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6 NOVEMBRE  2002

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IN UN INTERVENTO IERI A BRUXELLES AD UN INCONTRO CON LA DGB ROMANO PRODI SI SOFFERMA SU:"CRESCITA ECONOMICA O POLITICHE SOCIALI: UN FALSO DILEMMA" 

Bruxelles, 6 novembre 2002 - In un discorso pronunciato oggi 5 novembre a Bruxelles in occasione di una colazione con i rappresentanti della Dgb (Federazione dei sindacati dei lavoratori tedeschi), Romano Prodi, Presidente della Commissione europea, ha dichiarato che è possibile unire con successo delle politiche sociali solide con la crescita economica. Romano Prodi ha precisato che il modello sociale europeo, pur con i necessari adattamenti, deve affrontare un'altra sfida, quella dell'allargamento: "mantenere la coesione sociale a livello nazionale o regionale non è mai stato semplice: ora che l'Europa diventa più diversificata il compito sarà ancora più difficile". Prodi ha dichiarato che a tal fine occorrono istituzioni in grado di individuare e di sostenere un modello sociale in linea con gli interessi di tutti i cittadini dell'Unione: "Il metodo che la Comunità ha seguito per cinquant'anni ha prodotto risultati ammirevoli. Esso si fonda su un processo decisionale nel quale le tre istituzioni principali svolgono tutte un ruolo essenziale. Dobbiamo fare attenzione prima di abbandonare il metodo comunitario che ha funzionato così bene per tornare al sistema intergovernativo". E' pertanto necessario riflettere prima di arrestare il processo di integrazione, abbandonando così l'ideale di una "unione sempre più stretta" che ha ispirato i paesi fondatori.

SU CORDIS LANCIO DEL SERVIZIO UFFICIALE DEL SESTO PROGRAMMA QUADRO (6PQ) PER IL QUALE SONO STATI STANZIATI 17,5 MILIARDI DI EURO L'UTENTE SEGUITO PASSO DOPO PASSO PER MEGLIO PARTECIPARE ALLE OPPORTUNITÀ
Bruxelles, 6 novembre 2002 - Cordis, il servizio di informazione in materia di ricerca e sviluppo della Commissione europea, è in procinto di fornire un nuovo servizio che accompagnerà il sesto programma quadro (6PQ) nel periodo 2002-2006. Tale servizio affianca l'utente passo dopo passo nella comprensione di tutte le attività, nonché nella partecipazione alle opportunità di finanziamento europee per le quali sono stati stanziati 17,5 miliardi di euro. Il sito offre informazioni complete e aggiornate sulla struttura, sul bilancio e sui contenuti di tutte le aree di attività del 6PQ, nonché approfondimenti relativi a strumenti nuovi e tradizionali. Questo approccio didattico viene completato da un glossario che aiuta l'utente a familiarizzarsi con la terminologia della Commissione. Inoltre, il servizio fornisce link alle notizie e alle principali manifestazioni correlate al programma. Il servizio del 6PQ riporterà tutti gli inviti a presentare proposte che saranno pubblicati a partire dal 17 dicembre 2002. Gli eventuali partecipanti avranno accesso ad un servizio di chiamata (mediante il quale tutta la documentazione pertinente sarà resa disponibile), ad un elenco di partner potenziali e ad un link al sistema elettronico di preparazione e presentazione delle proposte (Epss Le pagine dedicate offrono una panoramica generale sulle fasi necessarie alla partecipazione e comprendono informazioni riguardanti le regole di partecipazione, le procedure amministrative, i criteri di valutazione e le questioni legate ai contratti. Inoltre il servizio sarà utile per reperire informazioni supplementari, come gli estremi delle persone da contattare presso i servizi di informazione e di supporto locale, i mezzi per la ricerca di partner e i documenti di riferimento consultabili, nonché per ottenere strumenti rapidi e sicuri. Per ogni area di attività sarà sviluppato un pacchetto di servizi completo. Questo punto d'ingresso dovrà essere impiegato in concomitanza con gli altri servizi a valore aggiunto di Cordis il servizio Partner, la banca dati Progetti, il servizio Contatti, il Notiziario e il Mercato della tecnologia, la maggior parte dei quali dispone già di una sezione dedicata al 6PQ. Inoltre, su Cordis saranno creati link alle informazioni relative allo Spazio europeo della ricerca (Ser). La conferenza per il lancio ufficiale del 6PQ, che si terrà a Bruxelles (Belgio) dall'11 al 13 novembre 2002, costituirà l'occasione per organizzare delle dimostrazioni speciali su questo nuovo servizio. Infolink: http://www.cordis.lu/fp6

LA COMMISSIONE RECUPERERÀ 86,36 MILIONI DI EURO DAGLI STATI MEMBRI NEL QUADRO DELLE SPESE DELLA PAC 
Bruxelles, 6 novembre 2002 - Ai sensi di una decisione della Commissione europea, sarà recuperato un importo totale di 86,36 milioni di euro corrispondenti a spese irregolari a titolo della Pac. Il recupero di tale somma è motivato da procedure di controllo insufficienti o dal mancato rispetto delle regole comunitarie relative alle spese agricole. Mentre gli Stati membri sono incaricati di versare e verificare la quasi totalità delle spese effettuate ai sensi della Politica Agricola Comune, alla Commissione spetta garantire che gli Stati membri abbiano correttamente impiegato tali risorse. La procedura di audit è uno strumento fondamentale per il controllo delle spese della Pac. Commentando la decisione Franz Fischler, Commissario responsabile per l'agricoltura, lo sviluppo rurale e la pesca, ha dichiarato: "Il nostro messaggio agli Stati membri è semplice. Gli Stati devono spendere il denaro dei contribuenti in modo corretto, altrimenti sono tenuti a rimborsarlo. Grazie al sistema di audit dell'agricoltura, disponiamo ora di uno strumento molto efficace per applicare tale principio e recuperare le somme spese in modo indebito". La decisione prevede il recupero di fondi dai seguenti Stati membri: Austria, Danimarca, Francia, Grecia, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna e Regno Unito. Le principali correzioni riguardano i seguenti importi: - 36,7 milioni di euro dalla Grecia per un sistema di controllo insufficiente nel settore dei premi "animali" e per carenze nel versamento degli aiuti ai produttori di arance; - 27,4 milioni di euro dalla Spagna per non aver proceduto ai controlli fondamentali e ai controlli secondari nel settore delle colture arabili e per controlli insoddisfacenti effettuati nei settori dell'olio d'oliva e dei premi "animali"; - 14,1 milioni di euro dalla Francia per anomalie riscontrate nel premio speciale per bovini e nel premio per vacca allattante. L'accettazione di determinati stock di cereali e le condizioni di stoccaggio di alcuni magazzini non erano conformi alle regole comunitarie. Per l'Italia, si tratta di restituire in totale 1,4 milioni di euro: rispettivamente, 1,3 milioni di euro nel settore degli ammassi pubblici ("scorte mancanti vendute e prodotti della vendita non accreditati al Feaog") e 0,1 milioni di euro nel settore "frutta e legumi" ("mancata conformità ai regolamenti (CE) 659/97 e (CE) 2200/96").

 IL PARERE DEL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE (CES) SU "EEUROPE" EVIDENZIA LE PREOCCUPAZIONI CIRCA L'EQUILIBRIO FRA SICUREZZA E LIBERTÀ 
Bruxelles, 6 novembre 2002 - Nel suo parere sui piani di finanziamento della Commissione a favore dell'iniziativa "eEurope" (25 milioni di euro da erogare nell'arco dei prossimi tre anni), il Comitato economico e sociale (Ces) ha espresso particolare preoccupazione in merito all'equilibrio fra libertà e sicurezza. Secondo il parere del Comitato, un'importante priorità del programma, nonché uno degli obiettivi chiave della società dell'informazione, consiste nel "compiere maggiori sforzi per la ricerca dei metodi più efficaci per conciliare, da un lato, la necessità di tutelare le informazioni e la rete - e, più in generale, la sicurezza delle persone e della proprietà - e, dall'altro, le libertà civili e il diritto degli utenti ad usufruire di un accesso alla banda larga economico e completamente sicuro". Il programma mira a fornire un quadro comune per promuovere l'interazione ai vari livelli: comunitario, nazionale, regionale e locale. Esso comprenderà studi sulle buone prassi finalizzati all'attuazione del piano "eEurope 2005" e l'organizzazione di iniziative (seminari, workshop ecc.), soprattutto al fine di promuovere la cooperazione e gli scambi di buone prassi. Inoltre, tale iniziativa fornirà un contributo al forum sulla società dell'informazione (una rete di esperti che operano sul Web), quale fonte di consulenza per la Commissione sull'attuazione della società dell'informazione, e finanzierà una gamma di iniziative sulla sicurezza delle reti e delle informazioni, in particolare nell'ambito delle comunicazioni senza fili. Infine, sosterrà il gruppo di lavoro che si occupa di cybersicurezza e gli sforzi volti ad incrementare la sicurezza ai vari livelli, mediante la promozione degli scambi di esperienze. Il Ces condivide l'opinione della Commissione, secondo la quale per realizzare pienamente gli obiettivi di una società competitiva basata sulla conoscenza l'accesso ad alta velocità rappresenta un requisito fondamentale per gli europei e dovrebbe essere considerato un servizio di interesse generale, rapidamente fruibile in tutta la Comunità ad un costo contenuto. Tuttavia, pur avallando la priorità accordata nell'ambito del programma alle reti a banda larga, il Comitato si chiede se il finanziamento previsto per il programma sia commensurato al considerevole numero di misure proposte, le quali interessano tutti i paesi e i livelli d'attuazione (da europeo a locale) e hanno un carattere orizzontale. Il Comitato nutre particolari preoccupazioni per le questioni di sicurezza associate allo sviluppo delle reti senza fili. "Secondo un recente sondaggio, circa l'80 per cento delle società francesi che utilizza tali tecnologie non è sufficientemente consapevole delle insidie in termini di sicurezza presenti in queste tecnologie di comunicazione. Per esempio, nel quartiere La Défense a Nord-Ovest di Parigi, dove sono situate le sedi centrali delle maggiori società, a tutt'oggi circa il 40 per cento dei collegamenti senza fili non è soggetto ad un'adeguata protezione". Sebbene offrano grande flessibilità di utilizzo, i collegamenti senza fili si avvalgono di onde che talvolta oltrepassano i confini degli edifici all'interno dei quali vengono impiegate. Tali onde possono essere intercettate dall'esterno con l'ausilio di una semplicissima apparecchiatura, consentendo così l'intrusione di individui con intenzioni ostili, appostati nei veicoli in strada a "caccia" di collegamenti non protetti. Il Ces propone una serie di mezzi appropriati per creare una vera e propria cultura della sicurezza. "Tale cultura deve basarsi, innanzitutto, sulla formazione e la responsabilità di tutte le parti interessate nell'ambito della società dell'informazione. La cultura della sicurezza dev'essere concepita in modo tale da risultare totalmente compatibile con la libertà d'informazione, di comunicazione e di espressione, con le libertà economiche, sociali e culturali e, in generale, con tutti i diritti umani". Il Comitato propone, inoltre, un'ampia gamma di misure concrete volte a promuovere una maggiore sensibilizzazione della società nei confronti delle questioni di sicurezza (problemi specifici di ciascuna tecnologia, architettura di rete o software, protezione delle informazioni personali o procedure di archiviazione delle informazioni), affinché le reti e le informazioni archiviate siano in grado di resistere a incidenti, catastrofi naturali, attacchi ostili e reati, come lo spionaggio industriale, la pirateria o gli atti di terrorismo. "Se non agiremo in questo modo rischieremo di compromettere il futuro delle aziende o la durevolezza dei dati, fattore essenziale per il funzionamento dell'economia e dell'amministrazione". Il Comitato, tuttavia, è preoccupato per i vari approcci legislativi adottati recentemente da diversi paesi all'indomani degli attacchi terroristici dell'11 settembre negli Stati Uniti. Per quanto possano risultare efficaci, tali misure espongono Internet ad un "rischio eccessivo di violazione dei diritti giuridici e potrebbero imporre un onere finanziario e materiale sproporzionato, nonché sanzioni eccessive nei confronti dei fornitori dell'accesso, dello spazio per l'archiviazione dei dati o del servizio di hosting per i siti web". L'efficacia di tali misure è altresì discutibile poiché esse non sono mirate, ma tentano, piuttosto, di monitorare tutte le comunicazioni per lunghi periodi di tempo (dai sei ai dodici mesi). Uno dei possibili effetti a catena di simili provvedimenti potrebbe essere un notevole aumento dei costi di collegamento per gli utenti, fattore che risulterebbe controproducente per l'estensione della società dell'informazione. 

ANALISI MENSILE DI UNION INVESTMENT SUI MERCATI OBBLIGAZIONARI. 
Milano, 6 novembre 2002 - Eurolandia: Anche nell'ultima riunione del 10 ottobre 2002, la Banca centrale europea ha lasciato il tasso di rifinanziamento principale invariato al 3,25%, sebbene dagli ultimi dati congiunturali disponibili (p. es. indici che misurano il clima di fiducia delle imprese in Germania e Francia, indice Uem dei manager responsabili degli ordini di acquisto) siano emersi argomenti per una riduzione. Considerando il calo del tasso di inflazione, la Bce nei prossimi mesi dovrebbe allentare un poco l'impostazione della politica monetaria. In un tale contesto, i titoli obbligazionari europei nel mese scorso hanno continuato ad evidenziare una tendenza stabile. I Bund a 10 anni hanno accelerato lievemente negli ultimi giorni quotando comunque ancora nettamente al di sotto del 5%. Visto lo scenario obbligazionario complessivamente positivo, in termini di duration manteniamo una posizione neutrale favorendo le scadenze medie nei paesi periferici (p. es. Grecia, Italia) e quelle più lunghe nei paesi core (p. es. Belgio, Paesi Bassi). L'allentamento del patto di stabilità potrebbe pesare a medio termine sui mercati obbligazionari. Paesi non euro: Visto il basso livello del tasso di inflazione, in Gran Bretagna sono rientrate le forti attese circa un rialzo dei tassi di interesse. Il prossimo intervento della Bank of England sarà orientato con molta probabilità verso un ribasso. Attualmente non vediamo comunque alcuna ragione per modificare la nostra posizione corrente, che preferisce le scadenze a medio termine sottopesando al contempo la curva lunga. In un contesto dominato dalla crescente disoccupazione e dal calo dell'inflazione, la Banca centrale polacca ha ridotto a sorpresa, in data 25 settembre, i tassi ufficali per la sesta volta nel corso dell'anno. Presumiamo che il livello dei tassi, il quale attualmente si attesta al 7,5%, subisca un'ulteriore riduzione fra non molto tempo. La Commissione europea, nel suo rapporto sui progressi compiuti dai paesi candidati all'ingresso UE pubblicato la settimana scorsa, raccomanda l'adesione di Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria, Slovacchia nonché di altri sei paesi già nel 2004. Per il mercato obbligazionario polacco e quello degli altri paesi candidati dell'Europa orientale è comunque di principale importanza il secondo referendum irlandese sul trattato di Nizza. Un nuovo rifiuto da parte della popolazione potrebbe sconvolgere il processo di integrazione dell'Unione Europea, il che avrebbe almeno temporaneamente effetti negativi sui mercati obbligazionari. Con riferimento ad ulteriori investimenti, quindi, tendiamo per il momento ad assumere un atteggiamento piuttosto cauto. Alcune posizioni potrebbero subire una leggera riduzione in considerazione dell'andamento favorevole negli ultimi mesi. I nostri portafogli continuano a restare soprappesati nei paesi scandinavi, anche se ultimamente la Svezia ha creato lievi irritazioni. Da una parte si sono avuti inattesi ritardi nella formazione del governo dopo l'esito delle elezioni parlamentari del 15 settembre; dall'altra parte, il bilancio di previsione presentato dal ministero delle finanze ha generato incertezze soprattutto con riguardo alla corona svedese (Sek), il cui valore fluttua ancora troppo rispetto all'euro. In un tale contesto è concepibile una riduzione del soprappeso della Sek. Usa/blocco del dollaro: Nel corso delle ultime settimane, il mercato obbligazionario Usa ha evidenziato una tendenza prevalentemente stabile a fronte delle crescenti preoccupazioni circa un conflitto armato in Medio Oriente nonché dati congiunturali deludenti (fiducia dei consumatori, vendite al dettaglio, indice dei manager responsabili degli acquisti). In considerazione dei recenti aumenti dei rendimenti abbiamo tuttavia ridotto la duration, a tratti attestatasi a +0,25 anni, fino a raggiungere una posizione neutrale non intravedendo comunque alcun segnale concreto per una fondamentale inversione del trend sui mercati dei capitali. Tuttavia una forte ripresa dei mercati azionari potrebbe arginare la "fuga nella qualità" e quindi andare a gravare sui titoli obbligazionari. Con riferimento alle scadenze attuali siamo fortemente sottopesati per quelle brevi, mentre siamo fortemente soprappesati per quelle medie (soprattutto per tutte le scadenze comprese nel range 3-5 anni). 

PARTE NEXTRA FUTURES CTA: IL PRIMO HEDGE FUND PURO DI NEXTRA ALTERNATIVE INVESTMENTS
Milano, 6 novembre 2002. Nextra Alternative Investments - la società di gestione del risparmio speculativa del Gruppo IntesaBci - lancia Nextra Futures Cta, il suo primo fondo hedge in titoli, che va ad affiancare l'offerta esistente di tre fondi di fondi hedge (Nextra Low Volatility, Nextra Medium Volatility, Nextra Total Return). Nextra Futures Cta è un fondo di trading direzionale, che investe unicamente in futures. Il fondo prende posizioni speculative in futures che restano in portafoglio per una durata media di 1/5 giorni. La strategia di gestione del fondo prevede un approccio quantitativo: i gestori applicano delle tecniche statistiche di analisi dei prezzi che mirano all'eliminazione della valutazione discrezionale del fund manager a favore della stabilità dei ritorni. Il sistema di trading a sostegno dell'attività di gestione è stato elaborato da Nextra Alternative Investments. Nextra Futures Cta rientra nella categoria dei fondi hedge definiti "managed futures" o Cta (Commodity Trading Advisor), la cui caratteristica è quella di offrire performance non correlate a quelle di altri gestori hedge e dagli indici di mercato, con una volatilità anch'essa decorrelata a quella dei mercati. 

SSB A CARTES 2002: LA TECNOLOGIA ITALIANA INCONTRA L'EUROPA UN INTERVENTO SULLO SVILUPPO DI BANKPASS QUALE STANDARD DI RIFERIMENTO PER LE BANCHE ITALIANE ED EUROPEE PER L'E-BUSINESS 
Milano, 5 novembre 2002 - Ssb, Società per i Servizi Bancari, leader nel settore dei sistemi di pagamento, nella sicurezza in rete e nella realizzazione e gestione di sistemi informatici per le banche partecipa a Cartes 2002, uno dei principali appuntamenti annuali europei dedicati al mondo delle smart card, delle applicazioni tecnologiche e della sicurezza, parlando di e-business e della nuova soluzione Bankpass Web, sistema di pagamento della terza generazione per la gestione di transazioni on-line. Il 6 novembre 2002, Gianluigi Rocca, Responsabile Marketing Strategico SSB, approfondirà il discorso, illustrando l'offerta SSB al convegno "Electronic Payment" con un intervento dal titolo "Lo sviluppo di Bankpass come standard di riferimento per le banche italiane". "Il servizio Bankpass web, promosso da Abi e dalle banche italiane con lo scopo di tutelare i consumatori e gli esercenti nei pagamenti effettuati via internet e via mobile, ha riscosso un successo sorprendente, per la fiducia che è riuscito a guadagnarsi attestandosi come standard di riferimento all'interno del sistema bancario italiano - ha commentato Gianluigi Rocca di Ssb -. Il servizio consente, infatti, di effettuare acquisti on-line utilizzando un portafoglio elettronico virtuale (wallet), con codici generati per quella singola transazione. SSB ha messo a disposizione delle banche, nella fase di analisi e di realizzazione del sistema, la propria esperienza consulenziale e progettuale, e oggi a regime, in qualità di Front End Processor, le proprie infrastrutture tecnologiche e la capacità gestionale. Pratico, innovativo, quindi, ma soprattutto sicuro: aspetti questi che hanno indubbiamente generato un forte richiamo da parte degli utenti finali, degli esercenti e degli istituti bancari". L'iniziativa Bankpass è stata avviata dall'e-Committee per studiare, realizzare e gestire soluzioni per l'e-banking. "L'e-Committee, cui oggi aderiscono circa 230 banche rappresentanti circa il 90% del settore bancario italiano, è il titolare del marchio Bankpass Web ? continua Rocca - e cura l'elaborazione della normativa di sistema nei confronti dei soggetti coinvolti nell'erogazione e nel funzionamento del servizio stesso" "Bankpass Web rappresenta oggi 'la terza generazione' dei servizi di pagamento ? conclude Rocca ? grazie ai quali è possibile creare un'infrastruttura sicura e vantaggiosa per tutti gli attori: i titolari della carta possono effettuare transazioni in internet in tutta tranquillità e sicurezza senza dover inserire o comunicare il proprio numero di carta di credito o numero di Pan; le banche riescono a prendere parte al progetto di e-business senza il rischio di mancata intermediazione e gli esercenti sono avvantaggiati perché possono utilizzare un nuovo canale di vendita sicuro che incrementa ulteriormente il fatturato. Vantaggi questi che certamente forniranno un'ulteriore spinta alla diffusione e standardizzazione del commercio elettronico". Infolink: www.ssb.it 

VIA LIBERA DELLA COMMISSIONE EUROPEA PER L'ACQUISIZIONE DELLA DIVISIONE SERVIZI FINANZIARI DI ABB DA PARTE DI GE 
Bruxelles, 6 novembre 2002 La Commissione europea ha autorizzato, a norma del regolamento sulle concentrazioni, il progetto di acquisizione del comparto Structured Finance di Abb (Abb Sf) da parte di Ge Capital Corp. (Ge Capital), controllata dell'americana General Electric Corp. Un'analisi approfondita dell'operazione ha evidenziato che Ge Capital dovrà affrontare una concorrenza sufficiente da parte degli altri operatori del mercato, cosicché i consumatori e i distributori potranno continuare a contare su un'ampia scelta di soluzioni finanziarie e fornitori. Le conseguenze dell'acquisizione saranno avvertite principalmente sui mercati del leasing strumentale di Norvegia e Svezia. Il 1° ottobre 2002 Ge ha annunciato la sua intenzione di rilevare la divisione servizi finanziari di Abb. L'acquisizione di Abb Sf da parte di Ge permetterà a quest'ultima di ampliare le sue attività di finanziamento di progetti a livello mondiale, in particolare nei settori dell'energia, dei trasporti e delle infrastrutture, nonché le attività di finanziamento macchinari, soprattutto in Europa. A seguito dell'acquisizione, Abb Sf sarà integrata nella divisione Commercial Finance di Ge Capital. Per quanto riguarda il mercato europeo, l'influenza della società risultante dall'operazione si farà sentire soprattutto in Norvegia e Svezia, dove sarà il principale operatore di leasing strumentale. L'analisi condotta dalla Commissione ha confermato tuttavia che, dopo la concentrazione, la quota di Ge sui mercati interessati non darà adito a preoccupazioni sotto il profilo della concorrenza, tenuto conto del numero elevato di concorrenti (banche e aziende finanziarie non affiliate) e delle pressioni concorrenziali esercitate dai rami finanziari dei produttori Oem (Original Equipment Manufacturers). L'indagine della Commissione ha confermato inoltre che non esistono significative barriere all'ingresso e all'espansione sul mercato considerato, il che offre la possibilità ai nuovi operatori di esercitare un certo controllo sul comportamento degli operatori esistenti. Alla luce di questi elementi, la Commissione ha concluso che l'operazione non determinerà la creazione o il rafforzamento di una posizione dominante e ha deciso di autorizzarla. Ge Capital è la holding della divisione servizi finanziari globali di Ge, società ad attività diversificata (produzione, tecnologia e servizi) operante in numerosi settori: motori aeronautici, elettrodomestici, servizi finanziari, servizi di informazione, impianti per la generazione di energia elettrica, illuminazione, sistemi industriali, sistemi per il settore medico-sanitario, materiali plastici, radiodiffusione, sistemi per i trasporti. Il gruppo svizzero-svedese Abb è un fornitore mondiale di tecnologie per l'energia e l'automazione alle aziende di servizi pubblici ed a clienti industriali. Abb Sf comprende la maggior parte delle attività di Structured Finance di Abb. 

BANCA CR FIRENZE - EPTACONSORS DISTRIBUISCE DIVIDENDO STRAORDINARIO 
Firenze, 6 novembre 2002 - L'Assembla degli azionisti di Eptaconsors, riunitisi il 4 Novembre 2002, ha deliberato la distribuzione di un dividendo straordinario pari a 0,70 euro per azione per complessivi 86.800.000 euro. Il dividendo, che fa riferimento agli utili 2000 non distribuiti generati prevalentemente dalla controllata Eptafund Spa, viene messo in pagamento oggi. La Cassa di Risparmio di Firenze, in forza della sua partecipazione del 20,24%, incasserà 17.567.951,10 euro. La partecipazione di Cr Firenze in Eptaconsors è stata recentemente oggetto di un contratto di vendita a Sanpaolo Imi Spa per 18.652.708,25 euro, importo che va ad aggiungersi al dividendo straordinario appena ricordato, con eventuale conguaglio positivo del prezzo che potrebbe seguire alla migliore valorizzazione di alcune componenti dell'attivo patrimoniale. L'operazione di dismissione, che verrà perfezionata non appena ottenute le necessarie autorizzazioni, rientra nel piano di razionalizzazione delle partecipazioni del Gruppo Cassa di Risparmio di Firenze che mira alla costante ricerca del migliore equilibrio tra impegno patrimoniale ed obiettivi commerciali.

TELECOM ITALIA INTERNATIONAL N.V. CHIUDE CON SUCCESSO E ANTICIPATAMENTE L'OFFERTA DEL 15% DI TELEKOM AUSTRIA 
Roma, 5 novembre 2002 - A seguito di sostenuta domanda da parte di investitori istituzionali europei e statunitensi, Telecom Italia International N.V. ha chiuso ieri, alla fine della giornata stessa del lancio, il processo di collocamento accelerato - inizialmente previsto per due giorni - via private placement di 65 milioni di azioni Telekom Austria AG, con opzione greenshoe di ulteriori 10 milioni di azioni esercitabile entro 30 giorni. Il prezzo di collocamento è stato fissato a € 7.45 per azione, sul limite superiore del range indicato in giornata agli investitori. Il regolamento è previsto per venerdì 8 novembre; in caso di esercizio della greenshoe i proventi lordi complessivi saranno € 558.750.000. L'operazione è stata assistita da JP Morgan, Merrill Lynch e Lehman Brothers in qualità di Global Coordinators. Il sindacato è stato composto da JP Morgan e Merrill Lynch quali Joint Bookrunners e Joint Lead Managers, da Lehman Brothers come Senior Co-Lead Manager, da CA IB come Co-Lead Manager e da Banca Imi e Ubm come Co-Managers. In data odierna sarà inoltrata da Telekom Austria la richiesta di quotazione per 325 milioni di azioni di Telekom Austria AG alla Borsa ufficiale di Vienna. Si prevede che il primo trading delle azioni avrà luogo mercoledì 6 novembre. Con questa operazione il Gruppo TI si avvicina al completamento del programma di dismissioni per € 5 miliardi a 12 mesi dal suo annuncio, in ampio anticipo rispetto alle indicazioni temporali iniziali di 24 mesi. 

DENTALITY - SOCIETÀ PARTECIPATA DA OPENGATE GROUP QUOTATA AL NUOVO MERCATO - E ZURICH SIGLANO UN ACCORDO DI BUSINESS PARTNERSHIP PER LA PROMOZIONE DI SOLUZIONI ASSICURATIVE AI MEDICI DENTISTI ITALIANI
Milano, 6 novembre 2002 - Dentality - società partecipata da Opengate Group - e il gruppo assicurativo Zurich annunciano di aver siglato un accordo di Business Partnership per la promozione di avanzate soluzioni assicurative sviluppate appositamente per i 50.000 medici dentisti italiani. Dentality è il primo market place B2B sviluppato nel settore dentale in Italia e propone oltre 5.000 articoli delle principali case del mercato agli oltre 36.000 studi odontoiatrici presenti su tutto il territorio nazionale; il contatto con i clienti avviene attraverso un sofisticato sito di commercio elettronico (www.dentality.it), un Call Center con funzioni di Help Desk e un centinaio di Promoter che hanno lo scopo di gestire la relazione commerciale con i medici clienti. Il gruppo Zurich Italia, uno dei leader mondiali nel settore delle assicurazioni e del risparmio gestito, si posiziona in Italia come uno tra i maggiori esperti nel settore della responsabilità civile professionale in grado, con la sua struttura di Target Management dedicata ai Professionisti, di fornire un'approfondita consulenza professionale sulle complesse problematiche di responsabilità civile legate all'esercizio delle attività mediche. Come risultato dell'accordo di partnership fra Zurich e Dentality i Medici Dentisti che, tramite il portale di Dentality, decideranno di sottoscrivere una polizza per la responsabilità civile professionale o per la vita privata, potranno richiedere di essere contattati da una delle oltre 600 agenzie Zurigo presenti su tutto il territorio nazionale, usufruendo di particolari tariffe agevolate rispetto ai correnti prezzi di mercato; inoltre potranno usufruire di un'approfondita area informativa presente sul portale www.dentality.it e ricorrere alla consulenza professionale degli specialisti della struttura di Target Management del gruppo Zurich. "Dent@lity rappresenta un ambizioso progetto che si basa su tre imperativi: innovazione, qualità, professionalità, tre caratteristiche che si sintetizzano in un'unica parola, Leadership. Per questo abbiamo deciso di aggregare diversi marchi leader in diversi settori industriali al fine di portare ai dentisti italiani un reale valore aggiunto, e il gruppo Zurich nel proprio settore rappresenta indubbiamente un punto di riferimento assoluto." - ha commentato Alberto De Vecchi, Amministratore Delegato di Dentality. "Già da diversi anni seguiamo da vicino i medici con polizze estremamente accurate rispetto alle problematiche di questa categoria professionale. Seguendo la nostra logica di super-specializzazione per target abbiamo sviluppato dei prodotti molto validi per i dentisti, che trovano in noi un partner preparato e capace di affrontare ogni problematica assicurativa. Non solo per quanto riguarda l'attività professionale, ma anche per la protezione della famiglia, dei beni e del futuro"- ha commentato Marco Faverio, Responsabile struttura di Target Management di Zurich. 

IL CREDITO COOPERATIVO PER LA RICOSTRUZIONE DELLE SCUOLE COLPITE DAL TERREMOTO IN MOLISE 
Roma, 6 novembre 2002 - Contribuire concretamente alla ricostruzione ed alla ristrutturazione delle scuole colpite dal drammatico sisma del 31 ottobre in Molise. E' questo l'obiettivo che si propone la Federcasse, l'associazione di rappresentanza delle 470 Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali italiane presenti in tutta Italia con oltre 3.100 sportelli. Un obiettivo di solidarietà concreta reso ancora più significativo dalla presenza, nella zona maggiormente colpita dal terremoto, della Banca Molisana di Credito Cooperativo di Colletorto (Cb), operante con due sportelli (anch'essi resi inutilizzabili dal sisma) nel paese di San Giuliano di Puglia. E proprio per dare il segno della possibile e doverosa rinascita, la Bcc Molisana - che ha continuato ad operare presso la sede principale di Colletorto assicurando soprattutto il pagamento delle pensioni - ha aperto all'interno della tendopoli di S. Giuliano di Puglia uno "sportello mobile" con il quale continuare a svolgere la propria importante funzione di banca locale, al servizio del paese. Per assicurare comunque una raccolta ampia e coordinata delle risorse che vengono in queste ore raccolte dalle singole Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali presso i propri soci, clienti e dipendenti, Federcasse ha attivato il seguente conto corrente: Iccrea Banca Spa (Ist.
Centrale delle Banche di Credito Cooperativo) c/c n. 30000 (Abi 8000 - Cab 3200) intestato a Federcasse - Terremoto Molise 2002 

ACCORDS DE CIEL OUVERT : LA COMMISSION EUROPEENNE ACCUEILLE FAVORABLEMENT L'ARRET DE LA COUR DE JUSTICE 
Bruxelles, le 6 novembre 2002 - La Commission européenne a accueilli favorablement l'arrêt rendu aujourd'hui par la Cour de Justice dans les affaires dites de "ciel ouvert", qui concernent la légalité des accords bilatéraux conclus entre huit Etats membres de l'Union européenne (UE) et les Etats-Unis. "Le jugement d'aujourd'hui est une étape importante vers le développement d'une nouvelle politique européenne cohérente et dynamique pour l'aviation internationale. Dans la plupart des secteurs de l'économie, l'Europe parle d'une seule voix dans les négociations internationales et joue un rôle prépondérant". a déclaré Loyola de Palacio, vice-présidente en charge des transports et de l'énergie " Jusqu'ici, l'aviation a été exclue de cette approche par les Etats membres qui ont privilégié leurs stratégies individuelles. Dorénavant, grâce à la décision de la Cour, nous devrons tous coopérer en Europe pour identifier et poursuivre ensemble nos objectifs communs. Pour sa part, la Commission est prête à jouer pleinement son rôle..". L'un des aspects les plus intéressants de l'arrêt rendu par la Cour est de considérer que sont contraires aux traités les clauses de nationalité, qui restreignent les droits de trafic international aux compagnies nationales des pays concernés. La Commission avait fait valoir que ces clauses sont une atteinte au droit fondamental d'établissement prévu dans le traité, qui stipule que les citoyens européens sont libres d'établir des entreprises dans toute la Communauté sans aucune discrimination. La Cour confirme que les clauses concernées font une discrimination entre les sociétés communautaires sur la base de la nationalité de leurs propriétaires. La Commission considère en outre que cette discrimination a limité les bénéfices de la libéralisation du Marché unique entreprise en 1992. En effet, aux termes de la plupart des accords bilatéraux, y compris ceux couverts par le jugement aujourd'hui, les transporteurs européens doivent garder plus de cinquante pour cent de leurs parts entre les mains des ressortissants de leur pays d'origine, ou risquer de perdre leurs droits internationaux de trafic. Cette situation n'a pas permis aux transporteurs communautaires qui développent des réseaux de routes internationales de s'engager librement dans l'activité d'investissement et de consolidation dans les frontières de l'UE. D'égale importance est la confirmation par la Cour que la compétence de la Communauté européenne pour les relations internationales est établie lorsque des dispositions législatives ont été prises au niveau européen et affectent des compagnies des pays tiers. Aujourd'hui, pratiquement chaque domaine de l'aviation est couvert par législation européenne, et les Etats membres ne devraient plus prendre seuls d'engagements avec des pays tiers sur ces sujets. Les Etats membres qui concluent des accords bilatéraux risquent de créer un conflit entre leurs obligations internationales et celles prises en vertu de la loi européenne. Afin de rendre compatibles avec le droit communautaire les relations entre les Etats membres et les Etats-Unis, la Commission considère qu'il est urgent d'ouvrir des négociations directes entre l'UE et les Etats-Unis, qui permettront de s'accorder sur le remplacement dans toute l'UE des accords bilatéraux mis en causes. A cet effet, la Commission a fait des propositions aux Etats membres pour la négociation d'un " espace aérien commun transatlantique " qui permettrait d'approfondir la relation entre l'UE et les Etats-Unis. Elle proposera également dans un proche avenir de négocier avec d'autres pays tiers. Très prochainement, la Commission publiera une communication sur sa politique en matière de relations extérieures dans le domaine d'aviation et ses propositions pour la négociation, la conclusion et la gestion des accords internationaux d'aviation. 

CONTINENTAL AIRLINES RENDE NOTI I RISULTATI OPERATIVI DI OTTOBRE 2002 
Turin, 6 November 2002 - Continental Airlines reported on Nov. 1st an October 2002 systemwide mainline jet load factor of 69.4 percent, 3.2 points aboc e last year's October load factor. For October 2002, Continental reported an October domestic mainline jet load factor of'70.1 percent and an international mainline jet load factor of 68.3 percent. Due to the events of Sept. 11 last year, comparisons of 2002 versus 2001 do not provide a good historical benchmark. In order lo provide a more meaningful conlparison, the attached tralfic results chart also includes a comparison of October 2002 with October 2000. Continental reported an on-time arrival rate of 78.4 percent and a completion factor of 99.5 percent for its mainline jet operations in October 2002. Inclement weather affected Continental's system 22 days in October, significantly lowenng the airline's on-time performance for that mnonth. In October 2002, Continental flew 4.7 billion mainline jet rev enne passenger miles (Rpms) and 6.8 billion mainline jet available seat miles (Ams) systemwide, resulting in a traffic increase of 16.7 percent and a capacito increase of 11.3 percent as compared lo October 2001. Domestic mainline jet traftìc vyas 2.9 billion Rpms in October 2002, up 6.3 percent from October 2001, and October 2002 domestic mainline jet capacito was 4.1 billion Asms, up 9.4 percent front October 2001. Systemwide October 2002 mainline jet passenger revenue per as available seat mile (Rasm) is estimated to have increased between 8 and 10 percent compared to October 2001 and decreased between 15 and 17 percent compared to October 2000. For September 2002. Rasm increased 10.8 percent as compared to September 2001 and declined 1 7.6 percent as compared to September 2000. 

ALITALIA: IL PIACERE DI SOSTARE NELLA SALA "TINTORETTO" DELL'AEROPORTO DI VENEZIA 
Venezia, 6 novembre 2002 - E' stata inaugurata ieri nel nuovo aeroporto Marco Polo di Venezia la nuova Sala Vip Alitalia dedicata a "Tintoretto". La nuova sala, di 224 metri quadrati con 67 posti a sedere, si inserisce in un piano più vasto per la creazione di nuove Sale e ristrutturazione di quelle già esistenti nelle principali città strategiche del network Alitalia: la "Tintoretto" è la prima ed unica Vip Lounge Alitalia (e Skyteam) del Triveneto. Inserita in una posizione strategica della nuovissima aerostazione, la Sala Vip è ben visibile dopo il varco di Polizia nell'area lounges, con una suggestiva parete a vetri affacciata sulle piste e la laguna all'orizzonte. La Sala è dotata di tutti quei comfort richiesti da una clientela esigente: plasma video con collegamento Rainews 24, fotocopiatrici con funzioni fax e stampanti; angolo office con predisposizione per Pc portatile e collegamento gratuito ad Internet per pensare agli affari in assoluta tranquillità e discrezione. E ancora: linea telefonica per chiamate urbane e internazionali con carta di credito; servizio bar self-service per una veloce ristorazione; spazio espositivo con giornali e riviste delle principali testate italiane ed estere, copie omaggio della rivista "Griffair", vetrina con una scelta dei principali prodotti venduti a bordo e, non ultimo, una raffinata selezione di opere pittoriche di "Alitalia per l'Arte". La Sala "Tintoretto" è aperta dalle ore 6 alle ore 23. Alitalia si è impegnata in questi spazi a ricreare quel clima di lavoro o di piacevole attesa per essere più vicina al cliente. "Ed è proprio per essere più vicini alle esigenze dei ns. Clienti - ha concluso il Direttore Servizi di Marketing, Vittorino Capobianco - che Alitalia è impegnata al costante miglioramento dei servizi offerti nel segno dell'innovazione ed efficienza." 

OTTIMO INCREMENTO PER IL FATTURATO AZIENDALE DI LIVIANA CONTI 
Milano 6 novembre 2002 - Merito del suo gusto discreto ed elegante, della linearità raffinata delle sue collezioni: Liviana Conti, signora italiana del"inventive knitting" conquista altri successi in termini di fatturato aziendale. Il progresso nell'affermazione sul mercato del marchio è infatti costante, ed è stimata una crescita di oltre il 50% per il biennio 2002-2004. Le previsioni di fatturato si attesteranno così attorno ai 10 mln di euro nell'arco dei prossimi due anni, dopo avere capitalizzato un incremento vicino al 40% già a partire dall'anno in corso, che si sta concludendo con un risultato davvero soddisfacente, con i 6,5 mln di euro di fatturato consolidato, proveniente essenzialmente dal mercato interno. Il trend dimostra come sia qualificante per l'imprenditorialità italiana una creatività attenta alla performance dei materiali e alla artigianalità della lavorazione. Le nuove prestazioni si focalizzano innanzitutto nell'obiettivo di rafforzare la presenza sui mercati esteri, in particolare Stati Uniti e Far East, oltre a proseguire il consolidamento in quello Europeo dove la griffe Liviana Conti è ormai ben conosciuta.. Di questa strategia fa parte anche, ovviamente, il programma aziendale di rafforzare maggiormente la visibilità del prodotto, con una campagna stampa sempre più mirata, che vede la griffe affacciarsi anche su media internazionali, coerentemente con l'apertura di nuovi strategici show room per una commercializzazione personalizzata sempre più ampia. Coerenza strategica che consolida le proprie caratteristiche appunto nella qualità del prodotto, lavorato con cura artigianale grazie anche a metodologie a volte estremamente sofisticate, che danno alla griffe i plus che la collocano tra i top competitors di arte concettuale, che fa del minimalismo estremamente raffinato un cult dei nostri giorni. 

ESPANSIONE IN JUGOSLAVIA HENKEL ACQUISISCE LA QUOTA DI MAGGIORANZA DEL PIÙ IMPORTANTE PRODUTTORE SERBO DI DETERGENTI SITUATA NELLA CITTÀ DI KRUSEVAC, MERIMA IMPIEGA 1.160 PERSONE E PRODUCE DETERSIVI E PRODOTTI PER LA CURA DELLA PERSONA.
Milano, 6 novembre 2002 - Henkel Cee ha acquisito dalla Repubblica Jugoslava il 70% di Merima, società serba produttrice di detergenti, ad un prezzo d'acquisto di 14,4 milioni di euro. Il restante 30% è ripartito tra i dipendenti Merima e un fondo statale. La Società, fondata nel 1839, attualmente impiega 1.160 persone, ed ha registrato nel 2001 entrate per 39 milioni di euro. Il nuovo sodalizio inizierà ad operare con il nome 'Henkel Merima'. 'La nostra espansione in Serbia punta ad un ulteriore rafforzamento della posizione di Henkel nel mercato del centro e dell'Est europeo e garantisce la crescita in atto", afferma Friedrich Stara, Presidente di Henkel Cee. Henkel, inclusa Merima, impiega 4.400 persone dislocate in 15 paesi nella regione Cee, ed ha fatturato nel 2001 circa 746 milioni di euro. 'La localizzazione della Società presenta interessanti opportunità di sviluppo' continua Stara 'Con i suoi 10 milioni di abitanti, la Serbia rappresenta un importante mercato per Henkel Cee. Inoltre Henkel Merima si trova al centro di una regione abitata da 55 milioni di persone ed offre la possibilità di estendere l'attività di esportazione nei paesi confinanti." Attualmente, Henkel ha in attività 5 impianti per la produzione di detergenti nella zona dell'Europa Centro-Orientale. Henkel-Merima, in particolare, coprirà l'area meridionale della regione Cee. La linea di produzione della società serba comprenderà sia i prodotti di marca locali, sia i brand internazionali del Gruppo Henkel 

NASCE VALENTINO OROLOGI DA UN CONTRATTO DI LICENZA CON IL GRUPPO SECTOR IN COLLABORAZIONE CON IL "CENTRO STILE" DI BULGARI 
Roma, 6 novembre 2002 - Valentino S.p.A. e Sector Group S.p.A., quest'ultima società controllata da Opera, hanno firmato un contratto per la realizzazione, produzione e distribuzione di una nuova linea di orologi creati da Valentino. La linea sarà presentata in anteprima alla fiera di Basilea nella primavera del 2003. La stretta collaborazione tra Valentino e Bulgari garantirà la preziosa unicità e lo stile inconfondibile di questa nuova linea di orologi fortemente caratterizzati da un design altamente innovativo, interpretati come veri accessori di moda, in perfetto accordo con lo stile Valentino. La linea sarà distribuita dalla Sector Group sia tramite distributori esclusivi, sia attraverso le filiali del Gruppo, avvalendosi della esperienza e del know-how che il Gruppo ha acquisito nel settore. Il contratto tra Valentino S.p.A. e Sector Group S.p.A. avrà una durata di cinque anni, durante i quali è previsto il raggiungimento di un fatturato retail superiore ai 150 milioni di Euro e un investimento in comunicazione di oltre 12 milioni di Euro. I prezzi degli orologi della collezione saranno in linea con il mercato degli orologi-accessori di fascia alta mentre sono previste realizzazioni di limited edition. "Sono estremamente soddisfatto di questo accordo" dice Valentino Garavani "e sono sicuro che ci sarà una proficua collaborazione tra me, il mio studio creativo e il centro stile di Bulgari per creare degli orologi con un design innovativo ed inconfondibile". Michele Norsa, amministratore delegato di Valentino ha così commentato: "Penso che mai come in questo momento il vero lusso si possa declinare su nuovi prodotti che per lo stile autentico ed inconfondibile mantengano il loro valore nel tempo. In tal senso la collaborazione tra Valentino, Sector e Bulgari unisce la moderna e sempre elegante classicità di Valentino con le capacità creative della più alta tradizione artigianale e del design italiano di Bulgari e le tecnologie più avanzate nell'ambito della produzione e distribuzione di Sector. Il contratto con il Gruppo Sector è un momento importante della nuova strategia di sviluppo del nostro marchio e consentirà di avvicinare nuovi consumatori al sogno del marchio Valentino". Enrico Ceccato, amministratore delegato di Sector, ha così commentato: "La licenza Valentino, rappresenta per noi una sfida importante, che ci permetterà di creare gli orologi per una delle aziende più prestigiose della moda italiana. Sono convinto che la collaborazione con Bulgari per quanto riguarda il design degli orologi Valentino, darà un contributo fondamentale nella creazione di prodotti di qualità, distinti dall'inconfondibile stile della rinomata casa di moda romana. L'esperienza e comprovato know-how di Sector nel settore della orologeria garantiranno l'alta qualità della produzione e distribuzione degli orologi Valentino". 

NUOVI SCENARI COMMERCIALI PER IL GRUPPO MARCOLIN IN OTTOBRE SIGLATI ACCORDI PER I MERCATI DEL GOLFO PERSICO E GIAPPONESE 
Milano, 6 novembre 2002 - Successo commerciale del Gruppo Marcolin durante l'happening di Parigi, dove l'azienda veneta, produttrice di occhiali e quotata alla Borsa Italiana, ha siglato un importante contratto di distribuzione in Giappone. L'agreement sottoscritto al recente Silmo vede la Marcolin impegnata a fornire montature da vista e occhiali da sole nei prossimi tre anni alla F&F Co. Ltd, società di distribuzione che rientra nell'area di consolidamento del gruppo nipponico Sunreeve Co. Ltd, specializzata nel mercato dell'eyewear. Il giro d'affari complessivo previsto sarà di circa 5 mln di euro a valori di fatturato della Marcolin S.p.A. L'intesa parigina fa seguito ad un altro rilevante contratto di commercializzazione per i paesi arabi firmato nei primi giorni dei ottobre. I termini di quest'ultimo accordo prevedono la distribuzione, da parte della multinazionale Juma Al Majid Est Eps, nelle aree dell'Arabia Saudita, Kuwait, Qatar, Oman, Baharain, Egitto, Giordania e Siria, delle principali linee di occhiali prodotte dal Gruppo Marcolin. L'intesa, sottoscritta dal legale rappresentante della società araba Mohamed Khaled e dal Ceo style & licensing Maurizio Marcolin, prevede un ricavo per Marcolin S.p.A. di 6 mln di euro. Juma Al Majid Group, fondato nel 1950 e con sede a Dubai, è una delle principali realtà economiche degli Emirati Arabi, impiega 6.000 persone in oltre 40 business unit, ognuna delle quali è un indipendente centro di profitto. Secondo il sales & marketing director della company bellunese "Gli accordi commerciali sottoscritti nell'ultimo mese confermano la forte propensione internazionale della Marcolin. Per un Gruppo delle nostre dimensioni è di fondamentale importanza affermarsi anche nell'area nipponica e del Golfo Persico. Pensiamo" prosegue Salvatore Causa " che siano state poste le basi per un progressivo allargamento della nostra operatività in tutti quei mercati dove esiste un'elevata propensione al consumo e la ricerca di prodotti fashion di alta qualità". 

PRECISAZIONI DELL' ASI SU VICENDA ASI/CNR MATERA CGS ... 
Roma, 6 novembre 2002 - In relazione a quanto emesso dal Cnr riguardante il vietato accesso al Centro di Geodesia Spaziale dell'Asi di Matera per il personale della Sezione dell'Istituto di Radioastronomia del Cnr, l'Agenzia Spaziale Italiana precisa che: Da diversi mesi era stata sottolineata la esigenza di sanare l'irregolarità della presenza di personale non Asi nel centro di Matera in mancanza di un qualsivoglia documento di supporto. Non essendo intervenuta alcuna azione in tal senso,è risultato indispensabile adottare la grave decisione di non consentire al personale Cnr l'accesso ai locali del Cgs, decisione comunicata mercoledì 30 ottobre al Direttore del'Istituto di Radioastronomia del Cnr, Prof. Gianni Tofani e al Direttore della sezione di Matera dell'Ira/Cnr, Prof. Paolo Tomasi. A tale comunicazione fa riscontro il fax del prof. Tofani del 31 alla presidenza dell'Asi. Si pone in evidenza che sia ragioni formali che sostanziali sono intervenute nell'adottare tale grave decisione: la mancanza di una convenzione che definisca i contenuti della collaborazione, i vantaggi delle singole parti con i relativi diritti e doveri, la copertura dei costi e gli obblighi rispettivi, alla luce ad esempio di quanto richiesto dalla legge 626/94. E' del tutto ovvio che al personale del Cnr è consentito in ogni momento l'ingresso al Centro, concordato con il responsabile della sorveglianza dell'Asi, per poter prendere e portar via ogni qualsivoglia tipo di materiale e oggetti di proprietà dei singoli o del Cnr. L'Asi è disponibile ad operare in tempi brevi per individuare con il Cnr ogni possibile soluzione al problema che si è creato. 

ENI: SNAMPROGETTI SI AGGIUDICA CONTRATTO IN QATAR 
San Donato Milanese, 6 novembre 2002 - Snamprogetti, Società dell'Eni, si è aggiudicata il contratto chiavi in mano per la realizzazione della quarta linea di produzione di gas naturale liquefatto (Gnl) presso il complesso di Ras Laffan in Qatar. L'impianto verrà realizzato per conto della Ras Laffan Liquefied Gas Company (*) in joint venture con le società giapponesi "Chiyoda" e "Mitsui & Co" e produrrà circa 4,7 milioni di tonnellate all'anno di gas liquefatto. Snamprogetti, insieme ai partners della joint venture, assicurerà l'ingegneria, l'approvvigionamento dei materiali e la costruzione dell'impianto. L'opera sarà completata entro il 2005. Il nuovo impianto aumenterà la capacità dell'impianto di Ras Laffan che attualmente produce 6,6 milioni di tonnellate all'anno di gas liquefatto attraverso due linee di produzione. Snamprogetti sta costruendo nell'impianto di Ras Laffan anche la terza linea di produzione, con una capacità di 4,7 tonnellate all'anno di Gnl, a seguito del contratto acquisito nel 2001. Con l'assegnazione di quest'ultimo progetto, Snamprogetti - Società per l'ingegneria e il main contracting - consolida la sua posizione nella realizzazione di grandi progetti nel settore olio e gas e, in particolare, degli impianti Gnl. (*) Società mista tra Qatar Petroleum e Mobil QM Gas Inc. 

IVECO GARANTISCE I MOTORI A BIODIESEL LA SOCIETÀ DEL GRUPPO FIAT ESTENDE LA GARANZIA A TUTTE LE PROPRIE MOTORIZZAZIONI CHE IMPIEGANO DIESEL-BI30 
Torino 6 novembre2002 - Dopo due anni di sperimentazione condotta in collaborazione con Novaol (azienda leader nella produzione di Biodiesel), monitorando l'impiego di 577 mezzi per un totale di oltre 10 milioni di chilometri percorsi, Iveco ha deciso di estendere la propria garanzia su tutte le motorizzazioni Diesel (ad eccezione - per ora - delle versioni Common Rail) installate su autobus, mezzi di igiene urbana e veicoli per il trasporto merci che impiegano miscela Biodiesel-Gasolio al 30%. La decisione presa da Iveco è un'ulteriore conferma che il Diesel-Bi30 è un combustibile affidabile, a basso impatto ambientale e alternativo al gasolio minerale, di cui riproduce le stesse caratteristiche prestazionali. La sperimentazione, che ha visto monitorati 360 veicoli appartenenti a flotte di servizio pubblico e 217 a flotte private, ha dimostrato come l'affidabilità dei motori rimanga inalterata senza che vengano modificate le procedure di manutenzione ordinaria. Iveco ha una posizione di assoluta leadership in Italia ed è uno dei principali produttori di motori diesel a livello mondiale. Estratto della nota tecnica conclusiva iveco del 04/06/02 Tra i risultati ottenuti nella sperimentazione delle miscele gasolio/Biodiesel (Diesel-B) va sottolineato che: Le prestazioni in termini di potenza e di consumo non vengono significativamente modificate dall'utilizzo di miscela Biodiesel fino al 30% in peso; Il consumo specifico è equivalente a quello del gasolio fossile; Gli intervalli di sostituzione dell'olio rimangono invariati; La sperimentazione sul campo ha interessato flotte di autobus per trasporto pubblico, veicoli compattatori e flotte di veicoli commerciali con le seguenti motorizzazioni: 8140 (2,8 litri) equipaggiato con pompa iniezione rotativa a controllo meccanico; 8060 (6 litri) equipaggiato con pompa iniezione rotativa a controllo meccanico; 8360 (7,8 litri) equipaggiato con pompa iniezione in linea a controllo meccanico; 8460 (9,5 litri) equipaggiato con pompa iniezione in linea a controllo meccanico; Cursor 8 (7,8 litri) equipaggiato con iniettore pompa a controllo elettronico; Cursor 10 (10,3 litri) equipaggiato con iniettore pompa a controllo elettronico.Tutti i motori oggetto di sperimentazione non hanno subito modifiche per il funzionamento con miscela al 30% Gasolio - Biodiesel ed hanno operato così come forniti dal costruttore. 

NUOVA SEDE ROMANA PER BUTERA E PARTNERS 
Milano, 6 Novembre 2002 - Irso-Butera e Partners inaugurano oggi 6 novembre alle ore 18,00 la nuova sede degli uffici di Roma in via Maria Cristina, 2. I nuovi uffici ospiteranno il team di professionisti di Irso (Istituto di Ricerca Intervento sui Sistemi Organizzativi) e Butera e Partners, impresa-rete della conoscenza che offre servizi integrati di ricerca (Irso), consulenza e formazione (Butera e Partners), radicata nell'esperienza e nella cultura manageriale italiana e integrata con la cultura organizzativa internazionale. Gli uffici di Roma e Milano costituiranno inoltre la sede sperimentale di Milk, primo progetto europeo focalizzato sull'implementazione di una soluzione di Knowledge Management in grado di supportare i knowledge workers, che vedrà applicati una nuova generazione di strumenti di gestione organizzativa nei diversi contesti di lavoro. Butera e Partners www.irso-bep.it   è una società di consulenza direzionale e formazione, che opera come partner professionale di imprese, enti e pubbliche amministrazioni. Nata nel 1997 dall'esperienza di Federico Butera, dei suoi partners e dal patrimonio scientifico e professionale di Irso (dal 1974), Butera e Partners realizza interventi di organizzazione aziendale e formazione che riguardano le seguenti aree di servizi: Knowledge Management; Customer Relationship Management; e-Government; e-Learning; Change Management. Irso (Istituto di Ricerca Intervento sui Sistemi Organizzativi) è dal 1974 un Istituto di ricerca e una scuola di pensiero organizzativo conosciuta a livello internazionale. Da venticinque anni svolge progetti anticipatori di ricerca e intervento sulle nuove forme di impresa e pubblica amministrazione, sulle organizzazioni centrate sui processi, sulle nuove professioni, sull'evoluzione del management e sulla qualità della vita di lavoro. La sua missione è quella di anticipare, nella ricerca e in progetti-pilota, nuovi modelli di sistemi integrati di tecnologia e organizzazione, nuove soluzioni organizzative e gestionali, modalità integrate di gestione del cambiamento nelle imprese e nelle pubbliche amministrazioni. 

1,5 MLN EURO A PICCOLE-MEDIE IMPRESE INDOTTO AUTO 
Milano, 6 novembre 2002 - Un milione e 579 mila euro per le piccole e medie imprese che operano nel settore dell'indotto dell'auto. E' il contributo deciso dalla Giunta regionale, su proposta dell'assessore all'Industria Massimo Zanello, e destinato alle piccole e medie imprese lombarde che producono componenti e parti meccaniche per veicoli nuovi di fabbrica, con l'obiettivo di sostenere le imprese fornitrici alle prese con le difficoltà del settore automobilistico. "Si tratta di un provvedimento - spiega l'assessore Zanello - che mette le aziende nelle condizioni di consolidare a breve l'eventuale debito contratto con le banche. Con questo sostegno economico trasformiamo il debito a breve, in genere gravato da tassi elevati, in un mutuo più dilazionato: il vantaggio è un tasso d'interesse nettamente inferiore, e quindi, un costo del denaro più basso per l'impresa. Questo permette all'impresa stessa di avere un ulteriore accesso al credito, e contare su una nuova liquidità per affrontare le eventuali situazioni di insolvibilità delle aziende committenti debitrici. L'obiettivo prioritario è salvaguardare i lavoratori e le imprese lombarde dell'indotto, evitando che le banche chiedano alle aziende stesse di rientrare troppo velocemente dal debito e, quindi, il fallimento di queste". Al finanziamento, che avrà una durata massima non superiore a 5 anni per un importo massimo di 300 mila euro per azienda, potranno accedere le imprese con unità produttiva operante in Lombardia e il cui fatturato (risultante dall'ultimo bilancio approvato precedente la richiesta di ammissione al finanziamento) sia composto per almeno il 40 % da commesse provenienti da imprese del settore automobilistico. 

WELFARE: COSA FARE PER I POVER IL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE (CNR) E IL COMUNE DI NAPOLI RIUNISCONO L'8 NOVEMBRE 
Roma, 5 novembre 2002 - La crisi economica che sta imperversando nel mondo determina un sensibile aumento dei casi di povertà e di esclusione sociale anche in Italia. Una situazione ben chiara al legislatore, che già nel 1998 aveva introdotto, in via sperimentale, un provvedimento per aiutare i Comuni più bisognosi: il Reddito minimo di inserimento (Rmi).A due mesi dalla scadenza della seconda fase di sperimentazione (31 dicembre 2002), l'Istituto di Ricerche sulla Popolazione e sulle Politiche Sociali, Sezione Welfare di Salerno, e il Comune di Napoli, Assessorato agli Affari Sociali, hanno organizzato un incontro per illustrare i risultati di questa importante misura sociale e fare il punto sul futuroChe fare del Rmi? Giornata di studio venerdi' 8 novembre 2002 Casina del Boschetto c/o Villa Comunale - Napoli ore 9.00 Alla giornata parteciperanno oltre ai ricercatori dell'Irpps-Cnr alcuni tra i più importanti sociologi italiani e stranieri, tra i quali Enrica Amaturo, Paolo Calza Bini, Michel Dollè, Enzo Mingione, Luis Moreno, Enrica Morlicchio, Massimo Paci, Enrico Pugliese, Emanuele Ranci Ortigosa, Giancarlo Rovati, Chiara Saraceno. Interverranno inoltre rappresentanti delle istituzioni come Paolo Agostinacchio (Presidente Consiglio Nazionale Anci), Adriana Buffardi (Assessore Regione Campania), Rosa Russo Jervolino (Sindaco di Napoli). 

DA UNA RICERCA QUALITATIVA, "LA VIA ITALIANA AL TALENTO SECONDO PROPER CONSULTING" UN PROGETTO INNOVATIVO "DI GESTIONE DI TALENTO DEI TALENTI" 
Milano, 6 novembre 2002 - Da una ricerca innovativa condotta tra maggio e settembre 2002 da una società di consulenza Italiana, Proper Consulting è emerso chiaramente che: 1) nell'area della scoperta e della fidelizzazione dei talenti è difficile adattare con successo alla nostra cultura e alla nostra formazione, regole nate e valide in altri paesi con culture e formazione molto diverse, 2) esiste però, anche se non ancora formalizzata, una via italiana al talento forse più semplice e meno aggressiva, meno effimera e più premiante perché richiede coinvolgimento e fedeltà. Su queste constatazioni basate sulla esperienza di importanti top manager italiani che, per loro ammissione, sono anche grandi talent scout, Proper Consulting ha costruito un percorso virtuoso alla via italiana del talento. Percorso che si sviluppa in tre fasi: progettazione e "costruzione" del talento; "manutenzione", o cura, del talento; valorizzazione e misurazione del "valore" del talento. Progettazione e costruzione del talento Antenna talenti e ricerche mirate: La progettazione del talento comincia dal rispetto di tre imperativi apparentemente semplici: 1. non cercarli fuori, se sono già in azienda, anche se un po' defilati; 2. non cercarne tanti "perché non si sa mai", ma individuare il giusto numero; 3. non cercarli di talento e basta, ma con quelle specifiche caratteristiche di talento che ne facciano una risorsa chiave per l'attività dell'azienda. Solo apparentemente semplici perchè per rispettarli è opportuno: o Organizzare un'"antenna talenti", che capti in modo permanente o in base a particolari necessità i "segnali di talento" interni all'organizzazione, anche quando distorti o indeboliti dalla gerarchia. o Prima di procedere a ricerche esterne, mettere a fuoco "le reali esigenze di talenti" pianificandone ruolo d'inserimento, inquadramento e package economico, tutorship e mentorship di adeguato livello. o Verificare se esistono le premesse necessarie per assumere talenti. Meglio infatti rimuovere prima le eventuali cause interne ostacolanti, piuttosto che rischiare una o più assunzioni per le quali il terreno non è pronto. o Definire "come deve essere" il candidato trovando risposte condivise a questi interrogativi: Quali devono essere le caratteristiche dei nostri talenti? Come e dove possiamo rinforzare il nostro team con persone di valore? Che sacrifici siamo disposti a compiere per migliorare il livello qualitativo dei nostri key people?. Definito "come deve essere" il talento che corrisponde alle esigenze dell'azienda, si deve trovare all'interno, o all'esterno, il "chi è". E per trovarlo si deve prima verificare che il profilo del talento candidato corrisponda al profilo del talento ipotizzato; quindi si deve mettere a punto un accordo contrattuale mirato che gratifichi e cauteli, non solo dal lato economico, entrambi i contraenti: azienda e talento. Centrare il profilo della persona giusta, accertando lo stile del talento Non è facile programmare la selezione di una persona di valore, dove "valore" implica la capacità di portare, non ad una azienda ipotetica o generica, ma quell'azienda particolare un vantaggio evidente in tempi rapidi. Per facilitare l'individuazione di chi risponde a queste caratteristiche di eccellenza e di potenziale Proper ha predisposto Prism (Profile report on individual style and motivation) uno strumento diagnostico sperimentato e aggiornato periodicamente, di cui ha la licenza esclusiva per l'Italia, che permette di focalizzare le capacità e i fattori dello stile individuale dei candidati "talento". Al manager, al professional, al giovane laureato viene sottoposta una lista di 110 coppie di frasi che descrivono situazioni lavorative tipiche. Per ciascuna coppia il candidato sceglie la frase più rispondente al proprio modo d'agire. Le risposte, che non sono né giuste né sbagliate, ma solo "specifiche" dell'individuo, consentono di mettere a fuoco lo stile della persona secondo sei macroaree: analisi delle informazioni, flessibilità di risposta, interazione personale, influenza e persuasione, orientamento ai risultati, capacità decisionale. Viene quindi preparata una relazione, che scandaglia 24 fattori dello stile individuale e che il consulente esamina insieme all'interessato, per chiarire eventuali dubbi o aree grigie (l'esperienza dice che il 98% dei rapporti è pienamente approvato dagli interessati). La relazione conclusiva contiene tutte le informazioni "certificate" e le considerazioni del consulente sulla congruità tra il profilo di talento ipotizzato dall'azienda e lo stile individuale rivelato con Prism. Ma nessuno è perfetto e anche i talenti possono migliorare. E a questo scopo, Prism può essere utilizzato per analizzare eventuali aree di miglioramento in modo da facilitare la persona di valore nell'affinamento della sua capacità competitiva. Remunerazione coerente e talents' agreements La fase della costruzione del nuovo talento si completa con la definizione precisa del pacchetto retributivo e degli accordi contrattuali. Per stabilire una proposta "di valore" anche dal punto di vista della remunerazione, coerente con le doti superlative del talento, è opportuno svolgere una ricerca mirata nel mercato di riferimento. Ma è opportuno anche che sia chiaro e condiviso il concetto che l'investimento non può essere unilaterale. Per questo è bene prevedere specifici accordi contrattuali con la new entry, che ne assicurino la collaborazione per un tempo ragionevolmente lungo. Proper ha elaborato 4 agreements, da personalizzare caso per caso, che al di là dell'aspetto economico e del vincolo giuridico, evidenziano la particolarità del rapporto che viene a instaurarsi tra azienda e persona di talento: l'azienda fa uno sforzo meditato e impegnativo, il neoassunto dà garanzie circa il suo impegno futuro. "Manutenzione" o cura dei Ttalenti I Top Manager delle aziende dedicano mesi e mesi alla definizione del budget, ma spesso pochissimo tempo ai talenti, ai collaboratori migliori a come sfruttarli, alle nuove esigenze di talento a come soddisfarle. Questo atteggiamento distratto, o peggio negativo, rallenta o vanifica la valorizzazione dei talenti, e impedisce di sfruttare l'unicità delle persone trasformando in performance le loro potenzialità. Per superare queste barriere invisibili che ostacolano l'azione e lo sviluppo delle risorse di talento, c'è chi propone di adottare nei loro confronti le regole della customer satisfaction, di trattare i collaboratori come i clienti. Si suggerisce cioè di fare in modo che le persone sentano in azienda quel coinvolgimento quotidiano di cui tutti parlano e senza il quale i migliori se ne vanno presto e gli altri, gli insoddisfatti, partiranno quanto meno psicologicamente. Secondo i top manager intervistati nel corso della ricerca, ma anche secondo gli esperti in genere, il problema più insidioso è proprio quello della gestione quotidiana e positiva dei talenti. Chi gestisce giorno per giorno l'attività dei talenti sono i middle manager, e sono loro che devono essere incoraggiati e aiutati a gestire questa risorsa preziosa con fiducia, con spirito d'iniziativa e senza ansietà. Secondo Proper Consulting la "cura" dei Talenti può essere monitorata attraverso due strumenti: 1 la Ruota del Talento 2 il Talent Program La ruota del talento - Proper ha messo a punto, con i partner americani, un pratico e organico sistema guida alla gestione dei Talenti: La Ruota del Talento. La Ruota non trascura nessun aspetto del problema: dal commitment del personale, alle strategie di attrazione e d'inserimento delle nuove risorse, ma approfondisce in particolare l'aspetto della motivazione, dello sviluppo e quindi di una positiva retention. Questo perché la fidelizzazione, cioè l'insieme di azioni atte a incentivare l'impegno a lungo termine di tutti i collaboratori, ma in particolare dei collaboratori di valore, è con tutta evidenza, una delle priorità aziendali. In molti casi però l'obiettivo non è facilmente raggiungibile, proprio a causa dei limiti del management, la maggior parte dei quali pensa infatti alla motivazione e alla retention unicamente quando un dipendente presenta la lettera di dimissioni. Una recente ricerca di RLH Associates mette in evidenza che "the incontinent boss" è la causa scatenante della maggior parte delle dimissioni (64%), molto più degli aspetti retributivi (12%) o altri minori. Chi è questo "incontinent" boss? E' colui che mette al primo posto le sue necessità e le sue ambizioni rispetto alle esigenze dell'azienda e dei collaboratori. Da qui secondo Proper, la necessità di offrire ai manager che gestiscono risorse chiave, uno strumento che, una volta stabilito "cosa" si dovrebbe fare, insegni loro anche come farlo, in sintesi dia loro la chiave per lavorare meglio per, e con, i Talenti. Questo strumento è il Talent Program. Il Talent Program - Il programma, elaborato anche sulla base degli input emersi nelle interviste dalla ricerca Proper, nelle è articolato in tre parti: A. Retention Assessment Profile (Rap); B. Talent Workshop; C. Feedback individuale. Retention Assessment Profile E' un questionario che permette di individuare le prassi di motivazione e retention adottate da ciascun manager, e viene distribuito sia al capo che alle risorse chiave a lui assegnate. Le 72 domande del questionario approfondiscono sei prassi gestionali fondamentali agli effetti della fidelizzazione, e cioè: T argeted Recruiting & Hiring Accoglimento Strutturato; A Chievement Gestione quotidiana; L earning &Professional Growth Formazione; E nsuring Recognition Riconoscimento; N urturing Career Development Sviluppo di Carriera; T Eam Collaboration Spirito di squadra. Il modello Talent - - I dati vengono elaborati riservatamente e sono messi a disposizione dei manager durante il successivo workshop. Talent Workshop Si svolge nel corso di una giornata di studio attivo, condotta a ritmo elevato sulla base di pochi spunti teorici e di parecchie brevi esercitazioni individuali, a coppie, in sottogruppi e in plenaria. Il numero ideale di partecipanti è di 12 - 16. La mattinata è dedicata al talent management operativo. I casi proposti sono di volta in volta costruiti da Proper insieme al management dell'azienda, in modo da rispecchiare situazioni reali. Tra i temi trattati: problemi e costi del turnover critico, la mappa qualità/tempo; come reagire ai segni premonitori, l'effetto domino, la job factor activity, la mappa dei rischi, "le sei regole d'oro" del modello Talent, che sono: 1.Contribuite ad un processo strutturato di selezione, (Targeted hiring); 2. Create le condizioni per una buona prestazione, (Achievement); 3. Favorite l'apprendimento, (Learning); 4. Sappiate essere riconoscenti, (Ensuring Recognition); 5. Preoccupatevi dello sviluppo dei collaboratori, (Nurturing career); 6. Create lo spirito di squadra, (Team collaboration). Nella sessione pomeridiana vengono distribuiti i risultati individuali del Retention Assessment Profile, e vengono approfondite le tematiche generali emerse. Ciascuno può così proseguire la sessione facendo riferimento alle indicazioni emerse dal RAP e costruirsi un piano d'azione personale. Al termine del workshop i partecipanti sono preparati e orientati ad adottare comportamenti più efficaci per la valorizzazione dei loro talenti. Feedback individuale - Per verificare ed ottimizzare l'efficacia dello strumento, nei giorni successivi al workshop Proper incontra i singoli partecipanti con i quali approfondisce punti specifici indicati da ciascun interessato e commenta i risultati del Rap (Retention Assessment Profile) anche alla luce degli ulteriori elementi emersi durante le sessioni del workshop. Valorizzazione e misurazione del "valore" del talento - Il capitale intangibile misurabile in talenti. Il valore del capitale intellettuale è ormai abitualmente preso in considerazione nella valutazione di una organizzazione o di una azienda, in particolare in occasione di fusioni e acquisizioni. E i talenti sono l'espressione più evidente degli asset intangibili, costituiti dalla capacità di innovare, dalle competenze e dal know how delle persone, dal patrimonio di relazioni instaurate col mercato e con i clienti, dall'immagine aziendale. Ecco perciò la necessità di conoscere a fondo il proprio staff e di utilizzare a questo scopo sistemi dedicati, specie quelli relativi alla valutazione delle performance e delle potenzialità. La capitalizzazione delle informazioni rese disponibili da strumenti di valutazione ben gestiti rappresenta la miniera nella quale scoprire il filone aureo del talento. Come guidare i manager all'eccellenza nella valorizzazione del capitale intellettuale - Se è vero che il successo aziendale dipende dal talento imprenditoriale, dalle qualità del management, dalla "stoffa" delle persone, bisogna fare in modo che tutti i manager e soprattutto i middle manager che hanno mille altri problemi da risolvere, non considerino un optional la "cura dei talenti". E' perciò necessario "ancorare" con forza il management all'impegno per la valorizzazione del capitale intellettuale e dei talenti. Proper propone di considerare le performance relative alla gestione dei talenti al pari dei tradizionali obiettivi di business: fatturato, utile, Roi, quota di mercato, innovazione di prodotto, qualità, ecc. Suggerisce pertanto di costruire un Talent Mbo basato su alcuni indicatori di tipo quantitativo (turnover, promozioni) ma anche su obiettivi "personalizzati" in relazione ai talenti gestiti, per esempio affidare a Tizio un incarico di prima linea, passare Caio ad un'altra divisione per accelerare la sua crescita professionale, assegnare a Sempronio una mission impossibile in una consociata. La scheda Mbo è completata con l'indicazione di alcuni comportamenti attesi (passare più tempo con le proprie risorse chiave, delegare maggiormente, dare più visibilità ai giovani talenti, ecc.) in merito ai quali il giudizio qualitativo del superiore deve essere documentato e inappellabile. Il sistema Talent Mbo ha come riferimento solo i talenti aziendali preventivamente individuati e inseriti in un quadro gestionale a sé stante, sul quale il top management, col supporto della direzione risorse umane, deve avere piena visibilità e priorità d'intervento. Il gruppo però non è chiuso, perché il talento va considerato e giudicato sul campo, quindi dal gruppo dei talenti si entra e si esce in base ai risultati. Infine per conseguire obiettivi di business facendo leva sul Talento, il Talent Mbo deve avere un incidenza pari almeno al 30% della parte variabile complessiva dell'incentivo individuale. 

CONSORZIO SINERGIA NUORO CHIUDE IL 2002 CON UN RISPARMIO ENERGETICO PER LE IMPRESE PARI AL 7% 
Nuoro, 6 novembre 2002 - Le imprese consorziate da Sinergia hanno ottenuto nel 2002 risparmi energetici per un valore medio del 7%, con alcune aziende che hanno raggiunto percentuali del 12%. Il risparmio è calcolato in base alle tariffe vigenti sul mercato vincolato di Enel Distribuzione. Il consorzio Sinergia è attualmente costituito da 14 imprese per un valore di consumi pari circa 60 milioni di chilowattora annui. La spesa energetica complessiva nel 2001 è stata di 4,2 milioni di Euro, mentre per il 2002 si prevede una leggera flessione dei consumi, grazie anche ad un uso più razionale dell'energia. Il Consorzio Sinergia, promosso dall'Associazione degli industriali, nasce con la liberalizzazione del mercato energetico voluta dal decreto Bersani del 1999. Opera dal 2000 ed è stato il primo consorzio energetico attivato in Sardegna e - sempre per primo - ha richiesto ed ottenuto dall'Autorità per l'Energia la deroga che ne ha consentito l'estensione a tutta la Regione, aprendo la strada alla regionalizzazione dei consorzi. Le attività consorziate sono appartenenti al settore tessile, estrattivo, agroalimentare e dei servizi (sollevamento e distribuzione acque). Nel 2000 queste aziende rappresentavano l'80% delle attività manifatturiere ad alta intensità di consumo energetico in provincia di Nuoro. Il consorzio Sinergia, e gli altri due consorzi regionali nati in seno alla Confindustria sarda, raggruppano i due terzi delle imprese che operano nel mercato libero. E' un risultato soddisfacente, che conferma la voglia di competitività delle imprese - afferma il presidente del Consorzio, Roberto Bornioli - non dimentichiamoci che la Sardegna è la regione d'Italia con il maggior tasso (63%) di Pmi che hanno già scelto di passare al libero mercato, contrattando liberamente la tariffa dell'energia elettrica con soggetti diversi dall'Enel. C'è l'estremo bisogno di ridurre le differenze di costo energetico per le imprese rispetto ad altre regioni. Il prossimo obiettivo sarà l'estensione del Consorzio e l'ingresso di molte altre imprese ed enti pubblico-privati. Abbiamo in corso trattative con diversi fornitori al fine di attivare condizioni particolari per le imprese localizzate nelle aree industriali della Sardegna centrale. Stiamo già operando fuori provincia e nulla esclude che nel prossimo futuro la dimensione consortile assorba circa il 60% dei consumi delle Pmi regionali, anche perché nel 2003 si potrà accedere al mercato libero con un livello di consumi pari a 100,000 kwh annui, cioè un decimo del limite attuale. 

GLI USE DELUSI DALLA DICHIARAZIONE SUL CAMBIAMENTO CLIMATICO 
Bruxelles, 6 novembre 2002 - Il Gruppo intergovernativo di esperti sui cambiamenti del clima presenterà una relazione che fungerà da base per le discussioni sulla stabilizzazione del clima mondiale: è quanto hanno deciso i ministri presenti alla Convenzione delle Nazioni Unite sul clima, che si è svolta il 1° novembre a Nuova Delhi. Al termine della conferenza, i negoziatori dell'UE hanno concordato di essere riusciti a dare la giusta direzione al risultato formale della conferenza, ad esempio ottenendo che venisse inserito nelle conclusioni l'accordo sulla relazione scientifica, pur restando delusi che la dichiarazione non si sia spinta oltre. "Non è presente alcuna indicazione su come procedere per ridurre ulteriormente le emissioni di gas che causano il cambiamento climatico. Il Protocollo di Kyoto in realtà stabilisce prescrizioni per la riduzione di tali gas, ma non abbastanza ampie da consentire il raggiungimento dello scopo ultimo della convenzione, ossia la stabilizzazione globale del clima", ha dichiarato il direttore generale dell'Agenzia danese per la tutela dell'ambiente Steen Gade, che ha guidato la delegazione comunitaria presente al convegno. "L'UE ha quindi insistito perché venisse concordata la necessità di "azioni aggiuntive", ma purtroppo non abbiamo ricevuto sostegno su questo punto", ha aggiunto Gade. La "Dichiarazione di Delhi" esorta tutti i paesi a ratificare il Protocollo di Kyoto, alla luce delle prove, sempre crescenti, dei danni causati dal cambiamento climatico. "Le recenti alluvioni e gli eventi atmosferici estremi in molte parti del mondo hanno incredibilmente mostrato quanto siano vulnerabili al cambiamento del clima le società umane", ha dichiarato il commissario europeo per l'Ambiente Margot Wallström. "La scienza - ha aggiunto - ci dice che probabilmente tali eventi diventeranno più frequenti ed intensi in molte zone parallelamente al riscaldamento del clima. È necessario che l'intera comunità internazionale eserciti uno sforzo congiunto per affrontare questa minaccia globale". Nel corso del convegno, l'UE ha promesso di contribuire con 80 milioni di dollari (80,4 milioni di euro) ad un nuovo fondo per il clima, che fornirà sostegno ai paesi meno sviluppati per l'istituzione di programmi nazionali mirati al cambiamento climatico. In totale l'UE ed altri cinque paesi sosterranno i paesi in via di sviluppo con 410 milioni di dollari (412 milioni di euro). 

LA COMMISSIONE EUROPEA PRESENTA OGGI IL SUO "PACCHETTO NUCLEARE". GLI AMICI DELLA TERRA CHIEDONO DI RITIRARLO FINO ALLA RIFORMA DEL TRATTATO EURATOM 
Roma, 6 novembre 2002 - Oggi la Commissione Europea dovrebbe rendere noto un vasto numero di provvedimenti in materia nucleare. Elaborato secondo i dettami del Trattato Euratom il 'pacchetto nucleare" rappresenta uno tentativo di rilanciare l'energia atomica nell'Europa allargata. Infatti, accanto a direttive in materia di smantellamento di centrali, gestione dei rifiuti, importazioni di materiali e sicurezza dei reattori, il pezzo forte della proposta dovrebbe essere l'estensione della capacità di credito dell'Euratom, sì da poter finanziare la promozione di nuovi progetti nucleari. Gli Amici della Terra europei, insieme a numerose altre organizzazioni, chiedono invece di sospendere i provvedimenti, e di procedere invece alla riforma, urgentissima, del Trattato Euratom.Il Trattato, che ha più di 45 anni, è infatti obsoleto, poco democratico rispetto alla legislazione comunitaria corrente e deve essere riformato in modo radicale. E' dunque necessario che la Commissione per il futuro d'Europa, che sta stilando la nuova Convenzione, lo esamini con urgenza, ne verifichi le incongruenze e lo metta in linea con la Convenzione. Secondo gli Amici della Terra gli aspetti più inaccettabili dell'Euratom sono che: * Non è mai stata introdotta una procedura di co-decisione con il Parlamento Europeo. * La promozione dell'attività nucleare e la regolamentazione della sicurezza rimangono indistinte, mentre dovrebbero essere separate e sottoposte a diverse autorità. * Sotto il regime Euratom, e ancor più con il nuovo pacchetto, il settore nucleare viene a godere di sussidi pubblici a svantaggio di ogni altra fonte energetica, convenzionale e non. Ciò è in grave contrasto con le regole della concorrenza e del libero mercato dell'energia che la stessa Unione Europea sostiene di difendere. Laura Radiconcini, a nome degli Amici della Terra-Italia, che partecipano attivamente a questa campagna, osserva che "attualmente non c'e' equilibrio nel settore dell'energia e il nucleare gode di privilegi sproporzionati. Senza i sussidi pubblici non ci sarebbero più centrali in Europa e non se ne costruirebbero di nuove nei Paesi dell'Est. Questo va certamente contro la volontà dei cittadini del nostro Paese, che hanno rifiutato da oltre un decennio l'opzione nucleare, ma anche contro l'opinione pubblica europeo, giustamente preoccupata dai mai risolti problemi dei rifiuti e della sicurezza. Problemi, questi, sempre più gravi, quando si rileva, come denunciato sulla stampa francese in questi giorni, che ben 34 dei suoi reattori nucleari sono fuori norma. 

IL TRAGHETTO ULYSSES CONTRIBUIRÀ AL MONITORAGGIO DEL MARE D'IRLANDA 
Bruxelles, 6 novembre 2002 - Ulysses, uno dei traghetti commerciali che attraversano regolarmente il Mare d'Irlanda, verrà utilizzato da alcuni scienziati gallesi e irlandesi nell'ambito di un progetto triennale per il monitoraggio della qualità dell'acqua in questo tratto di mare. Il finanziamento europeo concesso nell'ambito del programma "Interreg" ha permesso agli scienziati del Centro di oceanografia applicata dell'Università del Galles, e della National University of Ireland di collaborare con la società irlandese di gestione dei traghetti Irish Ferries, al fine di trovare una soluzione pratica per il monitoraggio ambientale del Mare d'Irlanda. L'équipe di ricerca installerà dei sensori ottici a bordo del traghetto irlandese per raccogliere informazioni continue sul colore della superficie del Mare d'Irlanda lungo tutto il corso dell'anno. Quest'iniziativa rappresenta la soluzione ideale poiché una misurazione a distanza dei parametri relativi al colore del mare sarebbe impossibile attraverso le nubi, senza considerare il fatto che i tempi di osservazione sulle imbarcazioni di ricerca sono limitati e costosi. "I dati ottenuti mediante i sensori installati a bordo del traghetto ci forniranno una documentazione straordinaria sulla qualità dell'acqua nel tratto centrale del Mare d'Irlanda, informazioni che non saremmo in grado di raccogliere in nessun altro modo", spiega il dott. Gay Mitchelson-Jacob dell'Università del Galles. I ricercatori prevedono che durante i mesi invernali l'acqua sia più scura e contenga una quantità più elevata di sedimenti, per apparire poi più verde in primavera, durante la fioritura del plancton o delle alghe, e azzurra, in estate, quando le acque diventano più limpide. "Queste nuove informazioni ci permetteranno di osservare lo stato di salute del Mare d'Irlanda su una scala temporale più lunga. I sensori, inoltre, sono in grado di rilevare qualsiasi cambiamento immediato dovuto all'azione di inquinanti come il petrolio. L'individuazione delle perdite di petrolio, per esempio, ci consente di prevedere se la chiazza di greggio raggiungerà la riva, fornendoci un vantaggio temporale nell'adozione di misure per la protezione delle coste", spiega il dott. Dave Bowers dell'Università del Galles. "Oltre a favorire la gestione della tutela ambientale di quest'area ecologicamente vulnerabile, i dati che raccogliamo contribuiscono a migliorare la comprensione della zona sotto una serie di prospettive diverse: dalla gestione della pesca alla conservazione ecologica, fino alla comprensione del cambiamento climatico", ha spiegato il dott.
Peter Bowyer della National University of Ireland. 

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