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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 24 Novembre 2008 |
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SCOPERTO DA SCIENZIATI PORTOGHESI IL MECCANISMO DI FORMAZIONE DEI VASI SANGUIGNI |
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Bruxelles, 24 novembre 2008 - Il meccanismo di formazione di nuovi vasi sanguigni e di cicatrizzazione è stato scoperto da scienziati portoghesi. Le loro conclusioni, che potrebbero condurre a importanti progressi nella cura delle lesioni croniche, sono pubblicate on-line nella rivista Plos One. Le ulcerazioni croniche come quelle dei diabetici, per esempio, sono difficili da curare ed hanno un processo di cicatrizzazione estremamente lungo. Talvolta, come accade per il ´piede diabetico´, le ferite non si rimarginano affatto e bisogna ricorrere all´amputazione. La formazione di nuovi vasi sanguigni è una parte fondamentale del processo di cicatrizzazione cutanea, in quanto consente all´ossigeno, ai nutrienti ed alle proteine antinfiammatorie di essere trasportati fino alla ferita. Pertanto dei nuovi approfondimenti sulla formazione dei vasi sanguigni sono preziosi per poter sviluppare terapie per il trattamento delle lesioni. Le cellule endoteliali rivestono l´intero sistema circolatorio, dal cuore ai capillari, e sono responsabili della formazione dei nuovi vasi sanguigni. Sappiamo che nei punti in cui i vasi sanguigni sono riparati o formati ex novo, come le ferite, queste cellule endoteliali sono stimolate dalle cellule Bm-pc (´bone-marrow-derived vascular precursor cells´), ossia le cellule precursore vascolari derivate dal midollo osseo. Le Bm-pc sono state oggetto di un intenso studio nel corso dell´ultimo decennio, senza però che si riuscisse a identificare l´esatto meccanismo grazie al quale contribuiscono alla cicatrizzazione. Cercando di comprendere in che modo le Bm-pc comunicano con le cellule di formazione dei vasi sanguigni nei punti di cicatrizzazione, il team di ricerca portoghese ha esaminato a fondo i componenti del sistema di trasduzione del segnale di Notch. Questa via è stata implicata nella formazione di cellule endoteliali, precisamente negli embrioni, i tumori e durante la cicatrizzazione. Il team ha confermato che questa via è essenziale per la riparazione dei vasi sanguigni, ed ha scoperto che regola la capacità delle Bm-pc di stimolare la formazione di nuovi vasi sanguigni. ´Sapevamo che le cellule endoteliali sono stimolate dalle cellule originate nel midollo osseo´, ha commentato Francisco Caiado, ricercatore presso l´Instituto Gulbenkian de Ciência in Portogallo e primo autore dello studio. ´Ora abbiamo mostrato che lo stimolo avviene tramite la proteina di Notch, che si trova nelle cellule derivate dal midollo osseo. Dopo l´attivazione, la via di Notch promuove l´adesione delle cellule precursore nel punto della lesione, dove stimolano le cellule endoteliali a fare nuovi vasi sanguigni´. Per testare la loro teoria secondo cui la via cellulare di Notch è implicata nella comunicazione tra le cellule Bm-pc e le cellule endoteliali durante la cicatrizzazione, gli scienziati hanno bloccato l´attività Notch nelle Bm-pc in vitro, per vedere cosa sarebbe accaduto. La formazione del gene bersaglio di Bm-pc è stata ridotta, come pure la produzione di cellule endoteliali e la capacità delle cellule di aderire ai loro bersagli. In un altro campione, i ricercatori hanno incrementato l´attivazione della via di Notch, ed hanno osservato l´effetto opposto. Hanno quindi studiato negli animali l´effetto dei componenti Notch sulle proprietà di formazione di vasi sanguigni e guarigione delle ferite delle cellule Bm-pc, ed hanno scoperto che iniettando normali cellule Bm-pc in topi feriti si otteneva una maggiore formazione di vasi sanguigni nel punto della ferita. Invece, iniettando cellule Bm-pc con la via cellulare di Notch inibita non si aveva alcun effetto sulla cicatrizzazione. Ne hanno dunque concluso che la guarigione delle ferite era stimolata dall´attivazione della via di trasduzione del segnale di Notch nelle cellule Bm-pc. Una ridotta capacità di cicatrizzazione è un problema medico grave, specie per i diabetici e gli obesi che soffrono di ulcerazioni croniche. La causa ne è stata attribuita alla minore produzione di vasi sanguigni in risposta alle ferite, o ad una qualche disfunzione delle cellule che formano i vasi sanguigni derivate dal midollo osseo. Gli autori dello studio suggeriscono che la via cellulare di Notch nelle Bm-pc potrebbe essere sfruttata per stimolare il potenziale di cicatrizzazione delle Bm-pc, una conclusione altamente significativa per lo sviluppo di nuovi trattamenti per la guarigione di ferite croniche o lente a cicatrizzare. Per maggiori informazioni: Public Library of Science http://www. Plosone. Org Instituto Gulbenkian de Ciência http://www. Igc. Gulbenkian. Pt/ Instituto Português de Oncologia Francisco Gentil http://www. Ipoporto. Min-saude. Pt/ . |
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OSPEDALE MOLINETTE – TELECOM ITALIA: ACCORDO PER LA SPERIMENTAZIONE DEL SERVIZIO DI TELEMONITORAGGIO PER LA PRIMA VOLTA DA TELEFONO CELLULARE |
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Torino, 24 Novembre 2008 - Telecom Italia e Azienda Ospedaliero-universitaria San Giovanni Battista di Torino (Ospedale Molinette) hanno siglato un accordo annuale per la sperimentazione del sistema di telemonitoraggio Mydoctor@home di Telecom Italia per i pazienti affetti da patologie croniche con l’obiettivo di valutarne i benefici sia in termini di miglioramento della qualità della vita dei pazienti che di ottimizzazione dei costi da parte della struttura sanitaria. Il nuovo servizio, che consente per la prima volta in Italia di effettuare il telemonitoraggio in modo automatico attraverso il telefono cellulare, si basa su una piattaforma tecnologica sviluppata da Telecom Italia e si caratterizza per la facilità d’uso e la possibilità di essere utilizzato su tutto il territorio attraverso la rete mobile. In base all’accordo, il servizio di Ospedalizzazione a Domicilio dell’Ospedale Molinette, diretto dalla dottoressa Nicoletta Aimonino Ricauda, insieme al reparto di Chirurgia Oncologica e Tecniche Biomediche applicate, diretto dal Dottor Claudio Zanon, potrà monitorare in modo costante i parametri fisiologici dei propri pazienti seguiti a casa diminuendo le visite a domicilio del personale specializzato. I pazienti potranno misurare tali parametri (peso corporeo, pressione arteriosa, frequenza cardiaca, saturazione dell’ossigeno ematico, glicemia, spirometria, elettrocardiogramma) attraverso l’uso di dispositivi portatili e per la prima volta potranno inviarli al reparto ospedaliero di riferimento in modo automatico, attraverso il proprio telefono cellulare. In particolare il sistema è composto da una piattaforma tecnologica, sviluppata da Telecom Italia, che viene configurata sul telefonino del paziente e del personale infermieristico dedicato. I pazienti, in base ai piani stabiliti dal medico, ricevono sul proprio cellulare messaggi di promemoria sulle misure da effettuare, le rilevano con i dispositivi portatili dotati di interfaccia bluetooth, e successivamente, attraverso il telefonino, le comunicano in modo automatico alla piattaforma in rete. Il medico curante, accedendo alla piattaforma con il proprio personal computer collegato alla rete, può così controllare da remoto l’andamento della terapia e attivare in qualsiasi momento eventuali azioni correttive inviandone immediatamente la comunicazione al paziente. In modo analogo il personale infermieristico, durante le visite, può inviare informazioni cliniche al medico del reparto dalla casa del paziente ricevendo immediata refertazione e rapide istruzioni ed accelerando in tal modo i tempi diagnostici e di intervento. La sperimentazione, che si avvale anche del supporto dell’Istituto Superiore Mario Boella, è inizialmente prevista su un numero ristretto di pazienti geriatrici per una durata di due mesi e verrà progressivamente estesa ad un numero maggiore di pazienti nell’arco degli otto mesi successivi con l’obiettivo di ridurre le riospedalizzazioni, migliorare la qualità di vita dei pazienti, e ottimizzare i costi del sistema sanitario. . |
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SCIENZIATI GETTANO LUCE SULL´EVOLUZIONE DELL´OCCHIO |
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Bruxelles, 24 novembre 2008 - Secondo una ricerca tedesca pubblicata nell´ultima edizione della rivista Nature, gli occhi dei primi animali erano probabilmente semplici forme bicelullari, che permettevano di avvertire la direzione della luce e muoversi verso di essa. Gli scienziati sono arrivati a questa conclusione studiando le larve del verme marino Platynereis dumerilii. "Platynereis dumerilii può essere considerato un fossile vivente," ha spiegato l´autore capo dell´articolo Gáspár Jékely dell´Istituto Max Planck per la biologia evolutiva. "Vive nello stesso ambiente in cui vivevano i sui antenati milioni di anni fa e ha conservato parecchie caratteristiche ancestrali. Studiare gli ocelli delle sue larve probabilmente è quanto più vicino possibile riusciremo ad avvicinarci all´immagine degli occhi nella loro prima evoluzione. " Ogni giorno le larve microscopiche degli invertebrati marini, come i vermi, le spugne e le meduse, si dirigono verso la luce alla superficie dell´oceano. La capacità di nuotare nella direzione della fonte luminosa è chiamata fototassi, e la migrazione gironaliera del zooplancton rappresenta il più grande trasporto di biomassa al mondo. Gli occhi di questi animaletti minuscoli sono i più semplici esistenti, visto che sono formati da soltanto due cellule: una cellula fotorecettrice e una cellula con pigmento. Anche se non riescono a formare immagini, questi "proto-occhi" o "ocelli" permettono all´animale di avvertire con esattezza la direzione della luce. Tuttavia, finora, il funzionamento di questi occhi primitivi era un mistero. In questo ultimo studio, il team ha scoperto una cellula nervosa che collega la cellula fotorecettrice dell´occhio e le cellule che guidano il movimento delle larve. Quando la cellula fotorecettrice capta la luce, invia un segnale elettrico, lungo il nervo appena scoperto, verso le cellule ricoperte da ciglia: protezioni sottili e simili a peli che battono l´acqua e permettono all´animale di muoversi. La seconda cella contiene pigmento ed è responsabile della sensibilità direzionale dell´occhio, creando un´ombra sulla cellula fotorecettrice. La grandezza e la forma dell´ombra varia a seconda della posizione della fonte luminosa, e questa informazione viene comunicata alle ciglia tramite il segnale del fotorecettore. "Questi risultati forniscono, secondo noi, la prima comprensione meccanicistica della fototassi in una larva di zooplancton marino e indicano la semplicità del funzionamento degli ocelli," hanno concluso i ricercatori. "Per molto tempo, nessuno sapeva come gli animali applicassero la fototassi, disponendo di occhi e di un sistema nervoso così semplici," ha commentato Detlev Arendt del Laboratorio europeo di biologia molecolare (Embl). "Presumiamo che il primo occhio dell´universo animale si sia evoluto proprio per questo motivo. La comprensione della fototassi chiarisce così i primi passi dell´evoluzione dell´occhio. " Per ulteriori informazioni, visitare: Nature: http://www. Nature. Com/nature Laboratorio europeo di biologia molecolare (Embl): http://www. Embl. Org Società Max Planck http://www. Mpg. De . |
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EPATITE B: MEDICI DI FAMIGLIA PRIMA SENTINELLA NUOVE TERAPIE FERMANO L’EVOLUZIONE DELLA MALATTIA |
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Firenze, 24 novembre 2008 – Il medico di famiglia “torna a scuola” per gestire al meglio l’epatite B: a partire dal gennaio 2009 la Società Italiana di Medicina Generale (Simg) avvierà 70 corsi specifici su tutto il territorio nazionale. L’annuncio arriva dal 25° Congresso annuale della Società, che si è concluso il 22 novembre a Firenze. Uno dei principali problemi è infatti la sottostima del problema, a partire in primo luogo dai medici di famiglia: “Le ragioni sono molteplici – spiega Alessandro Rossi, responsabile dell’area infettivologica della Simg -: in primo luogo, si è attribuita alla strategia vaccinale in atto in Italia dal 1991 un’efficacia maggiore di quella effettiva. Ma soprattutto vanno considerati i flussi migratori, che hanno rafforzato la presenza del virus nel nostro Paese. Il nostro primo compito quindi è fungere da sentinelle, per imparare a cogliere i sintomi della malattia e a porre le domande giuste alle persone potenzialmente a rischio”. Si tratta di una vera e propria epidemia silenziosa con sintomi iniziali spesso piuttosto blandi ma con conseguenze cliniche che possono essere molto gravi: su 100 pazienti infettati in età infantile, 10 andranno incontro dopo i 50 anni a tumore del fegato o cirrosi. “In Italia sono affette da epatite B cronica circa 700mila persone – commenta il prof. Antonio Craxì, direttore della scuola di Gastroenterologia dell’Università di Palermo - e si registra una nuova area di vulnerabilità che riguarda gli immigrati provenienti da zone in cui la prevalenza della malattia è molto più elevata. Ma fortunatamente negli ultimi anni si sono ottenuti progressi terapeutici importanti. In particolare Entecavir - antivirale orale ad alta barriera genetica, scoperto e sviluppato nei centri di ricerca di Bristol-myers Squibb - ha dimostrato di essere efficace nell’impedire l´evoluzione verso stadi più gravi della malattia: sono stati recentemente presentati i dati a sei anni, da cui risulta una riduzione dei danni a carico del fegato in ben il 96% dei pazienti. Questo grazie alla sinergia fra la potenza dell’alta barriera genetica e la necessità per il virus di sviluppare almeno tre mutazioni per sfuggire all’effetto del farmaco. L’assenza di resistenze è uno dei vantaggi principali di questa molecola: permette di trattare i pazienti a tempo indefinito, senza riprese di malattia, permettendo loro di condurre una vita normale”. La scarsità di effetti collaterali importanti facilita inoltre il monitoraggio dei pazienti, un momento importantissimo del processo terapeutico, che deve vedere uniti medici di famiglia e specialisti. . |
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INFLUENZA, PIÙ DI 5 MILIONI DI ITALIANI A LETTO ENTRO FINE ANNO I MEDICI DI FAMIGLIA: “VACCINATEVI E SPAZIO AI TEST RAPIDI” |
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Firenze, 20 novembre 2008 – Arriverà con le feste di Natale. L’influenza 2008 sarà la più aggressiva degli ultimi anni e metterà a letto dai 5 ai 7 milioni di italiani, l’8% della popolazione. Con costi sociali significativi, se si pensa che, come risulta da uno studio promosso da Federanziani, nel 2006 oltre 4. 800. 000 lavoratori si sono assentati per uno o più giorni a causa dell’influenza, per un totale di circa 32. 275. 000 giornate di assenza che sono costate complessivamente, al Servizio sanitario nazionale, famiglie, Inps e datori di lavoro, oltre 2. 860. 000. 000 di euro. Il vaccino, l’arma principale per la prevenzione e raccomandato a tutte le categorie a rischio (adulti con più di 65 anni, bambini di età superiore ai 6 mesi ragazzi e adulti affetti da patologie croniche), quest’anno contiene tre ceppi inediti, mai utilizzati nelle stagioni precedenti. Per questo gli antivirali risultano essere un’importante arma a disposizione del medico per ridurre i sintomi dell’influenza e i giorni di malattia. Da qui l’appello dei medici di famiglia della Società Italiana di Medicina Generale (Simg) riunitisi dal 20 al 22 novembre al Congresso di Firenze: italiani vaccinatevi, non sottovalutate il problema. Ma attenzione – spiegano i medici della Simg – anche a non banalizzare i sintomi, visto che ogni anno si registrano circa 8000 decessi attribuibili alle complicanze della malattia. Oggi vi sono test rapidi che in 15 minuti possono diagnosticarla. “La diagnosi - afferma il dott. Aurelio Sessa, medico di medicina generale e componente del sottocomitato scientifico ‘Influenza e Pandemie influenzali’ del Ministero della Salute – non è sempre facile. Proprio nei casi di incertezza possono rivelarsi particolarmente utili questi nuovi strumenti. Nei pazienti che presentano i cosiddetti fattori confondenti (anziani, persone con immunodeficienza, bambini piccoli) e nelle persone a rischio, un intervento efficace e tempestivo consente di evitare le complicanze che possono portare all’ospedalizzazione”. Altri strumenti a disposizione del medico sono gli antivirali, di provata efficacia per la gestione corretta della patologia in periodo epidemico e per la riduzione delle complicanze. “Le linee guida dell’Istituto Superiore di Sanità – spiega il dott. Claudio Cricelli, presidente nazionale Simg – stabiliscono che gli antivirali come oseltamivir e zanamivir, devono essere utilizzati in modo appropriato e solo nelle persone che realmente possono trarne beneficio sia in terapia che nella profilassi post-esposizione. In questo senso diventa centrale la figura del medico di famiglia che conosce la situazione clinica e personale di ogni paziente. Gli antivirali possono essere utili sia negli individui altrimenti sani, potendo ridurre, se presi entro le 48 ore dall’esposizione, anche del 40% la durata della malattia, sia in quelli a rischio, che, pur essendosi vaccinati, possono comunque presentare un quadro clinico di influenza”. “Il 10-20% dei malati con influenza – spiega il prof. Fabio Franzetti della Clinica Malattie Infettive dell’Università di Milano - va incontro a complicanze, più o meno impegnative. Quelle meno gravi riguardano le alte vie respiratorie: si tratta, cioè, di sinusiti o di otiti medie (specialmente nei bambini), provocate sia dallo stesso virus influenzale che da sovrainfezioni batteriche. Meno frequentemente si possono verificare bronchiti e polmoniti. Particolare attenzione meritano quelle persone che presentano condizioni cliniche sottostanti che possono aggravarsi a causa dell’influenza, come è il caso di chi soffre di bronchite cronica o di insufficienza cardiaca. Per tutti costoro, andrà valutata l’opportunità di introdurre precocemente una terapia antivirale e di affrontare le eventuali complicanze con una terapia antibiotica”. Da non dimenticare il problema dei costi. Un giorno di ospedalizzazione costa al Servizio sanitario nazionale tra i 400 e i 600 euro. Il costo di un vaccino antinfluenzale comprato privatamente in farmacia oscilla tra i 10 e i 20 euro, mentre il Servizio sanitario nazionale, per i vaccini che acquista e mette a disposizione degli aventi diritto, spende circa il 50% in meno. “Il Servizio sanitario nazionale – afferma il prof. Paolo Tedeschi, ricercatore della Scuola Superiore Sant’anna di Pisa - non mette però necessariamente al riparo dall’impatto socio-economico dell’influenza, visto che la prevenzione pubblica si concentra sulle categorie più a rischio dal punto di vista epidemiologico (anziani e bambini), ma non da quello produttivo e lavorativo. Le aziende dovrebbero quindi essere maggiormente sensibili a questi temi, mettendo in atto un ‘Piano influenzale’ che preveda la vaccinazione volontaria dei propri dipendenti e l’accesso ai farmaci antivirali per la post-esposizione”. In Europa circa il 10% delle assenze dal lavoro è determinato dall’influenza, con un costo in termini di mancata produttività compreso tra gli 8,4 e i 12,9 miliardi di euro. L’influenza è un fenomeno sul quale esistono pochi dati sistematici poiché estremamente variabile per numero e gravità delle persone colpite. Se si prendono in esame gli anni dal 1999 al 2007, il punto minimo di casi di influenza registrati in Italia è stato di 1,4 milioni nel 2006-2007, anno caratterizzato da un inverno poco rigido, mentre il picco più elevato è stato toccato nel 2004-2005 con 5,5 milioni di casi. “La grande mobilità internazionale – conclude il prof. Walter Pasini, collaboratore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per la Travel Medicine - fa sì che vi sia una circolazione di virus influenzali anche al di fuori delle stagioni invernali e quindi che vi sia la possibilità di importare virus in periodi dell’anno in cui non vi dovrebbe essere una epidemia. È importante seguire alcuni consigli pratici che possono essere particolarmente utili: fare attenzione alle misure elementari di igiene, come lavarsi spesso le mani, e ad evitare di tossire e starnutire vicino ad altre persone. Si tratta di semplici regole che peraltro vengono indirizzate anche dal Cdc (centro di controllo delle malattie) di Atlanta alle diverse autorità sanitarie per affrontare l’influenza stagionale. Un’ulteriore arma sono i farmaci antivirali, da mettere in valigia se ci si reca in una zona in cui è attivo il virus dell’influenza. ” . |
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LOMBARDIA: NUOVE REGOLE 2009, TICKET PIU´ LEGGERO VIA AL CONFRONTO, FORMIGONI PRESENTA PROPOSTE REGIONALI ACCREDITAMENTO A TEMPO DETERMINATO, CONTROLLI PUBBLICATI SU WEB |
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Milano, 24 novembre 2008 - Per ospedali pubblici e privati l´accreditamento regionale sarà "a termine". Gli esiti dei controlli saranno pubblicati su web e accessibili a tutti. Il codice deontologico entra obbligatoriamente nel contratto dei medici. Nuove risorse (125 milioni) sono pronti per essere stanziati per tagliare ulteriormente le code. E ci sarà una diminuzione, seppur leggera, 1 euro/1 euro e mezzo, dei ticket per la prima visita e per la visita di controllo. Sono le proposte di Regione Lombardia per nuove regole e nuovo metodo di accreditamento, che il presidente Roberto Formigoni ha illustrato oggi alla stampa e che da domani saranno oggetto di confronto con tutte componenti del mondo sanitario lombardo. "Si tratta appunto - ha sottolineato Formigoni - di proposte su cui apriamo un dialogo, prima di assumere le relative delibere". "Lo spirito delle nostre proposte - ha detto ancora Formigoni - è di chiamare tutti gli operatori del sistema ad una ancora maggiore corresponsabilità, per garantire e potenziare la qualità dei servizi ai cittadini. Peraltro siamo in gradi di erogare ulteriori impegni economici, ben 125milioni appunto, per tagliare ulteriormente le liste di attesa e sviluppare con le Asl piani di garanzia dell´appropriatezza delle prestazioni". Ed ecco le proposte in dettaglio. Accreditamento: Diventerà "dinamico", cioè "a termine". "In sostanza - ha spiegato il presidente - viene superata la logica dell´accreditamento a tempo indeterminato per tutte le strutture (pubbliche e private), collegandolo invece a verifiche periodiche sui livelli qualitativi". Si intende che dove si registrassero carenze rispetto a questo, si procederà alla revoca dell´accreditamento Controlli - "Innanzitutto - ha chiarito Formigoni - puntiamo, in positivo, sulla sempre maggior corresponsabilità di tutti gli attori del sistema, a cominciare dai medici di medicina generale; e inoltre anche sul potenziamento e sulla trasparenza dei controlli, i cui esiti saranno pubblicati sul web". Contratti - La proposta della Regione è di rendere obbligatori per i medici di tutte le strutture (pubbliche e private accreditate) contratti che mettano in primo piano il rispetto del codice di deontologia medica e la qualità dell´attività di ogni professionista. La retribuzione non potrà essere collegata esclusivamente al numero e alla remunerazione delle prestazioni (Drg). Cartella Clinica - Viene ulteriormente sancita l´importanza della corretta tenuta della documentazione sanitaria, quale ad esempio la cartella clinica: in carenza di tale presupposto le relative prestazioni non saranno a carico del servizio sanitario regionale. Regole 2009 - Ricovero E Specialistica - Regione Lombardia pone ulteriore attenzione - e risorse per 125 milioni - alle attività di ricovero e di specialistica ambulatoriale senza nessun aggravio nei confronti dei cittadini. Ticket - Formigoni ha assicurato che saranno confermate tutte le diminuzioni di ticket operate negli ultimi mesi (esenzione totale per i minori di 14 anni, esenzione per gli ultrasessantacinquenni per le prestazioni di pronto soccorso, innalzamento dei redditi di riferimento per le esenzioni ecc. ). Ed ha annunciato che "nel 2009 saranno diminuiti di 1 euro i ticket per la prima visita (da 23,51 a 22,51) e di 1 euro e mezzo quelli per la visita di controllo (da 19,42 a 17,92). Costi Standard - Il progetto regionale prevede, in via sperimentale, la definizione di costi standard che, anticipando sostanzialmente quanto in discussione a livello nazionale, e lo steso federalismo fiscale - permettano di finanziare il sistema in relazione alle diverse necessità territoriali Dote Sanitaria - Pensata come strumento per una corresponsabilità da parte del medico di base. Viene esaltata la sua responsabilità e gli viene data una Dote diversa da persona a persona, "in modo che quest´ultima - ha sottolineato Formigoni soprattutto se affetta da cronicità, venga seguita nel suo percorso diagnostico terapeutico in modo completo e con il supporto fondamentale del medico di famiglia nei suoi contatti con l´ospedale, il poliambulatorio ecc. " Ricerca - Saranno promossi e finanziati interventi per 7 milioni di euro finalizzati ai progetti per la ricerca indipendente. Con tale misura Regione Lombardia intende anche contrastare la fuga di cervelli Reti - Verrà ulteriormente incrementato l´impegno (8 milioni di euro) su tutte le reti di patologia (Rete Oncologica, Rete Ematologica, Rete delle Malattie Rare ecc. ) e sulla semplificazione dei percorsi per l´erogazione di presidi relativi alla protesica Malati Psichiatrici - Per le strutture che erogano assistenza psichiatrica sul territorio sono previsti 10 milioni di risorse aggiuntive. . |
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MINORI STRANIERI CON DISAGIO A VERONA. ASSESSORE VALDEGAMBERI A CONVEGNO SU DISAGIO PSICOLOGICO NELLE FAMIGLIE MIGRANTI |
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Verona, 24 novembre 2008 - “I traumi e i disturbi di comportamento nei bambini e negli adolescenti migranti portano alla nostra attenzione il tema specifico dell´integrazione in rapporto ai servizi territoriali e clinici di sostegno psicologico. Sono temi di grande attualità visto che oggi il Veneto vede l´8% di presenza di queste persone, che sono in aumento. La conoscenza è il primo elemento di integrazione, conoscerere i loro modelli familiari, i rapporti tra padri e figli, tra individuo e comunità. E´ importante saper declinare nel modo più appropriato possibile ogni azione sociale e terapeutica. Le esperienze maturate nell´ambito dell´Ulss 20 sono importanti anche per il miglioramento dei servizi territoriali nei confronti di questa parte della popolazione che ada esempio in alcune scuole d´infanzia raggiunge il 30-40% di presenza”. Questo il saluto portato da Stefano Valdegamberi, Assessore regionale alle politiche sociali, ha commentato stamani a Verona, nella sede della Banca popolare sull´incontro promosso dal dipartimento di neuropsichiatria infantile e psicologia dell´età evolutiva dell´Azienda Ulss n. 20 di Verona che si è impegnato per creare “un centro per l´aiuto psicologico ai bambini e agli adolescenti migranti”. “Mi auguro – ha proseguito l´Assessore veneto - che questo cammino possa proseguire, che ci possa essere integrazione tra sanitario e sociale, con specifica attenzione all´ambito scolastico dicendo no a forme di ghettizzazione”. Più di duemila bambini nomadi e oltre 30 mila extracomunitari che frequentano le nostre scuole. Secondo Valdegamberi, anche la nostra cultura potrebbe guadagnare da questi modelli del ´senso del villaggio´ del ´senso della comunità´, e ha sollecitato a un recupero di questi valori perchè non possiamo più delegare tutto ai servizi del welfare state. Da un punto di vista sociosanitario, Valdegamberi ha informato che nel Veneto, opera già da qualche anno e con risultati molto apprezzabili, una rete di centri regionali di cura e protezione che sono luoghi di presa in carico, di terapia e di riabilitazione, con la presenza di figure professionali specializzate (psicologi, pediatri, neuropsichiatri, assistenti sociali, esperti in scienza dell´educazione) che si coordinano con i servizi accompagnando il bambino e/o l´adolescente maltrattato o abusato nell´eventuale percorso giudiziario, così come previsto dalla convenzione di Strasburgo. Questi centri hanno sede a Verona (Il Faro), a Vicenza (L’arca, su progetto presentato dal Comune di Vicenza, dall´Ulss di Vicenza e dall´Ipab di Vicenza Proto Salvi), a Venezia (Il germoglio, nella sede della Fondazione Mater Domini a Marghera), a Treviso e a Belluno (Tetto Azzurro, su proposta dell´Associazione Telefono Azzurro), a Padova. . |
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SANITÁ: VERSO IL NUOVO OSPEDALE DI PORDENONE |
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Aviano, 24 novembre 2008 - Per il nuovo ospedale di Pordenone, che sorgerà in località Comina, sarà possibile utilizzare gli aspetti progettuali già disponibili che diverranno il nucleo del nuovo progetto; inoltre, parte dell´attuale sito - più vicino al centro della città - potrà divenire sede della "Cittadella della Salute" per unire sempre di più gli interventi socio-sanitari al territorio e quindi ai cittadini. Sono, questi, alcuni degli aspetti che emergono dal documento - esaminato il 20 novembre dalla Giunta regionale e presentato dall´assessore regionale alla Salute, Vladimir Kosic nel corso di una conferenza stampa svoltasi nel pomeriggio al Cro di Aviano - che riporta le conclusioni dei lavori del Gruppo formato da tecnici di Regione, Provincia e Comune di Pordenone, Azienda Ospedaliera e Agenzia regionale della sanità. Alla conferenza stampa, assieme all´assessore Kosic sono intervenuti anche il presidente del Consiglio regionale, Edouard Ballaman, il vicepresidente della Giunta regionale, Luca Ciriani, l´assessore regionale Elio De Anna, i consiglieri regionali Piero Colussi, Mara Piccin, Paolo Santin, il presidente della Provincia di Pordenone, Alessandro Ciriani, il direttore dell´Azienda Ospedaliera Santa Maria degli Angeli, Paolo Saltari. Assente giustificato il sindaco del capoluogo, impegnato in un altro incontro con l´assessore Federica Seganti. Mandato del gruppo tecnico - ha riferito Kosic - era di approfondire gli aspetti urbanistici e di viabilità connessi con la nuova collocazione dell´ospedale; di fornire gli elementi tecnici amministrativi necessari per specificare nel documento programmatico le competenze delle varie amministrazioni interessate. "Prossimo atto, quindi, sarà la predisposizione e sottoscrizione di tale documento da parte di Regione, Provincia e Comune, Azienda ospedaliera, Ass n. 6". Alcuni aspetti tecnici emersi dall´incontro - nel corso del quale l´assessore Kosic ha ringraziato tutte le amministrazioni coinvolte per la concreta volontà dimostrata per giungere a una soluzione e i componenti del Gruppo tecnico per il lavoro svolto - parlano di un processo realizzativo che durerà 8 anni e di una spesa di 170 milioni di euro da affrontare molto probabilmente con la "finanza di progetto" (pubblico-privato, quindi), sicuramente non tramite leasing. Nei vari interventi che sono seguiti sono stati sottolineati vari aspetti: dal fatto che "non si tratta dell´ospedale di Pordenone ma di tutto il Friuli Occidentale" e che il vecchio sito "sarà utilizzato per altre esigenze della città", come hanno messo in evidenza il presidente Ballaman e il vicepresidente Ciriani; all´esigenza per la Provincia "di garantire una viabilità adeguata a un ospedale di rilievo regionale" come ha sottolineato il presidente di quell´Ente, Alessandro Ciriani. Da parte sua l´assessore De Anna ha insistito sul fatto che "l´essere oggi al Cro testimonia l´interesse con cui la Regione segue questo importante Istituto scientifico". Il nuovo ospedale di Pordenone va visto - secondo l´esponente regionale - in una prospettiva pluridecennale (dal 2015 al 2060) e dovrà costituire la risposta di eccellenza alle esigenze del cittadino e dell´area vasta di cui sarà a servizio. . |
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DISABILITÀ, ALLO STUDIO UN TAVOLO TOSCANO PERMANENTE «NECESSARIO UN APPROCCIO INTEGRATO PER CONVOGLIARE TUTTE LE ESPERIENZE DEL TERRITORIO» |
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Firenze, 24 novembre 2008 - Creazione di un tavolo toscano permanente (definito attraverso un apposito protocollo d´intesa) per affrontare le problematiche sulla disabilità, a tutti i livelli e in tutti i settori. É questo il risultato dell´incontro che si è tenuto nei giorni scorsi tra l´assessore alle politiche sociali Gianni Salvadori e una delegazione delle due principali organizzazioni rappresentative delle associazioni di disabili, la Fand (Federazione Associazioni Nazionali Disabili) e la Fish (Federazione Italiana Superamento Handicap). Le due organizzazioni hanno evidenziato come anche in Toscana, pur in una situazione complessiva di livello avanzato per quel che riguarda la promozione e l´assistenza dei diversamente abili, sussistono situazioni difformi nel godimento dei diritti ed ambiti sui quali una strategia integrata e condivisa potrebbe favorire un migliore utilizzo delle energie e la strutturazione di percorsi di eccellenza. Le due organizzazioni hanno evidenziato l’opportunità di rilanciare un percorso virtuoso toscano sul tema esprimendo la propria disponibilità ad affrontare comunemente e con un’ottica complessiva i diversi aspetti di una problematica delicata ma diffusa. «Per la Regione – ha osservato l´assessore Salvadori - è fondamentale creare un confronto franco e costruttivo con tutti gli enti maggiormente rappresentativi del variegato mondo della disabilità. Il tema è per noi, da tempo, una delle priorità strategiche delle politiche sociali. Occorre un approccio integrato, che permetta di costruire un quadro completo di tutte le esperienze positive maturate in Toscana a tutti i livelli, per poter compiere il definitivo salto di qualità verso una Toscana pienamente accessibile a tutti». Di qui l´idea di strutturare un tavolo permanente di incontro e di confr onto sulle problematiche della disabilità. «Ne definiremo – ha concluso l´assessore - la composizione nei prossimi giorni. L’obiettivo è costruire un sistema di protezione e promozione sociale che dia risposte mirate alle persone in funzione delle diverse condizioni di salute, sociali, personali e familiari, con lo scopo di rimuovere gli ostacoli che limitano le potenzialità esistenti. Predisporremo in tal senso una proposta di protocollo che coinvolgerà anche gli altri assessorati per le diverse competenze settoriali». . |
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ANZIANI. GIUNTA MILANESE APPROVA LINEE D’INDIRIZZO PER L’AFFIDAMENTO DELLE RESIDENZE SANITARIE ASSISTENZIALI |
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Milano, 24 novembre 2008 - La Giunta milanese ha approvato il 21 novembre una delibera che stabilisce le linee di indirizzo per l’affidamento in gestione delle Rsa (Residenze Sanitarie Assistenziali) del Comune di Milano. “Il Comune – ha affermato l’assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali Mariolina Moioli – garantisce l’assistenza agli anziani non autosufficienti della città che non possono rimanere a casa propria, in tre residenze a gestione diretta, per un totale di 830 posti”. Si tratta delle strutture “V. Ferrari”, “Per Coniugi” e “Famagosta”, presso le quali l’84% delle attività svolte e del personale sono affidati a servizi esterni. “Il restante 16% - ha spiegato l’assessore Moioli – è personale comunale: una scelta che deriva dal fatto che la normativa nazionale non ci ha permesso di assumere direttamente”. Il bando che sarà presentato a breve, prevede l’affidamento delle strutture per 5 anni, prorogabili, a partire dall’aprile 2009 fino al 31 marzo del 2014. L’impegno di spesa è di oltre 75 milioni di euro in 5 anni. “Questa scelta, che porterà un risparmio di circa 7milioni di euro l’anno – ha aggiunto l’assessore alle Politiche sociali –, è stata opportunamente e preliminarmente valutata da un gruppo di esperti che ha lavorato affinché le risorse per i servizi dedicati agli anziani non subissero riduzioni e contemporaneamente si potesse offrire un servizio più ampio sul territorio”. “L’intervento prevede anche l’implementazione dei servizi domiciliari per anziani – ha detto ancora Moioli – e della custodia sociale per anziani, famiglie con minori e adulti in difficoltà, un’operazione che porterà anche alla riduzione dei ricoveri impropri nelle Rsa”. “Grazie al potenziamento dei servizi territoriali - ha ricordato l’assessore –, nell’ultimo anno si è passati dai 5303 anziani in carico nel 2006 ai 9332 di oggi”. Il processo di esternalizzazione delle strutture favorirà inoltre soluzioni innovative di gestione che mirano al controllo della qualità; una gestione più organizzata e coerente della struttura e una dimensione unitaria delle risposte; l’uniformità dei comportamenti e dei trattamenti del personale e un migliore impiego delle risorse disponibili. . . |
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BASSOLINO SU WELFARE E LEGALITÀ ALLA COMUNITÀ "IL PIOPPO" DI SOMMA VESUVIANA |
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Napoli, 24 novembre 2008 - Il Presidente della Regione Campania Antonio Bassolino è intervenuto il 19 novembre ad un dibattito su "Welfare e legalità" presso la comunità "Il Pioppo" di Somma Vesuviana. Erano presenti diversi operatori del settore, tra cui il Procuratore del Tribunale di Nola, Paolo Mancuso, la direttrice dell´Asl Na4 Angela Ruggiero, il presidente della Federazione Città Sociale Don Tonino Palmese. Dopo il dibattito il Presidente ha inaugurato la nuova sala mensa e la sala cucina della Comunità insieme agli operatori e agli ospiti. "Non è possibile parlare di sviluppo e di welfare come se fossero due cose separate" ha detto Bassolino. Sviluppo e politiche sociali - ha sottolineato il Presidente - devono andare di pari passo. Allo stesso modo, non è possibile parlare di legalità come di un eccesso di regole che rallentano lo sviluppo. Welfare e legalità sono aspetti centrali nella crescita di una società. Noi dobbiamo essere capaci di innovare anche sul terreno fondamentale delle politiche sociali. Per quanto riguarda la gestione di certe situazioni di disagio, come per esempio la tossicodipendenza, c´è un eccessivo ricorso alla sanità, all´ospedalizzazione, mentre sarebbe necessario puntare di più sul sociale, sulla prevenzione, sull´accoglienza" ha concluso Bassolino. . . |
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XI CONGRESSO NAZIONALE SIGU- SOCIETA’ ITALIANA DI GENETICA UMANA GENOVA, CENTRO CONGRESSI MAGAZZINI DEL COTONE, 23-26 NOVEMBRE 2008 |
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Genova, 24 novembre 2008 - Si svolgerà a Genova dal 23 al 26 novembre prossimi l’Xi Congresso Nazionale della Sigu –Società Italiana di Genetica Umana, presieduta dalla genovese Franca Dagna Bricarelli, un appuntamento di grande rilievo scientifico che, oltre a coinvolgere il mondo universitario e sanitario ligure, porterà nella nostra città circa 1000 genetisti provenienti da tutta l’Italia. La Sigu è l’unica Società Scientifica che riunisce, a livello nazionale, i genetisti clinici e i genetisti di laboratorio che operano nelle Strutture Sanitarie pubbliche e private, nelle Università e in Istituti di Ricerca. Il Congresso Nazionale della Sigu costituisce l’occasione annuale più importante di aggiornamento e di incontro per tutti i genetisti italiani, ricercatori e sanitari interessati. Il programma scientifico prevede: 5 sessioni tematiche su argomenti di notevole interesse scientifico, 44 comunicazioni orali su diversi argomenti che saranno presentati da giovani ricercatori e 486 lavori scientifici esposti come poster. Una lezione magistrale dal titolo “Dalla scoperta dei meccanismi alla cura delle malattie genetiche: sogno o realtà”, tenuta dal prof. Andrea Ballabio – uno dei massimi esperti del settore a livello nazionale e non solo e direttore di Tigem - Istituto Telethon di Genetica e Medicina di Napoli - chiuderà la prima giornata del convegno. Tutti coloro che sono interessati a conoscere i meravigliosi progressi della ricerca genetica e delle sue ricadute terapeutiche sono invitati a questa interessante relazione che si svolgerà domenica 23 ore 18. 30. I lavori del congresso, attraverso le sessione tematiche e le comunicazioni dei migliori lavori scientifici svolti da ricercatori italiani, affrontano argomenti all’avanguardia della ricerca genetica e quindi di grande attualità e interesse. Verranno presentate e discusse ricerche di base che trovano applicazioni cliniche quali: il contributo dei modelli animali per lo studio del rapporto tra mutazioni e variabilità dell’espressione della patologia e il ruolo dei microRna nella regolazione dell’espressione dei geni, nello sviluppo dei tumori e nelle interessanti prospettive terapeutiche. Nella sessione dedicata alle malattie complesse saranno presentati i risultati di ricerche eccezionali effettuate nella popolazione sarda che hanno permesso di identificare geni coinvolti nell’invecchiamento, attraverso studi di associazione basati sul sequenziamento di tutto il genoma di persone molto anziane. Questa sessione vede l’importante contributo del Prof. Mark Mccarthy (di Oxford- Uk), che parlerà dei geni della suscettibilità al diabete (di tipo2) e dimostrerà come in un futuro molto prossimo sarà possibile individuare, anche molto prima dell’età adulta, le persone a rischio di sviluppare il diabete e quindi attuare misure preventive adeguate che possono ridurre o eliminare l’insorgenza di questa diffusa patologia. Nella sessione dedicata ai “Test genetici in prospettiva”, oltre ad affrontare l’argomento dal punto di vista dell’evoluzione tecnologica relativa all’esecuzione dei test, si porrà all’attenzione e alla riflessione dei genetisti l’importanza dell’appropriato utilizzo delle potenzialità diagnostiche e predittive dei test sia per tutelare le persone da false aspettative sia per far buon uso delle risorse del Sistema Sanitario Nazionale. Relatori e moderatori di elevata esperienza e competenza tratteranno questo delicato argomento, tra cui la Prof. Ssa Elisa Calzolari (Ferrara), il Prof. Bruno Dallapiccola (Roma) e il Dott. Roberto Grilli (Bologna). Infine, nella quinta sessione incentrata sulla Genetica Oncologica, saranno affrontati i meccanismi molecolari della progressione neoplastica nella carcinogenesi tiroidea e le potenzialità terapeutiche delle cellule staminali tumorali. Il Congresso sarà ulteriormente arricchito da 6 sessioni parallele nelle quali giovani ricercatori presenteranno i loro lavori preventivamente selezionati dal Consiglio Direttivo Sigu. Il 26 novembre è dedicato a due corsi di aggiornamento di notevole interesse e attualità per i genetisti: uno riguarda la Certificazione delle Strutture di Genetica e l’autorizzazione al trattamento dei dati genetici con la partecipazione di esperti del settore tra cui un rappresentante del Garante della Privacy; l’altro affronta un problema specifico e complesso di genetica molecolare relativo alla caratterizzazione funzionale di varianti geniche. Nell’organizzazione del Congresso sono impegnati i genetisti genovesi che operano nelle diverse istituzioni della nostra città (E. O. Ospedali Galliera; Irccs Gaslini; A. O. U. S. Martino; Ist) . |
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RECORDATI HA PRESENTATO ALL’EMEA LA DOMANDA DI REGISTRAZIONE EUROPEA PER LA SILODOSINA |
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Milano, 24 novembre 2008 – Recordati annuncia che è stata presentata all’Emea (European Medicines Agency) la domanda di autorizzazione all’immissione in commercio per una nuova specialità farmaceutica a base di silodosina, indicata per il trattamento dei segni e sintomi della iperplasia prostatica benigna (Ipb). La domanda di autorizzazione è stata presentata attraverso procedura centralizzata, con la Mhra del Regno Unito come Rapporteur e l’Aifa italiana come Co-rapporteur. Si prevede di ottenere l’approvazione nel primo semestre 2010 e di iniziare la commercializzazione entro il 2010 - inizio 2011. L’iperplasia prostatica benigna (ingrossamento della prostata), che si manifesta con problemi di minzione (quali un minor flusso urinario, maggior frequenza e sensazione di urgenza, nocturia), è la condizione patologica per la quale più frequentemente i pazienti si recano dall’urologo. L’incidenza di questa patologia è in aumento con l’invecchiamento della popolazione, è frequente negli uomini dopo i cinquant’anni e i suoi sintomi causano un significativo peggioramento della qualità della vita. La silodosina è un nuovo farmaco indicato per il trattamento sintomatico dell’Ipb. E’ un potente antagonista dei recettori adrenergici di tipo α1, ed in particolare ha un’affinità molto elevata per i recettori di tipo α1A. Il blocco dei recettori α1A provoca un rapido aumento del flusso urinario ed un miglioramento dei sintomi dovuti all’Ipb. Il farmaco proviene dalla ricerca originale della società farmaceutica giapponese Kissei Pharmaceutical Co. E gode di una protezione brevettuale sino al 2018 in Europa e di un’esclusività nell’utilizzo dei dati clinici sino al 2020. La silodosina è stata ottenuta in licenza da Recordati per l’intera Europa (45 paesi) oltre a ulteriori 18 paesi in Medio Oriente e Africa. Recordati ha anche la possibilità di nominare dei co-marketers nei mercati dove lo ritiene più opportuno. Lo sviluppo clinico del farmaco a livello mondiale è stato condotto congiuntamente da Watson Pharmaceuticals per l’America del Nord (che ha già ottenuto dall’Fda l’autorizzazione all’immissione in commercio della silodosina, e prevede di lanciare il prodotto nei primi mesi del 2009), da Recordati per i suoi territori, e da Kissei Pharmaceutical Co. Per il resto del mondo. In due studi clinici di Fase Iii controllati in doppio - cieco contro placebo, condotti negli Stati Uniti da Watson Pharmaceuticals, ed in uno studio clinico controllato in doppio - cieco contro placebo ed un farmaco attivo, condotto in Europa da Recordati, più di 800 pazienti sono stati trattati con 8 mg di silodosina, in dose unica giornaliera. In questi studi, i pazienti che hanno ricevuto silodosina hanno beneficiato di un miglioramento significativo dei sintomi dell’Ipb, sia di quelli irritativi (frequenza, urgenza, nicturia) sia di quelli ostruttivi (esitazione, svuotamento incompleto della vescica, intermittenza, getto debole). Inoltre, nei pazienti trattati con silodosina è stato osservato un miglioramento della qualità di vita legata ai sintomi urinari (misurata con l’International Prostate Symptom Score, o Ipss). Ed ancora, nello studio clinico condotto da Recordati in Europa, gli effetti della silodosina in dose unica giornaliera di 8 mg sono risultati non inferiori a quelli della tamsulosina in dose unica giornaliera di 0,4 mg, con una differenza media del punteggio totale dell’Ipss in favore della silodosina. In questi studi, un miglioramento significativo dei sintomi dell’Ipb con silodosina è stato registrato già nel corso della prima settimana di trattamento, ed é stato poi mantenuto durante la terapia a lungo termine. Inoltre, un incremento significativo della velocità massima di flusso (Qmax) si é reso evidente già poche ore dopo la prima somministrazione di silodosina, e si é mantenuto nel corso della terapia a lungo termine. La tollerabilità della silodosina é stata ampiamente valutata in un totale di 1600 pazienti. Come ci si attende per un farmaco dotato di bassa affinità per i recettori adrenergici α1B, solamente pochi eventi avversi a carico del sistema cardiovascolare sono stati registrati. In particolare, non sono state registrate variazioni della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca in posizione supina, e l’incidenza dell’ipotensione ortostatica è risultata molto bassa (1,2% con silodosina vs. 1,0% con placebo). Inoltre, non sono stati osservati effetti sulla ripolarizzazione cardiaca, anche con dosi elevate di silodosina. La reazione avversa più di frequente riportata durante il trattamento é stata l’eiaculazione retrograda (un orgasmo con ridotta quantità di seme), che è una conseguenza diretta della spiccata selettività della silodosina per i recettori nei tessuti del sistema urogenitale. Tuttavia, l’eiaculazione retrograda non rappresenta una fonte di preoccupazione per la sicurezza del farmaco, poiché la percentuale di pazienti che hanno sospeso la terapia a causa di tale fenomeno è stata molto bassa, e l’evento è reversibile dopo sospensione del trattamento. La silodosina, con il marchio Urief, è già commercializzata da Kissei Pharmaceutical Co. Sul mercato giapponese da maggio 2006 in co-marketing con Daiichi Sankyo, con vendite annuali di € 86 milioni e una quota di mercato, nel mese di settembre 2008, di circa il 20%. Il mercato della classe dei farmaci alla quale appartiene la silodosina, nei cinque principali paesi europei per i quali Recordati ha diritti di commercializzazione, è attualmente di ca. € 800 milioni annui. E’ inoltre da sottolineare che in questa classe di farmaci non vi sono attualmente altre nuove molecole nella fase finale di sviluppo. “L’inserimento della silodosina tra i futuri nuovi prodotti a livello di gruppo permetterà a Recordati di consolidare la sua presenza nel settore dell’urologia, dove è presente da molti anni con il flavoxato, primo farmaco originale italiano di sintesi registrato dall’Fda americana, e più recentemente con il Kentera, farmaco indicato per il trattamento dell’incontinenza urinaria” ha dichiarato Giovanni Recordati, Presidente e Amministratore Delegato. “Nel settore urologico Recordati conduce inoltre da tempo un’attività di ricerca innovativa di nuovi farmaci ed ha maturato un know-how specifico che le viene riconosciuto a livello mondiale. ” . |
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GENOVA, PRONTA A PARTIRE LA NUOVA CASA DELLA SALUTE A VILLA DE MARI - PRÀ |
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Genova, 24 Novembre 2008 - Il Ponente ligure si arricchisce di una nuova Casa della salute a Villa De Mari a Prà. Dopo sette mesi di lavori è stata presentata il 20 novembre alla popolazione di Prà la nuova Villa De Mari, ristrutturata dove troveranno posto il Cem, Centro di educazione motoria di Sestri Ponente, il Cup e l´anagrafe sanitaria, il centro prelievi, l´assistenza protesica, gli ambulatori specialistici e alcuni uffici amministrativi. L´inaugurazione ufficiale è prevista per il 10 dicembre, ma questo pomeriggio il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando insieme, tra gli altri, all´assessore alle Politiche socio-sanitarie del Comune di Genova, Roberta Papi, al direttore generale della Asl 3 Genovese, Renata Canini e a Massimo Blondet, direttore del distretto sanitario 8 che raduna le circoscrizioni di Pegli, Prà e Voltri hanno anticipato la futura dislocazione dei servizi ad una delegazione molto numerosa di cittadini insieme ai rappresentanti delle Circoscrizioni e dei comitati. Obiettivo illustrare la nuova Casa della Salute e recepire suggerimenti e indicazioni per renderla ancora più rispondente alle esigenze del territorio. Nel corso dell´incontro il presidente Burlando, insieme agli esponenti della Asl, ha presentato il centro che vedrà al piano terra: l´anagrafe sanitaria, il Cup, il centro prelievi, l´assistenza protesica e alcuni uffici amministrativi; al primo piano il Centro di educazione motoria con tutti i servizi che erano in via Siffredi e al secondo piano gli ambulatori specialistici. . |
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BOLZANO: DAL 1° GENNAIO SARANNO MODIFICATE LE RETTE NELLE CASE DI RIPOSO |
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Bolzano, 24 novembre 2008 - Dal 1° gennaio 2009 la legge sulla non autosufficienza troverà applicazione anche nei servizi residenziali per anziani. Con l’erogazione dell’assegno di cura vi sarà anche una modifica del sistema di pagamento della retta fino ad oggi in vigore. Dal 2009 gli ospiti delle case di riposo e dei centri di degenza dell’Alto Adige riceveranno fatturata, in funzione della struttura e del livello di non autosufficienza, una determinata retta per ogni giorno di degenza. Tale retta sarà differenziata per ospiti in camera singola e in camera a più letti, così come per i ricoveri temporanei. La retta viene determinata annualmente dalla singola struttura in base ai criteri stabiliti dalla Giunta provinciale. Tale retta rimane in vigore per l’intero anno solare. Dal 2009 la retta comprenderà anche i costi per assistenza e cura che venivano fino ad oggi compensati tra la struttura ed il sevizio sanitario. Ai fini della copertura di questi costi, gli ospiti avranno a disposizione le prestazioni del fondo per la non autosufficienza. La retta non includerà nemmeno in futuro i costi delle prestazioni sanitarie (per esempio i costi per il personale infermieristico e la riabilitazione, medicinali), essendo questi coperti direttamente dal servizio sanitario e non a carico dell’ospite. La Ripartizione provinciale politiche sociali ha elaborato una guida che contiene tutte le informazioni riguardanti le giornaliere relative ai servizi residenziali per gli anziani. . |
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SANITA’: SANDRI (VENETO) VICEPRESIDENTE COMITATO STRATEGICO CENTRO NAZIONALE PREVENZIONE. “BENE IL COINVOLGIMENTO TOTALE DELLE REGIONI. NEL 2009 FONDI PER PREVENIRE LA WEST NILE”. |
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Venezia, 24 novembre 2008 L’assessore alla Sanità della Regione del Veneto, Sandro Sandri, su indicazione del coordinamento nazionale, è stato nominato Vicepresidente del Comitato Strategico del Centro Nazionale per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie (Ccm). In questa veste, Sandri ha partecipato, a Roma, alla riunione nella quale, oltre all’insediamento dei nuovi componenti, è stato adottato il Piano Annuale di Intervento, dotato di 24 milioni di euro di finanziamenti. “Questo Organismo – ha sottolineato Sandri – ha una funzione molto rilevante, tanto che è tra i pochi riconfermati dal nuovo Governo dopo aver trovato in seno al Ministero della Sanità gestito dal Governo Prodi, una pletora di commissioni con centinaia di persone coinvolte. Il lavoro è molto e molto concreto – aggiunge Sandri – al punto che già nella prima seduta è stato dato il via libera a 60 progetti di prevenzione, alcuni in settori tradizionali, altri di tipo innovativo”. “Ma l’innovazione più rilevante – dice Sandri – è che le Regioni d’ora in avanti avranno un ruolo molto attivo nel portare in seno al Ccm esperienze e buone pratiche da condividere a livello nazionale e lavoreranno in sinergia completa con il Ministero. Non solo, ma le Regioni avranno anche 6 milioni a disposizione per finanziare loro progetti di prevenzione. Entro un mese presenteremo le nostre proposte”. Sandri ha colto l’occasione per sensibilizzare il Comitato Strategico del Ccm sul problema del virus West Nile, che ha interessato recentemente alcune aree del Veneto. “Sono in grado di annunciare – ha detto l’Assessore – che nel 2009 verranno istituiti dei fondi per affrontare il problema in chiave di prevenzione in quelle Regioni dove il problema si è presentato, e questa per il Veneto è una notizia molto positiva”. Tra le priorità individuate nel programma annuale, da segnalare la sorveglianza sulle influenze animali, di cui si occuperà il Veneto; il rafforzamento delle azioni contro l’obesità nei bambini; la prevenzione del crescente fenomeno dei suicidi tra gli adolescenti. Strettamente legate alle attività di sorveglianza vanno ricordate anche le azioni del Ccm sul fronte della capacità di risposta alle emergenze, come nel caso dell’influenza; dei programmi per fronteggiare eventi di tipo bioterroristico attraverso la predisposizione, il mantenimento e la gestione del Deposito Nazionale Antidoti; della risposta sanitaria a situazioni di natura nucleare, biologica, chimica e radiologica (Nbcr). . |
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“KISS MY VINYLS” …. |
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Milano 24 novembre 2008 - Allo Studio Iroko di Milano viene presentato ufficialmente il movimento artistico con l’inaugurazione della mostra-evento dell’artista/deejay Sigis Vinylism. Inaugura il 27 novembre allo studio Iroko di via Voghera 11b a Milano, la mostra evento di Sigis Vinylism, al secolo Matteo Antonio Vaccari Sigismondi. Un’occasione unica per entrare in contatto con una nuova espressione artistica, unica nel suo genere, nata da un’esigenza sofferta e personale che regala al vinile un’altra chance, consacrandolo a nuova vita. Per comprendere cos’è il Vinilismo occorre fare un breve passo indietro. Sigis, milanese classe 1978, nasce artisticamente come dj nei primi anni ’90 e nel suo curriculum può vantare 15 anni di attività dietro le “consolle” oltre ad una carriera come producer e sound designer. La nascita e la diffusione del cd e degli mp3, hanno portato il dj a decidere un esilio forzato dalla nightlife, facendo scaturire in lui la necessita di doversi fermare a riflettere e decidere di fare quello che nessuno aveva mai fatto: il vinile suo compagno di vita e di emozioni diventa la sua materia prima. Con questo intento, nasce il Vinilismo di Sigis (Sigis Vinylism), un messaggio disperato di un dj professionista che vuole salvare un patrimonio culturale che per tante generazioni è stato un’icona. Un’esigenza personale e intima che dona al vinile una nuova vita, una nuova ribalta, una metamorfosi che non ne intacca l’integrità (i dischi cambiano esclusivamente forma), in una connotazione romantica che evoca lo Sturm und Drang, impeto e tempesta in chiave moderna. Prendono così forma delle bocche che racchiudono un’anima, un passato, un vissuto creando un’assordante protesta silenziosa. I vinili manipolati si uniscono ad oggetti di recupero e d’antiquariato, colorati a tinte forti dall’artista. Colori volutamente acrilici che fanno riferimento a maestri da lui amati come Salvador Dali, Andy Warhol e Fernandez Arman. La bocca “The Royal Lips”, scelta come logo e marchio Sigis Vinylism, è l’opera che meglio rappresenta il vinile nella sua essenza. Le opere d´arte del Vinilismo diventano veri e propri oggetti di design da utilizzare, ma anche accessori da indossare. Il progetto Vinilismo è infatti già dai suoi albori molto più ampio e in continua evoluzione. Le abili mani di Sigis hanno plasmato e trasformato il vinile in deliziose rose che, accuratamente montate, sono state trasformate in collane e spille. Talmente apprezzate dal maestro orafo Riccardo Visentin che ha chiesto a Sigis Vinylism di creare una linea di gioielli in tiratura limitata che verrà presentata in anteprima durante la vernice. La mostra, curata da Indira Fassioni e Roberto Quagliarella, è un’occasione unica per ammirare diverse opere inedite di questo artista come La Guerrigliera, Love Love Love, Bacio Di Fuoco, Lady Pink, 24mila Baci. Tre installazioni sono state create ad hoc per lo spazio Iroko: Zampillo Di Petrolio, Raggio Lunare e Fluo Gospel. . |
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ESPOSIZIONE “FUTURISMI” DAL 28 NOVEMBRE AL 26 APRILE A CENTRO SAINT-BENIN DI AOSTA |
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Aosta, 24 novembre 2008 - L’assessore all’Istruzione e Cultura, Laurent Viérin, inaugurerà venerdì 28 novembre 2008 alle ore 18,00 al Centro Saint-bénin di Aosta l’esposizione “Futurismi”, curata da Claudio Rebeschini e Enzo Di Martino. La mostra, organizzata dal Servizio attività espositive dell’Assessorato dell’istruzione e cultura, intende celebrare il centenario della nascita del futurismo, fondato nel febbraio 1909 da Filippo Tommaso Marinetti con la pubblicazione del manifesto sulle pagine de “Le Figaro”. La finalità dell´iniziativa è non soltanto quella di verificare alcuni aspetti del futurismo, movimento che ha segnato profondamente il Novecento dal punto di vista artistico, letterario e culturale, ma di capire la molteplicità della sua distribuzione topografica sul territorio italiano; gli aspetti transnazionali del futurismo e gli ambiti d´intervento sono infatti variegati e spaziano in tante e tali direzioni che risulta difficile classificarle per tipi di produzione e per ideologie. La mostra, che resterà aperta al pubblico dal 29 novembre 2008 al 26 aprile 2009, presenta una selezione di opere di artisti che documentano la diffusione del futurismo nelle diverse regioni d’Italia. Le innovazioni apportate dal movimento di Marinetti nel mondo dell’arte ebbero, infatti, sin dal 1909 un’ampia eco in Europa e possono essere poste in relazione con le altre avanguardie storiche. In Italia, il futurismo vide un’intensa attività tra Milano, Roma e Firenze e, a partire dagli Anni Dieci del Novecento, la sua diffusione territoriale, legata soprattutto alle memorabili serate futuriste organizzate da Marinetti, diventò tangibile. La rassegna presenta al pubblico 40 dipinti, per la maggior parte ad olio, e 30 bozzetti, provenienti da collezioni private e da istituzioni museali di arte contemporanea quali il Mart di Rovereto, firmati da artisti tra cui Fillia, Enrico Prampolini, Fortunato Depero, Leonardo Dudreville, Luigi Spazzapan, Tullio Crali. La mostra sarà corredata da un catalogo bilingue italiano-francese, edito da Skira, con contributi critici di vari autori tra cui Claudio Rebeschini, Enzo Di Martino e Francesca Duranti. La mostra rimarrà aperta fino al 26 aprile, tutti i giorni, dalle ore 9. 30 alle ore 12. 30 e dalle ore 14. 30 alle ore 18. 30. Costo del biglietto intero 3 euro, 2 euro il ridotto; in abbinamento con l´ingresso alla mostra “Memorie del Grand Tour” al Museo Archeologico Regionale il prezzo è di 6 euro intero e 4 euro il ridotto. Per ulteriori informazioni: Centro Saint-bénin: tel. 0165. 272687 . |
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DAL 5 DICEMBRE 2008 AL 29 MARZO 2009 ALESSANDRIA E LA SUA PROVINCIA CELEBRANO L’ARTE PIEMONTESE DEL ‘900 CON UNA MOSTRA IN CINQUE SEDI |
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Milano, 24 novembre 2008 - Novi Ligure, Acqui Terme, Valenza e due sedi nel capoluogo ripercorrono, attraverso 250 opere di oltre 150 artisti, una stagione irripetibile che ha tracciato un solco indelebile nella storia dell’arte del Xx secolo. Il percorso espositivo si sviluppa da Pellizza da Volpedo a Giulio Paolini, da Angelo Morbelli, Medardo Rosso, Giacomo Balla, Carlo Carrà, Felice Casorati, fino a giungere a Michelangelo Pistoletto, Piero Gilardi, Aldo Mondino, Giuseppe Penone, Gilberto Zorio, e molti altri ancora. Dal 5 dicembre 2008 al 29 marzo 2009, Alessandria e la sua provincia celebreranno la grande e irripetibile stagione dell’arte piemontese del Novecento. L’esposizione, dal titolo ‘900. Cento anni di creatività in Piemonte, è promossa dalla Società Palazzo del Monferrato e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, in collaborazione con il Comune di Alessandria, il Comune di Novi Ligure, il Comune di Acqui Terme, il Comune di Valenza, col contributo della Regione Piemonte, della Provincia di Alessandria, della Banca Popolare di Milano, ed è curata da Marisa Vescovo, in collaborazione con Giuliana Godio e Isa Caffarelli. L’iniziativa abbraccia cinque sedi - Palazzo del Monferrato e Palazzo Cuttica ad Alessandria, il Museo dei Campionissimi a Novi Ligure, il Movicentro ad Acqui Terme e l’oratorio di San Bartolomeo a Valenza - e presenta 250 opere di oltre 150 artisti che hanno tracciato un solco indelebile nella storia dell’arte del Xx secolo, sia nella pittura, che nella scultura, che nella grafica. Ad Alessandria, la sezione allestita a Palazzo del Monferrato esplorerà la pittura piemontese del primo ‘900, da Morbelli a Pellizza da Volpedo, Carrà, Chessa, Casorati, mentre a Palazzo Cuttica sarà protagonista l’arte prodotta in provincia di Alessandria, in un percorso tra le pubbliche collezioni d’arte, da Bozzetti e Morando a Dina Bellotti, Fallini, Porta, Marchelli e Maddalena Sisto. Al Museo dei Campionissimi di Novi Ligure, si troveranno le opere del secondo ‘900, da Spazzapan a Merz, Mastroianni, De Maria, Salvo. Gli altri due segmenti testimonieranno, al Movicentro di Acqui Terme, l’importanza del Piemonte nel campo della scultura e dell’installazione contemporanea (da Mainolfi a Grassino, Viale, Bolla, Todaro), e all’oratorio di San Bartolomeo di Valenza, in quello delle tempere, degli acquerelli e dei disegni (da Bistolfi a Pistoletto, Boetti, Cremona, Paulucci). Infatti, il Piemonte, forse come nessuna altra regione italiana, ha visto crescere personalità che hanno dato impulso, per tutto il secolo scorso, a movimenti e correnti artistiche come il Divisionismo, il Futurismo, la Metafisica, il Novecento, l’Astrattismo, la Pop art, l’Arte povera e l’Arte concettuale. Il percorso espositivo prende avvio alla fine dell’Ottocento, da Pellizza da Volpedo e dalla grande stagione divisionista e post-divisionista, con Angelo Morbelli, Medardo Rosso, Cesare Maggi, Matteo Olivero, Angelo Barabino, e prosegue con Giacomo Balla e Carlo Carrà, che hanno traghettato l’arte italiana dapprima verso il Futurismo, quindi alla Metafisica, a Novecento, all’astrattismo ottico percettivo. Ma in Piemonte, dopo l’arcaismo di Carrà, ha trovato grande spazio, tra il 1910 e il 1940, il mondo di Felice Casorati, malinconico e crepuscolare, che passato dal florealismo a una forma di “anti-classicità” densa di simboli metafisici. Al suo fianco ha assunto una ben precisa collocazione, fin dal 1929, il “Gruppo dei sei”, decisamente antinovecentista, composto da Gigi Chessa, Nicola Galante, Francesco Menzio, Carlo Levi, Enrico Paulucci, Jessie Bosswel, che contrapponevano al ritorno all’ordine, il “gusto dei primitivi” teorizzato da Lionello Venturi ed Edoardo Persico. A Torino è nato, nel 1923, anche il “Secondo futurismo”, capitanato da Fillia, polemista e scrittore, fondatore, insieme a Pozzo, Djulgheroff, Farfa, il ‘Movimento futurista torinese’ e i ‘Sindacati artistici futuristi’. In Piemonte, poi, hanno trovato terreno fertile anche identità isolate, ma interessanti, come Pietro Morando, Adriano Parisot, Paola Levi Montalcini, Umberto Mastroianni, e soprattutto la geniale personalità dell’architetto, fotografo, romanziere, designer, Carlo Mollino, che ha inciso un solco profondo per molti anni nell’arte piemontese. Tra gli architetti, non si può non ricordare la personalità dell’alessandrino Ignazio Gardella. Dagli anni Cinquanta, fino ad oggi, il Piemonte è stato una fucina di movimenti e di singole identità che hanno avuto, e hanno tuttora, una valenza internazionale sia di mercato che di qualità e importanza, come l’Informale — con la pittura di Piero Ruggeri, Giacomo Soffiantino, Sergio Saroni e, in maniera autonoma e più utopica Pinot Gallizio — la forte presenza di Luigi Spazzapan e anche dello scultore Franco Garelli, ha segnato la discesa nella dimensione dell’esistenza psichica, ponendosi così contro il razionalismo astratto dilagante altrove. In seguito, altri artisti hanno colto la possibilità di uscire dalla misura individuale imposta dall’Informale e hanno iniziato a rendersi conto dei rapporti fondamentali con l’ambiente fisico e sociologico. Nasce quindi un’arte di relazione, quale la Pop-art, con Piero Gilardi, Aldo Mondino, il primo Michelangelo Pistoletto, Ugo Nespolo. L’ala più minimalista della pittura degli anni Settanta è stata quella delineata da Marco Gastini e Giorgio Griffa, mente Salvo inseguiva ante-litteram un citazionismo tutto mentale, insieme alle installazioni di Claudio Parmiggiani, e contemporaneamente a Luigi Mainolfi che portava il suo mondo fantastico all’interno di sculture di terracotta di grande fascino. Tutto questo avveniva mentre Piero Fogliati inseguiva l’utopia di una “città fantastica” legando arte e scienza e Nicola De Maria rappresentava il lato pittorico-poetico della Transavanguardia. Ma il Piemonte è stato protagonista anche negli anni Ottanta con Piero Bolla, Riccardo Cordero, Luigi Stoisa e Sergio Ragalzi, così come, tra il 1990 e il 2008 si presenta con artisti giovani che hanno raggiunto in breve una notorietà internazionale: Pierluigi Pusole, Daniele Galliano, Francesco Sena, per la pittura, Paolo Grassino, Mimmo Borrelli, Saverio Todaro, Fabio Viale, Nicola Bolla, Luisa Valentini, Enrica Borghi, Diego Scroppo, per la scultura, Monica Carocci, Giulia Caira, Botto & Bruno, Enzo Obiso, Marzia Migliora, per la fotografia. La mostra si avvale per la promozione della collaborazione di Civita ed è accompagnata da un catalogo Silvana editoriale che presenta, oltre al testo della curatrice, un saggio critico di Maurizio Calvesi. . . |
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GOLF – EUROTOUR 2009: A HONG KONG 2° POSTO PER FRANCESCO MOLINARI SUPERATO IN SPAREGGIO DAL CINESE WEN-TANG LIN |
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Roma, 24 novembre 2008 - Non è bastata una grandissima prestazione a Francesco Molinari (265 - 66 67 67 65, quindici sotto par) per vincere l´Ubs Hong Kong Open, il secondo torneo dell´European Tour 2009 disputato sul tracciato dell´Hong Kong Gc (par 70), a Fanling in Cina. Il torinese, infatti, è stato superato dal 34enne cinese Wen-tang Lin (265 - 65 69 64 67) in un spareggio a tre al quale ha preso parte anche il diciannovenne irlandese Rory Mcilroy (265 - 70 64 66 65). Al quarto posto con 267 lo spagnolo Pablo Larrazabal e il thailandese Chawalit Plaphol, al sesto con 268 l´australiano David Gleeson, il tedesco Bernhard Langer, il sudafricano Richard Sterne, il malese Iain Steel e l´inglese Oliver Wilson, leader dopo tre giri, all´11° con 269 l´indiano Jeev Milkha Singh e al 15° con 270 lo scozzese Colin Montgomerie. L´orgoglio ha prodotto un 62 per lo statunitense John Daly, da 55° a 17° con 271, e per lo spagnolo Miguel Angel Jimenez, da 71° a 24° con 273. In risalita anche il sudafricano Rory Sabbatini, da 48° a 29° con 274, e quasi in coda l´iberico José Maria Olazabal, 70° con 280. Non ha superato il taglio Emanuele Canonica, 122° con 146 (78 68), che aveva ricevuto un invito degli sponsor. Molinari ha girato in 65 colpi (un eagle, cinque birdie, due bogey) e non è stato certamente fortunato, perché sulla 72ª buca ha eseguito un gran putt da circa tre metri, ma la palla si è fermata esattamente sull´orlo della buca. A quel punto, leader in club house, e ne n´andato in campo pratica. Poco dopo è stato raggiunto da Mcilroy, che ha salvato il par e il "meno 15" con un approccio perfetto in bandiera. Lin, coleader, che aveva ancora due buche da giocare, ha segnato un par alla 17 e alla 18 ha fallito da poco più di un metro il putt per il birdie del successo. Alla prima buca di spareggio Lin ha spedito al palla tra le piante a sinistra, Molinari è rimasto corto sulla destra, nel rough e con un alto albero davanti che gli copriva la bandiera, mentre Mcilroy con un drive perfetto è arrivato quasi alla fine del fairway. Il torinese ha dato saggio di classe facendo passare la palla sopra la cima dell´albero e ponendola a circa quattro metri dall´asta. Lin si è rimesso clamorosamente in corsa compiendo un miracolo balistico: ha infiltato la palla tra due alberi, distanti tra loro poco più di un metro, facendola planare a un metro dalla bandiera. Mcilroy, in posizione più vantaggiosa, l´ha mandata quasi in buca. A quel punto Molinari aveva solo la chance del birdie per continuare il play off, ma il colpo era obiettivamente molto difficile e la palla ha superato il bersaglio di una settantina di centimetri. Con il par ha dovuto salutare gli avversari che sono andati a disputarsi il titolo nuovamente dal tee della 18. Questa volta le parti si sono invertite: l´irlandese ha mandato la palla tra gli alberi, può o meno nella stessa posizione precedente del cinese, e Lin invece ha ripetuto in fotocopia il drive dell´avversario con palla davanti al lago a protezione del green. Evidentemente era il giorno dei miracoli golfistici perchè Mcilroy, che è un autentico talento, ha piazzato la palla nella parte superiore del green, ma Lin gli ha lasciato la sola alternativa del birdie con un approccio a trenta centimetri dall´asta. Così Mcilroy ha perso per la seconda volta nel 2008 un torneo in spareggio. Lin, sermpre sorridente in campo anche nei momenti più difficili, è stato il secondo cinese vincere nell´European Tour dopo Lian-wei Zhang, che si era imposto nel Caltex Masters a Singapore (2003). "Non posso descrivere le mie sensazioni - ha detto - ma questo titolo sicuramente premia il lavoro e le scelte che sto facendo". Sicuro che il tempo lavora per lui, Mcilroy ha commentato con serenità: "Con la palla tra gli alberi nel play off non potevo fare di più". Molinari non si è rammaricato per l´esito dello spareggio, ma "per quella palla che è rimasta sull´orlo della buca alla 18. Durante la gara mi ero detto che con un ´meno 16´ sarebbe stata vittoria e non mi sbagliavo, però non sono stato fortunato. Mi auguro di esserlo di più in una prossima occasione". Nel ´Race to Dubai´, il nome che i responsabili dell´European Tour hanno dato all´ordine di merito, Molinari con i 170. 610 euro guadagnati nell´unica gara giocata è al quinto posto. In vetta vi è Sergio Garcia, che ha vinto l´Hsbc Champions a Shanghai. ´Race to Dubai´ sta a indicare la corsa che i giocatori faranno verso l´Emirato dove si disputerà la gara finale del circuito, il Dubai World Championship (sostituisce il Volvo Masters di Valderrama), che sarà la gara più ricca del mondo con 10. 000. 000 di dollari di montepremi. Ha strappato il primato al The Players Championship (Us Pga Tour), che quest´anno ha portato i dollari in palio da nove milioni a 9,5 milioni. Nella prossima settimana Francesco Molinari, insieme al fratello Edoardo, difenderà i colori italiani nella World Cup (27-30 novembre), al Mission Hills Golf Club, sempre in Cina. Adt Championship: Si Assegna Un Milione Di Dollari - Nell´adt Championship, ultimo torneo stagionale del Lpga Tour che si sta svolgendo al Trump International Gc di West Palm Beach in Florida, dopo il secondo taglio, effettuato al termine del terzo turno, sono rimaste in gara otto proettes, delle 32 di partenza, che nel giro finale si contenderanno il primo premio di un milione di dollari (su un montepremi di $ 1. 550. 000). Verranno azzerati gli score sin qui ottenuti, così come erano stati azzerati al termine del secondo turno, e le otto contendenti affideranno le loro chance al punteggio conclusivo. Sono rimaste in gara, classificate nell´ordine dopo 54 buche: Suzann Pettersen (68), Angela Stanford (69), Paula Creamer e Seon Hwa Lee (70), Jeong Jang e Ji-jay Shin (71), Eun-hee Ji e Karrie Webb (72). Qualora dovesse vincere, la statunitense Paula Creamer diverrebbe leader dell´ordine di merito superando la messicana Lorena Ochoa, che è stata eliminata nel secondo turno insieme alla svedese Annika Sorenstam. . |
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