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di
MARTEDI'
7 OTTOBRE 2003
pagina 4
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“NO
EXCUSE 2015” PARTE IN ITALIA LA CAMPAGNA ONU PER GLI OBIETTIVI DI SVILUPPO
DEL MILLENNIO
Roma,
7 Ottobre 2003 – Otto coloratissime porte nel tratto finale del tragitto
Perugia-assisi, quest’anno, faranno da cornice alla Marcia della Pace del
12 ottobre 2003. Otto gigantesche porte a firma delle Nazioni Unite per
spiegare cosa si può e si deve fare per costruire davvero un mondo senza più
povertà e senza più ingiustizie (un mondo di pace) entro il 2015. Questo
l’evento mediatico che segnerà, in Italia, l’avvio di un’iniziativa
internazionale senza precedenti: una campagna mondiale realizzata con il
sostegno delle Nazioni Unite per far pressione affinché i Governi di tutti
i Paesi del mondo rispettino gli impegni che si sono assunti in occasione
del Vertice del Millennio (settembre del 2000), con lo scopo di eliminare la
povertà assoluta dal pianeta entro il 2015: gli Obiettivi di Sviluppo del
Millennio. No excuse 2015 (niente scuse per il 2015) è lo slogan della
campagna per gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, un’iniziativa che
vede le Nazioni Unite rivolgersi direttamente ai cittadini di ciascun
Governo per contribuire attivamente alla realizzazione di un mondo più
giusto. “Gli Obiettivi del Millennio non devono essere raggiunti nelle
Nazioni Unite, ma in ogni singolo Paese, con l’impegno di ogni Governo e
di ogni popolo” ha detto il Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi
Annan, individuando nel coinvolgimento di tutti la vera chiave del successo.
Ciò che si chiede è, in sostanza, la sottoscrizione di un documento di
petizione rivolto ai propri Governi affinché questi rispettino gli
obiettivi concordati durante il Millenium Summit: si tratta degli otto
Obiettivi di Sviluppo del Millennio, una sorta di patto globale fra paesi
ricchi e paesi poveri avente come fine la costruzione di un mondo più
sicuro, prospero ed equo per tutti. Tali obiettivi – illustrati sui
pannelli delle 8 porte presenti alla Marcia della Pace – rappresentano
anche le rivendicazioni della Campagna. Essi sono: 1. Eliminare la povertà
estrema e la fame; 2. Assicurare l'istruzione elementare universale; 3.
Promuovere la parità fra i sessi; 4. Diminuire la mortalità infantile; 5.
Migliorare la salute materna; 6. Combattere l'Hiv/aids e le altre malattie;
7. Assicurare la sostenibilità ambientale; 8. Sviluppare una partnership
globale per lo sviluppo. La realizzazione di questi obiettivi richiede
l’impegno di tutti i paesi. Nei paesi poveri la sfida e’ di raggiungere
i primi sette obiettivi, mentre i paesi ricchi devono agire nell’ambito
dell’ottavo obiettivo. Al centro della Campagna per gli Obiettivi di
Sviluppo nei paesi ricchi è, dunque, l’ottavo obiettivo, quello relativo
alle responsabilità specifiche dei Paesi sviluppati: a differenza dei primi
sette obiettivi (di competenza dei paesi poveri), l’ottavo punto non è
ancora, ad oggi, dotato di specifici criteri di misurazione, sistemi di
monitoraggio e termini temporali relativi alle perfomances dei paesi che lo
dovrebbero attuare. Per questo motivo, la campagna del Millennio intende
premere affinché i governi dei Paesi ricchi compiano delle azioni precise
– entro determinate scadenze temporali - nell’ambito della cooperazione
allo sviluppo, della riduzione del debito e della riforma del commercio
internazionale, affinché l’obiettivo di loro competenza possa essere
raggiunto entro il 2015. Mai come oggi l’umanità dispone delle risorse
finanziarie e tecnologiche necessarie per porre fine alla povertà nel
mondo: gli obiettivi di sviluppo non sono ambiziosi, ciò che manca è la
volontà politica di attuarli. Ed è per questo che una campagna di
movimentazione civile diventa indispensabile per assicurare che i Governi
mantengano le promesse. “La nostra generazione può eliminare la povertà”
ha detto Eveline Herfkens, Coordinatrice Esecutiva della Campagna per gli
Obiettivi di Sviluppo del Millennio “Non possiamo perdere questa
opportunità”. Aderire all’iniziativa è molto semplice: attraverso il
sito ufficiale della Campagna per gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio
www.Millenniumcampaign.it ciascun cittadino può firmare direttamente on
line il documento di petizione delle campagna oppure off line inviando
un’e-mail ad adesione@millenniumcampaign.It esprimendo così il proprio
esplicito rifiuto di appartenere alla generazione che ha perso
l’opportunità di eliminare la povertà assoluta nel mondo.
IL
PAPA A POMPEI: IN DONO UN PRESEPE D’ARGENTO AL PONTEFICE SARÀ OFFERTA UNA
MINIATURA DELL’OPERA D’ARTE CHE COSTITUIRÀ UNA DELLE ATTRAZIONI DEL
“NATALE A NAPOLI 2003”
Pompei, 7 ottobre 2002. A Giovanni Paolo Ii in visita a Pompei sarà donata
una miniatura del presepe classico napoletano del peso totale di circa mille
chili (opera unica al mondo) che l’argentiere Lello Fusco esporrà al
Borgo Orefici di Napoli a partire dal giorno dell’Immacolata. Il presepe,
realizzato interamente in argento masiccio (925 millesimi), occuperà una
superficie di circa 24 metri quadrati. L’esposizione permanente
dell’opera sarà promossa in collaborazione con il Consorzio A.r.e.p.o.
Del Borgo Orefici, presieduto da Gianni Lepre. Tutti i pezzi del presepe
sono interamente realizzati a mano dai maestri argentieri cesellatori
Attilio e Ciro De Luca, titolari di una delle più antiche fonderie
italiane, operante a Napoli da più di duecento anni. Attraverso varie fasi
del procedimento, che vanno dalla scultura alla fusione, sono stati creati
circa cento cinquanta pastori, ognuno espressione di un personaggio inteso a
comunicare prima di tutto emozione. Oltre al rispetto dei canoni classici
della Natività, si è voluto tenere in debito conto il sentimento popolare,
che nel corso dei secoli ha voluto aggiungere al presepe sempre nuovi
elementi e personaggi che lo riguardavano più da vicino. Le dimensioni dei
pastori sono diverse e variano come peso da cinquecento grammi fino ai
venticinque chili per trovare poi una giusta collocazione in una struttura
che, seguendo la tradizione presepiale, si è voluta piramidale. Il presepe,
infatti, conserva le caratteristiche di una montagna dalle dimensioni di 8
metri di lunghezza per tre di larghezza, presentando al centro la grotta
dove la luce dell'incarnazione renderà possibile la vittoria sulla morte e
sugli inferi. In occasione della visita del Papa un’altra miniatura del
presepe d’argento sarà donata al Santuario della Beata Vergine di Pompei.
I
“DOLCI MARINAI” PRENDONO IL LARGO CON DESTINO BARCOLANA CON IL
PATROCINIO DELL’ASSOCIAZIONE MEDICI DIABETOLOGI È IN PARTENZA UN
EQUIPAGGIO DI DIABETICI CHE PARTECIPERÀ TRA UNA SETTIMANA ALLA 35ESIMA
EDIZIONE DELLA STORICA MANIFESTAZIONE
San Benedetto del Tronto, 7 ottobre 2003 - E’ Salpato lunedì mattina, 6
ottobre 2003, dal Porto di San Benedetto del Tronto l’equipaggio dei Dolci
Marinai diretto a Trieste per partecipare alla 35esima edizione della
Barcolana. I Dolci Marinai sono sette ragazzi affetti dal diabete di tipo 1,
il diabete giovanile, che dall’infanzia li costringe a periodiche
infusioni di insulina per il controllo degli ‘zuccheri’ nel sangue. Una
condizione di riconosciuta invalidità permanente che fino ad oggi ha
precluso loro diverse strade tra cui la competizione sportiva a livelli
agonistici. I ragazzi sono membri dell’Aniad (Associazione nazionale
italiana atleti diabetici). A bordo dell’imbarcazione, un’Oceanis di
15,50 metri, ci sarà anche ed il Prof. Giacomo Vespasiani attuale
presidente della Amd, l’Associazione dei Medici Diabetologi che da il
patrocinio all’iniziativa oltre ad esserne la promotrice e il diabetologo
Paolo Foglini responsabile della Unione Operativa di Diabetologia, Ospedale
di Fermo. La sfida è quella di dimostrare che i progressi compiuti dalla
terapia permettono non solo una ‘dolce navigazione’ ma anche il
confronto con velisti professionisti. Tutti e sette i ‘marinai’
mantengono, infatti, sotto controllo il livello di zuccheri nel sangue con
un microinfusore insulinico di ultima generazione. Della dimensione di un
piccolo telefonino il microinfusore mima il funzionamento del pancreas
rilasciando costantemente la corretta quantità di insulina nel sangue. In
questo modo chi lo usa mantiene sotto controllo il livello di zuccheri prima
e dopo i pasti e durante la notte liberandosi dall’impegno delle
quotidiane iniezioni di insulina. L’occasione di avere sotto osservazione
sette giovani pazienti diabetici impegnati in un attività sportiva e dotati
di microinfusori di ultima generazione, permetterà ai medici di svolgere
alcuni test di validazione della somministrazione insulinica in condizioni
ambientali estreme con i quali disegnare uno studio che verrà pubblicato da
una rivista scientifica di settore. Il progetto di ricerca è svolto in
collaborazione con le Università di Ancona, L’aquila e Napoli. I Dolci
Marinai saranno condotti dalla skipper Cristiana Monina, atleta di fama
internazionale, campione olimpico della classe 420, in procinto di
partecipare alle prossime Olimpiadi, famosa anche per aver preso parte a uno
spot di telefonini con tre ragazze a bordo di una barca a vela. L’arrivo a
Trieste è previsto per il giorno 11 ottobre alla vigilia della Barcolana.
Nei 6 giorni di navigazione i ‘Dolci Marinai” prevedono di sostare, tra
le altre località, anche a Ravenna e Venezia dove saranno accolti da
Associazioni locali di pazienti diabetici. Il progetto Dolci Marinai è
patrocinato da: Amd (Associazionemedici Diabetologi) In collaborazione con:
Aniad (Associazione nazionale italiana atleti diabetici) I Dolci Marinai
saranno accompagnati nella loro navigazione da: Giacomo Vespasiani,
Presidente dell’Amd; Gerardo Corigliano, Presidente dell’Aniad; Paolo
Foglini, responsabile della U.o. Di diabetologia dell’Ospedale di Fermo;
Antonio Longobardi, infermiere della Asl di Fermo; Sergio Brunamontini,
medico dello sport; Cristiana e Saverio Monina (skipper);
LOMBARDIA
E STATI UNITI INSIEME PER CELEBRARE IL COLUMBUS DAY E IL 70° ANNIVERSARIO
DELLA TRASVOLATA ATLANTICA DI ITALO BALBO
Milano, 7 ottobre 2003 - Dal 10 al 13 ottobre a New York mostre, eventi e
manifestazioni culturali promosse, per il secondo anno consecutivo, dal
Consiglio della Regione Lombardia coinvolgeranno le più importanti
industrie aeronautiche della Lombardia in occasione delle tradizionali
celebrazioni del Columbus Day. Ospiti d'onore il Ministro della Difesa
italiana Antonio Martino, il Ministro della Difesa U.s.a. Donald Rumsfeld,
il Presidente del Consiglio della Regione Lombardia Attilio Fontana.
Testimonial delle manifestazioni lo stilista Roberto Cavalli. Il Columbus
Day è promosso dalla Columbus Citizens Foundation, l'organizzazione
newyorkese che riunisce uomini e donne italiani che si sono distinti in
campo professionale, scientifico, culturale e artistico. Filo conduttore è
il 70° anniversario della trasvolata atlantica compiuta nel 1933 da Italo
Balbo. Anniversario che si intreccia con quello del Centenario del primo
volo dei fratelli Wright che si festeggia in tutto il mondo. L'evento di New
York, nato nel 1929 come celebrazione di Cristoforo Colombo emblema degli
italiani emigrati in America a cercar lavoro e fortuna, simboleggia le
capacità, l'intraprendenza, lo spirito di avventura degli italiani
nell'epoca dello sviluppo delle tecnologie aeronautiche nei primi anni del
secolo. Di questo spirito fu protagonista anche la Lombardia con marchi
quali l'Aermacchi, la Siaimarchetti, l'Agusta, marchi prestigiosi le cui
principali sedi sono nella provincia di Varese. Una storia fatta di successi
e innovazione che verrà raccontata lungo la Fifth Avenue, una delle più
prestigiose strade al mondo, durante la parata del 13 ottobre. Un evento
dentro l'evento che vedrà sfilare modelli storici dell'industria
aeronautica italiana: l'Aliante di Leonardo, un modello dell'Aerostato che
volò per la prima volta in Italia nel 1784, la riproduzione del
Siaimarchetti di Italo Balbo e il modello dell'elicottero Agusta A109.
Faranno da cornice alla sfilata i costumi dell'epoca che rimanderanno alle
atmosfere delle prime costruzioni aeronautiche. Per la circostanza saranno
allestite, all'interno degli hangar dell'Intrepid Sea-air Space Museum, il
secondo Museo di New York dopo il Metropolitan Museum, quattro mostre di
grande interesse e fascino promosse dal Consiglio della Regione Lombardia.
La mostra "In volo. Aeropittura futurista", a cura di Alberto Fiz,
esporrà opere di artisti che hanno caratterizzato gli anni della nascita e
dello sviluppo dell'aviazione. Un'esposizione di alto livello culturale e
interesse internazionale che vedrà rappresentate 22 opere collocate tra il
1925 e il 1944. Giacomo Balla, Osvaldo Peruzzi, Mario Sironi, Fillia, Tato,
Tullio Crali, Domenico Belli, Alfredo G. Ambrosi, Alessandro Bruschetti e
Augusto Favalli sono gli artisti che hanno firmato le opere esposte. La
mostra "Ali d'Italia", che ha ricevuto l'alto patronato del
Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, vedrà esposti i manifesti
di artisti e illustratori quali Mario Sironi, Umberto Di Lazzaro, Umberto
Mastroianni, Luigi Martinati, Adolfo Wildt, opere che raccontano l'epopea
dell'aviazione italiana in un tripudio di immagini avvincenti che
ripercorrono trent'anni (1910-1945) di storia, cultura ed eventi. Oltre alle
due esposizioni di quadri e manifesti saranno esposte foto e documenti di
due tra le più rappresentative aziende italiane nel settore aeronautico. La
mostra "Aermacchi. 90 anni di storia" ripercorre la storia dell'Aermacchi
attraverso modelli storici, disegni e documenti rappresentativi di 90 anni
di storia. Di altrettanto fascino è l'esposizione di Agusta "La
scienza del volo verticale" in cui si potranno osservare immagini e
modelli di 50 anni di storia dell'elicottero.
55MA
EDIZIONE DELLA FRANKFURTER BUCHMESSE: MERCOLEDÌ, 8 OTTOBRE, SARÀ IL
VICEMINISTRO URSO A INAUGURARE IL “PUNTO ITALIA” DELL’ASSOCIAZIONE
ITALIANA EDITORI (AIE) ALLA FIERA INTERNAZIONALE DEL LIBRO DI FRANCOFORTE”
Milano, 7 ottobre 2003 - Sarà il Vice Ministro delle Attività Produttive,
con delega al commercio estero, Adolfo Urso a rappresentare mercoledì, 8
ottobre, il Governo italiano nella Fiera internazionale del Libro di
Francoforte, la più importante manifestazione internazionale del settore
librario a cui ogni anno partecipano case editrici provenienti da tutto il
mondo. L’aie parteciperà con uno stand collettivo di 264 mq, denominato
“Punto Italia” (Halle 5.1 C 902), in cui saranno esposti circa 1.300
titoli di 60 diversi editori. Un momento importante per un contatto e un
confronto con gli operatori stranieri ma anche una “vetrina” della
produzione e della creatività culturale del “sistema Italia”.
L’inaugurazione è prevista per l’8 ottobre a partire dalle 10.15 presso
il “Punto Italia”, alla presenza del Vice Ministro Urso, del presidente
dell’Aie Federico Motta, dell’ambasciatore italiano in Germania Silvio
Fagiolo, del console Rosa Maria Chicco Ferraro, del direttore generale
dell’Ice Ugo Calzoni. Seguirà alle 12 un incontro con la stampa e gli
editori nella sala Maritim Ii dell’Hotel Maritim, adiacente al padiglione
5. «La nostra partecipazione, con uno stand collettivo - ha commentato il
Vice Ministro -, è il segnale più tangibile della comune volontà di
mettere a sistema tutte le risorse per promuovere un settore così
importante, sia per l’aspetto culturale, sia per quello economico e
produttivo, per il nostro Paese. Già questa edizione della Buchmesse potrà
segnare i primi risultati positivi, con la certezza che la via di crescita
del libro italiano passa inevitabilmente per la strada
dell’internazionalizzazione. Ciò significa mettere insieme le diverse
realtà economiche e culturali del Paese che contribuiscono
all’affermazione del libro nel mondo: le istituzioni pubbliche, gli enti
privati, le associazioni di categoria. E lavorare insieme in un’ottica di
Sistema Paese. Così come ha fatto e con successo l’Italia con la
creazione di distretti industriali riconosciuti come esempio d’eccellenza
in tutto il mondo, allo stesso modo per il mondo editoriale si apre una
sfida significativa: fare del libro italiano il biglietto da visita del
nostro Made in Italy».
LO
STABILIMENTO DAIMLERCHRYSLER IN ALABAMA COMPIE DIECI ANNI E SI PREPARA A
PRODURRE LA NUOVA GST (GRAND SPORTS TOURER)
Stoccarda, 7 ottobre 2003 -.A distanza di dieci anni dalla sua creazione,
l'impianto Daimlerchrysler di Tuscaloosa in Alabama (Usa), oggi impiegato
nella produzione della Classe M, sarà ampliato in vista della produzione
della nuova Grand Sport Tourer (Gst), il nuovo modello Mercedes-benz che
riunisce in una forma assolutamente unica e personale le caratteristiche di
berlina, station wagon e Suv (Sports Utility Vehicle). Il nome Grand Sports
Tourer descrive le caratteristiche fondamentali di questo nuovo modello
Mercedes: "Grand" sottolinea la spaziosità e la funzionalità;
"Sports" richiama la dinamicità e le alte prestazioni e "Tourer"
indica il comfort di questa vettura, adatta a percorrere lunghe distanze.
"Questa vettura particolarmente versatile è il risultato di un intenso
dialogo con i nostri clienti che ci ha aiutato a conoscere ed analizzare i
loro desideri traducendoli in nuove proposte automobilistiche", ha
detto Jurgen Hubbert, Membro del Comitato Direttivo Daimlerchrysler e
Direttore del Mercedes Car Group. "Tecnologie d'avanguardia e linee
entusiasmanti, due caratteristiche tipiche di Mercedes, renderanno
inconfondibile anche questa nuova classe di vetture con la Stella".
Esemplare abitabilità fino a sei passeggeri Grand Sports Tourer è stata
concepita per offrire il massimo comfort anche nei lunghi viaggi. Fino a sei
persone possono trovare comodamente posto all'interno di questa innovativa
vettura equipaggiata con poltrone singole, e la straordinaria flessibilità
degli interni rende questa futura Mercedes capace di adattarsi alle più
diverse esigenze e di trasportare ogni attrezzatura sportiva (bicliclette e
sci compresi). Affascinante sintesi di razionalità tecnica e gusto estetico
Grand Sports Tourer sarà equipaggiata con motori a 6 ed 8 cilindri e
dell'innovativo cambio automatico a 7 marce 7G-tronic che la renderà
economica nei consumi incrementando al tempo stesso la capacità di
accelerazione. Sistemi tecnologicamente avanzati come la trazione integrale
a controllo elettronico, le sospensioni pneumatiche Airmatic Dc e molte
altre innovazioni rendono Gst una vettura dotata di una tecnica altamente
sofisticata, in grado di contribuire attivamente alla prevenzione di
eventuali situazioni di marcia critiche. "Ci siamo posti l'obiettivo di
sviluppare una vettura che fosse non solo tecnicamente perfetta, ma anche
capace di emozionare con le sue linee, l'alta qualità dei materiali, le
attualissime tinte della carrozzeria ed una serie di particolari molto
innovativi", ha detto Jurgen Hubbert. "Grand Sports Tourer è
destinata a creare nuove tendenze e ad offrire in un unico prodotto il
massimo della tecnica e dell'emozione".
IL
SALONE DEL VINO PUNTA SUI MERCATI EMERGENTI DAL 16 AL 19 NOVEMBRE SARANNO
PROTAGONISTI A TORINO L'EST EUROPEO E I PAESI SCANDINAVI, LE NUOVE FRONTIERE
DEL VINO "MADE IN ITALY"
Torino, 7 ottobre 2003 - Saranno l'Est Europeo ed i Paesi Scandinavi,
mercati emergenti dell'enologia, a diventare nei prossimi anni le nuove
frontiere del vino "made in Italy": per questo il Salone del Vino
di Torino dedica le giornate di lunedì 17 e martedì 18 novembre a workshop
e incontri delle cantine italiane con alcuni dei maggiori importatori
provenienti da Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca, Russia, Kazakistan,
Ucraina, Ungheria, Slovenia, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Croazia,
Repubblica di Serbia e Montenegro, Lituania, Lettonia ed Estonia.
"Abbiamo puntato su questi Paesi - afferma Alfredo Cazzola, presidente
di Promotor International e Lingotto Fiere, organizzatori del Salone del
Vino - seguendo le indicazioni dei produttori che, in una fase riflessiva
delle importazioni, da parte di storici consumatori di vino italiano -come
la Germania- e in un momento di sostanziale stabilità del mercato interno,
puntano ad allargare il perimetro della domanda. Le potenzialità di questi
Paesi sono assai rilevanti, e promettono di diventare tra alcuni anni i
mercati emergenti per la nostra produzione vitivinicola d'eccellenza. Con
questa operazione il Salone del Vino intende sottolineare ancora una volta
di essere una rassegna al servizio delle cantine, rappresentando a tutto
tondo gli interessi dell¹azienda vitivinicola, che è contemporaneamente
impresa agricola, commerciale ed industriale". Il Salone del Vino,
consolida così i suoi successi, confermando la sua mission di meeting point
per gli operatori, di vetrina per le aziende e i "terroir"
emergenti, di "piazza affari" per le etichette di qualità. A
circa due mesi dall¹apertura ufficiale è previsto un significativo
incremento del fronte espositivo e delle cantine partecipanti (nel 2002
furono 1.150), e si conferma una forte attenzione degli operatori (lo scorso
anno furono 30.000) e dei media (attesi oltre 600 giornalisti). Un'altra
novità rilevante del Salone del Vino 2003 è il debutto del Wine Show: il
16 novembre il Lingotto aprirà le porte ad un pubblico selezionato di
eno-appassionati, che negli ultimi anni sono diventati il quarto canale
distributivo in Italia (dopo enoteche, grande distribuzione e ristorazione)
e a buon diritto possono essere considerati veri e propri "buyers".
Anche con questa scelta il Salone del Vino conferma di essere una rassegna
esclusivamente professionale che fornisce ai produttori pari opportunità d¹incontro
con il mercato. A rafforzare questa mission c'è poi la decisione di
accreditare alle aziende espositrici i proventi netti dalla vendita dei
biglietti del Wine Show. "Per la terza edizione del Salone del Vino -
osserva ancora Alfredo Cazzola - abbiamo confermato e rafforzato le
partnership con tutte le associazioni e le istituzioni del mondo del vino (Ais,
Gambero Rosso, Movimento Turismo del Vino, Slow Food, Cia, Coldiretti,
Confagricoltura, Enoteca Italiana, Enoteca del Piemonte e l'Istituto per il
Commercio Estero) e abbiamo potenziato i contenuti sia culturali sia
economici della rassegna, per farla diventare sempre di più momento d¹informazione
e di formazione, oltre che di business". La traduzione concreta è il
fittissimo calendario di seminari, degustazioni, convegni, workshop che
scandisce le quattro giornate del Salone del Vino - non meno di 60 sono le
iniziative in programma- ad iniziare dalla ricerca condotta
dall'Osservatorio permanente del Salone del Vino, che verrà presentata in
apertura della manifestazione: si tratta di un approfondito screening dei
comportamenti di acquisto dei consumatori di vino, da cui emerge con forza
la centralità degli eno-appassionati nel mercato. Al Salone del Vino ci
saranno anche due importanti convegni che approfondiranno temi di stretta
attualità: il primo intitolato "Caro, anzi carissimo vino: il fattore
prezzo, variabile del consumo?", ed il secondo dal titolo "La
grande distribuzione a tutela delle Tipicità" In programma poi i
Laboratori del Gusto tenuti da Slow Food -che spaziano dalla rassegna sui
Porto, ai vini sudafricani- la degustazione organizzata da Ais-bibenda dei
Top 100 vini italiani, la presentazione di prestigiose guide del vino - Slow
Food, Bibenda, Hugh Johnson, Veronelli, Luca Maroni e la guida de L'espresso
"I Vini d'Italia- i seminari professionali organizzati dalle
associazioni, le degustazioni insolite che attivano una nuova percezione
sensoriale del vino (attraverso l'ascolto della musica, il tatto di tessuti,
il mutare delle luci), le performance di grandi chef a cura del Gambero
Rosso, la presenza di Gambero Rosso Channel, le degustazioni organizzate
dall'Enoteca Italiana che offrono un quadro completo delle novità enoiche e
dei "terroir" emergenti italiani. Proprio il legame con i
territori è un'ulteriore punto di forza del Salone del Vino che, oltre a
connotarsi come una decisiva vetrina per le aziende, si presenta come la
rassegna dedicata alle terre del vino. Anche quest'anno il Salone del Vino -
grazie anche all'efficienza del Lingotto, quartiere fieristico che valorizza
la qualità del prodotto - mette a disposizione delle aziende e dei
visitatori tutti i servizi (dal ricevimento, al lavaggio e noleggio dei
bicchieri, dalle salette per i workshop alle aree di degustazione, dalle
navette per l'aeroporto e la stazione di Torino, al servizio prenotazione,
fino al centro media) per offrire all'eccellenza del vino "made in
Italy" la massima visibilità. Infolink:
www.Salonedelvino.com
DAL
10 AL 12 OTTOBRE AD ARCO IL 24° INCONTRO INTERNAZIONALE DI ASTRA SUL TEMA
"VERSO LA NUOVA ERA: SEGNI E SIMBOLI DEL PASSAGGIO EPOCALE"
Arco, 7 ottobre 2003 - Il tradizionale appuntamento, che si terrà ad Arco
(Trento), dal pomeriggio di venerdì 10 alla mattina di domenica 12 ottobre,
avrà quest'anno come titolo "Verso la nuova era: segni e simboli del
passaggio epocale". Quest'anno è stato scelto questo tema perché il
tempo che stiamo vivendo è contrassegnato da una serie di indizi che
segnalano come non mai l'attuale transito cosmico dall'Era dei Pesci a
quella dell'Acquario. Troppo spesso questi indizi contengono messaggi che
paiono invitare gli esseri umani ad abbandonare i vecchi paradigmi per
assumere quel "modo sostanzialmente nuovo di pensare", come già
esortava a fare Albert Einstein, per entrare in sintonia con i parametri
simbolici dell'Era incipiente. In caso contrario l'umanità rischia di
lasciarsi sorprendere dall'incalzare degli eventi, limitandosi a giudicare
come incomprensibile e ineluttabile il divenire del mondo. Di "segni e
simboli" che rincorrono sopra e sotto la coltre dell'attualità
parleranno dunque i relatori del 24° Incontro, famose personalità della
cultura scientifica e umanistica e dello spettacolo. La manifestazione
prevede quattro tavole rotonde che si succederanno venerdì pomeriggio,
sabato mattina, sabato pomeriggio e domenica mattina, affrontando molta
parte di "segni premonitori" della Nuova Era: segni politici,
sociali, spirituali, ma anche segni legati alla scienza, alle
caratteristiche psicologiche delle nuove generazioni, ai
"messaggi" provenienti dalle altre dimensioni. Alcuni relatori
punteranno il loro sguardo sul presente, per mettere in luce gli avvenimenti
che meglio presagiscono la svolta futura, altri ripartiranno dal passato e
dai suoi grandi miti (come il viaggio di Ulisse) per dare un nuovo senso al
nostro passaggio epocale, altri ancora si soffermeranno sulla necessità di
gettare sempre più solide fondamenta all'"alta scienza" e di
trovare un nuovo approccio con il mondo dell'educazione, visti i problemi ma
anche le promettenti doti che presenta l'infanzia del nostro tempo. Infine
ci sarà chi punterà lo sguardo più in alto, verso l'infinito, per
decodificare quei segni che - metaforicamente - "piovono dal
cielo": il messaggio del Pianeta X, di recente scoperta, le
comunicazioni degli Angeli, i misteriosi codici trasmessi dai "cerchi
nel grano" ed altri ancora.
“IL
PAESAGGIO OGGI: UNA RISORSA DA VALORIZZARE” INCONTRO-DIBATTITO ALLA VILLA
MANIN DI PASSARIANO A MARGINE DELLA MOSTRA “DA CANALETTO A ZUCCARELLI. IL
PAESAGGIO VENETO DEL SETTECENTO”.
Passariano, 7 ottobre 2003 - Una mostra che apre inediti scorci sui
linguaggi artistici del passato attraverso una corposa selezione di opere
firmate da grandi maestri può essere l’occasione per affrontare anche un
tema di stretta attualità. Questa la convinzione sottesa all’impegno di
“Itineraria”, Associazione Guide Turistiche del Friuli Venezia Giulia,
per creare momenti di incontro e dibattito attorno all’evento espositivo
“Da Canaletto a Zuccarelli”, che fino al 16 novembre offre nelle sale
della Villa Manin di Passariano centoquaranta splendidi dipinti capaci di
raccontare le “visioni” di alcuni tra i massimi interpreti del paesaggio
veneto settecentesco: da Francesco Guardi a Bernardo Bellotto, dal Canaletto
a Marco Ricci e Giuseppe Zais. Per sabato 11 ottobre, con inizio alle ore
15.30, “Itineraria” propone nella sala convegni dell’ex residenza dei
Dogi una riflessione a tutto campo sul tema centrale della mostra, cioè il
paesaggio, nell’ottica della sensibilità contemporanea. L’incontro,
aperto al pubblico, s’intitola “Parlare di paesaggio oggi, problemi e
prospettive”, e vedrà alternarsi al tavolo dei relatori alcuni esperti:
la presidente di Itineraria, Maria Paola Frattolin, che introdurrà il
convegno; Francesca Venuto, docente all’università di Ca’ Foscari di
Venezia, con una relazione su “Paesaggi ideati e paesaggi vissuti: identità
dei luoghi e loro percezione nel corso del Settecento veneto”; Renato Bosa,
presidente di Italia Nostra- sezione di Udine, che parlerà di “Paesaggio
come risorsa. Conservare e valorizzare le qualità paesaggistiche del
territorio”. L’incontro a margine della mostra viene promosso da
Itineraria con il patrocinio della Provincia di Udine (assessorato alla
Cultura).
IL
PRESIDENTE CIAMPI VISITA LE MOSTRE IMPRESSIONISTE DI BELLUNO
Belluno 7 ottobre 2003 - Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi,
accompagnato dalla moglie signora Franca, mercoledì 8 ottobre visiterà, in
anteprima, le mostre "Da Corot a Monet. Opere impressioniste e post
impressioniste dalla Johannesburg Art Gallery" e "Da Van Gogh a
Picasso. Capolavori del disegno francese del Xix secolo dal Los Angeles
County Museum of Art" che prenderranno il via il prossimo 11 ottobre a
Palazzo Crepadona dove resteranno allestite sino al 15 febbraio 2004.Gli
Ospiti saranno accompagnati nella visita dal Sindaco della Città, Ermano De
Col, e dal curatore delle due mostre Marco Goldin
LA MOSTRA "IL
LIBERTY A MILANO" IN OCCASIONE DEL CENTESIMO ANNIVERSARIO
DELL'INAUGURAZIONE DI PALAZZO CASTIGLIONI
Milano, 7 ottobre 2003 - Si inaugura oggi a Milano, alle ore 18.00, presso
lo Spazio Oberdan (Viale Vittorio Veneto 2) "Il Liberty a Milano",
una mostra a cura di Rossana Bossaglia e Valerio Terraroli, promossa dalla
Provincia di Milano / Cultura e Beni Culturali in occasione del centesimo
anniversario dell'inaugurazione di Palazzo Castiglioni, avvenuta nel maggio
del 1903. La mostra è realizzata in collaborazione con Unione del
Commercio, del Turismo, dei Servizi e delle Professioni della Provincia di
Milano, Mostre Artificio Skira e Fondazione Cariplo. L'iniziativa comprende
anche visite guidate lungo quattro itinerari milanesi (la zona di Porta
Venezia, la zona Fiera e gli edifici liberty del centro storico e il
Cimitero Monumentale) e un itinerario nel territorio della provincia (in
particolare Monza). Fulcro delle visite guidate è Palazzo Castiglioni in
Corso Venezia, con la possibilità di visitare gli ambienti più
significativi dell'edificio. Inoltre, nelle giornate di sabato 25 e domenica
26 ottobre, in collaborazione con la Fondazione Corriere della Sera,
verranno proposti due percorsi letterari dedicati al rapporto tra il Liberty
e la letteratura milanese dell'epoca. La mostra allo Spazio Oberdan è
dedicata agli artisti operosi a Milano e nel territorio, di esplicita
cultura simbolista e liberty, e presenta più di un centinaio di oggetti:
dalla grafica alle vetrate, dalle ceramiche agli arredi, dai dipinti alla
scultura, dai ferri artistici ai disegni architettonici. E' la testimonianza
della straordinaria creatività di Milano tra gli ultimi anni dell'Ottocento
e i primi dieci anni del Novecento, avendo come fulcro simbolico il 1903 di
Palazzo Castiglioni. In occasione della mostra e dell'apertura di Palazzo
Castiglioni sono previste due pubblicazioni edite da Skira: una guida al
Liberty a Milano (che contiene gli itinerari per la città e per la
provincia, nonché il catalogo dei pezzi esposti allo Spazio Oberdan) e un
ricco volume dedicato ad una ricapitolazione sul fenomeno del Liberty nella
cultura milanese in architettura, nella scultura monumentale e nelle arti
decorative, che contempla anche uno stradario completo degli edifici liberty
conservatisi a Milano. La mostra "Il Liberty a Milano" rimarrà
aperta fino all'8 dicembre. Orari: tutti i giorni 10-19.30, martedì e
giovedì fino alle ore 22, chiuso il lunedì tranne lunedì 8 dicembre.
Ingressi: intero 6,20 euro, ridotto 4,10 euro, gruppi scolastici 2,50 euro.
Le visite guidate alla mostra e agli itinerari, differenziate per adulti e
ragazzi, sono curate da Aster (per informazioni e prenotazioni tel.
02-201480, info@spazioaster.It )
Informazioni al pubblico: Provincia di Milano / Spazio Oberdan - tel.
02-774063026300, www.Provincia.milano.it/cultura
A
MILANO DALL’8 OTTOBRE AL 16 NOVEMBRE LA MOSTRA DAME E GENERALI OPERE SU
CARTA DI ENRICO BAJ DALLA RACCOLTA BERTARELLI
Milano, 7 ottobre 2003 - Dall’8 ottobre al 16 novembre, si terrà
un’iniziativa per ricordare Enrico Baj, il grande artista milanese
scomparso lo scorso giugno: la mostra Dame E Generali. Opere su carta di
Enrico Baj dalla Raccolta Bertarelli. Organizzata dal Comune di Milano,
Cultura e Musei – Settore Musei e Mostre - Civica Raccolta delle Stampe
“Achille Bertarelli” (dalle cui collezioni provengono le opere) e
promossa da Comieco (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi
a base Cellulosica), l’esposizione allestita nella Sala di consultazione
della Raccolta Bertarelli del Castello Sforzesco raccoglie 30 opere su
carta, selezionate tra le moltissime, acquisite tra il 1975 e il 1993,
raffiguranti due soggetti tra i più famosi: le Dame e i Generali. Tale
accostamento risale al 1963 con il volume d’artista Dames et Généraux
corredato da un faux-titre di Marcel Duchamp, dieci componimenti poetici di
Benjamin Péret, dieci acqueforti a colori di Baj ed un testo di André
Breton. I Generali abbigliati in maniera variopinta, in pose irriverenti, su
sfondi, a volte, di tappezzerie a fiorami di sapore borghese, copiosamente
decorati con passamanerie, tappi di bottiglia, frange, tessuti, e tutto
quanto la fantasia suggeriva all’artista, si accompagnano a volte a Dame,
adornate in maniera altrettanto sgargiante, ma in pose più statiche,
rigide, più “dignitose” nonostante l’abbondante e policromo addobbo
loro fornito. I lavori esposti mettono in evidenza la grande importanza
della produzione grafica nell’esperienza creativa del maestro milanese,
anche riguardo al suo rapporto con la carta, nell’originale utilizzo di
ritagli di giornale, carta da parati, da regalo ecc. In una continua e mai
esaurita ricerca formale. Enrico Baj è compiutamente rappresentato
all’interno di un grande gabinetto delle stampe, la raccolta “ Achille
Bertarelli “ e come sottolinea il Direttore delle Civiche Raccolte
d’Arte Applicata ed Incisioni Claudio Salsi “Tale ragguardevole insieme
di fogli realizzati in tutte le tecniche di stampa testimonia, con pezzi
scelti, l’intero percorso grafico di Baj, dagli esordi fino alle creazioni
più recenti, l’artista, infatti, non ha mai cessato di aggiornare la
collezione”. Dame E Generali Opere su carta di Enrico Baj dalla Raccolta
Bertarelli Milano, Castello Sforzesco, Raccolta “A. Bertarelli” – Sala
di consultazione 8 ottobre – 16 novembre 2003 Orari: tutti i giorni, lunedì
compreso, dalle 9 alle 17.30 Ingresso libero Per informazioni: tel. 02
884.63833 – 02 884.63835
MOSTRA: "IN VOLO. AEROPITTURA
FUTURISTA" - INTREPID SEA-AIR SPACE MUSEUM, NEW YORK - 10/30 OTTOBRE.
Milano, 7 ottobre 2003 - E’ stata presentata la mostra “In volo.
Aeropittura futurista” a New York. Oltre 20 opere per raccontare una delle
vicende più significative degli anni Trenta. Venerdi' 10 ottobre alle ore
18 s'inaugura all'lntrepid sea-Air space Museum di New York l’ampia
rassegna dedicata a uno dei fenomeni artistici piu' importanti degli anni
Trenta. La mostra, a cura di Alberto Fiz, promossa dalla Presidenza del
Consiglio Regionale della Lombardia, viene proposta in occasione del
“Columbus Day” e rimarrà aperta sino al 30 ottobre. Si tratta di un
progetto importante che conferma l'interesse internazionale nei confronti
della seconda generazione futurista. Non a caso nel 1998 proprio New York ha
ospitato una personale di Gerardo Dottori e nel 2001 la sezione futurista
della Collezione Wolfson concentrata sull' esperienza degli anni T renta
.Ora il museo aerospaziale di New York presenta una rassegna di 22 opere che
prende le mosse dal capolavoro di Giacomo Balla “Itaio Balbo nella luce
rossa del Tricolore” dipinto nel 1925 per giungere sino a”Battaglia
aeronavalel” di Osvaldo Peruzzi risalente al 1944. In questo ampio arco di
tempo s'inseriscono anche le testimonianze di Mario Sironi, Fillia, Tato,
Tullio Crali, oltre a Domenico Belli, Alfredo G. Ambrosi, Alessandro
Bruschetti e Augusto Favalli. Sono, insomma, rappresentate le differenti
anime di un' esperienza artistica che ha avuto ampi riflessi sulle ricerche
del dopoguerra. Come ha scritto Alberto Fiz nel saggio pubblicato nel
catalogo in italiano e inglese edito da Silvana, “l’aeroplano
rappresenta l'elemento destinato ad una nuova indagine conoscitiva della
realtà in una trasvolata pittorica che consente di sviluppare forme
compositive autonome e libere da condizionamenti” Del resto, ne “Il
Manifesto dell’Aeropittura futurista” pubblicato, per la prima volta,.Il
22 settembre 1929 sulla Gazzetta del Popolo di Torino è scritto
“L’aeroplano che plana si tuffa si impenna ecc., crea un ideale
osservatorio ipersensibile appeso dovunque nell’infinito, dinamizzato
inoltre dalla coscienza stessa del moto che muta il valore e il ritmo dei
minuti e dei secondi di visione-sensazione”. Con I'aeropittura la visione
si fa policentrica, centripeta e centrifuga ampliando lo spettro della
ricerca visiva e ponendo lo spettatore di fronte ad un paesaggio sintetico e
modificato. Non esiste più nulla di definito nel continuo rarefarsi di una
visione che, a seconda dei casi, può diventare l' espressione di uno stato
d' animo, l' esaltazione dell'io ma soprattutto la costruzione di un
universo simbolico. Appare, senza dubbio, Balla, che compare tra i firmatari
del Manifesto del 1929, il punto di riferimento primario per l' aeropittura
per la sintesi assoluta realizzata tra la componente soggettiva e quella
oggettiva. Ma gli antecedenti si possono rintracciare anche nelle
fotodinamiche di Anton Giulio Bragaglia o nel precedente letterario di
Filippo Tommaso Marinetti che nel 1908 pubblica "L 'aeroplano del
Papa". Ufficialmente, tuttavia, la prima aeropittura risale al 1926,
"Prospettive di volo", e fu realizzata dal pittore, aviatore e
scrittore di teatro futurista Fedele Azari che quello stesso anno la
presento' alla Biennale di Venezia. L' aeropittura ebbe subito un immediato
successo tanto che, in occasione della presentazione delle sale futuriste
alla Biennale veneziana del 1934, Marinetti parla di " 500 aeropittori
italiani". A distanza di 74 anni dal" Manifesto dell' Aeropittura"
risultano evidenti le implicazioni culturali ed estetiche del fenomeno. Non
a caso, nell' ambito di questa significativa esposizione newyorkese, si
possono rintracciare alcuni tratti comuni di sicura modernità tra cui
l'utilizzo metaforico del volo come acrobazia pittorica in grado di portare
alle estreme conseguenze i concetti di simultaneità e interferenza. Sono
molte le opere che evidenziano il superamento della realta' fisica
all'interno di una lettura soggettiva e talvolta straniante. Basti pensare a
" Mistero aereo" di Fillia o a "Passaggio sulla base" di
Augusto Favalli. Ma, al fine di una rilettura complessiva dell'aeropittura,
vanno segnalati anche altre importanti testimonianze presenti in mostra
quali "Passeggiata nello spazio" di Domenico Belli, "Dalla
carlinga" di Tullio Crali, "Uomo e aeroplano" di Mario Sironi
e "Rovesciata" di Tato. “Sono tante le vie prese dagli
aeropittori ma sia che si privilegi l’aspetto favolistica o poetico, sia
quello legato all’idealismo cosmico o a quello più specificatamente
documentario, non sfuggirà il desiderio di dare vita ad una nuova visione
dove tutto appare incerto, deperibile e provvisorio ben lontano dalla
retorica del regime fascista a cui il futurismo e l’aeropittura sembrano
assoggettati", afferma Fiz.. Www.intrepidmuseum.org
MOSTRA:
"DAL MITO AL PROGETTO. LA CULTURA ARCHITETTONICA DEI MAESTRI ITALIANI E
TICINESI NELLA RUSSIA NEOCLASSICA" LUGANO, 5 OTTOBRE 2003/11 GENNAIO
2004
Lugano, 7 ottobre 2003 - Centinaia di pittori, scultori, scenografi,
decoratori e capi cantiere italiani e ticinesi costruirono i monumenti
neoclassici di San Pietroburgo e Mosca. Il percorso della Mostra in 350
quadri, antichi modelli, tempere, acquarelli e disegni. L'archivio del
Moderno dell'Accademia d'architettura di Mendrisio (Università della
Svizzera italiana) e il Museo Cantonale d'Arte di Lugano, in collaborazione
con il Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo, organizzano la mostra
"Dal mito al progetto. La cultura architettonica dei maestri italiani e
ticinesi nella Russia neoclassica". L'esposizione è presentata al
pubblico in Svizzera dal 5 ottobre 2003 all'11 gennaio 2004.Dal 18 febbraio
al 30 aprile 2004 sarà invece accolta nell'ala d'onore del Museo dell'Ermitage,
a San Pietroburgo. La mostra documenta la specificità del contributo
offerto dalla tradizione artistica italiana alla formazione della cultura
architettonica russa, nel periodo compreso tra l'ascesa al trono di Caterina
Ii (1762) e la morte dello zar Alessandro I (1825). Nella Russia di quegli
anni l'architettura si sviluppò dal confronto e dall'interazione tra le
diverse culture dei progettisti, chiamati da ogni parte d'Europa a San
Pietroburgo, a Mosca e nelle maggiori città dell'impero. Tra le componenti
di questo innesto di culture, quella italiana ebbe una parte rilevante, sia
per la comune origine di molti architetti e artisti, sia per il credito che
la tradizione artistica italiana poteva vantare sulla scena europea, nonché
per il richiamo dei monumenti dell'antichità. Sono presentate circa 350
opere - quadri, antichi modelli, tempere, acquarelli e disegni - molte delle
quali inedite ed esposte al pubblico per la prima volta. Disegni, studi e
modelli dei maggiori monumenti russi d'epoca neoclassica sono affiancati da
dipinti e oggetti d'arte, provenienti da collezioni russe, italiane e
svizzere. Le opere esposte, di alto valore artistico e in gran parte
inedite, consentiranno di commisurare il significativo contributo offerto
alla cultura architettonica russa dagli architetti di tradizione artistica
italiana, come, per esempio, gli italiani Giacomo Quarenghi, Vincenzo Brenna
e Carlo Rossi, i ticinesi Luigi Rusca, Domenico Gilardi, Domenico e Antonio
Adamini. Info: Museo Cantonale d'Arte - Via Canova 10, Lugano (mercoledì-domenica
10-17 e martedì 14-17). Archivio del Moderno dell'Accademia di architettura
dell'Università della Svizzera italiana, Via Lavizzari 2,Mendrisio (martedì-domenica
10-18).
GRANDE FESTA PER LEGNANOVOLLEY.IT
Legnano, 7 ottobre 2003 - Abbracciate dai tifosi, le ragazze della Focol
Legnano hanno dato vita, sabato sera, a una grande festa per la
presentazione del nuovo portale interamente dedicato al volley al femminile,
alle notizie e ai commenti alle partite della nostra zona:
www.Legnanovolley.it. La festa si è tenuta al Portici Wine Bar di Canegrate,
subito dopo la vittoriosa partita che la Focol ha combattuto con il Ga
Senago, gara valida per il trofeo Lombardia, alla palestra delle Don Milani.
Le legnanesi hanno vinto 3 a 0, aggiudicandosi così la sesta partita
consecutiva senza perdere neppure un set e accreditandosi come la vera
squadra da battere della stagione. A festeggiare le amiche legnanesi e a
scoprire i segreti del nuovo sito, c'erano anche le "cugine" della
Dimeglio Brums di Busto Arsizio, società che milita in serie A femminile e
con cui la squadra legnanese è gemellata. Tornando al portale, realizzato
da Nemo ( www.Nemo.it ), va detto che il
sito è stato concepito con il concetto della "vetrina", che è
strutturato in sezioni di facile identificazione e accessibilità e che vi
si possono trovare risultati, classifiche, schede tecniche, rassegna stampa,
foto della settimana e statistiche delle tre squadre di pallavolo che hanno
proposto l'iniziativa: Gs Focol Volley, Pallavolo Legnano e 5 Mulini Volley
San Vittore Olona. Il portale, infine, vuole essere anche uno strumento
utile per le atlete delle tre squadre. Contiene, infatti, varie informazioni
sulle società affiliate, sulle palestre e su come arrivarci, con tanto di
piantina. Infolink: www.Legnanovolley.it
LA
NUOVA PANDA IN TOUR CON PANARIELLO
Torino, 6 ottobre 2003 - A fine settembre è partito "Torno sabato...E
tre", il grande show itinerante di Rai Uno abbinato alla Lotteria
Italia e trasmesso in prima serata. Accanto al conduttore Giorgio Panariello,
vero mattatore del programma più atteso della stagione televisiva, c'è una
protagonista d'eccezione: la nuova Panda. Infatti, l'ultima nata di casa
Fiat accompagnerà la scatenata troupe del comico toscano in tutte le città
in cui farà tappa la trasmissione: da Montecatini a Reggio Calabria, da
Catania a Bolzano. Sono previste quindici puntate, nelle quali Giorgio
Panariello presenterà al pubblico l'inedito modello che tanto interesse sta
riscuotendo fin dal momento del lancio. Per svelare virtù, particolarità e
segreti della nuova supercompatta Fiat, lo show-man recita insieme a Tosca
D'aquino in una brillante miniserie di telepromozioni da 120". Una
coppia davvero "effervescente e simpatica", proprio come la nuova
Panda. Infatti, pur stabilendo nuovi standard di comfort e praticità d'uso
in questa categoria, la vettura non rinuncia ad uno stile accattivante ed
originale, a quell'aria "sbarazzina" che fa nascere un sorriso di
complicità a chi ogni giorno affronta contesti urbani di traffico intenso,
spazi ridotti e ritmi di vita frenetici. In dettaglio, l'operazione
"Torno sabato...E tre" è sostenuta da Fiat con una serie di
rilevanti eventi promozionali. Per esempio, nel fine settimana che precede
la trasmissione, ogni città toccata dallo spettacolo ospiterà un
allestimento itinerante dedicato alla nuova Panda. Qui, il pubblico potrà
conoscere da vicino l'auto e apprezzarne le doti di guida grazie ad un test
drive, al fianco di esperti piloti collaudatori. Inoltre, i partecipanti
alla prova potranno vincere gli ambiti biglietti dello show di Panariello
grazie ad un concorso dedicato. L'iniziativa sta riscuotendo un grande
successo come dimostrano gli oltre 3.000 visitatori e gli innumerevoli test
drive che si sono registrati a Montecatini sede della prima puntata. Nello
stesso periodo, poi, altri due team Fiat saranno presenti in altre numerose
città, a completamento di un'operazione promozionale attraverso la quale
saranno illustrate qualità e caratteristiche tecniche della nuova vettura.
Insomma, si rinnova quel forte legame tra gli italiani e la Panda. Del
resto, con il tempo il nome Panda è diventato un vero e proprio
"marchio" ricco di valenze emotive, al quale gli automobilisti
sono ancora profondamente affezionati. Un dato su tutti: le statistiche
dicono che in Italia lo ricorda quasi il 90 per cento del pubblico, contro
meno del 40 per cento dei più conosciuti nomi delle vetture sul mercato.
Ora la nuova supercompatta raccoglie questo testimone e ripropone non solo
il nome ma anche lo spirito della vettura, interpretando in chiave
contemporanea i valori di prodotto e di personalità che nell'immaginario
collettivo hanno fatto del nome Panda una vera e propria icona. Nuova Panda
In Tour - Team "Torno Sabato"- 27 settembre Montecatini; 04
ottobre Foligno; 12 ottobre Rimini; 18 ottobre Gorizia; 25 ottobre Bolzano;
01 novembre Bassano; 08 novembre Sassari; 16 novembre Genova; 22 novembre
Benevento; 29 novembre Catania; 06 dicembre Reggio C.; 13 dicembre Andria;
20 dicembre Ancona; Nuova Panda In Tour -Team 1 - 27/28 settembre Viareggio;
11/12 ottobre Savona; 18/19 ottobre Cuneo; 25/26 ottobre Napoli; 01/02
novembre Torino; 08/09 novembre Milano; 15/16 novembre Verbania; 22/23
novembre Pescara; 29/30 novembre Campobasso; 06/07/08 dicembre Ascoli
Piceno; 13/14 dicembre Palermo; Nuova Panda In Tour - Team 2- 11/12 ottobre
Vicenza; 18/19 ottobre Roma; 25/26 ottobre Trieste; 01/02 novembre Bologna;
08/09 novembre Parma; 15/16 novembre Terni; 22/23 novembre Cosenza; 29/30
novembre Lecce; 06/07 dicembre Matera; 13/14 dicembre Cagliari.
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