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Notiziario Marketpress di Giovedì 22 Marzo 2007
INTESA CON CENTRI DI RICERCA PER NANOMEDICINA METODO: MESSA IN RETE DI CONOSCENZE E ATTRAZIONE DI CERVELLI SCOPO: PREVENZIONE E CURA NON INVASIVA DI PATOLOGIE TUMORALI  
 
Milano, 22 marzo 2007 - La creazione di un Centro di Nanomedicina in Lombardia è l´obiettivo del protocollo firmato ieri dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, affiancato dal sottosegretario alla Presidenza con delega all´Alta formazione, Ricerca e Innovazione, Adriano De Maio, con alcuni importanti partner del mondo imprenditoriale, accademico, e della ricerca. Hanno sottoscritto il documento Aldo Romano, presidente e amministratore delegato Stmicroelectronics, Angiolino Stella, rettore Università di Pavia, Umberto Veronesi, Scuola Europea di Medicina Molecolare, Carlo Tognoli, presidente Fondazione Irccs "Ospedale Maggiore Policlinico Mangiagalli e Regina Elena" . Partner dell´iniziativa sono anche Università degli Studi di Milano, Politecnico di Milano, Fondazione Ieo, Fondazione Ifom e Genextra. Con la sigla del Protocollo si avvia una collaborazione per attivare, insieme ai promotori del documento, anche altri soggetti pubblici e privati in grado di definire la creazione del Centro di Nanomedicina. Il documento impegna i partner a mettere a disposizione le specifiche conoscenze acquisite in questo ambito per creare un contesto multidisciplinare con l´obiettivo di realizzare soluzioni innovative in diversi settori. "E´ un´alleanza di sistema - ha detto il presidente Formigoni - che consente lo sviluppo di potenzialità in grado di proiettare la Lombardia come capitale della conoscenza e della salute, ponendoci all´avanguardia nella ricerca in campo biomedico e biotecnologico". "Questa intesa - ha aggiunto il presidente - si inserisce peraltro in un sistema sanitario regionale fortemente orientato alla ricerca e all´innovazione. Si tratta di un progetto ambizioso, con il quale intendiamo far convergere tutte le potenzialità presenti sul nostro territorio su una linea di ricerca promettente per il sostegno alla salute e al benessere dei cittadini, attraverso una sempre maggiore attenzione alla prevenzione e alla diagnosi precoce". La sottoscrizione del Protocollo consente la possibilità di partecipare, con progetti condivisi, al Vii Programma Quadro (2007-2013) della Comunità Europea che mette a disposizione oltre 50 miliardi di euro. Potranno quindi essere sviluppate soluzioni avanzate per la diagnostica precoce e lo screening di massa per patologie quali il cancro e quelle cardiovascolari, basate su analisi proteomiche, genomiche e metabolomiche e per il rilascio controllato spaziale e temporale di terapie personalizzate. I partner si impegnano anche ad individuare una soluzione temporanea di accesso alle nanotecnologie dei biomateriali a semiconduttore che consenta un immediato sostegno alla realizzazione di prototipi per i primi progetti concordati, con la conseguente attrazione nel tempo di ricercatori di alto livello nelle scienze e nelle discipline ritenute indispensabili per realizzare una nanomedicina personalizzata. Con questo scopo si procederà a realizzare nel tempo una struttura di "facility" centralizzata, di nanotecnologia dei biomateriali a semiconduttore, integrata nel tessuto collaborativo dei centri di ricerca pubblici e privati dell´area lombarda. Tutte queste competenze sono presenti, con valori di eccellenza riconosciuti a livello mondiale, in realtà scientifiche e industriale con radici nel territorio lombardo. "La nanomedicina - ha sottolineato il sottosegretario De Maio - è un settore di estremo interesse da cui ci si aspetta un radicale mutamento in campo di diagnosi e cura. Il nostro Protocollo non è un progetto chiuso ma aperto ad accogliere risorse tanto più qualificate quanto più è elevata la complessità dell´iniziativa. Pur avendo come traguardo il medio e lungo termine, siamo convinti sia necessario poter generare ´prodotti´ sul breve termine, immediatamente utilizzabili". La lotta ad alcune patologie (cancro, ecc. ) dovrà prevedere che sia possibile identificare dei precursori patologici in esami radiologici o minimamente invasivi, quali delle semplici analisi del sangue o della saliva, nel corso di check-up di routine, disponibili per tutti. Da questi sarà possibile determinare interventi personalizzati, ove necessari, che permettano di fare regredire le lesioni a forme benigne, o di eliminarle del tutto. Nel peggiore dei casi, lesioni maligne saranno contenute, in modo da poterne eliminare l´impatto sulla qualità e la durata della vita. Questo paradigma sarà tradotto in progressi paralleli in altri settori della medicina. Per introdurre una nanomedicina personalizzata, un ruolo determinante dovrà essere svolto da scienze e discipline diverse in Smart Therapeutics. In questo quadro la nanotecnologia svolge un ruolo essenziale nell´identificazione di firme molecolari ("profili" che facciano prevedere l´efficacia terapeutica), e nello sviluppo di agenti curativi e di prevenzione mirati e personalizzati (i cosidetti "nanovectors"). La progettazione e realizzazione dei nanovettori, dei nanoagenti di contrasto molecolari, la loro somministrazione, e lo studio della loro efficacia richiedono modelli matematici ed informatici di nuova generazione. Per sviluppare questo fronte di expertise multipla è indispensabile il riferimento alla biologia molecolare, ed in particolare alle sue componenti che studiano gli acidi nucleici (Dna e Rna) e le proteine da queste espresse: i settori cioè della genomica e proteomica. Insieme a queste, nella visione della nuova medicina personalizzata, sono di importanza fondamentale ed hanno un ruolo di irrinunciabile centralità la microelettronica e la micromeccanica. In Lombardia l´azione istituzionale ha voluto porsi come catalizzatore e perno di governance per creare un Sistema Regionale di Innovazione, formato dalle imprese organizzate secondo nuove modalità distrettuali, dalle istituzioni di supporto presenti sul territorio (università, centri di ricerca associazioni di categoria, camere di commercio) e dalle loro mutue interrelazioni, dai poli di ricerca eccellenza, in grado di generare un ambiente che stimola l´innovazione e, dunque, la competitività. L´accoglimento da parte del Governo nazionale della proposta avanzata dal Comitato di collocare a Milano la sede dell´Agenzia per la diffusione delle Tecnologie per l´Innovazione è un segnale positivo di riconoscimento del ruolo trainante che il sistema lombardo di innovazione può avere tutto il sistema Paese. La Lombardia infatti è al primo posto in numerosi campi: numero complessivo di domande di brevetto (il 38% circa del totale nazionale), investimenti privati in Ricerca e Sviluppo (circa 31% del totale privato nazionale), incidenza della spesa privata sul totale della spesa in Ricerca e Sviluppo regionale (circa il 70%, in linea con i parametri della Strategia di Lisbona). In Lombardia è concentrato inoltre il 22% circa della spesa nazionale in Ricerca e Sviluppo. Linee Strategiche E Operative - Persona Come Motore Dell´innovazione - Valorizzare il merito e sostenere il talento non è mai un costo per le istituzioni, ma un investimento prioritario che genera processi e valore. Per questo sono state predisposte riforme normative relative a istruzione e formazione e al mercato del lavoro Regione Lombardia sta studiando borse di studio per dottorandi legate a una permanenza successiva in azienda per attrarre e trattenere cervelli anche dall´estero. Selezionare E Investire Sulle Eccellenze - Negli ultimi 11 anni sono stati moltiplicati per 50 i fondi per la ricerca giungendo a una spesa annua programmata di 229 milioni di euro. E´ stato sviluppato il sistema Questio per la valutazione e l´accreditamento in cui sono oggi inseriti 201 centri pubblici e privati. Ad esso si collega l´innovativo strumento finanziario del "voucher tecnologico" con il quale le imprese possono scegliere gli erogatori più efficaci di servizi per l´innovazione di cui avvalersi. Nell´ultimo anno sono stati assegnati 378 vouchers per un importo di circa 1. 900. 000 euro. Selezionare significa anche riorganizzare le filiere in base all´individuazione delle aree tematiche più promettenti. Con i Metadistretti industriali, su cui Regione Lombardia ha investito 20 milioni di euro, si è scelto di promuovere l´eccellenza e il valore aggiunto della conoscenza in 5 ambiti prioritari quali biotecnologie alimentari e non, design, moda, Ict, nuovi materiali. In prospettiva Regione Lombardia sta valutando l´introduzione di politiche pluriennali che si focalizzino su macroaree tematiche ben percepibili da parte di tutti i cittadini come salute, cibo, ambiente, mobilità sostenibile, cultura, sicurezza. Innovazione E Competitività - Il Governo regionale ha varato il "pacchetto competitività", una serie di iniziative pensate per ottimizzare le risorse pubbliche, convogliando i finanziamenti laddove è veramente necessario e produttivo e - soprattutto - dove si aggiungono a quelli privati. Questo è il modo di attuare una vera sussidiarietà. Con questo pacchetto sono state mobilitate risorse ingenti: circa un miliardo di euro l´anno, di cui 200 milioni legati alle riforme della formazione e istruzione e del mercato del lavoro; 255 su ricerca e innovazione; 78 sull´internazionalizzazione e circa 150 milioni annuali di fondi comunitari. A questi si aggiungono quasi 600 milioni di euro in dotazione a Finlombarda per Fondi mobiliari chiusi, interventi di co-finanziamento e co-garanzia della Società e fondi regionali. Fare Sistema - Regione Lombardia intende intervenire per aiutare a fare rete, a fare sistema. Ne sono prova il Patto con le università lombarde, che ha messo in moto dinamiche virtuose di dialogo tra atenei, centri di ricerca e imprese, l´Accordo di programma con il sistema camerale, che punta a condividere le politiche, le linee di azione e l´impegno finanziario, i protocolli d´intesa che saranno sottoscritti con altre Regioni italiane (Piemonte, Emilia Romagna e Abruzzo). Dimensione Internazionale - La Lombardia, oltre a concepire la dimensione europea come l´orizzonte domestico della propria azione, guarda costantemente alle esperienze mondiali più avanzate attivando progetti di collaborazione. Due esempi recenti: l´Intesa per la ricerca siglata con il Governatore del Massachussets per favorire la collaborazione e l´incentivazione dello sviluppo tecnologico tra Enti di ricerca lombardi e statunitensi. Coinvolti i migliori istituti di ricerca in ambito medico; la creazione di un Forum virtuale dei ricercatori, Magellano, che collega i più promettenti ricercatori lombardi e italiani che lavorano all´estero per favorire un confronto costante, una possibile collaborazione e anche ipotesi di ritorno per attuare in patria le scoperte e acquisizioni tecnologiche conseguite. .  
   
   
RICERCATORI COLLEGANO LA MORTE DELLE CELLULE CEREBRALI A UNA PROTEINA  
 
 Bruxelles, 22 marzo 2007 - Alcuni ricercatori finlandesi hanno individuato un nuovo percorso molecolare, coinvolto nella morte delle cellule cerebrali, che costituisce perciò un fattore importante in affezioni neurologiche quali l´Alzheimer, l´epilessia e l´ictus. Il lavoro, pubblicato on line dalla rivista «Nature Neuroscience», è stato condotto nel quadro del progetto Stressprotect finanziato dall?Ue, che studia i meccanismi attraverso i quali la sovrastimolazione delle cellule cerebrali porta alla loro morte, un processo conosciuto con il nome di eccitotossicità. L’eccitotossicità può colpire molte zone del cervello e può essere provocata da diversi eventi, tra cui l´ischemia, le lesioni cerebrali e altre condizioni neurodegenerative. I ricercatori sanno che la distruzione delle cellule attraverso la sovrastimolazione dipende dall?ingresso di grandi quantità di calcio nelle cellule. Tuttavia, non sono ancora note le modalità con cui il calcio avvia il meccanismo di autodistruzione delle cellule. In quest?ultimo studio gli scienziati hanno esaminato il ruolo svolto dalla proteina Rho in tale processo. La proteina Rho appartiene ad una famiglia che è in grado di influire sui segnali relativi alla degenerazione cellulare e che è anche nota per partecipare alla formazione dei tumori e alla distruzione dei neuroni nelle malattie. I ricercatori hanno osservato che la sovrastimolazione delle cellule cerebrali provoca l’attivazione della proteina Rho insieme a livelli di distruzione delle cellule. Per contro, bloccando l’attività della proteina Rho, quest´ultima resta in uno stato di inattività e i neuroni possono sopravvivere a livelli di sovrastimolazione che risultano tossici quando la proteina Rho è attivata. «Questi risultati sorprendenti aggiungono un intero percorso alla mappa dei processi di segnalazione neurodegenerativa» ha dichiarato il dott. Micheal Courtney dell?Università di Kuopio (Finlandia), uno degli autori della pubblicazione. «Questo ambito di studio potrebbe quindi offrire nuove strategie terapeutiche per le malattie neurodegenerative», ha osservato. Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Stressprotect. De/main. Html http://www. Nature. Com/neuro/ .  
   
   
VACCINO ANTI-MENINGITE, UN FALSO CONTRO LA REGIONE  
 
 Milano, 22 marzo 2007 - La costruzione di una falsa delibera sul vaccino anti-meningite, confezionata e spacciata da qualcuno, è un´azione contro Regione Lombardia. Lo ha detto a chiare lettere il presidente Roberto Formigoni, nella conferenza stampa odierna, tenuta insieme al neo assessore alla Sanità, Luciano Bresciani. "A scanso di equivoci - sono le parole di Formigoni - ribadisco che qualcuno ha costruito un falso, giocandolo contro Regione Lombardia e contro i cittadini". Il falso di cui trattasi è un "simulacro" di delibera, in cui si parla indebitamente di vaccino anti-meningite gratuito. Del resto è nata proprio su segnalazione del direttore generale della Sanità, Carlo Lucchina, l´indagine che la Procura di Milano ha avviato, "segnalazione effettuata - ha spiegato il presidente - a seguito del fatto che alcune Aziende sanitarie locali (Milano, Pavia, Lecco, Como) avevano chiesto all´assessorato regionale se fosse vera o no la delibera esibita o citata da taluni presentatisi come rappresentanti di prodotti farmaceutici". "Regione Lombardia - ha spiegato Formigoni - è dunque parte offesa in questa vicenda". Il motivo medico-scientifico per cui il vaccino anti-meningite non è messo a disposizione gratuitamente da parte della Regione è stato d´altra parte chiarito dall´assessore Bresciani: "Non vi è ad oggi nessuna evidenza scientifica a riguardo della sua efficacia. E noi non siamo legittimati a far correre un rischio vaccinale senza avere la garanzia dei vantaggi che questo può portare. I dati della comunità scientifica sono tuttora controversi, e la possibile efficacia del vaccino è valutata attorno al 30%". Contestualmente alla segnalazione alle Procure, ha infine ricordato il direttore generale Carlo Lucchina, la Direzione Generale Sanità ha diramato a tutte le Asl una circolare che metteva in guardia dalla falsa delibera. .  
   
   
SABATO 24 MARZO LA GIORNATA DEL DONATORE DI SANGUE  
 
Roma, 22 marzo 2007 - È fissata per sabato 24 marzo la Giornata del donatore, iniziativa promossa dalla Regione Lazio in favore delle donazione del sangue. Al centro della giornata, che coinvolge tutti i cittadini di Roma e del Lazio, saranno, per la prima volta, i municipi X e Xix del comune di Roma, chiamati a un’inedita sfida “all’ultimo donatore”. Oggi, nel corso di una conferenza stampa, l’assessore alla Sanità Augusto Battaglia ha illustrato i dati sulle donazioni nella nostra regione: “Il Lazio non è più la regione fanalino di coda tra quelle italiane – ha ricordato - e per la prima volta nei mesi estivi si è potuto far fronte alle richieste di sangue senza ricorrere all’acquisto di sacche dall’estero". Nel 2006 infatti, grazie all´impegno delle associazioni volontarie, le donazioni sono cresciute del 9,8%. E per il 2007 le previsioni lasciano intuire un ulteriore miglioramento dei dati. Gennaio e febbraio hanno già fatto segnare un +12,2% rispetto agli stessi mesi del 2006. Nell’illustrare i risultati degli ultimi mesi l’assessore Battaglia ha sottolineato “il risultato importante raggiunto grazie alla riorganizzazione dei servizi trasfusionali, al lavoro fatto in sinergia con le associazioni di volontari, al grande sforzo fatto anche nell’ambito dalla comunicazione per trasformare i donatori saltuari in donatori abituali”. La giornata del donatore vedrà numerose iniziative nei due municipi della capitale e si concluderà con un concerto jazz di Sergio Coppetelli, presso il teatro Tendastriscie fissato per le ore 21. .  
   
   
“SANITA’ INFORMA” DONAZIONE MIDOLLO OSSEO  
 
 Torino, 22 marzo 2007 - Combattere la leucemia e altre neoplasie del sangue è possibile, attraverso la donazione e il trapianto di midollo osseo. Si valuta che in Italia siano necessari circa 1. 000 donatori effettivi all´anno, ma purtroppo la compatibilità genetica è un fattore molto raro e ha maggiori probabilità di esistere tra consanguinei. Per coloro che non hanno un donatore consanguineo la speranza di trovare un midollo compatibile per il trapianto è dunque legata all´esistenza del maggior numero possibile di donatori volontari tipizzati, dei quali cioè sono già note le caratteristiche genetiche, registrate in una banca dati. Di questo e altro si discuterà nel talk show radiofonico “Sanità Informa” di giovedì 22 marzo 2007, il programma dell’Assessorato alla tutela della salute e sanità della Regione Piemonte, che rientra nel più ampio progetto di comunicazione e informazione rivolto ai cittadini, con appuntamenti quotidiani sulle ultime novità dal mondo della ricerca, le attività di prevenzione, le liste d’attesa e l’accessibilità ai servizi sanitari. “Sanità Informa”, in diretta dalle 11. 30 alle 12. 00, andrà in onda in contemporanea sulle frequenze di Radio Grp, Radio Alfa Canavese, Radio Juke Box, Radio Dora, Radio Frejus, Radio Nichelino Comunità, Tele Radio Savigliano, Radio Spazio 3, Radio Amica, sul satellite Hot Bird 13 gradi est alla frequenza di 11200 mhz, e in differita su Radio Flash Torino e Radio Antenna Uno. In studio saranno presenti il dott. Mario Bella, presidente dell´Associazione Donatori Midollo Osseo Admo regionale e fondatore dell´Admo, la dott. Ssa Raffaella Brunel, segretaria dell´Admo Piemonte e la dott. Ssa Norma Maria Ferrero, medico, referente del registro regionale Ibmdr. Le trasmissioni “Sanità Informa” sono promosse dall’Assessorato alla tutela della salute e sanità con il coordinamento dell’ufficio stampa della giunta regionale e sono realizzate dall’Agenzia di Stampa Nazionale Mandragola. E’ possibile ascoltarle all’indirizzo web: www. Regione. Piemonte. It/sanita. .  
   
   
118, DA REGIONE NESSUNA IPOTESI DI PRIVATIZZAZIONE  
 
Milano, 22 marzo 2007 - "La notizia secondo la quale la Regione Lombardia avrebbe in ipotesi l´idea di rendere privata la futura azienda regionale unica dell´emergenza-urgenza è assolutamente priva di fondamento". E´ quanto ha dichiarato oggi il presidente Roberto Formigoni, in merito alle polemiche degli ultimi giorni seguite alle dimissioni dell´onorevole Alessandro Cè da assessore alla Sanità. "Non esiste niente negli atti regionali, né della Giunta né del Consiglio - ha aggiunto Formigoni - che possa dare adito a queste voci. Da parte nostra non c´è alcuna volontà di privatizzare il 118, che è una delle tante eccellenze della sanità lombarda, ma esclusivamente di migliorarlo in alcuni punti come stabilito nel Piano Socio-sanitario 2006-2008, dove si parla di un´azienda unica che coordini le diverse articolazioni territoriali, integrando e ottimizzando le risorse esistenti". Un´integrazione, quella resa possibile dall´azienda unica, grazie alla quale sarebbe più facile intervenire nelle zone di confine tra una Provincia e un´altra o in caso di emergenze su larga scala. "L´unica ipotesi che stiamo studiando - ha concluso il presidente lombardo - è quella di coinvolgere nel progetto alcune organizzazioni private non profit con le loro risorse, ma questo sempre e comunque all´interno della totale e chiara responsabilità della Regione". Una posizione confermata dall´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani, che ha spiegato anche come l´attuale Centro di coordinamento non possa operare al meglio in quanto privo di capacità giuridica e amministrativa. "Con un´azienda regionale dotata di capacità giuridica - ha dichiarato - i limiti del Centro di coordinamento verrebbero superati e potremmo così rafforzare un´esperienza già positiva, fornendo un aiuto più efficace a una popolazione lombarda che sta conta sempre più anziani e persone sole". .  
   
   
SANITA´, ALLO STUDIO RICORSO CONTRO "SALVADEBITI"  
 
 Milano, 22 marzo 2007 - Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha dato incarico agli uffici regionali di studiare la possibilità di un ricorso alla Corte Costituzionale contro il cosiddetto "decreto salvadebiti", varato dal Governo e in attesa di essere convertito in legge. "Sono almeno due le gravi inosservanze delle norme costituzionali che noi ravvisiamo nel decreto - ha spiegato Formigoni - la violazione dell´articolo 119 della Costituzione (che obbliga le Regioni a non contrarre debiti in materia di sanità) e dell´articolo 3 (che stabilisce l´uguaglianza di tutti i cittadini, mentre il decreto sancisce di fatto una disparità grave di trattamento)". "La nostra azione - ha voluto sottolineare il presidente lombardo - non è in nulla diretta contro altre Regioni, ma esclusivamente contro il Governo per un atto scorretto e per il trattamento discriminatorio nei confronti dei cittadini di alcune Regioni nei confronti di altri. Si tratta di un ricorso alla Consulta contro quello stesso Governo che non riesce a trovare 811 milioni di euro per eliminare il sovraticket di 10 euro". Il "decreto salvadebiti" dirotta infatti ingenti risorse a Regioni - in particolare al Lazio - che si sono gravemente indebitate senza nemmeno chiamare i cittadini alla compartecipazione della spesa sanitaria attraverso i ticket. "Il messaggio che il Governo sta mandando agli Enti locali con questo decreto è disastroso - ha concluso Formigoni - E´ come se dicesse ´fate quello che volete che tanto poi c´è lo Stato-mamma che vi ripiana i debiti che avete contratto venendo meno al dettato costituzionale´". .  
   
   
INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE DEL VENETO GIANCARLO GALAN A MERIDIANO SANITÀ: IDEE E PROPOSTE PER MIGLIORARE LA SANITÀ IN ITALIA SCUOLA GRANDE SAN GIOVANNI EVANGELISTA  
 
Venezia, 22 marzo 2007 - La sfida futura della sanità veneta si baserà fondamentalmente sulla capacità di mantenere elevati i livelli dei servizi socio sanitari erogati ai cittadini e sulla consapevolezza che questi debbano risultare da un processo di rivisitazione strutturale e funzionale della rete ospedaliera e della rete territoriale. L´attuale modello, risultato oggettivamente troppo oneroso sia dal punto di vista economico che organizzativo, rischia di non poter più soddisfare compiutamente i bisogni manifestati dai cittadini. Una sapiente gestione del rapporto tra i servizi erogati ed i costi complessivi del Sssr non è solo parte dell´atteso buon governo regionale, ma è un obbligo derivante da un fondamentale aspetto del Ssn attualmente vigente che è quello della diretta correlazione tra responsabilità e risorse disponibili per ogni Regione. Ai bisogni si dovrà dunque rispondere con modelli organizzativi flessibili basati sulla gestione delle emergenze, della prevenzione, delle specialità clinico chirurgiche complesse, delle patologie croniche e della non autosufficienza. La possibilità di assicurare l´efficace messa a punto di una organizzazione integrata di risposta ai bisogni emergenti si presenta come risorsa fondamentale connaturata al modello senza la necessità di ricorrere a ulteriori cambiamenti legislativi. E l´integrazione socio sanitaria si conferma come strategia fondante del modello perseguita in tutti gli ambiti del sistema: istituzionale, gestionale, professionale. L´innovazione dovrà essere seguita a livello organizzativo: adottando migliori pratiche gestionali e organizzative adeguate all´evoluzione del sociale e dell´epidemiologia, delle conoscenze scientifiche e dei sistemi di cura; a livello biomedico: introducendo tecnologie diagnostiche e terapeutiche di provata qualità; a livello tecnologico informatico e telematico: inserendo tecnologie informatiche e telematiche che promuovano la crescita qualitativa dei servizi. Gli obiettivi strategici del sistema Le linee di sviluppo dell´azione di governo regionale nel settore socio sanitario si articoleranno nelle seguenti direttrici fondamentali: completamento del processo di regionalizzazione e di aziendalizzazione, riassetto strutturale,,rilancio delle politiche di promozione della salute e prevenzione, riadeguamento finanziario,rilancio dell´integrazione socio sanitaria e più complessivamente del ruolo regionale nel settore dei servizi sociali. La programmazione regionale avrà funzione di indirizzo del settore e perseguirà obiettivi di equità, universalità dell´accesso, riequilibrio solidale, nonché efficacia ed efficienza; inoltre, sarà il regolatore dell´ integrazione dei servizi e verrà negoziata tra i livelli del Sistema; l´attuazione del principio dell´accreditamento, che non farà discriminazioni tra la natura giuridica dei soggetti erogatori, rappresenterà il regolatore del Sistema e si coniugherà, nel metodo e negli strumenti, con gli obiettivi di efficacia, efficienza ed economicità nonché con la mission di qualità del Sistema tracciata dalla programmazione regionale; le Aziende Ulss svolgeranno funzioni di coordinamento degli erogatori sociosanitari, all´interno di vincoli qualitativi e quantitativi regionali con l´attivazione di aree vaste su base provinciale e sovra provinciale. La linea indicata punta decisamente alla progressiva reingegnerizzazione dei processi e dei prodotti ovviamente con la gradualità richiesta dal cambiamento di sottosistemi organizzativi complessi che, nonostante la rilevanza del capitale strumentale investito, si fondano in prevalenza sul fattore umano. Coerentemente con i principi del Ssn, gli obiettivi strategici tra loro strettamente interrelati sono: A. L´erogazione in modo uniforme ed appropriato di Lea (Livelli essenziali di assistenza) e Liveas (Livelli essenziali di assistenza sociale) B. Il riassetto del Sistema sanitario regionale C. Il potenziamento della promozione della salute. D. Il rinnovamento del sistema delle cure. E. La promozione della qualità continua. F. La qualificazione dell´innovazione. G. La partecipazione dei cittadini. Le strutture di governo regionale e gli ambiti delle aziende ulss L´ obiettivo generale è rendere omogeneo e flessibile il sistema. Come? Rafforzando il ruolo guida della Segreteria Regionale Sanità e Sociale nei confronti delle Aziende Ulss e delle Aziende Ospedaliere. La Segreteria provvederà a individuare forme di raccordo con l´Agenzia regionale per i servizi socio sanitari per la condivisione delle attività. L´approccio di gestione è quello di una Regione Holding e di Aziende Ulss autonome, ma fortemente legate alla capogruppo tramite processi di delega e di vigilanza gestionale ed economica. Compito della Regione sarà raggiungere livelli sempre più elevati con riguardo: all´introduzione delle soluzioni organizzative meno costose e alla destinazione delle risorse regionali alle attività più appropriate per i cittadini, interpretando il sistema sanitario come un network di aziende cioè come un aggregato di soggetti territoriali e centrali volti alla coproduzione di risultati. Il governo del sistema deve coinvolgere anche i Centri Regionali di Riferimento che saranno orientati nel loro agire dalla Segreteria. La scommessa è quella di attivare economie di scala ed economie di condivisione. Una nuova identificazione territoriale delle Ulss con la priorità di ricondurle ad una dimensione provinciale costituirebbe una valida risposta all´esigenza di servizi qualitativamente e quantitativamente efficaci ed efficienti. A livello di area vasta le Aziende collaborano e si integrano tra loro attraverso modelli quali: accordi generali tra aziende contigue e comunque appartenenti alla stessa provincia, linee progettuali in grado di coinvolgere più aziende, strutturazione di dipartimenti interaziendali, accordi integrativi su funzioni di livello regionale. Tali strumenti consentono di sviluppare ulteriormente scopi comuni a livello di pianificazione strategica, di coordinare attività in alcuni ambiti sanitari, di formazione del personale e di gestione di rapporti con le Università e con le Aziende Ospedaliere, di guidare alcune funzioni nell´area dei servizi al fine di giungere ad innovazioni gestionali. Il monitoraggio della qualità e la valutazione della performance Monitorare la performance in nome della qualità significa misurare le prestazioni, apprezzare i comportamenti agiti, fornire un feedback, al fine di: verificare il grado di raggiungimento dei risultati intermedi;individuare eventuali azioni correttive che si dovessero rendere necessarie; consentire l´eventuale ridefinizione degli obiettivi. La performance dovrà essere valutata secondo una visione sistemica che tenga in considerazione: le principali finalità del sistema, i problemi di salute della popolazione,i risultati sia in termini di salute sia di fattori non direttamente riferiti alla salute, i servizi e le prestazioni erogate, l´organizzazione interna. Infine, la performance dovrà essere validata sul piano economico finanziario, socio sanitario (stato di salute e di benessere sociale), organizzativo (erogazione del servizio). . .  
   
   
L’OSPEDALE GALLIERA INCONTRA PUBBLICO E OPERATORI SANITARI IN UNA “DUE GIORNI” DEDICATA A INFORMAZIONE E AGGIORNAMENTO FIL ROUGE DELLA MANIFESTAZIONE: IL BUON USO DEL FARMACO  
 
Genova, 22 marzo 2007– Per due giorni, venerdì 23 e sabato 24 marzo, l’Ospedale Galliera si apre alla città incontrando- con specifiche iniziative- addetti ai lavori e cittadini. L’iniziativa, che si svolgerà ai Magazzini del Cotone di Genova- si articola in diversi momenti. La manifestazione inizierà venerdì 23 marzo con il convegno su “Il buon uso del farmaco”, un incontro ad altissimo livello scientifico che vedrà anche la partecipazione dell’Assessore Regionale alla Salute, Claudio Montaldo; in parallelo si svolgerà il corso “Dialogo tra operatori di Ps e Forze dell´Ordine per una umanizzazione delle cure in Pronto Soccorso”. Sabato 24 marzo- inzieranno i corsi di aggiornamento sanitario curati e organizzati dai singoli Dipartimenti. L’evento si aprirà poi al pubblico, dalle ore 11 alle ore 18. Gli operatori sanitari saranno a disposizione dei visitatori con una serie di stand espositivi per presentare l’attività dei singoli reparti, le innovazioni in tema di terapia e servizi, lo stato di avanzamento della ricerca e per rispondere ai quesiti e alle curiosità dei genovesi. I visitatori potranno così aggiornarsi e ricevere informazioni sulle più frequenti patologie. “Dopo il largo interesse del pubblico e della stampa per l’evento dell’anno scorso dedicato alla genetica – dichiara Adriano Lagostena, Direttore Generale dell’Ente – quest’anno il Galliera propone un altro tema strategico per la salute dei cittadini: i farmaci e il loro utilizzo. ” L’ospedale Galliera è da 119 anni punto di riferimento per i genovesi e per i liguri, in questo contesto è importante ricordare come alla sua storia ormai secolare abbia affiancato lo sviluppo di tecnologie e servizi di alta specializzazione di rilievo nazionale ed internazionale. “La nostra storia – commenta Lagostena – è la storia di Genova. Questo semplice concetto dimostra come all’apertura ed al miglioramento della nostra città corrisponda uno sforzo consistente anche da parte delle istituzioni a tutti i livelli. Proprio in quest’ottica ci siamo convinti della bontà dell’idea di far conoscere alla città, attraverso eventi scientifici e divulgativi, le attività assistenziali specialistiche che vengono svolte nell’Ospedale della Duchessa. Gli eventi – continua Lagostena- che verranno periodicamente organizzati sulle Sfide che la Medicina deve affrontare per migliorare la salute dell’uomo, vogliono essere un contributo per rendere sempre più concreto questo collegamento tra Genova e il suo Ospedale”. Il programma delle due giornate si articola in tre momenti principali: Il Meeting Scientifico - Area dedicata agli operatori sanitari (venerdì 23 marzo ore 8. 45- ore 18). L’evento si inaugurerà alle ore 8. 45 con il simposio sul “buon uso del farmaco” (Sala Libeccio-scirocco 3° piano) nell’ambito del quale verranno discussi - con il contributo dei massimi esperti del settore- temi di grande attualità. In particolare, al dibattito delle ore 10. 45, parteciperanno: Claudio Montaldo, Assessore alla Salute Regione Liguria; Giorgio Siri, Presidente Nazionale Federfarma (Federazione nazionale dei titolari di farmacia italiani); Enrico Bartolini, Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Genova; Maria Chighine, Presidente Confederazione Centri Liguri per la Tutela dei Diritti del Malato; Felice Ribaldone, Presidente Ordine dei Farmacisti di Genova; moderatore dell’incontro: Rossella Rossi Presidente Regionale Sifo Liguria (Società Italiana di Farmacia Ospedaliera). Tra i vari argomenti del simposio ci sarà l’occasione per il Galliera di presentare tutte le novità in materia come il progetto di farmacovigilanza- avviato dall’Ente- sull’automazione della gestione e somministrazione delle medicine, la presentazione della “camera bianca”- unica in Liguria- per la preparazione dei farmaci oncologici, la distribuzione sperimentale di un farmaco innovativo per controllare il livello del ferro in pazienti affetti da anemie congenite ed emocromatosi congenite a cura del Centro delle Microcitemie del Galliera. La Formazione - Area dedicata agli operatori sanitari (venerdì 23 e sabato 24 marzo dalle ore 8. 30 alle ore 14. 30). Alla formazione sanitaria sono dedicati due momenti distinti: venerdì 23 marzo (ore 14 – 18. 30) prenderà il via il corso sul dialogo tra operatori di pronto soccorso e forze dell’ordine per una umanizzazione delle cure. I temi affrontati con il contributo di specialisti sono relativi alle metodologie di comunicazione, relazionali e di standard comportamentali a cui attenersi per una migliore e più consapevole gestione del paziente cosiddetto “fragile” ( es. Alcolista, vittima di rapine e/o aggressioni o di abusi sessuali, anziano con demenza); nella giornata di sabato 24 marzo partiranno invece i nove corsi di aggiornamento professionale. Le sessioni aggiornamento sono rivolte a specialisti, medici di medicina generale, infermieri, assistenti sanitari e ostetriche. Gli argomenti, scelti dai diversi Dipartimenti del Galliera, tratteranno: innovazioni nella terapia vascolare, la radiologia nell’urgenza addominale la medicina dell’evidenza e la pratica clinica nella medicina interna, le cadute nell’anziano, l’obesità epidemia del terzo millennio, prevenzione dell’infertilità, rianimazione cardio – polmonare, i tumori della prostata e della vescica, farmaci e sicurezza del paziente. Tutti i corsi sono accreditati presso la Sezione Ecm del Ministero della Salute. L’iscrizione ai corsi è gratuita ma obbligatoria. Inaugurazione Stand E Apertura Al Pubblico - Area dedicata al pubblico – piano terra (sabato 24 marzo dalle ore11 alle ore 18) Dalle ore 11 alle ore 18 di sabato, gli operatori del Galliera saranno a disposizione del pubblico per fornire informazioni su salute, benessere alimentazione, medicina e prevenzione. Per rendere ancora più fruibile e di facile comprensione la visita ai cittadini saranno presentati alcuni temi a forte impatto sociale: “Obesita’ e patologie cardiovascolari: basta un metro da sarto per predire l’infarto”; “Scacco matto ai melanomi in 5 mosse: come controllare i nei della pelle” e tanti altri argomenti. Alle ore 12. 30 è prevista la visita di Sua Eccellenza Monsignor Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente del Galliera. .  
   
   
GENOVA, ASSESSORE MONTALDO: "SIGLATO ACCORDO INTEGRATIVO CON I MEDICI PEDIATRI, PREVISTO AMPLIAMENTO DELLA CONTATTABILITA TELEFONICA"  
 
Genova, 22 marzo 2007 - Un´intesa ampia e dettagliata per il miglioramento della qualità dell´assistenza pediatrica, attraverso la definizione di percorsi e procedure per agevolare la contattabilità del pediatra da parte delle famiglie e valorizzare il ruolo dei medici pediatri nell´ambito dell´educazione e dell´informazione sanitaria. E´ stata siglata ieri mattina tra l´assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo e i rappresentanti delle organizazioni mediche pediatriche, nella prospettiva di un´assistenza continuativa e di elevata qualità. L´accordo riguarda 180 medici pediatri liguri, di cui circa la metà organizzati in gruppo o associazioni, per un totale di circa 1 milione e mezzo di euro, previsti dal contratto nazionale, che verranno erogati dalla Regione per i compiti aggiuntivi previsti, per iniziative di aggiornamento, per indennità relative all´organizzazione in gruppo, all´utilizzo di dotazioni informative, infermieri o collaboratori di studio. "Il nostro obiettivo - spiega l´assessore alla Salute, Claudio Montaldo - è quello di migliorare l´aspetto del contatto telefonico con i pazienti e favorire anche la possibilità da parte dei reparti ospedalieri e dei pronto soccorso di ottenere informazioni sul paziente in caso di accesso improvviso". L´accordo stabilisce che entro un mese dalla sua entrata in vigore i pediatri convenzionati dovranno garantire due ore al giorno in più di contattabilità telefonica, che si vanno ad aggiungere agli orari oggi previsti dalle 8 alle 10 dei giorni lavorativi e durante l´orario di studio, in caso di assenza dovranno essere adeguatamente disponibili i recapiti del sostituto con l´indicazione degli orari e delle modalità di contattabilità. Inoltre ogni pediatra dovrà dotarsi di una guida informativa con tutti i numeri di recapito ai quali essere contattati con gli orari relativi e le istruzioni da seguire in caso di urgenza emerse al fuori degli orari di studio. Nel caso degli studi associati la guida dovrà riportare i nominativi e i numeri di telefono di tutti i pediatri associati. L´accordo siglato prevede inoltre la diffusione da parte dei pediatri presso tutte le famiglie dei pazienti di un opuscolo contenente tutte le informazioni sui danni derivanti da incidenti in età pediatrica e sulla relativa prevenzione. Particolare cura dovrà inoltre essere dedicata dal pediatra all´educazione sanitaria dei familiari che si occupano del minore. L´accordo dà inoltre molto risalto al tema della formazione dei medici pediatri, prevedendo la loro partecipazione ad iniziative di aggiornamento organizzate dalle Asl. .  
   
   
HOME CARE: FARMACI A DOMICILIO CON POSTE ITALIANE  
 
 Trieste, 22 marzo 2007 - Il Consigliere Regionale del Partito Pensionati, Luigi Ferone, ha presentato un’interrogazione al Presidente della Regione ed all’Assessore competente, per sapere se e quali iniziative si intendono assumere al fine di effettuare anche nel nostro territorio regionale una sperimentazione del servizio denominato “Home Care”, già attivato in via sperimentale da Poste italiane in altre regioni e che consiste nella consegna a domicilio, nei piccoli comuni montani, assieme alla posta, dei medicinali necessari agli anziani impossibilitati a muoversi da casa ed alle persone non autosufficienti. Ferone sottolinea, nel suo intervento, che sono proprio i piccoli comuni montani a necessitare di maggiore attenzione, vista la posizione geografica e la scarsità di servizi presenti in loco e che per effettuare nel modo migliore questa iniziativa è necessario vi sia una stretta collaborazione tra medici di base, farmacie e uffici postali, tutti proiettati al miglioramento della qualità di vita dei cittadini, specialmente quelli più bisognosi di cure. Ferone ritiene che tale iniziativa sia lodevole e meritevole di essere estesa a tutti i piccoli comuni montani del Fvg dove vivono molti anziani, non tutti coperti da una rete familiare in grado di garantire il puntuale acquisto e la consegna dei farmaci. . .  
   
   
GENOVA, ASSESSORE MONTALDO: "CON IL 2007 ESTENDEREMO AGLI OSPEDALI DELL´AREA METROPOLITANA L´USO DEL FARMACO MONODOSE"  
 
Genova, 23 marzo 2007 - "Come Regione intendiamo con il 2007 estendere l´uso del farmaco monodose in tutti gli ospedali dell´area metropolitana, dopo le gare già partite all´ospedale San Martino e al Galliera". Lo ha annunciato questa mattina l´assessore alla Salute della Regione Liguria, Claudio Montaldo nel corso della presentazione dell´iniziativa organizzata dall´Ospedale Galliera Venerdì e Sabato prossimi presso i Magazzini del Cotone sul "buon uso del farmaco". "Per evitare logiche consumistiche nell´uso dei farmaci - ha detto l´assessore Montaldo - il primo obiettivo che ci poniamo è quello di un uso appropriato dei medicinali, non solo per una ragione economica, ma anche nell´interesse del cittadino al quale non si devono prescrivere farmaci non indispensabili". "Per questo come Regione - ha continuato l´assessore - abbiamo favorito lo sviluppo delle procedure del farmaco monodose negli ospedali, da un lato per abbattere qualsiasi rischio per i pazienti legato alla somministrazione dei farmaci e dall´altro per evitare accumuli nei reparti". "Dopo le gare effettuate dal S. Martino e dal Galliera - ha concluso l´assessore - il nostro impegno è quello di estendere entro quest´anno l´impiego del farmaco monodose a tutti gli altri ospedali dell´area metropolitana". .  
   
   
IN ITALIA ARRIVA EVOLUS, PRIMO LATTE FERMENTATO UTILE NEL PAZIENTE CON IPERTENSIONE L´IPERTENSIONE COLPISCE SOLO IN ITALIA PIÙ DI 13 MILIONI DI PERSONE. NEGLI ADULTI HA UNA PREVALENZA DEL 38%, PERCENTUALE CHE SALE AL 50% TRA GLI ANZIANI  
 
Milano, 22 marzo 2007 - La prima regola per controllare l´ipertensione a tavola? Seguire la dieta mediterranea, abolire il sale aggiunto e ridurre le portate. E un aiuto arriva anche dal mondo dei prodotti funzionali: è a disposizione anche in Italia Evolus, un nuovo latte fermentato ricco di peptidi bioattivi, sostanze naturali che possono favorire il controllo dell´ipertensione. Messo a punto dalla ricerca di Emmi, società svizzera leader nella produzione lattiero casearia, Evolus è un latte fermentato con Lactobacillus helveticus. La sostanza attiva contenuta sono i peptidi bioattivi, componenti naturali delle proteine del latte che si formano durante la fermentazione. Secondo gli studi, esercitano un valido aiuto nella regolazione dell´ipertensione, un disturbo che colpisce il 38% della popolazione adulta italiana e addirittura il 50% degli anziani. Ma come agisce Evolus? "Secondo gli studi, i peptidi del latte fermentato con Lactobacillus helveticus Lbk-16h – spiega il professor Carlo Cannella, Ordinario di Scienza dell´Alimentazione dell´Università di Roma `Sapienza´ - agiscono come Ace inibitori naturali. Le sostanze `Ace inibitorie´ inibiscono la formazione di angiotensina Ii, una sostanza vasocostrittrice che può portare all´aumento della pressione arteriosa. " – conclude Cannella. Gli studi finora disponibili sul consumo di Evolus mostrano che può contribuire a ridurre i valori pressori se assunto con regolarità, per almeno 15 giorni, nel quantitativo di 65 ml al giorno, in un regime dietetico adeguato. Evolus, come gli altri alimenti funzionali, `completa´ la dieta dell´iperteso, che deve seguire regole precise. "La prima norma da seguire è quella di controllare l´apporto calorico degli alimenti, che non dovrebbe superare le 1000 kilocalorie al giorno, in funzione dell´attività fisica svolta, per evitare il sovrappeso. – spiega il professor Gianfranco Parati, Direttore del Dipartimento di Cardiologia, Irccs Istituto Auxologico Italiano, Ospedale San Luca di «Milano e docente del Dipartimento di Medicina clinica, Prevenzione e Biotecnologie sanitarie dell´ Università di Milano-bicocca - La prevalenza di ipertensione aumenta infatti all´aumentare del peso corporeo. Se il 15% delle persone con peso normale soffre di ipertensione, questa percentuale sale al 23% tra le persone leggermente in sovrappeso (Bmi 25-27), al 27% in quelle con sovrappeso più grave (Bmi 27-30) e addirittura al 42% negli obesi. La riduzione di peso porta all´abbassamento dei valori pressori, con un effetto pari a quello di alcune terapie farmacologiche. Secondo i dati disponibili, basterebbe perdere il 10% del peso per ridurre in modo significativo i valori pressori. Nelle forme di ipertensione lieve (valori uguali o leggermente superiori a 140/90 mmHg) la correzione della dieta potrebbe risultare sufficiente per riportare i livelli pressori nella norma nei pazienti con ipertensione lieve e, nei casi di ipertensione più severa, potrebbe permettere di calibrare la terapia con dosi minori di farmaci. " — conclude Parati. Anche la scelta degli alimenti è importante. "Consumare 5 porzioni di frutta e ortaggi al giorno — continua Cannella - aiuta a controllare la pressione; questi sono alimenti poveri di Sodio e ricchi di Potassio (intracellulare), una sostanza che aiuta a modulare la pressione arteriosa. Bisogna inoltre evitare alimenti particolarmente ricchi di grassi, sostanze che si distribuiscono nel tessuto adiposo e che possono ostruire i vasi sanguigni. E bene poi evitare il sale (Nacl: cloruro di sodio). Il sodio in eccesso infatti causa un aumento dei fluidi extracellulari nel sangue, fenomeno che può condurre a ipertensione. " "Gli alimenti che contengono una flora microbica "probiotica", cioè favorevole alla vita in quanto producono sostanze protettive per il nostro organismo, vengono detti "funzionali" — aggiunge Cannella — Questi alimenti completano la dieta, potenziandone gli effetti benefici. Evolus, come gli altri alimenti funzionali, `completa´ la dieta, che deve comunque essere bilanciata come apporto energetico rispetto allo stile di vita e a ridotto apporto di sodio. " Eppure spesso anche i pazienti ipertesi dopo i primi sforzi abbandonano le buone regole a tavola. "Tra i principali consigli da seguire quello di modificare la dieta è sicuramente il meno facile da ottenere. — spiega il dottor Alberto Aronica, Medico di Medicina Generale e Specialista in Endocrinologia e Malattie del ricambio - In media, solo il 20-30% dei pazienti con rischi cardiovascolari modifica il proprio stile di alimentazione sostanzialmente e per lungo tempo. Lo sforzo dei medici di medicina generale dovrebbe proprio essere quello di educare alla dieta e a sane abitudini di vita (cessazione del fumo, incremento dell´attività fisica, riduzione del peso corporeo) che sono la base di qualsiasi trattamento preventivo contro l´insorgenza di malattie cardiovascolari. " "Una bottiglietta di Evolus al giorno (per almeno 15 giorni), associata a uno stile di vita sano e a una alimentazione corretta ed equilibrata, può aiutare a tenere sotto controllo l´ipertensione. — afferma Alberto Contessotto, Direttore Ricerca e Sviluppo Emmi Italia — Il nuovo prodotto contiene lo 0,1% di grassi e il 10% di frutta, è disponibile in due gusti (Fragola e Tropicale) ed è proposto in cluster da sei pezzi da 65 ml l´uno da conservare in frigorifero a + 4°C. Evolus, adatto ad ogni momento della giornata, è pensato per i consumatori che vogliono coniugare la bontà e la genuinità di un prodotto naturale all´efficacia della sua funzione salutistica. Il nuovo latte fermentato è adatto anche ai diabetici. " .  
   
   
IL RISCHIO DELLA LEGIONELLOSI: MISURE DI CONTROLLO E PREVENZIONE  
 
Milano, 22 marzo 2007 - Più comunemente conosciuta come la malattia dei legionari, la legionellosi è una grave forma di polmonite che viene contratta per via respiratoria, mediante l’inalazione o microaspirazione di aerosol in cui è contenuto il batterio appartenente al genere Legionella. La letalità media di tale morbo è del 10%, ma può arrivare fino al 30-40% nei casi acquisiti in ospedale; purtroppo negli ultimi anni si riscontra un incremento dei casi, generalmente associati ad impianti di acqua condottata (docce, piscine, bagni termali), fontane decorative, impianti di climatizzazione dell’aria, torri di raffreddamento, condensatori evaporativi o umidificatori. Solo il monitoraggio continuo degli impianti e l’adozione di misure di prevenzione idonee può favorire la riduzione del rischio. Ma occorre pure un’ampia diffusione delle informazioni e un costante aggiornamento tecnico degli operatori del settore. A tal fine la Fast, attraverso questo corso di aggiornamento professionale, offre ai responsabili delle strutture recettive (previste dalle linee guida nazionali) e ai tecnici l’occasione di acquisire la conoscenza di base sui fattori di rischio e sulle misure di prevenzione e controllo indispensabili per far fronte a tale problematica. Particolare attenzione è rivolta alle linee guida europee e nazionali, che prevedono una serie di criteri da adottare; ma sono pure importanti le esperienze significative maturate nelle diverse strutture recettive. Sito: www. Fast. Mi. It .  
   
   
VECCHIA ITALIA DEL XXI SECOLO L’ITALIA È TRA I PAESI AL MONDO DOVE SI FANNO MENO FIGLI, DOVE SI VIVE PIÙ A LUNGO COI GENITORI, DOVE SONO MAGGIORI LA LONGEVITÀ E L’INVECCHIAMENTO. L’ITALIA CRESCE, MA SOLO GRAZIE AL CONTRIBUTO STRANIERO  
 
Roma, 22 marzo 2007 - Tra il 2002 ed il 2005 la popolazione è cresciuta in media di circa 440 mila unità l’anno, ma le previsioni dei demografi non sono state contraddette: il saldo negativo tra nascite e morti è stato di circa 15 mila l’anno. La crescita è dovuta soprattutto all’iscrizione in anagrafe di mediamente di 305 mila stranieri l’anno, dovuta alle regolarizzazioni collegate alla Legge “Bossi-fini” e a nuove entrate immigratorie. Il dato sull’immigrazione è uno dei più eclatanti messi in luce dal “Rapporto sulla popolazione italiana – L’italia all’inizio del Xxi secolo”, realizzato dal Gruppo di coordinamento per la demografia della Società italiana di statistica con il contributo scientifico di diversi suoi aderenti, e curato da Giuseppe Gesano, dirigente di ricerca dell’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali (Irpps) del Consiglio nazionale delle ricerche, da Fausta Ongaro, ordinario di Demografia all’Università di Padova, e da Alessandro Rosina, associato di Demografia all’Università Cattolica di Milano. Il Rapporto, edito da Il Mulino, viene presentato domani, giovedì 22 marzo, alle 16. 00, presso la sede dell’Irpps-cnr, Roma – Via Nizza 128. Tra il 2002 ed il 2005 sono nati in Italia circa 170 mila bambini figli di madre straniera, che costituiscono poco meno dell’8% del totale delle nascite, percentuale che è in rapida crescita, così come lo è la popolazione straniera: inferiore allo 0,6 per cento nel 1991, quadruplicata al 2,3 per cento nel 2001, è oggi quantificata tra i 2,7 (4,5% dei residenti) ed i 3,5 milioni (6%), se si comprende una stima degli irregolari, con la quota più significativa nel Nord-est: 6,6 per cento. Gli stranieri contribuiscono anche a ridurre l’invecchiamento nazionale: senza di loro, gli ultra65enni avrebbe già superato il quinto della popolazione. La loro età media è di 31 anni, contro i 43 dei cittadini italiani, e la loro fecondità è doppia di quella italiana: nel 2004, per le donne straniere il numero medio finale di figli è stimato in 2,61, mentre per le italiane è pari a 1,26. La minore incidenza di persone anziane determina che il tasso di mortalità tra gli stranieri sia circa dieci volte inferiore a quello italiano (1,2 per mille contro 10,1). “Dal punto di vista demografico, la vitalità di una popolazione si misura dalla capacità di rinnovare se stessa, cioè dal fatto che ciascuna generazione riesca a produrre, nel corso della sua vita feconda, un numero di figli pari almeno al suo ammontare”, spiega Giuseppe Gesano dell’Irpps-cnr. “Ciò non avviene, in Italia, da circa trent’anni, e se nel frattempo la popolazione ha continuato a crescere (debolmente) lo si deve alla struttura ereditata dal passato (ancora molte le persone in età riproduttiva) e all’allungamento della vita media (+8,2 anni per gli uomini e +7,5 per le donne)” e all’immigrazione dall’estero. L’italia è il paese con la maggiore quota di popolazione anziana: le stime dell’Onu al 2005 danno gli ultra65enni al 20% dell’intera popolazione, gli ultimi calcoli Istat 2006 al 19,8%. Agli inizi degli anni ‘90 la quota nell’Unione europea si aggirava ovunque intorno al 15%, con Italia e Spagna un po’ più ‘giovani’. Nel 2005 l’Italia ha superato la Germania ed è diventata prima per ‘grandi vecchi’ (over 80, 5,1%). Nel futuro, il divario si accentuerà. La vita media delle donne è di oltre 83 anni, quella maschile oltre i 77. Gran parte della riproduzione da noi passa ancora attraverso l’uscita dei giovani dalla famiglia solo in coincidenza o prossimità del matrimonio. Questo processo si è rallentato di molto. Il diffondersi di studio e lavoro tra le giovani donne, a differenza di altri paesi avanzati, viene vissuto come un ostacolo alla formazione delle unioni ed alla messa al mondo di figli. “Nei soli dieci anni che vanno dal 1993 al 2003”, afferma Alessandro Rosina, dell’Università Cattolica di Milano, “nella cruciale fascia d’età tra i 25 ed i 34 anni, gli uomini che avevano una famiglia con figli sono scesi da uno su tre a uno su cinque, e le donne da oltre la metà a poco più di una su tre”. Negli ultimi trent’anni l’età media al primo matrimonio è infatti aumentata di 5,5 anni per le donne e di 4,2 per gli uomini, raggiungendo rispettivamente i 29,4 ed i 32,2 anni. Nel frattempo, la maggior parte dei giovani non sposati continua a vivere coi genitori: il 38% del totale dei maschi 30-34-enni ed il 21% delle loro coetanee. In conseguenza dei ritardi accumulati in tutto il processo di formazione di una propria famiglia questi pochi figli si fanno tardi: l’età media della donna alla nascita dei figli è di 30,8 anni (31,1 per le italiane e 27,4 per le straniere). “Si è accentuata la tendenza ad avere figli in età relativamente elevata. ”, scrive Fausta Ongaro dell’Università di Padova, “Nel 1995 i nati si dividevano pressoché equamente tra nati da donne con meno di trent’anni e nati da donne che avevano superato questa soglia; dieci anni dopo questo secondo gruppo diventa nettamente predominante (62 per cento). ” Meno diversi fra noi, più vicini al resto d’Europa Tra Mezzogiorno e Centro-nord è in atto un processo di convergenza. In primo luogo di fecondità: rispetto alle tradizionali differenze, 1,06 figli per donna al Nord contro 1,43 nel Mezzogiorno ancora nel 1995, nel 2005 entrambi sono a 1,32, grazie soprattutto all’apporto degli immigrati nelle regioni settentrionali. Nella mortalità, invece, il Nord ha colmato il precedente svantaggio a favore delle regioni meridionali, grazie a un guadagno nella sopravvivenza maschile (+2,6 anni nella speranza di vita a 65 anni tra il 1991 ed il 2005) maggiore di quello del Sud (+2,1 anni) e attribuibile soprattutto alla maggior contrazione della mortalità per malattie del sistema circolatorio e per tumori riscontrata nel Centro-nord. Il ritardo del Sud si manifesta anche nella speranza di vita in buona salute, più lunga al Centro-nord, sia per gli uomini (circa 4 anni a 65 anni al Centro-nord contro 2,8 nel Mezzogiorno) sia per le donne (3,6 contro 2,5 anni). La speranza di vita libera da disabilità per gli uomini già arrivati al 65° anno è di 14 anni circa nel Nord-est ed al Centro, 13,7 nel Nord-ovest e 13,1 nel Mezzogiorno, ma è molto più breve per le donne 65enni del Sud (13,5 anni) rispetto a quelle che vivono nel Nord-est (16,4 anni). La debolezza economica del Mezzogiorno emerge ancora con un saldo negativo nelle migrazioni, se pur debole (tra i -40 ed i -50 mila l’anno), e con una minore attrazione nei confronti degli immigrati dall’estero che vi si insediano regolarmente (6,2% del totale della popolazione al Centro-nord contro l’1,5% nel Mezzogiorno). Gli immigrati arrivano ora soprattutto dall’Europa orientale (un terzo delle presenze sulle prime 15 nazionalità), e le loro durate di presenza sono ancora brevi rispetto a quelle dei flussi ‘storici’ di filippini, tunisini, senegalesi e marocchini, ma una parte di loro manda segnali di insediamento definitivo richiamando o formando famiglia e facendo figli (le ‘seconde generazioni’, cioè i nati in Italia da almeno un genitore straniero, sono valutate in tutto tra le 550 e le 650 mila unità all’inizio del 2007). All’avanguardia per durata della vita e longevità, la popolazione italiana è in ritardo rispetto agli altri paesi europei nell’evoluzione delle forme famigliari e di convivenza e nei modelli riproduttivi. Scarsa diffusione di giovani che vivono da soli (6,4% delle donne 25-34-enni; ma Milano quasi un quarto degli uomini 35-44-enni) o con altri coetanei, meno del 30% (anche se in rapida crescita), le coppie che convivono a fronte del 60-95% rilevato nell’Europa settentrionale già a metà degli anni ’90. Anche matrimoni civili (più di uno su tre nel 2005), le separazioni ed i divorzi sono in aumento, ma si scioglie solo un matrimonio su sette, quando in altri paesi europei ciò avviene per un terzo/metà delle unioni. Ne consegue che sono poche le famiglie di un solo genitore con figli piccoli (662 mila), gli sposi in ‘seconde nozze’ (8%) e le famiglie ‘ricostituite’ (721 mila). I nati da genitori non coniugati, raddoppiati negli ultimi dieci anni, sono ancora meno del 15% (20% in Emilia Romagna), quando in diversi paesi europei hanno superato i figli di coppie legalmente coniugate. “Il problema dell’invecchiamento della popolazione va affrontato con idee innovative, capaci anche di sacrificare preconcetti e privilegi, e considerando gli immigrati stranieri, come in altri paesi, una componente stabile della popolazione mediante specifici interventi di integrazione e riconoscimento , specie per le ‘seconde generazioni’”, conclude Giuseppe Gesano dell’Irpps-cnr. “Va inoltre facilitato ed accelerato il percorso di autonomia dei giovani sul piano della formazione e della crescita della famiglia, dando spazio anche alle sue nuove forme. Devono, infine, essere ridotti i divari tra Nord e Sud, specie nella cura della salute e nella opportunità di lavoro per una popolazione che nel Mezzogiorno è più giovane”. .  
   
   
FIERA DELL’ELETTRONICA E DEL RADIOAMATORE MANIFESTAZIONE NAZIONALE GONZAGA (MN), 24-25 MARZO 2007  
 
 Gonzaga, 22 marzo 2007 - Sabato 24 marzo alle ore 8. 30 aprirà i battenti presso il quartiere fieristico di Gonzaga (Mantova) l’edizione primaverile della manifestazione nazionale denominata “Fiera dell’Elettronica e del Radioamatore”. L’area espositiva utilizzata sarà di oltre 9. 000 mq. , con 7 strutture tra padiglioni e tenso, e vedrà la partecipazione di oltre 160 espositori provenienti da tutta Italia (numerosissime le richieste che non sono state soddisfatte per mancanza di area espositiva) . I visitatori potranno trovare un vastissimo assortimento di novità e prodotti tra i quali spiccano: materiale elettronico, computers, software, cartucce, materiale radioimpiantistico, surplus, componentistica, telematica, decoder, parabole e telefonia con la partecipazione dell’editoria specializzata. Come per le ultime edizioni, sono in forte crescita l’elettronica di consumo, l’informatica e la telefonia sia mobile che fissa, grandi protagonisti dei nostri tempi, che vedono aumentare il numero degli espositori rispetto alle precedenti edizioni. La rassegna fornirà anche una panoramica didattico-educativa con la presenza di editori di riviste e testi specializzati. Alla seconda edizione anche “Fotografia Millenaria”, con oltre 300 mq. Coperti che ospitano una mostra mercato specializzata di materiale nuovo, usato e da collezione, e sale posa con modelle professioniste. Un´altra sala pose, a numero chiuso e riservata ad un pubblico maggiorenne, sarà dedicata al genere glamour con la presenza di una modella esperta che potrà essere immortalata dalle macchine di un numero ristretto di iscritti. Mai fino ad ora all´interno di una fiera analoga era stata offerta questa possibilità: confrontarsi con la fotografia dal punto di vista della professione con l´aiuto e l´assistenza di due fotoamatori di qualificato livello, supportati da una splendida modella altamente qualificata per questo tipo di intervento. La scorsa edizione di settembre è stata visitata, in sole due giornate di apertura, da oltre 20. 000 persone, un ottimo risultato che ha consolidato la manifestazione mantovana come una delle più importanti del settore a livello nazionale, capace di richiamare appassionati da tutta Italia. La Fiera dell’Elettronica è una rassegna completa, capace di soddisfare le esigenze di un pubblico eterogeneo alla ricerca di un vastissimo assortimento di prodotti, offerte competitive sotto il profilo del prezzo e della qualità nonché di rari pezzi di ricambio e di occasioni per il fai da te. .  
   
   
APRE OGGI MADE IN STEEL – CONOSCENZA E BUSINESS AL CONVEGNO INAUGURALE IL MINISTRO PER GLI AFFARI REGIONALI E AUTONOMIE LOCALI LINDA LANZILLOTTA.  
 
Brescia, 22 marzo 2007 - Ci sarà anche il Ministro per gli Affari Regionali e Autonomie Locali Linda Lanzillotta al convegno inaugurale di Made in Steel 2007, Acciaio: Innovare per competere. All’appuntamento, il cui inizio è previsto a Brixia Expo – Fiera di Brescia alle 10. 30, interverranno anche il Presidente di Assofermet, Roberto Lunardi, Emma Marcegaglia, Vice Presidente Confindustria, il Presidente di Federacciai, Giuseppe Pasini, e Franco Tamburini, Presidente Associazione Industriale Bresciana. Modera Elia Zamboni, de Il Sole24ore. Nel pomeriggio, alle 14. 30, Come cambia la geografia dell’acciaio – I nuovi protagonisti del mercato globale, nel corso del quale Luca Paolazzi de Il Sole24 Ore intervisterà, Ralph Oppenheimer, numero uno di Stemcor Holdings Limited, Liu Liu, Beijing Central Iron & Steel Research Institute, e Marco Mutinelli, Ordinario di Economia Gestionale Università di Brescia. Sempre nel pomeriggio di giovedì, infine, alle 17. 30, Etica, energia ed ambiente - La responsabilità sociale dell´impresa, intervento di Jeremy Rifkin. .  
   
   
NEL 2006 L´AUTOMATICO DA DIVERTIMENTO HA RACCOLTO OLTRE 15 MILIARDI DI EURO UN SETTORE IN COSTANTE CRESCITA QUELLO CHE SI PRESENTA DA OGGI ALL´ENADA PRIMAVERA DI RIMINI FIERA. L´ANNO SCORSO GLI ITALIANI HANNO GIOCATO 35,2 MILIARDI  
 
Rimini, 22 marzo 2007 - Continua a pieno ritmo la crescita del comparto dei giochi con apparecchi da intrattenimento. Dopo le ottime performances del 2005, quando il fatturato di settore risultò più che raddoppiato rispetto al 2004 (anche per effetto dell´estensione della rete telematica di controllo delle giocate) pure nel 2006 si registra un incremento del monte giocate. E se l´anno scorso il comparto dei giochi pubblici nel suo complesso ha messo a segno una crescita del 24%, raggiungendo i 35,2 miliardi di euro di raccolta gioco, il segmento che è cresciuto maggiormente è proprio quello delle macchine automatiche, la cui raccolta rispetto al 2005 è aumentata del 34,6%, arrivando a 15,4 miliardi. Gli apparecchi senza vincita in denaro hanno invece incassato globalmente 208,5 milioni di euro. Al settore Rimini Fiera dedica Enada Primavera, Mostra Internazionale degli apparecchi da intrattenimento e da gioco giunta quest´anno alla sua 19esima edizione (22 - 25 marzo). La manifestazione di Sapar, organizzata col patrocinio di Aams, il supporto di Euromat e in collaborazione con Ascob, Assotrattenimento, Fidart e Sicon, occupa ben sei padiglioni - posti lungo l´ala ovest di Rimini Fiera - accogliendo le proposte di 370 espositori, fra diretti e indiretti, su una superficie di 36mila metri quadri. L´inaugurazione è prevista in hall centrale alle ore 11. A tagliare il nastro sarà il sindaco di Rimini, Alberto Ravaioli. Al suo fianco, il vicepresidente di Rimini Fiera, Stefano Venturini e il presidente di Sapar, Paolo Dalla Pria. Dopo la visita ai padiglioni, alle ore 12, il convegno di apertura "Gli scenari evolutivi dell´intrattenimento: il fec quale luogo d´incontro ideale tra amusement e gaming", organizzato sempre da Sapar e Rimini Fiera in sala Diotallevi. Un settore, quello degli apparecchi da intrattenimento, che da solo costituisce quasi la metà della raccolta complessiva del mercato dei giochi pubblici e che occupa, tra full time e part time, quasi 100mila addetti, determinando per l´erario un gettito che nel 2006 è stato di circa 2 miliardi (+25% sul 2005). Il comparto è composto da circa 4mila imprese, soprattutto piccole e medie aziende distribuite su tutto il territorio nazionale. Apparecchi da gioco con premi in denaro Gli apparecchi installati nei pubblici esercizi sono passati dai 130mila del 2004 agli oltre 170mila di fine 2005 per finire con i circa 200mila dell´anno scorso, grazie all´estensione della rete telematica di raccolta e controllo delle giocate. Le regioni dove maggiore è la raccolta di giocate presso queste macchine automatiche è la Lombardia, seguita da Lazio, Emilia Romagna, Sicilia e Campania. La maggiora parte degli apparecchi è ubicata presso bar. Seguono grandi magazzini, sale giochi, agenzie di scommesse e circoli privati. La regione con il maggior numero di apparecchi installati è la Lombardia. Seguono la Sicilia, il Lazio e l´Emilia Romagna. All´ultimo posto troviamo la Valle d´Aosta. Apparecchi di puro intrattenimento meccanico ed elettronico Gli apparecchi di puro intrattenimento meccanico ed elettronico sono le pesche di abilità, le ruspe, le cosiddette redemption e i videogiochi. Il settore si mostra stabile già da alcuni anni. Le prospettive per il medio periodo sono di un incremento del giro d´affari, soprattutto all´interno delle grandi sale giochi che stanno sorgendo presso multiplex, centro commerciali, ecc. In sinergia quindi con altre attività d´intrattenimento. Dopo gli apparecchi a premio, nel 2006 è stato il lotto il settore che ha registrato la raccolta più consistente, attestandosi a 6,6 miliardi di euro, tuttavia con una flessione del 9,9% sul 2005 e, comunque, in calo costante nell´ultimo quadriennio. Sostanzialmente stabile il Superenalotto che ha raccolto 2 miliardi (+0,9%). Triplicata, invece, la raccolta delle lotterie, aumentata in un anno del 157% a quota 3,9 miliardi. Positivo andamento anche per le scommesse ippiche e per quelle sportive, che hanno raccolto rispettivamente 3 e 2,5 miliardi con un incremento rispettivamente del 4,8 e 40%. In ripresa (+13,1%) anche il Bingo, con una raccolta di 1,7 miliardi. Per quanto riguarda i canali di raccolta la quasi totalità è stata prodotta dal canale fisico, mentre ancora estremamente limitato risulta il canale a distanza con uso di Internet o telefono. Pur tuttavia la raccolta telematica, se ancora di ridotti volumi (nel 2006 solo 810 milioni) risulta quadruplicata rispetto al 2005, evidente segnale del ruolo che questi canali sono destinati in futuro ad assumere nel comparto dei giochi a premio e delle scommesse. .  
   
   
DA OGGI IL FVG AL SALONE DEL RESTAURO A FERRARA  
 
Udine, 22 marzo 2007 - Nell´ambito della Xiv Edizione del Salone dell´Arte del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali e Ambientali, che si apre domani al quartiere fieristico di Ferrara, sarà presentata la versione in formato digitale della raccolta della rivista "Restauro nel Friuli Venezia Giulia, Quaderni del Centro di Restauro 1983-2003. La Rivista, che è realizzata dal Servizio conservazione patrimonio culturale e gestione, del Centro regionale di catalogazione e restauro dei beni culturali, il quale fa parte della direzione centrale Istruzione, Cultura, Sport e Pace della Regione, sarà illustrata il 23 marzo, alle ore 11. L´intera attività del Centro regionale di catalogazione e restauro, che ha sede a Villa Manin di Passariano, verrà invece proposta (sempre nel Salone di Ferrara che sarà aperto fino al 25 marzo), in uno stand appositamente predisposto, nel quale sarà distribuito materiale divulgativo e promozionale. L´esperienza del Friuli Venezia Giulia nella formazione dei restauratori di beni culturali, con particolare riguardo alla specializzazione in beni librari, documentari e opere d´arte su carta, sarà invece esplicata al Salone di Ferrara domani, alle ore 14,30, nell´ambito di un convegno che mira ad analizzare le attività svolte in Italia nel settore, in particolare per quanto riguarda il recupero dei materiali su carta. A tale incontro parteciperanno esperti degli istituti centrali del Ministero per i beni e le attività culturali, i quali proporranno i programmi e le offerte formative degli organismi rappresentati. Si tratta in particolare dell´Istituto Centrale per il Restauro, dell´Istituto Centrale di Patologia del Libro, del Centro di Fotoriproduzione Legatoria e Restauro degli Archivi di Stato, e dell´Opificio delle Pietre Dure. Nel corso del convegno si parlerà in modo specifico dell´esperienza in atto da parte del Centro Regionale di Catalogazione e Restauro dei Beni Culturali del Friuli Venezia Giulia. Struttura che, nel 2006, ha avviato un ciclo di studi quinquennale per restauratori, recependo integralmente quanto disposto dal Codice dei beni culturali e del paesaggio. Ma verranno ricordate anche le azioni svolte in passato dal Centro per restituire alla fruizione della comunità reperti che altrimenti rischiavano di scomparire, perchè danneggiati dal tempo. .  
   
   
L’ARTE DI LEGGERE IL TEMPO CON LA LUCE DA EQUINOZIO A EQUINOZIO, UN’AFFASCINANTE MOSTRA SULL’ OROLOGIO DEI NOSTRI ANTENATI  
 
Firenze, 22 marzo 2007 - Alla meridiana, per millenni umile ma raffinato orologio dell’umanità, il Museo di Storia della Scienza di Firenze dedica una mostra spettacolare e affascinante (La linea del sole. Le grandi meridiane fiorentine), che debutta oggi in occasione dell’equinozio di primavera, nel quadro della Xvii Settimana della Cultura Scientifica (19 - 25 marzo). Si concluderà tra sei mesi il 23 settembre, giorno dell’equinozio d’autunno. Tra queste due date in cui, come noto, giorno e notte si equivalgono quanto a durata, sono peraltro previsti tre diversi eventi: il 21 giugno, solstizio d’estate, in piazza dei Giudici sarà inaugurata una meridiana monumentale davanti all’ingresso del Museo. Quella stessa mattina si terrà una dimostrazione nella cattedrale di S. Maria del Fiore, quando la luce solare centrerà perfettamente il disco marmoreo fatto installare nel Xv secolo dall’astronomo Paolo Dal Pozzo Toscanelli. L’evento segna il momento di massima vicinanza tra Terra e Sole. Analoga dimostrazione si terrà il 23 settembre nella Basilica di S. Maria Novella. Tutte queste iniziative, mostra inclusa, si svolgono grazie alla collaborazione del Comune, della Provincia, della Camera di Commercio e dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, istituzioni rappresentate alla conferenza stampa rispettivamente dall’Assessore alla Cultura Giovanna Folonari e dai presidenti Luca Mantellassi ed Edoardo Speranza. Per il Museo, presente il vicedirettore Filippo Camerota, curatore della mostra e del catalogo (Edizioni della Meridiana, pagine 112, € 15), il quale ha elaborato un percorso che parte dalle grandi realizzazioni del Battistero e di S. Maria del Fiore e si snoda fino agli osservatori astronomici del ‘700 (http://brunelleschi. Imss. Fi. It/meridiane/indice. Html). Studi astronomici, riforma del calendario, misura del tempo a fini pratici o religiosi (per esempio, calcolare la data di feste mobili come la Pasqua): sono le problematiche che guidarono questi celebri manufatti, ispirando decorazioni pittoriche (gli emisferi celesti della Sacrestia Vecchia di San Lorenzo e della Cappella dei Pazzi), invenzioni meccaniche (gli orologi da torre di Filippo Brunelleschi e Lorenzo della Volpaia), installazioni cortigiane (la Tribuna degli Uffizi). Com’è fatta una meridiana è noto: orizzontale o verticale che sia, è costituita da uno stilo (o gnomone) orientato verso il sole, che proietta un’ombra su una superficie. Lunghezza e arco disegnato dall’ombra definiscono ora e stagione. Il percorso della mostra prevede installazioni scenografiche, modelli interattivi, strumenti originali, libri, disegni, e una postazione multimediale dalla quale esplorare il territorio fiorentino alla ricerca delle antiche meridiane tuttora esistenti in conventi, ville, torri, palazzi storici. In particolare si possono ammirare oggetti originali di Egnazio Danti, l’astronomo di Cosimo I de Medici, autore della grande sfera armillare e della meridiana tutt’oggi sulla facciata di S. Maria Novella; libri e disegni di Toscanelli e di Leonardo Ximenes, l’astronomo del 700 che completò la linea meridiana del Duomo; l´orologio meccanico, il più antico esistente, costruito da Brunelleschi per il Palazzo dei Vicari di Scarperia. E ancora: spettacolari modelli (in scala 1:1) della meridiana del quadrante astronomico e della sfera armillare di S. Maria Novella e delle linee meridiane del Duomo e della Specola (il primo osservatorio astronomico fiorentino). La mostra si propone anche come laboratorio. Per capire meglio il funzionamento di gran parte di questi strumenti occorre infatti maneggiarli e il personale del Museo sarà perciò a disposizione dei visitatori. Per i ragazzi saranno invece organizzati veri e propri laboratori didattici. Informazioni e prenotazioni: Musei Scientifici Fiorentini, tel. 055. 210866. .  
   
   
INAUGURAZIONE UFFICIALE A TOKYO DELLA MOSTRA MILANOMADEINDESIGN DAL 21 MARZO AL 22 APRILE IN CALENDARIO IN GIAPPONE LA MOSTRA EVENTO CHE PROMUOVE NEL MONDO I LUOGHI, GLI UOMINI E LE IMPRESE DEL DESIGN MILANESE  
 
Tokyo 22 Marzo, 2007 - Riaffermare il primato milanese del design a livello internazionale e promuovere nel contempo il Sistema – Milano, le sue imprese e i suoi creativi nel mondo. E’ questo l’obiettivo di Milanomadeindesign, la mostra itinerante per il mondo promossa da Provincia di Milano, Camera di Commercio di Milano, Comune di Milano, in collaborazione con Regione Lombardia, con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri, e con l’organizzazione di Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo. Dopo le tappe 2006 di New York e Toronto Milanomadeindesign arriva ora in Giappone. La mostra sarà uno degli appuntamenti più interessanti della rassegna Primavera Italiana e sarà visitabile dal 21 Marzo al 22 Aprile presso Shiodomeitalia Creative Center, promotore dell’iniziativa a Tokyo in partnership con La Triennale di Milano. Scopo della rassegna è mettere in mostra non tanto i più interessanti oggetti del design milanese (elementi di arredo, moda, illuminazione d’interni, automobili…), quanto il territorio che li ha generati, la Milano “città infinita” che si snoda dalla Brianza fino a Varese, Como, Lecco, Bergamo e che ha imparato a sviluppare la sua capacità creativa in stretta relazione con la filiera produttiva. E’ qui che i creativi e gli imprenditori lavorano, è qui che si uniscono, in un mix unico nel mondo, creatività, cultura di progetto e saper fare. Alcune icone dell’industria creativa milanese si alterneranno ai volti degli artigiani e degli imprenditori, ai marchi delle imprese. Sono oltre 120 oggetti di design presentati nel corso delle varie tappe e selezionati da un comitato scientifico presieduto da Gillo Dorfles e coordinato da Aldo Colonetti, allestiti da Studio Origoni e Steiner. Le installazioni multimediali di Studio Azzurro guideranno il visitatore in un suggestivo viaggio all’interno del territorio milanese, dalla città, alla provincia, alle Alpi, al Ticino e all’Adda .  
   
   
CONTRIBUTO REGIONALE A ORCHESTRA TEATRO OLIMPICO DI VICENZA  
 
Vicenza, 22 marzo 2007 - Nella legge finanziaria della Regione per il 2007 è stato inserito un contributo di 100 mila euro all’anno per un triennio a favore dell’Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza. Le motivazioni di questa scelta sono state illustrate oggi a Vicenza dall’assessore regionale al bilancio Isi Coppola, insieme al sindaco Enrico Hullweck e al direttore artistico dell’orchestra Giancarlo De Lorenzo. L’assessore Coppola ha detto che il contributo è il segno dell’attenzione della Regione per la cultura vicentina e per una delle sue eccellenze, l’Orchestra del Teatro Olimpico. A riconoscimento di questo importante ruolo sul piano culturale, in sede di discussione della legge finanziaria regionale per il 2007, è stato approvato questo contributo annuale, al fine di favorire e sostenere il programma delle sue attività. La Regione – ha detto l’assessore - sostiene da tempo l’insieme delle attività realizzate in collaborazione con i principali soggetti del territorio senza trascurare ed anzi cogliendo la vivacità di tutto il tessuto culturale veneto, costituito in molti casi da significative realtà di piccole e medie dimensioni. Da parte sua il direttore artistico De Lorenzo ha affermato che questa iniziativa regionale rappresenta una sorta di imprimatur per l’Orchestra vicentina, il cui sogno è quello di poter diventare stabile. L’attività ha avuto una forte ripresa negli ultimi tre anni e presto Vicenza avrà anche un nuovo teatro. “Siamo pronti – ha aggiunto – a raccogliere anche questa sfida”. La stagione sinfonica del Teatro Olimpico inizierà il 1° aprile. Da parte sua il sindaco Hullweck ha confermato che la nuova struttura teatrale dovrebbe essere inaugurata a fine anno e che tra i soci fondatori c’è anche la Regione. “Ci prepariamo – ha concluso – ad una nuova crescita di tipo esponenziale. E’ quindi un momento di grande attenzione che va al di là del finanziamento regionale”. .  
   
   
ALTO VERBANO A TEATRO CON COCHI E RENATO: “NUOTANDO CON LE LACRIME AGLI OCCHI. UNO SPETTACOLO DI CANZONI E RAGIONAMENTI”.  
 
Milano, 22 marzo 2007 - E’ approdata il 20 marzo al Teatro Ventaglio Smeraldo di Milano la tournèe teatrale prodotta da Alto Verbano. Lo spettacolo ha riportato sulle scene il grande duo comico Dopo sei anni di assenza, Cochi e Renato, alias Cochi Ponzoni e Renato Pozzetto, sono tornati in teatro con il nuovo spettacolo “Nuotando con le lacrime agli occhi. Uno spettacolo di canzoni e ragionamenti”. La produzione è di Alto Verbano. La società di Francesca e Giacomo Pozzetto conferma con la realizzazione di questo progetto una felice vocazione a esplorare anche territori extra-pubblicitari (come la recente produzione per Raidue dello show "Stiamo lavorando per noi", sempre con Cochi e Renato). Il tour, partito cinque mesi fa, ha riscosso un grande successo, ma è innegabile che la tappa milanese rappresenti per Cochi e Renato qualcosa di veramente speciale, considerata la loro storia artistica. L’appuntamento è dunque al Teatro Ventaglio Smeraldo di Milano, dal 20 marzo al 1° aprile 2007. Forti di uno stile inconfondibile mutuato dal teatro dell’assurdo, i due artisti continuano a comunicare con un pubblico che li ama. Portano in scena sia brani vecchi, sia nuovi, intervallati da storie surreali con cui si prendono in giro, raccontando l’Italia “cialtrona” di oggi. Canzoni come “Nebbia in Val Padana”, “La Gallina”, “La Vita l’è bela” e “Canzone Intelligente” sono solo alcuni dei pezzi che Cochi e Renato porteranno sul palcoscenico milanese, accompagnati da una band d’eccezione: i Good Fellas. .  
   
   
ANCHE IL CAMPIONE STATUNITENSE STEVE JONES AL TELECOM ITALIA OPEN IL MONTEPREMI AUMENTA ANCORA: 1.700.000 EURO IL TORNEO SARA´ TRASMESSO IN DIRETTA SU SKY SPORT EXTRA  
 
Milano, 22 marzo 2007 - Steve Jones sarà il terzo grande giocatore dell’Us Pga Tour, dopo Tom Lehman e Duffy Waldorf, presente al Telecom Italia Open che si disputerà per la quarta volta consecutiva sul percorso del Castello di Tolcinasco Golf & Country Club dal 3 al 6 maggio. Jones ha vinto otto tornei nel circuito statunitense, tra i quali un major - l’Us Open del 1996 - nel quale bruciò sull’ultima buca proprio Lehman e Davis Love Iii. Sul tracciato lombardo vi sarà anche profumo di Ryder Cup, perché ha confermato la sua partecipazione Ian Woosnam, capitano della formazione europea che nell’ultima sfida ha travolto quella statunitense a Dublino (18,5-9,5) condotta da Lehman. Giocatori di grande classe per un evento che, nelle ultime edizioni, è cresciuto notevolmente sotto l’aspetto tecnico e organizzativo. E anche come montepremi il Telecom Italia Open si colloca decisamente nella fascia medio alta delle gare continentali, perché saranno in palio 1. 700. 000 euro. L’incremento, rispetto al 2006, è di ben 300mila euro con una decisione del Comitato Organizzatore che ne ha voluti aggiungere altri 100mila ai 200mila in più, inizialmente annunciati. Il vincitore riceverà 283. 330 euro, ossia 50mila in più di quanti ne percepì Francesco Molinari lo scorso anno. Un’escalation originata dalla felice sinergia tra l’European Tour e la Federazione Italiana Golf, partnership iniziata nel 2003 e recentemente confermata per altri tre anni, e dal sostegno degli sponsor che credono sempre più nella potenzialità mediatica dell’evento. Telecom Italia sarà per la quinta volta title sponsor, ma hanno dato conferma altre prestigiose aziende come il major sponsor Aedes e come gli sponsor Bmw, Rolex, e Monte dei Paschi, mentre debutteranno nel pool Botticelli Abbigliamento e Ras Alliance. Siemens, inoltre, firmerà la tradizionale Pro-am d´apertura il 2 maggio. Fornitori ufficiali: Berlucchi, Daewoo, Del Monte, Hertz, Lindt e Unisys. Sky, partner media dell’evento, dedicherà al Telecom Italia Open dodici ore di trasmissione in diretta, oltre a varie differite, sul canale satellitare Sky Sport Extra, con la telecronaca di Mario Camicia e di Silvio Grappasonni. Questi gli orari: giovedì 3 e venerdì 4 maggio dalle 15,30 alle 18,30; sabato 5 e domenica 6 maggio: dalle 14 alle 17. Steve Jones Steve Jones è nato ad Artesia, nel Minnesota, il 27 dicembre del 1958. Studente all’Università del Colorado ha avuto una buona carriera da dilettante con la presenza tra gli All-american. In quel periodo si è distinto anche giocando a basket. Fisico atletico, alto quasi un metro e novanta, è professionista dal 1981 ma fino al 1986 non è mai riuscito a mantenere la “carta” nel tour statunitense, passando per tre volte alla Qualifying School. Nel 1987 si è classificato 66° nell’ordine di merito ed è iniziata la sua escalation. Ha ottenuto il primo dei suoi otto titoli in carriera nel 1988 (At&t Pebble Beach Nazional Pro-am), poi sono seguiti altri tre successi nell’anno seguente (Tournament of Champions, Bob Hope Chrysler Classic, Canadian Open) in cui ha ottenuto anche il miglior piazzamento nella money list (8°). A quel punto, però, un incidente in motocicletta ne ha fermato l’ascesa. Dopo un lungo periodo di riabilitazione è tornato clamorosamente alla ribalta nel 1996, quando il suo palmares è stato impreziosito da un major, l ’U. S. Open, dove ha superato per un colpo Tom Lehman e Davis Love Iii. Con quel titolo Jones ha nuovamente ripreso il volo. Due vittorie nel 1997 (Phoenix Open e Canadian Open) un’altra nel 1998 (Quad City Classic), buoni piazzamenti e guadagni annuali vicini al milione di dollari, che all’epoca non erano da disprezzare. La sfortuna, tuttavia, ha nuovamente attraversato la sua strada sotto forma di incidente a entrambi i gomiti. Altro lungo periodo di stop e il ritorno all’attività piena negli ultimi due anni. In carriera ha guadagnato quasi sette milioni di dollari. Ha disputato la World Cup nel 1996 (insieme a Tom Lehman e Stati Uniti secondi). E’ sposato con Bonnie e ha due figli Cy Edmond e Stacey Jane. E’ appassionato di basket, pesca, caccia con l’arco e caccia con il fucile. . .  
   
   
GOLF - TIGER WOODS CERCA RIVINCITE NEL WGC CA CHAMPIONSHIP EUROPEAN TOUR: I FRATELLI MOLINARI, TADINI E TERRENI AL MADEIRA ISLAND OPEN  
 
 Roma 21 marzo 2007 - Tiger Woods cerca rivincite nel Ca Championship (ex American Express), il secondo torneo stagionale del World Golf Championships che si svolge sul percorso del Blue Monster al Doral Golf Resort a Miami, in Florida (22-25 marzo). I campo 73 tra i migliori giocatori del mondo che si divideranno un montepremi di ben 8 milioni di dollari. Al vincitore ne andranno 1. 350. 000. Woods, che difende il titolo e che ha già vinto la gara per cinque volte, non sembra in condizioni ottimali, ma anche gli altri giocatori di primo piano, a parte Vijay Singh che ha già conquistato due successi in stagione (Mercedes Championship e Arnold Palmer Invitational), soffrono di notevoli alti e bassi. Al via oltre ai due campioni citati, anche Ernie Els, Jim Furyk, Sergio Garcia, Phil Mickelson e Retief Goosen, che sono i più gettonati nelle previsioni della vigilia, ma hanno notevoli chances di imporsi anche Henrik Stenson, in grande spolvero e con due vittorie nel 2007 (Wgc Accenture Match Play e Dubai Desert Classic), Adam Scott, Charles Howell Iii e Trevor Immelman. European Tour: I Fratelli Molinari, Tadini E Terreni Al Madeira Island Open - Francesco ed Edoardo Molinari, Alessandro Tadini e Paolo Terreni partecipano al Madeira Island Open (22-25 marzo), il torneo con il quale inizia la fase continentale dell´European Tour dopo i primi quindici disputati in Oriente, in Australia, in Sudafrica e negli Emirati Arabi. Si gioca sul percorso collinare di Santo da Serra, nell´isola portoghese di Madeira, con un montepremi di 700. 000 euro, uno dei più bassi del circuito. Al vincitore andranno 116. 660 euro. Difficile trovare punti di riferimento nel field, dove sono presenti moltissimi giocatori che militano nel Challenge Tour, ma i fratelli Molinari, l´argentino Rafael Echenique e il gallese Bradley Dredge hanno sicuramente qualcosa in più in questo contesto. Da rilevare la presenza dell´anziano campione sudafricano David Frost e di Notah Begay Iii, statunitense di origine navajo, che ha deciso di cercare fortuna in Europa dopo un lungo periodo grigio nell´Us Pga Tour dove aveva vinto quattro gare tra il 1999 e il 2000. Lpga Tour: Safeway International Con Tre Italiane - Il Lpga Tour fa tappa a Superstition Mountain, in Arizona, dove sul percorso che prende il nome dalla città è in programma il Safeway Classic (22-25 marzo). Nuovamente in campo Silvia Cavalleri, Giulia Sergas e Veronica Zorzi, ancora alla ricerca della migliore condizione dopo prove alquanto alterne. Difende il titolo la statunitense Juli Inkster dal presumibile attacco di Annika Sorenstam, Karrie Webb e Lorena Ochoa, ma tra le candidate al successo non vanno dimenticate Stacy Prammanasudh, attuale leader dell´ordine di merito, Paula Creamer, Julieta Granada e Cristie Kerr. Curiosità per la prova della venticinquenne Meaghan Francella, che in Messico ha piegato la Sorenstam in spareggio nel Mastercard Classic. Il montepremi è di 1. 500. 000 dollari. .  
   
   
PETER FILL CAMPIONE ITALIANO IN GIGANTE AI CAMPIONATI ITALIANI ASSOLUTI FISI DI SCI ALPINO SANTA CATERINA VALFURVA (SO) 19-24 MARZO 2007  
 
Santa Caterina, 21 marzo 2007 - Al termine di una splendida stagione, il ventiquattrenne Peter Fill conquista sulla pista Deborah Compagnoni il titolo italiano nel Gigante maschile piazzandosi al primo posto con 2´11"34 (era terzo nella prima manche), davanti al piemontese Alessandro Roberto e all’altoatesino Michael Gufler. Assenti Massimiliano Blardone e Manfred Moelg, entrambi infortunati, Alberto Schieppati ha gareggiato solo nella prima manche per non aggravare i problemi ai tendini delle mani. Il carabiniere di Bressanone, reduce da un più che pregevole sesto posto nella classifica generale di Coppa del Mondo, si era già imposto negli Assoluti di Santa Caterina dell’anno scorso vincendo il titolo italiano in Super G. A Bormio lo scorso 29 dicembre era arrivato secondo in discesa, dietro un campione del calibro di Michael Walchhofer (ex campione del mondo di specialità). A fine gara, Fill ha dichiarato: «È una vittoria che arriva alla fine di un anno in cui mi sono impegnato molto, e che premia in particolare la preparazione atletica. Ce l’ho sempre messa tutta, anche se non sempre è andata come speravo: qui forse la pista un po’ più semplice mi ha facilitato. Ma i buoni risultati non devono farmi tirare i remi in barca. So che devo migliorare ancora molto, se l’anno prossimo voglio salire sul podio in Coppa del Mondo. » Ordine d´arrivo del Gigante maschile:
1. Peter Fill (Carabinieri) 2´11"34
2. Alessandro Roberto (Cs Esercito) 2´11"48
3. Michael Gufler (Carabinieri) 2´11"82
4. Cristof Innerhofer (Fiamme Gialle) 2´12"22
5. Aronne Pieruz (Cs Forestale) 2´12"28
6. Michel Davare (Fiamme Oro) 2´12"32
6. Patrick Thaler (Carabinieri) 2´12"32
8. Alex Happacher (Carabinieri) 2´12"89
9. Cristopher Povinelli (Carabinieri) 2´12"94
10. Lucas Senoner (Carabinieri) 2´12"97
Delegato Fis: Bernd Lauth; Arbitro: Alfons Thoma; Direttore di gara: Tino Pietrogiovanna; Temperature: -7 alla partenza e -4 all’arrivo; neve farinosa. Oggi alle ore 9. 00 prove cronometrate di discesa libera maschile e femminile. .
 
   
   
VOLO LIBERO: ELETTA LA NUOVA DIRIGENZA  
 
Tocco di Casauria, 22 marzo 2007 - Ai piedi della Maiella, si è svolta l´assemblea della Federazione Italiana Volo Libero per l´elezione del consiglio direttivo. Rappresentate 44 associazioni dai rispettivi presidenti ed un più alto numero di sportivi in veste di uditori. La riunione è stata organizzata dall´associazione abruzzese "Volo Libero Tocco" che ha sfoderato una magistrale efficienza, mentre l´amministrazione comunale ha accolto i partecipanti nel salone delle adunanze con calorosa simpatia. L´importanza del momento ha fatto sopportare ai convenuti il disagio delle distanze geografiche per chi proveniva dalle regioni più lontane, Sardegna compresa. Alla presidenza è stato eletto Luca Basso, 40 anni, avvocato di Vicenza, che prende il posto del biellese Pietro Bacchi, alla guida della Fivl da un quarto di secolo, periodo nel quale il volo senza motore in deltaplano e parapendio ha raggiunto grandi traguardi, come i circa 29000 piloti brevettati, numerosi titoli mondiali ed europei, la pianificazione della didattica, il progresso tecnico dei mezzi ed altro ancora. Insieme al nuovo presidente sono stati eletti il friulano Matteo Di Brima, Fabio Federici di Norma (Latina), Rodolfo Saccani, romano trapiantato in Lombardia, Roberto Visentin dell´Aero Club Bassano ed il meteorologo Damiano Zanocco di Thiene (Vicenza). Riconfermati Luciano Gallo e Luigi Destefanis (Torino) e Flavio Tebaldi di Varese. Ritorno amaro dai mondiali in Australia della nazionale di parapendio. Gli ex campioni europei non sono andati oltre l´ottavo posto in un ambito di volo ben diverso da quello alpino. Il solo Luca Donini (Trento), già campione del mondo, è riuscito a piazzarsi terzo in un paio di manches, senza riuscire ad entrare nei primi dieci della classifica individuale. Il titolo è andato alla Repubblica Ceca, davanti a Francia e Svizzera. Erano in gara 39 nazioni per un totale di 149 piloti, comprese 39 donne. .