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SABATO
14
DICEMBRE 2002
pagina 3
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MALI,
MAURITANIA E
NIGER: IL
SAHARA IN
CHARTER
Raggiungere il cuore del Sahara con voli diretti dall'Europa, in modo da poter
risparmiare le lunghe tappe di avvicinamento alle zone da visitare dalle
capitali, in genere le sole ad essere collegate all'Europa dai normali voli di
linea: è un po' il sogno di tutti gli appassionati sahariani, che hanno sempre
visto in questa soluzione l'unica possibilità per compiere viaggi brevi ed
economici, dove dedicare tutto il tempo a disposizione per esplorare il deserto,
immergendosi fin da subito nella magia del suo ambiente.
Un sogno che per quanto riguarda la Mauritania, il Mali e il Niger, tre
mete non secondarie nell'universo sahariano, è diventato realtà grazie
all'istituzione di tre voli speciali settimanali o quindicinali in partenza
dall'aeroporto francese di Marsiglia ogni domenica fino al 27 aprile su Atar in
Mauritania, tutti i venerdì fino al 28 marzo su Gao in Mali e tutte le
domeniche fino al 30 marzo su Agadez in Niger.
I voli sono predisposti dal tour operator francese Point Afrique e
commercializzati in esclusiva per l'Italia dall'operatore milanese "Drive
Out Viaggi" (tel. 02 48 51 94 45, www.driveout.it
specialista da vent'anni in viaggi nel deserto, il quale si preoccupa anche di
prenotare gli eventuali voli in coincidenza dall'Italia su Marsiglia.
I viaggi vengono venduti a prezzi decisamente competitivi grazie
all'utilizzo dei voli speciali, al loro elevato riempimento e al pernottamento
in tenda. In Mauritania si può esplorare in 8 giorni la stupenda regione
montuosa dell'Atar, tra distese di dune e profondi canyon, con le oasi e le città
che stanno per essere inghiottite dal deserto, toccando gli importanti antichi
centri carovanieri di Ouadane e Chinguetti, quest'ultima capitale culturale
maura in epoca medievale e una delle sette città sante dell'Islam (quota da
1.240 euro), oppure compiere un viaggio di due settimane che consente di avere
una visione completa del paese, dall'Adrar al Tagant, dal Sahara al Sahel, fino
ad arrivare sulle rive dell'oceano Atlantico (prezzi da 1.590 euro).
In Mali, una delle nazioni più affascinanti del Sahel, si può invece
compiere in 8 giorni la risalita del fiume Niger su una grande piroga turistica
attrezzata, visitando i villaggi delle popolazioni rivierasche appartenenti a
diverse etnie, fino a raggiungere la mitica Timbuctu, la capitale dei tuareg
alle soglie del deserto, con ritorno a Gao in fuoristrada (quota da 1.070 euro),
oppure dedicare il tempo alla scoperta della popolazione Dogon, famosi per la
loro originale cultura dalla complessa cosmogonia, che vivono in villaggi
incredibilmente abbarbicati sulle pareti a picco della grande falesia di
Bandiagara (una settimana, quota da 1.190 euro).
Il viaggio in Niger infine prevede la visita in 8 giorni delle oasi
dell'Air tra enormi distese di dune, palmeti, crateri vulcanici, incisioni
preistoriche e guglie di roccia, fino ad attraversare il mitico Tènèrè, il
deserto dei deserti per antonomasia e la distesa più piatta e sconfinata che si
possa immaginare (prezzi da 1.230 euro). Tutte
le quote prevedono la pensione completa, l'alloggio in tenda o in alberghi assai
modesti (comunque i migliori esistenti) e l'accompagnamento di guide francofone.
Maggiori informazioni su tutti i viaggi e i dettagli dei singoli
itinerari possono essere reperiti nel sito www.driveout.it
DRIVE
OUT: UNA CASA-ALBERGO ITALIANA A
MARRAKECH
Esistono posti al mondo che possiedono un enorme fascino già nel nome, a
prescindere dalla loro bellezza reale, capace di fare sognare viaggiatori e non:
Timbuctu, Samarcanda, Marrakech, tanto per citarne qualcuno.
La grande città del sud marocchino, che per lunghi secoli ha conteso a
Fes il ruolo di capitale e dal cui nome deriva poi quello dell'intera nazione,
di fascino ne ha davvero tanto, nel nome e nel reale, come ben sanno i milioni
di turisti che l'hanno visitata. Questa
antica città-oasi, simbolo oggi del Marocco turistico, deve la sua fortuna ad
un posizione invidiabile, non lontana dalle brezze dell'Atlantico che ne
attenuano la calura estiva, porta di accesso al grande deserto da farne in
passato uno dei principali terminali per le carovane transahariane e assai ricca
di acque per i fiumi che scendono dalla vicina catena dell'Atlante.
Nessun'altra città marocchina possiede infatti tanti giardini e palmeti
così estesi. Si potrebbe parlare a
lungo dei monumenti di una città ricca e potente, fondata dieci secoli or sono
dagli Almoravidi: la Koutoubia, la grande moschea rosata in stile moresco, e il
suo splendido e possente minareto tutto intarsi e decorazioni d'oro alto 70
metri e che domina la città, la moschea di Ibn Yuossouf nel cuore della medina,
la più antica del paese, il Palazzo della Bahia, sontuosa residenza di un visir
usata tante volte come set per film anche famosi, le tombe monumentali della
necropoli saadita, tutta marmi e iscrizioni coraniche, gli enormi giardini della
Menara, parco del palazzo reale. Ma
il vero fascino di Marrakech risiede nella sua atmosfera, unica e irripetibile,
nei suoni, nei profumi e nei colori che sembrano uscire dalle pagine delle Mille
e una notte. E' la magia irrazionale che si vive camminando nell'intrico dei
vicoli della città vecchia, facendo shopping tra i negozietti sfavillanti dei
souk, durante una passeggiata in calesse lungo le mura rosate, aggirandosi a
tutte le ore del giorno e della notte in quella vera corte dei miracoli che è
la piazza Jemaa el Fna, un posto che non ha rivali al mondo, oppure sorseggiando
un the al tramonto sulla terrazza di uno dei tanti bar all'ombra della Koutoubia.
All'interno della medina, la città vecchia, e a breve distanza dal souk e da
Jemaa el Fna sorge il Riad Dar Atta, una tipica casa borghese di Marrakech di
recente trasformata in casa-albergo, o maison d'hote, con sole dieci camere e
una suite e che funge da base per il tour operator milanese "Drive Out
Viaggi" (tel. 02 48 51 94 45, www.driveout.it
da anni specialista sul Marocco. Il
nome gli deriva dall'ultima tribù berbera nomade e il suo stile è improntato
all'architettura sahariana. Il cuore della struttura è il patio centrale,
elemento classico delle case arabe, sul quale si affaccia la grande sala del
camino; una serie di scale conducono ai diversi piani alti, dove sono poste le
stanze, ed a due ampie terrazze da cui si gode una vista mozzafiato sul minareto
della Koutoubia. Le camere, pur con
uno stile comune, risultano una diversa dall'altra, con una cura quasi maniacale
dei particolari, conferendole un elevato charme.
Un piccolo ristorante per gli ospiti con curata cucina
berbero-marocchina-italiana, un negozio con oggetti di arredamento e un hammam
dove concedersi un rilassante bagno turco o un massaggio rivitalizzante
completano il quadro.
Spazi aperti e chiusi si alternano per consentire di vivere situazioni
differenti: consumare la prima
colazione nel patio oppure sulle terrazze, leggere e rilassarsi davanti al fuoco
del camino, abbronzarsi sulle chaise longue delle terrazze. Per la sua posizione Riad Dar Atta, aperto tutto l'anno,
costituisce infine una base ideale per un breve soggiorno turistico a
Marrakech, oppure come punto di partenza e di arrivo per escursioni e viaggi nel
deserto o sull'Atlante. I prezzi
per pernottamento e prima colazione in coppia variano da 80 euro per le
camere standard a 171 euro per le suite. Drive Out organizza per tutto l'anno
anche dei week-end liberi individuali - minimo 2 persone - di 4 giorni,
comprendenti i voli di linea Royal Air Maroc da Milano o Roma, i trasferimenti
in loco e tre pernottamenti con prima colazione al riad ad un costo da 646 euro.
Possibilità di abbinare escursioni di uno o più giorni in diverse località
vicine
MESSICO,
YUCATAN IN
SELF-DRIVE
Da alcuni decenni la penisola dello Yucatan, estrema propaggine meridionale del
Messico protesa a separare il golfo del Messico dal mar dei Caraibi, è
diventata la maggior meta turistica
del paese grazie alla bellezza delle sue spiagge e del suo mare, all'elevata
ricettività alberghiera, al clima caldo e alla presenza di alcuni dei più
interessanti siti archeologici mesoamericani, appartenenti in particolare alla
cultura maya, una civiltà di notevole fascino che ha lasciato significative
testimonianze artistiche e architettoniche del proprio perduto splendore.
Spesso però i vacanzieri ignorano che alle spalle di ombrelloni,
alberghi e discoteche si estende un vasto territorio estremamente ricco di
peculiarità di vario genere, da quelle archeologiche e naturalistiche a quelle
etnografiche, forse non altrettanto note e valorizzate ma che per un viaggiatore
colto giustificano da sole una vacanza in questo lembo del continente
centroamericano. L'operatore milanese "Drive Out Viaggi" (tel. 02 48
51 94 45, www.driveout.it ),
specializato in viaggi a valenza culturale e specialista sulla penisola
messicana, propone un viaggio individuale di 9 giorni secondo la formula
self-drive, con voli, alberghi prenotati e auto individuale.
L'itinerario, che si sviluppa attraverso Yucatan, Chiapas, Campeche e
Quintana Roo (i quattro stati in cui è divisa la penisola), offre uno
straordinario spaccato attraverso i diversi aspetti ambientali e paesaggistici
di questo variegato territorio, dalle sterminate spiagge caraibiche con la loro
eccezionale fauna subacquea all'intricata foresta tropicale, toccando cittadine
dalla tipica impronta coloniale, siti maya famosi ed altri meno noti ancora
celati nella giungla, una riserva naturale internazionale di enorme importanza
ed estensione come quella di Calakmul, per non parlare dei frequenti contatti
con la popolazione indigena, in particolare di quella discentente dai maya che
hanno saputo mantenere quasi intatti nel tempo lingua, tradizioni e stili di
vita. Alcuni pernottamenti sono
infatti previsti in strutture gestite da comunità indios, come i lacandoni che
vivono isolati nella Selva Lacandona, la stessa che protegge il celebre
subcomandante Marcos e i suoi guerriglieri zapatisti.
Il percorso suggerito parte da Cancun e dopo una visita di Chichen Itza,
una delle maggiori città maya, tocca Merida, capoluogo dello Yucatan e città
coloniale con la più antica cattedrale del nuovo mondo e uno dei più ricchi e
colorati mercati del Messico, Uxmal, fulcro culturale maya dove l'architettura
si è espressa al meglio, e Palenque, una delle maggiori città maya ancora in
gran parte sepolta dalla foresta. Risalendo
in piroga il rio Usumacinta, che segna il confine con il Guatemala, si raggiunge
Yaxchilan, altro pregievole e malnoto insediamento maya nella giungla tuttora
usato dagli indios come centro cerimoniale, e poi la riserva della biosfera di
Calakmul, protetta dall'Unesco, dove su una superficie di 700 mila ettari vivono
un gran numero di uccelli e di mammiferi, tra cui giaguari, ocelot, tigrilli,
scimmie urlatrici, tapiri e formichieri, e dove la vegetazione cela un imponente
e malnoto sito maya. Si costeggia quindi da sud a nord tutta la stupenda costa
del Caribe messicano fino a Cancun, capitale del turismo balneare nello Yucatan,
non senza avere compiuto una sosta a Tulum, l'unico sito maya affacciato su un
mare d'incanto. Partenze libere individuali ogni settimana per tutto l'anno con
voli di linea da ogni aeroporto italiano; la
quota di 1.600 (sulla base di 4 partecipanti; se si va soltanto in due il prezzo
sale a 1.860 euro) comprende voli, nolo auto, pernottamenti e prima colazione,
assistenza in loco e documentazione di viaggio.
SUD AFRICA:
NATURA NELLA
TERRA DEGLI
ZULU
Grazie alle sue immani risorse minerarie (primo produttore al mondo per oro,
platino e cromo, secondo per manganese, terzo per antimonio, quarto per diamanti
e carbone, e così via), il Sud
Africa è una delle nazioni più ricche e progredite del continente.
I grattacieli, gli alberghi di lusso, i negozi eleganti e i centri
commerciali forniti di ogni genere di merce di Cape Town, Johannesburg,
Pretoria, Durban e Port Elizabeth ne sono un'eloquente testimonianza.
Ma, grazie anche alla sua estrema varietà geografica, climatica e
ambientale, il Sud Africa costituisce al tempo stesso anche il paese dove la
natura risulta meglio protetta, come dimostrano gli undici parchi nazionali, i
numerosi parchi regionali e locali, i santuari per animali selvatici, biotopi e
geotopi e le centinaia di riserve private.
Il paese possiede un'incredibile ricchezza e varietà di flora e fauna
(22 mila specie di piante, 730 di alberi, 800 di uccelli, 286 di rettili, 243 di
mammiferi), senza contare gli stupendi paesaggi che spaziano dalle coste
oceaniche al deserto, dalla savana alle alte montagne,
il che ne fa una meta privilegiata per il turismo naturalistico - anche
individuale - grazie all'efficenza generale del paese e dei servizi, alla buona
rete stradale e alle confortevoli strutture ricettive, spesso di vero charme.
Il sudafricano, per la sua storia, sente prepotente il bisogno di vivere
all'aria aperta a contatto con piante ed animali, e inoltre per stato e privati
investire nella natura costituisce un vero businness.
Non a caso il turismo, legato in gran parte proprio alla natura,
rappresenta una voce importante per l'economia nazionale. L'operatore milanese
"Drive Out Viaggi" (tel. 02 48 51 94 45, www.driveout.it
specializzato in viaggi a valenza culturale e specialista sulla
destinazione, propone in esclusiva un viaggio individuale con auto a noleggio e
alberghi prenotati di 11 giorni, dedicato alla scoperta degli aspetti ambientali
del Natal, l'estrema regione di sud-est e anche la più piccola provincia
sudafricana. Si tratta di una tra le più belle e varie regioni del paese,
destinata a diventare una meta turistica di grande successo, dove il visitatore
può spaziare dalle acque cristalline e dalle lagune sull'oceano Indiano fino ai
3.000 metri delle montagne del Drakensberg, attraverso i luoghi
che videro la nascita e lo sviluppo della cultura degli Zulu, una
popolazione capace di dare vita ad un potente regno che si impose su gran parte
dell'Africa sud-orientale e che si oppose con non pochi successi alla
penetrazione bianca, facendo sempre base in piccoli ma deliziosi lodge.
L'itinerario parte da Durban, principale porto e centro balneare rinomato
per le sue belle spiagge, e si inoltra nel Drakensberg, le Montagne dei Draghi,
la maggior catena dell'Africa australe, per visitare il parco nazionale omonimo
e quello del Natal, ricchi di peculiarità geologiche, incisioni e pitture
rupestri boscimani e varie specie di animali tra cui la maestosa antilope eland.
Attraverso lo Zululand si raggiungono la riserva della Babanango Valley,
popolata da un gran nuumero di animali, uccelli, alberi e fiori selvatici, e l'Hluhluwe
game riserve, dove si potranno incontrare elefanti, giraffe, zebre, antilopi e
il raro rinoceronte bianco. Si
arriva così all'oceano, facendo tappe al Sodwana Bay national park, le cui
foreste e dune costiere offrono una vegetazione e una fauna peculiari, al lago
di Santa Lucia per osservare ippopotami e coccodrilli, al False Bay park
famoso per la sua foresta tropicale
e a Cape Vidal, la cui spiaggia è costellata di dune.
Si rientra infine a Durban costeggiando la celebre Dolphin Coast.
Partenze individuali (minimo 2 persone) settimanali per tutto l'anno
con voli di linea da ogni aeroporto italiano. La quota da 1.740 euro
comprende voli, auto a nolo, assistenza e pernottamenti in alberghi e lodge di
livello superiore con prima colazione o mezza pensione
L'ARTE DEL CONTE NANI: PROFONDITÀ E
LEGGEREZZA IN MOSTRA A CORTINA
La sostenibile leggerezza dell'essere può diventare filosofia di vita e fonte
di ispirazione poetica, con tanto di riconoscimenti che portano la firma di
Carlo Bo, Mario Luzi, Stanislao Nievo, Silvia Cuppini, Vittorio Sgarbi . Fino ad
essere insigniti del Premio di Poesia "Giuseppe Jovine" dall'Unione
Nazionale Scrittori e sentir recitare in tv una delle proprie poesie durante
l'Angelus celebrato da Sua Santità il 24 marzo scorso, Domenica delle Palme.
Per ricordare in mondovisione la tragedia dell'11 settembre. A patto di
chiamarsi Alessandro-Ferruccio Marcucci Pinoli, Conte di Valfesina, per gli
amici "Nani" e aver fatto di tutto nella vita: l' agricoltore, il
docente universitario, l'avvocato, il presidente di APT, il Cavaliere di Gran
Croce, il Commendatore e il Grand'Ufficiale (d'accordo i titoli onorifici non
sono mestieri, ma l'impegno c'è), il Console di San Marino, l'ambasciatore in
Bolivia e da ultimo l'albergatore (tra Pesaro e Urbino cinque hotel tres
charmant, di cui il "Vittoria", che ha ospitato reali e premi Nobel,
rappresenta un inno all'arte dell'ospitalità). Nani è artista della tela e
della penna. E a Cortina d'Ampezzo si stanno occupando delle sue opere
addirittura due templi della cultura. Nani sarà rappresentato nella
"cattedrale della neve" meglio frequentata d' Italia dal 21 dicembre
2002 al 20 gennaio 2003, da alcuni suoi quadri e da ben sei libri di poesie.
Accadrà alla Libreria Sovilla, in Corso Italia 118. All'Hotel Savoia, invece,
sarà proprio lui, in carne, ossa e spirito, a presentare la sua ultima raccolta
di liriche "Dulcis Ludus et Dulcis in Fundo". Per informazioni si può
contattare il signor Cristian Contini sia a Cortina, sia a Mestre e Venezia). Il
Conte, che in via Barignani, a Pesaro, ha aperto un suo angolo culturale 'La
Loggia di Nani", di brevi, folgoranti versi ne ha scritti fin dai tempi
delle medie (1300 circa). A Cortina ci saranno i suoi famosi (checché ne dica
lui stesso), splendidi volumetti, cinque dei quali con i titoli in latino:
" Dulcis Vivas", "Dulcis Amice", e "Dulcis Imago"
uscito nel Maggio 2002. L'ultimo, " Dulcis Ludus et Dulcis in Fundo"
è forse la summa di un pensiero che non ha mai inseguito se stesso, impegnato
con garbata ironia a mettere a nudo la "levitas" delle cose. Per
allontanare il fatuo e cogliere l'attimo fuggente. La sua non è mai una mera
esercitazione letteraria, Nani di Valfesina non è tipo da ridurre il
significato della vita a una sorta di prova tecnica d' autore. Nani ha messo
sulla sua mensa i diversi sapori dell'esistenza e, dopo averli provati tutti, ha
salvato solo quelli che valeva la pena di tenere. E' un minimalista, ma solo
perché ha imparato a semplificare, a catturare quel "tempus quod fugit".
A suggerire con delicatezza. L'uomo lo ritrovate nella sua arte. Qualche
esempio? Le tele esposte a Cortina, anche quelle definite "materiche",
le sculture, i disegni, sono di una semplicità, di uno scarno sconcertante.
Fino all'assenza totale di segni. Un suo "autoritratto" è
rappresentato da uno specchio alla cui base è fissato un papillon; un altro
selportrait è composto da una nuda tela. "Quello sono io" , sostiene
il Conte ironicamente, "Il Niente. Non chiamatemi poeta o pittore. Sono
solo un artigiano delle sensazioni, uno che crede unicamente nella fugacità
delle cose e delle persone. E' quasi impossibile prendere sul serio qualcuno,
figuriamoci se stesso!". Questo è il Conte Nani che saremo onorati di
incontrare a Cortina. Un nobile poeta "vero" che considera un Rolex
d'oro massiccio meno di niente e una farfalla più di tutto. Per informazioni:
Tel. 348.8057653 Fax 0721.65204 www.nani-faivivere.it
- info@viphotels.it
CON LE "CIASPOLE" SULLE ORME DELLA STORIA
Racchette da neve (le "ciaspole") ai piedi e via a ritrovare le tracce
della storia. Ma anche a riscoprire la natura e le leggende che alla natura si
sono ispirate. È questa l'innovativa proposta che arriva dall'Apt della
Valsugana. Tutti i venerdì a partire dal 27 decembre e fino al 15 marzo 2003
saranno dedicati a un'escursione "a tema" da compiere nella catena del
Lagorai o sull'altipiano di Vezzena in compagnia delle guide alpine del
Trentino. Questo il calendario delle uscite e i temi che verranno via via
affrontati:
27 dicembre e 7 febbraio - Sulle orme degli animali selvatici - da Vetriolo
Terme a Cima Panarotta (2002 m.) lungo la dorsale del Lagorai;
3 gennaio e 14 febbraio - Nel mondo delle fiabe, fra boschi e folletti - dal
Passo Redebus attraverso boschi e radure fino alla Cima di Costalta (1955 m);
10 gennaio e 21 febbraio - Sul confine austro-ungarico della prima guerra
mondiale - da Passo Vezzena fino al Forte di Cima Vezzena (1908 m.);
17 gennaio e 28 febbraio - Nella valle incantata - alla scoperta della Valle dei
Mocheni da Palù del Fersina fino al suggestivo lago di Erdemolo (2005 m.)
24 gennaio e 7 marzo - Passeggiata ecologica - da Palù del Fersina in Valle dei
Mocheni lungo la Val del Laner fino al Rifugio Sette Selle (1990 m.) parlando di
natura;
31 gennaio - Sugli altipiani della Grande Guerra - da Malga Ortesino lungo i
dossi e i costoni degli Altipiani di Folgaria e Lavarone fino al Forte Sommo
Alto (1613 m.).
Da non dimenticare infine tre escursioni molto speciali - Con le ciaspole al
chiaro di luna - che si effettueranno nelle serate del 18 gennaio, 15 febbraio e
15 marzo 2003, notti di luna piena. Si partirà da Vetriolo e, dopo un breve
itinerario nella catena montuosa del Lagorai, si arriverà in un caratteristico
locale di montagna dove sarà servita una cena tipica trentina.
La quota di partecipazione alle singole escursioni è di 9,00 Euro (25,00 Euro
con la cena tipica). L'attrezzatura (racchette da neve e bastoncini) verrà
messa a disposizione dalle guide alpine
Il ritrovo è presso l'ufficio di Levico Terme dell'APT
Valsugana alle ore 9.30 per le escursioni del venerdì e alle ore 19 per le
uscite in notturna.
Informazioni: Apt Valsugana - tel 0461.70610 - Internet: www.valsugana.nu
SKI
PARK MANAGER GOLD DIVENTA
PROPRIETARIO DI UNA STAZIONE SCIISTICA: CREA, SVILUPPA E GESTISCI UNA
PRESTIGIOSA LOCALITÀ TURISTICA
Costruire
liberamente infrastrutture, hotel, chalet e piste da sci lungo i pendii delle
montagne, assicurarsi che i clienti si sentano a proprio agio nella proprietà,
mantenere la calma di fronte a eventi inaspettati, gestire gli impiegati e
l'influenza delle agenzie turistiche sugli andamenti della cittadina e
sull'afflusso alle piste da sci, tenere
sotto controllo centinaia di parametri: saranno necessari un intuito sottile e
una solida strategia per giocare a Ski Park Manager CD-ROM e misurarsi con uno
dei più evoluti giochi gestionali mai creati per pc.
Ski Park Manager offre un enorme terreno di gioco, degno delle principali
stazioni sciistiche esistenti, chilometri e chilometri sui quali costruire i
circuiti sciistici più incredibili con la possibilità di controllare la
situazione scegliendo tra quattro diverse angolazioni, oltre ad una satellitare
per avere una visione globale della stazione.
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IN VAL DI FASSA IL CAMPIONATO
INTERNAZIONALE DI SLEDDOG
La valle di Fassa ospiterà, sabato 1 e domenica 2 marzo, una delle più
affascinanti manifestazioni sportive offerte dalla neve e dall'inverno: l'ultima
e decisiva prova della "Pedigree Cup" campionato internazionale di
sleddog, le corse per slitte trainate da una muta di cani. Quella dello sleddog
è molto più di una disciplina sportiva è una passione che in primo luogo
unisce l'uomo al cane che insieme formano un equipaggio affiatato lanciato alla
scoperta della natura. La manifestazione fassana è organizzata dal Gs Antartica
di Monzuno (Bologna) con la collaborazione dell'Apt del Trentino e si svolgerà
nella zona del "Ciancoal" tra gli abitati di Pozza e Mazzin al
cospetto del Catinaccio e dei Monzoni. Un percorso affascinante che consente al
pubblico di seguire da vicino la gara e che continua una tradizione nata al
Passo del San Pellegrino dove si disputava la Val di Fassa Sled Dog Race.
Alla gara sono attesi oltre ottanta equipaggi provenienti da tutte le
regioni d'Italia e anche da Austria, Slovenia e Germania. Vedremo team composti
da cani di razza nordica (siberiano, samoiedo, groenlandese, alaskan malamoute)
o con spiccata attitudine alla corsa ed al tiro (principalmente alaskan husky ma
anche altri incroci) che si sfideranno sulle distanze dei 5 km (D "2
cani"), 8 km (C "4 cani"), 12 km (B "6 cani", pulka e
skijioring), 14 km. (A "8 cani").
Le premiazioni sono in programma alle ore 15 del 2 marzo 2003 a Pozza.
CASTEL BESENO RIAPRIRÀ CON UNA GRANDE
MOSTRA
Castel Beseno, l'imponente maniero che domina la valle dell'Adige tra Trento e
Rovereto, rimane chiuso al pubblico durante la stagione invernale. La riapertura
del castello, all'inizio della primavera, sarà comunicata tempestivamente.
Intanto è in fase di preparazione la grande mostra che valorizzerà a partire
da maggio il complesso. La mostra, dal titolo "La Virtù della
Fortezza", metterà in evidenza le caratteristiche militari e difensive del
castello. Informazioni: Castello del Buonconsiglio Monumenti e Collezioni
Provinciali - tel 0461 .233770 Internet: www.buonconsiglio.it
CAPODANNO A CAMPIGLIO CON I CAMPIONI DELLO
SCI NORDICO
Saranno ancora una volta i grandi campioni dello sci nordico a caratterizzare il
primo giorno dell'anno a Madonna di Campiglio. Sull'anello di 500 metri
tracciato attorno al laghetto, coppie miste formate dai migliori specialisti si
sfideranno, a partire dalle ore 21, in una gara sprint a eliminazione che il
pubblico potrà seguire attimo per attimo. La formula della gara è semplice e
molto spettacolare. Ogni coppia è formata da un atleta maschio e da una ragazza
che si daranno il cambio regolarmente fino a quando non sarà lanciata la volata
che dovrà eliminare l'ultima coppia arrivata al traguardo. Di sprint in sprint
e di eliminazione in eliminazione si arriverà al gran finale e la vittoria se
la giocheranno in una volata all'ultimo respiro le migliori tre coppie rimaste
in gara. La manifestazione è organizzata dall'Apt Madonna di Campiglio, Pinzolo,
Val Rendena che si è assicurata la presenza di tutti i migliori campioni del
fondismo azzurro a cominciare da Christian Zorzi, il trentino due volte a
medaglia alle Olimpiadi di Sal Lake City. A contendergli la vittoria ci saranno,
tra gli altri, Giorgio Di Centa, Fabio Maj e Pietro Piller Cottrer. Tra le
ragazze certa la presenza di Valentina Paruzzi e di Stefania Belmondo.
La serata si concluderà nella magia dei fuochi artificiali.
Informazioni: Apt Madonna di Campiglio, Pinzolo, Val Rendena - tel 0465.442000
- Internet: www.campiglio.to
IMPARIAMO A COSTRUIRE GLI ADDOBBI DI
NATALE
Anche quest'anno il Museo tridentino di Scienze Naturali propone l'iniziativa
che tanto successo ha avuto giusto un anno fa: il laboratorio dove è possibile
imparare a costruire gli addobbi che rendono più bella e allegra la casa in
occasione del Natale e delle feste di Capodanno. È dall'inizio di dicembre che
i tecnici del Museo e in particolare i botanici si dedicano ogni fine settimana
a spiegare come utilizzare pezzi di legno, erbe, pigne, rametti e ogni tipo di
vegetale - ma anche altro materiale riciclabile - per realizzare decorazioni di
grande effetto. Un'occasione per sperimentare la propria manualità e per
imparare qualcosa di nuovo sul mondo vegetale. Appuntamento nel fine settimana
al laboratorio di Botanica del Museo tridentino di Scienze Naturali a Trento in
via Calepina 14. La tariffa di partecipazione è di 4 Euro a incontro. Fino al
29 dicembre ogni sabato e domenica si svolgeranno due incontri pomeridiani della
durata di circa 90 minuti (primo turno dalle 14.30, secondo turno dalle 16.30).
La domenica mattina è previsto un turno dalle ore 10.30 alle 12.
Questi i temi dei prossimi incontri: 21-22 dicembre Decoriamo la tavola
di Natale 28-29 dicembre Decoriamo
la tavola di San Silvestro Informazioni
e prenotazioni: telefonando ai numeri 0461.222916 - o461.228502 dal lunedì al
venerdì dalle 9 alle 12,30
B&B: LA CARTA DELL'OSPITALITÀ
FAMILIARE
È un sistema molto diffuso in gran parte del mondo e sta prendendo piede anche
in Trentino, una terra che ha una secolare vocazione al turismo. Ci riferiamo al
Bed&Breakfast, quel modo familiare e semplice di accogliere i viaggiatori
che hanno voglia di conoscere da vicino anche le abitudini di vita dei Paesi che
visitano. Per aiutare i titolari di B&B a svolgere nella maniera migliore il
loro lavoro, la Provincia e l'Apt hanno varato la "Carta dell'ospitalità
familiare". Che non è solo un decalogo di semplicissime norme che è
opportuno osservare, quanto un invito a far parte del "Sistema qualità dei
B&B del Trentino" il club che garantisce sia l'ospite sia il titolare
dell'azienda. L'ospite, in primo luogo, che capirà di trovarsi in una struttura
particolare, che fa dell'accoglienza familiare, e dunque della cortesia e del
calore umano, il suo punto di merito. Perché è proprio questo che i turisti
cercano in un Bed & Breakfast: ovvero autenticità, tipicità, radicamento
al territorio e alla cultura locale, salvaguardia delle tradizioni. E se
l'ospite vorrà essere "guidato" nella scoperta del territorio, il
nucleo familiare che conduce il B&B dovrà essere preparato anche a questi
aspetti culturali. Ordine, pulizia,
cura dei dettagli, armonia dell'insieme, disponibilità e cortesia sono le altre
caratteristiche che dovranno dimostrare quanti sottoscriveranno la
"Carta".
LA STRADA DEL VINO E DEI SAPORI DELLA
VALLAGARINA
Si svilupperà in Vallagarina la prima "strada del vino e dei sapori"
del Trentino. La consacrazione ufficiale - con il riconoscimento da Parte della
Provincia Autonoma - si avrà presumibilmente all'inizio della primavera
prossima, ma ormai tutto è stato messo a punto. A cominciare dal disciplinare,
dal percorso e dal logo della Strada. Per non dire degli standard di qualità
che il Comitato promotore ha stabilito con grande cura.
La "Strada del vino e dei sapori della Vallagarina" si snoda
lungo l'asta dell'Adige da Borghetto ad Aldeno e include anche l'Altopiano di
Brentonico e la Val di Gresta. Il percorso complessivo principale è di circa
120 chilometri, ai quali si aggiungono altri 110 chilometri di percorsi
secondari e di collegamento. Il progetto è stato sviluppato da un apposito
comitato (Comitato Promotore della Strada del Vino e dei Sapori della
Vallagarina), costituitosi nel dicembre 2001 su stimolo dell'Apt di Rovereto e
della Vallagarina per valorizzare con finalità turistiche il patrimonio
enogastronomico dell'intera area. L'iniziativa è stata immediatamente salutata
con favore tanto che ha raccolto oltre 100 adesioni: dalle cantine (33%) alle
enoteche e distillerie (3%), dalle aziende di prodotti enogastronomici (10%)
alle imprese ricettive (12%) e agli agritur (6%), dai comuni (14%), alle
associazioni (9%) e agli uffici di promozione turistica (2%).
Con questo progetto i promotori intendono far conoscere il territorio nel
suo complesso e dare vita, attraverso l'integrazione con le attività ricettive
e di ristorazione, ad una nuova forma di turismo rurale, approfittando anche del
momento estremamente positivo per l'enoturismo.
GLI ANNI DEL BEAT IN MOSTRA A TRENTO
Nelle sale di Palazzo Festi, al teatro Sociale di Trento, è aperta dal 6
dicembre - chiuderà il 2 febbraio - la mostra "Beat! (....ma che colpa
abbiamo noi)" una rassegna che racconta attraverso dischi (Lp e 45 giri),
oggetti vari, fotografie, locandine, strumenti musicali e cartelloni, gli anni
che vanno dal 1964 al '68: i cinque anni ruggenti del beat italiano. Una sezione
- Trentobeat - è dedicata ai protagonisti e ai gruppi musicali degli anni '60
in Trentino. Tanti volti noti all'inaugurazione: Alfio Cantarella (Equipe 84),
Angelo Ravasini (Corvi), Paki Canzi (Nuovi Angeli), Gianni Dall'Aglio (Ribelli),
Enrico Maria Papes (Giganti), Francesco Marsella (Giganti).
La mostra - curata da Roberto Festi e Odoardo Semellini - è organizzata
dalla Provincia Autonoma di Trento e dal Comune di Carpi (città nella quale è
rimasta aperta con grande successo dal 20 settembre al 27 ottobre) e ha ottenuto
il patrocinio del Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento e della Regione
Emilia Romagna. Molto ricco il catalogo che raccoglie contributi di Romano
Giuffrida (saggista e giornalista), Diego Giachetti (esperto della storia dei
movimenti giovanili degli Anni Sessanta e Settanta, saggista e professore) e
Luciano Ceri (giornalista musicale). Ospita le interviste ai protagonisti del
beat italiano (Arcieri, Bucciotti, Canzi, Ceccarelli, Dall'Aglio, Gianco e Papes)
e due brevi racconti di Giuseppe Pederiali e di Roberto Barbolini e raccoglie
150 immagini in bianco e nero e a colori. La
mostra è aperta tutti i giorni. Orario: 15-19 (dal lunedì al venerdì); 10-18
il sabato e la domenica e 15-22 nei giorni di spettacolo al Teatro Sociale (con
ingresso gratuito per i possessori di biglietto dello spettacolo). Chiusa il
girono di Natale. Informazioni Provincia Autonoma di Trento - Servizio cultura -
tel 0461.495111
VAL DI FIEMME: CINQUE SKI-AREA E PARADISO
DEL FONDO
Val di Fiemme in inverno vuol dire gioia. La gioia di poter praticare nelle
migliori condizioni lo sport preferito - discesa, fondo, pattinaggio - ma anche
la gioia di rilassarsi e ritemprarsi con un magico fuori pista o partecipando a
una passeggiata con le racchette da neve. Offerta di primissima qualità quella
della Valle di Fiemme che mette a disposizione dei turisti oltre 100 chilometri
di piste servite da ottimi impianti di risalita e garantite da un capillare
sistema di innevamento programmato. Cinque le Ski-Area della valle, tutte
collegate da un perfetto servizio di ski-bus gratuito. Un unico skipass dà
accesso a tutti gli impianti, alle piscina (esclusi il martedì e il sabato) e
allo stadio del ghiaccio. L'area
dello Ski Center Latemar, la più vasta, offre 34 km di piste servite da 17
impianti. Molto apprezzata la pista rossa dotata di cronometraggio a gettoni. Si
accede al comprensorio da Predazzo, da Pampeago e da Obereggen. Il comprensorio
del Cermis, a monte di Cavalese, offre dieci piste servite da nove impianti: due
telecabine, tre seggiovie, una funivia e tre skilift. Gli sciatori più bravi
possono partire dai 2200 metri del Pajon e raggiungere i 1200 metri della
stazione di partenza della funivia. La ski area Lusia (accessi da Bellamonte e
da Moena) offre 13 piste servite da otto impianti. A Bellamonte piste facili e
soleggiate adatte a principianti e bambini. Al Passo Rolle, all'ombra del Cimon
della Pala, si scia su undici piste servite da sei impianti. La pista più bella
è la nera della Paradiso, sede di diverse gare internazionali. Al Passo Oclini
convivono il fondo, la discesa e il trekking sui sentieri battuti. Quattro le
piste servite da cinque impianti. Val di Fiemme fa però anche rima con sci
nordico. Con la Marcialonga che a gennaio compie 30 anni e con i Mondiali che si
disputeranno, per la seconda volta, a febbraio e marzo. Le piste del fondo
sviluppano oltre 150 chilometri lungo tutta la valle dove troviamo cinque Centri
del fondo. Il più importante e quello di Lago di Tesero, con stadio e oltre 20
chilometri di tracciati serviti a loro volta da sistema d'innevamento
programmato.
SABATO 14 DICEMBRE 2002 AL JAZZ CLUB
FERRARA: HIGH FIVE
Hanno, nel loro essere giovani e promettenti, tutto quanto si possa chiedere ad
un gruppo di musicisti jazz: originalità, tecnica, fantasia e tanto swing. Sono
in cinque, come cinque erano, nel 1960, quei "Five Young Lions" che
stamparono, per l'etichetta Vee Jay Records (all'epoca tra le più attente alle
nuove tendenze del jazz statunitense), uno splendido album che dal nome loro
attribuito prese il nome. Quanto di più promettente il jazz statunitense aveva
prodotto grazie a quei cinque musicisti, ora quasi dimenticati, ripropongono
oggi gli High Five, giovani "leoni" italiani del jazz, definiti
all'unanimità come "quanto di più promettente sul panorama italiano in
materia di modern jazz". I cinque musicisti saranno ospiti, sabato 14
dicembre a partire dalle 22,15, della stagione di Ferrara in Jazz nello
splendido scenario del Torrione del Jazz Club Ferrara, con un concerto che si
annuncia come un concentrato di energie allo stato puro che sono solo in attesa
di essere liberate. Una front line di ampio respiro, con Fabrizio Bosso alla
tromba e flicorno e Daniele Scannapieco al sax, si affiancherà sabato ad una
sezione ritmica con Julian Mazzariello al piano, Pietro Ciancaglini al basso e
Lorenzo Tucci alla batteria; tutte componenti fondamentali che cosituiranno un
miscuglio di realtà e metafisica passione nell'atmosfera magica e carica di
storia del Torrione Jazz Club Ferrara di C.so Porta Mare. Da un lato quindi ci
sarà il giovane trombettista noto per il tour con la celebre Carnegie Hall Jazz
Band, oltre che per un apprezzatissimo disco edito dalla Red Record ed un premio
come miglior nuovo talento indetto dalla rivista "Musica Jazz" ;
dall'altro, il sassofonista che vanta una collaborazione stabile nella band di
Dee Dee Bridgewater. Nel mezzo, gli amici di sempre a comporre una delle
migliori ritmiche della già ricca piazza capitolina. Un concerto che si
prospetta quindi carico di emozione e di energia, collocato in un momento
importante per la stagione musicale realizzata dal Jazz Club Ferrara in stretta
collaborazione con l'Assessorato alle Politiche ed Istituzioni culturali del
Comune di Ferrara. "Un festival lungo un anno" cui si affiancano le
attività culturali che legano il mondo del jazz a quello della scuola, della
gastronomia (la sede del Jazz Club Ferrara ha un ricchissimo Food & Wine
Bar) o della vita all' aria aperta (ogni anno nel corso del Memorial Mirto
Govoni la musica jazz si affianca alla nautica, al volo ed alle auto storiche in
una splendida manifestazione di tarda primavera a cavallo di un intero weekend).
Per informazioni, Jazz Club Ferrara: tel 0532.211573, 339.7886261, 348.6913224
oppure 338.4958757. www.jazzclubferrara.com
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