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MARTEDI'
11 FEBBRAIO 2003

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ALL'ISTITUTO SCIENTIFICO UNIVERSITARIO SAN RAFFAELE IL PRIMO PROGETTO PILOTA EUROPEO PER L'OSPEDALE DEL FUTURO DRIVE

Milano, 11 febraio 2003 - E' il risultato delle più innovative tecnologie informatiche applicate all'organizzazione sanitaria e nasce grazie alla collaborazione tra istituti di ricerca, aziende private e università, sotto l'egida della Commissione Europea. Milano, 11 febbraio 2003 - DRIVE è il prototipo dell'ospedale del futuro, nel quale dispositivi informatici e sensori sono distribuiti ovunque e formano una infrastruttura in grado di collegare tutti i punti critici del processo di cura in ospedale. L'infrastruttura riconosce i pazienti, gli operatori ed i prodotti (i farmaci, le provette, etc.), e interagisce con loro per garantire a medici, infermieri, farmacisti un attento, costante e puntuale aiuto alla prevenzione di errori, a volte tanto banali quanto insidiosi, che possono mettere a rischio la sicurezza del paziente. Inoltre, l'infrastruttura si rende autonomamente conto dei consumi effettuati, dei farmaci disponibili in armadi di reparto o scaffali di farmacia, ed applica le regole che gli stessi medici, infermieri e farmacisti hanno insegnato al sistema, per evitare di rimanere senza prodotti, di averne troppi, di rischiare sprechi per scadenza. Infine, ogni singolo punto di accesso a Drive, alle sue funzioni e a tutti i dati sensibili in esso contenuti, protegge e garantisce la privacy del paziente: il sistema richiede infatti all'operatore sanitario di autenticarsi con una smart card, fornisce solo i dati rilevanti per l'attività prevista permettendo anche ulteriori approfondimenti, di cui però mantiene la memoria. Attraverso Internet, l'ospedale si collega in modalità sicura con altre strutture sanitarie e con i propri fornitori: i vantaggi di una migliorata efficienza si estendono dunque a tutti gli attori coinvolti nella catena di distribuzione. Drive (DRug In Virtual Enterprise) nasce dunque per conciliare l'esigenza di rendere più sicura la degenza del paziente in ospedale e più efficace la cura con la necessità limitare gli sprechi dei prodotti nei magazzini e del tempo prezioso di medici, infermieri e farmacisti. L'infrastruttura informatica capillare ed autonoma di Drive permette agli operatori sanitari di concentrarsi più sulle necessità primarie del paziente che sulla necessità della propria organizzazione di eseguire controlli di armadi e magazzini, calcolare ed ordinare i prodotti, controllarne l'arrivo, le scadenze, ecc. La sfida tecnologica ed organizzativa lanciata dall'Ospedale San Raffaele è stata riconosciuta anche dalla Commissione Europea che, nell'ambito del Quinto Programma Quadro di Ricerca Ist, ha sostenuto la realizzazione del pilota Drive, operativo da alcuni mesi: si tratta della prima sperimentazione del genere sviluppata in Europa. Le innovazioni più rappresentative introdotte da Drive sono: il braccialetto informatizzato per il paziente che riporta in forma digitale (codice bi-dimensionale) i dati necessari a garantire una identificazione sicura e completa (compresi dati critici quali, per esempio: patologie particolari, allergie a farmaci o ad alimenti) e consentono una protezione attiva e sistematica del paziente; l'etichetta informatizzata sulla confezione del farmaco che riporta in forma digitale (codice bi-dimensionale) i dati necessari per una identificazione sicura e completa del medicinale (per esempio: l'identificativo del prodotto e del lotto, il numero di serie all'interno del lotto, la data di scadenza). In questo modo l'etichetta informatizzata è parte integrante della protezione del paziente e nella determinazione dei consumi; il Carrello Intelligente, dotato di dispositivi informatici ed automatici (quali: computer portatile e software dedicato, stampante di etichette, lettore ottico per il riconoscimento del codice bi-dimensionale, lettore di smart card, strumentazione medicale elettronica per la rilevazione automatica dei parametri vitali, molteplici cassetti automatizzati per la dispensazione dei farmaci). Grazie alla sua mobilità, il Carrello Intelligente consente al personale medico ed infermieristico un supporto attivo e costante a garanzia della sicurezza del paziente in ogni fase della cura: dalla prescrizione di farmaci ed esami di laboratorio, alla preparazione di terapie farmacologiche e di provette, alla effettiva somministrazione del farmaco e al prelievo del sangue al letto del paziente. In ognuna di queste fasi, il carrello riconosce automaticamente il paziente e le sue necessità, il prodotto e le sue caratteristiche, l'operatore sanitario e le sue attività: rileva dunque sistematicamente e tempestivamente le incongruenze ed i rischi per il paziente (interazione tra farmaci, errori di dosaggio, di preparazione, allergie, ecc.), secondo le regole che gli stessi operatori sanitari gli avranno "insegnato". Ogni allarme, suggerimento e promemoria deve essere vagliato dalla professionalità individuale, cui spetta la responsabilità della decisione finale. Come ultimo compito, il Carrello Intelligente memorizza quantitativi e modalità con le quali ogni singolo prodotto è stato consumato e passa queste preziose informazioni al sistema di gestione della logistica ospedaliera; i sistemi di logistica ospedaliera (tra reparto e farmacia) e collaborativa (con altre strutture ospedaliere e i fornitori) che riconoscono i quantitativi effettivamente disponibili, sono in grado di informare gli operatori in termini di previsione di consumi e rendono disponibili tutte le funzioni di commercio elettronico per la gestione efficiente dell'approvvigionamento del reparto verso la farmacia e della farmacia verso i fornitori; l'infrastruttura di trust (cioè la componente che garantisce la fiducia reciproca tra tutti coloro che utilizzano il sistema Drive, inclusi i pazienti che devono aver garantita la privacy), che utilizza le più recenti tecnologie in tema di sicurezza digitale: smart card per autenticazione e firma digitale ed un sistema di accesso ai dati particolarmente sofisticato e graduale, che tiene conto dei ruoli molteplici, sia interni che esterni, e delle differenti caratteristiche di criticità dei dati. I primi interessanti risultati forniti dal funzionamento del Pilota in sperimentazione presso l'ospedale San Raffaele dimostrano: la riduzione significativa del livello di rischio di errore ottenuta con l'introduzione del Carrello Intelligente. Per esempio, una delle attività più critiche per la sicurezza del paziente è la preparazione dei farmaci per la somministrazione via parenterale: in questo caso, gli studi preliminari effettuati indicano che il carrello abbatte il livello di rischio del 71%; nel caso invece del rischio di identificazione non corretta del paziente il livello di rischio viene praticamente ridotto del 100%. il miglioramento dell'efficienza della catena logistica del farmaco e la riduzione dei costi (diretti ed indiretti) operativi. Per esempio, le stime preliminari (effettuate con l'ausilio di tecniche di simulazione) sui risparmi operativi ottenibili nella logistica ospedaliera sono superiori al 30%, all'interno di una realtà già fortemente organizzata ed informatizzata quale è il San Raffaele! la disponibilità ad accettare l'innovazione introdotta dal Carrello Intelligente e dal braccialetto informatizzato da parte di operatori e pazienti. Per esempio, il 91,3% dei pazienti accetta positivamente l'uso del braccialetto informatizzato perché rispetta la dignità della persona, non lede la privacy dell'individuo e non ostacola le normali attività quotidiane. In conclusione, l'ingegner Alberto Sanna del San Raffaele, responsabile del Progetto Drive, cosi' sintetizza l'esperienza: "Drove ha dimostrato che è possibile realizzare un sistema tecnologicamente avanzato che eroghi il massimo della qualità, della sicurezza del paziente e della protezione dei suoi dati personali, rispondendo nel contempo a logiche di efficienza. La visione deve però essere globale: dall'azienda farmaceutica al letto del paziente." 

LA RIFORMA DEGLI ENTI DI RICERCA 
Roma, 11 febrbaio 2003 - Il ministero dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca ha pubblicato sul proprio sito Web i testi dei tre schemi di decreti legislativi relativi alla riforma degli Enti di ricerca. I provvedimenti approvati in via preliminare dal Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2003 riguardano la riforma ed il riordino del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), dell'Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) e dell'Agenzia spaziale italiana (Asi). Tra gli obiettivi principali del riordino vi sono la concentrazione della ricerca degli Enti su obiettivi strategici per il Paese per aiutare il sistema produttivo a recuperare competitivita' tecnologica, eliminare inefficienze o duplicazioni di attivita' che disperdono risorse e adeguare il sistema pubblico di ricerca al mutato contesto europeo per favorirne l'inserimento nelle reti di ricerca europee e internazionali. http://www.murst.it/iniziati/XIVleg/2003/DlgsCNR.htm  http://www.murst.it/iniziati/XIVleg/2003/DlgsASI.htm  http://www.murst.it/iniziati/XIVleg/2003/DlgsINAF.htm  http://www.governo.it/GovernoInforma/DOSSIER/RIFORMA_RICERCA/index.html  

IN ITALIA IL PRIMO MASTER IN MEDICINA E CHIRURGIA DEI TRAPIANTI D'ORGANO 
Bergamo, 11 Febbraio 2003 - Si è tenuta ieri presso gli Ospedali Riuniti di Bergamo la presentazione del primo Master di Medicina e Chirurgia dei Trapianti in Italia, frutto della collaborazione tra l'Università degli Studi di Milano-Bicocca e gli Ospedali Riuniti di Bergamo, una delle Aziende Ospedaliere più attive nel campo dei trapianti d'organo. Per questo primo anno il Master, che avrà inizio a maggio 2003 e terminerà nell'aprile 2004, è rivolto a sei studenti in possesso di laurea in Medicina e Chirurgia e/o specializzandi, ed è strutturato in tre indirizzi principali: trapianto epatico, trapianto renale e chirurgia dei trapianti addominali. Il Master, della durata di 12 mesi, prevede un piano di studi di 200 ore di lezioni formali sugli aspetti teorici, comuni ai tre indirizzi, e di 1100 ore di lezioni/attività pratiche specifiche, differenziate per ciascun indirizzo. I docenti coinvolti sono Professori dell'Università degli Studi Milano - Bicocca e Professori e medici degli Ospedali Riuniti di Bergamo, dell'Istituto Mario Negri, del Centro Nazionale dei Trapianti e il San Gerardo di Monza. I trapianti di organo, usciti dalla fase sperimentale, sono entrati a far parte di una consolidata routine clinica anche nel nostro Paese, e sono quindi soggetti ad attenta valutazione dei risultati e alla ricerca di un miglioramento continuo della qualità. Ricerca della qualità che non può prescindere da una formazione rigorosa dei medici e dei chirurghi coinvolti in questa attività di altissima specializzazione. Il Master in Medicina e Chirurgia dei Trapianti d'Organo costituisce pertanto un'offerta formativa innovativa e al contempo necessaria al fine di aprire la strada a programmi di formazione specifica in campo trapiantologico. "Per queste esigenze e sulla esperienza che il nostro Ospedale ha acquisito negli anni divenendo uno degli ospedali lombardi che eseguono il maggior numero di trapianti - dichiara il Dr. Stefano Rossattini, Direttore Generale degli Ospedali Riuniti di Bergamo - abbiamo voluto istituire questo primo importante Master presso la nostra azienda. Ci auguriamo così che i nostri medici e chirurghi non si debbano trasferire all'estero per seguire stage o corsi di formazione presso i Centri o i reparti di trapiantologia in Europa o negli Stati Uniti. A testimonianza del successo dell'iniziativa abbiamo già ricevuto da aziende multinazionali offerte per alcune borse di studio a sostegno del Master ". "Siamo convinti - afferma il Prof. Giuseppe Mancia della Clinica Medica e del dipartimento di medicina prevenzione e biotecnologie sanitarie Università degli Studi Milano - Bicocca e Direttore del Master - che i nostri Medici e le Facoltà di Medicina dovranno e sono già in grado di formare personale specificamente addestrato a questo fine. Il Master coinvolgerà gli allievi in tutte le fasi della trapiantologia; impareranno ad acquisire esperienza e familiarità con i principi e la pratica clinica della gestione dei pazienti, quindi ne usciranno conoscendo le indicazioni del trapianto, i risultati, i protocolli, le sue complicanze, anche a lungo termine, seguendo quindi anche la fase importante del "follow-up"". "Ci auguriamo - prosegue il Dottor Giuseppe Remuzzi - Direttore del Dipartimento di Medicina Specialistica e dei trapianti degli Ospedali Riuniti di Bergamo - che questo primo Master possa aprire la strada ad una lunga serie di corsi di formazione perché la medicina del trapianto è in continua e rapida evoluzione. Condizioni che prima venivano considerate controindicazioni, sono ora indicazioni a tutti gli effetti: i protocolli immunosoppressivi si modificano costantemente, la ricerca sulle cellule staminali sta intervenendo sull'approccio ad alcune patologie". "I trapianti d'organo - dichiara il Dr. Bruno Gridelli - Direttore del Dipartimento di Chirurgia e del Centro Trapianti di fegato degli Ospedali Riuniti di Bergamo - sono una delle principali conquiste della medicina moderna ed attualmente rappresenta l'unico approccio curativo per un numero crescente di condizioni cliniche che portano all'insufficienza acuta o cronica degli organi addominali. Ad esse si aggiungono con ritmo incalzante indicazioni per patologie metaboliche ed oncologiche. Il successo di tale approccio terapeutico ha portato ad un incremento del numero di centri di trapianto autorizzati e ad una ricerca sempre più attenta di innovazioni biologiche e chirurgiche atte ad aumentare la disponibilità di organi. La medicina del trapianto quindi richiede conoscenze specifiche, venendosi sempre più a configurare come una branca a sé". "Ma non è tutto - continua il Dr. Mario Strazzabosco Direttore U.O. Gastroenterologia degli Ospedali Riuniti di Bergamo -- i medici coinvolti nei centri trapianto devono conoscere tutte le implicazioni immunologiche e chirurgiche, avere familiarità con i numerosi protocolli immunosoppressivi ed essere capaci di adattarli al singolo paziente, avere conoscenze di farmacologia, farmacodinamica e delle diverse interazioni farmacologiche. A questo aggiungiamo che bisogna possedere una approfondita conoscenza della fisiopatologia e clinica dell'organo trapiantato, una competenza clinica nella cura del paziente con insufficienza d'organo e poter gestire la popolazione in lista d'attesa, conoscere le procedure di selezione, i criteri di allocazione degli organi e il timing del trapianto, nonché saper gestire la fase post-chirurgica, saper prevenire e trattare la recidiva, gli aspetti etici e medico-legali e la gestione delle priorità." "I trapianti - conclude il Dr. Massimo Cardillo - Dirigente Medico del Nord Italian Transplant Program e Irccs (Ospedale Maggiore Policlinico Milano) - consentono risultati molto favorevoli, in pazienti affetti da insufficienza d'organo grave ed irreversibile, senza valide alternative terapeutiche. Negli ultimi anni, il nostro Paese ha fatto registrare dei grandi passi avanti sia nel numero dei trapianti eseguiti che nella qualità degli interventi, ma, ancor oggi, la metà dei malati con indicazione a trapianto non può usufruire dell'intervento a causa della scarsa disponibilità di donatori. Per rispondere alle richieste dei pazienti è necessario da un lato che si diffonda adeguatamente nella popolazione la cultura della donazione e del trapianto ma soprattutto che migliori tra i sanitari la dedizione e la competenza nel settore. Il Master in Medicina e Chirurgia dei Trapianti rappresenta un'occasione formidabile per offrire al personale medico un valido strumento di formazione sui complessi aspetti dell'attività trapiantologica, dal prelievo degli organi nel donatore al trapianto ed alla riabilitazione del ricevente". E' possibile visionare il bando di concorso sul sito Internet www.unimib.it 

GARATTINI, LA CUD E LA SCELTA SENZA REGOLE 
Milano, 11 Febbraio 2003 "Per due volte ed a distanza di poco tempo, Silvio Garattini ha rilasciato dichiarazioni al Sole 24 ore che, banalizzando la complessità dei problemi e ridicolizzando l'impegno dei professionisti, lasciano un'immagine devastante della diagnostica di laboratorio e di tutti i suoi attori". E' quanto afferma il Consiglio Direttivo della Sibioc (Società Italiana di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica) riunitosi ieri a Milano. "I medici", si aggiunge, "sono accusati di richiedere esami senza alcun criterio razionale, i professionisti del laboratorio - accumunati alle Aziende con la complicità dei Provveditori-economi - favorirebbero o comunque permetterebbero la crescita di una spesa "gonfiata". Per nostra fortuna, c'è il rimedio: la Commissione unica per la diagnostica (Cud) che dovrebbe porre rimedio ad una "scelta senza regole" di esami di laboratorio. "Prima di tutto, non è vero che non esista una regolamentazione sulla tipologia e sui costi degli esami. Nel nostro Paese esiste un nomenclatore-tariffario che raccoglie gli esami che il Ssn riconosce e rimborsa alle tariffe previste. Garattini, inoltre, sembra ignorare che le Aziende del diagnostico in vitro sono sottoposte ad una normativa europea (il cosiddetto marchio CE) che le obbliga a fornire numerose informazioni (ben maggiori di quelle da Lui auspicate) su tutti i prodotti e che, peraltro, la scelta fra i diversi prodotti è una responsabilità affidata ai Direttori dei laboratori clinici, in collaborazione con i Provveditori-economi. Andrebbe forse ulteriormente ribadito che non esiste la glicemia, ma esistono diversi tipi di esame del glucosio nel sangue, in urgenza, in elezione, per la diagnosi, per il monitoraggio della terapia, e per l'autocontrollo del paziente a domicilio. La scelta sul tipo di sistema diagnostico da utilizzare per l'esame del glucosio non dipende dai cataloghi, ma dalla professionalità e dal contesto clinico. "In secondo luogo, non è certo la Cud che può fissare per editto la necessità o inutilità delle centinaia di esami di laboratorio per tutte le possibili situazioni cliniche. Forse a Garattini sfugge il fatto che non esistono le malattie, ma i malati e che la ricerca di appropriatezza deve basarsi su due capisaldi: la professionalità e la responsabilità. La professionalità, specie in un momento nel quale il nostro Paese ha avviato il programma Ecm, richiede sforzi congiunti per attuare un progetto di formazione continua ben lontano dalle affermazioni di Garattini che banalizza come la "misura di molti marker utilizzati in campo oncologico non è predittiva". La semplificazione è sempre segno di scarsa conoscenza, e mai come in questo caso semplificare significa non solo banalizzare ma sparare nel mucchio colpendo buoni e cattivi. Il secondo caposaldo è la responsabilità, perchè non vi è editto nè protocollo diagnostico o linea-guida che non possa essere disatteso se i professionisti non sono responsabilizzati e coinvolti nel progetto. Invece di creare un organismo centralistico, basterebbe far funzionare al meglio gli istituti esistenti, quali la gestione per budget e la verifica dei Direttori dei Laboratori Clinici sul rispetto del budget, cosa che peraltro viene praticata da anni in alcune parti del Paese. "In terzo luogo, Garattini non è a conoscenza dell'esistenza di strumenti quali l'osservatorio prezzi che impediscono alle Aziende sanitarie ed ai responsabili degli acquisti di comperare lo stesso bene a costi significativamente diversi, ferma restando la possibilità di confrontare le condizioni di offerta (numerosità degli esami, durata etc). "La nostra Società nello scorso anno ha dedicato due Conferenze di respiro internazionale (a Padova e a Bari) al tema dell'appropriatezza e ha attivato molte iniziative in stretta collaborazione con altre Società della clinica e dei medici di famiglia. Non siamo all'anno zero, anzi siamo in uno stadio avanzato di confronto fra esperienze e metodi per migliorare l'appropriatezza nella richiesta e nell'utilizzo degli esami di laboratorio. "Vediamo con rammarico che Garattini non è nemmeno sfiorato dalla conoscenza di tutto ciò, ma temiamo che dietro le sue parole si celino volontà e disegni volti a negare la professionalità di tutto il settore. La Cud può essere uno strumento utile per migliorare l'appropriatezza nella richiesta e nell'utilizzazione degli esami di laboratorio Dipende dal mandato che sarà assegnato alla Commissione e dipende da chi ne entrerà a far parte. Sul mandato, vorremmo che chi ha competenza sulla politica complessiva della sanità non permetta più a lungo che Garattini o altri intervengano su questi temi, ma si esponga in prima persona e faccia chiaramente capire gli scopi, i metodi e gli obiettivi che si intendono perseguire. "Riguardo alla composizione, auspichiamo che siano chiamati a far parte della Commisione professionisti rappresentativi della disciplina, anzi delle diverse discipline, che siano voce delle Società Scientifiche e degli Organismi professionali. Dipende inoltre dalle scelte di fondo che si intendono perseguire, e se si ritiene di vedere il mondo della professione (e tutti i professionisti) come un alleato imprenscindibile o come insieme di persone con interessi e obiettivi puramente corporativi ed opportunisti. Se così fosse, sarebbe peraltro la fine del Sistema Sanitario". Il Consiglio Direttivo Sibioc 

FILO DIRETTO ONLUS ...UN 2003 RICCO DI NUOVI OBIETTIVI... 
Milano, 11 febbraio 2003. Filo diretto Onlus, società non profit del Gruppo Filo diretto, continua con passione ad impegnarsi socialmente, ponendosi nuovi e ambiziosi obiettivi per l'anno 2003. I successi ottenuti nel 2002 e la nomination al Sodalitas Social Award hanno entusiasmato lo staff e il management aziendale coinvolto attivamente nelle iniziative, stimolando l'ideazione di nuovi importanti interventi da realizzare nell'anno in corso. Ecco in dettaglio i progetti 2003 di Filo diretto Onlus. Riarredo dei reparti di pediatria di ospedali di Milano e dintorni Filo diretto Onlus continuerà a finanziare la realizzazione di nuove soluzioni volte a riarredare le camere dei reparti di pediatria di ospedali milanesi e di strutture sanitarie ubicate nella zona di Agrate Brianza e dintorni. L'obiettivo dell'iniziativa è quello di rendere le camere dei reparti pediatrici più funzionali per gli operatori, ma soprattutto di creare un ambiente più accogliente per i piccoli degenti e i loro famigliari. In seguito al progetto dell'ospedale di Vimercate, concluso con successo lo scorso anno, sono stati creati quattro modelli di stanzette che verranno poi adattate e integrate in base alle esigenze dei singoli ospedali. L'obiettivo di Filo diretto Onlus è quello di riarredare ogni anno il reparto di pediatria di un ospedale diverso. Filo diretto Onlus per i bambini della comunità di Ganda (Angola) Filo diretto Onlus, per continuare il suo impegno nei confronti dei bambini della comunità di Ganda, prevede la ristrutturazione di una struttura polifunzionale per farne un punto di ritrovo e di formazione per i ragazzi di Ganda. L'idea è di ricostruire l'edificio e prevedere l'attivazione di numerosi servizi, quali ad esempio un doposcuola, una biblioteca, una mensa, una sala giochi. Il centro dovrà rappresentare un punto di riferimento per i più giovani e uno strumento importante a sostegno del progetto di reinserimento socio-infantile sviluppato da don Adriano Ukwatchiali, sacerdote della Diocesi di Benguela. A tal fine, Filo diretto Onlus sta cercando Organizzazioni Non Governative italiane presenti in Angola, in grado di fornire una consulenza sulle modalità d'intervento, per verificare la fattibilità di questo nuovo progetto. E' quindi apprezzata ogni indicazione da parte chi, leggendo questo comunicato, conosca organizzazioni di questo tipo operative in Angola. Sempre per quanto riguarda la comunità di Ganda, Filo diretto ha confermato le 42 adozioni a distanza del 2002 e ne ha attivate altre 8, portando a 50 il numero dei bambini adottati. Filo diretto Onlus per i bambini ricoverati all'Istituto dei Tumori Questo nuova partnership prevede l'intervento di Filo diretto Onlus nella realizzazione di due progetti distinti. Il primo riguarda il finanziamento di due borse di studio per i ricercatori dell'Unità Operativa di Pediatria che fa capo alla Professoressa Franca Fossati Bellani. L'attività di ricerca, che si svolgerà a Houston (Texas), riguarderà lo studio sui sarcomi delle parti molli e lo sviluppo di nuovi farmaci in oncologia pediatrica. Il secondo progetto, che vede la collaborazione tra la Professoressa Fossati e Filo diretto, è una iniziativa terapeutica assolutamente inedita in Italia. L'idea è di offrire ai giovani pazienti seguiti dall'Istituto e ai loro familiari un periodo di vacanza in località accuratamente selezionate. L'obiettivo è di sfruttare i benefici terapeutici che un'esperienza di questo tipo può comportare, in particolare per quanto riguarda la capacità di reagire alla malattia. Le prime partenze potrebbero avvenire già prima dell'estate 2003. Continua la collaborazione con l'ospedale di Vimercate Il reparto di pediatria dell'Ospedale di Vimercate ospita, una volta alla settimana, i clown dottor Sorriso della Fondazione Aldo Garavaglia. Questi interventi sono molto utili e apprezzati dai bambini e quindi Filo diretto Onlus ha deciso di offrire il proprio contributo per raddoppiare la presenza in reparto dei clown Dr. Sorriso.. 

VODAFONE OMNITEL VINCE IL SODALITAS SOCIAL AWARD 2002 COLAO: LA TECNOLOGIA È UNO STRAORDINARIO STRUMENTO PER LA SOLIDARIETÀ 
Milano, 11 febbraio 2003 - Vodafone Omnitel è stata premiata nella sezione marketing sociale della edizione 2003 del Sodalitas Social Award, per il progetto "Sms-Super Messaggio Solidale" a sostegno dell'iniziativa di Cesvi "Fermiamo L'Aids sul nascere". Il Sodalitas Social Award è un premio destinato alle imprese impegnate a sostenere, in partnership con organizzazioni non profit, progetti e iniziative in ambito sociale, articolato in 4 categorie, quest'anno alla sua prima edizione con circa 100 aziende candidate. Il premio è stato consegnato all'Amministratore Delegato Vittorio Colao durante la tappa italiana del tour europeo della Responsabilità Sociale d'Impresa (Csr - Corporate Social Responsibility), tenutasi oggi presso l'Auditorium di Assolombarda a Milano. La campagna del Cesvi ha l'obiettivo di prevenire la trasmissione del virus dell'Hiv dalle mamme ai bambini nell'Africa subsahariana attraverso un programma di prevenzione, cura farmacologica, sostegno psicologico alla mamma e assistenza alimentare al neonato. I fondi raccolti da aprile 2002 ad oggi attraverso l'invio di Sms (dai clienti Vodafone Omnitel al 4333253) permetteranno di aiutare 600 neonati africani, nati da donne sieropositive, che possono così sperare di crescere sani, grazie alla somministrazione di nevirapina prima del parto e all'assistenza post parto fino al diciottesimo mese. "Sono molto orgoglioso di ricevere questo premio - ha commentato Vittorio Colao, Amministratore Delegato di Vodafone Omnitel - non solo per il riconoscimento ad una iniziativa sociale che personalmente ho approvato ed apprezzato, ma perché questo sancisce l'affermazione di un nuovo strumento di donazione basato sulla semplicità della tecnologia, che ha avuto in pochi mesi un grande utilizzo anche in altre iniziative. Sono inoltre soddisfatto - ha aggiunto Colao - che anche le aziende che, nel nostro business chiamiamo concorrenti, abbiano seguito il nostro esempio offrendo ai loro clienti lo stesso tipo di strumento." Vodafone Omnitel ha scelto di sostenere l'iniziativa del Cesvi perché si tratta di un'associazione indipendente e più volte premiata per la sua trasparenza. Fin da marzo 2001 ha avviato in Africa il primo progetto di prevenzione dell'Aids, un'iniziativa non assistenziale che punta alla mobilitazione del personale sanitario locale e della stessa popolazione contro il diffondersi dell'Hiv che sta decimando intere generazioni in tutta l'Africa a Sud del Sahara. La partneship Vodafone/Cesvi dura da circa un anno. L'impegno nel terzo settore del Gruppo Vodafone e di Vodafone Omniel nasce dalla partecipazione delle 100.000 persone che compongono il Gruppo ad un sistema valoriale di impresa per il quale la responsabilità sociale rappresenta uno dei fondamenti della propria identità personale e professionale. Fornire un concreto e innovativo supporto al mondo non profit, attraverso l'utilizzo degli strumenti tecnologici sui quali normalmente è basato il business di questo settore è stato uno degli obiettivi che Vodafone Omnitel si era data nel 2000, all'interno del progetto di introduzione dei nuovi valori del Gruppo Vodafone. Il Super Messaggio Solidale, ideato e realizzato da Vodafone Omnitel, come nuovo strumento di raccolta fondi, consente ai propri clienti di devolvere una somma prefissata attraverso il semplice invio di un Sms. Ogni messaggio costa 1 €: l'importo è devoluto (Iva esclusa) all'associazione beneficiaria senza costi aggiuntivi e senza ricavi da parte dell'azienda. Il servizio consente di inviare uno o più messaggi solidali (di 160 caratteri) e di ricevere un Sms informativo sulle attività dell'associazione non profit sostenuta o sull'andamento della raccolta. Il Super Messaggio Solidale è stato utilizzato per le campagne del Cesvi, per Race for the Cure, una maratona per la prevenzione del tumore al seno organizzata dalla Komen, per la Lega del Filo d'Oro, per la costruzione di un centro per sordociechi a Lesmo, per le due campagne del TG5 e del Corriere della Sera "Un aiuto Subito" per la raccolta fondi a favore delle popolazioni terremotate del Molise e per gli alluvionati della Lombardia. Attualmente la campagna di raccolta per il Cesvi è ancora in corso ed è abbinata al programma Zelig Circus. 

CRESCE L'ATTESA PER RICH-MAC 2003 IN PROGRAMMA DAL 25 AL 28 NOVEMBRE NEI PADIGLIONI DI FIERA MILANO, 
Milano, 11 febbraio 2003. Di scena dal 25 al 28 novembre nei Padiglioni di Fiera Milano, Rich-Mac 2003 (Rassegna internazionale delle apparecchiature chimiche e per analisi, ricerca, controlli e biotecnologie) si pone come manifestazione di riferimento della Chimica Europea e per i Paesi del Mediterraneo. Scienziati, tecnici, manager, operatori italiani ed europei confluiranno alla manifestazione che darà vita al più esauriente e completo panorama mondiale per tutti i settori della chimica, da quella pura a quella applicata, dall'industria al laboratorio, dall'energia alle biotecnologie, con particolare attenzione per i nuovi scenari tecnologici e di mercato.Durante le quattro giornate di esposizione, circa 1.400 espositori, tra cui le più significative aziende nazionali ed internazionali, offriranno agli oltre 33mila visitatori attesi, provenienti da 55 nazioni, un'ampia offerta di tutti i settori della chimica di oggi e domani. Il laboratorio di ricerca, le tecnologie analitiche e diagnostiche, la biochimica clinica, le biotecnologie agroalimentari e quelle per la salute da una parte, gli impianti e i processi industriali, l'automazione, il controllo, i componenti, l'energia e la protezione ambientale dall'altra. In occasione di iniziative speciali, non mancheranno inoltre approfondimenti sui più recenti sviluppi nella ricerca, che iniziano a farsi strada anche a livello delle applicazioni industriali, come genomica avanzata e biotecnologie applicate alla salute (life sciences); sviluppo di processi e di prodotti eco-compatibili (green chemistry); tutte le potenzialità delle nuove tecnologie informatiche nell'analisi e nella ricerca (e-chemistry); sicurezza e qualità dei prodotti alimentari; fino ai settori di frontiera delle nanotecnologie, nanoscienze e nanomateriali multifunzionali. Convegni internazionali sui temi della ricerca scientifica, conferenze sui sistemi innovativi e nuove tecnologie, tavole rotonde e seminari sulle prospettive industriali e commerciali, sessioni tecniche e workshop dimostrativi, meeting aziendali e congressi professionali andranno ad arricchire il Forum di Rich-Mac, costituendo l'occasione, in una prospettiva europea e mondiale, per un confronto a tutto campo sulle nuove frontiere di una chimica in rapido mutamento. La componente convegnistica vedrà la partecipazione di esperti internazionali e la collaborazione delle principali Federazioni e Associazioni di settore, quali Fast (Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche), Federchimica (Federazione Nazionale delle Industrie Chimiche), Sci (Società Chimica Italiana), Aidic (Associazione Italiana di ingegneria Chimica), Gisi (Gruppo Imprese Strumentazione Italia), Isa (International Society for Measurement and Control), Sibioc (Società italiana di Biochimica clinica e Biologia Molecolare clinica), Cirm (Consorzio Italiano per la Ricerca Medica), Assistal (Associazione Nazionale Costruttori di Impianti)...... Rich-Mac 2003 è l'unico appuntamento fieristico che vede coinvolti in modo unitario e organico i settori della Chimica clinica, della diagnostica, della sanità, delle biotecnologie, dell'energie e delle utilities. Ad evidenziare ulteriormente il carattere di assoluta originalità e attualità dell'evento milanese, in contemporanea con Rich-Mac e completamente integrati e coordinati si svolgeranno in Fiera Milano due saloni paralleli e tre manifestazioni satellite che andranno ad arricchire l'offerta espositiva e tecnologica, moltiplicando le opportunità per tutti gli operatori: mosanEurosalute, Ricerca, Tecnologia e Management per la Salute; MilanoEnergia, la Mostra Convegno delle Risorse e delle Tecnologie Energetiche; Expobiotech, il Salone delle Biotecnologie; Aqua, la Mostra Convegno delle Tecnologie per il Trattamento e la Distribuzione delle Acque; Oilgas, dedicato all'Oil and Gas. Rich-Mac 2003 si avvale del supporto di due Segreterie Organizzative, Assoexpo e Eiom/Bias Group, operanti in sinergia al servizio degli operatori, garantendo la massima assistenza tecnica e la più efficace azione promozionale. Infolink: www.ilb2b.it 

LA FIERA DI VICENZA SBARCA A DUBAI ED E' ''BOOM'' PER L'OREFICERIA MADE IN ITALY 
Vicenza, 11 febbraio 2003 - La Fiera di Vicenza, unitamente all'Ice e al Gruppo Damas Jewellery di Dubai ha organizzato una serie di eventi promozionali a supporto del comparto orafo-gioielliero italiano. Martedi' 4 febbraio e' stata inauguarata al Burjuman Shopping Centre una mostra che proseguira' sino al 21/2 cui partecipano 32 tra le piu' prestigiose aziende italiane del settore della gioielleria branded. Tra questi molte le aziende vicenzatine tra cui Roberto Coin, Zancan, Calgaro, Kria, Favero, Marco Bicego, Chimento, Chiampesan, Laurentia, Celin, Adriano Facco, Fope, Bersani e Araldi. La mostra e' stata inaugurata dallo sceicco al Maktoum che ricopre la carica di Ministro delle Finanze di Dubai. Mercoledi' 5 la mostra e' stata visitata anche dal Ministro per le attivita' Produttive SE On. antonio Marzano in visita di Stato negli Emirati Arabi Uniti che ha speso parole di lode nei confronti della Fiera di Vicenza e dei produttori italiani. Alla mostra sono seguite - domenica 9 febbraio - presso il Firemont Hotel - due sfilate con i gioielli delle aziende italiane coinvolte nell'iniziativa: la prima alle ore 12.00 riservato esclusivamente ad un pubblico femminile - come consuetudine nel mondo arabo - la seconda alle 21 per 500 selezionatissimi ospiti tra i quali SE Domenico Pedata, Ambasciatore Italiano negli Emirati Arabi Uniti, - che portato il saluto ufficiale del Governo Italiano - Massimo Sessa, Direttore dell'ICE di Dubai ed Aldo Volini Console Generale Italiano a Dubai. Il Gruppo Damas e' il piu' importante distributore di gioielleria italiana negli Emirati Arabi Uniti: con i suoi 160 punti vendita ed e' stato il primo a promuovere gioilelli italiani branded. Quella di quest'anno e' la terza iniziativa che la Fiera di Vicenza organizza con DAMAS. Gli Emirati Arabi importano ogni anno1600 milioni di US $ di prodotti made in Italy. Di questi, 400 milioni riguardano oreficeria e gioielleria. Il 65% della gio! ielleria italiana viene assorbita da Dubai, il 18% da Abu Dhabi ed il restante 17% dai rimanenti Emirati. Gran parte della gioielleria italiana acquistata viene poi riesportata da Dubai verso il Nord Africa, l'India e l'Asia. ''Ritengo che la scelta della Fiera di Vicenza di promuovere la gioielleria made in Italy e made in Vicenza in Dubai - ha commentato il Presidente della Fiera di Vicenza Giovanni Lasagna - sia oggi vincente e ancor piu' lo sara' in futuro viste le previsioni di crescita dell'area per i prossimi dieci anni per industria, commercio e turismo.'' Soddisfatto anche il Segretario Generale Andrea Turcato: ''Parlerei di una manifestazione riuscita che ha incontrato il favore della quasi totalita' delle aziende italiane. Vorrei inoltre sottolineare la grande simpatia con cui Dubai guarda verso l'Italia, il made in Italy e lo stile di vita italiano: un atteggiamento che non potra' che favorire lo sviluppo del business - non solo orafo - in quest'area. Una considerazione infine sul clima politico. L'apprensione per il possibile conflitto con l'Iraq e' qui appena percepi! bile e non pare influenzare al momento turismo e affari.'' 

MILANOENERGIA 2003 DAL 25 AL 28 NOVEMBRE 2003 IN FIERA A MILANO SARÀ DI SCENA IL PIÙ AMPIO PANORAMA DELL'ENERGIA, DALLE FONTI TRADIZIONALI A TUTTE LE POSSIBILI FORME ALTERNATIVE O AGGIUNTIVE DI ENERGIE 
Milano, 11 febbraio 2002. Dopo il successo della prima edizione del 2001 ritorna Milanoenergia, la 2a Mostra Convegno delle Risorse e delle Tecnologie Energetiche, in programma nei Padiglioni di Fiera Milano dal 25 al 28 novembre 2003. I contenuti di Milanoenergia verteranno su Produzione Sviluppo Trasporto e Gestione delle risorse energetiche e ampio spazio verrà dato a tutte le fonti d'energia, dalle tradizionali (petrolio, gas naturale, carbone pulito, nucleare etc.) a tutte le possibili forme alternative o aggiuntive (fotovoltaica, eolica, da biomassa, geotermica, idrica, bioclimatica, da idrogeno, etc.). A Milanoenergia 2003, gli espositori avranno modo di incontrare gli Energy Manager dell'industria e del mondo produttivo, i policy makers nazionali e regionali, gli scienziati e i ricercatori, le aziende del settore con i loro dirigenti e tecnici, i responsabili e gli operatori dei servizi collegati (engineering, consulenza, controllo, sicurezza, credito, software di gestione etc.), il mondo delle utilities. Espositori e visitatori avranno quindi modo di scambiarsi esperienze ai massimi livelli e di tessere rapporti professionali, verificando i trend e orientandosi tra prodotti, servizi ed esperienze innovative, con la possibilità di sviluppare rapporti di collaborazione e promuovere ulteriori occasioni di crescita e di mercato. Visto il grande successo riscosso dai convegni di Milanoenergia 2001, che hanno registrato la partecipazione di 1.200 operatori, anche quest'anno lo spazio espositivo sarà arricchito da un denso programma di incontri, coordinati da Fast (Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche) e realizzati in collaborazione con qualificate associazioni e organizzazioni nazionali e internazionali, come Isa (Instrumentation, System and Automation Society), Fondazione Megalia, Aper (Associazione dei Produttori di Energie Rinnovabili), Aidic (Associazione Italiana di Ingegneria Chimica), Anit (Associazione Nazionale per l'Isolamento Termico), Ais (Associazione Italiana Strumentisti), Opet (Organizzazione Europea per la Promozione delle Tecnologie Energetiche), Assistal (Associazione Nazionale Costruttori di Impianti)... Tra i temi più dibattuti vi saranno le indicazioni del 6° Programma Quadro UE relative a fonti di energia nuove e rinnovabili, carburanti alternativi, efficienza energetica negli edifici, celle a combustibile, tecnologie per l'uso dell'idrogeno come vettore energetico, concetti nuovi ed avanzati per l'uso dell'energia fotovoltaica, utilizzazioni avanzate della biomassa, centrali alimentate con combustibili fossili meno inquinanti, automazione degli impianti, controllo dei processi produttivi e distributivi... La seconda edizione di Milanoenergia si preannuncia quindi un appuntamento ricco di proposte e iniziative di rilievo. E a rendere ancora più interessante la manifestazione è il quadro di sinergie entro cui essa si colloca e che configura un evento di grande richiamo per tutte le realtà industriali e delle utilities. Milanoenergia si svolge infatti in concomitanza con importanti manifestazioni scientifico-industriali come Rich-Mac, la Rassegna Internazionale della Chimica e delle Apparecchiature Chimiche e per Analisi, Ricerca, Controllo e Biotecnologie; Aqua, la Mostra Convegno delle Tecnologie per il Trattamento e la Distribuzione delle Acque, Oilgas Oil and Gas Exhibition, Expobiotech, il Salone delle Biotecnologie; mosanEurosalute Ricerca, Tecnologia, Management per la Salute. Milanoenergia 2003 si avvale del supporto di due Segreterie Organizzative, Assoexpo e Eiom/Bias Group, operanti in sinergia al servizio degli operatori, garantendo la massima assistenza tecnica e la più efficace azione promozionale. Per tutti sarà possibile seguire le fasi preparative, come pure lo svolgersi della manifestazione a novembre, nella sezione appositamente dedicata del portale www.ilb2b.it 

CLUB ASSOREGALO AL VIP POINT DI MACEF 
Milano, 11 febraio 2003 - Sentieri di juta, filari di viti, grappoli di uva, antiche botti originali dell'area di San Colombano e alle spalle del vecchio tavolo da lavoro una tela in tema enologico. Poi strumenti dell'agricoltura contadina, gerle e cesti da trasporto.... Mentre un artista decora dal vivo con colori autunnali, un esperto sommelier versa vini bianchi e rossi insieme con gustosi bocconcini, naturalmente in calici di cristallo di grande marchio. Macef 2003 con l'iniziativa "Bacco ...in campagna" ha così attratto migliaia di visitatori presso il Club Assoregalo Vip Point in un'atmosfera giocata fra pampini e profumi agresti. Uno spazio di relax e piacere che risponde alla missione di Assoregalo, sempre più attento a rispondere alle esigenze dei moderni consumatori, alle tendenze del mercato e alle innovazioni degli imprenditori. A questo scopo ad esempio sono organizzati i corsi di formazione per imprenditori organizzati dall'Assoregalo per rendere più facili gli scambi di imprese e potenziare la capacità di leadership, di valorizzazione di prodotti e risorse umane. 

AMARONE E SFORZATO: LA TRADIZIONE VA A CONVEGNO UN ILLUSTRE PARTERRE DI RELATORI, PER PARLARE DELLE RAGIONI DI UN SUCCESSO FONDATO SUL RISPETTO DELLA TRADIZIONE E DI PRATICHE CONSOLIDATE NEL LAVORO DI SECOLI 
Sondrio, 11 febbraio 2003 - Preservare le ragioni di un successo, senza compromessi e cedimenti ai richiami della tecnologia e del mercato, nel rispetto della tradizione e di pratiche consolidate nel lavoro di secoli. In sintesi, è questo il tema di fondo del Convegno "Amarone e Sforzato: due grandi vini di territorio. Il futuro è nella tradizione", che si svolgerà a Verona venerdì 21 febbraio 2003 a partire dalle ore 15, presso il Palazzo della Gran Guardia in Piazza Bra. Promotori dell'evento sono i Consorzi di Tutela dei due vini-simbolo della Valpolicella e della Valtellina, rappresentati dai rispettivi Presidenti, Emilio Pedron e Casimiro Maule: un gemellaggio tra due territori e due tipologie che in comune hanno non soltanto una tecnica di vinificazione, ma un rigore stilistico e una filosofia produttiva in grado di conferire personalità e specificità ai due vini. Il Convegno nasce proprio da qui: dalla necessità di tirare una prima somma su quanto fatto, visto e assaggiato in questi anni in tema di Amarone e di Sforzato, dal bisogno di fissare criteri a uno sviluppo produttivo che potrebbe nuocere alla ricetta originaria dei due prodotti - ricetta vincente, peraltro -, dalla volontà, infine, di guardare al futuro con la serenità necessaria in questi tempi delicati sul piano economico e sociale mondiale. Al centro dei lavori, quasi a mo' di filo conduttore dei vari interventi, sarà la tecnica dell'appassimento: quel particolare trattamento postvendemmiale e naturale delle uve che sta entrando a far parte del tessuto produttivo di ogni comprensorio enologico del mondo, ma che, riferendoci all'appassimento per vini secchi, trova proprio nella Valpolicella e nella Valtellina due patrie storiche troppo spesso ignorate o date per scontate. È questo il messaggio che il Convegno richiamerà con grande forza, questa la grande sfida che attende i due terroir nel futuro prossimo immediato: riappropriarsi dell'esclusività di una tecnica che non è esportabile al di fuori dell'ambiente di origine, abbandonando le tentazioni allo svilimento che possono giungere, e giungono, da più parti, con l'effetto di offuscare un'immagine costruita grazie al lavoro e alla passione di centinaia di produttori delle due aree. Prestigioso, come non poteva che essere data la complessità del tema, il parterre dei relatori: Giacomo Mojoli, Vice Presidente Internazionale di Slow Food; Attilio Scienza, Docente all'Università Statale di Milano; Alexandre de Lur-Saluces di Chàteau d'Yquem; Carlo Petrini, Presidente Internazionale di Slow Food; Giovanni Alemanno, Ministro delle Politiche Agricole e Forestali. Il padrone di casa, per così dire, sarà Emilio Pedron, in questa occasione supportato dal "collega" valtellinese Casimiro Maule. Due Consorzi a braccetto per difendere e consolidare il successo internazionale dei loro gioielli. Perché anche nel vino l'unione può fare la forza. Al termine del Convegno, si passerà dalle parole ai fatti: grande Banco di assaggio di Amarone (abbinato al formaggio Monte Veronese) e Sforzato (unito al Bitto della Valtellina). 

GRUPPI JAZZ AL ST.REGIS GRAND HOTEL DI ROMA 
Roma, 11 febbraio 2003 - Funny Jazz: date previste 05/03 - 16/04. Leo di Sanfelice si presenta sotto forma di un essere fuori dal tempo e dal mondo. Almeno da quelli che sono il nostro tempo e il nostro mondo. Lui vive nel suo e mostra di starci a meraviglia. Dal suo mondo guarda tutti con malcelato scontento e comunica con il tramite della musica. Fonde musica e comicità nella insolita soluzione del "piano-cabaret". Dotato di un estro imprevedibile e calamitativamente esplosivo. Massimo Pirone and Quartet: date previste 12/03. Direttamente dal programma musicale Sarabanda La band si avvicina agli standard internazionali di swing facendo rivivere attraverso la calda voce della leader le atmosfere musicali dei club di New York degli anni 40/50. Il gruppo vanta numerosissime collaborazioni musicali con i migliori jazzisti italiani quali Lino Patrono, Romano Mussolini, Carlo Loffredo, Antonello Vannucchi Atmosfera Greg and The Four Jazzophone: date previste 19/03. Greg... il pubblico lo conosce per "Le Iene" ma lui ama lo swing. Greg... molti lo conoscono per gli sketches ma lui adora il jazz. Greg... alcuni lo conoscono come fumettista ma lui vuole cantare. Swing e jazz. A volte lo fa. Con i...Jazzophone! I componenti sono: Red Pellini (sax baritono), Emanuele Basentini (chitarra), Giancarlo Colangelo (sax basso), Attilio Di Giovanni (pianoforte), Gianluca Perasole (batteria).
Lino Patruno and His Blue Four: date previste 26/03. Il Jazz è una delle due nuove arti del Novecento, l'altra è il Cinema. E come il Cinema deriva dal Teatro, il Jazz ha trasformato il modo di far musica rendendola più libera, più personale, più irripetibile. Il Jazz non è soltanto musica ma è anche un modo di vivere, sognando e provando grandi emozioni. Lino Patruno (chitarra, banjo). Mauro Carpi (violino). Luca Velotti (clarinetto, sax), Giancarlo Colangelo (sax basso), Clive Riche (voce). I Blue Four di Lino Patruno si ispirano ai Blue Four del violinista Joe Venuti e del chitarrista Eddie Lang che agivano a New York negli anni 20' e 30'. Accanto ai due musicisti italo-americani (il vero nome di Eddie Lang era Salvatore Massaro) agivano personaggi come il saxbassista Adrian Rollini, i clarinettisti-sassofonisti Jimmy Dorsey e Don Murray, e il vocalist Bing Crosby che iniziò la sua attività nell'orchestra di Paul Whheman al fianco del leggendario cornettista Bix Beiderbecke. Lino Patruno negli anni '70 fu spesso al fianco del violinista Joe Venuti in Concerto, nei Festival e sui dischi (oggi rimasterizzati su CD). Boop! Sisters: date previste 02/04, swing e jazz doc con l'elegante trio vocale femminile formato da Francesca Biagi, Giò Giò Rapattoni e Alessia Piermarini. Big Night Jive: date previste 09/04, musicisti che suonano anche in altre formazioni di jazz tradizionale, affascinati dallo stile di Louis Prima hanno voluto riproporre molti dei successi dello shuffle come Just a gigolò, Angelina, Oh Marie, Pennies from Heaven, Buonasera Signorina, ecc., unitamente ad altri brani degli anni '40 e '50. Rita Del Pianno Quartet: date previste 23/04. La band di Rita Del Piano si avvicina agli standard internazionali di swing facendo rivivere attraverso la calda voce della leader le atmosfere musicali degli anni 40/50. La leader del gruppo vanta numerosissime collaborazioni musicali con i migliori jazzisti italiani quali Lino Patruno, Romano Mussolini, Carlo Loffredo, Antonello Vannucchi. Tra le sue esperienze una partecipazione al Festival di Sanremo nella categoria giovani, finalista al concorso dedicato a Mia Martini e premio della critica al festival delle Voci Nuove. Red Pellini Gang: date previste 30/04. La Red Pellini Gang è un orchestra che ricrea fedelmente le atmosfere musicali dell'America degli anni 20, mirando ad emulare quei gruppi di musicisti bianchi che suonavano a New York e Chicago e che avevano come punto di riferimento il leggendario cornettista Bix Beiderbercke. Le caratteristiche che distinguono la Band sono: la cura degli arrangiamenti in perfetto stile anni venti, caratterizzati dal tocco originale del Leader. E' l'unica orchestra che utilizza il sax basso al posto del tradizionale baso tuba o contrabbasso. Gli strumenti utilizzati sono originali americani degli anni venti. Indispensabili per ottenere il tipico colore timbrico di allora. Tutti i componenti della band hanno in comune una forte passione per questo particolare stile musicale, senza la quale è inconcepibile intraprendere un simile progetto. La band è menzionata dalla rivista "Musica Jazz" tra le migliori orchestre di Jazz classico ed ha svolto concerti nei più importanti festival Jazz collaborando con Lino Patruno. E' reduce da una lunga tournèe in Italia ed all'estero ed ha partecipato al prestigioso" New Orleans Jazz Festival" di Ascona (Svizzera) giugno 1999 dove ha avuto l'onore di suonare con Spielgle Wilcox (compagno di Bix Beiderbecke nella mitica orchestra di Jazz Goldnette ) risquotendo notevole successo. Inoltre ha ospitato tra i suoi ranghi Dan Barret e Tom Baker in Tribute to Hoagy Carmichael nel festival Jazz di san Marino 1999 ed è attualmente presente nei 

MOSTRA "VULCANI" 
Milano, 11 febbraio 2003 - I vulcani rappresentano l'espressione più violenta, primordiale e spettacolare del nostro pianeta. Sono "macchine" incontrollabili e ancora troppo imprevedibili e sconosciute, vere e proprie "finestre" sull'interno della Terra che sembrano mostrarci il mondo al momento della sua nascita. La mostra "Vulcani" la prima in Italia dedicata a questo argomento presenterà un itinerario didattico, studiato per introdurre gradualmente il visitatore alla comprensione dei meccanismi di dinamica terrestre che hanno portato alla nascita di queste inquietanti montagne. L'esposizione prosegue con modelli tridimensionali e disegni che mostrano come sono fatti i vulcani, dove si formano e perché, le diverse forme che esse possono assumere a seconda del tipo di attività e del tipo di composizione chimica delle lave eruttate. Si potranno scoprire anche le diverse modalità attraverso le quali i vulcani esprimono la loro forza, con una panoramica anche sui prodotti che essi eruttano durante le colate laviche o l'attività esplosiva. Una parte dell'esposizione sarà dedicata ai vulcani italiani e allo storico "caso Pompei", con postazioni multimediali che consentono una visita virtuale nell'antica città ricostruita. Altre parti saranno dedicate al lavoro del vulcanologo e agli strumenti che esso utilizza, ma anche ai vulcani che si trovano su altri componenti del sistema solare. L'intero "percorso vulcanico" sarà accompagnato dalle fotografie di Marco Stoppato, che è anche curatore della mostra, mentre un'apposita sala sarà dedicata alla proiezione continua di afffascinanti immagini filmate di attività vulcanica. Una curiosa mostra "parallela" illustrerà, invece, il mondo dei vulcani attraverso il collezionismo, dai francobolli alle figurine Liebig, dalle riviste del secolo scorso a quelle attuali, dai fumetti alle schede telefoniche, alle banconote, alle vecchie cartoline illustrate e a straordinarie stampe d'epoca, dal 1700 a oggi. La mostra sarà allestita nel nuovo spazio del Museo, il Biolab le ex serre di Palazzo Dugnani , dal 28 marzo al 30 giugno 2003. 

UNA MACHINA TOTALMENTE NUOVA PER IL RESTAURO DELLA PALA DEL SAVOLDO 
Milano, 11 febbraio 2003 - Inizia alla Pinacoteca di Brera il restauro dell'imponente Pala di Pesaro, commissionata nel 1524 a Giovan Gerolamo Savoldo per l'altare maggiore della chiesa di San Domenico di Pesaro, e giunta al museo nel 1811. Le grandi dimensioni della tavola (cm 505 x 312), la sua fragilità strutturale, i suoi particolari problemi conservativi ne hanno imposto il restauro nella stessa sala in cui è conservato. Il suo enorme peso, infatti, ne ha reso problematica la movimentazione fin dalla sua nascita, tanto è vero che i suoi spostamenti sono stati accuratamente testimoniati sul retro, a partire dal 1646, e sono spesso accompagnati dalle firme di coloro che li eseguirono. Dal suo ingresso al museo la pala del Savoldo si è mossa due volte in occasione dei due conflitti mondiali, quando tutta la pinacoteca fu smontata per motivi di sicurezza (la sala del Savoldo fu infatti bombardata nel 1943). L'esigenza di non muovere la pala ha imposto una creatività inedita nel mondo del restauro: con uno sforzo di ideazione unico nel mondo, è stata inventata una vera e propria machina che permette di risolvere ingegnosamente i problemi logistici. Tutta l'operazione è stata finanziata dal contributo della Pirelli, che dal 2000 "ha adottato" la sala XIV della Pinacoteca di Brera provvedendo già al restauro di altre tre opere (La presentazione al Tempio di Gerolamo Romanino, La Madonna col Bambino e i Santi Girolamo, Francesco e Antonio Abate di Moretto e la Sacra Conversazione di Giovan Battista Moroni). Grazie a Pirelli e alla collaborazione dell'associazione Amici di Brera, è stato costruito intorno al dipinto un vero e proprio laboratorio di restauro, progettato dallo studio Sottsass ed Associati, per la parte estetica, e dalla Goppion Laboratorio Museotecnico, per la parte tecnologica. Il lavoro sarà eseguito dai restauratori della Soprintendenza, con la collaborazione dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze che fornirà una consulenza esterna per alcuni delicati passaggi. Il sostegno isituzionale accordato da Pirelli alla Pinacoteca di Brera dal 2000, prevede che il contributo finanziario annuo venga destinato a progetti importanti per la valorizzazione del Museo. In questo contesto l'idea rivoluzionaria della machina è parsa subito quella che meglio riassumeva la partecipazione di Pirelli alla vita della Pinacoteca. Una partecipazione che ha avuto altri esempi importanti nel mondo, dall'apertura di tre sale etrusche al Museo del Louvre alla partecipazione alla Fondazione del Teatro alla Scala, dal restauro della collezione di terracotte italiane del Victoria & Albert Museum di Londra, alla ristrutturazione della sede della Pinacoteca Capitolina di Roma sul Campidoglio. Tutte queste iniziative fanno parte della tradizione culturale del Gruppo, nella consapevolezza del ruolo sociale e civile dell'impresa, che ha tra i suoi compiti anche quello di contribuire alla crescita culturale dei paesi in cui opera. La struttura, prima al mondo di questo genere, è stata ideata in stretta collaborazione fra la direzione della Pinacoteca e i tecnici cui è stata affidata la realizzazione, tenendo conto non solo di tutte le esigenze dettate dalle necessità dell'effettivo lavoro laboratoriale e dalla sicurezza del pubblico, ma anche dal desiderio di rendere visibile ogni momento del complesso intervento: un cantiere aperto, dunque, all'interno della Pinacoteca di Brera. La sala XIV, infatti, nonostante l'imponente struttura, resterà aperta ai visitatori, che potranno girarle attorno per ammirare, oltre che il lavoro in corso, anche gli altri dipinti ordinariamente esposti. La machina, che ha pareti in policarbonato, è munita di una piattaforma mobile che consente di lavorare contemporaneamente su tutti i lati del dipinto e che può essere posizionata a qualsiasi livello sia necessario. E' dotata anche di impianti di aspirazione e di depurazione dell'aria. La tavola è alloggiata in un telaio inserito in un portale metallico, pensato per consentirne la visione totale anche del retro e per permetterne, se necessario, la rotazione di 180 gradi, in modo da portarla in posizione orizzontale. In questo caso essa verrà assicurata da una ulteriore struttura di sostegno. 

DOMENICA - 16 FEBBRAIO 2003 LEONARDO 
Milano, 11 febbraio 2003 - Il "Leonardo da Vinci" Museo di Scienza e di Tecnologia, non possiede opere del grande genio italiano, ma ne porta il nome a testimonianza di quella che fu la genialità, l'intraprendenza di quegli industriali italiani che fortemente vollero la nascita di questo Luogo. A Leonardo sono comunque dedicati un'ala del padiglione monumentale, dove sono esposte riproposte in scala, alcune delle macchine da lui progettate e narrate nei suoi vari Codici, nonché un laboratorio didattico interattivo dove, in scala 1 a 1, è possibile interagire con alcune delle macchine più significative, tra cui quelle dedicate al volo e le carrucole. Il 16 febbraio prossimo, in occasione dei 50 anni del Museo è stato progettato un percorso di visita interamente dedicato a Leonardo e verrà presentato al pubblico la riproduzione fedele del telaio del genio di Vinci. 

MUSEO DELLA CITTÀ IN SANTA GIULIA A BRESCIA: APRE L'AREA ARCHEOLOGICA DELL'ORTAGLIA 
Milano, 11 febbraio 2003 - Apriranno al pubblico il 1° marzo prossimo le "Domus dell'Ortaglia", il ricco nucleo di abitazioni di epoca romana scoperte nel sottosuolo di quello che per secoli è stato l'orto ("Ortaglia") del monastero di Santa Giulia a Brescia. Le Domus, i loro raffinati mosaici e gli affreschi parietali costituiranno uno dei fulcri del percorso espositivo "Brixia. Brescia Romana. Le domus dell'Ortaglia. L'Afrodite ritrovata" che presenterà le notevolissime testimonianze dell'antica Brixia, città tra le più importanti dell'impero. Per l'occasione la celebre "Vittoria" capolavoro del Museo, "perderà le ali" tornando ad essere la raffigurazione di Afrodite concepita dall'artista che la realizzò intorno alla metà del III secolo a.C. Questo meraviglioso bronzo sarà messo a confronto con il prezioso marmo dell'Afrodite Capua, eccezionalmente concesso dalla Soprintendenza Archeologica di Napoli per consentire uno storico confronto tra due delle più note Veneri dell'antichità. A proposito della Vittoria bresciana, è emerso da studi recenti che il bellissimo bronzo sia di quattro secoli più antico di quanto si credesse e non sia una copia romana, ma un originale greco destinato ad un santuario nell'isola di Rodi. Arrivato a Roma come bottino di guerra, venne donato a Brixia e trasformato, con l'aggiunta delle ali, in una raffigurazione della Vittoria. Ora, per la prima volta, quelle ali saranno tolte e la Vittoria tornerà ad essere l'immagine della dea venerata nell'isola di Rodi. In mostra accanto alle Domus e alle due Afroditi, le non meno eccezionali testimonianze della Brescia romana raccolte nelle collezioni archeologiche di Santa Giulia. Il percorso espositivo continua anche al di fuori del Museo con gli itinerari che porteranno i visitatori a scoprire le grandi testimonianze romane della città, primo fra tutti il celebre Capitolium. Si potrà così scoprire come Brescia conservi testimonianze romane tali da non trovare molti raffronti, per importanza e ricchezza, nei territori al di sopra del Po. Indirizzo: Santa Giulia Museo di Città, Via Musei 81/b, Brescia. Orari: da martedì a domenica 9.30-17.30 (lunedì chiuso). Biglietto: intero euro 8,00; ridotto euro 6,00; 14-25 anni e oltre i 65, gruppi, convenzioni 4,00 euro; scolaresche solo ingresso 1,00 euro e con attività didattica 2,00 euro. Catalogo: Skira. Infolink: www.domusortaglia.it 

FRATELLI ROSSETTI E IL VIOLINISTA SUL TETTO DI MONI OVADIA 
Milano 11 febbraio 2003 - Rossi, verdi, gialli, alti, bassi, per ballare e per cantare. Scarpe, stivaletti, polacchini tutti modelli originali "Fratelli Rossetti", sono protagonisti, insieme con uno splendido gruppo di attori, ballerini e cantanti del musical "Il Violinista Sul Tetto" l'evento musicale dell'anno fortemente voluto, diretto e interpretato da Moni Ovadia, tra i più grandi interpreti della cultura teatrale ebraica. Tratto da un racconto di Sholem Aleichem e divenuto uno dei più fortunati lavori musicali di Broadway "Il Violinista sul Tetto" racconta le vicende di un vecchio e saggio lattaio di una piccola cittadina russa l'anno della prima rivoluzione antizarista. Tevye, il lattaio, ebreo tradizionalista, è alle prese con tre figlie da accasare. Ma dovrà mettere da parte le sue idee fondamentaliste per lasciar scorrere l'amore quando la prediletta tra le figlie si innamora di un russo, quindi un nemico, infrangendo tutte le regole che governano il suo piccolo mondo. Un'opera che unisce danza, divertimento, musica e valori umani che sarà l'occasione per una grande lezione di umanità e apertura mentale. Il musical, riveduto e corretto in chiave yiddish dal genio di Moni Ovadia, con all'attivo 3 Oscar e più di tremila repliche tra Broadway e Londra, tiene banco sul palcoscenico del Teatro Nuovo di Milano dopo i successi in tutto il mondo, Giappone compreso. Con gli originali costumi disegnati da Elisa Savi ben si accostano i modelli di calzature realizzati appositamente da Rossetti nel segno della sua tradizione. 

ROMA, CASINO DELL'AURORA DI PALAZZO PALLAVICINI ROSPIGLIOSI PARTONO LE CONVERSAZIONI DI STORIA DELL'ARTE ORGANIZZATE DA TELECOM ITALIA 
Roma, 11 febbraio 2003 - ED' stato presentato ieri da Gianni Borgna, Andrea Kerbaker, Francesco Negri Arnoldi e Maria Camilla Pallavicini nel suggestivo Casino dell´Aurora di Palazzo Pallavicini Rospigliosi, il primo ciclo di Conversazioni di Storia dell´Arte, un programma di otto incontri, nell´ambito di "Progetto Italia" varato all´inizio dell´anno da Telecom Italia. Il Progetto nasce dalla volontà di Telecom Italia di contribuire alla crescita del Paese, attraverso attività culturali, sociali e sportive. Naturalmente fra le iniziative culturali ha un ruolo di primo piano l'arte, così legata alla nostra storia. In linea con l'intento di Progetto Italia, di favorire la divulgazione dei saperi, si è quindi pensato di consentire al pubblico di accedere gratuitamente a una serie di conversazioni di alto profilo. Il programma delle Conversazioni di Storia dell´Arte, coordinato da Francesco Negri Arnoldi, unisce l´eccellenza dei vari esperti chiamati a raccontare argomenti che sono passioni di una vita alla stretta attualità dei temi affrontati, figure o periodi capitali della storia dell´arte universale. Nomi illustri delle Università italiane e delle Soprintendenze - Pinin Brambilla Barcilon, Ferdinando Bologna, Giorgio Bonsanti, Antonio Giuliano, Pietro Giovanni Guzzo, Antonio Paolucci, Pierre Rosenberg, Claudio Strinati - sono stati chiamati a definire, all´interno del Progetto, le tappe di un vero e proprio viaggio nella storia e nella bellezza dell´arte. Gli otto incontri del primo ciclo, spazieranno dalle Pietà di Michelangelo alle scoperte archeologiche nel Rinascimento, dal Caravaggio straordinario innovatore, collegato alle prime grandi conquiste della scienza ottica al tema della Passione di Cristo nell´arte sacra, dalle suggestioni pittoriche del grande secentista francese Georges de La Tour alla progressiva riscoperta di Pompei attraverso gli scavi, dalla affascinante storia dell´intervento di restauro del Cenacolo alla eccezionale ricchezza della produzione artistica di Donatello (programma allegato). L´ intervento di Telecom Italia si articola su due piani distinti ma coerenti tra loro: il versante accademico con appunto le Conversazioni di storia dell´arte; il versante pratico con la partecipazione del Gruppo alle operazioni di finanziamento del restauro dell'abside della Basilica di Santa Croce in Gerusalemme a Roma. Il restauro, in collaborazione con il World Monument Fund, interesserà la decorazione pittorica parietale decorata a tempera, le superfici marmoree, gli stucchi e un affresco realizzato da Corrado Giaquinto. Telecom Italia provvederà inoltre al finanziamento esclusivo del restauro della "Sala Puccini" all´interno della suggestiva Torre medioevale nel centro di Capalbio. 

UNA FOTOTECA ON LINE LA FONDAZIONE ZERI E I SUOI PROGETTI 
Bologna, 11 febbraio 2003 - Venerdì 14 febbraio 2003 alle ore 11.30, a Bologna, la Fondazione Federico Zeri presenterà per la prima volta i risultati del lavoro svolto negli ultimi due anni e i suoi progetti futuri. La conferenza stampa di presentazione si terrà a Villa Guastavillani, in Via degli Scalini 18 a Bologna, dove è attualmente ospitata la fototeca Zeri. Saranno presenti i partner della Fondazione Zeri (Microsoft e Regione Emilia-Romagna), i sostenitori istituzionali (Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Ministero per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca), gli sponsor (UniCredit Banca, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno e Ancona). Presiederà il Magnifico Rettore dell'Università di Bologna Pier Ugo Calzolari, Presidente della Fondazione Zeri. Anna Ottani Cavina, direttore della Fondazione, presenterà il progetto globale di valorizzazione della fototeca e l¹attività sinora svolta dalla Fondazione; il progetto informatico di inventariazione, catalogazione e digitalizzazione, e la fototeca on line verranno illustrati da Alessandro Zucchini, direttore del¹Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna e Umberto Paolucci, vice presidente di Microsoft Corporation. La metodologia catalografica e i risultati della sperimentazione saranno visibili attraverso la proiezione di una campionatura di schede ed immagini. Al termine della conferenza stampa Microsoft Italia e Fondazione Federico Zeri sigleranno l¹accordo di partnership relativo al progetto informatico di catalogazione e digitalizzazione della fototeca. La visita alla fototeca e al laboratorio informatico concluderà l'incontro. Nell'ottobre 1999 l'Università di Bologna ha costituito la Fondazione Federico Zeri, approvata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali nel settembre 2000, allo scopo di gestire e valorizzare lo straordinario patrimonio culturale ereditato alla morte dello studioso. La fototeca conta 300.000 fotografie originali di opere d¹arte per la maggior parte in bianco e nero, in cui sono ampiamente rappresentati i campi di ricerca dello studioso: pittura e scultura italiana dal XIII al XVIII secolo, nuclei dedicati al tardo antico, all¹architettura, alla pittura dell¹Ottocento, alle arti applicate, al disegno, alla miniatura, alla pittura europea. Strumento di lavoro insostituibile, la fototeca di Federico Zeri riveste anche un importante significato storico: molte opere d¹arte, dipinti, complessi monumentali, cicli di affreschi, oggi dispersi o irrimediabilmente perduti, restano documentati solo dal suo archivio. La biblioteca d¹arte conta oltre 50.000 volumi cui si sommano 40.000 cataloghi d'asta. Questa consistenza può competere con quella delle maggiori biblioteche specializzate italiane e straniere. L¹Università degli Studi di Bologna, attraverso l'istituzione della Fondazione Zeri, si è assunta il compito, oltre che di conservare, valorizzare e incrementare questo patrimonio, di renderne possibile la fruizione pubblica. Per questo gli obiettivi più urgenti e impegnativi della Fondazione sono l'inventariazione, la catalogazione e digitalizzazione della fototeca, e l'inventariazione e catalogazione della biblioteca d¹arte e della collezione di epigrafi romane. Sia attraverso la consultazione in loco, sia on-line attraverso il sito internet curato dal partner Microsoft, studenti e studiosi potranno così accedere a uno degli archivi privati più importanti al mondo per la storia dell'arte.I sistemi utilizzati per la catalogazione e digitalizzazione, del tutto innovativi e all¹avanguardia, sono stati coordinati dagli esperti scientifici della Fondazione Zeri in colla in collaborazione con l¹Istituto dei Beni Culturali della Regione Emilia Romagna. Per informazioni: Segreteria della Fondazione Zeri: Elda Antinori, tel 051 20-99965, fax 051 2099372 fzeri@alma.unibo.it 

DOMENICA - 16 FEBBRAIO 2003 NAVIGANDO NELLA STORIA 
Milano, 11 febbraio 2003 - Sono arrivate attraversando il passo dei Giovi, fatte a pezzi, dentro a casse, trasportate da camion. Le maestranze del Museo e i maestri d'ascia le hanno poi ricostruite, pezzo a pezzo, mentre il padiglione navale cresceva insieme a loro. Era intorno alla fine degli anni '60. Sono tra i gioielli del Museo della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci" di Milano. La Ebe, una tra le navi più grandi, racchiuse in un Museo: 51 metri di legno e vele. Nave scuola prima della Palinuro e dell'Amerigo Vespucci. Il Conte Biancamano con il suo ponte di comando e la sala delle feste. A dirlo sembra impossibile, ma sono assolutamente autentiche! Immobili ed immense. Colui che ridona loro la vita è l'architetto Gino Cariaci. Storico ed architetto navale di fama mondiale ha, tra l'altro, collaborato con i registi più importanti per le ricostruzioni storiche di epici film quali "Pirates" e "Gangs of New York". E' lui che, amando le navi e la loro storia, sta' progettando tutto il nuovo allestimento del Padiglione Navale. Seguirlo nei suoi racconti su questi ed altri tesori navali racchiusi nel "Leonardo da Vinci" è una meravigliosa esperienza. Riuscire ad avere Gino Ciriaci quale prestigioso "accompagnatore" per una visita al Navale è un momento raro e di grande fascino. In occasione dei 50 anni del "Leonardo da Vinci", il 16 febbraio prossimo, alle ore 11.30 e alle ore 15.00, il pubblico del Museo pilotato dall'architetto Ciriaci, potrà rivivere la storia delle grandi imbarcazioni e della vita sul mare. 

I NUOVI APPUNTAMENTI CON IL ROCK TARGATO ITALIA 
Milano, 11 febbraio 2003 - Di seguito l' aggiornamento delle date dei concerti di Rock Targato Italia, Puntog Blu, Suburbia e Zibba: Rock Targato Italia 
Febbraio 
11/02/03 Heaven's Door Roma 
12/02/03 Papagaillot S. Matteo della Decima (BO) 
13/02/03 Gulliver's Inn Cercola (NA) 
14/02/03 Tipsy Bari 
17/02/03 Transilvania Genova Sampierdarena 
18/02/03 Heaven's Door Roma 
19/02/03 Papagaillot S. Matteo Della Decima (BO) 
20/02/03 Batavia Ariano Irpino (AV) 
20/02/03 La Fine del Mondo Gavardo (BS) 
21/02/03 Tipsy Bari 
23/02/03 Garage Monselice (PD) 
23/02/03 Jail Napoli 
26/02/03 Red Line Vicenza 
27/02/03 Red Line Vicenza 
28/02/03 Tipsy Bari Marzo 
01/03/03 Sottoterra Pontecagnano (SA) 
02/03/03 Marabù Napoli 
05/03/03 Indian's Saloon Bresso (MI) 
05/03/03 Papagaillot San Matteo della Decima (BO) 
06/03/03 Tipsy Bari 
07/03/03 Tipsy Bari 
§07/03/03 Flipper House Caldiero (VR) 
08/03/03 Norman Perugia 
11/03/03 Indian's Saloon Bresso (MI) 
12/03/03 Onirica Parma 
14/03/03 Flipper House Caldiero (VR) 
15/03/03 Mumble Rumble Salerno 
16/03/03 Circolo Viper Parma 
16/03/03 Baraonda Poveromo Cinquale (MS) 
18/03/03 Indian's Saloon Bresso (MI) 
19/03/03 Onirica Parma 
20/03/03 La Fine del Mondo Gavardo (BS) 
20/03/03 Gulliver Pergine Valsugana (TN) 
23/03/03 Circolo Viper Parma 
23/03/03 Garage Monselice (PD) 
25/03/03 Indian's Saloon Bresso (MI) 
29/03/03 Carpe Diem Potenza 
30/03/03 Carpe Diem Potenza PUNTOG Blu 
15/02/03 Blu Lions Chiari (BS) 
21/03/03 Bloom Mezzago (MI) 
26/03/03 The Field Carpaneto Piacentino (PC) 
19/04/03 Zion Live Morbio/Chiasso (Svizzera) www.puntogblu.com  
SUBURBIA
 01/03/03 Greenwitch Curtarolo (PD) 
08/03/03 Circolo Masetti Bolzano 
21/03/03 Bloom Mezzago (MI)
 www.folkspace.com  
ZIBBA 
21/02/03 Ju Bamboo Savona 
29/03/03 Gasoline Jaws Finale Ligure (SV) 
10/05/03 Puerto Escondido Savona
 www.zibba.it 

NUOVI PILOTI UFFICIALI SUZUKI 
Milano, 11 febbraio 2003 - Suzuki Italia S.p.A. parteciperà al Campionato Italiano Rally Tout Terrain con due auto ufficiali. Si tratta di due Grand Vitara 3 porte, entrambe con cilindrata da 2000 cm³, delle quali una con motorizzazione diesel e l'altra a benzina. Le vetture saranno condotte in gara da Andrea Lolli e Silvio Grazioli. Il primo dei nuovi piloti che correranno per Suzuki Italia sarà Andrea Lolli che nel 2002 si è aggiudicato il prestigioso Suzuki Challenge con tre gare di anticipo. Navigato da Gessica Valentini correrà nella stagione 2003 alla guida della Grand Vitara diesel allestita e preparata dalla Squadra Ufficiale Suzuki, l'Emmetre Racing, con il supporto tecnico della R.T.I. - Rally Team Italia. Il curriculum sportivo di Andrea Lolli è costellato di successi prestigiosi ottenuti sempre alla guida di vetture Suzuki. Il pilota modenese, 38 anni, inizia la sua carriera sportiva nel 1989 con una Samurai 1300. Fino al 2001 ottiene interessanti piazzamenti e numerose vittorie in diverse specialità fuoristradistiche: il Campionato Lombardo di Velocità, il Challenge Italiano di Regolarità e il Campionato Italiano Rally Tout Terrain. Nel 2001, con un Jimny 1300, inizia l'avventura nel Suzuki Challenge, trofeo monomarca inserito nel Campionato Italiano Rally Tout Terrain che conquista nel 2002 alla guida di una Grand Vitara 1600. L'equipaggio Lolli-Valentini domina il trofeo con 5 vittorie, 2 secondi posti ed un 3° posto vincendo il monomarca con 3 gare di anticipo. Nel Campionato Italiano Rally Tout Terrain, la stagione per Lolli si conclude con un 1° posto di classe, 3° di gruppo e 9° assoluto. Suzuki Italia sarà presente anche con un altro pilota ufficiale all'appuntamento dell'Italian Baja di marzo a Pordenone. Si tratta di Silvio Grazioli, esperto pilota di Canossa (RE) proveniente dal mondo dei rally. Nel 2002 Silvio Grazioli è giunto terzo nel Trofeo Terra Gruppo A Due Ruote Motrici ed è l'attuale detentore del titolo di Campione Italiano Due Ruote Motrici Coppa CSAI. Grazioli, classe 1962, inizia la sua carriera agonistica di pilota nel 1982 con una continua presenza nei vari Campionati Rally ottenendo sempre piazzamenti di rilievo che gli consentono di farsi conoscere ed apprezzare per le sue doti di guida, capacità di interpretare i percorsi e per l'abilità di messa a punto delle vetture. La preziosa esperienza acquisita in oltre venti anni di competizioni ha permesso a Silvio Grazioli di conoscere a fondo l'ambiente sportivo automobilistico e, oggi, di approdare in una specialità nuova ma affascinante in veste di pilota ufficiale: il Campionato Italiano Rally Tout Terrain. Ad accompagnarlo per l'intero campionato sarà l'esperto Davide Cecca, navigatore molto attento e preparato nella guida di vetture fuoristrada. Davide, che inizia la sua attività sportiva nel 1994, ritorna a vestire i colori Suzuki dopo avere partecipato alle passate edizioni del Suzuki Challenge vincendolo nel 2001. I due equipaggi saranno seguiti dalla Emmetre Racing, storica scuderia automobilistica torinese che avrà il compito di sviluppare le Grand Vitara ufficiali. Il supporto tecnico sarà fornito anche per il 2003 dalla R.T.I. - Rally Team Italia - di Asti. La squadra corse seguirà le vetture ufficiali nelle gare in programma del Campionato Italiano Rally Tout Terrain dove sarà presente il Suzuki Meeting Point. Oltre ad essere di supporto alla squadra ufficiale, il Suzuki Meeting Point fungerà, come nelle passate edizioni, da punto di riferimento non solo per gli iscritti al Suzuki Challenge, giunto alla sua quarta edizione, ma anche per tutti i piloti ed appassionati che seguono il Campionato. 

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