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3 LUGLIO 2002

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CON L'ITALIA PER UN'EUROPA FORTE E UNITA DISCORSO DEL PRESIDENTE PRODI SUL SEMESTRE ITALIANO DI PRESIDENZA DELL'UNIONE EUROPEA. 

Strasburgo, 3 luglio 2003 - Di seguito il discorso del Presidente della Commissione europea Romano Prodi tenuto ieri al Parlamento europeo: "Signor Presidente, Signor Presidente in esercizio del Consiglio, Onorevoli Parlamentari, La Presidenza italiana si apre in un periodo cruciale per la vita dell'Unione: essa ha innanzitutto il compito, impegnativo ma esaltante, di portare a buon fine il processo di revisione dei Trattati fondatori dell'Unione realizzando la prima Costituzione europea. Durante il semestre di Presidenza italiana, si aprirà infatti la Conferenza intergovernativa, che lavorerà sulla base, anzi sulla "buona base", per riprendere le conclusioni di Salonicco, del progetto di trattato costituzionale elaborato dalla Convenzione. Grazie alla Convenzione l'Europa ha infatti vissuto per la prima volta un processo costituzionale. Non possiamo sottovalutare "l'irruzione" della parola Costituzione nelle istituzione europee. Tale irruzione ha permesso di raggiungere risultati che sembravano del tutto irrealizzabili qualche tempo fa: La Carta dei diritti fondamentali entra a far parte del trattato costituzionale. L'Unione acquista una sola personalità giuridica: ciò rafforza decisamente la statura internazionale dell'Unione. La definizione dei poteri dell'Unione consentirà ai cittadini di distinguere meglio le competenze tra Unione e Stati membri. Tuttavia non ho mai fatto mistero della mia insoddisfazione per il fatto che alcune riforme indispensabili, (pur invocate da molti) o non sono state intraprese oppure lo sono state con eccessiva timidezza. Ecco perché la Commissione si appresta in settembre, nel suo parere relativo all'apertura della Conferenza intergovernativa (art.48), a rimettere sul tavolo negoziale della Conferenza le questioni chiave tuttora irrisolte: 1. Il voto a maggioranza qualificata è stato esteso a molte aree ma non in misura sufficiente a rispondere ai bisogni di un'Unione allargata . Vi sono altre aree in cui l'unanimità va eliminata. È difficile pensare ad un'Europa efficiente, se essa deve prendere decisioni col consenso unanime di 25 Stati. 2. La soluzione individuata per la composizione della Commissione non concilia le esigenze di rappresentatività ed efficienza. La Presidenza stabile del Consiglio europeo rischia di dare luogo a sovrapposizioni e conflitti con la Commissione. 3. L'euro, una delle più grandi realizzazioni "politiche" dell'Unione continua a non essere rappresentato in modo efficace e coerente sulla scena internazionale. 4. Rimane inoltre necessario inserire le clausole di revisione della Costituzione a maggioranza rafforzata. 5. Non riesco infatti ad immaginare come si potrà adattare la Costituzione alle nuove esigenze dell'Unione senza una procedura di revisione fondata sulle regole della maggioranza. Un quadro istituzionale più democratico e più efficiente, che dovrà scaturire dalla Conferenza intergovernativa, è infine fondamentale anche per condurre una politica economica e sociale e una politica estera più incisive. La Commissione ha la volontà politica, gli argomenti, e, permettetemi, l'entusiasmo per insistere con forza e sino in fondo su questi punti. L'altra grande sfida di questi prossimi sei mesi è il proseguimento della costruzione della "grande Europa" e l'attuazione della nuova strategia di vicinato. Stiamo proseguendo nella realizzazione dell'allargamento e dovremo attuare pienamente la strategia di pre-adesione nei confronti dei paesi candidati. La Commissione vi lavora attivamente. L' obiettivo della Commissione è che questo processo, e funzioni bene, al servizio dei cittadini e degli Stati membri, vecchi e nuovi. Sotto la spinta del Vertice di Salonicco potremo inoltre proseguire sulla via di un partenariato sempre più stretto con i Balcani, senza cui questa fase del processo di allargamento non potrà mai definirsi completa. A Salonicco abbiamo concordato l'agenda che dovrà portare i paesi dei Balcani a divenire membri a pieno titolo dell'Unione. Sono certo che la Presidenza italiana si impegnerà a fondo per continuare a mantenere questa regione al centro degli obiettivi prioritari dell'Unione. lieto che la strategia da me proposta, cioè la costruzione dell'Anello dei paesi amici, cominci a portare i frutti attesi e che i Capi di Stato e di Governo abbiano dato il loro appoggio unanime a questa politica di lungo termine per l'Unione. In questo contesto è fondamentale passare subito alla fase operativa della nuova strategia di vicinato, attraverso specifici piani d'azione e nuovi strumenti di assistenza. E in tal senso, stiamo elaborando alcune proposte che il Parlamento e il Consiglio, sotto la Sua presidenza, avranno occasione di esaminare e approfondire. In particolare, per quanto riguarda l'area mediterranea, spero che entro la fine dell'anno potranno vedere la luce la Banca Euromediterranea e la Fondazione per il dialogo tra culture. Sarà inoltre fondamentale svolgere un ruolo chiave nell'attuazione della Road Map, alla cui elaborazione l'Unione europea ha offerto un contributo decisivo, assieme agli Stati Uniti, alla Russia e alla Nazioni Unite. Le relazioni transatlantiche continueranno a ricevere tutta la nostra attenzione. Il recente Vertice UE-Usa di Washington ha rappresentato un momento importante di svolta nei nostri rapporti con gli Stati Uniti. Al di là dei contenuti del Vertice stesso -- che si è dimostrato uno dei più densi degli ultimi anni -- l'elemento più significativo è stata la ferma volontà, espressamente manifestata da tutte e due le parti, di ricreare un clima di collaborazione e solidarietà. Non voglio con questo dire che non esistano differenze nel nostro modo di vedere e affrontare specifiche questioni. Ma anche quando questo accade, la solidità del nostro rapporto non può essere messa in discussione. Come ho sottolineato in occasione del vertice, i nostri obiettivi sono gli stessi anche se talvolta vogliamo realizzarli seguendo metodi diversi. L'esempio forse più evidente di questa realtà è il rapporto tra Stati Uniti e Unione Europea in materia di commercio internazionale. Entrambi vogliamo meno barriere e migliore accesso ai mercati, un commercio più equo , regole più certe ma anche intelligentemente temperate per favorire i paesi più bisognosi. Su alcuni di questi temi, le nostre proposte operative sono tuttavia divergenti.. Questo non ci impedisce pero di avere un rapporto stretto e continuo grazie al quale "gestiamo" le nostre differenze. Né ci impedisce di lavorare congiuntamente per assicurare un esito positivo ai negoziati multilaterali nell'ambito dell'Organizzazione Mondiale del Commercio. E, vorrei sottolinearlo con forza, tutto ciò è possibile grazie al fatto che in materia commerciale, l'Unione parla e negozia con una sola voce. Essa è perciò un partner autorevole e influente, mentre non lo è nei campi in cui la competenza è divisa e frammentata. Onorevoli Parlamentari, la sfida più difficile che abbiamo di fronte è quella di ricreare le condizioni di una crescita economica dell'Unione forte, equilibrata e duratura. La situazione è difficile: la crescita economica è molto rallentata, anche se mi pare fuori luogo parlare di deflazione. Dobbiamo inoltre, nello stesso tempo, affrontare la riforma del sistema di sicurezza sociale europeo. La concorrenza dei nostri partner commerciali e l'invecchiamento della popolazione rendono urgentissima la realizzazione di tale riforma. Contemporaneamente disponiamo di un'enorme opportunità: un mercato interno integrato di quasi mezzo miliardo di persone. È dunque indispensabile riflettere operativamente sugli strumenti di coordinamento più stretto delle politiche economiche e fiscali dell'Unione, per affrontare insieme le difficoltà, usufruendo insieme degli enormi vantaggi che l'Unione offre. Conscia della serietà di queste sfide, la Commissione ha già lanciato nei mesi scorsi due iniziative che hanno ricevuto un sostegno convinto da parte del Consiglio europeo. Da una parte, abbiamo proposto, e ottenuto, di utilizzare tutta la flessibilità contenuta nel Patto di Stabilità e di Crescita al fine di permettere di adattare la politica fiscale di ogni paese alla situazione congiunturale, senza perdere di vista gli obiettivi di stabilità e senza superare il limite del 3% imposto dal Patto. Come ho già più volte affermato questo era necessario ma non sufficiente. Bisogna passare a una fase di coordinamento più stretta e le politiche fiscali degli Stati membri, specie quelle con il debito pubblico più elevato, devono diventare più sostenibili nel lungo termine. D'altra parte, al Consiglio europeo di Bruxelles del marzo scorso, avevo sollevato a nome della Commissione il problema della necessità di rilanciare con urgenza la realizzazione delle infrastrutture necessarie allo sviluppo europeo e a sostenere la ricerca fino a raggiungere il tetto del 3% del Pil europeo, come previsto dagli obiettivi che ci siamo imposti a Lisbona. Avevo anche osservato con preoccupazione che gli investimenti della ricerca negli Stati membri sono invece diminuiti rispetto allo scorso anno mentre le grandi imprese europee trasferiscono una parte sempre più importante della loro ricerca fuori dall'Europa. Centinaia di migliaia dei nostri migliori talenti vanno a lavorare, e rimangono, negli Stati Uniti. La Commissione ha perciò deciso di reagire. In collaborazione con la Banca europea per gli investimenti, sta finalizzando un'iniziativa per contribuire ad accrescere l'investimento complessivo e la partecipazione del settore privato in queste due aree chiave per raggiungere gli obiettivi di Lisbona: le reti transeuropee e i progetti di ricerca e sviluppo. Vogliamo mobilitare e coordinare tutte le attuali fonti di finanziamento dell'Unione ed esplorare altre possibili alternative, senza compromettere la stabilità dei bilanci dei paesi membri. La Commissione ha notato con compiacimento il forte sostegno che il governo italiano ha espresso recentemente nei confronti di questa nostra strategia. Infine, bisogna accelerare l'approvazione delle proposte che la Presidenza greca ha preparato ma che non sono state ancora approvate. L'approvazione di questo provvedimento nel corso della Presidenza italiana contribuirà al miglioramento delle prospettive economiche e sociali dell'Unione. Si tratta in particolare delle proposte legislative nelle seguenti materie: Lavoro interinale. Offerte pubbliche d'acquisto (Opa). Misure a seguito della catastrofe del Prestigi. Sicurezza degli approvvigionamenti del gas e dell'elettricità. Il secondo pacchetto di liberalizzazione dei servizi ferroviari. Le norme in materia di responsabilità ambientale. Le norme in materia di appalti. La creazione di un cielo unico europeo. La direttiva sulla tracciabilità degli Ogm. La finalizzazione della direttiva sul brevetto europeo. L'armonizzazione delle procedure d'asilo. Lo statuto di rifugiato. L'accordo con l'Esa per lo sviluppo della politica spaziale europea Signor Presidente, Sono fiducioso che con l'aiuto della presidenza italiana, e Suo personale, potremo adottare rapidamente le decisioni operative che mancano alla realizzazione di questi obiettivi. La ripresa economica non è soltanto riforme. È anche fiducia che le proposte divengano rapidamente fatti concreti. Queste sono le sfide principali che dovremo affrontare nei prossimi mesi. Siamo innanzi a un vero e proprio processo di rifondazione europea, non solo di tipo costituzionale, ma anche politico ed economico. La Commissione opera per mantenere e consolidare un'Europa forte e prospera, giusta e solidale. La grandezza del progetto europeo sta proprio nella sua capacità di rafforzare ed estendere la pace, la democrazia, la giustizia, la prosperità e la solidarietà. La Commissione ha inoltre avviato un'ampia riflessione interna sulle prospettive finanziarie per il dopo 2006. In autunno, presenteremo il nostro progetto politico per un'Unione europea allargata e riformata, che dovrà venire discusso sotto Presidenza italiana al Consiglio europeo di dicembre. Le prossime prospettive finanziarie rappresentano un passaggio fondamentale per il progetto Europeo. Entro il 2007, l'Unione avrà un nuovo assetto costituzionale, probabilmente 27 membri e quasi 500 milioni di cittadini.Stiamo vivendo un momento storico decisivo per la nostra Unione. Un momento che richiede unità e forte volontà di cooperazione tra tutte le istituzioni comunitarie e tra queste e i nostri governi. Sono convinto che sapremo dare le risposte adeguate ai grandi interrogativi dell'Europa di oggi. Per questo, abbiamo bisogno di visione e di convinzione. Di visione, perché stiamo veramente ponendo le basi per l'assetto dell'Europa nei decenni a venire e non possiamo adottare soluzioni, di corto respiro semplicemente, legate alla congiuntura. Di convinzione, perché l'Europa non è una semplice opzione, l'Europa non è una delle vie possibili. L'Europa è la sola via possibile: senza l'Europa, le nostre patrie, le nostre società saranno irrimediabilmente marginalizzate. L'Italia, sin dall'inizio dell'avventura comunitaria, è stata presente e ha svolto un ruolo di grandissima rilevanza. Si pensi al trattato di Roma, si pensi alla preparazione dell'Atto Unico, si pensi, più in generale, all'entusiasmo e alla convinzione con cui l'Italia ha contributo al raggiungimento dei grandi obiettivi europei, ivi compreso in questa assemblea attraverso parlamentari quali Altiero Spinelli o Emilio Colombo. Ci aspettiamo tutti con fiducia che l'Italia segua ancora e senza esitazioni questa strada". 

EURO AREA ECONOMY CONTINUES TO TREAD WATER 
Brussels 3 July 2003 - According to the latest Quarterly Report on the Euro Area, three factors that have been weighing on growth have improved. The uncertainty associated with the conflict in Iraq is now lifted, inflation is decelerating and financial conditions are becoming more supportive. As a consequence, following virtually no growth in economic activity in early 2003, expectations are still for a modest rebound of activity in the second half of 2003 although cumulative growth in 2003 may turn out to be slightly lower than earlier expected. A recent feature of the euro area economy is a stronger euro and lower interest rates. This combination suggests a higher contribution to growth from domestic rather than foreign demand. Private consumption remains relatively resilient and will benefit from decelerating inflation. Corporate balance sheets have stabilised but corporate adjustment has probably not fully run its course. Slow cyclical adjustment in the labour market has adversely affected productivity and profit margins. Traditionally, the service sector has had an important role in cushioning economic activity during slowdowns. However, due to a number of factors related both to households and the corporate sector, services have contributed considerably less to cyclical stabilisation in the current downturn than in the late 1990s. The report includes a mid-term review of fiscal policy. It finds that budgetary results are likely to fall short of most recent targets in many euro-area Member States. In many countries the size of the emerging shortfall calls into doubt targets for 2004. Euro area Member States are committed to make every possible effort to approach the close-to-balance medium-term budgetary objective and the 2003-5 Bepgs recommend an annual improvement in the cyclically-adjusted budget position of at least 0.5% of Gdp in those countries that have not yet achieved a position close to balance. The report also examines recent developments in the euro exchange rate. Over the last 18 months, the euro has appreciated by over 30% against the US dollar and by about half of that against the yen and the pound. The competitiveness of euro-area companies is now back at its long-term average and the appreciation is putting downward pressure on profit margins. Fundamental factors such as interest rate differentials seem to have gained strength in explaining bilateral euro-dollar exchange rate movements. Changes in the composition of capital flows into the US also indicate that investors have taken a more cautious approach towards the US economy, including in their assumptions for US productivity growth and the sustainability of the US current account deficit.
The next Quarterly Report is scheduled to be released in September The report is available at: http://europa.eu.int/comm/economy_finance/publications/quarter
ly_report_on_the_euro_area_en.htm
 

BCE: NUOVO SISTEMA DI CONTROLLO DEI RISCHI PER LE ATTIVITÀ IDONEE 
Francoforte, 2 luglio 2003 - Nell'ambito della periodica valutazione del sistema di controllo dei rischi relativo alle attività idonee utilizzate nelle operazioni di finanziamento dell'Eurosistema (ossia le operazioni di liquidità infragiornaliera e di politica monetaria), il Consiglio direttivo della Bce ha approvato le seguenti modifiche al sistema di controllo dei rischi: a. Le attività di primo livello saranno classificate in quattro categorie di liquidità e ad ogni categoria sarà assegnata una specifica serie di scarti di garanzia. b. Le fasce di scadenze per le serie di scarti di garanzia saranno scelte in modo tale da realizzare un'equa distribuzione dei volumi in essere nelle varie fasce. c. Verrà eliminata l'applicazione di margini iniziali nelle operazioni temporanee e saranno ridotti i livelli-soglia per l'attivazione delle richieste di margine. d. Al fine di garantire la coerenza tra le nuove serie di scarti di garanzia per le attività idonee di primo livello e quelle per le attività idonee di secondo livello, queste ultime saranno anch'esse modificate al fine di prendere in considerazione sia l'eliminazione dei margini iniziali sia le nuove fasce di scadenze. Il documento intitolato "Emendamenti al sistema di controllo dei rischi per le attività idonee di primo e di secondo livello" descrive i dettagli degli emendamenti al sistema di controllo dei rischi. Il Consiglio direttivo ha deciso di informare le controparti di tali modifiche al sistema di controllo dei rischi per le attività di primo e di secondo livello. Tali modifiche entreranno in vigore al momento dell'applicazione da parte della banche centrali nazionali, prevista per il primo trimestre del 2004. 

EUROCHAMBRES RINNOVA IL SUO APPELLO PER UN PIANO D'AZIONE SULL'IMPRENDITORIALITÀ
Bruxelles, 3 luglio 2003 - L'Associazione delle camere di commercio europee, Eurochambres, ha chiesto alla Commissione di dare seguito alle raccomandazioni del suo Libro verde sull'imprenditorialità mediante l'attuazione di un "piano d'azione dettagliato e con obiettivi chiari e univoci". Tale comunicato, reso noto da Eurochambres il 30 giugno, data coincidente con il termine del periodo di consultazione della Commissione sul Libro verde, fa seguito a una serie di inviti analoghi espressi dai rappresentanti degli Stati membri nel corso della riunione del Consiglio "Competitività" di marzo. Durante il periodo di consultazione, il presidente di Eurochambres Christoph Leitl ha dichiarato a proposito del Libro verde: "Noi accogliamo favorevolmente l'iniziativa del commissario Liikanen per aprire il dibattito sul modo di promuovere l'imprenditorialità in Europa. Si deve fare ancora molto - specialmente per le Pmi [piccole e medie imprese], che rappresentano la spina dorsale dell'economia europea". Nella suo comunicato, l'associazione propone interventi specifici in una serie di ambiti. Al fine di riequilibrare il rapporto rischio-rendimento in favore degli imprenditori, Eurochambres auspica una revisione delle leggi nazionali sui fallimenti, nonché una riduzione e una semplificazione della tassazione di impresa per le società a basso reddito e redditività. Secondo il comunicato, per creare sistemi di formazione e di istruzione incentrati sullo spirito imprenditoriale è necessario promuovere il concetto di imprenditorialità fin dalla scuola elementare, nonché favorire e agevolare la partecipazione ai programmi di formazione di gruppi non adeguatamente rappresentati. Infine, Eurochambres chiede un intervento per garantire agli imprenditori un migliore accesso alle istituzioni finanziarie internazionali e ai loro programmi di finanziamento, e invita ad "eliminare la burocrazia e le formalità inutili che caratterizzano ancora il sistema [...]". Il comunicato conclude esortando la Commissione e i 25 futuri Stati membri a chiarire il rapporto tra un eventuale piano d'azione futuro e la Carta delle PMI, e invita gli Stati membri a "non distrarsi" dal mantenere le promesse formulate contestualmente all'agenda di Lisbona sulla competitività. 

IL PRESIDENTE DI ASSOGESTIONI, PROFESSOR GUIDO CAMMARANO RISPONDE ALLE DICHIARAZIONI DI IERI DEL PRESIDENTE DELL'ABI, MAURIZIO SELLA, RIPORTATE DALLE AGENZIE DI STAMPA 
Milano, 3 luglio 2003 - "Ciò che ha sostenuto il Presidente Sella, conferma le tesi che l'Industria del Risparmio Gestito propone da sempre con forza. I fondi pensione italiani presentano ampi margini di crescita, ma per svilupparsi hanno bisogno di essere effettivamente accessibili da parte di tutti i lavoratori, come accade negli altri paesi europei. E' questo il tassello più importante che ancora manca ai lavoratori italiani per potersi garantire un futuro adeguato. Auspichiamo che la riforma previdenziale provveda, in tempi brevi, a ridisegnare la mappa del sistema pensionistico italiano per favorire lo sviluppo di questo settore finanziario". 

BANCHE: PARTE IL PROGETTO PATTICHIARI, SVOLTA ALLO SPORTELLO 
Roma, 3 luglio 2003 - Patti chiari tra banca e cliente. Dal risparmio al conto corrente, dai prestiti al servizio bancario di base, dal bancomat agli assegni, novità importanti in arrivo allo sportello per famiglie ed imprese. Con un pacchetto di iniziative - il progetto "PattiChiari" - che dopo due anni di ricerche sul campo e di preparazione entra ora nella fase operativa. Obiettivo? Fatti concreti per semplificare la vita a cittadini e imprenditori con regole chiare, informazioni semplici e facili da comprendere e con strumenti per confrontare servizi e offerte delle diverse banche e scegliere la soluzione più conveniente e adeguata alle proprie esigenze. Per migliorare il rapporto tra banca e cliente. Il calendario: da ottobre, iniziative ogni mese Attualmente il progetto "PattiChiari" parte con otto iniziative, che prenderanno progressivamente il via dopo l'estate. Primo appuntamento il 15 ottobre con Faro, il trova-bancomat via telefonino o internet, per poi proseguire, mese dopo mese, con un fitto calendario di novità. Ecco l'elenco completo: ?15 ottobre 2003 - Faro: il servizio (Funzionamento Atm Rilevato On line) che via telefonino o via internet indica lo sportello automatico perfettamente funzionante più vicino, ovunque ci si trovi. Dice anche qual è lo sportello automatico della propria banca più facile da raggiungere. ?15 novembre 2003 - Obbligazioni a basso rischio-rendimento: Un elenco di obbligazioni a basso rischio e quindi a basso rendimento per orientare il risparmiatore privo di esperienza finanziaria che intende investire in titoli particolarmente semplici da valutare. Primo tassello di un piano più generale per rendere i risparmiatori pienamente consapevoli che ad un alto rendimento corrisponde un alto rischio. 15 novembre 2003 - Informazioni chiare su obbligazioni bancarie strutturate e subordinate: informazioni chiare e facili da leggere e comprendere per chi investe in questo tipo di obbligazioni, con lo scopo di rendere l'investitore pienamente consapevole dei rischi degli investimenti finanziari. Tra le regole, linguaggio non tecnico e confronto delle caratteristiche con quelle di un tipico titolo a basso rischio con simile scadenza. 15 dicembre 2003 - Criteri di valutazione della capacità di credito: un manifesto con l'indicazione chiara e semplice dei criteri con cui le banche valutano generalmente i prestiti. I criteri indicano le principali variabili di valutazione della situazione finanziaria aziendale e mirano a creare una base comune per un dialogo aperto tra banca e impresa. Sono indicate anche le aree del business da finanziarie e della situazione economica e patrimoniale dell'impresa che vengono prese in considerazione. ?15 gennaio 2004 - Conti correnti a confronto: una carta di identità con l'indicazione chiara e facilmente comprensibile delle caratteristiche, dei servizi e dei prezzi dei conti correnti. Con la possibilità di confrontare le offerte delle diverse banche e - anche grazie ad una "Guida alla scelta" su internet - di individuare il prodotto che meglio risponde alle proprie esigenze. Anche considerando le filiali più vicine a casa o all'ufficio. ?15 febbraio 2004 - Servizio bancario di base: un conto che mette a disposizione tutti i servizi bancari di base - dal bancomat all'accredito dello stipendio o della pensione, al pagamento delle bollette, ai bonifici, alle informazioni su saldo e movimenti - facilmente accessibile per semplicità e costo (pochi euro al mese). Dai giovani ai pensionati. Rivolto cioè a quei milioni di italiani che oggi non hanno un conto corrente. ?15 marzo 2004 - Tempi medi di risposta sul credito alle Pmi: conoscere in anticipo il numero di giorni che mediamente una banca impiega per dare una risposta su un prestito, per importo e area geografica. Con la possibilità per il cliente di mettere a confronto la velocità di risposta dei diversi istituti in relazione alle proprie esigenze specifiche. ?15 marzo 2004 - Tempi certi di disponibilità delle somme versate con assegno: Tempi certi e più rapidi per la disponibilità giuridica sul proprio conto delle somme versate con assegni. Per semplificare l'attività di chi, specie commercianti e piccoli imprenditori, emette e riceve un gran numero di assegni. Le iniziative sono riconducibile alle tre aree principali del progetto patti chiari, che corrispondono ad altrettanti settori dell'attività delle banche e del loro rapporto con i clienti: il risparmio (Obbligazioni a basso rischio-rendimento e Informazioni chiare su obbligazioni bancarie strutturate e subordinate), il credito (Criteri di valutazione della capacità di credito, Tempi medi di risposta sul credito alle Pmi) ed i servizi (Faro, Conti correnti a confronto, Servizio bancario di base e Tempi certi di disponibilità delle somme versate con assegno). Un marchio a garanzia dei clienti Un marchio che garantirà ai clienti comprensibilità e comparabilità dei prodotti. "PattiChiari" rappresenta dunque un modo in cui le banche vogliono aprirsi al confronto e al dialogo con il cliente: innanzitutto, perché i loro comportamenti nell'ambito delle iniziative del progetto, saranno sottoposti alla certificazione da parte di un ente di certificazione terzo accreditato; ma anche perché, grazie agli strumenti messi a disposizione - in particolare per quanto riguarda la comprensibilità e la confrontabilità dei prodotti - i clienti avranno la possibilità di essere sempre più attenti ed esigenti nella richiesta di servizi alle banche. Queste ultime, dal canto loro, saranno ancor più spinte a moltiplicare l'impegno per mettere a disposizione dei clienti soluzioni sempre più efficienti ed innovative. Il coinvolgimento del personale: primo passo per la riuscita La scelta di far partire le iniziative a tappe successive e non tutte insieme risponde in primo luogo alla necessità di avere a disposizione il tempo sufficiente per mettere a punto la grande macchina organizzativa che sta dietro ai vari progetti. Inoltre, questa soluzione permette alle banche di prepararsi anche al proprio interno, a cominciare dal coinvolgimento e dalla preparazione dal personale. Specie di chi allo sportello è a diretto contatto col pubblico e che quindi avrà un ruolo cruciale nel successo dell'iniziativa e nel far conoscere i nuovi strumenti e le nuove possibilità ai clienti. La storia del progetto: due anni di studio e lavoro "PattiChiari" nasce da un dato di fatto e cioè che le relazioni tra le banche e la società in generale - cittadini, imprese, istituzioni, opinione pubblica e così via - presentano ancora grandi opportunità di sviluppo. Aspetti, questi, che nel corso degli ultimi due anni sono stati al centro di una approfondita riflessione da parte delle banche e dell'Abi con l'obiettivo di "riscrivere" i rapporti tra le banche e le varie componenti della società. Circa duecento esponenti di vertice del settore hanno lavorato su 9 diversi tavoli di lavoro, supportati da un vasto piano di ricerca sul campo. Individuate le aree dove era necessario ed urgente intervenire, i tavoli di lavoro si stanno ora dedicando alla concreta realizzazione delle prime iniziative. Dopo la presentazione ufficiale avvenuta il 19 marzo scorso a Milano ai vertici operativi delle banche al gran completo, "PattiChiari" entra ora nella sua fase operativa. Nome e logo: un impegno a cambiare Il nome "PattiChiari" è stato scelto per la sua semplicità. E perché racchiude, in due parole, il senso della grande promessa ed impegno che le banche vogliono assumere verso la società: migliorare il rapporto con i clienti. Da un lato, mettendo a loro disposizione informazioni semplici, comprensibili, appunto chiare, e quindi la possibilità di confrontare offerte e servizi delle diverse banche. Dall'altro, impegnandosi sulla relazione, sulla correttezza e quindi sulla fiducia reciproca. Un grande impegno per il cambiamento. 

DATA SERVICE : APPROVATO IL PIANO INDUSTRIALE 2004-2005 PREVISTI RICAVI AL 2005 PER 215 MILIONI DI EURO CON UN EBITDA DI 37 MILIONI DI EURO 
Milano, 2 luglio 2003 - Il Consiglio di Amministrazione della società Data Service S.p.A. ha approvato ieri il piano industriale 2004-2005, i cui dati sintetici sono riportati nella tabella sottostante: € mln. 2003 2004 2005 Fatturato 140 170 215 Ebitda 27 33 37 Ebit 6,5 11,5 14 Utile netto 0 3 5,3 Dividendi 0 0 2,5 (esercizio 2004) Investimenti correnti 3,5 5 7 CF di esercizio 23 27 31 Posizione finanziaria netta -28 -3 18 Commenta Gianluigi Martusciello, Amministratore Delegato del Gruppo : "Dopo il 2003, che deve essere considerato un anno di transizione per il nostro Gruppo, in cui i ricavi e i margini si posizioneranno nella parte bassa della forchetta prevista, nel prossimo biennio la crescita riprenderà ai tassi di crescita a cui eravamo abituati. Drivers di sviluppo saranno sicuramente il mercato delle istituzioni finanziarie, sul quale contiamo di consolidare e sviluppare la nostra presenza nel settore delle banche, e di sviluppare fortemente il settore delle assicurazioni che già questo anno ha cominciato a dare grandi soddisfazione. Il piano già sconta una possibile pressione sui prezzi praticati, bilanciata da un opera di ottimizzazione dei costi già attivata nel corso del 2003. In particolare si punterà sulla riqualificazione del personale verso servizi a maggior valore aggiunto e ad un ottimizzazione dei poli produttivi." Infolink: www.dataservicespa.com 

CRIF SI RAFFORZA SUI MERCATI AMERICANI IL GRUPPO SPECIALIZZATO NELLE SOLUZIONI PER LA GESTIONE DEL RISCHIO DI CREDITO HA COSTITUITO UNA NUOVA SOCIETÀ IN JOINT VENTURE CON IL PROVIDER STATUNITENSE TRANSUNION 
Bologna, 3 luglio 2003 - Si consolida il rapporto di collaborazione che lega il Gruppo Crif, leader in Italia nelle soluzioni per la gestione del rischio di credito, e la società statunitense TransUnion, provider di servizi di business intelligence che vanta oltre 3600 dipendenti operanti in 24 Paesi. Crif Decision Solutions SpA e TransUnion International Inc. hanno infatti firmato un accordo per la costituzione in joint venture di Tu Crif Decision Solutions Llc, società che si avvale dell'esperienza e del know how maturati a livello internazionale da Crif nell'elaborazione di avanzati modelli di supporto decisionale per l'erogazione e la gestione del credito e da TransUnion nell'ambito dei sistemi di credit bureau. Il Gruppo Crif era già attivo dal 1999 sul mercato Usa attraverso Crif North America Corp., società con sede a Tampa (Florida), e dal 2001 su quello latino-americano con la società fondata in Messico, sempre in joint venture con TransUnion. Attraverso TU Crif Decision Solutions Llc, Crif si propone come partner specializzato nei sistemi di supporto decisionale, nei modelli di scoring e nei servizi di application processing per i mercati bancari, finanziari, assicurativi, delle telecomunicazioni e delle utilities del Centro - Sud America e del Canada. A pochissimo tempo dalla nascita ufficiale, Tu Crif Decision Solutions è già impegnata nel progetto per la fornitura in modalità Asp alla società che gestisce il sistema di referenza creditizia canadese del motore decisionale per il Crm, sviluppato in Italia da Crif Decision Solutions. La soluzione Crif per la gestione integrata della clientela permetterà al credit bureau nordamericano di migliorare la propria customer acquisition e loyalty, di individuare i giusti target e di incrementare le vendite e i profitti. È inoltre prevista la prossima implementazione da parte della società canadese del motore decisionale Crif anche agli Istituti di credito clienti per supportarli nella gestione e ottimizzazione dei processi decisionali. 

CIT S.P.A.: NOMINATO IL NUOVO MANAGEMENT DELLA CONTROLLATA CIT VIAGGI SPA 
Varese, 3 luglio 2003 - Ieri si è riunita l'Assemblea degli azionisti di Cit Viaggi Spa (controllata al 97,47% da Cit Spa), che ha nominato il nuovo consiglio di amministrazione, così composto: Giovanni Natali Presidente (già Ceo di Cit Spa); Gino Pelizzari Amministratore Delegato (già Procuratore Speciale di Cit Spa); Arcangelo Taddeo Consigliere con Delega alle Relazioni Istituzionali (già Vice Presidente di Cit Spa) Il nuovo Consiglio di Amministrazione di Cit Viaggi, poi riunitosi, ha conferito la carica di Direttore Generale al Sig. Angelo Tagliabue, da anni storica figura in Cit Viaggi nell'area Commerciale e Marketing. 

ELSAG, NASCE LA NUOVA DIVISIONE FINANCE SOLUTIONS 
Milano, 3 luglio 2003 - Elsag, società di Finmeccanica e operatore di riferimento nell'Information Technology italiana, annuncia la costituzione di Elsag Finance Solutions, la nuova Divisione aziendale dedicata al mercato Banche e Assicurazioni. Da tempo impegnata nel settore, in cui può vantare importanti realizzazioni per istituti di credito e gruppi assicurativi di rilievo internazionale, Elsag intende ora rilanciare il proprio ruolo di partner strategico delle istituzioni finanziarie, per accompagnarle lungo il percorso attuativo e implementativo delineato dai nuovi processi di riorganizzazione e aggregazione imposti dal mercato. Coniugando competenze specialistiche e know how tecnologico, Elsag Finance Solutions si propone di supportare le aziende clienti mediante soluzioni in grado di ottimizzarne e semplificarne i processi di business, rispettando i tempi previsti e garantendo ritorni sugli investimenti misurabili e certi. La nascita della Divisione Elsag Finance Solutions è solo il primo passo di un piano industriale che prevede, soltanto nei prossimi due anni, investimenti per circa 10 milioni di euro per il potenziamento dei prodotti applicativi per la finanza e la banking governane, il consolidamento dei servizi di back office amministrativo e il rafforzamento del sistema operazionale in modo particolare sui mercati dei Paesi in via di sviluppo (sistema già da tempo operante presso Al Rajhi Banking & Investment Corporation, uno tra i più importanti istituti di credito sauditi). La responsabilità della nuova Divisione è stata affidata al Dott. Aldo Roselli, cui è stato anche assegnato l'incarico di ridisegnarne la struttura organizzativa e commerciale riunificando, tra l'altro, le competenze del mercato (Business Unit Banche e Assicurazioni) e della produzione (Service Unit Banklab). Per conferire maggiore visibilità all'iniziativa, si è deciso di avviare una campagna pubblicitaria che rimarrà on air nei mesi di luglio/settembre. Elsag Finance Solutions (Efs) è la Divisione di Elsag spa - Società di Finmeccanica - attiva nella produzione e nello sviluppo di soluzioni software per la governance delle istituzioni finanziarie. Punti di forza di Efs sono la profonda conoscenza del mercato, la competenza funzionale sia in Italia che all'estero, l'elevato know how tecnologico e un capitale umano di grande valore, mutuato anche dall'acquisizione di Ipacri. Missione: progettare, realizzare e gestire soluzioni e servizi per migliorare, supportare e ottimizzare i processi di business e i cambiamenti strategici dei clienti finance. Efs per il mondo Finance - Efs mette a disposizione delle istituzioni finanziarie un'offerta completa che prevede: soluzioni di sintesi (segnalazioni di vigilanza, centrale rischi, bilancio, contabilità generale secondo i nuovi standard Ias, etc.); soluzioni di misura (controllo di gestione e budget, rischio di credito nella nuova visione di Basilea II, customer relationship management, etc.); soluzioni per il Sistema Operazionale (anagrafe, crediti, pricing, finanziamenti, etc.); soluzioni per i sistemi di pagamento; soluzioni per la gestione dell'area Finanza. Inoltre Efs ha reingegnerizzato le proprie soluzioni di banking governance, raccogliendo tutte le informazioni in un unico patrimonio informativo direzionale (PID) in grado di accogliere in maniera organizzata, normalizzata e "pulita" tutte le informazioni gestite singolarmente dalle diverse soluzioni di "governo della banca" e di renderle disponibili alle funzioni interessate. Efs offre anche servizi It, tra i quali: il business process outsourcing ovvero la gestione in outsourcing dei servizi amministrativi; la gestione integrata dei servizi di monetica; l'archiviazione documentale; la gestione della sicurezza logica e fisica. A fine 2002 Efs conta circa 380 risorse altamente qualificate, dislocate in diverse sedi operative, e ricavi per 52,8 mio/€. Efs è presente a Milano (Milanofiori, Assago) Roma e Torino con poli dedicati alla ricerca e allo sviluppo delle soluzioni, in Romania (Bucarest) e in Arabia Saudita (Riyadh) per seguire il progetto di realizzazione dell'intero Sistema Operazionale di Al Rajhi Banking & Investment (uno dei maggiori istituti di credito sauditi). Efs è guidata da Aldo Roselli, 48 anni, che in passato, oltre ad aver ricoperto importanti ruoli in"società leader nelle soluzioni IT, è stato anche Amministratore Delegato e Country Manager rispettivamente di Trend spa e Finmatica spa. Efs è sul web all'indirizzo http://www.elsag.it 

AUMENTO DI CAPITALE AEM TORINO CONCLUSA CON SUCCESSO L'OFFERTA IN OPZIONE SOTTOSCRITTA QUASI LA TOTALITÀ DELLE AZIONI OFFERTE 
Torino, 3 luglio 2003 - Si è conclusa il 30 giugno scorso la prima fase dell'aumento di capitale da 115,4 milioni di euro relativi all'offerta in opzione di azioni ordinarie con abbinati Warrant Aem Torino 2003-2008 iniziata lo scorso 9 giugno. Sono state sottoscritte n. 114.026.980 azioni cum warrant, pari al 98,78% delle azioni offerte, rivenienti dall'esercizio di n. 342.080.940 diritti di opzione. I n. 4.226.060 diritti non esercitati, validi per sottoscrivere complessive n. 1.408.686 azioni cum warrant, saranno offerti in Borsa nei giorni dal 7 luglio all'11 luglio 2003 da Banca Imi S.p.A. Si ricorda che il buon fine dell'operazione è assicurato da un consorzio di garanzia costituito e diretto da Banca Imi S.p.A. 

PIRELLI & C. REAL ESTATE VENDE AL FONDO ETICO DI BPM UNA NUOVA RESIDENZA PER ANZIANI A MILANO GESTITA DA ARGENTO VIVO 
Milano, 3 luglio 2003 - Pirelli & C. Real Estate ha ceduto ad Investietico, il primo fondo chiuso immobiliare etico della Banca Popolare di Milano, una nuova residenza per anziani a Bollate, in provincia di Milano; la realizzazione rappresenta il primo progetto di Pirelli & C. Real Estate nel settore dell'assistenza sociale. Il valore della struttura è di 10,4 milioni di euro. L'intera operazione è stata condotta dalla divisione di Asset Management Sanità di Pirelli & C. Real Estate, che, avvalendosi dell'apporto delle società di project management e di agency del Gruppo, nell'arco di diciotto mesi è stata in grado di realizzare la struttura, di individuare un gestore sanitario e di concludere infine la vendita dell'immobile ad un primario fondo etico. La struttura sorge su un'area di 8.000 mq nelle vicinanze dell'ospedale di Bollate ed è in grado di ospitare 126 ospiti su 4 livelli, per un totale di 7.400 mq. All'interno della residenza è stato inoltre realizzato un Nucleo Alzheimer da 21 posti letto. Il gestore sarà Argento Vivo, qualificato operatore del settore, che ha stipulato un contratto di locazione della durata di 9 anni più un'opzione per altri 9. Nel settore della sanità, Pirelli & C. Real Estate ha deciso di promuovere il lavoro di nuovi giovani architetti: nel caso di Bollate, il progetto è stato affidato a Marco Veronesi, professioniasta con una esperienza specifica nel settore delle residenze per anziani, che ha curato particolarmente le caratteristiche tecniche e di qualità dell'edificio al fine di ottimizzare la qualità della vita degli ospiti della struttura. "Il settore della sanità avrà in futuro una rilevanza sempre più consistente: il costante e crescente apporto della tecnologia e della medicina renderà nei prossimi anni sempre più sentita l'esigenza di rinnovamento ed ampliamento della offerta sanitaria a livello nazionale" - ha dichiarato Carlo Puri Negri, Amministratore Delegato di Pirelli & C. Real Estate. "Per soddisfare questa esigenza di sviluppo ed ammodernamento del sistema sanitario nazionale abbiamo creato nell'ambito del nostro Gruppo una struttura dedicata, l'Asset Management Sanità, con l'obiettivo di sfruttare gli strumenti innovativi concessi dalle nuove normative, quali ad esempio la finanza di progetto - o project financing (la cosiddetta Merloni-Quater) - per la realizzazione di opere di interesse pubblico nell'ambito sanitario. Attualmente abbiamo allo studio anche altri progetti con l'intenzione di presentare a breve due iniziative, sempre in questo settore, a Milano ed a Genova". 

PRESTITO OBBLIGAZIONARIO "BANCA POPOLARE DI MILANO PARTIAL COUPON 1998 2008 CONVERTIBILE SUBORDINATO" 
Milano, 3 luglio 2003 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Milano Scarl, nella riunione tenuta il 1° aprile, ha deliberato - subordinatamente all'autorizzazione di Banca d'Italia - di esercitare la facoltà di rimborso anticipato del prestito obbligazionario "Banca Popolare di Milano Partial Coupon1998-2008 convertibile subordinato" (codice Isin IT0001233490), in forza di quanto previsto dall'art. 6 del relativo Regolamento e per l'intero ammontare delle residue obbligazioni in circolazione, senza alcun aggravio di spese o commissioni per l'Obbligazionista. L'operazione oggi deliberata si inserisce nell'ambito delle iniziative della Banca volte ad ottimizzare i costi e la struttura del debito. Il rimborso anticipato - stabilito con valuta 16 settembre 2003 - avverrà mediante pagamento: del valore dell'obbligazione capitalizzata (Lire 18.450 al 15/04/2003); della frazione dell'interesse corrispondente al pro-rata dell'interesse capitalizzato; della cedola maturata dal 15/04/2003 alla data di rimborso inclusa (16/09/2003). Le obbligazioni cesseranno quindi di essere fruttifere dalla data del 17/09/2003. Gli Obbligazionisti potranno esercitare il diritto di conversione, alle condizioni previste dal Regolamento, fino al 10/09/2003 e le azioni di compendio saranno consegnate, per il tramite di Monte Titoli S.p.A., il 30/09/2003. In ottemperanza agli adempimenti previsti dall'art. 13 del Regolamento del prestito obbligazionario, la comunicazione ufficiale del rimborso agli Obbligazionisti sarà effettuata mediante apposito avviso ("Notizia di Rimborso") pubblicato - nei termini previsti dall'art. 6 del Regolamento - sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, nonché su "Il Sole 24 Ore" e sul "Financial Times" (edizione di Londra). 

PIRELLI & C. CONCLUSO CON PIENO SUCCESSO L'AUMENTO DI CAPITALE CUM WARRANT AVVIATO IL 9 GIUGNO. 
Milano, 3 luglio 2003 - Si è conclusa con pieno successo l'operazione di aumento del capitale sociale cum warrant deliberata dall'assemblea straordinaria degli azionisti di Pirelli & C. del 7 maggio 2003. Durante il periodo di opzione, iniziato il 9 giugno e conclusosi il 27 giugno 2003, sono state sottoscritte al prezzo di 0,52 euro ciascuna 1.557.159.063 azioni ordinarie con abbinati gratuitamente altrettanti warrant, pari al 99,70% dell'offerta, per un controvalore pari a circa 809,7 milioni di euro. Risultano pertanto non esercitati 1.565.421 diritti di opzione, corrispondenti a 4.696.263 azioni con warrant, che verranno offerti in Borsa per conto della Società a cura di Mediobanca Spa nelle sedute del 7, 8, 9, 10 e 11 luglio 2003. Camfin Spa ha sottoscritto le 554.556.642 azioni con warrant (pari al 35,51% dell'offerta) spettanti in opzione alle azioni Pirelli & C. S.p.A. possedute dalla medesima. Gli altri membri del Sindacato di Blocco Azioni Pirelli & C. - e più precisamente Rizzoli Corriere della Sera Mediagroup Spa, Fondiaria - Sai Spa, Mediobanca - Banca di Credito Finanziario Spa, Edizione Holding Spa, R.A.S. Spa, Assicurazioni Generali Spa, S.M.I. Spa, Massimo Moratti e Sinpar Holding Spa - hanno sottoscritto, in esercizio dei diritti di opzione spettanti alle azioni dagli stessi vincolate in sindacato, 669.729.516 azioni con warrant, pari al 42,88% dell'offerta. 

ENEL : ILCDA APPROVA IL PIANO DI RIATTIVAZIONE IMPIANTI PER L'EMERGENZA: 1200 MW IN 12 MESI INOLTRE, VERRÀ ANTICIPATA LA CONVERSIONE A CICLO COMBINATO DELLA CENTRALE DI SANTA BARBARA (400 MW) CHE SARÀ COMPLETATA IN 24 MESI 
Roma, 3 luglio 2003 - Il Consiglio di aministrazione di Enel, preso atto della situazione del settore elettrico italiano, ha esaminato ed approvato oggi le iniziative proposte dall'amministratore delegato Paolo Scaroni tese a costituire una potenza di riserva da attivare nei momenti di emergenza (indicativamente 100 ore l'anno) che sia valida dal punto di vista operativo ed economico. Tali iniziative consistono: nella riattivazione di una serie di impianti dismessi in grado di assicurare entro i prossimi 12 mesi una capacità complessiva di 1.200 MW con un investimento di circa 25 milioni di euro. Nell'anticipo della realizzazione della centrale a ciclo combinato alimentato a gas naturale di Santa Barbara della capacità di circa 400 MW che sarà completata in 24 mesi con un investimento complessivo di circa 170 milioni di euro. 

INTERENERGY E CNR: BLACKOUT IN ITALIA? "DISINFORMAZIONE INTERESSATA" INCOMPLETA L'INFORMAZIONE AL PUBBLICO SUI RECENTI BLACKOUT ELETTRICI IN ITALIA 
Roma, 3 luglio 2003 - Echeggiano quelle di Giulio Tremonti che recentemente sottolineava a Palermo l'inopportunità dell'applicazione del libero mercato alle aviolinee ("sono come gli skilift, le loro perdite garantiscono comunque utili al sistema"), le parole dell'esperto energetico Alex Sorokin di Interenergy e di Mario Pagliaro del Consiglio nazionale delle ricerche che svelano una delle concause meno note dei blackout energetici registrati in questi giorni in Italia. "A mancare - spiegano - sono le centrali capaci di generare energia di 'punta' e non tanto quelle di 'base'. E queste mancano perché sono poco convenienti economicamente, per cui - in un mercato elettrico in fase di liberalizzazione come quello italiano - gli operatori non se ne dotano: esattamente com'è avvenuto due anni fa in California. L'uso crescente dei condizionatori d'aria ha fatto aumentare la 'punta' di domanda elettrica, che si verifica nelle ore calde delle giornate estive (oppure nelle ore più fredde in inverno). Le centrali usate per coprire la 'punta' nella domanda elettrica sono diverse dalle normali centrali 'di base' che producono energia in tutte le ore, tutti giorni e per tutto l'anno. Le centrali nucleari, oppure le centrali a ciclo combinato di cui si parla tanto in questi giorni sono centrali di base poco idonee per coprire la punta. Le centrali di punta sono generalmente idroelettriche di bacino (ma al momento l'acqua nei bacini scarseggia) oppure gruppi turbogas puri (da non confondere con i cicli combinati) che utilizzano praticamente le stesse turbine che fanno volare gli aerei intercontinentali: quando il picco della domanda aumenta, entrano in funzione rapidamente e per poche ore in modo da soddisfare un bisogno straordinario come quello dettato dagli usi di massa dei condizionatori dovuto al gran caldo italiano di questi giorni. "Ma proprio perché le centrali di punta restano fermi la maggior parte del tempo e lavorano solo poche ore l'anno - spiegano ancora Sorokin e Pagliaro - l'investimento richiesto per la loro realizzazione rende molto costosa la poca energia generata da queste centrali. Pertanto, sul mercato libero, se non sostenute da una adeguata regolamentazione, le centrali di punta non possono competere con le normali centrali di base e nessun operatore le vuole più realizzare e mantenere in servizio. E poco si discute anche delle altre opzioni che potrebbero aiutare a risolvere il problema, come la generazione distribuita, la micro-cogenerazione e trigenerazione diffusa, le turbine eoliche, oppure l'energia solare (ideale per coprire il fabbisogno del condizionamento estivo), l'efficienza energetica oppure il DSM (gestione della domanda) attraverso meccanismi tariffari, che (come nella telefonia cellulare) applicano prezzi alti durante i momenti di maggiore domanda elettrica, e forti sconti durante la notte e nelle ore di minore consumo". Progettista e consulente energetico italiano in svariati Paesi con la società Interenergy, Alex Sorokin ha concluso in questi giorni un'intesa con il Consiglio nazionale delle ricerche che a Palermo opera la Scuola di formazione manageriale nota come "Quality College del CNR", finalizzata alla diffusione presso le imprese e le amministrazioni italiane di strategie di efficienza energetica la cui urgenza dovrebbe risultare chiara dalle centinaia di milioni di euro perduti a causa delle interruzioni nella fornitura dell'energia elettrica a imprese, amministrazioni e ospedali dei giorni passati. Per ogni informazione c'è il sito web www.qualitas1998.net  del Quality College del Cnr 

IN UN VOLUME I 120 ANNI DI VITA DELLA EDISON E DELL'INDUSTRIA ELETTRICA ITALIANA: LE LEZIONI DELLA STORIA PER UNA NUOVA POLITICA ENERGETICA NAZIONALE 
Milano, 3 luglio 2003 - In tempi di black out come quelli attuali torna a rivestire un ruolo centrale il problema della programmazione energetica nazionale. Come uscire da questa crisi? Si può certamente imparare anche dalla storia se è vero che le imprese elettriche italiane, guidate dagli "ingegneri-imprenditori" formatisi nel fertile clima di metà Ottocento ed in seguito nei Politecnici di Milano e Torino, riuscirono ad inizio '900 ad affrontare con successo la sfida dell'industrializzazione e dell'elettrificazione del paese. Inoltre, non va dimenticato che dopo le distruzioni della guerra, negli anni '50 e nei primi anni '60 del '900 l'industria elettrica nazionale fu capace non solo di ripristinare gli impianti danneggiati ma anche di costruire nuove centrali elettriche per oltre 10.000 Mw, consentendo all'Italia di affrontare serenamente il "boom" del "miracolo economico" senza penurie di energia. Di questo ed altro si parla in un volume che sarà presentato a Milano il prossimo 16 luglio, con inizio alle 10,30, presso la sede della Edison in Foro Buonaparte 31, dal titolo "Il Gruppo Edison: 1883-2003. Profili economici e societari", curato da Marco Fortis, Alberto Quadrio Curzio e Claudio Pavese. Il volume è edito dalla casa editrice Il Mulino di Bologna nella collana della Fondazione Edison. Nei due tomi che lo compongono, per quasi complessive 1.200 pagine, è ripercorsa la storia della Edison dalle origini sino ad oggi, con un corredo particolarmente accurato di statistiche e materiale fotografico d'archivio. In occasione della presentazione del volume porterà i suoi saluti il sindaco di Milano Gabriele Albertini. Seguiranno gli interventi di Umberto Quadrino, presidente della Edison e della Fondazione Edison, e di Giulio Del Ninno, amministratore delegato della Edison e vicepresidente della Fondazione. Interverranno quindi al successivo dibattito Giulio Ballio, Rettore del Politecnico di Milano, Enrico Decleva, Rettore dell'Università degli Studi di Milano, Pierluigi Ciocca, Vicedirettore Generale della Banca d'Italia e i tre curatori del volume. Alberto Quadrio Curzio è stato presidente della Società Italiana degli Economisti ed è ordinario di Economia Politica e preside della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università Cattolica. Marco Fortis è responsabile Studi Economici del Gruppo Edison e docente di Economia Industriale nella Facoltà di Scienze Politiche dell'Università Cattolica. Claudio Pavese insegna Storia Economica e Storia dell'Industria nella Facoltà di Scienze Politiche dell'Università degli Studi di Milano. 

SOCOTHERM: CONTRATTO DEL VALORE DI 10 MILIONI DI USD PER IL PROGETTO HANGZHOU BAY PIPELINE IN CINA, 162 KM DI LINEE SOTTOMARINE PER IL TRASPORTO DI PETROLIO. 
Vicenza, 3 luglio 2003 - Socotherm, Società quotata sul Mta di Borsa Italiana ed uno dei principali operatori mondiali nel rivestimento protettivo di tubazioni per l'estrazione ed il trasporto di petrolio, gas e acqua, si è aggiudicata in Cina una commessa per il rivestimento, l'appesantimento e l'installazione degli anodi alla pipeline cinese Hangzhou Bay Crossing. Il progetto, 162 Km di linee sottomarine per il trasporto di petrolio (3 linee da 54 km cadauna), è della China National Petrochemical Corporation (Sinopec), mentre il contratto Socotherm, del valore di circa 10 milioni di Usd, è stato assegnato dalla koreana Hyundai Heavy Industries Co. L'Hangzhou Bay Crossing Project è parte di un progetto Sinopec più ampio, lo Yong Hu Ning, consistente in più linee per trasportare il petrolio sia grezzo sia raffinato dal Te rminal dell'isola di Zhou Shan a Nanjing passando per Ningbo e Shanghai. I rivestimenti di queste linee sono stati fatti per la maggior parte da Socotherm Shashi con l'impianto tecnologicamente più avanzato presente in Cina, situato all'interno del tubificio di Shashi e che nel passato ha già lavorato per i più importanti progetti cinesi come il gasdotto West to East e la pipeline Shashi-Beijing. Ai tubi, da 10, 28 e 30 pollici, verrano applicati rivestimenti anticorrosivi in polvere epossidica (Powderkote) e appesantimenti, necessari per vincere la spinta di galleggiamento del mare, con un sistema che consiste in uno strato di calcestruzzo applicato mediante un processo di estrusione sui tubi con armatura in rete metallica (Wrapheavykote). Ai tubi, una volta rivestiti e appesantiti, verranno installati gli anodi in modo da proteggerli dalle cosiddette correnti galvaniche sottomarine. I lavori, che inizieranno nel corso del 3° trimestre 2003 per terminare entro la fine dell'anno, saranno effettuati nella nuovissima "Marine Base" Socotherm installata nella Development Free Zone di Daxie in provincia di Ningbo, circa 100 km a sud di Shanghai e appositamente creata per far fronte all'espansione del mercato offshore cinese. L'Hangzhou Bay Crossing è il secondo grande progetto offshore nei mari della Cina a cui partecipa Socotherm. Il primo, il Pinghu Field, circa 700 Km, è stato realizzato nel 1997 per conto della Cnooc sempre nell'area di Shanghai. La nuova "Marine Base" è la 6° del Gruppo dopo quelle di Onne (Nigeria), Vitòria (Brasile), Kuantan (Malesia), Ravenna e Trapani (Italia) ed è stata realizzata con parte dei proventi della IPO Socotherm sull'Mta di Borsa Italiana avvenuta nel dicembre 2002 "Siamo in Cina da oltre 10 anni e la "Marine Base" di Ningbo - afferma l'Ing. Zeno Soave, Ceo del Gruppo - è la nostra quarta società costituita nel paese. In Cina - aggiunge l'Ing. Soave - siamo il più importante operatore straniero del nostro settore con ben 4 siti produttivi e in 2 società abbiamo come socio la Petrochina, public company e compagnia petrolifera di stato cinese". 

CONFERENZA DELLA COMMISSIONE SULLE PERFORMANCE AMBIENTALI DELL'INDUSTRIA EUROPEA
Bruxelles, 3 luglio 2003 - La DG Imprese della Commissione europea sta organizzando un'importante conferenza sul tema "Le performance ambientali dell'industria europea", che si svolgerà il 24 e 25 novembre a Bruxelles. Parteciperanno oltre 700 delegati in rappresentanza delle istituzioni comunitarie, degli Stati membri attuali e futuri, dell'industria, delle organizzazioni non governative e delle università. L'obiettivo di tutti sarà di discutere in che modo l'industria abbia ridotto l'impatto sull'ambiente e quali azioni sono state intraprese per avanzare verso una struttura di produzione più sostenibile. A tale proposito, le discussioni del gruppo di alto livello si concentreranno su due tematiche principali: "Riconciliare competitività e performance ambientali: la risposta dell'industria" e "Garantire il futuro equilibrio tra competitività e performance ambientali". Infolinnk: http://europa.eu.int/comm/enterprise/environment/events
/env_performance/index.htm
 

I CITTADINI AIUTANO LA COMMISSIONE A VALUTARE L'INQUINAMENTO NELLE CITTÀ EUROPEE
Bruxelles, 3 luglio 2003 - "La legislazione in materia di qualità dell'aria non può essere realmente efficace se non è compresa ed accettata da coloro che essa stessa intende proteggere: i cittadini europei". È quanto ha affermato il commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin, presentando, il 30 giugno a Bruxelles, i primi risultati del progetto People (Population exposure to air pollutants in Europe - Esposizione della popolazione agli inquinanti atmosferici in Europa). Nell'ambito del progetto People, varato il 22 ottobre 2002, oltre 125 abitanti di Bruxelles sono stati selezionati per partecipare al primo esperimento pilota, della durata di un giorno, per valutare i livelli di esposizione al benzene, una sostanza cancerogena associata ad un crescente rischio di sviluppo della leucemia. Il benzene è considerato, inoltre, un buon indicatore della presenza di altri inquinanti come il monossido di carbonio, gli ossidi di azoto e il particolato. I partecipanti sono stati selezionati sulla base di una serie di criteri ben definiti (fumatori, non fumatori; utilizzatori di trasporti pubblici; ciclisti). A ciascun partecipante è stato chiesto di indossare un dosimetro per 12 ore. Le misurazioni sono state effettuate per 24 ore in una vasta gamma di ambienti esterni e confinati, come negozi, bar, scuole, trasporti pubblici e uffici. Fino ad oggi, per determinare i livelli d'inquinamento nelle città sono stati utilizzati degli strumenti fissi di misurazione. Quest'esperimento, come ha spiegato Busquin, rappresenta il primo nel suo genere, poiché coinvolge il cittadino nel processo di valutazione della qualità dell'aria. "Grazie al progetto People, la scienza è stata rimossa dalla sua torre d'avorio, rendendola non solo più accessibile al pubblico, ma consentendo ai cittadini stessi di assumere il ruolo di principali analizzatori del processo", ha affermato Busquin. "Progetti di ricerca come People sono essenziali per fornire ai decisori, ai professionisti in campo ambientale e sanitario, nonché al pubblico in generale una comprensione più chiara dell'inquinamento atmosferico urbano e del suo impatto sulla salute. Le conoscenze ottenute grazie a quest'importante ricerca ci aiuteranno ad assumere le nostre decisioni in materia di traffico e trasporti ed incoraggeranno i cittadini ad adottare uno stile di vita più sano", ha aggiunto il Commissario. I dati rilevati dai sensori hanno mostrato che nel giorno preso in esame, i livelli d'inquinamento dell'ambiente esterno registrati a Bruxelles - escluse le zone ad alta densità di traffico - erano conformi al valore annuale di cinque microgrammi per metro cubo, fissato dalla direttiva comunitaria sull'inquinamento atmosferico. Nello specifico, la concentrazione di benzene era pari alla metà di quella osservata dieci anni prima. Come ha dichiarato al Notiziario Cordis Giovanni De Santi, direttore dell'Unità "Emissioni e salute" del Ccr: "Stiamo raccogliendo i frutti delle misure volte a ridurre i livelli d'inquinamento già introdotte dalla legislazione europea, dalle autorità regionali e dall'industria, quali, ad esempio, i miglioramenti apportati alla tecnologia automobilistica, il controllo del traffico e delle norme più severe in materia di emissioni". Per quanto concerne i livelli d'inquinamento negli ambienti confinati, le concentrazioni più elevate di benzene sono state registrate all'interno delle automobili, nonché nei luoghi ove è presente del fumo di tabacco. I livelli più bassi sono stati riscontrati nelle scuole e negli uffici. Tuttavia, si è notato che l'esposizione è legata anche allo stile di vita personale. Per esempio, i risultati indicano che i fumatori sono la categoria di cittadini che mostra il livello di inquinamento più elevato in assoluto, con un valore medio di 7,5 microgrammi per metro cubo. Dopo il fumo, i mezzi di trasporto si sono rivelati il principale fattore che influisce sull'esposizione personale. Tuttavia, i risultati più sorprendenti e, forse, preoccupanti, sono stati quelli relativi alle abitazioni dei cittadini, nelle quali si sono registrate concentrazioni di benzene pari al doppio di quelle rilevate nell'atmosfera che circonda la città, con un valore medio di circa sette microgrammi per metro cubo. Pur ritenendo utili questi dati relativi ai livelli di inquinamento nei luoghi chiusi, Busquin ha spiegato al Notiziario Cordis che elaborare delle leggi su questo tipo di inquinamento è un compito molto più delicato rispetto alla definizione di politiche sulla qualità dell'aria esterna: "Non dobbiamo dimenticare che occorre rispettare la privacy dei cittadini". Sebbene la Commissione sia in grado di fornire le informazioni necessarie, ha dichiarato il Commissario, spetta alle autorità regionali e locali divulgare tali risultati e sviluppare metodi per sensibilizzare i cittadini sui fattori che influenzano il loro ambiente e sull'impatto esercitato dagli stili di vita e dalle abitudini personali. Jean Vanwetwinkel, che ha deciso di partecipare alla sperimentazione poiché inizialmente spinto dal desiderio di conoscere le conseguenze dell'inquinamento sulla propria salute, si è detto stupito delle alte concentrazioni di benzene rilevate nei luoghi confinati. Vanwetwinkel, anch'egli presente alla manifestazione di Bruxelles, concorda con il Commissario nell'affermare che le autorità locali devono sensibilizzare maggiormente i cittadini sulla presenza del benzene. "Spetta ai cittadini assumersi la responsabilità di controllare il livello di benzene nelle proprie abitazioni e nei propri stili di vita, ma sarebbe utile se le autorità locali e regionali prendessero in considerazione la fornitura di un servizio pubblico di misurazione delle concentrazioni di benzene nelle abitazioni", ha suggerito Vanwetwinkel. Secondo il dott. De Santi, le autorità regionali hanno già cominciato ad utilizzare il progetto People per aiutare le persone a capire ciò che possono fare per ridurre l'esposizione a tali inquinanti. Per esempio, quando l'esperimento è stato condotto a Lisbona, più di 50 scuole e 500 studenti hanno partecipato ad attività di role-play e videoconferenza incentrate sul tema dell'inquinamento atmosferico. Gli studenti, inoltre, hanno contribuito alla raccolta dei dati scientifici e hanno partecipato con altri cittadini ad un dibattito sui risultati del progetto. Il dott. De Santi ritiene che il progetto People sia un ottimo esempio di efficace collaborazione fra le autorità locali e la Commissione, in vista di un rafforzamento dello Spazio europeo della Ricerca (Ser). "Gli insegnamenti tratti dall'esperimento di Bruxelles ci consentiranno di adattare i nostri metodi per sperimentazioni future. Auspichiamo di poter mettere in pratica le lezioni apprese, includendo nella campagna di misurazione del benzene un altro pericoloso inquinante: il particolato fine", ha affermato il dott. De Santi. Nell'ambito del progetto People sono già state condotte delle campagne a Bucarest e Lubiana ed entro la fine dell'anno sono previsti ulteriori esperimenti a Madrid e Budapest. Altre città, comprese Belgrado, Dublino, Parigi e Roma, hanno manifestato il loro interesse a partecipare al progetto. Infolink: http://www.people-pt.net/eindex.html 

UN CONVEGNO IN BOCCONI SUL FUTURO DELLA UE, ECONOMISTI, GIURISTI E POLITILOGI A CONFRONTO IN BOCCONI SULLA FUTURA COSTITUZIONE EUROPEA 
Milano, 3 luglio 2003: La bozza della nuova Costituzione europea, presentata dal Presidium della Convenzione Europea il mese scorso, ha suscitato una vivace discussione in tutta Europa. L'obiettivo del convegno I risultati della Convenzione Europea organizzato dall'Università Bocconi, lunedì 7 luglio dalle 9.30 in Aula Magna, in collaborazione con EuropEos, Fondazione Rodolfo Debenedetti e Assonime, è di proseguire il dibattito multidisciplinare, formulando anche nuove proposte, alla luce della presidenza italiana della UE, iniziata in questi giorni, e in vista della Conferenza Intergovernativa di ottobre. Dopo l'apertura dei lavori da parte di Carlo Secchi, rettore Università Bocconi, si svolgerà la relazione di Antònio Vitorino, commissario europeo per la Giustizia e gli Affari Interni, sui risultati della Convenzione. Seguirà una sessione sull'integrazione politica con la partecipazione, tra gli altri, di Alberto Alesina, Università di Harvard, e Joachim Bitterlich, vicepresidente affari internazionali Vivendi. Alle 14.30 Mario Monti, commissario europeo per la Concorrenza, discuterà di concorrenza e mercato unico nell'Europa allargata. Seguirà una seconda sessione di lavori sull'integrazione politica con la partecipazione, tra gli altri, di Leszek Balcerowicz, presidente Banca Nazionale Polacca, e Guido Tabellini e Tito Boeri, Università Bocconi. Chiuderà la giornata una discussione sulla Conferenza Intergovernativa, che si aprirà a Roma a metà ottobre per approvare il testo finale della Costituzione europea, con la partecipazione di Giuliano Amato, vicepresidente della Convenzione UE, e Rocco Buttiglione, ministro per le Politiche Comunitarie. Lunedì 7 luglio, ore 9,30. Aula Magna, Via Gobbi 5, Milano. 

IL GOVERNO VALLONE LANCIA UN PROGRAMMA DI RICERCA COOPERATIVA INTERNAZIONALE
Bruxelles, 3 luglio 2003 - Il governo vallone ha lanciato un nuovo programma denominato "Elite internationale", il cui obiettivo è di attirare i ricercatori stranieri nei centri di ricerca della Vallonia. L'iniziativa metterà a disposizione dieci borse di studio per ricercatori stranieri che intendono svolgere progetti di ricerca in un'università o in un istituto superiore della regione, sotto il patrocinio di un'impresa vallone. La selezione dei progetti sarà realizzata a seconda delle competenze scientifiche dei ricercatori, del livello di conoscenze tecnologiche e degli studi scientifici effettuati e dell'impatto positivo che il progetto di ricerca potrebbe avere sullo sviluppo socioeconomico della Vallonia. Per il primo invito a presentare proposte, ai paesi partner interessati a partecipare al programma sarà chiesto di firmare un accordo di cooperazione con la regione della Vallonia. Infolink: http://mrw.wallonie.be/dgtre/Appel%20Elite%
20internationale.pdf
 

SU ISTRUZIONE.IT LE DOMANDE DI SUPPLENZA AI CAPI D'ISTITUTO 
Roma, 3 luglio 2003 - Il Ministero dell'Istruzione, proseguendo nella linea intrapresa con la presentazione via web delle domande d'aggiornamento delle graduatorie permanenti e d'istituto di prima fascia, estende anche agli aspiranti supplenti non inclusi nelle graduatorie permanenti, la possibilità di presentare le domande tramite internet. In base alle disposizioni della C.M. 53 del 20 giugno 2003, chi si avvale della modalità on-line su www.istruzione.it, potrà comunicare, dal 4 luglio e al 19 luglio, le sedi per l'aggiornamento delle graduatorie d'istituto (il termine di presentazione delle domande è il 21 luglio per chi si avvale della modalità tradizionale). Tramite la procedura on-line gli aspiranti supplenti potranno: a. Estendere, fino ad un massimo di trenta, le sedi scolastiche prescelte, se nelle precedenti comunicazioni era stato espresso un numero inferiore; b. Sostituire le sedi, fino ad un massimo di tre, rispetto a quelle già prescelte e comunicate al sistema informativo del Miur per l'anno scolastico 2002/03; c. Chiedere il trasferimento in altra provincia. Compilare la domanda via web comporterà il vantaggio di poter selezionare direttamente i codici delle istituzioni scolastiche scelte, evitando eventuali errori di trascrizione sia degli aspiranti supplenti sia delle segreterie scolastiche. Al termine della compilazione on-line della domanda è possibile effettuare la stampa del modulo stesso: questo, dovutamente firmato, dovrà essere inviato, da ciascun aspirante supplente, alla propria segreteria scolastica. Per facilitare ulteriormente gli aspiranti supplenti nella redazione della domanda, il Miur ha reso disponibile sempre sul www.istruzione.it, una procedura che consente la visualizzazione delle posizioni assunte nelle graduatorie provinciali permanenti e la verifica dell'accoglimento d'eventuali reclami presentati presso i competenti uffici provinciali (Csa). Dai primi d'agosto gli aspiranti supplenti potranno, tramite un'altra procedura, visualizzare le posizioni assunte nelle graduatorie d'istituto prescelte ai fini dell'inclusione. Infolink: www.istruzione.it 

INIZIANO I SALDI QUESTA VOLTA PARTE LA LOMBARDIA . COME AL SOLITO GLI €URO NON SARANNO TROPPI MA UNA BUONA OCCASIONE VALE LA PENA.QUANTO SPENDEREMO? E I CONSIGLI ? ECCOLI .CON IL CALENDARIO 
Milano, 3 luglio 2003 - Estate uguale vacanze .Per circa 11 milioni di Italiani in Luglio egli almeno 15 di agosto senza contare i pendolari ,che rimarranno in Italia ,e forse occasione per qualche buon saldo nel secondo anno di applicazione dell'€uro .€uro che questa volta non sembra provocare troppo la corsa al rialzo e che al contrario dello scorso anno è decisamente piu forte del dollaro Un occasione in piu pertanto per chi resta e chi parte ,anche se chiaramente ad avere la meglio oltre le metropoli saranno questa volta le decine di migliaia di esercizi delle località turistiche in testa mare ed isole con il 70% dei negozi. Calcola l'osservatorio del Telefono Blu che non saranno poco piu' di € 2 miliardi di €uro la disponibilità di spesa degli italiani per i saldi estivi un 15% in piu dello scorso anno e circa la metà delle spese che avvengono per i saldi invernali . Di questi tenendo conto delle presenze nelle loclalità turistiche andranno 800 milioni al Nord ,550 al centro ,500 al Sud e 150 alle Isole .Già da tempo sono partite le promozioni ,ben diverse dai saldi ,senza l'obbligo della merce di stagione il riporto dello sconto ecc,ma che probabilmente andranno a razzolare un altro miliardo L'intenzione media della spesa sarà per ogni italiano intorno ai 120 €uro . 'Telefono Blu ed Sos Consumatori" hanno attivato un apposito centralino per segnalare gli eventuali casi di difformità 1780.690.690 e il portale per inviare email www.sosconsumatori.it valido per tutte le regioni per segnalare tutti i problemi (irregolarità ,mancanza di trasparenza,messaggi ingannevoli,scarsa informazione) e per consigli ma anche per denunciare eventuali abusi con "finti saldi " da parte degli esercizi commerciali,ricordiamo che gli abusi sono puniti con multe a partire da oltre 1000 € nelle grandi città. Lo scorso anno le chiamate al centralino furono quasi un migliaio. Le denuncie piu' rilevanti furono per la merce che non riportava correttamente il prezzo ,la mancata accettazione di carte di credito e bancomat e per mancato cambio di merce. Si tratta di buone opportunità ma ovviamente occorre come sempre fare attenzione.Sos consumatori ha lanciato da una decina di giorni l'iniziativa ,seguita da migliaia di consumatori di visitare i negozi e fotografare le merci per valutare meglio il saldo ed il capo.Come abbiamo visto le accuse maggiori :Saldo finto ,e capo non di stagione. Ecco allora i consigli per spendere meglio : 1)Intanto ricordarsi il capo che ci interessa ,quello che abbiamo visto e soprattutto il suo prez zo per capire l'esatto sconto ,quello è il vero Saldo ,nelle promozioni possiamo invece trovare merce invenduta degli anni precedenti. 2)Visitare piu' di un negozio con il prodotto similare aiuta a non commettere errori Potrebbe esserci il rischio che venga messa in circolazione merce invenduta negli anni, fare quindi attenzione e controllare attentamente.Il negoziante deve dimostrare la veridicità di qualsiasi asserzione pubblicitaria. 2)Gli articoli esposti conviene riportino ben in chiaro i due prezzi,quello "pieno" e quello in saldo(percentuale)fa parte della qualità del servizio ed è per legge.Le merci con sconti e ribassi devono essere separate in modo chiaro e inequivocabile da quelle non rientranti nella promozione,nel caso che venga indicato un solo prezzo di vendita per la stessa voce merceo-logica tutti gli articoli che rientrano nella voce reclamizzata devono essere venduti a tale prezzo. I prezzi pubblicizzati devono essere praticati senza limitazioni di quantità e senza abbinamento di vendita fino alla fine delle scorte. 3)Attenzione alle etichette, quelle di origine ci permettono di risalire al produttore,quelle di con tenuto garantiscono la composizione del prodotto e le modalità di lavaggio per evitare rischi. 4)Attenzione ai prezzi troppo stracciati potrebbero nascondere delle trappole (saldi medi pro-fumeria 20% punte del 40%;Pelletteria 25%-50%;calzature 20%-50%;abbigliamento30-50%) 5)Si puo' chiedere al commerciante una dichiarazione scritta su quanto riportato sull'eti-chetta,in tal modo il negoziante di fronte ad una incongruenza potrà rivalersi sul produttore 6)Conservare sempre lo scontrino,se la merce è difettosa,si puo' infatti optare per la restituzione del prodotto o ancora un prezzo inferiore. 7)Infine,salvo casi eccezionali e comprovati non si puo' vietare di "provare " la merce in vendita,occorrerannopertanto un apposito camerino e spazi necessari anche per le scarpe ciccando sotto il calendario dei saldi http://www.confcommercio.it/home/ArchivioGi/GIU-2003/NP200603/
SALDIESTIVI-03.doc_cvt.htm
 

DA MILANO AL NORD MILANO: DOPO IL GEMELLAGGIO CON LA CITTA' LOMBARDA, UNA DELEGAZIONE DELLA CITTA' DI TORONTO IN VISITA A SESTO SAN GIOVANNI 
Sesto San Giovanni,3 Luglio 2003 - Il Sindaco di Toronto, Melvin Lastman, non ha potuto essere tra i presenti, causa una leggera indisposizione, ma gli oltre 50 membri della sua delegazione economico istituzionale, in Italia per formalizzare un accordo di gemellaggio tra la loro città e il Comune di Milano, si sono recati oggi a Sesto San Giovanni per conoscere da vicino le realtà dell'area Nord Milano, riconosciuta a livello internazionale come una delle più ricche e interessanti del paese. Obiettivo della giornata è stato quello di consolidare la reciproca conoscenza in vista di cooperazioni e scambi futuri. L'elegante ristorante di Villa Torretta è stata la sede del primo incontro tra la delegazione canadese e i Sindaci Giorgio Oldrini (Sesto San Giovanni), Daniela Gasparini (Cinisello Balsamo), Giuseppe Milan (Cologno Monzese), Giuseppe Manni (Bresso). I primi cittadini del Nord Milano hanno presentato le caratteristiche fondamentali del loro territorio che, anche per le sue opportunità di sviluppo, attira sempre di più tanto investitori internazionali quanto piccole medie imprese lombarde, oltre ad essere divenuto per le sue infrastrutture un naturale luogo d'approdo per il mondo della Ricerca e dell'Università. Dopo essere entrati in contatto con la realtà di Alitalia Airlines e prima di concedersi un intenso pomeriggio di visita a Mediaset, sosta obbligata per approfondire la conoscenza di cosa offra il Nord Milano in tema di Comunicazione e Nuove Tecnologie, la delegazione canadese ha voluto effettuare un piccolo tour presso l'innovativo incubatore di start up Officina Multimediale Concordia. Fabio Terragni, Amministratore Delegato di Agenzia Sviluppo Nord Milano, ha presentato la struttura sottolineando soprattutto le sue peculiarità di incubatore non profit, nato grazie a uno speciale strumento di lavoro quale l'Accordo di Programma per la Reindustrializzazione di Sesto San Giovanni. La delegazione ha manifestato grande curiosità verso il modus operandi delle start up più innovative: si sono mossi i primi passi in vista di possibili collaborazioni future. 

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