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di
VENERDI'
30 MAGGIO 2003
pagina 1
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A VENEZIA "SI FA IL PUNTO" SULL'E-GOVERNMENT
EUROPEO
Venezia, 30 maggio 2003 - Si apre oggi, a Venezia, "On Line
Citizenship Emerging Technologies for European Cities" la conferenza che si
propone di mettere a confronto esperienze e testimonianze di amministratori e
dirigenti della Pubblica Amministrazione, italiani ed europei, sull'importante
ruolo che le tecnologie svolgono nel migliorare la vita dei cittadini.
All'evento, organizzato dal Comune di Venezia, in collaborazione con TeleCities,
Venice International University e Sun Microsystems, è prevista la
partecipazione di oltre 100 responsabili dei progetti di e-government più
interessanti e innovativi realizzati sia a livello nazionale che europeo. Nella
splendida cornice di Viu Venice International University, nell'Isola di San
Servolo, il sindaco di Venezia, Paolo Costa, darà inizio ai lavori presentando
gli interventi di Rosalie Zobel, Director, DG Information Society, European
Commission, di Teresa Serra, presidente di TeleCities, rete di 133 città
europer lo sviluppo di politiche e progetti comuni nel settore delle nuove
tecnologie della comunicazione, e di John Gage, responsabile della Ricerca di
Sun Microsystems, una delle società maggiormente attive nella realizzazione di
infrastrutture IT per progetti di e-government. Nei due giorni dell'evento, i
rappresentanti della comunità europea, le autorità locali e i rappresentati di
importanti realtà aziendali, discuteranno, sia a livello tecnologico che
politico, dei possibili nuovi modelli organizzativi per gli Enti Locali e dei
modelli di comunicazione innovativi all'interno della Pubblica Amministrazione.
In particolare, nelle sessioni parallele, verranno trattate le tematiche
"emergenti" nel panorama della Pubblica Amministrazione: e-Democracy,
Portali, Web Services e Open Source. "Il Comune di Venezia, con la
partnership di Venis s.p.a., opera per contribuire alla realizzazione di un
sistema di eGovernment, realizzando una serie di servizi online per cittadini,
professionisti ed imprese, attraverso un Portale per servizi
interattivi/transattivi: www.egov.comune.venezia.it" - ricorda il Sindaco
Paolo Costa. "Attivo da ottobre 2002 il portale, in questa prima fase di
avvio, offre la possibilità di accedere ad una serie di servizi e ne svilupperà
altri, in partnership con soggetti pubblici e privati e con altre città
Europee, al fine di aumentare non solo la quantità assoluta di informazioni a
disposizione dei cittadini ma anche il grado di cittadinanza attiva dispiegabile
sulla rete attraverso le nuove tecnologie". Il Software Oracle sarà
eseguibile sul sistema operativo Unix leader di mercato Solaris Sparc, su
Solaris x86 e Linux x86 - trasferendo l'affidabilità e la scalabilità tipiche
dei sistemi enterprise al segmento dei server a basso costo (che eseguono
applicazioni mission critical) e ampliando la scelta di server a disposizione
dei clienti. Questa proposta include la certificazione per Oracle9i Database,
Oracle9i Database con Real Application Clusters, Oracle9i Application Server,
Oracle Collaboration Suite e la Oracle E-Business Suite. Una maggiore attenzione
alle soluzioni Oracle9i Database con Real Application Clusters su Sun permette
di orientare i Data Center verso l'adozione di cluster di database Oracle su Sun,
caratterizzati da massima disponibilità e costo contenuto. Sun Microsystems è
una delle società che maggiormente sta influenzando lo scenario dell'Information
Technology a livello mondiale; le innovazioni più significative apportate da
Sun infatti sono oggi diventate "motore tecnologico" a disposizione
dei governi che hanno scelto di cogliere la straordinaria e irripetibile
opportunità di riorganizzare, con una logica di totale apertura, molte delle
attività offerte dalla pubblica amministrazione a cittadini e imprese. La
filosofia dei sistemi aperti - Open Source -, da sempre alla base della
strategia di Sun, è una realtà ampiamente affermata in quanto permette la
massima libertà di scelta tra le soluzioni IT disponibili sul mercato,
rispondendo a pieno a quelli che sono i presupposti e i requisiti richiesti dai
progetti di e-governement. "I governi giocano un ruolo importante
nell'adozione delle tecnologie più innovative e nell'assicurare che le città
le utilizzino a favore dei loro cittadini"- ha affermato Elie Simon, Vice
President, Emea, Sun Microsystems - "Sun Microsystems ha il piacere di
lavorare in tutto il mondo con i responsabili della Pubblica Amministrazione sui
più importanti progetti di 'città digitali', che migliorano radicalmente
l'efficienza e la qualità dei servizi offerti alle piccole e medie imprese e ai
singoli cittadini. Qui a Venezia stiamo illustrando uno degli esempi più
significativi tra i progetti sviluppati finora da Sun e dai suoi partner".
Nella giornata conclusiva di sabato, che verrà aperta da Umberto Vattani,
Presidente di Venice International University, gli interventi di Elie Simon,
Vice Presidente di Sun Microsystems, responsabile per l'Europa, il Medio Oriente
e Africa, e di Franco Bernabé, Presidente della Biennale di Venezia si
aiuteranno a rispondere ad uno degli interrogativi più attuali che riguarda il
futuro delle Pubbliche Amministrazioni, e cioè quali sono le prospettive per lo
sviluppo di città integrate basate sulle tecnologie emergenti.
FINANZIAMENTO
DEI PARTITI POLITICI EUROPEI
Bruxelles, 30 maggio 2003 - Il Trattato di Nizza
afferma che i partiti politici a livello europeo svolgono un ruolo importante in
quanto fattore d'integrazione e di formazione di una coscienza europea; uno
statuto e regole relative al loro finanziamento attraverso il bilancio
comunitario devono quindi essere stabiliti in base alla procedura di codecisione.
La commissione per gli affari costituzionali, approvando con 20 voti favorevoli
e 8 contrari la relazione di Jo Leinen (Pse, D), ha accolto con favore, ma con
una serie di modifiche, la proposta di regolamento presentata al riguardo dalla
Commissione. Per non creare false aspettative, i deputati hanno subito chiarito
che questo regolamento si limita a definire regole per il finanziamento dei
partiti politici europei, ma non prospetta un effettivo statuto. L'aspetto
finanziario doveva infatti essere affrontato con urgenza, viste le critiche
formulate nel 2000 dalla Corte dei conti. Per i parlamentari, un "partito
politico europeo" è un'associazione di cittadini o una federazione di
partiti politici degli Stati membri, riconosciuta o istituita in conformità con
l'ordinamento di almeno uno Stato membro, che contribuisce a livello europeo a
formare ed esprimere la volontà politica dei cittadini ed è rappresentata, o
mira ad esserlo, al Parlamento europeo. Per avere diritto al finanziamento
comunitario, un partito politico europeo dovrebbe depositare uno statuto e un
programma politico presso la Commissione ed essere rappresentato al PE o in
assemblee legislative nazionali o regionali da membri eletti in almeno un quarto
degli Stati membri, oppure aver raccolto almeno il 5% dei suffragi alle ultime
elezioni europee in almeno un quarto degli Stati membri. La Commissione, invece,
aveva fissato la soglia a un terzo degli Stati membri. Lo statuto e le attività
del partito, inoltre, devono rispettare i principi di libertà, democrazia e
dello stato di diritto, nonché i diritti umani e le libertà fondamentali.
Secondo i deputati, però, non è necessario prevedere una registrazione
preliminare e distinta presso il Parlamento europeo, come aveva proposto la
Commissione. Ai fini della trasparenza, un partito politico europeo che riceve
il finanziamento deve pubblicare ogni anno le proprie entrate e uscite e un
prospetto dell'attivo e del passivo. Esso deve inoltre dichiarare le proprie
fonti di finanziamento fornendo un elenco dei donatori e delle donazioni
superiori ai 1000 euro (la Commissione chiedeva di dichiarare tutte le donazioni
oltre i 100 euro). Il partito, poi, non dovrebbe accettare le donazioni anonime,
quelle provenienti dai bilanci di gruppi politici del Parlamento europeo o dalle
persone giuridiche nelle quali la partecipazione dello Stato superi il 50% del
capitale, né quelle da persone fisiche e giuridiche superiori ai 15.000 euro
l'anno per donatore (la Commissione aveva previsto al riguardo una soglia di
5.000 euro). Per i deputati, i contributi di membri del partito politico europeo
sono ammessi. Il finanziamento comunitario non potrà essere utilizzato per il
finanziamento diretto di partiti politici nazionali o regionali. L'organo
parlamentare ha tuttavia introdotto due eccezioni: il finanziamento delle
campagne per le elezioni europee e le attività di partito che, a qualsiasi
livello, siano direttamente associate alle politiche dell'UE. La questione più
controversa riguarda la responsabilità della gestione degli stanziamenti. Per
la Commissione, questi dovrebbero essere classificati come spese amministrative
specifiche del Parlamento e quindi collocati sotto la responsabilità di
quest'ultimo. I deputati, invece, vogliono che tale compito sia affidato alla
Commissione. I crediti disponibili (8,4 milioni di euro) saranno ripartiti tra i
partiti politici europei nel modo seguente: 15% in parti uguali e 85%
proporzionalmente al numero di eletti al PE. Per la Commissione, infine, il
regolamento dovrebbe entrare in vigore tre mesi dopo la pubblicazione sulla
Gazzetta Ufficiale, ma i deputati chiedono che esso sia applicato dall'inizio
della prossima legislatura per permettere ai partiti europei esistenti di
adeguarsi al nuovo quadro regolamentare.
PRESENTAZIONE DEL VOLUME
"CITTADINE D'EUROPA" A MILANO, IL 4 GIUGNO PROSSIMO
Milano, 30 maggio
2003 - La Rappresentanza a Milano della Commissione europea organizza una
presentazione del volume "Cittadine d'Europa" - Integrazione europea e
associazioni femminili italiane, curato da Beatrice Pisa. L'incontro, con la
partecipazione delle autrici, avrà luogo mercoledì 4 giugno 2003 alle ore
15.30, presso la Sala C - 1° piano - Palazzo delle Stelline, Corso Magenta, 61
- Milano. All'incontro parteciperà Roberto Santaniello, Direttore della
Rappresentanza a Milano. Interverranno: Beatrice Pisa, storica dell'Università
degli Studi di Roma "La Sapienza"; Maria Teresa Coppo Gavazzi, Vice
Presidente della Commissione femminile dell'Aiccre; Paola Bernardini Mosconi,
Presidente del Consiglio Nazionale Donne Italiane; Paola Bilancia, Professore
ordinario di Diritto Pubblico presso la Facoltà di Scienze Politiche, Università
degli Studi di Milano; Maria Grazia Cavenaghi-Smith, Direttore dell'Ufficio a
Milano del Parlamento europeo. Il volume "Cittadine d'Europa" è edito
da Franco Angeli, nella collana "Politica e Storia" del Dipartimento
di Studi politici dell'Università di Roma "La Sapienza".
LA TURCHIA
SULLA STRADA DELL'ADESIONE
Bruxelles, 30 maggio 2003 - La commissione per gli
affari esteri ha rilevato con soddisfazione i progressi compiuti dalla Turchia
dall'ottobre 2001 per soddisfare i criteri politici di adesione all'UE, ma ha
precisato che non esistono ancora le condizioni per aprire i negoziati. La
relazione di Arie Oostlander (Ppe-De, Nl), sottolinea la necessità di una
completa riforma dello Stato ed invita il governo turco ad approntare un nuovo
sistema politico e costituzionale che garantisca i principi di un regime laico e
del controllo del potere civile su quello militare. I deputati hanno espresso
preoccupazione per il "ruolo eccessivo" dell'esercito in Turchia,
ruolo che costituisce un freno allo "sviluppo verso un regime democratico e
pluralista" e ritengono che occorrerà abolire il ruolo e la posizione
attuale del Consiglio nazionale di sicurezza, mentre i rappresentanti
dell'esercito dovranno allontanarsi dagli organi civili (come l'Alto Consiglio
dell'educazione e quello dell'audiovisivo). Il Parlamento turco dovrebbe infine
avere il pieno controllo del bilancio militare. La relazione di Oostlander non
definisce la cultura giudaico-cristiana ed umanistica un prerequisito
all'adesione, ma insiste sul rispetto dei valori universali di democrazia, Stato
di diritto, diritti di base e diritti umani nonché libertà di culto e di
opinione, invitando inoltre ad un atteggiamento rilassato verso l'Islam e la
religione in generale. La nuova costituzione turca dovrà essere basata sui
principi democratici europei che prevedono il pieno rispetto dei diritti umani e
dei diritti dei singoli e delle minoranze, si afferma nella relazione, in cui si
prende atto con soddisfazione dell'intenzione del primo ministro turco Erdogan
di elaborare una nuova costituzione. I deputati ritengono poi che il sistema
elettorale dovrebbe garantire una rappresentatività totale del Parlamento. La
Turchia deve rispettare le minoranze linguistiche e religiose e, in particolare,
stabilire relazioni più serene e costruttive con i cittadini di origine curda.
Nello specifico, la commissione per gli affari esteri ha chiesto un nuovo giusto
processo e l'immediato rilascio dei deputati del partito Dep, compresa Leyla
Zana, vincitrice del premio Sacharov; la revisione della decisione della Corte
costituzionale turca di bandire Hadep; l'accesso per tutti i detenuti ad una
assistenza legale; misure energiche per abolire la tortura ed applicare le norme
internazionali in materia di carcerazione. Deve poi essere garantito a tutti i
cittadini, di qualsiasi origine, un accesso effettivo alla diffusione
radiotelevisiva e all'educazione in curdo ed in altre lingue non turche. Le
autorità devono facilitare il lavoro delle organizzazioni non governative come
la Caritas, garantendo il loro status giuridico. I deputati hanno espresso viva
preoccupazione per i rapporti che parlano di donne detenute, specialmente curde
e dissidenti politici, oggetto di stupro da parte degli agenti di pubblica
sicurezza. Per quanto riguarda le relazioni esterne, i deputati hanno invitato
la Turchia a ritirare le truppe dalla parte settentrionale di Cipro per aprire
la strada alla riunificazione dell'isola e a favorire un rapporto di buon
vicinato con l'Armenia. La Turchia dovrà cooperare con gli Stati vicini (Iran,
Siria e Iraq) per assicurare la sicurezza delle frontiere permettendo al tempo
stesso ai cittadini di origine curda nei vari Paesi di sviluppare le loro
relazioni umane, culturali ed economiche. La Turchia deve superare ancora
parecchi ostacoli sulla strada dell'adesione all'Unione europea ed è quindi
fondamentale dire chiaramente al Paese cosa resta da fare. Si ricorda che ai
sensi dell'articolo 49 del Trattato sull'Unione, l'adesione di un nuovo Stato
richiede il parere conforme del Parlamento europeo.
ENTRATE TRIBUTARIE
GENNAIO-APRILE 2003: DATI DI COMPETENZA
Roma, 30 maggio 2003 - Il Ministero
dell'Economia e delle Finanze comunica che nel periodo gennaio - aprile 2003
sono state accertate entrate tributarie dello Stato - calcolate secondo il
criterio della competenza - per un ammontare pari a 91.668 milioni di euro, in
crescita di 5.570 milioni di euro (+6,5%) rispetto allo stesso periodo dell'anno
2002. Nel solo mese di aprile le entrate sono ammontate a 21.177 milioni di
euro, in crescita di 715 milioni di euro (+3,5%) rispetto al mese di aprile del
2002. Imposte dirette. Le imposte dirette del periodo gennaio-aprile 2003 sono
risultate pari a 45.378 milioni di euro, in aumento di 2.411 milioni di euro
(+5,6%) rispetto allo stesso periodo del 2002. L'Irpef risulta in aumento di
1.767 milioni di euro (+4,6%), influenzata positivamente dal buon andamento
delle ritenute. Imposte indirette. Le imposte indirette hanno generato un
gettito pari a 46.290 milioni di euro, in crescita di 3.159 milioni di euro
(+7,3%). L'Iva è in aumento di 1.711 milioni di euro (+7,0%) sullo stesso
periodo del 2002 ed ha raggiunto l'ammontare di 26.230 milioni di euro. L'Iva
sugli scambi interni è in aumento di 1.528 milioni di euro (+7,3%) mentre l'Iva
sulle importazioni è in crescita di 183 milioni di euro (4,9%)
ASSOGESTIONI:
MAPPA COMPLETA DEL RISPARMIO GESTITO APRILE 2003
Milano, 30 maggio 2003 - Mappa
completa del Risparmio Gestito aprile 2003. Risparmio Gestito: patrimonio lordo
+2,05% in un mese. Sempre più vicina la soglia degli 800 miliardi di euro. Si
è attestato a quota 798,1 miliardi di euro, nel mese di aprile, il patrimonio
lordo dell'Industria del Risparmio Gestito. Rispetto ai dati di marzo,
l'incremento registrato è stato pari all'2,05%. Si conferma dunque anche ad
aprile la tendenza alla crescita dell'Industria italiana. Il dato al netto della
duplicazione degli Oicr di gruppo si è attestato invece a quota 684,7 miliardi
di euro. In testa alla classifica dei prodotti finanziari si confermano ancora
una volta gli Oicr con un patrimonio lordo di 471,9 miliardi di euro e netto di
469,4 miliardi di euro, pari al 59,1% del totale lordo. Seguono le Gestioni di
prodotti assicurativi con un patrimonio lordo di 136,9 miliardi di euro (114,1
miliardi di euro il netto). Al terzo posto si collocano le Gpf Retail con 92,1
miliardi di euro (lordo) e 13,6 miliardi di euro (netto), seguite dalla
categoria residuale delle Altre Gestioni con un patrimonio di 47,2 miliardi di
euro (lordo) e 45,3 miliardi di euro (netto). Chiudono la classifica le Gpm
Retail con 40,5 miliardi di euro (lordo) e 33,7 miliardi di euro (netto), e le
Gestioni di Prodotti Previdenziali con 9,5 miliardi di euro (lordo) e 8,5
miliardi di euro (netto). La graduatoria dei prodotti finanziari della gestione
del risparmio è guidata, anche ad aprile, dal comparto obbligazionario con un
patrimonio lordo di 279,7 miliardi di euro (253 miliardi di euro il netto) pari
al 35% del totale lordo. Al secondo posto figurano i prodotti bilanciati con
184,7 miliardi di euro (149,5 il miliardi di euro), pari al 23,1% del totale. I
prodotti azionari con 125,8 miliardi di euro di patrimonio lordo (116 miliardi
di euro) superano, rispetto alla rilevazione di marzo, i prodotti monetari che
chiudono il mese di aprile con un patrimonio lordo di 100,4 miliardi di euro
(97,8 miliardi di euro). I prodotti flessibili detengono un patrimonio di 21,1
miliardi di euro (13 miliardi di euro) mentre quelli della categoria residuale
dei prodotti non classificati 86,3 miliardi di euro (55,2 miliardi di euro).
IFI
ASSEMBLEA APPROVA BILANCIO 2002
Torino, 30 maggio 2003 - L'Assemblea dei soci
dell'Ifi - Istituto Finanziario Industriale, riunitasi oggi a Torino sotto la
presidenza di Umberto Agnelli, ha approvato il bilancio di esercizio al 31
dicembre 2002, che, come già comunicato in precedenza, si è chiuso con una
perdita di € 226,9 milioni; non sono stati deliberati dividendi. L'Assemblea
inoltre ha rinnovato l'autorizzazione all'acquisto di massime n. 6 milioni di
azioni proprie, ordinarie e/o privilegiate, per massimi € 100 milioni e ha
conferito l'incarico di revisione contabile per il triennio 2003/2005 alla
Deloitte & Touche Italia S.p.A. L'Assemblea ha poi rinnovato il Consiglio di
Amministrazione, in scadenza di mandato. Il nuovo Consiglio, che resterà in
carica fino al 2006, risulta così composto: Umberto Agnelli, Annibale Avogadro
di Collobiano, John Philip Elkann, Gianluigi Gabetti, Gabriele Galateri, Franzo
Grande Stevens, Andrea Nasi, Lupo Rattazzi e Pio Teodorani Fabbri. L'Assemblea
ha ringraziato il consigliere uscente Susanna Agnelli per l'impegno prestato in
questi anni e ha formulato gli auguri di buon lavoro al nuovo amministratore,
Lupo Rattazzi. È stato infine confermato per il medesimo triennio il Collegio
Sindacale, giunto anch'esso al termine del suo mandato, che risulta così
composto: Cesare Ferrero (Presidente), Giorgio Giorgi, Lionello Jona Celesia,
Giorgio Ferrino (supplente), Paolo Piccatti (supplente). Il Consiglio di
Amministrazione, riunitosi al termine dell'Assemblea, ha confermato Presidente
Umberto Agnelli, Vice Presidente Gianluigi Gabetti e Segretario Franzo Grande
Stevens.
AVVISO AGLI AZIONISTI DI OLIVETTI :TERMINI, CONDIZIONI E MODALITÀ PER
L´ESERCIZIO DEL DIRITTO DI RECESSO CONSEGUENTE ALLA MODIFICA DELL´OGGETTO
SOCIALE
Ivrea, 30 maggio 2003: Olivetti informa che in data 28 maggio 2003 è
stata iscritta presso il Registro delle Imprese di Torino la deliberazione dell´assemblea
straordinaria di Olivetti S.p.A. ("Olivetti" o la "Società
"), tenutasi in data 26 maggio 2003, che ha approvato, tra l´altro, la
modifica dell´oggetto sociale della Società con effetto dalla data di
efficacia della fusione per incorporazione di Telecom Italia S.p.A. in Olivetti.
Per effetto della modifica dell´oggetto sociale all´esito della fusione, gli
azionisti di Olivetti non intervenuti all´assemblea che ha deliberato la
fusione possono pertanto esercitare il diritto di recedere dalla Società a
norma dell´art. 2437 del codice civile. Il rimborso spettante a chi eserciti il
recesso (il "Prezzo del Recesso"), calcolato quale media aritmetica
dei prezzi ufficiali giornalieri di borsa delle azioni ordinarie Olivetti nei
sei mesi precedenti la data dell´assemblea del 26 maggio 2003, e cioè nel
periodo dal 26 novembre 2002 al 23 maggio 2003 (ultimo giorno di borsa aperta
prima dell´assemblea) compresi, è pari a Euro 0,9984 per ogni azione ordinaria
Olivetti S.p.A. Il Prezzo del Recesso sarà corrisposto agli azionisti Olivetti
che abbiano esercitato il diritto di recesso al più tardi entro 90 giorni dalla
data di efficacia della fusione tra la Società e Telecom Italia S.p.A., che si
prevede sia perfezionata al più presto, e segnatamente, nel rispetto del
termine di cui all´art. 2503 del codice civile, entro la prima metà del mese
di agosto 2003. Dalla data di efficacia della fusione sino alla data di
pagamento del Prezzo del Recesso spetteranno agli azionisti recedenti gli
interessi legali, pari al 3% annuo. I soci di Olivetti che non sono intervenuti
all´assemblea che ha deliberato la fusione e che intendano esercitare il
diritto di recesso dovranno far pervenire apposita dichiarazione, tramite
lettera raccomandata (anche a mano), telegramma o ufficiale giudiziario, a:
Olivetti S.p.A. - Ufficio Titoli Via Jervis n. 77 10015 Ivrea (Torino) La
dichiarazione di recesso degli azionisti non intervenuti all´assemblea dovrà
pervenire a Olivetti nel termine di quindici giorni dalla data di iscrizione
presso il Registro delle Imprese di Torino della delibera sopra menzionata, cioè
entro e non oltre il 12 giugno 2003. Farà fede la data di ricevimento, da parte
di Olivetti, delle comunicazioni di recesso, non la data di spedizione delle
stesse; spetta agli azionisti recedenti, pertanto, l´onere di assicurarsi che
tale termine sia rispettato, non assumendo Olivetti alcuna responsabilità per
eventuali ritardi di trasmissione o consegna dovuti a cause ad essa non
imputabili. La dichiarazione di recesso dovrà contenere i dati anagrafici, il
codice fiscale, il domicilio e l´eventuale recapito telefonico nonchà(c) gli
estremi e le coordinate del conto corrente del socio recedente, il numero di
azioni Olivetti in relazione alle quali viene esercitato il diritto di recesso,
l´indicazione dell´intermediario presso cui le azioni sono depositate e la
dichiarazione che tali azioni sono libere da pegni o altri vincoli a favore di
terzi (ovvero, in caso contrario e quale condizione per l´ammissibilità della
dichiarazione di recesso, l´indicazione che sarà fatta pervenire, unitamente
alla certificazione di cui in appresso, apposita dichiarazione del creditore
pignoratizio, o del soggetto a cui favore altro vincolo sia posto, con la quale
tale soggetto presti il consenso all´esecuzione del pagamento del Prezzo del
Recesso in conformità alle istruzioni del socio recedente). Inoltre, e fermo
restando quanto precede, a pena di inammissibilità della dichiarazione di
recesso, contestualmente alla medesima - oppure, ove ciಠnon fosse possibile,
anche successivamente ma comunque, entro e non oltre il termine sopra indicato
(12 giugno 2003) - i soci recedenti dovranno far pervenire a Olivetti, con le
modalità già menzionate per la dichiarazione di recesso, apposita
certificazione, rilasciata da un intermediario autorizzato a norma delle
disposizioni in materia di strumenti finanziari dematerializzati immessi in
gestione accentrata, la quale attesti: (i) la proprietà ininterrotta delle
azioni in relazione alle quali viene esercitato il diritto di recesso dalla data
della deliberazione di fusione. Ai fini della sussistenza di tale requisito si
intenderà legittimato colui che, avendo acquistato le azioni Olivetti in borsa,
le abbia anche ricevute per effetto della relativa liquidazione prima dell´apertura
dell´adunanza assembleare del 26 maggio 2003 (mantenendone la proprietà fino
alla data di esercizio del diritto di recesso); (ii) il trasferimento delle
azioni in relazione alle quali viene esercitato il diritto di recesso sul conto
titoli n. 37072 intestato a Olivetti presso Monte Titoli S.p.A.; (iii) l´assenza
di pegno o altro vincolo sulle azioni in relazione alle quali viene esercitato
il diritto di recesso; in caso contrario, l´azionista deve provvedere a
trasmettere a Olivetti, insieme alla certificazione e quale condizione per l´ammissibilità
della dichiarazione di recesso, apposita dichiarazione resa dal creditore
pignoratizio, ovvero dal soggetto a favore del quale sussista altro vincolo
sulle azioni, con la quale tale soggetto presti il proprio consenso al pagamento
del Prezzo del Recesso in conformità alle istruzioni dell´azionista recedente.
Come previsto dalle disposizioni regolamentari vigenti, il rilascio della
certificazione da parte dell´intermediario autorizzato sarà accompagnato dal
blocco delle azioni corrispondenti ad opera dell´intermediario, sino al loro
rimborso. Si ricorda che, come indicato anche nell´adunanza assembleare del 26
maggio 2003, il diritto di recesso spetta, oltre che agli azionisti assenti, ai
soci di Olivetti intervenuti a detta assemblea e dissenzienti rispetto alla
deliberazione di fusione. In conformità a quanto disposto dall´art. 2437 del
codice civile, gli azionisti dissenzienti dovranno far pervenire la
dichiarazione di recesso a Olivetti, con le modalità e all´indirizzo sopra
specificati, entro e non oltre il 29 maggio 2003. Tali soggetti dovranno altresà
far pervenire a Olivetti, a pena di inammissibilità della dichiarazione di
recesso, la certificazione emessa dall´intermediario autorizzato, secondo i
medesimi principi sopra indicati, ivi compreso il termine (12 giugno 2003) entro
il quale tale certificazione deve pervenire a Olivetti. Si segnala che compete
al socio recedente assicurare la correttezza delle informazioni contenute nella
dichiarazione di recesso e fare in modo che la medesima e la necessaria
certificazione rilasciata dall´intermediario giungano a conoscenza di Olivetti
entro i termini indicati nel presente avviso, non assumendo Olivetti alcuna
responsabilità al riguardo. Le dichiarazioni di recesso pervenute oltre i
termini sopra indicati, o sprovviste delle necessarie informazioni, o ancora non
corredate in tempo utile dalla relativa certificazione, non verranno prese in
considerazione. Aspetti fiscali Agli effetti fiscali, il valore del rimborso
spettante in esito al recesso avrà per il 98,4% natura di capitale e non sarà
assoggettabile a imposta sostitutiva e per l´ 1,6% natura di riserve di utili e
sarà assoggettabile a imposta sostitutiva. Dette percentuali sono state
determinate secondo un calcolo proporzionale basato sulla natura del capitale
sociale della società . Di conseguenza la quota di riserve di utili, sul totale
valore di rimborso unitario di Euro 0,9984, sarà pari a Euro 0,01597 per
ciascuna azione. Su tale quota gli intermediari applicheranno l´imposta
sostitutiva, ove ne ricorrano le condizioni. Qualora non si applichi l´imposta
sostitutiva, alla quota di riserve di utili verrà attribuito il credito d´imposta
del 56,25%. La tipologia di credito d´imposta che verrà attribuito è stata
determinata in proporzione alla disponibilità delle imposte di cui all´art.
105 comma 1, lett. a) e b) T.U.I.R., per cui: alla parte corrispondente all´
8,262% della quota di riserva di utili (Euro 0,00132 per azione) verrà
attribuito il credito pieno; alla parte corrispondente al 91,738% della quota di
riserva di utili (Euro 0,01465 per azione) verrà attribuito il credito
limitato. Il reddito imponibile da recesso (determinato confrontando il valore
di rimborso delle azioni, aumentato degli interessi al tasso legale percepiti,
con il costo di acquisizione delle stesse) sarà assoggettato a tassazione Irpef/Irpeg ordinaria o, nel caso di persona fisica, a tassazione separata su
opzione. L´azionista recedente, nei cui confronti non si renda applicabile l´imposta
sostitutiva, potrà usufruire del credito d´imposta nella misura massima sopra
specificata, ma in ogni caso entro il limite del 56,25% dell´utile imponibile
da recesso dichiarato. L´azionista recedente, cui si renda applicabile l´imposta
sostitutiva, sarà soggetto allo stesso regime di tassazione ordinaria o
separata limitatamente alla parte dell´utile imponibile da recesso che eccederà
l´ammontare assoggettato ad imposta sostitutiva, ferma restando in tale caso la
non spettanza del credito d´imposta. Per informazioni : Numero verde:
800149941 - email: investor.relations@olivetti.com
AEROPORTO DI FIRENZE :
APPROVATI I RISULTATI DEL PRIMO TRIMESTRE 2003
Milano, 30 maggio 2003 - Il
Consiglio di Amministrazione di Aeroporto di Firenze - AdF S.p.A., su proposta
del Presidente Riccardo Bicchi, ha approvato la relazione sull'andamento della
gestione del primo trimestre 2003 (gennaio-marzo). Nel periodo in esame si
evidenzia una crescita dei ricavi, dovuta all'aumento del traffico passeggeri e
all'attivazione di nuove linee di introiti commerciali, mentre la redditività
per lo più ha scontato l'impatto dei consistenti ammortamenti dovuti
all'entrata in funzione dei numerosi investimenti effettuati. I ricavi sono
stati di 5,52 milioni di Euro, facendo registrare un leggero incremento del 3,2%
rispetto ai 5,35 milioni di Euro del primo trimestre 2002. Il traffico è stato
ed è tutt'ora soggetto a una fase congiunturale critica per tutto il settore
del trasporto aereo. I passeggeri in partenza ed in arrivo all'aeroporto di
Firenze hanno comunque fatto registrare un incremento del 7,7% rispetto al primo
trimestre 2002 (317.121 passeggeri rispetto a 294.470). Si conferma positivo il
fattore di carico medio, che chiude alla fine del trimestre in esame a 63,7%,
con un aumento del 4,6% sul valore al 31.3.2002. In base a questo parametro la
domanda continua a mostrare segni di recupero mentre l'orientamento delle
Compagnie Aeree appare ancora mirato alla massima flessibilità, adeguando di
volta in volta la capacità offerta alla domanda attesa. Il margine operativo
lordo è stato pari a 1,49 milioni di Euro, rispetto a 1,47 milioni dello stesso
periodo del 2002. II risultato operativo è stato di 0,16 milioni di Euro
rispetto ai 0,32 milioni del corrispondente periodo del 2001. Questa flessione
è dovuta in gran parte all'impatto degli ammortamenti sugli investimenti del
periodo e agli effetti degli ammortamenti pregressi e del primo trimestre 2003,
superiori del 9,3% all'ammontare del primo trimestre 2002. Con questi
investimenti, che rientrano nel piano di sviluppo delle infrastrutture e dei
servizi aeroportuali, AdF ha incrementato la capacità di accoglienza e
l'efficienza operativa dell'infrastruttura aeroportuale coerentemente con gli
obiettivi di sviluppo del business. Il risultato ante imposte è stato pari a
0,16 milioni di Euro, in confronto ai 0,37 milioni di Euro del primo trimestre
2002. Tra gli investimenti del primo trimestre 2003 si evidenziano 0,17 milioni
di Euro per impianti e infrastrutture per il controllo bagagli da stiva e 0,19
milioni per altri miglioramenti infrastrutturali e impiantistici. Sono inoltre
in via di realizzazione, tra gli altri, gli interventi relativi
all'installazione della segnaletica verticale di guida al rullaggio e alla
riqualifica della pavimentazione dei piazzali ovest. L'assemblea degli Azionisti
di Aeroporto di Firenze - AdF S.p.A., convocata in sede ordinaria e presieduta
da Riccardo Bicchi, ha approvato, nel mese di aprile, il bilancio d'esercizio al
31.12.2002. Nella sua relazione il Presidente Bicchi ha sottolineato l'aumento
del traffico passeggeri e merci (anche a seguito dell'attivazione del Road
Feeder Service - servizio "voli gommati") nei primi tre mesi del 2003.
Il Presidente ha poi illustrato l'andamento dell'esercizio 2002 caratterizzato
da una riduzione dei ricavi e dei margini dovuta alla crisi che ha colpito, sia
pure in maniera differenziata, le compagnie aeree che offrono collegamenti di
linea. Ha inoltre spiegato come AdF, a fronte di uno scenario congiunturale
particolarmente sfavorevole, abbia mantenuto una attenzione costante alla
valutazione delle opportunità che potevano influenzare positivamente il
traffico sull'Amerigo Vespucci, attivato nuove linee di ricavi commerciali e
operato un attento monitoraggio dei costi di gestione. Questi sono i principali
indicatori economici relativi all'esercizio 2002: ricavi pari a 23,1 milioni di
Euro, rispetto ai 25,6 milioni dell'esercizio 2001; margine operativo lordo pari
a 7,2 milioni di Euro (9,5 nel corrispondente periodo 2001); risultato operativo
pari a 1,7 milioni di Euro in confronto a 3,8 milioni del 2001; utile netto pari
a 1,2 milioni di Euro rispetto ai 4,5 milioni dell'esercizio 2001. Come per gli
ultimi due esercizi anche il 2002 è stato caratterizzato da investimenti
rilevanti (7 milioni di Euro) finalizzati ad un ulteriore sviluppo
dell'aeroporto che ha consentito di raggiungere livelli di funzionalità
ottimali sia degli impianti che delle infrastrutture. Con questi investimenti
AdF ha incrementato la capacità di accoglienza e l'efficienza operativa
dell'infrastruttura aeroportuale coerentemente con gli obiettivi di sviluppo del
business. L'Assemblea ha inoltre approvato il pagamento di un dividendo di 0,06
Euro per azione. Continua il processo di privatizzazione di AdF. I concorrenti
rimasti in gara per l'acquisto del 29% sono: Cph (aeroporto di Copenaghen) con
So.G.Im., - Fraport (aeroporto di Francoforte), Sagat (aeroporto di Torino) con
San Paolo-Imi Private Equity (ex Nhs) e Tecnoholding. Il prossimo passo
consisterà nell'invio della lettera, da parte della commissione mista di
valutazione, con la quale verrà indicato il periodo entro il quale i
concorrenti all'acquisizione delle quote messe in vendita, potranno presentare
le loro offerte corredate di piano economico e piano di sviluppo. Dal mese di
aprile Alitalia ha introdotto in servizio sullo scalo "Amerigo Vespucci"
il nuovo bireattore Airbus A319, un aeroplano tecnologicamente avanzato che
permetterà di rendere più veloci e confortevoli i collegamenti tra la città
di Firenze e il resto del mondo. L'A319, con una capienza massima di 124 posti,
si pone al vertice tra i prodotti offerti dallo scalo fiorentino a chi viaggia,
ed apre nuove prospettive di sviluppo per il traffico passeggeri da e per la
Toscana. L'arrivo in flotta dell'A319 ha consentito di poter ipotizzare
l'impiego della nuova macchina per i collegamenti di Firenze Peretola con Roma
Fiumicino e Milano Malpensa, principali hub della rete Alitalia. L'introduzione
del nuovo jet farà registrare anche un incremento di capacità, passando dai 66
posti dell'Atr72 ai 124 dell'A319, e permetterà un'adeguata gestione della
clientela intercontinentale, finora penalizzata dal limitato carico commerciale
consentito sull'Atr. Questo nuovo aereo offre anche prestazioni ottimali di
contenimento del rumore e di impatto ambientale. Il Consiglio di Amministrazione
dell'Enac - Ente Nazionale dell'Aviazione Civile - ha dato attuazione alle
prescrizioni del Decreto disponendo l'estensione della durata della convenzione
dell'affidamento della gestione totale dell"'Amerigo Vespucci" ad AdF
fino al 10 febbraio 2043. Precedentemente avevano firmato il Decreto di
approvazione della convenzione anche i Ministri delle Infrastrutture e dei
Trasporti. Tale decisione consente ad AdF di proseguire con sempre maggiore
impegno nell'attività di pianificazione dello sviluppo di lungo periodo
dell'aeroporto di Firenze. La convenzione, una volta completato il suo iter
burocratico, sancirà la fine dei vincoli previsti dall'Art.17 della Legge
135/97. Di conseguenza, con la formalizzazione dell'affidamento della gestione
totale, il ruolo di gestore aeroportuale di AdF sarà quello di organizzare
tutte le risorse aziendali, compreso i diritti e le tasse aeroportuali, secondo
logica imprenditoriale e seguendo obiettivi di redditività senza penalizzare lo
sviluppo dell'aeroporto, il miglioramento delle infrastrutture e
l'ottimizzazione della qualità e della sicurezza dei servizi all'utenza. Da
dicembre 2002 all'aeroporto di Firenze è attivo il nuovo servizio merci
"Road Feeder Service" (anche chiamato "voli gommati").
L'attivazione di questo servizio ha consentito ad AdF di dare un rilevante
impulso allo sviluppo del traffico merci. La crescita del traffico merci gestito
nei primi tre mesi del 2003 è stata infatti notevole. Nel periodo infatti lo
scalo fiorentino ha gestito 366.788 kg di merce in partenza e arrivo con un
incremento del 188,6% rispetto allo stesso periodo del 2002. Il volo gommato è
una tipologia di trasporto di merci trasportate per via aerea e che per un
tratto del tragitto (iniziale o finale) sono movimentate su camion. Si tratta di
un prolungamento del trasporto aereo di merci, generalmente ad elevato valore
aggiunto, che consente di ridurre le distanze tra i mercati periferici e quelli
internazionali. L'attivazione del servizio "Road Feeder Service" ha
richiesto, da parte di AdF, il raddoppio dell'aerostazione Merci che ora dispone
di una superficie operativa pari a 1.000 mq circa. In particolare sono stati
realizzati un nuovo magazzino doganale, un'area coperta di scarico ed un'area
esterna di manovra per i camion. AdF ha inoltre costruito in aeroporto un nuovo
blocco di uffici per la Dogana di Firenze, e per la Guardia di Finanza. L'arrivo
dei "voli gommati" all'Aeroporto di Firenze è stato reso possibile
anche grazie all'ampliamento delle funzioni doganali svolte presso lo scalo
fiorentino. Le merci, infatti, possono ora essere sdoganate direttamente in
aeroporto, negli appositi magazzini doganali, alla presenza dei funzionari
dell'Agenzia delle Dogane. Valutando che queste novità rappresentino
un'opportunità da cogliere, molti Spedizionieri Doganali hanno richiesto ad AdF
di poter svolgere la loro attività in aeroporto. AdF completerà, a breve nel
sedime aeroportuale, l'infrastruttura che accoglierà gli uffici degli
Spedizionieri Doganali.
FINANZIAMENTO IN POOL DI EURO 25 MILIONI A FAVORE DI
TREVI - FINANZIARIA INDUSTRIALE S.P.A.
Cesena, 30 maggio 2003 - Ieri è
diventata operativa la linea di credito di Euro 25 milioni concessa a Trevi -
Finanziaria Industriale S.p.A. il 22 maggio scorso da un pool di banche italiane
capofilato da Efibanca S.p.A. (Gruppo Bipielle). Il prestito, a tasso variabile,
ha una durata triennale e consentirà alla società finanziata il consolidamento
a medio termine del proprio indebitamento finanziario.
MARIELLA LIVERANI (BANCA
AGRILEASING) NUOVO PRESIDENTE DELL'IFLA (INTERNATIONAL FINANCE AND LEASING
ASSOCIATION)
Roma, 29 maggio 2003 - Mariella Liverani, 57 anni, Direttore
dell'Area Innovazione e Sviluppo di Banca Agrileasing, è il nuovo Presidente
dell'Ifla (International Finance and Leasing Association). L'elezione è
avvenuta a Bergen, in Norvegia, nell'ambito della Assemblea Annuale
dell'Associazione. Liverani - la prima donna a ricoprire la carica di Presidente
dell'Associazione - resterà in carica per il biennio 2003 - 2004. L'Ifla,
fondata nel 1965, raggruppa attualmente 24 primarie società di leasing di tutto
il mondo (17 europee). Si pone come obiettivo quello di fornire ai membri uno
spazio per lo scambio di idee, conoscenze, esperienze, attraverso gruppi di
lavoro che sviluppano benchmarking nell'ambito dell' e-commerce, del marketing,
dell'analisi di mercato e del risk management. Banca Agrileasing (la società di
leasing immobiliare, strumentale ed automobilistico del Gruppo Bancario Iccrea -
Credito Cooperativo) è oggi saldamente tra le primissime società italiane di
settore, per volumi trattati. La sua attività si svolge per oltre il 90% con la
clientela delle 460 Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali, presenti in
tutta Italia con oltre 3.200 sportelli, contribuendo in tal modo a finanziare le
espressioni più vivaci dell'economia reale del territorio. Banca Agrileasing ha
chiuso il bilancio 2002 con un crescita del 32% dell'utile lordo, pari a circa
25 milioni di euro. L'utile netto si è attestato a 10,2 milioni di euro, con
una crescita del 23% annuo. Nel 2002 la società ha registrato un incremento
della attività commerciale pari al 14%, realizzando nuovi investimenti per
1.914 milioni di euro (a fronte di 1.685 milioni di euro dell'esercizio
precedente). Cresciuti anche gli impieghi a clientela, a 4.233 milioni di euro
contro i 3.272 del 2001).
ACCORDO ATM E ASSIPAROS GPA DAL 1° GIUGNO POLIZZE
ASSICURATIVE SCONTATE PER GLI ABBONATI ANNUALI ATM
Milano 30 maggio 2003 - Atm
SpA da tempo persegue l'obiettivo di offrire ai Clienti più fedeli le migliori
condizioni possibili di viaggio e non solo: per questo motivo l'Azienda ricerca
continuamente la collaborazione di enti ed aziende qualificate per ottenere
facilitazioni, sconti ed offerte rivolti ai propri abbonati. L'accordo raggiunto
tra Atm SpA e Assiparos Gpa, primario broker assicurativo, si inserisce in
questa ottica. Dal 1° giugno 2003, tutti i titolari di un abbonamento annuale
Atm potranno usufruire di polizze Rc Auto e/o Multifamiglia (incendio, furto,
responsabilità civile della famiglia) a prezzi scontati. Tutte le informazioni
sulle tipologie delle "coperture", sui costi e le relative condizioni
contrattuali, sulle modalità di adesione, di pagamento dei premi e di denuncia
dei sinistri possono essere richieste direttamente presso gli uffici di
Assiparos Gpa (via Melchiorre Gioia 124, Milano, aperti al pubblico dal lunedì
al venerdì, dalle ore 10,00 alle ore 16.00) o contattando il Numero Verde Atm
800-80.81.81, nella fascia oraria 9.30 - 16.30 dedicata a questo accordo. Il
Presidente e Amministratore Delegato di Atm, Bruno Soresina, ha così commentato
l'intesa raggiunta: "La vivibilità della città passa, oggi più che mai,
anche attraverso l'utilizzo costante dei mezzi pubblici da parte dei cittadini.
Atm ne è consapevole e, per rendere sempre più attrattivo il mezzo pubblico,
progetta, promuove e realizza diverse azioni che promuovano il servizio di
trasporto collettivo. Oltre a perseguire di continuo il miglioramento della
qualità strettamente correlata al servizio, nel senso di comfort, sicurezza,
puntualità, regolarità, Atm da tempo offre ai Clienti più fedeli, gli
abbonati annuali, la possibilità di usufruire di sconti, vantaggi e opportunità
che esulano dal servizio di trasporto vero e proprio. E l'accordo con Assiparos
GPA ne è una testimonianza concreta". Umberto Occhipinti, Amministratore
Delegato di Assiparos Gpa, ha dichiarato: "La diffusione di coperture
assicurative adeguate per i singoli cittadini e le famiglie è oggi penalizzata
dalle difficoltà burocratiche e contrattuali che il cliente si trova di fronte
quando intende sottoscrivere una polizza individuale. Lo strumento delle
convenzioni, come quella che abbiamo realizzato con Atm, e l'intermediazione di
un broker come Assiparos Gpa certamente contribuiscono a sveltire e semplificare
le procedure, il che comporta un generale abbattimento di costi non solo per il
cliente ma anche per le compagnie. Sono convinto che strumenti di questo tipo
debbano prendere sempre più piede per portare anche l'Italia ad un livello di
coperture, e dunque di sicurezza e di efficienza per il cittadino ed il sistema,
pari a quello delle nazioni europee più evolute".
IL GRUPPO AEM TORINO HA
OTTENUTO, PRIMO FRA I GRUPPI ENERGETICI ITALIANI, LA CERTIFICAZIONE DI QUALITÀ
UNI EN ISO 9001:2000 "VISION 2000"
Torino, 30 maggio 2003 - Il Gruppo
Aem Torino ha ottenuto, primo fra i gruppi energetici nazionali, la
Certificazione del proprio Sistema Integrato di Qualità sulla base delle nuove
norme internazionali Iso 9001:2000, comunemente note come "Vision
2000", unitamente alla conferma delle Certificazioni dei Sistemi di
Gestione Ambientale e della Sicurezza, rispettivamente ai sensi delle norme Uni
En Iso 14001 e Ohsas 18001. Le tre Certificazioni del Sistema Integrato Qualità,
Ambiente e Sicurezza sono state rilasciate anche ad Aem Torino Distribuzione
S.p.A., la Società che serve i circa 540.000 Clienti Vincolati della città di
Torino, distribuendo sul territorio di cui è concessionaria oltre 3.400 Gwh
annui di energia elettrica, e ad Aem Trasporto Energia S.r.l., la Società che
provvede all'esercizio ed alla manutenzione delle linee di trasmissione. La
Società Siet S.p.A., attiva nel mercato libero dell'energia ai cui Clienti
Idonei venderà nel 2003 circa 2.300 Gwh di energia elettrica, ha invece
conseguito Le Certificazioni del Sistema Integrato Qualità e sicurezza. La
conferma delle Certificazioni ed, in particolare, l'ottenimento della
Certificazione di Qualità secondo le "Vision 2000" attesta, in
coerenza con le macro-finalità delle nuove norme, l'orientamento verso
l'eccellenza dei processi e dei sistemi organizzativi aziendali, con particolare
riferimento a quelli finalizzati all'ottimale gestione economica-finanziaria del
Gruppo sul piano concreto del rapporto costi/benefici ed alla soddisfazione
tangibile dei Clienti in termini sia di qualità dei rapporti diretti fra
Aziende e Clienti, sia di continuità dei servizi resi e di tempestività e
completezza degli interventi. - Giudico estremamente qualificante il
conseguimento della Certificazione del nostro Sistema Qualità secondo le nuove
norme in vigore - ha dichiarato il professor Franco Reviglio, Presidente ed
Amministratore Delegato di Aem Torino - in quanto, grazie ad essa, viene una
volta di più testimoniata la solidità e l'affidabilità a 360° del Gruppo Aem
Torino. - - Un Gruppo energetico di rilevanza nazionale - prosegue il professor
Reviglio - nel quale qualità, organizzazione e modalità di corporate
governance si integrano al meglio con gli asstes, il know how e la gestione
degli investimenti, il tutto in linea con gli obiettivi di crescita industriale
che prevedono nel 2003 di superare i 650 milioni di euro di fatturato, con un
incremento del 30% rispetto al 2002.- L'ottenimento della Certificazione
internazionale di Qualità Uni En Iso 9001:2000 è stato raggiunto anche grazie
alle cospicue competenze ed esperienze da tempo maturate in Aem Torino nel campo
della Gestione della Qualità e dei Sistemi Integrati, sulla base delle quali
l'Azienda già disponeva delle Certificazioni dei Sistemi Qualità (dal 1996),
Ambientale (dal 1998) e di Sicurezza (dal 1999).
RC AUTO: LE COMPAGNIE STANNO
RECEPENDO GLI INVITI DELL'ANIA DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE DELL'ANIA FABIO
CERCHIAI
Roma, 30 maggio 2003 - Gli inviti contenuti nel Protocollo d'intesa
sulla rc auto, siglato con il Governo e con la maggior parte delle Associazioni
dei consumatori, sono in corso di recepimento da parte delle imprese di
assicurazione, come dimostrano i primi comunicati stampa già diffusi dalle
singole compagnie sui criteri adottati per dar corso alle misure economiche e
contrattuali in favore degli assicurati. Le imprese di assicurazione stanno
comunicando formalmente al Ministero delle Attività produttive le decisioni
assunte. Occorre ricordare che sono necessari interventi normativi - come la
tabella dei valori medico-legali per la valutazione delle lesioni alla persona
di lieve entità -, anch'essi previsti dal Protocollo e che tardano però ad
arrivare, determinando rischi per il futuro rispetto alla strategia, condivisa
da tutti, di razionalizzazione di alcune voci di spesa e di contenimento
dell'aumento del costo dei risarcimenti. Tali interventi, assolutamente
necessari per condurre il sistema rc auto ad un equilibrio sostenibile, non
condizionano peraltro l'applicazione del Protocollo per quanto riguarda gli
impegni assunti nei confronti degli assicurati.
DAIMLERCHRYSLER LEADER NELLA
RICERCA E SVILUPPO DELLA TECNOLOGIA A CELLE COMBUSTIBILI TEST DI GUIDA SU 60
MERCEDES-BENZ CLASSE A "F-CELL" IN EUROPA, STATI UNITI, GIAPPONE E
SINGAPORE
Roma. 30 maggio 2003 - DaimlerChrysler rappresenta oggi un'azienda
leader nella ricerca e nello sviluppo di forme alternative di propulsione ed in
particolare della tecnologia a celle combustibili. Ad otto anni dal lancio del
progetto Necar 1, arrivano sulle strade i primi veicoli a celle combustibili.
L'iniziativa interesserà 30 bus urbani Citaro, che saranno affidati alle
aziende di trasporto di dieci principali città europee nel corso dal 2003,
insieme a 60 Mercedes-Benz Classe A "F-Cell". Dal 2003 queste vetture
saranno utilizzate e testate in Europa, Stati Uniti, Giappone e Singapore.
Grazie a questo decisivo passo in avanti, DaimlerChrysler abbandona lo stadio
progettuale di questo tipo di veicoli e fissa un'altra pietra miliare verso la
commercializzazione di questa promettente tecnologia di propulsione. Il Prof.
Klaus-Dieter Vohringer, Responsabile della Ricerca e Sviluppo di DaimlerChrysler,
ha affermato: "Il superamento della dipendenza dal petrolio grezzo e la
contemporanea elaborazione di soluzioni per i problemi energetici del futuro è
una delle maggiori sfide che ricercatori e ingegneri devono affrontare."
Dall'introduzione della prima Necar nel 1994, DaimlerChrysler ha fatto notevoli
progressi nel campo della tecnologia delle celle a combustibile, presentando 20
prototipi di veicoli e dimostrando in tal modo l'attuabilità tecnica del nuovo
rivoluzionario principio di propulsione, che impiega la "cella a
combustibile". La cella a combustibile funge da convertitore di energia
elettrochimica a bordo del veicolo generando energia dall'idrogeno. Da allora le
dimensioni e il peso dell'unità di guida sono state sensibilmente ridotte,
mentre le prestazioni hanno fatto riscontrare un notevole miglioramento.
Mercedes-Benz Classe A "F-Cell", la prima vettura a celle combustibili
arrivata alla prova su strada, offre lo stesso spazio delle vetture a
propulsione tradizionale e viene prodotta in serie, anche se in un numero
limitato di esemplari. In futuro, lo sviluppo di questa tecnologia progredirà
principalmente nella direzione del funzionamento pratico. La Classe A "F-Cell"
rappresenta un passo importante nella storia delle automobili e, ancora una
volta, dimostra la competenza tecnologica del gruppo DaimlerChrysler. "La
tecnologia a combustione ci offre la possibilità di combinare mobilità e
compatibilità ambientale, fornendo così un enorme contributo alla società"
ha affermato il Prof. Jurgen Hubbert, membro del Comitato Direttivo
DaimlerChrysler con responsabilità per Mercedes-Benz, Maybach e smart.
"Per permettere la commercializzazione della cella a combustibile in un
prossimo futuro è indispensabile chiarire anzitutto le questioni delle
infrastrutture e del combustibile nell'ambito di un'iniziativa mondiale, insieme
alla comunità politica, all'industria degli olii minerali ed al settore
energetico. Gli ingegneri progettisti hanno ancora molte sfide da affrontare, in
particolare, per quel che riguarda l'ulteriore riduzione di pesi e costi, nonché
il miglioramento dell'affidabilità e della durata. In questo senso, i
costruttori dovrebbero cooperare in maniera più intensiva, così da promuovere
il progresso di questa fondamentale tecnologia." Dati tecnici della
Mercedes-Benz Classe A "Fuel-Cell" All'interno della Mercedes-Benz
Classe A "Fuel-Cell", realizzata sulla versione lunga, l'intero
dispositivo di propulsione con celle a combustibile è alloggiato all'interno
della struttura a "sandwich" del pianale. I serbatoi forniscono
idrogeno compresso (350 bar) direttamente all'impianto fuel-cell, fornendo al
veicolo un'autonomia di circa 150 chilometri, con un consumo di idrogeno
equivalente a 4,2 litri di gasolio per 100 chilometri. Il motore elettrico eroga
un'eccezionale potenza di 65 kW che dota la vettura di una straordinaria capacità
di trazione, soprattutto per quanto riguarda la circolazione all'interno del
circuito urbano. Il suo tempo di accelerazione da 0 a 100 km/h è di circa 16
secondi, ed è in grado di raggiungere una velocità massima di circa 140 km/h.
Queste prestazioni rendono la "Fuel-Cell" adatta agli usi quotidiani
di trasporto. Questa vettura, inoltre, non emette assolutamente alcun tipo di
sostanze inquinanti ed è eccezionalmente silenziosa. La Classe A "Fuel-Cell"
è quindi una vettura che offre numerosi vantaggi - soprattutto nelle aree
urbane - sia per il guidatore, che per l'ambiente ed i residenti delle città.
Epa, DaimlerChrysler ed Ups: un impegno comune verso l'idrogeno in America del
Nord DaimlerChrysler collaborerà con la U.S. Environmental Protection Agency
(Epa - Ente USA per la tutela ambientale) e Ups con l'obiettivo di creare il
primo programma di test di veicoli per consegne espresse alimentati a celle
combustibili in America del Nord. "DaimlerChrysler sta lavorando su più
fronti per immettere sulle strade pubbliche veicoli a celle combustibili"
ha affermato Dr. Dieter Zetsche, Presidente e Ceo del Gruppo Chrysler.
"Siamo lieti di aver collaborato strettamente con l'Epa e lo U.S.
Department of Energy (Dipartimento Usa per l'Energia), al fine di portare
concretezza ed un tangibile progresso all'idea del Presidente Usa Bush di
accelerare lo sviluppo di veicoli azionati ad idrogeno". Il test avverrà
lungo le strade di Ann Arbor, nel Michigan, e presso il National Vehicle and
Fuel Emissions Laboratory dell'Epa (laboratorio nazionale per lo studio di
veicoli ed emissioni di carburante). I veicoli DaimlerChrysler fuel cell saranno
utilizzati nelle quotidiane operazioni di consegna effettuate da Ups su percorsi
prestabiliti e saranno riforniti presso stazioni di rifornimento di idrogeno
costruite dall'Epa. Una Mercedes-Benz Classe A a celle combustibili Ballard sarà
consegnata nel corso del 2003 per essere utilizzata da Ups come veicolo per le
consegne espresse. Nel 2004, inoltre, uno Sprinter Dodge fuel cell sarà il
primo veicolo fuel cell a medie prestazioni per le consegne commerciali in
servizio in America del Nord. Questo programma consentirà a DaimlerChrysler di
continuare a valutare le caratteristiche dei veicoli a celle combustibili, come
il consumo di carburante, il funzionamento nei mesi invernali e le prestazioni
di guida. Inoltre consentirà all'Epa, a DaimlerChrysler ed a Ups di acquisire
un'esperienza operativa sempre maggiore con una serie di veicoli fuel cell e
stazioni di rifornimento di idrogeno. Bus Citaro a celle combustibili:
consegnati i primi due esemplari di 30 bus destinati alle aziende di trasporti
in dieci principali città europee DaimlerChrysler presenta il primo bus europeo
a celle combustibili: dal 2003, 30 bus urbani basati sul modello Mercedes-Benz
Citaro circoleranno in dieci principali città europee: Amsterdam, Barcellona,
Amburgo, Londra, Lussemburgo, Madrid, Porto, Reykjavik, Stoccolma e Stoccarda.
Il primo autobus è stato consegnato al sindaco di Madrid in occasione del
Congresso Annuale della Uitp tenutosi nella capitale spagnola e, nel mese di
agosto, saranno messi in circolazione tre bus all'interno della rete pubblica
locale di trasporti di Reykjavik. Questi bus dimostreranno il grado di
affidabilità di questa tecnologia di propulsione in situazioni profondamente
differenti fra loro: nelle difficoltà dei servizi di linea giornalieri, nel
freddo dell'inverno nordico e nel caldo dell'estate spagnola, in pianure ed in
regioni collinari come Stoccarda. In futuro l'applicazione di queste tecnologie
sul servizio di linea giornaliero permetterà a diverse migliaia di passeggeri
al giorno in Europa di provare questo sistema di guida innovativo e pulito. Il
Mercedes-Benz Citaro a celle combustibili, lungo 12 metri, ha un'autonomia di
percorso di circa 200 chilometri e può ospitare fino a 70 passeggeri. L'unità
a cella combustibile, dotata di una potenza di erogazione di 200 kilowatt, ed i
cilindri contenenti idrogeno compresso a 350 bar sono collocati sul tetto
dell'autobus. La velocità massima è di 80 km/h. Il motore elettrico e la
trasmissione automatica sono collocati sul retro del bus. Tre porte senza
scalini ed un vano passeggeri con pavimento molto basso garantiscono ai
passeggeri un viaggio piacevole e comodo. Il Dr. Eckhard Cordes, membro del
Comitato Direttivo DaimlerChrysler e Responsabile Veicoli Commerciali ha
commentato: "Il trasporto urbano dei bus è il campo ideale per collaudare
la cella a combustione come sistema di propulsione. Sono orgoglioso del fatto
che siamo riusciti a sviluppare il primo veicolo in produzione al mondo con
tecnologia a celle combustibili, sulla base del Mercedes-Benz Citaro."
Islanda: apertura della prima stazione pubblica di rifornimento di idrogeno
L'Islanda è da sempre un Paese avanzato nella ricerca di fonti di energia
alternative, rinnovabili e non inquinanti. L'importante obiettivo da raggiungere
entro il 2050 è il passaggio completo ad un'economia basata sull'idrogeno, il
che implica anche una soluzione alternativa per il settore dei trasporti. La
popolazione islandese sostiene attivamente questi progetti poiché garantiscono
la loro indipendenza dall'importazione di energia. L'apertura della prima
stazione di rifornimento ad idrogeno di Reykjavik, avvenuta il 24 aprile 2003,
rappresenta un'altra pietra miliare nel cammino dell'Islanda verso una società
basata sulle fonti di energia rinnovabile. Ciò fa sì che l'idrogeno, come
energia alternativa per la propulsione, entri a pieno titolo nel settore dei
trasporti e che quindi vengano forniti veicoli con propulsione a cella
combustibile ed installata la prima stazione pubblica di rifornimento. La
stazione di rifornimento d'idrogeno si inserisce nel programma Ectos (Ecological
City Transport System) sovvenzionato dall'Unione Europea ed è stata realizzata
dalla Iceland New Energy Ltd., una joint venture tra partner islandesi e
internazionali impegnati a creare un'economia basata sull'idrogeno. La
maggioranza di quote di questa società è detenuta dalla Vistorka (51 %), una
società finanziaria islandese che coinvolge molti enti privati e statali di
diversa natura, fra cui DaimlerChrysler.
NEI PUNT I SNAI RECORD DI SCOMMESSE
SULLA FINALE JUVENTUS - MILAN ACCETTATE SCOMMESSE PER 4.133.000 EURO: È IL
PRIMATO ASSOLUTO PER UNA PARTITA TRA SQUADRE DI CLUB
Milano, 30 maggio 2003 - La
finale di Champions League tra Juventus e Milan ha stabilito il record di
scommesse giocate su una partita tra club: i Punti Snai, infatti, hanno
accettato gioco per 4.133.000 euro complessivi. L'attenzione degli scommettitori
si è concentrata nelle ultime ore di accettazione: alle ore 17.00 di ieri,
infatti, i Punti Snai avevano accettato 2,1 milioni di euro, quindi in poco più
di due ore e trenta minuti sono state effettuate scommesse per circa due milioni
di euro. Di particolare successo la scommessa sul "Risultato esatto",
sulla quale sono stati giocati 1.183.000 euro. Il record assoluto di scommesse
su un incontro di calcio continua ad appartenere alla semifinale dei campionati
europei 2000, giocata da Olanda e Italia e anch'essa decisa ai calci di rigore,
sulla quale i Punti Snai accettarono circa 11 miliardi di lire di scommesse.
Queste le scommesse vincenti e le quote in pagamento nei Punti Snai: Antepost
"Coppa mano" Scommessa vincente: Milan Quota: 1,85; Risultato finale
1X21 Scommessa vincente: X Quota: 2,80; 1X2 primo tempo Scommessa vincente: X
Quota: 1,80; Under/over Scommessa vincente: Under Quota: 1,70; Risultato
parziale/finale Scommessa vincente: X/X Quota: 3,80; Risultato esatto Scommessa
vincente: 0-0 Quota: 6,75.
DALL'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO UN GRUPPO DI
RICERCATORI, DOCENTI E LAUREATI TRASFORMA I RISULTATI DELLA PROPRIA ATTIVITÀ
Milano, 30 maggio 2003 - L'Università degli Studi di Milano, uno dei principali
poli accademici di ricerca e di eccellenza in Italia, inaugura una nuova attività
aiutando un gruppo di ricercatori, docenti, laureati e tecnici universitari a
trasformare le proprie conoscenze e scopert scientifiche e tecnologiche in
imprese innovative. 15 sono le prime idee di impresa selezionate e sostenute
dall'Ateneo grazie ad Unimpresa, un progetto avviato lo scorso ottobre in
collaborazione con l'Agenzia Sviluppo Nord Milano (Asnm) che ha coinvolto 100
persone scelte tra studenti, laureati, dottorandi, dottori di ricerca,
ricercatori, docenti e personale amministrativo dell'Università. L'obiettivo
del progetto (finanziato dalla Regione Lombardia attraverso il Fondo Sociale
Europeo) era quello di promuovere (attraverso una serie di azioni di formazione,
consulenze e servizi) la creazione di nuove imprese innovative nell'ambito
dell'Università e della Ricerca, la diffusione di una cultura d'impresa nel
mondo accademico. I risultati raggiunti testimoniano del successo
dell'iniziativa: il progetto ha permesso di studiare la fattibilità di 15 nuove
idee di imprese ad alto contenuto innovativo che una volta avviate avranno
importanti ricadute nel sistema produttivo locale, sia in termine di
investimento (più di 6,8 milioni di ? ) che di competitività. Università
degli Studi di Milano e Agenzia Sviluppo Nord Milano continueranno a lavorare
insieme per concretizzare in nuove imprese innovative queste idee
imprenditoriali. L'Ateneo metterà a disposizione i propri strumenti di sostegno
alla creazione di spin off, mentre Asnm supporterà le nuove start up attraverso
gli incubatori di imprese Omc e Lib (strutture attrezzate dove le imprese
trovano spazi e servizi a prezzi agevolati), nonché attraverso la ricerca di
finanziamenti. Un'ulteriore ricaduta positiva di Unimpresa consiste nell'avere
stimolato la creazione di una cultura di impresa in diversi ambiti di attività
interni all'Università. Uno dei corsi previsti nell'ambito del progetto infatti
è stato specificatamente ideato per fornire ad un gruppo di venti funzionari
amministrativi e tecnici dell'Ateneo gli strumenti tecnici e culturali necessari
a orientare e sostenere i futuri aspiranti imprenditori. Tra i partecipanti non
amministrativi (80 persone) va sottolineato che circa un 61% di loro si occupa
quotidianamente di ricerca. Le 15 Idee d'Impresa Le 15 Idee d'Impresa
(selezionate dal progetto Unimpresa e sostenute attraverso 23 giorni (2.760 ore)
di attività di consulenza personalizzata) appartengono a svariati settori
d'attività: biotecnologico, alimentare, farmaceutico, veterinario, dei servizi
alla mobilità, biblioteconomico, delle tecnologie per i beni culturali,
ambientale, informatico, della domotica. Tra le proposte d'impresa: lo sviluppo
di forme farmaceutiche innovative, nuove applicazioni di tecnologie chip a Dna,
piattaforme per test di genotossicità, kit per prevenzione e diagnosi mediante
tecnologie molecolari, realizzazione di nuovi apparecchi per l'odontoiatria, di
alimenti ipoallergenici derivati dalla frutta, o di impianti per il trattamento
di rifiuti. Altri progetti prevedono l'avvio di servizi innovativi per le
biblioteche, la tutela di beni culturali, la produzione suinicola, il controllo
automatizzato della casa, il trasporto di persone. Interessante è la giovane età
dei promotori delle Idee selezionate: il 60% di loro ha infatti tra i 31 e i 40
anni. La maggior parte dei neo imprenditori lavora in attività di ricerca:
ricercatori (31%) professori universitari (19%), assegnisti di ricerca (6%),
tecnici di laboratori (6%). Gli impiegati rappresentano il 19% del totale, i
liberi professionisti il 13% e i disoccupati il 6%. Dieci di loro lavorano o
collaborano con l'Università degli Studi di Milano; tre provengono dal
Politecnico di Milano, dall'Università Luigi Bocconi e dal CNR, mentre due
svolgono la loro attività presso strutture private. Le discipline di
provenienza predominanti sono biologia (19%) e chimica (19%). È anche molto
significativa in termini quantitativi (18%) la provenienza socio umanistica,
concentrata soprattutto in filosofia e sociologia. I progetti selezionati (in
allegato le schede riassuntive): Acqua Supercritica; Banche Dati Relazionali per
l'Innovazione; Chiamabus Nord Milano; Chip a Dna; Derivati ipoallergenici da
frutta; Domotica; Film orosolubili; Genotossicità; Occlusator ; Organizzazione
suinicola; Sequenziamento di acidi nucleici e fingerprinting molecolare; Servizi
per Biblioteche; Tecnologie per i Beni Culturali; Tempo; Trasferimento
tecnologico agro-alimentare.
REGGIO EMILIA CAPITALE PER TRE GIORNI
DELL'EDUCAZIONE ALL'EUROPA DAL 30 MAGGIO AL 1° GIUGNO, UN INCONTRO PRESSO LA
SEDE DEL PROGETTO PILOTA "LABORATORIO EUROPA" DEL CARREFOUR EUROPEO
EMILIA
Reggio Emilia, 30 maggio 2003 - Quasi 14.000 studenti e oltre 1.100
insegnanti in visita dal gennaio 1998, anno del lancio del progetto pilota
Laboratorio Europa del Carrefour Europeo Emilia, centro d'informazione della
Commissione europea. L'iniziativa è sostenuta dalla Commissione europea, dal
Comune di Reggio Emilia, Assessorato Scuola, e dal Csa, ex-Provveditorato agli
Studi. Ora il Laboratorio Europa fa scuola in Europa: dal 30 maggio al 1°
giugno avrà luogo, presso la sede del Carrefour Europeo Emilia, un programma di
scambio che coinvolgerà 21 responsabili di centri europei d'informazione
provenienti da cinque paesi UE (Spagna, Grecia, Francia, Germania e Italia); le
attività saranno incentrate sull'esperienza della struttura Laboratorio Europa,
che opera come punto di informazione, promozione e sensibilizzazione sui temi
dell'Europa, nei confronti delle scuole elementari, medie e superiori. Il
Laboratorio Europa propone un percorso multimediale che permette agli studenti
in visita di avvicinarsi all'Europa in maniera semplice ed immediata,
coinvolgendoli in attività di gruppo, giochi e momenti conoscitivi di forte
impatto: si confronteranno ora le esperienze di soggetti italiani ed europei che
svolgono analoghe attività di promozione e sensibilizzazione alla comune
identità europea, nei confronti delle scolaresche. Il programma di scambio è
finanziato dalla Commissione europea, per favorire la mobilità, la formazione
permanente e lo scambio di buone prassi tra i funzionari dei suoi centri
d'informazione. Sono previsti anche alcuni momenti di visita guidata alle
principali realtà produttive reggiane: l'evento viene sponsorizzato dal
Consorzio del Formaggio Parmigiano-Reggiano e dalla tenuta vitivinicola "La
Piccola" di Montecchio Emilia. Infolink: http://carrefouremilia.crpa.it
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