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2003 anno 6°  

NOTIZIARIO
TURISTICO
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NEWS
di

GIOVEDI'
1 MAGGIO 2003

pagina 4

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LUNGO IL VIALE DEGLI INGLESI, PER INCONTRARE LADY NATURA NEI GIARDINI DI CARREGA

Sarebbe piaciuto a Oscar Wilde. Lungo il Viale degli Inglesi, dimenticando i celebri aforismi contro l'alta borghesia britannica del suo tempo, il principe dei dandy, avrebbe fatto il suo ingresso al giardino monumentale, gli occhi fissi alle bellezze della Villa Casino, i sensi tesi a cogliere le sottili atmosfere d'antan. No, non siamo nel Worchestershire, benché i paradisi verdi cui ci riferiamo non abbiano nulla da invidiare ai paesaggi esaltati dalle grandi guide turistiche internazionali. Il Parco Regionale dei Boschi di Carrega, con una lunga storia alle spalle, è uno dei più belli e curati d'Italia. Non ci sono le vette perennemente innevate del Gran Sasso e nemmeno i Grandi Laghi nordamericani, ma dolcezza e armonia imperano ovunque, rotte a tratti dalle lunari asperità dei calanchi. Nate dalla comune volontà di esaltare i gioielli naturalistici del territorio del Comune di Sala Baganza, piccolo, ma importante borgo a due passi da Parma e della direzione del Parco, sfociata nella formulazione di un piano strategico ricco di 100 straordinarie occasioni, le visite guidate ai Boschi, sono uno dei fiori all'occhiello della politica turistica ed enogastronomica del territorio (siamo nei pressi della Strada del Prosciutto e dei Vini dei Colli di Parma, e in piena Food Valley, con decine di leggende del piatto e della cantina). Sino a novembre, i Boschi di Carrega, un vero mito nell'immaginario collettivo locale, che diventa nazionale quando i turisti di altre regioni e di altre nazioni ne imparano la strada, sono meta di visite, anche guidate, alla ricerca delle nostre radici. Esagerato? I profumi, i colori e i suoni sono quelli che hanno cullato la nascita del primo uomo: il parco vanta rarità non solo di ordine faunistico e floristico, ma anche suggestioni storiche e artistiche (ricordiamo le celebrazioni del Parmigianino alla Rocca di Sala e le "Ricordanze di Sapori") che rammentano le grandi tradizioni donate da questa terra alla nazione. Il Viale degli Inglesi è l'accesso principale ai Boschi e conduce al celeberrimo Casino, dove la storia la si respira con la stessa voluttà con cui si inala il profumo delle essenze della foresta. Fu residenza Ducale, costruita verso la fine del '700 da Maria Amalia di Borbone e acquisito e modificato da Maria Luigia d'Austria, moglie di Napoleone. L'elegante giardino monumentale è impreziosito da numerose specie esotiche. Con un plus che certamente non ci lasceremo sfuggire, la visita guidata gratuita alla famosa antica ghiacciaia del Casino dei Boschi: oggi parte del complesso monumentale, il vano sotterraneo a sezione cilindrica serviva un tempo per conservarvi cacciagione e vivande. L'orario di apertura è dalle ore 14.30 alle 18.30 e l'accesso al giardino, non sarà superfluo ricordarlo, è consentito per gentile concessione della famiglia Carrega. Come sarà anche utile rammentare che l'accesso è solo pedonale e che il Parco propone un servizio di visite guidate a pagamento, a piedi o in carrozza per singoli o gruppi. Ecco, infine, le date, sempre di domenica: 25 e 27 aprile; 4 e 18 maggio; 1° e 15 giugno; 6 e 20 luglio; 7 e 21 settembre; 5 e 19 ottobre; 2 e 16 novembre. Infolink: www.regione.emilia-romagna.it/parchi/carrega  www.comune.sala-baganza.pr.it

IN MOSTRA A MANTOVA NUVOLARI, MITO DELLA VELOCITÀ
Nel 50° della scomparsa di Tazio Nuvolari, la Casa del Mantegna intende seguire la via dell'Arte per collocare la leggenda del "mantovano volante" nel contesto sociale e culturale del tempo. Partendo dalla considerazione che l'arte contemporanea ha assimilato attraverso l'esperienza innovatrice del Futurismo il mito della velocità come nuova bellezza dinamica del reale, la rassegna "Il mito della velocità - L'arte del movimento dal futurismo alla videoArte" intende documentare le diverse fasi in cui questa concezione si è venuta sviluppando nel secolo da poco concluso, attraverso quelle forme creative che hanno rappresentato l'immagine come insieme di forze in movimento. La mostra propone quindi un percorso di opere che va dal Futurismo alle nuove tecnologie ponendo in evidenza i modi di rappresentazione della velocità, dalla tensione delle forme nello spazio ai percorsi stupefacenti degli oggetti immaginati nel cosmo, dall'ebbrezza delle grandi velocità in automobile o in aereo alle nuove tecnologie elettroniche che annullano le distanze e propongono una comunicazione che stravolge le convenzionali coordinate spazio-temporali. Muovendo dall'amore per le traiettorie veloci dell'automobile che attraversa le strade con slancio ondulatorio ed elastico, gli artisti futuristi indicano l'importanza di un linguaggio visivo dinamico, avvolgente, capace di esprimere il brivido infinito dell'atmosfera e le sue immaginarie avventure ai limiti del possibile. Le forme d'arte successive al futurismo hanno affrontato secondo prospettive diverse il nucleo di queste tematiche, ora rappresentando frammenti di macchine, reperti visivi legati all'iconografia dei mezzi di comunicazione (treno, automobile, aereo), ora riflettendo sul concetto di astrazione dinamica e sulla velocità d'esecuzione della pittura informale oppure sulle forme di comunicazione cinetica, dall'arte programmata che riflette sulle illusioni ottiche fino ai linguaggi elettronici della video-arte. Ognuna di queste esperienze indica, secondo metodologie espressive differenti, che "tutto lo spazio percorso da un corpo si condensa in questo stesso corpo" e che il linguaggio dell'arte non può sottrarsi a questa verità nel momento in cui intende fermare la sensazione dinamica del reale in un'immagine che la rappresenti. La rassegna propone circa 150 opere (dipinti, oggetti, istallazioni, immagini elettroniche) allestite tematicamente sul doppio filo della velocità come restituzione visiva del fenomeno fisico e come dinamismo mentale legato all'immagine astratta. Gli artisti documentati nell'ambito futurista vanno da Marinetti a Boccioni, da Balla a Depero, da Russolo a Fillia, da Prampolini a Severini, da Dottori a Crali; sulla scia della rappresentazione dell'idolo meccanico sono presenti opere di Scarpitta, Rotella, Piacentino, Del Pezzo, Spoldi oltre a ricerche legate all'immagine-scrittura di Kolar, Villa, Miccini, Accame. Per quanto riguarda i dinamismi dell'astrazione si va da Albers a Bill, da Arp a Magnelli, da Licini a Veronesi, da Reggiani a Dorazio, da Sanfilippo a Nigro, da Ciussi a Minoli, mentre il versante della velocità d'esecuzione propone opere da Wols a Tobey, da Hartung a Mathieu, da De Kooning a Vedova, da Scanavino a Novelli, da Afro a Fontana. Sul versante delle esperienze del Cinetismo ottico e dell'Arte Programmata si incontrano autori da Vasarely a Tinguely, da Morellet a Le Parc, da Soto a Agam, da Colombo ad Alviani, da Boriani a Varisco. Una documentazione della video-arte attraverso l'esperienza di Luciano Giaccari completa il percorso in cui si possono seguire in video anche una antologia di immagini legate ad alcune esperienze del cinema e della musica contemporanea. Nell'occasione verrà pubblicato un volume di circa 320 pagine edito dalla Casa del Mantegna con riproduzioni a colori delle opere esposte, un saggio introduttivo del curatore Claudio Cerritelli e contributi critici di diversi studiosi che affrontano il concetto di velocità da molteplici punti di osservazione, dell'arte alla letteratura, dal cinema al teatro, dalla musica alle nuove tecnologie. Infolink: www.provincia.mantova.it

IL TENDONE DI ZELIG DAL 23 AL 25 MAGGIO SI TRASFORMA NEL PALABCC PER FARE FESTA E RAGIONARE DEL FUTURO DELLA BCC DI BUSTO GAROLFO E BUGUGGIATE
Il tendone è quello reso famoso per aver ospitato la fortunata trasmissione televisiva di quest'anno di Zelig: di pianta circolare, dal diametro di 42 metri, in grado di ospitare 2.000 persone. Il luogo in cui verrà montato il PalaBcc è il campo sportivo di Busto Garolfo. Le date della grande festa sono da venerdì 23 a domenica 25 maggio. Il programma: ven 23 maggio, ore 21, Facciamo Zelig. La Sconsolata, 20 euro, posto unico; sab 24 maggio, ore 14,30, Piccolandia, la festa dei bambini, ingresso gratuito; sab 24 maggio, ore 21, Facciamo Zelig con Raul Cremona, Claudio Batta e Gianluca Belardi, presenta Pierluigi Oddi, 20 euro, posto unico; dom 25 maggio, ore 9, assemblea dei soci; dom 25 maggio, ore 21, la Compagnia teatrale Felice Musazzi in: "Va là batèl...", 10 euro, posto unico Le prevendite per gli spettacoli di Zelig, a partire da martedì 6 maggio, sono: Busto Garolfo: Bcc - Auditorium don Besana - via Manzoni 50. Legnano: Melody Maker - corso Magenta 40. Buguggiate: Bcc - sede - via Cavour 71. La prevendita di "Va là batèl..." viene offerta in via prioritaria ai soci della Bcc. La festa al PalaBcc è la prima uscita ufficiale del neonato Progetto soci, fortemente voluto dai nuovi amministratori della Bcc e che ha scelto il mese di maggio per presentarsi e lanciarsi sul territorio. Settimana prossima, infatti, tutti i 2mila soci riceveranno la prima copia del "risorto" bimestrale della banca: La Voce. E, oltre al giornale, il Progetto soci ha attivato una serie di vantaggi legati a interventi vari, che spaziano dai viaggi agli incontri, dalle convenzione con negozi e servizi del Varesotto e dell'Altomilanese ai soggiorni in luoghi di vacanza, dall'istituzione di borse di studio per i figli dei soci a tutta una serie di iniziative per ora ancora in fase di studio. I commenti Silvano Caglio, presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate Poco più di quattro mesi sono passati da quando sono stato eletto alla carica di presidente e in questo periodo ho avuto modo, assieme al consiglio e al comitato di direzione, di mettere a punto e approvare una serie di progetti su cui puntiamo per far raggiungere alla nostra Bcc quei traguardi che le spettano. Primo su tutti: diventare la banca di riferimento per l'Alto Milanese e il Varesotto. La nuova rotta che abbiamo tracciato si basa sulla rinnovata attenzione alla figura del socio e su una più capillare e puntuale presenza nel territorio. Inoltre, ai dipendenti abbiamo richiesto una maggiore attenzione nei confronti del cliente. Un'attenzione fatta di professionalità, di capacità di instaurare un rapporto realmente "differente", di disponibilità a cogliere le esigenze per dare rapide risposte personalizzate. Sfide importanti, che sappiamo di poter centrare. E lo vogliamo dimostrare già con la festa di maggio. Alberto Morandi, presidente "Progetto soci" Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate Per la nostra Bcc i soldi non sono un fine ma un mezzo per migliorare le condizioni economiche e morali dei soci. Essere soci non vuol dire solo beneficiare di una serie di vantaggi tangibili, ma significa poter attingere al patrimonio umano e sociale che caratterizza la nostra banca nel campo sociale, professionale e collettivo. In questo ambito si inserisce il rinnovato Progetto soci, che diventa un punto di aggregazione e si fa promotore e sostenitore di un preciso disegno sociale. Così i contatti, i momenti di socializzazione rappresentano delle occasioni di valorizzazione personale, in quanto il socio è oggetto di attenzioni speciali. Il nostro progetto, perciò, ha cercato di individuare iniziative socio-culturali che, oltre a creare coesione e condivisione tra i soci, cercano di stimolare l'interesse e il consenso della gente. Due parole su Zelig Con la chiusura del Derby, il mitico locale fondato nel 1959 dal talent scout bolognese Giovanni Bongiovanni, nella metà degli anni Ottanta a Milano il bisogno di cabaret, di un luogo di ritrovo in cui esprimersi, è prepotente. Così, "succhiando il latte dal Derby", come ammettono Gino & Michele (fondatori insieme a Giancarlo Bozzo dello Zelig), in viale Monza, un angolo della vecchia Milano lambito dalle acque fumose della Martesana, nel 1986 viene allestito quel palcoscenico che, oggi, è il locale di cabaret più famoso d'Italia. A contribuire al successo di Zelig ci ha pensato la televisione, che ha trasformato il marchio meneghino in uno spettacolo mediatico che è già diventato culto: ogni volta che va in onda, Zelig parte con il 10 per cento di share e cresce sino al 25. Venerdì 23 maggio. Facciamo Zelig: la Sconsolata Sconsolata, la calabrese immigata a Torino che è diventata la vera e propria rivelazione di quest'ultima stagione di Zelig, è Anna Maria Barbera. A Zelig era approdata già parecchi anni fa, quando il suo personaggio non era ancora ben definito: inizialmente non aveva sortito grande successo ma, dopo averlo accantonato, Anna Maria è tornata a riproporlo ottenendo ben altri consensi. E' stata lei a definire il suo personaggio, Sconsolata, come "una donna che vuole esistere, che non ha alcuna proprietà di linguaggio, né capacità dialettica, ma allo stesso tempo è una persona ricca di pensieri, di buoni sentimenti". Dal personaggio è nato anche un libro, "Sono stata spiegata?", che ricalca le battute più famose di Sconsolata. Sabato 24 maggio. Facciamo Zelig: in quattro sotto il tendone Raul Cremona può essere considerato uno degli "esperti" nel panorama del cabaret italiano: comico, prestigiatore, illusionista e cabarettista, ha cominciato la sua carriera negli ambienti tipici della magia, quelli degli spettacoli per bambini e delle rassegne a tema, ma si è poi affermato nei luoghi sacri del cabaret milanese. Tra i suoi personaggi più noti e riconosciuti vanno ricordati il Mago Oronzo e Manipolini. Numerose sono le sue partecipazioni alla trasmissione televisiva "Mai dire gol" dove è riuscito a raggiungere un pubblico più vasto e a farsi conoscere soprattutto con il personaggio del Mago Oronzo. Claudio Batta, al secolo Claudio Battagello, è un milanese con radici toscane nato artisticamente con la radio: dal 1991, e poi per quattro anni, ha condotto il programma notturno d'intrattenimento Crazy Club sulle frequenze di Rtl 102, realizzando anche interviste poco convenzionali per la strada. Nel 1996 passa al network radiofonico Radio 105, dove, fino al '98, presterà la voce ai vari personaggi comici che intervengono durante il programma "I due del tredicesimo". Per la televisione ha interpretato vari spot pubblicitari (Heineken, Saiwa, Peugeot). Il suo personaggio è "Capocenere": un calabrese "in similpelle" che risolve parole crociate assolutamente personali. Gianluca Belardi ha debuttato in televisione nella trasmissione "Facciamo Cabaret" condotta da Simona Ventura e, nella stessa trasmissione, ha interpretato uno dei tre Take That che facevano la parodia di Full Mounty. Più volte tra i protagonisti di Zelig, ha cercato sin dagli esordi di conciliare un buon testo cabarettistico, con delle canzoni musicalmente interessanti, scritte, suonate e cantate da lui. Belardi è stato anche vincitore del David di Donatello come migliore attore non protagonista nel film "Pensavo fosse amore invece era un calesse" di Massimo Troisi. Pierluigi Oddi è un intrattenitore completo, in grado di esibirsi come presentatore, imitatore, cabarettista, attore ed autore. Le sue prime apparizioni televisive risalgono addirittura al 1986, nel "Drive in" di Italia Uno, ed è uno degli ultimi artisti ad essere saliti sul carrozzone di Zelig. Domenica 25 maggio. Compagnia dialettale legnanese "Felice Musazzi": Va là batèl Felice di essere... Musazzi. Il più bel complimento Antonio Provasio alias la Teresa, legnarellese doc classe 1962, l'ha ricevuto lo scorso anno a mezzo stampa, quando, sulle colonne de Il Corriere della Sera, la vedova del grande Felice, Mariuccia Musazzi, dichiarò: "mi sembra di rivedere mio marito". E pensare che il sacro fuoco per l'arte fu alimentato in Provasio proprio dal creatore della Teresa, nel lontano 1979. Provasio, allora 17enne, rappresentava al cine teatro Angelicum di Legnarello Papissimo, un testo scritto da lui. Il tempo di tornare dietro le quinte dopo il primo tempo e in camerino si presentò proprio lui, Felice Musazzi, per esprimergli apprezzamento e per proporgli di lavorare. Ma la Patria chiamava e Provasio potè aggregarsi alla compagnia solo due anni più tardi, smaltita la naja. Vi rimase sino al 1989, quando Musazzi scomparve. Poi, nel 1997, quando don Norberto, parroco di Legnanello, gli richiese uno spettacolo, provasio mise in piedi i Baloss, nelle vesti ciabattanti della sciura Maria. E lo spettacolo fu clonato per trenta date. Forse era davvero il caso di insistere. Come quasi vent'anni prima fu una presenza nel pubblico a dare una mano, quella della figlia di Musazzi, Sandra. Antonio e Sandra, infatti, concordarono di poter utilizzare i testi scritti dal padre (l'intesa si è tradotta recentemente in un contratto decennale) e da quell'intesa la compagnia spiccò il volo, sino a registrare una serie di tutti esauriti che dura tuttora, persino sulla piazza milanese (alla fine di questa stagione si parla di 100mila spettatori in 100 spettacoli circa) e la ribalta televisiva con il Teregiornale (Rete 55 l'anno scorso, Telelombardia quest'anno). Nell'avventura della Compagnia dialettale legnanese "Felice Musazzi" si sono imbarcati, oltre ad Antonio Provasio e Sandra Musazzi (i due si occupano anche della regia), Enrico Dalceri, sul palco nelle vesti della Mabilia e curatore di scenografia e baletti, Luigi Campisi, memoria storica della compagnia, che interpreta Giovanni Colombo, e Alberto Destrieri a dar vita alla Pinetta. In totale la compagnia è composta da 40 persone.

"LAMMUSICA IN CASTELLO": TRE GRANDI CONCERTI ALL'OMBRA DEL PARMIGIANINO
Nasce una nuova rassegna musicale estiva dal titolo "LaMMusica in Castello" in programma nel cortile della Rocca di Fontanellato (19 km da Parma). La manifestazione, incentrata sulla presenza dell'orchestra da camera de "I Musici di Parma", uno degli ensemble che negli ultimi tempi si è maggiormente distinto nel panorama musicale, si articola in tre appuntamenti con programmi musicali diversi. Si parte da un concerto sinfonico classico per giungere alle più belle pagine della musica romantica per orchestra d'archi, attraversando il filone lirico con le più celebri arie e sinfonie del melodramma italiano. Il primo appuntamento è per venerdì 20 giugno 2003. Nel cortile della Rocca, a partire dalle ore 21.15 le note della" Battaglia" di H.I. Biber precederanno quelle del "Concerto per violoncello e orchestra in Do maggiore" di J. Haydn, per finire con quelle della "Sinfonia KV 201 in La maggiore" di Wolfgang Amadeus Mozart. Un programma affascinante, ulteriormente esaltato dalla presenza di un esecutore d'eccezione quale il violoncellista Enrico Bronzi in qualità di solista e concertatore. Parmigiano, classe 1973, Enrico Bronzi è il violoncello solista del "Trio di Parma", con il quale si esibisce dal '90 nelle più prestigiose concert hall di Europa, USA, Sud America e Australia: Carnegie Hall e Lincoln Center di New York, Filarmonica di Berlino, Filarmonica di San Pietroburgo, Wigmore Hall e Queen Elizabeth Hall di Londra, Teatro Coliseo di Buenos Aires, Melbourne Festival, Premio "Abbiati" della critica musicale italiana, premiato al Concorso Rostropovich di Parigi nel 2001 e nel 2002 insignito del Primo Premio al Paulo Cello Competition di Helsinki, uno tra i più importanti concorsi violoncellistici del mondo. Le altre date della rassegna musicale "LaMMusica in Castello" sono fissate per venerdì 11 luglio 2003 (con il soprano Katia Pellegrino) e venerdì 18 luglio 2003, Serenate di Ciaikovski e Janacek. "I Musici di Parma", una formazione d'archi composta da circa 15 elementi, cui si aggiungono, all'occorrenza, strumenti a fiato e a percussione, si sono ritagliati ampi consensi di pubblico e di critica nel panorama musicale, nonostante la recente costituzione. Tutto merito dell'estrema versatilità e delle risorse tecniche e artistiche dei professori d'orchestra che la compongono, che consentono loro di affrontare un ampio repertorio, dal sinfonismo classico alle più belle pagine cameristiche del Novecento e con programmi lirici appositamente adattati al proprio organico. A ciò si aggiunga la stretta collaborazione con musicisti di indubbio valore, come il soprano Katia Pellegrino (con la quale l'orchestra ha recentemente inciso un cd) ed altri solisti di levatura internazionale. Sponsor "principe" l'azienda LAMM di San Secondo Parmense (www.lamm.it), che produce ed esporta in 30 Paesi del mondo sedie per ufficio e per la collettività (cinema, teatri, ecc.). La rassegna, organizzata dall'Associazione "I Musici di Parma", ha ottenuto il patrocinio dell'Amministrazione Comunale di Fontanellato della Provincia di Parma e della Regione Emilia Romagna. Una serata da non perdere: uno splendido connubio fra musica e arte in una delle Rocche più romantiche dell'Associazione dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza nella quale si trova un capolavoro dell'arte rinascimentale: la "Sala di Diana e Atteone", straordinaria protagonista dell'itinerario "Le Arti e le Corti del Parmigianino", organizzato dalla Provincia di Parma. L'ingresso ai concerti della rassegna "LaMMusica in Castello" è libero. In caso di maltempo gli spettacoli si terranno nel Teatro comunale di Fontanellato. Infolink: www.imusicidiparma.com

DAL 4 MAGGIO SETTE NUOVE STAZIONI PER LA LINEA FERROVIARIA CHE PORTA IN VAL DI SOLE
Il treno che da Trento porterà direttamente alla stazione sciistica di Marileva da domenica 4 maggio è una realtà. La ferrovia Trento - Malè ha aggiunto alla propria tratta sette nuove fermate: si tratta di Croviana, Monclassico, Dimaro-Presson, Mastellina, Mestriago, Piano e Marilleva, un prolungamento che offrirà ai turisti un accesso diretto agli impianti di risalita. La storia di questa ferrovia inizia alla fine del 1800, ma la solenne inaugurazione avvenne il giorno 11 ottobre 1909. Durante la prima Guerra Mondiale fu impiegata per il rifornimento delle truppe stanziate sul fronte del Tonale. Alla fine della Seconda guerra mondiale si rese invece necessaria la ricostruzione integrale dell'intera linea che aveva subito pesanti bombardamenti. La nuova strada ferrata che collegava Trento a Malè passando per la Piana Rotaliana era lunga 56 chilometri. Da sempre considerata una vera e propria metropolitana di valle, viene ogni giorno utilizzata da centinaia di pendolari che si riversano sul capoluogo per lavoro, ma è senza dubbio anche un mezzo di trasporto scelto con piacere dai turisti, che standosene comodamente seduti possono raggiungere la Val di Sole godendosi il paesaggio dal finestrino. In concomitanza con l'inaugurazione, prevista per le ore 11 di domenica, sono previsti alcuni eventi culturali: da ricordare, in particolare, "Sinfonia di città invisibili", un percorso teatrale artistico ambientale fra luci e suoni in programma sabato 3 maggio alle ore 21 presso il Parco Nazionale dello Stelvio in località Plan. Info: 0461 238350

CONVEGNO DELLE ORCHIDEE IN AMIATA
Il Gruppo Italiano Ricerca Orchidee Spontanee (GIROS), sezione Amiata - Val d'Orcia ha organizzato per questa primavera un convegno sul tema delle orchidee selvatiche. L'evento gode del patrocinio dei comuni di Abbadia San Salvatore e di Castiglion d'Orcia, della Pro Loco di Castiglion d'Orcia, dell'APT Amiata, della Val d'Orcia srl, della Provincia di Siena e della Regione Toscana. Il convegno si svolgerà nei giorni 9, 10 e 11 maggio. Giovedì 8 maggio, nel pomeriggio, arrivo dei partecipanti presso l'APT Amiata di Abbadia San Salvatore e alle 20.30 cena sociale con saluto dell'amministrazione comunale di Abbadia San Salvatore. Dopo la cena, proiezione di diapositive. Venerdì 9 maggio, a Castiglion d'Orcia, si parte con una escursione mattutina alla ricerca di orchidee. Alle 13, pranzo presso sala pro loco di Castiglion d'Orcia; alle 15.30 saluto dell'amministrazione comunale di Castiglion d'Orcia e apertura del convegno sulla protezione della flora, con interventi del prof. Walter Rossi dell'università de L'Aquila. Alle 20.30 cena sociale. Sabato 10 maggio, nella sala pro loco di Castiglion d'Orcia, dopo un'altra escursione mattutina (ore 9) alla ricerca delle orchidee e il pranzo (ore 13) presso la pro loco di Castiglion d'Orcia, assemblea del GIROS (per coloro che non partecipano all'assemblea è prevista un'escursione in pullman a Pienza). Infine domenica 11 maggio, dopo la solita escursione mattutina, pranzo sociale alle 14 presso la sala pro loco di Castiglion d'Orcia, con saluto ai partecipanti. I fiori che crescono sui boschi e sui pascoli del Monte Amiata offrono a primavera uno spettacolo straordinario. L¹elenco, ben noto ai botanici, include il giglio martagone, il giglio di San Giovanni, la belladonna, il sigillo di Salomone e numerose erbe officinali utilizzate da secoli sulla montagna. Le differenze nell'esposizione, nella morfologia del territorio e nella quota fanno della valle del Vivo e della fascia al confine tra la Val d'Orcia e le foreste dell'Amiata una mèta di eccezionale interesse per chi si ovccupa alle orchidee selvatiche, presenti in questa zona con tre quarti delle specie presenti sull'intero territorio nazionale. Leggermente minore - ma sempre di grandissimo interesse - è l¹elenco delle orchidee della valle dell'Albegna. Questi fiori, di piccole o piccolissime dimensioni, crescono nel terreno, a differenza delle specie tropicali. I loro nomi sono affascinanti quanto i loro fiori: l'Aceras anthropophorum, l'Anacamptis pyramidalis, la Cephalanthera damasonium e così via. La fioritura di questi fiori si ha soprattutto a primavera, quando le strade di campagna si abbelliscono di minuscoli calici rosati o violetti che si mescolano alle erbe officinali esistenti, creando in certe zone della montagna dei paesaggi da fiaba. E¹ bene ricordare che tutte le orchidee spontanee italiane sono piante rare e protette, e che la loro raccolta è vietata. Per informazioni, Mauro Contorni (333.2103755), Foto Massimo (0577.778154) e Pro Loco Castiglion d'Orcia (0577.888932). Per APT AMIATA (0577.775811)

CON "PEDALAR GUSTANDO, TRA FATTORIE DIDATTICHE E PARADISI "BIO", IL 1° MAGGIO 2003
Bicicletta, preziosa, silenziosa amica nel traffico di città e nella pace della campagna! Abbandoniamoci alla voglia di affidare ai pedali i nostri sogni e impariamo a seguire i sentieri del gusto sul mezzo meccanico più ecologico e salutare che esista. "Pedalar Gustando 2003" è giunta quest'anno alla sua 2ª edizione, curata dalla Strada dei Vini e dei Sapori Colline di Scandiano e Canossa (RE), in collaborazione con Tuttinbici Fiab. Cinque itinerari in bicicletta (il primo, da Montecchio, è già stato effettuato il 6 aprile scorso, l'ultimo avrà luogo il 7 settembre), con degustazioni in cantine, acetaie, caseifici, agriturismi, fattorie e visite guidate lungo il Circuito dei Castelli della Contessa Matilde e nei feudi del Boiardo. Sulle ghiotte piste del Parmigiano Reggiano, del Balsamico Tradizionale, dei tortelli, dei salumi di collina e di montagna, dell'erbazzone, alle prese con storia, arte e tradizioni mai abbandonate di genti laboriose e ospitali. Per partecipare (bici a parte) basta prenotare, fino a tre giorni prima della partenza, presso l'ACITOUR di Reggio, oppure all'e-mail federica@natouralmente.it. L'iscrizione obbligatoria è riservata ad un massimo di 50 persone e costa 18 euro per gli itinerari da un giorno e 60 per quello da due giorni. Il prezzo comprende la visita alle aziende con degustazioni, il ristoro con prodotti tipici locali, l'assicurazione per danni verso terzi, l'assistenza e la presenza di accompagnatori lungo il percorso, una simpatica maglietta, un furgoncino per il trasporto dei prodotti acquistati, una guida illustrata. Si parte da Reggio Emilia, sabato 1° maggio, con la novità del 2003: un itinerario adatto alle famiglie, studiato soprattutto per soddisfare la curiosità dei più piccoli, attraverso la scoperta delle Fattorie Didattiche e biologiche. Raduno nel Parco delle Caprette (così chiamato per un'abitudine gergale reggiana), nei pressi del ponte sul Crostolo a San Pellegrino e forza sui pedali per 7 agevolissimi km di pista ciclopedonale, e carraie, fino all'Azienda La Collina per un assaggio dei suoi famosi prodotti "bio". Poi, per altri 11 km verso i rilievi collinari, fino all'agriturismo Monte Baducco, il più grande allevamento...di asini d'Europa (animali, pare, intelligentissimi)! Altra sosta alla Ca' de Noci di Puianello, zona incantevole sorvegliata dal Castello del "Più Bello", ora dimora privata. I fratelli Masini ci faranno apprezzare i due gioielli della vigna: vino e Aceto Balsamico Tradizionale, co-protagonisti della degustazione finale. Smaltendo qualche caloria, si arriva all'agriturismo La Razza e, costeggiando i suoi green da golf, al caseificio e nell'allevamento all'aperto di suini. Dopo aver fatto scorta di vini, salumi e formaggi, si tornerà al punto partenza, soddisfatti e nemmeno tanto stanchi. "Abbiamo pensato soprattutto ai bambini in questa seconda edizione, perché essi hanno diritto ad un sano divertimento in un ambiente salubre, ma anche ad una salutare cultura del territorio. Saranno loro gli adulti di domani, depositari delle grandi tradizioni legate alla terra e custodi delle sue meraviglie", dice Giovanni Sidoli, del "Cavazzone" di Reggio Emilia, attuale presidente della Strada dei Vini e dei Sapori Colline di Scandiano e Canossa. Come non dargli ragione? Infolink: www.stradaviniesapori.re.it  Prenotazioni: ACITOUR Via Magenta 1/a Tel. 0522.435046 - Fax 0522. 441221 federica@natouralmente.it

NEL CUORE DEL CHIANTI UNA DIMORA STORICA, VILLA TALENTE, LUOGO IDEALE PER INCONTRI DI LAVORO E MEETING RISERVATI O PER UNA VACANZA
Nel cuore del Chianti ma a soli 15 chilometri da Firenze, Villa Talente, le cui origini risalgono al quattrocento rinascimentale, offre una nuova opportunità per chi deve organizzare piccoli meeting aziendali, corsi di formazione o incontri per i clienti più esigenti. La villa può ospitare per il pernottamento 20 persone, che saranno assistite da personale qualificato, capace di offrire un servizio di alto livello. Immersa in uno scenario incantato come quello offerto dalle colline su cui si affacciano i giardini, Villa Talente può essere definita una dimora storica esclusiva, dotata di ogni sorta di comfort, capace di abbinare a un quadro di raffinata semplicità, le necessità professionali più richieste. Ma la vera particolarità che la Villa può offire ai suoi ospiti, è il segreto offerto dei suoi proprietari, Maria Cristina e Jean Claude Michelot, che hanno fatto della bellezza la loro ragione di vita. In arte imprenditori nel settore della cosmetica, sono approdati a Talente per ricercare non certo la "formula dell'eterna giovinezza", ma degli elementi naturali che potessero migliorare l'effetto dei trattamenti di bellezza, senza perdere le caratteristiche naturali: le proprietà antiossidanti contenute nella vite e nell'ulivo che hanno dato prova di aver degli effetti straordinari. La Villa, il lusso e la tradizione Cinque saloni di cui uno per fumatori, sono a disposizione degli ospiti, che possono godere di un soggiorno personalizzato, unico ed irripetibile. Da tutte le camere si gode di una splendida vista sulle colline toscane. Ad ogni ora, dall'alba e ancor più al tramonto, un gran pittore sembra giocare con tavolozze e colpi di luce tra oliveti e vigne. Poche camere, d'una lussuosa sobrietà, con mobili antichi e bagni moderni, sono riservate ad un numero volontariamente limitato di ospiti che potranno così godere di un relax indimenticabile, nel mite clima mediterraneo. La cucina rinascimentale è aperta per la prima colazione, con prodotti genuini dell'azienda e dell'artigianato locale. Una Sala Meeting attrezzata permette di organizzare colloqui ad altissimo livello fino a 25 persone, mentre una piccola ed intima cappella accoglie chi desidera meditare o pregare ... o sposarsi. Giardini, uliveti, vitigni e bosco, 5 ettari di terra per vivere Villa Talente nella sua interezza, fra il chiocciare di variopinti fagiani e il fuggi-fuggi di veloci leprotti. Villa Talente è anche un'azienda agricola che offre i vini del suo territorio nonché il suo eccezionale olio dop extra vergine di oliva. Villa Talente, la bellezza si nutre di natura Ma Villa Talente è anche la culla di una nuova cosmetica naturale capace di mettere a frutto la tradizione di un tempo e di conciliarla con le più moderne tecnologie. L'energia dell'uva e la forza dell'ulivo. Da qui nasce l'idea dei proprietari di "inventare" una linea cosmetica ispirandosi alla Villa e ai suoi prodotti. L'ulivo e la vite sono così diventati i due pilastri della Linea Enolea. Alla base dell'innovazione di Enolea, il cui principio attivo è stato brevettato, vi è una scoperta fondamentale: la straordinaria capacità dei polifenoli e biofenoli (molecole naturali presenti rispettivamente nella vite e nell'oliva) di bloccare i radicali liberi, causa principale dell'invecchiamento della pelle. Polifenoli e biofenoli, infatti, come minuscole reti, catturano le sostanze ossidanti della pelle e la "ripuliscono" dai radicali liberi, con un'azione anti-età duratura e costante nel tempo. Ma non basta ... oltre ad un'azione preventiva polifenoli e biofenoli sviluppano un'attività riparatrice delle cellule epidermiche , bloccando l'elastasi e la collagenasi (due enzimi che distruggono le fibre elastiche e collageniche della pelle) evitando in questo modo la comparsa di rughe e segni del tempo. Come arrivare Uscita Autostradale Firenze Certosa per chi arriva da sud Superstarda per Siena Uscita S. Casciano per chi arriva da nord Sulla strada fra Cerbaia e San Casciano si incontra il piccolo Borgo di Talente.

DAL 17 AL 25 MAGGIO UN'OCCASIONE UNICA PER CONOSCERE LE AREE PROTETTE
Il 24 maggio si festeggia la quinta giornata europea dei parchi. In questa data si ricorda, su iniziativa della Federazione Europea dei Parchi, il giorno in cui, nell'anno 1909, venne istituito in Svezia il primo parco europeo. È un'occasione per conoscere le aree protette, territori in cui si concentrano inestimabili tesori naturali botanici, zoologici, geologici e paleontologici che, intrecciati a valori ambientali e storico-culturali, preservano i segni di tradizioni secolari e testimoniano un corretto rapporto tra uomo e ambiente. La giornata del 24 si è dilatata fino a divenire un'intera settimana per far spazio a tutte le iniziative organizzate dalle aree protette delle varie nazioni. L'Assessorato all'Ambiente, Sport e Pari Opportunità, tramite il Servizio Parchi e Conservazione della Natura della Provincia Autonoma di Trento, in collaborazione con i tre parchi Adamello-Brenta, Paneveggio-Pale di San Martino e Settore trentino del Parco Nazionale dello Stelvio, cura la realizzazione di una gamma vasta di iniziative di promozione e sensibilizzazione tra cui la Festa dei parchi in piazza Battisti a Trento il 17 maggio e le visite guidate alle aree protette il 25 maggio. Durante la festa in piazza sarà possibile degustare e acquistare prodotti tipici e biologici provenienti dalle zone dei parchi e osservare un'aiola con la flora dei biotopi. Domenica 25 maggio saranno organizzate alcune escursioni nelle aree protette. Si prevedono quattro uscite con visita al Parco Adamello-Brenta (passeggiata verso le Malghe Mondifrà, Vaglianella e Vagliana), al Parco Paneveggio-Pale di S. Martino (visita a Villa Welsperg, sede del Parco, all'orto officinale e al roseto di piante antiche, escursione lungo la Val Canali), e al Parco Nazionale dello Stelvio, con la possibilità di scegliere tra un percorso facile e uno un po' più impegnativo (entrambi con partenza da Pejo). Un altro itinerario prevede la visita ai biotopi e alle riserve (biotopo alle Marocche di Dro e biotopo di Fiavé con visita alla zona archeologica). Il ritrovo è fissato a Trento, in Piazzale Sanseverino, alle ore 8; il rientro avviene verso le ore 19. Pranzo al sacco a carico dei partecipanti. Le iscrizioni devono essere presentate entro il 21 maggio presso il Servizio Parchi e Conservazione della Natura (tel. 0461 495964, fax 495918 e-mail: serv.parchi@provincia.tn.it

GIOVEDÌ 1° MAGGIO AL JAZZ CLUB FERRARA: ANDREA POZZA TRIO
Sarà di nuovo un pianoforte a svelare tutto il fascino del jazz, giovedì 1° Maggio al Torrione del Jazz Club Ferrara. Dopo la classe dell'eccezionale serata di domenica con Enrico Pieranunzi, giovedì, con inizio alle ore 22, sarà un altro grande e giovane pianista italiano a salire sul palcoscenico rinascimentale del Jazz Club Ferrara: Andrea Pozza. Un pianista, Pozza, che, benché ancora giovane, si rivela sempre più completo e ispirato, garanzia assoluta di uno spettacolo raffinato, swingante e ben equilibrato. Molto apprezzato in Italia, Pozza è altrettanto stimato fuori dai confini nazionali e molto gradito ad alcuni grandi del jazz statunitense (soprattutto Johnny Griffin e George Coleman) che lo richiedono costantemente quando si esibiscono in Europa. Pozza racchiude in sé, quindi, tutto quello che si vorrebbe da un pianista jazz: swing, originalità, tecnica ed un ottimo bagaglio culturale, uniti, ovviamente, ad una spiccata capacità nell'entrare in sintonia con il resto della band; Pozza è tutto questo e lo dimostra il grande successo che ottiene, ogni volta che il Torrione del Jazz Club Ferrara lo ospita in una delle sue straordinarie e memorabili serate. Accanto a lui, completeranno il combo il basso di Lorenzo Conte, ospite "di casa" al Jazz Club Ferrara e la batteria potente ed efficace di Eliot Zigmund, uno dei migliori batteristi statunitensi ed insostituibile elemento del trio di Bill Evans, da cui ha ereditato il raffinato ed inconfondibile approccio alla musica. Un trio che saprà appassionare, divertire e "confondere" per la grande efficacia e la bravura dei componenti, per una serata che va diretta al cuore del jazz per sviscerarlo e renderlo "originale" in ogni sua parte. "Originale" come ogni serata dedicata alla musica nel Torrione del Jazz Club Ferrara, un luogo magico non solo per i grandi ospiti nazionali ed internazionali che in esso trovano la giusta ispirazione per serate grandiose, ma anche per la storia che "respira" attraverso le sue pietre rosse e per il gusto del suo Wine & Food Bar. Aperta dalle 19 per un aperitivo in jazz, la struttura enogastronomica del Torrione offre, ogni sera di concerto, splendidi piatti freddi di carne e pesce il tutto innaffiato da gustosi vini e completato da impeccabili dolci, per una serata ancora più gradevole, tra le mura della città estense. Per informazioni: Jazz Club Ferrara 0532.211573, 339/7886261 Prenotazioni allo 0532/713181 o 340/2955798 www.jazzclubferrara.com

RIPRENDE LA NAVIGAZIONE SUL NAVIGLIO GRANDE DEL BATTELLO "VISCONTEA"
Il 23 Aprile ha ripreso ufficialmente a Milano la navigazione pubblica, sul Naviglio Grande, del battello elettrico a pannelli solari La Viscontea che effettua regolari tragitti quotidiani da Milano a Gaggiano e ritorno. La Viscontea parte dall'imbarcadero del Ristorante Rossopomodoro (P.za Cantore angolo Viale G. D'Annunzio), trasporta 24 passeggeri ed un conducente e procede senza produrre moto ondoso. Si riscopre così un itinerario via acqua originale, tra storia e gastronomia tipica: dal Vicolo dei Lavandai alla chiesa di San Cristoforo passando per i comuni di Buccinasco, Corsico, Trezzano sul Naviglio, fino al pittoresco centro di Gaggiano. Questa iniziativa nata grazie all'entusiasmo dell'Istituto per i Navigli/Associazione Amici dei Navigli/Associazione Amici dei Navigli e della Società Darsena di Milano S.r.l. nonché allo sponsor Gruppo GS Supermercati ha riscosso grande successo nel 2001 e 2002 con migliaia di passeggeri che hanno potuto riscoprire e godere delle bellezze del Naviglio Grande. La stagione 2003 riparte con una sensibile riduzione delle tariffe. La tariffa interi per la navigazione è di soli 18,00 Euro, anche il sabato, la domenica e i festivi. Per i gruppi è disponibile una ampia scelta di escursioni di tipo culturale e naturalistico ad Abbiategrasso, Robecco sul Naviglio, Parco del Ticino programmabili con l'uso del battello e del pullman. La sera, inoltre, sarà possibile abbinare alla prenotazione di cene tipiche nei ristoranti dell'area dei Navigli, un breve tragitto di navigazione. I servizi offerti si rivolgono a un gruppo eterogeneo di persone: adulti, famiglie, giovani, anziani, turisti italiani e stranieri: il Naviglio ha da regalare a ognuno un volto diverso di se stesso. Giorni feriali : servizio di navigazione mattino e pomeriggio 09.15/15.15 Ritrovo presso l'Imbarcadero alla Darsena di Milano, nel piazzale del ristorante Rossopomodoro, in Piazzale Cantore, 1 angolo Viale D'Annunzio. 09.30/15.30 Partenza a bordo della Viscontea Navigazione a bordo della Viscontea, senza sosta sino a Gaggiano. Un CD audio darà informazioni sui siti di interesse culturale, architettonico e naturalistico che si vedranno lungo il percorso. La Darsena, il Naviglio e la sua storia. Il vicolo dei Lavandai, i ponti, la chiesa di S. Cristoforo, le case della vecchia Milano, gli edifici dell'archeologia industriale di Milano. La campagna e le cascine del Parco Sud Milano. Le case e i lavatoi di Corsico, Trezzano sul Naviglio e Gaggiano. 11.15/17.15 Arrivo a Gaggiano Sosta per una breve visita di Gaggiano il cui centro si affaccia proprio sul Naviglio Grande. Le case di fronte all'attracco sono state recentemente ristrutturate in maniera molto allegra e gradevole. 11.45/17.45 Partenza a bordo della Viscontea Navigazione di ritorno verso Milano. 13.00/19.00 Arrivo alla Darsena di Milano, nella terrazza del Ristorante Rossopomodoro, aperto per pranzo e per cena 7 giorni su 7. E' possibile prenotare pranzi e cene per gruppi a tariffe agevolate. Escursione culturale su richiesta per gruppi 09.15/15.15 Ritrovo presso l'Imbarcadero alla Darsena di Milano, nel piazzale del ristorante Rossopomodoro, in Piazzale Cantore, 1 angolo Viale D'Annunzio. Incontro con la guida. 09.30/15.30 Gruppo 1, da 24 persone Partenza a bordo della Viscontea. Navigazione, senza sosta sino a Trezzano sul Naviglio. Un CD audio darà informazioni sui siti di interesse culturale, architettonico e naturalistico che si vedranno lungo il percorso. La Darsena, il Naviglio e la sua storia. Il vicolo dei Lavandai, i ponti, la chiesa di S. Cristoforo, le case della vecchia Milano, gli edifici dell'archeologia industriale di Milano. La campagna e le cascine del Parco Sud Milano. Le case e i lavatoi di Corsico, Trezzano sul Naviglio. Gruppo 2, da 24 persone Visita guidata, a piedi, dei cortili dei Navigli di Milano. Partenza a bordo del pullman granturismo della Viscontea Trasferimento per Trezzano sul Naviglio 10.30/16.30 Arrivo di entrambi i gruppi a Trezzano sul Naviglio. Proseguimento in pullman per l'escursione culturale ad Abbiategrasso. 11.00/17.00 Visita guidata di Abbiategrasso. Il Castello, in esterno, tra i prototipi dell'architettura viscontea, un tempo punto emergente della scacchiera militare tra i fiumi Ticino ed Olona. Il centro città la cui parte antica, trecentesca e riconoscibile dai portici architravati, è ben conservata. La Chiesa di Santa Maria Nova il principale edificio religioso della città, il cui pronao è l' ultima opera lombarda di Bramante che preannuncia, nelle forme, l'arco del cortile del Belvedere in Vaticano. Di notevole rilievo artistico è l'elegante quadriportico, costituito da arcate rinascimentali decorate da terrecotte e busti, costruito con tutta probabilità sotto Filippo Maria Visconti nella prima metà del XV secolo. All'interno si visiteranno le forme architettoniche, risultato dei rifacimenti operati nel 1740 da Francesco Croce. 12.00/18.00 Trasferimento in pullman per Trezzano sul Naviglio 12.30/18.30 Gruppo 1, da 24 persone. Ritorno a Milano in pullman con sosta per la visita dei cortili dei Navigli di Milano. Gruppo 2, da 24 persone. Ritorno a Milano a bordo della Viscontea. 13.30/19.30 Arrivo alla Darsena di Milano, nella terrazza del Ristorante Rossopomodoro, aperto per pranzo e per cena 7 giorni su 7. E' possibile prenotare pranzi e cene per gruppi a tariffe agevolate. Itinerario Milano - Gaggiano, tratto urbano della futura linea di navigazione turistica Locarno - Milano - Venezia. Partendo dalla Darsena di Porta Ticinese, porto di interscambio per il commercio con il Lago Maggiore, si imbocca controcorrente il Naviglio Grande passando sotto il ponte detto "dello Scodellino". Si osserva dall'acqua il Vicolo dei Lavandai, uno dei numerosi lavatoi lungo il Naviglio Grande, dove le donne per secoli hanno lavato a forza di braccia i panni dei milanesi. Proseguendo silenziosamente sull'acqua si scorge la chiesa più celebre del primo tratto del Naviglio Grande: è la chiesa binata di San Cristoforo, da dove duchesse, re e imperatori partivano per entrare a Milano, via acqua. Sulla riva destra del Naviglio, lungo la via Ludovico il Moro, si notano le "bocche in fregio" per l'uscita delle acque di irrigazione, distribuite dai navigli sui 60.000 ettari di superficie coltivata della pianura milanese e pavese. Dopo la ex Fabbrica della Richard Ginori si incontra un reperto di archeologia industriale: il ponte elevatore, di raccordo con l'ex scalo ferroviario di San Cristoforo. Sulla riva destra del Naviglio si affaccia il Comune di Buccinasco e appare la prima cascina residenziale. Si transita attraverso Corsico, borgo originariamente agricolo che ora ha l'aspetto di una cittadina metropolitana. Superato il centro si incontra una delle più antiche cascine costruite a cavallo del Naviglio, di sopra e di sotto di esso. Il portale d'ingresso principale della Cascina Guardia di Sopra è tutt'ora sormontato dallo stemma dei Visconti e Viscontea è il nome della roggia, derivata dal Naviglio Grande, che continua da secoli ad irrigare il vasto territorio delle Cascine. Il percorso continua lambendo Trezzano sul Naviglio e dopo ampi tratti di campagna si scorge Gaggiano. Entrati nel pittoresco centro, un tempo autentico porto sul Naviglio, allora chiamato "Navigium de Gazanum" (in quanto il canale nella fase iniziale della sua costruzione terminava a Gaggiano), apprezziamo l'austera bellezza di Villa Marino e il restauro delle facciate variopinte lungo le sponde del canale. Il viaggio sul Naviglio Grande si conclude prima del ponte della strada provinciale vigevanese, nei pressi del palazzo settecentesco Venini Uboldi con un ultimo sguardo alla facciata barocca della chiesa di Sant'Invenzio sul Naviglio Grande.
IL NAVIGLIO GRANDE Il più antico Naviglio Milanese fu costruito all'epoca del libero Comune, riutilizzando in parte il Ticinello, canale irriguo e fossato di frontiera tra i territori di Milano e Pavia. Prolungato fino a Gaggiano nel XII sec., venne usato originariamente per l'irrigazione. La navigazione cominciò dalla seconda metà del XIII sec. e si sviluppò dopo il 1387 con il trasporto dei marmi della Fabbrica del Duomo da Candoglia fino a Milano. Utilizzato per il trasporto di sabbie, ghiaie e ciottoli fino al 1975, il Naviglio, detto "Grande" o anche "Maggiore", conserva tutt'ora le sue originarie funzioni, irrigue e navigabili.
NAVIGAZIONE Il tragitto a filo d'acqua a bordo della Viscontea, un battello a pannelli solari e motore elettrico, prende il suo avvio alla darsena per imboccare successivamente il Naviglio Grande. Sulle sponde si affacciano importanti opere di interesse artistico - culturale, tra le quali Chiese, ville, cascine e si costeggiano lunghi tratti di piste ciclabili. Il paesaggio di campagna è piacevolmente interrotto dalla presenza di piccoli centri cittadini che danno una nota originale al percorso. Le luci, i colori, il dolce fruscio delle acque ci trasferiscono in un universo fatto di bei ricordi, di atmosfere dimenticate, di ritmi rallentati.
IL SISTEMA DEI NAVIGLI I Navigli sono lunghi circa 150 Km e interessano il territorio compreso tra il Ticino, l'Adda, i laghi prealpini e il Po. Le loro acque irrigano migliaia di ettari di pianura e lungo le loro sponde corrono i principali itinerari dell'area metropolitana milanese. Dopo cinque secoli di attesa, grazie al decisionismo di Napoleone, alla perizia dei matematici francesi e italiani e soprattutto alla capacità di Carlo Parea, Milano completava e inaugurava questa grandiosa opera idraulica nel 1819 sotto gli austriaci. Per prenotare direttamente via internet: www.navigamilano.it  www.incomingpartners.it/viscontea

DOMINIC MICALLEF NUOVO DIRETTORE PER L'ENTE PER IL TURISMO DI MALTA DI MILANO
Cambio della guardia a Milano con l'arrivo del nuovo direttore per le attività in Italia, nonché Responsabile Regionale per l'Area Mediterranea. Personalità di grande competenza e cultura, Micallef si propone di assicurare a Malta una nuova fioritura in termini di visibilità, puntando sulla comunicazione, quindi sul rapporto privilegiato con stampa e tour operator. Traguardo immediato: sfondare la soglia dei 100.000 arrivi. L'Ufficio del Turismo di Malta a Milano dà il benvenuto a Dominic Micallef, già direttore dell'Ufficio di Parigi per dodici anni, nonché Responsabile Stampa ADONET. Il suo operato è ricordato per il suo grande impegno, che ha elevato notevolmente l'immagine di Malta in Francia. Questo produttivo lavoro di lancio e promozione dell'Isola, continua ora in Italia. Si tratta di una scelta tesa a valorizzare una figura professionale di grande talento, che ha saputo far crescere l'amore per Malta nel cuore dei francesi. Micallef, forte di un'esperienza da professore di storia, riesce sempre a trasmettere la passione per la sua terra natale con entusiasmo, chiarezza e determinazione. Assumendo il nuovo incarico ha dichiarato: "tra le mie prime esperienze ho lavorato a Malta, come guida turistica. Tale impegno sul campo mi ha permesso di imparare a conoscere le esigenze di ogni visitatore". Ha poi proseguito: "Per l'Italia ed il mercato Mediterraneo inizia una nuova fase, fondata sui passati successi...". Un'assunzione di responsabilità decisa, che si basa sull'ottimo lavoro compiuto dal suo predecessore, Robert Zammit. Quest'ultimo assumerà la direzione dell'Ufficio del Turismo di Malta a Parigi, portando con sé il dinamismo, la creatività e la simpatia che hanno fatto crescere negli anni la rappresentanza maltese in Italia. Quale responsabile dell'Ufficio di Milano e della direzione regionale per l'Area Mediterranea (Italia, Francia e Spagna), Micallef metterà a disposizione dei suoi collaboratori e di tutti gli operatori del settore turistico il proprio background, per "...far crescere ulteriormente l'out going dall'Italia, terza nazione Europea in termini di arrivi. L'incremento nel 2002 è stato notevole, ma ci proponiamo di portare nel 2003 a Malta 100.000 italiani", ha detto Micallef. Malta non parte certo da zero. Natura, mare, sole, sport, dimore storiche, castelli, musei e ristoranti, casinò e discoteche. Ma anche modernissimi Centri Congressi, e strutture alberghiere d'altissimo livello delle maggiori catene internazionali, nonché una compagnia di bandiera, Air Malta, molto efficiente. Micallef ha individuato nel rapporto con la stampa, i tour operator e gli agenti di viaggio i punti di forza di un'ulteriore crescita di Malta. Così riassume la propria strategia: "Un crescente coinvolgimento di giornalisti e operatori del settore turistico è basilare. Quest'anno saranno molti gli appuntamenti, le iniziative, gli eventi mirati, per illustrare quanto di meglio offrono le Isole maltesi". L'Ufficio del Turismo di Malta in Italia potrà così recitare un forte ruolo motivazionale e di coordinazione. Naturalmente si punterà ancora su settori vincenti, che hanno dato tante soddisfazioni al suo predecessore, Robert Zammit, come Conference & Incentive e Lingua Inglese. Gli italiani hanno scoperto le tante affinità culturali e passioni che li legano alla vicina Malta: la cucina, il calcio, gli sport acquatici, l'arte e... la lingua. I maltesi parlano o comprendono bene la nostra lingua. Per questi motivi un italiano a Malta si sente all'estero, ma... non troppo, e questo è un plus per chi cerca un soggiorno intimo e rilassante, ma anche frizzante e attivo. Un'altra notevole potenzialità del paese è offerta dalle proposte Short Break culturali e d'intrattenimento, per una 'splendida vacanza mediterranea' a solo due ore di volo da Milano e Roma. Infolink: www.malta.it  www.adam.it

TANTI STAND DA VISITARE PER TENERSI AGGIORNATI SULLE ULTIME NOVITÀ
Gli appassionati delle due ruote "dentate" non possono mancare. L'1 maggio nell'area espositiva a fianco del Palazzo dei Congressi di Riva, si aprirà la decima edizione del "Bike Festival Garda Trentino", l'evento internazionale per chi vuole tenersi aggiornato in tema di mtb. Gli organizzatori contano anche questa volta sulla presenza massiccia di biker provenienti da tutta Europa (circa ventimila il numero stimato) e potranno fare affidamento su 140 espositori in rappresentanza di 400 marchi. I visitatori potranno guardare e toccare, mettendo alla prova i materiali e gli accessori sul percorso "Test the best", e potranno aggiornarsi partecipando agli incontri e ai seminari organizzati. Nel palinsesto non mancheranno lo spettacolo e la competizione. Giovedì 30 aprile in piazza 3 novembre gli spericolati atleti delle bmx si lanceranno nell'acqua del lago da una rampa cercando di superare un'asticella sotto gli occhi di migliaia di spettatori, mentre sabato agonisti ed amatori potranno mettersi alla prova nella "Xenofit Bike Marathon" (tre i percorsi fra cui scegliere). In serata i riflettori saranno invece puntati sullo "Sprint notturno", una gara ad eliminazione diretta a gruppi di quattro con iscrizione libera. Da non dimenticare i tour guidati, che partiranno davanti all'ingresso del Palazzo dei congressi alle ore 10.30 (da giovedì a domenica) e saranno condotti da un esperto dei sentieri. Ogni giorno, inoltre, potrete usufruire del servizio gratuito di pulizia alla "Bike Station". Infolink: www.bikefestival.it

ANIMALI IN LIBERTÀ NEI BOSCHI DI CARREGA DOMENICA 4 MAGGIO IL CENTRO RECUPERO FAUNA FESTEGGIA LA PRIMAVERA CON UN RICCO PROGRAMMA
Finalmente maggio! Finalmente primavera! Il tempo inizia a sorridere, le giornate si fanno più lunghe e il clima invita a riscoprire la natura. Sarà intrisa di quest' atmosfera la Festa di Primavera che il Parco Regionale Boschi di Carrega, a Sala Baganza (12 km da Parma), organizza per domenica 4 maggio 2003 alle ore 15.30. Verranno consegnati i diplomi ai partecipanti al Corso per Volontari addetti al Centro Recupero Fauna (CRF) dei Boschi di Carrega e del Parco Fluviale Regionale dello Stirone: un modo spontaneo e sentito di dire "grazie" a chi si è impegnato in prima persona nell'aiuto e nel reinserimento delle varie specie animali che popolano il Parco. Non verranno dimenticati nemmeno i visitatori, sia i più affezionati che coloro che saranno solo di passaggio: al millesimo di essi verrà infatti assegnato un premio speciale, che renderà ancora più emozionante la giornata. Farà seguito una visita guidata al Centro Recupero Fauna, che permetterà di passare attraverso il sentiero "Segui le mie tracce" e scoprire così tutti i movimenti, le abitudini e le particolarità dei graziosi abitanti di questa riserva. Tra questi uno degli ospiti più "coccolato" è senz'altro il capriolo. Proprio ad esso verrà intitolato il nuovo Osservatorio Faunistico (Area Faunistica "Il Capriolo") che sarà inaugurato il pomeriggio stesso e dalle cui postazioni si potrà praticare in tutta tranquillità, per sé e per la fauna selvatica, l'affascinante animal-watching, passatempo sempre più ricercato dagli amanti dei boschi e non solo. L'Osservatorio è stato costruito anche grazie al lavoro dell'Associazione Volontari Parco. A questo punto è importante una raccomandazione. Già Oscar Wilde avvertiva che "è sempre con le migliori intenzioni che si fanno gli errori peggiori"; così può accedere, specialmente nei mesi di maggio e giugno, di imbattersi in un piccolo di capriolo apparentemente abbandonato. In realtà la madre, avvertendo un pericolo, si è allontanata per attirare su di sé l'attenzione degli estranei. Se il piccolo viene toccato dall'uomo, la madre in un secondo momento non riconoscerà più il suo odore e lo abbandonerà. Bisogna evitare assolutamente di accarezzare i piccoli, se non si vuole provocare tale conseguenza! Dopo lo "sguardo attrezzato" sul verde dell'Osservatorio Faunistico del Parco, la giornata si concluderà con uno dei tanti piccoli "miracoli" che il Centro Recupero Fauna si è ormai abituato ad offrire: si assisterà alla reimmissione in natura di un'intera famiglia di ricci soccorsi, curati ed aiutati nel riadattamento all'ambiente di questo ecosistema. Per gli interessati, il Centro Recupero Fauna, in collaborazione con il Parco Fluviale dello Stirone, organizza anche per laureati e laureandi in Medicina Veterinaria, un corso gratuito (limitato ad un massimo di venti iscritti) di "Approfondimento per veterinari sulla fauna selvatica". Per informazioni: Centro Parco Casinetto, Via Olma, 2 - Sala Baganza, tel. 0521.836026; Centro Parco R. Levati, tel. 0521.833440

PRIMO RAPPORTO SUL TURISMO NATURA: SARÀ PRESENTATO A "ECOTOUR" DI PESCARA, 9/11 MAGGIO
Il primo rapporto sul turismo natura sarà presentato quest'anno nel corso di "Ecotur", la borsa del turismo ambientale che si svolgerà dal 9 all'11 maggio al Palacongressi di Montesilvano, in provincia di Pescara. "Lo presenterà l'Osservatorio permanente sul turismo natura, un comitato tecnico scientifico costituito da Enit, Federparchi, Università dell'Aquila e Regione Abruzzo - spiega l'organizzatore di Ecotur, Enzo Giammarino -. Stiamo monitorando la qualità dell'offerta dei tour operator (t.o.) che si propongono con motivazioni legate alla natura, per elaborare uno strumento da proporre a tutti gli operatori e i fruitori del segmento". www.ecotour.it

APPRODA AL PALCOSCENICO DEL TEATRO FILODRAMMATICI ERODIADI DI GIOVANNI TESTORI
Il personaggio di Erodiade, carico anzi stracarico di storia letteraria, teatrale, figurativa, musicale, poetica, letteraria, religiosa, ha accompagnato la riflessione e la pratica teatrale di Testori dagli anni Settanta alla morte, tanto che lo scrittore di Novate ne ha ricavato tre stesure o riflessi, come voler penetrare nelle tre luci di una psiche. La prima è stata elaborata tra il 1967 e il 1968 per il cartellone del Piccolo Teatro di Milano che ne annuncia la messinscena nell'interpretazione di Valentina Cortese. Ma Erodiade andrà in scena, in una seconda stesura, soltanto nel 1984, e a darne memorabile interpretazione sarà Adriana Innocenti. La terza e ultima raffigurazione di Erodiade sarà affidata all'opera di Testori, quei Tre Lai che in un trittico testamentario modulano il lamento delle tre Grandi Madri testoriane: Cleopatràs, Erodiàs, Mater strangosciàs (che è, naturalmente la madre di Cristo). Un confronto che rappresenta soprattutto una progressiva messa a fuoco e una progressiva risalita verso le fonti prime di quel destino personale che Testori espresse e raccontò in un'opera che può essere considerata la maggiore sperimentazione letterale e teatrale del Novecento italiano. Erodiade I E' la compagna di Erode, emblema di autorità e forza, donna sicura del potere che il popolo le riconosce nonché della propria bellezza. Erodiade II La bellezza sfiorisce ed il confronto con la giovane Salomè è doloroso. Dall'incontro con il verbo di Giovanni Battista, tramite di Cristo sulla terra, scaturisce una passione violenta: non è la parola, ma il suo corpo a piegarla senza che vi sia un esito favorevole alla seduzione che Erodiade desidera attuare. La figura inattaccabile di dominatrice è vinta e la carnalità voluttuosa, stimolata dall'uomo, la fa apparire in tutta l'incontenibile violenza e volgarità: scostumata nell'abito, perversa nel desiderio e nell'inclinazione ai vizi. Eppure a nulla valgono le sue pretese; la passione allora si tramuta nell'odio generato dal rifiuto. Salomè, ineguagliabile nel tripudio giovanile del suo corpo, la sostituisce tra le braccia di Erode. La testa di Giovanni Battista sarà il tributo cruento della donna sconfitta. Erodiàs E' sempre la stessa, perché i desideri si ripropongono nel tempo identici; non vanta certo regali frequentazioni, ma la corporeità della passione modula i ceti sociali con le medesime caratteristiche. Erodiàs si esprime senza pudori in una lingua dialetto popolare che ne colora i modi e le viscerali inclinazioni. Racconta una vicenda identica con gesti più bassi, portandola in una realtà a noi vicina, riconoscendo la stessa insopprimibile urgenza al desiderio d'amore. Infolink: www.teatrofilodrammatici.it

VERDISSIMAMENTE 4° SALONE DI ECOLOGIA, BENESSERE, SPORT, TURISMO ALL'ARIA APERTA, ENOGASTRONOMIA TIPICA, PARCHI E DINTORNI
Uno dei punti di forza del Padiglione di "VerdissimaMente" Salone di Ecologia, Benessere, Sport, Turismo all'aria aperta, Enogastronomia Tipica, Parchi e dintorni e' stato fin dalla sua nascita, il livello dei convegni che si tengono sui temi della manifestazione; a tal punto che aver parlato e fatto parlare, per due anni di turismo fluviale con due convegni, ha costretto alcune organizzazioni di categoria ad istituire un appuntamento annuale sul tema, nella zona del Delta del Po e proprio per questo motivo riteniamo per ora esaurito il nostro compito ; mentre affronteremo ancora una volta il tema della valorizzazione dei prodotti tipici prodotti nel variegato mondo dell'Agriturismo, settore sempre piu' in crescita (a volte incontrollata) in molte regioni d'Italia. Altro tema che avra' visibilita', sara' quello del cicloturismo e della mountain bike per cercare di fare il punto su quanto e' stato fatto e su quanto rimane da fare per affinche' le bellezze naturalistiche della nostra regione, piu' in genere dell'intero paese, possano essere godute e visitate anche con questo ecologico mezzo di trasporto la cui diffusione sta crescendo insieme con la crescita delle piste ciclabili che stanno nascendo non solo nei centri urbani. Come esempio di questa tendenza possiamo citare una delle ultime nate, tra le piste ciclabili piu' lunghe d'Italia, quella che corre lungo l'argine destro del fiume Po', da Stellata di Bondeno a Gorino sul Delta del in provincia di Ferrara e che grande successo sta riscotendo presso gli sportivi appassionati, che verra' raccontata nel convegno con la proiezione di una serie di diapositive. Un altro settore i cui responsabili di categoria saranno invitati ad un incontro, sara' quello del plein air, del turismo itinerante, per tutti coloro che chi si muovono in camper o in caravan, i quali sostano non solo nei campeggi tradizionali, ma sempre piu' spesso anche in campagna e in alcune zone ad essi riservate nei parchi urbani e extra urbani. Del rinnovato interesse per questi nuovi modi di fare turismo e' un chiaro esempio l'iniziativa del Comune di Roma di promuovere per la prima volta un grande raduno di camperisti nella citta' eterna, nel prossimo mese di maggio. Se perfino una citta' come Roma (dove non mancano certo i turisti) e' impegnata a promuoversi per diventare meta per queste tipo di turisti, significa che vale sicuramente la pena di incominciare a parlarne anche per cio' che riguarda sia le zone del Delta che quelle dell'intera dorsale Appenninica. Oltre ai convegni ed al momento espositivo, che puo' contare su una presenza consolidata di oltre 150.000 visitatori nell'arco dei 5 giorni dal giovedi' 11 a lunedi' 15 settembre 2003 e' in fase di avanzata organizzazione una seconda edizione del workshop tra la domanda italiana e l'offerta della ricettivita' "verde" che tanto interesse ha suscitato lo scorso anno negli operatori. Infolink: www.verdissimamente.com

LA STRADA DEL PROSCIUTTO E DEI VINI DEI COLLI DI PARMA DIVENTA UN "GOLOSO" PERCORSO PER AUTO D'EPOCA. DOMENICA 29 GIUNGO 2003
Ai nastri di partenza le care, vecchie, eleganti auto storiche e squisitezze gastronomiche che fanno parte del mito. Domenica 29 giugno 2003 prende il via la prima edizione del Trofeo Strada del Prosciutto (lungo la Strada del Prosciutto e dei Vini dei Colli di Parma), nell'ambito del Challenge 2003 "Profumi&Sapori", gara di regolarità C.S.A.I. Un evento riservato alle auto storiche che intervalla l'uso preciso del cronometro con la degustazione dei prodotti tipici locali nella "Food Valley" padana. Domenica 29 giugno si accenderanno i motori per percorrere la Strada del Prosciutto e dei Vini dei Colli, con obbligatorie "soste ai box", rappresentate dalle visite alle aziende agricole e vitivinicole della zona (dove ci sarà il controllo timbro), che offriranno omaggi e degustazioni agli equipaggi, per ricaricare le batterie e...per gratificare il palato. Tra Prosciutto di Parma, Parmigiano Reggiano, salame di Felino, tartufo nero di Fragno e i Vini dei Colli di Parma, sarà arduo stabilire quali siano i veri "bolidi"! Tra castelli ricchi di storie d'amore, aziende agricole e vitivinicole, Musei e Pievi, lavorano i maghi della tradizione e delle tipicità parmense per impreziosire la tavola di chi ama la qualità della vita. In questi vari "pit-stop" (saranno circa 25-30 tappe), tra castelli e pievi davvero d'epoca, si potranno gustare gli autentici "miti" dell' enogastronomia: il Prosciutto di Parma e il Parmigiano Reggiano, il tartufo nero di Fragno, il salame di Felino, i Vini dei Colli di Parma (Malvasia, Sauvignon e Rosso dei Colli). Non mancherà neppure ai piloti l'emozione di tagliare traguardi storici ed artistici, quali il Castello di Felino, partecipe delle "Ricordanze" dell'Associazione dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza, Villa Magnani Rocca a Traversetolo (il cui museo accoglie tele di Dürer, Van Dyck, Goya, Morandi...) e il fortilizio matildico di Neviano degli Arduini. Altre "varianti chicane" faranno apprezzare la Rocca Sanvitale di Sala Baganza e il Castello di Torrechiara a Langhirano, entrambe splendide tappe dell'itinerario turistico "Le Arti e le Corti del Parmigianino" organizzato dalla Provincia di Parma. I rombi dei motori poi verranno attenuati nel verde dai fruscii delle foglie degli alberi del Parco dei Boschi di Carrega e di quello Fluviale del Taro. Siete pronti a partire? Ogni partecipante dovrà essere in regola con la vigente normativa prevista dal regolamento Aci/Csai; gli equipaggi stranieri potranno partecipare mettendosi in regola con la normativa Fiva-Csai. Le iscrizioni al 1° Trofeo Strada del Prosciutto si chiudono il 20 giugno 2003. Girovagare lungo la Strada del Prosciutto e dei Vini dei Colli di Parma è sempre possibile. E con ogni mezzo (anche in bici e a piedi). Potete richiedere a Parma Turismi (tel. 0521.228152) di spedirvi gratuitamente l' utile cartina. Infolink: www.stradadelprosciutto.it

EMILIA ROMAGNA: UN VIAGGIO "SLOW" (FOOD) FRA LE DOLCI STRADE DEL GUSTO: EMILIAROMAGNATURISMO.IT
Più di 1400 chilometri di strade. Undici itinerari nelle aree più suggestive indicati da una nuovissima segnaletica. Un percorso con moltissime tappe da Piacenza a Rimini: cantine, frantoi, caseifici, acetaie, laboratori di sfogline, trattorie, botteghe tipiche. Le Undici Strade dei Vini e dei Sapori sono itinerari slow, perfetti per piccoli gruppi, per famiglie o viaggiatori solitari. Un aiuto prezioso lo fornisce la Cartoguida, appena pubblicata dall'Apt dell'Emilia Romagna. Sulla Cartoguida sono indicati i castelli, le abbazie e gli antichi percorsi come per esempio la via Francigena che percorrevano i pellegrini che dall'Oltralpe scendevano a Roma. O i sentieri di Matilde di Canossa o ancora le antiche vie bolognesi. Insieme agli itinerari vengono indicati indirizzi e i numeri di telefono delle 11 sedi organizzative delle Strade, degli uffici informazione e delle proposte enogastronomiche dei Soci dell'Unione Appennino e Verde. E -ciliegina ; sulla torta -ci sono le indicazioni di sagre, manifestazioni, feste paesane. Insomma, ci sono tutti gli strumenti per partire. ..equipaggiati. Un vero regalo per i milioni di turisti che passano in Emilia Romagna diretti al mare, alle terme, nelle città d'arte o in Appennino. Perché in effetti -confessiamolo -piace a tutti andare a esplorare il paesino sconosciuto. Fermarsi lungo il percorso ad assaggiare vini e specialità del territorio, direttamente dai produttori. O entrare nella bottega dell'artigiano che lavora come una volta. Come trovare e come seguire gli itinerari? Con la nuova guida, edita dall'Apt Servizi: "Emilia Romagna -Strade dei Vini e dei sapori". Oltre 300 pagine a colori, piene d'itinerari, fotografie, indirizzi, numeri di telefono, indicazioni e prodotti. Una novità assoluta per l'Italia: l'Emilia Romagna è, infatti, la prima regione in Italia ad aver pubblicato una guida con tanto di grande mappa pieghevole e oltre mille indirizzi di posti che offrono i loro tesori. La guida si può scaricare gratuitamente da internet al sito: www.emiliaromagnaturismo.it A proposito di piaceri del palato, non tutti sanno che proprio l'Emilia Romagna ha il record di prodotti con marchio europeo DOP e IGP: ce ne sono ben 22. E sono moltissimi {una settantina) anche i vini prodotti nelle 18 zone Doc della regione E allora buon viaggio nelle Strade dei Vini e dei sapori: piccoli posti dove assaggiare i grandi sapori dell'Emilia Romagna. Le Strade dei Colli Piacentini si snodano in un territorio da favola: Castelli, borghi, pievi. Basta socchiudere gli occhi per immaginarsi principesse, elfi e cavalieri. Sono oltre 150 chilometri fra il Po e le colline e che attraversano tre valli molto suggestive: Tidone, Trebbia, Nure e Arda. Le "porte" classiche sono Fiorenzuola d'Arda o Castel San Giovanni {dove si produce una particolare robiola piccante). Consiglio: lasciare spazio nel bagagliaio dell'auto perché la provincia di Piacenza ha il maggior numero di vini Doc e di prodotti Dop di tutta la regione. I tesori? Certamente i salumi tipici: Tutti Dop {cioè di origine protetta). Significa che i suini destinati alla loro produzione non possono provenire da altre zone. Ecco allora: Salame piacentino Dop, Coppa piacentina Dop, Pacentta piacentina Dop. Si comprano un po' dappertutto. Per esempio a Bettola (salame e coppa) un piccolo borgo diviso a metà dal fiume Nure o Lugagnano Val d'Arda (coppa). Nello specifico: la Coppa piacentina Dop deve avere un peso non inferiore ai 2 chili e mezzo. Il Salame piacentino Dop deve essere prodotto con carne magra suina con un'aggiunta massima di grasso del 15%. La pancetta piacentina Dop deve invece pesare tra i 5 e gli 8 chili. Straordinari anche i formaggi: il Grana padano Dop e Provolone Valpadana Dop. Tutti accompagnati da una delle ben 17 tipologie di vino Doc della zona: Doc Colli Piacentini. Sotto questo nome si trovano capolavori come il bianco Ortrugo o il rosso Gutturnio, tanto per citare i più celebri. Gli altri bianchi sono: il Monterosso Vai d'Arda, il Trebbiano Vai Trebbia, Il Valnure, Il Pinot Grigio e il Pinot Spumante, il Malvasia, il Sauvignon, lo Chardonnay, il Vin Santo e il Vin Santo di Vigoleno. l rossi comprendono invece (oltre al già citato Gutturnio) il Barbera, il Bonarda, il Pinot Nero, il Cabernet Sauvignon, il Novello. E poi i prodotti della terra: i tartufi, le castagne, i funghi che si trovano in Appennino. Ma anche patate (la patata di Vezzolaca, frazione di Vernasca), pomodori e frutta antica (varietà tradizionali di mela, pera) che sopravvive alle moderne tecnologie. Il piatto tipico è "pisarei e fasò", gnocchetti conditi con un particolare sugo composto da olio, burro, lardo pestato, cipolle, pepe e fagioli borlotti. Altra specialità (era servita nei palazzi della nobiltà settecentesca) sono i tortelli con la coda. Una sottile pasta tirata a mano, imbottita di erbette e ricotta e poi accartocciata come una caramella. Fra i secondi, la faraona alla creta, la pancetta con i piselli, polenta e merluzzo o la tartara di cavallo. Per scoprire e assaggiare invece il famoso culatello (pensate, a Zibello, il primo week-end di giugno c'è una vera e propria festa in onore di questo prezioso salume) è nata addirittura una Strada del Culatello di Zibello in quella porzione di provincia di Parma fra la via Emilia e il PO. Il Culatello di Zibello Dop (difficile trovarlo nei negozi, si compra soltanto da queste parti visto che sono solo otto i comuni dove viene prodotto) è un pregiato prodotto di salumeria, ricavato dal taglio longitudinale della coscia del maiale. Il culatello più blasonato è proprio quello di Zibello, l'unico a possedere la Dop e che si avvale, nelle fasi di stagionatura (un anno) del particolare clima umido delle terre vicino al Po. In questo viaggio nel vero cuore dell'Emilia, le tappe obbligate sono: le terre natali di Giuseppe Verdi fra Parma e Busseto e i castelli. Da non perdere la Rocca di Fontanellato che contiene affreschi del Parmigianino e la Rocca di Soragna. Altri due profumi contraddistinguono queste terre: quelli del Parmigiano Reggiano Dop e del vino che si sposa magnificamente con formaggio e culatello, il Fortana del Taro Igt. Ma le emozioni non sono finite. Un peccato perdersi per esempio la fastosa reggia di Colorno, recentemente ristrutturata. Proprio in questa zona, porta orientale della strada è prodotto un altro salume tanto sconosciuto ai più, quanto introvabile: il prete. Una sorta d'insaccato simile allo zampone. A Zibello invece si possono acquistare anche salumi, ormai rari e rigorosamente artigianali, come il fiocchetto (un salame maturato sotto sale), la mariola (un cotechino sgrassato), lo strolghino (un gustoso salame). O ancora la gola di maiale: è il lardo di migliore qualità disteso su un tavolaccio. Con la maturazione, il grasso diventa rosato con striature di magro. Si serve tagliato sottilissimo su fette di pane ancora caldo. Della bassa pianura, è anche la "spalla di san Secondo", un salume dolce dalla forma ovoidale di cui era ghiotto Gabriele D'Annunzio. Imboccando i circa 90 chilometri della Strada del Prosciutto e dei Vini dei Colli di Parma si entra nel cuore della "food valley" parmense fra colline, rocche, pievi romaniche, acque termali, grandi parchi naturali e una miriade di trattorie. "Food Valley" vuol dire prodotti di eccellenza famosi in tutto il mondo: Prosciutto di Parma Dop, Parmigiano Reggiano Dop e Vini Doc Colli di Parma. Poi non bisogna dimenticare le altre produzioni tipiche del territorio: il salame di Felino, la Coppa di Parma e altri salumi prodotti ancora da pochi artigiani. la valle Baganza è anche terra di tartufo nero: il tartufo di Fragno si raccoglie abbondantemente nelle colline. A Sala Baganza si visita la Rocca quattrocentesca dei Farnese. Partendo da Collecchio in direzione di Langhirano (capitale del comprensorio del prosciutto), ci si imbatte in due parchi regionali: quello del Taro dove si può fare bird-watching lungo il fiume. E quello dei Boschi di Carrega. A Langhirano, dove domina la lavorazione del prosciutto, si può scoprire il vicino castello di Torrechiara, considerato uno dei più belli e meglio conservati d'ltalia. I funghi porcini più famosi -ma soprattutto più buoni -d'Europa crescono in questo lembo di Emilia, incuneato fra la Liguria e la Toscana. Siamo ancora in provincia di Parma, nella Strada del Fungo porcino di Borgotaro. Paesaggio medioevale di speroni, torrenti, boschi. E soprattutto funghi. E che funghi: sua maestà il Porcino di Borgotaro Igp. Tutto l'anno si possono acquistare le specialità del territorio: funghi in tutte le maniere (secchi, sott'olio. ..) nei profumati negozi specializzati di Borgo Vai di Taro, 8.000 abitanti, capitale della Strada. Ma anche Prosciutto di Parma Dop, Parmigiano Reggiano Dop e le specialità della zona, di produzione biologica: marmellate, liquori, frutti di bosco, dolci naturali, torte salate. Il giro della Strada può partire da Berceto, 800 metri, sull'antica via Francigena dei pellegrini. A Bedonia ci si ferma a visitare il Planetario e il Seminario con la Pinacoteca e il Museo di Storia naturale. Notevole il Parco regionale dei Cento laghi, pieno di torrentelli e cascatelle nel bosco. Il posto più romantico è Compiano, un pugno di case in ciottoli perfettamente conservate guardate a vista da un maestoso castello. Castelli matildici, antiche pievi, assaggi di Parmigiano Reggiano Dop con qualche goccia di prezioso Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia Dop, salumi profumati e Lambruschi Doc. E' la Strada dei Vini e dei Sapori Colline di Scandiano e di Canossa, quasi 200 km, in provincia di Reggio Emilia (tel. 0522/45.46.66). Non bisogna aver fretta. Tante le cose da vedere. E tantissime le esplorazioni enogastronomiche. I prodotti super star sono il Parmigiano Reggiano Dop, l' Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia Dop, i vini Doc Colli di Scandiano e Canossa che comprendono i famosi lambrusco Grasparossa e lambrusco Montericco oltre a Sauvignon, Chardonnay, Malavasia, Pinot, Marzemino, Malbo Gentile e Cabernet Sauvignon.. Questi sono i prodotti con un marchio di qualità europeo, ma ci sono molte altre specialità da scoprire. Soprattutto salumi tipici preparati artigianalmente: Culatello di Canossa, Salame, Prosciutto, Crudo, Coppa, Pancetta, Ciccioli, lampone, Cotechino, Cappello del Prete, Testina. l salumi sono parte integrante della cultura di questo territorio. E il mangiare, si sa, è il modo più diretto forse per conoscere una terra e la sua gente. Avete mai visto come si fa il Parmigiano Reggiano? lungo la Strada si possono visitare i tipici caselli: si chiamano così i centri di produzione del formaggio. Salendo verso l'Appennino ecco le terre della leggendaria Matilde di Canossa: Bibbiano, Quattro Castella, San Polo d'Enza, Canossa. C'è anche un sentiero sulle colline matildiche. Da non perdere perché indimenticabile è il panorama sulla Val d'Enza con la famose rupe di Canossa e i resti del castello. Da assaggiare e da acquistare nocino, marmellate, miele A tavola le specialità più tipiche sono l'erbazzone a base d'erbette, lo gnocco fritto e la chizza, le paste fresche e ripiene, la torta boiardo, il piscione, il castagnaccio, saba, savoret. Si può percorrere in diverse tappe domenicali o vari fine settimana, questa lunga strada del gusto che abbraccia Modena e Bologna. .Siamo nella Strada dei Vini e dei Sapori "Città Castelli Ciliegi". La scenografia è fatta di pianura, colline e Appennino incontaminato, boschi, ciliegeti e castagneti. Un territorio vasto con un' abbondante produzione vitivinicola doc: in primis il modenese lambrusco Grasparossa e il bolognese Pignoletto. la visita più inconsueta? In una delle acetaie (magari a Spilamberto al nuovo museo del balsamico) dove si produce il celebre Aceto Balsamico tradizionale di Modena Dop. Per il resto, la lista dei prodotti con marchio europeo di qualità é lunghissima: Parmigiano Reggiano Dop, Prosciutto di Modena Dop, Mortadella di Bologna Igp, Zampone e Cotechino di Modena Igp. Bontà che si accompagnano splendidamente alla decina di tipologie di vini Doc: Colli Bolognesi e Lambrusco Grasparossa di Castelvetro. Nel paniere della Strada Castelli Ciliegi ci sono tartufo bianco pregiato (la capitale regionale è il bordo collinare di Savigno nel bolognese), pani tipici (crescentina, gnocco fritto, borlengo), patata (la zona è Vergato nel bolognese), frutta tipica (le famose ciliege di Vignola nel modenese). In autunno i tesori della terra sono le castagne e i marroni dell' Appennino, in estate i funghi e i frutti del bosco. le paste sono le più tipiche emiliane: tagliatelle, tortelloni, lasagne alla bolognese, maltagliati con i fagioli. Per i golosi sarà molto duro resistere a dolci che si preparano, artigianalmente, solo in questo spicchio d'ltalia: la colombina o pinza di Bologna (a base di pastafrolla e mele cotogne) torta di riso, raviolo (calzone dolce ripieno di crema o marmellata), torta di tagliatelline (a base di pasta frolla, mandorle, limone e tagliatelline a fette con pasta sfoglia di farina e uova), torta Barozzi dalla ricetta segreta, zuccherini montanari, amaretti di Spilamberto. Da non perdere, durante questo lungo giro, il castello e il centro storico di Vignola, il Parco Sassi di Roccamalatina e l'Abbazia matildica di Monteveglio circondata dall'omonimo parco regionale. Quante emozioni sulla Strada dei Vini e dei Sapori della Provincia di Ferrara. Il circuito è uno dei più lunghi: oltre 730 chilometri in un ambiente naturalistico che è uno dei più belli d'Italia. Il filo conduttore è il Po con le sue valli e lo spettacolare Delta. Proprio quello del Delta è il più esteso parco regionale italiano con foreste che si sviluppano fra terre e mare.. Gli itinerari vi condurranno ad alcune vere gemme turistiche. Come Ferrara, città dichiarata dall'Unesco "patrimonio dell'umanità" e le Delizie estensi. O quella piccola Venezia che è Comacchio. O ancora l'abbazia di Pomposa, tanto per citare i più celebri. La Strada è divisa in tre percorsi: quello del Grande Fiume, lungo il corso del Po, la via delle corti estensi a sud di Ferrara e infine quello del Delta verso il mare. Cosa gustare? Il pane è considerato uno dei più buoni d'Europa: la Coppia ferrarese ha ottenuto il marchio Igp. le bandiere gastronomiche sono l'anguilla, servita in tutte le maniere (da portare a casa almeno una confezione d'Anguilla marinata di Comacchio) e la salama da sugo, un particolare insaccato, confezionato con varie carni suine macinate, stagionato e poi cucinato a lungo (le capitali sono Ferrara, Porto Maggiore, Madonna dei Boschi, Buonacompra). Piatti che si abbinano alla perfezione con il vino Doc tipico della zona: Bosco Eliceo. Pregiata è anche la frutta: il prodotto più famoso è la Pera dell'Emilia Romagna Igp, ma anche l'aglio di Voghiera. In tavola saranno servite molte paste fresche (cappelletti, cappellacci, tortelli di zucca, pasticcio di maccheroni), l'acquadella marinata (detta anche zatterino, è una conserva tipica a base dell'omonimo pesciolino argenteo. Gran finale con i dolci; il pampepato, i mandolini del ponte, il topino e la torta ricciolina. Un'altra idea per un week end è un giro lungo la Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Imola. L'itinerario, oltre 100 km, si dipana in un territorio aspro e naturale, attraversa borghi collinari e insediamenti medioevali. Dai numerosi vigneti nascono i vini Colli d'lmola Doc (Sangiovese in testa, poi Trebbiano, Pignoletto, Chardonnay), i Vini di Romagna Doc (Trebbiano e Sangiovese e il celebre bianco Albana di Romagna Docg. I sapori sono quelli del Marrone di Castel del Rio Igp (in questo comune al confine con la Toscana, si visita il nuovo museo della Castagna, oltre all'imponente Castello Alidosi e un curioso ponte a "schiena d'asino"), lo scalogno di Romagna Igp, le carni tipiche (Vitellone bianco dell' Appennino centrale Igp e Castrato), il salame gentile, i formaggi tipici, morbidi e freschi (Squacquerone di Romana, Castel San Pietro, Rigatino). La terra è particolarmente ricca di frutta pregiata. Se la stagione è giusta, e per capire la differenza di sapore, bisogna assaggiare la Pesca di Romagna Igp, la Nettarina di Romagna Igp, l'Albicocca Val Santerno di Imola. A tavola le trattorie e i ristoranti del posto offriranno paste fresche artigianali (in testa i garganelli) e i pani tipici della zona: Streghette di Imola, Piadina romagnola. In questo giro, le tappe da non perdere sono sicuramente Dozza Imolese con i caratteristici muri dipinti e la possente Rocca che ospita l'Enoteca regionale. In primavera (maggio) a Dozza si tiene la Festa del Vino. Bello anche fare il giro in bicicletta. Con la bella stagione si popola d'appassionati il Circuito cicloturistico della Valle del Santerno e del Sillaro. Cos'ha di particolare la profumata Strada del Sangiovese e dei Sapori delle Colline di Faenza? Semplice: E' un itinerario nel paesaggio rinascimentale che attraversa 5 comuni delle colline ravennati.. Sono oltre 150 km. fra antiche torri d'avvistamento e ultramillenarie pievi romaniche. Ma è soprattutto una strada profumata. Non ci credete? Allora andate in primavera nel comprensorio di Casola Valsenio. Casola è la capitale italiana delle erbe, sede del Giardino delle erbe officinali e luogo di salvaguardia dei "frutti dimenticati" (giuggiole, pere volpine, mele della rosa).La rassegna "Erbe in fiore" è in programma l'ultima domenica di maggio. Qui siamo in Romagna, terra dove il bere fa parte della cultura: è sinonimo d'amicizia e giovialità. l vini da compagnia sono numerosi. C'è il celebrato Albana di Romagna Docg, i Colli di Faenza Doc (Bianco, Pinot Bianco, Trebbiano, Sangiovese, Rosso) e i Vini di Romagna Doc (Romagna Albana spumante, Trebbiano di Romagna, Pagadebit di Romagna, Sangiovese di Romagna, Cagnina di Romagna) Da un effluvio all'altro. ...Unico è quello dell'Olio extravergine di oliva di Brisighella Dop, aromatico e profumato. Il "paniere" dei prodotti comprende poi lo scalogno di Romagna Igp, le grappe e i distillati, le carni ovine tipiche (agnellone, castrato), i formaggi tipici e dulcis in fundo la Pesca di Romagna Igp e la Nettarina di Romagna Igp. Da non perdere, oltre alla già citata Casola Valsenio, quel piccolo gioiello medioevale che è Brisighella e il Museo delle Ceramiche di Faenza. E' un piccolo grande viaggio nella Romagna più autentica, quello nella Strada dei Vini e dei Sapori dei colli di Forlì e Cesena, di oltre 280 km. Terra di piadina, servita al posto del pane. Terra dei vini (Doc e Docg) più buoni prodotti nelle infinite colline del territorio: Vini di Romagna Doc e Albana di Romagna Docg. Ricordiamoci che, in Romagna, se uno dice di aver sete, viene soddisfatto con un bicchiere di vino. Il sapore più particolare? Senza dubbio quello del formaggio di fossa, stagionato sottoterra secondo un'usanza che risale al 1400 (la capitale è Sogliano sul Rubiconde). Ha un sapore deciso che si sposa anche con il miele . Buonissimi anche i formaggi freschi, alcuni davvero speciali, preparati dai maestri caseari di questa zona. Sono il Raveggiolo, lo Squacquerone di Romagna e una particolare Ricotta vaccina fresca. Le colline del forlivese danno anche un'ottima frutta con la Pesca di Romagna Igp e un pregiato Olio extravergine di oliva. Più in alto, nella zona di Civitella di Romagna crescono tartufi e funghi. E questa è anche la patria di Pellegrino Artusi, con le paste tirate al matterello dalle "arzdore": cappelletti, strozzapreti, ravioli o i famosi passatelli (in zona si può comprare l'attrezzo apposito). E dove domina l'irresistibile simpatia e la cultura del "saper viver" dei romagnoli. Da vedere il piccolo centro Terra del Sole, "città ideale" del Rinascimento, costruita nel 1564 dai Medici. E' ad appena cinque minuti da Castrocaro centro termale e di benessere. A proposito di urbanistica, anche Predappio (in cima c'è il borgo medioevale), è interessante perché ricostruita secondo i canoni razionalisti del Ventennio del Duce (nel cimitero di San Cassiano in Pennino c'è il mausoleo). Incantevole è la panoramica Bertinoro, "Città del vino", conosciuta come la capitale dell' ospitalità con il museo enoteca "Ca' de Be" Eccoci infine la Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Rimini. Una dolce passeggiata lungo i suoi verdi saliscendi collinari che sono dei panoramici balconi sull'azzurro del mare Adriatico. Si assaggeranno piadine, oli d'oliva'profumati, vini doc. Siamo a pochi minuti dalla riviera romagnola. Il circuito permette di scoprire I'artra faccia della costa, fatta di borghi malatestiani (siamo nel Montefeltro riminese), oliveti e vigneti. I prodotti di punta sono i vini Colli di Rimini Doc (Bianco, Biancame, Rebola, Rosso, Cabernet Sauvignon) e Vini di Romagna Doc (Trebbiano di Romagna, Pagadebit di Romagna, Sangiovese di Romagna). Moltissimi gli olivi nel paesaggio: la produzione olivicola riminese è la prima della regione. Non mancheranno le soste per acquistare il buonissimo Olio extravergine delle Colline di Romagna. Le carni tipiche sono invece la porchetta e il suino pesante. Copioso il "paniere" dei formaggi: formaggio di fossa, pecorino a latte crudo, ricotta fresca vaccina e pecorina, squacquerone di Romagna. Dalla terra arriva invece la patata di Montescudo, comune a pochissimi km da Rimini, ma anche tartufi e castagne (la zona più ricca è quella di Montefiore Conca, un piccolo centro medioevale con tanto di possente Rocca malatestiana). A tavola regnano i pani tipici (piadina naturalmente, ma anche bizulà e il particolare pane casereccio), primi gustosi, secondi, miele, nocini. l dolci tipici? Un'infinità dal miacetto al sanguinaccio, dal saba al savor al bustrengo. Da vedere a Rimini il maestoso Duomo di Leon Battista Alberti, le grotte tufacee di Santarcangelo di Romagna (dove si acquistano anche le tele stampate a ruggine) e il Museo Villanoviano di Verucchio con rari reperti preistorici. . Per avere materiale informativo si può fare una richiesta ad Apt Servizi di Bologna: fax: 051/28.41.22 oppure all'indirizzo e-mail: gourmet@aptservizi.com  Un sito da visitare è: www.appenninoverde.org  Oppure: www.emiliaromagnaturismo.it

ALLA CONQUISTA DEL FEUDO IMPERIALE DI BARDI DOMENICA 20 LUGLIO 2003
Il Castello di Bardi, la fortezza ultramillenaria che troneggia dall'alto del suo scanno di diaspro rosso l'omonima cittadella appenninica in Provincia di Parma, ospita domenica 20 luglio 2003 lo spettacolo "Tenzone medievale", organizzato dalla "Compagnia di San Giorgio e il Drago". La Compagnia è ormai conosciuta in tutto il Centro ed il Nord della Penisola per la sua affidabilità e professionalità sia nell'organizzazione che nell' allestimento di giornate storiche e rievocazioni di battaglie od eventi famosi. E questa volta a rivivere come per un inspiegabile incantamento sarà la battaglia avvenuta proprio qui nel Castello di Bardi nel lontano 1307 tra i fedeli del Papa Bonifacio, i guelfi, e l'esercito dell'imperatore, i ghibellini. Oggi come allora i visitatori si vedranno "interrotti" nella loro camminata attraverso i secoli da armigeri che allestiscono catapulte, arieti e torri mobili (l'"artiglieria" pesante di una volta!). Più di centoventi soldati, tra attori e comparse accuratamente vestiti ed armati, scaglieranno poi il loro impeto (lancio di massi, colpi di ariete, balestre e frecce) contro un vero e proprio ponte levatoio ricostruito appositamente e poter così espugnare la fortezza della potente casata dei Landi. La rievocazione, che sarà allestita intorno alle 16, verrà preceduta da una tenzone tra cavalieri, torneo in cui si affermavano le proprie virtù marziali per difendere il proprio onore o conquistare gli occhi di una dama. Nella mattinata si potrà ammirare uno spettacolo teatrale che richiamerà la memoria sulla commovente storia di Soleste e Moroello, un amore diventato leggenda, con il fantasma di quest'ultimo che grida ancora tra gli anfratti del tempo il proprio disperato dolore. La giornata intera sarà inoltre allietata dalla presenza del mercatino "Gilde et Speziali": il visitatore potrà immergersi nella quotidianità di dame, cavalieri, popolani, arcieri, giullari, monaci e nobili. Si tratta infatti di fondachi medievali di artigiani provenienti da ogni parte d'Italia, che espongono nelle loro botteghe vestiti, armi, scudi, utensili, masserizie e altro ancora rigorosamente alla moda...di sette secoli fa! Un affascinante tuffo nel passato per accorgersi che il tempo non ha potuto scalfire questa antica fortezza che conserva ancora pressoché intatti i camminamenti di ronda, gli acquartieramenti dei soldati, le armerie, le sale signorili e quelle della servitù. La Cooperativa "Diaspro Rosso" offre un servizio di visite guidate su prenotazione. In occasione della Tenzone il costo del biglietto è di 8,00 euro per persona. I bambini dai 6 ai 14 anni pagano il prezzo ridotto. Sotto i 6 anni gratuito. Possibilità di pranzare al sacco nella Taverna del Castello. La Cooperativa organizza anche buffet freddi, cene medioevali, banc hetti, solo su prenotazione.Visite guidate anche in notturna, alla ricerca del Fantasma del Castello. Bardi si raggiunge con l'Autostrada A15 Parma-La Spezia, uscita Fornovo, il capoluogo dista 32 Km dal casello. Esiste anche una linea di pullman con partenza da Parma - P.zza C.A. Dalla Chiesa. Infolink: www.diasprorosso.it  www.sangiorgioeildrago.it

TRA MUCCHE E BICICLETTE, PECORE E PRATI STERMINATI, L'ECO-TURISMO DIVERTENTE È IN NUOVA ZELANDA
Tutelando le sue risorse naturali, la Nuova Zelanda ha creato un avanzato settore eco-turistico che offre la possibilità anche ai visitatori più giovani di entrare in contatto con la bellezza dei suoi scenari magnifici e di conoscerne da vicino le ricchezze naturali...magari pedalando o lavorando in fattoria. La Nuova Zelanda, si sa, colpisce per la natura rigogliosa e per i suoi scenari maestosi..."però è un viaggio troppo caro..." dicono in molti "non così tanto" rispondiamo noi. Specialmente se la vostra vacanza ideale è qualcosa di alternativo, che vi permetta di entrare nel pieno lifestyle kiwi. Con queste proposte originali, neanche ai più giovani mancano le possibilità di viaggiare divertendosi, basta contattare il Willing Workers on Organic Farms e montare in sella ad una bicicletta, in questo modo si potrà visitare nel modo più ecologico e divertente i paesaggi della campagna neozelandese, mantenendosi in forma! L'organizzazione conta oltre 300 fattorie biologiche e offrono vitto e alloggio gratuiti in cambio di lavoro. Bisogna contattarle diversi giorni prima dell'arrivo per telefono o per posta e a chi soggiorna è richiesto di fermarsi almeno tre notti. Oltre ad immergersi nella natura, inoltre, i bikers potranno, vivendo praticamente in famiglia, entrare in contatto con l'autentica cultura neozelandese e parlare quotidianamente inglese. Chi proprio non se la sente di pedalare, può scegliere di alloggiare presso uno dei numerosi lodge eco-turistici che uniscono il comfort alla salvaguardia ambientale. Come il Wilderness Lodge di Gerry e Alice McSweeney (www.wildernesslodge.co.nz), nella riserva naturale del lago Moeraki, sulla costa occidentale di South Island. Quest'area, un tempo sfruttata dall'industria mineraria e forestale, è in realtà una delle più ricche di natura selvaggia di tutta la Nuova Zelanda, con magnifici scenari e rare specie animali. Gerry McSweeney, che è anche presidente della New Zealand Forest and Bird Society, ha semplicemente creduto nella forza del punto di vista ecologico, trasformando radicalmente queste zone, ampliando le zone protette e scoprendo che ai turisti piace essere coinvolti nelle attività ecologiche. Molti dei suoi ospiti, ad esempio, sono stati protagonisti attivi nel rimboschimento delle piante di vischio al Wilderness Lodge di Arthur's Pass. Il numero di turisti che richiedono questo tipo di esperienze, scegliendo l'eco-turismo, sta costantemente crescendo. Anche perché, nei lodge eco-turistici, si trova l'ottima cucina e il miglior vino della Nuova Zelanda, selezionati con una particolare attenzione all'aspetto biologico degli alimenti. Chi vuole l'emozione della vita a contatto con la natura e chi preferisce la vacanza attiva trova in Nuova Zelanda, una fucina di prodotti ed idee nuovi per un soggiorno da ricordare. Infolink www.purenz.com  www.adam.it

ERBE SELVATICHE IN CUCINA IN VALLE DI CEMBRA UN CORSO PER RICONOSCERLE E CUCINARLE
Trascorrere qualche giorno di vacanza in Valle di Cembra, abbinando la visita alle Piramidi di Segonzano, originali formazioni geologiche del Trentino, a passeggiate fra prati, boschi e terrazzamenti dove si coltiva la vite, dalla quale si ricavano vini e grappe pregiate, e ad un laboratorio creativo che ci faccia conoscere tutti i segreti della natura. Bastano tre giorni, dal 9 all'11 maggio oppure dal 16 al 18 maggio e grazie all'aiuto di esperti botanici si imparerà a riconoscere le erbe selvatiche e ad usarle in cucina. Le erbe, raccolte direttamente nei campi, verranno usate per preparare, seguendo i consigli di un cuoco, un vero pranzo. Preziosi suggerimenti per riproporre le ricette tra il calore delle mura domestiche. Il programma comprende il pernottamento in agritur o in hotel, cena contadina, degustazioni di prodotti tipici. Un altro laboratorio creativo, adatto ad adulti e bambini, è in programma, sempre in Valle di Cembra, dal 6 all'8 giugno. Con l'aiuto di esperti in decorazioni con materiali naturali si potranno realizzare piccoli manufatti ed oggetti di grande fascino per la casa. I materiali utilizzati per realizzare le decorazioni verranno raccolti durante piacevoli escursioni nei boschi. Anche questa proposta comprende il soggiorno in hotel o agritur, pranzo con prodotti tipici e degustazioni in azienda vitivinicola. Infolink: www.aptpinecembra.it

CASTELLO DEL BUONCONSIGLIO, TUTTE LE NOVITÀ NON SOLO MOSTRE MA ANCHE VALORIZZAZIONE DELLE SEDI MONUMENTALI
Il Castello del Buonconsiglio di Trento ha messo in cantiere per quest'anno diverse iniziative volte a valorizzare sia le sedi del Museo, sia le collezioni che conserva. L'attività espositiva ha due importanti appuntamenti: il 21 giugno aprirà la grande mostra "Rifiorir d'antichi suoni" dedicata ai trecento anni trascorsi dall'invenzione del pianoforte, mentre il 27 settembre è prevista l'inaugurazione di una rassegna dedicata alle acquisizioni del Museo negli ultimi dieci anni. L'esposizione che si intitola "Gli incanti dell'arte", propone alcuni capolavori come i dipinti di Johan Carl Loth, opere di Pietro Ricchi, Francesco Fontebasso, Alessandro Turchi (detto l'Orbetto), Andrea Pozzo, Jacopo Ligozzi e Giovanni Battista Lampi. La mostra dedicata ai pianoforti è una occasione unica per riunire attorno a questo strumento gli appassionati di ogni Paese e si propone di restituire una visione d'insieme sull'evoluzione tecnologica, stilistica, musicale e di gusto che ha segnato la storia di questo strumento musicale. Al Castello di Stenico si può partecipare ai percorsi guidati gratuiti che propongono l'approfondimento delle fasi costruttive del Castello e del ciclo di affreschi duecenteschi che decorano l'antica cappella di San Martino. A Castel Beseno dal 17 maggio sarà visitabile il nuovo percorso espositivo "La Virtù della Fortezza", dedicato al tema delle armi storiche e delle antiche tecniche militari. Il visitatore potrà indossare repliche fedeli di elementi di armatura (petto, elmo, schinieri, maglia di ferro, guanti). Infolink: www.buonconsiglio.it

ANDAR PER ORCHIDEE
Il primo maggio al Parco Nazionale del Gargano (Puglia) Una passeggiata ecologica nei pascoli d'altura ricoperti di orchidee, delle quali il Gargano è straordinariamente ricco per quantità e varietà. Attualmente infatti nel Parco Nazionale del Gargano sono presenti circa una settantina tra specie, sottospecie e varietà di orchidee, la cui fioritura inizia ad aprile e termina a fine luglio. Giovedì 1° maggio dalle ore 10:30 gli appassionati di botanica saranno accompagnati dalle Guide ufficiali del Parco in questa avventura ricca di colori e di profumi che parte da Mattinata (FG), in località Monte Sacro. Il ritrovo è previsto alle ore 7 presso l'Ufficio Turistico del Comune di Mattinata (piazza Roma), e alle ore 10 presso l'agriturismo Monte Sacro in località Stinco dove, prima di incamminarsi sui sentieri delle orchidee, verrà distribuito materiale illustrativo del Parco Nazionale del Gargano e in anteprima verrà illustrata una nuova carto-guida sulle Orchidee del Gargano curata dagli esperti Angela Rossini e Giovanni Quitadamo. Per ulteriori informazioni: Parco del Gargano - Tel. 0884/568911; Comune di Mattinata - Tel. 0884/559169; Associazione Guide Ufficiali del Parco - Tel. 0884/565444. Infolink: http://www.parks.it/parco.nazionale.gargano

"VERDEGGIARE" NEL BOSCO DELLA MESOLA
Il primo maggio al Parco del Delta del Po (Emilia-Romagna) La primavera invoglia a trascorrere giornate all'aria aperta, a contatto con la natura. Per la giornata del 1° maggio, l'Ente Parco del Delta del Po organizza visite guidate con l'aiuto del Corpo Forestale dello Stato, presso la Riserva Naturale "Bosco della Mesola" (Mesola - Ferrara). Vi sarà la possibilità di accedere ad un'area di regola chiusa al pubblico per le tradizionali escursioni, a piedi o in bicicletta, accompagnati dal personale del Corpo Forestale dello Stato. Tre le visite guidate in programma: alle ore 10.00, 14.00, 16.00. Le escursioni guidate, della durata di circa due ore, prenderanno avvio dal piazzale di Corte Ducale (a qualche centinaio di metri dal cancello di entrata del Bosco). Il percorso si articolerà lungo lo Stradone maestro, raggiungerà il Parco delle Duchesse se si è in bicicletta, oppure si addentrerà nel bosco per i gruppi a piedi. La Riserva Naturale del Bosco della Mesola è visitabile liberamente, a piedi o in bicicletta, dal primo di marzo a tutto il mese di ottobre nelle giornate di martedì, venerdì, sabato e domenica, dalle ore 8:00 alle ore 18:00 (mentre in ora solare la chiusura è anticipata alle ore 16:00). Per la visita di scolaresche e gruppi organizzati è necessario prendere preventivo contatto con l'Ufficio Amministrazione Gestione ex A.S.F.D. di Punta Marina (RA) - Tel. 0544/437379 - 437398 - Fax 0544/438286. A questo recapito è anche possibile richiedere informazioni. Per informazioni: Parco Delta del Po dell'Emilia-Romagna - Via Cavour, 11 - 44022 Comacchio (FE) - Tel. 0533/314003 - Fax 0533/318007 - E-mail: parcodeltapo@parcodeltapo.it  Infolink: http://www.parks.it/parco.deltapo.it   

IL BELVEDERE E LA FLORA DEL PARCO
Il primo e il 4 maggio al Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina (Emilia-Romagna) Nel mese di maggio l'Ente Parco dei Sassi di Roccamalatina organizza in collaborazione con l'Associazione "Natura W" una serie di escursioni. Si parte giovedì 1 in località Guiglia (MO) con l'escursione "In cammino sul Belvedere - 1° tappa: Lungo le anse del Rio Frascara", la prima tappa dell'avventuroso viaggio lungo il sentiero Belvedere che ci porterà in cinque tappe sulla vetta dell'omonimo Monte Belvedere a oltre 1000 metri. Bella e facile escursione alla scoperta dei luoghi più spettacolari del Parco dei Sassi. Visiteremo la millenaria Pieve di Trebbio, il suggestivo Borgo di Castellino e tanti altri borghi. Ci avventureremo nelle anse del Rio Frascara fra gole e boschi per ammirare dalla cima dei Sassi il panorama mozzafiato. Il ritrovo è previsto presso il parcheggio Ponte di Casona di Marano, alle ore 9:15, il rientro alle 18. Ci sarà un pranzo al sacco a carico dei partecipanti. Per ulteriori informazioni relative a questa escursione, contattare Gianluigi Olmi: Tel. 051/919108 - 347/3015119 - 338/8459659 - 340/0780939. Domenica 4, nel Parco dei Sassi di Roccamalatina ci sarà l'escursione di circa 8 ore "La flora del Parco": per boschi e praterie, rupi assolate e umide forre, seguendo un itinerario che attraversa i diversi ambienti naturali, botanici e ricercatori (Francesco Cacciato e Nicola Canelli - Studio s.n.a.Vignola) vi guideranno alla scoperta della flora, delle comunità vegetali e delle biocenosi del parco, illustrando i risultati del recente "Censimento delle Piante Vascolari". Il ritrovo è previsto presso il Centro Parco "il Fontanazzo" di Pieve di Trebbio (MO), alle ore 9. Pranzo al sacco a carico dei partecipanti. Le quote individuali di ciascuna attività sono di Euro 6 per gli adulti, Euro 3 per i ragazzi fino a 14 anni, Euro 4 per gruppi con un minimo di 15 persone (solo su prenotazione), e sono da versare alla guida all'inizio dell'iniziativa previo rilascio di ricevuta. Per informazioni e prenotazioni: tel. 059/795721 - E-mail: parcosassi@database.it  Infolink: http://www.parks.it/parco.sassi.roccamalatina

MOUNTAIN BIKE NEI PARCHI DEL CANAVESE
Il primo, il 3 e il 4 maggio ai Parchi e Riserve del Canavese (Piemonte) Per trascorrere i giorni del ponte di inizio maggio a contatto con la natura pedalando nel "verde Canavese", l'Ente Parco propone una serie di escursioni guidate in mountain bike, con accompagnatori naturalistici, ciascuna di una giornata, attraverso i sentieri che attraversano le riserve naturali canavesane e la zona dei Cinque Laghi di Ivrea. Il programma, modificabile a seconda delle richieste e del numero di partecipanti, è il seguente: giovedì 1 maggio si percorreranno i sentieri de "I Monti Pelati tra Valchiusella e Valle Sacra", sabato 3 maggio andremo "Alla scoperta della collina di Belmonte", e infine domenica 4 maggio verrà ripetuto l'itinerario de "I Monti Pelati tra Valchiusella e Valle Sacra". Il prezzo di ciascuna escursione, da effettuarsi con bicicletta propria, è di 4 Euro per gli adulti e 2 Euro per i bambini (minori di 14 anni). Per informazioni, prenotazioni e definizione di ora e luogo di partenza telefonare ai numeri: 0125/710297 - 347/5642057 - 380/5338479 Infolink: http://www.parks.it/parchi.canavese

MERIDIANE NEL PARCO
Il 3 maggio al Parco Naturale Regionale di Portofino (Liguria) Le meridiane ci riportano immediatamente al passato, ad un rapporto diverso con il tempo e con il sole. Di meridiane ve ne sono di molti tipi: in legno, in ceramica, dipinte sulle facciate delle case. La semplice escursione che vi propone l'Ente Parco di Portofino sarà l'occasione per scoprire, con l'aiuto di un esperto, qualche informazione in più su questi orologi solari e sulle case che li ospitano. L'appuntamento è per le ore 9.00 alla stazione ferroviaria di Camogli (GE), mentre l'arrivo è previsto per le 12.30, sempre a Camogli. La quota di partecipazione è di 5,00 Euro. In caso di maltempo l'escursione verrà annullata. La prenotazione è obbligatoria e va comunicata entro e non oltre le ore 12 di mercoledì 30 aprile a: Ente Parco di Portofino - Tel. 0185283480 - Fax 0185285706 - E-mail: lt.parcodiportofino@libero.it  Infolink: http://www.parks.it/parco.portofino

PRIMAVERA IN BADIA
Il 4 maggio al Parco Naturale Regionale del Beigua (Liguria) L'Ente Parco del Beigua organizza per domenica 4 maggio una facile escursione della durata di circa 2,5 ore (più sosta pranzo). Il ritrovo è fissato alle ore 9.00 presso la deviazione per Olbicella - ponte sull'Orba (Tiglieto - GE). Per raggiungere la località di ritrovo è necessario fare uso di mezzi propri. E' previsto il pranzo al sacco. Il costo dell'escursione è di Euro 5,50. Fondato nel 1120 nella piana alluvionale del Torrente Orba, il monastero fu la prima abbazia cistercense in Italia e costituisce il monumento storico più significativo di Tiglieto. Nella piana è possibile visitare il ponte romanico sul Torrente Orba, a cinque arcate in serpentino, recentemente restaurato, accanto al quale sorgono i ruderi di un antico mulino. Dalla Badia si diparte un percorso ad anello, che, seguendo antiche mulattiere, risale il corso del Torrente Orba, tra boschi di faggi e castagneti, per poi ridiscendere lungo la sponda opposta e fare ritorno alla Badia. Ci sarà una visita al Complesso Monumentale della Badia. Al termine dell'escursione sarà possibile visitare l'Azienda Agrituristica "Il Sottobosco" di Luca Dalpian. Le prenotazioni devono essere comunicate entro e non oltre le ore 17 di giovedì 1 maggio agli Uffici del Parco: Tel. 019/84187300 - Fax 019/84187305 - E-mail: beigua@tin.it  - Cellulare Guida: 335/355357 (sabato e domenica). In caso di maltempo le escursioni possono essere annullate a discrezione delle Guide del Parco. Per informazioni: Ente Parco del Beigua - Corso Italia, 3 - 17100 - Savona - Tel. 019/84187300 - Fax 019/84187305 - E-mail: beigua@tin.it  Infolink: http://www.parks.it/parco.beigua

TRA PASCOLI E BOSCHI DELL'ALTA VIA DEI MONTI LIGURI: IL MONTE ZUCCONE
Il 4 maggio al Parco Naturale Regionale di Montemarcello-Magra (Liguria) L'Ente Parco Montemarcello-Magra organizza per domenica 4 maggio l'escursione "Tra pascoli e boschi dell'Alta Via dei Monti Liguri: il monte Zuccone". Si tratta di un'escursione di medio-alta difficoltà che, partendo dal passo delle Cento Croci percorre l'alta Via sino allo Zuccone, e prosegue poi per la spettacolare paleofrana di Libia di Pecoraia. Il percorso si snoda tra boschi di faggi e pascoli, dove è facile incontrare cavalli e mucche in libertà. Il ritrovo è fissato nella Piazza di Varese Ligure (SP), alle ore 9.30 e il rientro nel pomeriggio. E' previsto pranzo al sacco. Per informazioni e prenotazioni: la prenotazione può essere fatta dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00 presso l'Ente Parco di Montemarcello-Magra - Via Paci, 2 - 19038 Sarzana (SP) - Tel. 0187/691071 - Fax 0187/606738 - E-mail: info@parcomagra.it  Infolink: http://www.parks.it/parco.montemarcello.magra

WEEK-END A CAVALLO NEL PARCO
Il 3 e 4 maggio al Parco del Ticino (Lombardia) L'Ente Parco del Ticino propone un week-end di relax a cavallo degli splendidi cavalli Camargue - Delta di Cascina Venara in un angolo suggestivo del Parco. L'appuntamento è per sabato 3 e domenica 4 maggio presso il Centro Cascina Venara di Zerbolò (Pavia). Durante la giornata di sabato sono in programma una visita guidata al Centro Cicogne Cascina Venara nella mattinata; una passeggiata a cavallo con guida sui sentieri del parco (due-tre ore) nel pomeriggio e il pernottamento presso la foresteria di Cascina Venara. Domenica è prevista un'escursione di tutta la giornata con guida nel parco (quattro-cinque ore complessive) con sosta picnic. E' richiesta almeno una conoscenza base di equitazione; la monta è di tipo inglese. La quota di partecipazione è di 90,00 Euro per persona (compreso alloggio, visite guidate e picnic). Per informazioni e prenotazioni (obbligatoria): Centro Cascina Venara -Cascina Venara - 27020 Zerbolò (PV) -Tel. 338/6320830 (da mercoledì a domenica dalle 10.00 alle 18.00) - E-mail: info@cascinavenara.it  Infolink: http://www.parks.it/parco.ticino.lombardo

DALLA PIANURA ALLA MONTAGNA... PER LE COLLINE!
Il 4 maggio al Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina (Emilia-Romagna) Camminando, l'Ente Parco dei Sassi di Roccamalatina vuol far scoprire tutti i sapori (si fa per dire!!) dalla pianura all'alta montagna. Una colazione, un pranzetto, una merenda e tanta allegria ci faranno conoscere meglio le nostre tradizioni. Musica e canti allieteranno di volta in volta una domenica speciale di pianura. Il menù?... non può essere che una sorpresa... dalla pianura, alla collina, alla montagna. Il primo appuntamento è per domenica 4 maggio con "Sapori in cammino: la pianura", una facile passeggiata in località Campogalliano. Il ritrovo è previsto presso la Riserva Casse Espansione del Fiume Secchia, alle ore 10 (c/o Casa Berselli - Via Albone, Campogalliano - MO). L'animazione è a cura di Mario e Silvia Lipparini (musiche celtiche) e Agriturismo Il Pozzo Gemma Espinet: tel. 059/907028 - 339/5406895 - E-mail: pangea.sassuolo@libero.it  Il costo è di Euro 20 e comprende guide, colazione, pranzo, merenda e animazione. La prenotazione deve essere effettuata con almeno tre giorni di anticipo. Per informazioni: Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina - Via Pieve di Trebbio, 1287 - Tel. 059/795721 - Fax 059/795044 - E-mail: parcosassi@database.it  Infolink: http://www.parks.it/parco.sassi.roccamalatina

DOMENICHE PER LE FAMIGLIE
Il 4 maggio al Parco Nord Milano (Lombardia) "Giocomanonsolo nel Parco" è un progetto coordinato con i Comuni di Cinisello Balsamo, Cormano, Cusano, Bresso volto alla partecipazione delle famiglie nello sviluppo del Parco, all'integrazione fra le diverse fasce di età, alla socializzazione fra i gruppi famigliari, alla sensibilizzazione e conoscenza di aspetti dell'educazione ambientale. Le domeniche avranno una strutturazione specifica a seconda del tema della giornata, delle condizioni meteorologiche e del numero di partecipanti. Verranno proposte diverse attività alla presenza di due animatori esperti: inizialmente una presentazione animata faciliterà la conoscenza tra i partecipanti, facendoli entrare nell'atmosfera del laboratorio e superando la timidezza iniziale. A seguire ci sarà lo svolgimento del laboratorio vero e proprio, in cui grandi e bambini si divertiranno a scoprire, creare, giocare e costruire. E' possibile restare per tutte le 2 ore e mezzo all'Aula Verde, oppure arrivare tardi, o andare via prima: l'Aula Verde (C/o Centro Scolastico Parco Nord - Via Gorkij, 100 - Cinisello Balsamo -MI) è uno spazio accogliente dove poter sempre fare qualcosa che piace, per il tempo che uno ha a disposizione. Insieme mangeremo una merenda biologica confezionata, poi visiteremo il Parco con il Trenino Verde. I bambini dovranno essere accompagnati da un adulto di riferimento. La giornata di domenica 4 maggio sarà dedicata ai "Giochi d'aria", un laboratorio di mobiles e altri oggetti aerei per prepararsi al meglio all'Aquilonata Milano e Dintorni del 18 maggio. Il costo è di 3 Euro a bambino e include la merenda biologica e un viaggio con il Trenino Verde del Parco. Per informazioni e prenotazioni: è possibile iscriversi sul posto. Per prenotare la partecipazione e per consentirci di preparare le merende per tutti vi chiediamo di prenotarvi senza impegno contattando la Cooperativa sociale Koinè - Piazza De Agostini, 3: dal lunedì al venerdì 9.00 - 12.30 - Tel 02/42292265 - Fax 02/4237239 o Parco Nord Milano - Tel 02/241016-202 Infolink: http://www.parks.it/parco.nord.milano 

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