NOTIZIARIO
MARKETPRESS
NEWS
di
MARTEDI'
5 NOVEMBRE 2002
pagina 4
La nostra vetrina dei
PRODOTTI
ARTIGIANALI
e' aperta... visitatela
Entrate nell'
AREA
DELLE NOVITA'
troverete esposti molti
prodotti interessanti
L'esposizione dei
PRODOTTI
PER IL LAVORO
è aperta visitatela
|
ALLA RICERCA DEI BATTERI
"BUONI"
Bruxelles, 5 novembre 2002 - I
partecipanti al progetto "Microbe Diagnostics", finanziato
dall'UE, sono impegnati nello sviluppo di nuove tecniche che consentano agli
scienziati di identificare rapidamente i batteri intestinali sulla base del
loro Dna. La comunità batterica intestinale è un elemento determinante per
la salute e il benessere dell'uomo. Tuttavia, l'ecosistema intestinale è
molto complesso, poiché conta oltre 400 specie batteriche diverse, le quali
interagiscono fra loro e con i prodotti alimentari che ingeriamo. La capacità
di distingue un batterio dall'altro e determinarne la funzione è essenziale
per comprendere come agisce l'ecosistema e come manipolarlo (o impedire che
venga disturbato) al fine di ripristinare o preservare la salute. Fra le
nuove tecniche messe a punto nell'ambito del progetto figura la citometria a
flusso, che consente di analizzare in modo rapido ed affidabile una vasta
quantità di campioni. Tale metodo verrà impiegato per determinare quali
batteri siano solitamente presenti nell'intestino di un organismo sano e
come tale ecosistema vari in funzione dell'età, dell'alimentazione e dello
stile di vita. Esso consentirà inoltre di determinare le differenze fra
l'ecosistema di un organismo sano e quello di un organismo malato, nonché
il tipo di batteri coinvolti nelle patologie intestinali croniche come le
malattie infiammatorie intestinali (Ibd - Inflammatory Bowel Disease).
Queste conoscenze consentiranno l'elaborazione di approcci terapeutici,
compresa la possibilità di modificare correttamente l'ecosistema
intestinale. Infolink: http://www.dife.de/dife/studien/blaut2/index.html
INFLUENZA, NESSUN VIRUS ANOMALO IN
ARRIVO
Roma, 5 novembre 2002 - In merito alle notizie su una possibile pandemia
influenzale negli anni a venire, il Ministero della Salute precisa che si
tratta di una evenienza del tutto teorica, che non riguarda in alcun modo la
stagione influenzale 2002-2003 appena cominciata. I virus di cui si prevede
l'arrivo anche nel nostro Paese (e che in alcuni Stati dell'emisfero Nord
cominciano a essere isolati) rappresentano, come ogni anno, normali varianti
antigeniche minori, peraltro contenute tutte nel vaccino attualmente in
commercio che quindi è pienamente efficace e di cui si consiglia l'uso
soprattutto da parte degli anziani e delle persone a rischio come disposto
dalla circolare del 1° luglio 2002 del Ministero della Salute,
"Prevenzione e controllo dell'influenza: raccomandazioni per la
stagione 2002/2003" tutte le informazioni su www.ministerosalute.it
Occorre soprattutto non confondere le normali epidemie influenzali con le
pandemie. I virus influenzali subiscono infatti modificazioni continue nel
loro patrimonio genetico. Quando queste variazioni sono di modesta entità,
i virus creano fenomeni epidemici, per i quali la sistematica attività di
sorveglianza virologica, che viene svolta in Italia come in tutto il mondo
nell'ambito del Programma dell'Oms, porta alla tempestiva identificazione
delle nuove varianti e al loro inserimento nel vaccino utilizzabile nella
stagione successiva. Ben più raro è il fenomeno dello shift antigenico,
evento conseguente al passaggio all'uomo di virus influenzali circolanti in
serbatoi animali, soprattutto uccelli domestici e selvatici, in grado di
cogliere popolazioni prive di immunità e quindi di provocare una pandemia.
Durante il recente Congresso sull'Influenza, svoltosi a Malta, gli esperti
dell'Oms hanno voluto ricordare questa evenienza che potrebbe arrecare gravi
conseguenze soprattutto nei Paesi poveri e quindi la necessità di
intensificare la sorveglianza, gli studi sui virus circolanti negli animali
e le possibili interrelazioni tra virus umani e animali nonché di mettere a
punto Piani nazionali di intervento, di cui l'Italia è tra l'altro già
provvista, e soprattutto un coordinamento efficiente a livello
internazionale con l'identificazione di strategie comuni di
intervento.
BASTA CON LE MEDICINE INNOVATIVE SOLO
DI NOME DAI FARMACISTI OSPEDALIERI EUROPEI APPELLO ALLE AUTORITÀ
DELL'UNIONE: "SERVONO CONTROLLI PIÙ RIGOROSI. I PREZZI AUMENTATI ANCHE
DI 350 VOLTE. COSÌ NON POTREMO CURARE CHI NE HA DAVVERO BISOGNO"
Firenze, 5 novembre 2002 - "Con l'approvazione dell'Emea (European
Medicines Evaluation Agency), oggi vengono registrati come innovativi, anche
in Italia, farmaci nuovi solo di nome il cui vantaggio finale vantaggio va
solo ai produttori che li vendono a prezzi altissimi. In più la gente
consuma troppe medicine, reali o presunte, di cui non ha vero bisogno. Di
questo passo non ci saranno fondi a sufficienza da dedicare alla ricerca o
alla cura delle malattie rare. E i medicinali davvero nuovi resteranno
privilegio di pochi". Con questo deciso j'accuse si è concluso ieri a
Firenze il 31° Simposio della European Society of Clinical Pharmacy (Escp)
che per quattro giorni ha messo a confronto oltre mille responsabili dei
servizi farmaceutici ospedalieri e territoriali dei Paesi dell'Unione per
discutere, in particolare, della correlazione tra diritti dei pazienti,
innovazione nei medicinali e budget economico. Organizzato in collaborazione
con la Sifo, la società scientifica italiana della categoria, il congresso
ha accertato un fenomeno ormai comune a tutti i Paesi occidentali, ovvero
l'eccessiva medicalizzazione che anche in Italia ha portato alle stelle la
spesa farmaceutica ospedaliera e convenzionata. Sui farmaci, come noto,
gravano le attese e le pressioni dei pazienti, delle loro associazioni, dei
medici e delle stesse industrie, "Tutti questi attori", ha
ricordato Giovanna Scroccaro, presidente della Sifo, "concorrono a far
lievitare un conto economico ormai difficilmente sostenibile. I nuovi
medicinali sono sempre più costosi, senza che spesso se ne sia provata
l'efficacia. E' dunque necessario che i governi mettano in atto sistemi
efficienti per distinguere i prodotti davvero innovativi da quelli che lo
sono marginalmente o per nulla. Si tratta di controllare che l'innovazione,
proprio perché dispendiosa, sia riservata ai pazienti che ne traggono un
reale vantaggio e non sia sprecata per casi curabili altrimenti con farmaci
meno costosi". In altre parole, i farmacisti del servizio pubblico,
italiani e europei, ritengono necessario condurre studi molto più rigorosi
sui medicinali, prima e dopo la commercializzazione, per poter asserire con
certezza che non solo sono efficaci e funzionano, ma che sono anche in grado
di modificare la mortalità conseguente alla malattia o la qualità della
vita dei pazienti. "Molti prodotti oggi approvati dall'Emea", ha
concluso la presidente Scroccaro, "non hanno queste caratteristiche. La
pressione delle associazioni dei malati e dell'industria del farmaco
condiziona pesantemente le scelte delle autorità anche in Europa. A fronte
di vantaggi trascurabili, c'è il rischio di esporre i pazienti a farmaci le
cui reazioni avverse sono meno note, proprio perché, rispetto ai farmaci più
vecchi, sono stati usati su un numero inferiore di pazienti. I nuovi
ritrovati antitumorali, per esempio, offrono vantaggi assai deboli in
termini di anni di vita guadagnati. In compenso, sono molto più cari".
Affermazioni fatte proprie dai professori Silvio Garattini e Vittorio Bertelé
che sul British Medical Journal hanno denunciato il caso dei dodici più
recenti e più costosi farmaci antitumorali approvati tra il 1995 e il 2000,
tra i quali molti di efficacia e sicurezza non sufficientemente documentata:
"Malgrado non siano ne' più efficaci ne' più sicuri, questi farmaci
costano molto di più. Alcuni fino a 350 volte più dei vecchi
farmaci".
NONOSTANTE UNA VENDEMMIA DELUDENTE,
PRODOTTE 1.726 BOTTIGLIE IN PIÙ RISPETTO AL 2001 IL NOVELLO 2002 CRESCE DEL
10% VENETO, TOSCANA E TRENTINO PRODUCONO DA SOLE QUASI IL 58% DELLE
BOTTIGLIE
Vicenza, 5 novembre 2002 - Due dati sono sufficienti a fotografare in
maniera inconfutabile lo stato di salute del Novello italiano. La vendemmia
di quest'anno ha regalato poche soddisfazioni e molte delusioni che si
esprimono, al di là di ogni possibile dubbio, in un dato che non lascia
spazio ad equivoci. Si produrrà vino per scarsi 42.000.000 di ettolitri,
contro i 54.000.000 della media vendemmiale degli ultimi cinque anni. In
percentuale un eclatante - 20%, dato che ci riporta indietro di trent'anni.
Ma nonostante questo calo, documentato dall'Associazione Enologi, il vino
Novello registra con sorpresa, ma anche con orgoglio, un + 10% in numero di
bottiglie prodotte. Questo significa che i produttori non hanno in linea
generale sacrificato il Novello all'opportunità di privarsi o meno di uve
divenute rare e costose, soprattutto in alcune regioni. E non è senza
significato che ai primi posti della hit parade dei vitigni utilizzati nelle
varie regioni, figurino le uve Merlot, Cabernet e Sangiovese, cioè i
cavalli di razza della nostra enologia: il Merlot con 116 utilizzi, il
Cabernet con 84 e il Sangiovese con 78. Quest'anno sono state prodotte
18.546.660 bottiglie che, raffrontate al venduto della vendemmia 2001, fanno
registrare un aumento di 1.726.286 bottiglie con un incremento, in
percentuale, del 10,3%. Questo in un anno in cui, come già detto, il
risultato vendemmiale ha registrato un - 20%. Rispetto al 2001, il numero
dei produttori quest'anno è leggermente diminuito a causa della mancata
produzione di alcune aziende dell'area del Bardolino, particolarmente
disastrata dagli stratempi estivi. Da un punto di vista delle grandi aree
geografiche, nonostante il contingente e provvisorio calo del Bardolino, al
Nord domina il Veneto, che è anche leader regionale nazionale, seguito da
Trentino, Emilia Romagna e Friuli-Venezia Giulia. Al Centro è naturalmente
leader la Toscana che però ha ridotto molto la propria produzione rispetto
al passato. E' questa, probabilmente, la conseguenza del vorticoso aumento
di valore delle uve Sangiovese. Al Sud e Isole, infine, la tradizionale
leadership della Sardegna è seriamente minacciata da Puglia e Sicilia che
hanno registrato, rispettivamente, un aumento del 33 e del 12%. Il Nord
mantiene saldamente la propria posizione dominante: da solo produce il 61,1%
del Novello italiano. La situazione regionale denuncia una
superconcentrazione: tre regioni - il Veneto, la Toscana e il trentino -
producono da sole il 57,8% delle bottiglie e generano il 59% del fatturato.
Nonostante la eclatante diminuzione vendemmiale e il contemporaneo aumento
del Novello, quest'ultimo, con i suoi 139.000 ettolitri rappresenta sempre
una goccia nel grande mare del vino italiano, lo 0,33%. Il suo fatturato è
però interessante ed è valutabile in 80 milioni di ?, pari a 155 miliardi
delle vecchie Lire. E, infine, i prezzi: secondo le dichiarazioni dei
produttori, il prezzo medio dovrebbe essere di Euro 4,34, pari a vecchie
8.403 Lire, con un aumento del 6% rispetto al 2001. Il vino più caro
sarebbe quello trentino, con un più 14,3% rispetto al prezzo medio; quello
più conveniente sarebbe l'abruzzese.
CIBUS TOUR E CITY TOUR UNA PROPOSTA
INTEGRATA DI PROMOZIONE DEL TERRITORIO IN FIERA A PARMA DAL 7 AL 10
NOVEMBRE
Parma, 5 novembre 2002 - Il Salone Cibus Tour, in programma a Parma dal 7 al
10 Novembre 2002, è giunto alla sua terza edizione; i numeri delle passate
edizioni testimoniano la qualità dell'evento, con oltre 350 espositori e
diverse migliaia di visitatori professionali. A Cibus Tour, negli anni
scorsi, sono state proposte e lanciate esperienze di viaggio, presentati
itinerari enogastronomici e Strade del Vino e dei Sapori, illustrati format
di offerte territoriali, avviati progetti di qualità nei settori del tipico
alimentare e della ristorazione.Un contributo importante che ha determinato
l'affermazione di nuove tendenze nei consumi alimentari e
nell'organizzazione della vacanza. I nuovi turismi - Negli ultimi due anni
sono nate in Italia 75 Strade dei Vini e dei Sapori, oltre 500 wine-bar in
gran parte orientati alla valorizzazione di vitigni autoctoni, la
distribuzione moderna negli ultimi due anni ha sviluppato decine di linee di
prodotti dedicati al tipico, sono nate le Associazioni delle Città dei
Sapori, delle Città Slow, delle Città del Castagno, delle Città del
Miele, delle Città del Pesce di Mare, dei Borghi del Pane, oltre alle già
note Città del Vino, Città dell'Olio e Città del Tartufo per un totale
complessivo di oltre 600 comuni italiani coinvolti. Una rete che mette il
"sistema cibo" al centro dell'accoglienza turistica, ma anche
artigiana, e della valorizzazione e salvaguardia dei territori. Cibus Tour,
dal 7 al 10 Novembre, apre le porte a questo sistema con un'offerta di
proposte fortemente specializzata. Le Strade dei Vini e dei Sapori, i
Consorzi turistici e agroalimentari, gli Assessorati al Turismo e all'
Agricoltura, le Camere di Commercio e gli Enti di promozione e di sviluppo
agricolo, le associazioni delle città, degli agriturismi e del biologico,
le aziende turistiche ma anche artigianali, agricole e agroindustriali
presentano (e rappresentano) a Cibus Tour gli itinerari, le proposte
turistiche, i prodotti che compongono il più straordinario, tangibile
atlante dell'offerta enogastronomica. Il turismo enogastronomico afferma la
peculiarità di un'offerta turistica che affida ai sensi la presentazione di
un territorio. Essere viaggiatori del gusto stimola l'incontro sincero con
il territorio, con i suoi abitanti; arricchisce il viaggio di sensazioni e
di piaceri concreti e appaganti.Chiari e univoci sono anche i segnali di
ripresa dei flussi turistici nelle città d'arte: nel 2001 le città d'arte
della sola regione Emilia-Romagna hanno registrato un incremento, rispetto
all'anno precedente, del 2,3% (dato all'interno del quale la componente
leisure è aumentata del 7%). Ci troviamo di fronte ad un consistente
aumento della domanda di cultura, dato che emerge anche dalla recente
indagine Isnart, secondo la quale il 48,6% del campione intervistato ha
dichiarato che fa turismo nei centri storici proprio per interesse
culturale. La stessa indagine consente di rilevare come il turista culturale
sia quello che meno si affida al "fai da te". Il turismo culturale
rappresenta, secondo le statistiche del turismo 2002 fornite da Istat, il
23,14% delle presenze turistiche reali e il 26,4% del fatturato complessivo
del turismo in Italia, con oltre 20 miliardi di euro. Sono cifre indicative
di un fenomeno ampio e diversificato, sia nella varietà dell'offerta che
nelle conseguenti scelte del turista. - come sostiene Laura Pezzoni sulla
Rivista del Turismo (n3/4-2002, ed. Tci) Il turismo culturale comporta
infatti sovrapposizioni con altre forme di spostamento per studio o lavoro,
trasversalità ed integrazioni con altre forme quali la gastronomia, fiere o
tradizioni locali. E' lo stupendo paesaggio italiano, combinato
indissolubilmente alla straordinaria offerta di vini e prodotti
agroalimentari eccellenti, che ha determinato l'esplosione del turismo
enogastronomico. I dati del secondo rapporto sul turismo del vino,
realizzato dall' Associazione Nazionale Città del Vino, parlano chiaro:
sono oltre 14 milioni, per un totale di 57 milioni di presenze, i turisti
che nel 2001 hanno percorso l'Italia alla scoperta dei vini e dei prodotti
tipici, con una netta prevalenza (59%), di stranieri. Dal rapporto emerge
inoltre che sono circa 150 i t.o. e le agenzie di viaggio che hanno inserito
pacchetti sull'enogastronomia nella loro programmazione. Confortante è il
dato diffuso da Enit secondo cui il 30% dell'introito turistico proveniente
dall'estero arriva dal settore enogastronomico. Turismo delle città d'arte
e turismo enogastronomico mostrano una chiara tendenza ad intrecciarsi
saldamente. Tendenza che, se opportunamente valorizzata, può costituire la
base per operazioni di marketing collettivo e territoriale in grado di
riproporre il nostro Paese all'attenzione del turismo internazionale. i
prodotti tipici - i prodotti biologici - Strettamente collegato al turismo
enogastronomico è il trend dei prodotti tipici e dei prodotti biologici. Il
consumatore evoluto ricerca un prodotto in base alla sua relazione con il
territorio. Il paesaggio agrario attuale propone nuovi e antichi
protagonisti: il vino autoctono, i formaggi e i salumi tipici, gli extra
vergine derivati dalle cultivar rare e di più antica storia, la
ristorazione tipica. E in questo paesaggio riemergono forme e tipologie
antiche di ospitalità: il baglio siciliano, la masseria pugliese, la corte
padana. Una recente ricerca evidenzia come quasi un italiano su tre (il 31%)
compri il vino direttamente dal produttore, mettendo in testa alle
motivazioni d'acquisto la fiducia per il produttore (91,4%9 e l'importanza
della marca (69,9%). La stessa produzione di olio extravergine d'oliva,
forte di ben 24 prodotti Dop e 1 Igp, continua a crescere caratterizzandosi
come prodotto dal vissuto naturale e salutistico; l'aumento delle produzioni
a Denominazione di Origine Protetta dai 12.000 quintali del '98 ai 35.000
dello scorso anno unita alla nascita di 5 Strade dell'Olio nei mesi scorsi
evidenzia l'attenzione dei consumatori e dei turisti verso questo comparto,
portando al 41% la predilezione di acquisto direttamente al frantoio. Un
filone che lascia intuire un ancora grande spazio di crescita nella
creazione di nuove strade dell'olio. In generale per i prodotti tipici si
assiste ad un trend positivo che, secondo i recenti dati ISMEA, ha superato
nel 2001 la soglia dei 2.500 milioni di euro di fatturato; una quota di
spesa assorbita per il 60% dalla distribuzione moderna. A questo dato va
aggiunto, sempre da rilevazioni Ismea, l'incidenza che riveste il biologico
sulla spesa media delle famiglie italiane, che sfiora i 62 euro al mese
rappresentando il 2,4% dei consumi alimentari. I prodotti tipici e quelli
biologici rappresentano un fenomeno tra i più interessanti nel campo
dell'alimentare, a dimostrazione di come la richiesta di sicurezza e di
qualità rappresenti una realtà inconfutabile. In una recente indagine Doxa
è emerso che un italiano su due ritiene che la risposta efficace alle sue
esigenze alimentari possa essere assicurata sia dalle grandi marche
agroindustriali, sia da quei prodotti che oltre ad essere Dop o tipici sono
realizzati con metodo biologico. Un mercato, quello del food, stimato in 102
miliardi di euro, in cui i consumi fuori casa pesano per 30 miliardi di
euro. Ed è proprio dalla ristorazione arrivano segnali importanti sui temi
della qualità e della tipicità. E' stato infatti sottoscritto dalla Fipe e
dal Ministero della Salute un protocollo per un sistema di certificazione
del ristorante che si affianca all'iniziativa della qualificazione del
ristorante tipico. I prodotti tipici e biologici, la ristorazione di qualità,
la ricettività agrituristica che viaggia verso i 2,27 milioni di arrivi
(+10% rispetto al 2001), l'hotellerie di charme, sempre più diffusa in
castelli e dimore storiche, e le antiche tipologie dell'architettura rurale
rappresentano il fulcro dell'offerta di turismo enogastronomico che Cibus
Tour intende valorizzare. Oggi sono 7,2 milioni i viaggiatori golosi,
secondo la recente indagine Astra-Demoskopea, che si considerano a tutti gli
effetti dei pionieri che amano scoprire luoghi che non rientrano nei loro
viaggi e vacanze abituali (90%), che pretendono di mangiare e bere bene
quando si spostano (78%), che fanno una o due vacanze lunghe all'anno e
numerosi viaggi brevi nei weekend, definiti dalla ricerca allegri,
ottimisti, estroversi, curiosi, dinamici e innovativi. Sono il segnale di
una tendenza emergente che cerca il mood del ritorno alle tradizioni,
attraverso rivisitazioni colte, accompagnate da ricerca di esperienze
sensoriali, suggestioni e profumi che il paesaggio, il cibo e il bere sanno
evocare. In questo filone diventano nuovi anche i luoghi di consumo. La
cantina si trasforma da luogo di lavorazione e produzione a luogo di
accoglienza e vetrina aziendale, dove l'enoturista scopre il mondo del vino
attraverso il racconto del produttore; l'albergo diventa tematico, con
stanze dedicate ai vini, ai paesaggi, alle erbe tradizionali del luogo; il
wine-bar diventa il luogo sperimentale di nuovi stili di consumo tra il
tipico e il fusion, con abbinamenti tra vini, produzioni tipiche ma anche
piatti etnici; il ristorante propone i piatti della tradizione ma espone la
madia dei sapori e di prodotti di nicchia che si possono acquistare
direttamente; i negozi e le botteghe diventano luoghi iperspecializzati in
cui si riscopre la naturalità; gli agriturismi selezionano i prodotti della
fattoria ad uso esclusivo degli ospiti; i grandi centri commerciali
garantiscono linee di prodotto che portano sull'intero territorio nazionale,
a portata di tutti, specialità che diversamente andrebbero perdute. Cibus
Tour esiste per rappresentare tutto questo. L'esposizione - Cibus Tour
evolverà la proposta espositiva accompagnando i profondi mutamenti che
caratterizzano oggi le nostre relazioni con il territorio, il tempo libero,
le nostre abitudini alimentari, attraverso spazi espositivi, aree
didattiche, premi ed incentivi, strumenti di scambio. L'esposizione
commerciale ospiterà Comunità Montane - i luoghi dove è possibile il
reincontro con le più autentiche forme di gastronomia - intere Regioni,
Agenzie di promozione turistica regionali, aziende del biologico, aziende
del tipico, Consorzi di promozione e tutela, Strade dei Vini e dei Sapori,
Aziende che possono essere agricole o artigianali o industriali o ancora
"collettive", organizzate da assessorati all'agricoltura e al
turismo, da enti regionali di sviluppo agricolo, da Camere di Commercio ed
aziende speciali. Podium è lo spazio delle idee, è il palcoscenico da dove
amministratori, produttori, tour operator e protagonisti dell'alimentare si
mettono di fronte a taccuini e telecamere per illustrare i loro progetti. Il
luogo dove si svolgono meeting e conferenze, dove i media vengono a captare
le novità. Qui si definiscono i modelli che diventeranno rapidamente punti
di riferimento. Al suo fianco la tradizionale e originale vetrina del Food
Basket Show che permette ai visitatori professionali di abbracciare, con uno
sguardo, la straordinaria offerta di prodotti tipici italiani; un
susseguirsi di composizioni, contenenti ciascuno le tipicita' alimentari di
un percorso che si snoda tra frutti della terra, salumi, formaggi e
specialita' alimentari, che diventa autentica vetrina di delizie. Lo spazio
del Food Basket Show, con i suoi panieri colmi di tipicità, è un
dizionario gastronomico dell'Italia che offre ai titolari delle boutiques
gastronomiche, ai responsabili acquisti del settore alimentare, ai
ristoratori l'opportunità per scoprire nuovi prodotti, conoscere l'immagine
del territorio, confrontare le differenti tipologie e cultivar di origine,
capire come organizzare al meglio una madia dei sapori nel punto vendita. La
scorsa edizione di Cibus Tour ha visto la nascita di New Olive Oil Award -
Gran Novello, come un importante e qualificante momento di analisi,
conoscenza e promozione dell'olio extravergine d'oliva novello italiano. La
nascita di questo premio in seno a Cibus Tour, manifestazione-sistema di
scambi tra cultura del cibo e territorio, porta finalmente alla luce la
nuova sensibilità dei viaggiatori-turisti verso le produzioni tipiche
tradizionali e nuove, ma comunque di qualità. L'edizione 2002 di Cibus Tour
vedrà la premiazione di AcetoMagno, un concorso riservato all'aceto
balsamico tradizionale di Modena e di Reggio Emilia, uniche aree di
produzione a denominazione di Origine Protetta. Ma è la Borsa dell'offerta
territoriale che caratterizza l'internazionalità del Salone: il Cibus Tour
Exchange. La Borsa del Turismo di Cibus Tour accelera la crescita di un
mercato in piena evoluzione che fa incontrare le agenzie leader della
domanda internazionale di turismo enogastronomico con i rappresentanti
dell'offerta rappresentata dal Salone: le strade dei vini e dei sapori, i
consorzi di operatori turistici, le aziende alberghiere, gli agriturismi.
Sono stati presentati oltre cinquecento pacchetti organizzati di turismo
enogastronomico all'ultima edizione di Cibus Tour Exchange. Ma il turismo
enogastronomico non è un turismo autoreferenziale, vanta invece la capacità
di saldarsi con l'offerta di un patrimonio italiano ugualmente eccezionale.
Per questo, all'interno di Cibus Tour, nasce City Tour; uno spazio
espositivo specializzato dedicato alle città d'arte e all'offerta racchiusa
negli itinerari culturali dei mille centri storici sparsi lungo la Penisola.
Far conoscere ad un pubblico sempre più vasto ciò che la Storia ha
lasciato in ognuna di queste città, i musei, le feste tradizionali, le
chiese, le piazze dove spesso ancora oggi si svolge il mercato così come
nel medioevo, è l'impegno di City Tour. Nelle città di tutto il mondo,
quando si parla di "City Tour" si pensa al primo approccio del
turista con una certa destinazione, a quel breve viaggio che gli consente,
con una guida turistica del luogo, di visitare i monumenti più importanti
della città e di ripercorrere brevemente i tratti più salienti della sua
storia. Con la stessa efficienza, City Tour porterà sotto i riflettori
della manifestazione gli itinerari dei tesori d'arte e di cultura del nostro
Paese, insieme a coloro che ne saranno fruitori e protagonisti: tour
operator, agenzie di viaggio, il pubblico sempre più vasto che chiede nuove
mete, sempre più colte e preziose. www.fiereparma.it
35^ EDIZIONE DI TECNHOTEL-HOSPITALITY,
LA MANIFESTAZIONE INTERNAZIONALE DEDICATA ALL'INDUSTRIA DELL'OSPITALITÀ
Genova, 5 novembre 2002 - Inizio modulo Genova, 5 novembre 2002 - A breve
apre i battenti la 35^ edizione di Tecnhotel-Hospitality, la manifestazione
internazionale dedicata all'industria dell'ospitalità - patrocinata da
Federalberghi- in programma alla Fiera di Genova dal 9 al 13 novembre. Alla
cerimonia inaugurale, in programma alle 9.30 di sabato 9 novembre,
prenderanno parte il Sottosegretario alle Attività Produttive on. Stefano
Stefani e il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca. In occasione
dell'apertura della rassegna Federalberghi organizza un convegno dal titolo
"Turismo Sviluppo Occupazione" per discutere le prospettive di
questo settore chiave per l'economia e l'occupazione nazionale.
tecnhotel-hospitality si compone di quattro macrosettori - Arredo,
Ristorazione Professionale, Tecnologie e Materiali, Forniture e Hotellerie -
e si articola con mostre tematiche e di tendenza, eventi speciali e aree
laboratorio interattive che proporranno soluzioni all'insegna della qualità,
della funzionalità e della personalizzazione. Quest'anno, dopo l'importante
accordo di collaborazione siglato tra la Fiera di Genova, la Federazione
nazionale del turismo e la Federazione nazionale dell'industria alberghiera
marocchina, il Marocco sarà ospite d'onore di Tecnhotel Hospitality, con
una serie di iniziative all'interno della manifestazione e in città,
patrocinate direttamente dal Ministero del turismo. Inoltre nelle giornate
del 10, 11 e 12 novembre la rassegna ospiterà le finali italiane del "Bocuse
d'or", il prestigioso concorso internazionale che si svolgerà a Lione
nel gennaio prossimo. La giuria d'onore composta da Gaetano Alia, Sergio Mei,
Enzo De Prà e Walter Bianconi, sarà presieduta e coordinata da Gualtiero
Marchesi e coadiuvata da Luciano Tona che, a diretto contatto con i dieci
finalisti italiani, vigilerà sulla regolarità delle varie fasi di
preparazione. Programma di massima giornata inaugurale Sabato 9 Novembre
2002: Ore 9.30 Visita inaugurale alla presenza del Sottosegretario alle
Attività Produttive on.. Stefano Stefani; Ore 10.30 Saluti inaugurali
Fieracongressi - Sala Riviera; Ore 11 Convegno nazionale Federalberghi
"Turismo sviluppo occupazione " Fieracongressi - Sala Riviera;
Saluti Giancarlo Strada (Commissario Fiera di Genova); Stefano Stefani
(Sottosegretario alle Attività produttive); Americo Pilati (Presidente
Federalberghi Liguria); Introduce Bernabò Bocca (Presidente Federalberghi
Confturismo); Dibattono Domenico Benedetti Valentini (Pres. XI Comm.
Camera); Massimo Caputi (Amm. del. Sviluppo Italia); Vincenzo G. Plinio
(Coord. Assessori regionali al Turismo); Giampiero Proia (Presidente
Italialavoro); Conclude Roberto Maroni (Ministro del Welfare); Modera i
lavori Martino Cavalli (Il Sole 24 ore); Ore 15.30 Arrivo del Vice Ministro
alle Attività Produttive on. Adolfo Urso; Ore 16.00 Incontro del Vice
Ministro con la delegazione del Marocco.
ROBERTO CAVALLI A FAVORE DEL JACKSON
METROPOLITANS' TECHNOLOGY FUND DI MIAMI
Miami, Florida, 5 novembre 2002 - Prestigioso evento moda organizzato il 1°
novembre scorso a Miami da Roberto Cavalli: la "Fashion Fête",
serata di beneficenza a favore del Jackson Metropolitans' Technology Fund di
Miami. Durante la serata lo stilista fiorentino ha presentato, per la prima
volta in Florida, la sua collezione primavera-estate 2003 sia donna che
uomo. Testimonial d'eccezione in passerella: la cantante Paulina Rubio. Ha
seguito un vero e proprio dinner epicureo preparato dallo chef Faro Cottone,
uno dei più celebri di Miami. Al termine della cena, assolutamente
d'effetto, la celebrazione anticipata del compleanno di Roberto Cavalli. Una
sorpresa alla quale si sono uniti numerosissimi amici per festeggiarlo:
Cindy Crawford, Gloria ed Emilio Estephan, Ana Kournikova, Esteban Cortazar,
Christian Castro, Veronica Castro, Tyrese, Paulina Rubio, Devon Aki e Susana
Imanez. Uno dei momenti clou della serata: la battitura all'asta di un
cappotto Roberto Cavalli, black shearling con collo di volpe, il cui
ricavato sarà devoluto all'ospedale pediatrico di Miami.
SI PARTE DAL... TRAGUARDO! INIZIA IL 6
NOVEMBRE CON UNA CENA ALL'OSTERIA DEL TRAGUARDO LA RASSEGNA I FIEOU DE LA
NEBIA. TRE APPUNTAMENTI ORGANIZZATI DA SLOW FOOD CON ALTRETTANTI GIOVANI
CUOCHI LOMBARDI
Milano, 5 novembre 2002 - Prenderà il via mercoledì 6 novembre alle ore
20.30, la rassegna Fieou de la Nebia, organizzata dalla condotta milanese di
Slow Food. A fare gli onori di casa sarà Massimo Meloni, originale chef
della cittadina Osteria del Traguardo che ospiterà questa prima tappa del
breve ciclo di cene a tema accomunate dal Leit-Motiv della cucina e dei
sapori autunnali della nostra regione. Accanto a lui tra i fornelli,
co-artefici di un menù ricco ed estroso, i cuochi degli altri due
ristoranti che aderiscono all'iniziativa: Giuseppe La Barbiera del milanese
Il Collio e Alessandro Dehò, della Locanda al Borgo di Borgarello, a pochi
chilometri dalla Certosa di Pavia. Le loro fantasiose creazioni saranno
abbondantemente annaffiate dall'ottimo vino di tre rinomate cantine
lombarde: La Costaiola di Montebello della Battaglia (PV), Conti Sertoli
Salis di Tirano (SO) e la franciacortina Barone Pizzini. Tre cene. Tre
cuochi. Un'unica terra, la Lombardia, con i suoi prodotti più tipici, i
piatti e i profumi che ci vengono regalati dalla generosa stagione che
stiamo vivendo. A garantire la magia di questa ricca serata sarà la
collaborazione tra i giovani maestri dell'arte culinaria, interpreti e
creatori di una cucina fantasiosa che mantiene lo stretto legame con la
tradizione contadina della nostra regione pur conferendole una fresca
ventata di novità. Il menù sarà aperto dallo Stuzzico del Traguardo, un
flut di benvenuto accompagnato dalla nota Raspadura Lodigiana. Seguiranno un
prelibato Tortino di riso nero Venere con rane e carciofi e ristretto di
gamberi di risaia, piatto di ingredienti tipici della terra pavese che
verranno preparati da Alessandro Dehò, e i Ravioli casarecci alla zucca con
ragù di lumache, cucinati da Giuseppe La Barbiera. La realizzazione del
secondo e del dolce verrà affidata al padrone di casa, Massimo Meloni, che
per i suoi ospiti cucinerà il Mànz al gràss de ròst con polenta in fiur
e budino di porcini. Per concludere la Michelaccia al cioccolato con crema
di mascarpone. Il prezzo della serata è di 35 € ai quali si aggiungeranno
2 € destinati alla tutela dei presìdi internazionali, ossia i prodotti
tradizionali legati specificamente a un terrritorio e in via di estinzione,
per la salvaguardia dei quali Slow Food si impegna ormai da anni. Per
informazioni e iscrizioni: Carlo Casti: 02/55180914 ecocasti@iol.it
Osteria del Traguardo: via Monte Palombino, 2 (Rogoredo). I successivi
appuntamenti della rassegna Fieou de la Nebia si terranno il 4 dicembre al
Ristorante al Collio e il 28 gennaio 2003 alla Locanda al Borgo di
Borgarello.
PRESTIGIOSO APPUNTAMENTO AD UDINE CON
IL FRANCIACORTA
Udine, 5 novembre 2002 - Lunedì 18 novembre, dalle ore 16.00 alle ore
22.00, si svolgerà a Udine nelle sale del Centro Congressi di Palazzo
Kechler (piazza XX settembre 14) un Banco di Assaggio del Franciacorta, il
primo - e per ora ancora l'unico - Brut italiano prodotto esclusivamente con
la lenta rifermentazione in bottiglia ad aver ottenuto fin dal 1995 la Docg.
L'incontro è organizzato dal Consorzio per la Tutela del Franciacorta, che
sarà presente a Udine con il presidente Claudio Faccoli e il direttore
Adriano Baffelli, in collaborazione con l'Ais-Associazione Italiana
Sommeliers del Friuli Venezia Giulia. Il Banco d'assaggio sarà un'occasione
veramente unica per degustare e paragonare fra loro, sotto la guida attenta
e competente degli stessi produttori, i Franciacorta delle prestigiose
Aziende di questa sorprendente area vitivincola italiana posta a sud del
lago d'Iseo, in provincia di Brescia. In programma anche tre brevi corsi
monografici con degustazione guidata, per conoscere il Franciacorta e le sue
caratteristiche e per scoprire le particolarità del territorio, che
determinano l'unicità del suo vino chiamato con lo stesso nome,
Franciacorta. I corsi inizieranno alle ore 17.00, alle ore 18,30 e alle ore
20.00 e saranno tenuti dal responsabile tecnico del Consorzio, Fausto
Campostrini (prenotazione obbligatoria, rivolgendosi alla Segreteria
organizzativa: Studio Agorà, tel. 0481 62385 - fax 0481 630339 - e mail: agora@travelnews.it
Informazioni: Consorzio per la Tutela del Franciacorta, tel. 030-7760477,
e-mail: consorzio@franciacorta.net
www.franciacorta.net
PER I PALATI PIU' ESIGENTI
"PROSCIUTTO COTTO NOSTRANO GRAN BERETTA"
Milano, 5 novembre 2002 - Il "Prosciutto Cotto Nostrano Gran Beretta"
è l'ultima novità presentata dal Salumificio Fratelli Beretta, leader nel
settore dei salumi a libero servizio, da sempre impegnato nella cura delle
tecniche di lavorazione e della selezione delle materie prime. Prodotto di
eccezionale qualità, si posiziona nella fascia più alta all'interno
dell'assortimento dei cotti Beretta. L'impiego di cosce suine nazionali
"per Parma", a filiera controllata e garantita, è il vero plus
del prodotto: poter ripercorrere l'intera filiera, infatti, garantisce al
consumatore il massimo rispetto di tutte le norme della sicurezza alimentare
in ogni fase della produzione, fin dall'allevamento di origine e
all'alimentazione dell'animale. Inoltre, il "Prosciutto Cotto Nostrano
Gran Beretta" non contiene polifosfati aggiunti, glutammato monosodico
né caseinati. Assente anche il glutine: per questo motivo questo prodotto
è stato inserito nel "Prontuario dei prodotti in commercio consentiti
ai Celiaci" dell'AIC (Associazione Italiana Celiaci). Il
"Prosciutto Cotto Nostrano Gran Beretta" è disponibile sia nella
versione da taglio al banco sia nelle vaschette da 120 g. a libero servizio,
confezionate in atmosfera protettiva, e si conserva in frigorifero a + 4°C.
Anche il packaging è distintivo, grazie alla nuova veste che da maggio
caratterizza tutti gli affettati Beretta, e mette in risalto le
caratteristiche di italianità, controllo di filiera e naturalità del
prodotto. Prezzo: Euro 4,40 la confezione da 120 g.
LA GARANZIA DEL MARCHIO IMQ - ISTITUTO
ITALIANO DEL MARCHIO DI QUALITA' E LE MACCHINE PER IL CAFFE'
Milano, 5 novembre 2002 - Le macchine per il caffè, come tutti gli
apparecchi elettrici che funzionano con l'acqua, devono essere, anzitutto,
sicure. E', quindi, importante controllare che rechino il marchio Imq:
significa che hanno superato tutte le prove necessarie per verificarne il
corretto funzionamento e la sicurezza elettrica. A una macchina per il caffè
che reca il marchio Imq non capiterà mai di "scoppiare" perché,
ad esempio, la pressione del serbatoio ha superato i limiti previsti. Nei
laboratori dell'Imq, infatti, vengono sottoposte a tutte le prove di
sicurezza, fra cui anche quella di pressione, specifica per questo tipo di
apparecchi. Altre prove specifiche riguardano l'ugello per la fuoruscita del
caffè e la caldaia. Nel primo caso l'ugello viene bloccato volontariamente.
Nel secondo caso, la caldaia viene sottoposta a una pressione superiore a
quella di normale funzionamento. Ebbene, anche in questi due casi estremi
gli apparecchi devono essere sicuri. Ma l'Imq non si limita a certificare
solo le macchine per il caffè di uso domestico. Anche nel caso di
distributori automatici di bevande, l'Imq garantisce la sicurezza dei
consumatori, bambini compresi. Una recente normativa prevede, infatti, che
tali apparecchi vengano costruiti rispettando tre zone di accesso: zona a
contatto con il pubblico, zona di caricamento e zona di manutenzione, in cui
la prima e la seconda zona, in quanto destinate ad interventi di "non
addetti", devono rispettare requisiti di sicurezza estremi. Basti
pensare che l'Imq, per le zone a contatto con il pubblico, nella prova di
accesso alle parti in tensione, utilizza un dito di prova che ha le
dimensioni di quello di un bambino. Infine, per le classiche macchine da
caffè per uso commerciale e cioè da bar, così come per i distributori
automatici, l'Imq, oltre alla sicurezza elettrica, verifica che, come
prevede la norma, siano rispettati i requisiti di "sicurezza
igienica" nelle parti a contatto con gli alimenti. Inoltre, effettua
prove specifiche sul livello di rumorosità dell'apparecchio (inquinamento
acustico).
"INPIEGA" NELLA VITA
QUOTIDIANA
Milano, 5 novembre 2002 - I prodotti della linea "Inpiega",
marchio commerciale di Ecostyle, azienda specializzata nella trasformazione
del polipropilene, nascono dalla capacità creativa dei migliori designer
italiani e stranieri, pronti a offrire nuove proposte e un design moderno
che trova nelle essenziali superfici euclidee del propilene il terreno
ideale. La semplicità e la freschezza rappresentano l'unicità dei prodotti
"Inpiega" fortemente orientati al design con caratteristiche di
produzione compatibili con le normative ambientali: il polipropilene è
infatti un materiale riciclabile ed eco-compatibile. Una plastica pulita che
permette la sperimentazione di nuove forme e colori per vivacizzare la vita
quotidiana. Sono lampade, borse, tutti oggetti che vanno incontro a uno
stile di vita al passo con i tempi, considerando le abitudini e gli
interessi di ognuno. Anche gli elementi più semplici possono porsi come
oggetto d'arredo tecnologicamente avanzato, grazie all'estrema duttilità
del materiale, che permette di realizzare oggetti caratterizzati da una
spiccata libertà formale, unitamente a una sorprendente leggerezza, sia
materica che visiva.
HASBRO : UN "MILIONE" DI
SCOPERTE CON MARCO POLO
Milano, 5 novembre 2002 - E' arrivato "Sulle tracce di Marco
Polo", il nuovo kit Hasbro che mette alla prova le capacità manuali
attraverso la costruzione di fantastici monili, in un percorso ideale per
rivivere il leggendario viaggio raccontato da Marco Polo nel suo Milione.
Dalla partnership tra Hasbro, Rai Trade e la nota trasmissione televisiva
Super Quark, è nata infatti la linea di prodotti Quark, che si propone di
avvicinare i bambini al mondo della scienza attraverso il gioco e la
sperimentazione. "Sulle tracce di Marco Polo" s'inserisce, così,
nella collaudata linea di kit di attività manuali "Quark Hasbro",
contraddistinti da un elevato standard di qualità che non trascura il
piacere del gioco. Inoltre, il libro che lo accompagna, ricco di
illustrazioni e di interessantissime informazioni, rappresenta un vero e
proprio prodotto editoriale che integra e completa il gioco. Ottimo
compendio alle materie studiate a scuola, questa sorta di manuale
accompagnerà non soltanto i più giovani, ma tutti i curiosi e gli amanti
della storia alla scoperta della Cina del XIII secolo. 32 pagine di racconti
ed aneddoti sveleranno, passo dopo passo, le tappe del lungo viaggio.
Prezzo: euro 45,00.
"GIGANTI PROTETTI. GLI ALBERI
MONUMENTALI IN EMILIA-ROMAGNA": UN CONCORSO FOTOGRAFICO, UNA MOSTRA E
UN VOLUME DEDICATI AI GRANDI ALBERI SECOLARI DELLA REGIONE
Bologna, 5 novembre 2002 - L'Acero di Madonna dell'Acero (a Lizzano in
Belvedere in provincia di Bologna), l'Olmo di Campagnola (in provincia di
Reggio Emilia), il cipresso di Villa Verucchio (in provincia di Rimini), il
rovere di Corte Brugnatella (in provincia di Piacenza) sono solo alcuni tra
i circa 600 alberi monumentali tutelati dalla Regione Emilia-Romagna sulla
base della legge 2/1977 e di un censimento compiuto negli anni Ottanta e
Novanta. Un tutela che si fonda sull'interesse naturalistico e scientifico
dei grandi alberi secolari, ma anche sui legami culturali e affettivi che
nel tempo si sono creati tra l'albero, il territorio e la comunità che in
esso ha vissuto e vive. Per far conoscere e valorizzare questi
"patriarchi verdi", agli inizi del 2002, la Regione Emilia-Romagna
- Assessorato all'agricoltura, ambiente e sviluppo sostenibile e Istituto
per i beni culturali - ha organizzato, con il contributo della Fondazione
Cassa di Risparmio in Bologna, un concorso fotografico aperto a tutti i
cittadini. Il territorio regionale è stato suddiviso in quattro ambiti
(province di Parma e Piacenza; province di Modena e Reggio Emilia; province
di Bologna e Ferrara; province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini); per
ciascun ambito la giuria, composta da tre esperti in materia di
documentazione e rappresentazione fotografica del territorio e della natura,
ha assegnato 3 premi. La cerimonia di premiazione dei dodici vincitori si
svolgerà venerdì 8 novembre 2002 alle ore 15 a Bologna nella Sala
Conferenze del Baraccano (via Santo Stefano 119) nel corso di una tavola
rotonda a cui parteciperanno Vera Negri Zamagni vicepresidente e assessore
regionale alla cultura, Guido Tampieri assessore regionale all'agricoltura,
ambiente e sviluppo sostenibile, Sergio Guidotti presidente del Quartiere
Santo Stefano, Fabio Roversi Monaco presidente della Fondazione Cassa di
Risparmio in Bologna, Ezio Raimondi presidente dell'Ibc e Carlo Ferrari
docente di Botanica Ambientale all'Università di Bologna. Successivamente,
alle ore 17 nella Sala Esposizioni "Giulio Cavazza" del Baraccano
verrà inaugurata la mostra " Giganti Protetti. Gli Alberi monumentali
in Emilia-Romagna" che presenta le fotografie vincitrici e una
selezione di sessanta tra le oltre mille immagini pervenute alla segreteria
del concorso. La mostra resterà aperta fino al 15 dicembre 2002 per essere
poi allestita in altre sedi regionali. Alla mostra si accompagna un catalogo
(Editrice Compositori nella collana "Immagini e Documenti"
dell'Istituto Beni culturali) a cura di Teresa Tosetti e Carlo Tovoli che
comprende saggi di Carlo Ferrari, Sergio Venturi ed Ombretta Bergomi. Visite
guidate: Il Fuorinclasse 051 6271242/335484919
MOSTRA DI PINO BIGGI
Milano, 5 novembre 2002 - Da mercoledì 6 novembre prossimo, con
inaugurazione alle ore 19.00, :openart Gallery di Milano presenta le tele di
Pino Biggi. L'artista toscano dipinge da quattro decenni, ma solo di recente
mostra le proprie opere al più vasto pubblico delle gallerie. Giovanissimo,
si dedica alla pittura e alla scrittura. Per i suoi racconti, scritti negli
anni cinquanta, il poeta Umberto Saba, a lui legato da profonda amicizia,
propone il titolo Novelle quasi fiabe. E i dipinti del Biggi più maturo
...sono costantemente pervasi dall'affabulazione (Tommaso Trini). Il ciclo
di Figure femminili, le Stanze, i quadri Jazz - come lui stesso li definisce
- i Corpi velati, i Panneggi: questi i temi iconografici che scandiscono la
sua copiosa produzione. Il colore, la musica, l'architettura, sono questi
gli elementi costitutivi dei suoi quadri...La più sensibile delle sue
qualità è il colorismo acceso, prodotto dalle interazioni cromatiche. Nel
loro trascolorare le immagini assumono la musicalità propria del jazz, che
diviene la loro qualità più dinamica. L'energia dei colori velati e il
ritmo musicale delle forme vibrano entro un'architettura spaziale delle
superfici, che è la loro qualità intellettuale. (Tommaso Trini - Pino
Biggi, edizioni G. Mazzotta, 2002) Pino Biggi sente l'esigenza di dare alle
sue creazioni l'illusione reale dell'esistenza. L'originalità dei suoi
dipinti consiste proprio nell'aver fornito a strutture inverosimili, o a
spazi architettonici improbabili, una vita interiore che traspone il
fruitore attraverso la non logica del visibile prima di poter approdare alla
logica dell'invisibile. (Maurizio Vanni - Pino Biggi, edizioni G. Mazzotta,
2002) Ed ancora le criptoforme: talora sagome ben celate, talaltra forme
riconoscibili di parti anatomiche femminili. Con le criptoforme in Biggi
avviene la rottura definitiva di ogni rapporto logico; ovunque il mondo
esteriore, allontanato dagli ordinamenti noti, razionali e fissi, sezionato
e nascosto, diventa quello che potremmo definire il "grande
ignoto", e che potremmo far coincidere con una parte di inconscio che
si cela nel profondo della persona umana...Forme che indicano una dimensione
altra, dove tutto si dissolve e si sgretola per poi ricomporsi sotto un
esile mosaico luminosissimo ma quasi monocromo. (Maurizio Vanni - Pino Biggi,
edizioni G. Mazzotta, 2002). openart gallery via Argelati, 12 - Milano tel.
02.8393464
A TEATRO : "...E' MOLTO MEGLIO IN 2" DI JAJA
FIASTRI ED ENRICO VAIME
Milano, 5 novembre 2002 - Da Oggi all' 1 dicembre Garinei e Giovannini
presentano al Teatro Manzoni di Milano "...E' molto meglio in 2",
commedia musicale scritta da Jaja Fiastri ed Enrico Vaime che vede impegnati
come protagonisti Gianfranco Jannuzzo e Paola Quattrini con Lorenza Mario.
La regia è di Pietro Garinei; con lui hanno collaborato per le coreografie
di Gino Landi, per la scena Uberto Bertacca e per i costumi Silvia
Frattolillo. Le canzoni e le musiche sono di Claudio Mattone. I solisti sono
Gianluca Bessi, Cristian
Bevilacqua, Heloise Fleur Chapman, Laurent Dalibert, Francesca De Luca,
Alessandro Foglietta, Francesco Italiani, Antonino Leanza, Nicola Mancini,
Maria Mazan, Laurence Patris, Giusy Pepe, Anna Perillo, Carmen Serra,
Francesca Speranza, Alessandro Urso. E' una produzione Music2. Il divertente
musical racconta la storia di un impresario teatrale che decide di
ricostruire una coppia di autori divisa da un po' di tempo. E non solo
professionalmente, ma anche nella vita: Marco e Giulia, dopo un'intensa vita
sentimentale ed una traumatica separazione, sono costretti dal destino (il
produttore Picchioni) a tornare a lavorare insieme. C'è da scrivere, con la
fretta di sempre, una commedia musicale. Ecco quindi le interminabili
polemiche originate dalla diversità di gusto degli autori, ingigantite
anche da "un trascorso personale" che è difficile da rimuovere.
E' una commedia sulla commedia: tutto procede su due binari. Risolvere il
problema professionale e fornire il prodotto richiesto (un musical),
risolvere finalmente i problemi fra Marco e Giulia, che sarebbero tipici di
ogni coppia se non fossero resi più difficili dagli impegni del mestiere. A
complicare le cose c'è una donna (Rosaria), la protagonista del musical
che, guarda caso, ha avuto una breve storia con Marco (quanto breve e quanto
effettivamente "storia"?). Si propongono trame su trame, con
annessi balletti spettacolari diretti da Gino Landi e gradevoli canzoni
scritte da Claudio Mattone nello scenario originale di Uberto Bertacca e con
i vivaci costumi di Silvia Frattolillo, ma nessuna idea sembra idonea. Anche
quando il trio (i due autori e la soubrette arrivata come per caso) ha
risolto i motivi di polemiche, il musical non ha preso forma. Nonostante
tutto, nonostante il bisogno di lavorare, la necessità di dimostrare la
propria efficienza professionale, non se ne viene fuori. Intorno ai nostri
protagonisti, con la funzione di "coro", il balletto legato alla
sorte dello spettacolo (si fa non si fa?). Si può non fare uno spettacolo
che fino a quel momento si è fatto? Il musical del musical in effetti è già
avvenuto: non resta che organizzare un bel finale... Orari: feriali ore
20,45, domenica ore 15,30, sabato 23 novembre ore 15,30 e 20,45. Biglietto:
poltrona euro 31,00. Teatro Manzoni Via Manzoni 42 - tel. 02-7636901 -
Infolink: www.teatromanzoni.it
L'HOTEL
SCEGLIE ZELIG: AL VIA UNA COLLABORAZIONE TRA IL PIÙ MILANESE DEI MARCHI
ALBERGHIERI ED IL NOTO CABARET
Milano, 5 novembre 2002 "Si va a Parigi per il Lido: perché non venire
a Milano per il suo famoso Zelig cabaret?" e' così che ha esordito
Remo Eder, uno dei volti più noti e rappresentativi legati
all'imprenditoria alberghiera lombarda e Presidente di Antares Hotels
Milano, durante la sua conferenza stampa in cui ha annunciato la
collaborazione con il più famoso cabaret italiano che si articola su più
fronti e che può costituire anche un nuovo modo di proporre e promuovere
Milano. L'uno, il più milanese dei marchi alberghieri, sempre attento a
tutto quello che avviene nella città meneghina; l'altro, una vera e propria
leggenda metropolitana tra le più tipiche della capitale lombarda: due
realtà strettamente legate a Milano, sebbene in campi di attività diverse,
che era quasi inevitabile si incontrassero. Nasce così, oggi, una
collaborazione che vede in sinergia Antares Hotels, l'ospitalità a Milano
per eccellenza, e Zelig, il più famoso Cabaret italiano che ha scoperto nel
corso degli anni tutti i più grandi comici italiani. Una collaborazione che
si articola su più fronti e che può costituire anche un nuovo modo di
proporre e promuovere Milano. Un pacchetto turistico Innanzitutto Antares
Hotels ha messo a punto un pacchetto turistico che promuove Milano proprio
attraverso il suo famoso Cabaret e che prevede insieme al pernottamento
anche il biglietto d'ingresso con posto riservato al tavolo e consumazione,
nonché la cena pre o post spettacolo. Si può prenotare fino a 48 ore prima
dello spettacolo e fino a 24 ore per le rappresentazioni del venerdì e del
sabato. Inoltre per il ciclo di rappresentazioni domenicali "Zelig for
children", studiate per i più piccini, è prevista un'offerta studiata
appositamente per le famiglie. La prenotazione e l'acquisto del biglietto in
Hotel La collaborazione va oltre: il cliente che si trova già in Hotel può
prenotare e acquistare il biglietto direttamente in albergo, che sarà
consegnato in camera. Per le aziende. Un'altra iniziativa viene rivolta,
infine, alle aziende che scelgono uno degli Antares Hotels per le proprie
riunioni aziendali. L'albergo propone "serate a tema" coinvolgendo
gli artisti dello Zelig, attingendo da un ampio cast di comici in funzione
di stili e budget diversi, da tenersi in Hotel oppure riservando tutto il
locale. Antares Hotels si fa carico di organizzare la serata all'azienda
offrendole così un servizio "chiavi in mano" e semplificando di
gran lunga il compito alla Società. Cabaret e comicità non solo quindi per
divertire, ma cabaret può diventare al tempo stesso uno strumento di
comunicazione e di marketing. "Da sempre la comicità è stato un
insostituibile strumento di comunicazione sociale - riprende Remo Eder
Presidente di Antares Hotels Milano - oggi diventa con i nostri alberghi
anche un mezzo di comunicazione aziendale: utilizzando la comicità si
attira l'attenzione dell'ascoltatore che diventa più ricettivo nei
confronti delle informazioni che gli vengono trasmesse." E a conferma
di questa affermazione, l'Antares Hotel Rubens, a breve, presenterà alla
propria clientela gli importanti interventi di ristrutturazione effettuati
proprio attraverso un noto personaggio di Zelig, e altrettanto farà l'Antares
Hotel Concorde che in questo modo farà gli auguri di Natale alle aziende
migliori clienti. Per informazioni e prenotazioni Linea verde 800979377- www.antareshotels.com
MEMO
REMIGI IN CONCERTO AL CASINÒ DI CAMPIONE GIOVEDÌ 7 NOVEMBRE "MUSICA E
SAPORI DELLA MILANO ROMANTICA"
Campione d' Italia, 5 novembre 2002 - Giovedì 7 novembre 2002 al Casinò di
Campione d'Italia si esibirà dal vivo, sul palco del nuovo Salone delle
Feste, Memo Remigi, che, accompagnato dai suoi musicisti, eseguirà una
rassegna di successi internazionali da lui composti, da "Io ti darò di
più" alla "Notte dell'addio" a "Cerchi
nell'acqua", "Gocce di Luna", "Innamorati a Milano"
e, inoltre, data la caratteristica della serata - "Musica e Sapori
della Milano romantica" - proporrà una carrellata di canzoni
intramontabili di Giovanni D'Anzi, tra l'altro tutte raccolte in un nuovo
album dal titolo "Canzoni di Sempre" ("La Madunina",
"Nustalgia de Milan", "Non Dimenticar le mie parole",
"Ma l'amore no"... e tante altre). Memo Remigi è nato come autore
di canzoni di successo scritte per le più prestigiose cantanti nazionali e
internazionali quali Mina, Iva Zanicchi, Ornella Vanoni, Orietta Berti,
Ombretta Colli, Sherley Bassey... e tante altre. Sotto la guida del Maestro
Giovanni D'Anzi è diventato subito il "cantore" di Milano con
diverse composizioni dedicate appunto alla capitale lombarda, tra le quali
classica "Innamorati a Milano". Ha partecipato a diverse edizioni
del Festival di Sanremo, sia come autore che come interprete, ed è stato
anche protagonista di alcune edizioni del "Disco per l'estate". Ha
inciso diversi album di successo, con intramontabili brani come "Torna
a casa mamma", la sigla tv "Gocce di Luna", "Io ti darò
di più", "La notte dell'addio", "Una famiglia",
"Cerchi nell'acqua", "Gocce di Luna", e la straordinaria
"Innamorati a Milano". Ha condotto e partecipato a diversi
programmi e show tv, tra cui "A modo mio", "Con rabbia e con
amore", "Qualcosa da dire", "Fantastico 2",
"Fate il vostro gioco", "Mattina 2", la trasmissione
radiofonica "Via Asiago Tenda", "Detto tra noi",
"Medicine a confronto", "100 Milioni + Iva", "Piano
Bar - Gocce di Luna", "Domenica In", "Uno Mattina. Nel
corso della sua carriera ha collaborato con diversi personaggi dello
spettacolo, tra cui Heather Parisi, Oriella Dorella, Romina Power, Walter
Chiari, Raffaele Paganini, Loretta Goggi, Lara Saint Paul, Fabio Fazio,
Alberto Castagna, Alessandro Cecchi Paone, Mita Medici, Daniela Rosati, Iva
Zanicchi. La grande passione di Memo Remigi è da sempre la musica, ma non
ha mai dimenticato di occuparsi di teatro e del sociale. Inoltre, ha scritto
diverse canzoni per bambini e non ha mancato di divertirli conducendo per
loro la fortunata trasmissione con Topo Gigio. Recentemente ha pubblicato un
nuovo album "Canzoni di Sempre", in omaggio al grande autore e
anche suo editore, Giovanni D'Anzi, contenente le sue più romantiche
canzoni. La serata live con Memo Remigi al Casinò di Campione, è
organizzata con Cena di Gala prima del concerto a partire dalle ore 20.30,
preceduta dal Cocktail (frs. 130). Per informazioni e prenotazioni,
rivolgersi all'Ufficio Marketing del Casinò di Campione, tel. 6401111
(prefisso dall'Italia 004191). Infolink: http://www.casinocampione.it
LA
SQUADRA DI MERLONIELETTRODOMESTICI ALLA MARATONA DI NEW YORK TUTTI CE
L'HANNO FATTA, SECONDO LO SLOGAN "I RUN FOR QUALITY"
New York, 5 novembre 2002 - Ce l'hanno fatta. La squadra di dipendenti di
Merloni Elettrodomestici può dirsi soddisfatta: i 14 atleti che hanno corso
alla Maratona di New York sono tutti quanti arrivati al traguardo. Tutti
meno uno: a Said Douirmi infatti, l'operaio dello stabilimento di Refrontolo
(Tv) originario del Marocco e migliore candidato a piazzarsi con un buon
tempo, non è stato concesso il visto d'ingresso dall'ambasciata americana.
I 14 hanno corso al più grande evento sportivo del mondo con lo slogan
"I run for Quality", secondo l'idea che ognuno di noi, nella vita
professionale come in quella privata può raggiungere l'obiettivo che si
prefigge: bastano solo impegno e dedizione, volontà e determinazione,
lavoro individuale e soprattutto team-working. Alle prime ore del mattino
gli atleti Merloni sono scattati insieme ai 30.000 concorrenti, sono partiti
dal Ponte di Verrazzano, che collega Staten Island con Brooklyn, e sono
arrivati, dopo aver attraversato i 5 borroughs, a Central Park alla Tavern
of the Green su Central Park West. Il primo, Giovanni Menditto, in 2h 57'
21" e l'ultima, Silvia Franci, in 5h 17' 35". Meritano tutti un
grande applauso: hanno stretto i denti, superato la fatica legata al fatto
di essere 'absolute beginners' e raggiunto l'obiettivo che si erano
prefissi. Il cammino, o meglio la corsa, della squadra Merloni, che è stata
accompagnata a New York anche da Vittorio Merloni, è cominciata più di un
anno fa con una forte campagna di sensibilizzazione interna sul tema della
qualità, in cui sono stati coinvolti tutti i 20.000 dipendenti della società.
"E' un risultato che ci riempie di orgoglio - ha dichiarato Vittorio
Merloni -, non solo dal punto di vista sportivo poiché premia mesi di duro
allenamento, ma anche in fatto di saggezza e spirito di squadra. Hanno
dimostrato prudenza nel misurare lo sforzo e determinazione nel raggiungere
l'obiettivo prefisso. Qualcuno ha fatto anche dei buoni tempi. Tutta la
nostra società non potrà che ispirarsi a questo spirito di gruppo".
Sei mesi fa le iscrizioni e i primi allenamenti per arrivare ai "Trials"
del 9 giugno, in cui sono stati selezionati i dipendenti che hanno
rappresentato Merloni Elettrodomestici a New York, con la sponsorizzazione
di Indesit e Asics. Asics ha infatti sposato con entusiasmo l'iniziativa di
Merloni Elettrodomestici: ha fornito alla squadra tutto l'occorrente per la
maratona, dalle scarpette da running alle divise ufficiali per la gara.
Asics ha messo inoltre a disposizione della squadra i suoi due testimonial,
Stefano Baldini e Laura Fogli, cha hanno dato preziosi consigli ai
maratoneti. L'esperienza di Asics è stata utile anche per la realizzazione
di una lavatrice a edizione limitata, la Indesit Marathon, col ciclo
brevettato che garantisce il perfetto lavaggio delle scarpe da running. Gli
atleti di Merloni Elettrodomestici, che partecipavano a una maratona per la
prima volta, per prepararsi alla gara nella Grande Mela hanno sostenuto 6
mesi di intenso allenamento, al termine del quale si sono allenati per oltre
100 ore, in media 4-5 volte a settimana, percorrendo circa 1200 Km. e
perdendo, dalla selezione al giorno della gara, il 10% di peso. Questo il
piazzamento degli atleti: per la categoria Uomini under 30 Fabio Renzaglia
(3h 30' 22", 27 anni, Fabriano), Nicola Ramaccioni (3h 43' 23", 28
anni, Fabriano), Nicola Fusco (3h 59' 31", 29 anni, Brembate). Uomini
30-40 Giovanni Menditto (2h 57' 21", 30 anni, Carinaro), Giuliano
Palatroni (3h 07' 37", 30 anni, Comunanza), Alessandro Vanzella (3h 36'
08", 34 anni, Refrontolo), Valentino Bottino (3h 15' 09", 35 anni,
Refrontolo). Uomini over 40 Angelo Chiacchio (3h 30' 15", 46 anni,
Teverola), Luciano Cascia (3h 52' 17", 53 anni, Albacina). Donne under
30 Sabina Rossi (3h 59' 07", 29 anni, Melano), Silvia Franci (5h 17'
35", 26 anni, Refrontolo), Nadia Fiorucci (5h 17' 35", 27 anni,
Fabriano). Donne over 30 Susi Natali (3h 46' 46", 32 anni, Brembate),
Giovanna Pigotti (4h 31' 27", 31 anni, Fabriano).
Pagina 1 Pagina 2
Pagina 3
Pagina
4 Pagina 5
Titoli
Home
Archivio news
|