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Notiziario Marketpress di Mercoledì 07 Marzo 2007
Politica
IN TURCHIA PER LA DIFESA DELLA DONNA LA VICEPRESIDENTE MARGOT WALLSTRöM IN VISITA AD ANKARA E ISTANBUL DAL 7 AL 9 MARZO  
 
Bruxelles, 7 marzo 2007 - La vicepresidente della Commissione europea Margot Wallström, responsabile per le relazioni istituzionali e la strategia di comunicazione, si recherà ad Ankara e Istanbul dal 7 al 9 marzo, in concomitanza con la Giornata internazionale della donna. “Il mio principale obiettivo in questa visita è di sottolineare l’esigenza di un maggior dialogo tra le istituzioni e la società civile nell’Ue e la società turca. Questa sarà la prima visita della Commissione ad avere come specifico scopo quello di far conoscere meglio i diritti delle donne e il loro ruolo nella società e nel posto di lavoro”, ha commentato la commissaria in procinto di partire per la capitale turca. “Abbiamo bisogno - ha aggiunto la Wallström - di comprenderci meglio a vicenda. L’ue deve capire ciò che rappresenta realmente la Turchia moderna, mentre la Turchia deve capire cosa effettivamente implica l’adesione all’Ue. In caso contrario rischiamo uno scontro tra due ignoranze”. Ad Ankara Margot Wallström incontrerà alcuni dei principali rappresentanti del governo turco: il vice primo ministro e ministro degli esteri Abdullah Gül, il vice primo ministro Abdullatif Sener, e il ministro dell’economia e capo negoziatore per l’adesione all’Ue, Ali Babaçan. Incontrerà, inoltre, alcuni membri della Grande Assemblea Nazionale turca, come il presidente della commissione Famiglia, Salute, Lavoro e Affari sociali, Cevdet Erdöl e il presidente della commissione Affari Esteri, Mehmet Dülger. Ad Istanbul, la vicepresidente parteciperà a un seminario sui diritti della donna all’università di Bilgi. All’evento parteciperanno studenti, organizzazioni non governative ed esponenti del mondo accademico. Margot Wallström si recherà anche in un centro per le donne e i bambini di Tarlatasi, una struttura che tenta di soddisfare le necessità di uno dei più poveri sobborghi di Istanbul. Le sue attività si rivolgono alle vittime dell’emigrazione rurale e urbana, ai profughi del sud-est della Turchia, ai rom e agli immigrati africani clandestini. .  
   
   
ENERGIA E AMBIENTE: UN GRUPPO DI ESPERTI PER BARROSO TRA I CONSULENTI ANCHE IL PREMIO NOBEL PER LA FISICA CARLO RUBBIA  
 
Bruxelles, 7 marzo 2007 - Un nuovo gruppo consultivo, composto da esperti di fama mondiale provenienti da diversi paesi europei, consiglierà il presidente della Commissione europea in materia di energia e cambiamenti climatici. Il gruppo, i cui membri opereranno a titolo personale, si riunirà oggi per la prima volta, mettendo a disposizione della Commissione il proprio patrimonio di professionalità e competenze di altissimo livello. Il presidente della Commissione José Manuel Barroso ha dichiarato: “Energia e cambiamenti climatici sono due delle sfide globali alle quali siamo confrontati. L’europa è parte integrante della soluzione e intendo fare in modo che l’Unione europea mantenga il suo ruolo guida, anche in seno al G8. Desidero perciò i migliori consulenti esterni possibili per fornire pareri indipendenti mentre proseguiamo il nostro cammino verso un’economia a basse emissioni di carbonio. Sono lieto che così tanti esperti di fama mondiale abbiano accettato di dedicare una parte del loro tempo a consigliarmi su questi temi”. Il gruppo consultivo riunisce esperti in varie discipline nel campo dell’energia e del clima ed è così composto: Cesar Dopazo, Professore presso il Dipartimento di Scienza e Tecnologia dei Materiali e dei Fluidi dell’Università di Saragozza; Nicolas Hulot, Fondatore della Fondazione Nicolas Hulot (Parigi); Claudia Kemfert, Professore presso l’Istituto tedesco per la ricerca economica (Berlino); Allan Larsson, ex Ministro svedese ed ex Direttore generale della Commissione europea (Stoccolma); Claude Mandil, Direttore esecutivo dell’Agenzia internazionale dell’energia (Parigi); Carlo Rubbia, Professore, Cern, e Premio Nobel per la Fisica nel 1984; Hans Johachim Schnellnhuber, Direttore dell´Istituto di ricerca sul clima di Potsdam; Sir Nicholas Stern, consulente del governo britannico sulle implicazioni economiche dei cambiamenti climatici e sullo sviluppo ed ex economista capo della Banca mondiale (Londra); Peter Sutherland, Presidente di Bp (Londra); José Viriato Soromenho Marques, Professore presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università di Lisbona; Michael Zammit Cutajar, ambasciatore per i cambiamenti climatici (Malta) ed ex segretario esecutivo della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. La prima riunione del gruppo consultivo sarà incentrata sul Consiglio europeo di primavera. Le riunioni successive avranno un orizzonte più ampio, man mano che la Commissione avanzerà nell’elaborazione delle sue proposte legislative, e le discussioni si orienteranno sui temi internazionali, tra cui la prossima riunione del G8. .  
   
   
ALLA RICERCA DELL´ENERGIA PERDUTA L´UNIONE EUROPEA IMPORTA IL 50% DEL SUO FABBISOGNO ENERGETICO  
 
 Bruxelles, 7 marzo 2007 - L’unione europea importa il 50% del fabbisogno energetico e tale cifra è destinata ad aumentare se non si corre ai ripari. Come può l’Ue assicurarsi forniture di energia per il futuro? Questa e altre questioni relative alla sicurezza energetica globale, con particolare attenzione alla Russia e alle regioni Mediterranee e del Caspio, hanno rappresentato la base di discussione di un’audizione pubblica organizzata dalla commissione parlamentare per gli affari esteri. L´appuntamento è stata un´occasione di confronto fra eurodeputati, deputati dei parlamenti nazionali, rappresentanti della Commissione e del Consiglio e accademici. L’evento precede di pochi giorni il Consiglio di primavera dell’8 e 9 marzo incentrato, fra gli altri temi, sul piano d’azione per la politica energetica dell’Unione europea. Unanime il commento circa la specularità fra problematiche del cambiamento climatico e sicurezza energetica. Senza un cambio reale nella politica energetica, questa la conclusione, fra 25 anni la domanda di carburanti fossili subirà un incremento del 50%, che si rifletterà in un pari aumento delle emissioni di Co2. "Energia come strumento di politica estera" L’europa dipende dal Medio Oriente e dalla Russia per importazioni di gas e petrolio, e non rappresenta più il centro di gravità dell’energia mondiale, dopo lo spostamento del baricentro vero India e Cina, dove attualmente si costruisce una centrale elettrica ogni 4 giorni. Il presidente della commissione parlamentare affari esteri, l’eurodeputato polacco Jacek Saryusz-wolski (gruppo del partito popolare europeo), ha affermato che al mondo d’oggi “l’energia viene utilizzata come strumento di politica estera“. Per Saryusz-wolski, "la sicurezza energetica ha un impatto sempre maggiore sulla sicurezza globale dell’Unione europea, ecco perché ogni sforzo nazionale isolato non può risultare efficace, mentre è necessario un approccio comune. " Eurodeputati, funzionari ed esperti, hanno ribadito il concetto della necessità per l’Europa di parlare con una sola voce in tema d’energia. Parola d´ordine: diversificare - Noé van Hulst, direttore dell´Agenzia energetica internazionale, ha dal canto suo affermato che, sebbene non si possano evitare dipendenze energetiche, "bisogna che i governi intraprendano un’azione risolutrice incoraggiando gli investimenti di settore". Per il direttore dell´Agenzia, occorre agire senza indugi per creare nel futuro uno scenario alternativo, puntando, ad esempio, "su maggiore efficienza energetica, su fonti più pulite, sicure e sulla diversificazione". Per l’eurodeputato ceco Libor Rouček (gruppo socialista), è auspicabile una liberalizzazione del mercato europeo stesso dell’energia, promuovendo l’energia nucleare come mezzo di diversificazione e riduzione della dipendenza. Il deputato tedesco Milan Horáček (gruppo verde/Ale) e la deputata portoghese Ana Maria Gomes (gruppo socialista), hanno entrambi ricordato il caso “Mikhail Khodorkovsky”, riaffermando la necessità di collegare energia e diritti dell’uomo. Janusz Onyszkiewicz, eurodeputato polacco (gruppo dell’Alleanza dei democratici e dei Liberali per l´Europa), ha sollevato, infine, il tema del potenziale futuro delle tecnologie pulite di carbone. La risposta è l´antimonopolio - Vladimir Milov, presidente dell´Istituto di politica energetica di Mosca ed ex-ministro dell´energia, si è detto dispiaciuto del cambio di politica del suo paese. "Fino a quando ci sarà questo governo, non ci saranno grandi cambiamenti", ha affermato. Milov, ha inoltre menzionato un frase pronunciata dal presidente russo Vladimir Putin, che ha recentemente asserito che "il governo russo considera Gazprom un importante strumento in tema di relazioni estere". A sostegno della tesi di Milov, Zeyno Baran, direttrice del centro di politica per la regione dell´Eurasia dell´Istituto Hudson a Washington, che ha parlato di "ricatto energetico da parte del Cremlino". La Baran, ha messo in guardia da comportamenti anti-russi, preferendo una prospettiva "antimonopolio". .  
   
   
IL COMMISSARIO JÀN FIGEL’ IN VISITA UFFICIALE A ROMA L´8 MARZO 2007  
 
 Bruxelles, 7 marzo 2007 - Il commissario Jàn Figel’ sarà in visita ufficiale a Roma giovedì 8 marzo. Nel corso della mattinata, alle 11,45, il commissario incontrerà, presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro per i Beni e le Attività Culturali Francesco Rutelli. Nel primo pomeriggio, alle 14,00, il commissario Figel’ terrà un´audizione presso la Commissione Cultura della Camera dei deputati, nell´ambito dell´indagine conoscitiva sulle problematiche connesse ala riforma del secondo ciclo del sistema educativo nazionale di istruzione e di quello di istruzione e formazione professionale. .  
   
   
PROGETTO UE PER ELIMINARE LE BARRIERE LINGUISTICHE  
 
Bruxelles, 7 marzo 2007 - Oltre la metà dei cittadini europei è in grado di sostenere una conversazione esclusivamente nella propria lingua, eppure sono molte le persone che lavorano in un ambiente multilinguistico. Nella maggior parte dei casi, per riuscire a comprendere documenti in altre lingue, ci si affida a servizi di traduzione professionale oppure on line, i cui risultati, però, sono spesso imprecisi. Il progetto Smart (Statistical Multilingual Analysis for Retrieval and Translation - Analisi statistica multilinguistica a fini di ricerca e traduzione), lanciato di recente e finanziato dall´Unione europea, mira a ridurre tali barriere linguistiche applicando tecniche di traduzione automatica statistica. La traduzione automatica statistica (Statistical machine translation - Smt) è un paradigma di traduzione automatica che elabora le traduzioni sulla base di modelli teoretici statistici e informatici. Una parola o una frase viene tradotta in una delle diverse opzioni possibili in base alla probabilità di occorrenza in un determinato contesto. Queste tecniche sono particolarmente promettenti ai fini della traduzione poiché raggiungono prestazioni equivalenti o superiori a quelle dei sistemi di traduzione basati su regole, che richiedono l´inserimento manuale di un vasto numero di «regole» da parte di linguisti esperti, con uno sforzo di sviluppo minimo. Tali metodi, tuttavia, presentano alcuni difetti ben precisi. Ad esempio, benché a livello lessicale le traduzioni tendano a essere più accurate con i sistemi di traduzione automatica statistica che con le loro controparti basate su regole, il testo che producono risulta tendenzialmente meno scorrevole. I sistemi di traduzione automatica statistica, inoltre, funzionano in modalità batch e non si adattano al feedback degli utenti. «In passato, diverse tecniche di apprendimento automatico sono state applicate alla traduzione automatica», afferma il dottor Craig Saunders, partner del progetto della School of Electronics & Computer Science (Ecs) dell´Università di Southampton. «Obiettivo del progetto è ampliare i metodi più tradizionali basati su modelli log-lineari, nonché applicare le ultime tecniche di apprendimento automatico per la previsione strutturata da cui sono scaturiti molti nuovi metodi efficaci che dimostrano un grande potenziale in quest´area». Nei prossimi tre anni, il consorzio Smart, guidato dal Centro di ricerca europeo di Xerox, in Francia, applicherà tecniche perfezionate di apprendimento automatico statistico a tre scenari utente utilizzando l´inglese, il francese, lo spagnolo e lo sloveno. Nel primo scenario, l´attenzione sarà rivolta al miglioramento dei sistemi utilizzati dai traduttori professionisti. Attualmente questi sistemi memorizzano moltissime frasi standard, ma, se una parola viene tradotta nel modo sbagliato, il sistema non è in grado di autocorreggersi, ha spiegato Saunders. «Valuteremo il modo di rendere adattivi questi sistemi», ha dichiarato. Il secondo scenario esamina la situazione degli analisti di supporto al cliente che lavorano nei call centre. «Può verificarsi che un tecnico di una determinata madrelingua consulti un manuale in una lingua diversa dalla sua e parli con un cliente in un´altra lingua ancora», ha rilevato Saunders. Nel caso in cui l´analista sia una persona di madrelingua inglese dotata solo di un´infarinatura di tedesco, si potrebbe progettare un´interfaccia basata sull´apprendimento automatico grazie alla quale il soggetto, formulando una ricerca in inglese, potrebbe trovare un documento in tedesco. Perfezionando ulteriormente tale sistema si potrebbero addirittura evidenziare le parole chiave o i punti salienti di un testo nei risultati della ricerca. Infine, con il terzo scenario utente si vuole permettere all´utente di accedere a sezioni dell´enciclopedia multilingue Wikipedia in lingue di cui gli utenti hanno una padronanza limitata. Questi scenari verranno applicati ad ambienti aziendali concreti, coinvolgendo gruppi di utenti di piccole e medie imprese (Pmi) orientate all´innovazione e Xerox. «È la prima volta che si utilizzano tecniche di apprendimento automatico in questo modo», ha affermato Craig Saunders. «Xerox opera avvalendosi di diverse lingue e l´accesso trasversale alle informazioni linguistiche potrebbe rivelarsi molto utile in tale contesto; la possibilità di impostare una ricerca in una lingua e di trovare le informazioni richieste in un´altra è utile in un´ampia serie di applicazioni. «Stiamo davvero cercando di mettere a punto tecniche che aiutino i cittadini europei in generale, ma, se vogliamo cercare di valutare i miglioramenti in maniera quantitativa, è più semplice farlo in un contesto industriale», ha dichiarato Saunders al Notiziario Cordis. «Se al termine del progetto le tecniche si riveleranno efficaci, metteremo indubbiamente in rete alcuni programmi dimostrativi che possano essere utilizzati dal grande pubblico». Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Smart-project. Eu .  
   
   
IL MOSE DI VENEZIA DIVIDE I DEPUTATI EUROPEI  
 
Bruxelles, 7 marzo 2007 - Venezia è periodicamente minacciata dalle acque alte che invadono "calli" e "campi", causando disagi e danni. Per opporsi a questo flagello è iniziata la costruzione di barriere mobili tese a fermare le maree, il Mose. Ma non tutti sono d´accordo. La commissione per le petizioni del Parlamento ha ascoltato i promotori di una petizione firmata da più 12. 000 cittadini che si oppongono all´opera. Sono intervenuti deputati favorevoli e contrari al progetto, nonché un rappresentante del governo. Il progetto Mose consiste in 79 portelloni, incernierati sul fondale delle tre bocche di porto che collegano il mare con la laguna di Venezia e che dovrebbero sollevarsi in caso di alta marea per evitare che le acque alte allaghino la città dei Dogi e gli altri centri abitati della laguna. Dal 1996, tutti i governi che si sono succeduti hanno dato il via libera all´opera e l´opportunità di procedere è stata da ultimo confermata dal governo Prodi, nel novembre 2006. La commissione per le petizioni del Parlamento europeo ha esaminato un reclamo, sostenuto da più di 12. 000 cittadini, che si oppone alla costruzione del Mose per motivi urbanistici, paesaggistici ed ambientali. Per i firmatari l’opera è «onerosa, complessa, di lenta attuazione e inefficace», inoltre «ostacola ogni altro progetto graduale e sperimentale di riqualificazione urbana ed ambientale della laguna». I promotori della petizione (petenti) sono sostenuti anche da alcuni deputati, non solo italiani, che hanno evidenziato i danni ambientali e la poca trasparenza nella procedura di appalto. Altri parlamentari, invece, assieme al rappresentante del governo italiano, appoggiano senza riserve l´opera, ritenendo che sia l´unica soluzione percorribile per salvare Venezia dall´acqua alta. Più precisamente, Tommaso Cacciari ha spiegato alla commissione per le petizioni che quest´opera «faraonica» non serve allo scopo per il quale è stata pensata poiché «non agisce sulle cause del problema», anzi «lo peggiora». Al riguardo, ha infatti notato che per consentire l´accesso in laguna a grandi navi e petroliere, sono stati scavati canali molto profondi e il fango rimosso è stato collocato in altre parti della laguna aggravando le conseguenze delle alte maree. Ha anche sottolineato che l´opera costa 4,3 miliardi di euro e la sua manutenzione richiede 36 milioni di euro l´anno. «Soldi pubblici» che, a suo dire, sono stati «rubati alla città di Venezia» e che potrebbero essere investiti per migliorare la qualità della vita dei cittadini e finanziare opere, come la ristrutturazione delle abitazioni, che sono realmente utili. Cristiano Gasparetto, in nome dell´Assemblea permanente Nomose e Italia Nostra, dopo aver sottolineato le divisioni provocate dal progetto in seno all´opinione pubblica, ai partiti politici e alle istituzioni pubbliche, ha insistito sul fatto che una valutazione d´impatto ambientale ha avuto esito «assolutamente negativo». Mentre la decisione di avviare i lavori, ha spiegato, è frutto di «una decisione politica» che contrasta con le norme europee. A suo parere, inoltre, le opere utili alla costruzione del Mose che sono state realizzate in zone di alto pregio ambientale non potevano essere avviate senza «un preventivo assenso comunitario». Ha quindi chiesto che tutta la procedura «venga attentamente valutata» per esaminarne la conformità alle direttive "Habitat´ e "Uccelli". In nome del governo italiano, Roberto Adam ha sottolineato che tutti sono coscienti dell´importanza di Venezia in quanto patrimonio dell´Umanità e il governo ha sempre prestato molta attenzione alle modalità cui si è ricorsi per avviare il Mose. Ha quindi sostenuto che, dopo un´attenta valutazione delle alternative, le barriere mobili sono risultate la migliore soluzione. Alle stesse conclusioni, ha aggiunto, si è arrivati dopo una nuova valutazione realizzata di recente su richiesta del Sindaco di Venezia. La Commissione europea, ha poi ricordato, si è già occupata della questione sia sotto il profilo della correttezza dell´attribuzione dell´appalto sia su quello del rispetto della normativa ambientale. Dopo le spiegazioni fornite dal governo, ha ricordato, è stata aperta una procedura d´infrazione che riguarda unicamente l´osservanza della direttiva "Habitat", in merito alla quale il governo ha già inviato una memoria che produce «elementi probanti che possono assicurarne il rispetto». Il Presidente della commissione per le petizioni, Marcin Libicki (Uen, Pl) è quindi intervenuto per informare i presenti che il Sindaco di Venezia ha inviato una lettera in cui spiega che le autorità cittadine sono contrarie al progetto. Paolo Costa (Alde/adle, It) ha premesso di non aver interessi sulla questione, ma «competenze», poiché è stato membro di un pool di esperti internazionali che hanno valutato il progetto, era Ministro in carica quando ci fu il via libera e Sindaco di Venezia quando si prese la decisione favorevole. Ha quindi spiegato che il Mose è «l´unica soluzione al problema» e che il progetto è ampiamente noto al pubblico in quanto una serie di iniziative - come delle mostre pubbliche - sono state organizzate per informare i cittadini. Ha poi ricordato che lo stesso Parlamento europeo, nel 1999, ha adottato una risoluzione «in cui si invitava a procedere con l´opera». Ha inoltre sottolineato che, come Sindaco di Venezia, aveva dato il proprio assenso al progetto a condizione che fossero rispettate 11 raccomandazioni concordate con il Consiglio comunale. Raccomandazioni che erano state accolte dal governo di allora. Il progetto, ha concluso, sarà terminato nel 2012 e «possiamo essere tranquilli che se si verifica una marea come quella del 1966 saremo in grado di salvare Venezia». La rappresentante della Commissione europea ha confermato l´apertura di una procedura d´infrazione contro l´Italia, sostenendo che sono in corso di valutazione le risposte fornite dal governo. Non appena questo esercizio sarà concluso, la commissione per le petizioni ne sarà informata. Josef Kusstatscher (Verdi/ale, It) ha affermato che Venezia, in quanto patrimonio dell´Umanità, «non può essere utilizzata per un esperimento così dubbio». A suo parere, la Commissione europea sta giustamente esaminando la questione e le infrazioni ipotizzate in materia di appalti e direttiva Habitat «devono essere prese sul serio». Al di là delle contrapposizioni che ha suscitato l´opera, ha concluso, «è necessario che sia rispettata la legislazione comunitaria». I cittadini e gran parte del Consiglio comunale sono contrari al progetto, ha affermato Roberto Musacchio (Gue/ngl, It) ricordando che il governo italiano - sostenuto dal suo partito - ha adottato la decisione «a maggioranza». Nel sottolineare che l´Italia «ha il record europeo delle infrazioni ambientali», il deputato ha evidenziato la necessità di valutare il progetto alla luce della reversibilità dell´opera e della direttiva Habitat. Ha inoltre insistito sul fatto che la valutazione d´impatto ambientale eseguita dal Ministero dell´Ambiente ha avuto esito negativo, mentre occorre anche esaminare il procedimento che ha portato alla concessione dei lavori al Consorzio Venezia Nuova senza gara d´appalto. Ha quindi concluso osservando che è necessario recarsi a Venezia per valutare in loco la situazione. «Dobbiamo andare a Venezia, questo è chiaro!». Ha esclamato Sir Robert Atkins (Ppe/de, Uk) «e restarci tre settimane!», dicendosi sicuro che la lista di deputati disponibili a far parte della delegazione sarebbe «molto lunga». Tornando serio, il deputato ha quindi sottolineato l´importanza del progetto e il fatto che ha già subito diverse valutazioni. Occorre quindi fare molta attenzione nel proporre nuove ipotesi quando il progetto è giunto a metà percorso e sembra pertanto troppo tardi per bloccarlo. David Hammerstein Mintz (Verdi/ale, Es) ha invitato la Commissione europea a «non chiudere gli occhi» poiché vi sono almeno 40 azioni che sono contrarie alla legislazione comunitaria, lo stesso Sindaco «è assolutamente contrario» e il Wwf ha denunciato il progetto. L´opera, ha aggiunto, «è vista come una panacea, ma non è provata la sua utilità». Sarebbe più opportuno, ha spiegato, vietare l´accesso alla laguna di petroliere e navi da crociera. Ha poi concluso stigmatizzando la mancanza di trasparenza nella procedura di appalto. Manolis Mavrommatis (Ppe/de, El) ha sottolineato che, in generale, è necessario tenere conto del patrimonio storico e culturale e che è quindi «un dovere» tutelare le città e i loro abitanti da minacce di catastrofi naturali. In merito alla procedura di infrazione avviata, ha notato che il governo italiano ha mostrato «buona volontà» nel rispondere alle delucidazioni richieste dalla Commissione e si è quindi nella buona direzione per risolvere i problemi di Venezia. Amalia Sartori (Ppe/de, It) ha sottolineato che numerosi studi - condotti da specialisti di tutto il mondo - sono stati realizzati negli ultimi venti anni e che l´approvazione del progetto è giunta da tutti i livelli di governo (locale e centrale). Sarebbe quindi inopportuno interrompere un´opera già realizzata per metà. Secondo Willy Meyer Pleite (Gue/ngl, Es) occorre senza dubbio inviare una missione a Venezia, per valutare le alternative ed «evitare un disastro». Infine, Luciano Mazzolin, promotore della petizione ha esortato i deputati ad andare a Venezia per verificare di persona la situazione e «sentire cosa hanno da dire le persone che ci vivono e ci lavorano». Si è poi detto perplesso su quanto affermato dal rappresentante del governo italiano, invitando tutti a leggere la valutazione d´impatto ambientale realizzata dal Ministero dell´Ambiente e a non lasciarsi influenzare dalla «disinformazione». Non è vero, ha infatti affermato, che l´opera è realizzata al 50%. Il Presidente della commissione per le petizioni, Marcin Libicki (Uen, Pl), dopo aver sottolineato che Venezia è parte del patrimonio dell´umanità, ha concluso la discussione affermando che la petizione «resta aperta» e che la commissione ne discuterà ulteriormente .  
   
   
LA BULGARIA CERCA LAVORATORI PER LE COSTRUZIONI E TURISMO  
 
Trieste, 7 marzo 2007 - L´associazione degli Industriali della Bulgaria ha dichiarato che aiuterà le aziende nazionali nella ricerca di forza lavoro che possa coprire la domanda nei settori della costruzione e in quello del turismo. Lo afferma Seeurope. Attualmente sono Macedonia, Albania, Moldavia, India, Vietnam e le Filippine ad essere maggiormente negli obiettivi della Bulgaria. L´associazione ha comunicato che, in ogni caso, i lavoratori dovranno essere altamente qualificati. .  
   
   
IN UNGHERIA, APRE UN CENTRO PER LA TUTELA DEI CONSUMATORI  
 
Trieste, 7 marzo 2007 - Secondo un comunicato Ice, ha aperto ufficialmente a Budapest lo European Consumer Centre, che è la prima struttura in Ungheria sorta per proteggere i diritti dei consumatori. Il Centro riceverà le segnalazioni su punti critici nelle vendite al dettaglio da parte dei consumatori, assisterà gli amministratori locali nel risolvere le controversie e darà suggerimenti ai consumatori ungheresi. .  
   
   
L´ECONOMIA AUSTRIACA CRESCE OLTRE MEDIA EUROZONA  
 
 Trieste, 7 marzo 2007 - Per il quarto anno consecutivo l´economia austriaca è cresciuta più che negli altri Paesi della zona Euro, il che ha portato il Wifo, Istituto Austriaco di Ricerca Economica, a rivedere le sue stime per il periodo 2007-11, nel quale è da attendersi una crescita media annuale del 2,5 p. C. Tuttavia, l´Ice riferisce che la disoccupazione rimarrà alta: nel 2011 si dovrebbe aggirare intorno al 6,2 p. C. , dopo il 6,5 p. C. Di quest´anno. Vengono auspicate, da parte dell´opinione pubblica, la formazione di nuovo personale nei settori nei quali non si dispone di forze lavoro sufficienti - per esempio quello metallurgico - e l´ideazione di un programma per l´integrazione degli immigrati e la riduzione della forza lavoro nei settori in cui risulta sovrabbondante. .  
   
   
FORO ITALO-RUSSO: ENERGIA, FINANZA E CULTURA ROMA 13 MARZO 2007  
 
Roma, 7 marzo 2007 - In occasione del Vertice bilaterale tra il Presidente del Consiglio Romano Prodi e il Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin il prossimo 13 marzo (ore 9. 00-18. 00) a Roma, presso Villa Madama, si terrà il “Foro di dialogo italo-russo” Oltre al Ministro per l’Industria e l’Energia Viktor Khristenko, al Ministro per lo Sviluppo Economico Pierluigi Bersani e al Ministro per il Commercio Internazionale Emma Bonino, saranno presenti alti rappresentanti delle imprese, delle istituzioni e del mondo della cultura di Italia e Russia, tra cui Giovanni Castellucci, Vittorio Merloni, Roberto Poli, Alessandro Profumo, Gianni Riotta, Vladimir Dmitriev (Presidente Vnesheconombank), Viktor Vekselberg (Presidente Gruppo Renova), Mikhail Piotrovsky (Direttore Museo dell’Ermitage). Www. Ispionline. It .  
   
   
MEF: OGGI CONVEGNO SU INTERNAZIONALIZZAZIONE IMPRESE ITALIANE  
 
Roma, 7 marzo 2007 - Il Ministero dell´Economia e delle Finanze comunica che oggi mercoledì 7 marzo 2007, alle ore 9. 30, presso il Polo multifunzionale della Ragioneria Generale dello Stato, sito in via Pastrengo 1, avrà luogo il Convegno dal titolo "Internazionalizzazione delle imprese italiane attraverso i fondi pubblici". L´iniziativa, dedicata principalmente alla presentazione dei risultati sull´utilizzo dei fondi di "Venture capital" finanziati dallo Stato per favorire la presenza di imprese italiane nei Paesi extra U. E. , è stata promossa anche allo scopo di diffondere maggiormente la conoscenza delle opportunità e degli strumenti finanziari a disposizione del mondo imprenditoriale per creare imprese all´estero. Il programma dei lavori, che si apriranno con il saluto del Ragioniere generale dello Stato, Mario Canzio, prevede gli interventi dell´On. Paolo Cento, Sottosegretario all´economia e finanze; Angelo Di Stasi, Direttore generale per le politiche di internazionalizzazione del Ministero del commercio internazionale; Andrea de Bertoldi, Consulente economico per l´internazionalizzazione; Sergio Sassi membro della Giunta nazionale di Confindustria. Agli interventi farà seguito la tavola rotonda che metterà a confronto il mondo politico e quello imprenditoriale sulle politiche di sostegno all´internazionalizzazione, alla quale parteciperanno, tra gli altri, l´On. Mauro Agostini, Sottosegretario al Commercio Internazionale; l´On. Adolfo Urso; Giancarlo Lanna, Presidente della Simest; Gaetano Mancini, vicepresidente nazionale Confcooperative. I lavori saranno coordinati e moderati dal Direttore dell´Ansa, Giampiero Gramaglia. .  
   
   
AVVIATA LA PRESENZA DI MEDIOBANCA IN GERMANIA  
 
Milano, 7 marzo 2007 - Mediobanca annuncia che dal 1 giugno prossimo Frank Schönherr entra a far parte della banca in qualità di responsabile della sede tedesca di prossima apertura a Francoforte. Nato nel 1962, Frank Schönherr ha trascorso tutta la sua carriera in Ikb Deutsche Industriebank Ag, primaria wholesale bank quotata a Francoforte, sino ad entrare a far parte nel 2004 del management board con delega per l’attività di finanza strutturata. In precedenza ha avuto la responsabilità del Corporate Development e ha avviato e gestito con successo, nel periodo 1995-2000, la sede francese di Ikb. L’apertura della sede tedesca di Mediobanca – con coverage anche su Austria e Svizzera – si inquadra all’interno del piano 2005-2008 con l’obiettivo di sviluppare l’attività di wholesale banking in mercati correlati con quello domestico e di interessante potenziale, potendo contare su un contesto industriale e finanziario che, nella sola Germania, vede circa 150 gruppi con un fatturato superiore a 1 miliardo di Euro ed oltre 1. 500 gruppi con un fatturato superiore a 250 milioni di Euro. Nel biennio 2005-2006 il totale delle transazioni M&a tra l’Italia e i tre paesi oggetto dell’iniziativa (Germania, Austria e Svizzera) è stato di 32,7 miliardi di Euro. La Germania è anche uno dei principali mercati europei per i prestiti sindacati che, con riferimento ad operazioni di importo superiore a 250 milioni di Euro, ha registrato nello stesso periodo, volumi pari a 345,7 miliardi di Euro, per i finanziamenti a nominativi investment grade e di 94,9 miliardi di Euro per i finanziamenti leveraged. .  
   
   
INTESA SANPAOLO: ANNUNCIATA CARTOLARIZZAZIONE DI UN PORTAFOGLIO DI MUTUI IPOTECARI RESIDENZIALI PER € 3,6 MILIARDI  
 
Torino, Milano, 7 marzo 2007 – Intesa Sanpaolo lancerà nei prossimi giorni un’operazione di cartolarizzazione di un portafoglio di mutui ipotecari residenziali in bonis tramite la società veicolo Intesa Sec. 3 cui Banca Intesa aveva ceduto tale portafoglio il 15 dicembre scorso, come da comunicato stampa di pari data. L’operazione è la terza di una serie che comprende Intesa Sec. Del 2000 e Intesa Sec. 2 del 2003. L’operazione, con € 3,6 miliardi di titoli da cedere sul mercato, rappresenta ad oggi la più grande cartolarizzazione di mutui ipotecari residenziali mai realizzata in Italia e la prima capital market transaction del Gruppo Intesa Sanpaolo. La strutturazione dell’operazione è stata curata da Intesa Sanpaolo in qualità di Sole Arranger. I titoli saranno collocati da Caboto, Calyon e Morgan Stanley in qualità di Joint Lead Managers e Joint Book Runners. L’operazione sarà presentata agli investitori nei prossimi giorni con un road show che toccherà le principali piazze finanziarie europee. I titoli avranno le seguenti caratteristiche: Classe A1: € 1. 275 milioni, rating Aaa/aaa (Moody’s/s&p); Classe A2: € 1. 275 milioni, rating Aaa/aaa; (Moody’s/s&p); Classe A3: € 947 milioni, rating Aaa/aaa (Moody’s/s&p); Classe B: € 73 milioni, rating Aa2/aa; (Moody’s/s&p); Classe C: € 73 milioni, rating Baa2/bbb (Moody’s/s&p). Tutte le classi di titoli pagheranno una cedola a tasso di interesse variabile il cui spread sull’Euribor a 3 mesi sarà determinato al momento del lancio in base alle condizioni di mercato. I titoli, con scadenza legale ottobre 2033, saranno quotati presso la borsa di Lussemburgo. L’operazione rientra nell’ambito della politica di diversificazione delle fonti di finanziamento del Gruppo Intesa Sanpaolo, volta a sostenere la crescita dei propri asset e a cogliere la domanda degli investitori per questa classe di asset. .  
   
   
INTESA SANPAOLO CEDE FARBANCA A BANCA POPOLARE DI VICENZA  
 
Torino, Milano, Vicenza, 7 marzo 2007 – Intesa Sanpaolo S. P. A. E Banca Popolare di Vicenza S. C. P. A. Hanno ottenuto ieri l´approvazione rispettivamente del Consiglio di Gestione e del Consiglio di Amministrazione per la cessione dell´intera partecipazione detenuta da Intesa Sanpaolo in Farbanca (pari al 19,33% del capitale), per un corrispettivo in contanti di 9,3 milioni di euro. Le parti procederanno ora a siglare il contratto di cessione, la cui finalizzazione è peraltro subordinata alla concessione delle necessarie autorizzazioni da parte delle autorità competenti. Costituita nel 1998 su iniziativa di un gruppo di farmacisti, esponenti di associazioni di categoria e professionisti del settore, Farbanca è una banca telematica mono-sportello specializzata nell´offerta di servizi bancari al mondo della farmacia. Con un organico di circa 30 dipendenti, Farbanca dispone di circa 180 milioni di euro di impieghi netti verso clientela – di cui 1´85% erogati a farmacie – e di circa 80 milioni di euro di raccolta complessiva. Per Banca Popolare di Vicenza, l´acquisizione della partecipazione in Farbanca costituisce la prosecuzione di una linea di presenza strategica nel comparto della filiera sanitaria dove il Gruppo Bpvi già opera attraverso Farmanuova, società attiva nel supporto finanziario al settore farmaceutico. .  
   
   
STANDARD & POOR’S MANTIENE IL “CREDIT WATCH” POSITIVO PER BANCA POPOLARE ITALIANA  
 
Lodi, 7 marzo 2007 – L’agenzia di rating Standard & Poor’s Rating Services ha comunicato ieri di aver mantenuto sotto Credit watch positivo i giudizi sinora formulati sulla Banca Popolare Italiana: Bbb long term, A-2 short term counterparty credit ratings. Qualora l’Assemblea straordinaria dei Soci della Banca Popolare Italiana dovesse approvare il progetto di fusione con Bpvn, l’agenzia Standard & Poor’s comunica che alzerà i rating assegnati a Bpi a ‘A/a-1’ con outlook stabile. .  
   
   
LE AGENZIE DI RATING INTERNAZIONALI STANDARD & POOR’S E FITCHRATINGS CONFERMANO I RATING A BANCA POPOLARE DI MILANO  
 
Milano, 7 marzo 2007 – Ieri Standard & Poor’s e Fitchratings, a seguito dell’annuncio dell’avvio di una fase di trattative in esclusiva volta a definire un’eventuale aggregazione con Banca Popolare dell’Emilia Romagna, hanno confermato i rating a Banca Popolare di Milano come segue: Standard & Poor’s: Long term counterparty credit rating A-; Short term counterparty credit rating A-2; Outlook Stable. Fitchratings: Issuer Default A-; Short term rating F2; Outlook Stable; Individual rating B-c; Support rating 3. .  
   
   
“PORTFOLIO PMI” DI BPU BANCA: LA NUOVA MODALITA’ DI SOSTEGNO ALL’IMPRESA IN ACCORDO CON FEDERFIDI LOMBARDA E CONFIDI SOCI UN’OPERAZIONE INNOVATIVA DI FINANZA STRUTTURATA (TRANCHED COVER) PER COGLIERE LE OPPORTUNITÀ DI BASILEA 2 CON FORTI BENEFICI PER LE IMPRESE  
 
 Milano, 7 marzo 2007 – Si chiama “Portfolio Pmi” la nuova iniziativa di Bpu Banca frutto di un innovativo accordo definito, a livello di sistema regionale, da Bpu Banca e Federfidi Lombarda per agevolare l’accesso al credito alle imprese industriali della Lombardia, a tassi e condizioni particolarmente competitive, in linea con le direttive di Basilea 2. I Confidi soci di Federfidi Lombarda, emanazione di Confindustria, Api e Cooperazione, che ad oggi hanno aderito all’iniziativa sono: Confidi Lombardia, Confapi Lombarda Fidi, Confidi Province Lombarde, Confidi Varese. L’operazione “Portfolio Pmi”, tra le prime nel suo genere in Italia, è stata sviluppata da Bpu Banca tramite tecniche di finanza strutturata e prevede la concessione – da parte di Banca Popolare di Bergamo e Banca Popolare Commercio Industria - di un primo plafond di finanziamenti chirografari - omogenei per durata e dimensione media - di 100 milioni di euro, a fronte del quale vengono attivate forme di garanzia diverse da quelle tradizionali. In particolare, attraverso la sostituzione delle tradizionali garanzie fidejussorie rilasciate dai Confidi con strumenti alternativi di mitigazione del rischio, coerenti con la nuova disciplina di valutazione del rischio di credito introdotte dall’Accordo di Basilea 2 in vigore dal prossimo anno, si rende possibile sostenere il tessuto imprenditoriale regionale attraverso la concessione di finanziamenti a condizioni di tasso particolarmente vantaggiose e, di norma, senza il rilascio di garanzie reali e personali da parte dell’impresa e/o dei soci/terzi. Possono beneficiare dell’iniziativa le Piccole e Medie Imprese, nella forma di società di capitali o di persone, iscritte alla Cciaa, in regime di contabilità ordinaria, associate a uno degli Enti di Garanzia del Sistema Federfidi Lombarda convenzionati con le Banche del Gruppo Bpu (Banca Popolare di Bergamo e Banca Popolare Commercio Industria). L’erogazione dei finanziamenti, fino al 100% degli investimenti, e con un importo compreso tra 50. 000€ e 500. 000€, avverrà a condizioni economiche favorevoli nell’ambito di un range prefissato in funzione del merito creditizio dell’impresa richiedente. La durata dei finanziamenti sarà pari a 60 mesi oltre un periodo di preammortamento fino al 30 settembre prossimo. La finalità è quella di dare copertura finanziaria a supporto degli investimenti e dei programmi di sviluppo aziendale aventi per oggetto: Investimenti produttivi. Insediamenti produttivi, nuovi o esistenti da ampliare, ammodernare, riconvertire, riattivare. Ricerca e innovazione tecnologica, organizzativa, gestionale produttiva e distributiva. Progetti di internazionalizzazione. Progetti di tutela ambientale e risparmio energetico. Partecipazioni in altre società e acquisizione di rami di azienda. Formazione del personale, sicurezza e salute dei lavoratori sul luogo di lavoro. Tutela del marchio e del Made in Italy. Le spese finanziabili, con retroattività di massimo 12 mesi, riguardano investimenti materiali, immateriali, spese di consulenza e costi di personale interno ed esterno dedicato all’attività connessa con gli investimenti ammissibili. <<Portfolio Pmi rappresenta un accordo importante – ha commentato Giampiero Auletta Armenise, Amministratore Delegato di Bpu Banca – che anticipa le regole di Basilea 2 valorizzando la garanzia e il ruolo dei Confidi nell’agevolare l’accesso al credito da parte delle Pmi, con ricadute positive sulle condizioni praticate dalla Banca sui finanziamenti erogati. Si tratta di una risposta concreta a due delle principali preoccupazioni delle imprese in vista dell’entrata in vigore di Basilea 2: l’onerosità dei finanziamenti e la difficoltà di accesso al credito bancario>>. <<Un accordo – prosegue Auletta - che assume un particolare rilievo nella declinazione delle strategie di sviluppo perseguite dal nostro Gruppo, soprattutto in ragione della valenza assunta, in questo ambito, dal rapporto di partnership con le Associazioni di Categoria e con gli Enti di Garanzia espressioni del tessuto economico del territorio. Si tratta, di fatto, della prima operazione di “sistema regionale lombardo” a supporto delle Pmi realizzata in partnership con tutti i Confidi della Lombardia, emanazione di Confindustria e Api >>. Al riguardo, la politica di radicamento territoriale, da sempre privilegiata dal management del Gruppo Bpu Banca, trova espressione in un’intesa con uno dei più importanti Sistemi di Categoria in ambito regionale, un’intesa destinata ad apportare benefici a tutti i soggetti coinvolti: alla Banca che, attraverso il ricorso a tecniche di finanza strutturata, eroga finanziamenti ottimizzando l’assorbimento di capitale e quindi l’onerosità dei propri impieghi; alle Imprese clienti, che si vedono riconosciute dalle Banche del Gruppo Bpu finanziamenti con spread molto contenuti, esenti da commissioni di istruttoria e, di norma, senza l’aggravio del rilascio di garanzie reali o personali a supporto dei finanziamenti; a Federfidi Lombarda e ai Confidi soci, che vedono rafforzata la loro funzione istituzionale di agevolare l’accesso al credito da parte delle imprese con forme di garanzia riconosciute da Basilea 2 e che possono ampliare i volumi delle garanzie rilasciate beneficiando, così, di un effetto leva sulla loro capacità di intermediazione del credito. In linea con questa impostazione Giulio San Giorgio, Presidente di Federfidi Lombarda, sottolinea <<Si tratta di un accordo strategico che rafforza ulteriormente una partnership consolidata tra le Banche del Gruppo Bpu – Banca Popolare di Bergamo e Banca Popolare Commercio Industria – ed il sistema Federfidi Lombarda, un sodalizio che viene da lontano e che – da sempre – è improntato al pragmatismo e al sostegno dell’imprenditorialità lombarda. Questa operazione, la prima di sistema a livello regionale, ribadisce l’importanza della relazione e della sinergia tra soggetti diversi, ciascuno portatore delle proprie esperienze e professionalità, ma con finalità convergenti e orientate allo sviluppo economico e sociale del territorio>>. .  
   
   
LE SOCIETÀ ASSICURATIVE DEL GRUPPO MPS: 92,7 MILIONI DI EURO IL RISULTATO COMPLESSIVO IAS  
 
Roma, 7 marzo 2007 - 80,6 milioni di euro è il risultato consolidato 2006 del Gruppo Montepaschi Vita determinato con l’applicazione dei principi contabili Ias, che evidenzia un incremento del 31,7% rispetto al risultato 2005. Il Roe delle due Compagnie vita si attesta al 15,1%. Montepaschi Vita registra un utile netto di 49,8 milioni di euro (in crescita del 51,4% rispetto al risultato 2005 nettato della componente reddituale derivante dai dividendi della controllata Montepaschi Life), mentre l´utile netto della controllata irlandese Montepaschi Life ammonta a 28 milioni di euro (+1,4%). I risultati commerciali evidenziano una raccolta premi complessiva di 2. 997,4 milioni di euro (di cui 2. 777,1 milioni di euro sono di nuova produzione). In generale la raccolta premi del gruppo Montepaschi Vita esprime un decremento del 32,9 % rispetto al 2005. Il particolare divario con i dati dell’ esercizio 2005 è da porre in relazione sia con l’eccezionalità del dato conseguito nel precedente esercizio, che segnò una crescita del 28% ben superiore alla media di mercato, sia al non positivo andamento complessivo del mercato vita, che nel 2006 ha fatto registrare una flessione del 5%. La nuova produzione Montepaschi Vita è di 1. 569,1 milioni di euro, mentre Montepaschi Life registra nuova produzione per 1. 208 milioni di euro. Montepaschi Assicurazioni Danni, Compagnia del Gruppo Mps attiva nei rami danni chiude il 2006 con un utile netto di 12,1 milioni di euro (12,2 in base ai principi contabili Ias), segnando un incremento del 13% rispetto al 2005. Anche la raccolta premi evidenzia una crescita del 9,5%, con 65,4 milioni di euro. Il Roe si attesta al 32,4%, il rapporto dei sinistri sui premi è del 56%. .  
   
   
BANCA ETRURIA: AVANZAMENTO DEL PIANO INDUSTRIALE PROSEGUE LO SVILUPPO COMMERCIALE CON L’APERTURA DI NUOVI SPORTELLI  
 
 Arezzo, 7 marzo 2007 – In occasione della Star Conference 2007 organizzata da Borsa Italiana nei locali dello storico Palazzo Mezzanotte a Milano, il Direttore Generale di Banca Etruria Alfredo Berni ha Relativamente al Gruppo Etruria, dopo le due operazioni che nel corso del terzo trimestre hanno contribuito a modificare il perimetro di consolidamento (cessione di G. E. T. S. P. A. E di Minerva S. R. L. ), i dati relativi al quarto trimestre risentono dell’influenza della nuova controllata Banca Federico Del Vecchio oggetto di un’operazione di acquisizione che ha consentito alla Capogruppo Banca Etruria di controllare attualmente il 79,653% del capitale. Presentato alla comunità finanziaria lo stato di avanzamento del Piano Industriale 2005- 2007 ed i risultati consolidati e individuali ottenuti nel quarto trimestre del 2006. Lo Stato Di Avanzamento Del Piano Industriale 2005- 2007 L’anno trascorso ha visto il realizzarsi di importanti operazioni che hanno dato un impulso particolarmente significativo al completamento delle azioni programmate nel Piano Industriale triennale 2005-2007. Banca Etruria conferma così un programma di crescita in coerenza con il proprio ruolo di banca locale a sostegno dei territori serviti. In particolare nel 2006 sono state compiute azioni finalizzate alla razionalizzazione dell’attività delle Società del Gruppo Etruria, alla crescita dimensionale, al consolidamento patrimoniale e all’implementazione dell’attività commerciale. Attraverso la presentazione il Direttore Generale Berni ha illustrato le attività compiute da Banca Etruria in tema di: Sviluppo territoriale e commerciale. Nel corso dell’anno sono state inaugurate 11 nuove filiali di cui ben 5 nel secondo semestre. Le nuove aperture sono andate a consolidare la presenza della Banca in aree strategiche di sviluppo come le città di Firenze che ha visto salire a 5 il numero delle agenzie cittadine a cui si aggiungono le filiali di Osmannoro e Pontassieve, e Perugia che porta a 4 le filiali operanti in città a cui si aggiunge la dipendenza di Corciano. Cresce la presenza della Banca anche in Emilia Romagna con la seconda agenzia di Bologna e la filiale di Casalecchio di Reno mentre è nata la prima filiale nel distretto orafo vicentino con la Sede di Vicenza. Attualmente il numero di sportelli di Banca Etruria è pari a 174 e l’obiettivo di Piano Industriale prevede l’apertura di 16 nuove filiali che andranno a chiudere le maglie della rete nel Centro Italia potenziando la presenza in Umbria, nella Toscana Tirrenica e in Abruzzo oltre che nella città di Arezzo e che amplieranno la forza commerciale in città di riferimento come Roma e Milano. Il rafforzamento della presenza della Banca sul territorio - perseguito dando priorità all’equilibrio tra raccolta ed impieghi, ad una Strategia differenziata per ogni area e al restringimento della maglia distributiva nel Centro Italia - è uno degli strumenti di realizzazione dello sviluppo commerciale previsto dal Piano. A questo si affiancano gli accordi commerciali stipulati con realtà di riferimento nel mercato e con le società del Gruppo e le sinergie attivate con altre banche con caratteristiche e finalità simili. In questo ambito rientra l’accordo raggiunto con la Banca Popolare delle Province Molisane che è in procinto di iniziare l’operatività grazie al supporto logistico ed organizzativo di Banca Etruria. Strategia di Gruppo Con l’entrata nel perimetro di consolidamento di Banca Federico del Vecchio il Gruppo Etruria si arricchisce della partecipazione di un altro istituto bancario che insieme alla Capogruppo contribuisce ad ampliare il percorso di sviluppo previsto dal Piano Industriale. Si rafforza così la logica di Gruppo che vede le attività delle società controllate e collegate coordinarsi per il raggiungimento di obiettivi comuni. In questo contesto è stato disegnato il percorso di razionalizzazione ed efficientamento delle società del Gruppo che si confermano polo strategico per l’offerta commerciale alla clientela. La controllata Bap-bancassurance Popolari Spa parteciperà con la Capogruppo alla costituzione di una nuova società che affiancherà alla tradizionale attività sul ramo vita anche un’offerta specifica sul ramo danni. La società Euroetruria dopo aver registrato interventi di ristrutturazione e potenziamento ha iniziato a sviluppare la propria attività nel settore del credito al consumo. Etruria Leasing prosegue nelle specializzazione dell’offerta alla clientela con il leasing manager deputato ad allargare l’offerta del leasing in stretta correlazione con l’attività dei Poli Territoriali. Strategia di mercato - A seguito della cessione dei Promotori Finanziari, la rete commerciale è stata potenziata attraverso l’apertura di nuove filiali e l’attività dei Poli Territoriali, che sono fulcro della politica di vicinanza di Banca Etruria alle comunità servite. A supporto di questo nuovo modello distributivo è stato rimodulato il piano commerciale tramite un approccio multicanale e lo sviluppo di accordi con Enti, Associazioni, Imprese e professionisti. Asset quality - Nel secondo semestre del 2006 Banca Etruria ha perfezionato un’operazione di cessione di stock di crediti non performing a Deutsche Bank Ag London. L’accordo ha riguardato uno stock valutato alla data di efficacia economica del contratto (1 luglio 2006) in un ammontare lordo pari a c. A. 131,8 mln di euro corrispondente ad un valore al netto degli effetti di attualizzazione (Ias) di circa 42,1 mln di euro. Banca Etruria prosegue così nel percorso di gestione del portafoglio crediti e porta al 31 dicembre 2006 il proprio rapporto sofferenze/impieghi allo 0,90%, mentre il coverage ratio raggiunge il 60,2%. Rafforzamento patrimoniale - Banca Etruria ha emesso nell’anno un prestito obbligazionario subordinato da 100 milioni di euro interamente collocato su istituzionali e un secondo per 52 milioni collocato su clientela. “Il raggiungimento anticipato della maggior parte degli obiettivi del Piano Industriale 2005-2007 conferma la puntualità e la coerenza agli obiettivi di crescita perseguiti dall’azienda. Obiettivi che completeremo prima del previsto” ha dichiarato Alfredo Berni Direttore Generale di Banca Etruria. “Già nel prossimo autunno presenteremo il nuovo Piano Industriale 2008-2010, affermando il nostro ruolo di Banca locale che cresce con gradualità e che nel medio periodo è in grado di dare soddisfazione a soci, azionisti, famiglie e imprese. ” I Risultati Del Ivq 2006 Il Gruppo Etruria I dati tendenziali al 31 dicembre 2006 registrano il progresso di tutti i principali margini economici. In particolare si segnala la buona performance del margine d’interesse a 189,4 mln di euro rispetto ai 163 mln del 2005 (+16,2%) mentre il margine d’intermediazione tocca i 276,7 mln di euro. L’utile d’esercizio in formazione raggiunge i 42,8 mln di euro (+46,1%). Anche gli aggregati patrimoniali confermano un buon andamento con i crediti con la clientela che si portano a 5. 534,4 mln di euro (+16,8 %) e la raccolta diretta che raggiunge 5. 336,2 mln di euro (+11,9%). Entrambe le voci contabilizzano il contributo di Banca Federico del Vecchio che è entrata a far parte del perimetro di consolidamento nel Ivq 2006 e che partecipa con un apporto di rispettivamente di 116 e 290 mln di euro. La componente titoli in circolazione raggiunge i 2. 004,5 mln di euro (+25,4%). La Capogruppo Banca Etruria - Anche per Banca Etruria il Iv trimestre chiude con il progresso dei principali dati economici e patrimoniali. Il margine d’interesse si porta a 168,1 mln di euro (+10,7%) mentre il margine d’intermediazione sale a 260,4 mln di euro registrando una crescita dell’8,9% grazie anche al buon risultato fatto segnare dalle commissioni nette che raggiungono i 78,6 mln di euro (+3,5%). L’utile di periodo sale a 44,1 mln di euro, mentre l’indice Cost/income scende a 64,5% dal 66,2% dello scorso anno. Per quanto riguarda lo stato patrimoniale crescono gli impieghi alla clientela a 5. 233,7 mln di euro (+12,3%) e la raccolta diretta che supera i 5 mld di euro (+6,2%). Il patrimonio contabile al netto dell’utile raggiunge i 453,3 mln di euro contro i 440 del 2005. .  
   
   
GRUPPO AZIMUT: RACCOLTA NETTA DI RISPARMIO GESTITO IN FEBBRAIO: 148 MILIONI DI EURO OTTIMA PARTENZA DEL NUOVO FONDO FLESSIBILE A GESTIONE QUANTITATIVA Q PROTECTION  
 
 Milano, 7 marzo 2007 Il Gruppo Azimut ha registrato nel mese di Febbraio 2007 una raccolta netta di risparmio gestito positiva per più di 148 milioni di euro, confermando una tendenza che dura ininterrottamente dall´ottobre 2002. Il patrimonio in gestione ha superato i 13,6 miliardi di euro e il Gruppo ha ulteriormente incrementato la propria quota di mercato fondi accreditandosi come 11 ° gruppo di gestione italiano e primo tra i gestori indipendenti. Ottima la partenza del nuovo Q Protection, fondo flessibile a gestione quantitativa lanciato proprio a febbraio e che contava già a fine mese su un patrimonio di 134 milioni di euro. La raccolta di Febbraio è stata realizzata, come sempre, sui Fondi che - se ben gestiti - costituiscono secondo Azimut lo strumento di investimento più trasparente e più efficace a disposizione dei risparmiatori. Privilegiato l´investimento sui Fondi Flessibili, in particolare quelli con più contenute componenti azionarie: Azfund Formula 1 Conservative, Azfund Formula 1 Balanced. I flessibili rappresentano oggi il 50% delle masse in fondi comuni del Gruppo. "La risposta positiva dei nostri clienti al/a proposta di investimento nei Fonof - commenta Pietro Giuliani, presidente del Gruppo - deriva certamente da/la soddisfazione complessiva suir/sultat/, ma dimostra anche // ruolo del collocatore nell´orientare /a clientela. / dati positivi del nostro Gruppo in un contesto di continui deflussi da/ sistema fondi rendono plausibile l´ipotesi di un ruolo attivo dei co/locato/,, in particolare quelli più importanti, ne/ dirottare i/ risparmio verso alti strumenti di investimentd´.
Raccolta Patrimonio al A% Aum
Dati inEuro Febbraio 28/02/2007 Raccolta 2007 2007
Fondi Azimut Sgr -790. 327. 335 6. 207. 305. 808 -1. 331. 384. 276 -17,2%
Fondi Az Fund 916. 822. 404 6. 810. 835. 391 1. 598. 114. 877 31,0%
Gestioni patrimoniali e altre gestioni -50. 760. 645 656. 707. 656 -101. 593. 342 -13,2%
Assicurazioni Az Life 14. 973. 502 1. 143. 787. 307 21. 059. 819 3,8%
Hedge Funds 10. 727. 503 570. 634. 035 12. 157. 175 4,0%
Totale gestito netto* 148. 371. 716 13. 614. 403. 739 266. 874. 080 2,5%
Risparmio amministrato 7. 121. 219 650. 400. 369 15. 546. 929 8,4%
Totale Raccolta Netta e Aum 155. 492. 935 14. 264. 804. 108 282. 421. 009 2,8%
*al netto di duplicazioni
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ANIMA SGR: RACCOLTA NETTA DI -160,7 MILIONI DI EURO A FEBBRAIO PATRIMONIO GESTITO A 7.085,8 MILIONI DI EURO A FINE FEBBRAIO RACCOLTA NETTA NEGATIVA NEL MESE DI FEBBRAIO, IN LINEA CON L’ANDAMENTO DEL’INDUSTRIA  
 
Milano, 7 marzo 2007 – Anima ha registrato nel mese di febbraio 2007 una raccolta netta totale (fondi di diritto italiano, Anima Sicav, Anima Orizzonti) di -160,7 milioni di euro (-276,7 milioni di euro da inizio anno). Il patrimonio totale ammonta a fine febbraio a 7. 085,8 milioni di euro, rispetto a 7. 296 milioni a fine 2006 (-2,9%). Al netto delle duplicazioni (rappresentate dal fondo Anima Orizzonti, che investe in fondi Anima), il patrimonio totale è pari a 7. 078 milioni di euro.
La tabella 1 indica il patrimonio e la raccolta netta di febbraio dei prodotti Anima, divisi per tipologia
Tabella 1: Patrimonio e raccolta netta nel mese di febbraio, per linea di prodotto
Linea di prodotto Numero fondi Nav* Raccolta netta*
Fondi comuni di diritto italiano 10 6. 829,9 -153,0
Anima Sicav 6 248,2 -7,8
Fondo pensione aperto Anima Orizzonti 4 7,6 0,2
Totale 20 7. 085,8 -160,7
Fonte: Anima. * Dati in milioni di euro.
Fondi di diritto italiano - I fondi Anima di diritto italiano hanno registrato nel mese di febbraio 2007 una raccolta netta di -153,0 milioni di euro. A fine febbraio il patrimonio netto dei fondi comuni di diritto italiano di Anima ammonta a 6. 829,9 milioni di euro, rispetto a 7. 036,3 milioni di euro a fine 2006 (-2,9%).
La tabella 2 indica il patrimonio e la raccolta netta di febbraio dei singoli fondi di diritto italiano.
Tabella 2: Patrimonio e raccolta netta nel mese di febbraio; fondi Anima di diritto italiano
Nav* Raccolta netta* Tipo di fondo
Anima Fondattivo 713,8 -23,6 Flessibile
Anima Fondo Trading 1. 411,2 -16,6 Azionario
Anima America 282,6 -15,0 Azionario
Anima Europa 162,7 -0,6 Azionario
Anima Asia 403,7 -16,5 Azionario
Anima Emerging Markets 147,8 2,4 Azionario
Anima Fondimpiego 685,0 -20,1 Obbligazionario
Anima Convertibile 162,2 -8,3 Obbligazionario
Anima Obbligazionario Euro 493,6 -0,7 Obbligazionario
Anima Liquidità 2. 367,3 -54,0 Liquidità
Totale 6. 829,9 -153,0
Fonte: Anima. * Dati in milioni di euro.
Anima Sicav ha registrato in febbraio una raccolta netta di -7,8 milioni di euro. Il patrimonio netto di Anima Sicav ammonta, a fine febbraio, a 248,2 milioni di euro rispetto a 253,2 milioni di euro di fine 2006 (-2,0%). Anima Orizzonti - Il fondo pensione aperto Anima Orizzonti ha registrato a febbraio una raccolta netta di +0,2 milioni di euro (+0,6 milioni di euro da inizio anno). Il patrimonio in gestione a fine febbraio è di 7,6 milioni di euro. Commento ai dati - “Nel mese di febbraio la raccolta netta è risultata negativa, in linea con l’industria italiana dei fondi di investimento”, commenta Alberto Foà, amministratore delegato di Anima Sgr, “l’asset mix dei fondi di diritto italiano è rimasto però stabile, con la componente dei fondi azionari e flessibile intorno al 46%”. .
 
   
   
BIANCAMANO S.P.A.: CONCLUSA CON SUCCESSO L´OFFERTA DI AZIONI PERVENUTE RICHIESTE DA 62 INVESTITORI ISTITUZIONALI E DA 4.547 RISPARMIATORI PER OLTRE 50 MILIONI DI AZIONI INIZIO NEGOZIAZIONI PREVISTO PER MERCOLEDÌ 7 MARZO  
 
 Milano, 7 marzo 2007- Si è chiusa con grande successo l´offerta di azioni di Biancamano S. P. A. , l´azienda che opera nel settore dei servizi ambientali i cui titoli saranno negoziati in Borsa a partire dal 7 marzo, che comprendeva una Offerta Pubblica di Sottoscrizione in Italia di un minimo di 2. 800. 000 azioni e un collocamento privato di massime 11. 200. 000 azioni, per una Offerta Globale di 14. 000. 000 di azioni. Complessivamente sono pervenute richieste per 50. 432. 009 azioni da parte di 4. 609 richiedenti, per un quantitativo quindi pari a oltre 3,5 volte l´offerta. Nell´ambito dell´Offerta Pubblica sono pervenute richieste per 10. 279. 500 azioni da parte di 4. 547 richiedenti, di cui 7. 444,500 azioni da parte di 4. 229 richiedenti per adesioni al lotto minimo, e 2. 835. 000 azioni da parte di 318 richiedenti per adesioni al lotto minimo maggiorato. Nell´ambito del Collocamento Istituzionale sono invece pervenute richieste per 40. 152. 509 azioni da parte di 62 investitori, di cui 18. 241. 192 azioni da parte di 36 Investitori Professionali italiani e 21. 911. 317 azioni da 26 investitori istituzionali esteri. In base alle richieste pervenute nell´ambito dell´Offerta Globale sono state assegnate, a 1. 474 richiedenti, 16. 100. 000 azioni (14. 000. 000 di azioni rivenienti dall´aumento di capitale e 2. 100. 000 azioni dall´esercizio dell´opzione di prestito, c. D. Over Allotrnent), così ripartite: - nell´ambito dell´Offerta Pubblica sono state assegnate 2. 800. 500 azioni a 1. 419 richiedenti (dì cui 1. 960. 500 azioni a 1. 307 richiedenti appartenenti al pubblico indistinto per adesioni al lotto minimo e 840. 000 azioni a 112 richiedenti del pubblico indistinto per adesioni al lotto minimo maggiorato); - nell´ambito del Collocamento Istituzionale sono state assegnate 13. 299. 500 azioni a 55 richiedenti (di cui 5. 792. 000 azioni a 31 Investitori Professionali italiani e 7. 507. 500 azioni a 24 investitori istituzionali esteri). Nessuna azione è stata sottoscritta dai membri del Consorzio per l´Offerta Pubblica e/o dai membri del Consorzio per il Collocamento Istituzionale in conseguenza degli impegni assunti. Banca Imi S. P. A. (Intesa Sanpaolo) ed Interrnonte Sim S. P. A. Hanno agito in qualità di Joint Global Coordinator, Banca Imi S. P. A. È stata anche responsabile del collocamento per l´Offerta Pubblica. Consulente finanziario dell´Emittente è Abm Finance S. P. A. Consulente legale dell´Emittente è Norton Rose; consulente legale dei consorzi di collocamento è Baker & Mckenzie. .  
   
   
LINEE GUIDA PER L´INFORMAZIONE SUL RISCHIO INDUSTRIALE  
 
 Roma, 7 marzo 2007 - Il rischio industriale può essere gestito e gli effetti mitigati se vengono attivate una serie di azioni a vari livelli di responsabilità. E´ questa l´essenza del messaggio che le nuove "Linee guida per l’informazione alla popolazione sul rischio industriale" vogliono trasmettere al cittadino che si trova a fronteggiare un danno proveniente da incidente industriale. Le Linee guida sono state predisposte dal Dipartimento della Protezione Civile in collaborazione con i Ministeri interessati e gli enti territoriali e sostituiscono le precedenti emanate nel 1995 . Il provvedimento, approvato dal Consiglio dei Ministri del 16 febbraio scorso, è stato redatto in attuazione del decreto legislativo n. 334 del 1999 (recepimento della direttiva comunitaria 96/82 sul controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose, cosiddetta direttiva Seveso). Scopo del documento è fornire un utile strumento operativo ai Comuni, nel cui territorio si trovano stabilimenti industriali che trattano sostanze considerate pericolose sulla base di criteri definiti dalla direttiva, ai fini dell’organizzazione di comportamenti in caso di emergenza, nonché di campagne informative finalizzate al massimo coinvolgimento dei cittadini. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/rischio_industriale/index. Html .  
   
   
COMPETITIVITA´, IN 6 MESI 48 MILIONI ALLE IMPRESE REGIONE E SISTEMA CAMERALE RILANCIANO IL PIANO PER L´INNOVAZIONE FORMIGONI: IN 3 ANNI ATTIVEREMO RISORSE PER 206 MILIONI DI EURO  
 
Milano, 7 marzo 2007 - "Sperimentazione sul campo perfettamente riuscita e che ci sprona ad affinare continuamente i nostri comportamenti. Che è poi quello che vogliamo fare oggi con questa riunione". Con una valutazione positiva, condivisa poi da tutti i presenti, il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha aperto oggi i lavori del Collegio di Indirizzo e Sorveglianza sull´Accordo di Programma Competività, sui cui, da parte della Regione e del Sistema Camerale, sono state collocate ingenti risorse con l´obiettivo di adeguare la struttura produttiva lombarda alle esigenze della globalizzazione. Target ambizioso ma gratificante, perché, ha detto Formigoni, "già nei primi sei mesi (l´Accordo è stato sottoscritto a luglio 2006) sono stati resi operativi 48 milioni di euro, pari al 73% delle disponibilità". Del resto, Formigoni ha ricordato come non si sia iniziato dal nulla, ma anzi, in fatto di collaborazione, esiste ormai un retroterra consolidato, "che ha origini lontane e che è già stata valorizzato, esteso, sistematizzato e fortemente qualificato con questo Accordo". L´iniziativa punta infatti a mettere a sistema un budget pari a oltre 206 milioni di euro nel triennio 2006-2008, in una logica di addizionalità di risorse che si è rivelata vincente e ha stimolato anche l´intervento aggiuntivo di alcune Amministrazioni provinciali, come Milano, Varese, Cremona e Lodi, che hanno destinato altri 2,3 milioni di euro al rafforzamento dei programmi. Gli assi su cui gli interventi sono stati organizzati sono sei: Innovazione, Internazionalizzazione, Promozione del territorio e Ambiente, Modernizzazione ed efficienza dell´azione amministrativa, Interventi per l´artigianato e la micro-impresa, Promozione dell´attrattività del mercato lombardo. Ad essi si è ritenuto oggi di affiancare la tematica delle Infrastrutture e Logistica centrale rispetto agli obiettivi proposti, per evidenti ragioni di razionalizzazione e di fruibilità del territorio lombardo. Particolare attenzione si è deciso di dedicare, nell´ambito dell´asse Innovazione, all´azione per l´Accoglienza, cioè allo sviluppo della capacità di valorizzare le risorse umane, studenti o ricercatori, che trovano da noi un habitat già particolarmente favorevole alla loro espressione. Il Collegio ha quindi approvato alcune misure organizzative relative allo svolgimento dei lavori nell´anno in corso (viene dato corso a 6 Comitati Attuativi). Il Vice Presidente del Collegio e di Unioncamere, Roberto Sestini, ha inoltre ulteriormente specificato le valutazioni di Formigoni, sottolineando come i risultati decisamente incoraggianti e di "grande soddisfazione", siano stati particolarmente rilevanti quando si parla di aggregazione tra le imprese, cioè di uno dei punti ´croce e delizia´ del sistema economico lombardo. I programmi 2007 ne riconfermano la centralità, stimolando la nascita di reti di imprese, che sappiano affrontare tematiche polivalenti, che le singole imprese non saprebbero gestire con la stessa efficacia. Formigoni ha speso anche un capitolo sull´azione amministrativa, sia riscontrando che, alla luce della esperienza fin qui svolta, "i sistemi informatici camerale e regionale possono concretamente integrarsi, favorendo un´effettiva semplificazione dei rapporti", sia indicando come prioritarie l´attivazione di azioni congiunte per una significativa semplificazione delle procedure amministrative e una rivisitazione del quadro normativo nella direzione di una sostanziale semplificazione. Alla riunione del Collegio sono intervenuti i vertici del sistema camerale lombardo e gli assessori regionali coinvolti nell´Accordo di Programma: Pier Gianni Prosperini, assessore ai Giovani, Sport e Turismo; Gianni Rossoni, assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro; Marco Pagnoncelli, assessore alla Qualità dell´ambiente; Franco Nicoli Cristiani, assessore al Commercio, Fiere e Mercati; Raffaele Cattaneo, assessore alle Infrastrutture e Mobilità; Domenico Zambetti, assessore all´Artigianato e Servizi. .  
   
   
REGIONE-COMUNI, LA TOSCANA APRE LA STRADA DEL FEDERALISMO FISCALE  
 
Firenze, 7 marzo 2007 - Il 2007 sarà l´anno del federalismo fiscale? "Ce lo auguriamo davvero", prova a rispondere l´assessore al bilancio e alle finanze della Toscana, Giuseppe Bertolucci. "La finanziaria 2007 ha segnato un importante passo in avanti nel riconoscimento di un´autonomia di governo degli enti locali, riportando a livello locale la scelta delle politiche di bilancio. L´applicazione del titolo V della Costituzione, bloccato dopo il 2001, ha visto una recente ripresa da parte del governo. Ma la conclusione del processo non potrà realizzarsi in tempi brevissimi". La domanda su quanto dobbiamo ancora aspettare per parlare in Italia di federalismo fiscale era il cuore del convegno organizzato ieri da Anci e Irpet nell´auditorium del Monte dei Paschi a Firenze per presentare il rapporto annuale sulla finanza locale in Italia. "Da quel rapporto - sottolinea Bertolucci - emergono bene le difficoltà che in questi anni gli enti locali, ma anche le Regioni, hanno incontrato a causa del doppio vincolo a cui sono stati sottoposti: il patto di stabilità da un lato, il blocco della pur limitata autonomia impositiva riconosciuta agli enti territoriali dall´altro". Il governo ha annunciato per settembre una legge delega per l´attuazione dell´articolo 119 della Costituzione, in modo da definire per tempo i primi effetti di federalismo fiscale nei bilanci del 2008. Il modello toscano enunciato dall´assessore fa perno da un lato sulla stabilità ed unitarietà della finanza pubblica e dall´altro sui principi di autonomia, responsabilità, crescita, competitività, sussidarietà, coesione, leale collaborazione e cooperazione. "Valorizzare le autonomie ma responsabilizzare sul raggiungimento dei risultati. E´ questo che vogliamo ed è questo il modello, rispetto al finanziamento degli enti locali, - spiega Bertolucci - che in Toscana potremmo già sperimentare, grazie al nuovo Statuto regionale, prima che il federalismo fiscale si realizzi pienamente, con risorse trasferite ai comuni senza più vincoli di destinazione, dove importante diventa la concertazione". "Nel nuovo contesto nazionale le Regioni - aggiunge poi Bertolucci - potrebbero infine assumere un ruolo di coordinamento e di regolazione della finanza territoriale, definendo di comune accordo le regole e i vincoli a cui le istituzioni territoriali sono tenute per il rispetto dei saldi finanziari: non solo con sanzioni ma anche con incentivi". .  
   
   
FIRENZE – TREND POSITIVO PER LE IMPRESE DELLA PROVINCIA  
 
 Firenze, 7 marzo 2007 - Segnali positivi nella dinamica imprenditoriale della provincia di Firenze che archivia il 2006 con un aumento di 1. 412 imprese (7. 566 nuove iscrizioni meno 6. 154 cessazioni), per un stock annuale di 90. 869 unità ed un tasso di sviluppo del +1,30%. E´ quanto emerge dagli ultimi dati Movimprese, relativi alla natalità e mortalità delle imprese, registrati dalla Camera di Commercio di Firenze. La formula della ditta individuale si conferma ancora quella preferenziale, rappresentando il 48,9% delle iscrizioni, ma sono in crescita le società di capitale (il 23% delle imprese ) mentre le società di persone, pur coprendo il 25,7%, si mostrano in leggero calo. In continua espansione i settori edile, dove si registrano più 795 imprese, pari a 5,1%); quello delle attività immobiliari, noleggio, informatica e ricerca (più 640 imprese +4,2%). Tra i servizi si registra un aumento di imprese nei settori alberghi e ristorazione (più 177 +3,1%); istruzione (più 19 +4,4%); sanità e altri servizi sociali (più 15 +4,7%). Le imprese si riducono nel settore manifatturiero che perde 209 unità rispetto al 2005. In particolare, arretrano nel sistema moda (-113 unità, per una variazione media del –1,4%); nel legno e mobili(-71;-3,1%); nella meccanica (-20; -2,25%) ed nel trattamento metalli (-9: -0,4%). In totale le sedi operative attive presenti sul territorio (comprensive sia delle sedi principali di imprese attive, che delle unità locali e delle sedi secondarie operative) sono 113. 516, in crescita su base annua di circa 1,5%, con punte del 6,5% per sanità e altri servizi sociali, del 4,9% per attività immobiliari, noleggio, informatica e ricerca e del 4% per le industrie di trasformazione alimentare. A livello territoriale, oltre il 62%% delle attività (circa 57. 000 unità) si concentra nell’area che gravita intorno al capoluogo di provincia; seguono, nell’ordine, l’empolese-valdelsa (il 19%), l’area del Mugello-valdisieve, del Chianti e l’area del Valdarno Superiore. .  
   
   
AOSTA: FIRMATO IL PROTOCOLLO DI INTESA CON POSTE ITALIANE  
 
Aosta, 7 marzo 2007 – A Palazzo regionale il presidente della Regione, on. Luciano Caveri, e il country manager Nord-ovest di Poste italiane, Pietro Raeli, alla presenza di Corrado Jordan, in rappresentanza del Consorzio degli Enti Locali della Valle d´Aosta, hanno siglato il Protocollo di Intesa tra la Società Poste Italiane e la Regione autonoma Valle d’Aosta. Oggetto del Protocollo è la definizione, attraverso gruppi di lavoro appositamente costituiti, di aree di attività per collaborazioni e sperimentazioni tra Regione e Poste, finalizzate alla fornitura di prodotti e servizi che migliorino i rapporti con i cittadini, con particolare attenzione alle realtà periferiche e disagiate del territorio regionale. Gli ambiti di lavoro prioritariamente individuati sono: la corrispondenza dell’Amministrazione regionale e degli enti locali, i sistemi di incasso delle entrate di competenza regionale e sistemi di pagamento, i sistemi di comunicazione integrata istituzionale e di servizi di pubblica utilità a favore della popolazione valdostana, le iniziative di marketing territoriale e/o co-marketing con la Regione, i suoi partner operativi, e gli enti locali valdostani e i servizi innovativi ad alto valore aggiunto e/o contenuto tecnologico. Il protocollo prevede poi la definizione di singoli incontri tra Regione e Poste, ai quali potranno essere invitati a partecipare gli Enti locali valdostani e altri soggetti il cui apporto in termini di competenza ed esperienza maturata sia utile al raggiungimento degli obiettivi prefissati. “Sono lieto di essere giunto alla firma di questo accordo – ha commentato il presidente Caveri – che conclude un lungo periodo di contrattazione. Nelle sue premesse questo documento ‘fotografa’ quella che è la situazione attuale delle Poste italiane sul territorio regionale, fatta di volti e persone, che conosciamo, con le quali ci confrontiamo, a testimonianza del fatto che non abbiamo a che fare con un’azienda dalla presenza astratta, ma concreta e connessa al territorio. Sappiamo bene che alla luce della liberalizzazione del sistema postale si impone un ragionamento per concentrare l’attenzione sulle zone di montagna, dove è più difficile trovare un equilibrio tra le necessità e i costi. Questo protocollo intende tutelare non solo la territorialità, ma anche salvaguardare dei posti di lavoro. Ringrazio Poste italiane perché la firma pionieristica di questo protocollo ha comportato una sorta di eccezione rispetto a un accordo standard che potrà essere firmato in futuro con le altre regioni, segno della stretta collaborazione e contrattazione che da tempo vede impegnate Regione Valle d’Aosta e Poste italiane ” “L´accordo - ha dichiarato il Country Manager Nordovest Pietro Raeli - evidenzia il sostanziale contributo di Poste Italiane al decentramento ei servizi della Pubblica Amministrazione. In un´ottica di ottimizzazione delle risorse e di ampliamento dei punti di contatto con l´utenza. Così come per altre iniziative, Poste Italiane mette a disposizione della Pubblica Amministrazione la capillare rete degli uffici postali, oggi informatizzata, e le competenze acquisite per rendere più diretto e semplice il rapporto con il cittadino, le imprese e gli interlocutori istituzionali”. .  
   
   
CUNEO: SI CONSOLIDA L’ECONOMIA DELLA GRANDA  
 
Cuneo, 7 marzo 2007 -- E’ periodo di primi bilanci. La valutazione sul tasso di crescita numerica (+1,21%) del sistema imprenditoriale italiano è generalmente positiva. Gli imprenditori manifestano buona vitalità e crescente fiducia nell’assumersi la sfida ed il rischio del mercato. Anche il Piemonte è cresciuto, nel corso del 2006, con una percentuale simile al resto d’Italia. Il dato riferito alla provincia di Cuneo, con il suo tasso di imprenditorialità tra i più alti d’Italia (1 impresa per ogni 7 abitanti di età compresa tra i 18 anni e i 65), è leggermente negativo (-396 unità per una percentuale di -0,53%) e si è attestato su un numero di 75. 249 imprese con sedi in provincia. Se a questo dato si sommano le 11. 215 ulteriori unità locali, la provincia può contare su 86. 464 unità imprenditoriali operative sul territorio. Pare importante aggiungere alcuni elementi, che potrebbero essere oggetto di maggiori riflessioni, per capire con chiarezza la positività o meno dell’andamento numerico imprenditoriale. Le dinamiche settoriali evidenziano che, rispetto all’anno precedente, tutti i settori presentano un saldo positivo, anche se lieve, ad eccezione fatta del settore agricolo. In provincia crescono numericamente le industrie, le aziende artigiane, tiene bene il settore del commercio e crescono gli esercizi di somministrazione, come d’altronde tutti i settori del terziario. La riduzione del settore agricolo (-750 unità per un tasso di -2,86%) ha inciso negativamente sul dato complessivo provinciale. Le ragioni di questa progressiva contrazione del settore non possono essere considerate del tutto negative. Infatti chiudono le attività marginali, che non riescono a produrre sufficiente reddito per gli addetti, e le imprese soggette all’invecchiamento dei titolari. Ma nel contempo si deve registrare un positivo rientro di forze giovani e motivate ed, inoltre, un deciso processo di accorpamento delle unità produttive e di trasformazione delle attività produttive stesse. D’altra parte degna di assoluta considerazione è la dinamica imprenditoriale, collegata alle forma giuridica delle imprese. Le ditte individuali si contraggono decisamente (-616 unità per un tasso di -1,18%) verso forme giuridiche più strutturate. Le società personali si sono mantenute stabili (-71 unità) in una realtà in cui esse rappresentano il triplo delle società di capitali, mentre nei dati medi, a livello italiano, queste rappresentano solo i 3/5 di tutte le società. Questa peculiarità locale rende evidente il fatto che, nella provincia più che altrove, si fa ancora molto affidamento sull’impresa familiare o di poche persone, conosciute e fidate. Le società di capitali crescono in provincia (+262 unità con un tasso di +5,08%) ad una media maggiore rispetto ai dati generali. Questo è un trend in costante aumento negli ultimi anni e fa ben sperare per il futuro. “La vitalità del sistema imprenditoriale cuneese - afferma il presidente della Camera di commercio, Ferruccio Dardanello - è la migliore garanzia di presente stabilità e futura capacità di cogliere positivamente le sfide di un mercato, non più limitato e rallentato dalle barriere fisiche, ma con orizzonti europei e mondiali. Così cresce e si trasforma l’imprenditoria locale: nei momenti in cui altre regioni cedono posizioni, la nostra si attesta su posizioni consolidate”. .  
   
   
INTERNAZIONALIZZAZIONE: AL VIA IL PROGETTO THINK UP  
 
Torino, 7 marzo 2007 - Le imprese piemontesi dell’Ict hanno tempo fino al 5 aprile per compilare il questionario online, su www. Ict. To. Camcom. It, e aderire al nuovo progetto triennale: Think up – Advanced Ict solutions from Torino Piemonte. Sarà selezionato un gruppo di massimo 100 aziende alle quali sarà dedicato un piano di attività volto al loro sviluppo su scala internazionale. L’iniziativa è promossa dalla Camera di commercio di Torino e viene gestita con partner tecnici di grande esperienza: la Fondazione Torino Wireless, il Csi - Piemonte e il Centro Estero. Fortemente voluto dalle associazioni di categoria del territorio, in particolare dall’Unione Industriale di Torino, Think up è inoltre al vaglio della Regione Piemonte per un suo co-finanziamento. Think up si articolerà in due livelli: il primo prevede, per tutte le imprese che si registreranno al database, attività informative, formative e promozionali. Il secondo livello vedrà le aziende selezionate, coinvolte in attività consulenziali personalizzate che le accompagneranno nelle ricerche di opportunità di business all’estero. Alessandro Barberis, presidente della Camera di Commercio di Torino, spiega le priorità del progetto: “insieme ai partner tecnici abbiamo individuato due obiettivi principali: valorizzare sui principali mercati internazionali l’immagine del distretto Ict piemontese con le sue peculiarità e i suoi punti di forza e allo stesso tempo assistere e accompagnare un gruppo di non più di 100 aziende “eccellenti”, nelle azioni di marketing verso nuovi committenti stranieri pubblici e privati, attraverso un team di esperti di settore italiani e stranieri”. Alle imprese che aderiranno il progetto richiede un grande impegno, una forte motivazione per proporsi su nuovi mercati in un contesto altamente competitivo, il coinvolgimento diretto del management aziendale e la disponibilità a fornire dettagliate informazioni per valutare potenzialità e opportunità. La compilazione del questionario online permetterà di vagliare le caratteristiche delle aziende partecipanti e le loro aspettative. Attraverso l’iscrizione le imprese aderiscono automaticamente al primo livello del progetto e si possono candidare al secondo. In questo Think up segue le orme di From Concept to Car, dove è stato sperimentato con successo il sistema della selezione. .  
   
   
AD AZIENDA RUSSA MAGGIORANZA IN ACCIAIERIA SLOVENA  
 
Trieste, 7 marzo - Il 1 marzo il governo sloveno ha confermato la vendita del 55,35 percento delle azioni della Slovenska Industrija Jekla (Sij) al gruppo russo Koks, per il valore di 105 milioni di euro. Secondo la Camera di Commercio Slovena, si tratta del più grosso processo di privatizzazione degli ultimi anni. Lo Stato sloveno ha dato alla Sij un valore aggiunto, unendola ad un´azienda la cui principale attività è la produzione di input per l´industria dell´acciaio. L´integrazione verticale è stata cruciale allo sviluppo, perchè l´azienda slovena era molto sensibile alle fluttuazioni dei prezzi dei materiali grezzi. La Koks è stata selezionata con una gara pubblica internazionale aperta nel settembre 2006. I criteri di scelta sono stati l´espansione sul mercato, la preservazione della produzione e dei posti di lavoro, la volontà di investire e i contenuti del piano aziendale. L´offerta della Koks è stata ritenuta la migliore. .  
   
   
LIGURIA: VICEPRESIDENTE COSTA RICEVE AMBASCIATORE CUBANO RODNEY A. LOPEZ CLEMENTE: "SODDISFACENTI LE CONDIZIONI DI SALUTE DI FIDEL CASTRO"  
 
Genova, 7 Marzo 2007 - Il vicepresidente della Regione Liguria Massimiliano Costa ha ricevuto oggi in visita, nella sede di piazza De Ferrari l´ambasciatore di Cuba in Italia Rodney A. Lopez Clemente. Con il vicepresidente Costa hanno incontrato il diplomatico del paese caraibico gli assessori Enrico Vesco e Franco Zunino. Nel corso del colloquio gli amministratori regionali e l´ambasciatore cubano hanno affrontato diversi temi. Dal lavoro svolto a Cuba dalla missione dell´Arcidiocesi di Genova, avviata due anni fa dopo la visita del cardinale Tarcisio Bertone, all´ambiente, agli scambi con Esaote Biomedicale, a nuovi possibili scambi culturali con la Liguria in campo culturale e artistico rafforzati anche da nuovi gemellaggi di città liguri con centri cubani. Al termine dell´incontro, a una domanda del vicepresidente Costa, l´ambasciatore Lopez Clemente ha definito "soddisfacenti e in miglioramento" le condizioni di salute di Fidel Castro, sempre ricoverato in ospedale. "Compatibilmente con l´età", ha aggiunto. L´ambasciatore ha poi sottolineato come anche dopo otto mesi senza Fidel Castro alla guida del governo, Cuba abbia dimostrato di essere un Paese stabile. L´ambasciatore Lopez Clemente ha invitato a Cuba, in visita istituzionale, una delegazione della giunta regionale ligure. .  
   
   
FVG, VISITA ECONOMICO-ISTITUZIONALE IN INDIA  
 
New Delhi, 7 marzo 2007 - Il 20 per cento della popolazione indiana ha meno di 24 anni, il 70 per cento ha un lavoro e la classe media, che oggi è al 10 per cento, raddoppierà entro 10 anni, arrivando a 250 milioni di persone. Un mercato in crescita impetuosa cui il mondo guarda con estremo interesse, perché qui si può investire direttamente e senza permessi governativi. Dal ´91 lo stesso Governo, infatti, per togliere il Paese da una situazione di pesante empasse finanziario ed economico (ora superato, dal momento che la riserva di valuta estera ammonta, in dollari, a 170 miliardi), ha favorito l´investimento straniero al 100 per cento in tutti i settori tranne quello dell´energia atomica. Con questo mercato e con questa apertura, descritti da Rugmini Parmar, direttore del dipartimento dell´Industria del Ministero indiano per il Commercio e l´Industria nel suo intervento al seminario di presentazione del Friuli Venezia Giulia a New Delhi, si sta confrontando con successo, in questi giorni, la delegazione politico-economica che ha avviato una fitta serie di incontri istituzionali e aziendali e che oggi si trasferirà da New Delhi a Bangalore e poi a Mumbai. Il carnet di ieri è stato pieno per aziende (sono previsti una ventina di incontri bilaterali divisi tra le tre località) e rappresentanti delle istituzioni. In particolare, l´assessore regionale alle Relazioni Internazionali Franco Iacop ha avuto un lungo e significativo colloquio nel pomeriggio con Rajgopal Sharma, sottosegretario al dipartimento al Commercio del Ministero all´Industria e Commercio, per approfondire, assieme al presidente di Promosedia, Franco Buttazzoni, e al direttore esecutivo dell´Autorità portuale di Trieste, Aldo Cuomo, un dialogo già avviato al mattino nel corso del seminario. Mentre Iacop, che oggi ha incontrato due ministri del Governo di New Delhi, Sheila Diskshit e Raj Kumar Chauhan (cui compete la delega per lo sviluppo della capitale) spiegava, assieme a Cuomo, le peculiarità di un sistema portuale che sempre più rappresenta una porta aperta sui mercati dell´Est europeo, un altro gruppo - di cui facevano parte, tra gli altri, l´amministratore delelgato di Friulia, Michele Degrassi, e l´amministratore delegato di Finest Emilio Terpin (in India per promuovere lo sportello per l´ internazionalizzazione delle imprese) ed il rappresentante dell´Assindustria di Udine Stefano De Salis - approfondiva gli aspetti tecnici della collaborazione economica tra Friuli Venezia Giulia e India con la Confindustria indiana e con l´Unioncamere locale (Fcci) per verificare la possibilità di un´interazione a livello di cooperazione tra distretti. Struttura economica attuale e potenziale, politiche per lo sviluppo e l´innovazione, infrastrutture presenti e future (a partire dal Porto di Trieste e dal Corridoio 5), sono stati i temi illustrati lunedì ai rappresentanti del mondo economico di New Delhi che hanno assistito al seminario presieduto da Iacop e Roberto Cosolini, assessore regionale al Lavoro, Formazione, Università e Ricerca, mentre Claudio Ferri, vicepresidente della camera di Commercio di Udine, evidenziava l´importanza del progetto "Friuli Venezia Giulia - India:imprese e conoscenza" coordinato dall´ente camerale friulano. Ad un pubblico che chiedeva spiegazioni e notizie mostrando pieno interesse per l´avvio di collaborazioni con la nostra regione, Iacop ha parlato del ruolo del Friuli Venezia Giulia dell´ambito dell´allargamento europeo e ha ricordato tra l´altro che l´aumento delle nostre esportazioni nel 2005 ha positivamente risentito dell´incremento dell´export verso l´India (più 58 per cento) oltre che verso il Medio Oriente, mentre rispetto all´anno precedente le importazioni dall´India sono aumentate del 25,5 per cento. Cosolini ha a sua volta analizzato le ragioni della competitività del sistema economico regionale, "tra i più interessanti dell´Europa occidentale con una crescita lenta e costante del Pil pro capite", un sistema che sta puntando a conoscenza, innovazione ed integrazione della diversità per "migliorare ulteriormente la vita di cittadini ed ospiti". Gli altri interventi (di Paolo Trichilo, dell´ambasciata italiana, Rajiv Malhotra, presidente della Camera di Commercio indo-italiana e dello stesso Rajgopal Sharma) hanno confermato i lati positivi di uno sviluppo delle sinergie economiche, finanziarie e commerciali nell´ambito dei rapporti già in atto tra India ed Italia. Sinergie che anche la politica conferma di voler appoggiare con vigore. "C´è pieno accordo tra tutte le forze politiche a sostenervi nel vostro business" ha detto rivolgendosi alle nostre aziende il vicepresidente del Consiglio regionale Roberto Asquini, a New Delhi con i colleghi Mirio Bolzan, Paolo Panontin e Claudio Violino in rappresentanza dell´intero arco consiliare. .  
   
   
FVG: INCONTRO CON CONFINDUSTRIA INDIA  
 
New Delhi, 7 marzo 2007 - La visita alla Confindustria e alla Federazione delle Camere di commercio e industria indiana (Ficci) della delegazione guidata dal presidente della commissione Attività Produttive del Consiglio regionale el Friuli Venezia Giulia, Mirio Bolzan, ha consentito il raggiungimento di un importante accordo con la Ficci. L´incontro con il direttore Roney Simon, centrato sulle opportunità per alcuni importanti comparti della nostra economia, ha messo in luce le possibilità di cooperazione con l´economia indiana. Settori come quello del legno/arredo, dell´agricoltura, dell´elettronica e in generale della piccola e media impresa, possono avere un ruolo consistente in un Paese in cui la classe media cresce a ritmi rilevanti. Dal confronto è emersa la proposta di organizzare un tavolo di lavoro su due settori specifici, dei 39 presenti oggi in India: lo sviluppo dei cluster del mobile e il rafforzamento del rispettivo sistema logistico. Mirio Bolzan e Roney Simon hanno concordato l´immediato avvio di un progetto per il sistema delle imprese regionali in grado di far leva sulle opportunità di un paese in grande espansione. .  
   
   
COME ACCEDERE AI FINANZIAMENTI COMUNITARI DELLA RICERCA NEL CAMPO DELLA SALUTE E DELLE SCIENZE DELLA VITA  
 
Valenzano, 7 marzo 2007 - Giovedì 8 marzo alle ore 10. 00 nella sala convegni di Tecnopolis (Valenzano) avrà luogo il convegno su "Il 7° Programma Quadro comunitario della ricerca (2007-2013) e l´area tematica Salute". Il convegno rientra nel progetto avviato lo scorso autunno dall´Arti per la promozione del 7° Programma Quadro tra le aziende, i ricercatori, le amministrazioni pubbliche e le associazioni pugliesi. Negli scorsi mesi l´Arti ha infatti già realizzato tre eventi per illustrare altrettante aree tematiche: l´Ict a novembre, le nanotecnologie a dicembre e l´agroalimentare e le biotecnologie a gennaio. L’obiettivo delle giornate è quello di agevolare l’interazione tra i potenziali proponenti pugliesi ed alcuni funzionari europei per prime verifiche di fattibilità dei progetti da presentare alla Commissione. Allo scorso Programma Quadro (2000-2006) i partecipanti pugliesi hanno presentato 41 proposte nell´area delle Scienze della vita: di queste solo 9 sono state finanziate. Occorre, dunque, potenziare la partecipazione ai bandi europei, quale fonte importante di finanziamento per ricerche condotte da soggetti pugliesi. La Puglia, tra l´altro, vanta alcune competenze scientifiche di rilievo internazionale in materia. Il programma del convegno di giovedì prevede gli interventi introduttivi dell´Assessorato alle politiche della Salute della Regione Puglia e di Gianfranco Viesti, presidente dell´Arti, ai quali seguiranno le relazioni tecniche di Stéphane Hogan, del Direttorato Salute della Dg Ricerca (Commisione Europea) e di Annalisa Ceccarelli, national contact point per le Pmi dell´Apre, Agenzia per la promozione della ricerca europea. Al centro delle relazioni saranno le caratteristiche del 7° programma quadro, che stanzia complessivamente oltre 50 miliardi di Euro in 7 anni a favore di progetti di ricerca su alcune aree tematiche prioritarie; le regole di partecipazione ai bandi dell´area tematica "Salute"; i consigli per presentare una buona proposta. Il progetto dell´Arti comprende anche la realizzazione in una sessione pomeridiana di incontri bilaterali tra i relatori e i funzionari dell´Agenzia per approfondire le idee progettuali di singoli soggetti intenzionati a presentare proposte nel settore "Salute". .  
   
   
“CITTá ILLUMINATE”: LA TRANSIZIONE DELLA SOCIETá DA UNA CULTURA POST-INDUSTRIALE ALL’EPOCA DELLA CONOSCENZA  
 
Trento, 7 marzo 2007 - Partirà dal Trentino - da Trento - il “manifesto” delle “città illuminate” un’iniziativa che la Provincia autonoma ha patrocinato e che ha visto il nostro territorio muoversi in prima fila con “Nòva24 - Il Sole 24Ore”. Il network in programma giovedì 8 marzo alle 18 alla Sala della Filarmonica nasce dalla considerazione che la società sta attraversando il delicato passaggio verso l´economia della conoscenza. Sono cambiati e stanno cambiando i parametri con i quali leggevamo la realtà nell´epoca industriale. I giovani, gli studenti, “i più grandi innovatori che ci possano essere nella società, cercano sempre una bussola per navigare verso il futuro. Cercano il senso. E non soltanto loro”…Il Trentino è considerato soprattutto in ambito nazionale, ma non solo, uno dei grandi generatori di senso ed è per questo che dal capoluogo partirà il “manifesto delle "città illuminate". A parlarne insieme al presidente della Provincia Lorenzo Dellai, Ferruccio de Bortoli direttore del Sole 24 Ore, Luca De Biase, responsabile di Nòva 24, Ezio Andreta presidente dell’Agenzia per la promozione della Ricerca Europea (Apre), Sergio Arzeni Direttore dell’Ocse per l’imprenditorialità, Andrea Granelli presidente del Kanso e direttore scientifico Domus Academy, Gianluca Salvatori assessore programmazione, ricerca e innovazione della Provincia autonoma di Trento. Un’introduzione con le relazioni di Ezio Andreta (l’epoca della conoscenza) e del presidente Dellai (il Trentino è nel futuro) e una tavola rotonda moderata dal direttore della testata economica Ferruccio de Bortoli “Alla ricerca delle priorità glocali”. La ricerca delle “città illuminate” parte da Trento, andrà a Cagliari, Trieste, Pisa. Avrà un risultato positivo se almeno quegli innovatori si sentiranno meno isolati e soli a combattere per costruire il futuro. .  
   
   
CITTADINANZATTIVA SU DISEGNO DI LEGGE SULLA CLASS ACTION: FARE BENE E PRESTO PER RENDERLA APPLICABILE ALLA PA OLTRE CHE ALLE IMPRESE. PILASTRO INDISPENSABILE PER COMPLETARE QUADRO LIBERALIZZAZIONI.  
 
Roma, 7 marzo 2007 “L’introduzione della class action porterebbe benefici per tutti, per il sistema Paese, i consumatori ma anche per le stesse imprese perché le solleciterebbe ad una maggiore competitività sul piano della qualità, dell’efficienza e della correttezza delle pratiche commerciali che abbiano ad oggetto sia i servizi che i prodotti. Opporsi a questo sarebbe pura miopia”. Nelle parole del vice segretario generale Giustino Trincia, la posizione espressa da Cittadinanzattiva in merito alle preoccupazioni esternate in data odierna da Confindustria. “Gli ambiti di applicazione della class action devono coincidere con quelli di cui tratta il codice del consumo. Per questo chiediamo che l’azione collettiva venga applicata non solo nei confronti delle imprese ma anche nella Pubblica Amministrazione, a partire dalla sanità e dalla scuola”. “Sono almeno dieci anni” commenta Trincia, “che ci battiamo per colmare con l’azione collettiva il gap tra l’Italia e i Paesi più avanzati sul versante della tutela dei diritti dei cittadini consumatori, ed è per questo che chiediamo al Parlamento di fare bene e presto”. “A chi teme che sia un salto nel buio” ha concluso Trincia”, “al di là della più nota esperienza america va ricordato che sono numerosi i Paese dell’Ue che hanno introdotto la class action, presente addirittura nella Costituzione portoghese”. .  
   
   
CRESCONO LE DONNE D’IMPRESA NEL 2006  
 
Roma, 7 marzo 2007 - 2007 - Altre 40mila donne scelgono di fare impresa nel 2006. E lo fanno in competizione con gli uomini, applicandosi in settori tradizionalmente “con la cravatta”: costruzioni (+8,0%), intermediazione monetaria e finanziaria (+4,4%), servizi alle imprese (5,6%). Nel 2006, le imprese “rosa” sono salite a quota 1. 234. 919 (39. 780 in più del 2005), crescendo a un ritmo più incalzante del totale delle imprese (+1,30% la variazione percentuale 2006-2005 contro il +0,78% del totale). Con questa dinamica, il popolo delle donne rosicchia ancora qualcosa all’universo imprenditoriale, portando la propria incidenza sul totale dal 23,82% del 2005 al 23,94% del 2006. Manager in gonnella a tutti i costi oppure nuove professionalità che trovano spazio nel mondo del lavoro? La lettura dei dati dell’Osservatorio dell’Imprenditoria femminile 2006 di Unioncamere-infocamere, realizzato da Retecamere, confermerebbe la seconda ipotesi: le imprese femminili tendono a nascere più strutturate, almeno sotto il profilo giuridico, visto che ad aumentare percentualmente di più sono le società di capitali (+13,4%). Importante per la crescita anche l’apporto delle imprenditrici extracomunitarie: +12,7% la variazione percentuale delle imprese individuali guidate da donne straniere, con le imprenditrici cinesi che da sole sfiorano quota 10mila. E’ Crotone che si aggiudica il primato della classifica per variazioni percentuali anno su anno. Le 3. 642 imprese attive della provincia calabrese sono, infatti, il 5% in più del 2005. Seguono Prato (34° nel 2005, +3,9% nel 2006), quindi Roma (+3,3%). Nuove terre di conquista dell’universo femminile delle imprese sono anche Ragusa, che dall’81° arriva al 4° posto, e Catania, che dal 35° sale al 5°. Ben 20, di cui 7 del Mezzogiorno, le province in cui lo scorso anno si è registrata una diminuzione di imprese “rosa”. La più consistente a Foggia (-3,1%), quindi Isernia (-1,7%) e Potenza (-1,4%). A livello regionale, il Lazio occupa il primo posto della classifica per variazione percentuale anno su anno (2. 519, pari al +2,62%). A seguire si posiziona la Calabria (903 imprese in più, con un crescita del 2,33%) e la Campania (2. 604 nuove imprese, +2,03%). Valle d’Aosta, Puglia, Basilicata e Molise, invece, registrano tassi di crescita negativi. A livello numerico, è invece la Lombardia la regione in cui sono nate più imprese femminili (+3. 145), seguita da Lazio e Campania. Oltre mille ditte individuali in meno ma 12mila società di capitali in più. Il bilancio annuale delle imprese femminili, in linea con la tendenza nazionale, mostra una crescente diffusione delle forme più strutturate d’impresa. Le ditte individuali continuano ad essere la grande maggioranza delle imprese femminili (875. 330 nel 2006, il 70,9% del totale) ma diminuiscono dello 0,1%, mentre al contrario le società di capitali aumentano del 13,4%. Senza considerare l’Energia, settore che conta ancora un numero davvero esiguo di imprese femminili, sono le Costruzioni il comparto che registra il tasso di crescita più consistente nel 2006: l’8% in più rispetto al 2005, per complessive 42mila imprese attive. Alti gli incrementi anche in settori in cui la componente femminile incide sul totale delle imprese per meno di un quarto: Attività immobiliari, informatica e ricerca (+5,6%), Intermediazione monetaria e finanziaria (+4,4%), Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni (+3,0%). Sensibile, però, anche la crescita rispetto allo scorso anno nei settori a maggior tasso di femminilizzazione: Sanità ed altri servizi sociali (+7,0%), Istruzione (+3,7%), Alberghi e ristoranti (+2,3%). Sfiorano le 42mila unità le imprese femminili individuali registrate a fine 2006, il 12,7% in più del 2005. Le cinesi si confermano le più numerose (sono quasi 10mila e aumentano del 19,1%), ma forte è anche l’incremento percentuale delle marocchine (+22,7%) e delle romene (+23%). .  
   
   
8 MARZO - LE DISCRIMINAZIONI DI GENERE VISTE DA ADOLESCENTI E GIOVANI: UNA INDAGINE DOXA, COMMISSIONATA DALLA REGIONE, ANALIZZA LA PERCEZIONE DEI RAGAZZI EMILIANO-ROMAGNOLI SULLE DIFFERENZE E LA PARITA´ TRA I SESSI  
 
 Bologna, 7 marzo 2007 - Il tema della parità viene considerato un problema ancora attuale dal 76% dei giovani e dall´83% delle giovani donne, il 67% degli intervistati pensano che della parità si dovrebbe parlare di più soprattutto a scuola, nei mezzi di informazione, in famiglia e nei luoghi di lavoro; il 68% pensa che esistano ancora differenze tra uomini e donne, soprattutto sul lavoro: è quello che emerge da un´indagine commissionata dall´Assessorato alle Pari Opportunità della Regione Emilia-romagna e realizzata dalla Doxa, attraverso 800 interviste telefoniche a campione rappresentativo dei giovani dai 14 ai 25 anni residenti in Emilia-romagna. "Quello che emerge dalla stragrande maggioranza degli intervistati è che il tema della parità tra uomo e donna è ancora sentito fortemente attuale - ha detto questa mattina nel corso della presentazione della ricerca l´assessore regionale alle Pari opportunità, Paola Manzini - Per i nostri ragazzi il contesto familiare è rassicurante, è un luogo dove non si consumano discriminazioni, ma le ragazze si aspettano comunque un cambiamento e di vivere condizioni migliori rispetto a quelle affrontate dalle loro madri". Due terzi, il 67% di tutti gli intervistati, pensano che della parità si dovrebbe parlare di più, con più informazioni e scambi di opinioni e di esperienze su questo argomento, soprattutto nella scuola ed anche nei mezzi di informazione (Tv e stampa), nelle sedi politiche, nei luoghi di lavoro e nelle famiglie. La maggioranza (68%) dei giovani pensa che esistano oggi discriminazioni, cioè differenze di trattamento fra uomini e donne. Nella grande maggioranza dei casi (68%) vengono indicati gli ambienti di lavoro come luoghi in cui le donne vengono viste e trattate in modo diverso; nel 17% la politica e le cariche istituzionali, nel 14% le famiglie, nel 9% la scuola, nel 7% i mezzi di informazione e la pubblicità, nell´8% l´estero, altre culture, e nel 4% lo sport. "Immaginando una situazione ideale, la maggioranza dei ragazzi ritiene che sia gli uomini che le donne debbano lavorare fuori casa e condividere i compiti di cura - aggiunto l´assessore Manzini - I dati sul lavoro ci dicono però che resistono notevoli differenze nella retribuzione delle donne rispetto agli uomini, - 40% nel caso del lavoro autonomo, - 27% nel lavoro dipendente, e che il 15 % delle donne in Emilia-romagna dichiara di dover abbandonare il lavoro dopo la nascita del primo figlio: dovremo rafforzare le politiche tese a qualificare e sostenere l´ingresso delle donne nel mercato del lavoro. Lo sviluppo nella nostra Regione deve necessariamente fare conto sulle donne". Non tutti i lavori e le professioni vengono considerati adatti alle donne. Nel complesso, l´85% dei giovani considerano le donne molto adatte a fare le insegnanti; 67% molto adatte a fare il medico, 51% il dirigente nelle istituzioni e negli enti pubblici, 47% il dirigente di azienda, 48% il chirurgo, 44% il politico, 18% il poliziotto ed altrettanti l´operaio. Da segnalare, invece, che il 10% di tutti gli intervistati e l´11% dei maschi considerano le donne poco adatte a fare il dirigente di azienda, il 33% dei giovani nel complesso e il 39% dei maschi poco adatte a fare il poliziotto. Quasi tutti gli intervistati vivono con i genitori (94%); il modello familiare ha ancora molta strada nella realizzazione delle pari opportunità, ma è condiviso e in alcuni casi idealizzato dai giovani dell´Emilia Romagna. Per raccogliere indicazioni sui cambiamenti nel ruolo delle donne e degli uomini all´interno delle famiglie, agli intervistati sono state proposte alcune attività e responsabilità in una famiglia (decidere le spese; curare i bambini più piccoli; seguire i figli più grandi; cucinare e fare i lavori di casa, ecc. ), con l´invito ad indicare, per ciascuna di queste chi dovrebbe occuparsi delle attività considerate, chi si occupa e decide di solito sull´argomento, nelle coppie giovani, chi si occupa e decide di solito, sull´argomento, nelle famiglie dei genitori, cioè nella generazione precedente. Per tutti gli aspetti considerati, si osserva un passaggio contenuto, ma significativo, alle decisioni comuni, mentre diminuiscono nel profilo di una "coppia ideale" le attività e responsabilità attribuite alle donne oppure agli uomini. Si osserva però che la cura dei bambini piccoli e i lavori domestici anche nella coppia ideale dovrebbero essere un compito ed una responsabilità femminile o al massimo condivisa tra uomini e donne. Solo per l´1% dei giovani se ne dovrebbero occupare gli uomini. Un quarto (26%) delle giovani intervistate hanno ricordato esperienze di discriminazione legate al sesso negli ultimi tre anni, cioè uno o più casi in cui le intervistate ritenevano di essere state trattate male o in modo ingiusto, perché erano donne. Le giovani hanno indicato anche i luoghi e le occasioni: per il 37% il luogo di lavoro, per il 20% la scuola, per il 16% gli amici, per il 7% la famiglia e per il 14% persone sconosciute. Le ragazze che avevano avuto esperienze di discriminazioni hanno ricordato più spesso avances ed un linguaggio offensivo (22%), la scarsa considerazione degli uomini (4%), differenze di trattamento in ambito lavorativo sia per la difficoltà di trovare lavoro che per la retribuzione e, in generale, per il trattamento riservato alle donne rispetto ai maschi (compiti più faticosi e sgradevoli attribuiti alle donne, ecc. ). Alcune intervistate hanno ricordato anche esperienze ed un trattamento diverso fra i ragazzi e le ragazze all´interno delle famiglie. .  
   
   
LEGGE PER L´IMPRENDITORIA FEMMINILE: ISTRUZIONI PER UN BUON USO  
 
Firenze, 7 marzo 2007 - Rendere ancora più efficace l´uso delle risorse della legge 215/92 per il sostegno all´imprenditoria femminile. E´ questo l´obiettivo del seminario organizzato dalla Regione Toscana - insieme ai soggetti attuatori della legge, ovvero Fiditoscana e Artigiancredito Toscano - che si terrà mercoledì 7 marzo, alle ore 10. 00, presso l´auditorium del Consiglio regionale. All´incontro sono state invitate tutte le imprese finanziate con l´ultimo bando (il Vi). Da tempo la Regione ha deciso di puntare sulla diffusione di servizi di formazione imprenditoriale, assistenza e accesso al credito, soprattutto nella delicata fase di avvio dell´attività, e l´appuntamento di domani consentirà di presentare le iniziative utili a portare a termine e con successo il programma di investimento proposto e finanziato dalla legge. In particolare durante il seminario saranno illustrate iniziative e azioni che la Regione Toscana sta organizzando a supporto delle imprese. Si discuterà, tra l´altro, dei corsi di orientamento e bilancio di competenze realizzati in collaborazione con l´Università di Firenze (sarà presente la professoressa Annamaria Di Fabio, psicologa e docente del corso); di azione di formazione imprenditoriale e progetto di assistenza Mentoring ´Madre e Figlia´ (in collaborazione con Unioncamere Toscana, per la quale interverrà il vicesegretario Enrico Ciabatti); di accesso al credito, nuovo protocollo Regione Toscana-banche, opportunità finanziarie per le imprese femminili, con Simonetta Baldi, dirigente della Regione Toscana. .  
   
   
DONNE RISORSA PER LO SVILUPPO. "IL LAZIO PENSA IN ROSA"  
 
 Roma, 7 marzo 2007- ´´Siamo una Regione che vuole pensare in rosa e già lo fa. Il Lazio è al primo posto per quanto riguarda la variazione percentuale anno su anno nel numero di donne legato all´imprenditoria ma si deve ancora fare molto in un Paese che detiene il record di discriminazione per sesso´´. Queste le parole del Presidente Piero Marrazzo intervenendo al convegno “Donne, risorsa per lo sviluppo” che si e´ svolto questa mattina a Villa Piccolomini. Organizzato dall’Assessorato regionale all’Istruzione, alla Formazione e Diritto allo Studio in occasione dell´imminente festa delle donne e in concomitanza con l´anno europeo delle pari opportunità, l’incontro ha visto la partecipazione, oltre che del Presidente Marrazzo e dell’assessore Regionale Silvia Costa, della Vicepresidente della Provincia, Pina Rozzo, del Vicesindaco del Comune di Roma, Mariapia Garavaglia e del Ministro dei Beni Culturali e Vicepremier, Francesco Rutelli. Quando si pensa all’impegno delle donne si tende ad identificarlo nella “new economy, nella tecnologia, nel giornalismo – ha proseguito Marrazzo - ma ci sono moltissime donne legate anche all´economia tradizionale. Pochi sanno che nella nostra regione l’agricoltura è rosa perché abbiamo moltissime imprese che sono guidate dalle donne ´´. La presenza delle donne nei vari settori è quindi un fatto di grande importanza. “Per questo . Ha precisato io Presidente - ho voluto il Bilancio di genere. Per fare in ogni momento il punto della situazione. Parlare di genere è infatti una necessità per costruire una società in cui i diritti siano condivisi". Infine sul Piano Operativo Regionale per formazione, lavoro e sviluppo (Por) per il 2007-13 già approvato in Giunta, il Presidente ha sottolineato il “gioco di squadra” tra i tre assessorati della Costa, della Mandarelli e della Tibaldi, che hanno puntato “più che sull’apprendimento, sulla formazione intesa come risorsa per lo sviluppo”. E sempre sul Por l’assessore Silvia Costa ha voluto promettere: “quest´anno il regalo per le donne dell´8 marzo lo faremo in Consiglio, con l´approvazione del Programma operativo regionale 2007-2013 del Fondo sociale europeo”. L’assessore ha quindi aggiunto: “Stiamo promuovendo alcune iniziative in collaborazione con le altre donne assessore, come quella con Alessandra Tibaldi, relativa al bilancio delle competenze e con Alessandra Mandarelli con la quale stiamo mettendo a punto il patto formativo con le Province per integrare i servizi socio-sanitari con quelli educativi". In preparazione anche un bando con l´assessore Daniela Valentini “rivolto alle donne sulla nuova ruralità e gli agriturismi, oltre ad un tavolo per reperire professionalità in ambito cinematografico e nuove possibilità per credito e microcredito”. L’assessore Costa ha infine voluto ricordare “la legge regionale sull´apprendistato professionalizzante e in alta formazione, il bando Centoimprese, che ha finanziato oltre 120 imprese gestite da donne ed i 2 Centri di servizio, con bandi per borse di lavoro dirette ai laureati e alle laureate nelle discipline tecnico-scientifiche” .  
   
   
INIZIATIVE DEL VENETO PER ANNO EUROPEO PARI OPPORTUNITA’  
 
Venezia, 7 marzo 2007 - Il 2007 è l’“Anno Europeo delle Pari Opportunità per tutti”: un’occasione per parlare a 360 gradi di questi temi, contro ogni forma di discriminazione sociale, culturale, religiosa, ma anche per fare il punto sulle realizzazioni e sulla programmazione futura. Sotto questo profilo il bilancio della Regione del Veneto è positivo. Ad affermarlo è stata l’assessore alle pari opportunità e ai diritti umani Isi Coppola che oggi a Palazzo Balbi ha illustrato alcune delle principali iniziative della la Regione. Per l’occasione erano presenti le consigliere regionali Barbara Degani e Giuliana Fontanella, la consigliera di parità Lucia Basso e la presidente della appena ricostituita Commissione regionale per le pari opportunità tra uomo e donna Simonetta Tregnago, insieme alle vicepresidenti Michela Mainardi e Lorenza Leonardi. L’assessore Coppola ha sottolineato come, grazie alle specifiche linee di finanziamento attivate dalla Regione, siano più che raddoppiati gli organismi di parità e i servizi permanenti a favore delle donne. Ma il vero risultato – ha aggiunto – è la rete organizzata che si è creata sul territorio per la promozione delle pari opportunità. Un’attenzione particolare – ha aggiunto l’assessore - è stata rivolta all’imprenditoria femminile. Oltre alle iniziative già in atto, come le recenti agevolazioni finanziarie per le imprese al femminile (con contributi per un totale di 6 milioni di euro), la Regione in collaborazione con Italia Lavoro sta facendo partire un progetto di informazione e di assistenza tecnica (dotato di 800 mila euro di finanziamento) per la crescita e il consolidamento dell’imprenditoria e per le scelte professionali delle donne. Per l’8 marzo, giornata della donna – ha concluso l’assessore – il Veneto lancia quindi un messaggio concreto, soprattutto per le giovani generazioni. La consigliera Degani ha illustrato la legge appena approvata per incentivare le presenze femminili all’interno dei gruppi del Consiglio regionale, che andrà in vigore nella prossima legislatura, mentre Giuliana Fontanella ha sottolineato che “mai come oggi la società ha bisogno di occhi al femminile”. Dal canto suo, Lucia Basso – consigliera per l’attuazione dei principi di parità nel Veneto – ha fatto notare che, nonostante il buon tasso di occupazione regionale (52%), ci sono ancora delle aree critiche per le donne, soprattutto per le giovani, per il rientro al lavoro delle donne tra i 40 e i 50 anni e per le discriminazioni che ancora subiscono le donne che rientrano dalla maternità. Su quest’ultimo tema verrà realizzato anche un film. L’assessore Coppola ha annunciato infine che la Regione lancerà un progetto per certificare le imprese che dimostrano di saper stare vicino alle donne lavoratrici. .  
   
   
DONNE SENZA FRONTIERE INVITO A PARTECIPARE L´8 MARZO ALLA MANIFESTAZIONE PER LA CANCELLAZIONE DELLE FRONTIERE PER UN MONDO PIÙ LIBERO  
 
Milano, 7 marzo 2007 – Si tratta di un ‘ Azione Partecipativa diretta da Mai T & Ufo Hvu Per Mondo Senza Frontiere che avrà luogo l’8 marzo nella Galleria di Corso Vittorio Emanuele ( all´altezza del 20) dalle 12/13 e dalle 15/18. Mai T Segura & Ufo hanno realizzato Azioni Partecipative di Mondo Senza Frontiere a Barcellona , Londra, Siviglia, in Francia e in Argentina ( Cordoba e Buenos Aires ) Mondo Senza Frontiere è un progetto d´arte contemporaneo formato da capitoli di Azioni Partecipative nei diversi spazi pubblici del mondo che a Milano verrà proposto per la condizione attuale delle donne offrendo la possibilità di scoprire insieme le frontiere che oggi fanno da limite alle problematiche sociale e storiche più significative delle donne della nostra città. Nel percorso della Azione Partecipativa verrà filmato l´intervento degli artisti e delle donne . Ogni azione di questo Progetto offre la possibilità di cancellare frontiere fisiche e mentali ed è una opportunità per riflettere e per aprire un dibattito sulle Donne Senza Frontiere oggi nella città di Milano che si terrà il venerdì 9 Marzo alle ore 17 presso il Cpd con la presenza degli artisti e il video della Azione Partecipativa. Www. Cpdonna. It .  
   
   
CASA: PROROGATO AL 18 GIUGNO IL TERMINE PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE PER CONCORRERE AL BANDO REGIONALE "3 MILA CASE".  
 
Bologna, 7 marzo 2007- E´ stato prorogato dal 16 marzo al prossimo 18 giugno il termine ultimo per la presentazione delle domande per concorrere al bando (approvato con la deliberazione della Giunta Regionale 946/2006, modificata con deliberazione 1619/2006 della stessa Giunta regionale) per la realizzazione del programma denominato "3. 000 case per l´affitto e la prima casa di proprietà". La deliberazione contenente la proroga sarà pubblicata sul Bur del prossimo 14 marzo. La Giunta regionale ha approvato la proroga nella seduta del 5 marzo aderendo alle sollecitazioni pervenute dall´Associazione Nazionale Comuni d´Italia (Anci) dell´Emilia-romagna e da singole amministrazioni comunali, tra le quali quella di Bologna. Gli enti locali hanno evidenziato alla Regione la necessità di prorogare la scadenza del bando oltre la data del 31 marzo prossimo, entro la quale il decreto dello scorso 30 novembre del Ministero dell´Interno permette ai Comuni di approvare i propri bilanci di previsione per il 2007. Con l´approvazione di tali bilanci i Comuni possono prevedere gli stanziamenti necessari per realizzare gli interventi per i quali richiedono il finanziamento sul bando emanato dalla Regione. .  
   
   
SICUREZZA SUL LAVORO: PRIMI RISULTATI DELLA CAMPAGNA DI VIGILANZA NEI CANTIERI  
 
Roma, 7 marzo 2007 - Prosegue il lavoro dell’Assessorato alla sanità insieme alle altre istituzioni, Spresal (Servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro), Dpl (Direzioni Provinciali del Lavoro) e Inail (Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro) nella campagna straordinaria di vigilanza nei cantieri edili che ha coperto omogeneamente tutto il territorio della Regione Lazio. Iniziata lo scorso anno, si è già attivata una prima forte cooperazione tra le Asl e le Direzioni Provinciali del Lavoro nel periodo dal 12 al 23 febbraio 2007. Su 670 cantieri visitati in 2 settimane, il 50% è risultato in regola, 27 sono stati sequestrati e sono stati inviati all’Autorità Giudiziaria 441 verbali sulle Asl, per un totale di 866 prescrizioni. “I risultati indicano la necessità di mantenere costante la vigilanza e di mettere in atto una valida cultura della prevenzione” – ha dichiarato questa mattina in conferenza stampa l’Assessore alla sanità, Augusto Battaglia – “per il futuro sarà importante continuare ad operare nel campo della prevenzione, in sinergia con tutti gli organi istituzionali preposti”. L’importanza della presenza dello Stato sul territorio consente un maggior controllo della posizione ambientale e professionale dei lavoratori, l’emersione del lavoro nero e una responsabilizzazione dei committenti, fin dall’inizio chiamati a rispondere sia delle imprese cui danno incarichi e subappalti, sia della condizione in cui operano i lavoratori stessi. Le ispezioni si ripeteranno fino all’inizio dell’estate, periodo dell’anno in cui il settore dell’edilizia è più a rischio, ma i controlli saranno ulteriormente incentivati anche sugli altri settori in cui la sicurezza contro gli infortuni è fondamentale: il facchinaggio, i trasporti e l’agricoltura. L’ufficio provinciale del lavoro ha inoltre attivato uno sportello per informare i lavoratori sulla stabilizzazione contrattuale, perché “la comunicazione preventiva” – ha affermato il direttore, Giuseppe Bovalino – “rappresenta un deterrente per il sommerso ed un modo di educare imprese e dipendenti alla logica dell’assunzione e della sicurezza”. .  
   
   
ENERGIA: FIRMATO ACCORDO SU RINNOVABILI TRA BERSANI, PECORARO E LEUENBERGER SIGLATO ANCHE MEMORANDUM SU MERCHNAT LINES  
 
 Roma, 7 marzo 2007 - il ministro dello Sviluppo economico Pier Luigi Bersani e il collega all’Ambiente, Alfonso Pecorario Scanio hanno siglato con il ministro svizzero Moritz Leuenberger un memorandum in materia di garanzie di origine dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili. In sostanza l’accordo prevede che l’energia elettrica importata in Italia dalla Svizzera, a partire dal 2006, venga certificata come energia “verde” attraverso il rilascio della cosiddetta garanzia di origine da parte del Gestore svizzero (Swissgrid Ag) secondo gli stessi standard attualmente utilizzati con gli altri Paesi Ue per l’importazione di energia “verde”. Bersani e Leuenberger hanno, inoltre, firmato il Protocollo d’intesa sulle merchant lines relativo alle condizioni di accesso e di funzionamento delle nuove linee elettriche di interconnessione tra la Repubblica italiana e la Confederazione Svizzera. Un accordo che consente anche a società private (non titolari di concessioni di trasporto e distribuzione di energia elettrica) di realizzare a proprio carico nuove linee elettriche di interconnessione con l’Italia, godendo di una esenzione dalla disciplina che dà diritto di accesso ai terzi. .  
   
   
GAS PLUS S.P.A.: INFORMATIVA PERIODICA TRIMESTRALE RELATIVA ALL’ATTIVAZIONE DI UN SISTEMA DI REDAZIONE AUTOMATICA DEL BILANCIO CONSOLIDATO  
 
 Milano 7 marzo 2007 - In relazione all’impegno assunto dal Gruppo Gas Plus a fornire al mercato e allo sponsor una informativa periodica trimestrale relativa all’avanzamento del piano per l´attivazione di un sistema di redazione automatica del bilancio consolidato nell´ambito del proprio sistema di controllo di gestione entro il mese di maggio 2007, così come indicato nel prospetto informativo relativo all’Offerta Pubblica di Sottoscrizione e all´ammissione a quotazione sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S. P. A. Di azioni ordinarie Gas Plus S. P. A. Depositato presso la Consob in data 22 novembre 2006 (cfr. Sezione Prima, Capitolo 6, Paragrafo 6. 6, Sistema di controllo di gestione), si fornisce di seguito un riepilogo delle attivit à finora svolte, dei risultati raggiunti e delle attività da svolgere. Principali attività svolte: 1. Analisi progetto e disegno applicativo; 2. Configurazione del software; 3. Disegno della reportistica; 4. Migrazione dei dati; 5. Test sulle chiusure contabili di settembre 2006 (effettuato con esito positivo) e di dicembre 2006 (in corso); 6. Formazione delle risorse utilizzatrici dell´applicativo. Risultati raggiunti: il sistema è stato predisposto e parametrizzato secondo le attuali esigenze del gruppo ed è ad oggi operativo. Attività da svolgere: si sta procedendo alla finalizzazione del test sui bilanci al 31 dicembre 2006 ed al completamento del manuale utente. Si prevede che tali attività saranno concluse in anticipo rispetto al termine ultimo (maggio 2007). .  
   
   
SITO PILOTA PER LO STOCCAGGIO DI CO2: AVVIATI I LAVORI DI PERFORAZIONE  
 
Bruxelles, 7 marzo 2007 - Nei pressi della città tedesca di Ketzin, a ovest di Berlino, sono iniziati i lavori di perforazione per la realizzazione di una struttura sperimentale per lo stoccaggio di Co2 (biossido di carbonio) nel sottosuolo. Nei prossimi due anni, circa 60 000 tonnellate di Co2 verranno iniettate in un acquifero salino, in cui saranno stoccate a una profondità di oltre 700 metri sotto terra. L´inizio dei lavori di perforazione segna una tappa importante per il progetto finanziato dall´Unione europea Co2sink, volto a comprendere meglio che cosa accade quando vengono iniettate grandi quantità di biossido di carbonio in un serbatoio sotterraneo. I partner del progetto auspicano che il progetto pilota di Ketzin fornisca loro importanti informazioni sulla tecnologia di iniezione, la sicurezza dello stoccaggio del biossido di carbonio e gli eventuali costi e rischi a lungo termine. «Lo stoccaggio di questo gas a effetto serra permette di guadagnare tempo per lo sviluppo e l´introduzione di tecnologie prive di Co2. Dobbiamo tuttavia scoprire quali processi si innescano con lo stoccaggio nel sottosuolo e che cosa accade nel medio e lungo periodo al biossido di carbonio che viene immagazzinato sottoterra. È questo l´obiettivo del nostro studio», ha spiegato Rolf Emmermann del Geoforschungszentrum Potsdam (Germania), coordinatore del progetto. La conformazione geologica del sito scelto per il progetto è oggetto di studi da anni ed è stato appurato che è adatta allo stoccaggio del biossido di carbonio nel sottosuolo. L´attuale infrastruttura di superficie, inoltre, riduce la necessità di procedere a nuovi sviluppi e il progetto gode anche del forte sostegno di politici e autorità locali, i quali hanno partecipato attivamente alla sua definizione. Durante l´esperimento biennale, l´area sarà costantemente monitorata dalla superficie fino in profondità. Tra l´altro, nei tunnel verranno calate sonde per studiare le proprietà delle rocce a diverse profondità attraverso tre tecniche dimensionali simili alle tecnologie a ultrasuoni utilizzate in ambito medico. «Utilizzeremo l´intero arsenale metodologico delle scienze geologiche per ottenere un quadro esaustivo dei processi in atto, in quanto l´essenziale è la sicurezza a lungo termine di tale struttura di stoccaggio, nonché il rispettivo sviluppo delle necessarie tecnologie di sorveglianza», ha dichiarato il professor Emmermann. Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Co2sink. Org/ . .  
   
   
PARCO EOLICO MARINO: CARAMANICO, TUTELEREMO IL NOSTRO MARE  
 
Pescara, 7 marzo 2007 - "Non credo che il discorso sulla centrale molisana debba essere visto come una querelle tra il partito dell´ambiente e quello dell´energia. I due aspetti, la ricerca delle fonti alternative di energia e la tutela del nostro patrimonio ambientale devono andare di pari passo. Difatti nelle linee guida per il piano eolico regionale, predisposto dall´Università di Pescara per conto della Regione Abruzzo, i due aspetti non sono visti come ambiti disgiunti". E´ quanto sostiene l´assessore all´ambiente, Franco Caramanico, intervenendo sulla questione del parco marino di Petacciato. "Non conosco i particolari del progetto posto in essere dalla regione Molise e che pare aver ricevuto il placet del Ministero - ha spiegato Caramanico - ma mi auguro che siano state fatte tutte le valutazioni necessarie per evitare le conseguenze di un impatto paesaggistico per la costa adriatica. Quel che posso dire, è che da parte nostra provvederemo ad attuare tutte le misure per difendere e tutelare il nostro litorale". In merito alla redazione del Piano eolico regionale, l´Assessore ha anche annunciato la convocazione del terzo incontro, in programma per giovedì, 8 marzo, alle ore 17. 00, nella sala polivalente della Provincia di Teramo. .  
   
   
I COMUNI FUTURI PROTAGONISTI NELLA GESTIONE DELLE CENTRALI  
 
Trento, 6 marzo 2007 – Qualora risultasse possibile e conveniente per il sistema trentino acquisire in tutto o in parte gli impianti di grande derivazione idroelettrica presenti sul territorio provinciale, la Provincia autonoma di Trento opererà affinché nel o nei soggetti societari locali che diventeranno eventualmente titolari o contitolari di tali impianti, sia assicurata la possibilità di acquisire una partecipazione azionaria da parte degli enti locali territorialmente ricadenti entro il bacino imbrifero del torrente Noce, anche tramite Noce Energia Servizi Spa (nella quale sono rappresentati 58 comuni), ricercando le modalità possibili ed opportune per indirizzare tale partecipazione agli impianti idroelettrici ricadendi entro il bacino imbrifero del Noce, vale a dire gli impianti Cogolo 1, Cogolo 2 e Careser-malga Mare in concessione ad Enel Spa, Taio-santa Giustina e Mezzocorona in concessione ad Edison Spa. Questo il “dispositivo” del protocollo d’intesa sottoscritto poco fa a Cles dal presidente della Provincia autonoma, Lorenzo Dellai, e dal presidente di Noce Energia Servizi Spa Giorgio Osele. La firma dell’accordo che consentirà dunque ai Comuni delle due valli del Noce di acquisire, direttamente o attraverso Nes Spa, partecipazioni in Dolomiti Energia Spa, avviene a pochi giorni dalla cancellazione da parte del Parlamento della proroga delle concessioni al 2020 ed a sei mesi dalla scadenza per la pubblicazione dell’eventuale bando per la concessione Edison (in scadenza al 31 luglio 2008) relativa alla centrale idroelettrica di Santa Giustina. Sempre che non si verifichi, nel frattempo, la possibilità di un’alleanza con la stessa Edison. “Per le valli questo è un momento molto importante e significativo – ha affermato Giorgio Osele – anche se c’è ancora da lavorare, sono soddisfatto per questo primo obiettivo raggiunto che dà soddisfazione agli intenti e al progetto originario che ha portato alla costituzione della Nes”. “Il protocollo che firmiamo oggi – ha detto Dellai – non è un libro dei sogni ma un impegno preciso, che vincola la Provincia a trovare insieme ai Comuni le forme per la loro partecipazione alla società che gestirà le centrali”. Evocando gli scenari futuri che non possono che riguardare anche un piccolo territori quale è il Trentino, Dellai ha sollecitato i sindaci presenti alla firma e al protocollo a fare sistema, non solo per difendere il proprio territorio, ma anche nella prospettiva di proiettare nel caso dell’energia, la propria azione anche all’esterno. In riferimento alle possibilità relative alla nuove concessioni idroelettriche il presidente ha affermato inoltre che le recenti norme, a partire dalla conversione del decreto “milleproroghe” dovrebbero aiutare molto la ripresa del dialogo con gli attuali concessionari. “La collaborazione sentita tra Provincia e Nes Spa è importante – ha concluso Dellai – anche relativamente alla necessità futura di definire anche tutte le condizioni economico-ambientali legate allo sfruttamento idroelettrico, sia che si vada verso una proroga concordata delle concessioni stesse, sia che si esterisca una gara”. .  
   
   
LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI EOLICI  
 
Roma, 7 marzo 2007 - Il crescente sviluppo dell’energia eolica negli ultimi anni ha posto la necessità di una valutazione paesaggistica dei progetti di installazione degli impianti. Tale necessita è frutto non solo del crescente impegno per uno sviluppo sostenibile ma anche di politiche più generali volte a garantire una qualità paesaggistica diffusa, coerentemente con i principi sanciti dalla Convenzione Europea del Paesaggio, ratificata dal Governo italiano con la legge 14 del gennaio 2006. E’ in questo quadro che s’inserisce il manuale, curato dal Ministero dei Beni e Attività Culturali, sulla progettazione e la valutazione degli impianti eolici. Le linee guida, da una parte, si rivolgono ai progettisti che si applicano ad un nuovo progetto di realizzazione di un impianto eolico di qualsiasi dimensione, perché prendano coscienza dell´opportunità di un´integrazione del punto di vista paesaggistico, a partire dalle prime fasi di progettazione. Ma sono rivolte anche ai valutatori, ai quali spetta il compito di verificare le compatibilità degli interventi dal punto di vista paesaggistico, perché abbiano gli strumenti necessari ad una valutazione ponderata, nel merito delle proposte progettuali. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/eolico/index. Html .  
   
   
LA CAMERA DI COMMERCIO E LA QUESTIONE DELLE ENERGIE RINNOVABILI  
 
Bari, 7 marzo 2007 - “La questione dell’energia rinnovabile è strategica per le imprese e ed è un contenuto di competitività imprescindibile per lo sviluppo del territorio, non meno delle infrastrutture, dell’innovazione, della formazione e della ricerca. La Camera di Commercio di Bari – ha affermato il vice presidente dell’ente, Antonio Laforgia, intervenuto al convegno sull’energia elettrica organizzato dalla Promem Sud Est – guarda con molta attenzione alla maggiore diffusione di modelli energetici alternativi a quelli tradizionali e compatibili non solo con il rispetto dell’ambiente, ma anche con l’aumento del Pil”. “Ben il 50% dei consumi di energia elettrica in Puglia sono assorbiti dall’industria”, ha aggiunto Laforgia e “dal 1997 la regione è una grande esportatrice di energia; soprattutto verso le altre regioni meridionali”. “Ma è importante che la comunità pugliese – ha proseguito - insegua le proprie capacità di sviluppo e valuti sempre più l’ipotesi di un sistema energetico “decentralizzato”, che consenta agli individui ed alle imprese di autosostenersi nei propri bisogni energetici”. Le politiche sull’ambiente e sull’utilizzo delle energie rinnovabili adottate dalla Regione Puglia e che grande rilevanza hanno anche nel Documento Strategico 2007-2013, sono un segnale molto importante proprio in tal senso, ha precisato Laforgia. “L’invito è ad essere ancora più incalzati per incoraggiare il cambiamento, attraverso leve fiscali o altri interventi di sostegno a chi produce o adotta fonti rinnovabili. Un dialogo più costante con il sistema bancario, come questo convegno ipotizza, può fare molto per la diffusione di un nuovo modello di energia eco-compatibile”. “Come Puglia – ha concluso - abbiamo inoltre una posizione geopolitica strategica. La sua vicinanza all’area balcanica, dove è in atto un processo politico-economico che ha condotto alla creazione di un mercato unico dell’energia nell’area, integrando il mercato dell’energia dell’Unione Europea a quello del Sud Est Europa, comporterà numerosi e importanti vantaggi sia in termini di sicurezza degli approvvigionamenti sia per ciò che concerne nuove opportunità per le imprese italiane ed europee”. .  
   
   
IL CDA DI KERSELF HA APPROVATO LA PROPOSTA DI AUMENTO DI CAPITALE  
 
Correggio, 7 marzo 2007 — Il Consiglio di Amministrazione di Kerself S. P. A. , società quotata nel mercato Expandi di Borsa Italiana e attiva nel settore delle elettropompe e degli impianti solari fotovoltaici, ha approvato la proposta di un aumento del capitale sociale a pagamento, scindibile, fino a Euro 3. 500. 000 mediante emissione di n. 3. 500. 000,00 nuove azioni ordinarie del valore nominale di Euro 1,00, che verranno offerte in opzione ai soci. L´aumento di capitale proposto è al servizio di nuove acquisizioni e, per la parte eventualmente residua, al servizio della riduzione dell´indebitamento della Società, e verrà attuato entro il 31 dicembre 2007. Kerself sottoporrà la proposta dell´aumento di capitale all´assemblea dei soci convocata per il giorno 10 aprile in prima convocazione ed in seconda per il giorno 11 aprile. Il prezzo di emissione sarà determinato da un successivo consiglio di amministrazione, in conformità alla prassi di mercato, tenendo conto dall´andamento del titolo nell´ultimo semestre. Il consiglio inoltre ha stimato i risultati di esercizio 2006, sulla base di informazioni ancora in corso di elaborazione, in un fatturato pari a circa € 54 milioni e in un utile ante imposta pari ad € 5,7 milioni ed ha stimato che nel corso dei primi due mesi dell´esercizio in corso non si sono verificati cambiamenti di natura significativa rispetto alle previsioni. Il socio Pier Angelo Masselli si è impegnato a sottoscrivere i propri diritti di opzione e gli eventuali diritti inoptati sino ad una quota pari al 25% dell´aumento di capitale. L´aumento di capitale è previsto che sia garantito da Banca Intermonte Sim, che assisterà Kerself nell´intera procedura di aumento di capitale. Va precisato che i dati (fatturato e utili ante imposta relativi all´esercizio 2006) fanno riferimento a dati pro-forma, in quanto l´acquisizione di Helios Technology s. R. L. È avvenuta il 29 giugno 2006, con la conseguenza che il bilancio del Gruppo Kerself consoliderà solamente i risultati della società acquisita solo a far tempo dal 29 giugno 2006. .  
   
   
PIÙ EFFICIENZA E SICUREZZA GRAZIE A UN NUOVO SISTEMA DI PULIZIA DELLE TUBATURE DELLE CALDAIE  
 
Bruxelles, 7 marzo 2007 - Un partenariato franco-olandese nell´ambito del progetto Eureka ha sviluppato un metodo innovativo per la pulizia delle caldaie che elimina il pericolo e i tempi di fermo correlati alla pulitura dei sistemi di generatori di vapore. I generatori di vapore a tubi da fumo sono ancora ampiamente utilizzati dall´industria, in quanto il vapore si riconferma uno dei modi migliori per trasferire il calore a una temperatura costante. Il sistema funziona nel seguente modo: i gas bollenti viaggiano all´interno di condutture o tubi collocati in acqua e il loro calore viene trasferito all´acqua che circonda le tubature. Lo svantaggio è dato dal fatto che l´utilizzo di combustibili pesanti o solidi quali il carbone o la biomassa per riscaldare i gas ostruisce e sporca le tubature delle caldaie. L´ostruzione riduce l´efficienza della caldaia e può persino causarne il blocco completo. La pulizia delle caldaie è un´operazione che richiede molto tempo, in quanto riguarda più di 100 tubi. Ogni tubo viene raschiato manualmente con una lunga spazzola, una procedura che espone l´operatore al residuo di gas nocivi e bollenti presenti nei tubi, oltre a interrompere il funzionamento della caldaia. Il nuovo sistema monitora continuamente le prestazioni della caldaia e avvia automaticamente un ciclo di pulizia quando necessario; il controllo viene effettuato verificando la temperatura del gas all´interno delle tubature, che cambia quando queste ultime sono sporche o ostruite. Quando la temperatura raggiunge un determinato livello, un braccio meccanico resistente al calore inserisce sistematicamente una spazzola in ogni tubo e lo pulisce mentre il generatore è ancora in funzione. Vari stabilimenti industriali hanno già installato il nuovo sistema che ha ottenuto un brevetto europeo ed è in attesa di un brevetto a livello mondiale. Enno Nuy, direttore del partner olandese Optimum Environmental Technologies, ritiene che vi sia un potenziale enorme per sfruttare il sistema anche al di fuori dei confini europei: «In Cina la maggioranza delle caldaie è costituita da generatori di vapore a tubi da fumo che utilizzano il carbone. Si tratta di un mercato molto importante per noi. » Il partner francese del progetto, Maguin, stima che soltanto in Europa nordoccidentale verranno attrezzate col nuovo sistema di pulitura automatica dei tubi (Apcs) almeno 150 caldaie l´anno. In altre parti del mondo, si stima che il potenziale del mercato si aggiri almeno sulle 750 unità l´anno. .  
   
   
IMPREGILO: FISIA ITALIMPIANTI SI AGGIUDICA GARA PER IMPIANTO DI DISSALAZIONE A DUBAI  
 
Sesto San Giovanni, 7 marzo 2007 - Fisia Italimpianti, società del gruppo Impregilo, attiva nel settore dell’impiantistica e dei servizi ambientali, si è aggiudicata la gara promossa dalla “Dubai Electricity and Water Authority” per la realizzazione di un impianto di dissalazione di acqua di mare in località Jebel Ali a Dubai. Il valore complessivo della commessa è di 563 milioni di dollari. Il nuovo impianto di dissalazione che sarà realizzato a Dubai avrà una capacità totale di produzione di 320 milioni di litri di acqua potabile al giorno e sarà composto da quattro unità che, per capacità unitaria, saranno le più grandi mai realizzate al mondo. Con la nuova acquisizione che si aggiunge agli impianti attualmente già in corso di realizzazione a Dubai, in Qatar e negli Emirati Arabi, Fisia Italimpianti riafferma la propria leadership mondiale nel campo della dissalazione con l’applicazione delle sue collaudate tecnologie . .  
   
   
RIFIUTI: CONCLUSA A PESCARA LA CONCERTAZIONE SUL PIANO REGIONALE  
 
Pescara, 7 marzo 2007 - Massima esaltazione dei tempi della prevenzione e della riduzione dei rifiuti, massimo reciclaggio attraverso sistemi di raccolta differenziata che privilegiano i sistemi integrati porta a porta, e previsioni del recupero energetico e di uno smaltimento dei rifiuti sempre più residuale e in discarica. Queste le priorità del Piano regionale dei rifiuti, che ha visto concludersi il 2 marzo, nella sede della Provincia di Pescara, il sesto ed ultimo incontro di una lunga concertazione. "Oggi abbiamo presentato l´articolato normativo", ha spiegato il Dirigente del settore, Franco Gerardini, "composto da sessanta articoli e dieci titoli che individuano sostanzialmente le norme che sono legate all´attuazione del Piano regionale, e la bozza della proposta. Cinque gli obiettivi da raggiungere: la riduzione dei rifiuti del meno 2 per centro entro il 2011; il raggiungimento della soglia di raccolta differenziata del 60 per cento, sempre entro il 2011", ha precisato Gerardini, " per quanto riguarda, poi, il recupero energetico prevediamo un obiettivo massimo di utilizzo dei rifiuti, non altrimenti reciclabili, del 25 per cento sulla produzione totale dei rifiuti (quindi circa 170 mila tonnellate l?anno), recupero energetico che potrà, però, essere attivato solo al superamento della soglia del 30 per cento su base media regionale di raccolta differenziata. Quindi, se recupero energetico ci potrà essere, solo in senso intergrativo e complementare al reciclaggio che diventa, invece, la nostra linea guida di tutto il Piano. Accanto di tutti questi obiettivi, chiaramente, c´è il ruolo degli Enti Locali, attraverso le Autorità d´Ambito, perchè prevediamo quattro Ambiti territoriali, rispetto ai 14 Consorzi attuali, ed una serie di meccanismi che renderanno facile la partecipazione dei cittadini, delle associazioni dei consumatori, e di coloro che dovranno poi esaminare il buon lavoro delle Autorità d?Ambito e di coloro che saranno chiamati alla gestione del centro dei rifiuti. Una proposta tecnica, la nostra", ha aggiunto Gerardini, "che andrà ora al vaglio della politica". E proprio in merito alla presentazione della proposta di legge, le indicazioni dell´Assessore all´Ambiente, Franco Caramanico, sono state chiare: "Contiamo di farcela prima della pausa estiva". "Il Servizio metterà a disposizione il Piano per 45 giorni per le osservazioni, nell´ambito della procedura di valutazione ambientale strategica", ha ripreso il Dirigente, "la Giunta dovrebbe approvare il Piano i primi giorni di giugno e poi, speriamo in un rapido confronto serrato, ma utile e positivo, del Consiglio Regionale, e dunque avere, prima della pausa estiva", ha concluso Gerardini, " il nuovo Piano, perchè ne abbiamo davvero bisogno". .  
   
   
GESTIONE DEI RIFIUTI, DELEGAZIONE DELLA PROVINCIA DI BIELLA IN TRENTINO PER STUDIARE IL SISTEMA PROVINCIALE  
 
Trento, 7 marzo 2007 – La Provincia di Biella guarda al Trentino per la gestione integrata del ciclo dei rifiuti. Lo fa per due motivi: perché il territorio biellese ha una conformazione orografica simile a quella della provincia trentina e perché, forte dei risultati raggiunti in tema di raccolta differenziata (oltre il 50 per cento complessivamente, con punte di quasi il 70 per cento in alcune realtà territoriali), l’esperienza di gestione dei rifiuti e il sistema Trentino possono fornire utili indicazioni ad altri territori. Per questo una cinquantina di amministratori degli 82 Comuni biellesi che dal 2004 hanno affidato ad un consorzio, il Cosrab (Consorzio smaltimento rifiuti area biellese), la raccolta e gestione dei rifiuti, sono giunti stamane a Trento per una giornata di approfondimento sul sistema trentino. Della delegazione fanno parte anche i rappresentanti di alcune associazioni ambientaliste. Dopo un incontro in Provincia per l’illustrazione, da parte del dirigente del Servizio Politiche di gestione dei rifiuti, Giovanni Gardelli, del Piano rifiuti provinciale, delle modalità attraverso le quali si effettua nei vari comprensori la raccolta differenziata e delle problematiche connesse all’utilizzo dei termovalorizzatori, la delegazione biellese si è recata in visita all’impianto di recupero delle plastiche presso il sito di Ischia Podetti a Trento, quindi a Pergine per sapere come l’Amnu Spa gestisce, con successo, sul territorio del C 4 la raccolta differenziata. .  
   
   
RIFIUTI,BUSCEMI:CONTRARI ALLE MODIFICHE DEL GOVERNO MOLTE AZIENDE DOVREBBERO TRASFORMARSI IN IMPIANTI DI TRATTAMENTO  
 
Milano, 7 marzo 2007 - "Regione Lombardia, in materia di rifiuti e gestione delle acque, conferma il parere contrario alle modifiche del Testo Unico sull´Ambiente. La nostra posizione è motivata soprattutto dai cambiamenti che l´attuale Governo vuole apportare alle definizioni di rifiuto, materia prima, sottoprodotto e deposito temporaneo". Lo ha affermato l´assessore alle Reti, Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo Sostenibile, Massimo Buscemi, ribadendo, nel suo intervento a convegno organizzato da Confindustria Lombardia, la posizione già assunta davanti alla Commissione Ambiente della Camera. L´eventuale modifica del Testo Unico sull´Ambiente (Decreto Legislativo 152/06) prospettata dal Governo, in particolare, imporrebbe - rileva Buscemi - alle aziende utilizzatrici, fino ad oggi, della materia recuperata dai rifiuti per l´ottenimento di prodotti come la carta, i pannelli di truciolato o il vetro, di non poter più utilizzare liberamente questa stessa materia. Per fare ciò, dovrebbero invece ´trasformarsi´ in vere e proprie aziende che trattano rifiuti. "Per fare un esempio concreto - ricorda l´assessore Buscemi - le cartiere, che ad oggi usano la cellulosa assieme alla carta riciclata, potrebbero utilizzare soltanto la materia prima, quindi la cellulosa, mentre per recuperare anche la carta dovrebbero ottenere un´autorizzazione di impianto di trattamento rifiuti. Tutto ciò comporterebbe un enorme onere economico e amministrativo, mentre la mancata richiesta di questa autorizzazione avrebbe come conseguenza l´invio in discarica o all´inceneritore della carta riciclata". Per questa e altre situazioni simili Regione Lombardia esprime parere contrario alle modifiche proposte dal Governo. "Una contrarietà - conclude l´assessore Buscemi - che potrebbe essere annullata solo se il Ministero dell´Ambiente accoglierà le modifiche da noi proposte, che hanno innanzitutto lo scopo di consentire alle aziende di continuare a recuperare la materia prima e seconda dai rifiuti". .  
   
   
AD ATM E AZIENDA VARESE IL PREMIO IMPRESA AMBIENTE PAGNONCELLI: IN PRIMA FILA IN RICERCA PER SVILUPPO SOSTENIBILE  
 
 Roma, 7 marzo 2007 - Consegnati a Roma i riconoscimenti alle aziende vincitrici della seconda edizione del Premio Impresa Ambiente, promosso da Ministero dell´Ambiente, Ministero dello Sviluppo Economico, Unioncamere, Camere di Commercio di Roma e Milano, e nato per promuovere le organizzazioni che hanno contribuito allo sviluppo sostenibile. Tra i vincitori Atm di Milano per la miglior gestione eco-sostenibile e Litea di Varese per la miglior innovazione di processo e tecnologia. "Il numero di imprese lombarde candidate, 18 su 87, dimostra, ancora una volta - commenta l´assessore regionale alla Qualità dell´Ambiente, Marco Pagnoncelli - come la Lombardia sia impegnata in prima fila per promuovere la difesa e la valorizzazione dell´ambiente attraverso l´innovazione e la ricerca. La nostra Regione ha fatto notevoli passi in avanti in questo campo, grazie alle efficaci politiche messe in atto negli ultimi anni. Oggi le imprese non guardano più all´ambiente come ad un vincolo ma come ad un´enorme risorsa da proteggere e valorizzare. Lo dimostra il numero sempre più significativo di aziende dotate di certificazione ambientale". "Presto - aggiunge l´assessore - attiveremo il Kyoto Desk, uno strumento di formazione e informazione rivolto alle imprese lombarde che si trovano ad applicare i meccanismi flessibili del Protocollo di Kyoto". L´assessore Pagnoncelli ha anche giudicato positiva l´iniziativa del Ministero per l´Ambiente che "attraverso questo premio pone l´accento sul legame, strettissimo, tra ecologia e mondo dell´impresa. Perché più attenzione per l´ambiente significa anche più competitività". Premio per la miglior gestione eco-sostenibile - L´atm, si aggiudicata una menzione speciale per l´abbattimento delle emissioni in atmosfera, grazie ad un aumento del 65% dei km percorsi con energia pulita e per la particolare attenzione riservata all´insieme degli stakeholders, e soprattutto agli utenti, nell´ambito del percorso di integrazione tra certificazione ambientale e sicurezza sul lavoro. L´azienda si è distinta per la totale integrazione delle tematiche ambientali nei processi aziendali, per il pieno coinvolgimento del personale in tutti gli aspetti della gestione eco-sostenibile, per la propensione a condividere il modello con altre organizzazioni. Categoria migliore innovazione di processo/tecnologia - Anche in questa categoria assegnate alcune menzioni speciali, con grande attenzione per le nuove tecnologie per lo smaltimento dei rifiuti. L´itea, un´azienda di Varese con stabilimenti a Gioia del Colle (Ba), si è aggiudicata la menzione per il suo innovativo sistema di trattamento di rifiuti pericolosi da cui, attraverso un processo di ossidazione ad alta temperatura in assenza di fiamma, viene prodotta energia elettrica Le Aziende della Lombardia candidate (azienda candidata, sede e progetto): Azienda Trasporti Milanesi (Atm), Radiobus, la gestione ambientale di Atm, riduzione degli inquinanti emessi dal parco autobus urbano; Hesperia Tecnopol Investigazioni, Brescia, tutela ambientale investigativa; Cooperativa S. Francesca Due, Milano, ´Le Sorgenti´ una casa a servizio della città; Vibrapac, Milano, vibecoblock e vibecopav; Gamedit, Bergamo, ´Eco Off set´ lo stampato a basso impatto ambientale; Quattroterzi, Milano, comunicare la sostenibilità; Interfaceflor, straightforward; Kone Industria, Milano, Kone monospace release 2. 5 l´ascensore eco-efficiente; Ice For, Milano, prodotti ecolabel; Edison, Milano, marchio ´Ecococ-energia elettrica dalla natura´; Robert Bosch, Milano, green team; Ape, Brescia, allevamento e fertilizzante sani e ecologici a impatto ambientale zero; Robur, Bergamo, pompe di calore ad assorbimento a gas; Greenfluff, Milano, riciclaggio delle materie prime contenute nei car-fluff; Bracco, Bergamo, biocarburante; Lea Biotech, Milano, array per biosicurezza ambientale; Johnsondiversey, Milano, J-flex; Bss Bacei servizi e smaltimenti, Milano, obiettivo qualità. .  
   
   
PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO IN BANCA  
 
Milano, 7 marzo 2007 – Si terrà prossimamente a Milano il corso Programmazione & Controllo in Banca, organizzato da Sda Bocconi School of Management. Il corso si articola in due moduli di tre giorni ciascuno: I Modulo – Value Based Control In Banca- dal 26 al 28 marzo 2007 Il Valued Based Control è il nuovo approccio al controllo di gestione allineato agli imperativi di creazione del valore e ai sistemi strategico - organizzativi improntati al Value Based Management. L’iniziativa affronta la tematica dell’innovazione richiesta ai sistemi di controllo riguardante in particolar modo l’individuazione di nuovi parametri di performance finanziaria e la necessità di collocamento della “prospettiva finanziaria” in una più ampia analisi della performance. I partecipanti al corso avranno la possibilità di affinare i propri sistemi di misurazione della performance in linea con l’imperativo della creazione del valore I temi affrontati nell’arco delle tre giornate saranno vari: Misurazione della performance corretta per il rischio. L’ Evaä e l’Evaä Financial Management System. Problemi e soluzioni alternative nella misurazione dei rischi. Gestione integrata del rischio: i modelli Var. Utilizzo dei modelli Var. Value Based Management e sistemi di pianificazione e controllo in alcuni dei principali gruppi italiani. Ii Modulo – Il Controllo Della Rete – dal 16 al 18 aprile 2007 Il corso si propone di analizzare i sistemi di controllo delle reti distributive, fattori chiave di competitività delle banche e di qualità del servizio al cliente. L’ottimizzazione dei loro risultati richiede adeguati sistemi di programmazione degli obiettivi e misurazione della performance. L’obiettivo è quello di presentare e discutere le caratteristiche che devono assumere tali sistemi per essere pienamente efficaci. I partecipanti avranno la possibilità di comprendere più approfonditamente natura e funzionamento degli strumenti di responsabilizzazione e monitoraggio della rete, ricavare suggerimenti per l’innovazione e il miglioramento di tali strutture. I contenuti didattici di queste tre giornate affronteranno varie tematiche: Ruolo delle reti:prospettive strategiche e organizzative. Misurazione della redditività delle unità di rete. Allocazione dei costi indiretti. La programmazione: il budget e gli obiettivi di rete. Sistemi avanzati di misurazione della performance della rete. L’iniziativa si configura come un corso avanzato di P&c. Esso si rivolge a quanti nelle banche hanno compiti di progettazione, gestione, affinamento dei sistemi in parola e possiedono già una sufficiente padronanza degli strumenti. .  
   
   
SCUOLA E HANDICAP, VICEPRESIDENTE COSTA CON 500 STUDENTI LIGURI ALL´ANTEPRIMA DI "ROSSO COME IL CIELO" LANCIATO UN CONCORSO LETTERARIO PER LE SCUOLE SECONDARIE SULL´INTEGRAZIONE DI ALUNNI DISABILI  
 
Genova, 7 Marzo 2007 - Giovedì 8 marzo il vicepresidente della giunta regionale ligure Massimiliano Costa sarà a Savona presso il Palacrociere, a bordo della nave Costa Victoria, per assistere all´anteprima del film "Rosso come il cielo", dedicato all´integrazione dei bambini non vedenti nelle scuole. La Regione Liguria ha sostenuto questo progetto, promosso da Costa Crociere, Istituto David Chiassone, Provincia di Genova e Ufficio Scolastico Regionale, mettendo a disposizione delle scuole dei pullman per il trasporto di 500 studenti provenienti da tutta la Liguria e promuovendo un concorso letterario nelle scuole medie sul tema dell´integrazione scolastica dell´handicap. "Con questa iniziativa - spiega Massimiliano Costa - intendiamo sostenere fortemente la diffusione della cultura dell´accoglienza e della valorizzazione delle persone diversamente abili nelle scuole". "Solo attraverso l´educazione e lo stimolo a riflettere su questi temi - prosegue Costa - potremo portare un valore aggiunto alla società favorendo quella coesione e quella solidarietà che deve essere promossa proprio a partire dai banchi di scuola". .