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9 OTTOBRE 2002
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europee,2001 http://www.cordis.lu ) |
LA
FINANZIARIA 2003
Roma, 9 ottobre 2002 - La manovra per il 2003 e' ispirata a realizzare gli
obiettivi del rigore di bilancio, dello sviluppo economico del Paese e dell'equita'
sociale, nel rispetto del Patto per l'Italia e del Patto di stabilita' e
crescita europeo. L'entita' della manovra e' pari a 20 miliardi di euro e
consentira' di portare nel 2003 l'indebitamento netto della P.A. all'1,5%
del Pil, rispetto al 2,1% del 2002. Infolink: http://www.governo.it/sez_dossier_nuovi/finanziaria2003/index.html
RIFORMA
DEL DIRITTO SOCIETARIO
Roma, 9 ottobre 2002 - Il ministero della Giustizia ha pubblicato sul
proprio sito Web il testo del decreto legislativo per la riforma organica
della disciplina delle societa' di capitali e delle societa' cooperative in
attuazione della delega, conferita al Governo dalla legge 3 ottobre 2001,
n.366. Il provvedimento,approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta
del 30 settembre scorso, riguarda la disciplina delle societa' di capitali
in generale, ed in particolare delle societa' a responsabilita' limitata,
delle societa' per azioni, delle societa' cooperative, del bilancio, delle
trasformazioni, fusioni, scissioni, dello scioglimento, liquidazione e
cancellazione di societa', nonche' degli illeciti penali ed amministrativi
riguardanti le societa' commerciali. Infolink: http://www.giustizia.it/dis_legge/dlgs_proc_dir_societario.htm
FISCO:
PRENOTAZIONE APPUNTAMENTI VIA INTERNET
Roma, 9 ottobre 2002 - L'Agenzia delle Entrate ha attivato, presso 49 uffici
locali, una nuova procedura che consente ai contribuenti di prenotare,
tramite internet, un colloquio con un funzionario dell'Agenzia per ricevere
chiarimenti e informazioni su, per esempio, avvisi bonari, cartelle di
pagamento, agevolazioni ed esenzioni in favore dei disabili, compilazione e
trasmissione telematica del modello ''Unico Persone fisiche''. Per fissare
un appuntamento e' sufficiente collegarsi al sito www.agenziaentrate.it e,
una volta individuato l'ufficio di riferimento, visualizzare la sua agenda
elettronica con le date e gli orari disponibili e scegliere tra essi quelli
piu' comodi. Infolink: http://www.agenziaentrate.it/servizi/cup/index.htm
IL
MINISTERO DELLE FINANZE ED IN PARTICOLARE L'AGENZIA DELLE ENTRATE STANNO
OTTENENDO OTTIMI RISULTATI CON I SERVIZI FISCALI ON LINE SPECIE AVUTO
RIFERIMENTO ALLA PRESENTAZIONE TELEMATICA DELLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI,
AL VERSAMENTO DELLE IMPOSTE ED ANCHE ALLA REGISTRAZIONE DEGLI AFFITTI ON
LINE.
Roma, 9 ottobre 2002 - Autentico boom delle dichiarazioni dei redditi on
line che hanno consentito all'Agenzia delle Entrate di raggiungere
quest'anno ben 530.000 documenti (370.000 le dichiarazioni) scambiati via
Internet tra fisco e contribuenti da gennaio a meta' settembre 2002, andando
al di la' delle previsioni contenute nel contratto tra Agenzia e Ministero
delle Finanze che prevedeva 500.000 atti per l'intero atto. Molto positivo
il bilancio anche per le registrazioni degli affitti on line (23.000 atti) e
dei contratti di acquisto (14.000 atti). Il fisco telematico e' stato sempre
uno dei punti di forza del Ministero delle Finanze in versione tecnologica
ed un modello per le altre pubbliche amministrazioni presenti on line.
Difatti secondo anche le ultime disposizioni del nuovo Ministero per
l'Innovazione e le Tecnologie (basta vedere la direttiva del Presidente del
Consiglio per la conoscenza e l'uso del dominio internet ".gov.it")
i vari siti della P.A. non devono solo garantire la qualita'
dell'informazione, ma anche l'interattivita' della stessa che consenta di
sfruttare al massimo le potenzialita' della Rete attraverso non solo la
consultazione, ma anche la partecipazione dell'utente a determinati
procedimenti, sia in fase di ricerca che nell'utilizzo stesso
dell'informazione. Alcuni siti della P.A. su sollecitazione del nuovo
Ministero stanno gia' mettendo in pratica questo modo nuovo di concepire
l'utilizzo di Internet, ma bisogna sottolineare che il Ministero delle
Finanze ed in particolare l'Agenzia delle Entrate www.agenziaentrate.it
si trovano molto avanti ed hanno raggiunto quel salto di qualita' che ha
consentito di ottenere un effettivo aumento e miglioramento dei servizi
disponibili in rete, cosi' da rendere quest'ultima appetibile per quanti
siano interessati a prestazioni a valore aggiunto, vale a dire senza code
agli sportelli, senza spostarsi da casa, con possibilita' di verifica
costante dello stato delle pratiche, di avvalersi di sistemi di pagamento
elettronico ecc. In particolare negli ultimi tempi la nascita della Agenzia
delle Entrate ha consentito di ottimizzare e razionalizzare i servizi
disponibili in rete ed all'indirizzo http://www.agenziaentrate.it/modulistica/dichiarazione/2002/novita_unico.htm
e' possibile ottenere tutti gli strumenti per presentare la dichiarazione
dei redditi on line quali le novita' dell'Unico 2002, il software necessario
per la compilazione della dichiarazione, i modelli, tutti i suggerimenti
necessari ecc. Collegandosi poi al sito http://fisconline.agenziaentrate.it/
e' possibile presentare le dichiarazioni, versare le imposte e consultare i
dati fiscali di interesse direttamente da casa.
OSSERVATORIO
STRATEGICO 2002 DI SISTEMA ROMA "STATO DELLE REGOLE E TECNOCRAZIA,
SNODI DEL CAMBIAMENTO" AUTORITÀ ED ORGANISMI DI CONTROLLO: QUADRO DI
SCENARIO SERVONO ISTITUZIONI DEMOCRATICAMENTE RICONOSCIUTE, UN "SENATO
DELLE GARANZIE"
Roma, 9 ottobre 2002 - Il sistema delle autorità e degli organismi di
controllo vigente in Italia zoppica, è una sorta di democrazia incompiuta.
Nel momento in cui lo scenario economico e sociale del nostro Paese sta
vivendo profondi mutamenti, anche in relazione all'integrazione europea e
alla globalizzazione dei mercati, questo non consente allo Stato di avere a
pieno regime le indispensabili funzioni di regolazione e di controllo dei
fenomeni connessi all'articolato e complesso processo del cambiamento in
atto, mentre la Pubblica Amministrazione è priva di un vitale giunto
cardanico tra le disposizioni per la modernizzazione del Paese e la
"macchina" burocratica. È la sintesi dell'"Osservatorio
Strategico" che il Sistema Roma quest'anno ha dedicato alla radiografia
dello stato delle regole e agli organismi di controllo, avvalendosi degli
Istituti B&C Ricerche di Marketing ed Eu.R.E.S. Ricerche Economiche e
Sociali ed in collaborazione con la Provincia di Roma, la Camera di
Commercio e il Comitato Piccola Industria dell'Uir. Alla vigilia di un
convegno su questo delicato tema, Gennaro Moccia, presidente di Sistema Roma
e Vicepresidente dell'Unione Industriali di Roma, illustrando alla stampa il
rapporto ha riconosciuto che "la creazione di strutture in qualche modo
"terze" e indipendenti dall'Esecutivo ha risposto all'esigenza di
un rafforzamento della autonomia e imparzialità dal potere politico",
ma ha pure sottolineato che "quello che emerge è la mancanza di un
quadro normativo unitario e omogeneo alla base della costituzione delle
diverse Authority. Non esiste, infatti, una legge che disciplini gli aspetti
comuni di questo fenomeno giuridico; né il legislatore, al momento della
loro istituzione, ha seguito un modello unico prestabilito. Ciò è
assolutamente improrogabile per distinguere in principio nei fatti le
Autorità dalle Agenzie tecniche e di supporto". Questa omogeneità,
del resto, è ancora più cogente in uno scenario in cui "è il Mercato
che tira lo Stato per la giacchetta, invitandolo ad una trasformazione. Il
Mercato chiama lo Stato a gran voce perché tra i due è il più forte,
consapevole della propria estensione globale, ma anche della propria capacità
di attrazione, di espansione verticale", ha aggiunto Moccia auspicando
che nel legame Stato-Comunità, una sorta di "contratto tra i cittadini
e le istituzioni", e nell'ambito di una "nuova architettura
istituzionale", le Authority trovino una loro coesione e omogeneità
"in una istituzione democraticamente riconosciuta, una sorta di
"Senato delle Garanzie", un "Senatus popolusque", che
sorga proprio lì accanto al Foro, nel cuore della città". Il
presidente di Sistema Roma ha quindi rilevato che dall'Osservatorio
Strategico emerge come "nell'assenza di una sintesi istituzionale, che
porta alla attuale divisione, debba essere il Parlamento a trovare una
strada politica e costituzionale" alle problematiche poste. Sarebbe
l'occasione non solo per omogeneizzare la normativa delle Authority, ma
anche per introdurre concreti e pragmatici miglioramenti alla situazione
attuale, "segnata tra l'altro dal limite dello strumento sanzionatorio,
risultato non di rado inefficace a produrre cambiamenti nel comportamento
degli operatori e di scarso potere deterrente nei suoi contenuti
economici". Non solo, ma sono pure state lamentate "difficoltà di
azione e manovra delle Autorità legate alla mediazione interistituzionale
con i "poteri forti"". In sostanza - ha affermato Moccia
citando il rapporto - "le misure adottate dagli organismi, le sanzioni
da essi applicate, non sempre appaiono sufficienti a modificare i
comportamenti dei soggetti sanzionati, in particolare di fronte agli
interessi forti del mercato". Le stesse Autorità non hanno nascosto
"la sproporzione tra mezzi a disposizione e obiettivi da raggiungere,
anomalia che non ha impedito il perseguimento delle finalità e l'osservanza
delle funzioni". Insomma servono "interventi volti ad implementare
le dotazioni umane e finanziarie, per potenziare l'attività delle Authority
in termini essenzialmente quantitativi, ampliandone le capacità di
risposta". Infine, dalle molte autorevoli interviste contenute
nell'"Osservatorio Strategico", emerge anche "una diffusa
domanda di una maggiore partecipazione e coinvolgimento delle associazioni e
categorie di utenti nei processi decisionali delle Authority". È sulla
base di questo dettagliato check-up sullo "Stato delle regole e
tecnocrazia" che giovedì 10 ottobre (ore 14:30) nel Complesso
Monumentale del San Michele a Ripa Grande si svolgerà un convegno dell'
"Osservatorio Strategico". Partendo dalla relazione del suo
presidente, Gennaro Moccia, si svilupperanno le testimonianze di Lucio
Francario, presidente della Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione;
Alessandro Luciano, commissario dell'Autorità per le Comunicazioni; Gaetano
Rasi, garante dell'Autorità per la protezione dei dati personali. Seguirà
un confronto sui "Cambiamenti tra sistema comunitario e sistema
locale", con gli interventi di Silvano Moffa, presidente della
Provincia di Roma; Franco Frattini, ministro per la Funzione Pubblica;
Enrico Letta, già Ministro delle Attività Produttive. Le conclusioni
saranno tratte da Andrea Mondello, presidente della Camera di Commercio
della Capitale
NET
ECONOMY : COME È ANDATO IL 2° TRIMESTRE DEL 2002
Torino, 9 ottobre 2002 - Sanpaolo Imi Imprese, grazie agli aggiornamenti
forniti da Mate, società di ricerca specializzata sull'e-business, si
affida ai Net Indicatori per spiegare la complessità dell' evoluzione della
Net economy in Italia. Grafici semplici e di comprensione immediata in grado
di descrivere il grado di sviluppo del nuovo mercato, di trimestre in
trimestre. Le difficoltà macroeconomiche di matrice internazionale
continuano ad incidere sulla Net Economy ritardandone la ripresa, attesa già
nel corso del primo semestre del 2002. Dal crollo dello scorso settembre i
listini si sono un pò ripresi, ma i prezzi sono ancora lontani dai massimi.
Le imprese mostrano un atteggiamento più realistico e, dato che i budget
sono sempre più limitati e la crescita più lenta, tendono a razionalizzare
gli investimenti in nuove tecnologie guardando ai ritorni economici. Un
cambiamento di rotta radicale rispetto all'euforia tecnologica degli anni
'90 . Il segmento consumer, che ormai ha raggiunto il livello di saturazione
dopo le crescite a due cifre degli anni scorsi, sia in termini di
connettività che di telefonia mobile, ha assunto un atteggiamento di look
and wait. In Italia gli utenti unici hanno raggiunto quota 34 milioni. I
grandi portali generalisti, che mantengono le posizioni più alte nelle
classifica dei siti più visitati, punteranno sempre più sui servizi a
pagamento (ha cominciato per primo Yahoo! ), poiché il modello della
free-Internet , basato sull'on line advertising, non ha dato i frutti
sperati. Il passaggio dal "free" al "fee" dipenderà
dalla capacità di aggiungere valore rispetto agli altri canali, e quindi la
disponibilità da parte delle persone a pagare per la fruizione di servizi
internet. Molti portali si apprestano dunque a fornire alcuni servizi a
pagamento, dietro abbonamento o a consumo, a patto che questi siano davvero
a valore aggiunto, e continuando ad offrire una certa dose di servizi free.
Con questo modello, le grandi testate di informazione e la televisione
stanno facendo il loro ingresso in internet. Nel complesso, quindi , una
nuova consapevolezza e un approccio qualitativo caratterizzano questa fase,
tanto da indurre ad abbandonare il prefisso New, per parlare piuttosto di
Net Economy: un'economia sì legata all'utilizzo delle nuove tecnologie e
della Rete, ma sempre basata sui modelli della Old Economy (business plan,
ROI, strategie di marketing ..). Anche se a breve non sono attesi grandi
cambiamenti, per il "salto" di qualità delle dot.com si deve
attendere la diffusione della banda larga, resa possibile dal progressivo
abbassamento dei prezzi dell'offerta. Essa consentirà la sempre maggiore
introduzione di servizi a valore aggiunto di terza generazione che
dovrebbero rivivacizzare la domanda. L'ultimo aggiornamento, al secondo
trimestre 2002, dei Net Indicatori è on line sul sito www.sanpaoloimi.com/imprese
IL
14 E IL 15 NOVEMBRE PROSSIMI SI TERRA' A PARIGI UNA IMPORTANTISSIMA
CONFERENZA A LIVELLO MONDIALE PER CAPIRE MEGLIO QUALI SIANO LE RELAZIONI FRA
LE LEGGI VIGENTI E IL "DIGITAL BUSINESS".
Parigi, 9 ottobre 2002 - Annunciata come un evento di grande rilevanza, si
terra' a Parigi il 14 e il 15 novembre prossimi una conferenza
internazionale - organizzata dalla Computer Law Association - che
affrontera' i rapporti intercorrenti fra le leggi emanate nell'ambito della
Information Technology e il c.d. "digital business". Un nutrito
gruppo di esperti in materia cerchera' di mettere in luce tutte le
implicazioni giuridico-economiche che costellano il mondo del cyberspazio.
Il meeting, dunque, avra' lo scopo non solo di indicare quale sia lo stato
dell'arte in questa materia, ma anche di capire quali siano le strade
migliori da intraprendere per garantire una completa disciplina giuridica
del fenomeno Internet. Gli esperti invitati a partecipare analizzeranno temi
quali: brevetti; domain names; copyright e Digital Millennium Copyright Act;
e-commerce; Digital Rights Management; ecc. Infolink: www.claparis2002.com
ACCELERAZIONE
PER L'INTEGRAZIONE FRA LE BANCHE DEL GRUPPO AL VIA UN PIANO DI
RAZIONALIZZAZIONE CHE OLTRE LE RETI SANPAOLO, BANCO NAPOLI E CARDINE TOCCHERÀ
ANCHE IL SETTORE OPERE PUBBLICHE E QUELLO DELL'ATTIVITÀ ESATTORIALE
Torino, 9 ottobre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Sanpaolo Imi
riunitosi ieri a Torino, ha approvato all'unanimità il progetto di
razionalizzazione delle reti Sanpaolo, Banco di Napoli e Cardine. Nei
prossimi giorni sono previste altre riunioni degli Organi Societari per le
delibere formali. Il progetto si basa sul modello già sperimentato dalla
rete Sanpaolo, focalizzato per segmenti di clientela corrispondenti a
specifiche strutture operative per il mercato retail e Poe (Piccoli
Operatori Economici), il mercato private e il mercato delle imprese. Per
realizzare pienamente questo modello sono previste le seguenti iniziative:
-fusione per incorporazione del Banco di Napoli in Sanpaolo Imi:
l'operazione, che sarà deliberata nei prossimi giorni, sarà seguita da
un'integrazione delle strutture territoriali e dalla successiva enucleazione
di una Direzione Territoriale Sud delle attività e delle filiali retail e
Poe (Piccoli Operatori Economici) del Banco e della rete Sanpaolo operanti
nel Sud; -scorporo della Direzione Territoriale Sud nel Nuovo Banco di
Napoli: l'operazione prevista ad avvenuto completamento del processo di
unificazione (attualmente in corso) dei sistemi informatici, prevede la
costituzione di una società con sede a Napoli che sarà la sola banca del
Gruppo operante nel mercato retail e Poe nelle regioni Campania, Puglia,
Basilicata e Calabria; -accelerazione del processo di integrazione con
Cardine Finanziaria, in particolare attraverso l'accentramento nella
Capogruppo entro il 2003 delle funzioni di supporto (Moi e Logistica) di
Cardine Finanziaria, nell'ottica di conseguire sin dalla prima fase i
necessari benefici in termini di economia di scala e di scopo. Attività
relative al finanziamento delle Oopp e infrastrutture - Tutte le attività
rivolte al finanziamento delle opere delle amministrazioni, delle aziende
pubbliche e delle infrastrutture verranno concentrate in Banca Opi. Grazie
alla concentrazione dell'attività svolta dal Banco di Napoli nel comparto,
i crediti di Banca Opi verso la clientela verrebbero a raggiungere circa 16
miliardi di euro, il che determinerebbe la nascita del maggiore operatore
italiano, destinato a crescere ulteriormente con il successivo apporto
dell'operatività di Cardine. Banca OPI avrà una sede principale a Roma ed
una secondaria a Napoli, in considerazione della grande importanza che il
finanziamento delle opere infrastrutturali riveste per il Mezzogiorno.
Attività esattoriali - Il progetto prevede infine la concentrazione sulla
Esaban di Napoli non solo delle attività oggi svolte dal Banco di Napoli
nelle province di Napoli e Caserta, ma anche di tutta l'attività
esattoriale svolta dalle varie società del Gruppo: Sanpaolo Riscossioni
Genova, Sanpaolo Riscossioni Prato, Gerico (concessionaria delle province di
Bologna, Venezia, Padova, Rovigo e Gorizia). Saranno richieste alle Autorità
di Vigilanza tutte le necessarie autorizzazioni.
UNICREDITO
ITALIANO : OGGI CDA STRAORDINARIO SU ONBANCA
Milano, 9 ottobre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di UniCredito
Italiano è stato convocato in via straordinaria per deliberare soltanto in
merito al completamento del processo di acquisizione di OnBanca - mediante
un'operazione di fusione - deliberato il 25 luglio 2002. Nessuna modifica
delle condizioni economiche verrà proposta al CdA.
GLI
INVESTIMENTI ITALIANI IN AUSTRIA: ALCUNE CASE-HISTORIES DI SUCCESSO
Vienna, 9 ottobre 2002 - I rapporti economici tra Italia e Austria stanno
diventando sempre più importanti. Nonostante la recessione economica
mondiale, un elevato numero di aziende italiane tra cui Fiat, Generali,
Merloni, Pirelli e Autostrade, continuano a dimostrare la propria fiducia
verso l'Austria come business location, strategicamente ideale per
l'espansione verso il Centro ed Est Europa. Le esportazioni italiane in
Austria hanno raggiunto quest'anno i 5,6 miliardi di Euro, crescendo del
5,31% rispetto al 2000 e rappresentando il 7,14 % circa dei beni importati
nel paese (l'11% dai paesi dell'UE). 1/12 (il 14,09% UE; l'8,61% del totale)
delle esportazioni austriache è diretta in Italia (6,4 miliardi di Euro;
6,04% in più rispetto al 2000), facendo del nostro paese uno tra i
principali partner commerciali dell'Austria. Gli investimenti italiani in
Austria nel 2001 sono stati di 111,95 milioni di Euro, il 18 % del totale
degli investimenti stranieri verso l'Austria lo scorso anno. L'industria
alimentare rappresenta uno dei principali settori chiave per gli
investimenti italiani in Austria. In questi giorni Parmalat, maggior
produttore mondiale di latte Uht, ha stretto un accordo commerciale con la Nöm
(principale gruppo lattiero-caseario austriaco) con un giro di affari di 235
milioni di Euro, che prevede una partecipazione azionaria del 25% ed
un'opzione a rilevare la maggioranza. Parmalat, con il suo fatturato di
oltre 7.800 milioni di Euro, punta così ad un potenziamento dei rapporti
commerciali sia con l'Austria sia con i vicini paesi dell'Est. Nei primi
mesi del 2002 Barilla ha aperto una filiale in Austria con compiti di
controllo diretto su tutta la distribuzione austriaca. Nel 2001 Lavazza,
maggior distributore di caffè espresso in Austria, ha inaugurato a Vienna
un moderno Training Center presso il quale si tengono corsi sulla storia del
caffè, sui metodi di produzione e per le diverse attività attinenti alla
vendita e distribuzione dei prodotti. Segafredo, ha in Austria il proprio
quartier generale per i paesi dell'Est Europa quali Ungheria, Repubblica
Ceca, Croazia e Slovenia. Anche nel settore della ristorazione sono di
recente stati fatti forti investimenti. All'interno di un progetto di
espansione a livello europeo, infatti, la società Autogrill ha previsto lo
stanziamento di 22 milioni di Euro e l'impiego di 400 persone c.a. per
l'ampliamento delle stazioni Autogrill in tutto il paese austriaco. Nel
settore automotive, Fiat ha recentemente pianificato investimenti per 10
milioni di Euro, in un progetto che prevede l'apertura di un nuovo training
center a Vienna. La società Autostrade ha recentemente siglato a Vienna un
contratto decennale con la Asfinag (ente austriaco per la gestione del
sistema stradale ed autostradale) per la realizzazione e gestione di un
sistema di telepedaggio per i mezzi pesanti sulla rete austriaca;
l'iniziativa prevede un sistema di pagamento dinamico del pedaggio basato su
tecnologia a microonde. Il progetto, per cui è previsto un investimento di
circa 300 milioni di Euro, sarà finanziato in project financing. Tra le
maggiori aziende figura anche Merloni che nel 2001 ha inaugurato una nuova
base commerciale a Zeltweg e punta ad una crescita del 10% nel medio
termine. Un fattore chiave che spiega e favorisce gli investimenti italiani
in Austria è costituito dalla sua posizione strategica che funge da
collegamento per i mercati del Centro ed Est Eurpoa. Tra le aziende che
hanno valutato e creduto in questa opportunità, vi è il gruppo Generali,
che ha istituito il suo quartier generale a Vienna per il mercato del Centro
ed Est Europa (nello specifico Ungheria, Repubblica Ceca, Slovenia,
Slovacchia, Polonia, Romania e Croazia). Anche Pirelli, presente in Austria
da oltre 30 anni, ha di recente istituito il suo quartier generale a Vienna
che gestisce, oltre a quello austriaco, i mercati dell'Ungheria, della
Repubblica Ceca e della Slovacchia. In questi ultimi anni gli investitori
internazionali hanno dimostrato una sempre crescente fiducia nei confronti
dell'Austria, che, come dimostra il World Competitivness Yearbook 2002,
risulta essere leader mondiale per la qualità della vita, per la sicurezza
dei cittadini, con un basso tasso di criminalità e per le ottime
infrastrutture energetiche e sanitarie. Tra i principali fattori di
valutazione per la scelta dell'Austria come business location, vi sono
l'elevata qualificazione dei dipendenti dovuta all'ottimo sistema
scolastico, le diverse agevolazioni fiscali, il basso tasso di
disoccupazione, la motivazione dei dipendenti; un semplice accesso ai
mercati finanziari stranieri, una legislazione sulla libera concorrenza e
crediti sull'esportazione e assicurazione, la parificazione delle società
straniere con quelle nazionali con la possibilità di accedere ai mercati
finanziari locali; la protezione di brevetti e diritti d'autore. "Gli
investitori internazionali hanno chiaramente dimostrato la loro propensione
nel scegliere l'Austria come business location, da quando l'Austria è
diventata membro dell'Unione Europea e ha messo in atto l'implementazione di
una riforma estensiva e misure di liberalizzazione. La scalata dell'Austria
nella classifica mondiale conferma questo trend", afferma René Siegl,
Amministratore Delegato di Austrian Business Agency (Aba).
VERSO
L'ANNUAL MEETING DELLA BANCA INTERAMERICANA DI SVILUPPO - MILANO 2003
SUDAMERICA: 137 MILIONI DI DOLLARI PER CHI INVESTE MILANO - SUD AMERICA:
L'EXPORT SI RIDUCE DI UN TERZO
Milano, 9 ottobre 2002. E' in diminuzione l'interscambio tra Milano e il
centro e sud America nell'ultimo anno: le esportazioni crescono del 3,8% nel
2001, un dato più basso della crescita media pari al 7,8% e le importazioni
si riducono del 5,7%, contro una crescita media del 2,9%. Un andamento che
si aggrava nei primi sei mesi di quest'anno: l'export milanese verso centro
e sud America si riduce di quasi un terzo (-31,6%) e l'import dell'1,2%.
Dati che risentono della situazione internazionale dopo l'11 settembre e
delle difficoltà economiche nel continente sudamericano. Difficoltà a
fronte delle quali nascono iniziative di sostegno delle organizzazioni
internazionali, come quelle promosse dalla Banca Interamericana di Sviluppo:
le imprese italiane hanno ottenuto 137 milioni di dollari nel 2001 per
progetti di sviluppo nell'area. E oggi si è tenuto un seminario per aiutare
le imprese ad aggiornarsi sulle opportunità di affari in America Latina/Caraibi.
Con l'obiettivo di conoscere le attività della Bid, il più grande istituto
multilaterale finanziario presente in quest'area, e della sua Società
Internazionale per gli Investimenti (IIC). Nel corso della giornata sono
state illustrate le procedure per accedere al finanziamento dei progetti e
per la richiesta di contratti Bid e IIC per fornitori di beni, lavori e
servizi. Sono stati forniti chiarimenti su norme e regole del procurement,
su come accedere ai trust funds italiani e analizzati casi concreti di
progetti finanziati da Bid e IIC. L'incontro è organizzato da Promos -
azienda Speciale della Camera di commercio di Milano per le attività
internazionali e dal Ministero dell'Economia e delle Finanze in
collaborazione con il "Comitato Promotore Milano Bid 2003", in
previsione del meeting annuale dei Governatori della Banca Interamericana di
Sviluppo in programma a Milano nel marzo 2003 (Annual Meeting Milano BID
2003). "Questo incontro rappresenta una tappa verso l'Annual meeting
della Banca Interamericana di Sviluppo a Milano nel 2003. Un'opportunità
per le imprese che possono sfruttare questa occasione e proporsi sul mercato
sudamericano - sostiene Bruno Ermolli, presidente di Promos, azienda
speciale della Camera di commercio di Milano per l'internazionalizzazione -.
Un mercato in una fase difficile, in cui diventa ancora più importante la
nostra iniziativa a favore delle imprese che operano in questi Paesi. Con
servizi di assistenza anche personalizzata, grazie ai nostri sportelli
presenti in America Latina e allo sportello a Milano della Banca Inter
Americana di Sviluppo. Ma anche un servizio teso a cogliere le opportunità
proposte dagli organismi multilaterali per partecipare al processo di
sviluppo di una regione con grandi potenzialità come quella
sudamericana". Le istituzioni del Gruppo Bid. Creata nel dicembre 1959
con il proposito di contribuire allo sviluppo economico e sociale dei paesi
dell'America Latina e dei Caraibi, la Banca Interamericana di Sviluppo (Bid),
con sede a Washington, rappresenta la più grande e antica istituzione di
sviluppo multilaterale a carattere regionale. I suoi compiti istituzionali
sono la riduzione della povertà, lo sviluppo delle infrastrutture sociali,
il sostegno allo sviluppo del settore privato, il finanziamento
dell'assistenza tecnica per la preparazione e l'esecuzione dei progetti e
dei programmi di sviluppo. In America Latina l'ammontare delle operazioni
della Bid è superiore a quello erogato dalla Banca Mondiale, e nell'ultimo
anno è stato di circa 8 miliardi di dollari (dopo il picco di quasi 11
miliardi raggiunto nel 1998 in seguito alla partecipazione della Banca ai
pacchetti di emergenza per far fronte agli effetti delle crisi finanziarie).
Oltre alla Banca vera e propria, fanno parte del Gruppo della Banca
Interamericana di Sviluppo anche la Società Interamericana d'Investimento (IIC)
e il Fondo Multilaterale d'Investimento (Mif). L'Italia e la Bid. L'Italia
è membro della Bid dal 1977 e partecipa al capitale della Banca con una
quota dell'1,89 per cento, pari a quella di Francia, Germania e Spagna.
L'Italia ha aderito formalmente all'IIC nel 1988 (con una quota del 3,07 per
cento) e al Mif (di cui però sono membri solo 27 paesi) nei primi mesi del
2000 (con un contributo "slegato" di 30 milioni di dollari, su un
totale di 1,3 miliardi). Nel 1992, per rafforzare le sinergie tra il nostro
settore imprenditoriale e quello latino-americano, offrendo quindi maggiori
opportunità alle imprese italiane, il Ministero degli Affari Esteri ha
istituito due fondi fiduciari di cooperazione tecnica periodicamente
rifinanziati; il Ministero del Tesoro ha istituito in seno al Fondo
Multilaterale di Investimento un fondo fiduciario del valore di 6 miliardi
di lire, volto a finanziare consulenti italiani (individui o imprese) per la
preparazione di progetti del Mif. I risultati per l'Italia. Le imprese
italiane hanno ricevuto, nel corso del 2001, pagamenti per circa 137 milioni
di dollari, corrispondenti ad una quota del 2,1 per cento delle erogazioni
della Banca in beni e servizi. Nella graduatoria dei paesi non beneficiari,
l'Italia occupa, cumulativamente (dall'ingresso nella banca dei Paesi
non-regionali) la seconda posizione dopo gli Stati Uniti.
LA
COMMISSIONE EUROPEA AUTORIZZA ACCORDI PER LA RISCOSSIONE A "SPORTELLO
UNICO" DEI DIRITTI SULLA MUSICA TRASMESSA VIA INTERNET DA TV E RADIO
Bruxelles, 9 ottobre 2002 - Una esenzione antitrust concessa dalla
Commissione europea introdurrà una maggiore concorrenza per le imprese
televisive e radiofoniche europee che trasmettono contemporaneamente show
musicali su Internet. Grazie alle nuove norme, le emittenti potranno
richiedere una licenza a "sportello unico" alle agenzie che
riscuotono le royalty per le trasmissioni su Internet nella maggior parte
delle diciotto nazioni che compongono lo Spazio economico europeo (See),
sostituendo l'attuale sistema secondo il quale devono ottenere una licenza
da ciascuna società nazionale di amministrazione e di riscossione dei
diritti di copyright. Il nuovo sistema favorirà la concorrenza tra le
imprese che riscuotono le royalty per conto dell'industria discografica, in
particolare in termini di tariffe praticate. Il Commissario responsabile
della concorrenza, Mario Monti, ha commentato la decisione dichiarando:
"La creazione di un vero mercato per il cosiddetto "simulcasting"
apporterà vantaggi sia per i consumatori che per i titolari dei diritti. I
consumatori potranno avere accesso ai propri programmi musicali radiofonici
e/o televisivi preferiti praticamente da qualsiasi parte del mondo. Nel
contempo, il quadro realizzato garantirà il pagamento adeguato dei
diritti". Si tratta della prima decisione della Commissione
sull'amministrazione e la concessione di licenze di copyright collettive per
lo sfruttamento commerciale di opere musicali su Internet. Negli ultimi anni
le emittenti radiofoniche e televisive hanno iniziato a diffondere i propri
programmi per il pubblico europeo via Internet, oltre alle tradizionali
trasmissioni terrestri o via cavo. Questo sistema, detto simulcasting
(diffusione simultanea), prevede che le emittenti ottengano licenze
internazionali dai titolari dei diritti sulle opere musicali. È necessario
notare che le emittenti operano tradizionalmente su base nazionale o
regionale con licenze territoriali di copyright limitate. Vista la sua
natura globale, Internet rappresenta dunque una nuova sfida per quanto
riguarda l'acquisizione di questi diritti. Il caso in questione è stato
avviato da una notifica presentata dalla International Federation of the
Phonographic Industry (Ifpi), la Federazione internazionale dell'industria
discografica. La notifica è stata fatta a nome delle società di gestione
del copyright delle imprese discografiche. Non riguarda dunque i diritti
d'autore, riscossi da agenzie diverse. L'accordo notificato intende
facilitare la creazione di una nuova categoria di licenze di copyright con
una portata multi-territoriale, tenendo conto della natura globale di
Internet. Maggiore scelta e migliore concorrenza sui prezzi A seguito delle
osservazioni della Commissione, le società di riscossione hanno accettato
di concedere licenze a "sportello unico" che coprano tutti i
territori nei quali la società locale di produzione discografica sia parte
dell'accordo. Di fatto l'accordo interessa l'intero territorio del See (che
raggruppa i 15 Stati UE più Norvegia, Islanda e Liechtenstein), ad
eccezione della Spagna e della Francia. L'accordo comprende anche società
dell'Europa centrale e orientale, dell'Asia, del Sud America, dell'Australia
e della Nuova Zelanda. Ciò significa che, anziché essere costrette a
richiedere una licenza alla società di riscossione locale in ciascun paese
nel quale si può avere accesso alle loro trasmissioni Internet, le
emittenti il cui segnale sia originato in uno Stato membro del See potranno,
per la prima volta, rivolgersi alla società di riscossione con sede nel See
di loro scelta per la licenza del simulcasting. In questo modo si svilupperà
la concorrenza tra le imprese See che concedono queste nuove licenze
multi-territoriali, contribuendo dunque al completamento del mercato unico
europeo. Le parti si sono inoltre impegnate ad aumentare la trasparenza per
quanto riguarda le tariffe applicate per una licenza di copyright. Entro la
fine del 2003 verrà presentata alla Commissione una serie di proposte,
volte a scindere i diritti di copyright dalle spese richieste per coprire i
costi di amministrazione delle licenze di ciascuna società. I due elementi
verranno identificati separatamente al momento di concedere la licenza. In
questo modo, le emittenti televisive e radiofoniche potranno individuare le
società più efficienti nel SEE e richiedere le licenze alle società che
le offrono al costo più basso. Le licenze comprenderanno anche gli elenchi
di tutte le società che partecipano all'accordo.
ADHESION
DE LA COMMUNAUTE EUROPEENNE A EUROCONTROL : VERS UN CIEL UNIQUE PANEUROPEEN
Bruxelles, le 9 octobre 2002 Les plénipotentiaires des trente et un États
membres d'Eurocontrol et la Communauté européenne, représentée par le
vice-président de la Commission européenne et par le président du Conseil
des transports de l'Union européenne, ont signé aujourd'hui le protocole
sur l'adhésion de la Communauté européenne à Eurocontrol lors d'une conférence
diplomatique qui a eu lieu au siège de l'organisation à Bruxelles, sous la
présidence de Mme Isabelle Durant, ministre belge de la mobilité. La
signature du protocole d'adhésion a été le point d'orgue de négociations
approfondies, qui ont commencé il y a deux ans, après qu'on eut reconnu
qu'il fallait assurer la cohérence entre les modalités de travail et les
fonctions des deux organisations dans les questions relatives au transport aérien
en Europe. Cette adhésion a été rendue possible par l'engagement et la détermination
de toutes les parties concernées. L'adhésion de la Communauté européenne
(Ce) à Eurocontrol est un moment crucial dans l'histoire des transports aériens
européens. Elle ouvre de grandes perspectives pour l'amélioration du cadre
réglementaire de la gestion du trafic aérien européen (Atm). Cet événement
va accélérer le processus de ratification de la convention d' Eurocontrol
révisée et facilitera la bonne mise en œuvre de l'initiative "Ciel
unique" à une échelle paneuropéenne. Mme Loyola de Palacio, vice-président
de la Commission européenne, a souligné l'importance de cette adhésion:
"La contribution de la Communauté à Eurocontrol sera extrêmement
importante et permettra de nouvelles synergies avec cette organisation, sur
la base d'une forte coordination entre les États membres de l'Union européenne.
Elle fraiera également la voie à la réalisation dans de bonnes conditions
du projet de ciel unique européen, qui ne peut se passer de l'expertise d'
Eurocontrol Mme de Palacio a également déclaré qu'elle souhaite que
"l'événement d'aujourd'hui élimine les obstacles à la ratification
et à l'entrée en vigueur de la convention d' Eurocontrol révisée, dont
toutes les parties intéressées du secteur des transports aériens ont un
besoin urgent". M. Victor M. Aguado, directeur général d' Eurocontrol,
a déclaré quant à lui qu'il s'agissait d'une journée historique pour la
gestion du trafic aérien en Europe: "Nous nous félicitons de l'adhésion
de la Communauté européenne à notre organisation. C'est une étape
importante sur la voie de l'amélioration de la situation du trafic aérien
en Europe, qui en a bien besoin. En qualité de membre d' Eurocontrol, la
Communauté européenne renforcera notre capacité de mettre en œuvre des
programmes paneuropéens convenus au bénéfice de tout le secteur de l'aviation".
POSTE
ITALIANE: RISULTATI DEL PRIMO SEMESTRE 2002 IL MARGINE OPERATIVO LORDO PASSA
DA 277 MILIONI DI EURO A 344 MILIONI DI EURO,IN SIGNIFICATIVA CRESCITA DEL
24.4%.
Roma, 9 ottobre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA,
riunitosi oggi sotto la presidenza del professor Enzo Cardi, ha approvato la
relazione sulla gestione del primo semestre 2002. Il Gruppo Poste Italiane,
sulla base delle nuova mission e delle linee programmatiche del piano di
sviluppo 2003-2005, presentate dal neo-amministratore delegato Massimo Sarmi
al CdA del 2 agosto scorso, intende accelerare il completamento del processo
di risanamento e avviare rapidamente la nuova fase di riposizionamento
strategico. I ricavi totali di Poste Italiane S.p.A. passano da 3.616
milioni di Euro del 30 giugno 2001 ai 3.673 milioni di Euro del 30 giugno
2002, in crescita del 1.6%. I costi operativi rimangono sostanzialmente
invariati a 3.329 milioni di Euro, con un forte aumento dei costi sostenuti
per l'ammodernamento e l'efficientamento dei servizi offerti e per il lancio
di nuovi prodotti. Il Margine Operativo Lordo passa da 277 milioni di Euro a
344 milioni di Euro,in significativa crescita del 24.4%. Il Risultato
Operativo Netto segna una contenuta flessione del 2.8%, passando dai 114
milioni di euro del primo semestre 2001 a 111 milioni di euro, per effetto
di un aumento di ammortamenti e accantonamenti per 71 milioni di Euro,
finalizzati essenzialmente all'ammodernamento delle infrastrutture ICT e
alla ristrutturazione tesa al recupero delle sinergie fra le società del
Gruppo. La crescita degli investimenti ha riguardato principalmente la
"Nuova Rete Logistica", il restyling e l'informatizzazione degli
uffici postali e la realizzazione degli impianti di Tracking e Tracing per
la tracciatura della corrispondenza. Gli Oneri Finanziari Netti si
decrementano di 19 milioni di Euro passando dai 65 milioni di Euro del 30
giugno 2001 ai 46 milioni di Euro nel primo semestre 2002. Nel corso del
semestre sono stati incassati i dividendi percepiti da Poste Vita (47
milioni di Euro) e da Europa Gestioni Immobiliari (5 milioni di Euro). I
crediti vantati verso la Pubblica Amministrazione (pari a 2.900 milioni di
Euro) rappresentano la componente principale dell'attuale posizione
finanziaria. Il primo semestre 2002 chiude con un risultato netto negativo
di 62 milioni di Euro, che si confronta con un risultato omogeneo del primo
semestre 2001 negativo per 44 milioni di Euro. Peraltro il risultato è così
fissato nel semestre per una scelta prudenziale di non attribuire ai ricavi
l'equivalente dell'importo riscosso nel 2001, per le tariffe agevolate
praticate al mondo dell'Editoria e del non profit, che in parte (per 33
milioni di Euro di competenza del semestre) non è ancora formalmente
coperto dal contributo dello Stato. Il riconoscimento, che appare doveroso,
alla Società della copertura per le agevolazioni praticate consentirà,
ricorrendo gli altri fattori positivi di crescita industriale presenti nella
semestrale, di concludere l'esercizio con un risultato finale in
miglioramento rispetto all'esercizio precedente pur in presenza di
significativi investimenti intrapresi. Diversamente l'azienda subirebbe sui
propri conti fattori esterni non attribuibili alla gestione industriale
della stessa. L'amministratore delegato di Poste Italiane, Massimo Sarmi, ha
così commentato: "I risultati del primo semestre confermano la
necessità per l'azienda di dare ulteriore impulso al completamento del
processo di risanamento. Sono state avviate azioni di riposizionamento
strategico al fine di accrescere rapidamente la redditività del Gruppo:
l'obiettivo, secondo quanto contenuto nel nuovo Piano Industriale, è di
raggiungere entro il 2005 un Ebit pari a 1,2 miliardi di Euro, riducendo, al
contempo, in maniera significativa i contributi richiesti allo Stato per il
servizio universale. Poste Italiane si collocherà, per redditività e per
qualità dei servizi, tra le migliori aziende postali europee. Stiamo
puntando, infatti, ad un importante sviluppo dei ricavi in aree di servizi
ad alto valore aggiunto avvalendoci, a tale scopo, di quanto di meglio
offerto dalla tecnologia ICT, anche per far fronte all'inevitabile
saturazione di alcuni dei mercati tradizionali, sempre più esposti alla
concorrenza e ai business sostitutivi. Proseguiremo, inoltre, sulla strada
del recupero di efficienza incrementando le sinergie fra le divisioni e le
società del Gruppo". Il Presidente del Consiglio di Amministrazione,
Enzo Cardi, ha commentato: "Il Consiglio ha valutato positivamente i
risultati economici presentati dall'Amministratore Delegato Massimo Sarmi,
sottolineando il valore della crescita dei ricavi e quella particolarmente
significativa del margine della gestione industriale. Si tratta di risultati
che premiano l'impegno dell'azienda in un anno caratterizzato da un
difficile ciclo economico e consentono di confermare le attese rivolte verso
i primi risultati in utile già dal prossimo esercizio. Rimane ferma
peraltro l'esigenza che alla gestione industriale si affianchi il
mantenimento da parte dello Stato della copertura degli oneri impropri, la
cui residuale incertezza per il 2002 è stata prudenzialmente stimata dagli
amministratori nella semestrale approvata, ma che attende una soluzione
stabile in linea con le previsioni del piano di impresa 2003 - 2005 in corso
d'esame da parte dell'azionista."
E.BISCOM:
HANSENET, MARGINE OPERATIVO LORDO POSITIVO IN ANTICIPO RISPETTO ALLE
PREVISIONI NEL TERZO TRIMESTRE 2002 IL MOL DI FASTWEB SALE A CIRCA 6 MILIONI
DI EURO
Milano, 9 ottobre 2002 - HanseNet Telekommunikation GmbH, l'operatore
tedesco di telecomunicazioni a larga banda controllato da e.Biscom S.p.A.
(Milano, Nuovo Mercato: EBI), nel terzo trimestre 2002 ha registrato un
margine operativo lordo positivo in anticipo rispetto alle previsioni. Il
risultato è stato raggiunto ad appena due anni dal passaggio della società
tedesca sotto il controllo di e.Biscom. Inoltre, il dato di HanseNet segue
di un solo trimestre il Mol positivo di FastWeb, l'operatore italiano di
telecomunicazioni a larga banda del Gruppo e.Biscom. Il margine operativo
lordo di FastWeb, che alla fine del terzo trimestre 2002 è stato di circa
sei milioni di Euro, continuerà a crescere nei prossimi trimestri come farà
quello di HanseNet. Un risultato che consentirà a e.Biscom di raggiungere
un MOL consolidato positivo nel prossimo anno. Alla fine del terzo trimestre
il numero complessivo dei clienti di FastWeb e HanseNet ha superato quota
190.000, in aumento di quasi il 25% rispetto ai 156.000 del mese di giugno.
Di questi, oltre 60.000 sono stati i clienti di HanseNet nell'area di
Amburgo, mentre solo nel mese di settembre FastWeb ha acquisito 17.000 nuovi
clienti. Un dato che consentirà a e.Biscom di superare l'obiettivo dei
200.000 clienti complessivi annunciato per fine 2002, raggiungendo quasi
quota 240.000. La rete in fibra ottica di FastWeb ha raggiunto quasi 1,2
milioni di unità abitative, mentre sono più di 800.000 le unità abitative
raggiunte dal servizio DSL della società, il più veloce attualmente
presente sul mercato italiano (fino a 2 Mbit/s in ricezione). I dati
annunciati sono preliminari e soggetti a possibili leggere modifiche in
occasione della presentazione dei risultati consolidati definitivi del
Gruppo e.Biscom relativi al terzo trimestre dell'anno, il 14 novembre 2002.
EMISSIONE
DI TITOLI DI STATO A MEDIO/LUNGO TERMINE
Roma, 9 ottobre 2002 - Il Ministro dell'Economia e delle Finanze dispone
l'emissione di titoli di Stato, rappresentati dai seguenti prestiti: Buoni
del Tesoro Poliennali: - triennali Decorrenza: 15 settembre 2002; quinta
tranche, Scadenza: 15 settembre 2005, tasso d'interesse annuo lordo: 3,50%;
"quinquennali" Decorrenza 15 aprile 2002; dodicesima tranche;
Scadenza 15 ottobre 2007 tasso d'interesse annuo lordo 5%
"quindicennali" Decorrenza 1? febbraio 2002; ottava tranche;
Scadenza 1? agosto 2017 ; tasso d'interesse annuo lordo 5,25% Tutti i buoni
suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono
emessi con il sistema dell'asta marginale riferita al prezzo, senza
indicazione di prezzo base di collocamento e con esclusione delle richieste
effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione". Sono
ammesse a partecipare all'asta le banche italiane, comunitarie ed
extracomunitarie, nonchè le società di intermediazione mobiliare e le
imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti
recanti l'emissione dei suddetti buoni. Detti operatori partecipano in
proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere
inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto.
Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna
ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500.000 euro di
capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese
in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all'importo in
emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate
limitatamente all'importo medesimo. I prezzi indicati varieranno di un
importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo
diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli
operatori devono essere avanzate - nel termine previsto dal sottoindicato
calendario - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare
alla Banca d'Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità
tecniche stabilite dalla Banca d'Italia medesima e conosciute dagli
operatori. L'assegnazione dei buoni verrà effettuata, nella giornata in cui
si perfezioneranno le operazioni d'asta, al prezzo meno elevato tra quelli
offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al
prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al
riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di
aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante
comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti
agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori
partecipanti all'asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i buoni
assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di
aggiudicazione. Il regolamento dei buoni assegnati, da parte degli
operatori, verrà effettuato in via automatica tramite la procedura
giornaliera "Liquidazione titoli", al prezzo di aggiudicazione e
con corresponsione dei dietimi d'interesse dal giorno successivo alla data
di godimento dei buoni al giorno del regolamento. Per i Btp
"quinquennali", per i quali dal 15 ottobre p.v. decorre la seconda
cedola, i sottoscrittori dovranno corrispondere dietimi di interesse per 2
giorni, mentre per i Btp "quindicennali", per i quali il 1°
agosto u.s. è pervenuta a scadenza la prima cedola, i sottoscrittori
dovranno corrispondere dietimi di interesse per 77 giorni. Agli operatori
medesimi viene riconosciuta, quale compenso dell'impegno assunto di
raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata
all'ammontare nominale dei buoni assegnati - pari allo: 0,20% per i B.T.P.
triennali; 0,30% per i B.T.P. "quinquennali"; 0,40% per i B.T.P.
"quindicennali". Il pubblico potrà prenotare i buoni presso le
suddette categorie di operatori nel termine previsto dal sottoindicato
calendario; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine
della sottoscrizione, l'eventuale versamento di un acconto sull'importo
nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore
verserà l'importo corrispondente ai buoni assegnati, sulla base del prezzo
di aggiudicazione, nonché ai dietimi d'interesse dovuti; a fronte di tale
versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle
operazioni di sottoscrizione è il seguente:
|
BTP triennali
|
BTP quinquennali
|
BTP quindicennali
|
Prenotazione
da parte del pubblico entro il
|
14 ottobre 2002
|
14 ottobre 2002
|
14 ottobre 2002
|
Presentazione
domande in asta: entro le ore 11,00
Del
|
15 ottobre 2002
|
15 ottobre 2002
|
15 ottobre 2002
|
Regolamento
sottoscrizioni
|
17 ottobre 2002
|
17 ottobre 2002
|
17 ottobre 2002
|
dietimi
d'interesse da corrispondere
|
32 giorni
|
2 giorni
|
77 giorni
|
Gli operatori
"specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai
collocamenti di titoli di Stato, previsti automaticamente, in via
supplementare alle aste di emissione. L'offerta della tranche supplementare
è stabilita, per ogni emissione, per un importo massimo non superiore al
10% dell'ammontare nominale offerto. Gli "specialisti" che non
hanno partecipato all'asta di emissione non sono ammessi al collocamento
supplementare. L'assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di
aggiudicazione determinato nell'asta della presente emissione. Le modalità
e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" alle
assegnazioni supplementari vengono indicate nei rispettivi decreti recanti
l'emissione dei titoli suddetti. Con successivo comunicato stampa verrà
reso noto l'ammontare nominale dei titoli in emissione.
WORKSHOP
"PROSPETTIVE DI SVILUPPO E INNOVAZIONE DELL'IMPRESA SOCIALE"
Padova, 9 ottobre 2002 - Giovedì 17 ottobre, alle ore 9.00, a Padova, nella
sede comunale di Palazzo Moroni, si terrà il workshop "Prospettive di
Sviluppo e Innovazione dell'impresa sociale". L'incontro rientra
nell'ambito del progetto Equal "Welfare integrato e imprenditorialità",
promosso da Fondazione Cuoa www.cuoa.it Codess Sociale e partner pubblici e
privati (Enti locali e territoriali, Aziende Ulss, Cooperative sociali e
loro Consorzi, Organizzazioni non profit e Organizzazioni imprenditoriali)
delle provincie di Vicenza, Padova e Venezia. L'iniziativa comunitaria si
propone di sviluppare managerialità nel non profit e promuovere la
cooperazione, da parte del pubblico e del privato, con il Terzo Settore. Il
workshop sarà un momento di confronto tra esponenti del mondo del sociale,
delle Amministrazioni pubbliche e delle imprese private sulle attuali
condizioni e opportunità di sviluppo, di integrazione e di sostenibilità
delle imprese sociali. Al dibattito parteciperanno: Giustina Destro -
Sindaco del Comune di Padova; Giuseppe Caldiera - Consigliere Delegato della
Fondazione Cuoa; Luca Omodei - Presidente di Codess Sociale; Valerio
Vergadoro - Responsabile della Divisione Pubbliche Amministrazioni,
Fondazione Cuoa; Massimo Campedelli - Presidente di Azienda Speciale Servizi
alla Persona e alla Famiglia, Comune di Mantova; Francesco Bicciato -
Responsabile delle Relazioni Internazionali di Banca Popolare Etica;
Francesco Favotto - Preside della Facoltà di Economia, Università di
Padova; Valerio Bresolin - Amministratore Delegato di Hydor Srl; Giorgio
Brunello - Unindustria Venezia; Giorgio Gardonio - Veneto Lavoro; Alberto
Ruggeri - Responsabile di Codess Sociale Emilia Romagna e Carlo Scapin -
Direttore Servizi Sociali, Aulss 15. Per informazioni e per partecipare,
contattare la Fondazione Cuoa - Segreteria Divisione Pubbliche
Amministrazioni, Tel. 0444333827 - Fax 0444333994 - E-mail: segreteriadpa@cuoa.it
www.cuoa.it
CONCLUSO
L'INGRESSO DI UN NUOVO PARTNER FINANZIARIO NEL CAPITALE DELLA CONTROLLATA
CARDNET SPA. IL CONTROVALORE DELL'OPERAZIONE È PARI A 15,2 MILIONI DI EURO
Arese, 9 ottobre 2002 - CardNet Group S.p.A. comunica di aver concluso
l'accordo per l'ingresso del Fondo estero Mercatus L.L.C. nel capitale della
CardNet S.p.A. (la società del gruppo produttrice di smart card),
attualmente controllata al 100% dalla quotata CardNet Group S.p.A..
L'operazione sarà strutturata nel seguente modo: Cessione di circa il 17%
della quota di partecipazione ad oggi detenuta dalla CardNet Group in
CardNet S.p.A., per un controvalore pari a circa euro 8,8 milioni; Aumento
di capitale riservato, da parte della controllata CardNet S.p.A.,
finalizzato all'ingresso del Fondo, con sovrapprezzo azioni per un
controvalore totale pari a circa euro 6,4 milioni. A conclusione
dell'operazione la partecipazione del Gruppo estero nella CardNet S.p.A. sarà
pari al 30% del totale del capitale; la quota residua continuerà a far capo
alla quotata CardNet Group S.p.A.. Per la transazione in oggetto, il valore
della CardNet S.p.a. è stato stimato in circa euro 50 milioni. L'operazione
di cessione determinerà una plusvalenza nella Capogruppo pari ad oltre euro
6,5 milioni. L'Amministratore Delegato Sandro Camilleri, ha dichiarato:
"Con questa operazione centriamo due obiettivi: uno di tipo
industriale, perché CardNet Group può ora partire con un'espansione anche
nei mercati Americani, e uno di tipo finanziario perché i mezzi garantiti
dal nuovo partner saranno un forte contributo alle attività della CardNet
SpA che continua a crescere trimestre su trimestre a doppia cifra". Per
quanto riguarda i versamenti questi avverranno in novembre, dicembre ed
entro il mese di marzo 2003 per l'aumento di capitale. Non è prevista
nessuna clausola di riacquisto da parte di CardNet Group SpA. Infolink: www.cardnetgroup.com
AMERICAN
EXPRESS PRESENTA CONVIVIA LA PRIMA CARTA DI CREDITO DEDICATA ALLA FILIERA
ENOGASTRONOMICA ITALIANA
Roma, 9 ottobre 2002 American Express presenta in anteprima europea Carta
Convivia, la prima Carta di credito che consente di accedere a benefici
unici ed esclusivi relativi all¹universo enogastronomico. Tutto il mondo di
Carta Convivia ruota intorno ad uno stile di vita orientato alla ricerca
della qualità, del gusto, della passione per la scoperta del territorio di
origine e il recupero del vero made in Italy, in fatto di tradizione
enogastronomica² così Giglio Del Borgo, Direttore Generale Italia American
Express, sintetizza la filosofia di questa nuova Carta. American Express,
attraverso Carta Convivia, si propone per i consumatori come fonte di
informazioni su corsi, degustazioni, cantine, fiere, eventi, guide e
percorsi di viaggio, presto disponibili su sito-web dedicato, ma anche come
risorsa ulteriore di monitoraggio dello sviluppo e delle tendenze del
turismo enogastronomico. Un turismo oggi più giovanile, di qualità,
indipendente dalle mode e meno legato alla stagionalità. Dati American
Express riportano che circa il 40% degli italiani e stranieri indica la
qualità del cibo, tra le motivazioni della scelta dei loro viaggi. E tra
gli italiani, in particolare cresce la cultura del pasto fuori casa; una
recente indagine Fipe-Confcommercio segnala un incremento del 140% dal 1970
al 2000; a conferma che il ristorante è percepito sempre più come luogo di
recupero e valorizzazione delle tradizioni, intrattenimento e
socializzazione. Quello del turismo enogastronomico è di fatto, un fenomeno
letteralmente esploso dalla fine degli anni '90, ma non sempre facile da
monitorare in modo strutturato e completo. Le stime più attendibili
riportano valori tra il 7% e il 10% del fatturato turistico italiano e
movimenta ogni anno, nel nostro paese circa 5 milioni di persone. La
frammentarietà delle fonti, lascia tuttavia presupporre che i dati siano
addirittura riduttivi rispetto all'intero-reale volume d'affari. Un'efficace
promozione del prodotto enogastronomico genera un circolo virtuoso che parte
dalla valorizzazione delle risorse ambientali e culturali restituisce valore
all¹intero territorio, a beneficio non solo dei diretti operatori ma di
tutta la comunità. Un vero e proprio moltiplicatore economico. "Come
maggiore operatore mondiale del settore viaggi aggiunge Giglio Del Borgo
siamo convinti che l¹enogastronomia rappresenti uno degli aspetti più
qualificanti del prodotto turistico del nostro paese, a questa risorsa si
possono e si devono applicare le regole del marketing turistico più
tradizionale insieme all'impegno di aziende pubbliche e private per la
salvaguardia del territorio che trova nella propria unicità, il più
importante vantaggio competitivo". Con questa finalità, American
Express finanzia da circa tre anni il progetto di recupero delle
coltivazioni a terrazza tipiche delle Cinque Terre, per la produzione di uve
particolari, altrimenti in via d¹estinzione. Il valore aggiunto di Carta
Convivia: programma di fidelizzazione Membership Rewards con premi legati al
settore enogastronomico. Linea dedicata Pronto Convivia, per informazioni
sul settore. I Titolari potranno richiedere l'iscrizione a Slow Food con uno
sconto del 50% offerto da American Express. Si aggiungono sconti fino al 50%
sull¹abbonamento a riviste (La Cucina Italiana, Viaggi e Sapori, Grand
Gourmet, Sale&Pepe) e pubblicazioni del settore (Guida ai Vini Italiani
2003 e Annuario dei migliori Vini Italiani 2003 di Luca Maroni). Una serie
di itinerari a tema proposti da American Express, tra i quali "Il giro
d'Italia in 80 emozioni". Possibilità di ottenere tripli punti
Membership Rewards pernottando presso Notturno Italiano/Girasole o con l¹acquisto
di prodotti tipici della gastronomia italiana, proposti da Esperya con uno
sconto del 15%. Tariffe preferenziali per autonoleggio (Maggiore) e
biglietteria Air One in formula 2x1. Iscrizione scontata a Cigair - il club
esclusivo degli amanti del sigaro.
IN
SETTEMBRE IL MERCATO DEI VEICOLI COMMERCIALI PROSEGUE LA SUA VOLATA VERSO
L'ANNO RECORD +32,4% RISPETTO A SETTEMBRE 2001, + 14,1 NEI 9 MESI
Roma, 9 ottobre 2002 - Nel mese di settembre, in seguito alle prime
indicazioni di ripresa del mercato delle autovetture, che per la prima volta
nell'anno registra un segno positivo, anche il mercato dei veicoli
commerciali continua il suo trend di crescita facendo presupporre la
possibilità che il 2002 si chiuda con un nuovo record. Secondo, infatti,
quanto rilevato dall'Unrae e dall'Anfia, le consegne a cliente nel mese di
settembre hanno evidenziato la crescita più alta rispetto all'anno
precedente; sono state vendute 21.694 unità con un incremento del 32,41 %
rispetto alle 16.384 del settembre 2001. Nei primi 9 mesi dell'anno le
vendite sono state 173.610 con un aumento del 14,1 % rispetto alle 152.169
del gennaio-settembre 2001. L'aumento delle Case nazionali è stato del 55,9
%, mentre le estere hanno chiuso il mese con un + 1,9 %. Nel cumulo dei
primi 9 mesi l'aumento delle Case estere è del 4,3 %. Il risultato di
settembre è senza dubbio il più alto, in termini di incremento, dallo
scorso mese di ottobre quando è entrata in vigore la Tremonti-bis, che
nell'immediato ha mostrato i suoi effetti benefici dopo vari mesi di
risultati inferiori all'anno precedente. Il positivo andamento di tale
mercato viene, poi, confermato dallo scambio ordini. Il mese di settembre
ha, infatti, confermato un aumento superiore al 20%, che si registra ormai
da alcuni mesi. Una prima motivazione a questi ritmi di crescita che
continuano ad essere sempre più elevati è data dall'approssimarsi della
scadenza della sopra citata Tremonti-bis, prevista con la fine di dicembre
2002, che spingerà ulteriormente gli operatori ad usufruire dei vantaggi
derivanti dal reinvestimento degli utili in beni strumentali. Altri positivi
impulsi ai risultati del settore sono dati da una vasta gamma di nuovi
modelli, in particolare nel segmento dei furgoni, sempre più rispondenti
alle esigenze dei consumatori. Per quanto riguarda la previsione di chiusura
per l'anno 2002, l'Unrae stima che le consegne saranno circa 235.000, vale a
dire, circa il 7% in più rispetto alle 220.000 del 2001. Pur trattandosi di
una crescita sensibile, è inferiore a quella registrata nei primi 9 mesi,
in considerazione del fatto che l'ultimo trimestre dell'anno scorso era
stato particolarmente positivo. Gli operatori, infatti, attendevano da molto
tempo la Tremonti-bis, che è di fatto entrata in vigore a fine settembre ed
avevano in certi casi posticipato all'ultimo trimestre i loro acquisti.
IL
GRUPPO VENTAGLIO ENTRA NELLA DISTRIBUZIONE CON UVET
Milano, 9 ottobre 2002 - Il Gruppo Ventaglio, leader nel segmento dei
villaggi vacanza e secondo tour operator italiano, consolida il piano di
integrazione verticale, presentando la costituzione con Uvet Viaggi, uno dei
più importanti network distributivi italiani, di una Società per lo
sviluppo della rete di agenzie di viaggio in franchising. Uvet Viaggi, da
oltre 50 anni attiva nel mercato del Business Travel, opera in Italia
attraverso 10 filiali di proprietà ubicate nelle principali città
italiane; dal 1995 ha sviluppato un proprio progetto di franchising
affiliando circa 70 agenzie su tutto il territorio italiano. La nuova Società
vede la partecipazione azionaria al 65% di Uvet Viaggi e al 35% del Gruppo
Ventaglio. Ai vertici della società siedono Luca Patanè (già
Amministratore Delegato Uvet), in veste di Presidente, Stefano Colombo (Vice
Presidente Gruppo Ventaglio), in qualità di Amministratore Delegato, mentre
tra i Consiglieri figurano Enzo Carella (Ventaglio), Enrico Ruffilli (Uvet)
e Virgilio dal Buono (Uvet). Obiettivo principale della Società è
l'affiliazione di circa 300 Agenzie di Viaggi entro tre anni. Le Agenzie
affiliate ospiteranno un corner personalizzato dedicato ai prodotti del
Gruppo Ventaglio, affiancheranno i marchi Ventaglio/Uvet alla denominazione
originaria dell'Agenzia e distribuiranno prodotti turistici a 360°
impegnandosi a garantire al Gruppo Ventaglio un significativo share di
mercato. La nuova Società Ventaglio/Uvet offrirà invece alle Agenzie
partner servizi e pianificazione marketing, gestione centralizzata delle
funzioni commerciali, amministrative e di formazione del personale addetto
alle vendite ed un accesso facilitato ai sistemi di prenotazione
"Questa partnership con Uvet - afferma Stefano Colombo, Vice Presidente
del Gruppo Ventaglio - costituisce per il nostro Gruppo l'inizio
dell'integrazione con la rete distributiva; si concretizza quindi
l'integrazione verticale che consente il controllo di tutti i processi
produttivi dalla compagnia aerea con Lauda Air Italia , all'area alberghiera
con VentaClub, dal Tour Operating con Viaggi del Ventaglio, Caleidoscopio,
Columbus, Utat fino alla distribuzione con Uvet. L'integrazione con la rete
distributiva si svilupperà comunque, oltre che con Uvet, anche attraverso
una serie di iniziative e partnership dirette da parte del Gruppo Ventaglio
con le Agenzie di Viaggio." Le Agenzie di Viaggio affiliate potranno
inoltre avvalersi della specializzazione e consulenza nell'area Business
Travel di Uvet Viaggi e delle sinergie nell'area Leisure delle diverse e
molteplici offerte dei prodotti del Gruppo Ventaglio. "Anche per noi-
aggiunge Luca Patanè, Presidente di Uvet - la nascita di questa Società
rappresenta la naturale valorizzazione della nostra consolidata e
riconosciuta presenza nell'area dell'intermediazione e distribuzione del
prodotto. Un ulteriore significativo passo per il posizionamento del Gruppo
Uvet quale attore globale ora presente anche nell'industria-Turismo, con
l'obiettivo di fornire al mercato del turismo progetti e servizi integrati
con il massimo valore aggiunto in termini di innovazione, affidabilità e
qualità ". Uvet Viaggi ha movimentato nel 2001 400.000
passeggeri/clienti con un volume d'affari di circa 250 milioni di euro.
Serve 2.000 aziende clienti e dispone di 20 uffici propri all'interno di
aziende (inplant).
HALIFAX
SARÀ IL NUOVO DISTRIBUTORE DI PHANTAGRAM SIGLATO UN ACCORDO DI
DISTRIBUZIONE ESCLUSIVA PER IL MERCATO ITALIANO
Milano, 9 ottobre 2002 - Halifax, società italiana leader nel co-publishing
e distribuzione di videogiochi appartenente al Gruppo Digital Bros, ha
siglato un accordo con Phantogram, tra i maggiori publisher e sviluppatori
coreani di videogiochi già presente da alcuni anni sul mercato italiano.
Grazie a questo accordo, Halifax lancerà sul mercato italiano tutti i
prossimi titoli Phantagram per Pc Cd-Rom e per le console di nuova
generazione. Il primo titolo Phantagram che Halifax lancerà sul mercato
italiano sarà Phantom Crash, si tratta di un'esclusiva per la console
Microsoft Xbox la cui uscita è prevista per novembre. Il gioco, un action
3D, ha già ricevuto apprezzamenti sia dalla critica che dal pubblico nel
corso della recente edizione dell'E3 di Los Angeles, la fiera internazionale
di settore più importante. Altri sensazionali titoli sono previsti per
l'inizio del 2003 per Pc Cd-rom e per Xbox. Mr. Seong D. Kim, Phantagram
Europe's Managing Director ha così commentato: "Siamo molto contenti
di aver raggiunto l'accordo con Halifax quale nostro partner esclusivo per
l'Italia. Phantagram ha in riserbo eccellenti titoli tra i quali Kingdom
Under Fire: The Crusaders e Duality, tutti molto attesi dai videogiocatori.
Grazie a questo nuovo accordo, Phantagram acquisisce finalmente un ruolo di
primo piano sul mercato italiano" "L'accordo con Phantagram - ha
dichiarato Raphael Galante, co-Ceo Halifax, Digital Bros Division - ci
consente di consolidare ulteriormente la nostra quota di mercato e conferma
Halifax quale player italiano più apprezzato dall'industria internazionale
dei videogame. In particolare, Phantagram e' un editore innovativo ed
emergente che sviluppa i propri giochi compatibili con le applicazioni
tecnologiche in grado di abilitare i videogiocatori a collegarsi alla Rete
mediante le console attualmente presenti sul mercato".
IL
FOTOVOLTAICO IN EUROPA: SI CONCLUDE LA SECONDA GIORNATA DI LAVORI I
RISULTATI FINORA CONSEGUITI IN ITALIA: ALCUNI CASI DI SUCCESSO.MA COME FARE
A SVILUPPARE IL MERCATO? UN DECALOGO DI REGOLE DALL'UNIVERSITÀ DI VIENNA
Roma, 9 ottobre 2002 - Si è conclusa ieri la seconda giornata di lavori
della Conferenza internazionale "Il fotovoltaico in Europa". In
particolare sono stati presentati da parte del Ministero dell'Ambiente
significativi casi di successo realizzati in Italia grazie al contributo dei
bandi legati al programma "Tetti fotovoltaici", un'iniziativa
biennale avviata nel 2001, che è stata in grado di creare nel nostro Paese
la domanda di tecnologia solare. Tre le fasi del programma, la prima
destinata alle pubbliche amministrazioni con 299 progetti approvati dei
quali il 63% sono scuole, 20% edifici pubblici, 4% edifici sportivi,
4%università, e a seguire altri edifici di pubblico interesse. In generale
non sono stati realizzati progetti che stravolgessero la struttura
architettonica degli edifici, così come non vi è oggi un edificio che
incorpori nella struttura portante i pannelli fotovoltaici; tutti i progetti
sono stati realizzati attraverso l'applicazione esterna dei moduli. A questo
proposito di particolare interesse sono i 4 progetti di valenza
architettonica presentati e rientranti nella terza fase del programma:
l'ospedale Meyer di Firenze (30,1 kW), La scuola superiore di Rovino (34,2
kW), il campo sportivo di Trevignano (40 kW) e il palazzotto dello sport di
Imperia (100 kW). Ad oggi rimane aperta la seconda fase del Programma
"Tetti fotovoltaici" destinati ai privati e gestiti direttamente
dalle regioni, che tutte ad eccezione della Sicilia hanno già avviato i
relativi bandi di finanziamento. A breve dovranno essere distribuiti da
parte del Ministero altri 13,5 milioni di Euro per finanziare nuovi progetti
ed aumentare così nuova domanda di tecnologia. Durante il convegno sono
state presentate le strategie per creare un mercato competitivo della
tecnologia solare, in particolare ecco le otto ormai consolidate regole,
presentate da R. Hass, dell'università di Vienna per la diffusione dei
sistemi fotovoltaici di piccola scala: 1. Creare dei sistemi di
finanziamento per la realizzazione dei progetti 2. Sviluppare il mercato 3.
Garantire le performance tecniche dei pannelli fotovoltaici 4. Fare dei
programmi di sviluppo alò fotovoltaico un evento di valenza sociale 5.
Definire in modo preciso ed univoco gli aspetti normativi legati alla
realizzazione dei progetti 6. Minimizzare i costi pubblici 7. Fornire
informazioni mirate 8. sviluppare attività di marketing a favore del solate
fotovoltaico Una conferenza con elevato valore qualitativo per l'aspetto
congressuale, ma di successo anche per quanto riguarda gli operatori, che in
numerosi hanno partecipato all'evento. 109 espositori provenienti da tutta
Europa, 23 operatori tecnologici italiani, che non solo offrono strumenti e
mezzi per la realizzazione di impianti, ma spesso guidano l'utente in tutta
la fase dell'iter burocratico per ottenere le autorizzazioni necessarie.
MIGLIOR
RENDIMENTO ENERGETICO NELL'EDILIZIA
Bruxelles, 9 ottobre 2002 - La commissione industria ha approvato con 45
voti favorevoli e nessuno contrario la raccomandazione in seconda lettura di
Alejo Vidal-Quadras Roca (Ppe/De, E) sul rendimento energetico
nell'edilizia. Il miglioramento del rendimento energetico negli edifici era
già previsto in precedenti strumenti legislativi e il Parlamento più volte
ha sottolineato l'importanza di questo tema. A tal proposito, la direttiva
Save mira a promuovere l'isolamento termico degli edifici nuovi e la loro
certificazione, nonché il controllo periodico delle caldaie. L'assenza di
un carattere vincolante della direttiva, però, ha spinto la Commissione
europea a proporre un quadro giuridico che completi e rafforzi le misure
nazionali in vigore, portando ad una certa armonizzazione sulla materia. Il
Parlamento si rallegra del fatto che diversi emendamenti adottati in prima
lettura siano stati accolti nella posizione comune del Consiglio (ad
esempio, la distinzione tra edifici nuovi e immobili già esistenti). Nella
riunione dell'11 settembre, però, i deputati hanno chiesto di ridurre il
tempo di trasposizione della direttiva. Il Consiglio proponeva un termine di
tre anni, prolungabili fino a sette qualora lo Stato membro non disponga di
esperti qualificati per il controllo dei sistemi di riscaldamento e
climatizzazione. Per evitare la procedura di conciliazione ed avere un
termine efficace per il rispetto della direttiva, il Parlamento ha promosso
un compromesso basato su un termine di trasposizione di tre anni, con
possibile prolungamento di tre anni per le stesse ragioni. I deputati hanno
inoltre ripresentato alcuni emendamenti della prima lettura relativi alla
buona gestione energetica, all'isolamento termico e alla fatturazione sulla
base dei consumi reali. La relazione è stata esaminata una seconda volta
dalla commissione industria il 1° ottobre, poiché nel frattempo il
Consiglio ha dato il proprio accordo agli emendamenti adottati: in base
all'accordo, il termine generale di tre anni può essere prolungato di altri
tre per quanto riguarda la certificazione e il controllo dei sistemi di
riscaldamento e climatizzazione. Il Consiglio ha anche accolto gli
emendamenti sulla buona gestione energetica, sull'isolamento termico e sulla
fatturazione. Grazie a tale accordo, si potrà evitare la conciliazione e
l'entrata in vigore della direttiva non dovrebbe subire ritardi.
DECRETO
DELLA REGIONE: DA GIOVEDÌ TARGHE ALTERNE IN TUTTA L'AREA OMOGENEA
FIORENTINA LO HA ANNUNCIATO AD ARIAMBIENTE L'ASSESSORE FRANCI. DOMANI LA
FIRMA DEL PRESIDENTE MARTINI. IL PROVVEDIMENTO APPLICABILE IN TUTTA LA
TOSCANA
Firenze, 9 ottobre 2002 - Dopo ben 6 giorni di inquinamento atmosferico
largamente superiore ai livelli di legge, il presidente della Regione
Toscana, Claudio Martini ha deciso: domani firmerà un decreto di stato di
allarme ambientale in tutta la cosiddetta Area Omogenea fiorentina ordinando
il regime di targhe alterne a partire da giovedì 10 ottobre. Il
provvedimento riguarda i comuni di Firenze, Bagni a Ripoli, Scandicci, Campi
Bisenzio, Sesto Fiorentino, Lastra a Signa, Signa e Cadenzano. La notizia è
stata data stamani dall'assessore regionale all'ambiente, Tommaso Franci,
nel corso della conferenza stampa di presentazione di Ariambiente, la
manifestazione ecologista in programma proprio da giovedì a Marina di
Carrara, che ospiterà, tra l'altro, una conferenza regionale sulla qualità
dell'aria organizzata dalla Regione Toscana e una conferenza nazionale sulle
polveri fini, il famigerato PM10. "Il PM10 è appunto all'origine del
decreto del presidente Martini", ha commentato Franci, "Si tratta
della norma più restrittiva tra quelle finora emanate in Italia Prevede
l'applicazione automatica delle targhe alterne dopo solo 5 giorni di
superamento dei valori limite e riguarda anche molti altri centri della
Toscana". Se dovessero verificarsi queste condizioni estreme e
nell'eventuale mancanza di provvedimenti delle autorità comunali il decreto
si applica infatti anche a Arezzo, Livorno, Lucca, Pisa, Prato, Grosseto,
Siena, Pistoia, Massa, Pontedera, Empoli, Montelupo, Viareggio, Cascina, S.
Croce e Piombino. Ulteriori particolari saranno forniti domani dallo stesso
presidente Martini. Il blocco previsto dal 10 ottobre sarà ovviamente
disdetto in presenza di significativi mutamenti delle condizioni
atmosferiche. Presentando Ariambiente, l'assessore Franci ha inoltre
annunciato i risultati dell'Inventario Regionale delle Sorgenti di Emissione
in Aria Ambiente (Irse), dati riferiti al quinquennio 1995 - 2000, dunque
molto significativi. In materia è la prima ricerca di queste dimensioni mai
fatta in Italia. Secondo l'inventario i successi maggiori delle politiche
ambientali sono dovuti a una serie di fattori che hanno coinvolto
essenzialmente il settore trasporti, il mondo della produzione e quello dei
combustibili da riscaldamento. Per i trasporti, sono stati importanti sia
l'arrivo sul mercato di veicoli catalizzati (oggi sono 2 su 3) capaci di
limitare drasticamente l'inquinamento, sia le nuove benzine a basso tenore
di benzene. Nelle attività economiche hanno inciso gli interventi sui
grandi impianti industriali e il minor uso in agricoltura di fertilizzanti
azotati. Per il riscaldamento domestico è stato decisivo il passaggio dagli
oli combustibili al gas. La punta massima di abbattimento delle emissioni
totali (poco meno di un terzo) riguarda appunto il benzene (C6H6). Il calo
dell'ossido di zolfo ha toccato invece il 20% e quello dell'ossido di
carbonio e dell'ammoniaca il 16%. In netta diminuzione anche i valori
dell'ossido di azoto (-14%) e del metano (-9%). Assai poco significativo il
trend dei composti organici volatili (appena -1,5%). I guai cominciano
purtroppo con le polveri fini e con il protossido di azoto (entrambi +14%) e
con l'anidride carbonica che si assesta a +3%, tutti dati che l'Irse giudica
molto significativi. Protossido di azoto, anidride carbonica e metano sono
peraltro i gas che contribuiscono a creare l'effetto serra. Questi dati
relativi all'intera Toscana, ha aggiunto l'assessore, trovano conferma anche
nei trend di alcune città: benzene, azoto e metano sono in calo sensibile a
Firenze, Pistoia, Livorno e Arezzo. A Firenze, la sola per cui il dato
seguente è disponibile, il PM10 è invece aumentato di oltre il 15%.
TOSCANA:
CALANO LE EMISSIONI DI BENZENE, AUMENTANO I GAS SERRA ECCO I PRIMI RISULTATI
SUI TREND IN REGIONE NEL PERIODO 1995-2000. UNO STUDIO SULLA QUALITÀ
DELL'ARIA SENZA PRECEDENTI IN ITALIA
Firenze 9 ottobre 2002 - - Sono bastati cinque anni, dal 1995 al 2000, per
registrare anche in Toscana i primi importanti successi nella lotta agli
inquinanti che compromettono la qualità dell'aria: -29% di benzene, -19% di
ossido di zolfo, - 16% di ammoniaca e ossido di carbonio. A questi dati
positivi si affianca però un sensibile aumento delle polveri fini e del
protossido di azoto (entrambi +14%). Presentando oggi a Firenze la seconda
edizione di Ariambiente, il salone ecologista in programma a Carrara dal 10
al 12 ottobre, l'assessore toscano all'Ambiente Tommaso Franci ha offerto
un'anticipazione del primo Inventario Regionale delle Sorgenti di Emissione
in Aria Ambiente (IRSE). L'Inventario copre il quinquennio 1995 - 2000 ed è
stato realizzato dai tecnici della Regione Toscana come strumento
conoscitivo e valutativo indispensabile per la pianificazione del settore.
Destinato a essere diffuso integralmente in occasione della prossima 7°
Conferenza sullo stato dell'ambiente (Firenze, 12 - 13 dicembre 2002), l'IRSE
è il frutto di indagini sul territorio arricchite da elaborazioni
matematiche e da stime. Obiettivo: rendere omogenei i due scenari 1995 e
2000 sull'andamento delle quantità delle emissioni complessive in modo da
poter fare un confronto coerente e affidabile. E' una valutazione che viene
fatta per la prima volta da una regione italiana. "Questi dati",
ha commentato l'assessore, "dimostrano che se c'è la volontà è
possibile riscattare anche situazioni ambientali apparentemente compromesse.
Di certo, resta ancora molto da lavorare e molti ostacoli da
abbattere". Secondo il rapporto Irse i successi maggiori delle
politiche ambientali sono dovuti a una serie di fattori che hanno coinvolto
essenzialmente il settore trasporti, il mondo della produzione e quello dei
combustibili da riscaldamento. Per i trasporti, sono stati importanti sia
l'arrivo sul mercato di veicoli catalizzati (oggi sono 2 su 3) capaci di
limitare drasticamente l'inquinamento, sia le nuove benzine a basso tenore
di benzene. Nelle attività economiche hanno inciso gli interventi sui
grandi impianti industriali e il minor uso in agricoltura di fertilizzanti
azotati. Per il riscaldamento domestico è stato decisivo il passaggio dagli
oli combustibili al gas. La punta massima di abbattimento delle emissioni
totali (poco meno di un terzo) riguarda appunto il benzene (C6H6). Il calo
dell'ossido di zolfo ha toccato invece il 20% e quello dell'ossido di
carbonio e dell'ammoniaca il 16%. In netta diminuzione anche i valori
dell'ossido di azoto (-14%) e del metano (-9%). Assai poco significativo il
trend dei composti organici volatili (appena -1,5%). I guai cominciano
purtroppo con le polveri fini e con il protossido di azoto (entrambi +14%) e
con l'anidride carbonica che si assesta a +3%, tutti dati che l'Irse giudica
molto significativi. Protossido di azoto, anidride carbonica e metano sono
peraltro i gas che contribuiscono a creare l'effetto serra.
GIORNATA
EUROPEA DELLE PERSONE DISABILI
Roma, 9 ottobre 2002 - La Commissione europea ed il Forum europeo sulla
disabilita', per celebrare la Giornata europea delle persone disabili che ha
luogo il 3 dicembre di ogni anno, stanno organizzando il concorso "Hai
tra i 10 e i 15 anni? Come cambieresti il mondo perche' sia a misura delle
persone con disabilita'? Illustra il tuo progetto con un disegno". Il
termine ultimo per il ricevimento delle candidature e' il 15 ottobre 2002.
Infolink: http://www.eddp.org/eddp/competition/comp_cont.jsp?lang=6
CONTRATTI
SCUOLA PERSONALE SUPPLENTE - ANNO SCOLASTICO 2002-2003
Roma, 8 ottobre 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica
che le informazioni riguardanti le emissioni speciali effettuate per la
prima applicazione dei contratti del personale della Scuola, trasmessi dal
Sistema Informativo del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della
Ricerca, sono attualmente disponibili sulla home page www.tesoro.it,
nell'area dedicata al Dipartimento Amministrazione Generale del Personale e
dei Servizi del tesoro, sotto la voce "Contratti Scuola".
Ulteriori informazioni potranno essere richieste al numero verde
800.991.990, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 18.00.
DIGITAL
PUBLISHING PRESENTA UN NUOVO TEST ONLINE BASATO SUI LIVELLI DI COMPETENZA
DEL CONSIGLIO D'EUROPA, PER UNA MAGGIORE TRASPARENZA NELLA FORMAZIONE
LINGUISTICA PROFESSIONALE.
Milano, 9 ottobre 2002 - La classificazione dei partecipanti ad un corso
secondo il livello di conoscenza e' determinante per il successo di un
processo formativo. digital publishing ha sviluppato un test online in grado
di ridurre i tempi ed i costi della formazione. Il test si basa sui livelli
di competenza linguistica del ''Common European Framework of Reference for
Language Learning and Teaching'' (CEF). I sei livelli CEF (da A1 a C2) sono
stati definiti dal Consiglio d'Europa in funzione delle esigenze
professionali e permettono per la prima volta di valutare le conoscenze
linguistiche a livello europeo. Il test e' accessibile in qualsiasi momento
da Internet o dalla intranet aziendale. I partecipanti devono completare i
diversi livelli del test in un tempo stabilito e hanno la possibilita' di
eseguire gli esercizi una seconda volta. Alla fine del test la valutazione
avviene automaticamente. I partecipanti ricevono immediatamente i risultati
con una descrizione del livello raggiunto. Sulla base di questa valutazione,
l'azienda potra' definire il programma formativo adatto alle proprie
esigenze e i formatori potranno effettuare il loro lavoro di valutazione e
di classificazione piu' rapidamente. Il test e' offerto come soluzione
completa per un numero illimitato di utenti, ed e' facilmente integrabile
nella struttura informatica preesistente in azienda. Creato su iniziativa
del Consiglio d'Europa, il CEF e' lo standard ufficiale europeo per la
valutazione e la certificazione delle competenze linguistiche. La
definizione dei livelli di competenza linguistica in ambito professionale fa
del CEF uno strumento insostituibile per la formazione linguistica in
azienda. Grazie a questa classificazione, e' possibile descrivere in modo
dettagliato e obiettivo le competenze linguistiche di ciascun partecipante.
La formazione ed i certificati di lingue sviluppati secondo il sistema CEF
offrono la possibilita' di confrontare i risultati a livello internazionale.
SOGEA
: UNA TRA LE PIÙ PRESTIGIOSE SCUOLE DI FORMAZIONE AZIENDALE ITALIANE. OFFRE
ALTISSIMI LIVELLI DI PLACEMENT E SODDISFA I PIÙ ELEVATI STANDARD
QUALITATIVI EUROPEI.
Genova, 9 ottobre 2002 - Sogea viene creata nel 1979 per iniziativa della
Federazione Industriali della Liguria e dell'Associazione Industriali di
Genova, sotto l'alto patrocinio dell'Università degli Studi della città.
Sin dalla nascita si pone l'obiettivo fornire servizi e soddisfare le
esigenze delle imprese. Nel 1996 la Camera di Commercio di Genova entra a
far parte dei soci. Si potenzia ulteriormente l'offerta di formazione per le
imprese. Oggi Sogea rappresenta un'opportunità qualificata non solo per neo
diplomati e laureati, ma anche per imprenditori, dirigenti e quadri. Sogea
è una delle poche scuole di formazione italiane a poter vantare
contemporaneamente la certificazione ISO 9001 di qualità e l'accreditamento
Asfor (Master in Gestione Aziendale). Gli elevati standard di qualità sono
garantiti anche attraverso partnership di livello per le diverse aree di
formazione. Nei corsi orientati al marketing e alla comunicazione Sogea
opera in partnership con Alchera Group. Nell'Area qualità, i partner sono:
Rina Industry e Gesa. Nell'area logistica, Sogea opera in partnership con
Fondazione Eni Enrico Mattei, Goth Logistic/Gruppo Fiege, Associazione
Agenti Marittimi di Genova, A. Hartrodt Italiana, Contship, Gruppo Cosulich.
Infine, Oracle è il partner nell'area Innovazione Tecnologica e
Organizzativa. Grazie a collaborazioni prestigiose e alla capacità di
soddisfare pienamente le richieste delle aziende, Sogea a sempre conseguito
elevatissimi livelli di placement dei propri allievi. La formazione riguarda
la persona nel suo complesso nei confronti del mondo del lavoro. La
formazione deve essere in grado di incidere non solo sul sapere tecnico
professionale, ma anche sui comportamenti e sugli atteggiamenti. A questo
proposito, in Sogea si parla di equilibrio tra il "sapere", il
"saper fare" e il "saper essere". E' un equilibrio
perseguito attraverso proposte di lavoro nelle quali l'apprendimento del
metodo convive con esperienze applicative, progetti sul campo e con lo stage
in azienda. Il confronto con la realtà dell'industria e del terziario è
sempre presente anche nelle aule: gran parte dei docenti è costituita da
consulenti e dirigenti d'impresa. Sogea opera in quattro aree: logistica,
qualità, innovazione organizzativa e tecnologica, processi di comunicazione
e marketing. L'attività si articola in Master post-laurea e corsi
post-diploma per i giovani; Formazione per la Pubblica Amministrazione;
Corsi di formazione continua per il personale delle imprese e dei servizi;
Studi e ricerche per lo sviluppo della cultura d'impresa. Sogea ha creato un
sito Internet (www.sogeamaster.it) che fornisce in modo rapido ed immediato
ogni notizia sui master attivati. Per poter partecipare ad un master Sogea
è indispensabile iscriversi per tempo ai test di selezione. Ogni master è
pensato per un numero limitato di allievi. E' anche attraverso la selettività
che vengono tutelati gli standard qualitativi di Sogea. Infolink: www.sogeamaster.it
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