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5 MARZO 2003
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CIPA - CONVENZIONE INTERBANCARIA PER I
PROBLEMI DELL'AUTOMAZIONE CONVEGNO SU "I SERVIZI DIGITALI" - BANCA
D'ITALIA, STANCA: "GOVERNO, P.A. E BANCHE UNITE PER UNA FORTE SPINTA
NELL'AMMODERNAMENTO DEL PAESE"
Roma, 5 marzo 2003 - "Governo,
pubblica amministrazione e sistema bancario uniti nella nuova sfida
dell'ammodernamento tecnologico del paese e nel portare l'innovazione nella
dimensione quotidiana di cittadini ed imprese". A premere ulteriormente
sull'acceleratore di una consolidata cooperazione tra apparati è stato
Lucio Stanca, ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, nell'intervento in
Banca d'Italia al convegno su "I servizi digitali", organizzato
dalla Cipa-Convenzione Interbancaria per i Problemi dell'Automazione.
"Le banche, per la loro funzione istituzionale e per la costante
attenzione alle potenzialità fornite, hanno fatto molto per modernizzare il
sistema dei pagamenti e avvicinarlo alle esigenza dei cittadini", ha
riconosciuto il ministro, ricordando poi che "il Governo è fortemente
impegnato a realizzare un programma di modernizzazione del Paese mediante
l'utilizzo diffuso delle nuove tecnologie digitali, sia nel pubblico che nel
privato, favorendo la competitività e sviluppando un modello di Società
dell'Informazione che migliori la qualità della vita e prevenga da
esclusioni di qualsiasi natura". In questa direzione si inserisce
"la proficua collaborazione tra Governo, Banca d'Italia e sistema
bancario, che ha permesso di attuare un primo processo di concreta
cooperazione con la pubblica amministrazione", sotto la spinta della
"comune sfida di migliorare qualità e quantità dei servizi in rete a
cittadini ed imprese". In particolare, ha proseguito Stanca, c'è stata
"la specifica esperienza maturata nel sistema dei pagamenti della
pubblica amministrazione, che ha portato all'avvio operativo del mandato
informatico, uno dei dieci obiettivi di legislatura per l'e-Government".
Così, dai 3 mila mandati di un anno e mezzo fa si è già passati ai circa
130 mila del 2002. E poiché "ci sono ampi settori in cui la
collaborazione tra Governo, Banca d'Italia, Abi e sistema bancario può
risultare particolarmente proficua", il ministro Stanca ha affermato
che "pubblica amministrazione e sistema bancario, sviluppando e
rendendo disponibili servizi digitali in rete, ricoprono un fondamentale
ruolo di traino nel portare in modo capillare l'innovazione tecnologica
nella dimensione quotidiana ai cittadini e alle imprese, risultando così
determinanti nel processo di modernizzazione del Sistema Paese". Il
Ministro ha pure posto l'esigenza di "ridurre i costi delle transazioni
dei cittadini connessi allo sviluppo del commercio elettronico e dell'e-Government,
favorendo anche la diffusione negli uffici pubblici degli strumenti di
pagamento come carte di credito o bancomat" in quanto, ha concluso il
ministro, "un sistema di pagamenti realmente al servizio del cittadino
sarà in prospettiva quello in cui dal portale di ogni ente pubblico sarà
possibile accedere univocamente al Sistema Pubblico di Connettività e alla
Rete Nazionale Interbancaria attraverso l'uso di standard di cooperazione
comuni si due sistemi"
IL MERCATO ITALIANO DELL'INFORMATICA E
DELLE TELECOMUNICAZIONI PERDE COLPI DOPO ANNI DI CRESCITA SOSTENUTA, LA
DOMANDA AGGREGATA CALA. PESANO PERÒ ANCHE I RITARDI DEI PROGRAMMI DEL
GOVERNO.
Milano, 5 marzo 2003 - Assinform - Associazione Nazionale Produttori
Tecnologie e Servizi per l'Informazione e la Comunicazione - ha comunicato i
dati relativi all'andamento del mercato italiano dell'ICT (informatica e
telecomunicazioni) nel 2002. I dati presentati confermano, con ancora
maggiore evidenza, la situazione che già nel settembre scorso aveva fatto
lanciare l'allarme dell'Associazione. "Quello che per primi avevamo
previsto, è purtroppo divenuto realtà a fine anno - ha esordito il
Presidente di Assinform, Giulio Koch - Nel 2002, dopo anni di crescita
sostenuta, la domanda aggregata di informatica e telecomunicazioni si è
addirittura contratta, risultando pari a 60.206 milioni di Euro, contro i
60.503 del 2001." Si tratta di una contrazione contenuta (-0,5%), ma
significativa. Essa infatti va raffrontata con la crescita dell'8,3 % del
2001 e del 12,8 % del 2000 e va interpretata alla luce della frenata di
tutte e due le componenti del mercato: telecomunicazioni e informatica. Le
telecomunicazioni hanno generato nel 2002 un volume d'affari pari a 40.170
milioni di Euro, in crescita di un risicato +0,4 % (contro l'8,5 del 2001 e
il 12,9 del 2000). L'informatica si è attestata a quota 20.036 milioni, con
una regressione del -2,2 per cento (contro una crescita dell'8 % nel 2001 e
del 12,6 nel 2000). "Il 2002 - ha precisato Koch - ha visto esaurirsi
un ciclo di sviluppo importante, che aveva permesso al nostro Paese di
recuperare, almeno parzialmente, i ritardi accumulati negli anni
precedenti." Dal 2002 il mercato italiano dell'Ict non fa più
eccezione in Europa (-0,4%). Accusa i colpi di un quadro macroeconomico
stagnante, che induce le imprese a contenere gli investimenti in
informatica; e questo mentre viene a mancare l'effetto-volano dei grandi
investimenti in infrastrutture di telecomunicazione e mentre anche la
telefonia mobile mostra segni di maturazione. "A tale frenata hanno
contribuito anche le mancate spinte, attese dai programmi di Governo" -
ha aggiunto Koch - "La Legge Finanziaria, come da noi denunciato in
autunno, lascia pochi spazi agli investimenti Ict, introducendo viceversa
una ferma volontà di razionalizzazione, soprattutto nel settore pubblico,
senza la necessaria selettività delle spese da tagliare, a scapito
dell'efficienza del sistema." "Il problema supera gli interessi
del settore - ha concluso Koch - e va affrontato a tutti i livelli:
istituzionale, perché gli investimenti Ict sono necessari per tener fede
all'impegno di innovare e creare posti di lavoro; e imprenditoriale, perché
non c'è futuro per le imprese che esitano ad investire in risorse
essenziali per la loro crescita". "L'ingresso in un nuovo ciclo,
denso di incertezze, non è avvenuto in modo brusco. I tassi di crescita
hanno cominciato a flettere sin dal primo semestre del 2001, confermando
anche il cambiamento delle forze che determinano l'andamento dei mercati. -
ha commentato Giancarlo Capitani, Amministratore Delegato di NetConsulting,
la società di ricerca che collabora con Assinform al monitoraggio del
mercato ICT - La spesa in informatica è rientrata nell'ambito dei trend che
governano le dinamiche degli investimenti strumentali; quella in
telecomunicazioni, che interessa oramai 40 milioni di utenti, è entrata
nelle dinamiche proprie dei mercati di massa. Nei prossimi anni la crescita
del mercato ICT sarà funzione sempre più stretta del quadro congiunturale
e della capacità, nell'ambito delle telecomunicazioni, di introdurre novità
significative sul fronte dei servizi." Nel seguito le note di maggior
dettaglio sull'andamento del mercato Ict nel 2002. Telecomunicazioni: + 0,4
per cento Nel corso del 2002, il mercato italiano delle telecomunicazioni
(apparati, terminali e servizi per reti fisse e mobili) ha generato nel suo
complesso un volume d'affari di 40.170 milioni di Euro. Rispetto al 2001,
quando le vendite si erano attestate a quota 40.025 milioni (+8,5 %), la
crescita è stata del tutto trascurabile, pari allo 0,4 %. "Oramai non
si può più parlare di effetto statistico conseguente al confronto con anni
di boom - ha commentato Giancarlo Capitani - Il mercato non cresce più per
cause strutturali. Basti pensare all'esaurirsi della prima ondata di
investimenti infrastrutturali per le reti a banda larga. E, ancora, e
soprattutto, all'affievolirsi della spinta delle telecomunicazioni mobili,
per effetto dei ritardi nell'introduzione di significative novità e dei
limiti orami evidenti alla crescita del numero di utenti." Apparati e
terminali in netto calo La chiusura del ciclo espansivo nelle
telecomunicazioni è in effetti resa manifesta da un calo marcato della
componente infrastrutturale, appena compensata dall'incremento dei servizi,
telefonia mobile inclusa. Nel corso del 2002, la domanda di apparati e
terminali è risultata pari a 9.805 milioni di Euro (- 11,6 % rispetto
all'anno prima, quando invece era cresciuta del 6,3 %), mentre quella di
servizi (voce, dati e a valore aggiunto su rete fissa e mobile) si è
attestata a quota 30.365 milioni (+ 4,9 % rispetto al 2001, anno in cui la
crescita era stata del 9,3 %). I servizi tengono grazie al cellulare e a
Internet ... La tenuta dei servizi di telecomunicazione è dovuta
soprattutto a quelli su rete mobile, che nel 2002 sono risultati pari a
14.240 milioni di Euro (+9 % sull'anno prima), mentre quelli su rete fissa
(servizi a valore aggiunto inclusi) sono risultati pari a 16.125 milioni
(+1,6 %). Nell'ambito dei servizi su rete fissa, è significativo il
contrasto fra l'andamento dei servizi voce - pari a 10.515 milioni e in calo
del 2,3 % - e l'andamento degli altri servizi su rete fissa, risultati pari
a 5.610 milioni di Euro, in crescita del 10 %. Significativo è al riguardo
il peso che va assumendo sulla rete fissa il traffico generato da Internet,
oramai vicino ai 3000 milioni, in crescita del 30 % sull'anno prima e oramai
pari al 18,5 % dei servizi su rete fissa. La telefonia mobile eguaglia la
fissa, ma non spinge più come prima Il 2002 ha confermato il calo
tendenziale dei tassi di crescita della telefonia mobile. La spesa media
annua per utente torna a crescere dopo anni di contrazione - 356 Euro
pro-capite (+4,4 %), 39 dei quali per i servizi non voce (+ 25,8 % inclusi
gli Sms) - ma le performance degli anni scorsi sono oramai quelle di un
mercato maturo. La telefonia mobile non può più contare sull'incremento
del numero degli utenti. Il numero delle linee attive (in abbonamento e
soprattutto a scheda prepagata) ha oramai raggiunto i 54,2 milioni (contro i
51 del 2001, i 42 del 2000 e i 30,3 del 1999). Da qui l'evidenza che il
balzo degli anni scorsi potrà essere ripetuto solo con l'introduzione di
novità di rottura (Umts, ecc.). L'importanza della telefonia mobile è
comunque crescente. L'intero mercato ad essa riconducibile (apparati +
servizi + terminali), ha raggiunto nel 2002 i 19.772 milioni (+4,5 %). La
telefonia mobile ha così continuato una progressione che l'ha portata ai
livelli della telefonia fissa, pari nel 2002 a 20.448 milioni (-3,4 %).
Informatica: - 2,2 per cento Da tassi di sviluppo sostenuti degli ultimi
quattro anni ad una contrazione del 2,2 %: il 2002 è stato un anno
difficile per il mercato italiano dell'informatica, che nel 2001 risultava
in crescita dell'8 % e nel 2000 del 12,6 %. In sostanza il mercato italiano
dell'It ha perso rapidamente lo slancio degli ultimi anni. Quella
riscontrata è una situazione simile a quella degli alti paesi europei, ma
non per questo meno preoccupante. PA, famiglie e piccole imprese frenano Nel
corso del 2002 è infatti venuta a cadere non solo domanda delle famiglie,
risultata pari a 820 milioni (- 9,5 per % sul 2001 e inferiore anche al dato
del 2000) ma anche quella della Pa Centrale e dell'impresa. A quest'ultimo
riguardo è significativo rilevare come la caduta della domanda si sia
manifestata in proporzione inversa alle dimensioni. La piccola impresa ha
investito in informatica 3805 milioni (- 5,2 % sull'anno prima), la media
4650 milioni (-1,3%) e la grande 10.761 (- 0,8%). "Tutto questo da
conto di due realtà oramai tangibili - ha commentato Capitani - La prima è
che nell'impresa l'informatica non fa più eccezione rispetto ad altre
tipologie d'investimento. La seconda, forse più preoccupante, è che si va
perdendo di vista la valenza innovativa dell'informatica, facendola
rientrare nell'ambito dei progetti a ritorno immediato. Le stesse grandi
imprese hanno continuato ad investire in soluzioni di Internet/Intranet in
modo conservativo, sostenendo progetti già avviati, anche nel caso
dell'integrazione con clienti e fornitori". Significativo al riguardo
è l'andamento dei comparti in cui convenzionalmente si suddivide il mercato
dell'informatica (hardware, assistenza tecnica e servizi). Nel 2002, le
vendite di hardware, pari a 5375 milioni di Euro, sono risultate in calo del
13,5 % (contro una crescita del 2,6 % nel 2001), quelle dei servizi di
assistenza tecnica, pari a 975 milioni sono risultate ancora in calo (- 4,2
%), mentre quelle di software e servizi, pari a 13.686 milioni sono
cresciute del 3,3 %, ma contro il 11,8 % dell'anno prima, e comunque non
tanto da compensare il calo degli altri comparti. Hardware: anche i personal
calano Alla contrazione del mercato dell'hardware (5.375 milioni, -13,5%)
hanno contribuito tutti i segmenti. Nel primo semestre 2002 e rispetto allo
stesso semestre dell'anno prima, le vendite in valore sono calate del 27,5 %
per i server, del 56,6 % per le workstation, del 9% per lo storage, del 18,5
% per le stampanti e del 10 % per i personal computer. Alla deludente
performance dei PC, che mai finora avevano mostrato una dinamica simile, ha
contribuito non solo il calo delle vendite in unità (2.823.000 pezzi nel
2002, contro i 2946.500 del 2001), ma anche il calo dei prezzi medi
d'acquisto. Cosa che tuttavia non ha incoraggiato le famiglie, che con
750.000 a pezzi hanno acquistato l'11% in meno di PC rispetto all'anno
prima. La quota di PC acquistata dalle famiglie è dunque scesa ancora. Oggi
essa risulta pari al 26,4 %o contro il 28,4 % del 2001 e il 32,8 % del 2000.
Ancora a riguardo dei PC, solo i portatili risultano in netta crescita con
818.000 pezzi venduti nel 2002 (+12,6 % sul 2001), mentre la componente PC
server, e cioè dei sistemi destinati alle applicazioni distribuite e in
rete calano a 108.000 unità (-20 %), a conferma della frenata dei nuovi
progetti di informatica. Quanto alla consistenza del parco di PC installati
Italia, il dato è oramai importante: oltre 13 milioni di unità. Software e
servizi: avanti adagio Nel 2002, alla dinamica del comparto del software e
dei servizi di informatica (13.685, + 3,3 %) hanno contribuito, in modo
quasi eguale, entrambe le componenti. I servizi hanno fatto registrare un
volume d'affari pari a 9.764 milioni, in crescita del 3,4 % sull'anno prima,
mentre il comparto del software, con un giro d'affari di 3.922 milioni, è
cresciuto del 3 %. In entrambi i casi i tassi di crescita sono dunque calati
di molto: nel 2001 risultavano rispettivamente pari al +12,4 e al +10,3 %.
Infine, va rilevato che la domanda di servizi è stata trainata soprattutto
dai servizi di oursourcing (+7,5%) e di systems integration (+6%) e di
consulenza (+4%). Il che va a conferma di una domanda IT orientata alla
razionalizzazione dei sistemi informativi, alla sicurezza e disponibilità
delle applicazioni e ad una migliore gestione del patrimonio informativo
aziendale (Crm, business intelligence).
ASSINFORM FA IL PUNTO SUI PROGRAMMI
ASSOCIATIVI E PROMETTE UN 2003 RICCO DI NUOVE INIZIATIVE
Milano, 5 marzo 2003 - L'anticipazione dei principali risultati del Rapporto
Annuale ha coinciso per Assinform - Associazione Nazionale Produttori
Tecnologie e Servizi per l'Informazione e la Comunicazione - con l'Assemblea
Annuale degli Associati. Quest'ultima è l'occasione istituzionale di
confronto interno sui programmi svolti nell'anno precedente e, soprattutto,
su quelli per l'anno appena iniziato. L'Assemblea, ha preso atto di una
situazione incerta per il settore: nel 2002, dopo anni di crescita
sostenuta, la domanda aggregata di informatica e telecomunicazioni si è
addirittura contratta. Essa infatti è risultata pari a 60.206 milioni di
Euro, contro i 60.503 del 2001, mostrando un contrazione modesta, ma
allarmante se confrontata con la crescita dell'8,3 % del 2001 e del 12,8 %
del 2000."Il 2002 ha visto esaurirsi un ciclo di sviluppo importante,
che aveva permesso al nostro Paese di ricuperare parte dei ritardi
accumulati negli anni precedenti. - ha dichiarato il Presidente di Assinform,
Giulio Koch - Per Assinform, queste incertezze comportano l'accelerazione di
tutte le iniziative di informazione/sensibilizzazione e quindi il
rafforzamento dei programmi associativi, già lanciati nel corso del
2002." I programmi Assinform 2003 - Assinform ha varato per l'anno in
corso iniziative che assumono, a fronte della crisi del settore, ancora
maggiore rilievo. Nel seguito sono indicate le attività principali:
Informazione sulle criticità per il settore e il Sistema-paese:
Realizzazione di dossier tematici, come ad esempio il "Dossier
Assinform sulla Legge Finanziaria 2003", che nell'ottobre scorso ha
aperto il dibattito sulle lacune rispetto a quanto previsto per l'Ict nei
precedenti programmi di Governo. Avvio di contatti con Consip, sia per un
confronto sulle modalità adottate dall'Ente pubblico relativamente alle
gare pubbliche, sia per capire quali impatti la sua azione di
razionalizzazione, provoca sul mercato. Confronto operativo con
l'Amministrazione Pubblica Centrale e o Locale: Monitoraggio Piano
Telematico Emilia Romagna. Incarico dato ad Assinform dall'Ente Regionale,
sia su indicatori di benchmarking (presso imprese, cittadini, scuole, ecc.),
sia su 9 progetti regionali, prevalentemente di eGovernment, per valutarne
l'efficacia e l'eventuale diffondibilità. Realizzazione del primo Rapporto
sull'IT nelle Regioni, affidato ad Assinform dal Dit (Dipartimento per
l'Innovazione e le Tecnologie), in vista del convegno nazionale, previsto a
Torino l'8 aprile 2003, per fare il punto sul piano eGovernment nazionale e
per valutare l'operato dei CRC (Centri Regionali di Competenza).
Collaborazione con il Dit per i progetti PC ai Giovani (articolo 27 della
Legge Finanziaria), anche in vista del futuro progetto PC ai Dipendenti (in
via di definizione). Stesura di una proposta di regolamento per la
semplificazione delle procedure di acquisto di beni e servizi informatici da
parte della Pa. Il documento è ora all'attenzione dell'ufficio legislativo
del Dit, per approvazione e divulgazione. Collaborazione con la Direzione
Regionale Scolastica Lombarda per la messa a punto di un documento tecnico,
destinato a 1300 scuole lombarde e per gestire i fondi per il Cablaggio
degli istituti. Supporto operativo agli Associati: Assistenza alla fruizione
di fondi pubblici (europei, nazionali e regionali) inerenti soprattutto la
formazione finanziata in ambito Ict, con possibili sviluppi in altri
comparti di mercato. Organizzazione di seminari interni di formazione di
base sulla realtà informatica e organizzativa della Pa Centrale e Locale. -
Avvio di attività inerenti il mercato Finance, tramite contatti sia con
Cipa che con Abi, per definire iniziative comuni relative alla comprensione
dei trend e delle tendenze Ict in questo importante mercato. Ulteriori studi
e ricerche : Ricerche sul campo in tema di eBusiness/distretti digitali,
svolta tramite un pool di consulenti Assinform, sia lato fornitori, sia lato
utenti. Indagine annuale sulla Banda Larga in Italia, sostenuta da alcune
Aziende Associate per monitorare lo sviluppo delle nuove connessioni nel
nostro Paese Attività di revisione delle classificazioni del mercato le
telecomunicazioni per il Rapporto Assinform 2003. Fra le altre attività
degne di segnalazione sono infine: l'avvio del processo di certificazione
dell'Associazione (secondo le norme Iso 9002) che si concluderà nel corso
del 2003. L'audit di certificazione è previsto il prossimo aprile;
l'imminente definizione di un Codice per l'Etica negli Affari, che potrà
essere utilizzato e valorizzato dalle Aziende Associate nei confronti del
mercato e dei propri clienti; una più significativa partecipazione alla
vita di Eicta, l'Associazione europea dell'Ict, nell'ambito dei temi di
maggior interesse per Assinform (Information Society, eCommerce, eEurope
2005); la costituzione, nel 2002, di un gruppo di lavoro - denominato
"Comunicazione" e formato dai responsabili comunicazione delle
Aziende Associate - per potenziare la comunicazione volta a favorire il
settore; la realizzazione di una vera e propria comunità virtuale Assinform
sul Web, con oltre 6000 iscritti e con un flusso ininterrotto di
comunicazioni, richieste e domande di informazioni sull'Ict provenienti da
imprese, studiosi, giornalisti e semplici curiosi.
APPROVATO DAL CONSIGLIO DI
AMMINISTRAZIONE IL PROGETTO DI RIASSETTO DI IFIL
Torino, 5 marzo 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Ifil riunitosi il
3 marzo ha preso atto della volontà di Umberto Agnelli di rassegnare le
dimissioni da Presidente, Amministratore Delegato e consigliere della Società.
Umberto Agnelli, al quale il Consiglio di Amministrazione ha espresso il suo
più vivo apprezzamento e tutta la sua gratitudine per l'attività prestata,
ha proposto la nomina a Presidente e Amministratore Delegato di Gianluigi
Gabetti. Il Consiglio di Amministrazione ha successivamente cooptato
Amministratore il Direttore Generale Daniel John Winteler. Il Consiglio di
Amministrazione, sotto la presidenza di Gianluigi Gabetti, ha approvato il
Progetto di Riassetto che si articola come segue: (1) conferimento all'Ifil
da parte dell'Ifi delle seguenti partecipazioni aventi un valore complessivo
di mercato al 28 febbraio 2003 di circa Euro 927 milioni (Euro 1.052 milioni
sulla base della media dei Prezzi Ufficiali degli ultimi sei mesi): (I) Fiat
S.p.A.: n. 77.944.334 azioni ordinarie, n. 19.582.500 azioni privilegiate
(pari, rispettivamente, al 17,99% del capitale ordinario ed al 18,96% del
capitale privilegiato) e n. 11.216.334 Warrant Fiat ordinarie 2007, validi
per sottoscrivere azioni ordinarie Fiat; (II) Sanpaolo Imi S.p.A.: n.
16.300.000 azioni ordinarie (pari all'1,13% del capitale ordinario); (III)
Juventus Football Club S.p.A.: n. 74.992.103 azioni ordinarie (pari al
62,01% del capitale sociale); (IV) Soiem S.p.A. (società di servizi del
Gruppo Ifi-Ifil, non quotata, valutata in base alla consistenza
patrimoniale): n. 18.286.500 azioni ordinarie (pari al 50,1% del capitale
sociale); a fronte di un aumento del capitale di Ifil riservato a favore di
IFI con emissione di n. 167.450.949 azioni ordinarie e di n. 119.635.991
azioni di risparmio, nella stessa proporzione rispetto al capitale attuale,
per complessivi nominali Euro 287.086.940. Sulla base dei Prezzi Ufficiali
del 28 febbraio 2003 delle partecipazioni conferite da IFI e delle azioni
Ifil ordinarie e di risparmio, i termini proposti implicano un premio
implicito di emissione delle nuove azioni Ifil pari al 30% circa. Sulla base
della media dei Prezzi Ufficiali degli ultimi sei mesi delle partecipazioni
conferite da IFI e delle azioni Ifil ordinarie e di risparmio, i termini
proposti implicano un premio di emissione delle nuove azioni Ifil pari al
20%. (2) semplificazione della struttura del capitale tramite la successiva
conversione volontaria delle azioni di risparmio in azioni ordinarie sulla
base del rapporto di conversione di 17 azioni ordinarie Ifil ogni 20 azioni
di risparmio Ifil, senza pagamento di alcun conguaglio in denaro. Lo sconto
implicito nel rapporto di conversione proposto (15%) deve essere comparato
con una differenza di prezzo tra le due classi di azioni di circa il 25%
sulla base dei Prezzi Ufficiali in data 28 febbraio 2003 (circa 27% sulla
base della media dei Prezzi Ufficiali degli ultimi sei mesi). Pertanto, il
vantaggio di conversione per gli azionisti di risparmio è pari a circa 10
punti percentuali sulla base dei Prezzi Ufficiali in data 28 febbraio 2003
(pari a circa 12 punti percentuali sulla base della media dei Prezzi
Ufficiali degli ultimi sei mesi). Il Consiglio di Amministrazione è stato
assistito da Merrill Lynch, che ha rilasciato una fairness opinion, in
qualità di Advisor finanziario. Le suddette operazioni saranno sottoposte
all'approvazione di un'apposita Assemblea straordinaria degli Azionisti che
potrà tenersi nel corso del prossimo mese di aprile. In precedenza sarà
presentata la relazione di stima delle partecipazioni conferite da parte
dell'esperto designato dal Presidente del Tribunale e il parere sulla
congruità del prezzo di emissione rilasciato da Deloitte & Touche
Italia ai sensi della normativa vigente. IFI ha dichiarato l'intenzione di
convertire integralmente le n. 119.635.991 azioni di risparmio Ifil ricevute
a seguito del conferimento. Nell'ipotesi di conversione da parte di tutti
gli azionisti di risparmio Ifil, Ifi verrà a detenere una partecipazione in
Ifil pari al 59,6% del capitale ordinario. Obiettivi del Progetto di
Riassetto Il Progetto di Riassetto risponde ai seguenti obiettivi
strategici: (a) Rafforzamento del ruolo di Ifil. Il Progetto di Riassetto si
propone l'obiettivo di rafforzare il ruolo di Ifil quale holding operativa
del gruppo con due distinte aree di attività: i) presidio attivo
dell'intera partecipazione di controllo in Fiat S.p.A. e ii) gestione
dinamica degli altri investimenti di gruppo. (b) Aumento della solidità
patrimoniale e finanziaria. Ifil, attraverso il conferimento delle
partecipazioni in Fiat, Sanpaolo Imi, Juventus Footbal Club e Soiem,
incrementerà in maniera consistente il valore del patrimonio netto e il
totale dell'attivo di bilancio, senza che ciò comporti un aumento
dell'indebitamento netto. (c) Semplificazione della struttura del capitale.
L'operazione di conversione volontaria delle azioni di risparmio in azioni
ordinarie determinerà un incremento della liquidità delle azioni e si
propone come obiettivo di limitare alla sola categoria ordinaria le azioni
componenti il capitale sociale. La maggiore liquidità dei titoli ed il
rafforzamento del ruolo di Ifil potranno favorire la riduzione dello sconto
al quale le azioni Ifil sono trattate sul mercato rispetto al NetAsset Value.
Previsioni sui dati al 31 dicembre 2002 Si prevede che il risultato
dell'esercizio al 31 dicembre 2002 di Ifil S.p.A. evidenzierà una perdita
di circa Euro 516 milioni, derivante esclusivamente dalle svalutazioni dei
valori d carico contabili delle partecipazioni detenute, direttamente e
indirettamente, in Fiat e ne Club Méditerranée, nonché delle azioni
proprie Ifil. Non si proporrà, pertanto, la distribuzione di dividendi a
valere sull'esercizio 2002. Per quanto concerne il bilancio consolidato al
31 dicembre 2002, si prevede una perdita d competenza del Gruppo Ifil di
circa Euro 367 milioni, originata sostanzialmente dalla quota di competenza
(circa Euro 430 milioni) della perdita del Gruppo Fiat. È previsto che il
Consiglio di Amministrazione di Ifil sia convocato il prossimo 28 marzo 2003
per approvare il progetto del bilancio di esercizio e il bilancio
consolidato al 31 dicembre 2002, che saranno posti a disposizione del
pubblico ai sensi della normativa vigente. L'Assemblea ordinaria degli
Azionisti per l'approvazione del bilancio di esercizio è prevista per il
prossimo mese di maggio.
CESSIONE DELLA QUOTA DI BANCA
FINCONSUMO SPA DETENUTA DA SANPAOLO IMI A SANTANDER CENTRAL HISPANO.PREVISTO
L'AVVIO DI NUOVE COLLABORAZIONI NELL'ASSET MANAGEMENT.
Torino, 3 marzo 2003 - Sanpaolo Imi e Santander Central Hispano, che
partecipano pariteticamente al capitale di Banca Finconsumo, hanno raggiunto
un accordo che prevede la cessione della quota di Banca Finconsumo detenuta
dal Gruppo italiano al Santander Central Hispano. La cessione del 50% di
Banca Finconsumo, che rientra nel quadro di razionalizzazione delle
rispettive partecipazioni, determinerà una plusvalenza complessiva lorda di
123 milioni di euro. L'accordo prevede la cessione di una quota iniziale del
20% ad un prezzo totale di 60 milioni di euro. Sul restante 30%, l'accordo
stabilisce la reciproca concessione di opzioni di vendita (put), a favore di
Sanpaolo Imi, e di acquisto (call), a favore di Santander Central Hispano,
esercitabili a partire da fine 2003 per un periodo di tempo di 12 mesi, ad
un prezzo complessivo di 80 milioni di euro. Il perfezionamento
dell'operazione è subordinato all'ottenimento delle prescritte
autorizzazioni. Sanpaolo Imi e Santander Central Hispano rinnovano la loro
intenzione di proseguire la collaborazione a livello industriale e in
quest'ottica annunciano di aver raggiunto un accordo per lo sviluppo di
un'iniziativa paneuropea nella distribuzione wholesale di fondi comuni di
produttori terzi. Alla base dell'accordo vi è la costituzione di una joint
venture paneuropea fra i due Gruppi bancari e a tal fine Sanpaolo Imi
acquisirà il 50% di Allfunds Bank S.A. ("Afb"), società
interamente posseduta da Santander Central Hispano. Allfunds Bank offre una
piattaforma di accesso a fondi di terzi a clientela istituzionale,
principalmente distributori come banche commerciali, casse di risparmio e
broker così come asset managers. AllFunds Bank ha attualmente nel suo
segmento, in Spagna, una quota di mercato del 40%. Il Gruppo Sanpaolo Imi
considera interessante l'iniziativa Afb perchè consente di aggredire
un'area di business ad oggi non presidiata (offerta di accesso a funds house
terze) e rafforza il ruolo di Sanpaolo Imi Wealth Management quale fornitore
di soluzioni integrate - prodotti/servizi - a clientela retail ed
istituzionale attraverso le reti del Gruppo e soggetti extra-captive.
Sanpaolo Imi e Santander Central Hispano intendono sviluppare la joint
venture in modo da consolidare la loro leadership a livello europeo,
pertanto i due Gruppi bancari opereranno in modo da individuare potenziali
partner strategici sui principali mercati europei.
L'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI DI BORSA
ITALIANA SPA DELIBERA LA CHIUSURA DEL MERCATO DEI PREMI
Milano, 5 marzo 2003 - L'Assemblea degli Azionisti di Borsa Italiana Spa,
riunitasi il 3 marzo, ha deliberato la chiusura del mercato dei premi. La
data di efficacia della delibera sarà stabilita a seguito dell'approvazione
di Consob.
GRUPPO UNICREDITO ITALIANO: DUE
SOCIETA' PER IL RIORDINO DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DEL GRUPPO
Milano, 5 marzo 2003 - Avviato il programma di riorganizzazione del
patrimonio immobiliare del Gruppo UniCredito Italiano di pertinenza della
Capogruppo e di UniCredit Banca. Il Consiglio di Amministrazione di
UniCredito Italiano - riunitosi venerdì 28 febbraio - ha deliberato il
trasferimento degli immobili della società a due società di nuova
costituzione, detenute totalitariamente da UniCredit medesima, che
assumeranno la denominazione di Uci Real Estate e di Cordusio Immobiliare. A
tal fine UniCredit conferirà a Uci Real Estate il ramo d'azienda
sostanzialmente costituito dai propri immobili strategici (ad esempio,
edifici storici a uso ufficio e a uso commerciale come sedi di filiali e
uffici) e a Cordusio Immobiliare il ramo aziendale costituito dai restanti
immobili, non strategici (come stabili di Direzione non prioritari, archivi,
magazzini). A fronte dei predetti conferimenti, è previsto che la società
Uci Real Estate aumenti il proprio capitale di euro 8.424.647 mediante
emissione di 8.424.647 azioni del valore nominale di 1 Euro cadauna, alla
pari, e la società Cordusio Immobiliare deliberi un aumento di capitale di
Euro 225.990.450 mediante emissione di 225.990.450 azioni del valore
nominale di 1 Euro cadauna, anch'esse alla pari. Presidente delle due società
- che si occuperanno della gestione degli immobili loro conferiti - sarà
Roberto Nordio, già responsabile delle Direzione Risorse del Gruppo;
Direttore Generale Umberto Soprani, già direttore della Divisione
Immobiliare di UniCreditFondi. Il progetto di riorganizzazione troverà
completamento con il trasferimento a Uci Real Estate e a Cordusio
Immobiliare degli immobili attualmente di proprietà di UniCredit Banca, che
si stima di perfezionare entro il primo semestre del corrente anno.
EUROFIND SUPERA IL 97% DEL CAPITALE
SOCIALE DI LA RINASCENTE
Milano, 5 marzo 2003 - Il 28 febbraio 2003 si è conclusa l'offerta pubblica
d'acquisto residuale promossa da Eurofind S.A. sulle azioni ordinarie e
privilegiate La Rinascente S.p.A. e l'offerta pubblica d'acquisto volontaria
sulle azioni di risparmio. Al termine dell'Offerta, Eurofind detiene una
percentuale pari al 97,18% del capitale sociale di La Rinascente ed in
particolare il 96,74% del capitale sociale rappresentato da azioni
ordinarie, l'87,49% del capitale sociale rappresentato da azioni
privilegiate e il 98,77% del capitale sociale rappresentato da azioni di
risparmio. In base alle adesioni pervenute, Eurofind detiene una percentuale
pari al 96,64% del capitale sociale con diritto di voto. A partire dal 6
marzo 2003 verrà revocata la quotazione delle azioni ordinarie e
privilegiate La Rinascente; Borsa Italiana potrà disporre la contestuale
revoca dalla quotazione delle azioni di risparmio La Rinascente, tenuto
conto del controvalore complessivo del loro flottante residuo.
CONGIUNTURA ECONOMICA AL RALLENTATORE,
MA IL 2003 SARÀ MEGLIO DEL 2002 PRESENTATO A MILANO IL SECONDO RAPPORTO
TRIMESTRALE ISAE - ASSOLOMBARDA SUL SETTORE MANIFATTURIERO E DEI SERVIZI CHE
HA MESSO A CONFRONTO LA SITUAZIONE MILANESE E ITALIANA
Milano, 5 marzo 2003 - Il clima di fiducia delle imprese manifatturiere ed
estrattive italiane cala leggermente nel quarto trimestre del 2002,
soprattutto a causa di un peggioramento delle previsioni sulla produzione.
Un fenomeno analogo, ma molto più accentuato, si manifesta anche nell'area
milanese dove il clima di fiducia delle imprese manifatturiere mostra una
forte diminuzione nel quarto trimestre 2002. Anche per ciò che riguarda il
comparto dei servizi alla produzione, le imprese del milanese segnalano nel
quarto trimestre 2002 una frenata dei giudizi positivi su domanda e
fatturato e pure le aspettative a breve termine risultano nel complesso
decisamente più prudenti rispetto alla media nazionale. Sono queste le
principali indicazioni emerse dal secondo Rapporto trimestrale Isae
Assolombarda sui settori dell'industria e dei servizi, presentato oggi a
Milano da Michele Perini, Presidente Assolombarda, Marco Malgarini,
Responsabile Unità Operativa Inchieste dell'ISAE e da Alfonso Lavanna,
Consigliere incaricato per il Centro Studi di Assolombarda. "La
contrazione della fiducia del quarto trimestre 2002 è originata da giudizi
negativi sull'andamento corrente della domanda, sullo stato generale
dell'economia e dal significativo ridimensionamento delle attese a breve
termine sulla produzione", ha spiegato Marco Malgarini dell'ISAE, che
poi ha aggiunto: "segnali più favorevoli vengono però, nei primi due
mesi del 2003, dal recupero delle attese relative agli ordini e alla
produzione. Complessivamente, l'Isae si attende che la produzione resti
ancora sostanzialmente 'piatta' nei primi 3-4 mesi dell'anno; la ripresa
dovrebbe irrobustirsi nel prosieguo del 2003, una volta superati i fattori
di incertezza che attualmente condizionano il quadro internazionale".
"Stiamo attraversando un momento difficile", ha commentato Michele
Perini, Presidente di Assolombarda, "abbiamo aziende in sofferenza in
comparti come la meccanica, l'elettronica, l'arredamento, la moda, e la
finanza, ma sarebbe sbagliato generalizzare e parlare di recessione. Anche
il 2003, comunque, sarà un anno di convalescenza e non di ripresa come
tutti speravamo. In particolare la grave crisi della Germania, tradizionale
mercato di sbocco delle imprese milanesi e la mancanza di fiducia dei
consumatori, che dopo gli attentati terroristici dell'11 settembre hanno
ormai cambiato le loro abitudini d'acquisto, stanno facendo sentire i loro
effetti in modo pesante anche nella nostra area che pure è il motore
dell'economia nazionale. La situazione è vischiosa", conclude Perini,
"e dietro l'angolo, anche per la complessa situazione internazionale,
non sembrano esserci repentini cambiamenti di clima". "Se il 2002
va archiviato come un anno pesante", aggiunge Alfonso Lavanna,
Consigliere Incaricato per il Centro Studi di Assolombarda, "le
previsioni delle imprese manifatturiere milanesi per i prossimi mesi, sono
meno negative, anche se permane una forte preoccupazione. Indicazioni in
prospettiva più favorevoli vengono infatti dalle risposte a due domande
aggiuntive che abbiamo posto nel mese di dicembre. La prima chiedeva come si
è chiuso il 2002 rispetto alle previsioni di inizio d'anno e la seconda se
il 2003 segnerà espansione, stazionarietà o diminuzione dell'attività
rispetto al 2002. La risposta di 300 imprese risulta essere particolarmente
interessante", dice Lavanna: "un'elevata percentuale degli
interpellati (il 41% del campione) prevede che l'andamento complessivo delle
attività aziendali nel 2003 sarà migliore di quello dell'anno appena
trascorso, contro il 11% che pensa invece che sarà peggiore e il 48% che lo
ritiene stabile".
RIUNIONE CICR DEL 4 MARZO 2003
Roma, 5 marzo 2003 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che
si è riunito ieri, presso la sede di Via XX Settembre di Roma, sotto la
presidenza del Ministro Tremonti, il Comitato Interministeriale per il
Credito e il Risparmio. Tra i provvedimenti di carattere generale, sui quali
il Comitato si è pronunciato, figurano la trasparenza delle condizioni
contrattuali delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari e
l'attuazione del Titolo V-bis del Tu bancario concernente gli istituti di
moneta elettronica (Imel), il cui scopo è quello di emettere moneta
elettronica per consentire pagamenti di importo limitato. La delibera in
tema di trasparenza consente di perseguire con maggiore efficacia gli
obiettivi di tutela della clientela e di promozione della concorrenza.
Vengono dettati principi e regole per una disciplina di trasparenza
riguardante i diversi momenti del rapporto banca-cliente: l'informazione
preventiva delle condizioni finalizzata anche alla comparazione tra le
offerte di diversi intermediari; la consegna dello schema contrattuale in
modo da rendere effettiva la conoscenza da parte del cliente delle clausole
predisposte dall'intermediario; la costante e tempestiva comunicazione al
cliente delle modifiche alle condizioni contrattuali. Il Comitato ha assunto
le deliberazioni relative al completamento della cornice normativa degli
istituti di moneta elettronica (Imel), una nuova categoria di intermediari
introdotta nel nostro ordinamento dalla legge comunitaria per il 2001 (l. 1°
marzo 2002, n. 39) in attuazione delle Direttive 2000/46/Ce e 2000/28/Ce. In
particolare, la disciplina degli Imel - che fa rinvio in modo semplificato a
quella per le banche - è diretta a stabilire l'insieme dei controlli per il
buon funzionamento di questi intermediari. In base alle anzidette delibere,
la Banca d'Italia procederà all'emanazione di apposite istruzioni di
vigilanza. Il Comitato ha inoltre ascoltato una informativa del Governatore
della Banca d'Italia sull'attuale situazione del sistema creditizio
italiano. Il Segretario del Cicr, prof. Domenico Siniscalco, oltre a portare
a conoscenza del Comitato una serie di provvedimenti assunti in passato, ha
fornito un quadro riepilogativo delle direttive in materia creditizia e
finanziaria che sono in fase di elaborazione in sede comunitaria e che sono
seguite con particolare attenzione dal Governo, anche nella prospettiva
imminente della presidenza italiana dell'Unione europea nel secondo semestre
del 2003.
IL GOVERNO AUSTRIACO ANNUNCIA UN
PROGRAMMA DI SVILUPPO ECONOMICO
Vienna, 5 marzo 2003 - Il rinnovo della coalizione di governo austriaca,
concluso tra il Partito Popolare Austriaco e il Partito Liberale Austriaco,
è caratterizzato dall'obiettivo comune di promuovere la competitività del
Paese quale business location. In questo senso, sono state pianificate le
seguenti misure: In vista del processo di allargamento dell'Unione Europea,
verrà dato supporto alla promozione dell'Austria quale business location
ideale per le società multinazionali, in particolar modo quelle che fungono
da quartier generale regionale Orario di apertura dei negozi: l'orario
settimanale di apertura verrà portato dalle attuali 66 ore a 72 ore. Le
principali limitazioni giornaliere, rispetto all'orario di apertura e
chiusura, non verranno più applicate. Questo permetterà di assicurare un
maggior livello di flessibilità a partire dalle 5.00 del mattino del lunedì
fino alle 18.00 del pomeriggio del sabato. Nel caso in cui non siano
previste particolari regolamentazioni regionali dei singoli governi
provinciali, questo periodo potrà essere esteso dalle 5.00 alle 21.00.
Diritto industriale: le leggi austriache riguardanti l'orario di lavoro
verranno adeguate ai regolamenti europei. La flessibilità verrà estesa sia
alle entità appartenenti all'Austria social partnership che a quelle che
intrepretano i regolamenti. Per le piccole e medie imprese che non hanno
rappresentanze sindacali, sarà possibile concludere accordi separati.
Ricerca e innovazione: la quota nazionale destinata alla ricerca verrà
subito elevata al 2,5% del PIL e a partire dal 2010 al 3%. Il governo metterà
a disposizione dei fondi speciali per la ricerca, la tecnologia e
l'innovazione del valore di 600 milioni di Euro per fornire un continuo
supporto alla ricerca. E' inoltre prevista una semplificazione delle
strutture degli incentivi e dei sussidi che permetta alle aziende un accesso
facilitato ai finanziamenti. Formazione di Equity Capital: l'introduzione di
una tassazione più favorevole per i profitti non utilizzati a favore delle
imprese singole e delle società di persone (si dimezza la tassa con un
minimo del 20%) stimolerà la crescita degli equity capital in Austria.
Privatizzazione: una privatizzazione al 100% è prevista per le seguenti
aziende: Böhler Uddeholm, VA Technologie, Voest Alpine, Österreichische
Postbus (Austrian Post Bus), Österreichische Bergbauholding (Austrian
Mining Holding) e Telekom Austria. E' prevista anche la ricerca di un
partner strategico per Austrian Postal Service, in modo tale da iniziare il
cammino che porta alla privatizzazione. René Siegl, Amministratore Delegato
di Austrian Business Agency (Aba), considera queste misure come
un'importante estensione di quelle iniziate nella precedente coalizione,
concepite con l'intento di migliorare la competitività dell'Austria come
business location, come pure una continuazione del processo di
privatizzazione e liberalizzazione portato avanti dal governo
austriaco.
JOINT VENTURE TRA COMPASS GROUP PLC E
CREMONINI PER LO SVILUPPO DELLA RISTORAZIONE AUTOSTRADALE IN ITALIA I DUE
GRUPPI AVRANNO IL 50% CIASCUNO DI MOTO SPA, SOCIETÀ GIÀ OPERATIVA NEL
SEGMENTO DELLA RISTORAZIONE AUTOSTRADALE.
Milano, 5 marzo 2003 - Compass Group Plc e Cremonini S.p.A., Gruppi leader
internazionali nel settore della ristorazione, hanno unito le loro forze per
raggiungere una quota significativa nel mercato della ristorazione
autostradale in Italia.L'accordo, siglato ieri prevede che il Gruppo
Cremonini acquisti, per un importo di circa 7,5 milioni di Euro, il 50% di
Moto S.p.A., società del Gruppo Compass già operativa nel segmento della
ristorazione autostradale con 10 aree di servizio in Italia, di cui 3 in
fase di ultimazione, e 2 punti ristoro in Austria. L'obiettivo di Moto
S.p.A. è di raggiungere nei prossimi 4 anni una quota rilevante del mercato
della ristorazione autostradale nazionale, attraverso la partecipazione alle
gare che riassegneranno le 270 concessioni in scadenza (oltre il 50% del
totale mercato in cifra d'affari). Nel commentare questo accordo, Vincenzo
Cremonini, Amministratore Delegato di Cremonini Spa ha dichiarato: "
Moto Spa, nasce già con tutte le caratteristiche per diventare un player di
riferimento in questo mercato: si avvarrà infatti da una parte di Cremonini,
con la sua organizzazione operativa capillare su tutto il territorio
nazionale, e dall'altra di Compass, che dispone di un know how consolidato
nell'ambito della ristorazione autostradale". Da parte sua, Antoine Cau,
Ceo di Compass Group Plc Western Division, ha dichiarato: "Il business
della ristorazione autostradale è uno dei nostri core-business e il mercato
Italiano è il più grande e sviluppato d'Europa. Grazie all'alleanza con il
Gruppo Cremonini, rinomato operatore nazionale, siamo certi di poter offrire
ai consumatori Italiani una valida alternativa in termini di qualità,
servizio e convenienza". Il Presidente di Moto S.p.A. sarà Valentino
Fabbian, designato dal Gruppo Cremonini, mentre l'Amministratore Delegato
sarà Paolo Prota-Giurleo, designato da Compass Group. Il perfezionamento
della joint-venture è condizionato al rilascio della relativa
autorizzazione da parte della Commissione Europea Antitrust, attesa per la
fine di marzo 2003.
AIR DOLOMITI PORTA VERONA NELLE
CAPITALI EUROPEE CON LA NUOVA TARIFFA PRIMAVERILE.
Verona, 5 marzo 2003 - Air Dolomiti, la Compagnia regionale partner di
Lufthansa e quotata al MTA, offre speciali tariffe per scoprire le più
affascinanti capitali europee durante la primavera. Acquistabile dal 03 al
17 marzo ed utilizzabile dal 01 al 16 aprile con ultimo rientro il 16, la
nuova tariffa di Euro 169 + tasse è valida per volare da Verona ad
Amsterdam, Barcellona, Bruxelles, Madrid e Parigi. La tariffa si intende
valida andata e ritorno a persona, con validità massima 14 giorni e
permanenza minima 2 giorni. Il grande vantaggio è poter dunque beneficiare
di una tariffa economica senza il vincolo del sabato notte. Il network in
partenza da Verona, dove Air Dolomiti è la prima Compagnia per numero di
destinazioni offerte e movimenti giornalieri, tocca le più importanti città
europee che durante la primavera vivono il culmine del loro fascino e sono
quindi ideali da visitare. Air Dolomiti offre due voli giornalieri per
Amsterdam, tre per Barcellona, Bruxelles e Parigi e uno per Madrid
incontrando tutte le necessità dei passeggeri. Air Dolomiti garantisce a
tutti i passeggeri il rinomato servizio di bordo "Settimocielo by Air
Dolomiti", vincitore dei più prestigiosi Award mondiali. Il volo
diventa così un momento magico per assaporare quanto di meglio sia in grado
di offrire l'ospitalità italiana. A bordo di tutti gli aeromobili Air
Dolomiti, arredati con confortevoli poltrone in pelle reclinabili, un team
di professionali assistenti di volo è lieto di poter offrire la massima
assistenza per un'esperienza di volo unica.
ENI: FORTUM PETROLEUM AS CAMBIA NOME IN
ENI NORGE AS
San Donato Milanese, 5 marzo 2003 - Eni annuncia che la società norvegese
Fortum Petroleum As, acquistata al 100% il 20 novembre 2002, modifica il
proprio nome in Eni Norge As. Sono state infatti completate le procedure per
l'acquisizione della Società, anche a seguito delle approvazioni da parte
della Commissione Europea e delle Autorità Antitrust norvegesi.
CAMUZZI GAZOMETRI CEDE LA SUA QUOTA DI
PARTECIPAZIONE IN TESA PIACENZA SPA
Roma, 5 marzo 2003 - Camuzzi-Gazometri Spa (Enel) ha sottoscritto ieri con
la Agac Spa, società per i servizi energetici e ambientali di Reggio
Emilia, un contratto per la cessione della sua quota di partecipazione in
Tesa Piacenza Spa, pari al 40% del capitale della società, per un valore
complessivo di oltre 40 milioni di euro. Tesa è una società costituita dal
Comune di Piacenza, che svolge principalmente nell'ambito provinciale i
servizi pubblici di gestione e smaltimento rifiuti, servizi di igiene
urbana, ambientale e i servizi relativi al ciclo idrico integrato.
L'operazione di cessione si inquadra nell'ambito delle linee strategiche di
Enel che prevedono una focalizzazione sul core business dell'energia
(elettricità e gas) e sarà perfezionata una volta ottenute le necessarie
autorizzazioni da parte delle competenti Autorità. Advisor di Enel per
l'operazione è Lazard & C.
ENERGIA (CIR): RESI NOTI I RISULTATI
DELL'ESERCIZIO 2002 FATTURATO A 573 MILIONI DI EURO UTILE NETTO A 13,8
MILIONI DI EURO
Milano, 5 marzo 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Energia SpA,
controllata dal gruppo Cir e partecipata dall'austriaca Verbund, si è
riunito oggi sotto la presidenza del dr. Rodolfo De Benedetti per esaminare
la relazione sulla gestione della società al 31 dicembre 2002. Come nei
precedenti esercizi, anche nel 2002 si è registrata una forte crescita del
fatturato, che ha raggiunto 572,8 milioni di euro, contro 319,5 milioni
dell'esercizio precedente (+ 79%), a seguito di un incremento molto
significativo dei volumi venduti (da 3,777 miliardi a 5,302 miliardi di KWh
di elettricità e da 113 a 781 milioni di metri cubi di gas). Il margine
operativo lordo, pari a 28,8 milioni di euro contro 25,9 milioni del 2001
(+11%). L'utile netto è stato di 13,8 milioni di euro, sostanzialmente
invariato rispetto a 13,9 milioni nell'esercizio precedente. La posizione
finanziaria netta al 31 dicembre 2002 presenta un indebitamento pari a 41,3
milioni di euro, che sale a 55,3 milioni considerando le società
controllate, contro un'eccedenza di 15,5 milioni al 31 dicembre 2001. Tale
variazione è principalmente dovuta all'aumento del capitale circolante e a
nuovi investimenti. Nel gennaio del 2003 Energia ha acquisito, assieme a
Electrabel/Acea, Tirreno Power (ex Interpower), la terza Genco privatizzata
dall'Enel, rafforzando considerevolmente la propria posizione sul mercato ed
inserendosi tra i primi operatori italiani. Tirreno Power vanta una capacità
installata netta di 2.611 MW ed un parco di produzione costituito da tre
centrali termoelettriche (a carbone, gas e olio combustibile) e da un gruppo
di centrali idroelettriche. Sulla base degli accordi intercorsi fra i soci
industriali del consorzio di acquisizione, Energia potrà ritirare circa il
40% dell'energia prodotta da Tirreno Power. Energia è inoltre impegnata a
sviluppare un proprio programma di centrali termoelettriche 'greenfield'. In
particolare, ha già ottenuto l'autorizzazione unica dal Ministero delle
Attività Produttive, ai sensi del decreto "sblocca centrali", per
la costruzione di una centrale da circa 800 MW a Termoli (Campobasso) e ha
avviato l'iter autorizzativo per la realizzazione di altre centrali
elettriche a ciclo combinato alimentate a gas naturale. Energia sta inoltre
sviluppando progetti di generazione da fonti rinnovabili, con particolare
riguardo alla realizzazione di nuovi impianti eolici. Nel mese di febbraio
2003, Energia ha firmato con Legambiente un importante accordo di
collaborazione per lo studio e l'applicazione di tecnologie innovative nel
campo della generazione di energia elettrica, allo scopo di sviluppare
tecnologie capaci di minimizzare l'impatto ambientale.
FATTURAZIONI RENAULT TRUCKS A FINE
GENNAIO 2003
Milano, 5 marzo 2003 - Nel mese di gennaio, comparato con lo stesso mese
dell'anno passato, il livello dette consegne di Renault Trucks è aumentato
del 6,6%. Questa crescita è stata generata principalmente dalle gamme
leggere Renault Master (+17%) e Renault Mascott (+47%). Nel segmento alto di
gamma, anche il Renault Premium è stato venduto ad un livello più elevato
che nel gennaio 2002, con un aumento del +7%. Le vendite sono fortemente
aumentate in un buon numero di paesi dell'Europa Occidentale quali Francia,
Germania, Regno Unito e Paesi Bassi, dal 6% al 26%. Le vendite nell'Europa
dell'Est proseguono la toro crescita in rapporto all'anno precedente.
DALLA SACMI NEL 2002 OLTRE 1,3 MILIONI
DI EURO PER SANITA', INIZIATIVE SOCIALI E CULTURA. NUOVA DONAZIONE DI 15.000
EURO PER LA FORMAZIONE DEI MANAGER AMBIENTALI IN AFRICA
Imola, 5 marzo 2003 - Nel corso del 2002, il Gruppo Sacmi ha destinato oltre
1,3 milioni di euro ad iniziative di solidarietà. In particolare, 1.138.000
euro sono andati a donazioni per la sanità nell'area di Imola (sede della
capogruppo), ma anche in Italia ed all'estero, come l'impegnativo contributo
per la realizzazione della nuova sede dell'Associazione Nazionale Tumori a
Bologna. Oltre 193.000 euro, invece, sono stati devoluti nel corso dell'anno
ad associazioni e interventi di carattere sociale e culturale. Sacmi Imola
inoltre ha appena destinato una donazione di 15.000 euro al Southern African
Conservation Education Trust, a favore del Southern African Wildlife College
(www.wildlifecollege.org.za). L'azienda ha aderito così alla campagna
lanciata dal Wwf Sud Africa per il College, che punta a diventare un centro
di formazione d'eccellenza per manager della conservazione dell'ambiente e
l'amministrazione di riserve naturali, diretto in particolare a studenti ed
organizzazioni africane. Il Gruppo Sacmi, formato da più di 60 aziende con
sedi in tutto il mondo, è leader mondiale nella produzione di macchine ed
impianti per la ceramica ed il packaging, e conta 3320 dipendenti, oltre 830
milioni di € di fatturato consolidato nel 2002 ed una quota di export
intorno all'80%. Tra il '98 ed il 2001, Sacmi ha destinato quasi 3 milioni
di euro alle erogazioni liberali e culturali: "La cooperativa Sacmi
Imola - spiega il direttore generale Eugenio Emiliani - in questi anni ha
sviluppato con forza il concetto di mutualità verso l'esterno. Le attività
realizzate nel 2002 dal Gruppo e l'ultima donazione a favore del Southern
African Wildlife College rappresentano un ulteriore esempio dell'attenzione
che Sacmi riserva ai temi della salute, dello sviluppo sociale e culturale,
della tutela dell'ambiente e del futuro del pianeta". Il Southern
African Wildlife College collabora strettamente con l'Università di
Pretoria, e punta a divenire nell'arco di cinque anni un punto di
riferimento per l'intero continente africano. La struttura forma manager in
grado di gestire risorse naturali ed aree protette in collaborazione con le
popolazioni native, offrendo corsi di diploma, training, programmi di
qualificazione, tours per studenti universitari. Il sostegno all'iniziativa
di Sacmi Imola è legato alla forte attenzione riservata dall'azienda ai
temi dell'ambiente e della sanità, come dimostra il percorso intrapreso
dall'azienda per ridurre al minimo l'impatto ambientale dei propri
stabilimenti e tutelare la salute dei dipendenti. Dopo aver ottenuto la
certificazione di qualità Vision 2000 e del Sistema di Gestione Ambientale
Iso 14001, nelle scorse settimane Sacmi Imola ha raggiunto la certificazione
Ohsas 18001 del Sistema di gestione della sicurezza e della salute,
riuscendo a ridurre dell'80%, dal 2000 ad oggi l'incidenza degli infortuni
sul lavoro.
SCIENCE GENERATION - DIALOGO E
INNOVAZIONE : ESSERE ARBITRI DEL PROPRIO DESTINO? NETWORK PILOTA DI
CITTADINI EUROPEI PER LE BIOSCIENZE
Milano, 5 marzo 2003 - Genitori, giovani e insegnanti: queste le tre fasce
di persone che sono interpellate dalla Commissione europea e fanno parte dei
network pilota di cittadini europei per l'iniziativa Science generation.
L'argomento? Le bioscienze e le biotecnologie, ovvero una consultazione su
vasta scala, per ora solo in tre Paesi dell'Unione europea, Italia, Svezia,
Francia , per coinvolgere i cittadini , informarli, ascoltare le loro
opinioni e proposte. Si stanno creando delle vere e proprie reti di
mobilitazione, cioè gruppi di persone organizzati per categorie omogenee
(studenti, genitori, insegnanti) che si incontrano in gruppi di 10, 15 per
volta, con un esperto scienziato e un giornalista, si confrontano su temi
specifici, ( biotecnologie, clonazione ,etc) e che hanno soprattutto
l'opportunità di portare avanti delle idee e sottoporle al vaglio della
Direzione generale Ricerca della Commissione europea . In Italia, le reti di
mobilitazione sono create nelle regioni Lombardia, Lazio e Sicilia. "E'
un'opportunità utile," afferma Ada Rovello, mamma di una bimba di tre
anni, che ha partecipato alla riunione a Milano del primo gruppo di genitori
coinvolti", il senso comune è nemico della scienza, se mi avessero
chiesto prima il mio parere su temi quali la clonazione, etc non avrei
saputo rispondere con cognizione di causa, incontrarsi in piccoli gruppi,
con un esperto, e porre quesiti, avere delle risposte, poter fare delle
osservazioni e dare del contributo , nel nostro piccolo, a quanto sarà
deciso al di sopra di noi,...sul nostro futuro , mi sembra importante,
un'occasione unica". "Sono temi quelli delle scienze della vita e
il rapporto con la società" spiega Alberto Pieri, segretario generale
della Fast,"che sembrano semplicemente scientifici a un primo approccio
, invece ci toccano da vicino, anche per quello che decidiamo di comperare
al supermercato, prodotti Ogm o biologici, per quello che scegliamo per i
nostri figli...Science generation è un progetto pilota che, su incarico
della Commissione europea, Direzione generale Ricerca, la Fast-Federazione
delle associazioni scientifiche e tecniche sviluppa e promuove in Italia. E'
un'iniziativa innovativa", prosegue Alberto Pieri, segretario generale
della Fast,"rende protagonisti i cittadini del proprio futuro e li fa
partecipare alle scelte della Commissione europea , in Lombardia, Lazio e
Sicilia organizziamo l'incontro di gruppi di 10-15 genitori, giovani, e
insegnanti, e a Milano , in particolare presso la nostra sede in p.le
Morandi 2, in data 14-15 marzo si terrà un importante convegno europeo
promosso dalla Commissione europea, sul progetto Science generation, dal
titolo "Le bioscienze: rischi, etica e società " a cui
parteciperanno come relatori tra gli altri l'on. Francesco Fiori, del
Parlamento europeo, Etienne Magnien, funzionario della Direzione Science
della vita, della Commissione europea, Leonardo Santi, presidente del
Comitato nazionale per le biotecnologie della Presidenza del Consiglio,
Vittorio Possenti, membro del Comitato nazionale per la bioetica , Laurence
Lwoff, della divisione di Bioetica del Consiglio d'Europa. Nel corso del
convegno saranno presentati i risultati di un Barometro, un vero e proprio
sondaggio di opinione, svolto in tutti e tre i Paesi aderenti al progetto
pilota Science generation, Italia, Francia e Svezia. Per la realizzazione
della rilevazione, la Fast si è rivolta ad Altavia Italia, un'importante
società di comunicazione appartenente al gruppo europeo Altavia. Science
Generation si avvale anche dell'apporto di EuroCase, un'organizzazione che
raggruppa tutte le accademie europee per le scienze, di cui anche Fast fa
parte attraverso il Cisai-Consiglio italiano per le scienze applicate e
l'ingegneria. EuroCase avrà il compito di diffondere i risultati del
progetto in tutti i paesi europei, soprattutto attraverso specifiche
iniziative di promozione e informazione ad alto livello Il sito web
www.science-generation.com propone dei dibattiti su tematiche quali
l'accesso all'assistenza sanitaria nei paesi del sud del mondo e la disputa
su un tema di grande attualità quale la clonazione. I gruppi e le scuole
coinvolte potranno collaborare per il progetto Science generation per la
durata di tre anni e anche direttamente per l'inserimento dei contenuti e
delle loro idee nella parte italiana del sito Intenret.I risultati delle
attività verranno presentati in simposi annuali organizzati nei diversi
paesi.. Per maggiori informazioni e per gli aggiornamenti del programma:
Fast, dr.sa Rosaria Gandolfi, tel. 02.77790313, fax 02.782485, e-mail: rosaria.gandolfi@fast.mi.it
Infolink: www.fast.mi.it www.science-generation.com
SCUOLA: A FIRENZE LA CARICA DEI 600
CONTRO IL FUMO
Firenze, 5 marzo 2003 - Mancano ancora due mesi alla grande campagna contro
il fumo in programma a maggio, ma già la Lilt di Firenze coglie un successo
significativo nella lotta per la prevenzione dei tumori. L'intero Istituto
Tecnico Commerciale Peano, 31 classi per un totale di 619 ragazzi, si è
mobilitato per assistere domani, al cinema Excelsior di Firenze (ore 9,00),
alla proiezione di Insider, il magnifico film con Al Pacino e Russel Crowe
che svela le manipolazioni con cui le multinazionali del tabacco rendono
schiavi i fumatori. Sono stati gli stessi studenti a organizzare
l'iniziativa dopo aver deciso di dedicare alla lotta al fumo la tradizionale
assemblea mensile e di riunirsi, appunto domani, al cinema Excelsior.
Un'iniziativa che si innesta sul lavoro sulla salute svolto da anni dalla
docente di scienze Franca Rebagliati e da Tina Nannucci, la psicologa della
Lilt che opera nelle scuole in collaborazione con l'Azienda Sanitaria Locale
e che segue in particolare l'Istituto Peano. "La decisione di questi
ragazzi è molto importante", commenta la dottoressa Nannucci, "Ci
incoraggia a proseguire nella nostra attività per diffondere sempre più la
conoscenza dei pericoli mortali delle sigarette".
LA BOCCONI PREMIA GLI STUDENTI PIU'
INTERNAZIONALI
Milano, 5 marzo 2002: Michele Cibrario e Giulia Greco sono stati proclamati
il 3 marzo, durante la cerimonia di inaugurazione dell'International week,
dal Rettore Carlo Secchi, vincitori del Premio Ulisse 2003. Sara Fumagalli,
Viviana Castelluccia e Nicola Salvemini sono stati proclamati vincitori
della sezione Ulisse Images 2003. Michele Cibrario è il vincitore del
Premio Curriculum più Internzionale. Laureando al corso di laurea in
economia delle amministrazioni pubbliche e delle istituzioni internazionali
Clapi, ha effettuato la sua prima esperienza internazionale già durante il
liceo frequentando un anno scolastico negli Stati Uniti. Durante gli studi
in Bocconi ha partecipato a uno study tour a Ginevra, al primo Campus Abroad
a Kuala Lumpur in Malesia e al Programma Scambi, trascorrendo un semestre
presso la Maastricht University. Ha poi integrato il suo percorso
internazionale partecipando al Programma Stage Internazionali, con uno stage
presso l'Unrcr di Ginevra ed è attualmente candidato per un secondo stage
presso la DG Salute e Consumatori della Commissione Ur a Bruxelles. Giulia
Greco è la vincitrice del Premio Pioniere dell'internazionalità. Laureanda
al corso di laurea in economia delle amministrazioni pubbliche e delle
istituzioni internazionali Clapi, ha partecipato al Programma Scambi
trascorrendo un semestre presso la Pontificia Universidad Catolica di
Santiago del Cile, durante il quale ha collaborato con la municipalità
della capitale cilena in un'indagine su povertà e distribuzione della
ricchezza. Ha poi deciso di dare seguito al suo spiccato interesse per il
Cile ed è stata la prima studentessa Bocconi a trascorrere un periodo di
stage presso l'Unesco di Santiago, dove ha coordinato il Programma "Memory
of the World" connesso al tema delle violazioni dei diritti umani in
Cile. In questi giorni è a Ginevra, per rappresentare il Cile al Giumn - il
Geneva International Model United Nations. Durante l'inaugurazione della
manifestazione è stato anche consegnato il premio Ulisse Images 2003. Per
la migliore fotografia è stata premiata Sara Fumagalli, studentessa al IV
anno del corso di laurea per le arti, la cultura e la comunicazione Cleacc.
Fotografia "giocattoli" villaggio Mong nel Nord del Vietnam,
agosto 2002. Il premio per il miglior filmato, ex-aequo, è stato assegnato
a Viviana Castellucci, studentessa del IV anno del corso di laurea in
economia aziendale Clea, filmato tratto dal Campus abroad in Tunisia, luglio
2002 e Nicola Salvemini, studente del III anno Clea, filmato tratto dal
Campus abroad a Bangkok in Tailandia, luglio 2002. I vincitori sono stati
premiati con biglietti aereo per destinazioni intercontinentali. Il Premio
Ulisse, ideato per la prima volta nel 2001, ha lo scopo di stimolare gli
studenti a sviluppare esperienze internazionali. Al Premio Ulisse possono
partecipare tutti gli studenti e i laureati dell'Università Bocconi che
abbiano effettuato una o più esperienze internazionali con i programmi:
Internship, Field Projects, Arte & Cultura, Ambasciate, Scambi, Free
Mover Semestre, Free Mover Summer Program, Study Tours, Campus Abroad o
attraverso eventi internazionali ed altre esperienze a carattere
individuale.
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