di risultati che premiano l'impegno dell'azienda in un anno caratterizzato da un difficile ciclo economico e consentono di confermare le attese rivolte verso i primi risultati in utile già dal prossimo esercizio. Rimane ferma peraltro l'esigenza che alla gestione industriale si affianchi il mantenimento da parte dello Stato della copertura degli oneri impropri, la cui residuale incertezza per il 2002 è stata prudenzialmente stimata dagli amministratori nella semestrale approvata, ma che attende una soluzione stabile in linea con le previsioni del piano di impresa 2003 - 2005 in corso d'esame da parte dell'azionista."

E.BISCOM: HANSENET, MARGINE OPERATIVO LORDO POSITIVO IN ANTICIPO RISPETTO ALLE PREVISIONI NEL TERZO TRIMESTRE 2002 IL MOL DI FASTWEB SALE A CIRCA 6 MILIONI DI EURO
Milano, 9 ottobre 2002 - HanseNet Telekommunikation GmbH, l'operatore tedesco di telecomunicazioni a larga banda controllato da e.Biscom S.p.A. (Milano, Nuovo Mercato: EBI), nel terzo trimestre 2002 ha registrato un margine operativo lordo positivo in anticipo rispetto alle previsioni. Il risultato è stato raggiunto ad appena due anni dal passaggio della società tedesca sotto il controllo di e.Biscom. Inoltre, il dato di HanseNet segue di un solo trimestre il Mol positivo di FastWeb, l'operatore italiano di telecomunicazioni a larga banda del Gruppo e.Biscom. Il margine operativo lordo di FastWeb, che alla fine del terzo trimestre 2002 è stato di circa sei milioni di Euro, continuerà a crescere nei prossimi trimestri come farà quello di HanseNet. Un risultato che consentirà a e.Biscom di raggiungere un MOL consolidato positivo nel prossimo anno. Alla fine del terzo trimestre il numero complessivo dei clienti di FastWeb e HanseNet ha superato quota 190.000, in aumento di quasi il 25% rispetto ai 156.000 del mese di giugno. Di questi, oltre 60.000 sono stati i clienti di HanseNet nell'area di Amburgo, mentre solo nel mese di settembre FastWeb ha acquisito 17.000 nuovi clienti. Un dato che consentirà a e.Biscom di superare l'obiettivo dei 200.000 clienti complessivi annunciato per fine 2002, raggiungendo quasi quota 240.000. La rete in fibra ottica di FastWeb ha raggiunto quasi 1,2 milioni di unità abitative, mentre sono più di 800.000 le unità abitative raggiunte dal servizio DSL della società, il più veloce attualmente presente sul mercato italiano (fino a 2 Mbit/s in ricezione). I dati annunciati sono preliminari e soggetti a possibili leggere modifiche in occasione della presentazione dei risultati consolidati definitivi del Gruppo e.Biscom relativi al terzo trimestre dell'anno, il 14 novembre 2002.

EMISSIONE DI TITOLI DI STATO A MEDIO/LUNGO TERMINE
Roma, 9 ottobre 2002 - Il Ministro dell'Economia e delle Finanze dispone l'emissione di titoli di Stato, rappresentati dai seguenti prestiti: Buoni del Tesoro Poliennali: - triennali Decorrenza: 15 settembre 2002; quinta tranche, Scadenza: 15 settembre 2005, tasso d'interesse annuo lordo: 3,50%; "quinquennali" Decorrenza 15 aprile 2002; dodicesima tranche; Scadenza 15 ottobre 2007 tasso d'interesse annuo lordo 5% "quindicennali" Decorrenza 1? febbraio 2002; ottava tranche; Scadenza 1? agosto 2017 ; tasso d'interesse annuo lordo 5,25% Tutti i buoni suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono emessi con il sistema dell'asta marginale riferita al prezzo, senza indicazione di prezzo base di collocamento e con esclusione delle richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione". Sono ammesse a partecipare all'asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonchè le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti recanti l'emissione dei suddetti buoni. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500.000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all'importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all'importo medesimo. I prezzi indicati varieranno di un importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - nel termine previsto dal sottoindicato calendario - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d'Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d'Italia medesima e conosciute dagli operatori. L'assegnazione dei buoni verrà effettuata, nella giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d'asta, al prezzo meno elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all'asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i buoni assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei buoni assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato in via automatica tramite la procedura giornaliera "Liquidazione titoli", al prezzo di aggiudicazione e con corresponsione dei dietimi d'interesse dal giorno successivo alla data di godimento dei buoni al giorno del regolamento. Per i Btp "quinquennali", per i quali dal 15 ottobre p.v. decorre la seconda cedola, i sottoscrittori dovranno corrispondere dietimi di interesse per 2 giorni, mentre per i Btp "quindicennali", per i quali il 1° agosto u.s. è pervenuta a scadenza la prima cedola, i sottoscrittori dovranno corrispondere dietimi di interesse per 77 giorni. Agli operatori medesimi viene riconosciuta, quale compenso dell'impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all'ammontare nominale dei buoni assegnati - pari allo: 0,20% per i B.T.P. triennali; 0,30% per i B.T.P. "quinquennali"; 0,40% per i B.T.P. "quindicennali". Il pubblico potrà prenotare i buoni presso le suddette categorie di operatori nel termine previsto dal sottoindicato calendario; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l'eventuale versamento di un acconto sull'importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l'importo corrispondente ai buoni assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione, nonché ai dietimi d'interesse dovuti; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente: 

 


BTP triennali

BTP quinquennali

BTP quindicennali

Prenotazione da parte del pubblico entro il

14 ottobre 2002

14 ottobre 2002

14 ottobre 2002

Presentazione domande in asta: entro le ore 11,00

Del

15 ottobre 2002

15 ottobre 2002

15 ottobre 2002

Regolamento sottoscrizioni

17 ottobre 2002

17 ottobre 2002

17 ottobre 2002

dietimi d'interesse da corrispondere


32 giorni

2 giorni

77 giorni

Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti di titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L'offerta della tranche supplementare è stabilita, per ogni emissione, per un importo massimo non superiore al 10% dell'ammontare nominale offerto. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all'asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L'assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell'asta della presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" alle assegnazioni supplementari vengono indicate nei rispettivi decreti recanti l'emissione dei titoli suddetti. Con successivo comunicato stampa verrà reso noto l'ammontare nominale dei titoli in emissione.

WORKSHOP "PROSPETTIVE DI SVILUPPO E INNOVAZIONE DELL'IMPRESA SOCIALE"
Padova, 9 ottobre 2002 - Giovedì 17 ottobre, alle ore 9.00, a Padova, nella sede comunale di Palazzo Moroni, si terrà il workshop "Prospettive di Sviluppo e Innovazione dell'impresa sociale". L'incontro rientra nell'ambito del progetto Equal "Welfare integrato e imprenditorialità", promosso da Fondazione Cuoa www.cuoa.it Codess Sociale e partner pubblici e privati (Enti locali e territoriali, Aziende Ulss, Cooperative sociali e loro Consorzi, Organizzazioni non profit e Organizzazioni imprenditoriali) delle provincie di Vicenza, Padova e Venezia. L'iniziativa comunitaria si propone di sviluppare managerialità nel non profit e promuovere la cooperazione, da parte del pubblico e del privato, con il Terzo Settore. Il workshop sarà un momento di confronto tra esponenti del mondo del sociale, delle Amministrazioni pubbliche e delle imprese private sulle attuali condizioni e opportunità di sviluppo, di integrazione e di sostenibilità delle imprese sociali. Al dibattito parteciperanno: Giustina Destro - Sindaco del Comune di Padova; Giuseppe Caldiera - Consigliere Delegato della Fondazione Cuoa; Luca Omodei - Presidente di Codess Sociale; Valerio Vergadoro - Responsabile della Divisione Pubbliche Amministrazioni, Fondazione Cuoa; Massimo Campedelli - Presidente di Azienda Speciale Servizi alla Persona e alla Famiglia, Comune di Mantova; Francesco Bicciato - Responsabile delle Relazioni Internazionali di Banca Popolare Etica; Francesco Favotto - Preside della Facoltà di Economia, Università di Padova; Valerio Bresolin - Amministratore Delegato di Hydor Srl; Giorgio Brunello - Unindustria Venezia; Giorgio Gardonio - Veneto Lavoro; Alberto Ruggeri - Responsabile di Codess Sociale Emilia Romagna e Carlo Scapin - Direttore Servizi Sociali, Aulss 15. Per informazioni e per partecipare, contattare la Fondazione Cuoa - Segreteria Divisione Pubbliche Amministrazioni, Tel. 0444333827 - Fax 0444333994 - E-mail: segreteriadpa@cuoa.it 
www.cuoa.it

CONCLUSO L'INGRESSO DI UN NUOVO PARTNER FINANZIARIO NEL CAPITALE DELLA CONTROLLATA CARDNET SPA. IL CONTROVALORE DELL'OPERAZIONE È PARI A 15,2 MILIONI DI EURO
Arese, 9 ottobre 2002 - CardNet Group S.p.A. comunica di aver concluso l'accordo per l'ingresso del Fondo estero Mercatus L.L.C. nel capitale della CardNet S.p.A. (la società del gruppo produttrice di smart card), attualmente controllata al 100% dalla quotata CardNet Group S.p.A.. L'operazione sarà strutturata nel seguente modo: Cessione di circa il 17% della quota di partecipazione ad oggi detenuta dalla CardNet Group in CardNet S.p.A., per un controvalore pari a circa euro 8,8 milioni; Aumento di capitale riservato, da parte della controllata CardNet S.p.A., finalizzato all'ingresso del Fondo, con sovrapprezzo azioni per un controvalore totale pari a circa euro 6,4 milioni. A conclusione dell'operazione la partecipazione del Gruppo estero nella CardNet S.p.A. sarà pari al 30% del totale del capitale; la quota residua continuerà a far capo alla quotata CardNet Group S.p.A.. Per la transazione in oggetto, il valore della CardNet S.p.a. è stato stimato in circa euro 50 milioni. L'operazione di cessione determinerà una plusvalenza nella Capogruppo pari ad oltre euro 6,5 milioni. L'Amministratore Delegato Sandro Camilleri, ha dichiarato: "Con questa operazione centriamo due obiettivi: uno di tipo industriale, perché CardNet Group può ora partire con un'espansione anche nei mercati Americani, e uno di tipo finanziario perché i mezzi garantiti dal nuovo partner saranno un forte contributo alle attività della CardNet SpA che continua a crescere trimestre su trimestre a doppia cifra". Per quanto riguarda i versamenti questi avverranno in novembre, dicembre ed entro il mese di marzo 2003 per l'aumento di capitale. Non è prevista nessuna clausola di riacquisto da parte di CardNet Group SpA. Infolink:
www.cardnetgroup.com

AMERICAN EXPRESS PRESENTA CONVIVIA LA PRIMA CARTA DI CREDITO DEDICATA ALLA FILIERA ENOGASTRONOMICA ITALIANA
Roma, 9 ottobre 2002 American Express presenta in anteprima europea Carta Convivia, la prima Carta di credito che consente di accedere a benefici unici ed esclusivi relativi all¹universo enogastronomico. Tutto il mondo di Carta Convivia ruota intorno ad uno stile di vita orientato alla ricerca della qualità, del gusto, della passione per la scoperta del territorio di origine e il recupero del vero made in Italy, in fatto di tradizione enogastronomica² così Giglio Del Borgo, Direttore Generale Italia American Express, sintetizza la filosofia di questa nuova Carta. American Express, attraverso Carta Convivia, si propone per i consumatori come fonte di informazioni su corsi, degustazioni, cantine, fiere, eventi, guide e percorsi di viaggio, presto disponibili su sito-web dedicato, ma anche come risorsa ulteriore di monitoraggio dello sviluppo e delle tendenze del turismo enogastronomico. Un turismo oggi più giovanile, di qualità, indipendente dalle mode e meno legato alla stagionalità. Dati American Express riportano che circa il 40% degli italiani e stranieri indica la qualità del cibo, tra le motivazioni della scelta dei loro viaggi. E tra gli italiani, in particolare cresce la cultura del pasto fuori casa; una recente indagine Fipe-Confcommercio segnala un incremento del 140% dal 1970 al 2000; a conferma che il ristorante è percepito sempre più come luogo di recupero e valorizzazione delle tradizioni, intrattenimento e socializzazione. Quello del turismo enogastronomico è di fatto, un fenomeno letteralmente esploso dalla fine degli anni '90, ma non sempre facile da monitorare in modo strutturato e completo. Le stime più attendibili riportano valori tra il 7% e il 10% del fatturato turistico italiano e movimenta ogni anno, nel nostro paese circa 5 milioni di persone. La frammentarietà delle fonti, lascia tuttavia presupporre che i dati siano addirittura riduttivi rispetto all'intero-reale volume d'affari. Un'efficace promozione del prodotto enogastronomico genera un circolo virtuoso che parte dalla valorizzazione delle risorse ambientali e culturali restituisce valore all¹intero territorio, a beneficio non solo dei diretti operatori ma di tutta la comunità. Un vero e proprio moltiplicatore economico. "Come maggiore operatore mondiale del settore viaggi aggiunge Giglio Del Borgo siamo convinti che l¹enogastronomia rappresenti uno degli aspetti più qualificanti del prodotto turistico del nostro paese, a questa risorsa si possono e si devono applicare le regole del marketing turistico più tradizionale insieme all'impegno di aziende pubbliche e private per la salvaguardia del territorio che trova nella propria unicità, il più importante vantaggio competitivo". Con questa finalità, American Express finanzia da circa tre anni il progetto di recupero delle coltivazioni a terrazza tipiche delle Cinque Terre, per la produzione di uve particolari, altrimenti in via d¹estinzione. Il valore aggiunto di Carta Convivia: programma di fidelizzazione Membership Rewards con premi legati al settore enogastronomico. Linea dedicata Pronto Convivia, per informazioni sul settore. I Titolari potranno richiedere l'iscrizione a Slow Food con uno sconto del 50% offerto da American Express. Si aggiungono sconti fino al 50% sull¹abbonamento a riviste (La Cucina Italiana, Viaggi e Sapori, Grand Gourmet, Sale&Pepe) e pubblicazioni del settore (Guida ai Vini Italiani 2003 e Annuario dei migliori Vini Italiani 2003 di Luca Maroni). Una serie di itinerari a tema proposti da American Express, tra i quali "Il giro d'Italia in 80 emozioni". Possibilità di ottenere tripli punti Membership Rewards pernottando presso Notturno Italiano/Girasole o con l¹acquisto di prodotti tipici della gastronomia italiana, proposti da Esperya con uno sconto del 15%. Tariffe preferenziali per autonoleggio (Maggiore) e biglietteria Air One in formula 2x1. Iscrizione scontata a Cigair - il club esclusivo degli amanti del sigaro.

IN SETTEMBRE IL MERCATO DEI VEICOLI COMMERCIALI PROSEGUE LA SUA VOLATA VERSO L'ANNO RECORD +32,4% RISPETTO A SETTEMBRE 2001, + 14,1 NEI 9 MESI
Roma, 9 ottobre 2002 - Nel mese di settembre, in seguito alle prime indicazioni di ripresa del mercato delle autovetture, che per la prima volta nell'anno registra un segno positivo, anche il mercato dei veicoli commerciali continua il suo trend di crescita facendo presupporre la possibilità che il 2002 si chiuda con un nuovo record. Secondo, infatti, quanto rilevato dall'Unrae e dall'Anfia, le consegne a cliente nel mese di settembre hanno evidenziato la crescita più alta rispetto all'anno precedente; sono state vendute 21.694 unità con un incremento del 32,41 % rispetto alle 16.384 del settembre 2001. Nei primi 9 mesi dell'anno le vendite sono state 173.610 con un aumento del 14,1 % rispetto alle 152.169 del gennaio-settembre 2001. L'aumento delle Case nazionali è stato del 55,9 %, mentre le estere hanno chiuso il mese con un + 1,9 %. Nel cumulo dei primi 9 mesi l'aumento delle Case estere è del 4,3 %. Il risultato di settembre è senza dubbio il più alto, in termini di incremento, dallo scorso mese di ottobre quando è entrata in vigore la Tremonti-bis, che nell'immediato ha mostrato i suoi effetti benefici dopo vari mesi di risultati inferiori all'anno precedente. Il positivo andamento di tale mercato viene, poi, confermato dallo scambio ordini. Il mese di settembre ha, infatti, confermato un aumento superiore al 20%, che si registra ormai da alcuni mesi. Una prima motivazione a questi ritmi di crescita che continuano ad essere sempre più elevati è data dall'approssimarsi della scadenza della sopra citata Tremonti-bis, prevista con la fine di dicembre 2002, che spingerà ulteriormente gli operatori ad usufruire dei vantaggi derivanti dal reinvestimento degli utili in beni strumentali. Altri positivi impulsi ai risultati del settore sono dati da una vasta gamma di nuovi modelli, in particolare nel segmento dei furgoni, sempre più rispondenti alle esigenze dei consumatori. Per quanto riguarda la previsione di chiusura per l'anno 2002, l'Unrae stima che le consegne saranno circa 235.000, vale a dire, circa il 7% in più rispetto alle 220.000 del 2001. Pur trattandosi di una crescita sensibile, è inferiore a quella registrata nei primi 9 mesi, in considerazione del fatto che l'ultimo trimestre dell'anno scorso era stato particolarmente positivo. Gli operatori, infatti, attendevano da molto tempo la Tremonti-bis, che è di fatto entrata in vigore a fine settembre ed avevano in certi casi posticipato all'ultimo trimestre i loro acquisti.

IL GRUPPO VENTAGLIO ENTRA NELLA DISTRIBUZIONE CON UVET
Milano, 9 ottobre 2002 - Il Gruppo Ventaglio, leader nel segmento dei villaggi vacanza e secondo tour operator italiano, consolida il piano di integrazione verticale, presentando la costituzione con Uvet Viaggi, uno dei più importanti network distributivi italiani, di una Società per lo sviluppo della rete di agenzie di viaggio in franchising. Uvet Viaggi, da oltre 50 anni attiva nel mercato del Business Travel, opera in Italia attraverso 10 filiali di proprietà ubicate nelle principali città italiane; dal 1995 ha sviluppato un proprio progetto di franchising affiliando circa 70 agenzie su tutto il territorio italiano. La nuova Società vede la partecipazione azionaria al 65% di Uvet Viaggi e al 35% del Gruppo Ventaglio. Ai vertici della società siedono Luca Patanè (già Amministratore Delegato Uvet), in veste di Presidente, Stefano Colombo (Vice Presidente Gruppo Ventaglio), in qualità di Amministratore Delegato, mentre tra i Consiglieri figurano Enzo Carella (Ventaglio), Enrico Ruffilli (Uvet) e Virgilio dal Buono (Uvet). Obiettivo principale della Società è l'affiliazione di circa 300 Agenzie di Viaggi entro tre anni. Le Agenzie affiliate ospiteranno un corner personalizzato dedicato ai prodotti del Gruppo Ventaglio, affiancheranno i marchi Ventaglio/Uvet alla denominazione originaria dell'Agenzia e distribuiranno prodotti turistici a 360° impegnandosi a garantire al Gruppo Ventaglio un significativo share di mercato. La nuova Società Ventaglio/Uvet offrirà invece alle Agenzie partner servizi e pianificazione marketing, gestione centralizzata delle funzioni commerciali, amministrative e di formazione del personale addetto alle vendite ed un accesso facilitato ai sistemi di prenotazione "Questa partnership con Uvet - afferma Stefano Colombo, Vice Presidente del Gruppo Ventaglio - costituisce per il nostro Gruppo l'inizio dell'integrazione con la rete distributiva; si concretizza quindi l'integrazione verticale che consente il controllo di tutti i processi produttivi dalla compagnia aerea con Lauda Air Italia , all'area alberghiera con VentaClub, dal Tour Operating con Viaggi del Ventaglio, Caleidoscopio, Columbus, Utat fino alla distribuzione con Uvet. L'integrazione con la rete distributiva si svilupperà comunque, oltre che con Uvet, anche attraverso una serie di iniziative e partnership dirette da parte del Gruppo Ventaglio con le Agenzie di Viaggio." Le Agenzie di Viaggio affiliate potranno inoltre avvalersi della specializzazione e consulenza nell'area Business Travel di Uvet Viaggi e delle sinergie nell'area Leisure delle diverse e molteplici offerte dei prodotti del Gruppo Ventaglio. "Anche per noi- aggiunge Luca Patanè, Presidente di Uvet - la nascita di questa Società rappresenta la naturale valorizzazione della nostra consolidata e riconosciuta presenza nell'area dell'intermediazione e distribuzione del prodotto. Un ulteriore significativo passo per il posizionamento del Gruppo Uvet quale attore globale ora presente anche nell'industria-Turismo, con l'obiettivo di fornire al mercato del turismo progetti e servizi integrati con il massimo valore aggiunto in termini di innovazione, affidabilità e qualità ". Uvet Viaggi ha movimentato nel 2001 400.000 passeggeri/clienti con un volume d'affari di circa 250 milioni di euro. Serve 2.000 aziende clienti e dispone di 20 uffici propri all'interno di aziende (inplant).

HALIFAX SARÀ IL NUOVO DISTRIBUTORE DI PHANTAGRAM SIGLATO UN ACCORDO DI DISTRIBUZIONE ESCLUSIVA PER IL MERCATO ITALIANO
Milano, 9 ottobre 2002 - Halifax, società italiana leader nel co-publishing e distribuzione di videogiochi appartenente al Gruppo Digital Bros, ha siglato un accordo con Phantogram, tra i maggiori publisher e sviluppatori coreani di videogiochi già presente da alcuni anni sul mercato italiano. Grazie a questo accordo, Halifax lancerà sul mercato italiano tutti i prossimi titoli Phantagram per Pc Cd-Rom e per le console di nuova generazione. Il primo titolo Phantagram che Halifax lancerà sul mercato italiano sarà Phantom Crash, si tratta di un'esclusiva per la console Microsoft Xbox la cui uscita è prevista per novembre. Il gioco, un action 3D, ha già ricevuto apprezzamenti sia dalla critica che dal pubblico nel corso della recente edizione dell'E3 di Los Angeles, la fiera internazionale di settore più importante. Altri sensazionali titoli sono previsti per l'inizio del 2003 per Pc Cd-rom e per Xbox. Mr. Seong D. Kim, Phantagram Europe's Managing Director ha così commentato: "Siamo molto contenti di aver raggiunto l'accordo con Halifax quale nostro partner esclusivo per l'Italia. Phantagram ha in riserbo eccellenti titoli tra i quali Kingdom Under Fire: The Crusaders e Duality, tutti molto attesi dai videogiocatori. Grazie a questo nuovo accordo, Phantagram acquisisce finalmente un ruolo di primo piano sul mercato italiano" "L'accordo con Phantagram - ha dichiarato Raphael Galante, co-Ceo Halifax, Digital Bros Division - ci consente di consolidare ulteriormente la nostra quota di mercato e conferma Halifax quale player italiano più apprezzato dall'industria internazionale dei videogame. In particolare, Phantagram e' un editore innovativo ed emergente che sviluppa i propri giochi compatibili con le applicazioni tecnologiche in grado di abilitare i videogiocatori a collegarsi alla Rete mediante le console attualmente presenti sul mercato".

IL FOTOVOLTAICO IN EUROPA: SI CONCLUDE LA SECONDA GIORNATA DI LAVORI I RISULTATI FINORA CONSEGUITI IN ITALIA: ALCUNI CASI DI SUCCESSO.MA COME FARE A SVILUPPARE IL MERCATO? UN DECALOGO DI REGOLE DALL'UNIVERSITÀ DI VIENNA
Roma, 9 ottobre 2002 - Si è conclusa ieri la seconda giornata di lavori della Conferenza internazionale "Il fotovoltaico in Europa". In particolare sono stati presentati da parte del Ministero dell'Ambiente significativi casi di successo realizzati in Italia grazie al contributo dei bandi legati al programma "Tetti fotovoltaici", un'iniziativa biennale avviata nel 2001, che è stata in grado di creare nel nostro Paese la domanda di tecnologia solare. Tre le fasi del programma, la prima destinata alle pubbliche amministrazioni con 299 progetti approvati dei quali il 63% sono scuole, 20% edifici pubblici, 4% edifici sportivi, 4%università, e a seguire altri edifici di pubblico interesse. In generale non sono stati realizzati progetti che stravolgessero la struttura architettonica degli edifici, così come non vi è oggi un edificio che incorpori nella struttura portante i pannelli fotovoltaici; tutti i progetti sono stati realizzati attraverso l'applicazione esterna dei moduli. A questo proposito di particolare interesse sono i 4 progetti di valenza architettonica presentati e rientranti nella terza fase del programma: l'ospedale Meyer di Firenze (30,1 kW), La scuola superiore di Rovino (34,2 kW), il campo sportivo di Trevignano (40 kW) e il palazzotto dello sport di Imperia (100 kW). Ad oggi rimane aperta la seconda fase del Programma "Tetti fotovoltaici" destinati ai privati e gestiti direttamente dalle regioni, che tutte ad eccezione della Sicilia hanno già avviato i relativi bandi di finanziamento. A breve dovranno essere distribuiti da parte del Ministero altri 13,5 milioni di Euro per finanziare nuovi progetti ed aumentare così nuova domanda di tecnologia. Durante il convegno sono state presentate le strategie per creare un mercato competitivo della tecnologia solare, in particolare ecco le otto ormai consolidate regole, presentate da R. Hass, dell'università di Vienna per la diffusione dei sistemi fotovoltaici di piccola scala: 1. Creare dei sistemi di finanziamento per la realizzazione dei progetti 2. Sviluppare il mercato 3. Garantire le performance tecniche dei pannelli fotovoltaici 4. Fare dei programmi di sviluppo alò fotovoltaico un evento di valenza sociale 5. Definire in modo preciso ed univoco gli aspetti normativi legati alla realizzazione dei progetti 6. Minimizzare i costi pubblici 7. Fornire informazioni mirate 8. sviluppare attività di marketing a favore del solate fotovoltaico Una conferenza con elevato valore qualitativo per l'aspetto congressuale, ma di successo anche per quanto riguarda gli operatori, che in numerosi hanno partecipato all'evento. 109 espositori provenienti da tutta Europa, 23 operatori tecnologici italiani, che non solo offrono strumenti e mezzi per la realizzazione di impianti, ma spesso guidano l'utente in tutta la fase dell'iter burocratico per ottenere le autorizzazioni necessarie.

MIGLIOR RENDIMENTO ENERGETICO NELL'EDILIZIA
Bruxelles, 9 ottobre 2002 - La commissione industria ha approvato con 45 voti favorevoli e nessuno contrario la raccomandazione in seconda lettura di Alejo Vidal-Quadras Roca (Ppe/De, E) sul rendimento energetico nell'edilizia. Il miglioramento del rendimento energetico negli edifici era già previsto in precedenti strumenti legislativi e il Parlamento più volte ha sottolineato l'importanza di questo tema. A tal proposito, la direttiva Save mira a promuovere l'isolamento termico degli edifici nuovi e la loro certificazione, nonché il controllo periodico delle caldaie. L'assenza di un carattere vincolante della direttiva, però, ha spinto la Commissione europea a proporre un quadro giuridico che completi e rafforzi le misure nazionali in vigore, portando ad una certa armonizzazione sulla materia. Il Parlamento si rallegra del fatto che diversi emendamenti adottati in prima lettura siano stati accolti nella posizione comune del Consiglio (ad esempio, la distinzione tra edifici nuovi e immobili già esistenti). Nella riunione dell'11 settembre, però, i deputati hanno chiesto di ridurre il tempo di trasposizione della direttiva. Il Consiglio proponeva un termine di tre anni, prolungabili fino a sette qualora lo Stato membro non disponga di esperti qualificati per il controllo dei sistemi di riscaldamento e climatizzazione. Per evitare la procedura di conciliazione ed avere un termine efficace per il rispetto della direttiva, il Parlamento ha promosso un compromesso basato su un termine di trasposizione di tre anni, con possibile prolungamento di tre anni per le stesse ragioni. I deputati hanno inoltre ripresentato alcuni emendamenti della prima lettura relativi alla buona gestione energetica, all'isolamento termico e alla fatturazione sulla base dei consumi reali. La relazione è stata esaminata una seconda volta dalla commissione industria il 1° ottobre, poiché nel frattempo il Consiglio ha dato il proprio accordo agli emendamenti adottati: in base all'accordo, il termine generale di tre anni può essere prolungato di altri tre per quanto riguarda la certificazione e il controllo dei sistemi di riscaldamento e climatizzazione. Il Consiglio ha anche accolto gli emendamenti sulla buona gestione energetica, sull'isolamento termico e sulla fatturazione. Grazie a tale accordo, si potrà evitare la conciliazione e l'entrata in vigore della direttiva non dovrebbe subire ritardi.

DECRETO DELLA REGIONE: DA GIOVEDÌ TARGHE ALTERNE IN TUTTA L'AREA OMOGENEA FIORENTINA LO HA ANNUNCIATO AD ARIAMBIENTE L'ASSESSORE FRANCI. DOMANI LA FIRMA DEL PRESIDENTE MARTINI. IL PROVVEDIMENTO APPLICABILE IN TUTTA LA TOSCANA
Firenze, 9 ottobre 2002 - Dopo ben 6 giorni di inquinamento atmosferico largamente superiore ai livelli di legge, il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini ha deciso: domani firmerà un decreto di stato di allarme ambientale in tutta la cosiddetta Area Omogenea fiorentina ordinando il regime di targhe alterne a partire da giovedì 10 ottobre. Il provvedimento riguarda i comuni di Firenze, Bagni a Ripoli, Scandicci, Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino, Lastra a Signa, Signa e Cadenzano. La notizia è stata data stamani dall'assessore regionale all'ambiente, Tommaso Franci, nel corso della conferenza stampa di presentazione di Ariambiente, la manifestazione ecologista in programma proprio da giovedì a Marina di Carrara, che ospiterà, tra l'altro, una conferenza regionale sulla qualità dell'aria organizzata dalla Regione Toscana e una conferenza nazionale sulle polveri fini, il famigerato PM10. "Il PM10 è appunto all'origine del decreto del presidente Martini", ha commentato Franci, "Si tratta della norma più restrittiva tra quelle finora emanate in Italia Prevede l'applicazione automatica delle targhe alterne dopo solo 5 giorni di superamento dei valori limite e riguarda anche molti altri centri della Toscana". Se dovessero verificarsi queste condizioni estreme e nell'eventuale mancanza di provvedimenti delle autorità comunali il decreto si applica infatti anche a Arezzo, Livorno, Lucca, Pisa, Prato, Grosseto, Siena, Pistoia, Massa, Pontedera, Empoli, Montelupo, Viareggio, Cascina, S. Croce e Piombino. Ulteriori particolari saranno forniti domani dallo stesso presidente Martini. Il blocco previsto dal 10 ottobre sarà ovviamente disdetto in presenza di significativi mutamenti delle condizioni atmosferiche. Presentando Ariambiente, l'assessore Franci ha inoltre annunciato i risultati dell'Inventario Regionale delle Sorgenti di Emissione in Aria Ambiente (Irse), dati riferiti al quinquennio 1995 - 2000, dunque molto significativi. In materia è la prima ricerca di queste dimensioni mai fatta in Italia. Secondo l'inventario i successi maggiori delle politiche ambientali sono dovuti a una serie di fattori che hanno coinvolto essenzialmente il settore trasporti, il mondo della produzione e quello dei combustibili da riscaldamento. Per i trasporti, sono stati importanti sia l'arrivo sul mercato di veicoli catalizzati (oggi sono 2 su 3) capaci di limitare drasticamente l'inquinamento, sia le nuove benzine a basso tenore di benzene. Nelle attività economiche hanno inciso gli interventi sui grandi impianti industriali e il minor uso in agricoltura di fertilizzanti azotati. Per il riscaldamento domestico è stato decisivo il passaggio dagli oli combustibili al gas. La punta massima di abbattimento delle emissioni totali (poco meno di un terzo) riguarda appunto il benzene (C6H6). Il calo dell'ossido di zolfo ha toccato invece il 20% e quello dell'ossido di carbonio e dell'ammoniaca il 16%. In netta diminuzione anche i valori dell'ossido di azoto (-14%) e del metano (-9%). Assai poco significativo il trend dei composti organici volatili (appena -1,5%). I guai cominciano purtroppo con le polveri fini e con il protossido di azoto (entrambi +14%) e con l'anidride carbonica che si assesta a +3%, tutti dati che l'Irse giudica molto significativi. Protossido di azoto, anidride carbonica e metano sono peraltro i gas che contribuiscono a creare l'effetto serra. Questi dati relativi all'intera Toscana, ha aggiunto l'assessore, trovano conferma anche nei trend di alcune città: benzene, azoto e metano sono in calo sensibile a Firenze, Pistoia, Livorno e Arezzo. A Firenze, la sola per cui il dato seguente è disponibile, il PM10 è invece aumentato di oltre il 15%.

TOSCANA: CALANO LE EMISSIONI DI BENZENE, AUMENTANO I GAS SERRA ECCO I PRIMI RISULTATI SUI TREND IN REGIONE NEL PERIODO 1995-2000. UNO STUDIO SULLA QUALITÀ DELL'ARIA SENZA PRECEDENTI IN ITALIA
Firenze 9 ottobre 2002 - - Sono bastati cinque anni, dal 1995 al 2000, per registrare anche in Toscana i primi importanti successi nella lotta agli inquinanti che compromettono la qualità dell'aria: -29% di benzene, -19% di ossido di zolfo, - 16% di ammoniaca e ossido di carbonio. A questi dati positivi si affianca però un sensibile aumento delle polveri fini e del protossido di azoto (entrambi +14%). Presentando oggi a Firenze la seconda edizione di Ariambiente, il salone ecologista in programma a Carrara dal 10 al 12 ottobre, l'assessore toscano all'Ambiente Tommaso Franci ha offerto un'anticipazione del primo Inventario Regionale delle Sorgenti di Emissione in Aria Ambiente (IRSE). L'Inventario copre il quinquennio 1995 - 2000 ed è stato realizzato dai tecnici della Regione Toscana come strumento conoscitivo e valutativo indispensabile per la pianificazione del settore. Destinato a essere diffuso integralmente in occasione della prossima 7° Conferenza sullo stato dell'ambiente (Firenze, 12 - 13 dicembre 2002), l'IRSE è il frutto di indagini sul territorio arricchite da elaborazioni matematiche e da stime. Obiettivo: rendere omogenei i due scenari 1995 e 2000 sull'andamento delle quantità delle emissioni complessive in modo da poter fare un confronto coerente e affidabile. E' una valutazione che viene fatta per la prima volta da una regione italiana. "Questi dati", ha commentato l'assessore, "dimostrano che se c'è la volontà è possibile riscattare anche situazioni ambientali apparentemente compromesse. Di certo, resta ancora molto da lavorare e molti ostacoli da abbattere". Secondo il rapporto Irse i successi maggiori delle politiche ambientali sono dovuti a una serie di fattori che hanno coinvolto essenzialmente il settore trasporti, il mondo della produzione e quello dei combustibili da riscaldamento. Per i trasporti, sono stati importanti sia l'arrivo sul mercato di veicoli catalizzati (oggi sono 2 su 3) capaci di limitare drasticamente l'inquinamento, sia le nuove benzine a basso tenore di benzene. Nelle attività economiche hanno inciso gli interventi sui grandi impianti industriali e il minor uso in agricoltura di fertilizzanti azotati. Per il riscaldamento domestico è stato decisivo il passaggio dagli oli combustibili al gas. La punta massima di abbattimento delle emissioni totali (poco meno di un terzo) riguarda appunto il benzene (C6H6). Il calo dell'ossido di zolfo ha toccato invece il 20% e quello dell'ossido di carbonio e dell'ammoniaca il 16%. In netta diminuzione anche i valori dell'ossido di azoto (-14%) e del metano (-9%). Assai poco significativo il trend dei composti organici volatili (appena -1,5%). I guai cominciano purtroppo con le polveri fini e con il protossido di azoto (entrambi +14%) e con l'anidride carbonica che si assesta a +3%, tutti dati che l'Irse giudica molto significativi. Protossido di azoto, anidride carbonica e metano sono peraltro i gas che contribuiscono a creare l'effetto serra.

GIORNATA EUROPEA DELLE PERSONE DISABILI
Roma, 9 ottobre 2002 - La Commissione europea ed il Forum europeo sulla disabilita', per celebrare la Giornata europea delle persone disabili che ha luogo il 3 dicembre di ogni anno, stanno organizzando il concorso "Hai tra i 10 e i 15 anni? Come cambieresti il mondo perche' sia a misura delle persone con disabilita'? Illustra il tuo progetto con un disegno". Il termine ultimo per il ricevimento delle candidature e' il 15 ottobre 2002. Infolink:
http://www.eddp.org/eddp/competition/comp_cont.jsp?lang=6

CONTRATTI SCUOLA PERSONALE SUPPLENTE - ANNO SCOLASTICO 2002-2003
Roma, 8 ottobre 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che le informazioni riguardanti le emissioni speciali effettuate per la prima applicazione dei contratti del personale della Scuola, trasmessi dal Sistema Informativo del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, sono attualmente disponibili sulla home page www.tesoro.it, nell'area dedicata al Dipartimento Amministrazione Generale del Personale e dei Servizi del tesoro, sotto la voce "Contratti Scuola". Ulteriori informazioni potranno essere richieste al numero verde 800.991.990, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 18.00.

DIGITAL PUBLISHING PRESENTA UN NUOVO TEST ONLINE BASATO SUI LIVELLI DI COMPETENZA DEL CONSIGLIO D'EUROPA, PER UNA MAGGIORE TRASPARENZA NELLA FORMAZIONE LINGUISTICA PROFESSIONALE.
Milano, 9 ottobre 2002 - La classificazione dei partecipanti ad un corso secondo il livello di conoscenza e' determinante per il successo di un processo formativo. digital publishing ha sviluppato un test online in grado di ridurre i tempi ed i costi della formazione. Il test si basa sui livelli di competenza linguistica del ''Common European Framework of Reference for Language Learning and Teaching'' (CEF). I sei livelli CEF (da A1 a C2) sono stati definiti dal Consiglio d'Europa in funzione delle esigenze professionali e permettono per la prima volta di valutare le conoscenze linguistiche a livello europeo. Il test e' accessibile in qualsiasi momento da Internet o dalla intranet aziendale. I partecipanti devono completare i diversi livelli del test in un tempo stabilito e hanno la possibilita' di eseguire gli esercizi una seconda volta. Alla fine del test la valutazione avviene automaticamente. I partecipanti ricevono immediatamente i risultati con una descrizione del livello raggiunto. Sulla base di questa valutazione, l'azienda potra' definire il programma formativo adatto alle proprie esigenze e i formatori potranno effettuare il loro lavoro di valutazione e di classificazione piu' rapidamente. Il test e' offerto come soluzione completa per un numero illimitato di utenti, ed e' facilmente integrabile nella struttura informatica preesistente in azienda. Creato su iniziativa del Consiglio d'Europa, il CEF e' lo standard ufficiale europeo per la valutazione e la certificazione delle competenze linguistiche. La definizione dei livelli di competenza linguistica in ambito professionale fa del CEF uno strumento insostituibile per la formazione linguistica in azienda. Grazie a questa classificazione, e' possibile descrivere in modo dettagliato e obiettivo le competenze linguistiche di ciascun partecipante. La formazione ed i certificati di lingue sviluppati secondo il sistema CEF offrono la possibilita' di confrontare i risultati a livello internazionale.

SOGEA : UNA TRA LE PIÙ PRESTIGIOSE SCUOLE DI FORMAZIONE AZIENDALE ITALIANE. OFFRE ALTISSIMI LIVELLI DI PLACEMENT E SODDISFA I PIÙ ELEVATI STANDARD QUALITATIVI EUROPEI.
Genova, 9 ottobre 2002 - Sogea viene creata nel 1979 per iniziativa della Federazione Industriali della Liguria e dell'Associazione Industriali di Genova, sotto l'alto patrocinio dell'Università degli Studi della città. Sin dalla nascita si pone l'obiettivo fornire servizi e soddisfare le esigenze delle imprese. Nel 1996 la Camera di Commercio di Genova entra a far parte dei soci. Si potenzia ulteriormente l'offerta di formazione per le imprese. Oggi Sogea rappresenta un'opportunità qualificata non solo per neo diplomati e laureati, ma anche per imprenditori, dirigenti e quadri. Sogea è una delle poche scuole di formazione italiane a poter vantare contemporaneamente la certificazione ISO 9001 di qualità e l'accreditamento Asfor (Master in Gestione Aziendale). Gli elevati standard di qualità sono garantiti anche attraverso partnership di livello per le diverse aree di formazione. Nei corsi orientati al marketing e alla comunicazione Sogea opera in partnership con Alchera Group. Nell'Area qualità, i partner sono: Rina Industry e Gesa. Nell'area logistica, Sogea opera in partnership con Fondazione Eni Enrico Mattei, Goth Logistic/Gruppo Fiege, Associazione Agenti Marittimi di Genova, A. Hartrodt Italiana, Contship, Gruppo Cosulich. Infine, Oracle è il partner nell'area Innovazione Tecnologica e Organizzativa. Grazie a collaborazioni prestigiose e alla capacità di soddisfare pienamente le richieste delle aziende, Sogea a sempre conseguito elevatissimi livelli di placement dei propri allievi. La formazione riguarda la persona nel suo complesso nei confronti del mondo del lavoro. La formazione deve essere in grado di incidere non solo sul sapere tecnico professionale, ma anche sui comportamenti e sugli atteggiamenti. A questo proposito, in Sogea si parla di equilibrio tra il "sapere", il "saper fare" e il "saper essere". E' un equilibrio perseguito attraverso proposte di lavoro nelle quali l'apprendimento del metodo convive con esperienze applicative, progetti sul campo e con lo stage in azienda. Il confronto con la realtà dell'industria e del terziario è sempre presente anche nelle aule: gran parte dei docenti è costituita da consulenti e dirigenti d'impresa. Sogea opera in quattro aree: logistica, qualità, innovazione organizzativa e tecnologica, processi di comunicazione e marketing. L'attività si articola in Master post-laurea e corsi post-diploma per i giovani; Formazione per la Pubblica Amministrazione; Corsi di formazione continua per il personale delle imprese e dei servizi; Studi e ricerche per lo sviluppo della cultura d'impresa. Sogea ha creato un sito Internet (www.sogeamaster.it) che fornisce in modo rapido ed immediato ogni notizia sui master attivati. Per poter partecipare ad un master Sogea è indispensabile iscriversi per tempo ai test di selezione. Ogni master è pensato per un numero limitato di allievi. E' anche attraverso la selettività che vengono tutelati gli standard qualitativi di Sogea. Infolink:
www.sogeamaster.it

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