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ANNO
INTERNAZIONALE DELLA MONTAGNA: IL PRESIDENTE PRODI APRE LA CONFERENZA
"POLITICHE DELL'UE E ZONE DI MONTAGNA" A BRUXELLES Bruxelles,
18 ottobre 2002 - Il Presidente dell'Unione europea, Romano Prodi, ha aperto
ieri a Bruxelles la conferenza "Politiche dell'UE e zone di
montagna". Questa rappresenta un evento di grande importanza nel
calendario dell'anno internazionale della montagna 2002 ed è stata
organizzata congiuntamente da Michel Barnier, commissario responsabile della
politica regionale e della riforma istituzionale, e da Franz Fischler,
commissario responsabile dell'agricoltura. Alla manifestazione hanno
partecipato quasi 400 delegati provenienti dall'UE e dai paesi candidati,
europarlamentari, Comitato economico e sociale e Comitato delle regioni. La
conferenza ha offerto l'occasione di dialogare sul modo in cui le politiche
comunitarie possono contribuire alla creazione di nuove opportunità per le
zone di montagna. Nel discorso inaugurale il presidente Romano Prodi ha
dichiarato: "Questa è un'importante occasione per i rappresentanti
delle zone di montagna in Europa di incontrarsi, scambiare esperienze e
sviluppare il dialogo con le istituzioni dell'Unione. Le zone di montagna
apportano un prezioso contributo al patrimonio culturale e naturale europeo,
ma spesso si trovano confrontate ad ostacoli come l'isolamento e la mancanza
di opportunità economiche. Questa conferenza cercherà di spiegare come
l'Unione europea, in collaborazione con i partner delle regioni di montagna,
potrà contribuire a creare le condizioni di uno sviluppo sostenibile."
La conferenza ha esaminato i modi in cui una molteplicità di politiche
europee in settori come la politica regionale, l'agricoltura e lo sviluppo,
i trasporti e l'ambiente può aiutare le zone di montagna. I commissari
Barnier e Fischler, assieme al commissario Erkki Liikanen, responsabile
della politica dell'impresa e della società dell'informazione, hanno
partecipato ad una sessione di domande e risposte sull'impatto di queste
politiche sulle montagne. Nel suo intervento alla conferenza il commissario
Barnier ha dichiarato: "Le zone di montagna coprono un terzo circa del
territorio dell'Unione. Nessuna politica europea di sviluppo territoriale può
permettersi di trascurarle; per questo motivo, oggi, il 95% circa di esse è
interessato da interventi della politica europea di sviluppo regionale. Si
è così contribuito a superare gli handicap naturali e a creare nuove
opportunità per le generazioni future." Ed ha aggiunto: "Avendo
rappresentato per oltre 20 anni la Savoia, nel cuore delle Alpi, ho
constatato in prima persona come l'Unione europea, coadiuvata dall'impegno e
dall'immaginazione della comunità locale, ha rappresentato una forza per
l'innovazione nelle zone di montagna e ha aperto nuove opportunità per la
cooperazione interregionale." L'agricoltura riveste la massima
importanza per molte zone di montagna. L'approccio decentrato della politica
europea di sviluppo rurale è particolarmente benefico per le zone montane,
che possono scegliere le misure ad esse più confacenti. "Io che vengo
da una zona di montagna, so bene che queste regioni devono far fronte a
sfide molto specifiche. Le proposte avanzate dalla Commissione nel quadro
della revisione intermedia della PAC contribuiranno a potenziare le misure
favorevoli alla montagna, aumentando il sostegno allo sviluppo rurale e alle
zone svantaggiate, tra cui quelle montane. Le nuove misure in materia di
qualità dei prodotti alimentari e di tutela agroambientale avranno un
impatto positivo sull'agricoltura e sugli agricoltori della montagna"
ha detto il commissario Franz Fischler. Molte zone di montagna sono
svantaggiate da problemi di isolamento e inaccessibilità. Per il
commissario Erkki Liikanen, le nuove tecnologie dell'informazione e delle
comunicazioni sono essenziali per queste zone. "Le nuove tecnologie
hanno il vantaggio di poter ovviare a gran parte degli effetti negativi
dell'isolamento e dell'inaccessibilità delle zone montane: esse
rappresentano il futuro", ha affermato il commissario. Circa il 30% del
territorio dell'UE, con 30 milioni di abitanti, è composto da numerose
catene montuose, tra cui le Alpi, la Sierra Nevada, l'isola di Creta, i
Pirenei, gli Appennini, la Serra da Estrela, il Massiccio centrale e le
Highlands. Le zone montane rappresentano oltre il 50% del territorio
dell'Italia, della Spagna, della Grecia e dell'Austria e del Portogallo. Il
95% delle zone montane dell'UE beneficia del sostegno dei Fondi strutturali,
a testimonianza della solidarietà nei confronti delle regioni e dei gruppi
sociali meno favoriti dell'Unione. Speciali programmi finanziati
dall'iniziativa Interreg prevedono una cooperazione transfrontaliera, che si
estende anche al di là dei confini dell'UE, come ad esempio nel caso del
programma di cooperazione tra Austria, Francia, Germania, Italia e Svizzera,
Liechtenstein e Slovenia. Le zone di montagna hanno acquisito un particolare
rilievo politico presso le istituzioni europee. Alcuni parlamentari europei
hanno creato il gruppo "Amici della montagna" presieduto dall'on.
Luciano Caveri, capo della commissione per la politica regionale, i
trasporti e il turismo del Parlamento europeo. L'on. Michl Ebner presiede
uno dei gruppi di lavoro della conferenza e ha pubblicato quest'anno un
libro molto interessante sulle zone di montagna e sulla politica ad esse
rivolta. Anche il Comitato economico e sociale ha creato un gruppo di lavoro
sul futuro delle zone di montagna, presieduto da Enrico Kirschen. ASSINFORM:
L'ITALIA DEVE RIDARESPAZIO AGLI INVESTIMENTI IN INFORMATICA E
TELECOMUNICAZIONI PREOCCUPAZIONE E DELUSIONE PER I PROVVEDIMENTI CONTENUTI
IN FINANZIARIA CHE RIDIMENSIONANO PESANTEMENTE I PRECEDENTI IMPEGNI DEL
GOVERNO Milano,
18 ottobre 2002 - Assinform - Associazione Nazionale Produttori Tecnologie e
Servizi per l'Informazione e la Comunicazione, aderente a Confindustria - si
è pronunciata sugli aspetti della Legge Finanziaria 2003 che più
riguardano l'evoluzione degli investimenti in informatica e
telecomunicazioni (Ict: Information & Communication Technology). La
posizione espressa dall'Associazione - riassunta in un dossier presentato
oggi alla stampa - è di delusione e di preoccupazione per orientamenti che
disattendono gli impegni assunti con il Dpef del luglio scorso. E, ancora e
soprattutto, che lasciano presagire un impatto negativo su investimenti
essenziali per risolvere i problemi che sono all'origine delle attuali
difficoltà strutturali del Paese: efficienza della Pa e competitività
delle imprese. Per questo Assinform chiede di reintrodurre nella Finanziaria
gli impegni assunti e di lanciare un piano di Legislatura, coerente con le
prospettive tracciate dalla Comunità Europea, per la diffusione delle
tecnologie Ict (piano eEurope 2005). Il quadro che si va delineando è
davvero preoccupante - ha dichiarato il Presidente di Assinform Giulio Koch
- Ancora lo scorso luglio, sulla spinta del Ministero per l'Innovazione
Tecnologica, il Dpef aveva ribadito la valenza strategica degli investimenti
Ict, riconoscendo la necessità di stanziare ulteriori fondi per i progetti
di eGoverment nella PA Centrale e Locale e per lo sviluppo dei collegamenti
a banda larga, le cosiddette autostrade informatiche. Di tutto questo oggi
sembra non restare più nulla o quasi. Più in particolare e sempre con
riferimento al Dpef, Assinform rileva come allo stato attuale la Finanziaria
2003: non contenga alcun riferimento agli investimenti previsti per i
progetti finalizzati all'eGovernment nella PA Centrale e Locale (500 + 500
milioni di Euro), limitandosi ad evocare un fondo alternativo, di
consistenza modesta e per di più finanziato da riduzioni della spesa
informatica già stanziata: particolarmente grave la mancata conferma del
fondo a supporto dell'eGovernment per la Pa Locale, che rischia di
vanificare progetti e investimenti avviati nel 2002, con un danno doppio,
considerato che il fondo in questione è di cofinanziamento al 50 per cento
con gli Enti Locali interessati; non vi sia alcun accenno agli investimenti
previsti per favorire l'accesso ai collegamenti a banda larga della Pa, che
il Dpef quantificava in 1,2 miliardi di euro; non vi siano elementi che
confermino i precedenti impegni, con interventi ad hoc, nell'ambito della
formazione Ict e delle politiche infrastrutturali, industriali e
finanziarie, volte a favorire la diffusione delle tecnologie digitali nel
sistema delle imprese. preveda consistenti tagli alle spese delle Pubbliche
Amministrazioni sia Centrali che Locali, con inevitabili impatti anche sugli
investimenti ICT, non solo nuovi ma anche in essere. La critica di Assinform
non è sull'impianto della Finanziaria, che deve essere di necessario rigore
- ha precisato Koch - ma piuttosto sull'opportunità di applicare una logica
meramente contabile anche agli investimenti in Ict, che sono proprio quelli
utili a liberare risorse e a contenere la spesa. E quindi a far crescere il
sistema, perché l'investimento Ict è essenziale per la performance del
nostro Paese, e quindi anche per un incremento virtuoso delle entrate
fiscali. Studi recenti hanno dimostrato che negli Stati Uniti, negli anni
novanta, gli investimenti Ict hanno contribuito per un punto percentuale
alla crescita del Pil E le stesse stime per l'Europa indicano un contributo
superiore allo 0,5 per cento. E che nello stesso periodo gli investimenti in
Ict sono stati quasi doppi rispetto a quelli effettuati in Europa. Si tratta
dunque di investimenti che rendono di più in termini di crescita e sviluppo
- ha commentato Koch - e proprio per questo è assolutamente necessario
ricuperare la logica già tracciata nel piano del Ministero per
l'Innovazione e nel Dpef, mantenendo gli impegni di investimento allora
assunti. In più - ha aggiunto Koch - bisogna anche considerare
l'inopportunità di penalizzare la domanda ICT in un momento difficile per
un settore che conta 67 mila imprese, 1,1 milioni di addetti e che più di
ogni altro ha contribuito in questi ultimi anni alla crescita del numero
delle imprese e dell'occupazione. L'auspicio è che questa nostra presa di
posizione, netta e chiara, stimoli l'intero Governo nella sua collegialità
e il Parlamento, a rivedere gli attuali orientamenti della Finanziaria - ha
concluso Koch - E anche a guardare oltre. Definendo un piano di Legislatura,
in linea con quanto già indicato dal Ministero per l'Innovazione e nei
programmi comunitari, per il raggiungimento degli obiettivi della Società
dell'Informazione nel nostro Paese, assegnando a ciascuna Amministrazione o
Ministero precise responsabilità. PRESENTATO
DAL MINISTRO MARZANO IL DOCUMENTO DI BASE SULLA RICOGNIZIONE DELL'INDUSTRIA
CHIMICA IN ITALIA. Roma,
18 ottobre 2002 - Il ministro delle Attività produttive on. Antonio Marzano,
ha presentato il 16 ottobre il documento di base sulla chimica in Italia.
All'incontro erano presenti i rappresentanti di Federchimica, Unionchimica,
Eni, Fulc e Sviluppo Italia, che hanno partecipato alla stesura del
documento stesso. Il documento redatto è stato approvato senza riserve.
Obiettivi principali di questo lavoro sono stati: 1) individuare e
quantificare le azioni necessarie e sufficienti per ripristinare i
presupposti (generali, infrastrutturali, ambientali, di mercato dei fattori
produttivi, di servizi e utilities) indispensabili affinché: gli attuali
siti della chimica di base siano bonificati e recuperino attrattiva per
nuovi investimenti; ?le imprese chimiche che vogliano svilupparsi ne abbiano
l'effettiva possibilità, magari più che compensando il declino della altre
imprese che, nella loro autonomia decisionale, vogliano invece abbandonare
il settore; ?l'occupazione nell'industria chimica italiana venga in tal modo
consolidata..2) individuare i soggetti istituzionalmente competenti a porre
in atto le predette azioni; 3) stimare lo stato di avanzamento delle azioni
già intraprese; 4) identificare cosa manca e da chi dipende; 5) stimare i
fabbisogni finanziari, quanto meno come ordine di grandezza. E' stato infine
deciso (in collaborazione tra l'Osservatorio sulla chimica del Map, Regioni
e ministeri interessati) di documentare area per area lo stato della chimica
a livello locale, allo scopo di individuare soggetti e modalità per la
realizzazione delle infrastrutture necessarie al fine di migliorare la
competitività della chimica italiana. ACCORDO
MEDIOBANCA / QATAR NATIONAL BANK PROGRAMMA DI INVESTIMENTI INDUSTRIALI NELLO
STATO DEL QATAR Milano,
18 ottobre 2002 - Ieri alla presenza del Presidente Dr. Cìngano e del Capo
della delegazione ufficiale qatarina Sceicco Abdallah Bin Abdel Al Thani è
stato firmato a Milano presso Mediobanca un Cooperation Agreement tra
Mediobanca e la Qatar National Bank per l'individuazione, selezione e
successivo finanziamento di progetti industriali italiani nello Stato del
Qatar. Mediobanca e Qatar National Bank hanno costituito un gruppo di lavoro
per l'esame di alcune iniziative di interesse dei due Paesi, già
individuate. In questo ambito le due banche predisporranno appropriati studi
di fattibilità per i vari progetti ritenuti validi. DELEGAZIONE
ECONOMICA DEL QATAR IN VISITA UFFICIALE IN ITALIA Milano,
18 ottobre 2002 - Ieri, presso la Sede di Ice Milano, si è svolto un
incontro ufficiale con la delegazione economica del Qatar guidata dal
Ministro dell'Economia e del Commercio dello Stato del Qatar S.E. Sheikh
Hamad Bin Fasal Al- Thani, e composta da membri di vari Enti Statali
qatarini dell'Industria e del Commercio e da una larga rappresentanza del
settore privato. Di particolare interesse la sigla di accordi di promozione
economica tra l'Italia ed il Qatar e la partecipazione delle aziende
italiane alla creazione di un Parco Industriale nell'Emirato arabo. Più in
generale si illustreranno le opportunità di investimento in Qatar ed anche
le possibilità di investimenti qatarini in Italia. La composizione della
delegazione rappresenterà un po' tutte le attività produttive e
commerciali del Paese: industria alimentare, mobilifici, supermercati,
settore gas e petrolio, turismo, telecomunicazioni, costruzioni ed
infrastrutture etc. Dopo la presentazione avranno luogo gli incontri
bilaterali tra i componenti la delegazione e gli operatori italiani. 6°
INCONTRO UTENTI CREDIT BUREAU DI EXPERIAN: L'ANDAMENTO E LO SVILUPPO DEL
CREDITO AL CONSUMO Roma,
18 ottobre 2002 - In occasione del 6° incontro utenti del Credit Bureau di
Experian - azienda leader mondiale nella gestione delle informazioni per il
controllo del rischio di credito Marco Benvenuto, nuovo Country manager di
Experian per l'Italia e il Prof. Umberto Filotto, professore di economia
alla Bocconi di Milano e Segretario Generale di Assofin, l'Associazione
delle Finanziarie Italiane, hanno tratteggiato una panoramica sull'andamento
del credito al consumo e sulle informazioni che possono supportare questo
settore in un periodo di particolare incertezza per l'economia
internazionale. Marco Benvenuto ha illustrato le linee guida dello sviluppo
di Experian e presentato i progetti e i prodotti ideati per sostenere e
incrementare il business dei propri utenti nel credito al consumo:
"Attraverso una stretta partnership fra Experian e gli utenti del suo
Credit Bureau, è possibile sviluppare una sinergia di intenti che agisca da
supporto in termini di sicurezza e di prevenzione delle frodi".
Experian è un brand presente in tutto il mondo (50 Paesi) e in grande
crescita, come ha spiegato il nuovo country manager: "Il Gruppo è
protagonista di una strategia di espansione anche tramite acquisizioni, come
testimoniano la recente apertura del Credit bureau irlandese e
l'acquisizione di Item, brillante società spagnola di Marketing Services"
Sono previste a breve nuove acquisizioni in Europa, a partire proprio dalla
Spagna. Per quanto riguarda l'Italia, in quest'anno trascorso il Credit
Bureau si è arricchito di ben 16 nuovi utenti, tra cui Tim, Tiscali, Banca
121, Banca delle Marche, Banca Medio Credito, Citybank, Servizi
Interbancari. Benvenuto ha sottolineato che "l'acquisizione di nuovi
utenti, soprattutto in riferimento al settore bancario, aumenta
ulteriormente l'affidabilità e la completezza delle informazioni di
Experian". Nel corso dell'intervento di Umberto Filotto, è emersa
l'attuale tendenza di sviluppo per il credito al consumo, che si concretizza
nella crescita del credito diretto e nel successo delle carte di credito.
"Il problema fondamentale - ha spiegato Filotto - è che il quadro
normativo sta diventando assai complesso e che la proposta di direttiva sul
credito al consumo contiene provvedimenti illogici e tali da mettere in
seria difficoltà sia gli operatori sia i consumatori". La nuova sfida
del credito al consumo coinvolge direttamente il cliente, il prodotto, il
canale di comunicazione e il quadro normativo. "Per riuscire a colmare
il gap esistente fra le potenzialità del settore e il sistema culturale e
normativo - ha concluso il Segretario Generale di Assofin - saranno
necessarie innovatività e creatività, competenza e professionalità,
serietà e deontologia professionale e strumenti adeguati".
www.experian.com e www.experian.it
MARCO
BENVENUTO NUOVO COUNTRY MANAGER DI EXPERIAN PER L'ITALIA Roma,
18 ottobre 2002 - Nel nuovo ruolo, Benvenuto coordina le tre linee di
Business di Experian Italia: Information Services (soluzioni avanzate nella
gestione delle informazioni per il controllo del rischio di credito),
Multimedia Contact Center (servizi per il Crm che riguardano l'intero arco
del rapporto con il cliente finale), Experian Research (supporto alle
strategie commerciali attraverso ricerche di mercato e target marketing).
Marco Benvenuto, 43 anni, proviene da Experian Spagna, dove ha operato come
Managing Director, aprendo con successo un nuovo mercato per le operazioni
del Credit Bureau Experian. Ha precedentemente maturato la sua esperienza
professionale e una approfondita conoscenza del credito al consumo in
American Express, dove il suo ultimo incarico è stato quello di Head of
Technologies per il mercato italiano. LEHMAN
BROTHERS CONQUISTA LA SECONDA POSIZIONE NELLA CLASSIFICA "INSTITUTIONAL
INVESTOR" DEI MIGLIORI TEAM DI RICERCA AMERICANI. Milano,
18 ottobre 2002 - Lehman Brothers, la banca d'investimento globale, ha
conquistato il secondo posto quest'anno nella classifica di "Institutional
Investor" - la rivista specializzata che effettua annualmente un
sondaggio relativo all'analisi azionaria su tutti i team di ricerca
americani - rispetto alla quinta posizione dell'anno precedente. Nel 2002
sono saliti a 52, dai 42 del 2001, gli analisti di Lehman Brothers
classificati - per il terzo anno consecutivo il maggior incremento netto
rispetto a qualsiasi altra banca d'affari (esclusi gli incrementi derivanti
da fusione tra istituzioni finanziarie) e ad un solo punto di distanza dalla
prima classificata. Nel corso degli ultimi sette anni la società ha
migliorato la sua posizione dal 13° al 2° posto, e ha accresciuto il
numero degli analisti classificati da 9 a 52, dimostrando la più
significativa performance di qualsiasi istituzione valutata nel sondaggio.
Nel sondaggio di quest'anno Lehman Brothers conta nove analisti valutati
come migliori nel loro settore, sette classificati come i secondi migliori,
sei come i terzi migliori e altri 30 classificati. Nella capacità
complessiva di ricerca Lehman Brothers si è classificata al primo posto -
dal quarto dello scorso anno - rispetto a tutte le società valutate,
ottenendo 87 posizioni totali: 52 nella ricerca azionaria e 35 nel reddito
fisso (in cui la società ha ottenuto la prima posizione in classifica nel
2002). Institutional Investor ha scelto i suoi team di ricerca attraverso un
sondaggio effettuato tra i responsabili della ricerca e degli investimenti
di oltre 3.500 primarie società di gestione e circa 600 società, oltre a
investitori chiave negli Stati Uniti, in Europa e in Asia. BOND
LOMBARDIA: FISSATO A 5,443 IL SUO RENDIMENTO Milano,
18 ottobre Il Bond Lombardia da un miliardo di dollari è stato quotato
ufficialmente ieri a Londra a 5,443. Lo ha reso noto in teleconferenza da
Estoril (Portogallo), il presidente Roberto Formigoni, impegnato nei lavori
del congresso del Partito popolare europeo. A Londra era presente e pure
collegato in teleconferenza l'assessore regionale al Bilancio, Romano
Colozzi. La quotazione indica il "merito di credito", cioè la
percentuale di rendimento annuo del Bond per gli investitori. Le domande di
acquisto del Bond, a conclusione del Road Show sui mercati europei, asiatici
e americani, sono di circa il 30 per cento superiori al miliardo di dollari
offerto. "E' un risultato straordinariamente positivo - ha commentato
Formigoni -, un pricing molto buono e favorevole alla nostra regione, che è
stata considerata dai grandi investitori istituzionali di tutto il mondo con
la stessa autorevolezza e affidabilità di uno Stato sovrano". La
Lombardia può dunque contare su condizioni molto vantaggiose in virtù
delle strategie messe in campo e della credibilità che gode sui mercati
finanziari mondiali. "Il Bond - ha spiegato Colozzi - ha durata
trentennale, è - unica regione al mondo - registrato dalla Sec (l'authority
di autocontrollo della Borsa americana che garantisce la massima
trasparenza) ed è quotato in Lussemburgo. Sottolineo in particolare che non
si è mai verificato un risultato così positivo per le new entry sui
mercati finanziari americani. Aggiungo che alle 15.30 di oggi pomeriggio
Standard & Poor's ha fissato il rating per il Bond Lombardia assegnando
AA+, una valutazione di altissimo livello, pari a quella già data alla
Lombardia come sistema. Le risorse ottenute - ha ribadito Colozzi - saranno
impiegate per potenziare gli investimenti a favore delle
infrastrutture". Non essendoci sul mercato altri titoli di un ente
territoriale europeo e nemmeno titoli trentennali del Tesoro italiano cui
comparare il rendimento, il mercato era inizialmente orientato a quotare
l'emissione della Lombardia sulla base del rendimento offerto dai titoli
emessi dal Quebec e dell'Ontario con scadenza 2029. I primi orientamenti di
prezzo indicavano una quotazione dei titoli della Lombardia allineata a
quella delle Regioni del Canada che nel marzo scorso erano ad uno spread
(scarto) di 0,95% sul Treasury (il tasso d'interesse sui titoli Usa).
"Il Road Show - ha spiegato Formigoni - ha consentito alla delegazione
lombarda di convincere gli investitori che il merito di credito effettivo
della Lombardia è notevolmente migliore rispetto agli Enti ai quali la
Regione era stata paragonata. I dati che hanno colpito gli investitori sono
il Pil pro capite (24,162 dollari), il tasso di disoccupazione (meno della
metà rispetto al livello delle Regioni canadesi), il basso quoziente di
indebitamento. In sostanza sono state apprezzati sia la forza del sistema
socio-economico lombardo, sia la credibilità e l'efficienza del suo
Governo". Il Road Show della Regione Lombardia, organizzato in
collaborazione con Merrill Lynch e Ubs Warburg, i Book-runner dell'emissione
inaugurale che, insieme a Lehman Brothers, Deutsche Bank e JP Morgan
rappresentano il sindacato di collocamento del Bond, si è concluso l'11
ottobre, a New York, La delegazione guidata dall'Assessore alle Risorse
Finanziarie e Bilancio Romano Colozzi ha compiuto il giro del mondo,
presentando agli investitori non solo l'operazione finanziaria ma le
caratteristiche peculiari della regione che può vantare un prodotto interno
pari ad un quarto di quello nazionale e con un tasso di disoccupazione di
gran lunga inferiore alla media europea. Partito da Francoforte il 25
settembre scorso il Road Show della Lombardia ha toccato sette Paesi in
Europa, Asia e negli Stati Uniti d'America. La delegazione lombarda ha
presentato lo "stato di salute" delle finanze e dell'economia
regionale a ben 33 prestigiosi investitori istituzionali che gestiscono
risorse, fondi e altri veicoli d'investimento per un totale di circa 6200
miliardi di dollari. Fra questi investitori ve ne sono alcuni che per la
prima volta hanno incontrato un Ente governativo che non fosse uno Stato
sovrano. Va ricordato che la Lombardia ha ottenuto rating di eccellenza da
tre delle più autorevoli agenzie internazionali: Standard & Poor's AA+,
Moody's Aa1, Fitch AA. Standard & Poor's e Moody's hanno assegnato alla
Lombardia un rating superiore a quello della Repubblica Italiana. Moody's ha
deciso di innalzare il rating della Lombardia per i seguenti motivi:
"autonomia e "sensibilità" fiscale e finanziaria,
rafforzamento dei fondamentali di bilancio, approccio strutturale alla sanità
in un contesto caratterizzato da un'economia forte e diversificata, basso
indebitamento e alta liquidità che esaltano la qualità del
management". ARRIVA
"ZURICH COUPON INDEX": IL COLLOCAMENTO DAL 4 NOVEMBRE Milano,
18 ottobre 2002 - Arriva da Zurich Investments Life, la compagnia vita del
gruppo Zurich Italia, la nuova proposta per il risparmio che, in un periodo
di grandi incertezze di mercato, consente di cogliere interessanti
risultati. Abbina infatti alla certezza di un capitale garantito a scadenza
la possibilità di ottenere elevati rendimenti in relazione all'andamento
del paniere dei titoli azionari di riferimento. La nuova polizza vita
index-linked, denominata Zurich Coupon Index, protegge il capitale investito
e consente di ottenere rendimenti elevati attraverso la riscossione annuale
di una cedola equivalente al 9% per premio. Ciò avviene anche nel caso in
cui i titoli azionari selezionati subiscano andamenti negativi, purchè
nessuno di essi sia interessato da una perdita superiore al 50% del valore
iniziale nelle rilevazioni mensili dell'anno. La cedola annuale del 9% viene
liquidata direttamente sul conto corrente bancario indicato dal
sottoscrittore. L'indice a cui è legata Zurich Coupon Index è un paniere
costituito da 15 titoli azionari di aziende mondiali: Totalfina, Tim, Nokia,
Hp, Daimler Chrisler, Oracle, BnParibas, E.On, Sanofi-Synt., Bayer, Sony,
Cisco, Pfizer, AmGen, Tf1. Tra le caratteristiche della nuova polizza vita
offerta da Zurich Italia si evidenziano la garanzia del capitale a scadenza
(il garante delle prestazioni è Mediobanca); la possibilità di riscatto a
partire da un anno dopo la sottoscrizione; la prestazione in caso di morte
prima della scadenza (il valore del titolo è sottostante alla data del
decesso con minimo del 100% del premio pagato); la tassazione del 12,5%
applicata unicamente sulle cedole liquidate; i vantaggi fiscali e legali
tipici delle polizze vita. Il collocamento di Zurich Coupon Index prenderà
il via il prossimo 4 novembre per concludersi il 29 novembre prossimo. Il
premio minimo è di 3.000 euro, con possibilità di investimenti anche
maggiori, per multipli di 1.000 euro. La durata contrattuale prevista è di
6 anni con decorrenza dal 5 dicembre 2002 e scadenza 5 dicembre 2008. La
cedola maturata andrà in scadenza il 5 dicembre di ogni anno. La nuova
polizza è commercializzata dagli Agenti Zurich, dai Promotori Finanziari di
Zurigo Sim, dai brokers ed istituti bancari che distribuiscono i prodotti di
Zurich Investments Life. SSB,
PARTNER DI RIFERIMENTO DEL SISTEMA BANCARIO PER LA MIGRAZIONE DELLE CARTE DI
PAGAMENTO A MICROCIRCUITO, ILLUSTRA LA SUA OFFERTA IN UN SEMINARIO PER
BANCHE E AZIENDE Milano,
18 ottobre 2002 - Numerosi esponenti del Sistema Bancario Italiano, dei
Circuiti Internazionali e di qualificate società di ricerca operanti a
livello mondiale si sono riuniti oggi in un seminario a Milano dedicato al
Microcircuito promosso da SSB, Società per i Servizi Bancari, leader nel
settore dei sistemi di pagamento, nella sicurezza in rete e nella
realizzazione e gestione di sistemi informatici per le Banche. La migrazione
delle carte verso il microcircuito comporterà una evoluzione dei servizi
offerti al cliente dalle singole banche, allargando significativamente la
competitività tra i gruppi bancari. La transizione non è semplice e gli
investimenti da sostenere non indifferenti. Le applicazioni Finanziarie
d'altra parte guidano oggi la crescita del mercato delle smart card e
rappresentano circa il 25% del mercato. "La nuova carta a microchip, -
ha commentato Fabrizio Canedoli, Direttore Marketing e Vendite di Ssb -,
rappresenta l'ultima frontiera nel mondo delle smart card: il processore sarà
in grado infatti non solo di immagazzinare i dati e le informazioni, ma
anche di elaborarli interattivamente. E' proprio questo il punto focale
attorno al quale ruoterà la sfida. Una sfida che SSB è in grado di
affrontare, come partner tecnologico del mondo bancario italiano."
"La presenza a fianco dell'Abi fin dall'inizio del progetto
Microcircuito e la stretta collaborazione con le maggiori banche italiane
nostre azioniste - continua Canedoli - hanno consentito infatti ad Ssb di
maturare una forte competenza sulla nuova tecnologia. La nostra proposta,
oggi, consiste nel supportare le banche clienti a partire dalla fase di
analisi ed individuazione della soluzione, consentendo un'ampia
personalizzazione del servizi e può arrivare fino ad un'offerta completa e
modulare di 'service' e così ad una eventuale forte riduzione dei costi
rispetto alla realizzazione e gestione di una soluzione in house." Dopo
gli interventi degli esponenti di numerose società operanti a livello
internazionale (tra questi Gartner Group, MasterCard Europe, Visa
International, Banca Antonveneta e Abi), Alberto Djemal e Carlo Maiocchi,
appartenenti rispettivamente a Carte Nazionali e Business Development di Ssb,
hanno fornito un prospetto esaustivo della gamma dei servizi offerti
dall'azienda in tema di carte di pagamento, a copertura dell'intera catena
del valore dei servizi di card processing. "L'offerta alle Banche, come
anche alle aziende, è la più varia. Ssb si propone come partner di
riferimento in grado di lavorare insieme alla banca per trovare la soluzione
più adatta e innovativa per il proprio portafoglio clienti. L'esperienza
ormai consolidata ci consente di gestire i processi di card processing in
tutte le loro sfaccettature e offrire un servizio completo e tuttavia
modulare, ineccepibile dal punto di vista della qualità e della
tecnologia". OLIVETTI:
CONCLUSA CON PIENO SUCCESSO LA RIAPERTURA DI TRE PRESTITI OBBLIGAZIONARI
ESISTENTI DOPO QUEST'OPERAZIONE IL DEBITO DI OLIVETTI A MEDIO/LUNGO TERMINE
È PARI AL 93% CIRCA DEL TOTALE Ivrea,
18 settembre 2002 - Olivetti comunica che, nell'ambito delle operazioni
finalizzate al rifinanziamento e all'allungamento della scadenza media del
debito, si è conclusa ieri con pieno successo la riapertura di tre prestiti
esistenti, annunciata il 16 settembre scorso. In funzione dell'ampia domanda
ricevuta, a dimostrazione del grande interesse manifestato dal mercato,
l'importo complessivo dell'emissione è stato fissato in 1.550 milioni di
euro, ripartiti in tre tranche: 400 milioni di euro ad incremento
dell'emissione obbligazionaria "Olivetti Finance Nv t.v.
2002-2006" di originari 600 milioni di euro, elevato a 1.000 milioni di
euro; 650 milioni di euro ad incremento dell'emissione obbligazionaria
"Olivetti Finance Nv 6,5% 2002-2007" di originari 1.000 milioni di
euro, elevato a 1.650 milioni di euro; 500 milioni di euro ad incremento
dell'emissione obbligazionaria "Olivetti Finance Nv 7,25%
2002-2012" di originari 500 milioni di euro, elevato a 1.000 milioni di
euro. Il prezzo di emissione delle tre obbligazioni (aventi le stesse
caratteristiche di cedola e di scadenza dei tre prestiti originari) è stato
fissato in: 99,242% per la tranche di 400 milioni di euro con scadenza
gennaio 2006 pari ad un rendimento a scadenza di 150 punti base sopra l'Euribor.
102,793% per la tranche di 650 milioni di euro con scadenza aprile 2007 pari
ad un rendimento a scadenza di 185 punti base sopra il mid-swap. 103,699%
per la tranche di 500 milioni di euro con scadenza aprile 2012 pari ad un
rendimento a scadenza di 215 punti base sopra il mid-swap. L'operazione così
conclusa rappresenta un ulteriore significativo progresso nell'ambito del
piano di rifinanziamento e di allungamento della scadenza del debito di
Olivetti, la cui vita media passa da 4,8 anni (febbraio 2002) a 5,5 anni.
Dopo quest'operazione il debito di Olivetti a medio/lungo termine è pari al
93% circa del totale. L'emissione è stata realizzata congiuntamente da
Caboto IntesaBci, Goldman Sachs, Jp Morgan e Lehman Brothers. Emittente è
la controllata Olivetti Finance Nv, garante Olivetti S.p.A. BPM
FA SPAZIO ALLE MINORANZE Milano,
18 ottobre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di
Milano, riunitosi il 15 settembre ha approvato all'unanimità le nuove
regole di governance, che verranno sottoposte all'approvazione di una
convocanda assemblea straordinaria che si terrà entro la fine dell'anno in
corso. Con le nuove regole si introduce, fatto fondamentale, il voto di
lista, consentendo così adeguato spazio alla lista (o alle liste) di
minoranza. Il nuovo consiglio di amministrazione sarà composto da 20 membri
(rispetto ai 18 attuali) e alla lista che avrà ottenuto il maggior numero
di consensi spetteranno 16 posti. Gli altri quattro posti saranno riservati
alla lista o alle liste di minoranza e saranno distribuiti secondo il
criterio proporzionale. Potranno partecipare all'assegnazione le liste che
in assemblea avranno ricevuto almeno il 10 per cento dei voti validi. Il
consiglio ha inoltre deciso che alla prossima assemblea ordinaria di
bilancio (prevista per l'aprile 2003) tutti gli attuali consiglieri della
Banca Popolare di Milano si presenteranno dimissionari e l'assemblea
procederà alla nomina del nuovo consiglio a turno unico per il triennio
successivo. Sarà pertanto superato il precedente metodo di rinnovo annuale
di parte dei consiglieri. Con la "new governance" tutti gli
stakeholders (clienti, dipendenti, azionisti) avranno la possibilità di
proporre all' assemblea proprie liste di candidati, in rappresentanza di
propri specifici interessi. Ogni lista, per essere presentata, dovrà essere
proposta da almeno 300 soci dell'Istituto. A seguito di ciò, l'Organismo di
rappresentanza dei dipendenti ha deciso il proprio autoscioglimento e di
trasformarsi in associazione. L'importante decisione odierna è stata così
commentata da Roberto Mazzotta, presidente della Banca: "Con le
modifiche statutarie approvate, la Banca Popolare di Milano realizza
l'obiettivo di aprire la partecipazione in assemblea a diverse realtà
economiche e sociali. Finisce pertanto la cosiddetta "diversità"
della BPM rispetto ad altre banche cooperative, poiché dalla prossima
assemblea ordinaria tutti i soci avranno gli stessi strumenti per poter
partecipare, attivamente, alla vita della banca, sviluppando con essa un
rapporto ancor più costruttivo e dialettico". LANCIATO
UN NUOVO SERVIZIO PER LA FAMIGLIA DALLA BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI
BUSTO GAROLFO E BUGUGGIATE UN MUTUO PER AIUTARE LE NUOVE FAMIGLIE SOTTO I 35
ANNI AD UN TASSO AGEVOLATO RIDOTTO DELL'UNO PER CENTO RISPETTO AL PRIME RATE
Busto
Garolfo, 18 ottobre 2002 - Per fronteggiare il fabbisogno di liquidità
legato alla formazione di una nuova famiglia, la Banca di Credito
Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate ha lanciato il mutuo "La mia
nuova Famiglia". Si tratta di un finanziamento fino a 25.000 euro, che
può essere richiesto dalle coppie appena sposate o in procinto di farlo, i
cui coniugi abbiano un'età inferiore ai 35 anni, residenti nell'area
operativa della banca. Il mutuo "La mia nuova famiglia" è un
mutuo chirografario (cioè non richiede l'accensione di alcuna ipoteca, ma
la semplice sottoscrizione di un contratto tra la famiglia e la banca), le
spese istruttorie sono molto basse (50 euro per un finanziamento fino a
10.000 euro, e 75 euro fino al finanziamento massimo), è erogabile in dieci
giorni lavorativi dall'accettazione della domanda, ha un tasso indicizzato
al Prime Rate Abi (attualmente al 7,375) ridotto dell'uno per cento per
tutti e dell'1,25 per cento per i soci o i figli dei soci della banca. Il
mutuo può essere richiesto dalle nuove giovani coppie fino al prossimo 30
aprile e la restituzione è prevista con canoni mensili, in un tempo massimo
di 4 anni. Il mutuo "La mia nuova famiglia" può essere richiesto
a tutti gli sportelli della Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e
Buguggiate dalle famiglie appena formate, residenti nel territorio di
competenza della banca, i cui coniugi abbiano un'età inferiore ai 35 anni.
I documenti richiesti per il rilascio sono: certificato di matrimonio o
autocertificazione, busta paga, modello Unico, preventivi di spesa o
consuntivi per i quali viene richiesto il finanziamento. Il mutuo "La
mia nuova famiglia" è l'unico prodotto del genere sul mercato italiano
e, a tutti gli effetti, può essere paragonato, per entità di finanziamento
e durata dello stesso, ai prestiti personali erogati dagli istituti di
credito. Rispetto a questi, i cui tassi medi si aggirano da un minimo
dell'8,5 per cento a un massimo 10,5% per cento, è decisamente più
conveniente: attualmente il 6,375 %. di Gianni Macchi, direttore generale
della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate L'obiettivo del mutuo "La mia
nuova famiglia" è di soddisfare le esigenze finanziarie legate alla
formazione di una nuova famiglia. Le spese all'inizio sono molte e non
sempre è facile fronteggiarle tutte. Per questo abbiamo pensato a uno
strumento innovativo, a un tasso decisamente più basso di diversi punti
rispetto a quelli delle banche commerciali. Noi siamo una banca diversa,
attenta alle esigenze della persona. Poter contare su un aiuto finanziario
immediato e agevolato può sicuramente essere d'aiuto e fare superare alcune
difficoltà pratiche che magari possono fare ritardare la data del si. Da
quando è stata fondata la banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e
Buguggiate ha sempre avuto una grande attenzione della nei confronti delle
famiglie e del proprio territorio, in piena sintonia con gli ideali di
solidarietà e di cooperazione che fanno della nostra banca un
insostituibile punto di riferimento per la comunità. E anche in questa
occasione lo abbiamo dimostrato. Sono tredici le filiali della Banca di
Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate a cui è possibile
rivolgersi per l'accensione del nuovo mutuo "La mia nuova
famiglia". E, precisamente: Busto Garolfo, Buguggiate, San Lorenzo di
Parabiago, Villa Cortese, San Giorgio su Legnano, Dairago, Villastanza,
Olcella, Canegrate, Legnano, Bizzozzero, Bodio Lomnago e Varese. Come è
noto l'età del matrimonio in Italia si è progressivamente innalzata a
partire dagli anni Sessanta, anche se ancora oggi la maggioranza delle
coppie che dice il fatidico sì ha meno di 35 anni. I dati forniti dall'Istat
parlano chiaro. Le cose rispetto al passato sono cambiate, negli anni
Sessanta lo sposo aveva in media 28 anni e la sposa 24. Ma l'età media
delle nozze si è progressivamente alzata e il cambiamento più
significativo è avvenuto tra la fine degli anni Ottanta e la metà degli
anni Novanta, quando l'età media di lui è passata dai 28 ai 30 e quella di
lei dai 24 ai 27, si è attestata agli inizi di questo terzo millennio in 31
anni per lui e 28 per lei. Questi ritardi derivano certamente
dall'estensione della durata dei processi formativi, ma rappresentano anche
l'esito di alcuni importanti mutamenti di segno negativo dell'economia e del
benessere individuale: contenuti tassi di sviluppo del Pil, crescita dei
rischi di disoccupazione giovanile e dal progressivo innalzamento dei costi
per l'acquisizione (in proprietà o in affitto) di un alloggio. La biografia
normale di una persona prevede che il matrimonio avvenga al la fine degli
studi e, comunque, dopo avere trovato lavoro. I matrimoni nel tempo sono
andati calando in Italia. Si è passati da un tasso di nuzialità annuo del
7% negli anni Sessanta per arrivare al 4,7% attuale. La Lombardia è stata
sempre inferiore alla media, qui si è passati dal 6,8% degli anni Sessanta
al 4,4% attuale. I matrimoni religiosi sono sempre la stragrande
maggioranza, ma anche i matrimoni civili stanno aumentando: dal 2,4% in
tutta Italia degli anni Sessanta si è passati ora al 21,9 %, e al 27,7 in
Lombardia. Altre informazioni sui matrimoni in Italia: www.istat.it
www.osservatorionazionalefamiglie.it
NUOVO
CDA ITALENERGIA UMBERTO QUADRINO, PRESIDENTE; UMBERTO TRACANELLA, VICE
PRESIDENTE Milano,
18 ottobre 2002 - Si è tenuto oggi il Consiglio di Amministrazione di
Italenergia S.p.A. per la nomina delle cariche sociali. Il nuovo Consiglio
risulta così composto: Umberto Quadrino, Presidente; Umberto Tracanella,
Vice Presidente; Guido Angiolini, Amministratore Delegato; Giulio Del Ninno,
Amministratore Delegato; Damien Clermont, consigliere ; Mario Cocchi,
consigliere; Paolo Jovenitti, consigliere; Bo Gosta Kallstrand, consigliere;
Massimo Mattera, consigliere; Gaetano Miccichè, consigliere; Piergiorgio
Peluso, consigliere; Sergio Pininfarina, consigliere. Il Consiglio di
Amministrazione nominato oggi sarà il CdA della "nuova Edison", a
seguito della fusione tra Italenergia ed Edison prevista entro la fine
dell'anno. PRIMI
NOVE MESI 2002 - RISULTATI PRELIMINARI IL GRUPPO HA CHIUSO FACENDO
REGISTRARE NOTEVOLI RISULTATI SOPRATTUTTO IN CONSIDERAZIONE DEL PERDURARE
DEL PERIODO NEGATIVO DELLE ECONOMIE MONDIALI. Milano,
18 ottobre 2002 - Le Masse amministrate consolidate grazie all'ottimo
andamento della raccolta netta, sempre positiva nei nove mesi, sono
ammontate a circa Euro 20.000 milioni, crescendo del 10% nei dodici mesi
(Euro 18.118 milioni al 30 settembre 2001), nonostante l'importante
deprezzamento dovuto all'andamento negativo dei mercati azionari. Escludendo
le nuove iniziative (Banca Esperia e le controllate straniere, Fibanc, Gamax,
Bankhaus Lenz e Mediolanum Private) il patrimonio è cresciuto nel periodo
del 5%, a circa Euro 17.038 milioni (16.165 al 30 settembre 2001). Con
riferimento all'Italia, sono stati registrati i seguenti volumi: La Raccolta
netta totale, che include assicurazione vita, fondi comuni e gestioni e la
raccolta diretta e indiretta della banca, è stata positiva per Euro 2.405
milioni circa, praticamente in linea con i 2.480 dello stesso periodo dello
scorso anno. In particolare, la raccolta netta si articola in Euro
1.331milioni circa relativi al risparmio gestito ed Euro 1.074 milioni circa
relativi al risparmio amministrato. I Premi Lordi Vita sono ammontati
complessivamente a circa Euro 1.615 milioni, a fronte degli Euro 1.091
milioni dei primi nove mesi del 2001 (+48%). Di particolare rilievo la nuova
produzione, che ha registrato un incremento del 60% circa (Euro 1.136
milioni circa contro Euro 711 milioni dello scorso anno). I Fondi Comuni di
Investimento e le Gestioni hanno registrato una raccolta lorda consolidata
di circa Euro 1.848 milioni contro gli Euro 2.444 milioni dell'anno
precedente. Al 30 settembre 2002 la Rete di vendita di Banca Mediolanum ha
registrato un organico complessivo di n. 5.059 Consulenti globali (con una
contrazione del 10% sul totale di n. 5.617 alla stessa data del 2001). Da
segnalare il continuo progresso qualitativo della rete, con 4.122 promotori
finanziari, in crescita del 10% rispetto ai 3.755 del 2001, progresso che
consolida la posizione di leadership di Banca Mediolanum tra le reti di
promotori in Italia. Aggiungendo a questi i 1.323 operatori assicurativi di
Partner Time, le Reti di vendita del Gruppo Mediolanum riportano un organico
complessivo di 6.382 unità. il totale dei C/C al 30 settembre 2002 era n.
330.200 a fronte dei n. 281.300 al 30 settembre dello scorso anno, con un
incremento del 17%. il totale dei Clienti al 30 settembre 2002 era di oltre
n. 752.000 primi intestatari a fronte dei n. 692.000 alla stessa data dello
scorso anno, con un incremento del 9%. I Nuovi Clienti acquisiti nel periodo
sono stati circa 52.200. NOVARTIS
ITALIA: FATTURATO DEI PRIMI NOVE MESI + 7,7% INNOVATIVITÀ E AMPIEZZA DEL
PORTAFOGLIO PRODOTTI CONSENTONO DI COMPENSARE L'IMPATTO DEI PROVVEDIMENTI DI
CONTENIMENTO DELLA SPESA FARMACEUTICA Origgio,
18 ottobre 2002 - Il Gruppo Novartis in Italia ha conseguito nei primi nove
mesi dell'anno un fatturato di oltre 708 milioni di euro, con un incremento
del 7,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (657 milioni di euro
nel 2001). L'innovatività dei prodotti e l'ampiezza del portafoglio hanno
consentito al Gruppo di limitare l'impatto delle misure di contenimento
della spesa farmaceutica, che hanno determinato un rallentamento
significativo del mercato farmaceutico. Commentando l'attuale contesto
politico-farmaceutico, Giacomo Di Nepi, amministratore delegato di Novartis
in Italia, ha dichiarato:"Per poter continuare ad attrarre risorse
finanziarie e scientifiche verso l'Italia abbiamo bisogno di un modello
economico solido ed efficace. Oggi il nostro auspicio e volontà è che
venga rapidamente avviato un dialogo fra Ministeri competenti, Regioni e
Industria farmaceutica per affrontare i temi della compatibilità
finanziaria, dell'accesso all'innovazione, della capacità occupazionale,
dello sviluppo industriale e scientifico, che porti a riconoscere il valore
- e non soltanto il costo - del settore farmaceutico per il nostro Paese. In
questo ambito - ha concluso Di Nepi - è fondamentale che vengano rivisti i
processi recentemente introdotti per la rimborsabilità dei nuovi prodotti,
che richiedono tempi eccessivi e impercorribili, a danno innanzitutto dei
pazienti." www.novartis.it LA
GM E I SUOI PARTNERS HANNO COMPLETATO L'ACCORDO CON DAEWOO MOTOR COMPANY: LA
NUOVA SOCIETA' DIVENTA OPERATIVA Seoul/Zurigo,
18 ottobre 2002 - La General Motors Corporation, la Daewoo Motor Company e
la Korea Development Bank, in rappresentanza del comitato creditori della
Daewoo Motor, hanno annunciato ieri il trasferimento di alcuni impianti e
attività della Daewoo Motor Company ad una nuova società denominata Gm
Daewoo Auto & Technology Co. (Gm Daewoo). Tale trasferimento segna
l'inizio dell'attività della nuova compagnia, a seguito degli accordi presi
dalle parti il 30 Aprile scorso e dell'approvazione del Piano di
Riorganizzazione della Daewoo Motor Company da parte del Tribunale di
Incheon, avvenuta il 30 settembre 2002. Gm,
Suzuki Motor Corp., Shanghai Automotive Industry Corp. (Saic)
e i creditori Daewoo saranno gli azionisti della Gm Daewoo. La nuova
compagnia sarà proprietaria e gestirà le attività di tre impianti
produttivi ubicati a Changwon e Kunsan in Corea del Sud e ad Hanoi, in
Vietnam; di nove filiali commerciali all'estero, che includono quelle
dislocate in Austria, Benelux, Francia, Germania, Italia, Porto Rico,
Spagna, Svizzera e del Centro Ricambi Europeo in Olanda. Faranno capo alla
nuova società anche le attività di design, progettazione, ricerca e
sviluppo, vendita, marketing ed amministrazione siti a Bupyong, in Corea del
Sud. La fabbrica della Daewoo Motor di Bupyong, Corea del Sud, sarà
inglobata in una nuova società, la Daewoo Inchon Motor Company e continuerà
a fornire a GM Daewoo veicoli, motori, trasmissioni e componenti per almeno
sei anni. Secondo gli accordi, GM Daewoo ha un'opzione per acquisire questa
società in qualunque momento nell'arco dei sei anni. I prodotti GM Daewoo
saranno venduti in oltre 80 Paesi del mondo. Altre strutture, filiali,
consociate, debiti e passività, non facenti parte degli accordi definitivi
che regolano la transazione, resteranno ai creditori della Daewoo Motor
Company. Nick Reilly sarà presidente e direttore esecutivo della nuova
compagnia. "Questo è il giorno che abbiamo aspettato per tanto
tempo", ha detto Reilly. "la Gm Daewoo può contare su una
notevole forza lavoro, un'ottima gamma di prodotti, fornitori di dimostrata
qualità e programmi interessanti per il futuro. Ora possiamo iniziare a
lavorare per far crescere questa compagnia e farne un'azienda
competitiva". Nick Reilly inaugurerà ufficialmente la nuova società
il prossimo lunedì 28 ottobre, quando, in occasione della riunione del
consiglio di amministrazione, verrà presentato il personale direttivo e
resi noti i nuovi elementi di identificazione del marchio. Quando sarà
completato il versamento delle quote del capitale della società, la General
Motors sarà proprietaria del 42.1 per cento di GM Daewoo, i creditori
Daewoo del 33 per cento, Suzuki avrà il 14,9 per cento e la SAIC il
restante 10 per cento. Gm Daewoo Europe - Per coordinare le attività delle
sue filiali di vendita europee, la Gm Daewoo ha costituito in Svizzera, a
Zurigo, il Centro Operativo Europeo. L'amministratore delegato di Gm Daewoo
Europe è Erhard L. (Hardy) Spranger. La Gm Daewoo Europe intende avvalersi
della collaborazione di GM Europe per massimizzare le proprie opportunità
di sviluppo. Oltre alle filiali di vendita europee acquisite con l'accordo
globale, saranno costituite due nuove compagnie, una a Luton, in Inghilterra
ed una Budapest, in Ungheria, che rappresenteranno la Gm Daewoo
rispettivamente nel mercato inglese e dell'Europa Centro Orientale. In
coincidenza con la fondazione della nuova compagnia, la milionesima vettura
Daewoo, una Matiz, sarà consegnata ad un cliente in Austria a fine
settimana. "E' un traguardo importante" dice Hardy Spranger.
"Sono convinto che potremo conseguire un grande successo in Europa. Con
la nuova Kalos già sul mercato e i nuovi modelli e motori in arrivo, saremo
in grado di offrire ai nostri clienti prodotti attraenti e dall'ottimo
rapporto qualità prezzo". DOVE
NASCONO GLI OCCHIALI DEL GRUPPO MARCOLIN UN OPEN SPACE DI OLTRE 400 MQ DI
UNA VILLA VENETA SARÀ LA NUOVA LOCATION IN CUI VERRANNO DISEGNATI GLI
OCCHIALI PER LE LICENZE FASHION E SPORT Milano, 18 ottobre 2002 - Il Gruppo Marcolin, realtà industriale internazionale specializzata da oltre 40 anni nella produzione e commercializzazione degli occhiali da vista e da sole in oltre 80 paesi, apre il nuovo ufficio stile in un'incantevole barchessa del '700 alle porte di Treviso. I nuovi disegni saranno sviluppati in un ampio open space caratterizzato dalla sobrietà delle capriate del soffitto in legno antico e da un arredamento dal design lineare, nello stile minimalista che da sempre contraddistingue la Marcolin. Immersa nei colori di un meraviglioso parco, dove si possono ammirare anche molte statue che risalgono al XIX secolo, la nuova location dell'ufficio stile del Gruppo garantisce una quiete di sicuro stimolo per l'ingegno dei creativi che saranno guidati da Maurizio Marcolin, Ceo style and licensing dell'omonimo Gruppo. Il nuovo ufficio stile sarà ulteriormente potenziato con nuove assunzioni anche internazionali per garantire la copertura completa delle esigenze creative di tutte le linee non solo fashion ma anche sport e rientra nel processo di potenziamento e sviluppo di tutta l'area di prodotto del Gruppo. Grazie alle moderne tecnologie che faciliteranno la ricerca di spunti innovativi per interpretare le nuove tendenze di mercato, il team di creativi impegnati nella realizzazione delle future linee di occhiali sarà a stretto contatto con il quartier generale di Longarone (Bl) e potrà sfruttare tutte le informazioni in arrivo da ogni parte del mondo. ALBERT FRÈRE RILEVA UNA PARTECIPAZIONE DI CONTROLLO IN TAITTINGER (CHAMPAGNE) Bruxelles,
18 ottobre 2002 La Commissione europea ha dato il via libera ad
un'operazione a seguito della quale la società Taittinger sarà controllata
da Cnp, la holding finanziaria controllata dal barone belga Albert Frère, e
dalla famiglia Taittinger, che ne deteneva finora il controllo esclusivo. Il
progetto di concentrazione in questione riguarda l'assunzione del controllo
congiunto della società Taittinger, della quale membri della famiglia
Taittinger detengono attualmente il controllo esclusivo, da parte della
Compagnie Nationale à Portefeuille (Cnp). Taittinger è nota per gli
champagne commercializzati con lo stesso nome. Oltre che nel commercio di
vini (vini di Saumur o della Loira Ernest Irroy, Samazeuilh, Saint-Evremond,
Bouvet-Ladubay) e di alcolici, la società Taittinger è altresì presente
nel settore alberghiero (gruppi Envergure e Concorde) e nel settore dei beni
di lusso (cristallerie Baccarat e profumi Annick Goutal). L'operazione,
notificata alla Commissione il 13 settembre in vista dell'autorizzazione a
norma del regolamento sulle concentrazioni, determinerà una sovrapposizione
delle attività nel settore della produzione e del commercio di vini, poiché
Cnp controlla a sua volta i vini di Bordeaux Saint-Emilion, Sauternes e
Pomerol. L'operazione comporta inoltre un'integrazione verticale tra i
profumi Annick Goutal e la catena di distribuzione belga Planet Parfum.
L'indagine della Commissione ha tuttavia rivelato che la presenza di Cnp e
Taittinger sui mercati della produzione e del commercio di vini era comunque
modesta. Sul mercato della distribuzione di profumi e di cosmetici di lusso,
sebbene Cnp detenga una quota significativa del mercato belga attraverso le
sue profumerie Planet Parfum e Cloquet Parfumerie, essa deve affrontare la
concorrenza di altri operatori, in particolare Inno e Ici Paris XL. Inoltre,
Taittinger ha un'unica marca di profumi, le cui vendite in Belgio sono
piuttosto modeste. GESTIONE
DELLE SCOMMESSE SPORTIVE IN ITALIA: LA COMMISSIONE EUROPEA DIFENDE LA
CONCORRENZA NELL'ASSEGNAZIONE DELLE CONCESSIONI Bruxelles,
18 ottobre 2002 La Commissione europea ha deciso di chiedere formalmente
all'Italia di rispettare il diritto comunitario nell'assegnazione delle
concessioni per la gestione delle scommesse sportive. Le società di
capitali quotate sui mercati regolamentati dell'Unione europea sono
attualmente esclusi dalla possibilità di ottenere simili concessioni,
un'esclusione che la Commissione non ritiene necessaria per combattere la
frode e la criminalità. Inoltre, l'Italia ha rinnovato senza appalto circa
trecento concessioni per l'esercizio delle scommesse sulle corse ippiche. Se
una concessione pubblica importante è assegnata senza che questa sia aperta
a tutti i potenziali offerenti europei (conformemente al trattato CE e alle
direttive sugli appalti pubblici), talune imprese europee sono ingiustamente
private del loro diritto di presentare un'offerta. Inoltre, le autorità
pubbliche che aggiudicano la concessione e nel presente caso gli
scommettitori rischiano di ricevere un servizio di qualità inferiore a
quello che avrebbe potuto offrire un offerente irregolarmente escluso. La
richiesta della Commissione è presentata nella forma di un parere motivato,
la seconda fase della procedura d'infrazione prevista dall'articolo 226 del
trattato CE. Se le autorità italiane non si conformano in modo
soddisfacente entro due mesi dalla data di ricevimento del parere motivato,
la Commissione può decidere di adire la Corte di giustizia. Anche se
l'obiettivo legittimo perseguito dall'amministrazione italiana è di evitare
il rischio che i concessionari siano coinvolti in attività criminose o
fraudolente, la Commissione ritiene che l'esclusione delle società di
capitali quotate sui mercati regolamentati dell'UE dalla possibilità di
ottenere concessioni per la gestione delle scommesse sportive non sia un
provvedimento commisurato. La Commissione ritiene infatti che per verificare
la moralità delle suddette società sia possibile effettuare un controllo
cercando di ottenere informazioni atte a valutare l'onorabilità dei
rappresentanti dell'impresa e dei principali azionisti. Tale esclusione non
rispetta pertanto le norme del trattato CE in materia di libera prestazione
dei servizi e di libertà di stabilimento (articolo 49 e 43). In secondo
luogo, la Commissione ha constatato che l'Italia non ha rispettato il
principio generale di trasparenza del trattato CE e l'obbligo di pubblicità
che ne deriva ai sensi della giurisprudenza della Corte di giustizia.
Infatti, il rinnovo fino al 1° gennaio 2006 di circa trecento concessioni
per l'esercizio delle scommesse sulle corse ippiche è avvenuto a beneficio
dei vecchi concessionari senza ricorrere ad una procedura d'appalto. Le
informazioni generali recenti sulle infrazioni concernenti l'insieme degli
Stati membri sono accessibili sul sito: http://europa.eu.int/comm/secretariat_general/sgb/droit_com/index_fr.htm
PUBBLICAZIONE
DEL RAPPORTO SULL'ATTIVITA DELL'UFFICIO EUROPEO PER LA LOTTA ANTIFRODE (OLAF)
PER IL PERIODO 1 GIUGNO 2001 30 GIUNIO 2002 Bruxelles,
18 ottobre 2002 - Il Direttore Generale dell'Olaf, Dott. Franz-Hermann Brüner,
ha presentato il Rapporto sull'attività dell'Ufficio per il periodo 1
giugno 2001 al 30 giugno 2002. Il Rapporto illustra risultati operativi
conseguiti dall'Ufficio fino a giugno 2002. Durante il periodo preso in
considerazione é stato rilevato un costante incremento dell'attività
d'indagine. 552 nuovi casi sono stati aperti durante il periodo di
riferimento ed il carico complessivo delle investigazioni condotte dall'Olaf
é aumentato approssimativamente del 30% rispetto ai primi due anni di
attività. "L'attività principale dell'Ufficio é quella di svolgere e
coordinare le operazioni anti-frode per la protezione del bilancio
comunitario nonché di investigare su possibili frodi e attività illegali
nell'ambito delle Istituzioni europee" ha riferito il Dott. Brüner,
Direttore Generale dell'Ufficio Europeo per la Lotta Antifrode (Olaf),
presentando il suo terzo Rapporto delle attività alle Istituzioni europee.
"La Commissione ha scrupolosamente rispettato la mia indipendenza
operativa", ha aggiunto. "Non é stato necessario interessare il
Comitato di Sorveglianza dell'Olaf per l'esercizio della sua primaria
funzione di salvaguardia di tale indipendenza". "L'Olaf ha,
comunque, continuato a beneficiare dell'esperienza, della consulenza e del
supporto del Comitato di sorveglianza. Durante questo periodo é stato
registrato un significativo incremento del numero di casi trattati dall'Olaf.
Sono stati inoltre rilevati importanti progressi nell'aggiornamento dei
metodi di lavoro e delle procedure dell'Ufficio nonché sul piano della
cooperazione con gli Stati membri. L'Olaf ha raggiunto una completa
autonomia sotto il profilo finanziario e amministrativo". L'Ufficio
necessita ora di un periodo di stabilità : "Ciò può essere difficile
da ottenere in un'epoca in cui l'intera struttura delle Istituzioni europee,
e le loro complesse interrelazioni stanno per essere ridisegnate. Noi
abbiamo comunque bisogno di tempo per assimilare i progressi effettuati,
evitando inutili perturbazioni all'attività antifrode che potrebbero
derivare da incertezze e continui cambiamenti". Nell'ultimo anno, l'Olaf
ha dato massima priorità a due tipi di casi. In primo luogo, l'Olaf ha
messo in atto una politica di "tolleranza zero" nei riguardi della
corruzione e dei comportamenti fraudolenti all'interno delle Istituzioni
europee. Ciò' ha significato che tutte le notizie di possibili condotte
illegali in questo settore sono state investigate, indipendentemente
dall'ammontare del possibile danno finanziario per le Istituzioni
comunitarie. In secondo luogo, l'Ufficio ha prestato particolare attenzione
ai casi che coinvolgevano paesi candidati. Ciò con riferimento sia ai casi
concernenti l'uso non corretto di fondi comunitari per il processo di
allargamento, sia ai casi in cui le attività lesive degli interessi
dell'Unione Europea erano in qualche modo collegate ai paesi candidati. Il
Rapporto illustra in dettaglio l'azione dell'Olaf nei vari settori
d'interesse, dalle spese dirette e aiuti esterni alle azioni strutturali,
dal settore doganale e del commercio esterno all'agricoltura, cosi come al
contrabbando di sigarette, all'IVA e alle accise. 552 nuovi casi sono stati
aperti nel periodo di riferimento, aumentando fino a 2900 il numero totale
dei casi seguiti dall'Olaf, contenuti nel sistema informatico di gestione
delle inchieste dell'Olaf (CMS). Dei 552 casi aperti, 174 riguardano le
spese dirette (ovvero il 32% del totale), 112 (20%) il settore doganale e il
commercio esterno, 81 (15%) i fondi strutturali, 77 (14%) l'agricoltura, 63
(11%) le inchieste interne e 45 (8%) sono invece riferite al contrabbando di
sigarette ed al settore delle accise. In totale, alla fine del periodo preso
in considerazione, sono 154 le inchieste interne relative alle Istituzioni
europee. 34 di queste sono state ereditate dall'Uclaf; L'olaf ne ha aperte
57 prima del periodo oggetto del Rapporto, mentre 63 nuovi casi (ossia il
41% del totale delle inchieste interne) sono stati aperti durante il periodo
di riferimento. Più del 75% dei casi interni riguarda la Commissione
europea. Infolink: www.europa.eu.int/olaf
AUTOGRILL:
VALE 30 MILIONI IL RINNOVO PER 5 ANNI DEL CONTRATTO PER I SERVIZI DI RISTORO
NELL'AEROPORTO INTERNAZIONALE GENERAL MITCHELL DI MILWAUKEE Milano,
18 ottobre 2002- Hmshost, la controllata americana di Autogrill - la
multinazionale italiana leader al mondo nei servizi di ristoro per chi
viaggia - si è aggiudicata il rinnovo per cinque anni della concessione per
i servizi di ristorazione all'aeroporto General Mitchell di Milwaukee. Il
fatturato previsto nel periodo è di circa 30 milioni di dollari. Nello
spazio a disposizione Hmshost, gestisce una gamma di punti di vendita di
food and beverage con marchi noti a livello internazionale come Starbucks
Coffee, Cinnabon, Edy's Ice Cream e Pizza Hut. "Interpretiamo questo
rinnovo - commenta Livio Buttignol, Amministratore Delegato di Autogrill -
come una conferma della qualità del lavoro finora svolto al General
Mitchell proponendo il migliore assortimento di marchi di ristorazione, e
come uno stimolo a migliorare ancora l'offerta. Con questo obiettivo
inseriremo un nuovo concetto incentrato sul prodotto di cui la città di
Milwaukee è più orgogliosa: la birra ". La sua food court all'interno
dell'aeroporto verrà interamente rinnovata e, in aggiunta ai locali
esistenti, verrà realizzato un locale Miller Brewpub in onore della
tradizione di Milwaukee, città della birra. Entrambi i progetti verranno
portati a termine nell'estate del 2004. CON
"FRESCO AL BANCO", L'OFFERTA PROMOZIONALE DI AUSTRIAN AIRLINES CHE
OGNI GIOVEDÌ GARANTISCE PREZZI IMBATTIBILI SU VOLI WEEKEND, LE MAGGIORI
CITTÀ EUROPEE DIVENTANO... PRONTE DA CONSUMARE! QUESTA SETTIMANA LA CITTÀ
IN OFFERTA È BUDAPEST Milano,
18 ottobre 2002 - Budapest, capitale dell'Ungheria, é una delle piú
importanti realtá urbane europee a Est di Vienna. Nata dall'unione di tre
preesistenti cittadine, Buda, Pest e Obuda nel 1872 é sita in una delle
aeree piú antiche dell'Europa Orientale, sede di reperti archeologici.
Nella sola Ungheria ci sono piú di 2000 castelli e antichi manieri. La
capitale magiara, dove il Danubio scorre per 28 chilometri e lo stile antico
abbraccia il moderno, é una grande metropoli dal cuore caldo e accogliente
e dal fascino magnetico. L'autunno è il momento migliore per visitarla,
nell'atmosfera da favola dell'antica Buda o nella frenesia di Pest, votata
al commercio. Godete dei diversi sapori della cucina magiara, da quello
forte del goulasch, a quello dolce della pasticceria. E tuffatevi nella vita
musicale e teatrale di Budapest che conta oggi 40 palcoscenici attivi e vi
accoglierá nel pieno fermento del suo Festival d'autunno, che dal 18
ottobre al 3 novembre offre eventi di musica, arte contemporanea, danza,
spettacoli teatrali, film ed esposizioni fotografiche. Oppure rilassatevi
nelle numerose terme di una cittá che gode del piú alto numero di acque
termali del mondo e di 118 sorgenti. E ancora perdetevi nel fascino delle
Grotte Palvolgyi sulle colline di Buda, scoperte nel 1904. Budapest è
proprio la prossima destinazione in offerta con "Fresco al banco",
la nuova promozione di Austrian Airlines partita il 19 settembre 2002. Il
nuovo concetto di vendita "Last Minute" offre ogni settimana
l'opportunità di acquistare, a tariffa speciale, un volo weekend per una
città europea sempre diversa. Vienna è stata la prima meta, in offerta in
settembre. La nuova destinazione Budapest si può acquistare dal 17 al 23
ottobre. Come funziona "Fresco al banco" ? Si tratta di un
prodotto "fresco", quindi va "consumato subito":
l'offerta è valida a partire dal giovedì di pubblicazione fino al mercoledì
seguente. Si parte il weekend successivo alla chiusura della vendita, venerdì
o sabato, e si rientra a scelta fra sabato, domenica e lunedì. Le tariffe
sono davvero speciali, tra i 119 e i 179 Euro, per un volo weekend con
destinazioni come Vienna, Londra, Salisburgo, Varsavia, Stoccolma,
Copenaghen, Berlino, Oslo, Helsinki, Tallin, Amsterdam, Istanbul, Atene,
Salonicco. E' possibile partire da Milano, Verona, Venezia, Bologna, Firenze
e Roma, sempre via Vienna, con tariffe di Economy Class, più tasse
aeroportuali e supplementi di sicurezza. Alcuni scali italiani potrebbero
essere esclusi dalla promozione qualora non esista una coincidenza in
giornata via Vienna. La promozione può essere soggetta a restrizioni
particolari e disponibilità posti. L'offerta "Fresco al banco"
della settimana Budapest, Euro 149,00 Si compra da giovedì 17 a mercoledì
23 ottobre 2002. Si parte il 25 (venerdì) o il 26 (sabato) ottobre, con
rientro a scelta dal 26 al 28 ottobre. Il volo é operato via Vienna Basta
rivolgersi alle agenzie di viaggi oppure collegarsi al sito www.austrianairlines.it
Controllate ogni giovedì le nuove offerte "Fresco al banco" di
Austrian Airlines! SANDRO
BRUNI ENTRA IN SABRE A SUPPORTO DELLA STRATEGIA LEISURE IN ITALIA. Milano, 18 ottobre 2002 - Nell'ambito della strategia di espansione nel leisure travel, Sabre ha chiamato Sandro Bruni ad occuparsi di Strategie e Pianificazione Sviluppo con particolare attenzione all'area dei National Vendors. Sandro Bruni, 55 anni, entra in Sabre dopo aver maturato importanti esperienze in Sigma dove ha ricoperto per 4 anni il ruolo di Responsabile Commerciale dei National Vendors. INCONTRO
CON IL CONI RIFIUTI
TECNOLOGICI E SOSTENIBILITA' AMBIENTALE: PREMIAZIONE DELLE AZIENDE HI-TECH
PIU' "VERDI" Milano,
18 ottobre 2002 - Sono stati assegnati gli "Award Ecohitech 2002"
e le attestazioni di merito rilasciate alle imprese di Elettronica e
Informatica che si sono distinte per prodotti, processi di produzione e
distribuzione e servizi, realizzati con tecnologie nel rispetto
dell'Ambiente. La cerimonia di premiazione si sono svolte nella splendida
cornice di Palazzo Affri Giureconsulti a Milano. Scopo dell'iniziativa Award
Ecohitech, promossa dal Consorzio Ecoqual'it in collaborazione con Regione
Lombardia e Wwf Italia, è comunicare a tutte le componenti del sistema ICT
le soluzioni di volta in volta più innovative a favore dell'Ambiente. Il
presidente del Consorzio Ecoqual'it Renato Serena commenta: "La
coscienza ambientale delle imprese, con l'Award, incontra la sempre maggiore
sensibilità sociale dei consumatori, dei clienti e delle pubbliche
amministrazioni. Coerentemente, la Giuria del Premio ha voluto inserire tra
i parametri di valutazione anche la certificazione sociale delle imprese
(Social Accountability 8000). Anche il nostro consorzio in collaborazione
con la Regione Lombardia, dal dicembre 2001, ha in atto una Convenzione che,
con il supporto la Camera di Commercio di Milano, prevede, tra altre azioni,
la promozione di una attività di qualificazione degli operatori del
recupero, trattamento, smaltimento e servizi relativi al fine vita dei
prodotti tecnologici basata principalmente sulle Linee Guida CeiI e sulle
disposizioni dell'Apat." Fulco Pratesi, Presidente del Wwf Italia,
dichiara di seguito: " L'accelerazione dell'innovazione tecnologica ha
diminuito il ciclo di vita di molti oggetti d'uso quotidiano e quindi
aumentato la quantità di rifiuti prodotti. E' importante che i produttori
siano responsabilizzati e che le autorità vigilino sul corretto ritiro e
smaltimento dei rifiuti tecnologici, se non gestiti in maniera corretta,
potenzialmente pericolosi per l'ambiente per l'alto contenuto di sostanze
tossiche. Le aziende impegnate nella prevenzione e nello sviluppo di
politiche di tutela e sostenibilità ambientale ci avranno come
alleati". Il Vice Presidente della Camera di Commercio di Milano,
Massimo Sordi, patrocinante l'iniziativa aggiunge: "Stiamo impegnati a
creare un sistema che faccia realmente dell'ambiente un fattore di sviluppo
e di crescita per tutti e che sappia coniugare esigenze di competitività e
tutela ambientale". "La qualità ambientale" - ha proseguito
Sordi - "rappresenta un bene pubblico che va a beneficio dell'intera
collettività e la Camera di Commercio da tempo contribuisce alla tutela e
valorizzazione dell'ambiente, attraverso la promozione d'iniziative
informative e di assistenza alle imprese". Gli Award sono stati
assegnati da una Giuria, espressione qualificata del mondo istituzionale e
imprenditoriale, presieduta da un Comitato di Presidenza a cui hanno
partecipato i presidenti delle maggiori Associazioni/Enti di categoria del
settore hi-tech. Vincitore della categoria Processi aziendali: Celestica
Italia. . Motivazione: per la rilevanza del processo produttivo messo a
disposizione del mercato e per le misure ed iniziative in tema ambientale,
inclusa la creazione della figura di un un "Mobility manager",
nonché per i traguardi che l'azienda si propone nel tempo. Celestica Italia
presenta un progetto di produzione per terzi di schede elettroniche con
saldature prive di piombo, anticipando l'eliminazione di questa sostanza
pericolosa decretato dall'Unione Europea dal 2006. Le paste saldanti che
sostituisco quelle citate in piombo sono in lega stagno-argento-rame. Le
schede sono inoltre lavate con acqua che viene reimmessa nel ciclo. Menzione
speciale per la categoria Processi aziendali: Nrg (Nashuatech, Rex Rotary,
Gestetner) in quanto Nrg è la prima azienda italiana del comparto copy ad
avere ottenuto la certificazione Iso 14001, con obiettivi ambientali
significativi già conseguiti ed altri obiettivi rilevanti per la fine del
2002. Nrg Italia concorre con una iniziativa, estesa a tutto il territorio
nazionale, di ritiro, finalizzato alla rifabbricazione e rimessa in
commercio, di apparecchiature professionali nonché di raccolta, per la
rifabbricazione negli stabilimenti francesi e britannici di Nrg, di cartucce
toner esauste dai propri clienti e partner. Nel corso del 2002, l'iniziativa
comporterà, rispetto al 2001, un aumento del 45% in peso delle
apparecchiature e accessori ritirati, che per il 93,5% saranno avviati ad
effettivo recupero. La Giuria ritiene di grande interesse l'iniziativa ed
apprezza le performance ambientali connesse e le certificazioni di Nrg
Italia. Vincitore della categoria Prodotti: la gamma di elettrodomestici di
Merloni Motivazione: Merloni Elettrodomestici concorre con un
prodotto/servizio che copre la gamma di produzione di elettrodomestici di
classe alta ad elevata tecnologia ed efficienza energetica: frigoriferi,
forni, lavatrici, piani cottura, lavastoviglie. Gli imballaggi utilizzati, i
consumi energetici, i consumi idrici, la quantità dei rifiuti prodotti e le
emissioni di Co2 rappresentano una riduzione media del 9% anno, raggiungendo
per il Co2 il 15%. Gli apparecchi sono inoltre realizzati con forte
riduzione di numero di pezzi rispetto al passato e con tecniche di
smontaggio semplificate nonché plastiche marchiate, per facilitare il
recupero e il riciclaggio. L'azienda prevede di ridurre i Cfc del 70% nel
2002-2003 ed ha in corso una sperimentazione con Corepla per l'impiego di
plastiche riciclate. Merloni predispone il bilancio socio-ambientale e per
la gestione dei beni a fine vita fa riferimento alle linee guida Anpa ed
alle norme indicate nella direttiva Raee della Ue. Menzione speciale per la
categoria Prodotti: Italtel concorre con una centralina di gestione del
traffico telefonico ed internet (l'Opmc, Optical Peripheral Module
Compatto), 53 volte meno pesante ed ingombrante dei "moduli"
tradizionali, realizzato con ridotto impiego di piombo, bromo, nichel.
L'azienda è certificata Iso 9001 e Iso 14001; dal 2002 Italtel ha anche
attivato la figura del Mobility Manager. Il sito produttivo è a Castelletto
in provincia di Milano. Vincitore della categoria Servizi - imprese di
recupero: Refri Motivazione: l'azienda presenta il proprio sistema di
aziende del trattamento dei rifiuti tecnologici. (Tred Carpi, Livorno e
Sud); certificata Iso 14001, opera seguendo le linee guida Anpa e le norme
Cei sul trattamento delle apparecchiature domestiche e professionali a fine
vita. Refri ha propri impianti per il trattamento delle schiume
poliuretaniche e dei monitor: il 97% dei materiali trattati è avviato ad
effettivo recupero/riciclaggio/reimpiego. Epson Italia presenta una rete di
monitoraggio climatico d'alta quota sulla catena dell'Himalaya, con
l'utilizzo di sofisticate tecnologie. Il progetto presentato da Epson
Italia, pur non attinente alla missione specifica dell'Award, è
riconosciuto di rilevante importanza soprattutto alla luce del monitoraggio
climatico e dei cambiamenti climatici. La realizzazione della quinta
edizione dell'Award Ecohitech è resa possibile dall'impegno garantito dai
partner: Hewlett Packard, Ibm Italia e Lg Electronics, oltre che dalla
collaborazione di Canon Italia e di St Microelectronics, aziende impegnate
nella tutela dell'ambiente, in concrete politiche di sviluppo sostenibile e
riduzione degli impatti ambientali, nonché nella eliminazione di sostanze
pericolose dai prodotti. Un particolare ringraziamento ai Media partner
Telelombardia e "Ambiente & Sicurezza" de "Il Sole 24
ore". "IL
BIODIESEL PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE" Ravenna,
18 ottobre 2002 - "Il Biodiesel per lo sviluppo sostenibile" è il
titolo del Convegno, organizzato dal Comune di Ravenna, Novaol e Area
(Azienda Ravennate Energia Ambiente), tenutosi al Centro Congressi di
Ravenna. "Nei prossimi 12 mesi la produzione italiana di Biodiesel sarà
aumentata del 50% - ha detto Claudio Rocchietta, amministratore delegato di
Novaol, azienda leader del settore - grazie al via libera dell'Unione
Europea al raddoppio della produzione di Biodiesel in esenzione d'accise".
"Le richieste di alimentazione a Biodiesel di autobus, flotte aziendali
d'automezzi, mezzi pesanti e caldaie per il riscaldamento di edifici sono in
continuo aumento" ha aggiunto Rocchietta. L'industria italiana, che lo
scorso anno ha già prodotto e commercializzato con successo circa 170.000
tonnellate di Biodiesel, è già pronta e può raddoppiare questi volumi
raggiungendo in breve tempo il limite del contingente autorizzato.
"L'esperienza di Ravenna - ha spiegato il Sindaco di Ravenna, Vidmer
Mercatali - rappresenta un modello esemplare per altre Amministrazioni
cittadine. Ravenna, infatti, già nel 1999 ha sottoscritto con Novaol il
primo protocollo d'intesa per la sperimentazione dell'utilizzo del Biodiesel
su autobus e caldaie. Ci accingiamo a firmare il terzo protocollo, che sigla
il superamento della fase sperimentale e vede l'ingresso di due aziende
private del settore autotrasporti: la Consar e la Grar". L'Area,
l'Azienda per la raccolta dei rifiuti urbani di Ravenna, ha annunciato la
decisione di estendere l'impiego della miscela gasolio/Biodiesel a tutta la
flotta aziendale, costituita da 158 mezzi. "Dopo aver sperimentato la
miscela su alcuni mezzi - ha detto Filippo Brandolini, presidente di Area -
abbiamo constatato che l'opacità dei fumi si riduce del 48%, mentre la resa
dei motori è analoga a quella di mezzi alimentati con carburanti
tradizionali e non si richiede alcuna modifica alla manutenzione dei mezzi.
Visti gli indubbi benefici ambientali, abbiamo deciso di adottare la miscela
gasolio-Biodiesel su tutta la flotta aziendale". Poiché i vantaggi
derivanti dall'impiego del Biodiesel nell'autotrazione e nel riscaldamento
sono molteplici ed incontestabili, gli Amministratori devono adoperarsi
affinché il Biodiesel "non rimanga una eterna promessa", come ha
detto nel corso del Convegno, Guido Tampieri, Assessore all'Agricoltura,
Ambiente e Sviluppo Sostenibile della Regione Emilia Romagna. "La
Regione Emilia Romagna - ha aggiunto Tampieri - si impegna a riconsiderare
l'impiego dei biocarburanti, e del Biodiesel in particolare, una fonte
energetica completamente rinnovabile, sia nel piano energetico che nel piano
triennale dell'ambiente, valendosi anche delle modifiche costituzionali che
assegnano la definizione delle politiche energetiche alle Amministrazioni
locali. Offrendo uno spunto di riflessione per le Amministrazioni di tutti
gli enti locali del Paese, Tampieri ha così concluso: "Il nostro
ruolo, come amministratori, è proprio quello di definire le regole per
l'organizzazione del territorio e dare risposte concrete all'emergenza
ambientale. Ciò vuol dire anche che occorre cambiare alcuni procedimenti
nella gestione pubblica, penso ad esempio alla modifica dei criteri dei
disciplinari d'appalto". Sono seguiti interventi che hanno analizzato i
diversi aspetti legati all'utilizzo del Biodiesel, da quello agronomico, a
quello ambientale, da quello energetico, a quello fiscale. Hanno preso la
parola, tra gli altri, Piero Venturi (facoltà di Agraria dell'Università
di Bologna), che ha parlato degli aspetti agronomici ed energetici della
filiera del Biodiesel; Giovanni Riva, del Comitato Termotecnico Italiano,
che ha parlato del Biodiesel nel quadro delle fonti rinnovabili, e Luigi
Bruzzi, del corso di laurea in Scienze ambientali dell'Università di
Bologna, che è intervenuto sull'impatto ambientale del Biodiesel in
riferimento ai carburanti di tipo "tradizionale". Nella seconda
parte della giornata gli interventi di Stefano La Malfa, dell'Enea,
sull'accordo volontario nazionale per l'utilizzo del Biodiesel nel settore
trasporti e Giancarlo Cargioli, della Regione Emilia Romagna che ha parlato
del progetto regionale "La filiera del Biodiesel". IL
RUOLO DEL BIOLOGO NELLA GESTIONE DELLE TEMATICHE AMBIENTALI Milano,
18 ottobre 2002 - Sabato 19 ottobre 2002 alle ore 8:45 si terrà presso la
Sala Convegni Fondazione G.Lazzati, Largo Corsia dei Servi 4 - Milano il
convegno "Il Ruolo del Biologo nella Gestione delle Tematiche
Ambientali", organizzato dalla Delegazione della Lombardia dell'Ordine
Nazionale dei Biologi. Saranno presenti tra gli altri in qualità di
relatori il Presidente dell'Ordine Prof. Ernesto Landi, l'Assessore
all'Ambiente del Comune di Milano Dr. Domenico Zampaglione, il Preside della
Facoltà di Scienze Mm. Ff. Nn. dell'Università Statale degli Studi di
Milano Prof. Giampiero Sironi, il Responsabile del Servizio Medico L.S.P. di
Milano dr. Fabio Varotto. Per L'attualità e l'interesse delle tematiche
affrontate ed il prestigio dei relatori l'incontro costituisce una valida
occasione per un approfondimento sia in sede normativa che scientifica
dell'evoluzione in atto nel settore ambientale. Il convegno è stato inoltre
registrato presso il Ministero della salute quale evento utilizzabile per
l'acquisizione dei crediti formativi inerenti il programma E.C.M. Per
informazioni Dr. Maurizio Podico cell.3356868567 AL
VIA IL NUOVO MASTER IN INVESTOR RELATIONS E FINANCIAL ANALYSIS ALL'UNIVERSITÀ
IULM Milano,
18 ottobre 2002 - Sono aperte le iscrizioni al master universitario in
"Investor Relations e Financial Analysis" dell'Università Iulm.
Il corso è volto a formare professionisti altamente qualificati nella
gestione della relazione impresa-mercato finanziario. Un programma
realizzato per preparare specialisti che possano inserirsi con successo
all'interno di società quotate, società di consulenza, banche d'affari e
società di comunicazione specializzate nelle Investor Relations. Un
percorso formativo che giunge a colmare uno storico ritardo dell'Italia
rispetto ai Paesi Anglosassoni. Il master, che parte a gennaio 2003, ha
durata di 12 mesi ed è rivolto a laureati in varie discipline (Discipline
Economiche, Ingegneria Gestionale, Scienze della Comunicazione, Scienze
Politiche e Giurisprudenza) e a neo assunti in aziende, società finanziarie
e di consulenza che intendano implementare le competenze in analisi
strategica, analisi finanziaria e comunicazione con gli investitori. Il
master, a numero chiuso, si articola in quattro momenti, ciascuno
caratterizzato da uno specifico obiettivo formativo: i precorsi, i moduli
monodisciplinari, i moduli multidisciplinari e i progetti sul campo, che si
svolgono presso le aziende sponsor e partner e che sono volti a favorire
l'ingresso dei master in azienda. La didattica del corso prevede un impegno
quotidiano, dal lunedì al venerdì, ed è strutturata in lezioni frontali,
esercitazioni, analisi di case-study e attività di gruppo. Accanto al corpo
docente della Iulm, il corso prevede la partecipazione di professori di
prestigiosi atenei italiani e di noti e qualificati manager, consulenti
d'impresa e analisti finanziari, nell'intento di coniugare teoria e prassi.
L'ammissione al master è subordinata al positivo superamento di una
selezione effettuata sulla base dei titoli e delle esperienze professionali
maturate e di un colloquio mirato alla valutazione delle competenze e delle
motivazioni personali. Costituisce titolo preferenziale l'aver effettuato
un'esperienza professionale di almeno 6 mesi e il possesso di un certificato
Toefl, Gmat o equivalente. Per partecipare alla selezione è necessario
preiscriversi. La preiscrizione può essere effettuata collegandosi al sito
Internet http://preiscrizioni.iulm.it
ritirando l'apposito modulo presso la segreteria del master o richiedendolo
via fax. A seguito della preiscrizione è necessario far pervenire alla
segreteria del master il certificato di laurea o diploma universitario in
carta libera, con l'elenco degli esami sostenuti e le relative votazioni, e
un curriculum vitae dettagliato. Il termine per inviare le preiscrizioni è
fissato per il 30 novembre 2002. Saranno accettate - con riserva - le
domande degli studenti che conseguiranno il diploma di laurea entro la
sessione di marzo 2003. I costi di partecipazione sono pari a 8.000 Euro.
Sono previste borse di studio per coprire i costi di iscrizione al master
finanziate dalle aziende sponsor. Infolink: www.iulm.it
UN
MASTER PER I PROFESSIONISTI DI DIRITTO DELL'INTERNET Roma,
18 ottobre 2002 - Partira' dal prossimo mese di novembre fino a marzo 2003
un interessante master dell' European School of Economics interamente
dedicato alle problematiche giuridiche attinenti al mondo della Rete. Il
corpo docente e' composto da professori ordinari, docenti universitari,
magistrati ed avvocati. Accanto agli accademici, un team di specialisti si
occupera' delle questioni piu' tecniche. Di supporto alle lezioni verra'
creata una aula virtuale grazie alla quale i tutors potranno interagire con
ogni singolo studente per sciogliere i propri dubbi. Le materie maggiormente
curate saranno la tutela della persona nel sistema di Internet, domain name,
proprieta' industriale e intellettuale, firma digitale e disciplina dei
contratti informatici, conseguenti regimi di responsabilita', consumer
protection, processo telematico e disciplina delle fattispecie di reato
integrate per via telematica. Per non parlare poi del commercio elettronico
inteso sia come business to consumer che come business to business. Le
lezioni si terranno il sabato mattina dalle ore 9.30 sino alle ore 13.00
presso l'ateneo Ese di Roma, in Largo del Nazareno 15. Il direttore del
corso e' il prof. Giuseppe Cassano. L'avvento di Internet e la conseguente
nascita di tante problematiche giuridiche legate al mondo della rete ha
influenzato notevolmente l'evoluzione di quelle materie strettamente
collegate al mondo del diritto e dell'informatica (ed ora entrate di
prepotenza in campo accademico), quali l'informatica giuridica e piu' in
particolare il diritto dell'informatica. Addirittura e' nata in alcune
facolta' universitarie una specifica materia denominata diritto
dell'Internet. In effetti gia' da qualche anno molti studiosi ed operatori
del diritto, ben comprendendo le difficolta' dell'attuale ordinamento
giuridico a regolamentare il fenomeno Internet (si pensi ad es. a tutte le
problematiche sorte nel campo della tutela della proprieta' intellettuale e
dei diritti della personalita' con ovvie conseguenze in termini di
responsabilita' civile e penale, nonche' al commercio elettronico, al
telelavoro, ai contratti on-line), cercano di adattare gli istituti
giuridici gia' esistenti alle controversie e questioni legali sorte con e
per mezzo della rete. I risultati, per la verita', non sono confortanti, e
di fronte a reati molto gravi come la pedofilia ci si rende conto della
notevole sproporzione fra le potenzialita' della rete e gli strumenti
disponibili per combatterne le inevitabili storture. Naturalmente,
l'affermarsi di Internet anche nel mondo giuridico ha comportato la nascita
di nuove professionalita' nel settore legale ed e' per questo motivo che
vanno visti con favore tutti i corsi di specializzazione che affrontino con
la dovuta competenza le problematiche specifiche del settore. In particolare
il master dell'ESE si avvale di docenti molto qualificati ed affronta i
principali temi del diritto dell'Internet. Per le iscrizioni contattare
l'Ufficio Didattico della Ese (email: orientamento.roma@uniese.it
) e per ulteriori informazioni telefonare ai numeri 06.69202123 -
06.69202174. L'EURO-INFORMAZIONE:
"IL RUOLO DEI GIOVANI NELL'EUROPA DELLA SPERANZA" Milano,
18 ottobre 2002 - Si tratta di un convegno promosso dall'Associazione Emmaus
e dal Centro ricerche, studi e iniziative Europa 2000 con il contributo
dell'Isu - Università degli Studi di Milano col patrocinio del Comune di
Milano (Zona 4) e del Politecnico di Milano in collaborazione con il
Coordinamento Centri Culturali Cattolici della Diocesi di Milano nell'ambito
del Progetto Culturale della Chiesa Cattolica Italiana che si terrà Martedi
22 Ottobre 2002 ore 9.00-18.00 presso la Palazzina Liberty di Largo Marinai
d'Italia a Milano, Il clima culturale di cambiamenti rapidi come il nostro
fa emergere l'esigenza di coinvolgere il più possibile i giovani attorno
alle problematiche della Comunità Europea. Il Convegno si propone di
stimolare i giovani a un dibattito con i relatori per prepararsi ad
affrontare le prospettive che si aprono, nella speranza che l'integrazione
europea possa avvenire nel rispetto della identità cristiana e dei popoli
che ne fanno parte. Sono auspicabili successivi laboratori di
approfondimento nelle Università. Riteniamo che tale contributo di pensiero
sarà utile a orientare le scelte che potranno essere fatte ai vari livelli
istituzionali. Programma: 9,00 Apertura dei lavori, Presentazione: Dott.
Rino Cammilleri, scrittore; 9,20 Prima Sessione: Le radici culturali
dell'Europa e l'integrazione dei popoli e delle nazioni, Relazione:
"Quadro storico e culturale dell'Europa" , Prof. Edoardo Bressan,
docente di storia contemporanea presso l'Università degli Studi di Milano;
9,40 Dibattito; 10.00 Relazione: "Sovranità nazionali e unificazione
europea: quale assetto futuro?", Dott. Luppi Sergio, ricercatore di
filosofia del diritto - Università cattolica di Milano; 10,20 Dibattito;
10,40 Intervallo - Coffee break - Pausa musicale (M° Alexander Zielinsky);
11.00 Relazione: "Europa: i valori irrinunciabili". Prof. Don
Pierdavide Guenzi, docente di Teologia morale presso l'Università Cattolica
di Milano; 11,20 Dibattito; 11,45 Esperienze a confronto, Prof. Gerardo
Larghi, specialista in didattica universitaria europea Dott. Gianni Borsa,
giornalista, direttore del settimanale Il Resegone, esperto e autore di
studi sul processo di integrazione europea Pastore Martin Ibarra (Chiesa
Evangelica Battista), Esponente della confessione protestante. Padre Train
Valdman (Chiesa ortodossa romena) Esponente della confessione Ortodossa
Emanuela Pasquariello, collaboratrice di "Medici Senza Frontiere"
segue: dibattito; 13,15 Pausa pranzo; 14,30 Seconda Sessione: I giovani:
quali impegni possono assumere per costruire l'Europa della speranza?,
Relazione: "Il dialogo interculturale: difficoltà e soluzioni
possibili" Prof. Lorenzo Cantoni, Vice Direttore dell'Istituto di
Comunicazione e formazione presso l'Università della Svizzera Italiana di
Lugano; 14,50 Relazione: "Ruolo dei media nella costruzione della casa
comune europea", Natale Benazzi, scrittore e articolista; 15,10
Dibattito; 15,40 Relazione: "L'Europa delle culture, religioni e
tradizioni: memorie da conservare", Prof. Mauro Magatti, docente di
Sociologia presso l'Università Cattolica Milano; 16,00 Dibattito; 16,20
Intervallo - Coffee break - Pausa musicale (M° Alexander Zielinsky); 16,50
Relazione: "L'arte come linguaggio universale. La bellezza potrà
salvare il mondo", Prof. Stefano Zecchi, docente di Estetica presso
l'Università Statale di Milano; 17,10 Dibattito; Sintesi, Conclusioni e
prospettive; Moderatore: Dott. Augusto Pasculli, pedagogista. La
partecipazione al Convegno, compresi i break, è gratuita. Per ragioni
organizzative, è gradita l'iscrizione. Informazioni e iscrizioni presso:
Associazione Emmaus Via Lomellina, 56 - 20133 Milano Tel. 02 733854 - fax:
02 7385784 Sito: www.emmaus-associazione.org
E-mail: emmau@tiscalinet.it VOGLIA
DI E-LEARNING PER GLI INSEGNANTI CHE DESIDERANO AGGIORNARSI SULLE NUOVE
TECNOLOGIE Milano,
18 ottobre 2002 - L'iniziativa, realizzata da Microsoft in collaborazione
con Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, prende
avvio a metà ottobre, dopo aver ottenuto un ottimo riscontro da parte degli
insegnanti: più di 9.500 iscritti al test che ha selezionato i 5.000
partecipanti a Progetto Docente. La maggior parte degli iscritti sono
docenti di materie scientifiche e tecniche, ma oltre il 25% insegna materie
umanistiche. Quasi il 24% delle richieste proviene dalla Sicilia e dalla
Calabria. Microsoft Progetto Docente ha l'obiettivo di formare e aggiornare,
in modalità e-learning, gli insegnanti delle scuole medie superiori sulle
nuove tecnologie informatiche, al fine di fornire loro gli strumenti
necessari per contestualizzare all'interno delle attività scolastiche le
competenze apprese. "Sono dati certamente incoraggianti che dimostrano
il grande interesse da parte degli insegnanti verso le tecnologie
informatiche, ritenute sempre più spesso utili strumenti per la
didattica", ha dichiarato Paolo Valcher, Direttore del Mercato
Education di Microsoft Italia. "La disponibilità degli insegnanti a
frequentare un corso di formazione completamente a distanza dimostra inoltre
l'efficacia didattica dell'e-learning ad abbattere le barriere, promuovere
il lavoro di gruppo e consentire alle persone di esprimere le proprie
potenzialità in qualsiasi momento e in qualunque luogo". Progetto
Docente, sviluppato in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione,
dell'Università e della Ricerca e realizzato sulla piattaforma e-learning
di Elea, basata su tecnologia Microsoft, sfrutta le potenzialità offerte da
Internet per dar vita a un nuovo modello di formazione altamente interattivo
e dinamico. Con la chiusura della fase delle iscrizioni - 30 settembre 2002
- Progetto Docente si avvia a dare inizio ai corsi per i 5.000 docenti
selezionati tra i 9.521 iscritti provenienti da tutta Italia. Tra i docenti
che hanno aderito all'iniziativa 2.897 provengono dal Nord d'Italia, 2.458
dal Centro e 4.166 dal Sud. Nella maggior parte dei casi si tratta di
insegnanti di materie scientifiche e tecniche (oltre il 59%), ma buona è la
percentuale di docenti di discipline umanistiche (circa il 25%). Inoltre,
nonostante per il 75% degli iscritti Progetto Docente sia la prima
esperienza di formazione a distanza, tutti gli insegnanti hanno ha espresso
un parere favorevole nei confronti dell'e-learning, ritenendolo un valido
strumento per il loro aggiornamento. I corsi in autoapprendimento di
Progetto Docente sono strutturati in base ai principi dell'approccio
cognitivo, e si svolgono in un ambiente altamente interattivo in cui
l'utente è al centro del processo di formazione, costantemente motivato e
coinvolto. Utilizzando supporti multimediali adeguati, la piattaforma di
e-learning trasforma l'utente in un partecipante attivo, facilitandone
l'apprendimento e annullando il senso di distanza che caratterizza la
formazione on line. Alcuni dei percorsi didattici proposti sono stati
sviluppati con il contributo del professor Luigi Guerra, Ordinario di
Tecnologie dell'istruzione e dell'apprendimento presso la Facoltà di
Scienze della Formazione dell'Università di Bologna. Con l'intento di
offrire il miglior supporto ai partecipanti e seguirli in ogni fase del
progetto, il corso prevede tre edizioni strutturate in piccole classi,
composte da 33 insegnanti ciascuna. In questo modo, i docenti avranno modo
di conoscersi tra di loro "virtualmente" per scambiarsi esperienze
e partecipare insieme alla vita di classe. Ogni classe avrà un tutor con il
compito di supportare i partecipanti, di monitorare le attività svolte, di
verificare costantemente il livello delle competenze acquisite, di
promuovere la collaborazione e il confronto tra tutti i docenti attraverso
chat, forum e gruppi di discussione. Il corso dura 4 settimane e l'impegno
richiesto a ogni insegnante è di circa un'ora al giorno. Al termine i
partecipanti avranno raggiunto un livello di conoscenza che consentirà loro
di sostenere gli esami di certificazione sui programmi di produttività
personale e di gruppo più diffusi. Riceveranno inoltre gratuitamente un kit
di prodotti (composto da Microsoft Office XP Professional e Microsoft
Publisher 2002 versione education) e l'attestato di "Docente di
Tecnologia Applicata". INGEGNERIA
TESSILE: RECORD DI ISCRIZIONI ALL'UNIVERSITÀ DI BERGAMO IL SUCCESSO DEL
CORSO DI LAUREA INAUGURATO QUEST'ANNO SOTTOLINEA L'IMPORTANZA DELLA NUOVA
FIGURA PROFESSIONALE E LE BUONE PROSPETTIVE DI LAVORO Bergamo,
18 ottobre 2002 - Sono 83 gli iscritti al nuovo corso di laurea di
Ingegneria tessile inaugurato quest'anno dalla Università degli studi di
Bergamo. Un vero successo se si pensa che il numero minimo fissato per
l'avvio del corso era di 40 partecipanti. Il 68% degli studenti proviene
dalla provincia di Bergamo. Un territorio che, con oltre 1000 imprese
tessili e più di 20.000 addetti, costituisce il centro di una filiera che
produce tessuti composti con fibre naturali e chimiche conosciuti in tutto
il mondo. Un altro 14% proviene da province caratterizzate da una forte
presenza dell'industria tessile come Varese, Mantova, Brescia e Vicenza. Gli
altri studenti arrivano da molte altre province del nord ma anche da città
come Taranto, Siena e Ancona. Sebbene la maggior parte degli studenti nel
campo dell'ingegneria sia tradizionalmente maschile, nel corso di ingegneria
tessile un interessantissimo 25% dei partecipanti è rappresentato da
ragazze. Anche se, tra gli iscritti, i diplomati in materie tecniche e
scientifiche sono sicuramente in maggioranza, non manca una considerevole
partecipazione di ragazzi che provengono da studi classici e linguistici. I
periti rappresentano quasi il 50% dei partecipanti, mentre coloro che hanno
conseguito la maturità scientifica sono circa il 25%. Il Corso di Laurea,
nato in risposta alla crescente esigenza di innovazione tecnologica da parte
del settore tessile, assicura allo studente una formazione professionale
polivalente in grado di affrontare sia gli aspetti tecnici ed organizzativi
che caratterizzano l'attività industriale, che le problematiche specifiche
della filiera tessile. Caratteristica del laureato in questo corso è quella
di possedere, oltre ad una solida base di competenze proprie dell'ingegneria
industriale, approfondite conoscenze sui temi del settore tessile:
dall'organizzazione aziendale alla produzione, dalla gestione dell'energia e
delle problematiche inerenti ai sistemi informativi aziendali alla
conoscenza della struttura, dei materiali, delle macchine e degli impianti.
"Il successo del corso - afferma Stefano Dotti, docente di Tecnologie
Industriali del Corso di Laurea in Ingegneria Tessile - si deve a diversi
fattori: in primo luogo l'essere nato in una città come Bergamo, da sempre
punto di riferimento per l'industria tessile italiana; in secondo luogo da
un grande interesse per questa nuova figura professionale, che permette di
sfruttare le numerose opportunità lavorative che offre il mercato del
tessile". OPERAZIONE
FABBRICHE APERTE: SCAM INCONTRA LE SCUOLE SABATO 19 OTTOBRE L'AZIENDA
MODENESE, CHE ADERISCE AL PROGRAMMA MONDIALE RESPONSIBLE CARE, INCONTRERÀ I
RAGAZZI DELLE SCUOLE MODENESI Modena, 18 ottobre 2002 - La trasparenza e il confronto come strumento indispensabile per consolidare un rapporto di fiducia, affidabilità e credibilità fra l'industria chimica e la comunità locale. E' questo il principio alla base dell'Operazione Fabbriche Aperte, un'iniziativa che - promossa da Federchimica fin dal 1987 - presenta quest'anno un' importante novità: per la prima volta, infatti, "Oper Door - Scoprire la chimica" assume una dimensione europea. Un intero settore industriale apre i propri stabilimenti ai cittadini europei; con un unico progetto, un unico simbolo, un comune sondaggio finale sull'opinione dei visitatori - cittadini e consumatori - e un prezioso scambio di esperienze fra le Associazioni Chimiche Europee, riunite in Confederazione (il Cerfic). Anche Scam, che fin dal 1994 ha volontariamente aderito al Programma Mondiale Responsible Care che impone l'adozione di rigorose politiche in materia di sicurezza, salute e ambiente, e già altre volte ha aperto ai visitatori il proprio stabilimento, ha voluto essere parte attiva in questa iniziativa, organizzando per sabato 19 ottobre la giornata di apertura del sito produttivo ai ragazzi delle scuole di Modena. La scelta della scuole è, anch'essa, comune ai Paesi aderenti all'iniziativa: si è reputato di estrema importanza, soprattutto in un'ottica formativa, che i giovanissimi di oggi - cittadini di domani - abbiano una ben chiara consapevolezza non solo del contributo della chimica alla qualità della nostra vita, ma anche della necessità di una chimica pulita, che si impegni concretamente a salvaguardia dell'ambiente, della sicurezza industriale, della salute dei lavoratori e dei cittadini. Scam, che è leader nazionale nel settore dei fertilizzanti organo-minerali, dopo l'adesione nel 1994 al Programma Mondiale Responsible Care ha ottenuto - nel maggio scorso - la Certificazione del Sistema di Gestione Ambientale Uni En Iso 14001, sinonimo di un processo produttivo integralmente gestito secondo le più rigorose normative a tutela dell'ambiente, della sicurezza e della salute. Un processo che i giovani visitatori - e i giornalisti che vorranno accettare l'invito di Scam a partecipare - potranno conoscere personalmente sabato mattina, visitando lo stabilimento di produzione dell'azienda. Scam ha ben presente la responsabilità sociale della propria attività: l'apertura alla comunità locale è un'importante occasione per mostrare il proprio concreto impegno per un'Agricoltura Sostenibile. Pagina 1 Pagina 2 Pagina 3 Pagina 4 Pagina 5
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