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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 16 Marzo 2010
10 COSE DA RICORDARE DELLA SCORSA PLENARIA DI STRASBURGO FRA QUESTE: LA FESTA DELLE DONNE, COMMEMORAZIONE DEGLI ATTENTATI TERRORISTICI DEL 2004 A MADRID, GAZA E CUBA  
 
Strasburgo, 16 marzo 2010 - Quella della scorsa settimana è stata una sessione che si è aperta con una ricorrenza - la festa delle donne - e si è chiusa con una commemorazione - quella degli attentati terroristici del 2004 a Madrid. In mezzo, toni accesi sulla politica estera, da Gaza a Cuba passando per Bruxelles. Non è stata una sessione cruciale dal punto di vista legislativo, ma molto viva politicamente. Ecco l´atmosfera della settimana in dieci punti e dieci scatti. 99esima festa delle donne: in attesa del 100esimo anniversario della giornata che ricorda, fra le altre, le 129 camiciaie morte in un incendio della fabbrica vicino a New York, il Parlamento sceglie l´8 marzo per dire Stop alla violenza sulle donne. E noi ne abbiamo parlato in chat su Facebook con Eva-britt Svensson, presidente della commissione "Donne" al Parlamento e lei stessa vittima di violenza. Il Medio Oriente continua a dividere: l´Aula approva con una stretta maggioranza dei gruppi di centro-sinistra una risoluzione a favore della controversa relazione "Goldstone" dell´Onu sulla guerra di Gaza nel 2009. E chiede un´ "indagine indipendente da tutte e due le parti entro cinque mesi". Il Parlamento dice no ai falsi. Ma anche a negoziati a porte chiuse sull´accordo internazionale per la lotta alla contraffazione e alla pirateria. Commissione e Consiglio devono includere i deputatati, che altrimenti potrebbero "portare il caso davanti alla Corte di Giustizia". Con il Trattato di Lisbona non si scherza: Swift insegna. Catherine sotto tiro: una lunga mattinata di discussioni sulla politica estera è stata la buona occasione di ricordare alla neo-rappresentante per gli Esteri Catherine Ashton che il Parlamento ha alte aspettative su di lei, e che serve una voce più forte sulla scena internazionale."L´ue deve essere più determinata se vogliamo affrontare le tante priorità strategiche davanti a noi", ha ricordato il presidente della Commissione esteri Gabriele Albertini. "Cuba libre non è un cocktail!" esclama in Aula Mario Mauro, presidente della delegazione Pdl. Ed esprime il "grido di dolore di quelli che portano a cuore la democrazia" rispetto alla situazione politica dell´isola caraibica. E l´Aula approva alla stra-grande maggioranza una risoluzione che condanna la morte del prigioniero politico Orlando Zapata e chiede il rilascio di tutti gli altri. Barroso? Sugli Ogm "non ha un´opinione sua", ma si rifà a quella dell´Agenzia europea per la sicurezza alimentare. Il presidente della Commissione si è sottoposto a un´ora di question time dei parlamentari. E ha dovuto rispondere anche a Sonia Alfano, Italia dei Valori, che ha usato il minuto a sua disposizione per parlare del "decreto salva-liste" in Italia. Noi ne abbiamo seguito una parte su http://twitter.Com/europarl_it Eu2020, evitare il Lisbona-bis: la futura strategia Ue per la crescita e lo sviluppo dovrebbe concentrarsi su riduzione della disoccupazione e rafforzamento della governance economica con regole vincolanti. I fondi Ue dovrebbero essere condizionati ai risultati e alla compatibilità con gli obiettivi della strategia. Anniversario degli attentati di Madrid. L´11 marzo il Parlamento ha ricordato le oltre 5.000 vittime del terrorismo in Europa. "Nessun atto di terrorismo e nessun terrorista saranno mai in grado di distruggere la nostra fede nei valori chiave come i diritti umani fondamentali", ha detto Gianni Pittella, deputato del Pd e vice-presidente del Parlamento, , dando voce ai sentimenti di tutta l´Aula. Il fondo per la globalizzazione corre in aiuto a lavoratori tedeschi e lituani. Il via libera del Parlamento serve a sbloccare i fondi per tremila ex-impiegati nell´industria automobilistica, frigorifera e delle costruzioni, che beneficeranno di 7,6 milioni di euro per formarsi a un nuovo mestiere. Disastri naturali: solidarietà alle vittime dell´alluvione di Madeira e della tempesta Xinthia. E che la Commissione sblocchi il prima possibile il Fondo di solidarietà. In esame al Parlamento anche una serie di proposte per la prevenzione e la gestione dei disastri in modo coordinato a livello Ue.  
   
   
UE: DISASTRI NATURALI: IMPREVEDIBILI NON SIGNIFICA ´NON C´È NIENTE DA FARE´  
 
Strasburgo, 16 marzo 2010 - Negli ultimi mesi il mondo è stato sconvolto da una serie impressionante di disastri e catastrofi naturali, dentro e fuori i confini dell´Ue. Da Haiti a Madeira, dalla costa francese al Cile, fino all´ultimo terremoto in Turchia: che cosa può fare l´Ue? Per i Paesi europei, mobilizzare il fondo di solidarietà. E per tutti, riflettere a come migliorare la prevenzione e la gestione dell´emergenza. Dibattito e voto giovedì 11 marzo a Strasburgo. I recenti terremoti in Cile e Turchia, l´alluvione di Madeira e la tempesta Xinthia hanno causato centinaia di morti ed enormi danni materiali, con gravissime ripercussioni economiche e sociali. Cosa può fare l´Ue per tamponare le emergenze, e prevenire o almeno limitare l´impatto di simili disastri in futuro? Gli aiuti devono essere tempestivi - Elisabeth Morin-chartier, deputata francese del Ppe, si appella alla solidarietà dell´Ue, augurandosi che i fondi vengano sbloccati il prima possibile. "Ci viene sempre rimproverato di essere troppo distanti dai nostri cittadini, è l´occasione di dimostrare che non è così". Gli aiuti attingono dal Fondo di solidarietà dell´Unione Europea (Fsue). La riforma del meccanismo di stanziamento del Fondo, per renderlo più efficace e flessibile, è una rivendicazione che il Parlamento porta avanti dal 2006, ma che il Consiglio Ue ha congelato. Il dibattito di ieri è stato anche l´occasione di domandare ai Governi di prendere una decisione in merito. La portoghese Edite Estrela, dei Socialisti & Democratici, dice che non dimenticherà mai "il coraggio e la determinazione mostrati da chi ha perso la propria casa e tutte le sue proprietà a Madeira", e aggiunge che "queste persone contano sull´aiuto dell´Europa". Per un altro portoghese, João Ferreira, membro della Sinistra Unitaria Europea, "Le prime parole dovrebbero essere di cordoglio, ma bisogna fare subito qualcosa di concreto: l´aiuto finanziario". Il deputato riconosce anche che "la prevenzione deve giocare un ruolo più importante". Il voto del Parlamento - Ieri 11 marzo, il Parlamento si è espresso all´unanimità a favore della risoluzione per l´aiuto alle vittime dell´alluvione di Madeira e della tempesta Xinthia. Ai paesi membri è stato chiesto di approntare autonomamente misure di prevenzione più efficaci. La risoluzione esorta anche la Commissione a fare pressioni sul Consiglio per il potenziamento del Fondo di solidarietà. I prossimi passi - Questa settimana la commissione Ambiente del Parlamento discuterà la sua posizione in relazione alla recente comunicazione della Commissione su "un approccio comunitario alla prevenzione delle catastrofi naturali e di origine umana", chiedendo - fra l´altro - di rafforzare la cooperazione fra le autorità nazionali responsabili e di dotare la prevenzione e la gestione delle catastrofi di fondi adeguati.  
   
   
UE, MILANO: LE RELAZIONI TRA UNIONE EUROPEA E TURCHIA  
 
Milano, 16 marzo 2010 - Domani 17 marzo 2010 alle ore 17.00 presso la Rappresentanza a Milano della Commissione europea, Corso Magenta 59, si terrà la presentazione del libro "Astorre Ii Baglioni. Guerriero e letterato" di Alessandra Oddi Baglioni. La presentazione darà lo spunto per un dibattito, molto attuale, sulle relazioni tra Unione europea e Turchia e, in senso ancor più generale, quello delle relazioni tra i mondi e le culture del cristianesimo e dell´islam. Parteciperanno al dibattito, insieme all´autrice, Carlo Corazza, Direttore della Rappresentanza a Milano della Commissione europea, Maria Grazia Cavenaghi Smith, Direttrice dell´Ufficio a Milano del Parlamento europeo, Stefano Rolando, professore di comunicazione pubblica allo Iulm di Milano e Valeria Talbot, Ricercatrice per il Programma Mediterraneo e Medio Oriente dell´Ispi di Milano. Il libro è un romanzo storico che si svolge nel Xvi secolo e narra la vita del condottiero che sconfisse il pirata Dragout e conquistò Algeri per poi morire decapitato a Famagosta, un mese prima di Lepanto. Si affronta sullo sfondo il tema della difesa della cristianità dai turchi. Nel narrare la storia del personaggio Astorre, il romanzo affronta argomenti di attualità: le radici della civiltà europea, le relazioni di genere, la sfida della formazione delle nuove generazioni. Alessandra Oddi Baglioni, giurista, storica, rappresentante dell´associazionismo femminile, ha lavorato alla Commissione europea a Bruxelles. Discende dalle famiglie Oddi e Baglioni, che ressero la "Signoria occulta" di Perugia nel Rinascimento, sfidando il potere papale.  
   
   
AUSTRIA, AMBIENTE E LAVORO  
 
Vienna, 16 marzo 2010 - Circa 185 mila persone in Austria svolgono un lavoro che ha a che fare con la tutela dell´ambiente. Secondo il Ministro competente, Niki Berlakovich (popolare), il numero dei cosiddetti "green jobs" crescerà notevolmente nei prossimi anni: "Entro il 2020 intendiamo creare 90 mila nuovi posti di lavoro in questo settore". Le sue parole sono state riprese dall´Ice.  
   
   
AUSTRIA, ESPORTAZIONI VERSO EST EUROPA  
 
Vienna, 16 marzo 2010 - Secondo l´Istituto austriaco per le ricerche economiche Wifo, negli ultimi dieci anni le esportazioni del Paese hanno tratto importanti vantaggi dall´apertura dei mercati dell´est Europa. Dal 1993 al 2008 l´Austria ha visto salire la propria quota delle esportazioni verso i Paesi del centro e dell´Est Europa al 23,3 per cento dell´intero export. Nel 2008 è stato registrato, con questi Paesi, un saldo commerciale positivo di 8,5 miliardi di euro. Il trend positivo è stato interrotto nel breve termine a causa dell´attuale crisi economica; in futuro è tuttavia prevista una ripresa, riporta l´Ice. A partire dal quarto trimestre del 2008, anche le esportazioni verso i Paesi membri dell´Ue dell´Est Europa sono calate del 27,3 per cento fino a novembre 2009, rispetto a un calo complessivo del 18,49 nel resto d´Europa. I principali partner commerciali per l´Austria in questa regione sono stati nel 2008 la Repubblica Ceca (3,7 per cento delle esportazioni) e l´Ungheria (3,6); le perdite in questi mercati sono state tuttavia compensate dalle esportazioni in Polonia, Slovenia e Repubblica Slovacca.  
   
   
PRIVATE EQUITY. FORMIGONI:CREATI 37.000 NUOVI POSTI LAVORO IL PRESIDENTE: BENE FONDO PER LE PMI ISTITUITO DA TREMONTI  
 
Milano, 16 marzo 2010 - La partnership pubblico/privato in Lombardia ha moltiplicato scambi e investimenti e si è affermata come metodo che valorizza le qualità e i ruoli di ciascuno, arrivando persino negli ultimi 4 anni a favorire la creazione di 37.000 nuovi posti di lavoro. Da questa significativa esperienza sono nati, solo per citarne alcuni, strumenti come Next (primo fondo di fondi di venture capital pubblico-privato in Italia attivato nel 2004 da Regione Lombardia con Finlombarda e sottoscritto da investitori istituzionali), Euromed (primo fondo di private equity dedicato a investimenti nei Paesi dell´area euro-mediterranea creato nel 2006, sempre con Finlombarda, che annovera insieme agli altri investitori privati, la Banca Europea degli investimenti e che ha raccolto complessivamente 50 milioni di euro), Abitare Sociale (promosso dalla fondazione Cariplo, il primo fondo di private equity dedicato all´housing sociale per ricercare nuove modalità per incrementare il livello degli investimenti in questo settore) e il programma Jeremy, il cui presupposto è l´impiego delle risorse finanziarie abbandonando il modello dei contributi a fondo perduto a favore dell´impiego di risorse finanziarie con fondi rotativi. Strumenti che hanno permesso alla Istituzioni di creare le condizioni normative e finanziarie per lo sviluppo economico e al mercato di cogliere le nuove opportunità. Di questo ha parlato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, intervenendo al convegno annuale Aifi 2010 "Capitale istituzionale e rilancio delle imprese: un nuovo incontro". "Sono tutti esempi concreti - ha detto Formigoni - di come si possa contribuire a far nascere progetti a vantaggio dello sviluppo dei territori e della competitività dei sistemi economici". Il presidente lombardo ha anche evidenziato come, nonostante in Italia non sia ancora così utilizzato, il private equity abbia già dimostrato le sue enormi potenzialità. "Ha permesso, ad esempio - ha ricordato Formigoni - di creare negli ultimi 4 anni 37.000 nuovi posti di lavoro. L´utilizzo di capitale di rischio, inoltre, sta contribuendo ad abbattere le logiche della rendita a favore delle logiche di mercato e quindi della meritocrazia". Per questo Formigoni ha lodato l´iniziativa del ministro dell´Economia Tremonti che ha istituito il Fondo di investimento italiano per le piccole e medie imprese, "che, in un momento come questo, consolida il modello del private equity, anche nel supporto pubblico e rispetto alla quale potremo garantire anche la nostra collaborazione, a condizione però che il modello coinvolga il più possibile gli operatori del private equity con un ruolo protagonista e non secondario".  
   
   
LA TOSCANA IMPUGNA IL DECRETO ´SALVA-LISTE´ DEL GOVERNO SULLE ELEZIONI REGIONALI DAL 1999 LA COMPETENZA È DELLE REGIONI  
 
Firenze, 16 marzo 2010 - La giunta regionale della Toscana ha dato ieri mandato all´avvocatura di presentare un ricorso contro il decreto “salva-liste” del governo. Un ricorso, spiegano gli uffici, in via cautelativa. Il decreto del governo non si dovrebbe infatti applicare a Regioni, come la Toscana, che si sono dotate di una propria legge elettorale. Dal 1999 le elezioni regionali sono di competenza ripartita tra Stato e Regioni. Lo Stato fissa i principi fondamentali, tutto il resto spetta alle Regioni. Non tutte hanno approvato una legge regionale. La Toscana ce l´ha e quindi alla Toscana il decreto non dovrebbe applicarsi. Ma se per caso, hanno concordato giunta ed uffici, la tesi predominante non fosse questa, il ricorso contro il decreto del governo servirà a ribadire e a difendere quello che già la Costituzione prevede: ovvero che sul tema specifico la competen za è della Regione. Soprattutto, ha sottolineato il presidente della Toscana, una pronuncia in tal senso della Consulta sgombrerà il campo da ogni dubbio ed equivoco e costituirà la garanzia più forte per la legge elettorale toscana e quelle delle altre regioni. E´ un punto di principio generale. Il decreto del governo non riguarda solo Lazio e Lombardia e per questo anche la giunta regionale toscana ha deciso di ricorrere alla Corte Costituzionale.  
   
   
BOLZANO: FRA LE DECISIONI DELLA GIUNTA PROVINCIALE DI LUNEDÌ 15 MARZO 2010: INFOPOINT, BANDA LARGA, RIFORMA  
 
Bolzano, 16 marzo 2010 - I punti da definire riferiti all´Accordo finanziario con il Governo stipulato nel dicembre scorso sono stati al centro dei lavori della Giunta provinciale nella seduta di oggi, lunedì 15 marzo 2010. Altri temi il rinvio della riforma della scuola superiore, il programma per la banda larga e l´infopoint della Galleria di base del Brennero. Accordo finanziario – 5 punti da definire - La Giunta provinciale si è occupata dell’Accordo finanziario siglato il dicembre scorso con il Governo nelle persone dei ministri Giulio Tremonti e Roberto Calderoli; cinque i punti che necessitano di emendamenti alle relative norme di attuazione o di ulteriori approfondimenti ed accordi con i ministeri competenti. Il primo punto si riferisce agli accertamenti dell’Agenzia delle Entrate. Come ha riferito il presidente della Provincia Luis Durnwalder, la Giunta provinciale dovrà prendere contatti con il Ministero delle Finanze per definire le modalità di esecuzione degli accertamenti. La Provincia ritiene che essi debbano essere coordinati meglio e che le aziende siano messe in grado di affrontare meglio i controlli grazie ad un preavviso in modo tale da produrre le documentazione completa avvalendosi anche, se necessario, del rispettivo commercialista o avvocato di fiducia. Prima del confronto con il Ministero la Provincia intende sentire anche i rappresentanti del mondo economico e sindacale. La Provincia di Bolzano intende agire d’intesa con la Provincia di Trento. Il secondo punto è riferito agli ammortizzatori sociali (indennità di disoccupazione, di mobilità ed altri aiuti sociali). La Giunta provinciale è dell’avviso che dovrebbe essere un ente unico a liquidarli, ovvero l’Inps. Il terzo punto è attinente il Patto di stabilità prescritto dall’Unione Europea. L’obiettivo a cui punto la Giunta è quello, che pur rispettando il limite complessivo di spesa indicato dal Governo, il rispetto dello stesso avvenga per “saldi” e non su i singoli capitoli di spesa. La Provincia deve poter stabilire in autonomia dove è necessario investire e dove risparmiare. Il quarto punto si riferisce alla Corte dei Conti, che sulla scorta dell´accorto sul finanziamento dell´autonomia in futuro dovrebbe essere competente per il controllo della Provincia, ma non degli enti e delle società (ad es. Ipes, Sta, Comuni, Università, Camera di Commercio, ecc.) che da essa dipendono. La Provincia intende svolgere il controllo su questi enti e società e informare successivamente la Corte dei Conti sugli esiti dei controlli eseguiti. Il quinto punto è riferito alla riserva di 100 milioni di euro in vista dell’assunzione di nuove competenze (si discute di università, Conservatorio, Rai Bolzano, Poste, aiuti sociali). Stante i relativi programmi ancora da definire, nell´immediato la Provincia è pronta a concorrere alla realizzazione della nuova sede del Carcere di Bolzano, individuata a Bolzano sud. Lo Stato dovrebbe mettere a disposizione della Provincia la proprietà dell’areale del vecchio Carcere e la Provincia metterebbe a disposizione parte dei 100 milioni accantonati. Come ha annunciato il presidente Durnwalder vi sono concrete novità in arrivo riguardo alla nuova costruzione. Medicinali bilingui: ricorso in Cassazione - La Giunta provinciale ha deciso di ricorrere in Cassazione avverso la sentenza della Corte d’Appello di Trento nel caso intentato contro un´azienda farmaceutica per non aver dotato di etichette e fogli illustrativi bilingui le specialità medicinali in commercio in provincia di Bolzano, come invece previsto dalle norme di attuazioni sullo Statuto di autonomia. La Corte d’Appello di Trento aveva dato ragione per la seconda volta alla ditta farmaceutica sostenendo che quello di garantire i bugiardini bilingui fosse compito del distributore. Come ha riferito il presidente Durnwalder, è importante che l’utente finale disponga della documentazione bilingue e pertanto si è provveduto ad impugnare la sentenza. Infopoint Galleria di base del Brennero - La Provincia provvederà alla costruzione della parte muraria e delle infrastrutture necessarie per l’Infopoint sulla Galleria di base del Brennero presso il Forte di Fortezza; la società Bbt, invece, si occuperà degli aspetti attinenti i contenuti e la presentazione. A tal fine la provincia ha deciso di mettere a disposizione un importo di 2 milioni di Euro, mentre Bbt coprirà la spesa di 600.000 Euro. Come ha detto il presidente Durnwalder, l’infopoint ha rilevanza per informare su questa arteria di collegamento europeo di importanza strategica. Programma banda larga - La Giunta provinciale ha approvato un’altra tranche di 4 milioni di Euro riferita al programma per la banda larga con la posa di fibre ottiche per raggiungere il livello ideale di collegamento. L’obiettivo è quello di elevare ulteriormente il livello della trasmissione dati, assicurata ad almeno l’85 per cento della popolazione e alle imprese con più di tre dipendenti. La trasmissione via segnale radio comporterebbe, infatti, qualche lacuna. Riforma scuola superiore - La Provincia chiederà al governo lo slittamento di un anno per l’applicazione in Alto Adige della riforma della scuola superiore. La relativa normativa non è ancora entrata ufficialmente in vigore e la Provincia non riuscirebbe a disporre in tempo dei sei mesi previsti per recepire la normativa con legge propria e per redigere i nuovi programmi. Da qui la richiesta di far slittare l’applicazione della riforma all’anno scolastico 2011/2012. Iveco: pista prove per veicoli speciali - Presso il Centro guida sicura a Vadena sarà realizzata, quale struttura complementare al centro, una pista prove per veicoli speciali. Il costo per la sua realizzazione sarà di circa 3 milioni di Euro, di cui la metà a carico della Provincia e la metà a carico dell’Iveco che la utilizzerà congiuntamente alla Safety Park. La Giunta provinciale nella seduta odierna ha deciso di assegnare alla Iveco spa il diritto di superficie sull’area da allestire a pista prove per un periodo di trent’anni. La determinazione del canone e le modalità della sua corresponsione saranno definite in un’apposita scrittura fra l’Iveco e la Business Location Alto Adige/südtirol Bls. L’iveco disponeva di un’area prove presso la sua sede aziendale. Lo spostamento della pista consente alla Provincia di entrare in possesso di quest’area già espropriata in modo tale da metterla a disposizione di imprese locali. Inoltre, verranno meno i notevoli problemi di rumore.  
   
   
CALABRIA: PRESENTATO IL PISR BENI CONFISCATI ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA  
 
Reggio Calabria, 16 marzo 2010 - Il Presidente della Regione Agazio Loiero ha presentato ieri mattina ai giornalisti il Progetto Integrato di sviluppo regionale sui “Beni confiscati alla Criminalità Organizzata” “Con uno stanziamento di oltre otto milioni di euro, resi disponibili dal Por Calabria Fesr 2007-2013, -a detto Loiero -la Regione Calabria finanzia venticinque progetti di riconversione e riutilizzo a fini sociali di immobili confiscati alla criminalità organizzata e destinati ai Comuni. Questa la finalità della delibera approvata dalla Giunta Regionale lo scorso ventisette febbraio, su proposta del Presidente Agazio Loiero, che rende operativo il Progetto Integrato di Sviluppo Regionale Beni Confiscati alla Criminalità Organizzata “la cui attuazione - si legge nella Dgr - è prioritaria ed urgente per lo sviluppo economico del territorio regionale, nonché per le implicazioni sociali e occupazionali che il progetto riveste”. Il provvedimento consentirà di rendere concretamente riutilizzabili a fini economici e sociali i beni confiscati. Grazie ai finanziamenti della Regione, infatti, gli Enti Locali beneficiari potranno disporre delle risorse necessarie a riconvertire e riqualificare gli immobili verso nuove destinazioni, quali centri di aggregazione giovanile, centri di recupero per tossicodipendenti, laboratori musicali e scientifici, microiniziative imprenditoriali. I Comuni destinatari dei finanziamenti sono quattordici, di cui dieci nella provincia di Reggio Calabria (Africo, Ardore, Siderno, Villa San Giovanni, Sinopoli, Careri, Gioia Tauro, Bianco, Rosarno e Santo Stefano in Aspromonte), tre nella provincia di Crotone (Isola Capo Rizzuto, Cutro e Cirò), cui si aggiunge il Comune di Nicotera in Provincia di Vibo Valentia. Le proposte progettuali presentate dai Comuni sono state selezionate sulla base della coerenza con il Progetto Integrato di Sviluppo Regionale Beni Confiscati alla Criminalità Organizzata. Arriva, così, a conclusione un percorso avviato dalla Regione Calabria due anni fa e volto non solo a rendere concretamente operativo uno strumento di lotta alla criminalità organizzata, ma anche a ricostituire un rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini. Loiero ha, quindi indicato le tappe più significative: nel marzo del 2008 viene firmato il Protocollo d’intesa tra la Regione, l’Anci Calabria, l’Agenzia del Demanio, il Ministero Interni ed il Commissario Straordinario di Governo per i Beni Confiscati e la Provincia di Reggio Calabria per la costituzione di un Tavolo istituzionale di governance regionale avente la finalità di programmare il riutilizzo dei beni alla criminalità organizzata per fini produttivi e sociali. Successivamente, la Regione Calabria predispone il Progetto Integrato di Sviluppo Regionale Beni Confiscati alla Criminalità Organizzata in collaborazione con la Prefettura di Reggio Calabria, l’Agenzia Italia Lavoro del Ministero del Lavoro e l’Agenzia per il Demanio, a partire dall’analisi di tutti i beni confiscati alla criminalità organizzata in Calabria e dalla valutazione e verifica del loro immediato utilizzo per le finalità consentite dalla normativa. Vi è quindi stata l’approvazione del Progetto da parte del Comitato di Sorveglianza del Por Calabria Fers tenutosi a Sibari (Cs) nel mese di giugno 2009.Nel luglio scorso sono state invitate le amministrazioni assegnatarie di beni confiscati alla criminalità a presentare le proposte progettuali”. Concludendo la riunione Loiero ha assicurato che la Regione assisterà gli Enti locali interessati con azioni di accompagnamento sia nella fase procedurale per la realizzazione degli interventi e sia per l’avvio delle attività e della loro gestione.  
   
   
ASSEGNATI CENTOCINQUANTAMILA EURO AI COMUNI CALABRESI PER LA FORMAZIONE DEGLI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE  
 
Reggio Calabria, 1 6 marzo 2010 - La Giunta regionale, che si è riunita ieri sotto la presidenza dell’on. Agazio Loiero, ha approvato, tra gli altri, i seguenti provvedimenti: Presidenza - Su proposta del presidente Loiero: accordo quadro tra la Regione e l’Ance per la riqualificazione del patrimonio edilizio scolastico; proroga del termine per il completamento delle procedure di liquidazione dell’Ardis di Reggio Calabria; presa d’atto della convenzione Cueim relativa al progetto “Campagna informativa sulle droghe”; Bilancio e Trasporti - Su proposta dell’assessore Demetrio Naccari Carlizzi: implementazione dell’offerta del trasporto pubblico urbano nella città di Catanzaro; Attività Produttive - Su proposta dell’assessore Francesco Sulla: - direttiva al dipartimento Attività produttive in materia di contributi alle imprese turistico-balneari che hanno subito danni alluvionali; Urbanistica e Governo del Territorio - Su proposta dell’assessore Michelangelo Tripodi: assegnazione di contributi, per un totale complessivo di centocinquantamila euro, ai Comuni calabresi allo scopo di favorire la formazione degli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica previsti dalla legge regionale 16 aprile 2002 n.19; determinazione degli ambiti tematici progettuali prioritari per l’utilizzo della riserva del 15% delle risorse disponibili, pari a 38 milioni e 677 mila euro, per il finanziamento di progetti pilota-sperimentali a diretta titolarità regionale. Ambiente - Su proposta dell’assessore Silvestro Greco: protocollo d’intesa per la promozione dello sviluppo sostenibile del territorio del Comune di Longobucco; accreditamento e certificazione dei laboratori territoriali della rete regionale di Informazione Formazione educazione ambientale; Programmazione nazionale e comunitaria, Lavoro e Politiche sociali - Su proposta dell’assessore Mario Maiolo: atto di indirizzo per la definizione delle politiche attive per il lavoro contro la crisi; regolamenti attuativi relativi alle strutture residenziali per i minori a rischio; rimodulazione, nell’ambito del Por Calabria Fesr 2007/2013, dei piani finanziari dei settori di ricerca scientifica e innovazione tecnologica, Società dell’informazione, energie rinnovabili e risparmio energetico, sicurezza e legalità, turismo sostenibile, competitività dei sistemi territoriali e delle imprese; potenziamento e completamento tecnologico e funzionale, nell’ambito del Por Fesr 2007-2103, del Centro funzionale regionale multi rischi.  
   
   
PRS, INCONTRI TERRITORIALI A TEMPIO E TERRALBA  
 
 Cagliari, 16 marzo 2010 - Sono proseguiti venerdì 12 e sabato 13 marzo a Tempio e Terralba gli incontri territoriali che l’assessore regionale della Programmazione, Giorgio La Spisa, supportato dal presidente della Sfirs, Antonio Tilocca, sta portando avanti nelle otto provincie sarde per presentare gli strumenti finanziari presenti nel Prs e nella Finanziaria 2010. Nei due dibattiti pubblici, che hanno fatto seguito alle relazioni tecniche del direttore Generale dell´assessorato della Programmazione, Franco Sardi e del direttore del Centro Regionale di Programmazione, Gianluca Cadeddu, si sono succeduti gli interventi dei rappresentanti delle istituzioni, del mondo del lavoro e delle parti sociali, moderati dal capo di Gabinetto dell´assessorato della Programmazione, Giampiero Lavena, nei quali sono emerse istanze e proposte per un concreto rilancio della Gallura e dell’oristanese. Sia a Tempio che a Terralba l’assessore La Spisa ha ricordato il grande impegno della Giunta che in questo primo anno di lavoro ha approvato ben due finanziarie e il Programma Regionale di Sviluppo. “In questo ciclo di incontri – ha spiegato – raccogliamo suggerimenti e proposte dei diversi territori per uno sviluppo che sia innovativo. Per le grandi opere sono a disposizione i fondi Fas, mentre tra gli strumenti del Prs e della Finanziaria sono spendibili 400 milioni che non vogliamo disperdere a pioggia ma destinare a progetti che portino reali possibilità di nuova occupazione”. I 400 milioni in 4 anni, serviranno per finanziarie infrastrutture per lo sviluppo locale, ma l’attenzione dei nuovi strumenti di rilancio della Sardegna, mettendo la persona al centro, si rivolge in modo particolare verso il mondo del lavoro attraverso un fondo di garanzia per le imprese che ha una dotazione di 238 milioni, 50 milioni per il credito di imposta, oltre alla grande attenzione per la formazione e la ricerca con i fondi incrementati di 10 milioni di euro e la firma di importanti protocolli con il Ministero. In Gallura, l’assessore La Spisa ha invitato a “Pensare in grande, per non disperdere le risorse in mille rivoli. Abbiamo istituito presso la Sfirs un fondo di garanzia di 238 milioni e ancora si continuano a chiedere leggi di settore. Sono fiducioso che il territorio sarà capace di trovare la spinta giusta verso obiettivi comuni di alto livello”. Intervento condiviso dai sindaci di Olbia, Gianni Giovannelli: “Ottime iniziative quelle di sostenere i comparti e incrementare le risorse per la ricerca”, e di Tempio Antonello Pintus: “Condivido il metodo e l’impostazione, bisogna raccogliere le istanze e mandare avanti i progetti migliori; nella nostra zona, vista la crisi del comparto del sughero dovremmo prevedere progetti di rilancio in questo settore”. A Terralba, La Spisa ha ricordato che: “Le prospettive di crescita devono arrivare dal territorio, che, coniugando infrastrutture, formazione e ricerca può ripartire attraverso gli strumenti messi a disposizione dalla Regione. L´oristanese, così come il resto della Sardegna può crescere solamente puntando sull´eccellenza”. Parole che sono state ribadite dal sindaco del centro oristanese, Gian Pietro Pili: “Grazie alle risorse disponibili dobbiamo riuscire a sfruttare al meglio le peculiarità del nostro territorio – ha detto – il territorio ha tante priorità, porto, aeroporto, sistema fluviale, agroalimentare e turismo sostenibile, ma anche tante risorse. Attraverso una programmazione mirata possiamo ripartire proprio da queste”.  
   
   
AOSTA: TERZO SEMINARIO REGIONALE TRA AMMINISTRATORI LOCALI IN MATERIA DI POLITICHE GIOVANILI  
 
 Aosta, 16 marzo 2010 - L’assessorato della sanità, salute e politiche informa che giovedì 18 marzo 2010, a partire dalle ore 14.30, alla Cittadella dei Giovani, si terrà il Terzo seminario regionale tra Amministratori locali in materia di politiche giovanili. Il seminario, terzo appuntamento dopo quello di Rhêmes-saint-georges del 2007 e di Montjovet del 2009, ha l’intento di proseguire un dialogo fra gli amministratori locali (Giunta e Consiglio regionali, Presidenti di Comunità Montana, membri del Consiglio dei Sindaci con delega alle Politiche sociali e giovanili, Sindaci, Assessori e Consiglieri comunali, delegati alle Politiche sociali e giovanili) al fine di fissare le linee di indirizzo per un lavoro comune a favore dei giovani e di favorire lo sviluppo di una rete tra le diverse realtà territoriali della nostra regione. «Quest’anno il seminario assume un valore aggiunto – precisa l’Assessore Albert Lanièce – e si colloca in una fase importante del percorso partecipativo di revisione della legge regionale n. 8 del 1997, in ottemperanza a quanto fissato dalle Linee guida regionali “Verso nuove politiche a favore delle giovani generazioni”. Sarà dunque l’occasione per approfondire con gli amministratori regionali, i contenuti più significati».  
   
   
COMUNI RICADENTI NELLE AREE SVANTAGGIATE DI MONTAGNA. ASSEGNATI 9 MILIONI EURO DI CONTRIBUTI 2009 A 71 COMUNI DEL BELLUNESE, TREVIGIANO,VERONESE, VICENTINO  
 
Venezia, 16 marzo 2010 - Sono settantuno i Comuni delle aree svantaggiate di montagna delle provincie di Treviso, Verona, Vicenza, Belluno, con una popolazione inferiore ai cinquemila abitanti, ai quali saranno erogati 9 milioni di euro di contributi da parte della Giunta veneta per le spese d’investimento sostenute a miglioramento dei servizi e della qualità della vita dei cittadini. Il provvedimento regionale, proposto dell’Assessore alle Politiche degli Enti Locali Flavio Silvestrin, trova copertura nell’impegno assunto con la deliberazione n.2914 del settembre 2009, in relazione alla legge regionale n.30 del 2007 (interventi regionali a favore dei Comuni ricadenti nelle aree svantaggiate di montagna e nell’area del Veneto Orientale” e sue successive modificazioni ed integrazioni). Le priorità che saranno seguite dalla Regione nell’assegnazione dei contributi faranno riferimento tra l’altro alle minori dimensioni demografiche e alla presenza di frazioni con meno di 500 abitanti, che presentano situazioni di disagio socio – economico. I progetti potranno riguardare: istituzione e gestione di servizi di pubblica utilità; servizi alla persona e in particolare quelli destinati all’infanzia, all’adolescenza e ai giovani; settore dei servizi sociali, dell’istruzione e del trasporto scolastico; valorizzazione ambientale e raccolta dei rifiuti in relazione al miglioramento qualitativo dei servizi e al contenimento delle tariffe; manutenzione e riscaldamento delle sedi comunali e delle scuole; acquisizione di mezzi per servizi di trasporto, in particolare a favore delle persone anziane, minori e persone con handicap, anche residenti in centri abitativi ad alta marginalità; sostegno della vita civile e sociale della comunità, tramite investimenti e attrezzature per favorire, valorizzare e promuovere il territorio, la cultura e le tradizioni locali; opere pubbliche di carattere infrastrutturale, sociale e territoriale. L’ammontare massimo del contributo sarà di 135.000 per singolo Comune. La gestione degli interventi può essere svolta direttamente dal Comune oppure in forma associata convenzionale con altri Comuni o tramite l’Unione dei Comuni ove costituita.  
   
   
VCO, CONSIGLIO PROVINCIALE: PRESENTAZIONE DELLO SCHEMA DI BILANCIO DI PREVISIONE CHE PAREGGIA A 66.495.000 EURO. TAGLIO DEL 10,35% DELLE SPESE CORRENTI. ENTRATE RIDOTTE DI QUASI IL 30%.  
 
Verbania, 16 marzo 2010 - Consiglio provinciale stamani a Villa San Remigio. Una seduta con la quale il vicepresidente e Assessore al Bilancio Paolo Marchioni ha illustrato lo schema di bilancio di previsione. “Un documento estremamente tecnico, visti che minimi sono i margini di discrezionalità politica stando a una situazione particolarmente critica determinata da una restrizione sostanziosa delle entrate dirette e dall’incertezza allo stato attuale dei trasferimenti” ha evidenziato Marchioni che ha spiegato come gli effetti della crisi economica si riflettano pesantemente su voci attive per il bilancio provinciale quali l’imposta sulle immatricolazioni auto, l’addizionale sulle Rca auto e sul consumo di energia elettrica. Il bilancio di previsione 2010 per la Provincia del Vco pareggia a 66.495.900 euro, 6 milioni in meno rispetto al 2008 dovuti al calo nelle entrate che sfiora complessivamente il 30%. Si è così proceduto ad operare risparmi laddove si è potuto intervenire senza mettere a rischio l’erogazione di servizi propri della missioni istituzionale dell’Ente. Una riduzione del 10,35% per le spese correnti che fa scendere questa voce da 44.535.000 a 39.926.000. Le funzioni al momento più penalizzate dai tagli – in attesa dell’assegnazione di nuove risorse – quelle inerenti a Cultura, Turismo e Sport. Si è poi impostata una razionalizzazione delle spese dell’Ente (così come stabilito dalla Legge Finanziaria) intervenendo sul parco macchine, canoni di locazione e al contempo avviando una disamina dell’opportunità di dismissione di immobili di proprietà provinciale non direttamente utilizzati. 17 milioni di euro la cifra destinata agli investimenti, con mutui pari a 5 milioni. “La redazione di questo bilancio – ha rimarcato Marchioni – è stato un lavoro particolarmente complesso e possiamo guardare in prospettiva soltanto nell’ipotesi che entro la prima parte dell’anno si possa sottoscrivere con l’Amministrazione Regionale un accordo di programma che torni ad assegnare alle casse provinciale i cinque milioni di euro dei canoni idrici. Questo per poter con tranquillità coprire spese quali gli appalti neve, liberando risorse per lo sviluppo del territorio”. Nessun emendamento è stato presentato, e per la discussione e il voto si tornerà in aula il prossimo lunedì 22 marzo. Il consiglio provinciale ha poi approvato all’unanimità le modifiche allo Statuto del Centro Servizi Lapideo, con le quali si amplia la missione e campo d’intervento della Società Consortile facendone un laboratorio di ricerca nel campo dei materiali da costruzione. Terzo punto all’ordine del giorno della convocazione odierna del Parlamentino del Vco: la richiesta del Partito Democratico di rivedere quanto approvato lo scorso dicembre dalla conferenza Ato in merito alla differenziazione del sistema di gestione del ciclo-idrico integrato, conseguenza del via libera alla costituzione di un nuovo gestore unitario di riferimento per l’Ossola. Istanza del Pd anche il ripristino del ristorno di 5 milioni di euro all’anno alle Comunità Montane. Ordine del giorno che ha ricevuto i voti a favore di Pd, Ravaioli, Rifondazione Comunista e contrari di Pdl, Lega e Sterpone (lista civica Ravaioli). “Si deve evitare una ‘balcanizzazione’ dell’acqua per il bene di tutto il territorio. Bisogna compiere un passo indietro – ha detto il capogruppo Pd Grieco – perché non conviene a nessuno, tanto meno al Vco con la metà degli abitanti di Novara. Un semplice calcolo matematico spiega come in questo modo lieviterebbero i costi di ripartizione degli investimenti mutuati per opere relative ad acquedotti, fognature e depuratori”. Per Pizzi e Gallina (Pdl): una ragione inconsistente visto che il Contratto di Servizio tra il Gestore Unitario Acque Novara e Vco e le diverse Società Operative Territoriali prevede che in termini non inferiori al 90% per il primo anno, all’’85% in quelli a seguire, gli introiti della bollettazione rimangano sul territorio da cui provengono. “I soldi al territorio che paga, come è giusto che sia” ha rimarcato Pizzi che ha altresì sottolineato come non ci sia stato controllo sul piano degli investimenti e sui lavori eseguiti. Da Pizzi il ringraziamento al Presidente Nobili e all’Assessore all’Ambiente Airoldi per aver sostenuto in chiave federalista l’autonomia gestionale del ciclo idrico in Ossola attraverso una società pubblica. Per Sterpone (Lista Civica Ravaioli) suddividere il territorio di competenza in due sub-ambiti può mitigare le difficoltà fin qui riscontrate. Dal Presidente Nobili un resoconto delle principali problematiche alle quali si è fatto fronte con una re-impostazione del sistema gestionale del ciclo idrico integrato. “Abbiamo ereditato una situazione pregressa in cui, artatamente, non si era voluto procedere alla definizione di tariffe dell’anno ormai alla fine. Ci siamo assunti la responsabilità riuscendole a mantenere del 2,2% al di sotto di quelle decise con il Piano sottoscritto nel 2006, e questo ottenendo da Novara un aumento delle loro tariffe, mai registrato prima, e appianando un debito di 8 milioni. Si è poi stabilito di arrivare entro il 31 dicembre 2010 all’accorpamento delle quattro Sot (Aia, Acque, Sin&ve e Acque Nord) nel gestore unitario Acque Novara e Vco, realizzando un risparmi di 700 mila euro”. “L’emendamento in questi giorni votato alla Camera e ora passato al Senato – fa sapere inoltre Nobili – va nella direzione della soppressione delle Ato come Enti interprovinciali. L’indirizzo è quello di portare in capo alle Province le loro funzioni: andremo a capire se eventualmente si potranno stringere accordi extraterritoriali per la gestione di aree più vaste. Intanto procederemo alla revisione dei piani investimento e dei contratti di servizio”. “Per quanto riguarda le percentuali destinate alle Comunità Montane è anche nostro interesse che si possano assegnare più fondi per la prevenzione idrogeologica oltre agli attuali 3 milioni di euro, ma lo si potrà fare soltanto quando i conti saranno riassestati” ha concluso Nobili ricordando anche come la parte di proventi delle bollette indirizzata a progetti di cooperazione internazionale, oggi di 100 mila euro, potranno in condizioni di maggiore equilibrio finanziario essere implementati, andando in parte ad incrementare l’apposito fondo provinciale che verrà istituito. In chiusura di seduta, ordine del giorno, con primo firmatario sempre il capogruppo del Pd Giuseppe Grieco, per invitare il Presidente della Provincia a proporre all’Aiscat (Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori) e alla Società Autostrade l’integrazione della denominazione dell’uscita Gravellona Toce con la dizione Verbania e attivarsi al fine di cambiare la denominazione dell’autostrada con Voltri – Gravellona Verbania. Una richiesta suffragata dall’opportunità di aggiungere chiarezza all’indicazione stradale con il nome del capoluogo di provincia e di località turistica. Voto favorevole trasversale; contrari Porini e Lapidari, astenuti il Presidente Nobili e i consiglieri Gallina, Marchesa Grandi, Lillo e Marcovicchio (Pdl).  
   
   
BOLZANO: GIUNTA MERCOLEDÌ 17 IN VISITA NEL CANTONE DEI GRIGIONI  
 
Bolzano, 16 marzo 2010 - È ormai una consolidata tradizione l´annuale incontro tra i governi di Alto Adige e Cantone dei Grigioni. Mercoledì 17 la Giunta provinciale sarà nella bassa Engadina per approfondire la collaborazione transfrontaliera in particolare nell´ambito dei progetti europei Interreg, della protezione civile, dei trasporti e degli scambi culturali. Il presidente Luis Durnwalder e gli Assessori saranno mercoledì 17 in Svizzera per rinnovare l´ormai consueto incontro periodico con il governo dei Cantone dei Grigioni. È prevista una visita al castello di Tarasp, cui seguiranno i colloqui a Scuol, cittadina della Bassa Engadina. Tra i temi affrontati, su cui ruota la consolidata collaborazione tra Alto Adige e Grigioni, quelli della cooperazione transfrontaliera nell’ambito dei programmi comunitari Interreg, degli scambi culturali e della protezione civile nelle zone al confine con la Venosta. Spazio anche al settore del trasporto pubblico, in particolare ferroviario, e del turismo, stante anche l´incremento degli ospiti svizzeri in provincia di Bolzano.  
   
   
BOLZANO: PACCHETTO ANTICRISI ESTESO AL 2010  
 
Bolzano, 16 marzo 2010 - Il pacchetto di misure anticrisi posto in essere a sostegno dei comparti economici artigianato, industria e commercio e servizi sarà grosso modo proseguito anche nel 2010. La Giunta provinciale su proposta dell´assessore Thomas Widmann o lunedì 15 marzo, ha deciso in tal senso per sostenere le imprese nel superamento della fase di crisi economica al fine di mantenere i posti di lavoro. Come sottolinea l´assessore Widmann alcuni settori soffrono ancora gli effetti della crisi economica e pertanto si è deciso di proseguire alcune contromisure. La percentuale d´incentivazione ordinaria per i contributi indirizzati a piccole imprese per gli investimenti aziendali passano dal 13 al 17 per cento e quelli per le medie imprese dal 7,5 all´8,5 per cento. Altre incentivazioni alle piccole imprese passano dal 23 al 27 per cento e dal 15 al 16 per cento per le medie imprese. Come spiega l´assessore Widmann, le incentivazioni maggiorate sono state estese anche agli autotrasportatori, un comparto particolarmente colpito dalla crisi. I piccoli trasportatori possono ottenere un contributo massimale del 19 per cento sugli investimenti e le medie imprese di autotrasporto fino ad un massimo dell´8,5 per cento. È prevista un´incentivazione extra del 20 per cento per le imprese che organizzano iniziative formative (cosicché la percentuale complessiva d´incentivazione giunge al 70 per cento) e di consulenza su tematiche legate alla crisi e le imprese che nel 2010 assumono nuovo personale. L´incentivazione extra può essere chiesta anche per iniziative di esportazione. Gli imprenditori interessati alle misure del pacchetto anticrisi possono presentare richiesta con l´autocertificazione che al 1. Luglio 2008 non si trovavano in situazione critica, secondo l´indicazione dell´Unione europea, e che sono andati in crisi successivamente. Le incentivazioni straordinarie del pacchetto anticrisi possono essere concesse entro il 31 dicembre 2010. Per informazioni è possibile rivolgersi agli uffici della Ripartizione artigianato, industria e commercio della Provincia.  
   
   
IL RICORSO ALLA CASSA INTEGRAZIONE IN PROVINCIA DI TRENTO AGGIORNAMENTO A FEBBRAIO 2010  
 
Trento, 16 marzo 2010 - In termini di ore autorizzate, il ricorso alla cassa integrazione appare ancora molto consistente se confrontato con i valori di un anno fa. Tuttavia occorre ricordare che nel febbraio 2009, per motivi amministrativi, gran parte delle ore da autorizzare slittarono a marzo, per cui un confronto diretto risulta poco significativo. Ad ogni modo, l’ultima rilevazione dell’Inps indica che a febbraio 2010 sono state concesse complessivamente 200.992 ore (-30,9% rispetto a gennaio), di cui 81.649 ore a titolo di integrazione ordinaria e 119.343 ore per integrazione straordinaria. Dopo molti mesi, quindi, il ricorso allo strumento straordinario risulta prevalente su quello ordinario, a motivo anche di una progressiva e significativa flessione di quest’ultimo. Cigo: nel mese di febbraio, per la prima volta in dodici mesi , il monte ore di Cigo autorizzato è sceso sotto la soglia delle 100.000 ore, più che dimezzandosi (-58,7%) rispetto al dato registrato solo un mese prima. Pur trattandosi di un indicatore soggetto ad una intrinseca variabilità nel breve periodo, va sottolineato che al livello attuale si è giunti in conseguenza di successive riduzioni che hanno interessato l’utilizzo dello strumento ordinario già a partire dal settembre 2009, quando furono concesse più di 500.000 ore. Nonostante la tendenza vada nella direzione auspicata, non va perso di vista il quadro generale che vede crescere contestualmente il ricorso all’integrazione straordinaria. Relativamente al mese di febbraio 2010 la Cigo copre appena il 40,6% delle 200.992 ore complessivamente autorizzate dall’Istituto . L’analisi settoriale vede confermarsi una forte concentrazione di richieste in capo al comparto meccanico che, con quasi 49.000 ore concesse, copre da solo quasi il 60% di tutte le ore di Cigo autorizzate nel mese. Peraltro, rispetto a gennaio, lo stesso fa registrare una variazione al ribasso di assoluto rilievo (-63,5%) che contribuisce in maniera importante a determinare il differenziale complessivo di cui si è detto (-58,7%).  
   
   
ROMA: AL VIA LA SELEZIONE DI 200 LAVORATORI IN CASSA INTEGRAZIONE (CIG) PER INSERIMENTO NEI TRIBUNALI  
 
Roma, 16 Marzo 2010 - È online l´avviso pubblico emesso dalla Provincia di Roma e rivolto a tutti i lavoratori del territorio provinciale che siano in situazione di cassa integrazione o di mobilità. L´ intento è quello di selezionare 200 lavoratori che l´amministrazione provinciale inserirà, per un periodo di 12 mesi, presso i Tribunali e gli Uffici giudiziari allo scopo di aiutare e sostenere concretamente il lavoro del ´sistema Giustizia´. Le persone riceveranno un’integrazione economica di circa 300 euro al mese, che si sommerà alla somma percepita come fruitori di ammortizzatori sociali. In sostanza, questi lavoratori riceveranno nuovamente - per il periodo in cui saranno occupati - il 100% dello stipendio originario, che era stato "tagliato" a seguito della cassa integrazione o della mobilità. Tutti lavoratori residenti sul territorio della Provincia di Roma in possesso delle caratteristiche sotto riportate potranno, entro il prossimo 30 marzo, presentare la propria candidatura presso uno dei Centri per l´ Impiego provinciali. Il testo integrale dell´ Avviso Pubblico, con l´ elenco dei Centri, è disponibile su Internet all´ indirizzo: http://www.Provincia.roma.it/istituzionale/la-provincia/atti-e-documenti/avvisi  (oggetto: Avviso Pubblico - Por Ob.2 - Asse I - Adattabilità , obiettivo specifico c) - Asse Ii Occupabilità , obiettivo specifico e) 2007/2013 Pet della Provincia di Roma 2008/2010. Prot. Intesa Tribunale Ord. Roma lavoratori in cassa integrazione e mobilità). Da qui è anche possibile scaricare il modulo da presentare compilato agli sportelli. I primo 80 lavoratori selezionati saranno utilizzati presso il Tribunale Ordinario di Roma, dando seguito al protocollo firmato alcuni giorni fa dal Presidente del Tribunale, Paolo de Fiore, e dal Presidente della Provincia, Nicola Zingaretti. Gli altri 120 saranno assegnati ai Tribunali e ad altri Uffici giudiziari della Provincia (Velletri, Tivoli, Civitavecchia) sulla base di accordi già in corso che saranno perfezionati e firmati nei prossimi giorni. "Tutti i lavoratori - spiega l´assessore al Lavoro della Provincia di Roma Massimiliano Smeriglio - verranno impiegati nell´ambito degli uffici amministrativi, con compiti di archiviazione, gestione informatica, fascicolazione documenti, ricerca dati, attività dui segreteria. Per l´intera iniziativa la Provincia di Roma ha stanziato 700 mila euro provenienti dal Fondo Sociale Europeo; tutti i lavoratori svolgeranno di fatto uno stage formativo, con acquisizione di competenze ed arricchimento dei curricula, ed al termine dei 12 mesi riceveranno un attestato specifico".  
   
   
PROGETTO OPEN, RIPENSARE LA TOLLERANZA. ULTIMO DEI SEI SEMINARI, SU IMMIGRAZIONE E MINORANZE ETNICHE IL 18 MARZO IN REGIONE MARCHE  
 
Ancona, 16 Marzo 2010 - Il progetto Open - curato dall´assessorato regionale ai Servizi sociali in collaborazione con Svim per promuovere il dibattito relativo ai principali temi di inclusione e protezione sociale - ha raggiunto un primo traguardo: la conclusione del primo ciclo di sei seminari dedicati a infanzia, disabili, diritto alla casa, anziani e mercato del lavoro e infine all´immigrazione. Sara` su questo tema, infatti, che si articolera` l´ultimo dei seminari dal titolo ´Minoranze etniche e immigrazione ´ Azioni positive per la tolleranza e il rispetto´ che si terra` giovedi` 18 marzo, dalle ore 9, presso la Sala Parlamentino al V Piano di Palazzo Li Madou- Regione Marche. La finalita`, come per le altre tematiche trattate, e` quella di accrescere la sensibilita` della cittadinanza e degli operatori del settore, al fine di elaborare con questi ultimi dei Piani di Sviluppo delle Politiche Sociali da presentare in occasione del secondo ciclo di seminari che sara` rivolto ai politici locali, regionali e nazionali con l´obiettivo di sensibilizzarli sulle possibili vie di sviluppo e miglioramento di tali politiche. A livello regionale si e` lavorato per dedicare alle politiche sociali, ed in particolare all´integrazione degli immigrati, un ruolo strategico nelle politiche pubbliche, predisponendo risorse e progetti a favore dei diritti fondamentali dei cittadini per accompagnare l´integrazione e la coesione sociale nella nostra comunita`. Infatti, la Regione Marche, sulla base del ´V Rapporto sull´Integrazione´ promosso dal Cnel, si pone ai primi posti per il grado di integrazione. Lo scopo del seminario e dunque far riflettere sull´assenza di una promozione dell´effettiva parita` di trattamento tra le persone e la rimozione di qualsiasi forma di discriminazione (attraverso attivita` di prevenzione - promozione di azioni positive - rimozione delle condotte discriminatorie ´ attivita` di monitoraggio e verifica - comunicazione sociale). In questa direzione si vuole promuovere un dibattito che porti a ripensare all´uso della parola ´Tolleranza´.  
   
   
CALABRIA: ILLUSTRATO IL PROGETTO DI ACCOGLIENZA DELLA LOCRIDE  
 
Reggio Calabria, 16 marzo 2010 - Il Presidente Loiero ha incontrato i giornalisti per illustrare i contenuti del progetto di accoglienza della locride che vede, allo stato, protagonisti i Comuni di Caulonia, Riace e Stignano. “Con la firma del Protocollo d’Intesa tra la Regione e questi Comuni si dà avvio all’iniziativa pilota Sistema di Accoglienza della Locride, promossa dalla Giunta e finalizzata a sostenere il processo di accoglienza, inserimento lavorativo, integrazione sociale e miglioramento delle opportunità di accesso ai servizi territoriali dei cittadini migranti e finanziata dai Por Calabria Fse e Fesr 2007-2013. La Regione Calabria ed i tre Comuni della Locride sottoscrittori con tale Protocollo intendono promuovere la cooperazione con i Paesi d’origine dei profughi e rifugiati ospiti a Riace, Caulonia e Stignano, attraverso progetti idonei a rispondere ai bisogni delle popolazioni locali, realizzare il Centro di Competenza per l’Accoglienza e l’Integrazione degli Immigrati nel centro storico di Riace. La fase pilota prevede l’immediata creazione del Centro di Competenza e l’avvio di azioni per l’accoglienza e l’inserimento dei centottanta rifugiati palestinesi giunti a Riace e Caulonia fra dicembre e gennaio scorsi. L’intervento, infatti , si collega ad un progetto di reinsediamento, unico in Italia, promosso dal Ministero dell´Interno e coadiuvato dall´Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Acnur): tra il 2008 ed il 2009 l’Acnur ha ottenuto che quasi 500 dei Palestinesi del campo profughi di Al Tanf – al confine fra Sira ed Iraq- venissero accolti in Svezia, Norvegia e Cile, un centinaio tra Svizzera, Francia, Danimarca e Belgio ed 180 in Italia, a Riace e Caulonia appunto. In coerenza con i principi di non discriminazione ed inclusione sociale che permeano di sé le politiche di sviluppo promosse dai Por Calabria e con lo spirito dell’innovativa legge regionale del 12 giugno 2009 n. 18 sull’accoglienza dei richiedenti Asilo e dei rifugiati, l’iniziativa nasce dalla convinzione che accogliere ed inserire piccoli gruppi di immigrati in realtà marginali, segnate da crescente spopolamento e declino economico e sociale delle comunità locali, possa rispondere in maniera più efficace alle delicate questioni dell’integrazione e contemporaneamente contribuire allo sviluppo locale. Una convinzione confermata dall’esperienza dei tre comuni della Locride firmatari del Protocollo, che hanno già attivato interventi volti all’accoglienza e all’integrazione socio-lavorativa dei migranti, così sostenendo il mantenimento ed il recupero di professionalità specifiche del territorio, che altrimenti rischierebbero d’essere perdute: artigianato tradizionale, agricoltura, pastorizia e lavorazione dei prodotti agricoli e caseari, tutela dell’ambiente e turismo sostenibile. Esperienza capofila è stata senza dubbio quella del Comune di Riace che dal 2001 partecipa al sistema nazionale Sprar (Sistema Protezione Rifugiati e Richiedenti Asilo), ed è diventato negli anni un nuovo centro multiculturale, con un’economia in fase di crescita grazie anche all’apporto dei migranti e un territorio vitale che ospita seminari, incontri, festival di teatro e cinema, movimentando l’economia locale ed attirando attenzione anche fuori dalla Calabria”. Nello specifico, con il progetto pilota si intende realizzare una serie di interventi finalizzati all’inserimento socio-lavorativo e all’integrazione dei migranti. Innanzitutto, la realizzazione nel centro storico di Riace di un Centro di Competenza per l’Accoglienza e l’Integrazione degli Immigrati quale strumento operativo della Regione Calabria costituito da risorse professionali qualificate in grado di promuovere e trasferire iniziative e progetti di cooperazione, accoglienza, solidarietà e sviluppo locale nell’ambito di un quadro di cooperazione Sud-sud, intesa come sostegno reciproco e solidarietà internazionale, che abbia ricadute, a vario livello, anche sulla nostra regione. Inoltre, s’intende promuovere e realizzare attività interculturali e di facilitazione all’inserimento delle comunità locali; promuovere e realizzare l’adeguamento di strutture abitative per favorire il processo di accoglienza dei migranti; realizzare servizi di informazione e prima accoglienza per favorire l’inserimento socio- lavorativo dei migranti; realizzare moduli formativi su temi quali l’alfabetizzazione linguistica, ordinamento giuridico, diritti e doveri degli stranieri in Italia; realizzare percorsi di formazione e aggiornamento del personale dedicato alle attività di accoglienza e di cooperazione internazionale; realizzare percorsi di inserimento lavorativo per i migranti anche attraverso la previsione di incentivi alle imprese, con particolare attenzione alla componente femminile; prevedere servizi di conciliazione per le donne migranti; diffondere la cultura dell’autoimprenditorialità attraverso azioni di informazione, percorsi formativi e incentivi quali l’erogazione di micro-crediti, piccoli sussidi e prestito d’onore per i migranti; favorire l’accesso ai servizi socio-sanitari territoriali anche attraverso un gruppo di mediatori linguistico-culturali; favorire la scolarizzazione dei minori stranieri all’interno delle strutture scolastiche ordinarie. Particolarmente significativa sarà anche l’opportunità che si offrirà a giovani calabresi di partecipare al progetto come volontari per acquisire competenze nel settore dell’economia sociale. L’intento ultimo della Regione è quello di creare un modello di comunità solidali, estendendo l’iniziativa pilota ad altri centri che abbiano le stesse caratteristiche e manifestino interesse ad avviare un percorso virtuoso di accoglienza, legalità e integrazione.  
   
   
SARDEGNA: PARI OPPORTUNITÀ, AL VIA PROGETTO MEDITPSYCARE-DONNA  
 
 Cagliari, 16 Marzo 2010 - E’ stato presentato ieri mattina il progetto “Meditpsycare-donna” nato da una collaborazione fra la Commissione Pari opportunità presso la Presidenza della Regione Sardegna e l’Università di Cagliari. Il progetto prevede che 70 donne sarde attive nel sociale e nella sanità frequentino un master universitario sulla salute mentale, arricchito di contenuti sulla salute mentale della donna. Le spese di iscrizione saranno totalmente supportate dal progetto (45 donne il primo anno, 5 in ciascuno dei 5 anni successivi). La modalità (in gran parte on-line) di fruizione del corso consentirà la frequenza a donne che lavorano. Nell’ambito di Meditpsycare-donna, inoltre, l’Università di Cagliari produrrà, in collaborazione con centri di eccellenza mediterranei, 5 moduli didattici (fruibili on-line) sul benessere psicosociale della donna. I temi saranno: la donna, i cambiamenti della società e le problematiche psicologiche nel mondo del lavoro; la donna e il ciclo di vita, la sindrome pre-mestruale, la depressione post-partum, la menopausa; l’adolescenza; la storia delle cure in salute mentale da una prospettiva femminile; la donna e l’emigrazione. Il benessere psicologico della donna è un obiettivo sociale perché non solo la donna ha diritto ad una vita di qualità ma anche perché l’eventuale malessere della donna si ripercuote sui figli, sulla famiglia e quindi, su tutta la società. La sofferenza psicologica è un elemento caratterizzante la nuova società. L’organizzazione Mondiale della Sanità stima che la depressione rappresenti la seconda causa di disabilità nel mondo dopo i disturbi cardiovascolari. Il fatto che la depressione sia più frequente nelle donne è un fatto appurato: le donne manifestano infatti una frequenza più che doppia rispetto ai maschi. Ogni 10 depressi, 7 sono donne. Il rischio al femminile riguarda anche i disturbi d’ansia e, soprattutto nelle adolescenti, i disturbi della condotta alimentare, come la bulimia e l’anoressia, condizioni che presentano una frequenza nelle donne 10 volte superiore rispetto all’uomo. Secondo alcuni studiosi tali disturbi alimentari sono l’emblema della società dell’apparire. Di una società che esaspera la competitività e dove l’immagine sembra rappresentare l’elemento più importante. Gli esperti dicono che fattori bio-psico-sociali, cioè l’interazione fra elementi ormonali correlati al ciclo di vita (si pensi alla celebre depressione post partum), e psicosociali, come la maggiore esposizione allo stress in una società che cambia, determinerebbero la vulnerabilità al femminile. Formare donne impegnate nel sociale a una attenzione al benessere della donna è l’obiettivo di questo progetto, bisogna imparare a curare e, soprattutto, lavorare sul sociale per prevenire. Le azioni per raggiungere questo obiettivo sono il permettere a 70 donne sarde la frequenza di un master in salute mentale e l’arricchire i contenuti di questo master con 5 moduli formativi sulla salute mentale della donna. Questi moduli saranno diffusi in tutta l’area mediterranea attraverso i centri di eccellenza individuati e le università che collaborano al progetto. È quindi un’azione nella quale la Commissione Pari opportunità, nel lavorare per le donne sarde, si pone al centro di una azione di sensibilizzazione di tutto il bacino mediterraneo.  
   
   
ANCORA POCHE LE DONNE NELLE ISTITUZIONI. LO CONFERMA UNO STUDIO DELLA COMMISSIONE REGIONALE PARI POORTUNITA’  
 
Rovigo, 16 marzo 2010 - Sono ancora troppo poche le donne nelle istituzioni, sia nel Veneto come nel resto d’Italia. Il dato è emerso con evidenza nel corso della tavola rotonda “Donne e politica” che si è svolta ieri nella Sala Palazzetto del Consorzio di Bonifica a Rovigo, presente l’assessore regionale alle politiche di bilancio, diritti umani e pari opportunità. Di “Donne e politica” si occupa anche il progetto portato avanti dalla Commissione regionale Pari Opportunità in collaborazione con l’Università di Padova, i cui risultati sono contenuti in un dvd presentato oggi in cui, oltre ad alcune interviste a donne impegnate nella politica, sono raccolti per la prima volta i dati relativi alle elezioni, con il dettaglio sul grado di rappresentanza femminile nel Veneto dal 1970 al 2009. La situazione attuale vede in 578 comuni veneti solo 81 (14%) sindaci donna, le donne con incarico di assessore sono 277 (18%) su 1500 membri delle giunte mentre il 19% (1.088) del totale dei consiglieri comunali (5.741) è donna. I dati relativi alle Province venete e evidenziano che per un totale di 66 assessori solo 12 sono donne (il 18,2%) e su 224 consiglieri 187 sono uomini (l’83% circa). Le amministrazioni provinciali di Padova, Venezia e Rovigo hanno presidenti donne, mentre i sette vicepresidenti sono uomini. Infine, la Regione è governata quasi totalmente da uomini. Sono solo due le donne nella giunta regionale e tre nel consiglio regionale uscente. Nel dvd è presente anche un capitolo dedicato agli stereotipi del linguaggio in politica. Il progetto è stato illustrato dalla presidente della Commissione Pari Opportunità del Veneto Simonetta Tregnago e dalla ricercatrice dell’Università di Padova Saveria Chemotti. Nel corso della tavola rotonda sono intervenute alcune protagoniste della politica.  
   
   
POTENZA : INCONTRO SU BUONE PRASSI AFFIDO FAMILIARE  
 
Potenza, 16 marzo 2010 - Le buone prassi dell’affido familiare saranno al centro di un incontro regionale che si terrà a Potenza il 16 e 17 marzo 2010, su iniziativa della Provincia di Potenza, nell’ambito del progetto nazionale di promozione dell’affidamento familiare, “Un percorso nell’affido”, realizzato dal Ministero del Lavoro e Politiche Sociali e dal Cnsa (Coordinamento Nazionale Servizi Affido) in collaborazione con un ampia rete di organismi istituzionali. Obiettivo del progetto è garantire, attraverso la promozione su tutto il territorio italiano dell’istituto dell’affido, il diritto fondamentale dei bambini e dei ragazzi a crescere in un contesto familiare idoneo. A coordinare il progetto è la cabina di regia, istituita presso il Ministero, composta da diversi enti, fra i quali la Provincia di Potenza, in rappresentanza dell’Upi (Unione Province Italiane), cui è stata affidata di recente la segreteria nazionale del Cnsa. L’incontro, su “Le buone prassi dell’affido familiare”, rivolto agli operatori del settore, è finalizzato a trasferire a livello locale le iniziative già consolidate in altre realtà italiane in materia di affidamento familiare.