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SABATO 20 DICEMBRE 2003
MESE 2003
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UN'ISOLA DA GOLF, CAMPO DA GOLF ONE&ONLY ILE
AUX CERFS
"Ciò a cui ho puntato nel creare il campo da golf Ile aux Cerfs è
di regalare ai golfisti un'esperienza che appagasse davvero tutti i sensi.
Dall'incredibile ambiente naturale alle sfide che si incontrano sul campo,
voglio che sia per tutti una partita da ricordare per sempre" (Bernhard
Langer). Uno degli elementi che rende il golf uno sport così diverso
dagli altri è la bellezza e la varietà dei suoi terreni di gioco. Ormai
i campi da golf hanno tantissime forme e scenari; ce ne sono di moderni o
antichi, circondati da montagne, oceani, deserti, lagune. Di luoghi unici
e inusuali per i campi da golf ne esistono già alcuni nel mondo ma da
oggi preparatevi per qualcosa che non avete mai visto prima e che porta un
nuovo concetto di golf: il campo sull'isola. Commentando il campo, il
designer e due volte campione Master, Bernhard Langer ha detto: "Ho
avuto l'opportunità di giocare a livello professionale su scala mondiale.
Il campo da golf Ile aux Cerfs occupa la sua isola, circondato da una
barriera corallina spettacolare. Aggiungete il blu delle acque cristalline
contrapposto al bianco della sabbia finissima e lo sfondo di antiche
montagne vulcaniche e non mi viene in mente nessun altro campo da golf
comparabile a questo. Un'esperienza davvero unica con 18 buche tutte vista
oceano". E l'esperienza di golf alla Ile aux Cerfs è tutto questo:
nuova, unica, spettacolare. L'isola si trova a cinque minuti in barca dal
One&Only Le Touessrok attraverso la baia. La fresca brezza marina e le
onde gentili dell'oceano sono il modo migliore per preparare i giocatori
alla sfida che li attende. All'arrivo, sono accolti da un campo da golf da
Campionato di 6476 metri (7082 yard). Se volete raccogliere la sfida e
giocare mettendo in atto i consigli raccolti nella vostra carriera,
ricordatevi di portare con voi tutta la vostra esperienza e bravura. Le
scelte sono tante e varie, con quasi tutte le buche che offrono rischi e
possibilità di rivincita. Ma ricordate sempre che Bernhard Langer è un
giocatore di strategia fra i più disciplinati e quindi, prendendo la via
più sicura e tradizionale, sarete sempre appagati. Ciò non significa che
tutti i golfisti dovranno adottare questa tattica. Anzi: i quattro tee di
partenza e la varietà degli angoli di attacco e approccio rappresentano
una sfida stimolante per i giocatori di livello avanzato e, allo stesso
tempo, rendono il campo estremamente giocabile per i golfisti dilettanti.
La spettacolare buca di apertura dà già un assaggio dell'atmosfera di
questo campo da golf unico. Un buon tiro dal tee verso la parte destra del
fairway deve superare uno stagno naturale e una roccia vulcanica che è
stata scoperta durante la costruzione del campo. Il green del par quattro,
5ª buca, è protetto da uno degli specchi d'acqua creati dalla marea più
graziosi della Ile aux Cerfs, mentre la 6ª di 601 metri, la buca più
lunga del campo, corre lungo la splendida spiaggia di sabbia bianca
dell'isola. Di soli 114 metri, la buca 8, anche se corta, non è affatto
facile. Il piccolo gioiello del par tre richiede un tiro dal tee molto
difficoltoso verso un green collocato in alto oltre il fairway e
circondato da alberi di mangrovie e da rocce vulcaniche. All'11ª buca,
par cinque, dogleg a ovest, si gioca verso il mare con un'incomparabile
vista sulle montagne di Mauritius: prendetevi una pausa per gustare il
panorama da questo tee! Si dice spesso che il design di un campo da golf
sia perfetto se include un par quattro corto che induce i tiratori lunghi
a cercare direttamente il green. La buca 14 misura solo 308 metri e i più
coraggiosi possono tentare di coprirli tutti con un solo tiro dal tee. Ma
attenzione alla foresta di mangrovie: se la pallina va verso sinistra
quasi sicuramente andrà perduta. Dai tee della 16ª buca, par quattro di
lunghezza ridotta, la pallina incontra un dosso che cambia repentinamente
la direzione del tiro. Dal primo tee c'è un pericoloso ostacolo di
mangrovie mentre dai tee più avanti un tiro dritto offre poi un approccio
relativamente facile al green; il green si trova in una piccola vallata
con alberi allineati protetta frontalmente da due rocce vulcaniche. Il
tiro dal tee della buca 17 deve superare una radura di mangrovie, che sono
protagoniste anche dell'ultima buca in cui condizionano sia il tiro con il
drive sia l'approccio. Data la natura dell'isola, è facile credere che il
campo sia abbastanza piatto mentre è vero il contrario: infatti, una
delle caratteristiche principali è proprio la varietà del terreno di
gioco. Situata sulla parte più alta dell'isola e affacciata sulla buca 18
c'è la club house, che riporta lo stesso stile architettonico del
One&Only Le Touessrok e che include un fornitissimo Golf Shop
professionale, armadietti, una lounge, un ristorante per 68 persone e un
bar con visuale di 180 gradi sul campo, sulle montagne e sull'oceano. E
per chi crede che il suo gioco abbia bisogno di qualche aggiustamento c'è
la David Leadbetter Golf Academy e un campo pratica con cinque target
green, putting e chipping green. IMG Golf Course Management, leader nel
mondo nella gestione di golf resort, è stata incaricata di assicurare che
la filosofia "One&Only" sia estesa al Campo da Golf Ile aux
Cerfs. IMG porterà la stessa atmosfera che ha già creato nelle sue
proprietà già esistenti: Nirwana Bali Golf Club, nominato Golf Resort N°
1 in Asia e The Dunes Golf Links a Melbourne, Golf Club N° 1 in
Australia. La Ile aux Cerfs si trova a Trou d'Eau Douce, all'interno della
laguna più grande di Mauritius. La densa vegetazione che ricopre gran
parte dell'isola è la stessa di tutta Mauritius: fra gli altri, gli
alberi di casuarina, che furono importati dal sud est asiatico e piantati
dagli Olandesi nel XVII secolo e le mangrovie, originarie di Mauritius,
che servono a preservare il suolo dall'erosione grazie alle loro radici
che si aggrovigliano nel terreno trattenendo la sabbia e creando un
ecosistema specifico. La costruzione di un campo da golf crea sempre
contrasti sulle misure da prendere per assicurare e salvaguardare
l'ambiente. Sulla Ile aux Cerfs è stata adottata la regola del
"minor disturbo possibile". Il campo da golf è stato tracciato
con attenzione per integrare tutte le caratteristiche del luogo incluse le
rocce vulcaniche, tutte le tipologie di alberi e i piccoli specchi d'acqua
dell'isola. Le mangrovie della costa ovest sono rimaste intatte e in
nessun modo sono state toccate dal progetto. Un vivaio speciale è stato
costruito per riprodurre specie rare di vegetazione indigena e, in
particolare, il quasi estinto albero dell'ebano. La maggior parte dei
campi da golf, appena costruiti, hanno bisogno di un po' di tempo per
essere perfetti, a volte anche qualche anno. Non è il caso del campo da
golf Ile aux Cerfs. La regola del "minor disturbo possibile",
combinata al fatto che la maggior parte del campo è stata
"ritagliata" all'interno di una vegetazione ricca e densa, fa
sembrare, sin dal suo primo giorno di vita, che il campo esista già da
anni. E se dovesse capitare che un giorno non siete proprio in forma, non
preoccupatevi. Sarà sufficiente rilassarvi e godervi l'esperienza: la
splendida sensazione di giocare tra foreste di mangrovie, la spettacolare
vista mare, la entusiasmante scoperta di una vegetazione lussureggiante e
mai vista prima vi attendono per una partita indimenticabile al Campo da
Golf Ile aux Cerfs. "Firmare un campo da golf è un impegno che
prendo sempre con estrema serietà. Con il Campo da Golf Ile aux Cerfs la
scelta è stata semplice perché combina sensibilità verso l'ambiente,
natura di una bellezza stravolgente, gestione e proprietà di prima classe
e condizioni climatiche eccellenti" Bernhard Langer.
A proposito di One&Only. One&Only Resorts è la compagnia di
gestione dei resort hotel della Kerzner International Limited, operatore
internazionale di resort di prima categoria, casinò e hotel di lusso. Il
Fondatore e Presidente, Sol Kerzner, ha anche promosso lo sviluppo dei due
campi da golf di Sun City disegnati da Gary Player. Oggi il Gary Player
Country Club è il campo da golf N°1 in Sud Africa e ospita l'annuale
"Million Dollar Challenge", un evento originale iniziato proprio
da Kerzner nei primi anni ottanta. Del portfolio One&Only fa anche
parte l'Ocean Club sulla Paradise Island nelle Bahamas; questo campo da
golf disegnato da Tom Weiskopf ospita due tornei di golf internazionali:
Michael Jordan Celebrity Invitational e Office Depot Father Son Challenge.
One&Only Resorts attualmente gestisce sei proprietà cinque stelle
lusso nel mondo: One&Only Le Saint Géran e One&Only Le Touessrok
a Mauritius, One&Only Royal Mirage a Dubai, One&Only Kanuhura alle
Maldive, One&Only Ocean Club alle Bahamas e One&Only Palmilla in
Messico che aprirà nel febbraio 2004.
Infolink: www.ileauxcerfsgolf.com
CARNEVALE IN SLOVENIA: LA LAUFARIJA DI CERKNO
Cerkno, grazioso paese collinare nella vallata del fiume Cerknica, valle
laterale dell'Isonzo ad un ora dal confine italiano di Gorizia e a 20 km a
nord di Idrija, al confine tra le regioni della Primorska e Gorenjska,
ospita uno dei carnevali più caratteristici di tutta la Slovenia. Si
tratta della "Laufarija", un rituale che affonda le sue radici
nella notte dei tempi e che presenta alcune similitudini con analoghe
manifestazioni dell'Alto Adige. La festa fu celebrata ininterrottamente
per secoli fino al 1914, quando le due guerre mondiali e la ventennale
occupazione italiana ne sancirono la sospensione, fino ai bombardamenti
tedeschi del 1944-45 che arrivarono a distruggere interamente maschere e
costumi. Ma non distrussero la memoria e la voglia di ripristinare le
antiche tradizioni. Nel 1956, dopo anni di ricerche da parte dell'istituto
etnografico sloveno e con l'aiuto degli abitanti più anziani, i "laufarji"
hanno ripreso a correre per le vie del paese, ridando la gioia del
Carnevale a grandi e piccini. La Laufarjia per Cerkno è sempre stata una
cosa seria. In passato la compagine possedeva infatti beni e terreni e
ancora oggi, oltre ad occupare gran parte del museo locale, impegna un
gran numero di giovani per parecchi mesi, sia nell'apprendere il rigido
rituale, che nel costruire i costumi in quanto, essendo fatti di foglie,
pigne, paglia e muschio incollati, debbono essere rifatti ex novo ogni
anno. Basti pensare che per il solo costume dell'Edera, uno dei
personaggi, occorre cucire non meno di 8-10 mila foglie di edera. La
famiglia dei laufarji comprende 24 personaggi. Tutti, salvo uno, portano
sul viso una maschera intagliata nel morbido legno di tiglio, l'albero
nazionale, con sembianze assai realistiche. La figura centrale è il Pust,
cioè il Carnevale, che indossa una maschera cornuta e un costume di
muschio pesante fino a 60-80 chilogrammi. Oltre al Carnevale egli
personifica l'inverno ed è al tempo stesso responsabile di tutte le cose
negative capitate durante l'anno. Altri personaggi di spicco sono il
Giudice, a cui viene affidata l'inevitabile sentenza di condanna del Pust,
l'Edera e la Margherita, i cui volti giovani e sorridenti rappresentano la
vita nuova che risorge con la primavera, il Vecchio e la Vecchia, una
coppia sempre unita con lei perennemente intenta a scopare con
l'inseparabile scopa di betulla i malanni e le avversità dell'inverno e
lui, il capo riconosciuto dei laufarji, a cui spetta il compito
fondamentale di uccidere il Pust con una mazza di legno estratta da
sottoterra. Non mancano poi altre figure come il fornaio, il boscaiolo, il
costruttore di tetti di paglia ma anche personaggi caratteristici come
l'ubriacone, lo scorbutico, il malvagio, i ricconi, lo storpio con
l'organetto, ecc. Uno spaccato sociale valido per un microcosmo contadino.
Da non dimenticare infine i tre terjasti, che con i loro costumi
sfilacciati e i nodosi randelli sorvegliano il Pust e terrorizzano i
bambini. Ogni domenica subito dopo l'Epifania le maschere cominciano a
girare per i villaggi e le case sparse nei dintorni, augurando ogni bene e
raccogliendo offerte e prelibatezze enogastronomiche. Questo infatti è un
periodo di feste, di balli, di fidanzamenti e di matrimoni, tutte cose
proibite nella successiva Quaresima. E dalle feste e dai balli le
fanciulle, novelle Cenerentole, debbono rientrare a casa entro mezzanotte.
Nel pomeriggio della domenica di Carnevale, quest'anno il 22 febbraio, si
svolge in piazza il processo al Pust. Il Giudice legge il lunghissimo capo
d'accusa, tra fischi e lazzi del pubblico, e a nulla servirà la sagace
arringa dell'avvocato difensore: il Carnevale sarà inevitabilmente
condannato a morte e la sentenza verrà eseguita il martedì successivo.
Durante le esequie i laufarji cantano e danzano una musica a metà strada
tra una polka e una nenia funebre, buttandosi a terra e rotolandosi per il
dolore. Così si conclude il Carnevale di Cerkno. I dintorni di Cerkno
offrono non poche attrattive per i turisti. A 1300 metri di quota si trova
la stazione sciistica di Javornik Crni Vrh dotata di 2 seggiovie, 4
skilift e 9 km di piste battute, in parte anche con neve artificiale. La
frazione di Raven ospita la Grotta delle Aragoniti, una cavità naturale
lunga 700 metri splendidamente adorna di incredibili concrezioni
cristalline di questa rara varietà di calcite bianca. A 5 km dal Paese,
nella suggestiva gola del torrente Pasica, si trovano infine i 15 edifici
dell'ospedale partigiano di Franja, una struttura mantenuta segreta per
anni e che durante l'ultima guerra offrì ospitalità e cure ad oltre 500
partigiani feriti. Informazioni su Cerkno e sul suo Carnevale possono
essere richiesti all'ufficio turistico locale, tel. 00386.5.373 46 40,
presso l'albergo Cerkno, oppure all'Ufficio del Turismo Sloveno in Italia,
tel. 02 29 51 11 87, e-mail: slovenia@tin.it
LUBIANA: UN OSTELLO NELLE EX CARCERI
Un nuovo, originalissimo ostello attende tutto l'anno i giovani che
vorranno soggiornare a Lubiana, la vivacissima capitale della piccola
repubblica slovena. Ha infatti aperto di recente i battenti, aggiungendosi
ai 5 studentati funzionanti come ostelli solo durante l'estate, lo Youth
Hostel Celica, situato in posizione abbastanza centrale in Metelkova ulica
presso l'omonimo centro di culture alternative, non lontano dalla stazione
e dal terminal dei pullman. Ma non si tratta di un ostello qualsiasi.
L'edificio che lo ospita, risalente al 1882, ha funzionato fino ad una
decina di anni fa come carcere militare e gli ospiti vengono ancora
alloggiati nelle ex celle, trasformare e riadattate sì, ma fino ad un
certo punto, in quanto ad esempio alle porte e alle finestre sono rimaste
le antiche sbarre. Celica, in sloveno, significa appunto cella. In
compenso ogni camera-cella si presenta come un piccolo capolavoro d'arte
contemporanea, essendo stata ciascuna arredata e dipinta in modo diverso
da giovani artisti locali e stranieri, in un vero tripudio di colori e di
calori. Non a caso l'ostello fa parte di un complesso che ospita
anche una galleria d'arte, la quale organizza mostre, esposizioni,
workshop e conferenze, ma anche esibizioni e concerti di musica etnica.
Una cella, chiamata Angolo della Pace, viene riservata alla meditazione e
alla preghiera, con simboli che ricollegano ad ebraismo, cristianesimo,
islam, induismo e buddismo. Alcune camere sono attrezzate per ospitare
disabili. Completano le strutture comuni un caffè all'orientale, una
trattoria con cucina tipica slovena e un cyber cafè, alloggiato quest'ultimo
nel giardino vetrato. Pernottamento e prima colazione costano in media tra
10 e 18 euro. L'edificio di Celica occupa un posto particolare nei cuore
dei lubianesi e nella recente storia del paese. Nel maggio del 1988 vi
furono infatti rinchiusi i primi quattro prigionieri tra quanti insorsero
in quel tempo contro Belgrado e le forze armate iugoslave per
l'indipendenza della Slovenia, e fu quindi teatro di numerose
manifestazioni popolari di protesta. E, nemesi storica, uno di essi
sarebbe poi divenuto il primo ministro della difesa della nuova
repubblica.
Infolink: www.souhostel.com e
www.ljubljana-tourism.si
SCI IN SLOVENIA: NOVITÀ E CURIOSITÀ
Nonostante le sue montagne superino raramente i 2.500 metri di altezza, in
Slovenia lo sport maggiormente diffuso è costituito dallo sci. A
testimoniarlo non sono soltanto i grandi campioni del passato e del
presente, oppure la presenza di una trentina di stazioni sciistiche su un
territorio più piccolo della Lombardia, ma soprattutto il fatto che uno
sloveno su cinque pratica questa attività (350 mila sciatori su una
popolazione inferiore ai 2 milioni). Per fare un paragone sarebbe come se
in Italia annoverassimo 10 milioni di sciatori. Qualcuno sostiene anche
che lo sci sia nato in Slovenia, basandosi sul fatto che già nel 1600 i
montanari della Bloska Planota per spostarsi durante l'inverno usavano un
bastone e due assi da botte legate ai piedi. In realtà, come sappiamo, lo
sci è nato in epoca preistorica in Russia e nei paesi scandinavi, ma
forse quelli carniolani sono stati i più antichi sciatori dell'Europa
centrale. Il dato certo è che gli sloveni trascorrono volentieri una
vacanza o le loro domeniche invernali sui campi da sci, non solo nelle più
note stazioni di Maribor e di Kranjska Gora, ben famose per essere sedi di
gare di Coppa del Mondo, ma anche nelle tante altre meno note sparse sulle
pendici del Pohorje, delle Caravanche, delle Alpi di Kamnik e delle Alpi
Giulie. E da tempo anche gli stranieri, italiani compresi, hanno imparato
ad apprezzarne alcune caratteristiche positive, economicità e buon
livello alberghiero in primo luogo. Vale la pena di segnalare alcune
curiosità: a Maribor le piste del Pohorje si trovano appena fuori città
e possono essere raggiunte anche con gli autobus metropolitani; sempre a
Maribor la pista principale è interamente illuminata, per cui si può
sciare anche di notte; ancora a Maribor nei pressi degli impianti sorge il
nuovo hotel Habakuk, un elegante 5 stelle le cui piscine e terme sono
alimentate da acque termali. In Slovenia diverse stazioni sciistiche
sorgono in prossimità di impianti termali, per cui è frequente
l'abbinamento tra le due attività. Il casinò di Kranjska Gora si trova a
due passi dalle piste: volendo si può alternare una discesa a una
puntata. Planica, situata a breve distanza dal confine di Tarvisio, viene
considerata una delle capitali mondiali del salto con gli sci grazie alla
presenza di sei trampolini che vanno dai 25 ai 180 metri, attivi fin dal
1934. A Bovec invece, nell'alta valle dell'Isonzo, si può sciare fino a
maggio ai 2.000 metri di quota del versante sloveno del Canin, alternando
magari lo sci a una discesa in rafting o in canoa di uno dei fiumi più
belli d'Europa. A Krvavec, sulle Alpi di Kamnik, si può sciare ad appena
mezz'ora di macchina dalla capitale Lubiana, utilizzando la moderna
cabinovia circolare a 6 posti in grado di trasportare 2 mila persone
all'ora. Escursioni in motoslitta si possono effettuare a Kranjska Gora,
sul Pohorje, Pokljuka e Krvavec, mentre escursioni su slitte trainate da
cani o cavalli sono possibili nelle principali località. Molto ricercate
le località, come Maribor, Rogla, Cerkno e Golte, dove si può abbinare
lo sci al benessere degli impianti termali. Molte stazioni hanno compiuto
lavori di ampliamento e di miglioria alle piste, agli impianti di risalita
e negli impianti per l'innevamento artificiale, sperando di riuscire a
superare il numero di 1,6 milioni di presenze registrato nello scorso
anno. Tra le principali novità la rinnovata seggiovia sul Rogla e
l'attivazione del centro sportivo del Golte, dove si scia a 1.400 metri.
Per questa stagione gli ski-pass giornalieri costeranno attorno ai 21-22
euro, ma in alcune località anche parecchio di meno: a Straza presso Bled
10,6 euro e nel comprensorio del Kanin sopra Bovec 17,5. E da quest'anno
il bollettino della neve si può leggere sul web o sul telefonino. Diversi
operatori turistici italiani, tra cui Eden, Eurotravel, Il Piccolo Tiglio
e Orizzonti, propongono nei loro cataloghi neve soggiorni in alcune delle
principali località sciistiche slovene. Depliant e informazioni sullo sci
in Slovenia possono essere richiesti all'Ufficio del Turismo Sloveno in
Italia, tel. 02 29 51 11 87, e-mail: slovenia@tin.it
internet: www.slovenia-tourism.si
A TRENTO, AL CASTELLO DEL
BUONCONSIGLIOGUERRIERI, PRINCIPI ED EROI FRA IL DANUBIO E IL PO:
L'AFFASCINANTE STORIA DEI SEGNI DEL POTERE PER
LA PRIMA VOLTA
UNA GRANDE MOSTRA DEDICATA AI SIMBOLI DEL PRESTIGIO E DEL LUSSO
Quali erano i segni distintivi dei capi a partire dalla Preistoria fino ai
tempi delle invasioni barbariche? Di quali codici di comunicazione si
servivano le aristocrazie per esibire il potere e sfoggiare il proprio
prestigio? Dal 19 giugno a Trento, al Castello del Buonconsiglio, una
grande mostra sarà dedicata allo sviluppo, consolidamento e affermazione
del potere da parte di figure eminenti. Le più straordinarie
testimonianze lasciate dalle antiche élite che hanno esercitato il potere
nell'ampio territorio compreso fra il corso del Danubio e del Po, saranno
riunite in un evento espositivo senza precedenti. Dalle più antiche
rappresentazioni a livello europeo di personaggi eccezionali, come le
figure dello sciamano e dell'adorante di 32.000 anni fa, provenienti
rispettivamente da Fumane nel veronese e dal Baden Wùrttemberg in
Germania, il percorso sarà scandito dalla presentazione delle più
prestigiose espressioni simboliche del potere. In mostra saranno dunque
esposti asce e pugnali, dapprima in pietra e poi in metallo, preziosi
ornamenti in oro, ambra e pasta vitrea, corone in bronzo e in foglie
d'oro, come lo splendido esemplare da Montefortino di Arcevia del Museo
Archeologico di Ancona. Si potranno inoltre ammirare elaborati finimenti
di cavallo, spade, un copricapo cerimoniale in oro da Schifferstadt
(Germania) risalente al 1300-1100 avanti Cristo, elmi di tradizione
etrusca e celtica, due spettacolari esemplari da parata in bronzo di epoca
romana, provenienti dalla Germania, nonchè corazze, le più antiche
dell'Europa centrale, date in prestito dai musei di Ginevra, Graz,
Lubiana. In mostra vi sarà pure un significativo repertorio di vasi
cerimoniali e contenitori in ceramica, bronzo, oro e argento, destinati ai
banchetti sontuosi e ai simposi dei capi e dei dignitari di corte che in
questo modo rinsaldavano il loro legame, secondo un'usanza già degli eroi
ai tempi della Guerra di Troia. Se nella società contemporanea
un'automobile di lusso, un orologio esclusivo, un vestito e una borsa
"firmati" rappresentano degli status symbol immediatamente
riconoscibili, fra i segni di distinzione più rappresentativi dei ceti
emergenti dell'antichità figuravano il possesso del carro, il livello
dell'armamento, la ricchezza e complessità degli ornamenti e la
disponibilità di prestigiosi servizi da banchetto e simposio. Guerrieri,
Principi ed Eroi fra il Danubio e il Po. Dalla Preistoria all'Alto
Medioevo Trento - Castello del Buonconsiglio 19 giugno - 7 novembre 2004
Web: www.Buonconsiglio.it E-mail:
info@buonconsiglio.It
SUONI
DAL MONDO PER BALLARE IL NATALE I DANZATORI POPOLARI FARANNO FESTA IN
PIAZZA, IL 26 DICEMBRE, PER TRASMETTERE UN MESSAGGIO DI PACE
Il Natale non è solo un momento di festa, ma anche un’occasione per
guardare alle altre culture, al diverso da noi. Per questo, da tre anni,
compagnie provenienti da tutto il mondo si danno appuntamento in piazza
Duomo il giorno di Santo Stefano per proporre le loro danze etniche. Anche
quest'anno saranno al loro posto, dalle ore 16, per due ore di festa,
coinvolgendo grandi e piccini in una danza planetaria. Protagonisti
saranno i balli tradizionali dei Balcani, della Grecia, di Israele, con
un'attenzione particolare a quelli italiani, come le danze occitane delle
regioni di confine, abruzzesi, venete, pugliesi (la pizzica, la
tarantella, danza terapeutica per superare il male del morso della taranta),
eseguiti dai figuranti dell'Associazione Danzare la pace di Rovereto, dal
gruppo Antigone di Trento, da
La Corte
di Caldonazzo, Insieme Danza di Trento, Gruppo Povo, Insieme per
la Pace
di Riva del Garda. Ad accompagnarli saranno le note dell'organetto
diatonico, della la chitarra e del violino del Gruppo Folk Band di Verona.
«Danziamo il Natale del mondo - Natale in musica» non vuole essere un
semplice spettacolo, ma anche uno stimolo a lavorare per eliminare le
barriere culturali.
Infolink: www.apt.trento.it
A
TELVE DI SOPRA SI RICORDA L’EMIGRAZIONE IL GIORNO DEL PALIO DI SAN
GIOVANNI È IL PIÙ ATTESO IN PAESE PER FESTEGGIARE IL PATRONO RIEVOCANDO
LE STORIE DEI NONNI
Tenere viva la memoria dei padri e dei nonni che se ne sono andati in
cerca di fortuna e raccontare le storie di chi, per un pezzo di pane,
negli anni ’50 e ’60 è emigrato in Belgio per lavorare in miniera, in
America o in Svizzera (e prima ancora, alla fine dell’Ottocento, nei
Balcani) è un dovere per ogni comunità. Ogni anno il 27 dicembre, a
Telve di Sopra, si rievocano queste pagine di vita vissuta, fatta spesso
di miseria e di fame. Nell’ottava edizione del Palio di San Giovanni, si
ricorda l’esodo del 1882, seguito all’alluvione che distrusse gran
parte del paese. Storie rivissute attraverso sagre paesane o feste del
patrono, come questa. A partire dalle 13.30 lungo le vie di Telve verranno
rappresentate scene della quotidianità contadina, con la sfilata in
costume di circa un centinaio di figuranti, vestiti da poveri e da
borghesi, a piedi o con lo slittone. Poi sarà la volta della disfida: tre
rappresentanti di ciascuna strada del paese si cimenteranno in una gara a
cronometro di traino e slittoni carichi di “reati de fen” lungo le
ripide stradine di Telve. Il vincitore si aggiudicherà l’ambito Palio,
premi a base di prodotti gastronomici tipici e una targa che raffigura il
patrono San Giovanni con gli emigranti. E per finire, una serata in
allegria, in compagnia della fisarmonica di Fabio, con valzer, tango e
mazurca.
Infolink: www.lagorai.tn.it
A
FIERA DI PRIMIERO UNA GARA DI FONDO IN NOTTURNA DOMENICA 28 DICEMBRE I BIG
DEGLI SCI STRETTI SI DARANNO APPUNTAMENTO NELLE VIE DEL CENTRO PRIMIEROTTO
PER UN’AVVINCENTE GARA SPRINT A STAFFETTA
Una
gara di fondo in notturna per le vie di Fiera di Primiero. È la singolare
proposta natalizia dell’Apt di San Martino di Castrozza e Primiero. Un
cocktail di spettacolo, emozioni e suggestione nella serata di domenica 28
dicembre, per una gara dalla formula originale, che vedrà al via venti
campioni, dalla A di Albarello alla Z di Zorzi. Si tratta dei migliori
specialisti italiani delle prove sprint, suddivisi in dieci staffette a
due concorrenti, chiamati a disputare una serie di giri e volate
mozzafiato sul circuito cittadino ricavato nel cuore della località del
Primiero. Una competizione incerta ed avvincente fino all’ultimo, dove
gli atleti si sfideranno in una gara ad eliminazione diretta (ogni due
giri verrà disputato uno sprint e verrà eliminata l’ultima staffetta
qualificata) lungo il tracciato di
400 metri
da percorrere complessivamente per 18 volte. Centro pulsante della “Ski
Sprint Primiero Energia” (così si chiama la kermesse) sarà la
centralissima Piazza Cesare Battisti di Fiera di Primiero, dove verrà
allestita la zona di partenza ed arrivo, oltre alla fase di cambio delle
staffette, e da dove partirà il percorso che si snoderà lungo via Fiume,
via Guadagnini, via Terrabugio, prima di tornare in Piazza Battisti, circa
400 metri
interamente transennati e ricoperti da uno strato di neve programmata.
Un nuovo motivo di
interesse per una valle che da sempre ha avuto un occhio di riguardo nei
confronti dello sci di fondo e delle specialità nordiche e che ha in
Passo Cereda un caratteristico teatro per la pratica di questa disciplina
dalle radici lontane. Il programma prevede le prime sfide dalle 16 con la
partenza delle categorie giovanili e junior, mentre alle 18 scenderanno in
gara i big. Grazie alla collaborazione del commissario tecnico della
nazionale italiana Marco Albarello e del responsabile della nazionale
lunghe distanze Marco Selle, sono stati infatti invitati alla gara
campioni azzurri del calibro di Cristian Zorzi, Freddy Schwienbacher,
Pietro Piller Cottrer, Giorgio Di Centa, accanto agli specialisti delle
ski-marathon Silvio Fauner, Fabio May, Zanetel, Cattaneo, Bordiga e DeZolt,
ed alcuni giovani talenti fra cui spicca Bruno Debertolis della squadra
sprint. Info tecniche: 0439
62696 – www.usprimiero.com Info
turistiche: 0439 64407 – www.sanmartino.com
LE
INFO-NEVE DIRETTAMENTE SUL CELLULARE ISCRIVETEVI AL SERVIZIO
GRATUITO PER RICEVERE IL BOLLETTINO E IL “POWDERALARM"
Dopo il primo anno di rodaggio, il servizio “powderalarm” è pronto
per decollare. Pensato dalla Trentino S.p.A. per tenere aggiornati gli
sciatori italiani sul livello di innevamento delle piste da sci trentine,
viene offerto gratuitamente a tutti coloro che si iscrivono utilizzando la
scheda che si trova sul nostro sito. Gli appassionati di sci possono fra
scegliere fra due soluzioni diverse. La prima, la più completa, permette
di ricevere il Bollettino Neve e il cosiddetto Powderalarm, un avviso
delle nevicate che lasciano più di venti centimetri di manto sulle piste
della località prescelta, per posta elettronica. La seconda permette di
ricevere le stesse informazioni, confezionate in maniera molto più
stringata per adattarsi allo strumento utilizzato, via sms. Quando ci si
inscrive è importante specificare quali di questi due servizi si vuole
attivare (anche entrambi) e in quali giorni della settimana si vogliono
ricevere le informazioni. I dati inviati agli iscritti sono aggiornati
dalle Apt di ambito e dai consorzi degli impiantisti ogni due giorni. Il
servizio è stato realizzato con la collaborazione tecnica di
www.skiinfo.it, uno dei più importanti siti italiani dedicati alla neve,
dal quale si possono attingere le medesime informazioni per le altre
località sciistiche italiane. Skiinfo, fra l’altro, è presente anche
in Austria, Francia, Norvegia, Svezia e Svizzera, tanto da poter essere
considerato leader in Europa nel suo settore.
A
CAPODANNO L’IMPORTANTE È DIVERTIRSI SULLA NEVE, IN PIAZZA, IN UN
RIFUGIO O IN DISCOTECA: MOLTE LE OPPORTUNITÀ PER SALUTARE L’ANNO NUOVO.
A TRENTO UNA FESTA SOLO PER BAMBINI
Una fiaccolata sulla neve, una festa in piazza, una cena romantica in
rifugio, o una più scatenata e mondana serata in discoteca.
L’importante è festeggiare, divertirsi. Lasciarsi alle spalle il
vecchio anno e accogliere con gioia il nuovo. Chi
si trova in Trentino per Capodanno non avrà che l’imbarazzo della
scelta fra le molte iniziative proposte dalle strutture ricettive, dalle
amministrazioni comunali, in ogni località. Chi
si trova in vacanza in luoghi dove gli impianti partono già in paese,
come a Fiera di Primiero, potrà partecipare, o semplicemente assistere,
ad una delle fiaccolate organizzate dai maestri di sci. E mentre ci si
gode lo spettacolo è d’obbligo gustare un bicchiere di caldo vin brulè.
Ad attendere i più romantici o chi gli sci non vuole lasciarli neppure
l’ultima notte dell’anno, ci sono i rifugi in quota. Una cena tipica,
che non rinuncia alla tradizione del Capodanno, ma neppure ai sapori
genuini e tipici del Trentino. Pensate soprattutto per i più giovani, ma
anche per chi è in compagnia o cerca la festa da dividere con gli altri,
ecco le feste in piazza. Se la volete all’insegna della musica, della
danza spagnola, e della cucina internazionale, la meta non può che essere
Trento. Qui a partire dalle 21.00 si festeggia in piazza Fiera e non solo
con zampone e lenticchie, ma anche con piatti messicani, africani, cinesi.
E per riscaldarsi un po’ ma anche per creare un’atmosfera suggestiva
saranno accesi due grandi fuochi. E al rintocco della mezzanotte i fuochi
d’artificio. Sempre a Trento, ma al Palasport, ad attendere i giovani di
tutte le età ci sarà il “World Music Party”, musica, ballo e
divertimento dalle 21.00 alle 4.00 del mattino. Per i più piccoli la
festa si sposta in piazza Cesare Battisti il giorno successivo: a partire
dalle 14.00 un intero pomeriggio dedicato solo a loro, con il Trenino di
Babbo Natale, il Cioccolata Party, gli spettacoli di strada, i giocolieri
e il mangiafuoco, i raccontafavole. Nasi all’insu anche a Riva del Garda
per un Capodanno da fiaba dove si replica l’evento di fine estate, la
“Mezzanotte di fiaba”. Palcoscenico piazza 3 Novembre, il salotto di
Riva del Garda, dove dalle 22 si aspetta la mezzanotte tra brindisi,
musica e balli. A dare uno spumeggiante benvenuto al 2004 i fuochi
d’artificio sul lago. Per concludere una tradizione popolare che ancora
si rinnova in molti paesi: quella dei falò. A Levico Terme ma anche a San
Martino di Castrozza, un enorme pupazzo fatto di stracci, che rappresenta
un'orribile vecchia strega, viene bruciato. Con la "vecia" se ne
va in fumo tutto quanto di brutto e di poco piacevole vi è stato
nell'anno che sta per finire. La manifestazione si conclude con un
variopinto spettacolo pirotecnico.
TANTI
PRESEPI PER TUTTI I GUSTI PAESI E VALLATE SI ORGANIZZANO PER REALIZZARE
OPERE ORIGINALI DEDICATE ALLA NATIVITÀ
Lo spirito del Natale sembra a volte potersi ridurre alla sola frenesia
degli acquisiti e ai soli colori delle vetrine. Ma il bello di una terra
come il Trentino è che riesce a custodire come piccoli tesori, tradizioni
e consuetudini che sembravano dimenticate. In molte delle sue vallate, in
tanti suoi paesi, è soprattutto il rito della costruzione dei presepi a
restituire il pieno significato alla festa del Natale. Perché, i presepi,
qui vengono ancora realizzati dall’intera comunità. Un esempio è la
località di Monte Sover, in Val di Cembra: qui è uso che ogni famiglia
costruisca il proprio presepe lungo le vie del paese. Il risultato è uno
splendido percorso, che quest’anno sarà possibile visitare fino al
giorno dell’Epifania. Simile, l’evento di Miola di Piné: “En
presepio vizin a cà”, è il suo nome, che ha bisogno di ben poche
spiegazioni. Anche qui tutto il paese si trasforma in una suggestiva
visione natalizia, dove la creatività di ognuno può esprimersi al
meglio. La fantasia e l’inventiva sono invece i protagonisti ad Albiano:
presepi costruiti a mano con ogni tipo di materiale faranno bella mostra
fino al 6 gennaio e l’inaugurazione dell’esposizione sarà preceduta
da una fiaccolata allietata dai canti del Coro S. Biagio e nella quale
prenderà vita un bel presepe vivente. L’orario di visita va dalle 14.30
alle 18.00 e fino alle 20.00 nei giorni festivi. Non poteva mancare infine
l’omaggio al simbolo del presepe da parte del capoluogo trentino. In
Piazza Duomo, fino alla vigilia di Natale, cinque scultori realizzeranno
dal vivo una spettacolare rappresentazione della Natività in legno
cirmolo proveniente dalla Valle di Fiemme. Ogni giorno sarà dunque
possibile ammirare l’abilità di questi cinque maestri dell’intaglio e
le loro opere in divenire.
CINQUEMILA
SCIATORI VIRTUALI SU RADIO DEEJAY STA OTTENENDO GRANDE SUCCESSO IL GIOCO
ON-LINE CHE PROPONE UNA DISCESA LUNGO 12 CELEBRI PISTE TRENTINE E METTE IN
PALIO DODICI SETTIMANE BIANCHE
Il
nuovo “Snow Game” online sul sito di radio Deejay ha già trovato
grande consenso tra i navigatori, in particolare dei giovanissimi, amanti
delle piste ben innevate, dello snowboard, delle discese a capofitto. In
5000 hanno già provato l’ebbrezza della discesa virtuale in attesa di
quella autentica. Il premio consiste in una settimana bianca in Trentino
per due persone nel periodo compreso fra il 6 e il 13 marzo
2004. In
totale ne sono state messe in palio 12. Dodici
sono anche le piste fra cui si può scegliere: la “Paradiso” e la
“Nera” di Folgarida in Val di Sole, la “Tomba”, la “Col
Margherita” e la “Nera del Ciampac” in Val di Fassa, la “Canalone
Miramonti” a Madonna di Campiglio, la “Olimpia
2”
in Val di Fiemme, la “Uno di Tognola” a San Martino di Castrozza, la
“Olimpionica
2”
sulla Paganella, la “Gran Pista” sul Monte Bondone, la “Salizzona”
a Folgaria, la “Competition” a Pinzolo. Basta cliccare sul logo
animato posizionato nella home page di www.deejay.it per accedere alla
pagina del gioco. Prima di cominciare occorre registrarsi (si entra a far
parte di una mailing list solo se lo si desidera) e dopo aver scelto la
pista parte il conto alla rovescia al termine del quale comincia la
discesa: l’obiettivo è, inutile dirlo, riuscire a centrare tutte le
porte adottando la traiettoria più rapida. Per comandare i movimenti del
piccolo sciatore virtuale si utilizza una console provvista di cinque
tasti direzionali che appare in fondo al tracciato. Per facilitare il
compito degli utenti il software considera valida una discesa anche se si
saltano alcune porte, ma ne tiene conto e alla fine traduce il tutto in
penalità. Al termine della prova possiamo scegliere se registrare il
nostro tempo in archivio (consultabile sul nostro sito).
Si può giocare fino al 15
febbraio, il 20 verranno estratti a sorte i 12 fortunati vincitori della
settimana bianca in Trentino. Le località di villeggiatura sono le stesse
sulle quali ci siamo messi alla prova “virtualmente”. Infolink: www.deejay.it
BOLLETTINI
DELLE PISTE
Cliccando qui sotto trovi l'elenco aggiornato di tutte le piste e gli
impianti sciistici aperti per lo sci alpino e per lo sci di fondo.
Downloads:
Sci fondo (application/pdf, 72.1 kB), Sci_alpino
(application/pdf, 92.8 kB)
GLI
APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA ULTIMI GIORNI PER I MERCATINI TRADIZIONALI,
MENTRE NELLA SETTIMANA PIÙ SACRA DEL NATALE SI MOLTIPLICANO I CONCERTI
25 dicembre Trento – Chiesa S. Maria Maggiore ore 11.00
Natale in musica
Come da tradizione santa Messa di Natale accompagnata dal Coro della Sat
26 dicembre
Trento – Teatro Sociale ore 21.00
Gran concerto di Natale dei Corpi Bandistici del Trentino S.p.A.
Info: 0461 983880
31 dicembre Trento – teatro Sociale ore 19.00
Concerto
di fine anno
Tradizionale
appuntamento di capodanno con l’Orchestra Sinfonica Haydn
Info:
0461 986488
Fino
al 24 dicembre Arco – centro storico
Mercatino
Asburgico di Natale
Dal
villaggio di casette piene di doni alle feste a tema, dalle melodie
natalizie alle pietanze tipiche. Aperto venerdì, sabato e domenica dalle
10.00 alle 19.00.
Info:
0464 560113 – www.nataletrentino.it
Fino
al 24 dicembre Trento – Piazza Fiera
Mercatino
di Natale
Un
villaggio di casette in legno dove acquistare tutto il meglio della
tradizione artigianale alpina. Orario: 10.00-19.30. Tutti i giorni “I
sapori del mercatino” con degustazioni di prodotti enogastronomici
locali.
Info: 0461 983880 – www.nataletrentino.it
Fino al 4 gennaio Levico – Parco delle Terme
Mercatino
di Natale
Tra
piante bellissime e maestose si snoda un itinerario attraverso i gusti e i
sapori della Valsugana. Prodotti tipici con degustazioni e oggetti di
artigianato artistico.
Aperto
solo dal venerdì alla domenica dalle 10.00 alle 19.00; dal 26 dicembre al
4 gennaio tutti i giorni.
Info:
0461 706101 – www.nataletrentino.it
Fino al 18 aprile Rovereto – Mart
Montagna
arte scienza mito
Un
viaggio in montagna davvero emozionante. Attraverso una mostra sarà
possibile ripercorrere attraverso l'opera di artisti e scienziati la
storia di un grande mito: quello della montagna. Orario: da martedì a
giovedì 10.00-18.00, venerdì, sabato e domenica 10.00-21.00
Info:
0464 438887 - www.mart.trento.it
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