NOTIZIARIO
MARKETPRESS
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di
GIOVEDI'
11 SETTEMBRE 2003
pagina 1
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IL REGINA PALACE HOTEL
DI STRESA SARA’ LA FINESTRA SU ECOFIN 2003 LA PRESTIGIOSA STRUTTURA
ALBERGHIERA È STATA PRESCELTA COME SEDE DI TUTTE LE CONFERENZE STAMPA DEL
MEETING CHE IL 12 E 13 SETTEMBRE VEDRÀ RIUNITI I MINISTRI UE DEL TESORO E
DELLE FINANZE
Stresa, 11 settembre 2003 – Tutta la comunicazione con la stampa di Ecofin
2003 – la riunione dei Ministri del Tesoro e delle Finanze dei paesi
dell’Unione Europea e dei dieci che ne entreranno a fare parte nei
prossimi anni – passerà dalle sale del Regina Palace Hotel: una delle più
prestigiose strutture alberghiere della località lacustre. Il Regina Palace
Hotel ospiterà infatti tutte le conferenze in occasione delle quali saranno
comunicati alla stampa gli sviluppi dei lavori del meeting: nei due giorni
del vertice – che Stresa ospita nell’ambito del semestre italiano di
presidenza dall’Unione Europea - le massime autorità europee in campo
economico e finanziario incontreranno i giornalisti nelle moderne ed
efficienti sale riunioni dello storico e prestigioso albergo affacciato sul
lago Maggiore. “Proprio l’efficienza delle strutture, unita alla
vicinanza al Centro Congressi nel quale si svolgeranno i lavori del meeting
(non più di 50 metri di distanza), ha dichiarato Andrea Padulazzi,
direttore dell’albergo, hanno indotto gli organizzatori ad optare per
questa soluzione: il Regina Palace Hotel offre infatti le garanzie
necessarie ai giornalisti per svolgere con efficacia il proprio lavoro:
spazi ampi e confortevoli, una consolidata tradizione congressuale,
l’esclusivo accesso internet Hiport, che garantisce connessioni ad alta
velocità, abbassando sensibilmente i tempi di trasmissione (fino al 90%)
rispetto ad altre tecnologie, un servizio discreto e impeccabile”. Per
prepararsi a ospitare il prestigioso via vai di autorità internazionali e
inviati delle più autorevoli testate italiane e straniere, il Regina Palace
Hotel ha predisposto un’accoglienza all’altezza della propria fama,
curata in tutti i dettagli. “Per quanto riguarda i menù proposti dai
nostri chef, dice ancora Andrea Padulazzi, abbiamo puntato
sull’indispensabile sintesi tra le esigenze di chi è chiamato a un
impegno particolarmente intenso e la valorizzazione della cucina italiana,
reinterpretata in chiave originale. I risultati di questa elaborazione sono
nei menu studiati appositamente e caratterizzati da piatti leggeri e adatti
al gusto internazionale, in cui è però presente la forte e inconfondibile
identità del nostro territorio.”
EUROPEAN INVESTMENT
FORUM (EIF): LA PIATTAFORMA EUROPEA DOVE SI INCONTRANO LE IDEE VINCENTI E I
CAPITALI D'INVESTIMENTO
Milano, 11 settembre 2003 - Il 30 settembre e il 1 ottobre 2003 - i due
giorni che precedono Smau - si terrà a Milano un altro importante evento,
stavolta su scala veramente europea, dedicato al mondo della finanza e della
tecnologia insieme. Presso lo Starhotel Business Palace di Milano, infatti,
avrà luogo la decima edizione dell'European Investment Forum (Eif), il
principale evento dell'Europa occidentale dedicato agli investimenti nel
settore tecnologico. Il Forum, organizzato dalla Europe Unlimited con il
patrocinio della Commissione Europea, ha lo scopo di creare un una
piattaforma europea che permetta a imprenditori ambiziosi e con idee
vincenti di incontrare e confrontarsi con gli investitori, per sviluppare
una rete di contatti privilegiati. Grazie all'Eif, negli ultimi 3 anni,
almeno il 25% dei partecipanti al Forum ha ottenuto i finanziamenti
necessari con maggiore facilità. Per informazioni sull'evento, compresi il
programma e le modalità di partecipazione e di registrazione, sono
disponibili al link www.E-unlimited.com/eif Di seguito la nota ufficiale che
annuncia l'arrivo dell'Eif a Milano.la 10^ edizione dell'European Investment
Forum si terrà a Milano il 30 settembre e il 1 ottobre 2003, presso lo
Starhotel Business Palace European Investment Forum (Eif): la piattaforma
europea dove si incontrano le idee vincenti e i capitali d'investimento
Negli ultimi tre anni, almeno il 25% delle società che si sono presentate
durante il Forum agli investitori, ha ottenuto i finanziamenti necessari.
Dopo il grande successo della nona edizione, tenutasi a Praga il 14-15
aprile, arriva a Milano lo European Investment Forum (Eif), il principale
evento in Europa occidentale dedicato agli investimenti nel settore
tecnologico. La decima edizione dell'Eif si terrà presso lo Starhotel
Business Palace, il 30 settembre e il 1 ottobre 2003. Il Forum, organizzato
da Europe Unlimited, società di ricerca e consulenza nell'area tecnologica,
con il patrocinio della Commissione Europea, attrae a ogni edizione circa
150-250 rappresentanti delle principali aziende tecnologiche e investitori
europei e rappresenta un momento chiave per tutti coloro che ricercano nuovi
capitali, nuovi partner o devono incrementare la propria rete di contatti.
L'obiettivo dell'Eif è promuovere in Europa un mercato imprenditoriale e di
venture capital dinamico e professionale, attraverso la creazione di una
piattaforma europea dove le società tecnologiche, gli investitori più
importanti, i principali operatori del mercato e gli intermediari possono
incontrarsi per scambiarsi opinioni, discutere dei trend di mercato,
valutare opportunità d'investimento e beneficiare di una rete di rapporti
privilegiati. "Grazie all'Eif almeno il 25% delle società che negli
ultimi tre anni si sono presentate agli investitori ha ottenuto i
finanziamenti necessari con maggiore facilità e in tempi più breve",
commenta Sean Burke, Director Operations e co-fondatore di Europe Unlimited.
I temi che verranno affrontati durante il Forum di Milano si svilupperanno
attorno a tre aree chiave: "Enterprise Technology Solutions",
"Wireless Technology and Applications" e "Digital
Entertainment & Broadband", a cui sarà dedicata una specifica
sezione del Forum. Infolink: www.E-unlimited.com/eif
UN RELATORE DEL PE
SOLLECITA LA RAPIDA ATTUAZIONE DEL PIANO D'AZIONE DELLA COMMISSIONE SUGLI
INVESTIMENTI NELLA RICERCA
Bruxelles, 11 settembre 2003 - Un documento di lavoro parlamentare,
recentemente pubblicato, ha sollecitato la rapida attuazione delle proposte
avanzate nel piano d'azione della Commissione sugli investimenti per la
ricerca in Europa. Il proposto piano d'azione definisce una serie di modalità
per consentire all'Ue di elevare la spesa per la ricerca al tre per cento
del prodotto interno lordo (Pil), con l'intesa che un terzo
dell'investimento sia rappresentato da fondi pubblici ed i due terzi
provengano dal settore privato. Fra gli interventi suggeriti figurano la
cooperazione; il rafforzamento del sostegno pubblico alla ricerca ed
all'innovazione; il riorientamento della spesa pubblica verso la ricerca e
l'innovazione; ed, infine, il miglioramento delle condizioni quadro per gli
investimenti privati nella ricerca. Il documento parlamentare, stilato dal
relatore Rolf Linkohr, è in linea con l'orientamento generale del piano
d'azione, che descrive come "un pilastro fondamentale per la
costruzione dell'edificio in cui si sostanzia la società europea basata
sulla conoscenza". In particolare, il documento sostiene l'invito ad
effettuare maggiori investimenti nella ricerca e sviluppo, ribadendo che, al
fine di consentire all'Ue di colmare rapidamente il divario, la spesa per la
ricerca deve incrementarsi annualmente dell'otto per cento, con un
conseguente aumento del sei per cento dei fondi pubblici e del nove per
cento dei finanziamenti privati. "Se l'Europa dovesse decidere di
incrementare la spesa per la ricerca nella misura indicata nel piano
d'azione, la sua crescita economica aumenterebbe dello 0,5 per cento. A
partire dal 2010, si potrebbero creare ogni anno 400.000 nuovi posti di
lavoro", enuncia il documento. Nonostante la questione non sia citata
nel piano d'azione, il documento ritiene che sia altresì necessario
rivedere il bilancio stanziato per i programmi quadro, ritenendo che
"la ferma volontà dell'Ue di dare un effettivo seguito alle proprie
raccomandazioni si potrà valutare con la definizione del prossimo Pq".
"Benché la Commissione non si pronunci in merito alla dotazione
finanziaria del Settimo programma quadro di ricerca, ritenendolo forse
prematuro, il Parlamento dovrebbe definirne tuttavia l'ammontare",
recita il documento, aggiungendo che è compito del Parlamento chiedere che
la quota del bilancio comunitario destinata alla ricerca passi al sette per
cento, al fine di potenziare conseguentemente il prossimo programma quadro.
Fra le altre misure suggerite dal documento figurano le proposte per la
costituzione di un Consiglio europeo delle ricerche che si interessi, fra
l'altro, della ricerca di base: "Il consiglio potrebbe completare a
livello accademico il programma quadro, che è maggiormente orientato verso
la ricerca industriale ed applicata". Il relatore, di propria
iniziativa, propone altresì di riprendere l'idea di istituire una
fondazione di ricerca europea, che potrebbe raccogliere i finanziamenti
privati a livello europeo. Il documento di lavoro conclude che, al fine di
consentire l'adozione di misure concrete a livello europeo e nazionale, nel
più breve tempo possibile, occorre istituire una più ampia piattaforma di
discussione, cui deve far seguito la stesura da parte della Commissione di
un Libro verde basato sulle proposte del piano d'azione. Il documento di
lavoro, che è stato oggetto di dibattito dinnanzi alla commissione per
l'industria, il commercio esterno, la ricerca e l'energia (Itre) del
Parlamento europeo, sarà adottato in occasione della sessione plenaria del
Parlamento prevista per dicembre. Per leggere il testo integrale del
documento di lavoro, consultare il seguente sito Internet: http://www.Europarl.eu.int/meetdocs/committees/itre/20030809/505196it.pdf
ENTRATE TRIBUTARIE
DELLO STATO GENNAIO-LUGLIO 2003
Roma, 11 settembre 2003 - Il Mef comunica che nel periodo gennaio - luglio
2003 sono state accertate entrate tributarie dello Stato, calcolate secondo
il criterio della competenza, per un ammontare pari a 187.583 milioni di
euro, in crescita di 9.444 milioni di euro (+5,3%) rispetto allo stesso
periodo dell’anno 2002. Nel solo mese di luglio le entrate sono ammontate
a 32.866 milioni di euro, in crescita di 784 milioni di euro (+2,4%)
rispetto allo stesso mese del 2002. Le entrate relative al condono 2003
ammontano a fine luglio a 5.878 milioni di euro. Il gettito è ancora
parziale poiché rappresenta solo la parte che dalla tesoreria è stata già
riversata sul bilancio dello Stato. Al netto delle entrate da condono
l’incremento delle entrate totali del periodo gennaio-luglio 2003,
rispetto allo stesso periodo del 2002, è stato del 2,1%. Imposte dirette.
Le imposte dirette del periodo gennaio-luglio 2003 sono risultate pari a
101.503 milioni di euro, in aumento di 5.134 milioni di euro (+5,3%)
rispetto allo stesso periodo del 2002. Imposte indirette. Le imposte
indirette hanno generato un gettito pari a 86.080 milioni di euro, in
crescita di 4.310 milioni di euro (+5,3%).
RISULTATO DEL
COLLOCAMENTO DEL BTP A 5 ANNI LEGATO ALL’INFLAZIONE
Roma, 11 settembre 2003 - Il Mef comunica i risultati dell’emissione del
nuovo Btp indicizzato all’inflazione dell’area euro con scadenza 15
settembre 2008, cedola reale dell’ 1,65% su base annua e regolamento 17
settembre 2003. L’importo emesso, pari a 7 miliardi di euro a fronte di
una domanda di oltre 11 miliardi, è stato collocato al prezzo di 99,79
(pari ad un rendimento lordo reale del 1,694%). L’importo collocato, ben
superiore a quello atteso, è stato assegnato per soddisfare l’elevata
domanda, proveniente da una vasta e diversificata platea di investitori, e
per garantire l’ordinato svolgimento delle negoziazioni sul mercato
secondario. Oltre 220 investitori, tra assicurazioni, fondi comuni
d’investimento, fondi pensione, network dedicati alla clientela al
dettaglio e banche, hanno partecipato all’operazione. La distribuzione
geografica è stata caratterizzata da una vasta presenza italiana, ma anche
da una significativa partecipazione europea e statunitense. Il collocamento
è stato effettuato tramite la costituzione di un sindacato; come lead
manager sono stati scelti Banca Imi, Mcc – Capitalia e Morgan Stanley,
mentre tutti gli altri Specialisti in titoli di Stato sono stati invitati a
partecipare al collocamento del titolo in qualità co-manager.
ARNOLDO MONDADORI
EDITORE S.P.A FATTURATO IN CRESCITA A 753,9 MILIONI DI EURO (+ 4,7% RISPETTO
AL PRIMO SEMESTRE 2002)
Segrate, 10 settembre 2003 – Si è riunito ieri, sotto la presidenza di
Marina Berlusconi, il Consiglio di Amministrazione della Arnoldo Mondadori
Editore S.p.a. Che ha esaminato la relazione semestrale al 30 giugno 2003,
presentata dal Vice Presidente e Amministratore Delegato Maurizio Costa. In
uno scenario in cui permane l’incertezza sulla crescita economica a
livello internazionale, determinata dalla debolezza della domanda sia sul
fronte dei consumi privati che degli investimenti, il Gruppo Mondadori ha
incrementato fatturato e utile ante imposte, confermando i positivi
risultati ottenuti nei primi tre mesi dell’anno. L’andamento Della
Gestione Del Gruppo Al 30 Giugno 2003 Nel primo semestre 2003 il fatturato
consolidato ha raggiunto i 753,9 milioni di euro, con un incremento del 4,7%
rispetto ai 720,3 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno
precedente. Il margine operativo lordo si è attestato a 93,7 milioni di
euro, con un -0,5% rispetto ai 94,2 milioni del primo semestre 2002;
l’incidenza sul fatturato passa dal 13,1% al 12,4%. Il dato relativo al
margine operativo lordo è determinato in parte dalla diversa composizione
dei ricavi rispetto all’esercizio precedente, e in parte dagli oneri non
ricorrenti - interamente spesati nell’esercizio - relativi ai lanci delle
nuove testate (Flair, Evo, Flair Living ed Economy). Il risultato operativo
è stato di 75,2 milioni di euro, in calo del 2% rispetto ai 76,7 milioni
del 2002 a seguito di un aumento degli ammortamenti da 17,5 milioni di euro
a 18,5 milioni di euro; l’incidenza sui ricavi è passata dal 10,6% al
10%. Il risultato prima delle imposte è cresciuto a 64,1 milioni di euro
contro i 56,2 dell’anno precedente, con un incremento del 14,1%. Rispetto
allo stesso periodo dell’anno precedente hanno inciso positivamente sul
risultato un miglior saldo della gestione finanziaria, le migliori
performance delle joint venture e della gestione internet. La posizione
finanziaria netta complessiva del Gruppo a fine giugno è positiva per 6,3
milioni di euro contro i -10,7 milioni alla stessa data dell’esercizio
precedente. Nel secondo trimestre sono stati pagati dividendi per 62,4
milioni di euro. Settori Di Attività - Nei primi sei mesi dell’anno la
Divisione Libri ha registrato un incremento di fatturato dell’8,5%
rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, raggiungendo i 161,7
milioni di euro contro i 149 milioni di euro del primo semestre 2002.
All’interno del settore, in cui tutti i marchi editoriali del Gruppo hanno
evidenziato significativi incrementi di fatturato, segnaliamo tra le altre
l’ottima performance di Einaudi (+18,7%, con 22,2 milioni di euro). La
Divisione Periodici ha registrato nel periodo ricavi complessivi per 429,7
milioni di euro, rispetto ai 416,7 milioni di euro del primo semestre 2002,
con un incremento del 3,1%. Tale risultato deriva da un aumento deciso della
diffusione (+11%), ottenuto anche grazie alle vendite opzionali di Dvd, Cd
musicali e Vhs e ai buoni risultati delle nuove testate, che hanno
registrato eccellenti risultati in termini di diffusioni e raccolta
pubblicitaria. Per quanto riguarda i ricavi pubblicitari, il risultato del
primo semestre del 2003 è in leggero miglioramento rispetto ai primi tre
mesi: la flessione registrata è infatti del 6,9% (contro il –7,7% al 31
marzo 2003) ma - se depurata della raccolta pubblicitaria di Famiglia
Cristiana la cui concessione non è stata rinnovata per il 2003 – il
decremento risulta essere pari al -2% (contro il –2,6% del primo
trimestre). Nonostante l’attuale congiuntura economica negativa, la
Divisione Grafica ha registrato un incremento del fatturato dell’1,4%
(214,9 milioni di euro contro i 212 milioni di euro dello stesso periodo
dell’anno precedente). La debolezza della domanda di stampa continua a
caratterizzare il mercato di riferimento con forti tensioni sui prezzi e sul
contesto competitivo. Nella Divisione Direct il Gruppo ha mantenuto
saldamente la leadership nel mercato delle vendite per corrispondenza con
Mondolibri, il cui fatturato si mantiene sostanzialmente stabile, e nei
servizi per il direct marketing con Cemit Interactive Media, che ha
registrato un incremento dell’11,5% del fatturato. Decisamente in crescita
i ricavi retail (+21,4%) sia nel comparto librerie in franchising che in
quelle dirette e nei multicenter: al risultato hanno contribuito sia
l’aumento dei punti vendita che l’incremento di fatturato di quelli già
esistenti. La società capogruppo presenta al 30 giugno 2003 un utile prima
delle imposte pari a 61,7 milioni di euro, in leggera flessione rispetto
allo stesso periodo del 2002 (64,9 milioni di euro, - 4,9%). Tale andamento
è influenzato dagli investimenti realizzati nel comparto dei periodici e
alla contrazione della raccolta pubblicitaria. Sul fronte dei ricavi
registra, invece, una crescita superiore al 5%, a seguito delle ottime
performance del settore libri e della diffusione dei periodici. Di seguito i
fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del primo semestre, già oggetto
di comunicazioni al mercato. Stipula contratto preliminare per acquisizione
partecipazione in Edizioni Piemme In data 16 luglio Arnoldo Mondadori
Editore S.p.a. Ha sottoscritto con gli azionisti di riferimento di Edizioni
Piemme, Pietro Marietti ed Elisabetta Dami, un contratto preliminare per
l’acquisizione del 70% del capitale sociale di Edizioni Piemme S.p.a. Per
un corrispettivo di 14,3 milioni di euro, fatti salvi eventuali
aggiustamenti derivanti dalla due diligence in corso. Edizioni Piemme –
circa 70 dipendenti, con un fatturato 2002 di 28 milioni di euro e un
livello di redditività in linea con i migliori operatori del settore – ha
iniziato la propria attività nell’editoria religiosa e si è
progressivamente concentrata su narrativa e saggistica, con un focus
specifico sulla produzione per ragazzi. In questo settore Piemme occupa una
posizione di primo piano a livello nazionale con una quota di mercato
intorno all’11% in termini di fatturato. Tale risultato è stato raggiunto
in particolare grazie al marchio “Il Battello a Vapore” e al personaggio
“Geronimo Stilton” - del quale Piemme è titolare dei diritti in
esclusiva per lo sfruttamento editoriale in Italia. L’operazione consentirà
a Mondadori di rafforzarsi significativamente nel segmento libri per
ragazzi, consolidando la posizione di leadership con una quota di mercato
che passerebbe dall’attuale 17% a circa il 28%. Conversione obbligatoria
delle azioni di risparmio in azioni ordinarie L’assemblea straordinaria
del 29 luglio 2003 ha deliberato la conversione obbligatoria, alla pari e
senza conguaglio, della totalità delle n. 151.412 azioni di risparmio in
circolazione in altrettante n. 151.412 azioni ordinarie di nuova emissione
(godimento 1 gennaio 2003) e aventi le medesime caratteristiche delle azioni
ordinarie in circolazione, da attribuire ai portatori di azioni di risparmio
nel rapporto di n. 1 azione ordinaria di nuova emissione ogni n. 1 azione di
risparmio. Le delibere dell’assemblea straordinaria sono state approvate,
ai sensi dell’art.146 del decreto legislativo 58/1998, dall’assemblea
speciale degli azionisti di risparmio tenutasi sempre in data 29 luglio e, a
seguito di intese intercorse con Borsa Italiana, hanno avuto decorrenza dal
6 agosto 2003. Nei mesi successivi alla chiusura del primo semestre non si
evidenziano fatti di rilievo nella situazione economica generale; in questo
contesto il Gruppo confida nella propria capacità di cogliere e creare le
opportunità di business necessarie a raggiungere risultati sostanzialmente
in linea con quelli dello scorso esercizio.
PRIMO SEMESTRE
ESERCIZIO 2003 GRUPPO MEDIASET RICAVI PUBBLICITARI E ASCOLTI TELEVISIVI
RECORD IN ITALIA E IN SPAGNA RICAVI NETTI: 1.626,4 MILIONI DI EURO (+ 25%)
Cologno Monzese, 11 settembre 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di
Mediaset, riunitosi oggi sotto la Presidenza di Fedele Confalonieri, ha
approvato la relazione sul primo semestre 2003 del Gruppo. Il primo semestre
2003 recepisce per la prima volta il consolidamento integrale delle società
del gruppo Telecinco di cui Mediaset è da quest'anno socio di maggioranza
con una quota pari al 52%. In una fase economica ancora difficile e
condizionata soprattutto nella prima parte dell'anno dall'incertezza che ha
preceduto la guerra in Irak, sia le Reti Mediaset sia Telecinco hanno saputo
raggiungere i propri obiettivi commerciali e d'ascolto. I ricavi
pubblicitari televisivi di Publitalia 80 sulle reti Mediaset nel primo
semestre 2003 ammontano a 1.416,6 milioni di euro con un incremento dello
0,7% rispetto all'anno precedente. Tale risultato non solo è in
controtendenza rispetto al trend del mercato pubblicitario italiano (-1,5%)
ma risulta addirittura superiore a quello conseguito da Mediaset nel primo
semestre del 2000, l'ultimo anno caratterizzato dalla generale espansione
del mercato. Anche nel corso del primo semestre del 2003 gli ottimi
risultati d'ascolto conseguiti dalle reti Mediaset hanno costituito un
formidabile e decisivo traino ai fini dell'andamento della raccolta
pubblicitaria. Le reti Mediaset hanno conquistato per la prima volta la
leadership in prime time (46,5% di share rispetto al 43,5% delle reti Rai) e
nell'intera giornata (44,6% contro il 44,5%), un successo raggiunto con una
crescita costante negli ultimi 5 anni. In prime time Canale 5 e Italia 1
hanno mantenuto il primo e il terzo posto (24,6% e 13,5%) allargando
notevolmente il distacco sulle prime due reti pubbliche (22,4% e 11,1%).
Mentre Retequattro conquista il miglior risultato (8,4%) degli ultimi cinque
anni. Canale 5 e Italia 1 hanno ottenuto nelle 24 ore il 23,5% e il 12,1%
aumentando il vantaggio sulla concorrenza. Retequattro ha affiancato Rai 3
(9,1%) con un ottimo 9%. Mediaset rafforza inoltre la propria leadership
anche sui principali target commerciali; in particolare sul target 15-34
anni, uno dei più importanti per gli investitori pubblicitari, la
differenza tra Mediaset e la tv pubblica è stata addirittura pari a oltre
18 punti di share nel totale giornata (52,8% Mediaset, 34,5% Rai). Il Gruppo
Telecinco ha registrato nel corso dei primi sei mesi del 2003 eccellenti
performance. In particolare la raccolta pubblicitaria è cresciuta nel
periodo ad un ritmo estremamente sostenuto pari al 9,7% rispetto al primo
semestre del 2002. In crescita anche gli ascolti che nelle 24 ore hanno
raggiunto il 21,7% (19,7% nello stesso periodo del 2002). Si rafforza anche
l'indiscussa leadership detenuta a livello nazionale sul target commerciale
che si è attestata al 24,8% rispetto al 22,9% dei primi sei mesi del 2002.
Bilancio Consolidato Gruppo Mediaset L'andamento dei primi sei mesi del 2003
è sintetizzato nei seguenti risultati: i ricavi netti consolidati ammontano
a 1.626,4 milioni di euro, di cui 320,6 milioni di euro relativi al
consolidamento del gruppo Telecinco, con una crescita del 25% rispetto ai
1.301,6 milioni di euro dello stesso periodo dell'anno precedente. Il
margine operativo lordo (Ebitda) sale a 993,5 milioni di euro rispetto agli
800,2 milioni di euro del primo semestre 2002 (+24,2%). Il risultato
operativo (Ebit) prima dell' ammortamento del goodwill di Telecinco è pari
a 494,3 milioni di euro rispetto ai 413,0 milioni di euro dei primi sei mesi
dell'esercizio precedente, in aumento del 19,7%. Il risultato pre-imposte e
quote di terzi cresce del 22,7% e raggiunge i 438,2 milioni di euro rispetto
ai 357,2 milioni di euro del primo semestre 2002. La posizione finanziaria
netta di Gruppo sulla quale incide nel semestre in esame l'esborso di 276
milioni di euro sostenuto a fronte dell'acquisizione delle partecipazioni
del 12% di Telecinco e Publiespana, passa da -170,8 milioni di euro del 31
dicembre 2002 a -314,4 milioni di euro al 30 giugno 2003, inclusivo della
liquidità netta del Gruppo Telecinco pari a 182,0 milioni di euro. Di
seguito i principali dati generati dalle attività televisive nelle due
diverse aree geografiche. Italia I ricavi netti consolidati delle attività
in Italia hanno registrato nel primo semestre 2003 un incremento (+0,3%)
rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente passando da 1.301,6milioni
di euro a 1.305,8 milioni di euro. I costi operativi (al netto del costo del
lavoro) delle attività italiane evidenziano un decremento di 7,6 milioni di
euro (-2,2%) passando da 343,8 milioni di euro a 336,2 milioni di euro
(-1,1% includendo il costo del lavoro). I costi televisivi complessivi,
comprensivi anche del costo del lavoro e degli ammortamenti tv, evidenziano
una crescita contenuta al 2,5%, la più bassa rispetto a quelle registrate
negli ultimi 5 anni. Grazie all'incremento dei ricavi e al contenimento dei
costi il margine operativo lordo (Ebitda) è cresciuto di 9,8 milioni di
euro e passa dagli 800,2 milioni di euro del primo semestre 2002 a 810,0
milioni di euro nel semestre in corso. Il risultato operativo (Ebit) è
stato di 402,3 milioni di euro rispetto ai 413,0 milioni di euro del 2002.
Il risultato pre-imposte cresce del 3,7% passando da 353,8 milioni di euro
del primo semestre 2002 a 366,9 milioni di euro del primo semestre
dell'esercizio in corso. Nei primi sei mesi dell'anno gli investimenti in
diritti televisivi registrano una diminuzione e passano da 310,1 milioni di
euro del primo semestre 2002 a 194,9 milioni di euro del primo semestre
2003. Spagna Nei primi sei mesi del 2003 i ricavi netti consolidati generati
dal Gruppo Telecinco sono stati pari a 320,6 milioni di euro, in crescita
dell' 8,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Il margine
operativo lordo sale nel primo semestre 2003 di 19,8 milioni di euro
(+12,1%) e raggiunge i 183,5 milioni di euro. I costi complessivi del Gruppo
Telecinco, inclusivi anche delle componenti legate al costo del lavoro ed
agli ammortamenti e svalutazioni, si sono ridotti del 6,5% rispetto ai primi
sei mesi dell'anno precedente Grazie a questo risultato l'utile operativo di
Telecinco segna nel primo semestre 2003 una crescita dell'83,6% e raggiunge
i 92,0 milioni di euro rispetto ai 50,1 milioni di euro del primo semestre
2002. Il risultato pre-imposte sale a 92,9 milioni di euro rispetto ai 48,5
milioni di euro del primo semestre 2002 (+91,5%). * Gli investimenti in
diritti televisivi scendono da 153,4 milioni di euro del primo semestre
dell'anno scorso a 99,5 milioni di euro del primo semestre 2003. Evoluzione
prevedibile della gestione Sulla base delle evidenze attualmente disponibili
relative sia all'andamento della raccolta pubblicitaria che dei costi
televisivi relativi alle due aree geografiche di attività del gruppo, si può
ragionevolmente confermare il perseguimento per l'esercizio in corso di un
risultato operativo superiore a quello dell'esercizio precedente, anche
grazie al contributo legato al consolidamento integrale del Gruppo Telecinco.
Italia La raccolta pubblicitaria relativa ai primi otto mesi dell'anno
evidenzia un incremento pari all' 1,5%. Nonostante le stime relative al
mercato pubblicitario complessivo rimangano ancora incerte, l'andamento
della raccolta pubblicitaria sulle reti Mediaset per gli ultimi quattro mesi
dell'anno dovrebbe consentire a fine 2003 un fatturato pubblicitario
superiore rispetto a quello ottenuto negli esercizi 2000, 2001 e 2002.
Ascolti tv: Mediaset ha chiuso la miglior estate degli ultimi dieci anni,
sia in prime time (42,7%) sia nelle 24 ore (44,2%). Considerando quindi
anche l'ottimo bimestre luglio-agosto (fisiologicamente il meno brillante
dell'anno), nei primi otto mesi del 2003 si registra per la prima volta il
sorpasso delle reti Mediaset su quelle della tv pubblica. In Prime Time
Mediaset raggiunge il 45,8% (+1,9%) contro il 43,8% Rai (-2,1%). In
particolare, Canale 5 con una share del 24,0% mantiene saldamente il primato
fra le reti nazionali, mentre Italia 1 (13,2%) sorpassa Rai 2 (11,5%) e si
colloca al terzo posto. Anche Retequattro registra un incremento: 8,6%
(+0,4%). Nelle 24 ore Mediaset cresce di 1,4 punti (44,4%). Spagna La
raccolta pubblicitaria relativa ai primi otto mesi dell'anno evidenzia un
incremento pari al 9,3%. Sulla base dell'andamento atteso della raccolta
pubblicitaria per gli ultimi quattro mesi dell'anno, Publiespana dovrebbe
conseguire nel 2003 un fatturato pubblicitario significativamente superiore
a quello ottenuto nell'esercizio precedente. Il tasso di crescita della
raccolta pubblicitaria del 2003, pur superiore a quello stimato per il
mercato, dovrebbe comunque essere percentualmente inferiore rispetto a
quello ottenuto nella prima parte dell'esercizio, che si misurava con un
andamento particolarmente sfavorevole dei primi mesi del 2002. Telecinco
conferma anche al termine dei primi otto mesi dell'anno i positivi risultati
d'ascolto ottenuti nel corso del primo semestre, raggiungendo una share
media sulle 24 ore pari al 21,2% in crescita rispetto al 19,7% dello stesso
periodo del 2002. Telecinco rafforza la leadership degli ascolti nel target
commerciale con una quota di ascolto pari al 24,1% (22,8% nel 2002). Conto
economico sintetico (consolidato) & Struttura patrimoniale e finanziaria
SEMESTRALE DI FORTE
CRESCITA PER IL GRUPPO CATTOLICA L’UTILE NETTO CONSOLIDATO SALE A 47
MILIONI (+42,42%) RILEVANTE SVILUPPO DEI RAMI VITA (+36,45%) E DANNI
(+18,31%)
Verona, 11 settembre 2003. Il rilevante incremento dell’utile e della
raccolta premi, con il costante sviluppo nei rami danni (che segnano un
incremento triplo rispetto alle stime del mercato) e la netta crescita dei
rami vita (la cui nuova produzione si espande a un ritmo quattro volte
superiore alla media del settore), conferma un trend favorevole per il
Gruppo Cattolica, che prosegue la fase positiva secondo le linee del Piano
Industriale 2003-2005. E’ quanto emerge dalla relazione semestrale di
Cattolica Assicurazioni e dalla relazione semestrale consolidata del Gruppo
al 30 giugno 2003, approvate oggi dal Consiglio di Amministrazione di
Cattolica Assicurazioni, presieduto da Giuseppe Camadini. Il Gruppo
Cattolica chiude il primo semestre dell’anno con un utile netto
consolidato di 47 milioni, attestando un incremento del 42,42% rispetto ai
33 milioni del primo semestre 2002, e una raccolta premi complessiva di
2.218 milioni di euro, in crescita del 29,94% rispetto allo stesso periodo
del 2002, di cui 728 milioni nei danni e 1.490 milioni nei rami vita. Il
Gruppo Particolarmente positivo l’andamento del settore vita, i cui premi
del lavoro diretto sono cresciuti del 36,45%, raggiungendo i 1.490 milioni
di euro rispetto ai 1.092 milioni di euro del giugno 2002. Lo sviluppo
conseguito è riferibile principalmente ai prodotti di Ramo I (prodotti
tradizionali), che hanno registrato una crescita del 93,35% con premi per
611 milioni di euro, e che costituiscono il 41,01% della raccolta totale
vita (era il 28,94% nello stesso periodo dell’esercizio precedente). La
nuova produzione vita ha chiuso il semestre registrando un sensibile
incremento, pari al +42,84% rispetto allo stesso periodo del 2002, con una
raccolta premi di 1.397 milioni di euro. Questo sviluppo risulta
notevolmente superiore alla media di mercato stimata (+11% secondo i dati
Iama Consulting di giugno 2003) e testimonia le capacità operative di
Cattolica nel settore. In netto miglioramento anche la gestione tecnica, il
cui risultato è pari a 33 milioni di euro (+26,92%) contro i 26 milioni al
30 giugno 2002. Sostenuta la crescita nei rami danni, i cui premi del lavoro
diretto salgono nel primo semestre dell’anno a 705 milioni di euro, con un
aumento del 17,50% rispetto ai 600 milioni dello stesso periodo del 2002. Da
sottolineare che nei rami danni Cattolica sta crescendo a un ritmo di tre
volte superiore rispetto alle stime del mercato, per il quale l’Ania ha
previsto un incremento del 6% per l’anno in corso. Il 67,94% della
raccolta diretta danni è rappresentata dal Ramo Auto, che si conferma in
costante espansione e che ha raggiunto una crescita del 18,86% con premi per
479 milioni di euro rispetto ai 403 milioni di euro al 30 giugno 2002.
L’ammontare delle riserve tecniche del lavoro diretto e indiretto del
Gruppo Cattolica ha raggiunto i 12.450 milioni di euro (+33,13%), di cui
2.147 milioni nei rami danni (+20,82%) e 10.303 milioni nei rami vita
(+36,01%). Gli investimenti al 30 giugno 2003 sono pari a 12.483 milioni di
euro, rispetto ai 9.565 milioni del primo semestre 2002 (+30,51%). Al 30
giugno 2003 il patrimonio netto consolidato ammontava a 961 milioni di euro.
Continua il potenziamento del sistema distributivo multicanale del Gruppo
Cattolica. Al 30 giugno 2003 le agenzie avevano raggiunto le 1.019 unità,
con una raccolta premi complessiva pari a 743 milioni di euro, in incremento
del 17,38% rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio, e con
un’incidenza sulla raccolta premi totale del 33,50% che cresce fino
all’89,01% nei rami danni. Gli sportelli bancari che distribuiscono
prodotti del Gruppo Cattolica contavano al 30 giugno scorso 2.797 unità,
con una raccolta premi pari a 1.263 milioni di euro. Anche la performance
degli altri canali di distribuzione è stata positiva: broker 9 milioni di
euro, promotori finanziari 5 milioni e altri canali 198 milioni. L’attività
di vendita risulta così canalizzata: banche 56,93%, rete agenziale 33,5%,
promotori 0,23%, broker 0,41%, raccolta diretta 8,93%. Nel primo semestre
2003 ha preso avvio l’attività di trading sul patrimonio immobiliare
della neocostituita società Cattolica Immobiliare, la quale ha accelerato
l’operatività nei primi mesi del secondo semestre. Cattolica
Assicurazioni Favorevoli anche i dati relativi alla Capogruppo, che
evidenziano un ammontare dei premi complessivi del lavoro diretto di 761
milioni di euro. L’utile netto si attesta a 36 milioni, con un aumento del
14,02% rispetto al corrispondente semestre 2002. Anche nella Capogruppo
risulta particolarmente positiva la crescita del settore danni, i cui premi
del lavoro diretto sono saliti del 18,36% passando dai 403 milioni di euro
dei primi sei mesi del 2002 ai 477 milioni dello stesso periodo del 2003. Si
conferma sostenuta inoltre la crescita del settore vita, che ha beneficiato
di rilevanti contratti di capitalizzazione sottoscritti da clientela
corporate. I premi del lavoro diretto vita ammontano a 149 milioni di euro
con un incremento del 76,4% rispetto al 30 giugno 2002. Tra le nuove
iniziative, nello scorso giugno è stata presentata “Tua Assicurazioni”,
compagnia danni del Gruppo che punta a innovare il modello organizzativo
utilizzando le tecnologie più avanzate. Dopo la chiusura del semestre sono
stati raggiunti accordi per la distribuzione di prodotti del Gruppo con due
nuovi importanti partner bancari: Iccrea Holding, al vertice del sistema
delle Banche di Credito Cooperativo, e Banca Carim (Cassa di Risparmio di
Rimini). Si ricorda la recente acquisizione da parte di Cattolica
Assicurazioni del ramo d’azienda della controllata Verona Assicurazioni,
operazione non considerata rilevante ai sensi dell’art. 71-bis del
Regolamento Emittenti n. 11971/99, già enunciata nel comunicato dell’8
settembre 2003. Il Presidente Giuseppe Camadini ha dichiarato che “i
risultati conseguiti attestano la validità di una strategia complessiva
volta a coniugare redditività e solidità”. La Società comunica infine
che la relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2003 di Cattolica
Assicurazioni è a disposizione del pubblico presso la sede sociale della
Società e presso Borsa Italiana s.P.a. A partire dal 13 settembre 2003.
GRUPPO BANCA LOMBARDA:
NEL SEMESTRE AUMENTANO RACCOLTA DIRETTA E INDIRETTA, IMPIEGHI ALLA CLIENTELA
E MASSA AMMINISTRATA UTILE NETTO CONSOLIDATO STABILE A 74,4 MILIONI DI EURO
Brescia, 11 settembre 2003 - Il Consiglio di Amministrazione presieduto da
Gino Trombi il 9 settembre ha approvato i conti economici e
patrimoniali di Banca Lombarda e quelli consolidati del Gruppo al 30 giugno
2003. Il semestre, nonostante la situazione congiunturale negativa, si è
chiuso con un buon incremento dei principali aggregati di intermediazione
creditizia, con una tenuta del margine di intermediazione e del risultato di
gestione e con un utile netto consolidato sostanzialmente in linea con il
primo semestre 2002. Gruppo Banca Lombarda- Risultati economico patrimoniali
consolidati al 30.6.03 La massa amministrata per conto della clientela,
comprendente la raccolta diretta e quella indiretta nonchà le riserve
tecniche relative alle polizze vita collocate, ammonta a 60.723 milioni di
Euro, con un incremento del 3,7% rispetto alla stessa data del 2002. La
raccolta diretta è aumentata del 5,1%, attestandosi a 21.558 milioni di
Euro; la raccolta indiretta pari a 39.165 milioni di Euro ha registrato un
aumento del 2,9%. Il risparmio gestito, che include le riserve tecniche
assicurative, ha riportato una crescita dell'8,1% raggiungendo i 21.243
milioni di Euro. In particolare le riserve tecniche assicurative sono
risultate pari a 4.368 milioni di Euro con un incremento del 33,2% rispetto
al giugno 2002. Il flusso dei nuovi premi è stato di 695 milioni di Euro,
registrando un incremento di circa il 32% sul flusso dei primi sei mesi del
2002. Prosegue la crescita degli impieghi (+4,3%). Al lordo dei crediti
cartolarizzati dalla società del Gruppo Sbs Leasing (1.261 milioni di
Euro), la variazione avrebbe registrato un incremento del 10,2%. La qualità
del credito ha mostrato una sostanziale tenuta grazie a rigorosi criteri di
selettività nell'erogazione, ad un'intensa attività di recupero e a
prudenziali politiche di accantonamento; l'incidenza delle sofferenze nette
è rimasta immutata all'1,06%. Per quanto attiene al Conto Economico: - il
margine d'interesse si attesta a 393,3 milioni di Euro, con un incremento
del 3,1% rispetto al 30 giugno dell'anno precedente. Il margine gestione
denaro raggiunge i 376,8 milioni di Euro, segnando un progresso del 7,2%. I
dividendi sono diminuiti in relazione al venir meno dei dividendi
straordinari incassati nel corso del 2002. - I proventi netti da servizi,
pari a 238,2 milioni di Euro, presentano un saldo inferiore del 7,2%
rispetto a quello del primo semestre 2002. Il margine di intermediazione si
è attestato a 656,8 milioni di Euro, evidenziando un progresso dello 0,6%
(+2,1% al netto del sopraccennato dividendo straordinario). - Le spese
amministrative hanno registrato una crescita limitata dell'1%,
posizionandosi sui 357,5 milioni di Euro. In particolare le 'spese per il
personale' hanno riportato un aumento del 2,2% che trova principale
giustificazione nell'adeguamento economico previsto dai contratti di lavoro
del credito. Le 'altre spese amministrative' si sono mantenute sugli stessi
livelli del primo semestre 2002, registrando un calo dello 0,8%. - Il
risultato di gestione evidenzia una sostanziale stabilità rispetto al 30
giugno 2002 (+0,1%), attestandosi a 299,3 milioni di Euro. - Le rettifiche
di valore sulle immobilizzazioni materiali e immateriali ammontano a 66,8
milioni di Euro, con un incremento del 6,7% rispetto all'anno precedente, in
relazione ai maggiori investimenti nei sistemi informatici, a un
rafforzamento dei canali distributivi e all'ammortamento di oneri
pluriennali relativi al fondo di solidarietà per il settore del credito (ex
Dm 158/2000). - Il rapporto cost/income è pari al 60,2%. - Le rettifiche
nette di valore su crediti risultano pari a 50,7 milioni di Euro; nel
dettaglio, la valutazione analitica delle posizioni in sofferenza e in
incaglio, unitamente alla valutazione forfettaria dei crediti in bonis, ha
comportato rettifiche di valore per 79 milioni di Euro, in calo dello 0,9%
rispetto all'ammontare del primo semestre 2002. Le riprese di valore, pari a
28,3 milioni di Euro, sono diminuite del 16%. Il costo del credito si è
attestato sullo 0,22% (0,21% al 30 giugno 2002), confermando la buona qualità
dell'attivo. - L'utile delle attività ordinarie del Gruppo ammonta a 175,3
milioni di Euro, in calo del 4,5% rispetto al 30 giugno 2002. - Le
componenti straordinarie hanno generato un saldo positivo di 9,8 milioni di
Euro rispetto ai 17,9 milioni di Euro dell'anno precedente. - L'utile
d'esercizio si attesta a 74,4 milioni di Euro, sostanzialmente in linea con
il corrispondente periodo dello scorso esercizio (76,2 milioni di Euro).
Qualora non si consideri il sopracitato effetto dei dividendi straordinari,
l'utile netto del primo semestre 2003 registrerebbe un incremento del 12%
circa sul corrispondente periodo dell'esercizio 2002. - Il Roe-cash su base
annuale (calcolato al lordo degli ammortamenti delle differenze positive di
consolidamento e degli avviamenti) è risultato pari al 12,6 %. I dati
consolidati della semestrale del Gruppo Banca Lombarda al 30 giugno 2003
sono evidenziati nei prospetti allegati. Le verifiche da parte della Società
di Certificazione sono in corso di completamento. L'attività gestionale del
Gruppo nel primo semestre 2003 Nei primi sei mesi del 2003 è proseguito
l'impegno del Gruppo rivolto all'innovazione produttiva nei diversi comparti
dell'intermediazione bancaria ed è stato intensificato lo sforzo per il
potenziamento commerciale delle reti di vendita. Con riferimento all'area
del risparmio gestito, è stata lanciata la nuova formula Gpf Garanzia
Attiva, prodotto che offre un dinamico meccanismo di protezione consentendo
di migliorare le potenzialità di performance attraverso nuovi indirizzi
gestionali. E' stato inoltre attivato il nuovo servizio denominato
'Investimento in Gpf mediante piani di accumulo' che ha riscontrato una
buona accoglienza per le sue caratteristiche di flessibilità . Nel mese di
giugno è stata lanciata una nuova linea d'offerta per le gestioni
patrimoniali denominata 'Linea Private', riservata esclusivamente alla
clientela appartenente al segmento Private-vip. La nuova linea si
caratterizza per l'elevato grado di personalizzazione delle strategie
d'investimento. Nel comparto della bancassicurazione nei primi sei mesi
dell'anno sono stati sottoscritti premi assicurativi del ramo vita per 695
milioni di Euro, con un incremento di circa il 32% sul flusso dei primi sei
mesi dell'esercizio precedente. Nell'ambito delle iniziative commerciali
rivolte ai prodotti e servizi di erogazione del credito, a marzo è stata
lanciata la nuova linea Mutuo Chiaro. Essa rappresenta una nuova risposta
alla crescente richiesta di mutui, offrendo soluzioni sempre più chiare,
complete e personalizzate, fino al 100% del valore dell'immobile. Con la
campagna 'Soddisfatti e Rimborsati' il Gruppo Banca Lombarda e Piemontese ha
inteso promuovere presso i risparmiatori non ancora clienti la qualità dei
propri servizi bancari, nonchà la competitività delle condizioni
applicate. Nell'ambito del comparto della Monetica sono stati avviati
numerosi progetti. Le innovazione hanno riguardato prevalentemente le carte
Sempre prepagate, i sevizi Atm ed 'Extensive'. In particolare, è stata
introdotta la formula carta Sempre Prepagato Internazionale Web che completa
le funzioni della carta Sempre prepagato con riferimento alle transazioni su
'Web'. La nuova proposta, innovativa nel contesto del mercato italiano,
utilizza il circuito internazionale Mastercard. Decisamente sostenuto è
risultato anche lo sviluppo della rete promotori. A fine giugno i promotori
si attestavano a 500 unità . La crescita ha consentito di realizzare
importanti risultati sia in termini di copertura del territorio nazionale,
sia in termini di valori intermediati. A giugno lo stock di mezzi
amministrati riferito alla rete dei promotori Banca Lombarda e Piemontese ha
sfiorato i 1.350 milioni di Euro e la componente di risparmio gestito
rappresentava il 77% circa della raccolta indiretta. Banca Lombarda e
Piemontese, come noto, ha acquisito Banca Idea e attraverso tale
acquisizione il numero complessivo dei promotori finanziari si attesta sulle
700 unità . Al 30 giugno 2003 la massa amministrata da Banca Idea ammontava
a 445 milioni di Euro. La rete di filiali bancarie del Gruppo ha raggiunto a
fine giugno i 774 sportelli, dei quali 19 sono rappresentati dai Banca
Lombarda Point.
MPS BANCAVERDE S.P.A.: UTILE NETTO IN
CRESCITA DEL 55,48%
Milano, 11 settembre 2003 Utile netto di oltre
5 milioni per Mps Bancaverde Spa (Gruppo Bancario Mps) nel primo semestre,
in crescita del 55,48% rispetto allo stesso periodo del precedente
esercizio; Roe che si attesta al 8,78% con un incremento del 43% rispetto al
30 giugno 2002. La banca guidata dal Presidente Sen. Riccardo Margheriti e
dal Direttore Generale Dott. Gianni Elia raggiunge brillanti risultati
reddituali, ben oltre i valori previsti in sede di budget, nonostante le
difficili condizioni di mercato. In crescita sia il margine di interesse (+
23,41% a 17,3 milioni) che il margine di intermediazione (+ 23,79% a 20,7
milioni). Nel corso del semestre l’attività di consulenza nei comparti
dell’agricoltura e dell’ambiente ha fatto registrare un notevole impulso
per il perseguimento degli obiettivi fissati in sede di budget. Le
iniziative intraprese nell’ambito del contenimento delle spese hanno
determinato una sostanziale invarianza della consistenza dei costi operativi
rispetto al primo semestre 2002. Il cost-income si attesta al 44,32% in
flessione sia con riferimento al giugno 2002 (52,82%) che al dicembre 2002
(49,81%). Il risultato di gestione pari a 11,07 milioni incrementa sia nei
confronti del budget che del precedente esercizio rispettivamente del 51,43%
e 56,14%. L’utile ordinario ammonta a 9,32 milioni in crescita di oltre il
76% rispetto al 30 giugno 2002. Infolink: www.Bancaverde.it
MPS MERCHANT UTILE NETTO DI 19,5 MILIONI DI EURO.
Firenze, 11 settembre 2003 - Ieri, il Consiglio di Amministrazione di Mps
Merchant S.p.a., la banca d’affari del Gruppo Monte dei Paschi di Siena,
presieduto dal Prof. Saverio Carpinelli, ha esaminato e approvato la
semestrale, che ha chiuso, superando le previsioni di budget, con un utile
netto di 19,5 milioni di euro. Il Direttore Generale, Carlo Platania,
nell’illustrare i dati della semestrale al Consiglio d’Amministrazione
ha sottolineato la positività dei principali aggregati come il margine di
interesse, cresciuto in maniera decisa (+19,6%), attestatosi a 41,4 milioni
di euro, in virtù sia dell’evoluzione dei volumi complessivi sia del
miglioramento complessivo degli spread ed il Roe che ha registrato, su base
annua, la percentuale del 13,9%. Le commissioni attive sono aumentate del
7,7%, passando da 11,7 milioni di euro (al 30.6.02) a 12,6 milioni di euro,
portando così il margine da servizi a 21,6 milioni di euro (+6,1%). Il
margine d’intermediazione ammonta a 63 milioni di euro (con un incremento
di 8 milioni di euro, pari al 14,6%). Le richieste di finanziamento
presentate al 30.6.03 sono pari a 3.810,4 milioni di euro con un incremento
del 16,2% rispetto all’anno precedente. Anche il dato relativo
all’erogato, ha subito un sensibile incremento (25,8%) rispetto al 2002,
attestandosi sui 929,2 milioni di euro di cui 163,2 milioni provengono dalla
finanza di progetto. I crediti nei confronti della clientela al 30.6.03
ammontano a 5.138,6 milioni di euro con un incremento del 24,5% rispetto
alla stessa data dell’anno precedente. L’indice cost/income è sceso
ulteriormente dal 26,9% del precedente semestre al 26,4%. Nel corso del
semestre Mps Merchant ha aperto nel capoluogo toscano una nuova sede per la
Finanza Innovativa in viale Gramsci, 30/32 che si aggiunge alle due sedi
fiorentine di Viale Mazzini,46 e di Via dei Della Robbia, 41. Il Presidente,
Saverio Carpinelli, ha espresso la propria soddisfazione per la crescente
integrazione della Società nell’ambito del Gruppo Mps e per gli
eccellenti risultati che Mps Merchant ha da vari anni conseguito, sempre
superiori al budget, e l’ormai consolidata presa sul mercato, pur in
presenza di una situazione economica non sempre favorevole.
MARZOTTO: RELAZIONE 1°
SEMESTRE 2003 IL FATTURATO NETTO CONSOLIDATO AUMENTA DEL 4,3%
Valdagno, 10 settembre 2003 - Il Consiglio di Amministrazione della Marzotto
S.p.a., riunitosi in data odierna, ha approvato la Relazione sull'andamento
della gestione nel primo semestre 2003, che verrà resa pubblica entro il
prossimo 13 settembre. Andamento del Gruppo - Il fatturato netto consolidato
del 1° semestre 2003 è ammontato a 868 milioni di euro, con un aumento del
4,3% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente (832 milioni).
A cambi costanti l'aumento del fatturato sarebbe stato superiore al 9%.
L'aumento è conseguente alla crescita del 4,2% del settore abbigliamento,
che riflette il consolidamento di Valentino, e di quella del settore tessile
del 4%. Gli utili operativi del Gruppo sono aumentati del 15,9% raggiungendo
i 45 milioni di euro (5,2% del fatturato), contro i 39 milioni al 30 giugno
2002 (4,7% del fatturato). Tale miglioramento è conseguente alla conferma
dei risultati operativi del settore abbigliamento e ad un recupero del
settore tessile. Gli oneri finanziari netti, comprensivi delle differenze di
cambio finanziarie, sono ammontati a 7 milioni di euro (al 30 giugno 2002: 6
milioni) e rappresentano lo 0,8% del fatturato consolidato (0,8% al 30
giugno 2002). L'utile lordo della gestione corrente, invariato rispetto 30
giugno 2002, è stato pari a 29 milioni di euro e rappresenta il 3,3% del
fatturato. L'utile consolidato pre-tax al 30 giugno 2003, pur tenendo conto
del pieno consolidamento delle risultanze economiche negative di Valentino,
è aumentato del 7,6% raggiungendo i 30 milioni di euro (30 giugno 2002: 28
milioni). Al 30 giugno 2003: a) l'utile netto consolidato, per il notevole
aumento del tax rate di Gruppo, è ammontato a 8 milioni di euro, in
diminuzione rispetto ai 17 milioni del 1° semestre del 2002; b) il
risultato netto di competenza degli azionisti della Capogruppo è stato
negativo per 9 milioni di euro (30 giugno 2002: positivo per 2 milioni). Al
30 giugno 2003 gli organici del Gruppo assommavano a 11.610 unità (- 37
unità rispetto al 30 giugno 2002). Gli investimenti del periodo sono
ammontati a 33 milioni di euro (30 giugno 2002: 45 milioni) a fronte di
ammortamenti complessivi per 49 milioni di euro (al 30 giugno 2002: 35
milioni). Al 30 giugno 2003 l'indebitamento finanziario netto del Gruppo
ammontava a 670 milioni di euro, contro i 535 milioni al 30 giugno 2002.
Alla stessa data dell'esercizio precedente, a parità di area di
consolidamento (Valentino) e di principi contabili (Hugo Boss),
l'indebitamento finanziario netto sarebbe stato pari a 798 milioni di euro.
Al 30 giugno 2003, il patrimonio netto consolidato, comprensivo delle
minoranze azionarie, ammontava a 605 milioni di euro (30 giugno 2002: 603
milioni) di cui 411 milioni di competenza degli azionisti della Capogruppo.
Andamento della Marzotto S.p.a. Il fatturato della Società del 1° semestre
2003 è ammontato a 251 milioni di euro (-5,9% rispetto al primo semestre
del 2002). La perdita operativa al 30 giugno 2003 è stata pari a 6 milioni
di euro, contro i 4 milioni al 30 giugno 2002. L'utile netto è stato pari a
14 milioni di euro (18 milioni al 30 giugno 2002), anche per il venir meno
di alcuni proventi straordinari. Previsioni per l'esercizio in corso Alla
luce dell'andamento dei mesi di luglio e agosto e del portafoglio ordini in
essere, il Consiglio di Amministrazione prevede per l'intero esercizio 2003,
a livello consolidato, fatturato ed utili operativi sostanzialmente in linea
con quelli del precedente esercizio. In assenza delle plusvalenze che hanno
caratterizzato l'esercizio 2002 e tenuto conto del notevole aumento del tax
rate, gli utili netti consolidati dell'esercizio 2003 sono previsti in
diminuzione. L'indebitamento finanziario netto del Gruppo a fine esercizio
è atteso in diminuzione rispetto sia al 30 giugno 2003 che al 31 dicembre
2002. Infolink: www.Marzotto.it
GRUPPO TEDDY: BENE IL 1° SEMESTRE 2003
Milano, 11 settembre 2003 - Nonostante la crisi che sta colpendo il settore
moda, il Gruppo Teddy, da ben 42 anni leader nel settore dell¹abbigliamento
pronto moda, ha chiuso i primi 6 mesi del 2003 con vendite pari a 88,5
milioni di Euro, in crescita del 5,3% (4,41 milioni di Euro) rispetto al
medesimo periodo del 2002. Nel 2002 il Gruppo ha registrato un fatturato di
oltre 187 milioni di _ (incremento del 20% rispetto all¹anno precedente) e
più 13 milioni di capi venduti. ³Seguendo una visione ottimistica del
lavoro si può affermare che le crisi di mercato non esistono, esistono
invece dei particolari momenti congiunturali in cui la domanda cambia in
modo repentino. La capacità di un¹azienda di interpretare in questi
momenti la reale esigenza del mercato trasforma un periodo di difficoltà
generalizzata in un¹opportunità di crescita. Dinamismo dei reparti
operativi, capacità di ricerca ed adattamento, un grande ottimismo, sono
alla base del nostro successo- commenta Pierluigi Marinelli, Condirettore
Commerciale del network.² Prosegue anche lo sviluppo del network Terranova,
la catena di abbigliamento accessori e calzature uomo donna che ha chiuso il
mese di luglio con ben 305 punti vendita in 27 nazioni. Le aperture si
susseguono a ritmo costante, come da budget, sia in Italia che all¹estero.
In Polonia continua il consolidamento del marchio con l¹apertura del 25°
punto vendita a Bielskobjava, 210 mq e 2 vetrine dedicati al total look uomo
donna. Contemporaneamente sono stati inaugurati 2 punti vendita in
altrettante nuove nazioni: a Kaunas, Lituania, è stato aperto un monomarca
di 280 mq. Interamente dedicato alle collezioni uomo donna. Il negozio è
frutto di un accordo con un importante partner locale specializzato nella
distribuzione di calzature e che oltre alla Lituania, ha nei suoi programmi
anche l¹apertura di punti vendita Terranova in Lettonia. A Skopje in
Macedonia è stato aperto un punto vendita di 230 mq. Per tutta la gamma di
articoli, abbigliamento, calzature, accessori e occhiali per l¹uomo e per
la donna. In Italia, Terranova ha aperto un punto vendita a Roma, il primo
nella Capitale, presso il Centro Commerciale Primavera. Il punto vendita ha
una superficie di vendita di 110 mq. Interamente dedicata alla collezione
donna.
VENTAGLIO
RIVEDE AL RIALZO LE STIME PER L’ESERCIZIO IN CORSO FATTURATO OLTRE I 700
MILIONI DI EURO (+30%)
Milano, 11 settembre 2003 – Il Gruppo Ventaglio <Vve.mi>, che
approverà in data 15 settembre la terza trimestrale dell’esercizio 2003,
stima di realizzare nell’esercizio in corso un fatturato di oltre 700
milioni di euro, con un incremento di circa il 30% rispetto all’esercizio
precedente. A parità di perimetro (cioè senza calcolare le compagnie aeree
Livingston e Lauda) si prevede che la crescita si aggiri attorno al 24%. A
rendere concreta questa previsione è il volume delle vendite già
realizzate ed in portafoglio, pari a circa 650 milioni di Euro (95% del
budget). I clienti del Gruppo passeranno da 630mila a circa 800mila
(includendo le compagnie aree), con un incremento stimato di circa il 27%.
La marginalità dell’attività di tour operating è prevista in crescita
di circa 3 punti percentuali, in virtù di una ottimizzazione e
centralizzazione di alcuni servizi interni e del successo delle vendite in
advance booking (oggi pari al 54% del totale), formula che ha consentito di
ridurre drasticamente il fenomeno del last minute e di mantenere un buon
livello dei prezzi a fronte di privilegi garantiti ai clienti in termini di
qualità del servizio. Il risultato dell’esercizio in corso è previsto in
sostanziale equilibrio, ed il rapporto tra fatturato e posizione finanziaria
netta è stimato in miglioramento; a partire dal prossimo esercizio è
ragionevole inoltre prevedere una riduzione della posizione finanziaria
anche in termini assoluti.
TOSCANA CALZATURE: CRESCITA DEL 47% UNA STORIA DI
ECCELLENZA IN UN MERCATO IN CONTRAZIONE. CONTINUA LA CRESCITA DELL’AZIENDA
FIORENTINA ANCHE ALL’ESTERO.
Cerreto Guidi (Fi),11settembre 2003. Toscana Calzature Spa, l’azienda che
dal 1992 produce e commercializza il marchio Cafènoir, ha chiuso il
bilancio con un fatturato pari a 16,73 milioni di euro, in crescita del 47%
rispetto all’esercizio precedente e un Cagr 2000 – 2002 del 43,5%. Anche
la redditività netta aziendale registra un rilevante incremento: superiore
al 200%. Il grande successo e l’indiscussa solidità dell’azienda sono
dimostrati anche dalle previsioni di budget 2003 che si attestano intorno ai
20 milioni di euro (ordini già acquisiti ad oggi). Un target davvero
ambizioso, soprattutto considerata la congiuntura negativa attraversata dal
mercato calzaturiero italiano negli ultimi anni: significativi nel 2002 sono
stati, infatti, il calo nelle esportazioni e l’incremento delle
importazioni. “Le ragioni che spiegano l’andamento controtendente
registrato da Toscana Calzature Spa, così come la certezza di una crescita
futura – spiega Stefano Peruzzi, General Manager dell’Azienda- vanno
ricercate nelle scelte strategiche compiute negli ultimi anni: creare valore
attraverso il rafforzamento del marchio Cafènoir, principale asset
aziendale, e favorire la continua evoluzione dell’organizzazione interna,
volta alla definizione di una struttura efficiente ed efficace, capace di
creare profitto nel medio - lungo periodo”. Per conseguire questi
obiettivi l’azienda, che oggi occupa 20 dipendenti e che è presente col
marchio Cafènoir nelle migliori vetrine di importanti mercati esteri quali
Grecia, Austria, Spagna, Portogallo, Svizzera, Francia, Belgio, Olanda,
Lussemburgo, ha puntato su diversi fattori che, agendo in modo sinergico,
hanno dato vita ad un vero e proprio circolo virtuoso. Anzitutto, la qualità:
l’orientamento al “made in Italy” oltre a dare garanzie in termini di
qualità del prodotto e a differenziare profondamente rispetto ai competitor,
consente, grazie al time-to-market italiano molto breve, di pianificare la
produzione sugli ordini già acquisiti. In secondo luogo, la politica degli
acquisti da sempre particolarmente attenta ed oculata. Infine, la scelta di
rivolgersi unicamente al canale del dettaglio qualificato: solo in Italia
oggi i punti vendita sono 1500. La politica degli investimenti pianificata
dall’azienda per il prossimo esercizio si concentrerà sullo sviluppo di
tre distinte aree aziendali: le risorse umane: proseguirà il percorso,
iniziato nel 2001, volto a promuovere la formazione del personale su tutte
le aree aziendali, con particolare attenzione all’area tecnico stilistica,
avvalendosi della consulenza di istituti specializzati. Lo stile che
caratterizza l’azienda è infatti frutto di una “fucina di idee”,
espressione di un’équipe di stylist provenienti dalle principali scuole
italiane: giovani trend setter che interpretano desideri, gusti e tendenze
della loro generazione; il marchio Cafènoir: verrà ulteriormente sostenuto
con investimenti in marketing pari al 6% del fatturato, con un’intensa
campagna pubblicitaria sui principali magazine di moda, con una
distribuzione sul mercato italiano sempre più capillare e con l’apertura
verso nuovi mercati esteri, come Inghilterra e Germania, seguendo le stesse
leve strategiche; organizzazione, controllo e sistemi informativi:
avvalendosi della consulenza di importanti società il ciclo produttivo e
logistico verranno ancor più ottimizzati per conseguire la massima
efficienza interna. Tutto ciò nell’ottica di una sempre maggiore
attenzione alla valorizzazione degli asset intangibili, strategici nel
determinare la capacità di profittabilità nel medio-lungo periodo. La
strategia commerciale punterà a rivolgere il marchio Cafènoir (calzature
per donna, per uomo e accessori) al segmento di mercato medio e
medio–alto. Segmento di mercato che ha mostrato in questi ultimi anni di
gradire particolarmente un prodotto differente per stile, tecnologia, scelta
dei materiali più pregiati e accuratezza della lavorazione. Non solo in
Italia, ma anche all’estero.
AL VIA L’INCONTRO DI
SETTEMBRE DI KAUFFMANN&SONS: F.A.R.O.-ECONOMIC BRIEFING L’OSSERVATORIO
PERMANENTE ECONOMICO FINANZIARIO E DEI MERCATI OFFRE UNA NUOVA OCCASIONE DI
INCONTRO SUI TEMI DELLE COMMODITIES
Milano, 10 Settembre 2003 - Kauffmann&sons, società specializzata nel
settore della consulenza sui mercati finanziari delle materie prime e delle
valute trattate al Forex, dà appuntamento agli operatori economici e
finanziari del settore all’incontro di Settembre di F.a.r.o. - Economic
Briefing, l’Osservatorio Permanente Economico Finanziario e dei Mercati.
In un momento congiunturale nel quale assistiamo ad un mercato in ripresa
per quanto concerne i principali listini riservati ai titoli, gli
investitori continuano a mostrare interesse anche per le materie prime che
registrano degli indici economici più che positivi. L’evento si tiene
venerdì 19 Settembre 2003, presso il Grand Hotel Gardone a Gardone Riviera
(Bs). Sono presenti come relatori Claudio De Cani, Direttore Assomet; Sergio
De Nardis, Direttore Unità di Ricerca Macroeconomia e Politica Economica
italiana ed internazionale – Isae; Petter Eriksen, Manager Commercial
Support - Hydro Aluminium Metal Products; Paolo Kauffmann, Amministratore
Unico - Kauffmann&sons; Mauro Marè, Consigliere Economico – Ministero
dell’Economia e delle Finanze; Arrigo Sadun, Direttore Analisi economiche
e finanziarie - Ministero dell’Economia e delle Finanze; Alberto Vivanti,
Analista strategie d’investimento. L’incontro si focalizza
sull’evoluzione economica congiunturale sia nazionale che internazionale e
sull’analisi della nostra legge finanziaria. Accanto a questi temi,
vengono poi affrontate le problematiche legate ai mercati più
specialistici, come quello delle materie prime, con particolare riguardo
alla condizione industriale italiana. “Nei meeting precedenti abbiamo
riscontrato un interesse concreto da parte degli imprenditori agli strumenti
di analisi finanziaria che gli abbiamo fornito. Siamo sicuramente
soddisfatti di quanto raggiunto ma ci proponiamo di essere, in misura sempre
crescente, un punto di riferimento strategico in tema di mercati valutari e
materie prime per offrire ai manager i mezzi più adeguati per operare
correttamente, mediante una comprensione analitica e rigorosa dei fenomeni
di mercato.” Ha dichiarato Paolo Kauffmann, Amministratore Unico della
Kauffman&sons. Ulteriori informazioni su F.a.r.o. Sono disponibili sul
sito Internet www.Kes.it
dal quale è possibile
scaricare il calendario degli incontri.
EUROSTAT AMPLIA LA
PORTATA DELL'ANALISI IN MATERIA DI R&S
Bruxelles, 11 settembre 2003 - L'unità "Ricerca e sviluppo, metodi e
analisi dei dati" di Eurostat ha pubblicato l'ultima edizione del suo
studio sulla situazione della R&s (ricerca e sviluppo) in Europa. Si
tratta di una raccolta inedita di indicatori e dati, che amplia notevolmente
la portata delle precedenti analisi. La pubblicazione, dal titolo "Statistics
on Science and Technology 2003", presenta gli ultimi dati relativi alla
spesa, al personale e agli stanziamenti governativi nel settore della
ricerca e sviluppo. Tuttavia, in risposta ai progressi registrati a livello
di politiche e comunità scientifiche, l'attuale pubblicazione contiene,
rispetto all'edizione precedente, un numero maggiore di informazioni sugli
indicatori pertinenti. Tali informazioni includono dati e tendenze, che
riguardano non solo le richieste di brevetto inoltrate all'Ufficio europeo
dei brevetti (Ueb), ma anche i brevetti concessi dall'Ufficio americano dei
brevetti e dei marchi (Uspto). Grazie alla più ampia raccolta
d'informazioni fornite, la pubblicazione rivela alcune interessanti tendenze
in merito alle richieste di brevetto negli Stati Uniti. La relazione mostra,
per esempio, che il numero di brevetti concessi dall'Uspto ad inventori
europei è cresciuto in tutti gli Stati membri, con la Svezia, la Germania e
il Lussemburgo in testa alla graduatoria, soprattutto durante la seconda metà
degli anni '90. Analogamente, sono aumentati i brevetti concessi dall'Ueb
agli Stati Uniti e al Giappone. Lo studio, inoltre, contiene ulteriori dati
sul personale nel settore della R&s nell'Unione europea e altrove, i
quali rivelano una tendenza ottimistica: l'aumento, nell'Ue, del numero di
persone che si occupano di attività connesse con la R&s. Nel 2001,
infatti, in questo settore si contavano 1,8 milioni di dipendenti a tempo
pieno, ovvero l'1,41 per cento della forza lavoro dell'Ue, cifra che segna
un leggero aumento rispetto all'1,38 per cento del 2000. Infolink: http://europa.Eu.int/comm/eurostat/public/datashop/print-
catalogue/en?catalogue=eurostat
“PICCOLE MEDIE E
GRANDI IMPRESE: UN MODELLO DI INTERNAZIONALIZZAZIONE DELL’AREA MILANESE”
Milano, 11 settembre 2003 - Nell’ambito della terza edizione della
manifestazione “La città e l’Ottagono”, la Camera di Commercio di
Milano e Assolombarda promuovono l’incontro “Piccole, medie e grandi
imprese: un modello di internazionalizzazione dell’area milanese”
all’interno della rassegna Milano in movimento. L’incontro, che si terrà
in data 11 Settembre 2003 alle ore 18.00 presso la Galleria Vittorio
Emanuele Ii di Milano, vedrà la partecipazione di Renato Mattioni,
Responsabile Comunicazione della Camera di Commercio di Milano, Carlo
Moretti, Presidente Piccola Industria Assolombarda, Massimo Protti, Vice
Presidente Protti Fashiontronix S.p.a., Giancarlo Ravizza, Business
Development and Marketing Director Merloni Impianti e Edmiro Toniolo,
Presidente Confartigianato Alto Milanese. La rassegna Milano in movimento
rappresenta un’opportunità per capire come sta cambiando la città che si
propone quale autentica finestra sull’Europa. In tale contesto,
l’incontro promosso dalla Camera di Commercio di Milano e da Assolombarda,
costituisce una valida opportunità per dialogare sul modello milanese di
internazionalizzazione con autorevoli rappresentanti del mondo
imprenditoriale, economico e istituzionale della città di Milano. Per
informazioni tel: 02/8515.5224-5298.
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AUSTRIAN AIRLINES
CONTINUA LA PROPRIA STRATEGIA DI RAFFORZAMENTO SUL TERRITORIO INTRODUCENDO
NUOVI VOLI DA VENEZIA E BOLOGNA PER VIENNA
Milano, 11 settembre 2003 – Si rafforza la presenza di Austrian Airlines a
Bologna e Venezia, due scali di importanza strategica per la compagnia
aerea. A partire dal 15 settembre infatti, Austrian Airlines offrirà due
nuovi collegamenti giornalieri in partenza da Bologna e uno da Venezia verso
l’hub di Vienna. Salgono così a 28 le frequenze settimanali da Venezia e
a 19 quelle operate da Austrian Airlines da Bologna verso la capitale
austriaca. Grazie alle ottime coincidenze con tutti i voli operati dalla
compagnia, i passeggeri in transito verso una delle oltre 110 destinazioni
della rete globale di collegamenti Austrian Airlines potranno disporre di
rapidi e agevoli trasferimenti. Oltre al primo volo del mattino in partenza
da Venezia alle 7:45 con arrivo a Vienna alle 9:05, al volo delle 11:30 con
arrivo alle 12:50 e al volo serale delle 19:00 con arrivo alle 20:15,
Austrian Airlines offrirà un ulteriore volo pomeridiano con partenza da
Venezia alle ore 15:25 e arrivo a Vienna alle ore 16:40 che verrà operato
tutti i giorni. Da Bologna Austrian Airlines offrirà, oltre al primo volo
del mattino in partenza alle 8:10 con arrivo alle 9:35, un ulteriore volo
alle 11:25 con arrivo a Vienna alle 12:40 che verrà operato tutti i giorni
tranne il sabato. Inoltre Bologna sarà collegata a Vienna anche da un volo
serale in partenza alle 19:15 con arrivo alle 20:30, operato tutti i giorni
tranne la domenica. Con l’introduzione del nuovo volo vengono inoltre
ottimizzate le coincidenze da Bologna per Nuova Delhi, Tokio, Osaka, Erevan,
Bucarest, Timisoara e Minsk. “E’nostra intenzione cogliere tutte le
opportunità offerte dal mercato e di garantire quindi ai passeggeri
italiani flessibilità, frequenza e un’ampia rete di collegamenti
internazionali a medio e lungo raggio”, ha dichiarato Cinzia Fabbris,
Country Manager Italy & Malta. “L’incremento delle frequenze da
Bologna e Venezia rientra nella nostra strategia di potenziamento
dell’offerta sul territorio ed in particolare in due aree del paese
fortemente proiettate verso l’Europa dell’Est sia dal punto di vista
delle imprese, sia di quello del turismo. Nonostante il difficile momento
che attraversa l’industria del trasporto aereo, Austrian Airlines dimostra
di rispondere tempestivamente alle crescenti esigenze di collegamenti del
Veneto e dell’Emilia Romagna, due delle più importanti regioni del nostro
paese”, ha concluso Cinzia Fabbris. Infolink: Www.aua.com
LORO
PIANA: APERTURA DEL NUOVO PUNTO VENDITA A NEW YORK E DEL NEGOZIO DI SAN
FRANCISCO
Milano, 11 settembre 2002 - In settembre due nuove aperture per Loro Piana
negli U.s.a.: il nuovo punto vendita sulla centralissima Fifth Avenue a New
York all'interno di Bergdorf Goodman e il negozio monomarca di San Francisco
in Union Square. Queste nuove aperture fanno parte del piano di sviluppo
Loro Piana e sottolineano ulteriormente l'importanza strategica della
penetrazione retail all'interno degli Stati Uniti. Nella prima metà di
settembre verrà aperto il nuovo punto vendita all'interno di Bergdorf
Goodman sulla Fifth Avenue, risultato di una stretta collaborazione della
Loro Piana con uno dei più prestigiosi department stores di New York. La
partnership con Bergdorf Goodman inizia negli anni '80, grazie alla
peculiare affinità con il marchio Loro Piana. La clientela selezionata di
Bergdorf Goodman infatti, tradizionalmente tra le più esigenti del mercato
del lusso nordamericano, ha da sempre mostrato un forte interesse per il
marchio, apprezzandone particolarmente la qualità, la preziosità dei
materiali e il gusto sofisticato del lifestyle proposto. Questo nuovo
negozio - 80 mq - , situato al piano terra nell'Area Uomo, ricrea il design
e lo "store concept" Loro Piana, per offrire un'ampia gamma di
prodotti per uomo e il prestigioso servizio "Su Misura"
nell'atmosfera tipica di tutti i punti vendita. Contemporaneamente sulla
West Coast verrà inaugurato il negozio di San Francisco, situato
all'interno del prestigioso shopping district di Union Square, accanto alle
firme più prestigiose del lusso mondiale. Basato sullo "store concept"
che caratterizza tutti i punti vendita Loro Piana nel mondo, e sviluppato su
due piani - per una superficie di circa 325 mq - , questo negozio offre
l'intera gamma di prodotti per Uomo, Donna, Bambino, Accessori, Casa e
Borse, insieme all'esclusivo servizio "Su Misura" per Uomo e
Donna. L'utilizzo del legno in modo estensivo crea una base neutra che
accentua ulteriormente i colori e le fibre utilizzate. Una luce studiata per
riflettere le varie nuances di colore in maniera naturale - parte dello
"store concept" - crea un'atmosfera particolarmente soft
all'interno del punto vendita. Dal 1993, con l'apertura del primo negozio
monomarca a New York, Loro Piana è stata particolarmente attenta allo
sviluppo retail nell'area di mercato nordamericana. L'apertura del negozio
di San Francisco infatti segue quella di Short Hills, Coral Gables e Dallas
nel 2002; New York, Aspen, Chicago, Costa Mesa e Manhasset completano il
panorama retail degli Stati Uniti. L'espansione retail Loro Piana in Nord
America è ulteriormente rafforzata dall'apertura di vari corner e shop in
shop all'interno dei più esclusivi department stores americani come Neiman
Marcus, Bergdorf Goodman, Richard's of Greenwich e Mario's. Con
l'inaugurazione di San Francisco sale a 61 il numero di punti vendita Loro
Piana nel mondo.
NUOVE
APERTURE FABI
Milano, 11 settembre 2002 - Dopo l´inaugurazione nel febbraio 2003 del
primo Store Fabi a Milano, l´autunno sarà all´insegna di ulteriori
importanti eventi. Si inizierà il 6 Settembre con l´apertura della prima
Boutique Fabi a Lisbona nell´esclusiva Av. Joao Xxi, per proseguire con tre
nuove Boutique in Russia: a Omsk, Kaliningrad e Volgograd. Prevista per la
fine di settembre, l´inaugurazione del primo showroom romano, nella
centralissima Via del Babuino. Questo progetto rafforzerà la già
importante presenza sul territorio nazionale del brand Fabi e la
comunicazione con il trade ed i clienti finali. Per confermare la fama ed il
prestigio del marchio Fabi in Russia, entro il mese di ottobre è prevista l´apertura
di un nuovo elegantissimo Store all´interno del Crocus City, uno dei più
esclusivi Shopping Centre di Mosca. Gli allestimenti di tutti i punti
vendita sono frutto di un progetto di immagine coordinata, realizzato ad hoc
dalla Mapa Architetti Associati, per rendere sempre più riconoscibile il
marchio Fabi nel mondo.
UN NUOVO STUDIO DELLA
COMMISSIONE QUANTIFICA IL COSTO SOCIALE DEI TRASPORTI E DELLA GENERAZIONE DI
ELETTRICITÀ
Bruxelles, 11 settembre 2003 - La Commissione europea ha condotto una nuova
ricerca, volta a quantificare il costo socioambientale complessivo di
diverse modalità di trasporto e metodi di generazione dell'elettricità, i
cui risultati potrebbero essere utilizzati per introdurre ecotasse sulle
tecnologie più nocive. Si ritiene che i costi socioambientali o
"esterni", derivanti da attività come la generazione elettrica,
aumentino quando "le attività socioeconomiche di un gruppo di persone
esercitano un impatto su un altro gruppo e quando tale impatto non sia
pienamente giustificato o compensato dal primo gruppo". Nella
prefazione ad una relazione contenente i risultati dello studio "Externe",
il commissario per la Ricerca Philippe Busquin afferma che tale documento
permette di raffrontare diverse tecnologie e carburanti impiegati nei
settori dell'elettricità e dei trasporti. "Di conseguenza, è
possibile adottare delle misure politiche per tassare le tecnologie e i
carburanti più nocivi, oppure per promuovere i sistemi caratterizzati da
costi socioambientali inferiori". La relazione ha analizzato diversi
tipi d'impatto, fra cui le conseguenze per la salute umana, i danni a
edifici, colture ed ecosistemi, il riscaldamento globale e l'inquinamento
acustico. La ricerca si avvale di una metodologia "bottom-up", che
consiste nel misurare le emissioni alla fonte e nell'analizzare i
cambiamenti registrati nella qualità dell'aria, del suolo e dell'acqua,
prima di valutare gli impatti fisici e tradurli in valori monetari. Tale
approccio è stato elaborato per tener conto del fatto che i costi esterni
dipendono fortemente dal sito preso in esame. Nell'analizzare il costo
esterno della generazione di elettricità, la relazione avverte che le
variazioni imputabili all'ubicazione del sito rendono molto difficile un
normale raffronto fra i dati relativi a diverse tecnologie. Tuttavia, i
risultati mostrano che, in generale, le tecnologie eoliche sono molto
rispettose dell'ambiente per ciò che concerne le emissioni di inquinanti
"classici", come l'anidride solforosa, e di gas-serra. Le
tecnologie basate sul carbone, invece, "sono responsabili di emissioni
molto elevate di Co2 [anidride carbonica]" in termini di impatto dei
gas-serra. Inoltre, le vecchie centrali elettriche a carbone sono i maggiori
produttori di inquinanti classici e, pertanto, si ritiene che nel complesso
rappresentino la peggiore delle tecnologie attualmente disponibili. In
termini monetari, il costo totale dei danni causati dalla generazione di
elettricità mediante carbone è pari a 0,75 euro in più per chilowattora,
mentre il costo esterno dell'elettricità generata a partire dall'energia
eolica è pari a soli 0,05 euro in più per chilowattora. Sebbene tali cifre
non possano essere applicate indistintamente a tutti i siti di produzione,
esse costituiscono un valido strumento per i responsabili delle politiche
incaricati di elaborare la legislazione ambientale. I costi esterni
associati a diversi tipi di trasporto sono presentati in maniera pressoché
analoga. Poiché i treni elettrici non producono emissioni dirette, lo
studio sostiene che il principale costo esterno associato a questa forma di
trasporto sia rappresentato dalla generazione elettrica, elemento che fa di
questo sistema di trasporto la soluzione più ecologica in assoluto. Seguono
i pullman, che grazie alla loro elevata capacità d'uso presentano un costo
finale - espresso in euro per 100 chilometri-passeggero -relativamente
basso. I costi esterni per tutti i tipi di trasporto tengono conto non solo
delle emissioni del tubo di scappamento e dell'inquinamento generato durante
la produzione del carburante, ma anche dell'impatto ambientale dovuto alla
fabbricazione dei veicoli e alla costruzione dell'infrastruttura. La
categoria che ha ottenuto i peggiori risultati nella maggior parte dei casi
è stata quella delle automobili diesel. In Germania, i risultati mostrano
che nel 1998 i costi esterni relativi al settore dei trasporti ammontavano
complessivamente a 33 miliardi di euro. Tale cifra rappresenta l'1,7 per
cento del Pil tedesco di quell'anno e tiene conto di fattori quali gli
incidenti, il rumore, le emissioni di Co2 e l'inquinamento atmosferico. Il
solo trasporto stradale ha registrato costi esterni per oltre 30 miliardi di
euro. Gli autori dello studio sottolineano che sui risultati pesano profonde
incertezze e che le attuali ricerche sull'impatto sulla salute degli
inquinanti e il valore di un anno di speranza di vita perso incideranno
notevolmente sulle conclusioni future. Tuttavia, gli autori ritengono che,
una volta comunicati alle parti interessate europee, i risultati dello
studio "Externe" consentiranno di migliorare la trasparenza del
processo decisionale e di individuare gli ambiti prioritari di ricerca.
"Ai fini del processo decisionale, è meglio individuare una possibile
gamma di costi esterni, piuttosto che non disporre affatto di informazioni
quantitative", conclude la relazione. Per consultare la relazione
"Externe report" (in inglese) consultare il seguente sito web: http://europa.Eu.int/comm/research/energy/pdf/externe_en.pdf
ECOLOGIA SENZA
FRONTIERE: LE SFIDE AMBIENTALI IN EUROPA
Exeter (Regno Unito). 11 settembre 2003 - La società britannica di ecologia
terrà il suo simposio annuale dal 5 al 7 aprile 2004 a Exeter (Regno
Unito). La manifestazione affronterà le questioni ecologiche da un punto di
vista paneuropeo e integrerà il ruolo delle forze politiche e
socioeconomiche nelle scienze ecologiche. Saranno presi in considerazione i
problemi ambientali che interessano l'Europa nel suo insieme e si
studieranno gli approcci per risolvere tali problemi di natura paneuropea.
Per ulteriori informazioni, http://www.Britishecologicalsociety.org/articles/meetings
/current/2004/annualsymposium/
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