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di
MARTEDI'
11 FEBBRAIO 2003
pagina 4
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ALL'ISTITUTO
SCIENTIFICO UNIVERSITARIO SAN RAFFAELE IL PRIMO PROGETTO PILOTA EUROPEO PER
L'OSPEDALE DEL FUTURO DRIVE
Milano,
11 febraio 2003 - E' il risultato delle più innovative tecnologie
informatiche applicate all'organizzazione sanitaria e nasce grazie alla
collaborazione tra istituti di ricerca, aziende private e università, sotto
l'egida della Commissione Europea. Milano, 11 febbraio 2003 - DRIVE è il
prototipo dell'ospedale del futuro, nel quale dispositivi informatici e
sensori sono distribuiti ovunque e formano una infrastruttura in grado di
collegare tutti i punti critici del processo di cura in ospedale.
L'infrastruttura riconosce i pazienti, gli operatori ed i prodotti (i
farmaci, le provette, etc.), e interagisce con loro per garantire a medici,
infermieri, farmacisti un attento, costante e puntuale aiuto alla
prevenzione di errori, a volte tanto banali quanto insidiosi, che possono
mettere a rischio la sicurezza del paziente. Inoltre, l'infrastruttura si
rende autonomamente conto dei consumi effettuati, dei farmaci disponibili in
armadi di reparto o scaffali di farmacia, ed applica le regole che gli
stessi medici, infermieri e farmacisti hanno insegnato al sistema, per
evitare di rimanere senza prodotti, di averne troppi, di rischiare sprechi
per scadenza. Infine, ogni singolo punto di accesso a Drive, alle sue
funzioni e a tutti i dati sensibili in esso contenuti, protegge e garantisce
la privacy del paziente: il sistema richiede infatti all'operatore sanitario
di autenticarsi con una smart card, fornisce solo i dati rilevanti per
l'attività prevista permettendo anche ulteriori approfondimenti, di cui però
mantiene la memoria. Attraverso Internet, l'ospedale si collega in modalità
sicura con altre strutture sanitarie e con i propri fornitori: i vantaggi di
una migliorata efficienza si estendono dunque a tutti gli attori coinvolti
nella catena di distribuzione. Drive (DRug In Virtual Enterprise) nasce
dunque per conciliare l'esigenza di rendere più sicura la degenza del
paziente in ospedale e più efficace la cura con la necessità limitare gli
sprechi dei prodotti nei magazzini e del tempo prezioso di medici,
infermieri e farmacisti. L'infrastruttura informatica capillare ed autonoma
di Drive permette agli operatori sanitari di concentrarsi più sulle
necessità primarie del paziente che sulla necessità della propria
organizzazione di eseguire controlli di armadi e magazzini, calcolare ed
ordinare i prodotti, controllarne l'arrivo, le scadenze, ecc. La sfida
tecnologica ed organizzativa lanciata dall'Ospedale San Raffaele è stata
riconosciuta anche dalla Commissione Europea che, nell'ambito del Quinto
Programma Quadro di Ricerca Ist, ha sostenuto la realizzazione del pilota Drive,
operativo da alcuni mesi: si tratta della prima sperimentazione del genere
sviluppata in Europa. Le innovazioni più rappresentative introdotte da Drive
sono: il braccialetto informatizzato per il paziente che riporta in forma
digitale (codice bi-dimensionale) i dati necessari a garantire una
identificazione sicura e completa (compresi dati critici quali, per esempio:
patologie particolari, allergie a farmaci o ad alimenti) e consentono una
protezione attiva e sistematica del paziente; l'etichetta informatizzata
sulla confezione del farmaco che riporta in forma digitale (codice
bi-dimensionale) i dati necessari per una identificazione sicura e completa
del medicinale (per esempio: l'identificativo del prodotto e del lotto, il
numero di serie all'interno del lotto, la data di scadenza). In questo modo
l'etichetta informatizzata è parte integrante della protezione del paziente
e nella determinazione dei consumi; il Carrello Intelligente, dotato di
dispositivi informatici ed automatici (quali: computer portatile e software
dedicato, stampante di etichette, lettore ottico per il riconoscimento del
codice bi-dimensionale, lettore di smart card, strumentazione medicale
elettronica per la rilevazione automatica dei parametri vitali, molteplici
cassetti automatizzati per la dispensazione dei farmaci). Grazie alla sua
mobilità, il Carrello Intelligente consente al personale medico ed
infermieristico un supporto attivo e costante a garanzia della sicurezza del
paziente in ogni fase della cura: dalla prescrizione di farmaci ed esami di
laboratorio, alla preparazione di terapie farmacologiche e di provette, alla
effettiva somministrazione del farmaco e al prelievo del sangue al letto del
paziente. In ognuna di queste fasi, il carrello riconosce automaticamente il
paziente e le sue necessità, il prodotto e le sue caratteristiche,
l'operatore sanitario e le sue attività: rileva dunque sistematicamente e
tempestivamente le incongruenze ed i rischi per il paziente (interazione tra
farmaci, errori di dosaggio, di preparazione, allergie, ecc.), secondo le
regole che gli stessi operatori sanitari gli avranno "insegnato".
Ogni allarme, suggerimento e promemoria deve essere vagliato dalla
professionalità individuale, cui spetta la responsabilità della decisione
finale. Come ultimo compito, il Carrello Intelligente memorizza quantitativi
e modalità con le quali ogni singolo prodotto è stato consumato e passa
queste preziose informazioni al sistema di gestione della logistica
ospedaliera; i sistemi di logistica ospedaliera (tra reparto e farmacia) e
collaborativa (con altre strutture ospedaliere e i fornitori) che
riconoscono i quantitativi effettivamente disponibili, sono in grado di
informare gli operatori in termini di previsione di consumi e rendono
disponibili tutte le funzioni di commercio elettronico per la gestione
efficiente dell'approvvigionamento del reparto verso la farmacia e della
farmacia verso i fornitori; l'infrastruttura di trust (cioè la componente
che garantisce la fiducia reciproca tra tutti coloro che utilizzano il
sistema Drive, inclusi i pazienti che devono aver garantita la privacy), che
utilizza le più recenti tecnologie in tema di sicurezza digitale: smart
card per autenticazione e firma digitale ed un sistema di accesso ai dati
particolarmente sofisticato e graduale, che tiene conto dei ruoli
molteplici, sia interni che esterni, e delle differenti caratteristiche di
criticità dei dati. I primi interessanti risultati forniti dal
funzionamento del Pilota in sperimentazione presso l'ospedale San Raffaele
dimostrano: la riduzione significativa del livello di rischio di errore
ottenuta con l'introduzione del Carrello Intelligente. Per esempio, una
delle attività più critiche per la sicurezza del paziente è la
preparazione dei farmaci per la somministrazione via parenterale: in questo
caso, gli studi preliminari effettuati indicano che il carrello abbatte il
livello di rischio del 71%; nel caso invece del rischio di identificazione
non corretta del paziente il livello di rischio viene praticamente ridotto
del 100%. il miglioramento dell'efficienza della catena logistica del
farmaco e la riduzione dei costi (diretti ed indiretti) operativi. Per
esempio, le stime preliminari (effettuate con l'ausilio di tecniche di
simulazione) sui risparmi operativi ottenibili nella logistica ospedaliera
sono superiori al 30%, all'interno di una realtà già fortemente
organizzata ed informatizzata quale è il San Raffaele! la disponibilità ad
accettare l'innovazione introdotta dal Carrello Intelligente e dal
braccialetto informatizzato da parte di operatori e pazienti. Per esempio,
il 91,3% dei pazienti accetta positivamente l'uso del braccialetto
informatizzato perché rispetta la dignità della persona, non lede la
privacy dell'individuo e non ostacola le normali attività quotidiane. In
conclusione, l'ingegner Alberto Sanna del San Raffaele, responsabile del
Progetto Drive, cosi' sintetizza l'esperienza: "Drove ha dimostrato che
è possibile realizzare un sistema tecnologicamente avanzato che eroghi il
massimo della qualità, della sicurezza del paziente e della protezione dei
suoi dati personali, rispondendo nel contempo a logiche di efficienza. La
visione deve però essere globale: dall'azienda farmaceutica al letto del
paziente."
LA
RIFORMA DEGLI ENTI DI RICERCA
Roma, 11 febrbaio 2003 - Il ministero dell'Istruzione, dell'Universita' e
della Ricerca ha pubblicato sul proprio sito Web i testi dei tre schemi di
decreti legislativi relativi alla riforma degli Enti di ricerca. I
provvedimenti approvati in via preliminare dal Consiglio dei ministri del 31
gennaio 2003 riguardano la riforma ed il riordino del Consiglio nazionale
delle ricerche (Cnr), dell'Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) e
dell'Agenzia spaziale italiana (Asi). Tra gli obiettivi principali del
riordino vi sono la concentrazione della ricerca degli Enti su obiettivi
strategici per il Paese per aiutare il sistema produttivo a recuperare
competitivita' tecnologica, eliminare inefficienze o duplicazioni di
attivita' che disperdono risorse e adeguare il sistema pubblico di ricerca
al mutato contesto europeo per favorirne l'inserimento nelle reti di ricerca
europee e internazionali. http://www.murst.it/iniziati/XIVleg/2003/DlgsCNR.htm
http://www.murst.it/iniziati/XIVleg/2003/DlgsASI.htm
http://www.murst.it/iniziati/XIVleg/2003/DlgsINAF.htm
http://www.governo.it/GovernoInforma/DOSSIER/RIFORMA_RICERCA/index.html
IN
ITALIA IL PRIMO MASTER IN MEDICINA E CHIRURGIA DEI TRAPIANTI D'ORGANO
Bergamo, 11 Febbraio 2003 - Si è tenuta ieri presso gli Ospedali Riuniti di
Bergamo la presentazione del primo Master di Medicina e Chirurgia dei
Trapianti in Italia, frutto della collaborazione tra l'Università degli
Studi di Milano-Bicocca e gli Ospedali Riuniti di Bergamo, una delle Aziende
Ospedaliere più attive nel campo dei trapianti d'organo. Per questo primo
anno il Master, che avrà inizio a maggio 2003 e terminerà nell'aprile
2004, è rivolto a sei studenti in possesso di laurea in Medicina e
Chirurgia e/o specializzandi, ed è strutturato in tre indirizzi principali:
trapianto epatico, trapianto renale e chirurgia dei trapianti addominali. Il
Master, della durata di 12 mesi, prevede un piano di studi di 200 ore di
lezioni formali sugli aspetti teorici, comuni ai tre indirizzi, e di 1100
ore di lezioni/attività pratiche specifiche, differenziate per ciascun
indirizzo. I docenti coinvolti sono Professori dell'Università degli Studi
Milano - Bicocca e Professori e medici degli Ospedali Riuniti di Bergamo,
dell'Istituto Mario Negri, del Centro Nazionale dei Trapianti e il San
Gerardo di Monza. I trapianti di organo, usciti dalla fase sperimentale,
sono entrati a far parte di una consolidata routine clinica anche nel nostro
Paese, e sono quindi soggetti ad attenta valutazione dei risultati e alla
ricerca di un miglioramento continuo della qualità. Ricerca della qualità
che non può prescindere da una formazione rigorosa dei medici e dei
chirurghi coinvolti in questa attività di altissima specializzazione. Il
Master in Medicina e Chirurgia dei Trapianti d'Organo costituisce pertanto
un'offerta formativa innovativa e al contempo necessaria al fine di aprire
la strada a programmi di formazione specifica in campo trapiantologico.
"Per queste esigenze e sulla esperienza che il nostro Ospedale ha
acquisito negli anni divenendo uno degli ospedali lombardi che eseguono il
maggior numero di trapianti - dichiara il Dr. Stefano Rossattini, Direttore
Generale degli Ospedali Riuniti di Bergamo - abbiamo voluto istituire questo
primo importante Master presso la nostra azienda. Ci auguriamo così che i
nostri medici e chirurghi non si debbano trasferire all'estero per seguire
stage o corsi di formazione presso i Centri o i reparti di trapiantologia in
Europa o negli Stati Uniti. A testimonianza del successo dell'iniziativa
abbiamo già ricevuto da aziende multinazionali offerte per alcune borse di
studio a sostegno del Master ". "Siamo convinti - afferma il Prof.
Giuseppe Mancia della Clinica Medica e del dipartimento di medicina
prevenzione e biotecnologie sanitarie Università degli Studi Milano -
Bicocca e Direttore del Master - che i nostri Medici e le Facoltà di
Medicina dovranno e sono già in grado di formare personale specificamente
addestrato a questo fine. Il Master coinvolgerà gli allievi in tutte le
fasi della trapiantologia; impareranno ad acquisire esperienza e familiarità
con i principi e la pratica clinica della gestione dei pazienti, quindi ne
usciranno conoscendo le indicazioni del trapianto, i risultati, i
protocolli, le sue complicanze, anche a lungo termine, seguendo quindi anche
la fase importante del "follow-up"". "Ci auguriamo -
prosegue il Dottor Giuseppe Remuzzi - Direttore del Dipartimento di Medicina
Specialistica e dei trapianti degli Ospedali Riuniti di Bergamo - che questo
primo Master possa aprire la strada ad una lunga serie di corsi di
formazione perché la medicina del trapianto è in continua e rapida
evoluzione. Condizioni che prima venivano considerate controindicazioni,
sono ora indicazioni a tutti gli effetti: i protocolli immunosoppressivi si
modificano costantemente, la ricerca sulle cellule staminali sta
intervenendo sull'approccio ad alcune patologie". "I trapianti
d'organo - dichiara il Dr. Bruno Gridelli - Direttore del Dipartimento di
Chirurgia e del Centro Trapianti di fegato degli Ospedali Riuniti di Bergamo
- sono una delle principali conquiste della medicina moderna ed attualmente
rappresenta l'unico approccio curativo per un numero crescente di condizioni
cliniche che portano all'insufficienza acuta o cronica degli organi
addominali. Ad esse si aggiungono con ritmo incalzante indicazioni per
patologie metaboliche ed oncologiche. Il successo di tale approccio
terapeutico ha portato ad un incremento del numero di centri di trapianto
autorizzati e ad una ricerca sempre più attenta di innovazioni biologiche e
chirurgiche atte ad aumentare la disponibilità di organi. La medicina del
trapianto quindi richiede conoscenze specifiche, venendosi sempre più a
configurare come una branca a sé". "Ma non è tutto - continua il
Dr. Mario Strazzabosco Direttore U.O. Gastroenterologia degli Ospedali
Riuniti di Bergamo -- i medici coinvolti nei centri trapianto devono
conoscere tutte le implicazioni immunologiche e chirurgiche, avere
familiarità con i numerosi protocolli immunosoppressivi ed essere capaci di
adattarli al singolo paziente, avere conoscenze di farmacologia,
farmacodinamica e delle diverse interazioni farmacologiche. A questo
aggiungiamo che bisogna possedere una approfondita conoscenza della
fisiopatologia e clinica dell'organo trapiantato, una competenza clinica
nella cura del paziente con insufficienza d'organo e poter gestire la
popolazione in lista d'attesa, conoscere le procedure di selezione, i
criteri di allocazione degli organi e il timing del trapianto, nonché saper
gestire la fase post-chirurgica, saper prevenire e trattare la recidiva, gli
aspetti etici e medico-legali e la gestione delle priorità." "I
trapianti - conclude il Dr. Massimo Cardillo - Dirigente Medico del Nord
Italian Transplant Program e Irccs (Ospedale Maggiore Policlinico Milano) -
consentono risultati molto favorevoli, in pazienti affetti da insufficienza
d'organo grave ed irreversibile, senza valide alternative terapeutiche.
Negli ultimi anni, il nostro Paese ha fatto registrare dei grandi passi
avanti sia nel numero dei trapianti eseguiti che nella qualità degli
interventi, ma, ancor oggi, la metà dei malati con indicazione a trapianto
non può usufruire dell'intervento a causa della scarsa disponibilità di
donatori. Per rispondere alle richieste dei pazienti è necessario da un
lato che si diffonda adeguatamente nella popolazione la cultura della
donazione e del trapianto ma soprattutto che migliori tra i sanitari la
dedizione e la competenza nel settore. Il Master in Medicina e Chirurgia dei
Trapianti rappresenta un'occasione formidabile per offrire al personale
medico un valido strumento di formazione sui complessi aspetti dell'attività
trapiantologica, dal prelievo degli organi nel donatore al trapianto ed alla
riabilitazione del ricevente". E' possibile visionare il bando di
concorso sul sito Internet www.unimib.it
GARATTINI,
LA CUD E LA SCELTA SENZA REGOLE
Milano, 11 Febbraio 2003 "Per due volte ed a distanza di poco tempo,
Silvio Garattini ha rilasciato dichiarazioni al Sole 24 ore che,
banalizzando la complessità dei problemi e ridicolizzando l'impegno dei
professionisti, lasciano un'immagine devastante della diagnostica di
laboratorio e di tutti i suoi attori". E' quanto afferma il Consiglio
Direttivo della Sibioc (Società Italiana di Biochimica Clinica e Biologia
Molecolare Clinica) riunitosi ieri a Milano. "I medici", si
aggiunge, "sono accusati di richiedere esami senza alcun criterio
razionale, i professionisti del laboratorio - accumunati alle Aziende con la
complicità dei Provveditori-economi - favorirebbero o comunque
permetterebbero la crescita di una spesa "gonfiata". Per nostra
fortuna, c'è il rimedio: la Commissione unica per la diagnostica (Cud) che
dovrebbe porre rimedio ad una "scelta senza regole" di esami di
laboratorio. "Prima di tutto, non è vero che non esista una
regolamentazione sulla tipologia e sui costi degli esami. Nel nostro Paese
esiste un nomenclatore-tariffario che raccoglie gli esami che il Ssn
riconosce e rimborsa alle tariffe previste. Garattini, inoltre, sembra
ignorare che le Aziende del diagnostico in vitro sono sottoposte ad una
normativa europea (il cosiddetto marchio CE) che le obbliga a fornire
numerose informazioni (ben maggiori di quelle da Lui auspicate) su tutti i
prodotti e che, peraltro, la scelta fra i diversi prodotti è una
responsabilità affidata ai Direttori dei laboratori clinici, in
collaborazione con i Provveditori-economi. Andrebbe forse ulteriormente
ribadito che non esiste la glicemia, ma esistono diversi tipi di esame del
glucosio nel sangue, in urgenza, in elezione, per la diagnosi, per il
monitoraggio della terapia, e per l'autocontrollo del paziente a domicilio.
La scelta sul tipo di sistema diagnostico da utilizzare per l'esame del
glucosio non dipende dai cataloghi, ma dalla professionalità e dal contesto
clinico. "In secondo luogo, non è certo la Cud che può fissare per
editto la necessità o inutilità delle centinaia di esami di laboratorio
per tutte le possibili situazioni cliniche. Forse a Garattini sfugge il
fatto che non esistono le malattie, ma i malati e che la ricerca di
appropriatezza deve basarsi su due capisaldi: la professionalità e la
responsabilità. La professionalità, specie in un momento nel quale il
nostro Paese ha avviato il programma Ecm, richiede sforzi congiunti per
attuare un progetto di formazione continua ben lontano dalle affermazioni di
Garattini che banalizza come la "misura di molti marker utilizzati in
campo oncologico non è predittiva". La semplificazione è sempre segno
di scarsa conoscenza, e mai come in questo caso semplificare significa non
solo banalizzare ma sparare nel mucchio colpendo buoni e cattivi. Il secondo
caposaldo è la responsabilità, perchè non vi è editto nè protocollo
diagnostico o linea-guida che non possa essere disatteso se i professionisti
non sono responsabilizzati e coinvolti nel progetto. Invece di creare un
organismo centralistico, basterebbe far funzionare al meglio gli istituti
esistenti, quali la gestione per budget e la verifica dei Direttori dei
Laboratori Clinici sul rispetto del budget, cosa che peraltro viene
praticata da anni in alcune parti del Paese. "In terzo luogo, Garattini
non è a conoscenza dell'esistenza di strumenti quali l'osservatorio prezzi
che impediscono alle Aziende sanitarie ed ai responsabili degli acquisti di
comperare lo stesso bene a costi significativamente diversi, ferma restando
la possibilità di confrontare le condizioni di offerta (numerosità degli
esami, durata etc). "La nostra Società nello scorso anno ha dedicato
due Conferenze di respiro internazionale (a Padova e a Bari) al tema dell'appropriatezza
e ha attivato molte iniziative in stretta collaborazione con altre Società
della clinica e dei medici di famiglia. Non siamo all'anno zero, anzi siamo
in uno stadio avanzato di confronto fra esperienze e metodi per migliorare
l'appropriatezza nella richiesta e nell'utilizzo degli esami di laboratorio.
"Vediamo con rammarico che Garattini non è nemmeno sfiorato dalla
conoscenza di tutto ciò, ma temiamo che dietro le sue parole si celino
volontà e disegni volti a negare la professionalità di tutto il settore.
La Cud può essere uno strumento utile per migliorare l'appropriatezza nella
richiesta e nell'utilizzazione degli esami di laboratorio Dipende dal
mandato che sarà assegnato alla Commissione e dipende da chi ne entrerà a
far parte. Sul mandato, vorremmo che chi ha competenza sulla politica
complessiva della sanità non permetta più a lungo che Garattini o altri
intervengano su questi temi, ma si esponga in prima persona e faccia
chiaramente capire gli scopi, i metodi e gli obiettivi che si intendono
perseguire. "Riguardo alla composizione, auspichiamo che siano chiamati
a far parte della Commisione professionisti rappresentativi della
disciplina, anzi delle diverse discipline, che siano voce delle Società
Scientifiche e degli Organismi professionali. Dipende inoltre dalle scelte
di fondo che si intendono perseguire, e se si ritiene di vedere il mondo
della professione (e tutti i professionisti) come un alleato
imprenscindibile o come insieme di persone con interessi e obiettivi
puramente corporativi ed opportunisti. Se così fosse, sarebbe peraltro la
fine del Sistema Sanitario". Il Consiglio Direttivo Sibioc
FILO
DIRETTO ONLUS ...UN 2003 RICCO DI NUOVI OBIETTIVI...
Milano, 11 febbraio 2003. Filo diretto Onlus, società non profit del Gruppo
Filo diretto, continua con passione ad impegnarsi socialmente, ponendosi
nuovi e ambiziosi obiettivi per l'anno 2003. I successi ottenuti nel 2002 e
la nomination al Sodalitas Social Award hanno entusiasmato lo staff e il
management aziendale coinvolto attivamente nelle iniziative, stimolando
l'ideazione di nuovi importanti interventi da realizzare nell'anno in corso.
Ecco in dettaglio i progetti 2003 di Filo diretto Onlus. Riarredo dei
reparti di pediatria di ospedali di Milano e dintorni Filo diretto Onlus
continuerà a finanziare la realizzazione di nuove soluzioni volte a
riarredare le camere dei reparti di pediatria di ospedali milanesi e di
strutture sanitarie ubicate nella zona di Agrate Brianza e dintorni.
L'obiettivo dell'iniziativa è quello di rendere le camere dei reparti
pediatrici più funzionali per gli operatori, ma soprattutto di creare un
ambiente più accogliente per i piccoli degenti e i loro famigliari. In
seguito al progetto dell'ospedale di Vimercate, concluso con successo lo
scorso anno, sono stati creati quattro modelli di stanzette che verranno poi
adattate e integrate in base alle esigenze dei singoli ospedali. L'obiettivo
di Filo diretto Onlus è quello di riarredare ogni anno il reparto di
pediatria di un ospedale diverso. Filo diretto Onlus per i bambini della
comunità di Ganda (Angola) Filo diretto Onlus, per continuare il suo
impegno nei confronti dei bambini della comunità di Ganda, prevede la
ristrutturazione di una struttura polifunzionale per farne un punto di
ritrovo e di formazione per i ragazzi di Ganda. L'idea è di ricostruire
l'edificio e prevedere l'attivazione di numerosi servizi, quali ad esempio
un doposcuola, una biblioteca, una mensa, una sala giochi. Il centro dovrà
rappresentare un punto di riferimento per i più giovani e uno strumento
importante a sostegno del progetto di reinserimento socio-infantile
sviluppato da don Adriano Ukwatchiali, sacerdote della Diocesi di Benguela.
A tal fine, Filo diretto Onlus sta cercando Organizzazioni Non Governative
italiane presenti in Angola, in grado di fornire una consulenza sulle
modalità d'intervento, per verificare la fattibilità di questo nuovo
progetto. E' quindi apprezzata ogni indicazione da parte chi, leggendo
questo comunicato, conosca organizzazioni di questo tipo operative in
Angola. Sempre per quanto riguarda la comunità di Ganda, Filo diretto ha
confermato le 42 adozioni a distanza del 2002 e ne ha attivate altre 8,
portando a 50 il numero dei bambini adottati. Filo diretto Onlus per i
bambini ricoverati all'Istituto dei Tumori Questo nuova partnership prevede
l'intervento di Filo diretto Onlus nella realizzazione di due progetti
distinti. Il primo riguarda il finanziamento di due borse di studio per i
ricercatori dell'Unità Operativa di Pediatria che fa capo alla
Professoressa Franca Fossati Bellani. L'attività di ricerca, che si svolgerà
a Houston (Texas), riguarderà lo studio sui sarcomi delle parti molli e lo
sviluppo di nuovi farmaci in oncologia pediatrica. Il secondo progetto, che
vede la collaborazione tra la Professoressa Fossati e Filo diretto, è una
iniziativa terapeutica assolutamente inedita in Italia. L'idea è di offrire
ai giovani pazienti seguiti dall'Istituto e ai loro familiari un periodo di
vacanza in località accuratamente selezionate. L'obiettivo è di sfruttare
i benefici terapeutici che un'esperienza di questo tipo può comportare, in
particolare per quanto riguarda la capacità di reagire alla malattia. Le
prime partenze potrebbero avvenire già prima dell'estate 2003. Continua la
collaborazione con l'ospedale di Vimercate Il reparto di pediatria
dell'Ospedale di Vimercate ospita, una volta alla settimana, i clown dottor
Sorriso della Fondazione Aldo Garavaglia. Questi interventi sono molto utili
e apprezzati dai bambini e quindi Filo diretto Onlus ha deciso di offrire il
proprio contributo per raddoppiare la presenza in reparto dei clown Dr.
Sorriso..
VODAFONE
OMNITEL VINCE IL SODALITAS SOCIAL AWARD 2002 COLAO: LA TECNOLOGIA È UNO
STRAORDINARIO STRUMENTO PER LA SOLIDARIETÀ
Milano, 11 febbraio 2003 - Vodafone Omnitel è stata premiata nella sezione
marketing sociale della edizione 2003 del Sodalitas Social Award, per il
progetto "Sms-Super Messaggio Solidale" a sostegno dell'iniziativa
di Cesvi "Fermiamo L'Aids sul nascere". Il Sodalitas Social Award
è un premio destinato alle imprese impegnate a sostenere, in partnership
con organizzazioni non profit, progetti e iniziative in ambito sociale,
articolato in 4 categorie, quest'anno alla sua prima edizione con circa 100
aziende candidate. Il premio è stato consegnato all'Amministratore Delegato
Vittorio Colao durante la tappa italiana del tour europeo della
Responsabilità Sociale d'Impresa (Csr - Corporate Social Responsibility),
tenutasi oggi presso l'Auditorium di Assolombarda a Milano. La campagna del
Cesvi ha l'obiettivo di prevenire la trasmissione del virus dell'Hiv dalle
mamme ai bambini nell'Africa subsahariana attraverso un programma di
prevenzione, cura farmacologica, sostegno psicologico alla mamma e
assistenza alimentare al neonato. I fondi raccolti da aprile 2002 ad oggi
attraverso l'invio di Sms (dai clienti Vodafone Omnitel al 4333253)
permetteranno di aiutare 600 neonati africani, nati da donne sieropositive,
che possono così sperare di crescere sani, grazie alla somministrazione di
nevirapina prima del parto e all'assistenza post parto fino al diciottesimo
mese. "Sono molto orgoglioso di ricevere questo premio - ha commentato
Vittorio Colao, Amministratore Delegato di Vodafone Omnitel - non solo per
il riconoscimento ad una iniziativa sociale che personalmente ho approvato
ed apprezzato, ma perché questo sancisce l'affermazione di un nuovo
strumento di donazione basato sulla semplicità della tecnologia, che ha
avuto in pochi mesi un grande utilizzo anche in altre iniziative. Sono
inoltre soddisfatto - ha aggiunto Colao - che anche le aziende che, nel
nostro business chiamiamo concorrenti, abbiano seguito il nostro esempio
offrendo ai loro clienti lo stesso tipo di strumento." Vodafone Omnitel
ha scelto di sostenere l'iniziativa del Cesvi perché si tratta di
un'associazione indipendente e più volte premiata per la sua trasparenza.
Fin da marzo 2001 ha avviato in Africa il primo progetto di prevenzione
dell'Aids, un'iniziativa non assistenziale che punta alla mobilitazione del
personale sanitario locale e della stessa popolazione contro il diffondersi
dell'Hiv che sta decimando intere generazioni in tutta l'Africa a Sud del
Sahara. La partneship Vodafone/Cesvi dura da circa un anno. L'impegno nel
terzo settore del Gruppo Vodafone e di Vodafone Omniel nasce dalla
partecipazione delle 100.000 persone che compongono il Gruppo ad un sistema
valoriale di impresa per il quale la responsabilità sociale rappresenta uno
dei fondamenti della propria identità personale e professionale. Fornire un
concreto e innovativo supporto al mondo non profit, attraverso l'utilizzo
degli strumenti tecnologici sui quali normalmente è basato il business di
questo settore è stato uno degli obiettivi che Vodafone Omnitel si era data
nel 2000, all'interno del progetto di introduzione dei nuovi valori del
Gruppo Vodafone. Il Super Messaggio Solidale, ideato e realizzato da
Vodafone Omnitel, come nuovo strumento di raccolta fondi, consente ai propri
clienti di devolvere una somma prefissata attraverso il semplice invio di un
Sms. Ogni messaggio costa 1 €: l'importo è devoluto (Iva esclusa)
all'associazione beneficiaria senza costi aggiuntivi e senza ricavi da parte
dell'azienda. Il servizio consente di inviare uno o più messaggi solidali
(di 160 caratteri) e di ricevere un Sms informativo sulle attività
dell'associazione non profit sostenuta o sull'andamento della raccolta. Il
Super Messaggio Solidale è stato utilizzato per le campagne del Cesvi, per
Race for the Cure, una maratona per la prevenzione del tumore al seno
organizzata dalla Komen, per la Lega del Filo d'Oro, per la costruzione di
un centro per sordociechi a Lesmo, per le due campagne del TG5 e del
Corriere della Sera "Un aiuto Subito" per la raccolta fondi a
favore delle popolazioni terremotate del Molise e per gli alluvionati della
Lombardia. Attualmente la campagna di raccolta per il Cesvi è ancora in
corso ed è abbinata al programma Zelig Circus.
CRESCE
L'ATTESA PER RICH-MAC 2003 IN PROGRAMMA DAL 25 AL 28 NOVEMBRE NEI PADIGLIONI
DI FIERA MILANO,
Milano, 11 febbraio 2003. Di scena dal 25 al 28 novembre nei Padiglioni di
Fiera Milano, Rich-Mac 2003 (Rassegna internazionale delle apparecchiature
chimiche e per analisi, ricerca, controlli e biotecnologie) si pone come
manifestazione di riferimento della Chimica Europea e per i Paesi del
Mediterraneo. Scienziati, tecnici, manager, operatori italiani ed europei
confluiranno alla manifestazione che darà vita al più esauriente e
completo panorama mondiale per tutti i settori della chimica, da quella pura
a quella applicata, dall'industria al laboratorio, dall'energia alle
biotecnologie, con particolare attenzione per i nuovi scenari tecnologici e
di mercato.Durante le quattro giornate di esposizione, circa 1.400
espositori, tra cui le più significative aziende nazionali ed
internazionali, offriranno agli oltre 33mila visitatori attesi, provenienti
da 55 nazioni, un'ampia offerta di tutti i settori della chimica di oggi e
domani. Il laboratorio di ricerca, le tecnologie analitiche e diagnostiche,
la biochimica clinica, le biotecnologie agroalimentari e quelle per la
salute da una parte, gli impianti e i processi industriali, l'automazione,
il controllo, i componenti, l'energia e la protezione ambientale dall'altra.
In occasione di iniziative speciali, non mancheranno inoltre approfondimenti
sui più recenti sviluppi nella ricerca, che iniziano a farsi strada anche a
livello delle applicazioni industriali, come genomica avanzata e
biotecnologie applicate alla salute (life sciences); sviluppo di processi e
di prodotti eco-compatibili (green chemistry); tutte le potenzialità delle
nuove tecnologie informatiche nell'analisi e nella ricerca (e-chemistry);
sicurezza e qualità dei prodotti alimentari; fino ai settori di frontiera
delle nanotecnologie, nanoscienze e nanomateriali multifunzionali. Convegni
internazionali sui temi della ricerca scientifica, conferenze sui sistemi
innovativi e nuove tecnologie, tavole rotonde e seminari sulle prospettive
industriali e commerciali, sessioni tecniche e workshop dimostrativi,
meeting aziendali e congressi professionali andranno ad arricchire il Forum
di Rich-Mac, costituendo l'occasione, in una prospettiva europea e mondiale,
per un confronto a tutto campo sulle nuove frontiere di una chimica in
rapido mutamento. La componente convegnistica vedrà la partecipazione di
esperti internazionali e la collaborazione delle principali Federazioni e
Associazioni di settore, quali Fast (Federazione delle Associazioni
Scientifiche e Tecniche), Federchimica (Federazione Nazionale delle
Industrie Chimiche), Sci (Società Chimica Italiana), Aidic (Associazione
Italiana di ingegneria Chimica), Gisi (Gruppo Imprese Strumentazione
Italia), Isa (International Society for Measurement and Control), Sibioc
(Società italiana di Biochimica clinica e Biologia Molecolare clinica),
Cirm (Consorzio Italiano per la Ricerca Medica), Assistal (Associazione
Nazionale Costruttori di Impianti)...... Rich-Mac 2003 è l'unico
appuntamento fieristico che vede coinvolti in modo unitario e organico i
settori della Chimica clinica, della diagnostica, della sanità, delle
biotecnologie, dell'energie e delle utilities. Ad evidenziare ulteriormente
il carattere di assoluta originalità e attualità dell'evento milanese, in
contemporanea con Rich-Mac e completamente integrati e coordinati si
svolgeranno in Fiera Milano due saloni paralleli e tre manifestazioni
satellite che andranno ad arricchire l'offerta espositiva e tecnologica,
moltiplicando le opportunità per tutti gli operatori: mosanEurosalute,
Ricerca, Tecnologia e Management per la Salute; MilanoEnergia, la Mostra
Convegno delle Risorse e delle Tecnologie Energetiche; Expobiotech, il
Salone delle Biotecnologie; Aqua, la Mostra Convegno delle Tecnologie per il
Trattamento e la Distribuzione delle Acque; Oilgas, dedicato all'Oil and
Gas. Rich-Mac 2003 si avvale del supporto di due Segreterie Organizzative,
Assoexpo e Eiom/Bias Group, operanti in sinergia al servizio degli
operatori, garantendo la massima assistenza tecnica e la più efficace
azione promozionale. Infolink: www.ilb2b.it
LA
FIERA DI VICENZA SBARCA A DUBAI ED E' ''BOOM'' PER L'OREFICERIA MADE IN
ITALY
Vicenza, 11 febbraio 2003 - La Fiera di Vicenza, unitamente all'Ice e al
Gruppo Damas Jewellery di Dubai ha organizzato una serie di eventi
promozionali a supporto del comparto orafo-gioielliero italiano. Martedi' 4
febbraio e' stata inauguarata al Burjuman Shopping Centre una mostra che
proseguira' sino al 21/2 cui partecipano 32 tra le piu' prestigiose aziende
italiane del settore della gioielleria branded. Tra questi molte le aziende
vicenzatine tra cui Roberto Coin, Zancan, Calgaro, Kria, Favero, Marco
Bicego, Chimento, Chiampesan, Laurentia, Celin, Adriano Facco, Fope, Bersani
e Araldi. La mostra e' stata inaugurata dallo sceicco al Maktoum che ricopre
la carica di Ministro delle Finanze di Dubai. Mercoledi' 5 la mostra e'
stata visitata anche dal Ministro per le attivita' Produttive SE On. antonio
Marzano in visita di Stato negli Emirati Arabi Uniti che ha speso parole di
lode nei confronti della Fiera di Vicenza e dei produttori italiani. Alla
mostra sono seguite - domenica 9 febbraio - presso il Firemont Hotel - due
sfilate con i gioielli delle aziende italiane coinvolte nell'iniziativa: la
prima alle ore 12.00 riservato esclusivamente ad un pubblico femminile -
come consuetudine nel mondo arabo - la seconda alle 21 per 500
selezionatissimi ospiti tra i quali SE Domenico Pedata, Ambasciatore
Italiano negli Emirati Arabi Uniti, - che portato il saluto ufficiale del
Governo Italiano - Massimo Sessa, Direttore dell'ICE di Dubai ed Aldo Volini
Console Generale Italiano a Dubai. Il Gruppo Damas e' il piu' importante
distributore di gioielleria italiana negli Emirati Arabi Uniti: con i suoi
160 punti vendita ed e' stato il primo a promuovere gioilelli italiani
branded. Quella di quest'anno e' la terza iniziativa che la Fiera di Vicenza
organizza con DAMAS. Gli Emirati Arabi importano ogni anno1600 milioni di US
$ di prodotti made in Italy. Di questi, 400 milioni riguardano oreficeria e
gioielleria. Il 65% della gio! ielleria italiana viene assorbita da Dubai,
il 18% da Abu Dhabi ed il restante 17% dai rimanenti Emirati. Gran parte
della gioielleria italiana acquistata viene poi riesportata da Dubai verso
il Nord Africa, l'India e l'Asia. ''Ritengo che la scelta della Fiera di
Vicenza di promuovere la gioielleria made in Italy e made in Vicenza in
Dubai - ha commentato il Presidente della Fiera di Vicenza Giovanni Lasagna
- sia oggi vincente e ancor piu' lo sara' in futuro viste le previsioni di
crescita dell'area per i prossimi dieci anni per industria, commercio e
turismo.'' Soddisfatto anche il Segretario Generale Andrea Turcato:
''Parlerei di una manifestazione riuscita che ha incontrato il favore della
quasi totalita' delle aziende italiane. Vorrei inoltre sottolineare la
grande simpatia con cui Dubai guarda verso l'Italia, il made in Italy e lo
stile di vita italiano: un atteggiamento che non potra' che favorire lo
sviluppo del business - non solo orafo - in quest'area. Una considerazione
infine sul clima politico. L'apprensione per il possibile conflitto con
l'Iraq e' qui appena percepi! bile e non pare influenzare al momento turismo
e affari.''
MILANOENERGIA
2003 DAL 25 AL 28 NOVEMBRE 2003 IN FIERA A MILANO SARÀ DI SCENA IL PIÙ
AMPIO PANORAMA DELL'ENERGIA, DALLE FONTI TRADIZIONALI A TUTTE LE POSSIBILI
FORME ALTERNATIVE O AGGIUNTIVE DI ENERGIE
Milano, 11 febbraio 2002. Dopo il successo della prima edizione del 2001
ritorna Milanoenergia, la 2a Mostra Convegno delle Risorse e delle
Tecnologie Energetiche, in programma nei Padiglioni di Fiera Milano dal 25
al 28 novembre 2003. I contenuti di Milanoenergia verteranno su Produzione
Sviluppo Trasporto e Gestione delle risorse energetiche e ampio spazio verrà
dato a tutte le fonti d'energia, dalle tradizionali (petrolio, gas naturale,
carbone pulito, nucleare etc.) a tutte le possibili forme alternative o
aggiuntive (fotovoltaica, eolica, da biomassa, geotermica, idrica,
bioclimatica, da idrogeno, etc.). A Milanoenergia 2003, gli espositori
avranno modo di incontrare gli Energy Manager dell'industria e del mondo
produttivo, i policy makers nazionali e regionali, gli scienziati e i
ricercatori, le aziende del settore con i loro dirigenti e tecnici, i
responsabili e gli operatori dei servizi collegati (engineering, consulenza,
controllo, sicurezza, credito, software di gestione etc.), il mondo delle
utilities. Espositori e visitatori avranno quindi modo di scambiarsi
esperienze ai massimi livelli e di tessere rapporti professionali,
verificando i trend e orientandosi tra prodotti, servizi ed esperienze
innovative, con la possibilità di sviluppare rapporti di collaborazione e
promuovere ulteriori occasioni di crescita e di mercato. Visto il grande
successo riscosso dai convegni di Milanoenergia 2001, che hanno registrato
la partecipazione di 1.200 operatori, anche quest'anno lo spazio espositivo
sarà arricchito da un denso programma di incontri, coordinati da Fast
(Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche) e realizzati in
collaborazione con qualificate associazioni e organizzazioni nazionali e
internazionali, come Isa (Instrumentation, System and Automation Society),
Fondazione Megalia, Aper (Associazione dei Produttori di Energie
Rinnovabili), Aidic (Associazione Italiana di Ingegneria Chimica), Anit
(Associazione Nazionale per l'Isolamento Termico), Ais (Associazione
Italiana Strumentisti), Opet (Organizzazione Europea per la Promozione delle
Tecnologie Energetiche), Assistal (Associazione Nazionale Costruttori di
Impianti)... Tra i temi più dibattuti vi saranno le indicazioni del 6°
Programma Quadro UE relative a fonti di energia nuove e rinnovabili,
carburanti alternativi, efficienza energetica negli edifici, celle a
combustibile, tecnologie per l'uso dell'idrogeno come vettore energetico,
concetti nuovi ed avanzati per l'uso dell'energia fotovoltaica,
utilizzazioni avanzate della biomassa, centrali alimentate con combustibili
fossili meno inquinanti, automazione degli impianti, controllo dei processi
produttivi e distributivi... La seconda edizione di Milanoenergia si
preannuncia quindi un appuntamento ricco di proposte e iniziative di
rilievo. E a rendere ancora più interessante la manifestazione è il quadro
di sinergie entro cui essa si colloca e che configura un evento di grande
richiamo per tutte le realtà industriali e delle utilities. Milanoenergia
si svolge infatti in concomitanza con importanti manifestazioni
scientifico-industriali come Rich-Mac, la Rassegna Internazionale della
Chimica e delle Apparecchiature Chimiche e per Analisi, Ricerca, Controllo e
Biotecnologie; Aqua, la Mostra Convegno delle Tecnologie per il Trattamento
e la Distribuzione delle Acque, Oilgas Oil and Gas Exhibition, Expobiotech,
il Salone delle Biotecnologie; mosanEurosalute Ricerca, Tecnologia,
Management per la Salute. Milanoenergia 2003 si avvale del supporto di due
Segreterie Organizzative, Assoexpo e Eiom/Bias Group, operanti in sinergia
al servizio degli operatori, garantendo la massima assistenza tecnica e la
più efficace azione promozionale. Per tutti sarà possibile seguire le fasi
preparative, come pure lo svolgersi della manifestazione a novembre, nella
sezione appositamente dedicata del portale www.ilb2b.it
CLUB
ASSOREGALO AL VIP POINT DI MACEF
Milano, 11 febraio 2003 - Sentieri di juta, filari di viti, grappoli di uva,
antiche botti originali dell'area di San Colombano e alle spalle del vecchio
tavolo da lavoro una tela in tema enologico. Poi strumenti dell'agricoltura
contadina, gerle e cesti da trasporto.... Mentre un artista decora dal vivo
con colori autunnali, un esperto sommelier versa vini bianchi e rossi
insieme con gustosi bocconcini, naturalmente in calici di cristallo di
grande marchio. Macef 2003 con l'iniziativa "Bacco ...in campagna"
ha così attratto migliaia di visitatori presso il Club Assoregalo Vip Point
in un'atmosfera giocata fra pampini e profumi agresti. Uno spazio di relax e
piacere che risponde alla missione di Assoregalo, sempre più attento a
rispondere alle esigenze dei moderni consumatori, alle tendenze del mercato
e alle innovazioni degli imprenditori. A questo scopo ad esempio sono
organizzati i corsi di formazione per imprenditori organizzati dall'Assoregalo
per rendere più facili gli scambi di imprese e potenziare la capacità di
leadership, di valorizzazione di prodotti e risorse umane.
AMARONE
E SFORZATO: LA TRADIZIONE VA A CONVEGNO UN ILLUSTRE PARTERRE DI RELATORI,
PER PARLARE DELLE RAGIONI DI UN SUCCESSO FONDATO SUL RISPETTO DELLA
TRADIZIONE E DI PRATICHE CONSOLIDATE NEL LAVORO DI SECOLI
Sondrio, 11 febbraio 2003 - Preservare le ragioni di un successo, senza
compromessi e cedimenti ai richiami della tecnologia e del mercato, nel
rispetto della tradizione e di pratiche consolidate nel lavoro di secoli. In
sintesi, è questo il tema di fondo del Convegno "Amarone e Sforzato:
due grandi vini di territorio. Il futuro è nella tradizione", che si
svolgerà a Verona venerdì 21 febbraio 2003 a partire dalle ore 15, presso
il Palazzo della Gran Guardia in Piazza Bra. Promotori dell'evento sono i
Consorzi di Tutela dei due vini-simbolo della Valpolicella e della
Valtellina, rappresentati dai rispettivi Presidenti, Emilio Pedron e
Casimiro Maule: un gemellaggio tra due territori e due tipologie che in
comune hanno non soltanto una tecnica di vinificazione, ma un rigore
stilistico e una filosofia produttiva in grado di conferire personalità e
specificità ai due vini. Il Convegno nasce proprio da qui: dalla necessità
di tirare una prima somma su quanto fatto, visto e assaggiato in questi anni
in tema di Amarone e di Sforzato, dal bisogno di fissare criteri a uno
sviluppo produttivo che potrebbe nuocere alla ricetta originaria dei due
prodotti - ricetta vincente, peraltro -, dalla volontà, infine, di guardare
al futuro con la serenità necessaria in questi tempi delicati sul piano
economico e sociale mondiale. Al centro dei lavori, quasi a mo' di filo
conduttore dei vari interventi, sarà la tecnica dell'appassimento: quel
particolare trattamento postvendemmiale e naturale delle uve che sta
entrando a far parte del tessuto produttivo di ogni comprensorio enologico
del mondo, ma che, riferendoci all'appassimento per vini secchi, trova
proprio nella Valpolicella e nella Valtellina due patrie storiche troppo
spesso ignorate o date per scontate. È questo il messaggio che il Convegno
richiamerà con grande forza, questa la grande sfida che attende i due
terroir nel futuro prossimo immediato: riappropriarsi dell'esclusività di
una tecnica che non è esportabile al di fuori dell'ambiente di origine,
abbandonando le tentazioni allo svilimento che possono giungere, e giungono,
da più parti, con l'effetto di offuscare un'immagine costruita grazie al
lavoro e alla passione di centinaia di produttori delle due aree.
Prestigioso, come non poteva che essere data la complessità del tema, il
parterre dei relatori: Giacomo Mojoli, Vice Presidente Internazionale di
Slow Food; Attilio Scienza, Docente all'Università Statale di Milano;
Alexandre de Lur-Saluces di Chàteau d'Yquem; Carlo Petrini, Presidente
Internazionale di Slow Food; Giovanni Alemanno, Ministro delle Politiche
Agricole e Forestali. Il padrone di casa, per così dire, sarà Emilio
Pedron, in questa occasione supportato dal "collega" valtellinese
Casimiro Maule. Due Consorzi a braccetto per difendere e consolidare il
successo internazionale dei loro gioielli. Perché anche nel vino l'unione
può fare la forza. Al termine del Convegno, si passerà dalle parole ai
fatti: grande Banco di assaggio di Amarone (abbinato al formaggio Monte
Veronese) e Sforzato (unito al Bitto della Valtellina).
GRUPPI
JAZZ AL ST.REGIS GRAND HOTEL DI ROMA
Roma, 11 febbraio 2003 - Funny Jazz: date previste 05/03 - 16/04. Leo di
Sanfelice si presenta sotto forma di un essere fuori dal tempo e dal mondo.
Almeno da quelli che sono il nostro tempo e il nostro mondo. Lui vive nel
suo e mostra di starci a meraviglia. Dal suo mondo guarda tutti con
malcelato scontento e comunica con il tramite della musica. Fonde musica e
comicità nella insolita soluzione del "piano-cabaret". Dotato di
un estro imprevedibile e calamitativamente esplosivo. Massimo Pirone and
Quartet: date previste 12/03. Direttamente dal programma musicale Sarabanda
La band si avvicina agli standard internazionali di swing facendo rivivere
attraverso la calda voce della leader le atmosfere musicali dei club di New
York degli anni 40/50. Il gruppo vanta numerosissime collaborazioni musicali
con i migliori jazzisti italiani quali Lino Patrono, Romano Mussolini, Carlo
Loffredo, Antonello Vannucchi Atmosfera Greg and The Four Jazzophone: date
previste 19/03. Greg... il pubblico lo conosce per "Le Iene" ma
lui ama lo swing. Greg... molti lo conoscono per gli sketches ma lui adora
il jazz. Greg... alcuni lo conoscono come fumettista ma lui vuole cantare.
Swing e jazz. A volte lo fa. Con i...Jazzophone! I componenti sono: Red
Pellini (sax baritono), Emanuele Basentini (chitarra), Giancarlo Colangelo
(sax basso), Attilio Di Giovanni (pianoforte), Gianluca Perasole (batteria).
Lino
Patruno and His Blue Four: date previste 26/03. Il
Jazz è una delle due nuove arti del Novecento, l'altra è il Cinema. E come
il Cinema deriva dal Teatro, il Jazz ha trasformato il modo di far musica
rendendola più libera, più personale, più irripetibile. Il Jazz non è
soltanto musica ma è anche un modo di vivere, sognando e provando grandi
emozioni. Lino Patruno (chitarra, banjo). Mauro Carpi (violino). Luca
Velotti (clarinetto, sax), Giancarlo Colangelo (sax basso), Clive Riche
(voce). I Blue Four di Lino Patruno si ispirano ai Blue Four del violinista
Joe Venuti e del chitarrista Eddie Lang che agivano a New York negli anni
20' e 30'. Accanto ai due musicisti italo-americani (il vero nome di Eddie
Lang era Salvatore Massaro) agivano personaggi come il saxbassista Adrian
Rollini, i clarinettisti-sassofonisti Jimmy Dorsey e Don Murray, e il
vocalist Bing Crosby che iniziò la sua attività nell'orchestra di Paul
Whheman al fianco del leggendario cornettista Bix Beiderbecke. Lino Patruno
negli anni '70 fu spesso al fianco del violinista Joe Venuti in Concerto,
nei Festival e sui dischi (oggi rimasterizzati su CD). Boop! Sisters: date
previste 02/04, swing e jazz doc con l'elegante trio vocale femminile
formato da Francesca Biagi, Giò Giò Rapattoni e Alessia Piermarini. Big
Night Jive: date previste 09/04, musicisti che suonano anche in altre
formazioni di jazz tradizionale, affascinati dallo stile di Louis Prima
hanno voluto riproporre molti dei successi dello shuffle come Just a gigolò,
Angelina, Oh Marie, Pennies from Heaven, Buonasera Signorina, ecc.,
unitamente ad altri brani degli anni '40 e '50. Rita Del Pianno Quartet:
date previste 23/04. La band di Rita Del Piano si avvicina agli standard
internazionali di swing facendo rivivere attraverso la calda voce della
leader le atmosfere musicali degli anni 40/50. La leader del gruppo vanta
numerosissime collaborazioni musicali con i migliori jazzisti italiani quali
Lino Patruno, Romano Mussolini, Carlo Loffredo, Antonello Vannucchi. Tra le
sue esperienze una partecipazione al Festival di Sanremo nella categoria
giovani, finalista al concorso dedicato a Mia Martini e premio della critica
al festival delle Voci Nuove. Red Pellini Gang: date previste 30/04. La Red
Pellini Gang è un orchestra che ricrea fedelmente le atmosfere musicali
dell'America degli anni 20, mirando ad emulare quei gruppi di musicisti
bianchi che suonavano a New York e Chicago e che avevano come punto di
riferimento il leggendario cornettista Bix Beiderbercke. Le caratteristiche
che distinguono la Band sono: la cura degli arrangiamenti in perfetto stile
anni venti, caratterizzati dal tocco originale del Leader. E' l'unica
orchestra che utilizza il sax basso al posto del tradizionale baso tuba o
contrabbasso. Gli strumenti utilizzati sono originali americani degli anni
venti. Indispensabili per ottenere il tipico colore timbrico di allora.
Tutti i componenti della band hanno in comune una forte passione per questo
particolare stile musicale, senza la quale è inconcepibile intraprendere un
simile progetto. La band è menzionata dalla rivista "Musica Jazz"
tra le migliori orchestre di Jazz classico ed ha svolto concerti nei più
importanti festival Jazz collaborando con Lino Patruno. E' reduce da una
lunga tournèe in Italia ed all'estero ed ha partecipato al
prestigioso" New Orleans Jazz Festival" di Ascona (Svizzera)
giugno 1999 dove ha avuto l'onore di suonare con Spielgle Wilcox (compagno
di Bix Beiderbecke nella mitica orchestra di Jazz Goldnette ) risquotendo
notevole successo. Inoltre ha ospitato tra i suoi ranghi Dan Barret e Tom
Baker in Tribute to Hoagy Carmichael nel festival Jazz di san Marino 1999 ed
è attualmente presente nei
MOSTRA
"VULCANI"
Milano, 11 febbraio 2003 - I vulcani rappresentano l'espressione più
violenta, primordiale e spettacolare del nostro pianeta. Sono
"macchine" incontrollabili e ancora troppo imprevedibili e
sconosciute, vere e proprie "finestre" sull'interno della Terra
che sembrano mostrarci il mondo al momento della sua nascita. La mostra
"Vulcani" la prima in Italia dedicata a questo argomento presenterà
un itinerario didattico, studiato per introdurre gradualmente il visitatore
alla comprensione dei meccanismi di dinamica terrestre che hanno portato
alla nascita di queste inquietanti montagne. L'esposizione prosegue con
modelli tridimensionali e disegni che mostrano come sono fatti i vulcani,
dove si formano e perché, le diverse forme che esse possono assumere a
seconda del tipo di attività e del tipo di composizione chimica delle lave
eruttate. Si potranno scoprire anche le diverse modalità attraverso le
quali i vulcani esprimono la loro forza, con una panoramica anche sui
prodotti che essi eruttano durante le colate laviche o l'attività
esplosiva. Una parte dell'esposizione sarà dedicata ai vulcani italiani e
allo storico "caso Pompei", con postazioni multimediali che
consentono una visita virtuale nell'antica città ricostruita. Altre parti
saranno dedicate al lavoro del vulcanologo e agli strumenti che esso
utilizza, ma anche ai vulcani che si trovano su altri componenti del sistema
solare. L'intero "percorso vulcanico" sarà accompagnato dalle
fotografie di Marco Stoppato, che è anche curatore della mostra, mentre
un'apposita sala sarà dedicata alla proiezione continua di afffascinanti
immagini filmate di attività vulcanica. Una curiosa mostra
"parallela" illustrerà, invece, il mondo dei vulcani attraverso
il collezionismo, dai francobolli alle figurine Liebig, dalle riviste del
secolo scorso a quelle attuali, dai fumetti alle schede telefoniche, alle
banconote, alle vecchie cartoline illustrate e a straordinarie stampe
d'epoca, dal 1700 a oggi. La mostra sarà allestita nel nuovo spazio del
Museo, il Biolab le ex serre di Palazzo Dugnani , dal 28 marzo al 30 giugno
2003.
UNA
MACHINA TOTALMENTE NUOVA PER IL RESTAURO DELLA PALA DEL SAVOLDO
Milano, 11 febbraio 2003 - Inizia alla Pinacoteca di Brera il restauro
dell'imponente Pala di Pesaro, commissionata nel 1524 a Giovan Gerolamo
Savoldo per l'altare maggiore della chiesa di San Domenico di Pesaro, e
giunta al museo nel 1811. Le grandi dimensioni della tavola (cm 505 x 312),
la sua fragilità strutturale, i suoi particolari problemi conservativi ne
hanno imposto il restauro nella stessa sala in cui è conservato. Il suo
enorme peso, infatti, ne ha reso problematica la movimentazione fin dalla
sua nascita, tanto è vero che i suoi spostamenti sono stati accuratamente
testimoniati sul retro, a partire dal 1646, e sono spesso accompagnati dalle
firme di coloro che li eseguirono. Dal suo ingresso al museo la pala del
Savoldo si è mossa due volte in occasione dei due conflitti mondiali,
quando tutta la pinacoteca fu smontata per motivi di sicurezza (la sala del
Savoldo fu infatti bombardata nel 1943). L'esigenza di non muovere la pala
ha imposto una creatività inedita nel mondo del restauro: con uno sforzo di
ideazione unico nel mondo, è stata inventata una vera e propria machina che
permette di risolvere ingegnosamente i problemi logistici. Tutta
l'operazione è stata finanziata dal contributo della Pirelli, che dal 2000
"ha adottato" la sala XIV della Pinacoteca di Brera provvedendo già
al restauro di altre tre opere (La presentazione al Tempio di Gerolamo
Romanino, La Madonna col Bambino e i Santi Girolamo, Francesco e Antonio
Abate di Moretto e la Sacra Conversazione di Giovan Battista Moroni). Grazie
a Pirelli e alla collaborazione dell'associazione Amici di Brera, è stato
costruito intorno al dipinto un vero e proprio laboratorio di restauro,
progettato dallo studio Sottsass ed Associati, per la parte estetica, e
dalla Goppion Laboratorio Museotecnico, per la parte tecnologica. Il lavoro
sarà eseguito dai restauratori della Soprintendenza, con la collaborazione
dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze che fornirà una consulenza
esterna per alcuni delicati passaggi. Il sostegno isituzionale accordato da
Pirelli alla Pinacoteca di Brera dal 2000, prevede che il contributo
finanziario annuo venga destinato a progetti importanti per la
valorizzazione del Museo. In questo contesto l'idea rivoluzionaria della
machina è parsa subito quella che meglio riassumeva la partecipazione di
Pirelli alla vita della Pinacoteca. Una partecipazione che ha avuto altri
esempi importanti nel mondo, dall'apertura di tre sale etrusche al Museo del
Louvre alla partecipazione alla Fondazione del Teatro alla Scala, dal
restauro della collezione di terracotte italiane del Victoria & Albert
Museum di Londra, alla ristrutturazione della sede della Pinacoteca
Capitolina di Roma sul Campidoglio. Tutte queste iniziative fanno parte
della tradizione culturale del Gruppo, nella consapevolezza del ruolo
sociale e civile dell'impresa, che ha tra i suoi compiti anche quello di
contribuire alla crescita culturale dei paesi in cui opera. La struttura,
prima al mondo di questo genere, è stata ideata in stretta collaborazione
fra la direzione della Pinacoteca e i tecnici cui è stata affidata la
realizzazione, tenendo conto non solo di tutte le esigenze dettate dalle
necessità dell'effettivo lavoro laboratoriale e dalla sicurezza del
pubblico, ma anche dal desiderio di rendere visibile ogni momento del
complesso intervento: un cantiere aperto, dunque, all'interno della
Pinacoteca di Brera. La sala XIV, infatti, nonostante l'imponente struttura,
resterà aperta ai visitatori, che potranno girarle attorno per ammirare,
oltre che il lavoro in corso, anche gli altri dipinti ordinariamente
esposti. La machina, che ha pareti in policarbonato, è munita di una
piattaforma mobile che consente di lavorare contemporaneamente su tutti i
lati del dipinto e che può essere posizionata a qualsiasi livello sia
necessario. E' dotata anche di impianti di aspirazione e di depurazione
dell'aria. La tavola è alloggiata in un telaio inserito in un portale
metallico, pensato per consentirne la visione totale anche del retro e per
permetterne, se necessario, la rotazione di 180 gradi, in modo da portarla
in posizione orizzontale. In questo caso essa verrà assicurata da una
ulteriore struttura di sostegno.
DOMENICA
- 16 FEBBRAIO 2003 LEONARDO
Milano, 11 febbraio 2003 - Il "Leonardo da Vinci" Museo di Scienza
e di Tecnologia, non possiede opere del grande genio italiano, ma ne porta
il nome a testimonianza di quella che fu la genialità, l'intraprendenza di
quegli industriali italiani che fortemente vollero la nascita di questo
Luogo. A Leonardo sono comunque dedicati un'ala del padiglione monumentale,
dove sono esposte riproposte in scala, alcune delle macchine da lui
progettate e narrate nei suoi vari Codici, nonché un laboratorio didattico
interattivo dove, in scala 1 a 1, è possibile interagire con alcune delle
macchine più significative, tra cui quelle dedicate al volo e le carrucole.
Il 16 febbraio prossimo, in occasione dei 50 anni del Museo è stato
progettato un percorso di visita interamente dedicato a Leonardo e verrà
presentato al pubblico la riproduzione fedele del telaio del genio di
Vinci.
MUSEO
DELLA CITTÀ IN SANTA GIULIA A BRESCIA: APRE L'AREA ARCHEOLOGICA
DELL'ORTAGLIA
Milano, 11 febbraio 2003 - Apriranno al pubblico il 1° marzo prossimo le
"Domus dell'Ortaglia", il ricco nucleo di abitazioni di epoca
romana scoperte nel sottosuolo di quello che per secoli è stato l'orto
("Ortaglia") del monastero di Santa Giulia a Brescia. Le Domus, i
loro raffinati mosaici e gli affreschi parietali costituiranno uno dei
fulcri del percorso espositivo "Brixia. Brescia Romana. Le domus
dell'Ortaglia. L'Afrodite ritrovata" che presenterà le notevolissime
testimonianze dell'antica Brixia, città tra le più importanti dell'impero.
Per l'occasione la celebre "Vittoria" capolavoro del Museo,
"perderà le ali" tornando ad essere la raffigurazione di Afrodite
concepita dall'artista che la realizzò intorno alla metà del III secolo
a.C. Questo meraviglioso bronzo sarà messo a confronto con il prezioso
marmo dell'Afrodite Capua, eccezionalmente concesso dalla Soprintendenza
Archeologica di Napoli per consentire uno storico confronto tra due delle più
note Veneri dell'antichità. A proposito della Vittoria bresciana, è emerso
da studi recenti che il bellissimo bronzo sia di quattro secoli più antico
di quanto si credesse e non sia una copia romana, ma un originale greco
destinato ad un santuario nell'isola di Rodi. Arrivato a Roma come bottino
di guerra, venne donato a Brixia e trasformato, con l'aggiunta delle ali, in
una raffigurazione della Vittoria. Ora, per la prima volta, quelle ali
saranno tolte e la Vittoria tornerà ad essere l'immagine della dea venerata
nell'isola di Rodi. In mostra accanto alle Domus e alle due Afroditi, le non
meno eccezionali testimonianze della Brescia romana raccolte nelle
collezioni archeologiche di Santa Giulia. Il percorso espositivo continua
anche al di fuori del Museo con gli itinerari che porteranno i visitatori a
scoprire le grandi testimonianze romane della città, primo fra tutti il
celebre Capitolium. Si potrà così scoprire come Brescia conservi
testimonianze romane tali da non trovare molti raffronti, per importanza e
ricchezza, nei territori al di sopra del Po. Indirizzo: Santa Giulia Museo
di Città, Via Musei 81/b, Brescia. Orari: da martedì a domenica 9.30-17.30
(lunedì chiuso). Biglietto: intero euro 8,00; ridotto euro 6,00; 14-25 anni
e oltre i 65, gruppi, convenzioni 4,00 euro; scolaresche solo ingresso 1,00
euro e con attività didattica 2,00 euro. Catalogo: Skira. Infolink: www.domusortaglia.it
FRATELLI
ROSSETTI E IL VIOLINISTA SUL TETTO DI MONI OVADIA
Milano 11 febbraio 2003 - Rossi, verdi, gialli, alti, bassi, per ballare e
per cantare. Scarpe, stivaletti, polacchini tutti modelli originali
"Fratelli Rossetti", sono protagonisti, insieme con uno splendido
gruppo di attori, ballerini e cantanti del musical "Il Violinista Sul
Tetto" l'evento musicale dell'anno fortemente voluto, diretto e
interpretato da Moni Ovadia, tra i più grandi interpreti della cultura
teatrale ebraica. Tratto da un racconto di Sholem Aleichem e divenuto uno
dei più fortunati lavori musicali di Broadway "Il Violinista sul
Tetto" racconta le vicende di un vecchio e saggio lattaio di una
piccola cittadina russa l'anno della prima rivoluzione antizarista. Tevye,
il lattaio, ebreo tradizionalista, è alle prese con tre figlie da accasare.
Ma dovrà mettere da parte le sue idee fondamentaliste per lasciar scorrere
l'amore quando la prediletta tra le figlie si innamora di un russo, quindi
un nemico, infrangendo tutte le regole che governano il suo piccolo mondo.
Un'opera che unisce danza, divertimento, musica e valori umani che sarà
l'occasione per una grande lezione di umanità e apertura mentale. Il
musical, riveduto e corretto in chiave yiddish dal genio di Moni Ovadia, con
all'attivo 3 Oscar e più di tremila repliche tra Broadway e Londra, tiene
banco sul palcoscenico del Teatro Nuovo di Milano dopo i successi in tutto
il mondo, Giappone compreso. Con gli originali costumi disegnati da Elisa
Savi ben si accostano i modelli di calzature realizzati appositamente da
Rossetti nel segno della sua tradizione.
ROMA,
CASINO DELL'AURORA DI PALAZZO PALLAVICINI ROSPIGLIOSI PARTONO LE
CONVERSAZIONI DI STORIA DELL'ARTE ORGANIZZATE DA TELECOM ITALIA
Roma, 11 febbraio 2003 - ED' stato presentato ieri da Gianni Borgna, Andrea
Kerbaker, Francesco Negri Arnoldi e Maria Camilla Pallavicini nel suggestivo
Casino dell´Aurora di Palazzo Pallavicini Rospigliosi, il primo ciclo di
Conversazioni di Storia dell´Arte, un programma di otto incontri, nell´ambito
di "Progetto Italia" varato all´inizio dell´anno da Telecom
Italia. Il Progetto nasce dalla volontà di Telecom Italia di contribuire
alla crescita del Paese, attraverso attività culturali, sociali e sportive.
Naturalmente fra le iniziative culturali ha un ruolo di primo piano l'arte,
così legata alla nostra storia. In linea con l'intento di Progetto Italia,
di favorire la divulgazione dei saperi, si è quindi pensato di consentire
al pubblico di accedere gratuitamente a una serie di conversazioni di alto
profilo. Il programma delle Conversazioni di Storia dell´Arte, coordinato
da Francesco Negri Arnoldi, unisce l´eccellenza dei vari esperti chiamati a
raccontare argomenti che sono passioni di una vita alla stretta attualità
dei temi affrontati, figure o periodi capitali della storia dell´arte
universale. Nomi illustri delle Università italiane e delle Soprintendenze
- Pinin Brambilla Barcilon, Ferdinando Bologna, Giorgio Bonsanti, Antonio
Giuliano, Pietro Giovanni Guzzo, Antonio Paolucci, Pierre Rosenberg, Claudio
Strinati - sono stati chiamati a definire, all´interno del Progetto, le
tappe di un vero e proprio viaggio nella storia e nella bellezza dell´arte.
Gli otto incontri del primo ciclo, spazieranno dalle Pietà di Michelangelo
alle scoperte archeologiche nel Rinascimento, dal Caravaggio straordinario
innovatore, collegato alle prime grandi conquiste della scienza ottica al
tema della Passione di Cristo nell´arte sacra, dalle suggestioni pittoriche
del grande secentista francese Georges de La Tour alla progressiva
riscoperta di Pompei attraverso gli scavi, dalla affascinante storia dell´intervento
di restauro del Cenacolo alla eccezionale ricchezza della produzione
artistica di Donatello (programma allegato). L´ intervento di Telecom
Italia si articola su due piani distinti ma coerenti tra loro: il versante
accademico con appunto le Conversazioni di storia dell´arte; il versante
pratico con la partecipazione del Gruppo alle operazioni di finanziamento
del restauro dell'abside della Basilica di Santa Croce in Gerusalemme a
Roma. Il restauro, in collaborazione con il World Monument Fund, interesserà
la decorazione pittorica parietale decorata a tempera, le superfici
marmoree, gli stucchi e un affresco realizzato da Corrado Giaquinto. Telecom
Italia provvederà inoltre al finanziamento esclusivo del restauro della
"Sala Puccini" all´interno della suggestiva Torre medioevale nel
centro di Capalbio.
UNA
FOTOTECA ON LINE LA FONDAZIONE ZERI E I SUOI PROGETTI
Bologna, 11 febbraio 2003 - Venerdì 14 febbraio 2003 alle ore 11.30, a
Bologna, la Fondazione Federico Zeri presenterà per la prima volta i
risultati del lavoro svolto negli ultimi due anni e i suoi progetti futuri.
La conferenza stampa di presentazione si terrà a Villa Guastavillani, in
Via degli Scalini 18 a Bologna, dove è attualmente ospitata la fototeca
Zeri. Saranno presenti i partner della Fondazione Zeri (Microsoft e Regione
Emilia-Romagna), i sostenitori istituzionali (Ministero per i Beni e le
Attività Culturali e Ministero per l'Istruzione, l'Università e la
Ricerca), gli sponsor (UniCredit Banca, Fondazione del Monte di Bologna e
Ravenna, Fondazione Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno e Ancona).
Presiederà il Magnifico Rettore dell'Università di Bologna Pier Ugo
Calzolari, Presidente della Fondazione Zeri. Anna Ottani Cavina, direttore
della Fondazione, presenterà il progetto globale di valorizzazione della
fototeca e l¹attività sinora svolta dalla Fondazione; il progetto
informatico di inventariazione, catalogazione e digitalizzazione, e la
fototeca on line verranno illustrati da Alessandro Zucchini, direttore del¹Istituto
Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna e Umberto Paolucci, vice
presidente di Microsoft Corporation. La metodologia catalografica e i
risultati della sperimentazione saranno visibili attraverso la proiezione di
una campionatura di schede ed immagini. Al termine della conferenza stampa
Microsoft Italia e Fondazione Federico Zeri sigleranno l¹accordo di
partnership relativo al progetto informatico di catalogazione e
digitalizzazione della fototeca. La visita alla fototeca e al laboratorio
informatico concluderà l'incontro. Nell'ottobre 1999 l'Università di
Bologna ha costituito la Fondazione Federico Zeri, approvata dal Ministero
per i Beni e le Attività Culturali nel settembre 2000, allo scopo di
gestire e valorizzare lo straordinario patrimonio culturale ereditato alla
morte dello studioso. La fototeca conta 300.000 fotografie originali di
opere d¹arte per la maggior parte in bianco e nero, in cui sono ampiamente
rappresentati i campi di ricerca dello studioso: pittura e scultura italiana
dal XIII al XVIII secolo, nuclei dedicati al tardo antico, all¹architettura,
alla pittura dell¹Ottocento, alle arti applicate, al disegno, alla
miniatura, alla pittura europea. Strumento di lavoro insostituibile, la
fototeca di Federico Zeri riveste anche un importante significato storico:
molte opere d¹arte, dipinti, complessi monumentali, cicli di affreschi,
oggi dispersi o irrimediabilmente perduti, restano documentati solo dal suo
archivio. La biblioteca d¹arte conta oltre 50.000 volumi cui si sommano
40.000 cataloghi d'asta. Questa consistenza può competere con quella delle
maggiori biblioteche specializzate italiane e straniere. L¹Università
degli Studi di Bologna, attraverso l'istituzione della Fondazione Zeri, si
è assunta il compito, oltre che di conservare, valorizzare e incrementare
questo patrimonio, di renderne possibile la fruizione pubblica. Per questo
gli obiettivi più urgenti e impegnativi della Fondazione sono l'inventariazione,
la catalogazione e digitalizzazione della fototeca, e l'inventariazione e
catalogazione della biblioteca d¹arte e della collezione di epigrafi
romane. Sia attraverso la consultazione in loco, sia on-line attraverso il
sito internet curato dal partner Microsoft, studenti e studiosi potranno così
accedere a uno degli archivi privati più importanti al mondo per la storia
dell'arte.I sistemi utilizzati per la catalogazione e digitalizzazione, del
tutto innovativi e all¹avanguardia, sono stati coordinati dagli esperti
scientifici della Fondazione Zeri in colla in collaborazione con l¹Istituto
dei Beni Culturali della Regione Emilia Romagna. Per informazioni:
Segreteria della Fondazione Zeri: Elda Antinori, tel 051 20-99965, fax 051
2099372 fzeri@alma.unibo.it
DOMENICA
- 16 FEBBRAIO 2003 NAVIGANDO NELLA STORIA
Milano, 11 febbraio 2003 - Sono arrivate attraversando il passo dei Giovi,
fatte a pezzi, dentro a casse, trasportate da camion. Le maestranze del
Museo e i maestri d'ascia le hanno poi ricostruite, pezzo a pezzo, mentre il
padiglione navale cresceva insieme a loro. Era intorno alla fine degli anni
'60. Sono tra i gioielli del Museo della Scienza e della Tecnologia
"Leonardo da Vinci" di Milano. La Ebe, una tra le navi più
grandi, racchiuse in un Museo: 51 metri di legno e vele. Nave scuola prima
della Palinuro e dell'Amerigo Vespucci. Il Conte Biancamano con il suo ponte
di comando e la sala delle feste. A dirlo sembra impossibile, ma sono
assolutamente autentiche! Immobili ed immense. Colui che ridona loro la vita
è l'architetto Gino Cariaci. Storico ed architetto navale di fama mondiale
ha, tra l'altro, collaborato con i registi più importanti per le
ricostruzioni storiche di epici film quali "Pirates" e "Gangs
of New York". E' lui che, amando le navi e la loro storia, sta'
progettando tutto il nuovo allestimento del Padiglione Navale. Seguirlo nei
suoi racconti su questi ed altri tesori navali racchiusi nel "Leonardo
da Vinci" è una meravigliosa esperienza. Riuscire ad avere Gino
Ciriaci quale prestigioso "accompagnatore" per una visita al
Navale è un momento raro e di grande fascino. In occasione dei 50 anni del
"Leonardo da Vinci", il 16 febbraio prossimo, alle ore 11.30 e
alle ore 15.00, il pubblico del Museo pilotato dall'architetto Ciriaci, potrà
rivivere la storia delle grandi imbarcazioni e della vita sul mare.
I
NUOVI APPUNTAMENTI CON IL ROCK TARGATO ITALIA
Milano, 11 febbraio 2003 - Di seguito l' aggiornamento delle date dei
concerti di Rock Targato Italia, Puntog Blu, Suburbia e Zibba: Rock Targato
Italia
Febbraio
11/02/03 Heaven's Door Roma
12/02/03 Papagaillot S. Matteo della Decima (BO)
13/02/03 Gulliver's Inn Cercola (NA)
14/02/03 Tipsy Bari
17/02/03 Transilvania Genova Sampierdarena
18/02/03 Heaven's Door Roma
19/02/03 Papagaillot S. Matteo Della Decima (BO)
20/02/03 Batavia Ariano Irpino (AV)
20/02/03 La Fine del Mondo Gavardo (BS)
21/02/03 Tipsy Bari
23/02/03 Garage Monselice (PD)
23/02/03 Jail Napoli
26/02/03 Red Line Vicenza
27/02/03 Red Line Vicenza
28/02/03 Tipsy Bari Marzo
01/03/03 Sottoterra Pontecagnano (SA)
02/03/03 Marabù Napoli
05/03/03 Indian's Saloon Bresso (MI)
05/03/03 Papagaillot San Matteo della Decima (BO)
06/03/03 Tipsy Bari
07/03/03 Tipsy Bari
§07/03/03 Flipper House Caldiero (VR)
08/03/03 Norman Perugia
11/03/03 Indian's Saloon Bresso (MI)
12/03/03 Onirica Parma
14/03/03 Flipper House Caldiero (VR)
15/03/03 Mumble Rumble Salerno
16/03/03 Circolo Viper Parma
16/03/03 Baraonda Poveromo Cinquale (MS)
18/03/03 Indian's Saloon Bresso (MI)
19/03/03 Onirica Parma
20/03/03 La Fine del Mondo Gavardo (BS)
20/03/03 Gulliver Pergine Valsugana (TN)
23/03/03 Circolo Viper Parma
23/03/03 Garage Monselice (PD)
25/03/03 Indian's Saloon Bresso (MI)
29/03/03 Carpe Diem Potenza
30/03/03 Carpe Diem Potenza PUNTOG Blu
15/02/03 Blu Lions Chiari (BS)
21/03/03 Bloom Mezzago (MI)
26/03/03 The Field Carpaneto Piacentino (PC)
19/04/03 Zion Live Morbio/Chiasso (Svizzera) www.puntogblu.com
SUBURBIA
01/03/03 Greenwitch Curtarolo (PD)
08/03/03 Circolo Masetti Bolzano
21/03/03 Bloom Mezzago (MI)
www.folkspace.com
ZIBBA
21/02/03 Ju Bamboo Savona
29/03/03 Gasoline Jaws Finale Ligure (SV)
10/05/03 Puerto Escondido Savona
www.zibba.it
NUOVI
PILOTI UFFICIALI SUZUKI
Milano, 11 febbraio 2003 - Suzuki Italia S.p.A. parteciperà al Campionato
Italiano Rally Tout Terrain con due auto ufficiali. Si tratta di due Grand
Vitara 3 porte, entrambe con cilindrata da 2000 cm³, delle quali una con
motorizzazione diesel e l'altra a benzina. Le vetture saranno condotte in
gara da Andrea Lolli e Silvio Grazioli. Il primo dei nuovi piloti che
correranno per Suzuki Italia sarà Andrea Lolli che nel 2002 si è
aggiudicato il prestigioso Suzuki Challenge con tre gare di anticipo.
Navigato da Gessica Valentini correrà nella stagione 2003 alla guida della
Grand Vitara diesel allestita e preparata dalla Squadra Ufficiale Suzuki, l'Emmetre
Racing, con il supporto tecnico della R.T.I. - Rally Team Italia. Il
curriculum sportivo di Andrea Lolli è costellato di successi prestigiosi
ottenuti sempre alla guida di vetture Suzuki. Il pilota modenese, 38 anni,
inizia la sua carriera sportiva nel 1989 con una Samurai 1300. Fino al 2001
ottiene interessanti piazzamenti e numerose vittorie in diverse specialità
fuoristradistiche: il Campionato Lombardo di Velocità, il Challenge
Italiano di Regolarità e il Campionato Italiano Rally Tout Terrain. Nel
2001, con un Jimny 1300, inizia l'avventura nel Suzuki Challenge, trofeo
monomarca inserito nel Campionato Italiano Rally Tout Terrain che conquista
nel 2002 alla guida di una Grand Vitara 1600. L'equipaggio Lolli-Valentini
domina il trofeo con 5 vittorie, 2 secondi posti ed un 3° posto vincendo il
monomarca con 3 gare di anticipo. Nel Campionato Italiano Rally Tout Terrain,
la stagione per Lolli si conclude con un 1° posto di classe, 3° di gruppo
e 9° assoluto. Suzuki Italia sarà presente anche con un altro pilota
ufficiale all'appuntamento dell'Italian Baja di marzo a Pordenone. Si tratta
di Silvio Grazioli, esperto pilota di Canossa (RE) proveniente dal mondo dei
rally. Nel 2002 Silvio Grazioli è giunto terzo nel Trofeo Terra Gruppo A
Due Ruote Motrici ed è l'attuale detentore del titolo di Campione Italiano
Due Ruote Motrici Coppa CSAI. Grazioli, classe 1962, inizia la sua carriera
agonistica di pilota nel 1982 con una continua presenza nei vari Campionati
Rally ottenendo sempre piazzamenti di rilievo che gli consentono di farsi
conoscere ed apprezzare per le sue doti di guida, capacità di interpretare
i percorsi e per l'abilità di messa a punto delle vetture. La preziosa
esperienza acquisita in oltre venti anni di competizioni ha permesso a
Silvio Grazioli di conoscere a fondo l'ambiente sportivo automobilistico e,
oggi, di approdare in una specialità nuova ma affascinante in veste di
pilota ufficiale: il Campionato Italiano Rally Tout Terrain. Ad
accompagnarlo per l'intero campionato sarà l'esperto Davide Cecca,
navigatore molto attento e preparato nella guida di vetture fuoristrada.
Davide, che inizia la sua attività sportiva nel 1994, ritorna a vestire i
colori Suzuki dopo avere partecipato alle passate edizioni del Suzuki
Challenge vincendolo nel 2001. I due equipaggi saranno seguiti dalla Emmetre
Racing, storica scuderia automobilistica torinese che avrà il compito di
sviluppare le Grand Vitara ufficiali. Il supporto tecnico sarà fornito
anche per il 2003 dalla R.T.I. - Rally Team Italia - di Asti. La squadra
corse seguirà le vetture ufficiali nelle gare in programma del Campionato
Italiano Rally Tout Terrain dove sarà presente il Suzuki Meeting Point.
Oltre ad essere di supporto alla squadra ufficiale, il Suzuki Meeting Point
fungerà, come nelle passate edizioni, da punto di riferimento non solo per
gli iscritti al Suzuki Challenge, giunto alla sua quarta edizione, ma anche
per tutti i piloti ed appassionati che seguono il Campionato.
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