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2003 anno 6°  

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MARTEDI'
7  OTTOBRE 2003

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“NO EXCUSE 2015” PARTE IN ITALIA LA CAMPAGNA ONU PER GLI OBIETTIVI DI SVILUPPO DEL MILLENNIO

Roma, 7 Ottobre 2003 – Otto coloratissime porte nel tratto finale del tragitto Perugia-assisi, quest’anno, faranno da cornice alla Marcia della Pace del 12 ottobre 2003. Otto gigantesche porte a firma delle Nazioni Unite per spiegare cosa si può e si deve fare per costruire davvero un mondo senza più povertà e senza più ingiustizie (un mondo di pace) entro il 2015. Questo l’evento mediatico che segnerà, in Italia, l’avvio di un’iniziativa internazionale senza precedenti: una campagna mondiale realizzata con il sostegno delle Nazioni Unite per far pressione affinché i Governi di tutti i Paesi del mondo rispettino gli impegni che si sono assunti in occasione del Vertice del Millennio (settembre del 2000), con lo scopo di eliminare la povertà assoluta dal pianeta entro il 2015: gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. No excuse 2015 (niente scuse per il 2015) è lo slogan della campagna per gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, un’iniziativa che vede le Nazioni Unite rivolgersi direttamente ai cittadini di ciascun Governo per contribuire attivamente alla realizzazione di un mondo più giusto. “Gli Obiettivi del Millennio non devono essere raggiunti nelle Nazioni Unite, ma in ogni singolo Paese, con l’impegno di ogni Governo e di ogni popolo” ha detto il Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan, individuando nel coinvolgimento di tutti la vera chiave del successo. Ciò che si chiede è, in sostanza, la sottoscrizione di un documento di petizione rivolto ai propri Governi affinché questi rispettino gli obiettivi concordati durante il Millenium Summit: si tratta degli otto Obiettivi di Sviluppo del Millennio, una sorta di patto globale fra paesi ricchi e paesi poveri avente come fine la costruzione di un mondo più sicuro, prospero ed equo per tutti. Tali obiettivi – illustrati sui pannelli delle 8 porte presenti alla Marcia della Pace – rappresentano anche le rivendicazioni della Campagna. Essi sono: 1. Eliminare la povertà estrema e la fame; 2. Assicurare l'istruzione elementare universale; 3. Promuovere la parità fra i sessi; 4. Diminuire la mortalità infantile; 5. Migliorare la salute materna; 6. Combattere l'Hiv/aids e le altre malattie; 7. Assicurare la sostenibilità ambientale; 8. Sviluppare una partnership globale per lo sviluppo. La realizzazione di questi obiettivi richiede l’impegno di tutti i paesi. Nei paesi poveri la sfida e’ di raggiungere i primi sette obiettivi, mentre i paesi ricchi devono agire nell’ambito dell’ottavo obiettivo. Al centro della Campagna per gli Obiettivi di Sviluppo nei paesi ricchi è, dunque, l’ottavo obiettivo, quello relativo alle responsabilità specifiche dei Paesi sviluppati: a differenza dei primi sette obiettivi (di competenza dei paesi poveri), l’ottavo punto non è ancora, ad oggi, dotato di specifici criteri di misurazione, sistemi di monitoraggio e termini temporali relativi alle perfomances dei paesi che lo dovrebbero attuare. Per questo motivo, la campagna del Millennio intende premere affinché i governi dei Paesi ricchi compiano delle azioni precise – entro determinate scadenze temporali - nell’ambito della cooperazione allo sviluppo, della riduzione del debito e della riforma del commercio internazionale, affinché l’obiettivo di loro competenza possa essere raggiunto entro il 2015. Mai come oggi l’umanità dispone delle risorse finanziarie e tecnologiche necessarie per porre fine alla povertà nel mondo: gli obiettivi di sviluppo non sono ambiziosi, ciò che manca è la volontà politica di attuarli. Ed è per questo che una campagna di movimentazione civile diventa indispensabile per assicurare che i Governi mantengano le promesse. “La nostra generazione può eliminare la povertà” ha detto Eveline Herfkens, Coordinatrice Esecutiva della Campagna per gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio “Non possiamo perdere questa opportunità”. Aderire all’iniziativa è molto semplice: attraverso il sito ufficiale della Campagna per gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio www.Millenniumcampaign.it ciascun cittadino può firmare direttamente on line il documento di petizione delle campagna oppure off line inviando un’e-mail ad adesione@millenniumcampaign.It esprimendo così il proprio esplicito rifiuto di appartenere alla generazione che ha perso l’opportunità di eliminare la povertà assoluta nel mondo.

IL PAPA A POMPEI: IN DONO UN PRESEPE D’ARGENTO AL PONTEFICE SARÀ OFFERTA UNA MINIATURA DELL’OPERA D’ARTE CHE COSTITUIRÀ UNA DELLE ATTRAZIONI DEL “NATALE A NAPOLI 2003”
Pompei, 7 ottobre 2002. A Giovanni Paolo Ii in visita a Pompei sarà donata una miniatura del presepe classico napoletano del peso totale di circa mille chili (opera unica al mondo) che l’argentiere Lello Fusco esporrà al Borgo Orefici di Napoli a partire dal giorno dell’Immacolata. Il presepe, realizzato interamente in argento masiccio (925 millesimi), occuperà una superficie di circa 24 metri quadrati. L’esposizione permanente dell’opera sarà promossa in collaborazione con il Consorzio A.r.e.p.o. Del Borgo Orefici, presieduto da Gianni Lepre. Tutti i pezzi del presepe sono interamente realizzati a mano dai maestri argentieri cesellatori Attilio e Ciro De Luca, titolari di una delle più antiche fonderie italiane, operante a Napoli da più di duecento anni. Attraverso varie fasi del procedimento, che vanno dalla scultura alla fusione, sono stati creati circa cento cinquanta pastori, ognuno espressione di un personaggio inteso a comunicare prima di tutto emozione. Oltre al rispetto dei canoni classici della Natività, si è voluto tenere in debito conto il sentimento popolare, che nel corso dei secoli ha voluto aggiungere al presepe sempre nuovi elementi e personaggi che lo riguardavano più da vicino. Le dimensioni dei pastori sono diverse e variano come peso da cinquecento grammi fino ai venticinque chili per trovare poi una giusta collocazione in una struttura che, seguendo la tradizione presepiale, si è voluta piramidale. Il presepe, infatti, conserva le caratteristiche di una montagna dalle dimensioni di 8 metri di lunghezza per tre di larghezza, presentando al centro la grotta dove la luce dell'incarnazione renderà possibile la vittoria sulla morte e sugli inferi. In occasione della visita del Papa un’altra miniatura del presepe d’argento sarà donata al Santuario della Beata Vergine di Pompei.

I “DOLCI MARINAI” PRENDONO IL LARGO CON DESTINO BARCOLANA CON IL PATROCINIO DELL’ASSOCIAZIONE MEDICI DIABETOLOGI È IN PARTENZA UN EQUIPAGGIO DI DIABETICI CHE PARTECIPERÀ TRA UNA SETTIMANA ALLA 35ESIMA EDIZIONE DELLA STORICA MANIFESTAZIONE
San Benedetto del Tronto, 7 ottobre 2003 - E’ Salpato lunedì mattina, 6 ottobre 2003, dal Porto di San Benedetto del Tronto l’equipaggio dei Dolci Marinai diretto a Trieste per partecipare alla 35esima edizione della Barcolana. I Dolci Marinai sono sette ragazzi affetti dal diabete di tipo 1, il diabete giovanile, che dall’infanzia li costringe a periodiche infusioni di insulina per il controllo degli ‘zuccheri’ nel sangue. Una condizione di riconosciuta invalidità permanente che fino ad oggi ha precluso loro diverse strade tra cui la competizione sportiva a livelli agonistici. I ragazzi sono membri dell’Aniad (Associazione nazionale italiana atleti diabetici). A bordo dell’imbarcazione, un’Oceanis di 15,50 metri, ci sarà anche ed il Prof. Giacomo Vespasiani attuale presidente della Amd, l’Associazione dei Medici Diabetologi che da il patrocinio all’iniziativa oltre ad esserne la promotrice e il diabetologo Paolo Foglini responsabile della Unione Operativa di Diabetologia, Ospedale di Fermo. La sfida è quella di dimostrare che i progressi compiuti dalla terapia permettono non solo una ‘dolce navigazione’ ma anche il confronto con velisti professionisti. Tutti e sette i ‘marinai’ mantengono, infatti, sotto controllo il livello di zuccheri nel sangue con un microinfusore insulinico di ultima generazione. Della dimensione di un piccolo telefonino il microinfusore mima il funzionamento del pancreas rilasciando costantemente la corretta quantità di insulina nel sangue. In questo modo chi lo usa mantiene sotto controllo il livello di zuccheri prima e dopo i pasti e durante la notte liberandosi dall’impegno delle quotidiane iniezioni di insulina. L’occasione di avere sotto osservazione sette giovani pazienti diabetici impegnati in un attività sportiva e dotati di microinfusori di ultima generazione, permetterà ai medici di svolgere alcuni test di validazione della somministrazione insulinica in condizioni ambientali estreme con i quali disegnare uno studio che verrà pubblicato da una rivista scientifica di settore. Il progetto di ricerca è svolto in collaborazione con le Università di Ancona, L’aquila e Napoli. I Dolci Marinai saranno condotti dalla skipper Cristiana Monina, atleta di fama internazionale, campione olimpico della classe 420, in procinto di partecipare alle prossime Olimpiadi, famosa anche per aver preso parte a uno spot di telefonini con tre ragazze a bordo di una barca a vela. L’arrivo a Trieste è previsto per il giorno 11 ottobre alla vigilia della Barcolana. Nei 6 giorni di navigazione i ‘Dolci Marinai” prevedono di sostare, tra le altre località, anche a Ravenna e Venezia dove saranno accolti da Associazioni locali di pazienti diabetici. Il progetto Dolci Marinai è patrocinato da: Amd (Associazionemedici Diabetologi) In collaborazione con: Aniad (Associazione nazionale italiana atleti diabetici) I Dolci Marinai saranno accompagnati nella loro navigazione da: Giacomo Vespasiani, Presidente dell’Amd; Gerardo Corigliano, Presidente dell’Aniad; Paolo Foglini, responsabile della U.o. Di diabetologia dell’Ospedale di Fermo; Antonio Longobardi, infermiere della Asl di Fermo; Sergio Brunamontini, medico dello sport; Cristiana e Saverio Monina (skipper);

LOMBARDIA E STATI UNITI INSIEME PER CELEBRARE IL COLUMBUS DAY E IL 70° ANNIVERSARIO DELLA TRASVOLATA ATLANTICA DI ITALO BALBO
Milano, 7 ottobre 2003 - Dal 10 al 13 ottobre a New York mostre, eventi e manifestazioni culturali promosse, per il secondo anno consecutivo, dal Consiglio della Regione Lombardia coinvolgeranno le più importanti industrie aeronautiche della Lombardia in occasione delle tradizionali celebrazioni del Columbus Day. Ospiti d'onore il Ministro della Difesa italiana Antonio Martino, il Ministro della Difesa U.s.a. Donald Rumsfeld, il Presidente del Consiglio della Regione Lombardia Attilio Fontana. Testimonial delle manifestazioni lo stilista Roberto Cavalli. Il Columbus Day è promosso dalla Columbus Citizens Foundation, l'organizzazione newyorkese che riunisce uomini e donne italiani che si sono distinti in campo professionale, scientifico, culturale e artistico. Filo conduttore è il 70° anniversario della trasvolata atlantica compiuta nel 1933 da Italo Balbo. Anniversario che si intreccia con quello del Centenario del primo volo dei fratelli Wright che si festeggia in tutto il mondo. L'evento di New York, nato nel 1929 come celebrazione di Cristoforo Colombo emblema degli italiani emigrati in America a cercar lavoro e fortuna, simboleggia le capacità, l'intraprendenza, lo spirito di avventura degli italiani nell'epoca dello sviluppo delle tecnologie aeronautiche nei primi anni del secolo. Di questo spirito fu protagonista anche la Lombardia con marchi quali l'Aermacchi, la Siaimarchetti, l'Agusta, marchi prestigiosi le cui principali sedi sono nella provincia di Varese. Una storia fatta di successi e innovazione che verrà raccontata lungo la Fifth Avenue, una delle più prestigiose strade al mondo, durante la parata del 13 ottobre. Un evento dentro l'evento che vedrà sfilare modelli storici dell'industria aeronautica italiana: l'Aliante di Leonardo, un modello dell'Aerostato che volò per la prima volta in Italia nel 1784, la riproduzione del Siaimarchetti di Italo Balbo e il modello dell'elicottero Agusta A109. Faranno da cornice alla sfilata i costumi dell'epoca che rimanderanno alle atmosfere delle prime costruzioni aeronautiche. Per la circostanza saranno allestite, all'interno degli hangar dell'Intrepid Sea-air Space Museum, il secondo Museo di New York dopo il Metropolitan Museum, quattro mostre di grande interesse e fascino promosse dal Consiglio della Regione Lombardia. La mostra "In volo. Aeropittura futurista", a cura di Alberto Fiz, esporrà opere di artisti che hanno caratterizzato gli anni della nascita e dello sviluppo dell'aviazione. Un'esposizione di alto livello culturale e interesse internazionale che vedrà rappresentate 22 opere collocate tra il 1925 e il 1944. Giacomo Balla, Osvaldo Peruzzi, Mario Sironi, Fillia, Tato, Tullio Crali, Domenico Belli, Alfredo G. Ambrosi, Alessandro Bruschetti e Augusto Favalli sono gli artisti che hanno firmato le opere esposte. La mostra "Ali d'Italia", che ha ricevuto l'alto patronato del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, vedrà esposti i manifesti di artisti e illustratori quali Mario Sironi, Umberto Di Lazzaro, Umberto Mastroianni, Luigi Martinati, Adolfo Wildt, opere che raccontano l'epopea dell'aviazione italiana in un tripudio di immagini avvincenti che ripercorrono trent'anni (1910-1945) di storia, cultura ed eventi. Oltre alle due esposizioni di quadri e manifesti saranno esposte foto e documenti di due tra le più rappresentative aziende italiane nel settore aeronautico. La mostra "Aermacchi. 90 anni di storia" ripercorre la storia dell'Aermacchi attraverso modelli storici, disegni e documenti rappresentativi di 90 anni di storia. Di altrettanto fascino è l'esposizione di Agusta "La scienza del volo verticale" in cui si potranno osservare immagini e modelli di 50 anni di storia dell'elicottero.

55MA EDIZIONE DELLA FRANKFURTER BUCHMESSE: MERCOLEDÌ, 8 OTTOBRE, SARÀ IL VICEMINISTRO URSO A INAUGURARE IL “PUNTO ITALIA” DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA EDITORI (AIE) ALLA FIERA INTERNAZIONALE DEL LIBRO DI FRANCOFORTE”
Milano, 7 ottobre 2003 - Sarà il Vice Ministro delle Attività Produttive, con delega al commercio estero, Adolfo Urso a rappresentare mercoledì, 8 ottobre, il Governo italiano nella Fiera internazionale del Libro di Francoforte, la più importante manifestazione internazionale del settore librario a cui ogni anno partecipano case editrici provenienti da tutto il mondo. L’aie parteciperà con uno stand collettivo di 264 mq, denominato “Punto Italia” (Halle 5.1 C 902), in cui saranno esposti circa 1.300 titoli di 60 diversi editori. Un momento importante per un contatto e un confronto con gli operatori stranieri ma anche una “vetrina” della produzione e della creatività culturale del “sistema Italia”. L’inaugurazione è prevista per l’8 ottobre a partire dalle 10.15 presso il “Punto Italia”, alla presenza del Vice Ministro Urso, del presidente dell’Aie Federico Motta, dell’ambasciatore italiano in Germania Silvio Fagiolo, del console Rosa Maria Chicco Ferraro, del direttore generale dell’Ice Ugo Calzoni. Seguirà alle 12 un incontro con la stampa e gli editori nella sala Maritim Ii dell’Hotel Maritim, adiacente al padiglione 5. «La nostra partecipazione, con uno stand collettivo - ha commentato il Vice Ministro -, è il segnale più tangibile della comune volontà di mettere a sistema tutte le risorse per promuovere un settore così importante, sia per l’aspetto culturale, sia per quello economico e produttivo, per il nostro Paese. Già questa edizione della Buchmesse potrà segnare i primi risultati positivi, con la certezza che la via di crescita del libro italiano passa inevitabilmente per la strada dell’internazionalizzazione. Ciò significa mettere insieme le diverse realtà economiche e culturali del Paese che contribuiscono all’affermazione del libro nel mondo: le istituzioni pubbliche, gli enti privati, le associazioni di categoria. E lavorare insieme in un’ottica di Sistema Paese. Così come ha fatto e con successo l’Italia con la creazione di distretti industriali riconosciuti come esempio d’eccellenza in tutto il mondo, allo stesso modo per il mondo editoriale si apre una sfida significativa: fare del libro italiano il biglietto da visita del nostro Made in Italy».

LO STABILIMENTO DAIMLERCHRYSLER IN ALABAMA COMPIE DIECI ANNI E SI PREPARA A PRODURRE LA NUOVA GST (GRAND SPORTS TOURER)
Stoccarda, 7 ottobre 2003 -.A distanza di dieci anni dalla sua creazione, l'impianto Daimlerchrysler di Tuscaloosa in Alabama (Usa), oggi impiegato nella produzione della Classe M, sarà ampliato in vista della produzione della nuova Grand Sport Tourer (Gst), il nuovo modello Mercedes-benz che riunisce in una forma assolutamente unica e personale le caratteristiche di berlina, station wagon e Suv (Sports Utility Vehicle). Il nome Grand Sports Tourer descrive le caratteristiche fondamentali di questo nuovo modello Mercedes: "Grand" sottolinea la spaziosità e la funzionalità; "Sports" richiama la dinamicità e le alte prestazioni e "Tourer" indica il comfort di questa vettura, adatta a percorrere lunghe distanze. "Questa vettura particolarmente versatile è il risultato di un intenso dialogo con i nostri clienti che ci ha aiutato a conoscere ed analizzare i loro desideri traducendoli in nuove proposte automobilistiche", ha detto Jurgen Hubbert, Membro del Comitato Direttivo Daimlerchrysler e Direttore del Mercedes Car Group. "Tecnologie d'avanguardia e linee entusiasmanti, due caratteristiche tipiche di Mercedes, renderanno inconfondibile anche questa nuova classe di vetture con la Stella". Esemplare abitabilità fino a sei passeggeri Grand Sports Tourer è stata concepita per offrire il massimo comfort anche nei lunghi viaggi. Fino a sei persone possono trovare comodamente posto all'interno di questa innovativa vettura equipaggiata con poltrone singole, e la straordinaria flessibilità degli interni rende questa futura Mercedes capace di adattarsi alle più diverse esigenze e di trasportare ogni attrezzatura sportiva (bicliclette e sci compresi). Affascinante sintesi di razionalità tecnica e gusto estetico Grand Sports Tourer sarà equipaggiata con motori a 6 ed 8 cilindri e dell'innovativo cambio automatico a 7 marce 7G-tronic che la renderà economica nei consumi incrementando al tempo stesso la capacità di accelerazione. Sistemi tecnologicamente avanzati come la trazione integrale a controllo elettronico, le sospensioni pneumatiche Airmatic Dc e molte altre innovazioni rendono Gst una vettura dotata di una tecnica altamente sofisticata, in grado di contribuire attivamente alla prevenzione di eventuali situazioni di marcia critiche. "Ci siamo posti l'obiettivo di sviluppare una vettura che fosse non solo tecnicamente perfetta, ma anche capace di emozionare con le sue linee, l'alta qualità dei materiali, le attualissime tinte della carrozzeria ed una serie di particolari molto innovativi", ha detto Jurgen Hubbert. "Grand Sports Tourer è destinata a creare nuove tendenze e ad offrire in un unico prodotto il massimo della tecnica e dell'emozione".

IL SALONE DEL VINO PUNTA SUI MERCATI EMERGENTI DAL 16 AL 19 NOVEMBRE SARANNO PROTAGONISTI A TORINO L'EST EUROPEO E I PAESI SCANDINAVI, LE NUOVE FRONTIERE DEL VINO "MADE IN ITALY"
Torino, 7 ottobre 2003 - Saranno l'Est Europeo ed i Paesi Scandinavi, mercati emergenti dell'enologia, a diventare nei prossimi anni le nuove frontiere del vino "made in Italy": per questo il Salone del Vino di Torino dedica le giornate di lunedì 17 e martedì 18 novembre a workshop e incontri delle cantine italiane con alcuni dei maggiori importatori provenienti da Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca, Russia, Kazakistan, Ucraina, Ungheria, Slovenia, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Croazia, Repubblica di Serbia e Montenegro, Lituania, Lettonia ed Estonia. "Abbiamo puntato su questi Paesi - afferma Alfredo Cazzola, presidente di Promotor International e Lingotto Fiere, organizzatori del Salone del Vino - seguendo le indicazioni dei produttori che, in una fase riflessiva delle importazioni, da parte di storici consumatori di vino italiano -come la Germania- e in un momento di sostanziale stabilità del mercato interno, puntano ad allargare il perimetro della domanda. Le potenzialità di questi Paesi sono assai rilevanti, e promettono di diventare tra alcuni anni i mercati emergenti per la nostra produzione vitivinicola d'eccellenza. Con questa operazione il Salone del Vino intende sottolineare ancora una volta di essere una rassegna al servizio delle cantine, rappresentando a tutto tondo gli interessi dell¹azienda vitivinicola, che è contemporaneamente impresa agricola, commerciale ed industriale". Il Salone del Vino, consolida così i suoi successi, confermando la sua mission di meeting point per gli operatori, di vetrina per le aziende e i "terroir" emergenti, di "piazza affari" per le etichette di qualità. A circa due mesi dall¹apertura ufficiale è previsto un significativo incremento del fronte espositivo e delle cantine partecipanti (nel 2002 furono 1.150), e si conferma una forte attenzione degli operatori (lo scorso anno furono 30.000) e dei media (attesi oltre 600 giornalisti). Un'altra novità rilevante del Salone del Vino 2003 è il debutto del Wine Show: il 16 novembre il Lingotto aprirà le porte ad un pubblico selezionato di eno-appassionati, che negli ultimi anni sono diventati il quarto canale distributivo in Italia (dopo enoteche, grande distribuzione e ristorazione) e a buon diritto possono essere considerati veri e propri "buyers". Anche con questa scelta il Salone del Vino conferma di essere una rassegna esclusivamente professionale che fornisce ai produttori pari opportunità d¹incontro con il mercato. A rafforzare questa mission c'è poi la decisione di accreditare alle aziende espositrici i proventi netti dalla vendita dei biglietti del Wine Show. "Per la terza edizione del Salone del Vino - osserva ancora Alfredo Cazzola - abbiamo confermato e rafforzato le partnership con tutte le associazioni e le istituzioni del mondo del vino (Ais, Gambero Rosso, Movimento Turismo del Vino, Slow Food, Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Enoteca Italiana, Enoteca del Piemonte e l'Istituto per il Commercio Estero) e abbiamo potenziato i contenuti sia culturali sia economici della rassegna, per farla diventare sempre di più momento d¹informazione e di formazione, oltre che di business". La traduzione concreta è il fittissimo calendario di seminari, degustazioni, convegni, workshop che scandisce le quattro giornate del Salone del Vino - non meno di 60 sono le iniziative in programma- ad iniziare dalla ricerca condotta dall'Osservatorio permanente del Salone del Vino, che verrà presentata in apertura della manifestazione: si tratta di un approfondito screening dei comportamenti di acquisto dei consumatori di vino, da cui emerge con forza la centralità degli eno-appassionati nel mercato. Al Salone del Vino ci saranno anche due importanti convegni che approfondiranno temi di stretta attualità: il primo intitolato "Caro, anzi carissimo vino: il fattore prezzo, variabile del consumo?", ed il secondo dal titolo "La grande distribuzione a tutela delle Tipicità" In programma poi i Laboratori del Gusto tenuti da Slow Food -che spaziano dalla rassegna sui Porto, ai vini sudafricani- la degustazione organizzata da Ais-bibenda dei Top 100 vini italiani, la presentazione di prestigiose guide del vino - Slow Food, Bibenda, Hugh Johnson, Veronelli, Luca Maroni e la guida de L'espresso "I Vini d'Italia- i seminari professionali organizzati dalle associazioni, le degustazioni insolite che attivano una nuova percezione sensoriale del vino (attraverso l'ascolto della musica, il tatto di tessuti, il mutare delle luci), le performance di grandi chef a cura del Gambero Rosso, la presenza di Gambero Rosso Channel, le degustazioni organizzate dall'Enoteca Italiana che offrono un quadro completo delle novità enoiche e dei "terroir" emergenti italiani. Proprio il legame con i territori è un'ulteriore punto di forza del Salone del Vino che, oltre a connotarsi come una decisiva vetrina per le aziende, si presenta come la rassegna dedicata alle terre del vino. Anche quest'anno il Salone del Vino - grazie anche all'efficienza del Lingotto, quartiere fieristico che valorizza la qualità del prodotto - mette a disposizione delle aziende e dei visitatori tutti i servizi (dal ricevimento, al lavaggio e noleggio dei bicchieri, dalle salette per i workshop alle aree di degustazione, dalle navette per l'aeroporto e la stazione di Torino, al servizio prenotazione, fino al centro media) per offrire all'eccellenza del vino "made in Italy" la massima visibilità.
Infolink: www.Salonedelvino.com  

DAL 10 AL 12 OTTOBRE AD ARCO IL 24° INCONTRO INTERNAZIONALE DI ASTRA SUL TEMA "VERSO LA NUOVA ERA: SEGNI E SIMBOLI DEL PASSAGGIO EPOCALE"
Arco, 7 ottobre 2003 - Il tradizionale appuntamento, che si terrà ad Arco (Trento), dal pomeriggio di venerdì 10 alla mattina di domenica 12 ottobre, avrà quest'anno come titolo "Verso la nuova era: segni e simboli del passaggio epocale". Quest'anno è stato scelto questo tema perché il tempo che stiamo vivendo è contrassegnato da una serie di indizi che segnalano come non mai l'attuale transito cosmico dall'Era dei Pesci a quella dell'Acquario. Troppo spesso questi indizi contengono messaggi che paiono invitare gli esseri umani ad abbandonare i vecchi paradigmi per assumere quel "modo sostanzialmente nuovo di pensare", come già esortava a fare Albert Einstein, per entrare in sintonia con i parametri simbolici dell'Era incipiente. In caso contrario l'umanità rischia di lasciarsi sorprendere dall'incalzare degli eventi, limitandosi a giudicare come incomprensibile e ineluttabile il divenire del mondo. Di "segni e simboli" che rincorrono sopra e sotto la coltre dell'attualità parleranno dunque i relatori del 24° Incontro, famose personalità della cultura scientifica e umanistica e dello spettacolo. La manifestazione prevede quattro tavole rotonde che si succederanno venerdì pomeriggio, sabato mattina, sabato pomeriggio e domenica mattina, affrontando molta parte di "segni premonitori" della Nuova Era: segni politici, sociali, spirituali, ma anche segni legati alla scienza, alle caratteristiche psicologiche delle nuove generazioni, ai "messaggi" provenienti dalle altre dimensioni. Alcuni relatori punteranno il loro sguardo sul presente, per mettere in luce gli avvenimenti che meglio presagiscono la svolta futura, altri ripartiranno dal passato e dai suoi grandi miti (come il viaggio di Ulisse) per dare un nuovo senso al nostro passaggio epocale, altri ancora si soffermeranno sulla necessità di gettare sempre più solide fondamenta all'"alta scienza" e di trovare un nuovo approccio con il mondo dell'educazione, visti i problemi ma anche le promettenti doti che presenta l'infanzia del nostro tempo. Infine ci sarà chi punterà lo sguardo più in alto, verso l'infinito, per decodificare quei segni che - metaforicamente - "piovono dal cielo": il messaggio del Pianeta X, di recente scoperta, le comunicazioni degli Angeli, i misteriosi codici trasmessi dai "cerchi nel grano" ed altri ancora.

“IL PAESAGGIO OGGI: UNA RISORSA DA VALORIZZARE” INCONTRO-DIBATTITO ALLA VILLA MANIN DI PASSARIANO A MARGINE DELLA MOSTRA “DA CANALETTO A ZUCCARELLI. IL PAESAGGIO VENETO DEL SETTECENTO”.
Passariano, 7 ottobre 2003 - Una mostra che apre inediti scorci sui linguaggi artistici del passato attraverso una corposa selezione di opere firmate da grandi maestri può essere l’occasione per affrontare anche un tema di stretta attualità. Questa la convinzione sottesa all’impegno di “Itineraria”, Associazione Guide Turistiche del Friuli Venezia Giulia, per creare momenti di incontro e dibattito attorno all’evento espositivo “Da Canaletto a Zuccarelli”, che fino al 16 novembre offre nelle sale della Villa Manin di Passariano centoquaranta splendidi dipinti capaci di raccontare le “visioni” di alcuni tra i massimi interpreti del paesaggio veneto settecentesco: da Francesco Guardi a Bernardo Bellotto, dal Canaletto a Marco Ricci e Giuseppe Zais. Per sabato 11 ottobre, con inizio alle ore 15.30, “Itineraria” propone nella sala convegni dell’ex residenza dei Dogi una riflessione a tutto campo sul tema centrale della mostra, cioè il paesaggio, nell’ottica della sensibilità contemporanea. L’incontro, aperto al pubblico, s’intitola “Parlare di paesaggio oggi, problemi e prospettive”, e vedrà alternarsi al tavolo dei relatori alcuni esperti: la presidente di Itineraria, Maria Paola Frattolin, che introdurrà il convegno; Francesca Venuto, docente all’università di Ca’ Foscari di Venezia, con una relazione su “Paesaggi ideati e paesaggi vissuti: identità dei luoghi e loro percezione nel corso del Settecento veneto”; Renato Bosa, presidente di Italia Nostra- sezione di Udine, che parlerà di “Paesaggio come risorsa. Conservare e valorizzare le qualità paesaggistiche del territorio”. L’incontro a margine della mostra viene promosso da Itineraria con il patrocinio della Provincia di Udine (assessorato alla Cultura).

IL PRESIDENTE CIAMPI VISITA LE MOSTRE IMPRESSIONISTE DI BELLUNO
Belluno 7 ottobre 2003 - Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, accompagnato dalla moglie signora Franca, mercoledì 8 ottobre visiterà, in anteprima, le mostre "Da Corot a Monet. Opere impressioniste e post impressioniste dalla Johannesburg Art Gallery" e "Da Van Gogh a Picasso. Capolavori del disegno francese del Xix secolo dal Los Angeles County Museum of Art" che prenderranno il via il prossimo 11 ottobre a Palazzo Crepadona dove resteranno allestite sino al 15 febbraio 2004.Gli Ospiti saranno accompagnati nella visita dal Sindaco della Città, Ermano De Col, e dal curatore delle due mostre Marco Goldin

LA MOSTRA "IL LIBERTY A MILANO" IN OCCASIONE DEL CENTESIMO ANNIVERSARIO DELL'INAUGURAZIONE DI PALAZZO CASTIGLIONI
Milano, 7 ottobre 2003 - Si inaugura oggi a Milano, alle ore 18.00, presso lo Spazio Oberdan (Viale Vittorio Veneto 2) "Il Liberty a Milano", una mostra a cura di Rossana Bossaglia e Valerio Terraroli, promossa dalla Provincia di Milano / Cultura e Beni Culturali in occasione del centesimo anniversario dell'inaugurazione di Palazzo Castiglioni, avvenuta nel maggio del 1903. La mostra è realizzata in collaborazione con Unione del Commercio, del Turismo, dei Servizi e delle Professioni della Provincia di Milano, Mostre Artificio Skira e Fondazione Cariplo. L'iniziativa comprende anche visite guidate lungo quattro itinerari milanesi (la zona di Porta Venezia, la zona Fiera e gli edifici liberty del centro storico e il Cimitero Monumentale) e un itinerario nel territorio della provincia (in particolare Monza). Fulcro delle visite guidate è Palazzo Castiglioni in Corso Venezia, con la possibilità di visitare gli ambienti più significativi dell'edificio. Inoltre, nelle giornate di sabato 25 e domenica 26 ottobre, in collaborazione con la Fondazione Corriere della Sera, verranno proposti due percorsi letterari dedicati al rapporto tra il Liberty e la letteratura milanese dell'epoca. La mostra allo Spazio Oberdan è dedicata agli artisti operosi a Milano e nel territorio, di esplicita cultura simbolista e liberty, e presenta più di un centinaio di oggetti: dalla grafica alle vetrate, dalle ceramiche agli arredi, dai dipinti alla scultura, dai ferri artistici ai disegni architettonici. E' la testimonianza della straordinaria creatività di Milano tra gli ultimi anni dell'Ottocento e i primi dieci anni del Novecento, avendo come fulcro simbolico il 1903 di Palazzo Castiglioni. In occasione della mostra e dell'apertura di Palazzo Castiglioni sono previste due pubblicazioni edite da Skira: una guida al Liberty a Milano (che contiene gli itinerari per la città e per la provincia, nonché il catalogo dei pezzi esposti allo Spazio Oberdan) e un ricco volume dedicato ad una ricapitolazione sul fenomeno del Liberty nella cultura milanese in architettura, nella scultura monumentale e nelle arti decorative, che contempla anche uno stradario completo degli edifici liberty conservatisi a Milano. La mostra "Il Liberty a Milano" rimarrà aperta fino all'8 dicembre. Orari: tutti i giorni 10-19.30, martedì e giovedì fino alle ore 22, chiuso il lunedì tranne lunedì 8 dicembre. Ingressi: intero 6,20 euro, ridotto 4,10 euro, gruppi scolastici 2,50 euro. Le visite guidate alla mostra e agli itinerari, differenziate per adulti e ragazzi, sono curate da Aster (per informazioni e prenotazioni tel. 02-201480, info@spazioaster.It  ) Informazioni al pubblico: Provincia di Milano / Spazio Oberdan - tel. 02-774063026300, www.Provincia.milano.it/cultura  

A MILANO DALL’8 OTTOBRE AL 16 NOVEMBRE LA MOSTRA DAME E GENERALI OPERE SU CARTA DI ENRICO BAJ DALLA RACCOLTA BERTARELLI
Milano, 7 ottobre 2003 - Dall’8 ottobre al 16 novembre, si terrà un’iniziativa per ricordare Enrico Baj, il grande artista milanese scomparso lo scorso giugno: la mostra Dame E Generali. Opere su carta di Enrico Baj dalla Raccolta Bertarelli. Organizzata dal Comune di Milano, Cultura e Musei – Settore Musei e Mostre - Civica Raccolta delle Stampe “Achille Bertarelli” (dalle cui collezioni provengono le opere) e promossa da Comieco (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica), l’esposizione allestita nella Sala di consultazione della Raccolta Bertarelli del Castello Sforzesco raccoglie 30 opere su carta, selezionate tra le moltissime, acquisite tra il 1975 e il 1993, raffiguranti due soggetti tra i più famosi: le Dame e i Generali. Tale accostamento risale al 1963 con il volume d’artista Dames et Généraux corredato da un faux-titre di Marcel Duchamp, dieci componimenti poetici di Benjamin Péret, dieci acqueforti a colori di Baj ed un testo di André Breton. I Generali abbigliati in maniera variopinta, in pose irriverenti, su sfondi, a volte, di tappezzerie a fiorami di sapore borghese, copiosamente decorati con passamanerie, tappi di bottiglia, frange, tessuti, e tutto quanto la fantasia suggeriva all’artista, si accompagnano a volte a Dame, adornate in maniera altrettanto sgargiante, ma in pose più statiche, rigide, più “dignitose” nonostante l’abbondante e policromo addobbo loro fornito. I lavori esposti mettono in evidenza la grande importanza della produzione grafica nell’esperienza creativa del maestro milanese, anche riguardo al suo rapporto con la carta, nell’originale utilizzo di ritagli di giornale, carta da parati, da regalo ecc. In una continua e mai esaurita ricerca formale. Enrico Baj è compiutamente rappresentato all’interno di un grande gabinetto delle stampe, la raccolta “ Achille Bertarelli “ e come sottolinea il Direttore delle Civiche Raccolte d’Arte Applicata ed Incisioni Claudio Salsi “Tale ragguardevole insieme di fogli realizzati in tutte le tecniche di stampa testimonia, con pezzi scelti, l’intero percorso grafico di Baj, dagli esordi fino alle creazioni più recenti, l’artista, infatti, non ha mai cessato di aggiornare la collezione”. Dame E Generali Opere su carta di Enrico Baj dalla Raccolta Bertarelli Milano, Castello Sforzesco, Raccolta “A. Bertarelli” – Sala di consultazione 8 ottobre – 16 novembre 2003 Orari: tutti i giorni, lunedì compreso, dalle 9 alle 17.30 Ingresso libero Per informazioni: tel. 02 884.63833 – 02 884.63835

MOSTRA: "IN VOLO. AEROPITTURA FUTURISTA" - INTREPID SEA-AIR SPACE MUSEUM, NEW YORK - 10/30 OTTOBRE.
Milano, 7 ottobre 2003 - E’ stata presentata la mostra “In volo. Aeropittura futurista” a New York. Oltre 20 opere per raccontare una delle vicende più significative degli anni Trenta. Venerdi' 10 ottobre alle ore 18 s'inaugura all'lntrepid sea-Air space Museum di New York l’ampia rassegna dedicata a uno dei fenomeni artistici piu' importanti degli anni Trenta. La mostra, a cura di Alberto Fiz, promossa dalla Presidenza del Consiglio Regionale della Lombardia, viene proposta in occasione del “Columbus Day” e rimarrà aperta sino al 30 ottobre. Si tratta di un progetto importante che conferma l'interesse internazionale nei confronti della seconda generazione futurista. Non a caso nel 1998 proprio New York ha ospitato una personale di Gerardo Dottori e nel 2001 la sezione futurista della Collezione Wolfson concentrata sull' esperienza degli anni T renta .Ora il museo aerospaziale di New York presenta una rassegna di 22 opere che prende le mosse dal capolavoro di Giacomo Balla “Itaio Balbo nella luce rossa del Tricolore” dipinto nel 1925 per giungere sino a”Battaglia aeronavalel” di Osvaldo Peruzzi risalente al 1944. In questo ampio arco di tempo s'inseriscono anche le testimonianze di Mario Sironi, Fillia, Tato, Tullio Crali, oltre a Domenico Belli, Alfredo G. Ambrosi, Alessandro Bruschetti e Augusto Favalli. Sono, insomma, rappresentate le differenti anime di un' esperienza artistica che ha avuto ampi riflessi sulle ricerche del dopoguerra. Come ha scritto Alberto Fiz nel saggio pubblicato nel catalogo in italiano e inglese edito da Silvana, “l’aeroplano rappresenta l'elemento destinato ad una nuova indagine conoscitiva della realtà in una trasvolata pittorica che consente di sviluppare forme compositive autonome e libere da condizionamenti” Del resto, ne “Il Manifesto dell’Aeropittura futurista” pubblicato, per la prima volta,.Il 22 settembre 1929 sulla Gazzetta del Popolo di Torino è scritto “L’aeroplano che plana si tuffa si impenna ecc., crea un ideale osservatorio ipersensibile appeso dovunque nell’infinito, dinamizzato inoltre dalla coscienza stessa del moto che muta il valore e il ritmo dei minuti e dei secondi di visione-sensazione”. Con I'aeropittura la visione si fa policentrica, centripeta e centrifuga ampliando lo spettro della ricerca visiva e ponendo lo spettatore di fronte ad un paesaggio sintetico e modificato. Non esiste più nulla di definito nel continuo rarefarsi di una visione che, a seconda dei casi, può diventare l' espressione di uno stato d' animo, l' esaltazione dell'io ma soprattutto la costruzione di un universo simbolico. Appare, senza dubbio, Balla, che compare tra i firmatari del Manifesto del 1929, il punto di riferimento primario per l' aeropittura per la sintesi assoluta realizzata tra la componente soggettiva e quella oggettiva. Ma gli antecedenti si possono rintracciare anche nelle fotodinamiche di Anton Giulio Bragaglia o nel precedente letterario di Filippo Tommaso Marinetti che nel 1908 pubblica "L 'aeroplano del Papa". Ufficialmente, tuttavia, la prima aeropittura risale al 1926, "Prospettive di volo", e fu realizzata dal pittore, aviatore e scrittore di teatro futurista Fedele Azari che quello stesso anno la presento' alla Biennale di Venezia. L' aeropittura ebbe subito un immediato successo tanto che, in occasione della presentazione delle sale futuriste alla Biennale veneziana del 1934, Marinetti parla di " 500 aeropittori italiani". A distanza di 74 anni dal" Manifesto dell' Aeropittura" risultano evidenti le implicazioni culturali ed estetiche del fenomeno. Non a caso, nell' ambito di questa significativa esposizione newyorkese, si possono rintracciare alcuni tratti comuni di sicura modernità tra cui l'utilizzo metaforico del volo come acrobazia pittorica in grado di portare alle estreme conseguenze i concetti di simultaneità e interferenza. Sono molte le opere che evidenziano il superamento della realta' fisica all'interno di una lettura soggettiva e talvolta straniante. Basti pensare a " Mistero aereo" di Fillia o a "Passaggio sulla base" di Augusto Favalli. Ma, al fine di una rilettura complessiva dell'aeropittura, vanno segnalati anche altre importanti testimonianze presenti in mostra quali "Passeggiata nello spazio" di Domenico Belli, "Dalla carlinga" di Tullio Crali, "Uomo e aeroplano" di Mario Sironi e "Rovesciata" di Tato. “Sono tante le vie prese dagli aeropittori ma sia che si privilegi l’aspetto favolistica o poetico, sia quello legato all’idealismo cosmico o a quello più specificatamente documentario, non sfuggirà il desiderio di dare vita ad una nuova visione dove tutto appare incerto, deperibile e provvisorio ben lontano dalla retorica del regime fascista a cui il futurismo e l’aeropittura sembrano assoggettati", afferma Fiz.. Www.intrepidmuseum.org

MOSTRA: "DAL MITO AL PROGETTO. LA CULTURA ARCHITETTONICA DEI MAESTRI ITALIANI E TICINESI NELLA RUSSIA NEOCLASSICA" LUGANO, 5 OTTOBRE 2003/11 GENNAIO 2004
Lugano, 7 ottobre 2003 - Centinaia di pittori, scultori, scenografi, decoratori e capi cantiere italiani e ticinesi costruirono i monumenti neoclassici di San Pietroburgo e Mosca. Il percorso della Mostra in 350 quadri, antichi modelli, tempere, acquarelli e disegni. L'archivio del Moderno dell'Accademia d'architettura di Mendrisio (Università della Svizzera italiana) e il Museo Cantonale d'Arte di Lugano, in collaborazione con il Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo, organizzano la mostra "Dal mito al progetto. La cultura architettonica dei maestri italiani e ticinesi nella Russia neoclassica". L'esposizione è presentata al pubblico in Svizzera dal 5 ottobre 2003 all'11 gennaio 2004.Dal 18 febbraio al 30 aprile 2004 sarà invece accolta nell'ala d'onore del Museo dell'Ermitage, a San Pietroburgo. La mostra documenta la specificità del contributo offerto dalla tradizione artistica italiana alla formazione della cultura architettonica russa, nel periodo compreso tra l'ascesa al trono di Caterina Ii (1762) e la morte dello zar Alessandro I (1825). Nella Russia di quegli anni l'architettura si sviluppò dal confronto e dall'interazione tra le diverse culture dei progettisti, chiamati da ogni parte d'Europa a San Pietroburgo, a Mosca e nelle maggiori città dell'impero. Tra le componenti di questo innesto di culture, quella italiana ebbe una parte rilevante, sia per la comune origine di molti architetti e artisti, sia per il credito che la tradizione artistica italiana poteva vantare sulla scena europea, nonché per il richiamo dei monumenti dell'antichità. Sono presentate circa 350 opere - quadri, antichi modelli, tempere, acquarelli e disegni - molte delle quali inedite ed esposte al pubblico per la prima volta. Disegni, studi e modelli dei maggiori monumenti russi d'epoca neoclassica sono affiancati da dipinti e oggetti d'arte, provenienti da collezioni russe, italiane e svizzere. Le opere esposte, di alto valore artistico e in gran parte inedite, consentiranno di commisurare il significativo contributo offerto alla cultura architettonica russa dagli architetti di tradizione artistica italiana, come, per esempio, gli italiani Giacomo Quarenghi, Vincenzo Brenna e Carlo Rossi, i ticinesi Luigi Rusca, Domenico Gilardi, Domenico e Antonio Adamini. Info: Museo Cantonale d'Arte - Via Canova 10, Lugano (mercoledì-domenica 10-17 e martedì 14-17). Archivio del Moderno dell'Accademia di architettura dell'Università della Svizzera italiana, Via Lavizzari 2,Mendrisio (martedì-domenica 10-18).

GRANDE FESTA PER LEGNANOVOLLEY.IT
Legnano, 7 ottobre 2003 - Abbracciate dai tifosi, le ragazze della Focol Legnano hanno dato vita, sabato sera, a una grande festa per la presentazione del nuovo portale interamente dedicato al volley al femminile, alle notizie e ai commenti alle partite della nostra zona: www.Legnanovolley.it. La festa si è tenuta al Portici Wine Bar di Canegrate, subito dopo la vittoriosa partita che la Focol ha combattuto con il Ga Senago, gara valida per il trofeo Lombardia, alla palestra delle Don Milani. Le legnanesi hanno vinto 3 a 0, aggiudicandosi così la sesta partita consecutiva senza perdere neppure un set e accreditandosi come la vera squadra da battere della stagione. A festeggiare le amiche legnanesi e a scoprire i segreti del nuovo sito, c'erano anche le "cugine" della Dimeglio Brums di Busto Arsizio, società che milita in serie A femminile e con cui la squadra legnanese è gemellata. Tornando al portale, realizzato da Nemo ( www.Nemo.it ), va detto che il sito è stato concepito con il concetto della "vetrina", che è strutturato in sezioni di facile identificazione e accessibilità e che vi si possono trovare risultati, classifiche, schede tecniche, rassegna stampa, foto della settimana e statistiche delle tre squadre di pallavolo che hanno proposto l'iniziativa: Gs Focol Volley, Pallavolo Legnano e 5 Mulini Volley San Vittore Olona. Il portale, infine, vuole essere anche uno strumento utile per le atlete delle tre squadre. Contiene, infatti, varie informazioni sulle società affiliate, sulle palestre e su come arrivarci, con tanto di piantina.
Infolink: www.Legnanovolley.it

LA NUOVA PANDA IN TOUR CON PANARIELLO
Torino, 6 ottobre 2003 - A fine settembre è partito "Torno sabato...E tre", il grande show itinerante di Rai Uno abbinato alla Lotteria Italia e trasmesso in prima serata. Accanto al conduttore Giorgio Panariello, vero mattatore del programma più atteso della stagione televisiva, c'è una protagonista d'eccezione: la nuova Panda. Infatti, l'ultima nata di casa Fiat accompagnerà la scatenata troupe del comico toscano in tutte le città in cui farà tappa la trasmissione: da Montecatini a Reggio Calabria, da Catania a Bolzano. Sono previste quindici puntate, nelle quali Giorgio Panariello presenterà al pubblico l'inedito modello che tanto interesse sta riscuotendo fin dal momento del lancio. Per svelare virtù, particolarità e segreti della nuova supercompatta Fiat, lo show-man recita insieme a Tosca D'aquino in una brillante miniserie di telepromozioni da 120". Una coppia davvero "effervescente e simpatica", proprio come la nuova Panda. Infatti, pur stabilendo nuovi standard di comfort e praticità d'uso in questa categoria, la vettura non rinuncia ad uno stile accattivante ed originale, a quell'aria "sbarazzina" che fa nascere un sorriso di complicità a chi ogni giorno affronta contesti urbani di traffico intenso, spazi ridotti e ritmi di vita frenetici. In dettaglio, l'operazione "Torno sabato...E tre" è sostenuta da Fiat con una serie di rilevanti eventi promozionali. Per esempio, nel fine settimana che precede la trasmissione, ogni città toccata dallo spettacolo ospiterà un allestimento itinerante dedicato alla nuova Panda. Qui, il pubblico potrà conoscere da vicino l'auto e apprezzarne le doti di guida grazie ad un test drive, al fianco di esperti piloti collaudatori. Inoltre, i partecipanti alla prova potranno vincere gli ambiti biglietti dello show di Panariello grazie ad un concorso dedicato. L'iniziativa sta riscuotendo un grande successo come dimostrano gli oltre 3.000 visitatori e gli innumerevoli test drive che si sono registrati a Montecatini sede della prima puntata. Nello stesso periodo, poi, altri due team Fiat saranno presenti in altre numerose città, a completamento di un'operazione promozionale attraverso la quale saranno illustrate qualità e caratteristiche tecniche della nuova vettura. Insomma, si rinnova quel forte legame tra gli italiani e la Panda. Del resto, con il tempo il nome Panda è diventato un vero e proprio "marchio" ricco di valenze emotive, al quale gli automobilisti sono ancora profondamente affezionati. Un dato su tutti: le statistiche dicono che in Italia lo ricorda quasi il 90 per cento del pubblico, contro meno del 40 per cento dei più conosciuti nomi delle vetture sul mercato. Ora la nuova supercompatta raccoglie questo testimone e ripropone non solo il nome ma anche lo spirito della vettura, interpretando in chiave contemporanea i valori di prodotto e di personalità che nell'immaginario collettivo hanno fatto del nome Panda una vera e propria icona. Nuova Panda In Tour - Team "Torno Sabato"- 27 settembre Montecatini; 04 ottobre Foligno; 12 ottobre Rimini; 18 ottobre Gorizia; 25 ottobre Bolzano; 01 novembre Bassano; 08 novembre Sassari; 16 novembre Genova; 22 novembre Benevento; 29 novembre Catania; 06 dicembre Reggio C.; 13 dicembre Andria; 20 dicembre Ancona; Nuova Panda In Tour -Team 1 - 27/28 settembre Viareggio; 11/12 ottobre Savona; 18/19 ottobre Cuneo; 25/26 ottobre Napoli; 01/02 novembre Torino; 08/09 novembre Milano; 15/16 novembre Verbania; 22/23 novembre Pescara; 29/30 novembre Campobasso; 06/07/08 dicembre Ascoli Piceno; 13/14 dicembre Palermo; Nuova Panda In Tour - Team 2- 11/12 ottobre Vicenza; 18/19 ottobre Roma; 25/26 ottobre Trieste; 01/02 novembre Bologna; 08/09 novembre Parma; 15/16 novembre Terni; 22/23 novembre Cosenza; 29/30 novembre Lecce; 06/07 dicembre Matera; 13/14 dicembre Cagliari.

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