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5 DICEMBRE  2002

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VERTICE DI COPENAGHE USE: CONCLUDERE I NEGOZIATI DI ADESIONE CON I DIECI PAESI CANDIDATI PER ARRIVARE ALLA FIRMA DEL TRATTATO AD ATENE, NELL'APRILE 2003

Bruxelles, , 5 dicembre 2002 - L'attesissimo Vertice di Copenaghen è in dirittura d'arrivo e i preparativi delle Istituzioni diventano più febbrili: spetta al Consiglio e alla Commissione annunciare all'Aula i dettagli dell'incontro che rappresenta il coronamento dei sei mesi di Presidenza danese e il primo traguardo del ben più lungo processo di allargamento dell'Unione. La Presidenza ha in effetti l'intenzione di limitare l'ordine del giorno alle questioni dell'allargamento e del funzionamento del Consiglio nell'Europa a 25. Si tratta di adottare le decisioni necessarie a concludere i negoziati di adesione con i dieci candidati per arrivare alla firma del trattato ad Atene, nell'aprile 2003; fissare le scadenze temporali e le misure di assistenza di preadesione rafforzata per Bulgaria e Romania, nonché decidere in merito agli sviluppi della candidatura della Turchia. Per quanto riguarda il funzionamento del Consiglio nella prospettiva dell'allargamento, una prima relazione della Presidenza danese illustrerà le modalità di svolgimento della Presidenza dell'Unione allargata e un'altra relazione, sempre della Presidenza, analizzerà i problemi dell'impiego delle lingue e i mezzi pratici per migliorare la situazione attuale senza compromettere i principi di base. Altri temi su cui il Consiglio si pronuncerà riguardano: la politica europea di sicurezza e difesa (il Consiglio europeo riceve ogni sei mesi una relazione della Presidenza sulla situazione in materia di Pesd; l'ultima è stata presentata al Consiglio europeo di Siviglia). La relazione verterà sulle capacità militari e civili, la missione di polizia in Bosnia-Erzegovina e la lotta al terrorismo; il Piano di azione antidroga dell'Unione (2000-2004), approvato nel Consiglio europeo di Santa Maria da Feira. Il Consiglio analizzerà il Piano, valutandone i risultati intermedi e fisserà le priorità per il 2003 e il 2004; il settore della fiscalità, in particolare i progressi raggiunti sul pacchetto fiscale che dovrebbe essere finalmente adottato; gli aiuti di Stato e l'analisi della Commissione sulla situazione in merito alle linee direttrici; le telecomunicazioni di terza generazione: la Commissione presenterà una relazione sugli ostacoli allo sviluppo delle reti e dei servizi di telecomunicazioni mobili. I lavori di preparazione in vista del Consiglio saranno finalizzati durante il Consiglio Affari generali e relazioni esterne che si terrà il 9 e 10 dicembre, ma fin d'ora è previsto un intervento del Presidente del Parlamento Pat Cox e una relazione di Valéry Giscard d'Estaing sullo stato dei lavori della Convenzione. Nel corso del dibattito sarà anche trattata una questione sollevata la settimana scorsa in commissione affari costituzionali. I deputati hanno infatti criticato le decisioni assunte, senza consultare il Parlamento, il 18 novembre scorso dal Consiglio Affari generali. In quella sede i ministri hanno fissato la data di adesione dei nuovi Stati membri al 1° maggio 2004, affermando che "i commissari dei nuovi Stati membri integreranno la Commissione all'atto dell'adesione" e che "gli Stati aderenti parteciperanno pienamente alla futura Conferenza intergovernativa". Per i membri della commissione affari costituzionali, ciò comporta difficoltà tecniche e politiche evidenti: la nomina di 10 nuovi commissari nel maggio 2004 impedisce infatti di organizzare le audizioni da parte del Parlamento alla vigilia delle elezioni europee; si superano inoltre i limiti previsti dal Trattato di Nizza (30 commissari invece di 25). L'eventuale nomina dei nuovi membri del Parlamento europeo poco prima dell'ultima sessione plenaria della legislatura non farebbe che creare ulteriore confusione. In una lettera inviata al Presidente Cox in vista del trilogo del 28 novembre, il presidente della commissione, Giorgio Napolitano (Pse, I), ha quindi proposto di chiedere al Consiglio di anticipare la data delle elezioni europee. In tal modo una nuova Commissione, nominata per cinque anni, potrebbe ottenere la fiducia dal neo-eletto Parlamento nel luglio 2004.

LO STATUTO DEI DEPUTATI DI NUOVO ALLA RIBALTA
Bruxelles, 5 dicembre 2002 - I due maggiori gruppi politici - PPE/DE E PSE - hanno presentato due interrogazioni al Consiglio chiedendo se è disposto ad avviare, a livello dei capi di Stato e di governo, un dialogo con il Parlamento sulle modalità di adozione dello statuto dei deputati. Il dibattito è previsto per mercoledì 4 dicembre e dovrebbe essere seguito dall'adozione di una risoluzione che chiede di tenere conto della relazione di Willi Rothley (Pse, D), approvata dalla commissione giuridica. In base all'articolo 190 del Trattato, la proposta iniziale e la decisione finale sono di esclusiva responsabilità del Parlamento, ma serve l'approvazione preventiva unanime del Consiglio. La relazione Rothley, presentata sotto forma di raccomandazione per il Presidente del Parlamento europeo e utilizzata come base per i negoziati con il Consiglio, contiene in allegato un progetto di statuto dei deputati che riguarda la loro posizione giuridica e le condizioni generali applicabili all'esercizio del mandato. L'indennità, una delle più delicate questioni in esame, dovrebbe essere pari al 50% del trattamento economico di base di un giudice della Corte europea di giustizia (cioè circa 8.500 euro al mese); questo punto tiene conto delle raccomandazioni del gruppo di esperti indipendenti, elaborate nel febbraio 2002, che hanno proposto una media delle indennità dei parlamentari nazionali dei quattro più grandi Stati membri. I deputati dovrebbero inoltre ricevere un rimborso delle spese sostenute nell'esercizio del mandato. Il Parlamento dovrebbe stabilire i casi in cui il rimborso può avere carattere forfettario. Riguardo alla tassazione, l'organo parlamentare ha appoggiato l'accordo raggiunto con il Consiglio, sulla base dell'iniziativa della Presidenza belga: l'indennità dovrebbe essere pagata dal bilancio dell'UE ed essere soggetta all'imposta comunitaria. Gli Stati membri - escludendo qualsiasi forma di doppia tassazione - possono applicare un'imposta nazionale supplementare purché dichiarino questa intenzione al Parlamento prima dell'adozione dello statuto. Il diritto degli Stati membri di tenere conto dell'indennità nella definizione dell'aliquota fiscale applicata ad altri redditi dovrebbe rimanere invariato. Per tutelare la libertà nell'esercizio del mandato, e in particolare la libertà di informazione, si propone che i deputati possano astenersi dal deporre su persone e fatti. Autorità e organi giudiziari non potrebbero ordinare il sequestro di documenti scritti o di materiale su supporto elettronico di un deputato; la perquisizione della persona, dell'ufficio o dell'abitazione di un deputato sarebbe consentita solo dietro sua autorizzazione e quest'ultima non dovrebbe essere sostituita né da una decisione del Parlamento, né da un'ingiunzione delle autorità o degli organi giudiziari. Al fine di tutelare l'esercizio personale del mandato, i documenti scritti e il materiale su supporto elettronico ricevuti, redatti o inviati da un deputato, senza una numerazione ufficiale non sono considerati documenti del Parlamento. I deputati non possono inoltre essere perseguiti a motivo dei voti o delle opinioni espresse nell'esercizio del loro mandato, né possono essere chiamati a renderne conto in sede extragiudiziale. A salvaguardia dell'integrità del Parlamento, il progetto di statuto afferma che qualsiasi limitazione della libertà personale di un deputato è ammessa solo su autorizzazione del Parlamento, salvo in caso di fragranza di reato. Il sequestro di documenti scritti o di materiale su supporto elettronico o la perquisizione del deputato, del suo ufficio o della sua abitazione, così come il controllo della corrispondenza e delle telefonate, potrebbero essere ordinati solo su autorizzazione del Parlamento (che può essere richiesta dalle autorità competenti in base al diritto nazionale). Un'indagine o un procedimento penale nei confronti di un deputato dovrebbero essere sospesi qualora il Parlamento lo richieda. Il testo afferma poi che i deputati possono costituirsi in gruppi politici, che sono parte del Parlamento e raggruppamenti con personalità giuridica e quindi hanno facoltà di agire e stare in giudizio. I deputati ritengono che i documenti del Parlamento debbano essere tradotti in tutte le lingue ufficiali e che gli interventi orali debbano essere oggetto di interpretazione simultanea in tutte le altre lingue ufficiali. In una lettera inviata ieri ai deputati, il Presidente del Parlamento Pat Cox, ha ricordato che la relazione Rothley contiene numerosi articoli relativi al diritto primario dell'UE e ciò, dal punto di vista politico, renderebbe impossibile una conclusione rapida del negoziato, visto che le modifiche del diritto primario richiedono la ratifica dei parlamenti degli Stati membri. La lettera indica le possibilità di accordo con il Consiglio su aspetti come l'indennità parlamentare, la fiscalità, la sicurezza sociale e l'assicurazione sanitaria. La maggior parte delle delegazioni del Consiglio accetterebbe il principio di una pensione all'età di 62 anni con garanzia dei diritti acquisiti, una pensione vedovile, un prepensionamento a 55 anni e una indennità transitoria di fine mandato. Sarebbe inoltre accettabile il sistema di rimborso forfettario dell'indennità giornaliera, il pagamento di un'indennità chilometrica forfettaria e un aumento delle indennità supplementari di viaggio che includerebbe gli spostamenti all'interno delle circoscrizioni. Le delegazioni hanno però insistito sulla necessità di rafforzare la trasparenza sulla base del principio del rimborso delle spese effettivamente sostenute per i viaggi e per il segretariato. "Dobbiamo ormai risolvere questo problema: che siamo o no completamente d'accordo con tutte le disposizioni evocate, ci troviamo di fronte a una scelta reale", ha scritto il Presidente Cox.

UN PROGETTO FINANZIATO DALLA COMMISSIONE METTERÀ A DISPOSIZIONE DELLE PMI UNO STRUMENTO DI VALUTAZIONE DELL'INNOVAZIONE
Bruxelles, 5 dicembre 2002 - L'iniziativa "Pip score" (product innovation profile) o "punteggio Pip" è un progetto collaborativo volto a definire una misura standard per valutare il livello d'innovazione all'interno di una piccola e media impresa (Pmi) e a fornire un toolkit elettronico di autovalutazione ad utilizzo di privati e società. Il progetto "Pip score" beneficia di un finanziamento di 400.000 euro stanziato dalla Commissione nell'ambito della sezione Tsi del quinto programma quadro e vede la partecipazione di partner provenienti da Regno Unito, Germania e Grecia. Il toolkit, per il quale si prevede un costo compreso fra i 700 e gli 800 euro, dovrebbe essere disponibile a partire dal 2003. Keith Jones, amministratore delegato di Kaj-Isis, principale contraente del progetto, ha affermato: "Siamo entusiasti dell'accoglienza che le società greche, tedesche e britanniche hanno riservato al prototipo. Attualmente sono in corso 60 studi di casi al fine di raccogliere le necessarie conoscenze a partire da prove pratiche. Tali studi serviranno a tracciare il profilo iniziale e segnaleranno i miglioramenti realizzati nell'ambito di determinate aree del settore commerciale preso in esame, nonché la conseguente differenza nel punteggio/benchmark Pip". Questo strumento di analisi comparativa o "punteggio PIP" viene utilizzato per valutare una PMI in termini d'innovazione di prodotto. Tale risultato si ottiene esaminando i prodotti o servizi sviluppati, il metodo d'innovazione utilizzato e il modo in cui la società gestisce il processo d'innovazione di prodotto. Al termine di tale attività di analisi si otterrà un toolkit che permetterà alle PMI europee di valutare il proprio livello d'innovazione e si auspica che esso, a sua volta, contribuisca agli sforzi volti ad aumentare i livelli d'innovazione in tutta l'Unione europea. Peter Walters, del sito web Ukishelp di Dti ha dichiarato: "Kaj-Isis è un ottimo esempio di società che ha ampiamente beneficiato della partecipazione al programma di finanziamento Tsi dell'Unione europea. Insieme ai partner tedeschi e greci del consorzio, Kaj-Isis riuscirà ad immettere sul mercato un prodotto che offrirà vantaggi agli utenti di tutt'Europa". Infolink: http://www.kaj-isis.co.uk

PENSATE DI FARE I VOSTRI ACQUISTI NATALIZI "TRANSFRONTALIERI" QUEST'ANNO? 10 CONSIGLI PER I CONSUMATORI EUROPEI PER LA PRIMA VOLTA NELLA STORIA I CONSUMATORI DI 12 DEI 15 PAESI DELL'USE NON AVRANNO NEANCHE BISOGNO DI CAMBIARE I LORO SOLDI
Bruxelles, 5 dicembre 2002 Il dicembre del 2002 vedrà probabilmente un gran numero di consumatori approfittare del mercato interno per effettuare acquisti transfrontalieri in occasione dei regali di Natale. Per la prima volta nella storia i consumatori di 12 dei 15 paesi dell'UE non avranno neanche bisogno di cambiare prima di passare la frontiera verso un altro paese della zona euro per comprare i regali di Natale. E i "cacciatori di buone occasioni" di tutti gli Stati membri potranno approfittare della trasparenza dell'euro per comparare i prezzi all'interno dell'UE. Ma cosa succede quando gli acquisti transfrontalieri vanno male? Per aiutare a garantire un buon Natale a tutti i consumatori europei, il Commissario per la Salute e la tutela del consumatore, David Byrne, pubblica oggi un elenco di 10 consigli per gli acquisti transfrontalieri di Natale. Nell'annunciare i 10 consigli per gli acquisti natalizi transfrontalieri della Commissione, David Byrne ha affermato "Con un mercato interno che va quasi dal Polo Nord al Mediterraneo i consumatori europei hanno una scelta amplissima quando si tratta di fare le loro spese di Natale. L'euro dovrebbe rendere questo il miglior Natale per quanto riguarda gli acquisti transfrontalieri. Tuttavia le nostre indagini ci mostrano che alcuni europei sono preoccupati per quanto riguarda i diversi livelli di protezione nei confronti del consumatore nei vari paesi e quindi non approfittano dei vantaggi del mercato interno Ecco perché pubblichiamo questo elenco di consigli per gli acquisti transfrontalieri. Mi auguro che possano aiutare a garantire a tutti i consumatori europei un buon Natale." Dieci consigli per gli acquisti transfrontalieri di natale: 1. Conoscere il venditore Fate in modo di sapere chi è il venditore e in che modo si possa raggiungerlo per esempio tramite e-mail, o comunque prendete nota dell'indirizzo o del telefono, per poterlo contattare se c'è un problema con il prodotto o con il servizio che state comprando. 2. Assicuratevi di sapere cosa state comperando Controllate bene quello che state comprando, guardando le fotografie, l'elenco dei contenuti, le misure o qualunque altra informazione fornita dal venditore. Controllate se avete capito bene come funziona il prodotto o il servizio. Se non siete sicuri chiedete ulteriori informazioni. Prima di effettuare l'acquisto confermate di avere ben capito le caratteristiche del prodotto che comprate. Leggete le condizioni di vendita della ditta. 3. Controllate il prezzo Il prezzo dovrebbe essere indicato chiaramente, ma controllate se esistono altri costi legati al cambio, alle tasse, all'assicurazione, all'imballaggio o alla spedizione. Controllate l'entità delle spese di spedizione in caso di restituzione e se saranno a vostro carico. 4. Attenzione al modo di pagamento Controllate sempre le possibilità di pagamento che avete. Anche nell'ambito della zona euro effettuare un pagamento bancario transfrontaliero puo' rivelarsi costoso(2). Le carte di credito sono un mezzo di pagamento meno costoso, ma attenzione a chi date i dati relativi alla vostra carta di credito su internet. Controllate sempre di essere su un sito sicuro quando date i dettagli della vostra carta on-line (controllate se c'è il simbolo lucchetto nel vostro browser). Confermate sempre l'ordine prima di pagare. 5. Controllate le date di consegna e i costi in caso di annullamento Ricordate che le merci inviate da un altro Stato membro possono aver bisogno di un termine di consegna più lungo. Controllate con il venditore quanto tempo ci vorrà per la consegna e stabilite una data precisa. Se il venditore non puo' garantire una consegna in tempo per Natale sarà meglio cercare un regalo diverso. Ricordate che se comprate qualcosa "a distanza" ad esempio per telefono o tramite internet, o tramite posta, avete sette giorni lavorativi di tempo dopo la consegna per cambiare eventualmente idea. Si tratta di un diritto previsto dalle norme comunitarie. Quando il venditore è stato informato da voi per iscritto o tramite e-mail che desiderate annullare l'ordine, avete diritto ad un rimborso. Non dovete dare un motivo preciso. Tuttavia, normalmente, non avete il diritto di annullare gli ordini per quanto riguarda merci deperibili come cibo, oppure CD privi della confezione originale, video o software per il computer. 6. C'è una garanzia? Controllate se l'acquisto prevede una garanzia o un servizio ai clienti. Controllate in che cosa consiste e per quanto tempo sono valide. Secondo le norme comunitarie avete almeno due anni per eventualmente segnalare difetti di fabbricazione presenti al momento dell'acquisto del prodotto. Se il difetto si manifesta entro i primi sei mesi, il venditore deve provare che il prodotto era in buone condizioni al momento della vendita. Dovreste avere il diritto ad un rimborso parziale o totale se il prodotto non puo' essere rapidamente riparato o sostituito. 7. Tenete tutta la documentazione Conservate tutte le ricevute o qualunque altro documento che vi viene dato al momento dell'acquisto. Stampate o fate una copia dell'ordine quando comprate on-line o tramite posta. Stampate o fate una copia delle condizioni di vendita che compaiono sul sito web. Conservate il catalogo in caso di vendita per posta o per telefono. Conservate le copie di qualunque tipo di corrispondenza che ha avuto luogo tra voi e il venditore e prendete nota dei numeri di riferimento che vi vengono dati. Questi documenti possono essere utili se sorge un problema. 8. Proteggete i vostri dati personali I vostri dati personali possono essere utilizzati normalmente solo dietro vostro consenso. Gli ordini su cui voi fornite i vostri dati personali (ad es. indirizzo, numero di telefono) dovrebbero prevedere una domanda mediante la quale voi date il consenso al venditore di utilizzare i vostri dati personali per altri scopi che non siano quelli di completare l'ordine (ad es. aggiungendo i vostri dati all'elenco dei clienti a cui inviano materiale pubblicitario). Leggete attentamente la domanda: dovete dire di sì per permettere al venditore di usare i vostri dati personali? Se la domanda non è prevista nell'ordine chiedete al venditore qual è la sua politica per quanto riguarda la protezione dei dati personali. 9. Che cosa potete fare quando c'è un problema? Prendete contatto con il venditore il più presto possibile non appena si manifesta un problema. Se non potete risolvere direttamente il problema con il venditore, informatevi e chiedete aiuto presso il Centro europeo dei consumatori(3). Esiste anche una nuova rete europea, la Rete europea extragiudiziale (Eej-Net)(4), destinata a comporre le vertenze dei consumatori per quanto riguarda merci o servizi acquisiti in un altro paese dell'UE. 10. Attenzione alle truffe Attenzione se qualcosa è troppo bello per essere vero si tratta probabilmente di una truffa! I diritti del consumatore nell'UE - Informazioni di base Esistono dei diritti di base che tutti i consumatori hanno all'interno dell'UE se effettuano degli acquisti transfrontalieri. Questi diritti derivano dalle direttive dell'UE che in alcuni casi permettono agli Stati membri di introdurre norme ancora più severe per quanto riguarda i diritti dei consumatori. Ad esempio: Un venditore deve sempre dare le sue generalità oltre che i dettagli per quanto riguarda il modo di prendere contatto (indirizzo postale, indirizzo e-mail, ecc.) e dichiarare in modo inequivocabile lo scopo commerciale dell'attività. Il prezzo di vendita e, se necessario, il prezzo per unità, devono essere chiaramente forniti. Il consumatore deve essere informato per iscritto o per e-mail in che modo puo' annullare l'ordine. Il consumatore ha diritto ad un periodo di almeno sette giorni lavorativi per cambiare idea per qualunque ragione. Una volta informato il venditore per iscritto o per e-mail che l'ordine è annullato, il venditore deve rimborsare il consumatore. Il consumatore puo' riferire e denunciare qualunque clausola abusiva prevista nel contratto o nella pubblicità. I prodotti acquistati nell'UE devono essere sicuri. Se un prodotto acquistato nell'UE si rivela difettoso e causa danni al consumatore, quest'ultimo deve poter essere risarcito. Un consumatore ha almeno due anni dal momento in cui ha acquistato un prodotto per far rilevare un difetto. Se tale difetto si rivela nei primi sei mesi, il venditore deve provare che il prodotto era in buone condizioni al momento della vendita. I dati personali possono essere utilizzati solo dietro consenso del consumatore. Se un consumatore ha un problema per quanto riguarda un acquisto transfrontaliero, puo' chiedere consiglio e assistenza al Centro europeo dei consumatori. Inoltre il consumatore puo' chiedere consiglio attraverso gli esistenti sistemi alternativi extragiudiziali (Adr) di risoluzione delle vertenze attraverso la rete europea extragiudiziale (Eej-Net). I sistemi Adr offrono un modo meno costoso, più semplice e più rapido per risolvere i problemi delle vertenze transfrontaliere rispetto alla Corte di giustizia. Tutti i 15 paesi dell'UE, oltre che la Norvegia e l'Islanda, hanno un centro di contatto per aiutare i consumatori. In particolare, questo centro di contatto ha lo scopo di: informare i consumatori sulla disponibilità e il tipo dei sistemi alternativi extragiudiziali di risoluzione delle vertenze che possono occuparsi delle loro vertenze; permettere ai consumatori di comporre le loro vertenze transfrontaliere in modo più semplice aiutandoli ad esempio con difficoltà pratiche come la lingua; indirizzare le vertenze verso gli Adr nazionali adeguati; controllare l'iter delle vertenze e l'operato dei sistemi Adr all'interno della rete. La rete Eej-net è stata avviata nell'ottobre del 2001 e si è già occupata di circa 1100 vertenze. Ulteriori informazioni relative alla rete Eej-Net e ai punti di contatto si possono trovare sul sito web www.eejnet.org  oppure sul sito web: http://europa.eu.int/comm/consumers/policy/d
evelopments/acce_just/index_en.html

OTTOBRE 2002: IN AUMENTO LA DISOCCUPAZIONE NELLA ZONA EURO: 8,4% ULTIMI DATI DI EUROSTAT: IN AUMENTO ANCHE NELL'UE15 (7,7%)
Bruxelles, 5 dicembre 2002 - Il tasso di disoccupazione della zona euro, corretto per tener conto delle variazioni stagionali, era pari all'8,4% nell'ottobre 2002 (8,3% in settembre 2002), secondo i dati pubblicati ieri da Eurostat, l'Ufficio statistico delle Comunità europee a Lussemburgo. Il tasso era dell'8,0% nell'ottobre 2001. Nell'UE15, il tasso è passato dal 7,6% in settembre al 7,7% in ottobre; era pari al 7,4% in ottobre 2001. Nell'ottobre 2002, i tassi più bassi sono stati registrati in Lussemburgo (2,6%), Paesi Bassi (2,8% in settembre), Austria (4,1%), Irlanda (4,4%), Danimarca (4,7%) e Portogallo (4,9%). Il tasso più elevato nella UE resta quello della Spagna (11,7%). Per l'Italia non sono pervenuti i dati relativi ai mesi di agosto, settembre e ottobre 2002: l'ultimo dato è quello del luglio 2002 (9,0%); medesima cifra per il giugno 2002 (9,0%); in calo rispetto all'ottobre 2001 (9,3%) e all'ottobre 2000 (10%). Dei dodici Stati membri per i quali sono disponibili i dati degli ultimi due mesi, dieci hanno registrato un aumento del tasso di disoccupazione nel corso dell'ultimo anno. Gli aumenti più importanti sono stati registrati in Lussemburgo (dal 2,0% al 2,6%), in Portogallo (dal 4,1% al 4,9%), nei Paesi Bassi (dal 2,4% in settembre 2001 al 2,8% nel settembre 2002), in Spagna (dal 10,6% all'11,7%) e in Irlanda (dal 4,0% al 4,4%). Il tasso della Svezia è diminuito dal 5,1% al 5,0%; quello della Finlandia, dal 9,2% al 9,1%.

BANCA WOOLWICH LANCIA MUTUO MERCURIO A TASSO VARIABILE CON RATA COSTANTE E DURATA FLESSIBILE
Milano, 5 dicembre 2002 - Banca Woolwich Spa lancia Mutuo Mercurio, un mutuo a tasso variabile con durate da 10 a 20 anni che offre l¹opportunità di avere rate mensili di importo sempre uguale. Con Mutuo Mercurio, infatti, le fluttuazioni del tasso variabile (determinato dall¹Euribor 1 mese più lo spread contrattuale: 1,40% per 10 anni; 1,50% per 15 anni; 1,60% per 20 anni) si tradurranno nel ricalcolo del piano di ammortamento, con la conseguente variazione (essendo la rata fissa) solo della durata complessiva del mutuo (più breve o più lunga secondo l¹andamento dei tassi). L¹obiettivo di Mutuo Mercurio è di offrire ai sottoscrittori la certezza dell¹esborso mensile, come avviene per il tasso fisso, senza però rinunciare ai vantaggi del tasso variabile (interessi più contenuti e in linea con il costo del denaro); è pertanto particolarmente indicato per i lavoratori dipendenti. L¹ammontare delle rate, calcolato al tasso d¹ingresso (10 anni: 5,39%; 15 anni: 5,59%; 20 anni: 5,79%), sarà di 10,80 euro ogni 1.000 euro di finanziamento per una durata di 10 anni, 8,22 euro per una durata di 15 anni, 7,04 euro per i 20 anni. In pratica, con Mutuo Mercurio in caso di riduzione dei tassi, diminuirà la durata complessiva del mutuo; se invece i tassi salgono, la durata aumenta, con un limite massimo di 30 anni. Solo in caso di superamento di questo limite la rata mensile diventerà variabile. Mutuo Mercurio finanzia l¹acquisto della prima o della seconda casa a partire da un importo minimo di 30 mila euro e fino a un massimo dell¹80% del valore dell¹immobile. E¹ possibile richiedere il Mutuo Mercurio anche per sostituire un mutuo già in essere stipulato con altre banche. Banca Woolwich Spa, che dal 2000 fa parte del Gruppo Barclays, il quarto gruppo britannico per capitalizzazione, è la prima banca italiana specializzata in mutui immobiliari. Presente in Italia dal 1990, opera attraverso dieci punti vendita diretti (Bergamo, Bologna, Brescia, Roma, Torino, Verona, Genova, Napoli, due a Milano), un ufficio di rappresentanza a Napoli e una vasta rete commerciale indiretta composta da banche, sim, centri servizi casa convenzionati e agenzie immobiliari. Per maggiori informazioni sui prodotti di Banca Woolwich è possibile visitare il sito www.bancawoolwich.it

UNICREDIT BANCA MOBILIARE ADOTTERA' LA RETE FINANZIARIA EXTRANET RADIANZNET
New York e Milano, 5 dicembre 2002 - In virtu' di un accordo triennale stipulato da Unicredit Servizi Informativi, la societa' di servizi del gruppo bancario Unicredito Italiano, Unicredit Banca Mobiliare (Ubm) si avvarra' di RadianzNet, la rete IP mondiale di Radianz dedicata alle istituzioni finanziarie, grazie alla quale le istituzioni finanziarie potranno collegarsi agli applicativi di trading di Unicredit Banca Mobiliare. RadianzNet e' una rete IP open-standard in grado di supportare la connettivita' per Fix (''Financial Information eXchange''), necessaria a Unicredit Banca Mobiliare per consentire ai sistemi di gestione degli ordini dei suoi clienti di collegarsi ai propri applicativi di trading. Il Fix e' un protocollo standard nel settore finanziario che permette l'utilizzo di processi Stp (''straight-through processing'') per messaggi attinenti a transazioni finanziarie, consentendo a diversi sistemi di transazione di comunicare tra di loro. Originariamente introdotto nel 1993 da un consorzio di aziende "buy-side" and "sell-side" (sia del settore della vendita che in quello dell'acquisto), il Fix e' diventato uno dei principali standard nelle transazioni elettroniche in tutto il mondo. Oltre per le funzionalita' Fix, Unicredit Banca Mobiliare ha deciso di scegliere Radianz in quanto l'attuale infrastruttura di RadianzNet, che e' collegata alla stragrande maggioranza di istituzioni finanziarie in tutto il mondo, consente ai clienti di accelerare i tempi di connessione agli applicativi di trading in uso per i nuovi utenti. Un approccio che presenta chiari vantaggi in termini di tempi, rispetto alla tempistica richiesta per l'acquisto e l'implementazione di reti a banda larga dai tradizionali gestori di telecomunicazione. Una connessione unica rispetto alla tradizionale connessione Point to Point multipla dei gestori di telecomunicazione garantira' inoltre ai clienti di Unicredit Banca Mobiliare un servizio di accesso piu' rapido per circa altri ottanta applicativi finanziari, adottati dagli esperti di tutto il mondo nell'ambito dei processi Stp per operazioni di trading. Giusy Cremonesi, responsabile delle attivita' di trading elettronico per Unicredit Banca Mobiliare, ha cosi' commentato la firma dell'accordo. ''Radianz rappresenta un elemento chiave per la nostra strategia Stp, in quanto ci fornira' l'opportunita' di offrire ai nostri clienti servizi di esecuzione di operazioni di trading rapidi, sicuri e completamenti integrati. Radianz consentira' inoltre di accelerare i nostri tempi di transazione in quanto grazie alla rete RadianzNet saremo in grado di accelerare l'accesso ai nostri servizi per specifici clienti''. Myron Tataryn, vicepresidente e responsabile delle vendite in Europa per Radianz si e' espresso con le seguenti parole. ''L'accordo con Ubm fornira' alle migliaia di istituzioni finanziarie e dei loro operatori gia' collegati alla nostra rete finanziaria extranet mondiale RadianzNet l'accesso a ulteriori servizi di punta di brokeraggio e trading, adottati nei principali mercati finanziari internazionali''. Infolink: http://www.radianz.com

SCIP 2: CONCLUSO CON SUCCESSO IL COLLOCAMENTO DEI TITOLI
Roma, 5 dicembre 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che è stato completato oggi il collocamento dell'operazione di cartolarizzazione dei flussi derivanti dalla dismissione di immobili pubblici attraverso la società Scip. L'operazione, di complessivi 6.637 milioni di euro, costituisce la maggiore operazione di cartolarizzazione in euro ed è parte di un programma avviato nel dicembre dello scorso anno con l'emissione di titoli per 2.300 milioni di euro. Il titoli sono stati emessi a fronte di un patrimonio costituito da 62.880 unità, prevalentemente abitative, cedute da sette enti previdenziali pubblici (Enpals, Inail, Inpdai, Inpdap, Inps, Ipost e Ipsema) e per la prima volta anche dallo Stato. La gestione e la vendita degli immobili, che hanno complessivamente un prezzo di offerta agli inquilini ed al mercato di 7.797.103.600 euro, saranno affidate dalla Scip ai rispettivi ex proprietari ed all'Agenzia del Demanio per gli immobili ceduti dallo Stato. In osservanza alle regole sulle cartolarizzazioni pubbliche fissate da Eurostat lo scorso mese di luglio, per la prima volta una cartolarizzazione dello Stato italiano ha dovuto comprendere anche tranche di titoli con rating inferiore alla tripla A. In particolare sono state quindi emesse cinque serie di titoli con rating rilasciato da Fitch Ratings, Moody's e Standard & Poor's.: 

Serie

Ammontare

Scadenza attesa

spread sul tasso

Rating

 

 

 

3 mesi Euribor

 

Serie A 1

€ 1.500 milioni

Aprile 2004

 

0,20%

tripla A

 

 

 

 

Serie A 2

€ 2.000 milioni

Aprile 2005

 

0,27%

tripla A

 

 

 

 

Serie A 3

€ 1.743 milioni

Aprile 2006

 

0,32%

tripla A

 

 

 

 

Serie B

€ 858 milioni

Ottobre 2006

 

0,65%

AA/Aa3/AA

 

 

 

 

Serie C

€ 536 milioni

Ottobre 2006

 

1,17%

A/A3/A

 

 

 

 

I titoli, che avranno lo status di eurobond, saranno trattati sul Mercato Telematico dei Titoli di Stato (Mts) sul quale i Joint Lead Managers si sono impegnati ad esprimere quotazioni denaro-lettera. La data di regolamento è fissata per mercoledì 11 dicembre. I titoli saranno quotati alla Borsa del Lussemburgo. La domanda del mercato è stata particolarmente sostenuta, oltre che come sempre dall'Italia (55%), anche da parte di investitori istituzionali residenti in Francia (17%), Penisola Iberica (10%), Regno Unito (7%), Germania (4%) e Benelux (4%). La dimensione dell'operazione ha comportato un intenso periodo di marketing con incontri individuali e presentazioni pubbliche tenute in 12 città europee. La maggiore conoscenza della struttura dell'operazione, derivante dall'emissione all'interno di un "Programma Scip", è probabilmente alle base del forte incremento della domanda da parte dei fondi comuni che per la prima volta hanno rappresentato la maggioranza (circa il 60%) degli investitori. Vi è stato un totale di oltre 150 investitori istituzionali che hanno acquistato i titoli, livello mai raggiunto in precedenti operazioni di cartolarizzazione dello Stato, e che dimostra come il programma di cartolarizzazione dello Stato Italiano stia ampliando in maniera rilevante la propria base di investitori. Tra i miglioramenti strutturali più apprezzati dal mercato vi è il miglioramento della reportistica agli investitori, che consentirà loro di monitorare con più precisione l'evoluzione del processo di dismissione. Le banche Arranger e Joint Lead Manager che hanno strutturato l'operazione e collocato i titoli sono state Abn Amro, Bnl, Jpmorgan e Sssb. Il portafoglio di immobili oggetto dell'operazione sarà segregato da quello oggetto della prima operazione di cartolarizzazione. A tale proposito il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che alla fine di novembre il conto corrente sul quale sono depositati gli incassi della prima operazione di cartolarizzazione presentava un saldo di 1.855 milioni di euro. A tale ammontare vanno aggiunti i proventi delle aste già espletate, ma per le quali non sono ancora stati effettuati i relativi rogiti, che assommano a circa 350 milioni. Il valore delle vendite effettuate è quindi superiore ai 2,2 miliardi di euro ed è pertanto prevedibile che entro la data di scadenza della prima tranche di titoli emessi (il prossimo 21 dicembre) sarà disponibile l'intero ammontare necessario al rimborso alle date attese di entrambe le serie dei titoli (1 miliardo il 21 dicembre 2002 ed 1,3 miliardi il 21 dicembre 2003) con un anno di anticipo rispetto alle previsioni del cosiddetto "caso base" e con una performance nettamente superiore a quella prevista dalle agenzie di rating.

TOLLERANZA FISCALE PER I CONTRIBUENTI DANNEGGIATI DAL MALTEMPO
Roma, 5 dicembre 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che oggi è stata disposta con provvedimento amministrativo la tolleranza, fino al 31 marzo 2003, per coloro che non hanno potuto rispettare le previste scadenze fiscali a causa dei danni subiti per gli eventi climatici e per i dissesti provocati dal maltempo al Nord.

AUTO DEL MINISTRO: LA PROSSIMA SARÀ ITALIANA
Roma, 5 dicembre 2002 Il Ministero dell'Economia e delle Finanze conferma che l'auto di servizio del Ministro Giulio Tremonti è una Bmw 740 vecchio modello, acquistata nel 1999 per l'allora Ministro delle Finanze. Tale vettura è costata 214 milioni di vecchie lire (Iva inclusa) e presenta attualmente un chilometraggio di 131.966 km. Quando, nel giugno del 2001, si è insediato l'attuale Governo, si è tentato di vendere l'automobile in questione: tuttavia le ipotesi di realizzo sono risultate antieconomiche. Rivelandosi onerosa per i contribuenti la sostituzione del veicolo, ne è derivata la scelta di utilizzarlo fino ad esaurimento. La prossima vettura del Ministro dell'Economia e delle Finanze sarà meno costosa ed italiana.

ACCORDO REGIONI E MINISTERO BENI CULTURALI PER LA UTILIZZAZIONE DI 128 MILIONI DI EURO PER L'IMPIANTISTICA SPORTIVA, EX L. 65/87
Roma, 5 dicembre 2002 - Si è svolta presso il Ministero per i Beni culturali la riunione tra il Sottosegretario con delega allo Sport, On.le Mario Pescante, e il Coordinamento degli Assessori allo Sport delle Regioni per determinare i criteri di utilizzo dei 128 milioni di Euro, residuati dalla L. 65/87 e da reinvestire nel settore dell'impiantistica sportiva. La delegazione delle Regioni era guidata dal Coordinatore nazionale, dr. Luca Ciriani, Assessore regionale del Friuli, e completata dagli Assessori Ciaramelletti, Maddoli e Rocchi, rispettivamente di Lazio, Umbria e Marche. Il Coni era rappresentato dal membro della Giunta Michele Barbone. L'incontro di oggi è stato conclusivo rispetto alle riunioni precedenti ed ha prodotto un'intesa per la utilizzazione degli stanziamenti in questione. Complessivamente gli investimenti nel settore dell'impiantistica saranno di oltre 250 milioni di euro, tenuto conto che lo Stato interverrà per l'83% e il residuo 17% sarà a carico degli Enti locali beneficiari. Il Sottosegretario Pescante ha espresso soddisfazione per l'accordo che consentirà, a distanza di 13 anni dalla Legge varata all'epoca dei Mondiali di calcio, di utilizzare le somme non impiegate, con criteri che agevoleranno il recupero di impianti in disuso, il completamento di strutture esistenti, l'adeguamento alle norme di agibilità e sicurezza e a quelle relative all'abbattimento delle barriere architettoniche.

 3 STABILIMENTI MOULINEX SONO MESSI IN VENDITA ALL'ASTA PUBBLICA DAL 9 AL 14 DICEMBRE 2002
Milano, 5 dicembre 2002 - A seguito della messa in liquidazione giudiziaria del gruppo Moulinex, tre stabilimenti situati in Normandia saranno messi in vendita all'asta pubblica dal 9 al 14 dicembre 2002. Questi tre stabilimenti sono dotati di un importante parco macchine per l'iniezione delle materie plastiche e l'imbutitura delle lamiere. Lo stabilimento di Bayeux (Zone industrielle, Route de l'Andrieux - 14400 Bayeux - France), specializzato nella produzione di friggitrici, sarà messo in vendita all'asta pubblica Lunedì 9 dicembre 2002 alle ore 09.00. Tra le attrezzature messe in vendita: Macchine per l'iniezione di materie plastiche: 6 presse Billion da 200 a 700 tonnellate, 3 presse DK da 300 e 200 tonnellate; Macchine per l'imbutitura: 2 linee di 3 presse d'imbutitura, linea di taglio e decorazione di lamiera con srotolatore; 2 linee di saldatura MIG complete. Stabilimento di Cormelles Le Royal (2 rue de l'Industrie - 14123 Cormelles Le Royal - France), specializzato nella produzione di forni elettrici e forni a microonde, sarà messo in vendita all'asta Martedì 10 dicembre 2002 alle ore 13.00, Mercoledì 11 dicembre alle ore 09.00 e Venerdì 13 dicembre alle ore 09.00 Tra le attrezzature messe in vendita: Macchine per l'iniezione di materie plastiche: 6 presse Engel da 300 a 420 tonnellate, 2 presse Billion da 140 e 700 tonnellate; Macchine per l'imbutitura e il taglio: 15 presse Bliss da 80 a 300 tonnellate; Unità di saldatura di costruzione recente, Soudax, Commercy Te 320; Sistemi di trattamento di superficie, di imballaggio e manutenzione; Stabilimento di Falaise (Boulevard J. Mantelet 14700 Falaise - France), specializzato nella produzione di aspirapolveri sarà messo all'asta pubblica Sabato 14 dicembre 2002 alle ore 14.00. Tra le attrezzature messe in vendita: Macchine per l'iniezione di materie plastiche: 2 presse DK da 100 e 200 tonnellate; Macchine accessorie (sistemi di movimentazione ad alimentazione elettrica, sistemi di aspirazione); Macchine di tampografia, manutenzione e imballaggio; 4 silos in inox per lo stoccaggio di granulati; Quasi tutte queste attrezzature sono omologate a norme vigenti. Le macchine saranno esposte Mercoledì 4, Giovedì 5 e Venerdì 6 dicembre 2002 dalle ore 09.00 alle ore 18.30.

DALLE IMPRESE MILANESI SÌ ALLA DEVOLUTION MA CON QUALCHE RISERVA TRE SU QUATTRO SONO A FAVORE DEL FEDERALISMO IN MATERIA DI VIABILITÀ, INFRASTRUTTURE, MA ANCHE DI SANITÀ E SICUREZZA. INCERTEZZA INVECE PER LA SCUOLA
Milano, 5 dicembre 2002. Tre imprese milanesi su quattro valutano positivamente maggior potere agli enti locali e alle regioni, mentre meno di una su dieci lo considera negativamente. Sono soprattutto quattro gli ambiti dove le imprese milanesi vorrebbero maggiori poteri per gli enti locali: viabilità (per il 25% degli imprenditori), sicurezza (20%), politiche di sviluppo/infrastrutturali (16%) e sanità (10%). Per quanto riguarda le materie oggetto del progetto di legge della devolution, gli imprenditori per il 59% sono favorevoli a maggiori poteri degli enti locali in materia di sanità (39% no) e per il 57% a maggiori poteri in materia di sicurezza (33% no). Più equilibrata la situazione per la scuola: il 50% è favorevole, contro il 48% contrario (2% non sa). Per gli imprenditori, il federalismo ci avvicinerà all'Europa (per il 57%), e non risulterà in un costo aggiuntivo per la finanza pubblica (anche se c'è un 38% di imprenditori che la pensa diversamente). E tra gli enti locali, sono la Camera di Commercio e il Comune quelli ritenuti più "vicini" alla propria attività economica, seguiti dalla Regione e dalla Provincia. Sono questi alcuni dei dati che emergono da un sondaggio della Camera di Commercio attraverso il Lab MiM - Laboratorio Monitoraggio Imprese Milano - su un campione rappresentativo di 310 imprese di Milano ("progetto democrazia elettronica"). "Le imprese milanesi - ha commentato Carlo Sangalli, Presidente della Camera di Commercio di Milano - quando parlano di più potere alle autonomie locali pensano a cose soprattutto concrete e immediate: un fisco più equo, una Pubblica Amministrazione più efficiente e a servizio dello sviluppo, una società meno ingessata e quindi meno a disagio rispetto al nuovo. E, soprattutto, ad istituzioni più vicine ai cittadini, a partire da quei cittadini che sono per loro natura i più esigenti e sensibili: vale a dire le imprese. Che hanno molti problemi e aspettative, e che proprio per questo misurano la qualità della politica dalle risposte che questa riesce a dare loro non solo rispetto ai grandi temi, ma anche al quotidiano: che va dal diritto alla sicurezza e a servizi moderni, al diritto alla pulizia, al diritto all'ambiente, e così via. Tutti temi su cui gli stessi imprenditori vorrebbero un maggiore coinvolgimento degli enti locali, compresa, come emerge dal sondaggio, la Camera di Commercio. In questo senso, credo che l'impegno in direzione di un maggiore ruolo di regioni ed enti locali nel nostro paese, dovrebbe coinvolgere anche le "autonomie funzionali", come le Camere di Commercio. Rafforzare l'autonomia significa rafforzare la democrazia, significa riappropriarsi della propria storia, significa migliorare il rapporto tra istituzioni e cittadini". Tutti i dati della ricerca - Il federalismo visto dalle imprese. Il 75% delle imprese milanesi valuta positivamente un aumento dei poteri degli enti locali (il 57% positivamente; il 18% molto positivamente), contro un 8% che da un giudizio negativo (il 6% lo valuta negativamente; il 2% molto negativamente) e un 9% che risulta invece indifferente. L'8% non si è ancora formato una opinione. Perché il federalismo. In particolare, il 57% delle imprese considera il federalismo come un passo per avvicinarci all'Europa, contro un 18% che invece pensa che ci allontanerebbe (il 25% non sa). Quasi un imprenditore su due (il 48%) non pensa che il federalismo si rivelerà un costo aggiuntivo per le finanze pubbliche, contro un 38% che invece pensa che il federalismo comporterà un costo economico (il 15% non sa). Infine, il 64% degli imprenditori milanesi è favorevole alla privatizzazione delle aziende di proprietà degli enti locali (contro il 15% che è contrario; e un 21% non so). Federalismo dove? Il principale settore dove gli imprenditori vorrebbero maggiori poteri per gli enti locali è quello della viabilità (per il 25%), seguito dalla sicurezza (20%), dalle politiche di sviluppo e infrastrutturali (16%) e dalla sanità (10%). Al 7% c'è l'ambiente e il fisco, al 6% la scuola, al 5% la cultura e al 4% l'assistenza. La valutazione per settore. Per quanto riguarda la valutazione dei singoli settori, il 95% degli imprenditori vorrebbe maggiori poteri per gli enti locali in tema di viabilità (il 3% no); l'83% maggiori poteri in tema di sviluppo economico e politiche infrastrutturali (10% no); il 68% maggiori poteri in tema di assistenza (21% no); il 61% in tema di ambiente (35% no); il 60% in tema di cultura (35% no); il 59% in tema di sanità (39% no); il 57% in tema di sicurezza (il 33% no); il 51% in tema di fisco (il 39% no); e infine il 50% in tema di scuola (48% no). Gli enti locali e le imprese. È la Camera di Commercio l'ente locale che le imprese milanesi giudicano maggiormente utile per la propria attività (per il 32% degli imprenditori molto importante; per il 43% abbastanza importante), seguita dal Comune (33% molto importante; 38% abbastanza), dalla Regione (24% molto importante; 42% abbastanza) e dalla Provincia (16% molto importante; 19% abbastanza). Area metropolitana. Il 36% degli imprenditori intervistati giudica positivamente la nascita di una area metropolitana (11% molto; 25% abbastanza), contro un 29% che è indifferente, e un 35% che non lo considera importante.

MICHELE LA NOTTE TRADE MARKETING MANAGER PIRELLI PNEUMATICI SPA
Milano, 5 dicembre 2002 - Michele La Notte è Trade Marketing Manager per il mercato Italia di Pirelli Pneumatici Spa da gennaio 2002. In qualità di Responsabile dell'area Trade, La Notte si occupa di gestire e coordinare le attività di marketing e comunicazione dedicate ai principali segmenti di clientela del mercato Italia. Nato nel 1971 e laureato in Economia e Commercio all'Università Cattolica di Milano, La Notte ha maturato la propria esperienza professionale presso diverse società del mondo economico-finanziario. Dal 1999 al 2000, La Notte ha lavorato come Consulente Organizzativo in Banksiel Spa - società di consulenza informatica e organizzativa per le banche, del Gruppo Telecom Italia-Finsiel - seguendo diversi progetti, dall'implementazione di sistemi informativi al knowledge management. L'ingresso in Pirelli è avvenuto nel luglio 2000, quando La Notte ha assunto la carica di Trade Marketing Manager di Driver Center, la rete di imprenditori indipendenti di Pirelli Pneumatici Spa.

MASSIMO FILIPPI PLATFORM & PRODUCT MANAGER TYRE SYSTEM PIRELLI PNEUMATICI S.P.A.
Milano, 5 dicembre 2002 - Classe '58 e una laurea in Ingegneria Meccanica all'Università di Pisa, Massimo Filippi è entrato in Pirelli Pneumatici S.p.A. a gennaio 2002, in qualità di Platform & Product Manager di Tyre System di Pirelli. Tyre System di Pirelli è stata costituita ufficialmente l'1 gennaio 2002, con l'obiettivo di sviluppare il business dei 'pneumatici intelligenti'. Responsabilità primaria di Filippi è di integrare il know-how di Pirelli con quello dei partner, per creare prodotti e servizi a valore aggiunto da lanciare sul mercato. Dal 1999 al 2001, Filippi ha maturato la propria esperienza in Automotive Lighting - società nata nel '99 dalla joint venture Magneti Marelli/Robert Bosch e oggi secondo player mondiale nel mercato dell'illuminazione per autoveicoli - dove ha ricoperto l'incarico di Vice President Sales & Marketing. Precedentemente, Filippi ha lavorato per un lungo periodo - 1989/1998 - in Magneti Marelli, inizialmente come Progettista Meccanico di sistemi d'arma sottomarini, poi come Responsabile di Qualità per diverse divisioni automotive, per arrivare nel '96 ad assumere la carica di Program Manager Italia per la Divisione Retrovisori e nel 1998 ad essere promosso Direttore Prodotto & Commerciale per la stessa area di business.

SICUREZZA NEGLI AEROPORTI
Bruxelles, 5 dicembre 2002 - Le delegazioni del Parlamento e del Consiglio al Comitato di conciliazione hanno raggiunto un accordo in merito al finanziamento delle misure atte a rafforzare la sicurezza negli aeroporti in seguito agli eventi dell'11 settembre 2001. Il 13 maggio 2002, al momento della seconda lettura del testo del regolamento proposto, l'Aula, d'accordo con la relatrice Jacqueline Foster (Ppe/De, Uk), aveva chiesto agli Stati membri di elaborare una politica generale per finanziare e garantire maggiore sicurezza nei trasporti aerei. Parlamento e Consiglio non erano d'accordo su parecchie questioni: le ispezioni non preannunciate negli aeroporti, il controllo del personale e le misure di finanziamento. Su quest'ultimo punto, il Parlamento insisteva sul fatto che non dovessero gravare su aeroporti e compagnie aeree i costi supplementari per le misure di maggiore sicurezza loro imposte dopo gli eventi dell'11 settembre e chiedeva alla Commissione di presentare proposte uniformi di finanziamento su scala europea per evitare distorsioni alla concorrenza. Queste opinioni non sono state condivise dal Consiglio e si è quindi avviata una procedura di conciliazione che ha portato ai seguenti risultati: le ispezioni negli aeroporti non saranno preannunciate; tutto il personale, compreso l'equipaggio di volo e gli oggetti trasportati, sarà sottoposto a controllo prima di essere autorizzato ad accedere alle parti critiche delle "aree sterili" degli aeroporti, individuate dall'autorità competente di ciascun Stato membro e definite entro il 1° luglio 2004 in forma comune dalla Commissione; nonostante l'opposizione del Consiglio all'idea che tutti i Paesi concedano aiuti finanziari al settore dell'aviazione, il Parlamento ha sottolineato che il Consiglio deve impegnarsi a mettere a disposizione una quota dei fondi necessari a finanziare i costi di sicurezza addizionali. La Commissione ha accettato il ricorso ai finanziamenti pubblici per compensare le misure addizionali di sicurezza ed ha intrapreso uno studio sulle modalità di ricorso congiunto ai finanziamenti delle autorità pubbliche e degli operatori. Il presidente della delegazione parlamentare al Comitato di conciliazione, il vicepresidente Giorgos Dimitrakopoulos (Ppe/De, Gr) e la relatrice Foster, hanno commentato favorevolmente l'accordo raggiunto, ritenendolo una risposta equilibrata ai rischi in materia di sicurezza per l'aviazione civile.

LODO DELL'ARBITRATO ALITALIA-KLM
Roma, 5 dicembre 2002 - Il Nederlands Arbitrage Instituut ha consegnato alle parti il lodo dell'arbitrato internazionale che - il 1° agosto 2000 - l'Alitalia ha promosso nei confronti della Klm per ottenere una decisione che accertasse l'illegittimità della rottura dell'alleanza tra le due compagnie posta in essere dalla Klm nell'aprile 2000, e conseguentemente, condannasse il vettore olandese al risarcimento del danno. Il Collegio, costituito da tre arbitri internazionali, ha assunto la seguente decisione: a. dichiara che la risoluzione dell'Alleanza da parte della Klm è invalida; b. dichiara che gli accordi di Alleanza tra Alitalia e Klm sono risolti in ragione di un non sanabile evento di inadempimento imputabile a Klm; c. condanna la Klm al pagamento della penale contrattualmente prevista pari a 250 milioni di Euro oltre ad interessi; d. rigetta la richiesta di Alitalia di danni addizionali per oltre 43 milioni di Euro scaturenti dai proventi della vendita di aeromobili della Klm; e. rigetta la domanda riconvenzionale della Klm per presunto inadempimento di Alitalia; f. riconosce a Klm il diritto alla restituzione della somma di 100 milioni di Euro a suo tempo dalla stessa versata quale contributo per lo sviluppo dell'hub di Malpensa, oltre ad interessi; g. rigetta l'ulteriore domanda riconvenzionale proposta da Klm in relazione alla liquidazione finanziaria dell'Alleanza; h. determina il tasso degli interessi da applicare e le relative decorrenze; i. dispone che gli importi di cui alle precedenti lettere c) ed f) siano compensati e, pertanto, condanna la Klm al pagamento dell'importo netto di 150 milioni di Euro oltre ad interessi; j. determina che i costi dell'arbitrato, relativi ai compensi ed alle spese degli arbitri e del Segretario del Tribunale, ammontano a $ 954,975 e che tale importo debba essere corrisposto dalle parti in aggiunta ai depositi già effettuati; k. condanna, infine, la Klm a versare all'Alitalia l'importo di Euro 3.300.074,45 a titolo di rimborso dei costi dell'arbitrato. In ordine a quanto sopra, si ricorda che la Compagnia, per ragioni di prudenza, ha costituito nel proprio bilancio, sin dall'esercizio 2000, un fondo rischi corrispondente alle somme versate dalla Klm quale contributo per lo sviluppo dell'hub di Malpensa oltre ad interessi. L'Amministratore Delegato della Compagnia, dott. Francesco Mengozzi, commentando la decisione del Collegio Arbitrale, ha precisato: "La decisione, che consideriamo con ovvia soddisfazione, non muta il nostro intendimento di guardare nei rapporti con Klm al futuro e non più al passato. Non posso che ribadire quanto già affermato recentemente dai Ceo di Skyteam a Venezia: siamo pronti a dare il benvenuto sia a chi ha già fatto domanda di adesione alla nostra alleanza globale come Continental e Northwest, sia a Klm se farà domanda di entrare a far parte di Skyteam. Alitalia nel suo passato recente aveva scelto la compagnia olandese come suo partner strategico e quindi non può che vedere con favore un ingresso di Klm in Skyteam.".

I NOBEL PER L'ECONOMIA AL TELECOM ITALIA FUTURE CENTRE DI VENEZIA
Venezia, 5 dicembre 2002 - In occasione di Nobels in Venice - III Millennium Colloquia, nell'ex convento di San Salvador che oggi ospita il Future Centre, il centro dedicato all'innovazione tecnologica, Telecom Italia ha assegnato per la prima volta il "Telecom Italia Prize for Leadership on Business & Economic Thinking", istituito per conferire sempre maggiore rilievo a livello internazionale alle discipline che hanno dato un grande contributo all'economia d'impresa. Il vincitore è il professor Richard Normann, svedese, pioniere del marketing strategico, docente all'Institute of Technology di Helsinki. Autore di numerosissime pubblicazioni tradotte in una decina di lingue, Normann ha dato particolare rilievo al concetto di crescita dell'impresa e alla centralità del servizio, basata sul rapporto con il cliente. "L'impresa ha sempre più bisogno di avvalersi del contributo di ricercatori eccellenti, che aiutino a intervenire in maniera tempestiva su scenari internazionali ogni giorno più complessi e discontinui", ha osservato Marco Tronchetti Provera, Presidente di Telecom Italia. "In particolare, Richard Normann ha dedicato una parte importante dei suoi studi alla necessità di adattare le imprese ai processi di cambiamento continuo determinati dall'evoluzione delle tecnologie e dell'informazione: indicazione di stringente attualità per chi come noi si misura sul terreno delle tlc". Richard Normann è stato scelto tra una rosa di candidati di assoluto rilievo mondiale: Edward de Bono (Thinking), Michael J. Spendolini (Benchmarking), Robert Kaplan (Balanced Scorecard), Philip Kotler (Marketing). Alla tavola rotonda coordinata da Andrea Monti, ideatore e conduttore di "Sfera", alcuni degli otto Nobel per l'Economia, convenuti a Venezia in occasione dei III Millennium Colloquia, hanno dibattuto su come le nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione hanno modificato il loro modo di fare ricerca, ma anche la loro vita quotidiana.

SUPERMANAGER DEL VINO IN 450 ORE DI LEZIONE UNIVERSITÀ E PROVINCIA DI FIRENZE HANNO PRESENTATO IL SECONDO MASTER
Firenze, 5 dicembre 2002 - Circa 450 ore di lezioni, esercitazioni pratiche, attività di laboratorio, tecniche di degustazione, seminari con operatori specializzati. E in più una serie di stages in aziende o enti italiani, ma anche delle zone di Bordeaux e Melbourne. Ecco il programma del secondo Master Universitario in Management e Marketing delle Imprese Vitivinicole organizzato dalle Facoltà di Agraria e di Economia dell'Università di Firenze e patrocinato dalla Provincia. Lo hanno presentato oggi a Firenze, nel corso del convegno "La formazione e le nuove tendenze del mercato del vino" il direttore del Master Leonardo Casini, il rettore Augusto Marinelli, il presidente della Provincia Michele Gesualdi con l'assessore all'Agricoltura Mario Lastrucci, e Vincenzo Zampi, docente del Master per la Facoltà di Economia. Ideata come contributo alla Rete delle Città capitali dei Grandi Vini (ne fanno parte, oltre a Firenze, Bordeaux, San Francisco, Melbourne, Porto e Santiago del Cile), l'iniziativa mira a formare un tipo di specialista fin qui carente in Italia, un manager capace di gestire, insieme, produzione vitivinicola e marketing. "E' un progetto importante sulla quale la Provincia ha subito puntato", hanno ricordato Gesualdi e Lastrucci, "Le nostre politiche insistono peraltro sulla formazione professionale per mettere a disposizione delle aziende personale qualificato e figure di manager nuove e versatili. "L'Università", ha aggiunto Marinelli, "cerca di dedicare particolare attenzione a queste iniziative che si fondano sul legame col territorio, offrendo percorsi formativi di alto profilo. Previsti dalle nuove norme sull'autonomia didattica, questi corsi non solo completano la formazione universitaria configurandosi come training permanente, ma rispondono anche a un'esigenza di qualificazione professionale sempre più sentita e fin qui inevasa". La professionalità, e dunque la formazione, è una precisa esigenza del mercato, hanno spiegato Casini e Zampi: "Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da un vero boom del vino di qualità, sia come elemento economico, ma ancora di più come status symbol. I produttori hanno operato ingenti investimenti, mentre i consumatori si sono concentrati sui prodotti che più hanno mantenuto vivo il legame con il territorio ed esaltato la propria unicità. Un'evoluzione che ha accelerato la competizione e reso necessarie figure professionali sempre più qualificate. Da qui il valore del Master". Master destinato a ripetere l'enorme successo dell'esordio. Le prenotazioni sono già molto numerose. Per il 2003 i posti disponibili sono 25 al costo di € 2.500. Per iscriversi (rivolgersi alla sede amministrativa del Dipartimento Economico Estimativo della Facoltà di Agraria, www.wine.unifi.it occorre un diploma universitario o una laurea italiana o di un Paese Ue. Studenti in possesso di titoli extracomunitari saranno ammessi dopo verifica del curriculum. Sulla base dei curricula saranno peraltro selezionati gli accessi in caso di richieste in soprannumero. Le lezioni si terranno da gennaio a maggio nell'Azienda agricola di Montepaldi (San Casciano Val di Pesa). Tra le materie: strategie d'impresa, controllo di gestione e finanza, marketing dei prodotti vitivinicoli, norme relative alla produzione e alla commercializzazione del vino, conoscenza degli aspetti qualitativi, eccetera. Per gli studenti più meritevoli sono previste da 1 a 3 borse di studio di € 2.000 ciascuna.

MEETING INTERGOVERNATIVO PROGRAMMA AMBIENTE DELLE NAZIONI UNITE "IN DIFESA DELL'AMBIENTE MARINO E DELLE ZONE COSTIERE DEL MEDITERRANEO"
Catania, 5 dicembre 2002 - Il 9 dicembre si apre a Catania, presso l'Hotel Sheraton, il Meeting Intergovernativo del Programma Ambiente delle Nazioni Unite "In difesa dell'ambiente marino e delle zone costiere del Mediterraneo", organizzato dalla Onlus Amici per la Vita in collaborazione con il Comune di Catania. All'apertura dei lavori, oltre ai delegati dei Governi europei e mediterranei, Agenzie specializzate delle Nazioni Unite, Organizzazioni Internazionali e Ngo ambientaliste, partecipano: Umberto Scapagnini, Sindaco Comune di Catania; Lucien Chabason, Coordinatore Programma Ambiente delle Nazioni Unite - Piano d'Azione Mediterraneo; Saverio Civili, Coordinatore Programma Medpol Unep/Map; Sergio Illuminato, Presidente Amici per la Vita Onlus. Evento importante per Catania - Capitale Ambientale Mediterranea poiché la riunione servirà a preparare il Vertice ONU dei Ministri degli Affari Esteri e dell'Ambiente dei Governi Mediterranei che si terrà, sempre a Catania, dal 2 al 5 dicembre 2003, nel corso del semestre della Presidenza italiana dell'Unione Europea. Tra i punti all'ordine del giorno del Meeting di Catania, che segue di pochi mesi il summit mondiale delle Nazioni Unite sull'Ambiente di Johannesburg, ci sono le importanti risoluzioni concernenti il "Budget Nazionale" del Programma di Azione Strategico (Sap) contro l'inquinamento da Fonti Terrestri su cui il Gef (Global Environment Facility) ha già stanziato oltre 12 milioni di dollari. Il Programma del Sap è piuttosto ampio e comprende l'inquinamento urbano e industriale, l'alterazione delle zone costiere e la distruzione degli habitat, il monitoraggio dell'inquinamento ed un programma d'informazione e trasparenza rivolto al pubblico e soprattutto ai giovani. Il Meeting Intergovernativo del Programma Ambiente delle Nazioni Unite, previsto dal 9 al 12 dicembre a Catania, servirà soprattutto a definite le opzioni tecniche ed istituzionali necessarie a garantire in prima battuta nel 2005, e in modo definitivo entro il 2025, l'eliminazione dal Mediterraneo di oltre due milioni di tonnellate di scarichi civili ed industriali inquinanti. Ma al centro del dibattito ci sarà anche l'emergenza Acqua. Rispetto a trenta anni fa l'acqua sulla Terra è diminuita del 40 per cento, e nel 2020, sotto la spinta della crescita demografica e per effetto dell'inquinamento, tre miliardi di persone resteranno senza approviggionamento idrico. Già oggi oltre 200 milioni non possono contare su una quantità sufficiente di acqua. Il Mediterraneo è ancora in grave emergenza, piccole e medie industrie sono le principali cause del suo degrado, insieme alla scandalosa insufficienza dei depuratori urbani, e alla contaminazione delle falde acquifere per l'uso di prodotti chimici in agricoltura. Ed ancora, tra le maggiori cause d'inquinamento del Mediterraneo, vanno annoverate: l'urbanizzazione delle coste, lo sviluppo incontrollato dell'industria turistica e l'estendersi della desertificazione. A Catania si aprono dunque prospettive positive che vanno ad alimentare il già crescente impegno dei paesi coinvolti e la chiara volontà di agire per il controllo dell'inquinamento del suolo, attitudine che aiuta a mobilitare ulteriori fondi regionali e internazionali per una soluzione definitiva delle problematiche più urgenti. Inoltre occasione preziosa poiché, beneficiando del ruolo di città ospitante del prestigioso meeting, Catania e l'intera Sicilia potrebbero ambire ad avere un ruolo attivo e specifico nell'ambito delle politiche ambientali nazionali ed internazionali. . Infolink: http://www.amiciperlavita.org

UNA VISIONE DIVERSA LA CREATIVITA' FEMMINILE TRA L'ANNO MILLE ED IL MILLESETTECENTO
Roma, 5 dicembre 2002 - Il Convegno organizzato dal Comitato pari opportunità del Ministero per i beni e le attività culturali e la Fondazione Adkins Chiti: Donne in musica, che si svolgerà a Roma presso il Teatro dei Dioscuri ( via Piacenza, 1 ) il giorno 6 dicembre, dalle ore 10 alle ore 18.30, vuole sottolineare l'apporto culturale delle donne in Italia nei diversi campi artistici, dal medioevo ai giorni nostri. L'Italia da sempre crogiuolo delle più diverse forme d'arte offre ampi campi d'indagine non sempre percorsi per ricercare le donne artista. In questa prima giornata di studio gli interventi di storici, storici dell'arte, esperti, musicologi, faranno una sintesi delle attività artistiche in cui si sono cimentate le donne dall'anno mille al millesettecento; ma sarà questa l'occasione in cui verranno preannunciate manifestazioni più articolate sullo stesso tema nei prossimi anni. Scopo di questa giornata è quello di evidenziare quanto ancora nel mondo della storia, dell'arte, dello spettacolo e della musica dovrà essere studiato per far luce sulla creatività femminile. Il Comitato per le pari opportunità del Ministero si farà inoltre promotore di ogni utile iniziativa volta a creare laboratori nei quali indirizzare nuove professionalità e nuovi campi di ricerca finora quasi completamente inesplorati.

INIZIA A FILAGO (BERGAMO) LA RICOSTRUZIONE DELLE SCUOLE TERREMOTATE DI URURI (CAMPOBASSO)
Filago (Bergamo), 5 dicembre 2002 - Parte venerdì 6 dicembre da Filago, in provincia di Bergamo, il progetto "La Fiaccola", iniziativa internazionale del gruppo Dsm che intende promuovere in modo sistematico e in tutte le 150 Sedi del mondo, iniziative sociali destinate a migliorare la qualità della vita. Dsm, fra i primi gruppi internazionali nelle biotecnologie e nella chimica fine, ha scelto l'Italia come prima tappa di questa "Olimpiade" della responsabilità e della solidarietà. In Italia, infatti, è maturato il progetto che, per il nostro Paese, ha trovato immediata e concreta attuazione. Parte infatti dalla sede italiana di Dsm Composite Resins la Ricostruzione delle Scuole Terremotate di Ururi, in provincia di Campobasso. Un contatto via Internet con il Sindaco di Ururi è all'origine dell'iniziativa che porterà nella cittadina del Molise la carovana con gli aiuti partiti da Filago. Banchi, sedie, lavagne, armadietti, tavoli per il laboratorio artistico, suppellettili varie per la Scuola elementare, ma anche un contributo in denaro, supporto di tecnici e materiale e, non meno importante, giocattoli per tutti i bambini per rendere meno difficile questo Natale che la popolazione di Ururi trascorrerà sotto le tende della Protezione Civile Il rapporto di collaborazione e amicizia che Dsm Composite Resins ha stabilito con il paese di Ururi è testimoniato anche dalla presenza, nella "carovana" degli aiuti, di esponenti della pubblica amministrazione di Filago che intendono con questo riconfermare il pieno supporto delle istituzioni locali alla iniziativa Dsm.Consegnati gli aiuti nelle mani del Sindaco di Ururi, la "Fiaccola-Testimone" passerà dall'Italia a un altro Paese, poi a un altro ancora, promuovendo ogni volta un progetto concreto, destinato a migliorare, almeno un po', la qualità di vita di molte persone.

QUESTO NATALE PASSALO CON ATM DIAMO UN PO' DI RESPIRO ALLA NOSTRA CITTÀ. USIAMO I MEZZI PUBBLICI DAL 7 DICEMBRE IN VENDITA I BIGLIETTI DI NATALE 2002
Milano 5 dicembre 2002 - Per il periodo natalizio Atm, oltre al tradizionale potenziamento del numero di vetture in servizio sulla rete, promuove la vendita dei biglietti giornalieri per invitare i cittadini all'uso del mezzo pubblico sulla rete di trasporto urbana e interurbana a condizioni estremamente vantaggiose e, nel contempo, dare un contributo concreto al miglioramento della vivibilità della città in un periodo caratterizzato da intenso traffico. I biglietti giornalieri saranno utilizzabili dal 7 dicembre 2002 al 6 gennaio 2003 e consentiranno un numero illimitato di viaggi nell'area prescelta. Sono previste anche agevolazioni per le famiglie nei giorni festivi, come di seguito indicato. I biglietti giornalieri (validi nella sola giornata in cui è effettuata la timbratura) sono disponibili, presso tutte le rivendite autorizzate, nelle seguenti versioni: Biglietto Giornaliero Urbano a 2,50 euro: consente di viaggiare in tutta l'area urbana, sui tratti urbani delle linee interurbane Atm e nei tratti Fs, Fnme e del Passante Ferroviario in Milano; Biglietto Giornaliero Urbano+Parcheggio a 3,00 euro: consente di viaggiare in tutta l'area urbana, sui tratti urbani delle linee interurbane Atm e nei tratti Fs, Fnme e del Passante Ferroviario in Milano e di usufruire della sosta nei parcheggi di corrispondenza Atm per un massimo di 5 ore. Sosta nel parcheggio e viaggio sulla rete urbana devono avvenire nello stesso giorno risultante dalla convalida; Biglietto Giornaliero di Area Piccola a 4,00 euro: consente di viaggiare sulle linee urbane e interurbane gestite da Atm, sulle linee interurbane gestite da altri vettori e integrate nel Sitam all'interno della prima corona (gialla) e nei tratti Fs, Fnme e del Passante Ferroviario in Milano; Biglietto Giornaliero di Area Media a 5,00 euro: consente di viaggiare sulle linee urbane e interurbane gestite da Atm, sulle linee interurbane gestite da altri vettori e integrate nel Sitam entro la terza corona (rossa) e nei tratti Fs, Fnme e del Passante Ferroviario in Milano; Biglietto Giornaliero di Area Grande a 5,50 euro: consente di viaggiare sulle linee urbane e interurbane gestite da Atm, sulle linee interurbane gestite da altri vettori e integrate nel Sitam nell'intera area servita e nei tratti Fs, Fnme e del Passante Ferroviario in Milano. Inoltre nei soli giorni festivi: i possessori dei biglietti 'urbano' e 'urbano+parcheggio' potranno viaggiare sulla rete Atm con la famiglia (massimo 2 adulti e 2 minori); sui tratti in Milano di Fs, Fnme, e Passante Ferroviario potranno accompagnare gratuitamente il figlio (età massima 10 anni); i possessori dei biglietti di 'area piccola', 'area media' e 'area grande' potranno accompagnare gratuitamente il figlio (età massima 10 anni). Sarà anche in vendita un biglietto speciale Fnme-Atm, denominato 'Natale-Ambiente', che consentirà, nella sola giornata di emissione, un viaggio di andata e ritorno sulle Fnme in prima o seconda classe, dalla stazione indicata ad una qualsiasi stazione ferroviaria di Milano, compreso il Passante, e la libera circolazione sulle linee ordinarie urbane Atm in Milano (metropolitana compresa). Sulla rete Atm urbana non deve essere obliterato e deve essere utilizzato come documento a vista senza limitazione di orario e di corse . I documenti non saranno rimborsati in nessun caso, anche se non utilizzati. Il biglietto speciale potrà essere acquistato presso tutte stazioni ferroviarie delle Fnme delle direttrici Novara, Laveno-Varese, Como, Canzo-Asso. Infolink: www.atm-mi.it

TRAME METROPOLITANE UN VIAGGIO SOTTOSCOPRA MILANO
Milano, 5 dicembre 2002 - Trame Metropolitane, la strenna natalizia di Atm realizzata con il patrocinio del Comune di Milano, è nata da un'idea ambiziosa: descrivere il legame che da oltre 70 anni unisce Atm alla città di Milano. Due realtà che insieme sono cresciute e si sono trasformate nel corso del tempo consolidando un'unione che affonda le radici nel vissuto di ciascuno di noi e nella memoria collettiva che tali vissuti compongono. Il risultato di questa collezione di racconti è un ritratto di un'epoca. Frammenti di storia milanese, ricordi personali e spesso intimi, considerazioni e suggerimenti per migliorare la vivibilità della città. Le firme delle Trame Metropolitane sono le più varie. Rappresentanti delle istituzioni, della cultura, dell'economia e dell'arte hanno risposto con entusiasmo all'invito che Atm ha rivolto loro e hanno prestato la loro immagine per raccontare, ciascuno a proprio modo, la milanesità che contraddistingue e caratterizza i cittadini di Milano. Ma l'Atm ha voluto coinvolgere anche i propri clienti e, attraverso City, ha diffuso l'invito a scrivere e inviare un racconto. La risposta è stata sorprendente: oltre 300 scritti inviati all'attenzione di una giuria che si è assunta il delicato compito di effettuare una selezione. La Giuria, composta da Livio Caputo, Gianluigi Margutti e Lanfranco Vaccari, ha affrontato un lavoro non facile poiché, essendo fissato a 30 il numero limite dei racconti pubblicabili, ha dovuto escludere molti testi di buona qualità. Queste esclusioni non sono comunque definitive. Gli scritti più meritevoli verranno infatti pubblicati sulle pagine di City. Infine le immagini. A ciascun racconto è affiancato il ritratto dell'autore scattato da uno studente dell'Istituto Italiano di Fotografia di Milano. La scelta di coinvolgere gli studenti dell'Istituto è nata dalla volontà di Atm di offrire un'opportunità di visibilità ai futuri professionisti della fotografia. Gli studenti della scuola, che da oltre dieci anni forma i professionisti della fotografia, hanno saputo cogliere l'occasione che è stata loro offerta e hanno prestato a titolo gratuito la propria opera dimostrando un alto grado di professionalità. Le location degli scatti sono state scelte dagli autori dei racconti che hanno voluto farsi ritrarre negli angoli di Milano a loro particolarmente cari. "Ringrazio tutti coloro che hanno voluto testimoniare la nostra Azienda e i suoi 72 anni di storia che Trame Metropolitane ben rappresenta attraverso 72 racconti. Sono soddisfatto - ha commentato Bruno Soresina, Presidente di Atm - perché la risposta al nostro invito è stata ampia e di qualità, elemento sul quale anche come Azienda continuiamo a misurarci ogni giorno, attraversando 'sottosopra' Milano".

LA COMMISSIONE RICERCA VALUTATORI PER IL PROGRAMMA "LEONARDO DA VINCI"
Bruxelles, 5 dicembre 2002 - La Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare candidature in vista della costituzione di un elenco di esperti per la realizzazione di attività di valutazione, indagine e analisi nel contesto del programma in materia di formazione professionale "Leonardo da Vinci" e di altre iniziative in questo settore. Gli esperti avranno il compito di valutare le proposte, le relazioni di progetti, i prodotti e i risultati dei progetti e di realizzare attività di indagine, analisi, monitoraggio e controllo correlate ai progetti. Essi avranno il compito di affiancare la Commissione nella realizzazione delle mansioni di cui sopra, nel rispetto degli obiettivi del programma, delle priorità e dei criteri definiti negli inviti a presentare proposte, nonché nella guida generale del promotore, nelle guide specifiche relative alle singole misure e nel manuale amministrativo e finanziario per i promotori. Gli obiettivi del programma "Leonardo da Vinci" sono i seguenti: - promuovere le abilità e le competenze, in particolare dei giovani, nella formazione professionale iniziale a tutti i livelli, al fine di facilitarne l'inserimento professionale e il reinserimento; - migliorare la qualità della formazione professionale continua nonché l'acquisizione di abilità e competenze; - promuovere e rafforzare il contributo della formazione professionale al processo innovativo, al fine di migliorare la competitività e l'imprenditorialità, anche nella prospettiva di nuove possibilità di occupazione. Le candidature possono essere presentate da persone fisiche che siano cittadini di uno degli Stati partecipanti al programma "Leonardo da Vinci", vale a dire gli Stati membri dell'Unione europea, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Bulgaria, Ungheria, Repubblica ceca, Repubblica slovacca, Polonia, Lituania, Lettonia, Estonia, Romania, Slovenia, Malta e Cipro. Non appena sarà confermata la piena partecipazione al programma della Turchia, anche i cittadini turchi potranno presentare domanda di candidatura nell'ambito del presente invito. Per consultare il testo integrale dell'invito, visitare il seguente sito: http://europa.eu.int/eur-lex/it/dat/2002/c_298/c_29820021130it00120014.pdf  Per ulteriori informazioni sul programma "Leonardo da Vinci" visitare il seguente sito: http://europa.eu.int/comm/education/leonardo/leonardo2_en.html

VENERDÌ 6 DICEMBRE 2002 SI SVOLGERÀ A ROMA UN INCONTRO - PICONE LECTURE 2002 - PROMOSSO DAL CNR PER FARE IL PUNTO SULLA MATEMATICA APPLICATA MODERNA, AL QUALE PARTECIPERANNO I PIÙ IMPORTANTI ESPERTI DEL SETTORE
Roma, 5 dicembre 2002 - La matematica può aiutare a risolvere i problemi più complessi del mondo in cui viviamo, dal momento che le simulazioni numeriche consentono di rappresentare con sempre maggiore accuratezza fenomeni di reale interesse in numerosi campi delle scienze applicate. Nonostante la crescita impetuosa delle risorse di calcolo esistono infatti molte classi di problemi non ancora affrontabili.: ecco perché la matematica può suggerire strategie miranti a ridurre le questioni più complesse senza compromettere la significatività dei risultati che si ottengono dalle simulazioni. Proprio alla matematica applicata è dedicato un ciclo di lezioni denominato "Picone Lectures", ispirato alla memoria di Mauro Picone, promosso dall'Istituto per le Applicazioni del Calcolo "Mauro Picone" (Iac) del Consiglio Nazionale delle Ricerche, in occasione del 75° anniversario della fondazione e del 25° anniversario della morte del matematico. Mauro Picone molto prima dello sviluppo dei moderni calcolatori intuì l'importanza di percepire la matematica come un'unica entità, senza distinguere tra pura e applicata, al punto di vedere anche il "calcolo" come parte integrante di questa disciplina. Non solo capiva la potenzialità dell'impatto che gli strumenti matematici possono avere sulle applicazioni, ma insisteva anche sullo stimolo che queste possono dare allo sviluppo di tecniche matematiche innovative. L'eredità culturale di Picone è quanto mai rilevante in un periodo, come l'attuale, che vede continuamente nascere problemi di formidabile complessità a livello scientifico, tecnologico e gestionale, cui la ricerca matematica di alto livello può riuscire a rispondere in modo efficace. I lavori saranno aperti da Alfio Quarteroni, esperto di fama mondiale in analisi numerica e matematica computazionale e applicata, che terrà la prima Picone Lecture venerdì 6 dicembre 2002 alle ore 14,00 presso l'Aula 1 del Dipartimento di Matematica "G. Castelnuovo" dell'Università di Roma "La Sapienza" (Piazzale Aldo Moro 5). Seguirà una tavola rotonda - che fornirà l'opportunità di parlare della matematica applicata moderna in Italia - alla quale parteciperanno Michiel Bertsch, Franco Brezzi, Maria Cannata, Alessandro Figà Talamanca, Giuseppe Italiano, Stefano Pallottino, Renzo Piva, Alfio Quarteroni, Alberto Tesei, Guido Trombetti.

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