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GIOVEDI'
3 LUGLIO 2002
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CON L'ITALIA PER UN'EUROPA FORTE E
UNITA DISCORSO DEL PRESIDENTE PRODI SUL SEMESTRE ITALIANO DI PRESIDENZA
DELL'UNIONE EUROPEA.
Strasburgo, 3 luglio 2003 - Di seguito
il discorso del Presidente della Commissione europea Romano Prodi tenuto
ieri al Parlamento europeo: "Signor Presidente, Signor Presidente in
esercizio del Consiglio, Onorevoli Parlamentari, La Presidenza italiana si
apre in un periodo cruciale per la vita dell'Unione: essa ha innanzitutto il
compito, impegnativo ma esaltante, di portare a buon fine il processo di
revisione dei Trattati fondatori dell'Unione realizzando la prima
Costituzione europea. Durante il semestre di Presidenza italiana, si aprirà
infatti la Conferenza intergovernativa, che lavorerà sulla base, anzi sulla
"buona base", per riprendere le conclusioni di Salonicco, del
progetto di trattato costituzionale elaborato dalla Convenzione. Grazie alla
Convenzione l'Europa ha infatti vissuto per la prima volta un processo
costituzionale. Non possiamo sottovalutare "l'irruzione" della
parola Costituzione nelle istituzione europee. Tale irruzione ha permesso di
raggiungere risultati che sembravano del tutto irrealizzabili qualche tempo
fa: La Carta dei diritti fondamentali entra a far parte del trattato
costituzionale. L'Unione acquista una sola personalità giuridica: ciò
rafforza decisamente la statura internazionale dell'Unione. La definizione
dei poteri dell'Unione consentirà ai cittadini di distinguere meglio le
competenze tra Unione e Stati membri. Tuttavia non ho mai fatto mistero
della mia insoddisfazione per il fatto che alcune riforme indispensabili,
(pur invocate da molti) o non sono state intraprese oppure lo sono state con
eccessiva timidezza. Ecco perché la Commissione si appresta in settembre,
nel suo parere relativo all'apertura della Conferenza intergovernativa
(art.48), a rimettere sul tavolo negoziale della Conferenza le questioni
chiave tuttora irrisolte: 1. Il voto a maggioranza qualificata è stato
esteso a molte aree ma non in misura sufficiente a rispondere ai bisogni di
un'Unione allargata . Vi sono altre aree in cui l'unanimità va eliminata.
È difficile pensare ad un'Europa efficiente, se essa deve prendere
decisioni col consenso unanime di 25 Stati. 2. La soluzione individuata per
la composizione della Commissione non concilia le esigenze di
rappresentatività ed efficienza. La Presidenza stabile del Consiglio
europeo rischia di dare luogo a sovrapposizioni e conflitti con la
Commissione. 3. L'euro, una delle più grandi realizzazioni
"politiche" dell'Unione continua a non essere rappresentato in
modo efficace e coerente sulla scena internazionale. 4. Rimane inoltre
necessario inserire le clausole di revisione della Costituzione a
maggioranza rafforzata. 5. Non riesco infatti ad immaginare come si potrà
adattare la Costituzione alle nuove esigenze dell'Unione senza una procedura
di revisione fondata sulle regole della maggioranza. Un quadro istituzionale
più democratico e più efficiente, che dovrà scaturire dalla Conferenza
intergovernativa, è infine fondamentale anche per condurre una politica
economica e sociale e una politica estera più incisive. La Commissione ha
la volontà politica, gli argomenti, e, permettetemi, l'entusiasmo per
insistere con forza e sino in fondo su questi punti. L'altra grande sfida di
questi prossimi sei mesi è il proseguimento della costruzione della
"grande Europa" e l'attuazione della nuova strategia di vicinato.
Stiamo proseguendo nella realizzazione dell'allargamento e dovremo attuare
pienamente la strategia di pre-adesione nei confronti dei paesi candidati.
La Commissione vi lavora attivamente. L' obiettivo della Commissione è che
questo processo, e funzioni bene, al servizio dei cittadini e degli Stati
membri, vecchi e nuovi. Sotto la spinta del Vertice di Salonicco potremo
inoltre proseguire sulla via di un partenariato sempre più stretto con i
Balcani, senza cui questa fase del processo di allargamento non potrà mai
definirsi completa. A Salonicco abbiamo concordato l'agenda che dovrà
portare i paesi dei Balcani a divenire membri a pieno titolo dell'Unione.
Sono certo che la Presidenza italiana si impegnerà a fondo per continuare a
mantenere questa regione al centro degli obiettivi prioritari dell'Unione.
lieto che la strategia da me proposta, cioè la costruzione dell'Anello dei
paesi amici, cominci a portare i frutti attesi e che i Capi di Stato e di
Governo abbiano dato il loro appoggio unanime a questa politica di lungo
termine per l'Unione. In questo contesto è fondamentale passare subito alla
fase operativa della nuova strategia di vicinato, attraverso specifici piani
d'azione e nuovi strumenti di assistenza. E in tal senso, stiamo elaborando
alcune proposte che il Parlamento e il Consiglio, sotto la Sua presidenza,
avranno occasione di esaminare e approfondire. In particolare, per quanto
riguarda l'area mediterranea, spero che entro la fine dell'anno potranno
vedere la luce la Banca Euromediterranea e la Fondazione per il dialogo tra
culture. Sarà inoltre fondamentale svolgere un ruolo chiave nell'attuazione
della Road Map, alla cui elaborazione l'Unione europea ha offerto un
contributo decisivo, assieme agli Stati Uniti, alla Russia e alla Nazioni
Unite. Le relazioni transatlantiche continueranno a ricevere tutta la nostra
attenzione. Il recente Vertice UE-Usa di Washington ha rappresentato un
momento importante di svolta nei nostri rapporti con gli Stati Uniti. Al di
là dei contenuti del Vertice stesso -- che si è dimostrato uno dei più
densi degli ultimi anni -- l'elemento più significativo è stata la ferma
volontà, espressamente manifestata da tutte e due le parti, di ricreare un
clima di collaborazione e solidarietà. Non voglio con questo dire che non
esistano differenze nel nostro modo di vedere e affrontare specifiche
questioni. Ma anche quando questo accade, la solidità del nostro rapporto
non può essere messa in discussione. Come ho sottolineato in occasione del
vertice, i nostri obiettivi sono gli stessi anche se talvolta vogliamo
realizzarli seguendo metodi diversi. L'esempio forse più evidente di questa
realtà è il rapporto tra Stati Uniti e Unione Europea in materia di
commercio internazionale. Entrambi vogliamo meno barriere e migliore accesso
ai mercati, un commercio più equo , regole più certe ma anche
intelligentemente temperate per favorire i paesi più bisognosi. Su alcuni
di questi temi, le nostre proposte operative sono tuttavia divergenti..
Questo non ci impedisce pero di avere un rapporto stretto e continuo grazie
al quale "gestiamo" le nostre differenze. Né ci impedisce di
lavorare congiuntamente per assicurare un esito positivo ai negoziati
multilaterali nell'ambito dell'Organizzazione Mondiale del Commercio. E,
vorrei sottolinearlo con forza, tutto ciò è possibile grazie al fatto che
in materia commerciale, l'Unione parla e negozia con una sola voce. Essa è
perciò un partner autorevole e influente, mentre non lo è nei campi in cui
la competenza è divisa e frammentata. Onorevoli Parlamentari, la sfida più
difficile che abbiamo di fronte è quella di ricreare le condizioni di una
crescita economica dell'Unione forte, equilibrata e duratura. La situazione
è difficile: la crescita economica è molto rallentata, anche se mi pare
fuori luogo parlare di deflazione. Dobbiamo inoltre, nello stesso tempo,
affrontare la riforma del sistema di sicurezza sociale europeo. La
concorrenza dei nostri partner commerciali e l'invecchiamento della
popolazione rendono urgentissima la realizzazione di tale riforma.
Contemporaneamente disponiamo di un'enorme opportunità: un mercato interno
integrato di quasi mezzo miliardo di persone. È dunque indispensabile
riflettere operativamente sugli strumenti di coordinamento più stretto
delle politiche economiche e fiscali dell'Unione, per affrontare insieme le
difficoltà, usufruendo insieme degli enormi vantaggi che l'Unione offre.
Conscia della serietà di queste sfide, la Commissione ha già lanciato nei
mesi scorsi due iniziative che hanno ricevuto un sostegno convinto da parte
del Consiglio europeo. Da una parte, abbiamo proposto, e ottenuto, di
utilizzare tutta la flessibilità contenuta nel Patto di Stabilità e di
Crescita al fine di permettere di adattare la politica fiscale di ogni paese
alla situazione congiunturale, senza perdere di vista gli obiettivi di
stabilità e senza superare il limite del 3% imposto dal Patto. Come ho già
più volte affermato questo era necessario ma non sufficiente. Bisogna
passare a una fase di coordinamento più stretta e le politiche fiscali
degli Stati membri, specie quelle con il debito pubblico più elevato,
devono diventare più sostenibili nel lungo termine. D'altra parte, al
Consiglio europeo di Bruxelles del marzo scorso, avevo sollevato a nome
della Commissione il problema della necessità di rilanciare con urgenza la
realizzazione delle infrastrutture necessarie allo sviluppo europeo e a
sostenere la ricerca fino a raggiungere il tetto del 3% del Pil europeo,
come previsto dagli obiettivi che ci siamo imposti a Lisbona. Avevo anche
osservato con preoccupazione che gli investimenti della ricerca negli Stati
membri sono invece diminuiti rispetto allo scorso anno mentre le grandi
imprese europee trasferiscono una parte sempre più importante della loro
ricerca fuori dall'Europa. Centinaia di migliaia dei nostri migliori talenti
vanno a lavorare, e rimangono, negli Stati Uniti. La Commissione ha perciò
deciso di reagire. In collaborazione con la Banca europea per gli
investimenti, sta finalizzando un'iniziativa per contribuire ad accrescere
l'investimento complessivo e la partecipazione del settore privato in queste
due aree chiave per raggiungere gli obiettivi di Lisbona: le reti
transeuropee e i progetti di ricerca e sviluppo. Vogliamo mobilitare e
coordinare tutte le attuali fonti di finanziamento dell'Unione ed esplorare
altre possibili alternative, senza compromettere la stabilità dei bilanci
dei paesi membri. La Commissione ha notato con compiacimento il forte
sostegno che il governo italiano ha espresso recentemente nei confronti di
questa nostra strategia. Infine, bisogna accelerare l'approvazione delle
proposte che la Presidenza greca ha preparato ma che non sono state ancora
approvate. L'approvazione di questo provvedimento nel corso della Presidenza
italiana contribuirà al miglioramento delle prospettive economiche e
sociali dell'Unione. Si tratta in particolare delle proposte legislative
nelle seguenti materie: Lavoro interinale. Offerte pubbliche d'acquisto (Opa).
Misure a seguito della catastrofe del Prestigi. Sicurezza degli
approvvigionamenti del gas e dell'elettricità. Il secondo pacchetto di
liberalizzazione dei servizi ferroviari. Le norme in materia di
responsabilità ambientale. Le norme in materia di appalti. La creazione di
un cielo unico europeo. La direttiva sulla tracciabilità degli Ogm. La
finalizzazione della direttiva sul brevetto europeo. L'armonizzazione delle
procedure d'asilo. Lo statuto di rifugiato. L'accordo con l'Esa per lo
sviluppo della politica spaziale europea Signor Presidente, Sono fiducioso
che con l'aiuto della presidenza italiana, e Suo personale, potremo adottare
rapidamente le decisioni operative che mancano alla realizzazione di questi
obiettivi. La ripresa economica non è soltanto riforme. È anche fiducia
che le proposte divengano rapidamente fatti concreti. Queste sono le sfide
principali che dovremo affrontare nei prossimi mesi. Siamo innanzi a un vero
e proprio processo di rifondazione europea, non solo di tipo costituzionale,
ma anche politico ed economico. La Commissione opera per mantenere e
consolidare un'Europa forte e prospera, giusta e solidale. La grandezza del
progetto europeo sta proprio nella sua capacità di rafforzare ed estendere
la pace, la democrazia, la giustizia, la prosperità e la solidarietà. La
Commissione ha inoltre avviato un'ampia riflessione interna sulle
prospettive finanziarie per il dopo 2006. In autunno, presenteremo il nostro
progetto politico per un'Unione europea allargata e riformata, che dovrà
venire discusso sotto Presidenza italiana al Consiglio europeo di dicembre.
Le prossime prospettive finanziarie rappresentano un passaggio fondamentale
per il progetto Europeo. Entro il 2007, l'Unione avrà un nuovo assetto
costituzionale, probabilmente 27 membri e quasi 500 milioni di
cittadini.Stiamo vivendo un momento storico decisivo per la nostra Unione.
Un momento che richiede unità e forte volontà di cooperazione tra tutte le
istituzioni comunitarie e tra queste e i nostri governi. Sono convinto che
sapremo dare le risposte adeguate ai grandi interrogativi dell'Europa di
oggi. Per questo, abbiamo bisogno di visione e di convinzione. Di visione,
perché stiamo veramente ponendo le basi per l'assetto dell'Europa nei
decenni a venire e non possiamo adottare soluzioni, di corto respiro
semplicemente, legate alla congiuntura. Di convinzione, perché l'Europa non
è una semplice opzione, l'Europa non è una delle vie possibili. L'Europa
è la sola via possibile: senza l'Europa, le nostre patrie, le nostre società
saranno irrimediabilmente marginalizzate. L'Italia, sin dall'inizio
dell'avventura comunitaria, è stata presente e ha svolto un ruolo di
grandissima rilevanza. Si pensi al trattato di Roma, si pensi alla
preparazione dell'Atto Unico, si pensi, più in generale, all'entusiasmo e
alla convinzione con cui l'Italia ha contributo al raggiungimento dei grandi
obiettivi europei, ivi compreso in questa assemblea attraverso parlamentari
quali Altiero Spinelli o Emilio Colombo. Ci aspettiamo tutti con fiducia che
l'Italia segua ancora e senza esitazioni questa strada".
EURO
AREA ECONOMY CONTINUES TO TREAD WATER
Brussels 3 July 2003 - According to the latest Quarterly Report on the Euro
Area, three factors that have been weighing on growth have improved. The
uncertainty associated with the conflict in Iraq is now lifted, inflation is
decelerating and financial conditions are becoming more supportive. As a
consequence, following virtually no growth in economic activity in early
2003, expectations are still for a modest rebound of activity in the second
half of 2003 although cumulative growth in 2003 may turn out to be slightly
lower than earlier expected. A recent feature of the euro area economy is a
stronger euro and lower interest rates. This combination suggests a higher
contribution to growth from domestic rather than foreign demand. Private
consumption remains relatively resilient and will benefit from decelerating
inflation. Corporate balance sheets have stabilised but corporate adjustment
has probably not fully run its course. Slow cyclical adjustment in the
labour market has adversely affected productivity and profit margins.
Traditionally, the service sector has had an important role in cushioning
economic activity during slowdowns. However, due to a number of factors
related both to households and the corporate sector, services have
contributed considerably less to cyclical stabilisation in the current
downturn than in the late 1990s. The report includes a mid-term review of
fiscal policy. It finds that budgetary results are likely to fall short of
most recent targets in many euro-area Member States. In many countries the
size of the emerging shortfall calls into doubt targets for 2004. Euro area
Member States are committed to make every possible effort to approach the
close-to-balance medium-term budgetary objective and the 2003-5 Bepgs
recommend an annual improvement in the cyclically-adjusted budget position
of at least 0.5% of Gdp in those countries that have not yet achieved a
position close to balance. The report also examines recent developments in
the euro exchange rate. Over the last 18 months, the euro has appreciated by
over 30% against the US dollar and by about half of that against the yen and
the pound. The competitiveness of euro-area companies is now back at its
long-term average and the appreciation is putting downward pressure on
profit margins. Fundamental factors such as interest rate differentials seem
to have gained strength in explaining bilateral euro-dollar exchange rate
movements. Changes in the composition of capital flows into the US also
indicate that investors have taken a more cautious approach towards the US
economy, including in their assumptions for US productivity growth and the
sustainability of the US current account deficit. The next Quarterly Report is scheduled to be released in
September The report is available at: http://europa.eu.int/comm/economy_finance/publications/quarter
ly_report_on_the_euro_area_en.htm
BCE: NUOVO SISTEMA DI CONTROLLO DEI
RISCHI PER LE ATTIVITÀ IDONEE
Francoforte, 2 luglio 2003 - Nell'ambito della periodica valutazione del
sistema di controllo dei rischi relativo alle attività idonee utilizzate
nelle operazioni di finanziamento dell'Eurosistema (ossia le operazioni di
liquidità infragiornaliera e di politica monetaria), il Consiglio direttivo
della Bce ha approvato le seguenti modifiche al sistema di controllo dei
rischi: a. Le attività di primo livello saranno classificate in quattro
categorie di liquidità e ad ogni categoria sarà assegnata una specifica
serie di scarti di garanzia. b. Le fasce di scadenze per le serie di scarti
di garanzia saranno scelte in modo tale da realizzare un'equa distribuzione
dei volumi in essere nelle varie fasce. c. Verrà eliminata l'applicazione
di margini iniziali nelle operazioni temporanee e saranno ridotti i
livelli-soglia per l'attivazione delle richieste di margine. d. Al fine di
garantire la coerenza tra le nuove serie di scarti di garanzia per le
attività idonee di primo livello e quelle per le attività idonee di
secondo livello, queste ultime saranno anch'esse modificate al fine di
prendere in considerazione sia l'eliminazione dei margini iniziali sia le
nuove fasce di scadenze. Il documento intitolato "Emendamenti al
sistema di controllo dei rischi per le attività idonee di primo e di
secondo livello" descrive i dettagli degli emendamenti al sistema di
controllo dei rischi. Il Consiglio direttivo ha deciso di informare le
controparti di tali modifiche al sistema di controllo dei rischi per le
attività di primo e di secondo livello. Tali modifiche entreranno in vigore
al momento dell'applicazione da parte della banche centrali nazionali,
prevista per il primo trimestre del 2004.
EUROCHAMBRES RINNOVA IL SUO APPELLO PER
UN PIANO D'AZIONE SULL'IMPRENDITORIALITÀ
Bruxelles, 3 luglio 2003 - L'Associazione delle camere di commercio europee,
Eurochambres, ha chiesto alla Commissione di dare seguito alle
raccomandazioni del suo Libro verde sull'imprenditorialità mediante
l'attuazione di un "piano d'azione dettagliato e con obiettivi chiari e
univoci". Tale comunicato, reso noto da Eurochambres il 30 giugno, data
coincidente con il termine del periodo di consultazione della Commissione
sul Libro verde, fa seguito a una serie di inviti analoghi espressi dai
rappresentanti degli Stati membri nel corso della riunione del Consiglio
"Competitività" di marzo. Durante il periodo di consultazione, il
presidente di Eurochambres Christoph Leitl ha dichiarato a proposito del
Libro verde: "Noi accogliamo favorevolmente l'iniziativa del
commissario Liikanen per aprire il dibattito sul modo di promuovere
l'imprenditorialità in Europa. Si deve fare ancora molto - specialmente per
le Pmi [piccole e medie imprese], che rappresentano la spina dorsale
dell'economia europea". Nella suo comunicato, l'associazione propone
interventi specifici in una serie di ambiti. Al fine di riequilibrare il
rapporto rischio-rendimento in favore degli imprenditori, Eurochambres
auspica una revisione delle leggi nazionali sui fallimenti, nonché una
riduzione e una semplificazione della tassazione di impresa per le società
a basso reddito e redditività. Secondo il comunicato, per creare sistemi di
formazione e di istruzione incentrati sullo spirito imprenditoriale è
necessario promuovere il concetto di imprenditorialità fin dalla scuola
elementare, nonché favorire e agevolare la partecipazione ai programmi di
formazione di gruppi non adeguatamente rappresentati. Infine, Eurochambres
chiede un intervento per garantire agli imprenditori un migliore accesso
alle istituzioni finanziarie internazionali e ai loro programmi di
finanziamento, e invita ad "eliminare la burocrazia e le formalità
inutili che caratterizzano ancora il sistema [...]". Il comunicato
conclude esortando la Commissione e i 25 futuri Stati membri a chiarire il
rapporto tra un eventuale piano d'azione futuro e la Carta delle PMI, e
invita gli Stati membri a "non distrarsi" dal mantenere le
promesse formulate contestualmente all'agenda di Lisbona sulla competitività.
IL PRESIDENTE DI ASSOGESTIONI,
PROFESSOR GUIDO CAMMARANO RISPONDE ALLE DICHIARAZIONI DI IERI DEL PRESIDENTE
DELL'ABI, MAURIZIO SELLA, RIPORTATE DALLE AGENZIE DI STAMPA
Milano, 3 luglio 2003 - "Ciò che ha sostenuto il Presidente Sella,
conferma le tesi che l'Industria del Risparmio Gestito propone da sempre con
forza. I fondi pensione italiani presentano ampi margini di crescita, ma per
svilupparsi hanno bisogno di essere effettivamente accessibili da parte di
tutti i lavoratori, come accade negli altri paesi europei. E' questo il
tassello più importante che ancora manca ai lavoratori italiani per potersi
garantire un futuro adeguato. Auspichiamo che la riforma previdenziale
provveda, in tempi brevi, a ridisegnare la mappa del sistema pensionistico
italiano per favorire lo sviluppo di questo settore finanziario".
BANCHE: PARTE IL PROGETTO PATTICHIARI,
SVOLTA ALLO SPORTELLO
Roma, 3 luglio 2003 - Patti chiari tra banca e cliente. Dal risparmio al
conto corrente, dai prestiti al servizio bancario di base, dal bancomat agli
assegni, novità importanti in arrivo allo sportello per famiglie ed
imprese. Con un pacchetto di iniziative - il progetto "PattiChiari"
- che dopo due anni di ricerche sul campo e di preparazione entra ora nella
fase operativa. Obiettivo? Fatti concreti per semplificare la vita a
cittadini e imprenditori con regole chiare, informazioni semplici e facili
da comprendere e con strumenti per confrontare servizi e offerte delle
diverse banche e scegliere la soluzione più conveniente e adeguata alle
proprie esigenze. Per migliorare il rapporto tra banca e cliente. Il
calendario: da ottobre, iniziative ogni mese Attualmente il progetto "PattiChiari"
parte con otto iniziative, che prenderanno progressivamente il via dopo
l'estate. Primo appuntamento il 15 ottobre con Faro, il trova-bancomat via
telefonino o internet, per poi proseguire, mese dopo mese, con un fitto
calendario di novità. Ecco l'elenco completo: ?15 ottobre 2003 - Faro: il
servizio (Funzionamento Atm Rilevato On line) che via telefonino o via
internet indica lo sportello automatico perfettamente funzionante più
vicino, ovunque ci si trovi. Dice anche qual è lo sportello automatico
della propria banca più facile da raggiungere. ?15 novembre 2003 -
Obbligazioni a basso rischio-rendimento: Un elenco di obbligazioni a basso
rischio e quindi a basso rendimento per orientare il risparmiatore privo di
esperienza finanziaria che intende investire in titoli particolarmente
semplici da valutare. Primo tassello di un piano più generale per rendere i
risparmiatori pienamente consapevoli che ad un alto rendimento corrisponde
un alto rischio. 15 novembre 2003 - Informazioni chiare su obbligazioni
bancarie strutturate e subordinate: informazioni chiare e facili da leggere
e comprendere per chi investe in questo tipo di obbligazioni, con lo scopo
di rendere l'investitore pienamente consapevole dei rischi degli
investimenti finanziari. Tra le regole, linguaggio non tecnico e confronto
delle caratteristiche con quelle di un tipico titolo a basso rischio con
simile scadenza. 15 dicembre 2003 - Criteri di valutazione della capacità
di credito: un manifesto con l'indicazione chiara e semplice dei criteri con
cui le banche valutano generalmente i prestiti. I criteri indicano le
principali variabili di valutazione della situazione finanziaria aziendale e
mirano a creare una base comune per un dialogo aperto tra banca e impresa.
Sono indicate anche le aree del business da finanziarie e della situazione
economica e patrimoniale dell'impresa che vengono prese in considerazione.
?15 gennaio 2004 - Conti correnti a confronto: una carta di identità con
l'indicazione chiara e facilmente comprensibile delle caratteristiche, dei
servizi e dei prezzi dei conti correnti. Con la possibilità di confrontare
le offerte delle diverse banche e - anche grazie ad una "Guida alla
scelta" su internet - di individuare il prodotto che meglio risponde
alle proprie esigenze. Anche considerando le filiali più vicine a casa o
all'ufficio. ?15 febbraio 2004 - Servizio bancario di base: un conto che
mette a disposizione tutti i servizi bancari di base - dal bancomat
all'accredito dello stipendio o della pensione, al pagamento delle bollette,
ai bonifici, alle informazioni su saldo e movimenti - facilmente accessibile
per semplicità e costo (pochi euro al mese). Dai giovani ai pensionati.
Rivolto cioè a quei milioni di italiani che oggi non hanno un conto
corrente. ?15 marzo 2004 - Tempi medi di risposta sul credito alle Pmi:
conoscere in anticipo il numero di giorni che mediamente una banca impiega
per dare una risposta su un prestito, per importo e area geografica. Con la
possibilità per il cliente di mettere a confronto la velocità di risposta
dei diversi istituti in relazione alle proprie esigenze specifiche. ?15
marzo 2004 - Tempi certi di disponibilità delle somme versate con assegno:
Tempi certi e più rapidi per la disponibilità giuridica sul proprio conto
delle somme versate con assegni. Per semplificare l'attività di chi, specie
commercianti e piccoli imprenditori, emette e riceve un gran numero di
assegni. Le iniziative sono riconducibile alle tre aree principali del
progetto patti chiari, che corrispondono ad altrettanti settori dell'attività
delle banche e del loro rapporto con i clienti: il risparmio (Obbligazioni a
basso rischio-rendimento e Informazioni chiare su obbligazioni bancarie
strutturate e subordinate), il credito (Criteri di valutazione della capacità
di credito, Tempi medi di risposta sul credito alle Pmi) ed i servizi (Faro,
Conti correnti a confronto, Servizio bancario di base e Tempi certi di
disponibilità delle somme versate con assegno). Un marchio a garanzia dei
clienti Un marchio che garantirà ai clienti comprensibilità e comparabilità
dei prodotti. "PattiChiari" rappresenta dunque un modo in cui le
banche vogliono aprirsi al confronto e al dialogo con il cliente:
innanzitutto, perché i loro comportamenti nell'ambito delle iniziative del
progetto, saranno sottoposti alla certificazione da parte di un ente di
certificazione terzo accreditato; ma anche perché, grazie agli strumenti
messi a disposizione - in particolare per quanto riguarda la comprensibilità
e la confrontabilità dei prodotti - i clienti avranno la possibilità di
essere sempre più attenti ed esigenti nella richiesta di servizi alle
banche. Queste ultime, dal canto loro, saranno ancor più spinte a
moltiplicare l'impegno per mettere a disposizione dei clienti soluzioni
sempre più efficienti ed innovative. Il coinvolgimento del personale: primo
passo per la riuscita La scelta di far partire le iniziative a tappe
successive e non tutte insieme risponde in primo luogo alla necessità di
avere a disposizione il tempo sufficiente per mettere a punto la grande
macchina organizzativa che sta dietro ai vari progetti. Inoltre, questa
soluzione permette alle banche di prepararsi anche al proprio interno, a
cominciare dal coinvolgimento e dalla preparazione dal personale. Specie di
chi allo sportello è a diretto contatto col pubblico e che quindi avrà un
ruolo cruciale nel successo dell'iniziativa e nel far conoscere i nuovi
strumenti e le nuove possibilità ai clienti. La storia del progetto: due
anni di studio e lavoro "PattiChiari" nasce da un dato di fatto e
cioè che le relazioni tra le banche e la società in generale - cittadini,
imprese, istituzioni, opinione pubblica e così via - presentano ancora
grandi opportunità di sviluppo. Aspetti, questi, che nel corso degli ultimi
due anni sono stati al centro di una approfondita riflessione da parte delle
banche e dell'Abi con l'obiettivo di "riscrivere" i rapporti tra
le banche e le varie componenti della società. Circa duecento esponenti di
vertice del settore hanno lavorato su 9 diversi tavoli di lavoro, supportati
da un vasto piano di ricerca sul campo. Individuate le aree dove era
necessario ed urgente intervenire, i tavoli di lavoro si stanno ora
dedicando alla concreta realizzazione delle prime iniziative. Dopo la
presentazione ufficiale avvenuta il 19 marzo scorso a Milano ai vertici
operativi delle banche al gran completo, "PattiChiari" entra ora
nella sua fase operativa. Nome e logo: un impegno a cambiare Il nome "PattiChiari"
è stato scelto per la sua semplicità. E perché racchiude, in due parole,
il senso della grande promessa ed impegno che le banche vogliono assumere
verso la società: migliorare il rapporto con i clienti. Da un lato,
mettendo a loro disposizione informazioni semplici, comprensibili, appunto
chiare, e quindi la possibilità di confrontare offerte e servizi delle
diverse banche. Dall'altro, impegnandosi sulla relazione, sulla correttezza
e quindi sulla fiducia reciproca. Un grande impegno per il
cambiamento.
DATA SERVICE : APPROVATO IL PIANO
INDUSTRIALE 2004-2005 PREVISTI RICAVI AL 2005 PER 215 MILIONI DI EURO CON UN
EBITDA DI 37 MILIONI DI EURO
Milano, 2 luglio 2003 - Il Consiglio di Amministrazione della società Data
Service S.p.A. ha approvato ieri il piano industriale 2004-2005, i cui dati
sintetici sono riportati nella tabella sottostante: € mln. 2003 2004 2005
Fatturato 140 170 215 Ebitda 27 33 37 Ebit 6,5 11,5 14 Utile netto 0 3 5,3
Dividendi 0 0 2,5 (esercizio 2004) Investimenti correnti 3,5 5 7 CF di
esercizio 23 27 31 Posizione finanziaria netta -28 -3 18 Commenta Gianluigi
Martusciello, Amministratore Delegato del Gruppo : "Dopo il 2003, che
deve essere considerato un anno di transizione per il nostro Gruppo, in cui
i ricavi e i margini si posizioneranno nella parte bassa della forchetta
prevista, nel prossimo biennio la crescita riprenderà ai tassi di crescita
a cui eravamo abituati. Drivers di sviluppo saranno sicuramente il mercato
delle istituzioni finanziarie, sul quale contiamo di consolidare e
sviluppare la nostra presenza nel settore delle banche, e di sviluppare
fortemente il settore delle assicurazioni che già questo anno ha cominciato
a dare grandi soddisfazione. Il piano già sconta una possibile pressione
sui prezzi praticati, bilanciata da un opera di ottimizzazione dei costi già
attivata nel corso del 2003. In particolare si punterà sulla
riqualificazione del personale verso servizi a maggior valore aggiunto e ad
un ottimizzazione dei poli produttivi." Infolink: www.dataservicespa.com
CRIF SI RAFFORZA SUI MERCATI AMERICANI
IL GRUPPO SPECIALIZZATO NELLE SOLUZIONI PER LA GESTIONE DEL RISCHIO DI
CREDITO HA COSTITUITO UNA NUOVA SOCIETÀ IN JOINT VENTURE CON IL PROVIDER
STATUNITENSE TRANSUNION
Bologna, 3 luglio 2003 - Si consolida il rapporto di collaborazione che lega
il Gruppo Crif, leader in Italia nelle soluzioni per la gestione del rischio
di credito, e la società statunitense TransUnion, provider di servizi di
business intelligence che vanta oltre 3600 dipendenti operanti in 24 Paesi.
Crif Decision Solutions SpA e TransUnion International Inc. hanno infatti
firmato un accordo per la costituzione in joint venture di Tu Crif Decision
Solutions Llc, società che si avvale dell'esperienza e del know how
maturati a livello internazionale da Crif nell'elaborazione di avanzati
modelli di supporto decisionale per l'erogazione e la gestione del credito e
da TransUnion nell'ambito dei sistemi di credit bureau. Il Gruppo Crif era
già attivo dal 1999 sul mercato Usa attraverso Crif North America Corp.,
società con sede a Tampa (Florida), e dal 2001 su quello latino-americano
con la società fondata in Messico, sempre in joint venture con TransUnion.
Attraverso TU Crif Decision Solutions Llc, Crif si propone come partner
specializzato nei sistemi di supporto decisionale, nei modelli di scoring e
nei servizi di application processing per i mercati bancari, finanziari,
assicurativi, delle telecomunicazioni e delle utilities del Centro - Sud
America e del Canada. A pochissimo tempo dalla nascita ufficiale, Tu Crif
Decision Solutions è già impegnata nel progetto per la fornitura in
modalità Asp alla società che gestisce il sistema di referenza creditizia
canadese del motore decisionale per il Crm, sviluppato in Italia da Crif
Decision Solutions. La soluzione Crif per la gestione integrata della
clientela permetterà al credit bureau nordamericano di migliorare la
propria customer acquisition e loyalty, di individuare i giusti target e di
incrementare le vendite e i profitti. È inoltre prevista la prossima
implementazione da parte della società canadese del motore decisionale Crif
anche agli Istituti di credito clienti per supportarli nella gestione e
ottimizzazione dei processi decisionali.
CIT S.P.A.: NOMINATO IL NUOVO
MANAGEMENT DELLA CONTROLLATA CIT VIAGGI SPA
Varese, 3 luglio 2003 - Ieri si è riunita l'Assemblea degli azionisti di
Cit Viaggi Spa (controllata al 97,47% da Cit Spa), che ha nominato il nuovo
consiglio di amministrazione, così composto: Giovanni Natali Presidente (già
Ceo di Cit Spa); Gino Pelizzari Amministratore Delegato (già Procuratore
Speciale di Cit Spa); Arcangelo Taddeo Consigliere con Delega alle Relazioni
Istituzionali (già Vice Presidente di Cit Spa) Il nuovo Consiglio di
Amministrazione di Cit Viaggi, poi riunitosi, ha conferito la carica di
Direttore Generale al Sig. Angelo Tagliabue, da anni storica figura in Cit
Viaggi nell'area Commerciale e Marketing.
ELSAG, NASCE LA NUOVA DIVISIONE FINANCE
SOLUTIONS
Milano, 3 luglio 2003 - Elsag, società di Finmeccanica e operatore di
riferimento nell'Information Technology italiana, annuncia la costituzione
di Elsag Finance Solutions, la nuova Divisione aziendale dedicata al mercato
Banche e Assicurazioni. Da tempo impegnata nel settore, in cui può vantare
importanti realizzazioni per istituti di credito e gruppi assicurativi di
rilievo internazionale, Elsag intende ora rilanciare il proprio ruolo di
partner strategico delle istituzioni finanziarie, per accompagnarle lungo il
percorso attuativo e implementativo delineato dai nuovi processi di
riorganizzazione e aggregazione imposti dal mercato. Coniugando competenze
specialistiche e know how tecnologico, Elsag Finance Solutions si propone di
supportare le aziende clienti mediante soluzioni in grado di ottimizzarne e
semplificarne i processi di business, rispettando i tempi previsti e
garantendo ritorni sugli investimenti misurabili e certi. La nascita della
Divisione Elsag Finance Solutions è solo il primo passo di un piano
industriale che prevede, soltanto nei prossimi due anni, investimenti per
circa 10 milioni di euro per il potenziamento dei prodotti applicativi per
la finanza e la banking governane, il consolidamento dei servizi di back
office amministrativo e il rafforzamento del sistema operazionale in modo
particolare sui mercati dei Paesi in via di sviluppo (sistema già da tempo
operante presso Al Rajhi Banking & Investment Corporation, uno tra i più
importanti istituti di credito sauditi). La responsabilità della nuova
Divisione è stata affidata al Dott. Aldo Roselli, cui è stato anche
assegnato l'incarico di ridisegnarne la struttura organizzativa e
commerciale riunificando, tra l'altro, le competenze del mercato (Business
Unit Banche e Assicurazioni) e della produzione (Service Unit Banklab). Per
conferire maggiore visibilità all'iniziativa, si è deciso di avviare una
campagna pubblicitaria che rimarrà on air nei mesi di luglio/settembre.
Elsag Finance Solutions (Efs) è la Divisione di Elsag spa - Società di
Finmeccanica - attiva nella produzione e nello sviluppo di soluzioni
software per la governance delle istituzioni finanziarie. Punti di forza di
Efs sono la profonda conoscenza del mercato, la competenza funzionale sia in
Italia che all'estero, l'elevato know how tecnologico e un capitale umano di
grande valore, mutuato anche dall'acquisizione di Ipacri. Missione:
progettare, realizzare e gestire soluzioni e servizi per migliorare,
supportare e ottimizzare i processi di business e i cambiamenti strategici
dei clienti finance. Efs per il mondo Finance - Efs mette a disposizione
delle istituzioni finanziarie un'offerta completa che prevede: soluzioni di
sintesi (segnalazioni di vigilanza, centrale rischi, bilancio, contabilità
generale secondo i nuovi standard Ias, etc.); soluzioni di misura (controllo
di gestione e budget, rischio di credito nella nuova visione di Basilea II,
customer relationship management, etc.); soluzioni per il Sistema
Operazionale (anagrafe, crediti, pricing, finanziamenti, etc.); soluzioni
per i sistemi di pagamento; soluzioni per la gestione dell'area Finanza.
Inoltre Efs ha reingegnerizzato le proprie soluzioni di banking governance,
raccogliendo tutte le informazioni in un unico patrimonio informativo
direzionale (PID) in grado di accogliere in maniera organizzata,
normalizzata e "pulita" tutte le informazioni gestite
singolarmente dalle diverse soluzioni di "governo della banca" e
di renderle disponibili alle funzioni interessate. Efs offre anche servizi
It, tra i quali: il business process outsourcing ovvero la gestione in
outsourcing dei servizi amministrativi; la gestione integrata dei servizi di
monetica; l'archiviazione documentale; la gestione della sicurezza logica e
fisica. A fine 2002 Efs conta circa 380 risorse altamente qualificate,
dislocate in diverse sedi operative, e ricavi per 52,8 mio/€. Efs è
presente a Milano (Milanofiori, Assago) Roma e Torino con poli dedicati alla
ricerca e allo sviluppo delle soluzioni, in Romania (Bucarest) e in Arabia
Saudita (Riyadh) per seguire il progetto di realizzazione dell'intero
Sistema Operazionale di Al Rajhi Banking & Investment (uno dei maggiori
istituti di credito sauditi). Efs è guidata da Aldo Roselli, 48 anni, che
in passato, oltre ad aver ricoperto importanti ruoli in"società leader
nelle soluzioni IT, è stato anche Amministratore Delegato e Country Manager
rispettivamente di Trend spa e Finmatica spa. Efs è sul web all'indirizzo http://www.elsag.it
AUMENTO DI CAPITALE AEM TORINO CONCLUSA
CON SUCCESSO L'OFFERTA IN OPZIONE SOTTOSCRITTA QUASI LA TOTALITÀ DELLE
AZIONI OFFERTE
Torino, 3 luglio 2003 - Si è conclusa il 30 giugno scorso la prima fase
dell'aumento di capitale da 115,4 milioni di euro relativi all'offerta in
opzione di azioni ordinarie con abbinati Warrant Aem Torino 2003-2008
iniziata lo scorso 9 giugno. Sono state sottoscritte n. 114.026.980 azioni
cum warrant, pari al 98,78% delle azioni offerte, rivenienti dall'esercizio
di n. 342.080.940 diritti di opzione. I n. 4.226.060 diritti non esercitati,
validi per sottoscrivere complessive n. 1.408.686 azioni cum warrant,
saranno offerti in Borsa nei giorni dal 7 luglio all'11 luglio 2003 da Banca
Imi S.p.A. Si ricorda che il buon fine dell'operazione è assicurato da un
consorzio di garanzia costituito e diretto da Banca Imi S.p.A.
PIRELLI & C. REAL ESTATE VENDE AL
FONDO ETICO DI BPM UNA NUOVA RESIDENZA PER ANZIANI A MILANO GESTITA DA
ARGENTO VIVO
Milano, 3 luglio 2003 - Pirelli & C. Real Estate ha ceduto ad
Investietico, il primo fondo chiuso immobiliare etico della Banca Popolare
di Milano, una nuova residenza per anziani a Bollate, in provincia di
Milano; la realizzazione rappresenta il primo progetto di Pirelli & C.
Real Estate nel settore dell'assistenza sociale. Il valore della struttura
è di 10,4 milioni di euro. L'intera operazione è stata condotta dalla
divisione di Asset Management Sanità di Pirelli & C. Real Estate, che,
avvalendosi dell'apporto delle società di project management e di agency
del Gruppo, nell'arco di diciotto mesi è stata in grado di realizzare la
struttura, di individuare un gestore sanitario e di concludere infine la
vendita dell'immobile ad un primario fondo etico. La struttura sorge su
un'area di 8.000 mq nelle vicinanze dell'ospedale di Bollate ed è in grado
di ospitare 126 ospiti su 4 livelli, per un totale di 7.400 mq. All'interno
della residenza è stato inoltre realizzato un Nucleo Alzheimer da 21 posti
letto. Il gestore sarà Argento Vivo, qualificato operatore del settore, che
ha stipulato un contratto di locazione della durata di 9 anni più
un'opzione per altri 9. Nel settore della sanità, Pirelli & C. Real
Estate ha deciso di promuovere il lavoro di nuovi giovani architetti: nel
caso di Bollate, il progetto è stato affidato a Marco Veronesi,
professioniasta con una esperienza specifica nel settore delle residenze per
anziani, che ha curato particolarmente le caratteristiche tecniche e di
qualità dell'edificio al fine di ottimizzare la qualità della vita degli
ospiti della struttura. "Il settore della sanità avrà in futuro una
rilevanza sempre più consistente: il costante e crescente apporto della
tecnologia e della medicina renderà nei prossimi anni sempre più sentita
l'esigenza di rinnovamento ed ampliamento della offerta sanitaria a livello
nazionale" - ha dichiarato Carlo Puri Negri, Amministratore Delegato di
Pirelli & C. Real Estate. "Per soddisfare questa esigenza di
sviluppo ed ammodernamento del sistema sanitario nazionale abbiamo creato
nell'ambito del nostro Gruppo una struttura dedicata, l'Asset Management
Sanità, con l'obiettivo di sfruttare gli strumenti innovativi concessi
dalle nuove normative, quali ad esempio la finanza di progetto - o project
financing (la cosiddetta Merloni-Quater) - per la realizzazione di opere di
interesse pubblico nell'ambito sanitario. Attualmente abbiamo allo studio
anche altri progetti con l'intenzione di presentare a breve due iniziative,
sempre in questo settore, a Milano ed a Genova".
PRESTITO OBBLIGAZIONARIO "BANCA
POPOLARE DI MILANO PARTIAL COUPON 1998 2008 CONVERTIBILE
SUBORDINATO"
Milano, 3 luglio 2003 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare
di Milano Scarl, nella riunione tenuta il 1° aprile, ha deliberato -
subordinatamente all'autorizzazione di Banca d'Italia - di esercitare la
facoltà di rimborso anticipato del prestito obbligazionario "Banca
Popolare di Milano Partial Coupon1998-2008 convertibile subordinato"
(codice Isin IT0001233490), in forza di quanto previsto dall'art. 6 del
relativo Regolamento e per l'intero ammontare delle residue obbligazioni in
circolazione, senza alcun aggravio di spese o commissioni per
l'Obbligazionista. L'operazione oggi deliberata si inserisce nell'ambito
delle iniziative della Banca volte ad ottimizzare i costi e la struttura del
debito. Il rimborso anticipato - stabilito con valuta 16 settembre 2003 -
avverrà mediante pagamento: del valore dell'obbligazione capitalizzata
(Lire 18.450 al 15/04/2003); della frazione dell'interesse corrispondente al
pro-rata dell'interesse capitalizzato; della cedola maturata dal 15/04/2003
alla data di rimborso inclusa (16/09/2003). Le obbligazioni cesseranno
quindi di essere fruttifere dalla data del 17/09/2003. Gli Obbligazionisti
potranno esercitare il diritto di conversione, alle condizioni previste dal
Regolamento, fino al 10/09/2003 e le azioni di compendio saranno consegnate,
per il tramite di Monte Titoli S.p.A., il 30/09/2003. In ottemperanza agli
adempimenti previsti dall'art. 13 del Regolamento del prestito
obbligazionario, la comunicazione ufficiale del rimborso agli
Obbligazionisti sarà effettuata mediante apposito avviso ("Notizia di
Rimborso") pubblicato - nei termini previsti dall'art. 6 del
Regolamento - sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, nonché su
"Il Sole 24 Ore" e sul "Financial Times" (edizione di
Londra).
PIRELLI & C. CONCLUSO CON PIENO
SUCCESSO L'AUMENTO DI CAPITALE CUM WARRANT AVVIATO IL 9 GIUGNO.
Milano, 3 luglio 2003 - Si è conclusa con pieno successo l'operazione di
aumento del capitale sociale cum warrant deliberata dall'assemblea
straordinaria degli azionisti di Pirelli & C. del 7 maggio 2003. Durante
il periodo di opzione, iniziato il 9 giugno e conclusosi il 27 giugno 2003,
sono state sottoscritte al prezzo di 0,52 euro ciascuna 1.557.159.063 azioni
ordinarie con abbinati gratuitamente altrettanti warrant, pari al 99,70%
dell'offerta, per un controvalore pari a circa 809,7 milioni di euro.
Risultano pertanto non esercitati 1.565.421 diritti di opzione,
corrispondenti a 4.696.263 azioni con warrant, che verranno offerti in Borsa
per conto della Società a cura di Mediobanca Spa nelle sedute del 7, 8, 9,
10 e 11 luglio 2003. Camfin Spa ha sottoscritto le 554.556.642 azioni con
warrant (pari al 35,51% dell'offerta) spettanti in opzione alle azioni
Pirelli & C. S.p.A. possedute dalla medesima. Gli altri membri del
Sindacato di Blocco Azioni Pirelli & C. - e più precisamente Rizzoli
Corriere della Sera Mediagroup Spa, Fondiaria - Sai Spa, Mediobanca - Banca
di Credito Finanziario Spa, Edizione Holding Spa, R.A.S. Spa, Assicurazioni
Generali Spa, S.M.I. Spa, Massimo Moratti e Sinpar Holding Spa - hanno
sottoscritto, in esercizio dei diritti di opzione spettanti alle azioni
dagli stessi vincolate in sindacato, 669.729.516 azioni con warrant, pari al
42,88% dell'offerta.
ENEL : ILCDA APPROVA IL PIANO DI
RIATTIVAZIONE IMPIANTI PER L'EMERGENZA: 1200 MW IN 12 MESI INOLTRE, VERRÀ
ANTICIPATA LA CONVERSIONE A CICLO COMBINATO DELLA CENTRALE DI SANTA BARBARA
(400 MW) CHE SARÀ COMPLETATA IN 24 MESI
Roma, 3 luglio 2003 - Il Consiglio di aministrazione di Enel, preso atto
della situazione del settore elettrico italiano, ha esaminato ed approvato
oggi le iniziative proposte dall'amministratore delegato Paolo Scaroni tese
a costituire una potenza di riserva da attivare nei momenti di emergenza
(indicativamente 100 ore l'anno) che sia valida dal punto di vista operativo
ed economico. Tali iniziative consistono: nella riattivazione di una serie
di impianti dismessi in grado di assicurare entro i prossimi 12 mesi una
capacità complessiva di 1.200 MW con un investimento di circa 25 milioni di
euro. Nell'anticipo della realizzazione della centrale a ciclo combinato
alimentato a gas naturale di Santa Barbara della capacità di circa 400 MW
che sarà completata in 24 mesi con un investimento complessivo di circa 170
milioni di euro.
INTERENERGY E CNR: BLACKOUT IN ITALIA?
"DISINFORMAZIONE INTERESSATA" INCOMPLETA L'INFORMAZIONE AL
PUBBLICO SUI RECENTI BLACKOUT ELETTRICI IN ITALIA
Roma, 3 luglio 2003 - Echeggiano quelle di Giulio Tremonti che recentemente
sottolineava a Palermo l'inopportunità dell'applicazione del libero mercato
alle aviolinee ("sono come gli skilift, le loro perdite garantiscono
comunque utili al sistema"), le parole dell'esperto energetico Alex
Sorokin di Interenergy e di Mario Pagliaro del Consiglio nazionale delle
ricerche che svelano una delle concause meno note dei blackout energetici
registrati in questi giorni in Italia. "A mancare - spiegano - sono le
centrali capaci di generare energia di 'punta' e non tanto quelle di 'base'.
E queste mancano perché sono poco convenienti economicamente, per cui - in
un mercato elettrico in fase di liberalizzazione come quello italiano - gli
operatori non se ne dotano: esattamente com'è avvenuto due anni fa in
California. L'uso crescente dei condizionatori d'aria ha fatto aumentare la
'punta' di domanda elettrica, che si verifica nelle ore calde delle giornate
estive (oppure nelle ore più fredde in inverno). Le centrali usate per
coprire la 'punta' nella domanda elettrica sono diverse dalle normali
centrali 'di base' che producono energia in tutte le ore, tutti giorni e per
tutto l'anno. Le centrali nucleari, oppure le centrali a ciclo combinato di
cui si parla tanto in questi giorni sono centrali di base poco idonee per
coprire la punta. Le centrali di punta sono generalmente idroelettriche di
bacino (ma al momento l'acqua nei bacini scarseggia) oppure gruppi turbogas
puri (da non confondere con i cicli combinati) che utilizzano praticamente
le stesse turbine che fanno volare gli aerei intercontinentali: quando il
picco della domanda aumenta, entrano in funzione rapidamente e per poche ore
in modo da soddisfare un bisogno straordinario come quello dettato dagli usi
di massa dei condizionatori dovuto al gran caldo italiano di questi giorni.
"Ma proprio perché le centrali di punta restano fermi la maggior parte
del tempo e lavorano solo poche ore l'anno - spiegano ancora Sorokin e
Pagliaro - l'investimento richiesto per la loro realizzazione rende molto
costosa la poca energia generata da queste centrali. Pertanto, sul mercato
libero, se non sostenute da una adeguata regolamentazione, le centrali di
punta non possono competere con le normali centrali di base e nessun
operatore le vuole più realizzare e mantenere in servizio. E poco si
discute anche delle altre opzioni che potrebbero aiutare a risolvere il
problema, come la generazione distribuita, la micro-cogenerazione e
trigenerazione diffusa, le turbine eoliche, oppure l'energia solare (ideale
per coprire il fabbisogno del condizionamento estivo), l'efficienza
energetica oppure il DSM (gestione della domanda) attraverso meccanismi
tariffari, che (come nella telefonia cellulare) applicano prezzi alti
durante i momenti di maggiore domanda elettrica, e forti sconti durante la
notte e nelle ore di minore consumo". Progettista e consulente
energetico italiano in svariati Paesi con la società Interenergy, Alex
Sorokin ha concluso in questi giorni un'intesa con il Consiglio nazionale
delle ricerche che a Palermo opera la Scuola di formazione manageriale nota
come "Quality College del CNR", finalizzata alla diffusione presso
le imprese e le amministrazioni italiane di strategie di efficienza
energetica la cui urgenza dovrebbe risultare chiara dalle centinaia di
milioni di euro perduti a causa delle interruzioni nella fornitura
dell'energia elettrica a imprese, amministrazioni e ospedali dei giorni
passati. Per ogni informazione c'è il sito web www.qualitas1998.net
del Quality College del Cnr
IN UN VOLUME I 120 ANNI DI VITA DELLA
EDISON E DELL'INDUSTRIA ELETTRICA ITALIANA: LE LEZIONI DELLA STORIA PER UNA
NUOVA POLITICA ENERGETICA NAZIONALE
Milano, 3 luglio 2003 - In tempi di black out come quelli attuali torna a
rivestire un ruolo centrale il problema della programmazione energetica
nazionale. Come uscire da questa crisi? Si può certamente imparare anche
dalla storia se è vero che le imprese elettriche italiane, guidate dagli
"ingegneri-imprenditori" formatisi nel fertile clima di metà
Ottocento ed in seguito nei Politecnici di Milano e Torino, riuscirono ad
inizio '900 ad affrontare con successo la sfida dell'industrializzazione e
dell'elettrificazione del paese. Inoltre, non va dimenticato che dopo le
distruzioni della guerra, negli anni '50 e nei primi anni '60 del '900
l'industria elettrica nazionale fu capace non solo di ripristinare gli
impianti danneggiati ma anche di costruire nuove centrali elettriche per
oltre 10.000 Mw, consentendo all'Italia di affrontare serenamente il
"boom" del "miracolo economico" senza penurie di
energia. Di questo ed altro si parla in un volume che sarà presentato a
Milano il prossimo 16 luglio, con inizio alle 10,30, presso la sede della
Edison in Foro Buonaparte 31, dal titolo "Il Gruppo Edison: 1883-2003.
Profili economici e societari", curato da Marco Fortis, Alberto Quadrio
Curzio e Claudio Pavese. Il volume è edito dalla casa editrice Il Mulino di
Bologna nella collana della Fondazione Edison. Nei due tomi che lo
compongono, per quasi complessive 1.200 pagine, è ripercorsa la storia
della Edison dalle origini sino ad oggi, con un corredo particolarmente
accurato di statistiche e materiale fotografico d'archivio. In occasione
della presentazione del volume porterà i suoi saluti il sindaco di Milano
Gabriele Albertini. Seguiranno gli interventi di Umberto Quadrino,
presidente della Edison e della Fondazione Edison, e di Giulio Del Ninno,
amministratore delegato della Edison e vicepresidente della Fondazione.
Interverranno quindi al successivo dibattito Giulio Ballio, Rettore del
Politecnico di Milano, Enrico Decleva, Rettore dell'Università degli Studi
di Milano, Pierluigi Ciocca, Vicedirettore Generale della Banca d'Italia e i
tre curatori del volume. Alberto Quadrio Curzio è stato presidente della
Società Italiana degli Economisti ed è ordinario di Economia Politica e
preside della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università Cattolica.
Marco Fortis è responsabile Studi Economici del Gruppo Edison e docente di
Economia Industriale nella Facoltà di Scienze Politiche dell'Università
Cattolica. Claudio Pavese insegna Storia Economica e Storia dell'Industria
nella Facoltà di Scienze Politiche dell'Università degli Studi di
Milano.
SOCOTHERM: CONTRATTO DEL VALORE DI 10
MILIONI DI USD PER IL PROGETTO HANGZHOU BAY PIPELINE IN CINA, 162 KM DI
LINEE SOTTOMARINE PER IL TRASPORTO DI PETROLIO.
Vicenza, 3 luglio 2003 - Socotherm, Società quotata sul Mta di Borsa
Italiana ed uno dei principali operatori mondiali nel rivestimento
protettivo di tubazioni per l'estrazione ed il trasporto di petrolio, gas e
acqua, si è aggiudicata in Cina una commessa per il rivestimento,
l'appesantimento e l'installazione degli anodi alla pipeline cinese Hangzhou
Bay Crossing. Il progetto, 162 Km di linee sottomarine per il trasporto di
petrolio (3 linee da 54 km cadauna), è della China National Petrochemical
Corporation (Sinopec), mentre il contratto Socotherm, del valore di circa 10
milioni di Usd, è stato assegnato dalla koreana Hyundai Heavy Industries
Co. L'Hangzhou Bay Crossing Project è parte di un progetto Sinopec più
ampio, lo Yong Hu Ning, consistente in più linee per trasportare il
petrolio sia grezzo sia raffinato dal Te rminal dell'isola di Zhou Shan a
Nanjing passando per Ningbo e Shanghai. I rivestimenti di queste linee sono
stati fatti per la maggior parte da Socotherm Shashi con l'impianto
tecnologicamente più avanzato presente in Cina, situato all'interno del
tubificio di Shashi e che nel passato ha già lavorato per i più importanti
progetti cinesi come il gasdotto West to East e la pipeline Shashi-Beijing.
Ai tubi, da 10, 28 e 30 pollici, verrano applicati rivestimenti
anticorrosivi in polvere epossidica (Powderkote) e appesantimenti, necessari
per vincere la spinta di galleggiamento del mare, con un sistema che
consiste in uno strato di calcestruzzo applicato mediante un processo di
estrusione sui tubi con armatura in rete metallica (Wrapheavykote). Ai tubi,
una volta rivestiti e appesantiti, verranno installati gli anodi in modo da
proteggerli dalle cosiddette correnti galvaniche sottomarine. I lavori, che
inizieranno nel corso del 3° trimestre 2003 per terminare entro la fine
dell'anno, saranno effettuati nella nuovissima "Marine Base"
Socotherm installata nella Development Free Zone di Daxie in provincia di
Ningbo, circa 100 km a sud di Shanghai e appositamente creata per far fronte
all'espansione del mercato offshore cinese. L'Hangzhou Bay Crossing è il
secondo grande progetto offshore nei mari della Cina a cui partecipa
Socotherm. Il primo, il Pinghu Field, circa 700 Km, è stato realizzato nel
1997 per conto della Cnooc sempre nell'area di Shanghai. La nuova
"Marine Base" è la 6° del Gruppo dopo quelle di Onne (Nigeria),
Vitòria (Brasile), Kuantan (Malesia), Ravenna e Trapani (Italia) ed è
stata realizzata con parte dei proventi della IPO Socotherm sull'Mta di
Borsa Italiana avvenuta nel dicembre 2002 "Siamo in Cina da oltre 10
anni e la "Marine Base" di Ningbo - afferma l'Ing. Zeno Soave, Ceo
del Gruppo - è la nostra quarta società costituita nel paese. In Cina -
aggiunge l'Ing. Soave - siamo il più importante operatore straniero del
nostro settore con ben 4 siti produttivi e in 2 società abbiamo come socio
la Petrochina, public company e compagnia petrolifera di stato
cinese".
CONFERENZA DELLA COMMISSIONE SULLE
PERFORMANCE AMBIENTALI DELL'INDUSTRIA EUROPEA
Bruxelles, 3 luglio 2003 - La DG Imprese della Commissione europea sta
organizzando un'importante conferenza sul tema "Le performance
ambientali dell'industria europea", che si svolgerà il 24 e 25
novembre a Bruxelles. Parteciperanno oltre 700 delegati in rappresentanza
delle istituzioni comunitarie, degli Stati membri attuali e futuri,
dell'industria, delle organizzazioni non governative e delle università.
L'obiettivo di tutti sarà di discutere in che modo l'industria abbia
ridotto l'impatto sull'ambiente e quali azioni sono state intraprese per
avanzare verso una struttura di produzione più sostenibile. A tale
proposito, le discussioni del gruppo di alto livello si concentreranno su
due tematiche principali: "Riconciliare competitività e performance
ambientali: la risposta dell'industria" e "Garantire il futuro
equilibrio tra competitività e performance ambientali". Infolinnk: http://europa.eu.int/comm/enterprise/environment/events
/env_performance/index.htm
I CITTADINI AIUTANO LA COMMISSIONE A
VALUTARE L'INQUINAMENTO NELLE CITTÀ EUROPEE
Bruxelles, 3 luglio 2003 - "La legislazione in materia di qualità
dell'aria non può essere realmente efficace se non è compresa ed accettata
da coloro che essa stessa intende proteggere: i cittadini europei". È
quanto ha affermato il commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin,
presentando, il 30 giugno a Bruxelles, i primi risultati del progetto People
(Population exposure to air pollutants in Europe - Esposizione della
popolazione agli inquinanti atmosferici in Europa). Nell'ambito del progetto
People, varato il 22 ottobre 2002, oltre 125 abitanti di Bruxelles sono
stati selezionati per partecipare al primo esperimento pilota, della durata
di un giorno, per valutare i livelli di esposizione al benzene, una sostanza
cancerogena associata ad un crescente rischio di sviluppo della leucemia. Il
benzene è considerato, inoltre, un buon indicatore della presenza di altri
inquinanti come il monossido di carbonio, gli ossidi di azoto e il
particolato. I partecipanti sono stati selezionati sulla base di una serie
di criteri ben definiti (fumatori, non fumatori; utilizzatori di trasporti
pubblici; ciclisti). A ciascun partecipante è stato chiesto di indossare un
dosimetro per 12 ore. Le misurazioni sono state effettuate per 24 ore in una
vasta gamma di ambienti esterni e confinati, come negozi, bar, scuole,
trasporti pubblici e uffici. Fino ad oggi, per determinare i livelli
d'inquinamento nelle città sono stati utilizzati degli strumenti fissi di
misurazione. Quest'esperimento, come ha spiegato Busquin, rappresenta il
primo nel suo genere, poiché coinvolge il cittadino nel processo di
valutazione della qualità dell'aria. "Grazie al progetto People, la
scienza è stata rimossa dalla sua torre d'avorio, rendendola non solo più
accessibile al pubblico, ma consentendo ai cittadini stessi di assumere il
ruolo di principali analizzatori del processo", ha affermato Busquin.
"Progetti di ricerca come People sono essenziali per fornire ai
decisori, ai professionisti in campo ambientale e sanitario, nonché al
pubblico in generale una comprensione più chiara dell'inquinamento
atmosferico urbano e del suo impatto sulla salute. Le conoscenze ottenute
grazie a quest'importante ricerca ci aiuteranno ad assumere le nostre
decisioni in materia di traffico e trasporti ed incoraggeranno i cittadini
ad adottare uno stile di vita più sano", ha aggiunto il Commissario. I
dati rilevati dai sensori hanno mostrato che nel giorno preso in esame, i
livelli d'inquinamento dell'ambiente esterno registrati a Bruxelles -
escluse le zone ad alta densità di traffico - erano conformi al valore
annuale di cinque microgrammi per metro cubo, fissato dalla direttiva
comunitaria sull'inquinamento atmosferico. Nello specifico, la
concentrazione di benzene era pari alla metà di quella osservata dieci anni
prima. Come ha dichiarato al Notiziario Cordis Giovanni De Santi, direttore
dell'Unità "Emissioni e salute" del Ccr: "Stiamo
raccogliendo i frutti delle misure volte a ridurre i livelli d'inquinamento
già introdotte dalla legislazione europea, dalle autorità regionali e
dall'industria, quali, ad esempio, i miglioramenti apportati alla tecnologia
automobilistica, il controllo del traffico e delle norme più severe in
materia di emissioni". Per quanto concerne i livelli d'inquinamento
negli ambienti confinati, le concentrazioni più elevate di benzene sono
state registrate all'interno delle automobili, nonché nei luoghi ove è
presente del fumo di tabacco. I livelli più bassi sono stati riscontrati
nelle scuole e negli uffici. Tuttavia, si è notato che l'esposizione è
legata anche allo stile di vita personale. Per esempio, i risultati indicano
che i fumatori sono la categoria di cittadini che mostra il livello di
inquinamento più elevato in assoluto, con un valore medio di 7,5
microgrammi per metro cubo. Dopo il fumo, i mezzi di trasporto si sono
rivelati il principale fattore che influisce sull'esposizione personale.
Tuttavia, i risultati più sorprendenti e, forse, preoccupanti, sono stati
quelli relativi alle abitazioni dei cittadini, nelle quali si sono
registrate concentrazioni di benzene pari al doppio di quelle rilevate
nell'atmosfera che circonda la città, con un valore medio di circa sette
microgrammi per metro cubo. Pur ritenendo utili questi dati relativi ai
livelli di inquinamento nei luoghi chiusi, Busquin ha spiegato al Notiziario
Cordis che elaborare delle leggi su questo tipo di inquinamento è un
compito molto più delicato rispetto alla definizione di politiche sulla
qualità dell'aria esterna: "Non dobbiamo dimenticare che occorre
rispettare la privacy dei cittadini". Sebbene la Commissione sia in
grado di fornire le informazioni necessarie, ha dichiarato il Commissario,
spetta alle autorità regionali e locali divulgare tali risultati e
sviluppare metodi per sensibilizzare i cittadini sui fattori che influenzano
il loro ambiente e sull'impatto esercitato dagli stili di vita e dalle
abitudini personali. Jean Vanwetwinkel, che ha deciso di partecipare alla
sperimentazione poiché inizialmente spinto dal desiderio di conoscere le
conseguenze dell'inquinamento sulla propria salute, si è detto stupito
delle alte concentrazioni di benzene rilevate nei luoghi confinati.
Vanwetwinkel, anch'egli presente alla manifestazione di Bruxelles, concorda
con il Commissario nell'affermare che le autorità locali devono
sensibilizzare maggiormente i cittadini sulla presenza del benzene.
"Spetta ai cittadini assumersi la responsabilità di controllare il
livello di benzene nelle proprie abitazioni e nei propri stili di vita, ma
sarebbe utile se le autorità locali e regionali prendessero in
considerazione la fornitura di un servizio pubblico di misurazione delle
concentrazioni di benzene nelle abitazioni", ha suggerito Vanwetwinkel.
Secondo il dott. De Santi, le autorità regionali hanno già cominciato ad
utilizzare il progetto People per aiutare le persone a capire ciò che
possono fare per ridurre l'esposizione a tali inquinanti. Per esempio,
quando l'esperimento è stato condotto a Lisbona, più di 50 scuole e 500
studenti hanno partecipato ad attività di role-play e videoconferenza
incentrate sul tema dell'inquinamento atmosferico. Gli studenti, inoltre,
hanno contribuito alla raccolta dei dati scientifici e hanno partecipato con
altri cittadini ad un dibattito sui risultati del progetto. Il dott. De
Santi ritiene che il progetto People sia un ottimo esempio di efficace
collaborazione fra le autorità locali e la Commissione, in vista di un
rafforzamento dello Spazio europeo della Ricerca (Ser). "Gli
insegnamenti tratti dall'esperimento di Bruxelles ci consentiranno di
adattare i nostri metodi per sperimentazioni future. Auspichiamo di poter
mettere in pratica le lezioni apprese, includendo nella campagna di
misurazione del benzene un altro pericoloso inquinante: il particolato
fine", ha affermato il dott. De Santi. Nell'ambito del progetto People
sono già state condotte delle campagne a Bucarest e Lubiana ed entro la
fine dell'anno sono previsti ulteriori esperimenti a Madrid e Budapest.
Altre città, comprese Belgrado, Dublino, Parigi e Roma, hanno manifestato
il loro interesse a partecipare al progetto. Infolink: http://www.people-pt.net/eindex.html
UN CONVEGNO IN BOCCONI SUL FUTURO DELLA
UE, ECONOMISTI, GIURISTI E POLITILOGI A CONFRONTO IN BOCCONI SULLA FUTURA
COSTITUZIONE EUROPEA
Milano, 3 luglio 2003: La bozza della nuova Costituzione europea, presentata
dal Presidium della Convenzione Europea il mese scorso, ha suscitato una
vivace discussione in tutta Europa. L'obiettivo del convegno I risultati
della Convenzione Europea organizzato dall'Università Bocconi, lunedì 7
luglio dalle 9.30 in Aula Magna, in collaborazione con EuropEos, Fondazione
Rodolfo Debenedetti e Assonime, è di proseguire il dibattito
multidisciplinare, formulando anche nuove proposte, alla luce della
presidenza italiana della UE, iniziata in questi giorni, e in vista della
Conferenza Intergovernativa di ottobre. Dopo l'apertura dei lavori da parte
di Carlo Secchi, rettore Università Bocconi, si svolgerà la relazione di
Antònio Vitorino, commissario europeo per la Giustizia e gli Affari
Interni, sui risultati della Convenzione. Seguirà una sessione
sull'integrazione politica con la partecipazione, tra gli altri, di Alberto
Alesina, Università di Harvard, e Joachim Bitterlich, vicepresidente affari
internazionali Vivendi. Alle 14.30 Mario Monti, commissario europeo per la
Concorrenza, discuterà di concorrenza e mercato unico nell'Europa
allargata. Seguirà una seconda sessione di lavori sull'integrazione
politica con la partecipazione, tra gli altri, di Leszek Balcerowicz,
presidente Banca Nazionale Polacca, e Guido Tabellini e Tito Boeri,
Università Bocconi. Chiuderà la giornata una discussione sulla Conferenza
Intergovernativa, che si aprirà a Roma a metà ottobre per approvare il
testo finale della Costituzione europea, con la partecipazione di Giuliano
Amato, vicepresidente della Convenzione UE, e Rocco Buttiglione, ministro
per le Politiche Comunitarie. Lunedì 7 luglio, ore 9,30. Aula Magna, Via
Gobbi 5, Milano.
IL GOVERNO VALLONE LANCIA UN PROGRAMMA
DI RICERCA COOPERATIVA INTERNAZIONALE
Bruxelles, 3 luglio 2003 - Il governo vallone ha lanciato un nuovo programma
denominato "Elite internationale", il cui obiettivo è di attirare
i ricercatori stranieri nei centri di ricerca della Vallonia. L'iniziativa
metterà a disposizione dieci borse di studio per ricercatori stranieri che
intendono svolgere progetti di ricerca in un'università o in un istituto
superiore della regione, sotto il patrocinio di un'impresa vallone. La
selezione dei progetti sarà realizzata a seconda delle competenze
scientifiche dei ricercatori, del livello di conoscenze tecnologiche e degli
studi scientifici effettuati e dell'impatto positivo che il progetto di
ricerca potrebbe avere sullo sviluppo socioeconomico della Vallonia. Per il
primo invito a presentare proposte, ai paesi partner interessati a
partecipare al programma sarà chiesto di firmare un accordo di cooperazione
con la regione della Vallonia. Infolink: http://mrw.wallonie.be/dgtre/Appel%20Elite%
20internationale.pdf
SU ISTRUZIONE.IT LE DOMANDE DI
SUPPLENZA AI CAPI D'ISTITUTO
Roma, 3 luglio 2003 - Il Ministero dell'Istruzione, proseguendo nella linea
intrapresa con la presentazione via web delle domande d'aggiornamento delle
graduatorie permanenti e d'istituto di prima fascia, estende anche agli
aspiranti supplenti non inclusi nelle graduatorie permanenti, la possibilità
di presentare le domande tramite internet. In base alle disposizioni della
C.M. 53 del 20 giugno 2003, chi si avvale della modalità on-line su
www.istruzione.it, potrà comunicare, dal 4 luglio e al 19 luglio, le sedi
per l'aggiornamento delle graduatorie d'istituto (il termine di
presentazione delle domande è il 21 luglio per chi si avvale della modalità
tradizionale). Tramite la procedura on-line gli aspiranti supplenti
potranno: a. Estendere, fino ad un massimo di trenta, le sedi scolastiche
prescelte, se nelle precedenti comunicazioni era stato espresso un numero
inferiore; b. Sostituire le sedi, fino ad un massimo di tre, rispetto a
quelle già prescelte e comunicate al sistema informativo del Miur per
l'anno scolastico 2002/03; c. Chiedere il trasferimento in altra provincia.
Compilare la domanda via web comporterà il vantaggio di poter selezionare
direttamente i codici delle istituzioni scolastiche scelte, evitando
eventuali errori di trascrizione sia degli aspiranti supplenti sia delle
segreterie scolastiche. Al termine della compilazione on-line della domanda
è possibile effettuare la stampa del modulo stesso: questo, dovutamente
firmato, dovrà essere inviato, da ciascun aspirante supplente, alla propria
segreteria scolastica. Per facilitare ulteriormente gli aspiranti supplenti
nella redazione della domanda, il Miur ha reso disponibile sempre sul
www.istruzione.it, una procedura che consente la visualizzazione delle
posizioni assunte nelle graduatorie provinciali permanenti e la verifica
dell'accoglimento d'eventuali reclami presentati presso i competenti uffici
provinciali (Csa). Dai primi d'agosto gli aspiranti supplenti potranno,
tramite un'altra procedura, visualizzare le posizioni assunte nelle
graduatorie d'istituto prescelte ai fini dell'inclusione. Infolink: www.istruzione.it
INIZIANO I SALDI QUESTA VOLTA PARTE LA
LOMBARDIA . COME AL SOLITO GLI €URO NON SARANNO TROPPI MA UNA BUONA
OCCASIONE VALE LA PENA.QUANTO SPENDEREMO? E I CONSIGLI ? ECCOLI .CON IL
CALENDARIO
Milano, 3 luglio 2003 - Estate uguale vacanze .Per circa 11 milioni di
Italiani in Luglio egli almeno 15 di agosto senza contare i pendolari ,che
rimarranno in Italia ,e forse occasione per qualche buon saldo nel secondo
anno di applicazione dell'€uro .€uro che questa volta non sembra
provocare troppo la corsa al rialzo e che al contrario dello scorso anno è
decisamente piu forte del dollaro Un occasione in piu pertanto per chi resta
e chi parte ,anche se chiaramente ad avere la meglio oltre le metropoli
saranno questa volta le decine di migliaia di esercizi delle località
turistiche in testa mare ed isole con il 70% dei negozi. Calcola
l'osservatorio del Telefono Blu che non saranno poco piu' di € 2 miliardi
di €uro la disponibilità di spesa degli italiani per i saldi estivi un
15% in piu dello scorso anno e circa la metà delle spese che avvengono per
i saldi invernali . Di questi tenendo conto delle presenze nelle loclalità
turistiche andranno 800 milioni al Nord ,550 al centro ,500 al Sud e 150
alle Isole .Già da tempo sono partite le promozioni ,ben diverse dai saldi
,senza l'obbligo della merce di stagione il riporto dello sconto ecc,ma che
probabilmente andranno a razzolare un altro miliardo L'intenzione media
della spesa sarà per ogni italiano intorno ai 120 €uro . 'Telefono Blu ed
Sos Consumatori" hanno attivato un apposito centralino per segnalare
gli eventuali casi di difformità 1780.690.690 e il portale per inviare
email www.sosconsumatori.it valido per tutte le regioni per segnalare tutti
i problemi (irregolarità ,mancanza di trasparenza,messaggi
ingannevoli,scarsa informazione) e per consigli ma anche per denunciare
eventuali abusi con "finti saldi " da parte degli esercizi
commerciali,ricordiamo che gli abusi sono puniti con multe a partire da
oltre 1000 € nelle grandi città. Lo scorso anno le chiamate al centralino
furono quasi un migliaio. Le denuncie piu' rilevanti furono per la merce che
non riportava correttamente il prezzo ,la mancata accettazione di carte di
credito e bancomat e per mancato cambio di merce. Si tratta di buone
opportunità ma ovviamente occorre come sempre fare attenzione.Sos
consumatori ha lanciato da una decina di giorni l'iniziativa ,seguita da
migliaia di consumatori di visitare i negozi e fotografare le merci per
valutare meglio il saldo ed il capo.Come abbiamo visto le accuse maggiori
:Saldo finto ,e capo non di stagione. Ecco allora i consigli per spendere
meglio : 1)Intanto ricordarsi il capo che ci interessa ,quello che abbiamo
visto e soprattutto il suo prez zo per capire l'esatto sconto ,quello è il
vero Saldo ,nelle promozioni possiamo invece trovare merce invenduta degli
anni precedenti. 2)Visitare piu' di un negozio con il prodotto similare
aiuta a non commettere errori Potrebbe esserci il rischio che venga messa in
circolazione merce invenduta negli anni, fare quindi attenzione e
controllare attentamente.Il negoziante deve dimostrare la veridicità di
qualsiasi asserzione pubblicitaria. 2)Gli articoli esposti conviene
riportino ben in chiaro i due prezzi,quello "pieno" e quello in
saldo(percentuale)fa parte della qualità del servizio ed è per legge.Le
merci con sconti e ribassi devono essere separate in modo chiaro e
inequivocabile da quelle non rientranti nella promozione,nel caso che venga
indicato un solo prezzo di vendita per la stessa voce merceo-logica tutti
gli articoli che rientrano nella voce reclamizzata devono essere venduti a
tale prezzo. I prezzi pubblicizzati devono essere praticati senza
limitazioni di quantità e senza abbinamento di vendita fino alla fine delle
scorte. 3)Attenzione alle etichette, quelle di origine ci permettono di
risalire al produttore,quelle di con tenuto garantiscono la composizione del
prodotto e le modalità di lavaggio per evitare rischi. 4)Attenzione ai
prezzi troppo stracciati potrebbero nascondere delle trappole (saldi medi
pro-fumeria 20% punte del 40%;Pelletteria 25%-50%;calzature
20%-50%;abbigliamento30-50%) 5)Si puo' chiedere al commerciante una
dichiarazione scritta su quanto riportato sull'eti-chetta,in tal modo il
negoziante di fronte ad una incongruenza potrà rivalersi sul produttore
6)Conservare sempre lo scontrino,se la merce è difettosa,si puo' infatti
optare per la restituzione del prodotto o ancora un prezzo inferiore.
7)Infine,salvo casi eccezionali e comprovati non si puo' vietare di
"provare " la merce in vendita,occorrerannopertanto un apposito
camerino e spazi necessari anche per le scarpe ciccando sotto il calendario
dei saldi http://www.confcommercio.it/home/ArchivioGi/GIU-2003/NP200603/
SALDIESTIVI-03.doc_cvt.htm
DA MILANO AL NORD MILANO: DOPO IL
GEMELLAGGIO CON LA CITTA' LOMBARDA, UNA DELEGAZIONE DELLA CITTA' DI TORONTO
IN VISITA A SESTO SAN GIOVANNI
Sesto San Giovanni,3 Luglio 2003 - Il Sindaco di Toronto, Melvin Lastman,
non ha potuto essere tra i presenti, causa una leggera indisposizione, ma
gli oltre 50 membri della sua delegazione economico istituzionale, in Italia
per formalizzare un accordo di gemellaggio tra la loro città e il Comune di
Milano, si sono recati oggi a Sesto San Giovanni per conoscere da vicino le
realtà dell'area Nord Milano, riconosciuta a livello internazionale come
una delle più ricche e interessanti del paese. Obiettivo della giornata è
stato quello di consolidare la reciproca conoscenza in vista di cooperazioni
e scambi futuri. L'elegante ristorante di Villa Torretta è stata la sede
del primo incontro tra la delegazione canadese e i Sindaci Giorgio Oldrini
(Sesto San Giovanni), Daniela Gasparini (Cinisello Balsamo), Giuseppe Milan
(Cologno Monzese), Giuseppe Manni (Bresso). I primi cittadini del Nord
Milano hanno presentato le caratteristiche fondamentali del loro territorio
che, anche per le sue opportunità di sviluppo, attira sempre di più tanto
investitori internazionali quanto piccole medie imprese lombarde, oltre ad
essere divenuto per le sue infrastrutture un naturale luogo d'approdo per il
mondo della Ricerca e dell'Università. Dopo essere entrati in contatto con
la realtà di Alitalia Airlines e prima di concedersi un intenso pomeriggio
di visita a Mediaset, sosta obbligata per approfondire la conoscenza di cosa
offra il Nord Milano in tema di Comunicazione e Nuove Tecnologie, la
delegazione canadese ha voluto effettuare un piccolo tour presso
l'innovativo incubatore di start up Officina Multimediale Concordia. Fabio
Terragni, Amministratore Delegato di Agenzia Sviluppo Nord Milano, ha
presentato la struttura sottolineando soprattutto le sue peculiarità di
incubatore non profit, nato grazie a uno speciale strumento di lavoro quale
l'Accordo di Programma per la Reindustrializzazione di Sesto San Giovanni.
La delegazione ha manifestato grande curiosità verso il modus operandi
delle start up più innovative: si sono mossi i primi passi in vista di
possibili collaborazioni future.
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