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11 LUGLIO 2003
pagina 5
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NORTEL
NETWORKS FORNITORE DI RIFERIMENTO PER COLT
Milano
11 luglio 2003 - COLT Telecom Group plc (COLT), leader europeo nei servizi
di telecomunicazione per aziende, ha scelto Nortel Networks* [NYSE/TSX: NT]
come fornitore privilegiato fino al 31 dicembre 2005 per soddisfare il
proprio fabbisogno di apparati di rete metropolitana per la tecnologia WDM
(per la multiplazione a divisione di lunghezza d'onda ottica) . In più, in
un accordo separato tra le due società, Nortel Networks ha designato COLT
come Gold Solution Partner. Si tratta di uno dei principali riconoscimenti
attribuiti nel mondo delle aziende. Entrambi gli accordi hanno come
obiettivo quello di rafforzare la collaborazione tra COLT e Nortel Networks
per migliorare il servizio rivolto al mondo business in Europa.
"Aspetto con impazienza di poter osservare gli esiti di questa Gold
Solution Partnership, e i risultati prodotti dal miglioramento della nostra
reputazione sulla già spiccata qualità dei servizio al cliente" ha
detto Steve Akin, Presidente e CEO di COLT. "In più, la scelta di
Nortel Networks come nostro fornitore è dovuta alle referenze come leader
di mercato nella fibra ottica che annovera l'azienda e per la sua esperienza
nelle reti in fibra ottica a livello europeo." "E' necessario fare
un gran lavoro per ottenere l'accreditamento Gold Solution Partenership di
Nortel Networks. Questo riconoscimento dimostra la capacità di COLT di
fornire un servizio di alta qualità ai suoi clienti basati sul portafoglio
di Nortel Networks," ha detto Steve Pusey, presidente di Nortel
Networks Europa, Medio Oriente, e Africa. "Grazie alla partnership che
annunciamo oggi, Nortel Networks e COLT hanno rafforzato le potenzialità
nell'offrire servizi di telecomunicazione richiesti da aziende
europee." Con il nuovo accordo di fornitura, Nortel Network potrà
lavorare con COLT per fornire le migliori soluzioni alla vasta base di
clienti europei COLT, offrendo i servizi di comunicazione a banda larga, tra
cui portfolio Nortel Networks OPTera che comprende sia i prodotti per il
network ottico metropolitano che per quelli a lunga distanza. COLT sarà in
grado di offrire soluzione per le connessioni in fibra ottica alle aziende
con delle applicazioni tipo storage networking, business continuity,
multimedia e altri servizi a banda larga. Nortel Networks continuerà ad
essere il fornitore di apparati chiave per la rete a lunga distanza
pan-Europea di COLT. Questo permetterà a COLT di aumentare la capacità
della banda larga nelle reti a lunga distanza nel momento in cui i servizi
nelle aree metropolitane aumenteranno incrementando il traffico sul network
COLT. Questo traffico sarà gestito e distribuito attraverso gli strumenti e
gli apparati ottici di Nortel Networks. L' accreditamento "Gold
Solutions Partership" è la più alta qualifica attribuita da Nortel
Networks. L'accreditamento è strettamente riservato ad aziende chiave e
solo alle multinazionali, e assegnato soltanto dopo aver ottemperato un
severo insieme di requisiti. La relazione tra Nortel Networks e COLT è
concentrata e finalizzata al cliente e ha lo scopo di coniugare l'esperienza
di Nortel Networks come market leader, con la vasta gamma di prodotti,
servizi e soluzioni di telecomunicazione di COLT. L'accreditamento di Nortel
Networks riconosce che COLT ha investito e continua a investire nelle
operazioni di vendita, in infrastrutture e in servizi al cliente nei 13
paesi in cui è presente. Questo significa, ad esempio, che COLT potrà
garantire una ancor maggior qualità di servizi nelle operazioni di vendita,
compresi quelli di pre e post vendita oltre ad un ampliamento dei punti
vendita. L'accreditamento assegnato da Nortel Networks significa che COLT è
in grado di ottenere un ancora maggiore riconoscimento della sua eccellenza
dal mercato e questo attraverso un industry leader. L'annuncio di una
partnership ancora più forte tra Colt e Nortel Networks a livello europeo
conferma una collaborazione che in Italia ha già visto la realizzazione
delle reti ottiche metropolitane di Milano, Torino e Roma, basate
sull'eccellenza tecnologica e in grado di garantire i più elevati standard
di qualità del servizio offerto ai clienti.
MEDIANTE
L'INTEGRAZIONE DI RSA SECURID, LA CONSOLIDATA SOLUZIONE PER L'ACCESSO DA
REMOTO AI SISTEMI AZIENDALI DI SYMANTEC POTRÀ OFFRIRE FUNZIONI DI SICUREZZA
BASATE SULL'AUTENTICAZIONE FORTE A DUE FATTORI
Milano, 11 luglio 2003 - RSA Security ha annunciato un accordo con Symantec
mirato a integrare funzioni di sicurezza avanzate nel software pcAnywhere
11.0 attraverso la soluzione per l'autenticazione a due fattori RSA SecurID.
In modo decisamente più sicuro di quello offerto dalle password statiche,
SecurID permette di garantire l'autenticazione delle comunicazioni e delle
transazioni. Il sistema richiede infatti agli utenti di identificarsi con
due fattori unici: qualcosa che conoscono (un PIN) e qualcosa che possiedono
(il token RSA SecurID), prima che venga loro garantito l'accesso a
informazioni confidenziali. L'annuncio rafforza ulteriormente la partnership
da tempo esistente fra le due società e consentirà ai clienti comuni di
accrescere le funzionalità di sicurezza di pcAnywhere 11.0, la sofisticata
e consolidata soluzione di controllo remoto di Symantec, che permette di
accedere a un PC da un'altra postazione remota. pcAnywhere 11.0 è stato
ideato per consentire all'help desk di grandi aziende e ai responsabili dei
sistemi informativi di società di dimensioni minori di risparmiare tempo e
costi, permettendo agli amministratori di connettere sistemi ovunque, senza
muoversi dalla scrivania. La sicurezza, garantita dall'integrazione di
SecurID per l'autenticazione a due fattori, consentirà di svolgere queste
operazioni con il massimo livello di sicurezza, prevenendo l'accesso non
autorizzato alle risorse aziendali e rafforzando ulteriormente la sicurezza
già presente nel prodotto di Symantec. pcAnywhere verrà integrato in modo
nativo con la tecnologia SecurID secondo le specifiche di interoperabilità
previste dal programma Secured Partner Program di RSA Security. I percorsi
di certificazione RSA SecurID, RSA ClearTrust e RSA Keon Ready previsti dal
programma assicurano infatti agli utenti che le soluzioni da loro
implementate siano certificate per l'interoperabilità con i principali
prodotti presenti sul mercato, permettendo di accelerare i tempi di
implementazione e ridurre il cost of ownership. Il programma rispecchia
l'impegno di RSA Security nel fornire interoperabilità basata sugli
standard e supporto agli utenti di soluzioni RSA Security per la gestione
dell'accesso alle risorse Web, autenticazione a due fattori, gestione dei
certificati digitali e crittografia.
LE
AZIENDE MULTINAZIONALI SPINGONO L'ESPANSIONE DEL PORTAFOGLIO IP DI SPRINT
NUOVE SCELTE PER SODDISFARE LE ESIGENZE WAN IN COSTANTE EVOLUZIONE
Overland Park, Kann, 11 luglio 2003 - Per soddisfare le esigenze delle
società multinazionali in fatto di reti globali e di interoperatibilità,
Sprint (NYSE: FON, PCS) ha annunciato oggi l'espansione dei servizi IP
(Internet Protocol) globali con nuove sedi in Europa Occidentale, Asia e in
Paesi del Pacific Rim, estendendo in tal modo la portata del suo portafoglio
dati a più di 70 Paesi. Dall'annuncio nel 2002 della strategia basata su
tecnologia IP, Sprint ha continuato ad ampliare il suo portafoglio IP per
aiutare i clienti a creare nuove soluzioni IP e a gestire la transizione
dalle tecnologie tradizionali alla tecnologia IP. L'azienda offre soluzioni
globali per ottimizzare la qualità delle soluzioni di rete per gli utenti,
garantendo connettività ad alte prestazioni indipendentemente dalle
tecnologie adottate, Frame Relay, ATM, linee private, DSL (digital
subscriber line) o IP. I servizi SprintLink "Layer 2" assicurano
un percorso di migrazione naturale verso la tecnologia IP e consentono ai
clienti di testare le potenzialità di IP continuando a far leva sugli
investimenti esistenti nelle infrastrutture e nelle competenze su tecnologie
tradizionali. "Quale pioniere nello sviluppo e nella gestione di una
rete Internet globale, Sprint è leader indiscusso nell'offerta di servizi
IP ad alta velocità, di qualità e di sicurezza per i propri clienti,"
afferma Yousef Javadi, presidente, Sprint International. "Sprint oggi
continua a tenere le redini della rivoluzione IP utilizzando piattaforme
integrate per utenti con svariate necessità e spesso con tecnologie
diverse. Offrendo una nutrita gamma di opzioni IP, Sprint è in grado di
fornire alle multinazionali le soluzioni flessibili di cui hanno
bisogno". Sprint ha anche annunciato oggi l'espansione della
piattaforma per soluzioni "IP VPN Network Based" con incremento di
capacita' in Europa Occidentale, Asia e Australia. Attualmente è in corso
l'implementazione che sarà completata entro la fine del 2003. La serie di
opzioni del portafoglio Sprint WAN sono progettate per essere flessibili,
adattandosi perfettamente alle esigenze specifiche dei clienti, altamente
affidabili e sicure. Il portafoglio di servizi SprintLink "Layer
2", annunciato nei primi mesi dell'anno, si basa sulla tecnologia
L2TPv3 (Layer 2 Tunneling Protocol versione 3) introdotta da Cisco in
collaborazione con Sprint. SprintLink Frame Relay offre ai clienti una
soluzione Frame Relay che unisce la sicurezza del servizio Frame Relay
tradizionale alla performance di alto livello e all'affidabilità di IP,
facilitando la migrazione a IP. Come servizio "Layer 2" è ideale
per reti punto-punto e per reti a stella. La linea SprintLink comprende
anche SprintLink Packet Private Line e SprintLink Virtual LAN. La
"Network Based IP VPN" di Sprint è una soluzione IP con capacità
intrinseche any-to-any che offre un sistema scalabile per lo sviluppo delle
esigenze WAN aziendali. La "Network Based IP VPN" di Sprint
collega dipendenti, partner, fornitori e clienti independentemente dalla
locazione geografica ed offre interoperabilità diretta con le reti Frame
Relay, ATM, IP. Gli utenti possono minimizzare i costi di rete usufruendo
dei vantaggi economici associati alla piattaforma offerta da Sprint, che si
pone all'avanguardia della tecnologia per sicurezza, flessibilità e
interoperabilità. "Sprint dà impulso alla propria attività operando
sul lavoro di Cisco e dei propri esperti IP per rimuovere le barriere dei
clienti alla interconnettività," afferma Javadi. Sprint continua ad
espandere la portata dei propri servizi globali in linea con le esigenze dei
clienti. In aggiunta al suo portafoglio di "Network Based IP VPN",
l'azienda offre servizi di accesso IP dedicato e dial, linee private
internazionali, Frame Relay e ATM in oltre 70 Paesi. www.sprint.com
LA
COMPLESSITÀ DEI PRODOTTI E DELLA TERMINOLOGIA È IL PRINCIPALE OSTACOLO
ALL'UTILIZZO DELLE NUOVE TECNOLOGIE
Milano, 11 luglio 2003 - Uno studio realizzato dal Global Consumer Advisory
Board (GCAB) di AMD (NYSE: AMD), presentato in occasione del meeting
semestrale tenutosi a Stoccolma, ha analizzato i principali deterrenti
all'adozione delle nuove tecnologie. Secondo questa ricerca, molti
potenziali acquirenti non comprendono il linguaggio dell'industria
tecnologica e rinunciano all'acquisto quando si trovano di fronte a prodotti
e terminologie complessi. Lo studio ha coinvolto oltre 1.500 consumatori tra
Cina, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti e ha evidenziato come solo il 3%
degli intervistati sia stato capace di rispondere correttamente a un quiz
sulla terminologia tecnica, che comprendeva voci come "MP3",
"megahertz" e "Bluetooth". Solo più della metà degli
intervistati (65%) ha identificato il giusto significato di
"megahertz" fra le tre possibili definizioni proposte. Anche tra i
più esperti, ovvero coloro che sono stati in grado di identificare
correttamente più di 7 termini su 11, solo poco più di un terzo è
riuscito a indicare la giusta definizione di digital video recorder (DVR).
E' stato dimostrato come le persone meno esperte (quelle cioè che hanno
identificato correttamente 6 termini o meno) siano anche quelle più
propense a rinunciare all'acquisto di prodotti tecnologici. Per esempio, il
47% dei meno esperti ha dichiarato di non essere attualmente interessato
all'acquisto di fotocamere digitali a causa della loro complessità. La
ricerca ha inoltre confermato che spesso i consumatori non comprano prodotti
tecnologici perché li ritengono troppo complessi. Il 40% dei più esperti
ha per esempio affermato di non voler comprare un PDA (Personal Digital
Assistant) perché lo giudica troppo complicato da utilizzare. La
configurazione è un ulteriore motivo di preoccupazione: quasi la metà
degli intervistati (46%) ha dichiarato di non acquistare nulla che sia
troppo complicato da configurare; quasi due terzi (62%) concorda nel dire di
voler "acquistare prodotti che funzionano senza dover dedicare troppo
tempo alla configurazione". "Solo negli Stati Uniti le aziende
high-tech spendono ogni anno più di 10 miliardi di dollari pubblicizzando
le caratteristiche e le performance dei propri prodotti. Tale investimento
non viene però sfruttato adeguatamente quando, ad esempio, poco più della
metà degli utenti di PC con cui abbiamo parlato non sanno cosa significhi
il termine 'megahertz' impiegato nella maggior parte delle inserzioni
pubblicitarie che trattano di personal computer", ha osservato Patrick
Moorhead, Chairman della GCAB e Vice President of Corporate Marketing di AMD.
"Il settore tecnologico deve semplificare il proprio vocabolario
affinché i consumatori di tutto il mondo possano comprendere meglio i
vantaggi che la tecnologia è in grado di portare nella loro vita". Lo
studio dimostra inoltre che il PC svolge un ruolo di gateway verso
l'acquisto di altri prodotti tecnologici di fascia consumer. Per esempio,
l'87% di coloro che intendono acquistare un DVR nei prossimi 12 mesi ha un
PC per la casa, un fattore che è in comune con l'80% di coloro che hanno
espresso l'intenzione di comprare un lettore DVD nei prossimi 12 mesi. AMD
GCAB invita tutti i consumatori a sottoporsi al test sulla complessità e
sulla terminologia tecnologica all'indirizzo www.amdgcab.org , mettendo alla
prova la propria conoscenza. Metodologia della ricerca AMD GCAB ha
commissionato la ricerca a MetaFacts Inc., una società di ricerche di
mercato che si dedica esclusivamente al settore tecnologico. Lo studio è
un'indagine internazionale su vasta scala, che ha l'obiettivo di misurare la
conoscenza di una serie di termini e prodotti tecnologici da parte dei
consumatori, oltre alla percezione di questi e le relative intenzioni di
acquisto. AMD GCAB Obiettivo di AMD Global Consumer Advisory Board (GCAB) è
quello di migliorare la qualità dell'esperienza tecnologica degli utenti
finali. GCAB è composto da 14 tra professori, giornalisti ed esperti di
tecnologia di tutto il mondo, impegnati a risolvere le problematiche che
coinvolgono gli utenti di computer, sia a casa che al lavoro. I membri del
GCAB sono: · Patrick Moorhead, Chairman di GCAB e Vice President, Corporate
Marketing di AMD · Dr. Soonhoon Bae, docente presso il Korea Advance
Institute of Science and Technology · Jim Blasingame, creatore e conduttore
di "The Small Business Advocate", programma radio e Internet che
va in onda negli Stati Uniti · Mark Boleat, consulente specializzato nei
rapporti tra aziende e consumatori e Board Member del National Consumer
Council (NCC) britannico · Dr. William Halal, docente di management presso
la George Washington University · Vicky Hung, fondatore di hongkong.com
Limited · Ken McEldowney, Executive Director di Consumer Action,
associazione di San Francisco specializzata nella difesa dei consumatori ·
Enrico Mercanti, consulente di consumer e business marketing, Italia ·
Tricia Parks, fondatrice e Presidente di Parks Associates, società di
consulenza statunitense · Jose Antonio Romalho, scrittore e giornalista
brasiliano specializzato in tecnologia · Dr. Carlos Scheel, docente alla
Graduate School of Business (EGADE) del Monterrey Institute of Technology di
Monterrey, Messico · Dr. Bernd Skiera, docente di Electronic Commerce
presso la Johann Wolfgang Goethe-University di Francoforte · Dr. Hideyo
Waki, docente presso Information and Telecommunication Department della
Tokyo Denki University · Dr. Barry Wellman, docente di sociologia e
direttore del NetLab presso la University of Toronto GCAB fa parte di AMD
Consumer Advocacy Initiative (CAI), che testimonia l'attenzione di AMD alle
esigenze degli utenti finali. Consumatori e aziende possono esprimere
commenti o rivolgere domande al GCAB scrivendo a: amd.gcab@amd.com
Infolink: www.amdgcab.org
MICROSOFT
SUPPORTA LA SOLUZIONE DI SVILUPPO AMD ALCHEMY DBAU1500
Milano, 11 luglio 2003 - AMD (NYSE: AMD) annuncia che Microsoft ha
rilasciato un Board Support Package (BSP) per la soluzione AMD Alchemy
DBAu1500. Il nuovo BSP permette agli sviluppatori di velocizzare
l'implementazione di dispositivi di nuova generazione, capaci di sfruttare
le potenzialità del sistema operativo Microsoft Windows CE e del processore
low-power AMD Alchemy Au1500. Destinato agli OEM, il nuovo BSP velocizzerà
sia lo sviluppo che il time-to-market di diversi dispositivi, quali thin
client, palmari e access point wireless. Con il rilascio di BSP per
DBAu1500, l'intera gamma di processori AMD Alchemy è ora certificata
Windows CE 4.2. "Il nuovo BSP Microsoft per DBAu1500 fornisce agli
sviluppatori che cercano una combinazione hardware e software avanzata la
possibilità di far leva su un sistema operativo real-time embedded per
sviluppare soluzioni hardware dalle prestazioni elevate e dal consumo
contenuto", ha dichiarato Todd Warren, General Manager dell'Embedded
and Appliance Platforms Group di Microsoft Corporation. "Il supporto a
DBAu1500 da parte del nostro BSP getta le basi necessarie per creare
rapidamente una nuova generazione di dispositivi compatti e affidabili
basati su Windows CE". Il kit di sviluppo Windows CE .NET 4.2 BSP per
AMD Alchemy Solutions DBAu1500 comprende il codice sorgente di un boot
loader per l'inizializzazione e la personalizzazione di hardware, device,
driver e un insieme di file di configurazione corrispondenti. Con Microsoft
BSP i clienti possono configurare il package per scegliere le periferiche,
le funzionalità del sistema operativo, i file system e le tipologie di
memoria. "Siamo entusiasti di collaborare con Microsoft per offrire ai
nostri clienti una soluzione di sviluppo completa, che consenta di creare in
maniera rapida ed efficiente dispositivi multimediali dotati di capacità di
connessione", ha affermato Phil Pompa, Vice President of Marketing del
Personal Connectivity Solutions Group di AMD. "Il nuovo BSP di
Microsoft può aiutare i nostri clienti a ridurre il time-to-market e i
costi di sviluppo e, insieme con la scheda DBAu1500, consente lo sviluppo di
prodotti dotati di maggiori funzionalità e a basso consumo". Il
processore AMD Alchemy Solutions Au1500 Il processore Au1500 è un
system-on-a-chip (SOC) basato su tecnologia MIPS32, disponibile a 333MHz,
400MHz e 500MHz con una dissipazione inferiore a 400 milliwatt, 700
milliwatt e 1,2 watt rispettivamente. Dotato di periferiche di sistema
altamente integrate - un controller PCI a 32 bit da 33/66MHz conforme alle
specifiche PCI 2.2, un GPIO, due controller Ethernet 10/100, device e host
USB, due UART, un controller AC-97 e un controller PCMCIA - il processore
Au1500 offre un sistema dal prezzo contenuto che consente di ottenere un
fattore forma più compatto, design più semplici e cicli di progettazione
più brevi. I due MAC (Medium Access Controller) Ethernet integrati nel
processore Au1500 aiutano a implementare funzionalità firewall sicure,
utilizzabili per gli accessi Internet a banda larga. Le porte USB (host e
device) permettono di adottare le normali periferiche per PC, mentre
l'interfaccia PCI (Peripheral Component Interface) introduce flessibilità
nel design di sistema per realizzare prodotti di rete destinati al mercato
SoHo. Infolink: http://www.amd.com/connectivitysolutions/au1500
IL
FUTURO DI INTERNET PASSA DAL NAMEX RAGGIUNTO UNO STORICO ACCORDO CON L'
INTERNET SOFTWARE CONSORTIUM (ISC) PER LA PRIMA INSTALLAZIONE ITALIANA DI
UNA REPLICA DELL' F ROOT NAME SERVER
Roma, 11 luglio 2003 - Il Consorzio NaMeX e l'americana Internet Software
Consortium (ISC) sono orgogliosi di annunciare la recente conclusione
dell'accordo che porterà a Roma, presso la sede del NaMeX, la prima ed
unica installazione italiana di una replica dell' F-Root Name Server, che
proprio ISC gestisce a Berkeley in California, rendendo così Internet più
sicuro e la rete italiana molto più veloce ed affidabile. Il Consorzio
NaMeX nasce a Roma nel 2001, con il patrocinio dell'ANFoV, l'Associazione
per la convergenza nei servizi di comunicazione, come un consorzio di ISP
neutrale e senza fini di lucro, con lo scopo di rendere più professionale
la gestione di un Internet Exchange Point (IXP - Punto di Interscambio) nato
spontaneamente per l'esigenza degli ISP stessi. Nell'ultimo anno il NaMeX ha
registrato una crescita senza precedenti. Da maggio 2002 a giugno 2003 il
traffico scambiato è passato da circa 90 Mbps (Megabit per secondo) a 500
Mbps di picco, realizzando una crescita di più del 500%. Gli ISP afferenti
a NaMeX sono al momento 17, tra cui i maggiori fornitori d'accesso Internet
italiani, come Telecom Italia, Wind, Mc Link, Tiscali ed altri. ISC
(Internet Software Consortium) e il suo prestigioso Presidente Paul Vixie,
padre di molti standard in uso in Internet, gestisce f.root-servers.net ,
uno dei Root Name Server, i server DNS centrali di Internet. I Root Name
Server sono delle centrali indispensabili per il funzionamento di Internet,
tappa di passaggio obbligatoria per ogni richiesta di indirizzo I.P. in
Internet (sistema DNS). Nel mondo esistono solamente 13 Root Name Server:
dieci negli USA, in posti strategici come la NASA, la US Army, ecc; uno in
Giappone e due in Europa, in Gran Bretagna e in Svezia. E' evidente come il
numero limitato di Root Name Server costituisca potenzialmente un pericolo
per la sicurezza ed il funzionamento di Internet. Nel caso che un attacco
distribuito riuscisse a mettere fuori uso tutti i Root Name Server, la rete
Internet sarebbe virtualmente paralizzata. La soluzione tecnica BGP Anycast,
ideata da Vixie e ISC, che permette di replicare il Root Name Server F, fa sì
che un attacco distribuito abbia così un effetto limitato sugli utenti che
hanno accesso al Root Name Server replicato. Inoltre la prossimità del Root
Name Server, rispetto all'utente finale, aumenterà l'efficienza della
risoluzione dei nomi DNS. Come spiegato da Paul Vixie, storica figura nel
mondo di Internet e Chairman di ISC, fino ad ora tutti i Root Name Server
gestiti da ISC si trovavano negli Stati Uniti. "Per difendere l'intera
comunità di Internet da attacchi già tentati in passato - afferma Paul
Vixie - abbiamo deciso di creare delle repliche dell' F-Root Name Server in
altri paesi e In Italia è stato scelto il NaMeX di Roma." "Siamo
orgogliosi di essere partner in Italia di ISC nella gestione della replica
del F-Root Name Server, - commenta Renato Brunetti, Vice Presidente di NaMeX
- scelta che oltre a rendere più sicura la rete Internet mondiale,
implicherà un drastico miglioramento dal punto di vista dell'efficienza e
della sicurezza per tutti gli ISP afferenti al NaMeX e, di conseguenza, per
l'intera rete italiana, dato che questi ISP rappresentano una consistente
porzione dei fornitori di accesso Internet." Infolink: www.namex.it
JUNIPER
NETWORKS ESTENDE L'OFFERTA SERVICE-BUILT EDGE VERSO NUOVI E REDDITIZI
MODELLI DI SERVIZIO PER RETI BROADBAND LE NOVITÀ ANNUNCIATE PERMETTONO DI
INNOVARE I SERVIZI IN MODO RAPIDO E SCALABILE
Sunnyvale, 10 luglio 2003 - Juniper Networks Inc. (Nasdaq: JNPR) ha reso
noto di aver ampliato il proprio portafoglio Service-Built Edge con alcune
novità studiate per permettere di supportare e scalare nuovi servizi in
maniera economicamente conveniente migliorando nel contempo la redditività
dei servizi tradizionali. I service provider impegnati a trasformare le loro
attività per fare fronte alla diminuzione dei margini ed alla flessione dei
fatturati potranno trovare nelle funzionalità Service-Built Edge un grado
rivoluzionario di automazione operativa e di supporto di servizi sofisticati
per introdurre ulteriori modelli di servizio all'interno di mercati già
maturi o emergenti. "Con le proposte Service-Built Edge di Juniper
Networks abbiamo potuto trasformare la nostra proposta di servizio broadband
da una struttura a prezzo flat a un modello pay-per-use grazie alla funzione
di allocazione dinamica della bandwidth", ha dichiarato Berit Svendsen,
Chief Technology Officer di Telenor. "La tecnologia Juniper Networks ci
permette di offrire ai nostri clienti un maggior grado di flessibilità nei
servizi di cui hanno bisogno, mantenendo nel contempo al minimo i nostri
costi operativi. Ciò ha condotto non solo a un incremento della nostra base
di abbonati broadband, ma ha soprattutto innalzato il fatturato medio di
ciascun abbonato". "La tecnologia broadband nell'ambito delle
architetture edge rappresenta l'elemento infrastrutturale più critico per
la redditività dei service provider", ha osservato Tom Nolle,
Presidente e CEO di CIMI Corporation. "Con le novità annunciate da
Juniper per la propria offerta Service-Build Edge, Juniper sfrutta
innanzitutto la superiorità della propria strategia dedicata alla periferia
delle reti broadband e, in secondo luogo, affronta alcune delle
problematiche maggiormente sentite in questo settore come la garanzia del
servizio e il protocollo IPv6. La combinazione rappresentata da
Service-Built Edge e dall'approccio complessivo Juniper MINT (Model of
Integrated Network Transformation) dà vita a una soluzione infrastrutturale
potente e flessibile che può essere applicata a qualunque servizio carrier
e modello di redditività osservato finora". Le novità Service-Built
Edge - Servizi per mercati di piccole dimensioni: la nuova piattaforma
Juniper Networks ERX-310, la più compatta della linea E-series, propone un
interessante valore economico nelle installazioni a bassa densità; Servizi
Internet per classi di servizio differenziate: Ethernet Services Physical
Interface Card (PIC), un nuovo modulo di interfaccia M-series, introduce
funzioni granulari QoS (Quality of Service) e di billing per ciascuna VLAN
permettendo di definire nuovi modelli di servizio Ethernet; Estensione a
costi convenienti di servizi Ethernet multipoint: Juniper Networks Virtual
Private LAN Services (VPLS) amplia il portafoglio VPN più completo del
settore consentendo ai provider di estendere Ethernet multipoint attraverso
l'ambito metropolitano per raggiungere nuovi mercati; Incremento della
redditività: il modulo SDX-300 Service Deployment System Application
Admission Control garantisce una gestione efficace ed efficiente in caso di
congestione della rete; Infrastruttura B-RAS scalabile ed economica: con una
scalabilità di 48.000 utenti contemporanei senza degrado di performance,
Juniper Networks propone il primo supporto B-RAS IPv6 di DSLAM collegati via
Ethernet e servizi di accesso remoto protetto; Funzionalità di billing
complete: con architetture hardware e software specifiche denominate J-Flow,
via Adaptive Services PIC, vengono introdotte funzioni ad alte prestazioni
per la misurazione dei flussi consentendo di effettuare flessibilmente le
attività di fatturazione, pianificazione del traffico e monitoraggio della
sicurezza. "Con i deployment Service-Built Edge attivi presso la
maggior parte dei più importanti service provider, Juniper Networks ha
dimostrato la propria capacità di proporre le soluzioni di cui i clienti
hanno bisogno per trasformare le rispettive attività di networking",
ha sottolineato Kevin Dillon, Director of Portfolio Marketing di Juniper
Networks. "In modo coerente con il framework MINT, Service-Built Edge
fornisce agli operatori di rete la base necessaria per dare vita a nuovi
modelli di servizi che possono essere erogati sempre e ovunque con una
maggior redditività".
CHLORIDE
GROUP PLC: CRESCONO GLI UTILI OPERATIVI
Londra, 11 luglio 2003 - Considerando gli scenari macroeconomici e la forte
contrazione che si è determinata in alcuni segmenti, i risultati
evidenziati da Chloride Group PLC confermano la solidità della
multinazionale, leader nel mercato delle soluzioni di power protection (UPS).
Pur rilevando un lieve decremento del 4% nelle vendite complessive,il gruppo
ha conseguito notevoli risultati in termini di utili, cash flow e incremento
nella vendita di servizi. In particolare, Chloride Group PLC ha maturato:
Utili operativi pari a 7.1 milioni di sterline con una crescita del 40%
rispetto al 2002 (5.0 milioni di sterline). Il cash flow è passato da 1.8
milioni di sterline del 2002 a 11.9 milioni di sterline nel 2003. Aumento
del 13% nelle vendite dei servizi. Il dividendo si è mantenuto costante
(1.6p per azione) riflettendo i piani di sviluppo a medio e lungo termine
del gruppo. "Siamo molto orgogliosi dei risultati raggiunti. Chloride
può contare su un forte consolidamento della propria posizione in Europa e
America, paesi che rappresentano il core market del gruppo. Inoltre,
confidiamo di raggiungere un buon posizionamento anche in Medio Oriente ed
Estremo Oriente, mercati dove Chloride sta allacciando proficue partnership
con i propri investitori", ha commentato Keith Hodgkinson, Chief
Executive di Chloride Group PLC In Italia, Chloride Silectron, polo
produttivo della multinazionale, ha evidenziato un andamento economico in
linea con i risultati della Capo Gruppo.
IL
BIG-IP BLADE CONTROLLER SI ARRICCHISCE DI NUOVE FUNZIONI
Milano, 11 Luglio 2003 - F5 Networks ha potenziato il BIG-IP Blade
Controller con le più recenti funzionalità del software BIG-IP per l'Application
Traffic Management. Il Blade Controller, introdotto poco più di un anno fa,
è diventato rapidamente uno standard per la gestione razionale del traffico
dati sui blade server, garantendo ottime prestazioni, scalabilità e
disponibilità alle applicazioni impiegate. La nuova versione del BIG-IP
Blade Controller comprende anche le funzioni Universal Inspection Engine (UIE)
per il controllo accurato dei pacchetti scambiati sul network, il Dynamic
Reaping che consente la massima protezione e sicurezza contro attacchi DoS (Denial
of Service), il Syn Check contro gli attacchi SYN Flood, lo Switching SOAP/XML
per la gestione delle applicazioni sui web service e l'OCSP (Online
Certyificate Status Protocol) che protegge le applicazioni da accessi non
autorizzati. Le nuove caratteristiche consentono al BIG-IP Blade Controller
di ottimizzare le prestazioni dei blade server, utilizzando misure
preventive contro qualsiasi problema a livello applicativo, del server o del
network. Questo permette forti economie di scala e notevoli risparmi
gestionali, sia in termini di personale tecnico da impiegare che per
tempistica di settaggio. Recentemente F5 Networks ha avviato una partnership
con HP e Altiris allo scopo di offrire una soluzione comune per l'impiego
semplificato ed efficiente dei blade server. F5 Networks ha integrato,
grazie all'interfaccia iControl, le caratteristiche di scalabilità del
BIG-IP Blade Controller all'interno della suite Altiris per la gestione dei
server. A sua volta HP, sfruttando le risorse messe a disposizione da F5
Networks e Altiris, offre ai propri clienti tutti i benefici dell'impiego di
una infrastrutura adattiva su blade server ProLiant BL, anche attraverso il
software disponibile nell'HP ProLiant Essentials Rapid Deployment Pack.
"Il nuovo BIG-IP Blade Controller conferma l'impegno di F5 Networks nel
favorire l'impiego dei blade server" afferma Giovanni D'Urso, Sales
Director per i Paesi dell'area mediterranea. "Stiamo lavorando al
fianco di Altiris e HP per garantire a tutti i nostri clienti la massima
prestazione alle loro infrastrutture IT e siamo convinti che i vantaggi
derivanti dall'impiego dei blade server siano estremamente vantaggiosi, sia
in termini economici che gestionali". F5 Networks Infolink: www.f5.com
LA
TECNOLOGIA DIGITALE DI ALIAS|WAVEFRONT POTENZIA LA CREATIVITÀ DI SEAT
Milano, 11 luglio 2003 - Alias|Wavefront, società SGI (NYSE: SGI), annuncia
che SEAT S.A., di proprietà del gruppo Volkswagen, ha utilizzato Alias
StudioTools- software CAID (computer-aided industrial design) leader di
mercato - nella progettazione di alcuni tra i più innovativi modelli tra
cui Salsa, Salsa emoción e Tango. Il centro tecnico SEAT a Barcellona si
serve di StudioTools quasi in ogni fase del processo di sviluppo, dai
primissimi stadi della concettualizzazione fino alla progettazione dei più
piccoli dettagli e rifiniture. Il software CAID è utilizzato per la
modellazione, i rendering, l'Animazione, la visualizzazione in tempo reale e
i processi di ingegnerizzazione inversa delle automobili che sono state
esibite ai più prestigiosi saloni di veicoli nel mondo intero. Manel Garces,
responsabile della progettazione delle superfici al centro tecnico di SEAT,
ritiene che il software di Alias "sia assolutamente il migliore per i
progetti iniziali. È il metodo più rapido per i designer che vogliono
cominciare i propri lavori partendo da uno schizzo. Si è inoltre rivelato
eccezionale per attività di rendering e modellazione e questo spiega perché
sia il software più utilizzato da tutti coloro che desiderano potenziare la
propria creatività". Garces racconta che i designer di SEAT trovano
facile e intuitivo utilizzare StudioTools per modellare le proprie idee
iniziali e dare al prodotto una definizione di base. A questo punto si
avvalgono degli avanzati tool di modellazione e di valutazione delle
superfici per dar vita all'esecuzione finale, aggiungendo simulazioni dei
materiali e delle texture così perfette che diventa difficile distinguere
se un'immagine è reale o virtuale. La vettura Salsa di SEAT è scaturita
dalla combinazione di un minivan coupé con la base del modello Leon, dopo
aver sviluppato centinaia di progetti dallo schizzo di partenza. Il lavoro
di styling in 3D è stato condotto in parallelo con la realizzazione del
modello tecnico (individuazione della posizione delle ruote, dei sedili...)
così che ogni cosa si armonizzasse perfettamente. Una volta che i due
elementi si sono integrati, la forma fisica è stata modellata in argilla e
riprodotta sia attraverso la fresatura del modello, sia manualmente, fino
alla sua perfetta definizione così da essere pronta per la presentazione in
occasione dei saloni. Garces ritiene che la tecnologia digitale abbia
consentito al design delle automobili di compiere incredibili passi avanti.
"Lavorando con StudioTools, siamo in grado di abbreviare
significativamente i tempi. Per esempio, i modelli che precedentemente
necessitavano sei anni di sviluppo possono oggi essere su strada in soli tre
anni. Utilizzando i tool di visualizzazione di Alias, la fattibilità del
modello può essere definita senza dover necessariamente passare attraverso
la produzione dello stesso". StudioTools ha permesso a SEAT di ottenere
una considerevole riduzione nei tempi di sviluppo dei progetti attraverso
migliorie quali una concettualizzazione corretta e più rapida. I designer
sono in grado di realizzare sofisticate simulazioni di materiali, texture e
colori, di valutare superfici e di creare presentazioni di prototipi
virtuali incredibilmente accurate. Il software ha inoltre consentito al team
di design di ottenere considerevoli risparmi nel processo di costruzione dei
prototipi fisici. gedas iberia, il rivenditore di Alias|Wavefront in Spagna,
ha seguito tutta l'installazione di StudioTools nei processi di produzione
di SEAT, provvedendo al training e alla manutenzione di tutte le
infrastrutture, così come ai servizi di consulenza. "Lavorare con
gedas ha notevolmente facilitato l'utilizzo del software e, soprattutto, ci
ha consentito di essere assolutamente all'avanguardia", asserisce Manel
Garces.
IBM ENLISTS DEVELOPERS TO Help AUTOMATE
PRIVACY MANAGEMENT
Segrate, 11 luglio 2003 - New tools are available at no charge on IBM's
alphaWorks Web site to help independent software vendors (ISVs) and
enterprises link new and existing applications with enterprise privacy
management software, such as IBM Tivoli Privacy Manager. This represents an
important new capability that developers can use to build automated privacy
protection into existing and new applications to help protect privacy.
Automated privacy management helps companies enhance brand value and reduce
the costs of managing privacy across the enterprise. By automating privacy
enforcement and auditing tasks, companies can reduce costs and increase
productivity. Using the two new tools -- the Reference Monitor for Tivoli
Privacy Manager and Declarative Privacy Monitoring for Tivoli Privacy
Manager -- developers can reduce the time and expertise needed to create new
monitors for their applications. These monitors link new and existing
applications to privacy management software, allowing developers to build
privacy rules and audit reporting into the applications without having to
hard-code privacy functions into each individual application. By making
applications "privacy aware" automatically, updating privacy
policies can become easier and more manageable. For example, a developer of
Java(tm) 2 Enterprise Edition (J2EE) financial applications can use
Declarative Privacy Monitoring for Tivoli Privacy Manager to help protect
sensitive, personal financial data contained in Web-based Java applications
without requiring modifications to Java code. This technology allows J2EE
Web applications to be deployed to work with Tivoli Privacy Manager without
having to modify the application code. IBM Tivoli Privacy Manager monitors
applications or databases and authorizes access to personal information
based on business purposes defined in an XML-based privacy policy
administered from a central server. When new or updated private data is
submitted or updated, the monitors automatically collect consent information
and create an audit trail of the access requests and directs Tivoli Privacy
Manager to record information about the data submission. The application
monitor collects: those data is being accessed; who is accessing the data (application
and/or user); time that the access occurred; whether the access complied
with the policy in effect. "Protecting privacy is an industry-wide
concern, and IBM is developing new technology to make it easier to build
privacy enforcement into privacy-sensitive applications of any size,"
said Arvind Krishna, vice president of security products, Tivoli Software,
IBM. "Major software vendors, custom application vendors and
enterprises must take an active role in automating privacy management to
reduce privacy violations and reduce privacy enforcement costs."
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