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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Marzo 2008
UN MERCATO UNICO EUROPEO PER TUTTI UNA NUOVA RETE A PORTATA DELLA TUA IMPRESA PER L’INNOVAZIONE E LA COMPETITIVITA  
 
 Roma, 10 marzo 2008 - Il 2008 vede il rafforzamento dell’impegno della Commissione europea per il rilancio del mercato unico, eliminando gli ostacoli ancora esistenti, e per aprire nuove frontiere alla conoscenza ed all’innovazione, necessari alla crescita interna ed esterna dell´Unione europea. E’ in tale contesto che la Direzione Generale Imprese e Industria lancia la nuova rete europea per le piccole e medie imprese, presente nei 27 Paesi membri e all’estero (per un totale di 40 Paesi). Obiettivo della creazione del mercato unico è la realizzazione della fusione dei mercati nazionali in un unico grande mercato creando in tal modo nuove opportunità commerciali, aprendo nuovi mercati e favorendo la crescita economica. Il corretto funzionamento del mercato unico rappresenta un´importante sfida per tutti i cittadini, le imprese e i consumatori. E’ solo vincendo le resistenze all’effettiva libertà di circolazione delle persone, delle merci, dei capitali e dei servizi che si potranno ottenere i massimi benefici in termini di crescita economica, di innovazione, di crescita culturale e di aumento della competitività dell’Unione verso l’esterno, ed al contempo ottenere il maggiore impatto sul territorio di tutte le politiche dell’Unione europea finalizzate allo sviluppo del mercato interno. Per rilanciare il mercato unico e quindi raggiungere gli obiettivi di crescita, innovazione e competitività dell’Unione europea, la Commissione ha adottato, il 20 novembre scorso, le azioni indicate nel documento “Un mercato unico per l’Europa del Xxi secolo” e avviato, nel 2008, la nuova rete per le piccole e medie imprese (Pmi) la cui missione è, appunto, il rafforzamento della competitività e della capacità di innovazione delle imprese. Il nome è Enterprise Europe Network, un rete con sportelli operativi in circa 40 paesi, con oltre 500 organizzazioni membri (camere di commercio, agenzie regionali di sviluppo, centri tecnologici di ricerca e universitari ecc) - alcune già membri nelle precedenti reti Eurosportelli (Eic) e Centri di collegamento innovazione (Irc) - e con 4. 000 professionisti esperti che vi lavorano. Il positivo impatto delle iniziative su indicate è, tuttavia, condizionato dalle azioni complementari che saranno promosse dai rispettivi governi, a tutti i livelli (nazionale, regionale, locale). Il convegno “Un mercato unico europeo per tutti – Una nuova rete a portata della tua impresa per l’innovazione e la competitività” promosso dalla Rappresentanza della Commissione europea e realizzato con la collaborazione delle reti di informazione dell’Unione europea (Enterprise Europe Network, Europe Direct, Solvit e Ecc-net) - intende fornire un´informazione sulle proposte della Commissione per il rilancio del mercato unico e sulla nuova rete Enterprise Europe Network. In occasione del convegno – parte di un Piano di comunicazione nazionale tra le reti e la Rappresentanza che include iniziative locali per i cittadini, le imprese ed i consumatori - verrà distribuito un Dvd di informazione ed approfondimento delle principali tematiche oggetto del convegno, frutto del lavoro congiunto delle reti di informazione in Italia. Convegno promosso dalla Rappresentanza della Commissione europea in Italia. 8. 30 Registrazione dei partecipanti; 9. 15 Presidente di seduta Andrea Mondello Presidente Unioncamere; Apertura dei lavori Pier Virgilio Dastoli Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea; 09. 30 La nuova rete dell’Unione europea per le Pmi per la competitività e l’innovazione Maive Rute Direttore, Direzione Generale Imprese ed Industria della Commissione europea; 10. 00 Interventi: Andrea Manzella Presidente Commissione Politiche dell´Unione europea, Senato della Repubblica; Stefano Zappalà Commissione Mercato Interno e Protezione dei Consumatori, Parlamento europeo; 11. 45 Presentazione di Enterprise Europe Network Antonello Lapalorcia Direzione Generale Sviluppo Produttivo e Competitività Ministero per lo Sviluppo Economico; I rappresentanti dei 5 consorzi della rete: 11. 30 Tavola Rotonda Problemi e soluzioni a confronto per un mercato più competitivo ed innovativo per le imprese a favore dei consumatori e cittadini in Europa. Modera: Anna Bartolini – Rappresentante italiano nel consiglio europeo dei consumatori; Andrea Bianchi Capo Dipartimento per la competitività, Ministero Sviluppo Economico; Carmela Decaro Capo Dipartimento per le politiche comunitarie, Presidenza del Consiglio dei Ministri; Luigi Carbone Vice Segretario generale Presidenza del Consiglio dei Ministri; Luciano Criscuoli Direttore Generale per il Coordinamento e lo Sviluppo della Ricerca, Ministero per l’Università e per la Ricerca; Sandro Pettinato Dirigente Area Servizi Finanziari, Infrastrutture e Internazionalizzazione, Unioncamere; Gianfranco Ruta Responsabile delle politiche per lo sviluppo, Confcommercio; Ennio Lucarelli Vice Presidente Confindustria Servizi Innovativi; Giuseppe Busia Direttore Conferenza Stato Regioni. Imprese testimonial 13. 30 Conclusioni Emma Bonino Ministro per il Commercio Internazionale e le Politiche Europee. Unioncamere, 14 marzo 2008 – Roma, Piazza Sallustio, 21. .  
   
   
EUROBAROMETRO: GLI EUROPEI SI ESPRIMONO POSITIVAMENTE SULL´AZIONE DELLA POLITICA REGIONALE EUROPEA  
 
 Bruxelles, 7 marzo 2008 - Danuta Hübner, commissario responsabile per la Politica regionale, svela oggi i risultati di un sondaggio Eurobarometro relativo al modo in cui gli europei percepiscono tale politica. Ne emerge che i cittadini sono maggioritariamente consapevoli dei vantaggi recati da tale politica, cui è destinato più di un terzo del bilancio europeo, nella loro città o nella loro regione. Essi auspicano che la politica regionale sia ancora più ambiziosa e affronti chiaramente le nuove sfide quali la lotta contro il cambiamento climatico, la globalizzazione o il cambio demografico. Per Danuta Hübner, "Questa indagine conferma la fiducia degli europei nell´azione della politica di coesione. Essi pensano non solo che dobbiamo continuare a sostenere le regioni più povere d´Europa per aiutarle a rimontare il loro ritardo, ma ritengono anche che essa debba continuare a sostenere l´insieme delle regioni d´Europa. I cittadini auspicano un´azione europea sempre più ambiziosa, in grado di rispondere alle nuove sfide del Xxi° secolo determinate ad esempio, dal cambiamento climatico, dalle sfide demografiche e dagli effetti della globalizzazione. Bisogna quindi dotarsi dei mezzi necessari per rispondere a queste aspettative. " L´indagine Eurobarometro, realizzata nel gennaio scorso nei 27 Stati membri, si situa nel contesto della consultazione pubblica avviata da Danuta Hübner nel settembre dell´anno scorso in merito all´avvenire della politica regionale (Ip/07/1406). L´obiettivo è associare un massimo di cittadini a questa riflessione. Una politica relativamente ben conosciuta e ben percepita La metà del campione afferma di essere al corrente al sostegno recato dalla politica di coesione alla sua regione o città. Questa consapevolezza è maggiore nei 12 nuovi Stati membri (60%) rispetto ai vecchi Stati membri (47%). Il grado di sensibilizzazione è maggiore in Slovenia (66%), in Lituania (65%), in Austria (64%) e in Irlanda (64%), mentre appare poco elevato in Bulgaria (35%), a Cipro (35%) e nei Paesi Bassi (30%). La Germania (46%), la Francia (45%) e il Regno Unito (38%) si situano al di sotto della media comunitaria. D´altro canto, i cittadini che si dicono al corrente di quanto realizzato dalla politica di coesione affermano in gran numero (al 70%) che essa ha recato benefici. Solo un intervistato su cinque (22%) ha risposto che la politica regionale non reca vantaggi alla sua regione (si tratta per lo più di cittadini francesi, olandesi, bulgari e sloveni). La Lituania e l´Irlanda sono invece esempi di paesi i cui cittadini riconoscono quasi all´unanimità l´impatto positivo del sostegno europeo. Gli europei condividono la ragion d´essere della politica regionale poiché essi sostengono all´85% la priorità accordata alle regioni più povere per consentire loro di rimontare il ritardo accumulato. D´altro canto, 58 % dei cittadini ritengono che la politica debba continuare a sostenere l´insieme delle regioni europee e non soltanto le più povere. Gli ambiti prioritari per i cittadini europei I settori sui quali gli europei auspicano che l´investimento europeo venga concentrato prioritariamente sono l´istruzione, la salute, le infrastrutture sociali, la tutela dell´ambiente e la prevenzione dei rischi. In secondo luogo, essi pensano che il sostegno debba vertere sulla formazione professionale e l´aiuto alle piccole imprese. Una grande maggioranza di cittadini europei desidera che la politica regionale integri in futuro nel suo mandato sfide quali la lotta contro il cambiamento climatico, la globalizzazione e il cambiamento demografico. Essi considerano priorità (di primo o secondo ordine) all´85% il cambiamento climatico, al 54% la globalizzazione e al 52% la sfida demografica. Il metodo di gestione dei Fondi è giudicato positivo I cittadini europei plaudono anche al principio del "partenariato" che consente di coinvolgere la società civile nella gestione dei Fondi. 82% degli europei ritengono quindi positivo il fatto che le associazioni di imprese, i sindacati, le organizzazioni che promuovono le pari opportunità o l´ambiente siano coinvolti nella selezione dei progetti sul terreno. In altre parole essi riconoscono il principio della governance "a più livelli" che è all´origine della politica di coesione. La parola d´ordine per il periodo 2007-2013: maggiore trasparenza Resta il fatto che, per la Commissione, gli Stati membri devono continuare a meglio informare i cittadini sull´esistenza delle migliaia di progetti finanziati di cui essi beneficiano grazie all´investimento europeo. La regolamentazione comunitaria sui Fondi per il periodo 2007-2013 fa obbligo per la prima volta agli Stati membri di pubblicare l´insieme delle liste di progetti cofinanziati dall´Unione, gli importi ricevuti e i beneficiari. Attualmente gli Stati membri sottopongono alla Commissione piani di comunicazione per ciascuno dei 450 programmi che saranno finanziati dalla politica di coesione nel 2007-2013. Il commissario Hübner ha ribadito la qualità dei piani presentati finora che rispecchiano il crescente sforzo degli Stati membri per assicurare una migliore comunicazione. Il rapporto completo dell´indagine è disponibile al seguente indirizzo: http://ec. Europa. Eu/public_opinion/archives/flash_arch_en. Htm .  
   
   
UNA RELAZIONE DELL´UE SEGNALA CHE SULLE DONNE INCOMBE ANCORA IL SOFFITTO DI VETRO  
 
Bruxelles, 10 marzo 2008 - Nonostante i progressi registrati di recente, le donne in Europa sono ancora escluse dai vertici della politica e dell´economia, constata una nuova relazione della Commissione europea. In tutta l´Ue 24% dei parlamentari sono donne – rispetto al 16% di dieci anni fa – e analoga è la proporzione di donne che occupano incarichi ministeriali. Nel settore privato, gli uomini occupano ancora 9 posti su 10 nei consigli di amministrazione delle grandi imprese e rappresentano i due terzi dei direttori di aziende. La relazione appare l´8 marzo, in coincidenza con la Giornata internazionale della donna, e precede una nuova rete europea di donne al comando che verrà inaugurata nel corso di quest´anno. "I progressi realizzati nell´accrescere il numero di donne che occupano posti decisionali sono stati troppo lenti. Se crediamo nei valori della democrazia non possiamo lasciare la metà della popolazione fuori dalle strutture di comando", ha affermato Vladimír Špidla, commissario responsabile per le pari opportunità. "La parità di genere è anche un elemento positivo sul piano economico. Le nostre economie devono valorizzare appieno tutti i talenti di cui disponiamo se vogliamo affrontare la competizione globale. Dobbiamo perciò infrangere una volta per tutte il soffitto di vetro!". La relazione, "Donne e uomini nel processo decisionale 2007 – Analisi della situazione e tendenze" indica che la proporzione di donne che siedono nei parlamenti nazionali è aumentata di circa la metà, passando dal 16% nel 1997 al 24% nel 2007. Tale percentuale è ancora ben al di sotto della cosiddetta massa critica del 30% ritenuta necessaria affinché le donne esercitino un´influenza sensibile sulla politica. Il Parlamento europeo supera di poco questa massa critica (31%). Mediamente gli uomini superano le donne tra i ministri nei governi nazionali in un rapporto di tre a uno (24% donne, 76% uomini). Le donne sono anche ampiamente sottorappresentate nelle sfere decisionali dell´economia. Le banche centrali di tutti e 27 gli Stati membri dell´Ue sono dirette da un governatore uomo. In Europa più del 44% di tutti i lavoratori sono donne, ma soltanto il 32% dei dirigenti d´azienda (direttori generali, direttori e amministratori di piccole imprese) sono donne. La sottorappresentazione delle donne ai vertici è un fenomeno ancora più marcato nelle grandi imprese – vale a dire le imprese di ciascun paese tra le più quotate in borsa – in cui sono gli uomini a occupare circa il 90% dei posti nel consiglio di amministrazione, una cifra che ha dato pochi segni di miglioramento negli ultimi anni. Si sono registrati importanti progressi per quanto concerne la promozione delle donne nelle amministrazioni centrali degli Stati membri dell´Ue nelle quali esse occupano quasi il 33% dei due scaglioni più alti della gerarchia rispetto al 17% del 1999. La proporzione di donne che occupano posizioni analoghe nelle istituzioni dell´Ue è migliorata anch´essa passando dal 14% a poco meno del 20% nello stesso periodo, anche se c´è ancora molto da fare. Il ruolo primario per realizzare un migliore equilibrio tra i generi nel processo decisionale ricade sul livello nazionale, ma la Commissione europea coadiuva tali sforzi raccogliendo, analizzando e diffondendo dati comparabili sul persistere dei divari di genere, in particolare grazie alla sua banca dati sulle donne e gli uomini nel processo decisionale. La Commissione istituirà più avanti nel corso di quest´anno una nuova rete europea di donne al comando per incoraggiare lo scambio di esperienze e di buone pratiche tra tutti i 27 paesi dell´Ue. .  
   
   
IL VICEPRESIDENTE FRATTINI A TIRANA PER AVVIARE IL DIALOGO SULL’ABOLIZIONE DEL VISTO CON L´ALBANIA  
 
Tirana/Bruxelles, 10 marzo 2008 - Venerdì 7 marzo 2008 il vicepresidente della Commissione europea Franco Frattini si è recato a Tirana per inaugurare il dialogo con l´Albania sull’abolizione del visto. Alla vigilia della sua visita in Albania, il vicepresidente della Commissione europea Franco Frattini, responsabile del portafoglio Giustizia, libertà e sicurezza, ha dichiarato: "Mi reco personalmente a Tirana per portare ai cittadini albanesi un messaggio politico forte e positivo dell´Unione europea, aprendo ufficialmente il dialogo sulla liberalizzazione dei visti tra l´Ue e il loro paese. Questo processo mira all´obiettivo comune di assicurare la libera circolazione dei cittadini. Inoltre il dialogo incoraggerà la mobilità delle persone tra l´Ue e i paesi dei Balcani occidentali, elemento essenziale per una cooperazione più stretta con i paesi della regione". L´obiettivo della visita del vicepresidente Frattini è avviare il dialogo sull’abolizione del visto con l´Albania. Per la parte albanese, il dialogo sarà aperto dal primo ministro Sali Berisha. Durante la sua breve visita, il vicepresidente Frattini incontrerà anche il presidente albanese Bamir Topi e la portavoce del Parlamento Jozefina Topalli. Obiettivo di questa iniziativa è fornire alle autorità locali indicazioni chiare sulle misure da prendere per garantire l’esenzione dall’obbligo di visto a tutti i cittadini albanesi. Il 28 gennaio, il Consiglio dell’Unione europea ha accolto con favore l’intenzione della Commissione europea di iniziare un dialogo sull´abolizione del visto con l´Albania e tutti gli altri paesi della regione, ed ha espresso disponibilità ad approfondire l´argomento sulla base della comunicazione della Commissione sui Balcani occidentali pubblicata oggi. La comunicazione stabilisce orientamenti dettagliati che definiscono chiaramente i parametri che tutti i paesi della regione dovranno rispettare per procedere gradualmente verso l´abolizione dei visti. Ciò consentirà al Consiglio e alla Commissione di controllare attentamente i progressi compiuti in direzione delle necessarie riforme. I cittadini albanesi beneficiano già dal 1° gennaio 2008 di un regime di facilitazione del visto, che prevede procedure uniformi per le domande e il rilascio dei visti a molte categorie di cittadini: studenti, sportivi, operatori culturali, giornalisti, persone in visita a familiari residenti nell´Ue o che necessitano di cure mediche, operatori economici che lavorano con società dell´Ue, ecc. L’accordo di facilitazione del visto prevede inoltre costi inferiori per i visti (35 euro invece di 60), visti di durata superiore, visti gratuiti, ad esempio, per minori e pensionati. Per maggiori informazioni sulle attività del vicepresidente Frattini, si veda il sito: http://www. Ec. Europa. Eu/commission_barroso/frattini/welcome/default_it. Htm .  
   
   
LE OPPORTUNITÀ DI INVESTIMENTO OFFERTE DAL PROGRAMMA POR-CREO FONDI EUROPEI, A LUCCA LA PRESENTAZIONE  
 
 Firenze, 10 marzo 2008 - Il Programma Operativo Regionale per la competitività e l´occupazione (Por-creo 2007-2013), grazie al quale un miliardo e 126 milioni di euro saranno destinati allo sviluppo della Toscana, vè stato presentato il 7 marzo a Grosseto presso la Sala Maria Luisa della Provincia di Lucca. L’assessore all’innovazione e alle attività produttive, accompagnato dal direttore generale e dai dirigenti del settore, incontra gli amministratori delle Province, dei Comuni, delle Comunità Montane, degli Enti pubblici e i rappresentanti delle categorie economiche e dei sindacati. L´avvio del Programma comunitario Por-creo 2007-2013 apre una stagione importante per il rafforzamento e la qualificazione dello sviluppo in Toscana. Sei anni di investimenti che puntano su ricerca, innovazione, competitività e standard europei in materia di sistema infrastrutturale. Le risorse a disposizione sono un! miliardo e 126 milioni di euro. La Regione finanzierà i progetti di investimento che presenteranno sia gli imprenditori privati che i Comuni e gli altri enti pubblici. E´ imminente l´uscita dei bandi per accedere ai contributi. Sono numerose le opportunità di investimento che vengono offerte. Il primo bando, rivolto alle piccole e medie imprese industriali, è già stato pubblicato e scade il 31 marzo. Per avere tutte le informazioni necessarie sono attive le pagine http://www. Regione. Toscana. It/creo e http://www. Primapagina. Regione. Toscana. It/?codice=25819 Aiuti ai progetti di investimento delle imprese Le risorse europee disponibili con il Programma offrono numerose opportunità di investimento anche ai privati e le associazioni di categoria si sono impegnate affinché alle presentazioni in calendario ci sia molta partecipazione da parte degli imprenditori dei diversi settori: industria, artigianato, turismo, commercio, servizi. Por-creo ha destinato 400 milioni di euro al finanziam! ento dei progetti per la ricerca industriale, l´innovazione e il trasferimento tecnologico alle imprese. La Regione, in sintonia con l´Europa, spinge molto sulla crescita delle attività di ricerca e di trasferimento. Solo con una decisa innovazione aumenta la competitività delle imprese e di tutto il "sistema Toscana". Sono ammessi al finanziamento anche i progetti di ricerca industriale delle grandi imprese a condizione che stimolino la partecipazione delle piccole e medie aziende del territorio circostante in modo da creare o rafforzare un indotto di alta qualità. Il Programma finanzia anche i progetti presentati dalle imprese del turismo e del commercio soprattutto nell´ambito di una serie di interventi volti alla riqualificazione delle aree urbane e delle zone montane. Contributi ai progetti pubblici che rafforzano il sistema infrastrutturale Buona parte delle risorse finanziarie del Programma andranno ai progetti infra! strutturali. Contributi per i progetti dei Comuni e degli altr! i enti p ubblici. Più di 93 milioni di euro verranno impiegati negli interventi a favore della sostenibilità ambientale e del risparmio idrico, 53 milioni di euro andranno ai progetti che realizzano impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Oltre 266 milioni per i trasporti e la diffusione della società dell´informazione. Por-creo finanzierà tre grandi progetti nel settore dei trasporti: il completamento del sistema tramviario di Firenze, il collegamento dell´interporto di Guasticce (Livorno) con la linea ferroviaria Firenze-pisa e il raddoppio della linea ferroviaria Pistoia-lucca. Per la riqualificazione delle aree urbane sono disponibili 134 milioni di euro. Vengono finanziati i progetti delle imprese e gli interventi pubblici che hanno come obiettivo la valorizzazione delle aree urbane (attività produttive, beni culturali, riconversione di grandi contenitori, servizi sociali) aumentandone anche il grado di attrat! tività. Per la riqualificazione delle zone montane (diversificazione delle attività economiche, promozione delle produzioni locali, servizi sociali, aumento del grado di attrattività) i contributi ammontano a 18 milioni di euro. .  
   
   
SIMPOSIO SU SINCROTRONI E LASER PER LA BIOLOGIA STRUTTURALE DEI SISTEMI  
 
Amburgo, Germania, 8 marzo 2008 - Il 16 aprile ad Amburgo, Germania, si terrà un simposio sui sincrotroni e i laser per la biologia strutturale dei sistemi. Esperti mondiali nell´uso della radiazione di sincrotrone nella ricerca biologica esporranno le proprie teorie durante una manifestazione in cui si darà spazio anche alle presentazioni di rappresentanti delle più importanti agenzie di finanziamento e di esponenti del settore industriale. Il programma prevede una visita alle strutture del Desy, la presentazione di opportunità di finanziamento nell´ambito del Settimo Programma Quadro (7Pq) dell´Ue e discussioni sulla ricerca biologica attraverso sorgenti di radiazione al sincrotrone di terza generazione, l´analisi di strutture proteiche ad alto flusso e l´imaging differenziale a raggi X delle cellule. Il simposio sarà seguito il 17 e il 18 aprile dal Quarto Incontro Annuale Bioxhit. Tra gli argomenti che saranno trattati figurano le tecnologie di cristallizzazione, le beamline di sincrotrone, le stazioni di beamline e la raccolta dati, l´elaborazione di dati e la determinazione di strutture, le basi di dati e il networking, la formazione, l´implementazione e la divulgazione. L´incontro è aperto a chiunque sia interessato a partecipare. Per ulteriori informazioni: http://www. Structures-in-biology. Org/ .  
   
   
UNGHERIA, FAMIGLIE FORTEMENTE INDEBITATE  
 
Budapest, 10 marzo 2008 - Da uno studio effettuato dall´Istituto finanziario Magyar Cetelem su 13 Paesi europei, è emerso che le famiglie ungheresi hanno il più alto tasso di indebitamento fra i Paesi dell´Europa Centro-orientale, con una media pro-capite di circa 2. 500 euro. Seguono quelle della Repubblica Ceca con 1. 984 euro. Secondo l´Ice, il dato più alto all´interno dell´Unione Europea è stato riscontrato in Belgio, dove il debito pro-capite della famiglie raggiunge i 3. 942 euro. In Ungheria le famiglie spendono circa il 18-20 p. C. Del loro reddito per il servizio del debito. Nel Regno Unito il tasso medio è del 36-40 p. C. Nel 2007 il mercato del credito al consumo in Ungheria è cresciuto del 37,6 p. C. Su base annuale. Valori superiori sono stati riscontrati solamente in Polonia, Russia e Serbia. .  
   
   
NEL 2007 MIGLIORA OCCUPAZIONE AUSTRIACA  
 
Vienna, 10 maro 2007 - L´arbeitsmarktservice (Ams), Agenzia nazionale del lavoro austriaca, ha reso noto che nel 2007, grazie alla buona congiuntura economica, sono stati quasi 370 mila i posti di lavoro offerti dalle imprese: il 10,1 per cento in più rispetto all´anno precedente. Secondo l´Ice, l´Ams ha inoltre comunicato che alla fine di gennaio 268. 753 persone risultavano iscritte nelle liste di collocamento: il 9,6 per cento in meno rispetto allo stesso mese del 2007. Arc/netzapping/nna .  
   
   
ACQUA IN PALESTINA: TRA EMERGENZA E SVILUPPO  
 
Milano, 10 marzo 2008 - Il prossimo 13 marzo, alle ore 17. 30 l´Ispi, in collaborazione con Echo e Gvc (Gruppo Volontario Civile), promuove una Tavola Rotonda dal titolo: "Acqua in Palestina: tra emergenza e sviluppo" L´incontro è organizzato in occasione della Giornata mondiale dell´Acqua. Www. Ispionline. It .  
   
   
MEF: ISTITUITO COMITATO PER LA STABILITA´ FINANZIARIA ESAME CONGIUNTO DEI RECENTI SVILUPPI DELLA SITUAZIONE FINANZIARIA ITALIANA E INTERNAZIONALE  
 
 Roma, 10 marzo 2008 - Si è tenuta il 7 marzo al Ministero dell´Economia e delle Finanze, sotto la presidenza del Ministro Tommaso Padoa-schioppa, una riunione a cui hanno partecipato il Governatore della Banca d´Italia, Mario Draghi, il Presidente della Consob, Lamberto Cardia, il Presidente dell´Isvap, Giancarlo Giannini, il Direttore generale del Tesoro, Vittorio Grilli. La riunione si colloca in continuità con la convocazione del Cicr del 13 settembre scorso, in cui era stata compiuta un´analisi della crisi dei mutui sub-prime e delle turbolenze finanziarie. In apertura il Ministro dell´Economia ha riferito sull´evoluzione, a livello europeo, del dibattito in materia di regolamentazione e di vigilanza, che troverà un nuovo momento di discussione all´Ecofin informale in programma per il prossimo 4 e 5 aprile. Il Governatore della Banca d´Italia ha quindi presentato una relazione sui principali aspetti nazionali e internazionali inerenti alla crisi dei mutui sub-prime, illustrandone i più recenti sviluppi. I Presidenti di Consob e Isvap, e il Direttore generale del Tesoro, hanno a loro volta fornito analisi e valutazioni della situazione finanziaria con particolare riferimento ai rispettivi campi di attività. Le relazioni svolte e lo scambio di vedute che ne è seguito hanno posto in evidenza che il quadro per l´Italia, pur nell´ambito di un peggioramento della situazione internazionale, appare nel complesso abbastanza rassicurante. Il coinvolgimento diretto delle istituzioni finanziarie italiane nella vicenda dei sub-prime e, più recentemente, nelle operazioni monoline, appare modesto. Il deterioramento del quadro internazionale richiede, tuttavia, un attento monitoraggio. La riunione ha confermato la fattiva collaborazione tra le Autorità e con il Ministero, nonché la volontà di continuare a seguire la situazione con la massima attenzione. Una nuova riunione avrà luogo nella seconda metà di aprile, dopo lo svolgimento del G7 e delle riunioni del Fondo Monetario Internazionale a Washington. In occasione dell´incontro è stato firmato tra Ministero dell´Economia e delle Finanze, Banca d´Italia, Consob e Isvap, un "Protocollo di intesa per la cooperazione in materia di stabilità finanziaria". Tale Protocollo è in linea con le raccomandazioni emanate in sede europea. Le parti coinvolte disciplinano, su base volontaria e nel rispetto delle rispettive competenze, la cooperazione e lo scambio di informazioni e valutazioni per la salvaguardia della stabilità del sistema finanziario italiano, la prevenzione e la gestione delle crisi finanziarie con potenziali effetti di natura sistemica, incluse quelle con ripercussioni rilevanti in altri paesi. Il Protocollo istituisce il "Comitato per la Salvaguardia della Stabilità Finanziaria", composto dal Ministro dell´Economia e delle Finanze, che lo presiede, dal Governatore della Banca d´Italia, dal Presidente della Consob e dal Presidente dell´Isvap. Tale Comitato è chiamato a riunirsi almeno due volte l´anno e comunque ogni volta che si manifesti un caso potenziale di crisi finanziaria di natura sistemica. .  
   
   
EMISSIONE DI BTP  
 
Roma, 10 marzo 2008 - Il Mef dispone, per il giorno 13 marzo 2008, con regolamento 17 marzo 2008, l´emissione dei seguenti titoli di Stato: Buoni del Tesoro Poliennali: quinquennali; decorrenza : 15 ottobre 2007; nona tranche; scadenza : 15 ottobre 2012; tasso d´interesse annuo lordo : 4,25%. I buoni suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono emessi con il sistema dell´asta marginale riferita al prezzo, senza indicazione di prezzo base di collocamento ed escludendo le richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione"; ai fini della determinazione di quest´ultimo, non verranno prese in considerazione le offerte presentate a prezzi superiori al "prezzo massimo accoglibile", calcolato con le modalità riportate nel relativo decreto di emissione. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti buoni. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500. 000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno di un importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - nel termine previsto dal sottoindicato calendario - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. L´assegnazione dei titoli verrà effettuata, nella giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d´asta, al prezzo meno elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i buoni assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei buoni assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato, al prezzo di aggiudicazione e con corresponsione dei dietimi d´interesse dal giorno successivo alla data di godimento dei buoni al giorno del regolamento. Agli operatori medesimi viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione commisurata all´ammontare nominale dei buoni assegnati pari allo 0,30%. Il pubblico potrà prenotare i buoni presso le suddette categorie di operatori nel termine previsto dal sottoindicato calendario; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai buoni assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione, nonché ai dietimi d´interesse dovuti; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente:
Btp quinquennali
Prenotazione da parte del pubblico entro il 12 marzo 2008
Presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del 13 marzo 2008
Regolamento sottoscrizioni 17 marzo 2008
Dietimi d´interesse da corrispondere 154 giorni
Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare al collocamento dei titoli di Stato, previsto automaticamente, in via supplementare all´asta di emissione. L´offerta della tranche supplementare è stabilita, per un importo massimo non superiore al 10% dell´ammontare nominale offerto. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta della presente emissione. Le modalità e condizioni per la partecipazione degli "specialisti" all´ assegnazione supplementare vengono indicate nel rispettivo decreto recante l´emissione dei titoli suddetti. . .
 
   
   
APPROVATO IL PIANO 2009-2011 DEL GRUPPO MEDIOBANCA CRESCITA TRAINATA DA NUOVE INIZIATIVE STRATEGICHE  
 
Milano, 10 marzo 2008 - I Consigli di Sorveglianza e di Gestione di Mediobanca, riunitisi il 7 marzo, sotto la presidenza rispettivamente di Cesare Geronzi e di Renato Pagliaro, hanno approvato le linee guida del Piano Strategico 2009-2011 del Gruppo Mediobanca presentate dal Consigliere Delegato Alberto Nagel. Gruppo Mediobanca - Pur in un difficile contesto economico e finanziario, il Piano si pone ambiziosi obiettivi di crescita facendo leva sulle competenze distintive del gruppo e sul rafforzamento del modello di business. Questo ultimo, in una logica di offerta per tipologia di clientela, viene riorganizzato in tre comparti di attività: Corporate & Investment Banking (Cib), che comprende le attività di Wholesale Banking e di Leasing; Principal Investing (Pi), che include le partecipazioni consolidate a patrimonio netto (Assicurazioni Generali e Rcs-media Group) e nuove classi di investimento (Merchant Banking, Private Equity e Special Opportunities); Retail & Private Banking (Rpb), che comprende le attività di credito al consumo (Compass e Linea), quelle di mutui ipotecari (Micos) e di Private Banking (Cmb e Banca Esperia). La crescita attesa – dato il mantenimento della profittevole ed efficiente posizione di leadership sul mercato corporate domestico – deriva anche da nuove iniziative: Completamento della gamma prodotti e potenziamento della presenza europea per il Corporate & Investment Banking Ingresso in nuove classi di investimento nell’area Principal Investing (Merchant Banking, Private Equity e Special Opportunities) in una logica di valorizzazione delle competenze corporate del gruppo e di massimizzazione del rendimento del capitale Creazione del leader italiano nel credito al consumo tramite l’integrazione Compass-linea ed il conseguimento delle relative sinergie Avvio di una Piattaforma Retail fortemente innovativa. La solidità patrimoniale e la prudente valutazione del rischio rimangono tra i principali paradigmi operativi. Politica di remunerazione degli azionisti: viene confermata l’attuale politica di distribuzione degli utili netti (circa 75% della quota cash, ossia senza gli utili delle società valutate a patrimonio netto ma includendo i relativi dividendi) a cui potranno associarsi programmi di acquisto di azioni proprie in funzione dell’andamento della situazione patrimoniale del gruppo. Corporate & Investment Banking (Cib) Ambizioni strategiche: Diventare un operatore di respiro europeo rafforzando le competenze di origination e di distribuzione; Rafforzare il presidio del segmento medie imprese; Completare la gamma prodotti; Diversificare ulteriormente i ricavi per natura, fasce di clientela e provenienza geografica (domestico/non domestico). Obiettivi reddituali al 2011: ricavi: da a 0,9 a 1,3 mld (Cagr 14%); Rwa: da 41 a 49 mld (Cagr 6%); Cost/income stabile al 30%; Rorwa lordo: dall’1,4% all’1,8%. Area Lending. L’obiettivo è accompagnare la crescita attesa del mercato italiano focalizzandosi vieppiù sui prodotti e servizi ad elevato valore aggiunto. Ulteriore impulso all’attività di origination nell’Europa continentale (Germania, Francia, Spagna) con l’entrata a regime delle filiali recentemente aperte. Si valuta inoltre l’ingresso in nuove geografie ad elevato potenziale di crescita, nonché il rafforzamento di aree di finanza specializzata (real estate, project finance, aereo-navale). L’operatività rimane improntata all’ottimizzazione del binomio rischio-rendimento. I volumi di impiego sono previsti crescere a circa 28 mld nel 2011, con un aumento della componente non domestica dal 19% al 25%. Area Capital Markets. L’obiettivo è ampliare la gamma prodotti facendo leva sul marchio Mediobanca, le relazioni corporate e le sinergie con l’area Lending ed Advisory. Nell’arco di piano viene realizzata la piattaforma recentemente avviata a Londra destinata ad offrire soluzioni di capital markets personalizzate a clientela corporate ed istituzionale. Area Advisory. Pur in un contesto congiunturale in rapido cambiamento, l’elevata efficienza e flessibilità del comparto, unitamente all’ulteriore miglioramento del marketing, permettono di cogliere profittevolmente la domanda del segmento large corporate, sul mercato domestico e sui mercati europei di recente introduzione. P Mid Corporate. Particolare attenzione è rivolta al segmento medie imprese, già potenziato nell’ultimo biennio, secondo un modello di offerta integrata (Advisory, Lending e Merchant Banking) che meglio risponde alle esigenze della clientela. Principal Investing (Pi) Al fine di valorizzare le competenze corporate del gruppo, la divisione Principal Investing viene strutturata in quattro classi di investimento: Eip (Assicurazioni Generali e Rcs Mediagroup), da cui si attende un crescente e ricorrente contributo reddituale; Merchant Banking: focus sull’acquisizione di quote di minoranza di medie imprese coinvolte in processi di veloce crescita, quotazione e ristrutturazione della proprietà; l’impegno finanziario massimo previsto è nell’ordine dei 300 milioni; Private Equity: focus, anche attraverso la partecipazione in fondi promossi da terzi, sull’acquisizione di quote di maggioranza di imprese medio-grandi coinvolte in processi di M&a, consolidamento settoriale e cambio generazionale; l’impegno finanziario massimo previsto è nell’ordine dei 500 milioni; p Special Opportunities: momento favorevole per sviluppare attività in distressed assets e nel settore immobiliare: l’impegno finanziario massimo previsto è nell’ordine dei 300 milioni. Retail & Private Banking (Rpb) La divisione raggruppa le attività nel settore “privati”: credito al consumo, mutui ipotecari e private banking. Alle attività già avviate si affiancano due nuovi progetti: la creazione del leader domestico nel credito al consumo (integrazione Compass + Linea) e l’avvio della nuova piattaforma retail (Micos). Le attività di Private Banking trovano ulteriore potenziamento attraverso investimenti in distribuzione e sviluppo piattaforma prodotti. Obiettivi reddituali al 2011 ricavi: da a 0,8 a 1,2 mld (Cagr 15%). Rwa: da 10 a 16 mld (Cagr 17%). Cost/income dal 47% al 42%. Rorwa lordo dal 1,9% al 2. 1%. Compass. L’acquisizione di Linea (annunciata a dicembre 2007) permette a Compass di raggiungere le economie di scala atte a massimizzare il cross selling ed ottimizzare i processi operativi e di gestione del rischio, fattori cruciali per continuare ad esprimere redditività interessanti in un settore soggetto a forti pressioni competitive. L’obiettivo del prossimo triennio è divenire leader di mercato, sfruttando l’elevata complementarietà di canale e di prodotto delle due società. Lo sviluppo commerciale privilegia i prestiti diretti (prestiti personali, cessione del quinto, carte), nonché l’ampliamento della base-clienti grazie ad una opportuna modulazione dell’offerta secondo una logica rischio-rendimento. La nuova produzione è, quindi, attesa portarsi a 6,5 miliardi nel 2011 (5,2 miliardi nel 2008), il 60% della quale derivante da prestiti diretti (50%). Nell’arco di piano sono ipotizzabili 60 milioni di sinergie lorde, di cui 40 milioni di costo. Micos. Il 2008 segna l’avvio della nuova piattaforma retail, un progetto di distribuzione multicanale altamente innovativo ed efficiente. L’iniziativa sfrutta l’opportunità strategica offerta dai rapidi cambiamenti del contesto normativo e del rapporto cliente-banca tradizionale. La nuova banca, che si pone l’obiettivo di divenire nel medio periodo un punto di riferimento del mercato retail italiano, permette al gruppo di accedere a nuove fonti di raccolta, nonché di diversificare e stabilizzare ulteriormente i ricavi complessivi. Il modello distributivo prevede il parallelo sviluppo del canale on-line e del canale fisico (apertura di circa 110 filiali leggere nel periodo di piano, che diventano 220 al quinto anno). I prodotti offerti - inizialmente conti correnti, conti deposito, carte e mutui - si caratterizzano per elevata standardizzazione, trasparenza, convenienza ed efficienza. Contestualmente all’ulteriore allargamento della rete distributiva ed allo sviluppo delle sinergie in primis con Compass, l’offerta prodotti viene arricchita in un ottica di “piattaforma aperta”. Si prevede di conseguire il break-even nel 2011, contestualmente al raggiungimento di oltre 400 mila clienti, 6 miliardi di impieghi, 13 miliardi di depositi e 200 milioni di ricavi. Private Banking: Mediobanca intende potenziare la crescita organica on-shore e offshore valutando l’ingresso in geografie limitrofe (Svizzera). Oggetto di studio sono inoltre anche i mercati ad elevato potenziale di sviluppo (Russia, Medio Oriente, Uk). Nel mercato domestico è data enfasi allo sviluppo del segmento Hnwi (High Net Worth Individuals), al potenziamento delle risorse commerciali ed all’ampliamento dell’offerta di prodotti. Le masse gestite sono previste crescere con Cagr del 11% e margini lordi stabili (totale ricavi/Aum a circa 1%); atteso un ulteriore miglioramento dell’efficienza operativa. .  
   
   
CONSIGLIO DI GESTIONE DI MEDIOBANCA APPROVATA LA RELAZIONE SEMESTRALE AL 31 DICEMBRE 2007 REDDITIVITÀ IN AUMENTO MALGRADO IL DETERIORAMENTO DEI MERCATI APERTE LE FILIALI DI FRANCOFORTE E MADRID  
 
 Milano, 10 marzo 2008 - il Consiglio di Gestione di Mediobanca, riunitosi il 7 marzo, sotto la presidenza di Renato Pagliaro, ha approvato la relazione semestrale al 31 dicembre scorso del Gruppo, esposta dal Consigliere Delegato Alberto Nagel. Risultati consolidati Il semestre chiude con un utile netto di 640,5 milioni: la crescita rispetto allo scorso anno (+21,8%) riflette l’ulteriore miglioramento della gestione ordinaria (da 574 a 700,2 milioni, +22%) collegato al buon andamento di tutte le voci di ricavo, malgrado il rapido deterioramento dei mercati finanziari; in particolare: il margine di interesse aumenta di quasi il 10% (da 332 a 364,6 milioni) per effetto dei maggiori volumi intermediati; l’attività di negoziazione registra profitti per 76,1 milioni (29,9 milioni) in un contesto di mercato caratterizzato da forti criticità e volatilità; le commissioni ed altri proventi aumentano del 22% (da 189,6 a 231,3 milioni) per l’apporto positivo di tutte le attività di corporate e investment banking; i proventi da partecipazioni valutate a patrimonio netto crescono del 22,6% (da 213,8 a 262,1 milioni), riflettendo il positivo andamento reddituale di Assicurazioni Generali e Rcs Mediagroup. I costi registrano una crescita del 26,3% (da 194,5 a 245,6 milioni) per l’ampliamento della presenza operativa in Italia e all’estero che si misura nell’apertura di 16 nuove filiali – di cui 5 in Francia – nel retail, di due filiali estere di Mediobanca (Francoforte e Madrid) e nella assunzione di 255 collaboratori a livello di Gruppo (rispetto a dicembre 2006). Il dato include i costi legati al progetto di ampliamento dell’operatività bancaria di Micos Banca (oltre 9 milioni) per circa la metà riferibili al costo del lavoro (115 nuovi dipendenti). Le rettifiche su crediti (+22%, da 78,2 a 95,4 milioni) riguardano per 85,2 milioni i servizi finanziari alle famiglie (+12%, in linea con lo sviluppo dei volumi; stabile l’incidenza sugli impieghi medi negli ultimi quattro trimestri). I residui 10,2 milioni sono relativi all’adeguamento del fondo forfetario a presidio di operazioni in bonis. Gli utili su cessione di titoli pari a 170 milioni (169,3 milioni) hanno riguardato la cessione per oltre un miliardo di azioni disponibili per la vendita effettuate nel periodo. Le imposte scontano un beneficio straordinario di 30,4 milioni connesso all’adeguamento delle imposte differite alle nuove aliquote Ires e Irap introdotte dalla Legge Finanziaria (n. 244/2007) approvata nel mese di dicembre. Le aree d’affari del Gruppo mostrano utili netti in crescita per il wholesale banking (+20,7%, da 276,7 a 333,9 milioni), l’equity investment portfolio (+32,9%, da 190,9 a 253,8 milioni) ed il private banking (+21,6%, da 24,1 a 29,3 milioni). I retail financial services flettono da 40,2 a 26,5 milioni, scontando i già riferiti costi di sviluppo di nuove iniziative di prodotto. Quanto allo stato patrimoniale, crescono gli impieghi a clientela (+10,8%, da 26,8 a 29,7 miliardi) e la provvista (+6,4%, da 34,2 a 36,4 miliardi) mentre si riducono lievemente gli impieghi di tesoreria (da 7 a 6,8 miliardi) e in maggior misura titoli disponibili per la vendita (da 5,6 a 4,5 miliardi) anche per la riduzione dei corsi di borsa (l’adeguamento al fair value di fine periodo è risultato negativo per 275,5 milioni). Si segnalano inoltre: lo sviluppo nel comparto del credito al consumo attraverso l’acquisizione di Linea per un corrispettivo di 405 milioni. Dall’operazione, che si perfezionerà nei prossimi mesi, nasce il terzo operatore del settore in grado di conseguire economie di scala e massimizzare il cross selling, ottimizzando i processi operativi e la gestione del rischio. Il razionale industriale dell’acquisizione si basa sulla forte complementarietà di prodotto/canale tra le due società. Notevoli le sinergie di costo attese (circa 60 milioni lordi di cui 40 milioni di costo), derivanti dall’efficientamento delle piattaforme operative e dal miglioramento degli indici di cross selling. Nel 2007 Linea ha erogato nuovi finanziamenti per 2. 649 milioni1 (1. 816 milioni nel 2006), mentre al 30 giugno 2007 registrava impieghi netti per 3. 547 milioni; i corrispondenti dati per Compass indicano nuovi finanziamenti per 2. 500 milioni (gennaiodicembre 2007) ed impieghi netti per 3. 722 milioni. L’avvio dell’operatività della sede di Francoforte e l’ottenimento dell’autorizzazione per quella di Madrid. L’avvio e completamento del programma di acquisto di azioni proprie deliberato dall’assemblea del 27 ottobre scorso con l’acquisto di n. 16,2 milioni azioni per un esborso di 213,4 milioni. Risultati divisionali Wholesale banking Impieghi corporate2 a 18,3 miliardi (+14% vs. Dicembre 06); Ricavi +33% (a 379 milioni), con margine d’interesse +15% e commissioni +25%; Risultato della gestione ordinaria +32% (a 268 milioni); Utile netto a 334 milioni (+21%) a parità di plusvalenze da cessione (da 161 a 170 milioni) Il semestre chiude con un utile netto di 333,9 milioni, in aumento rispetto ai 276,7 milioni dello scorso anno, per il buon andamento di tutte le voci di ricavo. Il margine di interesse aumenta del 14,9% (da 104,2 a 119,7 milioni) per lo sviluppo degli impieghi. Le commissioni e gli altri proventi si incrementano del 24,6% (da 147,1 a 183,3 milioni) per effetto del soddisfacente livello operativo di corporate ed investment banking. Gli utili netti da trading crescono da 23,4 a 68,4 milioni malgrado il difficile andamento dei mercati. L’aumento dei costi (+34,9%, da 82,2 a 110,9 milioni) è interamente attribuibile al rafforzamento della struttura (86 collaboratori in più rispetto a 12 mesi fa) e ai connessi costi di funzionamento. Nel periodo sono stati altresì registrati utili su cessioni di titoli disponibili per la vendita per 169,6 milioni (160,9 milioni) e i già riferiti accantonamenti su crediti in bonis per 10,2 milioni (2,1 milioni). Gli aggregati patrimoniali mostrano nei sei mesi una crescita parallela degli impieghi a clientela (+14,2%, da 15. 995 a 18. 268,3 milioni) e della provvista (da 26. 918,8 a 28. 784,1 milioni) mentre si riducono gli impieghi netti di tesoreria (da 6. 292,6 a 5. 797 milioni) ed il portafoglio titoli disponibili per la vendita (da 4. 788 a 3. 911,2 milioni). Equity investment portfolio (Ag e Rcs); Nav stabile a 6,4 miliardi; Utile netto +33% (a 254 milioni). La quota degli utili di competenza del periodo è aumentata da 201,8 a 261,4 milioni (+29,5%), ripartita per 240,7 milioni su Generali (+21,3%) e per 20,7 milioni su Rcs Mediagroup (+40%). Retail financial services Rafforzata la presenza territoriale (16 filiali, di cui 5 in Francia); Erogato a 2,5 miliardi (+11%), con credito al consumo +4% e mutui +32%; Ricavi a 261 milioni (+7%); Utile netto a 26 milioni (-34%) per i costi legati alle nuove iniziative; Stabile il rapporto rettifiche/impieghi negli ultimi 4 trimestri; 2 Esclusi finanziamenti a controllate. La semestrale consolidata del gruppo Compass salda con ricavi netti in crescita del 7% (da 244,3 a 261,3 milioni) malgrado l’incremento degli oneri di raccolta. Il risultato della gestione ordinaria è tuttavia in leggero calo (154,5 milioni contro 159 milioni) per la crescita più che proporzionale dei costi operativi (da 85,3 a 106,8 milioni), in buona parte collegata al costante sviluppo territoriale (16 filiali in più) e ai costi del progetto di ampliamento dell’attività di Micos Banca. Dopo maggiori rettifiche di valore (85,2 milioni contro 76,1 milioni), quasi interamente riferibili all’attività di credito al consumo, il risultato del semestre si riduce da 40,2 a 26,5 milioni. Quanto ai singoli segmenti: il credito al consumo ha registrato nuovi impieghi per 1. 225 milioni, in crescita del 4% quale effetto dell’approccio più selettivo al mercato; l’incremento del risultato della gestione ordinaria (da 125,5 a 129,5 milioni) è stato integralmente eroso dall’aumento delle svalutazioni su crediti (76,4 contro 68 milioni) e dalle maggiori imposte (30,9 contro 26,8 milioni) in larga parte dovuto all’adeguamento dei fondi imposte differiti attive alle nuove aliquote Ires. I mutui ipotecari mostrano nuovi impieghi per 397 milioni, in crescita del 32% anche per l’avvio dell’attività in Francia; Micos pur registrando un incremento dei ricavi (+13,5%, da 19,2 a 21,8 milioni), chiude in perdita per 2,3 milioni (contro un utile di 3 milioni nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente), esclusivamente per effetto dei costi collegati all’ampliamento dell’operatività (9 milioni). P il leasing, con un erogato pari a 887 milioni, indica una crescita del 13% anche per il superamento delle difficoltà regolamentari emerse lo scorso anno sul comparto immobiliare. Il risultato netto è in linea con l’esercizio precedente (6,6 milioni), malgrado maggiori costi per 2,2 milioni collegati all’ampliamento e rafforzamento della rete (aperte due filiali nel periodo). Private banking3; Ricavi a 71m (+19%); Utile netto a 29m (+22%). Aum a 13,9 mld (+13% vs. Dicembre 06, stabile vs. Giugno e settembre 07); Il semestre presenta un utile netto - quota Gruppo - in aumento del 21,6% (da 24,1 a 29,3 milioni), che riflette la crescita del risultato della gestione ordinaria (+27,7%, da 25,6 a 32,7 milioni). Il margine di intermediazione cresce del 18,7% (da 59,5 a 70,6 milioni) per le maggiori commissioni (da 41,8 a 44,9 milioni), soprattutto di Banca Esperia (+29,6%), e per l’incremento del margine di interesse (da 10,2 a 17,7 milioni) principalmente connesso all’attività della Compagnie Monégasque de Banque. Gli attivi gestiti/amministrati nel semestre rimangono stabili a 13,9 miliardi, di cui 8,1 miliardi per la Compagnie e 5,8 miliardi per Banca Esperia. Lo scorso 7 febbraio sono state rilevate le attività monegasche di private banking del gruppo Unicredit; l’operazione, che permette alla Compagnie di acquisire 500 milioni di masse amministrate ed oltre 1. 600 clienti, rappresenta una nuova tappa nel processo di consolidamento della leadership nel Principato. Mediobanca Spa - I primi sei mesi dell’esercizio chiudono con un utile netto in crescita del 22,9% (da 259,2 a 318,6 milioni) per il maggior risultato della gestione ordinaria (+36% da 183,4 a 249,5 milioni) e delle plusvalenze da cessioni di titoli disponibili per la vendita (da 160,9 a 169,6 milioni). L’aumento del risultato della gestione ordinaria riflette il positivo contributo del margine di interesse che sale del 9,5% (da 100,4 a 109,9 milioni) e delle commissioni, in aumento del 19,3% (da 147,9 a 176,5 milioni). I costi di struttura si incrementano del 31,3% (da 91,2 a 119,7 milioni) principalmente per l’aumento del numero di collaboratori (da 414 a 497 unità) e per lo sviluppo dell’operatività domestica e internazionale. A valle del risultato della gestione ordinaria, oltre agli utili da realizzo di titoli disponibili per la vendita relativi allo smobilizzo di oltre 1 miliardo del portafoglio azionario, si registrano rettifiche di valore forfetarie su crediti in bonis per 10,2 milioni, prevalentemente connesse all’aumento dei volumi, ed imposte sul reddito per 86 milioni (83 milioni) che beneficiano dell’effetto straordinario sulle imposte differite a seguito della riduzione dell’aliquota Ires (dal 33% al 27,5%). .  
   
   
IWBANK S.P.A.: APPROVATO IL PROGETTO DI BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2007 UTILE NETTO A 11,2 MILIONI DI EURO (2,2 MILIONI AL 31 DICEMBRE 2006)  
 
Milano, 10 marzo 2008 – Il Consiglio di Amministrazione di Iwbank S. P. A. , ha approvato il 7 marzo il progetto di bilancio al 31 dicembre 2007. Nel corso dell’esercizio 2007, Iwbank ha realizzato un utile netto pari a 11,2 milioni di euro rispetto ai 2,2 milioni di euro conseguiti nel corso dell’esercizio precedente. Si ricorda che il risultato dell’esercizio 2006 scontava l’iscrizione una tantum fra i costi del personale di 5,5 milioni di euro dovuti all’onere “figurativo” riveniente dal “Piano di stock option 2008”. Il margine di intermediazione è pari a 58,4 milioni di euro rispetto ai 41,1 milioni di euro al 31 dicembre 2006, con un incremento del 42,2% Le componenti principali del margine di intermediazione sono costituite da: Commissioni nette pari a 35,8 milioni di euro al 31 dicembre 2007 (29,3 milioni di euro al 31 dicembre 2006, +22,2%), in aumento grazie all’ottimo andamento del numero giornaliero medio di ordini di negoziazione eseguiti dalla clientela, che hanno superato quota 26 mila nel 2007 rispetto alla media di oltre 22 mila del 2006. La media non comprende gli ordini eseguiti per conto della clientela del Gruppo Ubi (attività di order routing) pari a circa 2. 500 eseguiti giornalieri. Margine di interesse pari a 18,8 milioni di euro al 31 dicembre 2007 (11,6 milioni di euro al 31 dicembre 2006, +61,3%), grazie all’aumento della raccolta diretta, al crescente peso della raccolta non remunerata e alla ripartizione dell’attivo su componenti a maggior tasso di remunerazione. I costi operativi al 31 dicembre 2007 sono pari a 39,4 milioni di euro rispetto ai 37,8 milioni di euro dell’esercizio 2006, in aumento del 4,3% e riflettono principalmente l’incremento delle “Altre spese amministrative”, dovuto ai maggiori oneri relativi all’imposta di bollo virtuale versata all’Erario per le rendicontazioni periodiche a seguito dell’aumento dei conti correnti. Tale voce di costo trova peraltro copertura nella corrispondente voce di ricavo (“Altri oneri/proventi di gestione”) che ha fatto registrare un incremento sostanzialmente simmetrico. Inoltre l’aumento delle “Altre spese amministrative” è parzialmente bilanciato dalla diminuzione dei costi del personale, dovuta da un lato all’incremento non ricorrente dei costi 2006 per l’iscrizione del fair value del “Piano di stock option 2008”, dall’altro alla crescita del numero medio dei dipendenti e dei collaboratori, nonché alla maggiore incidenza dell’accantonamento relativo alla componente variabile della remunerazione legata ai risultati aziendali. Gli ammortamenti e le rettifiche di valore su crediti, in linea rispetto lo scorso anno, sono pari rispettivamente a 3,0 milioni di euro e circa 1,3 milioni di euro. I crediti verso la clientela (al netto delle poste non caratteristiche quali i margini di variazione presso organismi di compensazione, ecc. ) sono pari a 109,2 milioni di euro, in crescita del 58,9% rispetto ai 68,8 milioni di euro al 31 dicembre 2006, a seguito prevalentemente di un maggior utilizzo dell’operatività a leva finanziaria (37 milioni di euro) e dell’introduzione di nuovi prodotti creditizi quali i mutui ipotecari ed i prestiti personali (15 milioni di euro). Al 31 dicembre 2007, la Raccolta diretta da clientela è pari a 1. 072 milioni di euro rispetto ai 926 milioni di euro del 31 dicembre 2006, in aumento del 15,8%. La Raccolta indiretta da clientela è pari a 2. 616 milioni di euro rispetto ai 1. 941 milioni di euro del 31 dicembre 2006, in crescita del 34,8% ed è composta da raccolta indiretta in titoli per 2. 122 milioni (1. 443 milioni di euro al 31 dicembre 2006, +47,1%) e da raccolta indiretta in fondi per 494 milioni (498 milioni al 31 dicembre 2006, -0,9%). I dati della raccolta includono l’opzione di risparmio “Iw Power” ed il nuovo conto di deposito “Iw Power”, lanciati nel 2007, che hanno consentito una raccolta di circa 500 milioni di euro grazie alla loro estrema semplicità ed alle attraenti condizioni rispetto alla concorrenza. Il risultato netto sconta inoltre l’iscrizione fra gli “Altri oneri di gestione” di parte dei costi relativi alla quotazione (1,2 milioni di euro a fronte di complessivi 2,9 milioni di euro inclusivi delle commissioni riconosciute al coordinatore globale). La differenza, pari a 1,7 milioni di euro, è iscritta, al netto del relativo effetto fiscale, in diminuzione del patrimonio netto in accordo ai vigenti principi contabili (Ias 32). Si segnala altresì che nella voce “Utili da cessione di attività finanziarie disponibili per la vendita” sono stati contabilizzati i proventi derivanti dalla vendita di quote di fondi di fondi hedge pari a 1,3 milioni di euro. Al 31 dicembre 2007, la Banca intrattiene oltre 71 mila rapporti di conto abilitati con una crescita di oltre il 41% rispetto il 31 dicembre 2006. L’acquisizione lorda del 2007 è stata pari a circa 25 mila nuovi rapporti di conto. Il Roe dell’esercizio 2007 si è attestato al 21,7%. Sul finire dell’esercizio 2007 è stata perfezionata, per un controvalore di 3,8 milioni di euro, l’acquisizione del 100% del capitale sociale di Investnet International S. A. , holding operante attraverso società controllate in Italia e all’estero, in modalità di Application Service Provider, nell’offerta di soluzioni informatiche funzionali al trading e al banking on line. In seguito all’acquisizione, Iwbank è diventata capogruppo del “Gruppo Iwbank”. Pertanto il Consiglio di Amministrazione ha predisposto ed approvato il prospetto di Bilancio Consolidato per l’esercizio 2007, chiuso con un utile netto pari a 11,2 milioni di euro, riconducibile pressoché totalmente ad Iwbank. Pasquale Casale, Amministratore Delegato di Iwbank ha commentato: “Gli ottimi risultati confermano il trend pluriennale di forte crescita, che ha trovato puntuale riscontro in ogni trimestre del 2007. La penetrazione di Internet continua a crescere in Italia, come l’utilizzo dei servizi finanziari on line; in questo contesto l’offerta ampia, trasparente ed a condizioni attraenti per la clientela ha dimostrato la propria validità anche in un periodo turbolento per il mercato dei servizi finanziari, in Italia e nel mondo. L’acquisizione di Investnet, inoltre, consente alla Banca di esplorare nuovi segmenti di clientela: anche per questo motivo siamo estremamente fiduciosi per le prospettive dell’esercizio in corso ”. Il bilancio al 31 dicembre 2007 verrà sottoposto all’approvazione dell’Assemblea degli Azionisti prevista per il giorno 10 aprile 2008 in prima convocazione e il giorno 11 aprile 2008 in seconda convocazione. Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo pari a euro 0,14 per azione, per un totale di 10,3 milioni di euro con un pay-out superiore al 90%. Fatti Rilevanti Avvenuti Nell’ultimo Trimestre 2007 - In data 19 novembre 2007 Iwbank ha annunciato la conclusione, a seguito dell’ottenimento delle necessarie autorizzazioni, dell’acquisizione del 100% del capitale sociale di Investnet International S. A. , holding operante attraverso società controllate in Italia e all’estero in modalità di Application Service Provider nell’offerta di soluzioni informatiche funzionali al trading e al banking on line. Il valore dell’operazione è pari a 3,8 milioni di euro. In data 7 febbraio 2008 il Consiglio di Amministrazione di Iwbank ha deliberato un aumento di capitale pari a 3 milioni di euro a favore della controllata Investnet International S. A. Per supportare l’ordinato svolgimento dei programmi di sviluppo delle attività aziendali. - In data 20 dicembre 2007 l’Assemblea Straordinaria, su conforme indicazione della Banca d’Italia, ha modificato alcuni articoli del Progetto di Statuto approvato dall’Assemblea Straordinaria del 28 giugno 2007. - In data 20 dicembre 2007 l’Assemblea Ordinaria ha approvato il Piano di Stock Option 2008-2011, ex art. 114-bis del D. Lgs. N. 58/1998 (“T. U. F. ”) che ha comportato l’assegnazione di diritti di opzione per la sottoscrizione di azioni ordinarie, pari ad un massimo di n. 736. 191 azioni, ed è destinato a dipendenti individuati dal Consiglio di Amministrazione, le cui competenze tecniche, maturate e potenziali, risultano particolarmente rilevanti ai fini del raggiungimento degli obiettivi della Banca. . .  
   
   
IL TERZO POLO DEL CREDITO AL CONSUMO HA UN NUOVO PUNTO DI RIFERIMENTO: L’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEI DISTRIBUTORI DI PRODOTTI CREDITIZI  
 
 Milano 7 marzo 2008 – Assocred è il nuovo punto di riferimento dei principali operatori italiani della distribuzione indipendente di prodotti creditizi. L’ associazione opera per la qualificazione, l’accreditamento e la tutela del terzo polo del credito al consumo, attraverso l’ampliamento e il consolidamento degli interessi specifici verso gli istituti eroganti, i consumatori e le istituzioni. Il 6 maarzo a Milano si è svolta la riunione costitutiva di Assocred, l’associazione nazionale che raccoglie i mediatori creditizi e gli agenti in attività finanziaria che si occupano di distribuzione indipendente di prodotti del credito. Il presidente di Assocred, Giancarlo Cupane, ha spiegato che “la nostra iniziativa nasce da una specifica esigenza del mercato, quella di regolamentare una categoria che per alcuni aspetti non è al passo coi tempi. Mi riferisco nello specifico ai mediatori creditizi e agli agenti in attività finanziaria che, in linea con quanto aveva previsto l’ex viceministro Roberto Pinza, dovrebbero costituirsi in forma di società di capitali, innalzando la propria professionalità e offrendo al cliente finale un vero e proprio servizio di consulenza”. Gli associati Assocred sono alcune delle principali società del settore che hanno sottoscritto un codice di autodisciplina, finalizzato a instaurare un rapporto sempre più trasparente e corretto con i clienti, e un interlocutore qualificato e autorevole per la categoria, nei confronti delle istituzioni, delle associazioni dei consumatori e delle banche-finanziarie, partecipando attivamente alle iniziative legislative sul futuro della categoria. “La nostra visione del settore del credito al consumo è quella di un mercato tripolare, diverso da quello bipolare che fin qui ha dominato, ha dichiarato Giancarlo Cupane. Oltre alle società erogatrici dei presiti, e ai clienti, oggi esiste una realtà consolidata e importante: quella dei distributori indipendenti dei prodotti creditizi. Un concetto che vogliamo promuovere e sul quale intendiamo confrontarci col mercato e le istituzioni al fine di migliorare ulteriormente la qualità del credito al consumo in Italia”. .  
   
   
REALIZZARE UNA SOCIETÀ PER TUTTE LE ETÀ  
 
 Roma, 10 marzo 2008 - Giovani, famiglia e anziani. Tre generazioni con diverse esigenze che però la regione Lazio intende soddisfare. Questa la mission portata avanti dall’Assessore alle Politiche sociali, Anna Salome Coppotelli, che in questa intervista traccia un bilancio delle sue attività. Quali gli obiettivi che la Regione si è posta sul fronte del sociale? “L’obiettivo della Regione Lazio è contribuire a realizzare una società per tutte le età. Un approccio integrato alle politiche di promozione della qualità della vita e dei diritti di cittadinanza consente di mettere in solidale e stretta interazione la parte più dinamica delle giovani generazioni con le persone anziane e le proprie comunità sviluppandone le rispettive potenzialità. Per lo sviluppo dei rapporti intergenerazionali abbiamo proposto la costruzione di sei poli sperimentali integrati per il benessere delle persone anziane dove un ruolo molto importante è stato riservato ai giovani. Inoltre, la conferenza degli Stati Generali degli anziani del Lazio, che si svolgerà entro il 31 marzo, grazie all’impulso del presidente Marrazzo, rappresenterà un’occasione di confronto e di partecipazione. In generale, l’impegno condiviso per contrastare l’esclusione sociale e la povertà hanno portato all’approvazione delle ‘Linee di indirizzo per il Piano finalizzato alla lotta alla povertà e all’esclusione’, per il quale in Finanziaria è previsto uno stanziamento 15 milioni di euro per ciascuna delle annualità 2008, 2009 e 2010”. Quali sono i progetti a medio e lungo termine per una migliore fruibilità del sistema di Welfare nel Lazio? “Un progetto a medio termine è il completamento della funzionalità del portale Socialelazio. It, il nuovo sistema informativo per i servizi socio-assistenziali regionali risultato dell’impegno congiunto della presidenza della regione Lazio, dell’assessorato alle Politiche sociali e alla semplificazione amministrativa con la collaborazione di Lait. Il riferimento è alla cartella sociale, attraverso socialelazio. It gli operatori del settore potranno avvalersi della cartella sociale elettronica dell’assistito, che consentirà la gestione informatizzata del primo colloquio e della sua presa in carico anche nelle eventuali fasi successive. Per quanto riguarda i progetti a lungo termine, abbiamo iniziato una ricognizione dell’esistente per effettuare una verifica di coerenza dei servizi e degli interventi agli effettivi bisogni del territorio, con l’obiettivo di garantire per quanto possibile un’omogeneità dei livelli di assistenza socio-sanitaria”. Gli immigrati: come trasformare un ‘problema’ di integrazione e convivenza in una ‘risorsa’? “Il fatto che i lavoratori immigrati siano disposti ad accettare condizioni di lavoro ‘rifiutate’ dai lavoratori residenti è positivo dal punto di vista economico, ovvero il sistema tende al pieno utilizzo della capacità di crescita e produttiva a un costo-lavoro inferiore. I benefici della ‘risorsa immigrazione’, portati all’economia nazionale, non si distribuiscono in modo generalizzato: possono esserne avvantaggiati i capitalisti e i lavoratori qualificati. Inoltre, gli immigrati sono consumatori: possiedono cellulare, auto, tv, pc, casa di proprietà e hanno una propensione al consumo maggiore rispetto agli italiani. I lavoratori, specie quelli meno qualificati, sono indubbiamente nel breve termine i più colpiti. Infatti, l’immigrazione di lavoratori poco qualificati non ha effetto sulle retribuzioni dei lavoratori nazionali qualificati, ma sui salari dei lavoratori nazionali non qualificati e degli stranieri immigrati di prima generazione. E’ necessario evitare la formazione di una sottoclasse di lavoratori dequalificati composta per lo più di lavoratori immigrati agevolando con la messa a sistema di azioni positive l’incremento del tasso di mobilità verso posizioni lavorative superiori (già basso per i cittadini italiani) e la diminuzione del tasso di dipendenza dall’assistenza diretta e indiretta”. .  
   
   
ISRAELE E IL FRIULI VENEZIA GIULIA: INCONTRO CON L´´AMBASCIATORE D´´ISRAELE MEIR  
 
Trieste, 10 marzo 2008 - La collaborazione in atto tra Israele e il Friuli Venezia Giulia e le prospettive future in particolare nei settori dell´economia, della ricerca scientifica e tecnologica e in campo culturale sono state esaminate ieri a Trieste nel corso di un colloquio tra il presidente della Regione e l´ambasciatore d´Israele in Italia, Gideon Meir. All´incontro erano presenti l´assessore regionale per le relazioni internazionali, il consigliere d´ambasciata per gli affari economici e scientifici, signora Gila Rosiner, e il segretario generale della Camera di Commercio Italia-israele per il Nord Est, Yoram Bassan. Richiamandosi all´intesa sottoscritta nel 2000 tra i governi italiano e israeliano per la promozione di sinergie nel campo della ricerca e dello sviluppo industriale e scientifico, e che di recente si è concretizzato in un accordo bilaterale tra Israele e la Regione Lazio, il presidente della Regione e il rappresentante diplomatico hanno valutato le concrete possibilità di cooperazione tra le due realtà, che, facendo perno sulle istituzioni scientifiche e di ricerca, presenti sia in Friuli Venezia Giulia che in Israele, possano richiamare investimenti israeliani nella nostra regione. In proposito l´ambasciatore ha invito una delegazione del Friuli Venezia Giulia a compiere un viaggio in Israele nel prossimo autunno per avviare ulteriori contatti con un Paese che sta attraversando una fase di forte crescita economica, con il Pil che ha segnato lo scorso anno un incremento superiore al cinque per cento. Per quanto riguarda invece la possibile partnership in campo culturale, essa potrebbe conoscere un momento di accelerazione proprio a partire da quest´anno, in occasione delle celebrazioni per il sessantesimo anniversario dalla nascita dello Stato d´Israele. L´ambasciatore ha infatti invitato Trieste e altre città della regione ad entrare nel circuito delle località italiane che ospiteranno una serie di eventi culturali per festeggiare la ricorrenza. E´ stato infine sottolineato come la collaborazione tra Friuli Venezia Giulia e Israele può svilupparsi anche grazie a specifici programmi comunitari sia nel settore della ricerca che in quello della cultura, programmi che favoriscono anche lo scambio di esperienze tra giovani. .  
   
   
TOSCANA E BRASILE PIÙ VICINI TRA CREATIVITÀ E SOCIAL FORUM LO STATO SUDAMERICANO SARÀ L’OSPITE D’ONORE DEL PROSSIMO FESTIVAL  
 
Firenze, 10 marzo 2008 Nazarè Imbiriba, Capo della segreteria del Dipartimento della Cooperazione internazionale (l’equivalente del Ministro della Cooperazione Internazionale italiano) dello Stato di Parà (in Brasile), in visita alla Toscana e ha incontrato il 7 marzo il vicepresidente della Regione. Tra lo Stato di Parà e la Toscana esistono da tempo rapporti, frequenti incontri e scambi di esperienze sull’attività di Enti locali, imprese e Università. La visita di Imbiriba ha lo scopo di consolidare questo rapporto e gettare le basi per la partecipazione della Toscana al Social Forum Mondiale che si terrà a Belem nel gennaio 2009. Durante l’incontro tra il vicepresidente della Toscana e la delegata brasiliana si è parlato anche del prossimo Festival della creatività, che si terrà ad ottobre e vedrà il Brasile come ospite d’onore internazionale. .  
   
   
DIRITTI DEI CITTADINI STRANIERI, UNA RETE TOSCANA DI SPORTELLI INFORMATIVI PER LA REALIZZAZIONE LA REGIONE METTERÀ A DISPOSIZIONE 350 MILA EURO  
 
Firenze, 10 marzo 2008 Creare una rete regionale di sportelli informativi attraverso la quale i cittadini stranieri che risiedono in Toscana possano avere accesso a tutte le informazioni riguardanti il proprio status giuridico e ricevere assistenza, sostegno e consulenza per tutte le pratiche: dal rilascio e rinnovo del permesso di soggiorno alla concessione della cittadinanza, dalle autorizzazioni all’ingresso per motivi di lavoro al nulla osta al ricongiungimento familiare. Regione e Anci Toscana hanno firmato stamattina, negli uffici dell’assessorato alle politiche sociali, un protocollo d’intesa che punta a creare una rete informativa che permetta il pieno riconoscimento e la promozione dei diritti dei cittadini stranieri che vivono, lavorano e studiano in Toscana. La rete di sportelli, adeguatamente strutturata e coordinata, dovrà rappresentare anche il punto di incontro di tutti gli enti che operano sul territorio per lo scambio, l’elaborazione e l’applicazione della normativa, anche alla luce delle novità attese in materia a livello nazionale. Inoltre permetterà di standardizzare, a livello regionale, tutte le pratiche amministrative riguardanti gli immigrati, di rafforzare i servizi informativi esistenti e di realizzarne di nuovi nelle zone dove non esistono. In base al protocollo Anci Toscana curerà la predisposizione di progetti: per la formazione degli operatori degli sportelli, per la realizzazione, il rafforzamento e la promozione di reti locali dei punti informativi dove sarà possibile lo scambio ed il confronto di esperienze tra gli operatori, la soluzione di problemi e la qualificazione dei servizi e per la costituzione di un servizio di assistenza e consulenza rivolto agli operatori stessi. La Regione provvederà al monitoraggio dei progetti e metterà a disposizione 350 mila euro per l’attuazione delle azioni previste nel protocollo. Su www. Primapagina. Regione. Toscana. It è possibile scaricare il testo completo del protocollo d’intesa. .  
   
   
GIOVANI. ASSESSORE REGIONALE VALDEGAMBERI:”DARE IMPULSO AI GIOVANI VENETI;GIUNTA REGIONALE APPROVA PIANO AZIONE PER SOLLECITARE PROTAGONISMO E PARTECIPAZIONE GIOVANI”  
 
Padova, 10 marzo 2008 - La Giunta regionale, su proposta dell’Assessore alle politiche giovanili Stefano Valdegamberi, ha approvato il programma di interventi a favore dei giovani veneti previsto dall’Accordo di Programma Quadro deciso nel 2007 e presentato dall’Osservatorio regionale Infanzia Adolescenza Giovani e Famiglia di Bassano del Grappa. “Il programma punta a sollecitare il protagonismo dei giovani veneti che sono - sottolinea Valdegamberi - ‘il futuro della sostenibilità e la sostenibilità del futuro’, dando loro voce nei confronti delle istituzioni, e offrendo un’ occasione concreta per diventare interlocutori imprescindibili per disegnare una “carta valoriale” per le giovani generazioni che investa i valori portanti della società in cui vivono”. In quest’ottica saranno realizzati percorsi di partecipazione sul territorio che non si esauriscano nelle iniziative stesse ma che confluiranno in un appuntamento annuale fisso - facendo tesoro dell’esperienza maturata in questi anni con i vari appuntamenti regionali dei Meeting dei giovani e con i Forum giovani provinciali - dove tutti i giovani veneti possano esprimere le loro idee e, allo stesso tempo, trarre importanti occasioni di relazione e confronto diretto con le istituzioni, con personalità di rilievo attive nel mondo della cultura, dell’arte, della scienza e del sociale, con importanti esperienze progettuali”. A livello nazionale dal 2006 è stato istituito un Fondo specifico per le Politiche Giovanili. Dal canto suo, il Veneto, con la delibera dell’ottobre 2007, ha definito le linee di programma delle Politiche Giovanili Regionali valorizzando la peculiarità veneta come regione pilota storicamente attenta alle giovani generazioni. Nel dicembre 2007 è stato approvato l’Accordo di Programma Quadro che ha operato una sistematizzazione delle politiche giovanili, attuata mettendo in sinergia interlocutori diversi quali Enti locali, Università, istituti di ricerca, realtà del Terzo Settore, giovani, e costruendo azioni specifiche sull’apertura interculturale, sull’informazione e la formazione, sul disagio giovanile, attivando e valorizzando esperienze di cittadinanza attiva e partecipazione giovanile. Per l’attuazione della prima annualità delle iniziative e dei percorsi previsti la Giunta regionale ha stanziato 450. 000 euro. .  
   
   
COOPERATIVE SOCIALI. RINNOVO DEL CCNL - I SINDACATI INTERROMPONO LA TRATTATIVA ITACA: "TORNI LO SPIRITO CONCERTATIVO"  
 
Pordenone, 10 marzo 2008 - Ulteriore, triste, aggiornamento sulle trattative per il rinnovo del Contratto Collettivo delle Cooperative Sociali. In data 27 febbraio u. S. Si è tenuto a Roma l´incontro tra i rappresentanti delle tre centrali cooperative (Legacoopsociali, Confcoopertive e Agci) e delle 4 principali organizzazioni sindacali (Fp Cgil, Cisl Fisascat, Fps Csil, Uil Fpl). A sorpresa, in tale data (era solo il terzo incontro tra le parti) le Organizzazioni sindacali hanno deciso di abbandonare il tavolo delle trattative. Le tre centrali hanno manifestato sorpresa e sconcerto per aver interrotto un dialogo che, di fatto, si era appena avviato. Le richieste di aumento proposte dal sindacato sono riassumibili in pochi numeri: aumento dei costi di circa il 25%. Per aver un idea di cosa un siffatto aumento comporterebbe per il bilancio di Itaca riporto quanto scritto molti mesi fa dal nostro direttore Orietta Antonini e ripreso ultimamente anche dal Gazzettino, in merito al tema della sempre attuale questione della revisione dei prezzi da parte dei committenti unitamente ai rinnovi contrattuali. ". Se dovessimo ipotizzare, per estrema esemplificazione, un incremento del costo del lavoro pari al 15% e fare una proiezione sul bilancio di Itaca con le clausole di revisione prezzi, ne trarremmo un deficit annuo superiore a un milione e mezzo di euro, a cui potremmo certo aggiungere qualche bel migliaio di euro in più per l´Ert del Veneto dove la contrattazione di secondo livello è già consolidata, molto meno l´applicazione omogenea del contratto". Un aumento del 25% in due anni, seppure attraverso una introduzione graduale degli stessi, porterebbe la nostra Cooperativa, se non alla dichiarazione dello stato di crisi, ad una situazione molto critica. Tornando alla situazione nazionale ed alla decisione unilaterale dei sindacati di abbandonare la trattativa, non fa sicuramente bene né alle Cooperative e né tanto meno ai soci lavoratori delle stesse ed alla necessità sempre più pressante di vedere aumentati i loro stipendi. Questa decisione è ancor più paradossale alla luce di quanto accaduto nel periodo intercorso tra la scadenza del contratto (31-12-2005) e la presentazione delle due piattaforme del luglio 2006: tale ritardo ha fatto perdere 19 preziosi mesi e di almeno tanto hanno fatto slittare la possibilità dell´inizio del dialogo tra le parti. Ricordo a titolo di cronaca quanto statuito, in pieno clima concertativo, dagli accordi del 23 luglio del 1993: "Le piattaforme contrattuali per il rinnovo dei Ccnl saranno presentate in tempo utile per consentire l´apertura delle trattative tre mesi prima della scadenza dei contratti. Durante tale periodo, e per il mese successivo alla scadenza, le parti non assumeranno iniziative unilaterali né procederanno ad azioni dirette". Sarebbe auspicabile che lo spirito concertativo del lontano 1993, caro ai vari Ciampi, Giugni e Trentin (a quest´ultimo con quante sofferenze. ), riprendesse a spirare. Sarebbe auspicabile che il dialogo e le conseguenti trattative riprendessero al più presto al fine di giungere ad un Contratto che, da un lato vincolerebbe tutte le Cooperative e non solo le più "virtuose" ad adeguarsi ai nuovi compensi, dall´altro darebbe maggiore potere contrattuale alla Cooperative stesse nei confronti della committenza per il sopra ricordato problema della revisione dei prezzi. La Legacoopsociali e, nel suo piccolo, la stessa Itaca stanno in questi giorni portando avanti tutti gli sforzi possibili affinché tale dialogo, a qualsiasi livello, venga ripreso. "Fughe in avanti" di qualche Cooperativa sarebbero politicamente poco corrette sia nei confronti del movimento cooperativo che nei confronti del sopra citato clima concertativo. Ma come si suole dire “a mali estremi estremi rimedi”. Se il sindacato, in tempi ragionevolmente brevi, non accettasse di riprendere il dialogo non sono da escludersi azioni unilaterali. In particolare la Cooperativa Itaca, ovviamente sentita la propria organizzazione di categoria, potrebbe anche pensare di attivare azioni autonome per ricostituire, almeno parzialmente, il potere d´acquisto dei nostri salari che sono tra i più deboli (per usare un eufemismo) del settore. A tal proposito ricordiamo infatti quanto abbiamo già messo a bilancio nel precedente esercizio finanziario e quanto "ci siamo già dati" a seguito della decisione, presa nella Assemblea dei soci dello scorso giugno, ovvero un acconto sulle spettanze derivanti dai futuri aumenti retributivi del nuovo Contratto (in totale 270 mila euro). Teniamo questa opzione come l´estrema ratio e speriamo in una celere ripresa delle trattative. .  
   
   
RIFORMA E STATUTO ALLA REGIONE SARDEGNA 350 BENI EX MILITARI E DEMANIALI  
 
Cagliari, 10 Marzo 2008 - Sono passati il 7 marzo definitivamente alla Regione, oltre all´Arsenale e all´ex ospedale militare di La Maddalena, altri beni di uso militari che rientrano nell’area dove si svolgerà il G8, oltre a immobili e aree nella città di Cagliari, come la caserma Ederle e l´ex ospedale militare. Tra i numerosi beni ceduti dallo Stato (oltre 350, per un valore stimato dal Demanio di 200 milioni di euro) figurano anche la borgata di Fertilia, 18 ettari tra Su Siccu e La Playa a Cagliari (nel capoluogo passano alla Regione anche Marina Piccola e la Sella del Diavolo), il Clubmed di Caprera e il vecchio aeroporto di Olbia. "La firma apposta oggi a questi documenti all´Agenzia del demanio, a Roma – commenta il Presidente della Regione, Renato Soru – è l´epilogo di una storia che durava da molto tempo e che ha visto impegnati anche tanti Presidenti che mi hanno preceduto in una battaglia importante per la Sardegna. Possiamo dire che il trasferimento siglato oggi rientra nelle celebrazioni dei 60 anni dell´Autonomia e dello Statuto". Soru ha tenuto a precisare che "si dà piena attuazione dello Statuto che, sin dal 1948, ci garantiva il passaggio di questi beni dallo Stato. L´anno scorso, tuttavia, siamo riusciti a concludere l´Intesa Stato-regione che stabilisce il trasferimento a prescindere dalla data di disponibilità: ciò ci differenzia dalle altre Regioni". Fondamentale l´intervento del commissario straordinario governativo per il G8, Guido Bertolaso, che ha permesso di accelerare il passaggio di trasferimento di alcuni beni militari, a Cagliari e a La Maddalena. Nell´arcipelago maddalenino, finito il G8, è previsto un bando per la cessione a un gestore unico di tutta l´area, per un uso turistico. "Ancora più importante – ha precisato Soru – è che, in pochi mesi, saranno spesi oltre 100 milioni di euro per intervebnti che ricadranno in pochi chilometri quadrati. Serviranno a dare tante opportunità di lavoro e creeranno ricadute positive sotto il profilo economico e ambientale". È stata fatta una ricognizione di tutto il demanio presente in Sardegna e stilato un elenco di beni: per alcuni di essi saranno fatti in futuro nuovi sopralluoghi, in quanto lo Stato dovrà decidere sulla destinazione di una parte dei beni di interesse storico e culturale, come i nuraghi, i monumenti e i musei. "Confidiamo che una buona parte di essi sia trasferita alla Regione – ha commentato il Presidente Soru – anche se lo Stato potrebbe tenere qualcosa sotto la sua diretta tutela". Questa mattina è stato firmato anche un Accordo di programma con il Ministero della Difesa: Stato e Regione si sono impegnati al reciproco trasferimento di alcuni beni, tra i quali dieci sono individuati a Cagliari e uno a La Maddalena. I beni militari, quando non sono utilizzati, passano al Demanio dello Stato: ecco perché nell´elenco si trovano beni ad uso di vari enti governativi. "La stima del Demanio – ha detto Soru – parla di un valore di mercato di 200 milioni di euro. Ma per noi questo patrimonio rappresenta un valore ben più rilevante perché non abbiamo intenzione di venderli: intendiamo destinarli a politiche di sviluppo, alla creazione di posti di lavoro e alla riqualificazione delle aree urbane". Il Presidente Soru ha annunciato che contatterà al più presto i sindaci dei Comuni interessati al trasferimento siglato con il protocollo d´intesa di oggi. "Vogliamo trasferire al più presto i beni agli enti locali, tenendo lo stesso atteggiamento di rispetto che lo Stato ha mostrato nei confronti della Regione. Naturalmente, sui beni più importanti desideriamo confrontarci con le amministrazioni comunali". Per quanto riguarda i beni di interesse storico-culturale, Soru ha ricordato che la Regione sta mettendo a punto con il Ministero competente una convenzione per un sistema di gestione dei siti museali e archeologici. "Anziché avere cento cooperative slegate tra di loro – ha spiegato – puntiamo a otto grandi cooperative provinciali che garantiscano sinergia nei servizi e maggiore professionalità". Tra gli esempi più importanti citati dal Presidente Soru, figurano il vecchio centro abitato di Gairo (abbandonato dopo una frana: una parte di esso ora potrà essere ceduto agli abitanti del paese) e alcune opere presenti a Cagliari, tra le quali l´ex ospedale militare e il vicino ospedale San Giovanni di Dio, che ricadono in un´area di grande importanza a ridosso dell´Orto botanico e dell´Anfiteatro romano. .  
   
   
UN ALTRO PASSO AVANTI PER IL DISTRETTO TECNOLOGICO DELLA SPEZIA, PROGRAMMATE RISORSE TRA I 22 E I 28 MILIONI DI EURO  
 
Genova, 10 marzo 2008 - Uno studio di fattibilità sul processo di costituzione del distretto delle tecnologie marine e lo schema del protocollo d´intesa che sarà sottoscritto nelle prossime settimane dal presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando e dal Ministro dell´Università e della Ricerca Scientifica, Fabio Mussi. E´ stato approvato oggi dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore alle Attività Produttive, Renzo Guccinelli. Con questo provvedimento la Giunta programma risorse tra i 22 e i 28 milioni di euro come quota di finanziamento regionale per la realizzazione del distretto stesso. Lo stanziamento regionale costituisce il 50% della quota pubblica e sarà affiancato da un´analoga quota ad opera del Governo. "Si tratta di un provvedimento fondamentale per completare l´iter e dare vita al secondo distretto tecnologico della Liguria - ha sottolineato l´assessore Guccinelli - a conferma dell´impegno della Giunta regionale in favore del rafforzamento della competitività delle imprese liguri che, tramite la ricerca e lo sviluppo di qualità, potranno sempre più affrontare la sfida difficile dei mercati globali". "Il distretto tecnologico - ha continuato l´assessore - è una nuova concreta applicazione di una strategia con la quale tendiamo a far incontrare i buoni risultati degli istituti di ricerca con le applicazioni industriali delle imprese, dando vita all´unico ciclo virtuoso che poi trasforma la ricerca in capacità competitiva, ricchezza e lavoro. " "Questo ulteriore provvedimento in favore del distretto delle tecnologie marine di La Spezia testimonia, infine - ha concluso l´assessore - la grande attenzione della giunta regionale della Liguria in favore del territorio spezzino che così tanto crede in questo distretto tecnologico come volano fondamentale per il proprio sviluppo. " .  
   
   
PRESENTATO IL PROGETTO BRIDG€CONOMIES  
 
Potenza, 10 marzo 2008 - Si è tenuta nella sede di Unioncamere Basilicata, alla presenza dei rappresentanti delle Associazioni di categoria e dei gruppi di imprese operanti nel campo dell’innovazione tecnologica, la presentazione del progetto Bridg€conomies, a cura di Enterprise Europe Network. “Si tratta – hanno spiegato i responsabili del Consorzio - di uno sportello della nuova rete varata dalla Commissione Europea per assistere e consigliare le piccole e medie imprese su politiche, programmi e finanziamenti dell’Ue. Le Pmi alla ricerca di un partner in un altro Paese europeo, di una consulenza su come sviluppare un’idea innovativa o su come presentare domanda per un finanziamento comunitario per la ricerca potranno dunque contare su questo network che riunisce circa 500 organizzazioni tra cui Camere di Commercio, enti per lo sviluppo regionale e centri di ricerca universitari, oltre a 4. 000 esperti professionisti”. “Unioncamere Basilicata rappresenterà, auspicabilmente, lo snodo locale della rete – ha aggiunto il direttore dell’ente, Michele Di Tolla -, istituendo un apposito tavolo con istituzioni e associazioni di categoria aderenti all’iniziativa. Per il 2008 abbiamo già in programma una serie di seminari divulgativi su temi quali competitività, innovazione, credito e microcredito in Europa, settimo Programma Quadro”. Lo sportello lucano avrà come finalità, tra le altre, la diffusione capillare delle informazioni comunitarie a beneficio delle imprese territoriali, per elevarne il tasso di informazione e di conoscenza e, di conseguenza, amplificare le opportunità di business. Il servizio non offrirà solo informazioni ma anche prima assistenza, infodays, auditing e occasioni di incontro con potenziali partners”. Ulteriori informazioni su Enterprise Europe Network sul sito Internet http://ec. Europa. Eu/news/business/080206_3_it. Htm .  
   
   
TOSCANA, 2007: SISTEMA VITALE NONOSTANTE IL RALLENTAMENTO ECONOMICO  
 
 Firenze, 10 marzo 2008 - Due risultati opposti nell’andamento natalità-mortalità 2007 delle imprese toscane, se si considerano le “cancellazioni d’ufficio” che nel corso dell’anno hanno influenzato fortemente il dato sulle cessazioni . Frutto di interventi amministrativi e non solo congiunturali, il 2007 si chiude, così, con una lieve diminuzione del numero di imprese registrate presso le Camere di Commercio toscane (saldo -493 unità; tasso di crescita -0,1%); tale risultato diviene invece positivo per un +1,0% (+4. 367 imprese) al netto delle 4. 860 cancellazioni d’ufficio operate nell’anno e che hanno interessato trasversalmente il territorio regionale. Lo rileva l’indagine di Unioncamere Toscana sulla natalità e mortalità delle imprese registrate presso le Camere di Commercio della Toscana anno 2007, nel corso del quale si è registrato il più elevato numero di nuove aperture degli ultimi anni (32. 037), un dato compensato però da un altrettanto elevato numero di cessazioni. “I dati della demografia imprenditoriale che evidenziano un 2007 negativo, vanno letti considerando soprattutto l’effetto “amministrativo” - ha detto il Presidente di Unioncamere Toscana, Pierfrancesco Pacini - Da un lato la crescita della natalità imprenditoriale ci dice che la spinta a creare nuove imprese è sempre forte e dunque il sistema regionale delle imprese è vitale; dall’altro l’aumento della mortalità, è dovuto in larga parte ad operazioni di “pulizia” archivi ma indica anche che il rallentamento economico in atto sta provocando una durissima selezione nel tessuto imprenditoriale. Lo testimonia ancora una volta l’incremento delle società di capitale, la forma giuridica che più di tutte mantiene un trend dinamico positivo e che sembra, grazie ad una maggiore strutturazione, essere più in grado di affrontare i processi di selezione dei mercati. ” A livello territoriale le province dell’area interna perdono -0,2%, mentre per le costiere si registra una crescita nulla. Nel confronto con le altre regioni benchmark la Toscana evidenzia una performance al di sopra della Lombardia (-0,6%); in linea con Veneto (-0,2%) e Marche (-0,1%); inferiore a Piemonte ed Emilia Romagna (+0,2%). Persiste lo spostamento verso forme giuridiche più strutturate. In particolare, le società di capitale registrano un saldo di +1. 006 unità (tasso di crescita +1,2%), mentre le società di persone perdono 1. 756 unità (-1,8%). Stabili gli andamenti delle imprese individuali, con un lieve incremento delle cooperative. Le imprese artigiane mostrano un turnover imprenditoriale (natalità 10,3%, mortalità 9,6%) superiore al complesso delle toscane, con una crescita del tessuto imprenditoriale di 820 unità (+0,7%). A livello settoriale, continua ad aumentare il numero di imprese registrate nel settore edile (+2. 324 unità, +3,6%), che per la prima volta superano in numero le imprese del comparto manifatturiero. Per quest’ultimo si registra una nuova flessione, con una perdita netta di 1. 181 unità negli ultimi 4 trimestri (-1,8%), complice il persistente andamento negativo del sistema moda (-644 imprese, per un tasso di variazione annuo del -2,7%) dove alla caduta del tessile-maglieria (-595 unità, -7,3%) e, a quella più tenue, del cuoio-calzature (-149, -1,8%) si contrappone la positiva performance del confezioni-abbigliamento (+100, +1,4%). Escono indenni solo le imprese alimentari (+59 unità, +1,0%), mentre i restanti settori fanno registrare diminuzioni superiori ai due punti percentuali, in particolare minerali non metalliferi, oreficeria, carta ed editoria, chimica-gomma-plastica e legno e mobili. Resta ancora di poco in positivo la meccanica allargata nel suo complesso (+27, +0,2%), con consistente crescita di mezzi di trasporto (+100, +6,8%), imprese della produzione e lavorazione di metallo e prodotti in metallo, mentre perdono l’elettronica e meccanica di precisione e la meccanica strumentale. In lieve diminuzione il settore terziario (-218 imprese registrate, -0,1%), dovuta soprattutto all’andamento del commercio (-1. 366, -1,3%) e dei trasporti (-394, -2,9%). A portare un contributo positivo alla crescita del tessuto imprenditoriale sono invece le attività immobiliari e di noleggio (+806 unità, +3,0%), sanità e servizi sociali (+45, +3,7%) e, a seguire ma con valori intorno all’uno percento, istruzione, informatica, ricerca e sviluppo, alberghi e ristoranti, intermediazione monetaria ed altri servizi pubblici, sociali e personali. Continua la riduzione del numero di imprese agricole registrate, che scendono a fine 2007 a quota 46. 765 unità, con un decremento di 849 imprese (-1,8%). .  
   
   
INDUSTRIA MANIFATTURIERA REGGIANA: POSITIVO IL 2007  
 
Reggio Emilia, 10 marzo 2008 - Il 2007 si chiude, per l’industria manifatturiera reggiana, con indicatori che continuano a permanere positivi. Secondo i risultati della consueta rilevazione trimestrale analizzata dall’ufficio Studi della Camera di commercio, nell’ultimo trimestre dell’anno la produzione, rispetto allo stesso periodo del 2006, è cresciuta dell’1,9% (era il 3,5% un anno prima) ed il fatturato, in presenza di listini che hanno contenuto gli aggiornamenti intorno all’1%, è aumentato del 2,1% a fronte del 5,3% rilevato nel quarto trimestre dell’anno precedente. Il portafoglio continua ad assicurare quattro mesi di attività grazie ad una crescita degli ordinativi che a fine anno segnala un +2,5%. In questo contesto le esportazioni giocano, come da sempre, un ruolo importante: rappresentano circa il quaranta per cento del fatturato (con punte che in alcuni trimestri sfiorano il 47%) e mostrano una crescita tendenziale che, dopo il picco del primo trimestre (+5,2%), si attesta sul +2,3% nell’ultimo scorcio del 2007. Crescita, quindi, in decelerazione quella che si rileva per la nostra provincia, rispetto alle variazioni che avevano segnato la svolta del ciclo nel primo trimestre del 2006 anticipata dai primi timidi segnali di ripresa comparsi a fine 2005. La decelerazione reggiana è però meno frenata di qualche decimo di punto rispetto a quella che si osserva per l’intero sistema regionale. Per quanto riguarda inoltre le previsioni formulate dagli imprenditori per l’immediato futuro le opinioni espresse sono orientate ad una tendenziale attesa di crescita degli ordini, con un’accentuazione per quelli provenienti dall’estero, e conseguentemente della produzione e del fatturato. La loro intonazione risulta migliore rispetto a quella che si registra per la Regione nel suo complesso. .  
   
   
A VARSAVIA TRE SHOW ROOM DI ARTIGIANI DEL MOBILE ARREDO, MODA E BENI PER LA CASA GLI ALTRI SETTORI INTERESSATI ZAMBETTI: REGIONE ATTENTA AI NUOVI MERCATI IN RAPIDO SVILUPPO  
 
Varsavia, 10 marzo 2008 - Si è conclusa il 7 marzo la visita in Polonia della delegazione di artigiani lombardi, guidata dall´Assessore all´Artigianato e Servizi, Domenico Zambetti, che ha presieduto a Varsavia, alla presentazione della prossima apertura di tre show room e punti vendita nel settore di mobile, arredo, complementi arredo, moda, accessori moda e beni per la casa, realizzati da Unione Artigiani Provincia di Milano, Confartigianato di Lecco e Associazione Artigiani di Brescia e Provincia. "Per il 2008 - ha detto Zambetti nella conferenza stampa - Regione Lombardia ha pianificato l´apertura di cinque show room su scala mondiale. Di queste cinque, tre avranno sede in Polonia. E´ un dato che dimostra la fiducia che nutriamo tutti nei confronti di questo paese e, al tempo stesso, conferma la nostra attenzione ai nuovi mercati in rapido sviluppo". Regione Lombardia, infatti, sostiene e valorizza da sempre gli imprenditori artigiani, singoli o associati, con i loro prodotti unici ed esclusivi in Italia e nel mondo, accompagnandoli in missioni che favoriscono l´incontro tra Paesi della Ue e nei diversi continenti, "uno scambio culturale e commerciale - ha proseguito Zambetti - che si è dimostrato fruttuoso sia per le istituzioni che per gli imprenditori". Le strategie della Giunta regionale della Lombardia, come ha sottolineato ancora l´assessore, sono infatti da tempo rivolte a sfruttare l´eccellenza del ´Made in Lombardy´ per proporre la produzione lombarda su tutti i mercati del mondo. Questa politica si è sempre rivelata del resto particolarmente preziosa quando si riferisce al mondo artigiano, rappresentando un elemento indispensabile per il sostegno di aziende medio/piccole, che vengono accompagnate su percorsi di internazionalizzazione che sarebbero altrimenti difficilmente praticabili. .  
   
   
BENEVENTO: PARTE LA COMUNICAZIONE UNICA  
 
Benevento, 10 marzo 2008 - In un giorno può nascere una nuova impresa. La Comunicazione Unica al registro imprese delle camere di commercio sostituirà tutti gli adempimenti amministrativi finora previsti. A parlarne in un incontro con la stampa, con i presidenti degli Ordini e Collegi professionali, con i rappresentanti delle Organizzazioni Imprenditoriali di categoria, è stato il presidente della Camera di Commercio Gennaro Masiello, che ha proposto una task force in sede locale - composta da imprese, associazioni e professionisti - per sperimentare le modalità della Comunicazione Unica in questa prima fase. “La Comunicazione Unica è tra le misure legislative varate per lo sviluppo imprenditoriale – ha detto Masiello - non solo una forte valorizzazione dell’utilizzo del Registro imprese delle Camere di Commercio, ma una vera e propria rivoluzione copernicana per il sistema imprenditoriale italiano. Questo provvedimento – ha sottolineato il presidente dell’Ente camerale - permetterà alle imprese sannite e italiane di velocizzare tutte le procedure burocratiche ed amministrative, così da consentire a chi vuole aprire un’impresa di avere come primo interlocutore la propria Camera di commercio che diventa così porta di accesso alle amministrazioni dello Stato per la nascita delle imprese”. A mettere a fuoco la operatività della “Comunicazione unica per la nascita dell’impresa”, sono stati il Conservatore del Registro Imprese della Camera di Commercio di Benevento, Giancarlo Russo, il consulente Infocamere, Tobia Ascione, il direttore dell’Inail di Benevento, Anna Villanova e il direttore dell’Inps di Benevento, Francesco Vetromile. All’incontro erano presenti, tra gli altri, il vice presidente dell’Ente camerale, Giuseppe Donatiello, il segretario generale, Vincenzo Coppola, il presidente del Collegio degli Economisti di Impresa, Pellegrino Minicozzi e il presidente dei Consulenti del Lavoro, Giovanni Montefusco. La Comunicazione Unica prevede la trasmissione della pratica per via telematica o presentata direttamente al Registro imprese delle Camere di Commercio: tale comunicazione varrà quale assolvimento della maggior parte degli adempimenti amministrativi previsti per l’iscrizione al Registro imprese oltre che ai fini previdenziali, assistenziali, fiscali e per l’ottenimento del codice fiscale e della partita Iva. In base al nuovo dettato normativo, l’Ufficio del Registro imprese rilascerà subito una ricevuta che costituirà titolo per l’immediato avvio dell’attività imprenditoriale e darà notizia alle Amministrazioni competenti dell’avvenuta presentazione della comunicazione unica. Le Amministrazioni competenti comunicheranno immediatamente all’interessato e all’Ufficio del Registro imprese delle Camere di commercio – anche per via telematica – il codice fiscale e la partita Iva ed entro 7 giorni gli ulteriori dati definitivi relativi alle posizioni registrate. La stessa procedura si applicherà anche in caso di modifiche o cessazione dell’attività d’impresa. “L’obiettivo della Comunicazione Unica – ha concluso il presidente Masiello - è senz’altro lo snellimento delle procedure, ma opera un riposizionamento strategico della Camera di Commercio in sintonia e in sinergia con Enti, Uffici, Istituzioni, in una sola parola, con il territorio, inteso nella sua accezione più ampia e vera”. .  
   
   
INFORTUNI LAVORO. FORMIGONI:LOMBARDIA,PATTO CON FORZE SOCIALI  
 
Milano, 10 marzo 2008 - Dopo le ultime tragiche notizie di infortuni e morti sul lavoro il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha dichiarato: "A fronte di queste continue tragedie sui luoghi di lavoro e di una iniziativa, seppur tardiva, del Governo, mi permetto di segnalare quanto in Lombardia stiamo già facendo per contrastare questa emergenza, perché ritengo che possa essere un utile esempio di quanto insieme possono fare istituzioni, sindacati e forze produttive". "Attraverso un accordo firmato recentemente in Regione Lombardia - ha proseguito Formigoni - abbiamo messo in campo una serie di iniziative concrete che puntano a una riduzione del 15% degli infortuni sul lavoro e del 10% delle ´morti bianche´ entro il 2010. Abbiamo previsto agevolazioni e incentivi per le aziende virtuose (riduzione premi Inail, diminuzione dei controlli, eventuali sgravi Irap), corsi di formazione per promuovere la cultura della prevenzione e della sicurezza e un consistente incremento dei controlli nelle aziende, il tutto grazie a uno stanziamento complessivo di 35 milioni di euro approvato dalla Giunta regionale". Questi sono soltanto alcuni dei punti qualificanti del "Piano regionale 2008-2010 per la promozione della sicurezza e salute negli ambienti di lavoro" che è stato sottoscritto lo scorso 13 febbraio dalla Regione Lombardia con i rappresentanti del "Patto per lo sviluppo" (imprenditori, sindacati, associazioni di categoria). "Il Piano - ha concluso Formigoni - rafforza ulteriormente l´azione costante che la Lombardia ha già messo in campo nell´ultimo decennio". L´iniziativa della Regione potenzia o mette in atto ´ex novo´ tutta una serie di strumenti e di normative a tutela della salute e della vita dei lavoratori, dando priorità di intervento ai comparti a più alto rischio (edilizia, agricoltura, esposizione a cancerogeni industriali, meccanica). Il Piano prevede l´incremento del numero di controlli nelle aziende (secondo una programmazione dell´attività di vigilanza e ispezione che venga condivisa con l´Autorità giudiziaria e l´Inail: l´obiettivo è arrivare a 47. 000 interventi annui), l´autovalutazione e l´autocontrollo da parte delle imprese secondo il modello Ue, la promozione della responsabilità sociale dell´impresa (certificazione etica, sistema aziendali di gestione della sicurezza) e il consolidamento del Sistema informativo della prevenzione (Sip). L´obiettivo è istituire settore per settore dei protocolli di sicurezza che introducano maggiori tutele per i lavoratori, al di là degli obblighi di legge già stabiliti (che vanno ovviamente rispettati fino in fondo), con il contemporaneo avvio di meccanismi di premialità per chi si adegua e rispetta questi nuovi e più rigorosi standard. Oltre agli stanziamenti e alle azioni straordinarie messe in campo direttamente da Regione Lombardia (35 milioni di euro e uno sconto sul tariffario Inail), la richiesta che viene avanzata al Governo è che introduca una ulteriore premialità per le imprese "virtuose" sotto forma di riduzioni sull´Irap o che dia la possibilità alla Regione di stabilire un taglio sull´Irap stessa. Gli stessi rappresentanti del "Patto per lo sviluppo" che hanno dato il loro fattivo contributo alla stesura del Piano definitivo hanno sottolineato l´importanza di una lotta agli infortuni sul lavoro basata sulla prevenzione e sulla premialità per le imprese virtuose e non solo su meccanismi di repressione. .  
   
   
CONTRO LA POVERTÀ DATI CERTI E CONTROLLO DEI PREZZI  
 
 Rieti, 10 marzo 2008 - Dati certi sull’andamento economico ed occupazionale della provincia di Rieti ed iniziative decise per individuare ed eliminare distorsioni dei prezzi e diffondere progetti per tenerli sotto controllo. Questo alla base delle azioni messe in campo dalla Camera di Commercio di Rieti per contrastare l’aumento della povertà in provincia e gettare le basi per una ripresa economica. Ad annunciarlo il presidente dell’ente camerale reatino, Vincenzo Regnini, durante la presentazione odierna dei risultati dell’Osservatorio diocesano delle Povertà e delle Risorse realizzato dalla Caritas diocesana alla presenza del direttore Don Benedetto Falcetti, dei rappresentanti di Comune, Provincia, dei sindacati e del vescovo di Rieti Monsignor Delio Lucarelli. “La Camera di Commercio di Rieti si sta muovendo lungo due filoni – ha spiegato Regnini – ed il primo è la costituzione di un momento di approfondimento dei dati sulla disoccupazione ed inoccupazione che sono sempre al centro di diverse valutazioni. Per questo abbiamo incaricato l’Istituto Tagliacarne di far fronte a questa richiesta sulla scorta di una convergente valutazione di ente camerale, associazioni datoriali e sindacati, che tuttavia non deve essere sostitutiva di una base dati oggettiva in quanto una progettazione efficace deve passare per la conoscenza della realtà”. Il secondo filone di azioni messo in campo dalla Camera di Commercio di Rieti è incentrato sul controllo dei prezzi. “La nostra azione si sta muovendo sulla scia di quanto indicato da Mister Prezzi – ha detto Regnini – e questo significa da un lato monitorare l’andamento dei prezzi individuando anche eventuali distorsioni in quanto la stabilizzazione dei prezzi rappresenta il primo tassello della ripresa economica, e dall’altro mettere in atto progetti concreti come quello lanciato proprio dall’ente camerale con il nome di “Ore Liete”, che permetterà a breve di proporre un paniere fisico di prodotti del nostro territorio ad un prezzo equo che il doppio vantaggio di una riduzione prezzi dovuta all’abbattimento dei costi della logistica e della promozione del consumo di prodotti dalla qualità certa”. .  
   
   
"STOP AI PREZZI" RISPARMIO DI 500 EURO  
 
Milano, 10 marzo 2008 - L´iniziativa Stop ai Prezzi promossa dalla Regione Lombardia consente a una famiglia di 4 persone di risparmiare 500 euro sulla spesa per generi alimentari nel periodo ottobre 2007 (quando l´operazione è partita in 1200 punti vendita) al 30 aprile. Sono stime elaborate dall´assessorato al Commercio, Fiere e Mercati della Regione sulla base dei dati dei prezzi e delle vendite degli oltre 100 tipi di prodotto inseriti nel paniere, resi noti oggi in occasione dell´incontro, in Camera di Commercio, con il garante dei prezzi, Antonio Lirosi. "Abbiamo spiegato a Mister Prezzi - fa sapere l´assessore al Commercio Franco Nicoli Cristiani - che la nostra iniziativa, concordata con tutte le principali catene della grande distribuzione che hanno accettato di tener bloccati per almeno 6 mesi i prezzi di numerosi generi alimentari e di prima necessità, prima in Italia nel suo genere e seguita recentemente dalla Marche, sta avendo successo e soprattutto benefici reali per i consumatori, circa il 10% di risparmio sulla spesa". L´iniziativa riguarda 156 ipermercati, 479 supermercati e più di 400 altri punti vendita (oltre 1,5 milioni di metri quadrati di superfici di vendita, pari all´80% del totale della grande distribuzione). "Un´iniziativa - sottolinea ancora Nicoli Cristiani - vantaggiosa soprattutto per le famiglie e le fasce più deboli in difficoltà per il caro-vita. Ed è anche la dimostrazione di come funzioni bene il dialogo tra istituzioni e mondo economico, tra pubblico e privato. Lo dimostra l´ampia adesione da parte della grande distribuzione, ma anche del commercio al dettaglio, come confermato dall´Unione del Commercio. Sono le imprese stesse che si impegnano con la Regione a garantire l´operazione, in piena trasparenza e fiducia reciproca, presentando una lista di prodotti su cui si impegnano a tenere bloccati i prezzi". Sono impegnate nell´ operazione "Stop ai prezzi": Auchan-sma, Carrefour-gs-diperdì, Esselunga, Il Gigante, Finiper, Bennet, Iperal, Tigros, Coop, Italgros, Standa, e l´Unione del Commercio. .  
   
   
TUTELA DEL CONSUMATORE: VENETO PROPONE PANIERE DI RIFERIMENTO PER I PREZZI – OK DELLE ASSOCIAZIONI  
 
Venezia, 10 marzo 2008 - Il Veneto individuerà e renderà pubblico un paniere composto da una trentina di prodotti regionali, dei quali verrà monitorato in continuo il prezzo di riferimento, rispetto al quale, superata una certa soglia, si potrà parlare di speculazione. L’iniziativa è stata illustrata a Venezia dall’assessore alla tutela dei consumatori e sicurezza alimentare Elena Donazzan, nel corso della presentazione del programma 2008 di attività rivolta a difendere i cittadini consumatori. All’incontro hanno partecipato rappresentanti regionali di Federconsumatori, Adiconsum, Movimento Consumatori, Lega Consumatori, Confcommercio, Confcooperative, Coldiretti, Confederazione italiana agricoltori e Unioncamere, che di fatto, con la sottoscrizione di una specifica convenzione con la Regione, ne è diventato braccio operativo in questo settore. Tutti i presenti hanno dato il loro appoggio al progetto e la loro disponibilità ad identificare, con proposte di tutti, il paniere per il quale si possa parlare di prezzo di riferimento. Nell’occasione, l’assessore Donazzan ha pure ipotizzato la possibilità di coinvolgere i mezzi di informazione nelle future riunioni del tavolo regionale dei consumatori, così da creare una sinergia ritenuta importante in un ambito delicato come quello del consumo. Al termine della riunione, l’assessore Donazzan ha espresso la sua soddisfazione per “l’adesione di tutti gli intervenuti alla volontà di definire un paniere di prodotti veneti che possa indicare un prezzo giusto”. “Il senso di responsabilità dei presenti rispetto ad un momento difficile, anche nella nostra realtà sociale – ha aggiunto – mi fa ben sperare sul risultato che potremo ottenere, che è innanzitutto quello di poter restituire un po’ di potere d’acquisto alle famiglie venete, anche attraverso la definizione di un prezzo corretto lontano delle speculazioni”. .  
   
   
DONNE E LAVORO: LA CONCILIAZIONE PER LO SVILUPPO DEL LAVORO  
 
Savona, 10 marzo 2008 - Nell’ambito delle iniziative “Savona, provincia in rosa”, la Camera di Commercio ha organizzato con il Comitato Imprenditoria Femminile, proprio organo consultivo e propositivo per la promozione delle attività a sostegno dell’imprenditoria femminile, l’incontro: “Donne e lavoro: la conciliazione per lo sviluppo del buon lavoro”, che avrà luogo lunedì 10 marzo, ore 16. 00, presso la sede di Palazzo Lamba Doria. “Il tema della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro – afferma Federica Bagnasco, Presidente del Comitato – è sentito come uno dei fondamentali argomenti che riguarda il lavoro dipendente, ma anche quello dell’imprenditrice, e che deve generare strumenti di sviluppo economico e sociale. La possibilità di conciliare la sfera professionale e quella personale, i tempi del lavoro con quelli della cura, è riconosciuta come fattore chiave per il raggiungimento di stabilità organizzativa e di successo aziendale”. In questa direzione i Paesi studiano e predispongono strumenti giuridici utili alla conciliazione e scambio di best practices. All’incontro parteciperanno : 1. Valeria Maione - docente di Economia del Lavoro e di Statistica presso l’Università di Genova, Consigliera Regionale di parità - da anni dedita ai temi della Responsabilità Sociale d’impresa, dei Bilanci di Genere con numerose pubblicazioni in materia; 2. Maria Paola Profumo, presidente di “Tred Donne d’Europa Doc” associazione di professioniste e studiose per la valorizzazione del patrimonio della capacità e dell´identità femminile nella vita professionale, politica e sociale e coordinatrice del Progetto “Lavoro Doc” che ha affrontato il tema della qualità del lavoro come elemento essenziale della qualità della vita; 3. Giuliana Cornetti Gallia, Consigliera provinciale di parità. . .  
   
   
PARI OPPORTUNITA´. TUTTE LE FORME DELLA DISCRIMINAZIONE: PRENDE IL VIA LUNEDI´ 10 MARZO A BOLOGNA "LABDI", UN CICLO DI SEMINARI TEMATICI PER AFFRONTARE LA DISCRIMINAZIONE DA DIFFERENTI PUNTI DI VISTA E IN DIVERSI CONTESTI .  
 
Bologna, 10 marzo 2008 – Affrontare il tema della discriminazione da differenti punti di vista e in diversi contesti, per contribuire alla realizzazione di politiche di pari opportunità: è l’obiettivo di Labdi, laboratorio sulle forme della discriminazione, istituzioni e azioni positive, nato dalla collaborazione tra Assessorato Scuola, formazione professionale, università, lavoro, pari opportunità della Regione Emilia-romagna e il Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Otto seminari tematici che si terranno tra Bologna e Modena sulle più varie forme della discriminazione, dall’origine etnica alla disabilità, dal genere all’orientamento sessuale e alla religione, fino ad arrivare a toccare le nuove schiavitù, le trasformazioni del diritto comunitario e globale, le forme della democrazia multiculturale e i temi delle azioni positive. “Labdi si rivolge ai cittadini, agli studenti universitari, a tutti coloro che in diversi contesti, istituzionali e non, sono chiamati a mettere in campo azioni positive di contrasto alle discriminazioni – spiega l’assessore regionale Paola Manzini – ma anche a coloro che, in qualità di studiosi, ricercatori e docenti, possono contribuire alla riflessione necessaria allo sviluppo di politiche di pari opportunità”. Il Laboratorio, supportato da un autorevole comitato scientifico diretto dal prof. Gianfrancesco Zanetti, docente di Filosofia del Diritto all’Università di Modena e Reggio Emilia, e che vede tra i suoi membri il prof. Etienne Balibar docente di Filosofia morale dell’Università di Parigi e la prof. Joan Tronto, docente di Political Theory Hunter College New York, sarà anche l’occasione per raccogliere e tradurre la normativa e i testi chiave in materia a livello internazionale, da mettere a disposizione dei partecipanti agli incontri e della ricerca in generale. Sul sito dedicato www. Form-azione. It/labdi si potranno trovare tutti i contenuti dei seminari. Il ciclo di laboratori, curati dal dott. Thomas Casadei del dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Modena e Reggio Emilia, si concluderà con un convegno finale in cui saranno presenti alcuni rappresentanti del comitato scientifico e i lavori saranno raccolti in una pubblicazione. Il primo appuntamento sarà lunedì 10 marzo alle ore 15,30, a Bologna, presso la sala polivalente dell’Assemblea legislativa della Regione (via A. Moro 50), dove il prof. Stefano Boni, docente di Antropologia sociale dell’Università di Modena e Reggio Emilia, affronterà il tema “Discriminazioni, stereotipi e pregiudizi: una mappa concettuale”. Presiederà l’incontro Paola Manzini, Assessore Scuola, formazione professionale, università, lavoro e pari opportunità della Regione Emilia-romagna. Introdurranno l’intervento del prof. Stefano Boni, Gianfrancesco Zanetti e Thomas Casadei dell’Università di Modena e Reggio Emilia. .  
   
   
ASSEGNATI IN VENETO I PRIMI “MARCHIO FAMIGLIA”, CERTIFICAZIONE DI GARANZIA PER ENTI PRIVATI E PUBBLICI, A GLAXO, PROVINCIA TREVISO, COMUNI  
 
Padova, 10 marzo 2008 - “L’assegnazione dei primi marchi famiglia che avviene qui oggi, riconosce agli esercizi e alle organizzazioni l’impegno assunto nel mettere al “centro” la famiglia. “Veneto, la famiglia è di casa”; è lo slogan da cui partono le azioni, affinché dalla teoria si passi alla pratica”. Lo ha detto il 6 marzo a Padova, al Caffè Pedrocchi, l’Assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi durante la manifestazione di consegna dei primi “Marchio Famiglia”, certificazioni di qualità, bollini blu che l’Ente Regione destina agli enti che si sono distinti nelle iniziative a favore delle famiglie venete. Hanno ricevuto il riconoscimento: la Multinazionale Gsk – Glaxosmithkline (sede italiana di Verona), la Provincia di Treviso, i Comuni San Vito di Leguzzano (Vi), Castelnuovo del Garda (Vr), Montebelluna (Tv), e Belluno, realtà che hanno progetti ampi destinati alla famiglia, sostenibili e coerentemente inseriti nella mission aziendale o istituzionale. Nei prossimi mesi, è prevista l’assegnazione di ulteriori Marchi Famiglia a favore di altri soggetti, più di 100, che hanno segnalato alla Regione i loro progetti, che saranno valutati dal gruppo di lavoro composto da membri della Direzione regionale-Servizio Famiglia, dell’Osservatorio regionale infanzia, adolescenza, giovani e famiglia, e da alcuni esperti e rappresentanti di settore e di politiche familiari. “La Regione Veneto – ha affermato Valdegamberi - diventa così, luogo per il “buon vivere” delle famiglie, in cui si va superando l’approccio assistenziale per riconsegnare alla famiglia il ruolo di “protagonista della società civile”, e luogo in cui Pubblica Amministrazione, enti profit e no profit, operano affinché la famiglia ritorni ad essere soggetto dinamico e non subordinato. Ricordo le 2 edizioni del Bando Prima Casa, il Prestito sull’onore, il progetto Mamma per Mamme, il progetto trasversale Marchio Famiglia. La volontà è di fare in modo che soggetti pubblici e/o privati, profit e non profit, modifichino i propri “impianti organizzativi e produttivi” rendendoli a “misura”di famiglia e che il loro operato sia reso noto e divulgato soprattutto alle famiglie utenti. Si tratta – ha aggiunto – di un’ operazione di vaste dimensioni, che lega il mercato e l’economia alla cultura sociale, all’affermazione di un’etica imprenditoriale, che ha l’ambizione di coinvolgere l’intera società e di gemellare il sistema di welfare con il sistema famiglia. L’operazione regionale prosegue – ha concluso – e molti altri enti pubblici e privati potranno richiedere il Marchio Famiglia, purché siano orientati pro-famiglia. Le iniziative sono valutate utilizzando apposite schede suddivise in “area economica” e “area reti e relazioni”, in relazione anche ai requisiti trasversali di accesso al Marchio (indicati in un apposito manuale scaricabile sul sito www. Venetoperlafamiglia. It) nonché all’incidenza positiva sulle famiglie; l’assegnazione dei Marchi si sviluppa su tre livelli:Marchio Blu - ingresso, Marchio Arancione - in progress Marchio Giallo - traguardo pro-famiglia. .  
   
   
DONNE: PROGETTO IN POLESINE PER GETTARE UN PONTE TRA GENERAZIONI  
 
Porto Viro (Rovigo), 10 marzo 2008 - “Questo progetto vuole lanciare un ponte tra generazioni di donne, costruito tessendo le fila di molte memorie e tradizioni, ricavando agganci dalle esperienza passate. Un ponte sul quale, il peso della memoria possa scorrere sicuro in entrambe le direzioni”. Lo ha sottolineato l’assessore regionale alle pari opportunità Isi Coppola illustrando a Porto Viro un progetto che prevede lo scambio di competenze, conoscenze e memoria storica fra donne della cosiddetta terza età e donne giovani, e si articola in tre fasi di lavoro: la prima si chiama “rinforzo della memoria” e prevede incontri di animazione per far sì che le donne più mature, coinvolte opportunamente dalle reti associative locali, ricostruiscano un bagaglio di conoscenze-competenze trasmissibili di valori condivisi. La seconda è “ponte di idee”: incontri nelle sedi associative locali che daranno il via ad un racconto-confronto nel quale si ricostruiranno stili e modi di vivere del passato, riportando a galla conoscenze, competenze e tradizioni perdute nel salto generazionale. La terza fase è quella dei “laboratori transgenerazionali”: saranno organizzati due laboratori, presso il Centro Venos Sitta di Porto Viro, per fare esperienza di insegnamento reciproco. In particolare, si metteranno in campo tecniche di quella che una volta era chiamata economia domestica, valorizzando le consuetudini locali del vecchio artigianato e della cucina tipica di tradizione polesana. “Un coinvolgimento a 360 gradi di tutte le realtà associative, culturali ed economiche del nostro Delta – ha concluso l’assessore Coppola - per arrivare anche ad una pubblicazione con antichi mestieri, ricette e tradizioni che diversamente andrebbero perduti”. La Regione partecipa con oltre 58 mila euro, insieme ad un contributo messo a disposizione dagli enti locali aderenti al progetto- .  
   
   
COMMISSIONE EUROPEA PER OLEODOTTO COSTANZA-TRIESTE  
 
Trieste, 10 marzo 2008 - La Commissione Europea assicura l´appoggio al progetto dell´oleodotto Costanza-trieste, importante collegamento a lunga distanza per il trasporto del petrolio, che collegherà il Mar Nero a Trieste attraverso Romania, Serbia, Slovenia e Croazia. Lo scrive "Nine o´Clock", riportando quanto recentemente dichiarato da Fabrizio Barbaso, vice Manager Generale della Divisione per l´Energia e i Trasporti dell´Ue. In occasione del meeting del Comitato Interstatale per il Progetto Costanza-trieste, tenutosi presso gli uffici direttivi della Missione Permanente romena presso l´Ue, Barbaso ha affermato che il progetto porterà vantaggi molto significativi, riducendo la pressione sull´ambiente del Mediterraneo, che al momento deve affrontare un intenso traffico di navi-cisterne, e su quello del Danubio, che si trova in una situazione analoga. Secondo Barbaso, il progetto dell´oleodotto Costanza-trieste promuoverà l´integrazione regionale dei Paesi coinvolti e il loro sviluppo economico. .  
   
   
LE NOVITÀ NEL MERCATO DELL´ENERGIA ELETTRICA E DEL GAS I CONSUMATORI DIVENTANO PROTAGONISTI SUL MERCATO DELL’ENERGIA  
 
Bruxelles, 10 marzo 2008 - Grazie alla liberazione europea, dal 1° luglio 2007 tutti possono scegliere liberamente il fornitore di energia elettrica e di gas. I cittadini sono dunque chiamati a svolgere un ruolo importante per favorire la concorrenza e promuovere una migliore qualità dei servizi. Ma per potere usufruire appieno dei propri diritti, devono comprendere che sono liberi di cambiare fornitore, che hanno il diritto a condizioni trasparenti e che saranno tutelati contro pratiche ingannevoli o fuorvianti. E´ dunque importante promuovere una migliore informazione. A tal fine l´Autorità per l´Energia Elettrica e il Gas e la Rappresentanza in Italia della Commissione europea hanno presentato la seguente pubblicazione, direttamente scaricabile da questo sito: Le novità del mercato dell´energia elettrica e del gas http://ec. Europa. Eu/italia/documenti/mercato_energia_gas. Pdf L’energia è fondamentale nella nostra vita. I combustibili fossili sono però una risorsa limitata, oltre ad essere una delle principali cause del riscaldamento globale. Non possiamo più considerare l´energia come qualcosa di scontato. Nel marzo 2007 i leader europei hanno deciso che era giunto il momento di elaborare una politica energetica ed ambientale integrata, basata su obiettivi chiari e su un calendario preciso per ridurre l´impiego di combustibili fossili, promuovere il risparmio energetico e sviluppare le fonti di energia alternative. Questa politica si basa su alcuni impegni precisi da realizzare entro il 2020: risparmio energetico riducendo i consumi del 20%; aumento al 20% dell´uso di energie rinnovabili; aumento ad almeno il 10% della quota dei biocarburanti nel consumo totale; riduzione di almeno il 20% delle emissioni di gas a effetto serra; un mercato interno dell’energia che apporti benefici reali e tangibili a consumatori e imprese; migliore integrazione della politica energetica dell´Ue con altre politiche, come l’agricoltura e il commercio; intensificazione della collaborazione a livello internazionale. .  
   
   
LEGGERO, INTEGRATO E REDDITIZIO: ECCO IL NUOVO FOTOVOLTAICO PER LE IMPRESE ITALIANE A VERONA DAL 31 MARZO AL 2 APRILE IL CORSO PER MANAGER E IMPRENDITORI  
 
Palermo, 10 marzo 2008 - I moduli trasparenti per generare invisibili l´elettricità per l´illuminazione pubblica sono elegantemente integrati sulle mura del castello di S. Giorgio a La Spezia. Gli altri, flessibili e leggerissimi, stanno per essere stesi su un´intera collina alle porte di Roma per generare ben 2 Mw di potenza. Sono solo due esempi delle nuove tecnologie fotovoltaiche sul mercato sulle quali è in programma a Verona, dal 31 marzo al 2 aprile un corso per manager e imprenditori. Leggere, economiche e versatili, queste tecnologie particolarmente adatte al sistema produttivo italiano e consentono di utilizzare l’elettricità solare in contesti in cui non è possibile né conveniente utilizzare i pesanti pannelli al silicio. Quanto costano? Chi le produce? Perché conviene utilizzarle? E inoltre: come integrare i nuovi moduli flessibili direttamente nei prodotti del Made in Italy? E come usufruire della massima tariffa incentivante che prevede la massima ricompensa proprio per gli impianti fotovoltaici integrati nella strutture di siti ed edifici? A queste domande risponde il corso in programma a fine mese a Verona al quale è possibile iscriversi sul sito www. I-sem. Net. «La formazione è rivolta ai manager -- dice Mario Pagliaro, autore di Flexible Solar Cells -- perché sono loro che hanno la possibilità concreta di far trarre alle loro imprese i benefici immediati delle nuove tecnologie per l’elettricità prodotta con la luce del sole. «Inclusi -- continua Pagliaro -- i manager delle banche che pressoché tutte in Italia hanno dato vita a prestiti dedicati agli impianti fotovoltaici; e che quindi hanno la necessità di conoscere meglio le tecnologie sul mercato per operare con i clienti in modo reciprocamente vantaggioso». Con oltre 60 megawatt, in Italia nel 2007 si è installato fotovoltaico più di quanto si sia fatto in tutti i 25 anni precedenti. La crescita è stata di oltre il 500% in più in un anno. Mentre quella mondiale è stata superiore al 40%. In breve, si tratta dell´industria con il più alto tasso di sviluppo al mondo fra quelle significative. In Italia incentivi fiscali e "conto energia" -- la vendita allo Stato dell´energia elettrica fotovoltaica a prezzi remunerativi -- stanno funzionando così bene che si viaggia al ritmo di mille impianti al mese; mentre la Legge finanziaria appena approvata prevede obblighi precisi per i grandi gestori elettrici sui tempi di interconnessione dei nuovi impianti. Le opportunità di sviluppo economico, sociale ed ambientale aperte dalla diffusione di massa dell´energia solare sono immense. L´italia entro i prossimi dodici anni dovrà triplicare, dal 5% attuale al 17% la quota di energia rinnovabile. E frequentando il corso, manager e imprenditori apprenderanno informazioni avanzate di immediata utilità pratica, nel contesto di una visione chiara sulla rilevanza strategica dell´energia solare nella nuova epoca che si è aperta con i prezzi degli idrocarburi quintuplicati. .  
   
   
CONCENTRAZIONI: LA COMMISSIONE AVVIA UN´INDAGINE APPROFONDITA SULLA PREVISTA ACQUISIZIONE DI MOL DA PARTE DI OMV  
 
 Bruxelles, 10 marzo 2008 - La Commissione europea ha avviato un´indagine approfondita ai sensi del regolamento Ue sulle concentrazioni in merito alla proposta di acquisizione di Mol, impresa ungherese del settore petrolifero e del gas, da parte del gruppo austriaco Omv, che opera nello stesso settore. L´indagine iniziale di mercato svolta dalla Commissione ha rilevato che l´acquisizione potrebbe suscitare problemi di concorrenza in vari mercati. La decisione di procedere a un esame approfondito non pregiudica l’esito finale dell’indagine. La Commissione dispone ora di 90 giorni lavorativi (fino al 22 luglio 2008) per decidere in via definitiva se la concentrazione potrebbe ostacolare in modo significativo la concorrenza effettiva nel mercato unico. "Questa acquisizione inciderebbe su vari mercati dell´energia importanti a livello strategico - ha commentato il Commissario responsabile per la concorrenza Neelie Kroes - È dunque essenziale che la Commissione garantisca il mantenimento di una concorrenza effettiva a beneficio dei consumatori sia privati che industriali. " Omv è l´operatore austriaco storico del settore del petrolio e del gas e possiede l´unica raffineria esistente in Austria (Schwechat) e due raffinerie in Baviera. Detiene una partecipazione di controllo nell´impresa rumena Petrom, che possiede raffinerie a Pitesti e Ploesti. Omv opera sui mercati all´ingrosso e al dettaglio dei prodotti petroliferi raffinati in Austria, Repubblica ceca, Germania, Ungheria, Slovacchia e Slovenia. È presente inoltre nell´esplorazione e produzione di petrolio e di gas ed è il principale fornitore di gas naturale e il maggiore operatore di rete di trasporto del gas in Austria. Omv ha attività anche nel settore petrolchimico (attraverso la controllata Borealis). Il gruppo Mol è l´operatore integrato storico del settore del petrolio e del gas in Ungheria. Mol possiede Slovnaft, che gestisce l´unica raffineria slovacca ed ha una partecipazione del 25% nell´impresa petrolifera croata Ina. Mol, inoltre, ha recentemente acquisito l´impresa italiana Ies (Italiana Energia e Servizi S. P. A. ) che possiede una raffineria a Mantova. Mol è un operatore affermato nella fornitura all´ingrosso e al dettaglio di prodotti petroliferi raffinati in Ungheria, Slovacchia, Austria, Repubblica ceca e Slovenia. Mol è inoltre è l´operatore della rete di trasporto del gas in Ungheria. Si occupa altresì di esplorazione e produzione di petrolio e di gas ed ha attività petrolchimiche in Slovacchia (Slovnaft Petrochemicals) ed in Ungheria (Tvk). L´acquisizione proposta riunirebbe due potenti imprese integrate del settore del petrolio e del gas presenti in diversi paesi dell´Europa centrale ed orientale. La Commissione ha pertanto avviato un´indagine approfondita per valutare dettagliatamente gli effetti potenziali dell´operazione proposta sui mercati dei prodotti petroliferi raffinati nonché del gas naturale. La Commissione valuterà in particolare gli effetti sulla concorrenza all´ingrosso e al dettaglio nei mercati dei prodotti petroliferi raffinati nell´Europa centrale e orientale derivanti dal controllo unico delle raffinerie delle due imprese. Per maggiori informazioni sul caso consultare il sito: http://ec. Europa. Eu/comm/competition/mergers/cases/index/m95. Html#m_4799 . .  
   
   
LEADERSHIP GLOBALE DELL’ITALIA PER LO SVILUPPO DEI BIOCOMBUSTIBILI, RISORSA EMERGENTE TRA LE ENERGIE RINNOVABILI DEL FUTURO  
 
 Washington, 10 marzo 2008 Alla Conferenza Internazionale di Washington sull’Energia Rinnovabile, il ruolo presente e futuro dei biocombustibili è stato il tema di una sessione speciale organizzata e introdotta da Corrado Clini, presidente della “Global Bioenergy Partnership” e direttore generale del Ministero dell’Ambiente italiano. Alla sessione hanno partecipato Paula Dobriansky vice di Condoleeza Rice, Melinda Kimball della Un Foundation, molto vicina a Clinton, i Ministri dell’Energia di India e Mozambico, i presidenti della Bp Biofuels e Dupont Biosciences, il vicepresidente della più importante società chimica italiana, M&g, i rappresentanti dei governi di Germania,gran Bretagna e Brasile, nonché delle agenzie delle Nazioni Unite. Alla conferenza è intervenuto il Presidente Bush, confermando la nuova strategia Usa per lo sviluppo delle fonti rinnovabili attraverso la nuova legge che stabilisce gli standard tecnologici per le fonti alternative e in particolare i biocarburanti, sostenuta da investimenti nella ricerca tecnologica per 2 miliardi di dollari, la creazione di un fondo per lo sviluppo delle “tecnologie pulite” nei paesi più poveri, la cancellazione delle barriere tariffarie per il commercio internazionale delle tecnologie a basso impatto ambientale. Tutti i partecipanti hanno messo in evidenza le grandi potenzialità dei biocombustibili, che rappresentano la fonte rinnovabile con maggiori possibilità di sviluppo nel breve e medio periodo, ed è stato unanime il riconoscimento per il lavoro della “Global Bioenergy Partnersdhip”, che nel vertice G8 del 2005 a Gleaneagles fu affidata a Corrado Clini da Tony Blair. Alla Partnership, oltre ai paesi G8, partecipano Brasile, Cina, India, Messico, Sudafrica, Mozambico, Tanzania, Kenya, Olanda, Svezia, e le Agenzie delle Nazioni Unite Fao, Uctad, Undp, Unep, Unido. Nell’ambito della Conferenza è stato dato grande rilievo alle prospettive dei biocombustibili, che offrono la possibilità concreta di ridurre i consumi di benzina e gasolio contribuendo nello stesso tempo alla diversificazione delle fonti energetiche ed alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica. A questo proposito le grandi imprese hanno presentato i programmi di investimento in corso, con l’impegno di rilevanti risorse, per la produzione di biocombustibili ad alta efficienza e basso impatto ambientale. In particolare Guido Ghisolfi, vice presidente della M&g, ha illustrato il progetto per la realizzazione in Italia della prima fabbrica europea per la produzione di biocombustivbili di seconda generazione. Secondo un rapporto della Fao del 2006, il potenziale di produzione di biocarburanti da canna da zucchero è molto elevato nelle zone tropicali del pianeta, dove esistono vaste aree marginali non coltivate, che potrebbero produrre biocombustibili fino al 25% della domanda globale di energia. Queste aree corrispondono ai paesi più poveri, e rappresentano una potenziale fonte di ricchezza e sviluppo se coltivate a fini energetici, come rilevato dai rappresentanti di Brasile, India e Mozambico: basti pensare che il costo del bioetanolo da canna da zucchero prodotto in Brasile è competitivo con un prezzo del petrolio tra 30 e 40 $ al barile. Senza considerare i vantaggi ambientali: un litro di bioetanolo da canna da zucchero, a confronto con un litro di benzina e a parità di chilometri percorsi, riduce le emissioni di anidride carbonica di circa l’85%. Nel medio termine è prevedibile lo sviluppo dei biocarburanti di seconda generazione, prodotti dalla valorizzazione della lignina in tutte le matrici cellulosiche, rifiuti compresi, senza effetti collaterali negativi sul costo dei prodotti agricoli alimentari e sulla conservazione delle risorse naturali : secondo le stime dell’Agenzia Internazionale dell’Energia, entro il 2030 i biocarburanti di seconda generazione saranno competitivi inizialmente con un prezzo del petrolio attorno a 50 $ al barile, e con un potenziale di riduzione delle emissioni di anidride carbonica di oltre il 90%. .  
   
   
IL GRUPPO ERG ENTRA NEL MERCATO LIBERO DELL’ENERGIA ELETTRICA: SIGLATI CONTRATTI DI FORNITURA PER IL 2008 A CLIENTI FINALI PER 650 MILIONI DI KWH  
 
Genova, 10 marzo 2008 – Erg, attraverso la controllata Erg Power & Gas, entra nel mercato libero dell’energia elettrica con la commercializzazione di 650 milioni di kWh di forniture elettriche a clienti finali per tutto il 2008. Il Gruppo Erg è già presente nel mercato della produzione di elettricità destinata sia al Gestore del Sistema Elettrico Gse che ai fabbisogni elettrici dei clienti del sito industriale siciliano di Priolo (Sr), per un totale di circa 5 miliardi di kWh annui. “Questo risultato – sottolinea Alessandro Garrone, Amministratore Delegato di Erg – rappresenta un ulteriore importante passo nella strategia di diversificazione e di sviluppo del Gruppo che rafforza il proprio posizionamento come operatore multienergy. ” .  
   
   
BANDO EFFICENZA ENERGETICA  
 
Pescara, 10 marzo 2008 - L´assessorato alle Attività Produttive informa che, in relazione ai finanziamenti di "Industria 2015", è stato pubblicato, con Decreto del Ministero dello sviluppo economico, il bando sui Progetti di Innovazione Industriale (Pii) per l´area tematica "Efficienza Energetica". Il bando è finalizzato alla concessione di agevolazioni per la realizzazione di programmi destinati allo sviluppo di nuove tipologie di prodotti e/o servizi con elevato contenuto di innovazione tecnologica e in grado di determinare un impatto sul sistema economico e sulla filiera specifica. Le proposte delle imprese e degli organismi di ricerca interessati possono essere inviate a decorrere dal 30 aprile e non oltre il 30 giugno 2008. Per maggiori dettagli sulle modalità di partecipazione, è possibile consultare il testo del bando sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico www. Sviluppoeconomico. Gov. It .  
   
   
“L´ENERGIA SPIEGATA. FESTIVAL DELL´ENERGIA” (LECCE, 16-18 MAGGIO 2008) PER PARLARE DI ENERGIA CI VUOLE UN FESTIVAL  
 
Milano, 6 marzo 2008 - Lecce capitale dell´energia con un Festival nazionale per la prima volta dedicato interamente al tema. Il prossimo maggio il capoluogo salentino sarà teatro di incontri, dibattiti, laboratori e spettacoli, tutti all´insegna di uno dei cardini principali dello sviluppo mondiale: l´energia. L´energia spiegata. Per parlare di futuro, di risparmio energetico e di energie possibili. Per promuovere una cultura capace di conciliare ambiente, sicurezza e sviluppo. Nelle strade e nelle piazze di Lecce il grande pubblico incontrerà esperti e scienziati, divulgatori e giornalisti, politici ed economisti, per una tre giorni piena di energia. Progettato e realizzato da Aris, Agenzia di Ricerca Informazione e Società, in collaborazione con Assoelettrica, l´associazione confindustriale che riunisce le principali imprese operanti nel comparto elettrico, il Festival dell´Energia di Lecce si propone come primo appuntamento trasversale e integrato a livello nazionale per fare il punto su uno dei temi più impattanti a livello mondiale per lo sviluppo, l´economia e l´ambiente. Con il patrocinio della Regione Puglia, della Provincia e del Comune di Lecce, dell´Università del Salento, della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, della Fondazione Politecnico di Milano, della Fast - Federazione Associazioni Scientifiche e Tecniche, e con la partnership editoriale della Gazzetta del Mezzogiorno e di Quotidiano Energia. Stiamo attraversando un momento storico in cui la preoccupazione per gli effetti del cambiamento climatico, le incertezze sul futuro energetico del Paese, le contestazioni alla realizzazione di impianti e infrastrutture diventano sempre più il riflesso di una nazione che si dibatte tra la tensione verso il progresso da una parte e il timore dei danni irreversibili all’ambiente e alla salute dall’altra. In questo contesto è indispensabile un momento di confronto elevato, super partes e allo stesso tempo popolare, divulgativo, accessibile sul tema dell’energia e su come l’Italia potrà affrontare il necessario adeguamento del proprio sistema energetico in maniera sostenibile e rispettosa dell’uomo e del suo habitat. Spiegare. Divulgare. Confrontarsi. Dibattere. Divertirsi. Emozionarsi. Imparare. Sono questi i verbi cui è stato scelto di legare la parola Energia e cui sono dedicate le diverse iniziative suddivise nelle quattro aree tematiche della manifestazione: Conversazioni, Sperimentazioni, Emozioni, Interazioni. “Percorsi al futuro” è il tema di questa prima edizione del Festival. Attraverso gli incontri, i talk show, i summit, si cercherà di approfondire l’analisi del panorama energetico attuale per arrivare a delineare il volto delle energie possibili, delle energie future. Sul portale del Festival, www. Festivaldellenergia. It, una descrizione dettagliata dei protagonisti, degli eventi, delle iniziative previsti dalla manifestazione: un programma in costante aggiornamento. Attraverso il portale, il pubblico potrà prenotare gli appuntamenti, creando una propria agenda, e conoscere da vicino i gli ospiti, gli sponsor, i partner, le istituzioni che hanno reso possibile questa importante iniziativa, destinata a riproporsi anno dopo anno come appuntamento chiave per un impostare un nuovo percorso per il futuro energetico del Paese. .  
   
   
UNA TOSCANA D’ECCELLENZA PER LE ENERGIE RINNOVABILI IL CENTRO SULLA GEOTERMIA È UNICO IN ITALIA E HA RILEVANZA MONDIALE INAUGURATE DUE STRUTTURE A LARDERELLO E MONTEROTONDO MARITTIMO  
 
Firenze, 10 marzo 2008 - Hanno aperto ufficialmente le aule il 7 marzo i due centri di eccellenza sulla geotermia e sulle energie rinnovabili di Larderello e Monterotondo Marittimo in provincia di Pisa e di Grosseto, situati all’interno del comprensorio geotermico toscano. Il primo, cioè il Centro di eccellenza della geotermia di Larderello, è unico in Italia e si propone come punto di riferimento per studiosi ed operatori del settore di ogni parte del mondo. In zona, in passato, sono infatti giunte numerose delegazioni, tra l’altro, da Cina, Indonesia, Usa, Canada, Islanda, Albania, Germania, Cile ed è della settimana scorsa l’interesse manifestato da parte del premier dello stato del Queensland al presidente della Regione Toscana, in missione istituzionale in Australia, per valutare le potenzialità in quel settore del continente australiano, anche con l’aiuto dei tecnici e degli studiosi toscani. L’altro è il Citt, cioè il Centro internazionale per il trasferimento dell’innovazione tecnologica sulle energie rinnovabili che ha sede in una splendida fattoria restaurata nelle campagne di Monterotondo Marittimo. Nel corso dell’inaugurazione l’assessore regionale all’energia ha detto che siamo di fronte a due strutture che lavoreranno in sinergia tra loro e in collegamento con altri centri di ricerca in Italia e nel mondo. L’obiettivo che la Regione ha posto loro è quello di fare rete e sistema, di mettere le conoscenze e le intelligenze della Toscana al servizio di uno sviluppo sostenibile ed ecocompatibile che rappresenta un traguardo possibile e un modo per stare pienamente dentro gli obiettivi che l’Unione europea si è data e ha dato agli Stati membri. L’assessore presidente si è detto felice che dalla Toscana regione d’Europa venga oggi una risposta d’eccellenza sui temi della sostenibilità e dello sviluppo delle energie alternative, destinata ad avere ricadute positive sia per le imprese che per i singoli cittadini. I centri sono nati grazie ad un finanziamento regionale, sono costati circa 1,1 milioni di euro e sono stati costituiti grazie a due associazioni temporanee di scopo di cui fanno parte l’Università, il Cnr e la Scuola superiore Sant’anna di Pisa, il Cnr di Roma e i comuni di Pomarance e Monterotondo Marittimo. Secondo l’assessore le due strutture rappresentano esempi virtuosi delle possibilità di applicazione delle linee contenute nel Piano energetico regionale, in fase di approvazione da parte della Giunta. La loro attività di ricerca e sperimentazione rappresenta un’opportunità in più che viene offerta a ricercatori, imprese e cittadini, che aiuterà a cogliere gli ambiziosi obiettivi di incremento delle energie alternative, riduzione delle emissioni di gas serra in atmosfera e di ottimizzazione dell’efficienza energetica che la Regione si è data da qui al 2020. Nel corso dell’iniziativa si sono poste le basi per la costituzione di un Coordinamento dei distretti delle energie rinnovabili e dei poli di ricerca italiani. «Si tratta di un progetto – afferma il direttore del Consorzio di sviluppo delle aree geotermiche e coordinatore del Distretto toscano delle energie rinnovabili, Sergio Chiacchella – che giudichiamo indispensabile per avviare un dialogo proficuo tra le strutture e un efficace sistema di comunicazione e di scambio di esperienze tra i soggetti interessati». Scheda - Strutture e funzioni dei due centri per le rinnovabili - Ecco quali sono funzioni e caratteristiche dei due centri di Larderello e Monterotondo Marittimo dedicati alla geotermia e alle energie rinnovabili. Due strutture “leggere” vocate alla ricerca e alla sperimentazione - Non hanno Consiglio di amministrazione né un consistente numero di dipendenti (da uno a un massimo di tre). Non sono quindi strutture elefantiache o burocratiche. Si tratta invece di due associazioni temporanee di scopo che dispongono di un comitato di indirizzo i cui membri non percepiscono né indennità, né gettoni di presenza. I due centri di Larderello e Monterotondo, che hanno come capofila rispettivamente il S. Anna di Pisa e il Consorzio sviluppo aree geotermiche, intendono destinare all’attività tutte le risorse di cui dispongono o che saranno in grado di raccogliere partecipando ai bandi europei, nazionali e regionali dedicandosi esclusivamente alla ricerca e alla sperimentazione. Il Cegl: dall’eccellenza nazionale al ruolo mondiale Realizzato nei circa 200 metri quadrati della ex scuola elementare del paese, il Centro di eccellenza della geotermia di Larderello è l’unico esistente in Italia e si pone come punto di riferimento mondiale per gli studi, per gli studiosi e per le istituzioni nel settore dell’energia sprigionata dalla terra. E’ dotato di aule, di una sala riunioni e di postazioni di lavoro con dotazioni informatiche. Da 2000 ad oggi sono giunte a Larderello oltre 120 delegazioni provenienti, tra l’altro, da Cina, Indonesia, Usa, Canada, Islanda, Albania, Germania, Cile, tutte realtà dotate di potenziale geotermico. La settimana scorsa, durante il viaggio istituzionale in Australia, il presidente della Toscana ha ricevuto una richiesta di collaborazione da parte del premier dello stato australiano del Queensland, che prenderà quindi contatto con il nuovo centro di Larderello, ben disponibile a mettere a disposizione degli interessati le tecnologie e i saperi acquisiti. Diciassette borsisti già al lavoro Al Cegl sono già al lavoro diciassette borsisti del Sant’anna e del Cnr di Pisa che, grazie ad un incarico di un anno mezzo, stanno costituendo una vera e propria banca dati della geotermia. Il Citt: le nuove tecniche del risparmio energetico in una fattoria restaurata Il Centro internazionale per il trasferimento dell’innovazione tecnologica sulle energie rinnovabili che ha sede in una splendida fattoria restaurata nelle campagne di Monterotondo marittimo, ad una trentina di chilometri dal centro di Larderello con il quale è strettamente connesso e complementare. E’ stato allestito negli oltre 700 metri quadrati di una fattoria dimessa che il proprietario, l’Enel, ha concesso gratuitamente al Cosvig, che l’ha ristrutturata quasi tutta. E’ dotato di una sala convegni da circa 100 posti, di aule e laboratori informatici. La foresteria e il laboratorio demotico Nella parte restaurata è stata ricavata una foresteria capace di 15 posti letto, destinata ad ospitare i ricercatori e quegli studiosi che hanno necessità di soggiornarvi per più giorni. Di fronte alla struttura principale è situato un laboratorio demotico, il contenitore che ospita un software per lo studio dei metodi di risparmio energetico e delle condizioni energetiche di edifici di vecchia e nuova realizzazione. Il programma può simulare il consumo energetico degli elettrodomestici, fornendo suggerimenti utili per il loro migliore impiego. Nel laboratorio saranno sviluppate due particolari linee di ricerca e sviluppo: una dedicata al fotovoltaico, l’altra alle biomasse con particolare riferimento all’utilizzo dell’idrogeno per lo stoccaggio dell’energia prodotta. I finanziamenti per il Distretto delle energie rinnovabili e per i Centri Dei 6 milioni concessi dalla Regione con l’accordo di programma del giugno 2006 ad iniziative da realizzarsi all’interno dell’intero Distretto delle energie rinnovabili, circa 1 è servito per ristrutturare i due Centri. Quello di Larderello ha potuto contare anche su un cofinanziamento di 100. 000 euro da parte del Comune di Pomarance per la dotazione informatica e quello di Monterotondo del cofinanziamento di Cosvig. La Regione Toscana ha garantito un ulteriore contributo di 300. 000 euro l’anno per la fase di avvio. Due parchi eolici a Montecatini Val di Cecina e Monterotondo Nella zona saranno realizzati due parchi eolici per una potenza di complessivi 16,5 megawatt. Quello in fase più avanzata è il progetto (6 pale per 9 megawatt) di Montecatini Val di Cecina. Ha superato la valutazione di impatto ambientale e l’avvio dei lavori, che avverrà in seguito ad una riunione della Conferenza dei servizi, è imminente. Per le 5 pale da 7,5 megawatt totali previste a Monterotondo si è invece nella fase di predisposizione della Via. Grazie ai due progetti sarà prodotta l’energia necessaria per alimentare per un anno una comunità di 30. 000 abitanti. I progetti innovativi di Monterotondo e Larderello. Tra i progetti a cui il gruppo di lavoro che opera a Monterotondo si dedicherà tra breve, ci sono gli studi sul fotovoltaico a concentrazione, per testare nuove tecnologie capaci di rendere economicamente ed energeticamente più conveniente l’installazione dei pannelli fotovoltaici. Il gruppo di Larderello si dedicherà invece, tra l’altro, ad organizzare l’attività dell’Osservatorio sulla geotermia previsto per l’Amiata. Protocollo sui distretti energetici: un ruolo da coordinatrice per la Toscana Nel corso dell’iniziativa di venerdì, la Toscana lancerà la proposta di costituire un Coordinamento nazionale dei distretti delle energie rinnovabili e dei Poli di ricerca e si proporrà per il ruolo di coordinatrice. L’intento è quello di fare rete e di creare, a livello nazionale, una comunità della conoscenza. .  
   
   
MOLTO BUONA ANCHE LA SECONDA PER LE GIORNATE DELLA MICROGENERAZIONE CON 420 REGISTRATI È CHIARISSIMO IL SUCCESSO DELL’EDIZIONE ROMANA DELL’EVENTO SUL NUOVO MONDO DELL’ENERGIA  
 
Milano, 10 marzo 2008 - Alla seconda edizione è già un appuntamento obbligato per capire in che direzione si muove il nuovo modo di fare energia, basato su fatto di vento, sole, acqua, biomasse, ciclo combinato e su impianti di piccola taglia e più vicini al consumo. Questo ha spinto oltre 420 fra utilizzatori aziendali, operatori del settore, pubblici amministratori, semplici cittadini a registrarsi alla due giorni, tenutasi quest’anno a Roma, organizzata da e-gazette. It e Updating. I temi dell’agenda hanno coperto l’intero spettro di informazione e discussione, con indicazioni pratiche ed applicabili per cittadini, industrie e comunità. Le molte e interessanti presentazioni di scenari e casi di studio saranno disponibili tra pochi giorni sul sito www. Microgenforum. It. Un momento particolarmente apprezzato delle due giornate è stato il talk show “Rinnovabili in Italia: tra obiettivi europei, particolarità nazionali, realtà tecnologiche e volontà politica” condotto dal noto giornalista Alessandro Farruggia, redattore specializzato nel settore ambientale per il Quotidiano Nazionale del Gruppo Monti-reffeiser, cui hanno partecipato esponenti dell’industria, delle amministrazioni locali e della politica. Le Giornate della Microgenerazione hanno riscosso un forte interesse da parte delle imprese di settore. Hanno dato il loto appoggio, in qualità di sponsor, aziende come Cpl Concordia, Acme Energy, Intergen, Gruppo Icq, Banca di Credito Cooperativo (Bcc) di Roma, Ecogena (una collaborazione tra Acea e Astrim), Edison. La terza edizione si terrà all’inizio del 2009, di nuovo a Milano. In futuro le due sedi si alterneranno su base annuale. All’edizione principale si affiancheranno, in diverse città italiane, iniziative collegate di taglio più focalizzato, al momento in fase finale di studio. .  
   
   
BULGARIA, PRIVATIZZAZIONE DI TOPLOFIKATSIA SOFIA  
 
Sofia, 10 marzo 2008 - Entro due mesi si deciderà il destino della Toplofikatsia Sofia, l´azienda partecipata, secondo l´Ice, al 58 Per cento dal Comune di Sofia e al 42 per cento dal Ministero dell´Economia e dell´Energia che svolge l´attività di produzione combinata di energia termica ed elettrica, e il trasporto di energia termica. In questo periodo, il Sindaco di Sofia, Boiko Borisov, e il Ministro dell´Economia e dell´Energia, Petar Dimitrov, dovranno firmare un accordo per l´esecuzione di tutte le azioni relative al memorandum per la privatizzazione della società. L´accordo prevedrà l´apporto di un consulente internazionale per la privatizzazione della società. .  
   
   
SCUOLA: VILLA VICENTINA, BIOEDILIZIA PER LE ELEMENTARI  
 
Trieste, 10 marzo 2008 - La nuova scuola primaria di Villa Vicentina (Ud) è stata realizzata seguendo tecniche costruttive proprie della bioedilizia: la sua struttura è quasi interamente in legno e consegue una efficienza energetica molto elevata. Secondo il sindaco di Villa Vicentina potrebbe essere il primo edificio pubblico friulano ad ottenere la certificazione dell´Agenzia provinciale per l´energia di Udine. La scuola, il cui costo ha superato i due milioni di euro, è stata inaugurata l’8 marzo alla presenza del presidente della Regione e dell´assessore regionale all´Istruzione, che hanno partecipato alla manifestazione comprendente la benedizione dell´edificio impartita dall´arcivescovo di Gorizia, Dino De Antoni. Sottolineata da parte regionale l´importante scelta dell´amministrazione locale di sperimentare la bioedilizia nella realizzazione di un edificio pubblico. .  
   
   
PRIORITÀ ALLE OPERE DI EDILIZIA SCOLASTICA FINANZIATI DICIOTTO INTERVENTI SUL TERRITORIO TRENTINO  
 
Trento, 10 marzo 2008 – Su proposta dell’assessore alle autonomie locali, la Giunta provinciale ha oggi approvato la delibera che aggiorna – nell’ambito del Fondo per gli investimenti comunali di rilevanza provinciale – il piano delle opere relative all’edilizia scolastica. Si tratta della prima, importante attuazione del protocollo d’intesa in materia di finanza locale, siglato nell’ottobre 2007 ed integrato il 15 febbraio scorso, tra la Giunta provinciale ed il Consiglio delle Autonomie Locali. Protocollo che vede nel sostegno ad un obiettivo di adeguatezza del patrimonio infrastrutturale del territorio il rafforzamento di quel circolo virtuoso tra investimento e reddito quale elemento indispensabile per lo sviluppo economico. Ricordiamo che le tipologie previste dal Fondo per gli investimenti comunali di interesse provinciale rappresentano opere primarie del tessuto infrastrutturale del territorio riguardando scuole, opere igienico-sanitarie, caserme e impianti sportivi. Ed è proprio dell’edilizia scolastica – diciotto gli interventi previsti, per un impegno di circa 55 milioni di euro – che si occupa la delibera oggi approvata. Il Protocollo d’intesa in materia di Finanza Locale per il 2008 ha previsto di riservare, nell’ambito dei trasferimenti per investimenti, una quota delle risorse disponibili alle opere giudicate necessarie dalla Giunta provinciale, stabilendo che la determinazione delle opere dovrà avvenire sulla base delle indicazioni formulate dai singoli settori di competenza. Nello specifico le risorse disponibili per corrispondere all´impegno sottoscritto in sede di intesa ammontano a complessivi 106 milioni di euro. Con il provvedimento odierno si dà avvio ad una prima parte di finanziamenti individuando negli interventi di edilizia scolastica una spiccata priorità rispetto alle altre tipologie di opere. Il confronto con il settore di competenza (Istruzione) ha quindi permesso di formulare il prospetto degli interventi necessari giudicati prioritari e quindi ammissibili a finanziamento. Di seguito l’elenco degli interventi previsti.
Intervento Spesa Ammessa % Contributo
Ricostruzione edificio della Scuola elementare pp. Edd. 2053/1 e 2053/2 C. C. Borgo 11. 317. 440,88 90% 10. 185. 696,79
modifiche funzionali alla Scuola Elementare di Sarche, p. Ed. 617 in C. C. Calavino, correlate alla chiusura del Plesso di Scuola Elementare di Padergnone ed all´incremento demografico di Sarche 1. 459. 999,73 80% 1. 167. 999,78
Intervento di ristrutturazione della scuola elementare di Dimaro e realizzazione nuova palestra 3. 994. 419,66 80% 3. 195. 535,73
Intervento Spesa Ammessa % Contributo
Realizzazione nuova struttura scolastica dell´infanzia sulla p. Ed. 1499 - 3041 e pp. Ff. 1266/1 - 1266/2 e 1639/1 in c. C. Levico 2. 975. 372,93 90% 2. 677. 835,64
realizzazione nuova scuola media intercomunale nel comune di Mezzocorona 7. 621. 276,33 80% 6. 097. 021,06
ampliamento dell´edificio p. Ed. 137 C. C. Canezza adibito a scuola elementare. Realizzazione nuova sala ginnica 1. 086. 000,00 80% 868. 800,00
realizzazione scuola materna in Via Paganella a Pergine 3. 889. 249,00 80% 3. 111. 399,20
Lavori di sistemazione interna ed esterna della scuola provinciale dell´infanzia di Pera di Fassa sulla p. Ed. 372/1 in C. C. Pera 388. 125,50 80% 310. 500,40
rifacimento manto di copertura dell´edificio sede della scuola media di Pozza di Fassa 537. 200,00 80% 429. 760,00
Lavori di realizzazione, con principi di bioarchitettura del plesso scolastico "Ex Manifattura" a Borgo Sacco 9. 097. 598,14 85% 7. 732. 958,42
Lavori di ristrutturazione della scuola elementare e media sulla p. Ed. 26/1 del Comune di Spormaggiore 2. 147. 000,00 90% 1. 932. 300,00
Ampliamento aule e spogliatoi per palestra nella scuola elementare Clarina 829. 700,00 85% 705. 245,00
Lavori di ampliamento e ristrutturazione della scuola elementare di Concei ad Enguiso p. Ed. 319 c. C. Enguiso 1. 139. 965,00 80% 911. 972,00
Lavori di sistemazione con parziale ampliamento della scuola medie di Bezzecca p. Ed. 425/1 c. C. Bezzecca 1. 587. 700,00 90% 1. 428. 930,00
ampliamento e sistemazione del polo scolastico del comune di Vigolo Vattaro 1. 243. 000,00 80% 994. 400,00
ampliamento scuola media "A. Frank" di Villa Lagarina 4. 780. 000,00 80% 3. 824. 000,00
Lavori di realizzazione di una nuova scuola secondaria di primo grado sovracomunale dei comuni di Volano, Besenello e Calliano 9. 761. 153,00 85% 8. 296. 980,05
progetto dei lavori di costruzione della nuova mensa della Scuola Elementare "Anna Frank" di Zambana, p. Ed. 319 C. C. Zambana I 216. 360,00 85% 183. 906,00
64. 071. 560,17 54. 055. 240,07
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REGIONE LAZIO, 100MILA EURO IL LIMITE BENI PATRIMONIALI PER CASE ATER  
 
Roma, 10 marzo 2008 - Potranno continuare ad usufruire o acquistare un alloggio Ater, anche quegli assegnatari che detengono beni patrimoniali per un valore massimo di 100mila euro. Lo ha deciso una delibera approvata dalla giunta regionale che ha adeguato il limite massimo complessivo dei beni patrimoniali, concernente l´assegnazione e la gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica destinata all´assistenza abitativa: dagli attuali 51. 645 euro a 100mila euro. Una decisione contenuta nella delibera dell´assessore regionale alla Casa Bruno Astorre e approvata all´unanimità e che dispone modifiche al Regolamento regionale (20 settembre 2000, n. 2). “Considerato che nella fase di prima applicazione delle suddette norme regolamentari, durata circa un decennio - ha dichiarato l’assessore Astorre - si sono registrati, oltre agli aumenti delle rendite catastali delle abitazioni e dei terreni, notevoli incrementi dei valori commerciali delle aree edificabili´´. Astorre ha espresso la sua gratitudine al presidente della Viii Commissione della Pisana Giovanni Carapella che ´´si e´ adoperato, in questi mesi, raccogliendo e portando a sintesi le esigenze dei cittadini in merito alla questione´´. .